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NOVE MBRE / DI CE MBRE 2017

CPIA AGRIGENTO MAGAZINE A SOSTEGNO DI TUTTO: LE PERSONE

SOMMARIO: Attività CPIA e Partner

Grazie all’impegno di tutti siamo ormai al quarto appuntamento con il nostro giornalino scolastico. Nel corso del terzo anno dall’ attivazione dei CPIA possiamo incominciare a fare un resoconto delle tante esperienze maturate dalla nostra Istituzione Scolastica, sia come servizio didattico che sociale. Dal punto di vista didattico il nostro percorso si è arricchito di attività extracurriculari con laboratori estivi rivolti ai ragazzi stranieri minori con il Servizio Migrantes dell’Arcidiocesi di Agrigento e le Missionarie Secolari Scalabriniane nel punto di erogazione di Villaseta e laboratori teatrali (“Le brutte anatroccole”) nella Casa Circondariale di Agrigento.

L’impegno per il futuro è quello di arricchire ulteriormente l’offerta formativa con laboratori estivi nelle due Case circondariali di Agrigento e Sciacca e nella Sede Associata di Agrigento. Tali laboratori, infatti, mettono insieme la didattica e il sociale, creando momenti di aggregazione in un periodo in cui i ragazzi, e le persone in generale, non sono impegnati né in attività didattiche né in quelle ludiche. La realizzazione dei laboratori mette in rete esperti ed associazioni di volontariato, allargando sempre più la rete interistituzionale del CPIA, mettendolo in collegamento con il territorio in cui operiamo. Parallelamente il CPIA ha attivato corsi di formazione rivolti ai docenti, grazie alla rete con le tre Università siciliane impegnate in

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Rubriche

• Cucina

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• Favole e leggende

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• Storie di Parole

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Dicono di noi Appendice

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un progetto di formazione – azione con il nostro CPIA, al fine di valutare e validare nuovi contenuti e nuove metodologie didattiche. Tutto ciò avviene grazie all’impegno di tutto il personale nonostante l’alta percentuale di ricambio dello stesso. A voi tutti e a quanti ci collaborano un grande grande GRAZIE.

Dirigente Scolastico Ingegnere Santino Lo Presti


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UNA GRANDE SCOMMESSA: IL CPIA AGRIGENTO • • •

1 SETTEMBRE 2017: anno scolastico 2017/2018 …. Terzo anno di vita del CPIA Agrigento …. ma chi si è mai fermato????? Eh si, il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Agrigento, così come da normativa, è un’istituzione a se stante, con utenza particolare/ esigenze diverse e “timeless”; proprio di ciò che abbiamo fatto nello scorso semestre, leggerete in questo nostro corposo numero 4; Voliamo insieme su quanto fatto: • corsi FAMI da luglio a novembre 2017; • laboratori estivi edizione 2017 con il Servizio Migrantes dell’Arcidiocesi di Agrigento e le Missionarie Secolari Scalabriniane; • Mondoaltro: Focus Group del 18 ottobre 2017 sul Progetto Meet; • Conferenza Ds a Catania il 26 ottobre 2017; • Carcere Rebibbia: Seminario interregionale sulla Formazione Adulti Ristretti dal 17 al 19 ottobre 2017; • Canicattì: festa dell’accoglienza; • Siculiana: consegna diplomi; • Casa Circondariale “Petrusa” di Agrigento: inaugurazione anno scolastico e non solo;

Erasmus Plus per CPIA: seminario 9/10 novembre 2017 Roma; Area rischio 2017; Paideia 3, Roma 28/29 novembre e 1 dicembre 2017.

Inoltre, è giusto sottolineare che ben 35 docenti hanno partecipato al PIANO NAZIONALE FORMAZIONE DOCENTI, così divisi nelle 2 macrotematiche: n. 11 colleghi al corso di aggiornamento di competenze digitali e n. 24 colleghi al corso di progettazione per competenze tra settembre ed ottobre 2017 in 6 sedi diverse sia in orario antimeridiano che pomeridiano. In aggiunta, altri 4 docenti sono stati individuati per la partecipazione alla formazione prevista dall’art. 28 comma 2 lettera b – 4b – 12 del D.M. 663/2016. Gli incontri si sono tenuti ad Agrigento, Palermo e Catania e hanno mirato alla redazione, insieme alle 4 docenti del CPIA PA 1 e ai 4 del CPIA CT1, di un progetto esecutivo relativo alla Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo in Sicilia di “Cittadinanza attiva, empowerment e approccio per capacità” (innovazione metodologica e disciplinare) in cui partner esterni sono UNIPA e ITASTRA. L’attività sperimentale del progetto è già in atto. Vi racconterò dei risultati e della loro ricaduta sul territorio nel prossimo numero! Passando ad altro, il CPIA Agrigento è in continua crescita non solo per quanto riguarda i punti di erogazione (a Raffadali, presso l’Istituto Comprensivo “Galileo Galilei è stato attivato un corso di alfabetizzazione in orario antimeridiano) ma anche per la rete di collaborazione che si è intessuta nel territorio con la Caritas Diocesana di Agrigento ed il Soroptmist club service sede di Agrigento con cui sono stati siglati importanti proto-

colli di intesa. Si prevede, infatti, una proficua collaborazione a cominciare dall’attività già in itinere presso la sezione femminile della Casa Circondariale Petrusa di Agrigento, in cui da novembre è stato attivato il laboratorio teatrale intitolato “Le brutte anatroccole” e che include un laboratorio di dizione/sartoria/ trucco/parrucco/coro). Andremo in scena il prossimo 8 Marzo 2018… ma anche di quello vi parlerò nel prossimo numero. E poi, poi...non ci fermiamo mai: porte aperte alle iniziative locali /regionali e nazionali al fine di metterci sempre in discussione prima di tutto come formatori; abbiamo aderito, pertanto, al concorso riproposto a livello nazionale dal CPIA PA 2 dal titolo “New language, new soul” e alla prima edizione del premio nazionale “Maurizio Battistutta”. Cosa dirvi di più??? Il CPIA Agrigento è una fucina di progettualità ed il tutto avviene con grande collaborazione, spirito di intraprendenza e dibattito costruttivo …. Se no, che educatori saremmo? E allora…buona lettura!

Prof.ssa Antonina Ausilia Uttilla Primo Collaboratore del DS con Funzione di Vicario del CPIA Agrigento


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CORSI FAMI: UN PROGETTO CHE DIVENTA REALTA’ Nel numero precedente, si è accennato ai Corsi FAMI e ai destinatari di quest’iniziativa promossa dal Ministero dell’Interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione e del loro importantissimo scopo; ebbene, oggi possiamo comunicare che in tutta la regione, i 10 CPIA hanno organizzato un considerevole numero di corsi ed in particolare il CPIA AGRIGENTO ne ha organizzato ben 11 così ripartiti: n. 5 di livello PreA1 di 100 ore ciascuno; n.1 di livello A1/A2 di 200 ore; n. 5 di livello B1 di 80 ore ciascuno. I corsi sono stati erogati in più comuni (Agrigento, Canicattì, Castrofilippo, Favara, Naro, Ravanusa, Santa Elisabetta, Sciacca) anche a domicilio presso le sedi di alcuni SPRAR, da Giugno a Novembre 2017 coinvolgendo 11 docenti esperti ed altrettanti tutor che hanno seguito uno speciale corso di formazione a Maggio presso l’Università degli Studi di Catania. Il numero totale degli iscritti è stato 202. L’iniziativa è stata una “sfida” da molti punti di vista soprattutto per la tempistica (lavorare durante i mesi più caldi nel nostro territorio in ambienti privi di condizionatori) ma i risultati sono stati molto soddisfacenti anche in considerazione del fatto che si è potuto lavorare su tre livelli diversi fornendo, così, una risposta molto adeguata alle esigenze dei nostri destinatari. Se volete saperne di più o vedere con i vostri occhi, cliccate su https://www.youtube.com/watch?v=fkWtwifXxb0 https://www.youtube.com/watch?v=G6xSTjtaT5k https://www.youtube.com/watch?v=BdtEz4E5W-Y

Prof.ssa Antonina Ausilia Uttilla Primo Collaboratore del DS con Funzione di Vicario del CPIA Agrigento

PROGETTO AREA RISCHIO Anche quest’anno il CPIA di Agrigento diretto dall’Ing. Santino Lo Presti ha proposto un progetto didattico extracurriculare per l’Area a Rischio, finalizzato al contrasto della dispersione scolastica realizzando un progetto sulla differenziazione dei materiali di imballaggio e sul riciclo creativo, intitolato Differenziare per riciclare. Il progetto, elaborato e coordinato dal Prof. Giuseppe Sollano, ha coinvolto 20 migranti minori non accompagnati iscritti ai corsi di alfabetizzazione del CPIA Agrigento e ospiti delle seguenti strutture di accoglienza: Casa Amica, Grotte Solidale e San Pietro. Le lezioni teoriche e i laboratori sono stati tenuti da un team di docenti del CPIA, composto dalle insegnanti Adele Di Gesù, Gerlanda Taverna e Simona Pennica, e dalle Prof.sse Carmela Puletto e Cinzia Arditi. Il percorso formativo era finalizzato soprattutto a sviluppare competenze di

cittadinanza legate alla capacità di differenziare i rifiuti, a stimolare la creatività in soggetti fragili, a incrementare le competenze linguistiche degli stessi e le loro

conoscenze relative ai diversi materiali, proponendo nuovi e più efficaci modelli di sviluppo. Al fine di promuovere i diversi stili cognitivi, durante il corso i docenti si sono avvalsi di strumenti didattici audiovisivi e di mappe concettuali. Nell’ambito del progetto gli alunni hanno

anche visitato gli impianti per lo smaltimento di rifiuti ingombranti della ditta SEAP, presso la Zona Industriale ASI di Agrigento. Il 27 Novembre, alla presenza del dirigente, oltre che di numerosi insegnanti, alunni del CPIA, e dei referenti didattici di comunità, gli allievi che hanno partecipato al progetto hanno presentato gli oggetti di riciclo creativo realizzati durante i laboratori sotto la guida dei propri docenti. Nella stessa giornata è stato anche proiettato un video che documenta le attività didattiche svolte e contenente un breve spot pubblicitario sulla raccolta differenziata realizzato dagli stessi partecipanti al progetto. Per saperne di più, clicca su https://www.youtube.com/watch? v=AK9wvtE-xck&feature=youtu.be https://youtu.be/HrapzooLtVI

Prof. Giuseppe Sollano FF.SS. Area 3 CPIA Agrigento


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LABORATORI ESTIVI PER MINORI IN SICILIA… PROGETTO DI IMMERSIONE DEI GIOVANI CON I GIOVANI C’è ancora chi parla di inclusione e/o di integrazione; al CPIA Agrigento si fa altro: si fa IMMERSIONE. Come? Vi starete chiedendo. Ebbene si: con i laboratori estivi ….. In poche parole, si fa per dire, nel mese di Maggio, la dott.ssa Mariella Guidotti, Referente Migrantes dell’ Arcidiocesi di Agrigento, si è presentata timidamente al CPIA Agrigento per un incontro con il Ds. Ing. Prof. Santino Lo Presti, per proporgli un progetto sperimentale “Laboratori estivi 2017” in collaborazione con le Missionarie Secolari Scalabriniane. Obiettivo? Coinvolgere i migranti minori non accompagnati ospiti delle Comunità operanti nel comune di Agrigento in un particolare periodo dell’anno, quello estivo, in cui tutte le attività didattiche proposte dal CPIA Agrigento erano ormai alla loro conclusione ed i migranti (soprattutto i minori) si trovavano come “pesci fuor d’acqua” in un territorio non conosciuto. “Impegnarli attivamente” è diventato il motto del progetto al fine di offrire spazi e competenze da acquisire non prettamente scolastiche. Pian piano e dopo tante riunioni pianificatrici, l’idea è diventata una realtà, e dal 21 Agosto al 9 Settembre (3 settimane) presso i locali del CPIA Agrigento si è svolta la prima edizione del laboratori estivi con cerimonia sia di apertura che di chiusura. Ma chi faceva cosa? Il CPIA ha messo a disposizione gli spazi (punto di erogazione di Villaseta in via dell’Autonomia1), le attrezzature ed il personale. Le Missionarie Secolari Scalabriniane hanno contribuito con alcuni giovani volontari provenienti dalla Germania, da Milano, da Trapani, che instaurando un rapporto alla pari, in stretta collaborazione con il/la responsabile del corso, hanno facilitato la creazione di un clima serio e giocoso insieme. Al progetto hanno partecipato comunità di prima e seconda accoglienza, per un totale di 50 minori, quasi tutti sub sahariani (Gambia, Ghana, Guinea, Costa d’Avorio) ad eccezione di un afgano e un bengalese. Il progetto era così organizzato: ogni pomeriggio dal lunedì al venerdì, per tre ore si svolgevano le seguenti attività:  Laboratori di italiano suddivisi per livelli (erano presenti alcuni ragazzi non alfabetizzati) nella prima parte del pomeriggio;  Laboratori di computer/ fotografia/attività artistiche, nelle ultime ore. I singoli corsi erano affidati ad un responsabile del programma (giovani agrigentini). Il progetto non prevedeva il tradizionale insegnamento frontale, poiché mirava ad un ruolo attivo dei Minori, congiungendo l’apprendimento ad un’esperienza di socializzazione. Ne è risultato una circolarità di insegnamento/apprendimento, dove tutti avevano qualcosa da dare e da ricevere: gli insegnanti si sono aperti alla presenza dei volontari; i minori si sono trovati a tu per tu con altri giovani quasi coetanei, si sono sentiti valorizzati e si sono rivelati ricchi di vitalità, talenti, forza … e di una cultura di vita conquistata nelle difficoltà dei viaggi. Nel corso delle tre settimane, i minori hanno via via acquistato familiarità, sicurezza, fiducia, autostima: tappa importante nel processo di costruzione identitaria in vista di una positiva IMMERSIONE nel tessuto sociale di accoglienza. Clicca su https://youtu.be/nYnmN9BfVhU per vedere un fantastico video e sfoglia la sezione “Dicono di noi” (pag. 23) e l’appendice (pag 26) di questo numero per saperne di più.

Prof.ssa Antonina Ausilia Uttilla Primo Collaboratore del DS con Funzione di Vicario del CPIA Agrigento


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FOCUS GROUP DEL 18 OTTOBRE 2017: PROGETTO MEET La Fondazione Mondoaltro di Agrigento (braccio operativo di Caritas Diocesana Agrigento nonché partner del progetto Meet – Migrazioni in Europa Fondo Asilo - Migrazione ed Integrazione), ha organizzato un incontro in cui anche il CPIA Agrigento è stato invitato. I lavori si sono svolti alla presenza delle istituzioni locali nella persona del Cardinale Francesco Montenegro, il Prefetto Nicola Diomede, il Dott. Giuggiù Riolo, Assessore alla Coesione sociale (ex Solidarietà sociale) al Welfare, all’immigrazione, all’integrazione e al volontariato, il centro provinciale per l’impiego, l’ Asp 1 di Agrigento, il Sindaco di Porto Empedocle, la Caritas di Firenze, di Trieste, l’Università di Firenze e il CPIA di Trieste. I ricercatori dell’Università di Firenze hanno spiegato cos’è il Progetto MEET e a chi è diretto: i destinatari sono i cittadini di Paesi Terzi regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale, con particolare attenzione a quelli residenti e/o domiciliati nel territorio delle 3 province coinvolte: Agrigento, Firenze e Trieste, che sono tre territori italiani significativi rispetto al flusso migratorio. Il progetto vuole mettere a confronto questi 3 territori italiani con 4 nazioni tra i maggiori poli di attrazione della migrazione nell’unione Europea, Germania, Regno Unito, Svezia, Grecia e Belgio, rispetto a 3 tematiche :  accoglienza ed inclusione abitativa,  formazione ed inserimento lavorativo,  integrazione sociale. Il progetto mira a costruire un modello di ricerca ed analisi sulle suddette tematiche per poi sperimentarlo su 30 destinatari di Paesi Terzi suddivisi in 10 destinatari nelle aree di Firenze, Trieste ed Agrigento. Dalla discussione che è seguita sull’attuabilità riguardo l’accoglienza, l’inclusione abitativa, la formazione e l’ inserimento lavorativo nella realtà agrigentina, è emerso che la realizzazione di una importante ed incisiva azione risulta molto difficoltosa alla luce delle condizioni sociali ed economiche in cui ormai da anni versa la nostra provincia rispetto a come può realizzarla Firenze, Trieste e i partner Europei. Ma ciò nonostante, sia il Prefetto che il cardinale mons. Montenegro sono stati concordi nell’ affermare che non si può rimanere indifferenti ai disagi e di conseguenza ai bisogni dei migranti sia per coscienza civile che umanitaria. Hanno pienamente condiviso quanto detto nel mio intervento, ovvero che il nostro CPIA è l’espressione concreta del lavoro di integrazione sociale dei migranti e dell’adulto/giovane disagiato, perchè quotidianamente fornisce loro lo strumento veicolo fondamentale per l’inclusione, ovvero la conoscenza della lingua, l’istruzione, che gli permette di aumentare la propria autoefficacia, tirare fuori delle risorse partendo dai punti di forza di ognuno di essi. Queste persone devono essere aiutate a riconoscere e manifestare all’esterno il loro valore e le loro capacità.

Prof.ssa Roberta Dalfino FF.SS. Area 3 CPIA Agrigento


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MEDIAZIONE CULTURALE E GESTIONE DEI CONFLITTI: IL DS DEL CPIA AG INTERVIENE AL CONVEGNO DI CATANIA


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PROGETTO NAZ PROTOCOLLO MIUR/MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - ART. 28, CO2, LETT C) - D.M. 663/16

Si è svolto il 17, 18 e 19 ottobre presso il il TEATRO LIBERO - NUOVO COMPLESSO del carcere Rebibbia a Roma un seminario interregionale sulla Formazione Adulti Ristretti a cui hanno partecipato il DS del CPIA Agrigento, Ing. Prof. Santino Lo Presti, l’ins. Taverna Linda e le Prof.sse Arditi Cinzia e Uttilla Antonella.

I lavori sono stati aperti in plenaArdue e coinvolgenti le due ria con i saluti istituzionali da partematiche del seminario: te del Ministero della Pubblica 1.ricognizionedegli “interventi Istruzione e del Ministero di Grafinalizzati al recupero, all’inte- zia e Giustizia; quindi è intervegrazione e al sostegno dei mi- nuto il gruppo di coordinamento nori e degli adulti anche dopo nazionale P.A.I.DE.I.A., il Diretla loro uscita dal circuito de- tore dell’ USR LAZIO e il DS Ada tentivo” e definizione di Linee Maurizio per il CPIA 3 di ROMA. guida contenenti criteri e mo- Tantissime le adesioni degli addetdalità per la progettazione ed ti ai lavori da tutta Italia per entrambi i Ministeri e la suddivisioil funzionamento; 2. ricognizione degli interven- ne in gruppi di lavoro, già proha deluso le ti, già realizzati, finalizzati grammata, non aspettative: i coordinatori dei 7 all’inserimento dell’utenza minorile (sottoposta a provve- gruppi, Fiorella Palumbo, Giovandimenti in area personale ni Bevilacqua, Maria Vittoria Seresterna) e definizione di Linee ru, Simona Arnone, Alessandro guida contenenti criteri e mo- Reale, Renata Averna e Paola dalità per la progettazione e la Mirti, alla fine del terzo ed ultimo giorno, hanno redatto un docurealizzazione. mento propositivo (alla luce delle criticità emerse sia da parte degli operatori della scuola in carcere che degli educatori/assistenti sociali/psicologi delle case circondariali) da presentare ai Ministeri interessati.

Sia chiaro per tutti: l’istruzione e la formazione degli adulti è una seconda chance in cui si deve cercare di non sbagliare mai ma il programma speciale per l’istruzione e la formazione negli istituti penitenziari e nei Servizi Minorili della Giustizia ha un risvolto troppo importante per tutta la società e l’arte dell’improvvisazione non è ammessa!!!!!!

Prof.ssa Antonina Ausilia Uttilla Primo Collaboratore del DS con Funzione di Vicario del CPIA Agrigento


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CASA CIRCONDARIALE PETRUSA: SCUOLA E NON SOLO……

Eh si, l’emozione è stata davvero tanta quando mercoledì 8 novembre 2017 presso la sala teatro della Casa Circondariale Petrusa di Agrigento ha avuto luogo l’ufficializzazione del nuovo anno scolastico nonchè la cerimonia di consegna dei diplomi di 1° e 2° livello relativi all’a.s. 2016/2017. C’erano proprio tutti: il delegato del direttore, il capo area educativa Dott. Giovanni Giordano, il funzionario giuridico pedagogico, la dott.ssa Maria Clotilde Faro, il Dirigente scolastico del CPIA Agrigento, Ing. Prof. Santino Lo Presti, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Ambrosini di Favara, Prof.ssa Milena Siracusa, il corpo docenti, i volontari della Caritas, gli iscritti a tutti i corsi attivati e una delegazione del Soroptmist International d’Italia con la Presidente prof.ssa Jaana Helena Simpanen. Nel corso della cerimonia, i Dirigenti Scolastici hanno consegnato le pergamene a coloro che hanno concluso il percorso di primo ciclo (terza media) e quelli di secondo ciclo (diploma di maturità) fra gli applausi, la commozione e i ringraziamenti sia per i docenti sia per chi saliva sul palco (anche già sessantenne) a ritirare quell’attestato che sapeva di: “ce l’ho fatta nonostante sia qui, nonostante la mia età…”. Per tutti, con gli occhi lucidi dall’emozione, c’è stata una bella stretta di mano ed un augurio sincero di “buona proseguimento” in questa strada;

“ricordatevi che chi sa, è libero” ha rimarcato più volte il DS Lo Presti. In quella stessa occasione sono stati presentati i progetti extracurriculari che saranno realizzati nel corrente anno scolastico e più precisamente: - il laboratorio teatrale intitolato “Le brutte anatroccole” nella sezione femminile promosso dal CPIA AG in collaborazione con il Soroptmist di Agrigento e la Caritas Diocesana di Agrigento; - il laboratorio agroalimentare intitolato “la marmellata di cicirinella” promosso dall’IPSEOA Ambrosini di Favara. Quindi, da parte del DS prof.ssa Graziani Patrizia del CPIA PA 2, accompagnata dal Comitato Organizzativo, (che ha organizzato nel 2016/2017 un concorso regionale intitolato “Life is not easy”) sono stati conferiti 2 riconoscimenti: - il 1° premio per la sezione in lingua italiana ad una detenuta straniera della Casa Circondariale Petrusa. L’alunna del primo livello del CPIA AG nell’a.s. 2016/2017, palesemente commossa, ha ritirato il premio e ha letto anche il testo che si può prendere in visione a pag 21 insieme alla motivazione per il conferimento del premio; -l’attestato di partecipazione sempre per la sezione italiana ad un detenuto straniero della Casa Circondariale Petrusa iscrit al 1° p. d. deLL’IPSEOA Ambrosini di Favara. La poesia, letta in pubblico, dopo il conferimento dell’attestato, è disponibile a pag.21. In quella stessa occasione, è stato inoltre, comunicato che per la sezione speciale (disegni), verrà conferito il primo piano a due iscritti del CPIA AG, punto di erogazione di Canicattì. Prima di chiudere la manifestazione, la dott.ssa Faro ha voluto comunicare all’assemblea che da pochi giorni la sala colloqui della sezione femminile è stata decorata con 4 murales da 2 detenute volontarie particolarmente brave il cui intento era quello di crea

re un ambiente più accogliente per i figli delle ristrette; con il materiale messo a disposizione dall’Amministrazione della Casa Circondariale e una scelta molto accurata dei soggetti da ritrarre, il risultato conseguito è veramente molto gradevole. L’ispirazione, ha continuato la dott.ssa Faro, è nata dal film d'animazione del 2015 “Inside Out” distribuito dalla Walt Disney Pictures, basato su un'idea originale del regista che ha vinto la statuetta nella categoria miglior film d'animazione nell'88ª edizione dei premi Oscar. In breve, nella mente di una ragazzina di undici anni americana vivono cinque emozioni: Gioia (che garantisce la felicità alla ragazza), Disgusto (che si occupa che la ragazzina non venga avvelenata fisicamente e socialmente), Paura (che tiene la ragazzina lontano dai pericoli), Rabbia (che impedisce che la ragazzina subisca ingiu-

stizie) e Tristezza (il cui scopo non è però ben chiaro a nessuna emozione). La manifestazione si è conclusa, sobriamente, con la lettura, in più lingue, della preghiera dello studente e con le dolcissime note di “Amazing Grace”, intonata da un’iscritta nigeriana al corso di primo livello del CPIA Agrigento.

Prof.ssa Antonina Ausilia Uttilla Primo Collaboratore del DS con Funzione di Vicario del CPIA Agrigento


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LA “FESTA DELL’ACCOGLIENZA” UN’OCCASIONE DI DIALOGO E COLLABORAZIONE FRA C.P.I.A., AMMINISTRAZIONE COMUNALE E II. SS. “GALILEI” PER I DIRITTI DI CITTADINANZA E LAVORO. Fra danze, canti e musica di giovanissimi studentesse e studenti pervasi di dirompente energia e vitalità si è svolto nella sala della Biblioteca “Domenico Cigna” dell’Istituto “Galilei” di Canicattì la “Festa dell’Accoglienza” dell’anno scolastico 2017-2018, organizzata dal Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Agrigento (C.P.I.A.) – Punto di erogazione di Canicattì.

All’annuale manifestazione, oltre ai docenti del C.P.I.A. e al suo Dirigente Scolastico Prof. Santino Lo Presti, erano presenti il Prof. Vincenzo Fontana, Dirigente Scolastico dell’II. SS. “Galilei”, e la Prof.ssa Katia Farrauto, Assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Canicattì. Ne è stata conduttrice la prof.ssa Lilia Lauricella, che nelle diverse presentazioni ha messo in evidenza le qualità artistiche delle studentesse e degli studenti, che nelle loro esibizioni hanno riflesso la nostalgia e la cultura delle loro terre lontane, i tanti e diversi paesi dell’Africa e dell’Asia; e ha auspicato, inoltre, un loro dignitoso inserimento nel tessuto sociale e nel mondo del lavoro. Alla consolle c’era il prof. Eugenio Nobile, che ha condotto magistralmente la manifestazione nei suoi aspetti tecnici.

Nel suo intervento alla manifestazione il D.S. Lo Presti, dopo aver ringraziato il collega Vincenzo .Fontana per la collaborazione offerta nella preparazione della Festa, ne ha focalizzato il senso ed esortato gli studenti a studiare bene la lingua italiana essendo la sua padronanza la condizione basilare per una loro piena integrazione nella società italiana. E’ intervenuto poi il D.S. Fontana che, dopo aver portato il saluto e la solidarietà dell’II. SS. “Galilei”, si è soffermato sul concetto di cittadinanza che, a suo parere, dovrebbe essere “lo step successivo all’accoglienza degli immigrati”. Il Dirigente, assai sensibile alle tematiche di Diritti Umani e autore del saggio Critica a Rights of Man di Thomas Paine, ha precisato che “il concetto di cittadinanza ha come elemento fondante l’acquisizione dei diritti civili ma anche l’osservanza dei doveri. In ogni caso, essere cittadini significa uscire dal limbo di assistiti in cui si trovano oggi gli immigrati e avere l’opportunità di cominciare a cercare occasioni di lavoro, necessario per l’emancipazione degli esseri umani di ogni condizione”.

Ha chiuso la serie degli interventi l’assessore Farrauto che ha portato i saluti dell’amministrazione Di Ventura e focalizzato la sua attenzione sulla problematica dell’integrazione. Sono inoltre intervenuti il dottor Pascale Rosario, presidente del Rotary Club di Canicattì e il dottor Matteo Corsitto, referente dell’alfabetizzazione Rotary, che hanno invitato i ragazzi ad andare sempre avanti assicurando il loro annuale sostegno consistente nell’offerta di libri e materiale di cancelleria. A conclusione della manifestazione è stato offerto dal C.P.I.A. un fraternizzante buffet.

Prof. Lilia Lauricella Punto di Erogazione di Canicatti del CPIA Agrigento


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SICULIANA, CONSEGNATI DIPLOMI A GIOVANI MIGRANTI CHE VIVONO IN PAESE DA ANNI

Grande partecipazione ed entusiasmo per la consegna dei diplomi ai ragazzi, lavoratrici e lavoratori di origine straniera che, ormai da anni, vivono a Siculiana e nei paesi limitrofi, i quali hanno partecipato al corso di alfabetizzazione e a quello di primo livello per conseguire la licenza media. Alla manifestazione di consegna hanno partecipato il Preside, Santino Lo Presti, dell’istituto C.P.I.A. con sede ad Agrigento, la vice-preside Antonella Uttilla, il sindaco di Siculiana, Leonardo Lauricella, e l’assessore all’istruzione, Dorita Galletto. A tal proposito il sindaco Lauricella ha dichiarato: “Il Comune di Siculiana, ha messo, sin da subito, a disposizione una

sala del centro sociale per poter svolgere l’attività didattica rivolta a tante persone che, abitando ormai da molti anni nel nostro territorio, hanno voglia di imparare la lingua italiana e di inserirsi a pieno titolo nella società. Inoltre, ha sottolineato: “la diversità tra i popoli deve essere vista, non come un ostacolo ma, come un valore aggiunto in grado di arricchire il nostro bagaglio culturale”. Il preside Lo Presti ha, invece, aggiunto: “Ringrazio l’Amministrazione comunale di Siculiana per la sensibilità che ha avuto e per l’opportunità che è stata data ai ragazzi, alle mamme, ai padri ed a tutti coloro che hanno seguito con

vivo interesse questo percorso di crescita didattica.” Si sono susseguiti altri interventi dei docenti Franca Vella e Marco Bonsignore i quali hanno sottolineato l’impegno e la dedizione che hanno messo coloro i quali hanno seguito il corso didattico di scolarizzazione. Sono intervenuti pure il prof. Sollano Giuseppe, docente di lettere, che l’anno scorso ha seguito gli iscritti che hanno ritirato le pergamene e la prof.ssa Parla Anna, docente di lettere per l’attuale corso. Al termine della manifestazione si sono servite varie specialità culinarie tipiche.

Ins. Francesca Vella Punto di erogazione di Siculiana del CPIA Agrigento

PAIDEIA 3 Si è svolto il 29, 30 novembre e 1 dicembre 2017 a Roma il seminario interregionale di aggiornamento dei Dirigenti Scolastici, dei Docenti e del Personale Ata dei CPIA. La tematica affrontata, a proseguire quanto già fatto nel PAIDEIA 2 relativamente all’ambito 3, era l’ideazione, la progettazione e la realizzazione di iniziative tese ad integrare ed arricchire i percorsi di istruzione degli adulti per quanto riguarda sia le competenze linguistiche di preA1 che B1, che le competenze informatiche, i percorsi della Formazione Professionale e gli assetti didattici negli istituti di prevenzione e pena con allestimenti di laboratori didattici. I partecipanti divisi in tre gruppi, coordinati da un membro del gruppo nazionale PAIDEIA, hanno affrontato le tematiche confrontandosi anche dal punto di vista territoriale. La massima

e che ha ricevuto molti consensi. Il CPIA Agrigento è stato rappresentato dal DS, Ing. Prof. Santino Lo Presti, e dal 1° Collaboratore del DS con funzione di Vicario, la prof.ssa Uttilla Antonella.

Prof.ssa Antonina Ausilia Uttilla

collaborazione da parte di tutti ed il rispetto della tempistica hanno garantito il successo dell’incontro. Questi eventi di aggiornamento stimolano riflessioni e valutazioni su quanto fatto e quanto ancora c’è da fare non solo a livello didattico ma soprattutto dal punto di vista di rete nel territorio (che a volte presenta delle peculiarità molto restrittive). La novità di quest’incontro è stato il webinar in diretta per tutti coloro che sono stati iscritti alla fase blended e che

Primo Collaboratore del DS con Funzione di Vicario del CPIA Agrigento


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I CPIA VERSO L’EUROPA CON EPALE E ERASMUS+ : IL DOVERE DI ESSERE COMPETENTI PER POTER LAVORARE SULLE REALTÀ INVISIBILI. “Ogni lungo viaggio comincia con un primo passo” . Questo adagio di Lao Tse è stato il filo conduttore del seminario tematico indirizzato al mondo dell’istruzione formale, con particolare focus sui

CPIA, svoltosi a Roma da Giovedì 9 a Sabato 11 Novembre scorso cui hanno partecipato oltre 100 docenti e dirigenti provenienti anche dagli istituti ospitanti percorsi d’istruzione di secondo livello IDA (istruzione per adulti). Questo secondo appuntamento 2017 con la formazione nazionale proposto da Epale in Italia in collaborazione con l’Agenzia nazionale Erasmus+ ha avuto come obiettivo quello di favorire l’apertura dei CPIA alla dimensione europea ed ha offerto una preziosa occasione di formazione, grazie anche agli interventi di esperti, tra i quali la dottoressa Enrica Tais, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che ha esposto dettagliatamente le linee strategiche della riforma e gli esiti e gli sviluppi del Piano PAIDEIA; Emilio Porcaro, dirigente del CPIA Metropolitano di Bologna, il quale ha illustrato le finalità e le iniziative della rete Ridap e Claudio Vitali, INAPP, coordinatore nazionale dell’Agenda europea per l’apprendimento in età adulta, che ha fornito una esaustiva panoramica sulle indicazioni e le priorità politiche europee nella New Skills Agenda for Europe. Momento di fondamentale crescita e scambio culturale hanno rappresentato i lavori di gruppo sulla progettazione guidati dallo staff dell’Agenzia nazionale. Il seminario ha dato anche spazio a preziosi momenti di riflessione e di condivisione delle varie esperienze nonché di ascolto delle esigenze dei DS e dei docenti che lavorano con gli adulti utili a calibrare più adeguati interventi di supporto e per meglio predisporre un piano di sviluppo nazionale.

L’auspicio infatti è quello di riuscire a portare ed incrementare la progettazione europea nei CPIA non solo da un punto di vista numerico, quindi quantitativo ma anche qualitativo, tenendo conto che la Raccomandazione del Consiglio del 2016 del 19 Dicembre poneva l’accento sul miglioramento dei percorsi di istruzione per gli adulti. Tuttavia la partecipazione del settore formale dell’istruzione degli adulti al Programma Erasmus+ dal 2015 al 2017 è stata, infatti, molto bassa (pochi i progetti presentati e pochi i progetti approvati sia per l’azione chiave 1 sia per l’Azione chiave 2). Durante il seminario hanno preso la parola diversi testimoni di esperienze in corso, tra i quali Christina Russa Tsirintari del CPIA 3 di Roma, Patrizia Capobianco del CPIA di Taranto e Maria Grazia Bevilacqua del CPIA 3 di Torino che hanno raccontato le loro esperienze in merito ai progetti europei avviati nelle loro istituzioni. La riforma ha richiesto un notevole impegno per i CPIA, la cui base è il Lifelong Learning (l’apprendimento permanente); la partecipazione ad un progetto europeo offre quindi una opportunità di aggiornamento e di crescita sia del singolo sia del team, non trascurando il presupposto certo che l’utenza CPIA è differente: ha una sua specifica necessità di creare un concreto servizio per il percorso formativo individualizzato soprattutto nei confronti di quelli che al seminario sono stati definiti da Vitali gli invisibili, il cui

contesto di appartenenza rappresenta per il CPIA e per tutti i docenti l’elemento sfidante. In ultimo, ma non di importanza, è stato dato spazio anche alle priorità presenti e future. Tra le priorità orizzontali 2018 vi sono in primis l’inclusione sociale, l’educazione aperta e le pratiche innovative nell’era digitale nonché la formazione e selezione degli educatori e l’attenzione al patrimonio culturale europeo. Non meno importanti sono le priorità specifiche EDA: occorre migliorare le competenze di base dei soggetti poco qualificati e migliorare le competenze degli educatori, particolarmente nell’alfabetizzazione, nell’alfabetizzazione numerica e nelle competenze digitali.

Pof.ssa Giuseppa Vitello Punto di erogazione Canicattì del CPIA Agrigento


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AKPU E EGUSI—NIGERIA

EGUSI: INGREDIENTI

OLIO DI PALMA EGUSI(SALSA) SPINACI DADO PEPERONCINO SALE GAMBERONI CARNE DI MANZO PREPARAZIONE: Versare in una pentola l’olio di palma, portarlo ad ebollizione e versare l’Egusi e mescolare. Aggiungere gli spinaci, il dado,il sale, il peperoncino, i gamberoni e la carne e cuocere per 20 minuti.

AKPU: INGREDIENTI FARINA CASSAVA PREPARAZIONE: Versare in una ciotola la farina e aggiungere poca acqua e mescolare. Versare il composto in un sacchetto, lo chiudiamo e lo mettiamo nella pentola con dell’acqua. Farlo cuocere per 30 minuti. Dopodiché aprire il sacchetto e versare il composto in una terrina e schiacciare.

Igudia Isaac e Ehijie John Alunni del Punto di erogazione di Raffadali del CPIA Agrigento


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POLLO YASSA - SENEGAL

LAMIN JAMAL Alunno del Punto di erogazione di Raffadali del CPIA Agrigento


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AKRA—SENEGAL

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“I TELAI MAGICI”

Una fiaba del Pakistan

In Pakistan c’era un villaggio chiamato il “ Paese dei Pilastri” perché era circondato da monti così alti che sembravano sostenere il cielo. Era un posto molto povero e per le strade girava il carro dei Mercanti Neri che portavano i bambini al Castello dei Fanciulli, un luogo dove potevano imparare cose nuove, giocare e divertirsi. In realtà venivano imprigionati e costretti a lavorare davanti a telai magici che filavano oro. Fra questi ragazzi c’era Assam che aveva fatto amicizia con un topolino il quale voleva liberare i bambini in difficoltà con l’aiuto di una talpa che cominciò a scavare un tunnel per farli uscire dal castello. Fatto ciò Assam andò a raccontare tutto alle guardie, ma il loro capo si mise d’accordo con i mercanti che gli promisero metà dei tessuti d’oro in cambio del suo silenzio. I bambini tornarono quindi a lavorare nel castello. Per fortuna dopo un po’ di tempo ricomparve da sotto terra la talpa che li liberò facendoli passare dal tunnel. Prima di fuggire Assam incendiò quei telai maledetti, ma le fiamme bruciarono anche il castello e i mercanti che tentavano di portare in salvo i loro tesori: la loro avidità li aveva uccisi.

Maqsood Muhammad Shadid Alunno del Punto di erogazione di Licata


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IL SERPENTE GIALLO– Una fiaba dal Gambia

C’era una volta, in una zona sperduta della foresta un villaggio che viveva minacciato da un grande serpente giallo chiamato:DINKIDANKO. Questo serpente era il più grande mai visto ed era molto pericoloso, aveva sulla testa due lunghe corna ed ovunque passasse distruggeva raccolti e terrorizzava grandi e bambini. Un giorno gli abitanti, stanchi di vivere con questo costante timore, andarono dal Re del villaggio, e gli dissero che bisognava assolutamente reagire e cacciare il serpente che continuava a saccheggiare i loro raccolti. Allora il re, comprese che era giunto il momento di agire, andò dal saggio e sotto il grande albero maestro( baobab) cercarono insieme una soluzione per liberare il villaggio dal serpente. Passarono due notti e due giorni, il saggio fece tutte le cerimonie propiziatorie interrogando gli antenati e alla fine andò dal Re e gli disse che la soluzione era indire una “gara di coraggio” che potesse indicare loro i guerrieri più valorosi e che avrebbero cacciato il serpente giallo dal villaggio. Il re ascoltò attentamente, chiamo il griot e gli disse che doveva andare per tutto il villaggio a spiegare agli abitanti la situazione e che c’era bisogno di giovano valorosi. Il griot partì con il suo tamburo e come è usanza fare in Africa, “cantò” che il villaggio aveva bisogno del coraggio dei propri giovani e che chiunque fosse pronto ad affrontare il serpente giallo si sarebbe dovuto presentare l’indomani presso la corte del re. Il giorno seguente si presentarono tre giovani guerrieri, si inchinarono davanti al re e si offrirono per sconfiggere il serpente. Il re si consultò di nuovo con il saggio che disse loro che dovevano essere pronti a partire per andare dal mago della foresta che avrebbe dato loro utili consigli per affrontare il serpente. I tre giovani prepararono il necessario per il viaggio e il giorno seguente all’alba partirono per la foresta. Il viaggio fu lungo e pieno di ostacoli ma alla fine giunsero dal mago che viveva in una grotta vicino al fiume. Il mago ad ognuno di loro consegnò un oggetto magico: al primo diede un bastone di legno; al secondo diede un tappeto; al terzo diede una pietra. I tre giovani, non appena entrarono in contatto con gli oggetti si sentirono pervasi da un grande coraggio, ma il mago disse loro che dovevano attendere il momento opportuno per sconfiggere il serpente giallo, perché solo con la pazienza e la calma potevano decidere la strategia giusta per la battaglia finale. I tre giovani si consultarono tra di loro, parlarono a lungo,si confrontarono su paure e sogni e alla fine compresero che solo insieme ed uniti avrebbero potuto liberare il villaggio dai soprusi del serpente. Cantarono la canzone del coraggio: DAUDA SANE KOLOBUTE’ KOLOBUTE’ ITEBEN Passò un’altra notte, e i tre giovani che si erano addormentati nei pressi del fuoco, si svegliarono di soprassalto:avevano fatto lo stesso sogno!! Ora sapevano a cosa servivano gli oggetti magici e come dovevano usarli.


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Il bastone avrebbe svelato loro, proprio come una bussola indica il nord, dove era situata la tana del serpente, il tappeto era una “tappeto volante” e li avrebbe trasportati tuttie tre velocemente dal serpente. Nel sogno però mancava la spiegazione della pietra; a cosa sarebbe potuta servire? Non lo avevano compreso! Presero allora ognuno il proprio dono magico andarono dal mago lo ringraziarono e gli dissero che si sentivano pronti a partire per combattere il serpente ma che mancava loro la spiegazione sulla pietra. Il mago disse loro che avrebbero compreso al momento opportuno il significato della pietra e che il loro coraggio li avrebbe protetti, quindi disegnò il loro volto con i segni dei guerrieri e augurò loro buona fortuna. I tre giovani senza perdersi d’animo saltarono fulminei sul tappeto, impugnarono il bastone ed in un attimo si trovarono davanti la tana del serpente giallo. Il grande serpente uscì e i tre giovani si trovarono di fronte alla più grande e spaventosa creatura che avessero mai visto. I tre giovani senza perdersi d’animo presero la pietra convinti che dovessero colpire il serpente, ma non appena la estrassero dalla sacca, la pietrà si illuminò ed il serpente con un urlo di dolore cadde a terrà. I tre guerrieri si avvicinarno sbalorditi all’animale che giaceva a terra, il serpente allora raccontò loro che in realtà il suo animo non era cattivo ma che da anni viveva con una grande spina conficcata nella sua pancia e che lo rendeva furioso dal dolore. Solo allora i tre guerrieri compresero che la pietra era la “pietra della verità” e che chiunque fosse entrato in contatto con essa avrebbe detto solo la verità, così come fece il grande serpente. I tre giovani si avvicinarono al serpente Dinkidanko, che giaceva a terra e con tutta la loro forza estrassero la spina dalla pancia del serpente giallo, che si alzò da terra e comincio a girare intorno ai suoi salvatori ringraziandoli di cuore. Il serpente ormai libero dal suo antico dolore promise ai tre giovani che da quel giorno non avrebbe più fatto del male a nessuno anzi che avrebbe protetto il villaggio da eventuali nemici. I tre giovani e il serpente giallo fecero ritorno al villaggio. Tutti gli abitanti erano radunati nella piazza centrale ad attendere i tre guerrieri, ma non appena li videro arrivare con il serpente fuggirono tutti terrorizzati. Solo il re andò loro incontrò stupefatto di ciò che vedevano i suoi occhi e chiese spiegazioni ai tre giovani che furono ben felici di dire al loro sovrano che il serpente giallo era divenuto il protettore del villaggio. Il re allora radunò i suoi sudditi, spiegò loro l’accaduto e proclamò tre giorni di festa per l’intero villaggio. Canti e danze risuonarono per tutta la foresta, ogni abitante portò cibo e bevande da offrire ai tre giovani guerrieri, anche il re volle omaggiare il coraggio dei tre giovani offrendo loro in spose tre delle sue figlie in età da matrimonio e li nominò sue guardie personali e il serpente Dinkidanko divenne il protettore del villaggio

Alunno del Punto di erogazione di Agrigento


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STORIE DI PAROLE In questa rubrica vengono presentati i due testi (fra i tanti che vi hanno partecipato) che hanno avuto un riconoscimento nel concorso promosso dal Cpia Pa2 a.s. 2016/2017 intitolato “Life is not easy” ; precisamente la lettera “un giorno dietro le sbarre” è stato scritto da una detenuta della Casa Circondariale Petrusa che si è aggiudicata il primo premio (un tablet) con la motivazione che la giuria ha fornito e che trovate subito dopo il testo e la poesia “figlio del dolore” composta da un detenuto sempre della Casa Circondariale “Petrusa” che si è aggiudicato un attestato di partecipazione.

UN GIORNO DIETRO LE SBARRE Mi chiamo Gabriela e vorrei raccontare una mia giornata qui. Sono rinchiusa in questa stanza e fa molto freddo, amo lavorare la lana, ho fatto un poncho di molti colori con 5 pon pon finali; è bellissimo, mi piace tanto. Una mattina, quando ho visto una ragazza di colore che aveva molto più freddo di me mi è dispiaciuto molto e così le ho prestato il mio poncho. L’ho osservata mentre lo indossava, era contenta perché si stava riscaldando, in quel momento mi sentivo felice: con poco, avevo avuto l’opportunità di aiutare una ragazza triste e sola. Qua dentro, io mi sento pronta ad aiutare il prossimo, ma non tutti lo sono.

È difficile stare lontano dai miei figli, mi mancano da morire, sono i miei angioletti e li sogno ogni sera. Di notte mi sveglio, apro gli occhi e loro sono sempre qui sul letto accanto a me nella stanza fredda, ma poi capisco che non è vero e scoppio a piangere, scendo dal letto e mi avvicino alla finestra, tra le sbarre cerco di vedere le stelle ma non ci riesco e penso… pazienza Gabriela, verrà il giorno che potrò vedere il cielo pieno di stelle senza queste sbarre.

È difficile sopravvivere, ma il pensiero dei miei figli mi da la forza di continuare e credo che un giorno sentirò in sezione i passi di una assistente, il rumore delle chiavi che girano e una voce dirà: Gabriela preparati, devi uscire. Aspetto questo momento in Anche io ho i miei difetti ma cerco di silenzio, sarà il giorno della mia linon farli vedere, qui in carcere le bertà e finalmente potrò abbracciare persone col tempo diventano peggio i mie figli. di prima e non sono disposte a darti Quando avrò pagato il mio sbaglio una mano. vorrei raccontare alle altre persone la Sono sempre sola con i miei pensieri, mia esperienza affinché possa servire ho molti problemi e una grande sof- come monito. ferenza che non riesco a descrivere. Oggi quando sono uscita ai passeggi, La libertà ha un prezzo alto la devi mentre attraversavo la sezione ho guadagnare con tutte le tue forze; sentito dietro a ogni cella una grande inizierò da zero il passato lo lascio sofferenza nascosta, un sommesso dietro e guarderò il presente assieme ai miei figli e mio marito. Non voglio grido di dolore. lasciarli più soli. Tutti possiamo SbaNon posso fare niente! Cerco di avere gliare, nessuno è perfetto . molta fede e la forza di andare avanti.

FIGLIO DEL DOLORE Sono un immigrato: figlio del dolore Mi chiedo perché non sono stato desiderato da questo mondo. Mi chiedo perché sono stato messo al mondo Senza essere più cullato. Senza una carezza. Senza un focolare. Sempre, sempre immerso in un freddo glaciale. Ma qualcuno lassù ha mai gioito o pianto per me? Nessuno più guida i miei passi. Ho sempre elemosinato un po di calore. Ho sempre cercato occhi pieni d’amore Ma, ormai, una vita senza parole d’amore, una vita senza occhi pieni d’amore.

MOTIVAZIONE 1° PREMIO : “un giorno dietro le sbarre” è una pagina di diario, dove si concentrano, nello stile asciutto e denso di 15 brevi periodi, tanto gli episodi di vita quotidiana all’interno del carcere quanto le memorie, gli affetti e i rimpianti di una donna reclusa. Il linguaggio sobrio e la sintassi lineare conferiscono alo scritto un’efficacia e un’intensità che una prosa diversa e più enfatica non avrebbero raggiunto. Ogni esperienza è condensata in pochi, semplici accenni: la convivenza con le recluse, la durezza del carcere (che il più delle volte peggiora le persone), il vuoto della distanza degli affetti più cari, la memoria degli errori compiuti. Sopra ogni cosa si innalza tuttavia la difesa tenace della propria umanità, fatta di consapevolezza e solidarietà e capace, malgrado ogni tristezza, di guardare al futuro con la determinazione di non cedere e di ricominciare. Perché, come scrive nell’ultima, brevissima frase: “tutti possiamo sbagliare”. L’importante è non dimenticare e non dimenticarsi.


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Cari professori, scrivo queste parole perché mi sento di ringraziarvi, anche a nome di tutti, per il lavoro svolto in quest'anno scolastico. Siamo stati fortunati ad incontrarvi nel nostro cammino perché siete delle persone speciali prima di essere insegnanti. A me personalmente avete dato tanto e non mi riferisco solo agli argomenti scolastici ma anche all'affetto dimostrato. Mi avete aiutato a capire che non è mai troppo tardi per riprendere in mano la propria vita e migliorarla. Ho visto in voi la passione che dovrebbe avere ogni insegnante per il proprio lavoro e per i propri allievi, fate tutto con amore e questa è una cosa rara e meravigliosa. Mi avete accompagnato in un mondo nuovo, ricco di cose interessanti e anche per questo resterete per sempre nel mio cuore. Grazie a voi sono diventata una persona migliore e ho scoperto in me qualità che non credevo di possedere. Grazie di cuore e vi voglio bene.

Oana Veronica Mocanu Alunno del Punto di erogazione di Canicatti del CPIA Agrigento Non so da dove iniziare….ho solo tanti ricordi e dopo tutto quello che ho vissuto, non so chi sono. Ho una testa senza cervello e un corpo senz’anima. Non so perché la vita è cosi dura per me e, fratelli, non fate tanti progetti perché la vita dura poco. Nella vita ho avuto tristezza; oggi ho dolore perché sono dietro le sbarre con un dolore che nessuno vede e nessuno sente.

Tutti mi dicono che sono una persona felice e bevo una tazza di caffè ma le mie lacrime sono congelate. Non ho parole, per questo ho disegnato le ali per esprimere la libertà, il cuore diviso per la tristezza ed il dolore.

Alunno del Punto di erogazione della C.C. Petrusa del CPIA Agrigento


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“Auf den Wegen des Exodus” http://ita.calameo.com/read/004713943fc 0acd0be07a


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Il cardinale Montenegro incontra la comunità del carcere “Petrusa” 27 dicembre 2017 Redazione Agrigento, Cronaca, Ultime

Nella mattinata del 27 dicembre 2017, l’arcivescovo di Agrigento, il card. Francesco Montenegro, – dopo avere, celebrato e pranzato, il giorno di Natale, con i migranti e gli operatori del centro di accoglienza di Siculiana ed avere visitato i degenti dell’ospedale san Giovanni di Dio – ha voluto incontrare e celebrare una S. Messa con la comunità (dirigenti, operatori, volontari e detenuti) della Casa Circondariale di Contrada “Petrusa” di Agrigento. Come riporta l’articolo di Carmelo Petrone sul sito “Lamicodelpopolo.it” ad accogliere il cardinale i dirigenti del carcere di Agrigento, il comandante, commissario Giuseppe Lo Faro , il responsabile dell’area educativa della struttura carceraria di

Agrigento, Giovanni Giordano, gli operatori del Carcere e i volontari. L’arcivescovo ha celebrato la S. Messa, concelebrata dal cappellano don Luigi Mazzocchio, e da don Angelo Brancato, parroco della parrocchia madonna di Fatima di Agrigento, che insieme ai responsabili degli Scout adulti (MASCI) di Agrigento, Porto Empedocle e Licata hanno portato in carcere la “Lampada della pace di Betlemme” che di tappa in tappa, dalla Chiesa della Natività di Betlemme, dove è stata accesa, attraversando, l’Europa e il nostro Paese, è arrivata nel Carcere di Petrusa; un segno che, come ha spiegato il responsabile del MASCI di Porto Empedocle ai detenuti , ha un significato profondo: ci ricorda che Cristo è la pace. Durante la Messa – a cui hanno preso parte anche i volontari della Caritas diocesana, con il direttore, Valerio Landri, i docenti e il dirigente scolastico del CPIA di Agrigento, Santino Lo Presti ed i docenti , dell’Istituto Alberghiero “Ambrosini” di Favara, che operano nel carcere – il Cardinale, ha invitato i detenuti ad accoglie nel loro cuore la luce vera del Natale, Cristo, che attraversa anche le grate delle celle del Carcere ed è capace di rischiarare i cuori di tutti. Al termine della Messa l’arcivescovo si è recato ed ha salutato le detenute nel reparto femminile del carcere. Il Commissario Giuseppe Lo Faro, al termine della visita ci ha ha confessato come le parole dell’Arcivescovo abbiano suscitato grande commozione perchè sono state capaci di andare diritte al cuore di tutti, operatori e detenuti. Carmelo Petrone


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CPIA AGRIGENTO MAGAZINE

REDAZIONE Docente responsabile — idea & grafica Primo Collaboratore del DS con funzione di Vicario del CPIa di Agrigento Prof. Uttilla Antonina Ausilia CPIA AGRIGENTO DIREZIONE - SEDE AMMINISTRATIVA Via Quartararo Pittore 5 |Agrigento Punti di erogazione : Via dell’Autonomia 1| Agrigento Via Portella 1 | Alessandria della Rocca C/da Caldare | Aragona Via Fontana Pazza 1 | Bivona Largo dei Pini | Cammarata Via Pirandello 4 | Canicattì Viale G. Matteotti 19 | Casteltermini Via Rag. A. D’Oro | Favara Via Campobello 153 | Licata Piazza Cavour 36 | Naro Via dello Sport 2 | Porto Empedocle Piazza Zamenhof | Ribera Via G. Matteotti 32 | San Biagio Platani Centro sociale | Santa Elisabetta Via Pordenone | S. Margherita Belice Via Giotto | Sciacca

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