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Per la carissima Suor Agnese
Pagine aperte
di suor Anita Per la carissima Suor Agnese
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Oggi, 18 settembre 2021, al pensiero della sua dipartita, vado rievocando con gioia e con pena gli anni trascorsi insieme a Vighizzolo. Sono contenta di scrivere tanti ricordi che ho nel cuore, perché siamo state sorelle amate, stimate, sempre in collaborazione. Era capace di una dedizione senza limiti. Penso a lei come a una donna scelta dal Signore a donarsi in pienezza a Lui, nella vita religiosa, vivendo il carisma di fede, accoglienza e servizio come dono quotidiano. Mi piace vedere in lei l’atteggiamento di Maria: sempre in cammino verso gli altri. Appena ricevuto l’annuncio dell’Angelo, Maria “si mette in viaggio verso la montagna”. Dopo la visita dell’Angelo non rimane ferma in casa a contemplare se stessa, le sue abitudini, le sicurezze del suo ambiente, ma, aperta la porta, è uscita per compiere una missione. Affronta le incognite del viaggio, le fatiche della strada, il rischio di un’avventura che è dono d’amore per Elisabetta. Rivedo in questa mia descrizione del viaggio di Maria, le caratteristiche della vita di Suor Agnese, il suo è stato sempre un pellegrinaggio d’amore a Dio e ai fratelli. Ha saputo mostrare con la vita, la bellezza del Vangelo, con la sua capacità di comunicazione, dialogo, di solidarietà. Con la sua abituale serenità ha dimostrato che siamo creati per la gioia e ciascuno è unico ed è al mondo per sentirsi amato nella sua unicità e per amare gli altri come nessuno può fare al posto suo. Ha vissuto la totale dedizione al Signore, alla Comunità, alla missione. Ha dedicato la sua vita alla scuola, come impegno primario, per la formazione di tanti adolescenti e giovani nella scuola media e superiore e l’ha fatto con entusiasmo, competenza e amore, non limitandosi all’aspetto culturale, ma guardando alla formazione del cuore. Un’attenzione particolare era per i ragazzi con difficoltà, e al doposcuola ne aveva parecchi e seguiva i suoi “aquilotti”, così li chiamava, ogni giorno, dando fiducia a tutti e ricuperandoli nel loro percorso. A questo impegno si aggiungeva quello della catechesi, dell’oratorio, delle attività parrocchiali, dell’Eucarestia portata in casa ad ogni ammalato, e non mancava la sua presenza domenicale alla casa di cura per anziani a Cantù, dove portava con l’Eucarestia, l’annuncio del Vangelo e tutti l’aspettavano perché sapeva creare un clima di gioia. La chiamavano “il prevosto” di Vighizzolo. Al termine dell’anno scolastico aspettava il mese di luglio per andare a Querceto a portare un po’ di sollievo alle consorelle, con la preghiera, le riflessioni, la ricreazione e l’ascolto. Ha saputo scegliere la parte migliore: insieme all’intensa attività, ha dato grande spazio nella sua vita all’ascolto della Parola di Dio, alla preghiera, all’evangelizzazione. Ricordo una sua caratteristica particolare, aiutava tutti, sempre, nessuno si allontanava da lei senza il suo soccorso, questo è sempre stato il suo impegno.
Tutti i suoi alunni, genitori, parrocchiani la ringraziano con la speranza e il desiderio di saper trasmettere quanto hanno ricevuto. Le Comunità di Vighizzolo, Bovisa, Genova, dove ha lavorato intensamente e ha costruito relazioni serene, la ricordano con affetto e gratitudine. Negli ultimi anni, cessata la sua attività, a Ventimiglia nella Casa Madre, ha offerto il suo soffrire. Se n’è andata, alla chiamata del Padre, silenziosamente con la serenità e la pace nel cuore. Ringraziamo Dio per il dono di Suor Agnese, per il bene che ha fatto, per il seme sparso in tanti cuori e la preghiamo di proteggere dal cielo questa nostra Famiglia Religiosa e di intercedere per lei vocazioni sante. Carissima Suor Agnese, ora che ti trovi nella luce senza fine, ti ripeto il mio e nostro affetto fraterno, con la benedizione irlandese che eri solita recitare per chi se ne andava: “Che la strada si apra al tuo passaggio, che sempre il vento ti soffi alle spalle, che il sole illumini il tuo volto, che la pioggia inondi i tuoi campi, e che, fino al prossimo incontro, Dio ti custodisca nel palmo della sua mano”.