Cronache Sanitarie n°39

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana OTTOBRE-NOVEMBRE 2017 Anno VI NUMERO 39 Periodico Bimestrale di informazione sanitaria gratuito

IMPORTANTE CONVEGNO INTERNAZIONALE

SVOLTOSI A SAN BENEDETTO PO E A MANTOVA DAL 21 AL 23 SETTEMBRE SCORSO, IMPORTANTI NOVITA’ PER LA CURA DEL MIELOMA, DELL’AUTISMO, DEL PARKINSON E DI ALCUNE FORME DI TUMORI

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i è svolto presso la Biblioteca Monastica del Polirone di San Benedetto Po dal 21 al 22 settembre, ospiti dell’amministrazione Comunale, ed il 23 presso il Teatro Bibiena di Mantova, ospiti dell’Accademia Virgiliana e del locale Ordine dei Medici, un informale incontro al quale hanno partecipato ricercatori di base, clinici e psichiatri/psicologi, provenienti da diverse Università del mondo.

L’incontro è stato focalizzato sullo studio di due molecole identificate come CD38 e CD157. CD significa Cluster of Differentiation, mentre il numero indica la sequenza temporale in cui la molecola è stata scoperta. In una visione schematizzata al massimo, tali molecole sono state associate in termine di presenza quantitativa su mielomi e leucemie oppure associate a malattie neurologiche come Sindrome dello spettro autistico e Parkinson. In quanto marcatori, sono stati adottati come bersaglio terapeutico in mieloma Alcune industrie farmaceutiche europee e americane hanno sintetizzato anticorpi specifici per tale proteine. Tali anticorpi sono umani e quindi non danno intolleranza.

La loro azione è quella di indurre morte cellulare sul tumore e guidare le cellula normali a riprendere un efficace risposta immunitaria. Quindi queste due proteine CD 38 e CD 157 sono diventate elementi terapeutici veri e propri. I risultati delle ricerche sono stati presentati in occasione dell’incontro mantovano.

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PROPOSTE DI VIAGGIO Dal 29 al 31 Ottobre: ponte del 1° Novembre alle Terme di Bormio, visita libera a Livigno e giornata finale sul Trenino Rosso del Bernina.

Dal 29 al 31 Ottobre: Valencia. Viaggio in aereo alla scoperta della città spagnola storica e della sua parte più moderna, la Città delle Arti e delle Scienze. Paella valenciana e tanto altro ancora!

5 Novembre: gita in giornata alla Festa del Tartufo di Alba.

19 Novembre: gita in giornata con visita a Reggio Emilia, la città del Tricolore.

08 – 14 Dicembre: il Natale a New York! Viaggio comprensivo di voli, trasferimenti, pasti, visite e ingressi, con accompagnatrice sempre al seguito del gruppo. Il periodo più sfavillante per vivere l’allegria di New York, tra mille luci natalizie e ricchi appuntamenti di eventi.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della SanitĂ Mantovana

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o i z a p S i r o t t e ai l GRATITUDINE

i sono momenti nella vita di ognuno di noi, in cui si sente il bisogno di esternare la propria gratitudine a chi, nelle difficoltà, ti aiuta ridandoti speranza. È quindi con questo sentimento di gratitudine, che ringrazio il Professore Dottore Michele Ulivi, il Dottore Di Natale e, quanti a mia insaputa, hanno collaborato

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RINGRAZIAMENTO ALLA FONDAZIONE BONI

i parla tanto di malasanità, ma questa volta vorrei parlare ed evidenziare la “buona sanità” di Suzzara. Da pochi mesi mamma Fernanda si trova ospite alla fondazione Boni di Suzzara. È entrata mesi fa in condizioni fisicamente disagiate, con grave deficit motorio e poco reattiva ai fatti ed alle persone del mondo circostante. Sinceramente credevo che le sue condizioni non potessero certo migliorare e che la loro stabilizzazione potesse essere ritenuta già un successo. In poco tempo invece, grazie all’intero staff della struttura del 1* piano (verde) ha trovato forza

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e serenità; in buona sostanza le è tornata la “voglia di vivere” con un ritrovato atteggiamento propositivo verso le persone che la circondano. Essere salutata per nome, aver ottenuto una sua visibilità e trovato tanta simpatia dagli operatori presenti le ha ridonato lucidità e sorriso. Anche a nome di mia madre e mio personale grazie indistintamente a tutto lo staff del BONI per il loro silenzioso ma importante lavoro (ma vorrei dire missione) che tutti i giorni svolgono per i degenti della struttura.

Rossana Siliprandi

particolare al Dott. Amedeo Cavalca e al suo staff che hanno eseguito con successo un lungo e complesso intervento chirurgico.

Teresa Di Mauro Pegognaga

UN GRAZIE AL DOTT. CASTELLARIN, AL DOTT. POSTERARO E AL PERSONALE PALESTRA A1

n agosto sono stato operato di artroprotesi anca dx, per gravi problemi di coxartrosi. Ricoverato presso il reparto di Ortopedia 2 diretto dal Dott. Castellarin ho trovato un ambiente gestito da personale altamente specializzato. Dopo alcuni giorni sono stato trasferito

al reparto di Riabilitazione (Dott. Posteraro), anche qui ho avuto la possibilità di conoscere il personale sanitario e le fisiatre della palestra che hanno dimostrato molta gentilezza nei miei confronti.

Stefano Setti di Suzzara

MANTOVA CONVEGNO SULL’ORTOPEDIA RIGENERATIVA AL CENTRO ARMONIA

i è svolto nella sala convegni del Centro Polispecialistico Armonia di Porto Mantovano, un congresso di rilevanza nazionale dedicato alla Medicina Rigenerativa ortopedica. Il corso, accreditato Ecm, è rivolto al personale medico, infermieristico e fsioterapico e tratterà le tematiche nell’ambito della

Cronache Sanitarie

riparazione e della rigenerazione delle cartilagini articolari usurate. L’evento vanta relatori provenienti da tutta Italia richiamati a Mantova grazie al servizio di ortopedia e medicina rigenerativa di Armonia, diretto dal dottor Gianluca Castellarin.

RESPONSABILE SANITARIO Dott. G.Luca Occelli

Fatti e Persone della Sanità Mantovana

Bimestrale gratuito Iscritto al Tribunale di Milano in data 8-4-2011 n° 190 DIRETTORE RESPONSABILE Attilio Pignata Via C. Ravera, 9 Suzzara Cel. 346-0905483

VICE DIRETTORE Paolo Lavagnini

DIRETTORE SCIENTIFICO Prof. Piero Zanini

REDAZIONE

Suzzara: Prof. Piero Zanini, Dott.ssa Anna Bonini, Dott. Roberto Messori, Mauro Pinotti, Rosanna Rossi, Prof. Renzo Gualtieri, Dott. Gianluca Occelli, Gilberto Zacchè, Dott.ssa Fiorenza Davolio, Gabriella Bigi e Dott.ssa Erika Mazza.

Gonzaga: Carla Ferrari, Vanni Bosi e Marco Barbieri.

Moglia: Gianni Bellesia, Valentina Amadori.

Pegognaga: Bruno Mazzacani San Benedetto Po: Dott. Roberto Lasagna Quistello: Alfio Maestrelli

Dove Trovare

Cronache Sanitarie

UN GRAZIE DI CUORE AL DOTT. AMEDEO CAVALCA E AL SUO STAFF

sprimo un sentito ringraziamento al reparto di chirurgia generale dell’Ospedale Montecchi di Suzzara per la professionalità e grande sensibilità dimostrati nell’ambito del mio ricovero e successivamente nell’operazione chirurgica. In

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con lui, nella difficile operazione ortopedica, a cui sono stata sottoposta.

Ringrazio, nel contempo, tutto il personale infermieristico della Clinica Zucchi di Monza, per la loro bravura e umanità.

Anna Foroni

Il periodico è possibile trovarlo anche: Suzzara: Ospedale Nuovo Montecchi, Farmacia Dell’Ospedale, Farmacia San Biagio, Medigroup, Arredoluce Corradini, Calzature Maretti, Nuovo Panificio Fila, Centro Sociale Città di Suzzara.

Motteggiana: Farmacia Carità San Benedetto Po: Farmacia Polirone, Cartoleria Bernardelli Agnese, Poliambulatorio Medico Pegognaga: Farmacia Mori, Palestra Benessere, Farmacia Polesine Gonzaga: Farmacia Dott. Conti, Parafarmacia “Una Melalgiorno”, Fondazione Ospedale Civile, Medigo Centro Medico, Farmacia Bondeno, Farmacia Palidano Moglia: Farmacia Berni, Farmacia Bondanello Reggiolo-Pegognaga: Centro Medico Polispecialistico Codisotto Luzzara: Market Su perday - Bar Alexander Mantova: Hall Ospedale Poma, Centro Polispecialistico Armonia Borgoforte: Farmacia Dott. Mondini Quistello: Farmacia Terziotti, Croce Bianca di Quistello Roncoferraro: Farmacia Frignani

COLLABORATORi Renzo Gazzoli Dino Barbi Cav. Carlo Gasparini

EDITORE

Attilio Pignata info@cronachesanitarie.it

GRAFICA

UKI Design - Suzzara Cel 328-8299789 www.ukiweb.it info@ukiweb.it

STAMPA

Stamperia s.c.r.l. Parma Via Mantova, 79

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

Il periodico viene distribuito negli ambienti sanitari pubblici e privati: nelle farmacie, parafarmacie, negli ambulatori dei medici di famiglia e specialisti di tutti i comuni del distretto, Case di Riposo (R.S.A.) di tutto il territorio, al CUP dell’Ospedale di Suzzara, nelle Istituzioni Socio-Sanitarie (A.S.L.) Laboratori Analisi privati e accreditati.

Il marchio della testata è stata registrata presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Scrivete alla redazione: attilio.pignata@tin.it FINITO DI STAMPARE IL 01/10/2017

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SUZZARA: UN GRAZIE ALL’OSTETRICA FERRARI, ALLA PSICOLOGA CARELLA E ALL’A.S. COGHI

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hiedo ospitalità per fare alcune considerazioni sul corso di accompagnamento alla nascita con sede a Suzzara. È stato un corso meraviglioso, articolato in tanti incontri in cui abbiamo potuto trattare argomenti nuovi e riprendere i precedenti. Le professioniste presenti hanno messo a nostra disposizione tutta la loro professionalità con una grande umanità nel comprendere le preoccupazioni che caratterizzano chi si appresta a diventare

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continuate presso l’ambulatorio chirurgico dove mi segue l’infermiere Roberto Ballotta e anche il Dott. Pierluigi Pezzo anche loro, con impegno e dedizione. Devo dire che tutto questo aiuta molto il malato a guarire.

Achille Bocchi di Pegognaga

è stato risposto: “Per prassi facciamo così”.

Ma cos’è questa prassi? Il dizionario mi dice: “modo di procedere adottato, per consuetudine, in un’attività”. È questa consuetudine che mi spaventa, la consuetudine è un modo costante di procedere e operare. È la costanza di una consuetudine che mi spaventa, è il procedere ininterrottamente come soldatini senza porsi domande che mi terrorizza, terrorizza il mio infinito entusiasmo di sguardo al futuro. In questi giorni ho allenato la mia pazienza, la mia empatia, ho compreso che “noi” siamo tanti e “loro” (chi ci assiste) sono pochi. Ho imparato a disturbare poco, solo quando è strettamente necessario: è notte, all’1.50 suono il campanello.

Non conosco il decalogo dell’operatore socio sanitario perfetto, ma posso immaginare che i bisogni di un paziente, incapace di essere autonomo, non debbano aspettare certi tempi.

Alle 2.15, dopo 25 minuti, trovo assistenza ai miei bisogni. Piccolo aneddoto questo, piccola goccia in un mare inquinato. Viste come vanno le cose, chi ha scritto questa “prassi” è senza dubbio troppo lontano dagli occhi di chi è a letto, in carrozzina, da chi vorrebbe provare ad alzarsi ma è capitato nelle mani sbagliate, da chi vorrebbe la vita di prima, da chi vorrebbe

solo essere lavato meglio. Di fronte a questo, una sola domanda mi sorge quasi spontanea in questo vortice di emozioni, di desiderio di riscatto e voglia di rivincita per me e per chi ho conosciuto; ogni giorno, quasi impotente, mi sono chiesta: perché, se chi ha scritto la prassi è troppo lontano dagli occhi di chi la subisce, chi esegue la prassi non ha provato ad accorciare quella distanza? Perché chi ha come destinatari del proprio lavoro le persone, piuttosto che eseguire i compiti al lavoro come se fossero operazioni matematiche, non ha mai provato a volgere uno sguardo sincero verso chi la prassi è costretto a subirla silenziosamente? E se Tahar Ben Jelloun, trattando il tema del razzismo, affermava: “È trattando gli altri con dignità che si guadagna il rispetto per se stessi”. Io credo non sia possibile eseguire un buon lavoro seguendo ad occhi chiusi una prassi asettica e silenziosa, credo non sia possibile trattare un uomo con dignità se a guidare l’azione verso di lui è la sola formula scritta. E se ad assisterci abbiamo persone incapaci di guadagnare il rispetto per se stessi, il resto ve lo lascio immaginare”.

Armida Marina Bozzoli

IL VOLONTARIO AVO SI ASSUME UN IMPEGNO DI GRANDE VALORE CIVILE E MORALE

’AVO (Associazione Volontari Ospedalieri) di Suzzara è un’associazione di volontari ospedalieri che opera con due turni al giorno per tutti i giorni dell’anno presso i reparti dell’Ospedale nuovo Montecchi (Medicina Generale, Riabilitazione, Chirurgia e Ortopedia). I volontari svolgono un servizio gratuito di assistenza e compagnia ai malati soli o in difficoltà. Il volontario si assume un impegno di grande valore civile e morale.

Ogni anno seguono un corso gratuito di aggiornamento e di formazione per nuovi volontari tenuto da Medici, psicologi ed esperti

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R. Calarca Piazza e l’infermiera Barbara Brioni, gentilissima, che mi stanno seguendo con professionalità e modo di fare che mi aiutano a collaborare sempre di più. Poi per colpa di un trauma sono ricorso al Pronto Soccorso e grazie alla professionalità di tutto il personale ho ricevuto le prime cure e medicazioni che sono

COME TRATTARE CON DIGNITÀ IL MALATO INFERMO

ulla Gazzetta di Mantova del 25-8-2017 a pag. 42 è stata pubblicata una bellissima e importante lettera a firma di Armida Marina Bozzolini dove, parlando di malati terminali, consiglia di “trattare con dignità le persone inferme”.

Ecco la lettera che merita la massima diffusione: “Gli occhi di un allettato permettono di vedere e sentire cose che una persona nel pieno delle proprie facoltà fisiche non può immaginare, nemmeno con l’impegno. In questi interminabili e nello stesso tempo fugaci giorni di degenza non ancora completamente terminata, i miei occhi hanno assistito a molte ingiustizie e inefficienze; di fronte alle quali non riesco mai e non voglio far finta di nulla, di fronte alle quali la parte più vera e profonda di me si scatena. Ciò che mi è ruotato attorno per 27 giorni ha tutte le sembianze di una macchina mal funzionante, di un robot programmato senza controlli di routine. Di una macchina che ci vuole sorridenti, silenziosi, accomodanti e comprensivi, sordi e ciechi di fronte all’assenza del rispetto di un diritto, il diritto alla dignità dell’uomo. Ciò che mi è ruotato attorno in questi giorni pare essere il risultato di una “prassi”, come mi è stato detto parecchie volte. Alle mie domande

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con i professionisti e volontari della Biblioteca di Suzzara per il progetto “Nati per Leggere” e l’incontro di approfondimento sulle Manovre di Disostruzione pediatriche con l’esperta della CRI. Mi auguro che le politiche in essere, caratterizzate da continui tagli di budget sulle prestazioni sanitarie di carattere pubblico, non riguardino questo servizio perché è veramente importante il lavoro svolto da seri professionisti.

S. R. futura madre

RINGRAZIO MEDICI ED INFERMIERI DELL’AMBULATORIO UROLOGICO E CHIRURGICO

ltimamente deve ricorrere all’Ospedale per problemi che richiedono controlli e medicazioni ambulatoriali con la supervisione del laboratorio analisi. Sono stato ricoverato per diversi giorni in urologia a Suzzara e devo dire che i Medici e gli infermieri sono sempre stati gentili e disponibili. Voglio ringraziare il Dott.

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madre. Credo sia doveroso da parte mia fare nomi e cognomi di chi, con esemplare impegno, ha reso possibile questo percorso: l’Ostetrica Carla Ferrari, la Psicologa Anna Rita Carella, e l’assistente sociale Laura Coghi. Confrontandomi con amiche che hanno seguito un analogo percorso in altre sedi, mi sento molto fortunata ad essere stata seguita da queste persone. Sono stati importantissimi i confronti di approfondimenti sul tema caldo delle vaccinazioni, l’incontro

formatori. Cenni storici: Il gruppo nasce nell’ottobre 2000, diventa operativa nel 2001 e riconosciuta autonoma nel 2003. Presidente fondatrice Dott. Daniela Salardi, poi Dott.

Danilo Scarpanti ed attualmente Dott. Enrico Guida Per Info 335-7469135.

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ROBERTO BALLOTTA VA IN PENSIONE DOPO 43 ANNI DI SERVIZIO INFERMIERISTICO

ersona disponibile, conosciuta e attivo anche nel sociale come volontario della Pro-Loco e podista dell’Avis di Suzzara, Roberto ha per 43

anni lavorato in Ospedale nei vari reparti e servizi (Ospedale vecchio Montecchi e quello nuovo) ed è l’unico finora che ha raggiunto un carriera così

lunga. Inizia nel 1973-74 con il corso di Infermiere Generico a Suzzara e poi nel 1983 consegue il diploma di infermiere professionale a Mantova.

Nella foto il 5 corso per Infermieri generici dell’anno 1973-75 a Suzzara

CODISOTTO LUZZARA FELICITAZIONI IN SALA OPERATORIA DI SUZZARA

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SUZZARA SEGNALAZIONE

ausa mancato utilizzo, cedo letto in ferro, tipo ospedaliero, con sponde laterali e due snodi manuali (testa/piedi), in ottimo stato.

Disponibilità immediata.

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È

nata Matilde del peso di 3,75 kg all’Ospedale di Mantova. Felicitazioni dai nonni, parenti e dipendenti della sala operatoria alla mamma Ferrista Paola Verona e al marito Andrea Ferrari.

ANCHE I FARMACI SARANNO PRESCRITTI DAI MEDICI DELL’OSPEDALE

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partire dal primo giugno 2017 i medici ospedalieri sono abilitati alla prescrizione dematerializzata farmaceutica. Dopo la ricetta

dematerializzata per le prestazioni di visite ed esami, ora anche i farmaci saranno prescritti dai medici ospedalieri, senza ricetta rossa

(salvo alcune tipologie). Ai pazienti verrà solo consegnato un pro memoria.

FARMACIA DELL’OSPEDALE

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Prenotazioni CUP Omeopatia Cosmetica- trattamento di bellezza Servizi personalizzati Make up Fitoterapia Test intolleranze alimentari Alimenti per diabetici e celiaci Integratori per sportivi

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

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Sanitaria Ortopedia Veterinaria piccoli animali Preparazioni galeniche Analisi, Acqua, vino, olio Analisi pelle, capelli Autoanalisi del sangue Misurazione pressione arteriosa

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A GRANDISSIMA RICHIESTA, ECCO LA LETTERA CHE COMMUOVE TUTTI

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’abbiamo pubblicata tre volte. Molti hanno telefonato in redazione per dire che hanno pianto e fatto delle fotocopie. Un lettore di Pegognaga, durante una vacanza con persone anziane, l’ha letto ad alta voce e distribuito a tutti una copia. Insomma piace molto, entra nel cuore ed esce dagli occhi con le lacrime.

“Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo. Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi.

Quando non voglio lavarmi, non biasimarmi e non farmi vergognare... ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno. Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi

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il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico, ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l’abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso... dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti lì che mi ascolti. Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo, non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi. Quando dico che vorrei essere morto... non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive. Un giorno scoprirai che, nonostante i miei errori, ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po’ del tuo tempo, dammi un po’ della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l’ho fatto per te. Aiutami a camminare, aiutami a finire

i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l’immenso amore che ho sempre avuto per te. Ti amo figlio mio”.

Nella foto un ragazzo che tiene in braccio la nonna come lei teneva lui da piccolo.

PEGOGNAGA: QUANDO IL BENE NON FA RUMORE, MERITA RUMORE

arliamo di cose belle. Emanuele Torelli, di Pegognaga, è stato in Africa a lavorare come volontario in una scuola per bambini disabili.

Questo è semplicemente magnifico. Anche se le belle notizie non fanno rumore, come quelle brutte che riempiono i giornali, è giusto che si sappiano anche queste cose. A Suzzara l’indimenticabile don Lino Boselli, grande parroco, diceva sempre “se fate del bene ditelo a tutti, così il male trionfa meno”. La notizia dell’esperienza di Emanuele è giunta fino a noi e vogliamo brevemente descriverla.

Emanuele è partito con altri volontari mantovani per la città di Iringa (nel cuore della Tanzania), dove si trova il piccolo centro per bambini disabili fondato dall’Associazione Nyumba Ali di Bologna (maggiori informazioni sul sito www. nyumba-ali.org). Il centro è organizzato proprio come la Casa del Sole di Mantova. La permanenza dei bambini disabili è solo diurna, dal lunedì al venerdì; i bambini vengono al mattino e ritornano a casa nel pomeriggio, questo per favorire la loro integrazione nella famiglia

e nella comunità, sempre difficile per le tante resistenze culturali e sociali presenti. Le attività svolte con i bambini sono di carattere terapeutico ed educativo (nella foto, un momento dell’attività nell’orto del centro). Non esistono sul territorio altri centri che si occupano di bambini disabili; la Nyumba Ali (Casa con le ali, in lingua swahili) è l’unico sorriso nella tristezza di un contesto sociale che vive la disabilità come maledizione, vergogna, emarginazione.

AL PRONTO SOCCORSO HA PRECEDENZA IL PAZIENTE PIÙ GRAVE • • • • • • •

QUANDO RIVOLGERSI AL PRONTO SOCCORSO In caso di malore grave In caso di incidente stradale, sul lavoro, domestico, sportivo In situazioni certe o presunte di pericolo di vita QUANDO NON RIVOLGERSI Per visite mediche specialistiche o accertamenti Per informazioni di natura socio-sanitaria Se esiste una possibilità alternativa: medico o pediatra di famiglia, servizio di continuità assistenziale (Guardia Medica)

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“Da Marco”

di Nannini Maria Angela CHIUSO SOLO MARTEDì

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AVIS: RIFLESSIONI IN CLASSE

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e attività di Avis comunale Suzzara non hanno subito interruzioni durante l’estate: oltre al consueto “lavoro” presso il Centro Raccolta di via G. Bianchi, i volontari hanno organizzato una festa il 22 e il 23 luglio. Anche il settore scuola ha allestito un cartellone con i post- it scritti durante gli incontri con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado. Silvana Magri, responsabile Avis nella scuola media, ha sollecitato gli alunni delle 11 classi terze medie dei 2 Comprensivi di Suzzara a “mettere su carta” le loro riflessioni alla fine delle conversazioni sui temi della donazione e della solidarietà. Con l’aiuto degli insegnanti i cartoncini sono stati raccolti e successivamente selezionati e messi in mostra su una griglia presso lo stand Ristorante-avis in Piazza Castello.

Per quanto riguarda la scuola primaria si organizzerà il 22 ottobre, nell’ambito della festa del Donatore, la premiazione dei disegni migliori realizzati dagli alunni delle 12 classi quinte. Sergio Spezia, Avis elementari, ha invitato i bambini a esprimere con un’immagine ciò che avevano imparato dalle lezioni-gioco tenute nelle aule.

In settembre con la riapertura delle scuole si

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ricomincerà a collaborare con i Dirigenti scolastici per contribuire alla diffusione dei valori di cui le Associazioni Avis, Aido, Admo/Abeo, Avo si fanno portatrici.

Gabriella Bigi

Ingrandimento di un post-it

Cartellone con le riflessioni dei ragazzi delle terze medie

SUZZARA: DONATO UN PC PROGRAMMATO PER AIUTARE UNA IPOVEDENTE DEL LICEO “MANZONI”

uando si scopre una realtà difficile dove viene chiesto un gesto solidale in questo caso un computer con un programma speciale per aiutare una ipovedente, ho deciso privatamente di rispondere all’invito. Così ha detto Beatrice Corradini titolare del servizio di spedizione Mail Boxes Etc di Mantova, che di recente ha acquisito la sede di via Cairoli a Suzzara, azienda nata nel 2003 con 2 dipendenti e oggi una trentina. Beatrice ha

consegnato nell’ufficio del sindaco il dono alla presenza dell’Assessore Guastalli. L’iniziativa fa parte del progetto “Per crescere un bambino serve un intero villaggio”, sostenuto da Gianluca Dotti, presidente dell’associazione “Alessandro Dotti” impegnato in prima linea per sensibilizzare l’opinione pubblica ad aiutare tutti i bambini che soffrono colpiti da linfomi e da leucemie ma si impegna anche per altri progetti nel campo dell’inclusione giovanile come quello di aiutare

diverse famiglie in difficoltà con figli obesi.

Già 5-6 bambini frequentano la palestra Asd 5 Anelli proprio per fare prevenzione e portare nelle scuole corsi di alimentazione. Presente alla cerimonia operatori impegnati nel progetto di sostegno ed integrazione per famiglie con storie difficili e fragili fra cui l’insegnante di sostegno della ragazza ipovedente.

Marco Barbieri

HATHA YOGA YIN YOGA VINYASA YOGA YOGA BIMBI YOGA IN GRAVIDANZA YOGA DELLA RISATA YOGA DEL CUORE

TAI CHI QI GONG SHIATSU PILATES BENESSERE OVER 50 RECUPERO PAVIMENTO PELVICO M E D I T A Z I O N E CUCINA NATURALE BIODANZA MASSAGGIO SONORO MASSAGGIO INFANTILE SHANTALA® Nella foto da sx: Alessandro Dotti, Beatrice Corradini, Alessandro Guastalli, Mara Marchio, Cecilia Pincella e Martina Masella

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

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e r o t a r u c i s s A ’ L risponde

……….E SE HO UN INCIDENTE STRADALE CON UNA PERSONA NON ASSICURATA?..

……..in questo numero parliamo di un argomento scottante e purtroppo di attualità, anche se spesso si tende a dare risalto ai casi più eclatanti con morti o feriti gravi; le statistiche dicono che oggi sulle nostre strade almeno il 40% dei veicoli circolanti non è assicurato o circola con contrassegni assicurativi fasulli o frutto di truffe nei confronti degli “ignari” assicurati, che spesso “abboccano” a offerte economicamente troppo vantaggiose da parte di individui che con gli assicuratori non hanno nulla a che vedere.

Quando si subisce un incidente ove sia coinvolto un veicolo non assicurato la strada da percorrere è quella di rivolgersi al “Fondo vittime della strada”, che è una struttura finanziata da noi assicurati

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compagnie assicuratrici infatti hanno previsto nella loro tariffa una garanzia accessoria che copre i danni subiti dal proprio veicolo a causa di un mezzo non assicurato, potendo garantire così ai propri clienti un capitale indicato in polizza entro il quale si viene risarciti direttamente dalla propria compagnia, evitando così di dover ricorrere al ” Fondo vittime della strada”.

Sperando di aver acceso un altro utile lumicino e di avere fatto un po’ di chiarezza, rimango a vostra disposizione per ogni richiesta o chiarimento, sulla mia mail info.effebi@tin.it e vi saluto cordialmente.

A.E.

SUZZARA: FONDAZIONE “L. BONI” E IL PROGETTO “IL FILOSS”

al mese di Luglio 2017 la Fondazione Luigi Boni di Suzzara si è resa promotrice del progetto IL FILOSS rivolto a persone con deterioramento cognitivo in fase iniziale e ai loro familiari. Il progetto nasce dall’esigenza di fornire sia un concreto supporto ai caregivers che necessitano di “aiuto” nell’affrontare la prima fase della malattia del proprio congiunto e sia di stimolare le persone affette da demenza attraverso attività integrata di terapia occupazionale, stimolazione cognitiva e attività ludico/ motoria.

Il progetto IL FILOSS offre l’opportunità di un intervento non farmacologico e psicosociale, di creare contesti di socializzazione nonché di garantire momenti di “pausa” e “sollievo” al caregiver spesso molto stressato dalle intense

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con una percentuale che paghiamo su tutti i premi assicurativi RCA, tale Fondo viene gestito a turno dalle diverse compagnie assicuratrici che si sono costituite in un pool, appositamente creato per casi del genere.

Quindi in occasione di un sinistro come sopra descritto, sarà necessario rivolgersi sempre al proprio assicuratore ed istruire una pratica di risarcimento su suddetto Fondo (che per inciso nacque per coprire l’esigenza di risarcire i danni fisici personali e poi è stato esteso anche ai danni alle cose); e armarsi di pazienza, ma normalmente si risolve tutto nel migliore dei modi.

Oggi però, per contrastare questo fenomeno esiste anche un’altra opportunità , alcune

cure prestate al proprio genitore/marito/moglie.

Inoltre, IL FILOSS si propone di sviluppare una nuova tipologia di servizio, cosiddetta a “bassa soglia”, che possa intercettare tutte quelle situazioni che necessitano di questo tipo di intervento al fine di contrastare il più possibile l’evoluzione della malattia e nel contempo favorire il mantenimento della persona nel proprio contesto di vita.

IL FILOSS viene svolto presso la Fondazione Luigi Boni in Via Cadorna, 4 a Suzzara ogni venerdi pomeriggio dalle 15,30 alle 18,30 (sono previsti 12 incontri).

L’équipe del suddetto progetto è formata da: Direttore Sanitario Dott.ssa Salimbeni Isabella, Terapista Occupazionale Dott.ssa Rabitti Irene, Educatore Professionale Dott.ssa Panariello

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PARLIAMO DELLA TERAPIA DEL FREDDO (CRIOABLAZIONE) PER I FIBROADENOMI

sportazione chirurgica I Fibroadenomi possono essere asportati chirurgicamente. L’intervento viene effettuato in sala operatoria e consiste nella rimozione chirurgica del Fibroadenoma e nella successiva chiusura (sutura) dell’incisione. A seconda delle dimensioni del Fibroadenoma, si possono verificare cambiamenti nell’orientamento, nella forma e nelle dimensioni del seno. Altro problema non meno importante è dato dalla formazione di cicatrici interne al tessuto mammario che determinando a volte importanti alterazioni della sua struttura, aumentano la difficoltà di individuare un cancro ad esami mammografici ed ecografici successivi.

Conseguentemente, la dimensione della ferita chirurgica dipenderà dalle dimensioni del Fibroadenoma. L’intervento può essere effettuato con ricoveri ridotti (1 o 2 giorni) e può produrre dolori moderati.

Crioablazione La Crioablazione è un intervento nuovo nel suo genere per distruggere i Fibroadenomi ed è alternativo alla chirurgia. Approvato dalla FDA americana ed in possesso del marchio CE per l’utilizzo in Europa (ed in molti altri paesi del mondo), il suo utilizzo permette la distruzione del Fibroadenoma con l’utilizzo del freddo estremo.

La metodica delle Crioablazione è utilizzata e consolidata da anni per la distruzione di tumori benigni e maligni nei reni, nella prostata, nel fegato, nel polmone ed in altri organi. Questa tecnologia è stata ora ottimizzata per l’uso a livello del seno.

Circa la metà delle donne a cui viene

diagnosticato (solo mediante prelievo istologico) un Fibroadenoma sceglie di farsi operare, per cui una soluzione meno invasiva viene generalmente apprezzata. I risultati sono molto diversi: non vi sono incisioni (perciò niente suture e cicatrici), non vi sono deformazioni del seno e non c’è il dolore, generalmente presente dopo l’intervento chirurgico; non serviranno drenaggi né si formeranno sieromi.

La procedura può essere anche effettuata in ambulatorio (day hospital). Il medico utilizza un ecografo per guidare una piccola sonda (un piccolo ago) all’interno del Fibroadenoma, dopo una leggera anestesia locale (non generale). Il freddo estremo prodotto dalla sonda mediante azoto liquido è utilizzato per distruggere il Fibroadenoma.

La Crioablazione è semplice e non dolorosa, in quanto il freddo agisce come anestetico naturale per desensibilizzare l’area.

La Crioablazione ha una durata media di 10-15 minuti, di cui solo una parte di effettivo trattamento.

Non è richiesta sutura, poiché la procedura viene effettuata con un ago sottile: solo un cerotto “steristrip” è necessario. Non rimarranno perciò segni visibili. Così come per una qualsiasi biopsia, la paziente può immediatamente ritornare alle sue attività.

Le cellule del Fibroadenoma sono distrutte (ablate) durante la procedura di Crioablazione, in quanto il freddo intenso congela i liquidi contenuti nelle cellule e questi, aumentando di volume, provocano la distruzione delle stesse.

Il corpo riassorbirà in seguito questi tessuti distrutti. Il tempo necessario varia a seconda delle

dimensioni originarie del Fibroadenoma e di altri

fattori.

I vantaggi della Crioablazione sono: un trattamento immediato, sicuro ed efficace, da effettuarsi in ambulatorio (day hospital); le pazienti rilevano una notevole soddisfazione; la procedura è semplice, l’uso di azoto liquido produce un tale freddo da agire come anestetico naturale; il trattamento è rapidissimo (minuti) e permette la ripresa immediata delle normali attività; non vi sono asportazioni di tessuto, tagli, suture e cicatrici visibili che possano alterare l’apparenza e l’estetica del seno o la struttura interna, rendendo più difficili da eseguire i controlli senologici successivi.

Lo sapevate che ..

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urante la nostra vita mangiamo oltre 27 tonnellate di cibo, ovvero il peso di sei elefanti. L’odorato è molto importante per il gusto del cibo. Quando siamo molto raffreddati

e il nostro naso è congestionato, spesso il cibo diventa per noi insapore.

Non dovete preoccuparvi se ingerite la gomma da masticare, attraverserà l’apparato digerente

e uscirà intatta all’altra estremità. Il fegato umano svolge oltre 500 funzioni.

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a n n o n La a dire usav

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el nostro odierno parlare usiamo senza pensarci molte metafore o modi di dire senza sapere il loro originario significato o perché si dica così, oggi la vostra nonna di penna vi svelerà alcuni di questi comuni modi di dire.

Dare il due di picche Chi non conosce questo modo di dire che si adopera allorché una persona si rifiuta categoricamente di fare una cosa e risponde, di solito, anche in malo modo?

Pochi, forse, sanno che questa locuzione è concatenata con un’altra, precisamente a dare il due di coppe che, in senso figurato, significa negare o rifiutare qualcosa, rispondere negativamente ad una precisa richiesta, magari scacciando anche in modo poco urbano il postulante. L’origine di quest’ultimo modo di dire ci aiuterà a scoprire anche la provenienza della prima locuzione. Vediamo, dunque.

Gli amatori del gioco delle carte – da cui provengono le due espressioni – sanno benissimo che il due di picche è la carta di minor valore di tutto il mazzo, ma a volte è sufficiente a far perdere la partita e, quindi, a buttar fuori il giocatore eliminandolo, ovviamente, dal gioco.

Metaforicamente, per tanto, colui che dà il due di picche o risponde a picche lascia intendere chiaramente le proprie intenzioni che non sono proprio… favorevoli al richiedente. Di significato leggermente diverso l’espressione contare

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suo tempo: lo scritto è UN ALTRO PAR DI MANICHE”.

La derivazione potrebbe essere dovuta alle maniche che venivano utilizzate nel Medioevo e nel Rinascimento, erano maniche che si potevano staccare e cambiare, e solitamente venivano donate dallo sposo alla futura sposa.

Versare Lacrime di Coccodrillo Significa piangere o pentirsi di una cosa quando non si è realmente dispiaciuti di ciò che si ha fatto.

Il coccodrillo infatti ha una lacrimazione molto abbondante dopo aver divorato la sua preda, sicuramente non perché sia dispiaciuto di ciò che ha fatto ma per ragioni di lubrificazione del bulbo oculare.

Troppa Grazia Sant’Antonio Significa ricevere qualcosa di smisurato rispetto a ciò che si ha chiesto o dato a volte con conseguenze non proprio belle. Si racconta di un commerciante che finalmente dopo tanti sacrifici riesce a comprare un cavallo ma non riesce a salire in groppa perché ha le gambe troppo corte, dopo numerosi tentativi invoca sant’Antonio chiedendoli una grazia, quindi spicca un salto con un grande slancio e addirittura scavalca il cavallo cadendo per terra dall’altro lato.

Quindi si lamenta con il Santo perché gli ha dato appunto troppa Grazia.

Rossansa Rossi

L’ALZHEIMER NON È CONTAGIOSO, UN ABBRACCIO SÌ.

n occasione della giornata mondiale delle persone con demenza la fondazione Boni, il Gruppo di Al e Comune di Suzzara hanno organizzato una serie di iniziative per sensibilizzare la comunità sulle problematiche legate all’Alzheimer. E per continuare il progetto “Suzzara amica delle persone con disturbi cognitivi” si è costituito il gruppo Al che durante la sagra ha sperimentato “Abbracci in piazza” a cura di Apeiron teatro StudioArteDanza e con i volontari che consegnavano ai cittadini un cartoncino con una stella per dimostrare che “l’Alzheimer non è contagioso, un abbraccio sì”.

Al centro Piazzalunga è stata inaugurata una mostra fotografica, durante la sagra di Suzzara con le foto di familiari con disturbi cognitivi. È stato girato anche un cortometraggio per la regia di Luca Trentini che da oggi è in Internet.

Poi un open day con visita alla struttura della Fondazione “Boni”e musica a cura di Lotus di Gianluca Benatti.

Cos’è il Gruppo di AL? Chi sono? Cosa fanno?

Sono un gruppo di famigliari di malati di Alzheimer. Dopo un percorso di reciproco sostegno, hanno deciso di unire le forze e condividere le loro esperienze per informare e sensibilizzare sulle problematiche della

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quanto il re o fante di picche, cioè non contare nulla.

Ai tempi (o al tempo) che Berta filava Al tempo dei tempi, chissà quando nel passato.

Quando il mondo e i suoi costumi erano del tutto diversi da ora (con un senso di rammarico o di presa in giro). Questo è proprio un modo di dire che abbiamo ereditato dai nostri nonni, ma ha la sua origine in una fiaba popolare che ha per protagonista una vedova poverissima, di nome Berta. La povera donna, assai devota al proprio re, pensa un giorno di fargli dono di una lana finissima tessuta con le sue mani. Il re, saputo della misera condizione della donna e commosso dalla spontaneità disinteressata dell’umile gesto, ricambiò con grande generosità il sentito omaggio della poverella, facendola oggetto di munifici doni che la sollevarono per sempre dalla povertà e le garantirono una vita serena e prospera. Il gesto regale scatenò la devozione interessata di molti sudditi che fecero a gara per far dono di tessuti più o meno pregiati al loro monarca. Quest’ultimo, però, deluse le aspettative di quella generosità per nulla disinteressata pronunciando la frase divenuta poi proverbiale: “Non son più i tempi in cui Berta filava”.

E’ un altro paio di maniche Questo modo di dire risale all’epoca del Manzoni, nei Promessi Sposi compare nella frase: “lo stampato lo sapeva leggere, mettendoci il

demenza, creare un clima di solidarietà in cui le famiglie trovino sostegno e comprensione, perché siano meno isolate e diminuisca il senso di vergogna e di disagio che spesso accompagna la diagnosi della malattia.

Basta poco per cambiare sensibilmente la qualità della vita delel famiglie: un saluto, una domanda, non far finta di non vedere e di non sapere.

Cosa dire di fronte a così tanta sensibilizzazione? Quella di estendere tutta la città la consapevolezza di essere una comunità vicina alle persone con demenza è, come ha detto l’Assessore al Welfare Alessandro Guastalli: “una bella sfida ma che alla lunga ripagherà”.

Per info 370-3222064

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Da sx: Dott.ssa Barbara Vernizzi, Dott. Luca Verrillo, Dott.ssa Laura Marin, Dott. Grazia Calvani, Dott.ssa Francesca Donati, Dott.ssa Eleonora Marcheselli, Dott.ssa Michela Monteforte, Maria Grazia Marinelli

ORARIO DI APERTURA LUNEDÌ SABATO 8:00 - 13:00 15:30 - 19:30 Viale Europa n°2/d SUZZARA – MN tel 0376536123 FARMACIA COMUNALE SUZZARA

fax 0376508118

mail: info@farmaciacomunalesuzzara.it

Tosse grassa e tosse secca

Spasmodica appena ci si sdraia, o “abbaiante” dopo avere preso freddo. A volte stizzosa, altre “grassa”. Più frequente in ambienti chiusi o all’aria aperta. Può presentarsi con rantoli o difficoltà a respirare o con pizzicore in gola e voce roca. In ogni caso la tosse non è una malattia ma un sintomo: scatta ogni volta che qualcosa irrita le mucose della gola, della trachea o dei bronchi, i canali che portano l’aria ai polmoni. È infatti una risposta spontanea dell’organismo che si difende da sostanze irritanti come polvere e fumo, virus o batteri, che ostruiscono il normale passaggio dell’aria ostacolando la respirazione Grassa o secca?

Per capire le cause del disturbo, occorre distinguere tra i diversi tipi di tosse. La tosse grassa è chiamata anche tosse “produttiva” per la presenza del catarro, una normale secrezione delle mucose delle vie respiratorie che si forma nella parte più alta del polmone e di solito viene spinta fuori: così l’apparato respiratorio si ripulisce da tutte le sostanze estranee. In caso di infiammazione, la secrezione è molto abbondante, per cui l’espulsione non può avvenire gradatamente: è la tosse, allora, a svolgere questo lavoro di “pulizia”, accelerando la sua eliminazione. Una volta espulso il catarro, la tosse cessa. Ecco perché non

va ostacolata una tosse grassa: è benefica anche se a volte il suo suono cavernoso può far preoccupare. La tosse secca, chiamata anche “improduttiva”, perché non è accompagnata da catarro, può essere di natura allergica oppure dovuta a un raffreddore, a un’infezione della gola o dei bronchi.

Per trattare la tosse si usano gli sciroppi I Preparati a base di Altea ,drosera ,edera ed estratto di lumaca favoriscono l’eliminazione del muco attraverso tre azioni: Azione muco regolatrice. Effetto barriera . Azione lubrificante Questi componenti formano un film protettivo ad effetto barriera che calma la tosse. Proteggendo le prime vie aeree, formulati per sedrire alla mucosa e limitarne il contatto con gli agenti esterni irritanti promuovono anche idratazione della mucosa e del muco favorendone l’espulsione Inoltre ….Sciogliere una caramella aumenta la salivazione e contribuisce a idratare la mucosa.

Non fumare Inalare vapore acqueo per aumentare e rendere piu’ fluide le secrezioni polmonari. Bere molta acqua aiuta a idratare e rendere piu’ fluide le secrezioni polmonari Lo staff della farmacia comunale San Biagio Suzzara

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PARLIAMO DI VERTIGINI CON IL DOTT. STEFANO CANTORE

a vertigine acuta è un sintomo di frequente riscontro nella pratica clinica e spesso di non semplice gestione diagnostica e terapeutica. Talora ai pazienti con tale sintomo viene semplicemente consigliato di rimanere a letto assumendo farmaci sedativi oppure vengono immediatamente prescritti loro esami strumentali non sempre necessari.

In realtà un’attenta valutazione clinica specialistica permette di raggiungere la diagnosi corretta indirizzando solo una parte dei pazienti ad approfondimenti diagnostici mirati fra cui una valutazione neurologica e l’imaging (TAC cerebrale ed RMN encefalo).

L’esame otorinolaringoiatrico nella valutazione del sintomo si incentra sullo studio del nistagmo che può essere spontaneo o provocato. Il nistagmo che è un movimento non fisiologico dell’occhio aiuta a comprendere se i due sistemi vestibolari, organi deputati al mantenimento dell’equilibrio che lavorano simmetricamente, presentino delle alterazioni causando così la vertigine ed il nistagmo stesso.

“Cervicale” e” labirintite” sono i due termini più frequentemente utilizzati per descrivere la vertigine , questi rappresentano, insieme alla vertigine posizionale parossistica benigna (detta anche “dei sassolini”), le cause più frequenti di vertigine periferica accompagnate sovente da sintomi come nausea e vomito e talora a modificazioni dell’udito ed acufeni. In questi casi può essere sufficiente una visita otorinolaringoiatrica con esame audioimpedenzometrico per inquadrare la patologia e prescrivere la terapia che si avvale di

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farmaci corticosteroidei e sedativi oltre a specifiche manovre liberatorie per la vertigine posizionale parossistica benigna. Talora può essere necessario integrare la visita con alcune indagine specifiche per approfondire il funzionamento dei due sistemi labirintici separatamente attraverso le prove termiche o i potenziali miogenici evocati vestibolari oppure graficare il nistagmo tramite l’elettronistagmografia.

Il monitoraggio nel tempo dei risultati della terapia consente di riprogrammare, se necessario, i protocolli terapeutici e di mantenere il risultato ottenuto, seguendo cosi l’evolversi delle condizioni cliniche ed il ritorno su un piano di stazionario equilibrio. Il Dott. Stefano Cantore riceve presso il centro medico Polispecialistico di Reggiolo e Pegognaga ed effettua visite specialistiche domiciliari su appuntamento.

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SUZZARA QUANDO UN’INIZIATIVA UTILE DIVENTA RETE E CREA SOLIDARIETA’

L’idea partita da due volontari della Pro-loco conosciutissimi per la loro attività commerciale e il loro impegno nel sociale, Alberto Bernardelli e Luca Borioli, hanno trovato subito l’adesione e la sponsorizzazione di diversi amici, associazioni, privati e la notizia si sta spargendo a macchia d’olio, così anzichè uno potrebbero diventare anche due gli apparecchi, considerando la spesa non eccessiva.

In occasione della sagra di Suzzara è stato presentato l’apparecchio salva-vita.

Si ringraziano tutti quelli che hanno reso possibile la realizzazione di questa iniziativa:Merceria Borioli, Memi Moda, Ottica DiBi, Dacci un Taglio - Salone acconciature, Jass Punto Ghiaccio, Bar Cicognani , Ristorante Cavour, Paxxion, Moviegraph, Iembo Costruzioni Edili, Bus Computer, Cronache Sanitarie, Casabella , Nuccia, Aleotti – privato, Digital Foto Noi Due di Melli Davide , Toofee Abbigliamento , Tabaccheria Centrale, Il Punto di Vista , Oreficeria Ester , Erre & Bi , Lanfranchi Pescheria, Eliotecnica Zerbini, Elettrauto Gandolfi, Panificio Bertoli, Unipol-Sai Zara Cafè, Lodi Carpenteria, Capogiro Acconciature, Ottica Benatti, Bar Leonardo, Pedroni Onoranze Funebri, AVIS... ma l’iniziativa continua... per altre adesioni contattare il 338.2574428

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Nella foto da sx. Alberto Bernardelli volontario Pro-Loco, Simona Bellini presidente della Croce Rossa di Suzzara, Luca Borioli volontario Pro-

loco, Mattia Taccon infermiere rianimatore del servizio 118 e Alessandro Guastalli Assessore comune di Suzzara.

DOTTORE SONO TROPPO VECCHIO PER CURARE I DENTI?

uesta e’ la domanda di un mio paziente di 70 anni a cui ho spiegato recentemente la necessita’ di riabilitare la bocca.

Come mai questa domanda quando lo stesso giorno avevo addirittura inserito 2 impianti endo ossei ad un simpatico paziente di 90 anni compiuti.

La mia risposta: si tratta solo di un preconcetto sbagliato; infatti grazie ai progressi della medicina ed al miglioramento delle condizioni di vita, mi capita spesso di avere pazienti che, raggiunta l’eta’ della pensione, hanno ancora una vita molto attiva.

Per non parlare del ruolo sociale dei nonni e del grosso contributo che danno nella gestione dei bambini.

Anche in eta’ avanzata sempre piu’ pazienti coltivano interessi, praticano attivita’sportive, allenano la mente e mangiano di gusto.

Al signore di 70 anni ho quindi spiegato che non esiste un limite di eta’ per curare i denti e che se purtroppo, durante la sua vita non ha potuto

beneficiare di adeguate misure di prevenzione, non e’ mai troppo tardi per usufruire delle moderne terapie per mantenere la dentatura residua o per rimpiazzarla magari con protesi mobili e fisse eventualmente supportate da impianti.

Il forte aumento dei pazienti anziani sta trasformano anche l’odontoiatra; le diagnosi sono, infatti, piu’approfondite per far emergere tutte le variabili in gioco dalla politerapia farmacologica agli stili di vita.

E’ormai certo che la perdita di un elevato numero di denti e la distruzione ossea da piorrea(parodontite)porta ad una piu’alta incidenza di infarto del miocardio, ictus e mortalita’.

Quindi cari nonni eliminate il preconcetto” tanto io sono anziano” e del “tanto non ne vale la pena”.

Date la giusta importanza alla bocca cosi’ come ne date ai vostri occhi e alle vostre ginocchia; lasciate ai vostri nipoti il ricordo di un nonno sorridente. Durera’ senz’altro piu’ a lungo del denaro che potreste lasciargli risparmiando sulle

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GONZAGA: PROGETTO DI MUSICOTERAPIA PER ANZIANI

Gonzaga è stato avviato nella primavera di quest’anno un interessante progetto di musicoterapia realizzato da Paola Brani in collaborazione con l’Educatrice Simona Terziotti. Il percorso e proseguirà nell’autunno.

La Musicoterapia è un processo che utilizza la musica come mezzo comunicativo per favorire la relazione e con cui il terapeuta aiuta il paziente a migliorare, mantenere o recuperare uno stato di benessere.

Negli anziani ricoverati in residenze-sanitario assistenziali si sviluppano problematiche psicologiche quali depressione, ansia, dolore, paura, deprivazione sensoriale, perdita d’identità. La perdita della memoria (del ricordo) e della rappresentazione della propria vita, li priva del senso della propria esistenza e li porta a ritirarsi su se stessi al punto da condurli ad una sensazione di perdita devastante.

Il processo Musicoterapico può affrontare problemi o bisogni mentali, fisici emotivi e sociali sia attraverso la musica, sia attraverso le relazioni interpersonali che si sviluppano tra il paziente, il terapeuta e il gruppo.

L’obiettivo principale della musica è quello di costruire un ponte tra il mondo interno del paziente e quello esterno. Il terapeuta ha come primo obiettivo di instaurare una relazione con gli anziani attraverso un lavoro indiretto che parte dal corpo, dalle emozioni, dai sentimenti e dai propri vissuti.

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La musicoterapia aiuta a recuperare i movimenti compromessi: la musica induce, infatti, un rilassamento e una distensione muscolare di arti colpiti da rigidità e spinge ad una attivazione di motricità. Dal punto di vista psicologico queste attività sono utili a recuperare l’identità del singolo per cui la musica attraverso i ricordi ricostruisce il vissuto dell’individuo rafforzandone l’identità; la socializzazione è favorita in quanto la musica facilita la comunicazione, la condivisione e favorisce i legami interpersonali e la sensazione di appartenenza, inoltre infonde serenità perché è un momento di divertimento e di gioia che non richiede un grande sforzo e una preparazione specifica.

Anche l’autostima aumenta perché la musica stimola la creatività e l’espressività gratificando l’individuo e aumentando la considerazione di sé; stimola la memoria: attraverso musiche e canzoni conosciute si riaccendono i ricordi e si favoriscono le associazioni. Gli anziani, durante e dopo le attività, sono facilitati nell’esternare sentimenti ed emozioni: attraverso la musica si fanno rivivere momenti passati felici o dolorosi favorendo l’esternazione di emozioni e sentimenti trattenuti. Oltre a questo, la musica facilita l’apprendimento.

Ecco le principali attività svolte durante il progetto di musicoterapia: • Improvvisazione strumentale in cui i

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paziente saranno invitati ad esprimersi liberamente con strumenti adatti alle proprie abilità cognitive e di movimento (tamburelli, maracas, triangoli, legnetti ecc.); Canto con cui i pazienti si esprimeranno eseguendo vecchie canzoni che conoscono e che favorisce un clima disteso e divertente in cui i pazienti si rendono più disponibili al confronto con gli altri producendo motivazione alla narrazione e al racconto di sé; Danza e movimento che spesso sorgono spontanei in alcuni anziani e che li aiuta ad orientarsi nel tempo e nello spazio; Ascolto di alcuni brani scelti dal terapeuta per favorire il rilassamento e l’abbandono, ma anche suggeriti dai pazienti.

Dott. Cesare Sacchi

PARLIAMO DI PREVENZIONE E DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DELLA MAMMELLA CON IL DOTT. ANTONIO LUCCHINI

l tumore della mammella è il tumore più frequente nel sesso femminile e in Italia, ogni anno, si rilevano 41.000 nuovi casi e 1 donna su 10 ne sarà interessata nel corso della vita. Fortunatamente la prevenzione e la diagnosi precoce hanno permesso di ottenere tassi di guarigione in costante aumento e oggi vicini al 90%. Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento di circa il 30% dei casi al di sotto dei 50 anni e del 28% tra i 25-44 anni e ciò ha determinato una modifica dei canoni di prevenzione e della diagnosi precoce che risultano le armi vincenti. Purtroppo ad oggi non è possibile dare indicazioni per una prevenzione primaria (insieme di interventi finalizzati a ridurre la probabilità si sviluppi il tumore) ma è possibile una prevenzione secondaria che permette una diagnosi precoce del tumore.

Le donne possono contribuire alla diagnosi precoce del tumore della mammella? Certamente e hanno a disposizione una metodica attuabile a domicilio e di facile apprendimento: l’autopalpazione, una metodica che permette di conoscere la propria mammella e quindi di poter identificare eventuali modificazioni in fase iniziale. Deve essere eseguita una volta al mese dopo la fine del ciclo mestruale (quando la mammella è più soffice e morbida.

L’autopalpazione si effettua in due fasi. In un primo

momento si fa un’ispezione davanti allo specchio per memorizzare la forma, le dimensioni e le differenze tra le due mammelle. Dopo si passa alla palpazione: con i polpastrelli delle dita si esamina la consistenza delle mammelle e si evidenziano eventuali piccole nodularità. Nel caso si notino cambiamenti all’ispezione o alla palpazione è necessario rivolgersi al MMG. Come detto l’aumento dei casi al di sotto dei 50 anni ha determinato una modifica dei canoni di prevenzione per cui oggi si consiglia: • Tra i 20-30 anni: AUTOPALPAZIONE e controllo clinico-ecografico in caso si avvertano modificazioni.

• Tra i 30-40 anni: AUTOPALPAZIONE e controllo clinico-ecografico ogni 12-18 mesi • Tra i 40-50 anni: AUTOPALPAZIONE + mammografia e ecografia ogni 12-18 mesi • Dai 50 anni: AUTOPALPAZIONE + mammografia di screening e eventuale ecografia ogni 24 mesi Quindi nonostante l’imaging eco-mammografica sia notevolmente migliorato e permetta sempre più spesso diagnosi di tumori clinicamente non rilevabili, a tutt’oggi l’autopalpazione risulta a tutte le età uno dei cardini più importanti per la diagnosi precoce.

DOTT. ANTONIO LUCCHINI

MEDICO CHIRURGO SPECIALISTA IN CHIRURGIA SENOLOGO

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Visite e ecografie senologiche; Chirurgia ambulatoriale

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

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GONZAGA: CONDIVISIONE CONTRO LA SOLITUDINE

mmaginiamo di sedersi in cerchio attorno ad un fuoco e parlarsi. Il calore di quel cerchio e di quel fuoco aiuta a creare relazione, condivisione. Addirittura si crea un ponte e questo è molto bello e importante. Se in quel cerchio ci sono anche persone con problemi di varia natura, allora nasce un ponte che unisce, che integra, dove emozioni e sentimenti escono e fanno crescere dentro le persone. Dove la solitudine e il disagio si abbatte. Questo è stato il messaggio dello spettacolo al Teatro di Gonzaga intitolato “viaggiare nella tempesta”

curato dagli operatori dell’ASST di Suzzara e dagli attori volontari della compagnia “Le mei perdei che catà” diretta da Nicoletta Ferrari.

Ma non è finita perché se lo spettacolo aveva anche scopi benefici per la costruzione di un centro disabili al centro Italia terremotato grazie all’impegno di Gianni Bellesia fotografo, allora la serata è stata importante, piacevole, perché oltre all’integrazione, condivisione c’è stata solidarietà. Gradita la presenza del Direttore del consultorio provinciale Dott. Bruno Boccaletti psicologo verso il quale il Dott. Paolo Breviglieri

ha avuto parole di ringraziamento ma anche di impegno per futuri eventi di integrazione e condivisione fra le istituzioni e il mondo del disagio e del volontariato. Molti gli operatori dei servizi dell’ASST, ATS e delle cooperative sociali. Bello il quadro del pittore suzzarese Sergio Riviera che ha rappresentato il “Viaggio nella tempesta”.

Nicoletta ha ringraziato gli sponsor fra cui il periodico “Cronache Sanitarie” e Dott. Arch.

Ceresolla Claudio.

Marco Barbieri

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Chirurgia generale, Angiologia Dott.Impagnatiello Gianluca Occelli Ortopedia Dott.

Ezio Dermatologia Dott.ssa Laura Pavoni

Chirurgia generale, Angiologia Dott. Gianluca Occelli Proctologia Dott. Sergio Bicocchi Podologia Dott.ssa Olga Davydova

Dermatologia Dott.ssa Laura Pavoni Proctologia Dott. Sergio Bicocchi Podologia Dott.ssa Olga Davydova

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

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SUZZARA: INTERVISTA AL COORDINATORE DEI TECNICI DELLA RADIOLOGIA

S

i chiama Francesco Quarenghi, persona preparata, disponibile un po’ schivo a farsi intervistare ma ben contento di parlare della professione che svolge con dedizione.

Laureato a Mantova nel 2005, ha poi conseguito il Master da coordinatore nel 2010. A Suzzara presta servizio in Radiologia dal 2006.

La radiologia è il cuore dell’ospedale, anzi il biglietto da visita. Se funziona bene, allora l’Ospedale cammina e cresce. Francesco come ti trovi a Suzzara con le persone che si rivolgono al servizio, con i colleghi e nelle relazioni con i reparti? Coordinare un gruppo di tecnici cosa significa? Quali le difficoltà e quali le soddisfazioni?

Significa essenzialmente continuare il mio lavoro di tecnico al meglio con le energie e il tempo necessario per poter garantire una gestione efficace del Servizio. Credo che le difficoltà maggiori siano state quelle di capire bene come muovermi e i rapporti con figure professionali che prima non avevo.

Ovviamente la soddisfazione maggiore è vedere che il paziente soddisfatto del nostro operato. Quali doti servono per coordinare un gruppo di lavoro?

L’aver lavorato come tecnico per 11 anni all’interno della nostra Radiologia mi ha dato l’opportunità di poter conoscere le dinamiche lavorative, in modo da potermi orientare al meglio nella ricerca di una corretta conduzione.

Penso che sia importantissimo essere io stesso il primo a dover dare un buon esempio per il mio gruppo. Credo che da parte del personale

sia essenziale avere come riferimento una persona di buoni propositi, dal comportamento professionale, responsabile e disponibile. Se devo essere sincero molte cose le ho “rubate” al mio predecessore Rossini.

Ci puoi presentare il tuo gruppo di lavoro dai tecnici ai medici?

Ci sono nove tecnici che riescono ruotare in tutte le diagnostiche senza particolari problemi.

Sono tutti professionisti con ottime conoscenze e disponibilità nonostante la giovane età.

I Medici Radiologi sono in cinque, tre dei quali (tra cui il Primario Dr. Perani) hanno una grande esperienza data dagli anni di servizio nella radiologia del “Carlo Poma” di Mantova.

Gli altri due medici provengono da Parma,

specializzati da qualche anno, con la voglia di crescere professionalmente e con l’entusiasmo delle giovani leve.

Hai degli hobby?

Purtroppo adesso come adesso non ho particolari hobby, anche perchè, tra lavoro e famiglia con due bimbi piccoli, non mi rimane troppo tempo.

Per dovere di cronaca ricordiamo che Francesco ha preso il posto dal 1 luglio di quest’anno al posto di Franco Rossini che ha prestato servizio per ben 45 anni con impegno e professionalità. Al capotecnico Rossini gli auguri di un meritato riposo da tutta la nostra redazione e al nuovo coordinatore Quarenghi gli auguri di buon lavoro.

BUON COMPLEANNO A GIORDANO CUCCONI PER I SUOI 87 ANNI Il corrispondente della Gazzetta di Mantova, con alle spalle più di mezzo secolo di corretta informazione giornalistica e già direttore di Radio Zero per tanti anni, è stato felicemente festeggiato.

Molto bello il gesto del sindaco della città Ivan Ongari che gli ha omaggiato la Torre di Suzzara ma anche quello dell’ex sindaco Wainer Melli che ha scritto: Auguri Giordano e grazie per quanto hai sempre saputo fare con grande obiettività. Poi altri ancora che meritano il plauso di aver elogiato un bravo giornalista: Claudio Bollani Tanti auguri

Giordano, ....e GRAZIE per tutto ciò che hai fatto per Suzzara!! Vanni Buttasi Tanti auguri, Giordano.

La libera voce di una radio libera: Radio Zero. Con grande affetto!!!! Grazia Badari Grande Giordano!

Auguroni! È stato uno dei migliori giornalisti suzzaresi. Presente anche Antonio Magnani che ha compiuto anche lui 87 anni (ambedue fanno parte dello sciolto Gruppo Ricerche Padane).

Presenti tutti i corrispondenti locali: Mauro Pinotti per la Gazzetta di Mantova, Bruno Melli per l’Eco di Suzzara, Roberto Sissa per la Voce di Mantova,

Attilio Pignata per “Cronache Sanitarie” e Enrico Grossi per “SuzzaraWeek” La figlia ringrazia di cuore tutte le persone che lo hanno ricordato e permesso di trascorrere un felicissimo compleanno.

LAVASECCO ELENA di Menegatti Loredana Via Guido, 33/B Suzzara Cell. 349 -2402542

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CISAPLAST S.P.A.

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NUOVA SEDE PER L’ASSOCIAZIONE CULTURALE “NUOVI ORIZZONTI”

N

el 2016 nasce a Suzzara l’Associazione Culturale Nuovi Orizzonti per volontà delle tre socie fondatrici Simona Ascari, Antonella Gnocchi e Marina Mignoli. Dopo un anno di attività svolta nella sede di via Cairoli, Marina Mignoli e Simona Ascari inaugurano il nuovo spazio in Piazza Berlinguer, 5/a.

Ragazze, dopo un anno già pronte a cambiare sede…

Simona: “Beh, è stato un anno molto intenso e ricco di soddisfazioni. In questo lasso di tempo abbiamo realizzato che lo spazio a nostra disposizione non era più sufficiente per accogliere i nostri associati. Per questo abbiamo è deciso di trasferire parte delle attività associative nella nuova sede di piazza Berlinguer: una nuova scommessa.

Marina: “Siamo molto felici di questo nuovo spazio più grande, luminoso, tranquillo e facilmente raggiungibile”.

Bene, ma ora parliamo di voi e delle vostre attività. Simona iniziamo da te. Inizierei con il METODO REME. Parlaci di questa disciplina.

Ho iniziato il mio percorso di conoscenza e ricerca vent’anni fa. Ho scoperto il METODO REME grazie alla sua ideatrice Gloria Spiritelli.

Questo metodo integra tecniche occidentali e discipline orientali, con l’intento di ristabilire l’equilibrio tra corpo e mente; è uno strumento che permette di conoscere semplici e potenti strategie che portano a migliorare la qualità del movimento e della salute, mantenendo il corpo giovane e in forma.

La parola REME racchiude gli obiettivi principali del metodo: lavora sul RESPIRO, per liberarlo, sulla muscolatura, rendendola più ELASTICA, dando maggiore MOBILITÀ articolare al fine di usare al meglio l’ENERGIA che il nostro corpo ci mette a disposizione.

Da chi può essere praticato?

Il percorso proposto è alla portata di tutti; consigliato in particolare anche per sportivi, ragazzi e terza età. L’attività in palestra si svolge in sessioni collettive di circa due ore, in gruppi di 10/15 persone, una volta la settimana; in alternativa si possono svolgere sessioni individuali di un’ora in spazi personalizzati. Un modo facile per liberarsi da mal di schiena, mal di testa, dolori cervicali, muscolari e articolari, ansia e stress. Utile per ripristinare il pavimento pelvico prima e dopo la gravidanza e durante la menopausa.

I corsi si svolgono presso la nostra sede di Suzzara ma anche a Moglia, Gonzaga e Mantova.

Cos’altro vuoi aggiungere per chi ancora non ti conosce?

Sono diplomata Master Reiki Usui e propongo

trattamenti individuali e seminari di 1° e 2° livello.

Sono operatore in bagno sonoro e voce.

Marina, ora parliamo di yoga.

Credo che l’unico modo per capire veramente questa pratica millenaria sia sperimentarla.

Posso tranquillamente affermare, per esperienza personale, che lo yoga ti cambia la vita: ha effetti straordinari sul benessere del corpo, tonifica e distende la muscolatura, aiuta le articolazioni, migliora la postura, agisce sul sistema endocrino, così importante in ogni fase della nostra vita.

Questo solo per quel che riguarda l’aspetto prettamente fisico, ma lo yoga non è solo una pratica corporea. L’aspetto più importante dello yoga riguarda la sua interazione con la nostra parte mentale ed emozionale. La parola YOGA significa infatti “unione” e chi lo pratica impara ad integrare corpo e mente, a saper meglio gestire le emozioni e lo stress e questo migliora il nostro approccio alla vita.

Ma lo yoga può essere praticato solo da persone con determinate caratteristiche fisiche?

Spesso si pensa che praticare yoga richieda una serie di riti, di regole e una dedizione particolare e invece lo yoga non è qualcosa che si fa, ma qualcosa che si è: è una condizione dell’essere, più leggera, più consapevole, cui ciascuno può accedere, qualunque età abbia. Perché ognuno di noi è già nello yoga. Solo che non lo sappiamo.

Ma possiamo riscoprirlo. Prendete il tappetino che sarà la vostra canoa e iniziate il viaggio, sempre ascoltando il vostro corpo. Io propongo lo yoga così come vuole la tradizione. Ci si accosta alla pratica con gradualità e nel rispetto dei propri limiti. La respirazione è elemento essenziale nella pratica, è l’anello di congiunzione tra corpo e mente, per questo dedico molto tempo a questo

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

aspetto. Altrettanto importante è il lavoro sulla colonna vertebrale, fondamentale per tutte quelle patologie che derivano da una postura scorretta.

Nelle lezioni si utilizzano anche alcuni ausili per facilitare la pratica e renderla accessibile a tutti.

Anche chi non gode di buone condizioni fisiche può praticare yoga seduto su una sedia oppure sdraiato.

Vorrei chiudere l’articolo parlando delle altre attività proposte dalla vostra associazione.

Simona: Collabora con noi la dott.ssa Anna Guidotti, esperta in floriterapia e counseling. La floriterapia si basa sull’utilizzo di rimedi floreali per riequilibrare le emozioni in disarmonia; il counselor aiuta le persone ad aumentare il livello di consapevolezza, di autostima, di autoefficacia. Un’opportunità per guardarsi dentro, comprendersi e darsi legittimazione di poter essere quello che si è già.

Marina: Siamo felici di poter ospitare da ottobre i laboratori “Introspective Movement” condotti da Stefano Todeschi, percorsi che aiutano a sentirsi a proprio agio con il proprio corpo, portando la personale emozionalità nel movimento.

Vorrei ricordare e ringraziare in chiusura gli operatori che stanno portando avanti lo spazio bambini in Via Zara e che in questa estate hanno dato vita ad un grest indimenticabile. Katia, Gian e Susanna collaborano al nostro progetto dedicato all’infanzia.

Tutte le nostre iniziative sono comunque pubblicizzate sulla pagina facebook dell’associazione, oltre che sulle nostre pagine personali.

Per chi ha necessità di contattarci: Simona Ascari 340 0603823 Marina Mignoli 346 9552944

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a malattia dell’alcolismo, sebbene sia una delle prime cause di morte, non assume quella attenzione che meriterebbe anche dal lato medico; noi ci occupiamo di recupero però la prevenzione in Italia è intorno all’1%. Incredibile ma è così!

I dati che provengono dalle ultime statistiche, riferiscono che, anche nella nostra provincia, sempre più persone soffrono di dipendenza dagli alcolici. Si inizia a bere anche a 11 anni, cocktail, chupito, birra, bevande aromatizzate ma che di fatto sono alcoliche. Gli happy hours, le “ore felici” dell’aperitivo promosse da decine di bar e di pub, con sconti e incentivi, hanno aperto al mercato dell’alcol nuove clientele. Non c’è un momento in cui la dipendenza prende il via, si inizia o con

L

ALLARME ALCOL

bevute in compagnia nei week end, oppure tra i giovanissimi con quei succhi di frutta “arricchiti”, le cosiddette bevande alcolpop, dal sapore dolce con alcol però al 6%, sorseggiati con la stessa facilità con cui si scelgono i succhi, il rischio è quello di eccedere nel consumo di alcol. Questo si presenta come simbolo di una presunta libertà, in quanto toglie le inibizioni sociali e consente di far parte del branco: è un rituale. L’alcol si insinua così lentamente nella vita quotidiana e lentamente la distrugge in maniera progressiva colpendo giovani ricchi o poveri senza distinzioni.

Si manifesta poi con depressioni, nevrosi, attacchi di panico, violenze, ansia, disturbi alla personalità, oltre a un lungo elenco di patologie come quando

non ci si ricorda cosa si è fatto il giorno prima: il cosiddetto buco nero. I ragazzi corrono certamente un pericolo maggiore se vengono associate altre sostanze per “sballare” specialmente nei fine settimana rischiando così di rallentare lo sviluppo sia fisico sia psichico. Quando si arriva a toccare “il fondo” così chiamato per dire il punto più basso dell’esistenza, può esistere la capacità di risalire cercando un gruppo di automutuoaiuto (es.

Alcolisti Anonimi) dove non esistono specialisti, ma si ottengono grandi risultati.

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SUZZARA LA CORTE AGRICOLA MANTOVANA: UN LIBRO CHE RACCOGLIE BEN 1000 FOTO

o ha scritto il suzzarese Carlo Parmigiani, laureato in architettura e già insegnante presso l’Istituto Tecnico per Geometri C. D’Arco di Mantova. L’autore è socio corrispondente dell’Accademia Virgiliana e dal 1990 ad oggi ha scritto 27 libri di grande interesse con illustrazioni inedite. La sua ultima fatica si intitola: “La Corte agricola mantovana”, origini ed evoluzione costruttiva in 1000 immagini, ediz. Sometti 192 pagine, luglio 2017. “La quasi totalità delle corti che appaiono nelle immagini del libro sono scomparse, abbandonate, ridotte a ruderi, transennate, sepolte di erbacce, - scrive Parmigiani nella premessa - La

“I

SUZZARA: L’ARTE DI RIVIERA SERGIO, “CROMATISMI FUSI NELLA TAVOLOZZA DEI SOGNI”.

o elaboro….tutto ciò che mi riesce, ma poi... credetemi... navigo e prendo spazio dentro me...ho progetti pittorici, ma poi il risultato è sempre parte di ciò che il mio io (con mia sorpresa) ... .INVENTA !”

La mia arte è esposta allo SPAZIO ARTE CONAD di Suzzara. I grandi critici d’arte suggeriscono di esporre l’arte della contemporaneità a contatto della gente, se pure luoghi insoliti, inusuali, ma certamente utili a esporre l’arte agli occhi della gente. La grande Critico d’Arte Dott.ssa Mattea Micello ne ha espresso gli aspetti che si celano nella nuova contemporaneità artistica di Sergio.

Ella così ci dice: Sergio esprime il sogno che se vogliamo, matura in ognuno di noi e questo avviene come un suo regalo oltre la nostra caotica esistenza.

La Micello ci suggerisce di respirare l’opera mentre gli occhi osservano le luminosità ed i colori che non corrispondono a canoni reali …ma, seguono invenzioni di toni e luci sempre nuove dettate dal “dono artistico” di Riviera.

La tecnica è un elemento che compete ma poi è la forza dell’invenzione di chi sa trasformare il sogno celato dentro l’anima che si trasforma in immagini del fantastico, per far gioire i nostri

Lavorazioni e trasformazioni carni suine

AZZONI IVO Tel. 0376-558785 Via Prov. Ovest Polesine - Pegognaga Mn

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ricaduta concreta di un trapasso di civiltà è sempre traumatica e con costi umani e materiali altissimi.

Così è stato nel dopoguerra col rapido collasso della civiltà contadina sotto l’avanzare impetuoso della modernizzazione. Il libro non ha nessuna pretesa di essere completo ed esaustivo del tema affrontato, è solo un tentativo di dare ordine alla propria conoscenza, ad un patrimonio di dati d’archivio e di immagini raccolte nell’arco di un trentennio e, soprattutto portare anche un piccolo contributo nuovo al sapere precedente”.

occhi che osservano. Colori della gioia , calma e tranquillità ,dell’allegria, della felicità e della fantasia, ... del dinamismo e della vitalità...

Sergio coltiva il suo dono artistico dentro una

vicenda umana difficile anche se, per sorpresa di noi tutti, ne trae la leggerezza nel suo dialogo pittorico con noi e nella stessa ammirevole vita sua.

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a s a c n i i t t a f i c l o D TORTA ALLE NOCCIOLE

Di Luciana Caramaschi (Moglia) Ingredienti: 200 grammi di Nocciole tostate, 250 grammi di Farina, 200 grammi di Zucchero, 200 grammi di Burro, 2 Uova intere, 50 ml di Latte, 1 bustina di Lievito Procedimento: Tritare finemente le nocciole nel robot, unire tutti gli ingredienti e mescolare bene, versare il tutto in una teglia rotonda diametro 28 foderata con carta forno, cuocere a 180° per 30/35 minuti.

N

QUANDO LA STORIA CONTINUA…

onostante la temperatura precocemente diminuita, la strada un po’ “fuori mano” e una piacevole nostalgia, la serata organizzata dal periodico Cronache Sanitarie a Corte Chiaviche Collini di San Prospero è stata un’opera d’arte. I partecipanti all’evento tenutosi lo scorso 2 settembre, nel godersi la raffinata cena, hanno avuto il privilegio di assaporare una fetta di storia. Una storia che parte da lontano, precisamente da inizio XVI secolo, quando la villa cominciò il suo passaggio di proprietà fino al 1820, anno in cui divenne la residenza estiva del cantante lirico Virgilio Collini. Baritono mantovano nato nel 1832, Collini fu stretto amico di Giuseppe Verdi. Con lui la villa raggiunse elevati momenti culturali, decaduti però dall’inettitudine del figlio. Ma lasciando il passato, comunque raccontato dagli affreschi che decorano le pareti delle sale, il palazzo, grazie alla famiglia Maretti, gli attuali proprietari, oggi ricomincia pian piano a respirare vita nuova. Tranne a questi, erano presenti alla serata due donne che, con un pizzico di nostalgia e sincera emozione, hanno raccontato i loro ricordi d’infanzia vissuti fra quelle mura. A fare da filo conduttore poi fra l’arte del canto del secolo XIX e quello dei nostri giorni è stata la possente voce di Maurizio Serafini, giovane cantante e pianista, nonché insegnante di canto a Palidano di Gonzaga.

S

Così, in una location ricolma di storia, fascino e cultura, anche questa volta Attilio e la sua redazione hanno centrato il segno: un segno

di rispetto e recupero del passato, nonché di buon auspicio per il futuro locale.

Erika Mazza

PEGOGNAGA: COME MANTENERE IL NOSTRO BENESSERE

i è svolta la terza edizione di “Festa del benessere”, intitolata “tra cielo e terra” presso la palestra e il Parco Florida con 30 operatori olistici che hanno proposto consulenze, trattamenti individuali e di gruppo,

convegni e dimostrazioni, sedute di gruppo, giochi, laboratori per bimbi. Il ristoro è stato gestito dai giovani diversamente abili della cooperativa sociale CHV.

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

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LA COMUNITÀ È TERAPEUTICA

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uesto lo slogan di Sconfinart, il festival di musica etno culturale che si è svolto a Suzzara e a Pegognaga riscuotendo un largo successo. Quest’anno il festival ha toccato la ventesima edizione e gli eventi divisi tra Suzzara e Pegognaga sono stati arricchiti da eventi extraordinari cioè fuori sede: al lido Po di Borgoforte, un altro in via Democrito a Suzzara ed infine

alla Fiera Millenaria di Gonzaga. Il festival ha registrato 14 spettacoli e tanta musica ma ad animare l’estate nella Bassa sono stati i volontari, più di 60: giovani, adulti, famigliari e utenti che hanno gestito un piccolo ristorante finalizzato all’integrazione, creando solidarietà e amicizia vera. Numerosi gli operatori dei vari servizi sociosanitari provenienti da ogni provincia di ogni

ATTIVITA’ DELLA PALESTRA

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FITNESS ANTALGICA ( CERVICALGIE, DORSALGIE L0MBALGIE ) RIABILITATIVA ( PRE E POST OPERATORIA) CORRETTIVA RIEDUCATIVA E POSTURALE PRESCIISTICA WELLNESS DIMAGRANTE BODY SCULPTURING STRETCHING GINNASTICA DOLCE PERSONAL TRAINER A RICHIESTA SCHEDE PERSONALIZZATE PER OGNI ESIGENZA YOGA

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regione. A distanza di tanti anni quell’idea di comunità aperta, accogliente, solidale, paritaria, del “tutti diversi nell’uguaglianza” è diventata terapeutica. Il bilancio di una trasformazione radicale di pensiero è palpabile osservando l’entusiasmo dei ragazzi e del pubblico sempre più numeroso e partecipe, musicisti e cantanti compresi.

Pilates-Piloga Functional traiding Joga dinamico Tekar Circuit Strong Hip Hop Danza Classica e Moderna Walking / Spinning Zumba Trx in sospensione

AMBULATORIO:

DR. Ezio Impagnatiello Consulenza ortopedica Dr.ssa Alessandra Gennari Medicina generale Dr.ssa Deborha Balbarani Consulenza Alimentare

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FISIOTERAPIA (Laser , Ultrasuoni, Dadinamiche, Tens, etc.)

Elettrostimolazioni Tonificazioni e potenziamento muscolare con “COMPEX” F.K.T. RIabilitazione neuromotoria Massaggi antistress Tekar Terapy T-aping Elastico

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TURNI FARMACIE DEL TERRITORIO OTTOBRE 2017

NOVEMBRE 2017

1

PALIDANO COMUNALE POGGIO RUSCO ROVERI

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SUZZARA COMUNALE

1

PALIDANO COMUNALE POGGIO-RUSCO ROVERI

16

PORTIOLO LONETTI POGGIO-RUSCO LOLLI

2

SUZZARA BREVIGLIERI

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SAN BENEDETTO PO POLIRONE

2

SAN BENEDETTO PO GHIDINI POGGIO RUSCO ROVERI

17

BORGOFORTE MONDINI SAN BENEDETTO POLIRONE

3

SUZZARA BREVIGLIERI

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SAN BENEDETTO PO POLIRONE BORGOFORTE MONDINI

3

SAN BENEDETTO PO GHIDINI

18 SAN BENEDETTO PO POLIRONE

4

SAN BENEDETTO PO GHIDINI

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BORGOFORTE MONDINI PORTIOLO LONETTI

4

MOTTEGGIANA CARITA’

19

SUZZARA COMUNALE

5

SAN BENEDETTO PO GHIDINI

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PORTIOLO LONETTI QUISTELLO TERZIOTTI

5

MOTTEGGIANA CARITA’

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PORTIOLO LONETTI RONCOFERRARO FRIGNANI

6

BONDANELLO BOTTARDI LASAGNA

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GONZAGA CONTI QUISTELLO TERZIOTTI

6

BONDANELLO BOTTARDILASAGNA

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GONZAGA CONTI RONCOFERRARO FRIGNANI

7

BONDANELLO BOTTARDI LASAGNA

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GONZAGA CONTI QUISTELLO TERZIOTTI

7

BONDANELLO BOTTARDILASAGNA

22

GONZAGA CONTI QUISTELLO TERZIOTTI

8

SUZZARA ALDROVANDI

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SUZZARA F. DELL’OSPEDALE

8

SUZZARA ALDROVANDI

23

MOGLIA BERNI QUISTELLO TERZIOTTI

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SUZZARA ALDROVANDI

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SUZZARA DELL’OSPEDALE

9

SUZZARA ALDROVANDI

24

MOGLIA FERRARI-BERNI

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PEGOGNAGA MORI

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MOGLIA BERNI

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PEGOGNAGA MORI

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SUZZARA DELL’OSPEDALE

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PEGOGNAGA MORI SAN GIACOMO SEGNATE TAMASSIA

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MOGLIA BERNI

11

PEGOGNAGA MORI

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SUZZARA DELL’OSPEDALE

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TABELLANO TERZI ASINARI SAN GIACOMO SEGNATE TAMASSIA

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BONDENO FERRARI SCHIAVO SCHIVENOGLIA MARTELLI

12

TABELLANO TERZI-ASINARI

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BONDENO FERRARI SCHIAVO SCHIVENOGLIA MARTELLI

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TABELLANO TERZI ASINARI POGGIO RUSCO LOLLI

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BONDENO FERRARI SCHIAVO SCHIVENOGLIA MARTELLI

13

TABELLANO TERZI-ASINARI SAN GIACOMO SEGNATE TAMASSIA

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BONDENO FERRARI SCHIAVO SCHIVENOGLIA MARTELLI

14

MOTTEGGIANA CARITA’ POGGIO-RUSCO LOLLI

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POLESINE MANCINELLI SCHIVENOGLIA MARTELLI

14

MOTTEGGIANA CARITA’ SAN GIACOMO SEGNATE TAMASSIA

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POLESINE MANCINELLI

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SUZZARA COMUNALE POGGIO-RUSCO LOLLI

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POLESINE MANCINELLI NUVOLATO FERRAMOLA

15

MOTTEGGIANA CARITA’ POGGIO-RUSCO LOLLI

30

POLESINE MANCINELLI

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PALIDANO COMUNALE NUVOLATO FERRAMOLA

31

PALIDANO COMUNALE POGGIO-RUSCO ROVERI

MOGLIA: LUTTO AL NOSTRO REDATTORE FOTOGRAFO GIANNI BELLESIA

A

ll’età di 88 anni è salito in cielo la cara mamma di Gianni lasciando nel dolore il

fratello Romolo con Franca, gli adorati nipoti Davide e Lara. Tutta la nostra redazione esprime

sentite condoglianze a Gianni e famiglia.

LEGGETE

DIFFONDIAMO LA CULTURA DELL’INTEGRAZIONE www.coop-ilponte.org

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

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UN’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO DIFFERENTE PER 5 STUDENTI DEL I. S. MANZONI DI SUZZARA

urante lo scorso anno scolastico 5 dell’Istituto Superiore Manzoni di Suzzara sono stati coinvolti, grazie all’alternanza scuola-lavoro, nello studio di fattibilità del progetto GIOVEN TU. Il progetto, promosso dai 6 comuni del distretto, ha poi trovato il finanziamento di Fondazione Cariplo, impegnando così il territorio per i prossimi 3 anni.

Durante lo studio di fattibilità, gli studenti Calzolari Melissa, Ferro Elisa, Tabella Emanuela, Bertoni Giovanni, Pulvirenti Alessia - hanno dato il loro contributo con pensieri, idee innovative e punti di vista che hanno contribuito alla definizione delle linee operative del progetto.

Gli studenti sono stati coinvolti anche in un processo di indagine dei bisogni del territorio, in particolare dei loro coetanei. È stato, così, studiato e somministrato un questionario agli studenti degli istituti superiori del territorio (CFP Scuola di Arti e Mestieri, ISS A. Manzoni, IS Strozzi) col fine di rilevare la percezione del livello di sicurezza, l’indirizzo professionale scelto a conclusione degli studi, le opinioni e la percezione riguardo l’inclusione delle persone con fragilità nel mondo del lavoro.

In totale, il questionario è stato somministrato a 670 ragazzi di età compresa tra i 15 e i 19 anni.

I risultati ottenuti hanno confermato alcune delle linee strategiche individuate come prioritarie per

L

la realizzazione del progetto e hanno messo in luce alcuni interlocutori fondamentali per la riuscita del progetto e per il coinvolgimento dell’intera comunità.

Con l’approvazione e il finanziamento di GIOVENTU da parte di Fondazione Cariplo, l’impegno dei ragazzi non è terminato coinvolgendoli così anche nella progettazione dei primi materiali e momenti di comunicazione, come ad esempio il Festival della filantropia, organizzato da Fondazione Comunità Mantovana il 27 maggio 2017, e il lancio ufficiale del progetto al Piazzalunga del 6 giugno.

Col nuovo anno scolastico si passa alla seconda fase: il passaggio di consegne al nuovo gruppo

di studenti coinvolti nell’alternanza scuola-lavoro permetterà di creare una rete più ampia; la progettazione e lo sviluppo di idee come il “social blog” che supporti i giovani nell’orientamento professionale.

L’esperienza è stata gratificante per i ragazzi, che li ha visti protagonisti e attori in prima linea, impegnandoli anche molto. Ha dato loro l’occasione di mettere in pratica le conoscenze teoriche sulla metodologia della ricerca, di lavorare in un’equipe allargata, di utilizzare linguaggi specifici e relazionarsi con soggetti diversificati e soprattutto di misurarsi con la loro capacità di determinazione e di responsabilità.

Un’esperienza che sarà motore di tante altre…

Il lavoro con il tavolo di progettazione di GIOVENTU

a partecipazione di Alessia, Giovanni, Elisa, Melissa ed Emanuela ha consentito di sperimentare una forma, per noi, nuova di avvicinamento dei giovani con uno schema partecipativo a una fase progettuale importante per il territorio.

Con i loro pensieri, l’atteggiamento collaborativo e la presenza attiva e costante hanno aiutato noi adulti e professionisti a “vedere” con occhi

“altri” la condizione giovanile del territorio, consententoci così di ampliare le prospettive per arrivare a un lavoro sul benessere della comunità, che consenta l’inclusione anche del ragazzo svantaggiato e non viceversa.

Il progetto risultato di questa collaborazione mira a un grande cambiamento culturale trasversale: nei servizi, nella collaborazione di questi con il mondo del terzo settore e con gli stessi cittadini

del territorio.

La collaborazione con l’ISS Manzoni e con la docente che ha seguito i ragazzi ha dato un grande valore al progetto, tanto da stimolarci all’attivazione di nuovi percorsi di alternanza per il triennio di realizzazione del progetto.

Roberta Lorenzini - Project Manager di GIOVENTU

I PARTNER DI PROGETTO:

Presto sarà possibile vedere un calendario degli appuntamenti sul sito del progetto gioven-tu.it e sulla pagina face-book dedicata @progettogioventu. La fondazione Comunità Mantovana Onlus ha appoggiato il progetto GIOVENTU’ attraverso la creazione di un

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fondo e un conto corrente dedicato per agevolare le donazioni: l’Iban di riferimento è IT49E0335901600100000151959 indicando nella causale “Fondo Progetto Gioventu’ – Welfare di Comunità – DISPONIBILITA’ “.

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

UNA ESPERIENZA FORMATIVA ESPLOSIVA... ...per il docente!

A

nche per me, come docente, è stata un’esperienza impegnativa e gratificante.

Oggi, dopo un anno, riflettendo sul percorso svolto posso solo ringraziare per l’ opportunità che mi è stata concessa in quanto mi sono “cimentata“ con qualcosa di nuovo. L’esperienza mi ha permesso di conoscere i miei alunni sotto una luce diversa, cogliendone quelle

È

stata per tutti noi un’ occasione di lavoro impegnativo, che ci ha portato a confrontarci direttamente con il mondo degli adulti e una nuova realtà tutta da scoprire.

Nella fase di progettazione abbiamo collaborato con enti pubblici, associazioni e cooperative sociali conoscendo maggiormente le problematiche e le molte risorse presenti nel territorio in cui viviamo.

Ciò ha permesso a noi di sentirci attori e non spettatori di un progetto con la possibilità di arricchirlo con il nostro punto di vista e contributo critico.

Durante il lavoro abbiamo messo in pratica

competenze e abilità che nella “quotidianità dell’ attività didattica in classe” è difficile subito mettere a fuoco come ad esempio, la loro capacità di saper lavorare in equipe con persone nuove, la flessibilità/disponibilità a lavorare in tempi e modalità diverse, la condivisione o critica nelle discussioni, e soprattutto la determinazione con cui hanno portato avanti

il lavoro di ricerca responsabilizzandosi molto.

Come docente ho potuto assaporare la bellezza di lavorare con i ragazzi, lo staff, le associazioni, forse per la prima volta “scrollandomi di dosso” il ruolo di insegnante per confrontarmi e progettare ad “armi pari” con loro e per loro.

Prof.ssa Maddalena Bigi

le conoscenze teoriche sulla metodologia della ricerca apprese in aula, somministrando un questionario ai nostri coetanei su temi importanti per noi giovani: la formazione, il lavoro, la sicurezza e la disabilità.

La continua partecipazione all’interno del gruppo di progettazione ci ha permesso di ampliare le nostre conoscenze, ad esempio, definendo la “Buona Causa” del progetto, entrando nelle complesse strategie del Fundraising e acquisendo linguaggi tecnici specifici.

Le nostre aspettative riguardo gli obiettivi prefissati sono la possibilità di realizzazione a breve di almeno due delle

quattro macroazioni del progetto come la “rigenerazione urbana” e la “gioventù a lavoro”.

Nei prossimi mesi ci occuperemo del passaggio di consegne del nostro lavoro ad altri giovani allargando la rete di partecipazione attiva.

Questi lavoreranno in particolare nella seconda fase di realizzazione del progetto, sperando di coinvolgerli e motivarli come lo siamo stati noi.

Bertoni Giovanni Calzolari Melissa Ferro Elisa Pulvirenti Alessia Tabella Emanuela

...per gli alunni!

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

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CONVEGNO INTERNAZIONALE CON IMPORTANTI NOVITA’ PER LA CURA DEL MIELOMA, DELL’AUTISMO, DEL PARKINSON E DI ALCUNE FORME DI TUMORI SOLIDI.

(continua da pagina 1) La scelta della sede è stata fatta dal ricercatore medico Fabio Malavasi, nato proprio a San Bendetto Po. Assieme alla Prof Ada Funaro, Il Laboratorio di Immunogenetica dell’Università di Torino ha messo insieme un gruppo di scienziati che all’Ospedale Molinette hanno definito le tappe dello sviluppo terapeutico di queste due molecole. Sempre nel corso del convegno è emerso che questi marcatori cellulari sono anche diventati indicatori di certe forme di autismo e di Parkinson.

Inoltre alcuni ricercatori di Singapore e della Cina popolare hanno scoperto che la molecola CD38 è importante indicatore di associazione con il comportamento sociale degli individui.

I giorni di intenso lavoro a San Benedetto Po e a Mantova hanno messo insieme le tre anime che studiano nel mondo le molecole CD38 e CD157. In terapia, l’anticorpo DARATUMUMAB è stato approvato la scorsa anno in Italia come monoterapia in mieloma multiplo. A San Benedetto Po si è anche studiato l’allargato dell’ambito dei bersagli terapeutici al di fuori dei tumori del sangue di queste due proteine.

E’ dato acquisito l’anticorpo DARATUMUMAB agisce in sinergia con il sistema immunitario, diventando un immunomodulatore. Questo dato ha dimostrato che la ricerca di base ha trovato una in diretta conferma dal trattamento in vivo su pazienti, che stavolta si sono dimostrati palestre

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per confermare quanto anticipato in laboratorio.

Le due molecole che hanno dato il titolo al convegno sono apparse anche dei marcatori genetici che consentono di scoprire associazioni con comportamenti normali e patologici. Tra i comportamenti normali è apparso che CD38 e CD157 sono testimoni di comportamenti quali l’altruismo, o -per usare dei parametri della psicologia – del numero di amici che una persona riesce ad avere. Nel convegno sono stati raccolti studiosi da tutto il mondo, che hanno fatto un percorso che va dalla ricerca di laboratorio fino all’applicazione pratica al paziente. I pazienti affetti da mieloma multiplo hanno avuto la conferma che quelli trattati con l’anticorpo hanno avuto un quadruplicamento del periodo di sopravvivenza, in una patologia fino ad alcuni anni fa erano considerate senza terapia. Al momento si sta valutando la estensione della terapia mediata da anticorpi anti-CD38 ad altri modelli tumorali quali quelli del polmone, del pancreas, e altri sono in valutazione pre-clinica.

Dal convegno è stato anche dimostrato che la molecola CD 38 è un regolatore della ossitocina, un ormone fino ad ora considerato un semplice controllore della contrazione uterina e dell’ allattamento. E’ invece emerso che è un ormone coinvolto nella regolazione delle interazioni che si instaurano all’interno di piccole comunità. L’ ossitocina viene catalogato come un ormone

di tipo “parrocchiale”, proprio per questa sua capacità di influenzare i rapporti interpersonali.

In pratica regola i rapporti di fiducia che si instaurano all’interno di gruppi. Ma oltre alla parte scientifica, il convegno ha visto anche alcuni momenti conviviali non convenzionali, peraltro molto apprezzati dai congressisti. Uno di questi è stata la visita al museo del trattore antico “Augusto Paluan” di Pegognaga (foto 1), e il successivo incontro conviviale presso il Loghino Passera di Via Aldegatta a Zovo (foto 2). La serata ha visto intermezzi musicali proposti da un tenore, un soprano e un pianista.

La seconda serata si è svolta presso “La Ca’ di Ross”a Bardelle. Qui gli ospiti sono stati Zelino Vincenzi e Giambattista Tirelli, con Wainer Mazza e Roberto Guaiumi (foto 3). L’ultimo giorno l’incontro si è sviluppato al Teatro Bibiena a Mantova. Il gruppo è stato salutato dall’Avv. Piero Gualtierotti, Presidente dell’Accademia Nazionale Virgiliana, e dal Vice-Presidente dell’Ordine dei Medici Dott. Stefano Bernardelli (foto 4).

Al convegno hanno partecipato ricercatori provenienti da Cina, Corea, Giappone, Siberia, Usa, Norvegia, Germania, Finlandia e da selezionati docenti italiani. La peculiarità è che al meeting hanno partecipato studenti di Medicina e alcuni pazienti affetti da mieloma.

Gianni Bellesia

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

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VETERINARIA

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DERMOCOSMESI

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PREPARAZIONI GALENICHE

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FITOTERAPIA

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ANALISI DEL CAPELLO

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OMEOPATIA

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SANITARIA

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NOLEGGIO ELETTROMEDICALI

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PRENOTAZIONI CUP

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ANALISI DEL SANGUE

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INTEGRATORI PER SPORTIVI

O

BENEMERENZE AI DONATORI DI SANGUE AVIS DI SUZZARA

gni anno l’AVIS consegna le benemerenze in base al numero delle donazioni effettuate e agli anni di iscrizione. Grazie alla disponibilità del presidente Rag. Fabio Carlini ecco i premiati Elenco benemerenze distintivo goccia oro per aver fatto 50 donazioni o 40 con 20 anni di iscrizione • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

ADORNI GIORGIO, ALEOTTI LUCA BARONI SONIA BECCHI MASSIMILIANO BERTELLINI STEFANO BERTELLO ANNA BERTONI MARINA BONDESANI MAURIZIO BORELLI ADELELMO BUOLI LUCA CALVANI GRAZIA CARRA LORENZO CASADEI MALDINI IVO CORTI VANNI D’ANGIULLI CLAUDIO FORNACIARI EUGENIO FORNACIARI EUGENIO FORNASARI RENZO GALAVOTTI MAURO

del 2017. Uno studente, invitato ad esprimere una riflessione sul tema della donazione e della solidarietà, ha scritto: “Donare non è privarsi di qualcosa, ma dare una nuova opportunità a chi • • • • • • • • • • • • • • • •

GALETTI ROBERTO GEMELLI IVANO GORRIERI MATTEO LODI MARCO LORENZINI PAOLA LUPPI ANNA MARIA MAIOCCHI STEFANO MARZI MASSIMO MAZZA MARZIA MELLI STEFANIA NEGRI MATTEO RASINI MAURIZIO SIRONI ALESSANDRO TAGLIAVINI MAURO TRENTINI ILARIA VALENZA GIANNA Elenco benemerenze distintivo goccia oro rubino per aver fatto 75 donazioni o 60 con 30 anni di iscrizione.

• • •

BERSELLI CARDENIO BOLLANI GIANLUCA CARLINI FABIO

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

ha bisogno”. Complimenti anche dalla nostra redazione per quello che sta facendo l’AVIS con i DONATORI DI SANGUE. • • • • • • • • • • • • • • •

CARRA MASSIMO CASARI LINO COMIN GUIDO DALL’ARGINE ENRICO FACCHINI ALBERTO FARONI FIORENZO LUGLI PAOLO MAZZALI LUCA MISSORA LUCA PICCININI PAOLO ROVESTA BRUNO SETTI GIANLUCA VERONA MARCO VIANI MARCO VICARI MASSIMO ZORZELLA ROBERTO Elenco benemerenze distintivo goccia oro smeraldo, per aver fatto 100 donazioni oppure 80 con almeno 40 anni di iscrizione

• •

BEGOTTI GIORGIO ZANI MORENO

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I NOSTRI REDATTORI E GLI EVENTI PIÙ IMPORTANTI Nello numero scorso di Agosto-Sett (n° 38 del 2017) abbiamo presentato la scheda dei pionieri fondatori del periodico. I loro nomi: Dott. G. Luca Occelli Direttore sanitario, Paolo Lavagnini vicedirettore, Gianni Bellesia, Dott. Roberto Messori, Dott.ssa Anna Bonini, Rosanna Rossi, Mauro Pinotti, Bruno Mazzacani, Prof. Renzo Gualtieri e Valentina Amadori. In questo numero i restanti redattori e alcuni importanti eventi.

Da Suzzara Fiorenza Davolio collaboratrice del dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo 1 di Suzzara.

Persona sensibile e attenta ai problemi della comunità. Per un decennio ha svolto volontariato alla Croce Rossa di Suzzara. Entrata nel mondo della scuola, la sua carriera professionale è impegnata con la realtà del disagio scolastico.

Prof. Gabriella Bigi, insegnante in pensione, da un decennio in prima fila nelle scuole per una cultura del dono del sangue, svolge corsi di Italiano al Centro Sociale di Suzzara per insegnare alle donne extracomunitarie la lingua Italiana.

Gilberto Zacchè, un cultore suzzarese, attento osservatore e utile consigliere, è presidente dell’associazione “Amici del Premio Suzzara”.

E’ redattore. Ha proposto l’istituzione del Premio “Cronache Sanitarie” a persone o associazioni per meriti socio-sanitari di tutto il nostro territorio.

Dott.ssa Erika Mazza, laureata in lingue e culture per l’editoria, è la più giovane redattrice del nostro periodico.

Da Gonzaga Ostetrica Carla Ferrari, dipendente ASSt di Suzzara (ex ASL) una persona impegnata a 360°. È redattrice. Persona preparata, aggiornata, attenta alla vita sociale e attiva nel campo del volontariato socio-sanitario. Alle sue spalle una forte esperienza come Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Gonzaga. È volontaria della Croce Rossa.

Marco Barbieri, redattore, persona sempre disponibile, alle sue spalle un’importante esperienza editoriale e grafica, partecipa attivamente alle riunioni redazionali dando il suo importante contributo.

Vanni Bosi, presidente dell’Associazione “Bunden in Piasa”. Un redattore impegnato nel volontariato e sempre disponibile per iniziative benefiche socio-sanitarie. È un importante sponsor non solo del nostro periodico ma anche là dove esiste una finalità per acquistare attrezzature ma anche per aiutare persone o gruppi in difficoltà.

Da Pegognaga Renzo Gazzoli, imprenditore, è presidente del gruppo Passera Loghino Aldegatta (Pegognaga) dove promuove attività culturali e an che sanitarie in collaborazione con il nostro periodico.

Da San Benedetto Po Dott. Roberto Lasagna, sindaco di San Benedetto Po, medico veterinario dell’ATS ex ASL, redattore. Persona sensibile alle problematiche sociali e socio-sanitarie. È impegnato per una cultura della salute che vuol dire modificare stili di vita, fare prevenzione e informazione e/o

screening per sensibilizzare l’opinione pubblica.

Dino Barbi, in occasione del cinquantesimo di ARA ricambi. La nostra redazione si complimenta per il traguardo raggiunto dalla famiglia Barbi, nostro fedele collaboratore e stimato imprenditore mantovano per aver ricevuto dalla camera Commercio il premio per l’attività familiare ormai solida per la vendita di macchine di ultima generazione nel settore del verde.

Da Quistello Alfio Maestrelli, redattore, è presidente della Croce Bianca e consigliere dell’AVIS di Quistello.

Alfio è persona stimata per la sua affidabilità, disponibilità a organizzare e gestire iniziative nel campo socio-sanitario, vedi screening sanitari per la prevenzione e per sensibilizzare l’opinione pubblica ai corretti stili di vita.

Cav. Carlo Gasparini, infermiere in pensione e presidente onorario della Croce Bianca di Quistello. È cavaliere al merito della Repubblica.

Per lui la professione dell’infermiere non è un lavoro ma una missione.

Grafico Giulio Carra, persona instancabile che dimostra professionalità e creatività rendendo il periodico piacevole e letto da molte persone. I colori, la grafica, alcuni disegni sono degli accorgimenti che dimostrano come Giulio sia un bravo professionista, giovane ma già esperto proiettato ad un futuro di crescita. Il logo che ha ideato per il nostro periodico è apprezzato da molti.

12-7-2012 presso il Ristorante Pizzeria “Da Marco” a Suzzara festa del primo anno di vita con ospite il Dott.

Gabrio Zacchè, emerito primario ginecologo, Dott.

Gianluca Occelli chirurgo, il presidente di Anima Suzzara Franco Bigi, del Centro Sociale Gianni Semeghini, Dott. Lorenzo Pedroni e Dott.ssa M.Teresa Sestito, Dott. Massimo Giovannini, dipendenti dell’Ospedale di Suzzara, infermieri in pensione, volontari della centrale operativa 118 di Mantova.

Nella foto da sinistra: Rosanna Rossi, Dott. Gianluca Occelli, Paola Patti, Dott. Gabrio Zacchè, Attilio Pignata, Franco Bigi.

27-11-2013 presso il Ristorante Cavour a Suzzara cena degli auguri natalizi con ospite il Dott. Marco Collini presidente provinciale dell’Ordine dei medici per discutere di sanità e di informazione. Pignata ha detto: «è una serata straordinaria e importante. Primo non posso dimenticare le mie origini di un ragazzo di campagna che da infermiere in pensione diventa direttore di un periodico sanitario. Lei Dott. Collini è persona stimata e conosciuta. L’Ospedale di Mantova è la sua vita. Conosce il passato, il presente e guarda al futuro con una importante esperienza di medicochirurgo prima di tutto ed esperto di amministrazione, di politica e università. A lei non manca il piglio critico.

Molto interessante le domande rivolte da parte dei presenti verso i quali ha dato una risposta esaustiva».

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

14-10-2014 presso la Trattoria “La Taverna del Tasso” a Brusatasso (Suzzara) riunione redazionale con ospite il sindaco di Suzzara Ivan Ongari, che ha detto: «Sono molto contento di potervi conoscervi, abbiamo bisogno di comprendere la realtà sanitaria che questo periodico ci porta ad ogni uscita. Ho visto e apprezzato la crescita avvenuta in soli tre anni e questo taglio territoriale mi trova d’accordo». Durante la serata il direttore ha presentato la nuova direttrice Fiorenza Davolio e premiato per meriti Rosanna Rossi e Dott.

Roberto Messori. Ospite anche il Dott. Paolo Breviglieri Psicologo dell’ASST di Suzzara.

17-11-2015 presso il Ristorante “Cavour” di Suzzara serata degli auguri natalizi con ospite il presidente dell’Ordine dei Medici Dott. Marco Collini e tutta la redazione: Gianni Bellesia, Dott. Roberto Lasagna, Vanni Bosi, Dott. Roberto Messori, Dott. Gianluca Occelli, Paolo Lavagnini, Gilberto Zacchè, Prof. Renzo Gualtieri, Attilio Pignata, Bruno Mazzacani, Alfio Maestrelli, Valentina Amadori Ostetrica, Erika Mazza, Carla Ferrari Ostetrica, Dott.ssa Anna Bonini, Fiorenza Davolio. Assenti per impegni Rosanna Rossi, Gabriella Bigi e Mauro Pinotti. Durante la serata è stato dedicato un minuto di silenzio per i tragici fatti terroristici di Parigi.

Nella foto sono presenti anche le mogli.

6-5-2016 presso la Biblioteca Comunale di Quistello incontro pubblico sui Medici di Famiglia. Ospite il Dott. Marco Collini presidente provinciale dell’Ordine dei medici che ha trattato l’argomento “Il Medico di famiglia in una società in continua evoluzione”.

Presente il sindaco di Quistello Dott. Luca Malavasi e il sindaco di San Benedetto Po Dott. Marco Giavazzi.

Sono stati premiati e ringraziati otto medici collocati in pensione: da Suzzara Dott. Giorgio Bondavalli e Dott.

Luciano Morselli, da San Benedetto Po Dott. Armando Sigillò, Dott. Gianfranco Colombo, Dott.ssa M. Grazia Bezzecchi, Dott.ssa Fiorella Guglielmi e da Quistello Dott. Guido Bulgarelli. Al termine rinfresco offerto da Grazia Zoboli di San Benedetto Po e AVIS di Quistello.

Per l’occasione in una sala gremitissima è stato festeggiato il 5° compleanno del periodico con premi e riconoscimento al Direttore e diverse persone..

13-10-2016 Presso la Sala Civica di Suzzara un importante evento di informazione sanitaria sul tema “Dalla cura al prendersi cura, ovvero integrazione Ospedale e Territorio: come si riorganizzano i servizi socio-sanitari”. Ospiti Dott. Luca Filippo Stucchi direttore generale, Dott. Maurizio

Galavotti Direttore Socio Sanitario ASST di Mantova, Dott. Stefano Garelli Direttore Generale Ospedale di Suzzara. Presenti Dott. Anna Gerola, Dott. Guido Bulgarelli, Sindaci di San Benedetto Po Dott. Roberto Lasagna, di Gonzaga avv. Claudio Terzi, vice di Motteggiana Rubes Calciolari, Assessore

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

di Suzzara Alessandro Guastalli, presidenti Fondazione Ospedale di Gonzaga Cesare Sacchi, Direttore Sanitario Dott. Roberto Pedrazzoli, Prof. Elio Roti, primario medico a Suzzara e tutta la redazione. Ha coordinato Dott.ssa Anna Bonini redattrice e fondatrice del nostro periodico.

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ascere Storia e Storie del N L

a tecnologia attuale ci permette di conoscere molto del benessere fetale durante la gravidanza ed il parto. Esami invasivi e non nei primi mesi, ecografia anche tridimensionale (3D) e quadrimensionale (4D), studio dei flussi ematici fetali, ascoltazione del battito mediante ultrasuoni, cardiotocografia, ecc.

Con il progressivo avvento di questi strumenti diagnostici è nata negli anni sessanta-settanta la medicina perinatale. Il feto è diventato un paziente come lo è sempre stata la madre.

Ma in passato non era così. L’arte ostetrica, in tempi in cui la mortalità da parto era elevata, si rivolgeva esclusivamente alla gestante e la sua salvezza spesso richiedeva il sacrificio del feto (applicazioni incredibili di forcipe, embriotomie, ecc.).

Il feto in gravidanza non era controllabile da medici ed ostetriche. Solo l’addome materno che aumentava di volume ed i movimenti fetali percepiti dalla madre o da una mano esperta posta sull’addome potevano dire molto genericamente del suo fisiologico crescere.

Nell’ottocento (1816) viene inventato un semplice

EVENTI IN PROGRAMMA

L’ASCOLTAZIONE DEL BATTITO CARDIACO FETALE

piccolo strumento in legno di fico, lo stetoscopio, che permette l’ascoltazione del battito cardiaco fetale e la percezione delle sue caratteristiche normali ma anche patologiche, quali tachicardie, bradicardie, decelerazioni. Lo strumento è stato fondamentale per circa un secolo, fino a pochi decenni fa. Oggi viene sostituito, ma non sempre, da sonde ad ultrasuoni (fetal doppler sounds) di più facile uso che permettono l’ascolto anche alla madre.

L’inventore è un medico francese, René Laennec. Egli un giorno trovandosi in difficoltà ad ascoltare come da tradizione, il cuore di una giovane donna prosperosa con l’orecchio direttamente appoggiato sul torace, arrotolò a cilindro alcuni fogli di carta: tramite questi poté ascoltare a pudica distanza i toni cardiaci e i rumori polmonari e, sorpresa, essi erano amplificati. Successivamente perfezionò la sua invenzione usando un cilindro di legno con un foro passante di 7 mm.

La diffusione e l’adattamento dello stetoscopio in ambito ostetrico avvenne successivamente ad opera di un altro medico francese, Adolphe

Pinard, ostetrico, politico e padre della puericultura. È del 1876 l’introduzione dello strumento, e già dall’inizio del novecento il suo uso era diffuso in tutta Europa.

Lo stetoscopio di Pinard è stato uno strumento importante, e non solo nelle sale parto, era presente anche nella borsa di ogni ostetrica che accorreva ad assistere parti a domicilio.

Dott. Gabrio Zacchè

UNA MESSA PER RICORDARE DUE INFERMIERE SABATO PRESSO SACRA FAMIGLIA 21 OTTOBRE 2017 ORE 18

27 Ottobre 2017 a Suzzara al cinema Dante un incontro medico con le ostetriche per raccontare COME SI NASCEVA NELLA POVERTA’.

Programma: ore 16 saluti del Parroco Mons. Paolo Gibelli. Ospite il Dott. Gabrio Zachè emerito primario ginecologico che spiegherà l’uso degli strumenti per partorire in casa grazie ad una autentica borsa dell’Ostetrica ben conservata che verrà prestata da una suzzarese (Virginia Faustinoni) ereditata da sua zia ostetrica di Pegognaga (Grazia Sassi) usata a domicilio. In pratica si parlerà di come si partoriva nella povertà. Seguirà rinfresco offerto dalla pizzeria “Da Mimmo” di Viale Virgilio Suzzara.

11 novembre 2017 ore 10 presso “Piazzalunga” Suzzara convegno “Promuovere il ben-essere”: tre relatrici illustreranno quali contributi possono portare il pilates, l’osteopatia e l’alimentazione alla promozione della salute psico-fisica della persona considerata nella sua totalità. L’iniziativa verrà organizzata grazie alla disponibilità della nostra redattrice Fiorenza Davolio in collaborazione con diverse figure professionali.

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ristina Marchesini (Odorica) una infermiera dell’Ortopedia, generosa e instancabile ci ha lasciato mesi fa all’età di 92 anni. Suor Romana infermiera speciale che correva da tutti, in Ospedale e nelle case, ci ha lascito alcune

Da 35 anni

Ottica

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settimane fa all’età di 84 anni. I colleghi hanno organizzato una S. Messa alla loro memoria aperta a tuti gli ammalati e tutte le persone che hanno conosciuto le doti umane e professionali delle due infermiere.

Gonzaga (Mn) P.za Matteotti, 30 - tel. 0376 58165 Moglia (Mn) Via XX Settembre, 20 - tel. 0376 556118 www.otticagiemme.net otticagiemme@yahoo.it Seguiteci e scoprite le offerte in corso sulla nostra pagina Facebook : www.facebook.com/otticagiemmegonzaga

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MANTOVA “DIAMO VOCE AI RAGAZZI”: UN PROGETTO RIVOLTO AI GIOVANI

iamo voce ai ragazzi è un progetto che ormai da qualche anno viene portato al Festivalletteratura di Mantova. I ragazzi delle Scuole secondarie di secondo grado e di primo gradoIstituto Manzoni Suzzara, IC Mantova 2 Sacchi, I:C: Roncoferraro, Liceo Artistico G. Romano, Istituto A. Mantegna Mantova- hanno presentato i loro elaborati artistici nella giornata di sabato 9-9-2017 dialogando sulla loro esperienza con le autrici Nina Lacour, Jennifer Niven e Luigi Ballerini. L’iniziativa è stata organizzata dal Dipartimento delle Dipendenze e dalla Pediatria di Pieve di Coriano dell’ASST di Mantova con il sostegno di ABEO e il patrocinio del Comune di Mantova.

Un progetto importante perché rientra nell’ambito della promozione della salute in adolescenza ed è realizzata da un team di pediatri, neuropsichiatri infantili, psichiatri, psicologi ed educatori. Tutto è partito nel 2009 con la costituzione nell’ambito dell’Azienda Ospedaliera C. Poma di una equipe di lavoro inter-istituzionale e multidisciplinare (Dipartimento di Salute Mentale, UONPIA, Pediatria Pieve di Coriano, Dipartimento Dipendenze) finalizzata alla realizzazione di una rete di progetti di prevenzione, diagnosi, trattamento precoce del disagio psichico e della psicopatologia adolescenziale.

Simona Covizzi

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LUZZARA: INTERVISTA ALLA D.SSA CINZIA BERTONI DIRETTORE DI ASP “PROGETTO PERSONA”

.ssa Bertoni quando nasce ASP e da quali strutture residenziali è composta?

L’Azienda pubblica dei Servizi alla Persona del Distretto di Guastalla si costituisce nel 2008 mediante il processo di trasformazione delle seguenti Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza: • Centro Servizi all’Anziano “Felice Carri” di Gualtieri con 49 posti autorizzati, 25 posti di Centro Diurno e Servizio di Assistenza Domiciliare.

• Centro Servizi all’Anziano“Buris Lodigiani” di Luzzara con 61 posti autorizzati di cui 1 sollievo,10 posti di Centro Diurno,Servizio Pasti al Domicilio e un Centro Unico di Prenotazione Sanitaria volto a prenotare visite specialistiche ed esami diagnostici.

• Casa Residenza Anziani “Le Radici” di Poviglio con 32 posti autorizzati e 19 posti di Centro diurno.

• Inoltre ASP, per volontà dei Comuni, gestisce Servizi Residenziali e di Centro

Diurno di Brescello e Poviglio, quelli di supporto alla domiciliarità di Gualtieri e Luzzara e i Centri di Prenotazione.

Qual è la finalità dell’azienda?

L’Azienda ha come finalità l’organizzazione e l’erogazione di servizi sociali, socio-assistenziali e socio-sanitari rivolti ad anziani, minori, adulti e disabili.

Tutto questo nel rispetto della dignità della persona con garanzia di riservatezza. Adeguatezza, flessibilità e personalizzazione degli interventi rispettando i destinatari e le loro famiglie.

L’Azienda riconosce nel rapporto professionale degli operatori un fattore importante per la qualità dei servizi alla persona promuovendo la formazione degli stessi come strumento della qualità e dell’efficacia degli interventi e dei servizi al fine di favorire l’integrazione professionale e lo sviluppo dell’innovazione organizzativa e gestionale. www.aspprogettopersona.it

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U

UN LIBRO CHE RACCONTA LA PASSIONE DI ZELIA PERAZZI NELL’ATTIVITÀ “UDITO FINISSIMO”

na storia di vita in un libro. Presente Telemantova e anche l’amico Fredon che ha letto una simpatica poesia per un libro bello, avvincente un racconto che abbraccia 30 anni di attività e, soprattutto, di incontri. Zelia Perazzi e tutto lo staff di Udito Finissimo pongono al centro le persone e le loro storie, perché la perdita uditiva comporta spesso un disagio emozionale che deve essere trattato con molta umanità e sensibilità.

Molte le persone presenti verso le quali Zelia ha detto: trent’anni sono trascorsi molto più velocemente di quanto avrei mai pensato il giorno in cui ho intrapreso il cammino verso questa professione. Sono passati in un attimo e quello che credevo all’inizio della mia professione è cambiato così repentinamente che solo ora mi rendo conto di quanto il mio lavoro si sia trasformato, insieme alla mia vita e a quella

delle persone che ho incontrato in questi anni.

Sono stati anni intensi ha detto Zelia al microfono, faticosi ma anche ricchi e carichi di soddisfazioni.

Anni in cui la mia professione di audioprotesista è stata accompagnata da innumerevoli scoperte e avanzamenti della tecnologia. Passi avanti che hanno permesso traguardi che avrei ritenuto impensabili agli albori di questa esperienza”.

Ma chi è Zelia Perazzi? ZELIA CRISTINA PERAZZI è nata a Berna, in Svizzera, nel 1964. È owner e audioprotesista di Udito Finissimo, vive tra Mantova e San Benedetto Po. Ha iniziato la sua attività più di trent’anni fa e vi si dedica con instancabile passione. Nel suo centro in Corso Garibaldi ci si sente come a casa: accolti Il libro è di circa 120 pagine e la casa editrice è ELLADE

Zelia Crist

ina Perazzi

30 ANN SI SENTION O “C’è più vi

ta nel sent

ir bene”

MANTOVA: IL COLLEGIO IPASVI RINGRAZIA INFERMIERI E DOCENTI DI EVENTI FORMATIVI

S

i tratta di Serena Aldrovandi per il corso “Catetere venoso centrale ad inserzione periferica PICC”, Bruno Pecchini per il corso “Il paziente stomizzato”, Cristina Agazzi ed il Dott. Primo Lui docenti del corso “medicazioni

Dott.ssa Malagodi M. Vittoria DIETISTA

Riceve su appuntamento a:

S. Benedetto Po, Poliambulatorio Suzzara Centro Diagnosi Quistello via Marconi

cel. 3332847707 vittoria314@alice.it

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avanzate”. Poi ancora Sara Sanseverino e Barbara Speziali per il contributo alle trasmissioni televisive a Telemantova. Inoltre ad ogni neurolaureato in Scienze Infermieristiche viene consegnato un opuscolo contenente codice

deontologico e normative riferite alla professione con il libro “La Storia del Collegio IP.AS.VI. di Mantova (1955-2015)” a cura di Attilio Pignata con la collaborazione del Collegio IP.AS.VI. di Mantova.

DOTT. GIANLUCA CASTELLARIN

MEDICO CHIRURGO SPECIALISTA IN ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA CHIRURGIA PROTESICA ED ARTROSCOPICA AMBULATORI: CENTRO POLISPECIALISTICO ARMONIA PORTO MANTOVANO TEL. 800892855 0376-1608504

CENTRO FISIOTERAPICO CITTÀ DI SUZZARA TEL. 0376-508240 CENTRO HOSTILIA MEDICA 0376-803250 OSTIGLIA

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Cell. 338-1204623

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

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PEGOGNAGA DIECI ANNI DI VERA SOLIDARIETÀ

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n occasione del 10° Memorial Marco, la Società Pesca Sportiva Dilettantistica “Pado Patri” A.S.D. Bocciofila Pegognaghese ha organizzato una gara di pesca per grandi e piccoli presso laghetto “Parco San Lorenzo” con premiazione e pranzo benefico presso il bocciodromo con 150 persone che hanno applaudito i piccoli e i grandi che hanno ricevuto premi e medaglie a ricordo.

L’incasso della manifestazione è stato devoluto alla Cooperativa C.H.V. Presente l’Assessore Antonio Gardino e dopo i saluti, i ricordi e le premiazione fatte dal presidente Alessandro Ferrari, è intervenuta la Dott.ssa Giulia Fiaccadori che, a nome della Coop. CHV, ha ringraziato di

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alla sede di Suzzara, in via Luppi Menotti 2/A, la soc. Coop. soc. 4 Luglio-Teleserenità espande la propria attività a Ostiglia e, grazie alla convenzione stipulata con la “Fondazione Belfanti”, inaugura la gestione degli alloggi protetti denominati Residenza “Belfanti 2”, in via G.M. Bonazzi 24, Ostiglia (MN). L’evento rappresenta ad oggi il più importante dei tanti passi avanti che le Oss della soc.coop 4 Luglio-Teleserenità, con umanità, inesauribile motivazione e passione per il proprio lavoro, hanno saputo fare dal marzo 2013. Forti di quella passione, si sono prese cura al domicilio di tante persone a Suzzara e nei comuni del distretto, gestiscono da quattro anni il servizio Oss presso una comunità strutturata in Mantova e ora gestiranno anche la Residenza “Belfanti 2”. Si tratta di 8 alloggi, con accesso esterno del tutto indipendente, usufruibili anche per periodi temporanei da persone anziane

cuore tutti i partecipanti per l’aiuto e l’integrazione di questa iniziativa che viene organizzata con impegno e dedizione da 10 anni. Presente anche il presidente del CH V Ernesto Volta. Il gruppo Amici di Marco Del Vecchio scomparso dieci anni fa, presenti i genitori Gabriella e Bruno, hanno premiato due volontari per meriti. Si tratta di Silvano Minelli ed Adriano Guandalini che, visibilmente commossi, hanno ricevuto una targa con questa motivazione: “per onorare il grande ruolo svolto fin dall’inizio all’organizzazione dei momenti sportivi e sociali”. Adriano sempre pronto e presente ogni e Silvano conosciutissimo che riesce a raccogliere anche fino a 70 sponsor,

COME A CASA PROPRIA con una autosufficienza anche parziale, che godranno di provvidenze diverse (colazione, pasti, lavanderia, ecc.) e presenza di personale qualificato. Indipendentemente dall’età, la stessa accoglienza sarà offerta alle persone dimesse dall’ospedale a seguito di un’operazione chirurgica o di una frattura che immobilizza e che hanno difficoltà a rientrare al domicilio causa l’assenza di una rete parentale che possa assisterle o per le più diverse barriere architettoniche.

Integrandosi alla rete del volontariato locale, la coop. 4 Luglio-Teleserenità concorderà la disponibilità di trasporto per visite o esami e si adopererà inoltre all’organizzazione di momenti

sono stati lungamente applauditi.

Molto bello, durante i ringraziamenti, l’intervento di Giulia Bisi che ha letto una toccante lettera.

Poi è arrivato il momento del filmato, montaggio e immagini curate da Attilio Pavesi e Olindo Galafassi, sui dieci anni trascorsi. Molti gli applausi per questo excursus che ha emozionato il numeroso pubblico. Poi i volontari della cucina che con disponibilità hanno seguito e curato il pranzo in ogni dettaglio. Ricordiamoli: Renata, Tiziana, Marta, Carla, Alfreda, Marcella, Leda, Nerina, Nicolò, Rino e Carlo.

ludici, musicali o comunque diversamente di svago, con ciò aggiungendo valore e risalto allo scopo da cui la Residenza origina: evitare in qualsiasi modo fenomeni di emarginazione o esclusione sociale.

ORARI SPORTELLO dal lunedì al venerdì 09,00 - 12,30 • 14,30 - 19,30 sabato 09,00/12,00 fisso 0376 523077 cellulare 377 1033022 www.teleserenitàsuzzara.com facebook.com/Teleserenitasuzzara

4 luglio Soc. Coop. a r.l. via Luppi Menotti 2/A - 46029 Suzzara - MN

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0376 523077 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

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MOGLIA: ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO DELLA FONDAZIONE SISSA

l nuovo consiglio della Fondazione SISSA è formato da Vincenzo Borsari, Giovanni Arioli e Mario Foglia, Agostino Chittoni e Aldo Arioli, nominato dalla giunta Bavutti nel 2008 e riconfermato nel 2013 e nel 2017, per la terza volta eletto presidente per i futuri quattro anni. La rsa ospita 71 persone e impiega 46 dipendenti.

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L’assistenza medica di base è garantita 24 ore su 24 da un medico interno e da una equipe di medici esterni in reperibilità. L’attività riabilitativa è eseguita da due operatori nella palestra attrezzata. È particolarmente curato il servizio di animazione che oggi si avvale di due operatori. Positivo anche il bilancio amministrativo-finanziario dell’ente,

nonostante le rette praticate risultino tra le più basse della provincia. Ciò dipende, oltre che dall’oculatezza degli amministratori, anche dal sostegno di moltissimi benefattori e dalla generosità della cittadinanza.

Marco Barbieri

PEGOGNAGA: UNA BELLA GITA AL PARCO SAN LORENZO

al 10 al 16 agosto qui a Pegognaga c’è stata la sagra del paese: il patrono di Pegognaga cade il 10 Agosto, giorno in cui si festeggia San Lorenzo. Noi in rappresentanza della R.s.a.

“Bovi” di Pegognaga e per festeggiare il patrono, abbiamo pensato di proporre una gita agli ospiti della Struttura. Questa volta abbiamo portato gli anziani al Parco di San Lorenzo di Pegognaga

“Luogo e storia della pianura padana”. Dopo esserci accordati con l’associazione di volontariato che gestisce il parco, con la Caposala abbiamo organizzato di portare con il pulmino del Comune 2 gruppi di ospiti. Nell’occasione sono stati coinvolti famigliari e volontari che hanno accettato subito l’invito. Quel 10 agosto al mattino, al parco, siamo stati accolti con simpatia

dall’Associazione di pesca sportiva “Pado Patri” e, insieme a loro in riva al laghetto, gli anziani hanno fatto tante foto e hanno potuto apprezzare sia la gustosa merenda all’aria aperta, sia il relax che l’ambiente propone. Peccato che a causa del tempo incerto siamo dovuti rientrare in anticipo.

Ringraziamo tutti per la riuscita della gita.

Katiuscia Gandolfi, animatrice

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SAN SIRO DI SAN BENEDETTO PO

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SCREENING PER PREVENIRE IL DIABETE L’ICTUS E ALTRO ANCORA

Davolio, Leda Castagnoli, Sandra Nizzoli, avanti al piazzale della Chiesa di San Siro Armando Sacchi) e i volontari della Croce Bianca in occasione della Sagra dei due campanili (Portiolo e San Siro) grazie all’interessamento di Quistello (Giorgio Sgarbi, Anna Graziani, Grisanzio Marchi, Stefani Uras, Andrea Berzuini). del Dott. Guido Bulgarelli (medico di famiglia in pensione) di Quistello e del Dott. Paolo Rondelli Poi volontari dell’AVIS per la registrazione Milena Pignata e A.S. Roberta Furgeri. Per la consegna di Gonzaga, emerito primario radiologo ed delle piccole piantine Attilio Pignata e Paolo ecografista, si è svolto uno screening per la lotta al diabete (misurazione glicemia) e rilevamento Lavagnini (Vicky) di Cronache Sanitarie, uno degli sponsor assieme a Farmacia Ferramola Gianni, dei parametri vitali (PA, peso e circonferenza vita) poi il doppler carotideo per valutare il Antica Farmacia Ghidini Anna e Farmacia Pietro Lonetti poi ancora il collegio IPASVI circolo della carotide e lo stato della tiroide. Tutto gratuitamente. Al di Mantova, la Croce Bianca di “...una bella Quistello e l’AVIS di San Benedetto termine è stato offerto sotto forma Po. Meritano di essere riportate le di donazione libera, delle piccole festa delle due piante da orto gentilmente donate belle parole del parroco Don Albino comunità... ” Menegozzo: «dopo il terremoto dall’Azienda ortofloricoltura Andrea Leoni di Quistello presente anche del 2012, finalmente entrambi campanili parlano, cantano e suonano insieme. lui allo screening. Molto belle le piccole piante Chiese aperte (Portiolo e San Siro) e campane di basilico, prezzemolo, lattuga canasta, bieta che suonano sono il segno di comunità vive che verde e cavolfiore. Molto bravi gli infermieri/e (Pasqualina Marzi, Elena Campagnano, Laila ancora sono capaci e amano ritrovarsi “insieme

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nel nome del Signore” per lodare, ringraziare, chiedere perdono, intercedere». La sagra dei due campanili è una vera festa dell’intera comunità e gli organizzatori meritano il massimo plauso.

Ma cosa è emerso dallo screening?

Ecco i risultati gentilmente forniti dal Dott. Guido Bulgarelli: 92 utenti di cui 46 maschi e 46 femmine, età media 58 anni (12 anni il più giovane, 91 il più anziano). Diabetici 15%, P.A. elevata nel 29%, Circonferenza vita oltre la soglia 54%, peso corporeo 40% oltre i limiti, Ecocolordoppler TSA 14% con depositi di colesterolo parietali della carotide interna, 19% di soggetti con noduli tiroidei.

Inutile dire che i valori emersi sono importanti e che occorre una attenta valutazione da parte dei medici di medicina generale (se i pazienti lo vogliono) per cure più incisive.

Marco Barbieri

POGGIO RUSCO: NUOVO PULMINO PER I DISABILI

cco una bella notizia: un nuovo pulmino per il trasporto dei disabili a Poggio. Il Comune aveva deciso l’acquisto di un mezzo nuovo dopo che lo scorso ottobre il vecchio pulmino, con più di 4mila chilometri alle spalle, aveva subito un incidente.

Sanitaria: plantari su misura, calzature, busti e corsetti ortopedici.

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SAN BENEDETTO PO

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IL CIRCOLO “I TIGLI” DONA 600 EURO A CINZIA MANFREDINI

iamo a Bardelle di San Benedetto Po, dove è attivo il circolo ricreativo “I Tigli” che ha devoluto 600 euro a Cinzia Manfredini, che si è laureata in Scienze dell’Educazione all’Università di Verona con una tesi sul tema “La malattia di Alzheimer e i vissuti dei familiari nella letteratura”.

L’evento è nato sia da una tradizione solidaristica

dell’associazione sia dalla collaborazione con l’assistente sociale e il Comune. È nato così il progetto “Adotta una laurea”, con il quale I Tigli hanno destinato a Cinzia la somma necessaria a coprire le spese per la laurea. Presente alla cerimonia il presidente Giulio Rossi, il sindaco Roberto Lasagna, Da alcuni anni Cinzia è

orfana di entrambi i genitori e vive con i nonni ormai anziani e una sorella più grande che sta passando un momento difficile. Nonostante ciò non si è scoraggiata ed ha preso in mano la sua vita, portando a termine con successo il suo corso di studio universitario.

SAN BENEDETTO PO NATALINO CAVALLI E LA SUA PASSIONE PER LA STORIA

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atalino Cavalli, nostro collaboratore ed ideatore della rubrica “frugando fra i ricordi”, ha presentato nel suo paese la mostra “Il Territorio, la Storia, la Gente” presso il Refettorio Monastico dal 2 settembre al 29 settembre 2017. Si è trattato di una straordinaria occasione per vedere cosa può fare la passione di un persona. Proprio così.

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La passione che Natalino Cavalli nutre per il proprio paese, San Benedetto Po, lo ha spinto a raccogliere negli anni, con competenza e pazienza, una cospicua collezione di documenti, si parla di 3700 pezzi e 500 documenti. Ma come ha fatto? Dal 1981 ha cominciato a girare per mercatini, mostre e librerie, negozi di antiquario, concentrandosi via via

sui materiali relativi a San Benedetto Po e al suo monastero. Ma cosa c’era da vedere alla mostra?

Atti originali, lettere autografe, manifesti, giornali, mappe fotografie e copre un periodo di parecchi secoli. Un grande successo, un plauso per la grande passione al suo territorio, alla Storia, alla sua Gente. Bravo Natalino.

GRANDE FESTA ALL’ARA RICAMBI PER I “CINQUANT’ANNI CON VOI”

n occasione del cinquantesimo di ARA ricambi, Dino e Nicola hanno avuto il piacere di invitare i dipendenti, ospiti, parenti, amici, clienti, conoscenti, volontari e tutto il mondo economico per un Open Day presso la sede di Via Roma. Nel corso della giornata sono stati presentati la gamma dei prodotti con intrattenimento musicale e buffet per tutti.

La nostra redazione si complimenta per il traguardo raggiunto dalla famiglia Barbi, nostro fedele collaboratore e stimato imprenditore mantovano per aver ricevuto dalla camera Commercio il premio per l’attività famigliare ormai solida per la vendita di macchine di ultima generazione nel settore del verde.

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SERMIDE: PER UNA CULTURA DEL SOCCORSO NELLA SCUOLA

’AVIS di Sermide ha avviato nel 2014 il progetto “Sermide, città cardio protetta” con lo scopo di promuovere la propria immagine e per fornire al territorio un servizio che si sta rivelando sempre più importante ed attuale. Da allora l’AVIS ha donato al Comune di Sermide 2 Defibrillatori (DAE) mentre altri 3 sono stati successivamente donati rispettivamente dall’AUSER di Sermide e dalle ditte Secom e Cargill. Tutti i DAE sono stati installati all’aperto, in posizioni strategiche del territorio e disponibili H24 a tutti i cittadini.

Le postazioni DAE sono state realizzate a cura dell’Ufficio tecnico comunale al quale ne è stata demandata la manutenzione periodica.

Per diffondere la conoscenza sui defibrillatori e la cultura dell’emergenza sono stati organizzati diversi momenti di informazione per la popolazione a cui hanno partecipato anche il Dott. GianPaolo Castelli, nel 2015 Direttore del 118 di Mantova, e la Dott.ssa Daniela Aschieri, Cardiologa e Presidente dell’Associazione “Progetto Vita di Piacenza” (primo progetto europeo di defibrillazione precoce). Ma la svolta più importante del Progetto è sicuramente quella iniziata il 17 maggio quando si è tenuto il primo evento formativo di massa per 80 ragazzi delle classi terze delle scuole medie di Sermide e di Carbonara.

A Piacenza dove la diffusione dei defibrillatori è arrivata a livello di condominio, mezzi pubblici, scuole, bar, tabaccherie ecc. e dove sono migliaia le persone formate, la sopravvivenza supera il 45%, L’AVIS e l’Istituto Comprensivo di Sermide sono convinti che iniziando a trasmettere la cultura del soccorso fin dai primi anni di scuola, i valori del dono, dell’altruismo e della solidarietà diventeranno un bagaglio culturale indelebile nei cittadini di domani. All’AVIS di Sermide, all’Istituto Comprensivo Statale di Sermide al “Progetto Vita” di Piacenza assieme nel progetto “Sermide, Città cardioprotetta” i complimenti da tutta la nostra redazione.

QUISTELLO: L’ELISOCCORSO FUNZIONA BENE ANCHE DI NOTTE

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l primo atterraggio notturno dell’elisoccorso al campo sportivo di Quistello è avvenuto in modo corretto. A seguito di un incidente a San Giovanni, dichiara il sindaco di Quistello Dott. Luca Malavasi, l’equipaggio della Croce Bianca di Quistello ha trasportato il ferito a Quistello,ö dove è stato imbarcato in elicottero, decollato verso l’ospedale di Brescia!

Grazie ai volontari della Croce Bianca e complimenti a Regione Lombardia che ha fortemente investito per attrezzare i campi da calcio a questo scopo.

Evitare soste in ospedali intermedi, permette di guadagnare minuti preziosi! Quando tutti insieme si collabora per costruire il bene comune, questi sono i risultati, ha detto Anna Lisa Baroni della Regione Lombardia

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ORRIBILE TESTIMONIANZA DI UN MEDICO SUI MIGRANTI

DEVO TROVARE SEMPRE LA FORZA DI LAVORARE CON LA MORTE

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l mio lavoro di sanitario (ispezioni cadaveriche) si trasforma subito in un lavoro umano. «Ci sono dei periodi che non riesco neanche a dormire. Non ci si abitua mai. È una mattanza, è un genocidio, è un olocausto, tutti lo sappiamo, non abbiamo alibi». Così ha detto il medico di Lampedusa Pietro Bartolo che insieme a Davide Enia e Gigi Riva hanno partecipato al Festivalletteratura per raccontare la brutta esperienza di accogliere i migranti, quelli dentro in un sacco nero di plastica tirati su dai sommozzatori, per aprili e vedere cosa c’è dentro. Ecco cosa ha detto: Il viaggio dei migranti è durato mesi e anni, attraverso il deserto, passando dell’inferno della Libia, affrontando il Mediterraneo su imbarcazioni che a volte sono gommoni che basta un buco per affondarli con il loro carico di uomini, donne e bambini. Non tutti ce la fanno.

Molti sono in fondo al mare. Poi i morti vengono tirati su dai sommozzatori e Bartolo fa le ispezioni cadaveriche, deve aprire i sacchi, senza sapere cosa troverà dentro. È un trauma, ogni volta. Ma questo deve fare, il suo lavoro è anche questo.

Dopo il naufragio del 3 ottobre 2013 con 368 morti, nel primo sacco che aprì c’era un bambino di due anni. «Sembrava vivo», dice. Ispezione cadaverica significa «spogliarli, descrivere gli indumenti, se ci sono tatuaggi, se sono circoncisi, contare i denti: serve per arrivare a un’identità, a dare una dignità anche se fossero solo delle ossa», prosegue.

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È una bugia dire che portano malattie. Bugie che ci rubano il lavoro, che sono terroristi (i terroristi ci nascono in casa o hanno ben altri mezzi per arrivare) e che sia un’invasione.

Rispetto alla popolazione europea, i migranti sono una percentuale esigua. Enia racconta di un sommozzatore: «Il mare è pieno di corpi che galleggiano. Gli africani affondano più

velocemente perché hanno pochissima massa grassa. Se davanti a te stanno andando a fondo tre persone e 5 metri più in là sta annegando una giovane madre col suo bambino, che fai? Chi salvi? Matematica: 3 è più di 2. A Lampedusa si incontrano esseri umani che si portano dentro un intero camposanto». Bartolo è uno di questi esseri umani. Fino alle lacrime.

Intervista apparsa sulla gazzetta di Mantova a firma di Gilberto Scuderi

ANCORA UNA DONAZIONE ALL’OSPEDALE DI GONZAGA

ei giorni scorsi, grazie alla generosità dell’Associazione Calcio Gonzaga ed al contributo di CONAD Gonzaga, la Fondazione Ospedale Civile di Gonzaga ha ricevuto in dono un modernissimo e attrezzatissimo carrello infermieristico da utilizzare nei reparti di riabilitazione.

“Questo carrello - ci dicono Daniela Daolio e Cinzia Fiumefreddo, infermiere coordinatrici della Struttura - concepito secondo i più moderni metodi assistenziali, è uno strumento indispensabile per potere svolgere con efficienza e in sicurezza la delicata attività di somministrazione delle terapie

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Dal 1991 a oggi il medico ha visitato oltre 300mila migranti: chi arriva vivo è in genere sano

farmacologiche e l’attività infermieristica in generale”.

Il direttore generale, dr. Cesare Sacchi, ha ringraziato i benefattori e tutta la Comunità gonzaghese per gli atti di generosità costantemente rivolti verso la Fondazione.

L’AC Gonzaga nelle persone di Marco Barbieri, direttore sportivo, e del Presidente Giovanni Bellini, hanno evidenziato con soddisfazione l’impegno che Associazione Calcio e il CONAD Gonzaga hanno profuso per essere riusciti in breve tempo a raccogliere i fondi necessari a donare questa utilissima attrezzatura.

Nella foto: Marco Barbieri, Cesare Sacchi, Daniela Daolio e Cinzia Fiumefreddo.

BELLO LO SPETTACOCLO SUL MENTALISMO DELLO PSICHIATRA E SCRITTORE DOTT. ENRICO BARALDI

llusione, spettacolo e realtà si fondono magicamente…non tutto è come appare. Ma cos’è il mentalismo? Il mentalismo è una forma di spettacolo magico che mette insieme psicologia, comunicazione e illusionismo. Il fine è di realizzare una credibile estensione dei limiti della mente, del pensiero e della parola. Molti vogliono credere che fenomeni quali la telepatia, la telecinesi e la

chiaroveggenza siano realmente possibili. Il vero potere si trova proprio nella mente. La serata è stata organizzata da Voandalana, un’associazione di promozione sociale. Il ricavato delle offerte è stato devoluto ai progetti di cooperazione con la comunità psichiatrica di Toliara in Madagascar.

Presente lo psicologo suzzarese Dott. Lorenzo Pedroni.

DOTT.SSA CHIARA PARISIO Medico Chirurgo

SPECIALISTA DI GINECOLOGIA E OSTETRICIA Riceve al Centro Medico Specialistico Reggiolo Piazzale Artioli, 18 - tel. 0522 972376 e a Pegognaga Via Donatori di Sangue Visite ed ecografie ginecologiche ed ostetriche pap-test

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PARMA-SUZZARA

SUOR ROMANA UNA INFERMIERA SPECIALE CHE CORREVA DA TUTTI

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ata a Pegognaga nel 1933, era entrata nella Congregazione delle Piccole Figlie all’età di 29 anni, subito dopo aver conseguito il diploma di infermiera professionale presso la Scuola Convitto “SS. Cuori” a Parma. Fece la prima professione nel 1965. Ha prestato servizio come infermiera nella Casa di Cura Piccole Figlie (PR) poi in Svizzera (a Gordola e Locarno) e infine a Suzzara dal 1988 al 2012. Questo forse è il luogo in cui la sua figura rimarrà indimenticabile: come infermiera a domicilio ha potuto entrare in tante case sia per piccoli servizi infermieristici sia per assistenza morale e spirituale. In questo modo, con discrezione materna, è entrata in contatto con tanta gente, di ogni età e religione. Aveva il dono di stabilire relazioni positive con tutti e di farli sentire amati e capiti. In tanti la descrivono come persona sempre sorridente, sempre pronta ad accorrere per aiutare, consolare, ascoltare i problemi e cercare un rimedio. Aveva 84 anni e sulla Gazzetta di Mantova Mauro Pinotti ha scritto che si è spenta la suora Sprint e aggiunge: “nel 1992, dopo 60 anni, le suore lasciano l’ospedale suzzarese. Suor Romana resta a Suzzara fino al 2012 insieme a suor Rosina, suor Iolanda e suor Gina. Nel gennaio 2013 suor Romana lascia Suzzara. Ci ritornerà il 10 novembre dello stesso anno e per lei ed

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ma Grande nel cuore. Rimarrai nel mio ricordo”; Samanta Aldrovandi: “come non ricordarla.... era presente quando ho iniziato a muovere i miei primi passi in ospedale ....riposa in pace. Al suo funerale un pulmino di suzzaresi grazie a Aldo Bertellini, poi Don Giorgio Bugada e Alessandro Guiducci.

Un ringraziamento va fatto a Suor Celsa Fattorelli già caposala del reparto di medicina uomini dell’Ospedale vecchio che ha seguito, assistito, confortato con amore Suor Romana.

Un grazie di cuore ad Aldo Bertellini che da quando Suor Romana ha lasciato Suzzara si è sempre recato puntualmente ogni mese per 5 anni a trovarla con altre persone per farle compagnia. Veramente un volontariato silenzioso e straordinario che merita il plauso di tutta la nostra comunità e della nostra redazione.

PARMA: SUOR LIDIA CI HA LASCIATO

stata caposala per tanti anni nel reparto maternità dell’Ospedale vecchio di Suzzara. Una suora buona, attenta e disponibile che ha visto nascere tanti bambini, che ha assistito tante mamme, che ha collaborato con discrezione e professionalità con medici ed infermiere aiutando sempre chi aveva bisogno di qualsiasi cosa.

Suor Lidia Molin a sinistra nella foto, ci lascia un

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ad altre “Piccole Figlie” venne organizzata una grande festa con il saluto dell’ex sindaco Wainer Melli in sala consiliare. A suor Romana i suzzaresi debbono tanta ammirazione e riconoscenza: ha fondato l’Avo da un’idea di don Lino Boselli, compianto parroco dell’Immacolata scomparso a Natale del 2001. Soprannominata “suora sprint”, per anni ha viaggiato su una city car di colore giallo per portare assistenza a domicilio ai malati, poi sostituita con un’altra di colore blu”. Messaggi di cordoglio sono stati inviati all’ordine delle “Piccole figlie dall’ex sindaco Wainer Melli e dall’attuale Ivan Ongari. Poi su Facebook decine di messaggi fra cui Fioralba Aulina: “la ricordo con profondo affetto e ammirazione. Nel menzionarla, vedo il suo sorriso, la sua spontaneità in particolare una infinita disponibilità verso tutti”; Georgeta Mirica: “una preghiera e una luce per te Suor Romana...Grazie a te ho trovato la mia Famiglia Italiana. Sei stata tu a portarmi nella casa dove abito da 11 anni. Che gli angeli siano con te”!;Roberta Lorenzini: “veramente indimenticabile la sua umanità e disponibilità!”; Marinella Teresi: “arrivederci Suor Romana, un ricordo indelebile nel mio cuore e in quello di alcuni miei colleghi per l’insegnamento e il supporto datoci durante l’apprendimento del nostro lavoro che lei stessa ci ha fatto amare”. Eri piccola minuta

ricordo ricco di valori umani e religiosi nella storia della sanità ospedaliera di Suzzara ma anche a Misurina e a Parma dove ci hanno detto: Ovunque è passata è ricordata per la sua premura verso ogni persona, per la sua ferma volontà nel superare le difficoltà, per il suo dolce sorriso, frutto di un grande spirito di preghiera, di un amore indefesso alla sua vocazione, di una forte devozione mariana e di un grande attaccamento al suo

Angelo custode. Anche da Misurina, i ragazzi di allora ricordano la tua accondiscendenza, bontà, mitezza, generosità, disponibilità e il tuo riconoscente amore a Maria Anche noi sorelle di Parma la ricordiamo per la sua vita piena, realizzata nel dono costante di sé.

Ci manca la sua presenza, ma la pensiamo ancorata all’amore misericordioso di Gesù. Suor Lidia aveva 78 anni.

Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana

HANNO FESTEGGIATO Schivenoglia: Rita Formigoni 102 anni

Vie Nuove Suzzara: Aldino Veneri 100 anni Sabbioneta: Modesto Margini 100 anni.

Guidizzolo: Teresa Artioli 102 anni Mantova: Diviso Marinelli 100 anni Pegognaga: Evelina Briani 102 anni.

CI HANNO LASCIATO Suzzara: Vanda Borelli ved. Dall’Acqua 101 anni

Sabbioneta: Modesto Margini a 100 anni Volta Mantovana: Anna Ghidini Mari 91 anni Maestra Elementare Mantova: Lo specialista dermatologo, il poeta, lo studioso dei santi, l’esperto grafologo Dott. Mario Benatti, ci ha lasciato.

E’ stato un maestro nella professione medica, un uomo di cultura, un poeta.

Scrisse numerosi articoli per “La Cittadella”.

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QUISTELLO CI HA LASCIATO GABRIELE GRANDI, UN VOLONTARIO INSTANCABILE

olontario e capo equipaggio della Croce Bianca, animatore della parrocchia, un ragazzo sportivo e impegnato.

Alfio Maestrelli, il presidente della Croce Bianca di Quistello, ci ha detto: «uno che dava la sua vita, il suo tempo, tutto se stesso per gli altri. Voleva sempre aiutare gli altri. Nel volontariato, in parrocchia. Lavorava, giocava a calcetto nello spazio giovani di Quistello, faceva l’animatore per i ragazzini della parrocchia, ma la sua passione era qui in Croce Bianca. Ha cominciato con l’ambulanza per i trasporti secondari con i pazienti autosufficienti, gli ho fatto io da istruttore poi, un anno e mezzo fa, ha voluto imparare a viaggiare anche per le emergenze con il 118».

Una forza di volontà e una bravura che otto mesi fa lo hanno portato a diventare capo equipaggio,

LUIGI MONTANARI PERSONA SEMPRE DISPONIBILE

E

’ stato uno dei nostri primi collaboratori e sponsor per far crescere il periodico.

Il suo impegno nell’azienda (vivai, piante e fiori), in famiglia e nel sociale, è meritevole di segnalazione. Persona gentile, esperta e sempre disponibile. Luigi lascia la moglie Albertina, i figli Andrea e Monica con Ugo e gli adorati nipoti.

C

«ha guidato la squadra anche su soccorsi molto impegnativi.

Faceva una media di un servizio al giorno, era sempre presente, anche di domenica sera.

Gabriele era molto legato anche alla parrocchia e in particolare al curato don Nicola Sogliani, che aveva accompagnato nella vacanza in Trentino con i ragazzini, là dove è successo la tragedia. La comunità è stata colpita duramente. Ad appena quattro mesi dalla scomparsa di altri due giovani, Angelo Rossi e Matteo Fiaccadori, i due ragazzi ventenni che avevano perso la vita in un incidente stradale vicino a Dragoncello, a Quistello è ritornato il lutto. «È un altro duro colpo per la nostra comunità - dice il sindaco Luca Malavasi che stava cercando di rimettersi.

SUZZARA. DON BENIAMINO MENINI CI LASCIA IL RICORDO DI AVER FATTO DEL BENE

E’ stato parroco della Sacra Famiglia per 25 anni, aveva 86 anni e a Suzzara lo chiamavano tutti “Don Bene”, Nel 1999, viene inviato in città come parroco di Santa Maria del Gradaro. Il 27 dicembre 2015, per festeggiare i 50 anni della chiesa Sacra Famiglia alla presenza dell’ex vescovo monsignor Roberto Busti e dei sacerdoti dell’unità pastorale, don Beniamino era venuto a Suzzara ed era stato subito accolto con gioia dai parrocchiani che si erano addirittura messi in fila per abbracciarlo. Don Beniamino, Don Lino (scomparsi) ma anche Don Renato e Don Massimo (trasferiti) sono i sacerdoti che hanno riempito e affollato le messe di fedeli scrivendo una bella pagina di storia della chiesa di Suzzara dal dopoguerra ad oggi.

CIAO MARINO, COLLEGA E AMICO.

i siamo conosciuti in ufficio CIA a Pegognaga nel 1998 e ho iniziato a lavorare con te il 2 gennaio 1999. Abbiamo lavorato insieme alla CIA nell’ufficio di Suzzara e Gonzaga per dieci anni, una collaborazione da subito fraterna. La tua disponibilità e la tua professionalità mi hanno insegnato molto e penso che tutti i colleghi che hanno avuto l’onore e il piacere di collaborare con te abbiano potuto apprezzare il tuo modo di essere. Avevi una attenzione per tutti, il tuo lavoro ti coinvolgeva a 360°, eri molto attento a rispondere e soddisfare le esigenze e le richieste degli altri, trascurando spesso le tue di esigenze.

Per me eri un bel punto di riferimento e quante sono state le volte in cui ti ho chiesto aiuto per risolvere pratiche complicate. Penso, con queste parole, di aver espresso il pensiero di tutti i colleghi della Provincia CIA Est Lombardia di Mantova.

Vicky Paolo Lavagnini

San Benedetto Po Tel. 0376 620819

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Pegognaga

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