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Carignano sboccia in un trionfo di colori e sapori

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Campo Giochi

L’oratorio si prepara per un mese di festa

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Vinovo

Cittadini in gara nel concorso “Balconi fioriti”

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Duomo

Il grande affresco del presbiterio torna a risplendere

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Maggio 2015 15

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

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Direttore responsabile Cristina Cavaglià Direttore editoriale Massimo Bessone Collaborano Daniele Bosio, Luca Bruno, Gervasio Cambiano, Carlo Cavaglià, Marilena Cavallero, Stefania Falcone, Matteo Grassedonio, Angela Pastore, Cristina Pejretti, Massimo Pejretti, Massimo Peretto, Daniela Tontini, Bruno Valinotti, Flavio Viotto Proprietà UCAP, Unione Commercianti Artigiani Professionisti di Carignano; via Frichieri 13, Carignano

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“Da Carignano - Ieri Oggi Domani” non beneficia di contributi pubblici ma si finanzia esclusivamente con gli introiti derivanti dalle inserzioni pubblicitarie e dagli annunci a pagamento e con le eventuali offerte dei lettori.

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14 Maggio 2015

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Pagine di storia In questo maggio 2015 iniziano le celebrazioni per i cento anni dall’entrata dell’Italia in quella che fu poi denominata la Grande Guerra (e passata alla storia come l’inutile strage). Un libro per ricordare questo avvenimento che coinvolse i nostri nonni va sicuramente proposto alla lettura. Si segnala quindi “16 giugno 1915 Gli alpini alla conquista di Monte Nero” di Pierluigi Scolè (Il Melograno Editore Bollate); si tratta di un volume di ben 332 pagine con numerose illustrazioni in bianco e nero e colori. E’ una eccezionale monografia dedicata alla famosa impresa alpinistico-militare dei battaglioni alpini Exilles e Susa, tutti piemontesi, che all’alba del 16 giugno 1915 (la guerra era iniziata per l’ Italia da venti giorni) assaltarono e

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a cura di Gervasio Cambiano

conquistarono il Monte Nero, 2245 metri, in territorio sloveno tra Tolmino e Plezzo. Dell’intera opera risulta particolarmente interessante la seconda parte dedicata alla storia di alcuni tra i più famosi protagonisti e corredata dall’elenco di tutti i 232 alpini che parteciparono all’eroica impresa. Viene inoltre ricordato che le parole della nota canzone “Spunta l’ alba del 16 giugno...” pare siano state scritte da un semplice alpino, Borella, un muratore di Chivasso. Si fa infine riferimento, con commozione, alla figura del sottotenente Picco che muore nelle braccia del suo alpino caporale Garetti, depositario delle sue ultime parole. Va ancora ricordato, sebbene non sia stato riportato nel libro in questione, che in quei giorni, esattamente il 2

giugno, nella zona del Monte Nero caddero in combattimento due carignanesi: Giovanni Battista Pecchio e Carlo Peretto, entrambi appartenenti al Battaglione Alpini Pinerolo del Terzo Reggimento come il Susa e l’Exilles, protagonisti della giornata del 16 giugno.

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Da pochi giorni il ponteggio allestito per i restauri del grande affresco del presbiterio del Duomo è stato rimosso, restituendo alla vista dei fedeli e dei visitatori lo spettacolo di un’opera complessa e difficile da leggere, almeno agli occhi moderni. Probabilmente, i colti committenti che indirizzarono il pennello del giovane pittore Emanuele Appendini avevano ben chiaro l’intento encomiastico e di fede, ma oggi la lettura ci appare molto compromessa dal vagare verso altre mete ed altri pensieri. Tenteremo comunque di leggere questa strana pittura ad olio, che riempie tutto il catino presbiteriale. Innanzitutto, qualche notizia sull’Artista. Emanuele Appendini nacque il 16 maggio 1831 nel Borgo Salsasio di Carmagnola; fu allievo di Gaetano Ferri alla prestigiosa Accademia Albertina di Torino. Quando era ancora studente, fu incaricato dei lavori di restauro e pittura della navata principale e del coro della Chiesa Collegiata della sua città natale (opere sciaguratamente andate perdute nel tentativo di riportare la chiesa alla purezza del XV secolo, operato negli anni ’50 del XX secolo). Operò come affrescatore e pittore in numerosi edifici religiosi di Torino e del Piemonte. Tra le sue opere più importanti, si ricordano un quadro per la chiesa di S. Domenico in Torino e alcuni affreschi dello scalone di Palazzo Reale. Lavorò pure a Napoli, dove visse per un certo periodo. Durante i lavori a fresco nella chiesa della Confraternita di Santa Croce in Poirino, notò il giovane Paolo Gaidano, che sostituì poi l’Appendini nella decorazione del Duomo di Carignano. Le sue rare partecipazioni espositive alle rassegne milanesi (1866) e torinesi, in particolare alla Promotrice (1869), documentano una produzione da cavalletto, con pittura ad olio, prevalentemente orientata sulla scena di genere e sui soggetti storici, in cui rivelò un debito nei confronti del suo maestro. Nel 1877 firmò la grande tela della “Madonna Immacolata e Santi” per la Parrocchiale di Venaria. Fu chiamato a Carignano dalla Compagnia del SS. Sacramento e dal parroco E. Capriolo, per affrescare tutto il Duomo, che sino ad allora era totalmente imbiancato: spiccavano nel candido rivestimento i capitelli delle colonne, in lamina d’oro, opera sublime di Bartolomeo Sant, già attivo nel Palazzo Chiablese di Torino al seguito dell’Architetto di Sua Maestà Benedetto Alfieri. Le straordinarie curve alfieriane dovevano risaltare ben più di oggi, con risultati architettonici mozzafiato. La pittura delle volte del Duomo scatenò non poche polemiche, non del tutto sopite neppure oggi. Ma valga per tutti quanto scritto dall’autorevole storico dell’Arte Augusto Cavallari Murat (in “Lettura dell’alfieriana ideazione del duomo carignanese attraverso i disegni progettuali, 1980): E’ noto che l’interno fu intonacato e scialbato e l’esterno eseguito a paramento in vista. Immagini finite o non finite? Non venga imposto di dire quanto dannosa sia stata la decorazione affrescata all’interno alla fine del secolo scorso e di esprimere il parere sulla opportunità di resuscitare l’intonaco bianco settecentesco. Forse gli attuali pregiudizi ideologici e gli errori della teoria del restauro non potrebbero autorizzare la cancellazione delle decorazioni quadraturiste e delle figure malaccortamente introdotte. D’altra parte non è possibile sapere se Alfieri abbia pensato o no al complemento di ornati quadraturisti e d’immagini di ispirazione rococò. Egli vi era abituato, ma in tal caso si sarebbe trattato di una speciale decorazione non facente “architettura” bensì “patina”, patina raffinata e finalizzata ad approfondire quella sensazione d’infinitamente mosso e congiunto che lo speciale oggetto ideato nei modi del design degli artigiani suscita anche solo vedendolo cogli occhi della mente tutto scialbato. E basta. Appendini si impegnò molto nell’opera, che doveva risultare il suo capolavoro, ma morì improvvisamente in Carignano il 15 settembre 1879, per una caduta dalle impalcature. Lo storico carignanese G. Rodolfo lo definì uno degli ultimi buoni affreschisti del periodo romantico e neoclassico (Rodolfo, 1922). Fine prima parte - continua.

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Lettere al giornale Divertirsi sperando di divertire Gentile Redazione, è per noi fonte d’immenso piacere rispondere alla lettera pubblicata sul vostro giornale, firmata da Rita e Anna Maria, in merito alla bellissima recensione sulla nostra commedia “El cont ed Clemente”. Carissime Rita e Anna Maria, la Compagnia Teatrale Fric Filo 2 vuole, in queste poche righe, ringraziarvi di cuore per le bellissime parole dedicate al nostro spettacolo. Siamo molto felici di avervi riportato, in qualche modo, in un pezzo della nostra Carignano di una volta ed è per noi fonte d’immensa soddisfazione costatare il vostro entusiasmo e piacere nel descrivere ogni dettaglio della storia e dei personaggi. Il nostro obiettivo principale è, da sempre, divertirci sperando di divertire il pubblico e ci sembra di esserci riusciti con questa commedia. Noi crediamo, anzi, ne siamo convinti, che la giusta alchimia da utilizzare in attività di questo tipo sia la passione e l’amore per le nostre radici e, soprattutto, la voglia di stare insieme e di condividere qualcosa tra carignanesi. Indipendentemente dai risultati artistici che ci è possibile raccogliere, con i nostri piccoli grandi strumenti tramandatici dai nostri avi, è nostro primo obiettivo donare un po’ di spensieratezza alla gente, una boccata d’aria buona, o meglio, n’onsa ed sang bon (battuta ricorrente nei nostri copioni!). In un periodo storico caratterizzato da imponenti intenzioni di globalizzazione, di poco comprensibili discorsi sull’instabi-

lità economica del nostro paese e dalla quotidiana invidia per i paesi esteri (l’erba del vicino è sempre più verde, si sa) noi vogliamo ritagliarci ancora un angolino intimo, un piccolo palcoscenico dove ricordarci chi siamo e da dove veniamo e, soprattutto, dove possiamo trovarci nella nostra grande famiglia carignanese (allargata anche ai paesi limitrofi!). Che dire, vi ringraziamo infinitamente; le vostre parole non possono che diventare ulteriore fonte di entusiasmo e voglia di fare per tutto il nostro gruppo! Grazie Rita e Anna Maria! La Compagnia Teatrale Fric Filo2

Portafoglio dimenticato e recuperato L’onestà esiste ancora. Sono un cittadino di Carignano, voglio ringraziare pubblicamente le commesse del supermercato “Presto Fresco” per aver recuperato il mio portafoglio dimenticato mercoledì 29 aprile scorso nei pressi della cassa al momento del pagamento. Grazie! Lettera firmata Un aiuto concreto per Progetto Cultura e Turismo Alcuni mesi fa, un gruppo di cittadini carignanesi, si è trovato a discutere di Carignano, dei suoi problemi, dei suoi punti di forza e la vedono 94339 (Roberta) e 340.4238102 (Elisa), oppure attraverso Facebook, al gruppo “Carignano Viva”. Il Presidente dell’associazione Progetto Cultura e Turismo Carignano onlus Paolo Castagno

IN COPERTINA

Amedeo Modigliani (Livorno, 1884 - Parigi, 1920) Ritratto di Dèdie 1918 olio su tela cm 114 × 75 Centre Pompidou, Parigi © Centre Pompidou, MNAM-CCI Ora nella mostra “Modigliani e la bohème di Parigi”; Torino, GAM; 14 marzo - 19 luglio 2015. V. pag.13.

I pompieri di Carignano restano a piedi Nell’antichità, quando si costituivano le “sezioni” dei pompieri e in quel periodo storico forse bastava “il parere del Barone su volere del Visconte”, ma soprattutto bastavano “le spese del Marchese per comprare le divise” e probabilmente anche quando sono nati i pompieri a Carignano (1875) è andata così. Queste parole della canzonetta di Natalino Otto intitolata “I pompieri di Viggiù” ci fanno capire come funzionavano le cose più di cent’anni fa. Ed in effetti, dobbiamo ammettere che per molti aspetti funzionavano decisamente meglio. Oggi, tra un tonfo in borsa, uno spread altalenante e un brivido nel debito non è più così. Non parliamo poi dell’avvento dei computer,

che avrebbero dovuto rendere tutto più veloce e semplice: i disagi sono sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, nessuno di noi poteva immaginare che la crisi arrivasse al punto di non garantire più i beni di prima necessità: il pane c’è, è vero (per fortuna), ma iniziano a mancare quelli che vengono definiti “i servizi essenziali” e noi ne siamo il primo grave esempio, purtroppo. Già, perché se nelle scuole manca la carta igienica si può fare lo sforzo di comprarne un rotolino per il proprio figlio, se manca la guardia al cimitero

non dovrebbe comunque fuggire nessuno, ma se manca il camion dei pompieri il discorso si fa particolarmente grave. Sì, avete letto bene: i Vigili del Fuoco di Carignano non hanno più un camion per svolgere i loro soccorsi, evidentemente indispensabili sul territorio. In data 14 aprile la nostra APS (AutoPompaSerbatoio) è stata dichiarata non idonea all’uso dopo la periodica revisione meccanica e, vista l’immatricolazione che risale agli anni Ottanta, gli interventi per renderla di nuovo operativa sarebbero enormemente dispendiosi e comunque soltanto temporanei. E ora? Che facciamo? Il comando provinciale soffre anch’esso di carenza di mezzi e non ha vetture a disposizione per noi volontari, nè tanto meno soldi da regalarci. Dunque, dobbiamo comprarne uno. L’APS dei Vigili del Fuoco di Carignano non ha superato la revisione: i volontari sono senza camion Questo articolo è dunque un appello per tutti i cittadini di Carignano e dei comuni limitrofi dove da anni svolgiamo il nostro servizio. Come ben sapete, la nostra realtà è presente sul territorio dal 1875 e, per quanto ne sappiamo, da allora abbiamo sempre garantito la nostra presenza, intervenendo tempestivamente in ogni situazione d’emergenza che potesse mettere in pericolo l’incolumità dei nostri concittadini, anche al caro prezzo della nostra vita, se necessario. Non solo, in piena sinergia con i nostri colleghi permanenti dei vari distaccamenti distribuiti nella provincia di Torino e con i colleghi Volontari di distaccamenti di comuni limitrofi, estendiamo, come sapete, la nostra attività anche fuori dalle «mura» carignanesi. Da allora compiamo i nostri doveri con passione e dignità, senza farci fermare dalle

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La redazione di “Da Carignano - Ieri Oggi Domani” si trova in corso Cesare Battisti 60, sotto il viale. Per foto, lettere o altro materiale da consegnare rivolgersi a “Butterfly” (piazza Carlo Alberto 26, Carignano) o alla tipografia Nuova Grafica Carignanese (via Salotto 15, Carignano) oppure inviare a dacarignano@hotmail.com. festività, dalle ferie o da altre situazioni dove generalmente la gente comune si riposa, festeggia o si dedica all’ozio: noi, cerchiamo di essere sempre presenti. Oggi, non possiamo più garantire tutto questo, per il paradossale motivo di non avere un camion con il quale intervenire. Giunga dunque il nostro appello in tutte le case dei cittadini, affinché ogni piccolo contributo, anche il più piccolo, possa accumularsi per farci raggiungere questo obiettivo e per darci ancora modo di garantire sonni tranquilli ai nostri concittadini. A Carignano esiste l’Associazione Civici Pompieri 1875 che sarà la realtà che riceverà le offerte e che si preoccuperà dell’acquisto del camion, in modo tale che il nuovo mezzo possa rimanere incondizionatamente di proprietà dei pompieri carignanesi, e quindi, di tutti i cittadini. Grazie a questa associazione, i nuovi strumenti e i nuovi mezzi non potranno più essere rilevati dal comando provinciale, ma potranno essere all’occorrenza e in particolari situazioni prestati, ma mai ceduti. Lo precisiamo, perché un tempo non era possibile avere strumenti VVF di proprietà dei singoli distaccamenti e ogni donazione poteva essere assorbita dal comando provinciale e lasciare i volenterosi volontari a bocca asciutta, motivo per il quale i donatori erano sempre restii a donarci materiali. Grazie all’Associazione Civici Pompieri 1875 di Carignano acquisteremo un camion per noi tutti e rimarrà a Carignano. Ma per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti: dal centesimo in su tutto per noi è importante. Lasciamo quindi in coda a questo articolo il nostro IBAN dove poter effettuare le donazioni, ricordando a tutti che siamo disponibili ogni sabato pomeriggio presso il nostro distaccamento, sito a Carignano in Via Roma 21, per fornire

Volete sostenere il giornale sottoscrivendo un abbonamento annuale? Il giornale sarà inviato all’indirizzo che voi indicherete. Costo di 11 numeri: 35 euro per spese di spedizione fuori Carignano, 20 euro per il recapito a Carignano. Rivolgersi alla Tipografia: Nuova Grafica Carignanese - via Salotto 15 - tel. 011.96.97.872.

eventuali informazioni. Cari concittadini, cari cittadini dei paesi limitrofi, aziende, agricoltori, imprenditori: ogni vostra piccola donazione sarà per noi fondamentale per poter portare avanti il nostro distaccamento. Ci auguriamo che questo articolo vi rimanga in mente per qualche giorno e che decidiate di aiutarci con una piccola donazione; ecco il nostro IBAN sul quale effettuare il bonifico: IT36F0883330261000110111163 Associazione Civici Pompieri 1875. Il capo distaccamento Andrea Mammolenti

Primo maggio al cimitero Alleghiamo le foto che un nostro amico ha scattato nel pomeriggio del 1° maggio scorso, nel pressi del cimitero. Come potete vedere, alla portata di tutti, vi sono dei sacchi di “rifiuti

urbani da esumazione” (dove si può pure notare un sarcofago) e resti dove sono state bruciate le casse da morto... Chiediamo che chi di dovere si attivi per porre fine a questa cosa, almeno limitando i suddetti atti in un luogo non aperto al pubblico. Il Gruppo Civico “Carignano Viva”

Le lettere, complete di firma (che sarà omessa esclusivamente su esplicita indicazione) e di indirizzo del mittente, devono pervenire entro e non oltre il 5 del mese. Non vengono accettate le lettere anonime.


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Maggio 2015

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Chiusura delle scuole, attenti agli eccessi

CURIOSITA’ ECOLOGICHE

Perché la festa non finisca al pronto soccorso

a cura di "Legambiente Il Platano"

Il Consorzio intercomunale socio assistenziale Cisa 31, in collaborazione con i vigili urbani, il servizio SERD dell’Asl TO5 e le scuole del territorio ha avviato un percorso di condivisione e realizzazione di strategie volte a contrastare l’abuso di sostante stupefacenti e di alcool da parte dei giovani, in particolare dei minorenni. Poiché la festa di chiusura dell’anno scolastico ha registrato purtroppo negli anni scorsi frequenti passaggi in pronto soccorso per malesseri ed addirittura comi etilici, il gruppo di lavoro ha deciso di intraprendere alcune azioni tra le quali l’informazione che segue. Come tutti gli anni, l'ultimo giorno di scuola, dopo aver salutato gli insegnanti, inizia la festa con i compagni. Fuori dalla scuola sovente l'illecito diventa lecito: un esempio per tutti l'abuso di alcool. Finite le lezioni si va al parco e qui si esagera spesso nel bere con conseguenze a volte drammatiche. Da un’indagine effettuata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Carmagnola emerge come il coma etilico sia una causa di ricovero abbastanza frequente anche tra i giovani, soprattutto nei week-end e in determinate feste (Capodanno, festa di fine anno scolastico ecc.), in cui si può arrivare a 4-5 ricoveri in una sola giornata. Ma cos’è il coma etilico e come si differenzia una persona in coma etilico da una “semplicemente” brilla? - COMA ETILICO - COS’E’ E COSA FARE In realtà non esiste un livello di alcolemia da cui si può dire ci sia il coma, nemmeno quanto bere per dire di essere in coma etilico, dipende molto da età, sesso e abitudine al bere. Un ragazzo giovane e poco abituato a bere può andare in coma con quantitativi di alcol relativamente moderati, soprattutto se superalcolici bevuti in tempo limitato. I SINTOMI: Se vedete qualcuno che ha bevuto parecchio e che: 1) Non è in grado di stare sveglio, né di parlare e nemmeno di stare seduto 2) Ha un forte arrossamento cutaneo, specie al viso ma in tutto il corpo 3) Ha delle serie difficoltà respiratorie 4) Ha un forte alito di alcol ma anche l’alito di “acetone” (tipo quello dei bambini piccoli che hanno fatto indigestione) vi trovate di fronte ad un probabile caso di coma etilico. COSA FARE: 1) Prima cosa portate la persona al Pronto Soccorso o chiamate il 118 2) Non tentate di fargli ingerire nulla (acqua, latte, caffè ecc.) 3) Probabilmente la persona vomiterà, tenetelo su un fianco ed assicuratevi che non soffochi nel vomito (Jimi Handrix è morto così...) 4) Anche se fa caldo tentate di tenerlo coperto, dopo la vasodilatazione e l’arrossamento segue di solito l’ipotermia che può essere anche mortale. Per contrastare il fenomeno di abuso di alcool e sostanze stupefacenti da parte di minori, il Cisa 31, il SERD dell’Asl TO5 di Carmagnola, il CAT e gli Istituti scolastici del territorio hanno avviato un percorso di condivisione di strategie che, nel medio periodo, coinvolgerà il territorio. La scuola è già attiva nella prevenzione offrendo stimoli continui, ma per ottenere i risultati migliori occorre la collaborazione della collettività, in particolare della famiglia. Aiutiamo insieme i nostri ragazzi. ❚ A cura degli Istituti scolastici, del Cisa 31, del SERD e del Pronto Soccorso di Carmagnola dell’Asl TO5.

Notte delle Lucciole Segnatevi questa data: venerdì 12 giugno terremo la nostra seconda Notte delle Lucciole, passeggiata notturna nel bosco del Gerbasso (Carmagnola) Ci si ritrova alle 20,45 al posteggio di Cascina Bricco, per novanta minuti di passeggiata nel buio del bosco illuminati solo dalle piccole lampare di questi piccoli insetti e accompagnati dal sottofondo del canto delle rane e dei rospi. Vi consigliamo scarpe comode e chiuse. Il Riciclo: La plastica La produzione delle materie plastiche assorbe approssimativamente il 5% del consumo di petrolio a livello mondiale (COREPLA). Da un barile di petrolio (convenzionalmente 159 litri) si ricavano 1750 bottiglie di plastica, circa 2 kg di petrolio per un kg di plastica per alimenti...Per produrre una tonnellata di plastica ci vogliono 900 litri di petrolio, 180 metri cubi d'acqua e 14mila kiloWattora di energia. Per una tonnellata di plastica riciclata, invece, bastano 2 tonnellate di plastica usata, 1 metro cubo d'acqua e 950 kiloWattora di energia. In Europa consumiamo ogni anno 40 milioni di tonnellate di plastica. E ne ricicliamo meno del 10 per cento (compresa la plastica non derivante da imballaggi). Basta fare il calcolo per rendersi conto di quanta materia prima e di quanta energia si potrebbero risparmiare, recuperandola tutta. Tecnicamente tutte le plastiche prese isolatamente sono riciclabili. Concretamente, però, nel flusso della raccolta differenziata finiscono anche imballaggi che, per diverse ragioni, di fatto non possono essere avviati a riciclo o lo sono solo parzialmente. Per la plastica, la raccolta differenziata riguarda solo quella degli imballaggi. Non si tratta tanto di un problema tecnico, quanto economico: il sistema della raccolta e del riciclo si regge in buona parte sul contributo CONAI che grava sui soli imballaggi nei diversi materiali. Il procedimento di riciclaggio delle materie plastiche può essere:

meccanico, il più comune: si ottengono scaglie o granuli che verranno utilizzati per la produzione di nuovi oggetti. Il materiale ottenuto è tanto migliore quanto più la plastica di partenza è omogenea; chimico, in fase di sperimentazione: mira a spezzare le catene dei polimeri e ottenere i monomeri di partenza. Nel caso di trattamento di diversi tipi di plastica insieme, si ottiene PLASTICA RICICLATA ETEROGENEA (o PLASMIX), impiegata ad esempio per produzione di panchine, parchi giochi, recinzioni, arredi per la città, cartellonistica stradale. Le tipologie di plastica riciclabile

grazie alla raccolta differenziata sono 7, ciascuna identificata da un codice riportato anche sulla confezione del prodotto o dell’oggetto: PET - Polietilene tereftalato o arnite (codice 01):bottiglie di acqua, bottiglie di bibite, flaconi di shampoo... HDPE - Polietilene ad alta densità (codice 02): flaconi, sacchetti... PVC - Cloruro di polivinile (codice 03): contenitori per alimenti... LDPE - Polietilene a bassa densità (codice 04): sacchetti cibi surgelati, pellicola per alimenti... PP - Polipropilene o Moplen (codice 05): bottiglie di ketchup, buste della

pasta... PS - Polistirene o Polistirolo (codice 06): piatti, bicchieri e posate monouso, grucce appendiabiti, vaschette e imballaggi di elettrodomestici... ALTRE PLASTICHE (codice 07) Di fatto solo le prime cinque tipologie di plastica (PET-HDPE-PVCLDPE-PP) vengono effettivamente riciclate La regola base è che si possono differenziare solo gli imballaggi, i flaconi ed i contenitori (sufficientemente puliti) e non gli oggetti di plastica in genere, ma attenzione che dal 1 Maggio 2012 ad esempio i bicchieri e piatti di plastica usa e getta possono essere anch’essi riciclati come plastica e non più buttati nella raccolta indifferenziata, come afferma il COREPLA (Consorzio Recupero Plastiche). Le aziende di nettezza urbana ci raccomandano di riciclare i contenitori usati pulendoli accuratamente, ma, cosa vuol dire “è pulito abbastanza per poter essere riciclato”? Non e’ necessario pulire cosi’ tanto da ottenere dei contenitori per conservare il cibo o mangiarci dentro; quindi non e’ nemmeno necessario utilizzare litri d’acqua fino a farli sembrare nuovi o completamente liberi dallo sporco: si potrebbe considerare un livello di “pulizia” tale quale quello al quale siamo abituati per la lavastoviglie, altrimenti si può considerare di togliere “il grosso” con una spatola prima di gettare i contenitori nel cestino del riciclo, comunque la maggior parte degli impianti di riciclaggio non butta via un contenitore semplicemente perché è sporco.

LISA MACCHINE PER ORTO - GIARDINO V E N D I TA - A S S I S T E N Z A - R I C A M B I

CONCESSIONARIO

Maggio 2015 13

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Modigliani e la bohème di Parigi La stagione 2015 delle mostre alla GAM di Torino prosegue con un protagonista d’eccezione: Amedeo Modigliani, uno dei maggiori interpreti della pittura del Novecento. Intorno alla figura centrale di Modigliani la mostra “Modigliani e la bohème di Parigi”, inaugurata a marzo e visitabile fino a luglio, presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla “École de Paris”, la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra che si raccolsero intorno a Montmartre e Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi, creando una completa simbiosi tra vita e arte. In mostra circa 90 opere racconteranno questa esperienza artistica accanto a Modigliani alcuni nomi eccezionali come Brancusi, Soutine, Utrillo, Chagall, Gris, Marcousiss, Survage, Picasso tra cui sessanta capolavori provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private d’Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da Mondo Mostre Skira in collaborazione con il Musée National d’Art Moderne Centre Pompidou di Parigi. La curatela scientifica è affidata a Jean Michel Bouhours, uno dei massimi studiosi di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Partendo dal significativo corpus di opere del Centre Pompidou, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni ’30 del Novecento, si potranno ammirare gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del 1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei mercanti, affiancati a dipinti, disegni e sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto “Stile Modigliani” caratterizzato da una sintesi estrema,

tanto che i personaggi ritratti non si rivelano nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non solo alla pittura, ma anche al disegno e alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, nel cui atelier l’artista livornese lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie originali che Brancusi stesso scattò ai suoi lavori. Modigliani è quindi raccontato in mostra come il principale testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla creazione dei capolavori, si affianca un’esistenza disordinata che lo portò a morte prematura. Le sezioni della mostra: I – Amedeo Modigliani I ritratti di Amedeo Modigliani (tra cui Ritratto di Soutine, Jeanne Hebuterne, il Giovane ragazzo rosso, La ragazza rossa) sono messi a confronto in questa prima sezione dedicata alla figura e allo stile inconfondibile e ormai distante dall’espressionismo e dal simbolismo a cui Modigliani guardava nelle prime opere con un Ritratto di Modigliani di André Derain, e Gotine rosse di Giovanni Fattori (collezioni GAM). II – Modigliani/Brancusi e la scultura Dal 1909 al 1914 Modigliani si dedicò quasi esclusivamente alla scultura applicando il suo modello di sintesi alle celebri teste dalle forme allungate, dai lunghi colli e dagli occhi senza pupille. La sezione analizza

principalmente il confronto con le opere del grande amico Costantin Brancusi, con cui condivise lo studio e il medesimo interesse per le curve ampie e armoniose. III – La bohème parigina Gli artisti che si incontravano nei café, nei bordelli e tra le strade di Montmartre e Montparnasse sono rappresentati in questa sezione. Tre importanti opere di Chaim Soutine, un dipinto di Marc Chagall e due paesaggi di Maurice Utrillo sono esposti accanto a dipinti di altri protagonisti del fecondo ambiente parigino dell’epoca. IV – Il cubismo Pur restando relativamente distante dalla prorompente rivoluzione cubista introdotta da Picasso e accolta da un gran numero di artisti, Modigliani condivise con il movimento il processo di schematizzazione e lo sguardo rivolto all’arte primitiva e all’arte africana. Accanto a dipinti e disegni del maestro livornese due importanti dipinti di Gino Severini, tra cui Nord Sud (collezioni GAM); Pane di Pablo Picasso, opere di Juan Gris, Louis Marcoussis e Léopold Survage, insieme ad altri testimoni della stagione cubista. V – Il nuovo umanesimo della scuola di Parigi Il meraviglioso Ritratto di Dédie del 1918 è il capolavoro di Modigliani che introduce l’ultima sezione, dedicata alla cerchia di artisti attratti dal fermento culturale e dalla libertà che Parigi garantiva nei primi anni del Novecento. Tra questi Marc Chagall, Max Jacob, Sonia Delaunay e Susanne Valadon, presenti in mostra con una serie di ritratti. - “Modigliani e la bohème di Parigi”. Torino, GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (via Magenta 31). Fino al 19 luglio. ◆

paesi

Balconi fioriti per abbellire il paese “Per nobili terre” Concorso del Comune, aperto fino al 4 giugno

Via Torino, 94 - 10022 Carmagnola (TO)

Carignanese

Novanta opere in mostra alla GAM di Torino fino a luglio

Altri

Cell. 339 57 46 282

Agenda

Vinovo. L’Amministrazione comunale, al fine di valorizzare ed abbellire le abitazioni, le strade, i vicoli, i quartieri e rendere sempre più accogliente e colorato il paese durante tutto l’anno ed in particolare durante il periodo estivo, organizza il concorso “Balconi fioriti”, anche con la finalità di incentivare e promuovere presso i cittadini i valori ambientali e la cultura del verde come elemento di decoro. Sono ammessi al concorso i balconi, le finestre, atri, portoni, scalinate e i dehors (spazi per il ristoro all’aperto, annessi a locali di pubblico esercizio) ricadenti nel centro storico. Si può utilizzare qualsiasi tipo di pianta ornamentale verde e/o fiorita, annuale o perenne rispettando il tema “Verde Bianco Rosso” in occasione della festa degli Alpini. E’ ammesso l’impiego di piante secche,legno ed altri oggetti della natura, ma solo come complemento e supporto dell’allestimento che si intende realizzare, solo se utilizzati in parte minima rispetto al materiale verde utilizzato. La partecipazione al concorso è gratuita. L’allestimento dell’angolo o del balcone dovrà concludersi entro il 4 giugno. Gli allestimenti vincitori saranno premiati in occasione della festa sezionale d Torino del Gruppo Alpini di Vinovo venerdì 5 giugno. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Manifestazioni del Comune: manifestazioni@comune.vinovo.to.it ; tel. 011.9620413. ◆

Vinovo. Nell’ambito del progetto “Per nobili terre” promosso dall’Ente di gestione Aree Protette del Parco del Po e della Collina torinese, Vinovo propone domenica 24 maggio la mostra “C’Arte La grande guerra nei documenti d’archivio”, nella Biblioteca Civica. Nel chiostro del Castello della Rovere sarà inoltre possibile visitare fino a venerdì 31 maggio la mostra fotografica “I mascheroni di Torino” (orario 10-12 e 14-18). ◆

Biblioteca civica, orari di apertura La biblioteca civica (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13; tel. 011.9698481) osserva il seguente orario di apertura per il servizio di lettura e prestito: dal lunedì al venerdì 14,30 - 17,45 , mercoledì sera (su prenotazione) riservato per riunioni di Associazioni riconosciute, sabato solo aperture straordinarie in occasione di letture animate. Tel. 011.9698442-481-482. Museo civico “Giacomo Rodolfo” Il museo di storia, arte e archeologia locale (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13) è aperto ogni terza domenica del mese, in occasione di manifestazioni cittadine e su prenotazione. Orario: 10-12, 15-18. Visite per le scuole su prenotazione (tel. 011.9698442). Sindacato Pensionati a Carignano A Carignano lo Spi (Sindacato Pensionati Italiani) C.G.I.L., Lega di Carmagnola (via Fossano 4), si trova in via Quaranta 1 (tel. 011.9697865). Orari di apertura per il pubblico: martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 11.30. Patronato Inca: c’è tutti i giovedì di tutti i mesi, dalle ore 15 alle 17. Una novità: lo SPI CGIL offre un nuovo servizio ai cittadini con l’apertura dello sportello FEDERCONSUMATORI tutti i venerdi del mese dalle 9 alle 12 sempre presso la sede di via Quaranta 1. Per prenotazioni telefonare al numero Spi 011.9697865. Caf Acli per le famiglie Quando la tua famiglia conta c’è il Caf Acli. Per 730, Unico, Isee e Red pensionati: conta su di noi! A Carignano (via Roma 18, presso il Campo Giochi): tutti i martedì dalle 9 alle 12. A Carmagnola (piazza IV Martiri 21): lunedì dalle 14 alle 17, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12. Donazioni del sangue I prelievi si effettuano nella nuova sede presso l’Ospedale Cronici Fondazione Quaranta di via San Remigio 46. Le prossime date per donare il sangue sono le seguenti: - Adac: mercoledì 10 e domenica 14 giugno 2015; dalle ore 8.30 alle 11.30. - Fidas: lunedì 25 maggio 2015; dalle ore 8 alle 11.

Il viaggio di Salgado fino a Bard “Genesi”, fotografie da cinque continenti

Il Forte di Bard ospita dal 23 maggio al 30 settembre la mostra “Genesi Fotografie di Sebastião Salgado”, a cura di Lélia Wanick Salgado. Il progetto presenta ben 245 fotografie frutto del viaggio fotografico che Sebastião Salgado ha compiuto nei cinque continenti per documentare, con immagini in un bianco e nero di grande incanto, la rara bellezza del nostro principale patrimonio, unico e prezioso: il nostro pianeta. “Genesi” è l'ultimo grande lavoro di Sebastião Salgado, il più importante fotografo documentario del nostro tempo: uno sguardo appassionato, teso a sottolineare la necessità di salvaguardare il nostro pianeta, di cambiare il nostro stile di vita, di assumere nuovi comportamenti più rispettosi della natura e di quanto ci circonda, di conquistare una nuova armonia. La terra come risorsa magnifica da contemplare, conoscere, amare. Questo è lo scopo e il valore dell'ultimo straordinario progetto di Sebastião Salgado. Salgado ha realizzato queste fotografie andando alla ricerca di quelle parti del mondo ancora incontaminate, di quei segmenti di vita ancora intatta, in cui il nostro pianeta appare ancora nella sua grandiosa bellezza e dove gli elementi, la terra, la flora, gli animali e l'uomo, vivono in un'armonia miracolosa, come in una perfetta sinfonia della natura. La mostra è frutto di otto anni di lavoro e oltre trenta reportage. - “Genesi”. Forte di Bard (Aosta), via Vittorio Emanuele II. Fino al 30 settembre. ◆

“Grease” in scena a Lombriasco Sabato 30 maggio con gli alunni di Carignano Danny, Sandy, Kenickie, Rizzo... sono solo alcuni degli indimenticabili personaggi di Grease. Quest’anno diciannove dei ragazzi di una delle classi quinte della scuola elementare “Luigi Cavaglià” di Carignano lo mettono in scena! Così Emmanuel e Aurora, Claudiu e Gaia, Fabrizio e Rebecca, Davide e Marta, Flavio e Giulia, Alice, Giacomo, Gilda, Irene, Valerio e Aurora, provano e riprovano coreografie e battute. L’efficiente staff costituito da Mattia, Daniel e Samuele si affaccenda dietro le quinte. Il progetto nasce dall’idea di tre mamme che hanno deciso di provare a “fare teatro” con i propri figli e tutti i loro compagni di classe che avessero tempo e voglia di accompagnarle in questa esperienza. La finalità di questo progetto era quella di sviluppare la creatività e l’espressività dei ragazzi valorizzando l’uso della corporeità e delle sonorità. Si è partiti dalla visione del film-musical Grease affinché i ragazzi potessero avere una chiara idea di cosa sarebbero andati a rappresentare. Sono state scelte le parti e i brani musicali, sono state elaborate le coreografie e la scenografia e tutti i ragazzi hanno scelto un ruolo che desse loro la possibilità di esprimersi sul palco in base alle predisposizioni e alle preferenze individuali. E’ stato un lavoro interessante, stimolante e soprattutto divertente! La rappresentazione per i genitori e parenti sarà sabato 30 maggio al teatro della Scuola Salesiana di Lombriasco. Ma prima, sabato 9 maggio, i ragazzi hanno tenuto compagnia agli ospiti dell’Ospedale Malati Cronici Fondazione Quaranta con una merenda e un’anteprima dello spettacolo. ❚ Grease Team


12 Maggio 2015

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

A giugno riapre la “Piazza ragazzabile”

Cronache dallo sport

Il progetto coinvolge tutti i Comuni del Consorzio Cisa 31

CALCIO GIOVANILE

MEMORIAL MARGARIA

Grandi numeri per la Polisportiva Carignano

Parte la ventunesima edizione del Torneo di calcio a 6

La Polisportiva Carignano Settore Calcio negli ultimi anni è cresciuta in maniera esponenziale, nei numeri e nei risultati, grazie allo sviluppo organizzativo del settore e all’impegno costante dei dirigenti e allenatori pronti a svolgere un prezioso lavoro. La stagione che si sta concludendo ha visto la Juniores Regionale di Gabriele Cesare lottare fino all’ultima giornata per il primo posto, sfumato poi per un soffio, gli Allievi di Serra e Vandanesi, dopo un inizio difficile hanno terminato il campionato in crescendo e anche nella categoria Giovanissimii risultati delle ultime giornate sono confortanti per gli sviluppi della prossima stagione. Per quanto riguarda gli Esordienti, entrambe le compagini, sia il 2002, sia il 2003 sono apparse competitive e sempre pronte a lottare ai vertici nei rispettivi campionati. Dietro di loro tutto il lavoro della Scuola Calcio sta crescendo una marea di piccoli giocatori, non più costretti a migrare nei paesi limitrofi per potere giocare, bensì con una struttura tecnica dedicata a loro con professionalità. L’attività è culminata nei Tornei presso il Campo Sportivo della Garavella per le categorie 2004 e 2006, ai quali hanno preso parte formazioni come Juventus, Bra, Chieri e Pinerolo. Oltre 250 atleti hanno rappresentato il biancorosso carignanese durante la stagione e ora sono impegnati nell’importante Palio Pinerolese per portare ai vertici la Società. ◆ Daniele Bosio

Il Memorial Margaria, torneo di calcio a 6, tradizionale appuntamento dell’estate carignanese, riparte per la ventunesima edizione. Sedici le squadre al via, con molte conferme e alcune novità. Vincitori dell’edizione 2014, i Barbo Bomboclat proveranno a riproporsi, con loro le solite favorite Barbo e Sonic, oltre ai Pelados, giovani autori di un torneo eccezionale nella scorsa edizione, sempre in attesa di nuove sorprese. Per la prima volta non ci saranno i Semplici, la storica Bomboclat squadra capitanata da Gianluca Margaria, vincitrice più volte della manifestazione. L’appuntamento con il calcio a Carignano è tutte le sere di maggio e giugno, presso il Circolo Campo Giochi di via Roma, con due gare, una alle ore 21 e una alle 22, sempre con il monitoraggio attento di Gerardo Maggiore. ◆ D. B.

TENNIS Tempo di Open alla Padus

CALCIO Un buon Carignano si guadagna la permanenza in Promozione

E’ una stagione soddisfacente, quella appena conclusa dalla

LOTTA Gili e Bretz vincono a Ravenna Carignanesi bravi a Ravenna dove, domenica 3 maggio, era in programma l'ottava edizione del Trofeo del Porto, torneo internazionale giovanile di buon livello che ha visto la partecipazione di oltre 200 lottatori di club italiani, austriaci, croati, sloveni e bosniaci. La Polisportiva era in gara con tre ragazzi della classe under18 e con quattro under12, questi ultimi alle prime esperienze competitive. Ottima la prestazione degli under18 con le vittorie di Bruno Gili nei kg 50 e di Markus Bretz nei kg 58 e con il bronzo di Lorenzo Bauducco nei kg 69. Tra gli under12 si sono distinti il loggese Edoardo Erario 2° nei kg 61 e Davide Delussu 3° nei kg 54. Senza medaglie Jacopo Gieco 7° nei kg 40 e Thomas Vitale 10° nei kg 44. Soddisfacente anche il risultato collettivo che ha visto la Polisportiva Carignano collocarsi all'8° posto nella classifica a squadre. Nella foto i ragazzi con le medaglie e i trofei. ◆

Polisportiva Carignano Asd nel campionato di Promozione. La squadra guidata da Maurizio Cavaglià ha ottenuto una salvezza tranquilla, assestandosi a metà classifica per quasi tutta la stagione e chiudendo senza particolari problemi a quota 38 punti nel Girone vinto dalla corazzata Fc Savigliano. Soddisfazione per il presidente Guido Pochettino e per tutto il gruppo squadra, dagli storici Manescotto, Vandanesi, LaVeneziana, Magistri, Zacchino fino ai giovani fuori quota apparsi competitivi e subito pronti per la categoria. Ora la Società è già da alcune settimane al lavoro per programmare la prossima stagione, con valutazioni tecniche e di rosa per il mantenimento e il miglioramento costante dei risultati. ◆ D. B.

A maggio a Carignano si parla di tennis. Dopo gli straordinari successi delle passate edizioni, anche quest’anno è arrivato il momento del Torneo Nazionale Open Padus. Come sempre dedicato alla memoria di Riccardo Piola, amico e grande appassionato di tennis, è giunto alla sua ottava edizione, e da ben sei anni è diventato Torneo Open, la massima categoria Nazionale. Grazie a questa iniziativa, Carignano diventa per due settimane il punto di riferimento del tennis di alto livello. Lo scorso anno più di 100 giocatori hanno calpestato i nostri campi, e 50 di seconda categoria, nomi importanti come Alberto Giraudo e Edoardo Eremin che sono stati nel ranking ATP posizione n° 490 e 460, altri ancora come Ansaldo, Colella e Civarolo quest’ultimo vincitore nel 2014. Anche quest’anno l’investimento è importante per richiamare giocatori di livello: il montepremi è di 3.000 euro. Il torneo si svolge dal 23 maggio al 7 giugno 2015 nella sede del Circolo (Regione Ponte Po 18); gli orari sono in settimana dalle 16 alle 23 e nel fine settimana dal mattino alle ore 10 fino alla sera. La partecipazione del pubblico è libera a tutti, con la possibilità di usare il bar e ristorante interni. Per informazioni su organizzazione e ristorante del circolo, rivolgersi direttamente alla Società Canottieri Padus al numero 011.9697696. ◆

GINNASTICA RITMICA Maggio intenso e saggio finale a Santena Anche quest’anno, puntuale come sempre, è arrivato il mese di maggio durante il quale per le ragazze della Ginnastica Ritmica della Polisportiva Carignano si accumulano numerose gare e fervono i preparativi per il saggio di fine anno. Aprile si è chiuso con grandi soddisfazioni, la squadra Open di Serie D composta da Gloria Demarie, Letizia Mengozzi, Vittoria Pochettino e Sabrina Patrucco si è guadagnata la convocazione alle Finali Nazionali di Pesaro che si svolgeranno nella seconda metà di giugno. Sempre a Pesaro qualificata alla Coppa Estate di Serie C scenderà in pedana la squadra composta da Carola Giacobina, Jennifer Compagno, Elisa Sabau e Roberta Rus. Nel mese di aprile si è svolta la gara sociale, un grande evento che ha permesso ad oltre cento ginnaste di cimentarsi in pedana con i vari attrezzi. Maggio vede impegnate le ginnaste partecipanti al Campionato di Coppa Italia, Tornei di 1° e 2° livello e valutazione Giovani Top della Federazione Ginnastica d’Italia e inoltre all’AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport). Il saggio di fine anno “I sogni son desideri” che si svolgerà a Santena il 31 maggio, ore 15.30, Palazzetto Pininfarina, via Brignole 34. ◆

Maggio 2015

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

“Piazza Ragazzabile”, un progetto ideato dal Comune di Collegno e diffuso in molti altri centri urbani, torna ad interessare i Comuni del Cisa31 anche nell’estate 2015. Si tratta di un progetto che ha l’ambizione di attivare e sviluppare il senso civico e di cittadinanza dei ragazzi dai 15 ai 17 anni coinvolgendoli in attività pratiche di educazione civica. Niente di noioso o di pedante, piuttosto la realizzazione di interventi sui territori funzionali alle esigenze di ciascun Comune e all’acquisizione di competenze pratiche e di sensibilità civica da parte dei ragazzi. In un blog che presenta un’esperienza analoga su un altro territorio il progetto è stato definito “un cantierelaboratorio di esperienze civiche urbane”: un’ottima sintesi del concetto di base. La traduzione pratica consiste in attività di laboratorio e di aggregazione legate alla mobilità sostenibile, alla legalità e ai piccoli interventi a favore della collettività. I giovani residenti in uno degli 8 comuni aderenti al Consorzio Cisa31, e quindi a Carmagnola, Carignano, Villastellone, Piobesi, Castagnole Piemonte, Lombriasco, Pancalieri e Osasio, possono richiedere di partecipare ad un gruppo di lavoro che si ritroverà per alcune ore quotidianamente, per due settimane nel periodo estivo. Le iniziative prevedono una parte di formazione e una parte di attività pratica. A fine progetto ci sarà una festa conclusiva all’insegna dell’aggregazione e della convivenza civile. La formazione oltre alla sicurezza, avrà per oggetto la legalità e le dipendenze, con l’intervento dell’associazione Libera e del SERD dell’Asl TO

5. Il tema della mobilità sostenibile sarà centrale in particolare a Carmagnola ma per tutti i gruppi ci sarà un incontro con un rappresentante del corpo di polizia municipale per parlare di sicurezza e mobilità e presentare o ricordare le norme stradali da rispettare. Tutti i Comuni del Cisa31 hanno adottato questo progetto, si sono davvero messi in rete, portando ciascuno il proprio bagaglio di esperienza. L’iniziativa ha finalità socializzanti che vanno oltre l’esperienza estiva; nell’anno in corso in molti comuni si sono riproposti incontri per i ragazzi che hanno vissuto piazza Ragazzabile 2014, ricreando aggregazione e consolidando il legame con il proprio territorio. Piazza Ragazzabile 2015 si svolgerà tra giugno e luglio. Per informazioni ci si può rivolgere al proprio Comune di residenza. ❚

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Due nuovi direttori per l’Asl TO5 Luciano Bernini e Massimo Corona affiancheranno Uberti Chieri. Luciano Bernini e Massimo Corona sono stati nominati rispettivamente direttore sanitario e amministrativo dell’Asl TO5. Il direttore generale Massimo Uberti ha scelto i collaboratori che lo affiancheranno nel suo percorso nell’azienda sanitaria territoriale. Luciano Bernini, medico in Igiene e medicina preventiva, 54 anni, vive ad Asti. E’ stato, da giugno del 2012 ad oggi direttore sanitario all’azienda ospedaliera Santi Antonio e Biagio e cesare Arrigo di Alessandria. Precedentemente aveva ricoperto sempre incarichi di direzione di presidio al San Martino di Genova con funzioni di dirigenza dell’Irccs ospedaliero e, sempre in seno all’azienda genovese, dell’Ist (Istituto nazionale per la ricerca sul cancro). Massimo Corona. 43 anni. Dottore commercialista, risiede a Casale Monferrato (Alessandria). Dal giugno del 2012 ad oggi è stato direttore amministrativo dell’Asl di Asti ma le sue esperienze sono passate dall’Asl1 di Torino al San Luigi Gonzaga di Orbassano e al controllo di ge-

Anziani: alimentazione e salute Camminata alle Vallere a conclusione degli incontri “Anziani... alimentazione, movimento e salute” è il titolo di una serie di conferenze tematiche che si concluderanno il prossimo 4 giugno con una camminata al Parco delle Vallere. I prossimi appuntamenti: mercoledì 20 maggio al Centro Marzanati; mercoledì 27 maggio al Centro polifunzionale di la Loggia e, infine, giovedì 4 giugno la camminata con i bastoncini al parco delle Vallere (a cura del Walking center Piemonte). Tutti gli incontri inizieranno alle 14.30 per concludersi alle 16.30 e saranno introdotti da Lucia Albano, referente Educazione sanitaria e promozione della salute dell’Asl To5. La partecipazione è gratuita. Per questioni organizzative, nelle varie sedi verranno raccolte le adesioni per la camminata per la quale verranno comunicati orario e modalità di partecipazione. Gli eventi sono organizzati dall’Asl To5 in collaborazione con la Spi-Cgil e con il patrocinio dei comuni di Moncalieri, la Loggia e Trofarello. “Questa iniziativa di educazione sanitaria intende coinvolgere la cittadinanza anziana ma non solo per promuovere e informare su alcune semplici ma basilari modalità di prevenzione in tema di alimentazione - illustra il direttore generale Massimo Uberti -. Invito, per questo, tutti i cittadini del territorio a partecipare agli incontri e, il 4 giugno, alla camminata delle Vallere”. ❚

stione dell’Ao Mauriziano. Ha collaborato anche con il settore assistenza del Comune di Torino. E’ responsabile economico finanziario dei progetti europei: Hippocrates, Heppy e Res Hospitals. “Sono professionisti con i quali ho già collaborato in passato - ha detto il direttore generale Massimo Uberti -. In modo particolare con Massimo Corona con il quale ho condiviso l’esperienza territoriale astigiana. Ritengo che siano le persone adatte per affiancarmi in questo momento di cambiamento nel quale la Re-

Luciano Bernini

Massimo Corona

gione, dopo quello della rete ospedaliera, sta definendo quello della rete territoriale. Nel dare il benvenuto ai nuovi direttori, ringrazio e saluto Luciano Zardo e Valer Alpe per il lavoro svolto con impegno e dedizione”. ◆

Regione Piemonte

Piano paesaggistico aggiornato La Giunta regionale ha riadottato il Piano paesaggistico, strumento di valorizzazione del patrimonio paesaggistico, naturale e culturale piemontese, realizzato d’intesa con il Ministero dei Beni, delle attività culturali e del turismo. La novità rispetto al documento elaborato nel 2009 è la ricognizione meticolosa dei beni e delle aree tutelate, oggetto anche di un fitto programma di consultazioni: 365 beni tutelati, più di 200 laghi, 1700 fiumi, torrenti e corsi d’acqua, 106 parchi e riserve, 90 zone di interesse archeologico, circa 460mila ettari di montagna, nonché ghiacciai, circhi glaciali e boschi. Il Piano è stato arricchito con i dati relativi ai perimetri dei beni paesaggistici di tutto il Piemonte, per la prima volta digitalizzati e resi disponibili agli enti locali. Un lavoro, nel complesso, enciclopedico, durato diversi anni e realizzato in Italia solo da poche altre Regioni. “Uno strumento importante - commenta l’assessore regionale all'Ambiente, Urbanistica e Programmazione territoriale e paesaggistica, Alberto Valmaggia - non solo per quanto riguarda la nuova disciplina dei beni paesaggistici, ma anche per il grado di approfondimento delle informazioni e delle indicazioni contenute, rivolte alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio paesaggistico del Piemonte ma anche alla gestione delle trasformazioni, per fondare sulla qualità del paesaggio e dell’ambiente lo sviluppo sostenibile dell’intero territorio”. La riadozione del Piano è stata considerata opportuna alla luce degli approfondimenti effettuati dopo il 2009, in relazione anche alle osservazioni pervenute. Il Ppr è stato infatti sottoposto ad un’attenta rilettura e a un complesso processo di revisione e integrazione dei suoi aspetti conoscitivi, cartografici e normativi, che ha portato a una nuova formulazione di tutti gli elaborati. Una lettura più agevole, norme più semplici, informazioni cartografiche più precise, contenuti aggiornati: questi gli obiettivi della revisione, finalizzata a garantire una maggiore tutela e valorizzazione dell’intero territorio piemontese. Si è provveduto alla ricognizione e alla perimetrazione degli immobili e delle aree oggetto di “dichiarazione di notevole interesse pubblico”, nonché delle zone tutelate per legge. I beni sono rappresentati a una scala di maggior dettaglio in grado di consentirne la precisa identificazione, in una tavola di piano e in un nuovo elaborato del Ppr, il Catalogo dei beni paesaggistici del Piemonte. A partire dalla data di adozione, le perimetrazioni dei beni paesaggistici e le prescrizioni contenute sono sottoposte alle misure di salvaguardia previste dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. Non sono quindi consentiti sugli immobili e nelle aree tutelate interventi in contrasto con le prescrizioni delle norme di attuazione. ❚


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Maggio 2015

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Disuguaglianza meno visibile ma più tangibile Informazioni e consigli Qualche considerazione sulla sentenza n 70 del 2015 della Corte Costituzionale che ha restituito il “maltolto” ai pensionati italiani. 1) Renzi è obbligato a costruire costantemente un clima di scontro nel paese, ma contrariamente a quanto sostenuto dal suo governo e da tutto il MinCulPop giornalistico renziano non siamo davanti ad uno scontro generazionale né sindacale: il ricorso alla Corte è stato presentato da Federdirigenti, un'associazione che raccoglie dei “dirigenti”, forse quelli stessi che già si erano fatti rifinanziare dall'INPS la loro cassa pensioni speciale andata in bancarotta, usando i soldi destinati alle pensioni del loro subalterni, comuni lavoratori che, come d'uso oggi, e non solo in Italia, guadagnano anche fino a 250 volte meno dei loro “dirigenti” anche da pensionati. Direi quindi l'ennesimo caso di bulimia individualista oggi di moda. I Sindacati confederali chiedevano (e chiedono) nulla più del mantenimento del potere d'acquisto per le pensioni minime e quelle “normali”, i 1300/1400 euro/mese per capirci, mentre sono assolutamente favorevoli ad un contributo di solidarietà, anche sostanzioso, da parte delle “pensioni d'oro”. Personalmente credo che le pensioni siano un'ottima idea per garantire una vecchiaia serena e decorosa a chi ha lavorato, ma che con un tetto a tremila euro questa esigenza di serenità e decoro sarebbe assolutamente conservata e il di più non competa alla pensione “sociale”, ma a vitalizi che ognuno si fa, se vuole. 2) La sentenza ha fatto stracciare vesti per l'”irresponsabilità economica” della decisione, ma la Corte delibera valutando la corrispondenza delle leggi alla costituzione, se la legge scritta da politici o da “tecnici” è costituzionalmente sbagliata la deve cassare. Poi bisogna ricordare che la nostra Costituzione è per noi superiore e cogente anche rispetto a quello che “ci chiede” l'Europa. Monti ci ha ricordato che il provvedimento era per “salvarci” dalla Troika, in realtà basterebbe guardare l’”estratto conto” della famiglia Italia negli ultimi anni per avere la sensazione che i soldi alleggeriti ai nostri pensionati siano andati a coprire più che i nostri, i buchi greci delle banche Franco-tedesche, tramite mediazione proprio della Troika. 3) Ma cosa era il decreto 210 del 2011 per "Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici"? Abbiamo verificato che di crescita quel provvedimento proprio non ne ha creata, tanto che siamo finiti e ancora viaggiamo in deflazione e con una disoccupazione al 13%, non ha procurato alcun consolidamento dei conti pubblici, anzi il debito è schizzato ancora più in alto persino in quest'ultimo anno con condizioni estremamente favorevoli (crollo del prezzo del petrolio, deprezzamento dell'euro e Quantitative Easing BCE), non ha traccia di equità tanto che la Corte proprio questo contesta. Il vizio, che purtroppo anche i giudici della Consulta non segnalano, sta nella logica generale dei provvedimenti di quel governo come di quelli che lo hanno seguito, l'attuale compreso, che ha il suo fondamento nella modifica dell'articolo 81 della Costituzione sull'obbligo di pareggio di bilancio secondo le regole del fiscal compact. Se non si contesta questa idea, che sta alla base della visione neoliberista imposta dall'Europa, ciò che “equamente” torna oggi nelle tasche dei pensionati non potrà che essere “recuperato” domani tagliando i servizi a singoli e famiglie, quindi avremo semplicemente una reiterazione di una disuguaglianza certamente meno “legalmente” visibile e sindacabile, ma molto più “realmente” tangibile per i cittadini, soprattutto quelli più deboli. L'articolo 81 servirà probabilmente a tenerci, almeno per il momento, dentro l'area euro, quello che è certo è che continua a distrarre denaro, a togliere significato e sostanza da e a altri articoli della nostra Costituzione che la Corte proprio rammenta a governi e legislatori inadempienti nella sentenza di cui parliamo e che richiederebbero politiche tutto affatto diverse, alternative a quelle fino ad oggi perseguite: l'articolo 4 sul diritto al lavoro, il 36 su quello ad una giusta retribuzione, al 38 sulla tutela del lavoratore nel “infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria”. Tutto sta nella Costituzione, scritta 70 anni fa non a maggioranza, ma unanimemente sulla base di un coacervo di ideali e fermenti da uomini differentissimi tra loro, ci sta per qualunque cittadino, lavoratore vecchio o giovane che sia, applicarla finalmente significherebbe realmente cambiare verso a questo paese e, probabilmente, raddrizzarne anche l'economia. ❚ Nanni Passerini

dalla Polizia Municipale Via Frichieri 13, tel. 011.9698431, pm@comune.carignano.to.it

Un mese di festa al Campo Giochi M E S S A G G I

Nel mese di aprile venivano asportati circa 15 metri di caditoie in rame dal Palazzo Civico lato nord. In quel frangente le telecamere installate nel sotto portico e lungo la zona perimetrale del Centro Civico riprendevano alcuni soggetti giovani, non tutti riconosciuti e riconoscibili, che asportavano pezzi di pluviali e caditoie dal secondo piano al terreno. Dal sopralluogo effettuato il giorno successivo si aveva conferma dell’accaduto, pertanto lo scrivente provvedeva a sporgere denuncia e consegnare alcuni fotogrammi delle riprese alla locale Stazione Carabinieri. In data 24 aprile 2015 durante il servizio serale il V. Comm. Lo Giudice e l’A.P.M. Sc. Veronica Mossa, rientrando in Comando per esporre le ban-

diere essendo il giorno successivo 25 aprile festa nazionale, scorgevano due individui transitare nel cortile dell’Ex Lanificio Bona. L’A.P.M. Mossa si recava sulla strada, all’intimazione dell’alt la persona non si fermava anzi si dava alla fuga mentre l’altro soggetto che trasportava una grossa borsa contenente parti delle caditoie veniva identificato presso il Comando e successivamente deferito all’A.G. e il materiale rinvenuto sequestrato. Nel corso delle indagini, su segnalazione, venivano recu-

perati dallo scrivente ulteriori due sacchi neri per immondizia contenenti le restanti parti di caditoie che, senza alcun dubbio, appartenevano al furto sopra citato. Le medesime sono state consegnate con apposito verbale all’U.T.C. LL.PP. e ulteriormente informato l’A.G. Quanto asportato e ritrovano sicuramente non potrà esser ricollocato tuttavia il materiale è stato recuperato, con soddisfazione dello scrivente per il lavoro eseguito dal Personale della Polizia Municipale.

Carignan d’Antan domenica 31 maggio

ragazze guidate dall'istruttrice Alexia Penna ● Sabato 6 giugno - Ore 15 FESTA FINALE delle SQUADRE della SCUOLA CALCIO Pomeriggio partite - ore 19.30 GRIGLIATA ● Domenica 7 giugno - Ore 21 SERATA GIOVANI: MUSICA CON I “WALLPAPER” ● Mercoledì 10 giugno - Ore 21 SEMIFINALI MEMORIAL MARGARIA (prima partita) - Ore 22 SEMIFINALI MEMORIAL MARGARIA (seconda partita) ● Giovedì 11 giugno - Ore 21 SEMIFINALI MEMORIAL MARGARIA (terza partita) - Ore 22 SEMIFINALI MEMORIAL MARGARIA (quarta partita) ● Venerdì 12 giugno - Ore 21 SANTA MESSA nella solennità del SACRO CUORE DI GESÙ al quale affidiamo tutte le persone coinvolte nelle attività dell'Oratorio. ● Sabato 13 giugno - Ore 14 INCONTRO AMICHEVOLE DI BOCCE: MONCALIERI vs CARIGNANO - Premi per tutti ● Domenica 14 giugno - Ore 10.30 SANTA MESSA in Parrocchia per inizio di Estate Ragazzi. Dopo la celebrazione la giornata continuerà al Campo

Dopo la ginnastica, il pranzo Con un pranzo piacevole al Circolo Padus, 33 signore che hanno frequentato il corso di ginnastica al Campo Giochi si sono salutate con l’augurio di ritrovarsi tutte il prossimo autunno guidate dalla brava e stimata Benedetta, nostra guida e preziosa insegnante. ❚ Gianna

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Carignano. Sarà un mese di festa quello che inaugurerà l’estate all’Oratorio Campo Giochi di via Roma. Dal 30 maggio al 28 giugno il calendario offrirà un programma fitto di appuntamenti dedicati ai bambini, ai giovani e ai meno giovani, all’insegna dello sport, della musica del divertimento e del piacere di stare insieme. Si spazia dalle bocce al pattinaggio, dal calcio alle serate musicali. Gran finale domenica 28 giugno, con la cena sotto le stelle. Il programma della Festa del Campo 2015, giorno per giorno, è il seguente: ● Sabato 30 maggio - Ore 15 MEMORIAL DI CALCIO “DON LUCA GAMBA” Nel decimo anniversario della morte del viceparroco di Carignano ● Domenica 31 maggio - Ore 15 MEMORIAL DI CALCIO “DON LUCA GAMBA” - Ore 17.30 Premiazione delle squadre e ricordo di don Luca Gamba. ● Venerdì 5 giugno - Ore 21.30 Saggio di PATTINAGGIO ARTISTICO A ROTELLE con le

Carignano. A maggio ritornano, nelle piazze e nelle vie del centro storico, le bancarelle del mercatino Carignan d’Antan, la tradizionale mostra scambio e collezionismo che si svolge ogni quinta del domenica mese. Il secondo appuntamento di quest’anno è per domenica 31 maggio, dalle ore 8 alle 19 nelle piazze Carlo Alberto, Savoia, San Giovanni e Liberazione. Prossima data domenica 30 agosto 2015. Per informazioni e prenotazioni: tel. 334.6885244; comitatomanifestazio@libero.it. ◆

335-6231065

macelleria@bonelladiego2009.191.it

in bacheca

Spazio ai lettori

In via Roma, da sabato 30 maggio a domenica 28 giugno

A cura del comandante Doriano Reburdo

Furto di caditoie nel Palazzo Civico

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Giochi con pranzo e giochi fino alle ore 16.30 - Ore 21 SERATA DANZANTE con GERARDO MAGGIORE ● Martedì 16 giugno - Ore 21 FINALI TORNEO MEMORIAL MARGARIA ● Sabato 27 giugno - Ore 21 GRANDE FESTA FINALE “ESTATE RAGAZZI” ● Domenica 28 giugno - Ore 19.30 CENA SOTTO LE STELLE Cena aperta a tutti i soci, in ringraziamento ai volontari che prestano il servizio al Campo Giochi - Ore 21 CANZONI D’AUTORE con i “VERSIONE ACUSTICA”. ◆

Auguri a Domenico che ha compiuto 90 anni. Con affetto Giovanni, Roselda, Paolo, Antonella, Silvio, Miki e un caloroso abbraccio da tutti i tuoi nipoti e pronipoti.

Tanti auguri Matteo per il tuo nono compleanno da Stefano, mamma e papà!

A Marco che il 31 maggio compie 6 anni. Tanti auguri campione dal fratellino Nicolò, mamma Silvia, papà Fabio, nonni e zii.

Venticinque anni con l’Unitre Festa al Teatro Cantoregi, coro e ringraziamenti Venerdì 8 maggio la locale Università della Terza Età - Unitre ha festeggiato i venticinque anni di attività. Un traguardo che si è inteso ricordare nel Teatro Cantoregi, presenti per l’Amministrazione comunale il vice-sindaco Miranda Feraudo e l’assessore Mario Nelini, con tanti docenti ed alcuni soci fondatori. “Un bel traguardo - ha sottolineato l’attuale presidente Ettore Aime - che ci apprestiamo a festeggiare in questo magnifico teatro. Un traguardo importante, che deve essere non un punto di arrivo, ma il punto da cui generare una nuova spinta risoluti a proseguire su questa strada per ancora molto tempo.” Un grazie soprattutto a coloro che originariamente hanno avuto l’idea di fondare questa associazione i cui nomi vengono scanditi uno a uno: “Stefano Annone, Carlo

Arduino, Zita Arduino, Anna Brugo, Miranda Feraudo, Lisa Gallo, Ada Novajra, Carlo Sampò, Franca Smeriglio. Primo Presidente onorario il Dott. Piero Colombino, poi la presidenza è passata a Carlo Arduino, Anna Brugo, Mario Villavecchia e Ritangela Margaria.”

Il Presidente ha poi tracciato un breve bilancio sull’andamento dell’anno appena concluso: “Trecento iscritti, una ventina di corsi, oltre 250 ore di lezioni in aula, tanti laboratori per un centinaio di ore, (senza parlare delle ore spese per il confezionamento delle Pigotte), 220 ore di attività motorie e di rilassamento, tante uscite culturali (mostra di Alba su Casorati, Museo della cavalleria di Pinerolo, redazione Eco del Chisone, Complesso mo-

numentale della cattedrale e della cappella Sistina di Savona, le confraternite) e prossimamente un pomeriggio a Superga, la valle Stura e l’Expo. Posso dire che è stato un anno positivo sia di contenuti che di partecipazione.” Dopo i consueti ringraziamenti ai docenti e all’Amministrazione comunale, i ricordi di Miranda Feraudo e Anna Brugo, si è poi passati all’esibizione del coro Unitre di Carmagnola, diretto da Paola Bellis, della Corale Carignanese, diretta da Ettore Galvani, ed ad una divertente lettura in piemontese di Pierangelo Canalis. Con una filastrocca, cantata da tutto il pubblico in sala, e un raffinato buffet, preparato dalla scuola alberghiera dell’Istituto Norberto Bobbio, la giornata si è conclusa con l’arrivederci al prossimo autunno, pronti per un nuovo anno accademico. ◆


10 Maggio 2015

Come

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

eravamo

Rita Novaira e Giovanna TamaMese di maggio: tempo di giardini gnone) ed infine le “Donne” delfioriti, Comunioni, Cresime, Matril’Azione Cattolica. moni e Processioni. Ci stiamo avviciAvanzavano poi le coppie di sposi nando alla festa del “Corpus Dodell’anno sui due lati (delle spose almini”, ancora solennemente celecune ancora con il lungo abito brata ma fino a qualche decennio or bianco), reggendo una “torcia” sono molti erano questi momenti di (grossa candela con raccogli-gocce). manifestazione di fede. Di seguito impossibile non notare Già nei tre giorni precedenti l’Ascenun folto gruppo di ragazzini vestiti di sione, al mattino alle sei, ricorrevano nero e bianco: i “preivòt” (chierile “rogazioni”, processione con perchetti) con l’abitino nero ed il roccorsi diversi di anno in anno a favore chetto bianco, opportunamente predella campagna e litanie per invoparati dalle signorine Bauducco (Docare un buon raccolto. Da sempre, menica, Margherita, Giovanna) con però, proprio la processione del l’assistenza dei sacerdoti preposti. Al Corpus Domini è stata una delle più centro di questo piccolo clero, staalte espressioni di devozione colletvano le relative “autorità ecclesiativa. Col pensiero ritorno indietro di stiche”: il Papa vestito di bianco, il tanti anni, a quando bambina - adosuo Segretario con l’abito viola, i carlescente partecipavo a questo corteo dinali (quattro?) con convincon l’abito rosso zione, e risento ed il rocchetto, ed i canti, le lodi, e i vescovi (sei?) rivedo la lunga con l’abito rosso: fila che si snotutti con manteldava lungo le lina e fascia (rivie della nostra cordo di Pier città, partendo Proc. “Voto” - Archivio R. Viotto Giorgio Frossati). dal Duomo Seguivano i sacerdoti (a Carignano con tappa su piazza Carlo Alberto. Ai ce ne sono stati ventidue) con turimiei ricordi ho aggiunto le testimoboli per l’incenso, davanti al baldacnianze di persone amiche (tra le chino a riparo dell’Ostensorio col quali Pina A. C., Annamaria B., AnnaSantissimo retto dal Prevosto che inmaria L. F., Rina M., C. C.) nel tentadossava il piviale sopra i più preziosi tivo di ricostruirne la disposizione e paramenti sacri. Alle quattro aste del la composizione. baldacchino con pennacchi stavano Di solito aprivano la processione, su dei volontari ma fino alla prima due file, le donne della “Compagnia guerra mondiale tale incombenza della Consolata” (alla quale è dedicata una delle cappelle laterali della Parrocchia Santi Giovanni Battista e Remigio) che portavano sull’abito un “bindel” (nastro) con una medaglia come ciondolo con l’immagine della loro Protettrice. Seguivano le “Figlie di Maria” con l’abito bianco in cotone chiuso da un cordone con nappa blu e come scapolare una Per gentile concessione P.G. Frossati larga striscia di stoffa azzurra (la “paera riservata ai notabili (addirittura zienza”); la Priora era riconoscibile nel Medioevo era appannaggio delle da una coccarda, plissé, con medafamiglie nobili che si contendevano glia recante l’immagine della Mala posizione all’asta). Scortavano il donna: al centro sfilava lo stendardo. “Santissimo”, stando a lato del balVenivano poi le donne della Compadacchino, i carabinieri in alta unignia di Sant’Anna, con l’abito forme con cappello a lucerna e (càmus) giallo, a trama larga, anche dietro sfilavano le autorità civili (il in questo caso chiuso da un cordone Sindaco con la fascia tricolore, bore nappa blu (erano volgarmente data di frange dorate), i dirigenti di dette “le Umiliate”) e, precedute da Azione Cattolica e infine la gente, la grandi croci, le Compagnie delle folla. In tempi in cui l’ informazione Confraternite dello Spirito Santo era piuttosto limitata, la Chiesa dava (Battuti Bianchi) e del Suffragio (Batin questo modo tuti Neri), che prenun forte segnale devano la definizione della sua predal colore del saio insenza e della cadossato, compagnie pacità di aggrerigorosamente magare e coinvolschili. gere le persone. I piccoli vestiti da anLa festività del gioletti e paggetti “Corpus Dodell‘Istituto delle Sor- Per gentile concessione Teresina Tuninetti mini” cadeva di domute e dell’allora giovedì e la processione che seguiva Asilo Forneri precedevano le altre un lungo percorso era ripetuta la doospiti delle “Sordomute” e quelli menica seguente con un tragitto più dell’Ospizio, sotto la vigile sorvebreve. Nel 1977 vennero abolite tutte glianza delle Suore di San Vincenzo le festività infrasettimanali da parte de Paoli. Poi spiccava il bianco dei vedel governo Andreotti, ma forse stiti delle bimbe della Prima Comuquesta processione già in precenione, che a volte li indossavano denza si svolgeva solo più la domefinché la loro crescita lo consentiva: nica. sull’abito una fascia rossa, larga, Per l’occasione balconi, finestre, porforse inamidata, per le “Crociatine” tici venivano addobbati con drappi (ricordo di Lidia Chicco Arduino), bianchi o rossi rifiniti da frange doche avevano frequentato l’Asilo? o rate o con lenzuoli ricamati, i più celeste, più stretta, un po’ sbiadita, a belli del corredo, opportunamente cura dell’Azione Cattolica. Dietro di preparati e stirati, poi tesi anche colloro, sempre su due file, le “Benialocandoci simboli religiosi: al termine, le “Aspiranti”, le Giovanismine, ritirati e riposti con cura per sime”, le “Giovani”, accompagnate l’anno successivo. Sulle soglie delle dalle loro “Delegate”, maggiori di età case si allestivano altarini ornati da (ricordo con affetto Rosa Castagno,

A cura di Marilena Cavallero

DIRITTO & CASTIGO Rubrica legale a cura dell'avvocato Roberta K. Colosso

Foto Studio Bauducco

belle tovaglie con statue e lumini e poi fiori, a mazzi, a cascata, lungo tutto il percorso e petali di rose sulle vie. Ho avuto anche modo di scoprire che per la processione del “Corpus Domini” veniva scelta una coppia (non necessariamente di sposi e don Bordone aveva scelto di coinvolgere i giovani) per il priorato: questa coppia aveva appuntata sul petto una medaglia d’argento ornata da un nastro (consegnata dal Parroco) e, a sua discrezione, provvedeva all’addobbo della Chiesa con garofani rossi. Questo incarico, in una specie di “consegna”, passava dai priori dell’anno precedente a quelli “nuovi” che avevano l’obbligo di presenziare

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in tale veste anche alla processione di “Cristo Re”, che aveva luogo l’ultima domenica di ottobre. Altro appuntamento importante, irrinunciabile per i carignanesi, quello con la Madonna delle Grazie: processione solenne la domenica sera, dopo la novena (un tempo), dopo il triduo (ora) con predicazione, seguendo il tradizionale percorso (piazza Carlo Alberto, via Silvio Pellico, via XXIV Maggio, via Braida, via Salotto, deviazione<da qualche anno> su via Palazzo Civico per sosta sul sagrato della Parrocchia e ritorno al Santuario per la Santa Benedizione). Inni, canti e fiaccole in onore della Madonna mentre la statua ancora portata a spalle da devoti, robusti volontari percorre le vie tra balconi e finestre illuminati da tante lampadine (un tempo erano però molte di più!). Desidero ancora ricordare la “Processione del Voto”, fortemente voluta dal prevosto don Pietro Bordone, che aveva “reso” la città al Sacro Cuore perché non venisse incendiata, come purtroppo era accaduto altrove, nel peggiore periodo bellico. Con percorsi diversi si è svolta tra fine agosto ed inizio settembre dal 1945 fino alla prevostura di don Dolza ma, col passare degli anni, era meno sentita, il fervore affievolito: rimane però, secondo il Voto, sempre accesa la lampada in un bellissimo lampadario in ferro battuto nella Cappella del Sacro Cuore in Parrocchia. Di notevole interesse su questo argomento restano due eventi eccezionali: la “Madonna Pellegrina” ed il “Congresso Eucaristico” del 1964. Mi scuso per eventuali inesattezze o dimenticanze e mi rivolgo a chi ne sa di più per un aiuto.

Proposta di acquisto: semplice documento interlocutorio? Quando ci si rivolge ad un'agenzia immobiliare perché interessati o incuriositi da un annuncio di vendita, si è portati a credere, erroneamente, due cose: che il mediatore sia tenuto a garantire la veridicità delle informazioni e che la sottoscrizione di una proposta di acquisto non sia di per sé vincolante. In relazione al primo aspetto, nonostante recenti sentenze abbiano sancito in capo al mediatore maggiori oneri e responsabilità, forse nell'ottica di apprestare una più pregnante tutela a favore degli incauti, occorre tener presente che sull'agenzia immobiliare non cade l'obbligo di “garantire”: l’art. 1759 cod. civ. affida al mediatore il compito di “comunicare” alle parti le circostanze “note”, ovvero quelle di cui sia a conoscenza e che possano influire sulla conclusione dell'affare, senza alcun obbligo di indagare per apprendere circostanze diverse da quelle conosciute o conoscibili con la normale diligenza (tra le tante: Cass. civ. n.7630/2002, n. 16009/2003, n. 13767/2004; Cass. civ. 18 gennaio 2006, n. 822). Il mediatore, ex art. 1754 cod. civ., mette in relazione le parti, onde favorire l’instaurazione di trattative suscettibili di sfociare nella conclusione di un affare: questo è il suo ruolo e non spetta a tale figura professionale il compito di garantire la regolarità formale della compravendita che è funzione propria del notaio, né la concreta presenza delle caratteristiche tecniche e strutturali affermate dal venditore che resta di competenza dei tecnici (architetto o ingegnere). Poco male, direte voi, perché, in fondo, firmata la proposta di acquisto si ha tempo di recedere se i conti non tornano. Questo è il secondo errore. Si è portati a credere che tale offerta sia solo un documento senza particolari vincoli, utilizzato per intavolare con il venditore una trattativa con possibilità di modificarne i termini una volta verificata la documentazione relativa all'immobile, almeno fino alla stipula del preliminare di vendita (il cosiddetto “compromesso”). In effetti, fino a quando la proposta d'acquisto non è accettata dal venditore, l’acquirente può cambiare idea. Ma, spesso, la proposta di acquisto che si sottoscrive contiene la clausola di irrevocabilità, per cui il proponente si obbliga a mantenerla ferma per un certo tempo. In tal caso la revoca, per quel periodo, è inefficace. E se il venditore comunica l'accettazione, la nostra “interlocutoria” proposta diventa contratto (art. 1326 cod. civ.). In pratica, da quel momento, le parti sono automaticamente e giuridicamente vincolate, senza avere avuto neanche il tempo di realizzarlo e il contenuto della proposta diviene contratto preliminare. Solo per tener conto delle esigenze delle parti, di norma viene redatto un nuovo preliminare, più specifico e articolato. Ma, per apportare modifiche ed integrazioni al contratto già concluso, è necessario l’accordo, in mancanza del quale o ci si ritira dall’affare (perdendo o dovendo restituire il doppio della caparra che di sicuro è stata versata alla firma) o si è costretti a rispettare gli impegni assunti con la sottoscrizione della proposta d'acquisto. Evitate, dunque, di sottoscrivere proposte di acquisto il cui contenuto non coincida con quello di un vero e proprio preliminare, o inserite precise condizioni a cui subordinare l'efficacia del contratto, prestando attenzione al fatto che solo le proposte d'acquisto contenenti condizioni sospensive (ad es: acquisterò l’immobile se mi sarà concesso il mutuo ipotecario) interrompono il diritto alla provvigione dell'agenzia immobiliare fino a che la condizione non si avveri, e sempre che si avveri, mentre il compenso resta dovuto ove si inseriscano condizioni risolutive (ad esempio acquisto l’immobile, ma nel caso in cui il venditore non ottenga il permesso di costruire, verranno meno gli effetti dell’atto).

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Fiori

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Vini

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Un trionfo di colori e di sapori Successo confermato a Carignano per la rassegna di primavera

Carignano. Fiori e Vini, uno degli eventi di maggiore richiamo nel calendario delle manifestazioni locali, anche quest'anno ha centrato l'obiettivo. Nei giorni della ventiduesima edizione della mostra-mercato, da venerdì 8 a domenica 10 maggio, i visitatori hanno affollato il parco dell'ex Municipio in via Monte di Pietà e le strade e le piazze del centro storico e apprezzato il programma presentato dal Comune-Assessorato al Commercio e orchestrato dal Comitato Manifestazioni. Un'offerta variegata in cui alla ricca proposta di prodotti del territorio in ambito florovivaistico ed enogastronomico si sono affiancati eventi collaterali (dalle mostre alle visite guidate alle degustazioni) che hanno soddisfatto la curiosità e i gusti di un pubblico sempre più vasto. ◆

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Pagina a cura della

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO – ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARIGNANO

Ragazze in onda Venerdì 6 marzo scorso siamo andati a Torino per vedere lo spettacolo teatrale "Ragazze in onda". Le attrici erano quattro ragazze di nome Alice, Selene, Giulia, Francesca, e hanno inscenato una trasmissione radiofonica, in cui hanno parlato dei diritti delle donne. Ciascuna ragazza conduce una rubrica. Inizia Selene, che parla di come le fiabe ci illudono che tra gli uomini esista un Principe Azzurro e che l'unico diritto delle donne sia quello di stare in cucina, e che spesso le donne, per farsi accettare, debbano comportarsi come gli uomini, come nel caso di Mulan. Per noi invece l'uguaglianza fra i due sessi è essere giudicati in modo uguale, avere gli stessi diritti, senza dover comportarsi ugualmente. Le differenze infatti vanno valorizzate. La seconda rubrica è condotta da Alice, che immagina di essere in contatto con un alieno che ha compiuto studi sulle diversità tra le due tribù umane: maschi e femmine. Questa rubrica, in modo scherzso, ci ha fatto capire come certi atteggiamenti negli uomini siano più accettati, mentre nelle donne vengono condannati solamente per il sesso di appartenenza, senza motivo logico. Nella terza rubrica, condotta da Giulia, si parla delle qualità differenti tra l'uomo e la donna. In-

fatti la donna si preoccupa maggiormente quando deve prendere decisioni per il futuro, mentre l'uomo è più impulsivo. Nell'ultima rubrica, Francesca riceve dei messaggi in cui si esprimono vari pensieri riguardo all' uguaglianza e all' emancipazione, rafforzando il discorso di Selene che parla di come le donne spesso, per farsi accettare debbano comportarsi come gli uomini... A proposito, per questo il gruppo teatrale si chiama “Uoman”. Ci ha colpito molto come nelle, all'apparenza innocenti, storie e favole con cui siamo cresciuti sia nascosto un velo di discriminazione per la donna, per porre l'uomo al centro dell'importanza, Ci è venuto in mente di come spesso sottovalutiamo o addirittura trascuriamo le qualità delle donne, fermandoci su un giudizio che si basa su cose superficiali come l'aspetto fisico. Spesso gli uomini credono che le donne siano solo oggetti che si possono dominare o con cui giocare. In realtà le donne possiedono molta ricchezza in quanto, diversamente dalla maggior parte degli uomini, sanno vedere oltre le apparenze. Ci tenevamo però a specificare che non tutte le donne sono delle sante, e non bisogna classificare "femmine" e "maschi" come rispettivamente "angeli" e "demoni", perché da sempre angeli e demoni convivono in ciascuna

Alla scoperta della Carignano medievale Il giorno 24 aprile noi allievi della classe Prima A siamo andati a visitare la nostra città, alla scoperta delle sue tracce medievali. Paolo Castagno, che ci ha fatto da guida, ha iniziato spiegando che Carignano fu fondata, in tempi antichi, in un punto strategico, vicino al fiume Po (che anticamente passava molto più vicino all’abitato) e su una strada romana. Siamo partiti dal cuore della città, piazza San Giovanni, anticamente chiamata Isola di San Giovanni, che era il luogo scelto per il mercato. Poco lontano sorgeva il castello, poiché tutta l’area si trovava su una collina rialzata di circa 8 metri dal restante territorio; così si potevano avvistare meglio i nemici. Abbiamo appreso che il castello fu distrutto e poi abbattuto nel 1820. Durante la visita abbiamo osservato le case medievali meglio conservate ancora oggi, in particolare: quella all’angolo tra Piazza san Giovanni e via Savoia e quella tra via Frichieri e via Monte di Pietà; quest’ultima risulta di particolare interesse, perché ornata da due finestre gotiche bifore e sulla cui facciata sono ancora visibili le tracce delle originali grondaie che facevano defluire l’acqua, grazie a mattoni sporgenti; c’era anche un antico sostegno di ferro usato per stendere i panni. Lì si vede ancora come le strade fossero costruite con pietre di fiume che gli operai (detti “sternini”) fissavano al terreno su uno strato di sabbia. Le vie principali, come via Monte di Pietà, erano anche lastricate nella parte centrale, cioè avevano delle “lose” sulle quali passavano carri e carrozze. Proseguendo verso via Borgovecchio abbiamo notato l’unica via cittadina con una doppia fila di portici; nel Medioevo essi erano molto importanti perché, in caso di maltempo, il mercato cittadino si teneva lì, al coperto. La casa all’angolo con via Quaranta risulta molto finemente decorata con formelle in terracotta dalle forme particolari: a quei tempi la gente credeva ai demoni e alla presenza delle streghe, perciò era in uso scolpire delle testine agli angoli delle case, che dovevano spaventare e cacciare le creature malvagie. Noi ne abbiamo riconosciute alcune! Passando sotto i portici non avevamo mai notato che, tra una casa e l’altra, vi erano dei piccoli spazi detti “rittane”, nei quali era abitudine buttare la spazzatura e gli escrementi, poi raccolti da un corso d’acqua che li portava in basso; ci ha stupito apprendere che in quei tempi vi fosse sempre molta puzza per le strade, cosa che attirava i topi, che spesso portavano la peste, una malattia altamente mortale. Infine in via Cara de Canonica abbiamo osservato la torre civica, costruita nel 1229 a guardia dell’accesso verso il Po; la guida ci ha raccontato che i soldati, per proteggere la città, rimanevano di guardia per tante ore consecutive e, in caso di pericolo, segnalavano eventuali minacce, con il cambio della bandiera posta sul tetto; i segnali si tramandavano a catena tra le varie torri di avvistamento che circondavano il territorio, fino ad arrivare al castello, che preparava le truppe per affrontare i nemici. La visita ci è piaciuta molto perché abbiamo imparato a vedere con occhi nuovi le cose che avevamo sempre visto, ma senza saperne il vero significato. ❚ Agnese, Alessandro, Carlotta, Giulia, Stefano per la classe Prima A

delle due tribù. Francesco Falciola, Matteo Rolfo, Botez Madalina, Alice Zappia Classe Seconda B Oggi la nostra classe si è recata a Torino al Teatro dei Ragazzi per vedere uno spettacolo dedicato alle donne intitolato “Ragazze in onda”. In questa manifestazione teatrale i temi principali sono stati: la forza interiore, i diritti delle donne e l'uguaglianza fra queste e gli uomini. Le quattro attrici hanno interpretato questo argomento così serio in modo scherzoso, facendolo ben comprendere a noi ragazzi più giovani. Ci è piaciuto molto perché ha onorato la donna per il suo carattere forte; inoltre, secondo noi, ha spiegato che la donna non è solo un oggetto sessuale ma è soprattutto una persona con diritti pari a quelli degli uomini. Le parti che più ci hanno colpito sono state quelle in cui le attrici hanno dato consigli agli uomini su come trattare meglio il genere femminile e quando prendevano in giro le favole, perché sono tutte maschiliste ed hanno lo stereotipo delle donne perfette esteticamente. Un altro passaggio divertente ed interessante è stato il dialogo con gli alieni sulla sottomissione femminile e le rubriche "Mi sento donna quando..." e "Non mi sento donna quando...". Abbiamo giudicato questo spettacolo esilarante, istruttivo ed illuminante e speriamo che anche i "maschietti" della nostra classe abbiano imparato qualcosa! Vi proponiamo anche i commenti di alcuni nostri compagni di classe: - “Questo spettacolo ci è piaciuto molto e ci è servito a capire quanto in passatole donne siano state usate e maltrattate (e purtroppo ancora oggi). Il loro linguaggio è stato molto chiaro e specifico come il loro significato. A noi ragazze molte cose sono risultate “familiari” (come a Giulia ad esempio, quando le attrici dicevano che odiavano essere donna “quando in famiglia mi ricordano che certe cose una signorina non le fa... non le pensa... non le dice...” a lei lo dicono spesso i suoi genitori)”. Sara Marrone, Bryan Nicola, Fabio Panetta, Giulia Mallia - “Questo spettacolo ci è piaciuto molto, perché è stato ricco di spunti su cui riflettere, ma nello stesso tempo ironico”. Ilenia Bastonero, Joen Nexhipi, Manuel Zanon, Federico Fanzone - “A noi lo spettacolo è piaciuto molto. Il linguaggio e le modalità utilizzate, hanno permesso alle quattro attrici di comunicare in modo chiaro il messaggio che volevano mandarci con questo spettacolo: dare importanza e libertà alla donna, mettendola alla pari con l’uomo nella società”. ❚ Giada Monti, Gianmaria Zupo, Ikram Harchi, Alberto D’Oto, Marialetizia Mairone, Gaia Guietti, Asmaa Harchi, Andrea Milo, Leonardo Gasperini, Silvia Bertrone

In visita al castello di Manta Il 24 marzo siamo andati in visita al castello di Manta, nei pressi di Saluzzo, esso è situato su una collina. L’obiettivo della visita era approfondire le nostre conoscenze sul Medioevo. Davanti all’entrata abbiamo incontrato la guida, che ci ha accompagnato durante tutta la visita. Ci ha spiegato che attorno a Saluzzo c’erano tanti castelli, proprio come quello di Manta, che difendevano sia la città sia la via del sale. Il castello era stato donato da una contessa al FAI e cosi oggi lo possiamo visitare. Il castello, un tempo, era un vero e proprio fortino difensivo, con un ponte levatoio e alte mura di cinta, poi è stato modificato in dimora signorile e solo nel 1400 assunse le caratteristiche del castello che noi vediamo grazie a Valerano di Saluzzo, figlio illegittimo del marchese Tommaso III. Il percorso di visita proseguiva con la chiesa, costruita all’esterno delle mura. In fondo alla chiesa c’erano dei dipinti intatti che rappresentavano la Passione di Gesù sulla croce. Il pittore ha fatto indossare gli abiti del medioevo alle persone rappresentate, così i soldati avevano un’armatura che all’epoca di Gesù non esisteva. Abbiamo terminato il percorso ammirando la sala baronale. In essa era rappresentata la sfilata degli eroi e delle eroine e la fontana della giovinezza. Infine siamo passati in un locale aperto dove c’erano grandi botti. Questa visita è stata istruttiva, molto interessante, ci hanno lodati per la nostra attenzione, gli affreschi erano molto belli e hanno suscitato in noi meraviglia. Non vediamo l’ora di ritornare in quel castello! Gioele Pautasso, Lorenzo Tamietti, Inass Safouh, Francesco Bertola, Andrea Calzone, Matteo Grego, Giovanni latorraca, Patrik Paolazzo. Classe Prima B Dopo un viaggio di circa mezz’ora siamo arrivati al Castello di Manta, in provincia di Cuneo. La struttura del Castello di Manta è il frutto di lavori all’impianto originario e dopo la donazione del FAI sono stati avviati i lavori di restauro per riportare il complesso alla sua condizione originaria. Abbiamo cominciato una visita all’interno dell’edificio, abbiamo visto la cucina che era molto diversa dalle cucine attuali; la nostra visita è proseguita nella sala dei trofei dove si trovano corna di alci, gazzelle e cervi, anche la testa di un cinghiale. A fianco c’era una portantina che era simile ad una carrozza molto piccola senza ruote perché veniva sollevata grazie a dei bastoni che i servi alzavano. La stanza seguente era quella che si usava per le feste, sopra al camino c’era un ritratto di Michele Antonio per ricordare agli ospiti chi era il padrone di casa, inoltre sul soffitto si potevano ammirare bellissimi dipinti, al centro si trovava il profeta Elia che saliva in paradiso sul carro infuocato, sotto si trovava una scritta in latino ce era un augurio di buona vita a Michele Antonio. Ai lati si trovavano tre angeli che simboleggiavano ciò a cui gli uomini di quei tempi temevano di più: la guerra, la chiesa e la sapienza; dall’altra parte si trovava il mappamondo dove si poteva notare l’assenza di una buona parte dell’America, perché non era ancora stata scoperta tutta; ai fianchi c’erano i vizi e le virtù dell’uomo. La successiva stanza era la galleria dove si potevano ammirare i dipinti di alcuni miti greci. La guida, che ci accompagnava nel nostro percorso, ci ha anche spiegato che quella stanza serviva da corridoio tra la stanza della festa e le camere private. Arrivati nella camera privata abbiamo visto il letto che era tutto ai lati coperto da stoffa per riparare dal freddo, abbiamo anche notato che il letto era molto corto e la guida ci ha spiegato che a quei tempi si dormiva seduti perché solo i morti erano sdraiati e così credevano di ingannare la morte; era una forma di superstizione. La visita è continuata in una chiesa dove si trovava una cappella con la tomba di Michele Antonio, si può vedere la lastra dove un nipote del defunto ha fatto incidere un testo che non si riusciva a leggere; poi abbiamo proseguito andando dietro a un muro costruito in quel punto per coprire la Bibbia volgare, ossia la Bibbia sotto forma d’immagini: anche i poveri che erano analfabeti potevano capirla. La visita è terminata nella stanza baronale dove si trovava un camino con su scritto “leit” che era il motto di Valerano e significa “Guida”, ai fianchi si trovavano da una parte la fonte della giovinezza e dall’altra la sfilata degli eroi e delle eroine, il primo eroe aveva il viso di Valerano. La visita si è conclusa con la leggenda dei tre fantasmi: la contadina che si lasciò morire nella cantina del castella perché era morto il cavaliere di cui era innamorata; il moro che, dopo aver curato la figlia del castellano, se ne innamorò, ma il padre li scoprì e mandò lei in convento e chiuse lui nella torre; poi c’è anche la Dama Bianca di cui non abbiamo avuto molte notizie. Questo viaggio d’istruzione è stato molto bello e abbiamo appreso molte informazioni nuove (anche se la guida era un po’ troppo precisa e forniva troppe informazioni). ❚ Cristian Tosco, Gaia Gili, Iris Giughera, Iustin Maftei, Matilda Felletti, Samuel Marcon, Yasmine Trii Classe Prima B

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

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Notizie dall’Istituto di Istruzione Superiore“Norberto Bobbio” di Carignano Un’esperienza lunga un anno Charlotte Madej si racconta: “Stare al Bobbio è stato bellissimo”

Charlotte Madej con gli studenti della 5B IPSSEOA

Charlotte Madej è stata assistente di lingua francese durante tutto l’anno scolastico. I ragazzi che hanno avuto la possibilità di lavorare con lei hanno affermato: “E’ stata un’ esperienza meravigliosa. Non solo abbiamo avuto l’opportunità di imparare termini specifici della lingua francese ma abbiamo interagito con una stupenda persona, sensibile, affettuosa che con il suo charme ci ha fatto conoscere gli aspetti della cultura del mondo francofono”. Durante una delle ultime lezioni le è stata fatta qualche domanda per sapere come si è trovata in Italia: Charlotte, perché hai deciso di fare questa esperienza?

Ho deciso di fare l'assistente di francese per tre ragioni principali: migliorare la mia lingua, vivere in questo paese che amo tanto e avere esperienza nel campo dell'insegnamento. Vorrei insegnare e conoscevo già il sistema francese, ma non quello italiano quindi era l'occasione perfetta per scoprire un nuovo modo di insegnare. Come ti sei trovata al Bobbio? Con colleghi e studenti? Mi sono trovata proprio bene al Bobbio, ho avuto l'impressione di avere una seconda famiglia e non dico questo per far bella figura, lo penso davvero. Come tutti all'inizio avevo un po' paura di arrivare in un

Collaborazione con gli Amici della Fondazione Cavour In più occasioni le proposte di riforma della scuola, compresa quella del Governo in carica, hanno ribadito la necessità di rafforzare i rapporti tra scuola e territorio. Creare un’ottima sinergia, specie in tempi di spending rewiew, tra istituzioni scolastiche ed Enti locali può rappresentare un’occasione irripetibile per ottimizzare e razionalizzare le risorse disponibili, senza perdere di vista la possibilità di sostenere e valorizzare il patrimonio storico del territorio oppure per creare prospettive concrete di economia locale. Con questo spirito nei prossimi giorni il “Norberto Bobbio” di Carignano, il cui Consiglio d’Istituto ha espresso un entusiastico parere favorevole, e il Comune di Santena, attraverso la Pro Loco Santena e l’associazione “Amici della Fondazione Cavour”, stipuleranno un accordo di collaborazione, relativo alla gestione di alcuni servizi connessi allo sviluppo e alla promozione degli spazi del complesso monumentale cavouriano, in primis del castello dedicato al famoso statista santenese. Il Comune e le associazioni metteranno in campo l’impegno profuso in questi anni nella valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale dei luoghi cavouriani (interessati recentemente anche da un finanziamento per il restauro e l’adeguamento funzionale dell’intero complesso); l’Istituto “Bobbio”, per parte sua, offrirà la competenza dei docenti e degli studenti del Liceo Linguistico per la cura e la preparazione dei materiali informativi destinati ai turisti stranieri, nonché l’esperienza nell’accoglienza e nella gestione di eventi della sezione Alberghiero, che gli hanno permesso in molte occasioni di rappresentare lo stesso Ministero dell’Istruzione in rassegne di rilievo internazionale. Le prime azioni su cui si impegneranno i futuri partner saranno: promuovere la formazione di guide turistiche in grado di valorizzare il patrimonio della fondazione, attraverso stages formativi rivolti principalmente agli studenti del linguistico, mentre la sezione alberghiera dovrebbe collaborare alla Sagra dell'Asparago, durante la quale sarà prevista una competizione culinaria tra sindaci supportati dai giovani cuochi dell'Istituto carignanese. Insomma, due esperienze, due impegni, due entusiasmi a confronto per crescere insieme e, come dicevamo prima, un’opportunità irripetibile: per il territorio di Santena di proporsi come sintesi delle buone pratiche e delle buone risorse che possono attivarsi in questa porzione di provincia torinese e per gli allievi del “Bobbio” quella di misurare i propri apprendimenti direttamente sul campo, accrescendo insieme le proprie competenze e l’amore per il luoghi della loro vita. ❚

luogo che non conoscevo ma faceva parte dell'avventura e ho avuto fortuna. Sono stata accolta a braccia aperte e ho imparato molte cose sia sul piano dell'insegnamento sia sul piano umano. Quali sono le differenze tra la scuola italiana e quella francese? Questa domanda mi è stata fatta molte volte da parte degli alunni. È difficile rispondere perché ogni scuola funziona diversamente e questo anche all'interno di uno stesso paese. C'è, comunque, qualche differenza a livello dell'organizzazione: in Italia gli alunni hanno la loro classe mentre in Francia no, gli alunni si spostano da una classe all'altra ogni volta che c'è un cambio di lezione. Questo sistema mi piace perché loro possono sentirsi a loro agio in un'aula che li rispecchia poiché alcune aule sono decorate ma è anche molto comodo perché quando suona la campanella non tutti gli alunni devono uscire per cambiare aula. Gli alunni finiscono le lezione alle 14,00 e questa è una cosa nuova per me perché in Francia loro hanno lezione per tutta la giornata e finiscono tardi, verso le 17,00 e a volte anche fino alle 18,00. Le vacanze non sono per nulla simili nei due paesi. In Francia gli alunni hanno spesso due settimane di vacanza ad ottobre, verso febbraio/marzo e ad aprile mentre in Italia, a parte durante il periodo natalizio e durante le vacanze estive, ci sono solo alcuni giorni festivi. Al di là di questo, gli alunni italiani mi sembrano meno timidi di quelli francesi (anche se ci sono delle classi un po' silenziose ma come dappertutto). Non esitano a prendere parola (non in tutte la classi ripeto, ma in molte classi) o ad alzarsi durante la lezione anche solo per cambiare posto e vedere meglio la lavagna. Questo esempio può sembrare stupido, ma in Francia questa disinvoltura, questo modo di vivere insieme non è lo stesso. In Francia gli alunni (o almeno le classi che ho potuto osservare) erano meno a loro agio rispetto ai loro colleghi italiani. Inoltre, qui c'è una cultura dell'espressione orale che in Francia non abbiamo. Come hai trovato il livello di conoscenza del francese tra i tuoi studenti: Ho lavorato con diverse classi (delle terze, quarte e quinte) e il livello di conoscenza del Francese, secondo me, dipende da molti fattori. Ci sono studenti che sono molto bravi ma che approfittano di questa facilità per non studiare troppo, e invece ci sono quelli che hanno delle difficoltà ma che partecipano e tentano di andare avanti. Penso che questo si ritrovi in tutte le scuole. I livelli variano secondo le classi e la materia, in una stessa classe posso avere tanti livelli diversi e a volte è un po' difficile andare avanti senza perderne alcuni. Nell'insieme direi che la maggioranza degli alunni hanno dimostrato una gran voglia di imparare o almeno di provare e questa è già una bella cosa perché senza la voglia non si fa niente. Di cosa ti sei occupata come assistente linguistico? Quando mi sono iscritta per fare l'assistente non sapevo davvero quale fosse il mio ruolo. Certo, avevo una piccola idea, ma penso che ogni assistente abbia un ruolo diverso a seconda delle scuole nelle

quali lavora. Dico questo perché conosco altri assistenti di lingua e, a volte, viviamo delle esperienze diverse. L'assistente deve supportare il docente. Le attività che ho svolto al Bobbio cambiavano secondo le materie e il plesso. Ho assistito vari docenti: di fisica, chimica, scienze, storia, francese.. Non ho una formazione scientifica, quindi quando ho assistito le docenti delle materie scientifiche mi sono meno a mio agio. Mi sono occupata di redigere glossari con le parole chiavi e ho anche riassunto dei concetti: Si è però sempre lavorato con entrambe le lingue, perché non è facile capire un nuovo concetto in una lingua straniera e in una materia non lin-

guistica. Per fare un altro esempio, quando ero al IPSSEOA facevo un lavoro del tutto diverso, perché presentavo la geografia della Francia soprattutto basandomi sulla gastronomia nelle diverse epoche. È stato un approccio diverso ma interessantissimo che è piaciuto molto anche agli studenti. L’assistente fa un po' di tutto ed è proprio questo che mi piace. Che progetti hai per il futuro? Vorrei insegnare Italiano in Francia ma prima devo superare il concorso. Una cosa sicura è che qualunque cosa farò nel futuro, non dimenticherò mai quest'anno trascorso al Bobbio e rimarrà per sempre impresso nella mia mente. ❚

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Ragazze in onda Venerdì 6 marzo scorso siamo andati a Torino per vedere lo spettacolo teatrale "Ragazze in onda". Le attrici erano quattro ragazze di nome Alice, Selene, Giulia, Francesca, e hanno inscenato una trasmissione radiofonica, in cui hanno parlato dei diritti delle donne. Ciascuna ragazza conduce una rubrica. Inizia Selene, che parla di come le fiabe ci illudono che tra gli uomini esista un Principe Azzurro e che l'unico diritto delle donne sia quello di stare in cucina, e che spesso le donne, per farsi accettare, debbano comportarsi come gli uomini, come nel caso di Mulan. Per noi invece l'uguaglianza fra i due sessi è essere giudicati in modo uguale, avere gli stessi diritti, senza dover comportarsi ugualmente. Le differenze infatti vanno valorizzate. La seconda rubrica è condotta da Alice, che immagina di essere in contatto con un alieno che ha compiuto studi sulle diversità tra le due tribù umane: maschi e femmine. Questa rubrica, in modo scherzso, ci ha fatto capire come certi atteggiamenti negli uomini siano più accettati, mentre nelle donne vengono condannati solamente per il sesso di appartenenza, senza motivo logico. Nella terza rubrica, condotta da Giulia, si parla delle qualità differenti tra l'uomo e la donna. In-

fatti la donna si preoccupa maggiormente quando deve prendere decisioni per il futuro, mentre l'uomo è più impulsivo. Nell'ultima rubrica, Francesca riceve dei messaggi in cui si esprimono vari pensieri riguardo all' uguaglianza e all' emancipazione, rafforzando il discorso di Selene che parla di come le donne spesso, per farsi accettare debbano comportarsi come gli uomini... A proposito, per questo il gruppo teatrale si chiama “Uoman”. Ci ha colpito molto come nelle, all'apparenza innocenti, storie e favole con cui siamo cresciuti sia nascosto un velo di discriminazione per la donna, per porre l'uomo al centro dell'importanza, Ci è venuto in mente di come spesso sottovalutiamo o addirittura trascuriamo le qualità delle donne, fermandoci su un giudizio che si basa su cose superficiali come l'aspetto fisico. Spesso gli uomini credono che le donne siano solo oggetti che si possono dominare o con cui giocare. In realtà le donne possiedono molta ricchezza in quanto, diversamente dalla maggior parte degli uomini, sanno vedere oltre le apparenze. Ci tenevamo però a specificare che non tutte le donne sono delle sante, e non bisogna classificare "femmine" e "maschi" come rispettivamente "angeli" e "demoni", perché da sempre angeli e demoni convivono in ciascuna

Alla scoperta della Carignano medievale Il giorno 24 aprile noi allievi della classe Prima A siamo andati a visitare la nostra città, alla scoperta delle sue tracce medievali. Paolo Castagno, che ci ha fatto da guida, ha iniziato spiegando che Carignano fu fondata, in tempi antichi, in un punto strategico, vicino al fiume Po (che anticamente passava molto più vicino all’abitato) e su una strada romana. Siamo partiti dal cuore della città, piazza San Giovanni, anticamente chiamata Isola di San Giovanni, che era il luogo scelto per il mercato. Poco lontano sorgeva il castello, poiché tutta l’area si trovava su una collina rialzata di circa 8 metri dal restante territorio; così si potevano avvistare meglio i nemici. Abbiamo appreso che il castello fu distrutto e poi abbattuto nel 1820. Durante la visita abbiamo osservato le case medievali meglio conservate ancora oggi, in particolare: quella all’angolo tra Piazza san Giovanni e via Savoia e quella tra via Frichieri e via Monte di Pietà; quest’ultima risulta di particolare interesse, perché ornata da due finestre gotiche bifore e sulla cui facciata sono ancora visibili le tracce delle originali grondaie che facevano defluire l’acqua, grazie a mattoni sporgenti; c’era anche un antico sostegno di ferro usato per stendere i panni. Lì si vede ancora come le strade fossero costruite con pietre di fiume che gli operai (detti “sternini”) fissavano al terreno su uno strato di sabbia. Le vie principali, come via Monte di Pietà, erano anche lastricate nella parte centrale, cioè avevano delle “lose” sulle quali passavano carri e carrozze. Proseguendo verso via Borgovecchio abbiamo notato l’unica via cittadina con una doppia fila di portici; nel Medioevo essi erano molto importanti perché, in caso di maltempo, il mercato cittadino si teneva lì, al coperto. La casa all’angolo con via Quaranta risulta molto finemente decorata con formelle in terracotta dalle forme particolari: a quei tempi la gente credeva ai demoni e alla presenza delle streghe, perciò era in uso scolpire delle testine agli angoli delle case, che dovevano spaventare e cacciare le creature malvagie. Noi ne abbiamo riconosciute alcune! Passando sotto i portici non avevamo mai notato che, tra una casa e l’altra, vi erano dei piccoli spazi detti “rittane”, nei quali era abitudine buttare la spazzatura e gli escrementi, poi raccolti da un corso d’acqua che li portava in basso; ci ha stupito apprendere che in quei tempi vi fosse sempre molta puzza per le strade, cosa che attirava i topi, che spesso portavano la peste, una malattia altamente mortale. Infine in via Cara de Canonica abbiamo osservato la torre civica, costruita nel 1229 a guardia dell’accesso verso il Po; la guida ci ha raccontato che i soldati, per proteggere la città, rimanevano di guardia per tante ore consecutive e, in caso di pericolo, segnalavano eventuali minacce, con il cambio della bandiera posta sul tetto; i segnali si tramandavano a catena tra le varie torri di avvistamento che circondavano il territorio, fino ad arrivare al castello, che preparava le truppe per affrontare i nemici. La visita ci è piaciuta molto perché abbiamo imparato a vedere con occhi nuovi le cose che avevamo sempre visto, ma senza saperne il vero significato. ❚ Agnese, Alessandro, Carlotta, Giulia, Stefano per la classe Prima A

delle due tribù. Francesco Falciola, Matteo Rolfo, Botez Madalina, Alice Zappia Classe Seconda B Oggi la nostra classe si è recata a Torino al Teatro dei Ragazzi per vedere uno spettacolo dedicato alle donne intitolato “Ragazze in onda”. In questa manifestazione teatrale i temi principali sono stati: la forza interiore, i diritti delle donne e l'uguaglianza fra queste e gli uomini. Le quattro attrici hanno interpretato questo argomento così serio in modo scherzoso, facendolo ben comprendere a noi ragazzi più giovani. Ci è piaciuto molto perché ha onorato la donna per il suo carattere forte; inoltre, secondo noi, ha spiegato che la donna non è solo un oggetto sessuale ma è soprattutto una persona con diritti pari a quelli degli uomini. Le parti che più ci hanno colpito sono state quelle in cui le attrici hanno dato consigli agli uomini su come trattare meglio il genere femminile e quando prendevano in giro le favole, perché sono tutte maschiliste ed hanno lo stereotipo delle donne perfette esteticamente. Un altro passaggio divertente ed interessante è stato il dialogo con gli alieni sulla sottomissione femminile e le rubriche "Mi sento donna quando..." e "Non mi sento donna quando...". Abbiamo giudicato questo spettacolo esilarante, istruttivo ed illuminante e speriamo che anche i "maschietti" della nostra classe abbiano imparato qualcosa! Vi proponiamo anche i commenti di alcuni nostri compagni di classe: - “Questo spettacolo ci è piaciuto molto e ci è servito a capire quanto in passatole donne siano state usate e maltrattate (e purtroppo ancora oggi). Il loro linguaggio è stato molto chiaro e specifico come il loro significato. A noi ragazze molte cose sono risultate “familiari” (come a Giulia ad esempio, quando le attrici dicevano che odiavano essere donna “quando in famiglia mi ricordano che certe cose una signorina non le fa... non le pensa... non le dice...” a lei lo dicono spesso i suoi genitori)”. Sara Marrone, Bryan Nicola, Fabio Panetta, Giulia Mallia - “Questo spettacolo ci è piaciuto molto, perché è stato ricco di spunti su cui riflettere, ma nello stesso tempo ironico”. Ilenia Bastonero, Joen Nexhipi, Manuel Zanon, Federico Fanzone - “A noi lo spettacolo è piaciuto molto. Il linguaggio e le modalità utilizzate, hanno permesso alle quattro attrici di comunicare in modo chiaro il messaggio che volevano mandarci con questo spettacolo: dare importanza e libertà alla donna, mettendola alla pari con l’uomo nella società”. ❚ Giada Monti, Gianmaria Zupo, Ikram Harchi, Alberto D’Oto, Marialetizia Mairone, Gaia Guietti, Asmaa Harchi, Andrea Milo, Leonardo Gasperini, Silvia Bertrone

In visita al castello di Manta Il 24 marzo siamo andati in visita al castello di Manta, nei pressi di Saluzzo, esso è situato su una collina. L’obiettivo della visita era approfondire le nostre conoscenze sul Medioevo. Davanti all’entrata abbiamo incontrato la guida, che ci ha accompagnato durante tutta la visita. Ci ha spiegato che attorno a Saluzzo c’erano tanti castelli, proprio come quello di Manta, che difendevano sia la città sia la via del sale. Il castello era stato donato da una contessa al FAI e cosi oggi lo possiamo visitare. Il castello, un tempo, era un vero e proprio fortino difensivo, con un ponte levatoio e alte mura di cinta, poi è stato modificato in dimora signorile e solo nel 1400 assunse le caratteristiche del castello che noi vediamo grazie a Valerano di Saluzzo, figlio illegittimo del marchese Tommaso III. Il percorso di visita proseguiva con la chiesa, costruita all’esterno delle mura. In fondo alla chiesa c’erano dei dipinti intatti che rappresentavano la Passione di Gesù sulla croce. Il pittore ha fatto indossare gli abiti del medioevo alle persone rappresentate, così i soldati avevano un’armatura che all’epoca di Gesù non esisteva. Abbiamo terminato il percorso ammirando la sala baronale. In essa era rappresentata la sfilata degli eroi e delle eroine e la fontana della giovinezza. Infine siamo passati in un locale aperto dove c’erano grandi botti. Questa visita è stata istruttiva, molto interessante, ci hanno lodati per la nostra attenzione, gli affreschi erano molto belli e hanno suscitato in noi meraviglia. Non vediamo l’ora di ritornare in quel castello! Gioele Pautasso, Lorenzo Tamietti, Inass Safouh, Francesco Bertola, Andrea Calzone, Matteo Grego, Giovanni latorraca, Patrik Paolazzo. Classe Prima B Dopo un viaggio di circa mezz’ora siamo arrivati al Castello di Manta, in provincia di Cuneo. La struttura del Castello di Manta è il frutto di lavori all’impianto originario e dopo la donazione del FAI sono stati avviati i lavori di restauro per riportare il complesso alla sua condizione originaria. Abbiamo cominciato una visita all’interno dell’edificio, abbiamo visto la cucina che era molto diversa dalle cucine attuali; la nostra visita è proseguita nella sala dei trofei dove si trovano corna di alci, gazzelle e cervi, anche la testa di un cinghiale. A fianco c’era una portantina che era simile ad una carrozza molto piccola senza ruote perché veniva sollevata grazie a dei bastoni che i servi alzavano. La stanza seguente era quella che si usava per le feste, sopra al camino c’era un ritratto di Michele Antonio per ricordare agli ospiti chi era il padrone di casa, inoltre sul soffitto si potevano ammirare bellissimi dipinti, al centro si trovava il profeta Elia che saliva in paradiso sul carro infuocato, sotto si trovava una scritta in latino ce era un augurio di buona vita a Michele Antonio. Ai lati si trovavano tre angeli che simboleggiavano ciò a cui gli uomini di quei tempi temevano di più: la guerra, la chiesa e la sapienza; dall’altra parte si trovava il mappamondo dove si poteva notare l’assenza di una buona parte dell’America, perché non era ancora stata scoperta tutta; ai fianchi c’erano i vizi e le virtù dell’uomo. La successiva stanza era la galleria dove si potevano ammirare i dipinti di alcuni miti greci. La guida, che ci accompagnava nel nostro percorso, ci ha anche spiegato che quella stanza serviva da corridoio tra la stanza della festa e le camere private. Arrivati nella camera privata abbiamo visto il letto che era tutto ai lati coperto da stoffa per riparare dal freddo, abbiamo anche notato che il letto era molto corto e la guida ci ha spiegato che a quei tempi si dormiva seduti perché solo i morti erano sdraiati e così credevano di ingannare la morte; era una forma di superstizione. La visita è continuata in una chiesa dove si trovava una cappella con la tomba di Michele Antonio, si può vedere la lastra dove un nipote del defunto ha fatto incidere un testo che non si riusciva a leggere; poi abbiamo proseguito andando dietro a un muro costruito in quel punto per coprire la Bibbia volgare, ossia la Bibbia sotto forma d’immagini: anche i poveri che erano analfabeti potevano capirla. La visita è terminata nella stanza baronale dove si trovava un camino con su scritto “leit” che era il motto di Valerano e significa “Guida”, ai fianchi si trovavano da una parte la fonte della giovinezza e dall’altra la sfilata degli eroi e delle eroine, il primo eroe aveva il viso di Valerano. La visita si è conclusa con la leggenda dei tre fantasmi: la contadina che si lasciò morire nella cantina del castella perché era morto il cavaliere di cui era innamorata; il moro che, dopo aver curato la figlia del castellano, se ne innamorò, ma il padre li scoprì e mandò lei in convento e chiuse lui nella torre; poi c’è anche la Dama Bianca di cui non abbiamo avuto molte notizie. Questo viaggio d’istruzione è stato molto bello e abbiamo appreso molte informazioni nuove (anche se la guida era un po’ troppo precisa e forniva troppe informazioni). ❚ Cristian Tosco, Gaia Gili, Iris Giughera, Iustin Maftei, Matilda Felletti, Samuel Marcon, Yasmine Trii Classe Prima B

Maggio 2015

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

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Notizie dall’Istituto di Istruzione Superiore“Norberto Bobbio” di Carignano Un’esperienza lunga un anno Charlotte Madej si racconta: “Stare al Bobbio è stato bellissimo”

Charlotte Madej con gli studenti della 5B IPSSEOA

Charlotte Madej è stata assistente di lingua francese durante tutto l’anno scolastico. I ragazzi che hanno avuto la possibilità di lavorare con lei hanno affermato: “E’ stata un’ esperienza meravigliosa. Non solo abbiamo avuto l’opportunità di imparare termini specifici della lingua francese ma abbiamo interagito con una stupenda persona, sensibile, affettuosa che con il suo charme ci ha fatto conoscere gli aspetti della cultura del mondo francofono”. Durante una delle ultime lezioni le è stata fatta qualche domanda per sapere come si è trovata in Italia: Charlotte, perché hai deciso di fare questa esperienza?

Ho deciso di fare l'assistente di francese per tre ragioni principali: migliorare la mia lingua, vivere in questo paese che amo tanto e avere esperienza nel campo dell'insegnamento. Vorrei insegnare e conoscevo già il sistema francese, ma non quello italiano quindi era l'occasione perfetta per scoprire un nuovo modo di insegnare. Come ti sei trovata al Bobbio? Con colleghi e studenti? Mi sono trovata proprio bene al Bobbio, ho avuto l'impressione di avere una seconda famiglia e non dico questo per far bella figura, lo penso davvero. Come tutti all'inizio avevo un po' paura di arrivare in un

Collaborazione con gli Amici della Fondazione Cavour In più occasioni le proposte di riforma della scuola, compresa quella del Governo in carica, hanno ribadito la necessità di rafforzare i rapporti tra scuola e territorio. Creare un’ottima sinergia, specie in tempi di spending rewiew, tra istituzioni scolastiche ed Enti locali può rappresentare un’occasione irripetibile per ottimizzare e razionalizzare le risorse disponibili, senza perdere di vista la possibilità di sostenere e valorizzare il patrimonio storico del territorio oppure per creare prospettive concrete di economia locale. Con questo spirito nei prossimi giorni il “Norberto Bobbio” di Carignano, il cui Consiglio d’Istituto ha espresso un entusiastico parere favorevole, e il Comune di Santena, attraverso la Pro Loco Santena e l’associazione “Amici della Fondazione Cavour”, stipuleranno un accordo di collaborazione, relativo alla gestione di alcuni servizi connessi allo sviluppo e alla promozione degli spazi del complesso monumentale cavouriano, in primis del castello dedicato al famoso statista santenese. Il Comune e le associazioni metteranno in campo l’impegno profuso in questi anni nella valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale dei luoghi cavouriani (interessati recentemente anche da un finanziamento per il restauro e l’adeguamento funzionale dell’intero complesso); l’Istituto “Bobbio”, per parte sua, offrirà la competenza dei docenti e degli studenti del Liceo Linguistico per la cura e la preparazione dei materiali informativi destinati ai turisti stranieri, nonché l’esperienza nell’accoglienza e nella gestione di eventi della sezione Alberghiero, che gli hanno permesso in molte occasioni di rappresentare lo stesso Ministero dell’Istruzione in rassegne di rilievo internazionale. Le prime azioni su cui si impegneranno i futuri partner saranno: promuovere la formazione di guide turistiche in grado di valorizzare il patrimonio della fondazione, attraverso stages formativi rivolti principalmente agli studenti del linguistico, mentre la sezione alberghiera dovrebbe collaborare alla Sagra dell'Asparago, durante la quale sarà prevista una competizione culinaria tra sindaci supportati dai giovani cuochi dell'Istituto carignanese. Insomma, due esperienze, due impegni, due entusiasmi a confronto per crescere insieme e, come dicevamo prima, un’opportunità irripetibile: per il territorio di Santena di proporsi come sintesi delle buone pratiche e delle buone risorse che possono attivarsi in questa porzione di provincia torinese e per gli allievi del “Bobbio” quella di misurare i propri apprendimenti direttamente sul campo, accrescendo insieme le proprie competenze e l’amore per il luoghi della loro vita. ❚

luogo che non conoscevo ma faceva parte dell'avventura e ho avuto fortuna. Sono stata accolta a braccia aperte e ho imparato molte cose sia sul piano dell'insegnamento sia sul piano umano. Quali sono le differenze tra la scuola italiana e quella francese? Questa domanda mi è stata fatta molte volte da parte degli alunni. È difficile rispondere perché ogni scuola funziona diversamente e questo anche all'interno di uno stesso paese. C'è, comunque, qualche differenza a livello dell'organizzazione: in Italia gli alunni hanno la loro classe mentre in Francia no, gli alunni si spostano da una classe all'altra ogni volta che c'è un cambio di lezione. Questo sistema mi piace perché loro possono sentirsi a loro agio in un'aula che li rispecchia poiché alcune aule sono decorate ma è anche molto comodo perché quando suona la campanella non tutti gli alunni devono uscire per cambiare aula. Gli alunni finiscono le lezione alle 14,00 e questa è una cosa nuova per me perché in Francia loro hanno lezione per tutta la giornata e finiscono tardi, verso le 17,00 e a volte anche fino alle 18,00. Le vacanze non sono per nulla simili nei due paesi. In Francia gli alunni hanno spesso due settimane di vacanza ad ottobre, verso febbraio/marzo e ad aprile mentre in Italia, a parte durante il periodo natalizio e durante le vacanze estive, ci sono solo alcuni giorni festivi. Al di là di questo, gli alunni italiani mi sembrano meno timidi di quelli francesi (anche se ci sono delle classi un po' silenziose ma come dappertutto). Non esitano a prendere parola (non in tutte la classi ripeto, ma in molte classi) o ad alzarsi durante la lezione anche solo per cambiare posto e vedere meglio la lavagna. Questo esempio può sembrare stupido, ma in Francia questa disinvoltura, questo modo di vivere insieme non è lo stesso. In Francia gli alunni (o almeno le classi che ho potuto osservare) erano meno a loro agio rispetto ai loro colleghi italiani. Inoltre, qui c'è una cultura dell'espressione orale che in Francia non abbiamo. Come hai trovato il livello di conoscenza del francese tra i tuoi studenti: Ho lavorato con diverse classi (delle terze, quarte e quinte) e il livello di conoscenza del Francese, secondo me, dipende da molti fattori. Ci sono studenti che sono molto bravi ma che approfittano di questa facilità per non studiare troppo, e invece ci sono quelli che hanno delle difficoltà ma che partecipano e tentano di andare avanti. Penso che questo si ritrovi in tutte le scuole. I livelli variano secondo le classi e la materia, in una stessa classe posso avere tanti livelli diversi e a volte è un po' difficile andare avanti senza perderne alcuni. Nell'insieme direi che la maggioranza degli alunni hanno dimostrato una gran voglia di imparare o almeno di provare e questa è già una bella cosa perché senza la voglia non si fa niente. Di cosa ti sei occupata come assistente linguistico? Quando mi sono iscritta per fare l'assistente non sapevo davvero quale fosse il mio ruolo. Certo, avevo una piccola idea, ma penso che ogni assistente abbia un ruolo diverso a seconda delle scuole nelle

quali lavora. Dico questo perché conosco altri assistenti di lingua e, a volte, viviamo delle esperienze diverse. L'assistente deve supportare il docente. Le attività che ho svolto al Bobbio cambiavano secondo le materie e il plesso. Ho assistito vari docenti: di fisica, chimica, scienze, storia, francese.. Non ho una formazione scientifica, quindi quando ho assistito le docenti delle materie scientifiche mi sono meno a mio agio. Mi sono occupata di redigere glossari con le parole chiavi e ho anche riassunto dei concetti: Si è però sempre lavorato con entrambe le lingue, perché non è facile capire un nuovo concetto in una lingua straniera e in una materia non lin-

guistica. Per fare un altro esempio, quando ero al IPSSEOA facevo un lavoro del tutto diverso, perché presentavo la geografia della Francia soprattutto basandomi sulla gastronomia nelle diverse epoche. È stato un approccio diverso ma interessantissimo che è piaciuto molto anche agli studenti. L’assistente fa un po' di tutto ed è proprio questo che mi piace. Che progetti hai per il futuro? Vorrei insegnare Italiano in Francia ma prima devo superare il concorso. Una cosa sicura è che qualunque cosa farò nel futuro, non dimenticherò mai quest'anno trascorso al Bobbio e rimarrà per sempre impresso nella mia mente. ❚

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“da Carignano Ieri, Oggi, Domani” telefonate al 339.7292300


10 Maggio 2015

Come

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

eravamo

Rita Novaira e Giovanna TamaMese di maggio: tempo di giardini gnone) ed infine le “Donne” delfioriti, Comunioni, Cresime, Matril’Azione Cattolica. moni e Processioni. Ci stiamo avviciAvanzavano poi le coppie di sposi nando alla festa del “Corpus Dodell’anno sui due lati (delle spose almini”, ancora solennemente celecune ancora con il lungo abito brata ma fino a qualche decennio or bianco), reggendo una “torcia” sono molti erano questi momenti di (grossa candela con raccogli-gocce). manifestazione di fede. Di seguito impossibile non notare Già nei tre giorni precedenti l’Ascenun folto gruppo di ragazzini vestiti di sione, al mattino alle sei, ricorrevano nero e bianco: i “preivòt” (chierile “rogazioni”, processione con perchetti) con l’abitino nero ed il roccorsi diversi di anno in anno a favore chetto bianco, opportunamente predella campagna e litanie per invoparati dalle signorine Bauducco (Docare un buon raccolto. Da sempre, menica, Margherita, Giovanna) con però, proprio la processione del l’assistenza dei sacerdoti preposti. Al Corpus Domini è stata una delle più centro di questo piccolo clero, staalte espressioni di devozione colletvano le relative “autorità ecclesiativa. Col pensiero ritorno indietro di stiche”: il Papa vestito di bianco, il tanti anni, a quando bambina - adosuo Segretario con l’abito viola, i carlescente partecipavo a questo corteo dinali (quattro?) con convincon l’abito rosso zione, e risento ed il rocchetto, ed i canti, le lodi, e i vescovi (sei?) rivedo la lunga con l’abito rosso: fila che si snotutti con manteldava lungo le lina e fascia (rivie della nostra cordo di Pier città, partendo Proc. “Voto” - Archivio R. Viotto Giorgio Frossati). dal Duomo Seguivano i sacerdoti (a Carignano con tappa su piazza Carlo Alberto. Ai ce ne sono stati ventidue) con turimiei ricordi ho aggiunto le testimoboli per l’incenso, davanti al baldacnianze di persone amiche (tra le chino a riparo dell’Ostensorio col quali Pina A. C., Annamaria B., AnnaSantissimo retto dal Prevosto che inmaria L. F., Rina M., C. C.) nel tentadossava il piviale sopra i più preziosi tivo di ricostruirne la disposizione e paramenti sacri. Alle quattro aste del la composizione. baldacchino con pennacchi stavano Di solito aprivano la processione, su dei volontari ma fino alla prima due file, le donne della “Compagnia guerra mondiale tale incombenza della Consolata” (alla quale è dedicata una delle cappelle laterali della Parrocchia Santi Giovanni Battista e Remigio) che portavano sull’abito un “bindel” (nastro) con una medaglia come ciondolo con l’immagine della loro Protettrice. Seguivano le “Figlie di Maria” con l’abito bianco in cotone chiuso da un cordone con nappa blu e come scapolare una Per gentile concessione P.G. Frossati larga striscia di stoffa azzurra (la “paera riservata ai notabili (addirittura zienza”); la Priora era riconoscibile nel Medioevo era appannaggio delle da una coccarda, plissé, con medafamiglie nobili che si contendevano glia recante l’immagine della Mala posizione all’asta). Scortavano il donna: al centro sfilava lo stendardo. “Santissimo”, stando a lato del balVenivano poi le donne della Compadacchino, i carabinieri in alta unignia di Sant’Anna, con l’abito forme con cappello a lucerna e (càmus) giallo, a trama larga, anche dietro sfilavano le autorità civili (il in questo caso chiuso da un cordone Sindaco con la fascia tricolore, bore nappa blu (erano volgarmente data di frange dorate), i dirigenti di dette “le Umiliate”) e, precedute da Azione Cattolica e infine la gente, la grandi croci, le Compagnie delle folla. In tempi in cui l’ informazione Confraternite dello Spirito Santo era piuttosto limitata, la Chiesa dava (Battuti Bianchi) e del Suffragio (Batin questo modo tuti Neri), che prenun forte segnale devano la definizione della sua predal colore del saio insenza e della cadossato, compagnie pacità di aggrerigorosamente magare e coinvolschili. gere le persone. I piccoli vestiti da anLa festività del gioletti e paggetti “Corpus Dodell‘Istituto delle Sor- Per gentile concessione Teresina Tuninetti mini” cadeva di domute e dell’allora giovedì e la processione che seguiva Asilo Forneri precedevano le altre un lungo percorso era ripetuta la doospiti delle “Sordomute” e quelli menica seguente con un tragitto più dell’Ospizio, sotto la vigile sorvebreve. Nel 1977 vennero abolite tutte glianza delle Suore di San Vincenzo le festività infrasettimanali da parte de Paoli. Poi spiccava il bianco dei vedel governo Andreotti, ma forse stiti delle bimbe della Prima Comuquesta processione già in precenione, che a volte li indossavano denza si svolgeva solo più la domefinché la loro crescita lo consentiva: nica. sull’abito una fascia rossa, larga, Per l’occasione balconi, finestre, porforse inamidata, per le “Crociatine” tici venivano addobbati con drappi (ricordo di Lidia Chicco Arduino), bianchi o rossi rifiniti da frange doche avevano frequentato l’Asilo? o rate o con lenzuoli ricamati, i più celeste, più stretta, un po’ sbiadita, a belli del corredo, opportunamente cura dell’Azione Cattolica. Dietro di preparati e stirati, poi tesi anche colloro, sempre su due file, le “Benialocandoci simboli religiosi: al termine, le “Aspiranti”, le Giovanismine, ritirati e riposti con cura per sime”, le “Giovani”, accompagnate l’anno successivo. Sulle soglie delle dalle loro “Delegate”, maggiori di età case si allestivano altarini ornati da (ricordo con affetto Rosa Castagno,

A cura di Marilena Cavallero

DIRITTO & CASTIGO Rubrica legale a cura dell'avvocato Roberta K. Colosso

Foto Studio Bauducco

belle tovaglie con statue e lumini e poi fiori, a mazzi, a cascata, lungo tutto il percorso e petali di rose sulle vie. Ho avuto anche modo di scoprire che per la processione del “Corpus Domini” veniva scelta una coppia (non necessariamente di sposi e don Bordone aveva scelto di coinvolgere i giovani) per il priorato: questa coppia aveva appuntata sul petto una medaglia d’argento ornata da un nastro (consegnata dal Parroco) e, a sua discrezione, provvedeva all’addobbo della Chiesa con garofani rossi. Questo incarico, in una specie di “consegna”, passava dai priori dell’anno precedente a quelli “nuovi” che avevano l’obbligo di presenziare

Foto Studio Bauducco

in tale veste anche alla processione di “Cristo Re”, che aveva luogo l’ultima domenica di ottobre. Altro appuntamento importante, irrinunciabile per i carignanesi, quello con la Madonna delle Grazie: processione solenne la domenica sera, dopo la novena (un tempo), dopo il triduo (ora) con predicazione, seguendo il tradizionale percorso (piazza Carlo Alberto, via Silvio Pellico, via XXIV Maggio, via Braida, via Salotto, deviazione<da qualche anno> su via Palazzo Civico per sosta sul sagrato della Parrocchia e ritorno al Santuario per la Santa Benedizione). Inni, canti e fiaccole in onore della Madonna mentre la statua ancora portata a spalle da devoti, robusti volontari percorre le vie tra balconi e finestre illuminati da tante lampadine (un tempo erano però molte di più!). Desidero ancora ricordare la “Processione del Voto”, fortemente voluta dal prevosto don Pietro Bordone, che aveva “reso” la città al Sacro Cuore perché non venisse incendiata, come purtroppo era accaduto altrove, nel peggiore periodo bellico. Con percorsi diversi si è svolta tra fine agosto ed inizio settembre dal 1945 fino alla prevostura di don Dolza ma, col passare degli anni, era meno sentita, il fervore affievolito: rimane però, secondo il Voto, sempre accesa la lampada in un bellissimo lampadario in ferro battuto nella Cappella del Sacro Cuore in Parrocchia. Di notevole interesse su questo argomento restano due eventi eccezionali: la “Madonna Pellegrina” ed il “Congresso Eucaristico” del 1964. Mi scuso per eventuali inesattezze o dimenticanze e mi rivolgo a chi ne sa di più per un aiuto.

Proposta di acquisto: semplice documento interlocutorio? Quando ci si rivolge ad un'agenzia immobiliare perché interessati o incuriositi da un annuncio di vendita, si è portati a credere, erroneamente, due cose: che il mediatore sia tenuto a garantire la veridicità delle informazioni e che la sottoscrizione di una proposta di acquisto non sia di per sé vincolante. In relazione al primo aspetto, nonostante recenti sentenze abbiano sancito in capo al mediatore maggiori oneri e responsabilità, forse nell'ottica di apprestare una più pregnante tutela a favore degli incauti, occorre tener presente che sull'agenzia immobiliare non cade l'obbligo di “garantire”: l’art. 1759 cod. civ. affida al mediatore il compito di “comunicare” alle parti le circostanze “note”, ovvero quelle di cui sia a conoscenza e che possano influire sulla conclusione dell'affare, senza alcun obbligo di indagare per apprendere circostanze diverse da quelle conosciute o conoscibili con la normale diligenza (tra le tante: Cass. civ. n.7630/2002, n. 16009/2003, n. 13767/2004; Cass. civ. 18 gennaio 2006, n. 822). Il mediatore, ex art. 1754 cod. civ., mette in relazione le parti, onde favorire l’instaurazione di trattative suscettibili di sfociare nella conclusione di un affare: questo è il suo ruolo e non spetta a tale figura professionale il compito di garantire la regolarità formale della compravendita che è funzione propria del notaio, né la concreta presenza delle caratteristiche tecniche e strutturali affermate dal venditore che resta di competenza dei tecnici (architetto o ingegnere). Poco male, direte voi, perché, in fondo, firmata la proposta di acquisto si ha tempo di recedere se i conti non tornano. Questo è il secondo errore. Si è portati a credere che tale offerta sia solo un documento senza particolari vincoli, utilizzato per intavolare con il venditore una trattativa con possibilità di modificarne i termini una volta verificata la documentazione relativa all'immobile, almeno fino alla stipula del preliminare di vendita (il cosiddetto “compromesso”). In effetti, fino a quando la proposta d'acquisto non è accettata dal venditore, l’acquirente può cambiare idea. Ma, spesso, la proposta di acquisto che si sottoscrive contiene la clausola di irrevocabilità, per cui il proponente si obbliga a mantenerla ferma per un certo tempo. In tal caso la revoca, per quel periodo, è inefficace. E se il venditore comunica l'accettazione, la nostra “interlocutoria” proposta diventa contratto (art. 1326 cod. civ.). In pratica, da quel momento, le parti sono automaticamente e giuridicamente vincolate, senza avere avuto neanche il tempo di realizzarlo e il contenuto della proposta diviene contratto preliminare. Solo per tener conto delle esigenze delle parti, di norma viene redatto un nuovo preliminare, più specifico e articolato. Ma, per apportare modifiche ed integrazioni al contratto già concluso, è necessario l’accordo, in mancanza del quale o ci si ritira dall’affare (perdendo o dovendo restituire il doppio della caparra che di sicuro è stata versata alla firma) o si è costretti a rispettare gli impegni assunti con la sottoscrizione della proposta d'acquisto. Evitate, dunque, di sottoscrivere proposte di acquisto il cui contenuto non coincida con quello di un vero e proprio preliminare, o inserite precise condizioni a cui subordinare l'efficacia del contratto, prestando attenzione al fatto che solo le proposte d'acquisto contenenti condizioni sospensive (ad es: acquisterò l’immobile se mi sarà concesso il mutuo ipotecario) interrompono il diritto alla provvigione dell'agenzia immobiliare fino a che la condizione non si avveri, e sempre che si avveri, mentre il compenso resta dovuto ove si inseriscano condizioni risolutive (ad esempio acquisto l’immobile, ma nel caso in cui il venditore non ottenga il permesso di costruire, verranno meno gli effetti dell’atto).

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Fiori

&

Vini

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Un trionfo di colori e di sapori Successo confermato a Carignano per la rassegna di primavera

Carignano. Fiori e Vini, uno degli eventi di maggiore richiamo nel calendario delle manifestazioni locali, anche quest'anno ha centrato l'obiettivo. Nei giorni della ventiduesima edizione della mostra-mercato, da venerdì 8 a domenica 10 maggio, i visitatori hanno affollato il parco dell'ex Municipio in via Monte di Pietà e le strade e le piazze del centro storico e apprezzato il programma presentato dal Comune-Assessorato al Commercio e orchestrato dal Comitato Manifestazioni. Un'offerta variegata in cui alla ricca proposta di prodotti del territorio in ambito florovivaistico ed enogastronomico si sono affiancati eventi collaterali (dalle mostre alle visite guidate alle degustazioni) che hanno soddisfatto la curiosità e i gusti di un pubblico sempre più vasto. ◆

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Maggio 2015

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Disuguaglianza meno visibile ma più tangibile Informazioni e consigli Qualche considerazione sulla sentenza n 70 del 2015 della Corte Costituzionale che ha restituito il “maltolto” ai pensionati italiani. 1) Renzi è obbligato a costruire costantemente un clima di scontro nel paese, ma contrariamente a quanto sostenuto dal suo governo e da tutto il MinCulPop giornalistico renziano non siamo davanti ad uno scontro generazionale né sindacale: il ricorso alla Corte è stato presentato da Federdirigenti, un'associazione che raccoglie dei “dirigenti”, forse quelli stessi che già si erano fatti rifinanziare dall'INPS la loro cassa pensioni speciale andata in bancarotta, usando i soldi destinati alle pensioni del loro subalterni, comuni lavoratori che, come d'uso oggi, e non solo in Italia, guadagnano anche fino a 250 volte meno dei loro “dirigenti” anche da pensionati. Direi quindi l'ennesimo caso di bulimia individualista oggi di moda. I Sindacati confederali chiedevano (e chiedono) nulla più del mantenimento del potere d'acquisto per le pensioni minime e quelle “normali”, i 1300/1400 euro/mese per capirci, mentre sono assolutamente favorevoli ad un contributo di solidarietà, anche sostanzioso, da parte delle “pensioni d'oro”. Personalmente credo che le pensioni siano un'ottima idea per garantire una vecchiaia serena e decorosa a chi ha lavorato, ma che con un tetto a tremila euro questa esigenza di serenità e decoro sarebbe assolutamente conservata e il di più non competa alla pensione “sociale”, ma a vitalizi che ognuno si fa, se vuole. 2) La sentenza ha fatto stracciare vesti per l'”irresponsabilità economica” della decisione, ma la Corte delibera valutando la corrispondenza delle leggi alla costituzione, se la legge scritta da politici o da “tecnici” è costituzionalmente sbagliata la deve cassare. Poi bisogna ricordare che la nostra Costituzione è per noi superiore e cogente anche rispetto a quello che “ci chiede” l'Europa. Monti ci ha ricordato che il provvedimento era per “salvarci” dalla Troika, in realtà basterebbe guardare l’”estratto conto” della famiglia Italia negli ultimi anni per avere la sensazione che i soldi alleggeriti ai nostri pensionati siano andati a coprire più che i nostri, i buchi greci delle banche Franco-tedesche, tramite mediazione proprio della Troika. 3) Ma cosa era il decreto 210 del 2011 per "Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici"? Abbiamo verificato che di crescita quel provvedimento proprio non ne ha creata, tanto che siamo finiti e ancora viaggiamo in deflazione e con una disoccupazione al 13%, non ha procurato alcun consolidamento dei conti pubblici, anzi il debito è schizzato ancora più in alto persino in quest'ultimo anno con condizioni estremamente favorevoli (crollo del prezzo del petrolio, deprezzamento dell'euro e Quantitative Easing BCE), non ha traccia di equità tanto che la Corte proprio questo contesta. Il vizio, che purtroppo anche i giudici della Consulta non segnalano, sta nella logica generale dei provvedimenti di quel governo come di quelli che lo hanno seguito, l'attuale compreso, che ha il suo fondamento nella modifica dell'articolo 81 della Costituzione sull'obbligo di pareggio di bilancio secondo le regole del fiscal compact. Se non si contesta questa idea, che sta alla base della visione neoliberista imposta dall'Europa, ciò che “equamente” torna oggi nelle tasche dei pensionati non potrà che essere “recuperato” domani tagliando i servizi a singoli e famiglie, quindi avremo semplicemente una reiterazione di una disuguaglianza certamente meno “legalmente” visibile e sindacabile, ma molto più “realmente” tangibile per i cittadini, soprattutto quelli più deboli. L'articolo 81 servirà probabilmente a tenerci, almeno per il momento, dentro l'area euro, quello che è certo è che continua a distrarre denaro, a togliere significato e sostanza da e a altri articoli della nostra Costituzione che la Corte proprio rammenta a governi e legislatori inadempienti nella sentenza di cui parliamo e che richiederebbero politiche tutto affatto diverse, alternative a quelle fino ad oggi perseguite: l'articolo 4 sul diritto al lavoro, il 36 su quello ad una giusta retribuzione, al 38 sulla tutela del lavoratore nel “infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria”. Tutto sta nella Costituzione, scritta 70 anni fa non a maggioranza, ma unanimemente sulla base di un coacervo di ideali e fermenti da uomini differentissimi tra loro, ci sta per qualunque cittadino, lavoratore vecchio o giovane che sia, applicarla finalmente significherebbe realmente cambiare verso a questo paese e, probabilmente, raddrizzarne anche l'economia. ❚ Nanni Passerini

dalla Polizia Municipale Via Frichieri 13, tel. 011.9698431, pm@comune.carignano.to.it

Un mese di festa al Campo Giochi M E S S A G G I

Nel mese di aprile venivano asportati circa 15 metri di caditoie in rame dal Palazzo Civico lato nord. In quel frangente le telecamere installate nel sotto portico e lungo la zona perimetrale del Centro Civico riprendevano alcuni soggetti giovani, non tutti riconosciuti e riconoscibili, che asportavano pezzi di pluviali e caditoie dal secondo piano al terreno. Dal sopralluogo effettuato il giorno successivo si aveva conferma dell’accaduto, pertanto lo scrivente provvedeva a sporgere denuncia e consegnare alcuni fotogrammi delle riprese alla locale Stazione Carabinieri. In data 24 aprile 2015 durante il servizio serale il V. Comm. Lo Giudice e l’A.P.M. Sc. Veronica Mossa, rientrando in Comando per esporre le ban-

diere essendo il giorno successivo 25 aprile festa nazionale, scorgevano due individui transitare nel cortile dell’Ex Lanificio Bona. L’A.P.M. Mossa si recava sulla strada, all’intimazione dell’alt la persona non si fermava anzi si dava alla fuga mentre l’altro soggetto che trasportava una grossa borsa contenente parti delle caditoie veniva identificato presso il Comando e successivamente deferito all’A.G. e il materiale rinvenuto sequestrato. Nel corso delle indagini, su segnalazione, venivano recu-

perati dallo scrivente ulteriori due sacchi neri per immondizia contenenti le restanti parti di caditoie che, senza alcun dubbio, appartenevano al furto sopra citato. Le medesime sono state consegnate con apposito verbale all’U.T.C. LL.PP. e ulteriormente informato l’A.G. Quanto asportato e ritrovano sicuramente non potrà esser ricollocato tuttavia il materiale è stato recuperato, con soddisfazione dello scrivente per il lavoro eseguito dal Personale della Polizia Municipale.

Carignan d’Antan domenica 31 maggio

ragazze guidate dall'istruttrice Alexia Penna ● Sabato 6 giugno - Ore 15 FESTA FINALE delle SQUADRE della SCUOLA CALCIO Pomeriggio partite - ore 19.30 GRIGLIATA ● Domenica 7 giugno - Ore 21 SERATA GIOVANI: MUSICA CON I “WALLPAPER” ● Mercoledì 10 giugno - Ore 21 SEMIFINALI MEMORIAL MARGARIA (prima partita) - Ore 22 SEMIFINALI MEMORIAL MARGARIA (seconda partita) ● Giovedì 11 giugno - Ore 21 SEMIFINALI MEMORIAL MARGARIA (terza partita) - Ore 22 SEMIFINALI MEMORIAL MARGARIA (quarta partita) ● Venerdì 12 giugno - Ore 21 SANTA MESSA nella solennità del SACRO CUORE DI GESÙ al quale affidiamo tutte le persone coinvolte nelle attività dell'Oratorio. ● Sabato 13 giugno - Ore 14 INCONTRO AMICHEVOLE DI BOCCE: MONCALIERI vs CARIGNANO - Premi per tutti ● Domenica 14 giugno - Ore 10.30 SANTA MESSA in Parrocchia per inizio di Estate Ragazzi. Dopo la celebrazione la giornata continuerà al Campo

Dopo la ginnastica, il pranzo Con un pranzo piacevole al Circolo Padus, 33 signore che hanno frequentato il corso di ginnastica al Campo Giochi si sono salutate con l’augurio di ritrovarsi tutte il prossimo autunno guidate dalla brava e stimata Benedetta, nostra guida e preziosa insegnante. ❚ Gianna

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Carignano. Sarà un mese di festa quello che inaugurerà l’estate all’Oratorio Campo Giochi di via Roma. Dal 30 maggio al 28 giugno il calendario offrirà un programma fitto di appuntamenti dedicati ai bambini, ai giovani e ai meno giovani, all’insegna dello sport, della musica del divertimento e del piacere di stare insieme. Si spazia dalle bocce al pattinaggio, dal calcio alle serate musicali. Gran finale domenica 28 giugno, con la cena sotto le stelle. Il programma della Festa del Campo 2015, giorno per giorno, è il seguente: ● Sabato 30 maggio - Ore 15 MEMORIAL DI CALCIO “DON LUCA GAMBA” Nel decimo anniversario della morte del viceparroco di Carignano ● Domenica 31 maggio - Ore 15 MEMORIAL DI CALCIO “DON LUCA GAMBA” - Ore 17.30 Premiazione delle squadre e ricordo di don Luca Gamba. ● Venerdì 5 giugno - Ore 21.30 Saggio di PATTINAGGIO ARTISTICO A ROTELLE con le

Carignano. A maggio ritornano, nelle piazze e nelle vie del centro storico, le bancarelle del mercatino Carignan d’Antan, la tradizionale mostra scambio e collezionismo che si svolge ogni quinta del domenica mese. Il secondo appuntamento di quest’anno è per domenica 31 maggio, dalle ore 8 alle 19 nelle piazze Carlo Alberto, Savoia, San Giovanni e Liberazione. Prossima data domenica 30 agosto 2015. Per informazioni e prenotazioni: tel. 334.6885244; comitatomanifestazio@libero.it. ◆

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Spazio ai lettori

In via Roma, da sabato 30 maggio a domenica 28 giugno

A cura del comandante Doriano Reburdo

Furto di caditoie nel Palazzo Civico

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Giochi con pranzo e giochi fino alle ore 16.30 - Ore 21 SERATA DANZANTE con GERARDO MAGGIORE ● Martedì 16 giugno - Ore 21 FINALI TORNEO MEMORIAL MARGARIA ● Sabato 27 giugno - Ore 21 GRANDE FESTA FINALE “ESTATE RAGAZZI” ● Domenica 28 giugno - Ore 19.30 CENA SOTTO LE STELLE Cena aperta a tutti i soci, in ringraziamento ai volontari che prestano il servizio al Campo Giochi - Ore 21 CANZONI D’AUTORE con i “VERSIONE ACUSTICA”. ◆

Auguri a Domenico che ha compiuto 90 anni. Con affetto Giovanni, Roselda, Paolo, Antonella, Silvio, Miki e un caloroso abbraccio da tutti i tuoi nipoti e pronipoti.

Tanti auguri Matteo per il tuo nono compleanno da Stefano, mamma e papà!

A Marco che il 31 maggio compie 6 anni. Tanti auguri campione dal fratellino Nicolò, mamma Silvia, papà Fabio, nonni e zii.

Venticinque anni con l’Unitre Festa al Teatro Cantoregi, coro e ringraziamenti Venerdì 8 maggio la locale Università della Terza Età - Unitre ha festeggiato i venticinque anni di attività. Un traguardo che si è inteso ricordare nel Teatro Cantoregi, presenti per l’Amministrazione comunale il vice-sindaco Miranda Feraudo e l’assessore Mario Nelini, con tanti docenti ed alcuni soci fondatori. “Un bel traguardo - ha sottolineato l’attuale presidente Ettore Aime - che ci apprestiamo a festeggiare in questo magnifico teatro. Un traguardo importante, che deve essere non un punto di arrivo, ma il punto da cui generare una nuova spinta risoluti a proseguire su questa strada per ancora molto tempo.” Un grazie soprattutto a coloro che originariamente hanno avuto l’idea di fondare questa associazione i cui nomi vengono scanditi uno a uno: “Stefano Annone, Carlo

Arduino, Zita Arduino, Anna Brugo, Miranda Feraudo, Lisa Gallo, Ada Novajra, Carlo Sampò, Franca Smeriglio. Primo Presidente onorario il Dott. Piero Colombino, poi la presidenza è passata a Carlo Arduino, Anna Brugo, Mario Villavecchia e Ritangela Margaria.”

Il Presidente ha poi tracciato un breve bilancio sull’andamento dell’anno appena concluso: “Trecento iscritti, una ventina di corsi, oltre 250 ore di lezioni in aula, tanti laboratori per un centinaio di ore, (senza parlare delle ore spese per il confezionamento delle Pigotte), 220 ore di attività motorie e di rilassamento, tante uscite culturali (mostra di Alba su Casorati, Museo della cavalleria di Pinerolo, redazione Eco del Chisone, Complesso mo-

numentale della cattedrale e della cappella Sistina di Savona, le confraternite) e prossimamente un pomeriggio a Superga, la valle Stura e l’Expo. Posso dire che è stato un anno positivo sia di contenuti che di partecipazione.” Dopo i consueti ringraziamenti ai docenti e all’Amministrazione comunale, i ricordi di Miranda Feraudo e Anna Brugo, si è poi passati all’esibizione del coro Unitre di Carmagnola, diretto da Paola Bellis, della Corale Carignanese, diretta da Ettore Galvani, ed ad una divertente lettura in piemontese di Pierangelo Canalis. Con una filastrocca, cantata da tutto il pubblico in sala, e un raffinato buffet, preparato dalla scuola alberghiera dell’Istituto Norberto Bobbio, la giornata si è conclusa con l’arrivederci al prossimo autunno, pronti per un nuovo anno accademico. ◆


12 Maggio 2015

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

A giugno riapre la “Piazza ragazzabile”

Cronache dallo sport

Il progetto coinvolge tutti i Comuni del Consorzio Cisa 31

CALCIO GIOVANILE

MEMORIAL MARGARIA

Grandi numeri per la Polisportiva Carignano

Parte la ventunesima edizione del Torneo di calcio a 6

La Polisportiva Carignano Settore Calcio negli ultimi anni è cresciuta in maniera esponenziale, nei numeri e nei risultati, grazie allo sviluppo organizzativo del settore e all’impegno costante dei dirigenti e allenatori pronti a svolgere un prezioso lavoro. La stagione che si sta concludendo ha visto la Juniores Regionale di Gabriele Cesare lottare fino all’ultima giornata per il primo posto, sfumato poi per un soffio, gli Allievi di Serra e Vandanesi, dopo un inizio difficile hanno terminato il campionato in crescendo e anche nella categoria Giovanissimii risultati delle ultime giornate sono confortanti per gli sviluppi della prossima stagione. Per quanto riguarda gli Esordienti, entrambe le compagini, sia il 2002, sia il 2003 sono apparse competitive e sempre pronte a lottare ai vertici nei rispettivi campionati. Dietro di loro tutto il lavoro della Scuola Calcio sta crescendo una marea di piccoli giocatori, non più costretti a migrare nei paesi limitrofi per potere giocare, bensì con una struttura tecnica dedicata a loro con professionalità. L’attività è culminata nei Tornei presso il Campo Sportivo della Garavella per le categorie 2004 e 2006, ai quali hanno preso parte formazioni come Juventus, Bra, Chieri e Pinerolo. Oltre 250 atleti hanno rappresentato il biancorosso carignanese durante la stagione e ora sono impegnati nell’importante Palio Pinerolese per portare ai vertici la Società. ◆ Daniele Bosio

Il Memorial Margaria, torneo di calcio a 6, tradizionale appuntamento dell’estate carignanese, riparte per la ventunesima edizione. Sedici le squadre al via, con molte conferme e alcune novità. Vincitori dell’edizione 2014, i Barbo Bomboclat proveranno a riproporsi, con loro le solite favorite Barbo e Sonic, oltre ai Pelados, giovani autori di un torneo eccezionale nella scorsa edizione, sempre in attesa di nuove sorprese. Per la prima volta non ci saranno i Semplici, la storica Bomboclat squadra capitanata da Gianluca Margaria, vincitrice più volte della manifestazione. L’appuntamento con il calcio a Carignano è tutte le sere di maggio e giugno, presso il Circolo Campo Giochi di via Roma, con due gare, una alle ore 21 e una alle 22, sempre con il monitoraggio attento di Gerardo Maggiore. ◆ D. B.

TENNIS Tempo di Open alla Padus

CALCIO Un buon Carignano si guadagna la permanenza in Promozione

E’ una stagione soddisfacente, quella appena conclusa dalla

LOTTA Gili e Bretz vincono a Ravenna Carignanesi bravi a Ravenna dove, domenica 3 maggio, era in programma l'ottava edizione del Trofeo del Porto, torneo internazionale giovanile di buon livello che ha visto la partecipazione di oltre 200 lottatori di club italiani, austriaci, croati, sloveni e bosniaci. La Polisportiva era in gara con tre ragazzi della classe under18 e con quattro under12, questi ultimi alle prime esperienze competitive. Ottima la prestazione degli under18 con le vittorie di Bruno Gili nei kg 50 e di Markus Bretz nei kg 58 e con il bronzo di Lorenzo Bauducco nei kg 69. Tra gli under12 si sono distinti il loggese Edoardo Erario 2° nei kg 61 e Davide Delussu 3° nei kg 54. Senza medaglie Jacopo Gieco 7° nei kg 40 e Thomas Vitale 10° nei kg 44. Soddisfacente anche il risultato collettivo che ha visto la Polisportiva Carignano collocarsi all'8° posto nella classifica a squadre. Nella foto i ragazzi con le medaglie e i trofei. ◆

Polisportiva Carignano Asd nel campionato di Promozione. La squadra guidata da Maurizio Cavaglià ha ottenuto una salvezza tranquilla, assestandosi a metà classifica per quasi tutta la stagione e chiudendo senza particolari problemi a quota 38 punti nel Girone vinto dalla corazzata Fc Savigliano. Soddisfazione per il presidente Guido Pochettino e per tutto il gruppo squadra, dagli storici Manescotto, Vandanesi, LaVeneziana, Magistri, Zacchino fino ai giovani fuori quota apparsi competitivi e subito pronti per la categoria. Ora la Società è già da alcune settimane al lavoro per programmare la prossima stagione, con valutazioni tecniche e di rosa per il mantenimento e il miglioramento costante dei risultati. ◆ D. B.

A maggio a Carignano si parla di tennis. Dopo gli straordinari successi delle passate edizioni, anche quest’anno è arrivato il momento del Torneo Nazionale Open Padus. Come sempre dedicato alla memoria di Riccardo Piola, amico e grande appassionato di tennis, è giunto alla sua ottava edizione, e da ben sei anni è diventato Torneo Open, la massima categoria Nazionale. Grazie a questa iniziativa, Carignano diventa per due settimane il punto di riferimento del tennis di alto livello. Lo scorso anno più di 100 giocatori hanno calpestato i nostri campi, e 50 di seconda categoria, nomi importanti come Alberto Giraudo e Edoardo Eremin che sono stati nel ranking ATP posizione n° 490 e 460, altri ancora come Ansaldo, Colella e Civarolo quest’ultimo vincitore nel 2014. Anche quest’anno l’investimento è importante per richiamare giocatori di livello: il montepremi è di 3.000 euro. Il torneo si svolge dal 23 maggio al 7 giugno 2015 nella sede del Circolo (Regione Ponte Po 18); gli orari sono in settimana dalle 16 alle 23 e nel fine settimana dal mattino alle ore 10 fino alla sera. La partecipazione del pubblico è libera a tutti, con la possibilità di usare il bar e ristorante interni. Per informazioni su organizzazione e ristorante del circolo, rivolgersi direttamente alla Società Canottieri Padus al numero 011.9697696. ◆

GINNASTICA RITMICA Maggio intenso e saggio finale a Santena Anche quest’anno, puntuale come sempre, è arrivato il mese di maggio durante il quale per le ragazze della Ginnastica Ritmica della Polisportiva Carignano si accumulano numerose gare e fervono i preparativi per il saggio di fine anno. Aprile si è chiuso con grandi soddisfazioni, la squadra Open di Serie D composta da Gloria Demarie, Letizia Mengozzi, Vittoria Pochettino e Sabrina Patrucco si è guadagnata la convocazione alle Finali Nazionali di Pesaro che si svolgeranno nella seconda metà di giugno. Sempre a Pesaro qualificata alla Coppa Estate di Serie C scenderà in pedana la squadra composta da Carola Giacobina, Jennifer Compagno, Elisa Sabau e Roberta Rus. Nel mese di aprile si è svolta la gara sociale, un grande evento che ha permesso ad oltre cento ginnaste di cimentarsi in pedana con i vari attrezzi. Maggio vede impegnate le ginnaste partecipanti al Campionato di Coppa Italia, Tornei di 1° e 2° livello e valutazione Giovani Top della Federazione Ginnastica d’Italia e inoltre all’AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport). Il saggio di fine anno “I sogni son desideri” che si svolgerà a Santena il 31 maggio, ore 15.30, Palazzetto Pininfarina, via Brignole 34. ◆

Maggio 2015

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

“Piazza Ragazzabile”, un progetto ideato dal Comune di Collegno e diffuso in molti altri centri urbani, torna ad interessare i Comuni del Cisa31 anche nell’estate 2015. Si tratta di un progetto che ha l’ambizione di attivare e sviluppare il senso civico e di cittadinanza dei ragazzi dai 15 ai 17 anni coinvolgendoli in attività pratiche di educazione civica. Niente di noioso o di pedante, piuttosto la realizzazione di interventi sui territori funzionali alle esigenze di ciascun Comune e all’acquisizione di competenze pratiche e di sensibilità civica da parte dei ragazzi. In un blog che presenta un’esperienza analoga su un altro territorio il progetto è stato definito “un cantierelaboratorio di esperienze civiche urbane”: un’ottima sintesi del concetto di base. La traduzione pratica consiste in attività di laboratorio e di aggregazione legate alla mobilità sostenibile, alla legalità e ai piccoli interventi a favore della collettività. I giovani residenti in uno degli 8 comuni aderenti al Consorzio Cisa31, e quindi a Carmagnola, Carignano, Villastellone, Piobesi, Castagnole Piemonte, Lombriasco, Pancalieri e Osasio, possono richiedere di partecipare ad un gruppo di lavoro che si ritroverà per alcune ore quotidianamente, per due settimane nel periodo estivo. Le iniziative prevedono una parte di formazione e una parte di attività pratica. A fine progetto ci sarà una festa conclusiva all’insegna dell’aggregazione e della convivenza civile. La formazione oltre alla sicurezza, avrà per oggetto la legalità e le dipendenze, con l’intervento dell’associazione Libera e del SERD dell’Asl TO

5. Il tema della mobilità sostenibile sarà centrale in particolare a Carmagnola ma per tutti i gruppi ci sarà un incontro con un rappresentante del corpo di polizia municipale per parlare di sicurezza e mobilità e presentare o ricordare le norme stradali da rispettare. Tutti i Comuni del Cisa31 hanno adottato questo progetto, si sono davvero messi in rete, portando ciascuno il proprio bagaglio di esperienza. L’iniziativa ha finalità socializzanti che vanno oltre l’esperienza estiva; nell’anno in corso in molti comuni si sono riproposti incontri per i ragazzi che hanno vissuto piazza Ragazzabile 2014, ricreando aggregazione e consolidando il legame con il proprio territorio. Piazza Ragazzabile 2015 si svolgerà tra giugno e luglio. Per informazioni ci si può rivolgere al proprio Comune di residenza. ❚

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Due nuovi direttori per l’Asl TO5 Luciano Bernini e Massimo Corona affiancheranno Uberti Chieri. Luciano Bernini e Massimo Corona sono stati nominati rispettivamente direttore sanitario e amministrativo dell’Asl TO5. Il direttore generale Massimo Uberti ha scelto i collaboratori che lo affiancheranno nel suo percorso nell’azienda sanitaria territoriale. Luciano Bernini, medico in Igiene e medicina preventiva, 54 anni, vive ad Asti. E’ stato, da giugno del 2012 ad oggi direttore sanitario all’azienda ospedaliera Santi Antonio e Biagio e cesare Arrigo di Alessandria. Precedentemente aveva ricoperto sempre incarichi di direzione di presidio al San Martino di Genova con funzioni di dirigenza dell’Irccs ospedaliero e, sempre in seno all’azienda genovese, dell’Ist (Istituto nazionale per la ricerca sul cancro). Massimo Corona. 43 anni. Dottore commercialista, risiede a Casale Monferrato (Alessandria). Dal giugno del 2012 ad oggi è stato direttore amministrativo dell’Asl di Asti ma le sue esperienze sono passate dall’Asl1 di Torino al San Luigi Gonzaga di Orbassano e al controllo di ge-

Anziani: alimentazione e salute Camminata alle Vallere a conclusione degli incontri “Anziani... alimentazione, movimento e salute” è il titolo di una serie di conferenze tematiche che si concluderanno il prossimo 4 giugno con una camminata al Parco delle Vallere. I prossimi appuntamenti: mercoledì 20 maggio al Centro Marzanati; mercoledì 27 maggio al Centro polifunzionale di la Loggia e, infine, giovedì 4 giugno la camminata con i bastoncini al parco delle Vallere (a cura del Walking center Piemonte). Tutti gli incontri inizieranno alle 14.30 per concludersi alle 16.30 e saranno introdotti da Lucia Albano, referente Educazione sanitaria e promozione della salute dell’Asl To5. La partecipazione è gratuita. Per questioni organizzative, nelle varie sedi verranno raccolte le adesioni per la camminata per la quale verranno comunicati orario e modalità di partecipazione. Gli eventi sono organizzati dall’Asl To5 in collaborazione con la Spi-Cgil e con il patrocinio dei comuni di Moncalieri, la Loggia e Trofarello. “Questa iniziativa di educazione sanitaria intende coinvolgere la cittadinanza anziana ma non solo per promuovere e informare su alcune semplici ma basilari modalità di prevenzione in tema di alimentazione - illustra il direttore generale Massimo Uberti -. Invito, per questo, tutti i cittadini del territorio a partecipare agli incontri e, il 4 giugno, alla camminata delle Vallere”. ❚

stione dell’Ao Mauriziano. Ha collaborato anche con il settore assistenza del Comune di Torino. E’ responsabile economico finanziario dei progetti europei: Hippocrates, Heppy e Res Hospitals. “Sono professionisti con i quali ho già collaborato in passato - ha detto il direttore generale Massimo Uberti -. In modo particolare con Massimo Corona con il quale ho condiviso l’esperienza territoriale astigiana. Ritengo che siano le persone adatte per affiancarmi in questo momento di cambiamento nel quale la Re-

Luciano Bernini

Massimo Corona

gione, dopo quello della rete ospedaliera, sta definendo quello della rete territoriale. Nel dare il benvenuto ai nuovi direttori, ringrazio e saluto Luciano Zardo e Valer Alpe per il lavoro svolto con impegno e dedizione”. ◆

Regione Piemonte

Piano paesaggistico aggiornato La Giunta regionale ha riadottato il Piano paesaggistico, strumento di valorizzazione del patrimonio paesaggistico, naturale e culturale piemontese, realizzato d’intesa con il Ministero dei Beni, delle attività culturali e del turismo. La novità rispetto al documento elaborato nel 2009 è la ricognizione meticolosa dei beni e delle aree tutelate, oggetto anche di un fitto programma di consultazioni: 365 beni tutelati, più di 200 laghi, 1700 fiumi, torrenti e corsi d’acqua, 106 parchi e riserve, 90 zone di interesse archeologico, circa 460mila ettari di montagna, nonché ghiacciai, circhi glaciali e boschi. Il Piano è stato arricchito con i dati relativi ai perimetri dei beni paesaggistici di tutto il Piemonte, per la prima volta digitalizzati e resi disponibili agli enti locali. Un lavoro, nel complesso, enciclopedico, durato diversi anni e realizzato in Italia solo da poche altre Regioni. “Uno strumento importante - commenta l’assessore regionale all'Ambiente, Urbanistica e Programmazione territoriale e paesaggistica, Alberto Valmaggia - non solo per quanto riguarda la nuova disciplina dei beni paesaggistici, ma anche per il grado di approfondimento delle informazioni e delle indicazioni contenute, rivolte alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio paesaggistico del Piemonte ma anche alla gestione delle trasformazioni, per fondare sulla qualità del paesaggio e dell’ambiente lo sviluppo sostenibile dell’intero territorio”. La riadozione del Piano è stata considerata opportuna alla luce degli approfondimenti effettuati dopo il 2009, in relazione anche alle osservazioni pervenute. Il Ppr è stato infatti sottoposto ad un’attenta rilettura e a un complesso processo di revisione e integrazione dei suoi aspetti conoscitivi, cartografici e normativi, che ha portato a una nuova formulazione di tutti gli elaborati. Una lettura più agevole, norme più semplici, informazioni cartografiche più precise, contenuti aggiornati: questi gli obiettivi della revisione, finalizzata a garantire una maggiore tutela e valorizzazione dell’intero territorio piemontese. Si è provveduto alla ricognizione e alla perimetrazione degli immobili e delle aree oggetto di “dichiarazione di notevole interesse pubblico”, nonché delle zone tutelate per legge. I beni sono rappresentati a una scala di maggior dettaglio in grado di consentirne la precisa identificazione, in una tavola di piano e in un nuovo elaborato del Ppr, il Catalogo dei beni paesaggistici del Piemonte. A partire dalla data di adozione, le perimetrazioni dei beni paesaggistici e le prescrizioni contenute sono sottoposte alle misure di salvaguardia previste dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. Non sono quindi consentiti sugli immobili e nelle aree tutelate interventi in contrasto con le prescrizioni delle norme di attuazione. ❚


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Maggio 2015

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Chiusura delle scuole, attenti agli eccessi

CURIOSITA’ ECOLOGICHE

Perché la festa non finisca al pronto soccorso

a cura di "Legambiente Il Platano"

Il Consorzio intercomunale socio assistenziale Cisa 31, in collaborazione con i vigili urbani, il servizio SERD dell’Asl TO5 e le scuole del territorio ha avviato un percorso di condivisione e realizzazione di strategie volte a contrastare l’abuso di sostante stupefacenti e di alcool da parte dei giovani, in particolare dei minorenni. Poiché la festa di chiusura dell’anno scolastico ha registrato purtroppo negli anni scorsi frequenti passaggi in pronto soccorso per malesseri ed addirittura comi etilici, il gruppo di lavoro ha deciso di intraprendere alcune azioni tra le quali l’informazione che segue. Come tutti gli anni, l'ultimo giorno di scuola, dopo aver salutato gli insegnanti, inizia la festa con i compagni. Fuori dalla scuola sovente l'illecito diventa lecito: un esempio per tutti l'abuso di alcool. Finite le lezioni si va al parco e qui si esagera spesso nel bere con conseguenze a volte drammatiche. Da un’indagine effettuata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Carmagnola emerge come il coma etilico sia una causa di ricovero abbastanza frequente anche tra i giovani, soprattutto nei week-end e in determinate feste (Capodanno, festa di fine anno scolastico ecc.), in cui si può arrivare a 4-5 ricoveri in una sola giornata. Ma cos’è il coma etilico e come si differenzia una persona in coma etilico da una “semplicemente” brilla? - COMA ETILICO - COS’E’ E COSA FARE In realtà non esiste un livello di alcolemia da cui si può dire ci sia il coma, nemmeno quanto bere per dire di essere in coma etilico, dipende molto da età, sesso e abitudine al bere. Un ragazzo giovane e poco abituato a bere può andare in coma con quantitativi di alcol relativamente moderati, soprattutto se superalcolici bevuti in tempo limitato. I SINTOMI: Se vedete qualcuno che ha bevuto parecchio e che: 1) Non è in grado di stare sveglio, né di parlare e nemmeno di stare seduto 2) Ha un forte arrossamento cutaneo, specie al viso ma in tutto il corpo 3) Ha delle serie difficoltà respiratorie 4) Ha un forte alito di alcol ma anche l’alito di “acetone” (tipo quello dei bambini piccoli che hanno fatto indigestione) vi trovate di fronte ad un probabile caso di coma etilico. COSA FARE: 1) Prima cosa portate la persona al Pronto Soccorso o chiamate il 118 2) Non tentate di fargli ingerire nulla (acqua, latte, caffè ecc.) 3) Probabilmente la persona vomiterà, tenetelo su un fianco ed assicuratevi che non soffochi nel vomito (Jimi Handrix è morto così...) 4) Anche se fa caldo tentate di tenerlo coperto, dopo la vasodilatazione e l’arrossamento segue di solito l’ipotermia che può essere anche mortale. Per contrastare il fenomeno di abuso di alcool e sostanze stupefacenti da parte di minori, il Cisa 31, il SERD dell’Asl TO5 di Carmagnola, il CAT e gli Istituti scolastici del territorio hanno avviato un percorso di condivisione di strategie che, nel medio periodo, coinvolgerà il territorio. La scuola è già attiva nella prevenzione offrendo stimoli continui, ma per ottenere i risultati migliori occorre la collaborazione della collettività, in particolare della famiglia. Aiutiamo insieme i nostri ragazzi. ❚ A cura degli Istituti scolastici, del Cisa 31, del SERD e del Pronto Soccorso di Carmagnola dell’Asl TO5.

Notte delle Lucciole Segnatevi questa data: venerdì 12 giugno terremo la nostra seconda Notte delle Lucciole, passeggiata notturna nel bosco del Gerbasso (Carmagnola) Ci si ritrova alle 20,45 al posteggio di Cascina Bricco, per novanta minuti di passeggiata nel buio del bosco illuminati solo dalle piccole lampare di questi piccoli insetti e accompagnati dal sottofondo del canto delle rane e dei rospi. Vi consigliamo scarpe comode e chiuse. Il Riciclo: La plastica La produzione delle materie plastiche assorbe approssimativamente il 5% del consumo di petrolio a livello mondiale (COREPLA). Da un barile di petrolio (convenzionalmente 159 litri) si ricavano 1750 bottiglie di plastica, circa 2 kg di petrolio per un kg di plastica per alimenti...Per produrre una tonnellata di plastica ci vogliono 900 litri di petrolio, 180 metri cubi d'acqua e 14mila kiloWattora di energia. Per una tonnellata di plastica riciclata, invece, bastano 2 tonnellate di plastica usata, 1 metro cubo d'acqua e 950 kiloWattora di energia. In Europa consumiamo ogni anno 40 milioni di tonnellate di plastica. E ne ricicliamo meno del 10 per cento (compresa la plastica non derivante da imballaggi). Basta fare il calcolo per rendersi conto di quanta materia prima e di quanta energia si potrebbero risparmiare, recuperandola tutta. Tecnicamente tutte le plastiche prese isolatamente sono riciclabili. Concretamente, però, nel flusso della raccolta differenziata finiscono anche imballaggi che, per diverse ragioni, di fatto non possono essere avviati a riciclo o lo sono solo parzialmente. Per la plastica, la raccolta differenziata riguarda solo quella degli imballaggi. Non si tratta tanto di un problema tecnico, quanto economico: il sistema della raccolta e del riciclo si regge in buona parte sul contributo CONAI che grava sui soli imballaggi nei diversi materiali. Il procedimento di riciclaggio delle materie plastiche può essere:

meccanico, il più comune: si ottengono scaglie o granuli che verranno utilizzati per la produzione di nuovi oggetti. Il materiale ottenuto è tanto migliore quanto più la plastica di partenza è omogenea; chimico, in fase di sperimentazione: mira a spezzare le catene dei polimeri e ottenere i monomeri di partenza. Nel caso di trattamento di diversi tipi di plastica insieme, si ottiene PLASTICA RICICLATA ETEROGENEA (o PLASMIX), impiegata ad esempio per produzione di panchine, parchi giochi, recinzioni, arredi per la città, cartellonistica stradale. Le tipologie di plastica riciclabile

grazie alla raccolta differenziata sono 7, ciascuna identificata da un codice riportato anche sulla confezione del prodotto o dell’oggetto: PET - Polietilene tereftalato o arnite (codice 01):bottiglie di acqua, bottiglie di bibite, flaconi di shampoo... HDPE - Polietilene ad alta densità (codice 02): flaconi, sacchetti... PVC - Cloruro di polivinile (codice 03): contenitori per alimenti... LDPE - Polietilene a bassa densità (codice 04): sacchetti cibi surgelati, pellicola per alimenti... PP - Polipropilene o Moplen (codice 05): bottiglie di ketchup, buste della

pasta... PS - Polistirene o Polistirolo (codice 06): piatti, bicchieri e posate monouso, grucce appendiabiti, vaschette e imballaggi di elettrodomestici... ALTRE PLASTICHE (codice 07) Di fatto solo le prime cinque tipologie di plastica (PET-HDPE-PVCLDPE-PP) vengono effettivamente riciclate La regola base è che si possono differenziare solo gli imballaggi, i flaconi ed i contenitori (sufficientemente puliti) e non gli oggetti di plastica in genere, ma attenzione che dal 1 Maggio 2012 ad esempio i bicchieri e piatti di plastica usa e getta possono essere anch’essi riciclati come plastica e non più buttati nella raccolta indifferenziata, come afferma il COREPLA (Consorzio Recupero Plastiche). Le aziende di nettezza urbana ci raccomandano di riciclare i contenitori usati pulendoli accuratamente, ma, cosa vuol dire “è pulito abbastanza per poter essere riciclato”? Non e’ necessario pulire cosi’ tanto da ottenere dei contenitori per conservare il cibo o mangiarci dentro; quindi non e’ nemmeno necessario utilizzare litri d’acqua fino a farli sembrare nuovi o completamente liberi dallo sporco: si potrebbe considerare un livello di “pulizia” tale quale quello al quale siamo abituati per la lavastoviglie, altrimenti si può considerare di togliere “il grosso” con una spatola prima di gettare i contenitori nel cestino del riciclo, comunque la maggior parte degli impianti di riciclaggio non butta via un contenitore semplicemente perché è sporco.

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Modigliani e la bohème di Parigi La stagione 2015 delle mostre alla GAM di Torino prosegue con un protagonista d’eccezione: Amedeo Modigliani, uno dei maggiori interpreti della pittura del Novecento. Intorno alla figura centrale di Modigliani la mostra “Modigliani e la bohème di Parigi”, inaugurata a marzo e visitabile fino a luglio, presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla “École de Paris”, la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra che si raccolsero intorno a Montmartre e Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi, creando una completa simbiosi tra vita e arte. In mostra circa 90 opere racconteranno questa esperienza artistica accanto a Modigliani alcuni nomi eccezionali come Brancusi, Soutine, Utrillo, Chagall, Gris, Marcousiss, Survage, Picasso tra cui sessanta capolavori provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private d’Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da Mondo Mostre Skira in collaborazione con il Musée National d’Art Moderne Centre Pompidou di Parigi. La curatela scientifica è affidata a Jean Michel Bouhours, uno dei massimi studiosi di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Partendo dal significativo corpus di opere del Centre Pompidou, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni ’30 del Novecento, si potranno ammirare gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del 1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei mercanti, affiancati a dipinti, disegni e sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto “Stile Modigliani” caratterizzato da una sintesi estrema,

tanto che i personaggi ritratti non si rivelano nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non solo alla pittura, ma anche al disegno e alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, nel cui atelier l’artista livornese lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie originali che Brancusi stesso scattò ai suoi lavori. Modigliani è quindi raccontato in mostra come il principale testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla creazione dei capolavori, si affianca un’esistenza disordinata che lo portò a morte prematura. Le sezioni della mostra: I – Amedeo Modigliani I ritratti di Amedeo Modigliani (tra cui Ritratto di Soutine, Jeanne Hebuterne, il Giovane ragazzo rosso, La ragazza rossa) sono messi a confronto in questa prima sezione dedicata alla figura e allo stile inconfondibile e ormai distante dall’espressionismo e dal simbolismo a cui Modigliani guardava nelle prime opere con un Ritratto di Modigliani di André Derain, e Gotine rosse di Giovanni Fattori (collezioni GAM). II – Modigliani/Brancusi e la scultura Dal 1909 al 1914 Modigliani si dedicò quasi esclusivamente alla scultura applicando il suo modello di sintesi alle celebri teste dalle forme allungate, dai lunghi colli e dagli occhi senza pupille. La sezione analizza

principalmente il confronto con le opere del grande amico Costantin Brancusi, con cui condivise lo studio e il medesimo interesse per le curve ampie e armoniose. III – La bohème parigina Gli artisti che si incontravano nei café, nei bordelli e tra le strade di Montmartre e Montparnasse sono rappresentati in questa sezione. Tre importanti opere di Chaim Soutine, un dipinto di Marc Chagall e due paesaggi di Maurice Utrillo sono esposti accanto a dipinti di altri protagonisti del fecondo ambiente parigino dell’epoca. IV – Il cubismo Pur restando relativamente distante dalla prorompente rivoluzione cubista introdotta da Picasso e accolta da un gran numero di artisti, Modigliani condivise con il movimento il processo di schematizzazione e lo sguardo rivolto all’arte primitiva e all’arte africana. Accanto a dipinti e disegni del maestro livornese due importanti dipinti di Gino Severini, tra cui Nord Sud (collezioni GAM); Pane di Pablo Picasso, opere di Juan Gris, Louis Marcoussis e Léopold Survage, insieme ad altri testimoni della stagione cubista. V – Il nuovo umanesimo della scuola di Parigi Il meraviglioso Ritratto di Dédie del 1918 è il capolavoro di Modigliani che introduce l’ultima sezione, dedicata alla cerchia di artisti attratti dal fermento culturale e dalla libertà che Parigi garantiva nei primi anni del Novecento. Tra questi Marc Chagall, Max Jacob, Sonia Delaunay e Susanne Valadon, presenti in mostra con una serie di ritratti. - “Modigliani e la bohème di Parigi”. Torino, GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (via Magenta 31). Fino al 19 luglio. ◆

paesi

Balconi fioriti per abbellire il paese “Per nobili terre” Concorso del Comune, aperto fino al 4 giugno

Via Torino, 94 - 10022 Carmagnola (TO)

Carignanese

Novanta opere in mostra alla GAM di Torino fino a luglio

Altri

Cell. 339 57 46 282

Agenda

Vinovo. L’Amministrazione comunale, al fine di valorizzare ed abbellire le abitazioni, le strade, i vicoli, i quartieri e rendere sempre più accogliente e colorato il paese durante tutto l’anno ed in particolare durante il periodo estivo, organizza il concorso “Balconi fioriti”, anche con la finalità di incentivare e promuovere presso i cittadini i valori ambientali e la cultura del verde come elemento di decoro. Sono ammessi al concorso i balconi, le finestre, atri, portoni, scalinate e i dehors (spazi per il ristoro all’aperto, annessi a locali di pubblico esercizio) ricadenti nel centro storico. Si può utilizzare qualsiasi tipo di pianta ornamentale verde e/o fiorita, annuale o perenne rispettando il tema “Verde Bianco Rosso” in occasione della festa degli Alpini. E’ ammesso l’impiego di piante secche,legno ed altri oggetti della natura, ma solo come complemento e supporto dell’allestimento che si intende realizzare, solo se utilizzati in parte minima rispetto al materiale verde utilizzato. La partecipazione al concorso è gratuita. L’allestimento dell’angolo o del balcone dovrà concludersi entro il 4 giugno. Gli allestimenti vincitori saranno premiati in occasione della festa sezionale d Torino del Gruppo Alpini di Vinovo venerdì 5 giugno. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Manifestazioni del Comune: manifestazioni@comune.vinovo.to.it ; tel. 011.9620413. ◆

Vinovo. Nell’ambito del progetto “Per nobili terre” promosso dall’Ente di gestione Aree Protette del Parco del Po e della Collina torinese, Vinovo propone domenica 24 maggio la mostra “C’Arte La grande guerra nei documenti d’archivio”, nella Biblioteca Civica. Nel chiostro del Castello della Rovere sarà inoltre possibile visitare fino a venerdì 31 maggio la mostra fotografica “I mascheroni di Torino” (orario 10-12 e 14-18). ◆

Biblioteca civica, orari di apertura La biblioteca civica (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13; tel. 011.9698481) osserva il seguente orario di apertura per il servizio di lettura e prestito: dal lunedì al venerdì 14,30 - 17,45 , mercoledì sera (su prenotazione) riservato per riunioni di Associazioni riconosciute, sabato solo aperture straordinarie in occasione di letture animate. Tel. 011.9698442-481-482. Museo civico “Giacomo Rodolfo” Il museo di storia, arte e archeologia locale (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13) è aperto ogni terza domenica del mese, in occasione di manifestazioni cittadine e su prenotazione. Orario: 10-12, 15-18. Visite per le scuole su prenotazione (tel. 011.9698442). Sindacato Pensionati a Carignano A Carignano lo Spi (Sindacato Pensionati Italiani) C.G.I.L., Lega di Carmagnola (via Fossano 4), si trova in via Quaranta 1 (tel. 011.9697865). Orari di apertura per il pubblico: martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 11.30. Patronato Inca: c’è tutti i giovedì di tutti i mesi, dalle ore 15 alle 17. Una novità: lo SPI CGIL offre un nuovo servizio ai cittadini con l’apertura dello sportello FEDERCONSUMATORI tutti i venerdi del mese dalle 9 alle 12 sempre presso la sede di via Quaranta 1. Per prenotazioni telefonare al numero Spi 011.9697865. Caf Acli per le famiglie Quando la tua famiglia conta c’è il Caf Acli. Per 730, Unico, Isee e Red pensionati: conta su di noi! A Carignano (via Roma 18, presso il Campo Giochi): tutti i martedì dalle 9 alle 12. A Carmagnola (piazza IV Martiri 21): lunedì dalle 14 alle 17, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12. Donazioni del sangue I prelievi si effettuano nella nuova sede presso l’Ospedale Cronici Fondazione Quaranta di via San Remigio 46. Le prossime date per donare il sangue sono le seguenti: - Adac: mercoledì 10 e domenica 14 giugno 2015; dalle ore 8.30 alle 11.30. - Fidas: lunedì 25 maggio 2015; dalle ore 8 alle 11.

Il viaggio di Salgado fino a Bard “Genesi”, fotografie da cinque continenti

Il Forte di Bard ospita dal 23 maggio al 30 settembre la mostra “Genesi Fotografie di Sebastião Salgado”, a cura di Lélia Wanick Salgado. Il progetto presenta ben 245 fotografie frutto del viaggio fotografico che Sebastião Salgado ha compiuto nei cinque continenti per documentare, con immagini in un bianco e nero di grande incanto, la rara bellezza del nostro principale patrimonio, unico e prezioso: il nostro pianeta. “Genesi” è l'ultimo grande lavoro di Sebastião Salgado, il più importante fotografo documentario del nostro tempo: uno sguardo appassionato, teso a sottolineare la necessità di salvaguardare il nostro pianeta, di cambiare il nostro stile di vita, di assumere nuovi comportamenti più rispettosi della natura e di quanto ci circonda, di conquistare una nuova armonia. La terra come risorsa magnifica da contemplare, conoscere, amare. Questo è lo scopo e il valore dell'ultimo straordinario progetto di Sebastião Salgado. Salgado ha realizzato queste fotografie andando alla ricerca di quelle parti del mondo ancora incontaminate, di quei segmenti di vita ancora intatta, in cui il nostro pianeta appare ancora nella sua grandiosa bellezza e dove gli elementi, la terra, la flora, gli animali e l'uomo, vivono in un'armonia miracolosa, come in una perfetta sinfonia della natura. La mostra è frutto di otto anni di lavoro e oltre trenta reportage. - “Genesi”. Forte di Bard (Aosta), via Vittorio Emanuele II. Fino al 30 settembre. ◆

“Grease” in scena a Lombriasco Sabato 30 maggio con gli alunni di Carignano Danny, Sandy, Kenickie, Rizzo... sono solo alcuni degli indimenticabili personaggi di Grease. Quest’anno diciannove dei ragazzi di una delle classi quinte della scuola elementare “Luigi Cavaglià” di Carignano lo mettono in scena! Così Emmanuel e Aurora, Claudiu e Gaia, Fabrizio e Rebecca, Davide e Marta, Flavio e Giulia, Alice, Giacomo, Gilda, Irene, Valerio e Aurora, provano e riprovano coreografie e battute. L’efficiente staff costituito da Mattia, Daniel e Samuele si affaccenda dietro le quinte. Il progetto nasce dall’idea di tre mamme che hanno deciso di provare a “fare teatro” con i propri figli e tutti i loro compagni di classe che avessero tempo e voglia di accompagnarle in questa esperienza. La finalità di questo progetto era quella di sviluppare la creatività e l’espressività dei ragazzi valorizzando l’uso della corporeità e delle sonorità. Si è partiti dalla visione del film-musical Grease affinché i ragazzi potessero avere una chiara idea di cosa sarebbero andati a rappresentare. Sono state scelte le parti e i brani musicali, sono state elaborate le coreografie e la scenografia e tutti i ragazzi hanno scelto un ruolo che desse loro la possibilità di esprimersi sul palco in base alle predisposizioni e alle preferenze individuali. E’ stato un lavoro interessante, stimolante e soprattutto divertente! La rappresentazione per i genitori e parenti sarà sabato 30 maggio al teatro della Scuola Salesiana di Lombriasco. Ma prima, sabato 9 maggio, i ragazzi hanno tenuto compagnia agli ospiti dell’Ospedale Malati Cronici Fondazione Quaranta con una merenda e un’anteprima dello spettacolo. ❚ Grease Team


14 Maggio 2015

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Pagine di storia In questo maggio 2015 iniziano le celebrazioni per i cento anni dall’entrata dell’Italia in quella che fu poi denominata la Grande Guerra (e passata alla storia come l’inutile strage). Un libro per ricordare questo avvenimento che coinvolse i nostri nonni va sicuramente proposto alla lettura. Si segnala quindi “16 giugno 1915 Gli alpini alla conquista di Monte Nero” di Pierluigi Scolè (Il Melograno Editore Bollate); si tratta di un volume di ben 332 pagine con numerose illustrazioni in bianco e nero e colori. E’ una eccezionale monografia dedicata alla famosa impresa alpinistico-militare dei battaglioni alpini Exilles e Susa, tutti piemontesi, che all’alba del 16 giugno 1915 (la guerra era iniziata per l’ Italia da venti giorni) assaltarono e

La pedina

a cura di Gervasio Cambiano

conquistarono il Monte Nero, 2245 metri, in territorio sloveno tra Tolmino e Plezzo. Dell’intera opera risulta particolarmente interessante la seconda parte dedicata alla storia di alcuni tra i più famosi protagonisti e corredata dall’elenco di tutti i 232 alpini che parteciparono all’eroica impresa. Viene inoltre ricordato che le parole della nota canzone “Spunta l’ alba del 16 giugno...” pare siano state scritte da un semplice alpino, Borella, un muratore di Chivasso. Si fa infine riferimento, con commozione, alla figura del sottotenente Picco che muore nelle braccia del suo alpino caporale Garetti, depositario delle sue ultime parole. Va ancora ricordato, sebbene non sia stato riportato nel libro in questione, che in quei giorni, esattamente il 2

giugno, nella zona del Monte Nero caddero in combattimento due carignanesi: Giovanni Battista Pecchio e Carlo Peretto, entrambi appartenenti al Battaglione Alpini Pinerolo del Terzo Reggimento come il Susa e l’Exilles, protagonisti della giornata del 16 giugno.

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Da pochi giorni il ponteggio allestito per i restauri del grande affresco del presbiterio del Duomo è stato rimosso, restituendo alla vista dei fedeli e dei visitatori lo spettacolo di un’opera complessa e difficile da leggere, almeno agli occhi moderni. Probabilmente, i colti committenti che indirizzarono il pennello del giovane pittore Emanuele Appendini avevano ben chiaro l’intento encomiastico e di fede, ma oggi la lettura ci appare molto compromessa dal vagare verso altre mete ed altri pensieri. Tenteremo comunque di leggere questa strana pittura ad olio, che riempie tutto il catino presbiteriale. Innanzitutto, qualche notizia sull’Artista. Emanuele Appendini nacque il 16 maggio 1831 nel Borgo Salsasio di Carmagnola; fu allievo di Gaetano Ferri alla prestigiosa Accademia Albertina di Torino. Quando era ancora studente, fu incaricato dei lavori di restauro e pittura della navata principale e del coro della Chiesa Collegiata della sua città natale (opere sciaguratamente andate perdute nel tentativo di riportare la chiesa alla purezza del XV secolo, operato negli anni ’50 del XX secolo). Operò come affrescatore e pittore in numerosi edifici religiosi di Torino e del Piemonte. Tra le sue opere più importanti, si ricordano un quadro per la chiesa di S. Domenico in Torino e alcuni affreschi dello scalone di Palazzo Reale. Lavorò pure a Napoli, dove visse per un certo periodo. Durante i lavori a fresco nella chiesa della Confraternita di Santa Croce in Poirino, notò il giovane Paolo Gaidano, che sostituì poi l’Appendini nella decorazione del Duomo di Carignano. Le sue rare partecipazioni espositive alle rassegne milanesi (1866) e torinesi, in particolare alla Promotrice (1869), documentano una produzione da cavalletto, con pittura ad olio, prevalentemente orientata sulla scena di genere e sui soggetti storici, in cui rivelò un debito nei confronti del suo maestro. Nel 1877 firmò la grande tela della “Madonna Immacolata e Santi” per la Parrocchiale di Venaria. Fu chiamato a Carignano dalla Compagnia del SS. Sacramento e dal parroco E. Capriolo, per affrescare tutto il Duomo, che sino ad allora era totalmente imbiancato: spiccavano nel candido rivestimento i capitelli delle colonne, in lamina d’oro, opera sublime di Bartolomeo Sant, già attivo nel Palazzo Chiablese di Torino al seguito dell’Architetto di Sua Maestà Benedetto Alfieri. Le straordinarie curve alfieriane dovevano risaltare ben più di oggi, con risultati architettonici mozzafiato. La pittura delle volte del Duomo scatenò non poche polemiche, non del tutto sopite neppure oggi. Ma valga per tutti quanto scritto dall’autorevole storico dell’Arte Augusto Cavallari Murat (in “Lettura dell’alfieriana ideazione del duomo carignanese attraverso i disegni progettuali, 1980): E’ noto che l’interno fu intonacato e scialbato e l’esterno eseguito a paramento in vista. Immagini finite o non finite? Non venga imposto di dire quanto dannosa sia stata la decorazione affrescata all’interno alla fine del secolo scorso e di esprimere il parere sulla opportunità di resuscitare l’intonaco bianco settecentesco. Forse gli attuali pregiudizi ideologici e gli errori della teoria del restauro non potrebbero autorizzare la cancellazione delle decorazioni quadraturiste e delle figure malaccortamente introdotte. D’altra parte non è possibile sapere se Alfieri abbia pensato o no al complemento di ornati quadraturisti e d’immagini di ispirazione rococò. Egli vi era abituato, ma in tal caso si sarebbe trattato di una speciale decorazione non facente “architettura” bensì “patina”, patina raffinata e finalizzata ad approfondire quella sensazione d’infinitamente mosso e congiunto che lo speciale oggetto ideato nei modi del design degli artigiani suscita anche solo vedendolo cogli occhi della mente tutto scialbato. E basta. Appendini si impegnò molto nell’opera, che doveva risultare il suo capolavoro, ma morì improvvisamente in Carignano il 15 settembre 1879, per una caduta dalle impalcature. Lo storico carignanese G. Rodolfo lo definì uno degli ultimi buoni affreschisti del periodo romantico e neoclassico (Rodolfo, 1922). Fine prima parte - continua.

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Maggio 2015

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Lettere al giornale Divertirsi sperando di divertire Gentile Redazione, è per noi fonte d’immenso piacere rispondere alla lettera pubblicata sul vostro giornale, firmata da Rita e Anna Maria, in merito alla bellissima recensione sulla nostra commedia “El cont ed Clemente”. Carissime Rita e Anna Maria, la Compagnia Teatrale Fric Filo 2 vuole, in queste poche righe, ringraziarvi di cuore per le bellissime parole dedicate al nostro spettacolo. Siamo molto felici di avervi riportato, in qualche modo, in un pezzo della nostra Carignano di una volta ed è per noi fonte d’immensa soddisfazione costatare il vostro entusiasmo e piacere nel descrivere ogni dettaglio della storia e dei personaggi. Il nostro obiettivo principale è, da sempre, divertirci sperando di divertire il pubblico e ci sembra di esserci riusciti con questa commedia. Noi crediamo, anzi, ne siamo convinti, che la giusta alchimia da utilizzare in attività di questo tipo sia la passione e l’amore per le nostre radici e, soprattutto, la voglia di stare insieme e di condividere qualcosa tra carignanesi. Indipendentemente dai risultati artistici che ci è possibile raccogliere, con i nostri piccoli grandi strumenti tramandatici dai nostri avi, è nostro primo obiettivo donare un po’ di spensieratezza alla gente, una boccata d’aria buona, o meglio, n’onsa ed sang bon (battuta ricorrente nei nostri copioni!). In un periodo storico caratterizzato da imponenti intenzioni di globalizzazione, di poco comprensibili discorsi sull’instabi-

lità economica del nostro paese e dalla quotidiana invidia per i paesi esteri (l’erba del vicino è sempre più verde, si sa) noi vogliamo ritagliarci ancora un angolino intimo, un piccolo palcoscenico dove ricordarci chi siamo e da dove veniamo e, soprattutto, dove possiamo trovarci nella nostra grande famiglia carignanese (allargata anche ai paesi limitrofi!). Che dire, vi ringraziamo infinitamente; le vostre parole non possono che diventare ulteriore fonte di entusiasmo e voglia di fare per tutto il nostro gruppo! Grazie Rita e Anna Maria! La Compagnia Teatrale Fric Filo2

Portafoglio dimenticato e recuperato L’onestà esiste ancora. Sono un cittadino di Carignano, voglio ringraziare pubblicamente le commesse del supermercato “Presto Fresco” per aver recuperato il mio portafoglio dimenticato mercoledì 29 aprile scorso nei pressi della cassa al momento del pagamento. Grazie! Lettera firmata Un aiuto concreto per Progetto Cultura e Turismo Alcuni mesi fa, un gruppo di cittadini carignanesi, si è trovato a discutere di Carignano, dei suoi problemi, dei suoi punti di forza e la vedono 94339 (Roberta) e 340.4238102 (Elisa), oppure attraverso Facebook, al gruppo “Carignano Viva”. Il Presidente dell’associazione Progetto Cultura e Turismo Carignano onlus Paolo Castagno

IN COPERTINA

Amedeo Modigliani (Livorno, 1884 - Parigi, 1920) Ritratto di Dèdie 1918 olio su tela cm 114 × 75 Centre Pompidou, Parigi © Centre Pompidou, MNAM-CCI Ora nella mostra “Modigliani e la bohème di Parigi”; Torino, GAM; 14 marzo - 19 luglio 2015. V. pag.13.

I pompieri di Carignano restano a piedi Nell’antichità, quando si costituivano le “sezioni” dei pompieri e in quel periodo storico forse bastava “il parere del Barone su volere del Visconte”, ma soprattutto bastavano “le spese del Marchese per comprare le divise” e probabilmente anche quando sono nati i pompieri a Carignano (1875) è andata così. Queste parole della canzonetta di Natalino Otto intitolata “I pompieri di Viggiù” ci fanno capire come funzionavano le cose più di cent’anni fa. Ed in effetti, dobbiamo ammettere che per molti aspetti funzionavano decisamente meglio. Oggi, tra un tonfo in borsa, uno spread altalenante e un brivido nel debito non è più così. Non parliamo poi dell’avvento dei computer,

che avrebbero dovuto rendere tutto più veloce e semplice: i disagi sono sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, nessuno di noi poteva immaginare che la crisi arrivasse al punto di non garantire più i beni di prima necessità: il pane c’è, è vero (per fortuna), ma iniziano a mancare quelli che vengono definiti “i servizi essenziali” e noi ne siamo il primo grave esempio, purtroppo. Già, perché se nelle scuole manca la carta igienica si può fare lo sforzo di comprarne un rotolino per il proprio figlio, se manca la guardia al cimitero

non dovrebbe comunque fuggire nessuno, ma se manca il camion dei pompieri il discorso si fa particolarmente grave. Sì, avete letto bene: i Vigili del Fuoco di Carignano non hanno più un camion per svolgere i loro soccorsi, evidentemente indispensabili sul territorio. In data 14 aprile la nostra APS (AutoPompaSerbatoio) è stata dichiarata non idonea all’uso dopo la periodica revisione meccanica e, vista l’immatricolazione che risale agli anni Ottanta, gli interventi per renderla di nuovo operativa sarebbero enormemente dispendiosi e comunque soltanto temporanei. E ora? Che facciamo? Il comando provinciale soffre anch’esso di carenza di mezzi e non ha vetture a disposizione per noi volontari, nè tanto meno soldi da regalarci. Dunque, dobbiamo comprarne uno. L’APS dei Vigili del Fuoco di Carignano non ha superato la revisione: i volontari sono senza camion Questo articolo è dunque un appello per tutti i cittadini di Carignano e dei comuni limitrofi dove da anni svolgiamo il nostro servizio. Come ben sapete, la nostra realtà è presente sul territorio dal 1875 e, per quanto ne sappiamo, da allora abbiamo sempre garantito la nostra presenza, intervenendo tempestivamente in ogni situazione d’emergenza che potesse mettere in pericolo l’incolumità dei nostri concittadini, anche al caro prezzo della nostra vita, se necessario. Non solo, in piena sinergia con i nostri colleghi permanenti dei vari distaccamenti distribuiti nella provincia di Torino e con i colleghi Volontari di distaccamenti di comuni limitrofi, estendiamo, come sapete, la nostra attività anche fuori dalle «mura» carignanesi. Da allora compiamo i nostri doveri con passione e dignità, senza farci fermare dalle

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La redazione di “Da Carignano - Ieri Oggi Domani” si trova in corso Cesare Battisti 60, sotto il viale. Per foto, lettere o altro materiale da consegnare rivolgersi a “Butterfly” (piazza Carlo Alberto 26, Carignano) o alla tipografia Nuova Grafica Carignanese (via Salotto 15, Carignano) oppure inviare a dacarignano@hotmail.com. festività, dalle ferie o da altre situazioni dove generalmente la gente comune si riposa, festeggia o si dedica all’ozio: noi, cerchiamo di essere sempre presenti. Oggi, non possiamo più garantire tutto questo, per il paradossale motivo di non avere un camion con il quale intervenire. Giunga dunque il nostro appello in tutte le case dei cittadini, affinché ogni piccolo contributo, anche il più piccolo, possa accumularsi per farci raggiungere questo obiettivo e per darci ancora modo di garantire sonni tranquilli ai nostri concittadini. A Carignano esiste l’Associazione Civici Pompieri 1875 che sarà la realtà che riceverà le offerte e che si preoccuperà dell’acquisto del camion, in modo tale che il nuovo mezzo possa rimanere incondizionatamente di proprietà dei pompieri carignanesi, e quindi, di tutti i cittadini. Grazie a questa associazione, i nuovi strumenti e i nuovi mezzi non potranno più essere rilevati dal comando provinciale, ma potranno essere all’occorrenza e in particolari situazioni prestati, ma mai ceduti. Lo precisiamo, perché un tempo non era possibile avere strumenti VVF di proprietà dei singoli distaccamenti e ogni donazione poteva essere assorbita dal comando provinciale e lasciare i volenterosi volontari a bocca asciutta, motivo per il quale i donatori erano sempre restii a donarci materiali. Grazie all’Associazione Civici Pompieri 1875 di Carignano acquisteremo un camion per noi tutti e rimarrà a Carignano. Ma per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti: dal centesimo in su tutto per noi è importante. Lasciamo quindi in coda a questo articolo il nostro IBAN dove poter effettuare le donazioni, ricordando a tutti che siamo disponibili ogni sabato pomeriggio presso il nostro distaccamento, sito a Carignano in Via Roma 21, per fornire

Volete sostenere il giornale sottoscrivendo un abbonamento annuale? Il giornale sarà inviato all’indirizzo che voi indicherete. Costo di 11 numeri: 35 euro per spese di spedizione fuori Carignano, 20 euro per il recapito a Carignano. Rivolgersi alla Tipografia: Nuova Grafica Carignanese - via Salotto 15 - tel. 011.96.97.872.

eventuali informazioni. Cari concittadini, cari cittadini dei paesi limitrofi, aziende, agricoltori, imprenditori: ogni vostra piccola donazione sarà per noi fondamentale per poter portare avanti il nostro distaccamento. Ci auguriamo che questo articolo vi rimanga in mente per qualche giorno e che decidiate di aiutarci con una piccola donazione; ecco il nostro IBAN sul quale effettuare il bonifico: IT36F0883330261000110111163 Associazione Civici Pompieri 1875. Il capo distaccamento Andrea Mammolenti

Primo maggio al cimitero Alleghiamo le foto che un nostro amico ha scattato nel pomeriggio del 1° maggio scorso, nel pressi del cimitero. Come potete vedere, alla portata di tutti, vi sono dei sacchi di “rifiuti

urbani da esumazione” (dove si può pure notare un sarcofago) e resti dove sono state bruciate le casse da morto... Chiediamo che chi di dovere si attivi per porre fine a questa cosa, almeno limitando i suddetti atti in un luogo non aperto al pubblico. Il Gruppo Civico “Carignano Viva”

Le lettere, complete di firma (che sarà omessa esclusivamente su esplicita indicazione) e di indirizzo del mittente, devono pervenire entro e non oltre il 5 del mese. Non vengono accettate le lettere anonime.


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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

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Maggio V 15 CARIGNANO (Cossolo) S 16 CARMAGNOLA (San Bernardo) D 17 CARMAGNOLA (San Bernardo) L 18 LOMBRIASCO M 19 CASTAGNOLE M 20 CARMAGNOLA (Don Bosco) G 21 PIOBESI V 22 CARIGNANO (Pozzati) S 23 CARMAGNOLA (Don Bosco) D 24 CARMAGNOLA (Don Bosco) L 25 OSASIO M 26 LOMBRIASCO M 27 CARMAGNOLA (Comunale) G 28 VILLASTELLONE V 29 CARIGNANO (Cossolo) S 30 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio) D 31 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio)

Giugno L 1 PANCALIERI M 2 PANCALIERI M 3 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio) G 4 CASTAGNOLE

V 5 S 6 D 7 L 8 M 9 M 10 G 11 V 12 S 13 D 14 L M M G V S

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DOVE TROVARLE. A Carignano: Cossolo, via Salotto 6 (tel. 011.9697160); Pozzati, piazza Carlo Alberto 1 (tel. 011.9697164). A Carmagnola: Amedei, via XX Settembre 1 (tel. 011.9723196); Appendino, via Valobra 149 (tel. 011.9723195); Comunale, via Ronco 49 (tel. 011.9770941); Don Bosco, via Chieri 2/A (tel. 011.9716668); Ferrari, via Fratelli Vercelli 1 (tel. 011.9715017); Salsasio, via Pascoli 8 (tel. 011.9771267); San Bernardo, via del Porto 171/a (tel. 011.9712300). A Castagnole: piazza Vittorio Emanuele 14 (tel. 011.986673). A Lombriasco: via San Giovanni 5 (tel. 011.9790330). A Moncalieri: Borgo Navile, via C.Colombo 2 (tel. 011.642578); Castelvecchio, str.Genova 192 (tel. 011.6471233); Ceriana, str. Carignano 13 (tel. 011.642143); De Grazia, str. Stupinigi 14 (tel. 011.6056355); Magnani, str. Genova 14 (tel. 011.642425); Maldini, P.za Vittorio E II (tel. 011.642529); Parizia, via Tenivelli 3/a (tel. 011.642722); Premi, str. Carignano 72 (tel. 011.646621); S.Maria, C.so Roma 24 (tel. 011.645589); S.Matteo, C.so Roma 73 (tel. 011.6067769); S.Monica, Str. Torino 71 (tel. 011.6610416); S.Pietro, via Sestriere 32 (tel. 011.6069830); Superga, C.so Roma 45/6 (tel. 011.6051684); Tosi, str. Genova 264 (tel. 011.6810281). A Nichelino: Comunale 1, via Moncenisio 38 (tel. 011.6809814); Comunale 2, P.za A.Moro 50 (tel. 011.6272448); Crocera, via Martiri 2 (tel. 011.6273092); Dallocchio, via Torino 137 (tel. 011.6809061); Debouchè, l. delle Alpi 16 (tel. 011.6890416); Della Stazione, via Torino 224 (tel. 011.621964); Erbetta, via Torino 106 (tel. 011.623829); Largo Giusti, L.Giusti 56 (tel. 011.6279560); Sangone cnc, via Torino 20 (tel. 011.6064866); Sant'Edoardo, via Buonarroti 1/c (tel. 011.6051471). A Osasio: via Torino 41 (tel. 011.9793303). A Pancalieri: via Principe Amedeo 22 (tel. 011.9734441). A Piobesi: corso Italia 13 (tel. 011.9657012). A Racconigi: Barberis, via Stefano Tempia 6; Maritano snc, via Francesco Morosini 12 (tel. 0172.85361); Quaglia, via Angelo Spada 20 (tel. 0172.85048). A Villastellone: piazza Libertà 26 (tel. 011.9696063). Orari di apertura: 8.30-12.30; 15.15-19.15. Mensile indipendente di informazione, attualità e cultura. Distribuito gratuitamente a Carignano, frazioni e dintorni. Reg. Tribunale di Torino n. 5537 del 7.8.2001

Direttore responsabile Cristina Cavaglià Direttore editoriale Massimo Bessone Collaborano Daniele Bosio, Luca Bruno, Gervasio Cambiano, Carlo Cavaglià, Marilena Cavallero, Stefania Falcone, Matteo Grassedonio, Angela Pastore, Cristina Pejretti, Massimo Pejretti, Massimo Peretto, Daniela Tontini, Bruno Valinotti, Flavio Viotto Proprietà UCAP, Unione Commercianti Artigiani Professionisti di Carignano; via Frichieri 13, Carignano

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Pag. 7

Fiori & Vini

Carignano sboccia in un trionfo di colori e sapori

Pag. 11

Campo Giochi

L’oratorio si prepara per un mese di festa

Pag. 13

Vinovo

Cittadini in gara nel concorso “Balconi fioriti”

Pag. 14

Duomo

Il grande affresco del presbiterio torna a risplendere

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