Marzo16

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Marzo 2016 15

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

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Marzo 2016 M 15 PANCALIERI M 16 CARMAGNOLA (Comunale) G 17 PIOBESI V 18 LOMBRIASCO S 19 CARMAGNOLA (Don Bosco) D 20 CARMAGNOLA (Don Bosco) L 21 RACCONIGI M 22 PANCALIERI M 23 CARMAGNOLA (Amedei) G 24 VILLASTELLONE V 25 PIOBESI S 26 CARMAGNOLA (Comunale) D 27 CARMAGNOLA (Comunale) L 28 PANCALIERI M 29 CARIGNANO (Cossolo) M 30 CARMAGNOLA (San Bernardo) G 31 OSASIO

Aprile 2016 V S D L M M

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VILLASTELLONE CARMAGNOLA (Amedei) CARMAGNOLA (Amedei) RACCONIGI LOMBRIASCO CARMAGNOLA (Borgo Vecchio)

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7 CARIGNANO (Pozzati) 8 OSASIO 9 CARMAGNOLA (San Bernardo) 10 CARMAGNOLA (San Bernardo) 11 PIOBESI 12 CARIGNANO (Pozzati) 13 CARMAGNOLA (Appendino) 14 VILLASTELLONE 15 CARIGNANO (Cossolo) 16 CARMAGNOLA (Don Bosco) 17 CARMAGNOLA (Don Bosco) 18 RACCONIGI 19 PANCALIERI 20 CARMAGNOLA (Don Bosco) 21 OSASIO 22 CARIGNANO (Pozzati) 23 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio) 24 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio) 25 OSASIO 26 PANCALIERI 27 CARMAGNOLA (Comunale) 28 PIOBESI 29 VILLASTELLONE 30 CARMAGNOLA (Appendino)

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Direttore responsabile Cristina Cavaglià Direttore editoriale Massimo Bessone Collaborano Daniele Bosio, Luca Bruno, Gervasio Cambiano, Carlo Cavaglià, Marilena Cavallero, Stefania Falcone, Matteo Grassedonio, Angela Pastore, Cristina Pejretti, Massimo Pejretti, Massimo Peretto, Daniela Tontini, Bruno Valinotti, Flavio Viotto Proprietà UCAP, Unione Commercianti Artigiani Professionisti di Carignano; via Frichieri 13, Carignano Grafica, impaginazione e stampa Nuova Grafica Carignanese di Scifo Loris s.a.s., via Salotto 15, Carignano Redazione: corso Cesare Battisti 60, Carignano e-mail: dacarignano@hotmail.com Pubblicità: 339.7292300 “Da Carignano - Ieri Oggi Domani” non beneficia di contributi pubblici ma si finanzia esclusivamente con gli introiti derivanti dalle inserzioni pubblicitarie e dagli annunci a pagamento e con le eventuali offerte dei lettori.


14 Marzo 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Pagine di storia Ci occupiamo questa volta di un libro il cui autore è un carignanese doc. Si tratta di Paolo Castagno che, tra tante attività che lo vedono impegnato in iniziative volte alla valorizzazione del territorio e delle sue bellezze artistiche, ha anche trovato il tempo di scrivere un libretto, piccolo ma prezioso, dal titolo “La chiesa parrocchiale San Siro Vescovo in Virle Piemonte”, pubblicato nel 2015 in occasione delle celebrazioni del 250 anniversario della consacrazione della chiesa parrocchiale

a cura di Gervasio Cambiano

di Virle. Ricco di note e di illustrazioni esplicative, il volume tratta in modo preciso ed esaustivo la storia architettonica ed artistica di questo edificio religioso dall’elegante e caldo stile barocco. Cappelle, altari, statue e pregevoli dipinti sono esaminati e descritti in modo semplice ma efficace anche per i non addetti ai lavori. Le ricerche di Castagno

sono state condotte negli archivi locali, cioè quello parrocchiale e quello comunal,e e poi all’Archivio di Stato di Torino. Di grande effetto anche le numerose illustrazioni fotografiche, tutte corredate da didascalie complete, che rendono ancora più godibile la lettura. Il libro si apre con una introduzione del Parroco di San Siro don Eugenio.

Accademia Scacchistica

“ALFIERI DEL PO” A cura di Daniela Tontini

Kasparov raccontato da Saviano Questo mese vi riportiamo un estratto del pezzo “Io e Kasparov, scacco ai dittatori”, dalle parole dello scrittore Roberto Saviano che ha incontrato il campione Kasparov: “Sono cresciuto giocando a scacchi. La mia prima scacchiera l'ho avuta da bambino, dono di un uomo che con i suoi racconti e il suo volermi bene mi ha indirizzato la vita. Si chiama Vittorio Marguccio. Perché quando qualcuno ti inizia agli scacchi ti sta regalando una nuova strada attraverso cui stare al mondo. I pedoni scardati, le caselle Muove il BIANCO. Matto in 3. scolorite, le rigature sul legno, la sabbia o il terriccio testimoni dei luoghi Il mese prossimo la soluzione in cui giocavo. Ricordo tutto di quella mia prima scacchiera. Il gioco degli scacchi è un gioco violento, forse il più violento tra gli sport Soluzione mese scorso anche se io non riesco a considerarlo uno sport quanto piuttosto un modo • 1. Axh7+ Rf7 di stare al mondo. Si può vivere con gli scacchi e si può vivere senza gli [1...Rh8 2. Af5+ (vince scacchi: sono due distinte categorie di persone, non ce n'è una terza. anche 2. Ag6+ Rg8 3. Dh7+ Incontrare Garry Kasparov, quindi, è stata per me una sorta di epifania. Rf8 4. Df7 matto) 2... Rg8 Kasparov è un giocatore geometrico, ma allo stesso tempo, e a differenza 3. Axe6 matto] di molti altri, non inizia una partita con una tattica prefissata. Per farsi • 2. Dg6+ Rf8 un'idea della complessità di questo gioco basti pensare che le mosse pos- • 3. Dg8 matto sibili in una partita si indicano con un 1 seguito da 120 zeri. È in questo infinito che si misura la potenza di uno scacchista. Kasparov è un giocatore duttile, sa essere solido nello schieramento del suo esercito riuscendo a ottenere attacchi fulminei e letali. Giocare con lui significa provare a perdere gustandosi il proprio macello scacchistico o - ma solo se lui vorrà - lasciarsi guidare nel gioco come una novizia viene iniziata al tango da un ballerino professionista. Non danzerà bene ma almeno si divertirà. Disponiamo la fila dei pedoni, lui mi lascia i bianchi. Ora, in base al sistema Elo (che valuta gli scacchisti di ogni epoca attribuendo un punteggio in base a vittorie, sconfitte e pareggi tenendo conto della forza degli avversari) Kasparov è in assoluto il più grande giocatore della storia. E dunque senza riuscire a trattenermi gli chiedo perché il più grande scacchista di sempre ha deciso di diventare il vero oppositore di Vladimir Putin. "Perché è giusto" mi risponde lui, "perché è... una vocazione", e sorride.(...) Finalmente giochiamo. Decidiamo di muovere in pochi secondi. Ora Kasparov sta sacrificando un alfiere. So che è un'esca, l'ha fatto apposta, ma sono talmente pochi i centesimi di secondo in cui mi è dato ragionare che mangio l'alfiere, pensando che - poiché avrei perso in ogni caso - almeno potrò raccontare di aver mangiato una pedina importante al campione di tutti i tempi. Poche mosse mi separano dall'inevitabile tracollo e dallo scacco matto. Raccogliamo i pezzi, chiudiamo la scacchiera e Kasparov, con un pennarello, me la dedica. Torno a casa sapendo che forse non si potrà mai vincere contro un avversario così grande, ma anche consapevole che il solo tentativo di metterlo in scacco è un'opera straordinaria. Capisco così perchéproprio uno scacchista ha deciso di fare il grande oppositore di Putin. Uno scacchista non può che giocare d'intelligenza, di strategia, di lealtà. Non ci sono scacchi se non c'è libertà”.

La pedina A cura di Franco Benedetto

Lo dicono le pedine: anche se siamo di legno, chi vuol trattare con noi, deve aguzzare l’ingegno.

Il BIANCO muove e vince in 4 mosse. (Solitario) 1

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Pensierangoli e brevi scritti sulla storia di Carignano di Paolo Castagno La storia di Caterina Passeggiando nel centro storico delle nostre città, a volte ci imbattiamo in oggetti all’apparenza inutili o di scarso significato ma che invece raccolgono nei loro componenti essenziali una storia plurimillenaria. Quella che oggi vado a raccontarvi è la Storia della nascita dei tuoni e delle saette, così come la narra la tradizione piemontese. E parto da una pietra, di color verdastro, che si trova vicino alla chiesa dello Spirito Santo di Carignano, all’incrocio tra via Vittorio Veneto e via Quaranta. E’ la cosiddetta “pietra del Monviso”, cui gli antichi attribuivano la virtù di attirare i fulmini, tanto che i guerrieri dell’età preistorica costruivano in pietra verde asce, oggetti di guerra ed amuleti, che si pensava racchiudessero la forza del tuono e del fulmine. La pietra verde fu utilizzata in ampie parti dell’arco alpino occidentale e nelle nostre pianure circa 7000 anni fa. Il Monviso, il Padre delle Alpi, è sempre stata una montagna ricca di storia e di leggende, sfruttata come giacimento liteo nel Neolitico e nell'età del Rame. Nel corso del Neolitico (72007400 anni fa), i blocchi di pietra erano tagliati con l'aiuto del fuoco e il manufatto veniva sbozzato, portato negli abitati del fondovalle, situati a una giornata e mezza di cammino, dove veniva ritoccato e levigato. Le analisi petrografiche hanno rilevato che le grandi asce realizzate con la pietra del Monviso sono giunte sino alla Francia e alla Danimarca. In questi luoghi, però, i materiali compaiono dopo che la loro produzione era cessata da almeno 500 anni, indice del valore simbolico affidato a questi manufatti. Nell’età del Rame (Eneolitico) , più vicina a noi, in alcuni siti archeologici alla base della montagna si sono ritrovati solamente gli scarti di lavorazione e degli utensili rotti, perché i prodotti, una volta sbozzati, venivano portati a valle. Nell’Eneolitico, si inizia ad impiegare il metallo, per primo il rame nativo, che può essere ritrovato in natura e fuso a basse temperature. In Piemonte, durante l’Età del Rame, l’impiego della pietra del Monviso non è abbandonato del tutto. Per quanto riguarda la pietra verde, acquista importanza un fenomeno che si diffonde lungo tutto l'arco alpino. Lo sviluppo delle tecniche legate all'allevamento, infatti, porta ad avere greggi sempre più grandi, che devono spostarsi per trovare cibo a sufficienza e che costringe gli uomini a disboscare ampie zone d'alta quota per creare pascoli sempre più ampi. Nasce così la pratica della transumanza e la necessità di passare lunghi periodi lontano da casa, sulle montagne. I pastori possono così cavare e sbozzare la pietra verde durante il periodo estivo e portare a valle gli oggetti semilavorati durante l'autunno. Inoltre acquisisce importanza l'arco, unica arma a disposizione per la caccia, fino a diventare un simbolo di prestigio sociale. In Piemonte l’inizio dell’età del Rame è fissata dagli studiosi a circa cinquemila anni fa quando, su tutto l'arco alpino, si registra una evidente diminuzione dei resti archeologici, forse dovuta ad un maggior utilizzo di recipienti più leggeri, in pelle o corteccia. Inoltre aumenta la presenza di oggetti tipici delle culture d'oltralpe, fattore che porta ad affermare l'importanza dei valichi alpini come zona di scambio, grazie all’attività dei pastori transumanti e alle condizioni climatiche più favorevoli rispetto ad oggi. Anche la produzione di oggetti in pietra verde subisce un mutamento. Infatti le asce diventano più piccole e levigate solamente sulla lama. Inoltre gli utensili e gli oggetti di ornamento vengono realizzati con materiali locali, segno del decadimento delle vie commerciali neolitiche. (prima parte - continua)

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STORIA & STORIE

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Grandi maestri a Fossano 21 22 23 24 Al Dama Hotel in via Circonvalla25 26 27 28 zione a Fossano si è svolta la terza 29 30 31 32 edizione del torneo di Dama italiana organizzato dalla Società Operaia di Fossano. L’evento ha portato ben quattro dei migliori damisti italiani della specialità: i grandi maestri Daniele Bertè (di Savona); Ciro Fierro (di La Spezia); Loris Milanese (di Chieri) e Roberto Tovagliaro (di Savona).

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Marzo 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Lettere al giornale Cimitero e diritto di seppellimento. Il Comune risponde In merito a quanto espresso nel numero 160 di “Ieri Oggi e Domani” (febbraio 2016) a pag. 3 riguardo nella lettera dal titolo “Diritto di entrata al cimitero”, l’Amministrazione comunale risponde quanto segue. Il Comune di Carignano precisa che, con Deliberazione di G.C. n. 28 del 5.3.2016, è stato istituito il “Diritto fisso di seppellimento”, ammontante a complessivi € 70,00, da applicare ogni qualvolta viene emesso il “Permesso di Seppellimento” nel Cimitero di Carignano per la tumulazione o inumazione di salma, ceneri, resti mortali o resti abortivi. La suddetta tariffa è a carico della famiglia, o di chi ne fa le veci, del defunto di cui si chiede il seppellimento e dovrà essere pagata, anticipatamente al fu-

nerale, tramite bollettino postale, direttamente o indirettamente per il tramite dell’Impresa di Pompe Funebri che ne cura il funerale stesso. Rappresenta una spesa fissa che non interferisce né con i costi del funerale stesso (stabiliti dall’Impresa di Pompe Funebri a cui la famiglia si rivolge) né con quelli relativi alle operazioni di inumazione e tumulazione (di norma effettuati da un muratore privato). L’applicazione del Diritto di Seppellimento, da parte dell’Amministrazione Comunale, rappresenta una fonte di finanziamento, in tempi di crisi come quelli attuali, che viene interamente utilizzata per mantenere il decoro del Cimitero. Essa, quindi, va a copertura delle spese e dei costi di gestione del complesso cimiteriale in genere e delle relative spese di piccola manutenzione riferite alle parti comuni (ripristino vialetti con

Elezioni comunali 2016 Inserzioni pubblicitarie sul mensile “Da Carignano – Ieri Oggi Domani” In vista del prossimo appuntamento elettorale per le Amministrative (Elezioni comunali 2016) e nel rispetto delle leggi vigenti in materia di parità di accesso e di utilizzo degli spazi di propaganda a mezzo stampa, l’Editore informa che si rende disponibile ad accettare pubblicità elettorale a pagamento su questo giornale, nella versione cartacea e nella versione sul web (sito www.associazioneucap.com), in ottemperanza alle regole per la propaganda elettorale a mezzo stampa stabilite con apposito provvedimento dall’Autorità per le Garanzie sulla Comunicazione in attuazione della legge 22 febbraio 2000, n. 28 in materia di parità di accesso ai mezzi d'informazione e di comunicazione politica a decorrere dalla data di convocazione dei comizi elettorali. Sono consentiti gli annunci di dibattiti, tavole rotonde, conferenze, discorsi, la presentazione dei programmi delle liste, dei gruppi di candidati e dei candidati, le pubblicazioni di confronto tra più candidati. L’Editore mette a disposizione spazi di pubblicità elettorale che sono offerti a tutti i partiti e movimenti politici, secondo un apposito tariffario e nel rispetto delle tempistiche previste dalla legge e del cosiddetto “silenzio pre-elettorale”. I messaggi politici elettorali devono essere riconoscibili e recare l’indicazione del loro committente unitamente alla dicitura “Messaggio politico elettorale”. Per tutte le informazioni, le tariffe e le modalità scrivere esclusivamente all’indirizzo e-mail dacarignano@hotmail.com ◆

ghiaia, cura del verde e diserbante, conferimento rifiuti ecc...). L’Amministrazione comunale di Carignano

Turismo carignanese e Giornata Fai Subito dopo l’estate, l’associazione Progetto Cultura e Turismo ha suggerito all’Assessorato al Turismo di proporre al Fai (Fondo Ambiente Italia) l’inserimento di percorsi artistici carignanesi nella Giornata di Primavera 2016, momento di grande interesse per i curiosi che possono usufruire di itinerari spesso inediti. Da sempre, l’arrivo massiccio di visitatori, conseguente alla vasta e articolata proiezione comunicativa del Fai, costituisce una notevole fonte di introiti economici soprattutto per i ristoratori. L’itinerario proposto dall’Associazione comprendeva la chiesa monastica di San Giuseppe, alcuni cortili di palazzi nobiliari, l’area del bastione di Po, il residuo sistema difensivo e militare cittadino e infine una lettura critica degli affreschi dei pittori Gaidano e Appendini nel Duomo, oggetto di recente restauro.

IN COPERTINA

Henri de Toulouse-Lautrec Divan japonais 1893 Litografia su carta Budapest, Galleria Nazionale Ora nella mostra “ToulouseLautrec. La Collezione del Museo di Belle Arti di Budapest!”. Roma, Museo dell’Ara Pacis. Fino all’8 maggio.

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La redazione di “Da Carignano - Ieri Oggi Domani” si trova in corso Cesare Battisti 60, sotto il viale. Per foto, lettere o altro materiale da consegnare rivolgersi a “Butterfly” (piazza Carlo Alberto 26, Carignano) o alla tipografia Nuova Grafica Carignanese (via Salotto 15, Carignano) oppure inviare a dacarignano@hotmail.com. La risposta del Comune è stata assai debole: il Fai ricercherebbe monumenti di solito mai visitabili, e invece la chiesa di San Giuseppe è spesso aperta. L’Associazione ha ribadito che l’edificio religioso è sì frequentemente aperto, almeno in periodo primaverile-estivo e di solito nel pomeriggio, col precipuo obiettivo di arieggiare l’ambiente: ma non c’è nessuno che possa illustrare agli eventuali turisti di passaggio le importanti opere ivi custodite. Detto ciò, in assenza di una conferma definitiva, se cioè il Comune ha o no proposto al Fai l’iniziativa, l’Associazione ha contattato l’Assessore al Turismo di Piobesi Torinese, la cui straordinaria pieve di San Giovanni ai Campi è comunque visitabile tutto l’anno. Risultato: il Fai organizzerà un evento con Piobesi tra maggio e settembre. Inoltre, qualche giorno fa, l’associazione Amici del Castello di Vinovo ha comunicato che il grande edificio rinascimentale appartenuto ai Della Rovere, al centro del paese, e visitabile ogni ultima domenica del mese e su prenotazione, è stato inserito nelle Giornate di Primavera. L’associazione Progetto Cultura e Turismo collaborerà col Comune di Piobesi per la visita guidata alla pieve e agli affreschi ivi cu-

Le lettere, complete di firma (che sarà omessa esclusivamente su esplicita indicazione) e di indirizzo del mittente, devono pervenire entro e non oltre il 5 del mese. Non vengono accettate le lettere anonime.

stoditi. Il Direttivo dell’Associazione Progetto Cultura e Turismo

Piccole cose da osservare Osservo che il mercato del giovedì della nostra città è sempre più in declino. Ogni settimana mancano bancarelle, non si sa il perché… La crisi? Però non succede nei paesi limitrofi dove i mercati mi sembrano sempre uguali. Altra osservazione, guardando le piazze del centro: mancano qua e là i blocchi di porfido, se non si sta attenti si batte il naso, può succedere a tutti. Piccole cose, ma importanti. Capisco che ci sono pochi soldi na tutti noi cittadini e contribuenti speriamo che si possa fare qualcosa. Martina Torassa Suggerimenti per il teatro “Cantoregi” Alcune considerazioni sul teatro comunale “Cantoregi” di Carignano in occasione dello spettacolo del 10 febbraio scorso. Non voglio polemizzare sulla rappresentazione, a me personalmente parsa un surrogato approssimativo di Mario Ferrero al Teatro Maffei negli anni ’60,

segue a pag. 4 Volete sostenere il giornale sottoscrivendo un abbonamento annuale? Il giornale sarà inviato all’indirizzo che voi indicherete. Costo di 11 numeri: 35 euro per spese di spedizione fuori Carignano, 20 euro per il recapito a Carignano. Rivolgersi alla Tipografia: Nuova Grafica Carignanese - via Salotto 15 - tel. 011.96.97.872.


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Marzo 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

CURIOSITA’ ECOLOGICHE

Lettere al giornale

a cura di "Legambiente Il Platano"

segue da pag. 3 ma non essendo un critico mi astengo da giudizi. Non voglio polemizzare sui disguidi tecnici succedutisi per tutta la serata che obiettivamente hanno concorso ad una fruizione dello spettacolo non idonea. Mi voglio invece soffermare su altri aspetti, in primo luogo il teatro e la sua logistica. Nella mia carriera lavorativa ho avuto la fortuna di frequentare qualche decina di teatri (non solo in Italia) ma, dico, mai e poi mai, mi è successo di trovarmi al cospetto di un così poco funzionale locale come quello della mia città. Innanzi tutto, dalla prima all’ultima fila ritengo che dovrebbe esserci un dislivello a salire. Ricordo che nei vari teatri da me frequentati le poltrone erano disposte non per file perpendicolari ma sfalsate rispetto al posto anteriore, per permettere una piena visione del palco, in modo che uno non sia costretto ad uscire, a fine spettacolo, con un torcicollo con prognosi da sette giorni. Un altro aspetto non marginale di carattere logistico è che le poltrone non sono numerate! Ho visto nella serata sopra citata abbonati che venivano relegati in platea, con l’assicurazione che i posti disponibili pergli stessi sarebbero stati contati e liberi. Invece il risultato è stato il seguente: la gente arrivava, occupava i posti a casaccio e le coppie arrivate alle 20.45, in orario e con l’abbonamento, in alcuni casi si sono ritrovate divise tra la settima e l’undicesima fila. Ma il Ministero dell’Istruzione deve istituire un nuovo corso di laurea? Ossia laurea in diligenza dle buon padre di famiglia, onde evitare questi spiacevoli inconvenienti? Non per ultima, l’organizzazione latente. L’articolo 40 della legge 221 del 28/12/2015, in vigore dal 02/02/2016, prevede che chi getta mozziconi di sigarette a terra o nei tombini può essere sanzionato fino a 300 euro ma prevede anche che i Comuni provvedano ad installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori dei mozziconi stessi. Nell’intervallo sono uscito sotto il porticato e ho notato una quarantina di persone che si facevano la “fumatina”, ma dei raccoglitori di cicche neanche l’ombra! In torto i fumatori, il Comune o l’organizzazione? Capisco che nel fare le cose si può sbagliare, per cui auspico che alcuni dei miei suggerimenti vengano presi in considerazione per migliorare la fruibilità di una struttura che potrebbe avere un utilizzo più continuativo e plurifunzionale. Scusandomi per lo sfogo, saluto cordialmente. Lettera firmata

Un piccolo pensiero per Angela Cavaglià Angela, ci piace pensarti in cielo a raccontare agli angeli dell'architettura sublime delle nuvole, quanto splendore vi sia in una goccia d'acqua, dell'arte straordinaria dell'aria. Ci mancherà la tua determinazione a spostare armadi nelle sacrestie polverose, a levare quadri per scoprire tele nascoste, a ripulire statue dimenticate da tutti, a cercare tra i libri pagine di cronaca in oblio. Faremo nostra la tua lezione: che non basta un giorno intero per illustrare quel che la Storia ha scritto nei secoli. Angela, ci piace pensarti accanto a Guido, Gabriella, Franco, Giovanna, a guardare dall’alto il rapido scorrere della nostra vita e a indirizzarci verso porte chiuse, da aprire. Con affetto e stima, i tuoi amici dell'associazione Progetto Cultura e Turismo Feste degli alberi che rimangono nel cuore E’ ormai trascorso più di un anno da quando, nel febbraio 2015, è stata pubblicata la lettera - corredata di fotografia relativa all’abbattimento del Fagus Tricolor che ornava l’ingresso del parco di Villa Bona in via Monte di Pietà. Nell’occasione, in via Frichieri, dove era parcheggiato il mezzo con i “bion” già accatastati, un componente della Giunta, alla mia osservazione rispose: “E’ sempre un peccato dover fare queste scelte, ogni volta mi si stringe il cuore, ma provvederemo certamente a nuove piantumazioni”. In effetti c’erano stati, anche prima, altri abbattimenti. Ho atteso la primavera e poi l’autunno: ora sta arrivando una nuova primavera e non vedo segnali al riguardo. Con questo pensiero sono tornata indietro nel tempo, a quando le scolaresche, il primo giorno di primavera, lasciavano le aule per recarsi a piantare, un po’ simbolicamente, nuovi alberi: si trattava di mettere a dimora le piantine in buche già predisposte, che poi venivano opportunamente ricoperte di terra, quella stessa prima scavata. Si celebrava così la “festa degli alberi”: il termine “ambientalisti” non esisteva, era però amore vero e rispetto per la natura e veniva inculcato, semplicemente, partendo dagli alunni della Scuola Elementare, educati a non considerare questo un momento di vacanza, di “non far scuola”. Assistevamo a questa cerimonia con serietà, come ci era stato insegnato e raccomandato dalle signore Maestre e questo sì, è rimasto nel cuore. Marilena Cavallero

Forse noi possiamo ritenerci lontani dal problema, che ci pone il quesito referendario, ma il 17 aprile votare sì contro le trivelle ci serve per chiedere al governo fossile di aggiornare la sua politica, di fare un passo verso il nuovo, verso il futuro. Alla Conferenza ONU sul Clima tenutasi a Parigi lo scorso dicembre, l’Italia -insieme con altri 194 paesi- ha sottoscritto uno storico impegno a contenere la febbre della Terra entro 1,5 gradi centigradi, perseguendo con chiarezza e decisione l’abbandono dell’utilizzo delle fonti fossili. Fermare le trivelle vuol dire essere coerenti con questo impegno, essere conseguenti con le proprie dichiarazioni: forse se i governi italiani sono sempre ritenuti inaffidabili dipende anche da questi evidenti segnali di mancanza di coerenza persino in atti e dichiarazioni che stanno a pochi giorni le une dalle altre. L’appello, prima al Governo poi al Capo dello Stato, perché si decidesse per un election day, che accorpasse in un’unica data il referendum popolare sulle trivelle e le elezioni amministrative, è rimasto inascoltato. La scelta del Governo per favorire i signori delle trivelle di far votare gli italiani il 17 aprile comporta uno spreco di 360 milioni di euro di soldi pubblici e tempi strettissimi per informare i cittadini. Ma quale è il problema. Il petrolio, le trivelle servono a riaffermare una vecchia strategia energetica, causa di inquinamento, ad esempio le maligne polveri sottili che ci fanno morire di cancro dipendono da questo modello di sviluppo, inoltre crea dipendenza economica, conflitti e conferma il protagonismo delle grandi lobby e della speculazione. Il vero quesito referendario a cui dobbiamo rispondere è “vuoi che l’Italia investa sull’efficienza e il risparmio energetico, sul 100% di fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione?”. A questo dobbiamo dire sì, per affermarlo vale la pena andare alle urne il 17 aprile, perché significa costruire

un sistema energetico alternativo che può darci più salute, può creare migliaia di posti di lavoro in ricerca, realizzazione e gestione delle nuove fonti rinnovabili. E’ ormai provato che per ogni GWh di energia prodotta, in modo economicamente competitivo, le fonti rinnovabili impiegano dalle 5 alle 10 unità lavorative rispetto all'unica unità impiegata dalle fonti fossili. Dire che con le trivellazioni si creerebbero 3.000 posti di lavoro, come fa il Governo, equivale a dire che si perderebbero tra i 15.000 e i 30.000 posti di lavoro nel settore delle fonti rinnovabili. Già oggi l’Italia produce più del 40% della sua energia da fonti rinnovabili, con 60.000 mila addetti tra diretti e indiretti e una ricaduta economica di 6 miliardi di euro. L'energia verde non è solo il futuro, è già l'oggi, mentre petrolio e trivelle sono il passato già oggi L'energia a cui dobbiamo dire sì il 17 aprile è una energia democratica che noi stessi possiamo risparmiare e produrre, nei nostri territori, nella nostra casa, che non richiede guerre per il suo possesso, che non vuole distruzione di terra o di mare per il suo raggiungimento, non ha bisogno di enormi impianti, di enormi navi per produrla e trasportarla, per questo è libera dalle lobby e dai grandi capitali, dai giochi di mercato e di potenza, è rispettosa delle piante, dei lombrichi, dei pesci, degli animali come degli uomini, è energia che genera relazione, lavoro, qualità di vita per questo il 17 aprile dobbiamo dedicare mezzora al nostro futuro e a quello dei nostri figli andando a votare sì. Trovate Legambiente Il Platano anche su: Web: http://legambienteilplatano.altervista.org Facebook: www.facebook.it/ilplatanolegambiente Twitter: www.twitter.com/legambienteccv Instagram: www.instagram.com/legambienteplatano

Servizi sanitari più accessibili Tre video e progetti di accoglienza per i cittadini stranieri della Asl Tre video per informare il cittadino straniero sull’accesso ad alcuni servizi sanitari aziendali. I tre “filmini” che sono stati inseriti sul sito dell’Asl TO5 (www.aslto5.piemonte.it) fanno parte di un più ampio complesso di“Progetti di accoglienza per il cittadino straniero”. I filmati sono stati realizzati alcuni anni fa per la partecipazione ad un progetto di Health Promoting Hospital (HPH) a cui aveva aderito, insieme ad altre aziende sanitarie, anche l’Asl TO5.Oggi quei video tornano quanto mai di attualità per rispondere a uno degli Items effettuata in collaborazione con Cittadinanzattiva. Il primo video, di cui sono protagonisti i bambini, presenta l’accoglienza in pediatria; il secondo presenta le attività del Consultorio; il terzo è dedicato ai codici colore per l’accesso al pronto soccorso. La Rete HPH. Il movimento degli Ospedali per la promozione della salute (HPH, dall'inglese Health Promoting Hospital) rappresenta il tentativo promosso dalll’Orgnaizzazione Mondiale della Sanità di introdurre nell'area dell'assistenza ospedaliera i principi e i metodi della promozione della salute, intesa come "processo che mette in grado le persone e le comunità di avere un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla". La partecipazione italiana all’avventura culturale e operativa degli “Ospedali per la promozione della salute” è

stata significativa fin dall’inizio del Programma internazionale. Dopo l'adesione di alcuni professionisti alle iniziative di avvio del Programma, l’Ospedale di Padova e l’Ospedale Buzzi di Milano hanno partecipato al Progetto Europeo degli Ospedali Pilota (1991-1995). Al termine del progetto pilota, l’OMS ha stimolato la costituzione di Reti nazionali e regionali di ospedali e così sono formalmente nate in Italia, le Reti regionali. In ogni Rete regionale è stato istituito un centro di coordinamento che funge da riferimento e da stimolo per gli ospedali aderenti. Inoltre, è stata individuata la figura del Coordinatore regionale, il quale ha funzioni di coordinamento interno, di rappresentanza e di collegamento con la Rete italiana, con la Rete internazionale, con l'Ufficio europeo dell'OMS e con l’Istituto di Sociologia della Salute e della Medicina L.Boltzmann di Vienna (centro di supporto scientifico e organizzativo della Rete). La Rete Italiana degli Ospedali per la Promozione della Salute si configura, quindi, come una "rete di reti regionali", pienamente autonome nella gestione delle proprie attività e nei rapporti diretti con i propri ospedali aderenti, con le rispettive autorità regionali e con l’Ufficio Europeo dell’OMS. La scelta di sviluppare in Italia Reti HPH regionali autonome e riconosciute formalmente

dall’OMS è strettamente collegata con l’obiettivo primario della strategia delle Reti proposta dall’OMS: collegare tra di loro realtà in grado di confrontarsi agevolmente, anche sul piano organizzativo. Nonostante i modelli organizzativi adottati per sviluppare le attuali Reti HPH regionali siano diversi tra loro, esse hanno raccolto l'adesione di una gran parte degli ospedali pubblici e privati presenti in quelle Regioni. Questa indipendenza dal modello organizzativo e l'alta adesione degli ospedali, indicano che anche nel nostro Paese sono maturi i tempi per lo sviluppo strutturato delle attività di promozione della salute negli ospedali e che il Programma HPH può dare una risposta a un’ esigenza ormai esplicita del sistema sanitario. La Reti regionali HPH negli ultimi anni si sono ampliate e consolidate, anche originali iniziative regionali o inter-regionale di confronto, condivisione e riconoscimento delle iniziative HPH. La Rete HPH italiana ha maturatoun’esperienza tra le più significative a livello mondiale (guardata con estremo interesse anche all’estero), apportando un contributo rilevante, sia sotto il profilo tecnico-scientifico che organizzativo, allo sviluppo del programma internazionale HPH, anche attraverso la partecipazione e il coordinamento di task force e gruppi di lavoro internazionali. ❚

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Cronache dallo sport GINNASTICA RITMICA

LOTTA

Podio sfiorato al Campionato regionale

Argento di Signore, bronzo di Bolla e Boggio agli Assoluti di Ostia

Grandissimi risultati per Carola Giacobina, Roberta Rus, Jennifer Compagno e Elisa Sabau, il pocker di regine della Polisportiva Carignano - Settore Ginnastica Ritmica che in sole tre stagioni ha scalato la difficile classifica del più importante Campionato a squadre di Federazione Ginnastica d’Italia, riservato alla categoria Allieve, salendo dal 12° al 4° posto con punteggi altissimi, guadagnando ovviamente la qualificazione all’Interregionale del 19-20 marzo. Classifica resa ancor più importante se si considera che le tre squadre sul podio militano in Serie A e B mentre la nostra compagine è alle primissime esperienze a questi livelli. Un altro strepitoso successo arriva sempre dalle stesse ginnaste, al termine della seconda prova Regionale del Campionato individuale di Categoria (massimo campionato della FGI) tutte quattro si sono guadagnate la qualificazione al difficile Interregionale che si terrà il 9 e 10 aprile. I complimenti vanno alla loro tenace, seria e instancabile allenatrice Carlotta Macario che con la sua grande esperienza e passione accompagna queste ginnaste verso orizzonti sempre più ambiziosi. Mentre festeggiamo questi ottimi risultati, le ginnaste dell’agonismo GPT e dei corsi avanzati di Carignano, Castagnole e Villastellone lavorano sodo per preparare al meglio le loro gare che si svolgeranno a marzo, aprile e maggio. Domenica 13 marzo nel Sincrogym della FGI scenderà in pedana a Giaveno la squadra, allenata da Erika Rizzo e Gaia Alberto, composta dalle agguerrite atlete Eleonora Papa, Sofia Boglio, Carlotta Calavita e Sabrina Patrucco alla loro prima esperienza in questo campionato, mai affrontato dalla Polisportiva Carignano. Sabato 2 aprile si terrà a Biella la prima prova del campionato AICS individuali e squadre, la Polisportiva Carignano riempirà il Palazzetto portando in pedana quarantacinque ginnaste, dalla classe 2000 alla classe 2009, provenienti dalle sezioni di Carignano, Castagnole e Villastellone. Un altro importantissimo evento atteso con trepidazione dalle ginnaste Vittoria Pochettino, Gloria Demarie, Giada Bussano e Martina Vanzo sarà il Campionato di Serie D che si svolgerà a Caramagna il 10 aprile. Questa competizione a squadre della FGI vede scendere in pedana ogni anno atlete sempre più brave e preparate. Sabato 16 aprile nella tensostruttura della Polisportiva si svolgerà l’ormai consolidata gara sociale riservata a tutte le ginnaste della Polisportiva Carignano, dai 3 anni in poi, di tutte le categorie di Carignano, Castagnole, Villastellone e Santena. Escluso il settore Agonistico scenderanno in campo oltre 150 ginnaste, pronte a sfidarsi ma soprattutto a divertirsi con lo sport che più amano. Per informazioni: sito web www.ritmicacarignano.it; pagina Facebook polisportiva carignano ginnastica ritmica. ◆

A poco più di due mesi dalla edizione 2015 di Torino, hanno avuto luogo i Campionati Italiani Assoluti di lotta 2016, particolarmente importanti in prospettiva delle Olimpiadi di Rio. Così, senza avere il tempo di tirare il fiato, i lottatori della Polisportiva Carignano sono saliti sulle materassine del PalaPellicone di Ostia con l'intenzione di essere ancora tra i protagonisti. Anche se questa volta il numero di medaglie conquistate non è stato pari a quello ottenuto a Torino, non sono mancati alcuni acuti di rilievo. Nella greco romana spicca la bellissima medaglia d'argento di Matteo Signore nei kg 66. Matteo è stato autore di una strepitosa gara che lo ha proiettato in finale dove, opposto al poliziotto Lorenzo Gentile, ha dato vita ad un bel match rimasto a lungo in bilico. Nella parte finale dell'incontro l'atleta romano si aggiudicava l'oro con una efficace tecnica da terra e a Matteo restava la soddisfazione di aver giocato le proprie carte fino alla fine e di aver migliorato il bronzo di Torino. Purtroppo è andata meno bene a Paolo Benso nei 71 kg e a Fabio Macrì nei kg 80, i quali non ce l'hanno fatta ad entrare in zona medaglie, rimanendo entrambi ai piedi del podio. Il 5° posto risulta particolarmente amaro per Macrì, fermato da un enorme pasticcio arbitrale che gli ha precluso l'accesso alla finale. E' un vero peccato per Fabio che avrebbe avuto l'occasione di aggiungere un altro titolo assoluto a quello già vinto nel 2014.

Nella lotta femminile la loggese Simona Bolla si è riconfermata medaglia di bronzo nei kg 53, superando nella finale per il 3° posto un'esperta lottatrice torinese, mettendo in evidenza notevoli progressi tecnici. Anche il ventenne Francesco Boggio, nello stile libero, ha fatto un bel salto di qualità, afferrando una meritata medaglia di bronzo nei kg 65, la prima ad un assoluto per lui, ottenuta dopo una gara condotta con intelligenza e determinazione. Niente da fare questa volta per Flavio Tosco, bronzo a Torino, e nemmeno per Lorenzo Bauducco e Giuseppe Barbieri, bloccati al secondo turno. Il bottino finale di un argento, due bronzi e due quinti, con l'ottavo posto nella classifica a squadre della greco romana, rappresenta comunque un risultato importante per i lottatori della Polisportiva Carignano i quali, ancora una volta sono andati ad occupare posizioni di rilievo nel panorama nazionale. Nelle foto i podi di Signore, Bolla e Boggio e la compagine con i trofei. ◆

Altri paesi Una giornata contro i pregiudizi Avis a Vinovo “Accendi la mente” venerdì 18 marzo Vinovo. Il Comune di Vinovo con la collaborazione di “Vinovo for Africa”, “Senza Confini”, Istituto Comprensivo di Vinovo, Parrocchia “San Bartolomeo” aderisce all’’iniziativa nazionale “Accendi la mente, spegni i pregiudizi” In occasione della ricorrenza annuale della Giornata mondiale contro il razzismo che si celebra il 21 marzo, l’UNAR organizza la Settimana d’azione contro il razzismo, giunta alla sua dodicesima edizione e in programma dal 14 al 21 marzo 2016 in tutta Italia. Vinovo dedica a questi temi la giornata di venerdì 18 marzo. Il programma è il seguente: nella Biblioteca Civica (Castello della Rovere, via San Bartolomeo 40) dalle ore 17.30 alle 19.15 proiezione del film di Geronimo Carbonò “Ilmurràn”, con la presenza del regista Sandro Bozzolo, della protagonista maasai Leah Lekanayia e del compositore Ciro Buttari, intermezzi musicali all’arpa dell’artista rumena Marciana Petrila, brevi letture a cura dei volontari del servizio civile e degli studenti delle scuole medie; nella Cascina “Don Gerardo” (via San Bartolomeo 11) dalle ore 19:30 in poi apericena multietnico e concerto del gruppo canoro “The Dynamite” con sei ragazze nigeriane In biblioteca, dal 14 al 24 marzo sarà allestita una mostra di libri contro il razzismo. ◆ G.C.

Vinovo. Si è svolta domenica 28 febbraio scorso l’annuale assemblea dei donatori di sangue Avis di Vinovo, nei locali di piazza 2 giugno, che sono la nuova sede inaugurata nel 2014. Con l’occasione sono state annunciate alcune delle iniziative che saranno messe in cantiere per diffondere maggiormente tra la popolazione, specialmente tra i giovani, l’abitudine a donare sangue come importante aiuto al prossimo. Presente all’assemblea anche il medico di sezione Mario Costa che ha dato la propria disponibilità alla collaborazione all’organizzazione delle serate di aggiornamento sanitario per donatori. ◆ G.C.

“Visioni” in mostra a Casa Rezia I lavori di Laura Q. Fersini, tra fiaba e suggestioni d’Oriente Villastellone. Inaugurata sabato 5 marzo, la mostra “Visioni” della pinese Laura Quarenghi Fersini sarà aperta fino a domenica 20 marzo al Museo di Cultura Popolare e Contadina di Villastellone (Casa Rezia, piazza Libertà 1; primo piano; ingresso libero; orari di visita: lunedì e venerdì 10-12, domenica 15-18). L’artista si è diplomata all’Istituto Statale d’arte “A. Passoni”di Torino, dove è nata e ha vissuto numerosi anni, e in seguito ha frequentato l’Accademia Albertina di Belle Arti, sezione Scenografia. Ha iniziato a lavorare come costumista teatrale per piccole compagnie e per progetti personali, e pian piano si è dedicata alla pittura e alla decorazione urbana. La tecnica è molto varia ed è cambiata nel corso degli anni Per quanto riguarda le opere pittoriche su carta e legno esposte anche a Villastellone, Laura Q. Fersini prima deposita il colore (acquerello o terre) spugnando sulla base trattata e poi, col pennello umido, spesso a mano libera, traccia cerchi, triangoli, animali, fiori o foglie togliendo il colore. E’ un processo di sottrazione. Il disegno emerge pian piano dalla base, ispirato spesso dalla casualità della base stessa. I soggetti sono figure geometriche semplici, simboliche, animali che traggono ispirazione dall’arte tradizionale di popoli molto vari nel mondo e nel tempo, fiori e intrecci di rami che originano dai maestri dell’arte occidentale. La mano è fine, raffinata, femminile. L’insieme é fiabesco e, per via della gamma cromatica prescelta, rimanda all’Oriente. ◆

di Gramaglia Sergio & Co.

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12 Marzo 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Da Poussin agli Impressionisti, dal ‘600 all’800

Agenda

Carignanese

A Palazzo Madama tre secoli di pittura francese dall’Ermitage Torino. Una straordinaria selezione di oltre settanta opere dalle collezioni del prestigioso Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo per una mostra che illustra la storia della pittura francese dal 1600 alla fine dell'Ottocento, dall’avvento delle accademie fino alla nuova libertà della pittura en plein air proposta dagli impressionisti. E ad accompagnare le opere, l’audioguida emozionale di Artune, con musiche di grandi artisti italiani. Palazzo Madama di Torino presenta dal’11 marzo al 4 luglio “Da Poussin agli Impressionisti. Tre secoli di pittura francese”, una grande mostra che getta uno sguardo sulla storia dell’arte francese come da tempo non succedeva in Italia. Capolavori straordinari che rispecchiano l’evolversi del gusto artistico in Russia e la passione per l’arte francese, e nel contempo testimoniano l’amore per l’Italia di molti dei pittori in mostra.

La mostra intreccia tutti i grandi temi della pittura moderna - dai soggetti sacri a quelli mitologici, dalla natura morta al ritratto, dal paesaggio alla scena di genere - e delinea la storia della fortuna dell’arte francese in Russia: le ragioni storiche e culturali del successo di alcuni generi accademici, rispetto all’impegno sociale delle correnti realiste; il gusto raffinato di Caterina II che nel 1772 si aggiudicò gran parte dei dipinti raccolti a Parigi dal celebre amateur francese Pierre Crozat negli anni a cavallo tra il Sei e il Settecento; gli acquisti alla moda dei ricchi aristocratici russi nell’Ottocento, le riorganizzazioni dei musei nel Novecento in seguito alla Rivoluzione d’Ottobre. Il percorso in mostra, articolato in 12 sezioni per un totale di circa 50 artisti dei quali vengono

“Il cinema nella grafica cubana” in mostra Manifesti dagli anni Cinquanta a oggi alla Mole Torino. Il cinema incontra la grafica, nei manifesti made in Cuba esposti alla Mole Anonelliana nella mostra “Hecho en Cuba. Il cinema nella grafica cubana”, inaugurata a febbraio evisitabile fino ad agosto. L’arte grafica cubana rappresenta una delle scuole più acclamate ed originali del mondo e raggiunge la sua massima espressione tra il 1964 e il 1980. Spartiacque, nell’evoluzione del segno e dell’invenzione grafica, fu la rivoluzione del 1959. Se negli anni precedenti, la cartellonistica mostrava uno stile di evidente derivazione occidentale, dopo la rivoluzione i manifesti non hanno legami con i film se non quale fonte ideale di ispirazione, offrendosi come vere e proprie opere d’arte. Mentre la grafica della solidarietà sociale e politica risultava più condizionata dalle scelte e dal controllo della politica, la grafica cinematografica godeva di maggiore libertà di espressione, un’autonomia formale che la rende unica nel suo genere per la capacità di coniugare il riferimento alle avanguardie artistiche con la tradizione figurativa e simbolica popolare. Oltre 200 i pezzi in mostra, alcuni dei quali unici e mai esposti prima in Europa, che raccontano la storia della grafica cinematografica cubana dal 1959 fino ai nostri giorni. La mostra è a cura di Luigino Bardellotto e dalla sua collezione proviene la quasi totalità dei pezzi, in buona parte unici, soprattutto bozzetti e layout, raccolti durante i numerosi viaggi a Cuba a partire dal 1998. Innamoratosi dell’isola e della sua cultura, compra casualmente il suo primo manifesto come souvenir da portarsi a casa. Incuriosito da questa grafica, incomincia a documentarsi e prendere coscienza di quello che sta dietro la realizzazione dei carteles de cine. Entra in contatto con questi artisti, vive con loro, entra nel loro mondo diventando un camajan - che nell’idioma locale indica uno straniero ben introdotto e rispettato dalla popolazione cubana - e riceve direttamente da loro molti dei materiali della sua collezione. - “Hecho en Cuba. Il cinema nella grafica cubana. Manifesti dalla collezione Bardellotto”. Torino, Museo Nazionale del Cinema - Mole Antonelliana (via Montebello 20). Fino al 29 agosto. ◆

esposti alcuni dei più noti ed emblematici lavori, si apre con le influenze caravaggesche di Simon Vouet, prosegue attraverso il destino dei grandi maestri del classicismo, da Philippe de Champaigne ai sommi Poussin e Lorrain; attraversa la nuova libertà della pittura di Watteau, Boucher e Fragonard, per approdare al ritorno all'antico di Greuze e alla poesia venata di Romanticismo di Vernet e Hubert Robert; il neoclassicismo di Ingres si intreccia al nuovo sentimento del paesaggio che si affaccia con Corot e all’affermazione dell'Impressionismo con Renoir, Sisley, Monet, Pissarro, fino all’apertura verso le avanguardie moderne con Cézanne e Matisse. Dopo “Porcellane Imperiali. Dalle collezioni dell’Ermitage” e “Il Collezionista di Meraviglie. L’Ermitage di Basilewsky”, questa nuova mostra, che Palazzo Madama presenta nella cornice unica di Sala del Senato, costituisce la terza tappa della collaborazione da tempo avviata da Città di Torino e Fondazione Torino Musei con il Museo Statale Ermitage e con Ermitage Italia per attività di studio e ricerca e per progetti culturali.Le 75 opere in mostra, giunte a Torino dal museo russo, la cui collezione di pittura francese conta oltre duemila dipinti, la più vasta raccolta al di fuori della Francia, sono state selezionate dai curatori Clelia Arnaldi di Balme, Natalia Demina, Enrica Pagella con l’organizzazione generale della Fondazione Torino Musei e la collaborazione di Villaggio Globale International. Ad accompagnare le opere in mostra, Artune, l’innovativo progetto di storytelling musicale per l’arte, ideato da Frankie hinrg mc e Materie Prime Circolari. Un viaggio attraverso le opere con la musica e i commenti audio di 10 grandi artisti italiani, tra cui - oltre a Frankie hi-nrg mc - Elisa, Paola Turci, Andrea Mirò, Simone Cristicchi, Dario Vergassola, Giuliano Sangiorgi. - “da Poussin agli Impressionisti. Tre secoli di pittura francese dall’Ermitage”. Torino, Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica, Sala del Senato p(iazza Castello). Fino al 4 luglio. ◆

Marzo 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Trivellazioni, referendum per decidere I cittadini italiani chiamati alle urne domenica 17 aprile

Biblioteca civica, orari di apertura La biblioteca civica (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13; tel. 011.9698481) osserva il seguente orario di apertura per il servizio di lettura e prestito: dal lunedì al venerdì 14,30 - 17,45 , mercoledì sera (su prenotazione) riservato per riunioni di Associazioni riconosciute, sabato solo aperture straordinarie in occasione di letture animate. Tel. 011.9698442-481-482. Museo civico “Giacomo Rodolfo” Il museo di storia, arte e archeologia locale (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13) è aperto ogni terza domenica del mese, in occasione di manifestazioni cittadine e su prenotazione. Orario: 10-12, 15-18. Visite per le scuole su prenotazione (tel. 011.9698442). Sindacato Pensionati a Carignano A Carignano lo Spi (Sindacato Pensionati Italiani) C.G.I.L., Lega di Carmagnola (via Fossano 4), si trova in via Quaranta 1 (tel. 011.9697865). Orari di apertura per il pubblico: martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 11.30. Patronato Inca: c’è tutti i giovedì di tutti i mesi, dalle ore 15 alle 17. Una novità: lo SPI CGIL offre un nuovo servizio ai cittadini con l’apertura dello sportello FEDERCONSUMATORI tutti i venerdi del mese dalle 9 alle 12 sempre presso la sede di via Quaranta 1. Per prenotazioni telefonare al numero Spi 011.9697865. Caf Acli per le famiglie Quando la tua famiglia conta c’è il Caf Acli. Per 730, Unico, Isee e Red pensionati: conta su di noi! A Carignano (via Roma 18, presso il Campo Giochi): tutti i martedì dalle 9 alle 12. A Carmagnola (piazza IV Martiri 21): lunedì dalle 14 alle 17, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12. Donazioni del sangue I prelievi si effettuano nella nuova sede presso l’Ospedale Cronici Fondazione Quaranta di via San Remigio 46. Le prossime date per donare il sangue sono le seguenti: - Adac: domenica 17 aprile 2016; dalle ore 8.00 alle 11.30. - Fidas: lunedì 23 maggio 2016; dalle ore 8 alle 11.

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sulla terraferma né in acque internazionali. Il referendum popolare sulle trivellazioni si terrà in un solo giorno, domenica 17 aprile. I cittadini, iscritti nelle liste elettorali che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età entro il giorno della consultazione, che intendono esprimersi sull’unico quesito potranno farlo presso il loro seggio

I motivi del sì e del no spiegati in breve (da www.lastampa.it, 15 marzo 2016)

LE RAGIONI DEL SÌ 1) Rischi per la fauna. Per la scansione dei fondali viene utilizzato l’air gun, spari di aria compressa che generano onde che “leggono” il sottosuolo. Alcuni cetacei e alcune specie di pesce vengono danneggiati con lesioni e perdita dell’udito a causa dell’air gun. 2) Ci guadagnano solo i petrolieri. Per estrarre petrolio le compagnie devono versare dei “diritti”, le cosiddette royalties. Ma per trivellare i mari italiani si pagano le royalties più basse al mondo: il 7% del valore di quanto si estrae. 3) Il gioco non vale la candela. L’incidente è comunque possibile e in un mare chiuso come il Mediterraneo il disastro ambientale sarebbe amplificato. Inoltre la trivellazione non risolverà i nostri problemi energetici: le riserve certe nei mari italiani equivalgono a 6-7 settimane di consumi nazionali di petrolio e 6 mesi di gas. LE RAGIONI DEL NO 1) Perdita di investimenti e posti di lavoro. Smettere di usare gli impianti entro le acque territoriali italiane significherebbe perdere gli investimenti fatti fino a oggi e quelli futuri. Oltre che a migliaia di posti di lavoro. 2) Basso rischio di incidenti. Dal 1950 a oggi ci sono stati pochi incidenti che hanno riguardato impianti di estrazione: a Cortemaggiore (Piacenza) appunto nel 1950 e a Trecate (Novara) nel 1994. Un incidente in mare è avvenuto a Porto Corsini (Ravenna) nel 1965. 3) Fabbisogno energetico. Secondo le stime il petrolio presente nei mari italiani sarebbe pari a 700 milioni di tonnellate. Il nostro consumo attuale all’anno è 58 milioni di tonnellate. Nel 2014 sono stati importati 54 milioni di tonnellate. Avere fonti energetiche nostre ci fa spendere meno e ci mette al riparo da cali improvvisi dovuti a crisi internazionali. Secondo le stime sarebbe pari a 700 milioni di tonnellate. Il nostro consumo attuale all’anno è 58 milioni di tonnellate. Nel 2015 sono stati esportati 21 milioni di tonnellate.

tano fino all’esaurimento del giacimento, anche oltre la scadenza delle concessioni. Il referendum anti-trivelle riguarda solo le attività petrolifere presenti nelle acque italiane, quindi non quelle

dalle ore 7 alle 23. Per votare gli elettori devono recarsi al proprio seggio, indicato sulla propria tessera elettorale, muniti di un documento di riconoscimento valido e della tessera eletto-

rale. In caso di smarrimento della tessera elettorale o di esaurimento su di essa degli spazi per il timbro della certificazione del voto, gli elettori possono chiederne una nuova all’Ufficio elettorale del proprio Comune. Sulla scheda elettorale gli elettori sono chiamati a rispondere contrassegnando il Sì o il No ad un quesito sull’abrogazione del periodo di un comma di un articolo di un decreto legislativo del 2006. In particolare viene chiesto: “Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”? Votando sì si chiede di impedire lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi a ridosso della costa anche oltre il termine della concessione. Votando no, invece, si chiede di mantenere le norme attuali, che prevedono lo sfruttamento fino alla scadenza della concessione. Il referendum popolare sulle trivellazioni non riguarda i nuovi impianti poiché la legge già vieta i giacimenti entro le 12 miglia dalla costa. Pertanto se vinceranno i sì verranno fermati i giacimenti in attività quando scadranno le concessioni. Se vinceranno i no continueranno ad estrarre petrolio e metano. ◆

L’Asl archivia in digitale Al sicuro tutti i documenti dei laboratori di analisi L’Asl TO5 ha avviato un sistema innovativo per l’archiviazione e la conservazione in digitale dei referti clinici dei laboratori di analisi degli Ospedali di Chieri e Moncalieri. La nuova piattaforma che gestirà e conserverà in media un milione 200mila documenti digitali all’anno è stata sviluppata da Fastweb in partnership con Quality and Safety, società specializzata nella archiviazione elettronica dei documenti in ambito sanitario. La soluzione è di ultima generazione e si basa sul Cloud Computing per la conservazione in formato elettronico dei documenti clinici all’interno di archivi digitali, certificati, sicuri e accessibili esclusivamente da personale specialistico autorizzato dall’Asl. Il nuovo sistema, implementato dopo alcuni mesi di sperimentazione, si interfaccia direttamente con i sistemi informatici utilizzati all’interno dei laboratori di analisi dei due ospedali e consente di conservare in digitale tutti i referti medici che vengono certificati in maniera sicura e veloce tramite l’apposizione della firma digitale e della marca temporale. Tutti i referti sono archiviati e conservati all’interno dei server di Fastweb e vengono garantiti in ogni momento i massimi livelli di protezione dei dati clinici. Inoltre, a maggior tutela dei pazienti, l’accesso agli archivi digitali è consentito solo al personale autorizzato al trattamento dei documenti. La nuova piattaforma utilizza inoltre un’infrastruttura di ultima generazione in fibra ottica e la rete collega con velocità fino a 200 Megabit al secondo l’Asl TO5 le sue sedi ospedaliere rendendo possibile lo scambio e la consultazione in tempo reale dei referti in modo sicuro e affidabile. “L’implementazione e la modernizzazione del sistema informatico rappresenta uno degli obiettivi per assicurare ai cittadini un migliore e più efficace servizio - ha affermato Massimo Uberti, direttore generale dell’Asl TO5 - Grazie alle nuove modalità di archiviazione e di certificazione l’Asl TO5 dispone così di un database sempre aggiornato e completo di documenti aventi valore legale, così come previsto dalle disposizioni di legge”. ❚

Nuovo ecografo a Carmagnola Macchina di ultima generazione per l’ospedale Nuovo ecografo all’ospedale San Lorenzo di Carmagnola. In queste settimane l'AslTO5 metterà in funzione la nuova apparecchiatura. La macchina, di ultima generazione e dotata dei più moderni software di elaborazione di immagini, sarà installata presso il servizio di Radiologia dell'ospedale San Lorenzo di Carmagnola. Grande soddisfazione per la dottoressa Gabriella Cavalot, direttore del reparto di Radiologia Moncalieri, Carmagnola e Nichelino che mette a disposizione dei propri collaboratori e dell'utenza una moderna apparecchiatura. “L’arrivo della nuova apparecchiatura - ha sottolineato Massimo Uberti, direttore generale dell’Asl TO5 - si inserisce nel piano di rilancio ospedale San Lorenzo con le prime azioni concrete a cui, a breve, ne seguiranno altre”. ❚

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Prenotazione obbligatoria entro il mercoledì prima dell'evento (Tel.: 011.9717937).

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Referendum trivelle: si andrà alle urne domenica 17 aprile. I cittadini italiani saranno chiamati ad esprimersi sull’attività di ricerca e di estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi entro 12 miglia marine (circa 22,2 km) dalla costa e dovranno pertanto decidere se consentire agli impianti già esistenti entro la fascia costiera di continuare l’estrazione di petrolio e me-

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I torinesi e i provinciali A giugno andremo a votare per il nostro sindaco. Anche i torinesi andranno a votare per il loro sindaco, ma loro e solo loro voteranno anche per il “nostro” sindaco della Città Metropolitana. Per via dell’ “abolizione” della Provincia infatti la nuova istituzione che la sostituisce e che ne eredita i compiti ed i servizi sarà la nuova Città Metropolitana della quale noi diventeremo cittadini, ma di serie B. Il primo problema che dovrebbe turbarci è che il nuovo ente eredita compiti e servizi, ma non i soldi della vecchia Provincia, le riforme il PD renzoverdiniano prevedono i soliti tagli alla periferia non al centro dove tutto deve restare a disposizioni delle “grandi opere”, dei grandi impianti dove girano i veri grandi interessi, mentre si può tagliare in tutta tranquillità sui buchi delle strade e sui tetti delle scuole. Il secondo è che noi non voteremo, ma continueremo a pagare le tasse della vecchia Provincia che qualcuno incasserà e in parte girerà ancora alla Torino Metropolitana; questo significa tornare indietro di qualche secolo in termini di libertà civili, non solo a prima della “no taxation without rapresentation”, no tasse senza rappresentanza, che fu l’origine della rivoluzione americana del 1776, ma persino alla Magna Charta del 1215 che stabiliva che nessuna imposta poteva essere applicata dal re d’Inghilterra se non approvata dal consiglio del regno, cioè dai rappresentanti di quelli che ancora il re riteneva sudditi. Nella “democrazia” renzoverdiniana esistono sudditi di serie A, i torinesi, e quelli di serie B, i provinciali, tutti nella nuova concezione costituzionale servi della gleba a cui qualche sceriffo di Nottingham estorce tasse che poi ridistribuisce secondo un suo insindacabile criterio ed in questa ottica gli 800000 abitanti torinesi hanno qualche potere contrattuale in più degli altri sparsi nei cento comuni e mille territori. In questa situazione non ci resta, come Robin Hood ed i suoi compagni, che resistere dalla foresta con incursioni sulla città. Come? Prima cosa facendo persuasione presso i nostri conoscenti ed amici torinesi su chi scegliere, secondo chiedendo a chi si candida da noi di essere prima di tutto rappresentante della nostra comunità e questo significa essere il custode di quanto nel tempo la nostra comunità ha costruito di beni e di servizi. Faccio un esempio: Fassino e chi gli sta intorno sono contro a quanto con una straordinaria maggioranza abbiamo chiesto nel referendum sull’acqua del 2011 cioè che l’acqua restasse pubblica, ci dicono che solo il privato sa gestire un bene così prezioso, che solo agendo sulle tariffe (cioè aumentandole) si educa il popolo ignorante al risparmio, che solo grandi società multinazionali possono stare al passo con gli investimenti necessari ai nuovi impianti. Bene, tutto questo è solo la fuffa necessaria a nascondere una realtà molto più banale: secondo i più esemplari e reazionari criteri neo liberisti ogni attimo della nostra vita, ogni nostro atto deve generare un utile. Quindi anche bere un bicchiere d’acqua d’estate deve creare profitto. Ma questo è falso. Quando Smat ha fatto la follia di provare a fare la multinazionale in Sicilia siamo stati noi a dover pagare i danni, come oggi con Smat che ci riprova e cerca di fare soldi con l’emissione di obbligazioni per 100 o 150 milioni di euro per finanziare le grandi opere previste nel suo Piano Investimenti, in realtà solo per entrare nei giochi della finanza che permettano presunte grandi opere mentre alla nostra acqua pubblica servirebbero solo una riduzione drastica dei volumi di acqua prelevata dai 350.000.000 metri cubi/anno attuali ai circa 170-180.000.000 metri cubi/anno effettivamente necessari a servire l’utenza dell’area metropolitana e sostituire le tubazioni colabrodo e quelle in cementoamianto. Questi sono gli interventi veramente strategici, molto meno costosi delle grandi opere sognate da Smat, e che non richiedono coperture finanziarie avventurose con l’emissione delle obbligazioni proposte da Smat che presentano aspetti molto preoccupanti: l'aumento delle tariffe di almeno il 41% da qui al 2033, l'eccessivo indebitamento che dovrebbe poi essere ripianato dai Comuni che probabilmente non ce la faranno e saranno costretti, come sperano gli ostinati fautori della privatizzazione di Smat, a vendere in tutto o in parte l’azienda ai privati com’è già avvenuto per l’Azienda Elettrica, per l’inceneritore e per Amiat. La Stampa del 24 dicembre u.s. ha riportato l'incredibile proposta di Iren al Comune di Torino di rinunciare nel 75 % della città alla raccolta differenziata porta a porta. I torinesi dovrebbero differenziare soltanto l'organico, mettere il vetro nelle campane e gettare tutto il resto in altre campane. Una vera e propria regressione, per altro in violazione della legge, per abbandonare la raccolta differenziata ed inchiodarla all'attuale misero 42 %, allo scopo evidente di garantire alimentazione all'inceneritore del Gerbido, di proprietà della stessa Iren. Privatizzare significa questo: garantire utili alla speculazione, garantire i 3 miliardi di metri cubi di fumo l'anno emessi al Gerbido, equivalenti a 500000 auto che equivalgono ad un po’ di morti per cancro in più. Privatizzare, vedete, è anche un po’ pagare ed un po’ morire, ma questo non interessa. Il tema su cui impegnare chi si candida a Carignano è gestire in modo sano acqua, aria, rifiuti, energia, ma anche scuola, mobilità, assistenza, salute, tutte cose che ci sono indispensabili, che dobbiamo intendere e difendere non come beni dello Stato, non come patrimonio al servizio della speculazione privata, ma come nostra proprietà comune, che dobbiamo amministrare ad un giusto prezzo, con un equo ricavo che permetta a noi di migliorarne i servizi ed ai nostri figli di poterne ancora avere la disponibilità e l'uso in futuro: la difesa di queste nostre ricchezze è la prima cosa da chiedere ai nostri futuri candidati sindaci, se non ci promettono impegno nella tutela di queste cose uno vale l’altro. ❚ Nanni Passerini

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Per la canapa cercansi agricoltori e terreni Varietà “Carmagnola” da potenziare, appello di Assocanapa Carmagnola. Da secoli Carmagnola è il nome della varietà di canapa gigante più famosa al mondo. Deriva da quella pianta detta Pedemontana che si plasmò nei millenni nella pianura del Po tra le pendici delle Alpi e quelle dei Roeri. Selezionata per secoli dagli agricoltori, prese il nome di Carmagnola dalla città che era divenuta il fulcro della coltivazione e della lavorazione. Nell’Ottocento Carmagnola venne impiegata in tutti i paesi europei per migliorare le canape locali. Era ricercata soprattutto per la qualità della sua fibra che serviva per fare cordami e tele dalle prestazioni ineguagliate. Da alcuni anni però l’interesse, anzi gli “appetiti”, per questa varietà che è ancora la migliore da fibra, sono soprattutto dovuti alle sorprendenti potenzialità che dimostra in campo nutraceutico/terapeutico e quindi anche alimentare. Tanto che ne è stato persino determinato il DNA. Di qui il progetto iniziato lo scorso anno da Assocanapa guidata da Felice Giraudo, di moltiplicare questa varietà esclusivamente nel territorio che l’ha generata, appunto il carmagnolese allargato verso cuneese, pinerolese, torinese. Il progetto è di arrivare nel 2016 a 250 giornate

piemontesi. Felice Giraudo stesso spiega: “Siamo arrivati fino ad oggi a una ventina di agricoltori, più di metà dei quali ha già coltivato lo scorso anno, e a circa 150 giornate. Agli agricoltori garantiamo che a Carmagnola avremo almeno una trebbia, attualmente in fase di acquisto e modifica per trebbiare canapa, più la vecchia trebbia di riserva; e garantiamo un contratto di acquisto del seme con le caratteristiche di legge a 4 euro/kg e il ritiro delle paglie che rimangono dopo la trebbiatura ad almeno 12 euro/q”. Aggiunge ancora Giraudo: “Cerchiamo anche terreni da coltivare. La coltivazione della canapa migliora notevolmente i terreni, li ripulisce dalle erbe infestanti, riduce i nitrati, aggiunge materia organica pulita allo strato superficiale. Salvo una calamità naturale, in genere non richiede irrigazione; dal 1990 coltivo ininterrottamente canapa ed ho fatto bagnare soltanto lo scorso anno una sola volta. In previsione di un’estate molto siccitosa, è indispensabile poter fare all’occorrenza un’irrigazione “di soccorso” nell’epoca della formazione del seme”. Gli interessati, anche soltanto per acquisire informazioni, possono scrivere o telefonare ad Assocanapa srl (via Morello 2/A): assocanapasrl@gmail.com (all’attenzione di Alice); tel. 348.8015605. Saranno tutti invitati alla prossima riunione, in programma per i primi giorni di aprile. ◆

Ciao Santino!

Pranzo di leva alle Cinque Terre

I coetanei della leva del 1944, ricordando Santino Marraffa per la simpatia e l’allegria di tante feste passate insieme, hanno devoluto un’offerta alla Croce Rossa di Carignano. Ciao Santino! ❚

I nati nel 1951 si riuniscono domenica 8 maggio

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“da Carignano Ieri, Oggi, Domani” telefonate

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I carignanesi nati nel 1951 si incontreranno domenica 8 maggio per il consueto pranzo di leva. Sarà l’occasione per una gita alle Cinque Terre. Il programma è il seguente: ritrovo e partenza alle ore 6.30 davanti alla Scuola Media di Carignano (via Tappi), destinazione le Cinque Terre; arrivo a Levanto per imbarco sul battello con meta Porto Venere; durante il tragitto si potranno ammirare i cinque borghi che si affacciano sul mare e che nel 1997 sono stati dichiarati dall’Unesco “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore; pranzo a Porto Venere in ristorante con menù selezionato; pomeriggio libero per passeggiata nei “carrugi” e visita del borgo marinaro con le tipiche casette colorate; ore 16.20 partenza con il battello per La Spezia; incontro al parcheggio autobus e rientro in serata a Carignano. Il giorno precedente, sabato 7 maggio, alle ore 18.30 nel Duomo di Carignano Santa Messa in suffragio dei coscritti defunti. Il costo della gita alle Cinque Terre e di 90 euro, da versare all’atto della prenotazione (entro il 26 aprile). L’invito a partecipare è steso ai coniugi. Per informazioni e adesioni: Grazia Carena tel. 340.6138734; Roberto Chicco tel. 348.7011012; Marinella Rovei tel. 338.9880223; Giovanni Sona tel. 348.6906606. ❚

di Mastrototaro Alessandro e Alberto s.n.c.

Quattrocento aziende italiane impegnate nella coltivazione le ragioni di interesse economico e prima ancora sociale per le quali la coltivazione della canapa e l’impiego dei suoi semilavorati hanno tutte le carte per sfondare, anche se si tratta di impresa non facile e da affrontare con i piedi per terra. Margherita Baravalle, storico legale e segretario nazionale ha indicato le necessità organizzative interne e gli strumenti per il potenziamento della “cassetta degli attrezzi” di Assocanapa ed ha elencato le principali problematiche esterne sulle quali l’associazione è impegnata o dovrà impegnarsi a breve. Molti i contributi tra cui particolarmente apprezzato quello dell’onorevole Mino Taricco, più che da membro della Camera, da agricoltore ad agricoltori. Il ritmo serrato im-

presso all’assemblea ha consentito ampio spazio per il confronto che si è svolto per oltre due ore al mattino e che è ancora continuato a lungo nel pomeriggio. Al termine all’unanimità dei soci presenti o rappresentati: il nuovo Direttivo nazionale è stato eletto nelle persone di 22 associati provenienti da 12 regioni italiane diverse; è stata stabilita una sua articolazione in cinque ambiti di competenze interessanti, oltre che per la coltivazione, soprattutto per l’impiego dei prodotti di canapa; come presidente nazionale è è stata eletta Margherita Baravalle; Felice Giraudo è stato acclamato presidente onorario; la quota associativa 2016 è stata stabilita in 50 euro. Per ulteriori informazioni www.assocanapa.org. ◆

Emergenze pediatriche e incidenti domestici Serata informativa in Municipio venerdì 8 aprile Carignano. Le emergenze pediatriche e gli incidenti domestici sono i temi dell’incontro di venerdì 8 aprile, ore 21, nella sala consiliare del Comune di Carignano (primo piano del Municipio, via Frichieri 13). La serata informativa, aperta a tutti, è organizzata dall’associazione Carignano Viva in collaborazione con l’associazione Civici Pompieri 1875 e la Croce Rossa Italiana. Si parlerà di come prevenire e risolvere i piccoli incidenti domestici, affrontare le emergenze con sicurezza, come e quando praticare l’ automedicazione soprattutto in casi che coinvolgono i bambini. Si effettueranno infatti anche dimostrazioni pratiche di disostruzione con l’intervento di un’ infermiera pediatrica. ◆

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Dall’ultimo mio scritto si è calmato un po’ il ritmo delle visite. Così abbiamo avuto più tempo per prepararci per i prossimi avvenimenti in programma. Ora le educatrici sono tre: Elena, Fulvia e Giulia. Più le due aiutanti. Nel salone adibito a laboratorio è stata aggiunta una tavola ai tre tavoloni già esistenti perché le partecipanti ai lavori sono aumentate considerevolmente, senza contare le presenze alla tombola del martedì, quando si arriva almeno a una trentina di persone. Poiché ci sono stati donati parecchi rami di ciliegio carichi di boccioli, abbiamo fatto l’albero di Pasqua. Abbiamo piantato ben disposti i rami in due vasi con sabbia bagnata e ad essi abbiamo appeso tanti lavoretti fatti da noi come farfalle, coccinelle, uova decorate, uccellini e chi più ne ha più ne metta. Un insieme molto grazioso, anche perché i vasi, ben esposti

Spazio ai lettori

Auguri a Filippo che il 1° aprile compie 7 anni da mamma, papà, Alice e i nonni.

Mamma, papà e nonni augurano buon compleanno al piccolo Biagio.

Una voce dall’Istituto “Faccio Frichieri” di Carignano

Assocanapa si rafforza e guarda al futuro Carmagnola. Assocanapa, storica e principale organizzazione di soggetti che lavorano canapa in Italia, potenzia la sua “cassetta degli attrezzi”, partendo da Carmagnola Sabato 27 febbraio scorso si è svolta a Carmagnola l’assemblea nazionale straordinaria, raduno di soci selezionati e qualificati da anni di lavoro con la canapa e per la canapa. L’interesse per quello che matura in casa dell’associazione alla quale è universalmente riconosciuto il merito del decollo della coltivazione della canapa in Italia, è dimostrato dalla partecipazione delle più importanti associazioni degli imprenditori che operano nel mondo agricolo allargato, di numerosi imprenditori di altri settori e dall’irrompere delle organizzazioni di malati e di numerosi ricercatori. Cesare Quaglia, consigliere nazionale incaricato di seguire le coltivazioni, ha presentato i dati sull’evoluzione delle colture che sono riferite ad Assocanapa negli ultimi tre anni, cresciute fino a raggiungere nel 2015 poco meno di 400 aziende e una superficie complessiva di circa 1500 ettari ed ha relazionato sulle prospettive di organizzazione delle stesse; il presidente uscente Felice Giraudo ha individuato

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

contro la vetrata, ci hanno premiate con una bellissima fioritura. I nostri lavori spaziano da quelli per la festa della donna che è stata celebrata con noi lunedì 7 marzo all’Associazione Donne Pensionate e dalla cantante Paola Bertello; le abbiamo accolte esponendo i nostri disegni migliori sul tema. Finita tale festa con tante mimose vere e disegnate, ora procediamo con i disegni della Pasqua. La fantasia delle educatrici è infinita e noi cerchiamo di starci dietro. Mi rincresce essere nata troppo presto, non per gli anni che mi ritrovo ma perché quando andavo a scuola quello che studiavo di più era il latino, perché è la base di tutte le lingue, e in piccola misura il francese. Ora che l’inglese lo imparano fin dalla scuola materna ed ha defraudato la nostra lingua madre, così dolce ed armoniosa, noi anziani ci sen-

Tanti auguri piccola e dolce Asia per il tuo secondo compleanno dal tuo fratellone Alessandro e da mamma e papà.

tiamo un po’ emarginati nella nostra patria. Nelle trasmissioni televisive come “Amici” puoi sentire una canzone in italiano su dieci in inglese. Vorresti usare il computer ma, non sapendo l’inglese, ci rinunci. Io non sono contraria allo studio delle lingue, i giovani hanno molte più strade aperte e al giorno d’oggi dovrebbero farlo tutti. Ma è proprio per questo che rimpiango di essere nata troppo presto e, forse, avrà anche influito la guerra, ma ora che avrei tempo, i miei 84 anni non mi consentono più di mettermi a studiare, così mi rimarrà per sempre quel rimpianto. Ammetto che i tempi sono cambiati, gli orizzonti si sono ampliati. Forse a noi la guerra ci ha tarpato le ali e ci ha fatto amare di più la nostra patria; ora è giusto parlare di Europa ma anche se la ragione lo ammette è pur sempre un boccone amaro e ti fa capire che la fine si avvicina. Alla prossima. ❚ Lidia Dettoni


10 Marzo 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

& CASTIGO Sopra Lanzo, al santuario di Sant’Ignazio DIRITTO Rubrica legale a cura dell'avvocato Roberta K. Colosso Dopo la pubblicazione della foto“eccetto se occorresse fare una grafia “Festa per gli Uomini Cattonuova Chiesa”. lici” qualche mese fa (“Da CariLa cappella già esistente, meta di gnano - Ieri Oggi Domani”, ottobre pellegrinaggi, specie la prima do2015, rubrica “Cassetti carignamenica di agosto, dedicata al Santo, nesi”), la signora Maria Albera risaliva al 1635, dopo che gli abi(mamma di Paolo Castagno) ha ritanti della zona avevano fatto voto conosciuto suo padre, Ludovico, (sedi erigere sulla vetta una cappella condo accosciato vicino a Agostino (che non conteneva più di quaranta Smeriglio) e Giacomo Abate (padre persone) in seguito alle apparizioni di Mario; primo in alto, vicino a avvenute su quel monte nell’otMatteo Cuminatto), sempre da sinitobre e dicembre 1629, giudicate stra. La signora Domenica Marocco autentiche dalle autorità ecclesiaCanegallo ha riconosciuto suo stiche: alla costruzione avevano mapadre, Vincenzo (vicino a Somterialmente contribuito, anche con macal, terzo, accosciato, da destra). il trasporto su passaggi accidentati, Ho inoltre incontrato la signora Caprivi di sentieri, tutti gli abitanti. La terina Cavigliasso Pautasso che devozione popolare si era rivolta a aveva riconosciuto suo padre AnSant’Ignazio fin dal 1626 per invodrea (1901-1987) nel folto gruppo carlo contro una paurosa invasione ritratto. Ha un ricordo molto bello di lupi, scesi a far strage di greggi, di questa frequentazione e racmettendo in pericolo anche la vita conta: “L’ultima settimana di luglio, dei valligiani, e per le malattie che tutti gli anni, per venti anni, mio colpivano il bestiame, unico reddito padre, con altri componenti (uoper molte famiglie. Ma questa demini) dell’Azione Cattolica carignavozione era iniziata già nel 1622, sunese, lasciava i lavori della cambito dopo la canonizzazione di Sanpagna ai familiari e si recava a Pessit’Ignazio (1495-1556), quando il netto, sopra Lanzo, presso prevosto della Parrocil santuario di Sant’Ignazio chia di Mezzenile, inti(fondatore della Compatolata a San Martino, gnia di Gesù) per gli eseraveva fatto erigere una cizi spirituali. Molti si fercappella in suo onore mavano dal lunedì al veall’interno della Chiesa: nerdì sera; papà invece si inoltre era presente a fermava fino alla domeLanzo, dal 1610, una nica: era diventato un rito missione di due Padri che dopo la “vacanza di Gesuiti. preghiera” noi andassimo Per avviare la costrua prenderlo (l’ho fatto con zione della nuova mio marito quando ero Altare chiesa in luogo della già sposata) per trascorcappella votiva, fu nerere alcune ore, al di fuori dei soliti cessario spianare la vetta a colpi di impegni, e soprattutto per pranzare mine e piccone, lasciando intatta la insieme. In quegli incontri ho avuto punta della rupe su cui era apparso modo di visitare il complesso: le il Santo: infatti, nel progetto affiporte delle piccole stanze, quasi dato dai Gesuiti all’insigne archicelle di un convento, con l’arredo intetto B.A.Vittone (1704-1770) era dispensabile, conducevano ad una previsto che, nel centro della Chiesa, balconata che correva tutt’attorno sulla punta di questo cocuzzolo rocalla chiesa e da questa si poteva ascioso, che si leva fuori dal pavisistere alle funzioni, senza scendere mento per l’altezza di cinque metri, in basso, dove era posizionato l’alfosse collocata la statua lignea del tare”. Luisella Pautasso di quei moSanto. Purtroppo con la soppresmenti serba il ricordo di un intenso sione, nel 1773, dell’Ordine, molte profumo di ciclamini, abbondanti nel bosco vicino. Raggiungevano questa località con auto proprie oppure, più avanti, con auto proprie fino a Torino, Corso Matteotti, dove li attendeva un pulmino che li trasportava a destinazione. Non presente nella fotografia citata, ma attivo nell’organizzazione, coin- Uomini cattolici di Carignano e Osasio a Sant’Ignazio volgendo anche uomini di Osasio, era il signor Sebastiano Peicarte andarono disperse e non esiretti (1904-1985) assecondato dalla stono documenti autentici sulla cofamiglia. Preziose queste testimostruzione vittoniana; esiste solanianze di “com’eravamo”, neanche mente un riferimento all’altare in tanti anni fa. una tavola dello stesso autore. Nell’occasione di questa ricerca ho Successivamente il Santuario fu amavuto in prestito, da una persona ministrato dagli Arcivescovi che deche non vuole essere nominata, alla legarono però i Vicari di Lanzo ed i quale va il mio più sentito ringraziaParroci dei paesi limitrofi, anche a mento, un volumetto scritto da causa dei tempi storici difficilissimi. Mons. Silvio Solero, dal titolo “Il Nel 1814 il Santuario fu affidato al Santuario di Sant’Ignazio sopra teologo Luigi Guala che lo trovò Lanzo” (Edizioni Alzani-Pinerolo, “mirabilmente acconcio per tenervi anno 1954), dal quale ho ricavato le gli esercizi spirituali” a sacerdoti e seguenti notizie. laici e dal 1836 ne fu anche rettore; Il Santuario è stato costruito a parfino alla sua scomparsa, nel 1848, si tire dal 1727 proprio sulla sommità dedicò pure alla gestione materiale: ampliò il fabbricato che arrivò ad del Monte Bastìa (in antico chiaospitare ottanta persone (dalle semato Il Castellazzo, Bastìa, forse per dici iniziali) e diede inizio alla strada la presenza di una roccaforte) che si carrozzabile da Lanzo. Una curioinnalza a 931 metri, a picco, isolato, sità. Sotto il rettorato del teologo all’imboccatura delle tre Valli di Guala, il Santuario ebbe tra i suoi Lanzo, a cura dei Padri Gesuiti, ai ospiti il giovane Massimo d’Azeglio, quali nel 1677, con “pubblico istrunel “tentativo di ottenere un mimento”, i procuratori del Comune glioramento nei confronti di certe di Mezzenile cedettero la Cappella sue giovanili e precoci esuberanze”, già esistente con il monte ed il ma il D’Azeglio ne “I miei ricordi” bosco, da mantenere ed accrescere

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Santuario

non ne parla in modo entusiasta: riporta però questa descrizione: “A poche miglia da Lanzo, su per la Valle della Stura, v’è un cocuzzolo d’un monte .. La punta di questo monte era un masso nudo ed acuto che presto, in grazia dell’apparizione, venne chiuso dentro una bella chiesa, della quale rimase il centro; ed intorno alla chiesa venne fabbricato un convento. Un andito correva anch’esso all’intorno e dava acceso alle camere poste di qua e di là. Le camere, da una parte, mettevano sull’aperto con vista magnifica di que’ monti, dall’altra mettevano in chiesa con la vista di Sant’Ignazio”. Al teologo Guala succedette il sacerdote Giuseppe Cafasso, di Castelnuovo d’Asti, già ispiratore in Torino di molte opere di carità. Provvide all’ampliamento del fabbricato che attornia il Santuario e ad importanti lavori nella Chiesa ma ebbe “soprattutto a cuore lo sviluppo spirituale del Santuario”, frequentato dai più bei nomi del clero e del laicato: proprio da questi incontri (1852) maturò l’idea di istituire la “Conferenza di San Vincenzo de’ Paoli” in Torino. Tenne il rettorato per dodici anni, fino alla sua morte, nel 1860, indicando come successore il canonico Eugenio Galletti, che già nel 1864 lasciò la direzione al teologo Roetti. Furono completati il refettorio ed il fabbricato sovrastante e soprattutto, nel 1868, fu ultimata la carrozzabile da Lanzo, iniziata dal Guala, proseguita dal Cafasso, grazie al lascito della Marchesa Giulia di Barolo. Dal 1880 al 1926 fu rettore il canonico Giuseppe Allamano, nipote, da parte di madre, di don Cafasso: è ricordato in particolare come fondatore dei Missionari e Missionarie della Consolata. Alla sua morte assunse la direzione monsignor Luigi Coccolo: tre i corsi estivi frequentati da 125 a 140 sacerdoti e da 60 a 70 laici e, dal 1937 al 1940, vi trascorsero parte delle vacanze estive i chierici del Seminario Metropolitano di Torino. Poi venne la guerra e la casa di Sant’Ignazio fu saccheggiata. Nel 1947, monsignor Coccolo cedette l’amministrazione alla Pia Unione di San Massimo, fondata nel 1869 dall’arcivescovo monsignor Alessandro Ottaviano Riccardi dei Conti di Netro, con l’intento di promuovere sante missioni, esercizi spirituali, predicazioni eucaristiche in tutte le parrocchie. Continuare quest’opera anche nella stagione estiva (le Sante Missioni erano predicate per lo più nel periodo invernale in cui la popolazione rurale era meno impegnata) divenne possibile con la disponibilità del santuario di Sant’Ignazio, con corsi aperti ininterrottamente nei tre mesi estivi a sacerdoti, laici, giovani, signore, signorine e anche famiglie. Tuttora la gestione è di competenza della Diocesi di Torino, Comunità di San Massimo. ❚ Marilena Cavallero

Locazione commerciale: forti tutele per il conduttore Coloro che hanno vissuto l'esperienza legata all'avviamento di un'impresa conoscono bene i costi in termini economici, di energie e di sacrifici a cui si va incontro. E anche l'importanza del luogo di ubicazione dell'attività. Gli altri possono immaginarlo senza particolare sforzo. Deve essere apparso ben chiaro anche al nostro legislatore, considerato che ha scelto di disciplinare in modo articolato e compiuto la materia delle locazioni commerciali apprestando una particolare tutela a favore del conduttore nelle ipotesi in cui la risoluzione contrattuale non sia a lui ascrivibile. Andando con ordine, sono da considerarsi immobili adibiti ad uso non abitativo ex art. 27, Legge 392/1978, tutti quegli immobili all’interno dei quali vengono esercitate attività di: industria, commercio ed artigianato, attività di interesse turistico ovvero ad attività di lavoro autonomo. Prima garanzia e tutela posta dalla legge è la predeterminazione della durata minima di questi contratti fissata in sei anni ed in nove anni per quelli aventi ad oggetto attività alberghiere. Se entro 12 o 18 mesi dalla scadenza del contratto (a seconda del tipo di attività) il locatore non ha dato disdetta mediante l’invio di una lettera raccomandata, il contratto si rinnova alle stesse condizioni e per ugual periodo e il canone può essere rinegoziato solo al termine della seconda scadenza contrattuale, a fronte della stipula di un nuovo contratto, purché venga inviata regolare disdetta al precedente. Ma attenzione, e qui si inserisce una seconda stringente tutela: il “diniego di rinnovazione” è esercitatile dal locatore - alla prima scadenza - solo nei casi tassativamente individuati all’art. 29 della legge de quo, ossia se intenda adibire l’immobile ad abitazione (o ad attività commerciali) propria, del coniuge o dei parenti in linea retta entro il secondo grado o se intenda ricostruire o ristrutturare l’immobile (salvo, in tali casi, il possesso della relativa concessione o licenza edilizia). Tornato nel possesso dell'immobile, il proprietario avrà sei mesi di tempo dall’avvenuta consegna per adibirlo agli usi o effettuare i lavori per i quali è stato negato il rinnovo del contratto; in difetto al conduttore è riconosciuto il diritto di ottenere il ripristino del contratto di locazione, oltre al rimborso delle spese, ovvero il risarcimento dei danni sino a concorrenza di 48 mensilità dell’ultimo canone. Poniamo che si avvicini la seconda scadenza contrattuale. Nessuna norma a questo punto limita il diritto del proprietario di inviare la raccomandata invitando il conduttore a cercarsi un altra struttura. Certo è che per un negoziante trasferirsi non comporta soltanto allestire un nuovo immobile. Nel corso degli anni, in virtù di rapporti commerciali e contrattuali, l'impresa ha acquisito una clientela stabile, è riuscita a collocare sul mercato il prodotto offerto, ha stabilito un contatto di fiducia col territorio. Insomma, la sua capacità di produrre utili è indubbiamente legata all'ubicazione. Ed ecco la terza tutela riconosciuta dal legislatore: la cessazione del rapporto di locazione non derivante da risoluzione per inadempimento, disdetta o recesso del conduttore, fa sorgere in capo al conduttore stesso il diritto ad una indennità per la perdita dell’avviamento, consistente in una somma che deve essere pari a diciotto mensilità dell’ultimo canone corrisposto (e a ventuno mesi nell’ipotesi di attività alberghiere). Tale misura è raddoppiata qualora il locatore adibisca l’immobile, entro un anno dalla cessazione del contratto, alla medesima attività o ad attività affini. La corresponsione dell’indennità per la perdita d’avviamento commerciale, peraltro, è condizione per l’esecuzione del provvedimento di rilascio dell’immobile. In altre parole: al locatore è riconosciuto il diritto di rientrare nel possesso del proprio immobile, ma per farlo deve pagare l'importo predeterminato per legge. Nè le parti non possono eludere tale diritto attraverso l'inserimento ad arte di una clausola nel contratto diretta ad escluderlo.

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Nuova vita per l’olio di cucina Covar 14 e Federconsumo avviano un progetto innovativo Plastica, vetro, lattine, carta, scarti di cucina, ingombranti… E olio alimentare esausto che, troppo spesso, finisce negli scarichi di cucina e, invece, può incrementare la raccolta differenziata e produrre biodiesel, con vantaggi per tutti. Per incentivarne il recupero il Covar14 e Federconsumo Confcooperative Piemonte avviano, presso 17 negozi situati in 12 Comuni della cintura sud di Torino, di riferimento del Consorzio, un progetto che affianca gli ecocentri già dislocati sul territorio. Il progetto è stato ideato da Federconsumo Confcooperative Piemonte e realizzato in collaborazione con le cooperative associate Codè Crai e 3°. Questi gli indirizzi dei negozi dove sarà possibile ritirare la tanica trasparente da 5 litri e conferire l’olio raccolto dalle famiglie: Beinasco, Punto Simply, via San Giacomo 37, e Crai, viale Papa Giovanni 6; Bruino, Crai, via dei Glicini 1; Carignano, Prestofresco, corso Cesare Battisti 28; Moncalieri, Crai, strada Vivero 1; Nichelino, Prestofresco, via dei Martiri 30, e Crai, via Cuneo 7; Orbassano, Prestofresco, via Marconi 11; Piobesi, Simply, piazza I Maggio 6; Piossasco, Crai, via Piave 11; Rivalta, Simply, via Dante Alighieri 2, e

Crai, via Piossasco 61; Trofarello, Simply, via Togliatti 4; Villastellone, Simply, piazza della Libertà, e Crai, via Cossolo 87; Vinovo, Crai, via Padre Aliberti 45, e Crai, via Cottolengo 64. Con la raccolta differenziata si recupera un elemento che, se svuotato negli scarichi di casa, provoca danni ambientali e invece può costituire un valore. Malgrado l’apparenza “innocua”, un solo litro di olio di frittura inquina una superficie di 1.000 metri quadrati di acqua e, se disperso nel terreno, “fodera” le radici impedendo l’assorbimento delle sostanze nutritive. Ancor prima di arrivare al suolo, il residuo versato negli scarichi domestici danneggia la tubature e incide sui costi di depurazione. Il biodiesel prodotto, al contrario, è un carburante che immette nell’aria meno CO2 di altri. “La raccolta dell’olio alimentare esausto ha ampi margini di crescita, perché è un’abitudine ancora poco radicata, e può dare molti vantaggi sia dal punto di vista ambientale sia economico, perché impegna persone di una cooperativa esterna ai punti vendita, che impiegherà anche soggetti disoccupati iscritti ai centri per l’impiego - considera il vicepresidente del Consiglio di Amministrazione Covar14, Ste-

fano Napoletano, promotore dell’iniziativa - I negozi coinvolti, per chi differenzia, sono un punto di raccolta alternativo agli ecocentri. Proprio per incrementare il servizio ai cittadini, quello che inauguriamo è un sistema aperto, a cui possono aderire anche i nostri Comuni al momento non coinvolti. A tutti proponiamo l’istituzione di ulteriori punti di raccolta, magari nei mercati o nelle scuole, in collegamento con il nostro progetto”. Conferire nei nuovi punti di raccolta è semplice: l’avanzo di frittura va versato, filtrato e non caldo, nella tanica casalinga che, una volta piena, andrà svuotata nel contenitore del negozio. La miscela sarà controllata da un addetto e non dovrà contenere acqua o salamoia, né olio minerale da motore delle macchine. Il piccolo sforzo di differenziare l’olio sarà premiato con 100 punti per ogni svuotamento da 5 litri, da utilizzare per i premi proposti sul catalogo reperibile nei negozi, che include buoni spesa da 5 euro a fronte di 750 bollini. Per informazioni e per ricevere la tanica il riferimento sono i punti vendita aderenti all’iniziativa, ma è possibile anche rivolgersi via e-mail all’indirizzo raccoltaolioalimentare@gmail.com.◆

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“Differenzio ergo sum” punta su mercati e scuole La campagna sulla raccolta differenziata entra nel vivo Differenzio ergo sum torna nei mercati e affronta le scuole. Nuova tappa per la campagna di sensibilizzazione dedicata alla raccolta differenziata, proposta del Covar14 e avviata nel 2015. Dopo un primo giro di contatti banco a banco su un “gruppotarget”, effettuato nei mesi scorsi, gli animatori della cooperativa Erica ora riprendono il filo con gli ambulanti e verificano come vengono applicate le “buone pratiche”. Entro la fine di marzo saranno visitati i mercati di Candiolo, Carignano, Castagnole Piemonte, La Loggia, Lombriasco, Moncalieri, Osasio, Pancalieri, Piobesi Torinese, Trofarello, Villastellone, Vinovo, Virle. E’ prevista una analisi delle modalità con cui ogni utenza gestisce i rifiuti, con il rilevamento delle criticità che permangono. Per valutare se e dove sia opportuno adottare misure nei confronti di chi non differenzia i rifiuti prodotti dalla propria attività mercatale, in ogni Comune interessato è stata richiesta la partecipazione al monitoraggio da parte di un rappresentante dell’assessorato e della polizia municipale. Mentre le visite nei mercati puntano sui commercianti, anche come veicolo di informazione e sensibilizzazione dei clienti, un altro percorso importante di “Differenzio ergo sum” è diretto alle scuole primarie e secondarie di primo grado. Sono in corso in questi giorni i contatti con i dirigenti degli istituti scolastici del territorio, per programmare le visite dei tecnici di Erica negli istituti. Tra marzo e aprile gli operatori verificheranno come è gestita la raccolta differenziata e quale è la dotazione di cassonetti nei corridoi e nelle singole classi. Cosa può essere differenziato direttamente in aula? Come è gestito il “conferimento interno”, tra corridoi e spazi esterni? Quanti sono e di che tipo i cassonetti in dotazione? Dove sono posizionati? Quali sono i bidoni mancanti o danneggiati? Che tipo di rifiuti si producono? Quali problemi dà o può dare la raccolta? Il sopralluogo cercherà di dare risposte e fornire una fotografia definita della situazione, anche raccogliendo suggerimenti e segnalazioni, per consentire di fornire strumenti adeguati a una buona raccolta differenziata, che coinvolga sempre più bambini e ragazzi. ◆

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO – ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARIGNANO

I Carabinieri a scuola contro le dipendenze “Per diventare più consapevoli e pronti a dire di no” Giovedì 11 febbraio, nell’aula magna della nostra scuola, noi allievi delle classi Terze abbiamo incontrato tre rappresentanti delle forze dell’ordine: il maresciallo Barra, il vicecomandante Zupo dei Carabinieri di Carignano e il luogotenente Luigi Murialdo, specializzato nel settore anti-droga. L’esperto ci ha spiegato in modo scientifico e con un linguaggio specifico che cosa sono le droghe, l’alcol, il tabacco, i loro effetti e le conseguenze fisiche e mentali del loro uso. Abbiamo appreso che la droga è la parte di un vegetale (più raramente di un animale) fonte di principi attivi naturali, da cui è possibile ricavare stupefacenti, cioè droghe sintetiche o artificiali e psicotropi, cioè capaci di alterare l’attività mentale.

Partendo dalla suddivisione delle droghe, ci sono stati illustrati gli effetti che esse hanno sul corpo di chi ne fa uso, il fatto che essi variano da persona a persona e poi le conseguenze dell’uso, che a poco a poco diventa dipendenza sia fisica che psicologica. Ogni passaggio era corredato da delle slides che, attraverso un approccio scientifico, ci hanno fatto capire la serietà della questione affrontata. Abbiamo imparato che le droghe sintetiche sono quelle che provocano i danni maggiori a causa dell’alterazione e della distorsione della realtà. La lezione proseguiva con l’analisi di altri due fenomeni, molto più diffusi del primo: l’alcolismo e il tabagismo. L’alcol è una sostanza psicoattiva, sedativa, ipnotica e depri-

Uno spettacolare... Don Chisciotte! Le classi Prime a teatro, tra sogno e realtà

Venerdì 12 febbraio tutte le classi prime del nostro istituto sono andate a Torino a vedere lo spettacolo teatrale “Don Chisciotte”, la famosa storia del nobile spagnolo che legge continuamente romanzi cavallereschi e ad un tratto pensa di essere anch’egli un cavaliere. Gli attori erano tre, però ognuno di essi faceva tante parti, con abiti, voci, movimenti diversi e tutti si sono dimostrati molto bravi nelle diverse interpretazioni. A tutti è piaciuta molto la scenografia, perché era costituita da due particolari scale che erano utilizzate per fare cose diverse: prima la libreria, poi i mulini a vento (applicandovi le pale), poi ancora l’altalena, il bosco, il libro... Questo ci ha insegnato che un oggetto può servire a rappresentare più cose diverse; tutto lo spettacolo erainfatti basato sulla capacità di non vedere solo la realtà, ma di vedere oltre ad essa; il pesce spada era usato come arma da combattimento, la bacinella diventava l’elmo di Manbrino, i mulini a vento, agli occhi di Don Chisciotte, erano dei giganti! Era particolarmente bello l’effetto con cui hanno riprodotto il mare: hanno preso un sottile telo di plastica, vi hanno proiettato un’intensa luce blu, lo agitavano così che sembrassero le onde, si sentivano i rumori del mare e dei gabbiani. Una parte molto divertente è stata quella in cui quando hanno scelto dei bambini dal pubblico e hanno fatto fare loro delle scenette sul palcoscenico. E poi erano bellissimi: gli alberi del bosco fatti con degli ombrelli a brandelli, i diavoli, il cavaliere degli specchi che sconfigge il protagonista. Ogni scena era caratterizzata da musiche e luci molto adatte ed anche i costumi erano curati e vistosi. Lo spettacolo ci è piaciuto molto, perché era comico ma allo stesso tempo ci ha fatto riflettere su molti argomenti: distinguere tra sogno e realtà, coltivare i propri ideali, combattere per il bene... La parte che ci ha emozionato di più è stata quando Don Chisciotte è entrato in un grande libro. Alla fine dello spettacolo gli attori hanno risposto alle nostre domande, si sono fermati a fare autografi e foto e in quel momento abbiamo capito che tutti e tre erano simpatici anche nella vita reale! ❚ Cristian, Emilia, Enrico, Lorenzo, Maria, per la classe Prima A

mente che può avere effetti irreversibili sul corpo e soprattutto sul cervello dei ragazzi in fase di crescita. Inoltre il carabiniere ci ha spiegato il motivo per cui il limite del tasso alcolemico in Italia è di 0.50g/l: oltre questa soglia si hanno i riflessi rallentati, la diminuzione della percezione del pericolo, l’alterazione della visione del colore rosso (diminuzione della sensibilità al colore rosso e il campo visivo ristretto lateralmente). Abbiamo capito che guidare in queste situazioni crea un grave rischio per sé e per gli altri! L’ultimo argomento è stato il fumo; il catrame che si trova nelle sigarette è formato da micro-particelle letali, che) hanno la capacità di arrivare agli alveoli polmonari, mentre la nicotina è un alcaloide presente nella pianta del tabacco. La miscela provoca danni irreparabili, dei quali non è facile accorgersi se non quando è troppo tardi. Ci ha impressionato scoprire che in Italia ci sono 7 milioni di fumatori uomini e 6 di donne e che ogni anni sono 83000 i morti per malattie correlate o derivanti dal tabagismo. L’intervento è stato programmato dalla scuola, proprio perché la maggioranza dei consumatori di tali sostanze appartiene all’età giovanile; si comincia a farne uso sempre più presto, in genere per semplice curiosità o per mostrarsi più sicuri di sé, in genere spinti dai coetanei, che tanto sono importanti nella vita dei ragazzi. Questa è stata una conferenza particolarmente dettagliata ed istruttiva, che ci ha permesso di acquisire molte informazioni specifiche e che ci ha anche... spaventati un po’, ma forse l’obiettivo era proprio quello di farci diventare più consapevoli e pronti a dire di no! ❚ Angelo, Stefania, Linda, Mattia, Nima, Vittoria per le classi Terze

Parole e musica per l’8 marzo Festa della Donna con l’Unitre in Municipio

La nuova Scuola dell’Infanzia

Parole e musica, vita vissuta e melodia. L’Assessorato alla Cultura e l’Unitre di Carignano hanno congiuntamente ricordato l’importanza della Giornata Internazionale della donna con una bella manifestazione organizzata martedì 8 marzo nella sala del consiglio comunale. La donna come protagonista, prima con la presentazione del libro “Lo sconosciuto” di Elena Cerutti e poi con il recital di arpa di Vanja

I bambini presentano i nuovi locali Ciao a tutti! Siamo i bambini della nuova Scuola dell’Infanzia di via Vigada, a Carignano! Cogliamo l’occasione per salutare i lettori del “Da Carignano Ieri Oggi Domani”, raccontando loro che da gennaio siamo tutti insieme, in questa nuova e bellissima scuola, colorata, spaziosa, e molto luminosa! La scuola si suddivide in tre padiglioni: nel primo troviamo le farfalle, i bruchi, i canguri e i dinosauri e, a seguire i delfini, i grilli, le coccinelle, gli orsetti, le lumache, gli ippopotami, le marmotte. Siamo davvero tanti! A nostra disposizione abbiamo:un teatro, tanti spazi gioco, ma presto speriamo... un bel giardino per i nostri giochi all’aperto. Le insegnanti vogliono ringraziare le collaboratrici e i collaboratori, che le hanno supportate in questo trasloco. ❚

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Avvisare subito il proprio medico curante o la guardia medica se il decesso avviene di notte o in giorni festivi per la constatazione di morte, contattare l’impresa funebre di fiducia, la quale si occuperà della vestizione e composizione della salma, operazione assai delicata, che molte volte i familiari non si sentono di eseguire. I collaboratori dell’impresa si occuperanno del caro estinto per restituirlo ai propri cari in tutta la sua dignità. La fase della vestizione e preparazione comprende diversi passaggi: dalla pulizia del corpo con olii profumati, la scelta del vestito più appropriato, alla sistemazione del volto ove necessario con dei trucchi appropriati. La vestizione e composizione della salma richiedono particolare sensibilità e delicatezza nel totale rispetto del defunto, così come la posa della salma all’interno del feretro e l’allestimento della camera ardente. Questi sono solo alcuni dei servizi da noi offerti. COSE DA NON FARE: Seguire i consigli di una badante o di un infermiere. Affidarsi ad una impresa funebre che vi contatta senza essere stata da voi scelta in Casa di Cura, Abitazione, Ospedale. Lasciare libertà di decisione e quindi di prezzo per il funerale del vostro caro senza farsi dettagliare tutti i vari costi del servizio. Non firmare eventuali fogli in bianco senza essersi accertati di cosa si tratta. Quindi: FARSI FARE PIU’ PREVENTIVI COME PARAGONE DI SERVIZIO.

Sedi: Carignano - via Savoia 5 - OSASIO - PIOBESI T.SE Reperibilità 24h su 24h

Contu. Elena Cerutti, medico di medicina interna all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, ha raccontato la storia vera di un legame violento e morboso trasformatosi ben presto in persecuzione, e come dice lei stessa “il libro racchiude le sensazioni, tra l’incredulità, il dolore, la paura e la delusione, di constatare

che l’uomo del quale ci si è follemente innamorati non è quello che si pensava che fosse. Non solo. Non si sono voluti vedere dei segnali, non si è ascoltato chi, capace di analizzare le situazioni, aveva dato buoni consigli”. La durezza emotiva dell’argomento quanto mai attuale è stata stemperata dalla gentilezza musicale del recital per arpa con musiche di Handel, Bach Debussy tenuto da Vanja Contu, diplomata al conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. La musicista ha già ottenuto molti riconoscimenti sia nazio-

nali che internazionali, ha attualmente in attivo due collaborazioni stabili, il Quartetto Canola (arpe) e il Duo Sole (arpa e voce), ma molti la ricordano per aver suonato come arpista solista al programma

Stanotte al museo Egizio condotto da Alberto Angela, andato in onda in prima serata su Rai 1 nel maggio 2015. Un bel pomeriggio per pensare alle conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, alle discriminazioni e le violenze cui sono state e sono ancora oggetto. L’importanza di questa giornata, come hanno sottolineato sia il vice sindaco Miranda Feraudo sia il presidente dell’Unitre Ettore Aime, trae origini lontane nel tempo. Tenutasi per la prima volta negli Stati Uniti nei primi anni del secolo scorso, dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel 1946, fu commemorata in tutta l'Italia, dove si vide la comparsa del suo simbolo, la mimosa E proprio con un fiore, in questo caso una rosa, come è costume della locale Unitre da anni, sono state omaggiate tutte le tantissime donne che sono intervenute. ❚

Ciapinabò a Roma con il Comitato Manifestazioni Bagna cauda e sapori carignanesi in dono a papa Francesco Carignano. La bagna cauda trionfa sulla tavola a Roma e, con il ciapinabò, i profumi e i sapori carignanesi arrivano anche in Vaticano. Come già nel 2015 il Comitato Manifestazioni di Carignano ha partecipato alla serata “Elogio alla bagna cauda”, evento annuale promosso dall’associazione Piemontesi a Roma. La

cena si è svolta all’hotel Crown Plaza - St Peter, sabato 30 gennaio scorso: “Abbiamo portato in degustazione il nostro ciapinabò - racconta Roberto Brunetto, presidente del Comitato - Così quest'anno nel menù si sono aggiunti il flan di ciapinabò e la vellutata che avevamo presentato alla Sagra 2015”. Racconta ancora Brunetto: “Domenica 31 gennaio era prevista come l'anno scorso una visita in Vaticano però,

dovendo rientrare per il Carnevale, abbiamo chiesto a don Sergio, referente ed accompagnatore per la visita, di poterla anticipare”. Richiesta accolta. Nel pomeriggio del sabato il Comitato Manifestazioni ha incontrato il cardinale Angelo Sodano, a cui sono stati offerti i ciapinabò, gli zest (che sono stati particolarmente apprezzati), il dvd sul restauro del Duomo, alcuni libri su Carignano, la bagna cauda tradizionale e quella senza aglio dei monaci di Vezzolano. Brunetto continua: “Siamo riusciti a vedere papa Benedetto XVI durante la sua passeggiata, poi finalmente ci siamo recati a Santa Marta per portare gli stessi doni a papa Francesco, accolti dalle guardie svizzere e dal suo segretario. E’ stata un’esperienza indescrivibile ed emozionante. Ho colto l’occasione per inoltrare la richiesta di un'udienza per il Comitato Manifestazioni di Carignano, che è stata accettata. Spero di potere a breve dare comunicazione della data e delle modalità di parte-

cipazione. Sarà senz’altro una grandissima emozione e, per me, questo è un desiderio che si avvera. E’ un’idea che ho, quella di portare i nostri prodotti in Vaticano, fin da quando Bergoglio è stato eletto papa e nel suo discorso ha parlato di bagna cauda”. “Il Santo Pontefice - scrive la Segreteria di Stato del Vaticano in una lettera indirizzata a Brunetto - ringrazia per il premuroso pensiero e per i sentimenti che l’hanno suggerito e, mentre chiede di pregare per la Sua persona e per il Suo servizio alla Chiesa, invoca la materna imtercessione della Vergine Santa e di cuore imparte a Lei e ai membri del Comitato in parola la Benedizione Apostolica, pegno di ogni desiderato bene nel Signore”. ◆


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Marzo 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Marzo 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

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Pagina a cura della

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO – ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARIGNANO

I Carabinieri a scuola contro le dipendenze “Per diventare più consapevoli e pronti a dire di no” Giovedì 11 febbraio, nell’aula magna della nostra scuola, noi allievi delle classi Terze abbiamo incontrato tre rappresentanti delle forze dell’ordine: il maresciallo Barra, il vicecomandante Zupo dei Carabinieri di Carignano e il luogotenente Luigi Murialdo, specializzato nel settore anti-droga. L’esperto ci ha spiegato in modo scientifico e con un linguaggio specifico che cosa sono le droghe, l’alcol, il tabacco, i loro effetti e le conseguenze fisiche e mentali del loro uso. Abbiamo appreso che la droga è la parte di un vegetale (più raramente di un animale) fonte di principi attivi naturali, da cui è possibile ricavare stupefacenti, cioè droghe sintetiche o artificiali e psicotropi, cioè capaci di alterare l’attività mentale.

Partendo dalla suddivisione delle droghe, ci sono stati illustrati gli effetti che esse hanno sul corpo di chi ne fa uso, il fatto che essi variano da persona a persona e poi le conseguenze dell’uso, che a poco a poco diventa dipendenza sia fisica che psicologica. Ogni passaggio era corredato da delle slides che, attraverso un approccio scientifico, ci hanno fatto capire la serietà della questione affrontata. Abbiamo imparato che le droghe sintetiche sono quelle che provocano i danni maggiori a causa dell’alterazione e della distorsione della realtà. La lezione proseguiva con l’analisi di altri due fenomeni, molto più diffusi del primo: l’alcolismo e il tabagismo. L’alcol è una sostanza psicoattiva, sedativa, ipnotica e depri-

Uno spettacolare... Don Chisciotte! Le classi Prime a teatro, tra sogno e realtà

Venerdì 12 febbraio tutte le classi prime del nostro istituto sono andate a Torino a vedere lo spettacolo teatrale “Don Chisciotte”, la famosa storia del nobile spagnolo che legge continuamente romanzi cavallereschi e ad un tratto pensa di essere anch’egli un cavaliere. Gli attori erano tre, però ognuno di essi faceva tante parti, con abiti, voci, movimenti diversi e tutti si sono dimostrati molto bravi nelle diverse interpretazioni. A tutti è piaciuta molto la scenografia, perché era costituita da due particolari scale che erano utilizzate per fare cose diverse: prima la libreria, poi i mulini a vento (applicandovi le pale), poi ancora l’altalena, il bosco, il libro... Questo ci ha insegnato che un oggetto può servire a rappresentare più cose diverse; tutto lo spettacolo erainfatti basato sulla capacità di non vedere solo la realtà, ma di vedere oltre ad essa; il pesce spada era usato come arma da combattimento, la bacinella diventava l’elmo di Manbrino, i mulini a vento, agli occhi di Don Chisciotte, erano dei giganti! Era particolarmente bello l’effetto con cui hanno riprodotto il mare: hanno preso un sottile telo di plastica, vi hanno proiettato un’intensa luce blu, lo agitavano così che sembrassero le onde, si sentivano i rumori del mare e dei gabbiani. Una parte molto divertente è stata quella in cui quando hanno scelto dei bambini dal pubblico e hanno fatto fare loro delle scenette sul palcoscenico. E poi erano bellissimi: gli alberi del bosco fatti con degli ombrelli a brandelli, i diavoli, il cavaliere degli specchi che sconfigge il protagonista. Ogni scena era caratterizzata da musiche e luci molto adatte ed anche i costumi erano curati e vistosi. Lo spettacolo ci è piaciuto molto, perché era comico ma allo stesso tempo ci ha fatto riflettere su molti argomenti: distinguere tra sogno e realtà, coltivare i propri ideali, combattere per il bene... La parte che ci ha emozionato di più è stata quando Don Chisciotte è entrato in un grande libro. Alla fine dello spettacolo gli attori hanno risposto alle nostre domande, si sono fermati a fare autografi e foto e in quel momento abbiamo capito che tutti e tre erano simpatici anche nella vita reale! ❚ Cristian, Emilia, Enrico, Lorenzo, Maria, per la classe Prima A

mente che può avere effetti irreversibili sul corpo e soprattutto sul cervello dei ragazzi in fase di crescita. Inoltre il carabiniere ci ha spiegato il motivo per cui il limite del tasso alcolemico in Italia è di 0.50g/l: oltre questa soglia si hanno i riflessi rallentati, la diminuzione della percezione del pericolo, l’alterazione della visione del colore rosso (diminuzione della sensibilità al colore rosso e il campo visivo ristretto lateralmente). Abbiamo capito che guidare in queste situazioni crea un grave rischio per sé e per gli altri! L’ultimo argomento è stato il fumo; il catrame che si trova nelle sigarette è formato da micro-particelle letali, che) hanno la capacità di arrivare agli alveoli polmonari, mentre la nicotina è un alcaloide presente nella pianta del tabacco. La miscela provoca danni irreparabili, dei quali non è facile accorgersi se non quando è troppo tardi. Ci ha impressionato scoprire che in Italia ci sono 7 milioni di fumatori uomini e 6 di donne e che ogni anni sono 83000 i morti per malattie correlate o derivanti dal tabagismo. L’intervento è stato programmato dalla scuola, proprio perché la maggioranza dei consumatori di tali sostanze appartiene all’età giovanile; si comincia a farne uso sempre più presto, in genere per semplice curiosità o per mostrarsi più sicuri di sé, in genere spinti dai coetanei, che tanto sono importanti nella vita dei ragazzi. Questa è stata una conferenza particolarmente dettagliata ed istruttiva, che ci ha permesso di acquisire molte informazioni specifiche e che ci ha anche... spaventati un po’, ma forse l’obiettivo era proprio quello di farci diventare più consapevoli e pronti a dire di no! ❚ Angelo, Stefania, Linda, Mattia, Nima, Vittoria per le classi Terze

Parole e musica per l’8 marzo Festa della Donna con l’Unitre in Municipio

La nuova Scuola dell’Infanzia

Parole e musica, vita vissuta e melodia. L’Assessorato alla Cultura e l’Unitre di Carignano hanno congiuntamente ricordato l’importanza della Giornata Internazionale della donna con una bella manifestazione organizzata martedì 8 marzo nella sala del consiglio comunale. La donna come protagonista, prima con la presentazione del libro “Lo sconosciuto” di Elena Cerutti e poi con il recital di arpa di Vanja

I bambini presentano i nuovi locali Ciao a tutti! Siamo i bambini della nuova Scuola dell’Infanzia di via Vigada, a Carignano! Cogliamo l’occasione per salutare i lettori del “Da Carignano Ieri Oggi Domani”, raccontando loro che da gennaio siamo tutti insieme, in questa nuova e bellissima scuola, colorata, spaziosa, e molto luminosa! La scuola si suddivide in tre padiglioni: nel primo troviamo le farfalle, i bruchi, i canguri e i dinosauri e, a seguire i delfini, i grilli, le coccinelle, gli orsetti, le lumache, gli ippopotami, le marmotte. Siamo davvero tanti! A nostra disposizione abbiamo:un teatro, tanti spazi gioco, ma presto speriamo... un bel giardino per i nostri giochi all’aperto. Le insegnanti vogliono ringraziare le collaboratrici e i collaboratori, che le hanno supportate in questo trasloco. ❚

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Sedi: Carignano - via Savoia 5 - OSASIO - PIOBESI T.SE Reperibilità 24h su 24h

Contu. Elena Cerutti, medico di medicina interna all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, ha raccontato la storia vera di un legame violento e morboso trasformatosi ben presto in persecuzione, e come dice lei stessa “il libro racchiude le sensazioni, tra l’incredulità, il dolore, la paura e la delusione, di constatare

che l’uomo del quale ci si è follemente innamorati non è quello che si pensava che fosse. Non solo. Non si sono voluti vedere dei segnali, non si è ascoltato chi, capace di analizzare le situazioni, aveva dato buoni consigli”. La durezza emotiva dell’argomento quanto mai attuale è stata stemperata dalla gentilezza musicale del recital per arpa con musiche di Handel, Bach Debussy tenuto da Vanja Contu, diplomata al conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. La musicista ha già ottenuto molti riconoscimenti sia nazio-

nali che internazionali, ha attualmente in attivo due collaborazioni stabili, il Quartetto Canola (arpe) e il Duo Sole (arpa e voce), ma molti la ricordano per aver suonato come arpista solista al programma

Stanotte al museo Egizio condotto da Alberto Angela, andato in onda in prima serata su Rai 1 nel maggio 2015. Un bel pomeriggio per pensare alle conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, alle discriminazioni e le violenze cui sono state e sono ancora oggetto. L’importanza di questa giornata, come hanno sottolineato sia il vice sindaco Miranda Feraudo sia il presidente dell’Unitre Ettore Aime, trae origini lontane nel tempo. Tenutasi per la prima volta negli Stati Uniti nei primi anni del secolo scorso, dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel 1946, fu commemorata in tutta l'Italia, dove si vide la comparsa del suo simbolo, la mimosa E proprio con un fiore, in questo caso una rosa, come è costume della locale Unitre da anni, sono state omaggiate tutte le tantissime donne che sono intervenute. ❚

Ciapinabò a Roma con il Comitato Manifestazioni Bagna cauda e sapori carignanesi in dono a papa Francesco Carignano. La bagna cauda trionfa sulla tavola a Roma e, con il ciapinabò, i profumi e i sapori carignanesi arrivano anche in Vaticano. Come già nel 2015 il Comitato Manifestazioni di Carignano ha partecipato alla serata “Elogio alla bagna cauda”, evento annuale promosso dall’associazione Piemontesi a Roma. La

cena si è svolta all’hotel Crown Plaza - St Peter, sabato 30 gennaio scorso: “Abbiamo portato in degustazione il nostro ciapinabò - racconta Roberto Brunetto, presidente del Comitato - Così quest'anno nel menù si sono aggiunti il flan di ciapinabò e la vellutata che avevamo presentato alla Sagra 2015”. Racconta ancora Brunetto: “Domenica 31 gennaio era prevista come l'anno scorso una visita in Vaticano però,

dovendo rientrare per il Carnevale, abbiamo chiesto a don Sergio, referente ed accompagnatore per la visita, di poterla anticipare”. Richiesta accolta. Nel pomeriggio del sabato il Comitato Manifestazioni ha incontrato il cardinale Angelo Sodano, a cui sono stati offerti i ciapinabò, gli zest (che sono stati particolarmente apprezzati), il dvd sul restauro del Duomo, alcuni libri su Carignano, la bagna cauda tradizionale e quella senza aglio dei monaci di Vezzolano. Brunetto continua: “Siamo riusciti a vedere papa Benedetto XVI durante la sua passeggiata, poi finalmente ci siamo recati a Santa Marta per portare gli stessi doni a papa Francesco, accolti dalle guardie svizzere e dal suo segretario. E’ stata un’esperienza indescrivibile ed emozionante. Ho colto l’occasione per inoltrare la richiesta di un'udienza per il Comitato Manifestazioni di Carignano, che è stata accettata. Spero di potere a breve dare comunicazione della data e delle modalità di parte-

cipazione. Sarà senz’altro una grandissima emozione e, per me, questo è un desiderio che si avvera. E’ un’idea che ho, quella di portare i nostri prodotti in Vaticano, fin da quando Bergoglio è stato eletto papa e nel suo discorso ha parlato di bagna cauda”. “Il Santo Pontefice - scrive la Segreteria di Stato del Vaticano in una lettera indirizzata a Brunetto - ringrazia per il premuroso pensiero e per i sentimenti che l’hanno suggerito e, mentre chiede di pregare per la Sua persona e per il Suo servizio alla Chiesa, invoca la materna imtercessione della Vergine Santa e di cuore imparte a Lei e ai membri del Comitato in parola la Benedizione Apostolica, pegno di ogni desiderato bene nel Signore”. ◆


10 Marzo 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

& CASTIGO Sopra Lanzo, al santuario di Sant’Ignazio DIRITTO Rubrica legale a cura dell'avvocato Roberta K. Colosso Dopo la pubblicazione della foto“eccetto se occorresse fare una grafia “Festa per gli Uomini Cattonuova Chiesa”. lici” qualche mese fa (“Da CariLa cappella già esistente, meta di gnano - Ieri Oggi Domani”, ottobre pellegrinaggi, specie la prima do2015, rubrica “Cassetti carignamenica di agosto, dedicata al Santo, nesi”), la signora Maria Albera risaliva al 1635, dopo che gli abi(mamma di Paolo Castagno) ha ritanti della zona avevano fatto voto conosciuto suo padre, Ludovico, (sedi erigere sulla vetta una cappella condo accosciato vicino a Agostino (che non conteneva più di quaranta Smeriglio) e Giacomo Abate (padre persone) in seguito alle apparizioni di Mario; primo in alto, vicino a avvenute su quel monte nell’otMatteo Cuminatto), sempre da sinitobre e dicembre 1629, giudicate stra. La signora Domenica Marocco autentiche dalle autorità ecclesiaCanegallo ha riconosciuto suo stiche: alla costruzione avevano mapadre, Vincenzo (vicino a Somterialmente contribuito, anche con macal, terzo, accosciato, da destra). il trasporto su passaggi accidentati, Ho inoltre incontrato la signora Caprivi di sentieri, tutti gli abitanti. La terina Cavigliasso Pautasso che devozione popolare si era rivolta a aveva riconosciuto suo padre AnSant’Ignazio fin dal 1626 per invodrea (1901-1987) nel folto gruppo carlo contro una paurosa invasione ritratto. Ha un ricordo molto bello di lupi, scesi a far strage di greggi, di questa frequentazione e racmettendo in pericolo anche la vita conta: “L’ultima settimana di luglio, dei valligiani, e per le malattie che tutti gli anni, per venti anni, mio colpivano il bestiame, unico reddito padre, con altri componenti (uoper molte famiglie. Ma questa demini) dell’Azione Cattolica carignavozione era iniziata già nel 1622, sunese, lasciava i lavori della cambito dopo la canonizzazione di Sanpagna ai familiari e si recava a Pessit’Ignazio (1495-1556), quando il netto, sopra Lanzo, presso prevosto della Parrocil santuario di Sant’Ignazio chia di Mezzenile, inti(fondatore della Compatolata a San Martino, gnia di Gesù) per gli eseraveva fatto erigere una cizi spirituali. Molti si fercappella in suo onore mavano dal lunedì al veall’interno della Chiesa: nerdì sera; papà invece si inoltre era presente a fermava fino alla domeLanzo, dal 1610, una nica: era diventato un rito missione di due Padri che dopo la “vacanza di Gesuiti. preghiera” noi andassimo Per avviare la costrua prenderlo (l’ho fatto con zione della nuova mio marito quando ero Altare chiesa in luogo della già sposata) per trascorcappella votiva, fu nerere alcune ore, al di fuori dei soliti cessario spianare la vetta a colpi di impegni, e soprattutto per pranzare mine e piccone, lasciando intatta la insieme. In quegli incontri ho avuto punta della rupe su cui era apparso modo di visitare il complesso: le il Santo: infatti, nel progetto affiporte delle piccole stanze, quasi dato dai Gesuiti all’insigne archicelle di un convento, con l’arredo intetto B.A.Vittone (1704-1770) era dispensabile, conducevano ad una previsto che, nel centro della Chiesa, balconata che correva tutt’attorno sulla punta di questo cocuzzolo rocalla chiesa e da questa si poteva ascioso, che si leva fuori dal pavisistere alle funzioni, senza scendere mento per l’altezza di cinque metri, in basso, dove era posizionato l’alfosse collocata la statua lignea del tare”. Luisella Pautasso di quei moSanto. Purtroppo con la soppresmenti serba il ricordo di un intenso sione, nel 1773, dell’Ordine, molte profumo di ciclamini, abbondanti nel bosco vicino. Raggiungevano questa località con auto proprie oppure, più avanti, con auto proprie fino a Torino, Corso Matteotti, dove li attendeva un pulmino che li trasportava a destinazione. Non presente nella fotografia citata, ma attivo nell’organizzazione, coin- Uomini cattolici di Carignano e Osasio a Sant’Ignazio volgendo anche uomini di Osasio, era il signor Sebastiano Peicarte andarono disperse e non esiretti (1904-1985) assecondato dalla stono documenti autentici sulla cofamiglia. Preziose queste testimostruzione vittoniana; esiste solanianze di “com’eravamo”, neanche mente un riferimento all’altare in tanti anni fa. una tavola dello stesso autore. Nell’occasione di questa ricerca ho Successivamente il Santuario fu amavuto in prestito, da una persona ministrato dagli Arcivescovi che deche non vuole essere nominata, alla legarono però i Vicari di Lanzo ed i quale va il mio più sentito ringraziaParroci dei paesi limitrofi, anche a mento, un volumetto scritto da causa dei tempi storici difficilissimi. Mons. Silvio Solero, dal titolo “Il Nel 1814 il Santuario fu affidato al Santuario di Sant’Ignazio sopra teologo Luigi Guala che lo trovò Lanzo” (Edizioni Alzani-Pinerolo, “mirabilmente acconcio per tenervi anno 1954), dal quale ho ricavato le gli esercizi spirituali” a sacerdoti e seguenti notizie. laici e dal 1836 ne fu anche rettore; Il Santuario è stato costruito a parfino alla sua scomparsa, nel 1848, si tire dal 1727 proprio sulla sommità dedicò pure alla gestione materiale: ampliò il fabbricato che arrivò ad del Monte Bastìa (in antico chiaospitare ottanta persone (dalle semato Il Castellazzo, Bastìa, forse per dici iniziali) e diede inizio alla strada la presenza di una roccaforte) che si carrozzabile da Lanzo. Una curioinnalza a 931 metri, a picco, isolato, sità. Sotto il rettorato del teologo all’imboccatura delle tre Valli di Guala, il Santuario ebbe tra i suoi Lanzo, a cura dei Padri Gesuiti, ai ospiti il giovane Massimo d’Azeglio, quali nel 1677, con “pubblico istrunel “tentativo di ottenere un mimento”, i procuratori del Comune glioramento nei confronti di certe di Mezzenile cedettero la Cappella sue giovanili e precoci esuberanze”, già esistente con il monte ed il ma il D’Azeglio ne “I miei ricordi” bosco, da mantenere ed accrescere

avvrkcolosso@gmail.com

Santuario

non ne parla in modo entusiasta: riporta però questa descrizione: “A poche miglia da Lanzo, su per la Valle della Stura, v’è un cocuzzolo d’un monte .. La punta di questo monte era un masso nudo ed acuto che presto, in grazia dell’apparizione, venne chiuso dentro una bella chiesa, della quale rimase il centro; ed intorno alla chiesa venne fabbricato un convento. Un andito correva anch’esso all’intorno e dava acceso alle camere poste di qua e di là. Le camere, da una parte, mettevano sull’aperto con vista magnifica di que’ monti, dall’altra mettevano in chiesa con la vista di Sant’Ignazio”. Al teologo Guala succedette il sacerdote Giuseppe Cafasso, di Castelnuovo d’Asti, già ispiratore in Torino di molte opere di carità. Provvide all’ampliamento del fabbricato che attornia il Santuario e ad importanti lavori nella Chiesa ma ebbe “soprattutto a cuore lo sviluppo spirituale del Santuario”, frequentato dai più bei nomi del clero e del laicato: proprio da questi incontri (1852) maturò l’idea di istituire la “Conferenza di San Vincenzo de’ Paoli” in Torino. Tenne il rettorato per dodici anni, fino alla sua morte, nel 1860, indicando come successore il canonico Eugenio Galletti, che già nel 1864 lasciò la direzione al teologo Roetti. Furono completati il refettorio ed il fabbricato sovrastante e soprattutto, nel 1868, fu ultimata la carrozzabile da Lanzo, iniziata dal Guala, proseguita dal Cafasso, grazie al lascito della Marchesa Giulia di Barolo. Dal 1880 al 1926 fu rettore il canonico Giuseppe Allamano, nipote, da parte di madre, di don Cafasso: è ricordato in particolare come fondatore dei Missionari e Missionarie della Consolata. Alla sua morte assunse la direzione monsignor Luigi Coccolo: tre i corsi estivi frequentati da 125 a 140 sacerdoti e da 60 a 70 laici e, dal 1937 al 1940, vi trascorsero parte delle vacanze estive i chierici del Seminario Metropolitano di Torino. Poi venne la guerra e la casa di Sant’Ignazio fu saccheggiata. Nel 1947, monsignor Coccolo cedette l’amministrazione alla Pia Unione di San Massimo, fondata nel 1869 dall’arcivescovo monsignor Alessandro Ottaviano Riccardi dei Conti di Netro, con l’intento di promuovere sante missioni, esercizi spirituali, predicazioni eucaristiche in tutte le parrocchie. Continuare quest’opera anche nella stagione estiva (le Sante Missioni erano predicate per lo più nel periodo invernale in cui la popolazione rurale era meno impegnata) divenne possibile con la disponibilità del santuario di Sant’Ignazio, con corsi aperti ininterrottamente nei tre mesi estivi a sacerdoti, laici, giovani, signore, signorine e anche famiglie. Tuttora la gestione è di competenza della Diocesi di Torino, Comunità di San Massimo. ❚ Marilena Cavallero

Locazione commerciale: forti tutele per il conduttore Coloro che hanno vissuto l'esperienza legata all'avviamento di un'impresa conoscono bene i costi in termini economici, di energie e di sacrifici a cui si va incontro. E anche l'importanza del luogo di ubicazione dell'attività. Gli altri possono immaginarlo senza particolare sforzo. Deve essere apparso ben chiaro anche al nostro legislatore, considerato che ha scelto di disciplinare in modo articolato e compiuto la materia delle locazioni commerciali apprestando una particolare tutela a favore del conduttore nelle ipotesi in cui la risoluzione contrattuale non sia a lui ascrivibile. Andando con ordine, sono da considerarsi immobili adibiti ad uso non abitativo ex art. 27, Legge 392/1978, tutti quegli immobili all’interno dei quali vengono esercitate attività di: industria, commercio ed artigianato, attività di interesse turistico ovvero ad attività di lavoro autonomo. Prima garanzia e tutela posta dalla legge è la predeterminazione della durata minima di questi contratti fissata in sei anni ed in nove anni per quelli aventi ad oggetto attività alberghiere. Se entro 12 o 18 mesi dalla scadenza del contratto (a seconda del tipo di attività) il locatore non ha dato disdetta mediante l’invio di una lettera raccomandata, il contratto si rinnova alle stesse condizioni e per ugual periodo e il canone può essere rinegoziato solo al termine della seconda scadenza contrattuale, a fronte della stipula di un nuovo contratto, purché venga inviata regolare disdetta al precedente. Ma attenzione, e qui si inserisce una seconda stringente tutela: il “diniego di rinnovazione” è esercitatile dal locatore - alla prima scadenza - solo nei casi tassativamente individuati all’art. 29 della legge de quo, ossia se intenda adibire l’immobile ad abitazione (o ad attività commerciali) propria, del coniuge o dei parenti in linea retta entro il secondo grado o se intenda ricostruire o ristrutturare l’immobile (salvo, in tali casi, il possesso della relativa concessione o licenza edilizia). Tornato nel possesso dell'immobile, il proprietario avrà sei mesi di tempo dall’avvenuta consegna per adibirlo agli usi o effettuare i lavori per i quali è stato negato il rinnovo del contratto; in difetto al conduttore è riconosciuto il diritto di ottenere il ripristino del contratto di locazione, oltre al rimborso delle spese, ovvero il risarcimento dei danni sino a concorrenza di 48 mensilità dell’ultimo canone. Poniamo che si avvicini la seconda scadenza contrattuale. Nessuna norma a questo punto limita il diritto del proprietario di inviare la raccomandata invitando il conduttore a cercarsi un altra struttura. Certo è che per un negoziante trasferirsi non comporta soltanto allestire un nuovo immobile. Nel corso degli anni, in virtù di rapporti commerciali e contrattuali, l'impresa ha acquisito una clientela stabile, è riuscita a collocare sul mercato il prodotto offerto, ha stabilito un contatto di fiducia col territorio. Insomma, la sua capacità di produrre utili è indubbiamente legata all'ubicazione. Ed ecco la terza tutela riconosciuta dal legislatore: la cessazione del rapporto di locazione non derivante da risoluzione per inadempimento, disdetta o recesso del conduttore, fa sorgere in capo al conduttore stesso il diritto ad una indennità per la perdita dell’avviamento, consistente in una somma che deve essere pari a diciotto mensilità dell’ultimo canone corrisposto (e a ventuno mesi nell’ipotesi di attività alberghiere). Tale misura è raddoppiata qualora il locatore adibisca l’immobile, entro un anno dalla cessazione del contratto, alla medesima attività o ad attività affini. La corresponsione dell’indennità per la perdita d’avviamento commerciale, peraltro, è condizione per l’esecuzione del provvedimento di rilascio dell’immobile. In altre parole: al locatore è riconosciuto il diritto di rientrare nel possesso del proprio immobile, ma per farlo deve pagare l'importo predeterminato per legge. Nè le parti non possono eludere tale diritto attraverso l'inserimento ad arte di una clausola nel contratto diretta ad escluderlo.

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Marzo 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Nuova vita per l’olio di cucina Covar 14 e Federconsumo avviano un progetto innovativo Plastica, vetro, lattine, carta, scarti di cucina, ingombranti… E olio alimentare esausto che, troppo spesso, finisce negli scarichi di cucina e, invece, può incrementare la raccolta differenziata e produrre biodiesel, con vantaggi per tutti. Per incentivarne il recupero il Covar14 e Federconsumo Confcooperative Piemonte avviano, presso 17 negozi situati in 12 Comuni della cintura sud di Torino, di riferimento del Consorzio, un progetto che affianca gli ecocentri già dislocati sul territorio. Il progetto è stato ideato da Federconsumo Confcooperative Piemonte e realizzato in collaborazione con le cooperative associate Codè Crai e 3°. Questi gli indirizzi dei negozi dove sarà possibile ritirare la tanica trasparente da 5 litri e conferire l’olio raccolto dalle famiglie: Beinasco, Punto Simply, via San Giacomo 37, e Crai, viale Papa Giovanni 6; Bruino, Crai, via dei Glicini 1; Carignano, Prestofresco, corso Cesare Battisti 28; Moncalieri, Crai, strada Vivero 1; Nichelino, Prestofresco, via dei Martiri 30, e Crai, via Cuneo 7; Orbassano, Prestofresco, via Marconi 11; Piobesi, Simply, piazza I Maggio 6; Piossasco, Crai, via Piave 11; Rivalta, Simply, via Dante Alighieri 2, e

Crai, via Piossasco 61; Trofarello, Simply, via Togliatti 4; Villastellone, Simply, piazza della Libertà, e Crai, via Cossolo 87; Vinovo, Crai, via Padre Aliberti 45, e Crai, via Cottolengo 64. Con la raccolta differenziata si recupera un elemento che, se svuotato negli scarichi di casa, provoca danni ambientali e invece può costituire un valore. Malgrado l’apparenza “innocua”, un solo litro di olio di frittura inquina una superficie di 1.000 metri quadrati di acqua e, se disperso nel terreno, “fodera” le radici impedendo l’assorbimento delle sostanze nutritive. Ancor prima di arrivare al suolo, il residuo versato negli scarichi domestici danneggia la tubature e incide sui costi di depurazione. Il biodiesel prodotto, al contrario, è un carburante che immette nell’aria meno CO2 di altri. “La raccolta dell’olio alimentare esausto ha ampi margini di crescita, perché è un’abitudine ancora poco radicata, e può dare molti vantaggi sia dal punto di vista ambientale sia economico, perché impegna persone di una cooperativa esterna ai punti vendita, che impiegherà anche soggetti disoccupati iscritti ai centri per l’impiego - considera il vicepresidente del Consiglio di Amministrazione Covar14, Ste-

fano Napoletano, promotore dell’iniziativa - I negozi coinvolti, per chi differenzia, sono un punto di raccolta alternativo agli ecocentri. Proprio per incrementare il servizio ai cittadini, quello che inauguriamo è un sistema aperto, a cui possono aderire anche i nostri Comuni al momento non coinvolti. A tutti proponiamo l’istituzione di ulteriori punti di raccolta, magari nei mercati o nelle scuole, in collegamento con il nostro progetto”. Conferire nei nuovi punti di raccolta è semplice: l’avanzo di frittura va versato, filtrato e non caldo, nella tanica casalinga che, una volta piena, andrà svuotata nel contenitore del negozio. La miscela sarà controllata da un addetto e non dovrà contenere acqua o salamoia, né olio minerale da motore delle macchine. Il piccolo sforzo di differenziare l’olio sarà premiato con 100 punti per ogni svuotamento da 5 litri, da utilizzare per i premi proposti sul catalogo reperibile nei negozi, che include buoni spesa da 5 euro a fronte di 750 bollini. Per informazioni e per ricevere la tanica il riferimento sono i punti vendita aderenti all’iniziativa, ma è possibile anche rivolgersi via e-mail all’indirizzo raccoltaolioalimentare@gmail.com.◆

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“Differenzio ergo sum” punta su mercati e scuole La campagna sulla raccolta differenziata entra nel vivo Differenzio ergo sum torna nei mercati e affronta le scuole. Nuova tappa per la campagna di sensibilizzazione dedicata alla raccolta differenziata, proposta del Covar14 e avviata nel 2015. Dopo un primo giro di contatti banco a banco su un “gruppotarget”, effettuato nei mesi scorsi, gli animatori della cooperativa Erica ora riprendono il filo con gli ambulanti e verificano come vengono applicate le “buone pratiche”. Entro la fine di marzo saranno visitati i mercati di Candiolo, Carignano, Castagnole Piemonte, La Loggia, Lombriasco, Moncalieri, Osasio, Pancalieri, Piobesi Torinese, Trofarello, Villastellone, Vinovo, Virle. E’ prevista una analisi delle modalità con cui ogni utenza gestisce i rifiuti, con il rilevamento delle criticità che permangono. Per valutare se e dove sia opportuno adottare misure nei confronti di chi non differenzia i rifiuti prodotti dalla propria attività mercatale, in ogni Comune interessato è stata richiesta la partecipazione al monitoraggio da parte di un rappresentante dell’assessorato e della polizia municipale. Mentre le visite nei mercati puntano sui commercianti, anche come veicolo di informazione e sensibilizzazione dei clienti, un altro percorso importante di “Differenzio ergo sum” è diretto alle scuole primarie e secondarie di primo grado. Sono in corso in questi giorni i contatti con i dirigenti degli istituti scolastici del territorio, per programmare le visite dei tecnici di Erica negli istituti. Tra marzo e aprile gli operatori verificheranno come è gestita la raccolta differenziata e quale è la dotazione di cassonetti nei corridoi e nelle singole classi. Cosa può essere differenziato direttamente in aula? Come è gestito il “conferimento interno”, tra corridoi e spazi esterni? Quanti sono e di che tipo i cassonetti in dotazione? Dove sono posizionati? Quali sono i bidoni mancanti o danneggiati? Che tipo di rifiuti si producono? Quali problemi dà o può dare la raccolta? Il sopralluogo cercherà di dare risposte e fornire una fotografia definita della situazione, anche raccogliendo suggerimenti e segnalazioni, per consentire di fornire strumenti adeguati a una buona raccolta differenziata, che coinvolga sempre più bambini e ragazzi. ◆

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Marzo 2016

I torinesi e i provinciali A giugno andremo a votare per il nostro sindaco. Anche i torinesi andranno a votare per il loro sindaco, ma loro e solo loro voteranno anche per il “nostro” sindaco della Città Metropolitana. Per via dell’ “abolizione” della Provincia infatti la nuova istituzione che la sostituisce e che ne eredita i compiti ed i servizi sarà la nuova Città Metropolitana della quale noi diventeremo cittadini, ma di serie B. Il primo problema che dovrebbe turbarci è che il nuovo ente eredita compiti e servizi, ma non i soldi della vecchia Provincia, le riforme il PD renzoverdiniano prevedono i soliti tagli alla periferia non al centro dove tutto deve restare a disposizioni delle “grandi opere”, dei grandi impianti dove girano i veri grandi interessi, mentre si può tagliare in tutta tranquillità sui buchi delle strade e sui tetti delle scuole. Il secondo è che noi non voteremo, ma continueremo a pagare le tasse della vecchia Provincia che qualcuno incasserà e in parte girerà ancora alla Torino Metropolitana; questo significa tornare indietro di qualche secolo in termini di libertà civili, non solo a prima della “no taxation without rapresentation”, no tasse senza rappresentanza, che fu l’origine della rivoluzione americana del 1776, ma persino alla Magna Charta del 1215 che stabiliva che nessuna imposta poteva essere applicata dal re d’Inghilterra se non approvata dal consiglio del regno, cioè dai rappresentanti di quelli che ancora il re riteneva sudditi. Nella “democrazia” renzoverdiniana esistono sudditi di serie A, i torinesi, e quelli di serie B, i provinciali, tutti nella nuova concezione costituzionale servi della gleba a cui qualche sceriffo di Nottingham estorce tasse che poi ridistribuisce secondo un suo insindacabile criterio ed in questa ottica gli 800000 abitanti torinesi hanno qualche potere contrattuale in più degli altri sparsi nei cento comuni e mille territori. In questa situazione non ci resta, come Robin Hood ed i suoi compagni, che resistere dalla foresta con incursioni sulla città. Come? Prima cosa facendo persuasione presso i nostri conoscenti ed amici torinesi su chi scegliere, secondo chiedendo a chi si candida da noi di essere prima di tutto rappresentante della nostra comunità e questo significa essere il custode di quanto nel tempo la nostra comunità ha costruito di beni e di servizi. Faccio un esempio: Fassino e chi gli sta intorno sono contro a quanto con una straordinaria maggioranza abbiamo chiesto nel referendum sull’acqua del 2011 cioè che l’acqua restasse pubblica, ci dicono che solo il privato sa gestire un bene così prezioso, che solo agendo sulle tariffe (cioè aumentandole) si educa il popolo ignorante al risparmio, che solo grandi società multinazionali possono stare al passo con gli investimenti necessari ai nuovi impianti. Bene, tutto questo è solo la fuffa necessaria a nascondere una realtà molto più banale: secondo i più esemplari e reazionari criteri neo liberisti ogni attimo della nostra vita, ogni nostro atto deve generare un utile. Quindi anche bere un bicchiere d’acqua d’estate deve creare profitto. Ma questo è falso. Quando Smat ha fatto la follia di provare a fare la multinazionale in Sicilia siamo stati noi a dover pagare i danni, come oggi con Smat che ci riprova e cerca di fare soldi con l’emissione di obbligazioni per 100 o 150 milioni di euro per finanziare le grandi opere previste nel suo Piano Investimenti, in realtà solo per entrare nei giochi della finanza che permettano presunte grandi opere mentre alla nostra acqua pubblica servirebbero solo una riduzione drastica dei volumi di acqua prelevata dai 350.000.000 metri cubi/anno attuali ai circa 170-180.000.000 metri cubi/anno effettivamente necessari a servire l’utenza dell’area metropolitana e sostituire le tubazioni colabrodo e quelle in cementoamianto. Questi sono gli interventi veramente strategici, molto meno costosi delle grandi opere sognate da Smat, e che non richiedono coperture finanziarie avventurose con l’emissione delle obbligazioni proposte da Smat che presentano aspetti molto preoccupanti: l'aumento delle tariffe di almeno il 41% da qui al 2033, l'eccessivo indebitamento che dovrebbe poi essere ripianato dai Comuni che probabilmente non ce la faranno e saranno costretti, come sperano gli ostinati fautori della privatizzazione di Smat, a vendere in tutto o in parte l’azienda ai privati com’è già avvenuto per l’Azienda Elettrica, per l’inceneritore e per Amiat. La Stampa del 24 dicembre u.s. ha riportato l'incredibile proposta di Iren al Comune di Torino di rinunciare nel 75 % della città alla raccolta differenziata porta a porta. I torinesi dovrebbero differenziare soltanto l'organico, mettere il vetro nelle campane e gettare tutto il resto in altre campane. Una vera e propria regressione, per altro in violazione della legge, per abbandonare la raccolta differenziata ed inchiodarla all'attuale misero 42 %, allo scopo evidente di garantire alimentazione all'inceneritore del Gerbido, di proprietà della stessa Iren. Privatizzare significa questo: garantire utili alla speculazione, garantire i 3 miliardi di metri cubi di fumo l'anno emessi al Gerbido, equivalenti a 500000 auto che equivalgono ad un po’ di morti per cancro in più. Privatizzare, vedete, è anche un po’ pagare ed un po’ morire, ma questo non interessa. Il tema su cui impegnare chi si candida a Carignano è gestire in modo sano acqua, aria, rifiuti, energia, ma anche scuola, mobilità, assistenza, salute, tutte cose che ci sono indispensabili, che dobbiamo intendere e difendere non come beni dello Stato, non come patrimonio al servizio della speculazione privata, ma come nostra proprietà comune, che dobbiamo amministrare ad un giusto prezzo, con un equo ricavo che permetta a noi di migliorarne i servizi ed ai nostri figli di poterne ancora avere la disponibilità e l'uso in futuro: la difesa di queste nostre ricchezze è la prima cosa da chiedere ai nostri futuri candidati sindaci, se non ci promettono impegno nella tutela di queste cose uno vale l’altro. ❚ Nanni Passerini

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Per la canapa cercansi agricoltori e terreni Varietà “Carmagnola” da potenziare, appello di Assocanapa Carmagnola. Da secoli Carmagnola è il nome della varietà di canapa gigante più famosa al mondo. Deriva da quella pianta detta Pedemontana che si plasmò nei millenni nella pianura del Po tra le pendici delle Alpi e quelle dei Roeri. Selezionata per secoli dagli agricoltori, prese il nome di Carmagnola dalla città che era divenuta il fulcro della coltivazione e della lavorazione. Nell’Ottocento Carmagnola venne impiegata in tutti i paesi europei per migliorare le canape locali. Era ricercata soprattutto per la qualità della sua fibra che serviva per fare cordami e tele dalle prestazioni ineguagliate. Da alcuni anni però l’interesse, anzi gli “appetiti”, per questa varietà che è ancora la migliore da fibra, sono soprattutto dovuti alle sorprendenti potenzialità che dimostra in campo nutraceutico/terapeutico e quindi anche alimentare. Tanto che ne è stato persino determinato il DNA. Di qui il progetto iniziato lo scorso anno da Assocanapa guidata da Felice Giraudo, di moltiplicare questa varietà esclusivamente nel territorio che l’ha generata, appunto il carmagnolese allargato verso cuneese, pinerolese, torinese. Il progetto è di arrivare nel 2016 a 250 giornate

piemontesi. Felice Giraudo stesso spiega: “Siamo arrivati fino ad oggi a una ventina di agricoltori, più di metà dei quali ha già coltivato lo scorso anno, e a circa 150 giornate. Agli agricoltori garantiamo che a Carmagnola avremo almeno una trebbia, attualmente in fase di acquisto e modifica per trebbiare canapa, più la vecchia trebbia di riserva; e garantiamo un contratto di acquisto del seme con le caratteristiche di legge a 4 euro/kg e il ritiro delle paglie che rimangono dopo la trebbiatura ad almeno 12 euro/q”. Aggiunge ancora Giraudo: “Cerchiamo anche terreni da coltivare. La coltivazione della canapa migliora notevolmente i terreni, li ripulisce dalle erbe infestanti, riduce i nitrati, aggiunge materia organica pulita allo strato superficiale. Salvo una calamità naturale, in genere non richiede irrigazione; dal 1990 coltivo ininterrottamente canapa ed ho fatto bagnare soltanto lo scorso anno una sola volta. In previsione di un’estate molto siccitosa, è indispensabile poter fare all’occorrenza un’irrigazione “di soccorso” nell’epoca della formazione del seme”. Gli interessati, anche soltanto per acquisire informazioni, possono scrivere o telefonare ad Assocanapa srl (via Morello 2/A): assocanapasrl@gmail.com (all’attenzione di Alice); tel. 348.8015605. Saranno tutti invitati alla prossima riunione, in programma per i primi giorni di aprile. ◆

Ciao Santino!

Pranzo di leva alle Cinque Terre

I coetanei della leva del 1944, ricordando Santino Marraffa per la simpatia e l’allegria di tante feste passate insieme, hanno devoluto un’offerta alla Croce Rossa di Carignano. Ciao Santino! ❚

I nati nel 1951 si riuniscono domenica 8 maggio

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“da Carignano Ieri, Oggi, Domani” telefonate

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I carignanesi nati nel 1951 si incontreranno domenica 8 maggio per il consueto pranzo di leva. Sarà l’occasione per una gita alle Cinque Terre. Il programma è il seguente: ritrovo e partenza alle ore 6.30 davanti alla Scuola Media di Carignano (via Tappi), destinazione le Cinque Terre; arrivo a Levanto per imbarco sul battello con meta Porto Venere; durante il tragitto si potranno ammirare i cinque borghi che si affacciano sul mare e che nel 1997 sono stati dichiarati dall’Unesco “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore; pranzo a Porto Venere in ristorante con menù selezionato; pomeriggio libero per passeggiata nei “carrugi” e visita del borgo marinaro con le tipiche casette colorate; ore 16.20 partenza con il battello per La Spezia; incontro al parcheggio autobus e rientro in serata a Carignano. Il giorno precedente, sabato 7 maggio, alle ore 18.30 nel Duomo di Carignano Santa Messa in suffragio dei coscritti defunti. Il costo della gita alle Cinque Terre e di 90 euro, da versare all’atto della prenotazione (entro il 26 aprile). L’invito a partecipare è steso ai coniugi. Per informazioni e adesioni: Grazia Carena tel. 340.6138734; Roberto Chicco tel. 348.7011012; Marinella Rovei tel. 338.9880223; Giovanni Sona tel. 348.6906606. ❚

di Mastrototaro Alessandro e Alberto s.n.c.

Quattrocento aziende italiane impegnate nella coltivazione le ragioni di interesse economico e prima ancora sociale per le quali la coltivazione della canapa e l’impiego dei suoi semilavorati hanno tutte le carte per sfondare, anche se si tratta di impresa non facile e da affrontare con i piedi per terra. Margherita Baravalle, storico legale e segretario nazionale ha indicato le necessità organizzative interne e gli strumenti per il potenziamento della “cassetta degli attrezzi” di Assocanapa ed ha elencato le principali problematiche esterne sulle quali l’associazione è impegnata o dovrà impegnarsi a breve. Molti i contributi tra cui particolarmente apprezzato quello dell’onorevole Mino Taricco, più che da membro della Camera, da agricoltore ad agricoltori. Il ritmo serrato im-

presso all’assemblea ha consentito ampio spazio per il confronto che si è svolto per oltre due ore al mattino e che è ancora continuato a lungo nel pomeriggio. Al termine all’unanimità dei soci presenti o rappresentati: il nuovo Direttivo nazionale è stato eletto nelle persone di 22 associati provenienti da 12 regioni italiane diverse; è stata stabilita una sua articolazione in cinque ambiti di competenze interessanti, oltre che per la coltivazione, soprattutto per l’impiego dei prodotti di canapa; come presidente nazionale è è stata eletta Margherita Baravalle; Felice Giraudo è stato acclamato presidente onorario; la quota associativa 2016 è stata stabilita in 50 euro. Per ulteriori informazioni www.assocanapa.org. ◆

Emergenze pediatriche e incidenti domestici Serata informativa in Municipio venerdì 8 aprile Carignano. Le emergenze pediatriche e gli incidenti domestici sono i temi dell’incontro di venerdì 8 aprile, ore 21, nella sala consiliare del Comune di Carignano (primo piano del Municipio, via Frichieri 13). La serata informativa, aperta a tutti, è organizzata dall’associazione Carignano Viva in collaborazione con l’associazione Civici Pompieri 1875 e la Croce Rossa Italiana. Si parlerà di come prevenire e risolvere i piccoli incidenti domestici, affrontare le emergenze con sicurezza, come e quando praticare l’ automedicazione soprattutto in casi che coinvolgono i bambini. Si effettueranno infatti anche dimostrazioni pratiche di disostruzione con l’intervento di un’ infermiera pediatrica. ◆

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Dall’ultimo mio scritto si è calmato un po’ il ritmo delle visite. Così abbiamo avuto più tempo per prepararci per i prossimi avvenimenti in programma. Ora le educatrici sono tre: Elena, Fulvia e Giulia. Più le due aiutanti. Nel salone adibito a laboratorio è stata aggiunta una tavola ai tre tavoloni già esistenti perché le partecipanti ai lavori sono aumentate considerevolmente, senza contare le presenze alla tombola del martedì, quando si arriva almeno a una trentina di persone. Poiché ci sono stati donati parecchi rami di ciliegio carichi di boccioli, abbiamo fatto l’albero di Pasqua. Abbiamo piantato ben disposti i rami in due vasi con sabbia bagnata e ad essi abbiamo appeso tanti lavoretti fatti da noi come farfalle, coccinelle, uova decorate, uccellini e chi più ne ha più ne metta. Un insieme molto grazioso, anche perché i vasi, ben esposti

Spazio ai lettori

Auguri a Filippo che il 1° aprile compie 7 anni da mamma, papà, Alice e i nonni.

Mamma, papà e nonni augurano buon compleanno al piccolo Biagio.

Una voce dall’Istituto “Faccio Frichieri” di Carignano

Assocanapa si rafforza e guarda al futuro Carmagnola. Assocanapa, storica e principale organizzazione di soggetti che lavorano canapa in Italia, potenzia la sua “cassetta degli attrezzi”, partendo da Carmagnola Sabato 27 febbraio scorso si è svolta a Carmagnola l’assemblea nazionale straordinaria, raduno di soci selezionati e qualificati da anni di lavoro con la canapa e per la canapa. L’interesse per quello che matura in casa dell’associazione alla quale è universalmente riconosciuto il merito del decollo della coltivazione della canapa in Italia, è dimostrato dalla partecipazione delle più importanti associazioni degli imprenditori che operano nel mondo agricolo allargato, di numerosi imprenditori di altri settori e dall’irrompere delle organizzazioni di malati e di numerosi ricercatori. Cesare Quaglia, consigliere nazionale incaricato di seguire le coltivazioni, ha presentato i dati sull’evoluzione delle colture che sono riferite ad Assocanapa negli ultimi tre anni, cresciute fino a raggiungere nel 2015 poco meno di 400 aziende e una superficie complessiva di circa 1500 ettari ed ha relazionato sulle prospettive di organizzazione delle stesse; il presidente uscente Felice Giraudo ha individuato

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

contro la vetrata, ci hanno premiate con una bellissima fioritura. I nostri lavori spaziano da quelli per la festa della donna che è stata celebrata con noi lunedì 7 marzo all’Associazione Donne Pensionate e dalla cantante Paola Bertello; le abbiamo accolte esponendo i nostri disegni migliori sul tema. Finita tale festa con tante mimose vere e disegnate, ora procediamo con i disegni della Pasqua. La fantasia delle educatrici è infinita e noi cerchiamo di starci dietro. Mi rincresce essere nata troppo presto, non per gli anni che mi ritrovo ma perché quando andavo a scuola quello che studiavo di più era il latino, perché è la base di tutte le lingue, e in piccola misura il francese. Ora che l’inglese lo imparano fin dalla scuola materna ed ha defraudato la nostra lingua madre, così dolce ed armoniosa, noi anziani ci sen-

Tanti auguri piccola e dolce Asia per il tuo secondo compleanno dal tuo fratellone Alessandro e da mamma e papà.

tiamo un po’ emarginati nella nostra patria. Nelle trasmissioni televisive come “Amici” puoi sentire una canzone in italiano su dieci in inglese. Vorresti usare il computer ma, non sapendo l’inglese, ci rinunci. Io non sono contraria allo studio delle lingue, i giovani hanno molte più strade aperte e al giorno d’oggi dovrebbero farlo tutti. Ma è proprio per questo che rimpiango di essere nata troppo presto e, forse, avrà anche influito la guerra, ma ora che avrei tempo, i miei 84 anni non mi consentono più di mettermi a studiare, così mi rimarrà per sempre quel rimpianto. Ammetto che i tempi sono cambiati, gli orizzonti si sono ampliati. Forse a noi la guerra ci ha tarpato le ali e ci ha fatto amare di più la nostra patria; ora è giusto parlare di Europa ma anche se la ragione lo ammette è pur sempre un boccone amaro e ti fa capire che la fine si avvicina. Alla prossima. ❚ Lidia Dettoni


12 Marzo 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Da Poussin agli Impressionisti, dal ‘600 all’800

Agenda

Carignanese

A Palazzo Madama tre secoli di pittura francese dall’Ermitage Torino. Una straordinaria selezione di oltre settanta opere dalle collezioni del prestigioso Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo per una mostra che illustra la storia della pittura francese dal 1600 alla fine dell'Ottocento, dall’avvento delle accademie fino alla nuova libertà della pittura en plein air proposta dagli impressionisti. E ad accompagnare le opere, l’audioguida emozionale di Artune, con musiche di grandi artisti italiani. Palazzo Madama di Torino presenta dal’11 marzo al 4 luglio “Da Poussin agli Impressionisti. Tre secoli di pittura francese”, una grande mostra che getta uno sguardo sulla storia dell’arte francese come da tempo non succedeva in Italia. Capolavori straordinari che rispecchiano l’evolversi del gusto artistico in Russia e la passione per l’arte francese, e nel contempo testimoniano l’amore per l’Italia di molti dei pittori in mostra.

La mostra intreccia tutti i grandi temi della pittura moderna - dai soggetti sacri a quelli mitologici, dalla natura morta al ritratto, dal paesaggio alla scena di genere - e delinea la storia della fortuna dell’arte francese in Russia: le ragioni storiche e culturali del successo di alcuni generi accademici, rispetto all’impegno sociale delle correnti realiste; il gusto raffinato di Caterina II che nel 1772 si aggiudicò gran parte dei dipinti raccolti a Parigi dal celebre amateur francese Pierre Crozat negli anni a cavallo tra il Sei e il Settecento; gli acquisti alla moda dei ricchi aristocratici russi nell’Ottocento, le riorganizzazioni dei musei nel Novecento in seguito alla Rivoluzione d’Ottobre. Il percorso in mostra, articolato in 12 sezioni per un totale di circa 50 artisti dei quali vengono

“Il cinema nella grafica cubana” in mostra Manifesti dagli anni Cinquanta a oggi alla Mole Torino. Il cinema incontra la grafica, nei manifesti made in Cuba esposti alla Mole Anonelliana nella mostra “Hecho en Cuba. Il cinema nella grafica cubana”, inaugurata a febbraio evisitabile fino ad agosto. L’arte grafica cubana rappresenta una delle scuole più acclamate ed originali del mondo e raggiunge la sua massima espressione tra il 1964 e il 1980. Spartiacque, nell’evoluzione del segno e dell’invenzione grafica, fu la rivoluzione del 1959. Se negli anni precedenti, la cartellonistica mostrava uno stile di evidente derivazione occidentale, dopo la rivoluzione i manifesti non hanno legami con i film se non quale fonte ideale di ispirazione, offrendosi come vere e proprie opere d’arte. Mentre la grafica della solidarietà sociale e politica risultava più condizionata dalle scelte e dal controllo della politica, la grafica cinematografica godeva di maggiore libertà di espressione, un’autonomia formale che la rende unica nel suo genere per la capacità di coniugare il riferimento alle avanguardie artistiche con la tradizione figurativa e simbolica popolare. Oltre 200 i pezzi in mostra, alcuni dei quali unici e mai esposti prima in Europa, che raccontano la storia della grafica cinematografica cubana dal 1959 fino ai nostri giorni. La mostra è a cura di Luigino Bardellotto e dalla sua collezione proviene la quasi totalità dei pezzi, in buona parte unici, soprattutto bozzetti e layout, raccolti durante i numerosi viaggi a Cuba a partire dal 1998. Innamoratosi dell’isola e della sua cultura, compra casualmente il suo primo manifesto come souvenir da portarsi a casa. Incuriosito da questa grafica, incomincia a documentarsi e prendere coscienza di quello che sta dietro la realizzazione dei carteles de cine. Entra in contatto con questi artisti, vive con loro, entra nel loro mondo diventando un camajan - che nell’idioma locale indica uno straniero ben introdotto e rispettato dalla popolazione cubana - e riceve direttamente da loro molti dei materiali della sua collezione. - “Hecho en Cuba. Il cinema nella grafica cubana. Manifesti dalla collezione Bardellotto”. Torino, Museo Nazionale del Cinema - Mole Antonelliana (via Montebello 20). Fino al 29 agosto. ◆

esposti alcuni dei più noti ed emblematici lavori, si apre con le influenze caravaggesche di Simon Vouet, prosegue attraverso il destino dei grandi maestri del classicismo, da Philippe de Champaigne ai sommi Poussin e Lorrain; attraversa la nuova libertà della pittura di Watteau, Boucher e Fragonard, per approdare al ritorno all'antico di Greuze e alla poesia venata di Romanticismo di Vernet e Hubert Robert; il neoclassicismo di Ingres si intreccia al nuovo sentimento del paesaggio che si affaccia con Corot e all’affermazione dell'Impressionismo con Renoir, Sisley, Monet, Pissarro, fino all’apertura verso le avanguardie moderne con Cézanne e Matisse. Dopo “Porcellane Imperiali. Dalle collezioni dell’Ermitage” e “Il Collezionista di Meraviglie. L’Ermitage di Basilewsky”, questa nuova mostra, che Palazzo Madama presenta nella cornice unica di Sala del Senato, costituisce la terza tappa della collaborazione da tempo avviata da Città di Torino e Fondazione Torino Musei con il Museo Statale Ermitage e con Ermitage Italia per attività di studio e ricerca e per progetti culturali.Le 75 opere in mostra, giunte a Torino dal museo russo, la cui collezione di pittura francese conta oltre duemila dipinti, la più vasta raccolta al di fuori della Francia, sono state selezionate dai curatori Clelia Arnaldi di Balme, Natalia Demina, Enrica Pagella con l’organizzazione generale della Fondazione Torino Musei e la collaborazione di Villaggio Globale International. Ad accompagnare le opere in mostra, Artune, l’innovativo progetto di storytelling musicale per l’arte, ideato da Frankie hinrg mc e Materie Prime Circolari. Un viaggio attraverso le opere con la musica e i commenti audio di 10 grandi artisti italiani, tra cui - oltre a Frankie hi-nrg mc - Elisa, Paola Turci, Andrea Mirò, Simone Cristicchi, Dario Vergassola, Giuliano Sangiorgi. - “da Poussin agli Impressionisti. Tre secoli di pittura francese dall’Ermitage”. Torino, Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica, Sala del Senato p(iazza Castello). Fino al 4 luglio. ◆

Marzo 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Trivellazioni, referendum per decidere I cittadini italiani chiamati alle urne domenica 17 aprile

Biblioteca civica, orari di apertura La biblioteca civica (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13; tel. 011.9698481) osserva il seguente orario di apertura per il servizio di lettura e prestito: dal lunedì al venerdì 14,30 - 17,45 , mercoledì sera (su prenotazione) riservato per riunioni di Associazioni riconosciute, sabato solo aperture straordinarie in occasione di letture animate. Tel. 011.9698442-481-482. Museo civico “Giacomo Rodolfo” Il museo di storia, arte e archeologia locale (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13) è aperto ogni terza domenica del mese, in occasione di manifestazioni cittadine e su prenotazione. Orario: 10-12, 15-18. Visite per le scuole su prenotazione (tel. 011.9698442). Sindacato Pensionati a Carignano A Carignano lo Spi (Sindacato Pensionati Italiani) C.G.I.L., Lega di Carmagnola (via Fossano 4), si trova in via Quaranta 1 (tel. 011.9697865). Orari di apertura per il pubblico: martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 11.30. Patronato Inca: c’è tutti i giovedì di tutti i mesi, dalle ore 15 alle 17. Una novità: lo SPI CGIL offre un nuovo servizio ai cittadini con l’apertura dello sportello FEDERCONSUMATORI tutti i venerdi del mese dalle 9 alle 12 sempre presso la sede di via Quaranta 1. Per prenotazioni telefonare al numero Spi 011.9697865. Caf Acli per le famiglie Quando la tua famiglia conta c’è il Caf Acli. Per 730, Unico, Isee e Red pensionati: conta su di noi! A Carignano (via Roma 18, presso il Campo Giochi): tutti i martedì dalle 9 alle 12. A Carmagnola (piazza IV Martiri 21): lunedì dalle 14 alle 17, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12. Donazioni del sangue I prelievi si effettuano nella nuova sede presso l’Ospedale Cronici Fondazione Quaranta di via San Remigio 46. Le prossime date per donare il sangue sono le seguenti: - Adac: domenica 17 aprile 2016; dalle ore 8.00 alle 11.30. - Fidas: lunedì 23 maggio 2016; dalle ore 8 alle 11.

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sulla terraferma né in acque internazionali. Il referendum popolare sulle trivellazioni si terrà in un solo giorno, domenica 17 aprile. I cittadini, iscritti nelle liste elettorali che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età entro il giorno della consultazione, che intendono esprimersi sull’unico quesito potranno farlo presso il loro seggio

I motivi del sì e del no spiegati in breve (da www.lastampa.it, 15 marzo 2016)

LE RAGIONI DEL SÌ 1) Rischi per la fauna. Per la scansione dei fondali viene utilizzato l’air gun, spari di aria compressa che generano onde che “leggono” il sottosuolo. Alcuni cetacei e alcune specie di pesce vengono danneggiati con lesioni e perdita dell’udito a causa dell’air gun. 2) Ci guadagnano solo i petrolieri. Per estrarre petrolio le compagnie devono versare dei “diritti”, le cosiddette royalties. Ma per trivellare i mari italiani si pagano le royalties più basse al mondo: il 7% del valore di quanto si estrae. 3) Il gioco non vale la candela. L’incidente è comunque possibile e in un mare chiuso come il Mediterraneo il disastro ambientale sarebbe amplificato. Inoltre la trivellazione non risolverà i nostri problemi energetici: le riserve certe nei mari italiani equivalgono a 6-7 settimane di consumi nazionali di petrolio e 6 mesi di gas. LE RAGIONI DEL NO 1) Perdita di investimenti e posti di lavoro. Smettere di usare gli impianti entro le acque territoriali italiane significherebbe perdere gli investimenti fatti fino a oggi e quelli futuri. Oltre che a migliaia di posti di lavoro. 2) Basso rischio di incidenti. Dal 1950 a oggi ci sono stati pochi incidenti che hanno riguardato impianti di estrazione: a Cortemaggiore (Piacenza) appunto nel 1950 e a Trecate (Novara) nel 1994. Un incidente in mare è avvenuto a Porto Corsini (Ravenna) nel 1965. 3) Fabbisogno energetico. Secondo le stime il petrolio presente nei mari italiani sarebbe pari a 700 milioni di tonnellate. Il nostro consumo attuale all’anno è 58 milioni di tonnellate. Nel 2014 sono stati importati 54 milioni di tonnellate. Avere fonti energetiche nostre ci fa spendere meno e ci mette al riparo da cali improvvisi dovuti a crisi internazionali. Secondo le stime sarebbe pari a 700 milioni di tonnellate. Il nostro consumo attuale all’anno è 58 milioni di tonnellate. Nel 2015 sono stati esportati 21 milioni di tonnellate.

tano fino all’esaurimento del giacimento, anche oltre la scadenza delle concessioni. Il referendum anti-trivelle riguarda solo le attività petrolifere presenti nelle acque italiane, quindi non quelle

dalle ore 7 alle 23. Per votare gli elettori devono recarsi al proprio seggio, indicato sulla propria tessera elettorale, muniti di un documento di riconoscimento valido e della tessera eletto-

rale. In caso di smarrimento della tessera elettorale o di esaurimento su di essa degli spazi per il timbro della certificazione del voto, gli elettori possono chiederne una nuova all’Ufficio elettorale del proprio Comune. Sulla scheda elettorale gli elettori sono chiamati a rispondere contrassegnando il Sì o il No ad un quesito sull’abrogazione del periodo di un comma di un articolo di un decreto legislativo del 2006. In particolare viene chiesto: “Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”? Votando sì si chiede di impedire lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi a ridosso della costa anche oltre il termine della concessione. Votando no, invece, si chiede di mantenere le norme attuali, che prevedono lo sfruttamento fino alla scadenza della concessione. Il referendum popolare sulle trivellazioni non riguarda i nuovi impianti poiché la legge già vieta i giacimenti entro le 12 miglia dalla costa. Pertanto se vinceranno i sì verranno fermati i giacimenti in attività quando scadranno le concessioni. Se vinceranno i no continueranno ad estrarre petrolio e metano. ◆

L’Asl archivia in digitale Al sicuro tutti i documenti dei laboratori di analisi L’Asl TO5 ha avviato un sistema innovativo per l’archiviazione e la conservazione in digitale dei referti clinici dei laboratori di analisi degli Ospedali di Chieri e Moncalieri. La nuova piattaforma che gestirà e conserverà in media un milione 200mila documenti digitali all’anno è stata sviluppata da Fastweb in partnership con Quality and Safety, società specializzata nella archiviazione elettronica dei documenti in ambito sanitario. La soluzione è di ultima generazione e si basa sul Cloud Computing per la conservazione in formato elettronico dei documenti clinici all’interno di archivi digitali, certificati, sicuri e accessibili esclusivamente da personale specialistico autorizzato dall’Asl. Il nuovo sistema, implementato dopo alcuni mesi di sperimentazione, si interfaccia direttamente con i sistemi informatici utilizzati all’interno dei laboratori di analisi dei due ospedali e consente di conservare in digitale tutti i referti medici che vengono certificati in maniera sicura e veloce tramite l’apposizione della firma digitale e della marca temporale. Tutti i referti sono archiviati e conservati all’interno dei server di Fastweb e vengono garantiti in ogni momento i massimi livelli di protezione dei dati clinici. Inoltre, a maggior tutela dei pazienti, l’accesso agli archivi digitali è consentito solo al personale autorizzato al trattamento dei documenti. La nuova piattaforma utilizza inoltre un’infrastruttura di ultima generazione in fibra ottica e la rete collega con velocità fino a 200 Megabit al secondo l’Asl TO5 le sue sedi ospedaliere rendendo possibile lo scambio e la consultazione in tempo reale dei referti in modo sicuro e affidabile. “L’implementazione e la modernizzazione del sistema informatico rappresenta uno degli obiettivi per assicurare ai cittadini un migliore e più efficace servizio - ha affermato Massimo Uberti, direttore generale dell’Asl TO5 - Grazie alle nuove modalità di archiviazione e di certificazione l’Asl TO5 dispone così di un database sempre aggiornato e completo di documenti aventi valore legale, così come previsto dalle disposizioni di legge”. ❚

Nuovo ecografo a Carmagnola Macchina di ultima generazione per l’ospedale Nuovo ecografo all’ospedale San Lorenzo di Carmagnola. In queste settimane l'AslTO5 metterà in funzione la nuova apparecchiatura. La macchina, di ultima generazione e dotata dei più moderni software di elaborazione di immagini, sarà installata presso il servizio di Radiologia dell'ospedale San Lorenzo di Carmagnola. Grande soddisfazione per la dottoressa Gabriella Cavalot, direttore del reparto di Radiologia Moncalieri, Carmagnola e Nichelino che mette a disposizione dei propri collaboratori e dell'utenza una moderna apparecchiatura. “L’arrivo della nuova apparecchiatura - ha sottolineato Massimo Uberti, direttore generale dell’Asl TO5 - si inserisce nel piano di rilancio ospedale San Lorenzo con le prime azioni concrete a cui, a breve, ne seguiranno altre”. ❚

ONORANZE FUNEBRI

Prenotazione obbligatoria entro il mercoledì prima dell'evento (Tel.: 011.9717937).

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Referendum trivelle: si andrà alle urne domenica 17 aprile. I cittadini italiani saranno chiamati ad esprimersi sull’attività di ricerca e di estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi entro 12 miglia marine (circa 22,2 km) dalla costa e dovranno pertanto decidere se consentire agli impianti già esistenti entro la fascia costiera di continuare l’estrazione di petrolio e me-

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

CURIOSITA’ ECOLOGICHE

Lettere al giornale

a cura di "Legambiente Il Platano"

segue da pag. 3 ma non essendo un critico mi astengo da giudizi. Non voglio polemizzare sui disguidi tecnici succedutisi per tutta la serata che obiettivamente hanno concorso ad una fruizione dello spettacolo non idonea. Mi voglio invece soffermare su altri aspetti, in primo luogo il teatro e la sua logistica. Nella mia carriera lavorativa ho avuto la fortuna di frequentare qualche decina di teatri (non solo in Italia) ma, dico, mai e poi mai, mi è successo di trovarmi al cospetto di un così poco funzionale locale come quello della mia città. Innanzi tutto, dalla prima all’ultima fila ritengo che dovrebbe esserci un dislivello a salire. Ricordo che nei vari teatri da me frequentati le poltrone erano disposte non per file perpendicolari ma sfalsate rispetto al posto anteriore, per permettere una piena visione del palco, in modo che uno non sia costretto ad uscire, a fine spettacolo, con un torcicollo con prognosi da sette giorni. Un altro aspetto non marginale di carattere logistico è che le poltrone non sono numerate! Ho visto nella serata sopra citata abbonati che venivano relegati in platea, con l’assicurazione che i posti disponibili pergli stessi sarebbero stati contati e liberi. Invece il risultato è stato il seguente: la gente arrivava, occupava i posti a casaccio e le coppie arrivate alle 20.45, in orario e con l’abbonamento, in alcuni casi si sono ritrovate divise tra la settima e l’undicesima fila. Ma il Ministero dell’Istruzione deve istituire un nuovo corso di laurea? Ossia laurea in diligenza dle buon padre di famiglia, onde evitare questi spiacevoli inconvenienti? Non per ultima, l’organizzazione latente. L’articolo 40 della legge 221 del 28/12/2015, in vigore dal 02/02/2016, prevede che chi getta mozziconi di sigarette a terra o nei tombini può essere sanzionato fino a 300 euro ma prevede anche che i Comuni provvedano ad installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori dei mozziconi stessi. Nell’intervallo sono uscito sotto il porticato e ho notato una quarantina di persone che si facevano la “fumatina”, ma dei raccoglitori di cicche neanche l’ombra! In torto i fumatori, il Comune o l’organizzazione? Capisco che nel fare le cose si può sbagliare, per cui auspico che alcuni dei miei suggerimenti vengano presi in considerazione per migliorare la fruibilità di una struttura che potrebbe avere un utilizzo più continuativo e plurifunzionale. Scusandomi per lo sfogo, saluto cordialmente. Lettera firmata

Un piccolo pensiero per Angela Cavaglià Angela, ci piace pensarti in cielo a raccontare agli angeli dell'architettura sublime delle nuvole, quanto splendore vi sia in una goccia d'acqua, dell'arte straordinaria dell'aria. Ci mancherà la tua determinazione a spostare armadi nelle sacrestie polverose, a levare quadri per scoprire tele nascoste, a ripulire statue dimenticate da tutti, a cercare tra i libri pagine di cronaca in oblio. Faremo nostra la tua lezione: che non basta un giorno intero per illustrare quel che la Storia ha scritto nei secoli. Angela, ci piace pensarti accanto a Guido, Gabriella, Franco, Giovanna, a guardare dall’alto il rapido scorrere della nostra vita e a indirizzarci verso porte chiuse, da aprire. Con affetto e stima, i tuoi amici dell'associazione Progetto Cultura e Turismo Feste degli alberi che rimangono nel cuore E’ ormai trascorso più di un anno da quando, nel febbraio 2015, è stata pubblicata la lettera - corredata di fotografia relativa all’abbattimento del Fagus Tricolor che ornava l’ingresso del parco di Villa Bona in via Monte di Pietà. Nell’occasione, in via Frichieri, dove era parcheggiato il mezzo con i “bion” già accatastati, un componente della Giunta, alla mia osservazione rispose: “E’ sempre un peccato dover fare queste scelte, ogni volta mi si stringe il cuore, ma provvederemo certamente a nuove piantumazioni”. In effetti c’erano stati, anche prima, altri abbattimenti. Ho atteso la primavera e poi l’autunno: ora sta arrivando una nuova primavera e non vedo segnali al riguardo. Con questo pensiero sono tornata indietro nel tempo, a quando le scolaresche, il primo giorno di primavera, lasciavano le aule per recarsi a piantare, un po’ simbolicamente, nuovi alberi: si trattava di mettere a dimora le piantine in buche già predisposte, che poi venivano opportunamente ricoperte di terra, quella stessa prima scavata. Si celebrava così la “festa degli alberi”: il termine “ambientalisti” non esisteva, era però amore vero e rispetto per la natura e veniva inculcato, semplicemente, partendo dagli alunni della Scuola Elementare, educati a non considerare questo un momento di vacanza, di “non far scuola”. Assistevamo a questa cerimonia con serietà, come ci era stato insegnato e raccomandato dalle signore Maestre e questo sì, è rimasto nel cuore. Marilena Cavallero

Forse noi possiamo ritenerci lontani dal problema, che ci pone il quesito referendario, ma il 17 aprile votare sì contro le trivelle ci serve per chiedere al governo fossile di aggiornare la sua politica, di fare un passo verso il nuovo, verso il futuro. Alla Conferenza ONU sul Clima tenutasi a Parigi lo scorso dicembre, l’Italia -insieme con altri 194 paesi- ha sottoscritto uno storico impegno a contenere la febbre della Terra entro 1,5 gradi centigradi, perseguendo con chiarezza e decisione l’abbandono dell’utilizzo delle fonti fossili. Fermare le trivelle vuol dire essere coerenti con questo impegno, essere conseguenti con le proprie dichiarazioni: forse se i governi italiani sono sempre ritenuti inaffidabili dipende anche da questi evidenti segnali di mancanza di coerenza persino in atti e dichiarazioni che stanno a pochi giorni le une dalle altre. L’appello, prima al Governo poi al Capo dello Stato, perché si decidesse per un election day, che accorpasse in un’unica data il referendum popolare sulle trivelle e le elezioni amministrative, è rimasto inascoltato. La scelta del Governo per favorire i signori delle trivelle di far votare gli italiani il 17 aprile comporta uno spreco di 360 milioni di euro di soldi pubblici e tempi strettissimi per informare i cittadini. Ma quale è il problema. Il petrolio, le trivelle servono a riaffermare una vecchia strategia energetica, causa di inquinamento, ad esempio le maligne polveri sottili che ci fanno morire di cancro dipendono da questo modello di sviluppo, inoltre crea dipendenza economica, conflitti e conferma il protagonismo delle grandi lobby e della speculazione. Il vero quesito referendario a cui dobbiamo rispondere è “vuoi che l’Italia investa sull’efficienza e il risparmio energetico, sul 100% di fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione?”. A questo dobbiamo dire sì, per affermarlo vale la pena andare alle urne il 17 aprile, perché significa costruire

un sistema energetico alternativo che può darci più salute, può creare migliaia di posti di lavoro in ricerca, realizzazione e gestione delle nuove fonti rinnovabili. E’ ormai provato che per ogni GWh di energia prodotta, in modo economicamente competitivo, le fonti rinnovabili impiegano dalle 5 alle 10 unità lavorative rispetto all'unica unità impiegata dalle fonti fossili. Dire che con le trivellazioni si creerebbero 3.000 posti di lavoro, come fa il Governo, equivale a dire che si perderebbero tra i 15.000 e i 30.000 posti di lavoro nel settore delle fonti rinnovabili. Già oggi l’Italia produce più del 40% della sua energia da fonti rinnovabili, con 60.000 mila addetti tra diretti e indiretti e una ricaduta economica di 6 miliardi di euro. L'energia verde non è solo il futuro, è già l'oggi, mentre petrolio e trivelle sono il passato già oggi L'energia a cui dobbiamo dire sì il 17 aprile è una energia democratica che noi stessi possiamo risparmiare e produrre, nei nostri territori, nella nostra casa, che non richiede guerre per il suo possesso, che non vuole distruzione di terra o di mare per il suo raggiungimento, non ha bisogno di enormi impianti, di enormi navi per produrla e trasportarla, per questo è libera dalle lobby e dai grandi capitali, dai giochi di mercato e di potenza, è rispettosa delle piante, dei lombrichi, dei pesci, degli animali come degli uomini, è energia che genera relazione, lavoro, qualità di vita per questo il 17 aprile dobbiamo dedicare mezzora al nostro futuro e a quello dei nostri figli andando a votare sì. Trovate Legambiente Il Platano anche su: Web: http://legambienteilplatano.altervista.org Facebook: www.facebook.it/ilplatanolegambiente Twitter: www.twitter.com/legambienteccv Instagram: www.instagram.com/legambienteplatano

Servizi sanitari più accessibili Tre video e progetti di accoglienza per i cittadini stranieri della Asl Tre video per informare il cittadino straniero sull’accesso ad alcuni servizi sanitari aziendali. I tre “filmini” che sono stati inseriti sul sito dell’Asl TO5 (www.aslto5.piemonte.it) fanno parte di un più ampio complesso di“Progetti di accoglienza per il cittadino straniero”. I filmati sono stati realizzati alcuni anni fa per la partecipazione ad un progetto di Health Promoting Hospital (HPH) a cui aveva aderito, insieme ad altre aziende sanitarie, anche l’Asl TO5.Oggi quei video tornano quanto mai di attualità per rispondere a uno degli Items effettuata in collaborazione con Cittadinanzattiva. Il primo video, di cui sono protagonisti i bambini, presenta l’accoglienza in pediatria; il secondo presenta le attività del Consultorio; il terzo è dedicato ai codici colore per l’accesso al pronto soccorso. La Rete HPH. Il movimento degli Ospedali per la promozione della salute (HPH, dall'inglese Health Promoting Hospital) rappresenta il tentativo promosso dalll’Orgnaizzazione Mondiale della Sanità di introdurre nell'area dell'assistenza ospedaliera i principi e i metodi della promozione della salute, intesa come "processo che mette in grado le persone e le comunità di avere un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla". La partecipazione italiana all’avventura culturale e operativa degli “Ospedali per la promozione della salute” è

stata significativa fin dall’inizio del Programma internazionale. Dopo l'adesione di alcuni professionisti alle iniziative di avvio del Programma, l’Ospedale di Padova e l’Ospedale Buzzi di Milano hanno partecipato al Progetto Europeo degli Ospedali Pilota (1991-1995). Al termine del progetto pilota, l’OMS ha stimolato la costituzione di Reti nazionali e regionali di ospedali e così sono formalmente nate in Italia, le Reti regionali. In ogni Rete regionale è stato istituito un centro di coordinamento che funge da riferimento e da stimolo per gli ospedali aderenti. Inoltre, è stata individuata la figura del Coordinatore regionale, il quale ha funzioni di coordinamento interno, di rappresentanza e di collegamento con la Rete italiana, con la Rete internazionale, con l'Ufficio europeo dell'OMS e con l’Istituto di Sociologia della Salute e della Medicina L.Boltzmann di Vienna (centro di supporto scientifico e organizzativo della Rete). La Rete Italiana degli Ospedali per la Promozione della Salute si configura, quindi, come una "rete di reti regionali", pienamente autonome nella gestione delle proprie attività e nei rapporti diretti con i propri ospedali aderenti, con le rispettive autorità regionali e con l’Ufficio Europeo dell’OMS. La scelta di sviluppare in Italia Reti HPH regionali autonome e riconosciute formalmente

dall’OMS è strettamente collegata con l’obiettivo primario della strategia delle Reti proposta dall’OMS: collegare tra di loro realtà in grado di confrontarsi agevolmente, anche sul piano organizzativo. Nonostante i modelli organizzativi adottati per sviluppare le attuali Reti HPH regionali siano diversi tra loro, esse hanno raccolto l'adesione di una gran parte degli ospedali pubblici e privati presenti in quelle Regioni. Questa indipendenza dal modello organizzativo e l'alta adesione degli ospedali, indicano che anche nel nostro Paese sono maturi i tempi per lo sviluppo strutturato delle attività di promozione della salute negli ospedali e che il Programma HPH può dare una risposta a un’ esigenza ormai esplicita del sistema sanitario. La Reti regionali HPH negli ultimi anni si sono ampliate e consolidate, anche originali iniziative regionali o inter-regionale di confronto, condivisione e riconoscimento delle iniziative HPH. La Rete HPH italiana ha maturatoun’esperienza tra le più significative a livello mondiale (guardata con estremo interesse anche all’estero), apportando un contributo rilevante, sia sotto il profilo tecnico-scientifico che organizzativo, allo sviluppo del programma internazionale HPH, anche attraverso la partecipazione e il coordinamento di task force e gruppi di lavoro internazionali. ❚

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Cronache dallo sport GINNASTICA RITMICA

LOTTA

Podio sfiorato al Campionato regionale

Argento di Signore, bronzo di Bolla e Boggio agli Assoluti di Ostia

Grandissimi risultati per Carola Giacobina, Roberta Rus, Jennifer Compagno e Elisa Sabau, il pocker di regine della Polisportiva Carignano - Settore Ginnastica Ritmica che in sole tre stagioni ha scalato la difficile classifica del più importante Campionato a squadre di Federazione Ginnastica d’Italia, riservato alla categoria Allieve, salendo dal 12° al 4° posto con punteggi altissimi, guadagnando ovviamente la qualificazione all’Interregionale del 19-20 marzo. Classifica resa ancor più importante se si considera che le tre squadre sul podio militano in Serie A e B mentre la nostra compagine è alle primissime esperienze a questi livelli. Un altro strepitoso successo arriva sempre dalle stesse ginnaste, al termine della seconda prova Regionale del Campionato individuale di Categoria (massimo campionato della FGI) tutte quattro si sono guadagnate la qualificazione al difficile Interregionale che si terrà il 9 e 10 aprile. I complimenti vanno alla loro tenace, seria e instancabile allenatrice Carlotta Macario che con la sua grande esperienza e passione accompagna queste ginnaste verso orizzonti sempre più ambiziosi. Mentre festeggiamo questi ottimi risultati, le ginnaste dell’agonismo GPT e dei corsi avanzati di Carignano, Castagnole e Villastellone lavorano sodo per preparare al meglio le loro gare che si svolgeranno a marzo, aprile e maggio. Domenica 13 marzo nel Sincrogym della FGI scenderà in pedana a Giaveno la squadra, allenata da Erika Rizzo e Gaia Alberto, composta dalle agguerrite atlete Eleonora Papa, Sofia Boglio, Carlotta Calavita e Sabrina Patrucco alla loro prima esperienza in questo campionato, mai affrontato dalla Polisportiva Carignano. Sabato 2 aprile si terrà a Biella la prima prova del campionato AICS individuali e squadre, la Polisportiva Carignano riempirà il Palazzetto portando in pedana quarantacinque ginnaste, dalla classe 2000 alla classe 2009, provenienti dalle sezioni di Carignano, Castagnole e Villastellone. Un altro importantissimo evento atteso con trepidazione dalle ginnaste Vittoria Pochettino, Gloria Demarie, Giada Bussano e Martina Vanzo sarà il Campionato di Serie D che si svolgerà a Caramagna il 10 aprile. Questa competizione a squadre della FGI vede scendere in pedana ogni anno atlete sempre più brave e preparate. Sabato 16 aprile nella tensostruttura della Polisportiva si svolgerà l’ormai consolidata gara sociale riservata a tutte le ginnaste della Polisportiva Carignano, dai 3 anni in poi, di tutte le categorie di Carignano, Castagnole, Villastellone e Santena. Escluso il settore Agonistico scenderanno in campo oltre 150 ginnaste, pronte a sfidarsi ma soprattutto a divertirsi con lo sport che più amano. Per informazioni: sito web www.ritmicacarignano.it; pagina Facebook polisportiva carignano ginnastica ritmica. ◆

A poco più di due mesi dalla edizione 2015 di Torino, hanno avuto luogo i Campionati Italiani Assoluti di lotta 2016, particolarmente importanti in prospettiva delle Olimpiadi di Rio. Così, senza avere il tempo di tirare il fiato, i lottatori della Polisportiva Carignano sono saliti sulle materassine del PalaPellicone di Ostia con l'intenzione di essere ancora tra i protagonisti. Anche se questa volta il numero di medaglie conquistate non è stato pari a quello ottenuto a Torino, non sono mancati alcuni acuti di rilievo. Nella greco romana spicca la bellissima medaglia d'argento di Matteo Signore nei kg 66. Matteo è stato autore di una strepitosa gara che lo ha proiettato in finale dove, opposto al poliziotto Lorenzo Gentile, ha dato vita ad un bel match rimasto a lungo in bilico. Nella parte finale dell'incontro l'atleta romano si aggiudicava l'oro con una efficace tecnica da terra e a Matteo restava la soddisfazione di aver giocato le proprie carte fino alla fine e di aver migliorato il bronzo di Torino. Purtroppo è andata meno bene a Paolo Benso nei 71 kg e a Fabio Macrì nei kg 80, i quali non ce l'hanno fatta ad entrare in zona medaglie, rimanendo entrambi ai piedi del podio. Il 5° posto risulta particolarmente amaro per Macrì, fermato da un enorme pasticcio arbitrale che gli ha precluso l'accesso alla finale. E' un vero peccato per Fabio che avrebbe avuto l'occasione di aggiungere un altro titolo assoluto a quello già vinto nel 2014.

Nella lotta femminile la loggese Simona Bolla si è riconfermata medaglia di bronzo nei kg 53, superando nella finale per il 3° posto un'esperta lottatrice torinese, mettendo in evidenza notevoli progressi tecnici. Anche il ventenne Francesco Boggio, nello stile libero, ha fatto un bel salto di qualità, afferrando una meritata medaglia di bronzo nei kg 65, la prima ad un assoluto per lui, ottenuta dopo una gara condotta con intelligenza e determinazione. Niente da fare questa volta per Flavio Tosco, bronzo a Torino, e nemmeno per Lorenzo Bauducco e Giuseppe Barbieri, bloccati al secondo turno. Il bottino finale di un argento, due bronzi e due quinti, con l'ottavo posto nella classifica a squadre della greco romana, rappresenta comunque un risultato importante per i lottatori della Polisportiva Carignano i quali, ancora una volta sono andati ad occupare posizioni di rilievo nel panorama nazionale. Nelle foto i podi di Signore, Bolla e Boggio e la compagine con i trofei. ◆

Altri paesi Una giornata contro i pregiudizi Avis a Vinovo “Accendi la mente” venerdì 18 marzo Vinovo. Il Comune di Vinovo con la collaborazione di “Vinovo for Africa”, “Senza Confini”, Istituto Comprensivo di Vinovo, Parrocchia “San Bartolomeo” aderisce all’’iniziativa nazionale “Accendi la mente, spegni i pregiudizi” In occasione della ricorrenza annuale della Giornata mondiale contro il razzismo che si celebra il 21 marzo, l’UNAR organizza la Settimana d’azione contro il razzismo, giunta alla sua dodicesima edizione e in programma dal 14 al 21 marzo 2016 in tutta Italia. Vinovo dedica a questi temi la giornata di venerdì 18 marzo. Il programma è il seguente: nella Biblioteca Civica (Castello della Rovere, via San Bartolomeo 40) dalle ore 17.30 alle 19.15 proiezione del film di Geronimo Carbonò “Ilmurràn”, con la presenza del regista Sandro Bozzolo, della protagonista maasai Leah Lekanayia e del compositore Ciro Buttari, intermezzi musicali all’arpa dell’artista rumena Marciana Petrila, brevi letture a cura dei volontari del servizio civile e degli studenti delle scuole medie; nella Cascina “Don Gerardo” (via San Bartolomeo 11) dalle ore 19:30 in poi apericena multietnico e concerto del gruppo canoro “The Dynamite” con sei ragazze nigeriane In biblioteca, dal 14 al 24 marzo sarà allestita una mostra di libri contro il razzismo. ◆ G.C.

Vinovo. Si è svolta domenica 28 febbraio scorso l’annuale assemblea dei donatori di sangue Avis di Vinovo, nei locali di piazza 2 giugno, che sono la nuova sede inaugurata nel 2014. Con l’occasione sono state annunciate alcune delle iniziative che saranno messe in cantiere per diffondere maggiormente tra la popolazione, specialmente tra i giovani, l’abitudine a donare sangue come importante aiuto al prossimo. Presente all’assemblea anche il medico di sezione Mario Costa che ha dato la propria disponibilità alla collaborazione all’organizzazione delle serate di aggiornamento sanitario per donatori. ◆ G.C.

“Visioni” in mostra a Casa Rezia I lavori di Laura Q. Fersini, tra fiaba e suggestioni d’Oriente Villastellone. Inaugurata sabato 5 marzo, la mostra “Visioni” della pinese Laura Quarenghi Fersini sarà aperta fino a domenica 20 marzo al Museo di Cultura Popolare e Contadina di Villastellone (Casa Rezia, piazza Libertà 1; primo piano; ingresso libero; orari di visita: lunedì e venerdì 10-12, domenica 15-18). L’artista si è diplomata all’Istituto Statale d’arte “A. Passoni”di Torino, dove è nata e ha vissuto numerosi anni, e in seguito ha frequentato l’Accademia Albertina di Belle Arti, sezione Scenografia. Ha iniziato a lavorare come costumista teatrale per piccole compagnie e per progetti personali, e pian piano si è dedicata alla pittura e alla decorazione urbana. La tecnica è molto varia ed è cambiata nel corso degli anni Per quanto riguarda le opere pittoriche su carta e legno esposte anche a Villastellone, Laura Q. Fersini prima deposita il colore (acquerello o terre) spugnando sulla base trattata e poi, col pennello umido, spesso a mano libera, traccia cerchi, triangoli, animali, fiori o foglie togliendo il colore. E’ un processo di sottrazione. Il disegno emerge pian piano dalla base, ispirato spesso dalla casualità della base stessa. I soggetti sono figure geometriche semplici, simboliche, animali che traggono ispirazione dall’arte tradizionale di popoli molto vari nel mondo e nel tempo, fiori e intrecci di rami che originano dai maestri dell’arte occidentale. La mano è fine, raffinata, femminile. L’insieme é fiabesco e, per via della gamma cromatica prescelta, rimanda all’Oriente. ◆

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14 Marzo 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Pagine di storia Ci occupiamo questa volta di un libro il cui autore è un carignanese doc. Si tratta di Paolo Castagno che, tra tante attività che lo vedono impegnato in iniziative volte alla valorizzazione del territorio e delle sue bellezze artistiche, ha anche trovato il tempo di scrivere un libretto, piccolo ma prezioso, dal titolo “La chiesa parrocchiale San Siro Vescovo in Virle Piemonte”, pubblicato nel 2015 in occasione delle celebrazioni del 250 anniversario della consacrazione della chiesa parrocchiale

a cura di Gervasio Cambiano

di Virle. Ricco di note e di illustrazioni esplicative, il volume tratta in modo preciso ed esaustivo la storia architettonica ed artistica di questo edificio religioso dall’elegante e caldo stile barocco. Cappelle, altari, statue e pregevoli dipinti sono esaminati e descritti in modo semplice ma efficace anche per i non addetti ai lavori. Le ricerche di Castagno

sono state condotte negli archivi locali, cioè quello parrocchiale e quello comunal,e e poi all’Archivio di Stato di Torino. Di grande effetto anche le numerose illustrazioni fotografiche, tutte corredate da didascalie complete, che rendono ancora più godibile la lettura. Il libro si apre con una introduzione del Parroco di San Siro don Eugenio.

Accademia Scacchistica

“ALFIERI DEL PO” A cura di Daniela Tontini

Kasparov raccontato da Saviano Questo mese vi riportiamo un estratto del pezzo “Io e Kasparov, scacco ai dittatori”, dalle parole dello scrittore Roberto Saviano che ha incontrato il campione Kasparov: “Sono cresciuto giocando a scacchi. La mia prima scacchiera l'ho avuta da bambino, dono di un uomo che con i suoi racconti e il suo volermi bene mi ha indirizzato la vita. Si chiama Vittorio Marguccio. Perché quando qualcuno ti inizia agli scacchi ti sta regalando una nuova strada attraverso cui stare al mondo. I pedoni scardati, le caselle Muove il BIANCO. Matto in 3. scolorite, le rigature sul legno, la sabbia o il terriccio testimoni dei luoghi Il mese prossimo la soluzione in cui giocavo. Ricordo tutto di quella mia prima scacchiera. Il gioco degli scacchi è un gioco violento, forse il più violento tra gli sport Soluzione mese scorso anche se io non riesco a considerarlo uno sport quanto piuttosto un modo • 1. Axh7+ Rf7 di stare al mondo. Si può vivere con gli scacchi e si può vivere senza gli [1...Rh8 2. Af5+ (vince scacchi: sono due distinte categorie di persone, non ce n'è una terza. anche 2. Ag6+ Rg8 3. Dh7+ Incontrare Garry Kasparov, quindi, è stata per me una sorta di epifania. Rf8 4. Df7 matto) 2... Rg8 Kasparov è un giocatore geometrico, ma allo stesso tempo, e a differenza 3. Axe6 matto] di molti altri, non inizia una partita con una tattica prefissata. Per farsi • 2. Dg6+ Rf8 un'idea della complessità di questo gioco basti pensare che le mosse pos- • 3. Dg8 matto sibili in una partita si indicano con un 1 seguito da 120 zeri. È in questo infinito che si misura la potenza di uno scacchista. Kasparov è un giocatore duttile, sa essere solido nello schieramento del suo esercito riuscendo a ottenere attacchi fulminei e letali. Giocare con lui significa provare a perdere gustandosi il proprio macello scacchistico o - ma solo se lui vorrà - lasciarsi guidare nel gioco come una novizia viene iniziata al tango da un ballerino professionista. Non danzerà bene ma almeno si divertirà. Disponiamo la fila dei pedoni, lui mi lascia i bianchi. Ora, in base al sistema Elo (che valuta gli scacchisti di ogni epoca attribuendo un punteggio in base a vittorie, sconfitte e pareggi tenendo conto della forza degli avversari) Kasparov è in assoluto il più grande giocatore della storia. E dunque senza riuscire a trattenermi gli chiedo perché il più grande scacchista di sempre ha deciso di diventare il vero oppositore di Vladimir Putin. "Perché è giusto" mi risponde lui, "perché è... una vocazione", e sorride.(...) Finalmente giochiamo. Decidiamo di muovere in pochi secondi. Ora Kasparov sta sacrificando un alfiere. So che è un'esca, l'ha fatto apposta, ma sono talmente pochi i centesimi di secondo in cui mi è dato ragionare che mangio l'alfiere, pensando che - poiché avrei perso in ogni caso - almeno potrò raccontare di aver mangiato una pedina importante al campione di tutti i tempi. Poche mosse mi separano dall'inevitabile tracollo e dallo scacco matto. Raccogliamo i pezzi, chiudiamo la scacchiera e Kasparov, con un pennarello, me la dedica. Torno a casa sapendo che forse non si potrà mai vincere contro un avversario così grande, ma anche consapevole che il solo tentativo di metterlo in scacco è un'opera straordinaria. Capisco così perchéproprio uno scacchista ha deciso di fare il grande oppositore di Putin. Uno scacchista non può che giocare d'intelligenza, di strategia, di lealtà. Non ci sono scacchi se non c'è libertà”.

La pedina A cura di Franco Benedetto

Lo dicono le pedine: anche se siamo di legno, chi vuol trattare con noi, deve aguzzare l’ingegno.

Il BIANCO muove e vince in 4 mosse. (Solitario) 1

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Pensierangoli e brevi scritti sulla storia di Carignano di Paolo Castagno La storia di Caterina Passeggiando nel centro storico delle nostre città, a volte ci imbattiamo in oggetti all’apparenza inutili o di scarso significato ma che invece raccolgono nei loro componenti essenziali una storia plurimillenaria. Quella che oggi vado a raccontarvi è la Storia della nascita dei tuoni e delle saette, così come la narra la tradizione piemontese. E parto da una pietra, di color verdastro, che si trova vicino alla chiesa dello Spirito Santo di Carignano, all’incrocio tra via Vittorio Veneto e via Quaranta. E’ la cosiddetta “pietra del Monviso”, cui gli antichi attribuivano la virtù di attirare i fulmini, tanto che i guerrieri dell’età preistorica costruivano in pietra verde asce, oggetti di guerra ed amuleti, che si pensava racchiudessero la forza del tuono e del fulmine. La pietra verde fu utilizzata in ampie parti dell’arco alpino occidentale e nelle nostre pianure circa 7000 anni fa. Il Monviso, il Padre delle Alpi, è sempre stata una montagna ricca di storia e di leggende, sfruttata come giacimento liteo nel Neolitico e nell'età del Rame. Nel corso del Neolitico (72007400 anni fa), i blocchi di pietra erano tagliati con l'aiuto del fuoco e il manufatto veniva sbozzato, portato negli abitati del fondovalle, situati a una giornata e mezza di cammino, dove veniva ritoccato e levigato. Le analisi petrografiche hanno rilevato che le grandi asce realizzate con la pietra del Monviso sono giunte sino alla Francia e alla Danimarca. In questi luoghi, però, i materiali compaiono dopo che la loro produzione era cessata da almeno 500 anni, indice del valore simbolico affidato a questi manufatti. Nell’età del Rame (Eneolitico) , più vicina a noi, in alcuni siti archeologici alla base della montagna si sono ritrovati solamente gli scarti di lavorazione e degli utensili rotti, perché i prodotti, una volta sbozzati, venivano portati a valle. Nell’Eneolitico, si inizia ad impiegare il metallo, per primo il rame nativo, che può essere ritrovato in natura e fuso a basse temperature. In Piemonte, durante l’Età del Rame, l’impiego della pietra del Monviso non è abbandonato del tutto. Per quanto riguarda la pietra verde, acquista importanza un fenomeno che si diffonde lungo tutto l'arco alpino. Lo sviluppo delle tecniche legate all'allevamento, infatti, porta ad avere greggi sempre più grandi, che devono spostarsi per trovare cibo a sufficienza e che costringe gli uomini a disboscare ampie zone d'alta quota per creare pascoli sempre più ampi. Nasce così la pratica della transumanza e la necessità di passare lunghi periodi lontano da casa, sulle montagne. I pastori possono così cavare e sbozzare la pietra verde durante il periodo estivo e portare a valle gli oggetti semilavorati durante l'autunno. Inoltre acquisisce importanza l'arco, unica arma a disposizione per la caccia, fino a diventare un simbolo di prestigio sociale. In Piemonte l’inizio dell’età del Rame è fissata dagli studiosi a circa cinquemila anni fa quando, su tutto l'arco alpino, si registra una evidente diminuzione dei resti archeologici, forse dovuta ad un maggior utilizzo di recipienti più leggeri, in pelle o corteccia. Inoltre aumenta la presenza di oggetti tipici delle culture d'oltralpe, fattore che porta ad affermare l'importanza dei valichi alpini come zona di scambio, grazie all’attività dei pastori transumanti e alle condizioni climatiche più favorevoli rispetto ad oggi. Anche la produzione di oggetti in pietra verde subisce un mutamento. Infatti le asce diventano più piccole e levigate solamente sulla lama. Inoltre gli utensili e gli oggetti di ornamento vengono realizzati con materiali locali, segno del decadimento delle vie commerciali neolitiche. (prima parte - continua)

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STORIA & STORIE

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Grandi maestri a Fossano 21 22 23 24 Al Dama Hotel in via Circonvalla25 26 27 28 zione a Fossano si è svolta la terza 29 30 31 32 edizione del torneo di Dama italiana organizzato dalla Società Operaia di Fossano. L’evento ha portato ben quattro dei migliori damisti italiani della specialità: i grandi maestri Daniele Bertè (di Savona); Ciro Fierro (di La Spezia); Loris Milanese (di Chieri) e Roberto Tovagliaro (di Savona).

Soluzione mese scorso (18-13) 25x27 (13x6) 3x12 (19-14) 2x11 (14x30)

“da Carignano Ieri, Oggi, Domani” telefonate al 339.7292300

Marzo 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Lettere al giornale Cimitero e diritto di seppellimento. Il Comune risponde In merito a quanto espresso nel numero 160 di “Ieri Oggi e Domani” (febbraio 2016) a pag. 3 riguardo nella lettera dal titolo “Diritto di entrata al cimitero”, l’Amministrazione comunale risponde quanto segue. Il Comune di Carignano precisa che, con Deliberazione di G.C. n. 28 del 5.3.2016, è stato istituito il “Diritto fisso di seppellimento”, ammontante a complessivi € 70,00, da applicare ogni qualvolta viene emesso il “Permesso di Seppellimento” nel Cimitero di Carignano per la tumulazione o inumazione di salma, ceneri, resti mortali o resti abortivi. La suddetta tariffa è a carico della famiglia, o di chi ne fa le veci, del defunto di cui si chiede il seppellimento e dovrà essere pagata, anticipatamente al fu-

nerale, tramite bollettino postale, direttamente o indirettamente per il tramite dell’Impresa di Pompe Funebri che ne cura il funerale stesso. Rappresenta una spesa fissa che non interferisce né con i costi del funerale stesso (stabiliti dall’Impresa di Pompe Funebri a cui la famiglia si rivolge) né con quelli relativi alle operazioni di inumazione e tumulazione (di norma effettuati da un muratore privato). L’applicazione del Diritto di Seppellimento, da parte dell’Amministrazione Comunale, rappresenta una fonte di finanziamento, in tempi di crisi come quelli attuali, che viene interamente utilizzata per mantenere il decoro del Cimitero. Essa, quindi, va a copertura delle spese e dei costi di gestione del complesso cimiteriale in genere e delle relative spese di piccola manutenzione riferite alle parti comuni (ripristino vialetti con

Elezioni comunali 2016 Inserzioni pubblicitarie sul mensile “Da Carignano – Ieri Oggi Domani” In vista del prossimo appuntamento elettorale per le Amministrative (Elezioni comunali 2016) e nel rispetto delle leggi vigenti in materia di parità di accesso e di utilizzo degli spazi di propaganda a mezzo stampa, l’Editore informa che si rende disponibile ad accettare pubblicità elettorale a pagamento su questo giornale, nella versione cartacea e nella versione sul web (sito www.associazioneucap.com), in ottemperanza alle regole per la propaganda elettorale a mezzo stampa stabilite con apposito provvedimento dall’Autorità per le Garanzie sulla Comunicazione in attuazione della legge 22 febbraio 2000, n. 28 in materia di parità di accesso ai mezzi d'informazione e di comunicazione politica a decorrere dalla data di convocazione dei comizi elettorali. Sono consentiti gli annunci di dibattiti, tavole rotonde, conferenze, discorsi, la presentazione dei programmi delle liste, dei gruppi di candidati e dei candidati, le pubblicazioni di confronto tra più candidati. L’Editore mette a disposizione spazi di pubblicità elettorale che sono offerti a tutti i partiti e movimenti politici, secondo un apposito tariffario e nel rispetto delle tempistiche previste dalla legge e del cosiddetto “silenzio pre-elettorale”. I messaggi politici elettorali devono essere riconoscibili e recare l’indicazione del loro committente unitamente alla dicitura “Messaggio politico elettorale”. Per tutte le informazioni, le tariffe e le modalità scrivere esclusivamente all’indirizzo e-mail dacarignano@hotmail.com ◆

ghiaia, cura del verde e diserbante, conferimento rifiuti ecc...). L’Amministrazione comunale di Carignano

Turismo carignanese e Giornata Fai Subito dopo l’estate, l’associazione Progetto Cultura e Turismo ha suggerito all’Assessorato al Turismo di proporre al Fai (Fondo Ambiente Italia) l’inserimento di percorsi artistici carignanesi nella Giornata di Primavera 2016, momento di grande interesse per i curiosi che possono usufruire di itinerari spesso inediti. Da sempre, l’arrivo massiccio di visitatori, conseguente alla vasta e articolata proiezione comunicativa del Fai, costituisce una notevole fonte di introiti economici soprattutto per i ristoratori. L’itinerario proposto dall’Associazione comprendeva la chiesa monastica di San Giuseppe, alcuni cortili di palazzi nobiliari, l’area del bastione di Po, il residuo sistema difensivo e militare cittadino e infine una lettura critica degli affreschi dei pittori Gaidano e Appendini nel Duomo, oggetto di recente restauro.

IN COPERTINA

Henri de Toulouse-Lautrec Divan japonais 1893 Litografia su carta Budapest, Galleria Nazionale Ora nella mostra “ToulouseLautrec. La Collezione del Museo di Belle Arti di Budapest!”. Roma, Museo dell’Ara Pacis. Fino all’8 maggio.

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La redazione di “Da Carignano - Ieri Oggi Domani” si trova in corso Cesare Battisti 60, sotto il viale. Per foto, lettere o altro materiale da consegnare rivolgersi a “Butterfly” (piazza Carlo Alberto 26, Carignano) o alla tipografia Nuova Grafica Carignanese (via Salotto 15, Carignano) oppure inviare a dacarignano@hotmail.com. La risposta del Comune è stata assai debole: il Fai ricercherebbe monumenti di solito mai visitabili, e invece la chiesa di San Giuseppe è spesso aperta. L’Associazione ha ribadito che l’edificio religioso è sì frequentemente aperto, almeno in periodo primaverile-estivo e di solito nel pomeriggio, col precipuo obiettivo di arieggiare l’ambiente: ma non c’è nessuno che possa illustrare agli eventuali turisti di passaggio le importanti opere ivi custodite. Detto ciò, in assenza di una conferma definitiva, se cioè il Comune ha o no proposto al Fai l’iniziativa, l’Associazione ha contattato l’Assessore al Turismo di Piobesi Torinese, la cui straordinaria pieve di San Giovanni ai Campi è comunque visitabile tutto l’anno. Risultato: il Fai organizzerà un evento con Piobesi tra maggio e settembre. Inoltre, qualche giorno fa, l’associazione Amici del Castello di Vinovo ha comunicato che il grande edificio rinascimentale appartenuto ai Della Rovere, al centro del paese, e visitabile ogni ultima domenica del mese e su prenotazione, è stato inserito nelle Giornate di Primavera. L’associazione Progetto Cultura e Turismo collaborerà col Comune di Piobesi per la visita guidata alla pieve e agli affreschi ivi cu-

Le lettere, complete di firma (che sarà omessa esclusivamente su esplicita indicazione) e di indirizzo del mittente, devono pervenire entro e non oltre il 5 del mese. Non vengono accettate le lettere anonime.

stoditi. Il Direttivo dell’Associazione Progetto Cultura e Turismo

Piccole cose da osservare Osservo che il mercato del giovedì della nostra città è sempre più in declino. Ogni settimana mancano bancarelle, non si sa il perché… La crisi? Però non succede nei paesi limitrofi dove i mercati mi sembrano sempre uguali. Altra osservazione, guardando le piazze del centro: mancano qua e là i blocchi di porfido, se non si sta attenti si batte il naso, può succedere a tutti. Piccole cose, ma importanti. Capisco che ci sono pochi soldi na tutti noi cittadini e contribuenti speriamo che si possa fare qualcosa. Martina Torassa Suggerimenti per il teatro “Cantoregi” Alcune considerazioni sul teatro comunale “Cantoregi” di Carignano in occasione dello spettacolo del 10 febbraio scorso. Non voglio polemizzare sulla rappresentazione, a me personalmente parsa un surrogato approssimativo di Mario Ferrero al Teatro Maffei negli anni ’60,

segue a pag. 4 Volete sostenere il giornale sottoscrivendo un abbonamento annuale? Il giornale sarà inviato all’indirizzo che voi indicherete. Costo di 11 numeri: 35 euro per spese di spedizione fuori Carignano, 20 euro per il recapito a Carignano. Rivolgersi alla Tipografia: Nuova Grafica Carignanese - via Salotto 15 - tel. 011.96.97.872.


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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

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Non tutti gli annunci sono gratuiti. Invitiamo gli inserzionisti ad attenersi alle condizioni riportate qui a lato. Grazie.

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24 ORE: FARMACIE DI TURNO N.B. Il servizio notturno funziona esclusivamente per le urgenze e le ricette mediche. Orario delle farmacie di guardia notturne e festive: dalle 8.30 alle 8.30 del giorno successivo.

Marzo 2016 M 15 PANCALIERI M 16 CARMAGNOLA (Comunale) G 17 PIOBESI V 18 LOMBRIASCO S 19 CARMAGNOLA (Don Bosco) D 20 CARMAGNOLA (Don Bosco) L 21 RACCONIGI M 22 PANCALIERI M 23 CARMAGNOLA (Amedei) G 24 VILLASTELLONE V 25 PIOBESI S 26 CARMAGNOLA (Comunale) D 27 CARMAGNOLA (Comunale) L 28 PANCALIERI M 29 CARIGNANO (Cossolo) M 30 CARMAGNOLA (San Bernardo) G 31 OSASIO

Aprile 2016 V S D L M M

1 2 3 4 5 6

VILLASTELLONE CARMAGNOLA (Amedei) CARMAGNOLA (Amedei) RACCONIGI LOMBRIASCO CARMAGNOLA (Borgo Vecchio)

G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S

7 CARIGNANO (Pozzati) 8 OSASIO 9 CARMAGNOLA (San Bernardo) 10 CARMAGNOLA (San Bernardo) 11 PIOBESI 12 CARIGNANO (Pozzati) 13 CARMAGNOLA (Appendino) 14 VILLASTELLONE 15 CARIGNANO (Cossolo) 16 CARMAGNOLA (Don Bosco) 17 CARMAGNOLA (Don Bosco) 18 RACCONIGI 19 PANCALIERI 20 CARMAGNOLA (Don Bosco) 21 OSASIO 22 CARIGNANO (Pozzati) 23 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio) 24 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio) 25 OSASIO 26 PANCALIERI 27 CARMAGNOLA (Comunale) 28 PIOBESI 29 VILLASTELLONE 30 CARMAGNOLA (Appendino)

DOVE TROVARLE. A Carignano: Cossolo, via Salotto 6 (tel. 011.9697160); Pozzati, piazza Carlo Alberto 1 (tel. 011.9697164). A Carmagnola: Amedei, via XX Settembre 1 (tel. 011.9723196); Appendino, via Valobra 149 (tel. 011.9723195); Comunale, via Ronco 49 (tel. 011.9770941); Don Bosco, via Chieri 2/A (tel. 011.9716668); Ferrari, via Fratelli Vercelli 1 (tel. 011.9715017); Salsasio, via Pascoli 8 (tel. 011.9771267); San Bernardo, via del Porto 171/a (tel. 011.9712300). A Castagnole: piazza Vittorio Emanuele 14 (tel. 011.986673). A Lombriasco: via San Giovanni 5 (tel. 011.9790330). A Moncalieri: Borgo Navile, via C.Colombo 2 (tel. 011.642578); Castelvecchio, str.Genova 192 (tel. 011.6471233); Ceriana, str. Carignano 13 (tel. 011.642143); De Grazia, str. Stupinigi 14 (tel. 011.6056355); Magnani, str. Genova 14 (tel. 011.642425); Maldini, P.za Vittorio E II (tel. 011.642529); Parizia, via Tenivelli 3/a (tel. 011.642722); Premi, str. Carignano 72 (tel. 011.646621); S.Maria, C.so Roma 24 (tel. 011.645589); S.Matteo, C.so Roma 73 (tel. 011.6067769); S.Monica, Str. Torino 71 (tel. 011.6610416); S.Pietro, via Sestriere 32 (tel. 011.6069830); Superga, C.so Roma 45/6 (tel. 011.6051684); Tosi, str. Genova 264 (tel. 011.6810281). A Nichelino: Comunale 1, via Moncenisio 38 (tel. 011.6809814); Comunale 2, P.za A.Moro 50 (tel. 011.6272448); Crocera, via Martiri 2 (tel. 011.6273092); Dallocchio, via Torino 137 (tel. 011.6809061); Debouchè, l. delle Alpi 16 (tel. 011.6890416); Della Stazione, via Torino 224 (tel. 011.621964); Erbetta, via Torino 106 (tel. 011.623829); Largo Giusti, L.Giusti 56 (tel. 011.6279560); Sangone cnc, via Torino 20 (tel. 011.6064866); Sant'Edoardo, via Buonarroti 1/c (tel. 011.6051471). A Osasio: via Torino 41 (tel. 011.9793303). A Pancalieri: via Principe Amedeo 22 (tel. 011.9734441). A Piobesi: corso Italia 13 (tel. 011.9657012). A Racconigi: Barberis, via Stefano Tempia 6; Maritano snc, via Francesco Morosini 12 (tel. 0172.85361); Quaglia, via Angelo Spada 20 (tel. 0172.85048). A Villastellone: piazza Libertà 26 (tel. 011.9696063). Orari di apertura: 8.30-12.30; 15.15-19.15. Mensile indipendente di informazione, attualità e cultura. Distribuito gratuitamente a Carignano, frazioni e dintorni. Reg. Tribunale di Torino n. 5537 del 7.8.2001

Direttore responsabile Cristina Cavaglià Direttore editoriale Massimo Bessone Collaborano Daniele Bosio, Luca Bruno, Gervasio Cambiano, Carlo Cavaglià, Marilena Cavallero, Stefania Falcone, Matteo Grassedonio, Angela Pastore, Cristina Pejretti, Massimo Pejretti, Massimo Peretto, Daniela Tontini, Bruno Valinotti, Flavio Viotto Proprietà UCAP, Unione Commercianti Artigiani Professionisti di Carignano; via Frichieri 13, Carignano Grafica, impaginazione e stampa Nuova Grafica Carignanese di Scifo Loris s.a.s., via Salotto 15, Carignano Redazione: corso Cesare Battisti 60, Carignano e-mail: dacarignano@hotmail.com Pubblicità: 339.7292300 “Da Carignano - Ieri Oggi Domani” non beneficia di contributi pubblici ma si finanzia esclusivamente con gli introiti derivanti dalle inserzioni pubblicitarie e dagli annunci a pagamento e con le eventuali offerte dei lettori.


CENTRO ORTOPEDICO SANITARIO Via Valobra, 140 - Carmagnola SHOW ROOM Largo V. Veneto, 4 C C O S S

Tel./Fax 011.9771301

N° 161 - Anno XVI - Marzo 2016 6.000 copie - Mensile di Carignano, frazioni e dintorni

corso Cesare Battisti, 60 a Carignano

Distribuito gratuitamente a Carignano e frazioni, Vinovo, La Loggia, Piobesi Torinese, Osasio, Villastellone

Pag. 5

ASL

Un ecografo di ultima generazione all’ospedale di Carmagnola

Pag. 6

Assocanapa

Si cercano con urgenza agricoltori e terreni

Pag. 7

Covar 14

Un progetto per dare nuova vita all’olio di cucina

Pag. 9

8 Marzo

Festa della Donna con l’Unitre in Municipio

dacarignano@hotmail.com

www.ucapcarignano.com


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