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Voci Corridoio di

Numero 62—Anno IV

settimanale fraccarotto

28 febbraio 2008

SI PUO’ FARE

Dopo le elezioni che hanno visto trionfare il centro destra, ci avviciniamo al big match con lo spalla con uno slogan azzardato SENZA I COMUNISTI Quarta partita per la squadra di Pampanatale

Il prossimo Parlamento sarà privo di partiti che si richiamano all’esperienza comunista: una svolta storica. Come ha detto qualcuno è caduto il muro di Berlino anche in Italia dopo vent’anni. Un po’ ha ragione: non potevamo permetterci partiti con un richiamo diretto ad un’ideologia finita da un ventennio. La nostalgia in politica non paga, costringe qualcuno a fare scelte in nome di qualcosa che è un simbolo, una bandiera. Forse al Fraccaro ci sta ma in un Parlamento democratico no. In un luogo dove si devono prendere decisioni importanti nel nome del popolo italiano, il comunismo ci stava come ci sarebbe stato il dadaismo. Perché non si può parlare di ricreare il comunismo oggi, nella nostra società: basta un pizzico di realismo per rendersi conto dell’inappropriatezza di una teoria politicache richiama direttamente la proprietà dei mezzi di produzione nelle mani del popolo. Tutti, secondo me anche Berlusconi in una fase della sua vita, siamo stati affascinati dall’utopia comunista. Vivere in un mondo di eguali, spartendo tutto, senza oppressori e oppressi, senza guerre né morti di fame, sarebbe un sogno. Forse l’Eden sarà così. Purtroppo però la teoria è stata arcismentita negli anni: non c’erano società di eguali, c’erano gli oppressori e gli oppressi e soprattutto le morti per fame. Non credo sia possibile che Bertinotti e Diliberto avessero in mente la chiave per applicare il comunismo senza distorsioni. Come non credo che fossero davvero convinti di quel comunismo. La sinistra radicale era un disegno sbiadito di quelle teorie. Per carità, un partito importantissimo in Italia: il partito dei lavoratori, della laicità dello Stato, dei salari garantiti e contro la precarietà. Ma non comunista. Ora falce e martello li riporremo nei musei, di fianco ad altri cimeli storici. Se la sinistra radicale, quella sanguigna e operaia vuole ritornare a contare, come credo giusto che sia, deve fare il primo passo ed abbandonare un’antica ideologia per interpretare con nuovi strumenti le domande sociali del suo elettorato. Potrebbe essere un inizio, io glielo auguro. Sennò per chi voterà mio padre?

dei leoni bianco rossi della padania.4-0 e tutti a casa. Partita dal gioco irreale dettato dalle pessime condizioni del campo. Non un passaggio come si deve,non una azione costruita come il fraccaro sa fare. Ma va bene cosi. Vinciamo anche nelle sabbie mobili. E adesso?Si adesso c’è lo spalla! Lo spalla?Ma chi è questo cavolo di spalla. Ne parliamo da 3 mesi. Siamo tutti carichi come leoni,mancano 5 giorni alla partita più attesa della prima fase del torneo. Ma abbiamo paura?Ma di cosa e soprattutto di chi dobbiamo avere paura? Undici siamo noi e undici sono loro. Bè il caro pampa,forse è più deciso di me su questa mia teoria. Siamo forti tecnicamente,c’è grande passione,tenaci,quindi mi sa tanto che faremo una gran partita. L’obiettivo minimo prima dell’inizio di questo torneo erano i quarti,adesso no. Voglio arrivare li,e avete capito dove. Poi il calcio si sa,è strano. Forse potremo uscire anche ai quarti,ma non voglio nemmeno pensarlo. Con la voglia e il gruppo che c’è quest’anno si può fare. Non abbiamo solo 11 uomini ma ne abbiamo Quindici Righe

Numero 68: ironia della sorte. Ah il sessantotto! Beh, andate le elezioni ci ripresentiamo con un titolo provocatorio e tanta voglia di sfida contro gli artefici della nostra uscita dal torneo di calcio dell’anno passato. Dopo un secco 4 a 0 contro il Ghislieri gli animi sono all’apice. Ampia pagina politica all’interno di questo numero già di impronta berlusconiana (chi è uscito con le ossa a pezzi dalle urne non se l’è sentita di parlare tranne qualche eccezione). Quindi spazio ad alcune matricole che vantandosi del proprio

http://www.collegiofraccaro.it/vdc MUSICA ADDIO A MARISA SANNIA Monto a pag.12

18,e questo vuol dire tanto in un torneo come questo. Se può giocare tony allora tutti possono giocare.(è qui accanto a me e mi disturba),quindi siamo fortissimi. Io comincio a crederci veramente,giovanni dice che ormai siamo i favoriti,juin mi ha detto dopo la partita del golgi contro il cairoli che non ha più paura di niente,napo vuole mangiarsi il marchese del golgi e l’attaccante dello spalla. Con uomini come questi non possiamo far altro che crederci, ma crederci fino in fondo. Fraccaro-Spalla lunedi 21 aprile alle 14.00.Abbiamo bisogno di voto utile fanno capolino fraccarotti belli ignoranti in sulle nostre pagine. tribuna. Venite e vi faremo Ancora emozioni al collegio divertire. migliore di Pavia con tre Io ci credo e voi?

proposte interessanti: un’adozione, la raccolta differenziata ed un corso di chitarra con esperti insegnanti. New entry, una rubrica di Tonucci: ma ahimè se il marchigiano mostra la medesima costanza nelle rubriche che con le donne, la rubrica è già finita. Infine vi chiediamo di partecipare al sondaggio pubblicato anche in prima pagina. Lo farete? Chissà, noi siamo andati a letto alle quattro...

Stefano Tinelli

Sondaggio VdC: Quanto saresti contento e disponibile se il Collegio Fraccaro potesse servirsi del servizio di raccolta differenziata? Manda una mail a sondaggiovdc@libero.it e rispondi in uno dei seguenti modi: Per niente; Poco; Se capita; Contento; Molto felice; Veltroni.

vocidicorridoio@collegiofraccaro.it CUCINA APPLE PIE Uzzino a pag.12

CINEMA IL GIGANTE E GLI UCCELLI Cazza a pag.13


Interni in centro chi la richiede ha il diritto di ottenerla e io l’ho richiesta. L’ASM è l’azienda che si occupa del servizio di igiene ambientale, il responsabile Tedeschi è il capo della situazione. Non il supermegadirettorenaturale, ma pur sempre uno che se la sghella, per dirla con Como. Lui mi ha spiegato che non ci sono problemi logistici, né di attrezzatura, né economici da affrontare. Il Collegio Fraccaro per quanto riguarda l’ASM può fare la raccolta differenziata. Semplice, direte voi. E invece manca ancora una cosa: perché da noi non decidono gli studenti (per fortuna), quindi ora la parola passa al nostro Rettore. A lui chiediamo di essere più disponibile possibile, viste le nostre migliori intenzioni. E visto e considerato che non avremmo costi aggiuntivi, i cassonetti li fornirebbe l’azienda, non ci sarebbero oneri particolari da parte del personale del Collegio, non vediamo perché debba opporsi a questa iniziativa. Tutto è quindi nelle sue mani, per quanto riguarda l’inizio del servizio. Ma non è tutto: perché di quattro bidoni colorati non ce ne facciamo nulla se non c’è chi si impegna per questo nobile scopo. Fraccarotti, vogliamo fare la differenza?

Facciamo la differenza In collegio ci sono argomenti che tornano spesso e più se ne parla meno si fa. Talvolta vi sono dei cambiamenti importanti che poi tornano spesso nel dimenticatoio. Esempi? Bacheca trofei in sala comune. Idea bella ma con pochi sostenitori. Adozione a distanza: idea bellissima ma vari problemi tra cui chi paga, a chi paga e quanto. Altra cosa l’acqua in fontana: niente si muo- Lo sapevate? Juani- ve da anni, a n c h e ta, vero precursore se sembra u n a della raccolta diffe- cosa così semplice da rearenziata, ha diversi lizzare, eppure. P o t r e i contenitori in came- continuare, ma mi ra: non li butta nei fermo qui p e r c h é sacchi neri in cortile non vorrei resuscitare spettri c h e come tutti noi, ma li p o s s a n o in fa sti - carica in macchina e dire qualcuno. Il se li porta a casa nel problema è che non weekend per gettarli si può assegnare colpe a n e s s u - negli appositi casso- no, lungi d a l l a netti del suo paese. mia intenz i o n e Ed è tutto vero! farlo. Ma ci s o n o Chiedeteglielo. alcune battaglie che riusciamo a portare fino in fondo, altre che mancano di quegli interpreti che abbiano la voglia o la coincidenza di farlo. Ed è proprio la coincidenza che mi porta oggi a riferirvi su quel tema tante volte paventato ma su cui mai si è andati a fondo che è un desiderio di molti. Parlo della raccolta differenziata, questione più volte dibattuta nelle

Epistula ad Montolivum Rispondo all’amico accademico della Crusca Montolivus, che tra le righe disserta in lectio magistralis contra Ritzius, il cui cognome deriva chiaramente dal popolo Reto che dai Romani antichi veniva appellato Retus. Dalle lanzichenecchecose vallate che mi diedero i natali non posso che rinnegare l’opera di Torquato Accetto “Della dissimulazione onesta”, nella serena sicurezza che il tuo savoir-faire sia onesto, caro Giorgio. Quindi ripudio organicamente la tua accusa nei confronti dei modi del prossimo Presidente del Consiglio, in quanto, ripeto, ritengo che “se avete qualcosa da obiettare all’approccio di Berlusconi al problema della precarietà giovanile, leggete il programma del Pdl e semmai fate una critica” (citazione numero 66 vdc), in quanto la forma, seppur odiosa, finché rientra nei ran-

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nostre assemblee ma per la quale nessuno ha mai voluto andare fino in fondo. Ecco, io ci sono andato un po’ di più mercoledì mattina. Non mi prendo un briciolo di merito visto che ero all’ASM per motivi personali e ho avuto solo l’ideuzza di chiedere al responsabile di area tecnica rifiuti, il ragionier Tedeschi, di aiutare il nostro Collegio. Chiariamo qualche punto: a Pavia la raccolta differenziata esiste. Non sarà virtuosa come in molte altre zone di Italia ma c’è e la si fa. Qui

N.B.: in questo articolo ho voluto dare per scontato che tutti sappiamo cosa sia la raccolta differenziata ma per motivi di spazio più che di presunzione. Prometto a tutti gli interessati ed ai curiosi che nelle prossime settimane, oltre a fornire aggiornamenti sulla vicenda sarò pronto a dare delucidazioni sul giornalino su cosa sia la raccolta differenziata, come si “muovono” i rifiuti nel nostro Collegio” fornendo anche dati interessanti sulla questione. Pampanatale

ghi di quello che è permesso al personaggio, passa in secondo piano, come da lanzicheneccosa tradizione. Il tratto caratteriale dell’individuo è fortunatamente polimorfo e Berlusconi può essere facilmente inquadrato (se vogliamo, come di moda ora, categorizzare la realtà) nel “Brianzulun Bauscia”, cioè nel self made man (ti ricordo che in un preciso momento storico anche gli anciennes ricchi sono divenuti tali) a cui piace “sganassare” le proprie facoltà e coprire con il proprio io ipertrofico e gagliardo ogni situazione sociale. Sicuramente bisogna mostrare riprovazione per il modo utilizzato, che tra l’altro non mi appartiene, ma questo non giustifica il cicisbeicissimo fronte giornalistico, che di meglio non ha da fare nella propria, madida di cazzeggio, esistenza. La loro invettiva è fumo negli occhi. Quindi, caro Giorgio, posso capire la “dissimulazione onesta”, ma nel nostro mondo i veri demoni sono la “dissimulazione disonesta” o ancora più volgarmente la “simulazione disonesta”, per non parlar della patologica “simulazione onesta”, tanto per tornare sulla tua frase: “…politica, già di per sé fatta di menzogne…”. Michele Rizzi


Interni

Primo corso di chitarra per imbranati nati Riuscire a distinguere una padella da una sei corde Pavia, collegio Fraccaro. Un bel giorno il buon Napo si aggirava per le camere della gioventù Masoniana e tra una rissa con il Tozz e una strigliata a Montolivo l’attento tortonese si accorse che molte delle camere che visitava ospitavano delle chitarre impolverate. Molti fraccarotti infatti posseggono una chitarra che non usano. Ecco allora il vero scopo del ritorno di Napolitano sotto le torri: indire il “Primo corso base di chitarra per imbranati nati, riuscire a distinguere una padella da una sei corde”. Napolitano è lanciatissimo e la prima lezione ha già dato i suoi frutti. I docenti selezionati per il corso (Kapa&Rezza&Idro)sono soddisfatti e sperano di portare a termine il loro difficile compito… Imparare a suonare la chitarra, una di quelle cose che quasi tutti abbiamo tentato di fare nella vita e che solo pochi hanno portato avanti con buoni risultati. Saper suonare un qualsiasi strumento è una di quelle cose che affascina indiscriminatamente, una di quelle cose che ci rende un po’ orgogliosi ai falò con amici ed amiche. Ma soprattutto è un qualcosa che ci gratifica e che ci fa provare delle sensazioni. Ad ognuno le sue: c’è chi diventa felice imbracciando una chitarra e chi

si rilassa al pianoforte, chi sfoga la rabbia dietro le pelli e chi da sfogo alla sua vena artistica con il flauto traverso. Per ogni suonatore una diversa gamma di sensazioni. Torniamo però alla sei corde, uno degli strumenti più diffuso e a mio avviso uno degli strumenti più facili da imparare a suonare con il minor sforzo possibile. Allora, diciamolo chiaramente: imparare a suonare qualsiasi strumento musicale è difficile e porta via del tempo, tanto tempo. Stesso discorso per la chitarra. Certo nessuno di noi aspira a diventare Paco de Lucia o Eric Clapton, tantomeno io sarei in grado di donarvi tali insegnamenti, precisiamo dunque che l’obiettivo del nostro corso sarà quello di imparare gli accordi principali in modo da riuscire a suonare qualcosa di cantabile ad un falò con il minor sforzo possibile. “Impossibile!!” direte voi. E invece no. Il corso sarà quasi esclusivamente incentrato sulla pratica. Pochissima teoria, solo le nozioni fondamentali, il resto però dovrete mettercelo voi. Questo significa che da parte degli allievi ci aspettiamo impegno, serietà ed esercitazione, esercitazione, esercitazione,esercitazione e ancora esercitazione. Pensate che Jimi Hendrix imparò a suonare la chitarra ad orecchio, suonando per giorni interi, senza mai fermarsi. Vi dico subito che imparare a suonare la

chitarra non è come andare in bicicletta…una volta acquisite le basi bisogna tenersi in allenamento e farsi venire i famosi calli alle dita. In pratica sarete in grado di suonare d i s c r e ta m ent e qualcosa solo quando dopo una mezz’ora di schitarramento non vi faranno male i polpastrelli. Il mio primo consiglio è: imparare un po’ di accordi fondamentali, ma soprattutto imparare a passare da un accordo all’altro in modo fluido e veloce. Con un minimo di applicazione e di esercizio questo primo obiettivo dovrebbe essere alla portata di tutti (c’è l’ha fatta persino Tonucci). La pinnata, il ritmo, l’arpeggio, il power chord e altre tecniche saranno affrontate in seguito. Ovviamente tutto questo è molto soggettivo. I progressi dipenderanno principalmente dalla vostra “musicalità”, dal vostro orecchio e dalla vostra voglia di suonare, posso solo assicurarvi che alla fine del corso riuscirete a: Distinguere una chitarra da una padella; Distinguere una chitarra classica da un’acustica; Accordare perfettamente la vostra chitarra; Suonare senza problemi le hits del momento e i classici pezzi da falò; Tagliare la cipolla per il soffritto in maniera finissima; Imitare la voce del cantante degli AC/ DC (Brian Johnson); Parlare in puro dialetto salentino. Sempre che siate promossi all’esame orale finale con Savini sui quattro capi saldi del Grunge. Rezza

IL COMUNISMO E’ FINITO...ma non dimentichiamoci di loro! Anche se La sinistra L’arcobaleno non ce l’ha fatta e i comunisti non sanno più chi votare, non è detto che dobbiamo emarginarli. Anzi: è giunto il momento di fare loro capire quanto in realtà gli siamo vicini. Mason, Yogi, Tinelli, Zio Tony, almeno voi che non avete tradito il vostro compagno Fausto come tanti altri alle urne

NON TEMETE! Noi vi siamo vicini. Parte dalle nostre pagine l’iniziativa di solidarietà

ADOTTA UN MASON. Invia qualche spilletta da festa della birra, una maglietta del Che anche bucata, una bandiera rossa e tutto quello che possa ricordare ai nostri nostalgici amici la rivoluzione d’Ottobre! Noi gliela faremo avere per far rivivere loro i bei tempi andati! Grazie a tutti, amici della libertà.

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Interni

Una storia In un film meravigliosamente girato da Tornatore, Max Tooney (Pruitt Taylor Vince) dice una frase che mi torna spesso in mente, nei momenti difficili, o più spesso in quelli noiosi: “Non sei fregato totalmente finchè hai una buona storia da raccontare”. E così io metto mano nella mia vecchia sacca e racconto, a chi ha voglia di leggere, una buona storia. Forse non bella, magari anche un po’ triste, ma sicuramente una buona storia. Come tutte le storie vive in un passato lontano, molto lontano. Era la fine degli anni ’80, che tanto han voluto dire per chi li ha vissuti, non di certo per un bambino di 7 anni con gli occhi azzurri e la pelle sempre un po’ chiara. Era un giorno d’estate in un piccolo paese del Veneto genuino, quelle estati che sembravano ancora calde al punto giusto, perché sei così piccolo che correresti anche tutto il giorno sotto il sole cocente, perché hai così tanto fiato che a pensarci ora sembra impossibile. Era quel tempo in cui tutto era semplice, almeno pensato ora. Allora sembravano proprio dei gran problemi quelli. Quali? Beh con calma, devo ancora spiegarvi due cose. La prima è che era lontano da casa, cioè da quella che ero solito chiamare casa. Quante lacrime ha versato Lei su quei binari di Milano, che ai tempi sembravano veramente infiniti, mentre lasciava le sue due creature alle cure estive

Il business dell’ acqua L'acqua, in condizioni di temperatura e pressione standard, è un liquido incolore e insapore, con punto di fusione a 0 °C (273,15 K) e punto di ebollizione a 100 °C (373,15 K). La sua molecola è formata da un atomo di ossigeno cui sono legati due atomi di idrogeno; la sua formula chimica è pertanto H2O. Il volume di acqua presente sulla Terra è stimato in 1 360 000 000 180 litri; di questi: • 1 320 000 000 000 sono acque marine(in maggioranza oceano). • 25 000 000 000 sono nei ghiacciai e nelle calotte polari. • 13 000 000 000 sono nel suolo, nelle falde acquifere. • 250 000 000 sono acque dolci nei laghi,

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della suocera in Veneto, vicino ad un fiume chiamato Brenta. Eran tutto quel che aveva quei due bambini con gli occhi azzurri, e Lei è sempre stata tanto premurosa. In ogni caso, Lei non c’era… e neanche la Sorellina che stava sempre dalla cugina in una città vicina. Era lì da solo, anche se a quell’età non ci si sente quasi mai soli. Bastava qualche raggio di sole, una bicicletta, un’ombra tra gli alberi e la giornata si riempiva. La noia era una nuvola latitante, che stava lontana e faceva capolino ogni tanto, per qualche ora, in cui veniva

semplice, semplicemente addormentarsi. Ed eccolo lì, in un pieno pomeriggio di quell’agosto degli anni ’80, seduto davanti ad un capanno in legno non molto grande, forse due metri quadrati, pieni di attrezzi da contadino incrostati di terra e sporchi di erba, che hanno un profumo particolare… una puzza nei mari interni e nei fiumi. • 13 000 000 sono vapore acqueo nell'atmosfera. 180 sono stipati in camera dello stimato broker finanziario Rosario Massaro. L’ acqua oltre ad essere il futuro movente delle guerre del terzo millennio è anche l’ oggetto di un racket collegiale; come Bill Gates e il Cavaliere Silvio Berlusconi anche il direttore del giornale V.D.C. detiene un monopolio violando le leggi europee anti-trust! Nessuno ne parla, tutti lo sanno ma nessuno interviene per mettere fine a questo racket! Come il prezzo della benzina viene manipolato alle spalle dei consumatori anche i prezzi dell’ acqua di pampa sono soggetti a manipolazione. I più grandi economisti di tutti i tempi, come Tremonti e Pippo Baudo, ci insegna-

(per i nasi troppo viziati) tipica della campagna. E lui è lì a goderselo quell’odore, quel tepore, con i pantaloncini corti e una magliettina della Diadora che aspettava solo di esser buttata. Era lì seduto, con le gambe leggermente divaricate e le ginocchia eternamente sbucciate tirate un po’ su. Respirare non era ancora un pensiero. Gli occhi azzurri guardavano verso il terreno, dove stava una manciata d’erba fresca. Senza pensarci troppo con la piccola mano davvero bisognosa di una lavata, la strappò e comincio a fissarla. Sul suo palmo c’era quel verde intenso, quasi umido di quell’erba fresca che, a vederla così, avrebbe potuto avere anche un bel sapore, un bell’odore, una bella voce, forse. E in quel preciso momento, in quel luogo così normale, così pacifico, così unicamente normale, quel ragazzino dalla pelle chiara, si mise a singhiozzare. Si rese conto che quell’erba era vita, innocente e vera. Un pensiero da poco, un problema da nulla, un’emozione fugace, che solo a 7 anni riesci a fare così candidamente e che finì dopo pochi istanti che era nato… un po’ come questa storia che tra pochi minuti, finite le righe su cui ha vissuto ancora e forse per l’ultima volta, finirà nell’oblio. Ma è una storia e fino a che è stata raccontata, ha vissuto ancora. E’ la fortuna di essere una storia, credi di esser finita, ma, da qualche parte, da un momento all’altro, potresti tornare a vivere ancora… e ancora. Violenza

no che attraverso la famosa equazione che lega il prezzo del bene alla felicità del consumatore possiamo capire che:

In presenza di monopolio il bene viene venduto ma gli acquirenti sono infelici. Ma qual è il vero guadagno del nuovo Tronchetti Provera formato Fraccaro? Assegnando X al guadagno percentuale, P2 al prezzo finale e P1 al prezzo iniziale convertito da RUPIA ad EURO avremo che: X = (P2 – P1) * 100 / P1 = (2.00 – 0.01) *100/0.01=19’900% IL guadagno netto in percentuale sarà di circa 20’000% Spariamo che il malcontento generale possa suscitare un provvedimento immediato delle forze dell’ ordine. Abbiamo sete. MorenoMorello


Non abbiamo più la mensa Giornata strana oggi. Sole a manetta e io chiuso in casa a studiare sta procedura civile che neanche con un martello pneumatico mi entrerà mai in testa. Alle 10.09 la telefonata illuminante: “ti ho trovato un tesserino fascia 0 vieni con me in mensa alla nave”. Neanche mi dice ciao ma poco mi importava, finalmente, dopo aver ascoltato da un po’tutti le gesta di sta mensa, anche io avrò modo di provarla. Mi travesto da Giozzi e via all’avventura. Partenza verso mezzogiorno, io con la mia bicicletta, il Pampa con quella di Longo, talmente alta che non tocca quasi neanche i pedali e fa morire dal ridere sentirlo imprecare e a stento riuscire a muoversi.

Arriviamo a questo edificio nuovo che un po’si perde nella miriade di palazzi tutti uguali. Mi siedo sulla panchina e mi godo un po’il sole, dobbiamo solo aspettare un nano negro che arriva con la sua biciclettina nera. Appena entrati mi accoglie una sala calda e accogliente. Il Pampa mi tratta come un figlio, mi prende quasi per mano e cerca di spiegarmi come funziona, io ascolto più o meno un terzo delle parole che mi dice perché sono estasiato da questo posto con così tanta scelta che mi lascia proprio senza parole e mi fa accorgere di quanto non sia pronto a dover neanche solo pensare di poter scegliere cosa mangiare. Rimango scioccato dal fatto che non dovrò rinunciare a nessun mio impedimento alimentare, c’è persino il pane integrale, cosa che mai avrei pensato! Alla fine girovago senza meta con un vassoio per le mani non sapendo

bene cosa fare e sicuramente più di qualcuno mi avrà notato e mi avrà sicuramente preso per scemo. Appena prima di andare passo da Violenza, chiedo un po’come si mangia e mi dice che addirittura ti cuociono le bistecche davanti. Seeee addirittura! Penso che sia la solita vaccata sparata dal Purple. Decido di passare direttamente al secondo, il primo non mi “ attira e sorpresa Appena sorpresa mi chiedono cosa entrati mi acco- voglio, io scelgo il glie una sala mio caro petto di pollo, calda e loro lo prendono accogliente e lo buttano sulla “ piastra! Incredibile! Lo vedo sfrigolare e penso che per la prima volta lo mangierò caldo in mensa! Mi viene da piangere. Alla fine passo in cassa con un vassoio sui 45 kili e dopo aver preso lo scontrino la cassiera addirittura mi dice “buon appetito”. Mi viene da piangere! Non posso quindi che parlarne bene di questa mensa, ho mangiato bene, caldo e nonostante fosse alla nave un po’di gnagna insieme a tanti sfigatini. Una nota negativa però c’è: la compagnia con cui ho mangiato non era poi il massimo, un centrista e un nano negro e comunista. Gugu

Voci di Corridoio Direttore responsabile Simone Pellegrin Vice Direttori Elia Ferrari Giovanni Ferrari Art Director Giovanni Mason Redattore Andrea Violetto “Sgomma la gomma”: chi vincerà? Il nuovo concorso di VdC parte alla grande registrando subito due risposte che sono pervenute alla redazione in questa settimana. Il termine per inviarci le venti confezioni vuote di chewing gum , che possono essere della stessa marca ma di gusti diversi, è il 5 maggio. Affrettatevi, l’estrazione finale potrà premiarvi con tante tante e tante gomme del vostro gusto e formato preferito.

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Feste

Prontuario per CPM (College Party Men) Nei prossimi due mesi diversi collegi pavesi organizzeranno la propria festa, ciascuna diversa (teoricamente, dato che ormai ci copiano todos) nel luogo e nello stile, oltre che nel prezzo; molti di noi hanno partecipato in passato a questi eventi e penso condividano con me l’impressione che si tratti di momenti fra i più belli nella nostra vita universitaria. Mi rivolgo quindi anzitutto alle matricole, con l’intento di orientarle nella scelta delle feste collegiali più adatte alle loro esigenze. Ho cercato di essere oggettivo nelle descrizioni e nei giudizi, ma l’emergere dei miei pareri personali è risultato inevitabile. Inutile dire che, nel dubbio della scelta, valga in realtà la pena di sperimentare ogni festa sulla propria pelle. Fornisco le date di cui sono in possesso. NUOVO: Festa su invito per pochi intimi, una cosa in famiglia; cocktail alla frutta e sangria annacquata sono le uniche bevande disponibili, ma bevono in pochi e quindi si può puntare sulla quantità. Discreta anche la qualità e la quantità delle ragazze, che è facile conoscere se si ha un’amica in collegio. L’eleganza è gradita ma non indispensabile..un buon inizio di stagione. RISERVATA SPALLANZANI: Festa piuttosto rozza e ruspante, secondo la natura degli organizzatori; casse gracchianti e ressa al bancone bar, ma se si ha pazienza ce n’è per tutti (con facilità ad ottenere bottiglie intere). E mentre sul palco la band storica del collegio propone un punk alcolico, fra la folla sono molte le fanciulle. Discreta probabilità di rissa, particolarmente nelle fasi conclusive della serata. RUSPANTE CARDANO: Atmosfera fresca, ridente ed estiva:

l’ideale per fare conoscenze, fra un drink e l’altro, in mezzo al prato. Non propone forse momenti di grande ignoranza, ma garantisce una serata di piacevoli sorprese. Ovviamente, se piove sono cazzi. BEL TEMPO DEL MAINO: Nota per il clima particolarmente sciolto e amichevole, che offriva diverse possibilità (unirsi alla folla brilla e socievole radunata attorno alla zona bar, ascoltare energica musica live sul lato opposto del cortile, ma anche allontanarsi fra gli alberi e il prato per momenti di maggiore intimità), troverà per la prima volta da quest'anno un'ubicazione al di fuori delle poco storiche mura, per via della malvagità della loro economa. E' possibile incontrare Biscotti. SFRATTATI GOLGI (14 maggio): Viene pubblicizzata come festa collegiale, ma si tratta in realtà di una normale serata in discoteca, (organizzata peraltro da una Residenza); chiaramente ci si può divertire molto (se si ama il genere): la gente non manca e il gruppo erasmus è particolarmente nutrito. IL BERE, però, costa. L’esito della festa dipende parecchio anche dalla scelta della discoteca, variabile negli anni: può sempre essere la volta buona, ma potrebbe anche capitare il liscio... ALEATORIA. SANTA CATERINA (20 maggio): Un cortile illuminato artisticamente, tavoli nel prato, fiori e ghirlande, candeline, fragole e gelato, profiterol, vini dolci, pasticcini..c’è tutto: persino una sgradita abbondanza di improponibili cravatte giallonere. All’interno happy music a 360 gradi nella grande sala conferenze, completamente svuotata per l'occasione, ed adibita a discoteca con DJ set generalmente valido. Tante signorine di cui un buon 10% passabile; ma non sempre la serata decolla, perché in fin dei conti stiamo parlando di un collegio cattolico. Se vi state annoiando, passeggiate

fino alla grotta artificiale nascosta nell’angolo buio del giardino: è un posto suggestivo. Inoltre, tenete presente che perlomeno c'è open bar. QUASI PERFETTA SANT’AGOSTINO (15 maggio): Non ne ho diretta conoscenza, ma le voci che ho sentito ne parlano davvero bene. Il Deba, per esempio, era un frequentatore abituale della festa che condividerà con voi tutti i suoi ricordi (se non altro, il momento dell’ ingresso). Tra l'altro, anche il Sant'Agostino quest'anno trasloca: gira voce dalle parti di Binasco. Insomma, DA PROVARE. GHISLIERI: Se sognate una grigliata dove il vino rosso si spilla direttamente dalle damigiane, nella fantastica cornice del castello di Lardirago, questa è la festa che fa per voi. Forse un po’ caro il biglietto d’ingresso, ma ne può valere la pena, anche solo per il posto; l’organizzazione non è delle più efficienti, ma se il tempo è bello sarete soddisfatti. ALTROVE BORROMEO: Altra festa che non conosco: a differenza di quella invernale, si tiene nel bellissimo giardino del collegio. Non semplice procurarsi un biglietto: la precedenza è rigorosamente alle ragazze... STI STRONZI MARIA AUSILIATRICE: La leggenda vuole che, per un giorno, queste collegio scopra i piaceri effimeri della vita: il bere e mangiare in abbondanza e di qualità, e le collegiali intenzionate a godere fino in fondo di questo giorno di libertà. Avete capito bene: godere. La security è affidata a suore un po’ arcigne e preoccupate degli eccessi giovanili; non toccatevi i coglioni quando le incrociate e andrà tutto bene. PINGUINI FRACCARO: ne vogliamo parlare? Pede (Monto Remix)

SAPEVATELO E pensare che qualcuno sostiene che i miei Sapevatelo siano troppo difficili! Hanno indovinato in 3, però mi ha fatto molto piacere che in molti ci hanno provato. In ogni caso era Gamba, ed è palese se riguardate gli indizi (Tre uomini e una gamba, Cremona, Comunista).. e il vincitore è: BIDELLO! Ebbene si, il nano malefico verbanese ha vinto un bella scorta di preservativi per un bel po’ di pippe di lusso! Ed ora beccatevi i nuovi indizi...e ricordate che ci sono gli ultimi due cani in palio:

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Politica gliata, ma c’è una contraddizione in termini, perché gli stessi magistrati e sindacati che tifano tanto per la democrazia, una volta perse le elezioni, si dimenticano della democrazia stessa e instaurano forme di ostracismo dittatoriale nei confronti del governo). E sullo sfondo di questo odio, nascono sempre cellule di estremisti che negli anni si sono dileggiate nell’assassinio di numerosi cittadini, nel nome di un’ideologia ben chiara, falce e martello, falciosa (delle gambe) e martellosa (sull’esito delle urne elettorali). Il tutto grazie anche e soprattutto a quell’intellighenzia italiana che sta dietro a questi poteri forti, la stessa che negli anni ’70 faceva i manifesti contra Calabresi e pochi anni dopo, per mezzo di Eugenio Scalfari, fondatore di Repubblica, diceva “Né con lo Stato né con le BR”. Il fatto della Sinistra Arcobaleno extraparlamentare è molto pericoloso e da temere: le frange estreme non hanno più un mago della dialettica come Bertinotti che ha avuto il merito di addomesticare gli animi più caldi, oltre a

portare avanti concertazioni suicide negli anni più lontani. Bertinotti pensava di sopravvivere alla venuta dei nodi al pettine di Alitalia? Credeva che gli Italiani tolleravano le sue strenue difese al licenziamento, ma soprattutto all’assunzione selvaggia? I parassiti dello “stone face” in ufficio, per ingannare il tempo, non sono tollerati. Ridimensionata anche la puzza al naso di tale Finocchiaro con un Lombardo che dice: “mai più assistenzialismo al Sud”. Il voto della Sicilia è fortemente orientato, così come quello della Calabria. Dal loft dicono: “E’ il voto della mafia”. Ma quando aveva vinto Loiero dicevano: “La Calabria sta maturando”. Per dire a che livello di raziocinio siamo. Un’opposizione Veltroniana che comunque ha già avuto grandi meriti: abbassare i toni, non puntare sulla demonizzazione dell’avversario, una tendenza al dialogo, ma che non ha saputo fare un lavaggio rapido dei panni sporchi del governo Prodi e soprattutto di quella monnezza d’uomo, il Bassolino. Prodi pensava veramente che Padoa-Schioppa con la sua Spocchia avrebbe potuto, con divina autorizzazione, effettuare prelievi fiscali indiscriminati nelle tasche degli Italiani? Prodi pensava veramente di dare avvantaggiare Fiumicino a scapito di Malpensa senza lasciarci letteralmente le penne elettorali? Prodi pensava?

l’Arcobaleno sia una forza politica che possa tranquillamente rappresentare il 10% dell’elettorato italiano e quindi non sono molto preoccupato per la sua esistenza futura (anche perché, come tutti i partiti che avevano superato l’1% nel 2006, continuerà a ricevere i rimborsi elettorali) se saprà realmente Svanito, come se me ne fossi stato qui , non trasformare l’utopia comunista in una politica mi fossi sparato 8 ore di treno e avessi speso costruttiva per un nuovo modello di sviluppo 45€ di biglietto. Il mio voto è sparito nel nulbasato su un idea di giustizia la, non ha nessuna rappresenglobale che comprenda la necestanza all’interno delle nostre sità di una vita dignitosa e felice istituzioni nazionali. Questa Mi sono chiesto come per tutte le pocosa mi ha messo fortemente polazioni in riin crisi, non in relazione alla si può sentire un elet- spetto delle dimia scelta politica che confer- tore, ad esempio, di versità sociomerei, ma al nostro sistema di Forza Nuova che ogni culturali e della rappresentanza elettorale. Mi volta vota a vuoto, natura, però quericordo molto bene infinite dato che non sarà pra- sta volta non è discussioni notturni fatte con stato così e il Cesario il nostro primo anno in ticamente mai rappre- mio voto è stato cui una delle poche cose che ci sentato in parlamento cancellato dal metteva d’accordo era la nein favore della mancato superacessità di porre uno sbarramento del 4%. governabilità. mento abbastanza alto per Mi sono chiesto come si può evitare coalizioni formate da sentire un elettore, ad esempio, decine di partiti. di Forza Nuova che ogni volta Io sono convinto che la cosiddetta “sinistra vota a vuoto, dato che non sarà praticamente radicale”, rappresentata malissimo nei conte- mai rappresentato in parlamento in favore nuti ma non nella forma, dalla Sinistra della governabilità. E’ un problema molto

complesso da non sottovalutare, forse più etico che strettamente politico: è giusto che il 10-15% (dai 3 ai 5 milioni di cittadini) dell’elettorato non venga rappresentato? Non ho idea di quale potrebbe essere la soluzione, cercherò di raccogliere un po’ di informazioni sugli altri sistemi elettorali occidentali, ma temo che non esista da nessuna parte un equilibrio tra le due cose. E’ paradossale poi che mi sia trovato a riflettere su questo problema solo ora che mi ha investito, perché chi ha il potere di cambiare le cose non si troverà mai in questa situazione (e non mi riferisco direttamente ai parlamentari, ma a tutti gli elettori di partiti che sono effettivamente in parlamento) e di conseguenza non ci penseranno mai seriamente, anzi probabilmente cercheranno di rafforzare la semplificazione che è avvenuta alzando sempre più il limite minimo e rendendo così inutili i voti di sempre più elettori.

Neue Kaurs: la primavera irrompe Il problema che ora si presenterà sarà il seguente: siccome non siamo in una democrazia avanzata (come Sartori dice: “da 0 a 100 siamo sul 25”), la parte di popolazione che perde se ne frega della volontà del popolo, cioè dell’esito elettorale, mostrando tutta la propria frustrazione e la propria profonda convinzione di superiorità antropologica. La parte di popolazione che ha perso farà muro contro le riforme per cui è stato votato il governo Berlusconi per mezzo dei soliti noti: magistratura, sindacati, banche: tutti questi poteri forti antidemocratici si fanno un baffo del poter del popolo, quello mostrato pochi giorni fa (che non dico che sia cosa sba-

Il mio voto inutile

Michele Rizzi

Giovanni Mason

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Politica

Resoconto elettorale di Big Jim Le urne a queste elezioni politiche hanno parlato chiaro: il 47,3 % degli italiani ha scelto come loro rappresentante per la prossima legislatura Silvio Berlusconi( Il PdL conquista 172 seggi al Senato contro i 138 del Pd), o come direbbe Veltroni :“ Il principale esponente dello schieramento a noi avverso “. Ciò che balza più agli occhi dopo queste elezioni è la scomparsa di quei partiti fortemente legati alle ideologie di sinistra come la Sinistra Arcobaleno di Bertinotti, la causa del tramonto di questa forza politica si può forse attribuire all’appello dei leader dei due maggiori partiti italiani ( PdL e Pd ) al cosiddetto “voto utile” provocando una fuga di elettori verso un partito in grado di rappresentare un bacino più grande di voti da contrapporre a quelli dell’altra fazione. Da segnalare il boom di voti raccolti dalla Lega Nord (8,1% in base nazionale = 25 seggi

…sia santificato il tuo nome: Silvio c’è!

al Senato) che senza alcun dubbio ha contribuito ad aumentare il divario tra il PdL, costituito da “Popolo della Libertà”+”Lega Nord”+”Movimento per l’Autonomia”, e Pd, formato da “Partito Democratico”+ “Italia dei Valori”. Anche il partito di Di Pietro ha rappresentato una vera e propria sorpresa in queste elezioni (4,3% delle preferenze degli italiani = 15 seggi al Senato), quasi triplicando i seggi in senato conquistati nella scorsa legislatura (da 5 a 13 senatori), nel suo Molise il partito ha raggiunto addirittura il 26%, Gli altri “ partitini” che si proponevano come forze alternative ai due colossi PdL e Pd hanno raccolto pochi voti senza sfondare gli sbarramenti imposti costituzionalmente: La Destra ottiene un 2,4%, Aborto? No Grazie lo 0,4%, UdC 5,6%(conquista solo 2 seggi in Sicilia mentre nella scorsa legislatura ne aveva ben 28), Sinistra Arcobaleno 3,1%, Socialisti 0,86%. Dai vincitori di queste elezioni, ci si aspetta molto , i programmi dei due principali schieramenti erano in alcuni punti convergenti anche perché i problemi dell’Italia sono noti e

mqm Big Jim

line pelate e un rapido stiramento di eventuali antiestetiche rughe. Ovviamente per ora il Cavaliere ha deciso di testarlo unicamente sulla sua persona, ma presto verrà messo a disposizione dei suoi elettori (e se ancora non sapevi della sua esistenza è perché sei solo un Comunista). Non ti sei accorto di quella piccola telecamera

Finalmente è tornato! Con il suo infinito potere è riuscito a scalzare ogni altro Dio dai Panteon celesti ed è tornato ad occupare la posizione che gli spetta! Comunista: trema, nasconditi, scappa… Berlusconi è tornato! Le elezioni si sono concluse e questa volta tutto è riuscito alla perfezione. Evidentemente i Comunisti non sono riusciti nei loro soliti brogli elettorali, così si sono beccati circa 8 punti percentuale nel di dietro. Tutto è bene quel che finisce bene, ma ora è meglio valutare il perché votare il Cavaliere è stata Cosa Buona e Giusta. Berlusconi ha inventato l’Elisir di lunga vita. La proprietà realmente miracolosa di questo intruglio, oltre alla più ovvia immortalità, è che permette l’immediata ricomparsa di un soffice tappetino muschiato sulle testo-

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purtroppo ben radicati: l’economia va a rilento, crollano i consumi, tassazione oppressiva, lavoro precario, infrastrutture, pensioni, sistema scolastico, salute, Alitalia …(l’elenco potrebbe durare pagine e pagine). Ora che gli italiani hanno scelto chi deve cercare di risollevare il nostro Paese non ci resta che aspettare l’imminente nomina dei ministri che a detta di Berlusconi dovrebbero essere solo 12 (di cui 4 donne), in nome dell’austerità politica che tanto ci si aspetta dopo anni di sprechi. Nella prima conferenza stampa dopo il voto è stato confermato l’impegno di affrontare nel minor tempo possibile i problemi più urgenti del paese, in primo piano c’è l’abolizione dell’Ici (diventata ormai un cavallo di battaglia anche nella scorsa campagna elettorale) e il bonus bebè senza dimenticare l’emergenza rifiuti e la situazione di certo non rosea di Alitalia. Non ci resta che sperare che gli Italiani abbiano fatto la scelta giusta e vedere cosa ci prospetterà il futuro.

che ti fissava mentre votavi? No?! Peccato, perché ora un paio di tizi vestiti di nero stanno aspettando fuori dalla tua porta. Pensa che hanno persino rinunciato ad andare a riscuotere il pizzo per venire a farti la festa. Dovevi pensarci prima di votare Walter… Gli amici del

Berlu sono più potenti. Quando una persona riesce a evitare così tante condanne e riesce a farla franca in ogni caso, significa soltanto che è molto intelligente o comunque molto furba. Perciò è una saggia scelta mettere questa persona a capo del Governo, dove ha la possibilità di metterla in culo a tutti, in modo da sfruttare questa innata capacità. Una persona che ha già preso tutto dall’Italia non riuscirebbe neanche volendo a rubare dell’altro: perciò Berlusconi non è più un pericolo, ora è solo un onesto cittadino che lavora per noi. La somiglianza tra Berlusconi e Mussolini non è solo fisica: l’Italia tornerà un grande impero! Viva il Duce! Inoltre fonti attendibili riferiscono che Walter (ex sindaco di Roma Ladrona) puzza. Se poi hai addirittura votato per l’Arcobaleno… beh, bell’affare. Grazie al tuo voto ora Bertinotti ha addirittura: 0 SENATORI! Poverino, c’è rimasto male e si è dimesso. Tutti si inginocchiano davanti a lui: Berlusconi! Anche tu ora ti sei convinto… o no? Convertiti al berlusconismo e potrai ancora redimerti. Adolfino


Aiuto!

Aborto: ricerca delle cause e loro soluzione Evviva la vita! Questa esclamazione, che ogni uomo sano di mente sosterrebbe, può sembrare banale ma probabilmente i più sono diventati incapaci di attribuirvi il vero significato. Fermo restando che l'attuale legge sull'aborto non dovrebbe essere modificata, tuttavia non può e soprattutto non deve giustificare l'uccisione di feti che, di lì a pochi mesi, sarebbero venuti alla luce. Chissà, avrebbero anche potuto dare una svolta al mondo grazie al loro cuore o al loro intelletto! Le cause di questo terribile atto sono da ricercarsi nell'animo dell'uomo tipico occidentale, sviluppatosi avido di beni materiali e, di conseguenza, teso all'appagamento dei bisogni fisici a dispetto di quelli immateriali, gli unici

veri ed eterni. La conseguenza, tanto avvilente quanto sottovalutata, è la perdita di quei beni immortali e vivificanti che genera paure, poiché si ha maggiore difficoltà a comprendere il senso della vita, con le sue regole intrinseche, e incertezze, poiché non vi è una solida base su cui costruire l'esistenza. In questo desolante contesto, l'aborto affonda le sue radici, ed è facile comprenderne le motivazioni: da una parte, l'assidua ricerca di sesso a discapito dell'amore, dall'altra, le assidue preoccupazioni economico – materiali, spesso iperboliche o egoistiche. Tuttavia, la moratoria contro la legge sull'aborto, è certamente sbagliata, perchè “non con la forza, ma con l'amore dobbiamo agire”, e la conseguenza sarebbe solo un aumento del fenomeno, venendo a mancare l'assistenza e l'accertamento delle reali intenzioni della donna, e delle complicazioni durante l'intervento. Francesco Rinaldi, “Barabba”

Qui a destra l’uomo a cui erano affidate le speranze degli antiabortisti alle ultime elezioni politiche. Speriamo non abortisca lui...

senza troppi problemi. Esistono 3 metodi: usare un programmino, un sito internet o un po’ di abilità informatica. Per quanto riguarda il programmino, ce ne sono un sacco, molti gratis, ma pochi funzionano bene. E poi ci metti lo stesso tempo che con il secondo Ora ditemi, se volete vedere il nuovo video di metodo, quindi arriviamo direttamente al sito Bjork che vi siete persi ieri su MTV, come internet. Prima di tutto apri YouTube e cerca fate? Andate su YouTube. E se volete vedere i il video che volevi. Quando l’hai trovato, covideo più ridicoli di dal Berlusca negli ultimi pia l’indirizzo completo dalla finestrella in 10 anni dove andate? Su YouTube. E se volete alto di Internet Explorer (o del tuo browser) vedere le imprese della permiata ditta Frac- (dove c’è scritto http://it.youtube.com/ caro&Co, dove le cercate? La risposta non ecceteraeccetera, copia tutto). Poi vai sul sito cambia, su YouTube, esatto! Ma quante volte http://www.kcoolonline.com/ e incolla nella avete (ho) cercato inutilmente il tasto barra azzurra quello che hai appena copiato, “Download” per poterli scaricare e rivedere clicca su Get Vid e quindi su Download. Poi quando volete??? Non l’avete ancora trovato? su Salva (e scegli dove vuoi scaricarlo) e aspetti che finisce il download.. Vai quindi a Tranquilli. Non esiste. Ecco quindi qualche info per poterli scaricare cercare il file scaricato e lo rinomini come

Scaricare i video da YouTube

CONJUPO DOCET C'è chi ha il pane ma non i denti, c'è chi ha i denti ma non il pane, cazzo però anche senza denti una ciucciatina a quel pane la si potrà dare?

nomechevuoitu.flv. A questo punto il gioco è fatto: doppio click e il video si materializza sotto i tuoi occhi!!! Siti come questo ne esistono a migliaia, ma funzionano tutti nello stesso modo (in effetti ho scelto questo solo perché mi piaceva la grafica e il colore delle scritte). E per quanto riguarda il metodo che richiede grande abilità informatica??? E che ne so io? Faccio chimica!!! Ma per VDC questo e altro: ho imparato anche il metodo DIFFICILISSIMO. Però è troppo lungo e noioso da spiegare, per cui se proprio volete saperlo venite da me a chiedere, al massimo finisce che vi offro un caffè e una sigaretta (tranne a Tony che mi distrugge sempre il letto). Addio a tutti. Marco

AVVISO TIFOSERIA Lo sTallanzani non è un Collegio degno di noi, questo lo sappiamo tutti. Però, da buoni ignoranti, si son messi a rincorrer il pallone con una testardaggine degna di muli e altri animali da cortile. Così sono un bel banco di prova per il nostro mitico Team Fraccaro che ha bisogno del nostro sostegno. E’ ancora il girone, quindi niente grandi coreografie, serve solo che ci sia gente, tanta gente. Tutti invitati: LUNEDì 21 APRILE ore 14.00 al CUS Per insegnare ai cani cosa vuol dire: “Ammirate questo è il Collegio”

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Sport

Fraccaro Ghislieri 4:0

cio siciliano,decide di ascoltarmi,ma i risultati non si vedono.Ops!!Corre comunque come un pazzo sulla fascia,si propone e a volte cerca anche di crossare ma non sempre i cross arrivano in area. Continua a dormire con la palla.

Macchi 7 Meriterebbe 8 ma la sua maglia toglie un punto al voto. Bidello 7 Spaventato da gamba il povero e piccolo bidello non chiude sempre bene sulle rare fasi offensive del ghislieri.Comunque buona prova la sua.Bravo Gamba 7,5 Ancora 1 goal di testa per questo strano difensore. Difende alla grande e non eccede con i suoi vizi di portar palla inutilmente. Perde il collo dopo il goal,ma riesce immediatamente a rimontarselo. Meno male che gamba c’è

Espo 7,5 Che palle!!Come al solito una partita della madonna. Non riesce a dosare la forza per i suoi passaggi. Fa schifo come al solito. Al centrocampo recupera anche le povere mosche che gli gironzolano intorno. Mediano di spinta

Tony 7 Buona partita la sua,in due partite ha colpito la palla anche con il sinistro. Strano ma vero!!! Messina 7 Solo dopo 1263 consigli,il terzinac-

Storie di rugby nostrano Quest’articolo è un annuncio e anche un invito a molti collegiali. Quest’anno il C.U.S. Pavia Rugby sta ottenendo degli ottimi risultati, per certi casi al di sopra di ogni aspettativa di inizio anno. Partiti per un campionato dignitoso con l’obiettivo dei play off regionali domenica i cussini si sono qualificati con tre gior-

Pasquale 7,5 Partita intelligentissima da parte del napoletano. Solita ammonizione beccata per una giusta causa,a mio avviso ingiusta. Migliora a vista d’occhio.

Bel goal il suo che ricorderà per tutta la vita. Magari tutti fossero come te. Maldini Giovanni Gran bella partita la sua. Fatica un po’ a capire che la partita era cominciata ma alla fine riesce a capire anche la posizione in campo. Insolito il suo ruolo ma comunque utile come sempre. Multiruolo Piccinno 7,5 Quando decide di giocare si vede. Tunnel ,arabona,giocate di fino. gli manca solo il goal. Peccato che non mi passa la palla ne a mè ne a espo.Peccato anche che la formazione la decidiamo noi due. Stai attento Elia 8 Che dire ormai mi stupisce sempre di più.La gente viene a vedere le partite per vedere giocare il nuovo van basten del collegio.2 goal e tutti a casa. Se non fai goal contro lo spalla sono cazzi tuoi. Attaccante con la A maiuscola Toz voto 9 Entra senza dirmi niente. Mi scuso con lui. Hai fatto bene!!!!! Tinelli voto 4,5 Aiutatelo. E’ un uomo in difficoltà.

Brigante 7,5 Il capitano della squadra è cosi attaccato alla maglia che mi ha chiesto in ginocchio di non farlo uscire. Attacca come sempre ottimamente ma difende meno di me.

Stefano Tinelli

nate di anticipo a questa fase. Ora le tre partite che mancano serviranno come banco di prova per i giovani emergenti dell’under 19 e per qualche esperimento in vista dei play off. Quest’anno i pavesi hanno sempre solo con la capolista Sondrio, tra l’altro memorabile terzo tempo da loro, vincendo però l’andata sia con lecco (2) che con Biella (3). A causa di qualche punto perso per strada contro squadre minori, il C.U.S. si ritrova in 4 posizione, cosi facendo, prima di accedere alla fase nazionale dei play off dovrà fare prima il turno regionale, giocando una partita secca in campo neutro contro una tra Rivoli, Bergamo o Union Milano. A parte Bergamo, squadra tosta con cui il C.U.S. ha vinto in campionato due volte

su due l’anno scorso, le altre sembrano ampiamente alla portata dei cussini. Lo scontro contro una di queste si terrà in data 18 maggio. Oltre alla prima squadra le giovanili rugbystiche pavesi hanno ottenuto buoni risultati con molti ragazzi convocati nelle selezioni regionali e nazionali. Questi dati sono di enorme valore a dispetto di un movimento in grande crescita ed espansione in tutte le scuole locali. Per finire mi viene da citare i ragazzi universitari che si sono qualificati per la fase finale dei campionati universitari di rugby a 7 (C.N.U.), portando l’università di pavia tra le migliori 8 squadre nazionali italiane. Che dire, in caso di qualificazioni vi aspetto numerosi, quelli che la domenica non hanno un cazzo da fare, al campo cravino dalle 15 e 30 in poi per tifare per una volta questo sport in espansione. IDEM VELLE MARCONE

Verby: per la seconda settimana di La Mensa del Fraccaro: e le chiamaUna merda palestrata: evidentemenfila ancora lui, e sempre per un te anche novità? Le verdure ora son te non hai capito come van le cose motivo simile. Il pallavolista di Vercongelate (Toz ringrazia) e lo spazio cara mqm di Biella. Non si pigliano bania si è superato. Eravamo un po’ è ridottissimo. Per cosa? Nulla, è per il culo gli altri Collegiali, sopratalla partita l’altro giorno, sotto una tutto come prima. Aspettiamo nuovi tutto se anziani. Soprattutto se son pioggia che Dio la mandava, così cambiamenti, ma se per lo stesso di Tortona. Soprattutto se sono grossi e incazgiusto per far vedere che avevamo preso eprezzo riusciamo ad avere pranzi a modi risempio. Ma lui si ha voluto far di più: guarda- storante, una biciclettata col bel tempo si farà zosi. Speravamo di avervi spiegato bene come linee! Indomito! volentieri, con Pampa in testa! Old style! si fa la Matricole, come ci si comporta. Ma evidentemente serve una rispolverata… oppure una bella lavata di pavimento, perché no! Merdaccia!

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L’ANTRO DEL VIDEOGIOCO a cura di Alex Bentornati, videogiocatori del collegio Niente sangue questa settimana. Niente violenza gratuita. E niente killer digitali psicolabili. Beh, a dire il vero a me un po’ dispiace. Cosa sarebbero i videogiochi senza tanta roba buona e sana come questa? Andrebbe quasi aperta una discussione. Volete? Su, fatevi sentire! Polemizzate! Dite la vostra, se mai una vostra ce l’aveste! Comunque sia, dicevo, darò spazio per questo appuntamento a materiale per così dire più canonico e meno destabilizzante. Un dolce omaggio ai giochi bidimensionali che furono, e alle belle tradizioni mitologiche che sempre fa piacere sentirsi raccontare da un narratore abile e tagliato. Questo, nel nostro caso, si chiama VanillaWare, casa nipponica autrice appunto della bella e recente esperienza che mi appresto a presentarvi ora: Odin Sphere. Avventura un po’di stampo gdr, un po’ picchiaduro, e un po’ - come accennavo poc’anzi - semplicemente nostalgica. Un prodotto completamente bidimensionale in onore di gloriose generazioni passate, esemplarmente scolpito attraverso le tecnologie contemporanee. Ogni tanto va sempre bene vedere lavori di nicchia e a basso budget come questo, così densi di magia e sincero spirito videoludico. Appassionato e fedele ai fedeli. Ogni tanto, un salto nel mondo delle fatine e degli orchi poi così male non fa... In game!

re squisitamente umile e artigianale, quasi malinconico e nostalgico. Sarà per la propria natura meravigliosamente bidimensionale, sarà per il suo lasciarsi giocare in modo tanto diretto, semplice eppure così madido di stile e personalità, come i vecchi titoli di una volta ancora estranei alla rivoluzione del poligono. Sarà per questo, sarà per quell’altro, ma Odin Sphere lascia amarsi dolcemente e incondizionatamente.

Il titolo non è altro che un gioco di ruolo in chiave action, in cui il giocatore avrà la responsabilità di decidere il destino dei cinque personaggi protagonisti, manovrando questi all’interno di scenari circolari in due dimensioni e scatenandovi il massacro più scanzonato ai danni dei nemici in agguato, servendosi delle armi peculiari di ogni eroe impersonabile (magici artefatti noti come psiliti) e delle corrispettive abilità e arti incantate in dotazione. Lo scenario che fa da sfondo alle vicende magistralmente narrate (e altrettanto esemplarmente tradotte nella nostra lingua) pesca a piene mani dal capiente calderone del fantasy, con particolare predilizione per la mitologia nordica (e non è un caso, al riguardo, la centralità della figura dell’Odino del titolo e delle leggendarie valchirie). Il gameplay, invece, volendo tentare un azzardato paragone di facile interpretazione, potrebbe essere comparato a quello di un Kingdom Hearts, solamenODIN SPHERE te privato della terza dimensione. Un unico Alla console Sony dell’ormai passata genera- tasto di attacco vi garantirà infatti zione, ora come ora, rimane tristemente poco l’esecuzione di ogni mossa fisica di cui potreda dire. Le attenzioni, com’è anche giusto che te necessitare, senza inserire liste infinite di sia, sono tutte rivolte sulle nuove leve, che combinazioni interlacciate o complicati abbiconcorrono ad accattivarsi le attenzioni di un namenti di più comandi. Quadrato per attacpubblico in costante aumento, o con titoli dal care, triangolo per usare i poteri sbloccati, e potenziale tecnico sempre più impressionan- cerchio per l’utilizzo di oggettistica quantomai te, oppure con altri impuntati maggiormente variegata. Le regole per la sopravvivenza non sul concetto puro e incontaminato di diverti- potevano essere più semplificate. mento e meccaniche di gioco. Un giro di paro- La circolarità dell’ambiente sopra accennata le questo per ricordare molto semplicemente intende proprio una strutturazione degli stage il triplice schieramento Play3 - 360 - Wii, e il predisposta in modo che proseguendo lungo conseguente violento sbarazzamento dal cam- gli stessi si ritorni poi al punto di partenza, po da gioco delle console più anzianotte delle un espediente questo molto importante per corrispettive case. incentivare l’uso di manovre di attacco e aggiMa è con immensa gioia che, per quanto pos- ramento da parte dell’utente, proponendo sa effettivamente essa trovarsi stesa a terra insomma una profondità di gioco e d’azione agonizzante e in attesa (tatticamente intesa) della propria inevitabile davvero rilevanti. Un morte sul mercato interapproccio impegnato nazionale, la sorella più certo indispensabile, grande dell’attuale terza data la spietata difficolfiglia di Sony riesce a far tà del gioco, tanto prolirisplendere anche nel ferante di nemici coriavecchio continente un cei, aggressivi e scaltri. bagliore aureo ed estaLa costruzione di ognusiante, inaspettato e inna delle cinque storie a sperato. Un gioiello di disposizione è rappreraffinata fattura dal sapo-

sentata da una manciata di capitoli, ognuno col proprio dungeon relativo, a sua volta composto da tanti stage diversi, suddivisi come fossero elementi di un organigramma, dando al giocatore la possibilità di scegliere il percorso a lui più consono e farsi da solo strada verso il boss finale della situazione, coincidente con la fase conclusiva del capitolo considerato. Interessante anche il sistema alchemico e di utilizzo degli oggetti. Raccogliendo particolari ingredienti lungo i livelli sarà possibile creare un vasto assortimento di intrugli magici dai poteri più disparati, e cucinare nelle tavole calde disponibili manicaretti e delizie per un livellamento d’esperienza maggiorato e bonus ai punti vita in possesso. Opzioni che, in entrambi i casi, potranno aprirsi a seconda delle ricette di piatti e mix alchemici sbloccate durante il gioco. Proprio in questa sede i semi che vi troverete presto tra le mani torneranno largamente utili ai vostri fini, potendo essere piantati per i terreni degli stage e fatti fruttare dalle anime dei nemici uccisi (poi anche assorbibili dal proprio personaggio per il level-up, con una meccanica simile a quella vista in Onimusha) per un’utile raccolta di preziosi materiali altrimenti irrecuperabili altrove. Riguardo l’aspetto grafico e artistico c’è poco da aggiungere a quanto i vostri occhi sappiano chiaramente già mostrarvi. Ogni cosa sembra essere stesa su una delicata tela digitale da un pennello morbido e abile, incredibilmente capace nell’assorbire colori vividi e pulsanti, e dare vita a un mondo organico, altrettanto vivido e pulsante quanto le tonalità cromatiche di cui si compone. E si omaggi poi di un sentito plauso anche una colonna sonora sognante e suggestiva, dannatamente coerente con i toni del plot, i ritmi dell’azione e le scenografie allestite. La nota davvero dolente in mezzo a tutta questa grandiosa portata videoludica va a rintanarsi dentro una ripetitività intrinseca piuttosto ridondante. Ripetere gli stessi identici livelli con ognuno dei cinque eroi dell’avventura è cosa spiacevole e poco felice, edulcolorata fortuitamente dal diverso modus giocandi di ognuno di questi. Superfluo può considerarsi così l’invito all’aquisto del prodotto per ogni appassionato di fantasy, sia esso di matrice nipponica , nordica o qualsivoglia altra estrazione geografica. Odin Sphere può sinceramente saziare anche gli stomaci più esigenti, calamitare i videogiocatori più pretenziosi e divertire i detrattori del genere rpg più incalliti, pur trattandosi chiaramente di un prodotto specifico e con i propri requisiti minimi di specie (in primis un’abbondante fetta di tempo libero a disposizione!). VOTO FINALE: 9

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Rubriche

LA MUSICA CHE MI GIRA INTORNO (...“MUSICA” PER LE MIE ORECCHIE)

Rubrica musicale a cura di Giorgio Montolivo

Addio a una cantante di nicchia

mente rispolverata da Vasco. A scommettere su di lei era stato il grande Endrigo (vincitore Marisa Sannia, cantante sarda dalla voce in- della succitata edizione del Festival - attenzione al notevole tensa ed eleassortimento su gante, ci ha Plinio), che prolasciato. Aveva dusse il suo primo soltanto 61 45 giri e la volle anni, ed è mornell’album ta dopo una “L’arca” (raccolta breve malattia. di canzoni per Nel ricordo bambini scritte dal popolare certi poeta Vinicius De artisti rimangoMoraes), e a cui no anche per ha reso successiuna sola canzovamente tributo, ne come "Casa insieme con altri bianca", inno colleghi, con le dolceamaro bellissime incisioni all’adolescenza, di “Canzoni per romantico e un po’ ingenuo, Qui sotto, una recente foto della cantautrice, negli ultimi anni votata te” (2001) e “Ciao poeta” (2006). Da alla tradizione musicale e letteraria dei suoi luoghi d’origine. che Marisa queste, del resto, Sannia, in coppia con Ornella Vanoni, piazzò al secondo si può apprezzare come il talento interpretatiposto del Festival di Sanremo 1968, vendendo- vo della Sannia, negli anni, sia solo aumentane più di mezzo milione di copie…. Un'altra to, elevandosi sopra il rango di voce da cancanzone conosciuta è "La compagnia", poi zonetta per l’estate. Dopo che la sua popolaricantata da Battisti (in un album in cui suona- tà era andata declinando nella musica leggeva anche Ivan Graziani) e recente- ra, negli anni Settanta si era dedicata al tea-

LA CUCINA PER TUTTI Torta di mele La ricetta di questa settimana è un dolce decisamente facile. Ho deciso però di illustrarvi la ricetta della torta senza burro, almeno chi ha problemi di linea può lo stesso mangiarla e sicuramente sarà molto più leggera senza però dover perdere di gusto.

Ingredienti: 250 gr di farina, 1 vasetto di yogurt 3 mele golden 3 uova la scorza grattugiata di un limone

tro, con Tony Cucchiara e Giorgio Albertazzi, recitando anche in “Aiutami a sognare” di Pupi Avati. L'amore per la poesia, la maturità, lo studio continuo e la riscoperta delle radici linguistiche sarde, la portarono agli inizi degli anni Novanta ad accostarsi ad alcuni poeti sardi come Antonio Casula, Francesco Masala e Antonio Canu, sui testi dei quali elaborò e compose melodie che diedero vita ad una nuova primavera artistica con lavori encomiabili come “Sa oghe de su entu e de su mare” (1993), “Melagranada” (1997) e “Nanas e janas” (2003), caratterizzati anche dagli splendidi arrangiamenti di Marco Piras e dalla collaborazione artistica di Maria Lai. Negli ultimi tre anni della sua vita Marisa Sannia ha dedicato tutto il suo tempo allo studio di Federico García Lorca, alla poesia e alla metrica del grande autore Andaluso, lasciando in eredità ai suoi molti estimatori un toccante lavoro di canzoni originali cantate in spagnolo, che saranno pubblicate in “Rosa de papel”: un album postumo, ma curato dalla stessa cantante fino all'ultimo dettaglio, che costituirà il suo testamento artistico. Perdere di colpo un’artista così ispirata è un dolore.

di Giuliano Macchi

1 bustina di lievito 250 gr di zucchero, 1 bustina di vanillina.

Tempo Costo

Preparazione: Tagliare a pezzettini piccoli 2 mele e l'altra mela a spicchi sottili per decorare. Lavorare bene lo zucchero con le uova, poi aggiungere lo yogurt e successivamente tutti gli altri ingredienti, comprese le mele tagliate a pezzetti piccoli. Versare in una teglia imburrata o con della carta da forno e ricoprire con gli spicchi dell'altra mela in modo concentrico. S Infornare a 180° per un'oretta circa.

Odore Utensili

MONTOLIVO È CONTRARIO ALLA PIRATERIA MUSICALE, MA È UN GRANDE SOSTENITORE DELLA MUSICA PIRATESCA.

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...e alla sera CINEMA! a cura di CazzaRubriche Il Gigante Regista: G e o r g e Stevens Interpreti principali: Elizabeth Taylor, Rock Hudson, James Dean Genere: Drammatico Durata: 201 minuti circa Anno di produzione: 1956 Si aggira per le strade di Pavia… I suoi capelli sono come serpenti, il suo sguardo assetato di sangue… Il terrore negli occhi di chi lo guarda… L’incedere lento, pesante… Tutti lo evitano… Affamato… ma non di vite umane! Vuole solo un cestino della merenda! Non morde mica! Ehehehe! Bubu, dove sei? Cazza, quando ti becco ti faccio flettere fino alla morte! Ehehehe! Purtroppo questa vivace introspezione sulla figura di un noto orso del collegio non è l’argomento del film in questione. Il Gigante parla di un bracciante, Jett Rink (James Dean), follemente innamorato, senza

essere corrisposto, di Leslie Lynnton (Elizabeth Taylor), la moglie del suo padrone, Rick Benedict (Rock Hudson). Finché, un giorno, Jett scopre il petrolio in un fazzoletto di terra ereditato e si trasforma in un gigante, ricchissimo ma sempre tormentato da quell’amore impossibile, che lo mostra in tutta la sua piccolezza. Parte integrante del film sono l’evoluzione del Texas e degli Stati Uniti nel trentennio 1920-1950, sospeso tra i pregiudizi, il razzismo e la mentalità del passato e l’apertura mentale richiesta dall’affacciarsi di una nuova generazione, rappresentati esplicitamente da Leslie e suo marito e dai loro conflitti familiari. Memorabile James Dean. Gli uccelli Regista: Alfred Hitchcock Interpreti principali: Tippi Hedren, Rod Taylor Genere: Giallo Durata: 119 minuti circa Anno di

produzione: 1964 “Guarda, Guida ha un cazzone che se lo tira fuori spera che te lo metta in culo, perché se ti dà una botta in testa ti ammazza!” “Non provare a metterlo in culo a Big Jim perché ha il culo come uno schiaccianoci, con tutti quei muscoli!” “Adesso Bidello viene in camera mia, mi tira una raspa e poi vado a dormire!” “Guarda che Trameri sembra una merda (in realtà lo è) ma ha un cazzone di 25 centrimetri, giuro!” “Oltre la terza scrollata è sega, ricordati!” Alfred Hitchcock si rivolterebbe nella tomba, però un film-collage di tutti discorsi cazzuti (in tutti i sensi) del nostro Violenza sarebbe sicuramente molto divertente. “Gli Uccelli”, nonostante un titolo molto equivoco, in realtà è un capolavoro del maestro del giallo. A Bodega Bay, un cittadina della California, gli uccelli cominciano a manifestare un comportamento insolito, radunandosi in stormi e attaccando l’uomo. Ispirato ad un racconto di Daphne Du Maurier, è l’unico film fantastico di Hitchcock; particolare, perché non è fornita nessuna spiegazione sulla rivolta degli uccelli, e perciò aperto a tutte le possibili interpretazioni.

UNA RUBRICA FATTA COL CULO DI TOZ D: nome? R: Edoardo D: cognome? R: Marvaldi D: ti sei sempre chiamato così? R: no D: se no, come? R: Lucius - Innocente D:da quanti anni caghi? R: 25 D: da quanti al Plinio? R: 3 D: fino a quando speri di cagare? R: 82 D: dove non cagheresti mai? R: nel letto D: qual è il posto più strano dove l’hai fatta? R: nel cesso D: l’hai mai fatta in coppia? R: no D: fino a che età ti sei fatto pulire il sedere? R: tuttora D: ma la tua profuma? R: ovvio

D: se sì, di cosa? R: di merda D: quanto misurava all’incirca lo stronzo più lungo che hai fatto? R: 15 cm D: sei regolare? R: sì D: quante volte la fai al giorno? R: 3 - 4 D: alla settimana? R: 30 D: a che ora la fai? R: dopo ogni pasto D: quanti stronzi fai? R: tra i 3 e i 4 D: ti chiudi a chiave quando la fai? R: se mi ricordo D: scoreggi quando la fai? R: a volontà D: sei spesso stitico? R: cos’è? D: la fai molle o dura basilarmente? R: dura D: per te è un peso andare spesso al cesso? R: ozio

D: lo trovi rilassante come momento? R: sì D: ma quando caghi, pisci anche? R: sì D: come ti pulisci? R: in Liguria si narra che i mancini si sporcano sempre pur avendo una tovaglia per pulirsi il culo D: dopo la carta igienica, ti detergi il sedere? R: sì D: e poi ti lavi le mani? R: sì D: di solito per concentrarti ti soffermi a leggere qualcosa? R: confezione balsamo D: quanto dura in media una tua cagata? R: come il miglior orgasmo D: cosa ne pensi degli effetti del caffé della macchinetta? R: cioè, mensa, caffé macchinetta e sperando freddo, producono effetti desiderati chiamati stronzi D: che cosa pensi quando caghi? R: un po’ a tutti, diciamo che la dedico D: cagheresti mai sulla lapide del Toz? R: sulla lapide no, ma sulla bara diretta sì D: adesso ti scappa da cagare? R: no, la sto creando

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Rubriche

BITTER LA SCALA a cura di Montolivo

Ben trovati sulla rubrica provocatoriamente ispirata al simpatico alcolico che provocò il caso giudiziario da cui la Ramazzotti uscì condannata, per abuso di nome, a risarcire il noto teatro. Se quel bastardo di Uzzino si degnasse di concludere il suo cyber-cineforum, sarei lieto di presentare il primo film del mio, che sarà ovviamente il più bello di tutti, distinguendosi per l’alchemico compendio di stile, godibilità e presenza in sala di donne disponibili. Nel frattempo vi parlerò di un film da poco uscito al cinema nelle sale.

Le mie notti mirtillo Tenere un bar richiede duro lavoro: in questo nuovo, ottimo film di Wong Kar-Wai (in cinese mandarino pinyin: Wáng Jiāwèi), Jude Law ce lo fa capire secondo la migliore interpretazione cinese del modello stachanovista. “Un bacio romantico”, infatti, film americano a tutti gli effetti (produzione, attori, riprese, ambientazione…) richiama sin dall’inizio certe situazioni del bellissimo “Honk Kong express” (1994), e risente a tal punto dell’impronta del suo regista, che in questa Manhattan si respira l’aria di Hong Kong, e gli interpreti stessi sembrano cinesi. Può sembrare poco credibile, ma l’attenzione ai movimenti e ai dialoghi (e alla sceneggiatura, of course) di Jude Law e Norah Jones, ce li fa sembrare quasi i personaggi di un anime. Avete capito bene: Norah Jones, mediocre cantante jazz contemporanea, ha ricevuto il suo battesimo cinematografico proprio con questo film, e potete credere che se la cava molto bene (o perlomeno è abbastanza “bambolesca” da assecondare l’idea di protagonista dolce e triste che Wong Kar-Wai aveva per la storia). Tra l’altro, la canzone dei titoli di testa ( “T h e story”), che lei stessa interpreta, è un po’ meglio della lagna a cui ha abituato le radio di tutto il mondo… e detto da me, che ho scritto il primo articolo di musica della mia vita (apparso sul numero unico di “Completamente in Italia-

no”, nella primavera del 2005) per parlarne male, non è cosa da poco. In generale, la colonna sonora (Cat Power, Otis Redding, Cassandra Wilson…) è molto bella, e pure questa non è una novità nei film di Kar-Wai, che per questo buon gusto e per l’appassionata attenzione ai personaggi, ci appare, pur col suo romanticismo, quasi un Tarantino cinese... Chi ha visto “Honk Kong express”, per l’appunto, non può non ricordare la mitica “California dreaming” dei Mamas & Papas sparata a palla nella rosticceria e la bellissima “Dreams” dei Cranberries; per non parlare del ragazzo che corre sotto la pioggia per non piangere, e che mangia ananas in scatola che scadono il giorno in cui la sua ragazza l’ha lasciato. Anche in “Un bacio romantico” (titolo pessimamente tradotto da “My blueberry nights”, di cui rivendico la letteralità nel titolo dell’articolo) c’è un originale legame tra l’amore (o meglio, il dolore) e il cibo: una torta al mirtillo che Jeremy (J. Law) offre ogni sera a Elisabeth (N. Jones), per consolarla. Gliela offre perché i clienti non la chiedono mai, e alla sera ne avanza sempre; e la torta

QUESTA SETTIMANA TANTI AUGURI A... Sharon Vonne Stone Meadville, Pennsylvania-USA 16 aprile 1958,

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Vlad III l’impalatore (Dracula) Valacchia, Transilvania *16 aprile 1431 - + dicembre 1476

le dà un po’ di sollievo non solo perché è buona, ma anche perché in essa trova che certe cose sono buone nonostante che la gente l e t r a scuri (come l e caramelle a l rabarbaro, dico io). Wong Kar-Wai mette in atto un gioco di luci che dona al film tre colori: le blueberry nights di Jeremy e Lisy hanno il colore acceso della polpa del mirtillo; poi il film (che prosegue all’insegna del più classico e solitario viaggio catartico americano) si tinge di giallo-arancio (in Tennessee) e blu (in Nevada). La trama si sofferma molto sui nuovi personaggi che Lisy incontra, lavorando da cameriera in una tavola calda, in un night e in un casinò; ma in questo è confortata dal casting di ottimi attori aggiuntivi (Rachel Weisz, David Strathairn, Natalie Portman). Narrativamente, anche il (romantico) ricongiungimento finale è prevedibile; ma come avrete capito dal tono di questo articolo, è proprio l’insieme di scelte registiche ispirate e riuscite che lo rende un’eccellente, godibilissima prova di cinema. Non perdetevelo! Per concludere, faccio notare che se Jude Law avesse interpretato “Judge Dredd” al posto di Sylvester Stallone, nessuno avrebbe potuto contraddire l’affermazione ‘I am the Law’. A presto.

Ema & Tony Raffadali, Ag - Italia 16 aprile 1982/81, 26 anni

Fred Buscaglione Torino, Italia *16 aprile 1921 - + 3 febbraio Vincenzo Romano Longobucco, Cs - Italia 17 aprile 1985, 23 anni


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