ANNO XX N.15
MAGGIO 2018
EDITORIALE Cari concittadini, la nostra Amministrazione comunale ha sempre scelto di stare dalla parte del rispetto della legalità e sicuramente dalla parte dei cittadini. Per questo motivo, il 7 marzo scorso, è stato effettuato lo sgombero del campo nomadi di strada Rotta Palmero a Borgaretto, dopo aver lavorato in questi anni per il controllo del campo Rom lungo il Sangone, nell’ambito delle possibilità e competenze del Comune. È giusto a questo punto fare un minimo di cronistoria per spiegare come si è giunti a questa situazione. Nel 2008, diversi proprietari di orti hanno venduto a delle famiglie Rom appezzamenti di terreno adiacenti al Cimitero di Borgaretto. Trattandosi di proprietà privata e stante l’impossibilità di allontanarle dall’area, sicuramente non idonea a quel tipo di insediamento, la scelta dell’Amministrazione comunale di allora fu quella di spostare quelle famiglie in un’area comunale in modo che la gestione della situazione potesse essere regolamentata, attraverso l’autorizzazione di un campo nomadi che consentisse al Comune un effettivo controllo e la possibilità di incidere direttamente sull’area, cosa molto più difficile in una proprietà privata. L’anno successivo sono stato eletto Sindaco e in base alle regole vigenti e alle norme dello Stato italiano abbiamo avviato una serie di percorsi di integrazione, fino ad arrivare alla definizione di un regolamento per l’area destinata ai nomadi, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Beinasco il 25 marzo 2010. Il regolamento definiva chiari requisiti, obblighi e impegni per la permanenza nell’area. Gli abitanti del campo hanno dovuto firmare un atto d’impegno al rispetto delle norme di comportamento interno. Tra queste ricordo: l’adempimento dell’obbligo scolastico per i bambini, l’impiego in regolari occupazioni lavorative e la necessità di sottoporsi a cure mediche, il tutto nell’ottica di favorire la graduale e migliore integrazione. Abbiamo così provato a costruire un percorso di convivenza. Grazie al lavoro degli uffici delle Politiche Sociali, del consorzio socio-assistenziale CIDIS, dell’ASL e delle associazioni di volontariato e di tutti gli operatori che hanno dato il loro contributo, e che ringrazio, alcune famiglie hanno effettivamente avviato un percorso di integrazione, permettendo ad esempio ai bambini di frequentare la scuola. Purtroppo però, nella maggior parte dei casi e i vari controlli disposti dai carabinieri e dalla Polizia Municipale hanno portato alla luce una situazione del campo di profondo degrado e diffusa irregolarità, con allacciamenti non autorizzati alla corrente elettrica, costruzioni abusive, mancata pulizia del campo e inadeguate condizioni igienico-sanitarie. C’era inoltre un principio che per noi non era derogabile: chi avesse commesso reati non sarebbe potuto restare. In questi anni infatti diverse persone sono state allontanate. Con il passare del tempo, nonostante i numerosi richiami dell’Amministrazione, le regole di convivenza sono state violate varie volte, in modalità diverse e in più circostanze, giungendo ad una situazione di degrado e irregolarità insostenibili, creando difficoltà di convivenza con gli ortisti limitrofi e con i cittadini, soprattutto borgarettesi. A mio avviso, la vicinanza delle istituzioni ai propri cittadini sta nel recepire i sentimenti e le istanze, come quelle emerse in particolare nell’assemblea pubblica del novembre 2015, dove parteciparono oltre 400 persone. In quell’occasione si prese atto che la convivenza non poteva più proseguire, le tensioni erano ormai palpabili e risultava necessario intervenire diversamente. Gli effetti comunque positivi delle politiche di integrazione e convivenza dei primi anni, avevano lasciato ormai il posto a una situazione insostenibile, con tensioni crescenti. A quel punto l’Amministrazione comunale, in accordo con i Carabinieri e la Polizia Municipale, ha intensificato ulteriormente i controlli, con un notevole impiego di risorse, che hanno reso ancora più evidente la situazione di violazione del regolamento. Abbiamo quindi incontrato in più occasioni il Prefetto di Torino per evidenziare le criticità crescenti e l’esigenza di chiudere definitivamente il campo, arrivando a formalizzare tale richiesta più di 3 anni fa. Possibilità che non è stata mai presa in considerazione pur con la nostra insistenza, riuscendo ad ottenere il risultato nell’ottobre 2017, con l’autorizzazione allo sgombero dell’area destinata ai nomadi.
Il sindaco di Beinasco Maurizio Piazza
Siamo quindi giunti alla decisione della chiusura del campo Rom di Borgaretto, in accordo con tutte le Forze dell’Ordine (che ringrazio per il lavoro e la collaborazione con il Comune). La scelta è arrivata al termine di un complesso procedimento avviato quasi tre anni fa e che, negli ultimi mesi, ha portato i residenti dell’insediamento ad allontanarsi da Beinasco. Abbiamo attivato i servizi sociali secondo i disposti normativi ma ci tengo a precisare che per la gestione dell’emergenza non sono state assegnate case popolari alle famiglie del campo, al contrario di come qualcuno sostiene. Così, la mattina di mercoledì 7 marzo, alle 8.30 circa, la ditta incaricata ha abbattuto le baracche ancora esistenti, dopo che i nomadi avevano già abbandonato il campo, dando seguito alle nostre ordinanze. Quell’area verrà bonificata e l’idea è che venga destinata a un progetto di orti sociali. L’Amministrazione comunale di Beinasco è la prima in assoluto tra i comuni della cintura di Torino ad effettuare uno sgombero di un campo nomadi autorizzato. Non è stato assolutamente semplice gestire una situazione così delicata. Si è trattato di una scelta complessa, ma di responsabilità. È il frutto di un lavoro di anni che ha avuto bisogno di un’attenzione particolare, considerando ad esempio anche la presenza di famiglie con numerosi minori. Abbiamo agito con impegno e determinazione, facendo una scelta di legalità, sicurezza e tutela dei cittadini.
LA GIUNTA NEI QUARTIERI 2018
IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INCONTRANO LA CITTADINANZA Incontro con i cittadini di Beinasco 7 Maggio alle ore 20:45 presso il Centro Incontro Anziani, via Dante Alighieri, 6
Incontro con i cittadini di via Mirafiori 11 Maggio alle ore 20:45 presso il Centro Incontro Anziani, via Mirafiori, 25
Incontro con i cittadini di Fornaci 14 Maggio alle ore 20:45 presso il Centro Incontro Anziani, Via Mascagni, 14
Incontro con i cittadini di Borgaretto 17 Maggio alle ore 20:45 presso il Centro Incontro Anziani, via Giambone, 12
Incontro con i cittadini di Borgo Melano 21 Maggio alle ore 20:45 presso il Malinteso, via Pio La Torre, 3
E-mail: sindaco@comune.beinasco.to.it Sito: http://www.comune.beinasco.to.it