Cronache Sanitarie n°51

Cronache Sanitarie ®

Fatti e Persone della Sanità Mantovana OTTOBRE-NOVEMBRE 2019 Anno VI NUMERO 51 Periodico Bimestrale di informazione sanitaria gratuito

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GLI EVENTI MEDICI MOTORI DELL’INFORMAZIONE SANITARIA

ai come quest’anno abbiamo registrato tanti eventi medici e corsi di formazione ma anche screening per la lotta all’Ictus e al Diabete in diversi comuni del territorio. Una campagna di prevenzione che coinvolge

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centinaia di persone per correggere errati stili di vita. Altri eventi sono in programma e tutto questo per fare informazione, formazione e prevenzione sanitaria utile e necessaria che entra nelle case con il nostro periodico. In

questo numero 4 pagine in più.

Un grazie agli sponsor che ci sostengono e ai volontari collaboratori.

Siamo su Facebook e sul sito www.cronachesanitarie.it

UN SUCCESSO LA CENA BENEFICA DI SAN BENEDETTO PO

a Redazione del periodico Cronache Sanitarie ringrazia il comune di San Benedetto Po e tutti i volontari dell’associazione “La Rasdora” per l’impegno profuso alla cena

benefica presso il Chiostro San Simeone. Una serata di solidarietà ben riuscita grazie ad un lavoro di sinergie dei volontari e dei numerosi sponsor che hanno permesso di devolvere

l’incasso al presidente della Fondazione “Cristina Pivetti” Dott. Gabriele Luppi per l’Hospice territoriale a Modena.

Da sx: Prof. Gianni Ricci: professore emerito di matematica - Economia Commercio - Università di Modena, Dr. Daniele Dini: Direttore Hospice - Centro Oncologico Policlinico di Modena, Sig. Giancarlo Campana: presidente della

Polisportiva Sacca – Modena, Dr. Francesco Sala, medico di medicina generale di Modena, scrittore e direttore scuola bioetica ordine dei medici di Modena, Dott. Gabriele Luppi Oncologo presidente della Fondazione, Dr.ssa Marinella

Nasi, medico di medicina generale e medico palliativista di Modena, Dr. Gian Paolo Ferrari, architetto, Dott. Roberto Lasagna Sindaco di San Benedetto Po.

A pag. 32-33-34 ampio servizio con foto

PROPOSTE DI VIAGGIO • • • • • • •

01-03 NOVEMBRE: Napoli insolita, itinerari guidati tra classico e inusuale 08/10 NOVEMBRE: Terme in Toscana – le Cascate del Mulino a Saturnia 29/11-01/12 PARIGI: volo + soggiorno 07-08 DICEMBRE: Il Natale a Gubbio ed Assisi 08 DICEMBRE: sul Treno dei Sapori sul lago d’Iseo Mercatini di Natale a Iseo CAPODANNO A ISCHIA: dal 28/12 al 01/01/2020 CAPODANNO A ISTANBUL: dal 29/01 al 01/01/2020

Informazioni dettagliate in agenzia.

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della SanitĂ Mantovana

e l t t o i r a i o i z a p S S

e preparato. Sono guarita e voglio ringraziare il Prof. Roti e tutta la sua equipe.

Anna Maria Zambrano

PEGOGNAGA: RINGRAZIO IL DOTT. STEFANO RIVETTA E I FISIOTERAPISTI MARCO BOCCACCINI, MATTEO MISELLI E CARLA MANTOVANI

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ro stato operato 36 anni fa di protesi al ginocchio e da alcuni anni il dolore era così forte che ho deciso di consultare gli ortopedici. Solo a Suzzara ho trovato la risposta al mio problema. Nel reparto di Ortopedia 1 il Dott. Stefano Rivetta mi ha operato e voglio ringraziare tutta l’equipe medica e tutto il

personale del reparto dove mi sono trovato bene.

Poi trasferito nel reparto di riabilitazione sono guarito grazie all’impego e alla professionalità dei fisioterapisti Marco Bocccaccini, Matteo Miselli e Carla Mantovani che ringrazio.

Remo Pignata

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bravissimi, giorno e notte. Devo dire che mi hanno trattato come una principessa.

GONZAGA RSA “I TULIPANI”: GRAZIE, GRAZIE!!

o avuto bisogno di fare della riabilitazione a seguito di una grave caduta domiciliare con fratture. Ringrazio tutti i medici, i fisioterapisti, gli infermieri/e, le OSS perché sono stati tutti

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Dove Trovare

SUZZARA: GRAZIE AL PROF. ELIO ROTI

ono stata ricoverata in Ospedale per fare delle cure mediche e nel reparto di medicina diretto dal Prof. Elio Roti ho ricevuto assistenza qualificata.

Posso dire che tutto lo staff è stato educato, gentile

Giovanna Buchholz Vie Nuove Suzzara

SUZZARA: UN GRAZIE DI VERO CUORE

ingrazio il personale medico e paramedico dei Reparti di Rianimazione, Chirurgia Generale dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova e l’Ospedale

di Bozzolo per le cure prestate con professionalità e competenza.

Anna Sampietri

IL PERIODICO ORA ANCHE NELLE EDICOLE, TUTTI I GIORNI, SEMPRE GRATUITO Per far fronte alle continue richieste, la Redazione ha deciso di collocare in ogni edicola il periodico per consentire a chi rimane senza, di trovarlo o prenotarlo. Esce all’inizio di ogni due mesi. Prossime uscite ai primi di ottobre e ai primi di dicembre 2019 Suzzara Via A. Cervi, 4/A Raffaella Govoni Tel. 0376-521086

San Benedetto Po Alessandro Forti - P.zza Garibaldi T.0376-620625

Suzzara V.le S. Zonta Alberto Panisi Cel. 338-1958809

Portiolo di San Benedetto Po Piazza Romei, 29 - Laura Gavioli Tel. 340-6010050

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Suzzara Piazza Luppi 7/A Cristian Galeotti

Bondeno di Gonzaga Via Arduini, 48 Daniela Folloni Tel. 0376-54349

Tabaccheria “Il Girasole” Via Mitterand, 9/A Suzzara 0376-508239

Moglia GT snc ERIKA - Via XX settembre, 43

Pegognaga Roberto e Anna - P.zza Matteotti, 37 Cel 347-1706591

Lino Forni P.zza C. Battisti, 101 Moglia

San Benedetto Po Laura Rebuzzi - P.zza Matteotti

Borgoforte Patrizia Calzolari - La Grande Mela V. Parmense, 26 Cel. 349-4263164

Cronache Sanitarie

Fatti e Persone della Sanità Mantovana

Bimestrale gratuito Iscritto al Tribunale di Milano in data 8-4-2011 n° 190 DIRETTORE RESPONSABILE Attilio Pignata Via C. Ravera, 9 Suzzara Cel. 346-0905483

VICE DIRETTORE Paolo Lavagnini

DIRETTORE SCIENTIFICO Prof. Piero Zanini

RESPONSABILE SANITARIO Dott. G.Luca Occelli

REFERENTE PER EVENTI MEDICI E CORSI FORMATIVI Dott.ssa Elisabetta Vicentini tel. 333-1015524 REDAZIONE

Suzzara: Prof. Piero Zanini, Dott.ssa Anna Bonini, Dott. Roberto Messori, Mauro Pinotti, Rosanna Rossi, Prof. Renzo Gualtieri, Dott. Gianluca Occelli, Gilberto Zacchè, Dott.ssa Fiorenza Davolio e Gabriella Bigi, Francesco Ponti Gonzaga: Carla Ferrari, Vanni Bosi e Marco Barbieri. Dott.ssa Elisabetta Vicentini Moglia: Gianni Bellesia, Valentina Amadori.

Cronache Sanitarie

Suzzara Poliambulatorio Medigroup Ospedale Nuovo CUP Farmacia Comunale S. Biagio Farmacia Dell’Ospedale Farmacia Dott. Breviglieri Farmacia “2M” Panificio Vecchio Forno V. Don Bosco Panifico di Fila Davide V. Bruno Teleserenità Calzature Maretti Studio Dentistico Dott. Ballerini Pegognaga Farmacia Mori Parafarmacia Farmapiù Polesine Farmacia Dott. Mancinelli Azzoni Ivo Lavorazioni Carni Motteggiana Farmacia Carità Parrucchiera Valentina/Monica San Prospero Negozio Alimentari La Bottega di Paolo Villa Saviola Gonzaga Farmacia Dott. Conti, Parafarmacia Una Mela al giorno Ottica Giemme Fondazione Ospedale di Gonzaga, Medigo Farmacia Palidano Farmacia Bondeno San Benedetto Po Poliambulatorio Medico Cartoleria Agnese Bernardelli Antica Farmacia Ghidini Farmacia Polirone Udito Finissimo Moglia Farmacia Berni Bondanello Farmacia Roveda Quistello Farmacia Terziotti, Farmacia Nuvolato Croce Bianca Codisotto (Luzzara) Market Superday Reggiolo (Re) Centro Medico Specialistico Ospedale di Mantova Hall Ospedale Poma Pronto Soccorso Dirigenti ASST e ATS Ospedale di Pieve di Coriano Portineria Pronto Soccorso

Pegognaga: Bruno Mazzacani San Benedetto Po: Dott. Roberto Lasagna Quistello: Alfio Maestrelli

COLLABORATORi Renzo Gazzoli Dino Barbi Cav. Carlo Gasparini Ing. Ivan Ongari

EDITORE

Attilio Pignata info@cronachesanitarie.it

GRAFICA

UKI Design - Suzzara Cel 328-8299789 www.ukiweb.it

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

STAMPA

UKI Design - Suzzara Il periodico viene distribuito negli ambienti sanitari pubblici e privati: nelle farmacie, parafarmacie, negli ambulatori dei medici di famiglia e specialisti di tutti i comuni del distretto, Case di Riposo (R.S.A.) di tutto il territorio, al CUP dell’Ospedale di Suzzara, nelle Istituzioni Socio-Sanitarie (A.S.L.) Laboratori Analisi privati e accreditati.

Il marchio della testata è stata registrata presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Scrivete alla redazione: attilio.pignata1951@gmail.com FINITO DI STAMPARE IL 01/10/2019

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SUZZARA: IL VOLONTARIATO NASCOSTO CHE MERITA RUMORE

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cco i volontari (qualcuno è assente) che da decenni si impegnano a organizzare e dare il posto a tutte le persone che arrivano da ogni parte per partecipare al mercatino di una volta. Un volontariato non conosciuto ma utile e importante perchè i contributi vanno a favore del CHV. Fanno parte dell’associazione “Idea” (presidente Giorgio Binacchi) e “ Altomare” (responsabile Federica Brandoli). Vediamoli: Gianni Alberti, Giulia Fiaccadori, Renato Fanetti, Terenzio Bisi, Bruno Dalvecchio, Mirco Carpani, Gianni Paini, Federica Brandoli, poi ancora Francesco Martinelli, Maurizio Lusetti, Luca Fanetti.

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QUANDO FA PIACERE VEDERE QUESTE IMMAGINI

uesto è un semplice ma simpatico saluto quando entri e quando esci dalla frazione di Riva a Suzzara.

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nostra costante presenza.

Bimbi che non hanno alcun concetto di pericolo.

Possono correre anche in mezzo ad un’autostrada e non averne neppure idea, mangiare fili d’erba o uscire da una finestra, giocare con i coltelli o bere candeggina. Non possono essere lasciati soli, per la loro sicurezza.

Bimbi che mettono in bocca tutto, dai libri alle calzine, dai giochi alle stringhe delle scarpe.

Bimbi che distruggono anche oggetti di valore, senza rendersene conto.

Bimbi vulnerabili..

Gesti semplici, come l’andare in bagno, ad esempio, possono essere così rischiosi per i genitori di questi bambini, che devono lasciare la porta spalancata così da poter vedere e sentire i propri figli, oppure se li portano con sè.

Compiti quotidiani come riordinare la cucina o stendere i panni, possono essere fatti solo se si è in grado di vedere cosa fa il bambino o se è nella stessa stanza di mamma o papà.

Se si esce di casa per qualsiasi motivo, non si ha altra scelta che portarlo con sé.

Si possono fare la doccia o il bagno solo quando i bambini sono a scuola o dormono, a meno che non ci sia un altro adulto per osservare ogni loro mossa. Anche ritirare la macchina in garage in cortile può essere un rischio.

La giornata “non-stop” inizia quando i bambini si svegliano e termina quando vanno a dormire, e

finalmente le “antenne” possono abbassarsi, ci si può rilassare un attimo e recuperare il tempo, quindi via a far lavatrici, stirare, e tutto ciò che non si è riusciti a fare durante le ora in cui si era con loro.

Vi siete mai chiesti come sarebbe la vostra vita, se non poteste mai, e dico mai, calare la soglia della vostra attenzione, dovendo costantemente badare a qualcuno?

Beh, la risposta ve la dò io : la vostra vita non sarebbe di sicuro semplice, ma sarebbe certamente piena di un amore totale, assoluto, arricchita da un legame unico, che ripaga di ogni fatica fatta durante il giorno e che ci fa addirittura, arrivata la sera, sentire la mancanza dei nostri bimbi “terribili” una volta messi a nanna.

Roberta Mamma di Giorgio, nato con malformazioni cerebrali: “Adoro occuparmi della mia famiglia e stare coi miei figli. Ho sempre visto la disabilità del mio piccolo Giorgio come una fonte di crescita interiore, un aiuto ad essere una persona migliore.

Per questo vorrei che tutti si rendessero conto di quanto stare, giocare, vivere con bimbi e ragazzi speciali possa essere un’inestimabile ricchezza per ognuno di noi. Il mio motto: La felicità è una decisione da prendere ogni giorno”.

PEGOGNAGA: SESSANT’ANNI DI MATRIMONIO

ongratulazioni a Giacomo Sassi ed Eva Manfredotti per il loro 60mo anniversario di matrimonio. Si sono sposati a Pegognaga con il

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uesti meravigliosi cani stanno aspettando di entrare dai bambini ammalati. E’ incredibile!

ESSERE GENITORE DI UN BAMBINO CHE NON PUÒ MAI ESSERE LASCIATO SOLO

i siete mai chiesti come sarebbe la vostra vita, se non poteste mai, e dico MAI, calare la soglia della vostra attenzione, dovendo costantemente badare a qualcuno?

Certamente starete pensando che sì, lo avete provato, quando i vostri bimbi erano appena nati, o molto piccoli, nei “terrible two” (i famosi terribili due anni dei bambini).

Vi ricorderete quanto fosse faticoso, stancante anche psicologicamente, dover sempre seguirli, aiutarli, stare con loro.

Ora, provate ad immaginare a come può essere, mantenere sempre questa soglia elevatissima di attenzione, per giorni, mesi, e poi per anni…

Non è facile, lo so, ma purtroppo questa è la condizione in cui vivono tantissime mamme, tantissime famiglie, in cui vive un bimbo speciale che non può mai essere lasciato solo.

I motivi possono essere diversi, ma il più delle volte arrivano tutti insieme.

Ci possono essere tantissimi motivi per cui un bambino non può essere lasciato solo, ed alcuni di questi, agli occhi dei più, possono apparire banali o far sorridere, ma per queste famiglie possono rappresentare realmente un problema di gestione.

Bimbi che non parlano, e che quindi non possono chiedere aiuto, o urlare se in pericolo. Non possono chiedere di raggiungere qualcosa che potrebbe cadere sulla loro testa e necessitano la

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QUANDO SI DICE CHE UNA FOTO VALE PIU’ DI MILLE PAROLE…

sindaco Ermes Massari e il loro viaggio di nozze in lambretta fino a Brunico. Felicitazioni dalle figlie Paola, Rosanna e parenti tutti.

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SUZZARA: INTERVISTA ALLA DOTTORESSA DEMARK MIRJANA FISIOTERAPISTA

resta servizio presso il Centro medico Fisioterapico di Via Stelvio Zonta 3/B a Suzzara. Persona preparata e disponibile. Si è laureata in Fisioterapia presso l’Università “La Sapienza” di Roma.

Ha partecipato a numerosi convegni e corsi relativi alla Riabilitazione ortopedica e neurologica.

Nel corso degli anni ha maturato una notevole esperienza nell’ambito del paziente ortopedico post-chirurgico e in quello affetto da patologie dell’età evolutiva (scoliosi) e da patologie cronicodegenerative (artrosi della colonna vertebrale e delle principali articolazioni). Con particolare interesse si è specializzata anche nella gestione delle patologie della regione uro-genitale (incontinenze urinarie maschili e femminili e dolore cronico pelvico da cistite).

PARLIAMO DELLA TECARTERAPIA

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ott.ssa cos’è la tecar?

Significa (Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo) è una metodica indolore e non invasiva che esercita un effetto antidolorifico e antiinfiammatorio attivando i naturali processi di riparazione dei tessuti lesionati. La sua azione si indirizza alle strutture muscolo-tendinee, alle articolazioni e ai tessuti ossei lesionati ed esercita anche un effetto drenante sul sistema vascolare e linfatico (edemi).

E’ possibile effettuare l’applicazione immediatamente dopo un trauma nella fase acuta o nella riacutizzazione di patologie croniche (artrosi), garantendo buoni risultati in tempi molto rapidi; il dolore diminuisce sensibilmente già dalle prime sedute e il fisioterapista può integrare con trattamenti manuali o ad altre metodiche riabilitative. Indicazioni terapeutiche Patologie delle articolazioni (spalla, gomito, polso, anca, ginocchio, caviglia, ecc).

Patologie dolorose della colonna vertebrale (cervicalgie, dorsalgie e lombalgie).

Lesioni muscolari Ritardi di cicatrizzazioni delle ferite e riepitelizzazione della cute.

Drenaggi di edemi e versamenti articolari.

Controindicazioni: pazienti portatori di Pacemaker o di neoplasie, donne in gravidanza.

DOTT.SSA DEMARK MIRJANA RIABILITAZIONE POST INTERVENTI CHIRURGICI

Fisioterapista

GINNASTICA POSTURALE

MASSOTERAPIA

TRATTAMENTO DELLA SCOLIOSI

TECARTERAPIA

RIABILITAZIONE POST TRAUMI

TRATTAMENTO PATOLOGIE DELLA COLONNA VERTEBRALE

LINFODRENAGGIO

RIABILITAZIONE NEUROLOGICA

CORSI DI PILATES

RIABILITAZIONE PAVIMENTO PELVICO

PER INFO E APPUNTAMENTI TEL. 327-6673067 - VIA STELVIO ZONTA 3/D SUZZARA

E’ ARRIVATO UN NUOVO MENSILE A TIRATURA PROVINCIALE, GRATUITO

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UNA PAGINA È DEDICATA ANCHE AL NOSTRO BIMESTRALE CRONACHE SANITARIE.

iamo alla ricerca di cervelli affamati di buone notizie, di cultura, di evasione Questo l’obiettivo del nuovo mensile distribuito in tutta la provincia di Mantova in forma gratuita negli ospedali, farmacie, nelle sedi comunali e altri punti ancora. Si chiama MANTOVA CHE SPETTACOLO Ventimila copie, 16 pagine a colori.

Direttore responsabile Nicola Martinelli, registrato tribunale di Bergamo numero 4 5-3-2019. BUONA SANITA’ E BUONA INFORMAZIONE All’interno del mensile un inserto di 4 pagine di informazione dell’ASST di Mantova dove il Dott.

Raffaello Stradoni, che ha voluto fortemente realizzare questo strumento di informazione

capillare commenta così: “una nuova iniziativa editoriale nel segno della buona informazione. Il periodico Mantova Salute continua con tre uscite online in un anno ma in forma di newsletter a chi desidera iscriversi. Perché un mensile? La buona sanità ha bisogno di una buona informazione per essere conosciuta e per continuare a crescere.“

FARMACIA 2M DI MORSELLI F. E MANTOVANI R. 500 MT. DALL’OSPEDALE NUOVO AMPIO PARCHEGGIO ORARIO ESTIVO

MATTINO 8.00 - 13.00 / POMERIGGIO 15.30 – 19.30 / SABATO 8.00 – 12.30 SABATO POMERIGGIO 15.30 - 19.00

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IL DOTT.PEGREFFI HA CONSEGNATO IL CAMICE VERDE

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opo mezzo secolo di interventi e cure ora si ritira nella libera professione ambulatoriale e lascia la sala operatoria dell’Ospedale di Suzzara e di Volta Mantovana. Si tratta del Dott. Paolo Pegreffi che arriva a Suzzara nel 1988 come primario ortopedico per 17 anni fino al 2005.

Si laurea a Bologna nel 1970 è specialista in Ortopedia e Traumatologia, specialista in

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fisiochinesiterapia ortopedica. Persona stimata e benvoluta dalla popolazione per le sue doti di gentilezza, disponibilità e professionalità ha lasciato a Suzzara un segno importante e profondo nella storia dell’ortopedia prima e dell’Ospedale di Suzzara, facendo dell’ortopedia suzzarese un polo di attrazione per tante persone provenienti anche dalle regioni limitrofe.

Cenni storici dell’Ortopedia di Suzzara: prima dell’arrivo del Dott. Pegreffi ha prestato servizio il Dott. Marino Cesaretti, il Dott. Saverio Montella, il Prof. G. Paolo Tognetti e prima ancora il pioniere dell’Ortopedia di Suzzara Dott. Alfio Pasini fondatore del reparto nel 1956 e primario per 19 anni fino al 1983.

SUZZARA: RSA FONDAZIONE BONI NUOVO E MODERNO SISTEMA DI SOLLEVA PAZIENTI A SOFFITTO E ALTRI PROGETTI

uante volte gli operatori delle RSA devono chinarsi per spostare un malato dal letto alla sedia o viceversa ma anche per tante altre necessità. Quanti mal di schiena che si devono patire. Se poi pensiamo che in una RSA come quella di Suzzara dove più dell’80% dei potenziali ospiti, sono sempre più compromessi nella mobilità e che attualmente sono ben 85 le persone non autosufficienti, allora il problema diventa serio. Quanti spostamenti letto-sedia e viceversa, per più volte al giorno, a carico del personale che supera il 95% il sesso femminile ed ha una età mediamente alta.

Ma l’amministrazione ha preso dei provvedimenti:

sono arrivati degli ausili che aiutino gli operatori: un solleva pazienti a soffitto installati di ultima generazione, utilizzando motori leggerissimi che possono essere trasportati dal personale da una stanza all’altra per mezzo di un semplice carrellino, in modo agevole, senza l’ingombro di un tradizionale sollevatore su ruote. Il sistema prevede l’installazione di binari in ogni stanza.

Ma come è stato possibile arrivare a questi miglioramenti?

Ci risponde il presidente del CDA Dante Andrao grazie ad un bando abbiamo ottenuto dalla Fondazione Banca Agricola Mantovana un contributo assieme ad una donazione cospicua di

una ditta suzzarese che non vuole essere citata.

Anzi non è la prima volta che arrivano donazioni che chiedono l’anonimato e a nome del Consiglio di amministrazione ringrazio sentitamente per la sensibilità dimostrata. Alla visita del nuovo sistema solleva pazienti era presente anche il direttore amministrativo Dott. Remo Todesco che ha aggiunto: abbiamo altri progetti che sono: il rifacimento della pavimentazione e la tinteggiatura dei locali di uso comune, il rifacimento della pavimentazione e della controssoffittatura per il reparto giallo del secondo piano e una nuova offerta nutrizionale per gli ospiti disfasici.

Nella foto a destra: Burgos Urbina Oscar Javier operatore OSS , Coordinatrice sanitaria Daniela Pugnoli, Presidente Dante Andrao

POLIAMBULATORIO CENTRO GERIATRICO FONDAZIONE BONI Dir. Sanitario Luc De Vreese

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Dott.ssa Silvia Marchi, Podologa

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COMPLIMENTI ALLA NEO DOTTORESSA BOSI ANNAMARIA!!

l giorno 17 luglio 2019 presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia si è laureata in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti e la lode la dott.ssa Bosi Annamaria con una tesi sperimentale in pneumologia che ha riguardato il confronto tra un nuovo innovativo strumento , il fonendoscopio elettronico, e le ecografie tradizionali nella diagnosi precoce delle interstiziopatie polmonari in pazienti affetti da malattie reumatologiche.

Alla neodottoressa i complimenti e gli auguri dei genitori Claudio e Cecilia, dei nonni Lino, Graziella e Giulia, dei parenti e amici!

LUZZARA: FELICITAZIONI ALLA NEO DOTTORESSA VALENTINA GOLDONI

PERCHE’ MANCANO GI SPECIALISTI NEGLI OSPEDALI E NEGLI AMBULTORI DEI MEDICI DI BASE?

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ogliamo l’occasione per informare i lettori di un problema che coinvolge la sanità pubblica, quindi tutti noi, sul quale c’è molta disinformazione : le cause reali della carenza di specialisti negli ospedali e negli ambulatori dei medici di base.

La verità è che MANCANO GLI SPECIALISTI NON CERTO I MEDICI . LA CAUSA DELLA CARENZA DI MEDICI È CHE LO STATO BLOCCA I GIOVANI MEDICI LAUREATI IMPEDENDO ALLA MAGGIOR PARTE DI LORO DI SPECIALIZZARSI E QUINDI POTER LAVORARE! Attualmente ci sono molte migliaia di giovani medici laureati e abilitati ma bloccati nel cosiddetto “imbuto formativo” cioè esclusi dalle scuole di specializzazione che quest’anno offrono 8000 posti a fronte di 20000 concorrenti. I medici senza specializzazione in Italia non possono lavorare e quindi gli esclusi restano disoccupati dopo 6 anni di studio e 1 anno per l’ abilitazione e negli ospedali mancano gli specialisti .Il problema riguarda tutti perché la salute è prioritaria: occorre che le persone sia-

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no informate e che capiscano che se i giovani medici non si specializzano non possono lavorare e il SSN andrà in grave carenza di medici .

Il MIUR quest’anno, a fronte di questo grave problema , invece di aumentare i posti per le scuole di specializzazione ha aumentato gli ingressi alla facoltà di medicina , andando ad allargare l’imbuto formativo.

Tanti avete già cominciato a toccare con mano anche a Suzzara che i medici di base vengono sostituiti parzialmente , che all’Ospedale Carlo Poma di Mantova mancano medici specialmente in alcuni reparti, che per molte attività richiamano i pensionati!

Questo perché MANCANO GLI SPECIALISTI : di medici laureati ce ne sono anche troppi solo che senza specializzazione non possono lavorare.

Raccogliamo l’appello dei giovani medici che verrebbero tutti di corsa a lavorare per noi dopo aver studiato tanto e con passione se lo Stato gli permettesse di farlo.

ATS SUZZARA IN PENSIONE L’OPERATRICE LUIGIA ALBERINI

a prestato servizio con impegno e attenzione per diversi anni nella preparazione delle diete per le mense scolastiche dei bambini del

nostro territorio del Servizio SIAN (Servizio Igiene Alimenti Nutrizione). Durante il saluto gli auguri di un buon pensionamento.

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i è laureata all’Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza in Scienze e Tecnologie Agrarie con 110 e lode.

Congratulazioni dal papà Luca, mamma Ilde, fratelli Simone e Matteo, nonna Ivana, Rosanna e zii.

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GAZOLDO DEGLI IPPOLITI IL FOTOGRAFO GIANNI BELLESIA HA INAUGURATO, UNA MOSTRA SU MIKE BONGIORNO

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l fianco del fotografo Gianni Bellesia elegantissimo e contento di ricordare il suo maestro della vita professionale, c’era il Dott.

Nanni Rossi Direttore artistico dell’Associazione Culturale Postuma di Gazoldo degli Ippoliti, persona brillante, motivata e contento nel vedere una sala gremitissima. Un pomeriggio ben organizzato, partecipato ed emozionate grazie ai collegamenti telefonici con diversi personaggi televisivi amici di Mike Bongiorno che Gianni Bellesia ha fatto strappando calorosi applausi. Poi il Dr, Rossi che ha curato con zelo il recital di Luana Caracciolo accompagnata al pianoforte da Ruben Ferrari con musica a cavallo tra ‘800 e ‘900.

Se non ci fosse stato Mike Bongiorno… La domanda che Gianni ha fatto a tutti era questa: Ecco

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la risposa: Se non ci fosse stato Mike Bongiorno, certe iniziative umanitarie, probabilmente non sarebbero mai state fatte, ed è proprio questo il taglio che l’ideatore della mostra, Gianni Bellesia, per oltre trent’anni fotografo di studio del popolare presentatore, ha voluto dare alla iniziativa.

Un elogio al vicesindaco di Gonzaga Ostetrica Carla Ferrari Mentre Gianni Bellesia ha dedicato la mostra alla memoria di Mike Bongiorno spiegando sui progetti umanitari, il Dr. Nanni Rossi ha invece spiegato alcuni esempi poco conosciuti del presentatore Mike Bongiorno: gli anni della resistenza, della prigionia ma anche le amicizie con Enzo Tortora e Gilberto Boschesi di Gonzaga che, sempre grazie a Mike Bongiorno hanno avuto idee ed iniziative che

hanno qualificando non solo Gonzaga ma l’intera provincia di Mantova. Di cosa si tratta? L’idea del Madonnari, il raduno degli zingari e tutto questo ha portato nel dopoguerra la rinascita della Fiera Millenaria. Carla Ferrari ha aggiunto: Enzo Tortora, amico di Mike, ha dato tanto alla Fiera di Gonzaga e il Dr. Rossi bene ha fatto a risvegliare questi progetti culturali tanto cari a Mike..

Sponsor della manifestazione: Autosi di Marmirolo, Consorzio mantovano del Parmigiano Reggiano, Studio fotografico Bellesia Moglia. Gradita la presenza di alcuni redattori di Cronache Sanitarie di cui Gianni è lui stesso un redattore volontario. I loro nomi Paolo Lavagnini, Valentina Amadori, Attilio Pignata e Carla Ferrari.

Marco Barbieri

BEN RIUSCITA LA RASSEGNA DI FILM DI ANIMAZIONE

terminata bene la nona serata del secondo anno di un progetto sociale dove si sono impegnati i ragazzi dello S.F.A. presso il parco CHV. La rassegna “Bolle di Cartone” ha coinvolto i ragazzi dello SFA (Servizio Formativo all’Autonomia per l’integrazione sociale rivolto a persone con handicap psico-fisico più lieve. Bolle di Cartone cosa vuol dire? Lo abbiamo chiesto all’educatore Gianpaolo Rossi del C.D.D. (Centro Diurno Disabili) che gentilmente ci ha detto: Bolle fa riferimento al mondo dell’infanzia come le bolle di sapone e cartone sta ai cartoni animati dei film. Preceduta da Bio-Pizza, piadineria e bar, la rassegna si è occupata di film di animazione anni 80-90 tratte dalle serie animate più famosi presentati in televisione.” Posso dire che anche quest’anno c’è stata una buona partecipazione che ci incoraggia a continuare, ci ha detto Gianpaolo e collaboratori”.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

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SUZZARA: UN SERVIZIO PREZIOSO PER I MALATI

ono circa una trentina le persone che compongono la cappellania dell’Unità Pastorale dello Zara con il compito di portare la comunione agli ospiti della Casa di Riposo di Suzzara, all’Ospedale e alle famiglie che lo richiedono. Si tratta di volontari che hanno seguito dei momenti formativi affrontando i temi del male di vivere, il dolore, il mistero della malattia, ecc. La cappellania va intesa come una comunità sanante, accogliendo il comando di Gesù di curare gli infermi. Chi è volontario nella cappellania ripete i suoi gesti di premura verso i bisognosi. Una Chiesa non attenta ai piccoli, ai poveri, ai malati, ai sofferenti non è comunità di Cristo. In conclusione come Gesù ha attuato la sua missione scegliendo i poveri e i sofferenti, così anche i volontari devono agire nello stesso modo. Il malato è chiamato a vivere la sua condizione nella fede che Gesù stesso vive e soffre con noi e in noi.

VACANZA SANITARIA PER I BAMBINI SAHARAWI

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l Novecento è stato un secolo ricco di eventi, alcuni positivi ed altri negativi, alcuni divenuti icone di quel periodo storico ed altri rimasti nell’ombra, ancora oggi sconosciuti a buona parte della popolazione mondiale. Proprio questo è il caso del popolo Saharawi, originario del territorio del Sahara Occidentale: questo, dopo un lungo periodo di occupazione spagnola, ha visto seguire alla colonizzazione iberica un’invasione militare da parte del vicino Marocco.

Con l’ingresso delle forze armate da nord, molti saharawi sono fuggiti dalle loro case rifugiandosi nella punta nord-occidentale della vicina Algeria. Da quel momento il Marocco ha eretto un muro tra Sahara Occidentale ed Algeria preceduto da campi minati affinchè gli esodati non potessero rientrare in Patria. Il territorio occupato dal popolo in fuga è estremamente inospitale, caratterizzato da una forte escursione termica tra estate ed inverno; sono inoltre ben poche le oasi che permettono la coltiva-

zione di cereali e la pastorizia. Oltre agli aiuti umanitari, c’è un’associazione a San Giorgio di Mantova chiamata Fadel Ismail che si occupa dei bambini saharawi. “Molti di questi bambini presentano malattie quali celiachia e calcolosi” segnala Mauro Caffarra, presidente dell’associazione. “Il nostro obiettivo è ospitarli in famiglia durante il periodo estivo per poterli curare e per far conoscere al Mondo la condizione di questo popolo. I bambini ospitati, dopo esser stati visitati e, nel caso, curati, vengono inseriti nel Cred locale e poi mostriamo loro alcune realtà aziendali locali: l’anno scorso, tra le varie, abbiamo visitato caseifici, aziende tessili ed agricole, pizzerie ed altre realtà mantovane.

I bambini si divertono ed imparano, giocando, questi mestieri; la nostra speranza è che la realtà mantovana sviluppata e tecnologica sia uno spunto per portare queste innovazioni nel loro territorio.” Quest’anno è stato curato un bambino di sei anni con una forte calcolosi e,

come di consuetudine, sono stati inviati seicento chilogrammi di riso pensando alle molte persone affette da celiachia. Tutto questo è possibile grazie ai fondi donati dalla Fondazione Comunità Mantovana Onlus e dall’8x1000 al CEI, oltre che alle donazioni di tutti coloro che sostengono l’associazione Fadel Ismail partecipando alle iniziative organizzate.

Fare del bene è un’opportunità che tutti abbiamo, possiamo agire nel piccolo aiutando le persone che ci circondano e possiamo anche aiutare popoli che, per motivi politico-militare, non possono rientrare in Patria. Qualunque sia il gesto che faremo, saremo sempre ricompensati dalla profondissima gioia di aver donato felicità.

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GONZAGA: UNO STAND CONTRO OGNI FORMA DI VIOLENZA

’invito all’aperitivo del F.L.Y. Project gentilmente offerto dalla Cantina Sociale di Gonzaga ha dato l’occasione di conoscere il progetto di prevenzione per tutte le forme di violenza nei confronti di minori, giovani, adolescenti (bullismo e cyberbullismo) e donne (in particolare vittime di violenza domestica) comprese tutte le persone che nel loro vissuto abbiano subito le medesime violenze. Alcuni volontari della nostra redazione hanno posato con le responsabili ( Educatrice professionale Raffaella Corniani mediatrice famigliare e Debora Bodini educatrice professionale, consulente pedagogiche, in occasione della Fiera Millenaria ringraziando per l’invito e complimentandosi per l’obbiettivo di una cultura contro ogni tipo di violenza. In che modo creano cultura? Realizzano corsi di formazione, laboratori teatrali ed educativi, corsi di autodifesa, corsi di mediazione in ottica di prevenzione, consulenza psicologica, pedagogica e legale, workshop, incontri con l’autore, incontri con gli esperti che operano nel mondo del volontariato

in emergenze, incontri con soggetti protagonisti, incontri in comunità, in istituti scolastici, soggetti pubblici e privati del territorio nazionale e internazionale. Lo stand alla fiera di Gonzaga è stato realizzato grazie a T&T di Ezio Terziotti Vittorio e Gianluca Teisseri, Raffaella Corniani, Deborah

Bodini, Carla Ferrari, Associazione Commercianti, associazione “l’Incontro”, Insieme Gonzaga, Comune di Gonzaga, Fiera Millenaria Di Gonzaga, Franco Corniani, Studio RC mediazione familiare.

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SUZZARA: BUONA COLLABORAZIONE FRA LE ASSOCIAZIONI IN RETE DI VOLONTARIATO

l progetto ‘’Insieme per una partecipazione attiva’’ ha ottenuto il finanziamento del Bando Volontariato 2018 che è sostenuto dai Centri di Servizio per il Volontariato della Lombardia, il Comitato di Gestione del Fondo Speciale, la Fondazione Cariplo e Regione Lombardia.

Un progetto che naviga ormai a vele spiegate e in buone acque. Per usare una metafora in tema con il gruppo musicale che si è esibito venerdì 23 agosto 2019 ai Giardini Aronne Verona chiamato I Naufraghi.

Il progetto, finanziato dalla Fondazione Comunità Mantovana è operativo da più di un anno e vede la collaborazione di varie associazioni suzzaresi - Associazione Idea (capofila), Auser, Pro Loco Città di Suzzara, Amici del Premio Suzzara, Amici del Museo Galleria del Premio Suzzara, Amici del Cinema Dino Villani, Olimpia, Centro Sociale, Cronache Sanitarie - nella realizzazione di numerose attività che interessano di volta in volta fasce diversificate di popolazione, dai bambini, agli

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anziani, sempre nell’intento di arricchire la proposta culturale e ricreativa della città.

Sabato sera il gruppo musicale I Naufraghi, nato nel lontano 1963, ha intrattenuto il pubblico con canzoni degli anni ‘60 e ‘70. Anche il presentatore Giorgio Bondavalli, con la collaborazione della lettrice Bruna Chiaventi, ha dato sfoggio di notevoli doti da

intrattenitore.

La Presidente Auser Annalisa Spedo ha commentato la serata ringraziando i musicisti e il pubblico e augurandosi che la collaborazione fra le associazioni, visti la buona intesa e i risultati ottenuti, possa proseguire anche dopo la chiusura del progetto.

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NOVITÀ IN IMPLANTOLOGIA: IMPIANTI A CUNEO, RITORNO AL FUTURO

empre più pazienti si rivolgono al dentista con la richiesta di riabilitazione implantari per allestire protesi fisse o rimovibili che soddisfino pienamente la funzione masticatoria ed estetica.

Purtroppo il dentista non riesce sempre ad accontentare il proprio paziente con un trattamento implantologico tradizionale (impianti cilindrici) perché quest’ultimo non ha sufficiente spessore osseo.

Nell’ottica di superare questi limiti (difetti ossei trasversali) lo studio del Dott. Fabrizio Ballerini di Suzzara è lieto di annunciare con entusiasmo l’introduzione tra i propri servizi di implantologia dei nuovi impianti Rex ImplantPiezo Implant.

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PEGOGNAGA: UN PLAUSO AI VOLONTARI DELLA MOSTRA SUGLI SCAVI DELLA NUOVA CHIESA

uello che è successo a Pegognaga, è meritevole di elogi per i volontari dell’Associazione “Laboratorio Ambiente” perchè hanno preparato una mostra e stampato un interessante catalogo, in occasione della sagra del paese, visitata da più di mille persone.

Un modo per dire alla gente guardate e leggete la nuova storia di Pegognaga All’inaugurazione il sindaco, il parroco, l’architetto e i volontari: Matteo Zilocchi ha detto: una mostra molto importante sulle scoperte archeologiche e mi ritengo fortunato. Di certo è un vanto e un orgoglio di tutta la comunità.

1) La storia insediativa di Pegognaga risale già in epoca romana, cioè nel I secolo d.C. dove già allora era un villaggio a vocazione agricola, ed è molto legata a quella della vicina Gonzaga.

2) All’inizio dell’ XI secolo il territorio di Pegognaga passò sotto il dominio “matildico”, periodo nel quale è stata costruita anche la Pieve di San Lorenzo. Possiamo certamente pensare che Pegognaga faccia parte delle prime comunità cristiane del passato, in quanto la nostra zona è stata interessata dall’avvento della fede cristiana fin dall’epoca romana sul finire del I secolo d.C. secondo la “Passio Sancti Apollinaris” così come molte altre località della vicina Emilia (ciò è testimoniato nella storia della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla). Oggi, alla luce anche degli ultimi ritrovamenti archeologici, è doveroso valorizzare la testimonianza di fede che ha pervaso il nostro territorio nel corso dei secoli.

Il parroco Don Flavio Ravasi: con la costruzione della nuova chiesa parte un nuovo percorso, un qualcosa che sta nascendo che diventa anche un momento di speranza.

Architetto Sara Lonardi: La grande chiesa che nascondeva i resti delle precedenti chiese, è stata una grande scoperta.

Vittorio Negrelli: gli scavi hanno portato alla luce un importante sito archeologico e consentito la conoscenza di un complesso e rilevante retaggio di vestigia storiche, religiose ed antropologiche di primaria importanza per il

nostro Paese e la collettività storico-scientifica.

Alfredo Calendi: Sono emersi inoltre altri frammenti murari probabilmente di una cappella precedente, risalente forse all’800900 quando compare nei documenti la prima volta il nome di Pegognaga (Curtis Pigugnaria).

Nelle operazioni di scavo sono emerse inoltre alcune stratificazioni antropiche e i buchi di palificazione di antiche abitazioni in legno dell’Alto Medioevo. Tutti questi elementi, assommati a studi e documentazioni storiche già conosciute, rafforzano l’ipotesi che il borgo di Pegognaga sia sorto nel nono secolo d.C., nel periodo cosiddetto dell’Incastellamento, conseguente alle ultime devastanti invasioni barbariche, quelle degli Ungari.

Attilio Pavesi ha filmato la demolizione della chiesa (visibile alla mostra) dove se ne è andato un pezzo della sua vita, definisce grande la sorpresa della scoperta delle chiese antiche che ci aiuterà meglio a capire le origini di Pegognaga.

Renzo Gazzoli: è stata una sorpresa per tutti, una testimonianza che qualifica Pegognaga anche a livello turistico.

Olindo Galafassi: cambia la storia del paese e diventa una futura meta turistica. Non

mi aspettavo una scoperta così grande, immaginavo dei resti sotto la chiesa ma non di quel lontano periodo.

UN GRAZIE ALLA SOVRAINTENDENZA E AI PROGETTISTI Alla sovraintendenza per la salvaguardia delle antiche vestigia nel procedere alla costruzione della nuova chiesa. Un grazie ai progettisti Sara Lonardi ed Enrico Maria Raschi che hanno studiato il progetto adeguandolo alle nuove esigenze La bravura dei progettisti sta in questo: il progetto iniziale è stato modificato a seguito delle scoperte dando continuità nel tempo. Questo è molto bello perché c’è molta attesa nel paese e tanta emozione per vedere i resti. In cosa consiste dunque il cambiamento del progetto inziale: si tratta dello spostamento verso sud di un metro e mezzo dell’intero tracciato in modo che i ruderi saranno visibili all’interno dell’aula liturgica. Sulla pavimentazione in pietra ci saranno tre tagli ricoperti da lastre in vetro che permetteranno la visione dei ruderi. Dunque antico e nuovo insieme. Una soluzione intelligente per una importante finestra sulla storia delle antiche chiese di Pegognaga.

Da sx: Vittorio Negrelli, Reno Gazzoli (collaboratore del nostro periodico) Attilio Pavesi, Alfredo Calendi e Olindo Galafassi

PEGOGNAGA: LA POESIA ALIMENTA LA FIAMMA DELLA FELICITA’ DELLA MENTE

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l nostro redattore Bruno Mazzacani ha scritto il 12 mo libro dal titolo: “Io, la Terra e l’Amore” ovvero poesie, racconti, Favole e filastrocche Ediz. Il Fiorino Modena. Assieme a lui Bruno Daffini, Pittore e Maestro d’arte che collabora da diverse pubblicazioni, ma che purtroppo è scomparso poche settimane fa. Prefazione di Antonio Maglio insegnante, teologo, di Formigine (Mo) autore di oltre duemila poesie, 15 libri, ha scritto la prefazione a vari libri compreso quella di Bruno, dove dice: : “le sue poesie e i suoi racconti, dense di rispetto e di attenzione. Attraversano e coinvolgono profondamente i sentimenti umani.

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Provocano un dialogo interiore che mostra la bellezza del suo cuore”..

Abbiamo chiesto a Bruno come mai questo amore per la scrittura?

“La poesia compensa le debolezze umane, dà speranza e gioia, è un arcobaleno della consapevolezza del vivere umano, un sogno che alimenta la fiamma della felicità della mente”. . Le musiche di Claudio e Alessia hanno arricchito il piacevole incontro.

Complimenti da tutta la nostra redazione.

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Occhio secco

La sindrome da occhio secco si instaura quando il film lacrimale superficiale che protegge, irrora e nutre gli strati esterni dell’occhio, in particolare cornea e congiuntiva, è troppo scarso o di qualità scadente.

Tra le attività più dannose per l’idratazione dell’occhio c’è, come noto, il lavoro al computer, ma in realtà tutte le situazioni che impegnano intensamente la vista per periodi prolungati sono a rischio, soprattutto se ci si trova in luoghi poco aerati, non adeguatamente umidificati e con sistemi di riscaldamento o condizionamento non ottimali.

Anche la qualità dell’illuminazione ha un impatto determinante. Se inadatta, oltre a costringere l’occhio a un maggior sforzo visivo e a promuovere sensibilizzazioni, la luce artificiale interferisce con l’ammiccamento, impedendo il mantenimento di un buon film lacrimale.

All’aria aperta, invece, sono i climi caldi, secchi e ventosi a creare i maggiori problemi, soprattutto se l’irraggiamento solare è intenso e non si proteggono gli occhi con lenti in grado di filtrare efficacemente gli UV. Anche alcune terapie farmacologiche possono promuovere la secchezza oculare. Si tratta, in particolare, di farmaci immunosoppressori, antistaminici, decongestionanti,

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diuretici, antidepressivi, antiacidi, betabloccanti e altri principi per la cura di patologie cardiache, anticoncezionali ormonali.

Per restituire all’occhio il giusto grado di idratazione è possibile ricorrere anche a preparati specifici.

Il SODIO IALURONATO e’ polimero polisaccaridico costituito da N- acetilglucosamina e acido glucuronico ad elevata biocompatibilità. Nell’occhio in particolare si trova nel corpo vitreo, nell’umore acqueo e nel tessuto connettivo dell’angolo di drenaggio. Possiede una grande capacità di idratazione e presenta un comportamento visco-elastico che lo rende un lubrificante ideale.

La PERILLA e’ una pianta erbacea i cui costituenti principali sono i polifenoli dalle elevate proprietà antiossidanti. Presenta proprietà antiallergiche e antiossidanti. In particolare, uno dei suoi componenti, l’acido rosmarinico ha dimostrato di inibire le congiuntiviti allergiche stagionali diminuendo in modo significativo il numero di neutrofili ed eosinofili senza comparsa di eventi avversi.

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AVIS DI MANTOVA: UN GRANDE ESEMPIO PER TUTTI

lla Fiera delle Grazie i volontari avisini hanno vissuto 5 intensissimi ma splendidi giorni di “AVIS VILLAGE” . Il Grazie va quindi a tutti i volontari delle AVIS che si sono alternati in cucina per preparare piatti tipici della cucina mantovana.

GRAZIE ai volontari della “distribuzione”! ,ai ragazzi del servizio “pulizia tavoli”, attenti e gentili con tutti, ai “ragazzi ed alle ragazze del BAR AVIS” sempre attivissimi! agli instancabili cassieri e GRAZIE ai volontari del gazebo promozione per quanto hanno fatto per spiegare e promuovere AVIS!

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#gialloplasma!

Ma la gratificazione più grande sono i sorrisi, i canti, la condivisione di momenti indimenticabili e... le 45 nuove iscrizioni!

GRAZIE GRAZIE GRAZIE!

INTERVISTA ALLA PROF. ROSSELLA ANDRAO

ono parecchi i suzzaresi donatori di plasma, donne e uomini che silenziosamente da anni si recano presso la struttura provinciale di Avis Park per compiere un gesto così importante.

Tra questi Rossella Andrao, conosciutissima nell’ambito scolastico come stimata insegnante di lettere presso l’Istituto Manzoni di Suzzara.

Siamo riusciti a strapparle un’intervista, il termine strappare rende bene l’idea perché la Prof. ssa Andrao è riservata nelle scelte personali e considera “normale” la scelta di donare.

Quando è diventata donatrice di plasma ?

Innanzitutto sono diventata donatrice, ormai ben 27 anni fa. Poi, a seguito di bassi valori di ferro, cosa che mi impediva di donare sangue intero, mi è stata suggerita l’opportunità di contattare il Centro Trasfusionale di Mantova per donare plasma. Era il 2012 e da allora, anche se devo recarmi a Mantova, non ho più smesso perchè mi sono trovata molto bene e, se posso, cerco di donare almeno 4 volte l’anno.

Molti giovani hanno “paura dell’ago”, lei come

affronta e supera questo timore ?

Inanzitutto vorrei dire che a tal riguardo non sono per niente coraggiosa! Non mi vergogno certo a dire che l’ago mi fa paura...

Comunque, come tutte le cose che mi fanno un po’ paura, le affronto non guardandole. Quindi cerco di guardare il meno possibile gli attrezzi e i gesti che gli infermieri compiono sul mio braccio! Devo dire però che sono anche molto brava a rilassarmi, un po’ di sangue freddo serve sempre; in più qualche piccolo gesto scaramantico come porgere sempre il braccio che mi ha dato nel tempo meno “problemi”. Non bisogna dimenticare però che la forza arriva soprattutto dal sapere che donare il sangue ti rende veramente una persona civile, retta, giusta, che sa di fare il proprio dovere: con questa consapevolezza non c’è spazio per nessuna paura. Ci racconta come si svolge una donazione di plasma.

Non è particolarmente diversa da una normale donazione: dopo i controlli di routine ti fanno sdraiare comodamente su una poltrona reclinabile. Tutti cercano di metterti a tuo agio e continuamente si preoccupano di come stai. La differenza sta nel fatto che è un po’ più lu nga in quanto si alternano fasi di prelievo del sangue intero, di asportazione del plasma e di restituzione delle restanti componenti del sangue; tutto questo lo fa una macchina a cui si è collegati e che con un’interfaccia ti aggiorna su tutto quello che sta facendo. Le infermiere sono altamente professionali e bravissime, la puntura praticamente non si avverte, sanno sistemarti il braccio in modo che non ti dia fastidio e durante la donazione non si sente proprio nulla di particolare.

Grazie per il suo esempio che ci auguriamo sia seguito da molti.

Gabriella Bigi

DA QUEST’ANNO VA DI MODA IL GIALLO

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vis ha lanciato la campagna pubblicitaria per la raccolta di plasma con il claim: “Da quest’anno va di moda il giallo. Distinguiti dona il plasma”.

Infatti filo conduttore di tutti gli spot è il giallo, colore del plasma. Tutti sappiamo che il plasma è la parte liquida del sangue, ma vediamo di

Associazione Volontari Italiani del Sangue

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una durata di circa 45 minuti. Viene effettuata con apparecchiature che, utilizzando un unico accesso venoso, prelevano il sangue, separano e trattengono le componenti ematiche prescelte, mentre le altre vengono restituite al donatore.

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AVIS SUZZARA A SOSTEGNO DELLA RICERCA SUL CANCRO, INSIEME SI PUO’

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’ stato assegnato il ricavato della cena di beneficenza organizzata in occasione del 60° compleanno della sezione AVIS - a sostegno del progetto “Perfect”, realizzato dai ricercatori del Computer Vision Group (CVG) dell’Università di Bologna, che dal 2010 lavorano a fianco dei medici nucleari, radiologi, oncologi, fisici e biologi dell‘Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST) di Meldola (FC).

Maurizio Morbidi, consigliere della sezione AVIS di Suzzara: «E’ un progetto importante, nel quale crediamo molto e che riguarda tutti – ha spiegato - basti pensare che, secondo l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) solo in Italia si diagnosticano circa mille casi di tumore al giorno».

Alessandro Bevilacqua «Il sostegno delle associazioni e dei privati è stato da sempre fondamentale in quanto ci permette di coinvolgere

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un maggior numero di ricercatori e di esperti nazionali ed internazionali coi quali collaboriamo e ci confrontiamo per condurre una ricerca sempre efficace e all’avanguardia. E di questo li ringraziamo» ha affermato. «Per informazioni sull’argomento e sulle attività del CVG, invito a visitare il sito http://cvg.deis.unibo.it».

Silvia Malavasi

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UN GRANDE SCCESSO I CORSI TEORICI/PRATICI SULLE MANOVRE DI DISOSTRUZIONE PEDIATRICA

n successo inaspettato con una partecipazione e coinvolgimento che ha premiato l’impegno dei volontari formatori.

E’ successo a Gonzaga organizzato dalla Parafarmacia “Una Mela al Giorno” , titolare la Dott.ssa Elisabetta Vicentini, dove era stato deciso due incontri ed invece sono diventati tre con la partecipazione di una ottantina di persone. E’ stato bello vedere giovani genitori, papà e mamme con il loro “bambolotto” vero in braccio diverse carrozzelle con il loro bimbo incuriosito di sentire voci nuove, si perché si parlava della loro vita quando questa è in serio pericolo. Il corso riguardava le manovre di

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TABELLANO DI SUZZARA “I CAPRICCI ESISTONO?”

nteressante incontro per discutere delle crisi emotive dei bambini e l’individualismo della nostra società. Presso località Tabellano, strada Arginotto, in mezzo al verde e persone amanti della natura o meglio ancora volontari impegnati in un progetto autogestito di educazione parenterale “Tana Libera Tutti” le cui attività sono rivolte ai bambini dai 3 agli 11 anni, abbiamo scoperto un gruppo di genitori che hanno il comune intento di co-creare qualcosa di extra-ordinario per i propri figli. Non si tratta di un servizio ma di un progetto. Tema dell’incontro: I Capricci esistono? Relatrice Dott.ssa in Pedagogia Sara Crisantemi Laureata in Scienze dell’Educazione e Scienze Pedagogiche. Presta servizio come insegnante alla scuola dell’infanzia curando tematiche legate all’educazione emozionale, all’educazione libertaria, alle neuroscienze.

Negli ultimi anni lavora come pedagogista a supporto di scuole, associazioni, gruppi di genitori e singole famiglie. Dott.ssa di cosa

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disostruzione pediatrica. Molto bravi i volontari della Croce Bianca: Silvia Sampietri, Valerio Petrilli, Claudio Mattioli, Cristiano Bruscaggin, Riccardo Ghirotto, Mario Roveri, Silvia Belladelli, Barbara Mazzola. I corsi si sono tenuti presso l’accogliente saletta Caffè teatro a Gonzaga. Gradita la partecipazione di alcuni redattori di Cronache Sanitarie che hanno collaborato per l’evento: Valentina Amadori, Carla Ferrari, Paolo Lavagnini, Attilio Pignata e Alfio Maestrelli. La promotrice dei corsi ha detto: “sono molto contenta per la partecipazione, la professionalità dei volontari, il coinvolgimento e rete organizzativa che ha funzionato”.

avete parlato? “Abbiamo parlato di capricci, innanzitutto chiedendoci che cosa sono e perché arrivano. Con un bel gruppo di genitori e professionisti che a vario titolo si occupano di educazione abbiamo provato a comprendere il perché i bambini e le bambine arrivano a questi momenti di crisi emotiva e qual è il nostro essenziale ruolo adulto in tali circostanze.

Abbiamo infine ricercato delle strategie utili ad affrontare in modo costruttivo e rispettoso le crisi emotive dei bambini e delle bambine. Credo che sia essenziale creare rete, scambio, supporto tra le famiglie e tra famiglie ed “educatori” (inteso in senso largo come tutte le persone che a vario titolo si occupano dell’educazione dei bambini e delle bambine) al fine di colmare l’individualismo ormai dilagante nella nostra società che spesso fa trovare le mamme e i papà da soli ad affrontare la complessa sfida della genitorialità”.

Marco Barbieri

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PARLIAMO DELLE PATOLOGIE DERMATOLOGICHE CON I DERMATOLOGI DEL CENTRO POLISPECIALISTICO DI REGGIOLO

uali prestazioni si effettuano presso il Vostro Centro ?

Presso il nostro centro si effettuano Visite dermatologiche generali, videomicroscopia o mappatura dei nevi, chirurgia dermatologica ambulatoriale di piccole lesioni cutane, neoplasie cutanee epiteliali, crioterapia di verruche, diatermocoagulazione di lesioni benigne (cheratosi seborroiche, fibropapillomi, piccoli angiomi, nevi papillomatosi ).

Effettuate anche prestazioni di dermatologia estetica ?

Si possono effettuare anche chemioesfoliazioni cutanee (peeling) per acne, per ringiovanimento cutaneo o per macchie cutanee, iniezioni di

Dott. Antonio Sacco

biorivitalizzanti o filler sottocutanei a base di acido ialuronico per correzione di rughe del viso, tossina botulinica.

In casi selezionati si possono effettuare terapie con laser CO2 chirurgico o NdYag per lesioni vascolari, previa valutazione dallo specialista dermatologo del Centro.

Quali sono le patologie dermatologiche più diffuse che affrontate nell’ambulatorio di Reggiolo-Pegognaga?

Per la maggiore parte sono visite per i nevi e per lo screening di tumori cutanei ( melanomi, epiteliomi basocellulari, squamocellulari, precancerosi come cheratosi attiniche) , ma anche crioterapia di verruche e altre lesioni

Dott. ssa Giulia Ronsini

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cutanee benigne, oltre a patologie infiammatorie e autoimmuni ( Acne, Psoriasi, Dermatomiosite, Lupus eritematoso, Sclerodermia …)

Quali sono i giorni in cui c’è ambulatorio di Dermatologia a Reggiolo- Pegognaga e come si accede ?

Essendoci più specialisti Dermatologi c’è una vasta scelta per il giorno dell’appuntamento, basta telefonare al centro al numero 0522 972376 per la sede di Reggiolo oppure al numero 0376 1888024 per la sede di Pegognaga e prenotare la visita.

Dott. ssa Karin Chersi

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LINKIOSTRO DI GIOVEN-TU: UN VIAGGIO TRA LE ESPERIENZE DELLA COMUNITÀ

I

n un ricco fine settimana per il Comune di San Benedetto, gli spazi dell’Abbazia di Polirone hanno accolto l’evento LINKiostro di Gioven-Tu: un viaggio tra le esperienze della comunità, una mostra e rappresentazione teatrale dedicata al racconto di questi due anni e mezzo del Progetto Gioven-Tu. L’organizzazione dell’evento ha coinvolto un gruppo di ragazzi del progetto, i quali si sono impegnati negli scorsi mesi per la costruzione dei momenti di performance, accompagnati dai membri della Cooperativa Sociale ZeroBeat.

LINKiostro di Gioven-Tu è rimasto aperto per l’intera giornata del 6 ottobre, durante la Sagra del Nedar. La giornata si è aperta alle ore 10:00 con l’inaugurazione della mostra e il primo turno di performance. Il primo tour guidato si è concluso con un aperitivo realizzato dagli studenti del corso di

Ristorazione della Fondazione Scuola di Arti e Mestieri e un brindisi di lancio delle attività che accompagneranno Gioven-Tu e il nostro territorio nei restanti 6 mesi di progetto e nei prossimi anni di investimento sui giovani.

“L’evento è nato con l’intento di raccontare a tutta la comunità, attraverso il lavoro creativo dei ragazzi, un risultato senza precedenti ottenuto non solo grazie all’impegno degli operatori direttamente coinvolti sul progetto ma anche grazie a tutte le istituzioni, aziende, cooperative, associazioni e singoli cittadini che hanno deciso di investire nel futuro e nel benessere della comunità” racconta Viola Messori, facilitatore di comunità coinvolta su Gioven-Tu sin dalla sua progettazione.

La mostra del 6 ottobre si è sviluppata in 6 stanze in cui sono state presentate le iniziative di progetto che abbiamo imparato a conoscere

in questi mesi anche grazie al nostro giornale.

Nello specifico, le stanze hanno presentato le principali azioni quali: Social Point, Gioven-Tu al lavoro, Rigenerazione urbana; ma anche il Protagonismo giovanile - obiettivo primario del progetto - e la Risposta della comunità.

L’intensa giornata di festa per il Comune di San Benedetto Po, animata dalla Sagra del Nedar e dalla prima edizione della Nedar Cup – una corsa a premi su mezzi autocostruiti è terminata con l’ultimo spettacolo delle 17 al quale hanno partecipato tutti i cittadini riuniti per la tradizionale maccheronata e accorsi per partecipare e/o assistere alla Nedar Cup. L’appuntamento è per dopo Natale con gli eventi conclusivi del progetto, nel frattempo il territorio sarà coinvolto nell’ultima campagna natalizia di Gioven-Tu.

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IL PROGETTO DI ORIENTAMENTO

no degli obiettivi cardine di Gioven-Tu è quello di offrire ai giovani una prospettiva sul futuro e tra le azioni messe in campo in questo contesto una delle più importanti è sicuramente quella dell’orientamento negli Istituti Scolastici.

Nel corso della seconda annualità del progetto (marzo 2018 – aprile 2019) l’azione si è concretizzata con la pianificazione dei progetti di orientamento al mondo del lavoro negli Istituti Superiori Manzoni, Strozzi e Arti e Mestieri, presentati alle classi quarte e quinte dal Dott. Sauro Ghiselli e della Dott.ssa Vera Reggiani, operatrice di Gioven-Tu. Le classi hanno affrontato temi come quello della comunicazione, delle competenze trasversali, delle relazioni aziendali, la stesura del cv, la ricerca del lavoro e i canali di reclutamento, e l’invio delle job application e

si sono messe alla prova in una simulazione di veri e propri colloqui di lavoro. Il riscontro è stato così positivo che i ragazzi hanno proposto, all’interno dell’assemblea di fine anno scolastico, un laboratorio dedicato ai colloqui di lavoro che ha contato circa 45 partecipanti.

Attraverso un tavolo di co-progettazione tra i facilitatori, gli Istituti Scolastici dei sei Comuni dell’Ambito territoriale e gli Informagiovani, si sta sperimentando un nuovo modello per l’orientamento al fine di realizzare un’azione comune che consiste nel supportare i ragazzi e le famiglie delle Scuole Secondarie di I° grado (medie) accompagnando i ragazzi nella scelta della Scuola Secondaria di Secondo Grado (Istituti Superiori).

Durante lo scorso anno scolastico sono stati organizzati incontri con i Tutor scolastici dell’orientamento per approfondire la

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conoscenza dei 200 alunni che hanno richiesto un aiuto nella scelta; sono stati quindi individuati 50/60 ragazzi che accederanno alla seconda fase cioè avranno l’opportunità di affrontare colloqui individuali con gli esperti dello studio Cabi Consulting, con la Dott.ssa Elena Scaravelli, facilitatrice di Gioven-tu e i responsabili degli Informagiovani comunali per una scelta personalizzata.

Gli studenti saranno di volta in volta convocati presso la sede degli Informagiovani del proprio territorio per un colloquio, insieme alla famiglia e dialogando avranno l’opportunità di valutare quali scelte può intraprendere il ragazzo verso un futuro che possa rispettare le sue aspettative e valorizzare le sue attitudini.

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UNA VITA IN MUSICA: GINO MESCOLI

I

l profumo della musica. Una definizione singolare eppure perfetta per sintetizzare la vita e la carriera del Maestro Gino Mescoli.

La musica si sente non solo attraverso l’udito, essa può essere percepita come un’emozione, un ricordo lontano o una speranza futura. La musica è l’anima che racconta se stessa.

L’incontro tra il giovane Gino e la musica, compagna che lo seguirà per tutta la vita, accade proprio a San Benedetto Po, suo paese natale, quando un cliente del padre falegname decide di finire di saldare il proprio debito con una fisarmonica: è amore alla prima nota. Da quel momento il nostro intraprende gli studi al Conservatorio di Mantova e quindi di Parma e Bologna. Conseguiti i diplomi in pianoforte, organo e composizione, inizia per l’intraprendente Maestro una carriera di successi: dalle celebri hit di Sanremo come Un bacio piccolissimo, Cominciamo ad amarci, Se questo ballo non finisse mai e Serena sino al Disco per l’estate con Amore scusami. Nel frattempo il compositore mantovano viene

S

invitato negli USA per dirigere una big band statunitense in molti celebri teatri tra i quali spiccano la Filarmonica di Philadelphia e la Carnegie Hall di New York.

Tra i grandi successi e le celebri collaborazioni spicca il Festival Mondiale della Canzone in cui Gino Mescoli si aggiudica più volte il Tokyo Grand Prix con Parigi a volte cosa fa, Ammore mio e Due parole. Nel curriculum del Maestro importante ricordare l’apertura di uno studio di registrazione chiamato Il Cortile che ha permesso a tanti giovani artisti di spiccare il volo verso la celebrità.

A coronamento di una carriera di successi, Gino Mescoli è stato protagonista sabato 31 agosto di una serata al Conservatorio Campiani di Mantova in cui ha riproposto, con l’aiuto dell’orchestra d’archi e della cantante Elisa Rastrelli, alcuni dei suoi più grandi successi insieme ad arrangiamenti di pezzi di alcuni celebri colleghi.

Spiegare cosa sia la musica non è affatto facile, non si tratta di una semplice unione di

note musicali, onde sonore emesse da uno strumento. C’è un corpo, un desiderio, un gesto d’amore alla base di questa arte. L’uomo, per fortuna, non è un computer che riproduce suoni sempre uguali, l’uomo parla, si esprime, trasforma un gesto in amore. Così la musica ci unisce, la musica che non è un suono ma la più bella frase che possiamo creare. Così ci avvolge il dolce profumo lieto d’una sinfonia.

Francesco Ponti

PEGOGNAGA: QUANDO FAMIGLIE E ASSOCIAZIONI FANNO BENEFICENZA

iamo abituati a leggere sulle macchine del trasporto delle persone anziane le inserzioni pubblicitarie ma stavolta siamo di fronte ad un fatto nuovo: nomi di famiglie e associazioni che hanno contribuito all’acquisto del mezzo.

Succede a Pegognaga dove è stato presentato un’auto nuova alla associazione “Presenza”. Una cerimonia semplice. Vediamola: Il presidente Corrado Canossa: Ringrazio tutti i volontari gli sponsor, le famiglie e le

diverse associazioni come anche le precedenti amministrazioni che in più occasioni hanno sostenuto e permesso la crescita del servizio.

Matteo Zilocchi, sindaco: sono molto contento di questo connubio volontariato-famiglie e ringrazio le precedenti amministrazioni.

Noi continueremo a seguire questa strada con lo spirito di rispondere ai bisogni della nostra comunità.

Marco Barbieri

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SAN BENEDETTO PO MAURIZIO SAVOIA: DEFINISCE MERAVIGLIOSO IL SUO LAVORO

uando si entra nel suo locale, accogliente e raffinato, ti accoglie con un sorriso e immediata è la sua disponibilità. Poi ti accorgi che manifesta una passione per il suo lavoro. Il locale si chiama Savoia Caffè Lounge.

Gli abbiamo chiesto come mai hai scelto questa attività, cosa c’è di affascinante e di bello?

“Beh, sinceramente è sempre stato uno di quei punti ben più che controversi ogni qualvolta facessi fronte ad un interrogativo analogo: sicuramente, parlando per excurus personale, ciò che più mi affascina di questi è proprio la casualità tramite la quale mi ci son trovato praticante. Ossia il modo in cui dal nulla una semplice, seppur spiccata, passione, abbia saputo divenire una vera e propria attività, un’impresa: la mia.

Come è nata l’idea?

Rilevammo questo locale ormai più di 2 anni fa, allora mio fratello maggiore, trasferitosi in Inghilterra, lavorava come barman presso un locale a Londra, ed è stata proprio dalla brama di ricongiungere il nucleo famigliare che venne l’idea di aprirne uno tutto nostro proprio qui, nel nostro paesino natale ove, a parer nostro, mancasse un vero e proprio punto di ritrovo dedito a chiunque senza, dunque, alcuna remora di età o natura personale, un luogo fisico all’interno del quale qualsiasi persona potesse sentirsi a proprio agio.

Così nacque il Lullaby caffè, ad oggi, invece, rinominato Savoia Caffè Lounge.

Ma tutto questo perché?

Andava premesso poiché è proprio per il principio

di esserci per qualcuno che trovo questo lavoro sia cotanto soddisfacente; volendo rispondere a quella domanda che da buon’intestazione aleggia sul capo più alto del foglio, trovo che tale impiego non sarebbe lo stesso, non sarebbe così esauriente, non senza la considerazione di una sfera di persone da poter soddisfare o, volendo, addirittura da poter viziare nel senso più aulico e positivo del termine.

Insomma, imprevedibile come fosse un tiro di dadi di cui non si conosca il risultato bensì soltanto la posta in palio rappresentata a partire dal rischio di impresa in sé (come per ogni azienda) arrivando, nel nostro caso, sino al possibile sorriso di un qualsiasi individuo che possa varcare quella soglia intestata col nostro nominativo. Certo, le ore di lavoro saranno sempre ben più numerose di un qualsiasi lavoro in fabbrica o come operaio, ma nessuna di esse trascorsa in esulo del nome della compagnia e dell’allietar le giornate altrui: tant’è vero che, ad oggi, di fatto, non ci sia più bisogno di stupirsi se qualcuno dovesse esordire con un <<buonasera>> fatto risuonar alle 02:00 di mattina, perché anche a quell’ora ormai tutti sanno: sanno ci sia qualcuno felice di far loro compagnia e con loro scambiare due parole..

Insomma è difficile: è difficile spiegare perché questo lavoro sia, nel concreto, così particolare.

Ma è così complesso da spiegare proprio perché così complesso è il lavoro stesso; una sfera impossibile da analizzare in tutte le proprie così levigate e sottili sfaccettature ma, il qual, nel proprio sommario, risulta essere, viceversa, semplicemente meraviglioso.

Marco Barbieri

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’afa ha portato tanto calore ma il calore umano con cui si son trovati i cugini Cominotti ha abbondantemente alzato quella stessa temperatura.

E’ cosi che 40 cugini Cominotti si sono ritrovati a casa di Mario per poter fare 2 chiacchiere , viso-viso senza filtri tecnologici- ritrovarsi per aggiornare le singole vite di ogni famiglia , nipoti , pronipoti.

Perché bisogna ricordare a quei bei bambini, oggi tutti bellissimi, che sono PARENTI perché

nel loro patrimonio genetico ci sono le basi comuni a tutti gli altri, quindi non sono fotocopie di nessuno, individui diversi ma dal patrimonio genetico comune.

Lo scopo è quello di ritrovarsi non solo nelle giornate di tristi funerali ma di passare qualche ora in compagnia dove la fanno da padrone le paste fredde di Rita e Luciana, il salame di Lino (multi premiato) la torta salata della Daniela , la frittata dell’Anny, i meloni di Lina le torte di

Anna , l’arrosto di Carla il gelato di Nardino, il formaggio 40 mesi di Andrea (medaglia d’oro al concorso internazionale) il vino di Sergio (uvaggio segreto) e la location di Mario. (quanta potenza fa l’unione non la divisione).

Bella serata con il contorno delle lucciole a illuminare la notte e le zanzare, ma con la certezza che una… grattatina con relativo bitorzolo non ha mai fatto grossi danni. Ne e’ valsa la pena, a detta dei presenti. grazie

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PEGOGNAGA: DONATE DUE CARROZZINE

ara è una persona importante per la struttura RSA Bovi. Fa parte di un gruppo. Scrive Stefania Martelli su CSA a pag. 28, di famigliari volontari che aiutano le nostre animatrici nelle varie attività. Con la

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CHARLES E LA PASSIONE PER IL CALCIO

i chiama Charles Okwa, 21 anni originaria della Nigeria e abita a Pegognaga. La sua passione più grande è il calcio con il ruolo di difensore. Frequenta lo SFA di Poggio-Rusco dove si reca da sola in treno. Il suo impegno è anche quello di occuparsi di ciò che manca nelle dispense, i rapporti con i suoi compagni

GONZAGA SOGGIORNO A LAZISE GRAZIE ALL’INVITO DEL ROTARY

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ragazzi del “Dopo di noi” e altri tre ragazzi del centro di Gonzaga hanno soggiornato a Lazise dove hanno potuto conoscere tanta gente nuova e simpatica. Un soggiorno che è piaciuto molto e ringraziano il Rotary.

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scomparsa della mamma Bruna Grattini, Mara ha voluto donare alla memoria due carrozzine attrezzate.

La direzione della RSA ringrazia e la nostra redazione fa i complimenti.

e il coordinatore. Rapporti di collaborazione e amicizia che crescono sempre di più tante è vero che Charles fa parte della redazione di “Il Ponte Magazine” il giornalino realizzato dai ragazzi con disabilità assieme agli operatori.

Esce ogni due mesi, è gratuito e si trova in tanti negozi di ogni paese.

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POGGIO-RUSCO E GONZAGA IN 12 AGLI SPORT PARAOLIMPICI

affaella, Gianluca, Paolo, Daniele, Orjanel, Anna, Sergio e Tommaso di Poggio-Rusco con Alex, Simone, Gisella e Francesco di Gonzaga accompagnati dagli educatori Nicola, Samira e Vladimir, sono andati nella città di Livorno ad una manifestazione degli sport paraolimpici organizzata dalla Folgore. I ragazzi hanno praticato diversi sport, si sono stancati ma erano molto emozionati e contenti.

Congratulazioni dalla nostra redazione

OSTIGLIA:TRE MEZZI DI SOCCORSO ALLA CROCE ROSSA DI OSTIGLIA

utti contenti i 90 volontari di cui 8 sono ragazzi tra i 17 e i 20 anni per l’arrivo di una terza ambulanza.

Con questa dotazione, alla cui presentazione era presente il presidente del Comitato Ostigliese della CRI, Marco Dal Dosso e sindaco Valerio Primavori, ora il parco mezzi

ha le ambulanze per l’emergenza, per il trasporto sanitario e per l’assistenza alle manifestazioni ed eventi.

Una nota di elogio al Comitato CRI di Ostiglia che organizza corsi di formazione aperti a tutta la popolazione.

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UDITO E CERVELLO: L’ALZHEIMER LA STRETTA RELAZIONE ESISTENTE TRA DISTURBI UDITIVI E QUELLI COGNITIVI. Ormai la comunità scientifica si è espressa da alcuni anni sul tema, ma non tutti sanno che Alzheimer e sordità sono condizioni collegate tra loro da un doppio filo. Esiste però il modo di prevenire il manifestarsi di questa situazione.

COME MAI SUSSISTE QUESTO LEGAME TRA ALZHEIMER E SORDITÀ?

L’Alzheimer è la forma di demenza senile degenerativa più comune.

Dopo il 65° anno di età, questa malattia si può manifestare in soggetti geneticamente predisposti con sintomi che vanno dai disturbi relativi alla memoria a breve termine, a problemi di concentrazione, sino a gravi situazioni di disorientamento. ...E la sordità cosa c’entra?

La sordità, tecnicamente nota come ipoacusia, è una condizione che allontana le persone dal mondo esterno portandole ad affrontare la vita di ogni giorno con grande difficoltà, sforzandosi enormemente nell’elaborare suoni e nel cercare di comprendere il proprio interlocutore. Ciò comporta innanzitutto un continuo sovraccarico dello sforzo cerebrale proprio per cercare di comprendere rumori e voci; inoltre la sordità porta con sé spesso una condizione di isolamento ed una riduzione delle capacità cognitive, proprio per la difficoltà di ascoltare e quindi di elaborare i concetti.

Pur non essendoci alcuna indagine scientifica che confermi una connessione diretta tra questi sintomi e l’Alzheimer, questa sembra essere la strada comunemente ritenuta più valida.

Le persone che soffrono, a vario livello, di ipoacusia - come stimato dall’OMS - corrono il rischio di sviluppare problemi di demenza cognitiva con un’incidenza superiore a 5 volte rispetto al normale.

Come faccio a capire se ho un problema d’udito? Spesso le persone non sono a conoscenza del problema cognitivo né dell’esistenza dei vari problemi di udito. Ci sono numerosi campanelli d’allarme che possono indicare una perdita uditiva. Alcuni fra essi vengono riconosciuti non dalla persona che ne soffre, ma dai suoi parenti o amici. È bene prestargli ascolto!

ECCO LE PROBLEMATICHE CHE SI PRESENTANO DURANTE LE SEGUENTI SITUAZIONI QUOTIDIANE: Ascoltare la TV: È problematico ascoltare la TV o la radio ad un volume medio-basso.

Parlare a bassa voce: Gli altri sembrano parlare a bassa voce ed è faticoso sentire quando qualcuno bisbiglia o parla con voce bassa.

Isolarsi: Si tende ad astenersi da alcune attività sociali perché è difficile ascoltare o interagire.

Spesso accade che, senza rendersene conto, le persone vivano in una condizione di lieve ipoacusia che con gli anni può aggravarsi. Quindi, in che modo posso aiutare me stesso e gli altri?

LA PREVENZIONE È FONDAMENTALE PROPRIO PER EVITARE DI AUMENTARE IL RISCHIO DI ALZHEIMER.

I CENTRI UDITO FINISSIMO MANTOVA

C.so Garibaldi 145 Da Lunedì a Venerdì 9.00-19.00 Sabato 9.00-13.00 /15.00-19.00

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GONZAGA CARLA FERRARI: HO VISTO I VOLTI DELLA FAME, DELLA POVERTA’ E DEI SORRISI.

ono partita insieme al Dott, Gabrio Zacchè e Laura Brutti insegnante di Porto Mantovano con l’associazione “CON VISTA SUL MONDO” ONLUS Mantova. A Bujumbura ( Burundi) il progetto “con vista sul mondo” con finanziamenti mantovani finalizzati alla didattica e assistenza presso Hopital Notre Dame de la Misericorde. Siamo stati ospitati presso le Suore Serve del Signore BENEUMUKAMA , Superiora Generale Suor Revocata.

Poi attraverso il Ruanda verdeggiante e montuosa abbiamo raggiunto il Congo. Presso l’Ospedale universitario PANZI HOPITAL il Dott, Zacchè ha tenuto una lezione magistrale sull’Endometriosi, con il plauso dei numerosi laureandi presenti.

Poi ancora al ST. VINCENT HOPITAL BUKAVU (RD CONGO), è stata inaugurata una Unità di Neonatologia, progetto di “con vista sul mondo” finanziato da ROTARY INTERNATIONAL con partecipazione delle sezioni di Mantova Andes e Bukavu. Responsabile dell’ospedale il Dott. De Joseph Kakisingi “Jeff” che ritornerà a Mantova al

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Poma per approfondire tecniche di assistenza. Sono state donate cinque incubatrici per l’assistenza dei neonati prematuri dove la mortalità infantile è la più alta al mondo. Ho visto molta tenerezza anche nelle donne dignitose, silenziose sedute ad attendere la consulenza ginecologica. I bambini scuri e sporchi ma innocenti e anche furbi. Lo sguardo di un bambino africano ti cattura e ti riempie il cuore.

In Africa ti accorgi che la percezione del tempo si modifica, vedi ritmi diversi , donne sedute con alcune arance o banane in attesa che qualcuno si fermi, tanti seduti davanti alla capanna senza lavoro. Chi ha visto la vita quotidiana della gente, si accorge che si ha una responsabilità nuova, non si può vivere come se questo mondo non ci fosse, perché adesso la povertà, fame, sorrisi hanno dei volti. Un ringraziamento al Dott, Zacchè che con tanta dedizione ha dato la possibilità di vivere questa esperienza e a Laura che con grande umanità abbiamo condiviso quel sottile mal D’Africa che ti prende.

IMPORTANTE DONAZIONE IN BURUNDI DALLA PARAFARMACIA “UNA MELA ALGIORNO”

ino a quarant’anni fa per ascoltare e valutare la normalità o meno del battito cardiaco fetale in gravidanza ed in travaglio le nostre ostetriche usavano lo stetoscopio, uno strumento in legno di fico, talvolta sostituito da uno più economico ma meno preciso in alluminio.

Quando nel luglio di quest’anno mi sono recato con l’ostetrica Carla Ferrari in Burundi, presso il piccolo ospedale Notre Dame de la Misericorde di Bujumbura, gestito dalle suore Bene Umukama (Serve del Signore), abbiamo visto nelle due sale parto, molto attive dopo il recente accreditamento con il Ministero della Sanità, l’uso del solo stetoscopio in alluminio. Fortunatamente, su mio consiglio l’ostetrica Carla si era portata, avendolo ricevuto

in prestito, il fetal doppler sound, un moderno e più sicuro rilevature di battito ad ultrasuoni, che permette l’ascolto anche da parte della madre. Lo strumento è stato subito molto apprezzato dalle ostetriche locali che usandolo si sono sentite più garantite circa il benessere fetale.

Per questo, prima del ritorno, ho lasciato alla superiora suor Revocata il contributo economico di una mia paziente, Laura, paraplegica e madre di tre figli, finalizzato all’acquisto del fetal sound da utilizzare in una delle sale parto.

Rientrati in Italia abbiamo avuto poi una graditissima sorpresa: la dottoressa Elisabetta Vicentini di Gonzaga, conosciuta dall’ostetrica Carla, ci ha direttamente donato uno dei rilevatori ad ultrasuoni del battito in vendita nella propria parafarmacia “Una mela al Giorno”. Con il piccolo strumento abbiamo potuto così aggiornare, per la maggior sicurezza dei nascituri, anche la seconda sala parto dell’ospedale.

Gabrio Zacchè

DOMENICA 13 OTTOBRE FESTA D’AUTUNNO SFILATA DI MODA ORE 16.00

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PERCHÉ BEVIAMO? LA STORIA DI LUCA

er capire un po’ meglio l’ influenza esercitata dal contesto socio-culturale sul nostro atteggiamento nei confronti dell’ alcol proviamo a leggere insieme questa storia abbastanza comune. Luca, un ragazzo di 19 anni, viene invitato per la prima volta alla festa di Anna e della sua comitiva di amici. Alla festa Luca si sente un po’ emarginato, “imbranato” e inadeguato. Per superare la sgradevole sensazione di disagio e di ansia nel tentativo di assumere un atteggiamento più disinvolto, prende un drink. Ciò lo rilassa, lo rende più brillante e spiritoso e gli dà la forza di imporsi all’ attenzione degli altri. Le reazioni degli amici a questa nuova “immagine” di Luca sono positive.

Egli prende allora un altro drink e si accorge che l’ effetto è intensificato. Comincia a sentire che può modificare il proprio stato emozionale e controllare

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se stesso (e le prime reazioni di fronte agli altri) bevendo alcolici. Da quel giorno tutte le volte che si trova in compagnia Luca beve alcolici per essere più “brillante”, fino a che, a un certo punto, gli amici cominciano a fargli notare che è spesso ubriaco e che non è in grado di controllarsi. Egli, allora, beve per dimostrare agli altri che è in grado di “reggere” l’ alcol (cioè che è più forte della bottiglia) ma più beve e meno si controlla precipitando così in un circolo vizioso. L’ aiuto dell’ Associazione Alcolisti Anonimi, come in tantissimi altri casi, può rivelarsi determinante. tel A.A. per RE e Guastalla 334 746 9749 tel. A.A. per MN 334 734 1327

M. Laura Semper - 349 7343206 Francesca Coppo - 348 9507481 Casa Laboratorio “Pascoletto” Strada Carlo Guerrieri Gonzaga, 19 Palidano di Gonzaga (MN)

QUISTELLO RSA “I CICLAMINI” UN PROGETTO DI ATTIVITA’ MUSICALE PER IL BENESSERE DEGLI OSPITI

uesto progetto nasce dalla necessità di proporre un’attività musicale che possa coinvolgere un medio gruppo di ospiti.

La musica favorisce il benessere, permette l’interazione tra soggetti (con patologie diverse) ed è un mezzo per far ricordare esperienze di vita, creare momenti ludici e recuperare abilità manuali.

Questo progetto verrà realizzato in collaborazione

con un maestro di musica Francesco Borghi della Scuola di Musica Oltrepò Mantovano di Quistello.

Avrà l’obiettivo principale di coinvolgere gli ospiti in un percorso musicale nel quale potranno avvicinarsi alla musica ed interagire utilizzando il ritmo.

Verranno utilizzati strumenti di recupero e strumenti professionali.

Alla fine del progetto verrà realizzato un breve

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spettacolo all’interno della struttura dove i partecipanti si esibiranno mettendo in pratica quanto imparato durante gli incontri. Allo spettacolo hanno partecipato anche i ragazzi del centro Anfass di Ostiglia. Nella foto lo spettacolo della Ciclamini’s Band.

Le animatrici dei “Ciclamini” Quistello

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i n i t t casa a f i c l o D TORTA PER CELIACI MARINA LAVAGNINI QUISTELLO TEL. CASA 0376-618570 Ingredienti: gr 150 farina di riso, gr 150 fecola di patate, gr 200 zucchero, n. 3 uova intere, n.1 bustina lievito scarsa, n. 2 mele medie gialle tagliate sottili e messe a bagno con mezzo limone, un pizzico di sale fino, n. cioccolata zaini fondente a piacere, mezzo bicchiere di olio di semi Procedimento: Mescolare tutti gli ingredienti e cuocere a 180° per 35/40 minuti.

Rubrica curata da Lavagnini Paolo Vicky

PRIMA DEI CONSULTORI VI ERA L’ONMI OPERA NAZIONALE MATERNITÀ E INFANZIA

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na buona assistenza materno - neonatale è fondamentale in ogni società ed è garanzia per il futuro delle nostre popolazioni. Anche nei Paesi da me frequentati nell’Africa subsahariana vengono proposti controlli in gravidanza, si distribuiscono agende di monitoraggio, si propongono valutazioni cliniche per individuare le gravide a rischio da ospedalizzare prima del termine; la difficoltà sta nel raggiungere gravide che vivono in savane sperdute, lontane fisicamente e culturalmente da ogni assistenza sociale.

In Italia dal 1975, con la legge 405, sono stati istituiti i consultori per l’assistenza alla famiglia ed alla maternità. Distribuiti capillarmente sul territorio sono stati e sono di grande aiuto nell’assistenza alle gravidanze fisiologiche, grazie all’impegno personale di ostetriche altamente motivate.

Prima vi era l’ONMI, fondata come ente parastatale nel lontano 1925 con l’instaurarsi della dittatura fascista nell’ambito della cosiddetta “battaglia demografica” tesa a debellare l’elevata mortalità infantile e a portare ad una crescita quantitativa della popolazione mediante la “modernizzazione della maternità”. Gli scopi principali sono: la protezione igienica della maternità, la difesa morale e materiale di bambini e ragazzi, l’educazione alla maternità. Gli assistiti devono rispondere a precisi requisiti di reddito e di situazione familiare. Le donne che generalmente si rivolgono all’Opera sono: gestanti o madri nubili o vedove, gestanti o madri il cui marito non è in grado di sostenere le spese connesse all’allevamento, bambini provenienti da famiglie povere, bambini esposti all’abbandono (i

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cosiddetti figli di ignoto). Vengono costruite “Case della Madre e del Bambino”, si organizzano ambulatori, asili materni, refettori materni (in epoca di crisi economica), visitatrici domiciliari, camere di allattamento presso stabilimenti industriali, asili nido.

Inizia la professionalizzazione delle levatrici, che dal 1937 vengono chiamate ostetriche, la medicalizzazione del parto, che nel 93% dei casi avveniva in casa con la sola assistenza della ostetrica. Ricordo che tra il 1922 e il 1935 la mortalità conseguente a gravidanza parto e postparto era di 280 morti su 1000.000 parti, mentre oggi è di 10 su 100.000 parti.

Dopo gli anni sessanta si avverte in Italia la necessità di una riforma generale che interessi non soltanto l’ONMI ma l’intero Servizio Sanitario Nazionale. Le donne preferiscono rivolgersi ad ospedali e ad enti mutualistici piuttosto che agli ambulatori ONMI considerati dall’opinione pubblica retaggio dell’epoca fascista. Le competenze circa l’assistenza sanitaria di base e

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sociale vengono traferite alle Regioni e l’ONMI viene ufficialmente soppressa nel dicembre 1975.

Lo spazio di intervento socio-sanitario è trasferito ai consultori. A Mantova la prima sede è stata proprio quella dell’ONMI in via Conciliazione.

Oggi la natalità è ridotta, non vi sono “battaglie demografiche” da vincere, la procreazione è lasciata alla libertà delle coppie ed i consultori vengono sempre più ridotti di numero e di personale motivato.

Gabrio Zacchè

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PEGOGNAGA: I VOLONTARI CHE LAVORANO SENZA MAI APPARIRE

lla memoria di Marco Dalvecchio in occasione del 12 anniversario della sua scomparsa, il gruppo amici di Marco, hanno organizzato un pranzo solidale con la disponibilità del Comune e della Bocciofila pegognaghese. Il ricavato è stato devoluto alla Cooperativa CHV di Suzzara. Su FB merita la segnalazione di S. S. che ha scritto: in questi momenti

difficili è bello vedere la partecipazione della comunità celebrare la vita, anche se a volte non è semplice, perché il sole tramonta per rinascere. “Le cose sono unite da legami invisibili: non si può cogliere un fiore, senza turbare una stella.” Poi ancora A.P. I genitori di Marco meritano un grande riconoscimento per l’impegno a gestire, da tanti anni, le serate di Sconfinart a Suzzara e

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a Pegognaga per il CHV. Se a tutto questo loro impegno aggiungiamo la memoria di Marco allora i due genitori sono straordinari perchè questo è il vero modo per non dimenticarlo. Cosa dire? Un pranzo solidale che si ripete con l’impegno e la grande disponibilità dei volontari che nel silenzio ci insegnano dei grandi valori: la solidarietà e lo stare insieme in amicizia.

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SAN BENEDETTO PO GRANDE SUCCESSO LA CENA BENEFICA PER L’HOSPICE DI MODENA

ltre duecentosettanta partecipanti di cui una quarantina medici, tre sindaci e altrettanti vice-sindaci riuniti nella magica atmosfera del Chiostro di San Simeone nel monastero di San Benedetto Po. La notte del 22 agosto, radiosa quanto mai grazie all’eccellente illuminazione di Bosi Impianti, è stata sfondo della cena benefica a favore della Fondazione Hospice di Modena intitolata a Cristina Pivetti. In apertura i saluti del responsabile del periodico Cronache Sanitarie, A. Pignata, seguito dagli interventi e ringraziamenti del sindaco, Dott. Lasagna, e del Dott. Gabriele Luppi, presidente della Fondazione Hospice e responsabile del Day Hospital Oncologico Azienda Ospedaliera di Modena. Il Primo Cittadino di San Benedetto si è detto onorato di poter ospitare nella magnifica location del monastero un così importante evento a scopo benefico, ringraziamento condiviso anche dal Dott. Luppi che ha mostrato grande gioia nel vedere così tante persone riunite per un evento di beneficenza. Entusiasti anche l’Assessore provinciale di Modena Bortolomasi ed il presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Mantova, Dott. Stefano Bernardelli. Molte le autorità civili presenti: i sindaci di Suzzara Ongari e di San Giacomo delle Segnate Brandani, i vice-sindaci di Bagnolo S. Vito, Bocchi, di Gonzaga, Ferrari e di Pegognaga, Lui. Dal campo medico presenti le farmaciste Dott.ssa Ghidini e Dott.ssa Marangoni, i medici di famiglia Dott.

Bernardelli, Dott.ssa Lugli e Dott.ssa Guglielmi ed i volontari del sociosanitario di Auser e Acra.

Significativa anche la presenza del prof. Fabio Malavasi, originario di San Benedetto Po ma operante a Torino, ricercatore medico genetista di fama mondiale che studia farmaci innovativi

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nel trattamento di mieloma e leucemia.

In totale più di quaranta medici di Modena, fra cui i fondatori e soci della Fondazione e alcuni palliativisti che hanno raccontato il loro lavoro, narrando anche di situazioni difficili e complesse. “Noi riceviamo molto dai malati, più di quello che diamo” hanno raccontato, emozionando tutti i presenti.

Necessario un ringraziamento ai due redattori di San Benedetto Po, Paolo Lavagnini e Dino Barbi, ed alla redattrice-ostetrica di Bondanello, Valentina Amadori, per l’immenso impegno dimostrato nell’organizzare e preparare con stile la serata. Un grazie ai volontari dell’associazione “La Rasdora” ed a M. Grazia Zoboli ed il suo staff per la cena preparata in

modo eccellente in ogni dettaglio. Si ringraziano anche tutti i volontari: Catia Lunghini, Maria Bertazzoni, Bruno Zoboli, Patrik Stacchezzini, Ivan Valenza e Claudia Giovannelli. La serata ha visto anche numerosi doni raccolti per la lotteria offerti dai numerosi sponsor; delicata ma profonda la rosa donata ad ogni donna. Ultimi, ma non certo per importanza, i ringraziamenti al fotografo Gianni Bellesia per il servizio fotografico, alla corrispondente per la Gazzetta di Mantova, Caleffi, e all’operatrice di Telemantova, Mariangela. L’unione di tutte queste persone ha dato vita ad un evento unico che porterà speranza e sollievo a tutti i pazienti dell’Hospice.

Francesco Ponti

Nella foto da sx: Dott. Gabriele Luppi oncologo e presidente Fondazione Hospice, Irene Bocchi vicesindaco di Bagnolo S. Vito, Antonio Lui vice-sindaco di Pegognaga, Dott. Roberto Lasagna sindaco di San Benedetto Po, Attilio Pignata Responsabile del periodico Cronache Sanitarie, Andrea Bortolomasi Assessore di Modena, Giuseppe Brandani sindaco di S. Giacomo delle Segnate, Dott. Marco Giavazzi ex sindaco di San Benedetto Po e Ivan Ongari sindaco di Suzzara

LA REDAZIONE RINGRAZIA GLI SPONSOR:

indaco Roberto Lasagna di San Benedetto Po per il patrocinio, Farmacia Polirone di San Benedetto Po omaggio lotteria, Farmacia Ghidini di San Benedetto Po omaggio lotteria, Ara Ricambi di San Benedetto Po omaggio lotteria e vino, Pizzeria La Rustica di San Benedetto Po, Pasticceria Benatti di San Benedetto Po, Ottica Perini foto Perini Carlo di San Benedetto Po Omaggio lotteria, Cantina Sociale di Gonzaga offerto vino, Cantina Sociale di Quistello offerto vino, Fotografo Gianni Bellesia di Moglia servizio fotografico,

Latteria San Martino di San Benedetto Po formaggio lotteria, Latteria Vò Grande di Pegognaga formaggio lotteria, Latteria Novese Novi di Modena Formaggio lotteria, Impianti elettrici Bosi Bondeno di Gonzaga illuminazione Giardino, La Rasdura Associazione di San Benedetto Po, manodopera in cucina, il ristorante All’Angelo di Quistello, sedie ACRA di San Benedetto Po, manodopera in cucina, la parrocchiale di Bardelle sedie, Cartoleria Bernardelli San Benedetto Po segnaposti, Mara Cavalli e Alex Migliorini, musica, Maurizio

Morandi e Luigi, frigoriferi, Carla Ferrari Gonzaga omaggio lotteria, Valentina Amadori omaggio lotteria, Attilio Pignata omaggio lotteria, Parafarmacia Una Melaalgiorno di E. Vicentini di Gonzaga omaggio lotteria, Mincio Viaggi di Pamela Talassi Premio Lotteria 1 ° viaggio, Oreficeria Malavasi San Benedetto Po lotteria, Ortofrutta Armando Zilocchi San Benedetto Po omaggio lotteria, Salumificio del Po di Tirelli San Benedetto Po omaggio lotteria, Consorzio latterie Virgilio omaggio lotteria e tutto il formaggio per cena.

UN CENA CONVIVIALE E SOCIALIZZANTE

Preparata con zelo e professionalità da M.Grazia Zoboli e i volontari dell’associazione “La Rustica”.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

C

IL GRAZIE DEL DOTT. GABRIELE LUPPI, PRESIDENTE FONDAZIONE

arissimi, è con immenso piacere che Vi invio queste poche e sicuramente non esaustive righe di ringraziamento per l’evento in oggetto, che avete voluto organizzare nella spettacolare cornice del chiostro di San Simeone a San Benedetto Po e che ha avuto un grande successo di partecipazione e un altissimo gradimento, non solo da parte di Tutti i partecipanti, ma anche di Tutti coloro che in qualsiasi modo si sono avvicinati a questa iniziativa di beneficenza.

Sottolineo la Vostra grande generosità nel volere questo evento a San Benedetto Po per sostenere un progetto, addirittura extra-regione, quale l’hospice territoriale che si vuole realizzare a Modena.

E’ stata, per me stesso e per gli Amici della Fondazione HOSPICE MODENA dignità per la vita “CRISTINA PIVETTI”, una grandissima soddisfazione poter constatare, in Voi promotori e in Tutti coloro che hanno partecipato alla perfetta organizzazione della serata, una sentita

condivisione del valore del nostro progetto che ha lo scopo di aiutare persone che vivono fasi di grande sofferenza a causa di malattie irreversibili.

Sotto la Vostra regìa, la serata di San Benedetto Po è diventata una grande esaltazione dei valori che ancora le nostre comunità, in diverse occasioni, sanno esprimere ed interpretare: un Volontariato “vero”, la sensibilità verso la sofferenza a cui tutti possiamo andare incontro, la gioia di lavorare insieme per un ideale comune, quale quello di migliorare la condizione umana in fasi di vita molto difficili.

UN GRANDE GRAZIE A TUTTI DA PARTE MIA (per il gentilissimo coinvolgimento nel mio caro paese di San Benedetto Po) E DA PARTE DEGLI AMICI CHE HANNO PERMESSO LA NASCITA DELLA Fondazione HOSPICE MODENA dignità per la vita “CRISTINA PIVETTI”.

Vanna e Gian Carlo Pivetti , Giuliano Barbolini Anna Maria Mucciarini , Giuliana Bulgarelli Marinella Nasi

Dott. Luppi: ringrazio il parroco Don Stefano e gli Amici della Basilica che hanno reso possibbile una interessante visita guidata alla Basilica per gli amici di Modena, raccontata com grande passione e amore.

Sindaco Roberto Lasagna: con un ottimo gioco di squadra si ottengono Grandi risultati a favore della collettivita’. Grazie ancora a tutti voi x l’impegno e la condivisione messa in campo

Marco Giavazzi ex sindaco: Bravissimi, per la stupenda iniziativa .

Paolo Lavagnini, vicedirettore di Cronache Sanitarie: E’ stato per noi tutti un grande piacere poter essere utili per una iniziativa cosi Importante.

Un grazie alla stampa La redazione di Cronache sanitarie ringrazia la Gazzetta di Mantova e la Voce di Mantova per aver pubblicato la cronaca della cena. Un grazie

ALTRI RINGRAZIAMENTI:

, Giancarlo Campana Gianni Ricci , Daniele Dini Francesco sala , Gian Paolo Ferrari Giuliana Urbelli

particolare a TELEMANTOVA per il qualificato servizio fotografico e al fotografo Gianni Bellesia per l’ottimo filmato.

UN GRAZIE ANCHE A: Bosi Vanni Impianti elettrici, per l’illuminazione del giardino apprezzata da tutti

LA REDAZIONE CONSEGNA L’ASSEGNO

Da sx: Amadori Valentina da Bondanello, Dino Barbi di San Benedetto Po, Marco Barbieri di Gonzaga, Dott. Gabriele Luppi di Modena, Paolo

Lavagnini di Suzzara, Dott. Roberto Lasagna di San Benedetto Po, Attilio Pignata di Suzzara, Francesco Ponti di Villa Saviola, Dott.ssa Elisabetta Vicentini di

Da Pegognaga IL DOTT. LUPPI MI HA SALVATO LA VITA Caro Attilio, mi sento di ringraziarti per avermi reso possibile partecipare ad una così bella festa, nello stupendo chiostro di S. Benedetto Po, ambiente veramente incantevole che dice di quali patrimoni artistici abbiamo la fortuna di essere (non sempre consapevoli) testimoni.

La festa organizzata per dare un aiuto alla “Fondazione Hospice Cristina Pivetti”, ha visto la partecipazione del presidente Dott.

Gabriele Luppi, emerito Oncologo al Policlinico di Modena, e di tante altre personalità della medicina, operanti in diversi nosocomi.

Altro apprezzamento alla festa, l’ambiente, come detto, fastoso; coreografia ottima con tovagliato all’altezza ed elegante apparecchiatura e menu molto accurato, grazie ancora!.

Forse non credevi che reagissi in modo così imbarazzato al cospetto di tale platea, in effetti ero molto emozionato, perché la mia è una lunga e sofferta storia.

Su suggerimento della dottoressa Susanna Malaguti, incontriamo il Dott. Gabriele Luppi e grazie alla sua professionalità e disponibilità vengo chiamato, di lì a poco, al Policlinico di Modena, con sollecitudine, visitato e messo

TESTIMONIANZA

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Gonzaga, Dott. Roberto Messori di Suzzara, Alfio Maestrelli di Quistello, Carla Ferrari di Gonzaga e la foto di Gianni Bellesia, redattore di Moglia.

in lista d’attesa per il trattamento. Al primo controllo TAC, il 1 luglio 2019, il risultato è stato molto buono. Ecco perchè ho affermato, che il Dott. Luppi mi ha salvato la vita, perché con un “CARICO” come avevo non avrei avuto grandi prospettiva di vita normale.

Le persone come il Dott. Luppi, con la sua modestia, rivelano una grandissima umanità.

Grazie infinite, con grande stima un saluto affettuoso Federico Merli di Pegognaga

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L

CENA BENEFICA - RIFLESSIONE DI UNO STUDENTE: LA SPERANZA DEL DOMANI

a vita è un ciclo, una grande ruota che corre dopo aver ricevuto una spinta iniziale. Questa ruota può incontrare una strada accidentata e piena di curve oppure una strada larga, dritta e ben asfaltata; può correre veloce a lungo oppure dopo un po’ cominciare a rallentare. Alla fine si fermerà. Avrà percorso molti chilometri ma, inesorabilmente, terminerà il suo moto. Questo è, metaforicamente, il ciclo della vita a cui nessuno può sfuggire. È un percorso che possiamo affrontare tutti insieme creando una società, possiamo aiutarci vicendevolmente per non sentirci mai soli. Qui nasce l’obiettivo dell’Hospice di Modena intitolato a Cristina Pivetti. Con la parola Hospice si intende un luogo, nel caso sopracitato una magnifica villa Ottocentesca, in cui vengono ospitati circa quindici pazienti terminali che possono trovare nella struttura un clima confortevole come quello di casa: gli ospiti vengono assistiti quotidianamente da

personale qualificato che li aiuta a svolgere alcune attività di routine senza sconvolgere le loro abitudini. Inoltre ogni assistito ha a disposizione un grande parco esterno volto a creare un clima confortevole e tranquillo.

“L’uomo non ha paura della morte, ha paura della sofferenza. Il nostro lavoro consiste nell’aiutare i pazienti dell’hospice dando loro speranza e serenità” spiega la Dottoressa Nasi, esperta in cure palliative. “Un semplice gesto come prendere per mano una persona e sorridere crea sollievo ed empatia, il paziente si sente curato e non abbandonato, sa che qualcuno lo sta aiutando e lo sta facendo con amore, con passione” in breve l’attività svolta da medici ed esperti della struttura che, oltre a curare i pazienti con i farmaci, aiutano a guarire anche lo spirito eliminando la paura. A favore della struttura modenese è stata organizzata giovedì 22 agosto una cena di beneficenza tenutasi nello splendido chiostro di San

Simeone, nella Basilica di San Benedetto Po. Oltre 270 persone hanno partecipato all’evento aiutando così la realizzazione della struttura per i malati più bisognosi; presenti molti medici ed esperti che hanno raccontato le loro esperienze ed il loro impegno nella ricerca e nell’aiuto del prossimo.

Spesso la migliore cura contro ogni sofferenza è un sorriso, un gesto così semplice ed immediato che assai frequentemente viene tuttavia trascurato. Impegniamoci allora a sorridere di più, che il nostro gesto d’affetto sia rivolto ad una persona che conosciamo ed amiamo ma anche ad un qualunque passante per strada. Sorridiamo, lasciamo entrare un raggio di sole nel cuore delle persone. Il sole della speranza e del rispetto risplenderà allora anche su di noi.

Francesco Ponti

PEGOGNAGA: SI RIVEDONO DOPO MEZZO SECOLO AD UNA COLAZIONE CONTADINA

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n centinaio i partecipanti in un convivio di alto spessore sociale e umano per rafforzare amicizie e raccontare i ricordi belli della vita contadina. L’idea di Vanna Mantovani del marito Elio Mazza e tutta l’associazione Matilde merita subito il plauso. Siamo in mezzo alla verde campagna, alla corte Cervetta strada Argine Zara di Pegognaga. Dopo i saluti di Vanna Mantovani, presidente dell’associazione Matilde, il momento toccante è stato l’incontro di tre amiche che non si vedevano da decenni.

Ecco i loro nomi: Erina Mantovani, Alice Capiluppi e Lina Zani (pensate che insieme fanno 273 anni!). Quante cose che si sono dette e guardandosi attorno gli occhi brillavano di gioia per l’atmosfera di festa che si respirava e le volontarie gentili e disponibili per non farle mancare nulla. Una colazione contadina ben organizzata dalla famiglia Mazza in collaborazione con il personale della RSA Bovi di Pegognaga che meritano la segnalazione: caposala Antonella Portioli, animatrice Alessia Visentini e Katiusca Gandolfi, OSS Morena

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Martinelli, Fisioterapista Francesca Aliotto poi il volontario Gabriele Salvato dell’associazione “Presenza” che ha trasportato con il pulmino (volontario paziente e gentile), i numerosi ospiti in carrozzella. Gradita la presenza delle altre associazioni: Enos Gandolfi del Comitato “E. Bovi”, Bruno Mazzacani poeta della redazione di Cronache Sanitarie, l’Associazione Matilde poi le volontarie Patrizia, Gloria, Nicoll, Sandra, Vanna, Silvana e ci fermiamo qui perché ne sono arrivate tante altre che ci scusiamo ma non siamo riusciti a prendere tutti i nomi. Molto bella la parte musicale e poi le poesie lette da Ester Tedeschi scritte da Bruno Mazzacani e poi Giancarla Cavallini.

Cosa dire? Una volta tanto al posto dei biscotti, latte, caffè o thè, si è passati al pane e salame, schiacciata, pizzette e decine di torte di ogni tipo. Una colazione contadina in un contesto padano bellissimo che ha fatto bene alle persone anziane e famigliari, amici e conoscenti tutti insieme, per parlare e socializzare.

Marco Barbieri

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL WWF MANTOVANO DONATO ARTONI

L’ASSOCIAZIONE Il WWF Mantovano nasce a Suzzara nel marzo del 1993 grazie ad un gruppo di appassionati che decide di impegnarsi per la difesa della natura e dell’ambiente. Fin dalla sua fondazione ha sede presso i locali adiacenti la Torre Civica.

Dopo i primi anni di attività e a seguito della riforma delle sedi locali voluta dal WWF nazionale, nel 2015, con la fusione con le sezioni di Ostiglia, Mantova e Acquanegra sul Chiese, da tempo presenti e attive nelle rispettive zone di competenza, la sede di Suzzara diventa capofila per l’intero territorio della Provincia di Mantova, dove opera con le proprie unità operative per conto del WWF Italia.

L’associazione conta oggi complessivamente circa 200 associati di cui 50 volontari attivi.

IL PRESIDENTE Presidente in carica dal gennaio 2011 è Donato Artoni. Quarantanove anni, residente a Riva di Suzzara, è ingegnere presso un’importante azienda locale nel settore della refrigerazione industriale.

Succede alla presidenza a Giulio Davoglio, Gregorio Menzà e Mauro Aldrovandi dopo aver svolto a metà degli anni novanta un periodo di servizio civile nell’associazione ed esserne stato quindi volontario negli anni successivi.

LE ATTIVITA’ Il WWF Mantovano è da sempre attivo nell’ambito dell’educazione e tutela ambientale, del rispetto e della conoscenza del territorio, delle energie rinnovabili e del risparmio energetico.

Nell’anno in corso e nel Comune di Suzzara in particolare sono state svolte parecchie attività di conoscenza e approfondimento dei temi naturalistici, svolte nelle oasi di competenza - il Bosco Urbano, il Parco San Colombano e l’Oasi Trigolaro: cultura del territorio, erbe, api, avifauna notturna, isole fluviali i principali temi affrontati grazie alla presenza di guide preparate e all’aiuto di esperti.

Con il progetto “A scuola di Natura”, inserito nel Piano per il Diritto allo Studio del Comune di Suzzara, è stata inoltre organizzata un’intensa e proficua attività di educazione ambientale con le scuole dei comprensivi scolastici suzzaresi, che ha interessato circa quattrocento studenti delle classi dell’infanzia e primarie.

I PROGETTI E LE COLLABORAZIONI La struttura sovracomunale dell’associazione ha portato sempre più ad intensificare i contatti e le collaborazioni con diversi Enti del territorio con i quali sono stati stipulati specifici atti amministrativi. A livello locale citiamo le convenzioni in atto per le attività al Bosco Urbano, Parco San Colombano e Torre

Forum FAO a Mantova (Sala degli Stemmi) 2018

Civica (Comune di Suzzara), Oasi Trigolaro (Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po) e Parco San Lorenzo (Comune di Pegognaga).

Su scala provinciale, con riferimento alle attività svolte dalle altre unità operative, sono state siglate invece collaborazioni con ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) per le attività sull’Isola Boschina di Ostiglia e con il Consorzio Forestale Padano per le Isole Cirene e Mafalda nei comuni di Serravalle a Po e Ostiglia. Quest’anno è stata infine ufficializzata l’adesione al “Contratto di Fiume” con il Parco del Mincio.

Negli ultimi anni inoltre, con la partecipazione a bandi di cooperazione internazionale, l’associazione ha avuto l’occasione di stringere i rapporti con organizzazioni straniere che si occupano di protezione dell’ambiente, come ad esempio la “Society for the Protection of Nature in Israel”, grazie alla quale sono stati finanziati diversi viaggi di formazione alla scoperta della natura del territorio israeliano.

Lo scorso anno infine, in occasione del Forum internazionale della FAO sulle Foreste Urbane tenutosi a Mantova nel mese di novembre, il WWF Mantovano è stato invitato tra i relatori del programma ufficiale della manifestazione, portando il proprio contributo nella sessione scientifica dove ha parlato della propria esperienza sul territorio.

Giornata del verde pulito Tabellano 2019

Le erbe del parco (Parco San Colombano 2019)

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TURNI FARMACIE DEL TERRITORIO

OTTOBRE 2019

NOVEMBRE 2019

1

SUZZARA COMUNALE SAN BIAGIO

16

GONZAGA PALIDANO COMUNALE

1

SUZZARA COMUNALE SAN BIAGIO

2

SAN BENEDETTO PO POLIRONE

17

SUZZARA BREVIGLIERI

2

SAN BENEDETTO PO POLIRONE 17

SUZZARA BREVIGLIERI

3

SAN BENEDETTO PO POLIRONE

18

SUZZARA BREVIGLIERI

3

SAN BENEDETTO PO POLIRONE 18

SUZZARA BREVIGLIERI

4

SAN BENEDETTO PO PORTIOLO LONETTI

19

SAN BENEDETTO PO GHIDINI. QUISTELLO FERRAMOLA

4

SAN BENEDETTO PO PORTIOLO 19 LONETTI

SAN BENEDETTO PO GHIDINI

5

SAN BENEDETTO PO PORTIOLO LONETTI

20

SAN BENEDETTO PO GHIDINI. QUISTELLO FERRAMOLA

5

SAN BENEDETTO PO PORTIOLO 20 LONETTI

SAN BENEDETTO PO GHIDINI QUISTELLO FERRAMOLA

6

GONZAGA CONTI

21

MOGLIA BONDANELLO ROVEDA

6

GONZAGA CONTI

21

MOGLIA BONDANELLO ROVEDA QUISTELLO FERRAMOLA

7

GONZAGA CONTI

22

MOGLIA BONDANELLO ROVEDA

7

SUZZARA CONTI

22

MOGLIA BONDANELLO ROVEDA

8

SUZZARA DELL’OSPEDALE

23

SUZZARA ALDROVANDI

8

SUZZARA DELL’OSPEDALE

23

SUZZARA ALDROVANDI

9

SUZZARA DELL’OSPEDALE QUISTELLO FARMACIA TERZIOTTI

24

SUZZARA ALDROVANDI

9

SUZZARA DELL’OSPEDALE

24

SUZZARA ALDROVANDI

10

MOGLIA BERNI QUISTELLO TERZIOTTI

25

PEGOGNAGA MORI

10

MOGLIA BERNI

25

PEGOGNAGA MORI

11

GONZAGA FARMACIA BONDENO

26

PEGOGNAGA MORI

11

MOGLIA BERNI QUISTELLO TERZIOTTI

26

PEGOGNAGA MORI

12

GONZAGA FARMACIA BONDENO

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SUZZARA TABELLANO TERZI ASINARI

12

13

PEGOGNAGA POLESINE MANCINELLI

28

SUZZARA TABELLANO TERZI ASINARI

13

PEGOGNAGA POLESINE MANCINELLI

28

SUZZARA TABELLANO TERZI ASINARI

14

PEGOGNAGA POLESINE MANCINELLI

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MOTTEGGIANA VILLA SAVIOLA CARITA’

14

PEGOGNAGA POLESINE MACINELLI

29

MOTTEGGIANA VILLA SAVIOLA CARITÀ

15

GONZAGA PALIDANO COMUNALE

30

MOTTEGGIANA VILLA SAVIOLA CARITÀ

15

GONZAGA PALIDANO COMUNALE

30

MOTTEGGIANA VILLA SAVIOLA CARITÀ

31

SUZZARA COMUNALE SAN BIAGIO

16

GONZAGA BONDENO BONDENO 27 QUISTELLO TERZIOTTI

GONZAGA PALIDANO COMUNALE

SUZZARA TABELLANO TERZI ASINARI

CON L’AVANZARE DELL’ETA’ C’E’ BISOGNO DI AMORE

I

l sentimento dell’amore mi accompagna da quando ti ho conosciuta, Giovanna. Sei tu che con il tuo volermi bene, mi hai ispirato e mi sei entrata dentro. Dentro al mio cuore e nella mia mente. Sei riuscita a riempire tutta la mia vita, aiutandomi e sostenendomi in ogni circostanza. Mi hai confortato in tanti momenti difficili e hai sempre avuto fiducia e creduto in me. Ecco come è nato l’amore per te. Non

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solo per la tua bellezza, ma ancor più per tutte queste qualità che, in modo straordinario, sono racchiuse in te. Sono felice di aver potuto provare e sentire un amore così grande che dura da tanti anni. I nostri corpi nel tempo sono cambiati, ma l’amore no; è rimasto uguale e con la maturità è diventato più forte e più tenero. Adesso con l’avanzare dell’età, si è diventati più bisognosi di questo sentimento e

io, nel darti amore continuamente, provo una gioia immensa come quando ero ragazzo. E tu mi fai sentire veramente giovane. Il mio amore non te lo farò mai mancare perché tu sei l’amore, il mio Amore.

Tuo marito Antonio Rubrica a cura di Alberto Zilocchi

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

SUZZARA GIORNATA DI PREVENZIONE ALL’ICTUS

S

i sono presentate 172 persone di cui 7 con pressione arteriosa valori di 150 e oltre mmHg . 59 hanno dichiarato che sono ipertesi e in cura.

I risultati invece del doppler carotideo su 172 persone 17 persone hanno presentato delle piccole placche di cui 2 con placche severe e altri 2 con stenosi, infine altri 15 invece noduli tiroidei.

Organizzato dal Rotary Gonzaga-Suzzara, dall’UPD (Unità Prevenzione e Diagnosi) in collaborazione con Cronache sanitarie e la farmacia Conti di Gonzaga, l’equipe era formata dal chirurgo Dott. G.Luca Occelli ecografista, Infermiera Virginia Ghidoni e Lidia Teopompi. Per l’UPD Giuseppe Crema, per il Rotary Alessandro Guiducci. Per Cronache Sanitarie Paolo Lavagnini che ha portato piantine di basilico e fragole offerte dai fratelli Leoni di Quistello. Gradita la presenza della presidente del Rotary Elisa Ferrari e Assessore Raffaella Zaldini.

QUISTELLO LOTTA CONTRO IL DIABETE E L’ICTUS

I

n occasione della 30ma festa del fungo il Club Alpino Italiano di Quistello con il patrocinio della Croce Bianca, AVIS e Cronache Sanitarie, hanno organizzato uno screening cardiovascolare gratuito. Si sono presentate 98 persone e l’equipe medico infermieristica era formata dal Dott. Paolo Rondelli emerito radiologo ed ecografista, Dott. Giovanni Sorrenti diabetologo di Suzzara, gli infermieri/e Laila Davolio, Piera Manzoli, Armando Sacchi ed Elena Campagnano, ostetrica Valentina Amadori. Poi i volontari della Croce Bianca Alfio Maestrelli, presidente, Anna Graziani, Grisanzio Marchi ed Elisa Dotti, i volontari del CAI Mauro Savoia e Sonia Banfi ed infine Paolo Lavagnini vice direttore di Cronache Sanitarie che ha portato piantine di basilico e di fragole offerte dall’azienda ortofrutticola F.lli Leoni di Quistello. Su 98 persone visitate (51 uomini e 47 donne) abbiamo riscontrato un diabete positivo al 12% dei casi, persone con prediabete (che diventeranno diabetici) 13 su 98. Per la pressione arteriosa 21 su 98 sono ipertesi. Doppler: riscontrate placche non significative 17 persone su 98. Circonferenza alterata 63 persone su 98, Peso fuori norma 47 su 98. Purtroppo il trend è in continuo aumento e questa salita preoccupa

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N

SAN BENEDETTO PO: IL DOTT. PAOLO BERZUINI HA CHIUSO L’AMBULATORIO

ativo di Sermide, si laurea a Pavia nel 1980. Abita a San Benedetto Po dall’età di 3 anni. All’inizio della sua carriera ha collaborato con il Dott. Savoia, Dott. Marocchi, Dott. Caviccchioni. Il Dott. Berzuini ha svolto con soddisfazione la sua professione perché la gente di San Benedetto Po che ha curato, sono

L

impotenti...incapaci di andare avanti. Essendo così presi dai nostri pensieri negativi, è facile immaginare che la situazione non migliorerà mai. “Scomparirà, prima o poi, tutta questa sofferenza? Sarò capace di affrontarla?”, sono domande comuni e del tutto normali.

Ogni persona dovrebbe essere ascoltata e compresa nella sua soggettività. Non bisogna avere pretese di oggettivazione, altrimenti si rischia di perdere di vista il vissuto individuale, costruendo, così, interventi poco efficaci ed inadeguati. Ognuno di noi prova dolore in modo soggettivo: questo grado di sofferenza, in parte, dipende anche dalle esperienze passate. A seconda del livello di tolleranza e sopportazione,

sviluppato durante la nostra vita, ci creiamo una sorta di idea di base del dolore: un’ottica in cui noi riusciamo (o meno) ad analizzare il mondo. Una delle possibili modalità di risposta ad un evento stressante, o traumatico, sembra essere la resilienza, cioè la possibilità di convertire un evento critico e destabilizzante in un punto di avvio che permette di riorganizzare positivamente la propria vita. Quindi, possiamo trarre beneficio ed occasione di maturazione, non solo dagli eventi favorevoli, ma anche da quelli svantaggiosi (per quanto possa essere complicato crederci).

Dott.ssa Maria Giulia Portioli (Psicologa) 333-8271517

SAN BENEDETTO PO: MARTE E’ CONTENTO DI AVER APERTO UN RISTORANTE CON PIATTI ORIGINALI

arte Cadalora cuoco e Daniele Romagnoli aiuto, sono da due anni impegnati a San Benedetto Po nella gestione di un rinomato ristorante con specialità che non si trovano altrove come i tortelli del frate che si presentano più grandi con ingredienti tipici del luogo. Poi i ravioli, ma non possiamo citare tutto il menù riservando un occhio di riguardo agli assaggi delle diverse mostarde e paste ripiene, questo dobbiamo dirlo come anche l’elogio rivolto al personale efficiente e gentilissimo.

Con 40 anni di esperienza culinaria sulle spalle Marte prepara i menù stagionali per accontentare tutti e adesso che stiamo entrando nella stagione fredda gli abbiamo

D

è in pensione e può dedicarsi alla sua grande passione: modellismo e auto sportive. Dal 1 Ottobre 2019 ha preso servizio la Dott.ssa Chiara Buffa alla quale le auguriamo un buon lavoro.

“L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEL DOLORE”: SMASCHERARLO, DARGLI VOCE E LASCIARE CHE CI INSEGNI QUALCOSA DI NOI

a sofferenza può risultare insopportabile, ma la sua assenza può essere altrettanto negativa. Se non si è mai sperimentato il dolore, per esempio, potremmo non accorgerci se il nostro braccio sfiorasse una pentola bollente, e potremmo ustionarci seriamente.

Infatti, tutti i cinque sensi hanno un ruolo molto importante nella nostra sopravvivenza, facendoci accorgere dei potenziali rischi che corre il nostro corpo. Il dolore è un’esperienza intima e privata, spesso connessa ad un senso di perdita, fallimento ed insuccesso; è una delle tonalità emotive fondamentali che accompagnano l’esistenza. Naturalmente, potremmo sentirci deboli, stanchi ed

M

persone semplici e cortesi. Persona di poche parole, sbrigativo e sempre disponibile. Ma purtroppo anche per lui la burocrazia ha portato dei cambiamenti facendolo sentire spesso più burocrate che medico. Per i malati gravi ha sempre chiesto tutto quello che serve attivando la rete assistenziale per aiutare la famiglia. Ora

chiesto le specialità e subito ci risponde che ama riscoprire i vecchi sapori della cucina tipica del posto come le trippe, le coteche e fagioli, la polenta “albartada” il carrello dei bolliti e tanto altro ancora ma si ferma qua per lasciare ai clienti la sorpresa di scoprire questo angolo nel centro storico di San Benedetto Po. Un locale accogliente, elegante con una capacità di 60 posti e la possibilità di accogliere le cerimonie come le cresime, le comunioni, i compleanni, cene aziendali e gruppi di amici, comprese le serate romantiche. Addirittura esiste uno spazio estivo che permette di pranzare o cenare anche sotto le stelle.

A questo punto la domanda di come si trova

dobbiamo fargliela ed ecco che, ci guarda contento e dice: “di fronte ad una partenza scettica devo dire che ho avuto una buona risposta, una buona accoglienza da tutto il paese che risponde bene e sono davvero contento”.

Anche le recensioni ci dicono che i clienti escono contenti e Marte ( con la Sorella Emilia) risponde con l’impegno e la passione di cucinare al meglio le specialità che solo lui sa preparare e che solo qui si possono provare.

Marco Barbieri

MOGLIA: PLAUSO ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER RICODARE DUE MEDICI

opo l’intitolazione della ciclopedonale di Via Marzotto a Moglia al Dott. Ennio Lorini (1936-2018) la sensibilità dell’amministrazione comunale (che merita il plauso) continua con un altro medico. Siamo a Bondanello (frazione di Moglia) . I lavori all’edilizia del centro sportivo di Bondanello porteranno dei cambiamenti e arriverà una nuova via. Per questo evento

l’amministrazione comunale e il sindaco Simona Maretti hanno pensato di intitolarla allo scomparso Dott. Antonio Colombini medico che operò a Bondanello per 35 anni dal 1939 al 1974. Il Dott. Antonio Colombini ( 1904-1985) fu anche il fondatore e primo presidente della Polisportiva “Walter Vaccari” per 14 anni.

San Benedetto Po Tel. 0376 620819

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Pegognaga

Tel. 0376 550305 Lina - Tel. 0376 558338

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HANNO FESTEGGIATO Felonica

Lina Guidorzi 100 anni Mantova

Tosca Scardua 102 anni

MANTOVA CI HA LASCIATO IL DOTT. NATALE

Ha trascorso tanti anni come direttore al dispensario di Mantova e poi alla guida dei poliambulatori del Poma in via Trento.

Specializzato in pneumologia, dopo la pensione, si recava in Guinea per aiutare quelle popolazioni.

Il dottor Natale nascondeva una grande umanità dietro a quel sorriso quasi beffardo.

H

Porto Mantovano

Pietro Messetti, 104 anni

Correggioli Ostiglia

Zina Talassi ved. Borghi 101 anni.

Mantova

Itala Mantovani ved. Falavigna 105 anni

Ceresara

Anna Pezzini 100 anni San Benedetto Po

Maria Baroni 107 anni Mantova

Ada Anna Savi 100 anni

a fronte anche delle difficoltà e l’ironia per sdrammatizzare. Impegnato anche nella Scuola “R. Agazzi” , anche la ex direttrice Gina Pierro lo ricorda così: “Amico carissimo e indimenticabile!!! Sempre disponibile, sempre con il sorriso, sempre presente nel bisogno.

Hai dato tanto disinteressatamente. Sei stato maestro di vera amicizia. Tutta la sofferenza della

malattia sono certa si è sciolta nell’abbraccio divino. Averti conosciuto è stato un grande dono di Dio!!! Grazie Ettore!!!! Condoglianze alla famiglia e alla moglie Bruna infermiera, sempre disponibile che presta servizio presso il laboratorio analisi dell’Ospedale di Suzzara.

SUZZARA: FRANCA GHISELLI UNA FIGURA AMATA DA TUTTI ALLA RSA BONI

a lavorato come ausiliaria prima all’Ospedale di Gonzaga e poi a Suzzara per 18 anni. Nel 1994 ritrova i cugini in Francia dopo 57 anni. E’ stata una persona attiva e impegnata in numerose iniziative benefiche.

P

Neade Bigliardi ved. Ferrari, 107 anni

SUZZARA: ETTORE CHIOZZI E’ STATO UNA COLONNA PORTANTE DELLA SCUOLA ARTI E MESTIERI

a prestato servizio per 44 anni presso la Scuola Arti e Mestieri di cui 35 come insegnante e 9 come coordinatore dei corsi serali. Lascio il ricordo di una persona cara a tutta la scuola, ci ha detto il direttore Dott.

Alberto Ferrari, è stato una colonna portante del laboratorio di impianti elettrici e collaboratore dei corsi serali. Conservo il suo sorriso sempre

H

Coazze

CI HANNO LASCIATO

Franca lascia un vuoto nella RSA dove era ospite dal 2004 come diurno poi ospite fissa.

Una persona conosciutissima per le sue decine e decine di poesie e numerosi attestati ricevuti da ogni angolo d’Italia guadagnandosi il titolo

di poetessa. Ma anche giocatrice fedele come la sua amica Tina inseparabile compagna delle giornate serene trascorse assieme.

Condoglianze alla figlia e ai parenti tutti.

SAN BENEDETTO PO ITALO MANTOVANI: CI HA LASCIATO UNO DEI VOLONTARI PIU’ ATTIVI

residente dell’associazione ricreativaculturale Acra la sua attenzione era rivolta in particolare agli anziani di tutto il Comune.

Non si tirava mai indietro e la sua disponibilità era rivolta verso coloro che si trovavano nel bisogno. Dopo il terremoto 2012, aveva collaborato all’organizzazione di numerose feste popolari per contribuire con il ricavato al restauro della chiesa. Anche la redazione di Cronache Sanitarie aveva devoluto il ricavato

delle piantine omaggio in occasione dello screening sanitario lotta al diabete. Il sindaco Roberto Lasagna: “era animato da forti ideali, che lo sostenevano nel creare occasioni di aggregazione e di solidarietà per la fascia più debole della popolazione. Recentemente aveva destinato l’utile delle iniziative sociali all’acquisto di un letto attrezzato per la RSA, per il miglioramento dell’assistenza all’interno della struttura. Ora la sua morte lascia un

vuoto».

Paolo Lavagnini, vice direttore di Cronache Sanitarie: “L’ho conosciuto fin da quando ero Assessore ai Servizi Sociali e ricordo che ha sempre avuto un occhio di riguardo per gli anziani. Italo era venuto anche ad Amatrice per portare gli aiuti ai terremotati. La sua scomparsa mi ha addolorato molto”. Condoglianze a tutta la famiglia dalla nostra redazione.

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