Numero130

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numero 130 — anno VIII

Mercoledì 24 Ottobre 2012

Periodico Fraccarotto

IL SOGNO INFRANTO

CALCIO

NUOVINE FIGA IN SAL COMUNE

INTERVISTA AL NUOVO MISTER A pag. 3

A pag.

AUTO-EROTISMO CRAMPI DEL FALEGNAME

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UNA VITTORIA SCONTATA di Flain “Guarda quel babbo come fa campagna per le elezioni… Tanto il risultato è già scritto!” Faceva uno a bassa voce. Di sotto un povero bovino di razza meridionale pascolava ignaro e tutto baldanzoso per i prati del Collegio, fischiettando un motivetto a mio parere fastidioso, di un certo Profokiev, pianista di poco valore di origine magiara. Da dietro la zanzariera di una delle stanze padronali del corridoio spallanzani, i tre volponi preparavano il discorso per la serata che gli avrebbe dato il potere. Avevano passato tutto il pomeriggio insieme, vezzeggiandosi a vicenda tutti tronfi della situazione che sarebbe presto maturata. Il padrone di camera intanto versava nei bicchieri dei suoi ospiti alcolici di dubbia qualità, van-

tandosi di averli fatti con le sue mani. Nel frattempo il suddetto bovino, attratto dal clima festoso, era salito verso la stanza e pretendeva di partecipare anch’egli al banchetto dei futuri vincitori. Ancor prima di entrare era già stato riempito di insulti dai 3 politici. “Cosa ci fai qui tu? Stiamo festeggiando la vittoria di stasera… Mi spiace ma tu sta sera perderai miseramente!” - “Questo lo vedremo, io ho i miei elettori fidati!” ribatte immediatamente il manzo sbattendo la porta e andandosene offeso dall’atteggiamento irriverente dei suoi avversari. Inutile ricordare a tutti come è andata alla fine… Erano troppo favoriti, non ci è stata in effetti storia, la vittoria è stata schiacciante, totale, quasi imbarazzante! “Te l’avevamo detto!” feceva appena dopo la pubblicazione dei risultati uno, rivolgendosi all’escluso, che cercava di mantenere la serietà nonostante la sconfitta bruciante.

Flain

deva conto di come fosse l’ora di “fare la legna e lasciarla in magazzino”. E’ questo il compito di noi anziani: far capire a ragazzi che entrano in collegio in modo più o meno L’anno passato si era chiuso lasciando i colcasuale che questo non è un posto come gli legiali in un comprensibile ed inevitabile Avete cominciato col piede giusto ma prima altri e che vi sono dei valori e una storia da stato d’ansia per l’immediato futuro. Nume- di divenire Fraccarotti a tutti gli effetti ci rispettare e da trasmettere a chi verrà dopo rose erano le domande che tormentavano i sarà da sucare e da affrontare tante altre di loro. 50 anni fa la l’uomo non aveva ancofraccarotti: come faremo ora che tanti colsfide. Non posso essere troppo tranquillo ra messo piede sulla luna, i Beatles avevano legiali sono usciti? Entreranno buone matri- sapendo che il futuro del collegio dipende appena cominciato la loro carriera e non cole o ci toccherà un ‘altra annata magra? da Metano piuttosto che da Topi o Testazza, c’erano le minigonne ma c’erano già un Sceccuduru passerà il diploma e la pianterà ma fatto sta che il nostro futuro siete voi, e gruppo di ragazzi che volevano o non volevadi suonare? che a voi spetterà mantenere in vita 50 anni no la stessa cosa. Con un occhio al passato e di tradizione e di successi. lo sguardo verso il futuro bisogna rinnovare Perdere molte delle persone che hanno avu- In un collegio sempre più giovane è inevita- questo collegio senza abbandonare i nostri to un ruolo chiave in collegio negli ultimi bile che un quarto anno cominci a sentirsi valori: solo così un impressionante cambio anni è indubbiamente un rischio per il buon vecchio, visto che di quinti o sesti anni ce ne generazionale come quello di quest’anno funzionamento del collegio ma è anche sono davvero pochi. Se penso a quante cose non stravolgerà il Plinio. un’occasione per far emergere le capacità di sono cambiate nel collegio e nella mia vita altri. In particolare sarà la numerosa annata da quel 28 settembre 2009 in cui varcai per Da matricole è difficile capire perché flettedei terzi anni a dover prendere le redini del la prima volta le mura fraccarotte e accettai re o girare per la città in accappatoio possa collegio, al fianco dei pochi anziani rimasti, dopo aver parlato con Foggia e Mimmo di aiutare l’integrazione e far bene al collegio i quali, più che mai in un’annata cruciale, fare matricola, stento a credere che siano e non pretendo che siate già in grado di dovranno costantemente essere presenti e passati poco più di 3 anni. In così tempo ho comprendere queste cose, ma tenete semnon estraniarsi dalla vita collegiale come accumulato una quantità di esperienza che pre a mente che state iniziando quella che troppo spesso è avvenuto. La linea verde del mai avrei vissuto fossi rimasto a casa o fossi molti definiscono la più bella esperienza collegio trova conferma nella nuova compo- andato in appartamento e ormai mi avvio della loro vita e che, in fondo, più di un ansizione della redazione composta prevalencosì come i miei pochi compagni d’anno su- ziano vi invidia, pensando al futuro che vi temente da terzi anni che mi accompagneperstiti al crepuscolo della mia epopea col- aspetta. ranno nell’estremo tentativo di far rivivere legiale. In uno splendido articolo un grande il giornale più amato dalle donne nude. Non ex, giunto al quarto anno di collegio, si ren-

EDITORIALE di Esselunga

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si possono non spendere due parole sulle nuove matricole, numerose, prevalentemente terrone, sebbene ciò possa dar fastidio a qualcuno, ed ignoranti quanto basta.

A rigor di cronaca mi pare doveroso riportare agli atti quello che hanno fatto i nostri 4 protagonisti per concludere la serata. Batista si era dedicato alla lettura di libri di alta cultura senza accorgersi che il suo compagno di camera gli aveva spostato il segnalibro da un capitolo all’altro rendendo di fatto incomprensibile la trama. Foggia aveva perso la voce urlando per tutta la serata frasi sconnesse del tipo “Minchia la minchia” oppure “Figa la tipa” frase che il ragazzo ama pronunciare in presenza della sua ragazza, quando vede un qualsiasi individuo di sesso femminile che incontra per strada. Flain si era consumato la mano stringendola a chiunque gli capitasse a tiro. Ma tutti si chiedono cosa aveva fatto il Perdente inquilino della numero 53 per sbollire la rabbia. Si era ovviamente dedicato al suo passatempo preferito, terrorizzare le matricole, consumando in un paio di ore la sua riserva mensile di peperoncino. Ora dopo qualche giorno posso dire sinceramente che la sua rabbia è sbollita. Prego tutti i giorni di non essere il membro del comitato che ha già deciso di eliminare quest’anno per salire al potere!


INTERVISTA AL MISTER di Esse Ti spaventa allenare tuo fratello?

Dal campo alla panchina, passando dalla curva, cosa ti ha spinto a questa scelta, e perché sei stato preferito agli altri candidati, nonostante la tua giovane età? L’aver lasciato la squadra anzitempo mi ha spinto a prendere il megafono in mano per sentirmi ancora parte del gruppo ma nonostante il successo sia in campo che in tribuna sentivo di non essere soddisfatto. C’era troppa distanza tra me e la squadra e così già sul finire dell’anno scorso ero deciso a candidarmi come allenatore della squadra. L’esperienza di capoultrà ha creato un rapporto speciale con i miei compagni di squadra che li ha convinti che nonostante l’età avessi gli stimoli e il carisma necessario per Il nuovo Mister in una foto d’annata. guidare il gruppo. Tra l’altro non ho mai fatto in caso alla mia relativa giovane età. Si potevano nutrire dubbi sul tuo tempe- La squadra è rivoluzionata: molti senatori hanno lasciato il collegio, ma vi soramento e sul tuo self-control, pensi di no anche numerosi nuovi innesti. Dacci poter smentire certi pregiudizi? un tuo parere. Senza dubbio non sono dotato di un aplomb all’inglese ma penso che un po’ di L’uscita di giocatori come Igor, Moviola e Polo ha sicuramente indebolito la squagrinta possa solo far bene alla squadra. Peraltro ci tengo sempre a ricordare che, dra se non altro per quel che riguarda l’esperienza, ma i nuovi innesti sono molnonostante la mia impulsività e passioti e validi. Mosca e Sicurello hanno le nalità, sono stato sempre freddo dal diqualità tecniche per dare molto alla squaschetto, e quando siamo stati eliminati dal Valla 3 anni fa non sono stato certo io dra, Kinder, Fox e Schultz hanno tutte le basi per diventare dei calciatori impora farmi espellere (durante i 90 minuti, tanti per il collegio. Punto molto su Covero Moviola?). Questo comunque mi stimola a dimostrare di avere la freddez- modino e credo che potrà rivelarsi una scommessa vincente, nonostante la siza necessaria a guidare questo gruppo. lhouette “alla Moviola”

Non avendo avuto la fortuna di fargli matricola questa può essere un’occasione per farlo sucare. Sarà un piacere allenarlo. Ci presentiamo da campioni al torneo 2013, ritieni sia possibile ripetere il successo dell’anno passato? Quali squadre ti sembrano le rivali più pericolose? Lavorando quotidianamente, partita per partita, come abbiamo fatto l’anno scorso possiamo e dobbiamo ambire a riconfermarci campioni e per fare questo serve impegno e forza di volontà. Prima di valutare la rose rivali bisognerà aspettare di visionare le matricole, ma Golgi e Spalla rimangono sempre tra le favorite, mentre il Don Bosco dovrà confermare l’exploit dello scorso anno. Il Cairoli è sempre una mina vagante che alterna annate positive e tornei anonimi. L’anno scorso, dopo 7 anni, la Coppa Cairoli ha lasciato il Collegio. Possiamo dire che riprenderla sia l’obiettivo primario della stagione? Riportare la coppa in collegio sarebbe magnifico ma non è possibile impostare l’intera stagione pensando a una sola partita. Pur avendo giocato e vinto 2 coppe non saprei cosa dire o fare per guidare la squadra alla vittoria. Sono le 24 ore più intense dell’anno ed è difficile trovare delle parole per descrivere la sensazione. L’unica cosa che conta è riportarla in collegio, ci volessero anche 50 calci di rigore.

COLONNE: il passaggio da fagiolo a colonna è delicato. La voglia di mostrare il proprio valore alla collegialità e l’eccessiva smania di fare matricola, ma anche la paura di non essere all’altezza del proprio ruolo possono IL CAZZO. E se Esselunga cancella queste giocare brutti scherzi. Si passa da chi eccede righe, glielo taglio. nella matricola, dimenticando come e perché vanno fatte certe cose a chi si estranea dalla vita collegiale. Seguite l’esempio di VIOLENZA alcuni anziani e andrà tutto bene. IN MEDIO STAT VIRTUS

NUOVINE: la serata di matricola incrociata era attesa con ansia: Ibra aveva tirato fuori le scarpe ‘cchiu belle di Licata e Comodino indossava la panciera delle grandi occasioni. L’esiguo numero di nuovine non era all’altezza degli appetiti fraccarotti e non sempre la qualità conta più della quantità. Inoltre una dose maggiore di ignoranza e presbenismo non avrebbe fatto male. CARESTIA

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Matricole segaiole di Topi e Gianluca Che un buon fraccarotto fosse arrapante, era cosa nota; che lo fosse così tanto da far cambiare sponda a un altro collegiale (matricola), invece, è stata una piacevole novità, venuta a galla durante la serata mista con le nuovine edizione 2012. Ma cominciamo dai fatti; le ragazze – che, bisogna dirlo, quel poco fascino che avevano lo tenevano ben nascosto sotto barba, baffi, cuffie da doccia e slip a vista - hanno effettuato una scelta alla cieca: nascoste dietro un telo, da un terzetto di nostri baldi giovani selezionavano il loro compagno per la serata e per la vita in base alle risposte che questi davano a 3 loro domande. E i 2 esclusi? Ecco che scatta il fattore FF (Fascino Fraccarotto) e diventano di colpo una coppia di fatto! Purtroppo (colpa di noi matricole) il fattore FF ha più successo sui nostri compagni di avventure che sulle –finte- barbute ospiti, che riescono a sfuggire anche all’indiscutibile sex-appeal delle mutande a cuoricini di Trota indossate da Morgan. Dopo l’introduzione e la formazione delle coppie, hanno preso il via i giochini guidati da Loffa, più piccanti di un peperon-

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cino di Sceccuduru (fidatevi, parliamo per esperienza): abbracci promiscui, conturbanti movimenti di bacino e…palle, oggetti oblunghi e mosci che spuntano dai boxer fraccarotti e su cui le nuovine si gettano avidamente (parliamo di calze). A fine serata sembravano esserci tutti i presupposti per qualche buon limone (la camicia “oscena” di Totò sembrava aver fatto il suo dovere) ma purtroppo non è andata così: le nuovine, accaldate dai giochi ma soprattutto dal fascino virile delle nostre matricole, sono scappate un po’ spaventate nel loro collegio: consoliamoci, probabilmente non erano ancora pronte a ricevere dosi così massicce di testosterone biancorosso. Le “nonne” del Nuovo, soddisfatte di questo primo rito di iniziazione superato dalle loro allieve, come chiocce severe le hanno riportate al sicuro dentro le mura amiche, al riparo dai fraccarotti arrapati. E a noi povere matricole cosa è rimasto? A parte i bollenti spiriti (che in un caso, per essere placati, hanno imposto un bel bagno freddo), qualche fortunato fra noi ha avuto la fortuna di trovare l’amore a poche camere di distanza dalla propria:

mercoledì sera sono nate alcune coppie che sembrano fatte per durare per sempre; pensiamo a amori come quello fra Mosca e Danito, gli opposti che si attraggono, o fra Kinder e Testazza, qualcosa più che semplici amici. Insomma, lo spirito di gruppo fra matricole pare essere forte –e conturbante- come non mai; adesso però è arrivato il momento di dimostrare che anche la fava di noi nuovi acquisti è sempre rivolta all’insù, quindi lanciamo un avviso alle nuovine: se dovesse capitar loro di incrociare ancora la nostra strada, facciano molta attenzione: non basterà un po’ di trucco carnevalesco e qualche reggiseno con dentro più aglio che tette a fermare i nostri ormoni. Morale della favola? Il fascino seduttore del buon Plinio scorre ancora vigoroso nei collegiali che portano il suo nome, tanto vigoroso da travolgere povere menti femminili troppo acerbe anche per fraccarotti di primo pelo. Ragazze, se la prossima volta volete assaggiare il vero sapore della vita, vi conviene…aprirvi un po’: noi siamo qui per aiutarvi.


Un’ottima annata di Tora E’ ormai tradizione consolidata che ogni anno, a ottobre, nuovine e fraccarotti si riuniscano per una serata di matricola, in cui le rispettive nuove leve vengono fondamentalmente prese per il culo. La speranza latente dei fraccarotti è che queste occasioni si trasformino in una porcata (chi di noi era presente ahimè si ricorderà delle scene dell’anno scorso.. ) quelle delle nuovine è di poter ritornare nei verdi campi con tutta la dignità con cui erano partite. Quest’anno, sarà per l’inequivocabile stampo da oratorio/animotore/ chirichetto dei due conduttori della serata Flain e Loffa, sarà per il divertente presbenismo delle (anziane)matricole fraccarotte o per il perbenismo (da non confondere, attenzione!) delle matricole nuovine (qualità discutibile, ma in questo caso condizione necessaria per evitare di trasformare la serata in un’ orgia), l’impresa si è svolta senza intoppi, in assenza di limoni volanti, palpatine varie e fughe (…romantiche). Le matricole fraccarotte, quest’anno, sono senza dubbio degne di nota. Una bella rivincita visto la magra annata dell’anno scorso (ebbene si, maledetti!

Forse potrete potete continuare a tirarvela dicendo che siete i più fighi di Pavia!). Ovviamente la terronia fa da padrone. La faccia d’angelo di Kinder o la figura un po’ dandy di Shegghy nulla possono contro la tracolla bickembergs di Comodino che, ancora non ho capito perché, ha tenuto su tutta sera + , contro le scarpe lucide e i jeans bianchi del fanciullo che, a detta di Uzzino, condivide il guardaroba con Margaret Thatcher o senza dubbio con il ciuffo leccato di Morgan o la camicia psichedelica) a fiori del compare di Raffadali. Una menzione a parte meritano due personaggi che hanno animato la serata rendendosi particolarmente ridicoli ai nostri occhi: Schultz e Harry Potter. Schultz, seriamente, che problemi hai? Essendo un genovese/ tedesco dovresti solamente essere tirchio e noioso e invece nein-nein-nien, sei uno scoppiato senza possibiltà di ripresa! Vedo già la tua carriera universitaria andare in fumo… ma non ti preoccupare, in collegio troverai tanto compagni con cui condividere questo fardello (non me ne vogliate!). Harry, con quegli occhiali hai in sostanza

scelto tu di che morte morire (anche se personalmente scorgo una somiglianza non trascurabile con alfa alfa!). Con la tua presentazione hai riabilitato la puritana figura del maghetto di Hogwarts… ma non ti consiglio di cercare la tua Ermione tra i tuoi compagni.. potresti trovare una sorpresa (altro che scappellamus!) Insomma le Nuovine non possono che definirsi soddisfatte! Una sola nota di demerito: Scuccu, ma quanto cazzo sei molesto? La devi smettere!! Da quando ti sei diplomato al conservatorio hai troppo tempo libero per andare in giro a fare il manzo con la tua estrema delicatezza! Trovati un hobby (con afffetto eh!)! Quest’anno non ci hai preparato neanche una torta! E smettila di sballarti con i fattoni, che non puoi reggere il ritmo nonostante la stazza! Per il resto, un grazie ai Fraccarotti per la loro ospitalità!

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LA CHIMICA SECONDO BILLY Il fenomeno dell’emissione della luce nelle fiamme è alla base della pirotecnia, ovvero l’arte del fuoco. Nei fuochi d’artificio, l’energia termica necessaria a formare atomi, dai rispettivi composti, e poi ad eccitarli in modo che possano emettere luce colorata durante il rilassamento è fornita dalla combustione della polvere pirica, di cui vi riporto la composizione qualora qualcuno volesse cucinarla: 75% nitrato di potassio, 18% zolfo, 7% carbone di legno(percentuali in massa) . La polvere pirica e la pirotecnia hanno origini antiche e spesso avvolte nella leggenda. Secondo le prime testimonianze scritte, la polvere pirica era già nota in Cina attorno al 1000 d.C., ma probabilmente era diffusa nella regione già da tempo. Nel XIII secolo fu introdotta in Europa, probabilmente dagli arabi. Dal punto di vista chimico la combustione della polvere pirica è un altro esempio di ossidazione, in cui un combustibile (la sostanza che brucia) e un comburente (la sostanza che determina la combustione, ovvero l’agente ossidante) reagiscono tra loro. In questo modo la reazione evolve velocemente, in modo esplosivo, liberando molta energia sotto forma di calore. Nei fuochi d’artificio la polvere pirica è mescolata con composti che contengono elementi metallici come litio, sodio, calcio, stronzio, bario, rame, magnesio, ecc.. L’energia liberata dalla combustione della polvere pirica decompone questi composti, produce gli atomi degli elementi

metallici e li eccita. I colori suggestivi e spettacolari dei fuochi d’artificio derivano, almeno in parte, dalla luce prodotta dal fenomeno di emissione atomica . Gli atomi sono formati da un nucleo carico positivamente intorno al quale si trova, ad una certa distanza, un mantello di elettroni in numero tale da compensare esattamente la carica positiva del nucleo. Se la temperatura della fiamma è abbastanza alta, il calore viene assorbito dagli atomi e per questo gli elettroni del mantello più lontani dal nucleo se ne allontanano (eccitazione). Gli elettroni però possono allontanarsi (o avvicinarsi, quando è possibile) al nucleo solo a salti discreti, come se salissero o scendessero una scala. Di conseguenza non possono rimanere, per così dire, "sospesi" fra un "gradino" e l’altro, ma devono risiedere su un gradino o un altro gradino a seconda della quantità di energia assorbita dall’atomo. I gradini vengono chiamati orbitali. Dunque, affinché un elettrone possa saltare da un orbitale (gradino) più vicino al nucleo ad uno più lontano l’atomo deve

assorbire esattamente la quantità di energia che corrisponde alla "distanza" tra i due gradini. Tuttavia, dopo questi salti elettronici gli atomi tendono a restituire l’energia assorbita lasciando che l’elettrone ritorni all’orbitale (gradino) di partenza (rilassamento). Anche in questo caso, l’energia restituita da ogni atomo corrisponde alla "distanza" tra i due gradini e quindi avrà un valore ben definito e viene quindi rilasciata come un "pacchetto" (quanto) di energia. Uno dei modi in cui l’energia viene liberata nel corso del rilassamento è l’emissione di radiazione elettromagnetica, cioè di luce. In funzione dell’energia restituita dagli atomi durante il rilassamento, la luce emessa avrà ’colori’ diversi a seconda del tipo di atomi. A questo si affianca il fenomeno dell’incandescenza, cioè l’emissione di luce dovuta al forte riscaldamento di solidi. Per esempio, il magnesio brucia nella fiamma e forma un composto con l’ossigeno (monossido di magnesio, MgO). Il monossido di magnesio rimane solido, sotto forma di particelle solide, anche nelle fiamme dei fuochi d’artificio (infatti fonde a temperatura molto alta, circa 2800 °C). A causa del forte riscaldamento queste particelle solide diventano incandescenti ed emettono un’intensa luce bianca. Per questo il magnesio è impiegato in pirotecnia per la produzione di lampi bianchi.

“Oh cazzo Talio, ti avevo scambiato per Mr Potato di Toy Story e mi sono preso male ”

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COOKING IN PARADISE a cura di CC & Frigo POLLO E GAMBERI AL CURRY CON RISO BASMATI INGREDIENTI Per il pollo Brodo o acqua calda q.b. Carote 2 Cipolle 1 Curry in polvere 2 cucchiai Gamberetti sgusciati 350 gr Olio di oliva extravergine Pollo 600 gr di polpa Sale q.b. Yogurt greco 200 gr (facoltativo)

SBATTI = COTTURA = 30 min PREPARAZIONE = 20 min DOSI PER = 3 persone

per il riso Brodo o acqua calda q.b. Chiodi di garofano 5 Cipolle 1/2 Olio di oliva extravergine 4 cucchiai Riso Basmati 300 gr Sale q.b. PREPARAZIONE Ponete in un tegame capiente dell’olio, aggiungete il pollo tagliato a cubetti e fatelo rosolare per 10 minuti (fino a che il liquido fuoriuscito dalla carne si asciughi). Nel frattempo tritate finemente la cipolla e le carote, aggiungete il tutto nel tegame assieme al pollo e lasciate soffriggere a fuoco lento per altri 10 minuti. Aggiungete a questo punto due cucchiai abbondanti di curry, salate, quindi mescolate per amalgamare bene il tutto e lasciate cuocere per altri 10 minuti aggiungendo un mestolo di brodo o acqua calda quando serve. Nel frattempo infilate nei lati di mezza cipolla i chiodi di garofano e ponetela a soffriggere per 2-3 minuti in un tegame assieme a dell’olio ; unite il riso basmati , fatelo tostare e poi aggiungete acqua calda salata , piano piano fino a che il riso sarà cotto e asciutto. Intanto quando al pollo, aggiungete i gamberi sgusciati , lasciate cuocere per due minuti e poi se è di vostro gradimento aggiungete lo yogurt greco; mescolate per scioglierlo, quindi salate se necessario e spegnete il fuoco quando il condimento risulterà denso. Mescolate il risotto insieme al condimento che avete preparato. Servite immediatamente.

mi piace toccare i capezzolini piccini picciò di quel tenero bovino di Batista

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VATTI A FIDARE… a cura di Mingo Le sacre mure del Plinio ospitano non un gruppo di studenti ma una famiglia, un’unica entità che, come qualcuno disse, respira, lavora, bestemmia e domina insieme. Ciò non toglie che ognuno lo faccia a modo suo, rapportandosi e dando il proprio contributo, integrandosi come meglio crede. I tradizionali ed immancabili gruppi in collegio sono fattoni, nerd, spacciatori, secchioni e fantasmi. Dopo la confusione del primo anno, dove sei solo meno della merda, uno di questi gruppi ti accoglierà. È quello che è successo a me, Billy S., Reggio e Toppa. I veterani ci hanno mostrato la via, insegnato infiniti e più ampi modi di raggiungere il nirvana. Tutto andava per il meglio nonostante IL preso male non vedesse mai la luce del sole. Eravamo tutti disposti ad incontrarlo anche solo dal tardo pomeriggio in poi pur di vederlo, a fare le ore piccole di notte. Sapevamo che la luce lo avrebbe danneggiato e volevamo il suo bene. Il primo sentore di un problema si ebbe quando la frase “vado a dormire” fu pronunciata con molte ore di anticipo sulla tabella di marcia. Eravamo tutti nella tranquillità e nella meditazione che

nebbiosa fin dal primo giorno, stava diventando un nerd, preferendo la realtà virtuale dei videogiochi all’irrealtà che caratterizzava le nostre serate. Spacciatori e secchioni sono agli antipodi, così come nerd e fattoni. Le occhiate in cagnesco che i due gruppi si rivolgono parlano chiaro, non può esserci un punto d’incontro. Capirete il dilemma del CRF, da una parte orgoglioso della propria identità, dall’altra affezionata a tutti i suoi membri. È l’inizio della triste situazione in cui ci troviamo ora, costretti a dover spartire il nostro migliore amico con Ezio Auditore, il sergente Soap e tutti quegli altri mostri che dei cervelloni hanno creato. Adolfino mi rivolgo a te, il più anziano di tutti e ormai capostipite della confraternita nerd. Prenditi cura di lui, non mangia molto e calò inaspettato. Le menti confuse dei presenti non riuscirono a formulare molti per lo più biscotti, fallo fumare ogni tanto pensieri quindi, dando la colpa alla stan- così magari si ricorderà di Mingo e NON osare chiedergli di uscire di mercoledì, lo chezza, lasciammo correre. spaventeresti e fuggirebbe di nuovo. Io Il dramma stava consumandosi lentaappenderò in camera la foto del mio ultimente e i miei occhi troppo piccoli non mo compleanno, eravamo al Bull Dog ad potevano vedere così lontano. Ah, forse se ce ne fossimo accorti in tempo avrem- Amsterdam. mo potuto salvarlo! Il buon vecchio Reg- Vatti a fidare degli amici. gio, che aveva respirato la mia stessa aria caratterizzava le nostre serate, e il gelo

PORN REVIEWS: Are you still awake? a cura di Eleno Evviva Ornella Vanoni! Basta con queste cretinate e passiamo ai fatti. Lo scopo di questa rubrica è dimostrare che esista una pornografia di qualità, si tenterà dunque di passare in rassegna il fior fiore della mia epica collezione di porno, che è come dire delle mie migliori masturbazioni. (Una nota di stile: è una rubrica seria, e si userà un linguaggio il più possibile adeguato alla scientificità degli argomenti trattati). Come non cominciare con un bel porno lesbo? Tenero e appassionato. Titolo: Are You Still Awake? Casa di produzione: Brazzers.com Attrici: Celeste Star, Danni Daniels

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Regista: ND Durata: 34 min, 8 sec On line dal 23 Agosto 2011

Baci e carezze si susseguono per alcuni minuti, poi iniziano le danze, anzi il gioco innocente di due ragazze, prima solitario, poi di coppia. Tutto è così pudico, casto e sembra mirare alla responsabilizDue attrici, che semzazione del piacere saffico: non ci sono brano appena diciotmai prese di posizione, l’elemento matenni, scoprono il pia- scolino, dominate, non è presente, e tutcere dei loro corpi in to viene deciso con delle domandeuna serata di cui non risposte del tutto naturali (Ci togliamo sappiamo niente (un questo? Posso vedere, assaggiare? ecc). pigiama party in due e Il resto ve lo lascio immaginare. La brasenza party? Una sera- vura delle attrici non è casuale: ambedue ta tra amiche, direte, hanno girato solo scene lesbo, specializma chi ha due letti sin- zandosi in questo genere pornografico. goli nella propria caGiudizio di Eleno: per me è stato imposmera? Resta l’unica sibile gustarmelo fino in fondo e l’ho ipotesi che siano due dovuto vedere in varie puntate. Spero sorelle, anche se il cli- che voi abbiate più resistenza di me. L’uma non è del tutto casalingo). Tutto ini- nico neo è l’ambientazione, che mette in zia con Celeste Star che sviolina il suo dubbio il realismo a scapito della sendolce organo sotto le coperte. Niente si sualità visiva. vede, tutto si sente appena. A questo La prossima puntata analizzeremo una punto Danni Daniels pone un quesito coppia di latine s-t-r-a-o-r-d-i-n-a-r-i-e! importante e scontato : “Are You Still Awake?” chiede alla sua amica/sorella.


TRAME CONTORTE E VISIONARIE a cura di Scorpion Il Pasto Nudo di David Cronenberg Difficile definirne la trama, difficile rintracciarne il nocciolo di senso ma, in fin dei conti, la cosa non stupisce più di tanto, visto che Cronenberg ha fatto della stranezza la sua caratteristica principale, affiancata qua da una vena visionaria che rende il film simile a un’esperienza onirica. Il protagonista del film, William Lee (pseudonimo con cui Burroughs firmò Junkie), è uno scrittore tossicomane (o forse uno sterminatore di scarafaggi) che inizia a vedere cose decisamente strane: macchine da scrivere che diventano enormi scarafaggi, alieni bizzarri e antennuti, donne e uomini appaiono e scompaiono per poi ritornare uguali e differenti; lo vediamo incontrare persone, parlare, spostarsi in continuazione da un luogo interno ad uno esterno, da una regione all'altra di un mondo non meglio identificato. E questo sarebbe niente, visto che lo scrittore si trova in mezzo a complotti e intrighi di cui fatica a comprendere la sostanza, tra organizzazioni segrete e agenti altrettanto segreti. Sta di fatto che, dopo l’ennesima visione, si trova a uccidere per sbaglio sua moglie il che lo costringe a scappare da New York per rifugiarsi nell’“Interzona”, luogo imprecisato del Maghreb. Sarà l’arrivo nell’Interzona a porre William Lee di fronte alle sue paure più recondite e ai segreti più torbidi della sua personalità, interpretati qui da allucinazioni e metafore sempre più violente e organiche. Forse però, il nostro scrittore è sempre stato solo, non ha mai visto nessuno, forse non si è mai mosso dalla sua scrivania, dove, mentre si droga, scrive. Che poi, alla fine, sono la stessa cosa.

Lee è uno scrittore, senza dubbio. O forse è uno sterminatore di scarafaggi. Meglio ancora, uno sterminatore letterario, un uomo che può sia creare che distruggere; una contraddizione che combacia con la concezione dell’atto creativo per Croenenberg ovvero un’azione produttrice di infiniti mondi che, scindendosi dal loro creatore, finiscono per fagocitarlo. William Lee sperimenta sulla sua pelle, come piace al regista, questa allucinante fatalità della scrittura. Per tutto il film si aspetta che Lee si svegli, lo spazio in cui tutto accade (ma accade veramente?) sembra troppo rarefatto, le pareti, gli oggetti e anche le persone sembrano mancare di consistenza. Tutto è possibile, "vero"? "reale"?, queste categorie si svuotano di senso, lasciando le immagini e scoprendo un racconto fatto di pensieri incastrati nella pellicola. Il film tocca apertamente numerosi argomenti delicati: la droga, la politica, la sessualità, l’omosessualità, il tradimento e le molteplici personalità delle persone. È a mio parere un capolavoro, difatti la sensazione che si ha guardando Il pasto nudo è quella di una grande confusione, amplificata dai numerosi riferimenti alla sessualità (molti assurdi e inaccetabili) nonchè dallo sguardo vacuo e indeciso del protagonista, che forse ha capito quanto succede ancora meno dello spettatore. Ma, in definitiva, questo è il cinema di David Cronenberg: se vi piacciono i film no-sense e allucinatori ok, se no guardate “I Mercenari”. Voto 8/10.

Dettagli sull’autore: David Gronenberg, nato a Toronto il 15 marzo 1943, figlio di un giornalista e di un'insegnante di pianoforte, si iscrive all'Università di Toronto in scienze per poi laurearsi invece in letteratura inglese, ha sempre lavorato principalmente come regista cinematografico, totalizzando circa 22 lungometraggi. Tra le sue opere di maggior rilievo: A Dangerous Method, Cosmopolis e La promessa dell'assassino. Definito "sovrano dell'horror venereo", "amante del sangue", già a dodici anni scriveva piccoli racconti horror. È tuttora vivente.

PERCHE SI DICE COSI... Avere la coda di paglia: Un'antica favola racconta che una giovane volpe cadde disgraziatamente in una tagliola; riuscì a fuggire ma gran parte della coda rimase nella tagliola. Si sa che la bellezza delle volpi è tutta nella coda, e la poveretta si vergognava di farsi vedere con quel brutto mozzicone. Gli animali che la conoscevano ebbero pietà e le costruirono una coda di paglia. Tutti mantennero il segreto tranne un galletto che disse la cosa in confidenza a qualcuno e, di confidenza in confidenza, la cosa fu saputa dai padroni dei pollai, i quali accesero un po' di fuoco davanti ad ogni stia. La volpe, per paura di bruciarsi la coda, evitò di avvicinarsi alle stie. Si dice che uno ha la coda di paglia quando ha commesso qualche birbonata ed ha paura di essere scoperto.

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PRESÈNTATI Nome: Francesco Castelli, noto alle fraccarotte genti sotto lo pseudonimo di Gianluca (DAI CAZZO!) o "Castelli di sabbia" ma anche "E.T." che fortunatamente sono caduti in disuso fin dalla prima serata. Sono nato a Lecco (ricordate la presentazione? 8==D) il 6 luglio '93, sono domiciliato a Reggio Calolzio, tento di studiare Scienze Politiche e delle relazioni internazionali e di conseguenza la mia più grande ambizione è lavorare al McDonald, ma anche il Burger King può andare bene come ripiego. La mia camera è la 45, che condivido con Patrizio, restio ad accettare l'idea che l'abbiano assegnata a me (e che i suoi goldoni mi vadano stretti). I miei hobby sono la figa, il basket e -da qualche giorno- flettere, flettere, flettere. Vengo dall'istituto Goldoni, dove c'erano circa 25 ragazze su 700 studenti: il collegio, qundi, mi sembra un vero e proprio figaio! Altro da dire? Oltre che per VdC scrivo per un altro giornale, dove mi pagano ancora meno. L'obiettivo di quest'anno per me ovviamente non è passare tutti gli esami, bensì portare a casa tutte le partite dell'intercollegiale di basket!!!

Mi chiamo Mariano Topi EFaccioSchifo detto Sorci ma molti mi chiamano più semplicemente Topi. Sono nato il 23 Aprile 1992.sono nato a Bari ma vivo da sempre a Venosa, patria di Orazio e di Rocco u’ Re. Mi sono diplomato a Manfredonia, nel Liceo Scientifico G. Galieli nel 2012. Ora tento di studiare Giurisprudenza.. e il “tento” non fa più parte della presentazione di default ,ma è proprio la verità! La mia stanza è la n° 78 e il mio bagno lo condivido con Licata che non desta problemi . I miei hobby sono: la figa, il basket , che non ho mai praticato a livello agonistico ma solo in street mode - quando venivo usato come segna punti—e la pallavolo. Nella pallavolo posso vantare una promozione in Serie C e una bella divisa! Sono un buon praticante del culto Fifa e cerco adepti joystick dotati per eventuali meeting meditativi. Sono fidanzato da un po’ di tempo e anche se questo va contro il mio culto riesco a conciliare le due cose con discreto successo. Il collegio è già diventato per me molto importate anche se credo di avere ancora molto da apprendere!

Nome :Alessio Cognome Mosca Nato il 29/10/1991 ad Arezzo (AR) Residenza : Verbania (VB) Diploma : Istituto Tecnico Industriale “Lorenzo Cobianchi” con la qualifica di perito elettrotecnico Voto: 80/100 Facoltà: Ingegneria energetica Matricola: 392636 Hobby: figa, calcio, moto, palestra, alimentazione e andarlaaprendereinculo Ciao a tutti sono Alessio, come penso sappiate già, i miei primi due anni a Pavia li ho passati in un altro collegio, sono voluto venire al Fraccaro per il forte spirito collegiale e per il bellissimo gruppo unito che c’è. Che dire su di me, fin da quando ero piccolo la mia più grande passione è sempre stato il calcio, attività che ho sempre praticato, ma che ho dovuto interrompere all’età di 15 anni a causa di un incidente in moto. Dopo sei mesi passati a letto fermo (trascorsi a mangiare biscotti al burro ), mi sono rialzato con addosso 55 kg in più, di cui non mi ero effettivamente accorto ;) . Diciamo che da quell’episodio sono un po’ cambiato ( e si vede ), sono diventato molto testardo e nel giro di 5 mesi sono riuscito a dimagrire, grazie soprattutto al calcio ( anche se devo dire che correre con 135 kg non è stata una passeggiata, era da infarto!). Da qui nascono le mie passioni, ovvero qualsiasi tipo di sport e l’alimentazione. Un altro cosa che mi piace molto fare è quello di preparare assieme al mio vicino di casa le moto da pista. M.Q.M Alessio Mosca

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DIETROLOGO ON THE ROAD a cura di Esse Sembrerebbe banale affermare, con una squallida citazione dello splendido e pluri-imitato “Giù al Nord” che Beijing “è una di quelle città che fanno piangere due volte: il giorno dell’ arrivo e il giorno del ritorno” ma credo che mai come in questo caso si tratti di una citazione appropriata . Sicuramente l’impatto con l’Oriente non è dei più semplici: dopo 10 e passa ore di volo veniamo accolti da una nebbia quasi pavese accompagnata da una temperatura di 35 gradi con umidità superiore al 90%. La cappa umida amplifica lo smog della auto e delle centrali a carbone che spuntano come funghi in tutta la Cina. Ci accorgiamo presto che praticamente nessuno parla o comprende inglese e che possiamo muoverci solo in taxi mostrando ai guidatori dei biglietti con scritto in cinese il nome del luogo che vogliamo raggiungere. Fa un certo effetto vedere migliaia di uomini gialli muoversi senza maglietta nel pieno della città, sgracchiando e sputando in continuazione. Mai avrei pensato che dopo 4 settimane sarei stato così male al pensiero di tornare. La Cina è un luogo strano, praticamente agli antipodi rispetto all’Europa, dove vedere un occidentale, specialmente in certe zone, è una rarità, a tal punto che capita di chiacchierare con canadesi, australiani o tedeschi come se si fosse con dei compaesani. Ancora più grande è lo stupore nel riuscire a comunicare in inglese con un cinese, eppure la soddisfazione nel riuscire a spiegarsi con gli autoctoni mediante gesti, indicazioni e ripetizioni passive di parole sconosciute è difficilmente descrivibile. Dopo pochi giorni comincio a meravigliarmi dei miei progressi con le bacchette (che d’ora in poi chiamerò chatzè per fare scena), fino a ripudiare le forchette e il cibo occidentale. Tuttora rimpiango i raviolini di cui mi nutrivo costantemente, ma riconosco che pasta e pizza non sono male.

La realtà cinese è molto complessa, come ci si rende conto facilmente girando la città. Delle sorta di baraccopoli, senza servizi igienici, chiamati “hutong”, si alternano a grattacieli sede di discoteche e ristoranti di lusso. Nelle strade, a fianco delle Mercedes e degli innumerevoli taxi, corrono risciò e altri improvvisati mezzi di locomozione costruiti con legni, lamiere e altri oggetti misteriosi. La cattiva distribuzione della ricchezza e la

chi gialli) mentre, anche per l’assenza di politiche sociali, gran parte della popolazione, soprattutto nelle aree rurali, vive in povertà senza strutture igieniche ed acqua potabile e senza la prospettiva di un futuro più roseo. Inoltre le folli politiche economiche di Pechino stanno danneggiando irreparabilmente l’ambiente, aumentando costantemente il livello di smog e contribuendo alla distruzione di aree paesaggisticamente e culturalmente straordinarie, come Tibet e Sichuan, per la costruzione di fabbriche ed infrastrutture. Tra le cose che più impressionano della Cina vi è la chiusura al mondo esterno portata avanti dal Partito Comunista, al potere dal 1949. Non è possibile accedere a Facebook (non necessariamente un male), YouTube e ai principali social network, le mail sono soggette a censura e in tv non vengono trasmessi canali occidentali. Difficilmente si trovano ragazzi che conoscono l’inglese e che hanno avuto accesso a film o libri occidentali. Tale chiusura è quasi ben vista dal popolo cinese che concepisce lo Stato come una sorta di “padre” che deve proteggere il popolo e le tradizioni cinesi. Non basta certo una pagina per raccontare meraviglie e stranezze della Cina, che magari saranno oggetto di altri articoli, ma spero che questa introduzione vi abbia sufficientemente incuriosito. Per quel che mi riguarda posso dirvi che solo confrontandosi con culture lontane e rapportandosi con persone con cui non si ha nulla in comune si può realizzare che tutti i popoli possono vivere in armonia e che non serve dividersi per le nostre differenza bensì tentare di comprendere ed aprirsi ad ogni cultura.

povertà diffusa sono particolarmente evidenti (ma da bravi occidentali consumisti abbiamo approfittato dei prezzi da terzo mondo della capitale cinese per vivere da nababbi per un mesetto), ed accentuati dalle politiche del governo che incentivano un aumento della produttività in ogni settore. In questo modo i pochi imprenditori cinesi, oltre a nu- E così fui illuminato. Jah. merose aziende straniere. si arricchiscono a dismisura (non è infrequente incontrare nei locali giovani uomini d’affari bere champagne e fumare sigari con stic-

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UN BUON INIZIO di Trota Anno nuovo, vita nuova. Siamo agli inizi di una nuova “era”, soprattutto per quello che riguarda la pallacanestro biancorossa. Si sapeva fin dal principio che quest’anno si sarebbe ripartiti da zero, nel basket così come in quasi tutti gli sport dopo l’uscita di molti collegiali, spesso decisivi, e non solo sportivamente parlando.. L’anno che si apre è quello che potremmo definire un “nuovo inizio”, si riparte senza tutto il quintetto titolare dell’anno scorso ma con l’esperienza di chi, questo torneo l’ha vinto già una o due volte e sa che basket si mastica nel torneo intercollegiale. Ma soprattutto si riparte con tanta esperienza anche fuori dal campo, in panchina abbiamo sempre il nostro fidato Ostrega che di tornei ne ha vinti già 5, quattro da giocatore e uno da allenatore, fedelmente aiutato da Big Jim. Per il resto siamo una squadra completamente nuova, che conta soprattutto dell’esperienza dei “vecchi” giocatori ma che soprattutto deve ricostruirsi con il ricarico generazionale delle nuove mqm. Nei primi tre allenamenti ho visto, sorprendentemente, tante matricole vogliose di integrarsi che vogliono mettere cuore e

palle per entrare in questa squadra e ritagliarsi un ruolo importante. La squadra di basket c’è! C’è anche quest’anno dopo le paure iniziali, abbiamo un gruppo importante che sta prendendo forma per continuare a dire la sua nel torneo. Quest’anno se vogliamo ancora dimostrare quanto valiamo sarà ancora più fondamentale il sostegno di tutto il collegio che, è sempre stato l’uomo in più durante le nostre partite. Specialmente le mqm capiranno cosa vuol dire essere sostenuti da un collegio intero, anzi sostenuti da il miglior collegio di Pavia, dentro e fuori dal campo. Vi assicuro che, se queste sono le premesse, anche quest’anno sapremmo farci valere. In conclusione mi rivolgo soprattutto alle mqm: abbiate fiducia in questa squadra, diventatene parte integrante, allenatevi, sudate, sucate e date il meglio! Anche chi magari una palla a spicchi non l’ha mai presa in mano perché, mai come quest’anno, abbiamo bisogno di costanza (non Moviola..) e impegno! Si riparte da qui. Capitan Trota

AnimoSanoInCorporeSano a cura di Pippo SALUTE: “La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o di infermità.” (1948 O.M.S.)

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Non credere nei farmaci dimagranti. Bisogna regolare la propria dieta evitando di aumentare di peso. Il controllo del peso corporeo è molto importante per diminuire il rischio di ipertensione, infarto cardiaco, tumori, malattie artritiche. 8. Non credere che esistano farmaci ricostituenti o farmaci che aumentano la memoria o l’intelligenza. Una corretta alimentazione, l’esercizio fisico e una buona confidenza in se stessi sono la migliora cura. 9. L’atteggiamento di provare un farmaco perché “tanto non fa male” è un atteggiamento illogico. Un farmaco si deve prendere solo se esistono delle dimostrazioni scientifiche riguardanti la sua efficacia. 10. Non rivolgersi alla medicina “alternativa” (complementare). Omeopatia, erbe, pranoterapia non hanno serie dimostrazioni di efficacia terapeutiche e possono sottrarre pazienti a cura efficaci. Questo è quanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda sull’uso dei farmaci, nulla di straordinario affermerei leggendo per la prima volta questi 10 punti. Concludo però invitando tutti a voi ad una riflessione; quanto la parola “farmaco” non sia poi così lontana dalla parola “droga”; i consigli più semplici o dati per scontato risultano i più efficaci. Sappiate farne buon uso. Pace fratelli.

RACCOMANDAZIONI SULL’ USO DEI FARMACI: 1. Non prendere farmaci solo perché hanno fatto bene a qualche parente o amico, oppure perché hanno fatto bene in un’altra occasione: i farmaci vanno prescritti dal MEDICO. 2. Non forzare i medici a prescrivere farmaci. È opinione diffusa che una visita medica si debba concludere con una prescrizione, al punto che molti protestano con il medico che non fa prescrizioni. 3. Non prendere troppi farmaci insieme; è raro che succeda o meglio che sia necessario, comunque mai al di fuori dell’ambiente ospedaliero. Più farmaci insieme, spesso, combinano più guai che vantaggi. 4. Non pensare che i farmaci possano prevenire malattie future. CIO’ AVVIENE MOLTO RARAMANTE. 5. Non prendere farmaci per periodi troppo lunghi (tranquillanti) senza verificare con il proprio medico se ciò è necessario. Sono pochi i casi in cui è veramente necessario continuare un trattamento per molti mesi. 6. Non prendere farmaci per curare cattive abitudini vita. La bronchite croniche da fumo di sigarette, i danni epatici da alcool, le ipercolesterolomie causata da diete ricchi di grassi, si curano non fumando, non bevendo e regolando i grassi nella propria dieta. Philip Morris

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TEST: CHE ELEMENTO DEL COMITATO SEI? Esselunga ha appena annunciato i risultati della votazione per il nuovo Comitato. Come reagisci? Con un triplice fischio sancisci la fine della competizione. Stringi la mano a tutti e ti congratuli con ognuno per la bella partita; Vuoi dimostrare a tutti che hai le palle per ricoprire questo difficile incarico! Le tiri fuori e metti in mostra orgoglioso i tuoi “meloni tumorati” (cit. Trapani)! «Mamma mia! Il Principe colpisce ancora!!!» e rivolgendoti al Perdente: «Scusa… Mi ripeti quanti voti hai preso? » Poi siedi sul trono e accarezzi compiaciuto il tuo riccio consigliere!; Fai finta di niente, tanto “il Comitato è solo una carica formale!” . Ma poi sali in camera e, nel cuore della notte, affoghi il dispiacere in una tazzona di latte e ‘nsullhi! Fresco fresco di elezione ti convoca il Rettore che scaglia accuse indiscriminate contro i collegiali: qualcuno avrebbe scassinato un armadio e rubato le lenzuola. Cosa fai? Fai un occhiolino alla Economa e le prometti un fallo alla prossima occasione; Non ci stai a queste accuse infondate: sbatti una palla sul tavolo e poi lanci il Rettore fuori dalla finestra come un tronco!; Stranamente non hai la risposta pronta. Devi salire in camera per consultarti col tuo amato riccio! Le domande le fai solamente tu! Tiri fuori dalla tasca un peperoncino e obblighi il Rettore a mangiarlo se non risponde correttamente alle TUE domande!

ANTOLOGIA CLANDESTINA a cura di Eleno

Chi eri, bella signora la nebbia la nebbia che ammanta i tuoi occhi, il tuo volto, che ti fa sembrare muta, ha creato la tua leggenda con disinvoltura porti un’accia al collo con disinvoltura

Prima riunione, un giorno speciale, tutti gli occhi dei Collegiali saranno puntati si di te. Come ti vesti? Sei indeciso tra la nuovissima divisa arbitrale viola fluo e un completo da tamarro navigato... Solo il meglio per i tuoi fedeli elettori!; Passi il pomeriggio a lucidare i tuoi gioielli, sai benissimo che i collegiali non ti guarderanno certo nelle palle… degli occhi!; Il tuo riccio consigliere è andato in vacanza… Attanagliato dai dubbi copi spudoratamente abito e stile del Maestro !; Come tutti i giorni… Tanto per te è solo una riunione come tutte le altre! Ormai siete un trio collaudato! Ma improvvisamente un membro del triumvirato, oberato dagli impegni universitari, decide responsabilmente di abdicare. Che fai? Non ti abbatti e organizzi un passaggio di consegne con la tua bandierina per testimone. Poi cerchi di fare del nuovo entrato il tuo fidato assistente!; Non accetti la sua decisione e tenti di fargli cambiare idea martellandogli la testa con le tue palle pneumatiche!; Pensi che con quel terrone del nuovo membro non si possa proprio ragionare. Con un ribaltone clamoroso tenti di far eleggere messer Riccio!; Stappi dello champagne in Sala comune, sei più felice del giorno del diploma al Conservatorio!

da secoli il tuo marmo non parla chi eri? Un fantasma perso tra le pietre grigie un re, un imperatore, o forse l’amante nobile di un ricco pescatore, il figlio del Ticino stesso

Patrizio&Bormietto Soluzioni a Pag. 14...

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Maggioranza di risposte: FOGGIA: imparziale come un arbitro. Diplomatico come pochi. Sei buono solo a raccattare fondi dal Rettore. LECCHIELLO

BATISTAH: hai fisico e ignoranza necessari per essere il braccio armato del Comitato. E se queste doti non dovessero bastare hai in serbo delle armi segrete per farti rispettare! Ma rimani pur sempre un… PICCOLO coglione

FLYN: sei un burattino nelle zampe di un animale imbalsamato. Sempre meglio che essere un bovino del cazzo, capace solo di muggire senza ritegno. FANTOCCIO

SCECCU: non sei un membro del comitato! RIDICOLO BOVINAZZO

LEZIONI A PAMELA a cura di m.q.m. schultz Mano del giorno: AJ in guerra di bui Ci troviamo a fare una partita di poker in 6: ipotizziamo che tutti hanno 20€ davanti e i bui sono 10 e 20 centesimi. Tutti i giocatori passano, mentre il piccolo buio, giocatore molto aggressivo, rilancia a 60 centesimi. Noi siamo di grande buio e abbiamo una mano piú che giocabile: AJ di picche. La prima domanda che bisogna porsi è la seguente: rilancio o semplice call? Visto il tipo di giocatore che abbiamo di fronte il rilancio é sempre consigliabile! Se voleva solo rubare il buio potrebbe passare, se decide di chiamare saremo in posizione e quasi sempre sicuri di avere la mano migliore visto il suo stile di gioco, e se rilancerà ancora starà a noi decidere se vogliamo giocare una mano forte ma spesso sopravvalutata come AJ. La decisione consigliabile é dunque un raise. Raisiamo più o meno tre volte l'importo del rilancio: 1,75€. Il piccolo buio chiama. Al flop esce: J 10 2 Il piccolo buio ci sorprende puntando 2€. Qui non si può fare solo call! In questo spot siamo dietro pochissime volte. Il nostro avversario può solo avere JJ o

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coppie superiori , 1010, 22 o J10 per batterci. Visto che pero non ha controrilanciato sul nostro rilancio possiamo escludere tutte le coppie da 1010 in su. Le uniche mani realistiche che ci battono sono dunque 22 e J10. Con AJ battiamo tutte le restanti mani che hanno hittato ("centrato") questo flop: A10, KJ, QJ, KQ, Q9 etc.. Decidiamo dunque di rilanciare visto l'ampio range di mani che battiamo con AJ. Raise: 4,75 €.

Il nostro avversario chiama. Turn 10. Scary card? Il piccolo buio checka. Noi decidiamo di puntare perché non crediamo che il nostro avversario possa avere il 10: 5,50€. Il nostro avversario ci pensa un po' e decide di andare ALL IN per 13,50€. Siamo un po' spiazzati e pensiamo: ha tris, ho perso la mano. Bisogna peró analizzare bene la situazione: per come ha giocato la mano le uniche mano plausibili che ci battono sono J10 o 22! Con una mano che contiene il 10 il nostro avversario non sarebbe uscito puntando al flop perché noi avremmo puntato quasi sempre visto che siamo stati gli ultimi a fare azione prima del flop! Seguendo questo ragionamento dobbiamo chiamare perché ci sono appunto solo due mani che ci possono realmente battere! Facciamo call. Il nostro avversario gira KQ. Bilaterale e due overcards. Siamo avanti con la coppia di Jack. Se uscirà un 9, una donna, un re o un asso perderemo, ma saremo comunque consapevoli di aver preso la decisione giusta perché siamo nettamente favoriti per vincere la mano!


SEPARATI ALLA NASCITA

SONO UN NERD E FACCIO SCHIFO a cura di m.q.m. topi In questo numero verrà illustrato l’utilizzo di una utility di Windows per il controllo ed il ripristino delle unità di memoria di massa (penne USB, Hard Disk interni ed esterni, …) ed uno strumento utile alla pulizia della RAM. Il primo software che andremo ad analizzare, Memory Cleaner, è una utility freeware che ha la funzione di liberare spazio sulla RAM e ottimizzarne le prestazioni, infatti, spesso, accade che nella RAM rimangano memorizzati dati che anche se non più in uso ne occupano una parte, rendendo più lento e meno prestante il PC. Vediamo insieme come farlo funzionare: il primo passo sarà quello di scaricare il software dal sito del ragazzo che lo ha programmato, (http:// www.koshyjohn.com/software/ memclean/). Una volta scaricato, in fase di installazione, vi consiglio di procedere con cautela deselezionando i vari programmi aggiuntivi che vi si presenteranno. Terminata l’installazione, non vi resterà che aprire il programma; vi troverete di fronte ad un pannello semplice ed essenziale, identico a quello nell’immagine di fianco. Le due funzioni “Trim Processes’ Working Set” e “Clear System Cache” sono le due utilità che questo programma vi mette a disposizione. Cliccate su entrambi i pulsanti e noterete che la barra verde (la percentuale di

RAM occupata) subirà una netta diminuzione; ciò vi darà la possibilità di velocizzare la scrittura di nuovi dati sulla RAM e quindi di snellire il lavoro del PC, ovviamente su macchine molto potenti l’effetto sarà poco percepibile, ma su computers non proprio nuovissimi il risultato sarà evidente.

Memory Cleaner inoltre può lavorare anche autonomamente ogni cinque minuti oppure ogni volta che la RAM supera l’ottanta percento di utilizzo, questo possiamo impostarlo dalla scheda “Options” del programma stesso. In questa scheda troverete anche l’impostazione per far si che Memory Cleaner si avvii automaticamente all’avvio di Windows oppure che non sia mai messo in background (ovvero che sia sempre visibile e mai in forma minimizzata). La pulizia della RAM, quindi

l’utilizzo di questo programma, avrà come risultato un netto miglioramento delle prestazioni del PC in fasi di sovraccarico di lavoro, ad esempio quando si utilizzano videogiochi o programmi un po’ più pesanti come Photoshop, After Effect, Premiere, … Passiamo ora all’utility di Windows che avevamo già accennato prima, il Check Disk. Questa funzione di Windows vi permetterà di controllare e correggere gli errori riscontrati sulle unità di memorizzazione di massa che a volte non ne permettono l’utilizzo o che comunque ne compromettono l’efficienza. Per prima cosa accedete al pannello “Esegui” (in Accessori, dal Menù Start di Windows) e digitate il comando “cmd”. A questo punto vi comparirà una finestra nera, il prompt dei comandi, non dovete far altro che digitare:” chkdsk-spazio-(lettara che indica l’unità di memoria interessata):-spazio -/F”. Quindi, un esempio potrebbe essere: “chkdsk h: /F”, premete INVIO e aspettate. Il comando lanciato controllerà la vostra unità di memoria di massa. Nel caso in cui ci siano errori, vi verrà richiesto di premere S per acconsentire al ripristino dell’unità o N per non procedere. Questa funzione di Windows è particolarmente utile per chi usa molto HD esterni o unità flash USB, è consigliabile comunque fare un backup dell’unità (se possibile) prima di procedere ;)

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GIOCHI a cura di Flain Quest’anno va in pensione l’ornai noiosissimo Sapevatelo, per far spazio al frizzante gioco dell’ “Indovina chi”. Le regole sono semplici: tre foto, nelle quali è coperta la faccia di un collegiale o ex collegiale che deve essere riconosciuto. Inoltre sarà necessario risolvere tutti i tre gli indovinelli per portare a casa fantastici premi. Vince il primo che comunica le soluzioni di tutti i giochi a Flain (camera 68, ma ancora per poco, sto facendo le valigie)

INDOVINA CHI Gioco segreto: trova tutte le faccine di Batista in questo numero e comunicale ad Esselunga. Parteciperai all’estrazione di un magnifico premio

INDOVINELLI LIVELLO AVANZATO 1 Le luci della città sono spente, un uomo nero vestito di nero attraversa la strada. Un’automobile ha i fari spenti, arriva a tutta velocità, riesce a vedere l’uomo nero e si arresta in tempo per farlo passare e non investirlo… come ha fatto il guidatore?? 2Qual è la parola che inizia con B e finisce con A e contiene una lettera sola? 3 Berlusconi c’è la lungo, Fini ce l’ha corto, il Papa ce l’ha ma non lo usa, il ragazzo lo promette, il marito lo mette… cos’è?

Voci di Corridoio

Direttore Massimiliano Pizzonia Art director Andrea Costantino Redazione Gabriele Mingolla Daniele Vozzi Francesco Flain Vincenzio Chiello

Il Periodico Fraccarotto

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Umili Bibbitari Topi Gianluca


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