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Influenza

A novembre cominciano le vaccinazioni

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Città metropolitana Eletto il Consiglio che affiancherà Piero Fassino

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Duomo

Due mesi di eventi per i 250 anni

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Ciapinabò

Immagini dal week-end della Sagra

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Mensile indipendente di informazione, attualità e cultura. Distribuito gratuitamente a Carignano, frazioni e dintorni. Reg. Tribunale di Torino n. 5537 del 7.8.2001

Direttore responsabile Cristina Cavaglià Direttore editoriale Massimo Bessone Collaborano Daniele Bosio, Luca Bruno, Gervasio Cambiano, Carlo Cavaglià, Marilena Cavallero, Roberto Dal Prete, Stefania Falcone, Matteo Grassedonio, Giuseppe Manescotto, Claudio Montemarano, Angela Pastore, Cristina Pejretti, Massimo Pejretti, Massimo Peretto, Daniela Previale, Daniela Tontini, Bruno Valinotti, Flavio Viotto Proprietà UCAP, Unione Commercianti Artigiani Professionisti di Carignano; via Frichieri 13, Carignano Grafica, impaginazione e stampa Nuova Grafica Carignanese di Scifo Loris s.a.s., via Salotto 15, Carignano Redazione: corso Cesare Battisti 60, Carignano e-mail: dacarignano@hotmail.com Pubblicità: 339.7292300

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“Da Carignano - Ieri Oggi Domani” non beneficia di contributi pubblici ma si finanzia esclusivamente con gli introiti derivanti dalle inserzioni pubblicitarie e dagli annunci a pagamento e con le eventuali offerte dei lettori.

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18 Ottobre 2014

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Pagine di storia Il libro “Pat 0’ Regan, Michele Ghio e gli altri”, Edizioni Artemisia, a cura della locale ANPI è stato presentato a None, nella sala del Consiglio comunale, alcuni giorni fa. L’opera è frutto delle ricerche di due giovani studiosi di storia contemporanea dell’Università di Torino, Baral e Pomello, e reca un’introduzione del professor Alberto Cavaglion. Nelle pagine è narrata la straordinaria vicenda bellica ma soprattutto umana di Patrick O Regan, noto con il diminutivo di Pat, paracadutato in Piemonte dai Servizi d’Intelligence inglesi nell’estate del 1944, e del suo collaboratore ed amico Michele Ghio di None, che lo ospitò clandestinamente per

a cura di Gervasio Cambiano

circa otto mesi nella propria casa. L’inglese Pat percorse le vallati alpine Sangone e Chisone contattando le bande partigiane e svolgendo la missione d’intelligence per la quale era stato inviato. Con il fidato Ghio, ufficiale delle truppe alpine ed a sua volta comandante di un gruppo di partigiani locali, inquadrati nella Divisione Val Sangone, fu poi protagonista di vari episodi nella pianura torinese fino ai giorni della Liberazione nell’aprile 1945. Ma l’attività di Pat, laureato al Merton College di Oxford, pro-

seguì anche dopo la fine della guerra con importanti missioni nel sud est asiatico, in medio oriente ed in Russia fino alla scomparsa prematura nel 1961. Il dottor Ghio nel dopoguerra sarà eletto sindaco di None per diverse legislature espletando un grande impegno e dimostrando una intensa passione nell’amministrare il proprio paese. Si è spento in avanzata età pochi anni or sono. Rare fotografie d’epoca completano la bella monografia.

Accademia Scacchistica

“ALFIERI DEL PO”

A cura di Daniela Tontini

Ferdinando d’Aragona e Colombo Quando Cristoforo Colombo chiese aiuto per la sua spedizione a Ferdinando V d'Aragona e alla regina Isabella, il re non rispose subito ma decise di pensarci un po'. Nel frattempo invitò Colombo ad una festa alla corte di Granada. Il navigatore fu naturalmente, suo malgrado, l'attrazione della serata e non mancarono coloro che lo prendevano in giro. In particolare viene ricordata una certa Beatrice Galindez, detta "la latina", che diceva: "Questo genovese è pazzo; che sciocchezza affermare che la Terra è rotonda!”. Ad un certo punto della serata re Ferdinando iniziò una partita a scacchi con il suo consigliere Juan Rodriguez de Fonseca, che con un vivace attacco ad un certo punto si trovò con la Donna di vantaggio. Il re non era affatto di buon umore all'idea della sconfitta, ma stava per dichiararsi battuto quando si intromise proprio Colombo, esclamando: "Ma come, Maestà... proprio adesso che potete dare matto in cinque mosse…”. Cosi re Ferdinando vinse e la suagioia fu tale che chiamò don Juan de Colon e gli ordinò di preparare le carte per la nomina di Colombo ad ammiraglio, per navigare "alla volta delle sponde dell'Asia, dove, secondo Marco Polo, esiste un’isola d’oro, chiamata Zipanga”. Il racconto, ideato da J. Lavallee, è riportato da N. R. Aguel in un volume pubblicato a New York nel 1882. La posizione raggiunta al momento dell'intervento di Colombo era la seguente: Articolo pubblicato sul sito de L’Italia Scacchistica (http://www.italiascacchistica.com/index.shtml), per gentile concessione diValerio Lucani. Per tutte le informazioni: www.scacchialfieridelpo.it

La pedina A cura di Franco Benedetto

Lo dicono le pedine: anche se siamo di legno, chi vuol trattare con noi, deve aguzzare l’ingegno.

Il BIANCO muove e vince in 4 mosse. Simmetrico. 1

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Soluzione mese scorso (27-23) 20x27 Sergio Scarpetta 21 22 23 24 (28-31) 11x20 Laureatosi campione del mondo l’estate scorsa, Sergio Scarpetta è 25 (22x15) 20x11 26 27 28 da anni uno dei più forti atleti nel (31x15) 29 30 31 32 checker (dama inglese). Tra i suoi risultati più brillanti sono da ricordare: la vittoria dell’Italia nel Trofeo delle Nazioni nel 2009 a Fossano, in cui risultò il miglior giocatore; le vittorie negli Challenger mondiali GAYP del 2011 a Sanremo e del 2013 nelle Barbados; il secondo posto alle Olimpiadi della Mente nel 2012 (dietro Michele Borghetti) a Lille in Francia. Scarpetta è anche il campione italiano assoluto in carica per la dama inglese, titolo che ha vinto per ben cinque volte su sei edizioni. 17

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STORIA & STORIE Pensierangoli e brevi scritti sulla storia di Carignano di Paolo Castagno

Lettere al giornale

Sic transit gloria mundi... Seconda parte

Nuovi eventi avversi costrinsero Bona di Savoia a lasciare definitivamente le sue terre e a raggiungere il Piemonte e poi la Francia. Nel 1495 è a Tours, nel 1498-1499 a Lione. L’accoglienza della corte francese non dovette essere ottimale, perché infine si trasferì nelle terre ducali di Savoja, a Fossano, ove il nipote, il duca Filiberto II, le concesse una tenuta (aprile 1500). Le sue accorate lettere per ottenere il pagamento della pensione da Milano, governata da Luigi XII di Francia, non ottennero risposta. Una lettera indirizzata al Gran Maestro di Francia, il signor di Chaumont, luogotenente generale del re al di qua dei monti, è interessante: ella, che solo pochi anni prima poteva disporre di sterminate somme di denaro, che a Firenze e Mantova aveva sfoggiato tutta la possibile magnificenza, ora scriveva per avere cinquemila miserabili lire tornesi dal re di Francia, e questo “solo per soddisfare le mie necessità primarie”. In altre missive del 1503, si appellava al suo buon amico Sebastiano Ferrero, già Generale della Finanza del duca di Savoia e dal 1495 Tesoriere Generale delle regie finanze a Milano, e lo ringraziava della sua mediazione interposta presso i nipoti, i duchi sabaudi e manifestava riconoscenza dolendosi di non potergliela esprimere che col mezzo di semplici complimenti. Bona morì in Fossano nella seconda metà del 1503, all’età di cinquantatre anni, ormai dimenticata dal mondo: la sua morte fu semplicemente ignorata dai contemporanei, dalle cronache e dagli scrittori del tempo. I particolari della sepoltura ci attestano la miseria di cui era ormai circondata: due sole fiaccole furono collocate presso il feretro; altre due faci accompagnarono alla sepoltura il corpo esanime. Il velo funebre fu fatto pervenire addirittura da Carignano. Ed è significativo che il drappo provenisse proprio da una dei centri abitati più fedeli alla dinastia, tanto che centottanta anni dopo il duca Vittorio Amedeo II concesse il titolo ambito di Città. Il trasporto del velo costò quattro fiorini e quattro grossi e giunse a Fossano il 25 novembre. La nota spese è interessante, perché documenta tutti i costi relativi al funerale, che dovette essere veramente povero, considerando il soggetto che si andava a seppellire. Bona fu sepolta senza alcuna cerimonia ufficiale, di notte, forse nella chiesa di S. Giuliano di Savigliano. Ma le disgrazie di Bona non cessarono neppure dopo la sua morte. Una lettera del Duca Carlo II di Savoia, data da Chambery il 20 gennaio 1524, ci ragguaglia sulla richiesta di difensiva dei nobili Sebastiano ed Antonio Bava, borghesi di Fossano, che erano stati incarcerati per l’accusa di essersi appropriati di alcuni beni spettanti alla duchessa Bona, secondo la diceria popolare, vera o falsa che fosse, che il loro patrimonio si era notevolmente ed improvvisamente incrementato. Sebastiano era stato imprigionato nel castello di Torino ed era stato sottoposto a tortura: ora, venti anni dopo i fatti denunciati, Carlo II ingiungeva di rilasciare gli accusati, imponendo silenzio, dietro pagamento di una non lieve cauzione: ben duemila scudi, che i Bava dovevano consegnare all’erario ducale. Maggior fortuna toccò a un servitore della duchessa, tal Taddeo da Settimo, il quale, nel gennaio 1504, era nominato custode del castello di Fossano, a gratificazione dei servigi a lungo erogati a Bona. Come testimone all’atto, dato dal duca Filiberto, era presente, tra gli altri, Angelino Provana, appartenente al ramo di Carignano, presidente patrimoniale. (Seconda parte - fine)

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Ottobre 2014

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Carignano più pulita L’assessore Mario Nelini risponde Gentile Direttore, vorrei fare alcuni chiarimenti sulla lettera inviata dalla signora Domenica Ferrero, titolata “Carignano più pulita: una speranza e una richiesta”, e pubblicata sul numero di settembre. Sono d’accordo con la signora Ferrero sulla prima parte della lettera, dove asserisce che si potrebbe avere una città più pulita se tutti fossero dei bravi cittadini e si attenessero alle più elementari nozioni di educazione civica. Come lei (e le sue amiche) ha potuto constatare, purtroppo molti cittadini non sono dello stesso avviso e, per colpa di alcuni proprietari di quadrupedi che non si degnano di pulire gli escrementi dei loro “beniamini”, molte persone che educatamente conducono a passeggio i loro cani vengono additati in senso malevole. Sono meno d’accordo con lei sul capitolo foglie: io penso che le foglie che cadono non siano una forma di sporcizia ma un fenomeno naturale, in quanto ci avvisano del cambio di stagione. La natura, in questo modo, ci insegna a rispettare i suoi tempi; le foglie dovrebbero servire a non far gelare le piccole radici poco profonde e inoltre sono un concime naturale per la pianta madre. Con questo non voglio dire che non debba avvenire lo spazzamento, logicamente si farà aspettando le prime gelate e cercando di limitare gli interventi, che hanno un costo: purtroppo in tempo di crisi pure il nostro Comune ne risente. Come Amministrazione comunale abbiamo sempre evitato di aumentare le tasse (e anche la TASI è tra le più basse del Piemonte) e quindi, come conseguenza, dobbiamo razionare diversi servizi. Per quanto riguarda i tagli dell’erba abbiamo forse saltato un intervento, ma quest’anno l’estate è stata particolarmente piovosa e quindi ricca di verde. Capisco il suo rammarico nel vedere che Carignano (ma anche tanti altri paesi sono nella medesima situazione!) non è curata come tutti i cittadini vorrebbero. Se tutti assieme, però, volessimo veramente il bene della nostra città e ci comportassimo di conseguenza forse riusciremmo nel nostro intento. Cordiali saluti. Mario Nelini Comune di Carignano Assessore alla viabilità e al decoro urbano Volete sostenere il giornale sottoscrivendo un abbonamento annuale? Il giornale sarà inviato all’indirizzo che voi indicherete. Costo di 11 numeri: 35 euro per spese di spedizione fuori Carignano, 20 euro per il recapito a Carignano. Rivolgersi alla Tipografia: Nuova Grafica Carignanese - via Salotto 15 - tel. 011.96.97.872.

Le lettere, complete di firma (che sarà omessa esclusivamente su esplicita indicazione) e di indirizzo del mittente, devono pervenire entro e non oltre il 5 del mese. Non vengono accettate le lettere anonime.

Pochi iscritti al servizio di assistenza Caro Direttore, sono una mamma di un bimbo iscritto alla prima classe della Scuola Primaria di Carignano. A luglio la direttrice dell'Istituto Comprensivo, per venire incontro alle 65 iscrizioni a tempo pieno, ha optato per il tempo prolungato. Ossia i bimbi escono fino al giovedì alle 16.10 mentre il venerdì alle 13.10, senza pranzare. Alla riunione di presentazione della scelta fatta dalla Direttrice a giugno, è scoppiato un applauso di consenso giustificatissimo, visto che questo era l'unico modo per sopperire alle richieste di 65 famiglie. Purtroppo chi come noi ha due figli e non ha l'aiuto dei nonni, il venerdì pomeriggio rappresenta un problema. Fortunatamente il Comune, in unione con la Scuola e la Cooperativa Oltre La Siepe, hanno organizzato un servizio di assistenza ai bambini da tenersi il venerdì che comprende: assistenza alla mensa, aiuto compiti e laboratorio. Al costo di 5 euro, se si è più di 10 utenti. Siamo 4 iscritti. Com'è possibile? Saluti. Annabarbara Pezzella L’auto elettrica piemontese I lavoratori piemontesi coinvolti nella produzione dell'auto elettrica Bluecar firmata Pininfarina sono 400 distribuiti tra gli stabilimenti ex Pininfarina di Cambiano, e quelli CECOMP di La Loggia e di Bairo nel Canavese, con una produzione, tramite

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La redazione è aperta al pubblico La redazione di “Da Carignano - Ieri Oggi Domani” si trova in corso Cesare Battisti 60, sotto il viale. Per le vostre foto, lettere o quant’altro, rivolgersi presso “Butterfly” (piazza C. Alberto, 26) oppure presso “Tipografia Nuova Grafica Carignanese (via Salotto, 15) a Carignano.

un accordo con il re francese delle batterie Vincent Bolloré, di 3000 auto realizzate nel 2013, ma oggi questa piccola eccellenza rischia di andare in crisi a fronte di un accordo che lo stesso Bolloré ha raggiunto con la Renault che prevede di avviare già nel secondo semestre 2015 una nuova catena di montaggio a Dieppe in Normandia. Il successo delle Bluecar, in modo particolare nel settore del “car sharing”, il sistema che permette di utilizzare un’automobile su prenotazione prelevandola e riportandola in appositi parcheggi e pagando solo un noleggio/abbonamento, imporrebbe una struttura industriale più solida che Renault può garantire forse più delle più piccole realtà piemontesi. Alla casa francese sarebbe anche garantito un contratto per realizzare una mini car elettrica a 3-4 posti presso il suo centro studi. Anche se l'industriale francese non ha affatto escluso di prolungare oltre la scadenza del 2016 l'accordo con CECOMP, quello che è certo è che questa idea industriale nata in Piemonte sembra orientata a diventare per lavoro e progettazione sempre più francese. Il settore auto elettriche è in cre-

scita, in queste ultime settimane sono entrati in funzione i primi taxi con questa motorizzazione anche a Roma, ma non sembra interessare l'anglo-oland-americana FCA che in settembre ha prorogato per l'ennesima volta per un anno la cassa integrazione per i suoi stabilimenti torinesi. Marchionne, pochi mesi fa, affermava in una intervista di sperare che i clienti americani non acquistassero la 500 elettrica perché prodotta in perdita ed esclusivamente per soddisfare gli obblighi di legge in alcuni stati USA. Ma il vero problema che questa vicenda sembra confermare è sempre lo stesso: oltre alla mancanza di una politica industriale da parte dei governi italiani, di un sostegno pubblico forte e concreto a ricerca e sviluppo, il nostro Paese sconta la scomparsa di grandi gruppi nazionali in grado di sostenere le nuove sfide imprenditoriali e tecnologiche richieste per affrontare la concorrenza internazionale. Quando si parla di produttività è anche di questo che si dovrebbe parlare non solo di precarizzazione del lavoro e riduzione dei salari reali Nanni Passerini


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Ottobre 2014

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

ECOLOGICHE Contro l’influenza arriva la vaccinazione CURIOSITA’ a cura di "Legambiente Il Platano" Sul territorio dell’Asl TO5 si comincia il 3 novembre Inizia, nei prossimi giorni, in tutto il Piemonte, la campagna di vaccinazione antinfluenzale promossa dalla Regione. L’influenza ogni anno colpisce un rilevante numero di persone (l’anno scorso in Piemonte si sono registrati circa 500.000 casi, soprattutto in bambini). Si manifesta come un’infezione respiratoria acuta (con malessere generale, febbre oltre i 38°, mal di gola, tosse, abbondanti secrezioni nasali) e può avere conseguenze nei soggetti a rischio di complicazioni (soprattutto anziani e malati cronici). Essendo una malattia stagionale può anche provocare, al momento del picco epidemico, l’intasamento dei servizi sanitari (visite mediche, accessi al pronto soccorso e ricoveri in ospedale) e determinare un alto numero di assenze lavorative e scolastiche. Per questo è importante prevenire le conseguenze più gravi dell’influenza, innanzitutto attraverso la vaccinazione. La vaccinazione antinfluenzale prevede la somministrazione di una dose di vaccino nel periodo novembre-dicembre in modo che la protezione si sviluppi in tempo per il periodo di massima incidenza. La vaccinazione contro l’influenza è gratuita per le persone con più di 64 anni e per coloro che soffrono di malattie croniche ad alto rischi di complicazioni. I medici di medicina generale e

i pediatri di famiglia del Piemonte sono a disposizione per fornire ai propri pazienti tutte le raccomandazioni necessarie, consigliare la vaccinazione ai soggetti a rischio e informare sull’organizzazione della campagna di vaccinazione 2014. Informazioni e consigli sono anche disponibili presso i servizi vaccinali delle Asl che adottano modalità organizzative articolate per le diverse aree territoriali della regione. I tempi di inizio della vaccinazione e l’organizzazione della campagna in ciascuna Asl sono disponibili sul sito della Regione Piemonte. E’ importante proteggersi contro l’influenza e prendere per tempo tutte le precauzioni necessarie. Oltre alla vaccinazione, ricordiamo le misure più efficaci per prevenire le infezioni respiratorie: lavare frequentemente le mani, coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, non fumare, rimanere in casa nei primi giorni di malattia fino alla scomparsa dei sintomi. Inoltre: evitare il super lavoro e non privarsi del sonno, mangiare in modo sano e regolare (abbondando in frutta e verdura) e praticare attività fisica costante. Per quel che riguarda il territorio dell’Asl TO5 è possibile effettuare la vaccinazione a partire da lunedì 3 novembre, nelle seguenti sedi e orari: - Vaccinazione dei soggetti dai 14 anni Presso gli ambulatori dei Me-

dici di Medicina Generale (Orari ambulatorio) - Vaccinazione dei soggetti tra 0-14 anni: Carmagnola, via Avvocato Ferrero 28 - 011. 9719441 (su appuntamento): Chieri, piazza Silvio Pellico 1 011.94293656 (su appuntamento); Moncalieri, via Mirafiori 11 - 011.6806873 (su appuntamento); Nichelino, via san Francesco d’Assisi 3 011.6806873 (su appuntamento). ❚

Buono scuola

La Regione abbassa il tetto Isee delle famiglie “Abbassare il tetto Isee (indicatore della situazione economica) delle famiglie aventi diritto ai contributi regionali per gli assegni di studio da 40mila a 20mila euro è stato un atto più che mai necessario in un momento in cui l'emergenza sociale impone di orientare le risorse pubbliche disponibili a favore di chi è in uno stato di reale necessità''. Cosi, l’assessore all’Istruzione, Gianna Pentenero, ha commentato la modifica al piano triennale di interventi in materia di istruzione, diritto allo studio e libera scelta educativa per gli anni 2012-2014 appena approvato dalla Giunta. La legge regionale 28/2007 prevede che la Regione, al fine di rendere effettivo il diritto allo studio ed all’istruzione e formazione per tutti gli allievi delle scuole statali, paritarie e dei corsi di formazione professionale organizzati da agenzie formative accreditate ai sensi della legislazione vigente e finalizzati all’assolvimento dell’obbligo formativo, eroghi, nei limiti delle risorse disponibili, assegni di studio, differenziati per fasce di reddito, finalizzati alla parziale copertura delle spese di iscrizione e frequenza e per i libri di testo, attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa, trasporti. Negli scorsi anni, la soglia reddituale per accedere al contributo per l’iscrizione e frequenza era stata portata fino a 40mila euro con due binari differenti: per quel che riguarda le scuole statali le richieste di contributo venivano soddisfatte partendo dagli Isee più bassi mentre per le scuole paritarie veniva considerata l’incidenza della retta scolastica sul reddito Isee. “Nell’attesa di elaborare un bando entro fine anno che ci permetta di programmare gli investimenti in materia di diritto allo studio, abbassare oggi il tetto massimo a 20mila euro per tutti - prosegue l’assessore oltre ad uniformare i criteri di accesso alle graduatorie, vuol dire consentire una maggiore equità nell’erogazione dei contributi ed eliminare lunghe liste d’attesa destinate a non poter essere esaurite visto il difficile momento economico in cui si trovano le amministrazioni pubbliche”. ◆

- Ma cosa sblocca lo “Sblocca Italia”? 1) Più inceneritori, questa volta non importa quello che ci chiede l'Europa che è differenziare, i rifiuti potranno viaggiare per il paese per farsi bruciare negli impianti dove, grazie alle politiche di raccolta differenziata e rifiuti zero, la raccolta indifferenziata è crollata: sblocchiamo i gli utili dei gestori degli inceneritori. 2) Più trivelle per le estrazioni di petrolio e gas, più carbone, invece di avviare una seria politica di uscita dalle fonti fossili, anche questa cosa che ci chiede l'Europa. 3) False bonifiche di terreni inquinati con piani di “risanamento” affidati agli stessi inquinatori: si sbloccherà il cuore “sensibile” dei camorristi in Terra dei Fuochi? 4) Più cemento, ancora più grandi opere inutili, detassate per far pagare alla collettività gli “investimenti” dei privati. 5) Prolungamento delle concessioni autostradali per garantire agli amici di continuare a speculare su quanto realizzato con soldi pubblici e grandi accorpamenti in super utility per garantire la sparizione di noi come utenti e favorire il riassorbimento del referendum sull'acqua che chiedevamo pubblica nelle voraci idrovore della speculazione. - Il Piemonte accoglierà i rifiuti della Liguria. Gli impianti di Cuneo ed Alessandria nei prossimi mesi daranno una mano alla discarica di Scarpino, provincia di Genova, già famosa per inchieste ambientali sullo stesso sito, almeno fino a che non saranno pronti gli impianti di pretrattamento. Un’emergenza che durerà fino alla primavera. L’intesa è stata firmata da Regione Piemonte e Regione Liguria. E mentre i costi e le tariffe saranno definiti nei prossimi giorni, i primi carichi di rifiuti liguri arriveranno a metà ottobre. A quanto pare oltre a Cuneo ed Alessandria una parte dei rifiuti potrà essere indirizzata agli impianti torinesi. - Torino Lione: La società pubblica italo - francese a cui è affidata l’opera ha fatto sapere che non concluderà il Tunnel della Maddalena «entro il termine perentorio fissato dall’Unine Europea del 31 dicembre 2015», ma «a dicembre 2016». D’altra parte il Ministero delle Infrastrutture è ancora più pessimista: il suo sito web comunica che la galleria sarà finita solo a giugno 2017. Eppure la Commissione Europea era stata chiara: nessun contributo sarà erogato per lavori svolti oltre il termine. Peccato che l’8 settembre 2014 il commissario Virano dichiarasse che «stanno procedendo senza reali problemi ed è confermata la previsione di terminarli entro la fine del 2015». a questo punto ci si chiede salteranno i 33 milioni di contributi europei? Intanto il 14 ottobre è previsto un incontro al parlamento europeo “per scambiare conoscenze tra esperti No Tav ed eurodeputati e per migliorare il dialogo tra cittadini e istituzioni europee affinché i nuovi deputati possano argomentare le loro posizioni in vista delle decisioni” future. - La Giunta Regionale del Piemonte il 29 settembre scorso ha modificato la deliberazione sulle misure di conservazione delle aree di Rete Natura 2000, introducendo alcune novità per quanto riguarda l’attività venatoria, ossia: 1. In tutte le aree di Rete Natura 2000, siano esse S.I.C. o Z.P.S., per la stagione venatoria 2014/15 e fino al 31/7/2015 è vietato il munizionamento a pallini di piombo all’interno delle zone umide quali acque correnti, laghi, stagni, paludi, acquitrini, torbiere, lanche e golene, nonché nel raggio di 150 metri dalle loro rive più esterne. 2. In tutte le aree istituite quali Z.P.S., per la stagione venatoria 2014/15 e fino al 31/7/2015 è vietato il munizionamento al piombo per la caccia di selezione agli ungulati; in alternativa a tale divieto è fatto obbligo di operare l’evisceramento del capo abbattuto, provvedendo allo smaltimento dei visceri presso una struttura specializzata o, laddove possibile, tramite sotterramento in loco a profondità adeguata. 3. In tutte le aree di Rete Natura 2000, siano esse S.I.C. o Z.P.S., a partire dal 1/8/2015 è vietato l’utilizzo di munizionamento al piombo. Trovate Legambiente Il Platano anche su: Web: http://legambienteilplatano.altervista.org Facebook: www.facebook.it/ilplatanolegambiente Twitter: www.twitter.com/legambienteccv Instagram: www.instagram.com/legambienteplatano

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Cronache dallo sport MEMORIAL DAVIDE ALBERA

CALCIO PRIMA SQUADRA

Serata di calcio e sorrisi in onore di Balù

Carignano, lotta e gioco in Promozione

Sono passati tre anni dall’incidente stradale che ha tolto la vita a Davide Albera, per tutti Balù, ma il suo ricordo è vivo e continuo per tutti i suoi amici e per Carignano in generale. Sabato 4 ottobre si è tenuto il Memorial in suo onore al campo coperto della Polisportiva Carignano, una serata intera con tanti amici e conoscenti che ancora una volta hanno reso omaggio a Davide giocando a calcio, senza l’obiettivo della vittoria, ma pensando a sorridere ricordandolo. Tutti premiati anticipatamente per la partecipazione, massiccia anche in questa edizione, con 12 squadre a giocare a divertirsi a suon di gol. Un’occasione per mantenere ancora più vivido il ricordo di una persona speciale per tutta Carignano. ◆ D.B.

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La Polisportiva Carignano Asd, settore calcio, raggiunta la Promozione dopo lo spareggio dello scorso anno con la Denso, si sta approcciando in maniera positiva alla nuova categoria, esprimendo buon gioco e voglia di vincere. Confermato il blocco storico, dai difensori Vandanesi, Magistri, Berardi, Moschini e De Maistre, ai centrocampisti La Veneziana, Vergnano, Ruatta, fino agli attaccanti Zacchino e Manescotto. L’innesto dei giovani (‘94/’95/’96) è stato positivo. Sono arrivati dal Chisola Barbero e Mengozzi, dal Città di Moncalieri Laudati, dal Villastellone Benente e Destefanis. Inseriti in Preparazione anche i ’96 della Juniores Oddenino e Mizzon. In attacco è arrivato il bomber Daniele Ligregni dalla Prima, in attesa del tesseramento di Stefano Pantaleoni. Come anticipato, buoni i risultati iniziali, buon pareggio con il Villafranca, che figura tra le favorite del campionato, belle vittorie casalinghe per 3-0 con Sommariva e Saviglianese. Bottino complessivo di 12 punti in 6 gare, e quinto posto in classifica, dove al momento è l’altra favorita Fc Savigliano a farla da padrone. ◆ Daniele Bosio

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Meno infortuni ma non meno gravi Al via la Settimana Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro Infortuni in calo, ma non gli incidenti mortali: è necessario intensificare la prevenzione. In vista della Settimana Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro - dal 20 al 26 ottobre - l’Asl TO5 fornisce dati e informazioni. Da circa vent’anni si assiste ad un trend in costante diminuzione del numero degli infortuni sul lavoro. Anche attraverso il calcolo del “tasso di incidenza”, in cui il numero degli infortuni è ponderato sul numero di lavoratori occupati, si conferma che gli infortuni, effettivamente, sono in calo. Il dato degli infortuni accaduti nell’Asl TO5 dimostra un decremento più significativo, seppur lieve, rispetto alla media regionale. Il sostanziale dimezzamento degli infortuni nel corso dell’ultimo decennio è riconducibile a più determinanti: - gli effetti della prevenzione (norme di maggior tutela, attività di vigilanza e di promozione della sicurezza svolta dall’Asl); - trasformazione del tessuto produttivo, con un incremento delle attività nel settore terziario, a scapito del manifatturiero, notoriamente a maggior rischio infortunistico. - introduzione di nuove tecnologie di lavoro (automazione, macchinari più moderni) che hanno ridotto il numero dei lavoratori direttamente esposti ai rischi; - crisi economica con precarizzazione di molti rapporti di lavoro che favorirebbe l’occultamento di una quota parte di infortuni, soprattutto i più lievi. Se, da un lato, i dati sul totale degli infortuni ci confortano, altrettanto non si può dire per gli eventi più gravi (prognosi superiori a 40 giorni, invalidità permanente, morte). Le ultime rilevazioni disponibili (anno 2012) evidenziano che in Piemonte accadono ancora annualmente circa 4500 infortuni gravi, di cui oltre 50 mortali (nell’Asl TO5, 308 infortuni gravi con 8 morti). Soprattutto in alcuni comparti (agricoltura ed edilizia), gli infortuni gravi non diminuiscono e, anzi, rappresentano una quota percentuale, sul totale degli eventi, in costante crescita (+5% nell’ultimo quinquennio). Ciò giustifica il rilievo posto dai piani nazionali di prevenzione ai settori dell’agricoltura e dell’edilizia che si traduce, anche nella nostra Asl, in progetti mirati di intervento sia in materia di vigilanza, sia di promozione della sicurezza. A fronte di un certo interesse dei mezzi di comunicazione sul tema degli infortuni sul lavoro, ben più trascurato è il fenomeno delle malattie professionali, se non in situazioni di particolare clamore mediatico, come, per esempio, in occasione dei processi torinesi sulle morti da amianto. In realtà, secondo fonti scientifiche autorevoli, nel mondo, per ogni lavoratore morto per infortunio sul lavoro, vi sono cinque decessi conseguenti a malattie professionali. Analizzando i dati regionali e locali (circa 1800 casi/anno in Piemonte di cui 110 nell’Asl TO5), si osserva, a differenza degli infortuni, un marcato aumento delle denunce di malattie professionali, che, comunque, ancora oggi, rappresentano una sottostima del fenomeno nelle sue reali dimensioni. Il fenomeno della sottonotifica è evidente, ad esempio, se si considera il basso numero di denunce di tumori professionali che, secondo attendibili stime epidemiologiche, rappresenterebbero non meno del 4% del totale dei casi che colpiscono ogni anno la popolazione. Il trend in aumento delle malattie professionali non deve, tuttavia, essere interpretato come indicatore di un peggioramento delle condizioni di igiene nei luoghi di lavoro. Infatti, le malattie professionali, a differenza degli infortuni, si possono manifestare anche dopo molti anni dall’esposizione al fattore di rischio e sono, quindi, spesso, espressione di precarietà delle condizioni di lavoro oggi non più presenti: si pensi, ad esempio, ai circa 1000 casi/anno in Italia di tumori correlabili all’esposizione ad amianto il cui impiego è cessato da oltre vent’anni. L’aumento delle denunce trova altre spiegazioni: - crescita del numero delle categorie di lavoratori soggette a sorveglianza sanitaria periodica presso le aziende di appartenenza; - allargamento delle tipologie di malattie indennizzate da INAIL; - azione di recupero delle malattie professionali “perdute”, cioè di quelle patologie che vengono diagnosticate, ma non denunciate: importanti, in questo ambito, le attività di ricerca attiva da parte dei Servizi delle Asl. Anche le tipologie di malattie professionali denunciate si stanno fortemente modificando negli ultimi anni. Se, da un lato, sono molto diminuite alcune patologie (ad esempio, le malattie respiratorie da inquinanti aerodispersi o le intossicazioni da metalli), altre sono in netta crescita: è il caso delle patologie muscoloscheletriche della colonna e degli arti superiori che, ormai, hanno sostituito al primo posto, come frequenza, il danno uditivo da rumore. Si registrano, infine, alcune patologie emergenti, fino a pochi anni fa sconosciute: sono le patologie da stress correlate ai modelli di riorganizzazione del lavoro che si stanno imponendo in un momento assai difficile per la nostra economia. Note curate dal dottor Oscar Argentero, direttore S.C. Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro - S.Pre.S.A.L. - Asl TO5. ❚

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Attenzione ai chili di troppo Prevenzione dell’obesità: controlli e consigli nelle sedi Asl L’Asl TO5 attraverso la Struttura di Igiene della Nutrizione continua, nel mese di ottobre, la “Prevenzione dell’obesità” creando una rete in collaborazione con i Distretti di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino, la struttura di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale “Maggiore” di Chieri ed i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta dell’Asl. Nei prossimi giorni è possibile effettuare controlli venerdì 17, venerdì 24 e venerdì 31 ottobre. - E’ prevista l’apertura gratuita al pubblico degli ambulatori nutrizionali della Struttura di Igiene della Nutrizione dell’Asl TO5 di via San Francesco D’Assisi 35 a Nichelino, terzo piano. Dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 14 alle ore 17. I cittadini potranno rivolgersi in questa sede, senza appuntamento, per effettuare una rilevazione del peso, della statura, della circonferenza addominale e per ricevere consigli, informazioni, suggerimenti su una corretta alimentazione ed attività fisica. Tutti coloro che parteciperanno riceveranno inoltre, materiale informativo e una valutazione scritta del proprio stato nutrizionale. - L’ambulatorio dell’Obesità infantile della S.C. Pediatria e Neonatologia dell’ospedale “Maggiore” fornirà ai suoi piccoli utenti oltre che ai genitori consigli e materiale informativo su una corretta alimentazione ed attività fisica in rete con la S.S. Igiene della Nutrizione. - Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta dell’Asl TO5 forniranno ai propri assistiti per prevenire l’obesità consigli e materiale informativo su una corretta

alimentazione ed attività fisica in rete con la S.S. Igiene della Nutrizione. L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, condizione che determina gravi danni alla salute. E’ causata nella maggior parte dei casi da stili di vita scorretti: da una parte, un’alimentazione scorretta ipercalorica con scarso consumo di frutta e verdura e dall’altra un ridotto dispendio energetico a causa di inattività fisica. L’obesità è quindi una condizione ampiamente prevenibile. L’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale sia perché la sua prevalenza è in costante e preoccupante aumento non solo nei Paesi occidentali ma anche in quelli a basso-medio reddito sia perché è un importante fattore di rischio per varie malattie croniche, quali diabete mellito di tipo 2, malattie cardiovascolari e tumori. Si stima che il 44% dei casi di diabete tipo 2, il 23% dei casi di cardiopatia ischemica e fino al 41% di alcuni tumori siano attribuibili all’obesità / sovrappeso. In totale, sovrappeso e obesità rappresentano il quinto più importante fattore di rischio per mortalità globale e i morti causati dall’obesità sono almeno 2,8 milioni/anno nel mondo. Sembrerebbe che i costi diretti legati all’Obesità in Italia siano pari a 22,8 miliardi di Euro ogni anno e che il 64% di tale cifra venga speso per l’ospedalizzazione. Le Informazioni sui comportamenti correlati a questo problema di salute che riguarda la popolazione dell’Asl TO5 sono state tratte, per i bambini, dalla Sorveglianza “OKkio alla Salute

2012” (condotta dalla S.S. Igiene della Nutrizione - S.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Asl TO5) e, per gli adulti, dal “Rapporto Passi 2013” (condotta dalla S.C. Igiene e Sanità Pubblica Asl TO5), che sono sorveglianze anche di livello nazionale. La “fotografia” scattata nel 2012 dalla Sorveglianza OKkio alla Salute nell’Asl TO5 su 24 classi della scuola primaria, 488 bambini evidenzia una leggera diminuzione della percentuale di bambini tra gli 8 e i 9 anni in eccesso ponderale che risulta essere quasi 1 bambino su 3 (26%), di cui il 18% dei bambini è in sovrappeso (22,2% è il dato nazionale) e l’8% obeso (10,6% è il dato nazionale), valori che nel 2010 erano rispettivamente del 22% per il sovrappeso e 9% per l’obesità. Per quanto riguarda l’alimentazione, i bambini dell’Asl TO5 consumano poca frutta e verdura e pochi fanno una colazione adeguata, infatti soltanto 1 bambini su 10 consuma frutta e verdura (11%) secondo le raccomandazioni di almeno 5 porzioni al giorno e 3 bambini su 5 fa una colazione adeguata (61%). Mentre 1 bambino su 10 non fa una attività fisica sufficiente. Secondo i dati Passi 20082011, nell’Asl TO5, su 1.093 interviste telefoniche di adulti tra i 18 - 69 anni di età, il 27% degli adulti risulta in sovrappeso e il 11% risulta obeso, complessivamente quindi quasi quattro persone (38%) su dieci risultano essere in eccesso ponderale rispetto al 42% registrato a livello nazionale. Gli adulti dell’AslTO5 consumano poca frutta e verdura, infatti soltanto l’11% consuma al giorno almeno le 5 porzioni raccomandate. ❚

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Ottobre 2014

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Mantenere le specificità, pensare come territorio

Eletto li nuovo Consiglio metropolitano

Come era facilmente prevedibile è partita malissimo la nuova Città Metropolitana. Tutto il gran bailamme sull’abolizione delle Province si è alla fine mostrato per quello che era: la consacrazione spartitoria del sottogoverno locale tra i partiti. Quello che più interessava era escludere i cittadini da qualsiasi decisione e la sdemocratizzazione della Provincia, come quella futura del Senato, è perfettamente riuscita. Per la caccia alle poltrone nella nuova istituzione si è visto un po’ di tutto: dalla mega lista pensata per acchiappare tutto lottizzata tra PD, Forza Italia e NCD, abbastanza convinti all'inizio di essere da soli e potersi dividere in amicizia il bottino dei 18 consiglieri, alle sommatorie occasionali sulle quali si sono orientati i vari “spiriti liberi” in cerca di autorappresentazione. La sceneggiata partitocratica è stata particolarmente pietosa nel listone PD FI con tentativi dei capibastone di imporre candidature rifiutate dal territorio, esemplare il caso Meo, sindaco uscente di Moncalieri già in procinto di perdere anche le primarie nel suo Comune, poi sostituita dalla loggese Griffa, lottizzazione per correnti, fughe di candidati non appena si rendevano conto che la presenza inaspettata di due altre liste avrebbe fatto saltare 2-3 poltrone considerate sicure, schieramento massiccio di Sì TAV e indignazione per la presenza di un qualche supposto No TAV, forte irritazione nel partito di Renzi per le “firme tecniche” di alcuni indipendenti e consiglieri eletti in liste PD per permettere la presenza dei 5 Stelle e “democratizzare” così una scadenza elettorale che nulla ha di democratico. Realizzazione totale, insomma, della cultura politica renzo-berlusconiana in cui la casta rappresenta se stessa e gli interessi che la sorreggono ed il dissenso o anche solo il dubbio non è ammesso. Ma tant'è, presieduta da un Fassino sempre più scontento leader di una realtà provinciale che lo allontana dalle sue ambizioni ad un ruolo nazionale, è da questa allegra carovana di sottogoverno che alla fine dipenderanno qualità e costi di servizi quali scuola, strade, rifiuti, acqua, trasporti. Per i piccoli Comuni, come Carignano, in questo calderone che va da noi a Balme, da Nichelino a Quincinetto con in mezzo Torino e i suoi debiti, sarà difficile contare qualcosa se non si comincerà a pensare in termini di area, se non si cercherà di fare squadra con realtà locali che hanno storicamente e naturalmente interessi comuni con i nostri. Chi ci governa ma anche noi cittadini dovremmo abituarci a pensare come territorio, alle possibili sinergie, scegliere i punti di forza da valorizzare rinunciando a qualcosa per essere fermi su quanto riteniamo essenziale per mantenere una nostra specificità, una dignitosa immagine della nostra comunità. Questa sdemocratizzazione delle nostre istituzioni è infatti il primo passo per realizzare una privatizzazione completa dei servizi, del welfare, dei beni comuni delle cose che fanno delle nostre cittadine delle comunità che si riconoscono e sono solidali. Nell’ultimo consiglio comunale a Carignano la Giunta ha presentato una serie di tagli a tutto quanto nel suo bilancio è “sociale” da restare impressionati nello scorrerne i titoli: anche se è vero che si potrebbe tentare di risparmiare anche su altre voci (carnevale? manifestazioni?) è però evidente che la nostra amministrazione, come tutte le amministrazioni locali, si vede da anni tagliare fondi e trasferimenti per ogni investimento in questo settore come in altri, questo per scelta dei governi che si sono succeduti, ma anche per mandato dell’Europa: lo scopo di questo processo è trasferire sui servizi e sui beni comuni l’occasione di speculazione e di finanziarizzazione amati dai mercati. In fondo non è casuale che la lettera BCE firmata da Trichet e Draghi sia finita nella posta del governo italiano poco dopo un referendum in cui con più del 90% dei voti gli italiani ribadivano che per loro acqua e beni comuni dovevano restare pubblici, quel voto era per BCE, Commissione Europea e governi un indice di insubordinazione popolare inaccettabile. Non è un caso che da allora prima Berlusconi, poi Monti ed, oggi, con il decreto “Sblocca Italia”, il governo Renzi-Berlusconi tentino con costanza di “abrogare” quel referendun. Lo vedremo sicuramente meglio nella futura legge di stabilità, ma già oggi sappiamo da “Sblocca Italia” che PD e PDL stanno lavoradto non alla salvaguardia dell'interesse collettivo, ma solo a quello economico e di massimizzazione dei profitti delle grandi aziende multiutilities, già oggi gestori di acqua, rifiuti e trasporto pubblico locale. La “spending review” non è che fumo per dissimulare questa scelta, come lo sono l'accusa di “vivere al di sopra delle nostre possibilità”ed il conflitto generazionale messo in piedi dalla destra renziana. Contrariamente a quanto qualcuno crede cambiamento non è sinonimo di sinistra, di progresso, può essere sinonimo di vandea, di reazione alle conquiste delle lotte di liberazione civile e sociale che donne e uomini hanno condotto e vinto nel tempo, quando accade, quando a farlo è chi governa, resistere nei territori come cittadini, chiedere alle nostre amministrazioni locali di darci gli strumenti per farlo, è l'unica nostra difesa. ❚ Nanni Passerini

Affiancherà Piero Fassino nell’Ente di area vasta 3820 tra Sindaci e Consiglieri comunali dei 315 Comuni della provincia di Torino, hanno eletto, domenica 13 ottobre, il nuovo Consiglio metropolitano. A rappresentare l’area che comprende anche Carignano è stata eletta la loggese Antonella Griffa, in passato sindaco di La Loggia e consigliere

provinciale, gli altri che affiancheranno Piero Fassino nella gestione del nuovo Ente di area vasta sono Alberto Avetta, che è il più votato, Vincenzo Barrea, Barbara Cervetti, Eugenio Buttiero, Francesco Brizio, Mimmo Carretta, Michele Paolino, Gemma Amprino, Roberto Montà, Lucia Centillo, Claudio Martano,

Il nuovo Consiglio della Città Metropolitana di Torino è composto di 18 amministratori locali che avranno il compito di amministrare il nuovo Ente esteso territorialmente esattamente come l’attuale Provincia di Torino. La Città Metropolitana sarà pienamente operativa a partire dal 1° gennaio 2015, così come previsto dal Governo con la riforma Delrio per rilanciare la competitività delle grandi aree urbane del Paese. Oltre a Torino, diventano Città Metropolitane anche le attuali Province di Milano, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Venezia, Bari e Reggio Calabria.

N.P.

Primi incontri a ottobre. Iscrizioni aperte sorati alla Fondazione Ferrero di Alba. Per quanto riguarda la storia, le lezioni incominceremo il 23 ottobre con la dottoressa Lucia Cellino che ci intratterà su Cleopatra, l’ultimo faraone, mentre a novembre il celebre professor Gianni Oliva ci parlerà della Legione straniera. Sempre in novembre la professoressa Donatella Roatta tratterà della fine della prima guerra mondiale. Gli appuntamenti del ciclo “Conoscere” del mese di ottobre verteranno sul tema dell’incisione grazie all’artista Isidoro Cottino. Sempre in ottobre abbiamo previsto una visita al Duomo in occasione del duecentocinquantesimo

anno dalla sua consacrazione con le guide dell’associazione Progetto Cultura e Turismo. I laboratori e i corsi per favorire il conseguimento del benessere psico-fisico sono tantissimi e attivi sin dall’inizio”. “Entriamo nel venticinquesimo anno di attività - conclude Aime - proponendo sia corsi ormai collaudati da tempo, sia nuovi, certi dell’utilità di suscitare la curiosità e l’interesse dei soci, adempiendo alle finalità proprie della nostra Associazione”. Le iscrizioni proseguono in Segreteria (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13) dal lunedì al venerdì dalle ore15 alle 17,45. ◆

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Roy Lichtenstein e l’opera prima

Agenda

Carignanese

Il maestro della Pop Art alla GAM fino al 25 gennaio Domenica Genisio, Mauro Carena, Andrea Tronzano (FI), per la lista di maggioranza, Città di Città, lista unitaria di PD FI NDC. Per l’area sud della nuova Città metropolitana entrano in consiglio anche il sindaco di Chieri e quello di Pinerolo. Per le liste di minoranza si assicurano il seggio Marco Marocco e Dimitri De Vita, del Movimento Cinque Stelle e, per la terza lista Lega Nord-Fratelli d’Italia, Cesare Pianasso. L’affluenza alle urne, il 74%, è stata inferiore a quella di altre aree metropolitane anche per qualche dissenso tra i consigleri dei piccoli Comuni, in particolare del Canavese. ❚

Corsi per tutti all’Unitre Carignano. Sono ripresi i corsi nella locale Università della Terza Età, dopo l’affollatissima presentazione a soci e simpatizzanti nella sala del Consiglio Comunale, alla presenza dell’Amministrazione, sindaco Marco Cossolo e vicesindaco Miranda Feraudo, che hanno sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalla associazione carignanese. Tante le iscrizioni per un nutrito programma di lezioni che spazia tra molteplici aree di interessi, da quelle linguistiche alle storiche, dalle artistiche alle scientifiche, dalle aree di laboratorio a quelle di benessere psico-fisico. “Sono previsti tanti incontri interessanti - spiega il presidente Ettore Aime - con medici, veterinari, geologi, professori, incisori, fisici, architetti, etologi, filosofi, psicologi, avvocati, numismatici, vigili urbani, musicofili, cinefili, erboristi, volontari di protezione civile, della Croce Rossa e del Parco del Po. Abbiamo già in programma una visita alla mostra su Felice Ca-

Ottobre 2014 15

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

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La GAM di Torino presenta una importante esposizione dedicata ai lavori su carta e a grandi dipinti di Roy Lichtenstein, maestro indiscusso della Pop Art. Per la prima volta arrivano in Italia 235 opere, grazie alla stretta collaborazione con l’Estate e la Roy Lichtenstein Foundation, oltre a importanti prestiti provenienti da prestigiosi musei internazionali come la National Gallery di Washington, il Museum of Modern Art e il Whitney Museum di New York, l’Art Institute di Chicago e da collezioni pubbliche e private europee e italiane. Insieme ai disegni, che abbracciano un arco temporale che va dai primi anni Quaranta al 1997, GAM presenta anche alcuni strepitosi grandi dipinti e una documentazione fotografica, testimonianza dell’artista al lavoro. Un’occasione imperdibile che GAM offre al pubblico perché è rara la possibilità di ammirare un tanto rilevante quanto ricco corpus di opere del maestro americano. La mostra torinese, a cura di Danilo Eccher, direttore GAM, presenta la parte più intima e privata del lavoro di Roy Lichtenstein. L’esposizione si focalizza, infatti, sulle Prime Idee, ossia le idee primigenie, fonte di ispirazione di opere che in un secondo tempo sono divenute i grandi capolavori conosciuti nel mondo. Inaugurata il 26 settembre

scorso, resterà aperta fino al 25 gennaio 2015. Roy Lichtenstein, una delle principali figure dell’arte Americana nel XX secolo, nasce a New York nel 1923. Nell’estate del 1940 studia presso la Art Students Legue di New York prima di iscriversi all’Università Statale dell’Ohio dove consegue la laurea di primo livello nel 1946 e di secondo livello nel 1949. Qui Lichtenstein si interessa allo studio sulla percezione visiva che porterà avanti per tutta la sua carriera. Chiamato alle armi nel 1943, Lichtenstein serve l’esercito militare degli Stati Uniti e presta servizio attivo in Europa all’inizio del 1945. Nel 1951 si tiene la sua prima mostra personale a New York. Viene riconosciuto internazionalmente come caposcuola della Pop-Art Americana nel 1962 quando espone le tele raffiguranti immagini di serie di fumetti e di prodotti comuni con tecniche prese in prestito dai mass media come l’utilizzo di colori primari e ombreggiati con il puntinato Ben-Day. Nella decade successiva, si trasferisce a Southampton, New York, ed espande l’uso delle riproduzioni oltre alla pubblicità e alle riviste di fumetti per includere stili e movimenti della storia dell’arte, dell’architettura e delle arti decorative. Questa decade testimonia anche il compimento di un certo numero di lavori pubblici e privati di grande scala.

Frida Kaklo e Diego Rivera a Genova Il tormento e la passione in scena a Palazzo Ducale Frida Kahlo e Diego Rivera si videro per la prima volta nel 1922 sotto i ponteggi della Scuola nazionale preparatoria. Lui era il pittore più famoso del Messico rivoluzionario, chiamato a dipingere un murale nell'anfiteatro dell'istituto, lei una ragazzina irriverente. Sette anni dopo, Frida Kahlo e Diego Rivera erano moglie e marito. Fu l'inizio di un amore lungo e tormentato, costellato di tradimenti e colpi di scena (anche di pistola), destinato ad entrare nella leggenda. La mostra di Palazzo Ducale, organizzata da Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e MondoMostreSkira, promossa dal Comune di Genova e dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria, con la collaborazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, racconta il rapporto intimo e artistico della coppia messicana con circa 130 opere: 76 di Frida Kahlo, 60 di Diego Rivera e oltre 80 fotografie di fotografi come Nickolas Muray, Manuel e Lola Alvarez Bravo, Florence Arquin e Leo Matiz e inediti contenuti video. L'opera di Frida Kahlo, da sola, sembra essere incompleta senza la spalla che Diego Rivera offre alla sua fragilità. Dopo la mostra alle Scuderie del Quirinale di Roma, che ha messo l’opera di Frida Kahlo nel contesto della avanguardie internazionali del suo tempo, la mostra a Palazzo Ducale, curata da Helga Prignitz-Poda, insieme con Christina Kahlo (pronipote di Frida) e Juan Coronel Rivera (nipote di Diego) racconta i legami segreti che unirono i due artisti nel doppio legame arte-vita. - “Frida Kahlo e Diego Rivera”. Genova, Palazzo Ducale (piazza Giacomo Matteotti). Fino all’8 febbraio 2015. ◆

Le indagini di Lichtenstein intorno all’illusionismo, all’astrazione, alla serializzazione, alla stilizzazione e all’appropriazione continuano ininterrotte attraverso tutte le tecniche negli anni ’90. Nel 1994 completa un murales lungo più di 16 metri in seguito allestito nella stazione della metropolitana di Times Square a New York. Nel 1995, gli viene conferita la Medaglia Nazionale delle Arti, una delle onorificenze più prestigiose degli Stati Uniti. In aggiunta alla lista delle sue speculazioni visive, Lichtenstein inizia ad analizzare un’altra nuova realtà conquistata dagli anni ’90: i dipinti virtuali. Tuttavia le sue sperimentazioni sono presto stroncate dalla sua morte nel 1997. - “Roy Lichtenstein. Opera prima”. Torino, GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (via Magenta 31). Fino al 25 gennaio 2015. ◆

Biblioteca civica, orari di apertura La biblioteca civica (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13; tel. 011.9698481) osserva il seguente orario di apertura per il servizio di lettura e prestito: dal lunedì al venerdì 14,30 - 17,45 , mercoledì sera (su prenotazione) riservato per riunioni di Associazioni riconosciute, sabato solo aperture straordinarie in occasione di letture animate. Tel. 011.9698442-481-482. Museo civico “Giacomo Rodolfo” Il museo di storia, arte e archeologia locale (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13) è aperto ogni terza domenica del mese, in occasione di manifestazioni cittadine e su prenotazione. Orario: 10-12, 15-18. Visite per le scuole su prenotazione (tel. 011.9698442). Sindacato Pensionati a Carignano A Carignano lo Spi (Sindacato Pensionati Italiani) C.G.I.L., Lega di Carmagnola (via Fossano 4), si trova in via Quaranta 1 (tel. 011.9697865). Orari di apertura per il pubblico: martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 11.30. Patronato Inca: c’è tutti i giovedì di tutti i mesi, dalle ore 15 alle 17. Una novità: lo SPI CGIL offre un nuovo servizio ai cittadini con l’apertura dello sportello FEDERCONSUMATORI tutti i venerdi del mese dalle 9 alle 12 sempre presso la sede di via Quaranta 1. Per prenotazioni telefonare al numero Spi 011.9697865. Caf Acli per le famiglie Quando la tua famiglia conta c’è il Caf Acli. Per 730, Unico, Isee e Red pensionati: conta su di noi! A Carignano (via Roma 18, presso il Campo Giochi): tutti i martedì dalle 9 alle 12. A Carmagnola (piazza IV Martiri 21): lunedì dalle 14 alle 17, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12. Donazioni del sangue I prelievi si effettuano nella nuova sede presso l’Ospedale Cronici Fondazione Quaranta di via San Remigio 46. Le prossime date per donare il sangue sono le seguenti: - Adac: mercoledì 10 e domenica 14 dicembre 2014; dalle ore 8.30 alle 11.30. - Fidas: lunedì 24 novembre 2014; dalle ore 8 alle 11.

Avanguardia russa a Palazzo Chiablese Il Polo Reale di Torino accoglie la collezione Costakis in mostra Ammirata e famosa a livello internazionale, giunge per la prima volta in Italia dal Museo Statale d’Arte Contemporanea di Salonicco - a Torino dal 3 ottobre 2014 al 15 febbraio 2015, nel centralissimo Palazzo Chiablese, spazio mostre del Polo Reale - un nucleo fondamentale dell’eccezionale collezione d’Avanguardia russa di George Costakis (1913 -1970): l’uomo che nella Mosca degli anni immediatamente seguenti la Seconda Guerra Mondiale, sfidando i divieti e gli ostracismi del regime stalinista, decise di raccogliere metodicamente testimonianze dell’arte sperimentale russa d’inizio secolo, salvando dalla distruzione e dall’oblio questa componente vitale della cultura del Novecento. La mostra "Avanguardia Russa. Da Malevič a Rodčenko. Capolavori dalla collezione Costakis", con circa trecento opere esposte - tra cui dipinti, guaches e acquarelli, lavori d’arte applicata, documenti e un nucleo di un centinaio di disegni sull’architettura costruttivista – si propone come una vera e propria esposizione enciclopedica dell’Avanguardia russa, rappresentativa di tutti i principali movimenti del tempo (dal Nuovo impressionismo e simbolismo al Cubo futurismo, dal Suprematismo al Cosmismo), ricca dei capolavori dei maggiori artisti di quegli anni comeMalevič, Popova, Rodčenko, Rozanova, El Lissitzky, Stepanova. Un’immersione totale - curata da Maria Tsantsanoglou e Angeliki Charistou - per comprendere i cambiamenti radicali e rivoluzionari di quello che è stato definito da Camilla Gray “il grande esperimento” dell’arte del XX secolo. Una mostra-evento dunque, mai realizzata nel nostro Paese e con tantissime “prime visioni”: esposizione di punta dell’autunno torinese, promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del tu-

rismo - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, dalla città di Torino, dal Museo Statale d'Arte Contemporanea di Salonicco con il Ministero della Cultura e dello Sport della Repubblica Ellenica, prodotta e orga-

nizzata da Skira Editore e Villaggio Globale International. - “Avanguardia Russa. Da Malevič a Rodčenko. Capolavori dalla collezione Costakis”. Torino, Palazzo Chiablese (piazzetta Reale). Fino al 15 febbraio 2015. ◆

Giovanni Segantini ritorna a Milano Protagonista dell’arte di fine Ottocento, 120 opere Artista di straordinaria notorietà in vita, dimenticato e poi riscoperto dalla critica italiana e internazionale in varie fasi del Novecento, Giovanni Segantini è il protagonista della grande mostra antologica, la rassegna più completa mai realizzata in Italia, prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale e Skira editore in collaborazione con Fondazione Antonio Mazzotta. Un ideale ritorno a Milano, città che fu per Segantini finestra fondamentale sul panorama dell’arte europea. La mostra partecipa a Milano Cuore d’Europa, il palinsesto culturale multidisciplinare dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano dedicato all'identità europea della nostra città anche attraverso le figure e i movimenti che, con la propria storia e la propria produzione artistica, hanno contribuito a costruirne la cittadinanza europea e la dimensione culturale. Curata da Annie-Paule Quinsac, maggior esperta di Segantini, a cui ha dedicato quasi mezzo secolo di studi e otto mostre in tutto il mondo, e da Diana Segantini, pronipote dell’artista e già curatrice della mostra tenutasi alla Fondazione Beyeler nel 2011, la mostra presenta per la prima volta a Milano oltre 120 opere da importanti musei e collezioni private europee e statunitensi, divise in otto sezioni, ciascuna delle quali dedicata a un aspetto dell’arte di Segantini e rappresentata da alcuni dei maggiori capolavori del grande artista, di cui molti mai esposti in Italia o esposti oltre un secolo fa. Scopo della rassegna è offrire al grande pubblico e agli studiosi la panoramica più completa dell’opera di Segantini e farlo così scoprire, o riscoprire, nella sua straordinaria arte. Completano la mostra fotografie, lettere, libri, il busto di Segantini eseguito da Paolo Troubetzkoy e quello giovanile di Emilio Quadrelli, il ritratto di Segantini sul letto di morte, acquarello di Giovanni Giacometti, suo amico fraterno e padre del celebre scultore Alberto. Segantini muore il 29 settembre del 1899, ancora giovane e famoso, tra i pittori meglio pagati del suo tempo e presente con le sue opere in molte importanti collezioni pubbliche olandesi, belghe, tedesche, austriache, ungheresi e inglesi, tanto che nel primo decennio del Novecento sarà il riferimento per i maestri delle avanguardie europee. Con la prima guerra mondiale, l’isolamento culturale dell’Italia fascista e la visione franco-centrica della storiografia delle avanguardie europee elaborata nel Novecento, Segantini viene relegato nel limbo del provincialismo, subendo in seguito la condanna politicizzata del futurismo italiano. Dato il numero limitato di opere prodotte, disperse in tutto il mondo e rese molto fragili dalla tecnica utilizzata, il percorso dell’artista è stato ricostruito solo poche volte nella sua interezza, con i capolavori simbolisti visionari accanto a quelli naturalisti, ai ritratti e alle nature morte degli esordi; per i più recenti episodi si deve infatti risalire alla mostra di San Gallo in Svizzera del 1956 e alla retrospettiva del centenario ad Arco nel 1958. - “Segantini”. Milano, Palazzo Reale (piazza Duomo). Fino al 18 gennaio 2015. ◆


Altri

14 Ottobre 2014

paesi

Pieve di San Giovanni in primo piano Una serata storico-informativa per futuri volontari

Piobesi. Giovedì 23 ottobre, alle ore 21, presso la Biblioteca Civica di Piobesi (piazza Vittorio Veneto) l’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’associazione Progetto Cultura e Turismo di Carignano, ha organizzato una serata di informazione storico-artistica sulla importante pieve di San Giovanni ai Campi.

L’edificio risale ai primi anni dell’XI secolo, ma all’interno racchiude le spoglie di un piccolo edificio religioso forse del V-VII secolo. Edificata con cospicui resti di materiale romano di spoglio (mattoni, lapidi, pietra miliare, selciato stradale), la pieve custodisce uno straordinario corpo di affreschi databili dall’XI al XVII secolo. L’Amministrazione comunale ha in corso un programma di valorizzazione turistica, con la possibilità di aperture ordinarie e straordinarie ai turisti e agli studiosi: la serata costituisce, senza alcun impegno per chi vi parteciperà, un primo passo per costituire un gruppo di volontari che possa mantenere aperta la chiesa ed illustrarne la storia ai sempre più numerosi visitatori. Per informazioni: 0119657846 oppure 3381452945. ◆

“Glissando” a ottobre e novembre Rassegna musicale: ultimo concerto il 7 novembre Vinovo. Musica a tutto campo e tre appuntamenti a ottobre e novembre per tutti gli appassionati. L’associazione culturale “Musichiamo” propone, con il patrocinio del Comune di Vinovo, la rassegna musicale “Glissando”. per il mese di ottobre. Sabato 4 ottobre al Castello della Rovere, si è tenuto il concerto presentato dal Museo dell’Arpa Salvi “Armonie d’autunno”, con Emanuel Lahos, arpa elettroacustica, e Maria Luisa Macellaro La Franca al pianoforte. Il secondo appuntamento è per domenica 19 ottobre, sempre nel Castello della Rovere: alle ore 17.30 si esibisce il gruppo “Le voci d’oro” composto dal soprano Marilena Oddenino, dal mezzo soprano Rosy Zavaglia e da Leonardo Nicassio al pianoforte. Infine venerdì 7 novembre, ore 21, nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, il

concerto conclusivo di beneficenza a favore dell’asilo infantile “Luigi Rey”. Si esibiranno tre corali: il coro Eufonie di Candiolo, il coro Franco Prompicai di Pinerolo e il coro VociInNote di Torino. La Direzione artistica di tutta la manifestazione è di Marciana Petrila. ◆ Gervasio Cambiano

Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo

Vinovo partecipa alla Fera dij Subèt La Pro Loco va in trasferta a Moncalieri Vinovo. Domenica 19 ottobre in nutrito gruppo di vinovesi parteciperà alla Fera dij Subièt, storica manifestazione moncalierese. La trasferta è stata organizzata dalla Pto Loco e prevede l’intervento della maschere locali Coucaeuv e Bela Polajera e della Compania Tradissional Vinoveisa. Fin dal primo mattino oltre cinquanta persone si

ritroveranno sulla piazza dell’arco di Moncalieri per poi raggiungere il luogo della manifestazione. Parteciperanno anche il gruppo in costume rinascimentale “Conti della Rovere” dell’associazione Amici del Castello di Vinovo e la Filarmonica Giuseppe Verdi, invitata dal Comitato organizzatore della Fera. ◆ G. C.

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Il Buco di Viso torna in funzione Riapre il primo traforo di collegamento tra Italia e Francia La riapertura del Buco di Viso, avvenuta il 15 ottobre, rappresenta il punto di arrivo di un percorso di mantenimento e di valorizzazione del primo traforo di collegamento tra l’Italia e la Francia, scavato a 2880 metri di altezza nel gruppo del Monviso. Il progetto ha visto la collaborazione dell’ente di gestione delle Aree Protette del Po Cuneese, del Parc Régional du Queyras, della Réserve Nationale Ristolas-Mont Viso, dei Comuni di Crissolo e Ristolas, dei gestori dei rifugi alpini prossimi ai versanti interessati, del Club Alpino Italiano e dell’Ipla. Il costo complessivo finanziato dalla Regione Piemonte è stato di 271.000 euro ed ha riguardato la progettazione, la realizzazione delle opere di ripristino della galleria e la relativa la messa in sicurezza, mentre gli operai forestali regionali hanno provveduto alla sostituzione ed integrazione della segnaletica escursionistica ed al miglioramento della percorribilità dei sentieri. I lavori sono stati realizzati nel tempo record di due mesi e mezzo, al fine di sfruttare, per quanto possibile e nonostante il verificarsi di condizioni meteorologiche poco clementi, il periodo estivo. “L’importanza dell’intervento, il primo di natura così ampia dai tempi della costruzione del Buco di Viso, si ricollega - sottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo della montagna, Alberto Valmaggia - ad una politica regionale di tutela del patrimonio storico e paesaggistico del Piemonte volta a promuovere in Italia e all'estero un turismo sostenibile e capace di far conoscere e apprezzare le bellezze del territorio. I monti, le pietre, la neve e la storia di queste montagne raccontano di una lunga vicenda che ora viene riportata all’onor del mondo”. Voluto dal Marchese di Saluzzo Ludovico II per garantirsi uno sbocco sul mare per agevolare il commercio del sale, ai tempi indispensabile per la conservazione degli alimenti e il complemento alimentare del bestiame, il traforo garantì dal 1478 una rapida via d’accesso alla Provenza, evitando le gabelle imposte dal Ducato di Savoia e dal Delfinato. Gli interventi effettuati nel corso del XIX secolo, fondamentali per aver mantenuto praticabile il traforo, non si sono tuttavia rivelati risolutivi della principale criticità dell'opera, ossia la periodica ostruzione dell’ingresso sul versante francese. La necessità di risolvere definitivamente il transito attraverso il Buco di Viso, insieme all’opportunità di valorizzare l’aspetto escursionistico che lo collega agli itinerari di interesse internazionale del Tour del Monviso e della Via Alpina, hanno portato la Regione Piemonte allo studio di un progetto transfrontaliero teso al ripristino del passaggio originario, alla messa in sicurezza di entrambi gli ingressi e al miglioramento della segnaletica legata al Tour escursionistico del Monviso. Sul versante italiano si è reso necessario garantire la sicurezza nel passaggio all'ingresso tramite il posizionamento di reti dissipative a basso impatto ambientale al fine di contenere la caduta di materiale roccioso dalla parete sovrastante. L’interno del tunnel ha visto un intervento di matrice prettamente archeologica, con lo scopo di riportare alla luce il terreno originariamente calpestato nel XV secolo. L’intervento maggiore si è reso necessario sul versante francese, a causa dell'accumulo di materiale roccioso all'ingresso che dà sulla Valle del Queyras. Si è pertanto realizzata una galleria artificiale in cemento armato che si prolunga complessivamente per 23,5 metri raccordandosi all'uscita del tunnel naturale. L'opera è stata ricoperta con materiale proveniente dagli scavi al fine di ridurne al minimo l'impatto ambientale. L’escursionista non ne avverte la presenza se non dall’arco in pietra secco che contraddistingue l’entrata. ◆

Duecentocinquanta! Carignano celebra il Duomo Due mesi di eventi per festeggiare un anniversario importante Carignano. Due mesi di eventi, per celebrare degnamente il 250° della solenne consacrazione del Duomo di Carignano, intitolato ai Santi Giovanni Battista e Remigio, avvenuta la domenica 30 settembre 1764 alla presenza del cardinale Carlo Vittorio Amedeo delle Lanze, arcivescovo titolare di Nicosia, assistito da monsignor Carlo Giuseppe Morozzo, vescovo di Fossano, e da Francesco Luserna Rorengo di Rorà, vescovo di Ivrea. ll Duomo, capolavoro assoluto di Benedetto Alfieri, Primo Architetto del Re di Sardegna, entrava così nella vita quotidiana dei Carignanesi, punto di incontro di varie istanze, religiose e culturali. Lasciato alle spalle settembre, ottobre si preannuncia denso di iniziative. Annullo Postale. Domenica 12 ottobre, nel corso della Sagra del Ciapinabò, è stato possibile acquistare il set di quattro cartoline dedicate al Duomo, con uno speciale annullo postale, creato appositamente per l’evento. Una rara occasione, non solo per i collezionisti, ma per tutti coloro che desiderano conservare un frammento della storia cittadina in casa. In piazza San Giovanni + stato allestito un apposito Ufficio Postale temporaneo. Chi non ha potuto acquistare le cartoline la domenica della Sagra può rivolgersi alla Parrocchia, in Via Frichieri 10, oppure telefonare al numero 338.501904. Il costo di ciascuna cartolina, con francobollo e annullo, è di 2,5 euro. Visita guidata notturna al Duomo. Sabato 25 ottobre, dalle 21 alle 24 (ultimo ingresso ore 23,30), sarà possibile effettuare una suggestiva visita agli interni

del Duomo, accompagnati dai volontari dell’associazione Progetto Cultura e Turismo (maggiori informazioni nel riquadro). Un libro fotografico sul Duomo. E’ uscito, a tiratura limitata e pertanto preziosissimo, un bellissimo volumetto a colori, con fotografie di Valter Bauducco e i testi dell’Ass. Progetto Cultura e Turismo, al costo di euro 12,00. E’ reperibile presso Professional Studio Bauducco, in via Savoia 26 a Carignano, oppure telefonando all’Associazione Progetto Cultura e Turismo, al numero 3381452945. Fotografie rare e curiose, che esaltano la bellissima architettura settecentesca degli interni e gli affreschi, dipinti tra il 1879 e il 1885 da Emanuele Appendini di Carmagnola e

Visita guidata sabato 25 ottobre, dalle ore 21 Carignano. In occasione del 250° della solenne consacrazione del Duomo, sabato 25 ottobre l’Associazione Progetto Cultura e Turismo condurrà una suggestiva visita notturna agli interni del chiesa parrocchiale di Carignano, grandioso edificio progettato da Benedetto Alfieri, Primo Architetto del Re di Sardegna, unanimemente considerato il suo capolavoro. La chiesa è una transizione tra il tardobarocco e il neoclassico: all’interno della spettacolare ed unica navata, trovano ospitalità opere d’Arte realizzate dai maggiori artisti del tardo ‘700, quasi tutti attivi anche nei cantieri alfieriani di corte della capitale sabauda. La visita notturna permetterà di apprezzare la inconsueta architettura, con lo slancio della bellissima volta. Saranno accessibili anche alcuni ambienti di solito non visitabili, quali la sacrestia. Le visite si svolgeranno dalle ore 21 alle ore 24, a piccoli gruppi (ultima partenza ore 23.30). Nel tardo pomeriggio, nell’attesa dell’evento, sarà possibile assaporare la “merenda dei principi di Savoja-Carignano”, con assaggi di dolci fortemente legati alla tradizione regale e popolare (ma in ogni caso apprezzati anche dai nobili), tra Sette e Ottocento. Oppure optare per la classica “merenda sinoìra del contadino”, tradizionale sostituto della cena nelle campagne del Torinese. Per informazioni sulla visita guidata (costo 1 euro, devoluto per le attività caritative della Parrocchia): tel. 338.1452945. Per le merende: tel. 338.2457228 (euro 10: merenda dei Principi; euro 12: merenda sinoìra). ◆

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Sotterranei aperti: un’occasione imperdibile Già oltre duemila i visitatori dello spazio ipogeo del Duomo

Carignano. In occasione del 250° della consacrazione solenne della chiesa parrocchiale di Carignano, avvenuta domenica 30 settembre 1764, numerosi volontari hanno reso possibile il difficile, ossia rendere agibile e percorribile i sotterranei del Duomo. Straordinario spazio ipogeo, che ripete nella pianta la curiosa grandiosità dell’edificio che lo sovrasta, i sotterranei sono la sede di una mostra di paramenti e oggetti sacri, per secoli conservati negli armadi. Paliotti ricamati e dipinti, carteglorie, ombrelli da processione, croci astili, paramenti dei prevosti fanno bella mostra nell’ambiente sotterraneo: in particolare fanno bella mostra di sé un eccezionale e completo paramentale da messa funebre, utilizzato nel XVIII secolo, e un bellissimo contraltare in paglia, databile al tardo ‘700-inizio ‘800, forse di produzione saluzzese. Nel fine settimana della Sagra del Ciapinabò, sabato 11 e domenica 12 ottobre, sono scesi ad ammirare i sotterranei e la mostra oltre duemila visitatori. “L’evento - spiega Paolo Castagno, presidente dell’associazione Progetto Cultura e Turismo Carignano coinvolta nell’iniativa della Parrocchia - si ripete sabato 18 ottobre(ore 15-19 e 21-23) e domenica 19 (ore 10-12; 15-19 e 2122): basterà recarsi al punto informativo allestito in piazza San Giovanni e seguire i volontari: una occasione unica e irripetibile, prima della chiusura dell’ambiente ipogeo, in attesa di nuove mostre e nuovi eventi. Per informazioni: tel. 338.1452945. ◆

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Paolo Gaidano di Poirino. Mostra di paliotti, piviali, cantarane, rocchetti... Un’occasione unica e probabilmente irripetibile per visitare, a piccoli gruppi per ragioni di sicurezza, i sotterranei del Duomo, meraviglioso ambiente ipogeo già sfruttato in passato come sepolcreto ed oggi suggestiva sede di una mostra interessante per gli oggetti esposti, che testimoniano la ricchezza di interessi culturali della prestigiosa parrocchia di Carignano e dei suoi prevosti tra XVIII e XIX secolo (maggiori informazioni qui a fianco). Prosegue inoltre la mostra di foto storiche del Congresso Eucaristico tenutosi nel 1964 a Carignano, per celebrare il 200° della consacrazione (chiesa della Madonna di Misericordia, piazza Liberazione). ◆ Il Presidente dell’associazione Progetto Cultura e Turismo Carignano onlus

Il Duomo fino a mezzanotte

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Ottobre 2014

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Donatori del sangue Adac in festa al Campo Giochi

Quando i giovani volano via

Premiazioni domenica 21 settembre. “Il dono di una goccia nel mare della vita”

Michela Capello, da Carignano a Houston

Carignano. Si sono incontrati domenica 21settembre, per festeggiare e festeggiarsi. L'Adac, Associazione Donatori Autonomi di Carignano - Volontari del Sangue, ha dato appuntamento ai volontari, ai loro familiari, ai simpatizzanti e a vari ospiti e, dopo la Santa Messa, per tutti il ritrovo, come da tradizio di ogni anno, è stato al Campo Giochi ma, prima di andare a tavola, sotto l’ala della vicina piazza Savoia, si sono svolte le premiazioni dei volontari che hanno raggiunto tappe significative nel loro percorso, più o meno lungo, di donatori. Numerosi sono stati coloro che hanno ricevuto targhe e riconoscimenti, a dimostrazione della vitalità dell''Associazione. Il presidente Osvaldo Oddolo ha rivolto un saluto a tutti i presenti: “Anche quest'anno siamo arrivati al consueto appuntamento di settembre che ci riunisce nella festa sociale, per le premiazioni, il pranzo e che vede presenti in questa occasione un considerevole numero di partecipanti. Cosa a me molto gradita è ringraziare per la loro presenza le autorità comunali, le forze dell’ordine e

della Polizia Municipale, il Presidente del Cabs, e i molti amici e sostenitori, nonché tutte le associazioni del consorzio amici banca del sangue presenti con i loro rappresentanti e le loro bandiere o gonfaloni e quindi: l’Aidas di Chieri, Andezeno, Montaldo, Pavarolo, Bardassano, Cambiano; il Dsa di Polonghera; l’Avas di Candiolo; il Gasm di Revello; il Dsr di Riva di Chieri; l’Adasv di Vinovo; i gruppi donatori Enel e Atm e tutte le associazioni di volontariato presenti e operanti sul nostro territorio. Infine, ultimi, ma sicuramente al primo posto per importanza, tutti i donatori di questa associazione, che con la loro generosità ne costituiscono l’anima principale”. Oddolo ha proseguito illustrando le novità: “Inizio dalle votazioni, svoltesi nel dicembre del 2013 per il rinnovo degli organi direttivi e del collegio dei revisori

dei conti e che ha portato, come variazione nel Consiglio per il triennio 2014/2016, l'entrata a farne parte di quattro nuovi componenti, che con la loro presenza e le loro idee, hanno dato immediatamente nuovo entusiasmo a tutto il direttivo. Abbiamo inoltre ottenuto dall’Arpa e dalla Provincia Torino il benestare ad operare per i prelievi negli attuali locali siti presso la struttura “Cronici Fonazione Quaranta” in quanto rispondenti ai parametri richiesti. Grazie all’interessamento del Comune abbiamo anche potuto cambiare la sede amministrativa, in compartecipazione di utilizzo con un’altra associazione, e trasferirci parzialmente in locali meno vetusti e più idonei all’uso”. Poi un bilancio sull’attività: “Nel 2013 i donatori attivi hanno raggiunto la quota di 406 e le donazioni sono state 609, di cui 588 di sangue intero, mentre le restanti sono di plasma e piastrine; buono è stato l’incremento di donatori, cioè 38 in questo ultimo anno, e tra questi ci sono i diciottenni che saranno ringraziati tra poco, con una targa ricordo”. “Il fatto che le donazioni complessive non siano cresciute in proporzione ai

nuovi iscritti - ha spiegato Oddolo - è da imputare al fatto che molti di questi si perdono per strada per varie ragioni; o per limiti di età, per salute, per trasferimenti o per pigrizia. I dati che contano però, sono i nuovi arrivi che vanno a coprire coloro che per i motivi sopraespressi, sono costretti, con nostro e loro grande rammarico, a interrompere le loro donazioni di sangue. Concludo, invitandovi a continuare a donare il sangue e non solo ma ad essere promotori ed informatori presso gli amici ed i parenti dell’opportunità di essere portatori di un grande dono, perché c’è gente che vive o continua a sperare nella vita grazie a questo piccolo gesto d’amore,

gesto che per noi è minimo ma è pur sempre una goccia di sangue nel mare della vita”. ◆

Domenica 24 agosto ero a Cascina Sant’Ebba per incontrare il signor Franco Capello. Dopo un primo saluto ed i convenevoli di rito, dice con emozione che la figlia Michela ha preannunciato solo in tarda mattinata il suo arrivo dagli Stati Uniti: una visita improvvisa legata ad un viaggio di lavoro. In effetti Michela giunge, quando abbiamo avviato da poco la chiacchierata, su un’auto ornata di palloncini colorati... aria di festa. La ricordavo ragazzina quando veniva in via Salotto, nel negozio di alimentari dei signori Surra, suoi zii. Mi saluta spigliata ed il papà commenta con poche parole, che cercano di nascondere tutto il suo orgoglio per l’importanza dell’impegno della figlia, ricercatrice nel centro di Houston. Precisa ancora che ha però voluto mantenere la residenza a Carignano, in cascina, con la sua famiglia. Ho provato la curiosità di saperne di più ed è così nata, con l’aiuto della sorella Grazia, questa intervista “a distanza” che si commenta da sola. Un sentito ringraziamento va a Michela Capello che ha ritagliato un po’ del suo tempo, tra i suoi numerosi impegni, per comunicare coi suoi concittadini. - Luogo e data di nascita. Carignano, 13 dicembre 1982, da papà Franco e mamma Marisa Surra, dopo Diego, Grazia e Giovanni. - Studi compiuti. 1996-2001: Liceo scientifico Baldessano Roccati di Carignano. 2001-2004: Laurea Triennale in Biotecnologie, Università degli Studi di Torino. 2004-2006: Laurea Specialistica in Biotecnologie Molecolari, Università degli Studi di Torino. 2006: Discussione della tesi di Laurea dal titolo: “Identificazione di antigeni tumorali associati all’adenocarcinoma pancreatico mediante analisi serologica del proteoma”. Tesi sperimentale svolta presso il laboratorio di Immunologia dei Tumori del Prof. Francesco Novelli, nel Centro di Ricerca in Medicina Sperimentale (CeRMS) dell’Ospedale Molinette di Torino. Premiata per la migliore tesi dell’anno accademico 2005/2006 del corso di laurea interfacoltà in Biotecnologie molecolari. Premio consegnato dal Magnifico Rettore dell'Università degli Studi

di Torino, Ezio Pelizzetti presso il Teatro Regio di Torino nel dicembre del 2007. 2007-2011: Dottorato in Medicina Molecolare, Specializzazione in Immunologia e Biologia Cellulare, Università degli Studi di Torino. 2011-2013: Vincitrice di una borsa di studio post-dottorato dell’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro (AIRC). L’attività di ricerca svolta durante il dottorato ed il post-dottorato è stata ancora effettuata presso il laboratorio di Immunologia dei Tumori del Prof. Francesco Novelli, nel Centro di Ricerca in Medicina Sperimentale (CeRMS) dell’Ospedale Molinette di Torino, al fine di completare il lavoro iniziato durante lo svolgimento della tesi di laurea. - Motivo degli studi e materie preferite. Frequentando le scuole medie mi sono accorta di avere una chiara predisposizione per le materie scientifiche: l’interesse per la biologia, la matematica e le scienze naturali è via via cresciuto tanto da portarmi a scegliere, indirizzata dai professori, di iscrivermi al liceo scientifico. Un ricordo ancora vivido nella mia memoria è stato lo stupore dello scoprire le basi della genetica sviluppate da Mendel nell’800: me ne sono profondamente appassionata tanto da portarle come tema della mia tesina di terza media. Al liceo scientifico questa mia inclinazione è ancora cresciuta e già nel corso del terzo anno avevo capito che mi sarebbe piaciuto occuparmi di ricerca in campo biomedico. In particolare, sono stata felice nello scoprire l’esistenza di un corso di studi chiamato Biotecnologie che era nato pochi anni prima all’università e che si prefiggeva per l’appunto di preparare gli studenti in tal senso. Sin dall’inizio della mia attività di ricerca mi sono occupata del tumore al pancreas. Questo tipo di tumore, nonostante gli innumerevoli sforzi in ambito diagnostico e terapeutico, è ancora oggi una patologia oncologica estremamente aggressiva caratterizzata da una rapida progressione e da un’elevata mortalità. Infatti, nonostante la bassa incidenza, rappresenta la quarta causa di morte per cancro nei paesi occidentali. Effettuare una diagnosi precoce è particolarmente difficile perché mancano marcatori specifici. Il team del laboratorio di Francesco

Novelli di cui ho fatto parte, è riuscito a scoprire nel sangue di pazienti affetti la presenza di anticorpi diretti verso proteine espresse in maniera specifica dal tumore al pancreas: questi anticorpi spia possono essere usati per diagnosticare più tempestivamente la presenza del tumore. Completato il mio lavoro a Torino e consapevole della difficoltà e della mancanza di riconoscimenti e di fondi nell’ambito della ricerca in Italia, ho deciso di contattare uno dei pionieri dello studio di biomarcatori tumorali da sempre fonte di ispirazione della mia ricerca: il prof. Samir Hanash. In occasione di un congresso in Italia ho avuto modo di incontrarlo di persona e di sostenere un colloquio con lui, il quale mi ha spiegato di avere recentemente trasferito il suo laboratorio da Seattle al MD Anderson Cancer Center di Houston in Texas, una delle 45 istituzioni appartenenti al centro medico di Houston che con i suoi oltre 75000 dipendenti e 5 milioni di pazienti è attualmente considerato il più grande centro di medicina al mondo. Il prof. Hanash si è mostrato interessato al mio curriculum e mi ha offerto una posizione nel suo laboratorio per proseguire la mia ricerca di marcatori diagnostici e terapeutici nel carcinoma pancreatico. E’ trascorso ormai un anno dal mio trasferimento negli U.S.A. e nonostante mi manchino il mio paese, la mia famiglia e i miei amici mi rendo conto che le possibilità che l’America offre alla ricerca sono ineguagliabili e mi permettono di perseguire un’attività di valore e davvero trasnazionale, motivo per cui penso di restare qui ancora un po’... - Sport, hobby. L’unico sport che ho praticato fin da piccolina e con costanza e’ il nuoto, attività che continuo a praticare anche qui. Negli ultimi anni mi ero particolarmente appassionata alla subacquea ed avevo intrapreso anche il percorso per diventare istruttore; purtroppo qui in Texas ho dovuto interrompere poiché non ci sono luoghi in cui sia possibile e piacevole immergersi, dovrei spostarmi in Florida o in centro America, ma i pochi giorni di vacanza preferisco spenderli in Italia... Mi manca però molto poter esplorare l’ambiente sottomarino ed il gruppo di amici con cui ero solita farlo. ❚ Marilena Cavallero

Alpini di Carignano a Omegna Domenica 5 ottobre per il Raduno del Primo Raggruppamento Domenica 5 ottobre ad Omegna circa venticinquemila alpini hanno invaso le strade di questa bella città situata sulla sponda del lago d’Orta per il diciassettesimo raduno del primo raggruppamento che riunisce le penne nere del Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e la parte sud della Francia. Gli alpini di Carignano erano presenti con un pullman di 46 persone che alle ore 6 è partito alla volta di Omega; durante il tragitto la colazione alpina a Borgomanero a base di acciughe al verde, parmigiano e salame cotto il tutto annaffiato con del buon nebbiolo. Giunti ad Omega, il tempo di prepararci e via alla sfilata che si è svolta sul lungo lago per la durata di due ore per terminare alle ore 12.30.

Recuperati tutti i partecipanti siamo partiti per raggiungere la città di Santhià dove ci aspettava il meritato riposo attorno al tavolo per il pranzo. Alle ore 19, stanchi ma felici, siamo ritornati a Carignano. Intendo ringraziare tutti coloro che hanno condiviso con noi questa meravigliosa esperienza e porgo a tutti loro un arrivederci al prossimo raduno. Un altro tassello è stato aggiunto al mosaico del gruppo alpini di Carignano che il prossimo anno festeggerà il 90° anno di fondazione. ❚ Antonio Accastello Gruppo Alpini Carignano

MESSAGGI

in bacheca

Caro Loris, le cose troppo facili non ti sono mai piaciute, non trovi soddisfazione a percorrere le strade in discesa. Hai conquistato una laurea con merito, con impegno e tanti sacrifici, facendoti valere non solo come studente ma anche come uomo. In una fetta di vita spesa tra lavoro, studio e famiglia, hai raggiunto un traguardo che è per molti ma non per tutti, e tu ce l’hai fatta. Siamo e saremo sempre orgogliosi di te. Con affetto, mamma, papà, Roberta, nonna e zio Claudio 19 ottobre 2014 Monica e Ulisse oggi sposi. Vi auguriamo che la vostra vita sia come un giardino incantato dove raccogliere tutti i vostri desideri. Con affetto la banda Favarin e Gallo

Spazio ai lettori Nozze di rubino A Elide e Rino 45 anni ed eccovi qui... non per tirare le somme, ma per continuare a camminare ancora insieme, affrontando gioie e dolori, successi e delusioni... ma fino a quando vi terrete per mano il futuro non vi farà paura. Auguri per un meraviglioso anniversario. La banda Favarin e Gallo

A Laura che il 24 settembre ha conseguito la laurea in scienze della mediazione linguistica con la valutazione di 110 e lode, tutte le nostre congratulazioni. Papà, mamma, Serena, Eleonora

Ciao Giuseppe, il 1° agosto 2014 sei mancato, ma noi vogliamo ricordarti così, com’eri. Sei stato silenzioso e buono con tutti. Vogliamo ringraziarti e pensarti con il tuo mezzo sorriso. Un bacio con tanto affetto. Le tue nipoti e la tua sorella Francesca Baretta Carissimo Aldo, ti scrivo perché lo so che da lassù ci vedi e ci senti, per ringraziarti di questi anni passati insieme. Sei stato un grande maestro nel cammino intrapreso nelle Acli, “dalla parte della gente” come mi hai insegnato tu. Sei stato un amico, un padre e un fratello. Grazie, grazie, grazie sarai sempre al nostro fianco. Gemma

Nel terzo e nel ventiquattresimo anniversario della scomparsa vi ricordiamo così

Antonietta Capello

Domenico Pautasso

Tutto ci parla di voi e sappiamo che dal cielo vegliate su di noi. La Santa Messa di suffragio sarà celebrata domenica 23 ottobre 2014 alle ore 10,30 nella Parrocchia dei Santi Giovanni Battista e Remigio di Carignano

Messa e pranzo sociale per l’Ugaf I prossimi impegni del Gruppo Anziani Fiat di Carignano - L’Ugaf di Torino insieme al gruppo Ugaf di Carignano, farà celebrare una Santa Messa in ricordo di tutti i propri defunti, il giorno martedì 28 ottobre, alle ore 10 nel Duomo della nostra città. I carignanesi sono invitati. - Il gruppo di Carignano organizza domenica16 novembre al Campo Giochi il pranzo sociale, Prenotazioni in sede (Blioteca civica, 2° piano del Municipio, via Frtoichieri 13) dalle ore 15 alle 16,30, giovedì 16,23 e 30 ottobre e giovedì 6 novembre. Per inforIl Direttivo Ugaf Carignano mazioni: tel. 342.1405720. ❚


12 Ottobre 2014

Come

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

eravamo

Le due cascine Sant’Ebba e San Carlo sono anche legate dal nome dei proprietari. Negli anni ’30-’40 appartenevano al barone Alfonso Borsarelli di Rifreddo, nato a Firenze nel 1893, ex tenente colonnello, mutilato di guerra (aveva combattuto in Africa), ucciso il 22 marzo 1945 sulla sua “doma” sulla strada che conduceva alle sue proprietà e, si dice, l’allarme fu dato dal cavallo rientrato da solo. Ancora negli anni ‘60 ad un lato di questa strada in mezzo ai campi esisteva una pietra miliare-lapide a ricordo di tale fatto ed il signor Giovanni Tinivella racconta: “Il barone arrivava tutte le mattine col tramway da Torino e per andare al Gai prendeva la bicicletta che lasciava in deposito, ogni sera, nella rimessa di mio zio, parin, Cavallo”. Erede di queste proprietà risultò il Cottolengo (di Vinovo?) e, nel settembre 1946, subentrano i Missionari della Consolata: presente padre Bona (incontrato nel Polesine dalla famiglia Crivellari, nato a Lesa nel 1914, scomparso nella vicina Belgirate, NO, nel 2005), e, come fattore, Giovanni Alocco di Fossano “che si spostava in moto”. La cascina Sant’Ebba (detta anche dij Prèive, per la presenza dei religiosi) contava 115 giornate di terreno. Vi lavorano i Sabatini, che seguono in particolare le stalle ed il bestiame (marghè), i Tessari ed i Bergese che fanno “andare la campagna” (boè); a questi ultimi subentra Primo Crivellari, negli anni dal 1953 al 1956, come ricorda il figlio Adino. Erano tutte famiglie numerose: non c’erano mezzi, i lavori fatti tutti a mano richiedevano tante braccia; ciascuna famiglia abita in una zona a sé della cascina e vive col salario pattuito. Padre Bona celebra la Santa Messa tutte le mattine in una stanza che funge da cappella al primo piano e la domenica sono presenti una quarantina di persone. Negli anni 1949-1950 i Missionari procedono ad un ampliamento verso la strada, costruendo in aderenza all’edificio esistente ma con un piano in più e ricavando anche un terrazzino: una camera al piano terreno, dotata delle tipiche finestrelle strette ed arrotondate in alto, è adibita a cappella. Sul lunotto della porta d’ingresso Roberto Tessari, fratello di Pietro (1925-2008, che ricordiamo come autista degli autobus della linea Satip e poi Ati), bravo pittore, dipinge la Madonna col Bambino e la scritta “Vita Dulcedo et Spes nostra Salve”. Questo dipinto, nel 1990 e nel 2012, è stato rinnovato dal fratello, don Gildo (classe 1927) che, venuto da Treviso in visita ai parenti a Carignano, si è recato per un saluto al Gai. Nel 1955 i Missionari vendono al dottor Giovanni Carbone, proprietario di una conceria a Torino, il quale, due anni dopo, vende alla Cartiera Burgo. Operano quattro dirigenti, tra i quali il signor Rosa, negli anni ’50 sindaco di Cuneo: grazie al suo interessamento, in sostituzione del ponte con le assi in legno, in funzione dopo la piena del 1949, negli anni ’60 viene costruito il ponte dell’Asino, in cemento, con il contributo di tutti quanti ne usufruivano, calcolato sulla base delle giornate di proprietà. Nel 1981, in seguito ad un fatto increscioso, per motivi di sicurezza vengono ripristinati i parapetti del ponte, ma l’alluvione del 2000 lo ha gravemente danneggiato e gli abitanti delle cascine sono ancora in attesa del rifacimento. Intanto devono utilizzare il guado provvisorio, ricoperto di ghiaia che l’acqua, inevitabilmente, fa scorrere via e ritornare sulla strada San Carlo-Tetti Faule quando il Po ed i laghi di cava traci-

mano sommergendo il guado, ma capita che anche questo percorso sia impraticabile. Ho raccolto la testimonianza di Maria (Mariuccia) Sabatini, (classe 1932, vedova di Pietro Tessari). Originaria di Salto (Modena), ricorda ancora con angoscia la sua Emilia, distrutta dopo la guerra: erano accadute tante efferatezze, la gente diffidava di tutti, non c’era lavoro. Quando il fratello maggiore, Silvano (classe 1922, deceduto a fine settembre 2014 ad Alpignano) viene ordinato sacerdote e torna al paese per la prima Messa, solo i parenti assistono alla celebrazione ma soprattutto egli si rende conto che non ci sono prospettive per il futuro. Convince così il padre a venire in Piemonte, a Casale Monferrato, presso i Missionari della Consolata. Trova subito lavoro ad Oviglio, nelle vigne, e la figlia Mariuccia lo raggiunge poco dopo per le faccende di casa (la figlia maggiore già lavorava in Piemonte come domestica); si trasferiscono poi nel Vercellese in una cascina, in mezzo alle risaie, sempre di proprietà dei Missionari, e qui la famiglia Sabatini si ricongiunge. Era il novembre 1946. I Missionari lasciano la cascina nel Vercellese e vengono a Carignano e, con loro, la famiglia Sabatini. Nella cascina Sant’Ebba arriva anche la famiglia Tessari, originaria di Montebelluna, proveniente da Comotto, dove era alle dipendenze dei Missionari della Consolata (pure in questo caso i religiosi avevano lasciato quell’altra cascina per Carignano). Il 6 aprile 1953 Mariuccia e Pietro si sposano e vengono ad abitare a Carignano, prima in via Borgovecchio e poi in corso Cesare Battiti, al viale, nelle case popolari. Mariuccia ha un ricordo molto preciso dell’alluvione: la cascina Sant’Ebba è leggermente sopraelevata rispetto ai vicini terreni e lei dal portone d’ingresso si accorge di un’ondata enorme che sta arrivando, corre e si rifugia in una parte più alta sull’aia… l’acqua entra ed esce... saprà dopo che era il momento della rottura dell’argine (barbacan-a). Fino ad allora aveva accompagnato a scuola i fratelli più piccoli e gli altri bambini della cascina, passando dal Bersaglio, ed impiegavano mezz’ora; successivamente il giro richiedeva molto più tempo. Mariuccia aveva frequentato in quegli anni le scuole festive, con molto entusiasmo ed ottimo profitto. Nel 1963 la proprietà è passata al dottor Marco Antonetto, di Torino, dell’omonima ditta produttrice di amari; dopo la sua scomparsa, la gestione è seguita dal nipote Marco Chiono. Fin da San Martino 1955 la cascina è affittata alla famiglia di Giovanni Capello (1904-1978), proveniente da Saluzzo; il contratto è poi passato al figlio Franco (classe 1940) ed ora ai nipoti Diego e Giovanni, gli stessi titolari dell’agriturismo nella cascina Gandiglio. Le notizie fin qui riportate provengono dal minuzioso racconto di Franco Capello, informatissimo, anche per gli anni in cui la sua famiglia non era ancora arrivata a Sant’Ebba. La cascina San Carlo, situata su una strada laterale rispetto a quella finora

A cura di Marilena Cavallero

DIRITTO & CASTIGO Rubrica legale a cura dell'avvocato Roberta K. Colosso

percorsa, comprendeva 100 giornate di terreno. I fratelli Brussino, provenienti dalla cascina Galfione di Cantalupa, ma originari dell’omonima frazione di Piobesi, (Giuseppe, 19051969, sposato a Illuminata Valinotto, 1911-2010; Giovanni, 1918-2008; Francesco, classe 1922) con iI consenso del padre Giuseppe (Pinoto, 1878-1958) che non volle però intromettersi nelle scelte dei figli, subentrano nel febbraio 1947 ai Missionari della Consolata. Nel 1954 Francesco sposa Caterina Sanmartino (classe 1922) e rileva la Ferramenta Gaido; i fratelli Brussino si separano, a San Carlo restano Giuseppe e Giovanni col papà. Nella divisione a Giuseppe non viene assegnata la casa e sul terreno di sua proprietà, confinante con quello del fratello, ne costruisce una nuova, inserendo un quadretto della Madonna Consolata, ed il papà va a vivere con lui, che è il maggiore. Con i genitori ed i nonni ci sono Irma, che si sposa nel 1958, Franca, che si sposa nel 1968, Severino e Carla, che si sono occupati direttamente della coltivazione dei terreni (grano e mais, soprattutto) fino al 1982. Affittati i terreni, ora i fratelli Brussino curano giardino ed orto, di una certa dimensione, vicino alla loro casa in regione Garavella. Carla e Severino raccontano: “Al momento dell’acquisto la cascina aveva l’accesso solamente da Tetti Faule ed i terreni erano divisi in due dal Po: nostro padre e gli zii ottennero dai Missionari il diritto di passaggio dalla strada del Gaj. La costruzione era stata voluta dal barone Borsarelli, nel 1935; stalla e fienile interamente in mattoni, con un’altezza dal pavimento di 12 metri, ed archi del fienile chiusi da porte in legno col lunotto superiore, tolte in parte quando hanno rappresentato un ostacolo all’impiego dei mezzi agricoli, come elevatori per riporre il fieno”. A proposito dell’alluvione del 1949, Severino ricorda che il bestiame fu protetto innalzando una specie di diga davanti alla porta della stalla ma i 60 cm di acqua presenti alle ore 9 erano già totalmente defluiti alle ore 14. Dopo la piena, per accedere più direttamente alla cascina, costruirono a loro spese la strada che diparte da quella del Gai, per la quale avevano avuto il diritto di passaggio dai Missionari, ma dovettero acquistare dei terreni sui quali costruirla perché non tutti erano di loro proprietà. Giovanni, che nel 1949 aveva sposato Genoveffa Depetris (1927-1981), nel 1969 rileva “ël tabachin ëd mes” e vende la sua parte (terreni compresi) alla società Sorasio-Comoglio che si occupa di escavazione. In seguito, una transazione consente ai cavatori di disporre di un’unica vasta superficie e non di appezzamenti separati, ed agli eredi di Giuseppe di unire i terreni e recuperare il vecchio fabbricato. Questo, nel 1981, è stato venduto al signor Elio Bergero e dal 2000 è proprietà di Laura Barzi e Silvio Gastaldo. Per le esigenze del lavoro, negli anni erano state costruite una nuova stalla e tettoie, stalla trasformata, nel 1990, in capannone industriale, affittato ad un’attività per la lavorazione del ferro, e, dal 2013, alla famiglia Chiai, che ha acquistato la “casa nuova” con un vicino appezzamento e produce esclusivamente ortaggi cinesi. Ringrazio per la cortese disponibilità, perché solo grazie alle loro memorie mi è stato possibile ricostruire i fatti riportati: Carla e Severino Brussino, Gervasio Cambiano, Franco Capello, Roberto Gandiglio, Laura e Silvio Gastaldo, Maria Teresa Ghirardo, Antonio Griffa, Federico Pistone, Mariuccia Sabatini e, per la foto del quadro della Madonna del Gerbido, l’assessore Miranda Feraudo e Stefano Annone.

Impignorabilità della casa, più dire che fare La legge di conversione (L. 98/2013) del decreto legge 21.06.2013 n. 69, meglio conosciuto come “decreto del fare”, ha confermato l'impignorabilità della prima casa da parte dell'Equitalia Spa. Tanti i sospiri di sollievo tra coloro che, incolpevoli o meno, si sono trovati nella spiacevole condizione di essere debitori nei confronti dell'ente. Il quesito che si pone è: a quali condizioni e con che limiti viene tutelata la proprietà sull'immobile? L'Equitalia non può procedere al pignoramento della prima casa se è l'unico immobile di proprietà del debitore che vi risiede anagraficamente ed in qualunque altro caso purché il debito sia inferiore ad euro 120.000,00. Le pertinenze, come i box auto e le cantine anche se sono accatastate separatamente dall’immobile principale, si considerano comunque parte integrante dell’abitazione e, pertanto, impignorabili. Il discorso non vale per le abitazioni di lusso e per quelle collocate nelle categorie catastali A/8 (ville) e A/9 (castelli, palazzi artistici o storici) che continueranno ad essere pignorabili direttamente dal concessionario. Quindi, a meno che non ci si collochi tra gli “sfortunati” proprietari di castelli o di dimore storiche o di lusso caduti in disgrazia, la nostra casa parrebbe al sicuro. Ma è proprio così? Superata una sommaria lettura del testo normativo che parrebbe, almeno sulla carta, essere finalizzato a salvaguardare la prima casa dal pignoramento per debiti verso il fisco, si rimanda all'art. 52 del “Decreto del Fare” che contiene una clausola di salvaguardia, non in favore del contribuente, ma di Equitalia. Si tratta della “facoltà di intervento ai sensi dell’art. 499 del codice di procedura civile” il quale dispone che “Possono intervenire nell’esecuzione i creditori che nei confronti del debitore hanno un credito fondato su titolo esecutivo, nonché i creditori che, al momento del pignoramento, avevano eseguito un sequestro sui beni pignorati ovvero avevano un diritto di pegno o un diritto di prelazione risultante da pubblici registri ovvero erano titolari di un credito di somma di denaro risultante dalle scritture contabili di cui all'articolo 2214 del codice civile”. In parole povere, se il contribuente subisce il pignoramento della prima casa – anche se è l’unico immobile di proprietà – su iniziativa di un creditore diverso da Equitalia (privato, banca, finanziaria...), quest’ultima è legittimata ad intervenire nella procedura esecutiva immobiliare pendente, concorrendo al riparto sul ricavato della vendita del bene immobile pignorato. In tal caso, l'ipotesi di strada percorribile per evitare l' asta resterebbe quella di cercare un accordo col creditore procedente per ottenere una sospensione della procedura esecutiva prima che sia disposta la vendita. Un'altra clausola di salvaguardia in favore dell’Agente della riscossione, è data dalla possibilità per l'Equitalia di surrogarsi (ossia di sostituirsi) nei diritti del creditore procedente verso il contribuente debitore, per effetto del pagamento del debito da parte del terzo stesso, nel caso in cui sui beni del debitore sia già iniziato un altro procedimento di espropriazione (art. 51 del DPR 602/73). Ad esempio se è in corso un pignoramento della prima casa (da parte di una banca o di un privato) per una cifra molto inferiore al tetto previsto per l'Equitalia, l’ente concessionario potrebbe dichiarare di volersi surrogare al creditore procedente riuscendo, in seconda battuta, a procedere ugualmente con il pignoramento della prima casa qualora il debitore (o il creditore procedente) non estingua il debito verso il concessionario entro 10 giorni dalla notifica. In conclusione e a ben vedere, la legge non sancisce l'impignorabilità dell'unico immobile di proprietà del debitore adibito a sua abitazione ma, più semplicemente, si limita a regolare l'azione esecutiva dell'agente della riscossione che potrà aggirare l'ostacolo della vendita attraverso l'intervento o la surrogazione. avvrkcolosso@libero.it

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Cia pinab0

Carignano protagonista con il ciapinabò Strade e piazze del centro palcoscenico della Sagra

Carignano. La Sagra del Ciapinabò, giunta trionfalmente alla sua ventiduesima edizione, si conferma l’appuntamento clou dell’autunno carignanese. Il programma, giocato dal Comitato Manifestazioni sulla formula vincente che coniuga tradizione e novità, ha occupato il lungo week-end da venerdì 10 a domenica 12 ottobre e coinvolto, tra mille iniziative, il pubblico. Una folla di visitatori che non si è fatta scoraggiare nemmeno dalla pioggia di domenica e che ha premiato l’impegno degli organizzatori, del Comune di Carignano e di tutte le associazioni coinvolte. ◆

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Porte aperte al “Norberto Bobbio” Il ricco piano dell’offerta formativa proposto dall’Istituto scolastico di Carignano L’Istituto “Norberto Bobbio” di Carignano - Liceo e Istituto Professiomale Alberghiero - presenta anche per il prossimo anno un ricco piano dell’Offerta Formativa. Nell’ambito del progetto CLIL, gli studenti del triennio dello Scientifico e Scientifico-sportivo affronteranno alcune discipline scientifiche in lingua veicolare inglese, mentre alcune classi del Linguistico lo potranno fare anche in francese grazie alla presenza in classe di un’assistente di lingua francese Charlotte Madej. Inoltre, gli studenti dello Sportivo, dopo aver conseguito il brevetto di nuoto salvamento parteciperanno ai corsi per ottenere il brevetto di scherma. Infine, stiamo creando l’associazione Ex allievi del Bobbio. Queste sono solo alcune delle novità del nuovo anno scolastico. Per conoscere meglio e da vicino il nostro Istituto si invitano tutti a partecipare alle giornate di “Porte aperte”. Prossimi appuntamenti: sabato 24 ottobre (ore 17-20); 15 novembre (ore 10-16); 13 dicembre (ore 10-16); 17 gennaio (ore 10-16). LICEO LINGUISTICO: mira all'apprendimento delle competenze comunicative in lingua madre e in tre lingue straniere (inglese, francese e a scelta tra tedesco o spagnolo). Le altre discipline costituiscono la base per una preparazione equilibrata, nella consapevolezza del valore veicolare delle lingue. Progetti ed eccellenze: ESABAC - diploma binazionale

Italo-Francese valido per l’accesso agli studi universitari in Italia e Francia. Le ore di conversazione sono tenute da insegnanti madrelingua. Discipline CLIL in inglese o francese per gli studenti del triennio. Certificazioni internazionali: PET, FIRST, DELF, DELE e FIT IN DEUTSCH. Scambi e i soggiorni linguistici in Gran Bretagna, Irlanda, Francia Belgio, Madrid e Norimberga. Partecipazione ai “Campionati Nazionali delle Lingue” c/o l’Università “Carlo Bo” di Urbino. Il diploma binazionale viene riconosciuto nei due paesi e consente di lavorare e di iscriversi alle facoltà di entrambi i paesi. Possibilità, che oltre a garantire la continuazione di un ‘esperienza totalmente bilingue, offre possibilità di borse di studio di notevole interesse.

IIS BOBBIO Liceo Linguistico e Scientifico

LICEO SCIENTIFICO e SCIENTIFICO SPORTIVO: fornisce una solida preparazione in ambito matematico-scientifico e umanistico senza tralasciare un’ottima conoscenza della lingua inglese. Gli studenti potranno scegliere tra due

opzioni: potenziamento della lingua inglese o studio di una seconda lingua comunitaria. Discipline CLIL in inglese o francese per gli studenti del triennio. Progetti ed eccellenze: Olimpiadi di Matematica, Informatica e Scienze; visite al CERN di Ginevra; stage di fisica; approfondimenti delle discipline scientifiche finalizzato all’orientamento formativo con il Politecnico di Torino. Il liceo scientifico è propedeutico all’iscrizione alle facoltà di carattere scientifico tecnologico (Medicina, Ingegneria ecc.) Quest’anno il liceo sportivo, già entrato nella rete dei Licei sportivi piemontesi, è in attesa di ottenere il riconoscimento a svolgere il curriculum nazionale (assenza del latino sostituito da 6 ore di scienze motorie e da discipline di diritto e marketing dello sport) Già attualmente gli studenti dello sportivo ottengono il brevetto di nuoto salvamento e stanno frequentando le lezioni di scherma in vista di un nuovo brevetto. Sbocco privilegiato per i nostri diplomati, ormai da anni, è il Suism, che laurea i dottori in Scienze Motorie e favorisce l’ingresso in facoltà a carattere sanitario. LICEO DELLE SCIENZE UMANE: è un indirizzo della Riforma della Scuola secondaria di 2° grado che innova i vecchi Liceo Psico-sociopedagogico e l’Istituto magistrale ed è caratterizzato dall’insegnamento oltre che dalle scienze

umane (sociologia, pedagogia, psicologia), da tutte le fondamentali discipline: umanistiche, scientifiche e linguistiche. Progetti: corsi per la preparazione alle certificazioni valide in ambito internazionale per la lingua inglese e soggiorni linguistici in Inghilterra o Irlanda. Mira a creare la nuova classe di insegnanti, previo ingresso alla Facolta’ di Scienze della Formazione, senza precludere altri indirizzi nel campo socio sanitario e socio assistenziale. ISTITUTO PROFESSIONALE per i SERVIZI per L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA: prevede il conseguimento al terzo anno dell’attestato di Qualifica come Operatore di Cucina, di Sala Bar e dei Servizi di Ricevimento e al quinto anno il conseguimento del Diploma Indirizzo Settore Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghier (unico Istituto a offrire tale possibilità nella Provincia di Torino). Tra le sperimentazioni didattiche segnaliamo l’open restaurant, che offre la possibilità di gustare cibi preparati dagli studenti sotto la guida degli chef-insegnanti. Oltre alla sala ristorante, la sede possiede una reception, un bar e un hotel con suite e camere. Progetti ed eccellenze: partecipazione a Job Orienta di Verona; progetto in collaborazione con Covar 14 e Slowfood alla settimana europea per la riduzione dei rifiuti; organizzazione di cene a tema con chef anche stellati, degustazioni ed apericene. L’Istituto Bobbio è stato organizzatore e

VENERDI 31 OTTOBRE

...dolcetto o scherzetto...

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a CARIGNANO

l i neg o ozi che espongon

coordinatore nazionale di tutti gli istituti Agrari ed Alberghieri al Salone del Gusto e Terramadre di Torino, nonché di Slow Fish a Genova sempre nel 2013 e relativamente agli Istituti agrari e alberghieri. . Ha rappresentato il Piemonte alla Foire des Métiers di Lyon per diversi anni. Dopo il grande successo di INTERREG “Terranomia” volto a costruire in ambito franco-piemontese una cultura gastronomica comune per la valorizzazione dei prodotti del territorio e lo sviluppo del settore alberghiero e della ristorazione, l’IIS Bobbio di Carignano si è ripresentato come capofila di

IIS BOBBIO Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera

nuovo progetto transfrontaliero denominato “SMART”, che si interessa di stages all’estero. Infine, attua il Master dei talenti con stage di 10 settimane a Copenhagen. I diplomati, al termine del quinquennio, possono avere la possibilità di iscriversi a qualsiasi facoltà, optare per i corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, con ampie e documentate possibilità di impiego in un settore che non conosce per fortuna crisi. Sede del Liceo: via Valdocco 23; tel. 0119692329 Sede IPSEOA: via Porta Mercatoria 4/B; tel. 0119690670. Sito web: ww.iisbobbio.it ◆

HALLOWEEN 2014

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eravamo

Le due cascine Sant’Ebba e San Carlo sono anche legate dal nome dei proprietari. Negli anni ’30-’40 appartenevano al barone Alfonso Borsarelli di Rifreddo, nato a Firenze nel 1893, ex tenente colonnello, mutilato di guerra (aveva combattuto in Africa), ucciso il 22 marzo 1945 sulla sua “doma” sulla strada che conduceva alle sue proprietà e, si dice, l’allarme fu dato dal cavallo rientrato da solo. Ancora negli anni ‘60 ad un lato di questa strada in mezzo ai campi esisteva una pietra miliare-lapide a ricordo di tale fatto ed il signor Giovanni Tinivella racconta: “Il barone arrivava tutte le mattine col tramway da Torino e per andare al Gai prendeva la bicicletta che lasciava in deposito, ogni sera, nella rimessa di mio zio, parin, Cavallo”. Erede di queste proprietà risultò il Cottolengo (di Vinovo?) e, nel settembre 1946, subentrano i Missionari della Consolata: presente padre Bona (incontrato nel Polesine dalla famiglia Crivellari, nato a Lesa nel 1914, scomparso nella vicina Belgirate, NO, nel 2005), e, come fattore, Giovanni Alocco di Fossano “che si spostava in moto”. La cascina Sant’Ebba (detta anche dij Prèive, per la presenza dei religiosi) contava 115 giornate di terreno. Vi lavorano i Sabatini, che seguono in particolare le stalle ed il bestiame (marghè), i Tessari ed i Bergese che fanno “andare la campagna” (boè); a questi ultimi subentra Primo Crivellari, negli anni dal 1953 al 1956, come ricorda il figlio Adino. Erano tutte famiglie numerose: non c’erano mezzi, i lavori fatti tutti a mano richiedevano tante braccia; ciascuna famiglia abita in una zona a sé della cascina e vive col salario pattuito. Padre Bona celebra la Santa Messa tutte le mattine in una stanza che funge da cappella al primo piano e la domenica sono presenti una quarantina di persone. Negli anni 1949-1950 i Missionari procedono ad un ampliamento verso la strada, costruendo in aderenza all’edificio esistente ma con un piano in più e ricavando anche un terrazzino: una camera al piano terreno, dotata delle tipiche finestrelle strette ed arrotondate in alto, è adibita a cappella. Sul lunotto della porta d’ingresso Roberto Tessari, fratello di Pietro (1925-2008, che ricordiamo come autista degli autobus della linea Satip e poi Ati), bravo pittore, dipinge la Madonna col Bambino e la scritta “Vita Dulcedo et Spes nostra Salve”. Questo dipinto, nel 1990 e nel 2012, è stato rinnovato dal fratello, don Gildo (classe 1927) che, venuto da Treviso in visita ai parenti a Carignano, si è recato per un saluto al Gai. Nel 1955 i Missionari vendono al dottor Giovanni Carbone, proprietario di una conceria a Torino, il quale, due anni dopo, vende alla Cartiera Burgo. Operano quattro dirigenti, tra i quali il signor Rosa, negli anni ’50 sindaco di Cuneo: grazie al suo interessamento, in sostituzione del ponte con le assi in legno, in funzione dopo la piena del 1949, negli anni ’60 viene costruito il ponte dell’Asino, in cemento, con il contributo di tutti quanti ne usufruivano, calcolato sulla base delle giornate di proprietà. Nel 1981, in seguito ad un fatto increscioso, per motivi di sicurezza vengono ripristinati i parapetti del ponte, ma l’alluvione del 2000 lo ha gravemente danneggiato e gli abitanti delle cascine sono ancora in attesa del rifacimento. Intanto devono utilizzare il guado provvisorio, ricoperto di ghiaia che l’acqua, inevitabilmente, fa scorrere via e ritornare sulla strada San Carlo-Tetti Faule quando il Po ed i laghi di cava traci-

mano sommergendo il guado, ma capita che anche questo percorso sia impraticabile. Ho raccolto la testimonianza di Maria (Mariuccia) Sabatini, (classe 1932, vedova di Pietro Tessari). Originaria di Salto (Modena), ricorda ancora con angoscia la sua Emilia, distrutta dopo la guerra: erano accadute tante efferatezze, la gente diffidava di tutti, non c’era lavoro. Quando il fratello maggiore, Silvano (classe 1922, deceduto a fine settembre 2014 ad Alpignano) viene ordinato sacerdote e torna al paese per la prima Messa, solo i parenti assistono alla celebrazione ma soprattutto egli si rende conto che non ci sono prospettive per il futuro. Convince così il padre a venire in Piemonte, a Casale Monferrato, presso i Missionari della Consolata. Trova subito lavoro ad Oviglio, nelle vigne, e la figlia Mariuccia lo raggiunge poco dopo per le faccende di casa (la figlia maggiore già lavorava in Piemonte come domestica); si trasferiscono poi nel Vercellese in una cascina, in mezzo alle risaie, sempre di proprietà dei Missionari, e qui la famiglia Sabatini si ricongiunge. Era il novembre 1946. I Missionari lasciano la cascina nel Vercellese e vengono a Carignano e, con loro, la famiglia Sabatini. Nella cascina Sant’Ebba arriva anche la famiglia Tessari, originaria di Montebelluna, proveniente da Comotto, dove era alle dipendenze dei Missionari della Consolata (pure in questo caso i religiosi avevano lasciato quell’altra cascina per Carignano). Il 6 aprile 1953 Mariuccia e Pietro si sposano e vengono ad abitare a Carignano, prima in via Borgovecchio e poi in corso Cesare Battiti, al viale, nelle case popolari. Mariuccia ha un ricordo molto preciso dell’alluvione: la cascina Sant’Ebba è leggermente sopraelevata rispetto ai vicini terreni e lei dal portone d’ingresso si accorge di un’ondata enorme che sta arrivando, corre e si rifugia in una parte più alta sull’aia… l’acqua entra ed esce... saprà dopo che era il momento della rottura dell’argine (barbacan-a). Fino ad allora aveva accompagnato a scuola i fratelli più piccoli e gli altri bambini della cascina, passando dal Bersaglio, ed impiegavano mezz’ora; successivamente il giro richiedeva molto più tempo. Mariuccia aveva frequentato in quegli anni le scuole festive, con molto entusiasmo ed ottimo profitto. Nel 1963 la proprietà è passata al dottor Marco Antonetto, di Torino, dell’omonima ditta produttrice di amari; dopo la sua scomparsa, la gestione è seguita dal nipote Marco Chiono. Fin da San Martino 1955 la cascina è affittata alla famiglia di Giovanni Capello (1904-1978), proveniente da Saluzzo; il contratto è poi passato al figlio Franco (classe 1940) ed ora ai nipoti Diego e Giovanni, gli stessi titolari dell’agriturismo nella cascina Gandiglio. Le notizie fin qui riportate provengono dal minuzioso racconto di Franco Capello, informatissimo, anche per gli anni in cui la sua famiglia non era ancora arrivata a Sant’Ebba. La cascina San Carlo, situata su una strada laterale rispetto a quella finora

A cura di Marilena Cavallero

DIRITTO & CASTIGO Rubrica legale a cura dell'avvocato Roberta K. Colosso

percorsa, comprendeva 100 giornate di terreno. I fratelli Brussino, provenienti dalla cascina Galfione di Cantalupa, ma originari dell’omonima frazione di Piobesi, (Giuseppe, 19051969, sposato a Illuminata Valinotto, 1911-2010; Giovanni, 1918-2008; Francesco, classe 1922) con iI consenso del padre Giuseppe (Pinoto, 1878-1958) che non volle però intromettersi nelle scelte dei figli, subentrano nel febbraio 1947 ai Missionari della Consolata. Nel 1954 Francesco sposa Caterina Sanmartino (classe 1922) e rileva la Ferramenta Gaido; i fratelli Brussino si separano, a San Carlo restano Giuseppe e Giovanni col papà. Nella divisione a Giuseppe non viene assegnata la casa e sul terreno di sua proprietà, confinante con quello del fratello, ne costruisce una nuova, inserendo un quadretto della Madonna Consolata, ed il papà va a vivere con lui, che è il maggiore. Con i genitori ed i nonni ci sono Irma, che si sposa nel 1958, Franca, che si sposa nel 1968, Severino e Carla, che si sono occupati direttamente della coltivazione dei terreni (grano e mais, soprattutto) fino al 1982. Affittati i terreni, ora i fratelli Brussino curano giardino ed orto, di una certa dimensione, vicino alla loro casa in regione Garavella. Carla e Severino raccontano: “Al momento dell’acquisto la cascina aveva l’accesso solamente da Tetti Faule ed i terreni erano divisi in due dal Po: nostro padre e gli zii ottennero dai Missionari il diritto di passaggio dalla strada del Gaj. La costruzione era stata voluta dal barone Borsarelli, nel 1935; stalla e fienile interamente in mattoni, con un’altezza dal pavimento di 12 metri, ed archi del fienile chiusi da porte in legno col lunotto superiore, tolte in parte quando hanno rappresentato un ostacolo all’impiego dei mezzi agricoli, come elevatori per riporre il fieno”. A proposito dell’alluvione del 1949, Severino ricorda che il bestiame fu protetto innalzando una specie di diga davanti alla porta della stalla ma i 60 cm di acqua presenti alle ore 9 erano già totalmente defluiti alle ore 14. Dopo la piena, per accedere più direttamente alla cascina, costruirono a loro spese la strada che diparte da quella del Gai, per la quale avevano avuto il diritto di passaggio dai Missionari, ma dovettero acquistare dei terreni sui quali costruirla perché non tutti erano di loro proprietà. Giovanni, che nel 1949 aveva sposato Genoveffa Depetris (1927-1981), nel 1969 rileva “ël tabachin ëd mes” e vende la sua parte (terreni compresi) alla società Sorasio-Comoglio che si occupa di escavazione. In seguito, una transazione consente ai cavatori di disporre di un’unica vasta superficie e non di appezzamenti separati, ed agli eredi di Giuseppe di unire i terreni e recuperare il vecchio fabbricato. Questo, nel 1981, è stato venduto al signor Elio Bergero e dal 2000 è proprietà di Laura Barzi e Silvio Gastaldo. Per le esigenze del lavoro, negli anni erano state costruite una nuova stalla e tettoie, stalla trasformata, nel 1990, in capannone industriale, affittato ad un’attività per la lavorazione del ferro, e, dal 2013, alla famiglia Chiai, che ha acquistato la “casa nuova” con un vicino appezzamento e produce esclusivamente ortaggi cinesi. Ringrazio per la cortese disponibilità, perché solo grazie alle loro memorie mi è stato possibile ricostruire i fatti riportati: Carla e Severino Brussino, Gervasio Cambiano, Franco Capello, Roberto Gandiglio, Laura e Silvio Gastaldo, Maria Teresa Ghirardo, Antonio Griffa, Federico Pistone, Mariuccia Sabatini e, per la foto del quadro della Madonna del Gerbido, l’assessore Miranda Feraudo e Stefano Annone.

Impignorabilità della casa, più dire che fare La legge di conversione (L. 98/2013) del decreto legge 21.06.2013 n. 69, meglio conosciuto come “decreto del fare”, ha confermato l'impignorabilità della prima casa da parte dell'Equitalia Spa. Tanti i sospiri di sollievo tra coloro che, incolpevoli o meno, si sono trovati nella spiacevole condizione di essere debitori nei confronti dell'ente. Il quesito che si pone è: a quali condizioni e con che limiti viene tutelata la proprietà sull'immobile? L'Equitalia non può procedere al pignoramento della prima casa se è l'unico immobile di proprietà del debitore che vi risiede anagraficamente ed in qualunque altro caso purché il debito sia inferiore ad euro 120.000,00. Le pertinenze, come i box auto e le cantine anche se sono accatastate separatamente dall’immobile principale, si considerano comunque parte integrante dell’abitazione e, pertanto, impignorabili. Il discorso non vale per le abitazioni di lusso e per quelle collocate nelle categorie catastali A/8 (ville) e A/9 (castelli, palazzi artistici o storici) che continueranno ad essere pignorabili direttamente dal concessionario. Quindi, a meno che non ci si collochi tra gli “sfortunati” proprietari di castelli o di dimore storiche o di lusso caduti in disgrazia, la nostra casa parrebbe al sicuro. Ma è proprio così? Superata una sommaria lettura del testo normativo che parrebbe, almeno sulla carta, essere finalizzato a salvaguardare la prima casa dal pignoramento per debiti verso il fisco, si rimanda all'art. 52 del “Decreto del Fare” che contiene una clausola di salvaguardia, non in favore del contribuente, ma di Equitalia. Si tratta della “facoltà di intervento ai sensi dell’art. 499 del codice di procedura civile” il quale dispone che “Possono intervenire nell’esecuzione i creditori che nei confronti del debitore hanno un credito fondato su titolo esecutivo, nonché i creditori che, al momento del pignoramento, avevano eseguito un sequestro sui beni pignorati ovvero avevano un diritto di pegno o un diritto di prelazione risultante da pubblici registri ovvero erano titolari di un credito di somma di denaro risultante dalle scritture contabili di cui all'articolo 2214 del codice civile”. In parole povere, se il contribuente subisce il pignoramento della prima casa – anche se è l’unico immobile di proprietà – su iniziativa di un creditore diverso da Equitalia (privato, banca, finanziaria...), quest’ultima è legittimata ad intervenire nella procedura esecutiva immobiliare pendente, concorrendo al riparto sul ricavato della vendita del bene immobile pignorato. In tal caso, l'ipotesi di strada percorribile per evitare l' asta resterebbe quella di cercare un accordo col creditore procedente per ottenere una sospensione della procedura esecutiva prima che sia disposta la vendita. Un'altra clausola di salvaguardia in favore dell’Agente della riscossione, è data dalla possibilità per l'Equitalia di surrogarsi (ossia di sostituirsi) nei diritti del creditore procedente verso il contribuente debitore, per effetto del pagamento del debito da parte del terzo stesso, nel caso in cui sui beni del debitore sia già iniziato un altro procedimento di espropriazione (art. 51 del DPR 602/73). Ad esempio se è in corso un pignoramento della prima casa (da parte di una banca o di un privato) per una cifra molto inferiore al tetto previsto per l'Equitalia, l’ente concessionario potrebbe dichiarare di volersi surrogare al creditore procedente riuscendo, in seconda battuta, a procedere ugualmente con il pignoramento della prima casa qualora il debitore (o il creditore procedente) non estingua il debito verso il concessionario entro 10 giorni dalla notifica. In conclusione e a ben vedere, la legge non sancisce l'impignorabilità dell'unico immobile di proprietà del debitore adibito a sua abitazione ma, più semplicemente, si limita a regolare l'azione esecutiva dell'agente della riscossione che potrà aggirare l'ostacolo della vendita attraverso l'intervento o la surrogazione. avvrkcolosso@libero.it

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Cia pinab0

Carignano protagonista con il ciapinabò Strade e piazze del centro palcoscenico della Sagra

Carignano. La Sagra del Ciapinabò, giunta trionfalmente alla sua ventiduesima edizione, si conferma l’appuntamento clou dell’autunno carignanese. Il programma, giocato dal Comitato Manifestazioni sulla formula vincente che coniuga tradizione e novità, ha occupato il lungo week-end da venerdì 10 a domenica 12 ottobre e coinvolto, tra mille iniziative, il pubblico. Una folla di visitatori che non si è fatta scoraggiare nemmeno dalla pioggia di domenica e che ha premiato l’impegno degli organizzatori, del Comune di Carignano e di tutte le associazioni coinvolte. ◆

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Donatori del sangue Adac in festa al Campo Giochi

Quando i giovani volano via

Premiazioni domenica 21 settembre. “Il dono di una goccia nel mare della vita”

Michela Capello, da Carignano a Houston

Carignano. Si sono incontrati domenica 21settembre, per festeggiare e festeggiarsi. L'Adac, Associazione Donatori Autonomi di Carignano - Volontari del Sangue, ha dato appuntamento ai volontari, ai loro familiari, ai simpatizzanti e a vari ospiti e, dopo la Santa Messa, per tutti il ritrovo, come da tradizio di ogni anno, è stato al Campo Giochi ma, prima di andare a tavola, sotto l’ala della vicina piazza Savoia, si sono svolte le premiazioni dei volontari che hanno raggiunto tappe significative nel loro percorso, più o meno lungo, di donatori. Numerosi sono stati coloro che hanno ricevuto targhe e riconoscimenti, a dimostrazione della vitalità dell''Associazione. Il presidente Osvaldo Oddolo ha rivolto un saluto a tutti i presenti: “Anche quest'anno siamo arrivati al consueto appuntamento di settembre che ci riunisce nella festa sociale, per le premiazioni, il pranzo e che vede presenti in questa occasione un considerevole numero di partecipanti. Cosa a me molto gradita è ringraziare per la loro presenza le autorità comunali, le forze dell’ordine e

della Polizia Municipale, il Presidente del Cabs, e i molti amici e sostenitori, nonché tutte le associazioni del consorzio amici banca del sangue presenti con i loro rappresentanti e le loro bandiere o gonfaloni e quindi: l’Aidas di Chieri, Andezeno, Montaldo, Pavarolo, Bardassano, Cambiano; il Dsa di Polonghera; l’Avas di Candiolo; il Gasm di Revello; il Dsr di Riva di Chieri; l’Adasv di Vinovo; i gruppi donatori Enel e Atm e tutte le associazioni di volontariato presenti e operanti sul nostro territorio. Infine, ultimi, ma sicuramente al primo posto per importanza, tutti i donatori di questa associazione, che con la loro generosità ne costituiscono l’anima principale”. Oddolo ha proseguito illustrando le novità: “Inizio dalle votazioni, svoltesi nel dicembre del 2013 per il rinnovo degli organi direttivi e del collegio dei revisori

dei conti e che ha portato, come variazione nel Consiglio per il triennio 2014/2016, l'entrata a farne parte di quattro nuovi componenti, che con la loro presenza e le loro idee, hanno dato immediatamente nuovo entusiasmo a tutto il direttivo. Abbiamo inoltre ottenuto dall’Arpa e dalla Provincia Torino il benestare ad operare per i prelievi negli attuali locali siti presso la struttura “Cronici Fonazione Quaranta” in quanto rispondenti ai parametri richiesti. Grazie all’interessamento del Comune abbiamo anche potuto cambiare la sede amministrativa, in compartecipazione di utilizzo con un’altra associazione, e trasferirci parzialmente in locali meno vetusti e più idonei all’uso”. Poi un bilancio sull’attività: “Nel 2013 i donatori attivi hanno raggiunto la quota di 406 e le donazioni sono state 609, di cui 588 di sangue intero, mentre le restanti sono di plasma e piastrine; buono è stato l’incremento di donatori, cioè 38 in questo ultimo anno, e tra questi ci sono i diciottenni che saranno ringraziati tra poco, con una targa ricordo”. “Il fatto che le donazioni complessive non siano cresciute in proporzione ai

nuovi iscritti - ha spiegato Oddolo - è da imputare al fatto che molti di questi si perdono per strada per varie ragioni; o per limiti di età, per salute, per trasferimenti o per pigrizia. I dati che contano però, sono i nuovi arrivi che vanno a coprire coloro che per i motivi sopraespressi, sono costretti, con nostro e loro grande rammarico, a interrompere le loro donazioni di sangue. Concludo, invitandovi a continuare a donare il sangue e non solo ma ad essere promotori ed informatori presso gli amici ed i parenti dell’opportunità di essere portatori di un grande dono, perché c’è gente che vive o continua a sperare nella vita grazie a questo piccolo gesto d’amore,

gesto che per noi è minimo ma è pur sempre una goccia di sangue nel mare della vita”. ◆

Domenica 24 agosto ero a Cascina Sant’Ebba per incontrare il signor Franco Capello. Dopo un primo saluto ed i convenevoli di rito, dice con emozione che la figlia Michela ha preannunciato solo in tarda mattinata il suo arrivo dagli Stati Uniti: una visita improvvisa legata ad un viaggio di lavoro. In effetti Michela giunge, quando abbiamo avviato da poco la chiacchierata, su un’auto ornata di palloncini colorati... aria di festa. La ricordavo ragazzina quando veniva in via Salotto, nel negozio di alimentari dei signori Surra, suoi zii. Mi saluta spigliata ed il papà commenta con poche parole, che cercano di nascondere tutto il suo orgoglio per l’importanza dell’impegno della figlia, ricercatrice nel centro di Houston. Precisa ancora che ha però voluto mantenere la residenza a Carignano, in cascina, con la sua famiglia. Ho provato la curiosità di saperne di più ed è così nata, con l’aiuto della sorella Grazia, questa intervista “a distanza” che si commenta da sola. Un sentito ringraziamento va a Michela Capello che ha ritagliato un po’ del suo tempo, tra i suoi numerosi impegni, per comunicare coi suoi concittadini. - Luogo e data di nascita. Carignano, 13 dicembre 1982, da papà Franco e mamma Marisa Surra, dopo Diego, Grazia e Giovanni. - Studi compiuti. 1996-2001: Liceo scientifico Baldessano Roccati di Carignano. 2001-2004: Laurea Triennale in Biotecnologie, Università degli Studi di Torino. 2004-2006: Laurea Specialistica in Biotecnologie Molecolari, Università degli Studi di Torino. 2006: Discussione della tesi di Laurea dal titolo: “Identificazione di antigeni tumorali associati all’adenocarcinoma pancreatico mediante analisi serologica del proteoma”. Tesi sperimentale svolta presso il laboratorio di Immunologia dei Tumori del Prof. Francesco Novelli, nel Centro di Ricerca in Medicina Sperimentale (CeRMS) dell’Ospedale Molinette di Torino. Premiata per la migliore tesi dell’anno accademico 2005/2006 del corso di laurea interfacoltà in Biotecnologie molecolari. Premio consegnato dal Magnifico Rettore dell'Università degli Studi

di Torino, Ezio Pelizzetti presso il Teatro Regio di Torino nel dicembre del 2007. 2007-2011: Dottorato in Medicina Molecolare, Specializzazione in Immunologia e Biologia Cellulare, Università degli Studi di Torino. 2011-2013: Vincitrice di una borsa di studio post-dottorato dell’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro (AIRC). L’attività di ricerca svolta durante il dottorato ed il post-dottorato è stata ancora effettuata presso il laboratorio di Immunologia dei Tumori del Prof. Francesco Novelli, nel Centro di Ricerca in Medicina Sperimentale (CeRMS) dell’Ospedale Molinette di Torino, al fine di completare il lavoro iniziato durante lo svolgimento della tesi di laurea. - Motivo degli studi e materie preferite. Frequentando le scuole medie mi sono accorta di avere una chiara predisposizione per le materie scientifiche: l’interesse per la biologia, la matematica e le scienze naturali è via via cresciuto tanto da portarmi a scegliere, indirizzata dai professori, di iscrivermi al liceo scientifico. Un ricordo ancora vivido nella mia memoria è stato lo stupore dello scoprire le basi della genetica sviluppate da Mendel nell’800: me ne sono profondamente appassionata tanto da portarle come tema della mia tesina di terza media. Al liceo scientifico questa mia inclinazione è ancora cresciuta e già nel corso del terzo anno avevo capito che mi sarebbe piaciuto occuparmi di ricerca in campo biomedico. In particolare, sono stata felice nello scoprire l’esistenza di un corso di studi chiamato Biotecnologie che era nato pochi anni prima all’università e che si prefiggeva per l’appunto di preparare gli studenti in tal senso. Sin dall’inizio della mia attività di ricerca mi sono occupata del tumore al pancreas. Questo tipo di tumore, nonostante gli innumerevoli sforzi in ambito diagnostico e terapeutico, è ancora oggi una patologia oncologica estremamente aggressiva caratterizzata da una rapida progressione e da un’elevata mortalità. Infatti, nonostante la bassa incidenza, rappresenta la quarta causa di morte per cancro nei paesi occidentali. Effettuare una diagnosi precoce è particolarmente difficile perché mancano marcatori specifici. Il team del laboratorio di Francesco

Novelli di cui ho fatto parte, è riuscito a scoprire nel sangue di pazienti affetti la presenza di anticorpi diretti verso proteine espresse in maniera specifica dal tumore al pancreas: questi anticorpi spia possono essere usati per diagnosticare più tempestivamente la presenza del tumore. Completato il mio lavoro a Torino e consapevole della difficoltà e della mancanza di riconoscimenti e di fondi nell’ambito della ricerca in Italia, ho deciso di contattare uno dei pionieri dello studio di biomarcatori tumorali da sempre fonte di ispirazione della mia ricerca: il prof. Samir Hanash. In occasione di un congresso in Italia ho avuto modo di incontrarlo di persona e di sostenere un colloquio con lui, il quale mi ha spiegato di avere recentemente trasferito il suo laboratorio da Seattle al MD Anderson Cancer Center di Houston in Texas, una delle 45 istituzioni appartenenti al centro medico di Houston che con i suoi oltre 75000 dipendenti e 5 milioni di pazienti è attualmente considerato il più grande centro di medicina al mondo. Il prof. Hanash si è mostrato interessato al mio curriculum e mi ha offerto una posizione nel suo laboratorio per proseguire la mia ricerca di marcatori diagnostici e terapeutici nel carcinoma pancreatico. E’ trascorso ormai un anno dal mio trasferimento negli U.S.A. e nonostante mi manchino il mio paese, la mia famiglia e i miei amici mi rendo conto che le possibilità che l’America offre alla ricerca sono ineguagliabili e mi permettono di perseguire un’attività di valore e davvero trasnazionale, motivo per cui penso di restare qui ancora un po’... - Sport, hobby. L’unico sport che ho praticato fin da piccolina e con costanza e’ il nuoto, attività che continuo a praticare anche qui. Negli ultimi anni mi ero particolarmente appassionata alla subacquea ed avevo intrapreso anche il percorso per diventare istruttore; purtroppo qui in Texas ho dovuto interrompere poiché non ci sono luoghi in cui sia possibile e piacevole immergersi, dovrei spostarmi in Florida o in centro America, ma i pochi giorni di vacanza preferisco spenderli in Italia... Mi manca però molto poter esplorare l’ambiente sottomarino ed il gruppo di amici con cui ero solita farlo. ❚ Marilena Cavallero

Alpini di Carignano a Omegna Domenica 5 ottobre per il Raduno del Primo Raggruppamento Domenica 5 ottobre ad Omegna circa venticinquemila alpini hanno invaso le strade di questa bella città situata sulla sponda del lago d’Orta per il diciassettesimo raduno del primo raggruppamento che riunisce le penne nere del Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e la parte sud della Francia. Gli alpini di Carignano erano presenti con un pullman di 46 persone che alle ore 6 è partito alla volta di Omega; durante il tragitto la colazione alpina a Borgomanero a base di acciughe al verde, parmigiano e salame cotto il tutto annaffiato con del buon nebbiolo. Giunti ad Omega, il tempo di prepararci e via alla sfilata che si è svolta sul lungo lago per la durata di due ore per terminare alle ore 12.30.

Recuperati tutti i partecipanti siamo partiti per raggiungere la città di Santhià dove ci aspettava il meritato riposo attorno al tavolo per il pranzo. Alle ore 19, stanchi ma felici, siamo ritornati a Carignano. Intendo ringraziare tutti coloro che hanno condiviso con noi questa meravigliosa esperienza e porgo a tutti loro un arrivederci al prossimo raduno. Un altro tassello è stato aggiunto al mosaico del gruppo alpini di Carignano che il prossimo anno festeggerà il 90° anno di fondazione. ❚ Antonio Accastello Gruppo Alpini Carignano

MESSAGGI

in bacheca

Caro Loris, le cose troppo facili non ti sono mai piaciute, non trovi soddisfazione a percorrere le strade in discesa. Hai conquistato una laurea con merito, con impegno e tanti sacrifici, facendoti valere non solo come studente ma anche come uomo. In una fetta di vita spesa tra lavoro, studio e famiglia, hai raggiunto un traguardo che è per molti ma non per tutti, e tu ce l’hai fatta. Siamo e saremo sempre orgogliosi di te. Con affetto, mamma, papà, Roberta, nonna e zio Claudio 19 ottobre 2014 Monica e Ulisse oggi sposi. Vi auguriamo che la vostra vita sia come un giardino incantato dove raccogliere tutti i vostri desideri. Con affetto la banda Favarin e Gallo

Spazio ai lettori Nozze di rubino A Elide e Rino 45 anni ed eccovi qui... non per tirare le somme, ma per continuare a camminare ancora insieme, affrontando gioie e dolori, successi e delusioni... ma fino a quando vi terrete per mano il futuro non vi farà paura. Auguri per un meraviglioso anniversario. La banda Favarin e Gallo

A Laura che il 24 settembre ha conseguito la laurea in scienze della mediazione linguistica con la valutazione di 110 e lode, tutte le nostre congratulazioni. Papà, mamma, Serena, Eleonora

Ciao Giuseppe, il 1° agosto 2014 sei mancato, ma noi vogliamo ricordarti così, com’eri. Sei stato silenzioso e buono con tutti. Vogliamo ringraziarti e pensarti con il tuo mezzo sorriso. Un bacio con tanto affetto. Le tue nipoti e la tua sorella Francesca Baretta Carissimo Aldo, ti scrivo perché lo so che da lassù ci vedi e ci senti, per ringraziarti di questi anni passati insieme. Sei stato un grande maestro nel cammino intrapreso nelle Acli, “dalla parte della gente” come mi hai insegnato tu. Sei stato un amico, un padre e un fratello. Grazie, grazie, grazie sarai sempre al nostro fianco. Gemma

Nel terzo e nel ventiquattresimo anniversario della scomparsa vi ricordiamo così

Antonietta Capello

Domenico Pautasso

Tutto ci parla di voi e sappiamo che dal cielo vegliate su di noi. La Santa Messa di suffragio sarà celebrata domenica 23 ottobre 2014 alle ore 10,30 nella Parrocchia dei Santi Giovanni Battista e Remigio di Carignano

Messa e pranzo sociale per l’Ugaf I prossimi impegni del Gruppo Anziani Fiat di Carignano - L’Ugaf di Torino insieme al gruppo Ugaf di Carignano, farà celebrare una Santa Messa in ricordo di tutti i propri defunti, il giorno martedì 28 ottobre, alle ore 10 nel Duomo della nostra città. I carignanesi sono invitati. - Il gruppo di Carignano organizza domenica16 novembre al Campo Giochi il pranzo sociale, Prenotazioni in sede (Blioteca civica, 2° piano del Municipio, via Frtoichieri 13) dalle ore 15 alle 16,30, giovedì 16,23 e 30 ottobre e giovedì 6 novembre. Per inforIl Direttivo Ugaf Carignano mazioni: tel. 342.1405720. ❚


Altri

14 Ottobre 2014

paesi

Pieve di San Giovanni in primo piano Una serata storico-informativa per futuri volontari

Piobesi. Giovedì 23 ottobre, alle ore 21, presso la Biblioteca Civica di Piobesi (piazza Vittorio Veneto) l’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’associazione Progetto Cultura e Turismo di Carignano, ha organizzato una serata di informazione storico-artistica sulla importante pieve di San Giovanni ai Campi.

L’edificio risale ai primi anni dell’XI secolo, ma all’interno racchiude le spoglie di un piccolo edificio religioso forse del V-VII secolo. Edificata con cospicui resti di materiale romano di spoglio (mattoni, lapidi, pietra miliare, selciato stradale), la pieve custodisce uno straordinario corpo di affreschi databili dall’XI al XVII secolo. L’Amministrazione comunale ha in corso un programma di valorizzazione turistica, con la possibilità di aperture ordinarie e straordinarie ai turisti e agli studiosi: la serata costituisce, senza alcun impegno per chi vi parteciperà, un primo passo per costituire un gruppo di volontari che possa mantenere aperta la chiesa ed illustrarne la storia ai sempre più numerosi visitatori. Per informazioni: 0119657846 oppure 3381452945. ◆

“Glissando” a ottobre e novembre Rassegna musicale: ultimo concerto il 7 novembre Vinovo. Musica a tutto campo e tre appuntamenti a ottobre e novembre per tutti gli appassionati. L’associazione culturale “Musichiamo” propone, con il patrocinio del Comune di Vinovo, la rassegna musicale “Glissando”. per il mese di ottobre. Sabato 4 ottobre al Castello della Rovere, si è tenuto il concerto presentato dal Museo dell’Arpa Salvi “Armonie d’autunno”, con Emanuel Lahos, arpa elettroacustica, e Maria Luisa Macellaro La Franca al pianoforte. Il secondo appuntamento è per domenica 19 ottobre, sempre nel Castello della Rovere: alle ore 17.30 si esibisce il gruppo “Le voci d’oro” composto dal soprano Marilena Oddenino, dal mezzo soprano Rosy Zavaglia e da Leonardo Nicassio al pianoforte. Infine venerdì 7 novembre, ore 21, nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, il

concerto conclusivo di beneficenza a favore dell’asilo infantile “Luigi Rey”. Si esibiranno tre corali: il coro Eufonie di Candiolo, il coro Franco Prompicai di Pinerolo e il coro VociInNote di Torino. La Direzione artistica di tutta la manifestazione è di Marciana Petrila. ◆ Gervasio Cambiano

Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo

Vinovo partecipa alla Fera dij Subèt La Pro Loco va in trasferta a Moncalieri Vinovo. Domenica 19 ottobre in nutrito gruppo di vinovesi parteciperà alla Fera dij Subièt, storica manifestazione moncalierese. La trasferta è stata organizzata dalla Pto Loco e prevede l’intervento della maschere locali Coucaeuv e Bela Polajera e della Compania Tradissional Vinoveisa. Fin dal primo mattino oltre cinquanta persone si

ritroveranno sulla piazza dell’arco di Moncalieri per poi raggiungere il luogo della manifestazione. Parteciperanno anche il gruppo in costume rinascimentale “Conti della Rovere” dell’associazione Amici del Castello di Vinovo e la Filarmonica Giuseppe Verdi, invitata dal Comitato organizzatore della Fera. ◆ G. C.

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Il Buco di Viso torna in funzione Riapre il primo traforo di collegamento tra Italia e Francia La riapertura del Buco di Viso, avvenuta il 15 ottobre, rappresenta il punto di arrivo di un percorso di mantenimento e di valorizzazione del primo traforo di collegamento tra l’Italia e la Francia, scavato a 2880 metri di altezza nel gruppo del Monviso. Il progetto ha visto la collaborazione dell’ente di gestione delle Aree Protette del Po Cuneese, del Parc Régional du Queyras, della Réserve Nationale Ristolas-Mont Viso, dei Comuni di Crissolo e Ristolas, dei gestori dei rifugi alpini prossimi ai versanti interessati, del Club Alpino Italiano e dell’Ipla. Il costo complessivo finanziato dalla Regione Piemonte è stato di 271.000 euro ed ha riguardato la progettazione, la realizzazione delle opere di ripristino della galleria e la relativa la messa in sicurezza, mentre gli operai forestali regionali hanno provveduto alla sostituzione ed integrazione della segnaletica escursionistica ed al miglioramento della percorribilità dei sentieri. I lavori sono stati realizzati nel tempo record di due mesi e mezzo, al fine di sfruttare, per quanto possibile e nonostante il verificarsi di condizioni meteorologiche poco clementi, il periodo estivo. “L’importanza dell’intervento, il primo di natura così ampia dai tempi della costruzione del Buco di Viso, si ricollega - sottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo della montagna, Alberto Valmaggia - ad una politica regionale di tutela del patrimonio storico e paesaggistico del Piemonte volta a promuovere in Italia e all'estero un turismo sostenibile e capace di far conoscere e apprezzare le bellezze del territorio. I monti, le pietre, la neve e la storia di queste montagne raccontano di una lunga vicenda che ora viene riportata all’onor del mondo”. Voluto dal Marchese di Saluzzo Ludovico II per garantirsi uno sbocco sul mare per agevolare il commercio del sale, ai tempi indispensabile per la conservazione degli alimenti e il complemento alimentare del bestiame, il traforo garantì dal 1478 una rapida via d’accesso alla Provenza, evitando le gabelle imposte dal Ducato di Savoia e dal Delfinato. Gli interventi effettuati nel corso del XIX secolo, fondamentali per aver mantenuto praticabile il traforo, non si sono tuttavia rivelati risolutivi della principale criticità dell'opera, ossia la periodica ostruzione dell’ingresso sul versante francese. La necessità di risolvere definitivamente il transito attraverso il Buco di Viso, insieme all’opportunità di valorizzare l’aspetto escursionistico che lo collega agli itinerari di interesse internazionale del Tour del Monviso e della Via Alpina, hanno portato la Regione Piemonte allo studio di un progetto transfrontaliero teso al ripristino del passaggio originario, alla messa in sicurezza di entrambi gli ingressi e al miglioramento della segnaletica legata al Tour escursionistico del Monviso. Sul versante italiano si è reso necessario garantire la sicurezza nel passaggio all'ingresso tramite il posizionamento di reti dissipative a basso impatto ambientale al fine di contenere la caduta di materiale roccioso dalla parete sovrastante. L’interno del tunnel ha visto un intervento di matrice prettamente archeologica, con lo scopo di riportare alla luce il terreno originariamente calpestato nel XV secolo. L’intervento maggiore si è reso necessario sul versante francese, a causa dell'accumulo di materiale roccioso all'ingresso che dà sulla Valle del Queyras. Si è pertanto realizzata una galleria artificiale in cemento armato che si prolunga complessivamente per 23,5 metri raccordandosi all'uscita del tunnel naturale. L'opera è stata ricoperta con materiale proveniente dagli scavi al fine di ridurne al minimo l'impatto ambientale. L’escursionista non ne avverte la presenza se non dall’arco in pietra secco che contraddistingue l’entrata. ◆

Duecentocinquanta! Carignano celebra il Duomo Due mesi di eventi per festeggiare un anniversario importante Carignano. Due mesi di eventi, per celebrare degnamente il 250° della solenne consacrazione del Duomo di Carignano, intitolato ai Santi Giovanni Battista e Remigio, avvenuta la domenica 30 settembre 1764 alla presenza del cardinale Carlo Vittorio Amedeo delle Lanze, arcivescovo titolare di Nicosia, assistito da monsignor Carlo Giuseppe Morozzo, vescovo di Fossano, e da Francesco Luserna Rorengo di Rorà, vescovo di Ivrea. ll Duomo, capolavoro assoluto di Benedetto Alfieri, Primo Architetto del Re di Sardegna, entrava così nella vita quotidiana dei Carignanesi, punto di incontro di varie istanze, religiose e culturali. Lasciato alle spalle settembre, ottobre si preannuncia denso di iniziative. Annullo Postale. Domenica 12 ottobre, nel corso della Sagra del Ciapinabò, è stato possibile acquistare il set di quattro cartoline dedicate al Duomo, con uno speciale annullo postale, creato appositamente per l’evento. Una rara occasione, non solo per i collezionisti, ma per tutti coloro che desiderano conservare un frammento della storia cittadina in casa. In piazza San Giovanni + stato allestito un apposito Ufficio Postale temporaneo. Chi non ha potuto acquistare le cartoline la domenica della Sagra può rivolgersi alla Parrocchia, in Via Frichieri 10, oppure telefonare al numero 338.501904. Il costo di ciascuna cartolina, con francobollo e annullo, è di 2,5 euro. Visita guidata notturna al Duomo. Sabato 25 ottobre, dalle 21 alle 24 (ultimo ingresso ore 23,30), sarà possibile effettuare una suggestiva visita agli interni

del Duomo, accompagnati dai volontari dell’associazione Progetto Cultura e Turismo (maggiori informazioni nel riquadro). Un libro fotografico sul Duomo. E’ uscito, a tiratura limitata e pertanto preziosissimo, un bellissimo volumetto a colori, con fotografie di Valter Bauducco e i testi dell’Ass. Progetto Cultura e Turismo, al costo di euro 12,00. E’ reperibile presso Professional Studio Bauducco, in via Savoia 26 a Carignano, oppure telefonando all’Associazione Progetto Cultura e Turismo, al numero 3381452945. Fotografie rare e curiose, che esaltano la bellissima architettura settecentesca degli interni e gli affreschi, dipinti tra il 1879 e il 1885 da Emanuele Appendini di Carmagnola e

Visita guidata sabato 25 ottobre, dalle ore 21 Carignano. In occasione del 250° della solenne consacrazione del Duomo, sabato 25 ottobre l’Associazione Progetto Cultura e Turismo condurrà una suggestiva visita notturna agli interni del chiesa parrocchiale di Carignano, grandioso edificio progettato da Benedetto Alfieri, Primo Architetto del Re di Sardegna, unanimemente considerato il suo capolavoro. La chiesa è una transizione tra il tardobarocco e il neoclassico: all’interno della spettacolare ed unica navata, trovano ospitalità opere d’Arte realizzate dai maggiori artisti del tardo ‘700, quasi tutti attivi anche nei cantieri alfieriani di corte della capitale sabauda. La visita notturna permetterà di apprezzare la inconsueta architettura, con lo slancio della bellissima volta. Saranno accessibili anche alcuni ambienti di solito non visitabili, quali la sacrestia. Le visite si svolgeranno dalle ore 21 alle ore 24, a piccoli gruppi (ultima partenza ore 23.30). Nel tardo pomeriggio, nell’attesa dell’evento, sarà possibile assaporare la “merenda dei principi di Savoja-Carignano”, con assaggi di dolci fortemente legati alla tradizione regale e popolare (ma in ogni caso apprezzati anche dai nobili), tra Sette e Ottocento. Oppure optare per la classica “merenda sinoìra del contadino”, tradizionale sostituto della cena nelle campagne del Torinese. Per informazioni sulla visita guidata (costo 1 euro, devoluto per le attività caritative della Parrocchia): tel. 338.1452945. Per le merende: tel. 338.2457228 (euro 10: merenda dei Principi; euro 12: merenda sinoìra). ◆

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Sotterranei aperti: un’occasione imperdibile Già oltre duemila i visitatori dello spazio ipogeo del Duomo

Carignano. In occasione del 250° della consacrazione solenne della chiesa parrocchiale di Carignano, avvenuta domenica 30 settembre 1764, numerosi volontari hanno reso possibile il difficile, ossia rendere agibile e percorribile i sotterranei del Duomo. Straordinario spazio ipogeo, che ripete nella pianta la curiosa grandiosità dell’edificio che lo sovrasta, i sotterranei sono la sede di una mostra di paramenti e oggetti sacri, per secoli conservati negli armadi. Paliotti ricamati e dipinti, carteglorie, ombrelli da processione, croci astili, paramenti dei prevosti fanno bella mostra nell’ambiente sotterraneo: in particolare fanno bella mostra di sé un eccezionale e completo paramentale da messa funebre, utilizzato nel XVIII secolo, e un bellissimo contraltare in paglia, databile al tardo ‘700-inizio ‘800, forse di produzione saluzzese. Nel fine settimana della Sagra del Ciapinabò, sabato 11 e domenica 12 ottobre, sono scesi ad ammirare i sotterranei e la mostra oltre duemila visitatori. “L’evento - spiega Paolo Castagno, presidente dell’associazione Progetto Cultura e Turismo Carignano coinvolta nell’iniativa della Parrocchia - si ripete sabato 18 ottobre(ore 15-19 e 21-23) e domenica 19 (ore 10-12; 15-19 e 2122): basterà recarsi al punto informativo allestito in piazza San Giovanni e seguire i volontari: una occasione unica e irripetibile, prima della chiusura dell’ambiente ipogeo, in attesa di nuove mostre e nuovi eventi. Per informazioni: tel. 338.1452945. ◆

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Paolo Gaidano di Poirino. Mostra di paliotti, piviali, cantarane, rocchetti... Un’occasione unica e probabilmente irripetibile per visitare, a piccoli gruppi per ragioni di sicurezza, i sotterranei del Duomo, meraviglioso ambiente ipogeo già sfruttato in passato come sepolcreto ed oggi suggestiva sede di una mostra interessante per gli oggetti esposti, che testimoniano la ricchezza di interessi culturali della prestigiosa parrocchia di Carignano e dei suoi prevosti tra XVIII e XIX secolo (maggiori informazioni qui a fianco). Prosegue inoltre la mostra di foto storiche del Congresso Eucaristico tenutosi nel 1964 a Carignano, per celebrare il 200° della consacrazione (chiesa della Madonna di Misericordia, piazza Liberazione). ◆ Il Presidente dell’associazione Progetto Cultura e Turismo Carignano onlus

Il Duomo fino a mezzanotte

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Ottobre 2014

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Mantenere le specificità, pensare come territorio

Eletto li nuovo Consiglio metropolitano

Come era facilmente prevedibile è partita malissimo la nuova Città Metropolitana. Tutto il gran bailamme sull’abolizione delle Province si è alla fine mostrato per quello che era: la consacrazione spartitoria del sottogoverno locale tra i partiti. Quello che più interessava era escludere i cittadini da qualsiasi decisione e la sdemocratizzazione della Provincia, come quella futura del Senato, è perfettamente riuscita. Per la caccia alle poltrone nella nuova istituzione si è visto un po’ di tutto: dalla mega lista pensata per acchiappare tutto lottizzata tra PD, Forza Italia e NCD, abbastanza convinti all'inizio di essere da soli e potersi dividere in amicizia il bottino dei 18 consiglieri, alle sommatorie occasionali sulle quali si sono orientati i vari “spiriti liberi” in cerca di autorappresentazione. La sceneggiata partitocratica è stata particolarmente pietosa nel listone PD FI con tentativi dei capibastone di imporre candidature rifiutate dal territorio, esemplare il caso Meo, sindaco uscente di Moncalieri già in procinto di perdere anche le primarie nel suo Comune, poi sostituita dalla loggese Griffa, lottizzazione per correnti, fughe di candidati non appena si rendevano conto che la presenza inaspettata di due altre liste avrebbe fatto saltare 2-3 poltrone considerate sicure, schieramento massiccio di Sì TAV e indignazione per la presenza di un qualche supposto No TAV, forte irritazione nel partito di Renzi per le “firme tecniche” di alcuni indipendenti e consiglieri eletti in liste PD per permettere la presenza dei 5 Stelle e “democratizzare” così una scadenza elettorale che nulla ha di democratico. Realizzazione totale, insomma, della cultura politica renzo-berlusconiana in cui la casta rappresenta se stessa e gli interessi che la sorreggono ed il dissenso o anche solo il dubbio non è ammesso. Ma tant'è, presieduta da un Fassino sempre più scontento leader di una realtà provinciale che lo allontana dalle sue ambizioni ad un ruolo nazionale, è da questa allegra carovana di sottogoverno che alla fine dipenderanno qualità e costi di servizi quali scuola, strade, rifiuti, acqua, trasporti. Per i piccoli Comuni, come Carignano, in questo calderone che va da noi a Balme, da Nichelino a Quincinetto con in mezzo Torino e i suoi debiti, sarà difficile contare qualcosa se non si comincerà a pensare in termini di area, se non si cercherà di fare squadra con realtà locali che hanno storicamente e naturalmente interessi comuni con i nostri. Chi ci governa ma anche noi cittadini dovremmo abituarci a pensare come territorio, alle possibili sinergie, scegliere i punti di forza da valorizzare rinunciando a qualcosa per essere fermi su quanto riteniamo essenziale per mantenere una nostra specificità, una dignitosa immagine della nostra comunità. Questa sdemocratizzazione delle nostre istituzioni è infatti il primo passo per realizzare una privatizzazione completa dei servizi, del welfare, dei beni comuni delle cose che fanno delle nostre cittadine delle comunità che si riconoscono e sono solidali. Nell’ultimo consiglio comunale a Carignano la Giunta ha presentato una serie di tagli a tutto quanto nel suo bilancio è “sociale” da restare impressionati nello scorrerne i titoli: anche se è vero che si potrebbe tentare di risparmiare anche su altre voci (carnevale? manifestazioni?) è però evidente che la nostra amministrazione, come tutte le amministrazioni locali, si vede da anni tagliare fondi e trasferimenti per ogni investimento in questo settore come in altri, questo per scelta dei governi che si sono succeduti, ma anche per mandato dell’Europa: lo scopo di questo processo è trasferire sui servizi e sui beni comuni l’occasione di speculazione e di finanziarizzazione amati dai mercati. In fondo non è casuale che la lettera BCE firmata da Trichet e Draghi sia finita nella posta del governo italiano poco dopo un referendum in cui con più del 90% dei voti gli italiani ribadivano che per loro acqua e beni comuni dovevano restare pubblici, quel voto era per BCE, Commissione Europea e governi un indice di insubordinazione popolare inaccettabile. Non è un caso che da allora prima Berlusconi, poi Monti ed, oggi, con il decreto “Sblocca Italia”, il governo Renzi-Berlusconi tentino con costanza di “abrogare” quel referendun. Lo vedremo sicuramente meglio nella futura legge di stabilità, ma già oggi sappiamo da “Sblocca Italia” che PD e PDL stanno lavoradto non alla salvaguardia dell'interesse collettivo, ma solo a quello economico e di massimizzazione dei profitti delle grandi aziende multiutilities, già oggi gestori di acqua, rifiuti e trasporto pubblico locale. La “spending review” non è che fumo per dissimulare questa scelta, come lo sono l'accusa di “vivere al di sopra delle nostre possibilità”ed il conflitto generazionale messo in piedi dalla destra renziana. Contrariamente a quanto qualcuno crede cambiamento non è sinonimo di sinistra, di progresso, può essere sinonimo di vandea, di reazione alle conquiste delle lotte di liberazione civile e sociale che donne e uomini hanno condotto e vinto nel tempo, quando accade, quando a farlo è chi governa, resistere nei territori come cittadini, chiedere alle nostre amministrazioni locali di darci gli strumenti per farlo, è l'unica nostra difesa. ❚ Nanni Passerini

Affiancherà Piero Fassino nell’Ente di area vasta 3820 tra Sindaci e Consiglieri comunali dei 315 Comuni della provincia di Torino, hanno eletto, domenica 13 ottobre, il nuovo Consiglio metropolitano. A rappresentare l’area che comprende anche Carignano è stata eletta la loggese Antonella Griffa, in passato sindaco di La Loggia e consigliere

provinciale, gli altri che affiancheranno Piero Fassino nella gestione del nuovo Ente di area vasta sono Alberto Avetta, che è il più votato, Vincenzo Barrea, Barbara Cervetti, Eugenio Buttiero, Francesco Brizio, Mimmo Carretta, Michele Paolino, Gemma Amprino, Roberto Montà, Lucia Centillo, Claudio Martano,

Il nuovo Consiglio della Città Metropolitana di Torino è composto di 18 amministratori locali che avranno il compito di amministrare il nuovo Ente esteso territorialmente esattamente come l’attuale Provincia di Torino. La Città Metropolitana sarà pienamente operativa a partire dal 1° gennaio 2015, così come previsto dal Governo con la riforma Delrio per rilanciare la competitività delle grandi aree urbane del Paese. Oltre a Torino, diventano Città Metropolitane anche le attuali Province di Milano, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Venezia, Bari e Reggio Calabria.

N.P.

Primi incontri a ottobre. Iscrizioni aperte sorati alla Fondazione Ferrero di Alba. Per quanto riguarda la storia, le lezioni incominceremo il 23 ottobre con la dottoressa Lucia Cellino che ci intratterà su Cleopatra, l’ultimo faraone, mentre a novembre il celebre professor Gianni Oliva ci parlerà della Legione straniera. Sempre in novembre la professoressa Donatella Roatta tratterà della fine della prima guerra mondiale. Gli appuntamenti del ciclo “Conoscere” del mese di ottobre verteranno sul tema dell’incisione grazie all’artista Isidoro Cottino. Sempre in ottobre abbiamo previsto una visita al Duomo in occasione del duecentocinquantesimo

anno dalla sua consacrazione con le guide dell’associazione Progetto Cultura e Turismo. I laboratori e i corsi per favorire il conseguimento del benessere psico-fisico sono tantissimi e attivi sin dall’inizio”. “Entriamo nel venticinquesimo anno di attività - conclude Aime - proponendo sia corsi ormai collaudati da tempo, sia nuovi, certi dell’utilità di suscitare la curiosità e l’interesse dei soci, adempiendo alle finalità proprie della nostra Associazione”. Le iscrizioni proseguono in Segreteria (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13) dal lunedì al venerdì dalle ore15 alle 17,45. ◆

Mercato del contadino Tutti i sabati, in piazza Savoia Carignano. Dal produttore al consumatore: i frutti della terra si acquistano direttamente da chi li ha seminati e fatti crescere. Il mercato del contadino, formula sempre più diffusa in tutta Italia, è arrivato con le proprie bancarelle anche a Carignano. Appuntamento ogni sabato pomeriggio, sotto l’ala coperta di piazza Savoia, dalle ore 15 alle 19. ◆

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Roy Lichtenstein e l’opera prima

Agenda

Carignanese

Il maestro della Pop Art alla GAM fino al 25 gennaio Domenica Genisio, Mauro Carena, Andrea Tronzano (FI), per la lista di maggioranza, Città di Città, lista unitaria di PD FI NDC. Per l’area sud della nuova Città metropolitana entrano in consiglio anche il sindaco di Chieri e quello di Pinerolo. Per le liste di minoranza si assicurano il seggio Marco Marocco e Dimitri De Vita, del Movimento Cinque Stelle e, per la terza lista Lega Nord-Fratelli d’Italia, Cesare Pianasso. L’affluenza alle urne, il 74%, è stata inferiore a quella di altre aree metropolitane anche per qualche dissenso tra i consigleri dei piccoli Comuni, in particolare del Canavese. ❚

Corsi per tutti all’Unitre Carignano. Sono ripresi i corsi nella locale Università della Terza Età, dopo l’affollatissima presentazione a soci e simpatizzanti nella sala del Consiglio Comunale, alla presenza dell’Amministrazione, sindaco Marco Cossolo e vicesindaco Miranda Feraudo, che hanno sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalla associazione carignanese. Tante le iscrizioni per un nutrito programma di lezioni che spazia tra molteplici aree di interessi, da quelle linguistiche alle storiche, dalle artistiche alle scientifiche, dalle aree di laboratorio a quelle di benessere psico-fisico. “Sono previsti tanti incontri interessanti - spiega il presidente Ettore Aime - con medici, veterinari, geologi, professori, incisori, fisici, architetti, etologi, filosofi, psicologi, avvocati, numismatici, vigili urbani, musicofili, cinefili, erboristi, volontari di protezione civile, della Croce Rossa e del Parco del Po. Abbiamo già in programma una visita alla mostra su Felice Ca-

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

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La GAM di Torino presenta una importante esposizione dedicata ai lavori su carta e a grandi dipinti di Roy Lichtenstein, maestro indiscusso della Pop Art. Per la prima volta arrivano in Italia 235 opere, grazie alla stretta collaborazione con l’Estate e la Roy Lichtenstein Foundation, oltre a importanti prestiti provenienti da prestigiosi musei internazionali come la National Gallery di Washington, il Museum of Modern Art e il Whitney Museum di New York, l’Art Institute di Chicago e da collezioni pubbliche e private europee e italiane. Insieme ai disegni, che abbracciano un arco temporale che va dai primi anni Quaranta al 1997, GAM presenta anche alcuni strepitosi grandi dipinti e una documentazione fotografica, testimonianza dell’artista al lavoro. Un’occasione imperdibile che GAM offre al pubblico perché è rara la possibilità di ammirare un tanto rilevante quanto ricco corpus di opere del maestro americano. La mostra torinese, a cura di Danilo Eccher, direttore GAM, presenta la parte più intima e privata del lavoro di Roy Lichtenstein. L’esposizione si focalizza, infatti, sulle Prime Idee, ossia le idee primigenie, fonte di ispirazione di opere che in un secondo tempo sono divenute i grandi capolavori conosciuti nel mondo. Inaugurata il 26 settembre

scorso, resterà aperta fino al 25 gennaio 2015. Roy Lichtenstein, una delle principali figure dell’arte Americana nel XX secolo, nasce a New York nel 1923. Nell’estate del 1940 studia presso la Art Students Legue di New York prima di iscriversi all’Università Statale dell’Ohio dove consegue la laurea di primo livello nel 1946 e di secondo livello nel 1949. Qui Lichtenstein si interessa allo studio sulla percezione visiva che porterà avanti per tutta la sua carriera. Chiamato alle armi nel 1943, Lichtenstein serve l’esercito militare degli Stati Uniti e presta servizio attivo in Europa all’inizio del 1945. Nel 1951 si tiene la sua prima mostra personale a New York. Viene riconosciuto internazionalmente come caposcuola della Pop-Art Americana nel 1962 quando espone le tele raffiguranti immagini di serie di fumetti e di prodotti comuni con tecniche prese in prestito dai mass media come l’utilizzo di colori primari e ombreggiati con il puntinato Ben-Day. Nella decade successiva, si trasferisce a Southampton, New York, ed espande l’uso delle riproduzioni oltre alla pubblicità e alle riviste di fumetti per includere stili e movimenti della storia dell’arte, dell’architettura e delle arti decorative. Questa decade testimonia anche il compimento di un certo numero di lavori pubblici e privati di grande scala.

Frida Kaklo e Diego Rivera a Genova Il tormento e la passione in scena a Palazzo Ducale Frida Kahlo e Diego Rivera si videro per la prima volta nel 1922 sotto i ponteggi della Scuola nazionale preparatoria. Lui era il pittore più famoso del Messico rivoluzionario, chiamato a dipingere un murale nell'anfiteatro dell'istituto, lei una ragazzina irriverente. Sette anni dopo, Frida Kahlo e Diego Rivera erano moglie e marito. Fu l'inizio di un amore lungo e tormentato, costellato di tradimenti e colpi di scena (anche di pistola), destinato ad entrare nella leggenda. La mostra di Palazzo Ducale, organizzata da Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e MondoMostreSkira, promossa dal Comune di Genova e dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria, con la collaborazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, racconta il rapporto intimo e artistico della coppia messicana con circa 130 opere: 76 di Frida Kahlo, 60 di Diego Rivera e oltre 80 fotografie di fotografi come Nickolas Muray, Manuel e Lola Alvarez Bravo, Florence Arquin e Leo Matiz e inediti contenuti video. L'opera di Frida Kahlo, da sola, sembra essere incompleta senza la spalla che Diego Rivera offre alla sua fragilità. Dopo la mostra alle Scuderie del Quirinale di Roma, che ha messo l’opera di Frida Kahlo nel contesto della avanguardie internazionali del suo tempo, la mostra a Palazzo Ducale, curata da Helga Prignitz-Poda, insieme con Christina Kahlo (pronipote di Frida) e Juan Coronel Rivera (nipote di Diego) racconta i legami segreti che unirono i due artisti nel doppio legame arte-vita. - “Frida Kahlo e Diego Rivera”. Genova, Palazzo Ducale (piazza Giacomo Matteotti). Fino all’8 febbraio 2015. ◆

Le indagini di Lichtenstein intorno all’illusionismo, all’astrazione, alla serializzazione, alla stilizzazione e all’appropriazione continuano ininterrotte attraverso tutte le tecniche negli anni ’90. Nel 1994 completa un murales lungo più di 16 metri in seguito allestito nella stazione della metropolitana di Times Square a New York. Nel 1995, gli viene conferita la Medaglia Nazionale delle Arti, una delle onorificenze più prestigiose degli Stati Uniti. In aggiunta alla lista delle sue speculazioni visive, Lichtenstein inizia ad analizzare un’altra nuova realtà conquistata dagli anni ’90: i dipinti virtuali. Tuttavia le sue sperimentazioni sono presto stroncate dalla sua morte nel 1997. - “Roy Lichtenstein. Opera prima”. Torino, GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (via Magenta 31). Fino al 25 gennaio 2015. ◆

Biblioteca civica, orari di apertura La biblioteca civica (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13; tel. 011.9698481) osserva il seguente orario di apertura per il servizio di lettura e prestito: dal lunedì al venerdì 14,30 - 17,45 , mercoledì sera (su prenotazione) riservato per riunioni di Associazioni riconosciute, sabato solo aperture straordinarie in occasione di letture animate. Tel. 011.9698442-481-482. Museo civico “Giacomo Rodolfo” Il museo di storia, arte e archeologia locale (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13) è aperto ogni terza domenica del mese, in occasione di manifestazioni cittadine e su prenotazione. Orario: 10-12, 15-18. Visite per le scuole su prenotazione (tel. 011.9698442). Sindacato Pensionati a Carignano A Carignano lo Spi (Sindacato Pensionati Italiani) C.G.I.L., Lega di Carmagnola (via Fossano 4), si trova in via Quaranta 1 (tel. 011.9697865). Orari di apertura per il pubblico: martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 11.30. Patronato Inca: c’è tutti i giovedì di tutti i mesi, dalle ore 15 alle 17. Una novità: lo SPI CGIL offre un nuovo servizio ai cittadini con l’apertura dello sportello FEDERCONSUMATORI tutti i venerdi del mese dalle 9 alle 12 sempre presso la sede di via Quaranta 1. Per prenotazioni telefonare al numero Spi 011.9697865. Caf Acli per le famiglie Quando la tua famiglia conta c’è il Caf Acli. Per 730, Unico, Isee e Red pensionati: conta su di noi! A Carignano (via Roma 18, presso il Campo Giochi): tutti i martedì dalle 9 alle 12. A Carmagnola (piazza IV Martiri 21): lunedì dalle 14 alle 17, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12. Donazioni del sangue I prelievi si effettuano nella nuova sede presso l’Ospedale Cronici Fondazione Quaranta di via San Remigio 46. Le prossime date per donare il sangue sono le seguenti: - Adac: mercoledì 10 e domenica 14 dicembre 2014; dalle ore 8.30 alle 11.30. - Fidas: lunedì 24 novembre 2014; dalle ore 8 alle 11.

Avanguardia russa a Palazzo Chiablese Il Polo Reale di Torino accoglie la collezione Costakis in mostra Ammirata e famosa a livello internazionale, giunge per la prima volta in Italia dal Museo Statale d’Arte Contemporanea di Salonicco - a Torino dal 3 ottobre 2014 al 15 febbraio 2015, nel centralissimo Palazzo Chiablese, spazio mostre del Polo Reale - un nucleo fondamentale dell’eccezionale collezione d’Avanguardia russa di George Costakis (1913 -1970): l’uomo che nella Mosca degli anni immediatamente seguenti la Seconda Guerra Mondiale, sfidando i divieti e gli ostracismi del regime stalinista, decise di raccogliere metodicamente testimonianze dell’arte sperimentale russa d’inizio secolo, salvando dalla distruzione e dall’oblio questa componente vitale della cultura del Novecento. La mostra "Avanguardia Russa. Da Malevič a Rodčenko. Capolavori dalla collezione Costakis", con circa trecento opere esposte - tra cui dipinti, guaches e acquarelli, lavori d’arte applicata, documenti e un nucleo di un centinaio di disegni sull’architettura costruttivista – si propone come una vera e propria esposizione enciclopedica dell’Avanguardia russa, rappresentativa di tutti i principali movimenti del tempo (dal Nuovo impressionismo e simbolismo al Cubo futurismo, dal Suprematismo al Cosmismo), ricca dei capolavori dei maggiori artisti di quegli anni comeMalevič, Popova, Rodčenko, Rozanova, El Lissitzky, Stepanova. Un’immersione totale - curata da Maria Tsantsanoglou e Angeliki Charistou - per comprendere i cambiamenti radicali e rivoluzionari di quello che è stato definito da Camilla Gray “il grande esperimento” dell’arte del XX secolo. Una mostra-evento dunque, mai realizzata nel nostro Paese e con tantissime “prime visioni”: esposizione di punta dell’autunno torinese, promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del tu-

rismo - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, dalla città di Torino, dal Museo Statale d'Arte Contemporanea di Salonicco con il Ministero della Cultura e dello Sport della Repubblica Ellenica, prodotta e orga-

nizzata da Skira Editore e Villaggio Globale International. - “Avanguardia Russa. Da Malevič a Rodčenko. Capolavori dalla collezione Costakis”. Torino, Palazzo Chiablese (piazzetta Reale). Fino al 15 febbraio 2015. ◆

Giovanni Segantini ritorna a Milano Protagonista dell’arte di fine Ottocento, 120 opere Artista di straordinaria notorietà in vita, dimenticato e poi riscoperto dalla critica italiana e internazionale in varie fasi del Novecento, Giovanni Segantini è il protagonista della grande mostra antologica, la rassegna più completa mai realizzata in Italia, prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale e Skira editore in collaborazione con Fondazione Antonio Mazzotta. Un ideale ritorno a Milano, città che fu per Segantini finestra fondamentale sul panorama dell’arte europea. La mostra partecipa a Milano Cuore d’Europa, il palinsesto culturale multidisciplinare dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano dedicato all'identità europea della nostra città anche attraverso le figure e i movimenti che, con la propria storia e la propria produzione artistica, hanno contribuito a costruirne la cittadinanza europea e la dimensione culturale. Curata da Annie-Paule Quinsac, maggior esperta di Segantini, a cui ha dedicato quasi mezzo secolo di studi e otto mostre in tutto il mondo, e da Diana Segantini, pronipote dell’artista e già curatrice della mostra tenutasi alla Fondazione Beyeler nel 2011, la mostra presenta per la prima volta a Milano oltre 120 opere da importanti musei e collezioni private europee e statunitensi, divise in otto sezioni, ciascuna delle quali dedicata a un aspetto dell’arte di Segantini e rappresentata da alcuni dei maggiori capolavori del grande artista, di cui molti mai esposti in Italia o esposti oltre un secolo fa. Scopo della rassegna è offrire al grande pubblico e agli studiosi la panoramica più completa dell’opera di Segantini e farlo così scoprire, o riscoprire, nella sua straordinaria arte. Completano la mostra fotografie, lettere, libri, il busto di Segantini eseguito da Paolo Troubetzkoy e quello giovanile di Emilio Quadrelli, il ritratto di Segantini sul letto di morte, acquarello di Giovanni Giacometti, suo amico fraterno e padre del celebre scultore Alberto. Segantini muore il 29 settembre del 1899, ancora giovane e famoso, tra i pittori meglio pagati del suo tempo e presente con le sue opere in molte importanti collezioni pubbliche olandesi, belghe, tedesche, austriache, ungheresi e inglesi, tanto che nel primo decennio del Novecento sarà il riferimento per i maestri delle avanguardie europee. Con la prima guerra mondiale, l’isolamento culturale dell’Italia fascista e la visione franco-centrica della storiografia delle avanguardie europee elaborata nel Novecento, Segantini viene relegato nel limbo del provincialismo, subendo in seguito la condanna politicizzata del futurismo italiano. Dato il numero limitato di opere prodotte, disperse in tutto il mondo e rese molto fragili dalla tecnica utilizzata, il percorso dell’artista è stato ricostruito solo poche volte nella sua interezza, con i capolavori simbolisti visionari accanto a quelli naturalisti, ai ritratti e alle nature morte degli esordi; per i più recenti episodi si deve infatti risalire alla mostra di San Gallo in Svizzera del 1956 e alla retrospettiva del centenario ad Arco nel 1958. - “Segantini”. Milano, Palazzo Reale (piazza Duomo). Fino al 18 gennaio 2015. ◆


spazio

16 Ottobre 2014

UCAP

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Ottobre 2014

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Meno infortuni ma non meno gravi Al via la Settimana Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro Infortuni in calo, ma non gli incidenti mortali: è necessario intensificare la prevenzione. In vista della Settimana Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro - dal 20 al 26 ottobre - l’Asl TO5 fornisce dati e informazioni. Da circa vent’anni si assiste ad un trend in costante diminuzione del numero degli infortuni sul lavoro. Anche attraverso il calcolo del “tasso di incidenza”, in cui il numero degli infortuni è ponderato sul numero di lavoratori occupati, si conferma che gli infortuni, effettivamente, sono in calo. Il dato degli infortuni accaduti nell’Asl TO5 dimostra un decremento più significativo, seppur lieve, rispetto alla media regionale. Il sostanziale dimezzamento degli infortuni nel corso dell’ultimo decennio è riconducibile a più determinanti: - gli effetti della prevenzione (norme di maggior tutela, attività di vigilanza e di promozione della sicurezza svolta dall’Asl); - trasformazione del tessuto produttivo, con un incremento delle attività nel settore terziario, a scapito del manifatturiero, notoriamente a maggior rischio infortunistico. - introduzione di nuove tecnologie di lavoro (automazione, macchinari più moderni) che hanno ridotto il numero dei lavoratori direttamente esposti ai rischi; - crisi economica con precarizzazione di molti rapporti di lavoro che favorirebbe l’occultamento di una quota parte di infortuni, soprattutto i più lievi. Se, da un lato, i dati sul totale degli infortuni ci confortano, altrettanto non si può dire per gli eventi più gravi (prognosi superiori a 40 giorni, invalidità permanente, morte). Le ultime rilevazioni disponibili (anno 2012) evidenziano che in Piemonte accadono ancora annualmente circa 4500 infortuni gravi, di cui oltre 50 mortali (nell’Asl TO5, 308 infortuni gravi con 8 morti). Soprattutto in alcuni comparti (agricoltura ed edilizia), gli infortuni gravi non diminuiscono e, anzi, rappresentano una quota percentuale, sul totale degli eventi, in costante crescita (+5% nell’ultimo quinquennio). Ciò giustifica il rilievo posto dai piani nazionali di prevenzione ai settori dell’agricoltura e dell’edilizia che si traduce, anche nella nostra Asl, in progetti mirati di intervento sia in materia di vigilanza, sia di promozione della sicurezza. A fronte di un certo interesse dei mezzi di comunicazione sul tema degli infortuni sul lavoro, ben più trascurato è il fenomeno delle malattie professionali, se non in situazioni di particolare clamore mediatico, come, per esempio, in occasione dei processi torinesi sulle morti da amianto. In realtà, secondo fonti scientifiche autorevoli, nel mondo, per ogni lavoratore morto per infortunio sul lavoro, vi sono cinque decessi conseguenti a malattie professionali. Analizzando i dati regionali e locali (circa 1800 casi/anno in Piemonte di cui 110 nell’Asl TO5), si osserva, a differenza degli infortuni, un marcato aumento delle denunce di malattie professionali, che, comunque, ancora oggi, rappresentano una sottostima del fenomeno nelle sue reali dimensioni. Il fenomeno della sottonotifica è evidente, ad esempio, se si considera il basso numero di denunce di tumori professionali che, secondo attendibili stime epidemiologiche, rappresenterebbero non meno del 4% del totale dei casi che colpiscono ogni anno la popolazione. Il trend in aumento delle malattie professionali non deve, tuttavia, essere interpretato come indicatore di un peggioramento delle condizioni di igiene nei luoghi di lavoro. Infatti, le malattie professionali, a differenza degli infortuni, si possono manifestare anche dopo molti anni dall’esposizione al fattore di rischio e sono, quindi, spesso, espressione di precarietà delle condizioni di lavoro oggi non più presenti: si pensi, ad esempio, ai circa 1000 casi/anno in Italia di tumori correlabili all’esposizione ad amianto il cui impiego è cessato da oltre vent’anni. L’aumento delle denunce trova altre spiegazioni: - crescita del numero delle categorie di lavoratori soggette a sorveglianza sanitaria periodica presso le aziende di appartenenza; - allargamento delle tipologie di malattie indennizzate da INAIL; - azione di recupero delle malattie professionali “perdute”, cioè di quelle patologie che vengono diagnosticate, ma non denunciate: importanti, in questo ambito, le attività di ricerca attiva da parte dei Servizi delle Asl. Anche le tipologie di malattie professionali denunciate si stanno fortemente modificando negli ultimi anni. Se, da un lato, sono molto diminuite alcune patologie (ad esempio, le malattie respiratorie da inquinanti aerodispersi o le intossicazioni da metalli), altre sono in netta crescita: è il caso delle patologie muscoloscheletriche della colonna e degli arti superiori che, ormai, hanno sostituito al primo posto, come frequenza, il danno uditivo da rumore. Si registrano, infine, alcune patologie emergenti, fino a pochi anni fa sconosciute: sono le patologie da stress correlate ai modelli di riorganizzazione del lavoro che si stanno imponendo in un momento assai difficile per la nostra economia. Note curate dal dottor Oscar Argentero, direttore S.C. Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro - S.Pre.S.A.L. - Asl TO5. ❚

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Attenzione ai chili di troppo Prevenzione dell’obesità: controlli e consigli nelle sedi Asl L’Asl TO5 attraverso la Struttura di Igiene della Nutrizione continua, nel mese di ottobre, la “Prevenzione dell’obesità” creando una rete in collaborazione con i Distretti di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino, la struttura di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale “Maggiore” di Chieri ed i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta dell’Asl. Nei prossimi giorni è possibile effettuare controlli venerdì 17, venerdì 24 e venerdì 31 ottobre. - E’ prevista l’apertura gratuita al pubblico degli ambulatori nutrizionali della Struttura di Igiene della Nutrizione dell’Asl TO5 di via San Francesco D’Assisi 35 a Nichelino, terzo piano. Dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 14 alle ore 17. I cittadini potranno rivolgersi in questa sede, senza appuntamento, per effettuare una rilevazione del peso, della statura, della circonferenza addominale e per ricevere consigli, informazioni, suggerimenti su una corretta alimentazione ed attività fisica. Tutti coloro che parteciperanno riceveranno inoltre, materiale informativo e una valutazione scritta del proprio stato nutrizionale. - L’ambulatorio dell’Obesità infantile della S.C. Pediatria e Neonatologia dell’ospedale “Maggiore” fornirà ai suoi piccoli utenti oltre che ai genitori consigli e materiale informativo su una corretta alimentazione ed attività fisica in rete con la S.S. Igiene della Nutrizione. - Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta dell’Asl TO5 forniranno ai propri assistiti per prevenire l’obesità consigli e materiale informativo su una corretta

alimentazione ed attività fisica in rete con la S.S. Igiene della Nutrizione. L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, condizione che determina gravi danni alla salute. E’ causata nella maggior parte dei casi da stili di vita scorretti: da una parte, un’alimentazione scorretta ipercalorica con scarso consumo di frutta e verdura e dall’altra un ridotto dispendio energetico a causa di inattività fisica. L’obesità è quindi una condizione ampiamente prevenibile. L’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale sia perché la sua prevalenza è in costante e preoccupante aumento non solo nei Paesi occidentali ma anche in quelli a basso-medio reddito sia perché è un importante fattore di rischio per varie malattie croniche, quali diabete mellito di tipo 2, malattie cardiovascolari e tumori. Si stima che il 44% dei casi di diabete tipo 2, il 23% dei casi di cardiopatia ischemica e fino al 41% di alcuni tumori siano attribuibili all’obesità / sovrappeso. In totale, sovrappeso e obesità rappresentano il quinto più importante fattore di rischio per mortalità globale e i morti causati dall’obesità sono almeno 2,8 milioni/anno nel mondo. Sembrerebbe che i costi diretti legati all’Obesità in Italia siano pari a 22,8 miliardi di Euro ogni anno e che il 64% di tale cifra venga speso per l’ospedalizzazione. Le Informazioni sui comportamenti correlati a questo problema di salute che riguarda la popolazione dell’Asl TO5 sono state tratte, per i bambini, dalla Sorveglianza “OKkio alla Salute

2012” (condotta dalla S.S. Igiene della Nutrizione - S.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Asl TO5) e, per gli adulti, dal “Rapporto Passi 2013” (condotta dalla S.C. Igiene e Sanità Pubblica Asl TO5), che sono sorveglianze anche di livello nazionale. La “fotografia” scattata nel 2012 dalla Sorveglianza OKkio alla Salute nell’Asl TO5 su 24 classi della scuola primaria, 488 bambini evidenzia una leggera diminuzione della percentuale di bambini tra gli 8 e i 9 anni in eccesso ponderale che risulta essere quasi 1 bambino su 3 (26%), di cui il 18% dei bambini è in sovrappeso (22,2% è il dato nazionale) e l’8% obeso (10,6% è il dato nazionale), valori che nel 2010 erano rispettivamente del 22% per il sovrappeso e 9% per l’obesità. Per quanto riguarda l’alimentazione, i bambini dell’Asl TO5 consumano poca frutta e verdura e pochi fanno una colazione adeguata, infatti soltanto 1 bambini su 10 consuma frutta e verdura (11%) secondo le raccomandazioni di almeno 5 porzioni al giorno e 3 bambini su 5 fa una colazione adeguata (61%). Mentre 1 bambino su 10 non fa una attività fisica sufficiente. Secondo i dati Passi 20082011, nell’Asl TO5, su 1.093 interviste telefoniche di adulti tra i 18 - 69 anni di età, il 27% degli adulti risulta in sovrappeso e il 11% risulta obeso, complessivamente quindi quasi quattro persone (38%) su dieci risultano essere in eccesso ponderale rispetto al 42% registrato a livello nazionale. Gli adulti dell’AslTO5 consumano poca frutta e verdura, infatti soltanto l’11% consuma al giorno almeno le 5 porzioni raccomandate. ❚

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Ottobre 2014

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

ECOLOGICHE Contro l’influenza arriva la vaccinazione CURIOSITA’ a cura di "Legambiente Il Platano" Sul territorio dell’Asl TO5 si comincia il 3 novembre Inizia, nei prossimi giorni, in tutto il Piemonte, la campagna di vaccinazione antinfluenzale promossa dalla Regione. L’influenza ogni anno colpisce un rilevante numero di persone (l’anno scorso in Piemonte si sono registrati circa 500.000 casi, soprattutto in bambini). Si manifesta come un’infezione respiratoria acuta (con malessere generale, febbre oltre i 38°, mal di gola, tosse, abbondanti secrezioni nasali) e può avere conseguenze nei soggetti a rischio di complicazioni (soprattutto anziani e malati cronici). Essendo una malattia stagionale può anche provocare, al momento del picco epidemico, l’intasamento dei servizi sanitari (visite mediche, accessi al pronto soccorso e ricoveri in ospedale) e determinare un alto numero di assenze lavorative e scolastiche. Per questo è importante prevenire le conseguenze più gravi dell’influenza, innanzitutto attraverso la vaccinazione. La vaccinazione antinfluenzale prevede la somministrazione di una dose di vaccino nel periodo novembre-dicembre in modo che la protezione si sviluppi in tempo per il periodo di massima incidenza. La vaccinazione contro l’influenza è gratuita per le persone con più di 64 anni e per coloro che soffrono di malattie croniche ad alto rischi di complicazioni. I medici di medicina generale e

i pediatri di famiglia del Piemonte sono a disposizione per fornire ai propri pazienti tutte le raccomandazioni necessarie, consigliare la vaccinazione ai soggetti a rischio e informare sull’organizzazione della campagna di vaccinazione 2014. Informazioni e consigli sono anche disponibili presso i servizi vaccinali delle Asl che adottano modalità organizzative articolate per le diverse aree territoriali della regione. I tempi di inizio della vaccinazione e l’organizzazione della campagna in ciascuna Asl sono disponibili sul sito della Regione Piemonte. E’ importante proteggersi contro l’influenza e prendere per tempo tutte le precauzioni necessarie. Oltre alla vaccinazione, ricordiamo le misure più efficaci per prevenire le infezioni respiratorie: lavare frequentemente le mani, coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, non fumare, rimanere in casa nei primi giorni di malattia fino alla scomparsa dei sintomi. Inoltre: evitare il super lavoro e non privarsi del sonno, mangiare in modo sano e regolare (abbondando in frutta e verdura) e praticare attività fisica costante. Per quel che riguarda il territorio dell’Asl TO5 è possibile effettuare la vaccinazione a partire da lunedì 3 novembre, nelle seguenti sedi e orari: - Vaccinazione dei soggetti dai 14 anni Presso gli ambulatori dei Me-

dici di Medicina Generale (Orari ambulatorio) - Vaccinazione dei soggetti tra 0-14 anni: Carmagnola, via Avvocato Ferrero 28 - 011. 9719441 (su appuntamento): Chieri, piazza Silvio Pellico 1 011.94293656 (su appuntamento); Moncalieri, via Mirafiori 11 - 011.6806873 (su appuntamento); Nichelino, via san Francesco d’Assisi 3 011.6806873 (su appuntamento). ❚

Buono scuola

La Regione abbassa il tetto Isee delle famiglie “Abbassare il tetto Isee (indicatore della situazione economica) delle famiglie aventi diritto ai contributi regionali per gli assegni di studio da 40mila a 20mila euro è stato un atto più che mai necessario in un momento in cui l'emergenza sociale impone di orientare le risorse pubbliche disponibili a favore di chi è in uno stato di reale necessità''. Cosi, l’assessore all’Istruzione, Gianna Pentenero, ha commentato la modifica al piano triennale di interventi in materia di istruzione, diritto allo studio e libera scelta educativa per gli anni 2012-2014 appena approvato dalla Giunta. La legge regionale 28/2007 prevede che la Regione, al fine di rendere effettivo il diritto allo studio ed all’istruzione e formazione per tutti gli allievi delle scuole statali, paritarie e dei corsi di formazione professionale organizzati da agenzie formative accreditate ai sensi della legislazione vigente e finalizzati all’assolvimento dell’obbligo formativo, eroghi, nei limiti delle risorse disponibili, assegni di studio, differenziati per fasce di reddito, finalizzati alla parziale copertura delle spese di iscrizione e frequenza e per i libri di testo, attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa, trasporti. Negli scorsi anni, la soglia reddituale per accedere al contributo per l’iscrizione e frequenza era stata portata fino a 40mila euro con due binari differenti: per quel che riguarda le scuole statali le richieste di contributo venivano soddisfatte partendo dagli Isee più bassi mentre per le scuole paritarie veniva considerata l’incidenza della retta scolastica sul reddito Isee. “Nell’attesa di elaborare un bando entro fine anno che ci permetta di programmare gli investimenti in materia di diritto allo studio, abbassare oggi il tetto massimo a 20mila euro per tutti - prosegue l’assessore oltre ad uniformare i criteri di accesso alle graduatorie, vuol dire consentire una maggiore equità nell’erogazione dei contributi ed eliminare lunghe liste d’attesa destinate a non poter essere esaurite visto il difficile momento economico in cui si trovano le amministrazioni pubbliche”. ◆

- Ma cosa sblocca lo “Sblocca Italia”? 1) Più inceneritori, questa volta non importa quello che ci chiede l'Europa che è differenziare, i rifiuti potranno viaggiare per il paese per farsi bruciare negli impianti dove, grazie alle politiche di raccolta differenziata e rifiuti zero, la raccolta indifferenziata è crollata: sblocchiamo i gli utili dei gestori degli inceneritori. 2) Più trivelle per le estrazioni di petrolio e gas, più carbone, invece di avviare una seria politica di uscita dalle fonti fossili, anche questa cosa che ci chiede l'Europa. 3) False bonifiche di terreni inquinati con piani di “risanamento” affidati agli stessi inquinatori: si sbloccherà il cuore “sensibile” dei camorristi in Terra dei Fuochi? 4) Più cemento, ancora più grandi opere inutili, detassate per far pagare alla collettività gli “investimenti” dei privati. 5) Prolungamento delle concessioni autostradali per garantire agli amici di continuare a speculare su quanto realizzato con soldi pubblici e grandi accorpamenti in super utility per garantire la sparizione di noi come utenti e favorire il riassorbimento del referendum sull'acqua che chiedevamo pubblica nelle voraci idrovore della speculazione. - Il Piemonte accoglierà i rifiuti della Liguria. Gli impianti di Cuneo ed Alessandria nei prossimi mesi daranno una mano alla discarica di Scarpino, provincia di Genova, già famosa per inchieste ambientali sullo stesso sito, almeno fino a che non saranno pronti gli impianti di pretrattamento. Un’emergenza che durerà fino alla primavera. L’intesa è stata firmata da Regione Piemonte e Regione Liguria. E mentre i costi e le tariffe saranno definiti nei prossimi giorni, i primi carichi di rifiuti liguri arriveranno a metà ottobre. A quanto pare oltre a Cuneo ed Alessandria una parte dei rifiuti potrà essere indirizzata agli impianti torinesi. - Torino Lione: La società pubblica italo - francese a cui è affidata l’opera ha fatto sapere che non concluderà il Tunnel della Maddalena «entro il termine perentorio fissato dall’Unine Europea del 31 dicembre 2015», ma «a dicembre 2016». D’altra parte il Ministero delle Infrastrutture è ancora più pessimista: il suo sito web comunica che la galleria sarà finita solo a giugno 2017. Eppure la Commissione Europea era stata chiara: nessun contributo sarà erogato per lavori svolti oltre il termine. Peccato che l’8 settembre 2014 il commissario Virano dichiarasse che «stanno procedendo senza reali problemi ed è confermata la previsione di terminarli entro la fine del 2015». a questo punto ci si chiede salteranno i 33 milioni di contributi europei? Intanto il 14 ottobre è previsto un incontro al parlamento europeo “per scambiare conoscenze tra esperti No Tav ed eurodeputati e per migliorare il dialogo tra cittadini e istituzioni europee affinché i nuovi deputati possano argomentare le loro posizioni in vista delle decisioni” future. - La Giunta Regionale del Piemonte il 29 settembre scorso ha modificato la deliberazione sulle misure di conservazione delle aree di Rete Natura 2000, introducendo alcune novità per quanto riguarda l’attività venatoria, ossia: 1. In tutte le aree di Rete Natura 2000, siano esse S.I.C. o Z.P.S., per la stagione venatoria 2014/15 e fino al 31/7/2015 è vietato il munizionamento a pallini di piombo all’interno delle zone umide quali acque correnti, laghi, stagni, paludi, acquitrini, torbiere, lanche e golene, nonché nel raggio di 150 metri dalle loro rive più esterne. 2. In tutte le aree istituite quali Z.P.S., per la stagione venatoria 2014/15 e fino al 31/7/2015 è vietato il munizionamento al piombo per la caccia di selezione agli ungulati; in alternativa a tale divieto è fatto obbligo di operare l’evisceramento del capo abbattuto, provvedendo allo smaltimento dei visceri presso una struttura specializzata o, laddove possibile, tramite sotterramento in loco a profondità adeguata. 3. In tutte le aree di Rete Natura 2000, siano esse S.I.C. o Z.P.S., a partire dal 1/8/2015 è vietato l’utilizzo di munizionamento al piombo. Trovate Legambiente Il Platano anche su: Web: http://legambienteilplatano.altervista.org Facebook: www.facebook.it/ilplatanolegambiente Twitter: www.twitter.com/legambienteccv Instagram: www.instagram.com/legambienteplatano

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Cronache dallo sport MEMORIAL DAVIDE ALBERA

CALCIO PRIMA SQUADRA

Serata di calcio e sorrisi in onore di Balù

Carignano, lotta e gioco in Promozione

Sono passati tre anni dall’incidente stradale che ha tolto la vita a Davide Albera, per tutti Balù, ma il suo ricordo è vivo e continuo per tutti i suoi amici e per Carignano in generale. Sabato 4 ottobre si è tenuto il Memorial in suo onore al campo coperto della Polisportiva Carignano, una serata intera con tanti amici e conoscenti che ancora una volta hanno reso omaggio a Davide giocando a calcio, senza l’obiettivo della vittoria, ma pensando a sorridere ricordandolo. Tutti premiati anticipatamente per la partecipazione, massiccia anche in questa edizione, con 12 squadre a giocare a divertirsi a suon di gol. Un’occasione per mantenere ancora più vivido il ricordo di una persona speciale per tutta Carignano. ◆ D.B.

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La Polisportiva Carignano Asd, settore calcio, raggiunta la Promozione dopo lo spareggio dello scorso anno con la Denso, si sta approcciando in maniera positiva alla nuova categoria, esprimendo buon gioco e voglia di vincere. Confermato il blocco storico, dai difensori Vandanesi, Magistri, Berardi, Moschini e De Maistre, ai centrocampisti La Veneziana, Vergnano, Ruatta, fino agli attaccanti Zacchino e Manescotto. L’innesto dei giovani (‘94/’95/’96) è stato positivo. Sono arrivati dal Chisola Barbero e Mengozzi, dal Città di Moncalieri Laudati, dal Villastellone Benente e Destefanis. Inseriti in Preparazione anche i ’96 della Juniores Oddenino e Mizzon. In attacco è arrivato il bomber Daniele Ligregni dalla Prima, in attesa del tesseramento di Stefano Pantaleoni. Come anticipato, buoni i risultati iniziali, buon pareggio con il Villafranca, che figura tra le favorite del campionato, belle vittorie casalinghe per 3-0 con Sommariva e Saviglianese. Bottino complessivo di 12 punti in 6 gare, e quinto posto in classifica, dove al momento è l’altra favorita Fc Savigliano a farla da padrone. ◆ Daniele Bosio

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Pagine di storia Il libro “Pat 0’ Regan, Michele Ghio e gli altri”, Edizioni Artemisia, a cura della locale ANPI è stato presentato a None, nella sala del Consiglio comunale, alcuni giorni fa. L’opera è frutto delle ricerche di due giovani studiosi di storia contemporanea dell’Università di Torino, Baral e Pomello, e reca un’introduzione del professor Alberto Cavaglion. Nelle pagine è narrata la straordinaria vicenda bellica ma soprattutto umana di Patrick O Regan, noto con il diminutivo di Pat, paracadutato in Piemonte dai Servizi d’Intelligence inglesi nell’estate del 1944, e del suo collaboratore ed amico Michele Ghio di None, che lo ospitò clandestinamente per

a cura di Gervasio Cambiano

circa otto mesi nella propria casa. L’inglese Pat percorse le vallati alpine Sangone e Chisone contattando le bande partigiane e svolgendo la missione d’intelligence per la quale era stato inviato. Con il fidato Ghio, ufficiale delle truppe alpine ed a sua volta comandante di un gruppo di partigiani locali, inquadrati nella Divisione Val Sangone, fu poi protagonista di vari episodi nella pianura torinese fino ai giorni della Liberazione nell’aprile 1945. Ma l’attività di Pat, laureato al Merton College di Oxford, pro-

seguì anche dopo la fine della guerra con importanti missioni nel sud est asiatico, in medio oriente ed in Russia fino alla scomparsa prematura nel 1961. Il dottor Ghio nel dopoguerra sarà eletto sindaco di None per diverse legislature espletando un grande impegno e dimostrando una intensa passione nell’amministrare il proprio paese. Si è spento in avanzata età pochi anni or sono. Rare fotografie d’epoca completano la bella monografia.

Accademia Scacchistica

“ALFIERI DEL PO”

A cura di Daniela Tontini

Ferdinando d’Aragona e Colombo Quando Cristoforo Colombo chiese aiuto per la sua spedizione a Ferdinando V d'Aragona e alla regina Isabella, il re non rispose subito ma decise di pensarci un po'. Nel frattempo invitò Colombo ad una festa alla corte di Granada. Il navigatore fu naturalmente, suo malgrado, l'attrazione della serata e non mancarono coloro che lo prendevano in giro. In particolare viene ricordata una certa Beatrice Galindez, detta "la latina", che diceva: "Questo genovese è pazzo; che sciocchezza affermare che la Terra è rotonda!”. Ad un certo punto della serata re Ferdinando iniziò una partita a scacchi con il suo consigliere Juan Rodriguez de Fonseca, che con un vivace attacco ad un certo punto si trovò con la Donna di vantaggio. Il re non era affatto di buon umore all'idea della sconfitta, ma stava per dichiararsi battuto quando si intromise proprio Colombo, esclamando: "Ma come, Maestà... proprio adesso che potete dare matto in cinque mosse…”. Cosi re Ferdinando vinse e la suagioia fu tale che chiamò don Juan de Colon e gli ordinò di preparare le carte per la nomina di Colombo ad ammiraglio, per navigare "alla volta delle sponde dell'Asia, dove, secondo Marco Polo, esiste un’isola d’oro, chiamata Zipanga”. Il racconto, ideato da J. Lavallee, è riportato da N. R. Aguel in un volume pubblicato a New York nel 1882. La posizione raggiunta al momento dell'intervento di Colombo era la seguente: Articolo pubblicato sul sito de L’Italia Scacchistica (http://www.italiascacchistica.com/index.shtml), per gentile concessione diValerio Lucani. Per tutte le informazioni: www.scacchialfieridelpo.it

La pedina A cura di Franco Benedetto

Lo dicono le pedine: anche se siamo di legno, chi vuol trattare con noi, deve aguzzare l’ingegno.

Il BIANCO muove e vince in 4 mosse. Simmetrico. 1

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Soluzione mese scorso (27-23) 20x27 Sergio Scarpetta 21 22 23 24 (28-31) 11x20 Laureatosi campione del mondo l’estate scorsa, Sergio Scarpetta è 25 (22x15) 20x11 26 27 28 da anni uno dei più forti atleti nel (31x15) 29 30 31 32 checker (dama inglese). Tra i suoi risultati più brillanti sono da ricordare: la vittoria dell’Italia nel Trofeo delle Nazioni nel 2009 a Fossano, in cui risultò il miglior giocatore; le vittorie negli Challenger mondiali GAYP del 2011 a Sanremo e del 2013 nelle Barbados; il secondo posto alle Olimpiadi della Mente nel 2012 (dietro Michele Borghetti) a Lille in Francia. Scarpetta è anche il campione italiano assoluto in carica per la dama inglese, titolo che ha vinto per ben cinque volte su sei edizioni. 17

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STORIA & STORIE Pensierangoli e brevi scritti sulla storia di Carignano di Paolo Castagno

Lettere al giornale

Sic transit gloria mundi... Seconda parte

Nuovi eventi avversi costrinsero Bona di Savoia a lasciare definitivamente le sue terre e a raggiungere il Piemonte e poi la Francia. Nel 1495 è a Tours, nel 1498-1499 a Lione. L’accoglienza della corte francese non dovette essere ottimale, perché infine si trasferì nelle terre ducali di Savoja, a Fossano, ove il nipote, il duca Filiberto II, le concesse una tenuta (aprile 1500). Le sue accorate lettere per ottenere il pagamento della pensione da Milano, governata da Luigi XII di Francia, non ottennero risposta. Una lettera indirizzata al Gran Maestro di Francia, il signor di Chaumont, luogotenente generale del re al di qua dei monti, è interessante: ella, che solo pochi anni prima poteva disporre di sterminate somme di denaro, che a Firenze e Mantova aveva sfoggiato tutta la possibile magnificenza, ora scriveva per avere cinquemila miserabili lire tornesi dal re di Francia, e questo “solo per soddisfare le mie necessità primarie”. In altre missive del 1503, si appellava al suo buon amico Sebastiano Ferrero, già Generale della Finanza del duca di Savoia e dal 1495 Tesoriere Generale delle regie finanze a Milano, e lo ringraziava della sua mediazione interposta presso i nipoti, i duchi sabaudi e manifestava riconoscenza dolendosi di non potergliela esprimere che col mezzo di semplici complimenti. Bona morì in Fossano nella seconda metà del 1503, all’età di cinquantatre anni, ormai dimenticata dal mondo: la sua morte fu semplicemente ignorata dai contemporanei, dalle cronache e dagli scrittori del tempo. I particolari della sepoltura ci attestano la miseria di cui era ormai circondata: due sole fiaccole furono collocate presso il feretro; altre due faci accompagnarono alla sepoltura il corpo esanime. Il velo funebre fu fatto pervenire addirittura da Carignano. Ed è significativo che il drappo provenisse proprio da una dei centri abitati più fedeli alla dinastia, tanto che centottanta anni dopo il duca Vittorio Amedeo II concesse il titolo ambito di Città. Il trasporto del velo costò quattro fiorini e quattro grossi e giunse a Fossano il 25 novembre. La nota spese è interessante, perché documenta tutti i costi relativi al funerale, che dovette essere veramente povero, considerando il soggetto che si andava a seppellire. Bona fu sepolta senza alcuna cerimonia ufficiale, di notte, forse nella chiesa di S. Giuliano di Savigliano. Ma le disgrazie di Bona non cessarono neppure dopo la sua morte. Una lettera del Duca Carlo II di Savoia, data da Chambery il 20 gennaio 1524, ci ragguaglia sulla richiesta di difensiva dei nobili Sebastiano ed Antonio Bava, borghesi di Fossano, che erano stati incarcerati per l’accusa di essersi appropriati di alcuni beni spettanti alla duchessa Bona, secondo la diceria popolare, vera o falsa che fosse, che il loro patrimonio si era notevolmente ed improvvisamente incrementato. Sebastiano era stato imprigionato nel castello di Torino ed era stato sottoposto a tortura: ora, venti anni dopo i fatti denunciati, Carlo II ingiungeva di rilasciare gli accusati, imponendo silenzio, dietro pagamento di una non lieve cauzione: ben duemila scudi, che i Bava dovevano consegnare all’erario ducale. Maggior fortuna toccò a un servitore della duchessa, tal Taddeo da Settimo, il quale, nel gennaio 1504, era nominato custode del castello di Fossano, a gratificazione dei servigi a lungo erogati a Bona. Come testimone all’atto, dato dal duca Filiberto, era presente, tra gli altri, Angelino Provana, appartenente al ramo di Carignano, presidente patrimoniale. (Seconda parte - fine)

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Carignano più pulita L’assessore Mario Nelini risponde Gentile Direttore, vorrei fare alcuni chiarimenti sulla lettera inviata dalla signora Domenica Ferrero, titolata “Carignano più pulita: una speranza e una richiesta”, e pubblicata sul numero di settembre. Sono d’accordo con la signora Ferrero sulla prima parte della lettera, dove asserisce che si potrebbe avere una città più pulita se tutti fossero dei bravi cittadini e si attenessero alle più elementari nozioni di educazione civica. Come lei (e le sue amiche) ha potuto constatare, purtroppo molti cittadini non sono dello stesso avviso e, per colpa di alcuni proprietari di quadrupedi che non si degnano di pulire gli escrementi dei loro “beniamini”, molte persone che educatamente conducono a passeggio i loro cani vengono additati in senso malevole. Sono meno d’accordo con lei sul capitolo foglie: io penso che le foglie che cadono non siano una forma di sporcizia ma un fenomeno naturale, in quanto ci avvisano del cambio di stagione. La natura, in questo modo, ci insegna a rispettare i suoi tempi; le foglie dovrebbero servire a non far gelare le piccole radici poco profonde e inoltre sono un concime naturale per la pianta madre. Con questo non voglio dire che non debba avvenire lo spazzamento, logicamente si farà aspettando le prime gelate e cercando di limitare gli interventi, che hanno un costo: purtroppo in tempo di crisi pure il nostro Comune ne risente. Come Amministrazione comunale abbiamo sempre evitato di aumentare le tasse (e anche la TASI è tra le più basse del Piemonte) e quindi, come conseguenza, dobbiamo razionare diversi servizi. Per quanto riguarda i tagli dell’erba abbiamo forse saltato un intervento, ma quest’anno l’estate è stata particolarmente piovosa e quindi ricca di verde. Capisco il suo rammarico nel vedere che Carignano (ma anche tanti altri paesi sono nella medesima situazione!) non è curata come tutti i cittadini vorrebbero. Se tutti assieme, però, volessimo veramente il bene della nostra città e ci comportassimo di conseguenza forse riusciremmo nel nostro intento. Cordiali saluti. Mario Nelini Comune di Carignano Assessore alla viabilità e al decoro urbano Volete sostenere il giornale sottoscrivendo un abbonamento annuale? Il giornale sarà inviato all’indirizzo che voi indicherete. Costo di 11 numeri: 35 euro per spese di spedizione fuori Carignano, 20 euro per il recapito a Carignano. Rivolgersi alla Tipografia: Nuova Grafica Carignanese - via Salotto 15 - tel. 011.96.97.872.

Le lettere, complete di firma (che sarà omessa esclusivamente su esplicita indicazione) e di indirizzo del mittente, devono pervenire entro e non oltre il 5 del mese. Non vengono accettate le lettere anonime.

Pochi iscritti al servizio di assistenza Caro Direttore, sono una mamma di un bimbo iscritto alla prima classe della Scuola Primaria di Carignano. A luglio la direttrice dell'Istituto Comprensivo, per venire incontro alle 65 iscrizioni a tempo pieno, ha optato per il tempo prolungato. Ossia i bimbi escono fino al giovedì alle 16.10 mentre il venerdì alle 13.10, senza pranzare. Alla riunione di presentazione della scelta fatta dalla Direttrice a giugno, è scoppiato un applauso di consenso giustificatissimo, visto che questo era l'unico modo per sopperire alle richieste di 65 famiglie. Purtroppo chi come noi ha due figli e non ha l'aiuto dei nonni, il venerdì pomeriggio rappresenta un problema. Fortunatamente il Comune, in unione con la Scuola e la Cooperativa Oltre La Siepe, hanno organizzato un servizio di assistenza ai bambini da tenersi il venerdì che comprende: assistenza alla mensa, aiuto compiti e laboratorio. Al costo di 5 euro, se si è più di 10 utenti. Siamo 4 iscritti. Com'è possibile? Saluti. Annabarbara Pezzella L’auto elettrica piemontese I lavoratori piemontesi coinvolti nella produzione dell'auto elettrica Bluecar firmata Pininfarina sono 400 distribuiti tra gli stabilimenti ex Pininfarina di Cambiano, e quelli CECOMP di La Loggia e di Bairo nel Canavese, con una produzione, tramite

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La redazione è aperta al pubblico La redazione di “Da Carignano - Ieri Oggi Domani” si trova in corso Cesare Battisti 60, sotto il viale. Per le vostre foto, lettere o quant’altro, rivolgersi presso “Butterfly” (piazza C. Alberto, 26) oppure presso “Tipografia Nuova Grafica Carignanese (via Salotto, 15) a Carignano.

un accordo con il re francese delle batterie Vincent Bolloré, di 3000 auto realizzate nel 2013, ma oggi questa piccola eccellenza rischia di andare in crisi a fronte di un accordo che lo stesso Bolloré ha raggiunto con la Renault che prevede di avviare già nel secondo semestre 2015 una nuova catena di montaggio a Dieppe in Normandia. Il successo delle Bluecar, in modo particolare nel settore del “car sharing”, il sistema che permette di utilizzare un’automobile su prenotazione prelevandola e riportandola in appositi parcheggi e pagando solo un noleggio/abbonamento, imporrebbe una struttura industriale più solida che Renault può garantire forse più delle più piccole realtà piemontesi. Alla casa francese sarebbe anche garantito un contratto per realizzare una mini car elettrica a 3-4 posti presso il suo centro studi. Anche se l'industriale francese non ha affatto escluso di prolungare oltre la scadenza del 2016 l'accordo con CECOMP, quello che è certo è che questa idea industriale nata in Piemonte sembra orientata a diventare per lavoro e progettazione sempre più francese. Il settore auto elettriche è in cre-

scita, in queste ultime settimane sono entrati in funzione i primi taxi con questa motorizzazione anche a Roma, ma non sembra interessare l'anglo-oland-americana FCA che in settembre ha prorogato per l'ennesima volta per un anno la cassa integrazione per i suoi stabilimenti torinesi. Marchionne, pochi mesi fa, affermava in una intervista di sperare che i clienti americani non acquistassero la 500 elettrica perché prodotta in perdita ed esclusivamente per soddisfare gli obblighi di legge in alcuni stati USA. Ma il vero problema che questa vicenda sembra confermare è sempre lo stesso: oltre alla mancanza di una politica industriale da parte dei governi italiani, di un sostegno pubblico forte e concreto a ricerca e sviluppo, il nostro Paese sconta la scomparsa di grandi gruppi nazionali in grado di sostenere le nuove sfide imprenditoriali e tecnologiche richieste per affrontare la concorrenza internazionale. Quando si parla di produttività è anche di questo che si dovrebbe parlare non solo di precarizzazione del lavoro e riduzione dei salari reali Nanni Passerini


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Direttore responsabile Cristina Cavaglià Direttore editoriale Massimo Bessone Collaborano Daniele Bosio, Luca Bruno, Gervasio Cambiano, Carlo Cavaglià, Marilena Cavallero, Roberto Dal Prete, Stefania Falcone, Matteo Grassedonio, Giuseppe Manescotto, Claudio Montemarano, Angela Pastore, Cristina Pejretti, Massimo Pejretti, Massimo Peretto, Daniela Previale, Daniela Tontini, Bruno Valinotti, Flavio Viotto Proprietà UCAP, Unione Commercianti Artigiani Professionisti di Carignano; via Frichieri 13, Carignano Grafica, impaginazione e stampa Nuova Grafica Carignanese di Scifo Loris s.a.s., via Salotto 15, Carignano Redazione: corso Cesare Battisti 60, Carignano e-mail: dacarignano@hotmail.com Pubblicità: 339.7292300

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Lombriasco - Strada della Valle: Villetta indipendente libera su due lati di recente costruzione (2008); composta da ingresso al piano terra su disimpegno con scala a vista, autorimessa piastrellata, locale lavanderia (con uscita diretta proveniente dal primo piano e dal sottotetto), locale caldaia con wc di servizio, cantina, studio/ ufficio; al primo piano si trovano: cucina con terrazzino, ampio soggiorno con canna fumaria e con scala a vista, disimpegno, camera matrimoniale, cameretta, bagno. Completano la proprietà il sottotetto finito, il giardino fronte/retro, cancello elettrico, antifurto, predisposizione climatizzatori, videocitofono, riscaldamento autonomo a pavimento (gestione a piani). Euro 265.000,00 Carignano - Corso Cesare Battisti: In zona comoda ai servizi, appartamento al secondo piano composto da ingresso su disimpegno, cucina abitabile con terrazzino, soggiorno, due camere da letto, bagno, ripostiglio; completano la proprietà il box auto e la cantina. Euro 155.000,00 ACE in fase di certificazione Carignano - Via Paolo Gaidano: In zona comoda ai servizi appartamento sito al primo ed ultimo piano di una bifamiliare, composto da ingresso su soggiorno, cucinino, 3 camere da letto, bagno, completano la proprietà l’orto privato, la cantina e il box auto. Euro 190.000,00 ACE in fase di certificazione Carignano - Via G. Porello: In zona residenziale vendesi appartamento sito al piano secondo ed ultimo con ascensore così composto: ingresso su soggiorno, cucina, camera, bagno, balcone con ripostiglio e terrazzo. Al piano seminterrato box auto doppio e cantina. L'appartamento è dotato di antifurto, tende da sole nel balcone e nel terrazzo, zanzariere e climatizzatori (a parte). In ottime condizioni pari al nuovo, termoautonomo, molto luminoso. Euro 145.000,00 A.C.E in attesa di certificazione.

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Lombriasco - Strada della Valle: In zona residenziale vendesi villetta angolare di recente costruzione libera su tre lati, composta al piano terreno da ingresso living su soggiorno con caminetto, cucina abitabile, bagno, scala a vista che porta al piano primo con due camere, studio, bagno, balconi; al piano seminterrato locale tavernetta, lavanderia, bagno, box auto, nella parte esterna giardino su tre lati. Termoautonomo, con ottime finiture. Ace in fase di certificazione. Euro 285.000,00 Carignano - Via Isonzo: In zona residenziale comoda al centro vendesi appartamento di recente costruzione sito al piano terzo con ascensore così composto: ingresso, soggiorno coon cucina a vista, due camere, bagno, lavanderia, balcone e terrazzo. Al piano seminterrato ampio box auto singolo e cantina. L'immobile è dotato di impianto condizionatore, zanzariere, predisposizione impianto di allarme. In ottime condizioni, termoautonomo, luminoso. Ace in fase di certificazione. Euro 185.000,00 CARIGNANO - Via Savoia: Nel centro storico vendesi appartamento di recente costruzione sito al piano secondo con ascensore così composto: ingresso living su ampio soggiorno con cucina a vista, bagno, scala interna che collega al piano superiore con due camere da letto, bagno e balcone, cantina e box auto Termoautonomo, in ottime condizioni, pari al nuovo. Euro 230.000,00 CARIGNANO - Via G. Porello: In zona residenziale vendesi appartamento disposto su due livelli di recente costruzione così composto: ingresso living su ampio soggiorno, cucina abitabile, bagno, due balconi; scala interna che collega al piano superiore con due camere e bagno. Al piano seminterrato cantina e box auto doppio. In ottime condizioni, termoautonomo (possibilità di ricavare una terza camera da letto). Euro 225.000,00

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Carignano - Via Paolo Gaidano: In posizione comoda al centro e ai servizi vendesi appartamento in quadrifamiliare (senza spese condominiali) sito al piano rialzato composto da ampio ingresso, cucinotta con soggiorno, sala, due camere, bagno, due balconi, libero su tre arie, termoautonomo. Nella parte esterna porzione di orto privato; nel seminterrato posto auto coperto privato e ampia cantina. L’immobile è dotato di: caldaia a condensazione, avvolgibili in alluminio coibentato elettrici, porta blindata elettrica, climatizzatori, serramenti in alluminio/legno. In buone condizioni! Euro 185.000,00 ACE F ipe 272,98 Carignano - Via Giorgio Porello: In zona residenziale vendesi mansarda sita al piano secondo con ascensore così composta: ingresso, soggiorno con cucina a vista, camera matrimoniale, cameretta, antibagno con ripostiglio, bagno, balcone e terrazzo con tenda avvolgibile. Al piano seminterrato locale cantina e box auto doppio. Termoautonomo, libero su tre arie, pari al nuovo. Euro 175.000,00 ACE D Carignano - Vicolo Pontetto: Appartamento sito al piano secondo composto da ingresso su ampio salone, cucina abitabile, due camere, bagno, doppia esposizione con due grandi balconi, scala a vista che dalla sala porta in mansarda dove ci sono due camere abitabili, la lavanderia e il bagno. Al piano seminterrato box auto doppio e cantina. Dotato di riscaldamento autonomo, in buone condizioni. Euro 225.000,00 Carignano - Via Cadorna: In zona residenziale vendesi villa indipendente composta al piano terreno da ingresso su soggiorno, cucina, salotto, bagno, lavanderia, al primo piano due camere, doppi servizi, studio; al piano interrato ampio locale ad uso cantina. Nella parte esterna giardino su quattro lati. In ottime condizioni, luminosa. Euro 580.000,00 OSASIO: Appartamento sito al primo ed ultimo piano in casa indipendente, libero su 4 lati; composto da: ingesso su soggiorno con scala a vista, cucina, disimpegno, camera da letto, bagno, lavanderia, ripostiglio. Completano la proprietà il sottotetto finito, il giardino privato, box auto, cantina, posto auto, 2 balconi. L'immobile è dotato inoltre di antifurto, tende da sole, zanzariere, climatizzatore, riscaldamento autonomo a pavimento. Euro 199.000,00

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Ottobre M 15 CARMAGNOLA (Comunale) G 16 VILLASTELLONE V 17 CARIGNANO (Cossolo) S 18 CARMAGNOLA (Don Bosco) D 19 CARMAGNOLA (Don Bosco) L 20 OSASIO M 21 LOMBRIASCO M 22 CARMAGNOLA (Don Bosco) G 23 PANCALIERI V 24 CARIGNANO (Pozzati) S 25 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio) D 26 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio) L 27 LOMBRIASCO M 28 CARIGNANO (Cossolo) M 29 CARMAGNOLA (Appendino) G 30 VILLASTELLONE V 31 CASTAGNOLE

Novembre S D

1 CASTAGNOLE 2 CARMAGNOLA (Appendino) L 3 PIOBESI M 4 CARMAGNOLA (Amedei) M 5 CARMAGNOLA (Appendino)

G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D

6 PANCALIERI 7 PIOBESI 8 CARMAGNOLA (Comunale) 9 CARMAGNOLA (Comunale) 10 OSASIO 11 CARIGNANO (Cossolo) 12 CARMAGNOLA (San Bernardo) 13 PANCALIERI 14 VILLASTELLONE 15 CARMAGNOLA (Amedei) 16 CARMAGNOLA (Amedei) 17 LOMBRIASCO 18 CASTAGNOLE 19 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio) 20 CARMAGNOLA (San Bernardo) 21 OSASIO 22 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio) 23 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio) 24 PIOBESI 25 CARIGNANO (Pozzati) 26 CARMAGNOLA (Appendino) 27 VILLASTELLONE 28 CARIGNANO (Cossolo) 29 CARMAGNOLA (Appendino) 30 CARMAGNOLA (Appendino)

DOVE TROVARLE. A Carignano: Cossolo, via Salotto 6 (tel. 011.9697160); Pozzati, piazza Carlo Alberto 1 (tel. 011.9697164). A Carmagnola: Amedei, via XX Settembre 1 (tel. 011.9723196); Appendino, via Valobra 149 (tel. 011.9723195); Comunale, via Ronco 49 (tel. 011.9770941); Don Bosco, via Chieri 2/A (tel. 011.9716668); Ferrari, via Fratelli Vercelli 1 (tel. 011.9715017); Salsasio, via Pascoli 8 (tel. 011.9771267); San Bernardo, via del Porto 171/a (tel. 011.9712300). A Castagnole: piazza Vittorio Emanuele 14 (tel. 011.986673). A Lombriasco: via San Giovanni 5 (tel. 011.9790330). A Moncalieri: Borgo Navile, via C.Colombo 2 (tel. 011.642578); Castelvecchio, str.Genova 192 (tel. 011.6471233); Ceriana, str. Carignano 13 (tel. 011.642143); De Grazia, str. Stupinigi 14 (tel. 011.6056355); Magnani, str. Genova 14 (tel. 011.642425); Maldini, P.za Vittorio E II (tel. 011.642529); Parizia, via Tenivelli 3/a (tel. 011.642722); Premi, str. Carignano 72 (tel. 011.646621); S.Maria, C.so Roma 24 (tel. 011.645589); S.Matteo, C.so Roma 73 (tel. 011.6067769); S.Monica, Str. Torino 71 (tel. 011.6610416); S.Pietro, via Sestriere 32 (tel. 011.6069830); Superga, C.so Roma 45/6 (tel. 011.6051684); Tosi, str. Genova 264 (tel. 011.6810281). A Nichelino: Comunale 1, via Moncenisio 38 (tel. 011.6809814); Comunale 2, P.za A.Moro 50 (tel. 011.6272448); Crocera, via Martiri 2 (tel. 011.6273092); Dallocchio, via Torino 137 (tel. 011.6809061); Debouchè, l. delle Alpi 16 (tel. 011.6890416); Della Stazione, via Torino 224 (tel. 011.621964); Erbetta, via Torino 106 (tel. 011.623829); Largo Giusti, L.Giusti 56 (tel. 011.6279560); Sangone cnc, via Torino 20 (tel. 011.6064866); Sant'Edoardo, via Buonarroti 1/c (tel. 011.6051471). A Osasio: via Torino 41 (tel. 011.9793303). A Pancalieri: via Principe Amedeo 22 (tel. 011.9734441). A Piobesi: corso Italia 13 (tel. 011.9657012). A Racconigi: Barberis, via Stefano Tempia 6; Maritano snc, via Francesco Morosini 12 (tel. 0172.85361); Quaglia, via Angelo Spada 20 (tel. 0172.85048). A Villastellone: piazza Libertà 26 (tel. 011.9696063). Orari di apertura: 8.30-12.30; 15.15-19.15. marca Berloni, ottimo stato, componibile con pensili da 6 moduli con doppie ante, una vetrinetta, cappa con contenitore e 5 basi + una cassettiera, lunghezza lineare 255 x 60 cm corredata da 4 sedie in rovere massello con seduta in rafia. Disponibile il top melange. 850 euro. Prezzo trattabile. Tel. 339.6432471. Coppia di comodini, ottimo stato, stile classico, legno massello, noce nazionale, 3 cassetti, maniglie in ottone dorato vendesi corredate da due lampade da appoggio in ceramica bianca e paralume in stoffa vendo a 100 euro. Tel. 339.6432471. Vendo vetrinetta da terra in noce e

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Influenza

A novembre cominciano le vaccinazioni

Pag. 6

Città metropolitana Eletto il Consiglio che affiancherà Piero Fassino

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Duomo

Due mesi di eventi per i 250 anni

Pagg. 9-10

Ciapinabò

Immagini dal week-end della Sagra

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