Febbraio16

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Addio a Vincenzo Gamna Il regista si è spento il 31 gennaio a 90 anni

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Cronici Quaranta

Caregiver e demenza, convegno sabato 5 marzo in via San Remigio 46

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Carnevale 2016 Immagini di dieci giorni di festa a Carignano

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Assocanapa

Assemblea straordinaria sabato 27 febbraio a Carmagnola

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Febbraio 2016 15

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

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L 15 OSASIO M 16 LOMBRIASCO M 17 CARMAGNOLA (San Bernardo) G 18 PANCALIERI V 19 VILLASTELLONE S 20 CARMAGNOLA (Comunale) D 21 CARMAGNOLA (Comunale) L 22 RACCONIGI M 23 CARIGNANO (Cossolo) M 24 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio) G 25 CARIGNANO (Pozzati) V 26 OSASIO S 27 CARMAGNOLA (San Bernardo) D 28 CARMAGNOLA (San Bernardo) L 29 PIOBESI

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CARIGNANO (Pozzati) CARMAGNOLA (Amedei) VILLASTELLONE CARIGNANO (Cossolo) CARMAGNOLA (Appendino) CARMAGNOLA (Appendino) LOMBRIASCO CARIGNANO (Cossolo)

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9 CARMAGNOLA (Don Bosco) 10 OSASIO 11 CARIGNANO (Pozzati) 12 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio) 13 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio) 14 RACCONIGI 15 PANCALIERI 16 CARMAGNOLA (Comunale) 17 PIOBESI 18 LOMBRIASCO 19 CARMAGNOLA (Don Bosco) 20 CARMAGNOLA (Don Bosco) 21 RACCONIGI 22 PANCALIERI 23 CARMAGNOLA (Amedei) 24 VILLASTELLONE 25 PIOBESI 26 CARMAGNOLA (Comunale) 27 CARMAGNOLA (Comunale) 28 PANCALIERI 29 CARIGNANO (Cossolo) 30 CARMAGNOLA (San Bernardo) 31 OSASIO

DOVE TROVARLE. A Carignano: Cossolo, via Salotto 6 (tel. 011.9697160); Pozzati, piazza Carlo Alberto 1 (tel. 011.9697164). A Carmagnola: Amedei, via XX Settembre 1 (tel. 011.9723196); Appendino, via Valobra 149 (tel. 011.9723195); Comunale, via Ronco 49 (tel. 011.9770941); Don Bosco, via Chieri 2/A (tel. 011.9716668); Ferrari, via Fratelli Vercelli 1 (tel. 011.9715017); Salsasio, via Pascoli 8 (tel. 011.9771267); San Bernardo, via del Porto 171/a (tel. 011.9712300). A Castagnole: piazza Vittorio Emanuele 14 (tel. 011.986673). A Lombriasco: via San Giovanni 5 (tel. 011.9790330). A Moncalieri: Borgo Navile, via C.Colombo 2 (tel. 011.642578); Castelvecchio, str.Genova 192 (tel. 011.6471233); Ceriana, str. Carignano 13 (tel. 011.642143); De Grazia, str. Stupinigi 14 (tel. 011.6056355); Magnani, str. Genova 14 (tel. 011.642425); Maldini, P.za Vittorio E II (tel. 011.642529); Parizia, via Tenivelli 3/a (tel. 011.642722); Premi, str. Carignano 72 (tel. 011.646621); S.Maria, C.so Roma 24 (tel. 011.645589); S.Matteo, C.so Roma 73 (tel. 011.6067769); S.Monica, Str. Torino 71 (tel. 011.6610416); S.Pietro, via Sestriere 32 (tel. 011.6069830); Superga, C.so Roma 45/6 (tel. 011.6051684); Tosi, str. Genova 264 (tel. 011.6810281). A Nichelino: Comunale 1, via Moncenisio 38 (tel. 011.6809814); Comunale 2, P.za A.Moro 50 (tel. 011.6272448); Crocera, via Martiri 2 (tel. 011.6273092); Dallocchio, via Torino 137 (tel. 011.6809061); Debouchè, l. delle Alpi 16 (tel. 011.6890416); Della Stazione, via Torino 224 (tel. 011.621964); Erbetta, via Torino 106 (tel. 011.623829); Largo Giusti, L.Giusti 56 (tel. 011.6279560); Sangone cnc, via Torino 20 (tel. 011.6064866); Sant'Edoardo, via Buonarroti 1/c (tel. 011.6051471). A Osasio: via Torino 41 (tel. 011.9793303). A Pancalieri: via Principe Amedeo 22 (tel. 011.9734441). A Piobesi: corso Italia 13 (tel. 011.9657012). A Racconigi: Barberis, via Stefano Tempia 6; Maritano snc, via Francesco Morosini 12 (tel. 0172.85361); Quaglia, via Angelo Spada 20 (tel. 0172.85048). A Villastellone: piazza Libertà 26 (tel. 011.9696063). Orari di apertura: 8.30-12.30; 15.15-19.15. Mensile indipendente di informazione, attualità e cultura. Distribuito gratuitamente a Carignano, frazioni e dintorni. Reg. Tribunale di Torino n. 5537 del 7.8.2001

Direttore responsabile Cristina Cavaglià Direttore editoriale Massimo Bessone Collaborano Daniele Bosio, Luca Bruno, Gervasio Cambiano, Carlo Cavaglià, Marilena Cavallero, Stefania Falcone, Matteo Grassedonio, Angela Pastore, Cristina Pejretti, Massimo Pejretti, Massimo Peretto, Daniela Tontini, Bruno Valinotti, Flavio Viotto Proprietà UCAP, Unione Commercianti Artigiani Professionisti di Carignano; via Frichieri 13, Carignano Grafica, impaginazione e stampa Nuova Grafica Carignanese di Scifo Loris s.a.s., via Salotto 15, Carignano Redazione: corso Cesare Battisti 60, Carignano e-mail: dacarignano@hotmail.com Pubblicità: 339.7292300 “Da Carignano - Ieri Oggi Domani” non beneficia di contributi pubblici ma si finanzia esclusivamente con gli introiti derivanti dalle inserzioni pubblicitarie e dagli annunci a pagamento e con le eventuali offerte dei lettori.


14 Febbraio 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Pagine di storia Un piccolo ma curioso libro è quello dal titolo “Nome di battaglia La Chiusa” di Francesca Colognato e Agnese Mattalia pubblicato nel 2011 dal Centro Stampa della Provincia di Cuneo. Si tratta della biografia di Giovan Battista Ellena di Chiusa Pesio (da cui l’appellativo La Chiusa naturalmente pronunciato “La Ciusa”), militare del Reggimento Guardie. che alla famosa Battagalia dell’Assietta del 19 luglio 1747 con il suo amico Giova Domenico Adamo di Cervere uccise il generale francese de Bellisle. Le autrici hanno fatto una precisa e puntigliosa ricerca su questo personaggio, militare di carriera, che risulta un po’ l’emblema di un soldato del vecchio Piemonte sabaudo del secolo XVIII. Al lettore viene offerto il racconto di quel giorno di metà

La pedina

STORIA & STORIE

a cura di Gervasio Cambiano

Pensierangoli e brevi scritti sulla storia di Carignano di Paolo Castagno

luglio, sul crinale tra val Chisone e val Susa, ma vengono anche descritti il sistema militare del Regno Sardo, le vite dei militari in pace e guerra e le guerre che sconvolsero il Settecento con pesanti ricadute sul territorio piemontese. In poche pagine, un vivido affresco corale di quel tempo. Degno di nota anche l’ultimo capitolo dedicato al Baron Litron, alla cui figura resta affezionata l’intera Cuneo in quanto l’ebbe comandante delle difese cittadine. Vengono inoltre riportati i versi della famoso ballata popolare su questa interessante figura di militare tedesco ma legato al Piemonte, ed anche la meno famosa ma altrettanto bella Chanson de l’Assiette, la Canzone dell’Assietta ancora suonata e cantata da artisti girovaghi per le vallate alpine fino all’inizio del Novecento.

Il BIANCO muove e vince. Pedine.

A cura di Franco Benedetto

Lo dicono le pedine: anche se siamo di legno, chi vuol trattare con noi, deve aguzzare l’ingegno.

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Soluzione mese scorso (13-10) 6x13 (21-17) 20-27 (17-10)

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A cura di Daniela Tontini

Scacco matto con Facebook

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“ALFIERI DEL PO”

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diante però il pagamento della non piccola somma di scudi mille e ducento per sé, ed altri cento cinquanta, per gli accessori e le spese, in tutto 1350 scudi. In esecuzione di questo accordo e del condono, ai 18 di febbraio di quello stesso anno, si costituivano in Torino e nella casa del capitano di giustizia, il capitano Gerolamo Perreto, Messer Giovanni Turello, che era l'abbate, M. Giacomo Longaregno, Stefano Biasio, Giovan Pietro d'Olmo, Messer Battista Perusio, Giovan Domenico Beccaria, Gaspardo Rosso, Giorgio d'Agondi e Gioachino Bertelli a nome di Francesco suo figliuolo, tutti di Carignano, tanto a nome proprio, come a nome di « tutti li altri particolari, homini et donne e figliuole, le quali entrarono tanto mascherati come non mascherati il sabbato grasso nel monastero di Santa Chiara di Carignano, et, li quali ballarono et non ballarono et con tamburno et violoni o altrimenti, ascendenti sino al numero di quaranta o circa », e promettevano e si sottomettevano di pagare la stabilita somma di scudi 1350, in due rate, cioè seicento scudi in quel momento, e gli altri settecento cinquanta fra tutto il mese d'aprile prossimo « in pace con ogni danno, spesa ci interesse che ne potesse seguire, e mancando di pagarli nelle mani del predetto sig. capitano di giustizia come Tesoriere segreto di S. A., dichiaravano, di volere che potesse esso Tesoriere tuoglierli dalli ebrei e sotto gl'interessi ebraici a costo loro», facendo, essi costituiti, «rispettivamente il caso et debito proprio caduno di essi per il tutto ». In quella stipulazione, si riservava però ragione, dai comparenti, di farsi rimborsare dagli altri complici e d;i ciascuno dì quelli, per la propria rata, che sarebbe stata tassata dal capitano di giustizia, promettendo però di rispondere l’uno per l’altro. Del tutto fu rogato pubblico istromento con tutte le clausole contrattuali d’obbligazione di beni presenti e futuri e delle solite rinunzie in presenza di testimoni1. Compiuto quell’atto, il capitano di giustizia ordinò il rilascio dei suonatori, con che promettessero di pagare la loro quota colle altre spese fatte per essi. Perciò con istrumento separato, dello steso giorno, G. Resignolo, N. Franchino, T. Garris e R. di Bioglio, promettevano e si sottomettevano di concorrere, per la loro quota, cogli altri con protesta però di agire al rilevo contro messer G. Turello Abbate, d’ordine del quale andarono a suonare nel monastero, e prestato giuramento, erano rimessi in libertà. Così ebbe fine la dolorosa storia del ballo nel monastero di anta. Chiara. (terza parte - fine).

Accademia Scacchistica

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Echi della Controriforma a Carignano (terza parte) E’ possibile che l’inchiesta sia stata indetta per far luce sugli eccessi che coinvolsero il monastero nel 1573, quando un’allegra brigata di quaranta giovani, capitanati da un “abate”, entrò con violoni e suonatori all’interno del monastero e vi aprì un ballo. Come in tanti comuni del Piemonte sabaudo, era presente un’abbadia di stolti, ossia un’organizzazione di giovani atta a far festa nel periodo del Carnevale e in altri momenti dell’anno, esercitando anche l’odioso “diritto” del “charivari”, ossia il dileggio oltraggioso dei vedovi che si risposavano. Pronta la risposta del Duca Emanuele Filiberto, che minacciò la galera per tutta l’allegra combriccola. La pena fu poi commutata con un’ammenda di 1350 scudi per ciascuno dei giovani. E poiché si seguiva l’antica usanza, è possibile che il fatto fosse un evento non isolato, ma pianificato e consolidato da tempo: con un’unica variabile, l’adesione del duca Emanuele Filiberto alla rigidità della Controriforma. Ecco la descrizione dell’avvenimento, riportata da Pietro Vayra in un suo studio del 1876. L'ultimo di gennaio 1573, era giorno di grande solennità per l'Abbadia di Carignano; ricorreva in quel dì il sabbato grasso, sicché raccolta dall'abbate la lieta compagnia, con gran concorso di giovani e di ragazze, in numero di circa quaranta, si diressero al monastero delle monache di Santa Chiara, e, seguendo l'antica usanza, vi entrarono tutti a tamburo battente, con violoni e suonatori, e vi piantarono il ballo; non è detto se le monache vi prendessero parte, ma le danze furono oltremodo animate ed allegre, e tutti i danzatori affogarono nella gioia e nel piacere i penosi travagli della vita quotidiana. Se non che le pene dovevano rinascere al domani, ed assai più acerbe. Il ballo del monastero di Santa Chiara, era stato preceduto da sinistri auspicii, e doveva essere foriero di grandi guai. Esso era stato fatto in contravvenzione alla proibizione legale, ed anche contro l'espresso ordine del Principe, cosicché, quanti vi erano accorsi, si svegliarono il giorno appresso, sotto il grave peso di una condanna, già preventivamente pronunziata. Si trattava di pene reali e corporali gravissime, i suonatori erano già stati immantinente carcerati, e, per gli altri, era riservato il bando o la galera. Ognuno può immaginarsi la disperazione ed il dolore che invasero i poveri Carignanesi compromessi, appena ebbero la testa fredda; però l'affare si era fatto sì grosso, che la punizione di così ragguardevole numero di colpevoli, i quali, alla loro volta, si credevano forse spogliati di un sacro diritto, poteva dar luogo a dei torbidi ed a funeste conseguenze. Si calò agli accordi, ed il Principe concesse rimessione delle pene reali e corporali, me-

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Coppa Città di Brescia Si è disputata presso la Cascina Parco Gallo, la settima Coppa Città di Brescia, che ha visto darsi appuntamento quarantatré damisti provenienti dalla Lombardia e dintorni. Numerosi i maestri di alta classifica presenti, tra i quali ha prevalso il giovane Alessandro Ferrari, che ha distanziato di ben due lunghezze il fortissimo Luciano Negrone e di tre il padrone di casa e presidente del CD Bresciano, Gianmarco Ronda.

Milioni di persone tutti i giorni utilizzano i social network per comunicare, lavorare, scambiare informazioni, immagini e quant'altro e molti di loro sono sempre in cerca dei vari trucchi o funzioni segrete che ogni applicazione nasconde al suo interno. Ad esempio la chat messenger di Facebook può essere utilizzata anche per giocare a scacchi: avviare una partita è molto semplice mentre giocarla decisamente meno, ora vi illustriamo come. Per dare inizio al match è sufficiente scrivere @fbchess play all'interno di una conversazione; dopo qualche istante comparirà una scacchiera e, come consuetudine, il bianco darà inizio ai giochi. Nonostante la tavola da gioco sia rappresentata graficamente le mosse saranno basate su comandi testuali (dimenticatevi di avere degli schermi touch!) ovviamente in inglese e quindi avremo: K (king) per il re, Q (queen) per la regina, B (bishop) per l'alfiere, N (knight) per il cavallo, R (rook) per la torre e P (pawn) per il pedone. Ad esempio se si desidera muovere il pedone in D4 bisognerà scrivere @fbchess Pd4 , per annullare l'ultima mossa @fbchess undo, per le statistiche • @fbchess stats e per arrendersi @fbchess resign infine per ottenere un aiuto @fbchess help. Insomma, non è certo il modo migliore e più pratico per giocare a scacchi, tuttavia è un'aggiunta molto interessante al servizio di messaggistica di Zuckerberg che • potrebbe consentire al social network in blu di tenere ancora più incollati allo • schermo i propri utenti.

Muove il BIANCO. Matto in 3. Il mese prossimo la soluzione

Soluzione mese scorso

1. Tf8+ Re6 (se ...RxT 2. Dh8+ Rf7 3. Dxh7+ Rf8 4. CxD) 2. De4+ Rd7 3. De8 matto

Febbraio 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Lettere al giornale Delfini, coccinelle e grilli, tutti insieme a fare la spesa Nella giornata dell’8 febbraio i bambini della Scuola dell'infanzia delle sezioni E, F, G di via Vigada, accompagnati dalle insegnati Catia Gregori, Maria Teresa Turello, Carla Millone, Silvia Gioelli, Daniela Peiretti e Silvana Derrico, hanno partecipato ad un'uscita didattica presso un supermercato locale. L'iniziativa è legata all'argomento trattato nella programmazione educativo didattica inerente ai diritti dei bambini, nello specifico il diritto alla salute. La visita è stata quindi orien-

tata principalmente verso alcuni prodotti che sono considerati base per una buona alimentazione quali le arance e agrumi in genere. I bambini hanno quindi avuto la possibilità di essere i protagonisti della spesa, prelevando autonomamente i prodotti degli scaffali e pesandoli sulle opportune bilance per poi concludere il percorso con il pagamento in cassa. Uscendo ai bambini è stato regalato un quaderno con copertina rappresentante gli agrumi. Nella visita al supermercato i bambini hanno potuto prendere atto delle varie mansioni degli addetti e quindi è stato possibile, una volta rientrati

Elezioni comunali 2016 Inserzioni pubblicitarie sul mensile “Da Carignano – Ieri Oggi Domani” In vista del prossimo appuntamento elettorale per le Amministrative (Elezioni comunali 2016) e nel rispetto delle leggi vigenti in materia di parità di accesso e di utilizzo degli spazi di propaganda a mezzo stampa, l’Editore informa che si rende disponibile ad accettare pubblicità elettorale a pagamento su questo giornale, nella versione cartacea e nella versione sul web (sito www.associazioneucap.com), in ottemperanza alle regole per la propaganda elettorale a mezzo stampa stabilite con apposito provvedimento dall’Autorità per le Garanzie sulla Comunicazione in attuazione della legge 22 febbraio 2000, n. 28 in materia di parità di accesso ai mezzi d'informazione e di comunicazione politica a decorrere dalla data di convocazione dei comizi elettorali. Sono consentiti gli annunci di dibattiti, tavole rotonde, conferenze, discorsi, la presentazione dei programmi delle liste, dei gruppi di candidati e dei candidati, le pubblicazioni di confronto tra più candidati. L’Editore mette a disposizione spazi di pubblicità elettorale che sono offerti a tutti i partiti e movimenti politici, secondo un apposito tariffario e nel rispetto delle tempistiche previste dalla legge e del cosiddetto “silenzio preelettorale”. I messaggi politici elettorali devono essere riconoscibili e recare l’indicazione del loro committente unitamente alla dicitura “Messaggio politico elettorale”. Per tutte le informazioni, le tariffe e le modalità scrivere esclusivamente all’indirizzo e-mail dacarignano@hotmail.com ◆

in sezione, approfondire il tema del diritto al lavoro, argomento che verrà ulteriormente trattato nel corso dell'anno con focalizzazione sui mestieri più amati dai bambini, facilitando la prima comprensione dei ruoli e l'importanza di un'attività lavorativa per l'individuo e per la società. L'occasione del Carnevale ha consentito di mantenere il tema della frutta nei costumi che i bambini stessi hanno realizzato con varie tecniche, rendendo gioioso il momento in cui hanno accolto, giovedì 4 febbraio, l'arrivo delle maschere tipiche di Carignano, Castellana e Gran Siniscalco, in un clima di festa e divertimento. Lettera firmata

Carignano Viva rinnova il direttivo Dopo alcuni mesi di reggenza collettiva, il consiglio dei soci di Carignano Viva ha eletto le cariche sociali ed impostato le linee operative per il 2016, con nuovi interessanti eventi. La sede sociale si trova in via Vittorio Veneto 11, presso il bar I Portic. Eletto presidente Andrea Bauducco, vice presidente Roberta Picciau, segretaria Laura Barzi, rinnovata anche la squadra dei consiglieri con nuovi ingressi. Il Direttivo di Carignano Viva

IN COPERTINA

Vincent van Gogh La chambre de Van Gogh à Arles 1889 Olio su tela Musee d’Orsay, Paris

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La redazione di “Da Carignano - Ieri Oggi Domani” si trova in corso Cesare Battisti 60, sotto il viale. Per foto, lettere o altro materiale da consegnare rivolgersi a “Butterfly” (piazza Carlo Alberto 26, Carignano) o alla tipografia Nuova Grafica Carignanese (via Salotto 15, Carignano) oppure inviare a dacarignano@hotmail.com. Diritto di entrata al cimitero Nello scorso mese di novembre è purtroppo venuto a mancare mio padre. Tra le pratiche espletate dalla ditta di onoranze funebri, una in particolare mi ha lasciato perplesso. Sto parlando della tassa comunale di “Diritto di entrata” al cimitero di Carignano per la cifra di euro 70. Chiedo a chi ne abbia titolo se gentilmente volesse darmi una risposta in merito a quanto sopra descritto. Grazie per l’ospitalità. Lettera firmata Altra Meta, i chiarimenti di Tra Me L’Associazione Tra Me, a seguito della manifestazione spontanea promossa da alcuni beneficiari del progetto di accoglienza per richiedenti asilo, svoltasi nella mattinata del 29 gennaio a Carignano, e delle proteste avvenute nei giorni successivi presso la propria sede, intende chiarire le ragioni che hanno determinato tale situazione, che è

Le lettere, complete di firma (che sarà omessa esclusivamente su esplicita indicazione) e di indirizzo del mittente, devono pervenire entro e non oltre il 5 del mese. Non vengono accettate le lettere anonime.

stata rapidamente superata e ha consentito la piena ripresa delle attività che Tra Me gestisce abitualmente. La protesta di un ristretto numero di beneficiari è nata dopo la comunicazione che la quota per la spesa settimanale veniva ridotta in ragione di una attenta e fisiologica ridefinizione complessiva dei centri di costo per la gestione del progetto. Tale quota, che i beneficiari utilizzano autonomamente per gli acquisti alimentari, è frutto di una analisi precisa e approfondita che rispetta i parametri stabiliti per garantire il necessario apporto nutrizionale individuale, come indicato da normative nazionali e da apposite tabelle del Ministero della Salute. Inoltre, anche alla luce delle normative in vigore dal 1° gennaio 2016, che riducono le categorie di esenzione dal pagamento del ticket, è stato necessario ridefinire i costi per le prestazioni sanitarie a cui i i beneficiari hanno accesso, in un’ottica di contenisegue a pag. 4 Volete sostenere il giornale sottoscrivendo un abbonamento annuale? Il giornale sarà inviato all’indirizzo che voi indicherete. Costo di 11 numeri: 35 euro per spese di spedizione fuori Carignano, 20 euro per il recapito a Carignano. Rivolgersi alla Tipografia: Nuova Grafica Carignanese - via Salotto 15 - tel. 011.96.97.872.

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Febbraio 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

a cura di "Legambiente Il Platano"

segue da pag. 3

mento e razionalizzazione dei costi complessivi del progetto che ha riguardato anche altre voci, nel pieno rispetto degli obblighi contrattuali che derivano dall’appalto pubblico con cui la Prefettura ha assegnato a Tra Me la gestione del progetto di accoglienza. Alcuni ospiti non hanno gradito la decisione e hanno tentato di convincere, con minacce di ritorsioni, gli altri beneficiari a non ritirare il denaro, nonostante la maggior parte di essi volesse farlo. Di fronte al crescere delle dimostrazioni di protesta, è stata inevitabile la scelta, anche se difficile e dolorosa, di chiedere l’intervento dei Carabinieri a tutela del personale in servizio presso Tra Me, dei soci giornalmente presenti in sede e dei beneficiari stessi posti da pochi altri ospiti in una condizione di sudditanza. La presenza davanti a Tra Me dei Carabinieri in alcune giornate ha ovviamente destato preoccupazione e perplessità nella comunità locale. Vogliamo proprio per questo rassicurare tutti che non è avvenuto alcun episodio di violenza, e che, nonostante un alto livello di tensione, non vi sono stati problemi di gestione interna da parte degli operatori. La presenza di vari Ufficiali dei Carabinieri inviati per la gestione dell’ordine pubblico ha consentito la conduzione di discussioni non facili con i beneficiari, ma nel complesso corrette, arrivando alla ricomposizione positiva della vicenda. A conclusione dei fatti, la Prefettura ha deciso l’allontana-

Altri paesi

CURIOSITA’ ECOLOGICHE

Lettere al giornale mento immediato dei soggetti che avevano maggiormente fomentato la protesta e “guidato” il gruppo. Ora le attività di Tra Me sono riprese senza alcun problema; ci scusiamo con tutti coloro che possono aver subito disagi e contrattempi come conseguenza pratica dei fatti sopra descritti, e restiamo a totale disposizione di chi volesse chiedere ulteriori informazioni, rivolgendosi direttamente presso la nostra sede. La disponibilità della comunità di Carignano, che a partire dal luglio 2014 ha permesso al progetto Altra Meta di crescere e a molti dei beneficiari di inserirsi correttamente nel tessuto della nostra città, rappresenta per noi il vero valore positivo di questo percorso verso la conoscenza reciproca, lo scambio, l’integrazione tra persone che vengono da mondi ed esperienze diverse. Queste sono le caratteristiche che Tra Me cerca di diffondere e praticare ogni giorno nella gestione del progetto, nella profonda convinzione che tutti noi viviamo in un momento di cambiamento epocale in cui il rispetto dei diritti delle persone deve coniugarsi con il rispetto dei doveri che ogni individuo ha all’interno della comunità che lo accoglie. Grazie dunque a tutti coloro che affiancano l’impegno di Tra Me con sostegni concreti ma soprattutto con la quotidiana relazione con i nostri beneficiari, nei momenti della vita “normale” di tutti noi cittadini del Mondo. Per il Direttivo di Tra Me Odilia Negro

“L’emergenza smog - dichiara Rossella Muroni, la presidente nazionale di Legambiente - difficilmente si potrà risolvere con interventi sporadici che di solito le amministrazioni propongono in fase d’emergenza tra targhe alterne, blocchi del traffico, mezzi pubblici gratis, come avviene attualmente in gran parte delle città italiane, e senza nessuna politica concreta e lungimirante. Per uscire dalla morsa dell'inquinamento è fondamentale che il Governo assuma un ruolo guida facendo scelte e interventi coraggiosi, mettendo al centro le aree urbane e la mobilità sostenibile, impegnandosi per approvare a livello europeo, normative stringenti e vincolanti, abbandonando una volta per tutte le fonti fossili e replicando quelle esperienze anti-smog virtuose messe già in atto in molti comuni italiani in termini di mobilità sostenibile, efficienza energetica e verde urbano. Il protocollo firmato lo scorso 30 dicembre tra ministero dell’ambiente, rappresentanti di comuni e regioni, non è stato all’altezza del problema e il rischio è che si rincorra sempre l’emergenza senza arrivare a risultati concreti e di lunga durata. Per questo è urgente e indispensabile che l’Italia adotti un piano nazionale per la mobilità urbana, dotato di risorse economiche, obiettivi misurabili e declinabili. La priorità deve essere la realizzazione di nuove linee metropolitane e di tram, a cui devono essere vincolate da subito almeno il 50% delle risorse per le infrastrutture, da destinare alle città, dove si svolge la sfida più importante in termini di rigenerazione urbana e di vivibilità”. Anche noi ci facciamo influenzare e chiamiamo emergenza quello che non lo è: è da decine di anni che denunciamo le condizioni velenose della nostra aria, che segnaliamo le decine di sforamenti dei limiti inascoltati, dopo tanti anni e in queste condizioni la situazione non è di emergenza, ma di ordinaria situazione tossica. Eppure la “politica” nazionale e locale non sembra rendersene conto, la Città Metropolitana ha ancora tagliato i fondi al trasporto pubblico, lo stesso ha fatto la Regione, lo Stato ha stanziato a gennaio quattro soldi di pura demagogia, molti nostri rappresentanti al Parlamento europeo (tutti i Popolari e i Leghisti con l'astensione dei PD Bonafè, Chinnici, Costa, Morgano e Giuffrida contro l'indicazione dello stesso partito socialista di cui sono membri) visto che le case automobilistiche baravano sui livelli di inquinamento delle loro auto hanno alzato i limiti del 110%. Non interessa forse a costoro che ogni anno l’inquinamento dell’aria causi oltre 400000 morti premature nei paesi dell’Unione Europea? Fra questi, l’Italia ha uno dei peggiori bilanci in Europa: la Penisola detiene il record di morti per smog con 59.500 decessi prematuri per il Pm2,5 – 3.300 per l’Ozono e 21.600 per gli NOx nel solo 2012 (Dati Agenzia Europea dell’ambiente).

Le altre proposte che Legambiente rilancia per l'ennesima volta a Governo, Regioni e Amministrazioni locali, per liberare le città dallo smog e renderle più vivibili ci sono: quella di incrementare il trasporto su ferro con 1000 treni per i pendolari; incentivare la mobilità sostenibile attraverso 100 strade per la ciclabilità urbana, realizzando un primo pacchetto di nuove corsie ciclabili all’interno dell’area urbana. Limitare la circolazione in ambito urbano dei veicoli più inquinanti (auto e camion) sul modello di Parigi. C'è la necessità di prevedere, con una disposizione nazionale, l’estensione del modello dell’Area C milanese a tutte le grandi città con una differente politica tariffaria sulla sosta, i cui ricavi siano interamente vincolati all’efficientamento del trasporto pubblico locale. Fermare i sussidi all’autotrasporto per migliorare il TPL. (Nella legge di stabilità 2016 i sussidi all'autotrasporto sono 3miliardi di esonero sull’accisa e 250milioni di sconti su pedaggi autostradali). Vietare l’uso di combustibili fossili, con esclusione del metano, nel riscaldamento degli edifici a partire dalla prossima stagione di riscaldamento. Ridurre l’inquinamento industriale applicando autorizzazioni integrate ambientali (AIA) stringenti e rendere il sistema del controllo pubblico più efficace con l’approvazione della legge sul sistema delle Agenzie regionali protezione ambiente ferma al Senato da oltre un anno. Infine servono nuovi controlli sulle emissioni reali delle auto. È ora che per affrontare i problemi si torni a programmi seri, che si smetta con i pagliativi e gli spot pre-elettorali. Frutto di un accordo fra l’Ente Parco, la proprietà di Cave Germaire, il Museo di Storia Naturale di Carmagnola e quattro associazioni naturalistiche nasce il centro per la Biodiversità “Stop Over-stazione di biowatching San Michele” a Cave Germaire a Carmagnola. Siamo particolarmente contenti che si cominciano a vedere i frutti di un accordo tra Parco, Comuni, cavatori che quasi vent'anni fa come associazione avevamo sostenuto non senza subire critiche per questa nostra posizione. Il nostro auspicio è che il Parco diventi finalmente un'occasione per il nostro territorio, che si imposti un vero sistema di fruizione, che il Po dei Laghi abbia finalmente quella pista ciclabile che lo connetta con Torino rendendolo raggiungibile e fruibile per centinaia di persone che di quest'area ancora verde, piacevole, con grandi valenze naturalistiche e culturali potrebbero fare il proprio fuori porta non solo domenicale. Trovate Legambiente Il Platano anche su: Web: http://legambienteilplatano.altervista.org Facebook: www.facebook.it/ilplatanolegambiente Twitter: www.twitter.com/legambienteccv Instagram: www.instagram.com/legambienteplatano

Punto Alzheimer in attività a Carmagnola Centro della memoria con palestra cognitiva e Cafè Come già noto, nel 2014, grazie al lascito di Giovanni Spina in ricordo e per volontà del figlio Michele, è stato stilato un progetto a sostegno dei cittadini affetti dalla malattia di Alzheimer: “Punto Alzheimer Carmagnola - Centro della memoria”, con la collaborazione tra l’Asl TO5-S.C. Geriatria, il Cisa31, l’Associazione A.M.A. (Associazione Malati di Alzheimer) di Chieri ed il volontariato locale. Nell’anno 2015 è stato attivato il progetto e avviate le prime iniziative. - Una “Palestra Cognitiva” in cui vengano proposti e svolti esercizi per la memoria, con supporto informatico e la presenza di Operatori Specializzati. Tale servizio viene realizzato nei locali del Cisa 31 di Carmagnola (via Cavalli 6; si può prenotare presso il Consorzio al numero telefonico 011. 9715208). - Il “Cafè Alzheimer” come momento solidale e aggregativo periodico per malati e familiari di persone affette da Alzheimer, gestito con l'intervento di volontari ed operatori, finalizzato soprattutto al sostegno dei famigliari. Il Cafè è ospitato nei locali della Società Operaia di Mutuo Soccorso “Francesco Bussone” a Carmagnola (via Valobra, 143; la partecipazione è aperta a tutte le persone interessate senza necessità di prenotazione). ❚

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Ritorna il Castello in Musica Cinque giovedi, si comincia il 17 marzo Vinovo. Anche per quest’anno l’associazione Amici del Castello, con il patrocinio dell’Assessorato alle Manifestazioni del Comune di Vinovo, organizza la rassegna musicale Ca-

stello in Musica. giunta all’ottava edizione. Si tratta di cinque serate tutte al giovedì, con inizio alle ore 21, che si svolgeranno nel Salone degli affreschi del Castello della Rovere.

Giornate di Primavera a Vinovo Il 19 e 20 marzo con il Fai si visita il Castello Vinovo. Il Castello di Vinovo entra nel circuito delle visite delle Giornate di Primavera del Fai e aprirà le sue porte anche in questa occasione. L’associazione Amici del Castello collaborerà alla manifestazione e così nei giorni di sabato 19 e domenica 20 marzo anche il Castello della Rovere sarà aperto al pubblico. Per secoli residenza della nobile famiglia comitale torinese da cui ha preso il nome, con la sua estinzione finì nel patrimonio dell’Ordine Mauriziano; nel 1843 fu acquisito dai torinesi fratelli Rey che vi impiantarono una fiorente tessitura. Nel 1973 venne acquistato dal Comune di Vinovo. ◆ G.C.

Onoranze Funebri Flavio Viotto Cell. 373.7759482

FUNERALI A BASSO COSTO MA DI PREGIO NOTIZIE UTILI COSA FARE QUANDO VIENE A MANCARE UN PROPRIO CARO IN ABITAZIONE Avvisare subito il proprio medico curante o la guardia medica se il decesso avviene di notte o in giorni festivi per la constatazione di morte, contattare l’impresa funebre di fiducia, la quale si occuperà della vestizione e composizione della salma, operazione assai delicata, che molte volte i familiari non si sentono di eseguire. I collaboratori dell’impresa si occuperanno del caro estinto per restituirlo ai propri cari in tutta la sua dignità. La fase della vestizione e preparazione comprende diversi passaggi: dalla pulizia del corpo con olii profumati, la scelta del vestito più appropriato, alla sistemazione del volto ove necessario con dei trucchi appropriati. La vestizione e composizione della salma richiedono particolare sensibilità e delicatezza nel totale rispetto del defunto, così come la posa della salma all’interno del feretro e l’allestimento della camera ardente. Questi sono solo alcuni dei servizi da noi offerti. COSE DA NON FARE: Seguire i consigli di una badante o di un infermiere. Affidarsi ad una impresa funebre che vi contatta senza essere stata da voi scelta in Casa di Cura, Abitazione, Ospedale. Lasciare libertà di decisione e quindi di prezzo per il funerale del vostro caro senza farsi dettagliare tutti i vari costi del servizio. Non firmare eventuali fogli in bianco senza essersi accertati di cosa si tratta. Quindi: FARSI FARE PIU’ PREVENTIVI COME PARAGONE DI SERVIZIO.

Sedi: Carignano - via Savoia 5 - OSASIO - PIOBESI T.SE Reperibilità 24h su 24h

Si inizierà il 17 marzo con il Duo flauto e clavicembalo, si prosegue il 31 marzo con Pentabrass, quintetto di ottoni del Teatro Regio, il 14 aprile si esibirà la Scuola genovese, il 28 aprile Migrando del Teatro Regio, finale il 5 maggio con la rassegna “Un secolo di musica al cinema”. ◆ G.C.

La Grande Guerra in mostra Villastellone. Il museo di Cultura Popolare e Contadina di Villastellone (Ex Palazzo Rezia, piazza Libertà) dedica una mostra alla prima guerra mondiale. L’iniziativa,in ricordo dei Caduti della Grande Guerra, è realizzata in collaborazione con il Comune ed il Gruppo Alpini locale. Il materiale esposto consiste in pezzi dell'equipaggiamento di allora con armi, documenti desunti dall'archivio storico, cartoline, manifesti nonché una documentazione audiovisiva fornitaci dal gruppo ANA di Villastellone. La mostra sarà aperta fino al 4 marzo. Giorni e orari di visita: sabato 20, domenica 21, sabato 27 e domenica 28 febbraio 15-18; lunedì 22 e 29 febbraio 10-12; venerdì 26 febbraio e 4 marzo 10-12. ◆

Assocanapa si riunisce a Carmagnola Sabato 27 febbraio assemblea nazionale straordinaria Carmagnola. Dopo diciotto anni dal Convegno Internazionale che da Carmagnola presentò all’Italia i primi pionieri della coltivazione della canapa, dal carmagnolese Felice Giraudo alla tosco-napoletana Angela Grimaldi al grün tedesco Michael Karus, l’ associazione denominata Coordinamento Nazionale per la Canapicoltura siglato in breve Assocanapa in Italia torna a Carmagnola sabato 27 febbraio per celebrare un’assemblea nazionale straordinaria che potrebbe assumere un’importanza storica per la canapicoltura italiana. All’ordine del giorno il rinnovo delle cariche sociali e la definizione del modello organizzativo del gruppo Assocanapa, per le modifiche da apportare allo statuto del 1998. Felice Giraudo, che ha ininterrottamente guidato con coraggio e spirito di sacrificio l’associazione in tanti anni, ha annunciato che non sarà più candidato presidente e valuta così la situazione: “Come era nostro obiettivo, non solo la canapa è riuscita a mettere le radici in tutte le regioni italiane, ma si sta diffondendo rapidamente tra gli agricoltori e il decollo dei nuovi Piani di Sviluppo Rurale favorisce ancora la tendenza in atto. In un certo senso siamo noi a frenare i facili entusiasmi, come peraltro abbiamo sempre fatto. Ormai è chiaro a tutti che bisogna partire con l’idea di costruire delle filiere territoriali complete, altrimenti la canapa non è economicamente competitiva. Per i suoi pregi, che sono anche i suoi difetti, la canapa richiede una dose di “piedi per terra”e di competenze superiore a quella pur già grande che comunemente serve in agricoltura, dove molte variabili sfuggono comunque all’uomo. Aggiungiamo che il vuoto tecnologico accumulato in oltre cinquant’anni di interruzione della ricerca non gioca a favore di chi vuole fare canapa". Aggiunge Giraudo: “Preciso che il mio non è assolutamente un abbandono di campo, è che per noi è indispensabile allargare la nostra squadra perché i problemi da affrontare in contemporanea e su diversi fronti sono molti. Fortunatamente, grazie alle difficoltà che la canapa pone, tra le nostre risorse umane c’è stata una buona selezione e le persone in gamba non ci mancano. Dobbiamo anche fare almeno un passo avanti nel modello organizzativo, che stiamo discutendo dal luglio 2013”. E conclude: “Quando qualcuno dice o scrive che la nostra associazione si è trasformata in una srl, il che non è vero, dimostra come minimo di non essere informato e comunque di non avere neppure capito la complessità dei problemi che con la canapa ci si trova ad affrontare”. L’assemblea si svolgerà a Carmagnola presso il Salone Antichi Bastioni (piazza Antichi Bastioni) a partire dalle ore 9. ◆

Cronache dallo sport LOTTA Signore e Dealbera campioni universitari del 2015

Matteo Signore, vincitore lo scorso maggio a Salsomaggiore del Criterium Universitario 2015 nella cat. kg 70 di lotta greco romana, è stato premiato a Torino in occasione della cerimonia di apertura del nuovo anno accademico universitario sportivo. Nella foto l'atleta della Poli-

sportiva Carignano viene premiato dalle autorità, tra le quali il sindaco di Torino Piero Fassino e il presidente del CUS Torino Riccardo D'Elicio. Alla cerimonia doveva partecipare anche Emanuele Dealbera, vincitore della cat. kg 90, assente per impegni universitari. Que-

st'anno il Criterium, una sorta di campionato italiano dei lottatori universitari, è in programma a Modena nel primo week-end di giugno. Per l'occasione, oltre a Signore e Dealbera dovrebbero partecipare all'evento anche Simona Bolla e Francesco Boggio. ◆


“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Mucha e le atmosfere art nouveau

Agenda

Carignanese

Affiches e opere d’arte decorativa a Palazzo Reale Milano. Con oltre 220 opere la mostra “Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau” propone al pubblico un percorso originale capace di ricostruire il gusto elegante, prezioso e sensuale dell’epoca attraverso le creazioni di Alfons Mucha, gli arredi e le opere d’arte decorativa di artisti e manifatture europei attivi nello stesso periodo Il nucleo principale della mostra è costituito da 120 opere tra affiches e pannelli decorativi di Alfons Mucha (1860 ‐ 1939), provenienti dalla Richard Fuxa Foundation. L’artista ceco è stato uno dei più significativi interpreti dell’Art Nouveau, divenendo ben presto il "promotore" di un nuovo linguaggio comunicativo, di un'arte visiva innovativa e potente: le immagini femminili dei suoi manifesti erano molto diffuse e popolari in tutti i campi della società del suo tempo e ancora oggi si può facilmente individuare la sua inconfondibile cifra stilistica, che

lo ha reso eterno simbolo dell’Art Nouveau. Lo “Stile Mucha”, unico e riconoscibile, si è dimostrato adatto per essere applicato ad una grande varietà di contesti: poster, decorazione d’interni, pubblicità per qualsiasi tipo di prodotto, illustrazioni e addirittura produzioni teatrali, design di gioielli e opere architettoniche. Mantenendo come perno centrale la figura di Mucha, le opere dell’artista sono affiancate in mostra da una serie di ceramiche, mobili, ferri battuti, vetri, sculture e disegni di artisti e manifatture europei affini a quella medesima sensibilità squisitamente floreale e sinuosa che caratterizzava un certo filone del modernismo internazionale, tipico soprattutto dell’area francese, belga e, almeno in parte, italiana. Scopo della mostra è dunque quello di restituire ap-

“Un atteso ritorno” a Bologna Palazzo Fava ospita Guido Reni e i Carracci Bologna. Nell’occasione dell’Anno Santo Straordinario, con il Patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae. Musei nella Città e l’Assessorato Cultura e Sport di Roma, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali presentano a Bologna, Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni, una mostra d’eccezione: “Guido Reni e i Carracci. Un atteso ritorno. Capolavori bolognesi dei Musei Capitolini”. In larga maggioranza realizzate su tela, sono oltre trenta le opere esposte, tutte provenienti dalla Sala bolognese della Pinacoteca Capitolina, all’interno dei Musei Capitolini di Roma. Un patrimonio di indicibile valore che ha segnato una svolta fondamentale nella ricerca pittorica italiana ed europea. La circostanza straordinaria della disponibilità di un nucleo di dipinti bolognesi dei Musei Capitolini, è offerta da un intervento di restauro della sala che normalmente li ospita. Si procederà infatti al ripristino del pavimento ligneo dell’ambiente espositivo e ad interventi finalizzati a una migliore fruizione delle opere da parte del pubblico. Fino al 13 marzo è possibile ammirare a Bologna capolavori dei maestri emiliani visibili esclusivamente in riva al Tevere, tra cui alcuni mirabili esempi della produzione estrema di Guido Reni. Decisamente unico e irripetibile è anche l’abbinamento fra le opere esposte e il ciclo di affreschi di Annibale, Agostino e Ludovico Carracci, che corrono lungo le pareti di Palazzo Fava. Guido Reni, Annibale e Ludovico Carracci, Domenichino, Denis Calvaert, Sisto Badalocchio, Francesco Albani sono solo alcuni degli autori dei capolavori in esposizione. Maestri protagonisti di una stagione particolare la fine del XVI e la prima metà del XVII secolo - che vide consolidarsi legami storici, politici, artistici tra Bologna e Roma con la fioritura della scuola del capoluogo emiliano che, nell’Urbe, trovò il favore di mecenati e committenti di assoluto livello. “Il folto gruppo dei dipinti bolognesi della Pinacoteca Capitolina - fondata alla metà del Settecento da papa Benedetto XIV Lambertini, originario della città emiliana - deriva principalmente dalla acquisizione della collezione del cardinale Giulio Sacchetti, presente a Bologna nel triennio 16371640 in qualità di Legato pontificio. Opere mai ritornate tutte insieme nella città dove erano state realizzate”, ha spiegato il sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce. - “Guido Reni e i Carracci. Un atteso ritorno. Capolavori bolognesi dei Musei Capitolini”. Bologna, Palazzo Fava(via Alessandro Manzoni 2). Fino a domenica 13 marzo. ◆

pieno l’idea di un’epoca ricca e sfaccettata, facendo dialogare le invenzioni di Mucha con gli ambienti e le decorazioni contemporanee così da ricostruire il clima magico e sfavillante della Belle Époque. Le opere sono esposte in mostra seguendo un percorso suddiviso per temi stilistici e iconografici, in modo da evocare atmosfere e suggestioni che possano stupire e coinvolgere anche emotivamente il visitatore. A una sala introduttiva, che presenta al visitatore una selezione di opere grafiche di Alfons Mucha accostate ad alcuni arredi coevi che sintetizzano le diverse anime del gusto moderno, propagatosi a cavallo tra il XIX e il XX secolo, seguono otto sezioni tematiche che affrontano i modelli iconografici più diffusi e amati dagli artisti modernisti. La prima sezione è dedicata al teatro e a Sarah Bernhardt. Si prosegue con la vita quotidiana dove sono invece raccolti esempi di manifesti e realizzazioni grafiche di confezioni di prodotti che entravano abitualmente nelle case: dalle scatole dei biscotti Lefevre ‐ Utile, alle tavolette di cioccolato Idéal passando per i profumi e i prodotti per l’infanzia. Il tema chiave della terza sezione è l’immancabile figura femminile, che viene sviluppato in due sale contigue. La sezione dedicata al giapponismo affronta il tema dell’influenza dell’arte esotica e orientale sulla produzione europea, riscontrabile soprattutto nella preferenza per il segno grafico e marcato, per l’appiattimento bidimensionale e per gli accostamenti cromatici sgargianti e originali. Il mondo animale è invece rappresentato nella quinta sezione, dove è raccolto un repertorio di oggetti d’arte decorativa caratterizzati dalla presenza di soggetti animali emblematici, come il pavone, il serpente, la libellula e le creature acquatiche. All’importanza dei materiali preziosi nell’immaginario Art Nouveau è dedicata la sesta sezione. Chiude la mostra la sezione dedicata all’ immaginario floreale, in particolare rose, ninfee, iris e gigli, che letteralmente “invadono” la produzione Liberty e Art Nouveau. L’elemento floreale si ritrova con una certa insistenza nelle ceramiche europee del tempo, così come nei vetri di produzione francese, in particolare di Émile Gallé e della ditta Daum. - “Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau”, Milano, Palazzo Reale (piazza del Duomo 12). Fino a sabato 19 marzo. ◆

Biblioteca civica, orari di apertura La biblioteca civica (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13; tel. 011.9698481) osserva il seguente orario di apertura per il servizio di lettura e prestito: dal lunedì al venerdì 14,30 - 17,45 , mercoledì sera (su prenotazione) riservato per riunioni di Associazioni riconosciute, sabato solo aperture straordinarie in occasione di letture animate. Tel. 011.9698442-481-482. Museo civico “Giacomo Rodolfo” Il museo di storia, arte e archeologia locale (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13) è aperto ogni terza domenica del mese, in occasione di manifestazioni cittadine e su prenotazione. Orario: 10-12, 15-18. Visite per le scuole su prenotazione (tel. 011.9698442). Sindacato Pensionati a Carignano A Carignano lo Spi (Sindacato Pensionati Italiani) C.G.I.L., Lega di Carmagnola (via Fossano 4), si trova in via Quaranta 1 (tel. 011.9697865). Orari di apertura per il pubblico: martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 11.30. Patronato Inca: c’è tutti i giovedì di tutti i mesi, dalle ore 15 alle 17. Una novità: lo SPI CGIL offre un nuovo servizio ai cittadini con l’apertura dello sportello FEDERCONSUMATORI tutti i venerdi del mese dalle 9 alle 12 sempre presso la sede di via Quaranta 1. Per prenotazioni telefonare al numero Spi 011.9697865. Caf Acli per le famiglie Quando la tua famiglia conta c’è il Caf Acli. Per 730, Unico, Isee e Red pensionati: conta su di noi! A Carignano (via Roma 18, presso il Campo Giochi): tutti i martedì dalle 9 alle 12. A Carmagnola (piazza IV Martiri 21): lunedì dalle 14 alle 17, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12. Donazioni del sangue I prelievi si effettuano nella nuova sede presso l’Ospedale Cronici Fondazione Quaranta di via San Remigio 46. Le prossime date per donare il sangue sono le seguenti: - Adac: mercoledì 9 e domenica 13 marzo 2016; dalle ore 8.30 alle 11.30. - Fidas: venerdì 18 marzo 2016; dalle ore 8 alle 11.

“Il drago e il fiore d’oro” dalla Città Proibita Potere e magia dei tappeti della Cina Imperiale Torino. Il MAO Museo d’Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione Museo Asia, propone”Il drago e il fiore d’oro”, una grande mostra che presenta per la prima volta in assoluto opere di arte tessile di rara bellezza e impatto visivo: 36 tappeti di manifattura cinese realizzati tra il 18° e il 19° secolo nei laboratori imperiali per adornare le immense sale e i podi dei troni dei palazzi dell’Imperatore nella Città Proibita di Pechino. Le preziosissime opere esposte provengono da varie collezioni internazionali e rappresentano una selezione significativa di tutti i tappeti imperiali di seta e metallo della dinastia Qing (1644-1911) noti a livello mondiale, che superano di poco i trecento esemplari. Il tappeto - frutto di una raffinatissima arte che vedeva gli artigiani/artisti dei laboratori imperiali combinare seta, oro, argento e rame - esprimeva il potere imperiale e la concezione del mondo a esso sottostante attraverso la componente estetica e decorativa. Con la loro straordinaria lavorazione, con la luce che sembra scaturire dal fondo dei tappeti, con la complessa decorazione di esseri favolosi e animali fantastici, queste opere rappresentano - per chi sappia guardare - una finestra spalancata sul mondo del potere divino dell’Imperatore e sulla Città Proibita, uno sguardo sui simboli e sui principi del taoismo, la dottrina filosofico/religiosa che ha permeato la cultura e la società cinese. A partire dal titolo, la mostra dischiude al visitatore un mondo invisibile e complesso nel quale il Drago rappresenta l’Imperatore, il Figlio del Cielo, il potere, mentre il Fiore d’Oro dai mille petali è il simbolo dell’energia divina e del’universo. Questi due simboli assieme ci raccontano dell’ordine del cosmo e dell’immortalità. Il fascino dell’universo simbolico scritto nella trama dei tappeti trova rispondenza in musica e immagini e la mostra si fa polisensoriale: la partitura originale 'The Dragon and the Golden Flower' per quartetto d'archi ed elettronica scritta da Nina Danon e la videoinstallazione in cinque sezioni 'Mirrors' di Andreas Nold accompagnano e avvolgono il visitatore durante percorso di visita. Ritmi e movimenti ispirati al simbolismo e alla storia delle opere in mostra vengono usati per creare un linguaggio in cui i cinque sensi si fondono dando vita a paesaggi sonori e armonie visive. Oltre ai grandi tappeti, cuore della mostra, il MAO espone due vesti anch’esse risalenti alla dinastia Qing provenienti da una collezione privata e una selezione di opere della collezione permanente del Museo. - “Il drago e il fiore d’oro”. Torino, MAO Museo d’Arte Orientale (via San Domenico 11). Fino a domenica 27 marzo. ◆

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Febbraio 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Informazioni e consigli dalla Polizia Municipale Via Frichieri 13, tel. 011.9698431, pm@comune.carignano.to.it A cura del comandante Doriano Reburdo

Nuova rotatoria per Piobesi Lavori in corso all’incrocio, viabilità modificata Sono iniziati lunedì 15 febbraio i lavori di costruzione della nuova rotatoria all’incrocio formato dalla strada comunale Piobesi e la strada provinciale 142 (frazioni Tetti Peretti e Tetti Pautasso). Per consentire l’esecuzione dell’opera, è vietato il transito sulla strada comunale denominata strada Piobesi da via Salotto (zona San Rocco) alla S.P. 142. Detta chiusura è stata prevista con Ordinanza n. 6 del Comando di Polizia Municipale. Potranno transitare nel tratto soggetto a chiusura le Forze dell’Ordine, i mezzi di soccorso, i residenti, coloro che dovranno raggiungere aziende situate lungo l’asse stradale in questione ed il ristorante. In prossimità del ristorante si potrà raggiungere la Provinciale 142 transitando sulla vecchia strada comunale, sulla

quale risulta attualmente vietata la sosta su ambo i lati con orario 0 - 24, al fine di consentire il regolare movimento veicolare senza ostacoli. Tutti coloro che non rientrano nelle categorie sopra elencate dovranno percorrere la strada Castagnole che si diparte da via Salotto (zona San Rocco) in direzione ovest verso la Provinciale 142. Occorre mantenere una velocità adeguata (rallentare e all’occorrenza fermarsi) all’incrocio con altri veicoli sulla strada Castagnole sulla quale si può transitare, avendo quest’ultima dimensione della carreggiata ridotta rispetto alla Comunale Piobesi. Qualche disguido verrà arrecato alla circolazione; la collaborazione di tutti eviterà intralci e difficoltà durante l’esecuzione dei lavori.

Libro e recital dedicato alle donne Martedì 8 marzo, ore 16.30, incontro in Municipio Carignano. Nella giornata della Festa della Donna, l’Assessorato alla Cultura di Carignano e l’Unitre presentano il romanzo di Elena Cerutti “Lo sconosciuto” (edizioni Golem) e il recital dell’arpista Vanja Contu. Appuntamento martedì 8 marzo, ore 16.30, nella Sala Consigliare del Comune (primo piano del Municipio, via Frichieri 13); ingresso libero. La violenza contro le donne si declina in molteplici forme, si consuma spesso nel silenzio e nell'indifferenza e miete vittime sotto il profilo psicologico, morale, fisico. “Lo sconosciuto” è un romanzo che racconta un percorso, che, diversamente dalla cronaca, non presenta solo dati crudi ed efferati, ma scandaglia l'animo della vittima in modo profondo fino ad elaborare una storia drammatica e confidata che conduce in un percorso di lotta e riscatto. L'autrice Elena Cerutti è un medico e scrittrice piemontese, finalista di concorsi letterari, direttore di un blog per lettori e reduce dalla vittoria al premio “Masterpiece”. Modera l’incontro l’editore Giancarlo Caselli. Alla presentazione seguirà un recital di arpa eseguito da Vanja Contu, diplomata nel 2011 presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, che si esibirà con melodie magiche ed innovative. Al termine dell'incontro, un brindisi per tutti. ◆

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Addio a Vincenzo Gamna, regista dell’impegno civile e sociale Il cordoglio di Carignano per la scomparsa di uno dei suoi figli più illustri Carignano. A settembre Carignano dedicava al regista Vincenzo Gamna, uno dei suoi figli più illustri, una serata promossa dal Comune – Assessorato alla Cultura in cui si ripercorreva la sua lunga carriera. Pochi mesi dopo quell’ “Omaggio a Vincenzo” Carignano ne piange la scomparsa, avvenuta domenica 31 gennaio. Aveva compiuto 90 anni il 10 aprile scorso e ha lavorato con successo attraversando il cinema, il documentario, la televisione, ma anche il teatro, alla guida ultratrentennale di Progetto Cantoregi, sempre all’insegna dell’impegno sociale e civile, senza mai rinunciare ad un’attenzione particolare alla bellezza visiva. Ha curato e diretto numerose trasmissioni Rai. Il funerale ha avuto luogo martedì 2 febbraio nel Duomo di Carignano. Le sue peculiarità sono state ben riassunte da Mario Soldati nel 1967 su “Il Giorno”, nella propria rubrica di critica televisiva Notes, recensendo una puntata del programma “Giovani”, dedicata al lavoro minorile: “C’è più carità cristiana, operante e viva, nella mezz’ora della tra-

smissione dell’altra sera, dedicata ad un’inchiesta sul lavoro dei bambini, che non in tutte le otto puntate dei Promessi Sposi: abbiamo visto immagini più atroci di quelle della peste, abbiamo provato una pietà più immediata. Era pietà per miserie che ci circondano oggi. Era uno sdegno che ci infiammava,

Immagine tratta dal sito internet www.progettocantoregi.it

12 Febbraio 2016

vedendo e quasi toccando con mano quanto la giustizia sia offesa. Ma perfino dal punto di vista della bellezza visiva la trasmissione-inchiesta realizzata da Gamna, che conoscevamo come delicato e anzi raffinato documentarista, qui si riscatta da ogni estetismo, affrontando con pudore e al tempo stesso con ardore una realtà così sconvolgente…”.

Sicurezza stradale e prevenzione Serata informativa venerdì 11 marzo in Municipio Venerdì 11 marzo, alle ore 21, nella la sala consigliare del Comune di Carignano (primo piano del Municipio, via Frichieri 13) si terrà la prima serata divulgativa del 2016 a aperta a tutti i cittadini organizzata dall’associazione Carignano Viva; il tema è la sicurezza stradale e la prevenzione dei reati legati alla vita di tutti i giorni. Relatori saranno il Comandante della Polizia Municipale e l’ Associazione Carabinieri di Carignano, che tratteranno anche, oltre ad una breve trattazuine del nuovo codice della strada, argomenti come la prevenzione delle truffe agli anziani ed il vandalismo. Secondo appuntamento Venerdì 8 aprile. Si parlerà di emergenze pediatriche e Incidenti domestici. ❚

Vincenzo Gamna è stato ideatore e direttore artistico della rassegna teatrale “La Fabbrica delle Idee - Racconigi Festival”, che nel 2015 è giunta alla XV edizione. Tra i film diretti ricordiamo il lungometraggio “La vita provvisoria” e il cortometraggio “Il pane che non muore”, scritto insieme con lo scrittore e poeta, anche lui carignanese, Giampiero Bona, che vinse nel 1954 il Rododendro di bronzo al Trento Film Festival, la prima e più antica rassegna internazionale di cinema dedicata ai temi della montagna, dell’avventura e dell’esplorazione. Tra le trasmissioni televisive realizzate, dirige nel 1978 e 1979 “Made in England” e “Douce France”, due grandi cicli di inchieste internazionali condotte da Enzo Biagi. Più di cinquanta gli spettacoli teatrali diretti per Progetto Cantoregi, tra cui: “‘Na scudela ‘d fioca”; “Le man veuide”; “Don Bosco”; “Nebbia”; “Voci Errant”i; “Quel viaggio”; “Le acque hanno i volti”; “Il Prete Giusto”. Gamna ha inoltre curato numerosi allestimenti artistici presso il Castello di Racconigi), come “Altre voci, altre stanze” (2002), “Le dimore interiori” (2003), “Saudade” (2004), “Un giardino per Josephine” (2006), “Regine a Racconigi” (2008). A Vincenzo Gamna, Rai Storia ha dedicato una puntata della trasmissione “CortoReale Gli anni del documentario italiano”, curata da Marco Bertozzi (documentarista e storico del cinema) su un aspetto poco conosciuto del cinema italiano, il documentario cortometraggio prodotto tra il 1945 e gli anni Ottanta. ◆


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Febbraio 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Alle donne mai nessuno sconto

Caregiver, un convegno alla Fondazione Quaranta

Ci sono piccole cose che danno il senso di altre più gravi e problematiche. Le mestruazioni sono eventi naturali che dipendono dal fatto che le femmine della nostra specie producono quasi a cadenza mensile un ovulo che, se non è fecondato, matura e si deteriora provocando una perdita di materiale ematico. L'evento può essere accompagnato da una serie di disagi molto personali e soggettivi, ma ha sempre come caratteristica la disagevole perdita ematica che sta umida e noiosa laggiù in fondo. La donna, si sa, deve partorire con dolore e le mestruazioni sono accessorio più o meno pesante a questa condanna, nelle società antiche i giorni dei sanguinamenti rendevano la donna impura, non si doveva frequentarla o addirittura neppure servirsi della sua solita sollecitudine domestica, che vi fa subito rendere conto del disgusto che doveva provare l'uomo antico per il problema in questione se arrivava a rinunciare a manicaretti e stiratura della toga. Se richiesto chiunque di noi direbbe che oggi questa pregiudizio primitivo nei confronti delle mestruazioni è superato: tutte le donne possono, anche se mestruate, cucinare e stirare per il proprio uomo senza che questi rifiuti cibo e camicie. Ma forse ci sono cose che mostrano come l'antico pregiudizio non sia del tutto superato, almeno nel nostro paese. Alcuni deputati, tra i quali Pippo Civati, hanno presentato una proposta di legge per far passare l'Iva sugli assorbenti intimi femminile dal 22 a 4 per cento, il fatto ha scatenato contro di loro una ridda di schiamazzi di puro dileggio. A parte il fatto che alla giovane femmina mestruata, disoccupata, voucherista, freelance, quattro soldi risparmiati ogni mese potrebbero persino far piacere , cosa che difficilmente possono capire illustri commentatori di giornali, autori televisivi tutti a cachet astronomici; ma, visto che non potremmo evitarle di partorire con dolore, almeno non potremmo evitarle di mestruare con Iva di lusso? Mi pare che tra un profumo e persino una camicetta e l'assorbente intimo ci sia un po' di differenza, oppure pensiamo che detto assorbente sia un bene voluttuario, non necessario, che le nostre fanciulle, ragazze, giovani madri possano scegliere se concedersi lo “sfizio di tamponare” o grondare grumi di sangue peggio che nei film di Tarantino una settimana al mese? Certo i problemi delle donne, come ricordano giornalisti, autori televisivi, eccetera sono ben altri: hanno mariti, fidanzati, padri che le picchiano, le stuprano, le bruciano, le uccidono, cosa potranno mai essere 80 cc, in fondo un bicchiere da vino (rosso), di sangue che cola. Pensate, in Francia il ritocco Iva lo hanno già fatto, in Canada lo stanno per fare, ne parlano senza ridere i tedeschi (ma i tedeschi non ridono mai) e persino Obama (i malevoli diranno che è per interesse: con tre femmine in casa e a scadenza di mandato uno deve pur pensare a come risparmiare), ma nel Bel Paese sulla cosa si è scatenato il sarcasmo nazionale. Tutto questo dileggio nasconde l'antico pregiudizio: questo sangue è la conferma che il corpo della donna è naturalmente sensuale e peccaminoso, che va inibita persino per tassazione la sua aspirazione alla “sovranità sul proprio corpo” come direbbe Rodotà. Le mani che si infilano nella sua scollatura, che palpano il suo sedere cadono lì tanto per l'imam di Colonia come per il giudice siciliano che assolve il capoufficio allegramente smanettone per colpa di queste femmine troppo profumate e troppo poco vestite, sopratutto troppo autonome (persino in “quei giorni”). Non è un caso che in questo paese la Rai censuri un programma di informazione che parla di educazione alla sessualità ed ai sentimenti, chi volete educare se si sa benissimo di chi è la colpa se succedono “certe cose”? Insegnate piuttosto alle sgallettate a tenere sudate le ascelle, bassi gli occhi, lunghe le gonne, sopratutto, modeste le aspirazioni. L'otto marzo tutti i giornali e relativi paludati giornalisti, tutte le trasmissioni tivu faranno sproloqui sulla discriminazione, sui sacrifici, sul ruolo, tutti ricorderanno almeno per un minuto le donne, nessuno, tranne forse la pubblicità con neutro liquidino azzurro su una pezzuola, che le mestruazioni esistono e sono un pezzo, certi giorni faticoso, della vita di ogni donna, un pezzo, una fatica che dovrà comunque restare con Iva al 22 per cento. Che volete, per quella mela, la condanna è antica e grande, la voce alta, biblica: Donna partorirai con dolore ed anche sugli assorbenti non ti faremo sconti. ❚ Nanni Passerini

Demenza e assistenza domiciliare: sabato 5 marzo in via San Remigio Carignano. L’appuntamento è di quelli importanti, il punto di partenza per dare vita a Carignano a un servizio simile ad altri già operativi a Carmgnola, Chieri e Moncalieri, un convegno per presentare un progetto di assistenza domiciliare sul nostro territorio: “Prendiamoci cura di chi assiste Valorizzazione del Caregiver nelle demenze” si svolgerà sabato 5 marzo, ore 15, alla Fondazione Quaranta - Residenza Sanitaria Pubblica, via San Remigio 46. Ingresso libero. I familiari dei malati di Alzheimer sono considerati le seconde vittime della demenza per l’enorme impatto emotivo e per lo stravolgimento di ogni progetto di vita che la malattia determina e avvertono la

necessità di acquisire nuovi strumenti metodologici ed organizzativi per rendere più efficace il proprio agire e ridurre lo stress assistenziale. L’iniziativa è promossa dall’AMA - Associazione Malati di Alzheimer onlus di Chieri e viene realizzata con il supporto e la collaborazione del Rotary Club e con il patrocinio dell’Asl TO5, del Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale Cisa 31, della Città di Carignano e della Città di Carmagnola. Sarà il primo passo per creare al Cronici Quaranta un punto di riferimento, qualificato e assistito, negli spazi che la struttura potrà mettere a disposizione per quanti aderiranno al progetto Caregiver di assistenza domiciliare. ◆

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

MESSAGGI

in bacheca

Spazio ai lettori

Tantissimi auguri a Francesca Baretta che il 9 marzo compie novant’anni! Buon compleanno dalle figlie Carmen e Tiziana Rodriguez

La famiglia di

Luigi Sona grata e riconoscente per la manifestazione di stima e di affetto tributata al loro caro congiunto, ringrazia quanti in vari modi hanno preso parte al suo dolore con parole di conforto, scritti, fiori e con la personale partecipazione ai funerali. La S. Messa di Trigesima sarà celebrata nella Parrocchia San Giovanni Battista in Borgo San Giovanni di Carmagnola Domenica 28 febbraio 2016 alle ore 11,00.

Una voce dall’Istituto “Faccio Frichieri” di Carignano Domenica 24 gennaio abbiamo avuto una visita più piacevole del previsto. L’avviso parlava che un certo signor Tesio sarebbe venuto ad allietare il nostro pomeriggio con un “karaoke” di canti e musiche di tutti i tempi. Poiché in precedenza era stato installato, in un angolo del salone dove solitamente si svolgono le feste, un grande schermo, la nostra curiosità era particolarmente grande. Finalmente questa curiosità è stata svelata e per conto mio meritava veramente la pena. Il signor Tesio, con tutta la sua attrezzatura elettronica, ci ha fatto sentire e vedere sullo schermo canzoni di tutti i tempi interpretate da tutti i cantanti da noi richiesti spaziando da Caruso, Villa e altri tra i più grandi interpreti di tutti i tempi. Non sono mancati i canti popolari corali della nostra giovinezza. Considero delle vere chicche l’esecuzione da parte di una ragazzina di quattordici anni, che ha cantato l’ “Ave Maria” con una voce melodiosa e un’altra della stessa età che, con la tromba, ha suonato il “Silenzio”. Io avrei rinunciato a cenare per continuare a bearmi di quel tipo

di spettacolo. Il signor Tesio ha promesso a noi e al nostro Direttore di tornare altre volte. Degno di nota il 2 febbraio (che tra l’altro coincideva con il mio compleanno), festa patronale della cappella dell’Istituto Frichieri con Santa Messa Solenne per la presentazione di Gesù al tempio, accompagna dai canti del coro di Santa Cecilia e, sorpresa finale, di un ricco rinfresco nel salone delle feste. Domenica 7 febbraio, memori del grande successo dell’anno scorso, per la festa delle tessitrici della fabbrica Bona, il salone delle feste accoglieva un centinaio di partecipanti. Il clima è stato gioioso e i canti non sono mancati anche grazie alla corale di Santa Cecilia che, in tale occasione, ha cambiato repertorio. Così, con loro da una parte e il signor Crivello dall’altra con tutta la sua attrezzatura che accompagnava la fisarmonica, l’ambiente è stato più che euforico; un’atmosfera di festa a cui hanno contribuito anche i vassoi con tutti i generi di dolci preparati dalle abili mani delle “tessioire” che circolavano senza interruzione. Io ho ritrovato il clima dell’anno scorso fatto di

quel calore umano che per noi è di vitale importanza. Poi sono venuti i Carnevalanti, un gruppo allegro formato dalla Castellana, dal Gran Siniscalco e dai capi carro che, oltre ad un inizio di festa nel salone, hanno fatto il giro dei reparti, accompagnati dal nostro direttore Renato Margaria, per salutare chi non era potuto scendere. Il mio è un resoconto degli eventi salienti di queste ultime settimane. Tra una visita e l’altra, non sono cessate le nostre attività di arte che se, inizialmente, interessavano dieci-quindici di noi, ora siamo aumentati arrivando ad una trentina e le educatrici sono perennemente di corsa da un tavolo all’altro per fornire il materiale o le richieste di aiuto che ricevono. Abbiamo preparato anche le maschere da distribuire e i cartelloni con i personaggi dei carri da appendere come benvenuto ai carnevalanti. In questi giorni inizieremo i disegni e le decorazioni per la Pasqua, anche per quando arriveranno in visita i bimbi della scuola materna che sono sempre entusiasti di venire a trovare i nonni. Tutta questa euforia mi contagia e fa scorrere più in fretta e piacevolmente il tempo. Arrivederci alla prossima. ❚ Lidia Dettoni

Pourquoi choisir l’Esabac? Doppio diploma per gli studenti del Linguistico Sabato 16 gennaio, durante la giornata di open day, il dirigente scolastico dell’Istituto “Norberto Bobbio” di Carignano Franco Zanet e la docente di francese Esabac Daniela Mejnardi hanno consegnato i diplomi del baccalauréat agli studenti che hanno sostenuto l’esame di stato lo scorso luglio. E’ il secondo anno che l’Istituto rilascia il doppio diploma agli studenti del liceo linguistico: “Sì, il doppio diploma offre numerose possibilità a chi è interessato a proseguire gli studi in un paese di lingua francese, ma anche a chi decide di frequentare università italiane - spiega la professoressa Mejnardi - e aggiungerei sia a chi ha intenzione di fare delle lingue il proprio mestiere sia a chi invece non ha ancora ben chiaro quale sarà il suo futuro”. Gli ex-studenti del Linguistico si sono ritrovati in una gioiosa rimpatriata che ha fatto anche da sfondo per il racconto dei loro progetti e sogni per il futuro. Queste le loro impressioni e commenti sui cinque anni passati sui banchi del

“collega” e ha aggiunto: “Il ‘prezzo “Bobbio”. Paola Rocco ha commenda pagare’ è solamente una prova tato: “Il progetto Esabac apre la in più all'esame di stato e lo studio mente degli studenti: lo studio della della storia in francese. Inoltre, la letteratura francese e della storia in quarta prova di Maturità non ha francese permette di sviluppare nuove capacità legate a un metodo di studio diverso rispetto a quello italiano. Inoltre, le competenze linguistiche degli studenti raggiungono livelli molto alti. Non vi sono rischi, anche perché il diploma italiano Alcuni studenti mostrano il Diploma con il dirigente scolastico Franco Zanet e la docente Daniela Mejnardi non è influenzato dalla prova in francese, nulla da pernessuna influenza sullo svolgidere, solo da guadagnare. L’unico mento dell'esame italiano nel caso requisito necessario? L’amore per la in cui l'esito dell'Esabac sia negalingua e la letteratura francese. La tivo. Quindi, perché non provarci? mia esperienza personale, avendo Personalmente sono molto conaffrontato questo progetto, è tenta di questa opportunità che ci è molto positiva e consiglio a tutti gli stata concessa, rimarrà nel mio curstudenti di cogliere questa grande riculum per sempre e chissà che non opportunità”. Anche Alessandra sia fonte di ispirazione per cambiare Canova si è trovata d’accordo con la radicalmente vita”. ❚


10 Febbraio 2016

Come

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

eravamo

Il corriere, un tempo importante servizio di cui rimane memoria solo a chi ha compiuto gli… “anta”, è termine senza significato però per le nuove generazioni che lo identificano con le consegne celeri a mezzo furgoni. Infatti quando i collegamenti con Torino erano affidati al tramway ed il telefono esisteva solo per pochissimi carignanesi, l’attività del corriere che quotidianamente si recava a Torino era indispensabile e fu così per molti anni, anche quando i pullman avevano ormai passaggi frequenti ed il telefono era entrato in molte case. In tal modo si poteva contare su una persona che conosceva uffici e magazzini a cui consegnare corrispondenza, documenti, piccoli pacchi, secondo le più svariate richieste che venivano avanzate, e per la popolazione era un bel vantaggio. Ho incontrato il Luigi Smeriglio signor Luigi Smeriglio, classe 1927, che svolse questo servizio dal giugno 1963 al dicembre 1985. Già nel 1942 era stato assunto come fattorino presso la Ditta Bona, insieme a Cesare Mattio ed Andrea Medail, ma poi aveva svolto altri lavori ed infine, per due anni, era stato alle dipendenze degli Autotrasporti Davoli sul tragitto Torino-La Spezia; quando rilevò l’attività da Giuseppe (Geppe) Ternavasio, l’affiancamento durò solo un mese perché aveva già maturato esperienza nel campo. Tutte le mattine, prima di partire per Torino, dal recapito in piazza Carlo Alberto 18, dove già erano state consegnate commissioni varie, ritirava presso i clienti abituali (farmacie, uffici comunali, uffici del Lanificio) altre commissioni (buste per banche, notai, Ufficio del Registro, Intendenza di Finanza, Camera di Commercio, Questura, Prefettura, Tribunale) che spesso dovevano essere espletate in giornata, tornando, nel pomeriggio, a riprendere i documenti già regolarizzati, vidimati, completati. Per i privati si occupava di rinnovo patenti, passaporti, autorizzazioni alle visite da parte della Mutua Artigiani e Commercianti sulla base delle ricette di richiesta, ecc. Per subentrare in questa attività ricorre ad un mutuo artigiano, grazie all’aiuto di un buon amico, impiegato in banca, il signor Chicco, figlio dei titolari del negozio di giocattoli, lane e chincaglierie varie, ubicato dove ora ha sede l’Unicredit. Nel 1955 aveva sposato Domenica Chicco, originaria della frazione Brassi, nel 1961 era nato il figlio Paolo ed il loro alloggio, dal 1963 al 1969, consiste in una camera al primo piano, cucina ed ingresso-ufficio al piano terreno, dove già operava ed abitava Ternavasio. Dopo quell’anno, sia pure con qualche timore “perché la piazza è sempre la piazza”, cambiano abitazione e recapito e traslocano in un appartamento del nuovo condominio in via IV Novembre, dove la signora Domenica continua a svolgere le solite mansioni di ritiro e consegna. Il recapito torinese (per tutti i corrieri) è in via Sant’Anselmo e poi in via Silvio Pellico ed

A cura di Marilena Cavallero

a mezzogiorno si ritrovano in una vicina trattoria, anche per scambiarsi informazioni e suggerimenti. Dal 1963 a marzo 1964 aveva usato la vecchia Ape di Ternavasio, sostituendola nel tempo con tre furgoni Fiat 600 T fino al 1980 quando acquista un moderno furgone Ebro (spagnolo) a gasolio di cui si serve fino alla pensione. I tempi cambiano: l’innovazione tecnologica consente il diretto contatto con gli uffici interessati, senza il continuo intervento del corriere (rimane necessario solo per la consegna materiale) ed il Lanificio non è più “quello di prima”. A fine 1985, Smeriglio cede questo servizio ad Ezio Curletto (classe 1957) ed a lui subentra già a marzo 1988 Danilo Andreoli; la sede è stata trasferita in via Trento n. 3. Il corriere storico, prima di Luigi Smeriglio, è stato Geppe Ternavasio (19031985). Ricorda la figlia Piera che abitavano in piazza Carlo Alberto e la sua mamma, Elena Gallinari (1910-1995), che prima del matrimonio, nel 1932, era stata a servizio dalla famiglia Audagnotto (verso il fondo di via Salotto, zona San Rocco) gestiva il recapito. La funzione del corriere era particolarmente delicata perché le commissioni che doveva sbrigare avevano sempre carattere di riservatezza, nessuno doveva conoscere i particolari delle consegne, al di fuori dei diretti interessati . Non si parlava di privacy ma esisteva davvero. In molti ricordiamo Ternavasio in sella alla bicicletta, con il portapacchi e la car- Geppe Ternavasio tella inserita nel tubo, con qualsiasi tempo: quando pioveva indossava un’ampia mantellina che copriva anche il materiale da consegnare. Particolare curioso, per evitare che i risvolti dei pantaloni finissero nei raggi della ruota, posteriore, li pinzava con delle semplici mollette da bucato, di legno. Non interruppe mai il servizio in tempo di guerra, ma più volte gli capitò di doversi fermare e nascondersi nei fossi che ancora costeggiano la strada per Torino, a causa degli allarmi aerei. Il recapito torinese era in via Lagrange angolo via Andrea Doria. Quando lasciò questa attività (nel 1963) traslocò sul lato opposto della piazza, da ”Magistrot”, dove i coniugi Tommaso Demagistri (1888-1957) e Francesca Garbarino (1887-1963) avevano casa e negozio di calzature. Elena e Geppe rilevano questa attività e si trasferiscono poi al Pontetto; Geppe continuò ad essere un fumatore accanito, nonostante l’amputazione di una gamba, nel 1978, e trascorreva molte ore nei pressi della palazzina Telecom (all’angolo di via XXIV Maggio con via Silvio Pellico): aveva così occasione di scambiare quattro chiacchiere perché chiunque passasse lo conosceva, lo salutava e si fermava. Era un modo per stare an-

cora vicino alla gente. Ho inoltre scoperto che, prima di Ternavasio, aveva svolto questo servizio Bernardino (Dino) Albera (1898-1968), con l’aiuto della moglie Margherita Latorre (19121990), che teneva il recapito, e di Angelo Marocco (1921-2008) che, giovanissimo, eseguiva le commissioni a Torino, recapito via Pio V, dove si recava col tramway (testimonianza di Domenica Marocco Canegallo, sorella superstite di Angiolino). C’era però la necessità anche di trasporti pesanti, perché pochi disponevano di mezzi propri e del tempo richiesto per ritiri e consegne di materiali tra cui mobili, elettrodomestici, pezzi di ricambio e tutto quanto poteva occorrere al commercio carignanese. Si ha memoria di Pietro Gasverde (1898-1970) che iniziò ben prima della seconda guerra con un carro trainato da cavalli e poi con un camion, fino al 1955, quando subentra Stefano Bauducco (classe 1931) che, il 3 marzo 1963, cede la licenza per il tragitto CarignanoLa Loggia-Torino a Domenico Berutto e Adriano Curletto. Con l’attività hanno rilevato anche il camion Fiat 145: dalla società esce Adriano Curletto a fine 1977 e Domenico Berutto prosegue solamente per un anno circa (testimonianza di Caterina Chialva Curletto). Subentrano i fratelli Facello (Dario, 1955-1989, e Giacomo): l’attività viene chiusa dopo la scomparsa di Dario. Il primo che però svolse questo lavoro, già con un camioncino, fu Michele Vivalda (18981935), padre di Giorgio e Oreste (defunti) e Giuseppe che ricorda: “Mio padre morì, investito da un altro corriere a Moncalieri, mentre scaricava del materiale alla fabbrica “dij brichèt”, dove adesso c‘è la Biblioteca, presente mia madre, che ce lo ha raccontato tante volte. Io avevo solo cinque anni”. Poi ci fu Francesco Migliore (19161938), cugino per parte materna di Domenica Marocco Canegallo, che conferma. Nel 1951, Giacomo (Giacolin) Genero, 1926-1993, aveva avviato questa attività di trasporto, allora particolarmente richiesta, sul tragitto Carignano-Nichelino-Torino: la proseguì fino al 1980 e l’ultimo mezzo usato fu un DAINO-OM passolungo (cassone più lungo del normale), recapiti prima in via San Quintino e poi in via Bizzozzero (dettagli gentilmente segnalati dalla figlia Gabriella, sposata Sappa). Gli subentrò Michele Toselli (fino al 1990), coadiuvato dalla moglie Domenica che ricorda: “Il recapito era in via del Fortino. La parte burocratica era sempre più complessa; per i pacchi inferiori ai venti chilogrammi, che potevano essere spediti per posta, occorreva pagare in anticipo una tassa al monopolio postale. Abbiamo chiuso anche perché a mio marito era stata offerta una buona occasione di lavoro”. Per questa ricerca, partita in sordina, ho coinvolto e chiesto l’aiuto di tante persone: forse non le ho citate tutte e mi scuso ma tutte ringrazio indistintamente per la loro cortesia e pazienza.

DIRITTO & CASTIGO Rubrica legale a cura dell'avvocato Roberta K. Colosso avvrkcolosso@gmail.com

Eredi, quanta confusione. Esiste un argomento in cui tanti si sentono, se non esperti, quanto meno titolati ad elargire consigli e a offrire risposte. In effetti riguarda un evento comune, ossia la perdita di un parente. Personalmente ritengo che la materia ereditaria ed il diritto successorio rappresentino una delle branche più complesse ed articolate del nostro sistema normativo, in primis per l'obiettiva difficoltà di ricostruire l'asse ereditario (ovvero il patrimonio immobiliare e non di cui disponeva il de cuius, intendendo non solo i beni ed i diritti in proprietà della persona al momento della morte, ma anche quelli dei quali questi si sia “liberato” nel corso della propria vita). Una volta riusciti nell'impresa vi è da chiedersi chi siano coloro che possano vantare diritti ereditari. Se domandassi la differenza tra eredi legittimi e legittimari, quanti saprebbero rispondere? I due termini sono spesso usati in modo promiscuo, anche se sottintendono concetti assolutamente distinti. Andiamo con ordine. La chiamata all’eredità può avvenire in forza della legge ovvero in conseguenza di un testamento che dispone in favore del chiamato. Quando la successione ereditaria avviene in assenza di testamento o con un testamento che dispone solo parzialmente dei beni ereditari, si parla di successione legittima, perché la ripartizione dei beni avviene secondo i criteri di assegnazione stabiliti dal codice civile che variano in virtù del numero e del grado di parentela di ciascun erede. In base all'art. 565 cod. civ. sono eredi legittimi il coniuge, i discendenti, gli ascendenti, i collaterali, gli altri parenti (ma la successione non ha luogo tra i parenti oltre il sesto grado, ex art. 572, comma 2 cod. civ.) e lo Stato. Salvo alcuni casi di concorso tra gli eredi, il parente più prossimo al defunto esclude tutti gli altri. A titolo di esempio, se una persona morendo lascia solo il coniuge, questi beneficia di tutto il patrimonio ereditario, mentre se oltre al coniuge vi è un figlio, a ciascuno spetta metà del patrimonio ereditario; se alla successione concorono più figli, al coniuge spetterà un terzo del patrimonio ereditario. La casistica è articolata e rimando al codice civile per una compiuta lettura. Quando il defunto ha lasciato delle disposizioni testamentarie è corretto parlare di eredi legittimari, che sono coloro ai quali la legge riserva in ogni caso una quota d’eredità che non potrà essere lesa neanche dalle disposizioni testamentarie del defunto. In altri termini, il nostro ordinamento vincola a favore dei legittimari una quota del patrimonio del testatore (così detta “quota legittima” o “di riserva), lasciandolo libero di disporre solo del residuo. In base all'art. 536 del cod. civ. i legittimari sono: il coniuge, i figli legittimi, i figli naturali, gli ascendenti legittimi; ai figli legittimi sono equiparati i legittimati e gli adottivi. I figli escludono la sussistenza di un diritto alla legittima in capo agli ascendenti. La legge, anche in questo caso, determina le quote per le quali tali soggetti sono necessariamente eredi. Alcuni esempi: se non sono presenti figli, legittimi o naturali, al coniuge è riservata la metà del patrimonio; inoltre al coniuge sono comunque riservati i diritti di abitazione della casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni; in caso di concorso tra il coniuge e un solo figlio, al coniuge spetta 1/3 del patrimonio e al figlio 1/3; in caso di concorso tra il coniuge e più figli, a questi complessivamente spetta la metà e al coniuge 1/4, e via di seguito. Per concludere, ed è quasi un gioco di parole: l’erede legittimo ha diritto a una quota dell’eredità; l’erede legittimario ha sempre diritto alla propria quota legittima e, ove lesa, ai rimedi preposti dal legislatore per recuperare il mal tolto.

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Car nevale

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E il Carnevale finisce “in alto mare” Carri allegorici protagonisti, trionfa Borgo Valdocco Carignano. Va in archivio, sotto la consueta pioggia di coriandoli, anche la scintillante edizione 2016 del Carnevale di Carignano, che ha visto sei carri allegorici sfidarsi per le vie cittadine nei quattro corsi mascherati di domenica 31 gennaio, sabato 6 in notturna, domenica 7 e martedì 9 febbraio. A vincere la gara il Borgo Valdocco, che si è imposto con “Siamo in alto mare”, seguito dai “Minions” di Borgo Piazza, terzi i “Monsters & Co.” del Borgo dei Matti, quarto il Borgo dei Giuo con “Dietro le quinte”, quinti i Senza Meta con “Snoopy”, sesto il Borgo Fuori Mura con “ElRow”. I Giochi dei Carri, disputatisi nella tensostruttura della Polisportiva in via Roma lunedì 8, si sono invece conclusi con la vittoria del Burg dij Giuo, secondo il Borgo Torre, terzi i Senza Meta, quarto il Borgo dei Matti, quinto il Borgo Piazza, sesti pari merito Borgo Valdocco e Borgo Fuori Mura. Cala così il sipario su dieci giorni di festa, alla guida di Paolo Falcone e Daniela Petruzza, sovrani del Carnevale nel ruolo di Gran Siniscalco e Castellana. ◆

Siamo in alto mare

Minions

Monsters & Co.

Dietro le quinte

Snoopy

SPURGO POZZI NERI FOGNATURE PIEMONTE SPURGHI

CARMAGNOLA - TEL. 011.9722198 mail: info@piemontespurghi.it

ElRow


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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO – ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARIGNANO

La Seconda C si cimenta in “Pirati all’arrembaggio!”

“il ballo di Irene”, uno spettacolo da ricordare

La sera di venerdì 29 gennaio scorso si è concluso davanti ad un pubblico entusiasta di genitori il laboratorio teatrale, durato tutto il primo quadrimestre, della classe Seconda C della Secondaria di Primo grado di Carignano. Lo spettacolo finale dal titolo “I pirati” voleva presentare, attraverso due navi di pirati, due mondi: quello dei pirati di tredici anni e quello delle ragazze della stessa età. Per trovare il tesoro indicato da una mappa, di cui ciascuno dei due mondi possedeva una metà, i ragazzi in veste di pirati hanno dovuto imparare il valore dell’amicizia e della collaborazione. Così hanno scoperto che il tesoro che può salvare i loro due mondi e può aiutarli a parlarsi sono parole come affetto, simpatia, fiducia, sogno, partecipazione, lealtà. Pensato nell’ambito dell’educazione all’affettività, il laboratorio ha potuto giovarsi della competenza e della collaborazione di Franco Collimato, direttore

Il 27 gennaio in molti Paesi del mondo si ricorda la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte dell’esercito sovietico: per commemorare le vittime dell’Olocausto e i crimini compiuti dai nazisti verso coloro che non appartenevano alla razza ariana vengono organizzate molte iniziative, film, documentari, spettacoli teatrali. A proposito di teatro, anche quest’anno le classi Terze hanno assistito allo spettacolo realizzato dal Teatro dei Ragazzi e Giovani di Torino, che ha proposto la storia di Irène Nemirovsky: a volte uno spettacolo o un libro non bastano per spiegare la vita di una persona, ma in questo caso la rappresentazione teatrale su questa scrittrice ebrea è stata utile per farci conoscere la sua storia. Irène nacque a Kiev nel 1903 in una famiglia ebrea benestante e la sua vita fu caratterizzata da continui spostamenti da una città europea all’altra, prima a causa dello scoppio della rivoluzione russa, poi per le sue origini che esponevano la sua famiglia alla persecuzione antisemita. Prima di trasferirsi a Parigi visse in molte città: San Pietroburgo, Mosca, Helsinki, Stoccolma. Infatti l’attrice fingeva di essere in viaggio, sempre accompagnata da una valigia, che è al centro dello spettacolo perché ha avuto una parte importante nella vita della scrittrice: nella valigia erano conservati gli appunti, le riflessioni, le pagine di diario, le bozze dei libri che Irène non riuscì a pubblicare quando era in vita. Solo a sessant’anni dalla sua morte le figlie, sopravvissute allo sterminio, decisero di aprirla e di dare alle stampe ciò che la valigia conteneva. A Parigi aveva avuto un grande successo, poi a poco a poco venne dimenticata e le sue opere furono censurate perché era ebrea; cercò inutilmente di ottenere la cittadinanza francese e si convertì al cristianesimo, ma questo non impedì che fosse catturata, nel 1942, e deportata ad Auschwitz, dove morì di tifo. Lo spettacolo porta il titolo di un’opera della Nemirovsky, “Il ballo”, che noi abbiamo letto in classe: è il racconto del pessimo rapporto tra un’adolescente e la madre, una donna dura, incapace di affetto, persino invidiosa della giovinezza della figlia, che disprezza il modo di vivere dei genitori e il loro attaccamento al denaro. La giovane avrà modo di vendicarsi delle umiliazioni e delle sofferenze che la madre le infligge. In questo libro Irène si ispira al difficile rapporto che aveva avuto con sua madre. Sia il libro che lo spettacolo trattano argomenti interessanti e nello stesso tempo tristi e drammatici, che comunque sono piaciuti a tutti noi e ci hanno fatto capire aspetti molto importanti. ❚ Carlotta Calavita, Eleonora Papa, Giulia Bracesco, Giulia Sapino Classe Terza D

artistico e presidente del Teatro dei Pari di Villastellone, che ha anche allestito per lo spettacolo una piacevole scenografia. “Durante i mesi di prova ho scoperto di amare il teatro e mi sono appassionata, ho dato tutta me stessa” ha commentato una nostra compagna. Un’altra ha sostenuto: “Grazie a quest’esperienza ho imparato a collaborare con i miei compagni e a fidarmi di loro. Abbiamo imparato ad essere uniti e ad apprezzarci l’un l’altro”. Un nostro compagno ha detto: “Il giorno fatidico ho provato un mix di emozioni: ansia, paura di non farcela, ma quella che ha prevalso alla fine è stata la gioia. Alla fine dello spettacolo ero troppo felice. L’unica tristezza è stata che dopo quattro mesi meravigliosi di prove, tra risate e battute, ma anche di impegno e di fatiche per imparare a muoversi sulla scena, a immedesimarsi nei personaggi e ad apprendere le battute, tutta la magia è finita in mez-

z’ora, nella sera di venerdì 29 gennaio 2016. Comunque la tristezza è presto svanita davanti alle congratulazioni e agli applausi degli spettatori”. Tutti noi, sia prima che durante lo spettacolo, abbiamo provato emozioni molto forti. Prima dello spettacolo eravamo molto agitati, ansiosi, ma appena saliti sulla scena tutto è passato e durante la rappresentazione eravamo felici. Questa è stata un’esperienza molto bella, unica e quasi indescrivibile. Oltre a mettersi alla prova durante il laboratorio teatrale ci si diverte molto. Franco Collimato, Katia ed i professori ci hanno seguito ed aiutato, soprattutto hanno creduto in noi, fino alla fine di questa attività, giudicata magnifica dall’intero gruppo. Le nostre attese sono state soddisfatte e tutti siamo contenti di questa esperienza, che ci ha insegnato molto e che per questo vorremmo ripetere. Gli alunni della classe Seconda C

Campioni di matematica, tra logica e fantasia Presso l’Istituto Comprensivo di via Tappi, per il secondo anno consecutivo, martedì 17 novembre 2015 si sono tenuti i Giochi Matematici d’Autunno organizzati dal Centro Pristem dell’Università Bocconi di Milano e, mercoledì 10 febbraio scorso, nell’aula magna dell’Istituto si sono svolte le premiazioni. Lo slogan degli organizzatori è “Logica, intuizione e fantasia” e vuole comunicare con immediatezza che i giochi sono delle gare matematiche, ma che per affrontarle non è necessaria la conoscenza di nessuna formula e nessun teorema particolarmente impegnativo. Occorre voglia di giocare, un pizzico di fantasia e quell’intuizione che fa capire che un problema apparentemente molto complicato è in realtà più semplice di quello che si poteva prevedere. Un gioco matematico è un problema con un enunciato divertente e intrigante, che suscita curiosità e la voglia di fermarsi un po’ a pensare. L’edizione 2015 dei giochi ha visto un incremento considerevole del numero di partecipanti della scuola secondaria e l’adesione di alcune classi della scuola primaria. L’Istituto si complimenta vivamente con i ragazzi che si sono classificati ai primi posti delle loro categorie ed estende l’apprezzamento a tutti gli altri concorrenti che si sono impegnati nella gara e hanno dato buona prova di sé. Ecco i risultati: Categoria CE (quinta elementare): 1o Matteo Brusa, 2o Lorenzo Lodeserto , 3o Lorenzo Valinotto. Categoria C1 (prima e seconda media): 1o Emma Chicco, 2o Rachele Cappellari, 3o Thomas Viitale. Categoria C2 (terza media): 1o Olivia Chicco, 2o Eleonora Papa, 3o Madalina Botez. Si ricorda che sono aperte le iscrizioni ai Campionati Internazionali organizzati dallo stesso Ente. m.g.

A passeggio per Torino Era una calda mattina di novembre, giornata ideale per una passeggiata, quando le classi Terza A e Terza D, dopo aver studiato la Prima Guerra Mondiale, si sono recate a Torino per vedere una mostra sull’argomento. Abbiamo approfittato della bella giornata per ammirare le bellezze di Torino e ci siamo sentiti dei veri turisti. La passeggiata è iniziata ai Giardini Reali: arrivando in piazza Castello abbiamo potuto ammirare la residenza del re d’Italia e Palazzo Madama, quindi siamo entrati nella Galleria Subalpina e abbiamo proseguito verso Piazza Carignano. Nel palazzo omonimo ha sede il Museo del Risorgimento, molto elegante sia all’esterno sia negli ambienti interni, con la grande scalinata in marmo che porta al primo piano. Il museo ospita una mostra dedicata alla Prima Guerra Mondiale, dal titolo “1915/1918. Torino e la grande guerra.” Per raggiungere l’esposizione abbiamo attraversato tutte le sale del museo, ripassando così gli argomenti studiati in seconda: abbiamo visto quadri, statue, documenti e armi che avevamo conosciuto sul libro di storia. La mostra è dedicata soprattutto alla propaganda che si faceva in tempo di guerra mediante manifesti e proclami che invitavano i cittadini torinesi a sostenere anche economicamente la guerra e a sopportare le sofferenze che essa procurava. Abbiamo visto che i profughi fuggiti dalle zone di guerra erano moltissimi, avevano perso tutto e si doveva offrire loro cibo, vestiario e ricovero. Si organizzavano lotterie di beneficenza per far fronte a quelle spese. Nel percorso di visita è collocato il plastico di una trincea: in questo modo abbiamo capito meglio tutto quello che si era detto in classe sull’argomento. Conclusa la visita, abbiamo attraversato piazza San Carlo e percorso via Roma. E’ stata un’esperienza interessante e utile per approfondire gli argomenti che stiamo studiando, ma abbiamo anche approfittato della bella giornata per ammirare le bellezze di Torino, per conoscerla meglio e apprezzare la maestosità del suo centro. ❚ Gli allievi della Terza D


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La Seconda C si cimenta in “Pirati all’arrembaggio!”

“il ballo di Irene”, uno spettacolo da ricordare

La sera di venerdì 29 gennaio scorso si è concluso davanti ad un pubblico entusiasta di genitori il laboratorio teatrale, durato tutto il primo quadrimestre, della classe Seconda C della Secondaria di Primo grado di Carignano. Lo spettacolo finale dal titolo “I pirati” voleva presentare, attraverso due navi di pirati, due mondi: quello dei pirati di tredici anni e quello delle ragazze della stessa età. Per trovare il tesoro indicato da una mappa, di cui ciascuno dei due mondi possedeva una metà, i ragazzi in veste di pirati hanno dovuto imparare il valore dell’amicizia e della collaborazione. Così hanno scoperto che il tesoro che può salvare i loro due mondi e può aiutarli a parlarsi sono parole come affetto, simpatia, fiducia, sogno, partecipazione, lealtà. Pensato nell’ambito dell’educazione all’affettività, il laboratorio ha potuto giovarsi della competenza e della collaborazione di Franco Collimato, direttore

Il 27 gennaio in molti Paesi del mondo si ricorda la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte dell’esercito sovietico: per commemorare le vittime dell’Olocausto e i crimini compiuti dai nazisti verso coloro che non appartenevano alla razza ariana vengono organizzate molte iniziative, film, documentari, spettacoli teatrali. A proposito di teatro, anche quest’anno le classi Terze hanno assistito allo spettacolo realizzato dal Teatro dei Ragazzi e Giovani di Torino, che ha proposto la storia di Irène Nemirovsky: a volte uno spettacolo o un libro non bastano per spiegare la vita di una persona, ma in questo caso la rappresentazione teatrale su questa scrittrice ebrea è stata utile per farci conoscere la sua storia. Irène nacque a Kiev nel 1903 in una famiglia ebrea benestante e la sua vita fu caratterizzata da continui spostamenti da una città europea all’altra, prima a causa dello scoppio della rivoluzione russa, poi per le sue origini che esponevano la sua famiglia alla persecuzione antisemita. Prima di trasferirsi a Parigi visse in molte città: San Pietroburgo, Mosca, Helsinki, Stoccolma. Infatti l’attrice fingeva di essere in viaggio, sempre accompagnata da una valigia, che è al centro dello spettacolo perché ha avuto una parte importante nella vita della scrittrice: nella valigia erano conservati gli appunti, le riflessioni, le pagine di diario, le bozze dei libri che Irène non riuscì a pubblicare quando era in vita. Solo a sessant’anni dalla sua morte le figlie, sopravvissute allo sterminio, decisero di aprirla e di dare alle stampe ciò che la valigia conteneva. A Parigi aveva avuto un grande successo, poi a poco a poco venne dimenticata e le sue opere furono censurate perché era ebrea; cercò inutilmente di ottenere la cittadinanza francese e si convertì al cristianesimo, ma questo non impedì che fosse catturata, nel 1942, e deportata ad Auschwitz, dove morì di tifo. Lo spettacolo porta il titolo di un’opera della Nemirovsky, “Il ballo”, che noi abbiamo letto in classe: è il racconto del pessimo rapporto tra un’adolescente e la madre, una donna dura, incapace di affetto, persino invidiosa della giovinezza della figlia, che disprezza il modo di vivere dei genitori e il loro attaccamento al denaro. La giovane avrà modo di vendicarsi delle umiliazioni e delle sofferenze che la madre le infligge. In questo libro Irène si ispira al difficile rapporto che aveva avuto con sua madre. Sia il libro che lo spettacolo trattano argomenti interessanti e nello stesso tempo tristi e drammatici, che comunque sono piaciuti a tutti noi e ci hanno fatto capire aspetti molto importanti. ❚ Carlotta Calavita, Eleonora Papa, Giulia Bracesco, Giulia Sapino Classe Terza D

artistico e presidente del Teatro dei Pari di Villastellone, che ha anche allestito per lo spettacolo una piacevole scenografia. “Durante i mesi di prova ho scoperto di amare il teatro e mi sono appassionata, ho dato tutta me stessa” ha commentato una nostra compagna. Un’altra ha sostenuto: “Grazie a quest’esperienza ho imparato a collaborare con i miei compagni e a fidarmi di loro. Abbiamo imparato ad essere uniti e ad apprezzarci l’un l’altro”. Un nostro compagno ha detto: “Il giorno fatidico ho provato un mix di emozioni: ansia, paura di non farcela, ma quella che ha prevalso alla fine è stata la gioia. Alla fine dello spettacolo ero troppo felice. L’unica tristezza è stata che dopo quattro mesi meravigliosi di prove, tra risate e battute, ma anche di impegno e di fatiche per imparare a muoversi sulla scena, a immedesimarsi nei personaggi e ad apprendere le battute, tutta la magia è finita in mez-

z’ora, nella sera di venerdì 29 gennaio 2016. Comunque la tristezza è presto svanita davanti alle congratulazioni e agli applausi degli spettatori”. Tutti noi, sia prima che durante lo spettacolo, abbiamo provato emozioni molto forti. Prima dello spettacolo eravamo molto agitati, ansiosi, ma appena saliti sulla scena tutto è passato e durante la rappresentazione eravamo felici. Questa è stata un’esperienza molto bella, unica e quasi indescrivibile. Oltre a mettersi alla prova durante il laboratorio teatrale ci si diverte molto. Franco Collimato, Katia ed i professori ci hanno seguito ed aiutato, soprattutto hanno creduto in noi, fino alla fine di questa attività, giudicata magnifica dall’intero gruppo. Le nostre attese sono state soddisfatte e tutti siamo contenti di questa esperienza, che ci ha insegnato molto e che per questo vorremmo ripetere. Gli alunni della classe Seconda C

Campioni di matematica, tra logica e fantasia Presso l’Istituto Comprensivo di via Tappi, per il secondo anno consecutivo, martedì 17 novembre 2015 si sono tenuti i Giochi Matematici d’Autunno organizzati dal Centro Pristem dell’Università Bocconi di Milano e, mercoledì 10 febbraio scorso, nell’aula magna dell’Istituto si sono svolte le premiazioni. Lo slogan degli organizzatori è “Logica, intuizione e fantasia” e vuole comunicare con immediatezza che i giochi sono delle gare matematiche, ma che per affrontarle non è necessaria la conoscenza di nessuna formula e nessun teorema particolarmente impegnativo. Occorre voglia di giocare, un pizzico di fantasia e quell’intuizione che fa capire che un problema apparentemente molto complicato è in realtà più semplice di quello che si poteva prevedere. Un gioco matematico è un problema con un enunciato divertente e intrigante, che suscita curiosità e la voglia di fermarsi un po’ a pensare. L’edizione 2015 dei giochi ha visto un incremento considerevole del numero di partecipanti della scuola secondaria e l’adesione di alcune classi della scuola primaria. L’Istituto si complimenta vivamente con i ragazzi che si sono classificati ai primi posti delle loro categorie ed estende l’apprezzamento a tutti gli altri concorrenti che si sono impegnati nella gara e hanno dato buona prova di sé. Ecco i risultati: Categoria CE (quinta elementare): 1o Matteo Brusa, 2o Lorenzo Lodeserto , 3o Lorenzo Valinotto. Categoria C1 (prima e seconda media): 1o Emma Chicco, 2o Rachele Cappellari, 3o Thomas Viitale. Categoria C2 (terza media): 1o Olivia Chicco, 2o Eleonora Papa, 3o Madalina Botez. Si ricorda che sono aperte le iscrizioni ai Campionati Internazionali organizzati dallo stesso Ente. m.g.

A passeggio per Torino Era una calda mattina di novembre, giornata ideale per una passeggiata, quando le classi Terza A e Terza D, dopo aver studiato la Prima Guerra Mondiale, si sono recate a Torino per vedere una mostra sull’argomento. Abbiamo approfittato della bella giornata per ammirare le bellezze di Torino e ci siamo sentiti dei veri turisti. La passeggiata è iniziata ai Giardini Reali: arrivando in piazza Castello abbiamo potuto ammirare la residenza del re d’Italia e Palazzo Madama, quindi siamo entrati nella Galleria Subalpina e abbiamo proseguito verso Piazza Carignano. Nel palazzo omonimo ha sede il Museo del Risorgimento, molto elegante sia all’esterno sia negli ambienti interni, con la grande scalinata in marmo che porta al primo piano. Il museo ospita una mostra dedicata alla Prima Guerra Mondiale, dal titolo “1915/1918. Torino e la grande guerra.” Per raggiungere l’esposizione abbiamo attraversato tutte le sale del museo, ripassando così gli argomenti studiati in seconda: abbiamo visto quadri, statue, documenti e armi che avevamo conosciuto sul libro di storia. La mostra è dedicata soprattutto alla propaganda che si faceva in tempo di guerra mediante manifesti e proclami che invitavano i cittadini torinesi a sostenere anche economicamente la guerra e a sopportare le sofferenze che essa procurava. Abbiamo visto che i profughi fuggiti dalle zone di guerra erano moltissimi, avevano perso tutto e si doveva offrire loro cibo, vestiario e ricovero. Si organizzavano lotterie di beneficenza per far fronte a quelle spese. Nel percorso di visita è collocato il plastico di una trincea: in questo modo abbiamo capito meglio tutto quello che si era detto in classe sull’argomento. Conclusa la visita, abbiamo attraversato piazza San Carlo e percorso via Roma. E’ stata un’esperienza interessante e utile per approfondire gli argomenti che stiamo studiando, ma abbiamo anche approfittato della bella giornata per ammirare le bellezze di Torino, per conoscerla meglio e apprezzare la maestosità del suo centro. ❚ Gli allievi della Terza D


10 Febbraio 2016

Come

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

eravamo

Il corriere, un tempo importante servizio di cui rimane memoria solo a chi ha compiuto gli… “anta”, è termine senza significato però per le nuove generazioni che lo identificano con le consegne celeri a mezzo furgoni. Infatti quando i collegamenti con Torino erano affidati al tramway ed il telefono esisteva solo per pochissimi carignanesi, l’attività del corriere che quotidianamente si recava a Torino era indispensabile e fu così per molti anni, anche quando i pullman avevano ormai passaggi frequenti ed il telefono era entrato in molte case. In tal modo si poteva contare su una persona che conosceva uffici e magazzini a cui consegnare corrispondenza, documenti, piccoli pacchi, secondo le più svariate richieste che venivano avanzate, e per la popolazione era un bel vantaggio. Ho incontrato il Luigi Smeriglio signor Luigi Smeriglio, classe 1927, che svolse questo servizio dal giugno 1963 al dicembre 1985. Già nel 1942 era stato assunto come fattorino presso la Ditta Bona, insieme a Cesare Mattio ed Andrea Medail, ma poi aveva svolto altri lavori ed infine, per due anni, era stato alle dipendenze degli Autotrasporti Davoli sul tragitto Torino-La Spezia; quando rilevò l’attività da Giuseppe (Geppe) Ternavasio, l’affiancamento durò solo un mese perché aveva già maturato esperienza nel campo. Tutte le mattine, prima di partire per Torino, dal recapito in piazza Carlo Alberto 18, dove già erano state consegnate commissioni varie, ritirava presso i clienti abituali (farmacie, uffici comunali, uffici del Lanificio) altre commissioni (buste per banche, notai, Ufficio del Registro, Intendenza di Finanza, Camera di Commercio, Questura, Prefettura, Tribunale) che spesso dovevano essere espletate in giornata, tornando, nel pomeriggio, a riprendere i documenti già regolarizzati, vidimati, completati. Per i privati si occupava di rinnovo patenti, passaporti, autorizzazioni alle visite da parte della Mutua Artigiani e Commercianti sulla base delle ricette di richiesta, ecc. Per subentrare in questa attività ricorre ad un mutuo artigiano, grazie all’aiuto di un buon amico, impiegato in banca, il signor Chicco, figlio dei titolari del negozio di giocattoli, lane e chincaglierie varie, ubicato dove ora ha sede l’Unicredit. Nel 1955 aveva sposato Domenica Chicco, originaria della frazione Brassi, nel 1961 era nato il figlio Paolo ed il loro alloggio, dal 1963 al 1969, consiste in una camera al primo piano, cucina ed ingresso-ufficio al piano terreno, dove già operava ed abitava Ternavasio. Dopo quell’anno, sia pure con qualche timore “perché la piazza è sempre la piazza”, cambiano abitazione e recapito e traslocano in un appartamento del nuovo condominio in via IV Novembre, dove la signora Domenica continua a svolgere le solite mansioni di ritiro e consegna. Il recapito torinese (per tutti i corrieri) è in via Sant’Anselmo e poi in via Silvio Pellico ed

A cura di Marilena Cavallero

a mezzogiorno si ritrovano in una vicina trattoria, anche per scambiarsi informazioni e suggerimenti. Dal 1963 a marzo 1964 aveva usato la vecchia Ape di Ternavasio, sostituendola nel tempo con tre furgoni Fiat 600 T fino al 1980 quando acquista un moderno furgone Ebro (spagnolo) a gasolio di cui si serve fino alla pensione. I tempi cambiano: l’innovazione tecnologica consente il diretto contatto con gli uffici interessati, senza il continuo intervento del corriere (rimane necessario solo per la consegna materiale) ed il Lanificio non è più “quello di prima”. A fine 1985, Smeriglio cede questo servizio ad Ezio Curletto (classe 1957) ed a lui subentra già a marzo 1988 Danilo Andreoli; la sede è stata trasferita in via Trento n. 3. Il corriere storico, prima di Luigi Smeriglio, è stato Geppe Ternavasio (19031985). Ricorda la figlia Piera che abitavano in piazza Carlo Alberto e la sua mamma, Elena Gallinari (1910-1995), che prima del matrimonio, nel 1932, era stata a servizio dalla famiglia Audagnotto (verso il fondo di via Salotto, zona San Rocco) gestiva il recapito. La funzione del corriere era particolarmente delicata perché le commissioni che doveva sbrigare avevano sempre carattere di riservatezza, nessuno doveva conoscere i particolari delle consegne, al di fuori dei diretti interessati . Non si parlava di privacy ma esisteva davvero. In molti ricordiamo Ternavasio in sella alla bicicletta, con il portapacchi e la car- Geppe Ternavasio tella inserita nel tubo, con qualsiasi tempo: quando pioveva indossava un’ampia mantellina che copriva anche il materiale da consegnare. Particolare curioso, per evitare che i risvolti dei pantaloni finissero nei raggi della ruota, posteriore, li pinzava con delle semplici mollette da bucato, di legno. Non interruppe mai il servizio in tempo di guerra, ma più volte gli capitò di doversi fermare e nascondersi nei fossi che ancora costeggiano la strada per Torino, a causa degli allarmi aerei. Il recapito torinese era in via Lagrange angolo via Andrea Doria. Quando lasciò questa attività (nel 1963) traslocò sul lato opposto della piazza, da ”Magistrot”, dove i coniugi Tommaso Demagistri (1888-1957) e Francesca Garbarino (1887-1963) avevano casa e negozio di calzature. Elena e Geppe rilevano questa attività e si trasferiscono poi al Pontetto; Geppe continuò ad essere un fumatore accanito, nonostante l’amputazione di una gamba, nel 1978, e trascorreva molte ore nei pressi della palazzina Telecom (all’angolo di via XXIV Maggio con via Silvio Pellico): aveva così occasione di scambiare quattro chiacchiere perché chiunque passasse lo conosceva, lo salutava e si fermava. Era un modo per stare an-

cora vicino alla gente. Ho inoltre scoperto che, prima di Ternavasio, aveva svolto questo servizio Bernardino (Dino) Albera (1898-1968), con l’aiuto della moglie Margherita Latorre (19121990), che teneva il recapito, e di Angelo Marocco (1921-2008) che, giovanissimo, eseguiva le commissioni a Torino, recapito via Pio V, dove si recava col tramway (testimonianza di Domenica Marocco Canegallo, sorella superstite di Angiolino). C’era però la necessità anche di trasporti pesanti, perché pochi disponevano di mezzi propri e del tempo richiesto per ritiri e consegne di materiali tra cui mobili, elettrodomestici, pezzi di ricambio e tutto quanto poteva occorrere al commercio carignanese. Si ha memoria di Pietro Gasverde (1898-1970) che iniziò ben prima della seconda guerra con un carro trainato da cavalli e poi con un camion, fino al 1955, quando subentra Stefano Bauducco (classe 1931) che, il 3 marzo 1963, cede la licenza per il tragitto CarignanoLa Loggia-Torino a Domenico Berutto e Adriano Curletto. Con l’attività hanno rilevato anche il camion Fiat 145: dalla società esce Adriano Curletto a fine 1977 e Domenico Berutto prosegue solamente per un anno circa (testimonianza di Caterina Chialva Curletto). Subentrano i fratelli Facello (Dario, 1955-1989, e Giacomo): l’attività viene chiusa dopo la scomparsa di Dario. Il primo che però svolse questo lavoro, già con un camioncino, fu Michele Vivalda (18981935), padre di Giorgio e Oreste (defunti) e Giuseppe che ricorda: “Mio padre morì, investito da un altro corriere a Moncalieri, mentre scaricava del materiale alla fabbrica “dij brichèt”, dove adesso c‘è la Biblioteca, presente mia madre, che ce lo ha raccontato tante volte. Io avevo solo cinque anni”. Poi ci fu Francesco Migliore (19161938), cugino per parte materna di Domenica Marocco Canegallo, che conferma. Nel 1951, Giacomo (Giacolin) Genero, 1926-1993, aveva avviato questa attività di trasporto, allora particolarmente richiesta, sul tragitto Carignano-Nichelino-Torino: la proseguì fino al 1980 e l’ultimo mezzo usato fu un DAINO-OM passolungo (cassone più lungo del normale), recapiti prima in via San Quintino e poi in via Bizzozzero (dettagli gentilmente segnalati dalla figlia Gabriella, sposata Sappa). Gli subentrò Michele Toselli (fino al 1990), coadiuvato dalla moglie Domenica che ricorda: “Il recapito era in via del Fortino. La parte burocratica era sempre più complessa; per i pacchi inferiori ai venti chilogrammi, che potevano essere spediti per posta, occorreva pagare in anticipo una tassa al monopolio postale. Abbiamo chiuso anche perché a mio marito era stata offerta una buona occasione di lavoro”. Per questa ricerca, partita in sordina, ho coinvolto e chiesto l’aiuto di tante persone: forse non le ho citate tutte e mi scuso ma tutte ringrazio indistintamente per la loro cortesia e pazienza.

DIRITTO & CASTIGO Rubrica legale a cura dell'avvocato Roberta K. Colosso avvrkcolosso@gmail.com

Eredi, quanta confusione. Esiste un argomento in cui tanti si sentono, se non esperti, quanto meno titolati ad elargire consigli e a offrire risposte. In effetti riguarda un evento comune, ossia la perdita di un parente. Personalmente ritengo che la materia ereditaria ed il diritto successorio rappresentino una delle branche più complesse ed articolate del nostro sistema normativo, in primis per l'obiettiva difficoltà di ricostruire l'asse ereditario (ovvero il patrimonio immobiliare e non di cui disponeva il de cuius, intendendo non solo i beni ed i diritti in proprietà della persona al momento della morte, ma anche quelli dei quali questi si sia “liberato” nel corso della propria vita). Una volta riusciti nell'impresa vi è da chiedersi chi siano coloro che possano vantare diritti ereditari. Se domandassi la differenza tra eredi legittimi e legittimari, quanti saprebbero rispondere? I due termini sono spesso usati in modo promiscuo, anche se sottintendono concetti assolutamente distinti. Andiamo con ordine. La chiamata all’eredità può avvenire in forza della legge ovvero in conseguenza di un testamento che dispone in favore del chiamato. Quando la successione ereditaria avviene in assenza di testamento o con un testamento che dispone solo parzialmente dei beni ereditari, si parla di successione legittima, perché la ripartizione dei beni avviene secondo i criteri di assegnazione stabiliti dal codice civile che variano in virtù del numero e del grado di parentela di ciascun erede. In base all'art. 565 cod. civ. sono eredi legittimi il coniuge, i discendenti, gli ascendenti, i collaterali, gli altri parenti (ma la successione non ha luogo tra i parenti oltre il sesto grado, ex art. 572, comma 2 cod. civ.) e lo Stato. Salvo alcuni casi di concorso tra gli eredi, il parente più prossimo al defunto esclude tutti gli altri. A titolo di esempio, se una persona morendo lascia solo il coniuge, questi beneficia di tutto il patrimonio ereditario, mentre se oltre al coniuge vi è un figlio, a ciascuno spetta metà del patrimonio ereditario; se alla successione concorono più figli, al coniuge spetterà un terzo del patrimonio ereditario. La casistica è articolata e rimando al codice civile per una compiuta lettura. Quando il defunto ha lasciato delle disposizioni testamentarie è corretto parlare di eredi legittimari, che sono coloro ai quali la legge riserva in ogni caso una quota d’eredità che non potrà essere lesa neanche dalle disposizioni testamentarie del defunto. In altri termini, il nostro ordinamento vincola a favore dei legittimari una quota del patrimonio del testatore (così detta “quota legittima” o “di riserva), lasciandolo libero di disporre solo del residuo. In base all'art. 536 del cod. civ. i legittimari sono: il coniuge, i figli legittimi, i figli naturali, gli ascendenti legittimi; ai figli legittimi sono equiparati i legittimati e gli adottivi. I figli escludono la sussistenza di un diritto alla legittima in capo agli ascendenti. La legge, anche in questo caso, determina le quote per le quali tali soggetti sono necessariamente eredi. Alcuni esempi: se non sono presenti figli, legittimi o naturali, al coniuge è riservata la metà del patrimonio; inoltre al coniuge sono comunque riservati i diritti di abitazione della casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni; in caso di concorso tra il coniuge e un solo figlio, al coniuge spetta 1/3 del patrimonio e al figlio 1/3; in caso di concorso tra il coniuge e più figli, a questi complessivamente spetta la metà e al coniuge 1/4, e via di seguito. Per concludere, ed è quasi un gioco di parole: l’erede legittimo ha diritto a una quota dell’eredità; l’erede legittimario ha sempre diritto alla propria quota legittima e, ove lesa, ai rimedi preposti dal legislatore per recuperare il mal tolto.

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Car nevale

2016

Febbraio 2016

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E il Carnevale finisce “in alto mare” Carri allegorici protagonisti, trionfa Borgo Valdocco Carignano. Va in archivio, sotto la consueta pioggia di coriandoli, anche la scintillante edizione 2016 del Carnevale di Carignano, che ha visto sei carri allegorici sfidarsi per le vie cittadine nei quattro corsi mascherati di domenica 31 gennaio, sabato 6 in notturna, domenica 7 e martedì 9 febbraio. A vincere la gara il Borgo Valdocco, che si è imposto con “Siamo in alto mare”, seguito dai “Minions” di Borgo Piazza, terzi i “Monsters & Co.” del Borgo dei Matti, quarto il Borgo dei Giuo con “Dietro le quinte”, quinti i Senza Meta con “Snoopy”, sesto il Borgo Fuori Mura con “ElRow”. I Giochi dei Carri, disputatisi nella tensostruttura della Polisportiva in via Roma lunedì 8, si sono invece conclusi con la vittoria del Burg dij Giuo, secondo il Borgo Torre, terzi i Senza Meta, quarto il Borgo dei Matti, quinto il Borgo Piazza, sesti pari merito Borgo Valdocco e Borgo Fuori Mura. Cala così il sipario su dieci giorni di festa, alla guida di Paolo Falcone e Daniela Petruzza, sovrani del Carnevale nel ruolo di Gran Siniscalco e Castellana. ◆

Siamo in alto mare

Minions

Monsters & Co.

Dietro le quinte

Snoopy

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CARMAGNOLA - TEL. 011.9722198 mail: info@piemontespurghi.it

ElRow


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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Alle donne mai nessuno sconto

Caregiver, un convegno alla Fondazione Quaranta

Ci sono piccole cose che danno il senso di altre più gravi e problematiche. Le mestruazioni sono eventi naturali che dipendono dal fatto che le femmine della nostra specie producono quasi a cadenza mensile un ovulo che, se non è fecondato, matura e si deteriora provocando una perdita di materiale ematico. L'evento può essere accompagnato da una serie di disagi molto personali e soggettivi, ma ha sempre come caratteristica la disagevole perdita ematica che sta umida e noiosa laggiù in fondo. La donna, si sa, deve partorire con dolore e le mestruazioni sono accessorio più o meno pesante a questa condanna, nelle società antiche i giorni dei sanguinamenti rendevano la donna impura, non si doveva frequentarla o addirittura neppure servirsi della sua solita sollecitudine domestica, che vi fa subito rendere conto del disgusto che doveva provare l'uomo antico per il problema in questione se arrivava a rinunciare a manicaretti e stiratura della toga. Se richiesto chiunque di noi direbbe che oggi questa pregiudizio primitivo nei confronti delle mestruazioni è superato: tutte le donne possono, anche se mestruate, cucinare e stirare per il proprio uomo senza che questi rifiuti cibo e camicie. Ma forse ci sono cose che mostrano come l'antico pregiudizio non sia del tutto superato, almeno nel nostro paese. Alcuni deputati, tra i quali Pippo Civati, hanno presentato una proposta di legge per far passare l'Iva sugli assorbenti intimi femminile dal 22 a 4 per cento, il fatto ha scatenato contro di loro una ridda di schiamazzi di puro dileggio. A parte il fatto che alla giovane femmina mestruata, disoccupata, voucherista, freelance, quattro soldi risparmiati ogni mese potrebbero persino far piacere , cosa che difficilmente possono capire illustri commentatori di giornali, autori televisivi tutti a cachet astronomici; ma, visto che non potremmo evitarle di partorire con dolore, almeno non potremmo evitarle di mestruare con Iva di lusso? Mi pare che tra un profumo e persino una camicetta e l'assorbente intimo ci sia un po' di differenza, oppure pensiamo che detto assorbente sia un bene voluttuario, non necessario, che le nostre fanciulle, ragazze, giovani madri possano scegliere se concedersi lo “sfizio di tamponare” o grondare grumi di sangue peggio che nei film di Tarantino una settimana al mese? Certo i problemi delle donne, come ricordano giornalisti, autori televisivi, eccetera sono ben altri: hanno mariti, fidanzati, padri che le picchiano, le stuprano, le bruciano, le uccidono, cosa potranno mai essere 80 cc, in fondo un bicchiere da vino (rosso), di sangue che cola. Pensate, in Francia il ritocco Iva lo hanno già fatto, in Canada lo stanno per fare, ne parlano senza ridere i tedeschi (ma i tedeschi non ridono mai) e persino Obama (i malevoli diranno che è per interesse: con tre femmine in casa e a scadenza di mandato uno deve pur pensare a come risparmiare), ma nel Bel Paese sulla cosa si è scatenato il sarcasmo nazionale. Tutto questo dileggio nasconde l'antico pregiudizio: questo sangue è la conferma che il corpo della donna è naturalmente sensuale e peccaminoso, che va inibita persino per tassazione la sua aspirazione alla “sovranità sul proprio corpo” come direbbe Rodotà. Le mani che si infilano nella sua scollatura, che palpano il suo sedere cadono lì tanto per l'imam di Colonia come per il giudice siciliano che assolve il capoufficio allegramente smanettone per colpa di queste femmine troppo profumate e troppo poco vestite, sopratutto troppo autonome (persino in “quei giorni”). Non è un caso che in questo paese la Rai censuri un programma di informazione che parla di educazione alla sessualità ed ai sentimenti, chi volete educare se si sa benissimo di chi è la colpa se succedono “certe cose”? Insegnate piuttosto alle sgallettate a tenere sudate le ascelle, bassi gli occhi, lunghe le gonne, sopratutto, modeste le aspirazioni. L'otto marzo tutti i giornali e relativi paludati giornalisti, tutte le trasmissioni tivu faranno sproloqui sulla discriminazione, sui sacrifici, sul ruolo, tutti ricorderanno almeno per un minuto le donne, nessuno, tranne forse la pubblicità con neutro liquidino azzurro su una pezzuola, che le mestruazioni esistono e sono un pezzo, certi giorni faticoso, della vita di ogni donna, un pezzo, una fatica che dovrà comunque restare con Iva al 22 per cento. Che volete, per quella mela, la condanna è antica e grande, la voce alta, biblica: Donna partorirai con dolore ed anche sugli assorbenti non ti faremo sconti. ❚ Nanni Passerini

Demenza e assistenza domiciliare: sabato 5 marzo in via San Remigio Carignano. L’appuntamento è di quelli importanti, il punto di partenza per dare vita a Carignano a un servizio simile ad altri già operativi a Carmgnola, Chieri e Moncalieri, un convegno per presentare un progetto di assistenza domiciliare sul nostro territorio: “Prendiamoci cura di chi assiste Valorizzazione del Caregiver nelle demenze” si svolgerà sabato 5 marzo, ore 15, alla Fondazione Quaranta - Residenza Sanitaria Pubblica, via San Remigio 46. Ingresso libero. I familiari dei malati di Alzheimer sono considerati le seconde vittime della demenza per l’enorme impatto emotivo e per lo stravolgimento di ogni progetto di vita che la malattia determina e avvertono la

necessità di acquisire nuovi strumenti metodologici ed organizzativi per rendere più efficace il proprio agire e ridurre lo stress assistenziale. L’iniziativa è promossa dall’AMA - Associazione Malati di Alzheimer onlus di Chieri e viene realizzata con il supporto e la collaborazione del Rotary Club e con il patrocinio dell’Asl TO5, del Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale Cisa 31, della Città di Carignano e della Città di Carmagnola. Sarà il primo passo per creare al Cronici Quaranta un punto di riferimento, qualificato e assistito, negli spazi che la struttura potrà mettere a disposizione per quanti aderiranno al progetto Caregiver di assistenza domiciliare. ◆

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

MESSAGGI

in bacheca

Spazio ai lettori

Tantissimi auguri a Francesca Baretta che il 9 marzo compie novant’anni! Buon compleanno dalle figlie Carmen e Tiziana Rodriguez

La famiglia di

Luigi Sona grata e riconoscente per la manifestazione di stima e di affetto tributata al loro caro congiunto, ringrazia quanti in vari modi hanno preso parte al suo dolore con parole di conforto, scritti, fiori e con la personale partecipazione ai funerali. La S. Messa di Trigesima sarà celebrata nella Parrocchia San Giovanni Battista in Borgo San Giovanni di Carmagnola Domenica 28 febbraio 2016 alle ore 11,00.

Una voce dall’Istituto “Faccio Frichieri” di Carignano Domenica 24 gennaio abbiamo avuto una visita più piacevole del previsto. L’avviso parlava che un certo signor Tesio sarebbe venuto ad allietare il nostro pomeriggio con un “karaoke” di canti e musiche di tutti i tempi. Poiché in precedenza era stato installato, in un angolo del salone dove solitamente si svolgono le feste, un grande schermo, la nostra curiosità era particolarmente grande. Finalmente questa curiosità è stata svelata e per conto mio meritava veramente la pena. Il signor Tesio, con tutta la sua attrezzatura elettronica, ci ha fatto sentire e vedere sullo schermo canzoni di tutti i tempi interpretate da tutti i cantanti da noi richiesti spaziando da Caruso, Villa e altri tra i più grandi interpreti di tutti i tempi. Non sono mancati i canti popolari corali della nostra giovinezza. Considero delle vere chicche l’esecuzione da parte di una ragazzina di quattordici anni, che ha cantato l’ “Ave Maria” con una voce melodiosa e un’altra della stessa età che, con la tromba, ha suonato il “Silenzio”. Io avrei rinunciato a cenare per continuare a bearmi di quel tipo

di spettacolo. Il signor Tesio ha promesso a noi e al nostro Direttore di tornare altre volte. Degno di nota il 2 febbraio (che tra l’altro coincideva con il mio compleanno), festa patronale della cappella dell’Istituto Frichieri con Santa Messa Solenne per la presentazione di Gesù al tempio, accompagna dai canti del coro di Santa Cecilia e, sorpresa finale, di un ricco rinfresco nel salone delle feste. Domenica 7 febbraio, memori del grande successo dell’anno scorso, per la festa delle tessitrici della fabbrica Bona, il salone delle feste accoglieva un centinaio di partecipanti. Il clima è stato gioioso e i canti non sono mancati anche grazie alla corale di Santa Cecilia che, in tale occasione, ha cambiato repertorio. Così, con loro da una parte e il signor Crivello dall’altra con tutta la sua attrezzatura che accompagnava la fisarmonica, l’ambiente è stato più che euforico; un’atmosfera di festa a cui hanno contribuito anche i vassoi con tutti i generi di dolci preparati dalle abili mani delle “tessioire” che circolavano senza interruzione. Io ho ritrovato il clima dell’anno scorso fatto di

quel calore umano che per noi è di vitale importanza. Poi sono venuti i Carnevalanti, un gruppo allegro formato dalla Castellana, dal Gran Siniscalco e dai capi carro che, oltre ad un inizio di festa nel salone, hanno fatto il giro dei reparti, accompagnati dal nostro direttore Renato Margaria, per salutare chi non era potuto scendere. Il mio è un resoconto degli eventi salienti di queste ultime settimane. Tra una visita e l’altra, non sono cessate le nostre attività di arte che se, inizialmente, interessavano dieci-quindici di noi, ora siamo aumentati arrivando ad una trentina e le educatrici sono perennemente di corsa da un tavolo all’altro per fornire il materiale o le richieste di aiuto che ricevono. Abbiamo preparato anche le maschere da distribuire e i cartelloni con i personaggi dei carri da appendere come benvenuto ai carnevalanti. In questi giorni inizieremo i disegni e le decorazioni per la Pasqua, anche per quando arriveranno in visita i bimbi della scuola materna che sono sempre entusiasti di venire a trovare i nonni. Tutta questa euforia mi contagia e fa scorrere più in fretta e piacevolmente il tempo. Arrivederci alla prossima. ❚ Lidia Dettoni

Pourquoi choisir l’Esabac? Doppio diploma per gli studenti del Linguistico Sabato 16 gennaio, durante la giornata di open day, il dirigente scolastico dell’Istituto “Norberto Bobbio” di Carignano Franco Zanet e la docente di francese Esabac Daniela Mejnardi hanno consegnato i diplomi del baccalauréat agli studenti che hanno sostenuto l’esame di stato lo scorso luglio. E’ il secondo anno che l’Istituto rilascia il doppio diploma agli studenti del liceo linguistico: “Sì, il doppio diploma offre numerose possibilità a chi è interessato a proseguire gli studi in un paese di lingua francese, ma anche a chi decide di frequentare università italiane - spiega la professoressa Mejnardi - e aggiungerei sia a chi ha intenzione di fare delle lingue il proprio mestiere sia a chi invece non ha ancora ben chiaro quale sarà il suo futuro”. Gli ex-studenti del Linguistico si sono ritrovati in una gioiosa rimpatriata che ha fatto anche da sfondo per il racconto dei loro progetti e sogni per il futuro. Queste le loro impressioni e commenti sui cinque anni passati sui banchi del

“collega” e ha aggiunto: “Il ‘prezzo “Bobbio”. Paola Rocco ha commenda pagare’ è solamente una prova tato: “Il progetto Esabac apre la in più all'esame di stato e lo studio mente degli studenti: lo studio della della storia in francese. Inoltre, la letteratura francese e della storia in quarta prova di Maturità non ha francese permette di sviluppare nuove capacità legate a un metodo di studio diverso rispetto a quello italiano. Inoltre, le competenze linguistiche degli studenti raggiungono livelli molto alti. Non vi sono rischi, anche perché il diploma italiano Alcuni studenti mostrano il Diploma con il dirigente scolastico Franco Zanet e la docente Daniela Mejnardi non è influenzato dalla prova in francese, nulla da pernessuna influenza sullo svolgidere, solo da guadagnare. L’unico mento dell'esame italiano nel caso requisito necessario? L’amore per la in cui l'esito dell'Esabac sia negalingua e la letteratura francese. La tivo. Quindi, perché non provarci? mia esperienza personale, avendo Personalmente sono molto conaffrontato questo progetto, è tenta di questa opportunità che ci è molto positiva e consiglio a tutti gli stata concessa, rimarrà nel mio curstudenti di cogliere questa grande riculum per sempre e chissà che non opportunità”. Anche Alessandra sia fonte di ispirazione per cambiare Canova si è trovata d’accordo con la radicalmente vita”. ❚


“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Mucha e le atmosfere art nouveau

Agenda

Carignanese

Affiches e opere d’arte decorativa a Palazzo Reale Milano. Con oltre 220 opere la mostra “Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau” propone al pubblico un percorso originale capace di ricostruire il gusto elegante, prezioso e sensuale dell’epoca attraverso le creazioni di Alfons Mucha, gli arredi e le opere d’arte decorativa di artisti e manifatture europei attivi nello stesso periodo Il nucleo principale della mostra è costituito da 120 opere tra affiches e pannelli decorativi di Alfons Mucha (1860 ‐ 1939), provenienti dalla Richard Fuxa Foundation. L’artista ceco è stato uno dei più significativi interpreti dell’Art Nouveau, divenendo ben presto il "promotore" di un nuovo linguaggio comunicativo, di un'arte visiva innovativa e potente: le immagini femminili dei suoi manifesti erano molto diffuse e popolari in tutti i campi della società del suo tempo e ancora oggi si può facilmente individuare la sua inconfondibile cifra stilistica, che

lo ha reso eterno simbolo dell’Art Nouveau. Lo “Stile Mucha”, unico e riconoscibile, si è dimostrato adatto per essere applicato ad una grande varietà di contesti: poster, decorazione d’interni, pubblicità per qualsiasi tipo di prodotto, illustrazioni e addirittura produzioni teatrali, design di gioielli e opere architettoniche. Mantenendo come perno centrale la figura di Mucha, le opere dell’artista sono affiancate in mostra da una serie di ceramiche, mobili, ferri battuti, vetri, sculture e disegni di artisti e manifatture europei affini a quella medesima sensibilità squisitamente floreale e sinuosa che caratterizzava un certo filone del modernismo internazionale, tipico soprattutto dell’area francese, belga e, almeno in parte, italiana. Scopo della mostra è dunque quello di restituire ap-

“Un atteso ritorno” a Bologna Palazzo Fava ospita Guido Reni e i Carracci Bologna. Nell’occasione dell’Anno Santo Straordinario, con il Patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae. Musei nella Città e l’Assessorato Cultura e Sport di Roma, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali presentano a Bologna, Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni, una mostra d’eccezione: “Guido Reni e i Carracci. Un atteso ritorno. Capolavori bolognesi dei Musei Capitolini”. In larga maggioranza realizzate su tela, sono oltre trenta le opere esposte, tutte provenienti dalla Sala bolognese della Pinacoteca Capitolina, all’interno dei Musei Capitolini di Roma. Un patrimonio di indicibile valore che ha segnato una svolta fondamentale nella ricerca pittorica italiana ed europea. La circostanza straordinaria della disponibilità di un nucleo di dipinti bolognesi dei Musei Capitolini, è offerta da un intervento di restauro della sala che normalmente li ospita. Si procederà infatti al ripristino del pavimento ligneo dell’ambiente espositivo e ad interventi finalizzati a una migliore fruizione delle opere da parte del pubblico. Fino al 13 marzo è possibile ammirare a Bologna capolavori dei maestri emiliani visibili esclusivamente in riva al Tevere, tra cui alcuni mirabili esempi della produzione estrema di Guido Reni. Decisamente unico e irripetibile è anche l’abbinamento fra le opere esposte e il ciclo di affreschi di Annibale, Agostino e Ludovico Carracci, che corrono lungo le pareti di Palazzo Fava. Guido Reni, Annibale e Ludovico Carracci, Domenichino, Denis Calvaert, Sisto Badalocchio, Francesco Albani sono solo alcuni degli autori dei capolavori in esposizione. Maestri protagonisti di una stagione particolare la fine del XVI e la prima metà del XVII secolo - che vide consolidarsi legami storici, politici, artistici tra Bologna e Roma con la fioritura della scuola del capoluogo emiliano che, nell’Urbe, trovò il favore di mecenati e committenti di assoluto livello. “Il folto gruppo dei dipinti bolognesi della Pinacoteca Capitolina - fondata alla metà del Settecento da papa Benedetto XIV Lambertini, originario della città emiliana - deriva principalmente dalla acquisizione della collezione del cardinale Giulio Sacchetti, presente a Bologna nel triennio 16371640 in qualità di Legato pontificio. Opere mai ritornate tutte insieme nella città dove erano state realizzate”, ha spiegato il sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce. - “Guido Reni e i Carracci. Un atteso ritorno. Capolavori bolognesi dei Musei Capitolini”. Bologna, Palazzo Fava(via Alessandro Manzoni 2). Fino a domenica 13 marzo. ◆

pieno l’idea di un’epoca ricca e sfaccettata, facendo dialogare le invenzioni di Mucha con gli ambienti e le decorazioni contemporanee così da ricostruire il clima magico e sfavillante della Belle Époque. Le opere sono esposte in mostra seguendo un percorso suddiviso per temi stilistici e iconografici, in modo da evocare atmosfere e suggestioni che possano stupire e coinvolgere anche emotivamente il visitatore. A una sala introduttiva, che presenta al visitatore una selezione di opere grafiche di Alfons Mucha accostate ad alcuni arredi coevi che sintetizzano le diverse anime del gusto moderno, propagatosi a cavallo tra il XIX e il XX secolo, seguono otto sezioni tematiche che affrontano i modelli iconografici più diffusi e amati dagli artisti modernisti. La prima sezione è dedicata al teatro e a Sarah Bernhardt. Si prosegue con la vita quotidiana dove sono invece raccolti esempi di manifesti e realizzazioni grafiche di confezioni di prodotti che entravano abitualmente nelle case: dalle scatole dei biscotti Lefevre ‐ Utile, alle tavolette di cioccolato Idéal passando per i profumi e i prodotti per l’infanzia. Il tema chiave della terza sezione è l’immancabile figura femminile, che viene sviluppato in due sale contigue. La sezione dedicata al giapponismo affronta il tema dell’influenza dell’arte esotica e orientale sulla produzione europea, riscontrabile soprattutto nella preferenza per il segno grafico e marcato, per l’appiattimento bidimensionale e per gli accostamenti cromatici sgargianti e originali. Il mondo animale è invece rappresentato nella quinta sezione, dove è raccolto un repertorio di oggetti d’arte decorativa caratterizzati dalla presenza di soggetti animali emblematici, come il pavone, il serpente, la libellula e le creature acquatiche. All’importanza dei materiali preziosi nell’immaginario Art Nouveau è dedicata la sesta sezione. Chiude la mostra la sezione dedicata all’ immaginario floreale, in particolare rose, ninfee, iris e gigli, che letteralmente “invadono” la produzione Liberty e Art Nouveau. L’elemento floreale si ritrova con una certa insistenza nelle ceramiche europee del tempo, così come nei vetri di produzione francese, in particolare di Émile Gallé e della ditta Daum. - “Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau”, Milano, Palazzo Reale (piazza del Duomo 12). Fino a sabato 19 marzo. ◆

Biblioteca civica, orari di apertura La biblioteca civica (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13; tel. 011.9698481) osserva il seguente orario di apertura per il servizio di lettura e prestito: dal lunedì al venerdì 14,30 - 17,45 , mercoledì sera (su prenotazione) riservato per riunioni di Associazioni riconosciute, sabato solo aperture straordinarie in occasione di letture animate. Tel. 011.9698442-481-482. Museo civico “Giacomo Rodolfo” Il museo di storia, arte e archeologia locale (secondo piano del Municipio, via Frichieri 13) è aperto ogni terza domenica del mese, in occasione di manifestazioni cittadine e su prenotazione. Orario: 10-12, 15-18. Visite per le scuole su prenotazione (tel. 011.9698442). Sindacato Pensionati a Carignano A Carignano lo Spi (Sindacato Pensionati Italiani) C.G.I.L., Lega di Carmagnola (via Fossano 4), si trova in via Quaranta 1 (tel. 011.9697865). Orari di apertura per il pubblico: martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 11.30. Patronato Inca: c’è tutti i giovedì di tutti i mesi, dalle ore 15 alle 17. Una novità: lo SPI CGIL offre un nuovo servizio ai cittadini con l’apertura dello sportello FEDERCONSUMATORI tutti i venerdi del mese dalle 9 alle 12 sempre presso la sede di via Quaranta 1. Per prenotazioni telefonare al numero Spi 011.9697865. Caf Acli per le famiglie Quando la tua famiglia conta c’è il Caf Acli. Per 730, Unico, Isee e Red pensionati: conta su di noi! A Carignano (via Roma 18, presso il Campo Giochi): tutti i martedì dalle 9 alle 12. A Carmagnola (piazza IV Martiri 21): lunedì dalle 14 alle 17, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12. Donazioni del sangue I prelievi si effettuano nella nuova sede presso l’Ospedale Cronici Fondazione Quaranta di via San Remigio 46. Le prossime date per donare il sangue sono le seguenti: - Adac: mercoledì 9 e domenica 13 marzo 2016; dalle ore 8.30 alle 11.30. - Fidas: venerdì 18 marzo 2016; dalle ore 8 alle 11.

“Il drago e il fiore d’oro” dalla Città Proibita Potere e magia dei tappeti della Cina Imperiale Torino. Il MAO Museo d’Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione Museo Asia, propone”Il drago e il fiore d’oro”, una grande mostra che presenta per la prima volta in assoluto opere di arte tessile di rara bellezza e impatto visivo: 36 tappeti di manifattura cinese realizzati tra il 18° e il 19° secolo nei laboratori imperiali per adornare le immense sale e i podi dei troni dei palazzi dell’Imperatore nella Città Proibita di Pechino. Le preziosissime opere esposte provengono da varie collezioni internazionali e rappresentano una selezione significativa di tutti i tappeti imperiali di seta e metallo della dinastia Qing (1644-1911) noti a livello mondiale, che superano di poco i trecento esemplari. Il tappeto - frutto di una raffinatissima arte che vedeva gli artigiani/artisti dei laboratori imperiali combinare seta, oro, argento e rame - esprimeva il potere imperiale e la concezione del mondo a esso sottostante attraverso la componente estetica e decorativa. Con la loro straordinaria lavorazione, con la luce che sembra scaturire dal fondo dei tappeti, con la complessa decorazione di esseri favolosi e animali fantastici, queste opere rappresentano - per chi sappia guardare - una finestra spalancata sul mondo del potere divino dell’Imperatore e sulla Città Proibita, uno sguardo sui simboli e sui principi del taoismo, la dottrina filosofico/religiosa che ha permeato la cultura e la società cinese. A partire dal titolo, la mostra dischiude al visitatore un mondo invisibile e complesso nel quale il Drago rappresenta l’Imperatore, il Figlio del Cielo, il potere, mentre il Fiore d’Oro dai mille petali è il simbolo dell’energia divina e del’universo. Questi due simboli assieme ci raccontano dell’ordine del cosmo e dell’immortalità. Il fascino dell’universo simbolico scritto nella trama dei tappeti trova rispondenza in musica e immagini e la mostra si fa polisensoriale: la partitura originale 'The Dragon and the Golden Flower' per quartetto d'archi ed elettronica scritta da Nina Danon e la videoinstallazione in cinque sezioni 'Mirrors' di Andreas Nold accompagnano e avvolgono il visitatore durante percorso di visita. Ritmi e movimenti ispirati al simbolismo e alla storia delle opere in mostra vengono usati per creare un linguaggio in cui i cinque sensi si fondono dando vita a paesaggi sonori e armonie visive. Oltre ai grandi tappeti, cuore della mostra, il MAO espone due vesti anch’esse risalenti alla dinastia Qing provenienti da una collezione privata e una selezione di opere della collezione permanente del Museo. - “Il drago e il fiore d’oro”. Torino, MAO Museo d’Arte Orientale (via San Domenico 11). Fino a domenica 27 marzo. ◆

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Febbraio 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Informazioni e consigli dalla Polizia Municipale Via Frichieri 13, tel. 011.9698431, pm@comune.carignano.to.it A cura del comandante Doriano Reburdo

Nuova rotatoria per Piobesi Lavori in corso all’incrocio, viabilità modificata Sono iniziati lunedì 15 febbraio i lavori di costruzione della nuova rotatoria all’incrocio formato dalla strada comunale Piobesi e la strada provinciale 142 (frazioni Tetti Peretti e Tetti Pautasso). Per consentire l’esecuzione dell’opera, è vietato il transito sulla strada comunale denominata strada Piobesi da via Salotto (zona San Rocco) alla S.P. 142. Detta chiusura è stata prevista con Ordinanza n. 6 del Comando di Polizia Municipale. Potranno transitare nel tratto soggetto a chiusura le Forze dell’Ordine, i mezzi di soccorso, i residenti, coloro che dovranno raggiungere aziende situate lungo l’asse stradale in questione ed il ristorante. In prossimità del ristorante si potrà raggiungere la Provinciale 142 transitando sulla vecchia strada comunale, sulla

quale risulta attualmente vietata la sosta su ambo i lati con orario 0 - 24, al fine di consentire il regolare movimento veicolare senza ostacoli. Tutti coloro che non rientrano nelle categorie sopra elencate dovranno percorrere la strada Castagnole che si diparte da via Salotto (zona San Rocco) in direzione ovest verso la Provinciale 142. Occorre mantenere una velocità adeguata (rallentare e all’occorrenza fermarsi) all’incrocio con altri veicoli sulla strada Castagnole sulla quale si può transitare, avendo quest’ultima dimensione della carreggiata ridotta rispetto alla Comunale Piobesi. Qualche disguido verrà arrecato alla circolazione; la collaborazione di tutti eviterà intralci e difficoltà durante l’esecuzione dei lavori.

Libro e recital dedicato alle donne Martedì 8 marzo, ore 16.30, incontro in Municipio Carignano. Nella giornata della Festa della Donna, l’Assessorato alla Cultura di Carignano e l’Unitre presentano il romanzo di Elena Cerutti “Lo sconosciuto” (edizioni Golem) e il recital dell’arpista Vanja Contu. Appuntamento martedì 8 marzo, ore 16.30, nella Sala Consigliare del Comune (primo piano del Municipio, via Frichieri 13); ingresso libero. La violenza contro le donne si declina in molteplici forme, si consuma spesso nel silenzio e nell'indifferenza e miete vittime sotto il profilo psicologico, morale, fisico. “Lo sconosciuto” è un romanzo che racconta un percorso, che, diversamente dalla cronaca, non presenta solo dati crudi ed efferati, ma scandaglia l'animo della vittima in modo profondo fino ad elaborare una storia drammatica e confidata che conduce in un percorso di lotta e riscatto. L'autrice Elena Cerutti è un medico e scrittrice piemontese, finalista di concorsi letterari, direttore di un blog per lettori e reduce dalla vittoria al premio “Masterpiece”. Modera l’incontro l’editore Giancarlo Caselli. Alla presentazione seguirà un recital di arpa eseguito da Vanja Contu, diplomata nel 2011 presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, che si esibirà con melodie magiche ed innovative. Al termine dell'incontro, un brindisi per tutti. ◆

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Addio a Vincenzo Gamna, regista dell’impegno civile e sociale Il cordoglio di Carignano per la scomparsa di uno dei suoi figli più illustri Carignano. A settembre Carignano dedicava al regista Vincenzo Gamna, uno dei suoi figli più illustri, una serata promossa dal Comune – Assessorato alla Cultura in cui si ripercorreva la sua lunga carriera. Pochi mesi dopo quell’ “Omaggio a Vincenzo” Carignano ne piange la scomparsa, avvenuta domenica 31 gennaio. Aveva compiuto 90 anni il 10 aprile scorso e ha lavorato con successo attraversando il cinema, il documentario, la televisione, ma anche il teatro, alla guida ultratrentennale di Progetto Cantoregi, sempre all’insegna dell’impegno sociale e civile, senza mai rinunciare ad un’attenzione particolare alla bellezza visiva. Ha curato e diretto numerose trasmissioni Rai. Il funerale ha avuto luogo martedì 2 febbraio nel Duomo di Carignano. Le sue peculiarità sono state ben riassunte da Mario Soldati nel 1967 su “Il Giorno”, nella propria rubrica di critica televisiva Notes, recensendo una puntata del programma “Giovani”, dedicata al lavoro minorile: “C’è più carità cristiana, operante e viva, nella mezz’ora della tra-

smissione dell’altra sera, dedicata ad un’inchiesta sul lavoro dei bambini, che non in tutte le otto puntate dei Promessi Sposi: abbiamo visto immagini più atroci di quelle della peste, abbiamo provato una pietà più immediata. Era pietà per miserie che ci circondano oggi. Era uno sdegno che ci infiammava,

Immagine tratta dal sito internet www.progettocantoregi.it

12 Febbraio 2016

vedendo e quasi toccando con mano quanto la giustizia sia offesa. Ma perfino dal punto di vista della bellezza visiva la trasmissione-inchiesta realizzata da Gamna, che conoscevamo come delicato e anzi raffinato documentarista, qui si riscatta da ogni estetismo, affrontando con pudore e al tempo stesso con ardore una realtà così sconvolgente…”.

Sicurezza stradale e prevenzione Serata informativa venerdì 11 marzo in Municipio Venerdì 11 marzo, alle ore 21, nella la sala consigliare del Comune di Carignano (primo piano del Municipio, via Frichieri 13) si terrà la prima serata divulgativa del 2016 a aperta a tutti i cittadini organizzata dall’associazione Carignano Viva; il tema è la sicurezza stradale e la prevenzione dei reati legati alla vita di tutti i giorni. Relatori saranno il Comandante della Polizia Municipale e l’ Associazione Carabinieri di Carignano, che tratteranno anche, oltre ad una breve trattazuine del nuovo codice della strada, argomenti come la prevenzione delle truffe agli anziani ed il vandalismo. Secondo appuntamento Venerdì 8 aprile. Si parlerà di emergenze pediatriche e Incidenti domestici. ❚

Vincenzo Gamna è stato ideatore e direttore artistico della rassegna teatrale “La Fabbrica delle Idee - Racconigi Festival”, che nel 2015 è giunta alla XV edizione. Tra i film diretti ricordiamo il lungometraggio “La vita provvisoria” e il cortometraggio “Il pane che non muore”, scritto insieme con lo scrittore e poeta, anche lui carignanese, Giampiero Bona, che vinse nel 1954 il Rododendro di bronzo al Trento Film Festival, la prima e più antica rassegna internazionale di cinema dedicata ai temi della montagna, dell’avventura e dell’esplorazione. Tra le trasmissioni televisive realizzate, dirige nel 1978 e 1979 “Made in England” e “Douce France”, due grandi cicli di inchieste internazionali condotte da Enzo Biagi. Più di cinquanta gli spettacoli teatrali diretti per Progetto Cantoregi, tra cui: “‘Na scudela ‘d fioca”; “Le man veuide”; “Don Bosco”; “Nebbia”; “Voci Errant”i; “Quel viaggio”; “Le acque hanno i volti”; “Il Prete Giusto”. Gamna ha inoltre curato numerosi allestimenti artistici presso il Castello di Racconigi), come “Altre voci, altre stanze” (2002), “Le dimore interiori” (2003), “Saudade” (2004), “Un giardino per Josephine” (2006), “Regine a Racconigi” (2008). A Vincenzo Gamna, Rai Storia ha dedicato una puntata della trasmissione “CortoReale Gli anni del documentario italiano”, curata da Marco Bertozzi (documentarista e storico del cinema) su un aspetto poco conosciuto del cinema italiano, il documentario cortometraggio prodotto tra il 1945 e gli anni Ottanta. ◆


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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

a cura di "Legambiente Il Platano"

segue da pag. 3

mento e razionalizzazione dei costi complessivi del progetto che ha riguardato anche altre voci, nel pieno rispetto degli obblighi contrattuali che derivano dall’appalto pubblico con cui la Prefettura ha assegnato a Tra Me la gestione del progetto di accoglienza. Alcuni ospiti non hanno gradito la decisione e hanno tentato di convincere, con minacce di ritorsioni, gli altri beneficiari a non ritirare il denaro, nonostante la maggior parte di essi volesse farlo. Di fronte al crescere delle dimostrazioni di protesta, è stata inevitabile la scelta, anche se difficile e dolorosa, di chiedere l’intervento dei Carabinieri a tutela del personale in servizio presso Tra Me, dei soci giornalmente presenti in sede e dei beneficiari stessi posti da pochi altri ospiti in una condizione di sudditanza. La presenza davanti a Tra Me dei Carabinieri in alcune giornate ha ovviamente destato preoccupazione e perplessità nella comunità locale. Vogliamo proprio per questo rassicurare tutti che non è avvenuto alcun episodio di violenza, e che, nonostante un alto livello di tensione, non vi sono stati problemi di gestione interna da parte degli operatori. La presenza di vari Ufficiali dei Carabinieri inviati per la gestione dell’ordine pubblico ha consentito la conduzione di discussioni non facili con i beneficiari, ma nel complesso corrette, arrivando alla ricomposizione positiva della vicenda. A conclusione dei fatti, la Prefettura ha deciso l’allontana-

Altri paesi

CURIOSITA’ ECOLOGICHE

Lettere al giornale mento immediato dei soggetti che avevano maggiormente fomentato la protesta e “guidato” il gruppo. Ora le attività di Tra Me sono riprese senza alcun problema; ci scusiamo con tutti coloro che possono aver subito disagi e contrattempi come conseguenza pratica dei fatti sopra descritti, e restiamo a totale disposizione di chi volesse chiedere ulteriori informazioni, rivolgendosi direttamente presso la nostra sede. La disponibilità della comunità di Carignano, che a partire dal luglio 2014 ha permesso al progetto Altra Meta di crescere e a molti dei beneficiari di inserirsi correttamente nel tessuto della nostra città, rappresenta per noi il vero valore positivo di questo percorso verso la conoscenza reciproca, lo scambio, l’integrazione tra persone che vengono da mondi ed esperienze diverse. Queste sono le caratteristiche che Tra Me cerca di diffondere e praticare ogni giorno nella gestione del progetto, nella profonda convinzione che tutti noi viviamo in un momento di cambiamento epocale in cui il rispetto dei diritti delle persone deve coniugarsi con il rispetto dei doveri che ogni individuo ha all’interno della comunità che lo accoglie. Grazie dunque a tutti coloro che affiancano l’impegno di Tra Me con sostegni concreti ma soprattutto con la quotidiana relazione con i nostri beneficiari, nei momenti della vita “normale” di tutti noi cittadini del Mondo. Per il Direttivo di Tra Me Odilia Negro

“L’emergenza smog - dichiara Rossella Muroni, la presidente nazionale di Legambiente - difficilmente si potrà risolvere con interventi sporadici che di solito le amministrazioni propongono in fase d’emergenza tra targhe alterne, blocchi del traffico, mezzi pubblici gratis, come avviene attualmente in gran parte delle città italiane, e senza nessuna politica concreta e lungimirante. Per uscire dalla morsa dell'inquinamento è fondamentale che il Governo assuma un ruolo guida facendo scelte e interventi coraggiosi, mettendo al centro le aree urbane e la mobilità sostenibile, impegnandosi per approvare a livello europeo, normative stringenti e vincolanti, abbandonando una volta per tutte le fonti fossili e replicando quelle esperienze anti-smog virtuose messe già in atto in molti comuni italiani in termini di mobilità sostenibile, efficienza energetica e verde urbano. Il protocollo firmato lo scorso 30 dicembre tra ministero dell’ambiente, rappresentanti di comuni e regioni, non è stato all’altezza del problema e il rischio è che si rincorra sempre l’emergenza senza arrivare a risultati concreti e di lunga durata. Per questo è urgente e indispensabile che l’Italia adotti un piano nazionale per la mobilità urbana, dotato di risorse economiche, obiettivi misurabili e declinabili. La priorità deve essere la realizzazione di nuove linee metropolitane e di tram, a cui devono essere vincolate da subito almeno il 50% delle risorse per le infrastrutture, da destinare alle città, dove si svolge la sfida più importante in termini di rigenerazione urbana e di vivibilità”. Anche noi ci facciamo influenzare e chiamiamo emergenza quello che non lo è: è da decine di anni che denunciamo le condizioni velenose della nostra aria, che segnaliamo le decine di sforamenti dei limiti inascoltati, dopo tanti anni e in queste condizioni la situazione non è di emergenza, ma di ordinaria situazione tossica. Eppure la “politica” nazionale e locale non sembra rendersene conto, la Città Metropolitana ha ancora tagliato i fondi al trasporto pubblico, lo stesso ha fatto la Regione, lo Stato ha stanziato a gennaio quattro soldi di pura demagogia, molti nostri rappresentanti al Parlamento europeo (tutti i Popolari e i Leghisti con l'astensione dei PD Bonafè, Chinnici, Costa, Morgano e Giuffrida contro l'indicazione dello stesso partito socialista di cui sono membri) visto che le case automobilistiche baravano sui livelli di inquinamento delle loro auto hanno alzato i limiti del 110%. Non interessa forse a costoro che ogni anno l’inquinamento dell’aria causi oltre 400000 morti premature nei paesi dell’Unione Europea? Fra questi, l’Italia ha uno dei peggiori bilanci in Europa: la Penisola detiene il record di morti per smog con 59.500 decessi prematuri per il Pm2,5 – 3.300 per l’Ozono e 21.600 per gli NOx nel solo 2012 (Dati Agenzia Europea dell’ambiente).

Le altre proposte che Legambiente rilancia per l'ennesima volta a Governo, Regioni e Amministrazioni locali, per liberare le città dallo smog e renderle più vivibili ci sono: quella di incrementare il trasporto su ferro con 1000 treni per i pendolari; incentivare la mobilità sostenibile attraverso 100 strade per la ciclabilità urbana, realizzando un primo pacchetto di nuove corsie ciclabili all’interno dell’area urbana. Limitare la circolazione in ambito urbano dei veicoli più inquinanti (auto e camion) sul modello di Parigi. C'è la necessità di prevedere, con una disposizione nazionale, l’estensione del modello dell’Area C milanese a tutte le grandi città con una differente politica tariffaria sulla sosta, i cui ricavi siano interamente vincolati all’efficientamento del trasporto pubblico locale. Fermare i sussidi all’autotrasporto per migliorare il TPL. (Nella legge di stabilità 2016 i sussidi all'autotrasporto sono 3miliardi di esonero sull’accisa e 250milioni di sconti su pedaggi autostradali). Vietare l’uso di combustibili fossili, con esclusione del metano, nel riscaldamento degli edifici a partire dalla prossima stagione di riscaldamento. Ridurre l’inquinamento industriale applicando autorizzazioni integrate ambientali (AIA) stringenti e rendere il sistema del controllo pubblico più efficace con l’approvazione della legge sul sistema delle Agenzie regionali protezione ambiente ferma al Senato da oltre un anno. Infine servono nuovi controlli sulle emissioni reali delle auto. È ora che per affrontare i problemi si torni a programmi seri, che si smetta con i pagliativi e gli spot pre-elettorali. Frutto di un accordo fra l’Ente Parco, la proprietà di Cave Germaire, il Museo di Storia Naturale di Carmagnola e quattro associazioni naturalistiche nasce il centro per la Biodiversità “Stop Over-stazione di biowatching San Michele” a Cave Germaire a Carmagnola. Siamo particolarmente contenti che si cominciano a vedere i frutti di un accordo tra Parco, Comuni, cavatori che quasi vent'anni fa come associazione avevamo sostenuto non senza subire critiche per questa nostra posizione. Il nostro auspicio è che il Parco diventi finalmente un'occasione per il nostro territorio, che si imposti un vero sistema di fruizione, che il Po dei Laghi abbia finalmente quella pista ciclabile che lo connetta con Torino rendendolo raggiungibile e fruibile per centinaia di persone che di quest'area ancora verde, piacevole, con grandi valenze naturalistiche e culturali potrebbero fare il proprio fuori porta non solo domenicale. Trovate Legambiente Il Platano anche su: Web: http://legambienteilplatano.altervista.org Facebook: www.facebook.it/ilplatanolegambiente Twitter: www.twitter.com/legambienteccv Instagram: www.instagram.com/legambienteplatano

Punto Alzheimer in attività a Carmagnola Centro della memoria con palestra cognitiva e Cafè Come già noto, nel 2014, grazie al lascito di Giovanni Spina in ricordo e per volontà del figlio Michele, è stato stilato un progetto a sostegno dei cittadini affetti dalla malattia di Alzheimer: “Punto Alzheimer Carmagnola - Centro della memoria”, con la collaborazione tra l’Asl TO5-S.C. Geriatria, il Cisa31, l’Associazione A.M.A. (Associazione Malati di Alzheimer) di Chieri ed il volontariato locale. Nell’anno 2015 è stato attivato il progetto e avviate le prime iniziative. - Una “Palestra Cognitiva” in cui vengano proposti e svolti esercizi per la memoria, con supporto informatico e la presenza di Operatori Specializzati. Tale servizio viene realizzato nei locali del Cisa 31 di Carmagnola (via Cavalli 6; si può prenotare presso il Consorzio al numero telefonico 011. 9715208). - Il “Cafè Alzheimer” come momento solidale e aggregativo periodico per malati e familiari di persone affette da Alzheimer, gestito con l'intervento di volontari ed operatori, finalizzato soprattutto al sostegno dei famigliari. Il Cafè è ospitato nei locali della Società Operaia di Mutuo Soccorso “Francesco Bussone” a Carmagnola (via Valobra, 143; la partecipazione è aperta a tutte le persone interessate senza necessità di prenotazione). ❚

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“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Ritorna il Castello in Musica Cinque giovedi, si comincia il 17 marzo Vinovo. Anche per quest’anno l’associazione Amici del Castello, con il patrocinio dell’Assessorato alle Manifestazioni del Comune di Vinovo, organizza la rassegna musicale Ca-

stello in Musica. giunta all’ottava edizione. Si tratta di cinque serate tutte al giovedì, con inizio alle ore 21, che si svolgeranno nel Salone degli affreschi del Castello della Rovere.

Giornate di Primavera a Vinovo Il 19 e 20 marzo con il Fai si visita il Castello Vinovo. Il Castello di Vinovo entra nel circuito delle visite delle Giornate di Primavera del Fai e aprirà le sue porte anche in questa occasione. L’associazione Amici del Castello collaborerà alla manifestazione e così nei giorni di sabato 19 e domenica 20 marzo anche il Castello della Rovere sarà aperto al pubblico. Per secoli residenza della nobile famiglia comitale torinese da cui ha preso il nome, con la sua estinzione finì nel patrimonio dell’Ordine Mauriziano; nel 1843 fu acquisito dai torinesi fratelli Rey che vi impiantarono una fiorente tessitura. Nel 1973 venne acquistato dal Comune di Vinovo. ◆ G.C.

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FUNERALI A BASSO COSTO MA DI PREGIO NOTIZIE UTILI COSA FARE QUANDO VIENE A MANCARE UN PROPRIO CARO IN ABITAZIONE Avvisare subito il proprio medico curante o la guardia medica se il decesso avviene di notte o in giorni festivi per la constatazione di morte, contattare l’impresa funebre di fiducia, la quale si occuperà della vestizione e composizione della salma, operazione assai delicata, che molte volte i familiari non si sentono di eseguire. I collaboratori dell’impresa si occuperanno del caro estinto per restituirlo ai propri cari in tutta la sua dignità. La fase della vestizione e preparazione comprende diversi passaggi: dalla pulizia del corpo con olii profumati, la scelta del vestito più appropriato, alla sistemazione del volto ove necessario con dei trucchi appropriati. La vestizione e composizione della salma richiedono particolare sensibilità e delicatezza nel totale rispetto del defunto, così come la posa della salma all’interno del feretro e l’allestimento della camera ardente. Questi sono solo alcuni dei servizi da noi offerti. COSE DA NON FARE: Seguire i consigli di una badante o di un infermiere. Affidarsi ad una impresa funebre che vi contatta senza essere stata da voi scelta in Casa di Cura, Abitazione, Ospedale. Lasciare libertà di decisione e quindi di prezzo per il funerale del vostro caro senza farsi dettagliare tutti i vari costi del servizio. Non firmare eventuali fogli in bianco senza essersi accertati di cosa si tratta. Quindi: FARSI FARE PIU’ PREVENTIVI COME PARAGONE DI SERVIZIO.

Sedi: Carignano - via Savoia 5 - OSASIO - PIOBESI T.SE Reperibilità 24h su 24h

Si inizierà il 17 marzo con il Duo flauto e clavicembalo, si prosegue il 31 marzo con Pentabrass, quintetto di ottoni del Teatro Regio, il 14 aprile si esibirà la Scuola genovese, il 28 aprile Migrando del Teatro Regio, finale il 5 maggio con la rassegna “Un secolo di musica al cinema”. ◆ G.C.

La Grande Guerra in mostra Villastellone. Il museo di Cultura Popolare e Contadina di Villastellone (Ex Palazzo Rezia, piazza Libertà) dedica una mostra alla prima guerra mondiale. L’iniziativa,in ricordo dei Caduti della Grande Guerra, è realizzata in collaborazione con il Comune ed il Gruppo Alpini locale. Il materiale esposto consiste in pezzi dell'equipaggiamento di allora con armi, documenti desunti dall'archivio storico, cartoline, manifesti nonché una documentazione audiovisiva fornitaci dal gruppo ANA di Villastellone. La mostra sarà aperta fino al 4 marzo. Giorni e orari di visita: sabato 20, domenica 21, sabato 27 e domenica 28 febbraio 15-18; lunedì 22 e 29 febbraio 10-12; venerdì 26 febbraio e 4 marzo 10-12. ◆

Assocanapa si riunisce a Carmagnola Sabato 27 febbraio assemblea nazionale straordinaria Carmagnola. Dopo diciotto anni dal Convegno Internazionale che da Carmagnola presentò all’Italia i primi pionieri della coltivazione della canapa, dal carmagnolese Felice Giraudo alla tosco-napoletana Angela Grimaldi al grün tedesco Michael Karus, l’ associazione denominata Coordinamento Nazionale per la Canapicoltura siglato in breve Assocanapa in Italia torna a Carmagnola sabato 27 febbraio per celebrare un’assemblea nazionale straordinaria che potrebbe assumere un’importanza storica per la canapicoltura italiana. All’ordine del giorno il rinnovo delle cariche sociali e la definizione del modello organizzativo del gruppo Assocanapa, per le modifiche da apportare allo statuto del 1998. Felice Giraudo, che ha ininterrottamente guidato con coraggio e spirito di sacrificio l’associazione in tanti anni, ha annunciato che non sarà più candidato presidente e valuta così la situazione: “Come era nostro obiettivo, non solo la canapa è riuscita a mettere le radici in tutte le regioni italiane, ma si sta diffondendo rapidamente tra gli agricoltori e il decollo dei nuovi Piani di Sviluppo Rurale favorisce ancora la tendenza in atto. In un certo senso siamo noi a frenare i facili entusiasmi, come peraltro abbiamo sempre fatto. Ormai è chiaro a tutti che bisogna partire con l’idea di costruire delle filiere territoriali complete, altrimenti la canapa non è economicamente competitiva. Per i suoi pregi, che sono anche i suoi difetti, la canapa richiede una dose di “piedi per terra”e di competenze superiore a quella pur già grande che comunemente serve in agricoltura, dove molte variabili sfuggono comunque all’uomo. Aggiungiamo che il vuoto tecnologico accumulato in oltre cinquant’anni di interruzione della ricerca non gioca a favore di chi vuole fare canapa". Aggiunge Giraudo: “Preciso che il mio non è assolutamente un abbandono di campo, è che per noi è indispensabile allargare la nostra squadra perché i problemi da affrontare in contemporanea e su diversi fronti sono molti. Fortunatamente, grazie alle difficoltà che la canapa pone, tra le nostre risorse umane c’è stata una buona selezione e le persone in gamba non ci mancano. Dobbiamo anche fare almeno un passo avanti nel modello organizzativo, che stiamo discutendo dal luglio 2013”. E conclude: “Quando qualcuno dice o scrive che la nostra associazione si è trasformata in una srl, il che non è vero, dimostra come minimo di non essere informato e comunque di non avere neppure capito la complessità dei problemi che con la canapa ci si trova ad affrontare”. L’assemblea si svolgerà a Carmagnola presso il Salone Antichi Bastioni (piazza Antichi Bastioni) a partire dalle ore 9. ◆

Cronache dallo sport LOTTA Signore e Dealbera campioni universitari del 2015

Matteo Signore, vincitore lo scorso maggio a Salsomaggiore del Criterium Universitario 2015 nella cat. kg 70 di lotta greco romana, è stato premiato a Torino in occasione della cerimonia di apertura del nuovo anno accademico universitario sportivo. Nella foto l'atleta della Poli-

sportiva Carignano viene premiato dalle autorità, tra le quali il sindaco di Torino Piero Fassino e il presidente del CUS Torino Riccardo D'Elicio. Alla cerimonia doveva partecipare anche Emanuele Dealbera, vincitore della cat. kg 90, assente per impegni universitari. Que-

st'anno il Criterium, una sorta di campionato italiano dei lottatori universitari, è in programma a Modena nel primo week-end di giugno. Per l'occasione, oltre a Signore e Dealbera dovrebbero partecipare all'evento anche Simona Bolla e Francesco Boggio. ◆


14 Febbraio 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Pagine di storia Un piccolo ma curioso libro è quello dal titolo “Nome di battaglia La Chiusa” di Francesca Colognato e Agnese Mattalia pubblicato nel 2011 dal Centro Stampa della Provincia di Cuneo. Si tratta della biografia di Giovan Battista Ellena di Chiusa Pesio (da cui l’appellativo La Chiusa naturalmente pronunciato “La Ciusa”), militare del Reggimento Guardie. che alla famosa Battagalia dell’Assietta del 19 luglio 1747 con il suo amico Giova Domenico Adamo di Cervere uccise il generale francese de Bellisle. Le autrici hanno fatto una precisa e puntigliosa ricerca su questo personaggio, militare di carriera, che risulta un po’ l’emblema di un soldato del vecchio Piemonte sabaudo del secolo XVIII. Al lettore viene offerto il racconto di quel giorno di metà

La pedina

STORIA & STORIE

a cura di Gervasio Cambiano

Pensierangoli e brevi scritti sulla storia di Carignano di Paolo Castagno

luglio, sul crinale tra val Chisone e val Susa, ma vengono anche descritti il sistema militare del Regno Sardo, le vite dei militari in pace e guerra e le guerre che sconvolsero il Settecento con pesanti ricadute sul territorio piemontese. In poche pagine, un vivido affresco corale di quel tempo. Degno di nota anche l’ultimo capitolo dedicato al Baron Litron, alla cui figura resta affezionata l’intera Cuneo in quanto l’ebbe comandante delle difese cittadine. Vengono inoltre riportati i versi della famoso ballata popolare su questa interessante figura di militare tedesco ma legato al Piemonte, ed anche la meno famosa ma altrettanto bella Chanson de l’Assiette, la Canzone dell’Assietta ancora suonata e cantata da artisti girovaghi per le vallate alpine fino all’inizio del Novecento.

Il BIANCO muove e vince. Pedine.

A cura di Franco Benedetto

Lo dicono le pedine: anche se siamo di legno, chi vuol trattare con noi, deve aguzzare l’ingegno.

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Soluzione mese scorso (13-10) 6x13 (21-17) 20-27 (17-10)

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A cura di Daniela Tontini

Scacco matto con Facebook

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“ALFIERI DEL PO”

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diante però il pagamento della non piccola somma di scudi mille e ducento per sé, ed altri cento cinquanta, per gli accessori e le spese, in tutto 1350 scudi. In esecuzione di questo accordo e del condono, ai 18 di febbraio di quello stesso anno, si costituivano in Torino e nella casa del capitano di giustizia, il capitano Gerolamo Perreto, Messer Giovanni Turello, che era l'abbate, M. Giacomo Longaregno, Stefano Biasio, Giovan Pietro d'Olmo, Messer Battista Perusio, Giovan Domenico Beccaria, Gaspardo Rosso, Giorgio d'Agondi e Gioachino Bertelli a nome di Francesco suo figliuolo, tutti di Carignano, tanto a nome proprio, come a nome di « tutti li altri particolari, homini et donne e figliuole, le quali entrarono tanto mascherati come non mascherati il sabbato grasso nel monastero di Santa Chiara di Carignano, et, li quali ballarono et non ballarono et con tamburno et violoni o altrimenti, ascendenti sino al numero di quaranta o circa », e promettevano e si sottomettevano di pagare la stabilita somma di scudi 1350, in due rate, cioè seicento scudi in quel momento, e gli altri settecento cinquanta fra tutto il mese d'aprile prossimo « in pace con ogni danno, spesa ci interesse che ne potesse seguire, e mancando di pagarli nelle mani del predetto sig. capitano di giustizia come Tesoriere segreto di S. A., dichiaravano, di volere che potesse esso Tesoriere tuoglierli dalli ebrei e sotto gl'interessi ebraici a costo loro», facendo, essi costituiti, «rispettivamente il caso et debito proprio caduno di essi per il tutto ». In quella stipulazione, si riservava però ragione, dai comparenti, di farsi rimborsare dagli altri complici e d;i ciascuno dì quelli, per la propria rata, che sarebbe stata tassata dal capitano di giustizia, promettendo però di rispondere l’uno per l’altro. Del tutto fu rogato pubblico istromento con tutte le clausole contrattuali d’obbligazione di beni presenti e futuri e delle solite rinunzie in presenza di testimoni1. Compiuto quell’atto, il capitano di giustizia ordinò il rilascio dei suonatori, con che promettessero di pagare la loro quota colle altre spese fatte per essi. Perciò con istrumento separato, dello steso giorno, G. Resignolo, N. Franchino, T. Garris e R. di Bioglio, promettevano e si sottomettevano di concorrere, per la loro quota, cogli altri con protesta però di agire al rilevo contro messer G. Turello Abbate, d’ordine del quale andarono a suonare nel monastero, e prestato giuramento, erano rimessi in libertà. Così ebbe fine la dolorosa storia del ballo nel monastero di anta. Chiara. (terza parte - fine).

Accademia Scacchistica

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Echi della Controriforma a Carignano (terza parte) E’ possibile che l’inchiesta sia stata indetta per far luce sugli eccessi che coinvolsero il monastero nel 1573, quando un’allegra brigata di quaranta giovani, capitanati da un “abate”, entrò con violoni e suonatori all’interno del monastero e vi aprì un ballo. Come in tanti comuni del Piemonte sabaudo, era presente un’abbadia di stolti, ossia un’organizzazione di giovani atta a far festa nel periodo del Carnevale e in altri momenti dell’anno, esercitando anche l’odioso “diritto” del “charivari”, ossia il dileggio oltraggioso dei vedovi che si risposavano. Pronta la risposta del Duca Emanuele Filiberto, che minacciò la galera per tutta l’allegra combriccola. La pena fu poi commutata con un’ammenda di 1350 scudi per ciascuno dei giovani. E poiché si seguiva l’antica usanza, è possibile che il fatto fosse un evento non isolato, ma pianificato e consolidato da tempo: con un’unica variabile, l’adesione del duca Emanuele Filiberto alla rigidità della Controriforma. Ecco la descrizione dell’avvenimento, riportata da Pietro Vayra in un suo studio del 1876. L'ultimo di gennaio 1573, era giorno di grande solennità per l'Abbadia di Carignano; ricorreva in quel dì il sabbato grasso, sicché raccolta dall'abbate la lieta compagnia, con gran concorso di giovani e di ragazze, in numero di circa quaranta, si diressero al monastero delle monache di Santa Chiara, e, seguendo l'antica usanza, vi entrarono tutti a tamburo battente, con violoni e suonatori, e vi piantarono il ballo; non è detto se le monache vi prendessero parte, ma le danze furono oltremodo animate ed allegre, e tutti i danzatori affogarono nella gioia e nel piacere i penosi travagli della vita quotidiana. Se non che le pene dovevano rinascere al domani, ed assai più acerbe. Il ballo del monastero di Santa Chiara, era stato preceduto da sinistri auspicii, e doveva essere foriero di grandi guai. Esso era stato fatto in contravvenzione alla proibizione legale, ed anche contro l'espresso ordine del Principe, cosicché, quanti vi erano accorsi, si svegliarono il giorno appresso, sotto il grave peso di una condanna, già preventivamente pronunziata. Si trattava di pene reali e corporali gravissime, i suonatori erano già stati immantinente carcerati, e, per gli altri, era riservato il bando o la galera. Ognuno può immaginarsi la disperazione ed il dolore che invasero i poveri Carignanesi compromessi, appena ebbero la testa fredda; però l'affare si era fatto sì grosso, che la punizione di così ragguardevole numero di colpevoli, i quali, alla loro volta, si credevano forse spogliati di un sacro diritto, poteva dar luogo a dei torbidi ed a funeste conseguenze. Si calò agli accordi, ed il Principe concesse rimessione delle pene reali e corporali, me-

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Coppa Città di Brescia Si è disputata presso la Cascina Parco Gallo, la settima Coppa Città di Brescia, che ha visto darsi appuntamento quarantatré damisti provenienti dalla Lombardia e dintorni. Numerosi i maestri di alta classifica presenti, tra i quali ha prevalso il giovane Alessandro Ferrari, che ha distanziato di ben due lunghezze il fortissimo Luciano Negrone e di tre il padrone di casa e presidente del CD Bresciano, Gianmarco Ronda.

Milioni di persone tutti i giorni utilizzano i social network per comunicare, lavorare, scambiare informazioni, immagini e quant'altro e molti di loro sono sempre in cerca dei vari trucchi o funzioni segrete che ogni applicazione nasconde al suo interno. Ad esempio la chat messenger di Facebook può essere utilizzata anche per giocare a scacchi: avviare una partita è molto semplice mentre giocarla decisamente meno, ora vi illustriamo come. Per dare inizio al match è sufficiente scrivere @fbchess play all'interno di una conversazione; dopo qualche istante comparirà una scacchiera e, come consuetudine, il bianco darà inizio ai giochi. Nonostante la tavola da gioco sia rappresentata graficamente le mosse saranno basate su comandi testuali (dimenticatevi di avere degli schermi touch!) ovviamente in inglese e quindi avremo: K (king) per il re, Q (queen) per la regina, B (bishop) per l'alfiere, N (knight) per il cavallo, R (rook) per la torre e P (pawn) per il pedone. Ad esempio se si desidera muovere il pedone in D4 bisognerà scrivere @fbchess Pd4 , per annullare l'ultima mossa @fbchess undo, per le statistiche • @fbchess stats e per arrendersi @fbchess resign infine per ottenere un aiuto @fbchess help. Insomma, non è certo il modo migliore e più pratico per giocare a scacchi, tuttavia è un'aggiunta molto interessante al servizio di messaggistica di Zuckerberg che • potrebbe consentire al social network in blu di tenere ancora più incollati allo • schermo i propri utenti.

Muove il BIANCO. Matto in 3. Il mese prossimo la soluzione

Soluzione mese scorso

1. Tf8+ Re6 (se ...RxT 2. Dh8+ Rf7 3. Dxh7+ Rf8 4. CxD) 2. De4+ Rd7 3. De8 matto

Febbraio 2016

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

Lettere al giornale Delfini, coccinelle e grilli, tutti insieme a fare la spesa Nella giornata dell’8 febbraio i bambini della Scuola dell'infanzia delle sezioni E, F, G di via Vigada, accompagnati dalle insegnati Catia Gregori, Maria Teresa Turello, Carla Millone, Silvia Gioelli, Daniela Peiretti e Silvana Derrico, hanno partecipato ad un'uscita didattica presso un supermercato locale. L'iniziativa è legata all'argomento trattato nella programmazione educativo didattica inerente ai diritti dei bambini, nello specifico il diritto alla salute. La visita è stata quindi orien-

tata principalmente verso alcuni prodotti che sono considerati base per una buona alimentazione quali le arance e agrumi in genere. I bambini hanno quindi avuto la possibilità di essere i protagonisti della spesa, prelevando autonomamente i prodotti degli scaffali e pesandoli sulle opportune bilance per poi concludere il percorso con il pagamento in cassa. Uscendo ai bambini è stato regalato un quaderno con copertina rappresentante gli agrumi. Nella visita al supermercato i bambini hanno potuto prendere atto delle varie mansioni degli addetti e quindi è stato possibile, una volta rientrati

Elezioni comunali 2016 Inserzioni pubblicitarie sul mensile “Da Carignano – Ieri Oggi Domani” In vista del prossimo appuntamento elettorale per le Amministrative (Elezioni comunali 2016) e nel rispetto delle leggi vigenti in materia di parità di accesso e di utilizzo degli spazi di propaganda a mezzo stampa, l’Editore informa che si rende disponibile ad accettare pubblicità elettorale a pagamento su questo giornale, nella versione cartacea e nella versione sul web (sito www.associazioneucap.com), in ottemperanza alle regole per la propaganda elettorale a mezzo stampa stabilite con apposito provvedimento dall’Autorità per le Garanzie sulla Comunicazione in attuazione della legge 22 febbraio 2000, n. 28 in materia di parità di accesso ai mezzi d'informazione e di comunicazione politica a decorrere dalla data di convocazione dei comizi elettorali. Sono consentiti gli annunci di dibattiti, tavole rotonde, conferenze, discorsi, la presentazione dei programmi delle liste, dei gruppi di candidati e dei candidati, le pubblicazioni di confronto tra più candidati. L’Editore mette a disposizione spazi di pubblicità elettorale che sono offerti a tutti i partiti e movimenti politici, secondo un apposito tariffario e nel rispetto delle tempistiche previste dalla legge e del cosiddetto “silenzio preelettorale”. I messaggi politici elettorali devono essere riconoscibili e recare l’indicazione del loro committente unitamente alla dicitura “Messaggio politico elettorale”. Per tutte le informazioni, le tariffe e le modalità scrivere esclusivamente all’indirizzo e-mail dacarignano@hotmail.com ◆

in sezione, approfondire il tema del diritto al lavoro, argomento che verrà ulteriormente trattato nel corso dell'anno con focalizzazione sui mestieri più amati dai bambini, facilitando la prima comprensione dei ruoli e l'importanza di un'attività lavorativa per l'individuo e per la società. L'occasione del Carnevale ha consentito di mantenere il tema della frutta nei costumi che i bambini stessi hanno realizzato con varie tecniche, rendendo gioioso il momento in cui hanno accolto, giovedì 4 febbraio, l'arrivo delle maschere tipiche di Carignano, Castellana e Gran Siniscalco, in un clima di festa e divertimento. Lettera firmata

Carignano Viva rinnova il direttivo Dopo alcuni mesi di reggenza collettiva, il consiglio dei soci di Carignano Viva ha eletto le cariche sociali ed impostato le linee operative per il 2016, con nuovi interessanti eventi. La sede sociale si trova in via Vittorio Veneto 11, presso il bar I Portic. Eletto presidente Andrea Bauducco, vice presidente Roberta Picciau, segretaria Laura Barzi, rinnovata anche la squadra dei consiglieri con nuovi ingressi. Il Direttivo di Carignano Viva

IN COPERTINA

Vincent van Gogh La chambre de Van Gogh à Arles 1889 Olio su tela Musee d’Orsay, Paris

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La redazione di “Da Carignano - Ieri Oggi Domani” si trova in corso Cesare Battisti 60, sotto il viale. Per foto, lettere o altro materiale da consegnare rivolgersi a “Butterfly” (piazza Carlo Alberto 26, Carignano) o alla tipografia Nuova Grafica Carignanese (via Salotto 15, Carignano) oppure inviare a dacarignano@hotmail.com. Diritto di entrata al cimitero Nello scorso mese di novembre è purtroppo venuto a mancare mio padre. Tra le pratiche espletate dalla ditta di onoranze funebri, una in particolare mi ha lasciato perplesso. Sto parlando della tassa comunale di “Diritto di entrata” al cimitero di Carignano per la cifra di euro 70. Chiedo a chi ne abbia titolo se gentilmente volesse darmi una risposta in merito a quanto sopra descritto. Grazie per l’ospitalità. Lettera firmata Altra Meta, i chiarimenti di Tra Me L’Associazione Tra Me, a seguito della manifestazione spontanea promossa da alcuni beneficiari del progetto di accoglienza per richiedenti asilo, svoltasi nella mattinata del 29 gennaio a Carignano, e delle proteste avvenute nei giorni successivi presso la propria sede, intende chiarire le ragioni che hanno determinato tale situazione, che è

Le lettere, complete di firma (che sarà omessa esclusivamente su esplicita indicazione) e di indirizzo del mittente, devono pervenire entro e non oltre il 5 del mese. Non vengono accettate le lettere anonime.

stata rapidamente superata e ha consentito la piena ripresa delle attività che Tra Me gestisce abitualmente. La protesta di un ristretto numero di beneficiari è nata dopo la comunicazione che la quota per la spesa settimanale veniva ridotta in ragione di una attenta e fisiologica ridefinizione complessiva dei centri di costo per la gestione del progetto. Tale quota, che i beneficiari utilizzano autonomamente per gli acquisti alimentari, è frutto di una analisi precisa e approfondita che rispetta i parametri stabiliti per garantire il necessario apporto nutrizionale individuale, come indicato da normative nazionali e da apposite tabelle del Ministero della Salute. Inoltre, anche alla luce delle normative in vigore dal 1° gennaio 2016, che riducono le categorie di esenzione dal pagamento del ticket, è stato necessario ridefinire i costi per le prestazioni sanitarie a cui i i beneficiari hanno accesso, in un’ottica di contenisegue a pag. 4 Volete sostenere il giornale sottoscrivendo un abbonamento annuale? Il giornale sarà inviato all’indirizzo che voi indicherete. Costo di 11 numeri: 35 euro per spese di spedizione fuori Carignano, 20 euro per il recapito a Carignano. Rivolgersi alla Tipografia: Nuova Grafica Carignanese - via Salotto 15 - tel. 011.96.97.872.

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Febbraio 2016 15

“da Carignano - Ieri, Oggi, Domani”

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mente senza lavoro, cerca signora max 60 anni per una grande amicizia e futura convivenza. No agenzie. Tel. 333.7866498 - 339.4264094. 48enne divorziato cerca compagna semplice, affettuosa, dolce, pereferibilmente snella, max 46enne. Torino e frazioni. No perditempo, no maleducati, no agenzie. Tel. 347.8180187. Signora cerca 40/50enne, serio e sincero, per una lunga amicizia. Tel. 338.8256195.

Signora automunita con esperienza pluriennale in call center e recupero crediti cerca lavoro come impiegata, anche presso studio medico. Offro affidabilità e disponibilità immediata. Tel. 340.9659638. Signore cerca lavoro come porta cemento. Tel. 011.9686706 - 347.4757941. Signora cerca lavoro come collaboratrice domestica. Tel. 338.8256195. Insegnante impartisce lezioni di inglese e francese a studenti scuole medie inferiori e superiori. Tel. 346.4791018. Signora cerca lavoro da svolgere da casa. Tel. 340.9659638. Signora di Carignano con referenze cerca lavoro come collaboratrice domestica o stiro. Tel. 332.6472215. Signora carignanese con esperienza, cerca lavoro come baby sitter, aiuto compiti e/o ripetizioni. Tel. 333.9860180 (ore pasti). Signora carignanese disponibile per assistenza anziani diurna/notturna e/o stiro. Tel. 340.7127855 (ore pasti).

VARIE Vendesi sofà 3 posti, in buono stato. Tel. 345.4208153. Vendesi carrozzina per anziani, modello basculante semi nuova. Prezzo da concordare. Tel. 333.7244118.

24 ORE: FARMACIE DI TURNO N.B. Il servizio notturno funziona esclusivamente per le urgenze e le ricette mediche. Orario delle farmacie di guardia notturne e festive: dalle 8.30 alle 8.30 del giorno successivo.

Febbraio 2016

M

L 15 OSASIO M 16 LOMBRIASCO M 17 CARMAGNOLA (San Bernardo) G 18 PANCALIERI V 19 VILLASTELLONE S 20 CARMAGNOLA (Comunale) D 21 CARMAGNOLA (Comunale) L 22 RACCONIGI M 23 CARIGNANO (Cossolo) M 24 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio) G 25 CARIGNANO (Pozzati) V 26 OSASIO S 27 CARMAGNOLA (San Bernardo) D 28 CARMAGNOLA (San Bernardo) L 29 PIOBESI

G V S D L M M G V S D L M M G V S

Marzo 2016 M M G V S D L M

1 2 3 4 5 6 7 8

CARIGNANO (Pozzati) CARMAGNOLA (Amedei) VILLASTELLONE CARIGNANO (Cossolo) CARMAGNOLA (Appendino) CARMAGNOLA (Appendino) LOMBRIASCO CARIGNANO (Cossolo)

D L M M G

9 CARMAGNOLA (Don Bosco) 10 OSASIO 11 CARIGNANO (Pozzati) 12 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio) 13 CARMAGNOLA (Borgo Vecchio) 14 RACCONIGI 15 PANCALIERI 16 CARMAGNOLA (Comunale) 17 PIOBESI 18 LOMBRIASCO 19 CARMAGNOLA (Don Bosco) 20 CARMAGNOLA (Don Bosco) 21 RACCONIGI 22 PANCALIERI 23 CARMAGNOLA (Amedei) 24 VILLASTELLONE 25 PIOBESI 26 CARMAGNOLA (Comunale) 27 CARMAGNOLA (Comunale) 28 PANCALIERI 29 CARIGNANO (Cossolo) 30 CARMAGNOLA (San Bernardo) 31 OSASIO

DOVE TROVARLE. A Carignano: Cossolo, via Salotto 6 (tel. 011.9697160); Pozzati, piazza Carlo Alberto 1 (tel. 011.9697164). A Carmagnola: Amedei, via XX Settembre 1 (tel. 011.9723196); Appendino, via Valobra 149 (tel. 011.9723195); Comunale, via Ronco 49 (tel. 011.9770941); Don Bosco, via Chieri 2/A (tel. 011.9716668); Ferrari, via Fratelli Vercelli 1 (tel. 011.9715017); Salsasio, via Pascoli 8 (tel. 011.9771267); San Bernardo, via del Porto 171/a (tel. 011.9712300). A Castagnole: piazza Vittorio Emanuele 14 (tel. 011.986673). A Lombriasco: via San Giovanni 5 (tel. 011.9790330). A Moncalieri: Borgo Navile, via C.Colombo 2 (tel. 011.642578); Castelvecchio, str.Genova 192 (tel. 011.6471233); Ceriana, str. Carignano 13 (tel. 011.642143); De Grazia, str. Stupinigi 14 (tel. 011.6056355); Magnani, str. Genova 14 (tel. 011.642425); Maldini, P.za Vittorio E II (tel. 011.642529); Parizia, via Tenivelli 3/a (tel. 011.642722); Premi, str. Carignano 72 (tel. 011.646621); S.Maria, C.so Roma 24 (tel. 011.645589); S.Matteo, C.so Roma 73 (tel. 011.6067769); S.Monica, Str. Torino 71 (tel. 011.6610416); S.Pietro, via Sestriere 32 (tel. 011.6069830); Superga, C.so Roma 45/6 (tel. 011.6051684); Tosi, str. Genova 264 (tel. 011.6810281). A Nichelino: Comunale 1, via Moncenisio 38 (tel. 011.6809814); Comunale 2, P.za A.Moro 50 (tel. 011.6272448); Crocera, via Martiri 2 (tel. 011.6273092); Dallocchio, via Torino 137 (tel. 011.6809061); Debouchè, l. delle Alpi 16 (tel. 011.6890416); Della Stazione, via Torino 224 (tel. 011.621964); Erbetta, via Torino 106 (tel. 011.623829); Largo Giusti, L.Giusti 56 (tel. 011.6279560); Sangone cnc, via Torino 20 (tel. 011.6064866); Sant'Edoardo, via Buonarroti 1/c (tel. 011.6051471). A Osasio: via Torino 41 (tel. 011.9793303). A Pancalieri: via Principe Amedeo 22 (tel. 011.9734441). A Piobesi: corso Italia 13 (tel. 011.9657012). A Racconigi: Barberis, via Stefano Tempia 6; Maritano snc, via Francesco Morosini 12 (tel. 0172.85361); Quaglia, via Angelo Spada 20 (tel. 0172.85048). A Villastellone: piazza Libertà 26 (tel. 011.9696063). Orari di apertura: 8.30-12.30; 15.15-19.15. Mensile indipendente di informazione, attualità e cultura. Distribuito gratuitamente a Carignano, frazioni e dintorni. Reg. Tribunale di Torino n. 5537 del 7.8.2001

Direttore responsabile Cristina Cavaglià Direttore editoriale Massimo Bessone Collaborano Daniele Bosio, Luca Bruno, Gervasio Cambiano, Carlo Cavaglià, Marilena Cavallero, Stefania Falcone, Matteo Grassedonio, Angela Pastore, Cristina Pejretti, Massimo Pejretti, Massimo Peretto, Daniela Tontini, Bruno Valinotti, Flavio Viotto Proprietà UCAP, Unione Commercianti Artigiani Professionisti di Carignano; via Frichieri 13, Carignano Grafica, impaginazione e stampa Nuova Grafica Carignanese di Scifo Loris s.a.s., via Salotto 15, Carignano Redazione: corso Cesare Battisti 60, Carignano e-mail: dacarignano@hotmail.com Pubblicità: 339.7292300 “Da Carignano - Ieri Oggi Domani” non beneficia di contributi pubblici ma si finanzia esclusivamente con gli introiti derivanti dalle inserzioni pubblicitarie e dagli annunci a pagamento e con le eventuali offerte dei lettori.


CENTRO ORTOPEDICO SANITARIO Via Valobra, 140 - Carmagnola SHOW ROOM Largo V. Veneto, 4 C C O S S

Tel./Fax 011.9771301

N° 160 - Anno XVI - Febbraio 2016 6.000 copie - Mensile di Carignano, frazioni e dintorni

corso Cesare Battisti, 60 a Carignano

Distribuito gratuitamente a Carignano e frazioni, Vinovo, La Loggia, Piobesi Torinese, Osasio, Villastellone

Pag. 5

Addio a Vincenzo Gamna Il regista si è spento il 31 gennaio a 90 anni

Pag. 6

Cronici Quaranta

Caregiver e demenza, convegno sabato 5 marzo in via San Remigio 46

Pagg. 7-8

Carnevale 2016 Immagini di dieci giorni di festa a Carignano

Pag. 13

Assocanapa

Assemblea straordinaria sabato 27 febbraio a Carmagnola

dacarignano@hotmail.com

www.ucapcarignano.com


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