Numero57

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Voci Corridoio di

Numero 57—Anno III

settimanale fraccarotto

24 dicembre 2008

MILLE MODI PER NON STUDIARE

Biliardo nuovo di zecca, cacce al tesoro, cacce ai licantropi e un cineforum in partenza: impossibile non spacciare!

IL BELLO DI RIMANERE IN COLLEGIO Della riunione di martedì sera bisogna evidenzia- serata è sicuramente stato l’utilizzo dei soldi re, oltre al fatto che era il mio compleanno, la del Summer Party. Tra soldi destinati a VdC FIN DOPO LA CHIUSURA scarsa partecipazione. Alle 23.00 (ora di inizio (500,00€), spese e rimborsi vari sono rimasti

Fine dicembre. Ecco che anche gli ultimi, quelli che si erano più attardati, partono. Raccogliendosi in una quiete spettrale, il collegio va in letargo: le tende bianche delle scale stese fino in fondo, come palpebre tenute sbarrate troppo a lungo, lasciano appena filtrare la luce cremisi, ma gelida, di quest'ultimo tramonto. Il cancello chiuso, i turni di portineria terminati, il cortile incolto: l'ultima foglia dell'albero si stacca e vola via, per sempre. Ho salito le scale col mio solito passo greve, ulteriormente appesantito dall'amarezza della solitudine, ed entro nella mia stanza. L'abitudine al fresco non vale più: sento il freddo scendere ancora più in profondità del solito, fin dentro le ossa; forse, visto che sono rimasto solo io, hanno spento il riscaldamento. Così sono nel mio letto: non ho sonno, ma nemmeno altra scelta per scaldarmi, perché l'acqua è scarsa. Forse hanno decimato anche quella, perché prima o poi dovrò partire pure io. Mi distraggo un momento ripensando alle ultime belle esperienze: al presepe, al concerto, alle ultime cene del piano: sembra tutto così caldo, così colorato. Poi dalla mia finestra intravedo un cielo di ghiaccio, sempre più scuro, che allontana i ricordi, li relega al loro tempo ormai passato, e riporta l'attenzione sulla mia solitudine. E ne soffro, ma con compostezza. I minuti intanto si trascinano lentamente fino all'ora di cena, ma stranamente non ho fame; in ogni caso, la cucina è chiusa da tempo per disinibito ordine dell'economa, e di certo non ho voglia di uscire: mi sento troppo debole. O meglio, mi sento sottile, come se la mia anima si stesse consumando; senza energie. Mi avevi detto che anche tu saresti rimasta a Pavia fino agli ultimi giorni, e speravo proprio di vederti, che rispondessi al mio messaggio: anche solo per un caffè - solo per vederti un po'.

prevista 22.30) erano presenti 8 mqm e 11 anziani. Non voglio fare la paternale a nessuno, dato che anche io sono arrivato in ritardo, la cosa che vorrei solo evitare sono le lamentele degli assenti in rapporto alle decisioni prese; la riunione era sufficientemente pubblicizzata quindi le decisioni che ora andrò ad esporre sono state prese in modo definitivo nonostante il basso numero di collegiali. Innanzitutto è stato esposto il progetto di riordino e ricatalogazione della biblioteca Dante Zanetti. Grazie ad una convenzione con il Sistema Catalogo Unico dell’Università di Pavia ci potremo avvalere del software centralizzato e delle competenze del personale che si occupa delle biblioteche universitarie che dal mese prossimo avvieranno un breve corso di formazione seguito dal sottoscritto, Violetto, Tonucci e Rizzi. In questo modo entro la fine dell’anno, concentrando il lavoro nei fine settimana, dovremmo rendere la biblioteca funzionale e adatta ad un sistema di prestiti anche agli esterni, oltre alla fruizione del nostro catalogo attraverso gli strumenti Opac dell’Università. Con i panettoni, il latte e la cioccolata avanzati dal presepe si è deciso di farci preparare dalle nostre allegre mqm una colazione collegiale che si terrà lunedì 28 alle ore 9.00 in sala comune. L’argomento clou della

poco più di 3000,00€; di questi 1000,00€ sono messi da parte per l’eventuale festa di fine anno, ne rimangono 2000,00€ da spendere liberamente. Queste le proposte: • Stereo per la palestra: nel caso il rettore non lo voglia comperare Diana ha a disposizione 80,00€. • Tamburo per la Tifoseria: Johnny si occupa di trovare un tamburo “grosso e cattivo”, budget 100,00€ • Bandiere: il rettore ha deciso di farne una che però verrà tenuta al sicuro in aula Porro, se il costo non sarà proibitivo gli chiederemo di farne fare 2, una delle quali a nostre spese e utilizzo. Per il resto sono stati stanziati 200,00€ per vedere di comperare o far fare bandierone/striscione plastificato, se ne occupa Violetto. • Almanacchi VdC 2007: dato che la redazione, quest’anno, non ha intenzione di fare tutto il lavoro che è stato fatto l’anno scorso il costo di un singolo almanacco dovrebbe lievitare fino a 20€ (più Quindici Righe o meno, stiamo ancora aspettanAl collegio Fraccaro in questo cineforum in partenza, alle- do i preventivi dalle copisterie). periodo pullulano le idee e namenti intensificati, riunio- Si è quindi deciso che se ci sacon esse le più naturali vac- ni come se piovesse, caccia ranno più di 30 persone interescate. No no, per carità tutto al tesoro dello Spalla, biliar- sate all’acquisto, con i soldi del molto serio, anzi tutto molto do con palle e stecche nuove SummerParty si coprirà il 50% bello (come dice Pizzul). di zecca, video di ricette, della spesa. Però abbiamo la dote innata elezioni di capitani, ricette di (Per i dettagli a riguardo dovrebdi complicarci la vita, o di elezioni, capitani di biliardo, bero essere specificati semplificarcela se preferite. allenamenti di caccia al teso- nell’apposito avviso di redazione Perché gennaio è un mese di ro…poi come se non bastas- in questo stesso numero di VdC). studio e di esami. Ed è pro- se entri in biblioteca per prio in questo periodo che il studiare e trovi Emanuele, Johnny Mason collegiale le tira fuori tutte Violenza e Tinelli tutti insie(forse proprio per non stu- me: ma come si fa a studiaSegue a pag. 13 diare?). e allora ecco che tra re?!?

http://www.collegiofraccaro.it/vdc INCHIESTE CACCIA AI LICANTROPI Caminiti a pag.9

vocidicorridoio@collegiofraccaro.it GLOBETROTTING VIAGGI & MANGIARE Enzo a pag.11

GIOCHI SAPEVATELO Redazione a pag.13


Sport

INTERVISTA A CAPITAN BRIGHELLA

La squadra di calcio del Fraccaro ha una grande tradizione. La stagione sportiva collegiale un tempo ruotava attorno a questa squadra e al calcio, giuoco che gode ancora di grande interesse ed importanza all'interno del collegio e che, comunque sia, da vita alla competizione più sentita a livello intercollegiale. Quest'anno Brigante sarà il nuovo Capitano e indosserà la fascia degli illustri fraccarotti che lo hanno preceduto. Ciao Daniele, come ti senti ora che hai la certezza di ricoprire questo importantissimo ruolo nella squadra? Cosa vuoi dire a chi ti ha preceduto? Innanzitutto ringrazio tutti i componenti della squadra per la fiducia dimostrata, vi assicuro che darò il massimo per raggiungere i nostri obiettivi. Per quanto riguarda il Capitano Giuliano non ho nulla da dire,si è comportato egregiamente l’anno scorso, ha dato fiducia alla squadra, è stato sempre presente nel gruppo e ha trasmesso la giusta carica, ha fatto davvero un ottimo lavoro. Quello del capitano è un ruolo molto importante, ed io spero di essere all’altezza ( non fisica… ) del compito assegnatomi, certo, non sono Furlanetto, il mitico Furla (che secondo un Borromaico, è stato il miglior giocatore di tutti i tempi del torneo intercollegiale di calcio…mi

spiace solo non essere riuscito a vederlo giocare), Juin, Peppiniello, Colucci, Giuliano, che il calcio lo hanno giocato e anche bene. Di certo non mi mancano la determinazione, la costanza, la fiducia nei compagni, la voglia di fare e la grinta, che sono comunque doti importanti che fanno di un giocatore un buon capitano.

Visto che sei uno scienziato motorio dai tre consigli fondamentali a chi si allena con la squadra. È molto semplice, una dose settimanale di corsa ben programmata, tanta costanza e tanto divertimento.

Noi conosciamo il tuo carattere in campo, sappiamo che non ti risparmierai. Dicci a quale atleta del mondo del calcio o a quale Quest'anno, per quan- personaggio dello sport ti ispiri come attegto riguarda lo sport hai giamento in campo e modo di giocare o deciso di occuparti come stile di vita quotidiano. solo del calcio. Avendo un'esperienza umana Non saprei, non ho un idolo calcistico, ma da quarto anno di col- come grinta e voglia mi sento molto Gattulegio e calcistica da so, poi non è che lui sia così bravo con i quarto anno nelle fila piedi, proprio come me. biancorosse analizza e illustraci la situazione Per scaramanzia non parliamo né di coppa tecnico-tattica e psico-fisica della squadra. Cairoli né di torneo intercollegiale. Ti facciamo una domanda sul nostro amato Mister riccioluto: quale sarà la penitenza che dovrà Non siamo così scarsi come immaginavamo pagare Tinelli se le cose andranno per il all’inizio dell’anno, con questo non voglio dire verso giusto durante la stagione? Noi propoche siamo il Grande Lecce, ma con tutte le niamo una tosatura ad opera del Toz! persone che per vari motivi hanno dovuto e voluto lasciare il collegio, non pensavo che in allenamento saremmo riusciti a fare due passaggi di fila senza inciampare sul pallone o buttarlo a casaccio nel campo. Quindi sono fiducioso e speranzoso. Dai ragazzi, dobbiammo essere uniti!

La tosatura dal Toz non sarebbe male, visto le cape pelate che sono passati sotto le sue mani…comunque noi gli potremmo proporre di scegliere tra due opzioni, la tosatura o di seguire il regime alimentare sempre del Toz per due settimane, vediamo quale sceglie… IDEM VELLE!

DOVEVO DIRLO La vera forza di una squadra è il gruppo,non il singolo. Sono frasi fatte ma quest’anno in collegio nella squadra di calcio lo spirito è questo. Non ho ancora capito il perché ma mi dimostrate una voglia che in 5 anni non ho mai visto. E questa voglia sono sicuro che farà bene a questa squadra di pazzi. Il non rispetto per la squadra, ma fondamentalmente per il gruppo da parte di un singolo, non fa piacere. Non fa piacere a me in quanto responsabile e non fa piacere agli altri. Nessuno qui è Maradona (scusate tranne me), nessuno può permettersi di fare ciò che vuole e nessuno deve sentirsi estraneo a questa squadra. Sei tu che ti adatti al gruppo e non il gruppo a te. Nessuno ci paga per giocare e io certamente non vi costringo ad allenarvi, ma è questione di orgoglio

collegiale; giocare il torneo per dimostrare che c’è una squadra che è pronta a tutto; c’è un collegio intero che ci segue e vuole vedere 25 ragazzi che han voglia di fare, che vogliono portare il più alto possibile l’onore del Fraccaro. Dimostriamo che vogliamo una maglia da titolare: non tiriamoci indietro! Siamo tutti capaci e me lo state facendo vedere e questo sicuramente mi fa piacere. L’attaccamento alla squadra, che poi in fin dei conti, vuol dire attaccamento al collegio deve essere il più sincero possibile: non crediate che le partite si giochino solo scendendo in campo alle 14.00 al CUS; le partite si vincono anche con piccole cose. Sosteniamoci a vicenda,aiutiamoci e crediamoci… ne sono sicuro qualcosa di bello verrà fuori; io credo che basti la responsabilità di ognuno di noi per far bene, è da due anni che il Fraccaro non è più lì, sui gradini alti del torneo. Signori è arrivato il momento di farlo ritornare lassù. Tinelli

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Avviso alla tifoseria Lunedì 28 si gioca la seconda gara valida per il torneo intercollegiale di basket Accorrete numerosi per sostenere il Fraccaro contro l’oratorio don bosco!!! IDEM VELLE


Cineforum

Cinefraccarum L’idea di un cineforum tra le nostre mura, oltre che l’occasione per vedere film interessanti, rappresenta sicuramente un’occasione per ritrovare quel piacere di stare insieme. La diffusione dei computer portatili e l’estensione della rete wireless hanno modificato la natura dell’essere fraccarotto. La vita collegiale fino a poco tempo fa si svolgeva principalmente in sala comune, la quale raramente rimaneva vuota. Oggi invece è raro vederla occupata (fortuna che sei arrivato Giovandomenico!). ???Quale occasione migliore quindi per andar contro a questa tendenza??? Un’importante momento di incontro e di dialogo per crescere e conoscere meglio i collegiali ma soprattutto noi stessi! L’intenzione degli organizzatori non è quello di un cineforum tradizionale, ma quella di proporre diversi cicli di film, ognuno dei quali seguirà una tematica propria e sarà gestito da uno o più collegiali, che verranno proiettati ogni martedì almeno fino all’estate. Martedì 28 ore 10:30 si parte con la prima serie portata avanti da Longo e si proseguirà con Maragliano, Montolivo, Violetto e Tinelli. Chiunque volesse trattare-proiettare il proprio genere preferito può prenotarsi dai rappresentanti del comitato e aspettare la coda. Sperando nel coinvolgimento di tutti in questa iniziativa, cercheremo di non disattendere le vostre aspettative. Vincenzo Romano

PS: Si ricorda che chiunque può invitare amici, ma soprattutto amiche a partecipare all’evento.

PRIMA DI NON ACCORGERCI PIÙ DI NIENTE! Questa frase pronunciata da Peppino Impastato,( fervente antimafioso ucciso nel 78’), circa quaranta anni fa, si è rivelata essere una premonizione. Oggi viviamo una grave confusione derivata dalla parziale informazione alla quale siamo troppo abituati. La distinzione tra ciò che è e ciò che non è eticamente corretto non esiste più. Politici che collezionano prescrizioni, politici condannati per aver aiutato dei boss, altri che quando vengono indagati per corruzione si difendono dicendo che questa e la regola e tutti gli altri gli applaudono promettendogli leggi che blocchino i giudici. In Italia ormai succede di tutto e non ci si indigna per niente. Pensate al caso Contrada: un uomo dei servizi segreti italiani, condannato in cassazione a 10 anni per aver fatto scappare Riina nell’82, per il quale oggi qualcuno ha il coraggio di chiedere la grazia e nessuno grida allo scandalo. E’ la morte dell’etica pubblica e non ci svegliamo andremo incontro sempre a

problemi maggiori. Alla luce di questa situazione proietterò una serie di film dal vigoroso impegno civile, al fine di alimentare quella speranza che non può e non deve essere persa, la speranza di poter dire ai nostri figli “in Italia c’era la mafia!”. Tutto dipende da noi e da quanto ci crediamo. Per questo motivo ho scelto come primo film “I cento passi”, al quale seguirà “W zapatero”, “Leoni per agnelli”,“Good night and good luck” I cento passi è la storia del coraggio di Peppino Impastato, un ragazzo che credeva nelle sue idee e le ha portate avanti fino a quando non lo hanno fermato. Il suo sacrificio, per tanti anni ignorato, acquisisce un enorme valore nel 2000 grazie a Marco Tullio Giordana, regista che con questo film fa continuare a vivere Peppino dentro ognuno di noi. La sua uccisione diventa quindi boome-

rang che torna a colpire la mafia, con il risveglio di migliaia di coscienza. La sua morte avrà un senso solo se nessun Peppino resterà più da solo, e noi saremo in tanti ad appoggiare chi ha il coraggio di battersi per la giustizia. (“tutti muoiono! ..ma in pochi vivono veramente!). « Mio padre, la mia famiglia, il mio paese! Io voglio fottermene! Io voglio dire che la mafia è una montagna di merda! Io voglio urlare che mio padre è un leccaculo! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente! » <<Vivere per gli altri, non è soltanto la legge del dovere, è anche la legge della felicità (Auguste Comte).>> “È un film sull’energia, sulla voglia di costruire, sull’immaginazione e la felicità di un gruppo di ragazzi che hanno osato guardare il cielo e sfidare il mondo nell’illusione di cambiarlo.” E’ proprio in questa illusione che, secondo me sta la felicità e ne è la prova la tristezza che sta nella rassegnazione! Vincenzo Romano

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Interni

PENSIERI, RICORDI E IMPRESSIONI DI UN BILIARDISTA MANCATO

Il bar, luogo di ritrovo dell’italiano medio. L’italiano medio ci sguazza alla grande nel bar. Il bar come punto di riferimento, il bar come stile di vita, teatro di epiche partite di briscola, tresette, scazzottate, partite in tv, trionfi, sconfitte. Il bar completamente pieno di fumo che non ci potevi stare due minuti, il bar dei vecchietti col bianchino, con il peroncino, con l’amaro, con la sambuca, il bar con l’aperitivo, il bar dove ci si ritrova tutti prima di uscire, il bar che ti fa sentire a casa, il bar con la cameriera bbona e quello dove non ci va mai nessuno, il bar per fighetti e quello dei sottoni, il bar di tendenza, il bar per quelli con tendenze, il bar della stazione, il bar dove un caffè te lo offrono sempre, il bar che ogni tanto ti manca, il bar dove ti sei innamorato e il bar dove hai fatto innamorare, il bar dove trovi sempre la stessa gente, il bar per dimenticare, il bar dove chiudi la serata e quello dove cominci la giornata, il bar con il retro bottega e quello con i tavolini, insomma, bar per tutti i gusti e per tutte le occasioni. Ma perché un simile preambolo sui bar? Il bar non è stato mai uno dei miei ambienti preferiti, eppure mi suscita un ricordo felice, ricordi, quella fase in cui ad una certa età si va tutti un po’ al bar. Certo, anche io ho attraversato quella fase e sono contento di non esserci rimasto intrappolato. Un’arma a doppio taglio il bar. Bisogna saper smettere o ci si ritrova a quarant’anni con la panza da birra, e la stecca da biliardo in mano. Ecco, si, il biliardo era qui che volevo portarvi. Come sapete in collegio è arrivato da poco un nuovo set di stecche e accessori che ci permetteranno di usufruire in modo adeguato del tavolo da biliardo, il gioco da bar per eccellenza. Ma più precisamente vi porterò nel mio bar, ovvero quello che si materializza nel mio immaginario quando si parla di questo genere di cose. Il mio bar, il Bar degli Amici, non un bistrot, tavolacalda o american bar, quelli innovativi, “diversi” che adesso sembrano prendere il sopravvento. No, non quelli, ma Il più classico dei bar:

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“Scosto la tenda con il pelo marroncino, scosto la densissima coltre di fumo che invade la stanza ed entro nel bar. Una sala unica, piuttosto lunga. Il fumo è la

sola cosa che percepisco per i primi attimi, le pareti stesse sono impregnate di fumo. Davanti a me una distesa di tavolini con numerose partite di carte in corso. Battibecchi, urla, discussioni sulle tattiche di gioco, i pettegolezzi del paese e la birra sempre a portata di mano. Sul lato di sinistra un alto bancone metallico levigato dalle innumerevoli consumazioni e passate di straccio del grasso e anziano gestore perennemente sudatizzo che è sempre seduto sullo stesso sgabello, nell’angolo dietro al banco. Il corpulento barista sbuffa con fare annoiato. La noia di interminabili, sempre uguali, giornate passate nel locale lo opprime. E noi ragazzini ci divertiamo a prenderlo in giro a tormentarlo con le nostre richieste”. Si, ma il biliardo? Un attimo, ci sto arrivando “Chiedo due gettoni per il videogame, dopo cinque minuti di sbuffi e bestemmie il gestore riesce ad accontentarmi. Mi avvio verso l’area giochi, infondo alla sala dove troneggia l’imponente tavolo da biliardo. E’ lì, immobile e avvolto da quell’aura mistica che si crea grazie all’intrecciarsi della luce delle tipiche lampade verdi e il fumo di sigaretta. Come un qualcosa di inaccessibile e di severamente, anzi, dicia-

mo moralmente contro indicato ai ragazzini della mia età, ti attrae e ti affascina. Il gioco dei grandi, in effetti devi aver raggiunto una certa altezza per poter impugnare bene la stecca ed avere una visione di gioco decente. Il tavolo da biliardo è il rifugio dei perditempo e dei nulla facenti, dei ragazzi più grandi che fumano, bestemmiano e bevono. Meglio starne alla larga se non si vuole incappare nelle ‘maledette malelingue’ di Ivan Graziani, un bravo chitarrista italiano che spiega in modo chiarissimo il potere e la pericolosità del pettegolezzo che viaggia di bocca in bocca. Figurarsi poi in un piccolo paese come il mio. Si dirà che lu nipute de lu Ninu ricchilongu scioca a carambola allu barra cu li ranni e fuma puru. Ho sempre cercato di evitare che accadesse qualcosa del genere. Eppure mi sarebbe piaciuto imbucare le biglie con fare da spaccone e rimanere fino a tardi con i miei amici…” chiudo così questo raccontino, che non è altro che un riassunto di quello che ho pensato quando pochi giorni fa ho finalmente giocato a biliardo, per di più in coppia. Elia-Uzzino vs Tinny-Brì. Dopo una lunghissima partita all’ultimo colpo/steccata l’abbiamo anche spuntata noi, di un punto. Niente male come esordio. Non sto qui a descrivervi la partita, perché, lo so, vi ho già annoiati abbastanza e mi sembrava troppo scontato fare un articolo con la cronaca del match. Però potrei dirvi che quando in palestra è entrato Sarcinelli, e a partita in corso ha cominciato a sproloquiare/dibattere urlando con Uzzino su chi avesse più maestria nello sport del ping pong, volevo saltare sul tavolo da biliardo ed emulare Steven Seagal (ho anche il codino) in “Giustizia a tutti i costi”. Film in cui il nostro eroe spacca più di una testa in un club di mafiosi con tanto di tavolo da biliardo. Ma il fatto è che di seguito dovrei parlarvi della passione che avevo per gli action movie americani intorno all’età di 13 – 14 anni…eh si, cominciò tutto quando guardai per la prima volta “Trappola di cristallo”… Rezza


UNA RIUNIONE IN UNO STALLA “Violenza, tra allenamenti e scuse credibili, non c’è nessuno: devi andarci tu.” – “Andare dove?” – “Allo sTalla.” – “Ah da quelli a cui ho insultati le madri in tutti i modi pensabili?” – “Si”. E così, quando alle 8.30 Uzzino fa capolino con la sua cazzo di sigaretta dalla mia porta, arriva giusto nel momento in cui infilo la Felpa rossa e stringo la cinghia… non si sa mai. Ed eccoli il bel Bordigotto e il… alto di Raffadali per le fredde strade Pavesi verso quel che, qualcuno dice, dovrebbe esser un Collegio. Ore 8.45. “Chi minghia manca un quarto d’ora” e così come due pervertiti in cerca di carne fresca facciamo il giro largo tra le viottole e tra le narrazione leggendarie su Peppe Nazi. Entriamo con sguardo fiero e veniamo accolti come se fossimo vecchi amici da un tipo alto e biondo, ma, cosa più stupefacente, NON TERRONE. La Sala Comune, se quella è, sembra un circolo ACLI di paese, però le sedie sono una rosa e una bianca, una rossa e una bianca… come a confermare che si, NOI SIAMO UN MODELLO. “Per ora ci siete solo voi e i cairolotti” – “Che culo…” dico io – “’nghia du culu”sottolinea Uzzino. I viscidi fagiolini giallorossi in prima fila, e noi non molliamo: in prima fila, ma dall’altra parte! Pian piano arrivano rappresentati di altri collegi minori di Pavia; alla fine saranno 8: Fraccaro, Cardano, Ghislieri, cairoli, Sant’Agostino, Nuovo, Valla… mmm… me ne manca uno, questi son 7. Va beh vorrà dire

che quello che manca non conta. Assenti giu-

Cosa volete che organizzino questi qua?

stificati Castiglioni e Brugnatelli che hanno già aderito. L’atmosfera è GLACIALE, un silenzio imperscrutabile, e la gente stranamente seduta il più possibile lontano da noi, concentrata dall’altro lato. Lo so cosa state pensando: no, il buon uzzino s’era lavato e nessuno di noi aveva fatto “brutti odori”. E’ solo che noi siamo il Modello. Quindi la gente ci guarda da distante per cercar di capire, di imparare. Vi assicuro che si “sente” che noi provochiamo sentimenti (quasi sempre di invidia e quindi odio) negli altri Collegi Pavesi, che non siamo “gente qualsiasi”, non siamo nemici tra i nemici. Siamo la differenza, quelli da battere e superare e odiare e insultare… che ci volete fare. Esser i migliori, costa.

Eventi

In ogni caso vi faccio un piccolo sunto: una caccia al tesoro tra tutti i Collegi di Pavia, per far sentire la nostra presenza alla città. Squadre di matricole su e giu tra Collegi e tappe, con prove e tanta goliardia. Metà Marzo, dal mattino alla sera… insomma una bella idea, niente da dire. Abbiamo dato il nostro consenso in nomine Plinio Fraccaro. Era solo una riunione preventiva, ora si riunirà il comitato organizzatore, dove in nostra vece ci sarà Geusello bello c’ha lungo il pisello… e, se si farà (cosa che credo in quanto ho visto tanta voglia di fare da parte di tutti), verrà una bella giornata ignorante al punto giusto. Quindi se avete domande ma sopratutto se avete idee e proposte, io e Fra vi aspettiamo per vagliarle e semmai proporle assieme. Manco a dirlo: OH MATRICOLE DI MERDA, SE NON VINCETE IN CAMERA POTRETE ALLEVARCI LE TROTE! Beh riunione finita, qualche saluto finto ed eccoci io e il Sicialino nei nostri cappucci rossi al freddo non tanto freddo della sera pavese… tutto finito? Ma che, c’è ancora Uzzino che scrocca una sigaretta al 5 del Ghislieri (chi c’era se lo ricorda, e mi sa anche lui: CINQUEEEEEEEEEEE) (Maraglià, hai una faccia come il culo) e ci son ancora le cazzate su finte risse e finte fighe da raccontare al Toz… beata ingenuità! Violenza

MEMORIAL SPONGY grande oltre a Berlusconi lo sai chi sta per tornare o meglio che cosa? Il mitico memoria Sponghy (ho usato l'h perchè se no Uzzino mi chiede i diritti sul logo), più appassionato che mai, proprio quest'anno diviene un torneo più che poliedrico, dove le capacità criptoniane di Piccino forse non basteranno! Infatti gli atleti dovranno sfidarsi in più competizioni “quali bigliardo, bigliardino, ping pong e pro evolution 1”. ovviamente ogni competizione darà darà un tot di punti che andranno a sommarsi per aggiudicare il coppone Memorial Sponghy. Mentre per il 2° classificato una cena a lume di candela con Sponghy stesso nella sua città natale Crema (cena e aperitivo sponsorizzati da intimo Claudio e bar pizzeria da Luciano, mentre viaggio in treno sponsorizzato da Trenitalia). Per il terzo classificato un viaggio tutto incluso per due persone alle Canarie con guida turistica, nonché amico di volo, il Trinca tornidor (dottore in spalleologia). Mentre per tutti gli altri offerto ricco buffet a base di faraona, mortadella e lunzino e chianti di pedeferri. Il torneo si svolgerà passate le idi di marzo; il costo d'iscrizione si aggira sulle 5 euri. Toz

Il vincitore del memorial Spongy dell’anno passato, Piccinno, viene premiato dall’ideatore della manifestazione.

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Papa

UNA QUESTIONE DEMOCRATICA

La mancata visita di papa Benedetto XVI all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università “la Sapienza” ha suscitato un vespaio di polemiche. Polemiche che sono arrivate sia nei confronti del papa, sia nei confronti dei manifestanti. La vicenda ha inizio sul finire dello scorso anno quando il rettore dell’università romana informa il senato accademico di aver invitato il santo padre per inaugurare l’anno accademico. Una lettera aperta al rettore scritta dal docente Cini inviata ad un noto quotidiano, auspicava la ritrattazione dell’inadeguato invito. Il rettore non è ritornato sui suoi passi e pochi giorni fa ha ufficialmente invitato Benedetto XVI all’appuntamento. Da quel momento si sono levate voci di protesta ed il rettore ha ricevuto una seconda lettera, questa volta da 67 docenti che unendosi a Cini, ritenevano inopportuna la visita del papa. Inoltre un gruppo di giovani ha occupato il Senato accademico in segno di protesta contro la venuta del pontefice. Quest’ultimo resosi conto della protesta montante nei suoi confronti ha rifiutato con garbo l’invito. Il risultato è che il Santo Padre non si è recato all’università per tenere il discorso inaugurale. Fin qui non mi sembra una vicenda scandalosa né aberrante. Ora può essere utile analizzare i diversi punti di vista: il primo è quello del rettore, il quale noncurante della tradizione che ha sempre visto inaugurato l’anno accademico da un docente universitario, ha invitato Joseph Ratzinger a tenere il discorso. Molto grave? Forse un po’ cocciuto vista l’ostinatezza, ma a chi non farebbe gola fregiarsi di una visita così prestigiosa? Secondo punto di vista: i docenti contrari alla visita che ritenevano inopportuna la visita del papa. Loro sì legati alla tradizione, un po’ meno all’interesse di avere nientepopodimenoche il capo della Chiesa cattolica. Pensiero che penso sia condivisibile anche da ogni cattolico, anche perché essi non hanno espresso avversione al

pontefice, solo un certo fastidio in una particolare occasione così sentita nel mondo accademico. Terzo punto di vista: i giovani che sulla scia della protesta dei docenti e di un anticlericalismo a volte abietto si sono fatti portavoce della contestazione. Ma si può capire, da buoni cristiani, che la cosa non facesse piacere magari a chi, come loro, la figura del papa non dice nulla. Quarto punto di vista: il Sommo Pontefice, protagonista della vicenda suo malgrado. Lieto per l’invito, una volta capita l’aria di protesta che tirava ha preferito starsene buono buono a casa. E scusate ma sapete dirmi chi andrebbe in un posto in cui è sicuro di prendere bordate di fischi? Io penso nessuno, tantomeno un individuo i cui poteri di autodifesa sono minimi, visto che il papa non è al suo posto per rispondere a polemiche o contestazioni. Con dignità e umiltà ha ripiegato, evitando la sua visita alla Sapienza. Questi sono da ciò che ho potuto capire i punti di vista delle persone coinvolte. Di chi è la colpa? Non mi pare ci sia colpa, perché non credo ci sia un danno. Tutti hanno democraticamente espresso i loro pensieri. Tutti hanno agito con libertà di pensiero, al di fuori da ogni condi-

zionamento ed interesse. La vicenda è superdemocratica perché si è svolta nei canoni della massima dialettica. Chi i condizionamenti e gli interessi li aveva sono stati altri: i mass media, affamati di polemica; i politici, affamati di compiacere gli elettori perché in aria di elezioni, e desiderosi di distogliere lo sguardo dai problemi seri come i rifiuti in Campania e le inchiesta giudiziarie; gli estremisti di ambo i lati. Vi riporto due pensieri, falsi e mendaci come poco altro. “Al papa è stato impedito di esporre le proprie opinioni”: al papa non è stato vietato nulla, ha scelto lui, molto saggiamente, di evitare un cattivo spettacolo. “Il papa non deve andare a parlare all’università perché ciò di cui è a capo fugge la ragione ed il metodo scientifico”: quelli che parlano così parlano di una religione distorta: il cattolico non pretende di spiegarsi tutto ciò in cui crede con la razionalità perché a volte la fede è molto più realizzante. La critica che mi sento di fare riguarda la nostra informazione che ancora una volta ha pensato bene di strumentalizzare una vicenda molto democratica per trovare in ogni anfratto spazi di antidemocrazia. Ebbene io sostengo che uno S t a t o comincia ad essere antidemocratico da quando la sua informazione non spiega più i fatti ma li interpreta. A parte Voci di Corridoio e poco altro, questo è quel che sta accadendo. Quel democristiano di Pampanatale

Chi vuole la felpa del Fraccaro senza spirale di nomi, colori a scelta rossa, grigia o bianca; chi vuole la maglietta del summer party 2006 con autografo recapiti la propria adesione entro e non oltre il 30/01/2008 alla camera 53 o 54 (valido anche per esterni, costo sulle 15 euri per la felpa, 10 per la t-shirt). Animalata martedì post allenamento di calcio (ore 22/22.30). Registrarsi alla camera 53/54 entro e non oltre le 13.00 del 29/01/2008 (martedì). Richiesta casse acqua alla camera 53/54 entro e non oltre il 30/01/2008.

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VI FARESTE FAR MATRICOLA DA UN CAIROLOTTO? Nella poco invidiabile gara a raggiungere il fondo del barile, la settimana scorsa ha offerto nuovi record di profondità in un po' tutti i settori del Paese. Fra le tante porcherie accadute, una dovrebbe in particolare interessare a noi fraccarotti che, anche se ogni tanto ce ne dimentichiamo, siamo anche universitari oltre che collegiali. Mi riferisco alla mancata visita del Papa all'Università La Sapienza di Roma ed al trattamento mediatico che ne è seguito. Innanzitutto ci tengo a mettere luce sulla questione, perchè è fondamentale sapere di che cosa si sta parlando, cosa che oramai in questo paese sembra sfuggita paradossalmente proprio a chi deve prendere delle posizioni. Il rettore di una Università pubblica di uno Stato che ambisce a definirsi laico come l'Italia ha invitato una personalità di rilievo mondiale come Papa Benedetto XVI all'inaugurazione dell'Anno Accademico, il quale avrebbe dovuto tenere una “lectio magistralis” avente ad oggetto il rapporto fra ragione e fede. Un gruppo di una sessantina di professori invia una lettera al rettore che esprime dissenso in merito alla visita del papa proprio durante l'inaugurazione, motivandola sulla base di opinioni espresse in passato dal Pontefice, e le proteste (pacifiche) seguite ad opera di alcuni gruppi studenteschi inducono il Vaticano a rifiutare l'invito. Questo è quanto. O meglio, se ne son sentite di tutti i colori: censura, incolumità personale a rischio, incapacità di dialogo, persecuzioni giacobine, occasione mancata. Vorrei far rilevare una manciata di questioni:

l'Università è il luogo del sapere scientifico, della discussione, della ricerca della verità mediante la continua messa in discussione ed evoluzione di teorie e prassi l'Italia è una repubblica democratica la religione cristiana si basa sulla fede in non questionabili dogmi rivelati dalla divinità validi in ogni tempo il Vaticano è uno stato indipendente europeo posto sotto l'autorità del Papa della Chiesa cattolica, che vi esercita i poteri di un monarca assoluto. Ora, l'inaugurazione dell'Anno Accademico è per tradizione il momento in cui si celebrano gli auspici di una proficua evoluzione del pensiero umano sotto la guida appunto del metodo scientifico, è per certi versi una vuota cerimonia, ma in quanto tale ha da mantenere un certo grado di formalità: mi sapete dunque dire che diavolo c'entra il Papa in una manifestazione del genere, in un'Università pubblica? Si è obbiettato che sarebbe stata un'occasione di dialogo. Ma il Papa non dialoga: impone, al massimo evangelizza, e con chi avrebbe dovuto dialogare, era stato invitato per caso il Da-

lai Lama o qualche autorità islamica? Al dialogo si è sottratto lui al primo sentore di contestazione (ricordiamo, civile e legittima), di messa in discussione e rifiuto delle sue posizioni, il pane della democrazia insomma. Inoltre non sarebbe stata quella la sede consona, ad una cerimonia si celebra, ad una conferenza si dialoga. Last but not least, in un paese in cui in ogni telegiornale c'è la rubrica fissa del Papa, che trasmette fiction di preti e santi, in cui la terza pagina di ogni quotidiano ospita le opinioni di cardinali e vescovi che pretendono di dettare la linea politica su questioni che riguardano i tutti cittadini italiani, beh in un paese del genere il Vaticano subirebbe delle censure? L'indignazione alla rinuncia del Papa è stata quasi unanime nel mondo politico e giornalistico, si sono addirittura create tautologiche etichette come “integralisti laici”, si è mistificato, si è fatto di tutto pur di negare l'evidenza di un invito quantomeno inopportuno per non dire aberrante, questo naturalmente secondo l'ottica che vede ancora l'Italia un paese libero, democratico, laico. Non saremmo per caso tornati Stato della Chiesa? Angelo Savini

ALMANACCHI 2007!!!

La redazione di VdC sta cercando di raccogliere le adesioni per il progetto “Almanacco 2007” ed è intenzionata a chiudere la faccenda prima possibile. Se si raggiungeranno quota trenta adesioni il progetto partirà sovvenzionato per metà dai soldi del summer party. Solo gli abbonati pagheranno l’almanacco 10 euro che è metà del prezzo intero stimato dalla redazione. Se avete intenzione di aderire al progetto rivolgetevi a Mason (cam 53). Affrettatevi L’almanacco vi aspetta, ma per poco…

Voci di Corridoio Direttore responsabile Simone Pellegrin Vice Direttori Elia Ferrari Giovanni Ferrari Art Director Giovanni Mason Redattore Andrea Violetto

Mason era perplesso lo scorso anno: Eh certo si era stampato da solo oltre 1000000 copie dell’almanacco. Ma quest’anno portiamo tutto in copisteria e chi s’è visto s’è visto!

Ultimo arrivato Luca Rebecchi

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APPELLO AI SETTE SENATORI A VITA, AI SETTE NANI E AI SETTE RE DI ROMA Nani, Ballerine e Puttane di Governo, volete voi macchiarvi di tale infamia? Volete voi sostenere un moribondo che ha il sostegno del 19% degli Italiani? Volete voi degustare la colomba? Io, rappresentante del manipolo di bivacchi del Fraccaro, vi dico:”Alt!”, astenetevi giovedì, l’uomo di Ceppaloni vi guarda, arrabbiato, incazzato, per la famiglia infamata, per una vita, la sua, buttata alle ortiche. Cara Rita Levi di Montalcini, a te, da quelle parti, preferisco il Brunello! I tuoi meriti scientifici, lo sappiamo tutti, sono vani: il tuo nerve growth factor è importante come la particella di sodio in acqua Lete, il tuo nobel è già un’infamia: una vita da impostore. E noi del tuo apporto alla scienza “sbattiamus palles!” Caro Oscar Luigi Scalfaro, tu, magistrato un tempo, politico poi, hai quindi attraversato tutto il peggio del tessuto sociale italiano, seminando “non ci sto” “ad michiam”, impaurito della forca padana dell’Umberto rude sbiancatore di capelli. Tu che negli anni ’50 facevi il censore dei film che andavano contro la pubblica decenza, sii umile e cancella quella tua presenza ignobile da Palazzo Madama. Caro Carlo Azeglio Ciampi, tu, paradigma dell’Italiano Creativo, che con una laurea in lettere arrivasti alle massime cariche economiche italiane, tu che hai fatto di tutto per sembrare imparziale, mentre riaprivi, seppur con dignità, tutti i palazzi “possibili et imma-

ginabili” della Presidenza della Repubblica quale vero feudatario,. Tu Azeglio, come quel Massimo D’Azeglio di un periodo nel quale ti saresti trovato a tuo agio, lascia i lidi del 2000 e torna a Porta Pia a fare breccia nel cuore di

migliaia di Repubblicani. Caro Francesco Cossiga, tu che hai fatto tutto e il contrario di tutto, che ci salvasti dai sovietici con la tua “intralciosa” Gladio e che ora ti autodenunci per raccomandazioni varie con uno spirito degno del miglior sarcasmo, che scrivi su Libero e che sei palesemente anticentrosinistra, perché quando entri in Senato ti parte sempre un embolo e ti metti a votare la fiducia a Prodi? Hai solo voglia di stupire? Sei stupido? La sai molto più lunga di noi? Tu, vota ancora “sì” e la tua carrozzina volerà lungo le gradinate di Trinità dei Monti, altro che le palline futuriste!

Caro Sergio Pininfarina, disegna, disegna, disegna quel giorno, il disegno, tu sai, è un gran bello sfogo! Caro Giulio Andreotti, sei più enigmatico di Cossiga e più doppiogiochista di Ceppalone. Sei ancora lì a determinare la politica italiana dopo 60 anni, ma non ti sei sfiancato? Noi sì, di te e del tuo gibbo malefico, delle tue mani che si accartocciano e della tua parlata “gnegnosa”. Prode Giulio, non Prodi Giulio, per favore! Caro Emilio Colombo, nessuno sa perché sei senatore a vita, ma noi sì, a noi non sfugge niente: ricordi che hai ammesso di pippare la coca “ma a scopo terapeutico” davanti al volgo volgare dei magistrati? Toccato dal giro di prostituzione della “Roma bene”? Ebbene sì, noi sappiamo chi era quel porco che si faceva sbattere e poi pestare sul raccordo anulare da quelli che diverranno poi La Casta. Tu, puttana di regime, Gran Troia di Gran Croce, se ci provi ancora, ti rimandiamo a fare marchette in borgata! Nani, nanetti, ballerine e puttane di governo, noi osserviamo! Noi siamo un bivacco di manipoli, noi siamo poveri, ma sfidiamo la lentezza con il dinamismo, la pace fetida con manovre belliche, fuoco e ferro si uniscono a forgiare le nostre anime. A noi che ce frega di morire! Impavidi e incazzosi! O Nani, nessun scherzo, e soprattutto tu, Ceppalone, “nun ce provà” a tornare indietro, il termovalorizzatore è quasi pronto, siete tutti invitati a partecipare. Futurismo alla 3

VINCI L’AMERICA con SAPEVATELO Vi sto battendo tutti. TUTTI. Nessuno riesce a risolvere i miei “Sapevatelo”… voi inetti o io troppo forte? Tutti si sono arresi, la Briganta addirittura non legge più il giornalino per non provare la frustrazione dell’impossibilità di riuscire… e così vi voglio aiutare… qui sotto ci sono gli indizi che rimandano PALESEMENTE a uno dei tanti bei Fraccarotti presenti tra di noi.

Non ne avete idea? Lo immaginavo, e così vi do un aiutino… se vi trovaste di fronte alla prima immagine, cioè Uzzino, seminudo, che fa il figo spalando sabbia… lì davanti a voi, cosa direste ad alta voce? Son troppo buono, l’ho sempre detto. Ma c’è un buon motivo. Questa settimana c’è un SUPER PREMIO. Il primo che porterà la soluzione alla direzione vincerà L’AMERICA. Ma proprio l’America: con strade, case, abitanti, fiumi, montagne e tutto tutto quello che c’è in AMERICA, territorio compreso. L’unico problema è che dovete darci un indirizzo a cui recapitarla, perché in camera di Mason, tutta l’AMERICA, non ci sta.

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Licantropia

Con le sue inchieste famose in tutta la Valle d’Aosta ha scovato e annientato sette sataniche, sacrifici umani e dragoni antichi millenni. Ora è a Pavia sulle tracce dei licantro‐ pi, i suoi nemici giurati e ha scelto il nostro gior‐ nale per le sue inchieste, vere e proprie crociate contro le forze del male. Quando scende la notte e la luna piena è alta nel cielo… Quando le nebbiose strade di Pavia non sono più sicure… Quando nella notte venite risvegliati da un ululato raccapricciante… Quando il vostro corpo comincia a ricoprirsi di peli, cominciano a spun‐ tarvi le zanne e gli artigli… Quando avete bisogno di carne umana… E’in momenti come questo che entra in azione un uomo sa‐ gace e sprezzante del pericolo. Un uomo che non ha paura delle tenebre, un uomo combatte con l’oscurità dalla più tenera età. L’uomo nuovo di VdC. Simone Caminiti esperto in licantropia.

Per questo primo appuntamento è stato scelto il Collegio Giasone del Maino. Nella sera dopo la luna piena aggirandomi per le vie oscure, deserte e misteriose di questa lugubre città, sono giunto fino alle porte del collegio Del Maino. Già dall’esterno l’edificio appariva tetro, come fosse una antica prigione per esseri rifiutati dalla luce, per demoni oscuri rinchiusi per la loro ferocia… Un poco riluttante ho trovato il coraggio e ho varcato la soglia…Subito mi si para davanti un’enorme uomo che mi domanda immediatamente cosa ci facevo a quell’ora in quel luogo dimenticato

dal signore. Subito lo informo delle mie intenzioni e lui mi chiama immediatamente due poveri colleggiali…Non di più dice perché sono tutti nei sotteranei incatenati davanti l‘unica cosa che possa tenerli calmi: la partita… Arrivano su due ragazzi, apparentemente comunissimi universitari pavesi alla luce, ma chissà in cosa trasformano durante le notti buie e nebbiose… Io gli chiedo immediatamente cosa pensano delle leggende millenarie, delle creature della notte, malvagie e assetate di sangue umano… Dopo qualche attimo di attesa, attimi pieni di tensione, con il mio povero fotografo bloccato dalla paura, la paura che uno di essi fosse uno di questi esseri e ci divorasse, lasciandoci pochi attimi di agonia e sofferenza prima di una terribile morte, arriva la risposta… Questi miscredenti non hanno mai riflettuto su questa questione, e che effettivamente non possono credere a “simili cavolate”…poveri ragazzi…Non si sono guardati intorno, non vedo-

no quei demoni che si confondono tra di noi sotto normalissime spoglie, come studenti, professori, o forse anche le vecchiette che alla mattina prendono la corriera per andare a trovare le amiche all’ospedale, o persino collegiali dell’edisu… O forse è soltanto un modo per mantenere nascosta la loro identità segreta, per evitare di essere braccati, rinchiusi in laboratori per studiare i loro corpi, la loro natura, o peggio, per essere usati come ovvia dimostrazione dell’esistenza di fantomatici personaggi che dall’alto vegliano su di noi, proteggendoci dal demonio e dai suoi schiavi che vagano tra le nostre città… Per questa settimana è tutto…la ricerca continua… Almeno un licantropo a pavia esiste ne, sono certo…

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Rubriche

POLO E LA DROGA

MDMA: 3,4-metilenediossimetamfetamina, conosciuta anche come MD, Ecstasy, XTC, E, Adam. È u n a m e t a n f e t a m i na,MetilDiossiMetaAnfetamina ovvero principio attivo dell'Ecstasy (XTC) sintetizzata per la prima volta nel 1912 dai laboratori Merck, dagli spiccati effetti stupefacenti. L'MDMA ha conquistato popolarità soltanto a partire dagli anni '80, principalmente negli Stati Uniti, grazie alla sua ritenuta capacità di abbassare lo stato di ansia e la resistenza psichica dei soggetti, nonché per le sue proprietà sedative. Fino al momento in cui venne messa al bando (1 luglio 1985), la MDMA è stata impiegata negli Stati Uniti nelle così dette "terapie di coppia", come strumento enfatizzante con il quale affrontare, in apparenza più facilmente, i "nodi" dei rapporti di coppia, con la mediazione e supervisione di un analista. Ha poi gradualmente conquistato una grande popolarità come club drug, a causa dei suoi effetti stimolanti ed empatogeni. Negli ultimi anni, negli Stati Uniti e in Europa il consumo di MDMA è aumentato in maniera considerevole. L' MDMA può essere venduta in pastiglie, la cui composizione è spesso incognita e nelle quali manca a volte il principio attivo, sostituito con composti analoghi od inerti, raramente in polvere da inalare o, dopo averla

M.I.B. Il successo dell’inverno è a disposizione di tutti. Ebbene si: MARCE IS BURNING (M.I.B.) di quei pazzi di VdC è a disposizione di tutti… nell’Hard Disk comune o su ogni piattaforma p2p. Chi vi scrive è stato l’umile “compositore”, visto che le parole le hanno campionate lì nei meandri della Redazione. Anche se tutto il merito va a lui, il Bello di Verbania… ma non il bello dentro, e nemmeno quello bello fuori: quello bello grosso! Divertitevi a farvi travolgere dalle note e dalle parole, e scopritevi da un giorno all’altro a parlar in Marcellese! E dopo aver sentito la sirena, non dimenticavi mai di gridare ad alta voce: CON TUTTO IL RISPETTO PER I BAMBINI!

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raccolta in pezzettino di carta (spesso una cartina da sigarette), da deglutire. L'MDMA viene assunta comunemente in cristalli o pastiglie, ma viene anche somministrata sciolta in acqua o in bevande alcoliche (in tal caso, in alcune zone, prende il nome gergale di "beverone" o "morbidone"). Alla bevanda nella quale è disciolta conferisce un sapore lievemente amaro, senza però cambiarne il colore. Si tratta di una sostanza a prevalente azione agonista sui siti serotonergici. Similmente a quanto accade nell'azione degli antidepressivi SSRI, essa inibisce la ricaptazione della serotonina (5-idrossitriptamina), neurotrasmettitore coinvolto nell'azione di altre droghe ad azione psichedelica come l'LSD, e ne stimola la produzione nel citoplasma neuronale, similmente a quanto accade per le anfetamine nei confronti della dopamina. L’MDMA stimola il sistema nervoso causando euforia,diminuzione dell'appetito, aumento della temperatura corporea, acidità di stomaco, perdita del controllo muscolare, sovraffaticamento,sbalzi di pressione o stress dovuti alla sensazione di euforia.

cardiaci, ipertensione, aneurisma o infarto, glaucoma, malattie epatiche o renali, ipoglicemia assumendo escstsy possono essere a rischio maggiore. Particolare attenzione va fatta nel combinare MDMA e Viagra. L'uso di MDMA può esacerbare stati depressivi latenti in soggetti predisposti e può indurre depressioni in soggetti che hanno assunto dosi rilevanti di MDMA o che ne fanno uso frequente. L'assunzione di MDMA può avere inoltre pericolose interazioni farmacologiche quando, in concomitanza all'assunzione, si è sotto terapia medico-farmacologica di qualsiasi tipo. In particolare si sono rilevati vari casi di morte in seguito all'uso combinato con antidepressivi inibitori della monossidasi amminica (MAO), combinazione di conseguenza estremamente sconsigliata. L'uso della MDMA è comunque fortemente sconsigliato a chi è affetto da patologie cardiovascolari, renali, epatiche (anche lievi o, pericolo più subdolo, latenti) e a chi ha problemi di pressione. L'uso cronico intensivo può causare danni neuronali permanenti nausea e leggero stordimento. Gli effetti più marcati si presentano dopo circa un'ora dall'assunzione per via orale. Nel film Human Traffic di Justin Kerrigan i cinque protagonisti fanno uso di questa sostanza. Il protagonista della canzone "Charlie fa surf" dei Baustelle fa uso di questa sostanza.

Le persone con precedenti episodi di attacchi

FELPA ULTRAS: CHIARIMENTI In quanto responsabile della Tifoseria, mi sento di fare alcune precisazioni su questa mia personalissima iniziativa. Come mi è stato chiesto, vi mostro di cosa si tratta: le due immagini mostrano come sia la Felpa di cui parlo. Vorrei sottolineare che non si porta solo chiusa, anzi. E’ una Felpa molto simile a quella che abbiamo g i à , con la differenza che ha la cerniera e (come l’ho pensata io) il nostro bel Logo grande sulla schiena. E’ una felpa come le altre finchè non si tira su la zip… insomma si può portare tranquilla come tutte le altre tutti i giorni della settimana,

per poi trasformarsi alle partite! Sulle stampe non so assicurarvi n u l l a perché mi devono ancora fare sapere dal Negozio, in ogni caso la Felpa costa 22 euro “pulita”. Per ora l’ho pensata Rossa, ma sono ben accette altre opinioni… magari bianca? In tutti i modi penso sia una bella opportunità per chi non ha la Felpa del Collegio o per chi ne vuole un'altra o per chi, come me, vuole averne una simile. Aspetto sempre alla 45 adesioni, poiché prima so quanti siamo, prima riesco a giocarmi l’eventuale “sconto quantità”. Sempre vostro….


GLOBE TROTTING Viaggi & Mangiare Per Natale mi hanno regalato un libro che a me e` piacciuto molto, si intitola “il viaggio di un cuoco” ed e` scritto appunto da un famoso cuoco che si chiama Anthony Bourdain, uno di quelli sempre in televisione, che se ne andato in giro per il mondo e racconta il cibo come ricerca della cultura di un luogo e sostiene che visitando un paese non bisogna andare a cercare le tradizioni gastronomiche nei ristoranti famosi ma bisogna farsi tanti amici ed andare a mangiare o con loro o a casa loro. Con me sfonda una porta aperta. Ho sempre sostenuto che per conoscere un paese bisogna cercare di impararne almeno un po` la lingua, mangiare il cibo locale, e visitarne i cimiteri. Ho sempre magiato e bevuto di tutto pero` qualche volta non ce l`ho fatta. Nelle Filippine ci sono il “ Balut “ ed il “Bagoong”, il primo e` un embrione di pulcino dentro l`uovo che viene bollito, si sguscia e si mangia tutto, piume ossicini compresi. Lo vendono specialmente alle stazioni dei bus o quando si aspetta il traghetto, il secondo e formato da piccoli gamberi che si mettono in un vaso di coccio con molto sale sino a quando il sale non si mangia il guscio dei gamberi ed il tutto non diventa una poltiglia puzzolente che loro amano mangiare sul mango verde ancora acerbo. Ovviamente non ho mangiato il cane che loro adorano, mentre ho gustato con piacere il serpente. In Cina ci propinarono zampe di gallina e sin qui` poco male anche da noi, specialmente finita la guerra si usavano per fare il brodo, ma il giorno che mangiammo alla mensa della centrale ci fecero gustare le interiora di maiale, sperammo ben pulite, mentre gli scoprpiani li riservarono per la sera. Nel libro si racconta delle bottiglie di “vino” con dentro il cobra o, in alternativa, lucertoloni od uccelli con piume che si bevono in Vietnam. Non solo l`ho bevuto ma ne ho portato a casa alcune bottiglie che nessuno ha voluto bere, qualcuno nemmeno vedere. Adesso ho scoperto che e` tra gli item vietati insieme alle pelli di animali esotici, al corallo e all`avorio,pero` al free shop dell`aeroporto di Ho Chi Minh City (Saigon) ce ne sono botti-

glioni alti un metro e mezzo con dentro un bestione di cobra da far paura. Quache volta l`uso prolungato di certi cibi o erbe fa emanare forti odori. In Cina mangiano molto aglio per cui sputano molto ed emanano un odore particolare un p o ` sull`acre, gli indiani mettono molte erbe nei loro cibi ed a loro volta si aromatizzano un po`, pero` pare che il curry aiuti a prevenire il Parkinson e l`Alzheimer come dimostato dalle statistiche. Chi mangia molta pecora puzza di selvaggio e cio`accade frequentemente in Turchia, Iran, Iraq, Siria e paesi arabi in genere. Qualche settimana fa mi e` capitato di salire su un`autobus e quando si e` liberato un posto ho indicato ad una signora di accomodarsi rimanendo i piedi accanto a lei. Dopo un po` la signora mi guarda con una faccia un po` schifata e non pensai che lo schifo dipinto sul suo volto mi riguardasse, ma la seconda volta che si volto con un`espressione ancora piu` schifosamente dipinta in volto capii che la signora si rivolgeva proprio a me. Cominciai subito a pensare, avevo appena fatto la doccia e quindi non potevo puzzare, mi ero lavato i denti quindi non poteva essere il cativo alito ed im ogni caso ero abbastanza distante, non sapevo che pensare. Scesi dal bus e caminando continuai a pensarci perche` francamente non mi aveva fatto piacere essere guardato in quella maniera, saro` forse un po` cicciotello ma grasso e` bello e non penso di essere ripugnanre a tal punto. Finalmente capii. Solitamente fatta la barba uso l`acqua di colonia che mantiene il suo profumo per lungo tempo, ecco cosa disturbava la signora, indubbiamente preferiva la puzza di selvaggio che emanava suo marito che oltre a mangiare molta pecora si lava probabilmente una volta la settimana, come capita di verificare abbastanza spesso prendendo un aereo che arriva da queste pati. Non solo aveva fatto l`uguaglianza uomo=puzza di selvaggio, donna=profumo, ma ne aveva conseguentemente dedotto che siccome profumavo ero sicuramente un finocchio, ecco perche` mi guardava tanto schifata.

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MY TUBE I video di Bidello THIS IS SPARTA! ~Techno Remix~ Tutti voi avrete sicuramente visto il celebre film 300! Ebbene sì il grande Leonida è tornato più cattivo che mai, In versione TECHNO! Questa volta nessun persiano potrà resistergli. PARCHEGGIO IN GARAGE! Filmato amatoriale girato da un gruppo di ragazzi che assiste ad una scena raccapricciante! Un anziano signore che si cimenta in un arduo parcheggio in garage! L’ approccio al parcheggio è unico. Notare il saggio uso della frizione. Il ballo del Qua qua... Strana versione cic -ciona! Sicuramente il video più brutto che possiate mai vedere nella vostra inutile vita! Una panzona immonda danza a ritmo di musica sul povero uomo oramai inerme, forse morto! Non si hanno più sue notizie. La visione di questo video è consigliata ad un pubblico a stomaco vuoto e ai deboli di cuore! Arabian Football Player Is Taken by the angel of death! Quando la medicina non può nulla! Un uomo, dopo un incidente calcistico, si rialza e…… Real - video Calcio Balilla, Numeri Assurdi!!!!!! Se pensavate di saper giocare al calcio balilla dopo questo video vi ricrederete! Molti osano dire che neanche Chuck Norris è capace di fare meglio! Strabiliante

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FINANZA € MERCATI RUBRICA A CURA DI EMANUELE DIANA Salve amici, sono Lucignolo, il vostro dj della notte…ehmmmm scusate ragazzi ma dall’ultimo esame, quello che il mister S.Tinelli si ostinava a chiamare “MACROSTARWARS”, ho dei problemi di connessione col mio unico neurone (è rimasto solo nel mio cervello e lo staff di “esplorando il corpo umano” gli ha offerto di girare un episodio sulla falsa riga di “io sono legenda”) . Comunque, dato che ormai anche notissime testate giornalistiche si interessano ai miei articoli, addirittura riproponendoli oltre un mese dopo, oggi vi proporrò un altro importantissimo caso che sta infiammando il mondo dell’alta finanza, stavolta i protagonisti sono due importantissime case automobilistiche tedesche, storicamente legate tra loro. Porsche continua la corsa verso Volkswagen. Per Wendelin Wiedeking, presidente di Porsche, il prossimo obiettivo è quello di arrivare al 51% di Volkswagen. O almeno secondo quanto pubblicato dal settimanale Der Spiegel, che parla dell'operazione per acquisire il 51% della società del gruppo di Wolfsburg come un progetto da concludersi entro l'inizio del prossimo anno. Se quindi le indiscrezioni dovessero rivelarsi corrette, entro il 2008 la Porsche giungerebbe al controllo della Volkswagen, il maggiore gruppo automobilistico europeo del quale detiene attualmente una quota del 31% e ne fa il principale azionista. la Porsche vuole il 51% di Volkswagen. La notizia viene ripresa da tutti i media. Ho dato un'occhiata in giro: fra termini tecnici e linguaggio da esperti del settore automotive, la situazione è nebulosa. Allora, il mio desiderio è semplificare la faccenda al massimo per farvi capire bene che succede in terra tedesca. La casa di Stoccarda (la Porsche) starebbe già acquisendo opzioni per altre azioni Volkswagen (VW) ad un prezzo stabilito. Il motivo della «scalata», ovvio, un controllo ancora più diretto del gruppo di Wolfsburg, che ha annunciato di voler supera-

re entro cinque anni in America, la barriera dei 500 mila veicoli l'anno. Ma soprattutto, sempre secondo quanto pubblicato dal settimanale di Amburgo, Porsche vorrebbe una maggiore collaborazione tra le due aziende automobilistiche tedesche.

nel capitale della Volkswagen infatti, Porsche, con quasi un terzo delle azioni, non ha ancora concordato alcun progetto di collaborazione con la casa automobilistica di Wolfsburg (la Wolkswagen). Ma il gruppo tedesco di auto sportive smentisce. Secondo quanto dichiarato da un portavoce di Porsche, tra i futuri progetti del gruppo presieduto da Wendelin Wiedeking, non ci sarebbe alcuna decisione mirante ad acquisire la maggioranza di Volkswagen. «Pure speculazioni» è stata la dichiarazione rilasciata per commentare la notizia. La Por-

sche fa parte del Gruppo Volkswagen (è il primo in Europa), assieme ad altri marchi: Skoda, Audi (che ha sotto di sé la Lamborghini), Seat, VW veicoli commerciali, oltre a Bentley e Bugatti. Il fatto che la Porsche (vende poche auto, ma ha un fatturato altissimo e dispone di immensa liquidità) sia azionista di maggioranza (ora ha il 31%) sarebbe come dire che la Ferrari controlla la Fiat. Se ha già il 31%, perché Porsche vuole il 51%? Perché la collaborazione fra la Casa di Stoccarda e la VW non è stata avviata. Tra l'altro, la VW non è presente né nel management della Porsche né nel Consiglio di sorveglianza. Col 51%, non ci sarebbero più molte discussioni. La Porsche arriverebbe al 51% sommando il 31% alle quote del Land della Bassa Sassonia, secondo azionista del Gruppo di Wolfsburg con il 20,3%. Diamo

un volto ai nomi. La Porsche è delle famiglie Porsche e Piëch.. Ferdinand Piëch è un uomo potentissimo: nipote di Ferdinand Porsche (quello che ha inventato il Maggiolino VW), guida il consiglio di sorveglianza del Gruppo VW. Ha 70 anni e la grinta di un ventenne. La reazione della Porsche all'anticipazione del "Der Spiegel" è stata: "Speculazioni". Che è ben diverso dal dire: "Fesserie". Una speculazione sottintende che qualcuno ci guadagna. Una fesseria significa che qualcuno spara stupidate senza motivo, se non quello di vendere più giornali. Ma allora, di chi è la speculazione? Cioè, chi ci guadagna con questi rumors? Non si sa. Intanto, le voci faranno salire il titolo VW alla Borsa di Francoforte. A questo punto, di Case automobilistiche in mano allo Stato in Europa ne rimane una soltanto. Mi viene in mente esclusivamente la Renault. È il trionfo del privato, e la scomparsa dell'automotive pubblico. Da un punto di vista storico l'acquisizione è il giusto tributo che la Volkswagen dovrebbe dare all'inventore del Maggiolino cioè Porsche. Dal punto di vista strategico penso che le nuove norme che si stanno delineando sull'emissioni CO2 costringeranno alla chiusura delle piccole azienda produttrici di sport car, salvando i conglomerati come Fiat e Volkswagen e dando l'addio a piccoli come TVR per esempio. Porsche ha offerto 101 euro circa per azione, il 13% in meno rispetto all'attuale valore di borsa delle azioni VAG. Porsche spera che, ovviamente, nessuno accetti di vendere a quel prezzo, per poi poter rastrellare ulteriori azioni VAG con calma (stante l'enorme liquidità di Stoccarda), assolto l'obbligo di lanciare l'OPA. Questa operazione rende, di fatto, difficilissimo per altri scalare Volkswagen.

Ema

Semaforo verde: Brigante. È lui il Semaforo giallo: Yogi. Il giganSemaforo rosso: Longobius. Il giorno pricapitano della squadra di calcio te buono è sparito dal giorno ma del Presepe, tornato in collegio con la della stagione 2008: l’ elezione è dopo il concerto di Natale. La paglia ha lasciato l’auto incustodita in avvenuta lunedì sera in bibliotesua superlativa-raccapricciante area pedonale beccandosi la multa. Perca e hanno partecipato tutti i esibizione con Pampa sembra ché l’ha fatto? Gli scappava la cacca e giocatori della squadra. Un capiaverlo proiettato nel maledetto dalla finestra ha visto il vigile…imodium? tano, c’è solo un capitano…forza Brì mondo dei divi dannati…torna tra noi

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Attenzione: riunione di demenza lampante Lunedì alle ore 21.30 in Redazione, ossia quella che di giorno è la Sala carte nautiche si terrà una riunione per decidere la nuova legge elettorale...no per votare il capitano del giornalino...no anzi per sfiduciare Longobucco...e invece no: la riunione è mirata a tirare le fila di un giornalino dove ognuno scrive per i fatti suoi. Ora ci vogliono più cazzate: è il momento d i p r e m e r e sull’acceleratore della follia. Vi aspettiamo con una sorpresa: le tessere degli abbonamenti che potrete ritirare solo partecipando alla riunione!

Segue dalla prima

E invece niente: forse hai preferito qualcun altro. Che male di vivere che mi lasci, pure tu. Pazienza. E tanto vale lasciare che la batteria del cellulare si scarichi; tanto chi potrebbe telefonare? Tengo la luce spenta e non ascolto musica; né leggo, né canto, né parlo ad alta voce: lascio che tutto perisca dentro di me, senza segni esteriori. E anche questo giorno se ne va; ma il sonno non arriva: anche lui mi ha lasciato solo. Solo con me stesso. Ecco, è mezzanotte. Vabe'... buon anno Giorgio. Montolivo

LA CUCINA PER TUTTI

di Giuliano Macchi

La cucina per tutti di VdC è da oggi on line. Su Youtube.com il primo dei video propedeutici preparati per voi dalla redazione in collaborazione con lo chef Giuliano è fruibile. Da oggi cucinare per la vostra ragazza, preparare uno spuntino veloce, un pranzetto con le vostre amiche matricole, e quant’altro ha a che fare con i fornelli non sarà più un problema. I consigli di VdC vi serviranno per fare bella figura e per cavarvela con stile e velocità. Cucinate e divertitevi con noi! La redazione

Riassunto spese sostenute per Concerto Natale Sotto le Torri

Affitto sala prove

Euro 50,00

Rimborso benzina: Tosatti 15 euro Italo 15 euro Johnny 10 euro Tony 10 euro Pietro 5 euro

Euro 55,00

Digitalizzazione video

Euro 20,00

Totale

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Eccola, finalmente. Da oggi la bandiera del Collegio Fraccaro ha un volto. Non ha ancora una reale consistenza, o per dirla con Parmenide, non è. Ma presto sarà realizzata, come promesso dal nostro Rettore. Una bella bandiera, non c’è che dire. Noi di VdC abbiamo sempre avuto molto a cuore il vessillo e se ricordate lo scorso anno avevamo proposto un sacco di bozze create da estrosi designer. Alla fine l’ha spuntata il progetto Canadese: proprio così, questa volta è vero. Il problema è: se per la fontana abbiamo atteso già un paio d’anni quanto aspetteremo il fulgido vessillo? Panella diccelo tu.

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