Numero 06

Cronache Sanitarie

del Distr Distretto di Suzza uzzarra (MN) Suzzara - Motteggiana - Pegognaga - Gonzaga - Moglia - San Benedetto Po

MARZO/APRILE 2012 Anno II NUMERO 6 Periodico bimensile di informazione sanitaria gratuito

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IL PROBLEMA DEL PRONTO SOCCORSO E LA MEDICINA DI BASE

n questo numero due interviste al Responsabile del Pronto Soccorso di Suzzara, Dott.ssa Ielo Donatella sul problema dell’uso corretto di un servizio importante.

Il giornalista Fabrizio Binacchi, sulla Voce di

Mantova del 27-2-2012 scrive: “Non scherziamo sui Pronti Soccorsi, ci vuole un nuovo sistema di medicina del territorio e ambulatori di base aperti sette su sette come in altri paesi civili del mondo”.

Fabrizio ha ragione e condivido il suo pensiero.

NUOVA PROPOSTA PER CHI AMA GLI ANIMALI: PUBBLICARE LE FOTO PIU’ BELLE E RACCONTARE STORIE DI VITA DEGLI ANIMALI

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l nostro periodico “Cronache Sanitarie del distretto di Suzzara” è nato per far emergere la sanità che funziona ma è nascosta ma anche per migliorare il sistema sanitario, tenendo quindi sempre alta la guardia. Pensando al successo che i lettori danno a questo strumento di informazione, ecco una proposta: ospitare storie di vita degli animali con fotografie belle (di cani, gatti e altri animali) per far vedere come esiste un mondo amato e cu-

rato verso gli animali amici dell’uomo. In questo numero, si parte subito con la testimonianza di una infermiera del Pronto Soccorso, che gestisce corsi di equitazione per cavalli, a Moglia, con bambini disabili. Vedere a pag.2.

Poi una cagnetta che è super amata dai nonni di San Benedetto Po, vedere a pag.14 Con il prossimo numero vorremmo pubblicare foto di cani, gatti e altri animali.

Per info 346-0905483

IL NOSTRO GIORNALE COMPIE UN ANNO DI VITA E SARA’

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FESTA!!!

attilio.pignata@tin.it.

a sera del 5 giugno 2012 in Piazza Garibaldi ci sarà una bettola per cenare e al termine un momento culturale per festeggiare il primo anno di vita. Interverranno giornalisti e amici. Tutti i lettori sono invitati.

IL NON FACILE LAVORO DEL PERSONALE DEL C.U.P. DELL’OSPEDALE

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ai come oggi la qualità di un servizio pubblico, direttamente a contatto con le persone, come quello del CUP (Centro Unico Prenotazioni) di un Ospedale, deve affrontare i nuovi bisogni di una sanità burocratica che cambia continuamente e dare risposte aggiornate all’utenza, spesso all’oscuro della problematica.

Continua a pagina 2

“invisibile” da tutti i punti di vista

Il DIRETTORE DEL PRONTO SOCCORSO SPIEGA COME USARE BENE UN SERVIZIO IMPORTANTE CONTINUA A PAGINA 5

UN SERVIZIO DELLA PSICOLOGA DOTT.SSA SESTITO SULLA DEMENZA CONTINUA A PAGINA 7

IN PENSIONE VALENTINA L’OSTETRICA DI MOGLIA DOPO 42 ANNI DI SERVIZIO CONTINUA A PAGINA 13

CENTO PERSONE ALLA MESSA DELL’AMMALATO AL 2° PIANO DELL’OSPEDALE CONTINUA A PAGINA 4

PARLIAMO DEL SERVIZIO DI ONCOLOGIA E CURE PALLIATIVE CON IL DOTT. ALESSANDRO MALINGHER

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ersona preparata e sensibile ci ha accolto con disponibilità per parlare di un servizio avviato nel 2008 che ospita e segue persone per un aiuto concreto in un momento difficile.

Si tratta del Dott. Alessandro Malingher, oncologo responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Oncologia e Cure Palliative dell’Ospedale di Suzzara S.p.A. Continua a pagina 3

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Cronache Sanitarie del Distretto di Suzzara

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e t l t o i r a i o i z a Sp RINGRAZIO TUTTO L’OSPEDALE DI SUZZARA

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o avuto bisogno dell’ospedale di Suzzara perchè sono stati ricoverati i miei genitori.

Mia madre è stata operata e curata. Mio padre assistito da diversi anni e poi curato anche lui ma causa malattie inguaribili, in due mesi ho perso i miei genitori. Sento di ringraziare tutto l’ospedale per l’impegno dei medici e l’umanità degli operatori sanitari di tutti i reparti e servizi. Fare un elen-

co è difficile ma devo ringraziare la chirurgia, la medicina, la dialisi e l’oncologia per l’assistenza ricevuta. Avere un ospedale vicino dove andare a trovare due volte al giorno i genitori e potere andare a lavorare perchè potevo contare sugli infermieri che mi chiamavano appena peggioravano, è stato importante e mi è servito per seguire i genitori, la famiglia e il lavoro. Ora sono rimasto

senza genitori ma so che è stato fatto il possibile e ringrazio tutto l’Ospedale di Suzzara per quello che hanno fatto. Ringrazio il Servizio 118 della Postazione di Suzzara per i trasporti e il Medico di Famiglia Dott.ssa Daniela Moretti per la professionalità dimostrata e il Dott. Roberto Fava.

Luca Staffa

UN GRAZIE AL DOTT. A. CAVALCA E DOTT.SSA A. ROSSI

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ono un suzzarese che ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari (ho subito due operazioni di modeste difficoltà) e ho capito che abbiamo la fortuna di avere un Ospedale con reparti dove la professionalità dei primari medici e chirurgici hanno permesso la mia (e tante altre) guarigioni.

Ho trovato cordialità e umanità, in tutto il personale infermieristico, che permette ai parenti di sentirsi vicini e informati. Ho trovato un Ospedale

attrezzato grazie alle tecnologie e metodologie innovative (dalla mini-invasiva alla laparascopia). Desidero ringraziare il Dott. Amedeo Cavalca e la Dott.ssa Anna Rossi per l’impegno e la scrupolosità dimostrata per risolvere fino in fondo i miei problemi e permettere una buona guarigione.

Lettera firmata

LETTERA DI ELOGIO AL PERSONALE AMMINISTRATIVO DEL CENTRO PRENOTAZIONI DI SUZZARA

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hi lavora in un servizio come il CUP ne sa qualcosa ma ancor di più chi ne è responsabile. Stiamo parlando di Rosanna Rossi. Questa volta l’elogio non arriva dall’utenza ma da un dipendente dell’Ospedale che è in contatto giornalmente con la responsabile per avere l’elenco delle persone che deve medicare o visitare nell’ambulatorio dove presta servizio assieme ad un medico.

“Era da tempo che volevo fare questo ringrazia-

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Cronache Sanitarie

del Distretto di Suzzara

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altri al loro posto e noi abbiamo una lista sempre aggiornata con orari per aiutare le persone ad non attendere troppo. Lavorare bene nella sanità non è facile ma se esiste una collaborazione in rete fra l’ufficio e l’ambulatorio, fra la figura amministrativa e l’operatore sanitario, allora è possibile e questo a Suzzara con Rosanna e tutte le sue colleghe del CUP, succede ogni giorno. Un grazie sincero”.

Ezio Tartari Infermiere Sala Gessi

IL NON FACILE LAVORO DEL PERSONALE DEL C.U.P.

i vediamo continuamente impegnate ad ascoltare le persone, a leggere l’impegnativa del medico e poi lavorare con il computer per dare una risposta alla persona che hanno davanti. Un lavoro che richiede pazienza e doti di comunicazioni non facili se consideriamo che gli argomenti trattati coinvolgono la salute delle persone con sofferenze e preoccupazioni che creano negli utenti che si apprestano agli sportelli aspettative non sempre attese. A rendere ancora più difficile lo svolgimento di questo servizio è il complesso groviglio di normative che regolamentano le prescrizioni delle ricette con tutti i vincoli legati alle esenzioni, alle priorità ed agli aspetti formali che spesso, se non applicate correttamente, invalidano l’accettazione delle impegnative a spese dell’utente.

Durante le mattinate di affollamento, gli operatori di sportello del Cup si trovano persino costrette a

Bimensile gratuito Iscritto al Tribunale di Milano in data 8-4-2011 n° 190

mento perchè la programmazione settimanale precisa e puntuale che Rosanna fa, le spiegazioni continue che fornisce alle persone e sopratutto alle operatrici del Cup, permettono a tutti di svolgere bene il proprio lavoro e di fare della buona sanità. Recentemente è avvenuto un cambiamento del programma informatico e il lavoro è impegnativo. Non è facile monitorare tutti gli specialisti e le prenotazioni. Rosanna telefona alle persone se ci sono stati delle disdette, chiama

chiedere la cortesia di parlare a bassa voce tanto è il brusio che viene creato nella sala d’attesa..

Ma quali sono le loro competenze?. Cosa succede dietro alla regia? Lo abbiamo chiesto alla responsabile Rosanna Rossi che gentilmente ci ha detto: “dico subito che tutte le persone del “cup” sono coinvolti in varia misura al buon espletamento delle prenotazioni, pagamenti e rendicontazione di ogni singola prestazione erogata. Interpretare in modo corretto quanto prescritto dai medici, conciliare gli appuntamenti con gli impegni dell’utente, con le scadenze richieste, con le compatibilità dell’offerta ambulatoriale sono le complessità entro le quali si destreggiano gli sportellisti ogni giorno, Il retrocup è un po’ la cabina di regia delle agende di prenotazioni, dove vengono concordati con i singoli medici le date e lo sviluppo dell’attività ambulatoriale. Si provvede agli spostamenti dei

DIRETTORE RESPONSABILE Attilio Pignata Via C. Ravera, 9 Suzzara Cel. 346-0905483 DIRETTORE SCIENTIFICO Prof. Piero Zanini REDAZIONE Dott.ssa Anna Bonini, Dr. G.Luca Occelli, Mauro Pinotti, Rosanna Rossi

Cronache Sanitarie del Distretto di Suzzara

pazienti, all’invio delle pratiche insolute, alla gestione delle prestazioni erogate con le convenzioni assicurative private, all’invito degli screening ortottici delle campagne di prevenzione dell’ASL, all’invio presso la regione dei dati relativi ai monitoraggi dei tempi d’attesa, all’adeguamento normativo dei tichet e di tutte le direttive.

Questi sono le macroattività di cui ci occupiamo quotidianamente tralasciando gli eventi eccezionali quali l’avvio del nuovo programma informatico che in questi mesi ha assorbito gran parte delle nostre risorse.

Il lavoro degli operatori di sportello merita di essere valorizzato e apprezzato con rispetto poiché l’impegno professionale necessario per la gestione dell’utenza in ambito sanitario richiede competenze, empatia, e molta attenzione e pazienza.

Editore Attilio Pignata Grafica UKI Design - Suzzara Cel 328-8299789 Stampa Stamperia s.c.r.l. Parma Via Mantova, 79

Il periodico viene distribuito negli ambienti sanitari pubblici e privati: nelle farmacie, parafarmacie, negli ambulatori dei medici di famiglia e specialisti di tutti i comuni del distretto, Case di Riposo (R.S.A.) al CUP dell’Ospedale di Suzzara, nelle Istituzioni Socio-Sanitarie (A.S.L.) Laboratori Analisi privati e accreditati.

MIO PADRE HA DATO LA VITA PER ME

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Dopo 15 anni di silenzio, il figlio si sfoga: “Prima avevo il sospetto, ora è una certezza”.

ll’età di 52 anni sono stato colpito da un ictus che mi impediva di muovermi. Mio padre aveva 77 anni ed era impegnato in tantissime attività culturali, giornalistiche e sportive della sua Suzzara.

Per seguirmi in Ospedale decide di abbandonare tutto per assistermi e stare vicino.

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C’è stato tutto il tempo che mi è accorso per riprendermi, (due anni circa) ma lui purtroppo intanto deperiva a vista d’occhio e solo quando sono migliorato (oggi cammino da solo e riesco a guidare l’automobile) si è convinto di farsi ricoverare. Gli hanno diagnosticato una malattia che di lì a qualche mese lo avrebbe spento.

Storie di vita...

Sono trascorsi 15 anni, mia madre scompare anche lei dieci anni dopo mio padre. Io, dopo tanta riflessione, sento di esternare pubblicamente la mia gratitudine a “mio padre” che però non sarà mai adeguata al regalo che lui mi ha fatto.

ISTRUTTRICE DI EQUITAZIONE PER RAGAZZI DIVERSAMENTE ABILI CI SPIEGA LA SENSIBILITA’ DI UN ANIMALE COME IL CAVALLO

i chiama Samuela Carnevali e lavora al Pronto Soccorso dell’ospedale di Suzzara, come infermiera, sempre pronta e tempestiva per chi entra in un servizio di emergenza ma quando strimbra e si toglie il camice azzurro si reca al centro di equitazione a Moglia per seguire i suoi ragazzi disabili e metterli a contatto con un animale straordinario come il cavallo. A casa tante coppe e medaglie per aver partecipato a numerose gare di salto degli ostacoli a livello nazionale come risultato per una passione che coltiva fin da bambina.

Ma nelle due ore alla settimana che gestisce il corso per i disabili, la sua passione “sportiva”

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per il cavallo si trasforma in un amore verso una creatura speciale. “Il cavallo non è un animale particolarmente intelligente, ci racconta Samuela, ma fortemente istintivo, lui reagisce ad ogni stimolo con una sola risposta: scappare. Ma questa è una grande dote perchè è molto sensibile alle nostre emozioni. Se sono arrabbiata, lui si agita, se sono serena, lui è tranquillo, se sono triste lui ti conforta. I ragazzi disabili che sono persone innocenti e puri, sensibili e tranquilli, lui li adora, li coccola che è una gioia immensa che provo ogni volta che sono in mezzo a loro. Cosa è più nobile di un cavallo?

SERVIZIO DI ONCOLOGIA E CURE PALLIATIVE

Dottore come funziona il servizio?

“Istituito 3 anni fa, prevede un’attività a favore di pazienti oncologici in situazione clinica impegnativa e per dare supporto alle loro famiglie”.

“Come è strutturato?

“L’equipe è strutturata con gli stessi Medici, Infermieri ed OSS dell’Unità Operativa Semplice di Oncologia e Cure Palliative, garantendo una fase assistenziale in tutte le fasi della malattia affiancati dalla psicologa Dott.ssa Giuliana Bonatti e di un gruppo di lavoro che si avvale anche di due fisioterapiste..

Dottore ci presenta la sua squadra?

“L’equipe multidisciplinare è composta da: Dr. Alessandro Malingher oncologo, Dott.ssa Monica Curotti, ematologa, Dott.ssa Elena Patruno, oncologa, Dott.ssa Anna Rossi, oncologa, Dott.ssa Rita Santachiara, ematologa, Dott. ssa Anna Rosa Zanoni, anestesista, Dott.ssa Giuliana Bonatti, psicologa, poi Annamaria Cazzola, Paola Mucci, Roberta Neri e Libuse Tuzarova, infermiere, Sig.ra Egizia Bianchini, operatrice socio-sanitaria ed infine Sig.ra Sil-

via Rigoletti e Virginia Mazzatinta, fisioterapiste. Coordinatore infermieristico, Fernanda Bonaretti.

Dottore una domada di carattere etico sul servizio: come viene vissuta dagli operatori quel senso di forte responsabilità che serve in un servizio delicato come l’oncologia?

“Il senso di responsabilità ci rende consapevoli del nostro agire e ci porta ad operare in modo esemplare e con integrità. Le persone si aspettano da noi comportamenti positivi”.

Cosa serve, secondo lei, per rispondere in pieno alle aspettative del cliente?

“Capacità di relazione, ascolto e interpretazione, desiderio di servizio e dedizione.

Con la professionalità, il rispetto e la trasparenza, conquistiamo le persone anticipandone le aspettative e le persone ci riconoscono passione e competenza”.

Dottore, parliamo dell’A.D.I. cioè dell’Assistenza Domiciliare Integrata, come funziona?

“L’assistenza a domicilio avviene in collaborazione con i Medici di Medicina Gene-

rale responsabili delle cure. Il servizio è attivo tutti i giorni festivi inclusi, dalle ore 8 alle 20.00 e prevede una reperibilità telefonica al n 34810000651.

Per telefonare in reparto dal lunedì al venerdì 0376-517760 Con l’ausilio dell’Assistente Sociale presente presso l’Ospedale di Suzzara, viene assicurata anche particolare attenzione alle problematiche socio-assistenziali.

FESTEGGIA CENTO ANNI IN OSPEDALE A SUZZARA

Tutto doveva essere fatto in un ristorante con parenti e amici ma causa ricovero in Ospedale ha festeggiato il centenario con le infermiere.

Si tratta di Lina Cavalli (Cesarina) ved. Marchi nata a Suzzara ma residente da sempre a Pegognaga. Una vita dedicata alla casa e famiglia per far crescere tre figli. Due sono scomparsi.

Il figlio Ermes e moglie l’assistono con amore e non le manca nulla. Da un decennio non ci vede più ma ascolta ed è attenta alle voci e discute senza sbagliare.

Il segreto della sua longevità? mangiare poco e

di tutto. Durante la festa di compleanno è stata applaudita da tutto il personale in servizio, dal figlio e dal primario di Medicina Prof. Elio Roti che si è unito alla festa.

Nella foto Cesarina con tutti gli operatori sanitari

Cronache Sanitarie del Distretto di Suzzara

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Primavera, ma che fatica!

“Il cambiamento stagionale può accentuare la tensione nervosa e allo stesso tempo influire negativamente o positivamente sull’umore, sul sonno e sull’appetito di chi si trova già in una condizione di stress a causa di problemi personali o impegni professionali.

Un integratore alimentare a base di eleuterococco, maca, vitamina

C, succo di melograno e minerali come ferro, magnesio e zinco puo’ essre un aiuto L’eleuterococco e la maca sono note in letteratura per le proprietà tonico-adattogena ed immunostimolante. La vitamina C e il succo di melograno hanno proprietà antiossidante ed antinvecchiamento. I minerali

sono utili per limitare l’astenia, la stanchezza sia fisica sia mentale.

OSPEDALE SENZA DOLORE IN UN CORSO PER I DIPENDENTI

Quattro incontri, 60 partecipanti per monitorare e gestire il dolore Il problema del dolore e delle facili cadute negli ambienti ospedalieri è stato affrontato con un corso di formazione rivolto ai dipendenti presso la Biblioteca dell’Ospedale Nuovo di Suzzara.

Il tema del corso è stato: “La gestione del Dolore e documentazione clinica integrata. Scheda rilevazione del dolore, scheda valutazione rischio cadute”.

Hanno partecipato Medici, Infermieri/e, fisioterapisti, tecnici di Radiologia Oratori: Dott.ssa Anna Rosa Zanoni, Dott. Davide Cortesi e la Dott.ssa Roberta Neri. L’organizzazione è stata affidata alla Caposala Ida Sironi Nella foto in piedi la Dott.ssa Anna Rosa Zanoni e la Dott.ssa Roberta Neri

LA STRADA DEI VINI E LE STRAGI DELL’ALCOOL

Il vino fa male e due medici lo scrivono in un libro. “Serve informazione corretta per cambiare cultura e stili di vita”

Lungo le nostre strade ci sono cartelli che indicano “le strade dei vini” e poi la Gazzetta di Mantova ci presenta le stragi dell’alcool dove persone ubriache creano incidenti mortali. Il vino contiene alcool!. Perchè allora dare importanza ad una bevanda che fa male, crea morti e addirittura è cancerogena? Esiste una vera manipolazione dell’informazione come quando il cardiologo ordina un bicchiere di vino, a pasto, a persone dopo l’infarto. Si dice sempre un bicchiere al pasto fa bene. Tutto questo non è vero. Si dice che il vino bianco fresco, toglie la sete, che in inverno bere vino tiene lontano dal freddo, che l’aperitivo alcoolico apre lo stomaco, che il vino facilita l’amore, insomma sono tutte informazioni distorte, pericolose. Si parla tanto di casta dei politici e dei giornalisti ma mai della casta del vino. A farlo stavolta

ci hanno pensato due operatori socio-sanitari che hanno scritto un libro intitolato “La casta del vino” curato dal Dr. Enrico Baraldi, psichiatra e Dr. Alessandro Sbarbada, insegnante. L’iniziativa suggerita dal Club Alcologici Territoriali di Suzzara (si ritrovano tutti i lunedì sera presso il Centro Sociale di Viale Libertà, 32) è stata presentata dal presidente del Centro Sociale Prof. Renzo Gualtieri che ha aperto la serata presentando i due oratori-autori che, senza peli sulla lingua, si sono proposti questo obiettivo: informare che il vino fa male affinchè la gente possa fare le proprie scelte, consapevoli e responsabili del danno alla salute.

L’organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha detto che bere meno è meglio, che esiste una sindrome alcoolico fetale, cioè non si deve bere assolutramente all’inizio di una gravidanza, durante

e poi quando una mamma allatta. L’alcool etilico è nel vino e crea un danno serio, sul feto e sul neonato. Il Italia sulle bottiglie del vino non viene messo l’etichetta sui rischi del bere, mentre sulle confezioni spedite nei paesi europei viene messa perchè è obbligatoria. All’estero fanno anche le campagne contro il vino, in Italia non viene fatto.

I due autori hanno parlato di ricercatori e falsificatori degli studi per scopi commerciali, come dire che Medici e oncologi sanno che fa male ma non viene spiegato. Purtroppo ci dicono che siamo degli esaltati, terroristi, scritterati, dissacratori, addirittura abbiamo ricevuto minacce e rifiuti di presentare il nostro libro in certe zone d’Italia, ma l’alocool etilico è cancerogeno per l’uomo e per la donna, nel nostro libro lo abbiamo scritto.

UN CENTINAIO ALLA MESSA DELL’AMMALATO NEL CUORE DELL’OSPEDALE Grazie all’idea della caposala Maurizia Veneri, l’iniziativa ha trovato tanta disponibilità

Ogni Domenica alle ore 16 si celebra la S. Messa nella Chiesetta dell’Ospedale Nuovo e riesce difficile per gli ammalati ricoverati raggiungere al piano terra il posto perchè i corridoi sono lunghi e freddi. Molte persone in carrozzella non riescono a partecipare. Perchè allora non farla in corsia, in mezzo agli ammalati che sono al caldo e comodi alle loro stanze da letto? L’idea è nata alla Caposala dell’Ortopedia Maurizia Veneri che ne ha parlato con il Monsignore Egidio Faglioni e poi con Suor Romana Ponchiroli per celebrare in modo diverso la xx giornata mondiale del Malato. La notizia si è sparsa subito a macchia d’olio e la collaborazione è stata generale. L’Ospedale si è mobilitato: la caposala Ida Sironi si è impegnata per avere i permessi con la direzione sanitaria, Suor Romana ha coinvolto i volontari dell’AVO e altre associazioni del volontariato oltre ai bravi giovani che suonano e cantano durante la Messa, la cooperrativa Sanithed si è impegnata a far trovare le sedie e le panchine. Insomma tutto ha funzionato bene

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persino il marito di Maurizia, Sergio Trentini, ha prestato una bella immagine della Madonna con Bambino da lui dipinta. La Messa è stata celebrata dal Cappellano e Parroco Mons. Faglioni con il diacono Luciano Cattini.

“Ma perchè l’uomo è condannato a vivere nella paura della malattia? La guarigione sta nell’ospitare dentro nella nostra vita Gesù e la salvezza diventa comunione e comunicazione anche se questa è una strada faticosa”, ha detto Faglioni. Un centinaio le presenze, tre medici (Dott.

Bondavalli, Dott. Occelli, Dott. Giovannini), volontari dell’AVO e rappresentanti del Volontariato (AVIS, “Zuccati” e AVO). La Messa è stata animata dal gruppo giovanile della parrocchia e gli organizzatori di questa prima esperienza sono rimasti soddisfatti. Mons. Faglioni ha detto: “Grazie a tutti”. Un plauso agli animatori: Rosy, Tiziano, Rosanna, Alessandra, Francesco, Rachele, Giuseppe, Teresa, Simone, Salvatore, Giovanna, Maria Stella, Cristina, Chiara.

Cronache Sanitarie del Distretto di Suzzara

Il Responsabile del Pronto Soccorso agli Extracomunitari:

”PRONTO SOCCORSO uguale EMERGENZA”

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a Dottoressa Donatella Ielo, nuovo Responsabile del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Suzzara ha accettato di partecipare ad un incontro con gli stranieri che frequentano il corso di alfabetizzazione al Centro Sociale del paese. Dopo le presentazioni ed i saluti del Presidente Gianni Semighini, la Dottoressa, davanti ad un centinaio di donne provenienti da vari paesi trai quali il Bangladesh, l’India, il Pakistan, il Marocco ed altri ancora esordisce così: “Ma lo sapete cosa significa veramente l’espressione “Pronto Soccorso”? Sapete quando si deve andare in ospedale e quando è invece più opportuno consultare il vostro medico di famiglia? Lavoro presso questo servizio importante da molti anni, ma ritengo che, purtroppo, non sempre venga utilizzato nella maniera migliore. In molti casi si verifica che gli utenti che accedono in PS debbano pagare il ticket, quando invece con i dovuti accorgimenti potrebbero evitare una spesa inutile ed utilizzare al meglio un servizio che è nato e deve rimanere d’URGENZA. Oggi sono qui per parlare di alcune abitudini che, seppur sbagliate, non sono ancora state modificate, ma anche per capire come vi comportate in casa quando avete bisogno di un medico o di un pediatra.”

Il Responsabile ha poi fatto una breve digressione sull’importante differenza che esiste tra un ospedale di grandi dimensioni e uno piccolo, dicendo che in quest’ultimo caso non si può purtroppo avere tutto proprio per ragioni logistiche; a Suzzara non sono infatti presenti né il reparto di Ginecologia né quello di Ostetricia, così come quello di Pediatria, ma la maggioranza delle donne straniere non lo sa, dando forse erroneamente per scontato che questi servizi esistano necessariamente in tutti i nosocomi. Continua poi così: “Ci capita spesso di vedere donne incinte che

chiedono un’ambulanza per essere trasportate, visto che il marito è al lavoro e si trova nell’impossibilità di accompagnarle a Mantova per un consulto, altre ancora si rivolgono a noi solo la sera, non sapendo però che, non essendo presente una guardia attiva né per il servizio di Radiologia né per il Laboratorio Analisi, gli operatori reperibili possono essere chiamati solo per grosse urgenze.”

Dopo aver spiegato quindi che esiste ed è necessario rivolgersi al proprio Medico di Famiglia, che è un servizio gratuito che lo Stato ci elargisce, che le visite specialistiche di prenotano al CUP dell’Ospedale mediante ricetta medica, che alla ASL esiste un Consultorio che è un servizio importantissimo e di grande aiuto non solo medico ma anche sociale, la Dottoressa Ielo ha voluto parlare con le donne presenti.

Il medico ha voluto capire meglio i loro problemi, calandosi in mezzo a loro invitandole creando un interessante colloquio e facendosi spiegare come si comportano nella normalità davanti a un bambino che piange o che ha la febbre, se e come usano gli antipiretici principali (la Tachipirina), se ne conoscono i dosaggi.

Quindi, aiutata da due brave e lodevoli traduttrici, la Signora Yaesmin Akhtar per il Bangladesh e la Signora Rehan Maneza per il Pakistan ha spiegato alcuni concetti di base molto importanti

per le mamme (alcune con i loro bimbi in braccio) presenti: “Dovete sapere che esistono varie tipologie di antipiretico: in gocce, sciroppo, compresse o supposte, perciò se un bimbo ha febbre e vomito non è opportuno somministrargli la Tachipirina in gocce, ma bisogna utilizzarla in supposte.

E’ necessario che i piccoli febbricitanti bevano molta acqua. Se hanno mal di pancia consiglio di nutrirli con cibi leggeri e sani, assolutamente vietate le merende confezionate, piuttosto date loro del pane o della frutta.

“So anche che molte di voi danno quotidianamente il thè ai bambini, ma questo non va bene, perché hanno bisogno del latte. Inoltre la teina riduce l’assorbimento del ferro col rischio di farli diventare anemici. Per i bimbi con problemi di denti abbiamo poi in Ospedale un servizio efficiente e di facile accesso sempre mediante il CUP.” Alla fine le signore presenti hanno applaudito soddisfatte di aver ricevuto consigli importanti e di aver conosciuto meglio il Pronto Soccorso.

All’incontro erano presenti anche le tre insegnanti del Corso di Alfabetizzazione, le Professoresse Orsola Varini, Gabriella Bigi e Giovanna Pappalardo, l’Infermiere Attilio Pignata e il Dottor Hamin Kharrat.

LA CROCE ROSSA FORMA DEI VOLONTARI PER I TRASPORTI E PER I SOCCORSI NELL’EMERGENZA SANITARIA (118)

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orse nemmeno i suzzaresi sanno che presso la sede della Croce Rossa di Viale Libertà, unità CRI di Suzzara, confluiscono volontari da ogni parte della provincia per seguire dei corsi socio-sanitari. Si tratta del centro formativo più attrezzato per simulazioni e prove di esami teorici ma anche pratici sostenuti da medici, rianimatori, istruttori, monitori e volontari motivati e spinti a fare una scelta che cambia la vita.

Guidare l’ambulanza non significa solo trasporto degli infermi ma anche emergenza sanitaria cioè servizio per il 118. Qui arrivano giovani e adulti che indosseranno una divisa e dedicano delle ore libere al servizio del prossimo con professio-

nalità e senso del sacrificio, formati e addestrati secondo le più moderne normative nazionali.

CRI: CORSO PER FORMARE VOLONTARI DEL SOCCORSO Poche settimane fa è iniziato un corso base con lezioni teoriche e prove pratiche a 25 giovani per spiegare come funziona il sistema e diventare Volontario del Soccorso, una esperienza umana forte e importante. Il modulo si chiama TI (operatori di trasporto infermi) e giovani della CRI di Gonzaga e Suzzara, seguono un percorso di 15 lezioni e 40 ore di tirocinio. Questo è il primo modulo poi, previo esami, si accede ai moduli successivi.

Nella foto il Responsabile del 118 Dr. G.Paolo Castelli e Simona Bellini mentre osservano due Volontari in corso d’esame.

I manichini e i defribillatori usati per la prova pratica

Nella foto: durante una lezione al corso base presso la sede di Suzzara

Cronache Sanitarie del Distretto di Suzzara

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LA FONDAZIONE MONTECCHI E IL ROTARY GONZAGA-SUZZARA DONANO UN CONTRIBUTO IMPORTANTE ALLA CARITAS DI SUZZARA

ONDAZIONE MONTECCHI Il Centro di ascolto delle povertà Don Luigi Sbravati di Suzzara, in occasione dell’annuale festa del volontariato Caritas, ha presentato una relazione dei servizi 2011 e spiegato il significato e l’essenza del volontario Caritas. Il presidente dell’Associazione Bruno Staffoli ha ringraziato Antonio Magnani in rappresentanza della Fondazione del Presidio Ospedaliero F.lli Montecchi di Suzzara, per il generoso contributo a favore del nostro Centro. La donazione è servita per migliorare le condizioni lavorative dei volontari addetti alla distribuzione alimentare e allo smistamento vestiario e le spese giornaliere (luce, gas, generi alimentari, borsine e servizio doc-

ce), ha detto staffoli.

Il giovane Matteo Amati, Responsabile Centro di Ascolto, ci ha invece fornito alcuni dati: sono state 830 le persone che il Centro ha incontrato almeno una volta, fra gli stranieri in testa sono i marocchini pari a 280 presenze a cui fa seguito i 170 italiani con il 21% per chiedere mobili e il 31 % per le borsine e aiuti alimentari.

-IL CLUB ROTARY GONZAGA-SUZZARA ha donato invece 2 forme di formaggio parmigianoreggiano grazie alla latteria Venera di Bondeno di Gonzaga per merito del suo presidente il compianto amico Gianni Frignani e del casaro Fausto Baccarini. Durante la consegna da parte del Rotary erano presenti il Presidente Mau-

PERSONE IN CONDIZIONI AMMINISTRATIVE FRAGILI, SENZA ASSISTENZA SANITARIA E RESIDENZA, SENZA LA TESSERA SANITARIA, SENZA ALIMENTI E MOBILI.

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Sono aumentate del 400% gli accessi per fare una doccia.

ono sfortunati senza residenza, non hanno alcuni diritti fondamentali come la tessera del sistema sanitario nazionale e non possono far riferimento ai servizi sociali. Sono persone che abitano i margini della nostra società, oc-

cupano in ripari di fortuna e vivono di espedienti. Alla Caritas di Suzzara il più alto numero di accessi sono per il sostegno come i generi alimentari, indumenti e mobili.

ALLA CARITAS BRAVE LE VOLONTARIE CHE PREPARANO I CORREDINI PER LE DONNE IN ATTESA

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i tratta di cuffiette, body, tutine, vestine, lenzuola per la culla, ecc. Ma alla caritas non ci sono soltanto dei numeri da scrivere ma vissuti legati all’incontro tra il bisognoso e il volontario/ operatore. Toccante la riflessione che fanno i responsabili: “non vogliamo dimenticare la storia e i volti di queste persone che inconsapevolmente ci hanno scelto come ultima risorsa, con i quali abbia-

mo vissuto la frustazione della mancanza di prospettive, la stanchezza di situazioni ormai insostenibili e talvolta il gusto di alcune piccole conquiste.

Per aiutare la Caritas: devolvendo il 5 per mille in fase di denuncia dei redditi segnalando il codice fiscale dell’associazione (C.F. 91004740204) oppure diventando volontario CASA Don Luigi Sbravati Tel. 0376-531665

ro Menghini Bassoli di Moglia e il vice Mauro Panisi mentre dalla parte della Caritas Bruno Staffoli e Matteo Amati.

Nella foto a sx Bruno Staffoli, Presidente e Matteo Amati responsabile della strututra.

SALA CIVICA TRASFORMATA IN DORMITOIO PER IL GRANDE FREDDO

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ono i senzatetto che sono stati ospitati in Sala Civica per non morire assiderati nelle case abbandonate. Nel territorio suzzarese pare siano 25-28 ma in Sala Civica si sono presentati in 17 fra cui un senzatetto di Gonzaga. Hanno dormito sulle brandine messe a disposizione dalla Protezione Civile di Suzzara. Anche la Sala Attesa della stazione accoglieva i senzatetto.

Era da 27 anni che non accadeva un freddo così gelido. Meritano un plauso i volontari della Protezione Civile che, a turno di due alla volta, per 17 notti hanno vegliato dormendo con loro e al mattino un volontario della Croce Rossa riportava a “casa” quello di Gonzaga e, quando la CRI era impegnata per trasportare i dializzati, sono intervenuti i carabinieri. La Caritas ha fornito il pasto caldo ( a mezzogiorno) e bevande calde alla sera. La mobilitazione e la solidarietà, grazie al volontariato e alle istituzioni, ha permesso loro di sopravvivere al grande gelo. Suzzara è anche questa.

o d n a g u Fr i ricordi...

C

tra

osa vuol dire C.A.S.A. Don Luigi Sbravati? Chi era Don Luigi? Quando è nata la Chiesetta?

C.A.S.A. vuol dire Centro di Ascolto Servizi e Accoglienza. Il centro di Suzzara, di Via Dante, 12 è stato dedicato a Don Luigi Sbravati, prete cappellano per 33 anni all’ospedale Civile di Suzzara. Don Luigi ha lasciato un forte ricordo in tutta la comunità del Vicariato: molti oggi lo ricordano come prete buono e amico di tutti, sempre pronto a confortare chi stava nel dolore.

Sacerdote semplice e molto paziente ha portato conforto agli ammalati, serenità agli anziani, solidarietà agli emarginati e tanta compagnia agli Infermieri/e, Medici e a tutti i dipendenti.

Don Luigi Sbravati fece dell’ascolto il suo modo proprio di servizio: servire ascoltando.

Il suo fare prevalente è stato l’ascolto, cuore della relazione di aiuto, dove chi ascolta e chi è ascoltato vengono coinvolti con ruoli diversi in un progetto che punta a liberare la persona

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dal bisogno. Da qui nasce l’acronimo che compone il suo nome: C.A.S.A. La Chiesetta dell’Ospedale vecchio F.lli Montecchi Dal 1963 al 1996 (33 anni) qui, don Luigi pregava assieme alle Suore dell’Ospedale.

Tutte le domeniche la S. Messa a cui partecipavano Medici, Suore, Infermieri/e, ausiliarie, amministratori e diversi ammalati. La sua costruzione risale al 1918-20. Il parroco che si prodigò per la costruzione del tempietto fu Mons. Settimo Mondini, in seguito anche Mons.

Luigi Cavagnari. Il progetto fu dell’Ing. Francesco Piazzalunga. Attualmente la chiesetta si trova in uno stato di triste abbandono. Don Luigi Sbravati è tornato alla casa del Padre il 16-121996 all’età di 75 anni. E’ sepolto nel cimitero di Quistello (MN).

Cronache Sanitarie del Distretto di Suzzara

OFFICE PIU’ VIa F.lli Bandiera, 4/A 46029 SUZZARA (MN) Tel. 0376 531028

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DALLA CASA DI RIPOSO “RSA Boni” DI SUZZARA, UN GRAZIE LUNGO COME UN ANNO

el corso del 2011 sono state tante le persone e le associazioni che attraverso un aiuto concreto o attraverso una donazione, hanno dimostrato grande attenzione e affetto verso le persone e la struttura RSA Boni di Suzzara.

Partiamo dalle Persone: Sig. Nandino Ploia (“Fera d’la pepa” per la colazione contadina) Le volontarie: Ongari Fernanda, Maiocchi Loredana, Pradella Graziella, Corti Donatella per la fedele disponibilità. Nandino e Gianni per l’aiuto prestato a Bruno. Barbieri Elena e Fabrizia per l’ospitalità presso l’agriturismo “La Figlia delle Rose”. I Sacerdoti delle Parrocchie di Suzza-

ra e frazioni che celebrano i momenti liturgici il lunedì pomeriggio, e un grazie ai volontari Silvia Faccini e Alessio Giova, Francesca Pitagora, per la comunione.

Vediamo le Associazioni: Il comitato “Bondeno in piazza” (Gonzaga) LARPA, CRI, S. Vincenzo, ANTEA, UGAF e Centro Sociale (Suzzara) LARPA e l’AUSER per i momenti della tombola. Sindacato CGIL, I bimbi del doposcuola della Coop.

“Tantetinte” e della scuola materna parrocchiale “R. Agazzi”. Comitato “Il Melograno” per l’opera di sensibilizzazione per il nuovo Centro Diurno Integrato.

Nel 2011 l’incremento delle attività socio-educative interne hanno visto il coinvolgimento di un

considerevole numero di ospiti costringendo le educatrici a proporre iniziative che fossero compatibili ed attuabili con la maggior parte degli anziani. Lorella e Monia dedicano con tanta pazienza, sia in attività di micro-gruppo che in forma individuale, a tutti quei compagni che necessitano sempre più di un’attenzione all’ascolto per mitigare le piccole e grandi ansie quotidiane e per recuperare le loro piccole autonomie.

E’ proprio vero che il bene è silenzioso e le persone che amano il prossimo sono tante e non appariranno mai sui giornali. Scoprire e leggere queste notizie, però, fa piacere.

Rubrica curata dalla Psicologa Dott.ssa Mariateresa Sestito

“TRAIN THE BRAIN”: DALLA RICERCA, UN METODO PER ALLONTANARE LA DEMENZA E PER INTERVENIRE NELLE PERSONE CHE GIA’ NE SOFFRONO

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ariateresa Sestito abita a Suzzara, è Psicologa ed ha conseguito la laurea specialistica in Neuropsicologia e Recupero Funzionale nell’arco di vita all’Università degli Studi di Bologna. Attualmente è Dottoranda di Ricerca in Neuroscienze presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma. In questi anni ha lavorato in ambito clinico-riabilitativo presso centri di riabilitazione e come libero pro-

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fessionista con pazienti che presentano disturbi cognitivi acquisiti dovuti a danni cerebrali quali ictus, traumi cranici, demenze.

“Gran parte della mia esperienza professionale l’ho dedicata in particolare al lavoro con pazienti malati di Alzheimer. La ricerca nelle neuroscienze ci insegna che il nostro cervello è come un muscolo: più lo si tiene allenato, più si mantiene efficiente. Infatti, aver condotto una vita stimolante, piena di esperienze, fa sì che l’individuo accumuli una “riserva cognitiva”, allontanando così l’eventualità di essere affetto, con il passare del tempo, da demenza. Capita spesso di osservare nella pratica clinica, purtroppo, come dopo il pensionamento dalla vita lavorativa in alcune persone, emergano i primi segni di de-

cadimento cognitivo. E’ molto importante per questo tenere il cervello allenato, attraverso un training cognitivo, che consiste nel svolgere degli “esercizi per la mente”, individualmente ma anche in gruppo. Questo “brain training”, ovvero un allenamento del cervello, è efficace sia nei soggetti sani che nelle fasi iniziali ed intermedie della demenza, in cui è possibile ancora attuare interventi di contenimento e rallentamento del deterioramento cognitivo. Appare dunque fondamentale, al fine di intervenire tempestivamente, la possibilità di eseguire una diagnosi precoce, per massimizzare la probabilità di successo del trattamento e per garantire quindi, alla persona affetta da demenza e ai suoi familiari, una migliore qualità di vita.”

A POLESINE IL DOTT COPPOLA HA SPIEGATO “I GUASTI” ELETTRICI E MECCANICI DEL CERVELLO UMANO

l Dott. Cesare Coppola stimato e conosciutissimo medico internista e geriatra, da quasi un decennio presta servizio alla Fondazione Boni di Suzzara (Casa di Riposo RSA) dopo aver svolto per un trentennio assistenza in Medicina all’Ospedale vecchio Montecchi, lasciando ancora vivo il ricordo di un medico paziente, preciso e umile. Il suo impegno nel sociale non è mai stato interrotto. Per 25 anni è stato il direttore Sanitario dell’AVIS di Suzzara e per un decennio delegato alla Croce Rossa. E’ sempre pronto anche a sensibilizzare e informare l’opinione pubblica con delle conferenze di medicina. A Polesine di Pegognaga, presso la Sala civica, nell’ambito di un ciclo di incontri culturali, ha trattato il tema: “Il Computer del nostro organismo e i guasti del nostro computer”. Gli abbiamo chiesto come mai questo titolo e quali sono i guasti del nostro cervello?

“Una volta i primi computer erano chiamati anche cervelli elettronici. La scienza informatica e l’ingegneria elettronica hanno imitato il cervello umano, ci ha dettp Coppola, il computer, a differenza della mente umana, è incapace di sentire ed esprimere emozioni e di manifestare sentimenti astratti, non segue regole morali, ma ubbidisce ai comandi dati dall’Uomo con una tastiera. Anche il cervello che può essere paragonato ad un computer che dirige il nostro organismo, può subire: -A guasti meccanici (traumi cranici con lesioni cerebrali), B guasti elettrici con distruzione di aree di tessuto cerebrale (cellule e fibre nervose) causati da alterazioni

circolatorie (trombosi, embolie, emorragie), C esaurimento funzionale progressivo di cellule e circuiti elettronici (deterioramento mentale, forme varie di demenza).

Cronache Sanitarie del Distretto di Suzzara

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DUE DIRETTORI DELL’OSPEDALE PER PARLARE DI SALUTE E SERVIZI: IL PROF. ROTI SU L’INFLUENZA E LA DOTT.SSA IELO SU PRONTO SOCCORSO

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Il Prof. Elio Roti ha parlato dell’INFLUENZA, una malattia seria ma poco conosciuta.

resso il Centro Sociale “Città di Suzzara” il primario di medicina l’ha definito un argomento “affascinante” per la storia passata che ritorna per colpa di un virsu che è attivo, nel mondo e ogni tanto salta fuori in maniera inaspettata.

L’influenza o male di stagione è una malattia virale importante, non ben conosciuta con aspetti ancora poco chiari ma che preoccupa per l’alta mortalità. Quest’anno sembra passare lievemente. Nata nel 1928 (negli Stati Uniti e non in Spagna) è rimasta “ferma” dal 1957 al 1977 poi è ritornata e le cause sono ancora sconosciute.

Dopo aver spiegato le regole della prevenzione come il lavare spesso le mani, usare fazzoletti di carta, non toccarsi naso e bocca con le mani sporche, ha parlato della terapia dove ha consi-

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gliato l’antipiretico per abbassare la febbre ma non di recarsi al prontro soccorso per le persone giovani con i sintomi dell’influenza. Invece chi è portatore di patologie diverse e croniche con sintomi significativi come la difficoltà di respirare o la diarrea, febbre, perdita dell’appetito, ecc dopo aver consultato il medico di famiglia, presentarsi al pronto soccorso diventa necessario. Al termine della interessante lezione il professore ha risposto con gentilezza alle numerose domande dimostrando una preparazione legata ad una forte esperienza ospedaliera che ha reso facile l’ascolto di una malattia seria ma non facile da interpretarla. Il primario di medicina ci è riuscito molto bene e l’applauso finale ha premiato il suo impegno.

La Dottoressa Donatella Ielo del PRONTO SOCCORSO consiglia: “UTILIZZIAMO AL MEGLIO I SERVIZI E PRENDIAMOCI CURA DI QUESTO OSPEDALE”…

uesto è il messaggio che è stato lanciato durante la serata pubblica presentata dal Prof. Renzo Gualtieri che ha detto: ” Sono contento di ospitare una persona responsabile di un servizio importante ma al contempo poco conosciuto dai suzzaresi.” La Dottoressa ha subito parlato di sé e del suo ruolo: ” Sono responsabile da poco, ma sono affezionata all’Ospedale di Suzzara. Questa -ha aggiunto- è per me una sfida, perché sono molto orgogliosa di operare in una realtà dove si combatte la sofferenza e la malattia. E’ un lavoro difficile, ma pieno di soddisfazioni, spesso capita di salvare una vita e questo sprona tutti noi operatori a continuare nonostante le difficoltà. Se a tutto questo aggiungo che si lavora in un ospedale che seppur piccolo offre a chi vi accede le stesse competenze di una grande struttura, allora capite che sono davvero fiera di essere un responsabile e di parlarne con voi oggi. Il Pronto Soccorso di Suzzara è a misura d’uomo e questa è la sua forza, ma ha bisogno di maggiori risorse umane. Credetemi, non è facile oggi trovare colleghi disposti a lavorare in una realtà piccola.”

Dopo aver risposto a diverse domande sugli incidenti stradali, sugli infortuni sul lavoro (sono per fortuna in calo quelli industriali, meno però quelli agricoli), la Dottoressa ha parlato del triage e dei codici d’urgenza, dicendo di avere un team infermieristico non solo in grado di valutare al meglio tutte le situazioni, ma anzi formato proprio per sovrastimare il problema, ascoltando i sintomi della persona pur rispettandone la privacy.

Interrogata sul tema degli immigrati è intervenuta dicendo sinceramente il suo parere: ”E’ giusto che anche agli extracomunitari vengano elargiti i nostri servizi, e per loro l’Ospedale fa molto, ma devono anche adattarsi ai nostri sistemi. Vi dico che siamo l’unico PS (dei pochi che esistono perché ve ne solo 467 in tutto il territorio nazionale, ed è un vero traguardo averne uno all’interno di un piccolo ospedale di provincia) che espone in varie lingue i codici d’urgenza, e che quindi mette anche chi non conosce l’italiano in condizione di comprendere al meglio tutto ciò che avviene, perché per noi è importante prestare aiuto e soccorso a tutti, italiani e stranieri indistintamente, ma è evidente che ancora non ci troviamo in una condizione di integrazione totale. Gli immigrati infatti sanno usare bene servizi come quello dentistico per esempio, ma spesso si verifica invece che pretendano di non pagare il ticket per le prestazioni da codice bianco, sebbene si ostinino a non volersi rivolgere al loro medico di famiglia che sarebbe invece gratuito. Il problema maggiore però con gli stranieri sta nella registrazione dei dati, un procedimento burocratico che fa aumentare l’attesa degli altri pazienti e questo ci dispiace molto, ed è proprio uno dei nostri obiettivi principali quello di snellire al massimo le procedure.”

Tornando poi alla realtà suzzarese, la Dottoressa dice con tono preoccupato: “Purtroppo si sente la mancanza di una Pediatria e una Ginecologia, ma -aggiunge- bisogna comunque essere fieri e tenerci a cuore quest’ospedale, che è già di grande importanza in una realtà complessa come quella di Suzzara.” Poi

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Cronache Sanitarie del Distretto di Suzzara

Nella foto la Dott.ssa Ielo, Responsabile del Pronto Soccorso di Suzzara

lancia un appello.

“Bisogna valorizzare i nostri Medici di Famiglia, cercate voi di essere vicini a loro per creare una collaborazione valida, facendo un uso serio di un servizio gratuito che ci spetta di diritto. Non serve venire in PS per un codice bianco quando c’è da aspettare molto prima e pagare poi, parlatene prima con il vostro medico.”

Infine ha parlato del grave problema degli anziani che arrivano dalle Case di Riposo già in fase terminale e dice:”E’ davvero straziante vedere un anziano morire in un Pronto Soccorso.

Forse i parenti pensano che sia più dignitoso morire qui piuttosto che in una RSA, che per molti di loro è già da tempo la loro casa? Io non saprei davvero, ma ripeto, è una cosa straziante anche per noi che purtroppo siamo a contatto ogni giorno con la malattia e la morte.”

All’incontro erano presenti diverse infermiere dell’Ospedale, due medici e un pubblico attento e partecipe.

DUE MURALES NEL CORRIDOIO DEL REPARTO DI NEUROPSICHIATRIA

Questi due murales sono stati dipinti da due studenti (Arianna e Alessandra) seguiti dalla Prof. Patrizia Zucchi in Faglioni di Pegognaga e poi donati al reparto di Neuropsichiatria infantile del secondo piano dell’Ospedale Nuovo di Suzzara. Ora si trovano al primo piano.

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utto è cominciato con una mamma di nome Alessandra che aveva iniziato, con altri genitori, a disegnare sui muri del reparto di neuropsichiatria, (situato allora al secondo piano dell’Ospedale Nuovo Montecchi diretto dalla Dott.ssa Giulia Fiacacdori), delle immagini adatte ai bambini.

Due studenti dell’Istituto d’Arte di Mantova, Arianna Smerieri e Alessandra Caffagni con la loro insegnante Prof. Zucchi, si sono impegnate in una stage per completare l’opera che si può vedere nelle foto. Il progetto fu sostenuto dalla Associazione “O. Zuccati” che aveva contribuito con 500 euro all’acquisto dei materiali.

Con il trasferimento della neuropsichiatria, i due murales che abbellivano il corridoio, rischiavano la demolizione per i lavori di ristrutturazione. Si è pensato di trasferirli nei nuovi corridoi e pas-

sarli dal secondo piano al primo piano. Ma come fare? Grazie all’interessamento di Antonio Magnani, presidente dello “O.Zuccati” che segue continuamente le donazioni di privati per aiutare bambini sfortunati, acquistando attrezzature speciali e personalizzate, si è rivolto all’ufficio

ANCHE NELLA SANITA’ SUZZARESE GLI STUDENTI DELL’ ISTITUTO MANZONI SVOLGONO UN TIROCINIO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE ( STAGES)

L

i abbiamo visti al C.U.P. (Centro Unico Prenotazioni) dell’ospedale Nuovo, in due Farmacia e anche al servizio C.P.S. (Centro Psico Sociale) oltre che nei servizi sociali nel Comune, ma chi sono questi studenti, perchè fanno servizio e con quale obiettivo?

Lo abbiamo chiesto alla preside Prof. Paola Bruschi dell’istituto “Manzoni “ di Suzzara la quale ci ha detto: “Diciamo subito cosa vuol dire: lo stages è un inserimento nel mondo del Lavoro non dopo ma durante la Scuola, senza retribuzione ma con Certificazione.

L’obiettico è di completare la formazione e di orientare alla professione nella convinzione che le competenze in uscita dalla Scuola debbano essere non solo

legate allo studio ma alla vita di ciascuno. Il concetto di fondo è quello dell’”imparare facendo”.

La via maestra è sempre quella dell’esperienza, da cui è possibile trarre insegnamenti utili tanto quanto quelli delle ore in classe..

Le aree dove vengono indirizzati gli studenti sono: Industria, Commercio, Servizi, Artigianato, Aziende, Enti privati, Pubblica amministrazione.

Il tirocinio o stages si svolge durante l’anno scolastico ma anche durante le vacanze. Gli studenti hanno dei diritti e dei doveri: i primi sono l’Assistenza di Tutor (aziendali e scolastici) e l’Assicurazione contro gli infortuni. I doveri sono: Rispetto del Patto formativo e Rispetto di Regole e Normative del luogo di lavoro”

pubblicità della Ditta Bondioli e Pavesi che ha suggerito le modalità dell’operazione di spostamento. Oggi fanno bella mostra e rendono l’ambiente a misura dei bambini che frequentano gli ambulatori.

ASSOCIAZIONE ACQUISTO ATTREZZATURE OSPEDALIERE “ING. O. ZUCCATI” (1991-2012) 21 anni di impegno sociale. 50 attrezzature ospedaliere donate al “Nuovo Montecchi” di Suzzara.

Una costante e continua collaborazione con le Istituzioni per migliorare i servizi sanitari.

Sede: Via General Cantore C.F. 91003400206 c/c bancario n° 94/10.000/0

CONTINUA LA NUOVA RUBRICA DEL PROF. ZANINI SU: “I GRANDI E LE MALATTIE”.

DONNE ED UOMINI FAMOSI, AMMIRATI O TEMUTI DA TUTTI TRANNE CHE DALLE MALATTIE CHE IMPLACABILI LI PERSEGUITARONO ED ALLA FINE SPENSERO LA LUCE.

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ARIE CURIE ( Marie Sklodowska, Varsavia.1867-Sancellemotz-Savoia, 1934) .

Questa donna straordinaria ,permettetemi di affermarlo, cari Lettori, che raggiunse il vertice del pubblico riconoscinento della sua genialità di osservazione e di deduzione,, con due (2) premi Nobel, nel 1903 per la Fisica (condiviso col marito Pierre Curie e con Becquerel) e nel 1911 per la Chimica, era fuggita ( 1891) a Parigi , da Varsavia “per sottrarsi alla dominazione della Russia zarista”. Si iscrisse ed assiduamente frequentò la Università della Sorbona : conseguì la laurea in fisica e successivamente in matematica. Ebbe la fortuna di incontrare un uomo di levatura intellettuale pari alla sua, PIERRE Curie (Parigi, 1859- 1906 , dottore in medicina e Professore alla Scuola di Fisica).

Ella condivise con lui il suo slancio e la sua grande capacità nella ricerca scientifica e dopo

la morte del marito fu incaricata, al suo posto, dell’insegnamento alla Sorbona. Collaborando col consorte, la Curie scoperse l’ attività radioattiva, prima del torio e poi dell’uranio, isolando questi due elementi radioattivi dalla pecblenda ma – per sua disgrazia- senza alcuna protezione ed esponendosi ad assorbire una notevole quantità di radiazioni ionizzanti . Il midollo osseo della grande Ricercatrice reagì a quelle radiazioni distruttive,sviluppando una forma tragicamente irreversibile di “anemia aplastica” per la morte della matrice cellulare dei globuli rossi. Purtroppo questa patologia da esposizione a radiazioni ionizzanti non era, a quei tempi, ancora conosciuta ed i Medici, che l’ebbero in cura, pensarono – giustificando le loro conclusioni diagnostiche con la febbre, la tosse e l’espettorato ematico della paziente- alla riacutizzazione di una vecchia tubercolosi polmonare. Marie Curie, quindi, mori in un Sanatorio dell’alta Savoia. Sterpellone sottolinea che “le sue ceneri risultavano ancora radioattive, quando, “ cinquant’anni dopo, vennero traslate nel monumentale Pantheon di Parigi”.

Nel prossimo numero Alessandro VI il Papa... fu colto da un malore improvviso, con accessi convulsivi, aggravati da crisi di deliquio e-naturalmente- insensibili ai salassi (sic!) cui fu tosto sottoposto.

Il Prof. Piero Zanini ha scritto un libro sulla storia della rivoluzione francesce intitolato “Rivistazioni Storiche” un dietro le quinte della storia con intime narrazioni e digressioni su celebri personaggi della Rivoluzione Francese. Un libro di 27 foto b.n. pag.176, edito da Tipo Lui Reggiolo 2012.

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Cronache Sanitarie del Distretto di Suzzara

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I SERVIZI GRATUITI DELLA CIA PER TUTELARE I DIRITTI DELLE PERSONE Intervista al Direttore Brioni: “il lavoro è in aumento e complesso ma l’obiettivo di aiutare la genteci spinge a continuare e migliorare”

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ono tre le sigle che fanno capo alla Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) che sono: ANP (Associazione Nazionale Pensionati), il CAF (Centro Nella foto Dott.ssa Roberta Brioni Assistenza Fiscale) e l’INAC (istituto Nazionale Assistenza cittadini). Questi importanti strumenti (gratuiti) svolgono un ruolo di pubblica utilità, nell’ambito del sistema integrato di intervento e servizi, per il riconoscimento dei diritti sociali dei cittadini e dei pensionati, nonchè di assistenza in campo fiscale. Le strutture sono presenti in Italia presso tutte le sedi CIA con una capillare rete di recapiti e operatori abilitati e qualificati.

Nell’oltrepò mantovano opera un equipe di professionsiti che portano sulle spalle le richieste di tanti bisogni a cui dare una risposta. A Pegognaga è stata inaugurato nel nov. 2011, il nuovo centro servizi delle imprese del basso mantovano e di Gonzaga. Al piano terra patronato e CAF, al 1° piano uffici e servizi alle imprese. Abbiamo intervistato il direttore provinciale del Patronato, Dott. ssa Roberta Brioni: Dottoressa cosa è il patronato?

“Il nostro è un ente autorizzato dal ministero con

il compito di assistere i cittadini nell’espletamento delle loro pratiche previdenziali e assistenziali”, parole semplice e facili che Roberta ci comunica ma in realtà si tratta di un compito complesso e impegnativo”.

Ma da quanto tempo svolge questo lavoro e cosa ha maturato nel corso del tempo questa esperienza?

“Sono quasi 15 anni e dico subito che il lavoro mi piace molto anche se mi impegna notevolmente perchè dobbiamo applicare costantemennte leggi nuove e prestare consulenza a qualsiasi cittadino, stranieri compresi che sono aumentati.

Ma Roberta rispetto ad un decennio fa, sono cambiati i bisogni della gente?

Sì, moltissimo all’inizio seguivamo le pratiche dei coltivatori diretti oggi svolgiamo un compito di sussidarietà vasto, aiutati da una telematica che consente di lavorare in rete con istituzioni e farlo in linea diretta con gli enti previdenziali (servizi On-line) .

Ma il patronato cosa fa ancora’?

“E’ impegnato nella tutela sociale con professionalità ed esperienza al servizio dei cittadini che vuol dire assistenza previdenziale, assistenza infortunistica, assistenza agli invalidi civili ISEISEE, servizi ai cittadini immigrati, consulenza medica e legale, servizio di segretariato sociale.

Ma di fronte a questa telematica e burocrazia, c’è spazio per le soddisfazioni?

Sì, quando alla fine di un percorso si arriva ad aiutare una persona, allora l’impegno è premiato e la

ANIMA SUZZARA E LE MANIFESTAZIONI FINO A GIUGNO

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Dal 31 marzo al 1 aprile 2012 Ediz. Mostra mercato Vivaistica, Floricoltura. Attrezzatura e arredo per il verde P.zza Garibaldi, P.zza castello, Vie limitrofe.

1 Aprile 2012 “Cicciolata” con il gruppo “Amici del Po” sulle rive del fiume Po a Riva.

11 maggio 2012 memorial Pavarini con associazione Podistica AVIS. Piazza Castello, vie limitrofe. intrattenimenti musicali; 12 e 13 maggio 2012 FESTA DELLO SPORT con l’Associazione Palestra 5 Anelli. Centro Storico.

20 maggio 2012 Il Po. le corti, la festa” Sulle sponde del Po. Escursioni in bicicletta sugli argini del Po e per le corti rurali del comprensorio suzzarese;

ANIMA SUZZARA E’ UNA ASSOCIAZIONE CULTURALE RICREATIVA PER LA PROMOZIONE DELLA CITTA’ Un’idea ci unisce: riportare la nostra città al centro dell’attenzione dei suoi cittadini. Anima Suzzara nasce per promuovere tipicità ed eccellenze del nostro territorio e ridare vita al centro storico creando eventi e aggregazione nelle piazze.

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Cronache Sanitarie del Distretto di Suzzara

soddisfazine arriva davvero”.

Nella foto davanti alla nuova sede di Pegognaga di Via Tazzoli, 9: Mario Caleffi, Presidente Provinciale Pensionati Dottoressa Roberta Brioni, Direttore Provinciale Patronato Paolo Lavagnini, Coordinatore Tecnico Area Oltrepo Mantovano Elena Mondini Funzionario Patronato INAC Suzzara Angela Bertazzoni, Funzionario Patronato INAC Pegognaga Serena Piccagli, Funzionario Patronato INAC San Benedetto Po e Moglia Nel prossimo numero intervista al presidente Provinciale pensionati Mario Caleffi.

CENTRO MEDICO FISIOTERAPICO BONI FONDAZIONE LUIGI BONI ONLUSS SUZZARA Il Centro offre ai suoi pazienti esterni esperienza e professionalità di personale qualificato e specializzato, nel rispetto della più assoluta privacy. I nostri servizi: • RIABILITAZIONE • MASSOTERAPIA • GINNASTICA POSTURALE INDIVIDUALE • TERAPIA FISICA. A disposizione ampia palestra e attrezzature necessarie per le cure fisioterapiche. Gli orari sono distribuiti sopratutto nella fascia pomeridiana.

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Dott. Roberto Affini, specialista in malattie dell’apparato respiratorio Dott. Cesare Coppola, specialista in geriatria e diabetologia.

Dott. Giovanni Eutropio, agopuntore.

Dott. Ettore Muti, geriatra e specialista in medicina fisica e della riabilitazione Dott. Marzio Zenezini, specialista in ortopedia.

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CI HA LASCIATO IL DOTTORE CHE SAPEVA ASCOLTARE GLI AMMALATI

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Don Antonio Bertaiolo: “Non ha mai fatto mistero della sua fede” Dott.ssa Daniela Moretti: “Persona mite e profondamente umana”. DOMENICA 6 MAGGIO S. MESSA A BRUSATASSO ALLE ORE 9.30

l Dr. Dante Salandini ci ha lasciato all’età di 86 anni, era rimasto vedovo e fu ricoverato per diversi interventi e cure ma nel suo cuore c’era tutta l’esperienza umana e professionale del medico di famiglia. Medico della gente, nel vero senso della parola. E’ stato per 33 anni a Suzzara dove ha visitato giorno e notte e in ambulatorio cittadini di Brusatasso e Vie Nuove, poi si è trasferito, 16 anni fa nel 1995, nella sua abitazione di Volta Mantovana (ma lui è nativo di Ponti sul Mincio). Riceveva telefonate di stima e per lui era il più bel regalo di una onorata carriera.

All’ospedale di Suzzara ha collaborato con il Dott. Ferioli, Ambrosoli, Pecchini e Vaccari. Ha curato, visitato e assistito il Mons. Bertazzoni, Vescovo di potenza morto ultranovantenne in concetto di santità (servo di Dio). Durante una intervista pubblicata nel libro “I medici di famiglia” Ediz. Tipo Lui Reggiolo, 2009 disse: “Ho visto a domicilio tante crisi e attacchi di edema polmonare e dovevo fare il salasso con un ago e una bacinella. Quando arrivava l’ambulanza l’ammalato cominciava a stare meglio. Ricordo i pantaloni che sporcavo di sangue ma mia moglie si era abituata”.

AVEVA COMPOSTO E SUONAVA BRANI RELIGIOSI. Nel 1985 aveva dedicato una Ave Maria a quattro voci dispari a Don Lino Boselli per il 25mo di sacerdozio, eseguita dalla Corale Palestrina durante il tradizionale concerto natalizio. Grande amico di Don Luigi Sbravati, cappellano ospedaliero, nel 1995 in occasione del 50mo di sacerdozio, a Palidano, il Dott. Salandini aveva composto e suonato canti religiosi assieme al tenore Giuseppe Bernardelli.

Nel 2006 fece ritorno a Suzzara al Cinema Politeama in occasione della presentazione del libro “Chirurgia e Blocco operatorio, quaderno n 8” della serie i “Quaderni dell’Ospedale di Suz-

zara” dove ci fu una applaudita stretta di mano con il Prof. Piero Zanini, emerito chirurgo e un pubblico entusiasta nel rivedere il Medico che sapeva ascoltare i suoi ammalati.

Ma alla domanda, (Salandini non amava essere intervistato) quale è il segreto per fare bene il Medico? Rispondeva: “Saper ascoltare” e poi aggiungeva: “sono contento di aver fatto il medico di Famiglia, questo lo può scrivere!”.

PONTI SUL MINCIO: TRE SACERDOTI PER LA MESSA DI SUFFRAGIO “NON AVEVA MAI FATTO MISTERO DELLA SUA FEDE”.

“Caro Dottore un sentito grazie per tutto il bene che ha potuto e saputo fare” così ha detto il parroco di Ponti sul Mincio, Don Antonio Bertaiolo in una chiesa piena di persone. La Messa è stata con-celebrata con Don Andrea Rossi e Padre Giorgio Ongaro. “L’ho conosciuto a Suzzara nel 1968 ha detto Don Antonio e siamo rimasti in contatto per tutta la vita. Il Dr. Salandini grande professionista, uomo di profonda fede e sensibilità straordinaria. L’amore verso i fratelli, nel lavoro di ogni giorno l’amare con i fatti della vita, questo è stato il suo modello di vita. Sempre pronto, sempre disponibile, non guardava mai l’orologio. Lo scorso ottobre aveva partecipato al concerto musicale in Chiesa e ricevette l’elogio del Vescovo.

Il ricordo che lascia è quello di “...non ha mai fatto mistero della sua fede e di non aver mai disgiunto il suo sapere dalla sua profonda umiltà”.

LA TESTIMONIANZA DELLA DOTTORESSA MORETTI La Dottoressa Daniela Moretti, il medico suzzarese che ha preso in consegna gran parte

dei suoi assistiti ci ha detto: “E’ stato entusiasmante proseguire l’opera del Dr. Salandini, con cui avevo già condiviso l’ambulatorio di Brusatasso all’inizio della mia professione nel 1992. Era una persona mite e profondamente umana sempre disposta all’ascolto e questa era la prima e salutare cura per i pazienti che si sentivano sollevati e più felici quando uscivano dal suo ambulatorio. La sua forza interiore aveva dei pilastri fondanti che erano la fede sicuramente, ma anche la musica e la letteratura. La sua scrivania era piena di di libri di letteratura, russa soprattutto, Dovstoevskij in particolare.

Questo ad indicare che la nostra professione è fondamentalmente umanistica anche se applica il metodo scientifico e, soprattutto negli ultimi anni si avvale di nuove conoscenze e tecnologie. Si adattano perfettamente al suo modo di essere le parole di DovstoevskiJ: “ L’uomo è un mistero. Un mistero che bisogna risolvere e se trascorrerai tutta la vita cercando di risolverlo, non dire che hai perso tempo; io studio questo mistero perché voglio essere un uomo” Il Dott. Salandini è sepolto a Ponti Sul Mincio nella tomba di famiglia.

Nella foto del 2009 il Dott. Salandini a dx mentre parla durante la presentazione del libro: “I Medici di famiglia” con al suo fianco il Prof. Piero Zanini

DOMENICA 6 MAGGIO 2012 SARA’ CELEBRATA UNA S. MESSA A BRUSATASSO ALLE ORE 9.30

SE NE E’ ANDATO ANCHE LUI. E’ FINITA UNA STORIA DI VITA FORTE E STRAORDINARIA

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ra vedranno la luce divina perchè quella solare non la vedevano. Si tratta di Ottorino Rossi che all’età di 88 anni ci ha lasciato per sempre per raggiungere la sua amatissima moglie, non vedente, che aveva perso nel 2007 all’età di 84 anni.

Lui rimane cieco all’età di 7 anni e lei invece a 20 anni. Lei cantava in chiesa come solista e il canto le ha dato la forza di vivere. A nessuno dei due la menomazione ha portato sconfitte ma bensì tanta forza di andare avanti.

Nel 1972 il matrimonio a Suzzara di due non vedenti, fu una giornata memorabile, tutto il paese che applaudiva. Chiesa gremitissima.

Negli anni successivi, lui suonava la fisarmonica e il piano. Assieme hanno partecipato a trasmissioni radiofonche e tante feste dove suonavano romanze, liscio, jazz. Erano bravissimi.

Gli applausi non finivano mai.

Tina faceva da mangiare tutta da sola, cuoceva la bistecca sul fornello e la girava al momento giusto. Ottorino passeggiava speso per le vie di

suzzara con a braccetto della sua Tina. Ottorino da cinque anni senza la moglie, si sentiva perso e l’aiuto paziente di Maria, assistente Ucraina, le ha permesso di soffrire meno. I suoi parenti sono in Francia e a Bergamo e la cognata Angelina di Suzzara.

Ora Ottorino potrà vedere la sua cara Tina che non ha mai visto e anche Tina lo avrà vicino e lo vedrò più bello che mai, per sempre!. A Suzzara noi, invece, non li vedremo più e ci mancheranno.

1991

Quando a Tina gli abbiamo chiesto: come mai hai sposato un cieco?. Rispose: volevo far felice una persona con la stessa mia menomazione. Alla domanda come lo immagini? Lo immagino bellissimo.

Ottorino tu invece come la immagini la tua Tina?

E’ Brava, buona, comunque prima si guarda l’anima poi il resto...e sorrideva contento!

1998

Cronache Sanitarie del Distretto di Suzzara

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GONZAGA

NUOVO ORTOPEDICO PRESSO I POLIAMBULATORI DELL’OSPEDALE DI GONZAGA

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a direzione sanitaria dell’Ospedale Civile di Gonzaga ci ha comunicato che presso i Poliambulatori, ha preso servizio, dal mese di marzo, un nuovo Ortopedico, il Dott. Gabriele Cavazzuti, di cui pubblichiamo la scheda: Si è laureato presso l’Università degli studi di Modena e specializzato presso il medesimo ateneo in Ortopedia e Traumatologia, ha pro-

o d n a g u r F i ricordi... tra

GONZAGA: BISTURI D’ORO AL MEDICO DELLE TRE GENERAZIONI

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sattamente vent’anni fa, nel 1992, scomparve all’età di 96 anni un professionista ortopedico che ancora oggi, gli anziani di Gonzaga, lo ricordano con grande stima e affetto. Il Dott. Antonio Soldi, un validissimo specialista ortopedico, laureato in Ortopedia infantile a Parigi, che ha esercitato per 40 anni all’Ospedale di Gonzaga. E’ stato direttore sanitario dell’Ospedale e per quasi 60 anni ha esercitato come medico di famiglia, praticamente fu il medico di tre generazioni tante è vero che all’età di 90 anni l’Ordine dei Medici gli conferì il “Bisturi d’oro”.

PEGOGNAGA- GONZAGA E PALIDANO, MOBILITATI CONTRO LA SCLEROSI MIULTIPLA

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on dei banchetti per dare in dono una gardenia e sostenere la ricerca, questo uno dei tanti modi per sensibilizzare e lottare contro una malattia importante, ma anche inviando un SMS al 45599. I bravi volontari, sensibili a questo problema, si sono mobilitati a Gonzaga in Via Garibaldini, a Palidano in Via Giovanni XXIII e a Pegognaga in Via Berlinguer. Purtroppo le donne sono le più colpite di questa malattia, cronica, imprevedibile e invalidante, che colpisce il sistema nervoso centrale. Ogni 4 ore una persona riceve una diagnosi di Sclerosi Multipla (SM). La ricerca non deve fermarsi e finanziare questi progetti, è una lodevole iniziativa.

seguito il proprio percorso formativo presso l’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano in qualità di dirigente del centro di Chirurgia Protesica.

Attualmente ricopre il ruolo di Responsabile dell’Unità Operativa semplice di Ortopedia 2 dell’Ospedale di Suzzara e svolge attività chirurgica presso la Casa di Cura Città di Parma e presso la Casa di Cura Valparma Hospital di

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Langhirano.

Riveste il ruolo di Medico Sociale del Carpi Calcio ed è consulente ortopedico di diverse società sportive.

Il Dott. Cavazzuti esercità attività chirugica protesica di anca e ginocchio e chirurgia artroscopica di ginocchio, spalla, anca.

IN UN LIBRO DI CANTI SPIRITUALI ANCHE UN DISEGNO PER DARE SPERANZA AGLI AMMALATI E CHI SOFFRE

na insegnnate di disegno alle Medie di Suzzara, ora in pensione, ha composto un librio di canti inserendo dei disegni. Fra questi abbiamo scoperto che il tema della paura e dei dubbi, che nella vita di un ammalato sono frequenti, è stato ben rapppresentato con delle grate grigie e nere (immaginiamo una inferriata) che però, attraverso la pace e la speranza, si vuole. si deve superare. Guardando bene il disegno, si nota che le grate si assottigliano e come una ragnatela sottile si rompono e lasciano passare la luce, i raggi d’amore. Sofferenza paragonabile ad una inferriata, dunque, ma la speranza riesce, però, a spezzare e portare raggi d’amore.

Ringrazio Fioralba Lasagna di Gonzaga per questa rappresentazione spirituale della vita che proponiamo ai nostri lettori come chiave di lettura per trovare fiducia nella malattia anche quando questa si presenta come una grata grigia.

Queste e altre rappresentazione nel libro “l’Ombra della Quercia” di Renzo Gerardi e Fioralba Lasagna, pag. 176, Dic. 2011, Tip. Frullo, Roma.

PEGOGNAGA Casa di Riposo “Bovi”

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lla Casa di Riposo “Bovi” Elisabetta De Pasquale, ha compiuto 102 anni. Persona lucida e brava ad usare l’uncinetto, è stata festeggiata dai nipoti, pronipoti, conoscenti e da tutto il personale della RSA. Anche il parroco Don Marco Cerutti ha fatto gli auguri e i complimenti.

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DUE CORSI DI MEDICINA NATURALE APERTI A TUTTI

opo il successo del precedente corso, l’Associazione di volontariato Matilde in collaborazione con il Comune di Pegognaga e il Centro Culturale Livia Bottardi Milani, ha organizzato altri due interessanti incontri, presso la Sala Conferenze del Centro culturale di Pegognaga, con

l’Osteopata Domenico Balducci, su “Alimentazione naturale” (la legge dei 5 elementi nell’alimentazione e su “Primavera”, il ritmo della danza dei 5 elementi nelle stagioni.

Per info Cel. 338-2063550

Portiolo di San Benedetto Po:

IL DR. SIGILLO’ LASCIA L’AMBULATORIO

I

l Dott. Armando Sigillò lascia la condotta di Portiolo dopo decenni di servizio ad una comunità dove la vita è ancora semplice e la gente si conosce tutta.

Portiolo, una dolce frazione sulle sponde del grande fiume, una comunità davvero unita e un territorio dove fra argini e tramonti sul Po, la natura conserva ancora il suo fascino. Persona impegnata, preciso e attento, il Dott. Sigillò è un Medico che ascolta e guarda in faccia le persone. Arriva a Portiolo negli anni ‘70 , subentrando al Dott. Luciano Sogari e Vittorio Bertolani, poi nel 1979 apre un ambulatorio in via Ferri a San

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Benedetto Po dove intraprende l’attività di dentista. Il Dott. Sigillò ha consegnato il camice e, forte della sua esperienza, gli abbiamo fatto due domande: Dottore cosa ci vuole per fare bene il medico, cosa consiglia ad un giovane? “Ci vuole un buon “occhio diagnostico”, ci risponde e poi, ora come si sente senza la sua gente nell’ambulatorio per ascoltare i loro problemi e rispondere ai loro bisogni di salute? “Sento un grosso magone dentro che non scende”. Dottore, è normale ed umano come gli auguri di un meritato riposo che facciamo a nome della redazione.

Cronache Sanitarie del Distretto di Suzzara

Via Dino Villani, 6/8 46029 Palidano (MN) Tel . 0376 535003 / 333 8321041

VALENTINA AMADORI: L’OSTETRICA INNAMORATA DELLA SUA PROFESSIONE HA CONSEGNATO IL CAMICE Alla festa, altri tre operatori in pensione da pochi mesi

“Dal Grande Cuore della Bassa” 24 operatori sanitari hanno festeggiato una collega che ha consegnato il camice: l’Ostetrica Valentina Amadori di Bondanello - Moglia, questo era lo slogan scritto su di un grande foglio a forma di cuore con decine e decine di firma e messaggi per ringraziare, appunto, Valentina collocata in pensione dopo 42 anni di servizio, ma sempre pronta a seguire le neo mamme dimesse dall’Ospedale a domicilio.

Ci troviamo nell’accogliente sala al ristorante Beppe di Bondeno a Gonzaga fuori un gelido freddo e dentro il calore di un bel camino accesso mentre su di uno schermo scorrevano le immagini, mentre si mangia la pizza, di altre feste conviviali, alternate con musica. Al centro del salone un grande striscione con la scritta “Sotto il camice una persona”. Sì, una persona benvoluta. Chi è allora Valentina? Si diploma infermiera professionale nel 1970 a Mantova poi nel 1972 consegue il diploma di Ostetrica con il massimo dei voti. Dopo un decennio di servizio con il Prof. Giuseppe Piccinelli e il Prof. Michele Angiolillo vince una condotta a Roverbella poi passa all’USSL 47 di Mantova ed infine a quella di Suzzara (Ussl 49) dove, dal 1987 ad oggi, ha prestato servizio presso l’ambulatorio del consultorio di Moglia e altri comuni del Distretto, nelle sostituzioni delle colleghe.

“Sono sempre stata innamorata della mia professione che mi ha permesso di esprimere la mia umanità che avevo dentro, ci ha detto. Una scelta di vita importante, adesso che ho consegnato il camice sento di aver svolto una professione molto bella, che mi mancherà molto. In questi ultimi anni la mia esperienza di consultorio con le straniere è stata molto forte, mi ha permesso di integrarmi con loro ma sopratutto cambiare dentro di me il comportamento verso di loro, come dire che dovevo stare più attenta alla professione, mi sono adattata a capire la loro cultura e tradizioni per aiutarle e alla fine

sento su di me, che sono cresciuta”.

Prima della consegna di doni e regali vari, ci sono stati diversi interventi: il Dr. Roberto Lasagana, veterenario dell’ASL ha detto: “quella delle ostetriche è una categoria importante con alle spalle una storia lontana che si fonda nella storia dell’umanità con la creazione della specie umana e posso dire che hanno un valore aggiunto in più non solo sociale e professionale ma anche umano”.

Poi la dottoressa Beatrice Dall’Oglio già Direttore dell’ASL ora in servizio al Distretto di Viadana: “sì, io Valentina l’ho conosciuta tanto tempo fa a Roverbella, sempre allegra, briosa, una persona che dà le risposte giuste alla gente. Valentina è attenta, creativa, propositiva e mi piace ricordare che ha condotto degli stend con professionalità. Al termine le ha consegnato un Diploma di stima. Poi è intervenuta l’Assistente sociale Laura Coghi che ha letto una bella poesia in cui si dice:...”Tu animavi, esuberante un Consultorio di confine, da qualche tempo viaggi, veloce ed efficiente da un consultorio all’altro, portando in giro la tua scoppiettante personalità, quella che utilmente impieghi anche nell’organizzare benedici e nutritivi incontri con l’arte e la musica”. Valentina emozionata ma fiera dellla sua carriera, ha aggiunto: “questa professione mi ha dato molto. Voi tutti, con professionalità diverse, siete tutti miei amici e le ostetriche mie sorelle. Nel ringraziare uno per uno i presenti e ricordare il lavoro svolto in rete, ha aggiunto: “non ho mai avuto una festa così bella per me”.

Al termine un grazie dalla collega Carla Ferrari, ostetrica di Gonzaga, perchè Valentina è stata la sua “maestra” e le ha insegnato la preparazione della sala operatoria. Al termine tutti a cantare e poi l’omaggio floreale. Erano presenti 24 operatori sanitari dell’ASl e amici. Vediamoli: Nicoletta Casoni, Franca Florio, Valentina Amadori, Carla Ferrari, Simona Oliveri Delcastillo, Marzia Lorenzini, Katia Barbi Mad-

MOGLIA

dalena, Mauro Furgeri, Laura Coghi, Angela Vasconi, Barbara Baluga, Roberta Redolfi, Lorena Becchi, Stefania Mantovani, Teresa Benedini, Attilio Pignata, i medici Angelo Gaidella, Egidio Faglioni, Roberto Lasagna, Paolo Breviglieri, Marzia Franco e Beatrice Dall’Oglio, Giardino Antonietta e Chiara Parisio. Al convivio erano presenti tre operatori sanitari collocati in pensione da poche settimane: Teresa Benedini Asssitente Sanitaria dell’Ufficio Igiene ASL, Katia Barbi amministrativa dell’ASL con il marito Mauro Furgeri amministrativo dell’ospedale S.p.A. di Suzzara.

Nella foto: da sx le ostetriche Simona, Carla, Barbara, Valentina, Franca, Nicoletta e la ginecologa Dott.ssa Parisio.

Nella foto: la Dottoressa Dall’Oglio già Direttore del Distretto ASL di Suzzara, ora a Viadana

E’ NATA LA SEZIONE BASSO MANTOVANO DELL’ASSOCIAZIONE “ANGELA SERRA” PER LA RICERCA SUL CANCRO. IL PROF. STEFANO SACCHI VISITA (GRATUITAMENTE) PAZIENTI CON PROBLEMATICHE ONCOEMATOLOGICHE PRESSO L’AMBULATORIO ADIACENTE LA FARMACIA DI MOGLIA - PREVIO APPUNTAMENTO TELEFONICO ALLO 0376/598113

L

’Associazione ha sede a Modena presso il Centro Oncologico Modenese e il Prof. Stefano Sacchi, vice-presidente dell’Associazione, ha contribuito intensamente alal costituzione della sezione di Moglia ed ha raccolto immediatamente il nostro entusiasmo.Perchè a Moglia?

“Vogliamo essere una finestra, hanno detto i soci fondatori, per una maggiore e concreto impegno nel sostenere, nel territorio del basso mantovano, lo sviluppo della ricerca e della prevenzione delle malattie oncologiche”.

Dove si trova e come si diventa socio? “La sede locale si trova in Via De Amicis, 2 a Moglia, ed è aperta il sabato mattina dalle 10.00 alle 12.00.

Con un successo oltre ogni aspettativa è iniziata da un mese la campagna di tesseramento pe rl’anno 2012. Bastano 20 euro per diventare socio ordinario. Potranno essere versati presso la nostra sede o con versamento bancario c/o Monte dei Paschi di Siena, filiale di Moglia codie IBAN: IT IT 41 O 01030 57730 0000 10272586.

E’ possibile effettuare una donazione in sede di dichiarazione dei redditi (unico o 730) attraverso il 5 per mille indicando il codice fiscale: 94012300367

Quali progetti per il futuro? “Quest’anno ricorre il 25° anniversario dell’Associazione, ci dicono i soci fondatori, e a tale riguardo sono allo studio iniziative specifiche che vedranno coinvolta anche la nostra sezione come le altre realtà presenti sul tertitorio nazionale (Salento Puglia, e in corso di attivazione (Caserta e Messina). Noi volontari di Moglia contiamo nei soci fondatori e nei volontari che cammineranno con noi per realizzare uan solida base in grado di continuare a svolgere un ruolo, speriamo non marginale, nella lotta contro i tumori.

Gli amici dell’associazione costituitasi a Moglia il 16 dicembre scorso sono Davide Arletti, Albertina Capisani, Elisa Lucchini Salvaterra, Lorena Malverdi, Adriano Riccardi, Arrigo Sala.

VOLER BENE ALLA VITA, ECCO IL MESSAGGIO CHE SI VUOL DARE “La nascita di una associazione come “Angela Serra” interroga la nostra coscienza. Quando c’è fiducia fra le persone e quando si producono gesti gratuiti, comportamenti solidali, allora quella scelta fa aumentare il benessere di tutti o meglio riduce la sofferenza di qualcuno” Edmondo Berselli

Cronache Sanitarie del Distretto di Suzzara

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SAN BENEDETTO PO

MILLA: UNA CAGNETTA AMATA DA TUTTI I NONNI DI SAN BENEDETTO PO

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na cagnetta in una casa di riposo per portare calore e simpatia agli anziani. Non è uno scherzo ma un progetto intitolato “Quà la zampa” dove molti studi hanno stabilito che genera senso di benessere e di relax, favorisce la socializzazione e le funzioni psicologiche e mentali residue. Siamo a San Benedetto Po presso la Casa di Riposo dove nel giardino è

QUISTELLO CARLO GASPARINI INFERMIERE VOLONTARIO E CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA.

Q

uando una persona sceglie un lavoro che gli piace e lo fa con passione, non riesce mai a smettere. E’ il caso di Carlo Gasparini di Quistello, classe 1945, un infermiere prima dipendente poi volontario.

Inzia la sua carriera nel 1969 presso l’allora Ospedale “Bastasini” nel reparto di medicina generale. Dopo 15 anni frequenta un corso di Cardiologia al “Niguarda” di Milano e dopo 7 anni un altro sulle ricerche e tecnologie infermieristiche. Nel 1995 a Bolgona frequenta un corso di terapia manuale sul dolore. Per Carlo arriva poi la collocazione a riposo ma non se ne parla. Anzi nel 1991 entra a far parte della grande famiglia della Croce Bianca come infermiere volontario con la carica sociale di Vice-presidente.

Carlo svolge con impegno e dedizione quello che lui considera non un lavoro ma una missione: la professione infermieristica anche presso uno studio medico di Quistello.

L’anno 2011 è stato per lui un anno importante e straordinario: in occasione del 150mo anniversario dell’Unità d’Italia, è stato insignito del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica. Nel dicembre scorso in occasione del ventennale della Croce Bianca, è stato ricordato questo merito ed ecco la foto con il sindaco Luca Malavasi e l’amico presidente Alfio Maestrelli dove mostra con, immenso orgoglio, il titolo arrivato da Roma.

Congratulazioni anche dalla nostra redazione.

stato allestita una cuccia con recinto e riparo dalla pioggia ma tutti i giorni viene prelevata e accompagnata nella saletta dove ci sono gli anziani che svolgono attività di animazione. Ma non è finita lì: su richesta entra anche nelle camere degli allettati che la possono accarezzare, migliorando l’umore. Così il risultato è facile immaginarlo: c’è chi la spazzola, chi le fa le cocco-

C

le, chi fa piccoli giochi, insomma è diventata la beniamina di tutti. Ah, dimenticavo si chiama Milla così chi capita là e cerca Milla si troverà davanti la cagnetta più amata dai nonni.

SAN BENEDETTO PO: LA SCOMPARSA DEL DOTT. VINCENZO GHIDINI PER 54 ANNI FARMACISTA

hiesa gremita con due sacerdoti, il parroco Don Albino Menegozzo e Don Giancarlo Fiorito, il sindaco e tanti farmacisti oltre alle autorità, per ricordare la stima e la professionalità del farmacista Ghidini, per tanti anni una figura di riferimento del paese. Titolare dal 1957 dell’antica Farmacia di Via Ferri, fondata nel 1880 da Paolo Barbettti primo sindaco di San Benedetto Po, sono state ricordate le sue doti esplicite di Vincenzo, nel lavoro e nel vasto campo del volontariato dal mondo sportivo a quello automobilistico: cordialità, passione, impegno e ottimismo. Nel 1967 contribuì all’apertura della sezione AVIS ma, il

Dott. Ghidini, serviva anche Messa in mancanza dei Chierichetti, scrive Orianna Caleffi sulla Gazzetta di Mantova e aveva nel suo cuore questi atteggiamenti di una persona semplice ed umile, che la comunità non dimentica. Il farmacista ci ha lasciati all’età di 81 anni, scrive il giornalista Oscar Piva, una figura carismatica, uomo intelligente, buono, San Benedetto ne risentirà per sempre il rimpianto e siccome che gli uomini colti e generosi sono cari agli dei, dicevano i latini e, conclude il caro Oscar, quando sulla terra lasciano orme profonde e positive, faranno forti e felici le generazioni future.

ALLA CASA DI RIPOSO “I CICLAMINI” DI QUISTELLO,

APERTO IL CENTRO DIURNO PER LE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI

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i tratta di accogliere dalle otto del mattino alle 19 di sera, quegli anziani ospiti che le famiglie non sono più in grado di assistere durante il giorno, ma che possono tornare alle loro case per la notte. Il costo è di 35 euro per tutto il giorno compreso il pranzo e la cena, di 15 euro per mezza giornata senza pasto, 20 euro per mezza giornata con il pasto. Il Centro Diurno integrato (C.D.I.) funziona tutti i giorni compreso la domenica per tutto l’anno. Ma cosa offre il servizio, cioè il personale quali prestazione può dare all’ospite? si va dai servizi alla persona, al sup-

porto nelle attività quotidiane nell’assunzione di cibi e bevande, alla cura della persona al bagno assistito con parrucchiere, pedicure, al servizio di ristorazione, animazione e socializzazione. Infine ci sono i servizi sanitari e riabilitativi ma anche interventi di sostegno al contesto famigliare. Per inf: rivolgersi all’Assessore Claudio Crespi perchè il servizio è utile e diventa necessario, quando in una casa non si riesce più a gestire una persona anziana e ammalata cronica. In questo modo, si garantisce una qualità di vita migliore, dignitosa ed umana.

Dott.ssa CHIARA PARISIO

VALENTINA ERMINIA AMADORI

Specialista di Ginecologia e Ostetricia Riceve su appuntamento presso Farmacia Berni Via xx settembre, 9 moglia tel. 0376-598113 Visite ed ecografie ginecologiche ed ostetriche - pap-test

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Specializzato in Otorinolaringoiatria

Piccoli interventi e doppler a domicilio

Riceve su appuntamento presso: CENTRO DIAGNOSI Suzzara Tel. 0376-531661 MEDIGRUP Suzzara Tel. 380-6468083

Aiuto Div. di Chirurgia Osp. di Suzzara Diploma Francese di Ch. Laparoscopica Flebologia ambulatoriale, sclerosanti Ringiovanimento viso omeo-meso-micro terapia, Colonproctologia.

Cell. 338-1204623

La legge 14 ottobre 1999 n 362 Gazzetta Ufficiale n 247 del 20 ottobre 1999 CONSENTE LA PUBBLICITA’ DELLE PROFESSIONI SANITARIE, AUSILIARIE, DELLE CASE DI CURA PRIVATE E DEI GABINETTI ED AMBULATORI MONO E POLISPECIALISTICI ANCHE ATTRAVERSO QUOTIDIANI E PERIODICI D’INFORMAZIONE. Questo periodico è a disposizione dei professionisti interessati.

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Cronache Sanitarie del Distretto di Suzzara

Prodotti

•Omeopatia •Cosmesi •Fioriterapia •Alimenti per celiaci

Servizi

•Analisi del capello •Analisi della pelle •Autoanalisi del sangue •Analisi dell’acqua

Viale Europa n°2/d Area Nuovo Centro commerciale farmaciasanbiagio@alice.it www.comune.suzzara.mn.it Tel 0376/536123 fax 0376/508118 Facebook: farmaciasanbiagio

Orario di apertura: 8-13 15:30-19:30 Giorno di chiusura: Martedì pomeriggio Lo staff della farmacia S. Biagio

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NUOVI SERVIZI:

misurazione dell’udito servizio di dietistica svolto da una nutrizionista. pannolini per bimbi completamente biodegradabili: sono infatti sia convenienti dal punto di vista economico che migliori, per la salute del bambino.

Da sx: Dr. Davide Cortesi, Maria Grazia Marinelli, D.ssa Eleonora Marcheselli, D.ssa Francesca Somenzi, D.ssa Grazia Calvani, D.ssa Barbara Vernizzi, D.ssa Francesca Donati

PARLIAMO DI CHI HA DIRITTO ALL’ESENZIONE DAL TICHET SUI FARMACI CON I DOTTORI GRAZIA CALVANI E DAVIDE CORTESI

er far valere il diritto all’esenzione dal ticket è necessario seguire alcune indicazioni, a seconda della categoria di appartenenza: Minori di 14 anni senza limiti di reddito (Cod. E11 a validità regionale per la specialistica e per la farmaceutica) Non è necessaria alcuna autocertificazione in quanto il diritto alla esenzione è disponibile nel sistema informatico ed il codice viene indicato dal medico prescrittore sulla ricetta. L’esenzione E11 è applicabile ai soli soggetti iscritti al Servizio Sanitario Regionale lombardo.

Titolari di pensione più familiari a carico, purché appartenenti a nucleo familiare con reddito complessivo lordo inferiore a 8.263,31 euro incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico. (Cod. esenzione a 6 cifre a validità regionale per la farmaceutica).

Per ottenere l’attestato di esenzione tali assistiti devono recarsi al proprio Distretto per compilare l’autocertificazione portando con sé la carta regionale dei servizi e la fotocopia del documento di identità dell’interessato.

N.B. Per titolari di pensione si intendono tutti i titolari di pensione a vario titolo – ad esempio di reversibilità Si precisa che per l’esenzione specialistica il titolare di pensione “a vario titolo”, con i limiti di reddito sopraccitati, è esente solo a compimento del 65°anno di età (cod. E01).

Titolari di pensione al minimo di età superiore a 60 anni e familiari a carico con reddito familiare inferiore a € 8.263,31 incrementato a € 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori € 516,46 per ogni figlio a carico (Cod. E04 a validità nazionale per la specialistica e regionale per la farmaceutica) Il diritto alla esenzione è disponibile nel sistema informatico e tali assistiti ricevono per posta a domicilio dalla Regione Lombardia l’attestato di esenzione da esibire al medico prescrittore. Qualora l’assistito non

abbia ricevuto tale attestato, ma ritiene di averne diritto, deve recarsi al proprio distretto ASL per compilare l’autocertificazione , portando con sè la carta regionale dei servizi e la fotocopia del documento d’identità dell’interessato.

Si precisa che i titolari di pensione al minimo con meno di 60 anni, per la prescrizione farmaceutica continuano ad utilizzare l’attestato di esenzione con codice a 6 cifre (a validità regionale).

Titolari di pensione sociale e familiari a carico (Cod. E03 validità nazionale per la specialistica e regionale per la farmaceutica).

Il diritto all’esenzione è disponibile nel sistema informatico e tali assistiti ricevono per posta a domicilio dalla Regione Lombardia l’attestato di esenzione da esibire al medico prescrittore. Qualora l’assistito non abbia ricevuto tale attestato, ma ritiene di averne diritto, deve recarsi al proprio distretto ASL per compilare l’autocertificazione, portando con sè la carta regionale dei servizi e la fotocopia del documento d’identità dell’interessato.

A partire dal 1 gennaio 2012, la validità del codice E03 garantisce, sia per i titolari di pensione sociale che per i familiari a carico, l’esenzione per la farmaceutica a livello regionale.

Lavoratori in mobilità, cassa integrazione straordinaria e in cassa integrazione in deroga e familiari a loro carico (Cod. E08 a validità regionale per la specialistica e per la farmaceutica) Per ottenere l’attestato di esenzione (che sarà contestualmente registrata nel sistema informatico) devono recarsi al proprio Distretto per compilare l’autocertificazione portando con sè la carta regionale dei servizi e la fotocopia del documento d’identità dell’interessato.

Disoccupati e familiari a carico con reddito complessivo del nucleo familiare inferiore a € 8.263,31, incrementato a € 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori € 516,46 per figlio a carico (Cod.

E02 a validità nazionale per la specialistica e per la farmaceutica).

Per ottenere l’attestato di esenzione (che sarà contestualmente registrata nel sistema informatico) devono recarsi al proprio Distretto per compilare l’autocertificazione portando con sè la carta regionale dei servizi e la fotocopia del documento d’identità dell’interessato.

Disoccupati e familiari a carico con reddito complessivo del nucleo familiare superiore a € 8.263,31, incrementato a € 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori € 516,46 per figlio a carico (Cod. E09 a validità regionale per la specialistica e per la farmaceutica).

Per ottenere l’attestato di esenzione (che sarà contestualmente registrata nel sistema informatico) devono recarsi al proprio Distretto per compilare l’autocertificazione portando con sè la carta regionale dei servizi e la fotocopia del documento d’identità dell’interessato.

Le autocertificazioni di cui ai codici E01, E05, E03, E04, E08, E02, E09 mantengono la loro validità fintanto che non intervenga un cambiamento di condizione/ reddito da parte del cittadino, superando in tal modo la necessità per lo stesso di presentarsi ogni anno presso i Distretti ASL per rinnovare l’autocertificazione del diritto.

Per evitare conseguenze anche sul piano penale, qualora intervengano variazioni della condizione socio-reddituale (stato di disoccupazione/occupazione, aumento del reddito ecc.) che dà titolo alla esenzione, i soggetti beneficiari di esenzione correlata al reddito, devono darne tempestivamente comunicazione al Distretto ASL o via internet (www.crs.lombardia.it) utilizzando la Carta Regionale dei Servizi; in tal caso l’autocertificazione perde immediatamente validità al cessare delle condizioni in essa dichiarate.

Prossimo numero parleremo dei “Farmaci Generici”

Cronache Sanitarie del Distretto di Suzzara

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DOTT. ROsario C. PIAZZA Specialista Urologo

DOTT. CIRO LENTI

DOTT. PAOLO MOLINARI

Specialista in Geriatria-Psicogeriatria

Specializzato in Oculistica

Ospedale Nuovo S.p.A. Suzzara Via Cantore 14 Suzzara Tel. 0376-5171 Fondazione Ospedale Civile Gonzaga Via Dei Barbieri 1 Tel. 0376-528660 --0376-529182 Nuovo Centro Medico - Reggiolo Via Trieste 16 Reggiolo (Re) Tel. 0522-972376

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DOTT.ssa VALENTINA GONELLA

Specializzato in Posturologia e Terapia Manuale

C/O Ospedale Nuovo Via Cantore 14 Suzzara Tel. 0376-5171 MEDIGRUP Via Europa 4/6 Suzzara (Mn) Cel. 380-6468083 OSPEDALE DI GONZAGA Via Dei Barberi, 1 Tel. 0376-528660

MEDIGRUP Suzzara Tel. 380-6468083 AMBULATORIO Viale Virgilio 23/B Suzzara (MN) Cell. 349 5746498

Dottore In Fisioterapia

Tel. 338-7823496 E-mail scainidaniele@gmail.com

Centro Medico S. Giacomo a Suzzara Via Zonta 2/2 Tel. 0376-536117 -- 532469 Fondazione Ospedale Civile Gonzaga

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