Numero65

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Voci Corridoio di

Numero 62—Anno IV

settimanale fraccarotto

28 febbraio 2008

Magnifiche Queste Matricole Sono loro le protagoniste della settimana, grande successo per la prima edizione della caccia al tesoro Intercollegiale Contatto! “Pronto...salve...chiamo dal collegio Fraccaro, sono il direttore di un giornalino settimanale scritto interamente da collegiali...”. Inizia così la telefonata che potrebbe cambiare le cose qui, nella redazione di Voci di Corridoio. Visto l’interesse che sembra destare la goliardia nelle pagine del quotidiano locale più letto della zona, la Provincia Pavese, ci siamo detti: perché non contattarli? E già che ci siamo perché non proporre anche un articolo fresco fresco sulla caccia al tesoro tra i Collegi? Noi l’abbiamo inviato perché ci crediamo. Perché crediamo che il nostro prodotto giunto a sessantacinque numeri (e a ottocentotrenta pagine con quella che state leggendo) sia un prodotto più che valido. Sempre attento a tutti gli aspetti della vita tra le mura, potrebbe essere il giusto punto di riferimento di un quotidiano locale con una realtà giovanile che esiste e pulsa, da qualche parte di più, da qualche altra meno (inutile dire dove è un caso e dove l’altro). Tornando alla telefonata, ci siamo accordati col capocronista in persona che ci ha invitato in Redazione (una redazione vera!) nei prossimi giorni. Ci andremo con in testa delle proposte, come cerchiamo di fare ogni settimana, e forti del nostro amato Plinio che è una credenziale più che importante. Il Collegio più titolato di Pavia nell’ultimo lustro, vorrà ben dir qualcosa. Ma a parte lo sport speriamo destino interesse anche tutti quei frammenti di vita collegiale, che trovano spazio sulle nostre colonne. Non lo faremo per smania di successo (come cantavano i Pooh), né per darci dei toni. Lo facciamo semplicemente per far conoscere il Fraccaro a tutti quei cittadini che suppongono appena l’esistenza dei collegi nella città. E speriamo in bene...dopo di che avremo forse un motivo in più per cantare “Ammirate questo è il Collegio”. E cari Spallanzanotti, per carità, non copiateci più… Simone Pellegrin

Qui sopra la nostra agguerritissima squadra di matricole che ha tenuti alti i colori fraccarotti.

Ragazzi questi sono i risultati di una sana e buo- non lo ha fatto nessuno. Ieri mi avete stupina Matricola, di molta Goliardia, di molta ignoran- to lo ammetto, mi aspettavo come tutti che za, di molta voglia di dimostrare da parte di tutti voi vinceste, ma come tutti gli altri collegiali noi che noi popolo Fraccarotto siamo IL COLLEGIO. non possiamo fare altro che applaudire al Ragazzi è stato emozionante sentire le nostre 15 vostro impegno e sforzo, perché più di cosi matricole guidate da due mentori carismatici non potevate fare. Ieri vi ho invidiato, non come il Toz e Mex a sovrastare tutti gli altri colle- tanto per la corsa, ma perché avete dimogi al primo canto sfottò. Leggende narreranno le strato al popolo goliardico intero che il nuovostre gesta, Adolfino che correva con i crampi vo che avanza è uguale al passato che realle gambe gridando io voglio vincere, Ostrega sta. Perché gli altri alla fine non vincono che voleva impalare tutte quelle zoccole del Ca- mai. Grazie mqm. Marcone stiglioni, Perdonami Tinello, la tua ragazza non lo è, e neanche le altre nostre care amicoQuindici Righe ne^^. Ora ragazzi ieri VdC raddoppia. Usciamo due volte insomma abbiamo voglia di viveavete dimostrato ancora una volta che voi in una settimana, una settimana re la nostra collegialità al meglio, siete il nostro futuro, particolare. Abbiamo vinto il trofe- come facciamo da un po’ di temche voi continuerete o del basket e non siamo ancora po a questa parte. La routine qui quello che in questi sazi. Abbiamo ancora fame di al Fraccaro è un continuo susseanni abbiamo continua- vittorie, abbiamo voglia di vincere guirsi di emozioni, eventi, vittoto noi ex mqm, perché una bella partita contro il carda- rie, allenamenti, fatiche, tour de è inutile raccontarcela, vivere di ricordi come i no, di partecipare con delle ag- force di ogni tipo e sane esagepulcini del cairoli (non guerritissime mqm alla prima razioni di quelle che piacciono a vincono da 5 anni un caccia al tesoro posizionandoci noi. Abituati bene? Si ma quanta cazzo) o del collegio secondi. Abbiamo voglia di alle- gente che lavora e quanta fatica sportivo Cardano non fa narci per l’imminente torneo di ci costa il nostro status di colleper noi. Ieri avete dato volley, di instaurare una collabo- gio che negli ultimi anni si diprova dell’essere fracrazione con la Provincia pavese, stingue nettamente dalla normacarotto dell’attaccamento a di passare dei finesettimana in- lità…cosa volete farci? Vulcanici questa famiglia, perché sieme, di auto celebrarci come al fraccarotti per una vulcanica a correre per tre ore solito, di continuare con la bellis- settimana ed un nuovo vulcanico come avete fatto voi sima esperienza del cineforum, numero di Voci di Corridoio

http://www.collegiofraccaro.it/vdc CINEMA RAMBO Cazza a pag.11

vocidicorridoio@collegiofraccaro.it CUCINA IL TIRAMISU’ Giuliano a pag.14

GIOCHI SAPEVATELO Violetto a pag.13


Caccia

INTO THE SEEKING

Settimana impegnata questa per il Plinio, ma tra le varie partite di calcio e finali di basket c’è stata una manifestazione nuova, una bella idea, anche se proveniente dai bassifondi della società. Per chi si stesse ancora domandando perché ieri ci fossero così tante persone con le maglie dei propri collegi a correre e far cazzate per tutto il centro di pavia, beh ve lo dico io: c’è stata la caccia al tesoro dei collegi. Io e il mio fido aiutante, lo stronzo della 5, siamo stati scelti tra i migliori per seguire uno di questi collegi perché non vi fossero delle scorrettezze nello svolgersi delle prove che le mqm hanno dovuto affrontare in ognuno dei collegi pavesi (tranne il cairoli, dove non sono riusciti a trovare 2 persone con abbastanza connessioni neurali attive da andare alle riunioni organizzative). Comunque, alla fine dei giochi, ci è stato assegnato il del maino, e devo dire che la cosa non ci è dispiaciuta, in primis perché non erano così competitivi da correre su e giù per il centro come gli scapestrati, anzi sembravano piuttosto in gita di piacere, e in secundis per la quantità di fighe che militavano nelle loro fila. l’impressione che mi hanno dato dal primo minuto è stata di un bel gruppo di gente con tanta voglia di divertirsi, senza fottersene più di tanto di cosa stessero facendo gli altri collegi. E la mia opinione è che lo spirito giusto era quello: stavano sempre insieme, si aspettavano e si aiutavano senza mai litigare sulle

decisioni (come abbiamo invece visto fare da altri gruppi, che si sono letteralmente scannati tra di loro). Poi sono contento che i nostri fossero talmente presi bene da farsi venire i crampi, ma spero che lo abbiano fatto per loro, per il loro divertimento e per stare insieme, sennò tutto si riduce tutto a fare i coglioni in giro,senza alcun senso. Speriamo che quella della caccia al tesoro diventi un abitudine per noi, perché è bello sfidarsi così, non

solo sul fisico ma anche sull’astuzia e sul senso del gruppo, che poi è quello per cui si fa matricola, ed è bello far vedere a tutta la città che i giovani che studiano a Pavia sono veramente l’elemento che la rende migliore, e che fa scegliere a molti, tutti gli anni, di trascorrere qui i loro anni universitari. Mex & Dexter

INTERVISTA ALLE MQM Innanzitutto domanda di rito, più felici perché arrivati davanti allo Spalla o più delusi per il secondo posto? mettersi gli stallieri alle spalle era un'atto dovuto. per le donne davanti....diciamo che è la posizione migliore per prenderle.... In quale collegio avete trovato le difficoltà più grandi e quale la prova più originale? pessimi cardani!!! siamo stati trattati male non ci hanno nemmeno fatti entrare nel loro collegio...la prova era impossibile, infatti nessuna squadra l'ha passata.... pensate: krastu, cazza , bidello, eagon, gesù e adolfino (ma c'era anche barabba-inutile-) si sono dovuti arrendere proprio all'ultimo.... il don bosco su tutti...offrivano la birra e la prova era un delirio di ignoranza....fate voi....gonfiare palloncini col culo fino a farli scoppiare....e le matricole degne di lo-

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ro....sempre comunque ubriachi... Raccontate in breve un episodio accaduto. all'ateneo è accaduto un fatto strano...non è sparita la bandiera, ma il nostro rosso ha fatto perdere i capelli a uno dei nostri.... chiedete al toz...lui sa e ha le foto.... Correreste così tanto per una figa? direi...per la figa sempre e comunque ogni cosa... Ma alla fine il tesoro cos’era? E dov’era? mah.... è girata una storia strana dopo la vittoria del castiglioni.....si mormorava che il tesoro fosse un buono acquisto per mille cazzi di gomma....adesso capiamo le motivazioni che hanno vinto le porcelle alla vittoria.... ostrega, bidello, gatelli, gesù e eagon

Voci di Corridoio Direttore responsabile Simone Pellegrin Vice Direttori Elia Ferrari Giovanni Ferrari Art Director Giovanni Mason Redattore Andrea Violetto


LA CACCIA E’ FINITA La caccia è finita questo ormai è certo sono le due e mi ritrovo qui in camera stanco appena docciato a scrivere a caldo un pezzo per il nostro mitico voci di corridoio. Dopo alcune traversie è sicuro che abbiamo fatto secondi, battuti solo dalle porcelle del castiglioni. Vi devo dire la verità appena analizzato il verdetto il fatto che avessero vinto loro mi aveva fatto un po' girare le scatole e non perchè

sono donne e discorsi maschilisti che possono seguirne ma semplicemente perchè sono un

competitivo fatto e finito e arrivare dietro a qualcuno non mi piace. Oltretutto, appena emessi i verdetti in classifica risultavamo terzi nenache secondi e quindi la mia competitvità mi ha fatto perdere di vista per un attimo il bello di questa giornata vissuta correndo per tutte le vie di pavia.Una giornata di pura goliardia tra i collegi e di sano divertimento.(una volta tanto bravi quelli dello stalla per l'idea). Ho visto cose durante la gara che miei cari collegiali non potreste neanche immaginare... Ho visto Adolfino Citterio versione "maratoneta" sempre davanti al gruppo sempre a tirare sempre a spingere con un forza d'animo incredibile con due coglioni grossi come una casa... L'ho visto piangere per un crampo e subito dopo spronarsi a non pensare il crampo e correre ancora più forte di prima, INDISTRUTTIBILE. Ho visto Plasmon con una gamba bloccata dai crampi in preda ai dolori saltellare su una gamba per non perdere il gruppo e rimanere unito a tutti noi. INOSSIDABILE Ho visto Cazza Bidello Gesù Krastù Igon risol-

Caccia

vere in pochi secondi indovinelli matematico-logico ipersuperspazialmente impossibili nel giro di pochi secondi. GENIALI Ho visto Splendid in versione mimo. SPLENDIDO e BASTA! Ho visto Big Jim usare al 100 per cento la sua immensa ignoranza. Per la serie quando non basta la forza c'è bisogno d'IGNORANZA. Ho visto Sasha e Capone correre e darsi da fare come mai(sinceramente) mi sarei immaginato. SORPRESA Ho visto Barabba riconoscere posizioni del kamasutra a memoria. DOPPIA SORPRESA IN UNO Quanto a me ho cercato di fare la mia piccola parte e di dare il mio modesto contributo nell'organizzare questa magnifica truppa che ha dato l'anima e il cuore per il magico Plinio. Non avremo vinto è vero ma abbiamo dato davvero tutto per il nostro collegio e come è giusto che sia ci siamo lasciati gli Stallieri alle spalle. Speriamo di avervi offerto uno bello spetttacolo miei cari collegiali. Inoltre speriamo anche di essere stati in grado di dimostrare che noi tutti siamo orgogliosi di essere delle M.Q.M. fraccarotte. Ostrega

VIOLENZ...ISSEA Ho già scritto sull’argomento, ma con toni poco violenti. Spero lo leggerete tutti, ma altrove. Qui invece vi parlo in quanto me stesso. Partiamo dalla base: è stata davvero stremante sta maledetta Caccia al Tesoro del cazzo! Lo è stata per le mqm (loro se lo meritano), Toz (lui se le cerca), Messina (non sente niente), Somaini (con la camera che ha è il minimo) e per me. PER ME. Non voglio rinfacciare nulla a nessuno, o fare la vittima o cosa, voglio solo far notare che è stato davvero un lavoro usurante. Togliendo le riunioni infinite dei martedì sera, la giornata dell’altro ieri, dalle 17.30 in poi, è stato un massacro. Non ho avuto 5 minuti liberi, giuro. E’ stato tutto un telefonare, ricevere e analizzare inghippi e reclami, cercar di capire, consegnare tappe e poi far conti, discutere i reclami finali… manco mentre si mangiava una pizza semi-fredda si riusciva a star tranquilli. Allora sintetizzando è andato tutto meno peggio di quanto pensavamo, apparte il finale. Cercherò di rispondere alla domanda che tutti avete in testa: come cazzo ha fatto a vincere il Castiglioni? Allora premes-

so che noi siamo stato l’UNICO Collegio a passar tutte le prove “passabili” (quella del Cardano e del ParadisoDegliUccelli non è stata superata da nessuno) e ha trovare TUTTI gli oggetti da trovare (quello del S. Agostino era fuori dal perimetro, quindi è stato dato 0,5 pt a tutti quelli che non l’han cercato e 1 pt a coloro che lo hanno trovato perché non avvisati in tempo di non cercarlo, cioè solo lo sTalla). Quindi tecnicamente abbiamo fatto il meglio possibile. Ora vi spiego perché il Brugnatelli ha vinto con 3 oggetti in meno e arrivando per prime al traguardo senza ne crampi ne sudori eccessivi come gli altri: non hanno fatto la loro prova e non hanno cercato i 3 oggetti più lontani. Questo vuol dire che loro non è stato “negato” di prendere quei 2 punti (e così è stato anche per il Cardano che però non ne ha avuto grandi vantaggi). Non avendo dovuto far la loro prova, loro hanno

avuto la possibilità (facilmente concretizzata) di avere 2 pt più di tutti. Quindi se a quei 2 punti leviamo 1,5 punti dei 3 oggetti che Noi abbiamo trovato più di loro, rimane quel 0,5 pt di vantaggio che gli ha dato la vittoria. A molti potrebbe sembrare una truffa, ma così non è: in sede di creazione del regolamento si era detto: “Le prove possono essere anche impossibili, basta che lo siano per tutti i Collegi che le affrontano”. Nessuno è riuscito a prevedere in tempo la “gabola” che ne sarebbe uscita, qualcuno potrebbe pensare che l’han fatto apposta, ma non possiamo saperlo. Di sicuro ci tenevano. Poi argomento sTalla. Dopo 5 ore super stressanti, era difficile far caso a tutte le X o V scritte; eravamo lì tutti, e, ammetto mi è sfuggito. In ogni caso, a premiazione fatta, il buon Toz incredulo ha notato la dimenticanza e così alè, richiama tutto il Comitato, aspettali e fagli prendere la decisione: il secondo posto al Fraccaro e il terzo allo Spallanzani. E così è stato. Per l’anno prossimo dovrà organizzare tutti il Castiglioni (in bocca al lupo), e, come sempre, si imparerà dagli sbagli e dai suggerimenti. Voi vedetela come volete, io la vedo che ABBIAMO VINTO. E poi, stare davanti a tutti in senso agonistico e stare dietro a quelle del Castiglioni in altri sensi, è un’abitudine che non riescono mai a perdere i cari Fraccarotti…. quanti giorni e quante notti!!! Violenza

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Questo articolo è un vero e proprio masterpiece: pensate che esce a tempo su VdC e sulla Provincia Pavese che troverete oggi in edicola. Per forza, l’articolista è il nostro Violenza che sfonda col debutto nel quotidiano locale. Anzi, a dirla tutta, noi abbiamo l’esclusiva visto che il nostro giornalino che ha una tiratura di 50 copie contro le 27500 della Provincia è nella casella di ogni collegiale alle ore 4.00, mentre per il quotidiano dovete aspettare che aprano le edicole...

I COLLEGI CHE COLORANO PAVIA

Il Castiglioni si aggiudica la “I Caccia al Tesoro Intercollegiale”, secondo il Fraccaro davanti allo Spallanzani, collegio organizzatore. PAVIA - Colore ed entusiasmo. Questo è ciò che martedì 11 i Collegi Universitari hanno regalato a Pavia. Ma tutto ha un’origine più lontana; va reso merito ai ragazzi dello Spallanzani che hanno avuto prima l’idea e poi la perseveranza di riunire tutti i rappresentanti dei nove Collegi più attivi, pronti a rispondere alla sfida lanciata: organizzare una Caccia al Tesoro Intercollegiale lungo tutta la città. Il lavoro del comitato formatosi apposta è durato più di un mese e mezzo, ma l’altra sera nell’Aula ‘400 tutti gli sforzi sono stati ripagati. L’obiettivo primario era quello di far sentire alla città di Pavia la presenza di una comunità ampia, forte e, in qualche modo forse un po’ difficile da capire, coesa; ciò doveva esser fatto in maniera divertente e coinvolgente, non fingendo manifestazioni alquanto ipocrite e di poco senso come girar con una bara denunciando la mancanza di vita. Si volevano riempire le strade e le piazze di colori e allegria, contagiando con un po’ del nostro spirito goliardico tutta la città. A un giorno distanza si ha l’impressione che così è stato… ed è una grande soddisfazione. Perché se è vero che la vita Collegiale è una parte dell’immenso universo che è l’Università di Pavia, è altrettanto vero che questa parte comprende migliaia di ragazzi, che vivono gli anni di studio in maniera profondamente diversa dagli altri studenti. L’altra sera, in quell’aula, la cosa è stata evidente e chiara a tutti. Gli intoppi e gli imprevisti non sono mancati, però il comitato alla fine ha funzionato bene, sforando di “solo” un’ora sull’orario previsto. Sin dall’inizio della Caccia, alle ore 18, si vedeva questa piazza piena di ragazzi con visi colorati, ragazze con maglie da calcio, bandiere, divise varie. La speranza che gli ingranaggi non si inceppassero alla prima difficoltà era nella mente di tutti. Le squadre erano composte da 15 matricole (primi anni) comandate da

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un anziano più 2 fagioli (secondi anni) di un altro Collegio come controllori. Il percorso che ogni gruppo ha dovuto seguire passava per tutti i Collegi partecipanti, ad eccezione del Collegio Nuovo che ha allestito la propria pro-

va in Piazza della Vittoria e il Don Bosco presso il Ponte Coperto. In questo modo i ragazzi son dovuti correre su e giù per tutta Pavia per più di 4 ore: una prova atletica degna di una stra-cittadina. Il finale ha decretato questa classifica: primo il Castiglioni Brugnatelli, secondo il Fraccaro,

terzo lo Spallanzani, a seguire Cardano, G. del Maino, Nuovo, Santa Caterina, Sant’agostino e in coda il Don Bosco che, deficitati in maniera determinante da litri e litri di birra, si è aggiudicato l’ambitissima Nutria di Legno destinata all’ultimo classificato. Però il finale, tutti assieme in quell’Aula, ha regalato momenti davvero unici. I cori partivano uno dietro l’altro, le risate non finivano mai, la rivalità si accendeva velocemente quanto si spegneva… l’iniziativa è riuscita molto bene soprattutto per un motivo: tutti si sono divertiti. In quell’Aula si vedevano facce stremate ma contente, occhi pieni di stanchezza e di gioia. Questa è la nostra concezione di vita collegiale: la semplice voglia di stare assieme e divertirsi, per rendere gli anni dell’Università un ricordo indelebile nelle memorie di tutti, non solo per le ore passate sui libri, ma anche per gli amici con i quali si divide la vita quotidiana e le occasioni eccezionali come questa. In piena notte l’Aula torna vuota e pian piano ogni gruppo torna al proprio Collegio; tutto torna calmo e silenzioso. Ma seguendo questi ragazzi avremmo scoperto che per la notte e nei giorni successivi, tutti si sono raccontati e si racconteranno i mille aneddoti divertenti di quella giornata: un altro ricordo stupendo da conservare in quel cassetto chiamato “La vita Collegiale a Pavia”. Andrea Violetto


WE ARE THE CHAMPIONS Una notte da Leoni che ricorderò per tutta la vita. Di sicuro nella mia vita non andrò mai sulla luna, non segnerò un gol ai mondiali non ne farò 12-13 in una sera, ma io con i miei compagni potrò sfoggiare in pubblico quello per cui in questi tre anni abbiamo lavorato. La vittoria nell’intercollegiale di basket. Che emozione vedere scendere le torri di fianco a noi, che godimento sentire l’astio dei residenziali del Golgi sugli spalti davanti alla nostra genetica superiorità… che orgasmo sentire a 52 secondi dalla fine violenza che intona VOLEVATE VINCERE L’AVETE PRESA NEL CULO… Ragazzi questa è una cosa che auguro a tutti nella vita, ovvero entrare nella storia di questa famiglia… e fidatevi che ognuno di noi ci ha messo qualcosa. Che dire giocavamo con due alieni, Rizzi e Cyber Franz, con una mezza pippa fumata pietro, con una batteria di lunghi da fare invi-

dia ad ogni altro collegio con svariate potenzialità, passando per mano veloce Erario, senza dimenticare Casper, Jupo,Elia, big jim e tutti quelli che al campo si sono fatti vedere. Personalmente ringrazio tutti per il prima, durante e soprattutto dopo partita. Infatti da

Basket

bravi ignoranti quali siamo noi del Fraccaro in 10 siamo arrivati un 20 minuti prima di voi al cairoli e ragazzi ad un certo punto sembrava che avessero le galline vicino alle finestre da quante uova arrivavano… ma poi come sempre siamo arrivati noi(almeno 1000) ed è iniziata la festa che è finita a notte inoltrata al broletto, mio ultimo ricordo una birra di rigore in 5 secondi netti, e tanto tanto casino, perchè SE TU SEI UNO DI NOI CI DEVI FARE VEDERE IL CUL. Ragazzi grazie davvero a tutti, perché come ha detto il coach dipa prima della partita per molti di noi questa era l’ultima occasione, e finire cosi con questa vittoria ha voluto dire tanto. Grazie dell’affetto, birra, botte (Manzoni ti odio) e soddisfazioni che in queste partite ci avete dato. Siamo il collegio migliore di Pavia. IDEM VELLE Marcone

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Calcio

PARTITE BELLE

Secondo match della prima fase del torneo intercollegiale di calcio: Fraccaro – cardano.Si parte. La compagine fraccarotta è orfana di uno dei suoi elementi più talentuosi. Longobardi è squalificato e il mister T. adopera per questo delicato incontro un modulo inedito. Si tratta di un tradizionale 4-4-2 rimaneggiato con al centro campo il famigerato rombo di Tinelli. Solita linea difensiva “maginot” invidiataci dai club di mezza Europa: Gamba e Juin centrali,accompagnati da Messi e Napo rispettivamente terzino sinistro e destro. Espo davanti alla difesa, due centro campisti laterali, Enver a sinistra e Brì a destra che supportano il fantasista di Noci dietro le due punte, Elia e Piccinno. Fischio d'inizio ed è subito pericolo. Un calcio di punizione calciato da Esposito viene smanacciato in malomodo dall'estremo difensore gialloblù, la palla finisce sulla fronte di Everaccio che, a porta sguarnita, fallisce clamorosamente l'uno a zero mandano di poco alto. Brividi a fior di pelle...e siamo solo all'inizio. Gli uomini del Plinio questa volta partono con più decisione del solito. La tensione si fa sentire ugualmente, ma con il passare dei minuti la squadra prende coraggio e si fa sotto sempre più frequentemente. Nel

frattempo il rombo di Tinelli si è trasformato in un 4-3-2-1. Con il riccioluto pugliese e Cicccionno mezze punte ed Elia unica punta davanti. Effettivamente Pic predilige partire più arretrato, molto bravo nelle aperture di gioco e nel saltare l'uomo sfrutta la sua tecnica procurandosi punizioni al limite dell'area molto pericolose ed effettua fraseggi interessanti con il basso uomo barese. Anche Enver e Brì si rendono molto pericolosi con inserimenti. Unica pecca, bisognerebbe essere più concreti sotto porta. Elia perde l'attimo su una conclusione dal limite dell'area e non sempre gli automatismi del nostro reparto offensivo sono fluidi come dovrebbero. Basta però che per un attimo i nostri seguano le indicazioni del numero dieci biancorosso e si passa in vantaggio. Bello scambio di prima Tinny-Elia e potente tiro da parte del nano malefico. Uno a zero e ora la squadra con la mente libera e il cuore leggero va che è una meraviglia. Come al solito Giuliano avrebbe il tempo di fare divese partite ad hattrik, questo grazie anche ad una difesa che non lascia spazio a niente e nessuno. Secondo tempo. Si ricomincia a giocare, abbiamo subito delle belle occasioni con Brighella Pic e il solito nocino marroncino ma dopo un quarto d'ora il signor

arbitro decide di farci un bel regalo sbattendo fuori Espo con una somma di ammonizioni ridicola. Il Fraccaro non si perde d'animo e dopo pochi minuti arriva il raddoppio con una punizione capolavoro dell'allenatoreegiocatore. A questo punto la formazione di piazza L. DaVinci si rilassa notevolmente e su una dormita del centro campo il cardano accorcia le distanze. La reazione del piccolo scienziato motorio è fulminea e violenta. Stefano si impossessa del pallone e dopo essere arrivato al limite dell'area lascia partire una staffilata rasoterra che fissa il risultato sul tre a uno. Da sottolineare anche la buona prova di Maggiani che entra per elia a venti minuti dando profondità alla squadra e rendendosi pericoloso con una bella girata al volo. La partita finisce tra lo scorno dei cardani, che da qualche mese si pavoneggiavano di aver battuto il Plinio in amichevole e la festa biancorossa. Il Fraccaro continua la sua serie positiva. Ora lo aspettano maino e ghislieri, poi lo scontro finale per la testa del girone con lo spalla. Tinellidipendenti? Ti vogliamo tutti bene, ma speriamo di no. Rezza

PLINIO FRACCARO VOLLEY Partiti gli allenamenti, esordio nel torneo intercollegiale lunedì sera contro il Cardano Finalmente sono cominciati gli allenamenti della fantastica squadra di pallavolo del collegio Fraccaro. La squadra si è allenata nella palestra del collegio Valla sotto la direzione tecnica del coach Riky. Gli elementi presenti erano una dozzina tra “titolari”, “rincalzi” e “new entry”, più una simpatizzante del Plinio. Insomma, a dirla tutta mancava solo il povero Verby, bloccato da un lieve morbillo che lo ha contagiato. Per chi conosce bene questa squadra c’è da dire che il palleggiatore, ruolo svolto con classe fino all’anno scorso dal nostro Stridi e da capitan Oda, sarà occupato quest’anno da Perellino e da Adolf MqM, che si alterneranno nel corso del torneo. L’organico e la forza della squadra non è cam-

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biata molto, quindi, cari fraccarotti voglio tranquillizzarvi e dirvi che puntiamo al quarto titolo consecutivo, inserendo questo obiettivo nel più ampio progetto di totale dominio in tutti gli sport. Riccardo, il nostro Mister è stato chiaro: cerchiamo di fare una figura non minore dei colleghi del basket! Le premesse per fare bene ci sono, i valori in campo anche, quindi amici miei mettiamoci l’anima in pace. La voglia e l’entusiasmo dei nuovi, Napo, Marcone, Guida, Sasha e di tutti i pallavolisti più “anziani” mi fa ben sperare. La prima partità sarà lunedì sera con il Cardano: avversario temibile ma che non ci ha mai battuto. Ragazzi il tifo non deve mancare, si lo so che ci sono mille cose da fare, ma i campioni si esaltano quando vengono acclamati. Appuntamento con il Pliniovolley Lunedì sera al PalaCus e IDEM VELLE! Kapa


Calcio

FRACCARO CARDANO 3- 1 Macchi 7 Ad una sostituzione mi ha detto grazie ma non vi dico perché!!!Ex capitano

Juin 7,5 partita perfetta la sua. Allenati perché non sei per niente in forma. Costacurta

I COMPLIMENTI DEL GENERALE TURCONI

si nasconde sotto la maglia di beppe talemino e non riesce ad entrare in partita. Nel secondo tempo talemino esce quindi è costretto a farsi vedere in partita e si vede. Come al solito grande tecnica e grande voglia. Finalista al torneo di playstation Tinelli (voto di Elia) DIECI

Napo 7,5 come al solito il cane randagio napolitano non fa passare niente e nessuno. Peccato solo che ha nelle gambe la forza di un anziano malato di Parkinson costringendolo a regalare palloni alle squadra avversaria. Bidello Gamba 7,5 Ancora grande partita la sua. Molto più macchinoso della partita prima,ma comunque efficace. A dirla tutta quel cazzo di codino che ti sei fatto fa schifo!!!Veterano Messina 7 Ottime le sue incursioni sulla fascia,meno i cross partiti dai suoi piedi,se proprio cosi bisogna chiamarli. Comunque difende molto bene regalando come al solito 1298 falli al cardano. Il calcio è un'altra cosa. Espo 7,5 Abbiamo giocato in 10 ottimamente esprimendo grande gioco. Non dire più a juin che la difesa è troppo bassa. Recupera tanti palloni ma ne gioca pochissimi cioè 1.Ingiusta la sua espulsione. Poverino

Brigante 7,5 Grande partita di sacrificio la sua. Come al solito corre tantissimo e anche bene questa volta. A fine partita arrabbiato perché gli ho detto che continueremo a giocare con quel modulo. Affranto

Il voto che si merita, il numero che ha sulla maglia, il suo numero di camera, i gol che ha detto di segnare con il maino, i tiri in porta che ha effettuato, le volte che mi ha detto di venire incontro e andare nello spazio, le punizioni che ha calciato, le bestemmie sul gol preso, le bestemmie dei tifosi avversari ad ogni suo gol, le volte in cui ho pensato che il vero n ° 10 è tornato. Elia 7 Ottimo il primo tempo,si muove bene e mi fa un passaggio d’oro che mi manda in goal. Peccato che nel secondo tempo decide di spegnere il cervello e si guarda intorno in cerca di qualcosa e di qualcuno che gli dicesse qualcosa da lassù. Torna a fare il portiere.

Fabio Turconi.

AVVISO PER LE FELPE

Giovanni 7 Entra nel secondo tempo al posto di enver e fa ottimamente il suo lavoro. Peccato che sul goal del cardano era con piccinno nella loro metà campo a chiacchierare di cosa dovessero fare stasera. Disattento Genova 7 G rand e mezz’ora la sua. Intensa e ben fatta con g r a n d e voglia di dimostrare. Bravo Bravo Bidello non lo so perchè non ho più voglia di scrivere. Tinelli

Enver 7,5 Non preoccuparti contro il maino giochi in attacco. Fernando Torres

Ho appena finito di leggere l'edizione straordinaria di VDC, apprendendo con immensa gioia della vittoria del torneo di basket! Guardando la foto di rito del dopo partita, oltre alla felicità, sono stato pervaso da un sentimento di tristezza per nn aver potuto partecipare all' ennesima vittoria del PLINIO. Mi manca molto l'ambiente collegiale con tutti i suoi momenti di fancazzismo acuto, l'organizzazione di feste e divertimenti vari. purtroppo il lavoro in questo periodo assorbe tutto il mio tempo, dovendo rinunciare a stare vicino ai miei fratelli, cosi come ho fatto in passato. Dopo questo momento di amarcord faccio i miei complimenti a tutta la squadra e al tifo che come sempre si è distinto ed ha vinto anche la partita sugli spalti.

Chi vuole le splendide felpe del collegio Fraccaro deve mettere mano alle proprie tasche entro e non oltre venerdì 14 marzo. Ricordiamo a tutti che la felpa (bianca o rossa) va prenotata entro tale data a Tonucci, versando contestualmente 15€ all’atto della prenotazione stessa. Dopo tale data potrete aspettare tranquillamente il prossimo autunno per averle.

Piccinno 7 Nel primo tempo

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Gite

DA PAVIA A PAVIA IN 48 ORE

Si dice che l’olfatto, dei cinque sensi, sia quello più capace di far riaffiorare alla mente i ricordi; comunque la si pensi, nessuno sarebbe rimasto indifferente alle disinibite e travolgenti scoregge del più vegetariano di noi cinque: scoperchiamento di pentoloni ricolmi di verdura marcia. Uno spettacolo olfattivo che lascia segnati per la vita; ma a cui, per la verità, abbiamo via via contribuito tutti. Per immaginarvi la scena, dimenticatevi quella regola di civiltà (e sicurezza) di non disturbare il conducente, e beccatevi il più napolitano di noi cinque che schizza a 150 km orari sulla Genova-Serravalle, e che, invece di guardare la strada (tanto la conosce a memoria, dice), crista, chiede chi è stato, crista, apre il finestrino, crista e fa aria. E crista. Ah, e si ripromette anche di non bestemmiare più. E crista. Per certi versi, a proposito, è stato un po’ il weekend dell’astensionismo: ad esempio il Toz si è astenuto dal non bere caffè (e di conseguenza dalla bamba, con cui lo sostituisce); mentre tutti quanti abbiamo dovuto astenerci dalla normalità, perché mancava l’autoradio e ci siamo dilettati per diciotto ore con giochi da macchina ripescati dal vissuto infantile (tipo io dico una parola e tu ne dici una in tema - ben presto la gnagna che comincia con le ultime due lettere della mia). Ma ovviamente basta l’idea di “macchinata della speranza” di cinque malati di aerofagia per comprendere quale sia stata l’astensione più grave di tutto il weekend… Vi basti sapere che nemmeno il più ammaliante di noi cinque, che tra l’altro si asteneva dalla nicotina e sembrava avesse le mestruazioni (intendiamoci: non voglio prescindere dalla possibilità che le avesse veramente), nemmeno lui è riuscito a rimediare uno dei suoi famigerati cofani da ultima spiaggia. La fenomenologia dell’astensione sessuale di Napo, invece, meriterebbe l’apertura di una nuova branca della psichiatria. Quando siamo partiti da Pavia, venerdì 29 febbraio, era già buio: eravamo in super ritardo, perché il più vanoniano dei cinque era andato in bici al Nuovo per una lezione terminata prima del suo arrivo;

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eppure abbiamo dovuto fare una breve tappa a Tortona, sufficiente ad appurare che la sorella di Napo non è il cavaliere dell’Apocalisse delle sue iperprotezionistiche descrizioni. Dopo il lungo viaggio, usciti dall’autostrada, sosta in stazione di servizio per minacciare la vallata di Taggia con una pisciata trattenuta per dei secoli, e destinazione “Puerto escondido”: pizzeria di Marzia, a Sanremo, dove abbiamo chiosato i giochi da macchina, mangiando delle pizze quadrate. C’era anche un karaoke, al quale ci hanno più o meno costretti prima ancora che finissimo di mangiare: Monto, dopo essersi scaldato la voce col più badalucchese dei cinque, stonando tutte le canzoni del repertorio, si è esibito, a grande richiesta (di Marzia) in una versione de “El bandolero stanco” (raccapricciante per la base da cui era accompagnata, e a cui la acida troia che lo manovrava ha persino abbassato al minimo il volume del microfono), dopo cui ha ceduto il posto a uno stupefacente sosia di Gino Paoli, che era un cliente abituale e che cantava proprio canzoni di Gino Paoli, ma in modo allucinante. Più tardi, allietati dalla compagnia di Marzia e di una sua amica (di cui abbiamo tutti mentalmente trasceso l’essere già impegnata - tranne Turker, per giove! -, al punto di associarle ognuno un nome diverso, a seconda delle fantasie), ma stremati dalla “passeggiatina” del poderoso cane di Marzia, abbiamo inforcato la stoica Polo di Napo e abbiamo fatto arrivo a Badalucco. Una nota di serietà: che spettacolo, a pochi minuti dalla Sanremo degradata dal festival dell’ignoranza, ritrovarsi in questa meravigliosa cittadella fluviale tra le montagne. La bellezza di quel paesaggio notturno era superato soltanto dall’ospitalità della Mansarda Marvaldi: su un lato, cucina ricolma di vivande; dall’altro, collezione di dischi in vinile e impianto stereo; in un angolo, il camino già acceso; e al centro, quattro comodi letti con vista sul borgo. Potevamo finalmente andare a letto. E scoreggiare. <Oh raga, ci svegliamo alle 8 domani, così alle 9:30 siamo lì o là.> Questo era l'intento; in realtà alle 9 tutti dormivano ancora, e siamo usciti alle 10: spesa di corsa e via per iniziare la passeggiata (intrapresa solo alle 11). Non tutti eravamo della stessa idea di “passeggiata”: alcuni pensavano di fare una passeggiata, altri un'impresa epica, altri una gita al mare; ma stavamo andando a fare una partita a golf su un lago ghiacciato, che quello stupido di Turker pensava fosse una diga. Comunque, a parte le incomprensioni, non è stata certo una passeggiata: aveste visto che neve! Benché sia in-

verno, nessuno aveva pensato che camminare per 20 km sopra i 2000m s.l.m. avrebbe potuto nascondere degli ostacoli, e che forse jeans e scarponcini non bastavano… E poi leoni, gorilla… Noi abbiamo camminato finché ci è stato possibile, arrancando nella neve alta in direzione del passo di Carahdras; ma avremmo dovuto aspettarci che le maledizioni di Uzzino, di cui si sentiva risuonare la voce plumbea e arrabbiata dall’alto delle torri, ci avrebbero raggiunto: ce ne mandava di tutti i colori, persino un cinghiale alato. Questo si presentava ringhioso e assetato di sangue - come potete immaginare, la paura era tanta; ma il nostro salvatore era lì: il Toz non temeva questo orribile mostro e colpitolo con un pugno ben piazzato, mentre il cinghiale era lì per terra svenuto, lo ha finito. Potete ben immaginare quale fu la nostra cena quella sera (e a chi sia affidata questa parte dell’articolo). L’impresa però era appena inziata: nascondemmo il cadavere e ci rivolgemmo verso la minacciosa vetta, senza paura di sfidare la montagna. Questo è quello che solo una mente malata, come quella di d’Antuono, poteva concepire e descrivere. In realtà la storia è quella di cinque teneri e libertini Fraccarotti che si sono addentrati nell'entroterra ligure o badalucchese, mentre il resto della liguria era preso dalle sottili euforie del famigerato festival di Sanremo. Che dire… tutto può essere facilmente descritto: basta conoscere questi cinque strani personaggi. Dantuo, vestito per l'occasione in stile cyberpunk anni ’80, mostrava a noi altri le sue naturali doti da scalatore cittadino, aiutato da pantaloni degni della marca Ferrino con refrigeranti prese d'aria inguinali. Toz, unico uomo capace di resistere al freddo con l'ausilio di una speciale tuta dell'Adidas, cucita da tutti i bambini dell’Africa apposta per lui, correva, saltava, uccideva cinghiali (alati) e cercava di vincere quell'eterna sfida personale che lo porterà come molti dicono a un’implosione muscolare (e al Nirvana) – ovviamente inutile parlaglierne, dato che quest'uomo mira a distruggersi, e che le carenze comunicative erano peggiorate dal fatto che si ricorreva solo al miglior linguaggio del custode (fetore, grida e spasmi senza senso). Napo, il quieto e narcotizzato tortonese era l'unico capace di riconoscere e decifrare quei tremendi versi: per questo motivo e per le sue naturali doti di trattore, riusciva sempre a raggiungere il Toz nelle sue “vie sicure” e scorciatoiee suicide. Monto, che si era divertito a fare qualche scivolata sulla neve, ma pacatamente, rinunciando cioè a imitare il Marchigiano, ha comunque regalato emozioni forti, mettendo il piede in fallo su un pezzo di neve che ha provocato lo smottamento di mezza scarpata, e precipitando a valle a bordo di una slavina. Turker, contento della compagnia fraccarotta, riunitasi nella valle che l'aveva accolto nei giorni del vergine pensiero, cercava inutilmente di spiegare al Toz


l'impossibilità delle sue sfide, inventandosi paesaggi grotteschi e spazi temporali enormi (ricordarsi biciclettata) che dividevano la giovane compagnia dalla desiata vetta. Il Toz, arrendendosi all’unanime, vile richiesta di tornare indietro, ha poi compensato il desiderio di scendere nella valle del “bosco nero” (inagibile per la neve), facendo la strada del ritorno di corsa. Indi quindi per cui, bellamente terminata la esile scampagnata per le pianure dell’alta Valle Argentina… - e voglio sottolineare l’inaccettabile banalità del percorso, pari a un riscaldamento precalcistico - ero prroprio (-> leggere con intonazione alla Gamba) accompagnato da donnucce piagnucolose!!! Inoltre voglio anche evidenziare che le mie scorre erano solo segni di una virilità mascolina, cioè armi di sopravvivenza contro l’omosessualità repressa del troia d’Antuono (eroe del romanzo gay “Dr Jekill and Mr Hyde”), che mi voleva “limare l’orello.” Il ritorno verso casa fu veramente lenitivo, visto che eravamo sporchi come mendicanti del basso medioevo urbano. Ah… e quella santa Flavia… non ricordo neanche più quante volte ci ha accolto e sfamato con le migliori premure, tanto che per ringraziarla bisognerebbe come minimo inventare una nuova parola o un suffisso rafforzativo alla parola ‘grazie’. Secondo me Mallarme’ arrivò alla pagina bianca cercando di descrivere l’atmosfera che si respira nella mansarda di Turker: inspiegabile sensazione di fascino ed accoglienza, misto a serenità ultraterrena. Non so perché tra me, Napo e Dantuo ribollisse una tensione agnostica, che a tratti si placava e reimplodeva in risse verbali e “dialoghi molto fisici” da segni neri sull’epidermide: il tutto nonché fomentato dalla fastidiosissima, stralenta, insensata irrequietezza (come filastrocche di canzoni di Rino Gaetano) del la trottola vulvosa di Monto, PAPERO NEL SUO MONDO. Ma come dei fanciulli innocenti ci scoprivamo anche a curiosare per ore tra i dischi e i giuochi di Pino, che con i suoi racconti di concerti giovanili cullava la curiosità di Monto, che ne era praticamente ammaliato. La notte, io sognavo di picchiare d’Antuono; lui sognava di fumarsi un bel sigaro; Monto sognava che tutta la specie femminile fosse copia della Ornella nazionale; la Vanoni sognava di farsi Napo; Napo non so bene cosa sognasse, ma dai ghigni e dai movimenti irrazionali a intermittenza, posso supporre che stesse facendo una bella quadrata con Emilio e due succose cinquantenni; mentre Turker sognava di vincere una gara di liscio becciato, concorrendo con l’instancabile Nino El Barbè, miglior ballerino della Valle Argentina ed oltre. Comunque, quando si va a Badalucco, tappa fondamentale è quella gastronomica di tavola Marvaldi & Co… sì, perché u cinghiale bonu cumme lu fe la nonna Nina, nun se ne trova da nisciuna parte… e tavolate imbandite del genere sono più uniche che rare. Belìn. Dopo cena, tappa veloce ma fondamentale dal dispensatore ufficiale di sbornie di Turker, Luky and Luciano, e poi via verso la movida Sanremese. Ci imbarchiamo sulla carretta di Napo carichi di aspettative per la serata. A Sanremo ritroviamo Valeria, questa volta accompagnata

(per sicurezza) dal fidanzato, e seguendo la scia di quattro fondoschiena sanremesi (che gnagne!), arriviamo in centro, fino alla passerella del cinema Ariston, che evitiamo. Il panorama che ci si prospetta è di quelli da gran serata fiumi di gente alticcia, musica per la strada -, non fosse per il Toz, incazzato perché non aveva riportato contusioni/ lacerazioni significative durante la passeggiata. Pronti, via! Il gruppo si separa: le due coppiette si appartano, Toz trova alfine un bagno in un locale superaffollato e Monto lo aspetta per due ore ingannando il tempo con una Slot Machine, di cui ora è dipendente. D’Antuo e Napo, i due allupati del gruppo, si dilettano nell’abbordaggio, riportando scarsi risultati persino con le più impresentabili. Montolivo, soggiogato e schernito da due ragazze, resta disilluso: una gli dice “La mia amica vuole conoscerti” e l’altra rimpalla “No, è lei che vuole conoscerti”; alché lui: “Vabe’ facciamo che vi lascio il numero?” e si risponde da solo: “No, vabè”. Quando ci ritroviamo, dopo aver dato a Turker dieci appuntamenti diversi, ci lasciamo portare da Paolo (tipo di Valeria) nel locale con la birra più a buon prezzo di Sanremo (4 euro a bottiglietta), dove incontriamo Mendieta (!); ma soprattutto un barbone che trova in ognuno di noi somiglianze con personaggi celebri della musica italiana: uno su tutti, Montolivo intrattenuto per delle ore sulla sua sconvolgente somiglianza con Riccardo Cocciante. Mandy vi saluta tutti; ma soprattutto il barbone la sa lunga sulla vita del Blasco. Proprio mentre cercavo di trainare come un porco da traino tutti verso casa, preoccupato per l’ennsima scomparsa di Turker (come al solito cazzaro scoperto ) e Marzia, dall’alto, di fronte all’Ariston, mi appare una visione dell’Olimpo degli dei: musiche, danze, luci e odore di alcol (da una finestra all’ultimo piano di un alto palazzo) catturano il mio Karma fraccarotto. Aumento pulsazioni e dilatazione pupille cristalline, paraocchi da minotauro, unico scopo fun fun fun…. Pronti, via: ollè, imbucati! Risorgiamo dalla stanchezza di ore piccole + camminata + serata lunghissima, dinoccolandoci in un ballo sfrenato; alché solo danze spudorate e trenini vaganti, insieme a sconosciuti che erano veramente erotizzati dalla nostra carica analgesica. Una pagella per l’occasione: ANIMATORI VECCHIO STAMPO. Mentre torniamo alla macchina, sudati fradici, la serata si chiude alla grande con un colpo di scena: l’incontro con Sergio Cammariere, che però a nessuno passa per l’anticamera del cervello di cagare neanche di striscio. L’indomani, con sempre meno ore di sonno, solito risveglio convulso: d’Antuono incazzato, decide di diventare muto; Napo stranamente accecato dalla fame; Monto, dopo aver passa-

to la notte a tirare a lucido tutti i vinili impolverati, leccandoli, era ormai privo di gusto; io per il freddo preso il giorno prima, non avevo più sensibilità, così davo cazzotti a vanvera nelle pareti; mentre Turker, dopo aver sognato che tutte le bugie che aveva detto nella sua vita erano cadute, piuttosto che sentirsi rinfacciare tutto, si era bellamente trapanato i timpani. Il ritardo era nostro consorte e consapevoli che mai e poi mai saremmo arrivati puntuali per pranzo a Zena, a casa Montolivo, da perfetti leccaculo ci siamo procurati una siepe di mimose … che geni - le donne davanti ai fiori perdonano sempre tutto! Riaprendo un disorso caro ai fraccarotti figli doppi, è più che scontato parlare di M.M., la sorellina di Monto; quindi nn lo farò, o meglio, lo farò con una sola p a r o l a : tempestaimprovvisadicarattereesimpatiapiù chepiacevolmentediversafisicamentedalnost romonto. Tra l’altro, se pensate che camera di Monte Ulivo sia precisa, ben curata e piena di stranezze, dovreste passare a casa sua, ennesimo paradiso ligure del relax. Il viaggio del ritorno ha poi ripreso, previa scorta di focaccia ben presto spazzolata. Il vecchio progetto comprendeva anche una visita a Genova, poi a Tortona avremmo dovuto lasciare la macchina (che serviva a Napa per un controllo medico ad Alessandria) e proseguire in treno; ma eravamo talmente stravolti che dopo il sessantesimo caffè della giornata, siamo partiti direttamente per Tortona, abbiamo commosso la madre di Napo che ci ha riempito di prelibatezze fatte in casa (tutte conserve preparate a settembre in sette giorni di lavoro consecutivo che Napo ricorda negli incubi) e che ha vietato alla figlia di chiederci la macchina, e abbiamo proseguito felici e contenti per Pavia. Che dire… con questa impeccabile organizzazione eno-fisio-trash-gnagnagastronomica, anche se lontani dal collegio, non è mancato proprio nulla a questa esperienza fraccarotta. Quella sera di domenica 2 marzo, la prima persona che abbiamo incontrato è stato Uzzino, che però non si è accorto di niente, perché aveva dormito dalle sei di mattina di venerdì a quel momento. Calpestando di nuovo il sacro suolo fraccarotto, erano passate soltanto 48 ore… incredibile ma vero: da Pavia a Pavia (cioè giro del mondo) in sole 48 ore. E a questo punto, ci siamo anche un po’ rotti i coglioni di scrivere. Monto, D’antuo, Turker, Napo, Toz

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Opinioni

IMPRESSIONI DI UN ATTIMO

Questo per me è stato un periodo abbastanza intenso,specialmente questa settimana..la finale,la caccia al tesoro,la partita col cardano,e nelle ora”vuote”lo studio per un esame che ho domani, e che sarà peggio della roulette russa,quindi scusatemi se sarò un pò scorbutico in queste quattro righe che seguono. Quello che voglio dire è che a tutti noi piace andare alle premiazioni,festeggiare dopo un torneo vinto,andare sotto il cairoli a cantare che siamo i migliori,ma soprattutto stare in aula del 400 in mezzo a tutti i collegiali di Pavia che cantano”e chi non salta è un Fraccarotto” e non saltare,ed essere orgoglioso di non saltare perché sai che tutti li in mezzo pagherebbero per non saltare insieme a te,pagherebbero per essere uno di noi, ma non a tutti piace sbattersi perché queste cose continuino ad avvenire. In questi giorni ho visto tante cose belle accadere e tanta voglia di fare(e le torri ne sono l’esempio)ma sempre proveniente dalle stesse persone. I soliti Masoniani che organizzano ,che eruttano idee su idee uso Etna, che stanno su fino alle 4 per farci leggere il giornalino, il solito Violenza che organizza il tifo,che per-

de regolarmente la voce , che va allo spalla per la caccia al tesoro per poi andare al black bull a rischiare di farsi pestare;insomma i soliti che conosciamo tutti,e scusate i non citati che si occupano degli sport,degli allenamenti, dell’organizzazione e via dicendo. Queste a mio avviso sono le persone che mandano avanti “il collegio”in senso di collegialità, quindi scusate se mi sta sul cazzo che si debbano andare a pescare le persone anche per vedere la finale di basket,che c’è gente che ancora dopo due partite non sa che è iniziato il torneo di calcio(con 2 importanti vittorie tra l’altro),scusate se non sono proprio contento se c’è gente che è da dicembre che si allena due volte a settimana per 3 ore in un campo di merda,che va a correre tutte le domeniche per far bella figura davanti al proprio tifo,per portare avanti il nome del Fraccaro e poi sente che gli unici cori che vengono dagli spalti sono quelli della squadra avversaria e che ci sono sempre i soliti a guardarli giocare,tranne nelle partite”importanti”,come se si arrivasse in semifinale senza giocare le altre partite. Io parlo per esperienza personale,ma è lo stesso per tutti gli sport,pallavolo in

primis. Ora non dico di dare l’anima per questo posto o di trascurare gli interessi o gli impegni che ognuno ha,ma almeno non mettete gli impegni del collegio come ultima cosa, proprio perche non avete nient’altro di meglio da fare,alla fine questo è il posto dove torniamo a dormire tutte le notti(o quasi),molta gente qui ci vive proprio,e torna a “casa” con la valigia da turista quando non può proprio farne a meno,qui ci siamo fatti il nostro giro di amici,questo è il posto che ci ha dato la possibilità di andarcene via da casa e non sentirne quasi la mancanza,quindi ritengo che ognuno di noi debba fermarsi a riflettere un attimo su cosa sta lasciando in questo posto,perche ammettiamolo,questi sono gli anni più belli che abbiamo da vivere,ed è un peccato viverli cosi,senza impegnarsi per qualcosa,standosene rintanati in camera per uscire solo se costretti da qualche rompi coglioni che ti dice che c’è da andare a vedere gli altri che giocano o al cineforum e via dicendo. Parlo soprattutto con le matricole,che ho visto pochissimo alle partite,o che ho visto perché trascinati a forza (non dico tutti,ma molti),sarebbe bello se foste voi di vostra spontanea volontà a sbattervi ,senza essere costretti,perché l’anno prossimo nessuno vi costringerà più a far niente,e chi sarete dentro questo posto dipenderà da cosa avete fatto e non da cosa siete stati costretti a fare. Scusate per questo sfogo,ma mi andava di dire quello che penso,perche tengo a questo collegio e perchè tengo a tutti voi… Andrea Falconeri (Messina)

MENO DUE ... E così anche l’inter lascia il grande palcoscenico del calcio. Ad una settimana dall’eliminazione dei cugini rossoneri è arrivata la caduta dei campioni d’italia, che confermano le loro difficoltà in europa, mentre il liverpool che nella fase a gironi era ad un passo dall’eliminazione, qualificazione ottenuta all’ultima partita, dopo che nelle partite d’andata aveva raccolto solo 1 punto; si è ancora una volta dimostrata una squadra per dalla mentalità europea. In campionato è solo quarta a 10 lunghezze dall’Arsenal, eppure si è sbarazzata dell’inter più facilmente che non i Gunners del Milan. Mancini ha dichiarato

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che a fine stagione se ne andrà dall’inter, forse è la cosa giusta, però non è di certo colpa sua se Ibra e Cruz divorano gol grossi come Galeazzi e se ogni partita i suoi giocatori finiscono in 10. Però è colpa sua se nel secondo tempo non fa manco un cambio decente e non prova vincere la partita sostituendo chi magari passeggia in campo perché fuori condizione. Mancini non è la prima volta che le sbaglia i cambi e le mosse in corsa, con la Roma ha pensato bene di giocare con 4 punte e due centrocampisti per tutto il secondo tempo esaurendo i cambi e solo la buona sorte, chiamasi espulsione di Mexes, l’ha salvato. Comunque senza soffermarsi

troppo sulle singole partite emerge semplicemente una cosa, l’inter con la squadra che ha dovrebbe vincere tutto. Sta facendo gli stessi errori della Juve che 3 anni fa in Italia dominava mentre in Europa prendeva solo schiaffi, lì era per colpa di una preparazione atletica sbagliata, i giocatori arrivavano a marzo, aprile bolliti e in campionato vivevano di rendita. Qui la situazione è un po’ diversa ma il risultato non cambia. Ormai all’inter non resta che cercar di far l’ennesima accoppiata: campionato e coppa Italia di cui Mancini è vero maestro come direbbe Bernieri; cercando così di eguagliar noi milanisti che con la nostra rosa di vecchi attempati e handicappati e zoppi come il sottoscritto zitti zitti han vinto già due trofei quest’anno, supercoppa europea e campionato del mondo per club, che sicuramente l’inter avrebbe potuto vincere, viste le squadre di bassa leva che abbiam affrontato..però a disputar quelle partite bisogna arrivarci… Gotta Lorenzo


GLOBE TROTTING Trasgressione Diceva un filosofo “non faccio più l’amore, la fatica è tanta, il piacere è poco, la posizione ridicola”. Io sostengo che è molto meglio essere grastrosessuali. La fatica è poca, il piacere è molto, la posizione non è ridicola, e come il sesso si può fare anche da soli. Quando il gastrosessuale và dal giornalaio non compra mai Play Boy, sempre Cucina Italiana, altrettanto eccitante, forse di più. Anche per il gastrosessuale c’è il piacere raffinato della perversione quando combina gusti apparentemente distanti ma che si fondono portandolo in paradiso, datteri e gorgonzola, una torta di salmone ricotta e porri, un formaggio particolarmente puzzolente con un vino muffato, ravioli di carciofi con un sughetto dove i carciofi si fondono con lo zafferano, l’insalata di frutta e verdura con l’aggiunta di noci. C’è anche la trasgressione, mangiare maiale con un ebreo bere vino con un mussulmano, mangiare carne di venerdì magari con un prete. Mi capitò una volta, eravamo in treno ed il prelato si affacciò al finestrino per comperare un panino dal tipo che li vendeva sulla pensilina. Il treno ripartì ed il prete scoprì che il panino era farcito di carne, era venerdì, un secondo di perplessità e poi disse “ bisogna

Rubriche di Enzo De Barbieri

fare di necessità virtù fratelli!” e affondò la dentiera nel morbido panino mentre la sua coscienza dormiva nel posto accanto. Una ragazza ebrea appartenente ad una famosa famiglia della sinistra italiana mi raccontò che un giorno, tanti anni prima, qualcuno della sua famiglia propose di abbandonare

alcune usanze legate alle loro origini, in fondo era tutti radicalmente di sinistra e non aveva senso continuare a seguirle. Scelsero i quattro tra di loro che avrebbero cominciato a mangiare prosciutto, lo comprarono e cominciarono a gustarlo mentre gli altri

li stavano a guardare, ma tanto era il senso di colpa che alla fine andarono tutti a vomitarlo nel cesso. A Palermo andai a bere una birra con il mio amico Kemal, e già il fatto che un turco mussulmano che segue il Ramadan si facesse una birra era già un po’ fuori dalle regole, ma molti turchi devono raky, vino e birra, è abbastanza normale, l’eccezione fu quando si accorse che negli stuzzichini che avevano portato insieme alla birra c’era del maiale che lui, senza accorgersene, aveva ingurgitato, credevo gli venissero le convulsioni. Il senso del peccato esiste anche per il gastrosessuale che folgorato sulla via di Damasco decide talvolta di iniziare una dieta, ma come il drogato si costruisce prima tutta una serie di giustificazioni che gli possano permettere di continuare a mangiare di tutto. Di solito la frase classica è “ si dieta, ma l’alimentazione deve pur essere equilibrata, quindi ci vuole certamente tanta frutta e verdura ma le carni bianche non possono mancare” e già pensa al coniglio fatto con le olive nere una foglia d’alloro sale pepe ed una spruzzatina di bianco, che dopo, visto che è la bottiglia e`stata aperta non si può mica lasciarlo li a fare aceto, con quello che à costato!

...e alla sera CINEMA! a cura di Cazza Rambo Regista: T. Kotcheff Attori principali: Sylvester Stallone, Brian Dennehy Genere: Drammatico Durata: 89 minuti circa Anno di produzione: 1982 John Rambo è uno dei tanti reduci del Vietnam che cerca senza successo lavoro vagando da uno stato all’altro, finché non si imbatte in uno sceriffo (B. Dennehy), il quale lo tratta brutalmente fino a scatenarne una reazione incontrollabile. Questo film ebbe molto successo, oltre che per le sequenze d’azione che lo sorreggono, anche e forse soprattutto per una certa critica nei confronti dell’intolleranza mostrata dai cittadini

americani verso i reduci del Vietnam. Il film ebbe tre seguiti, anzi forse è bene ricordarne un quarto, che, bene o male, ci riguarda tutti da vicino, cari Fraccarotti: se non a Sylvester Stallone, a chi mai avrebbe potuto ispirarsi la nostra MQM Big Jim? Osservandoli bene, entrambi sono palestrati ad un livello pressoché schifoso (ma anche di più), entrambi sono silenziosi, pacati, tendono ad isolarsi e dissimulano un’ignoranza di tutto rispetto, pronta a scatenarsi in qualsiasi momento. Bravo Big, l’imitazione è riuscita molto bene… forse non riesci ancora a destreggiarti come Rambo con la lingua parlata, però i muscoli e gli anabolizzanti ci sono tutti… Continua così! Il fuggitivo Regista: A. Davis Attori principali: Harrison Ford, Tommy Lee Jones

Genere: Giallo Durata: 125 minuti circa Anno di produzione: 1993 Chi sarà mai questo fuggitivo, cari Fraccarotti? No, no, frenate l’entusiasmo… Se vi state immaginando Splendid che finalmente si dilegua da queste Sacre Mura urlando in mutande tutto spettinato e sporco inseguito da Yoghi che impugna un machete e grida:”Se sei felice tu lo sai affetta Splendid”, sono dolente di dovervi bruscamente riportare alla realtà. Infatti, questo film parla del dottor Richard Kimble (H. Ford), il quale viene ingiustamente accusato dell’omicidio della moglie. Incarcerato, durante il trasferimento ad un’altra prigione riuscirà a fuggire, inseguito dall’agente Gerard (Tommy Lee Jones), e a dimostrare la propria innocenza.

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Rubriche

L’ANTRO DEL VIDEOGIOCO a cura di Alex

Cari videogiocatori, benvenuti al secondo appuntamento qua sulla rubrica per veri intenditori di preziosi frammenti discoidali (volgarmente cd e dvd) di mondi digitali. La fermata del meglio in circolazione su console. Appena reduce di una mostruosamente annichilente caccia al tesoro, non riesco sinceramente a capacitarmi di come ora, in un indefinito squarcio spazio-temporale della notte pavese, riesca a battere queste righe, con membra inferiori praticamente in preda a rigor mortis. Un mistero. Tutt’altro che poco chiara invece risulta essere la settimana appena trascorsa dal nostro ultimo appuntamento, affatto segnata da uscite per cui valga la pena spendere parole. Una tristezza. Mi sento quindi chiamato a proporre un prodotto di qualche tempo fa, circa un mesetto, per riempire uno spazio altrimenti condannato a un oblio di sette giorni. Gioco la cui fama non necessita certo di presentazioni e preamboli particolarmente ricamati, anche per i meno aggiornati tra voi: Devil May Cry 4. Si passi perciò subito alla breve recensione dedicatagli con affetto. Noi ci risentiamo il prossimo giovedì. Mi raccomando: in game! DEVIL MAY CRY 4 Dopo un primo episodio indimenticabile, un secondo invece da ricordare solo per il magistrale modo con cui era riuscito a disonorare la saga, e un terzo unanimamente metaforizzato con l’immagine della mitologica fenice risorta, la responsabilità del nuovo capitolo, di rappresentare una prova del nove relativamente al corretto instradamento imboccato dalla serie, s’è fatta certo lampante. Si metta così in chiaro subito una cosa. Anzi, un paio. Che la nuova avventura di Dante (protagonista della serie e incarnazione del concetto di stylish) riesce nella sua missione, preservando la qualità più che dignitosa riportata in auge dall’episodio precedente. E che, escluso un comparto narrativo sfacciatamente esile e inconsistente, il prodotto può dirsi praticamente esente da difetti d’ogni genere e sorta. Ebbene sì, la storia raccontata lascia veramente molto a desiderare, con una trama giusto collocata per offrire un sufficentemente valido pretesto al massacro e alla solita infornata di

scontri al cardiopalma, prerogativa assoluta dell’intero brand. Una storia poi contenente in sè potenzialità non indifferenti, messe in gioco dal misterioso personaggio di Nero, carismatico individuo inquietantemente simile a Dante e impersonabile dal giocatore per metà delle missioni proposte (in tutto una ventina), oppure da tante vecchie conoscenze che piacevolmente sembravano essere tornate sul campo di battaglia per dire la loro (l’implacabile Lady da DMC3, e la bellissima, biondissima e fetishissima Trish dal capostipite). Un vero, grande peccato, che apre tuttavia un bel ventaglio di pretese per un prossimo episodio più completo e curato da questo punto di vista. Quel che rimane è ciò che ogni fan della serie, e appassionato di titoli violenti, action o semplicemente tamarri, desidererebbe: tante sane sessioni di sbudellamento demoniaco con armi da taglio degnamente diversificate, e altrettante d’impiombamento nevrotico con le bocche di fuoco più disparate. Una routine di devastazioni e annientamenti che presto si finisce per amare, facendone prelibata droga

per le decine di ore a venire. I controlli si dimostrano reattivi e splendidamente calibrati. Il parco mosse fantasticamente ben nutrito, con dozzine di abilità e poteri da sbloccare appositamente via Red Orbs rilasciati dagli avversari abbattuti. La manciata di modalità extra e materiale sbloccabile abbastanza ben rimpolpati per una longevità di tutto rispetto. E la grafica non necessita certo di commenti aggiuntivi a un sentito “Wow!”. Come si accennava poc’anzi, Dante non sarà il solo personaggio ad essere usato, perchè al suo repertorio pluristilistico (con 4 differenti stili di combattimento switchabili in gioco, simultaneamente all’armamentario personale) si affianca quello più monocromatico ma non meno divertente del sopra citato Nero, capace di estendere il proprio braccio destro e usarlo per afferare i nemici e scagliarli come fossero pupazzotti senza vita. Tutto a beneficio della varietà di gioco. DMC4 dovrebbe essere acquistato ad occhi chiusi proprio per il suo più grande pregio, poi anche uno dei migliori in assoluto desiderabili in un gioco: la pericolosa suadenza con cui riesce a farsi giocare, e rigiocare, e rigiocare, e rigiocare un’altra volta ancora. Patiti del buon devasto mazzulatorio, avete trovato pane per le vostre fauci! VOTO: 9

NON E’ UN PAESE PER VECCHI (2007) Più Fargo che mai, la Provincia Americana nuda e cruda, ma non eccessivamente piatta. Silenzio e deserto western, silenzio e parole ben scandite, silenzio e aria compressa fulminante. La sublime fotografia del paesaggio idillico che scivola nel canyon per scappare dalla furia omicida dei narcos messicani, scompare presto, sopraffatta dalla lotta ragionata per un bottino milionario.

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La lucida follia di Anton Chigurh che dove arriva mette un pacato ordine con uno strumento di sicuro fascino, l’eleganza della sicurezza di sé unita a uno strumento da mattatoio. Il Gaear Grimsrud di Fargo che viene amplificato e posto sull’altare del film: questo è Chigurgh: preciso “tessitore di storia” in un preciso angolo del pianeta, guidato verso il soldo da una morale rigida,

spietata, psicopatica e coerente sino in fondo. I vecchi sceriffi sono affaticati, stranieri sul proprio territorio, impotenti, ormai non più capaci di cogliere il presente: laddove una tempo vi era il buono, il brutto, il cattivo, ora vi sono traffici di droga e dollari: in fondo non cambia niente, è solo la stanchezza della stella a cinque punte. Michele Rizzi


Rubriche IO PARLO POLITICHEESE a cura di Longobeach Dichiarazione alla chiusura delle liste 04/03/08. Politichese: “I nostri candidati sono aria nuova!” Italiano palese: “Fuori Lumia, condannato a morte da cosa nostra. Dentro Crisafulli amico dei boss. Den-

tro Maria Grazia Laganà indagato dalla DDA. Aria nuova.. Niente più antimafia che ha decapitato le organizzazioni mafiose durante il governo Prodi, ma mafiosi e imprenditori contro il decreto sulle morti bianche.(Vedi Colaninno e Calearo).”

Qualche settimana fa al tg 1 alla presenza dell’onnibugiardo direttore Gianni Riotta. Politichese: “Giulio Tremonti ha già trasmesso il piano economico del PDL al commissario UE agli affari economici Almunia, il quale ha espresso forte apprezzamento”. Notizia smentita da Almunia che già nel 2006 accusò B. di essere un truffatore in quanto aveva truccato i bilanci dello Stato. Italiano palese: “Almunia ha troppe volte espresso apprezzamenti sulla politica di risanamento economico del gover-

no Prodi. Visto che su di me ha sempre parlato male, invento una bella cazzata che con il mio potere mediatico trasformerò in verità. Prendete e bevetene tutti, queste sono le mie bufale, offerte in rete unificate per voi!” Al tg3 del 6/03/08 delle ore 12:00. Commento sull’attuazione del decreto legge contro le morti bianche da sei mesi in parlamento dopo la strage di Molfetta: Politichese: “ Nessuna fretta! sono solo strumentalizzazioni elettorali.” Italiano palese:”I nostri piani industriali sono perfetti: paghiamo le assicurazioni e risparmiamo in sicurezza.

Dal punto di vista economico non fa una piega, noi non rischiamo ne di pagare danni, ne di finire in galera. Non rompete i c……continuate a morite in silenzio. Grazie! Per voi morire di lavoro o di fame non fa alcuna differenza!” Si lavora per poter vivere non per poter morire cara confindustria. Savino Pezzotta 6/03/08. Uscito dall’UDC per poi tornare, dopo qualche settimana con Casini, ormai orfano di Berlusconi. Politichese: “No a Mastella! La rosa bianca supererà l’8%.” Italiano palese: “ Basta delinquenti! Abbiamo già Cuffaro & company, c’è conflitto di intrallazzi! E poi se do-

vessero arrestarci prima ricominciare a rubare tutti insieme, fallirebbe il nostro progetto di rifondare la grande DC e il Cardinal Ruini ci rimarrebbe troppo male! ” 02/03/08 Bossi parla al cosiddetto “parlamento del nord”. Politichese: “ Questa è l’ultima occasione di realizzare la secessione padana per via legale”. Lasciando

supporre un’insurrezione armata in caso di non riuscita” Italiano palese: “ Dalle favole per gli allocchi insoddisfatti, dopo aver rubato anche più dei ladroni romani, potremmo passare ai fatti. Il nostro sogno insieme all’autonomista Lombardo (il replicante di Cuffaro) potrebbe divenire realtà. Una Sicilia svincolata dalle leggi nazionali (il sogno della mafia) e un nord dove rubano solo i condannati della lega e PDL. Se la gente starà ancora male faremo un’altra Bossi-Fini sull’immigrazione, così crescerà la delinquenza e scaricheremo le colpe del nostro malessere sugli immigrati! W i ladri del nord!”

SAPEVATELO Non ha indovinato nessuno, deficenze. Era difficile? Forse, ma mica è sempre domenica! In ogni caso era il nostro bel barese Tinello (motore = scienze motorie, legno di noce = Noci, crescina… beh guardatelo). Ecco i nuovi indizi, e sappiate che per insaporire un po’ il tutto, questa settimana il premio è davvero speciale. Su su… provateci!!!!

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LA CUCINA PER TUTTI Tiramisù La ricetta di questa settimana è semplice semplice. È ancora una volta un dolce a tutti conosciuto e non serve nessun tipo di cottura il chè lo rende ancora più appetibile ai neofiti della cucina. L’unica cosa che vi serve è del caffè, ma Pampa si è offerto di prepararvelo se proprio non disponete né di caffettiera né di fornello. Ingredienti: 500 g di mascarpone 80 g di zucchero 4 uova 250 g di savoiardi 1 moka da 4 di caffè cacao amaro in polvere preparazione: Separare i tuorli dagli albumi. Montare i tuorli insieme

di Giuliano Macchi

allo zucchero fino a ottenere un composto il più possibile chiaro e spumoso. Unire al mascarpone il composto di uova e zucchero, amalgamandolo bene, possibilmente con una frusta. Montare gli albumi a neve ben ferma con un pizzico di sale e aggiungere con delicatezza alla crema di uova e mascarpone. Immergere velocemente i savoiardi nella caffè (non inzupparli, ma sono bagnarli). Coprire il fondo della pirofila con uno strato di crema e quindi di savoiardi. Quindi Ripetere l’operazione fino all’esaurimento degli ingredienti. Mettere la terrina in frigorifero per almeno un paio d’ore. Quindi al momento di servirla ricoprirla con uno strato leggero di cacao in polvere.

La redazione di Voci di Corridoio si congeda definitivamente da tutti i suoi lettori avendo scoperto che il mercoledì sera senza giornalino è molto più appagante, come Tonucci dimostra nella foto qui sopra. Pertanto finisce l’avventura editoriale tra le mura, grazie per questi magnifici 65 numeri e arivederci… ...ad aprile!

AVVISO COLLETTA E NON FAR FINTA DI NON VEDERLO!!!! Il tifo, il divertimento, le belle figure hanno un costo in EURI. Cerchiamo sempre di risparmiare, ma quel costo c’è. E non vale per una partita o un evento singolo, ma sono spese che si fanno per tutto e per tutti. Le birre sono una cosa a parte, che spesso deve esser sopperita con i soldi comuni perché la gente beve e non si preoccupa. ORA SERVONO 2 EURO A TESTA Han pagato: rizzi,cazza,krastu,trame,monto,viole,panda,como,italo,adolf,jhonny,camo,gesù,igor,tinny,juin,barabba,somaini,perelli,franz,mason,t oz,gatelli. Se il tuo nome non c’è, non fare il barbone, porta 2 cazzo di euro a Sono spese LUNGIMIRANTI, non le birre di una sera, ma spese pesanti come potete leggere a fianco per cose che SERVONO DAVVERO. Quindi siccome c’è gente che i palloncini, le birre, le torri ecc ve le fa trovare volentieri, almeno non riduceteli sul lastrico per un paio di spiccioli!

Spese Torri di cartapesta Birre Palloncini Risme per coriandoli Pile ricaricabili per megafono SPESA TOTALI

Entrate 45,00 Vendita magliette vecchie 110,00 43,00 Vendita birre 35,00 10,00 Colletta 38,00 20,00 88,00 206,00 ENTRATE TOTALI 183,00 AMMANCO 23,00

Semaforo verde: mqm menzione Semaforo giallo: zitto zitto, il Semaforo rosso: Jhonny e, ancora, Camod’onore per Adolfino. Stavolta Casanova delle Case Popolari, si ranesi. Ok non star dietro a tutte le cose, l’avete meritata a suon di sudore e lancia su un target tutto nuovo: ma far rischiare il culo a tutto il collegio voglia. E siete stati bravi, ammetcucinare galline d’esperienza. con un ratto della bandiera irregolare è tiamolo. Ogni tanto fate gli gnorri, Ogni lasciata è persa, ma occhio veramente da folli. Fortunatamente Mama quando volete, cazzo se ci date giovane milanese, certe storie son in versione Arcangelo, salva tutto in dentro! Citterio correva anche con i malate non si sa mai dove porzona cesarini. Anche se è premiabile la mossa alla crampi, si illuminava sulla via di Damasco e tino, forse alla gloria dell’orgasmo, forse trascinava gli altri. Applicatevi più spesso e nella corsia di un ospedale con qualche Lupin, il gioco non valeva la candela. Esosi! sarete degni successori! Immortali! test da fare! Perverso!

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Un’ultima tappa è lecito fare, prima di andare a scaricare. Il Broletto è meta perfetta, ma si fa tutto in grande fretta.

Qua e là Tanto allegro e spensierato pare, il Fraccarotto quando sera arriva. Per Pavia in centro andare, senza mai_farsi trascinare alla deriva.

MY TUBE I video di Gamba

La vescica infatti è_ormai piena, tutti al cairoli e di gran lena! Ormai felici spirito e corpo siamo E rilassati a letto andiamo.

Aperitivo coi collegiali al Minerva, tutti a piedi, la macchina è in riserva. E giù un martini un altro, un altro ancora, e questo è niente fino ad ora!!!

TRIPPOLIPPO

Ma adesso che si fa? E’ la domanda che qualcuno pone. Tutti quanti al Safarà! A scolarsi un bel birrone!

"End of Evangelion: Chop Suey AMV" Questo è il classico esempio di videomontaggio con sottofondo musicale ben fatto. Il cartone è uno dei rari capolavori del genere manga e la canzone calza a pennello. Per coloro che hanno seguito la storia è un “must”, per gli altri sarà solo una splendida canzone. "Marco Travaglio: la vera storia di Berlusconi e Dell'Utri" Per tutti quelli che sono ancora tentati di votare il mostro di arcore e per quelli che ancora non conosco uno degli ultimi giornalisti italiani veramente liberi.

A proposito di dolci…

Sta per cominciare il torneo di torte nei corridoi, ma ancora

non

12 marzo: auguri a… Jennifer Lopez, Cantante e attrice

sono pervenute molte zioni.

iscriCi

teniamo ad avvisarvi che il tempo sta per finire...come la nostra pazienza. Se nel giro di questa settimana

Marco Follini, Politico

non ci saranno almeno 8 squadre iscritte il torneo non potrà nemmeno cominciare. L’evento, preparato nei minimi dettagli rischia di cadere nel dimenticatoio a meno che voi tutti non vi diate una mossa e vi organizziate in squadre da 4 elementi. Dopotutto l’impegno si aggira intorno ai 15 minuti settimanali garantiti. In più disputandosi nei corridoi

Fabrizio Frizzi, Presentatore

non richiede nemmeno tutto questo sbatti perché ci si può arrivare in ciabatte! Vi esortiamo tutti dunque, sperando che non lascerete sfuggire questa occasione di collegialità vissuta nel

Monna Lisa Olio su legno, 77 x 53

migliore dei modi, sana e...gustosa. Per qualsiasi informazione e iscrizione contattate quindi la redazione, in particolare chiamate la camera 53 per ogni chiarimento (o la 13 nel caso alla 53 vi risponda Turker…). Ma fate presto, perché se Gotta guarirà prima dell’inizio del torneo non ce ne sarà per nessuno!!!

"Borsellino parla su Berlusconi prima di morire" Uno degli ultimi eroi dell'antimafia, intervistato da alcuni giornalisti, dimostra la tempra di una persona disposta a fare il proprio mestiere fino in fondo. "Taking the hobbits to isengard" E' semplicemente una cazzata ma ad alcuni piace e, se riuscite a non farlo diventare una droga canticchiando il motivetto fino alla nausea, potrebbe pure essere divertente. "Parkour" Dico solo che io lo conosco. E' candidato con l'Italia dei Valori, votatelo. Insegnerà anche a voi a fare le teste di minchia senza catafottervi di sotto dal parapendio. Seriamente. "Biagi intervista Montanelli" Due grandi giornalisti ormai deceduti,Montanelli e Biagi, parlano del nostro paese. E' bene non dimenticare chi siano stati costoro e come ci abbiano ammonito sulla deriva Italiana.

Bidello, Matricola fraccarotta

LE ISCRIZIONI SCADONO A FINE SETTIMANA, IL GIORNO 16 MARZO, AFFRETTATEVI!

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