Il Commercio Veronese di gennaio 2019

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N° 01 GENNAIO 2019

POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 70% - NE/VR

MENSILE DI ATTUALITÀ, COMMERCIO, TURISMO E SERVIZI DELLA CONFCOMMERCIO VERONA-IMPRESE PER L’ITALIA

NEUROMARKETING NEL RETAIL, COME CONQUISTARE IL CONSUMATORE www.confcommercioverona.it

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Nasce una Confraternita per valorizzare lesso e pearà

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Forum Cup, il campione d’inverno è Boyer

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Il Commercio Veronese Organo ufficiale della Confcommercio-Imprese per l’Italia della Provincia di Verona Anno XXXXVIII - n. 01 Gennaio 2019 Editore Confcommercio As.Co. Verona Direttore Paolo Arena Direttore responsabile redazione, videoimpaginazione Mirko Aldinucci Redazione c/o Confcommercio Verona, Via Sommacampagna, 63/H 37137 Verona tel.045-8060811 fax 045-8060888 ilcommercioveronese@confcommercioverona.it www.confcommercioverona.it Stampatore Gmg Press srl Via Ventura, 6 - 37135 Verona Autorizzazione Tribunale n. 263 dell’11.09.1971 Spedizione in A.P. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Verona una copia: 0,10 euro abbonamento: 1 euro  Le foto di questo numero sono di: Mirko Aldinucci, archivio Tutti i numeri de Il Commercio Veronese sono disponibili in pdf sul sito www.confcommercioverona.it

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IN COPERTINA

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• Vendere (con) le emozioni

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• Ecco cosa piace al consumatore

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ATTUALITÀ

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• Saldi, bilancio positivo

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• Verona, più imprese

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• Imposte locali, rischio aumenti

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• Verona in Love raddoppia

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CATEGORIE

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• Immobili, Verona sopra la media

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• La Confraternita di lesso e pearà

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RUBRICHE

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• CRESCIAMO INSIEME di Paolo Arena

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• FOCUS

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• NORME E ADEMPIMENTI: SPECIALE MANOVRA

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• CULTURA & SPETTACOLI

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• SPORT


CRESCIAMO INSIEME

n. 01 gennaio 19

Progetti su tutto il territorio veronese per reagire alle difficoltà economiche di Paolo Arena Nonostante le incertezze economiche e la recessione tecnica del Paese, sarà un 2019 ricco di iniziative e progetti per la nostra Confcommercio Verona, sempre più attiva sul territorio per supportare le imprese in questo complesso momento di trasformazioni politiche, sociali ed economiche. Una vera e proprio impresa al servizio delle imprese che offre servizi tradizionali e innovativi, consulenze, corsi di formazione, incontri sul territorio dedicati ai temi di più stretta attualità e alle novità normative. Confcommercio Verona vicina alle imprese anche sul piano squisitamente pratico, con i finanziamenti dedicati e la segnalazione di accesso ai vari fondi europei di cui si occupa Confidi Veneto, supporto prezioso per le imprese del commercio e del turismo. Il 2018, particolarmente dinamico, ha posto le basi per uno sviluppo che si concretizzerà nei prossimi anni: lo scorso giugno in particolare Confcommercio Verona ha aperto un nuovo ufficio di Torri del Benaco che dà idealmente il via all’azione di rafforzamento sul territorio

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provinciale, obiettivo strategico che nel biennio 2019-2020 sarà concentrato proprio sull’area Gardesana, anche in sinergia con la Confcommercio di Mantova di cui condividiamo il direttore generale, Nicola Dal Dosso. Confcommercio Verona vuole essere sempre più motore di sviluppo ed elemento di promozione del territorio, mettendo in rete le imprese per progetti nuovi e consolidati: è il caso del Natale a Verona sul Lago di Garda e in Provincia, la cui edizione 2018 è stata presentata per la prima volta all’estero, a Monaco di Baviera, con l’obiettivo, raggiunto, di ampliare la platea dei fruitori a beneficio di tutto il tessuto economico veronese. Sono tante le sfide che attendono il sistema Verona: Confcommercio continuerà ad operare nell’opera di accompagnamento e assistenza sul mercato, dalla fase gestatoria d’impresa a quella realizzativa, seguendo nei vari passaggi la nascita e la crescita aziendale anche grazie al ricorso alle misure di agevolazione che puntano alla innovazione. Un ruolo sempre più di tutor d’impresa, in sostanza, per recepire e favorire ogni opportunità di crescita in tutti i comparti economici legati al terziario di mercato e alle professioni. Puntiamo ad espanderci a livello di rappresentanza e sul territorio, a partire dalle aree più vocate per il turismo, vera linfa vitale della nostra economia. Con lo sforzo comune, mettendo in rete le imprese e lavorando in sinergia con le amministrazioni gli ottimi risultati fin qui conseguiti possono diventare ancora più lusinghieri. E il 2019 è partito subito con sfide importanti per le aziende, a partire dalla fatturazione elettronica: l’associazione si è fatta promotrice di numerosi incontri sul territorio per preparare adeguatamente questa epocale novità. Per essere sempre più a fianco delle imprese.


FOCUS

I nuovi stili alimentari degli italiani tra convivialità e tutela della salute Nell’immaginario degli italiani il cibo è convivialità, relazione, passione, ma sempre più anche fonte di salute e benessere. Se, infatti, da un lato si accorcia il tempo dedicato dagli italiani a cucinare e a mangiare, si dilata la consapevolezza del legame tra cibo e salute. Questo è quanto emerge, tra l’altro, dall’ultimo Rapporto Ristorazione della Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi, presentato in occasione della conferenza stampa tenutasi a Roma presso la sede di Fipe alla presenza del ministro della Salute, Giulia Grillo che ha sottolineato come “il cambiamento degli stili alimentari degli italiani e l’obesità, fattore di rischio per molte malattie, sono preoccupanti. È essenziale promuovere attivamente l’educazione alimentare e i corretti stili di vita”. Il Rapporto quest’anno ha voluto indagare approfonditamente “I nuovi stili alimentari degli italiani”, facendo il punto su come una relazione solida e storica - come quella che lega le persone al cibo - cambia e si modifica adattandosi ai tempi moderni. “Siamo un Paese dalla grande tradizione culinaria, dove al pasto sono sempre associati i valori di relazione e convivialità, ed è proprio con questo spirito che nel nostro settore ristoratori e baristi si occupano di accogliere i clienti, diventando testimoni, anche all’estero, delle più belle qualità di noi italiani –ha commentato Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe. “Il cambiamento dei ritmi e degli stili di vita sta modificando sensibilmente le nostre relazioni con il cibo come emerge dal rapporto Fipe di quest’anno, imponendo alle nostre imprese un supplemento di responsabilità per garantire qualità, sicurezza alimentare e salute. In questo senso i ristoranti sono luoghi fondamentali per promuovere i corretti stili alimentari: il protocollo di intesa recentemente siglato da Fipe con il Ministero della Salute ne è la testimonianza”. “Nel Rapporto - prosegue Stoppani - i numeri confermano il valore del nostro settore non solo da un punto di vista economico, ma anche culturale e sociale. In termini di consumi, occupazione e valore aggiunto emerge il ruolo centrale della ristorazione nella filiera agroalimentare nazionale, un elemento di cui dovranno tener conto le politiche di filiera, ad ogni livello. Non possiamo nascondere, infine, alcune rilevanti criticità

che pesano sullo sviluppo del settore a cominciare dagli elevati tassi di mortalità imprenditoriale, dall’eccesso di offerta e dall’abusivismo e da una dequalificazione”. I dati del Rapporto Andando a vedere in dettaglio i dati emersi dal Rapporto si nota come il tempo, la risorsa che scarseggia di più nella vita delle persone, stia fortemente condizionando la relazione con il cibo: il 32,7% degli intervistati ha dichiarato di cucinare a pranzo tutti i giorni, percentuale che sale al 53% per la cena, pasto che sta assumendo un ruolo sempre più importante nella nostra vita. Se nel 1998 il 78% delle persone erano solite pranzare a casa, in 20 anni la percentuale è scesa al di sotto del 72%, una contrazione che in assoluto equivale a circa 3,5 milioni di persone. Ci offrono un ulteriore spaccato della società i più piccoli: per circa 800 mila bambini con età compresa tra 3 e 10 anni la cena è il pasto principale della giornata. Tra coloro che cucinano “tutti i giorni” o “qualche volta” il 76,9% dedica 30 minuti al giorno a questa attività. In media sono 37 i minuti dedicati ogni giorno alla preparazione dei pasti, ma ancora di meno sono quelli dedicati al loro consumo: appena 29. Anche la spesa vuole la sua parte: il 48,6% degli intervistati dedica da una a due ore a settimana agli acquisti con un tempo medio settimanale di 105 minuti. Si nota un ritorno alla piccola spesa, ben il 50,1% degli intervistati preferisce acquistare il necessario giorno per giorno. 5


IN COPERTINA

n. 01 gennaio 19

Vendere (con) le emozioni Neuromarketing nel retail, affollato convegno a Verona

Il cliente ai “raggi X” per capirlo a fondo, interpretarne le esigenze e soddisfarne le aspettative. Lunedì 4 febbraio la sala Giulietta e Romeo di Confcommercio Verona, via Sommacampagna 63/h - ha ospitato la presentazione del testo “Neuromarketing nel retail”. Il volume della Collana Le Bussole di Confcommercio, risultato di una collaborazione tra Ainem (Associazione Italiana di Neuromarketing) e il Gruppo Terziario Donna di Confcommercio, analizza come sta cambiando lo shopping e la relazione con i luoghi del commercio, dando ampio spazio al punto di vista del cliente, o, meglio, cercando di comprendere più da vicino cosa prova quando vive l’esperienza di acquisto e cosa lo spinge alla decisione di (o alla rinuncia a) comprare un prodotto. Per fare ciò, utilizza la lente di ingrandimento del neuromarketing, la nuova disciplina che combina i principi tradizionali del marketing con quelli delle neuroscienze, che hanno da tempo dimostrato l’esistenza di processi cognitivi ed emotivi di cui non abbiamo il controllo razionale e di cui siamo (parzialmente o totalmente) inconsci. Emerso nei primi anni 2000, il Neuromarketing è un ponte tra le Neuroscienze ed il Marketing. Analizza i processi che avvengono nella mente del consumatore e che influiscono sulle decisioni di acquisto per comprendere quali motivazioni sono alla base di un minore o maggiore coinvolgimento emotivo nei confronti di un brand. Il Neu6

romarketing in poche parole, studia come rendere il brand memorabile, come le emozioni guidano le scelte d’acquisto del cliente. Perché compriamo una cosa invece di un’altra? Che cosa influenza veramente le nostre decisioni, in mezzo alla valanga di messaggi che ci raggiungono ogni giorno? Una pubblicità che cattura l’occhio, uno slogan curioso, un jingle che non possiamo fare a meno di canticchiare? Oppure le decisioni di acquisto avvengono sotto la superficie, così in profondità nel nostro subconscio che non ne siamo coscienti se non in qualche raro caso? Le risposte non sono scontate e sconvolgono molto di quel che si credeva su ciò che ci seduce e ci spinge a un acquisto. Il libro della collana Le Bussole è suddiviso in cinque capitoli e si conclude con esempi di microeventi da realizzare all’interno del negozio

per combinare emozioni, esperienze e storytelling. All’evento sono intervenuti Barbara Monteleone (strategic planner di Ottosunove), Fabio Fuvio (Confcommercio nazionale), Paolo Arena e Nicola Dal Dosso (presidente e direttore generale di Confcommercio Verona) e Roberta Girelli, presidente provinciale e vicepresidente nazionale di Terziario Donna Confcommercio. “Il convegno odierno - ha detto in apertura Arena - tocca un argomento di estrema attualità e importanza, in linea con le iniziative formative e gli incontri organizzati da Confcommercio Verona per elevare la professionalità e garantire un aggiornamento costante sui trend di mercato e sulle strategie necessarie per rimanere competitivi in un mercato sempre più complesso e selettivo”.


IN COPERTINA

ECCO COSA PIACE AL CONSUMATORE In un esperimento di “brainmarketing” condotto dalla società di consulenza agroalimentare Agroter, di Forlì, insieme a BrainSigns, spinoff della Sapienza di Roma, i consumatori sono stati sguinzagliati tra gli scaffali dei supermercati equipaggiati di caschetto e eye- tracker. Così sono stati analizzati in maniera imparziale processi inconsci che intervengono nelle nostre decisioni di consumo, il livello di attenzione verso le confezioni più curate e i prodotti più pubblicizzati. Le conclusioni dell’esperimento, che in alcuni casi ha previsto la presenza di un agricoltore in carne e ossa all’ingresso del punto vendita, sono state che il tasso di “interazione neuronale”, vale a dire il livello di attenzione, interesse e impegno cognitivo, aumenta di quattro volte quando il produttore è fisicamente presente nel supermercato per la presentazione del prodotto. In pratica: ricordare al consumatore il legame fra prodotto e produttore fa bene. L’attenzione sale di tre volte quando l’occhio si posa su confezioni colorate e ammiccanti piuttosto che su quelle più spartane con packaging anonimo. E maggiore attenzione in molti casi significa maggiore propensione all’acquisto. Non caso il brainmarketing promette di triplicare le vendite, in particolare quando si parla di frutta e verdura. Ma anche in molti altri settori i risultati sono apprezzabili e concreti.

“Viviamo infatti una grande trasformazione epocale, spinta dall’avvento del digitale - ha detto ancora Arena - che coinvolge a tutto campo piccole, medie e grande strutture commerciali e ha profonde ripercussioni anche sul mondo del turismo, dei servizi e delle professioni. In questo contesto, Confcommercio Verona si pone sempre più al fianco degli imprenditori offrendo loro gli strumenti necessari per combattere e vincere le battaglie quotidiane. Una delle sfide più importanti che ci vede in prima linea è quella contro la desertificazione dei centri storici, in un’ottica di tutela del tessuto economico ma anche sociale. In questo ambito, le neuroscienze agevolano l’imprenditore nell’attrarre acquirenti nel suo punto vendita attraverso iniziative e formule innovative”. “Esistono processi cognitivi ed emotivi di cui non abbiamo il controllo razionale - ha proseguito Arena - e di cui siamo parzialmente o totalmente inconsci. Gli scienziati hanno scoperto, per esempio, che sono 30 le diverse regioni del cervello che controllano la vista. E che lavorano un po’ come gli strumenti di un’orchestra. Il tutto è più della somma delle sue parti”. “Il neuromarketing, che fonde insieme economia, neurologia e psicologia, può aiutare gli imprenditori a capire meglio comportamenti, bisogni inespressi e aspettative e, soprattutto, quali sono i meccanismi mentali che guidano le decisioni. Ciò è strategico per arrivare a intercettare in maniera efficace i bisogni e soddisfare al meglio i clienti durante l’esperienza di shopping. Un plauso dunque agli organizzatori dell’incontro e a chi ha realizzato il volume della Collana Le Bussole, una collaborazione tra Ainem (Associazione Italiana di Neuromarketing) e Gruppo Terziario Donna di Confcommercio”. 7


ATTUALITÀ

n. 01 gennaio 19

Saldi, bilancio positivo Dopo una partenza sprint le vendite si sono stabilizzate

Dopo una partenza positiva, che ha visto un buon riscontro dei consumatori con particolare attenzione ai negozi di moda multibrand, i saldi hanno ancora un segno “più”, pur con una tendenza alla stabilità. Infatti, il secondo monitoraggio di Federazione Moda Italia-Confcommercio, a conclusione delle prime due settimane di saldi invernali, rileva ancora un leggero segno positivo registrando un incremento medio delle vendite dello 0,5% rispetto al dato dello stesso periodo del 2018. Numerose le segnalazioni delle aziende delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto che hanno risposto al questionario: il 36% ha riscontrato in questo primo periodo di saldi un incremento, il 32,2% ha visto una stabilità degli incassi a fronte di un 32,8% che ha avuto un peggioramento rispetto allo stesso periodo del 2018, il 68,2% delle aziende italiane ha registrato quindi, mediamente, un incremento o stabilità. “Una partenza incoraggiante - dichiara Federazione Moda Italia - anche se insufficiente per recuperare la flessione registrata durante la stagione e lungo tutto il 2018. Le somme vanno tirate a conclusione delle vendite di fine stagione, ma siamo comunque fiduciosi che gli ulteriori ribassi dei prodotti di qualità rimasti, secondo le disponibilità, nei nostri negozi, possano 8

attirare quella fascia di consumatori più attendista. Nonostante l’impatto della versione made in Italy del ‘Black Friday’, mi sembra che i saldi continuino a rimanere un rito collettivo irrinunciabile. Se è pur vero che eventi come il ‘Venerdì Nero’ rappresentano un ‘ciclone’ da un punto di vista commerciale e che il fashion retail non possa rimanerne indifferente, andrebbe fatta una riflessione sulla modalità tutta italiana di esecuzione di un evento eccezionale che, allungandosi a dismisura, si traduce in un periodo prolungato di promozioni, prima durante e dopo l’evento, sop-

portabili solo per chi ha dei ricarichi molto importanti. Nell’ultimo sondaggio effettuato da Federazione Moda Italia, la stragrande maggioranza delle aziende si era espressa per posticipare i saldi all’effettiva fine stagione: al termine di gennaio o, addirittura, a febbraio. A fronte di un mercato in continua evoluzione e di nuove esigenze, riproporremo agli operatori un nuovo sondaggio”. Confcommercio ha stimato una spesa media di 141 euro a persona e circa 300 euro a famiglia acquistare capi d’abbigliamento, calzature e accessori, più o meno


ATTUALITÀ

in linea con la spesa dell’anno scorso. E tutto questo nonostante nelle settimane scorse, approfittando di una maggiore disponibilità di spesa da parte della clientela, molti commercianti abbiano già attivato vendite promozionali e agevolazioni per i loro clienti abituali, con sconti su molti capi, per non parlare delle offerte fatte con il Black friday di fine novembre, altra tendenza commerciale sempre più diffusa. Per Nicola Baldo, vicepresidente di Confcommercio e referente della sezione Commercio “Verona come città turistica può contare su un introito maggiore in occasione dei saldi, perché c’è maggiore movimento di visitatori, e questo vale per le attività in città come per i centri commerciali; la partenza in concomitanza con l’ultima parte delle festività natalizie ha favorito un notevole afflusso di visitatori. Per questo a Verona ci aspettiamo qualcosa in più. E in ogni caso sarà una spinta per i consumi e, quindi, per l’economia”. Secondo una ricerca di momondo.it, piattaforma di ricerca di voli e hotel, Verona è risultata seconda in classifica tra le città italiane (la prima era Napoli) scelta dai visitatori per una vacanza a tema natalizio. A favorire una così notevole presenza turistica anche la campagna di promozione fatta da Confcommercio a Monaco, lo scorso novembre, con i rappresentanti di Comuni, a partire dal sindaco Federico Sboarina, aziende e protagonisti del settore alberghiero e dell’intrattenimento, in particolare del Garda e dell’area del Baldo, per promuovere l’offerta turistica a Verona nel periodo invernale, per il quale, come aveva fatto notare il presidente Paolo Arena, sono stati stimati cinque milioni di visitatori. I saldi si concluderanno il prossimo 28 febbraio.

Verona, più imprese I dati 2018 della Camera di Commercio

Il sistema delle imprese, nonostante un 2018 trascorso con l’affanno, alla fine mette a segno un saldo positivo tra aperture e chiusure. Anche a Verona, dopo le imprese registrate sono oltre 96 mila e il saldo dell’anno evidenzia il segno più con un plus di 409 imprese grazie a 5.492 nuove iscrizioni. Nell’anno da poco concluso i terminali delle Camere di commercio hanno registrato l’iscrizione di 348.492 nuove imprese (8.500 in meno rispetto al 2017) e 316.877 chiusure di imprese esistenti (quasi 6 mila in più rispetto all’anno precedente). Il risultato di queste due dinamiche ha consegnato a fine dicembre un saldo positivo per 31.615 imprese, una crescita dello 0,5%. Anche se positivo, il dato 2018 segna un rallentamento rispetto al 2017. I dati sono disponibili online all’indirizzo www.infocamere.it/movimprese. “Resta alta la voglia di impresa degli italiani, anche se si avvertono segnali di indebolimento da non trascurare. Occorre sostenere ancora questa vitalità imprenditoria-

le, anche se la sfida per il sistema Paese è quella di permettere alle aziende di restare sul mercato, contribuendo così alla stessa crescita occupazionale”, ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli. Il tasso di crescita in tutte e quattro le aree presenta risultati peggiori, rispetto al 2017. Le due circoscrizioni del Nord, come già nell’anno precedente, restano al di sotto del valore medio nazionale; a fronte di un tasso di crescita nazionale pari allo 0,52% il NordOvest arriva allo 0,19% mentre il Nord-Est, unica tra le circoscrizioni, scivola in campo negativo con una riduzione di 729 imprese. Nella altre due macro-ripartizioni, il Centro segna un +0,8% mentre il Mezzogiorno arriva a sfiorare una crescita dell’1%. Bilancio attivo per quattordici delle venti regioni italiane. In termini assoluti, continua a primeggiare il Lazio (10.221 imprese in più), seguito da Campania (+7.866) e Lombardia (+4.551) e la Puglia (+0,91%). In lieve calo il Veneto, ma non Verona. 9


ATTUALITÀ

n. 01 gennaio 19

Imposte locali, rischio aumenti Confcommercio Verona ha incontrato il sindaco di Bussolengo

Per l’anno appena iniziato la legge di Stabilità non ha prorogato il blocco delle imposte territoriali, che era stato introdotto dal Governo nel 2015 e in molti Comuni è tempo di rincari. Secondo Cgia di Mestre e Spi Cigl su 563 enti locali, 328 (il 58,3 per cento) dispongono ancora di uno spazio fiscale per poter intervenire sull’aumento dell’addizionale Irpef e addirittura 432 (il 76,7 per cento) sulle imposte immobiliari (Imu e Tasi). Ma anche Tari (tassa rifiuti) e imposta di soggiorno possono subire variazioni. In provincia di Verona una settantina di Comuni possono incrementare l’addizionale Irpef, che non ha ancora raggiunto l’aliquota massima dello 0,8 per cento, o intervenire sulle soglie di esenzione. Su Imu e Tasi aggregate, il limite è lo 10,6 per cento: sono 61 i Comuni che si trovano sotto questa soglia (vedi la tabella qui a fianco) e che hanno quindi ancora spazio di manovra. Gli enti locali stanno valutando proprio in questi giorni come controbilanciare i minori trasferimenti statali con un ritocco dei tributi. L’operazione con tutta probabilità non sarà presa in considerazione, almeno nell’immediato, dalla nutrita schiera di amministrazioni al rinnovo entro la primavera, 49 in tutto. Ma per chi invece è appena uscito vincitore dalla prova delle urne, oppure non è in scadenza di mandato, la tentazione è forte. È il caso del Comune di Bussolengo, dove l’amministrazione di Roberto Brizzi ha previsto incrementi a 10

Imu, Tari, Tasi e tassa di soggiorno, suscitando la reazione di Confcommercio che ha chiesto e ottenuto un incontro immediato e la promessa di concertazione sui provvedimenti che intensificheranno il prelievo fiscale anche sulle imprese. “Il caso non è isolato - precisano dall’associazione di categoria del commercio e terziario scaligero - la tendenza a rivedere le aliquote è diffusa sul territorio e i Comuni che apporteranno correttivi, ci risulta saranno numerosi”. In Comune a Bussolengo si è recata una delegazione guidata dal presidente Paolo Arena e dal direttore generale Nicola Dal Dosso che ha incontrato il sindaco Roberto Brizzi e il consigliere con delega al commercio Davide Furlani per confrontarsi sugli incrementi della tassazione locale che hanno allarmato commercianti ed esercenti dell’importante Comune veronese. Un incontro cordiale nel corso del

quale il primo cittadino ha evidenziato le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione a rivedere l’imposizione locale, rendendosi disponibile a collaborare con l’associazione per comunicare al meglio tutti i vari aspetti connessi ai provvedimenti, in particolare le esenzioni e le deroghe che interessano svariate imprese. “Abbiamo apprezzato la disponibilità del sindaco Brizzi a confrontarsi con noi”, spiega Arena. “La nostra collaborazione è destinata a diventare sempre più costruttiva attraverso una condivisione delle reciproche informazioni: Confcommercio, grazie agli incontri e all’azione a 360 gradi sul territorio provinciale, dispone di un osservatorio privilegiato in ambito tecnico, normativo e sindacale”. “Ringrazio il presidente Arena e il direttore Dal Dosso” commenta il sindaco Brizzi “per la loro disponibilità. Abbiamo avuto la possibilità di esporre, ad un’importante associazione come Confcommercio, i nostri programmi sulle future attività a favore delle aziende del nostro territorio e di avere un proficuo confronto sulle attività svolte fino ad ora. Sono convinto che sarà una collaborazione sempre più stretta per portare nuovi servizi e possibilità alle nostre attività locali lavorando assieme su diversi ambiti. Abbiamo già concordato di iniziare, a breve, un’attività sinergica di semplificazione e alleggerimento di alcuni regolamenti comunali, al fine di agevolare i commercianti e le attività in generale”.


ATTUALITÀ

Verona in love raddoppia Due weekend dedicati all’amore, ricco calendario di eventi

“Verona in Love” raddoppia: per la prima volta saranno due i weekend dedicati all’amore, proprio per dare la possibilità a un maggior numero di persone di arrivare a Verona. Dal 9 al 17 febbraio, in tutto il centro storico si festeggerà San Valentino, con quasi un centinaio di appuntamenti per accontentare tutti i partecipanti. Ricco il programma di quest’anno. Tra le novità più attese la mongolfiera che porterà le coppie di innamorati sopra l’Arena e i tetti della Bra. Confcommercio Verona è tra le realtà coinvolte nella kermesse. Per il quindicesimo anno Verona sarà la capitale indiscussa dell’amore, in tutte le sue sfaccettature. Non solo innamorati, dunque, ma anche famiglie e amanti di arte, cultura, ambiente e animali. Tra le iniziative, infatti, il labirinto verde, gli aperitivi in “quota” alla Torre dei Lamberti e sulla funicolare, con prezzi speciali per le coppie, l’esposizione dei quadri realizzati con il muro di Giulietta, adotta un animale e visite guidate ed esposizioni a tema nei musei. Quattro le principali location dell’iniziativa. In piazza Bra, dal 9 al 14 febbraio sarà possibile salire in mongolfiera e, una volta scesi, fermarsi per un aperitivo al truck, con bartender. Per tutta la durata della manifestazione, inoltre, Arena, Gran Guardia e Palazzo Barbieri saranno illuminati di rosso. Così come la Torre dei Lamberti e via Cappello, dove i cuori “guideranno” la passeg-

giata. Una strada sarà dedicata al “Dolcemente in love”. In via Roma si potranno trovare i banchi dedicati alle specialità dolciarie. Grande novità anche in piazza dei Signori, dove, per la prima volta, oltre al tradizionale cuore rosso con il mercatino dell’artigianato, sarà realizzato un labirinto “verde”, fatto di piante e siepi, al centro del quale le coppie si ritroveranno davanti alla riproduzione del balcone di Giulietta. All’interno della loggia di Fra’ Giocondo, andranno in scena presentazioni, spettacoli e proiezioni, ma soprattutto saranno messi in vendita pezzi unici del “muro” di Giulietta. Le pareti del corridoio che portano al cortile di casa Capuleti, infatti, sono rivestite da una speciale tela che Agsm, ha deciso di togliere periodicamente e conservare, facendone delle opere uniche, certificate “Juliet Love Signature”, che saranno ac-

quistabili. Una parte del ricavato andrà al progetto “Villa Fantelli” di Abeo. E poi si potrà “adottare” un animale, “salvaguardare” il futuro di un albero e partecipare ad un concorso sui luoghi magici di Verona. Molte le iniziative anche all’interno dei musei della città. Basterà essere in due per entrare con un unico biglietto, visita guidata compresa. Tra le mostre dedicate, “Amore e farfalle” al Museo di Storia Naturale, ispirata al diario di Margaret Fountaine, viaggiatrice inglese dell’800. Il programma dell’esposizione prevede anche letture di brani dell’autrice, con accompagnamento musicale, e una presentazione speciale il 16 febbraio, dalle 19 alle 22. Alla Tomba di Giulietta, il 16 e 17 febbraio, appuntamento con i segreti del sito museale e con Shakespeare, con alcuni dei suoi brani più famosi. Altre iniziative si alterneranno alla Galleria d’Arte Moderna, con performance sugli angeli, in Corte Sgarzerie, con performance teatrali, al Club di Giulietta, con il consueto premio per le lettere più belle, nei ristoranti con “Due cuori a tavola”. E poi in contemporanea il ritorno della rassegna cinematografica Schermi d’Amore al Teatro Ristori e la Half Marathon Giulietta&Romeo. La manifestazione è organizzata dal Comune di Verona in collaborazione con il Comitato per Verona, insieme a numerosi enti e realtà del territorio. 11


NORME & ADEMPIMENTI

n. 01 gennaio 19

Manovra, Confcommercio porta a casa risultati importanti per le aziende Molti i risultati portati a casa da Confcommercio nell’ultima Manovra grazie all’incisiva azione di lobby della confederazione. Eccoli: FISCO Il Governo, in linea con le richieste della Confederazione, ha eliminato gli aumenti dell’IVA previsti nel 2019 (12,4 miliardi di euro). Di conseguenza: › l’aliquota ridotta IVA viene confermata al 10% (in luogo del previsto 11,5%); › l’aliquota ordinaria IVA viene confermata al 22% (in luogo del previsto 24,2%). Per gli anni successivi, il Governo, dovendo alleggerire i saldi di finanza pubblica ad esito del negoziato sull’entità economica della manovra condotto con l’Unione Europea, ha rimodulato le clausole di salvaguardia. Si prevede, in particolare: › per il 2020, l’incremento di 3 punti percentuali dell’aliquota IVA del 10% (che, quindi, salirebbe al 13%) e l’incremento di 3,2 punti percentuali dell’aliquota IVA del 22% (che, quindi, verrebbe elevata al 25,2%). Tale aumento produrrebbe maggiori imposte per circa 23 miliardi di euro; › dal 2021, un ulteriore incremento di 1,3 punti percentuali dell’aliquota IVA del 22% (che, quindi, verrebbe elevata dal 25,2% al 26,5%). Tale aumento, sommato all’incremento del 2020, produrrebbe maggiori imposte per oltre 28 miliardi di euro. Sarà necessario, pertanto, sottolinea Confcommercio, dare impulso 12

alla crescita e mettere in campo una seria politica di revisione e contenimento della spesa pubblica improduttiva, nonché adeguati interventi di contrasto all’evasione scale per scongiurare gli aumenti delle aliquote IVA previsti per i prossimi anni. Riconosciuto il riporto delle perdite per le imprese che adottano il nuovo “regime di cassa”: il nuovo “regime di cassa” per le imprese in contabilità semplificata – introdotto nel nostro sistema scale a partire dal 1° gennaio 2017 – non consentiva il riconoscimento scale del riporto delle perdite maturate in costanza di regime. In assenza del riporto delle perdite il “regime di cassa” risultava, praticamente, inapplicabile per oltre due milioni di piccole imprese. Per risolvere il problema è stata, quindi, accolta dal Governo la proposta della Confederazione di uniformare i diversi regimi scali di riporto delle perdite, ossia di estendere alle imprese individuali il più favorevole regime di riporto delle perdite oggi previsto per le società di capitali, che possono dedursi le perdite subite senza alcun limite temporale.

Prorogate le agevolazioni scali per il risparmio energetico, le ristrutturazioni edilizie ed il “bonus mobili” Il Governo, accogliendo la richieste della Confederazione, ha prorogato per un ulteriore anno, e quindi anche per il 2019, le agevolazioni scali relative agli interventi di ristrutturazione edilizia, compreso il “bonus mobili”, e di riqualificazione energetica, nelle medesime misure del 50% e del 65% previste per il 2018. Avviata la “Flat Tax” per le piccole imprese ed i lavoratori autonomi E’ stata avviata la “Flat Tax” per le piccole imprese ed i lavoratori autonomi, ampliando la platea dei soggetti che beneficiano dell’attuale “regime forfetario” attraverso l’aumento dei limiti di ricavi – da 50.000 euro a 65.000 euro – per poter beneficiare di tale regime scale di favore (imposta sostitutiva unica al 15%). Con questa misura, un numero maggiore di piccole imprese e di lavoratori autonomi (si stima, complessivamente, circa 1.500.000 di partite IVA) beneficerà sia di una riduzione del carico scale, sia di una semplificazione degli adempimenti burocratici.


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Ridotta l’IRES sugli utili reinvestiti dal 24% al 15%. Le società di capitali che pagano l’IRES (l’imposta sul reddito delle società) vedranno ridotta l’aliquota dal 24% al 15% sugli utili reinvestiti nella ricerca e nello sviluppo, nell’acquisto di macchinari e nelle nuove assunzioni. Strutturate [società per azioni (s.p.a.) e società a responsabilità limitata (s.r.l.)] saranno incentivate ad effettuare investimenti ed assunzioni stabili. Resta, comunque, l’esigenza, ai fini dell’impulso all’occupazione, di interventi specifici in materia di riduzione del cuneo scale sul costo del lavoro. Introdotta la “cedolare secca” sulle locazioni di immobili ad uso commerciale Sui nuovi contratti di affitto di negozi e botteghe con una superficie non superiore a 600 mq, stipulati nel 2019, viene introdotta la “cedolare secca”, nella misura del 21%. La misura può rappresentare un primo tassello per cercare di risolvere l’annoso problema della desertificazione dei centri commerciale dei centri urbani e, in particolar modo, dei centri storici. L’auspicio è, infatti, che con la cedolare secca si inneschi un meccanismo virtuoso che porti i proprietari che usufruiscono della agevolazione a ridurre i canoni di locazione degli immobili ad uso commerciale. La temporaneità della misura (prevista per il solo 2019) consentirà di veri carne gli effetti sul mercato e la individuazione di eventuali interventi che permettano di ridurre i canoni. Semplificata la fatturazione elettronica ed attenuato il sistema sanzionatorio In vista dell’entrata in vigore (1° gennaio 2019) dell’obbligo della fatturazione elettronica tra soggetti privati, è stato semplificato il

la legge di bilancio il Governo ha fatto un passo importante in questa direzione, raddoppiando la percentuale di deducibilità, che, pertanto, passa dal 20% al 40%.

processo di fatturazione elettronica (emissione delle fatture; annotazione delle fatture emesse; registrazione delle fatture di acquisto; detrazione dell’IVA). Quanto al sistema sanzionatorio, per il primo semestre del periodo di imposta (e quindi no al 30 giugno 2019) non verranno applicate le sanzioni qualora la fattura elettronica sia emessa oltre il termine di legge ma, comunque, nei termini per far concorrere l’imposta alla liquidazione di periodo (mensile o trimestrale). Le sanzioni sono invece contestabili, ma ridotte dell’80%, quando la fattura, emessa tardivamente, partecipa alla liquidazione periodica del mese o trimestre successivo. Per i soli contribuenti che effettuano la liquidazione periodica Iva con cadenza mensile, la riduzione dell’80% si applica fino al 30 settembre 2019. Raddoppiata la percentuale di deducibilità dell’IMU sugli immobili strumentali La Confederazione, da diverso tempo, ha evidenziato che l’IMU – gravando sugli immobili strumentali allo svolgimento dell’attività economica – rappresenta un costo inerente alla realizzazione del reddito d’impresa e di lavoro autonomo di cui, pertanto, dovrebbe essere riconosciuta la totale deducibilità. Con

Introdotta la “Web Tax” sui servizi digitali E’ stata introdotta un’imposta sui servizi digitali, pari al 3%, sui ricavi dei soggetti che hanno un volume di affari pari o superiore a 750 milioni di euro, di cui almeno 5,5 milioni di euro realizzati nel territorio dello Stato italiano per “prestazione di servizi digitali”. Naturalmente, la questione dovrà essere affrontata – in maniera definitiva – sia a livello europeo che internazionale, in quanto investe il sistema mondiale delle transazioni. Credito d’imposta per le edicole In favore dei soggetti che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici viene riconosciuto – per gli anni 2019 e 2020 – un credito d’imposta, nella misura massima di 2.000 euro, parametrato agli importi pagati a titolo di IMU, TASI, COSAP e TARI. SVILUPPO ED INNOVAZIONE Rifinanziata la “Nuova Sabatini” Una misura che supporta le imprese nel rinnovo di macchinari ed attrezzature, compresi i cosiddetti investimenti in beni strumentali Impresa 4.0. Tale strumento agevolativo ha registrato in questi anni una buona performance di utilizzo in tutti i settori produttivi. Introdotto il Voucher per le consulenze nella digitalizzazione delle PMI Viene introdotto un finanziamento a fondo perduto per le PMI, sotto forma di voucher, per consulenze specialistiche finalizzate a sostenere i processi di trasformazione tecno13


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logica e l’ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi d’impresa. La misura rappresenta una grande opportunità per l’innovazione delle piccole e medie imprese del settore terziario e sarà erogata in regime di de minimis. Inoltre, i voucher potranno essere un’importante occasione per offrire nuovi servizi alle imprese. CREDITO Rifinanziato il Fondo Centrale di Garanzia Viene rifinanziato il Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese, per un importo di 735 milioni di euro per l’anno 2018. L’attuazione della Riforma del Fondo – già avviata con il Decreto che prevede il riequilibrio delle: Crowdfunding e minibond PMI È stata integrata la definizione di portale per la raccolta di capitali per le piccole e medie imprese e per le imprese sociali contenuta nel Testo Unico della Finanza. In questo modo, tale definizione si estende anche alle piattaforme on-line che abbiano come finalità la facilitazione di finanziamenti, tramite obbligazioni o strumenti finanziari di debito (inclusi i minibond) da parte delle piccole e medie imprese. E’ stata, inoltre, modificata la disciplina delle offerte al pubblico condotte attraverso portali per la raccolta di capitali, disponendo che, in tali fattispecie, la sottoscrizione di obbligazioni o di strumenti finanziari di debito sia riservata agli investitori professionali ed a particolari categorie di investitori individuate dalla CONSOB e che debba avvenire su una sezione del portale separata rispetto a quella su cui si svolge la raccolta di capitale di rischio. Rafforzato il sostegno alle PMI attraverso i Confidi 14

La norma, fortemente sostenuta dalla Confederazione, è finalizzata a favorire l’accesso al credito delle micro e piccole imprese attraverso i Confidi. In particolare, viene completata l’azione di sostegno prevista dalla Legge di stabilità 2014 che prevede misure volte a favorire il rafforzamento dei fondi di garanzia In base alle stime effettuate, risulta che la dotazione complessiva stanziata da tale legge, pari a complessivi 225 milioni di euro e la cui assegnazione è in fase di completamento, risulterà parzialmente non distribuita (si stima oltre 40 milioni di euro). In relazione a ciò, la nuova disposizione stabilisce che il Ministero dello Sviluppo Economico proceda, entro il 30 giugno 2019, ad accertare la presenza di risorse residue rispetto allo stanziamento iniziale e, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, definisca criteri e modalità di concessione di tali risorse ai Confidi che realizzino operazioni di aggregazione, processi di digitalizzazione o percorsi di efficientamento gestionale. Le risorse dovranno essere distribuite al più tardi entro il 2021. Aumentato il limite all’utilizzo del

denaro contante per i cittadini stranieri da 10.000 euro a 15.000 euro Sono state modificate le disposizioni sulla tracciabilità dei pagamenti per acquisti di beni e servizi relativi al commercio al minuto, alle prestazioni alberghiere, alla somministrazione di alimenti e bevande ed alle agenzie di viaggio e turismo, effettuati da parte di cittadini stranieri non residenti. In particolare, è stato elevato, da 10.000 euro a 15.000 euro, l’importo massimo dei pagamenti in contanti effettuabili per l’acquisto di beni al dettaglio e di prestazioni di servizi legati al turismo, da parte di soggetti non residenti in Italia, estendendo la disposizione anche ai cittadini dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo, che non erano ricompresi nella norma. FORMAZIONE Prorogato il credito d’imposta “Formazione 4.0” E’ stato prorogato per l’anno 2019 il credito d’imposta “Formazione 4.0”, con l’introduzione di una gradualità del credito per le spese sostenute per la formazione a seconda della dimensione aziendale. In particolare, è stato portato al 50% per le piccole imprese; confermato al 40% per le medie imprese; ridotto al 30% per le grandi imprese. Tale misura ha dato buoni risultati nel corso del 2018, soprattutto nell’ambito delle grandi imprese. L’introduzione della diversa modulazione del credito d’imposta potrebbe contribuire ad un maggiore utilizzo dello strumento nelle piccole imprese, agevolando anche la diffusione del ricorso alla formazione continua. WELFARE Riforma delle tariffe INAIL Tra le misure più importanti per i datori di lavoro è stata prevista, a partire dal 1° gennaio 2019, la copertura necessaria per l’attuazione


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il Paese un elemento fondamentale della più ampia strategia di rilancio turistico. In questo modo, sono state poste le basi per sottrarre la materia dall’ambito di diretta ed automatica applicazione della “Direttiva Bolkestein”.

della riforma dei premi INAIL, che comporta una riduzione strutturale delle tariffe pari a circa 1,8 miliardi di euro complessivi ed un taglio medio di quelle pagate nello specifico dalla Gestione del Terziario del 46% su base annua. Inoltre, per consentire l’applicazione piena della Riforma della tariffa dei premi INAIL, viene previsto lo slittamento del termine per gli adempimenti relativi all’autoliquidazione, che passa dal 16 febbraio 2019 al 16 maggio 2019. Indennizzi per le attività commerciali in crisi Di grande rilievo è il ripristino – a partire dal 1° gennaio 2019 e, soprattutto, in via strutturale – dello strumento degli indennizzi per le attività commerciali in crisi, di cui al d.lgs. 207/96 e secondo le medesime condizioni dallo stesso previste. Si tratta di una importante misura, che consentirà ai soggetti costretti a chiudere anticipatamente la propria attività di usufruire, comunque, di una indennità economica in grado di accompagnarli no al momento della maturazione della pensione. COMMERCIO Il commercio su aree pubbliche escluso dall’applicazione della “Direttiva Bolkestein”. Il commercio su aree pubbliche viene de nitivamente escluso dalla disciplina applicativa della “Direttiva Bolkestein” “al fine di promuovere e garantire gli obiettivi di politica sociale connessi alla tutela dell’occupazione”. I titoli autorizzatori restano confermati no al 2020 e non è più richiesta la procedura di gara per la loro successiva assegnazione. Vengono, così, superate anche le forti criticità della legge di bilancio dello scorso anno (comma 1181), che introduceva una corsia preferenziale all’interno della categoria per l’assegnazione delle autorizza-

TRASPORTI Eliminato il taglio dei rimborsi delle accise per l’autotrasporto E’ stato eliminato il taglio del 15% del credito di altrimenti, sarebbe scattato a partire dal 1° gennaio imposta sulle accise per il gasolio per autotrazione 2019 consumato dalle imprese di autotrasporto, il quale, zioni, in ragione di non ben precisati criteri reddituali. Si auspica ora un tavolo di confronto tra la categoria e il Governo per la de nizione della conseguente, puntuale, disciplina normativa del commercio su aree pubbliche. Mediatori, agenti e rappresentanti di commercio, mediatori marittimi e spedizionieri Vengono riaperti sino a dicembre 2019 i termini per la iscrizione e l’aggiornamento della propria posizione nel registro delle imprese e nel repertorio delle notizie economiche e amministrative (REA), per i soggetti che esercitano l’attività di mediatore, agente e rappresentante di commercio, mediatore marittimo e spedizioniere già iscritti nei ruoli ed elenchi soppressi dal decreto attuativo della “Direttiva Bolkestein”. TURISMO Le concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo escluse dall’applicazione della “Direttiva Bolkestein” per 15 anni. Sulle concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo è stato chiarito che la valorizzazione e la promozione di tale risorsa costituisce per

Consentita la revisione dei veicoli pesanti presso officine private Introtrodotta la possibilità di affidare ad officine private autorizzate lo svolgimento dei controlli per la revisione tecnica dei veicoli anche con peso totale a terra superiore a 3,5 tonnellate, purché non impegnati in trasporti di merci pericolose (ADR) o in regime di temperatura controllata (ATP). Introdotti rimborsi per patenti e abilitazioni professionali di giovani conducenti Per fronteggiare il problema della carenza di autisti professionali nel settore dell’autotrasporto, è stato predisposto un meccanismo di rimborso del 50% delle spese sostenute per il conseguimento delle patenti e delle abilitazioni professionali prescritte da parte di giovani conducenti inquadrati presso le imprese di autotrasporto di merci in conto terzi. Estese misure per trasporto ferroviario e combinato Sono state previste misure a supporto del trasporto (sconto traccia ferroviaria) e per la promozione del ferroviario di merci da e verso il Sud del Paese trasporto combinato su vie d’acqua interne. 15


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Immobili, Verona sopra la media Vendite e prezzi, consuntivo e previsioni per il 2019 della Fimaa

Crescono in media del 5% nel 2018 le compravendite immobiliari residenziali, nelle grandi città, nei capoluoghi di provincia e nei comuni minori italiani, rispetto all’anno precedente. Ma l’andamento di compravendite e prezzi degli immobili non va ancora di pari passo: il dato medio nazionale segna infatti un calo dei valori dell’1,4%, con ribassi fino al 2,4% se si considerano le città minori (non capoluogo di provincia). È quanto emerge dai dati preconsuntivi del mercato immobiliare residenziale, relativo all’anno 2018, raccolti dall’Ufficio Studi Nazionale Fimaa - Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari (12 mila agenzie immobiliari associate per oltre 40 mila operatori) aderente a Confcommercio-imprese per l’Italia. Le risposte fornite dagli operatori FIMAA (attraverso un questionario online) hanno permesso di tracciare un quadro congiunturale e significativo del mercato immobiliare del 2018, suddiviso per grandi città (con più di 300.000 abitanti) capoluoghi di provincia intermedi (con popolazione ricompresa tra i 100.000 e 300.000 abitanti) capoluoghi di provincia piccoli (con popolazione inferiore ai 100.000 abitanti) e città minori (non capoluogo di provincia). Lo studio, che riporta anche le previsioni del mercato per il 2019, è riferito per l’86,9% ad abitazioni usate e per il 13,1% ad abitazioni nuove. L’indagine rivela, per il 2018, uno sconto fino al 12,5% ri16

spetto al prezzo di vendita richiesto e un tempo medio di 7 mesi per collocare una abitazione sul mercato. La tipologia di immobile più richiesta? Il trilocale nei capoluoghi di provincia; residenze con superfici maggiori nei comuni minori (non capoluogo di provincia). Previsioni per il 2019 A patto che le aspettative per il PIL non risultino disattese e rimangano positive anche per il 2020, per il 2019 si prevede una crescita media del numero delle compravendite residenziali di circa il 9% rispetto all’anno 2018, trainate da un aumento dei consumi delle famiglie e delle esportazioni. Gli scambi cresceranno maggiormente nelle grandi e medie città, saranno invece stabili nei capoluoghi con popolazione al di sotto dei 100 mila abitanti e nelle città non capoluogo. I prezzi degli immobili resteranno stabili nelle grandi aree urbane del Paese, ad eccezione della città di Milano

che registrerà valori in leggera risalita, mentre saranno in calo sulle restanti aree minori. La domanda del prodotto usato, in rapporto alla prevalente offerta, potrà produrre un’ulteriore contrazione dei prezzi a vantaggio degli acquirenti. Trento, Bari e Napoli guidano la graduatoria decrescente delle variazioni annuali del numero di scambi, con aspettative di recupero rispetto ai giudizi formulati nel I semestre dell’anno: rispettivamente guadagnano ben 19,5 e 14 posizioni. All’opposto Pisa, Roma, Milano e Trieste hanno peggiorato il clima di fiducia sul numero di scambi. Si trovano al 6° e 7° posto nella classifica. La classifica delle variazioni annuali dei prezzi medi delle abitazioni vede in testa Piacenza (che guadagna 3 posizioni rispetto ai dati raccolti il periodo precedente), seguita da Bologna (che perde la prima posizione) e Venezia (guadagna 5 posti in classifica). Agli


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ultimi tre posti della graduatoria Trento (-16 posizioni), Genova (-18 posizioni) e, ultima, Taranto (che perde una posizione). La quota di appartamenti nuovi sul totale delle compravendite è più alta a Bologna (+14 posti nella classifica rispetto al sentiment del I semestre 2018), seguita da Cagliari (+3 posizioni) e Modena (stabile). Pochi appartamenti nuovi sono scambiati invece ad Agrigento (+2 posizioni), Taranto (-1 posto) e Imperia (che perde ben 9 posizioni). A Milano (stessa posizione della precedente indagine), Cagliari (+3 posizioni) e Trieste (posizione immutata rispetto al I semestre 2018) si vende una casa in minor tempo. All’opposto occorre un più lungo tempo medio a Piacenza (-15 posizioni), Cremona (-16) e Agrigento (che perde 5 posti in classifica). La graduatoria crescente degli sconti percentuali sui prezzi di offerta decreta al comando Milano (stessa posizione della scorsa rilevazione), seguita da Cagliari (che guadagna ben 12 posizioni) e Cuneo (+2). Agli ultimi posti Bari (che ne perde 12) e Agrigento (-3). Nel 2018 la crescita delle compravendite nelle città di italiane con maggiore popolazione residente Bologna – Genova – Milano – Napoli – Palermo - Roma – Torino – Bari è pari al 4,7% rispetto all’anno precedente. Ottime le performance sugli scambi a Bari (+10%) seguita da Napoli (+6,7%), Torino e Genova (+4,5%), Bologna (+4%), Roma (+3%), Milano e Palermo (2,5%). Sul fronte dei prezzi medi di vendita si registra un calo medio dell’1,2% sul dato del 2017. I maggiori ribassi si registrano a Genova (-3,3%) e Palermo (-3%) seguite da Napoli (- 1,9%), Roma (-1,5%) e Bari (-0,5%). Buona invece la performance di Bologna (+1%). Prezzi stabili a Milano e Torino. Tipologia

immobile richiesta. La tipologia di immobile più richiesta nelle 8 grandi città italiane monitorate ha una superficie media di circa 80 metri quadrati. Compravendite di appartamenti nuovi sul totale delle compravendite. Bologna (20%), Milano, Palermo e Bari (15%) sono le città dove si compravendono in media più appartamenti nuovi sul totale delle vendite rispetto alle altre città monitorate. Seguono Torino (12%), Genova (11,5%), Roma (10%) e Napoli (5%). Il dato medio sulla quota di appartamenti nuovi compravenduti sul totale delle vendite relativo alle 8 grandi città monitorate si attesta a circa il 13%. Lo sconto medio sul prezzo di offerta (o divario percentuale tra prezzo richiesto e prezzo effettivo) è pari al 12,8%, con un minore potere contrattuale della domanda a Milano (5%) e maggiore a Palermo e Bari (20%). Le previsioni per il 2019 sono im-

prontate ad un’ulteriore crescita delle compravendite rispetto a quelle registrate nel 2018 a Bologna, Palermo, Roma, Bari e Genova e ad un mercato stabile per quanto riguarda le altre città monitorate. Sui prezzi di vendita prevalgono le opinioni di stabilità sui livelli attuali, fatto salvo segnali più ottimisti a Milano e più pessimisti a Napoli. Nel 2018, le compravendite residenziali nei 12 capoluoghi di provincia intermedi (popolazione tra i 100.000 e 300.000 abitanti) monitorati segnano un incremento medio pari al 5,6% rispetto al 2017. In nessuna delle città monitorate è stato ipotizzato un calo degli scambi. Ottima la performance delle compravendite a Trento (+18%), seguita da Modena, Prato, Reggio Emilia, Rimini, Taranto, Verona e Vicenza (+5%), Venezia (4,5%), Cagliari (4%), Piacenza (3,8%), Trieste (1,5%). La variazione media dei 12 capoluoghi considerati prevede un calo medio dei prezzi dell’1,3% con variazioni peggiori a Taranto (-10,0%), Trento (-3%), Trieste (-1,1%), seguite da Modena e Prato (-1%), Vicenza (-0,6%), Rimini (-0,4%) e Cagliari (-0,2%). Prezzi in risalita a Piacenza (+1,2%) e Venezia (+0,5%). Stabili a Reggio Emilia e Verona. La tipologia di immobile più richiesta nelle 12 città “medie” monitorate ha una superficie media di circa 85 metri quadri. Per il 2019 le opinioni raccolte sono rivolte ad un miglioramento delle compravendite rispetto al 2018 a Cagliari, Venezia, Verona e Trieste. Intonazione più negativa a Reggio Emilia e prevalente stabilità nelle altre città monitorate. Per i prezzi medi di vendita, invece, si segnala una diffusa stabilità, con segnali più ottimistici di Verona e più pessimisti di Taranto. 17


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La confraternita di lesso e pearà Guidata da Leo Ramponi, è stata presentata in Gran Guardia

Serata di lancio della veronesissima “Confraternita del lesso e della pearà”, mercoledì 30 gennaio, con una cena allestita nella suggestiva cornice della buvette della Gran Guardia. Un’occasione per presentare le finalità della neonata realtà che punta a far conoscere la pietanza tipica veronese, il bollito misto accompagnata dalla salsa veronese, tanto nota entro i confini provinciali quanto quasi sconosciuta fuori. Ospiti d’onore Carlos Martin Cosme, presidente europeo di Ceuco, il Consiglio Europeo delle Confraternite Enogastronomiche, Alessandro Solarolo, presidente della confraternita del Boncuciar e vicepresidente europeo di Ceuco, l’assessore alle Attività produttive di Palazzo Barbieri Francesca Toffali, il presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena. Nell’androne, a inizio serara, un gruppo di figuranti in costumi d’epoca ha servito l’aperitivo a base di prodotti tipici della Lessinia accompagnati da calici di Lessini Durello. Il menù prevedeva risotto con radicchio rosso di Verona e Monte Veronese, lesso con la pearà e sfogliatine di Villafranca. Il tutto innaffiato da vini scaligeri. Leopoldo Ramponi, presidente dell’Associazione ristoratori di Confcommercio Verona, titolare del ristorante al Bersagliere e ora anche massimo esponente della Confraternita, ha ringraziato per la collaborazione l’Amministrazione comunale e in particolare l’assessorato alle politiche economiche. 18


CULTURA & SPETTACOLI

Va in scena “Questo è stato” La tragedia della deportazione in un recital letterario

Lucia Vita in QUESTO È STATO recital letterario dall’omonimo libro di Piera Sonnino adattamento teatrale e regia di Lorenzo Costa produzione Enrico Carretta Un manoscritto ritrovato. Pagine battute a macchina, conservate per quasi mezzo secolo. Dieci anni dopo il ritorno alla vita, Piera Sonnino ha trovato il coraggio, la misura, la forza per sublimare in racconto la tragedia della deportazione e dello sterminio di tutta la sua famiglia - i genitori, i tre fratelli e le sue sorelle - nei campi di concentramento nazisti. Pagine straordinarie di scrittura, per la capacità di restituire l’accerchiamento quotidiano e metodico, l’erosione della libertà e della dignità umana subita dagli ebrei italiani dopo le leggi razziali, fino alla catastrofe finale di Auschwitz. La forza della testimonianza si solleva dal fango dell’oblio, il diario privato si fa voce universale e riesce a dare un nome a quanto non può essere nominato. La memoria attraverso la parola strappa qualcosa al gorgo della dissoluzione e del male. Alessandra Frabetti con la sua voce ci farà rivivere sul palcoscenico queste pagine di vita vissuta, la quotidianità della tragedia che milioni di esseri umani hanno vissuto sotto il fascismo e il nazismo in Europa. Lo spettacolo sarà rappresentato prossimamente al Teatro Camploy di Verona. 19


SPORT - IL CANGRANDE DEL BENTEGODI

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Pellissier conquista il primato L’attaccante aostano in vetta al concorso per i tifosi del Chievo

Sergio Pellissier spicca il volo e conquista la vetta de “Il Cangrande del Bentegodi”. L’attaccante aostano è in testa nell’edizione 2018/19 de “Il Cangrande del Bentegodi”, che ha già vinto in tre occasioni, grazie alle maiuscole prestazioni con Lazio e Inter e al costante contributo offerto alla squadra nelle ultime prestazioni. In classifica generale Pellissier vanta 32 punti e precede il marocchino Kiyine, al top col Bologna, attestato a quota 22. Terzo posto per Depaoli (migliore con il Sassuolo) e Sorrentino con 18, quindi

Stepinsky (Cangrande con la Fiorentina) con 14, Giaccherini (più votato con il Frosinone) a 10, Birsa, Obi e Radovanovic 4. Chiudono Bani, Djordjevic e Rigoni con 2 punti. La formula del concorso: Dopo ogni partita interna del Chievo Verona i tifosi possono votare il migliore in campo inviando una mail a ilcommercioveronese@confcommercioverona.it con oggetto “Il Cangrande del Bentegodi”. A fine stagione, il giocatore clivense più votato riceverà il “Trofeo Confcommercio Verona”.

OGNI ULTIMO MERCOLEDÌ DEL MESE

L’ORIGINALE Eccezionalmente a dicembre l’originale sconto -10% sarà domenica 30.

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SPORT - IL MASTINO DEL BENTEGODI

Pazzini non molla la vetta Il bomber gialloblù aumenta il distacco su Zaccagni e Matos

Infinto Pazzini: l’attaccante resta saldamente in vetta all’edizione 20182019 de “Il Mastino del Bentegodi”. La punta gialloblù è stato il più votato dai tifosi con Padova, Carpi e Cittadella e guida così il nostro concorso, giunto ormai alla ventesima edizione, con 48 punti. Seguono Zaccagni, migliore in campo con il Palermo, con 28 e Matos, “Mastino” nei match con Spezia e Lecce con 20. Alle spalle del trio di testa Lee (migliore in campo con il Pescara) con 18 e Silvestri (al top con il Perugia)

a quota 16, Ragusa e Tupta con 12, Almici con 10, Crescenzi, Danzi, Di Gaudio con 6, Colombatto con 2. Per partecipare al concorso scegliendo il migliore in campo dopo ogni gara interna dei gialloblù è sufficiente inviare una mail a ilcommercioveronese@confcommercioverona.it avente per oggetto “Il Mastino del Bentegodi”. A fine stagione, il giocatore dell’Hellas Verona più votato da tifosi e lettori scriverà il suo nome nel prestigioso albo d’oro.

Lo sconto è nella spesa. Il risparmio che fa girare la testa. Chi va da Rossetto si vede!

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SPORT - FORUM CUP

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Testa a testa Boyer-Solè Avvincente sfida al vertice nel concorso organizzato con BluVolley Sebastián Solè domina l’ottava tappa della Forum Cup e si avvicina alla vetta: nella gara con Emma Villas Siena il centrale argentino è risultato largamente il più votato dai tifosi, confermandosi così tra i protagonisti assoluti del concorso promosso da BluVolley Verona in collaborazione con il nostro mensile in cui i supporter gialloblù sono invitati a scegliere il migliore atleta di Calzedonia al termine di ogni gara interna. Alle spalle di Solè, che incamera 10 punti, Birarelli (6) e Manavi (4), a loro volta in evidenza nel match con i toscani. In classifica generale Boyer, premiato come campione d’Inverno dal vicepresidente di Confcommercio Verona Nicola Baldo (nella foto) resta in vetta con 40 punti ma il suo margine su Solè (38) è ora minimo; in terza posizione Kaziyski è affiancato da Manavi, entrambi a quota 20. Più distanziati Birarelli e Spirito (6 punti a testa), Alletti, Marretta e Sharifi (4). Il prossimo appuntamento con la Forum Cup è per lunedì 18 febbraio, quando l’Agsm Forum ospiterà la sfida fra Verona e Trento FORUM CUP – REGOLAMENTO COME VOTARE - Scrivendo il nome del migliore in campo sotto l’apposito post che i tifosi troveranno sui canali social ufficiali di BluVolley (Facebook e Instagram – Clicca qui) e di ConfCommercio Verona (Facebook) oppure inviando 22

una mail a ilcommercioveronese@ confcommercioverona.it. QUANDO VOTARE - dal termine del match fino al mercoledì successivo alla gara. Nel caso di turno infrasettimale, fino al venerdì successivo alla gara.

PUNTEGGIO E VINCITORI – Verranno assegnati 10 punti al vincitore di giornata, 6 punti al secondo classificato e 4 al terzo. Al termine della stagione premio per il primo classificato, che scriverà il nome nell’albo d’oro del concorso.


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