VdC - Numero 59

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Voci Corridoio di

Numero 59—Anno III

settimanale fraccarotto

9 febbraio 2008

LA STAGIONE DELLA CACCIA PERCHE’ SUBITO AL VOTO di Simone Pellegrin

Se facessimo ancora finta di credere nella politica questo sarebbe un momento di totale fermento. Da giorni ormai l’Italia è senza un governo (qualcuno direbbe da anni), dal momento che le dimissioni di Prodi senza fiducia al Senato non hanno dato luogo alla nascita di nessuna soluzione politica valida ed adatta a prendere in mano il Paese. Il Presidente Napolitano accettate le dimissioni del leader dell’Unione ha provato ad evitare le elezioni giocando la carta Marini. L’ex presidente del Senato ha consultato tutte le delegazioni dei partiti presenti nel Parlamento per tentare di mettere insieme una maggioranza allo scopo di governare per un periodo di tempo tutto sommato limitato. Non c’è riuscito, vedendo da parte delle delegazioni la medesima intenzione espressa nell’ultimo voto in Senato, quello che sfiduciò il governo di Prodi. Silvio Berlusconi insieme a tutto il centrodestra si è dichiarato interessato solo al voto anticipato, quindi all’interruzione della legislatura. Noi siamo convinti che questa soluzione sia la migliore. E vi spieghiamo il perché. Partiamo dal presupposto che in due anni il governo Prodi (cui non esamineremo in questa sede aspetti positivi e negativi) ha avuto grande difficoltà nel governare a causa della risicatissima maggioranza in Senato ove, salvo ribaltoni e trasformismi, la maggioranza era tale per un esiguo numero di onorevoli. La coalizione denominata Unione, vincente alle scorse elezioni aveva al suo interno diverse anime, schieramenti e partiti tenuti insieme dalla figura moderata di Romano Prodi. Ma le promesse di grandi riforme di cui il nostro Paese ha bisogno, ogni persona lo sa, non poterono essere mantenute a causa della grossa portata delle stesse e della frammentarietà interna alla coalizione. Segue a pag 11

Ed eccomi di nuovo per le strade di Pavia alle 9 di sera diretto verso la sTalla… questa volta non c’è bisogno della lupara, quindi ho lasciato a casa il Maragliano nazionale e mi son portato dietro il buon Mazzon: ci vuole diplomazia (anche se in realtà è lui che si è portato dietro me). Come al solito le discussioni sono state molte, complesse e lunghe… l’aria sembrava meno da “guerriglia”. In ogni caso vi porto qui le conclusioni certe (o quasi) a cui siamo giunti: 12 marzo dalle 17 in poi, 1015 matricole addobbate seguite da 2 fagioli di un altro collegio e 1 anziano del proprio (se si vuole) che controlli l’equità delle prove seguendo passivamente il gruppo, immunità per bandiera e matricole (non si può far “matricola” ai primi anni degli altri collegi), ogni collegio porterà al vaglio della commis-

Nella foto le teste di cuoio che ci rappresenteranno alla prima caccia al tesoro intecollegiale delle matricole. Da sinistra: l’esperto in licantropia, Big Jim il mezzo’orco barbaro, Halloween lo stregone sfigato, la punta di Dia- secondi. Il Fraccaro non è seconmante della squadra, il lesto lestofante, l’almanacco dell’anno scorso sul do a nessuno. I collegi coinvolti piedistallo e un clochard di passaggio. con sicurezza sono: FRACCARO,

Quindici Righe Una volta tanto che la Reda- chiediamo di collaborare. E zione propone qualcosa di allora noi cosa dobbiamo serio scopre che non si può fare? Intanto proporzionare i fidare dei suoi elettori né dei nostri sforzi ai vostri regalansuoi collaboratori. Lasciamo dovi queste otto pagine. Poi stare la riunione per le nuo- siccome siamo un po’ cleve iniziative che non possia- menti, riproponendovi il Conmo certo pretendere interes- corso sperando che almeno sino tutti...ma almeno il Con- questa volta arrivi qualcosa. corso di scrittura speravamo Infine vi esortiamo ad onoraprendesse piede in Collegio. re la scadenza del pagamenTanto più che avevamo mes- to dell’almanacco annuale: so in palio veri premi, non 10€ (o 12€ per i non abbonapentole o cani ma veri puri ti) da versare al tesoriere sosprendenti premi. E voi? entro questa sera. Chi non Neanche lo sputo di un mi- li verserà potrà scordarsi sero articolo copiato da l’almanacco...e il nostro saluInternet. Ma che modi sono to. Scherziamo (solo sul saquesti? Non è certo il modo luto). di rispondere quando vi

http://www.collegiofraccaro.it/vdc MUSICA IL CHITARRISTA Monto a pag.6

sione un prova di abilità (non fisica e non quiz, E QUI LE IDEE SON BEN ACCETTE), 15 minuti per collegio con indovinello per passare a quello successivo, consegna di un oggetto caro al collegio ad un ente imparziale (Edisu) per eventuali violazioni al regolamento, una sola squadra per il Golgi, possibilità di integrare la squadra con secondi anni caso mai non si arrivasse al numero minimo. Non mi viene in mente altro. I punti in sospeso invece sono: la posizione (richiesta dei permessi per uno stand in Piazza della Vittoria), itinerari, premi ed eventuale premiazione. Ovviamente ci siamo imposti e ci imporremo ancora. Quello che è sicuro è che se viene come sembra, sarà una bella cosa, divertente soprattutto per le mqm che meriterebbero solo dei gran calci nei denti, e li avranno se oseranno arrivare anche solo

Cardano, Castiglioni, Maino, Santa Caterina, Nuovo, uno che fa rima con cetriOLI e uno con “sono tutti quanti cani”, e in forse abbiamo Borromeo, Ghislieri (dicono di non aver bisogno di visibilità, e tante altre cazzate), Valla e Sant’Agostino non so bene perché. La cosa dovrebbe durare 4-5 ore, e l’obiettivo primario è far sentire alla città di Pavia l’esistenza della vita collegiale, soprattutto il lato Goliardico… ottima distinzione fatta che mi son segnato è quella tra Goliardia e Regime goliardico.. Violetto segue a pag 6

vocidicorridoio@collegiofraccaro.it GLOBETROTTING MA VA A FAN’… Enzo a pag.9

CUCINA SCALOPPINE Giuliano a pag.9


Novità

DA GRAND

Settimana scorsa abbiamo intrapreso il viaggio nel futuro dei nostri cari ex fraccarotti. Concludiamo così il tour prendendo in considerazione l’appartamento e così i suoi coinquilini. Partiamo da Maldini, che al posto di essere un rappresentante di shampoo anche se continua a perdere capelli, farebbe molto meglio come schiavo del sesso, non che non lo avessimo capito… Il secondo è il Pede, abbandonato dal suo fegato che chiede pietà, si diverrà un miuratore, non muratore, proprio un miuratore, il costruttore di miuri…chissà uno laureato in lettere come mi dirà…il Manzo, abbandonati i suoi ormai leggendari mercoledì sera dove mena solo le mani, in preda ad una crisi di alcool e botte si arruolerà per diventare astronauta affiancando così il nostro buzz lightyear. Poi c’è l’unico serio, quello che dopo essersi laureato e messo su famiglia non si sente felice; cossì abbandona tutto per diventare un rinomato rappresentante di vibratori. Per ultimo prendiamo in considerazione il tenore picchiatore del Deba, che lascerà amici e università per diventare un borsaiolo, messo sotto contratto dalla ferrino per produrre una nuova linea di borse adatte alle alpiniste più glamour.

E

Qui a fianco Pede il miuratore e in alto Maldo schiavo del sesso

Dal prossimo numero sarà pubblicata la prossima uscita di Da Grande con ospiti speciali ovvero le matricole. Non perdetevi le prossime uscite anche perché al termine l’autore ci indicherà il sito su cui scoprire tutte le future professioni dei vostri amici più intimi. E magari per scegliere il nome dei vostri figli e regalare loro un futuro migliore del vostro...

Giuliano

PRONTI AD ONORARLE Sono belle come il sole, sono calde come il fuoco, sono splendenti e sorridenti, rosse come il cuore, incantevoli e magnifiche. Non ti stancherai mai di indossarle, perché “loro” non fan sudare, vorrai sempre andare in giro per mostrarle alla città di Pavia. Se la mattina ti sveglierai e fuori sarà grigio e nero non preoccuparti perché “loro” sapranno farti risollevare il morale,se un giorno non vorrai studiare loro lo faranno per te. Se una sera non riesci a conquistare ricorda che loro sapranno come fare. Basta portarle in macchina e cambiarle con quella lurida camicia che hai addosso. Ecco fatto: le maglie sono arrivate dopo tanta fatica. Se vorrai diventare come loro nella foto dovrai semplicemente indossare questa splendida maglia e in pochi secondi diventerai biondo e basso con la particolarità di essere acrobatico. Ringraziamo a furor di popolo il Caffe’ tre torri che al momento di pagare mi ha detto”non ti scordare di far stampare il simbolo del collegio Cairoli”. Comunque voglio a lui e al bar tanto tanto bene e che possa diventare uno dei bar più rinomati di Pavia. Non scordiamoci di onorare questa maglia,non scordiamoci che questo è solo l’inizio. Il bello deve ancora cominciare. Tinelli

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Gli ALMANACCHI sono pronti!!!! Ormai sono stampati e pronti per la consegna. Lo vuoi anche tu vero? Allora affrettati a PAGARE 10€ a Tony, il termine ULTIMO è: GIOVEDI’ 07/02/2008 h. 21.00 cioè OGGI: non ci saranno altri avvisi! Ne abbiamo abbastanza piene le balle…

Sopra il capitano ed il vicecapitano indossano le nuove divise ufficiali (come quelle del Liverpool) del Fraccaro Calcio. Lo sponsor, “tre Torri caffè e bistrot” ha sovvenzionato l’operazione nuove divise con un’ingente somma di danaro. A fianco il capitano ed il vicecapitano palleggiano con le stesse davanti alla sequoia secolare di Plinio. Sullo sfondo la fontana senza acqua.


QUANDO FAI L’UNIVERSITA’ Tra le mille mail che girano per il web tra i buontemponi universitari il Director Pampa ne ha ricevuta una che ci ha ricorda la nostra vita in questi anni. Abbiamo cercato di accostare ad ogni luogo comune presente nella mail un collegiale. Nel tentativo di non ripeterci abbiamo inserito anche ex collegiali famosi. Divertitevi e cercatevi all’interno del testo e soprattutto mandate tante mail a vocidicorridoio@collegiofraccaro.it

Interni

Quando fai l'università, ogni inquilino compra un calendario (vero Bensi?). Quando fai l'università, non parli più piano (vero Manzoni?), alzi il volume della tv (vero Longobeach?). Quando fai l'università, il tuo dentifricio....come per il bagnoschiuma (vero Rizzi?). Quando fai l'università, in cucina punti alla quantità, non alla qualità (vero Gotta?). Quando fai l'università, tutti sono cuochi ma nessuno sa lavare quei cazzo di piatti (vero Jhonny?). Quando fai l'università, il tg1 è trop-

mattina vai a lezione dopo aver fatto serata, vuol dire che a lezione c'è una/o che ti piace (vero Maldo?). Quando fai l'università, se tutti in casa stanno studiando, studi anche tu (vero Polo?). Quando fai l'università, e il pomeriggio non hai voglia di studiare, ti metti a ripulire la tua camera, per ammorbidire i sensi di colpa e la tua camera luccica (vero Italo?). Quando fai l'università, non hai mai un soldo per niente, ma per l'aperitivo si, è incredibile (vero Marce?). Quando fai l'università, è altamente consigliato non Quando fai l'università, ti senti avere la playstation (vero grande, quando la finisci ti senti Marcone?). Se fai l'universigià un po’ vecchio, (vero JR Castatà, e sei al secondo anno gnoli?) quando arrivi all'università fuoricorso, hai la playstati senti spaesato, ma dopo due tion (vero Nicotra?). Quando giorni già organizzi una cena (vero fai l'università, i termosifoni Como coi fisici?). Quando fai l'unisembrano gratuiti, ma versità, mordi la tua prima vera quando arriva la bolletta libertà, sei indipendente per quatguarda caso nessuno si era tro (vero Gamba?) cinque giorni a scordato di spegnerli (vero settimana (vero Splendid?). QuanDonatella?). Quando fai l'udo fai l'università, devi imparare a niversità, il venerdì prepari cucinare (vero Giuliano?), impari a il pranzo svuota-frigo (Pasta lavare piatti (vero Montolivo?) e tonno e mais probabilmencominci a bere caffè (vero Tonucte) (vero Tosatti?). Quando ci?). Quando fai l'università, i piatfai l'università, e hai una Nella foto come ogni dopo pranzo, un ‘ammucchiata sul divano della cam. 53 ti nel lavandino superano la tua Da sinistra: Toz, Mason, Monto, Giuly, Elia, Checca, Johnny, Tinny e l’amico di Sarcinelle chitarra, 2 canzoni su 10 altezza (vero Bidello?). Quando fai sono di Ligabue e Vasco, una l'università, la nutella finisce prima che sia po serio (vero Moreno Morello?), studio aper- dei Nirvana, una di Bob Marley e una dei notte e guarda caso non se l’è mangiata nes- to è troppo idiota (vero Giozzi?), ma Green Day (Good Riddance probabilmente) suno (vero Oda?). Quando fai l'università, 'studiosport' è perfetto (vero Ivan Ramiro?). (vero Colucci?). Quando fai l'università, e fumi il doppio di prima (vero Uzzino?). Quan- Quando fai l'università, la seconda notizia di hai una chitarra non c'è mai una femmina do fai l'università, cominci a comprare il drum studio aperto è che un gorilla allatta un delfi- che ti sta ascoltando e se una ti chiede di (vero Camo?). Quando fai l'università, in casa no. Quando fai l'università, i simpson fanno dedicarle una canzone, la sera prima avevi hai 16 portaceneri rubati (vero Cesario?), ma ridere di più, perchè non li guardi mai da stuccato 2 corde perchè eri troppo ubriaco non ne trovi mai nemmeno uno. Quando fai solo/a (vero Denzel?). Quando fai l'università, per suonare (vero Giò Maiocchi?). Quando l'università, tutti usano la carta igienica e alle 16,00 ancora stai guardando 'seven hea- fai l'università, e hai finito le lezioni, purnessuno la ricompra (vero Violenza?). Quando ven' o 'una mamma per amica' o Maria de troppo devi finire di studiare a casa (vero fai l'università, nel bagno puoi trovare anche Filippi (vero Giosuè?). Quando fai l'università, Yogi?). Quando fai l'università, ti sembra tovaglioli e scottex (vero Geusa?). Quando fai è meglio avere 2 bagni (vero Trinca?). Quando che non finirà mai, o almeno cosi vorresti l'università, il tuo bagnoschiuma buono...è fai l'università, e c'è un solo bagno, può capi- (vero Turconi?). Quando fai l'università, come la nutella (vero Elia?). Quando fai l'uni- tare che mentre uno si lava i denti, uno si fa conosci un sacco di persone e quando finiversità, ogni bottiglia stappata in una cena, la doccia, un altro sta sulla tazza, un altro si sci l'università non fare l'errore di scordarti viene riempita di firme, e non la butti più asciuga i capelli, quello che aspetta fuori la di loro. Quando l'università è stato il perio(vero Pede?). Quando fai l'università, casa tua porta si sta cagando addosso, ma stanno tutti do più bello della tua vita e hai nostalgia, è casa di tutti (vero Mason?). Quando fai l'u- parlando di sesso o di calcio (vero gruppo del vuol dire che stai scrivendo questa cazzata, niversità, c'è sempre un po’ più di pasta per Deba?). Quando fai l'università, la sera non ma non ti dimenticherai mai di quel periochi si ferma a pranzo o a cena (vero Brighel- hai mai sonno (vero Cretì?), ma la mattina do. Se fai o hai fatto l'università, hai qualla?). Quando fai l'università, c'è sempre una arriva dopo 4 ore (vero Redazione?). Quando cuno che ti permette o ti ha permesso di festa da organizzare (vero Turker?). Quando fai l'università, vedi anche i film in terza sera- farlo e sei fortunato non approfittartene, fai l'università, il frigo ha confini precisi, an- ta (vero Borserio?). Quando fai l'università, la ringrazialo. Chi non fa o non ha fatto l'uniche se è triste (vero Pampa?). Quando fai mattina è dura e se non si alza il tuo compa- versità non ride tanto a queste cazzate, ma l'università, la sambuca non manca mai (vero gno di stanza, tu rimani a letto per solidarietà non sentirti superiore a lui. Pasqualino?). Quando fai l'università, non (vero Giovanni?), se hai una singola è la fine esistono più muri bianchi (vero Perelli?). (vero Allavena?). Quando fai l'università, se la Semaforo verde: Giuliano. Il suo Semaforo giallo: Tinelli. Il suo Semaforo rosso: Pasqualino. Già Pasqualivideo si è piazzato tra i primi 10 team che sembrava indistruttino vestito da Zorro fa uno strano effetto, nella categoria come fare del bile è stato piegato da un Carun po’ perché Zorro non è un personagportale Youtube. Frutto di una dano in spolvero che ci ha gio tipicamente partenopeo e un po’ persapiente regia le ricette del bionbattuto 8 a 4. Colpa della forché da Zorro ci si veste fino alle elemendo verbano sembrano aver racma fisica? Dei piedi a banana? colto consensi ben oltre le mura fraccarot- Noi pensiamo che il Tinny abbia sbaglia- tari poi basta. Ma se oltre a questo pensate al suddetto ad una festa privata così conciato, beh... te. Chef Lorenzo sei avvisato. to modulo, tattica e formazione.

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Basket

PAGELLE FRACCARO - pollaio: 45 a 32

Rizzi – 8 E’ lui l’anti cairoli. Nonostante un taglio sull’arcata sopraccigliare sfodera una prestazione che fa urlare al miracolo. Vero incubo per i tafani gialloneri, mette a segno penetrazioni, assist, bombe dalla distanza e chi più ne ha più ne metta. Solita ovazione per il valtellinese d’oro (fresco campione dell’all star game sui tiri da tre della promozione pavese) che ci mette tanto cuore, ma soprattutto tanta classe. LA MAGIA DEL BASKET Pietro – 7 Tale padre…Rizzino sostituisce al meglio le potenti penetrazioni dell’infortunato Franz. Come dice il nostro telecronista, Peter possiede il timing per gestire il gioco, ma anche l’esuberanza per buttarsi dentro far ballare la difesa avversaria e chiudere a canestro. Il fintone nell’area piccola che anticipa la realizazzione sottomano è ormai un classico del suo repertorio che non perdona. Complessivamente una prova equilibrata la sua, con una media positiva nei tiri da tre. PETER PAN Toz – 6,5 Quando la squadra gira bene intorno a lui, questo tenero ragazzone diventa un’arma micidiale. La sua rotazione con mezzo gancio lascia poco spazio ai commenti. Elegante, potente, tattico e con quella grinta tutta personale il Toz si sa, è una risorsa preziosa per lo sport fraccarotto. In questo momento il marchigiano sta combattendo con un problema alla gamba che non gli da tregua. Ci teniamo quindi a fargli sapere che lo rivogliamo in forma e combattivo come sempre. DAITOZNON MOLLARETIVOGLIAMOBENE Ostrega – 6,5 Abbandonato lo stile calzedonia rimane sempre lo stesso giocatore attento e preciso. Con acume tattico e sicurezza riesce ad infilare la difesa cairolotta facilmente. Addirittura spettacolare nell’ultima azione, quando inizia e conclude una strepitosa serie di passaggi con un canestro solo rete. Il nuovo divo dello sport VdCiano si riconferma una valida alternativa ai titolari. NBA ACTION Enver – 6meno (io ero per il 6,5) Solo un sei risicato perché mi ha detto che

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secondo lui avevamo giocato meglio contro il don bosco e che questa volta dovevo assegnare dei voti più bassi. Allora lo accontento e poi il balcanico è stato davvero troppo duro con gli sgorbi cairolini. La sua è stata una partita di mazzate a destra e a manca. O pensate davvero che i cairolini siano realmente così brutti? Colpa di Enver e delle sue mazzate. Purtroppo un lavoro che deve essere fatto e lui lo fa egregiamente. BUD SPENCER Lazzari – 6,5 La squadra del Fraccaro possiede inesauribili risorse. Lazzari incarna perfettamente il prototipo del fraccarotto pacato, magari meno noto di altri che si fa trovare pronto e che si impegna per fare la sua parte.Testardo, è sempre presente agli allenamenti, viene premiato dal mister e fa la sua porca figura. CAPI DE MAZZA Big Jim – 6,5 Il playmaker, un ruolo importante e affollato. Difficile trovare lo spazio con Pietro, Rizzi e Franz ai massimi livelli. Eppure Big Jim mette muscoli e forza bruta al servizio del Plinio riuscendo a ritagliarsi un posto all’interno del quintetto. Alla fine del match si infortuna ed esce di scena dopo aver regalato palle preziose e momenti di puro basket champagne. RAMBO

Jupito – 6+ L’eterno ragazzino trova spazio sul finire del secondo tempo. Il suo gioco elastico non fa che accelerare la dipartita del cairoli che soccombe sempre più. Nell’ultima azione difende la palla in modo eccezionale effettuando poi un lungo lancio per Giuliano da manuale del basket. STANTUFFO Dipa - 8 Che dire? Uno stratega infallibile, un generale che schiera la sua armata in modo impeccabile. Un profondo conoscitore del basket mondiale, un professionista che regala soddisfazioni impagabili grazie alla capacità di gestire tutti i componenti della squadra senza lasciare malcontento. NAPOLEONE

TEATRO Sono disponibili per lo spettacolo “Il sindaco del Rione Sanità” di Edoardo De Filippo nelle seguenti date: - Venerdì 8 febbraio 2008 ore 21.00, 2 biglietti - Sabato 9 febbraio 2008 ore 21.00, 2 biglietti

Per ogni richiesta, rivolgersi a Pampa (cam. 13). Chi prima arriva, prima ottiene. Vi riGiuly- 6,5 cordo che sono gratis, e la cultura non Più biondo che mai incanta per la sua bellezza che risalta grazie agli è solo su redtube.com. aborri gialloneri e alle mazzate di Enver. Aggraziato come un cigno si muove con fluidità lasciando quasi sempre il segno.Anima elegante della squadra gioca un basket stiloso ed efficace. Importanti le sue palle rubate e le sue intuizioni. PAILLETTES Erario – 6 Il ragazzo dal tiro istantaneo ha poco tempo a sua disposizione. Mette un libero e fa un buon lavoro di rifinitura. ORDINARIA AMMINISTRAZIONE Marcone - 6+ Il suo compito è quello di prendersi cura del lungo più pericoloso del cairoli. Marcone prende il suo compito alla lettera e riservando cure amorevoli e dolci attenzioni al saldatore baskettaro di turno. Gomiti alti e pedalare, ottima difesa e grazie alla sua stazza erge un muro a volte impenetrabile. CORAZZIERE


DALLA PANCHINA

30 gennaio terza giornata del torneo intercollegiale di basket, di fronte i nostri nemici per antonomasia, le merde per eccelenze, i cairolotti. In squadra serpeggiava un cauto ottimismo. L'assenza di Franz e Rizzi infortunato ci mettevano in una condizione iniziale completamente diversa dalle altre partite, avremmo dovuto dimostrare di essere veramente una squadra con la S maiuscola con gli attributi. I nostri avversari non erano così temibili come i precedenti già affrontati(e battuti!), a parte alcune buone individualità, loro non erano niente di che... Eppure questa partita ci ha messo alla prova tutti dal primo all'ultimo. L'inizio non è dei migliori sotto di 5 dopo

Basket

pochi minuti sembrimo contratti senza daremo il 100 anzi il 110 per cento per vincere riferimenti incapaci dio prendere in ma- ma è fondamentale anche l'apporti di tutto il no la situazione.Ma è stato un piccolo collegio. Perchè vi assicuro che non c'è niente momento.Prima è Pietro a suonare la di più bello che sentire tutto il collegio tifare carica con una rubata e penetrazione poi soffrire e credere per lo stesso obbiettivo. l'infortunato Rizzi, che tutto sommato IDEM VELLE infortunato propio non sembrava, una Ostrega partita mostruosa la sua. Michele ci carica e ci da grinta, punti rimbalzi personalità un vero capitano! Tutti voi con i vostri cori, GLI ALMANACi vostri incitamenti il CHI SONO ARvostro tifo ci fate prenRIVATI!!!!! dere il volo e per le cairo merde non c'è propio più Più belli di niente da fare, si spegne ! quanto pensate, la luce. Riusciamo a tro!!! ! ! più numerosi di vara canestri importanti I! T da tutti anche quando quanto pensate, A Michele è a rifiatare in panIV più stupefacenti R china. Franz, in stampelle di quanto penAR lo vedi che smania, vorrebO be giocarla la partita, è sate… sono N sempre presente urla pronti per esser SO smazza consigli a tutti e consegnati! anche se non gioca la sua presenza in campo si sente. MERCOLEDI’ 13 FEBBRAIO 2008 Chiudiamo 45 a 32 nel pieno Ore 20.00 – SALA COMUNE del delirio generale. Avverrà la solenne consegna, con successiAdesso con la qualificazione già in tasca dobbiamo solo vo rinfresco. pensare a rifinire i particolaChi manca, perderà il diritto di prelazione ri e le piccole cose necessaacquisito con i 10 €. rie per cercare di vincere questo torneo. Noi squadra ci crediamo e

FRACCARO - cairoli: LA CRONACA Mercoledi 30 gennaio: eccoci alla sfida più attesa del girone di qualificazione, non perché sia messa in discussione la nostra posizione in graduatoria bensì perché è la partita contro i nostri rivali di sempre del Cairoli. Purtroppo su di noi grava l’assenza di Franz mentre Rizzi è a mezzo servizio ( e per fortuna che non era al massimo delle forma), quindi all’inizio stentiamo un po’ forse a causa della tensione accumulata nel pregara dato che in fondo gli unici che hanno da perdere qualcosa siamo noi. Dopo un inizio in cui abbiamo faticato un po’ ecco che entra Rizzi e con l’autorità di un vero leader trascina la squadra alla rimonta e al sorpasso mentre intorno a lui volano mazzate, dopo 3 azioni mi ritrovo con 5 dita stampate su un avambraccio ricordo di qualche “simpatico” cairolotto che probabilmente nella vita fa il fabbro o il carpentiere e nel tempo perso si diletta a giocare a basket. Dopo l’intervallo la partita prende la piega giusta il cairoli sbanda e la loro manovra diventa sempre piu macchinosa e i loro passaggi prevedibili sono preda della nostra difesa pronta a ripartire con mortiferi contropiede

che non lasciano scampo ai nostri avversari. Da sottolineare la prova di Rizzi che sembrava MJ in certi tratti della partita e che grazie alle sue doti cestistiche è riuscito a infondere coraggio a tutta la squadra che gli è ruotata intorno per tutta la partita. Unico punto negativo della partita è la botta al ginocchio che mi ha obbligato a concludere prima del dovuto la partita, il resto della partita è stato esaltante, a tratti spettacolare e anche grazie al contributo del nostro numeroso e rumoroso pubblico abbiamo portato a casa la vittoria che tanto volevamo.

Mqm Big Jim

Lo sfolgoreggiante tifo biancorosso che arriva sempre un po’ in ritardo...

Mecoledì 13 al palacus alle 21:30 il PlinioBasket si esibirà contro i conigli della stalla. Accorrete numerosi per dimostrare ancora una volta che noi del Fraccaro siamo superiori, oppure non venite proprio per dimostrare che non li consideriamo. Insomma fate quello che cavolo volete, tanto siamo già qualificati matematicamente come primi nel girone.

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Musica

LA MUSICA CHE MI GIRA INTORNO (...“MUSICA” PER LE MIE ORECCHIE)

Rubrica musicale a cura di Giorgio Montolivo

Cari amici, con la nostra rubrica musicale ci eravamo salutati, prima di Natale, sulle pimpanti note de “La voglia, la pazzia, l’incoscienza, l’allegria”, masterpiece di musica brasiliana; ma prima di continuare a raccontarvi dell’appassionante lavoro di Ornella Vanoni, faccio il consueto intervallo, lasciandovi prendere fiato, per parlare d’altro. La figura musicale che porto alla vostra attenzione è un grande cantautore italiano: poco conosciuto (se vi stavate già aspettando l’ennesimo articolo su De André o Battiato, state freschi), ma molto presente in collegio (da alcune settimane) grazie alla TozFiloDiffusione, al solito assillante e colta; che si saprà meritare, insomma, il vostro affetto. IL CHITARRISTA Ivan Graziani, scapestrato ed eccentrico cantautore abruzzese [1947-1997], emerge vigorosamente dal grande polverone della musica italiana – oggi con maggiore evidenza di ieri –, per un insieme di peculiarità che rendono unica la sua poetica e molto originale (“poco cantautorale”?) la musica: risalire all’origine della “grandezza” non è semplice, ma cerchiamo almeno di contestualizzare e caratterizzare questa strana faccia. I soggetti privilegiati delle canzoni di Ivan Graziani sono sicuramente le donne e la provincia. Sulle donne esiste una lunga sfilza di ritratti indimenticabili, attinti da sfuggenti correnti letterarie novecentesche, che spaziano geograficamente e caratterialmente: Agnese (omonima canzone), che si sedeva sul manubrio della bicicletta e raccontava “di quello che la gente diceva del suo corpo”; Marta (“Lugano addio”), “seni pesanti e labbra rosse”, figlia di un anarchico; Paolina (om. canz.), “a casa la sera, dopo il lavoro, due uova dentro al piatto”, bella e sola; l’anonima ragazza triestina (“140 km/ h”), col suo “dialetto così dolce e cristallino”, salutata prima di prendere il treno; Dada (om. canz.), buona e dolce, ma riempita di “botte come se piovesse” perché lesbica ed eroinomane; o l’avvenente signora (“Signora bionda dei ciliegi”) che scuote persino l’immaginazione di un Ivan-bambino, che an-

Segue dalla prima

così la prossima volta la sputo in faccia al dislessico cairolotto. In tutti i modi, già da ora cerchiamo di tenerci liberi tutti per quel giorno (ripeto 12 marzo 2008), perché di gente ne servirà: e poi vorrete mica perdervi un’occasione per sbeffeggiare e per mostrare cosa vuol dire essere IL COLLEGIO alle altre minori residenze Pavesi? Insomma come direbbe il buon Turchello: FUORI I COGLIONI, e come sempre Allavena e Dantuono possono restare. Violenza

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dava nella dannunziana “villa bianca dei ciliegi” a prendere ripetizioni davanti a una tazza di tè… Dagli stralci di canzoni che ho citato è possibile afferrare qualche nota del suo stile letterario: evocativo, aspro e molto romantico

- caratteristica comune, per esempio, a Jannacci, ma assolutamente personale e diversa. E’ il secondo “filone tematico” (la provincia e tutti i suoi mondi), apparentemente vicino a Jannacci, che smentisce invece la possibile affinità col cantautore milanese: Ivan Graziani non si limita a raccontare la vita di coloro che sono stati emarginati o vittime dell’arroganza; ma calca la mano e colpisce soprattutto quella stessa “mezza borghesia” che vive al di fuori delle grandi città e che costituisce una specie di seconda Italia, lontana dalla mondanità e dalla informazione. Non per niente, proprio dalla provincia proviene Ivan Graziani, che soltanto dopo aver frequentato tutte le scuole (compresa la facoltà di Design a Urbino) ed il servizio militare, comincia a raccontare le sue storie con il vantaggio di un occhio privilegiato. Per quanto riguarda invece la musica, come dicevo, Ivan è molto poco “cantautorale”: si discosta dalla formazione e dalle pulsioni che caratterizzano la maggior parte dei nostri cantautori (anche in questo caso, potrei proporre un parallelismo, a patto di non prenderlo per un’associazione, con Rino Gaetano), preferendo uno stile che risente in modo pregnante del primo rock americano (folk rock, rock ‘n’ roll), di una vocazione alla melodia di stampo quasi classico-

settecentesco, e di una pregevolissima conoscenza delle ballate popolari abruzzesi. Secondo Ivan, tra l’altro, la vera genesi del rock era da ricercarsi proprio alle pendici del Gran Sasso: una tesi provocatoria, ma sintomatica di una grande passione per il popolare, e confortata ironicamente dall’argomento che anche Madonna, dopo tutto, era di origine abruzzese. L’interpretazione di Ivan Graziani è sopraffina: può non piacere, ma tecnicamente quest’uomo, dotato di una voce anzi virile e bella, fa un uso spregiudicato, sapientissimo ed emozionante del falsetto: nei suoi pezzi passa ad libitum da un’ottava all’altra, ma - fondamentale - senza risultare accademico. Infine, veniamo in breve alla ragione del titolo (anche titolo di una canzone); perché non si può parlare di Ivan Graziani senza ricordare quanto bene se la cavasse alla chitarra. Non si tratta certo di uno dei più grandi chitarristi del nostro paese; perché dagli anni Settanta in poi, sono stati talmente tanti quelli che si sono buttati su questo strumento, che magari l’avrebbe superato un ragazzino di sedici anni (come rispondeva Ivan stesso alle lusinghe dei giornalisti); ma tenendo presente tutto ciò che si è detto fin ora, si può dire che non esista nessuno, capace di tanta poesia, in grado anche di scivolare così bene sulle corde di un’elettrica o di un’acustica. Per esempio, Lucio Battisti lo volle come chitarra e mandolino per registrare “La batteria, il contrabbasso eccetera”, uno dei suoi album strumentalmente più virtuosi. (Naturalmente la diversità da un altro grande cantautore chitarrista - Branduardi - è subito ravvisabile nella kilometrica distanza tra i generi musicali dei due.) La Rai ha da poco pubblicato un bel DVD (“W Ivan”) che documenta, finalmente anche visivamente, prestazioni notevolissime. Mi fermo qui, a malincuore. Potete trovare una buona raccolta su Plinio, ma l’acquisto dei suoi album (in particolare: “Agnese dolce Agnese”, “Viaggi e intemperie”, “Pigro”), spesso in edizione economica, è assolutamente raccomandata. Buon ascolto.


Con le sue inchieste fa‐ mose in tutta la Valle d’Aosta ha scovato e annientato sette satani‐ che, sacrifici umani e dragoni antichi millenni. Ora è a Pavia sulle tracce dei licantropi, i suoi ne‐ mici giurati e ha scelto il nostro giornale per le sue inchieste, vere e pro‐ prie crociate contro le forze del male.

Ultima fermata:

Lycantrophia Venerdì. Ore 18:51. È tempo di tornare a casa. In una fredda serata invernale zaino in spalla e valigia in mano mi avvio verso la stazione. È tardi per prendere il treno, il viaggio è lungo, ma devo tornare… Ho sentito di storie strane dalle parti di casa… Devo tornare e controllare… Arrivo in stazione, è piena di gente in coda agli sportelli, tutto normale. Scendo le scale del sottopassaggio. Di colpo ho come la sen-

sazione di mille occhi voltati verso di me. Mi guardo intorno. Non vedo nessuno. È tutto deserto qui. È tardi devo correre saper non perdere il treno. Lo raggiungo appena in tempo. Mi siedo, il vagone è vuoto. Normale, questo treno non lo usa nessuno, l‘ho scelto apposta. Passano un paio di ore e giunge a destinazione. Devo cambiare treno. Su questo non c’è nemmeno un posto a sedere. Il treno per Torino è sempre stracolmo. Ho ancora quella sensazione. Mi sembra di essere osservato, seguito da qualcuno che non riesco a vedere. Magari è perché non mangio dalla sera prima… Dannati esami che ti tolgono l’appetito… Scendo a Chivasso. Qui devo aspettare 40 minuti. La stazione è deserta. Solo un paio di uomini giù in fondo, sulla strada dall’altra parte della ferrovia. Guardo la tabella degli orari per sapere su che binario devo andare. Ecco il mio treno, binario 6. Conto i binari: 5. C’è qualcosa che non quadra. Mi sarò sbagliato. Eppure li è scritto 6. Vado al 5° , magari li c’è qualche indicazione. Eccole là. Devo attraversare tutti i binari dove stanno i treni merce e arrivare dall’altra parte, su una banchina buia, se non per un lampione che lascia sul ce-

mento un alone di luce gialla, lampeggiante. Non c’è nemmeno la luna stanotte. Dov’è finita? Dovrebbe essere all’ultimo quarto, calante, eppure non c’e n’è traccia. Strana serata. Sento che deve accadere qualcosa. Qui vicino. Arrivo dove devo essere e aspetto. Manca ancora mezzora. Sento freddo. È normale, è inverno. Aspetto… Aspetto… Aspetto... Arrivano delle persone. Due o tre, non di più. C’è qualcosa che non va . Lo sento. Intorno a me c’è solo gente normale. Un’ operaio e un anziano che tornano a casa, un uomo in viaggio per lavoro, chissà. Il treno arriva. Salgo e mi siedo. Vicino al finestrino, mi piace guardare fuori il paesaggio che scorre via. Anche se è notte. Il treno parte. Guardando fuori intravedo i due uomini sulla strada. Qualcosa non va . Mi stanno osservando. Eppure mi sembra di averli già visti… A Pavia… Nella stazione… Chi sono?cosa cercano?cosa vogliono da me?perché mi seguono?come fanno a essere qui? C’è qualcosa che non va . Che siano lupi mannari che mi braccano? Loro non vogliono essere scoperti. Io sono un pericolo. C’è qualcosa che non va .

SAPEVATELO! Eh si, son stato battuto. Ma da Mason, mi va anche bene. E così vi sfido ancora… vediamo se indovinate qual è il Collegiale che sta dietro i tre indizi qui sotto. Visto che l’America è stata vinta, c’è l’ultimissima possibilità per aggiudicarsi le VERE e PURE PENTOLE DI VDC, sappiate che queste son le ultime prima dell’arrivo dei nuovi premi: quindi provateci! Ci sarà un piccolo premio per tutti coloro che, almeno, ci proveranno. Violenza vi aspetta sempre alla 45. Basta cianciare, su su spremetevi le meningi su questi indizi:

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GLOBE TROTTING Ma va a Fan’... Qualche volta capita, cosi` un giorno mi chiamo` il mio capo e mi disse ‘’ devi andare a Va Fan .....(panico)...Dien ‘’, io non sapevo se era una scherzo, una forma diversa di dirlo o un`altra cosa. Era un`altra cosa, Wafangdian e` una piccola cittadina in Cina, precisamente in Manciuria, dove stavamo installando una nuova centrale, la prima di una lunga serie, almeno cosi` si sperava. C`erano dei problemi per cui sarebbe stato meglio andare a dare un`occhiata. La piccola cittadina aveva a quel tempo 700 mila abitanti (tanti quanto Genova) ma si poteva considerare una cittadina in confronto a Chongqing dove avevamo una fabbrica e che all`epoca di abitanti ne aveva 14 milioni. Partii e dopo una notte di viaggio arrivai al mattino mezzo rincoglionito a Pechino, andai nel nostro ufficio e la sera stessa partii per Dalian dove c`era qualcuno dell`Italtel ad aspettarmi. Arrivai in aeroporto, feci il check in e mi avviai al gate senza problemi, appena arrivato pero` scoprii che da quel gate partivano svariati aerei le cui destinazioni non erano indicate chiaramente e comunque se lo fossero state era scritte in cinese. Ascoltando gli annunci, pero` capii che dopo il cinese erano ripetuti in inglese e mi tranquillizai, ma basto` che partisse il primo aereo per andare nel panico. Appena finito l`annuncio in cinese tutti si misero in moto con i loro mille bagagli e tale era il baccano che l`annuncio in inglese era incomprensibile. Scoprii allora che la boarding card aveva un colore diverso a seconda della destinazione, cominciai a controllare quanti avessero il mio stesso colore sulla loro e quando si mossero mi mossi anch`io ed arrivai a destinazione. La mattina dopo andai a fare colazione ed ordinai alla ragazza che era arrivata al mio tavolo le solite cose, latte, pane tostato etc., seconda sorpresa, nessuno parlava inglese, non solo, pochi avevavo visto un`occidentale da vicino. Cominciai a frequentare la centrale che oltre alle apparecchiature aveva anche una stanza con dei letti dove il personale poteva riposare durante il presidio notturno. Una volta al mese sul pavimento tra le file di telai della centrale venivano posate centinaia di uova da suddividere tra i lavoratori. C`era qualcuno che si era fatto carico di controllarci, sicuramente su input venuto dall`alto e ci fu assegnata una traduttrice che lavorava all`emittente italiana di Radio Pechino. Ci diedero un`auto, una jeep Cherokee

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con autista, normalmente in dotazione al sindaco della citta` che era fornita anche di una bella gondola di plastica ricordo del viaggio a Venezia fatto durante la permanenza in Italia per seguire i corsi sulla manutenzione della centrale che stavamo installando. E arcinoto infatti che ad un sindaco puo` sempre essere utile una conoscenza anche generica di tecniche di manutenzione su centrale digitali, poiche` potrebbe essere un punto in piu` nelle prossime elezioni comunali L`autista aveva il compito, non solo di accompagnarci a Dalien ogni volta che bisognava andare a prendere qualcuno che arrivava dall`Italia, ma specialmente di controllare i nostri movimenti durante quei trasferimenti. Il mio collega che per primo era arrivato era riuscito a trovare un appartamento in affitto tramite l`impiegato di banca che gli cambiava i soldi, ma la scelta non era stata gradita dal personale cinese che lavorava con noi e che ci controllava, infatti l`abitazione era in un edificio conpletamente abitato da cinesi e non era permesso che un occidentale andasse ad abitere in edifici diversi da quelli a loro riservati, per cui cominciarono a seguirlo quando la sera ritornava a casa ed a marcarlo stretto. La sera ci ritovavamo in casa sua per mangiare un po` di pasta che insieme al parmiggiano ci eravamo portati dall`Italia. Una sera arrivai un po` piu` tardi e svoltando la stradina buia che portava al portone d`ingresso mi ritrovai davanti ad un tendone illuminato, non tardai a capire a cosa serviva, le abitazioni sono molto piccole cosi` quando muore qualcuno l`unica soluzione e` quella di fare la camera mortuaria nel cortile sotto una tenda, infatti quel giorno era morto il nonno. Il giorno dopo ci fu` il funerale con grande scopiettare di fuochi d`artificio che servono a spaventare e tenere lontani gli spiriti cattivi Feci due viaggi il primo ad ottobre/ novembre il secondo a dicembre ed anche se il mio rientro era stato programmato per la vigilia di Natale ando` a finire che ci trovammo in cinque a passare anche il Capodanno in quella amena cittadina. Il giorno di Natale furono carini e vollero organizzare un pranzo, noi chiedemmo, un po` ingenuamente, se c`era una Chiesa dove andare ad assistere alla Messa di mezzanotte, dopo un giorno ci fu data la risposta, ‘’ si, ma il prete vuole gli sia pagato lo straordinario notturno per il servizio ‘’ ringraziammo e

di Enzo De Barbieri decidemmo di rinunciare. Ogni volta che andavo al mercato mi ritrovavo circondato da una decina di cinesi che mi guardavano e sorridevano allungavano il collo per vedere cosa c`era scritto nel mio dizionario che cercavo di utilizzare per acquistare qualcosa o nel mio portamonete quando pagavo, tutti erano gentili e sorridevano timidi e curiosi. Alla fine la centrale entro` in servizio la sera dell`ultimo dell`anno, ci fu l`ennesimo pranzo questa volta pero` con tutte le importanti cariche pubbliche della citta`. Mi ritrovai al tavolo d`onore con il sindaco ed il capo locale del Post Office, i piatti si susseguivano squisiti come sempre e si beveva vino bianco cinese fatto in collaborazione con i francesi. Il sindaco, bonta` sua, avrebbe voluto ubriacarmi, ai cinesi piace ubriacare gli ospiti stranieri e mi riempiva sempre il bicchiere che, appena lui girava la testa io provvedevo a vuotare nella terrina della zuppa di verdure; ancora una volta riuscii a sfuggire da un`imbarazzante situazione ma avrei voluto vedere quel tipo a cui il giorno dopo avranno sicuramente riciclato la mia zuppa. Ritornammo il giorno dell` Epifania avevamo lasciato colui che ci aveva preceduto che rimase a fare manutenzione per un anno riuscendo anche a non impazzire, infatti vivere in un luogo dove non riesci a leggere lo scritto, a capire cio` che dicono alla televisione, a fare quattro chiacchere nemmeno col barbiere e` un posto che potrebbe indurre alla pazzia, ma se mi hanno raccontato bene lui trovo` la maniera di approfondire la lingua e le tradizioni locali, tant`e` vero che quando me lo ritrovai nelle Filippine si era fatto raggiungere sia dalla lingua che dalle tradizioni sotto forma di una cinesina che era venuta a trovarlo, c`e` sempre una medicina per tutto. Voci di Corridoio Direttore responsabile Simone Pellegrin Vice Direttori Elia Ferrari Giovanni Ferrari Art Director Giovanni Mason Redattore Andrea Violetto


LA CUCINA PER TUTTI

di Giuliano Macchi

Cucineforum

LE SCALOPPINE Questa settimana, ritorniamo indietro con il nostro menù e vi propongo un secondo facile facile che richiede giusto un 10 minuti di attenzione ma che non vi farà rinunciare al gusto e vi farà risparmiare sia in salute che in denaro non dovendo spendere i vostri soldini al Mc Donald’s. Ingredienti: una noce di burro olio farina 4 fettine di lonza di maiale Vino bianco o liquore a vostro piacere Preparazione: mettete una casseruola sul fuoco moderato, metteteci il burro con poco olio e lasciare riscaldare. Intanto spargete sul tavola la farine a impanate con cura le fettine. Quando la pentola sarà ben calda mettete a cuocere le fettine di lonza infarinate. Le ricette di Giuliano sono visionabili su Youtube clickando ricette Una volta girate, salate leggermente e bagnatele abbondanvdc...ma da questa temente con il vino bianco o il liquore da voi scelto e lasciar settimana lo chef verbano è in’ottima compagnia visto che oltre al Maecuore per un paio di minuti, finchè l’alcool non sarà evapo- stro ci sono anche i suoi allievi, forse un po’ indisciplinati ma certamenrato e il liquido un po’ristretto. te coinvolgenti… Impiattate e buon appetito.

VdC non ha più confini!

CINEFRACCARUM

“Prima di non accorgerci più di niente!” Terzo appuntamento lunedì 11/02/08 ore 9:30 con il film LEONI PER AGNELLI! Un film impegnato e fortemente elettorale (avete presente McCain, Hillary, Obama?), ma se pensate a un documentario tipo Fahreneit 9/11 di Moore non c’entra nulla. Niente azione, niente effetti speciali ma tanti dialoghi che Tom Cruise (spregiudicato senatore repubblicano), Meryl Streep (giornalista che ha perso un po’ di vista i propri ideali giovanili) e Robert Redford (professore universitario) interpretano come possono fare tre grandi attori. Si tratta di una riflessione sulla politica estera statunitense, sulle scelte fatte da pochi politici a discapito di migliaia di persone che poi ci rimettono effettivamente la pelle credendoci magari più dei politici stessi che li mandano al macello. Una buona traduzione alternativa del titolo sarebbe potuta essere: “Armiamoci e partite”.

Il nostro esperto in licantropia è alla ricerca costante di esseri immondi da combattere. Il camposanto di Pavia può essere il luogo più adatto per scoprire che la licantropia non è fantasia, che la licantropia ci minaccia ogni giorno di più, che la licantropia vi aspetta…ogni settimana su VdC

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Mail

STIAMO ARRIVANDO ALLE CAM. 80 E 81 !!!

C’è posta per la redazione LE DOMANDE “Saranno pronte tra un quarto d’ora” Salve, sono una scaloppina. Vorrei condividere con voi la tragedia della pena di morte, del conoscere il proprio destino scritto in tre semplici parole: tempo di cottura. E’ bello finire su qualche vassoio d’Argento, in un qualsiasi ristorante della catena Cavalieri Hilton, in mano a qualche Chef di alta cucina. Ma le cose, spesso, non vanno così. Esser in mano a uno zozzone di Badalucco non è una bella fine. “Le stanno mettendo in padella adesso, vado su”. Come se non bastasse, mandano anche un bidello a farci la fotografica. La fotografia capite? Non c’è più rispetto per niente e per nessuno… ora chiedo, a voi gentili redattori di Voci di Corridoio, è possibile listare a lutto il vostro giornale, in segno di sensibilità per questo argomento, che oserei definire, scottante? Vi voglio bene, firmato Dreyantes. Caro Papa, siamo veramente affranti . La sconvolgente notizia della sua esplosione ha provocato addirittura una diaspora all’interno della redazione. Le due fazioni contrapposte dibattono ogni giorno se sia giusto salvaguardare l’incolumità di peppe nazi oppure spedire una lettera alla redazione di italia1 per mandare

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nuovamente in onda supervicky al posto di quella mmerda di O.C. Pensiamo che lei potrebbe spalmarsi delle cremine alla camomilla prima di chattare su msn o per lo meno raccogliere il proprio sudore in degli appositi contenitori. Dal canto nostro non possiamo fare molto altro per il sua problema…l’unico papa che abbiamo ospitato ci è durato due settimane.

giorno fa che il mio amico è tornato in collegio, volevo dunque chiedervi: avete ancora delle camere libere? Chissà, potrei seriamente pensare di tornare tra le mura del Plinio. E poi una cosa: chi cazzo è quel Barabbo che si rifiuta di cantare l’inno del collegio? Ai miei tempi sarebbe stato scacciato fuori dal collegio a calci in culo nel giro di pochi giorni. Continuate così siete fantastici. IDEM VELLE

LE RISPOSTE (alle domande della settimana scorsa) Cara e sentita lettrice casalinga di 33 anni di Pescara (città che non esiste in realtà, è che molte persone si vergognano di dire Cara redazione di VdC, “vengo da Noci”), vogliamo esprimerti tutta Sono l’amico di Sarcinelle e volevo dirvi che mi dispiace non essere più in collegio. Anche la nostra solidarietà, e comunicarti che il tuo dramma è il nostro dramma. Perché se ormai di anni ne sono passati da quel lonquesta non è una Redazione fredda e ditano 19#$, io in collegio ci stavo bene. Li nella staccata, non siamo cinici osservatori e mia cameretta 3,5 me la godevo proprio. E poi scrittori del mondo. Noi soffriamo insieme a con Sarcinelle, quanti ricordi, e quante ragaz- voi, noi piangiamo insieme a voi. Non passa ze. Ricordo di quella sera che adammo a fare giorno senza che in redazione non ci sia un i travestiti per scherzo e incredibilmente, si minuto di silenzio, tutti con le lacrime agli fermò davvero qualcuno a chiedere il prezzo. occhi e tutti muti. Perché non servono paro“Venti la bouchè e cinquanta l’amour” disse le: in quei momenti stiamo tutti pensando Sarcinelle con impeccabile accento francese. alla chioma fluente e ammiccante e bionda. Quella sera finnimmo a correre nudi nel par- Quant’era bello, il suo sorriso illuminava le cheggio del cairoli e rischiammo seriamente di nostre pagine e tutte le nostre vite. La sua essere arrestati. Altri tempi. Volevo dirvi però gioia e voglia di vivere e vivacità contagiava tutto e tutti. Si ci manca, tanto a Te, cara che anche voi siete belli stupidi e tenete alto casalinga, quanto a noi. Ti vogliamo bene, il nome dei fraccarotti. Ho saputo qualche Silvio.


Autocelebrazione

ALOHA RAGAZZI Arrivati a questo punto dell’anno, noi Fraccarotti siamo chiamati (già da due anni) a esporre nelle nostre “bacheche di cristallo”, per la secondesima volta, il coppone di tutte le c o p p e , l’apice delle glorie, la reliquia che tempi addietro qualcuno chiamava Graal. La coppa che meglio rappresenta i fisicati belli e bravi, che lottano in tutti i campi sportivi contro quegli “altri” che si fanno chia-

mare collegi, ma che collegi non sono. Dopo cinque anni di imbattibilità contro il nostro “rivale”, che ha un pollo asburgico come stemma; dopo un’appassionante campestre, corsa col maggior numero di gambe rispetto agli altri; dopo una serie di vittorie a palla in cesto che dai punteggi sembravano partite a tennis; quante volte avete pensato: <Che fenomeni che abbiamo in collegio>? Ma proprio quei fenomeni vi diranno: <Che grande la squadra che abbiamo in collegio>. E già, perché gli altri

- sì, proprio gli altri - non sono da meno, ma son di meno; e allora… e allora… e allora il copponeee… Chiamatela pure come vi pare; tanto tutti noi sappiamo cos’è. E’ a questo punto che mi chiedo e dico: ma quanto cazzo dominiamo ?! Tzè, quel collegio sBurromeo… che rappresenta “sécoli” di storia universitàrìa… pagherèbbe! per avere delle dritte da noi. Ma allora sorge spontaneo chiedersi: chi siamo noi? Anzi, che cosa siamo? Un collegio? Conoscenti? Amici? Una setta? Una loggia? Sta proprio qui la nostra forza: in quell’unità indefinibile che ci fa scherzare, passare il tempo senza annoiarci, che ci fa litigare e ci fa perdonare; ma soprattutto ci fa vincere. E’ questa magica unità che ci fa essere non un collegio, ma IL collegio. Se qualcuno vi dirà: <Pantofolai! Non uscite mai da quelle mura…>?, invitateli alla 53. Tonucci

PERCHE’ SUBITO AL VOTO Segue dalla prima Di fatto questo motivo è anche quello che ha portato al collasso dell’attuale Governo, in aggiunta ai trasformismi di cui sopra legati a motivi di attualità (o di opportunità politica o di irresponsabilità totale), come ad esempio il ritiro della fiducia da parte di Dini e Mastella. Detto questo occorre parlare anche della questione “legge elettorale”: quella in vigore alle elezioni politiche 2006 è stata rinominata “porcellum” dal suo firmatario, l’Onorevole Calderoli. Non è necessario analizzarla minuziosamente ma pensiamo basti l’appellativo del leghista a rendere l’idea di quanto tale formula sia poco convincente. Il cambiamento della legge elettorale fu subito, all’indomani delle elezioni passate, un punto all’ordine del giorno del Governo. Naturalmente, per modificare una legge elettorale serve l’accordo di più forze (anzi in teoria di tutte) per fare in modo che essa sia più democratica possibile. Una riforma non è mai stata realizzata in questi due anni. Non solo, ma sull’argomento non sono mai arrivate neanche proposte valide di cambiamento. Forse perché il Governo intendeva scongiurare l’argomento nuove

elezioni, forse perché l’opposizione era troppo divisa per pensare alla legge elettorale. Molto spesso si dice che sia stata colpa del “Calderolum” (o porcellum) se il Paese è stato ingovernabile in questi ultimi due anni. Ma è anche “colpa” del fatto che solo 250mila elettori preferissero uno all’altro. Insomma, per quanto sbagliato quel modulo elettorale rispecchiava la volontà della popolazione. Se oggi si tornasse a votare si userebbe quella formula e qualcuno ha paura che potrebbe succedere lo stesso. Anche se in realtà sappiamo tutti che non ci saranno solo 250mila voti tra chi vincerà e chi perderà. Andare al voto con una nuova legge elettorale sarebbe l’ideale per evitare alcuni pasticci. Ma purtroppo sappiamo che è impossibile e continuerebbe ad esserlo con tre mesi di proroga come richiesti dal leader del Partito Democratico, Walter Veltroni. Perché tre mesi di tempo possono costar cari ad un Paese che è in continua emergenza (malasanità, morti bianche, rifiuti in Campania e molti altri). Anche perché tre mesi sarebbero più che sufficienti per scrivere le nuove regole del gioco, a patto che la maggioranza netta delle forze politiche sia d’accordo su una soluzione. Ma l’accordo non c’è e se è vero che lo si può trovare in novanta giorni è

altrettanto vero che il Governo, da cui sarebbe dovuta partire l’iniziativa per cambiare le cose, non si è impegnato in due anni per trovare una soluzione. Chi sbaglia paga, è dura ma se vogliamo ancora credere nella politica è così. E chi non sbaglia a chiedere elezioni subito è la vecchia Casa delle Libertà. O meglio quella che sembrava finita con la nascita del nuovo Popolo delle Libertà e che ora è invece più attuale e unita che mai. Berlusconi sa che se si andasse al voto entro due mesi il centrodestra avrebbe una superiorità comprovata e resa possibile da due fatti: la breve esperienza del governo Prodi e la divisione interna al centro-sinistra resa esplicita dopo la dichiarazione del Partito Democratico di correre da solo. Questa opportunità è alla portata del centro-destra e sicuramente la spregiudicatezza della politica contemporanea ci induce a pensare che non verrà sprecata. Andare al voto subito è l’unica soluzione per evitare di perdere altro tempo in chiacchiere e scaramucce, per dare la possibilità a chi non ha governato le emergenze di questi ultimi anni di farlo. Non abbiamo inteso indurre nessuno a votare un partito piuttosto che un altro, ma politicamente, che piaccia o no, questa è la situazione. Speriamo (ci tocca) che dalla tornata elettorale esca più di ogni altra cosa l’intenzione di metter mano ai grossi problemi del nostro Paese, perché non importa che ci sia un’Italia che funzioni di sinistra o di destra: la priorità, adesso è un’Italia che funzioni, punto. Il Direttore

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Voci di Corridoio in collaborazione con

Digital Point organizza

1° Concorso di scrittura VdC La partecipazione è gratuita. Per partecipare basta scrivere un articolo, una poesia, un racconto o qualsiasi cosa vogliate purchè inedita su uno dei tre temi proposti: Le serate Pavesi L’emancipazione femminile è stata realizzata? Piccole e grandi bugie Gli scritti dovranno pervenire in Redazione SOLO ED ESCLUSIVAMENTE all’indirizzo vocidicorridoio@collegiofraccaro.it entro e non oltre il giorno di domenica 10 febbraio 2008 rigorosamente in formato digitale. Parteciperanno al concorso gli scritti che conterranno da un minimo di 100 parole ad un massimo di 1000 (poesie escluse e senza limiti di parole). Ci auguriamo che l’iniziativa sia gradita alla collegialità e che ci dimostriate la vostra partecipazione. Per questo i premi in palio sono decisamente sorprendenti e senza ombra di dubbio REALI: Al 1° classificato: almanacco in omaggio (rimborso della spesa) + hard disk portatile (8 Gb); al 2° classificato: almanacco in omaggio (rimborso della spesa) + realizzazione gratuita di 5 copertine per la tesi; al 3° classificato: almanacco in omaggio (rimborso della spesa) + penna a sfera pregiata. La giuria è composta dalla Redazione (Ferrari Elia, Ferrari Giovanni, Mason Giovanni, Pellegrin Simone) e sarà del tutto imparziale visto il totale anonimato della prova. PROCEDURA PER L’ANONIMATO. Scrivere la mail e allegare il contenuto FIRMANDOSI CON UN NOME DI FANTASIA. Al momento del ricevimento del file lo scritto sarà valutato e il punteggio ottenuto sarà abbinato al nome di fantasia. Ricordate che farà fede la presenza di una copia dello scritto all’interno di una chiavetta in vostro possesso. Al momento della proclamazione dei vincitori durante la serata della consegna degli almanacchi verrà visionata la prova inconfutabile dell’appartenenza dello scritto al vincitore e verrà consegnati i relativi premi.

Il concorso è aperto a tutti i lettori di Voci di Corridoio (anche non collegiali). www.collegiofraccaro.it/vdc


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