Confartigianato Informa n.3

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ANNO XXV - Nuova Serie n. 3

APRILE - GIUGNO 2013

Associazione Artigiani, Piccole e Medie Imprese del mandamento di San Donà di Piave

UNA CRESCITA PROFESSIONALE

UN PROGETTO DI FILIERA

SPORTELLO ENERGIA IMPRESA



CONFARTIGIANATO

SOMMARIO

INFORMA

SOMMARIO ANNO XXV - Nuova Serie n. 3

APRILE - GIUGNO 2013

Associazione Artigiani, Piccole e Medie Imprese del mandamento di San Donà di Piave

5 IL PUNGIGLIONE C’erano una volta le corporazioni 6 opportunità InvestInHotel: il Turismo si rinnova

UNA CRESCITA PROFESSIONALE

UN PROGETTO DI FILIERA

SPORTELLO ENERGIA IMPRESA

CONFARTIGIANATO INFORMA Periodico trimestrale di Confartigianato Imprese San Donà Anno XXV - Numero 01 Aprile/Giugno Autorizzazione del Tribunale di Venezia n.961 del 07/03/1989 Pubblicazione Registrata al ROC n. 13094 del 17/12/2005 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento Postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 NE/VE

7 sportello donna Una crescita professionale 8 9

speciale Riscopriamo gli antichi sapori Libro: I sapori del Piave Al Cornaro: La vetrina del progetto

10 sportello energia impresa Certificati bianchi Verifiche e consulenze

Bollettino degli organi direttivi di Associazione sindacale Direttore responsabile: Aldo Trivellato Comitato di Redazione: Luigi Boggian, Monica Carrer, Sonia Cibin, Ennio Galletti, Luisella Surian Hanno collaborato a questo numero: Fabrizio Boato, Buoso Alessandro, Chiara Franchin, Roberto Mazzardis, Luca Nardin, Claudia Poles Direzione, Redazione, Amministrazione: via Perugia, 2 - 30027 San Donà di Piave Tel 0421.3351 - redazione@artigianisandona.it Editore: Associazione Artigiani, Piccole e Medie Imprese del Mandamento di San Donà di Piave via Perugia, 2 - 30027 San Donà di Piave Tel 0421.3351 - Fax 0421.335444 Stampa: Tipolitografia COLORAMA snc via Garda, 13 - 30027 San Donà di Piave Pubblicità: Per la pubblicità su Confartigianato Informa Tel. 0421.3351

11 fiscale I recenti provvedimenti del Governo 12 sicurezza Sono finite le autocertificazioni dei rischi? 13 lavoro Crisi occupazionale: è davvero questione di diritto? 14 ambiente Un riassunto con tutte le novità 15 vita associativa Linee programmatiche generali 2013 - 2014

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CONFARTIGIANATO

IL PUNGIGLIONE

INFORMA

C’ERANO UNA VOLTA LE CORPORAZIONI Il lavoro: vivere nel passato o scegliere il futuro?

Abbiamo vissuto per secoli tra corporazioni di ceramisti ed orafi, edili e mercanti, conciatori, osti e marmisti, trasformando i mestieri in luoghi gelosamente chiusi, che con difficoltà comunicavano tra loro. Perchè costruire corporazioni chiuse, in mercati ristretti, significava garantire lavoro, sviluppo e ricchezza. Poi il mondo si è aperto, fino a superare i confini geografici e culturali, per costruire economie di larga scala che hanno ricomposto il lavoro in un solo mercato globale. E noi, ancora qui a parlare di difesa delle categorie. Incastrati nelle vecchie definizioni, concorrenti nei medesimi territori, pronti a guardarci in cagnesco, da un

PASSATO PRESENTE FUTURO

fortino di categoria all’altro. Perchè, c’è chi crede ancora nelle divisioni tra albergatori e ristoratori, artigiani e agricoltori, commercianti, operai o gestori di agriturismo, tra il pubblico e il privato. Ed invece, il mondo nuovo parla una lingua sola e semplice: se tutti gli attori, se tutte le forze di un territorio, concorrono, collaborando, alla sua crescita, quel territorio diventa prospero e ricco, compresi i suoi abitanti. Riscoprendo un principio antico e fondatore dell’economia, il cui scopo non dovrebbe essere il denaro, ma la felicità. Costringendo la ricchezza, quindi, ad essere uno strumento e non un fine. Però, ripensare a come si gestisce un territorio, dalla politica all’imprenditoria, non è solo un problema di economia, di progetto e di strategia, ma di cultura, prima di tutto. Qui le cose si fanno più difficili, perchè forse ci siamo scordati che una buona politica e un’imprenditoria virtuosa, nascono preferibilmente dove esiste una concreta formazione culturale. Capace, per esempio, di non fermarsi sulle differenze, ma di comprendere le potenziali alleanze, costruendo opportunità a cui tutti collaborano per il loro sviluppo, unendo e non separando. Da questo punto di vista, la crisi aiuta, perchè invita a pensare in modo nuovo, dato che indietro non si torna. Spinge, tra l’altro, ad osservare con rinnovata attenzione le reali risorse di cui una terra dispone: il turismo, il paesaggio, le risorse culturali e l’ambiente, per esempio. Qualcosa, in questa necessaria direzione, si sta muovendo. Ne parliamo in questo stesso numero di Confartigianato Informa. Ci riferiamo al progetto “Riscopriamo gli antichi sapori”, che oltre alle sue immediate iniziative, pone una questione finalmente nuova: far collaborare, concretamente, artigiani ed agricoltori, commercianti e ristoratori, panettieri, macellai o autotrasportatori. Ricchezza reale, che attraverso la gastronomia, per esempio, dimostra quanto questa forza lavoro, diffusa e specializzata, sia radicata nella Venezia orientale e sia in grado di crescere, se coinvolta ed invitata a collaborare. Un traguardo su cui insiste anche il progetto dedicato agli alberghi e agli hotel, argomento di apertura di questo numero della rivista di Confartigianato. Esempio di reale intreccio che contribuisce a far crescere assieme territorio, ambiente ed occupazione. Altrimenti, si resta al palo, perchè il futuro è già arrivato, mentre il rischio è che il mondo del lavoro continui a vivere nel passato

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Aldo Trivellato Direttore Responsabile “Confartigianato Informa”


opportunità

CONFARTIGIANATO

INFORMA

Da un’idea di Artigiani e Albergatori sostenuta da una Banca del territorio

InvestInHotel: il Turismo si rinnova Nuove opportunità di lavoro “garantito”

Monica Carrer Segretario

Per informazioni e per l’inserimento nelle liste dei fornitori “qualificati” : contattare il Segretario Confartigianato Imprese San Donà Monica Carrer 0421.3351

Innovativo l’accordo sottoscritto tra Fiditurismo, Confartigianato e Cassa di Risparmio di Venezia . Fiditurismo ha scommesso nella professionalità delle imprese artigiane aderenti alla nostra associazione e a quella di Portogruaro. InvestInHotel è un progetto che premia gli investimenti nel settore del turismo, ma premia anche, per la prima volta nel nostro territorio, la professionalità e l’eticità delle imprese artigiane. E’ prioritario, nella prospettiva dell’evoluzione del mercato turistico, che tenderà sempre più a privilegiare il rapporto qualità prezzo, incentivare il finanziamento degli investimenti per la riqualificazione delle strutture ricettive del territorio. In un percorso semplice e trasparente le imprese artigiane, iscritte alla Confartigianato, scelte dall’imprenditore turistico, si impegnano a rispettare dei “canoni etici”, a praticare degli sconti del 5 per cento sulle tabelle di capitolato previste dalle Camere di Commercio, a fornire un anno di garanzia aggiuntiva e a riunirsi in Associazioni Temporanee di Impresa (ATI) per fornire un unico interlocutore all’albergatore che necessitasse di più aziende. Di contro l’artigiano è garantito nei pagamenti e nei tempi di erogazione poiché il suo interlocutore sarà direttamente l’istituto di credito firmatario l’accordo, una banca che vuole riaffermare il suo ruolo territoriale: la Cassa di Risparmio di Venezia. “ Il nostro compito è quello di proporre soluzioni utili per uscire da questo momento economico e questa prima iniziativa – commenta il Presidente di Confartigianato Imprese di San Donà Ildebrando Lava – è un segnale forte e concreto. Sarà nostro compito individuare le imprese in grado di garantire professionalità ed eticità ai soci di Fiditurismo , assicurando una scontistica del 5%, assistenza tecnica, rendendo fruibile il nostro sportello energetico e nel caso la com-

mittenza necessitasse di riqualificazione energetica , mettendo a disposizione i propri tecnici accreditati per una prima valutazione” . Per le nostre aziende – replica il presidente Confartigianato di Portogruaro Luigi Sante Giusto – questo è un accordo vitale . Mettiamo a disposizione qualità e la nostra eticità: se qualche socio non rispetterà le regole sarà espulso”. Stimolo ad investire, qualità dei servizi e un segnale concreto di vicinanza al territorio, questo lo spirito che

anima i soggetti coinvolti in InvestInhotel. Entro il mese di luglio, anche grazie allo specifico sportello telematico creato dalla nostra associazione, sarà sviluppato un canale informativo che faciliterà la migliore conoscenza delle risorse tecniche e professionali che le imprese di Confartigianato sono in grado di fornire e le migliori conoscenze delle specifiche esigenze riferite alle tipologie di interventi di riqualificazioni delle strutture ricettive.

PLAFOND “INVESTINHOTEL

Importo finanziato e durata del plafond Euro diecimilioni scadenza 31/12/2013 Finalità Sostegno ad investimenti in strutture turistico – ricettive, già ultimati da non oltre 12 mesi dalla data di presentazione della domanda congiuntamente a quelli in corso o da realizzare. L’importo finaziato può essere riferito a spese sostenute nella misura massima del 30 % Forma tecnica Finanziamento chirografario con durata da 24 mesi fino a 84 mesi Importo massimale 500.000 euro Erogazione Alla presentazione delle fatture ed eventualmente di altra documentazione probatoria. Relativamente alle spese ancora da sostenere, l’erogazione deve avvenire con contestuale disposizione di bonifico a favore dei fornitori. 6


CONFARTIGIANATO

SPORTELLO DONNE

INFORMA

Tutti i servizi dello sportello donna

una crescita professionale Punto di riferimento per le donne oggi

Lo Sportello Donna è uno spazio rivolto alle donne che affrontano quotidianamente piccoli e grandi problemi nell’organizzazione dell’impresa, lavorativa, familiare e relazionale. Nato da un forte desiderio della Presidente Provinciale e Mandamentale Gruppo Donne di Confartigianato, Mariagrazia Dalla Mora, lo sportello mette a servizio un’equipe di professionisti (avvocato, psicologo, consulenti finanziari, educatori e volontari).

Lo Sportello Donna offre: • consulenza legale; • consulenza psicologica; • consulenza e assistenza economica e finanziaria con prodotti che si rivolgono solo al mondo femminile; • consulenza e assistenza per la creazione di nuove imprese; • assistenza assicurativa; • percorsi di formazione professionale e di riqualificazione; • approfondimento delle tematiche connesse con il femminile – lavoro, sviluppo di impresa, formazione professionale, salute e vita sociale (attraverso dei seminari e work shop) Educazione sulle tematiche di genere Convegni, corsi, serate sulle diverse tematiche connesse con il femminile: • Autostima e comunicazione; • Corsi di lingua; • Corso base di computer; • Controllo di gestione e web marketing; • Internazionalizzazione e quali opportunità vengono dall’estero; • Il lavoro. Come la preparazione e qualificazione varia a seconda dell’offerta di lavoro.

Sedi e orario dello sportello Presso la sede della Confartigianato del Mandamento di San Donà di Piave, in via Perugia 2 a San Donà di Piave (VE). Il Servizio di consulenza psicologia e legale è attivo su appuntamento. Allo Sportello Donna si può accedere recandovisi nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 - 12.00 oppure contattandoci telefonicamente al n. 0421.335442 Emanuela e n. 0421.335420 Sonia, dalle ore 8.30 – 15.00. 7

Sonia Cibin Vice Segretario


SPECIALE

CONFARTIGIANATO

INFORMA

Progetto fortemente voluto da Confartigia

RISCOPRIAMO GL

Un percorso semplice ed efficace a soste

Riscopriamo gli Antichi Sapori

Ennio Galletti Responsabile area organizzativa tecnica e sindacale

Ritrovare la qualità e la naturalezza degli alimenti, la genuinità e i sapori di una volta. Il progetto “Riscopriamo gli Antichi Sapori”, pensato e voluto da Confartigianato e da Venezi@Opportunità, vuole ritrovare questi valori concreti, attraverso un percorso semplice ed efficace che sostenga le attività produttive, artigianali e commerciali, che si sono impegnate per salvaguardare la qualità reale del lavoro e dei prodotti, sviluppando la filiera degli alimenti, il cammino che ogni cibo compie, dalla sua produzione alla sua trasformazione, prima di arrivare sulle tavole dei ristoranti e su quelle di ogni casa. Un viaggio reale nel mondo del basso Piave, ritrovando i legami con Venezia ed il Veneto, intrecciandone i valori con l’Italia e l’Europa. Numerosi negozi, produttori, aziende, ristoranti ed altre realtà del mondo agricolo, artigianale e commerciale, hanno aderito al progetto, e fino al prossimo settembre, chiunque entrerà in contatto con loro, potrà non solo degustare o acquistare prodotti genuini, ma incontrare le tracce di un percorso di sensibilizzazione i cui protagonisti sono gli agricoltori, i ristoratori, i molitori, i macellai o i panificatori, rendendo nuovamente visibile un’evidenza scordata: la gastronomia di qualità ed il cibo genuino sono il risultato di un lavoro d’insieme, di una filiera collettiva. Raccogliendo in una tessera apposita (reperibile presso le attività che hanno aderito all’iniziativa-elenco pubblicato a fianco) i timbri delle aziende, sarà possibile, dopo aver acquistato almeno un prodotto in sei di esse, ottenere in omaggio la pubblicazione “I sapori del Piave. Storie di cibi tra passato e futuro”, scritta da A l d o Trivellato, realtà

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editoriale che ha fatto da “apripista” al progetto. Ogni copia del libro, firmato dalla mano dell’autore, costituisce il simbolo tangibile del lavoro che viene svolto quotidianamente, dal coltivatore al cuoco, dall’orticoltore all’oste, considerando la loro attività come creazione e trasformazione dei prodotti e della natura. Lavoro artigiano attento alla tradizione locale, alle ricette delle nonne, al piatto che arriva sulle tavole, vissuto come frutto di una ricerca enogastronomica che nasce dalla cultura contadina ed artigiana e dalla natura che cresce, stagione dopo stagione, sulla nostra terra.

I sapori del Piave

I simboli della nostra cultura nel libro di Aldo Trivellato Il viaggio che incontra i cibi e la loro tradizione è un percorso che conduce nella cultura di un popolo, perchè la gastronomia è uno dei luoghi che rivelano come il pensiero muti il tempo, unendo il passato, il presente ed il futuro. Eppure, la terra, l’acqua, il fuoco e l’aria, cambiano e con loro la realtà del cibo e l’anima di chi vive. Trasformazione e tradizione si intrecciano, il nuovo e l’antico si confondono, per dare vita ad una realtà rinnovata. Alimenti e consuetudini gastronomiche della Venezia orientale, delle campagne dalla laguna al fiume Piave, come il maiale e i fagioli, il baccalà e le tinche, la polenta e i risotti, ma anche la pinza e la focaccia, il verduzzo o lo spritz, possono essere letti come i segni di una geografia che ha disegnato il nostro mondo, le lettere di un alfabeto che oggi riscrive la nostra storia. Per queste ragioni, abbiamo chiesto ad Aldo Trivellato, scrittore ed insegnante, di raccontare la tradizione gastronomica del basso Piave. Per un risultato, riassunto in un libro, «I sapori del Piave. Storie di cibi tra passato e futuro» che contribuisce a riscoprire un’identità concreta, fondata sulle consuetudini e sugli alimenti, le ricette e la buona tavola, ritrovando la storia dei sapori e delle idee: una cultura, artigiana e contadina, che ha saputo conservare valori concreti ed innovarli.


CONFARTIGIANATO

SPECIALE

INFORMA

anato San Donà e da Venezi@Opportunità

LI ANTICHI SAPORI

egno delle imprese della filiera alimentare Al Cornaro di Jesolo La vetrina del progetto Il progetto “Riscopriamo gli Antichi Sapori” è iniziato sabato 25 maggio, con la presentazione del libro di Aldo Trivellato «I Sapori del Piave. Storie di cibi tra passato e futuro», nella sala conferenze dell’Istituto Alberghiero Elena Cornaro di Jesolo. Oltre agli enti che hanno dato vita al progetto, Confartigianato e Venezi@Opportunità, all’incontro erano presenti rappresentanti di categorie produttive, amministratori, studiosi, docenti e soprattutto gli studenti del Cornaro, ragazzi e ragazze che saranno i protagonisti del mondo della ristorazione, del commercio e del turismo. Un incontro fertile che ha permesso di concretizzare il fatto che l’alimentazione diventa cultura e gastronomia, dai campi alle tavole, dagli agricoltori ai ristoratori, incontrando la cultura e le scuole, attraverso il concreto esercizio del fare, pensando e trasformando la materia prima. Un’idea che ha trovato pieno sviluppo nel progetto “Riscopriamo gli Antichi Sapori” ed attuazione concreta nel libro di Aldo Trivellato. Concetti sottolineati dal presidente di Confartigianato, Ildebrando Lava, quando ha ricordato come le qualità di un territorio si possano esprimere solo se tutte le forze operanti sono in grado di interagire fra loro, evitando sterili contrapposizioni. Idee condivise da Nicolò Boschin, chiarendo che l’arricchimento di un mondo, economico

o culturale, si realizza sempre grazie alla complessità e alla creatività che legano l’uomo alla terra. Obiettivi che hanno trovato nel Cornaro di Jesolo una cornice ed uno scopo ideale, visto che questa scuola, ancora una volta, ha dimostrato una pragmatica concretezza: guardare al mondo del lavoro, senza dimenticare la cultura e le idee.

Le Aziende aderenti all’iniziativa Ceggia RISTORANTE ALLA TRIESTINA PASTICCERIA IVOIRE Eraclea MACELLERIA CADAMURO DENIS GELATERIA PASTICCERIA DENISE PANIFICIO MASARIN AGRITURISMO AL DOGE Fossalta di Piave PASTICCERIA BALDO LORIS AZIENDA VINICOLA VILLA CANTHUS Jesolo PANIFICIO RIZZETTO GIUSEPPE E FIGLI ALLA TAVERNETTA BAR SORRISO GELATO! AGRITURISMO CAVETTA Musile di Piave MOLINO CERESER CAV. GINO PANIFICIO SMANIOTTO GIANNI E FIGLI MONTAGNER GIANCARLO

Noventa di Piave L’ISOLA DEL GELATO RISTORANTE ENOTECA VINO & VINO AZIENDA AGRICOLA MAURO CELEGHIN Quarto d’Altino PANIFICIO SPIGA D’ORO RISTORANTE CA’ DELLE ANFORE

Copertina libro “I Sapori del Piave” di Aldo Trivellato

Torre di Mosto PANIFICIO PASTICCERIA CELLA SALUMIFICIO TORRESANO COUNTRY HOUSE GIOIA DI… San Donà di Piave ANTICA TRATTORIA DA NICOLA TRATTORIA AL FOGOLAR PANIFICIO BROLLO ROSTICCERIA “STEFANIA” PANIFICIO VISENTIN DOLCE & GELATO RISTORANTE PIZZERIA KRISTALL MADE IN BASSO PIAVE PASTICCERIA DOLCE IDEA AZIENDA AGRICOLA LUIGINO MOLON MACELLERIA FABIO TURCHETTO IL MERCATINO DELLA FRUTTA 9


ENERGIA

CONFARTIGIANATO

INFORMA

SPORTELLO ENERGIA IMPRESA Nuovo servizio per gli associati

CERTIFICATI BIANCHI O TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA

Alessandro Buoso Sportello Energia Tel. 0421 335415

La promozione del contenimento dei consumi energetici e dell’utilizzazione delle fonti rinnovabili, anche tramite incentivi, è un tema che viene affrontato in Italia da oltre 30 anni dall’approvazione della legge 308 del 1982. L’Efficienza Energetica è definibile come il rapporto tra beni, servizi, attività o energia finali e l’energia fornita per ottenerli; ovvero per ottenere gli stessi risultati, o migliori, sarà necessario: usare meno energia, contenere le perdite di energia oppure adottare fonti rinnovabili. I Titoli di Efficienza Energetica o Certificati Bianchi, nati nel 2001 e resi operativi dal 2005, sono uno degli strumenti introdotti per incentivare l’efficienza energetica. Tramite calcoli attraverso modelli predefiniti, essi sono la misura di quanto si va a risparmiare adottando una particolare soluzione e si misurano in tonnellate equivalenti di petrolio, TEP. I titoli di efficienza energetica sono ottenibili tramite la presentazione da parte di una ESCO di un progetto presso il GSE: il progetto può essere un solo grosso intervento o l’unione di più interventi fino al raggiungimento di una dimensione minima di risparmio. Una volta approvato il progetto, i Titoli di Efficienza Energetica sono poi monetizzabili. Il campo degli interventi è ampio e varia dall’isolamento dell’invo-

A vostra disposizione per informazioni: Dott.ssa Chiara Franchin tel. 0421335410 Dott. Alessandro Buoso tel. 0421335415

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lucro degli edifici agli impianti fotovoltaici, dall’illuminazione stradale ad alta efficienza alla diffusione di autovetture a metano o elettriche, dalla sostituzione degli elettrodomestici ai motori elettrici ad alta efficienza, e può interessare oltre agli edifici civili anche quelli commerciali e industriali. L’ulteriore ampliamento degli interventi che possono usufruire di questi incentivi determinerà il successo e la diffusione nel prossimo futuro dei Titoli di Efficienza Energetica.

verifica contratti consulenza sulle bollette Nell’ultimo periodo i nostri uffici hanno ricevuto un numero considerevole di richieste da parte degli associati relative all’acquisto di energia elettrica e gas sul libero mercato, Poca chiarezza nell’esposizione della bollette, conguagli esorbitanti, contratti non confrontabili tra fornitori diversi e taciti rinnovi di contratti con automatico ricalcolo del prezzi sono solo alcune delle principali difficoltà evidenziate dagli artigiani che ci hanno contattato. Per dare risposte semplici alle troppe domande che si sono perse nei centralini dei call center interattivi, l’Associazione ha istituito lo Sportello Energia. L’intento del servizio è fornire chiarimenti e consulenze agli associati su una tematica poco conosciuta, grazie alla quale aziende fornitrici e consulenti scaltri guadagnano, spalleggiati anche dalla legislazione talvolta fumosa e ricca di tecnicismi incomprensibili all’utente medio. Lo sportello si propone quindi quale strumento pratico per verificare i vostri contratti e le vostre bollette, per valutare proposte di fornitura di energia elettrica e gas da parte di qualsiasi fornitore ed eventualmente proporre in alternativa l’offerta commerciale di CAEM, Consorzio Artigiano Energia e Multiutility.

Opportunità anche per le utenze private di associati e dei loro dipendenti Da settembre, grazie ad una iniziativa di Confartigianato e di CAEM, estesa la possibilità di risparmiare anche ai privati associati e ai loro collaboratori, ai pensionati artigiani e ai dipendenti delle strutture di Confartigianato. Un’iniziativa tesa a fidelizzare maggiormente coloro che aderiscono al Sistema Confartigianato con uno sconto del 15% sui prezzi definiti dall’Autorità dell’Energia e applicati da Enel Servizio Elettrico per il mercato di Maggior Tutela.


CONFARTIGIANATO

FISCALE

INFORMA

I RECENTI PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO IN AMBITO FISCALE Ecco un riepilogo dei provvedimenti con particolare riguardo alle imprese artigiane. TARES: per il solo anno 2013 sono previste le seguenti disposizioni: a) Rate del tributo: il comune stabilisce la scadenza e il numero delle rate di versamento del tributo. b) Maggiorazione standard: la maggiorazione standard, pari a euro 0,30 per mq (componente servizi), è ora riservata allo Stato. E’ eliminata la possibilità, per il comune, di deliberarne l’aumento fino a euro 0,40 per mq. c) Modalità di pagamento: si applicano (in quanto compatibili) le norme in materia di compensazione. Sono escluse dal tributo: - le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili (adibiti a civili abitazioni o locali diversi); - le aree comuni condominiali che non siano detenute o occupate in via esclusiva. Rimangono assoggettate al tributo le aree scoperte operative. IMPOSTA FISSA DI BOLLO: introdotto l’aumento dell’imposta fissa di bollo, a decorrere dal 26 giugno 2013, nella seguente misura: - l’importo di euro 1,81 è elevato a euro 2,00; - l’importo di euro 14,62 è elevato a euro 16,00.

Decreto Energia LE NOVITA’ PER LE DETRAZIONI FISCALI RISTRUTTURAZIONI E RISPARMIO ENERGETICO (50% E 55%). Prorogato il “bonus ristrutturazioni” per interventi di recupero edilizio su unità abitative fino al 31/12/2013, confermando la percentuale di detrazione del 50% della spesa sostenuta e nel limite di 96.000,00 euro di spesa per unità. E’ stata inoltre introdotta, una detrazione pari al 50% della spesa per l’acquisto di mobili (con esclusione di elettrodomestici, televisori e computer) destinati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione con limite massimo di 10.000,00, (risparmio massimo 5.000,00 euro) usufruibile in 10 quote annuali. Aumentata la percentuale di detrazione della spesa dal 55% al 65% per i lavori effettuati dal 06/06/2013 al 31/12/2013 (fino al 30/06/2014 per interventi su parti comuni di condomini). La proroga esclude gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza, gli impianti geotermici a bassa entalpia nonché le spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore per la produzione di acqua calda.

ULTIMA ORA ATTENZIONE: è notizia dell’ultima ora che, nell’iter di conversione del decreto, è stata reintrodotta tra gli interventi che usufruiscono della detrazione del 65% anche l’installazione delle pompe di calore, e l’inclusione degli elettrodomestici (con alcune condizioni) tra le spese che beneficiano della detrazione del 50%.

Decreto del Fare RESPONSABILITA’ SOLIDALE APPALTO/SUBAPPALTO: L’articolo 50 del decreto legge n. 69 (il ‘Decreto del Fare’), modifica la precedente disposizione, al fine di limitare la responsabilità solidale dell’appaltatore per il versamento all’Erario delle sole ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente e non anche dell’IVA dovuta dal subappaltatore in relazione alle prestazioni effettuate nell’ambito del contratto di subappalto.

Con la modifica in argomento, in caso di contratto di appalto/subappalto, l’appaltatore è quindi solidalmente responsabile con il subappaltatore soltanto per il versamento delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente nei limiti dell’ammontare del corrispettivo dovuto, e viene escluso dalla responsabilità solidale per il versamento dell’IVA. Rimane invariato l’ambito oggettivo di applicazione della disposizione, che riguarda tutti i settori di attività, rimangono escludi i ‘contratti d’opera’ e i ‘contratti di fornitura’. Rimane, per i soggetti coinvolti, la possibilità di rilasciare un’attestazione (dichiarazione sostitutiva di atto notorio) che certifichi i corretti adempimenti. CARTELLE EQUITALIA: ampliata possibilità di rateazione delle cartelle di pagamento fino a 120 rate mensili in caso di comprovata e grave situazione di difficoltà economica e aumentato a 8 il numero delle rate che possono essere omesse senza perdere il beneficio della rateazione (in precedenza erano 2).

Decreto Lavoro Modificata la normativa relativa alla costituzione delle società semplificate a responsabilità limitata e a capitale ridotto. Con le modifiche introdotte è ora possibile costituire le s.r.l. semplificate anche da persone fisiche con più di 35 anni di età e gli amministratori possono essere anche non soci. Il decreto al tempo stesso elimina la possibilità di costituire le s.r.l. a capitale ridotto. Rinviato al 1° ottobre l’aumento dell’aliquota iva dal 21 al 22%. A copertura dei minori introiti derivanti dal differimento anzidetto, viene aumentata la percentuale dell’acconto Irpef dal 99 al 100%, dell’acconto Irap per persone fisiche e società di persone dal 99 al 100% e dell’acconto Ires e Irap per società di capitali e enti dal 100 al 101%. Il maggior acconto andrà versato con la seconda rata di novembre.

IMU a) Dichiarazione: il termine di presentazione della dichiarazione IMU è individuato al 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta. Il termine di presentazione della dichiarazione diventa quindi un termine fisso. b) Delibere comunali: Vengono modificati i termini per l’efficacia delle deliberazioni di approvazione delle delibere comunali in materia di aliquote e detrazioni IMU. La nuova disposizione prevede che l’efficacia delle deliberazioni e regolamenti decorra dalla data di pubblicazione degli stessi nel proprio sito internet. c) Acconto IMU: in sede di conversione in legge, è stata modificata la disposizione che disciplina la modalità di determinazione dell’acconto IMU. In particolare: - la prima rata (scadente il 16 giugno) è calcolata sulla base dell’aliquota e delle detrazioni dei dodici mesi dell’anno precedente. - Il versamento della seconda rata, a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, avviene con conguaglio sulla prima rata versata, sulla base degli atti pubblicati alla data del 28 ottobre di ciascun anno (a tal fine il comune effettua l’invio della deliberazione entro il 21 ottobre del medesimo anno). Nel caso in cui manchi la pubblicazione entro il termine del 28 ottobre, si applicano le delibere adottate per l’anno precedente.

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Luisella Surian Resp. Area Fiscale Vicedirettore

Il mese di giugno ha visto la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di 3 Decreti Legge emanati dal Governo Letta, con importanti interventi anche in materia fiscale. Nell’ordine: Decreto Legge n. 63/2013 meglio noto come ‘Decreto Energia’ Decreto Legge n. 69/2013 ovvero ‘Decreto del Fare’ Decreto Legge n. 76/2013 rinominato ‘Decreto Lavoro’ A questi dobbiamo aggiungere altri 2 decreti Legge emanati nei mesi precedenti e convertiti in Legge sempre nel mese di giugno, nei quali, durante l’iter di approvazione, sono state inserite alcune novità.

Fabrizio Boato Vice Responsabile Area Fiscale


SICUREZZA

CONFARTIGIANATO

INFORMA Novità inserite nel “Decreto del Fare”

SONO FINITE LE AUTOCERTIFICAZIONI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI?

Dal primo giugno si potevano utilizzare solo le procedure standardizzate emanate dal Ministero oppure redigere il D.V.R., oggi il nuovo Governo ha introdotto “l’attestazione”!

Roberto Mazzardis Referente Servizio Sicurezza Te. 0421.335430

Dal 1° giugno 2013 tutti coloro che avevano optato per l’autocertificazione dei rischi, ai sensi dell’art. 29 comma 5 D.lgs 81/2008, erano stati costretti a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi aziendale – in sigla D.V.R., oppure compilare l’autocertificazione dei rischi sulle procedure standardizzate emanate dal Ministero. Oggi con il Decreto del Fare, emanato dal Nuovo Governo, è stata introdotta la possibilità di attestare di aver effettuato la valutazione dei rischi per le aziende a basso rischio. Tutto è comunque rimandato ad un decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, da adottare, sentita la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro e previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, che deve individuare i settori di attività a basso rischio infortunistico, sulla base di criteri e parametri oggettivi, desunti dagli indici infortunistici di settore dell’INAIL. In attesa di chiarezza su queste ultime decisioni per le imprese certamente non a basso rischio la nostra Associazione, almeno per il momento, propone a tutti i

datori di lavoro la redazione del D.V.R, poichè la redazione delle procedure standardizzate risultano essere più complesse e gli aspetti da valutare sono molteplici; certamente però la loro puntuale compilazione assolve in modo ineccepibile, senza alcuna possibilità di interpretazioni, l’obbligo di valutazione dei rischi.. Si ricorda che , allo stato attuale, l’autocertificazione dei rischi prevista dalla normativa previgente non copriva l’obbligo di valutare i rischi specifici per i quali devono essere effettuate delle apposite valutazioni.. Queste devono essere redatte per i rumori, vibrazioni, rischio chimico, incendio, movimenti ripetitivi e dei carichi, P.O.S. nei cantieri, ecc (esempio: se in azienda ci sono rumori si deve effettuare il rilievo fonometrico – non si può autocertificare che non ci sono o che non si superano i famosi 80 decibel). Questi riportati sono obblighi documentali, che sono diversi dagli obblighi formativi in capo sia al datore di lavoro sia ai lavoratori, e che le aziende devono aver già assolto, insieme alla sorveglianza sanitaria. Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio Sicurezza rif. Roberto Mazzardis, tel. 0421335430.

La sicurezza nei luoghi di lavoro

Il progetto Tute.la per i lavoratori autonomi Nei cantieri temporanei e mobili operano spesso dei lavoratori autonomi che hanno pochi obblighi in materia di sicurezza rispetto ad un’azienda con dipendenti o una società di persone o di capitali o ditte individuali con collaboratori familiari, che invece devono applicare del tutto gli obblighi previsti dal D.lgs 81/2008. La Regione Veneto ha però constatato che molti infortuni che accadono nei cantieri coinvolgono i lavoratori autonomi. Per questo motivo la Regione ha finanziato il progetto “Tute.LA” che ha la finalità di garantire ai lavoratori autonomi una maggior prevenzione per la loro salute

e sicurezza, tramite azioni di assistenza formazione gratuita e sorveglianza sanitaria, nei settori dell’edilizia e del trasporto. Il progetto è stato presentato dalla nostra Associazione, assieme allo SPSAL dell’Asl nr. 10 del Veneto Orientale e alla Direzione Provinciale del Lavoro di Venezia, lo scorso 30 maggio all’Hotel Continental di San Donà di Piave. Si è concluso con l’organizzazione di un corso GRATUITO di quattro ore sulla sicurezza nei luoghi di lavoro tenuto da docenti Spsal , al quale hanno partecipato venticinque lavoratori autonomi.

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CONFARTIGIANATO

LAVORO

INFORMA

CRISI OCCUPAZIONALE: È DAVVERO QUESTIONE DI DIRITTO? La crisi occupazionale di questi anni ha una genesi ben più lontana nel tempo del fallimento della Lehman Brothers Holdings Inc, e di natura in gran parte diversa. L’inizio della crisi lavorativa, invisibile agli occhi non esperti, parte almeno dal 1997, epoca del «pacchetto Treu», passando per la riforma Biagi, raccolta dal governo Monti (Riforma Fornero), e ora in capo al Governo Letta: da quell’epoca, infatti, lo Stato Italiano si è garantito il peggior trand europeo in termini di stabilizzazione dei posti di lavoro, nonostante gli sforzi legislativi. Ad onor del vero, il ragionamento di partenza di tutte le Riforme del Lavoro e in particolare del Professor Biagi, a differenza di quello che pensano in molti, non era la precarizzazione del lavoro esistente, ma la facilitazione dell’accesso al lavoro nell’ottica della stabilizzazione. La stabilizzazione del lavoro sarebbe forse il migliore antidoto allo scossone occupazionale generato dalla attuale crisi economica, ma per farlo bisognerebbe poter parlare di lavoro specializzato, scolarizzato, qualitativamente elevato, aggettivi spesso poco presi in considerazione dall’imprenditoria italiana. Al di là delle varie riforme e controriforme del diritto del lavoro, lo sbaglio più clamoroso del sistema all’Italiana è stato, ed è, il convincimento che i posti di lavoro si creino per auto-induzione legislativa e non per intelligenza politica e lungimiranza industriale. L’Europa del 1992 subì la pressione dell’unificazione tedesca che portò all’aumento senza precedenti dei tassi di interesse in Germania: in un regime di cambi fissi e perfetta mobilità dei capitali andò perdendosi l’indipendenza della politica monetaria, ora sparita, tanto da ingenerare un movimento massiccio di capitali dal nucleo dell’Europa – soprattutto Germania – alla sua periferia, portando a un boom economico dei paesi periferici e tassi di inflazione significativamente più elevati in Spagna, Grecia, Italia ecc., che in Germania. Il boom economico speculativo si tradusse, per forza di cose, in un incremento occupazionale a basso tasso di specializzazione, la famosa logica edilizia del “fare metri” (paragone replicabile in tutti i settori). Solo qualche anno dopo (circa il 1997) alcuni illuminati giuslavoristi intuirono con largo anticipo che quel tipo di crescita era indotta, meglio dire drogata, dal sistema economico finanziario, non da quello reale, ed aveva nella sua genesi i germi della sua distruzione; tentarono, allora, d’introdurre riforme del lavoro per arginare il crescente fenomeno del “nero”, specie nel lavoro giovanile, e portare ad una stabilizzazione dei rapporti di lavoro nel lungo periodo al fine di accrescerne le competenze. L’utilizzo distorto da parte di un’imprenditoria speculativa della flessibilità in ingresso, notevolmente

facilitata dalle condizioni economiche favorevoli del mercato del lavoro, portò, anziché alla stabilizzazione della manodopera esistente, e all’aumento degli standard di lavorazione, ad una richiesta massiccia di manodopera estera poco specializzata. Quando dopo vent’anni i flussi di capitali privati dal centro dell’Europa verso la periferia si fermarono all’improvviso, lasciando le economie periferiche con costi unitari del lavoro ben al di sopra di quelli sostenibili (specie se paragonati a quelli dei mercati emergenti), l’euro, entrato a regime nel dal 2001, si è trovato di fronte un grosso problema di regolazione non potendo essere gestito con svalutazioni differenziate per paesi. Gli euro ottimisti avevano creduto che le riforme europeiste avrebbero reso i mercati del lavoro sufficientemente flessibili per affrontare tali situazioni, ma non avevano fatto i conti (o non volevano farli) né con la massiccia immigrazione, né con la resistenza allo spostamento degli individui europei. Arrivando ai giorni nostri, pur essendo vero che sta avvenendo verso la Germania, e altri paesi forti, un esodo di manodopera anche italiana, gli imprenditori tedeschi si affidano meno ai lavoratori stranieri di qualsiasi altro stato europeo, ogni anno vi trovano infatti lavoro solo 25mila lavoratori extra-Ue, lo 0,02% della popolazione tedesca, tasso 10 volte inferiore a quello italiano. Tale manodopera, per altro, è ad altissima specializzazione (Ingegneri, Medici, etc). In Italia ci si trova, quindi, con una presenza massiccia di manodopera non specializzata, ed, economicamente parlando, “inutile”, che spesso finisce nei giri del lavoro sommerso, quando non in quello della criminalità, alimentando solo la necessità di ammortizzatori sociali erogati da un sistema nazionale ormai al collasso finanziario. Forse sarebbe il caso di ripensare alle politiche economiche relative all’euro, alle politiche d’immigrazione incontrollata, ad una politica di sostegno al reddito meno assistenziale e più legata al merito, prima di cercare ulteriori modifiche nella normativa del lavoro. Le promesse politiche sono incentrate sulla creazione di occupazione, forse sarebbe il caso, invece, di ripensare all’intero sistema socio economico, tenersi il “lavoro buono” e abbandonare quello di massa. In fondo in fondo nella vicina Svizzera il PIL pro capite è uno dei più alti al mondo. Perché anzichè essere trattati come “Italiani” in Svizzera, o “Italiani” in Germania, non provare a portare l’Italia ai livelli degli altri Paesi?

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Luigi Boggian Coordinatore Area Lavoro


AMBIENTE

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INFORMA

L’AMBIENTE: UN RIASSUNTO CON TUTTE LE NOVITA’ La conformità dei locali e l’inizio dell’attività

Chiara Franchin Referente Servizio Ambiente Tel. 0421.335410

Nel 2012: cos’è accaduto. Servizi di tintolavanderia: lavanderia, pulitura chimica a secco e ad umido, tintoria, smacchiatura, stireria, follatura e affini, con la Legge regionale 6 luglio 2012, n. 24, per aprire serve un Responsabile Tecnico. Antincendio Decreto Liberalizzazioni (d.l. 83/2012) c’è più tempo per gli enti e i privati per ottemperare a quanto richiesto dal D.P.R. 151/2011: fino al 7 ottobre 2013! Impianti termici ad uso civile sopra i 35 kw in esercizio prima del 2006 Il 31/12/2012 è il termine utile per integrare e riportare nel libretto di centrale: 1. un atto in cui si dichiara che l’impianto è conforme a quanto previsto dal D.Lgs 152/2006 art.285-286. 2. l’indicazione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie necessarie ad assicurare il rispetto dei valori limite di legge. Nel 2013: come si procede? Antincendio: entro il 7 Ottobre le attività che ricadono tra quelle elencate nell’allegato del D.P.R. 151/2011 devono aver avviato le procedure di adeguamento. Impianti termici ad uso civile sopra i 35 kw in esercizio prima del 2006: Il responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto (proprietario – titolare – inquilino) provvede ad inviare gli atti integrativi dichiaranti la conformità dell’impianto alla Provincia entro 30 giorni dalla redazione, quindi al più tardi entro il 30/01/2013. Ricordate che: Il datore di lavoro ha l’obbligo di far eseguire le verifiche di messa a terra dell’impianto ogni 2 o ogni 5 anni, in funzione della tipologia di attività e dei locali (Carico d’incendio). Nel caso in cui per un’attività già avviata si assuma il primo dipendente, il Datore di Lavoro ha l’obbligo di inoltrare la conformità dell’impianto elettrico all’INAIL (exISPESL) e ARPAV entro 30 giorni dall’assunzione. L’acqua nel 2012: cos’è accaduto. Acque Meteoriche: la regione emette una variazione PTA che posticipa per le attività soggette le scadenze per la realizzazione di impianti di trattamento delle acque meteoriche al il 31/12/2015. Rimane prescrittiva la presentazione del Piano di Adeguamento entro il 07/12/2012 L’ASI inizia con la campagna di primo sollecito verso le P.IVA che non hanno rinnovato l’autorizzazione allo scarico. Odontotecnici: finalmente lo scarico degli odontotecnici è stata assimilato al domestico. 2013: come si procede? ASI: Sono in programma nuove campagne per le P.IVA non autorizzate!! Si ricorda che ogni scarico artigianale deve essere autorizzato. L’aria nel 2012: cos’è accaduto. Rinnovi dell’aut. Emissione in atmosfera: sono state portate a termine le istruttorie della Provincia di Venezia per i rinnovi delle autorizzazioni alle emissioni degli impianti in esistenti alla data del 01/07/1988. Metalmeccanici e simili: per il consumo di olio in emulsione o tal quale superiore a 500 kg anno diventa obbligatoria l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ma soprattutto l’impianto di aspirazione e convogliamento in atmosfera con camino.

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Nel 2013: come si procede? Rinnovi dell’aut. Emissione in atmosfera: entro il 31/12/2013 devono essere rinnovate le autorizzazione degli Stabilimenti autorizzati dal 01/08/1988 al 31/12/1999 come nuovi impianti o trasferimenti d’impianti oppure per modifica sostanziale ai sensi dell’art. 15 comma 1 lettera a) del DPR n. 203/88. I rifiuti nel 2012: cos’è accaduto! Sistri (non si sa se ridere o piangere) SOSPESO e con lui anche i contributi fino a nuova decisione del Ministero dell’ambiente, comunque non oltre il 30 Giugno 2013. Parrucchieri, Barbieri, Estetica: primo anno senza registro di Carico Scarico e senza MUD. Rifiuti da costruzione e demolizione: il dirigente della Provincia di Venezia Settore Pol. Ambientali Dott. Gattolin ha diffuso un’integrazione alla Circolare del 2009 confermando con atto formale che il codice 17.01.07 può intendersi comprensivo di “mattoni, tramezze, bimattoni, coppi e tegole, intonaco di sabbia, malta, cemento, calcestruzzo, piastrelle, ceramiche (sanitari). E’ ammissibile la presenza di impurezze costituite da altri rifiuti, comunque derivanti dalle stesse attività di demolizione e di evidente non pericolosità, come legno non trattato, plastica di imballaggio, nylon, metalli (profili in allumino, ferro)” A settembre la Regione ha emesso la DGR 1773, riprendendo quanto già detto dalla Provincia e ribadendo la necessità di eseguire demolizioni selettive. Terre e Rocce da Scavo: dal 6 Ottobre la DGR 2424/2008 che consentiva di gestire le terre da scavo come sottoprodotti è stata sostituita dalla nuova normativa nazionale, il DM 161/2012. Nel 2013: come si procede? Sistri Decreto 20 Marzo 2013: ENNESIMO RINVIO Il Sistema di tracciabilità dei rifiuti sara’ attivato dal 1 ottobre 2013 per i produttori di rifiuti pericolosi con piu’ di dieci dipendenti e per gli enti e le imprese che gestiscono rifiuti pericolosi, mentre per tutte le altre imprese l’avvio del sistema e’ fissato per il 3 marzo 2014. Lo stabilisce un decreto del ex ministro dell’Ambiente Corrado Clini. Il pagamento dei contributi di iscrizione al sistema restera’ sospeso per tutto il 2013. Lo stesso decreto definisce che dal 30 aprile saranno avviate, per concludersi entro il 30 settembre, le procedure di verifica per l’aggiornamento dei dati delle imprese per le quali il sistema partira’ ad ottobre. Dal 30 settembre al 28 febbraio 2014 sara’ effettuata analoga verifica per tutte le altre imprese. Le imprese che trattano rifiuti non pericolosi potranno comunque utilizzare il Sistri, su base volontaria, dal 1 ottobre prossimo. Terre e Rocce da Scavo: la Regione Veneto ha disciplinato la gestione delle terre e rocce provenienti da scavi inferiori a 6000 metri cubi, riproponendo in toto il contenuto della ex Delibera 2424, ad oggi convertita in D.G.R.V. 179 del 11 febbraio 2013.


CONFARTIGIANATO

VITA ASSOCIATIVA

INFORMA

LINEE PROGRAMMATICHE GENERALI 2013/2014

Approvate dall’Assemblea Generale dei Delegati Venerdì 7 giugno 2013 l’assemblea Generale dei Delegati ha approvato le Linee programmatiche generali 2013/2014 come stabilito dallo Statuto Sociale

Di seguito riportiamo, in sunto, i punti salienti della relazione del Presidente Ildebrando Lava :

ATTIVITA’ DEI DELEGATI DI CATEGORIA E COMUNALI

SPORTELLO DONNA

E’ prioritario, indispensabile, vitale, un preciso coinvolgimento dei Delegati di Categoria e dei Delegati Comunali nell’attività Sindacale, i quali sono il vero momento di incontro fra le esigenze espresse dal territorio e l’Associazione. E’ quindi necessario predisporre percorsi formativi per la Dirigenza e rivedere l’apparato organizzativo a supporto dell’attività sindacale dei Delegati Comunali e di Categoria, che senza il loro essenziale contributo, diventa difficile monitorare e capire le difficoltà e le proposte delle Aziende che rappresentiamo. RILANCIO DEGLI INVESTIMENTI E TUTELA DEGLI ASSOCIATI L’Associazione ritiene prioritario e strategico attivare tutte quelle risorse che possono portare beneficio ad una economia ferma, anzi, in completa retromarcia! In quest’ottica ha di recente sottoscritto, in esclusiva per i propri Associati, un accordo con Fiditurismo e Cassa di Risparmio, denominato InnovaInHotel, dedicato al settore turistico / alberghiero. Settore turistico, ritenuto assieme a tutto ciò che riporta al risparmio energetico, una delle poche vie di fuga che abbiamo, per uscire da una crisi economica devastante e da una sfiducia oramai generalizzata. (vedi articolo a pagina 6)

Nei mesi scorsi, su iniziativa del Gruppo Donne Impresa, con il supporto di Venezia Opportunità, è nato lo Sportello Donna, uno spazio rivolto alle donne che affrontano quotidianamente piccoli e grandi problemi nell’organizzazione dell’impresa, lavorativa, familiare e relazionale. Obiettivo dello sportello è mette a disposizione un’equipe di professionisti (avvocato, psicologo, consulenti finanziari, educatori ecc.) ed offrire percorsi di assistenza, formazione e riqualificazione professionale. (vedi articolo a pagina 7)

ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI La fase di sviluppo per la riorganizzazione degli uffici è in linea rispetto al programma, soprattutto per le attività di tipo informatico. Sono state applicate nuove procedure quali l’archiviazione digitale e la gestione documentale, ma anche la gestione della contabilità/magazzino e del cedolino via web. Sviluppi anche per la gestione documentale del settore ambiente e sicurezza tramite il “progetto atuttotondo”, nonchè l’attivazione di sportelli telematici specifici per l’informazione a soci e alle aziende del territorio.

INTERNAZIONALIZZAZIONE

SVILUPPO SOSTENIBILE

E’ stata costituita, nel corso del 2012, la Commissione per l’Internazionalizzazione, unendo le energie dei mandamenti di San Donà e di Portogruaro. Allo stato attuale è in corso un percorso di internazionalizzazione orientato al mercato Turco. Altri interessanti progetti sono in fase di definizione, in particolar modo verso il Medio Oriente. Altra importante iniziativa, riguardante il mercato Americano, in fase di sviluppo, è stata offerta all’Associazione direttamente dalla Città di Buffalo. Altre importanti attività fanno capo al settore sostanzialmente riguardano il costante monitoraggio dei bandi nazionali ed europei, interessanti per le nostre aziende e puntualmente aggiornati sul sito web dell’Associazione.

Il progetto Sviluppo Sostenibile è un percorso prioritario, etico, doveroso verso il comparto casa in fase di blocco quasi totale. E’ doveroso nei confronti della collettività continuare con forza in un percorso difficile, irto di ostacoli, ma assolutamente indispensabile che può ridar fiducia alle imprese e dar orizzonti diversi ai cittadini che investendo in questo settore. Progetto iniziato nella primavera 2011, trasformato poi in Network CasaClima, ora Clima Network Venezia, in fase di costante e inesorabile sviluppo, anche in vista del “varo” dello Sportello Energetico Telematico, previsto per fine luglio. Progetto proposto dall’Associazione in un territorio che in buona sostanza conosceva poco o nulla sul tema, che ci ha consentito di partecipare da protagonisti ai tavoli di lavoro Comunali, Provinciali e Regionali

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La Tua Associazione

San Donà di Piave Via Perugia, 2 Tel. 0421 3351 Fax 0421 335444

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Eraclea Via Roma, 20/b Tel. 0421 232636 Fax 0421 335544

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