Editoriale
Il Sindaco Maurizio Piazza
La risposta è nell’aria Cari concittadini, la battaglia contro l’inquinamento ambientale di Beinasco, che ha coinvolto le diverse Amministrazioni comunali che si sono succedute nell’ultimo ventennio, è finalmente giunta a nuovi sviluppi. Siamo, infatti, intervenuti sul problema con diverse linee d’azione, che vanno da misure mirate per la riduzione dello smog, come le limitazioni al traffico pesante sulle nostre strade, ad interventi con risvolti più marcati, come le iniziative legali intraprese dal Comune per la rilocalizzazione dell’ex Servizi Industriali. Tenendo fede alla promessa di tentare ogni strada per lo spostamento dell’Azienda di Orbassano, inserita all’interno del nostro programma elettorale, nel 2013 abbiamo presentato un ricorso al Tar per il mancato adempimento dell’obbligo di ricollocazione da parte dei soggetti che avevano assunto l’impegno, Regione Piemonte in primis. Tale ricorso è stato respinto, in quanto il Tar ha ritenuto che non essendo tra i firmatari del protocollo d’intesa, il Comune di Beinasco non fosse legittimato a far valere in giudizio il mancato adempimento agli obblighi assunti dai sottoscrittori, ma la validità delle richieste in esso contenute è stata confermata e rafforzata dall’approvazione di una mozione approvata all’unanimità in Consiglio regionale, che ne ripropone le argomentazioni. Il Comune, infatti, ha ogni diritto di richiedere il rispetto degli accordi, in quanto questi prevedevano esplicitamente misure ed effetti a tutela della collettività beinaschese che non hanno invece trovato adempimento. Perciò, per contestare la sentenza del Tar, siamo ricorsi al Consiglio di Stato. In seguito, al ripresentarsi delle “puzze” sul nostro territorio, l’Amministrazione comunale ha deciso di fare un esposto alla Procura della Repubblica, volto a richiedere la verifica della corretta gestione degli impianti industriali che operano nelle immediate vicinanze dei nostri confini, delle autorizzazioni necessarie per svolgere le attività che vi hanno luogo e del rispetto degli obblighi in materia di trattamento rifiuti. Così l’attenzione sul problema si è riaccesa e il Pubblico Ministero Laura Longo ha aperto un fascicolo contro ignoti, di cui si attendono i risvolti. L’esposto dell’Amministrazione è stato rafforzato dal comitato di cittadini “Basta Puzze”, che attraverso azioni dimostrative e una raccolta firme di oltre 2100 cittadini ha avvalorato la nostra iniziativa legale e avviato un importante percorso di partecipazione attiva che rafforza l’azione amministrativa su temi fondamentali per il benessere di tutta la comunità. A inizio febbraio, il Comitato ha organizzato una manifestazione davanti alla sede del Consiglio regionale, al termine della quale il sottoscritto e una delegazione di cittadini sono stati ricevuti dal presidente del Consiglio Regionale, Laus, e
dal vicepresidente della Regione Piemonte, Reschigna, che assieme ai collaboratori più stretti dell’assessore all’Ambiente Valmaggia (impegnato a Roma con il ministro Galletti proprio per discutere del problema smog), hanno accolto le istanze di cittadini e Amministrazione. Durante l’incontro, abbiamo potuto illustrare nel dettaglio la situazione ambientale del nostro territorio, chiedendo impegni concreti per l’attivazione della FM5, lo spostamento del casello di Beinasco sulla Torino-Pinerolo e, soprattutto, per la ricollocazione della Servizi Industriali. Gli accordi per lo spostamento dell’azienda, che nel frattempo ha cambiato denominazione in Ambienthesis, sono stati disattesi da ben due protocolli d’Intesa. Il primo è quello siglato nel 1994 in occasione dell’apertura del CAT (Centro agro alimentare Torino), che prevedeva già il contestuale spostamento dell’Azienda in altro sito prima dell’avvio del nuovo centro. Il secondo è quello relativo alla costruzione del termovalorizzatore del Gerbido, siglato nel 2004, dove si confermava la necessità della ricollocazione della Servizi industriali prima dell’entrata in funzione dell’impianto. Nonostante gli impegni presi con i vari protocolli, che prevedevano giustamente la redistribuzione del carico ambientale, il termovalorizzatore è in funzione e la Servizi è ancora lì. Abbiamo denunciato con forza questa grave inosservanza degli accordi, palesando la sensazione “a naso” di tutti i Beinaschesi (e non solo, perché nell’occasione anche il vicepresidente Reschigna ha confermato questa impressione): le puzze arrivano con ogni probabilità dal sito della ex Servizi Industriali, o dalle sue vicinanze. Quell’impianto è ormai vecchio e obsoleto e, anche se l’Arpa non lo ha individuato come unico responsabile dei miasmi, è stato chiaro a tutti i partecipanti alla manifestazione di novembre davanti all’azienda che la puzza scaturisce sicuramente anche da lì e che è dunque necessario prendere dei provvedimenti seri. Siamo consapevoli che la nostra realtà è inserita nella seconda area manifatturiera d’Europa e che assieme ai vantaggi del progresso dobbiamo in qualche modo fare i conti con i risvolti negativi che esso implica, ma ciò nonostante non possiamo sopportare un carico ambientale di questo tipo. Il territorio Beinaschese è gravato dalla compresenza di troppe attività e infrastrutture che incidono molto dal punto di vista dell’inquinamento. Tra queste, il casello di Beinasco sulla Torino-Pinerolo, che inizialmente doveva essere posizionato non nel nostro comune, ma in corrispondenza dell’uscita di None. L’avanzamento del casello ha provocato un aumento di traffico a Beinasco quantificabile in circa il 30/40% in più rispetto alla situazione originaria, con le conseguenze che tutti sappiamo in termini di inquinamento
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Nuovo sito per il Comune di Beinasco Grafica semplificata e informazioni sempre più aggiornate, il tutto a servizio della cittadinanza
Presto sarà online il nuovo sito del Comune di Beinasco. Il portale istituzionale, sottoposto a un completo restyling grafico e contenutistico rispetto alla precedente versione, si pone l’obiettivo di agevolare i propri cittadini nella ricerca di informazioni e notizie che li riguardano, valorizzando al contempo le iniziative dell’Ente. Il web rappresenta ormai da tempo la vetrina principale di ogni amministrazione trasparente e moderna, così come la vogliono i tempi e le nuove normative in materia di trasparenza amministrativa, ed è quindi fondamentale offrire ai cittadini uno strumento sempre aggiornato, efficiente e di facile utilizzo. La concezione del nuovo portale va proprio in questa direzione, completando il cammino per il rinnovamento e l’uniformità della comunicazione istituzionale incominciato qualche mese fa con la nuova grafica utilizzata per manifesti, volantini e altri prodotti editoriali di promozione delle varie iniziative realizzate, o patrocinate dal Comune. Un disegno comunicativo armonico, capace d’identificare immediatamente la provenienza istituzionale del messaggio, intercetta al meglio l’attenzione del cittadino in riferimento alle varie
iniziative che si svolgono sul territorio. Il Sito inoltre comprenderà tutti gli strumenti di servizi online sviluppati dall’amministrazione in questi anni, nella logica di semplificarne la fruizione. Il sindaco, Maurizio Piazza commenta: «Una pubblica Amministrazione che voglia essere al passo coi tempi non può prescindere da una comunicazione al cittadino chiara, semplice e immediata. La nuova grafica istituzionale è molto intuitiva, così come la navigazione sul nuovo sito, che sarà semplice e diretta. In questo modo si favorirà la trasparenza dell’azione amministrativa e si contribuirà a far crescere la qualità dei servizi offerti alla cittadinanza. Il sito del comune è la "casa" virtuale di tutti i cittadini che vivono o lavorano a Beinasco. Anche per questo motivo il progetto del nuovo Sito istituzionale prevede fasi successive di implementazione che consentiranno forme di tracciabilità delle richieste e di sempre maggiore partecipazione dei beinaschesi che potranno così contribuire alla realizzazione di un portale semplice, chiaro e… a misura di cittadino».