CPIA Magazine n° 7

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CPIA AGRIGENTO MAGAZINE

Ag os t o 2019

L’INTEGRAZIONE AL CENTRO S O M M A RI O:

Questo semestre ha visto impegnati gli alunni delle Sedi Associate in attività di Attività CPIA e Partner 2 “Memoria” e “Legalità”. Rubriche Dalla partecipazione alla Giornata della memoria. a quella della legalità ed a 22 • Cucina tante altre, molte sono state le manifestazioni che hanno permesso ai nostri ragazzi di arricchire le conoscenze culturali del nostro Paese al fine di favori• Favole e leggende 25 re una loro maggiore integrazione nel nostro tessuto sociale. L’integrazione non è fatta di grandi gesti, ma ne bastano anche di piccoli per 28 • Storie di Parole favorirla e potenziarla, come quello del saluto, stringendo loro la mano quando si incontrano per farli sentire “come te”, come loro stessi dicono nelle lettere inviatemi. Penso che nella normalità dei comportamenti consista la vera integrazione. Assieme a queste iniziative continuano quelle all’interno della Casa Circondariale “De Lorenzo” di Agrigento con laboratori di vario tipo (manipolativi, ceramici, giornalistici, ecc…). Mentre si lavora con gli alunni, continua l’aggiornamento personale, ma anche di gruppo, dei docenti con corsi di formazione mirati ai bisogni del CPIA e a quelli proposti dall’Ambito 1 AG. Grande successo ha avuto il Corso di Arabo riservato a 20 docenti che vi hanno partecipato con grande interesse. Tutte queste iniziative fanno sì che il CPIA sia punto di riferimento per l’apprendimento permanente delle persone ed in particolare degli adulti, grazie ad un “gruppo” di docenti e non docenti coeso, a cui va il mio ringraziamento per l’impegno serio e continuo, nonostante le sedi siano disseminate sull’intero territorio provinciale agrigentino. Approfitto di questo numero per complimentarmi e fare tanti auguri alla nuova Dirigente scolastica la prof.ssa Antonella Uttilla, mia Vicaria e persona di grande impegno, umanità e capacità. Al Cpia mancherà tantissimo ma il suo esempio sarà sempre presente tra noi. Grazie Antonella.

Ds Ing. Santino Lo Presti


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Bye bye CPIA AGRIGENTO 25 AGOSTO 2019 Mi accingo a scrivere questa pagina con uno spirito diverso….. Dall’1settembre 2019 sarò Dirigente Scolastico in un’altra scuola. Le fatiche affrontate in 2 anni per il concorso Miur hanno avuto l’esito positivo di un traguardo importante nella mia vita professionale e quindi prendo il volo. Nella mia lunga vita da precaria ho avuto sempre esperienze positive e assai gratificanti; la mia immissione in ruolo a Rovigo è stata molto formativa; l’ingresso al CTP è stata una bella novità ma il CPIA Agrigento ha messo in proficua discussione tutte le mie abilità e competenze facendomi crescere continuamente non solo professionalmente ma personalmente. Ringrazio infinitamente il DS Santino Lo Presti per la fiducia accordatami nei 4 anni in cui è stato letteralmente “creato” il CPIA Agrigento tra mille difficoltà ma ancor di più determinazione e passione, senza le quali tutto si sarebbe inesorabilmente fermato. La stima ed il rispetto sono stati le chiavi con cui sono riuscita a stabilire relazioni positive e costruttive con tutto il personale docente e non, soprattutto con i miei colleghi che hanno lavorato con me alla Casa Circondariale della città in situazioni molto disagevoli e, a volte, insormontabili. Quattro anni sono tanti……. Tante riunioni, tanti incontri formativi in sede e fuori sede, tante iniziative….. Impossibile ricordarle tutte ma soprattutto dimenticarle. L’obiettivo di Cpia Ag Magazine è proprio di non perdere la memoria di tutto ciò che si fa con fatica, impegno e cuore. Anche in questo numero, quindi vi condurrò in un viaggio durato 7 mesi (da gennaio a luglio 2019) in cui il CPIA AG ha organizzato, ha realizzato, ha documentato gli eventi più importanti (anche se ogni giorno della nostra scuola è importantissimo per la tipologia della stessa!). Auguri di buona vita a tutti. Prof.ssa Uttilla Antonina Ausilia Primo collaboratore del DS con funzione di vicario del Cpia AG


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GIORNATA DELLA MEMORIA: EBREI IN FUGA NEGLI ANNI TRENTA E RIFUGIATI DI OGGI….. Giorno 26 Gennaio i corsisti del CPIA, della sede di Favara, sono stati invitati a partecipare alla manifestazione relativa alla tematica “Giornata della memoria: ebrei in fuga negli anni trenta e rifugiati di oggi: riflessioni” organizzata dall’Istituto Professionale per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera “Ambrosini” di Favara. La manifestazione ha avuto inizio con l’intervento del Dirigente Scolastico dell’Istituto Alberghiero, Milena Siracusa, che nel ringraziare i presenti ha voluto ricordare le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a proposito del giorno della Memoria “Il male rappresentato da Auschwitz e dalla Shoah è pronto a risve-

gliarsi, come un virus micidiale a causa di un enorme pericolo: l'indifferenza. Questo male alberga di nascosto, nei bassifondi della società, nelle pieghe occulte di ideologie, nel buio accecante degli stereotipi e dei pregiudizi. Pronto a risvegliarsi, a colpire, a contagiare, a distruggere, appena se ne ripresentino le condizioni. Quando il benessere dei popoli o gli interessi delle maggioranze, si fanno coincidere con la negazione del diverso - dimenticando che ciascuna persona è diversa da ogni altra - la storia spalanca le porte alle più immani tragedie". Iniziano gli interventi e i lavori preparati dai ragazzi dell’Istituto Superiore con la proiezione di un video che riporta le parole del testo della cantante Noa Beautiful that way e intonate magistralmente dal vivo, dalla voce di alcune ragazze; si passa subito dopo alla visione di un documentario che mette in evidenza il parallelismo tra quanto vissuto dai deportati ebrei nei vari campi di concentramento e quello che tanti profughi sono costretti oggi a subire prima di arrivare in Italia, sottolineando in modo particolare la crudeltà e le violenze perpetrate dai militari libici. Subito dopo hanno preso la parola il Presidente dell’Istituto Studi e Ricerca” Calogero Marrone”, Rosario Manganella e il presidente dell’ANPI di Favara, Carmelo Castronovo, che hanno ricordato l’importante ruolo rivestito da Calogero Marrone, nato a Favara ma costretto a trasferirsi a Varese perché si era rifiutato di accettare la tessera fascista. Diventato capo dell’Ufficio anagrafe del comune di Varese, dopo aver vinto un concorso, alla vista di due ufficiali tedeschi, non ebbe dubbi sui motivi di quella visita e per questo fornì centinaia di documenti falsi a ebrei e antifascisti per consentire loro di mettersi in salvo. Nel febbraio del 1945, Calogero Marrone morì di stenti nel lager di Dachau. Rosario Manganella e Carmelo Castronovo, hanno sottolineato, anche l’importanza e la necessità di creare una stretta collaborazione e sinergia tra le scuole e il territorio per rendere ancora più efficace ed efficiente il percorso educativo dei ragazzi. Anche i corsisti del CPIA hanno partecipato alla manifestazione (cui erano stati sensibilizzati dai docenti) raccontando le proprie esperienze e recitando anche alcune poesie fra le quali “Diverso da me” di Bruno Tagliolini, per sottolineare la specialità di essere diversi “Tu non sei come me, tu sei diverso ma

non sentirti perso anch’io sono diverso,(…) se metto le mie mani con le tue certe cose so fare io e certe tu e insieme sappiamo fare anche di più (…) non sei come me, son fortunato, ti son grato, non siamo uguali: vuol dire che siamo speciali” . Con la voce rotta dall’emozione e scusandosi in anticipo per la difficoltà di non poter parlare in un corretto italiano, ha deciso di raccontare la sua storia: nato in Gambia ultimo di una famiglia numerosa, 8 sorelle, due delle quali morte durante la gravidanza, in seguito al decesso anche del padre (caduto da un albero per raccogliere dei frutti), è stato costretto, non trovando un buon lavoro nel suo Paese a lasciare


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...GIORNATA DELLA MEMORIA: TRENTA E RIFUGIATI DI OGGI

EBREI IN FUGA NEGLI ANNI

la sua terra per arrivare in Italia e sperare di migliorare la sua vita e soprattutto di poter aiutare la sua famiglia. Dopo aver attraversato il deserto con enormi difficoltà, camminato a lungo, visto morire persone (identificate con dei sassi, tanti quanti sono i cadaveri) è arrivato in Libia, considerato merce di scambio, sfruttato nei lavori pesanti mangiando solo una volta al giorno. Ha pagato gli scafisti per arrivare a Lampedusa quindi Siculiana e Favara dove, completati gli studi, e spera di poter trovare un buon lavoro che gli possa consentire di ritornare di nuovo in Gambia e aiutare la sua famiglia. Subito dopo un altro alunno ha letto la poesia “Io, Tu” un modo ironico per dire come spesso chiamiamo uomini di colore i neri, ma i veri uomini di colore siamo noi bianchi che nelle varie fasi della nostra vita cambiamo il colorito della nostra pelle. Quindi viene letta la poesia di Giovanni Rodari “La valigia del migrante”: per chi decide di abbandonare la propria terra, significa lasciare affetti, sapori, profumi, ricordi. Dentro la valigia si può inserire tutto: vestiti, oggetti ma il cuore rimane lì, in quella terra che non offre pane. Le testimonianze degli alunni del CPIA di Favara hanno catturato l'attenzione di quanti erano presenti, sono state ascoltate in assoluto silenzio e accompagnate da un caloroso e commovente applauso. In ognuno dei racconti vi era un chiaro e unico messaggio: eliminare gli stereotipi, conoscere prima di giudicare, conoscere i loro vissuti, i veri motivi che li portano a venire in Italia, per darsi una seconda possibilità, vivere una vita migliore rispetto a quella lasciata nel proprio Paese. Hanno tanto voglia di integrarsi e di essere accettati per quelli che sono, ragazzi con tanti sogni da realizzare. L’incontro è proseguito con la lettura delle poesie “Non dimentichiamo” e “Pagella di scolaro in fondo al mare” lette dalle alunne dell’Istituto Alberghiero corso serale. Tutto l’incontro si è concluso con la Word Jewish Congress, per la Giornata della Memoria 2019, sostenuta anche dall’Unione della comunità ebraiche italiane: sui social (Instagram, Facebook e Twitter ) è possibile postare una foto con in mano un cartoncino bianco e la scritta “We remember”. L’Ambrosini e il CPIA ci sono, come segno di impegno a combattere l’antisemitismo e tutte le forme di odio, genocidio e xenofobia. La giornata si è conclusa con un momento conviviale tra i ragazzi e i docenti del CPIA e dell’Ambrosini. I ragazzi del CPIA sono stati circondati dai ragazzi dell’Ambrosini, si sono scambiati i numeri di cellulare, scattato foto, chiesto amicizia sui social. Il messaggio della manifestazione di oggi è stato accolto e recepito perfettamente: esiste un’unica razza quella umana…….. l’inclusione e la convivenza sono possibili.

Prof.ssa Manta Sabina Punto di erogazione di Favara Cpia Ag


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GIORNO DEL RICORDO: 11 FEBBRAIO 2019 Una rappresentanza di alunni del CPIA di Agrigento, della sede associata di Villaseta, accompagnati dal Dirigente Scolastico Lo Presti Santino e dalla prof.ssa Gandolfo Gloria, ha partecipato alla celebrazione del “Giorno del Ricordo”, che si è tenuta presso la Prefettura, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano - dalmata. Alla celebrazione hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni civili, militari e religiose, studenti dell’Istituto comprensivo “Agrigento Centro” e del Liceo classico “Empedocle”. Il Prefetto di Agrigento, dott. Caputo Dario, nel porgere il saluto agli ospiti, ha esternato l’auspicio che la memoria e il ricordo di questa buia pagina di storia del ’900 sia consapevolmente custodita dalle giovani generazioni e, citando l’articolo 11 della Costituzione, ha espresso il rifiuto nei confronti di ogni forma di violenza e il ripudio di ogni lotta armata. Dopo le note dell’Inno di Mameli, gli studenti che hanno partecipato alla manifestazione hanno posto l’attenzione sulle cause della tragedia, hanno recitato poesie e letto testi evocativi. Suggestiva è stata la testimonianza del dott. Domenico Svettini, profugo istriano e testimone dei fatti accaduti nell’ex Jugoslavia di Tito, il cui ricordo delle foibe è vivo ancora oggi. La cerimonia, che ha registrato momenti di intensa e profonda commozione, è stata particolarmente apprezzata dagli alunni del CPIA, che ne hanno compreso l’elevato valore civile. Prof.ssa Gandolfo Gloria Punto di erogazione di Villaseta Cpia AG


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IL CPIA AG AL CARNEVALE DI FAVARA Giorno 3 Marzo 2019 gli alunni del CPIA di Favara hanno partecipato alla festa di Carnevale svoltasi in Piazza Cavour. La manifestazione è stata organizzata dal Comune di Favara in collaborazione con il comitato carnevalesco favarese “Terribile club” e l’Associazione provinciale AIDO. Sullo sfondo di maschere coloratissime, i corsisti del CPIA si sono esibiti accompagnati dalle colonne sonore West Africa, WakaWaka this time is for Africa (di Shakira), indossando gli abiti che rappresentano il loro Paese di origine, magistralmente realizzati dalla docente Teresa Lo Nobile (esperta esterna con una collaborazione di 20 ore), che ha saputo mettere insieme colori e particolari accessori, mettendo in risalto allegria, spensieratezza e convivenza pacifica: aspetti tipici della festa del

“L’esibizione attraverso i balli dei ragazzi, è, la dimostrazione che tutti, uomini e donne, di questo mondo hanno il diritto di stare bene e realizzare dei sogni, a maggior ragione questi ragazzi che hanno lasciato tutto per migliorare il loro futuro” come ha ben spiegato il Dirigente scolastico Santino Lo Presti, alla fine della manifestazione. La partecipazione nella giornata del 3 Marzo, è l’atto conclusivo di un progetto che ha alle spalle mesi di preparazione di coreografie, curate con dedizione dalla docente Roberta Dalfino , dei costumi realizzati con maestria dalla docente Teresa Lo Nobile e dal lavoro sinergico di tutti i docenti del CPIA di Favara. Il progetto nasce con l’intento di sviluppare e valorizzare la creatività espressiva e la socializzazione degli alunni in interazione con le tradizioni locali, come lo è la festa del Carnevale, che offre la possibilità non solo di conoscere usi e costumi del Paese che li ospita, ma di facilitarne l’inclusione nel territorio. Il progetto si è posto come finalità principale il potenziamento delle competenze di cittadinanza quali: progettare, comunicare, collaborare, fornire strumenti per fortificare l’identità e accrescere la propria dignità; sviluppare le compe-

tenze sociali e civiche e le competenze manuali. Il percorso ha previsto, infatti, una fase gestionale, in cui si è lavorato per la creazione di abiti con materiale riciclato. Obiettivo finale era permettere l’inclusione e inviare attraverso musiche e balli un messaggio di fratellanza tra i popoli e la presentazione della diversità come arricchimento. Il messaggio è stato trasmesso con evidente emozione e commozione da ogni singolo ragazzo che si è esibito, ma soprattutto è stato recepito dalla gente presente che ha applaudito calorosamente, durante la manifestazione dall’inizio alla fine colpiti dai colori dei costumi, e dall’esibizione.

I docenti del Punto di erogazione di Favara Cpia AG


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GITA A PALERMO In occasione della manifestazione, legata alla Festa della legalità, l’11 Marzo 2019 i ragazzi del CPIA sede di Favara, insieme agli alunni dell’Istituto Marthin Luther King e Ambrosini si sono recati all’ARS di Palermo accolti dall’onorevole Di Caro per visitare il Palazzo Reale, sede del Parlamento siciliano, la cappella Palatina e gli annessi giardini. L’esperienza della gita a Palermo per i 10 alunni del CPIA ha avuto un significato particolare, è stato per loro un modo per uscire dalla comunità e dalle aule scolastiche e visitare luoghi, a molti sconosciuti. Hanno vissuto ogni singolo momento con emozione e stupore: dalla partenza la mattina da Favara puntuali alle 6:30, impeccabili con le loro giacche, camicia bianca e cravatta, la compostezza sull’autobus, fino all’arrivo all’ARS. Hanno seguito con attenzione e curiosità la guida che forniva spiegazioni sui dipinti e oggetti presenti all’interno del Palazzo Reale, alcuni di loro hanno stupito piacevolmente, l’onorevole Di Caro e i presenti per le domande proposte inerenti all’importanza dello scambio interculturale (vista l’influenza araba) delle tante meraviglie pittoriche e non solo, presenti all’interno del Palazzo Reale così come la curiosità legata a come in passato venivano visti gli stranieri. Una domanda pertinente e che a loro sta molto a cuore. Piacevole anche il momento della pausa pranzo, ognuno di loro ha condiviso con il compagno e con noi docenti quello che hanno portato, come si fa in una grande famiglia. Tutti unanimemente hanno definito la giornata speciale, perché ha dato la possibilità di vivere dei momenti sereni e spensierati, mettendo da parte ogni preoccupazione e incertezza per il futuro che li aspetta, dai quali spesso sono assaliti. La gita a Palermo è stata preparata didatticamente una settimana prima fornendo loro informazioni su quello che avrebbero visitato, ma anche emotivamente: i ragazzi hanno manifestato giorni prima ansia, ma anche paura di non trovare l’abbigliamento richiesto. Il giorno prima della gita molti, hanno persino mandato le foto delle giacche comprate per dei consigli, ci tenevano tantissimo ad essere impeccabili e a fare bella figura. Ci sono riusciti perfettamente. I ragazzi per manifestare la loro gratitudine al Dirigente Scolastico Santino Lo Presti per l’importante possibilità che gli ha dato hanno deciso di scrivere delle letter:

“caro Preside voglio ringraziarti dal profondo del mio cuore per averci mandato in gita. Ero tanto emozionato e felice di andare a Palermo e visitare questa città che non conoscevo. Ho visto delle cose molto belle sembrava stessi sognando. La ringrazio per avermi dato questa possibilità” Lamin “Egregio Signor Preside. La scrivo questa lettera per ringraziarla di avermi dato la possibilità di partecipare alla gita scolastica a Palermo. È stata per me un’occasione importante che mi ha permesso di fare un’esperienza al di fuori della comunità e dalla scuola. Ho appreso cose nuove e ho potuto sperimentare la bellezza dello stare insieme e condividere momenti felici” Jabbi Prof.ssa Manta Sabina Punto di erogazione di Favara Cpia Ag


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18 MARZO 2019 CONVEGNO PROVINCIALE SUL BULLISMO E CYBERBULLISMO UTILIZZO CONSAPEVOLE E SICURO DEL WEB CONVIVENZA CIVILE ED EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ. Giorno 18 Marzo nell’auditorium CPIA dell’I.C. Quasimodo di Villaseta si è tenuto il convegno provinciale sul Bullismo e Cyberbullismo utilizzo consapevole e sicuro del web convi-

venza civile ed educazione alla legalità. Il convegno organizzato dal Dirigente Scolastico Santino Lo Presti, in qualità di componente del comitato tecnico, insieme a Stefania Ierna, Nino De Miceli, Vincenza Ierna, Luigi Costanza, Maria Savarino, Margherita Vella, Rita Ferrara, Giovanna Riolo e il Dirigente dottore Raffaele Zarbo, è l’atto finale di una serie di incontri che i rappresentanti del comitato hanno tenuto nelle scuole della Provincia di Agrigento, anche attraverso la divulgazione di questionari rivolti sia ai docenti che agli alunni per vedere come viene percepito il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. La scelta del 18 Marzo come data del convegno è legata alla decisione da parte dell’Ufficio Scolastico e dell’Assessorato Regionale di individuare il terzo lunedì del mese di marzo come giornata per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo. Al convegno erano presenti 500 ragazzi appartenenti a diverse istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. Ogni scuola ha esposto sottoforma di cortometraggi, cartelloni, poesie i diversi modi in cui si possono manifestare atti di bullismo e come si possono contrastare. Anche gli alunni del CPIA dei punti di erogazione di Favara, Cammarata e Villaseta hanno realizzato dei prodotti sul tema del bullismo. I corsisti della sede di Cammarata supportati dai docenti Liliana Alonge, Filippo Cammarata, Adele Di Gesù, Valentina Greco, Giovanna Frenna, hanno prodotto un cortometraggio intitolato "Stop al bullismo. Sullo sfondo della canzone di Erma Metal “Vietato Morire”, gli alunni mettendosi in gioco e improvvisandosi attori, hanno voluto lanciare il loro messaggio di protesta contro il bullismo, i bulli e la prepotenza, dimostrando che i veri valori sono altri: l’amicizia e il rispetto reciproco. Gli alunni della sede di Villaseta insieme alle docenti Gloria Gandolfo e Anna Maria Parla hanno voluto lanciare il loro messaggio attraverso un fumetto che riproduceva degli atti di bullismo all’interno di un contesto scolastico: la vittima che viene presa di mira verbalmente, il suo isolamento, il coraggio di dire basta parlandone: l’unico e importante passo per stare meglio. Anche gli alunni del CPIA del punto di erogazione di Favara hanno prodotto un cortometraggio dal titolo I diversamente deboli: i bulli per dimostrare che i veri deboli sono proprio i bulli che manifestano la loro fragilità interiore usando la forza e agendo in gruppo. Nel cortometraggio sono presenti tutti i protagonisti del bullismo: le vittime che subiscono passivamente e non hanno la forza di difendersi e di reagire; i bulli che si pongono come obiettivo principale quello di annientare chi prendono di mira; ma anche gli spettatori: quelli passivi rappresentati nel cortometraggio con davanti al volto un foglio bianco simbolo dell’indifferenza totale, incapaci di prendere una posizione; quelli attivi che coraggiosamente si rivolgono ai bulli dimostrando loro che i veri forti sono coloro che aiutano gli altri o ancor di più quando si è in grado di riconoscere le proprie debolezze. Gli spettatori attivi si rivolgono anche alle vittime spingendoli a non farsi calpestare mai, nessuno può, infatti e, deve farli sentire inferiori, le vittime devono essere gli eroi di se stessi. Nel cortometraggio si è voluta, fortemente, la presenza del nostro Dirigente Scolastico, Santino Lo Presti con l’intento di dare un importante messaggio sociale: le vittime non sono sole, possono rivolgersi a un adulto come il Dirigente Scolastico. La realizzazione del cortometraggio è stato solo l’atto finale di un lungo periodo dedicato insieme ai colleghi R. Dalfino, M. Gallo, G. Marturana, R. Marzullo, F. Vitello alla sensibilizzazione su una tematica così delicata per dei corsisti per lo più di origine straniera. Prof.ssa Manta Sabina Punto di erogazione di Favara Cpia Ag


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10 APRILE 2019 A FAVARA LA POLIZIA DI STATO HA CELEBRATO IL 167ESIMO ANNIVERSARIO DELLA SUA FONDAZIONE Stato - un particolare pensiero desidero indirizIl luogo è stato scelto dalla Questura perché si concilia perfettamente con le esigenze connesse ala celebrazione della suddetta cerimonia, per la presenza del monumento dei caduti della Grande Guerra e per rinnovare alla cittadinanza favarese lo slogan che da sempre accompagna la ricorrenza “Esserci sempre” . La cerimonia è stata preceduta da un momento di preghiera presso la Questura, dove il questore ha deposto una corona ai piedi della lapide che ricorda i caduti della Polizia di Stato e in seguito davanti il complesso strutturale “D. Anghelone” dove è stato deposto un omaggio floreale che ricorda il sacrificio del maresciallo al quale è dedicato un cippo. Alla cerimonia erano presenti il Prefetto di Agrigento Dario Caputo, Rosa Maria Iraci Questore di Agrigento, Anna Alba sindaco di Favara e tantissime altre autorità. Significativa anche la presenza di cittadini favaresi e soprattutto delle scolaresche. Anche i ragazzi del CPIA di Favara erano presenti alla manifestazione. Con curiosità e attenzione hanno seguito i vari momenti della celebrazione, ascoltando con interesse il messaggio pervenuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, letto dal questore Iraci "Il patrimonio di idealità e valori cui si ispira trae alimento dal lavoro quotidiano di uomini e donne impegnati ad accudire un senso di comuni-

tà talvolta minacciato o lacerato dalla paura, dai fenomeni di violenza e dalle fragilità sociali. Essi tutelano il bene della sicurezza inteso non solo come prevenzione e repressione di reati, ma anche come intensità e qualità delle relazioni fra le persone. A sessant'anni dall'istituzione dell'allora Corpo di Polizia femminile - ha aggiunto il Capo dello

zare alle donne che, a pieno titolo e a tutti i livelli, operano nella Polizia di Stato svolgendovi un ruolo fondamentale. Un particolare ricordo è rivolto anche a chi ha perso la vita nell’adempimento del proprio dovere”. Chi si sente onorato di poter lavorare a fianco del Corpo di Polizia è, anche, il Ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Sono orgoglioso di

voi come la maggior parte degli italiani, siete comunque bersaglio in piazza e sui giornali di volgari attacchi e accuse infamanti da parte di minoranze violente ed incivili, per questo sono orgoglioso di indossare i vostri simboli. Sono onorato di poter confermare la volontà del Governo di voler assumere migliaia di nuovi poliziotti, abbiamo stanziato 2,5 miliardi di euro ed oltre alle assunzioni ci sono nuovi strumenti operativi e nuove uniformi. Brillanti i risultati ottenuti, come la cattura di pericolosi latitanti e il maggior controllo delle frontiere per evitare ancora vittime innocenti”. Lo stesso Questore di Agrigento Rosa Maria Iraci ha ricordato l’impegno quotidiano di uomini e donne che si spendono a fianco dei cittadini appartenenti a tutte le fasce sociali, nei centri così come nelle periferie. Soddisfatta della manifestazione anche il sindaco Anna Alba che ha sottolineato la presenza della Polizia in mezzo alla gente come simbolo della legalità; così come il Prefetto di Agrigento Dario Caputo “la

Polizia si trova sempre davanti a nuove sfide e a nuove forme di criminalità, ma saremo sempre presenti per rispondere alle esigenze dei cittadini in termini di sicurezza”. Prof.ssa Manta Sabina Punto di erogazione di Favara Cpia Ag


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CORSO DI AGGIORNAMENTO IN “NUOVE STRATEGIE DIDATTICHE PER L’INSEGNAMENTO AGLI ADULTI E AGLI STRANIERI. C.P.I.A. AGRIGENTO 29, 30 MARZO – 03, 04, 12 APRILE 2019 Si è concluso venerdì 12 Aprile 2019 l’ultimo dei cinque incontri di un percorso di aggiornamento organizzato sulle nuove strategie didattiche per l'insegnamento agli adulti e agli stranieri che si è svolto interamente tra Marzo e Aprile presso il Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti di Agrigento a cura dei docenti: Orazio Colosio, Marcello Amoruso e Daria Motta. Ha aperto il corso il Professore Orazio Colosio, ex Dirigente Scolastico nonché docente Universitario dell’Università degli Studi di Padova. Il corso di aggiornamento è stato promosso e fortemente voluto dal Dirigente Scolastico Ing. Santino Lo Presti, il quale ha sempre sostenuto che soltanto attraverso un confronto e una formazione specifica e continua si può ambire a garantire un servizio di qualità e che l'apertura al cambiamento è la conditio sine qua non per il miglioramento. Il C.P.I.A. di Agrigento, infatti, vanta un congruo numero di punti di erogazione presenti su tutta la provincia: la loro presenza è volta a raggiungere e garantire il diritto allo studio a tutti gli adulti e agli stranieri presenti nel territorio agrigentino. Il Professore Orazio Colosio nelle due giornate di formazione ha illustrato ai docenti i vari modelli organizzativi e di insegnamento degli adulti utilizzati nel territorio italiano ma ha anche dato ampio spazio a momenti di riflessione su opinioni e metodi condivisi o da condividere rispetto alle pedagogie androgiche che, secondo il Professore, sono da intendersi come la riproposizione di alcune delle migliori teorie pedagogiche. La formazione, sostiene il docente, deve essere vista come "capacità di produrre un cambiamento" e l’insegnante come un "professionista riflessivo" che deve progettare per competenze, la cui la declinazione delle fasi sta nella sequenza: Pensare - Dire Fare. I due incontri successivi sono stati curati dal Professore Marcello Amoruso dell’Università degli Studi di Palermo. In queste giornate sono stati forniti ai docenti strumenti pratici e criteri teorici per gestire attività orali per lo sviluppo di comprensione e produzione in gruppi di livello di studenti a bassa scolarizzazione e con scarse competenze orali, come quelle cpiane. Inoltre sono stati oggetto di studio i materiali dedicati all’oralità presenti nel manuale “Ponti di parole” la cui didattica è rivolta a studenti analfabeti. Sono state inoltre illustrate le differenze dei generi linguistici e quella esistente tra un dialogo e un monologo. Durante l’ultimo incontro è intervenuta la Professoressa Daria Motta dell’Università degli Studi di Catania. Quest’ultimo momento è stato mirato alla lingua come strumento di comunicazione e agli strumenti didattici che abbiamo a nostra disposizione per sviluppare le competenze linguistiche e metalinguistiche, partendo dal presupposto che la competenza linguistica è trasversale a tutte le altre e che la competenza sociolinguistica è sempre necessaria. Prof.ssa Vitello Giuseppa Punto periferico di Naro Cpia Ag


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VISITA GUIDATA PRESSO COMUNE DI NARO, 28 APRILE 2019 E’ stata organizzata peri i ragazzi del I Livello del punto periferico di Naro una visita guidata all'antica Città di Naro, già programmata nell’attività didattica della classe. Durante la visita il gruppo è stato accompagnato dal dott. Lillo Novella, ex Funzionario del Comune di Naro per i Beni Culturali e Storico di Naro, che ha raccontato la storia della “Fulgentissima”, dalla sua fondazione e ne ha illustrato, con dovizia di particolari, i monumenti e le opere d'arte più significative. Questa visita guidata è nata dalla volontà delle docenti di far conoscere e scoprire a questi corsisti la storia ed il patrimonio monumentale di questa antica e nobile Città, nella quale, peraltro, loro vivono ed operano. La visita ha incluso alcuni monumenti e chiese di particolare valore artistico, molto significativi, poiché testimonianze di un importante retaggio storicopolitico. Il percorso è iniziato, a piedi, con la visita al Santuario di San Calogero, Patrono e Protettore della Città di Naro, quindi, percorrendo il Viale Umberto I°, si è arrivati alla Porta Vecchia o d'Oro, la più nota ed unica, ancora visibile, delle sette porte, che erano innestate nella cinta muraria, che delimitava il perimetro della città, risalente al 1263. giungendo al Castello dei Chiaromonte, dal nome della potente Famiglia. Durante la visita, i corsisti sono rimasti affascinati ed incuriositi da un vano, posto nel pavimento, con al centro una fossa adibita a sepoltura e lungo le pareti diverse sedie-scolatoio, testimonianza visibile di un ambiente adibito, una volta, a sepoltura. Continuando la visita, si è arrivati alla chiesa Sant'Agostino, il cui prospetto rispecchia quello della basilica romana di San Giovanni in Laterano, ornata da una balaustra con diverse statue di Santi. La visita si è svolta nell'arco temporale di una giornata di lezione. Il tempo è trascorso piacevolmente ed i ragazzi hanno dimostrato di aver gradito questo breve viaggio nella storia di questa Città, che dicono, ora, di conoscere un po' di più e che vogliono conoscere ancor più approfonditamente. Proff. Novella Carmela e Vitello Giuseppa Punto periferico di Naro Cpia Ag


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LA VALLE DEI TEMPLI: LA STORIA DELL’ACCOGLIENZA PERPETUA Da secoli la Valle dei Templi di Agrigento ha rappresentato il posto dell’accoglienza, dell’integrazione e della multiculturalità. Chi di noi non ricorda la Sagra del mandorlo in fiore? Quel tripudio di colori, suoni, profumi e splendori della natura della primavera siciliana che ogni anno raduna, accoglie popoli, culture e civiltà provenienti da ogni parte del mondo. Ebbene, questa Valle, intrisa e colma di ogni cosa che la storia ha voluto donare all’uomo e all’umanità, giorno 2 maggio 2019, in occasione della visita didattica programmata, ha ospitato e accolto gli alunni e i il personale del punto di erogazione di Siculiana del CPIA di Agrigento. Ancora una volta la valle è stata riempita da circa 80 tra uomini e donne provenienti da ogni parte del mondo e appartenenti alle culture più lontane e diverse. Un risuonar di voci, un risaltar di colori e suoni e uno spumeggiare di allegria, gioia e condivisione ha riempito i viali della valle per l’intero pomeriggio. Gli alunni e il personale, coadiuvati e collaborati, hanno ammirato la bellezza paesaggistica e ambientale della Valle e hanno contemplato e osservato la maestosità e lo splendore dei Templi tutti. Ancora una volta, il Tempio della Concordia potrà scrivere tra le sue possenti e maestose colonne di essere stato protagonista, fautore e artefice di un momento di incontro, condivisione, scambio e integrazione in quell’ottica dell’accoglienza e della multietnicità che da millenni e secoli lo contraddistingue . I Docenti del punto periferico di Siculiana Cpia AG

CONVEGNO CONCLUSIVO PROGETTO PROVINCIALE “CITTADINANZA ATTIVA” A.S. 2018/2019; PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA.

RAFFADALI, AULA CONSILIARE 09 MAGGIO 2019 Il C.P.I.A. di Agrigento, Centro Provinciale Istruzione per Adulti, ha voluto partecipare al Progetto Provinciale “Cittadinanza attiva” per le peculiarità, la strutturazione curricolare e la viva condivisione di finalità, obiettivi e attività pratiche presenti nel progetto iniziale. Seguendo le indicazioni delle chiavi di cittadinanza il C.P.I.A. ha voluto raggiungere le conoscenze e competenze sociali, civiche ed etico-valoriali. Ha presentato cinque cartelloni, prodotti finali di un progetto avuto inizio a Gennaio dal titolo Cittadinanza attiva: crescere insieme consapevolmente”. Il C.P.I.A. Ag, oltre che da adulti italiani, è frequentato da un numero notevole di stranieri ed è per questo motivi che il valore aggiunto di questa istituzione scolastica è lo scambio linguistico- culturale e l’integrazione; attraverso dei percorsi interdisciplinari e attività laboratoriali si sono affrontate tematiche quali: il diritto allo studio, lo sfruttamento minorile, tutti uguali tutti diversi, pace e giustizia, importanza del patrimonio culturale e naturale, salute e benessere e il diritto alla salute. In tutti i punti di erogazione, partendo dall’analisi dei principi fondamentali della Costituzione Italiana, della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, della Convenzione dei Diritti dei minori e i 17 the global goals per lo sviluppo sostenibile dell’agenda 2030, si è cercato di promuovere un’educazione globale, cioè quel senso civico di appartenenza di ciascuno ad una comunità più ampia, che permetterà di diventare cittadini del mondo. Il progetto ha voluto attivare, per i nuclei tematici individuati, una serie di percorsi didattici attraverso cui gli apprendenti possano esercitare in modo attivo il proprio ruolo di cittadini in società democratiche. Il punto di erogazione di Canicattì ha presentato un cartellone dal titolo “una lingua, tante voci per vivere un mondo a colori ”. Il progetto didattico ha avuto lo scopo di promuovere lo sviluppo della cittadinanza attiva utilizzando strategie didattiche più pragmatiche ed efficaci possibili all’acquisizione degli obiettivi previsti dal progetto che ha avuto inizio con lo studio dei princìpi fondamentali della Costituzione e dalla lettura di alcuni articoli della Costituzione, quali: 1, 9, 34; la riflessione sul diritto all’istruzione e dell’ordinamento della Repubblica. La lettura di articoli della Costituzione e dell'articolo 9 della Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione è stata seguita da un circle time in cui si è discusso sui contenuti dei documenti. Sono state, inoltre, illustrate le funzioni del Ministero dell’Istruzione e degli organi e poteri dello Stato. La riflessione sull'importanza


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…. SEGUE della conoscenza della nazione in cui si vive, delle leggi e dell’ordinamento della stessa è stata effettuata attraverso un'attività di peer tutoring, in cui gli alunni, a seguito della lettura di alcuni testi, hanno risposto a delle domande strutturate e a risposta aperta. Inoltre è stata chiarita la modalità di utilizzo e di richiesta della carta di identità sia per i cittadini italiani sia per quelli stranieri tramite la lettura di due dialoghi esemplificativi interpretati dagli alunni stessi (role playing). Le modalità didattica di domande-stimolo è stata scelta perché queste sono volte ad avviare una discussione collettiva su quali sono i comportamenti da adottare per far parte integrante ed attiva di uno Stato democratico quale è il loro paese ospitante. Da tutte queste attività sono state estrapolate le immagini riproposte sul cartellone, fatto dagli stessi corsisti, interamente con le loro mani, in cui hanno cercato di dare risalto agli articoli più importanti della legge fondamentale dello Stato Italiano fra quelli da loro studiati, delle figure istituzionali e dei luoghi più rappresentativi di questa nazione che li ospita e in cui vivono insieme ai cittadini italiani.

Il punto di erogazione di Favara presenta un cartellone dal titolo “l’istruzione rende liberi”. Partendo dall’analisi degli articoli: 34 della Costituzione Italiana, 26 della Dichiarazione dei diritti Umani e l’obiettivo 4 dell’agenda 2030, si è sottolineato come lungo il corso della storia si è molto lottato per fare in modo che tutti, senza distinzione di razza, sesso, condizione sociale o religione avessero il diritto allo studio. Purtroppo in molti Paesi del mondo il diritto all’istruzione resta ancora un privilegio di pochi, quindi, i ragazzi hanno voluto riportare il grido accorato di una piccola, grande eroina che per difendere un diritto inalienabile, come quello allo studio, ha rischiato la sua stessa vita “un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo. Attraverso la modalità dell’intervista doppia, si è messo in evidenza quale potrebbe essere il destino di tanti ragazzi, qui rappresentati da Joof e Elhag, che decidendo di partire dal loro Paese per costruire un futuro migliore, possono intraprendere strade diametralmente opposte: una, quella di Elhag che fuggendo dalla proprio terra perché troppo povera e per non cadere in scelte sbagliate, decide, arrivato in Italia di studiare perché solo così può ricostruire il proprio futuro; l’altra quella di Joof, imperniata da scelte difficili e sbagliate che lo portano lontano da ogni moralità e a considerare la scuola come una perdita di tempo. Solo dopo aver ascoltato il compagno capisce che per essere realmente liberi bisogna scegliere la via dell’istruzione e della legalità. Per molti alunni stranieri, non è stato possibile frequentare la scuola nel loro Paese, per questo sono particolarmente contenti di frequentare il CPIA. Perché come dice Modu: “la cosa peggiore che può capitare nella vita delle persone è non studiare; la chiave del successo sono i libri”. Il percorso didattico svolto dagli alunni del punto di erogazione di Villaseta ha avuto lo scopo di promuovere lo sviluppo della cittadinanza attiva affrontando la tematica del diritto alla salute. La salute è definita dalla Costituzione un diritto fondamentale, in quanto rappresenta la premessa biologica che permette l'esercizio di tutti gli altri diritti presi in considerazione dall'ordinamento, ed è indispensabile dunque per il pieno sviluppo della persona umana. Gli alunni della sede di Agrigento hanno realizzato due cartelloni che sintetizzano gli argomenti trattati. Dopo aver delineato il concetto di salute attraverso la definizione data all’OMS, gli alunni hanno riflettuto sulle azioni e sui comportamenti sani e corretti che conducono a tale benessere. Successivamente si è passati alla lettura diretta dell’articolo 32 della Costituzione con l’utilizzo della “Costituzione italiana illustrata”, un testo che consente di affrontare l’argomento in modo chiaro e semplice, ma allo stesso tempo critico e costruttivo. Data la presenza di numerosi corsisti stranieri si è posta l’attenzione anche sull’articolo 9 della Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione, che garantisce agli immigrati il diritto di essere curati nelle strutture pubbliche. Particolare attenzione è stata rivolta al Ministero della Salute e alle sue funzioni attraverso la navigazione nel sito www.salute.gov.it. All’interno di questo portale gli alunni hanno esplorato la sezione “La nostra salute”, che è una guida che nasce per aumentare l'informazione e la consapevolezza sui temi centrali della tutela e della promozione della salute e per favorire la partecipazione alle scelte in sanità e l'utilizzo responsabile di un bene prezioso come il Servizio sanitario nazionale. La sede della Casa Circondariale “Di Lorenzo” di Agrigento ha realizzato un percorso di educazione alla salute con l’obiettivo di offrire agli alunni reclusi una visione più ampia della salute, al fine di promuovere la cultura della salute e del benessere in un contesto difficile quale quello carcerario. Il cartellone è stato realizzato dalle alunne della sezione femminile e illustra l’idea che la prevenzione, le vaccinazioni, l’alimentazione sana e bilanciata e l’attività fisica concorrono tutte al corretto funzionamento della macchina del corpo. Il prodotto finale spiega che per potere veramente essere in salute occorre anche evitare l’uso di sostanze psicoattive e di tabacco e gli abusi di alcool e farmaci (benessere psicologico), oltre a saper instaurare relazioni sociali e affettive soddisfacenti e rispettose di se stessi e degli altri (benessere socio-affettivo). Attraverso la lettura di diverse tipologie di testo e di dialoghi, i docenti hanno affrontato questioni come il diritto alla salute, hanno spiegato l’importanza della prevenzione e delle vaccinazioni e hanno fornito numerosi esempi di comportamenti e stili di vita sani e corretti, al fine di promuovere il benessere fisico, mentale e sociale anche tra la popolazione carceraria di origine italiana e straniera. La docente referente

Prof. Giuseppa Vitello


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Progetto creativo manipolativo presso la sezione femminile della Casa Circondariale “Di Lorenzo” di Agrigento Un percorso pensato, voluto e realizzato da una dirigenza sempre molto attenta all’essere umano, anche a quello privato della libertà; questo il percorso che si è svolto in 16 incontri pomeridiani dalle 15.00 alle 18.00 con l’impareggiabile esperta esterna Ins. Lo Nobile Teresa ed un gruppo di docenti per imparare un mestiere dal nulla…..anche da un sacchetto di plastica.

Prof.ssa Uttilla Antonina Ausilia Primo collaboratore del DS con funzione di vicario del Cpia AG


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“ISMI NESMA”: I DOCENTI IMPARANO L’ARABO Il corso di formazione di lingua e cultura islamica si è tenuto presso la sede di Canicattì, nel mese di Maggio 2019, precisamente dall’8 al 23 maggio per un totale di 24 ore complessive. Gli incontri sono stati bisettimanali, 4 ore per ciascun incontro, per un totale di 24 ore. Il corso è stato tenuto dalla professoressa Nesma Elsakaan dell’Università degli Studi di Palermo. Durante il primo incontro la docente è partita dalla differenza tra i due concetti di “Muslim” e “Arabiyy”, per poi affrontare il discorso sulle varietà di arabo, che si differenziano per ciascun Paese, almeno nella lingua parlata.

Ovviamente il percorso è stato organizzato per steps, dalla presentazione dell’intero l’alfabeto, alla scrittura e lettura, al glossario con momenti di esercitazione, confronto e dialogo. In tal modo l’obiettivo del corso cioè quello di attivare per i moduli tematici individuati una serie di percorsi didattici attraverso cui i docenti del C.P.I.A. di Agrigento possano esercitare in modo attivo il proprio ruolo di insegnanti in contesti misti, con discenti non alfabetizzati che frequentano accanto a studenti scolarizzati che sono di lingua madre araba, è stato pienamente raggiunto e con la soddisfazione di tutti, docenti frequentanti e il dirigente scolastico, Ing. Prof. Santino Lo Presti che ne ha permesso la realizzazione. La docente referente Prof. Giuseppa Vitello


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“MEET 2 IN” - Meeting e training in Europa verso nuove forme d’ integrazione fra pubblico e privato sociale Il Cpia Ag sta partecipando alla realizzazione di un progetto internazionale inerente l’ambito del programma FAMI “Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione” 2014 – 2020 del Ministero dell’Interno, che vede come capofila Solidarietà Caritas onlus di Firenze.

Il D.s. Santino Lo Presti all’incontro di Bruxelles Gennaio 2019

Si tratta di un percorso teso a promuovere nuovi modelli di intervento e politiche d’integrazione per migranti che puntino a rafforzare la coesione sociale . Con la realizzazione di “MEET 2IN” saranno attivate nuove azioni sperimentali di integrazione sui 5 Comuni italiani partner, con analisi d’impatto dedicata e approccio partecipativo verso i destinatari finali.

In particolare, saranno realizzati 5 training e 7 study visit in Italia e in 9 Stati Membri dell’Unione europea, ai quali parteciperanno operatori Caritas di 5 diverse Regioni, sempre affiancati da operatori, funzionari, dirigenti degli enti locali degli stessi territori. Si prevedono, infine, 17 incontri di disseminazione dei risultati sui tre livelli: locale, nazionale ed europeo. I partner nazionali dell’iniziativa, oltre al CPIA AG sono: la Provincia di Lecce, Fondazione Casa della Carità di Lecce, Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti – Trieste, Comune di Barbariga, Comune di Firenze – Direzione Servizi Sociali, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali – Università degli Studi di Firenze, Fondazione diocesana Caritas Trieste onlus, Fondazione Finanza Etica, Fondazione Mondoaltro, Kemay Società Cooperativa Sociale. Prof.ssa Uttilla Antonina Ausilia Primo collaboratore del DS con funzione di vicario del Cpia AG

La prof.ssa Lilia Lauricella all’incontro di Monaco Marzo 2019

La prof.ssa Antonella Uttilla all’incontro di Brescia Luglio 2019


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E ANCORA…… 2 Giugno 2019 Una delegazione di 8 iscritti al Cpia Ag è stata invitata alla cerimonia della Festa della Repubblica. Il gruppo è stato accompagnato dalle prof.sse Gandolfo Gloria e Antonella Uttilla

5 Giugno 2019 Riunione all’USR Sicilia per la pianificazione dei progetti FAMI 2019/2021 Hanno partecipato il D.S. Santino Lo Presti, la 1° collaboratrice del DS prof.ssa Antonella Uttilla, la 2° collaboratrice del DS Dalfino Roberta e l’Assistente Amministrativo Sig. Nicolò Curto

20 Giugno 2019 L’Associazione Acuarinto ha celebrato la “17° giornata Mondiale del Rifugiato” presso i locali Cpia Ag nel punto di erogazione di Villaseta


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1/3 Luglio 2019 Riunione a Roma per il progetto SAAMA di cui il Cpia Ag è partner. All’incontro era presente il prof. Marzullo Raffaele Nella lingua Mandinka SAAMA significa “Domani”. E affinché il domani e il futuro delle nostre società possa essere accogliente e fondato sulla condivisione e la sicurezza dei diritti di ogni persona, è indispensabile prendersi cura, adesso e qui, dei ragazzi e delle ragazze arrivati in Italia da minori migranti soli, valorizzando le loro risorse e competenze, e sostenendoli nella realizzazione dei loro desideri e aspettative.

ULTIMO GIORNO DI SCUOLA ……... PENSIONAMENTI E PROMOZIONI VARIE

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DAL GAMBIA: RISO JOLLOF Dal sapore piccante e dal gusto prelibato, il riso jollof, talvolta chiamato anche Benachin, è uno stuzzicante piatto tipico di probabili origini gambesi e senegalesi e oggi è diffuso in tutta l'Africa occidentale, in particolar modo è diffuso e apprezzato in Nigeria e Ghana. Dall'aspetto invitante, il piatto è basato principalmente da riso basmati, pomodori, salsa di pomodoro, cipolle, sale e pepe rosso cui talvolta possono essere aggiunte varie spezie (come noce moscata, zenzero e cumino), verdure e quasi ogni tipo di carne e di pesce. La preparazione iniziale del piatto prevede l'impiego di olio di cocco che viene utilizzato per la frittura di cipolle tritate, pomodori cui viene aggiunto un pizzico di pepe macinato (o di altre spezie) e a cui viene ancora aggiunto del brodo. Al tutto viene poi mischiato il riso che durante la cottura assorba tutto il liquido e, a causa della miscela acquisisce un invitante colore rossastro. Il piatto, generalmente, viene servito con banane fritte e insalata, e talvolta, gli ingredienti di base possono essere sostituiti con aglio, piselli, timo, noce moscata africana o ancora curry in polvere.


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DAL GAMBIA: POLLO ALLA GRIGLIA YAKITORI

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

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220 g di pollo 110 g di fegatini di pollo 8 o più porri ½ tazza di salsa di soia 3 cucchiai di zucchero ½ tazza di sakè ½ cucchiaino di zenzero finemente grattugiato ¼ di cucchiaino di glutammato monosodico sansho macinato

Tagliate la carne e i fegatini di pollo a bocconcini e i porri a tronchetti di 5 centimetri. Preparate la salsa mescolando salsa di soia, zucchero, saké, zenzero e

glutammato monosodico in una casseruolina e scaldando su una fiamma dolce.

Infilzate su ogni spiedino, alternandoli, pezzi di pollo, di porro e di fegatino; spennellate con la salsa e grigliate, a 10 cm di distanza dal letto di braci (se usate la carbonella). Cuocete girando spesso e spennellando con la salsa finché è a punto, ma non cuocete troppo perché il pollo non riesca duro e asciutto. Cospargete di sansho e servite immediatamente.


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DAL GHANA: L'ALBATROS E IL CAMALEONTE Un giorno su un albero vicino al mare si incontrarono il camaleonte e l´albatros. Il piccolo rettile non aveva mai visto un uccello così grande, e dallo spavento cambiò colore e tentò di scappare. "Non devi avere paura" lo rassicurò l´albatros "non voglio farti alcun male. Io sono l´albatros, il più antico animale del mondo, e volo per notti e giorni senza mai fermarmi. Per questo ora voglio riposare un poco". Il camaleonte, rassicurato, rispose: "Ma come il più antico? Credevo di essere io. Io vivevo già sulla terra da un tempo lontanissimo, quando era ancora tutta inondata dalle acque, e per non morire affogato dovevo arrampicarmi sulle cime più alte degli alberi. Per questo ancora oggi ho le zampe e la coda prensili". "Mio caro camaleonte" disse l´albatros "ora ti racconterò la mia storia, così che tu sappia che l´animale più antico del mondo sono io. Io vivevo già quando la terra era ancora un unico mare di fiamme. Insieme ai miei genitori abbiamo volato per lunghi anni, senza mai trovare un posticino per riposare. Ecco perché ancora oggi posso compiere tragitti così lunghi. Quando i miei genitori morirono, non me la sono sentita di lasciarli precipitare tra le fiamme. E quindi li ho raccolti nel mio becco, e per moltissimi anni ho continuato il mio volo. Per questo ora ho il becco ricurvo: il peso dei miei genitori lo ha deformato". Allora il camaleonte, dopo averlo osservato a lungo, si inchinò davanti all´albatros: "Mi inchino davanti a te con grande rispetto e riverenza, ora so che il più antico animale di questo mondo è l´albatros, che ancora oggi vola su tutti i mari".


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DAL GHANA: IL GOORANDE ELEFANTE Narra una leggenda africana che, all'origine del mondo, l'elefante aveva la statura degli altri animali, nonostante ciò era il più prepotente, voleva comandare su tutti ed essere servito e riverito come un re. Gli abitanti della savana, stanchi delle sue prepotenze, si riunirono di nascosto in assemblea e dissero: - Non vogliamo più sopportare le angherie dell'elefante, tutti noi viviamo nel terrore, ogni protesta e ogni ragionamento non sono serviti a niente. E' ora che facciamo qualcosa per fargli capire le nostre ragioni. Discussero a lungo fino a che, di comune accordo, decisero di dargli una sonora lezione. Invitarono il prepotente in un'ampia radura dove gli avevano apprestato un ricco banchetto per abbonirlo e per tenerlo occupato. L'elefante aveva accettato ben volentieri, tutto contento di essere così ossequiato; mentre era assorto a gustare il pranzo, gli animali lo circondarono e cominciarono a dargli tante botte con le zampe e con le corna sino a gonfiarlo tutto, da capo a piedi!

Il malcapitato, alquanto malconcio, andò a tuffarsi nel vicino fiume per dare refrigerio alle tante ferite che aveva sul corpo. Gli ci vollero parecchi giorni per guarire e, quando i dolori furono passati e le piaghe rimarginate, l'elefante, specchiandosi nell'acqua del fiume, vide che il suo corpo era rimasto tutto gonfio, enorme, pesante! Soltanto le orecchie erano rimaste come prima e certamente non facevano bella figura in quel suo grande testone! Era diventato il più grande animale della savana, ma il suo potere era finito! Ora non avrebbe più potuto comandare nemmeno sugli animali più piccoli perché la sua grande mole avrebbe ricordato a tutti la lezione avuta nella radura. E fu così che l'elefante, da quel giorno, prese a camminare con le orecchie abbassate… per la vergogna.


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CPIA AGRIGENTO MAGAZINE

REDAZIONE Docente responsabile — idea & grafica Primo Collaboratore del DS con funzione di Vicario del CPIa di Agrigento Prof. Uttilla Antonina Ausilia CPIA AGRIGENTO DIREZIONE - SEDE AMMINISTRATIVA Via Quartararo Pittore 5 |Agrigento Punti di erogazione : Via dell’Autonomia 1| Agrigento Via Portella 1 | Alessandria della Rocca C/da Caldare | Aragona Via Fontana Pazza 1 | Bivona Largo dei Pini | Cammarata Via Pirandello 4 | Canicattì Viale G. Matteotti 19 | Casteltermini Via Rag. A. D’Oro | Favara Via Campobello 153 | Licata Piazza Cavour 36 | Naro Via dello Sport 2 | Porto Empedocle Piazza Zamenhof | Ribera Via G. Matteotti 32 | San Biagio Platani Centro sociale | Santa Elisabetta Via Pordenone | S. Margherita Belice Via Giotto | Sciacca

Tel 0922603541 agmm083009@istruzione.it

Non è mai troppo tardi…

ISTRUZIONE PER GLI ADULTI

Non è mai troppo tardi… - Corsi di alfabetizzazione di lingua italiana per stranieri - Corsi di alfabetizzazione per analfabetismo di ritorno con rientro nei percorsi d’istruzione e formazione dei soggetti in situazione di marginalità - Corsi di I livello (ex scuola media) sia diurni che serali - Assolvimento obbligo scolastico POSSONO PARTECIPARE TUTTI I CITTADINI ITALIANI E STRANIERI CHE ABBIANO COMPIUTO IL 16° ANNO DI ETÀ ORARI FLESSIBILI PER I LAVORATORI N.B.: I cittadini stranieri non appartenenti alla Comunità Europea devono essere muniti di regolare permesso di soggiorno

CPIA AGRIGENTO

La stampa del CPIA AGRIGENTO MAGAZINE numero 2 è offerta da


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