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Saluto a suor Marcella

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Cara suor Laura

Cara suor Laura

la Comunità Saluto a suor Marcella

Parlare di Suor Marcella, è ricordare una donna di fede, una religiosa che ama l’Eucaristia, di profonda devozione al Sacro Cuore e alla Vergine Maria; amore e devozioni che furono fonte di ispirazione per la sua vita, poiché fin da ragazza voleva seguire il Signore. Ricordava spesso, con gratitudine, come sua mamma infondesse in lei e nei suoi fratelli l’amore di Gesù e di Maria, nonché il desiderio di servire gli altri, per amore di Dio, in particolare i più bisognosi, cosa che faceva con delicatezza e tanto amore. Tante volte ha raccontato come aveva conosciuto le suore di Santa Marta lì nella lontana Italia, a Puria, in quel bel posto circondato da montagne, dove tutto le parlava di Dio e che ricordava, soprattutto nell’ultimo tempo vissuto in Valdivia. Le suore di Santa Marta l’hanno affascinata per il loro spirito di accoglienza e di servizio, per il loro amore per Gesù; fu così che scoprì che il Signore la chiamava a vivere il carisma lasciato da Tommaso Reggio alle sue suore. Notevole era la sua generosità, la sua sollecitudine per gli altri, per i più bisognosi, specialmente per quei bambini che avevano difficoltà, a loro si dedicava completamente e la sua cura era delicata ed estrema. Negli ultimi anni, quando non insegnava più, aiutava sempre alcuni piccoli che trovavano difficoltà ad imparare matematica, li cercava e non restava calma finché non imparavano. Non chiedeva nulla per sé, ma ordinava caramelle per i bambini. Sempre preoccupata per gli studenti che ricevevano gli alimenti dallo Stato, che non avrebbero mai smesso di mangiare, si accingeva ad educarli e a correggerli, quando era necessario, in particolare insegnava loro a ringraziare Dio per il cibo che avevano ricevuto. Attenta che nulla andasse perduto, perché alla porta di casa i poveri aspettavano un piatto di cibo, e quello che non poteva più essere per i “vecchi” come li chiamava lei, veniva usato per i cani che curava. La sua vita non fu sempre facile, la sua sensibilità a volte la faceva sbagliare, ma con quale delicatezza sapeva chiedere perdono e ammettere di non aver agito bene. Il suo lavoro spirituale e la sua preghiera l’hanno aiutata ad essere sempre attenta a cercare di migliorare. Il suo amore per Gesù, Maria e il nostro Padre Fondatore, si esprimeva non solo nel servizio ai bambini, ma anche alle sue consorelle, preoccupandosi, negli ultimi anni, del guardaroba, della lavanderia e di sostituire nelle faccende domestiche chi non poteva essere presente. Quando la malattia toccò la sua vita e non potè più fare le cose da sola, mostrava sempre la sua gratitudine con la parola “grazie”, che usciva dalle sue labbra verso tutti coloro che le rendevano qualche servizio, insieme alla promessa di una preghiera. La sua presenza non c’è più, ma il ricordo di Suor Marcella, che un giorno lasciò la sua terra per venire in queste terre lontane e mostrarci il Dio dell’amore e della Misericordia, è scolpito nel cuore di tanti bambini di cui si prendeva cura, di tante mamme che accompagnava nell’educazione dei propri figli, di tante persone a cui insegnava a recitare il rosario e di tante che accompagnava nella catechesi e, naturalmente, il suo ricordo e il suo esempio di generosa dedizione è inciso nei nostri cuori, sue consorelle. Suor Marcella, grazie per il tuo esempio di spirito di preghiera e di generosa dedizione agli altri; dal cielo, insieme al nostro Padre Fondatore, alle nostre Madri e consorelle che già godono delle nozze eterne, intercedi per la tua Famiglia Religiosa, che ancora attraversa la vita terrena, affinché il nostro apostolato sia il buon seme del Regno, che dia abbondante frutto e perché tante giovani, come te un giorno, scoprano la chiamata di Gesù e lo seguano con amore e gioia.

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