Il Commercio Veronese di ottobre 2017

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n. 10 ottobre 17

L’ESPERTO RISPONDE

Pensione di vecchiaia in caso di invalidità: quali sono i requisti per ottenerla?

Lavori condominiali, che fare se chi ha la maggioranza non vuole?

Ho 41 anni, sono invalido e sono stato lavoratore dipendente ma difficilmente lo sarò ancora. Pertanto, il mio unico obiettivo è arrivare ad avere i requisiti contributivi per usufruire della pensione di vecchiaia. A seguito del riscatto di Laurea e servizio militare, ho totalizzato contributi per 1.008 settimane. Posso pagare le 32 settimane mancanti per arrivare a 20 anni con dei versamenti volontari? I contributi figurativi da servizio militare (43 settimane) valgono per il calcolo della pensione di vecchiaia? Come faccio a sapere se l’importo della pensione non è inferiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale? Marco D. - Verona

Abito in un appartamento a Verona di cui sono proprietaria, in un piccolo stabile. Siamo in tutto 4 proprietari, ma un signore ha 560 mm, cioè la maggioranza. Questi si disinteressa della casa, che è ridotta molto male, ma è impossibile fare dei lavori, sia perché si oppone sia perché non paga. Cosa posso fare? Ho provato ad interpellare l’Asl ma alla fine, oltre il danno anche la beffa: dal momento che i lavori non sono stati fatti perché questo signore si oppone, abbiamo dovuto pagare anche la penale. Cosa possiamo fare? Marcella E. - Bardolino

La risposta è positiva. Il lettore può farsi autorizzare alla prosecuzione volontaria dell’assicurazione IVS nel Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti per integrare il requisito contributivo minimo chiesto per la pensione di vecchiaia (20 anni di contributi). Anche i contributi figurativi da servizio militare sono utili sia ai fini del diritto che della misura della pensione. Quanto alla terza domanda in realtà è impossibile attualmente indicare con precisione se l’assegno futuro risulterà pari o inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale (circa 672 euro mensili). In quanto tale valore è influenzato da variabili non note come l’andamento del PIL che influisce sulla determinazione dell’assegno, dei coefficienti di trasformazione e dell’inflazione annua. Tale valore potrà essere certificato solo nelle vicinanze del pensionamento. 12

I quorum costitutivi e deliberativi, ossia le maggioranze necessarie per la valida costituzione dell’assemblea e per l’approvazione – in suo seno - delle decisioni prevedono il doppio requisito della maggioranza degli intervenuti e del valore dell’edificio (millesimi). I quorum, peraltro, sono diversi a seconda che l’assemblea sia chiamata in prima convocazione (di regola fittizia) o in seconda convocazione e si differenziano anche in base al contenuto delle decisioni che sono poste all’ordine del giorno. Per le riparazioni straordinarie di notevole entità (il Suo caso, da quanto scrive) occorre, in effetti, un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti ed almeno la metà del valore dell’edificio. Nel caso da Lei proposto, quindi, non può essere raggiunta una valida delibera in assenza di voto positivo del condomino detentore la maggioranza dei millesimi.

La soluzione per uscire dall’impasse esiste e consiste nel rivolgersi al Tribunale esponendo lo stallo decisionale, l’impossibilità di raggiungere accordo, la necessità del provvedere affinché sia il Giudice, con una procedura snella e veloce, ad emettere decisione sostitutiva della irraggiungibile volontà assembleare. Infine, trattandosi di un condominio con meno di otto condomini, vero che non sarebbe necessaria la nomina dell’Amministratore. Altrettanto vero, però, che l’Amministratore sarebbe figura sì facoltativa, ma che potrebbe rivestire, nel caso in esame, una sua utilità pratica perché chiamata, tra il resto, proprio a compiere gli atti conservativi relativi alle parti comuni dell’edificio e, in caso di loro urgenza, potrebbe ordinare in autonomia l’esecuzione dei lavori straordinari ritenuti indilazionabili ed urgenti, poi ratificandi nella successivamente disponenda assemblea. La nomina dell’Amministratore richiede, però, la stessa maggioranza sopra indicata e, quindi, potrebbe configurarsi anche per essa una situazione di stallo. Inoltre, l’incarico deve essere valutato in un’ottica più ampia considerando, nell’analisi costi/ benefici, anche gli adempimenti burocratici connessi alla nomina.


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