Confartigianato 02 2015

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ANNO XXVII - Nuova Serie n. 11

OTTOBRE 2015

Periodico trimestrale - settembre - ottobre 2015 - DIstribuzione gratuita Bollettino degli Organi Direttivi di Associazione Sindacale - Autorizzazione Tribunale di Venezia n. 961 del 07/03/1989

Associazione Artigiani, Piccole e Medie Imprese del mandamento di San DonĂ di Piave

Alla fiera degli Artigiani gli organismi direttivi della nostra associazione

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CONFARTIGIANATO

SOMMARIO

INFORMA

SOMMARIO ANNO XXVII - Nuova Serie n. 11

OTTOBRE 2015

Associazione Artigiani, Piccole e Medie Imprese del mandamento di San Donà di Piave

5 IL PUNGIGLIONE

Periodico trimestrale - settembre - ottobre 2015 - DIstribuzione gratuita Bollettino degli Organi Direttivi di Associazione Sindacale - Autorizzazione Tribunale di Venezia n. 961 del 07/03/1989

Alla faccia dei bamboccioni 6 LE OPPORTUNITà La garanzia giovani 7 l’associazione

Alla fiera degli Artigiani GLI ORGANISMI DIRETTIVI DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE

TUTTO PRONTO PER IL TFR IN BUSTA PAGA

MAESTRO D’OPERA DELLA CONFARTIGIANATO

CONFARTIGIANATO INFORMA Periodico trimestrale di Confartigianato Imprese San Donà Anno XXVII - Numero 02 Settembre/Ottobre 2015 Autorizzazione del Tribunale di Venezia n.961 del 07/03/1989 Pubblicazione Registrata al ROC n. 13094 del 17/12/2005 Distribuzione gratuita Bollettino degli organi direttivi di Associazione sindacale

Gli organismi direttivi 2015 - 2019 8 primo piano Le cose da fare 9 primo piano Le risposte e le idee 10 AMBIENTE Rifiuti: le nuove definizioni

Direttore responsabile: Aldo Trivellato Comitato di Redazione: Nicola Beccari, Monica Carrer, Sonia Cibin, Ennio Galletti, Luisella Surian Hanno collaborato a questo numero: Fabrizio Boato, Chiara Franchin, Roberto Mazzardis, Vito Molinaro, Luca Nardin, Claudia Poles Direzione, Redazione, Amministrazione: via Perugia, 2 - 30027 San Donà di Piave Tel 0421.3351 - redazione@artigianisandona.it Editore: Associazione Artigiani, Piccole e Medie Imprese del Mandamento di San Donà di Piave via Perugia, 2 - 30027 San Donà di Piave Tel 0421.3351 - Fax 0421.335444 Stampa: Tipolitografia COLORAMA snc via Garda, 13 - 30027 San Donà di Piave

11 sicurezza il nuovo codice della prevenzione incendi 12 fiscale Il rimborso/compensazione del credito IVA 13 LAVORO Tutto pronto per il TFR in busta paga 14 INIZIATIVE

Pubblicità: Per la pubblicità su Confartigianato Informa Tel. 0421.3351

La campagna nazionale contro le truffe agli anziani

In copertina: foto di Aldo Trivellato

15 vita associativa

Pubblicazione chiusa in redazione e data alla stampa l’1-10-2015.

Un maestro d’opera e d’esperienza La Confartigianato alla Fiera del Rosario 3



CONFARTIGIANATO

IL PUNGIGLIONE

INFORMA

Alla faccia dei bamboccioni Ci sono piccoli eventi che non fanno notizia, storie che i giornali non ritengono degne d’essere raccontate, eppure divengono lo specchio di un mondo che muta. Questa è una di quelle. La nostra rivista ha portato in primo piano la vicenda di Serenella Antoniazzi, imprenditrice di Concordia Sagittaria che si sta battendo per non fallire, per salvaguardare la sua azienda ed il lavoro dei suoi collaboratori. Una storia di assurda burocrazia, di leggi inique, di disinteresse nei confronti di chi, quotidianamente, lavora e prova a tenere a galla questo paese. La sua vicenda è stata oggetto di convegni, dibattiti, ed ha ottenuto l’attenzione delle grandi testate giornalistiche e televisive, dalla Rai a Radio 24. Un interessamento mediatico che ha spinto anche altre reti di informazione nazionale ad approfondire queste tematiche. Una di esse ha intervistato alcuni artigiani del sandonatese, incontrando, nuovamente, storie di mancati pagamenti, di concordati che mettono in ginocchio le imprese artigiane, di fallimenti e di burocrazia che soffoca le iniziative ed impedisce di crescere o di continuare a lavorare. Ma non è questo che vogliamo raccontarvi. Perché in quelle interviste è emerso un fatto che non sembrerebbe in grado, a prima vista, di destare l’attenzione del grande pubblico. Invece, a nostro avviso, è estremamente significativo. La storia di un’azienda di terza generazione, una di quelle che ha sempre creduto nel valore del lavoro, nell’importanza dell’impegno, nel progetto che fa crescere nel tempo la propria impresa. La terza generazione è oggi rappresentata dal giovane figlio, dipendente dell’azienda, un ragazzo che non appartiene alla struttura societaria e non ha responsabilità dirette nella gestione dell’impresa. Questo giovane, di fronte alle difficoltà dell’azienda del padre, ha deciso di utilizzare i propri risparmi ed il proprio stipendio per sostenere l’impresa, per dare il suo contributo, nel tentativo di salvare l’attività. Allora si potrebbe banalmente concludere che si tratta di un

bravo ragazzo che ha fatto il proprio dovere. Troppo semplice. Perchè non è così che le cose dovrebbero andare. Perchè questo giovane, come tanti altri, dovrebbe avere il diritto di utilizzare i propri risparmi ed il proprio lavoro, per pensare al futuro, per costruirlo, o per andarsene in vacanza con la morosa o con i suoi amici. Perchè un mondo sano vuole che siano i padri a dare una mano ai figli e a sostenerli, non il contrario. E sarebbe ancora troppo facile dire che questo è un momento (lungo anni) di crisi e quindi è ovvio che anche un figlio possa aiutare. Perchè ormai è evidente a tutti che questa non è soltanto una crisi economica epocale, legata alla mancanza del lavoro o alla sua trasformazione. Troppi i silenzi e le complicità delle molte situazioni più volte denunciate: leggi sbagliate, approfittatori, disonestà, corruzione e abusivismo, burocrazie avvilenti, credito cieco e mancanza di progetti veri che ridiano speranza al lavoro artigiano. Allora, questo piccolo gesto, questa storia qualunque, diventa un simbolo. Quello di un tempo mutato, rovesciato, sbagliato. Questo evento, per troppi insignificante, a noi ricorda anche un’altra cosa. Ricordate? Pochi anni fa, un ministro definiva i nostri giovani, “bamboccioni”, una sorta di giovinotti e giovinotte viziati e pigri, che non si tiravano su le maniche, che campavano sulle spalle dei genitori o non si adattavano a lavori considerati “umili”. Un altro, pochi mesi fa, ha sostenuto che i nostri studenti passano l’estate annoiandosi, vagabondando, e che avrebbero fatto meglio a lavorare almeno per qualche giorno. Invece, noi abbiamo la testimonianza quotidiana di migliaia di ragazzi che si arrabattano per lavorare, si impegnano e si sacrificano. Magari mettendo a disposizione i propri risparmi per vedere se si riesce a salvare l’azienda del padre. Alla faccia dei bamboccioni. Aldo Trivellato Ildebrando Lava

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Aldo Trivellato Direttore Responsabile “Confartigianato Informa”


LE OPPORTUNITà

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INFORMA

CON “GARANZIA GIOVANI” NUOVE OPPORTUNITA’ PER I GIOVANI E LE AZIENDE Giovani qualificati all’opera presso le Aziende Il progetto “Una rete di opportunità per i giovani del territorio veneziano”, realizzato nell’ambito del Programma regionale Garanzia Giovani in Veneto, ha l’obiettivo di favorire l’inserimento in azienda di giovani disoccupati o inattivi attraverso azioni di orientamento, formazione in aula e tirocini formativi in azienda. In particolare, il progetto punta alla valorizzazione degli skill orientati al supporto dei settori basilari della piccola e media impresa, realizzando delle iniziative volte a formare figure specialistiche nelle aree commerciale, amministrativa e marketing.

Claudia Poles Internazionalizzazione 0421.335501 europa@artigianisandona.it

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Per l’Area amministrativa

Un corso di formazione avrà l’obiettivo di formare 8 giovani diplomati per la figura di Addetto commerciale Italia e l’estero. Dopo la formazione, completamente gratuita, i giovani diplomati potranno essere inseriti con uno stage di 480 ore (3 mesi) all’interno delle Imprese, che avranno così a disposizione una figura professionale preparata e formata per la gestione delle attività commerciali della propria Azienda con l’estero.

Un secondo corso mirerà a formare 8 giovani diplomati per la figura di Addetto amministrativo. Dopo la formazione, completamente gratuita, i giovani diplomati potranno essere inseriti tramite uno stage di 480 ore (3 mesi) all’interno delle Imprese, che avranno così a disposizione una figura professionale preparata e formata per la gestione delle attività amministrative della propria Azienda.

Le due iniziative potranno essere realizzate solo con l’adesione di un minimo di 8 aziende ciascuna.

L’Associazione dunque promuove i seguenti corsi PER GIOVANI DIPLOMATI DISOCCUPATI, tra i 18 e i 29 anni di età, residenti o domiciliati in Veneto, con diploma di scuola secondaria di secondo grado ed iscritti presso un Centro per l’impiego/Youth Corner del Programma Garanzia Giovani: 1. CORSO GRATUITO DI SOCIAL MEDIA MARKETING con l’obiettivo di acquisire competenze specifiche per il ruolo di addetto Social media marketing per l’inserimento in Azienda tramite tirocinio di 3 mesi. 2. CORSO GRATUITO PER ADDETTO AREA COMMERCIALE ITALIA/ESTERO con l’obiettivo di acquisire competenze specifiche per il ruolo di

addetto all’area commerciale per l’inserimento in Azienda tramite tirocinio di 3 mesi. 3. CORSO GRATUITO PER ADDETTO AREA AMMINISTRATIVA con l’obiettivo di acquisire competenze specifiche per il ruolo di amministrativo per l’inserimento in Azienda tramite tirocinio di 3 mesi.

Al tirocinante verrà erogata una borsa di studio per i 3 mesi di tirocinio.

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CONFARTIGIANATO

L’ASSOCIAZIONE

INFORMA

Associazione Artigiani e piccole imprese del mandamento di San Donà di Piave Gli organismi direttivi 2015 - 2019 La Giunta Esecutiva Presidente: Ildebrando lava Vice Presidente: Nazzareno Ortoncelli Consiglieri: Salvatore Bonato; Davide De Marchi; Luigi Salierno; Antonio Tonicello; Carlo Zanin. Il Consiglio dell’11 settembre 2015 ha deliberato all’unanimità, in sintonia con quanto proposto dalla Giunta Esecutiva, di riconfermare quale Segretario dell’Associazione la signora Monica Carrer e di non procedere alla nomina di vice segretario, direttore e vicedirettore. Monica Carrer Segretario

Il Consiglio Direttivo Ave Paolo, delegato comunale Torre di Mosto Barbieri Claudio, capo categoria Comunicazione Bonato Salvatore, delegato comunale Meolo Boschin Nicolò, capo categoria Turismo e commercio Camata Aureliana, delegato comunale Fossalta di Piave Cella Alessandro, capo categoria Alimentazione Cibin Silvio, delegato comunale San Dona’ di Piave Crosato Lorenzo, delegato comunale Ceggia De Marchi Davide, capo categoria Legno Arredo Enzo Giampaolo, Presidente Gruppo Sociale Gruppo Artigiani Anziani Ferrazzo Fabio, II° rappresentante comune San Dona’ di Piave Iseppon Gabriele, capo categoria Movimento terra Lamon Fabio, delegato comunale Quarto d’Altino Lava Ildebrando, capo categoria Installatori impianti Marin Alessandro, capo categoria Autoriparazione Marin Marco, capo categoria Edilizia Maschietto Oreste Roberto, delegato comunale Musile di Piave Menegaldo Giancarlo, capo categoria Dipintori Momesso Renzo, capo categoria Meccanica Chimica Ortoncelli Nazzareno, capo categoria Autotrasporti Pasqualato Catia, capo categoria Servizi alle persone Salierno Luigi, capo categoria PMI non artigiane Soncin Paola, Presidente Gruppo Sociale Gruppo Donne Impresa Teso Mauro, delegato comunale Eraclea Tonicello Antonio, delegato comunale Jesolo Zanin Carlo, capo categoria Moda

Il Consiglio di Amministrazione della CGIA Venezia Orientale srl Lava Idelbrando (Presidente) Ortoncelli Nazzareno (Vice-Presidente) Cibin Silvio (Consigliere) Momesso Renzo (Consigliere) Pasqualato Catia (Consigliere) Cella Alessandro (Consigliere) Barbieri Claudio (Consigliere)

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PRIMO PIANO

CONFARTIGIANATO

INFORMA

Le cose da fare Il Consiglio Direttivo del maggio scorso che si è concluso con la rielezione del Presidente dell’Associazione Ildebrando Lava, del Vicepresidente Nazzareno Ortoncelli e dei componenti della Giunta esecutiva, è stato anche occasione per fare il punto della situazione, rilevando punti di forza e punti di debolezza. Riassumiamo in questa pagine le questioni essenziali, tratte dal documento programmatico della candidatura di Ildebrando Lava.

Ildebrando Lava Presidente

Il rilancio delle attività di categoria e comunali L’idea di fondo è questa: ripartire dalle realtà che propongono e realizzano tantissime attività nel loro ambito comunale e di categoria, iniziative eccellenti che danno lustro all’Associazione e garantiscono il senso di appartenenza agli associati. Il riferimento è diretto alla totale inattività di alcuni Delegati Comunali e di Categoria, figure in realtà fondamentali, che con il loro disinteresse nell’espletare i compiti previsti dallo Statuto, hanno prodotto demotivazioni, per molti degli associati, alla partecipazione della vita dell’Associazione. I casi lampanti sono evidenziati dalla difficoltà di eleggere alcune consulte per scarsità di partecipazione, fino al caso estremo del comune di Noventa di Piave e del Gruppo Giovani, dove non è stato possibile formare la consulta, nel primo caso per il rifiuto dei tre delegati presenti ad assumere incarichi e nel secondo a causa del fatto che l’assemblea è andata deserta.

L’Italia a due velocità C’è un’ Italia dei cosiddetti redditi fissi che sente la crisi solo marginalmente e che a fatica capisce i problemi dell’altra Italia, quella legata al mondo produttivo, quella che non regge più, che vede aziende decimate e spazzate via, che subisce ingiuste normative, che non ha tutela nella certezza dei pagamenti per i lavori svolti, che è soffocata dalla burocrazia. Per dare risposte e sostegno, è indispensabile che il Sistema associativo a cui apparteniamo riprenda vigore e consistenza rispetto ai problemi degli Associati.

Ridare dignità all’Unione Provinciale Artigiani Primo impegno: ridare voce al mondo artigiano, attraverso la rimodulazione del sistema U.P.A. Il nuovo statuto dell’U.P.A. deve consentire di promuovere tutte quelle azioni sindacali di carattere sovra-mandamentale, quelle che ogni singolo mandamento non può e non ha senso che faccia in autonomia. Se così non fosse, se la sostanza indicata dallo Statuto Nazionale

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viene disattesa, è indispensabile un’azione determinata e coerente in tutte le sedi necessarie. È anche un problema di risparmio economico. Un esempio? Costituire un solo Ufficio sindacale che segua tutte le questioni di carattere generale per tutti i mandamenti, i quali, invece, seguiranno le attività sindacali legate esclusivamente alle problematiche connesse al territorio in cui operano. L’obiettivo è quello di razionalizzare le risorse per ridurre i costi dei servizi, atto che concretizza una riduzione dei costi per gli Associati.

Coinvolgere le Amministrazioni Comunali È necessario coinvolgere le amministrazioni comunali proponendoci come traino rispetto ai parametri di eticità e trasparenza attraverso l’impegno dei nostri Delegati, a supporto delle molte attività che generano lavoro vero e concreto, riconducibili ai temi dello sviluppo sostenibile e a tutto ciò che è risparmio energetico legato agli edifici e non, a tutto ciò che riguarda turismo e filiera agroalimentare, a tutto ciò che investe le nuove tecnologie applicabili al mondo artigiano.

Il credito Bisogna potenziare l’attuale sistema di accesso al credito e vanno ricercate formule che diano risposte concrete rispetto alle esigenze degli Associati, risposte che spesso non ci sono o sono parziali, frutto anche di una politica creditizia che di punto in bianco ha deciso che tutto quello che è stato costruito nel passato è carta straccia. Il “miracolo del nordest” è nato anche a seguito della saggezza popolare che ci insegnava fin da bambini l’importanza di lavorare, costruirsi la casa, il negozio, la bottega, il capannone dove lavorare e produrre. Beni considerati positivamente dal sistema bancario e utilizzabili come garanzia. Molti lo hanno fatto, a testa bassa e con sacrificio. Perchè oggi la garanzia immobiliare vale poco o nulla? Chi lo ha deciso?

Lavorare onestamente Dal lavoro dobbiamo ricavare le risorse per vivere con dignità noi, le nostre famiglie, i nostri collaboratori, non per accumulare inutili ricchezze, troppo spesso frutto di comportamenti indegni. Su questi pilastri l’Associazione ha lavorato, indicando la via agli Associati per reinventarsi, per formarsi. Tante aziende sono pronte per nuove sfide, hanno appreso nuovi metodi di lavorazione, non si sono arrese e vogliono fare la loro parte nel processo dell’indispensabile rinnovamento del sistema.


CONFARTIGIANATO

PRIMO PIANO

INFORMA

Le risposte e le idee All’assemblea generale dei Delegati la Confartigianato di San Donà di Piave ha esposto le linee di sviluppo che concretizzano l’azione dell’Associazione fino al giugno 2016. Le riassumiamo per capi essenziali. Il rilancio degli investimenti L’Associazione ha individuato vari strumenti di sostegno agli Associati, strumenti spesso sconosciuti, anche se pubblicizzati ed evidenziati nella nostra rivista periodica e comunicati con varie newsletter. Tutti, collaboratori e Dirigenti, devono essere coinvolti ed impegnarsi in uno sforzo collettivo per individuare e proporre nuove attività che contribuiscano al rilancio economico e sociale del mondo che rappresentiamo e che contribuiscano a divulgare le opportunità che l’Associazione ha già individuato, che sono fruibili agli Associati, ma ad oggi, non ancora sufficientemente utilizzate. Alcuni esempi? Il Patto Etico Sociale della Venezia Orientale, vero strumento etico, sociale, finanziario, usufruibile seduta stante da tantissimi Associati, legato a tutto ciò che è legato all’edilizia mirata allo sviluppo sostenibile e alla riqualificazione degli edifici, comparto che se si riavvia, porterà senza ombra di dubbio notevoli benefici all’intera filiera economico/ produttiva del nostro territorio. Il progetto di sostegno al credito, strumento che può supportare nella vendita l’Associato e consentirgli di chiuderla positivamente nei rapporti con i privati, mentre, in ambito del sostegno al credito rivolto alle vendite verso le aziende, settore più difficile rispetto al precedente, stiamo verificando le condizioni e la fattibilità delle proposte. Questi strumenti sono destinati all’uso da parte degli Associati, ma spesso, in troppi non sono a conoscenza delle opportunità. L’Associazione, oltre che con la rivista, informa anche con Newsletter tutti gli Associati delle problematiche del nostro mondo, ma anche delle opportunità. Strumenti che evidentemente non vengono letti. Ecco la necessità di una maggior incisività Sindacale dei Delegati e dei nostri collaboratori, che possono rendere fruibile l’enorme attività e le opportunità che l’Associazione fa e propone. Soprattutto per il settore edilizio e della riqualificazione degli edifici, è indispensabile che i Delegati Comunali contattino gli amministratori del comune di appartenenza e renderli compartecipi del progetto, cosa a suo tempo già fatta direttamente dall’Associazione. È necessario il pressing da parte dei Delegati nei confronti delle amministrazioni locali. L’obiettivo è quello di coinvolgere i comuni per attuare quelle azioni che possono e devono far giungere al cittadino i vantaggi economici, sociali, etici, derivanti dalla riqualificazione del proprio edificio. Interventi che letti in un arco temporale di qualche anno sono a costo zero per il committente e consentono risparmi energetici che continuano nel tempo, anche dopo l’ammortamento iniziale. L’organizzazione e le spese dell’Associazione Il lavoro di squadra, in un momento difficile per l’economia dell’intera nazione, ha consentito di mantenere

costante il numero di associati e di ridurre le perdite del sistema Associativo rispettando leggi e norme in vigore, comprese quelle del sistema Associativo Nazionale, con il puntuale versamento delle quote sociali di tutti gli Associati, a tutti i livelli, dal nazionale, al regionale, al provinciale. Ė bene ricordarlo, perché, troppo facilmente si possono applicare quelle “furbate” che consentono di eludere, evadere, distrarre e quant’altro, che poi si pagano ampiamente nel momento in cui la “furbata” viene a galla; sono cose che non ci appartengono e che mai apparterranno alla Nuova Confartigianato Imprese San Donà. Detto ciò, il dato allarmante, che ha portato fra l’altro il bilancio degli anni scorsi in consapevole perdita, è che il numero degli Associati rimane invariato, ma calano i ricavi per l’Associazione, dovuti ad aziende che diminuiscono il fatturato e quindi spendono meno per la contabilità, ad aziende che diminuiscono il numero di cedolini paga e di conseguenza, anche in questo caso, diminuiscono i ricavi Associativi. Visto il difficilissimo momento economico, la scelta dell’Associazione è stata quella di concedere dilazioni agli Associati rispetto ai servizi resi, scelta difficile, ma che ci ha visto ancora una volta attenti ai grossi problemi degli Associati. Scelta che ha però portato l’intero sistema associativo verso un’elevata esposizione dei crediti nei confronti degli associati. Si propone quindi, fermo restando il concetto di mutualità rispetto alle aziende Associate, ma tenendo conto anche delle necessità Associative, di attivare gli strumenti di sostegno al microcredito mirato al saldo del pregresso nei confronti dell’Associazione, da proporre agli Associati che ne hanno i requisiti, dando mandato al Segretario e alla Giunta Esecutiva di valutare le azioni conseguenti e l’opportunità di proseguire o meno nell’erogazione dei servizi. La sede centrale Come avrete appreso dalla stampa, la nostra sede centrale è stata indicata come area in cui insediare il nuovo Liceo. L’Associazione ha inviato una lettera d’interesse al Comune di San Donà, rispetto alla possibilità di acquisizione di nuovi uffici in area della cosiddetta “Porta Nord”, per favorire l’alienazione della nostra sede e l’insediamento del Liceo. Da successivi incontri è emerso che i tempi attesi si attestano sulla quindicina d’anni, fra gestazione del progetto, progetto e sua realizzazione. Tempi per noi assurdi. Va da sé però che se l’individuazione di spazi per il nuovo Liceo ricade sulla nostra sede, potremo trovarci di fronte agli espropri. Questa incertezza non consente programmazioni, come la riqualificazione energetica dell’edificio, la possibilità di installare un impianto fotovoltaico sul tetto, l’ammodernamento degli uffici ecc. Si propone quindi di dar mandato al Segretario e alla Giunta Esecutiva di attivarsi ulteriormente con l’Amministrazione comunale e con la nuova Amministrazione della Città Metropolitana di Venezia, che sembra sia l’interlocutore istituzionale a cui fa capo la gestione degli edifici scolastici Superiori, per analizzare e capire le prossime ed effettive intenzioni.

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AMBIENTE

CONFARTIGIANATO

INFORMA

RIFIUTI

LE NUOVE DEFINIZIONI DI “PRODUTTORE” – “RACCOLTA” - “DEPOSITO TEMPORANEO”

Dallo scorso 6 Agosto sono in vigore alcune importanti modifiche apportate ad alcune definizioni, in tema di rifiuti, contenute nel Decreto Legislativo 152/2006. In modo particolare sono variate le definizioni di: - “produttore di rifiuti”; - “raccolta“; - “deposito temporaneo”. Vediamo quindi di seguito le nuove definizioni, riportando in corsivo, il testo modificato rispetto alla precedente formulazione: Vito Molinaro Referente Servizio Ambiente Tel. 0421.335410

• “produttore di rifiuti”: il soggetto la cui attività produce rifiuti e il soggetto al quale sia giuridicamente riferibile detta produzione (produttore iniziale) o chiunque effettui operazioni di pretrattamento, di miscelazione o altre operazioni che hanno modificato la natura o la composizione di detti rifiuti (nuovo produttore) • “raccolta“: il prelievo dei rifiuti, compresi la cernita preliminare e il deposito preliminare alla raccolta, ivi compresa la gestione dei centri di raccolta di cui alla lettera “mm”, ai fini del loro trasporto in un impianto di trattamento; • “deposito temporaneo”: il raggruppamento dei rifiuti effettuato e il deposito preliminare alla raccolta ai fini del trasporto di detti rifiuti in un impianto di trattamento, effettuati, prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti, da intendersi quale l’intera area in cui si svolge l’attività che ha determinato la produzione dei rifiuti (…omissis…) Evidenziamo in particolare come, la nuova definizione di “produttore di rifiuti”, vada a coinvolgere anche i soggetti che, pur non essendo i “produttori materiali” dei rifiuti, non mettono in essere le dovute procedure di controllo (culpa in vigilando) su terzi cui hanno affidato l’attività che ne comporta la produzione. Questo è il caso classico del committente che affida a un’impresa l’esecuzione di lavori edili che, sicuramente, comporteranno la produzione di rifiuti sia in fase di costruzione sia, tanto più, qualora sia prevista una demolizione.

Con la nuova definizione, pertanto, è riaffermata la responsabilità, da parte di tutti i soggetti coinvolti nella filiera di produzione dei rifiuti senza però “dimenticare” il committente che ha l’onere di “vigilare” sulla corretta gestione dei rifiuti derivanti dall’esecuzione di un’opera che, in fondo, è realizzata “per sua volontà”.

31 DICEMBRE 2015 SCADONO LE AUTORIZZAZIONI ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA Ricordiamo a tutti i titolari di impianti che generano emissioni in atmosfera, in possesso di autorizzazione rilasciata, ai sensi del DPR 203/88, in data successiva al 31.01.1999, l’obbligo di presentare, entro il 31/12/2015, domanda di rinnovo dell’autorizzazione. La mancata presentazione della domanda di rinnovo comporta la decadenza della precedente autorizzazione con la conseguente impossibilità di poter utilizzare gli impianti fino all’ottenimento di una nuova autorizzazione. Evidenziamo che sono soggetti al rinnovo anche i gestori di stabilimenti con autorizzazione ai sensi del D.Lgs. 152/2006 rilasciata a seguito di parziale aggiornamento o di semplice voltura di precedente autorizzazione rilasciata ai sensi del D.P.R. 203/88. Ricordiamo infine che, la gestione di uno stabilimento sprovvisto di autorizzazione o con autorizzazione decaduta o difforme, comporta la sanzione dell’arresto da due mesi a due anni o dell’ammenda da 258,00 euro a 1.032,00 euro. Per ogni informazione gli interessati possono rivolgersi all’Ufficio Ambiente dell’Associazione – tel. 0421.335410.

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CONFARTIGIANATO

SICUREZZA

INFORMA

il nuovo codice della prevenzione incendi entra in vigore dal 18 novembre 2015

Il decreto del 3 agosto 2015 contiene il nuovo codice di prevenzione incendi: entrerà in vigore il 18 novembre 2015. Riportiamo in breve i principi ispiratori con cui il legislatore ha pensato al nuovo decreto, senza entrare in questioni tecniche, che sono molto particolareggiate a seconda della singola situazione aziendale. Finalmente, dopo anni di discussioni ministeriali e ripensamenti, il 20 agosto è pubblicato in G.U. Il Decreto del Ministero dell’Interno del 3 agosto 2015 recante “Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139”. Codice di prevenzione che entrerà in vigore il 18 novembre 2015. Il nuovo Testo Unico ha lo scopo di semplificare e razionalizzare l’attuale corpo normativo sulla prevenzione degli incendi attraverso l’introduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni di prevenzione incendi applicabile ad attività soggette ai controlli di prevenzione incendi. Si è deciso infatti di l’utilizzare di un nuovo approccio metodologico più aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali. I principi del nuovo Codice della prevenzione incendi si basano su: - generalità: “le medesime metodologie di progettazione della sicurezza antincendio descritte possono essere applicate a tutte le attività; - semplicità: laddove esistano diverse possibilità per raggiungere il medesimo risultato si prediligono soluzioni più semplici, realizzabili, comprensibili, per le quali è più facile operare la revisione; - modularità: l’intera materia è strutturata in moduli di agevole accessibilità, che guidano il progettista antincendio alla individuazione di soluzioni progettuali appropriate per la specifica attività; - flessibilità: per ogni livello di prestazione di sicurezza antincendio richiesto all’attività sono indicate diverse soluzioni progettuali prescrittive o prestazionali. Sono, inoltre, definiti metodi riconosciuti che valorizzano l’ingegneria antincendio, che consentono al progettista antincendio di individuare, autonomamente, specifiche soluzioni progettuali alternative e dimostrarne la validità, nel rispetto degli obiettivi di sicurezza antincendio;

- standardizzazione ed integrazione: il linguaggio in materia di prevenzione incendi è conforme agli standard internazionali e sono unificate le diverse disposizioni previste nei documenti esistenti della prevenzione incendi in ambito nazionale; - inclusione: le persone che frequentano le attività sono considerate un fattore sensibile nella progettazione della sicurezza antincendio, in relazione anche alle diverse abilità (es. motorie, sensoriali, cognitive, ecc.), temporanee o permanenti; - contenuti basati sull’evidenza: il presente documento è basato su ricerca, valutazione ed uso sistematico dei risultati della ricerca scientifica nazionale ed internazionale nel campo della sicurezza antincendio; - aggiornabilità: il documento è redatto in modo da poter essere facilmente aggiornato al continuo avanzamento tecnologico e delle conoscenze”.

Roberto Mazzardis Referente Servizio Sicurezza Te. 0421.335430

Per saperne di più l’Ufficio Ambiente-Sicurezza dell’Associazione è a disposizione degli associati.

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FISCALE

CONFARTIGIANATO

INFORMA

IL RIMBORSO/COMPENSAZIONE DEL CREDITO IVA INFRANNUALE

Luisella Surian Responsabile Area Fiscale

Le recenti modifiche normative in materia di Iva hanno ampliato la platea dei potenziali soggetti che potrebbero richiedere il rimborso o l’uso in compensazione del credito iva maturato nel corso dell’anno. Ricordiamo infatti che la richiesta di rimborso, ovvero di utilizzo in compensazione, del credito iva può essere presentata non solo attraverso la dichiarazione annuale ma anche in corso d’anno con riferimento ai primi 3 trimestri (gennaio-marzo, aprile-giugno, luglio-settembre), presentando, entro il mese successivo alla chiusura del trimestre (quindi rispettivamente 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre), il modello IVA-TR, a condizione che: - il credito a fine trimestre sia di importo superiore a euro 2.582,28; - nel singolo trimestre (primo, secondo o terzo) sussista almeno uno dei requisiti previsti dall’art. 30 comma 3 del D.P.R. 633/72. Relativamente al quarto trimestre (ottobre-dicembre) lo stesso confluisce nella dichiarazione annuale Iva e di conseguenza la domanda di rimborso o di utilizzo in compensazione dovrà avvenire con la presentazione di quest’ultimo modello. Di seguito si riporta l’elenco (tassativo) dei requisiti richiesti, la cui verifica va effettuata per ogni singolo trimestre indipendentemente dalla periodicità della liquidazione iva adottata, mensile o trimestrale (ripetiamo: per la richiesta è sufficiente il rispetto di uno solo tra questi): a) aliquota iva media delle operazioni attive (fatture e/o ricevute emesse), aumentata del 10%, inferiore all’aliquota iva media degli acquisti e importazioni; b) effettuazioni di operazioni non imponibili (esportazioni artt. 8, 8/bis e 9 DPR 633/72 e operazioni intracomunitarie art. 41 D.L. 331/93 ecc.) per un ammontare superiore al 25% del valore complessivo operazioni effettuate;

Fabrizio Boato Vice Responsabile Area Fiscale

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c) effettuazione di acquisti e/o importazioni di beni ammortizzabili per un valore superiore ai 2/3 del totale imponibile degli acquisti /importazioni di beni e servizi (l’acquisizione di beni ammortizzabili in leasing non dà diritto al rimborso); in caso di acquisto di un fabbricato è necessario escludere l’importo riferibile al costo dell’area occupata dalla costruzione e quella che ne costituisce pertinenza; d) effettuazione di operazioni non soggette a Iva ex artt. da 7 a 7-septies DPR 633/72, nei confronti di soggetti passivi (imprese, professionisti ecc.) non stabiliti in Italia e inerenti alle seguenti prestazioni: 1) lavorazioni relative a beni mobili materiali, 2) trasporti di beni e relative prestazioni di intermediazione e 3) gli eventuali servizi accessori, 4) servizi creditizi, finanziari e assicurativi relativi a beni da esportare o resi a soggetti extraUE, per un ammontare superiore al 50% di tutte le operazioni effettuate; e) soggetti non residenti identificati direttamente in Italia ex art. 35-ter DPr 633/72, ovvero con rappresentante fiscale in Italia, indipendentemente dalla verifica dei requisiti di cui sopra. NOVITA’ - in riferimento alla condizione di cui alla lettera a), in seguito alle modifiche normative introdotte con la Legge di Stabilità 2015, tra le operazioni attive da considerare per il calcolo dell’aliquota media, vanno comprese anche quelle soggette dal 01/01/2015 al regime del reverse charge (servizi di pulizia, demolizione, installazione di impianti e completamento relative a edifici) in quanto considerate “ad aliquota zero”; vi rientrano inoltre, per lo stesso motivo cioè operazioni attive con aliquota iva a zero, le operazioni assoggettate allo “split payment” (cessione di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti della Pubblica Amministrazione senza pagamento dell’iva al fornitore in quanto versato direttamente alla Stato dall’Ente stesso)


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LAVORO

INFORMA

TUTTO PRONTO PER il TFR IN BUSTA PAGA ECCO LE NOVITA’

Con il DPCM del 20.02.2015 n. 29 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19.03.2015 n. 65, possono considerarsi operative le disposizioni in materia di liquidazione del TFR in busta paga.

Sono tuttavia esclusi i seguenti lavoratori:

Trattasi di una novità molto importante la cui portata potrà valutarsi solo nei prossimi mesi. Nel frattempo procediamo ad un’analisi approfondita della normativa in parola.

3. lavoratori dipendenti per i quali la legge o il CCNL prevede la corresponsione periodica del TFR presso soggetti tersi;

In primo luogo va precisato che hanno diritto a chiedere la liquidazione in busta paga della quota del TFR maturanda (denominata Qu.I.R) i lavoratori dipendenti presso un datore di lavoro del settore privato, con un rapporto di lavoro subordinato in essere da almeno 6 mesi.

1. lavoratori dipendenti domestici; 2. lavoratori dipendenti del settore agricolo;

4. lavoratori dipendenti da aziende sottoposte a procedure concorsuali; 5. lavoratori dipendenti presso aziende per le quali sono state autorizzati interventi di integrazione salariale straordinaria e in deroga; 6. lavoratori dipendenti da datori di lavoro che hanno sottoscritto un accordo di ristrutturazione dei debiti e di soddisfacimento dei crediti ex art. 7, legge n. 3/2012. Estremamente interessante è l’aspetto fiscale e contributivo di tale operazione. Infatti, la normativa in parola prevede che la quota di TFR liquidata in busta paga sia: • soggetta a tassazione ordinaria; • non concorra a costituire imponibili ai fini previdenziali; • non concorre alla formazione dei limiti di reddito complessivo ax art. 13, comma 1- bis, TUIR, per il riconoscimento del “Bonus 80 euro”; • concorre a determinare reddito ai fini dell’ISEE. Il Decreto in esame prevede poi che i lavoratori interessati a monetizzare il TFR in busta paga devono presentare un apposita istanza al datore di lavoro, il quale è obbligato a liquidare la Qu.IR a partire da mese successivo a quello di presentazione dell’istanza. Al fine di ottenere le somme necessarie per liquidare mensilmente le Qu.IR, il Decreto prevede la possibilità per i datori di lavoro con meno di 50 addetti, non tenuti al versamento del TFR al Fondo di Tesoreria dell’Inps, di accedere ad un finanziamento bancario assistito da una duplice garanzia prestata dal f. di Garanzia istituito presso l’Inps e dallo stato. Va tuttavia precisato che le modalità di finanziamento devono ancora essere stabilite in via definitiva. Infine, va rammentato che l’opzione di cui si discute una volta esercitata dal lavoratore ha carattere irrevocabile per i periodi di paga che vanno dal 01.03.2015 al 30.06.2018.

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Nicola Beccari Coordinatore Area Lavoro

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iniziative

CONFARTIGIANATO

INFORMA

IN AUMENTO I REATI A DANNO DEGLI OVER 65

In crescita DEL 3,5% NEL 2014

Al via la 2° edizione della Campagna nazionale contro le truffe agli anziani promossa da Anap Confartigianato, Ministero dell’Interno, Forze di Polizia

Chiara Franchin Referente Ufficio Sindacale Categorie

All’inizio dell’estate 2015, presso la sede di Confartigianato, alla presenza del Vice Ministro dell’Interno On. Filippo Bubbico, è stata lanciata la seconda edizione della Campagna nazionale contro le truffe agli anziani. L’iniziativa è promossa da Anap, Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato, insieme con il Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza. La Campagna punta a sensibilizzare la popolazione anziana sul tema della sicurezza, fornendo informazioni e consigli utili per difendersi dai malintenzionati e per prevenire i reati. Anap Confartigianato, Ministero dell’Interno, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza saranno alleati in un’azione comune per difendere i cittadini. Dalle rilevazioni del Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza emerge che i reati a danno degli anziani, nell’arco temporale 2012-2014, sono in aumento. Infatti, se nel 2012 le vittime di reato ultrasessantacinquenni sono state 302.660, nel 2013 sono state 328.673 (+8,6% rispetto all’anno precedente) e nel 2014 sono state 340.326 (+3,5%). Di contro, i reati commessi in Italia registrano un andamento altalenante (+2,6% nel 2013 rispetto al 2012, -3,9% nel 2014 rispetto all’anno precedente).

Questi dati mostrano come gli anziani siano più esposti ai fenomeni di criminalità e quanto sia necessaria una campagna di informazione che fornisca consigli utili per evitare di incorrere in situazioni di pericolo. La Campagna prevede la distribuzione, in tutta Italia, di vademecum e depliant che contengono suggerimenti per difendersi dai rischi di truffe, raggiri, furti e rapine. Semplici regole di comportamento suggerite dalle Forze di polizia per evitare di finire nelle mani di malintenzionati in casa, per strada, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici, ma anche utilizzando Internet. Le occasioni di potenziale pericolo sono dappertutto e, per ogni circostanza, vengono indicati i trucchi messi in atto dai malintenzionati e i comportamenti da adottare. Tra le regole fondamentali, quella di rivolgersi con fiducia alle Forze di polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza) per segnalare atteggiamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo. Il materiale informativo verrà distribuito nel corso di convegni e incontri organizzati a livello provinciale da Anap Confartigianato, in accordo con le Prefetture e le Questure, e che vedranno la partecipazione di rappresentanti delle Forze dell’Ordine, delle autorità locali e di psicologi. Lo scorso anno, in occasione della prima edizione della Campagna nazionale contro le truffe agli anziani, Anap Confartigianato ha organizzato 91 convegni territoriali ai quali hanno partecipato 27.000 persone, 3 convegni nazionali, 1 convegno internazionale con la partecipazione di oltre 800 persone. Inoltre sono stati distribuiti oltre 40.000 depliant e più di 50.000 vademecum.

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CONFARTIGIANATO

VITA ASSOCIATIVA

INFORMA

LA CONFARTIGIANATO di SAN DONA’ HA UN MAESTRO D’OPERA E D’ESPERIENZA

Forse non tutti sanno che anche gli artigiani “pensionati” hanno una loro rappresentanza. Stiamo parlando dell’ANAP, l’Associazione costituita all’interno di Confartigianato, senza scopo di lucro, che ha come finalità quella di tutelare gli anziani ed i pensionati, nonchè permettere loro di usufruire delle attività e delle iniziative offerte dal Sistema Confartigianato. Lo scorso 15 luglio, presso la sede generale di Roma, in occasione del Consiglio Direttivo Nazionale ANAP, si è riunita la Commissione dei Maestri d’Opera e d’Esperienza che, tra gli aderenti Anap, ha esaminato ed approvato 153 domande d’iscrizione al relativo Albo. Tra le liste esaminate figura anche Pierino Zanchettin, nostro storico artigiano che iniziò la sua attività di Modellista in legno per le fonderie nel 1968, trasmettendo ai figli la passione e la professionalità che lo hanno sempre contraddistinto nel suo lavoro ed è proprio per queste doti che è stato nominato Maestro d’Opera. In occasione del Consiglio Direttivo di Confartigianato del mandamento di San Donà di Piave, il Presidente Idelbrando Lava ha personalmente consegnato il meritato premio a Pierino Zanchettin. Ricordiamo che l’iscrizione all’Albo è riservata ai soci Anap che abbiano svolto per almeno 25 anni la propria attività nel settore di competenza, dimostrando perizia, passione, impegno e correttezza professionale.

Il registro non rappresenta, nell’ottica dell’Associazione, una semplice lista anagrafica dei soci anziani dell’Anap, ma un valido strumento mirato a valorizzare e sottolineare l’importanza del lavoro svolto dai Maestri iscritti, con particolare attenzione alle innovazioni introdotte ed al contributo offerto nel diffondere - grazie al loro talento - l’affermazione del made in Italy, espressione di qualità, competenza e creatività, che tutto il mondo ci invidia.

ANCHE QUEST’ANNO LA CONFARTIGIANATO È PRESENTE ALLA FIERA DEL ROSARIO Sono circa 500 i metri quadri che Confartigianato San Donà ha riservato a i propri Soci nell’ambito della Fiera del Rosario. Una vetrina a prezzo agevolato nel corso della manifestazione che è diventata un appuntamento estremamente importante per l’economia locale e un veicolo prezioso per far conoscere le potenzialità delle ditte che lavorano nei Comuni del Mandamento. Come lo scorso anno, la Fiera Campionaria sarà ad ingresso libero e ospiterà espositori plurisettoriali che potranno soddisfare tutte le esigenze dei visitatori. In particolare le aziende artigiane che espongono nell’area riservata a Confartigianato rappresentano numerosi settori, proponendo servizi rivolti direttamente ai cittadini, che vanno dall’installazione e manutenzione

degli impianti a i prodotti artigianali in legno per arredamento e manufatti per cerimonie, dalle proposte nel campo del risparmio energetico fino al mondo delle autovetture. Naturalmente, nell’anno dell’EXPO, non poteva mancare uno stand con produzioni artigianali di pasticceria . Tramite le attività espositrici l’Associazione intende presentare il sistema Confartigianato al possibile cliente, che potrà riconoscere il vantaggio di un servizio residente nel territorio e la referenza data dall’Associazione. La zona destinata a i nostri espositori si trova nell’area terminale della fiera, ed è stata pensata con un ampio corridoio affinchè il visitatore possa ammirare in tranquillità tutto ciò che può essere di suo interesse.

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San Donà di Piave Via Perugia, 2 Tel. 0421 3351 Fax 0421 335444

Jesolo Via E.Borsanti, 11 Tel. 0421 951388 Fax 0421 335522

Eraclea Via Roma, 20/b Tel. 0421 232636 Fax 0421 335544

Quarto d’Altino Piazza San Michele, 47 N/2 Tel. 0422 823105 Fax 0422 826301

Torre di Mosto Via Roma, 31 Tel. 0421 325655 Fax 0421 326546

www.artigianisandona.it - info@artigianisandona.it - www.confartigianato.it


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