CORRIERE NEWS MARZO 2014

03 Economia

Più ombre che luci dal recente Micam di Milano, ma anche idee per rilanciare il settore calzaturiero

16

Cartellone

Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno.

TAM, si accende la stagione dei grandi concerti nel Fermano con musicisti d’eccellenza

L‘altra informazione ANNO 12 - N.03/2014 - 14 MARZO

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Periodico di informazione del Fermano e del Civitanovese Distribuzione gratuita

L’insana sanità

Come stiamo?

Analizziamo lo stato di salute di un settore fondamentale. Perchè i cittadini hanno diritto ad essere curati (e bene) 11 Sociale

15 Politica

Torna l’Anello debole

Per Verducci si riparte dal lavoro

17 Economia Essere madri e lavoratrici

19 Terra nostra Pedaso a misura di bambino

23 Cultura Dieci anni con Armonie della Sera

29 Sport 25 Cartellone L’usato in mostra È ancora a Villa Potenza Tirreno-Adriatico ODONTOIATRIA

ORTOPEDIA

GINECOLOGIA e OSTETRICIA

ENDOCRINOLOGIA

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GROTTAMMARE (AP) Via Osvaldo Licini, 5 tel. 0735/735874 - 393/9443244 Tutti i pomeriggi: 15,00 - 19,30

MONTEFIORE DELL'ASO (AP) Via Molino, 48/a tel. 0734/938455 - 339/6747388 Mattino: 9,00 - 12,30 Pomeriggio: 15,00 - 19,30

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- PrenatalSafe Un test innovativo, semplice e sicuro, per la diagnosi prenatale NON INVASIVA della Sindrome di Down e delle principali anomalie cromosomiche fetali, mediante analisi del DNA fetale circolante nel sangue materno - Ecografia genetica e translucenza nucale Si esegue tra la 11ª e la 13ª settimana di gravidanza. Con questo esame si valuta lo spessore di una zona anecogena a livello della nuca del feto, per lo screening delle cromosomopatie.

- BI-TEST È un test probabilistico, non diagnostico. Si effettua con un prelievo di sangue entro le 24h dall’ecografia genetica. Si valuta il livello di due ormoni prodotti dalla placenta (Beta-HCG e PAPP-A).

Combinando le informazioni dell’ecografia genetica e del BI-TEST con l’età e la storia di ogni donna, è possibile identificare i feti a rischio di anomalie dei cromosomi, in particolare della Sindrome di Down. La sensibilità del test è del 90-95% circa.

- Ecografia morfologica di 2° Livello È un esame ecografico dettagliato che si esegue tra la 19ª e la 21ª settimana di gestazione.

Questo esame è in grado di escludere il 90% delle malformazioni fetali eventualmente presenti.

- Ecografia del 3° Trimestre o dell’Accrescimento Si esegue tra la 28ª e la 32ª settimana di gravidanza, per stimare il peso del feto. Si studiano anche le arterie uterine e ombelicali tramite Doppler, per valutare il benessere del feto e il rischio della madre di sviluppare ipertensione gestazionale e gestosi.

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Inchiesta/Sanità 14 marzo 2014

Pro e contro di un settore nevralgico per la nostra vita

Quell’insana Sanità di Daniele Maiani

L

ibertà, onestà, lealtà, società, Sanità: una di queste cinque parole non è logicamente connessa con le altre. Indovinate qual è. Qualche spunto utile ad individuare la risposta giusta. Tanto per cominciare, non limitiamoci a parlare del posto dove viviamo, ma della Nazione tutta: essa si regge su una delle più belle Costituzioni esistenti al mondo, talmente bella che in questi anni di Repubblica le sue parole hanno creato perfino imbarazzo. Ad esempio, a certi politici che la dovevano, anzi, giuravano di applicarla nel loro agire e invece la ignoravano bellamente, quando non l’hanno sbeffeggiata addirittura. Ma “lei”, la Vecchia Signora, è stata sempre lì: magari inascoltata, ma sempre presente, severa e bella come se avesse sempre vent’anni, a guardare il massacro che giorno dopo giorno gli Italiani facevano delle sue enunciazioni e dei suoi alti principi. I diritti delle persone scritti sulla Costituzione erano il faro a cui la politica doveva ispirarsi nel suo agire: garantire il lavoro come strumento di elevazione morale e sociale, la libertà di culto, di pensiero, di stampa, di eguaglianza di fronte alla legge… E il diritto ad essere curati in malattia. Ma come nel tennis, se oggi all’università si studia un “diritto” costituzionale, si dovrebbe tenere anche un corso di “rovescio” costituzionale, esame ben più ponderoso del primo, che dalla realtà studi come la Costituzione venga puntualmente disattesa. Se la disoccupazione è alle stelle non dobbiamo prendercela con la crisi mondiale, ci sono Stati che navigano tranquillamente attraverso la crisi, grazie a politiche intelligenti portate avanti negli anni con fermezza da governanti onesti. Si è leali verso i propri elettori quando non si salta il fosso e ci si vende a biechi interessi economici, si agisce politicamente in maniera corretta quando si tiene presente il bene della società che si amministra e non quando si fanno leggi e leggine per proprio tornaconto personale.

Insomma, facendo la somma di tutto quello che abbiamo desolatamente davanti, le parole del giochino rappresentano per i quattro quinti i sogni infranti di varie generazioni:

quella che non c’entra nulla con le altre è Sanità. L’Italia e le sue Regioni sono state per un periodo della nostra storia all’avanguardia, nell’Europa e nel mondo, per l’istituzione di una Sanità pubblica che era l’orgoglio di una nazione civile. Tutti avevano diritto alla salute e il sistema sanitario nazionale tutelava questo diritto: insomma, la nostra Sanità era proprio una bella ciambella col buco. Ma dal momento che siamo in Italia, che la piega presa dalla politica almeno in questi ultimi 20 anni si è distaccata totalmente dai sani principi dei nostri Padri Costituenti, alla bella ciambella della Sanità pubblica (ma non solo a quella) il buco si è andato man mano stringendo fino a sparire, trasformandola, a forza di arraffarne bocconi, in un pastrocchio informe e immondo. Perché la Sanità pubblica è, tra tutte, l’istituzione che fa girare più soldi: dunque, quella che suscita più ingordigie, più malaffari, più ruberie. Insomma, si sono moltiplicati gli infami fedeli al detto “piatto ricco mi ci ficco”. E giù scandali, scandaletti, ruberie, collusioni tra amministrazioni sanitarie e politica: tutti a mangiare. E chi se ne frega se la Sanità cola a picco e i cittadini perdono il loro diritto ad essere curati e tutelati adeguatamente.

Abbiamo parlato in generale, ma solo apparentemente, perché il quadro nazionale ben rispecchia e si rispecchia in quella che è anche la “nostra” situazione in fatto di Sanità locale. Quanti scandali e scandaletti anche nella nostra Asur? Quanti presidi sanitari prima depauperati e poi chiusi? Quale miseria di servizi “offerta” ai cittadini? Che pagano fior di tasse per avere in cambio solo disservizi, sprechi, tempi di attesa biblici.

Ci sono, è vero, poche e rare sacche di eccellenza, dovute però solo alla tenace voglia di fare di qualche primario coscienzioso ed eroico che si adopera allo spasimo nonostante la scarsità dei mezzi, l’inadeguatezza colpevole dell’Ente per cui opera. E sempre passando dal generale al nostro particolare, nessuna meraviglia ad esempio che a Fermo si continuino a buttare milioni di euro su un Ospedale incapsulato dentro un tessuto urbano che lo soffoca, senza posteggi e senza prospettive per il futuro. Emblematico il nuovo Pronto Soccorso in Via Speranza (che, sic!,

è l’ultima a morire) con tanto di facciata stile Mondrian, ma che insiste su una zona che definire poco accessibile e fruibile è un raffinato eufemismo. E il tanto sbandierato e “certo” Ospedale nuovo? I politici, locali o regionali, o non fanno niente o si palleggiano il problema, cambiando direzione e opinione, mentendo e smentendo a seconda del vento. E, come i bambini piccoli, fanno i capricci e si fanno i dispetti: “O mamma (Regione), voglio l’Ospedale nuovo, quello che ho mi va stretto!”. “Zitta, cocca (…), adesso non è il momento, l’Ospedale l’avrai quando avrò i soldi”.

“Ma se quelli che guadagni li spendi tutti per te, non me lo farai mai! E intanto io che faccio?”. “Niente, rabbercia quello vecchio e ti compro il gelato. Dai, firma l’accordo”.

“Va bene, firmo… Però sei cattiva! ”. Non sia mai che qualcuno si azzardi a chiedere se questa è democrazia o, addirittura, onestà. Si sentirebbe rispondere parafrasando la famosa barzelletta del Ventennio: “Papà, cos’è la Sanità pubblica?”. “Zitto e… magna”.

A colloquio con il presidente Mons. Vinicio Albanesi

INRCA: non depotenziamento, ma integrazione A sentire Mons. Vinicio Albanesi, Presidente dell’Inrca di Fermo nonché della Comunità Giovanni XXIII, potremmo scomodare Shakespeare: “Molto rumore per nulla”. Oddìo, per qualcosina forse sì: se è vero che, almeno finora, non ci sono in atto colpi di mano palesi per “fregarci” l’Inrca (fiore all’occhiello nazionale nel campo della cura e della ricerca in campo geriatrico), qualche mossettina per darle fastidio c’è. Tanto per cominciare, in linea col pianto generale dei tagli alla Sanità, l’Inrca non è sfuggita alla mannaia di Matrigna Regione, che gli ha segato una fetta di budget, alias ha “ridimensionato” i fondi. Le voci che girano, a dir il vero, ci avevano un po’ preoccupato: si sussurra che ci sia una tendenza prima a depotenziarla, l’Inrca di Fermo, a depauperarla di servizi, per poi smantellarla e portarsela

magari più a Nord… E invece la cosa sta prendendo una piega diversa, stando a quanto si è discusso nel recente incontro al vertice tra la dirigenza Inrca e il nuovo Direttore della ASL, il presidente della Provincia Cesetti, il consigliere regionale Rosalba Ortensi e insomma un po’ tutti i rappresentanti sanitari e politici a livello provinciale e regionale. Di che si è parlato? Non di smantellamento, ma di “integrazione”. Con chi? Con l’Ospedale Generale, ovvero quello dell’Area Vasta, ovvero quello di Fermo.

E, indubbiamente, integrazione suona meglio di depotenziamento e rapina. Tutti al lavoro, quindi, per realizzarla, questa integrazione, resta solo da capire in che consiste e perché sia necessaria, anzi, indispensabile. Cedo la parola: “Bisogna collocare (non fisicamente, ma operativamente) l’Inrca nell’ambito di un territorio che ha bisogno di posti post-acuzie, ai quali però non dovrebbe far fronte esclusivamente l’Inrca. La post-acuzie è il tempo necessario perché l’anziano si stabilizzi e guarisca, però c’è il rischio che vada a riacutizzarsi, quindi il risultato sarebbe un ospedale a densità assistenziale variabile.

Per cui, pur occupandosi l’Inrca di anziani, dovrebbe avere la capacità di “salire e scendere” a seconda delle condizioni dell’anziano. E questa è una. La seconda:

bisogna utilizzare tutte le risorse possibili, integrando eventualmente anche il personale, sia per quanto riguarda la Radiologia (per far funzionare la quale attualmente ogni tanto arriva un tecnico da Ancona), sia per quanto riguarda la MOC, che è una particolare forma di esame per vedere la densità ossea”.

Anche perché, con il Reparto di Montegiorgio per lungodegenti che “trilla e non trilla”, una struttura come l’Inrca diventa fondamentale e di qui l’importanza di una reciprocamente giusta integrazione con l’Ospedale dell’Area Vasta. Capito? Riepilogando: l’Inrca rimane dov’è a fare quello che ha sempre fatto? Yes: “Sì, anche perché ha personale proprio, un budget assegnato, poi non bisogna dimenticare che è un Istituto di Ricerca, quindi la sua peculiarità rimane: c’è la Riabilitazione Cardiologica, la Geriatria… Il discorso dell’integrazione nasce dal fatto che c’è un reparto completamente vuoto già pronto, al primo piano, dove poter accogliere 15 o 20 posti appunto per la post-acuzie, destinati a degenti in attesa che si riprendano”.

Ma allora la Regione se ne sta buonina e non trama nulla? Oddìo: “Un po’ di tensione c’è, non bisogna negarla … Il problema sono i budget che la Regione ha ridotto quindi c’è un po’ di razionalizzazione delle risorse, delle presenze… Però bisogna

trovare per l’Inrca una collocazione logistica e operativa che sia sicura, stabile e che non vada soggetta… (a chiari di luna, ndr). Anche perché un ospedale con 57 posti letto si può connettere poco…

Però, se riusciamo a fare questo trasferimento…”.

Ma che significa “trasferimento”, se l’Inrca resta dov’è? “Significa che l’Ospedale Generale di Zona è pieno di anziani con una degenza impropria, nel senso che li lasciano lì perché non sanno dove metterli. Quindi questo creerebbe invece un circuito virtuoso per cui almeno una parte delle acuzie dell’Ospedale passa all’Inrca che così andrebbe all’occupazione piena, visto che in questo momento sono utilizzati solo due reparti e che l’Area Vasta di Fermo è sotto dotata di strutture dedite agli anziani. Il problema è che bisogna insistere, perché per aprire questa nuova ala che ora è vuota occorrono circa 500 mila euro per medici, infermieri…”. Ahia.

Non per portare iella, ma quando si tratta di soldi su al “Nord” gli vengono i “vantijoli”… E già non è che stiamo messi bene: l’Ospedale nuovo pare che non si farà più, quello di S. Elpidio a Mare è stato chiuso, il Reparto di Montegiorgio “trètteca”…

Non resta che una cosa, per noi mortali: non invecchiare. Ma la vedo dura.

Loredana Tomassini

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L’ACIDO IALURONICO è una molecola prodotta naturalmente dall’organismo con lo scopo di idratare e proteggere i tessuti. L’A.I. è uno dei componenti fondamentali della matrice extracellulare e della cartilagine. L’A.I. ha propietà uniche che lo rendono essenziale, è infatti in grado di agire come antiurto, come molecola cementante e come lubrificante. Ha proprietà protettive, antinfiammatorie, previene il danneggiamento dei tessuti e aiuta il ripristino di quelli danneggiati. Funziona come filtro contro la diffusione nei tessuti di batteri ed altri agenti infettanti.

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La concentrazione di A.I. all’interno dell’organismo tende naturalmente ad abbassarsi con l’età ed anche in particolari condizioni (diete, patologie...). Questo costante decremento è uno dei principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo, dei problemi articolari e della diminuzione di elasticità dei tessuti. Diventa quindi fondamentale un apporto esterno di A.I. per agevolare il ripristino delle funzionalità perdute e prevenire numerose patologie.

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SAN LUIGI GONZAGA e HYALUWELL Una squadra di professionisti che con metodi, personale specializzato, ricerca, brevetti e risorse umane compongono una vera avanguardia nei settori come quello tecnico, medico e odontoiatrico. Si distinguono per aver raggiunto obiettivi nel 2011 come le Marche Eccellenti, risultato dato da una fitta rete di ricerca a tutti quei settori di Eccellenza che compongono il tessuto tecnologico, innovativo ed umano per creare unicità di valore nel prodotto creato. Gli investimenti in innovazione fatti dal San Luigi Gonzaga S.r.l. partono da un attenta e curata analisi del cliente, soprattutto quello più esigente, che richiedendo trattamenti sempre più specialistici e attenti alla cura della bellezza e alla salute della persona hanno portato l’azienda ad aggiornare la formazione del personale costantemente, sia in Italia che all’estero. HyaluWell è proprio il frutto di questa volontà di innovare e di puntare sulla qualità del prodotto.

HyaluWell ha ricevuto il prestigioso premio valore lavoro, buona pratica aziendale 2013. Prossimamente in questo giornale interventi di esperti su questo innovativo prodotto, interviste, convegni e risultati di ricerche. Hanno collaborato al successo di HyaluWell I laboratori specialistici New Phargam di Caronno Pertusella (VA), IPK (Il piccolo Kimico), e la società di information technology SOFTSTONE, www.softstone.it, Corridonia (MC).

INDICAZIONI: IN ORTOPEDIA, FISIATRIA, TRAUMATOLOGIA E REUMATOLOGIA Nelle osteoartriti, oltre a favorire le proprietà viscoelastiche ha un importante ruolo nel preservare e sostenere le articolazioni: -contrasta lo stress ossidativo, le infiammazioni e la degradazione delle cartilagini; -facilita il ripristino della fluidità e delle proprietà meccaniche delle articolazioni; -ha proprietà protettive e curative su processi importanti quali malattie osteo-articolari, artrosi e artriti.

IN GINECOLOGIA E UROLOGIA Svolge un’importante azione di riparazione della barriera apicale, il ripristino delle funzionalità uroteliali ed un’azione antinfiammatoria e riparatrice della mucosa vescicale. Riduce significativamente l’atrofia vaginale, l’eritema e la secchezza vaginale in post-menopausa (1) IN OCULISTICA Svolge un’azione cicatrizzante in caso di chirurgia oftalmica. Rende stabile l’umidità dell’occhio anche dopo lunga permanenza davanti al P.C. o altri fattori irritanti come prolungata esposizione a sole, vento, smog ed escursioni termiche. Ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti mantenendo gli occhi lucidi ed in salute.

IN ODONTOIATRIA HyaluWell forma un film protettivo su mucose e gengive contribuendo ad idratare gli strati superficiali, favorendo i processi di rigenerazione tessutale mediante azione protettiva. Particolarmente utile in caso di estrazioni dentali, inserimento di impianti endo-ossei, chirurgia plastica parodontale ed in tutti i casi dove è utile un’azione di profilassi per una rapida guarigione. (4)

IN DERMATOLOGIA Per un’azione antinfiammatoria ed idratante, contribuisce a ringiovanire la pelle. Ottimo decongestionante, ricostruente e antinfiammatorio dopo interventi di chirurgia laser. Contrasta l’invecchiamento della pelle tenendo in buono stato la matrice extracellulare. L’azione di idratazione previene rughe ed inestetismi. In caso di irritazioni dovute ad escursioni termiche e ambienti secchi IN MEDICINA SPORTIVA Utile per prevenire traumi in sport dove vengono sollecitate le articolazioni.

Per alleviare la sofferenza ossea e cartilaginea, facilitando il recupero in caso di distorsioni e traumi.

IN GERIATRIA Particolarmente indicato per molte malattie degenerative tipiche dell’età avanzata: -problemi alle articolazioni, usura dei tessuti connettivi, artrosi e reumatismi; -secchezza degli occhi, assottigliamento e perdita di elasticità della pelle, xerosi e prurito; -inaridimento del cuoio capelluto, fragilità delle unghie, atrofizzazione del tessuto adiposo sottocutaneo.

-nei casi di diete povere di ferro e vitamine legate a situazioni particolari dell’anziano.

DIETOLOGIA: Persone che devono seguire diete vegetariane, vegane, celiaci o intolleranti al lattosio possono trovare in HyaluWll un valido supporto. Hyaluwell non proviene da fonti animali, non contiene glutine e lattosio e può essere utile ad integrare le diete dimagranti o particoalri regimi alimentari In generale nei casi di scorretta alimentazione, fumo, esposizione al sole o dopo lampade Raggi UV.

Bibliografia: 1) Grimaldi E. P. 1, Restaino S. 1, 2, Inglese S. 1, Foltran L. 1, 2, Sorz A. 1, 2, Di Lorenzo G. 1, 2, Guaschino S. 1, 2 1 Institute for Maternal and Child Health, IRCCS “Burlo Garofolo”, Trieste, Italy; 2 University of Trieste, Trieste, Italy.

2) Sugahara KN, Hirata T, Hayasaka H, Stern R, Murai T, Miyasaka M. (Tumor cells enhance their own) Biol Chem. 281(9): 5861-8. Epub 2005ed anche Fujii, K; Mine, S; Saito, K; Yamada, S; Yamashita, U; Irimura, T; Eto, S colon cancer cell lines to endothelial cells by up-regulation of integrins and c-Met. 3) Hyaluronan promotes tumor lymphangiogenesis and intralymphantic tumor growth in xenografts. Guo LX, Zou K, Ju JH, Xie H. Laboratory of Biotherapy, Institute of Biochemistry and Cell Biology, Shanghai Institutes for Biological Sciences, Chinese Academy of Sciences.

4)Pagnacco A, Vangelisti R, Erra C, Poma A. Double-blind clinical trial versus placebo of a new sodium-hyaluronate- based gingival gel

San Luigi Gonzaga® e HyaluWell® sono Marchi Registrati IT ed EU 2013

Inchiesta/Sanità 14 marzo 2014

L’associazione non ha sottoscritto l’accordo con la Regione perché mancano garanzie

Indennizzi Anpas: tra costi effettivi e volontà di rimborsarli di Serena Murri

Ancora una questione sanitaria riguardante la pubblica assistenza e l’annosa questione dei rimborsi per i trasporti sanitari. Pare che sia ancora aperta l’annosa questione che vede protagoniste l’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze Sanitarie) e la Regione Marche, con l’Anpas che ha deciso di non firmare l’accordo con la Regione, dato che questo non comprende i criteri per i rimborsi, criteri che sarebbero dunque da ridefinire.

Entrando nello specifico, l’accordo sottoscritto nel febbraio 2013 da tutte le associazioni di volontariato aderenti a Croce Rossa Italiana, Anpas, Misericordie e Marche Pubblica assistenza, recepito dalla Giunta Regionale, non è stato in seguito condiviso dall’Anpas che rivendica il rispetto dell’allegato uno relativo ai criteri per i rimborsi. Stando alle parole dell’assessore Mezzolani, tale allegato non è più valido causa “sopravvenute disposizioni giurisprudenziali”, il che non è altro che un modo per dire che andrebbe modificata la somma prestabilita stanziata per i rimborsi.

“Mezzolani, assessore regionale alla Salute, pensa di aver risolto tutto rimborsando i costi effettivamente sostenuti per l’anno 2012, ma ci sono tante altre

questioni in sospeso - afferma Gianfranco Vecchi, presidente della Croce Verde di Torre San Patrizio e coordinatore dei presidenti dell’Area Vasta 4 - come il tentativo di eliminare l’allegato uno, sottoscritto nella convenzione del 2013, con il quale si erano accordati per esaminare i costi che effettivamente ci avrebbero rimborsato e i tetti massimi di spesa. Lo vogliono annullare perché dicono non sia più valido, sostenendo che ci sono situazioni che legalmente non vanno più bene, ma quello che non ci hanno ancora detto è come pensano di rimborsarci le spese del 2013”.

Qual è in genere la modalità per il rimborso? “Noi fatturiamo mensilmente con il vecchio sistema che loro considerano come acconto. Poi a fine anno si fa una rendicontazione delle spese effettivamente sostenute e si richiede il rimborso che si ottiene in base a tetti massimi di spesa prestabiliti. Attualmente stiamo lavorando ancora con gli stessi criteri stabiliti nella convenzione che risale al 2002, quando il gasolio costava 90 centesimi, questo non mi sembra giusto”.

Durante l’ultimo incontro del 29 gennaio 2014, nel corso del quale l’intesa è stata sottoscritta dalla Croce Rossa e dalla Misericordia, si è parlato dei costi sostenuti dalle associazioni per i trasporti anche non prevalentemente

sanitari. Chiediamo a Vecchi cosa s’intende per ‘non prevalentemente sanitari’. “Si tratta dei trasporti per mezzi disabili; in sostanza vorrebbero lasciare un rimborso solo per i dializzati, gli altri trasporti per mezzi disabili i cittadini se li dovranno pagare”.

Quanto alla definizione di nuove modalità, sempre riferito al famoso allegato uno, cosa sostenete? “Ribadisco – dichiara Gianfranco Vecchi – che noi siamo disponibili a rivedere i termini dell’allegato ma non possiamo firmare per la sua eliminazione perché di fatto l’assenza dell’allegato uno sta a significare assenza di criteri, dunque assenza

di rimborsi. Inoltre a noi non sta bene come in Regione vogliono pianificare sia l’emergenza che i trasporti programmati in ambulanza tramite quelle che loro chiamano ‘gare d’appalto selettive’.

Cosa vogliono che diventi una guerra tra di noi? Invece sarebbe utile una convenzione stipulata tra Croce Rossa, Misericordie e Anpas Marche, in modo che le associazioni continuino a fare il loro servizio con serenità e professionalità”.

Al momento il tavolo delle trattative è ancora aperto, sebbene a detta dell’assessore Mezzolani la questione sia in via di soluzione. Vedremo come evolverà la vicenda.

Laboratorio Analisi Serroni

Un gruppo radicato nel territorio al servizio di pazienti e medici.

Il Laboratorio Analisi Serroni è, nel fermano, una realtà di professionisti impegnati nel coniugare qualità e tecnologie avanzate alla consolidata esperienza acquisita negli anni.

Presso il Laboratorio Serroni si effettuano prelievi di sangue e si raccolgono campioni biologici per analisi cliniche in regime di convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale, utilizzando la ricetta rossa sia in esenzione sia con il pagamento del ticket sanitario, o privatamente.

Il Laboratorio Analisi Serroni ha sede a Fermo in via Medaglie d’Oro, 57 Rilevato nel 2007 il laboratorio Serroni è entrato a far parte di un gruppo che Abbiamo sperimentato che oltre al dato di laboratorio, la capacità di assistere e Gli orari dei PRELIEVI sono tutti i giorni gestisce nel territorio anche i laboratori: Bios di Cupramarittima, Ormodiagnosti- accogliere il paziente nelle proprie domande ed esigenze, porta ad erogare una dal lunedì al sabato dalle 7 alle 10. ca di Grottammare, Biotest di Pagliare del Tronto. Una realtà capillare che prestazione di vera eccellenza mirata alla salute della persona nella sua RITIRO REFERTI dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 la mattina, garantisce la stessa qualità di servizio in ogni comune. interezza e individualità.”

Il personale è composto da professionisti con esperienza pluridecennale nella Molte sono le iniziative proposte a favore dei pazienti, come il controllo gratuito da lunedi a venerdi diagnostica di laboratorio ma con un’attento interesse al ricambio generaziona- del TSH (tiroide) per le donne in occasione dell’8 marzo e la campagna “Il dalle 15.30 alle 18.30 il pomeriggio. le. Questi laboratori coprendo un vasto bacino di utenza raggiungono un sabato della prevenzione” che propone un check up generale di base con tariffe Dal 1° marzo 2014 è stato anche attivato numero di accessi giornalieri molto elevato. Numeri elevati significano elevata ridotte del 40%. qualità in tecnologie, professionalità ed esperienza. Con un numero maggiore di Un altro punto di forza è il rapporto di fiducia che è stato costruito negli anni un punto prelievi a Campiglione di Fermo analisi annue i laboratori possono ottenere macchinari di tipo ospedaliero che con i professionisti sanitari: medici di base, specialisti e infermieri. La qualità in Via Laurantoni 1/L che segue i seguenti orari: garantiscono un alto standard diagnostico in termini di sicurezza e precisione della prestazione ma anche la disponibilità nei chiarimenti, nella consulenza e PRELIEVI, dei risultati; inoltre i tempi di esecuzione vengono sensibilmente ridotti. nella puntualità ha convinto nel tempo i medici, con i quali il laboratorio riesce martedì, giovedì e sabato dalle 7 alle 9.30.

Oggi il laboratorio è in grado di refertare gli esami di routine in 24 ore e gli ad avere un confronto diretto che, in ultimo, permette una cura migliore dei RITIRO REFERTI nell’orario dei prelievi esami urgenti entro 3-4 ore dal prelievo. I referti possono essere ritirati in sede, pazienti. e il martedì e giovedì pomeriggio presso i punti prelievo o consultati e stampati on line sul sito internet. Uno dei Il gruppo è quindi attento al rinnovamento tecnico e professionale, al confronto dalle 17 alle 18. punti di forza del gruppo è stato da sempre la ricerca di un rapporto umano e con le figure sanitarie, all’aggiornamento delle procedure e alla presentazione professionale con il paziente. “Quotidianamente ci troviamo ad affrontare le di nuove analisi man mano che la conoscenza scientifica progredisce.

Entro la fine del 2014 il laboratorio si varie criticità sanitarie. Il paziente è nella maggior parte dei casi un non addetto Il Laboratorio si avvale anche della collaborazione di alcuni centri italiani e trasferirà in una nuova sede, piu grande e con un ampio parcheggio, sempre nel ai lavori, non sempre capisce ciò che gli viene prescritto e il cammino nell’iter internazionali per rispondere ad un numero sempre più elevato di richieste. quartiere San Giuliano a Fermo, sanitario non è sempre agevole. in Via Agnozzi, 11.

Tra le analisi che riescono ad offrire ne vogliamo evidenziare alcune:

✓ Test alimentari: intolleranze e allergie alimentari, test del respiro(breath test), test per la Celiachia ✓ Medicina del lavoro e monitoraggi biologici ✓ Nuovi marcatori molecolari prostatici (phi e pca3) ed oncologici ✓ Infertilita di coppia (spermiogramma, abortività ricorrente, cariotipo, esami ormonali) ✓ Menopausa precoce. (anticorpi anti-ovaio, recettore-fsh, inibina) ✓ PRENATALSafe, un test non invasivo per la diagnosi di anomalie genetiche prenatali, che tramite un semplice

prelievo di sangue venoso materno permette il sequenziamento dell’intero genoma fetale e la certezza al 99% della diagnosi.

Laboratorio Analisi Serroni FERMO - via Medaglie d’Oro, 5 Tel. 0734 622986 Fax 0734 600736 www.serroni.it informazioni@serroni.it

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Centro abilitativo al massaggio e linfodrenaggio

di Marco e Francesca Mercanti

Studio di Chinesiologia - Massaggi Ginnastica Posturale e Correttiva Kinesis un progetto per il benessere

FERMO

Largo San Giuliano, 15 Tel. 368 3582786 Tel. 348 7358889 marcomercanti@alice.it

Nasce nel 1997 da una idea di Marco e Francesca Mercanti, il primo chinesiologo, massofisioterapista e massaggiatore sportivo, Francesca massofisioterapista, con esperienze diverse nel mondo dello sport.

La scelta del nome "Kinesis" dal greco "movimento" vuole esprimere lo spirito e la filosofia sulla quale si basa il lavoro che si svolge nel centro che ha sede a Fermo in L.go San Giuliano, 15. Si inizia nel 1994 col seguire le quadre Nazionali di Ginnastica della Federazione Ginnastica D'Italia che nei periodi estivi si allenano a Fermo da molti anni, per fare la preparazione per i vari campionati del mondo e delle olimpiadi. Poi queste esperienze si spostano nella riabilitazione e nel recupero di chi presenta problemi legati allo sport, al lavoro, alle attività della vita di tutti i giorni. Infatti nel centro Kinesis, che ha adottato il motto "il tuo benessere nelle nostre mani" è possibile ricevere prestazioni relative a riabilitazioni post traumatiche, post operatorie, effettuare trattamenti Tecarterapici, fare massoterapia antalgica, decontratturante e tonificante, oltre a tutti i trattamenti Fisioterapici, che servono per risolvere problemi fisici di ogni genere.

Lo studio Kinesis vanta il privilegio di essere stato il primo a Fermo ad eseguire trattamenti di Tecarterapia con "Human Tecar" apparecchiatura leader della ditta "Unibell" che ha creato l'innovativo trattamento Tecar, idoneo per un recupero funzionale più rapido ed efficace specifico contro il dolore. L'organizzazione all'interno del centro, permette ai clienti di ricevere i trattamenti con appuntamenti, che evitano inutili perdite di tempo, molto prezioso nell'organizzazione della caotica vita quotidiana.

Sempre nel centro Kinesis si sviluppa l'attività di posturologia, indirizzata ai ragazzi in età dello sviluppo, che presentano problemi relativi alla colonna vertebrale nelle varie patologie come scoliosi, cifosi, lordosi e squilibri posturali, con trattamenti di ginnastica posturale globale, ginnastica correttiva e compensativa, oltre ai vari problemi relativi agli arti inferiori, recuScuola della Schiena pero del passo e tutto ciò che è collegato con la postura in genere.

Si eseguono anche per gli adulti trattamenti di ginnastica posturale specifica per lombalgie, lombo sciatalgie, dorsalgie, cervicalgie e tutto ciò che si collega con i problemi che affliggono la colonna vertebrale. I metodi utilizzati sono integrati anche con l'utilizzo della Pancafit, strumento specifico per il trattamento delle varie patologie. Sulla scorta dell'esperienza accumulata negli anni, e dietro l'ampia richiesta, si è iniziata presso la palestra di Campiglione di Fermo in Via De Dominicis, 49 (nei pressi dell' Oasi), l'attività della Back School, “scuola della schiena”.

Sull'impronta del prof. Benedetto Toso fondatore della Back School in Italia, si è attuato per i propri clienti un programma di mantenimento del benessere acquisito dopo i vari trattamenti fatti in studio, ma comunque aperto a tutti coloro che soffrono di patologie vertebrali. Tutto ciò con un lavoro orientato al miglioramento della funzionalità delle varie parti del corpo utilizzando tutte le metodologie della ginnastica posturale, della tonificazione muscolare, dello stretching, sia al corpo libero, che con piccoli attrezzi anche non convenzionali, senza tralasciare la mente e le sensazioni corporee con l'effettuazione anche di sedute Training Autogeno. In funzione di questa metodologia la “scuola della schiena”, nel periodo estivo si sposta per alcune sedute in riva al mare, al sorgere e al tramontare del sole, dove il programma può essere integrato dalle meravigliose sensazioni date dal movimento del mare e dall'ambiente circostante.

Back School

Inchiesta/Sanità

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14 marzo 2014

Pronta dal 2008, la struttura dovrebbe essere operativa da giugno

La storia infinita della Rsa di Amandola Promesse non mantenute. Settimane che diventano mesi che diventano anni. Cinque, per l’esattezza. Finora.

A ben guardarlo, quello della Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) di Amandola sembra uno dei tanti esempi di uso scriteriato di denaro pubblico. Progettata nel 2005, la struttura – adiacente all’ospedale – era pronta già dal 2008. Quaranta posti letto disposti su due piani, per un edificio che avrebbe dovuto ospitare gli anziani non autosufficienti della zona montana.

“Il problema – spiega il sindaco di Amandola, Giulio Saccuti – sta nel fatto che, quando la Rsa è stata progettata, il nostro comune faceva parte dell’allora Zona Territoriale 13. Con la nascita della Provincia di Fermo e

con la suddivisione del territorio regionale in aree vaste, è venuto a mancare il denaro necessario per garantire il funzionamento della struttura (circa 600 mila euro all’anno per 20 posti letto). Probabilmente, se Amandola fosse rimasta in provincia di Ascoli, la Rsa sarebbe già operativa. Comunque, continuo a ritenere assurda una visione del territorio regionale basata su confini provinciali. Strutture come questa devono servire comuni vicini, indipendentemente dalla provincia in cui si trovano.

Per questo ho proposto e continuo a proporre una sanità che sia regionale e non suddivisa in aree vaste”.

Dei quaranta posti previsti, per ora, ne dovrebbero essere attivati venti. “Saranno occupati in pochissimo tempo

– dice Saccuti – perché la nostra è una popolazione piuttosto anziana. Il nuovo direttore dell’Area Vasta 4 ci ha garantito l’apertura entro giugno. Da aprile dovrebbe partire il piano delle assunzioni. L’idea, per quest’anno, è di affidare la gestione della Rsa alla cooperativa che lavora per l’ospedale. Poi, nel 2015, si terrà la gara di appalto. Per quanto riguarda il personale medico, nel primo periodo sarà preso in prestito dall’ospedale. Spero che alle parole di Carelli (direttore dell’Area Vasta 4, ndr) facciano seguito i fatti, perché noi non abbiamo intenzione di continuare ad essere trattati come cittadini di serie B”.

Francesca Pasquali

L’agenda dei sindacati sulla sanità del territorio

Ritardi, lavori e priorità: il Fermano merita di più Da Genga a Carelli. Da un direttore all’altro. Ma per le organizzazioni sindacali le problematiche dell’Area Vasta 4 restano.

Così come le opportunità per avviare un rapporto proficuo, capace di sanare gli atavici ritardi del territorio provinciale.

Un primo incontro si è tenuto il 5 marzo.

Positivo, lo definisce Maurizio Di Cosmo, segretario della Cgil di Fermo. Anche se da fare rimane ancora molto.

Su quali prerogative va incardinato il rapporto con la direzione dell’Area Vasta?

“Con Genga era stata prevista la realizzazione degli investimenti e delle riconversioni, contemplate anche dallo stesso piano sanitario, a partire dall’integrazione con

l’Inrca, l’apertura della RSA di Amandola entro l’estate, l’avvio di due case della salute, il completamento a breve dei lavori a Petritoli, l’attenzione per il completamento dei lavori all’ospedale di Fermo. Quello con Carelli è stato un primo incontro interlocutorio e proseguiremo nelle prossime settimane, anche alla luce del protocollo programmatico sottoscritto tra Cigl, Cisl, Uil e Regione Marche. Abbiamo posto problemi ulteriori, come le liste di attesa, la carenza di strumentazione diagnostica, insieme ad altre problematiche che affronteremo nell’ambito del confronto avviato”.

E’ stata delineata una tempistica?

“Al direttore Carelli abbiamo detto che

stavamo lavorando su una sorta di cronoprogramma e vogliamo arrivare ad un accordo che preveda sia gli interventi che i tempi di realizzazione”.

Del nuovo ospedale di rete avete parlato?

“La mia posizione è nota e credo che adesso non sia un tema da mettere tra le priorità. I nostri problemi sono legati alla discrasia dei tempi tra la progettazione e la realizzazione. Una volta avviato l’iter di un’opera, quando si finisce c’è il rischio che la struttura sia vetusta. Invece bisogna essere tempestivi in queste cose. Ritengo che la nostra vera priorità sia recuperare il gap storico accumulato. Ad esempio, su Montegiorgio cosa facciamo? Servono

interventi forti. E questo territorio merita molto di più”.

A proposito di gap: dal vostro punto di vista è stato recuperato almeno in parte negli ultimi anni?

“No, assolutamente no, perché non sono state fatte le cose che si dovevano fare.

Oggi i presupposti per fare un buon lavoro ci sono, così come la disponibilità del direttore Carelli a svolgere un confronto con le organizzazioni sindacali. Noi, comunque, siamo rimasti fermi al lavoro iniziato e non completato con Genga. E non intendiamo indietreggiare”.

Andrea Braconi

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Inchiesta/Sanità

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14 marzo 2014

Servizi sanitari nel Fermano e nel Civitanovese

Dove (e come) curarsi Di seguito presentiamo il quadro dettagliato dei servizi sanitari pubblici dislocati nel Fermano e a Civitanova Marche.

AMANDOLA Chirurgia generale Diabetologia Gastroenterologia Medicina Nefrologia e Dialisi Recupero e Rieducazione Funzionale Terapia Anticoagulante Orale Farmacia (Distribuzione Farmaci) Radiologia CIVITANOVA MARCHE Medicina Interna Ematologia-Day Hospital Neurologia Pneumologia Diabetologia Chirurgia Generale Ortopedia Ostetricia e Ginecologia Pediatria Urologia Otorinolaringoiatria Cardiologia Nefrologia e Dialisi Anestesia e Rianimazione Allergologia Blocco Operatorio Laboratorio Analisi

Medicina Trasfusionale Diagnostica per Immagini Oncologia Medica Farmacia Ospedaliera Pronto Soccorso FERMO Chirurgia generale Oculistica Odontostomatologia Ortopedia Otorino Urologia Allergologia Cardiologia Dermatalogia Diabetologia Gastroenterologia Malattie Infettive Medicina Nefrologia e Dialisi Neurologia Oncologia Recupero e Rieducazione Funzionale TAO Terapia Anticoagulante Orale Centro Trasfusionale Citologia Farmacia (Distribuzione Farmaci) Neuroradiologia

Radiologia Anestesia Rianimazione Medicina Chirurgia d’Urgenza Ginecologia Ostetricia Pediatria Psichiatria Medicina

MONTEGIORGIO

MONTEGRANARO Centro sperimentale e multidisciplinare del piede Hospice Rsa Medicina

PETRITOLI SANT’ELPIDIO A MARE

Area Vasta cercasi...

Al fine di completare l’inchiesta sulla sanità locale e di dare ai lettori un panorama quanto più esaustivo della situazione, abbiamo cercato di contattare i nuovi Direttori delle Aree Vaste di Fermo, Alberto Carelli, e di Macerata, Pierluigi Gigliucci. Purtroppo non siamo riusciti ad avere il loro importante contributo che speriamo di inserire nelle prossime edizioni del Corriere News.

Aumento del seno senza protesi Tra gli innumerevoli traguardi che la Chirurgia Estetica ha raggiunto, l’utilizzo a fini estetici delle cellule adipose si inserisce tra le metodiche a disposizione. Abbiamo chiesto al Dottor Andrea Paci, Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, alcune informazioni sull’aumento del seno con l’utilizzo del tessuto adiposo.

Il “lipofilling”, così si chiama la tecnica che prevede l’utilizzo del grasso autologo a fini riempitivi, ha dato negli anni risultati positivi, incoraggianti e ripetibili, tanto che il suo impiego è stato esteso anche per aumentare il volume di aree corporee più grandi come ad esempio la mammella. Da molti anni infatti il Chirurgo Plastico utilizza il tessuto adiposo per ottenere miglioramenti estetici sui propri pazienti. Il grasso può venir utilizzato per “riempire” tutte le zone del viso e del corpo che hanno perso volume e che testimoniano il passaggio del tempo. Allo stesso modo può venir utilizzato per aggiungere volume dove ci sia anche una necessità ricostruttiva. Può venir utilizzato solo il proprio grasso e non quello di altre persone, anche se familiari.

Quali sono le condizioni necessarie perché si possa ricorrere a questa tecnica?

Due sono i requisiti necessari perché si possa utilizzare la tecnica del lipofilling mammario: il primo è che ci si trovi di fronte ad un seno piccolo ma normoconformato, e che non sia “sceso”. Il secondo, che appare fondamentale, è la disponibilità di grasso tale da assicurare con il suo trasferimento nella regione mammaria, un aumento di volume evidente. In realtà, non tutto il grasso prelevato avrà poi la possibilità di venir trasferito, il tessuto adiposo viene infatti sottoposto a dei trattamenti di filtrazione e purificazione che ne riducono la quantità.

Pertanto è preferibile che ci sia ampia disponibilità di tessuto da prelevare.

Da quali zone può essere prelevato il tessuto adiposo?

Tutte le regioni corporee possono essere donatrici di tessuto adiposo. Generalmente vengono preferite le regioni laterali delle gambe, la regione addominale e quella posteriore dei fianchi e la coscia in generale. Il prelievo lascia cicatrici di alcuni millimetri pressoché invisibili. Le pazienti avranno il duplice vantaggio di ridurre il volume delle aree donatrici ed ottenere un profilo più armonico ed insieme un aumento di volume del seno.

Come avviene l’intervento?

La tecnica di prelievo è pressoché identica a quella della liposcultura, con la differenza che in questo caso il grasso non verrà eliminato ma conservato per essere trattato e riutilizzato.

L’intervento prevede una prima fase in cui viene prelevato il tessuto adiposo, anche da più zone del corpo; quindi segue la fase del trattamento e della preparazione di quest’ultimo sino a poterlo innestare nella regione mammaria. Questi procedimenti vengono svolti durante un’unica seduta operatoria. Il trasferimento del tessuto adiposo nel seno viene eseguito con una siringa dotata di aghi sottili ma che ne permettono il passaggio. Quindi non ci sono in questo caso cicatrici. Generalmente l’intervento viene eseguito in anestesia locale con sedazione (la paziente dorme ma respira spontaneamente), il ricovero è giornaliero con dimissione la sera. Nei casi in cui l’intervento sia associato ad una liposcultura particolarmente estesa, il

Dott. Andrea Paci

ricovero è di una notte. Il post operatorio sarà caratterizzato da una dolenzia e gonfiore nelle aree di prelievo e nella regione mammaria.

Saranno sufficienti i comuni antidolorifici. Si potrà camminare al momento della dimissione e condurre una vita “normale” già dal giorno successivo. E’ vietata la pratica di sport per circa trenta giorni.

Il risultato evidente già dai primi giorni avrà bisogno di qualche mese per stabilizzarsi, il seno avrà forma e consistenza naturali.

Quali sono i limiti e i rischi di questo intervento?

A differenza di quanto si possa pensare – che iniettando una grande quantità di tessuto adiposo si possa ottenere un considerevole aumento della mammella – in realtà pur trasferendo elevate quantità di adipe non abbiamo la certezza che tutto il grasso sopravviva. Una percentuale variabile infatti va incontro a scioglimento e riassorbimento, mentre la restante porzione si integrerà con i tessuti mammari e comincerà il suo ciclo biologico. I risultati sono comunque soddisfacenti ma contenuti e non devono essere confrontati con quelli ottenuti con un impianto di protesi. Questa metodica è infatti indicata per quelle pazienti che non aspirino ad avere seni molto grandi. La tecnica viene inoltre eseguita anche in quelle pazienti che hanno subito un intervento demolitivo per neoformazione maligna del seno e desiderino riacquistare volume senza dover impiantare una protesi.

Possiamo dire che la tecnica del “lipofilling mammario” sostituirà in futuro l’utilizzo di protesi al seno?

E’ molto difficile fare previsioni di questo tipo, la scienza va avanti per piccoli passi. Certamente questa tecnica, che sino ad ora ha permesso di risolvere casi specifici, subirà ulteriori perfezionamenti, in particolare sulla sopravvivenza delle cellule adipose. Ad oggi bisogna precisare che l’intervento di impianto di protesi mammaria e il lipofilling della mammella possono risolvere problematiche differenti. La protesi mammaria è indicata in tutti quei casi in cui è necessario un aumento considerevole, ma comunque naturale, del seno. Il lipofilling è indicato per quelle pazienti con mammelle piccole o medie che vogliono aumentare in modo contenuto il loro seno e che hanno tessuto adiposo da poter prelevare. Inoltre ne possono giovare quelle donne che, dopo una gravidanza, hanno avuto una modesta riduzione del seno o anche le pazienti che sono portatrici di asimmetrie mammarie con seni ben conformati ma di volume differente. L’importante è che anch’esse abbiano tessuto adiposo da prelevare.

Quali consigli può dare ai nostri lettori?

Chi decide di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica deve realmente essere convinto della “necessità” e delle motivazioni che lo inducono a questa scelta. Inoltre deve aspirare ad avere risultati che siano naturali e che non compromettano la funzionalità corporea.

Ricordo che per ogni corpo esiste una propria bellezza. Infine mi preme ricordare che per questo intervento, come per tutti gli altri di chirurgia estetica, ci si debba rivolgere a Medici Specialisti in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica. E’ infatti questo il titolo accademico che garantisce una formazione specifica in materia.

Dott. Andrea Paci - Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica - Casa di Cura “Villa Verde” - Fermo - Tel. 0734.227745

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Inchiesta/Sanità 14 marzo 2014

CENTRO DI RIABILITAZIONE DELLA MANO E DELL’ARTO SUPERIORE

La riabilitazione della mano Il Centro di Riabilitazione della mano è il fiore all’occhiello del Centro Fisioterapico Rialab. E’ l’unico presente sul territorio che attua il recupero funzionale della mano.

Il responsabile del Centro è il Dott. Ft Michele Del Bello, Specialista in Riabilitazione della mano e dell’arto superiore.

Che cos’è la riabilitazione della mano?

La riabilitazione della mano è un ramo specialistico della fisioterapia e della terapia occupazionale, nato dall’esigenza di adeguarsi alle sempre più sofisticate tecniche chirurgiche ed alle richieste di maggior qualità dei risultati e di ripresa funzionale sia da parte del medico che del paziente.

Perchè è necessario un terapista della mano e non un semplice terapista?

Perchè la mano è un organo complesso e delicato. Ogni volta che qualcosa come un trauma, un’immobilizzazione o una patologia altera il suo preciso equilibrio risponde con reazioni particolari che la differenziano da qualsiasi altro distretto corporeo, rendendo necessario un intervento specialistico.

Quando recarsi da un terapista della mano?

Ogni qualvolta è indispensabile restituire alla mano la sua funzionalità e “l’armonia dei suoi strumenti”. · In seguito ad un periodo di immobilizzazione in gesso o dopo un intervento chirurgico più o meno importante. Talvolta anche dopo un’operazione semplice e banale possono verificarsi effetti spiacevoli come una mano gonfia o una cicatrice aderente, che si possono risolvere con gli accorgimenti giusti e in tempi brevi. · In presenza di patologie infiammatorie o degenerative ( artrosi, artrite reumatoide..) per mantenere il più a lungo possibile la funzionalità della mano ed imparare dal terapista gli atteggiamenti corretti per salvaguardare le strutture malate. · Prima di alcuni interventi chirurgici ( transfer tendinei, innesti, tenolisi, artrolisi...) per preparare la mano e i suoi tessuti all’intervento, riducendo così i successivi tempi di recupero.

Campi di intervento La perdita di funzionalità della mano può essere causata da diversi fattori: traumi più o meno complessi, sindromi dolorose o infiammatorie da sovraccarico, patologie degenerative, lesioni a nervi o tendini. Il terapista della mano può intervenire sia in ambito conservativo che post-traumatico.

Trattamento riabilitativo conservativo Nei primi stadi di molte patologie infiammatorie e degenerative (tendiniti, artrosi, tunnel carpale), quando non è ancora trascor-

so troppo tempo dalla comparsa dei sintomi e non sono ancora presenti deformità irreversibili né alterazioni dei tessuti molli, può essere indicato intervenire in maniera conservativa per rallentare il decorso della malattia ed evitare o ritardare l’intervento chirurgico.

In questa fase l’utilizzo di tutori statici, che mettono a riposo i tessuti interessati nella posizione ottimale, offre ottimi risultati in termini di diminuzione sia dell’infiammazione che del dolore.

Solitamente è consigliato indossare il tutore di notte e per periodi medio-lunghi ( minimo 3-6 settimane ). Alcune delle patologie che possono essere trattate conservativamente: · SINDROMI CANALICOLARI: TUNNEL CARPALE, TUNNEL CUBITALE · TENDINITI: M. DI QUERVAINNE, TENOSINOVITI, EPICONDILITI · DITO A SCATTO · RIZOARTROSI · LESIONI NERVOSE CENTRALI: EMIPLEGIA, SPASTICITA’ Trattamento riabilitativo post-chirurgico o post-traumatico Nel caso di fratture, distorsioni, traumi complessi dell’arto superiore, il terapista interviene quasi sempre, dopo un intervento chirurgico o un periodo di immobilizzazione più o meno lungo.

Questa immobilizzazione associata al trauma subito può causare gravi alterazioni dei tessuti molli e del microcircolo venoso e linfatico, con la conseguente comparsa di edema, rigidità articolari e aderenze tissutali.

E’ importante iniziare quanto prima un’adeguata fisioterapia, che consisterà nel: · sostituire il gesso con un tutore più leggero, confortevole e facilmente rimovibile. Questo permetterà di proteggere le strutture in via di riparazione e allo stesso tempo pulire la cute, medicare le ferite e iniziare una mobilizzazione precoce delle articolazioni coinvolte e di quelle adiacenti; · trattare l’edema con massaggi drenanti, bendaggi elastici e posture corrette; · iniziare movimenti attivi semplici e leggeri per non perdere la coordinazione, mantenere lo scorrimento dei tessuti e recuperare gli schemi motori corretti.

L’intervento riabilitativo è indicato in seguito a: · FRATTURE E TRAUMI COMPLESSI · TRAUMI DISTORSIVI · LESIONI LEGAMENTOSE · LESIONI TENDINEE · LESIONI NERVOSE PERIFERICHE: NERVO MEDIANO, ULNARE, RADIALE · MORBO DI DUPUYTREN · INTERVENTI DI ARTROLISI E TENOLISI

Prof. AURO CARAFFA Direttore S.C. Clinica Ortopedica e Traumatologica, Ospedale “Santa Maria della Midericordia” - Perugia Specialista in ortopedia e traumatologia

Dott. TOMMASO LAURETI Medico-Chirurgo Specialista in diagnostica per immagini Ecografia muscolo-tendinea

Dott. LUIGI CARUSO Specialista in ortopedia e traumatologia Ospedale “Santa Maria della Misericordia” Perugia Specialista in chirurgia vertebrale

Dott. RICCARDO LUCHETTI Specialista in ortopedia e traumatologia Specialista in chirurgia della mano

Dott. ROBERTO CASTRICINI Specialista in ortopedia e traumatologia Specialista in chirurgia della spalla

Dott.ssa ANGELA MARINELLI Nutrizionista

Dott. MICHELE DEL BELLO Fisioterapista Assistente Mulligan Concept Certificate in spinal manual therapy (Curtin University - Perth Australia)

Dott. GIANNI SARACINI Master Universitario di II livello in ottimizzazione neuropsicofisica e CRM Specialista in medicina fisica e riabilitazione

Dott. PAOLO GUIDONI Madico Chirurgo Specialista in neurologia, elettromiografia

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ialab Srl è un Centro Fisioterapico e di riabilitazione. E’ anche centro superspecialistico per valutazioni cliniche e diagnostiche con professionisti qualificati.

Dott. Michele Del Bello Direttore di Rialab

Altri ambiti specialistici Mano reumatoide I trattamenti fisioterapici e ortesici sono mirati alla protezione articolare e alla prevenzione delle deformità. Attenzione particolare viene data alla rieducazione posturale e all’istruzione del paziente all’utilizzo di ausili (terapia occupazionale).

Cura della cicatrice La cura e il trattamento degli esiti cicatriziali nei vari distretti corporei danno ottimi risultati sia sul piano funzionale che estetico.

Si effettua con tecniche di massaggio manuale e l’ausilio di strumenti specifici come vacuum-terapia, gel siliconici, ultrasuono, tutori con compressione...

Mano del musicista “Tre cose sono necessarie ad un buon pianista: cuore, testa e punta delle dita.” W.A.Mozart I musicisti sono spesso soggetti a disturbi a carico della mano e dell’arto superiore che rientrano nella maggior parte dei casi in un quadro di “sindrome da sovraccarico funzionale”. Tali disturbi insorgono quando lo strumentista oltrepassa i limiti che i vari tessuti sono in grado di sopportare. Nell’ambito riabilitativo si procede al ripristino degli equilibri muscolari corretti grazie anche allo studio del paziente sul proprio strumento e all’insegnamento di un atteggiamento posturale corretto che sia il meno affaticante e il più efficace possibile nei confronti dello strumento stesso.

I tutori, anche detti ortesi o splint, sono validi strumenti riabilitativi molto utili nel trattamento di numerose patologie della mano sia in ambito conservativo che post-chirugico.

Ancora poco utilizzati in Italia, i tutori sono realizzati in materiale termoplastico a bassa temperatura. Vengono modellati direttamente sulla mano del paziente e modificati in base all’evoluzione della malattia e del protocollo riabilitativo.

Rispetto ai consueti mezzi di immobilizzazione, come gli apparecchi gessati, pesentano notevoli vantaggi sia per il paziente che per il terapista. Sono, infatti, leggeri, lavabili e facilmente rimovibili e consentono di mantenere e migliorare i risultati ottenuti durante la seduta riabilitativa.

Gli scopi principali delle ortesi sono: · proteggere e mettere a riposo una o più articolazioni in fase di infiammazione acuta · immobilizzare tessuti lesionati in fase di guarigione ( fratture, distorsioni, sub-lussazioni ) evitando le complicanze tipiche dei gessi · proteggere le suture di tendini e/o nervi · correggere e prevenire deformità articolari nelle patologie degenerative (artrosi, artriti) · impedire movimenti indesiderati · sostituire la perdita della forza muscolare · mantenere e/o aumentare movimenti attivi e passivi

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Sociale/News

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14 marzo 2014

P.S.Giorgio/Nasce la Commissione Pari Opportunità

Fermo/Ottava edizione del premio “L’Anello debole”

Soluzioni contro le disuguaglianze A Capodarco va in scena la vita Aiutare le donne della città a combattere ogni tipo di discriminazione di genere. Nasce per vincere questa sfida la Commissione Pari Opportunità istituita dal Comune di Porto San Giorgio. Formata da cinque membri di diritto (l’assessore comunale alle Pari Opportunità Catia Ciabattoni, le consigliere comunali Elisabetta Baldassarri, Sonia Capeci e Daniela Minnetti e la consigliera di Parità della Provincia di Fermo Barbara Ermini) e da cinque membri nominati (Sole Cococcioni, Alessandra Cognigni, Elviana Graziani, Erika Ioiò e Marian Lambert), il primo atto concreto della Commissione sarà l’apertura dell’ufficio Officina Donna.

“Istituire una Commissione Pari Opportunità – spiega l’assessore Ciabattoni – rappresenta un valore aggiunto a quella che dovrà essere la nostra politica di genere.

L’idea è nata quando ci siamo resi conto che a rivolgersi all’Informagiovani del Comune erano soprattutto donne. Da qui l’esigenza di creare un servizio a loro dedicato, che possa supportarle in questo difficile frangente in cui alle difficoltà legate alla crisi economica e alla perdita dei posti di lavoro si aggiunge una recrudescenza della sopraffazione nei confronti delle donne. Per fortuna, nella nostra città, finora non si sono registrati casi particolari di violenza domestica. Per questo ci concentreremo soprattutto sull’ambito lavorativo, a partire dall’organizzazione di un corso di informatica di 24 ore e di uno di orientamento alla ricerca di lavoro di 21 ore”.

Le donne, però, non sono le uniche destinatarie dei servizi offerti dalla nuova Commissione.

“Pari opportunità – sottolinea la consigliera Baldassarri – significa garantire a tutti uguali diritti, in particolare a chi si trova in condizioni svantaggiate. Con il supporto dell’Assessorato alle Pari Opportunità e con il lavoro volontario dei componenti della Commissione cercheremo di dar vita a soluzioni concrete”. (f.p.)

Torna L’Anello debole, il premio internazionale assegnato dalla Comunità di Capodarco ai migliori video e audio cortometraggi, giornalistici e di fiction, su tematiche a forte contenuto sociale e sulla sostenibilità ambientale.

Il bando dell’ottava edizione prevede quattro sezioni in concorso: audio cortometraggi (inchieste, reportage, documentari) durata da 3 a 25 minuti; video cortometraggi della realtà (inchieste, reportage, documentari) durata da 3 a 25 minuti; video cortometraggi di fiction durata da 3 a 25 minuti; video “cortissimi” (della realtà o di fiction) durata da 0 a 3 minuti. La scadenza per la consegna delle opere è lunedì 31 marzo.

Le opere saranno valutate da quattro giurie di qualità, di cui faranno parte autorevoli

Breve

Si è costituita nei giorni scorsi l’associazione di volontariato “In Cammino con Roberto Straccia”, in ricordo del giovane sportivo prematuramente scomparso due anni fa.

“Il fine della neonata associazione – dicono i componenti del consiglio direttivo e i soci fondatori – è quello di promuovere attività sportive, di beneficenza e ricreative per ricordare la memoria di Roberto e la sua grande passione per lo sport. Lo vogliamo fare insieme a tutti i suoi amici, ai tanti conoscenti che aveva, ma anche a tutti coloro si sono appassionati alla sua vicenda. Vogliamo continuare a far vivere Roberto con l’organizzazione di una serie di iniziative che prendono spunto da quelle già realizzate negli scorsi mesi”.

Presidente onorario dell’associazione è stato eletto Mario Straccia, papà di Roberto.

Presidente è stato nominato Marco Vesprini che avrà al suo fianco il vice presidente vicario Lorena Straccia e l’altro vice presidente Cristian Romanelli. Del consiglio direttivo fanno parte anche Fabio D’Ercoli (segretario) e Gianluca Chiappini (cassiere). Oltre a loro, dell’associazione fanno parte altri 13 soci fondatori. perrobertostraccia.wordpress.com

Fermano

Affido familiare, per saperne di più

Un ciclo di incontri per sensibilizzare le famiglie intorno al tema dell’affidamento familiare. È l’iniziativa organizzata dalle famiglie affidatarie del territorio, che si sono costituite in associazioni, dagli Ambiti Sociali XIX e XX e dai Consultori dell’Area Vasta 4.

Sei gli appuntamenti in calendario, che si stanno svolgendo in tutto il territorio fermano.

Cuore di ogni incontro è la presentazione di un libro o di uno spettacolo di musica e recitazione, incentrato sull’affido familiare. Dopo gli incontri di Montegiorgio e Pedaso, il ciclo proseguirà il 28 marzo a Sant’Elpidio a Mare, il 4 aprile a Grottazzolina, il 9 maggio a Fermo, per concludersi il 30 maggio a Porto San Giorgio.

Gli incontri, tutti ad ingresso gratuito, avranno inizio alle ore 21.15.

personaggi di cinema, tv, radio, giornalismo, cultura. Tra questi: Linus, don Vinicio Albanesi, Giovanni Anversa, Massimo Cirri, Pino Corrias, Ivan Cotroneo, Daniela De Robert, Domenico Iannacone, Gianluca Nicoletti, Giancarlo Santalmassi, Daniele Segre, Dario Zonta. Il direttore artistico del premio è Andrea Pellizzari.

La premiazione avverrà all’interno del Capodarco Corto Film Festival, previsto presso la Comunità di Capodarco di Fermo, dal 22 al 29 giugno. Il festival prevede numerosi eventi, tra cui proiezioni di film, documentari e cortometraggi, incontri con registi e attori, degustazioni serali di tipicità eno-gastronomiche locali.

Bando e informazioni su www.premioanellodebole.it

Breve Moresco Sport e beneficenza in ricordo di Roberto Straccia

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News/Leg@lmente 14 marzo 2014

Il progetto Leg@lmente fa tappa al Liceo Socio Psico Pedagogico “Annibal Caro”

Dai banchi di scuola a cittadini del mondo Serena scrive libri e sogna un giorno di vederli pubblicati.

Giorgia ama cucinare e si vede pasticcera di successo, presto seguirà un corso per provare a diventare grande.

E poi Francesca che danza, Alessandro che suona il flauto traverso e fa politica, sempre polemico. A Matteo piace il calcio e tutti insieme stanno spesso con gli amici e ascoltano musica. È la fotografia dei ragazzi che stanno vivendo il progetto Leg@lmente, in classe si parla di legalità, di convivenza civile, di rispetto, per arrivare a costruire un futuro migliore.

“Leg@lmente” nasce dall’associazione culturale “Apertamente” che ha trovato il supporto delle associazioni Iosonomia, Blow-up, On the Road. Il tutto ripreso dalle telecamere di Marco Cruciani, regista di Sol si fa, che con i ragazzi lavora per sintetizzare la loro esperienza in un prodotto multimediale. Nuova tappa del viaggio nel cuore dei giovani, dopo l’Iti Montani e l’Itcg Carducci Galilei, il Liceo Socio Psico Pedagogico “Annibal Caro”, un giorno in IVA c’è Giulia, operatrice dello sportello antiviolenza di On The Road.

Ognuno si presenta, c’è pudore nello svelare i proprio sogni e le speranze, le passioni e i piccoli entusiasmo.

Ci si rifugia nel nuoto, la piscina, la musica, per non dire delle emozioni vere che davanti agli altri si fa fatica. Il punto di partenza che Giulia impone, giovane tra i giovani, è il rispetto e l’ascolto reciproco e già si fa palestra di convivenza e di civiltà. Ci si racconta e ci si conosce per poi parlare di maschi e di femmine, degli stereotipi e della vita delle persone. I ragazzi raccontano del padre che lavora e porta i soldi a casa e la sera sta sul divano e della mamma che invece sta a casa e la sera sul divano non ci sta perché lavora ancora. Marco sottolinea che oggi anche le donne sono in contraddizione, finiscono per squalificarsi da sole comportandosi da ‘veline’, per poi passare a chiedere autorevolezza e uno spazio importante nel mondo del lavoro. Bisogna conquistarselo, uno spazio vero, e non solo a parole. Ci si confronta e si discute, si guardano spezzoni di film per avere spunti di riflessione, per capire che i rapporti tra maschi e femmine non sono poi così complicati come sembra e che alla base di tutto c’è un grande desiderio di essere apprezzati e amati.

I ragazzi riflettono e si mettono in gioco, hanno gli strumenti per farlo, loro che studiano sociologia, pedagogia, psicologia, insieme con una docente d’eccezione, la psicologa Silvana Zechini che racconta: “Prima ancora di intrecciare il progetto Leg@lmente avevamo cominciato una nostra riflessione sul femminicidio e sulla identità di genere, mi sembrava un argomento importante, necessario. In qualche maniera i ragazzi stessi chiedono di avere delle chiavi di lettura rispetto a quello che ci accade attorno, anche per sollevare quella confusione

che a quell’età hanno in testa, rispetto al ruolo che loro stessi hanno nel mondo, nell’incertezza delle loro scelte.

Abbiamo ripercorso la storia delle donne, l’evoluzione negli anni, la presa di coscienza dell’autonomia. Abbiamo trovato approfondimenti letterari e poi li ho fatti lavorare sulla pagine della giornalista Concita De Gregorio che nel sul ‘Malamore’ racconta di storie dolorose e appassionati.

Poi abbiamo avuto l’occasione di incontrare Mary Marziali nel suo ruolo di presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità, è stata a scuola con noi, ci ha aiutato a costruire sempre meglio questo percorso di crescita. L’incontro con Leg@lmente è stato l’anno finale di un viaggio che ci ha coinvolti in pieno”.

La stessa Mary Marziali si dice entusiasta del percorso fin qui avviato, che si concluderà proprio in questo mese di marzo: “Abbiamo puntato sulla scuola perché è il volano della legalità, con incontri che si tengono proprio in orario di lezione per far capire ai ragazzi che parliamo di qualcosa che fa parte della loro quotidianità. L’aula è il luogo in cui per la prima volta ci si incontra e ci si confronta con gli altri, imparando a rispettare le regole della convivenza civile. Per questo abbiamo voluto con le scuole costruire un percorso educativo concreto, ove i ragazzi sono i veri protagonisti, dove si vivono laboratori ed esperienze che possono dare ai giovani occasioni di riflessione e di crescita, davvero”.

I protagonisti, gli operatori che sono entrati in classe a parlare coi ragazzi arrivano da esperienze concrete, si procede sulla base di professionalità maturate sul campo, a partire dai referenti dell’associazione On the road, da anni attiva sulle strade a sostegno delle donne vittime di tratta e sfruttamento e poi nella gestione gli sportelli antiviolenza che a Fermo hanno avuto uno spazio straordinario, proprio per l’efficacia delle risposte e per l’urgenza della domanda.

E ancora, c’è Anna Petrozzi dell’associazione Isonomia che ha proposto, insieme con i colleghi, un percorso di riflessione sulla legalità e sui media, sui social network e sui pericoli di oggi: “Per una società dei diritti e della responsabilità, questo è il senso dell’impegno di Isonomia. Abbiamo scelto questa parola dal suono antico e complicato perché chiunque vi si imbattesse si fermasse a chiedersi: come si legge? Cosa vuol dire? Nella sua etimologia, di origine greca, Isonomia significa: “uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge”. Pur adottandone con convinzione il significato pieno la nostra attenzione si è concentrata in particolare sulla parola uguaglianza nella specifica accezione di pari dignità e pari diritti che spettano a qualsiasi essere umano. Ognuno di noi, dal momento stesso in cui viene al mondo, ha diritto di essere protetto e

nutrito, di imparare ad esprimersi, di curarsi, di studiare e lavorare, di farsi le proprie opinioni… , di scegliere.

Sulla base di questo principio inviolabile sancito anche dalla nostra Costituzione Italiana all’art.3 sono pensati i nostri laboratori. L’educazione alla legalità e la media education sono infatti due attività distinte ma convergenti ideate per fornire ai ragazzi di tutte le età strumenti per approcciarsi alla realtà, sempre più filtrata dal messaggio multi-mediatico, con spirito critico e senso di responsabilità verso il prossimo e l’ambiente che lo circonda”.

Tra i partner del progetto c’è anche l’associazione Blow up di Grottammare, il gruppo nato “con l’obiettivo di formare persone capaci di scegliere, decodificare ed analizzare criticamente i messaggi culturali”.

E poi, Marco Cruciani alla regia, con i ragazzi ha lavorato sulla loro idea di legalità, di rapporto di genere, sull’incontro e lo scontro tra i maschi e le femmine. Sul modo che hanno di vivere questo momento storico. Ne escono fotografie e piccoli lavori che raccontano un mondo di emozioni grande, il mondo che Leg@lmente vuole cominciare a costruire, un pezzo alla volta.

Il progetto si avvale del cofinanziamento della Regione Marche Assessorato alle Politiche giovanili e Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale. Col Patrocinio della Prefettura di Fermo, della Provincia di Fermo, del Tavolo della legalità. Il tutto coordinato dall’’Associazione Culturale “ApertaMente” che è nata nel 2009 a Moresco, uno dei borghi più belli d’Italia.

Sin dalla sua nascita l’associazione ha sempre lavorato con i giovani e per i giovani del proprio territorio mettendo al centro della vita locale il valore sociale delle loro iniziative. Si sta in luoghi con un’altissima qualità della vita ma dove le nuove generazioni hanno poche occasioni di socializzazione e di aggregazione, dove un’associazione culturale può diventare laboratorio permanente quale luogo di condivisione di temi che stanno più a cuore alle nuove generazioni e che inducono i giovanissimi all’impegno sociale.

Attraverso le varie iniziative culturali (teatrali, musicali…) l’associazione è riuscita a creare importanti momenti di incontro, di confronto e di socializzazione tra i giovani del territorio, in modo costruttivo e stimolante. Giovani che si riconoscono nei principi di libertà, uguaglianza, giustizia, solidarietà, legalità, pari opportunità, pace e tutela dell’ambiente. Giovani che diventano grandi, riconoscendo il valore della legalità.

Una sinergia che aiuta a dare slancio alle idee perché, scriveva Giovanni Falcone, “gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”.

News/Leg@lmente 14 marzo 2014

Lucia Annibali sarà a Fermo per raccontare la sua storia ai ragazzi delle scuole superiori

Il coraggio di ricominciare, per sé e per gli altri Lucia è bella, di una bellezza nuova che viene da dentro, una luce unica che appartiene solo a chi ha molto sofferto.

Lucia Annibali (foto), la giovane avvocatessa di Pesaro sfregiata con l’acido qualche mese fa, un episodio tremendo per il quale è sotto processo il suo ex fidanzato, Luca Varani, con l’accusa di essere il mandante di quella tremenda violenza, sarà la testimonial conclusiva del progetto Leg@lmente.

Un gesto fatto per cancellare, annientare, per passare una spugna su un’identità forte, per ferire nel profondo, per umiliare per sempre. Un gesto che invece è diventato l’occasione per una seconda vita. Lucia ha scoperto in sé una diversa bellezza fatta di sguardi, di speranza, di solidarietà, dell’incontro con tante persone che le vogliono bene. Lucia che per la festa della donna, l’8 marzo, riceve l’onorificenza di Cavaliere, dalle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Lucia che va in tribunale ad ascoltare il processo contro Varani. Lucia che nonostante tutto sorride e non rinuncia a parlare con i giovani, per dire che l’amore è tutto il contrario del possesso, è la bellezza di essere se stessi pur riuscendo a

stare in due, insieme uniti e complici, non l’uno contro l’altro. Lei che in un’intervista ha avuto occasione di dire che prima delle ferite, prima dell’intervento che le ha in qualche maniera ricostruito il viso e restituito la vista che sembrava in un primo momento compromessa, era bella ma era triste. Oggi è più serena, è dentro una vita che sente veramente sua e lotta, per tutte le donne, per quelle ferite e per quelle che non hanno la forza di reagire. Parla della sua sofferenza, delle tante operazioni che ha dovuto subire, della convalescenza, della voglia di vivere che comunque non ha mai perso. Parla a chiunque ascolti e in tanti restano colpiti dalla sua testimonianza forte che parla comunque di futuro, di prospettive, del coraggio di metterci la faccia anche per chi non ce la fa.

Lucia sarà a Fermo, all’incontro conclusivo del progetto Leg@lmente, intervistata dalla giornalista Angelica Malvatani davanti agli studenti che hanno fatto parte dell’iniziativa, alla palestra dell’Istituto tecnico commerciale e per geometri “Carducci Galilei”. L’evento rientra negli appuntamenti itineranti che la Commissione regionale Pari opportunità organizza nelle Marche, sul

tema “Il rispetto è un diritto sempre”, in questo caso in collaborazione con la commissione provinciale alle Pari Opportunità.

Per questo sarà all’incontro anche la presidente della Commissione, Adriana Celestini, che spiega: “La Commissione Pari Opportunità della Regione Marche porta avanti da anni la battaglia contro la violenza di genere, creando progetti per aiutare le donne che subiscono quella che oramai è una piaga sociale.

La violenza di genere – in ogni sua forma – è figlia della mancanza di cultura del rispetto del ‘diverso da sé’ e per questo la Commissione ha dato vita sul territorio regionale a momenti di incontro sul tema del ‘rispetto’”.

Un evento vero, dunque, che arriverà al cuore dei giovani, che saprà coinvolgere i presenti nelle emozioni che offre una storia tremenda come quella di Lucia.

Previsti gli interventi delle istituzioni del territorio, tra il cui quello del prefetto Angela Pagliuca, del sindaco Nella Brambatti e del presidente della Provincia Fabrizio Cesetti, oltre che della presidente della commissione provinciale Pari opportunità Mary Marziali.

I ragazzi che hanno lavorato su Legalmente mostreranno i loro lavori, realizzati dietro l’attenta regia di Marco Cruciani, e riceveranno alla fine un attestato di partecipazione che segnerà il loro ingresso in una nuova stagione della vita, fatta di consapevolezza e del valore della condivisione e del rispetto di se stessi e degli altri.

Saranno presenti i referenti delle associazioni partner del progetto Legalmente, On the Road, Isonomia, Blow up, oltre all’associazione culturale Apertamente che ha coordinato tutta l’iniziativa.

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News/I giovani c’entrano 14 marzo 2014

Il punto sul progetto coordinato da AINRaM Marche

Legalità e mondialità: i giovani costruiscono un nuovo presente Protagoniste anche le associazioni Falcone e Borsellino, Cacuam e la Funima International Onlus a cura di Andrea Braconi

Un acronimo, AINRaM, che sta per “Associazione Internazionale Noi Ragazzi del Mondo”. Ed un progetto che vede al centro i giovani, la scuola, la cultura della legalità e la mondialità.

Due concetti fondamentali, questi ultimi, secondo il responsabile della sezione marchigiana Jonata Sabbioni, 29 anni ed una laurea in Ingegneria Edile. “Vanno declinati con la stessa intensità emotiva e razionale, pur essendo temi differenti tra loro. Ma soltanto apparentemente i valori della legalità e quelli della mondialità sono distanziati. Riuscire a rendere visibile la connessione e il valore unificante delle due aspirazioni-condizioni sarebbe un grande risultato. Mi piace molto, pensando al nostro progetto con i ragazzi, sostenere l’obiettivo dell’educazione alla complessità (senza trascurare quello alla partecipazione, alla difesa dei diritti, alla solidarietà, al pensiero critico ed all’autonomia)”.

Nelle sue riflessioni, Sabbioni insiste sulla dimensione “glocale” perché, dice, “la realtà più prossima necessita lo stesso livello di indagine di quella più remota”. “Oltre alle relazioni - prosegue - è decisiva la possibilità di coinvolgimento in ciò che ci racchiude, qui e ora, e che rimanda sempre a qualcosa che non vediamo, eppure sentiamo.

Per intenderci: la legalità qui, a Sant’Elpidio a Mare o ad Amandola, cos’è? Come si testimonia? Come si riconosce? Come si interpreta e, in definitiva, come si vive? Che cosa è per me la legalità (e la mondialità), mentre frequento questa scuola e faccio questa o quella esperienza, nel mio mondo? Un impegno, infine, alla responsabilità di noi educatori: dobbiamo tenere fissa la barra della credibilità, dell’attendibilità, dell’onestà. I ragazzi, sensibili alla verità più di noi ‘adulti’, sono intransigenti e spietati con chi racconta storie senza averle vissute, con chi non è pronto, con chi illude oppure s’illude”.

L’obiettivo del progetto, denominato “I giovani c’entrano - Per una scuola della legalità e della mondialità” e finanziato dalla Regione Marche, è quello di raggiungere ragazze e ragazzi residenti nelle Marche, in particolare nella Provincia di Fermo, nelle scuole e presso associazioni giovanili, attraverso il coinvolgimento di 6 classi dell’ultimo biennio di scuola superiore dell’Istituto “L. Einaudi” di Montegiorgio, dell’IPSCT “E. Tarantelli” di Porto Sant’Elpidio, dell’Istituto Tecnico Economico “E. Mattei” di Amandola, oltre che nei Comuni di Amandola, Fermo, Sant’Elpidio a Mare e Servigliano, quest’ultimo già sede del Coordinamento cooperazione decentrata provinciale sito presso Palazzo Monti.

Tra i partner, tre realtà con un forte radicamento nel territorio: la Funima International Onlus, l’associazione giovanile Cacuam di Amandola e l’Associazione Falcone e Borsellino (editrice della rivista trimestrale AntimafiaDuemila).

Dodici le persone inserite nello staff organizzativo (di cui 11 tra i 18 ed i 35 anni): oltre a Sabbioni, troviamo Anna Petrozzi, Giovanni Bongiovanni, Michele Marinangeli, Barbara Drago, Annalisa Funari, Alessio Lupi, Aaron Pettinari, Alessandra Scagnoli, Federica Bernardini, Miriam Cuccu e Francesca Mondin. Tutti giovani, quindi, per far dialogare altri giovani e dare ancora più forza ad una rete capace di costruire, attraverso progettualità condivise, nuovi linguaggi e codici interpretativi di un mondo in costante cambiamento.

ASSOCIAZIONE FALCONE E BORSELLINO “Considerata la nostra natura - spiega Anna Petrozzi dell’Associazione Falcone e Borsellino, attiva dal 2000 la parte di cui ci occupiamo è quella della legalità. Negli incontri fatti finora abbiamo ragionato con i ragazzi sul concetto di mafia, soprattutto stimolando un dibattito. Infatti, non abbiamo volutamente organizzato incontri con la modalità uno/molti, ma piuttosto brainstorming e dialoghi per capire la loro percezione delle mafie e della mafiosità.

Devo dire che sia a Montegiorgio che ad Amandola sono venute fuori delle belle cose”.

Ad esempio?

“Sono scaturite riflessioni sulle affinità tra le strutture mafiose e quelle della chiesa, senza scendere su questioni legate alla fede ma piuttosto su regole, ubbidienza, potere ed altro. Naturalmente, sono state sottolineate le debite differenze. Il lavoro, quindi, è stato impostato sul dibattito per far uscire le idee dei ragazzi, cercando di collegarle con l’attualità. Ovviamente, abbiamo parlato anche di giornalismo e di impegno contro le mafie da un punto di vista comunicativo. Ci siamo confrontati, abbiamo spiegato come facciamo il nostro lavoro e di come questo significhi anche partecipare alla difesa del nostro Paese e dello Stato. Ecco, proprio sul concetto di Stato sono usciti fuori spunti molto interessanti, alcuni persino provocatori e legati alla rabbia che questi ragazzi respirano e cercano di buttare fuori in qualche modo. Hanno fatto collegamenti con la questione del processo per la trattativa tra Stato e Mafia e su questo punto devo dire che abbiamo trovato ragazzi piuttosto informati, partecipi ed attivi, qualcuno di loro con idee molto radicate”.

Quanto è importante lavorare in rete?

“E’ fondamentale ed è assurdo pensare di poter fare diversamente. Non è soltanto una questione di unire le varie competenze, ma l’idea che ci siano tante persone e realtà piccole, medie, grandi e grandissime, da Cacuam a Libera, che lavorando insieme tirano fuori degli ottimi risultati.

Perché è impensabile fare una qualsiasi battaglia per i beni comuni in maniera isolata. Non si va da nessuna parte, diventa soltanto una perdita di tempo”.

CACUAM “A noi - rimarca Michele Marinangeli - è stata assegnata la scuola di Amandola, dove ha sede la nostra associazione. Rivestiamo il ruolo di educatori / docenti e con i ragazzi abbiamo approfondito materie nuove come, ad esempio, la permacultura. Siamo anche animatori perché collaboriamo con le altre associazioni quando vengono a presentare il loro lavoro”.

Come si coinvolgono i giovani su temi così specifici?

“Il nostro è un punto di vista legato ad una legalità inerente le leggi della natura, cioè quanto la quotidianità dell’uomo va ad impattare in negativo sulla natura e quanto ne siamo realmente consapevoli. Dopo aver fatto prendere coscienza ai ragazzi di questi fenomeni, abbiamo proposto loro delle soluzioni. Una delle tante è, appunto, la per-

macultura, un modo di progettare il territorio affinché si creino ecosistemi ad impatto zero. Così facendo, i ragazzi stanno trovando delle alternative per far fronte ad una crisi che sembra non vedere fine”.

Quindi, strumenti e conoscenze che permettono di affrontare i cambiamenti con un nuovo approccio.

“Esattamente, danno speranza ed alternative concrete a chi oggi non vede strade diverse ed osserva tutto crollargli intorno”.

E cosa sta lasciando a voi questa esperienza?

“Cacuam esiste dal 2008 e ne fanno parte circa 120 tesserati dell’area montana. Attraverso questo scambio cresciamo tutti e siamo sempre più convinti dell’importanza di unire le forze e di cercare soluzioni condivise.

Sì, ci sono persone di diverse generazioni che lavorano a questo progetto, ma riusciamo a scambiarci opinioni in maniera molto concreta. Ognuno sviluppa le proprie prerogative, affrontando temi che ha più nelle proprie corde, con AINRaM Marche a fare da collante tra le varie anime ed esperienze in campo”.

FUNIMA INTERNATIONAL ONLUS “Legalità e mondialità sono due temi vastissimi - commenta Giovanni Bongiovanni - e nello specifico portiamo la nostra esperienza come Onlus su progetti realizzati in diverse zone del mondo, soprattutto in America Latina.

Nell’ultimo anno ci stiamo impegnando anche in Italia, per la precisione a Palermo nel difficile quartiere dell’Albergheria, vicino al famoso mercato di Ballarò. Con AntimafiaDuemila, che proprio a Palermo ha la redazione, abbiamo dato vita a questo progetto sempre rivolto ai bambini ed al mondo dell’infanzia. Abbiamo trovato situazioni simili a quelle vissute per tanti anni in America Latina e stiamo cercando di trasmettere tutto questo ai ragazzi del nostro territorio”.

Attraverso quali strumenti?

“Dialogando con loro e soprattutto attraverso la campagna per dichiarare illegale la povertà. Insieme ad una rete di associazioni nazionali portiamo avanti questa iniziativa, nata in Italia ma che ha un respiro mondiale. L’obiettivo è di portare nel 2018 alle Nazioni Unite la proposta di dichiarare illegali tutte le cause che generano povertà. Con video, slide e brainstorming tiriamo delle conclusioni insieme ai ragazzi, che vogliamo far sentire cittadini del mondo. Con loro facciamo ipotesi su come contrastare questi fenomeni”.

Qual è il loro approccio?

“Il primo è quello dello stupore: nel manifesto che mostriamo ci sono dati che i ragazzi ignorano completamente. Non sanno, come la stragrande maggioranza dei cittadini, che in Italia sta aumentando la povertà in maniera vertiginosa: siamo al 24% di persone al dì sotto della soglia di povertà relativa. Inizialmente restano stupiti, anche quando si parla di legalità non conoscono bene la storia degli ultimi 50 anni in Italia e le varie situazioni connesse”.

E la seconda reazione?

“E’ quella di voler fare qualcosa, chiedono come possono agire. In quel caso noi portiamo la nostra esperienza, rimarcando come occorra partire dal basso e quanto ci sia bisogno di proposte concrete e pratiche, di reti, di giovani”.

Le reti, appunto.

“Sì, perché l’unione fa la forza. Ed insieme si ha più peso.

Le proposte o le proteste vengono ascoltate maggiormente avendo alle spalle una rete di centinaia, se non addirittura migliaia di persone. E’ stato così, per fare un solo esempio, sul referendum per l’acqua pubblica. Sentirsi cittadini del mondo è fondamentale e noi trasmettiamo le nostre esperienze per far unire questi ragazzi”.

Politica/News

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14 marzo 2014

Politica/Intervista al Senatore del Partito Democratico Francesco Verducci

Lavoro, crescita, risanamento: così si riparte di Andrea Braconi

Un piccolo tratto della precedente legislatura. Il primo anno della nuova. Prima da deputato, oggi da senatore. Ma sempre vicino alla sua terra. Francesco Verducci, esponente del Partito Democratico, traccia un bilancio della sua attività parlamentare: dal lavoro al welfare, dal ruolo degli enti locali all’Europa. Fino al ruolo cruciale della nostra Regione nello scenario internazionale.

Quali sono stati, finora, i suoi principali interventi?

“Quest’anno sono nella Commissione Bilancio, che ha un ruolo centrale nell’ambito dell’attività parlamentare ed anche nel rapporto con i territori. Il lavoro ha avuto un criterio: quello di fare in modo che si abbandonasse l’idea che si può ripartire solamente mettendo a posto i conti. Invece, il nostro è stato un impegno sostenuto da una convinzione politica molto forte: per tornare a crescere bisogna tornare a redistribuire, a ridare a quelle fasce che stanno pagando la crisi; soltanto in questo modo si può tornare ad investire nel lavoro, si torna a crescere e soltanto se si torna a crescere si può risanare. Questo è il meccanismo giusto”.

Restiamo sull’attività in Commissione.

“Uno degli atti principali è stato sbloccare più di 20 miliardi di euro per permettere alle imprese di ottenere i crediti contratti con la Pubblica Amministrazione. Si arriverà ad una somma complessiva di 40 miliardi, con l’obiettivo di realizzare un piano per coprire tutto il fabbisogno.

Questa è una delle difficoltà maggiori che hanno le imprese. Altro fronte importante è stato quello del rafforzamento di un fondo di garanzia per le piccole e medie imprese”.

Poi c’è stato il fronte più territoriale.

“La questione dell’alluvione del marzo 2011, con i 16 milioni arrivati, frutto di un’iniziativa di cui sono stato promotore, di cui 7 già nella disponibilità della Regione, con una parte che arriverà ai privati.

Sono fondi che però non riescono a coprire uno dei problemi principali dei privati, vale a dire le perdite di magazzino.

Nell’ultima legge di stabilità, sempre su mia iniziativa, è stato introdotto un milione e mezzo solamente per ripianare i danni subiti da perdite legate alle scorte di magazzino”.

Altro impegno: la riconversione dell’ex Sadam di Campiglione.

“C’era un decreto dello scorso luglio che prevedeva la nomina di un commissario ad acta. Questo avrebbe significato bypassare il lavoro di monitoraggio e di governance degli enti locali ed avremmo rischiato l’attuazione di un progetto di riconversione a mio avviso sbagliato, perché eccessivamente impattante. Un mio emendamento ha evitato che il commissariamento andasse avanti, rimettendo il percorso in capo agli enti locali. Lo reputo un fatto decisivo per il nostro territorio ma anche per tutto il sud delle Marche, perché la zona di Campiglione è nevralgica, ha ormai una vocazione direzionale e di servizi fortissima, e che dovrà ospitare l’opera per noi fondamentale del nuovo ospedale di rete. Non possiamo sbagliare una scelta che condizionerà il futuro del nostro territorio ed il suo modello di sviluppo”.

C’è stata poi la problematica del patto di stabilità.

“Altro tema fondamentale al quale ho lavorato in Commissione è proprio quello della riforma del patto di stabilità per enti locali e piccoli Comuni, alleggerito di un miliardo, che permetterà alle amministrazioni virtuose di tornare a spendere risorse che hanno e che, invece, erano costrette a tenere accantonate”.

Ulteriori interventi che hanno segnato questi ultimi mesi?

“Nell’ultima legge di stabilità è stato approvato uno strumento per inserire nel nostro sistema di welfare - e mi sono battuto molto per questo - una misura per il reinserimento lavorativo e formativo, contro le nuove povertà, che aiuta coloro che hanno perso il lavoro o i minori delle famiglie di nuova povertà a reinserirsi nel mercato del lavoro e nella scuola. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno crescente, anche nelle Marche. Adesso in questo fondo ci sono 120 milioni ma è stato creato un importante precedente per costruire anche nel nostro Paese uno strumento di inclusione attiva”.

Il giorno della fiducia al Governo Renzi, nel suo discorso in Senato lei ha rimarcato l’importanza di dare risposte immediate ai cittadini?

“Io uso spesso un tema al quale tengo molto: oggi c’è questa disaffezione così grande e c’è anche una crisi della democrazia. Questo avviene perché la democrazia ha tradito la sua promessa e cioè di dare ai figli più opportunità rispetto ai padri. Oggi è drammatico perché succede

esattamente l’inverso: un ragazzo sa che avrà meno possibilità rispetto ai propri genitori. Questo è un buco nero, che inghiotte proprio la nostra democrazia. E tu hai un’intera generazione tra i 18 ed i 30 anni che non solo non riescono a trovare un lavoro, quando non lo trova precario, ma che non ha standard minimi come il diritto alla maternità o la malattia. Ci sono intere filiere professionali non hanno queste garanzie minime. E quindi come fai a sentirti anche cittadino?”.

Tracciamo le prossime priorità.

“C’è bisogno che questa diventi una legislatura costituente, che non solo faccia riforme istituzionali per rendere la politica efficiente, ad esempio sul bicameralismo, ma anche riforme profondissime a livello economico e sociale, in Italia ma anche in Europa. Il tema principale resta quello degli investimenti e di come uscire dalla crisi. Negli Stati Uniti l’hanno fatto perché Obama ha investito nel lavoro, scuola, politiche industriali. E dobbiamo farlo anche in Europa”.

A proposito di Europa: siamo entrati in un anno importante per il nostro Paese.

“Noi siamo un Paese cerniera tra l’Europa settentrionale, che in questi anni di crisi è diventata più forte, e l’Europa mediterranea, che ha perso posizioni e con il dramma gigantesco della Grecia. Dobbiamo essere protagonisti politicamente. Il nodo, ripeto, è sbloccare gli investimenti ed invertire la rotta. Dobbiamo reclamare politiche diverse, non essere soltanto

accondiscendenti, e mettere da parte la cosiddetta austerità, cioè l’ossessione per il rigore che sta ingigantendo la crisi.

Noi abbiamo un minimo di crescita non grazie al rigore, ma nonostante il rigore: questa è una battaglia tutta politica che l’Italia deve prendere di petto. Poi abbiamo un ruolo fondamentale come Regione Marche, che da questo punto di vista sta dimostrando di saper utilizzare bene i fondi europei”.

Basta pensare alla Macroregione Adriatico Ionica ed al mercato asiatico.

“Sono scambi non solo politici, ma anche commerciali. Noi abbiamo una vocazione naturale ad essere una regione chiave nel dialogo con l’area mediterranea e con l’Oriente. Da questo punto di vista le Marche e l’Italia si giocano molto ed abbiamo bisogno di puntare su politiche industriali forti, perché sempre più si vince investendo in qualità e tecnologia”.

Elezioni AMMINISTRATIVE 2014 Spazio di comunicazione nel periodico CORRIERE NEWS e nel sito WWW.CORRIERENEWS.IT Il nostro mensile ed il relativo sito per le prossime elezioni mettono a disposizione di candidati e partiti politici spazi di propaganda elettorale a pagamento.

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Economia/News 14 marzo 2014

Fermano-Maceratese/Pesano il calo dei compratori russi e lo stop del mercato interno

Micam, più ombre che luci Un bilancio inferiore alle aspettative. Si è conclusa così l’ultima edizione del Micam, la fiera internazionale della calzatura, ospitata dal 2 al 5 marzo nei padiglioni del centro espositivo di Rho, in provincia di Milano. Circa 1.600 le aziende che si sono presentate all’appuntamento: 350 quelle marchigiane, di cui 280 provenienti dal distretto fermano-maceratese. I visitatori, in tutto, sono stati quasi 4.000.

Se da un lato il Micam si è confermato una delle fiere più importanti al mondo per il settore, con un aumento dello spazio espositivo e la presenza di 130 paesi tra espositori e visitatori, le note dolenti sono arrivate

dai visitatori russi, diminuiti del 22%.

“Siamo arrivati al Micam con grandi aspettative”, ha spiegato il presidente di Assocalzaturifici, Cleto Sagripanti.

“Ci aspettavamo un calo dei visitatori italiani, ma a preoccuparci è soprattutto la defezione di quelli russi. Per il Distretto fermano-maceratese, il mercato russo è di vitale importanza, rappresentando il 20% del nostro export. Un mercato che, ad oggi, può determinare il successo o l’insuccesso di una stagione produttiva”.

Non è solo l’incertezza del mercato russo a preoccupare i calzaturieri. Campanelli d’allarme arrivano, infatti, anche dal nord Euro-

pa. “Veniamo – ha sottolineato il presidente della Sezione Calzature di Confindustria Macerata, Tonino Ciannavei – da diverse stagioni in cui il mercato italiano è latitante a causa della crisi economica. A questo si aggiunge la preoccupazione per i mercati del nord Europa, fino a qualche tempo fa determinati per il nostro export, ma che ora stanno segnando una battuta d’arresto”.

La ripresa del settore deve, però, passare necessariamente per il mercato interno che, per il presidente della sezione Calzature di Confindustria Fermo, Arturo Venanzi, potrà rimettersi in moto solo con un intervento immediato e concreto del governo: “Nel

2013, in Italia i consumi sono scesi dell’8%. Questo non significa che il mercato interno va abbandonato, ma senza politiche mirate in grado di far ripartire i consumi, possiamo fare ben poco. Servono segnali tangibili, a partire dall’abbattimento del cuneo fiscale, dalla riduzione delle tasse e dagli incentivi all’internazionalizzazione.

Il mercato italiano fa da specchio a quello internazionale. Ripartendo, permetterà a tutto il sistema di risollevarsi”.

Archiviato il Micam di Milano, ora l’attenzione si sposta in Cina, dove, dal 24 al 26 marzo, si svolgerà il Micam Shanghai”. (Francesca Pasquali)

Brevi Fermo

Concorso per vice comandante di Polizia Municipale È stato pubblicato sul sito del Comune di Fermo il bando di concorso per esami per la copertura a tempo indeterminato e pieno di un posto di funzionario vice comandante di Polizia Municipale, Categoria “D3”. Le domande dovranno pervenire entro giovedì 27 marzo.

Per la partecipazione al concorso è richiesto, oltre ai requisiti generali, il conseguimento di diploma di laurea (vecchio ordinamento) in Giurisprudenza o titolo equipollente, ovvero laurea specialistica o laurea magistrale (nuovo ordinamento), in Giurisprudenza o titolo equipollente; il possesso della patente di guida di tipo “B”; la conoscenza di una lingua straniera a scelta fra inglese, francese, tedesco, spagnolo.

Le prove d’esame tendono ad accertare le competenze richieste per lo svolgimento delle mansioni proprie della posizione da ricoprire, oltre che il grado di conoscenza delle materie oggetto d’esame, nonché la capacità di risolvere casi concreti. Il programma d’esame prevede due prove scritte e una prova orale.

Per consultare il bando si può accedere alla sezione concorsi del sito www. comune.fermo.it e scaricare la relativa domanda di ammissione.

Fermano

Spazio web sull’agenda Europa 2020

Nuove collezioni Vista Sole SERVIGLIANO - Via Garibaldi, 8 - Tel. 0734.750986 - info@fotoottica2f.it

È operativo all’indirizzo http://fermano2020.provincia.fm.it uno spazio web in continua evoluzione e aggiornamento dedicato all’agenda Europa 2020, la strategia per la crescita e la coesione sviluppata dall’Unione europea.

L’iniziativa della Provincia di Fermo è strutturata in 3 sezioni: “Che cos’è Fermano 2020” (con una spiegazione degli obiettivi prefissati dalla UE), “Proponi un’idea” (per poter inserire la propria idea progettuale, è necessario che l’utente esegua l’accesso; se non ancora registrato, dovrà prima effettuare la registrazione, “Scopri le idee” (una bacheca per ospitare e valutare le progettualità segnalate dagli utenti).

Economia/News 14 marzo 2014

Lavoro/Le offerte nel territorio Industria meccanica di Grottazzolina ricerca 1 tecnico di officina programmatore macchine a controllo numerico e costruzione su banco. Requisiti: esperienza, conoscenze informatiche cad-cam. Si offre contratto a tempo determinato e pieno. Codice riferimento offerta: 48234. Scadenza offerta: 15/3/2014.

Elitron Ipm Srl di Monte Urano ricerca 1 impiegato amministrativo in area commerciale. Requisiti: diploma istituto tecnico commerciale, laurea in economia e commercio, conoscenza lingua inglese, esperienza. Si offre contratto a tempo determinato e pieno. Codice riferimento offerta: 19881. Scadenza offerta: 28/3/2014.

Contatti: Stefano Ercoli, tel. 0734.842221, fax. 0734.843249, mail amministrazione@ elitron.com.

Trattoria di Porto San Giorgio ricerca 1 aiuto cuoco. Requisiti:esperienza. Si offre contratto di apprendistato. Codice riferimento offerta: 76549. Scadenza offerta: 15/3/2014.

D.B.S.Srl – Aqitaly ricerca 1 operatore commerciale per Fermo e provincia. Codice riferimento offerta: 346622. Scadenza offerta: 20/3/2014. Contatti: sig. Sellari Mauro, tel. 0574.562717, mail commerciale@ aqitaly.com.

Famiglia di Moresco ricerca 1 badante notte e giorno. Requisiti: esperienza, conoscenza della lingua italiana. Codice riferimento offerta: 88854. Scadenza offerta: 18/3/2014.

L’Oasi di Andrea Campana ricerca 1 consulente acquisizione fornitori per Fermo e provincia. Requisiti: diploma. Codice riferimento offerta: 346890. Scadenza offerta: 17/3/2014. Contatti: tel: 342.0834812, mail lavoro@bramosia.it .

Ristorante braceria di Porto San Giorgio ricerca 1 cuoco esperto nella preparazione della carne alla brace su fuoco e 1 cuoca esperta. Requisiti: molta esperienza. Si offre contratto a tempo pieno (11-14.30 e 19.30-24). Codice riferimento offerta: 328085. Scadenza offerta: 24/3/2014.

Azienda settore pubblicità e turismo di Porto San Giorgio ricerca 1 grafica/o per realizzazione siti web. Requisiti: conoscenze informatiche. Si offre contratto da tirocinio.

Codice riferimento offerta: 22416. Scadenza offerta: 24/3/2014.

Azienda produttrice di pelletterie di Corridonia ricerca 1 orlatrice di borse interna all’azienda. Requisiti: esperienza. Si offre contratto a tempo determinato e pieno o contratto di apprendistato se la candidata è senza esperienza e di età compresa fra 18 e 29 anni. Codice riferimento offerta: 60253.

Scadenza offerta: 18/3/2014.

Supermercato di Montappone ricerca 1 banconista reparto salumi e formaggi.

Requisiti: esperienza o in età di apprendistato. Si offre contratto a tempo determinato o di apprendistato. Codice riferimento offerta: 161768. Scadenza offerta: 17/3/2014.

Pizzeria di Fermo ricerca 1 pizzaiolo/a ed assistente alla cucina con esperienza.

Si offre contratto stagionale a chiamata. Codice riferimento offerta: 345734.

Scadenza offerta: 24/3/2014.

Pizzeria La Rondine di Montegiorgio ricerca 1 commessa banco pizzeria al taglio.

Requisiti: diploma. Si offre contratto di apprendistato part-time. Codice riferimento offerta: 20573. Scadenza offerta: 24/3/2014.

Crubos Snc di Fermo ricerca 1 grafico- disegnatore tecnico. Requisiti: conoscenze

informatiche, Illustrator, Corel draw, operatore macchinari incisione laser. Si offre contratto di tirocinio. Codice riferimento offerta: 38402. Scadenza offerta: 30/3/2014.

Contatti: tel. 0734.628906 - 320.2492275, mail info@crubos.it.

Azienda metalmeccanica di Ponzano di Fermo ricerca 1 perito meccanico/operatore meccanico addetto al disegno tecnico e prototipazione. Requisiti: diploma in area meccanica addetto al disegno tecnico con il programma cad-cam, in età di apprendistato. Si offre contratto di apprendistato a tempo pieno. Codice riferimento offerta: 257785. Scadenza offerta: 26/3/2014.

Tecnolamiera Sas di Porto San Giorgio ricerca 1 impiegato/a ragioniere/a contabile (emissione ddt, fatturazione, preventivazione, ordinazioni, operazioni bancarie).

Codice riferimento offerta: 48707. Scadenza offerta: 27/3/2014. Contatti: sig.ra Rosella Marziali, tel. 0734.600624, mail rossella@ tecnolamiera.net.

Tecnolamiera Sas di Porto San Giorgio ricerca 1 operaio addetto all’uso di macchine a cnc. Requisiti: esperienza, iscrizione nelle liste di mobilità, in età da apprendistato. Si offre contratto di apprendistato o a tempo indeterminato. Codice riferimento offerta: 48707. Scadenza offerta: 27/3/2014.

Contatti: Rosella Marziali, tel. 0734.600624, fax. 0734.603421, mail rossella@tecnolamiera.net.

Servizi socio assistenziali di Porto San Giorgio ricercano 1 educatore professionale. Requisiti: laurea in Educatore professionale. Si offre contratto a tempo determinato part-time. Codice riferimento offerta: 185278. Scadenza offerta: 26/3/2014.

Industria metalmeccanica di Ponzano di Fermo ricerca 1 perito informatico programmazione software. Requisiti: conoscenza lingua inglese, conoscenze informatiche. Si offre contratto di apprendistato. po determinato part-time. Codice riferimento offerta: 19607. Scadenza offerta: 28/3/2014.

Evviva Company Srl di Porto Sant’Elpidio ricerca 1 impiegata commerciale con l’estero. Requisiti: diploma indirizzo linguistico, conoscenze informatiche. Si offre contratto part-time apprendistato o mobilità L.223/91 - L.407/90. Codice riferimento offerta: 48188. Scadenza offerta: 3/4/2014. Contatti: tel. 0734.900576, fax 0734.902003, mail amministrazione@evvivaonline.com.

Info, Centro per l’Impiego: Via Sapri, 65 Fermo Tel. 0734.232501/232502 E-mail: centroimpiego@provincia.fm.it

Si ricerca 1 barista. Si offre contratto da lavoro dipendente. Codice di riferimento offerta: 7703/5.

Si ricerca 1 cameriere di sala. Si offre contratto da lavoro dipendente. Codice di riferimento offerta: 7703/6.

Si ricerca 1 cameriere di albergo. Si offre contratto da lavoro dipendente. Codice di riferimento offerta: 346185/1.

Si ricerca 1 camionista. Codice di riferimento offerta: 215340/1.

Si ricerca 1 cuoco pizzaiolo. Si offre contratto da lavoro dipendente. Codice di riferimento offerta: 329407/2.

Si ricerca 1 estetista. Codice di riferimento offerta: 319800/1.

Info: Centro per l’impiego, via Martinetti, 2 - Civitanova Marche Tel. 0733.783411 E-mail cicivitanova@provincia.mc.it

Marche/In cinque anni in 3.000 hanno lasciato l’occupazione

Lavoro o maternità: le donne devono scegliere Sono 2.980 le madri lavoratrici marchigiane che nel quinquennio 2009-2013 hanno lasciato il lavoro durante la gravidanza o subito dopo, di cui 643 nel 2013.

Secondo i dati forniti dalla Direzione regionale del Lavoro ed elaborati dalla Cgil Marche, nel 2013, 573 lavoratrici si sono dimesse “volontariamente” nel primo anno di vita del bambino. Ad esse si aggiunge il numero, difficile da quantificare, delle mamme lavoratrici non tenute alla convalida delle dimissioni, per non parlare delle tante lavoratrici precarie per le quali la maternità significa spesso la perdita di ogni speranza di rinnovo del contratto. Alle madri si aggiungono poi anche 70 padri lavoratori per un todale di 643 dimissioni nel 2013.

Tra i motivi della scelta di lasciare il posto di lavoro prevalgono le difficoltà connesse alla presenza, agli orari, ai costi e ai servizi: la maggior parte delle donne dichiara di essere costretta a lasciare il lavoro perché non può contare sull’assistenza al neonato da parte di una rete parentale di supporto (22%); di poco inferiore il numero di lavoratrici per le quali la mancanza di posti nell’asilo nido, o comunque il mancato accoglimento del neonato al nido, rende incompatibile l’occupazione lavorativa e l’assistenza al bambino (18%). Particolarmente significativo anche il numero delle donne che lasciano il lavoro a causa degli elevati costi dei servizi di assistenza al bambino per asili nido, baby sitter, ecc. (8%) o per la mancata concessione del part time da parte dell’azienda (2%). Il 18% delle lavoratrici si dimette per passare ad altra azienda. Ma c’è anche un 28% di donne che lascia il lavoro per dedicarsi interamente alla famiglia e in particolare alla cura dei figli.

Ma chi sono le lavoratrici che lasciano il lavoro alla nascita di un figlio, soprattutto in questo momento nel quale un posto di lavoro è tanto prezioso? La maggior parte di loro è abbastanza giovane e ha almeno un figlio o comunque presenta le dimissioni dopo la nascita del primo bambino (58%); significativo anche il numero delle donne che hanno due figli (32%) o più (5%). Più limitato il numero di coloro che lasciano il lavoro durante la gravidanza (5%).

Le imprese dalle quali le lavoratrici provengono sono prevalentemente di piccole e piccolissime dimensioni, quasi sempre non sindacalizzate e dove è maggiore il senso di isolamento e la solitudine: il 70% delle aziende che le donne lasciano quando nasce un figlio ha meno di 15 dipendenti; il 16% ha tra 16 e 50 dipendenti.

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Terra nostra/News 14 marzo 2014

Pedaso/Tante iniziative dedicate ai più piccoli

Una cittadina a misura di bambino Un’amministrazione attenta dà spazio e voce anche ai bambini. Per questo, l’Assessorato alla Cultura e all’Ambiente di Pedaso ha firmato di recente l’intesa Unicef Legambiente che aderisce al protocollo d’intesa “Città sostenibili e amiche dei bambini e degli adolescenti”.

L’intento del protocollo è quello di attuare e monitorare una serie di servizi atti ad incrementare le politiche dedicate ai minori e ai giovani, con un occhio di riguardo per l’educazione ambientale e lo sviluppo sostenibile. Diversi i progetti sviluppati dall’Amministrazione in questo senso, come la campagna Puliamo il mondo e la Festa dell’Albero.

Cosa significa questo protocollo per Pedaso e soprattutto per i bambini? “Che l’attenzione all’ambiente, orientata in più direzioni – spiega il vice sindaco con delega all’Ambiente Paolo Concetti – andrà a tradursi anche in dinamiche di comunicazione rivolte soprattutto ai minori che sono il nostro futuro e rappresentano, all’interno della famiglia, un vigile attento e scrupoloso. Non si tratta solo di parole fissate sulla carta, ma di un decalogo di iniziative e di azioni concrete che poi vanno studiate a favore di bambini e adolescenti”.

Tra le alte iniziative anche la campagna “Oro della terra a tavola”, organizzata da Legambiente in collaborazione

con azienda Oro della Terra, che ha coinvolto la terza classe della scuola primaria “Don Milani” in un progetto di educazione alimentare e ambientale allo scopo di sensibilizzare le nuove generazioni al consumo di frutta e verdura attraverso l’assunzione di uno stile di vita ecosostenibile.

Dopo quattro incontri, la terza edizione del progetto a sfondo nutrizionale si concluderà il 19 marzo presso la palestra Coni di Fermo, dove si svolgerà l’incontro con i giocatori della Lube di Macerata, che regaleranno a ciascun partecipante un pallone autografato.

Altra novità, la rielezione del Consiglio dei Ragazzi, già esisitito anni fa e da poco ripristinato grazie al coordinamento della consigliera Emily Verdecchia. E’ stata così riattivata tutta la procedura che coinvolge i bambini in prima persona: la presentazione delle liste, dei programmi elettorali per ciascun candidato “sindaco” e dei candidati consiglieri che appoggiavano singolarmente gli altri candidati. Ad essere coinvolte sono state le classi terza, quarta e quinta elementare e la prima, seconda e terza media. Tra le tematiche proposte molti suggerimenti su come migliorare il territorio, le zone verdi, la spiaggia, la scuola, i luoghi di aggregazione sportiva. Proposte a misura di bambino ma sorprendentemente concrete.

“Un percorso – dice il sindaco Barbara Toce – che pensavamo di reintrodurre già da un anno, con l’obiettivo di far capire ai più giovani esigenze, modalità e sinergie. Già dall’andamento della campagna, ho avuto l’impressione di una forte motivazione e mi auguro che questo possa essere l’inizio di una profiqua collaborazione. Confrontarsi con gli adulti servirà ai ragazzi per rendersi conto del fatto che se a volte alcune cose non vengono fatte, non è sempre per mancanza di volontà, ma piuttosto per motivazioni di carattere economico. Potrebbe essere interessante osservare perché gli amministratori mettono in atto determinati interventi prioritari a discapito di altri. Dall’altra parte, agli amministratori verrà fornito un punto di vista puro e a misura di bambino”.

Difatti, a capo del Consiglio dei Ragazzi è stato eletto il giovane Aris Ficiarà che si è aggiudicato la competizione per un vantaggio di una decina di voti e sicuramente per una proposta coraggiosa: “controlliamo il sindaco e quello che farà l’amministrazione comunale affinché tenga in considerazione noi bambini”. Insomma, un ruolo di “watchdog” a tutti gli effetti. L’Amministrazione è stata messa in guardia!

Serena Murri

Fermo/200 mila euro il costo dei lavori finanziati dalla Carifermo Breve

La rotatoria dell’autostrada si rifà il look Bisognerà aspettare ancora qualche mese, dopodiché la rotatoria che si trova davanti al casello dell’autostrada avrà un aspetto tutto nuovo. Si è infatti sbloccato l’iter burocratico che ha tenuto fermi per anni (quasi sei) i lavori programmati dal 2008.

Finanziato dalla Carifermo, il progetto prevede la realizzazione di un basamento di cemento ricoperto d’erba, intorno al quale saranno istallate quaranta formelle realizzate dal maestro Salvatore Fornarola, che rappresentano i Comuni della provincia.

Il basamento sarà interrotto in due punti da cui partiranno due setti in cemento armato che si allungheranno verso la strada, sui quali saranno visibili i loghi della Carifermo.

Tre vele in acciaio non riflettente, di altezze diverse, saranno infine posizionate sopra il basamento e completeranno l’opera che, nelle intenzioni dei progettisti, dovrebbe

garantire un dialogo tra antichità e modernità. La rotatoria si trova infatti nei pressi della chiesa di di Santa Maria a Mare, luogo molto caro ai fermani e non solo e meta di pellegrinaggi.

200 mila euro il costo dei lavori che saranno seguiti dagli uffici del Comune.

A sponsorizzarli la Carifermo che nel 2008 si aggiudicò il bando relativo a quella che allora era la prima rotatoria nel territorio della provincia. Il progetto è stato realizzato dallo studio Santarelli di Fermo e, nonostante siano passati sei anni da quando è stato ideato, mantiene un alto grado di modernità. Ma perché questo ritardo, che nel tempo ha fatto storcere il naso a chi paragonava la rotatoria in questione a quella che si trova pochi metri più a nord e che ricade nel comune di Porto San Giorgio? Il motivo – ha spiegato il sindaco di Fermo Nella Brambatti, durante la presentazione del progetto – è che la zona della rotonda era di competenza dell’Anas che, negli anni, non ha dimostrato particolare interesse ad apportare miglioramenti. La richiesta di autorizzazione da parte del Comune e la relativa approvazione hanno, infine, dato il via libera ai lavori che, se tutto andrà come da programma, dovrebbero concludersi entro fine estate. (f.p.)

Petritoli

Nuovo appuntamento con Valdasiamo

Continua l’esperienza di Valdasiamo, progetto nato per promuovere lo sviluppo della Valdaso attraverso la partecipazione delle nuove generazioni, chiamate a recitare in futuro un ruolo attivo sull’assetto organizzativo e di governance territoriale.

Venerdì 21 marzo, presso la Sala Ramazzotti di Petritoli, tema dell’incontro organizzato dal Gruppo Giovani Valdaso e dal Comune, sarà “Siamo e partecipiamo – l’impegno dei giovani per la costruzione del tessuto sociale”. Si inizia alle ore 21,15. valdasiamo@gmail.com – valdasiamo

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Breve Marche

Presentato il nuovo calendario scolastico

Nei giorni scorsi la Giunta regionale riunita ha approvato il Calendario scolastico 2014/2015. Le lezioni, nelle scuole di ogni ordine e grado delle Marche, inizieranno lunedì 15 settembre 2014 e termineranno, per la scuola primaria e secondaria di 1° e di 2°, mercoledì 10 giugno 2015; mentre per la scuola dell’infanzia martedì 30 giugno 2015. In tutto, le giornate di lezione saranno 207.

Il calendario scolastico riporta anche le festività di rilevanza nazionale: tutte le domeniche, il 1° novembre, l’8, il 25 e il 26 dicembre, il 1° e il 6 gennaio Epifania, il lunedì dopo Pasqua, il 25 aprile, il 1° maggio, il 2 giugno, la festa del Patrono (salvo diverse disposizioni). Le vacanze natalizie saranno dal 24 dicembre al 6 gennaio; le vacanze pasquali dal 2 al 7 aprile; il ponte del 1° maggio dall’1 al 2 maggio; il ponte del 2 giugno dall’1 al 2 giugno.

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Terra nostra/News 14 marzo 2014

Rubrica di ordinaria amministrazione La Repubblica delle Banane a cura di Loredana Tomassini

Se si dà un’occhiata anche superficiale all’Atlante del Consumo di Suolo pubblicato dalla Provincia di Fermo, ti si rizzano i capelli: una colata di cemento che si sta mangiando tutto.

Centri urbani di tutto il territorio che si espandono come tumori maligni in periferie orrende; quartieri satellite che divorano colline un tempo amene; zone industriali enormi e desolate come un paesaggio alieno e alienante; grovigli di reti viarie che tagliano malamente il paesaggio con ferite che colano fango e detriti alle prime gocce di pioggia; coste e relativi habitat naturali irrimediabilmente ingoiati da agglomerati urbani disordinati e disarmonici. Un pianto. Il fenomeno è talmente macroscopico che sulla cementificazione dell’Adriatico ci ha fatto un’inchiesta pure la Repubblica, e i nemmeno duecento Km. della costa marchigiana non ci fanno certo una bella figura, anzi: sono l’emblema di questo scempio perpetrato e perpetrando.

Perché qui da noi il mattone, il cemento, l’asfalto sono ghiotti affari per gente ottusa, collusa e senza scrupoli. E ci stanno dentro

tutti, sia ben chiaro: è una cloaca immonda di politica, imprenditoria, economia in cui stiamo annegando tutti, anche brava gente come me, come voi: quelli cioè che da anni invano leviamo la voce, lanciamo l’allarme perché questa follia si fermi. Adesso, che siamo immersi nel merdaio fino al collo, ci resta appena il fiato di gridare “non fate l’onda”. Ma non servirà: l’onda è in arrivo e annegheremo tutti. L’unica grama speranza è che insieme a noi innocenti annegheranno anche i colpevoli: ma quelli, si sa, hanno sempre scialuppe di salvataggio, qualcuno che gli lancia un salvagente.

Soffermiamoci sulla costa: d’accordo, non sarà stata pittoresca come la Costa Smeralda (che ha fatto una brutta fine anche lei…), ma un tempo ce l’avevamo: fatta di dune, habitat naturali e affascinanti popolati di flora e fauna mediterranea. Adesso è tutto un susseguirsi quasi ininterrotto di cemento, perché (a parte palazzine, palazzoni e palazzetti) anche gli chalet e relativi “casotti” adesso si fanno in muratura e sono sempre più grandi e fitti fitti: il lungomare bisognerebbe chiamarlo solo “lungo”, perché se ci vai a passeggiare

col cavolo che il mare riesci più a vederlo. E davanti agli chalet, al posto delle dune, ci sono arenili larghi e pettinati che manco a Bahia. Da dove sono saltati fuori? Da anni di lotte feroci tra l’uomo e il mare: caro mio, vade retro, perché a noi servono le spiagge per i turisti.

E giù con le orride scogliere di cemento per rubargli metri e metri di sabbia: che bello, Rimini ci fa un baffo! Ma quando si fanno i conti senza l’oste, poi le furbate fatte senza criterio ti tornano indietro: perché il mare pare buono e caro, ma è una carogna e mentre tu stai tranquillo spaparanzato al sole, piano piano lavora sotto sotto e, mareggiata dopo mareggiata, un bel giorno decide che basta e si rimangia tutto quello che gli avevi sottratto.

E allora giù con le lagne, giù con le paginone dei giornali che descrivono i drammi dei concessionari che si vedono all’improvviso sprofondare sotto i piedi i megagalattici chalet.

L’ultimo è lo storico “Storione” di Porto S. Elpidio, per non parlare della piattaforma di Via Marina rimasta in bilico su tronconi di pilastri di cemento col mare che gli spumeggia allegramente sotto. E la pista ciclabile di Lido Tre Archi? Costruita a due passi dal mare

crudele che giustamente se ne frega delle smanie pedalatorie degli umani e si prende i suoi spazi. E giù soldi, in una lotta impari per tentare di preservarla. Non era meglio pensarci prima? Ma l’intelligenza, e la competenza, di certi amministratori è notoria. Il mare fa il suo mestiere: di che ci lagniamo se si riprende i suoi spazi incurante delle cazzate fatte dall’uomo? Pensate che il nostro litorale è l’unico che non ha una, dico una, zona protetta: tutto cemento. E allora ci pensano i fiumi che, pennelli o non pennelli, provvedono a ripristinare l’ordine naturale: a Marina Palmense (altro fulgido esempio di natura cementificata, come Marina di Altidona) l’Ete Vivo e vivacetto ha provveduto a formare una bella duna con relativo ecosistema. La lasceranno in pace, pensate? La Lipu caldeggia caldamente questa ipotesi, ma è lecito aspettarsi le ruspe.

Come pure le spiagge: pasciute e ripasciute dall’uomo a fior di miliardi (perché “ripascere” frutta bene), non hanno fatto altro che incrementare l’appetito dei… cavalloni che, se tu gli ripasci la spiaggia, loro giustamente ci vanno a pascolare! O tempora, o mores! Noi, facciamo il tifo per il mare.

Arcidiocesi di Fermo/Prende il posto di Don Sebastiano Serafini

Don Michele Rogante nuovo presidente del Coordinamento Oratori Fermani Con decreto del 12 febbraio 2014, l’Arcivescovo S.E. Mons. Luigi Conti, ha nominato don Michele Rogante nuovo Presidente del Coordinamento degli Oratori Fermani (C.O.F.) e Direttore dell’Oratorio (Ricreatorio) San Carlo di Fermo. In seguito a tale nomina, collaborerà con gli Uffici Diocesani per la Pastorale Giovanile e Familiare e sarà il referente diocesano presso i competenti uffici e Commissioni nazionali della Conferenza Episcopale Italiana. Don Michele Rogante, 35 anni, fermano, attuale parroco della Parrocchia San Domenico di Fermo, sarà quindi per i prossimi cinque anni alla guida degli oratori ai quali don Sebastiano Serafini, Presidente uscente del Coordinamento, si è dedicato a fondo mettendo in rete i numerosi oratori dell’Arcidiocesi di Fermo attraverso un lungo percorso che ha portato a ottimi risultati. Sarà compito del nuovo Presidente anche la rinascita del Ricreatorio San Carlo di Fermo, da tempo oggetto di ristrutturazione e prossimo alla riapertura come “Oratorio per gli Oratori”, con progetti ed attività che coinvolgeranno tutti i giovani per il prossimo anno pastorale.

“Nel San Carlo – spiega Don Michele al Corriere News”, andrà la sede del C.O.F., sarà quindi il cuore pulsante degli oratori diocesani, un punto di riferimento per ritrovarsi e decidere insieme”.

Quella a Presidente del Coordinamento Oratori Fermani è una nomina importante, come la vive? “Si, è una sfida interessante per me. Nella parrocchia dove svolgevo le

funzioni di viceparroco gestivo un oratorio, quindi un po’ di esperienza in materia l’ho fatta, ora mi rituffo in un ambiente che da un lato conosco ma dall’altro presenta delle novità perché in questi cinque anni, da quando è nato, il Coordinamento è cresciuto molto, forte di una squadra unita che lavora molto e bene. Oggi trovo tanti oratori che sono nati in questo lasso di tempo, tante iniziative e realtà che si stanno formando. E’ un mondo vivo, fatto dai giovani e per i giovani, di cui si sente il bisogno, soprattutto in un’epoca, la nostra, dove mancano spazi veri, non virtuali, per i giovani che hanno l’esigenza di incontrarsi, di confrontarsi, di crescere insieme. L’oratorio si inserisce perfettamente in tale contesto: è uno spazio protetto, gestito da una comunità qualificata che segue quella determinata persona. Gli aspetti sociale ed educativo si intersecano insieme e sono fondamentali”.

E ora? “Ora il mio compito sarà ascoltare questo mondo, conoscere i vari oratori, ad oggi ne contiamo in diocesi ben 41. E poi la nostra è una diocesi ampia, con realtà ed esigenze diverse. Pensiamo alle differenze tra città come Civitanova, Fermo e magari un piccolo paese dell’entroterra. Gli oratori li trovi in tutte le parti della Diocesi, dovrò allenarmi ad ascoltare tutti e fare poi una sintesi per dare a ciascuno gli stessi strumenti e le stesse possibilità al fine di valorizzare al meglio questo nostro grande patrimonio”.

Passiamo al Ricreatorio San Carlo, luogo simbolo in cui sono cresciute intere generazioni di fermani. Il neo diret-

Fermo/Appuntamento al “San Martino” venerdì 4 aprile

Salute mentale e recovery: se ne parla in un convegno Venerdì 4 aprile il centro congressi “San Martino” di Fermo ospiterà il corso di aggiornamento e il convegno “Salute mentale e recovery: oltre la malattia c’è speranza” organizzato dall’associazione Psiche 2000 del Fermano e rivolto agli operatori del settore e a tutti i cittadini interessati al tema. All’incontro, che inizierà alle ore 9, saranno presenti esperti del settore, sia del territorio che nazionali.

“La realtà locale: salute mentale e recovery”, “La psichiatria che verrà. Linearità e

circolarità delle cure”, “Servizi riabilitativi orientati all’evidenza e ai principi di recovery: implicazioni organizzative e nella formazione del personale”, “ Il sapere tecnico e il sapere esperenziale dialogano: un processo di recovery” saranno i temi trattati nel corso della mattinata, a cui farà seguito un confronto-dibattito tra pubblico ed esperti su “ Recovery: nuove prospettive e possibili evoluzioni”.

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tore don Michele ci dà subito una buona notizia affermando che i lavori di ristrutturazione dell’edificio sono agli sgoccioli. “Il primo maggio ci sarà l’inaugurazione ed organizzeremo quattro giorni di festa affinché la comunità si riappropri di questo spazio.

Il San Carlo è un luogo importante per la città e si dovrà rilanciare come tale, offrendo attività di vario genere sia all’esterno che all’interno, rivolte soprattutto ai giovani. La struttura è stata sistemata al meglio, rispetto al passato oggi abbiamo più stanze, più possibilità. Troveranno sede, come detto il Centro Coordinamento Oratori ed altre realtà collegate al mondo giovanile. I giovani, gli adolescenti sono il nostro “target” ma il Ricreatorio sarà comunque uno spazio aperto a tutti, quindi avremo i bambini che giocheranno nel parco, gli anziani che hanno sempre frequentato il San Carlo e che torneranno…Per “tutti” intendo anche chi ha un credo diverso dalla religione cattolica, o chi non crede affatto e che comunque avrà la possibilità di essere ascoltato, di confrontarsi. Sei giovane e a noi ci interessi: questa sarà la stella polare del nostro cammino nel Ricreatorio”. (Alessandro Sabbatini)

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Cultura/News 14 marzo 2014

Piccola galleria degli “eccellenti” nostrani

Mario Ferracuti: il Leone delle Marche di Loredana Tomassini

Non c’è niente da fare: quando ti “scatta la scintilla” (così dice lui) sei fregato, devi seguire la tua vocazione a qualunque prezzo. Veramente, il prezzo più grosso l’ha pagato quella santa donna di sua moglie, che si è dovuta rassegnare ad avere un marito… di corsa! Avrete capito che il “lui” di cui sto parlando è il “nostro” Forrest Gump, alias: Mario Ferracuti, il maratoneta, il “Leone delle Marche”, come lo chiamano fuori regione e nel mondo. Perché invece qui al paesello, nel suo Comune, nella sua Provincia e nella sua Regione, seguitano ad ignorarlo, e questo un po’ (tanto) gli rode. Circa il paragone con Forrest Gump, regge e non regge: perché a Forrest a un certo punto la “scintilla” si è spenta e ha smesso di correre.

Il nostro Mario, invece, alla tenera età di 88 anni ancora continua. E corri che ti corri, ha accumulato circa 300 mila Km., ha vinto premi su premi, si è guadagnato la fama giornalistica e televisiva nazionale ed estera e perfino onorificenze pontificie e di vari presidenti della Repubblica. E questo è solo un minimo condensato della sua indefessa carriera da podista, ché se dovessimo elencarne tutti i “numeri” ci vorrebbe un libro (a proposito, il Ferracuti ne ha scritti due, e si suppone che quelli li abbia scritti da fermo!).

Quindi, andiamo un po’ a conoscere l’uomo

Ferracuti: perché, a un certo punto una persona comincia a correre e non si ferma più? “Sono stato operato di tumore alla carotide nel 1964. Dopo l’operazione mi ero fissato che sarei morto. Allora mio cognato che era medico mi disse: “Comincia a camminare, così soffri e vedrai che non penserai più a morire”. E ho cominciato: avevo circa 44 anni. A quei tempi iniziavano le prime marcelonghe e un mio amico mi disse: “Perché non vieni stasera a correre a S. Elpidio a Mare? E’ una corsa a squadre e dobbiamo mettere una persona che abbia superato i 40 anni”. Ci andai e fui premiato come il più vecchio! Da quel giorno mi è scattata la scintilla, ho continuato a camminare, ogni settimana una o due corse e non mi sono più fermato”.

Nel frattempo, la moglie, a casa, tirava su due figli e gli mandava accidenti: “Sì, mia moglie non voleva, mi ha sempre negato di andare a correre e tuttora ancora combatte!

Ancora non s’è rassegnata, ma io continuo lo stesso, tanto che sabato (8 marzo scorso, ndr) vado a fare il Campionato Italiano Indoor nel circuito di atletica leggera ad Ancona”. Incorreggibile. E col lavoro, come la mettevi? “Stavo alle Poste e mi mangiavo le ferie per andare a correre oltre la domenica, perché ho cominciato a girare l’Italia. Durante Giro del Lago d’Iseo, di 67 Km, incontrai il presidente del Gruppo Marciatori dell’Avis di Milano: “Perché non entri a far parte del mio gruppo? Io sono scapolo, quando c’è una corsa mangi e

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dormi a casa mia, fai la corsa e riparti”.

Poi, siccome lui andava spesso a correre all’estero: “Ci mettiamo d’accordo, vieni con me in macchina…”, e cominciai la prima gara all’estero: arrivai distrutto, uno di 50 anni che va a fare una corsa di 150 Km. è un pazzo! Ma mica mi sono fermato: sempre di più, sempre di più, tanto che ogni anno facevo fino a 5000 Km., di marce o di corsa”.

Con buona pace (si fa per dire) della moglie che avrebbe preferito un marito “normale”, magari uno che andasse a giocarsi i soldi a carte al bar con gli amici, invece di “buttarli” per andare a correre per il mondo: “Per questo motivo mia moglie si arrabbia anche di più! In effetti, ho fatto un conto approssimativo: ho speso oltre 70 mila euro!”. Con tutto l’affetto per Mario, ci sentiamo solidali con la sua dolce metà!

Ma insomma, hai 88 anni: quanto hai intenzione di continuare? Risponde serafico: “Ho programmato fino a 100 anni, poi Dio provvede!”.

Ma che sensazione ti dà correre? “Quando arrivi al traguardo ti senti un gladiatore.

Ti senti un uomo libero:a livello umano conosci tanta gente, italiani e stranieri, godi della natura, anche nella sofferenza, che però per me è un grande godimento.

Tu devi scrivere: “L’uomo di corsa tutta una vita”: non sono riuscito neppure a prendere la patente, mi hanno bocciato!

Ero condannato eternamente ad andare a piedi! E quando mi incontri per strada, tu

in macchina e io a piedi, strombettami che ti saluto!”. Senz’altro, ma non so se farò in tempo: magari, vai più veloce di me e mi sorpassi!

Breve Magliano di Tenna

Il Museo della Civiltà contadina apre le porte Sarà inaugurato martedì 18 marzo, alle ore 15.30 nel centro storico del paese, il Museo della Civiltà contadina. Ospitato nei locali del torrione medievale, in Piazza Gramsci 2, il museo è stato realizzato grazie ad un progetto della Regione, rivolto ai Comuni della media valle del Tenna. Articolato su tre piani, nell’edificio sono stati ricostruiti una cucina, una stalla-laboratorio e una camera da letto, utilizzando mobili e oggetti di una volta, donati dagli abitanti del paese.

Dopo l’inaugurazione, il museo sarà aperto al pubblico e visitabile gratuitamente.

Sarà visitabile fino al 23 marzo la mostra di pittura “Donne che fanno arte”, allestita negli spazi di Villa Vitali, a Fermo. L’esposizione è strutturata in due sezioni: una dedicata ad artiste emergenti che non hanno mai partecipato ad esposizioni e la seconda ad artiste già note 14 marzo 2014

Segnalazione letteraria di Sergio Soldani Il SENTIERO NEL BOSCO (Adalbert Stifter - Adelphi Editore) Il sentiero nel bosco è un breve romanzo dai contenuti profondamente affabulanti e naturisti con un’acuta attenzione ai profili essenzialmente psicologici dei personaggi principali, alcuni dei quali sono tratteggiati dall’inizio alla fine della storia, mentre altri si inseriscono in seguito, in modo però assolutamente pertinente alla consequenzialità della situazione centrale. L’eclettico autore ceco ma di formazione viennese, pittore e pedagogo, che ha espresso il meglio di sé durante la prima metà del milleottocento, in questo affascinante volume si avvale del suo protagonista portante, un tal Tiburius, del quale descrive prima di tutto il suo stato economico abbiente mescolato a una quasi inguaribile ipocondria che lo spinge a un isolamento brutale, che rasenta la misantropia e una certa forma di devastante depressione. Poi, con delicata dovizia di colorazioni narrative, Tiburius viene consigliato da un medico un po’ stregone a frequentare delle terme. Il consiglio verrà diligentemente seguito, tanto quanto le disposizioni terapeutiche, le quali verranno praticate al millimetro, apportando all’ex isolato dei notevoli benefici, con sorprendenti soluzioni di carattere vibratamente positivo per il prosieguo della sua esistenza.

Stifter sa gestire la sua prosa con una leggerezza tendente alla sospensione delle ambientazioni e dei temi salienti delle sue vicende; conduce il lettore a una serena disamina percorrendo una dimensione che sfocia verso un fantastico atipico, perché ricco di concretezze umane molto determinanti che solcano le sensibilità più semplici delle aspirazioni spirituali.

Fermo/Concerti di anteprima e un nuovo cd

I dieci anni di Armonie della Sera Dieci anni di musica di eccellente qualità. Dieci anni in cui musicisti di indiscusso talento si sono esibiti in alcuni dei luoghi più suggestivi delle Marche. Per festeggiare l’importante traguardo, il Festival di musica da camera Armonie della Sera (in programma dal 12 luglio al 15 agosto) propone quattro imperdibili anteprime nella Sala dei Ritratti di Palazzo dei Priori, a Fermo. Dopo l’appuntamento dello scorso 27 febbraio, si proseguirà il 27 marzo con il duo Katia Ghigi (violino) e Michele Rossetti (pianoforte), il 24 aprile con un concerto per pianoforte a quattro mani con Federica Monti e Fabio Bianco e il 22 maggio con un recital della pianista marchigiana Cecilia Airaghi.

Il decennale del festival diretto dal M° Marco Sollini viene festeggiato anche con la nascita della collana discografica “The Magic of live”, edita da Concerto-Music Media, che sarà distribuita su scala mondiale. Nel secondo cd, di prossima uscita, sarà possibile ascoltare i brani eseguiti dal vivo da Francesco Manara (primo violino del Teatro alla Scala) e da Marco Sollini (pianoforte) durante un concerto dello scorso anno ad Ascoli Piceno. Nel cd, in cui si respira appieno il contatto diretto tra interpreti e pubblico che solo un concerto dal vivo può dare, è presente anche un libretto con note e testo a cura del musicologo Nicola Verzina. www.armoniedellasera.it

Brevi Fermo

Fermo

Torre San Patrizio/Mostra del libro illustrato

Racconti da paura

La città vista dai tetti

Viaggio in una “Torre di Libri”

Prosegue “Racconti di paura!!!”, rassegna di racconti, letture animate e attività organizzata dalla Biblioteca Ragazzi di Fermo in collaborazione con l’associazione Liberalibri. Venerdì 14 marzo sarà la volta di “Florens Gingolbell” (da 8 anni in su); mercoledì 19 marzo “Il mangiastorie: tutti a tavola…senza paura!” (per i bambini della scuola dell’infanzia); venerdì 21 marzo “Lo spettro della cantina” (da 8 in su); mercoledì 26 marzo “Gli Enic” (da 8 anni in su); venerdì 28 marzo “Il cane sul ciglio della strada” di (da 8 anni in su). Le letture e le attività avranno inizio alle ore 16.30. Tel. 0734.284466

Con il volume fotografico “Sopra le tegole”, Anna Rita Principi ha voluto ricercare un nuovo modo di guardare alla città di Fermo: dai suoi tetti. Un modo inconsueto e impervio, ma certamente affascinante, che richiama le origini antiche di un centro che ha così tanto da offrire sia ai turisti che ai suoi stessi abitanti. Il testo sarà presentato sabato 29 marzo alle ore 18 nella sede di Contrada Castello (via Corsica 20), a Fermo. All’incontro prenderanno parte l’autrice e il poeta Adelelmo Ruggieri.

La lettura è un’attività essenziale per la crescita formativa dei più giovani e i libri sono il luogo privilegiato per tale attività.

L’iniziativa “Torre di Libri” mette in primo piano il libro illustrato attraverso la promozione e la valorizzazione offerte dai percorsi didattici: mostre, letture, visite guidate e laboratori. Per la 1ª edizione della manifestazione saranno esposte al Cine-Teatro Comunale, dal 17 al 30 marzo, le tavole originali dei seguenti libri: Effetti di un sogno interrotto di L. Pirandello, illustrato da Michele Rocchetti, I musicanti di Brema di J. e W. Grimm, illustrato da Claudia Palmarucci, Mai scommettere la testa con il diavolo di Edgar Allan Poe illustrato da Giacomo Garelli, Il bambino colabrodo di Arianna Giorgia Bonazzi illustrato da Alfonsina Ciculi e Le favole di Esopo illustrate da Simone Rea. Le mattine gli spazi della mostra sono dedicati alle visite e ai laboratori per gli studenti delle scuole. Pomeriggio sempre aperto per visite guidate. Comune, tel. 0734.510151

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Cartellone/News 14 marzo 2014

Mostre mercato

Brevi

Macerata

Fermano

Anno Nuovo, Fiera …. per il Vecchio!

Da poco abbiamo inaugurato il nuovo anno e già ci si avvicina all’evento fieristico che si caratterizza, per contrapposizione, per il “vecchio” e per tutto ciò che nuovo non è più. Stiamo evidentemente parlando della “Fiera Campionaria dell’Usato” che per la 29^ volta, al Centro Fiere Villa Potenza di Macerata, i prossimi 5 e 6 aprile, offrirà agli appassionati “cercatori”, le migliori offerte dei numerosissimi espositori che per l’occasione arriveranno da molte zone della penisola Italiana.

Come accade da molti anni, la struttura fieristica di Macerata, vedrà occupate tutte le sue aree espositive da una gran quantità camion, furgoni o semplici auto dalle quali vengono scaricati oggetti più diversi con anni o addirittura decenni di “onorato servizio”. Ed ecco quindi riempirsi la stessa struttura di migliaia di persone dedite alla paziente ricerca tra tutto il detto materiale, dell’oggetto desiderato o mancante alla propria collezione od anche solo per caso “incontrato”.

Alla motivazione ludica del ricorso all’oggetto vecchio si aggiunge anche quella economica e perché no, ambientale. Si registra da tempo una crescente sensibilità alle problematiche ambientali relative allo smaltimento dei rifiuti. Quindi dare nuova vita ad oggetti in procinto di diventare “rifiuto” contribuisce indubbiamente ad alleviarne le conseguenze.

Dicevamo anche dell’aspetto economico non trascurabile, in particolar modo in

questo periodo, sia per chi acquista risparmiando ma anche e soprattutto per chi decide di alienare i propri oggetti non più utilizzati, ricavandone un utile extra.

La Fiera Campionaria dell’Usato, nella sua versione primaverile, mantiene la presenza dei settori espositivi tradizionali, quali il “Salone della Creatività”, riservato ad artisti-artigiani, produttori “dell’ingegno e della fantasia”, “Auto … in Fiera”, il salone dell’auto e del veicolo usato, il “Mercatino delle Pulci”, l’affascinante padiglione dell’oggettistica più variegata ed in particolare propone il 10° Salone del Modellismo organizzato con la preziosa collaborazione delle associazioni “ASM - Associazione Storico Modellistica” e “Modellisti Marchigiani”.

L’appuntamento con gli appassionati del settore, raggiunge in questa occasione numeri record con un programma di interesse “nazionale”. La superficie occupata si estenderà infatti fino a 2.400 mq. al coperto ed oltre 5.000 mq. all’aperto, per ospitare le aree per la mostra scambio, le esposizioni, i tornei e le tante dimostrazioni.

In particolare il programma prevede modellismo statico con sezioni navale, ferroviario e agricolo; il modellismo dinamico, specialità movimento terra, rally, scaler, volo acrobatico; e gli eventi con pista esterna rally 1:8 scoppio,

Meraviglie al FAI di Primavera Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera. Per l’occasione, in tutta Italia saranno visitabili alcuni dei luoghi più belli e suggestivi. A Fermo, per celebrare il bimillenario della morte di Augusto, saranno aperte le Piscine Romane e le Piccole Cisterne o Antiquarium; inoltre, sarà possibile visitare l’Arcivescovado e, per gli aderenti al FAI, Casa Grisostomi.

Nelle stesse giornate, a Servigliano, esempio di borgo settecentesco a pianta quadrata, saranno aperte La Collegiata, la Chiesa di Santa Maria del Piano, Palazzo Filoni, l’ex Stazione ferroviaria, che ospita la Casa della Memoria, e Villa Bartolucci Brancadoro, nella frazione Belluco.

tornei di warhammer 40k e fantasy, tavoli dimostrativi di wargames storico tridimensionale e di heroquest tridimensionale. Mai nelle Marche si era realizzato in precedenza un concentramento così completo e diversificato in tema modellistico.

Apertura al pubblico sabato 5 aprile alle ore 14,30 con riapertura domenica 6 aprile alle ore 9.30, per tirare dritti fino alle 19 in entrambe le giornate.

Per informazioni e per la prenotazione degli spazi: tel. 0733.637313 www.servicepromotion.it

Fermo

Tipicità al Fermo Forum Dal 15 al 17 marzo presso il centro fieristico Fermo Forum, in località Girola di Fermo, va in scena “Tipicità”, il made in Marche festival.

In programma una tre giorni densa di iniziative tra prelibatezze gastronomiche, arte, fashion e artigianato di tradizione. Da non perdere il confronto con la cultura di altre realtà italiane e straniere: Repubblica del Sudafrica e Salento settentrionale saranno gli ospiti d’onore di questa 22ª edizione.

Tel. 0734.225237 – www.tipicita.it

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Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Regione Marche

Provincia di Fermo

Comune di Porto San Giorgio

Comune di Porto Sant’Elpidio

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Cartellone/News 14 marzo 2014

Musica

Musica

Porto Sant’Elpidio

Civitanova Marche

Lirismo e sperimentazione con Giovanni Guidi e Gianluca Petrella

Magia in note firmata Stefano Bollani

Vincitori del recente referendum di Top Jazz 2014, il pianista Giovanni Guidi e il trombonista Gianluca Petrella sono musicisti di comprovata fantasia, accomunati dalla militanza nel quotatissimo quintetto di Enrico Rava. Nel duetto SOUPSTAR la loro intesa è tangibile e le rispettive sensibilità convergono e dialogano sullo sfondo di un palpabile senso lirico e di un desiderio di sperimentare.

Un’occasione dunque irripetibile quella di sabato 15 marzo alle ore 21.30 presso

Mercoledì 9 aprile, alle ore 21.30, il Teatro Rossini di Civitanova Marche ospita il concerto straordinario di Stefano Bollani dal titolo “Piano solo”. L’evento rientra nel programma della stagione concertistica “Civitanova Classica – Piano Festival”.

Bollani è un puzzle di musica, di simpatia, di estemporaneità che si fondono in continuazione per poi cogliere e plasmare i suoni in un continuo dialogo fra improvvisazione e canzone, pubblico e pianista. Nel suo concerto in Piano Solo non chiedetegli cosa farà, Stefano Bollani non lo sa finché non appoggia le sue dita sui tasti ed inizia a ripercorrere il suo io, la sua memoria, i suoi sentimenti.

Piano Solo è un viaggio nella sua musica interiore, nelle sue emozioni, passando dal Brasile alla canzone degli anni ’40 fino ad arrivare ai bis a richiesta in cui mescola 10 brani come se fosse dj. Un viaggio incredibile, dove Bollani sembra prendere per mano ogni spettatore per portarlo accanto a se, nella sua musica piena di sentimento e di divertimento. Destrutturando e ricostruendo ogni volta in modo diverso i brani che spesso ritroviamo nei suoi dischi.

la Limonaia di Villa Baruchello a Porto Sant’Elpidio.

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Porto San Giorgio

L’inconfondibile sound di Ralph Alessi Ennesimo appuntamento musicale imperdibile per questo marzo dalle sonorità jazz con Ralph Alessi & Baida quartet, in programma al Teatro comunale di Porto San Giorgio mercoledì 26 marzo alle ore 21.15.

Per Ralph Alessi, l’uscita di “Baida” - il suo primo album per ECM come bandleader - è un momento magico della sua già ampia carriera. Il trombettista newyorkese è stato un eccellente improvvisatore in gruppi come quelli di Steve Coleman, Uri Caine, Ravi Coltrane, Fred Hersch e Don Byron, portando avanti al contempo vari progetti a suo nome. Ora, con “Baida”, Alessi ha creato qualche cosa di emozionante, un album che può arrivare ad un pubblico ancora più ampio per la qualità delle sue atmosfere e il fascino delle sue melodie.

Per “Baida” Alessi ha coinvolto al piano

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Jason Moran (in versione live troviamo Gary Versace), al basso Drew Gress e alla batteria Nasheet Waits. Questo quartetto di virtuosi suona con una straordinaria eleganza ma anche con una tangibile muscolarità. Il tono argenteo della tromba di Alessi, come ha detto il New York Times ha “una luminosità rotonda, come la luna piena”.

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Monte Urano

Trilok Gurtu e il suo mondo di musica L’artista indiano Trilok Gurtu sarà a Monte Urano il prossimo giovedì 27 marzo al Teatro Arlecchino per una performance dalle mille contaminazioni.

World jazz ricordando Don Cherry, l’ultimo progetto di Trilok Gurtu si rifà alla lezione musicale e umana di uno dei grandi visionari del jazz, pioniere delle contaminazioni fra culture musicali diverse. In Spellbound il fantasioso percussionista indiano, rende anche omaggio a uno degli strumenti simbolo del jazz: la tromba. Nell’album figurano infatti il norvegese Nils Petter Molvær, il libanese Ibrahim Maalouf, l’americano Ambrose Akinmusire, il nostro Paolo Fresu e altri grandi trombettisti. E tra le composizioni registrate per la speciale occasione ci sono pezzi di Dizzy Gillespie, Miles Davis e dello stesso Don Cherry.

Spellbound è una nuova, affascinante tappa del viaggio di Trilok Gurtu attorno alle musiche del mondo: un mix di jazz, funk, ritmi proveniente dall’India, dall’Africa e da altri angoli del pianeta. Una musica che ha assorbito molteplici influenze e che parla una lingua comprensibile a tutti, davvero universale.

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Breve Porto Sant’Elpidio Le sorelle Marinetti ridono… sotto le bombe!

Per le grandi artiste Le Sorelle Marinetti, Giorgio Umberto Bozzo ha ideato una commedia musicale Risate sotto le bombe, che ci riporta all’autunno del ‘43. In un piccolo teatro di provincia, poco dopo l’inizio di uno spettacolo suona improvvisamente un allarme aereo. Il pubblico, preso dal panico, scappa dalla sala. La piccola compagnia di attori e cantanti si rifugia nel camerino del coro, esattamente sotto il palcoscenico del teatro. Le Sorelle Marinetti, il capocomico Altiero Fresconi (interpretato da Gianni Fantoni, anche autore insieme a Giorgio Umberto Bozzo), il refrenista Rollo, la soubrettina Velia Duchamp e alcuni musicisti sono costretti ad attendere il cessato allarme in un angusto spazio, che fa affiorare la complessità dei rapporti interpersonali. Al Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio, giovedì 20 marzo ore 21,15, un’occasione per ascoltare le canzoni di un’epoca con le musiche dal vivo dirette dal maestro Christian Schmitz. Tel. 0734.902107

Teatro Fermo

Si alza il sipario sulla Festa del Teatro Anche quest’anno, in contemporanea con altri 100 Paesi nel mondo, il 27 marzo verrà celebrata al Teatro dell’Aquila di Fermo la 53° Giornata Mondiale del Teatro, avendone già archiviate sei edizioni in un meraviglioso crescendo; in quella giornata, sotto la sapiente guida de iL TiAeFfe e il patrocinio della UILT (Unione Italiana Libero Teatro) Nazionale, le Associazioni Culturali e Teatrali della Provincia di Fermo animeranno uno spettacolo per sostenere l‘universalità del teatro e la sua straordinaria capacità di comunicare al di là di ogni differenza, costruendo ponti tra culture.

Come di consueto una personalità del mondo dell’arte e dello spettacolo di livello internazionale (lo scorso anno affidato alla penna del premio Nobel Dario Fo) sarà invitata ad esprimere una riflessione sul tema del teatro e della pace.

La settima Festa del Teatro coinvolgerà le associazioni teatrali, le scuole di danza della provincia di Fermo, in una veste ancora più esaltante per valorizzare in particolar modo i concetti della collaborazione, del conoscersi, dello scambio e dell’incontro di opinioni e culture. L’intenzione degli organizzatori è quello di offrire un programma originale che possa parlare con efficacia e originalità alla gente. Per la Festa no-stop che, come di consueto, si svolgerà dalle ore 19 alle 24, sono in programma tanti spettacoli di vario genere proposti dalle Associazioni della Provincia di Fermo capaci di coniugare le numerose forme artistiche. L’ingresso è libero e il pubblico potrà avvicendarsi in platea o sui palchi a proprio piacimento per assistere ad una porzione o all’intera serata.

Tel. 339.5719105 – 368.3119957 - iltiaeffe@libero.it

Montegiorgio

La contagiosa allegria di Montejorgio Cacionà Servono un gran lavorio e un forte coinvolgimento di decine e decine di persone per essere pronti all’appuntamento. Come una tradizione ormai consolidata, per il quarantasettesimo anno, l’ultimo fine settimana di marzo, i prossimi 28, 29 e 30, il Teatro Alaleona aprirà le porte per accogliere una nuova edizione di Montejorgio Cacionà.

Senza rinunciare ad alcuni “pezzi” classici, sono in cantiere nuove scenette e nuovi argomenti che sapranno offrire agli spettatori una panoramica sui fatti della vita di tutti i giorni, che costano spesso impegno e sacrificio, ma che, visti con gli occhi attenti di “Cacionà”, vengono proposti con gusto, leggerezza e ironia, Il gruppo, forte di un’esperienza più che quarantennale, permetterà di trascorrere due ore abbondanti di allegria e serenità, facendo rivivere agli anziani e proponendo ai giovani un modo di affrontare la vita con attenzione, ma anche con quella leggerezza di testa e di cuore che porta molto vicini alla felicità.

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Sport/News

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14 marzo 2014

Ciclismo/Porto Sant’Elpidio ospiterà l’ultima tappa in linea della “Corsa dei due mari”

Si rinnova il matrimonio tra il Fermano e la Tirreno-Adriatico Considerata da molti come una delle gare più belle del calendario mondiale ed una delle corse più importanti di inizio stagione, anche questa edizione della Tirreno – Adriatico 2014, presentata a Montecatini Terme, viene indicata come il miglior test di preparazione alla MilanoSanremo. Da anni evento di grande impatto mediatico, data la presenza di Rai Sport e di altre 130 emittenti straniere, è considerata alla stessa stregua del Giro d’Italia e quest’anno riprende i temi delle ultime stagioni: cronosquadre iniziale, crono finale, qualche muro e un paio di salite lunghe, ma complessivamente sembra un po’ più leggera dell’edizione della scorsa primavera.

La cosiddetta “corsa dei due mari”, che taglia l’Italia da est a ovest e che nel 2013 ha visto al via tutti i migliori ciclisti del pianeta (podio finale da urlo, con primo posto per il nostro Vincenzo Nibali e poi, a seguire, Christopher Froome – vincitore del Tour de France – ed Alberto Contador) e come sempre in programma nel mese di marzo, rappresenta il manuale per il test del perfetto ciclista, una gara composta da tappe a cronometro a squadre, tappe in montagna con corse in salita adatte a scalatori e tappe in pianura costeggiate dal mare, consone ai grandi velocisti.

Ed anche quest’anno il grande ciclismo professionistico ha scelto Porto Sant’Elpidio come arrivo dell’ultima tappa in linea della Tirreno-Adriatico 2014. Quella elpidiense si preannuncia come una delle

più spettacolari dell’intera manifestazione: occhio, ogni riferimento al percorso della passata stagione è da ritenersi decisamente annullato. Al bando le selettive salite, per l’immensa felicità dei velocisti. Perché la Bucchianico – Porto Sant’Elpidio di lunedì 17 marzo (quasi tutta pianeggiante con Gran Premio della Montagna in quel di Chieti, poco dopo la partenza, ed un altro a Sant’Elpidio a Mare, di 187 Km con arrivo sul Lungomare Centro della cittadina rivierasca), pur non evidenziando particolari criticità, si concluderà molto presumibilmente in volata, dopo aver percorso una anello di due giri e dopo essere transitati verso Capodarco di Fermo, zona Paludi con sbocco a Lido di Fermo, poi SS16, l’Adriatica sino a salire in direzione Sant’Elpidio a Mare, Bivio Cascinare sino a ritornare a Porto Sant’Elpidio quando, da zona San Filippo, la carovana ciclistica imboccherà la direzione mare per poi dipanarsi verso l’arrivo. E qui, come scritto, ci sarà grande spazio per i velocisti.

Unanimi, in ogni caso, i consensi e la fiducia riposti dagli organizzatori (Rcs Sport/La Gazzetta dello Sport) nell’operato del Comitato organizzatore dell’evento, il cui direttore generale è Vincenzino Santoni: “RCS e Rai sono entusiasti di noi, sanno che possono fidarsi e sono certo che faremo bene, dopo aver lavorato sodo”.

Soddisfazione per la conferma di un arrivo della prestigiosa corsa a Porto Sant’Elpidio è stata espressa dal Sindaco Nazareno Franchellucci e dall’Assessore allo

Sport Milena Sebastiani. La Tirreno-Adriatico 2014 sarà “una gara vera e propria, non una corsa di preparazione alla Milano-Sanremo come è stata considerata in passato”, ha concluso Mauro Vegni, direttore operativo Rcs Sport che organizza l’evento, alla presentazione della corsa. Da tenere in considerazione il pronostico dell’ex ciclista Giovanni Lombardi che di Tirreno-Adriatico ne ha vinte ben tre: “E’ una classica - ha affermato - Come favoriti vedo Sagan, Cavendish, ma anche la nostra bandiera, Nibali”.

Uberto Frenquellucci

Ciclismo/A Montegranaro si ritrovano i figli di Gismondi e del “Ginettaccio” Civitanova Alta/Presentato dai neo-geometri del “Corridoni”

Torna a rivivere Progetto per il nuovo campo sportivo il mito di Coppi e Bartali Che il ciclismo da sempre riveste un ruolo importante fra i montegranaresi è saputo e risaputo, vista la grande tradizione del fedelissimo di Coppi Michele Gismondi scomparso appena pochi mesi fa, già vice campione del mondo. Che ancora oggi si trovi il modo di vivere momenti speciali ed emozionanti, come quelli vissuti per la presentazione della squadra dilettantistica veregrense dei “Calzaturieri”, è veramente qualcosa di bello sorprendente. Ebbene, i dirigenti giallo-rosso e blù sono stati veramente eccezionali, coinvolgendo al vernissage di presentazione della 45^ stagione agonistica il figlio di Michele Gismondi ed il figlio di Gino Bartali, che ha anch’esso dei solidi legami con Montegranaro, essendo la figlia da tanti anni residente nel comune calzaturiero, dove svolge il proprio lavoro d’impiegata ed ha la sua bella famiglia. È stato proprio Nazzareno Gismondi a consegnare il premio intitolato a Michele Gismondi al figlio del Gino nazional popolare con la motivazione: “Ad Andrea Bartali per l’incessante impegno profuso nella perpetuazione della memoria dei grandi uomini e dei grandi valori etici del ciclismo”. Inevitabilmente fra i presenti i discorsi sono scivolati sui tanti aneddoti che il veregrense Michele Gismondi (sempre presente fino a qualche anno alle presentazioni della squadra cittadina, fino a quando sue condizioni di salute glielo hanno permesso), era solito raccontare del Campionissimo Fausto Coppi, già suo testimone di nozze a Montegranaro. Tanto per rendere l’idea, di quanto profondo fosse il legame di stima ed amicizia fra i due.

Il ricordo anche di Gino Bartali è stato il degno completamento di una splendida giornata di sport.

La bella ed originale iniziativa si è svolta grazie al lavoro dell’instancabile Giuseppe Viozzi da sempre braccio operativo dell’indimenticato Presidente dei Calzaturieri Pietro Sesto Strappa e del giovane nipote di quest’ultimo ed attuale presidente della società ciclista veregrense Cristian Acciarini. Per quanto concerne l’aspetto prettamente agonistico la squadra dei “Calzaturieri Marini Silvano” (storico sponsor da 40 anni al fianco della società) al 45° anno di onorata attività dilettantistica, con 15 ciclisti già lanciati nel mondo del professionismo, punta ad una stagione piena di soddisfazioni, con l’obiettivo di valorizzare il maggior numero possibile di giovani.

(Endrio Ubaldi)

Una rappresentanza di ex studenti della classe V N dell’I.T.C.G. “Corridoni” ha consegnato all’assessore alla Pubblica istruzione di Civitanova Marche, Piergiorgio Balboni, il progetto per la ristrutturazione del campo sportivo di Civitanova Alta, elaborato a partire dallo scorso 2012 nel laboratorio di Scienza delle costruzioni e topografia dell’Istituto tecnico, su sollecitazione dell’Assessorato allo Sport del Comune.

Federico Ciarrocchi, Marco Luciani, Lucia Crocenzi, questi i nome degli studenti oggi in sala Giunta, erano accompagnati dai professori Andrea Spada, Luigi Galandrini e Alessandra Di Gennaro e dal direttore sportivo della Civitanovese calcio Bresciani e da due giocatori. I ragazzi e i professori hanno illustrato i rendering stampati a colori e hanno spiegato le loro idee sugli interventi da mettere in atto, dal il manto in erba sintetica alle gradinate e spogliatoi, alla copertura della tribuna e il campo di

calciotto.

“Ho seguito con interesse questo progetto – ha detto Balboni - che vede coinvolti i ragazzi del Geometri, perché è proprio con la loro classe che questo indirizzo è stato avviato a Civitanova. Ho toccato con mano il loro entusiasmo nel poter lavorare per il territorio e in collaborazione con l’Ente che lo rappresenta, e oggi vediamo i risultati concreti del lavoro svolto in classe. Davvero complimenti e chissà, magari il Comune avvalendosi dei Fondi europei, potrà anche realizzare quello che oggi è solo un’idea bellissima”.

Gli elaborati, redatti in due lingue, sono stati presentati dagli studenti all’esame di Stato.

“Si è trattato di una esperienza molto utile – ha dichiarato Spada – perché i ragazzi hanno simulato l’attività professionale facendo attività didattica: dai sopralluoghi alle misurazioni, fino al computer per le immagini”.

Breve Fermano-Maceratese

Mens sana in corpore sano

Le Province di Fermo e Macerata hanno dato avvio a due progetti per inserire l’attività motoria all’interno delle scuole primarie dei rispettivi territori. In realtà i progetti erano già stati attivati da qualche anno, ma i tagli inflitti agli enti pubblici avevano reso necessario un ridimensionamento dei budget da impegnare in questo settore.

Grazie ad una collaborazione con i rispettivi Coni provinciali, per l’anno scolastico in corso, l’attività è potuta ripartire ed ampliarsi. In particolare, nel Fermano si è riusciti a coprire la quasi totalità dei comuni della provincia, mentre nel Maceratese le classi coinvolte sono salite a 336.

Un’iniziativa importante perché mira a favorire il corretto sviluppo psicomotorio dei giovanissimi, oggi sempre più indotti ad una prolungata sedentarietà. Da una recente indagine è infatti emerso che i giovani italiani sono tra quelli a più alto rischio di obesità, con un ragazzo su quattro che non pratica alcun tipo di attività fisica.

Inoltre, la firma di un protocollo tra il Ministero dell’Istruzione, il Coni nazionale e la Presidenza del Consiglio dei Ministri sta ponendo le basi per un intervento triennale che mira a consolidare l’attività motoria nelle scuole primarie.

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Sport/News 14 marzo 2014

Civitanova/Soddisfazioni dal nuoto e dall’atletica

Softball/Conferma per l’Unione Fermana

Pioggia di titoli per l’Anthropos È ancora massima serie Anthropos sugli scudi. La plurititolata associazione sportiva per disabili di Civitanova Marche nell’ultimo periodo raggiunge ottimi risultati nel nuoto e nell’atletica leggera.

La prima, ottima notizia giunge da Como dove nel fine settimana del 22 e 23 febbraio si sono svolti i Campionati Invernali di Nuoto della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico). All’evento l’Anthropos era rappresentata dall’atleta fermano Vincenzo Campione (foto in alto), accompagnato dal dirigente William Sagripanti. Vincenzo, allenato da Flavia, è giunto alla kermesse nazionale in buonissime condizioni e non ha tradito le aspettative centrando l’oro nei 50 stile libero categoria S3 e l’argento, medesima categoria, nei 50 farfalla. Un plauso a Vincenzo ed alla sua allenatrice per questi ulteriori splendidi risultati che arricchiscono il suo palmares. Prossima settimana i nostri saranno attesi ai Campionati Italiani Assoluti in vasca corta della FISDIR. Dal 28 febbraio al 2 marzo Mains, in Francia, ha ospitato i Campionati Mondiali di Atletica Indoor INAS 2014. All’evento la nazionale Italiana FISDIR vedeva presente l’atleta Anthropos Ruud Koutiki (foto in basso) con il Referente Tecnico Nazionale FISDIR, nonché allenatore di Ruud, Mauro Ficerai.

Sono stati tre giorni di prestazioni entusiasmanti e di emozioni crescenti che hanno visto Ruud migliorare prova dopo prova i suo personal best nei 60m 200m e 400m, dapprima nelle batterie e poi nelle finali di sabato e domenica. E con prestazioni tipo 7”06 nei 60m, non potevano mancare i

podi: Ruud è Campione del Mondo nei 60m piani e nei 200m piani e medaglia d’argento nei 400m piani. Grandi risultati per un atleta ed un ragazzo fenomenale che, grazie alla competenza e preparazione di un tecnico come Ficerai, è giunto all’evento al top della condizione ed ha gestito le gare come meglio non poteva.

A MONTEGRANARO LA PALLACANESTRO NON PUÒ SPARIRE

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affrontando, nonostante i diritti ampiamente acquisiti sul campo, non faceva considerare sicura l’iscrizione al torneo di serie A, sebbene, la dirigenza dell’Unione non si è mai persa d’animo.

Nei giorni scorsi grazie alla conferma dello sponsor principale l’azienda Dino Bigioni Shoes di Montegranaro, già da tempo in prima linea con il basket, è arrivata anche l’attesa notizia dell’iscrizione all’Italian Softball League. Ma vi è di più, dopo l’ottima riuscita dell’organizzazione della fase finale della Coppa delle Coppe dell’estate scorsa, l’Unione Fermana curerà quest’anno l’organizzazione della Coppa dei Campioni, che vedrà arrivare a Montegranaro e negli altri centri della Provincia di Fermo centinaia di atlete da ogni angolo d’Europa, già campionesse nazionali nei propri Paesi. Una stupenda vetrina sportiva e turistica, che porrà il territorio fermano nei primi giorni di settembre alla ribalta nazionale ed europea.

Endrio Ubaldi

Time Out

RTM FERMO TV

CANALE

È arrivata nei giorni scorsi l’attesa e gradita notizia della partecipazione anche per la stagione che sta per iniziare nella Italian Softball League, la serie A 1 di softball, dell’Unione Fermana Dino Bigioni Shoes. Il massimo torneo femminile di softball prenderà il via il prossimo 5 aprile e vedrà l’Unione Fermana impegnata al Diamante Verde di Montegranaro contro il Bussolengo Sotball.

L’Italian Softball League è divisa in 2 gironi di 6 squadre cadauno, la Dino Bigioni è stata inserita nel girone B insieme alla stessa Bussolengo, Collecchio, Forli, Caserta e Parma, con trasferte non troppo lontane, la più distante è Caserta, visto che Nuoro è stato inserito nel girone A. Ebbene, nonostante l’ottimo campionato dello scorso anno culminato con i play off, massimo risultato raggiunto dalla formazione fermana, non era assolutamente scontato che la società guidata dall’appassionato Presidente Luciano Caminonni si potesse iscrivere alla massima serie nazionale. Il difficile momento economico che si sta

redazione@fermotv.it

Se i primi campionati ufficiali la Sutor Montegranaro ha iniziato a disputarli dal 1947, è altresì vero che già dagli anni ’30 si hanno tracce della pallacanestro a Montegranaro, grazie al Marchese Luciani, che vedendo praticare questo sport a Porto San Giorgio città dove trascorreva le ferie estive, lo importò ben presto nel centro calzaturiero, con il primo campo in terra battuta dietro la Chiesa di San Serafino, dove c’è ancora oggi lo storico Campo dei Tigli.

Otto campionati nella massima serie, tre tornei di serie A 2 ed almeno 20 anni fra serie B 2 e serie B 1, fanno della Sutor un’eccellenza sportiva a livello nazionale. Ebbene, nelle ultime settimane, purtroppo, le cronache giornalistiche e televisive, si sono occupate della Sutor più per vicende extrasportive, che per i risultati sul campo, C’è un’oggettiva difficoltà economica da parte della dirigenza calzaturiera nel portare avanti la squadra nella massima serie, con tanti e disperati appelli, che finora sono riusciti solamente a far tamponare la situazione, senza riuscire a risolverle, con troppe nubi per il futuro anche immediato. Grazie anche agli sforzi fatti in questi ultimi 2 anni dal Sutor Special Club e dal Consorzio “Insieme per la Sutor”, con quest’ultimo che ha garantito in extremis il pagamento dei contributi previdenziali, altrimenti sarebbero scattate delle pesanti sanzioni, la squadra è rimasta in serie A ed il diritto sportivo è ancora salvo. Ma ora, visti anche gli ultimi movimenti in uscita sul fronte degli stranieri con l’ultima cessione di Mayo e la sconfitta interna con un passivo di 28 punti contro Siena, dopo la brutta battuta d’arresto di Pesaro, anche nei tifosi più irriducibili, inizia a crescere la consapevolezza del rischio che il basket sta correndo a Montegranaro.

Nel corso di un’assemblea pubblica molto partecipata svoltasi le scorse settimane presso la sala consiliare veregrense (nella foto) i dirigenti sutorini hanno parlato delle grandi difficoltà, dovute a scelte passate che si sono rivelate errate e dannose, oltre alla mancanza da due anni a questa parte dello sponsor principale, unitamente a tanti sponsor cosiddetti minori che sono stati costretti a passare la mano o a ridimensionare il loro impegno al fianco della Sutor. Molto sentiti sono stati gli interventi di coach Carlo Recalcati e del D.G. Santoro: entrambi hanno ribadito che in ballo non c’è solo la permanenza in serie A, ma anche la salvezza della storia della Sutor. E proprio la salvezza del titolo sportivo è quello che in queste settimane sta più a cuore a tutto l’ambiente gialloblù. I tifosi stanno dimostrando una maturità fuori dal comune, avendo acquistato i “Sutor Rangers” diverse quote del Sutor Special Club ed avendo dato disponibilità di contribuire con € 3.000,00 al pagamento della rata per la tassa federale.

Certamente, tutti sarebbero contenti che la Sutor riuscisse a salvarsi e rimanere in A, ma nella malaugurata ipotesi di retrocessione in Legabasket (l’ex serie A 2), quello che conta è salvare il titolo sportivo, i tifosi lo hanno scritto anche a carattere cubitale al Palasavelli, a costo di tornare nei campionati minori e giocare al Palazzetto dello Sport di Montegranaro, la Sutor non può e non deve scomparire. Non è una questione di serie A o meno, quello che conta è salvaguardare la storia cestistica montegranarese ed il nome Sutor.

A dire il vero a Montegranaro c’è un’altra eccellente realtà cestistica, la Poderosa Dino Bigioni Shoes che è in piena zona play off in Divisione Nazionale B (l’ex B 2), considerando che la maggior parte delle realtà cestistiche nazionali, a partire da Pesaro e Bologna, solo per citare qualche esempio, sono dovute ripartire con le seconde squadre delle proprie città, anche questa potrebbe essere un’ipotesi estrema, ma guai a pensare che il nome Sutor scomparirà dalle cronache sportive… Si farà il possibile ed anche l’impossibile per salvare la storia dei gialloblù, anche se non sarà un’impresa facile, tutt’altro...

Endrio Ubaldi

Dove trovare il Corriere News 14 marzo 2014

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ANNO 12 - n.03 - 14 marzo 2014

Editore: Edizioni Fisal, Dir.Responsabile: Alessandro Sabbatini P.R.:Patrizia Scaloni, Fabio Scatasta Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Stampa: Bieffe industria grafica - Recanati Vignette: Daniele Ripani Redazione: Paolo Galletti, Francesca Pasquali Hanno collaborato alla redazione di questo numero: Simone Accattoli, Federica Balestrini, Andrea Braconi, Uberto Frenquellucci, Daniele Maiani, Carmela Marani, Serena Murri, Loredana Tomassini, Endrio Ubaldi Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini Webmaster: Aranea (tel. 0734.776001) CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.223110 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@corrierenews.it

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Prossimo numero in distribuzione dall’11 aprile all’8 maggio

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