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Ringraziamento alle Suore capitolari
La parola a... Madre Lilian
Ringraziamento alle Suore capitolari
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Abbiamo finito i lavori capitolari e ci ri-mettiamo in cammino. Grazie dell’impegno con il quale avete lavorato e della responsabilità che avete dimostrato in questi giorni. Mi sembra che il lavoro sia stato fatto, in un clima di vera fraternità, condividendo la bellezza della nostra vita di consacrate, ma anche le difficoltà e le sofferenze alle quali dobbiamo far fronte. La sfida che assumiamo è quella di una FRATERNITÀ che diventa PROFEZIA, con il nostro stile di vita carismatica, con la nostra vita fraterna, con le scelte che dovremmo fare e con una speranza luminosa che non può venire meno nelle nostre Betanie. Siamo figlie di un profeta e questo ci richiede di avere un cuore contemplativo, capace di riconoscere Dio che cammina accanto a noi per le stesse strade che percorriamo, con le stesse persone che la Provvidenza mette sul nostro cammino. La profezia della fraternità è un esercizio di profonda umanità, perché ci chiede un impegno quotidiano: riconoscere nel volto di ogni persona che avviciniamo il mistero e la presenza di Gesù. Tutte ci aspettiamo che dal Capitolo venga un rinnovamento! Di quale rinnovamento si parla? Il rinnovamento che sogniamo, dipende dalle scelte personali e comunitarie che facciamo e soprattutto dalle nostre scelte quotidiane. Ognuna di noi è chiamata ad essere il cambiamento che sogna. Non possiamo pretendere che siano gli altri a cambiare, senza metterci per prime in discussione e in gioco. Il sogno di una FRATERNITÀ ACCOGLIENTE dipende da me, da noi, dalle nostre comunità! Siamo invitate ad essere, nella semplicità e con molta umiltà, dimore di speranza. Ogni giorno infatti riceviamo in dono la possibilità di toccare con mano il mistero dell’umano, la bellezza di situazioni di gioia e di amore insieme al dolore per il dramma che segna la vita di tante persone. Ogni giorno ci è offerta la possibilità concreta di “far germogliare sogni, suscitare profezie e visioni, far fiorire speranze, stimolare fiducia, fasciare ferite, intrecciare relazioni, risuscitare un’alba di speranza, imparare l’uno dall’altro e creare un immaginario positivo che illumini le menti, riscaldi i cuori, ridoni forza alle mani, e ispiri la visione di un futuro ricolmo della gioia del Vangelo”, come ci suggerisce Papa Francesco nel discorso introduttivo al cammino sinodale che la Chiesa ha iniziato. ASCOLTIAMOLO! Viviamo concretamente questo invito nelle nostre Fraternità e saremo profezia per il mondo di oggi.