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Natale al Pensionato Universitario Santa Marta
In missione
di Ludovica Daniele
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Natale al Pensionato Universitario Santa Marta
Pisa
Come per tutte le famiglie, anche per la “famiglia” un po’ sui generis del Pensionato Universitario Santa Marta, l’arrivo del mese di dicembre porta con sé l’innesco della magia del Santo Natale. Vivere per parecchi mesi lontane da casa significa provare a cercare nel luogo che ci accoglie una sensazione, un’atmosfera che ci ricordino la dimora in cui siamo cresciute e dove, ad ogni partenza, lasciamo i nostri affetti più cari; vuol dire, inoltre, provare ad instaurare, con le persone con le quali condividiamo le nostre giornate, legami speciali, che ci permettano di vivere, studiare e svagarci tranquillamente anche distanti dai posti che ci appartengono ed ai quali siamo più affezionate. Credo dunque di poter affermare che proprio questa sia la peculiarità che il nostro Pensionato Universitario ci offre: permettere a ciascuna di noi di trovare una propria dimensione di benessere, che spesso finiamo per considerare la nostra “seconda casa”, da dividere con le persone che, con il passare del tempo ed il consolidarsi delle conoscenze, sentiamo un po’ come la nostra “seconda famiglia”. Sicuramente, a “casa nostra”, a “casa Santa Marta”, lo spirito natalizio si insinua nell’atmosfera che percepiamo intorno a noi, ogni anno in modo più sentito e gioioso, portando con sé tanta voglia di condivisione di momenti pieni e profondi, di unione. Ed è proprio partendo da questo desiderio di stare insieme in modo spensierato, ma al contempo riflessivo e consapevole, che anche quest’anno, nel nostro Collegio, ha preso avvio, per tutte noi, il cammino verso il Santo Natale. Si è trattato, per questo dicembre 2021, di un percorso segnato da momenti salienti e da attimi di quotidianità, che sicuramente ci hanno permesso di immergerci sempre più a fondo nel cuore del fascino che questo periodo ogni anno ci regala ed esercita su di noi. Con l’aiuto e sotto la guida entusiasta e propositiva di Suor Anita, Suor Rosily, Suor Cristina e Suor Mariana, già a partire dall’inizio di dicembre, abbiamo cercato di trasportare in “casa” ed in “famiglia” la luce ed il sentore
natalizi che già da qualche giorno inondavano le strade della nostra Pisa. Animate da questo obiettivo, la sera del 1° dicembre, un nutrito gruppo di noi ragazze ha portato a termine, con l’ausilio attento, coinvolgente e supervisore di Suor Rosily, la realizzazione del grande e luminoso Presepe che, unitamente al colorato albero di Natale ed alle allegre decorazioni poste al pian terreno, allieteranno per tutto il periodo festivo le giornate, gli occhi e l’animo delle inquiline del nostro Collegio. A questa serata, conclusasi con un apprezzatissimo “pandoro delle 23” offerto dalle Suore e gustato tutte insieme, e che ha rappresentato la prima tappa del nostro cammino in preparazione allo spirito delle solennità che ci attendono, ha fatto seguito la bellissima iniziativa che ha visto molte di noi ragazze protagoniste partecipi ed entusiaste nel preparare e consumare tutte insieme il pranzo dell’Immacolata, in un 8 dicembre onorato dalla gioia e dall’impegno di tutte coloro che hanno voluto darsi da fare per trascorrere insieme qualche ora di convivialità e di festa. Il nostro percorso di immersione nella luce natalizia si è poi concluso, ieri sera, 14 dicembre, con una sentita Messa di Natale. La preparazione dell’Eucaristia è cominciata già dal giorno precedente, con la prova dei canti che il giorno seguente avrebbero animato la celebrazione. Il momento della Messa – preceduto dalle sagge parole di Suor Anita, la quale, nell’augurare a tutta la nostra “famiglia” ed alle famiglie di ciascuna di noi sante e serene festività piene di ogni bene, ha sottolineato l’importanza di vivere pienamente ed al meglio questo periodo di Avvento, di attesa – ha permesso a ciascuna di noi di riflettere e rinnovare i propri propositi di studio e di vita, accompagnate dalla Benedizione solenne del giorno di Natale, che ci ha ricordato quanto fosse importante la contingenza che stavamo vivendo, in quanto immaginabile come la ricorrenza della vera e propria “giornata di Natale” per la nostra “casa”. Un Natale forse anticipato, ma ugualmente pieno di emozioni e dei sorrisi delle persone che costituiscono questa nostra “seconda famiglia”, che non si riunirà fisicamente il 25 dicembre, ma che ha voluto farlo ieri, con la stessa intensità e partecipazione. La pienezza della serata che abbiamo condiviso ieri è culminata nella deposizione, da parte del Sacerdote celebrante don Salvatore Glorioso, accompagnato dal raccoglimento e dal canto di tutte noi, di Gesù Bambino nel Presepe allestito qualche giorno prima, e la volontà di fraternità che la nascita di Gesù ha suscitato in tutte ha trovato espressione nel momento di convivialità offerto a tutte noi dalle nostre Suore. Tra cibo, chiacchiere e sorrisi, abbiamo anche avuto modo di “giocare” un po’: le Suore, trasformatesi in un sorprendente e divertente “Babbo Natale segreto”, hanno offerto ad alcune di noi doni – che simbolicamente hanno esteso a tutte quante – e sono state ricambiate da un piccolo pensiero offerto loro da noi ragazze. Questo rinfresco in comune ci ha offerto inoltre l’occasione di rinnovarci gli auguri di liete festività, e di iniziare a salutare alcune delle ragazze che, come me, da oggi hanno intrapreso la rotta di ritorno a casa, dalle loro famiglie. Se mi venisse chiesto che cosa mi rimarrà nel cuore di queste giornate e dell’atmosfera natalizia arrivata ad inondare “casa Santa Marta”, risponderei senza dubbio che, vedere una “casa”, come la nostra, riunire in maniera così profonda una “famiglia” come la nostra, è il modo migliore di trascorrere questo periodo di Avvento e di prepararci a vivere le imminenti ricorrenze in maniera più consapevole una volta tornate a casa, dai nostri cari, dai nostri amici, e dalla nostra famiglia, i quali, in questo periodo così particolare, sono pieni di emozioni e di attesa del nostro ritorno.