
3 minute read
Se fare politica
Ricordare e... vivere
Se fare politica
Advertisement
Se fare politica significa operare dentro la realtà, fare progetti in avanti, seguire la storia che muta per darle senso… Se fare politica significa intervenire nei problemi, con una visione reale simultanea delle cose e con piena conoscenza degli uomini… Se fare politica significa accogliere ogni uomo senza stupirsi della sconcertante incoerenza di luci e di ombre, di incertezze e di compromissioni… Se fare politica significa spendersi perché la città dell’uomo diventi sempre più a misura d’uomo… Tommaso Reggio fu davvero un politico. Il carteggio tra lui e alcuni uomini politici del tempo dimostra come egli non fu solo una figura di spicco nella Chiesa, un giornalista di profonda cultura, ma anche un uomo attento, “presente” in quell’ora della storia in cui visse, che fu complessa per la Chiesa, la Società e l’intera Nazione. “La mia unica ambizione” – egli dirà più volte – è dilatare il regno di Dio, e procurare alla sua infinita Maestà l’ossequio di tutte le intelligenze”. Fermamente convinto che “è un’utopia credere che si possano adempiere i doveri del proprio stato senza affaticarsi per la salvezza dell’uomo”, egli non si concesse riposo. Fu anzi infaticabile nel bene. Qual era la situazione storica che scorreva sotto gli occhi di Tommaso Reggio? Quale “clima” si respirava in Italia? Duravano ormai da anni le lotte e i dissidi ed era diventato lancinante il problema di coscienza dei cattolici che, come tali, incontravano ostacoli insormontabili a inserirsi nella vita della Nazione.
La mia unica ambizione è dilatare il regno di Dio, e procurare alla sua infinità Maestà l’ossequio di tutte le intelligenze
Molte illusioni si erano fatte strada attraverso la cultura positiva e progressista, molte prevenzioni si erano formate attorno ai cattolici circa il loro valore civico. Dominava quasi ovunque l’anticlericalismo settario. E politicamente? Fatta l’Italia, bisognava fare gli Italiani. Il Nuovo Stato infatti doveva affrontare gravissimi problemi economici, sociali, legislativi, militari… I leader politici avevano deciso di organizzare il territorio italiano, imponendo la legislazione anticlericale del Regno di Sardegna, lo Stato protagonista dell’Unità d’Italia. Ma le scelte della classe dirigente scontentarono il popolo che non solo era escluso dalla partecipazione alla vita della Nazione non avendo diritto di voto, ma si ritrovava anche svantaggiato dal nuovo sistema economico. Questo accentuò la grave frattura tra l’Italia legale e l’Italia reale. Tommaso Reggio era convinto che fosse davvero necessario sostenere la partecipazione dei cattolici alle votazioni e contemporaneamente dare vita a un partito cattolico.
Una seria documentazione dimostra come negli anni subito dopo l’Unità, egli si mosse per formare liste cattoliche, per creare interesse sulle pagine dei giornali, per promuovere sottoscrizioni, per alimentare l’opinione pubblica. Determinato a raggiungere questo obiettivo, nel 1865, egli non si risparmiò; tuttavia le fatiche, i viaggi e i contatti con uomini politici non bastarono. L’iniziativa fallì. I cattolici infatti, avevano preferito non votare e i pochi eletti non erano passati al vaglio dei controlli parlamentari. Ma Tommaso Reggio, quando nel 1867 si svolgeranno nuovamente le votazioni, ebbe un’intuizione profetica e fece una proposta che anticipava di decenni il patto Gentiloni. Egli propose di non creare più liste cattoliche, ma di prendere accordi col partito di governo per collocare dei cristiani onesti e stimati nelle liste liberali: potevano così essere votati dai pochi cattolici che partecipavano alle elezioni e dai liberali stessi. Alla luce dei nuovi eventi egli andò maturando la convinzione che solo quando i cattolici fossero numerosi in Parlamento, sarebbe stato possibile creare un partito cattolico, capace di promuovere una legislazione basata sui valori cristiani.
3/2021 Camminando con fede “Ricordare e… vivere”
vuole essere una “piccola finestra” che si aprirà in ogni numero di questo notiziario e da cui si potrà “guardare” sia la vita e la spiritualità del Beato Tommaso Reggio che i cammini iniziali della Famiglia Religiosa. La commissione del Beato Tommaso Reggio