Ciò che fin da subito emerge dalla lettura del testo normativo è il ruolo di centralità attribuito al volontariato, non più inteso come prerogativa delle sole OdV e APS, ma esteso anche a tutti gli altri Enti del Terzo settore. Inoltre, l’analisi complessiva del Codice rivela l’intento del Legislatore di favorire la crescita di soggetti del Terzo settore capaci di impattare in maniera significativa e stabile sul tessuto socio-economico. In tale logica, le disposizioni del Codice, da un lato, favoriscono e promuovono l’iniziativa degli Enti del Terzo settore, attraverso la previsione di maggiori possibilità d’azione, il rafforzamento dei rapporti di collaborazione ed interazione con le pubbliche amministrazioni, l’accesso a risorse economiche ed agevolazioni fiscali; dall’altro, però, impongono una più rigida regolamentazione, rafforzando le garanzie di trasparenza, incrementando le forme di controllo ed introducendo specifiche ipotesi di responsabilità degli amministratori.