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numero 126 — anno VI

30 maggio 2011

NON POTEVANO CHE VINCERE! Primo successo sulle acque del Ticino per il dragone biancorosso. Martedì si gioca per il Triplete.

EH! OH! EH! OH!

Perché vincete sempre? di Esselunga Perché vinciamo sempre? Questa è la domanda che si pongono da anni tutti i collegi pavesi, soprattutto gli odiati tafani, dopo averci visto trionfare con impressionante continuità negli ultimi anni. Dal 2006 ad oggi abbiamo infatti arricchito la bacheca con 5 copponi, 2 tornei di calcio, 4 di basket, 5 di pallavolo e, dopo il trionfo di sabato, anche uno di Dragonboat. Vanno inoltre ricordate le 7 vittorie consecutive nella coppa Cairoli, le cui sembianze sono ormai state dimenticate da chi risiede nelle mura austroungariche. Come spiegare queste vittorie? I maligni e i cairolotti potrebbero dire che vincere a calcio è facile quando si può schierare gente come Gughi, Naza o Tinelli, per non parlare delle vittorie del Plinio basket di Franz e Rizzi o del volley di Verbania e dei Perelli. O che siamo stati fortunati ad avere un costante ricambio generazionale che arricchisce ogni anno il collegio di nuovi “atleti”. Segue a pag. 6 DRAGONBOAT Prima vittoria! A pag. 2

Chi l’avrebbe mai detto che un caldo pomeriggio di maggio inoltrato potesse regalare brividi ed emozioni così intense da trasformare una squallida riva sul ticino in un nuovo podio per il plinio! Eh si! La terza edizione a punti di Dragon Boat è Nostra! Il Fraccaro, sabato 28 maggio è riuscito a conquistare un'altra coppa (per la prima volta quella del Dragon Boat), è riuscito ad umiliare ancora una volta gli odiati Austroungarici, è riuscito a batter di nuovo il Cardano nel loro stesso campo, ed inoltre ha dato una speranza di vittoria al Nuovo, che, grazie ai punti conquistati, può combattere fino all’ultimo per il loro intercollegiale! Ho visto ieri la determinazione negli occhi di tutti i componenti della squadra, ho visto lo stupore negli occhi dei collegiali giunti dalle torri a tifare per noi non badando al sole battente, e cosa più importante, ho visto infine la gioia che con i nostri sforzi siamo riusciti a portare in due interi collegi!

Uno sfinito Fraccarotto posa insieme al nostro Rettore dopo la premiazione. CALCIO Pagelle Semifinale A pag. 4

Segue Sceccuduru a pag. 6 “CALCIO FEMMINILE” Le Nuovine battono il Castiglioni A pag. 6

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Cronaca dal Dragon Ball Correva l’anno 2009. Il Dragon Boat era alla terza edizione assoluta, per la prima volta era entrato a far parte del trofeo dei Collegi. Si rese necessario approntare un equipaggio, e per l’occasione ci accompagnarono le mariane. Finimmo terzi prendendo una batosta memorabile dal ghislieri che poi vinse sull’equipaggio cairoliNuovo la finale valida per il primo posto. Non eravamo andati poi così male, considerato l’esiguo numero di uscite e l’equipaggio di emergenza approntato il giorno prima della prova. Diventato Colonna l’anno successivo, dato che nessun collegiale voleva ricoprire la carica di responsabile, decisi di occuparmi del Dragon Boat. Ci ritrovammo come compagne di avventura le Nuovine che già avevano capito che la distanza tra il cairoli e la vittoria equivale a infinito. La vittoria ci sfuggì per poco! Secondi alle spalle del ghislieri dopo aver eliminato il cardano in semifinale e mettendoci alle spalle l’equipaggio “con le penne”. Per l’edizione di quest’anno partiamo molto carichi e pieni di entusiasmo e sempre accompagnati dalle Nuovine. I Fraccarotti che vogliono partecipare sono tanti. Si rendono inevitabili delle scelte (più o meno facili) ma comunque necessarie ( a conti fatti permettetemi di dire corrette…). L’equipaggio ha molto entusiasmo, (probabilmente un po’ troppo) che spesso in allenamento si trasforma in confusione. Non ci comportiamo male in allenamento, ma in barca si instaura un clima poco piacevole. Ognuno vuole dire la sua, vuole dare il suo contributo, ma facendo così si genera una confusione davvero eccessiva.

Mi domando se questa confusione ci condurrà ad un triste epilogo. Non sono troppo fiducioso sulle nostre possibilità. I 2 infortuni a ridosso della gara (IolaoBounty e il generoso Juara) tolgono dalla mia testa qualunque speranza di vittoria… Arriva il giorno della gara. La presenza di ValeCapelli al posto di Juara mi mette

tranquillo e di buon umore. Un po’ meno il sonno di metà del mio equipaggio, che opta per una tranquilla siesta di un paio d’ore aspettando l’inizio delle qualificazioni. L’entusiasmo è già finito??? Alle 10.30 con circa un’ora di anticipo sul programma entriamo in acqua. A differenza di quanto accadeva negli allenamenti in barca regna una calma alquanto inaspettata. Facciamo una buona partenza (nostro punto debole), ai 180 metri sento che stiamo andando bene e che abbiamo ancora margine, così insieme a Loffa manteniamo un ritmo costante per poi accelerare negli ultimi 50 metri. Chiudiamo con il miglior tempo provvisorio che poi risulterà il miglior tempo delle qualificazioni. Siamo tutti in un

fazzoletto, ghislieri a 9/10, papere/cairoli a 2 secondi, stalla-castiglioni a 4. Si va a mangiare. Dopo la “leggera” pasta al pomodoro di sceccu, ci presentiamo con abbondante anticipo al campo gara. La semifinale è prevista con borromeo e cairoli/papere. Entriamo in acqua con 15 minuti di anticipo e ne aspettiamo un buon 25 per via di un ritardo dei/delle pennute. La sfida tra noi e i volatili e serrata. Partiamo con un pizzico di affanno ma recuperiamo bene lo svantaggio. Ai 150 metri li abbiamo quasi presi e qui cominciamo a distrarci pensando più alla posizione dei nostri rivali che non al nostro ritmo. Il finale è una beffa… battuti al fotofinish per poco più di 20 centesimi. L’equipaggio con le piume canta già vittoria, noi non vediamo già l’ora di ritrovarli in finale… Ci troviamo in acqua 3 la corsia più veloce ma che non ha ancora visto trionfare un solo equipaggio in tutta la mattinata. La sconfitta al fotofinish in semifinale brucia. Ne parliamo tra di noi e facciamo tesoro degli errori commessi. Un urlo per caricarci e andiamo a prenderci questo primo posto. Non si può sbagliare la partenza che diventa fondamentale. Ci allineiamo con le altre barche e VIA! Partiamo molto bene, con ritmo sostenuto, e a metà tragitto polli e papere tirano i remi in barca. Forza, cuore e testa, questo è il dragon boat. In quei 300 metri non bisogna mollare, bisogna solo pensare alla fatica, compenetrarsi con essa e tirare dritto fino alla linea finale. Aumentiamo ancora un pelo l’andatura. Ai cento metri dalla fine molla pure il Ghislieri. Perdiamo qualche colpo negli ultimi 50 metri ma che ci importa, è fatta!!! Tagliamo per primi il traguardo infliggendo più di 4 secondi al ghislieri ed i pennuti chiudono ad 8 secondi di distacco. Non poteva esserci finale più bello. L’equipaggio anatroccolo, chiassoso e confusionario si è trasformato in cigno contro ogni pronostico compiendo una vera e propria impresa. Grazie a tutto l’equipaggio, a Sceccu per l’importante e prezioso supporto organizzativo, alle Nuovine (ChiaraMillul, ValeCapelli, ToraManca, FedePenner, Camilluzza, Giulia e Marghella) e a tutti i collegiali che ci hanno sostenuto nell’impresa. Andiamo avanti, consapevoli di non essere imbattibili, ma anche consapevoli che non dobbiamo porci alcun tipo di limite. La storia ci aspetta…

Ostrega

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Non potevamo che vincere Le premesse di quest'anno, dobbiamo ammetterlo, non erano delle migliori. Agli allenamenti non riuscivamo mai ad essere gli stessi, il timoniere rincoglionito è finito in acqua di nuovo col rischio di far ribaltare tutta la barca, il giorno prima della gara ci si è messo anche il diluvio universale a cercare di impedirci di fare le ultime prove. Ma noi, lupi di mare, non ci siamo lasciati intimorire e, pur con non

poche bestemmie, siamo scesi sul Ticino e abbiamo sfilato impavidi davanti ad un tronfio equipaggio Cardano. Come se non bastasse, a completare il quadro, sono giunti anche gli infortuni a ben due tra i più validi dell'equipaggio: l'unico canottiere a nostra disposizione, e quel gran terrone di Juara che, in un goffo tentativo di trovare la gloria inseguendo un pallone, ha perso l'occasione di mostrare a tutti quanto siano serviti i suoi allenamenti di boxe. Le prospettive di successo si allontanavano sempre di più, ma nonostante tutto noi, da bravi ignoranti, non ci siamo abbattuti. Ma la mattina della gara, le cose non sono di certo andate meglio: la compagine bian-

le urla di incitamento del sempre presente buon Ivano, siamo stati battuti per pochi centesimi dai pennuti. Per fortuna, grazie al nostro miglior tempo, abbiamo comunque conquistato la finale e arrivare secondi è solo servito: a noi per caricarci e al Cairoli per illudersi un po' di poter finalmente vincere qualcosa. Anche vedere che pure il Cardano ogni tanto può far cagare ha aumentato la già tanta voglia di vincere delle Nuovine. Infatti, in quel minuto e dieci secondi non abbiamo osato neanche respirare pur non di non perdere la concentrazione e il ritmo, non c'è stato nessun errore: perfettamente uniti come solo un VERO equipaggio sa essere, ci abbiamo messo l'anima e siamo stati ricompensati: il finora imbattuto Ghismerda è stato relegato al secondo posto, il Cairoli come sempre ha sukato e noi abbiamo dimostrato a Pavia che siamo i CAMPIONI. Ed effettivamente ha ragione il nostro Capo Barcaiolo molto Zen: la vittoria “se insperata, è più bella!” E per le Nuovine lo è ancora di più perchè eravamo l'equipaggio con maggiori quote rosa (ringraziamo Vale Capelli per la sua preziosa presenza) e soprattutto perchè (anche se è triste ammetterlo) erano due anni che non vincevamo un oro. E anche se siamo noi che vi abbiamo salvato il culo perchè non riuscivate a sostituire due infortunati... Plinio, Grazie di Fraccaro?” “Si” “Avete fatto il miglior tem- cuore! po: 1.09, complimenti!” Gli allenamenti (due ringraziamenti in un unico numero di avevano dato i loro frutti: coordinato dalle VdC sono già tanti: non fateci l'abitudine!) urla sfegatate della BimBim e guidato dal fighissimo timoniere Ivano, ha tirato fuori la giusta grinta; la qualificazione era ormai Unica pecca di una giornata perfetta: non avevamo il pass per il buffet… automatica! Per prepararsi degnamente alla semifinale, i vogatori e “gli amici del Dragonboat” scelgono per il pranzo la notoriamente leggera pasta dell'agriturismo “Da Sceccuduro”, che ha mobilitato ben tre cucine per la preparazione del banchetto. Ringraziamo i Fraccarotti per aver messo a disposizione tutti i pacchi di pasta che hanno trovato nelle loro dispense. Imparando dai nostri errori e scongiurando ulteriori attacchi di sonno con un buonissimo caffè delle macchinette e delle bottiglie di Polase forniteci dal farmacista ufficiale del Plinio, per le semifinali ci siamo presentati un'ora prima, cosa che invece non hanno pensato di fare i furboni del Cairoli e del Papera che, arrivando all'ultimo minuto, hanno rischiato la squalifica. La semifinale al Un affettuoso PD da cardiopalma però non è andata Litro & Manazza come speravamo, nonostante co-rossa, evidentemente non abituata alla levataccia mattutina, è stata colta da un'improvvisa narcolessia e ha sentito il bisogno impellente di tornare in collegio a dormire, rischiando di disertare le qualificazioni; mentre le Nuovine erano distratte dalla stilosissima edizione limitata “Dragonboat 2011” della collezione di magliette “Polli/Papere”. Ma poi la piacevole sorpresa: “Siete il

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Pagelle Fraccaro - cardAno 2 a 0 Massaro: 7. Sorprendente scelta tecnica di mister Naza che schiera il secondo portiere. Tuttavia al momento dell’ingresso in campo ci sembra che tra i pali vi sia un leggendario anziano di cui si narrano incredibili storie, come quella della parata col tutore. E non ci sbagliavamo. Il misterioso portiere para un rigore con la magica forza del suo sguardo, rivelando la sua vera identità. Giuliano Macchi è tornato. SARACINESCA

Tommaso: 7. Solida prestazione del centrale calabrese, ottimo nei recuperi sul pericoloso Usai, sempre utile in fase di impostazione della manovra. Avrebbe potuto impreziosire la prestazione con un gol ma non riesce a concretizzare una facile occasione. E’ leader della festa post -partita in cui si diletta ad inventare cori di dubbia moralità. POETA Messina: 7. Lo scanna cristiani sapeva che questa potrebbe essere l’ultima possibilità di rivincere l’intercollegiale e si impegna al massimo per raggiungere la finale disputando una partita concreta e attenta. Nel finale è vittima della frustrazione cardana e subisce un brutto fallo che comunque non comprometterà la sua partecipazione alla finale. SAGGIO

Polo: 7. Ingenti dosi di Polase e le amorevoli cure della sua dolce metà gli permettono di presentarsi alla partita in ottime condizioni psicofisiche. Scongiurato il rischio di infarto al calcio d’inizio disputa un’ottima partita, distinguendosi per uno strepitoso salvataggio su Gianni, che si era trovato solo davanti alla porta. Speriamo che non si impicchi col suo Igor: 9. Il gigante buono si merita il voto più alto della stagione, giocando prepuzio prima della finale. DOPATO una partita perfetta, in cui chiude ogni Moviola: 7. E’ veramente difficile scri- buco a centrocampo, impostando la mavere, dopo 8 partite disputate, un’altra novra in modo eccellente. La prestazione pagella per il raffadalese. Ormai lo sap- del capitano è impreziosita da un gol, piamo che di testa le prendi tutte, che frutto di un passato da rugbista (altro non ti supera nessuno, che fai i 100 me- che quel tamarro di Alarico), che nei tri in 30 secondi, che la porta non la bec- racconti futuri assumerà connotati legchi mai…Inventati qualcosa di nuovo gendari. C’E’ SOLO UN CAPITANO nella prossima partita. E, se puoi, evita di parlare solo della finale. CALCIOFILO Mimmo: 8,5. E’ superfluo parlare della prestazione dello scugnizzo, che come

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sempre è padrone del centrocampo dall’inizio alla fine. Bisogna invece ricordare le precarie condizioni con cui è sceso in campo, incurante del dolore e delle possibili ricadute future, dimostrando un attaccamento al collegio che pochi di noi hanno. ESEMPLARE Ciolla: 7. Come sempre i suoi piedi buoni e la sua capacità di far salire la squadra risultano determinanti. Con i suoi tocchi in profondità mette in costante allerta la retroguardia avversaria. CASSANO Sacha: 6,5. Come sempre ci mette tanta corsa e impegno sacrificandosi spesso per aiutare la difesa. Purtroppo non riesce ad essere incisivo come potrebbe in attacco. Forse qualche tequila di meno il mercoledì sera potrebbe migliorare il suo rendimento. POST-SBORNIA Patrizio: 6,5. La ballerina più amata dalle donne pavesi (e da Bidello) emoziona la curva con alcune discese sulla fascia, accompagnata dal coro gay che la curva gli ha dedicato. Purtroppo anche stavolta gli manca il gol, sfiorato in più occasioni, ma forse in finale sarà la volta buona. ELEGANTE. Segue a pag. 8


Grazie Plinio Ricordo benissimo la prima partita per il Plinio Soccer cinque anni fa, da matricola, con mister Naza e Tinelli in campo, giocatori e allenatori. Non riuscire a mangiare a pranzo per quel nodo allo stomaco, nervosismo negli spogliatoi, i primi minuti in campo pietrificato da quell’atmosfera, tutti in campo erano più grandi e più sicuri di me. Poi cominci ad abituarti, prendi fiducia in te e nella squadra che hai accanto, e loro cominciano a credere in te, nelle tue potenzialità, nel fatto che puoi davvero far qualcosa di buono per il Plinio. E le partite giocate cominciano a diventare tante, la gente in collegio cambia e così non può che cambiare anche la fisionomia della squadra di calcio, escono dei buoni elementi ma ne entrano altri, in più gli allenamenti di mister Tinelli ti ammazzano, ma ti rendono più forte, più veloce e più resistente. In campo dai tutto fin dal primo minuto e a metà tempo vedi gli avversari che cadono sotto i dolori dei crampi, ti scambi delle occhiate coi compagni e ti rendi conto che ne abbiamo per giocare altre due di partite, e allora si va, si da il cuore, l’anima ed i polmoni per portare a casa il risultato, la coppa tanto desiderata, anche con una squadra tecnicamente inferiore, ma con uno spirito che va oltre la mera voglia di vincere, questa è voglia di onorare una maglia che ti ha dato tutto in questi anni,

è voglia di far vedere che il gruppo, il collegio, vale più del singolo. In cinque anni ho avuto la fortuna di giocare tre semifinali e due finali con la maglia biancorossa, vincendone una e perdendone un’altra, ho avuto la fortuna di non aver mai perso contro il cairoli, di aver sempre visto la coppa Giuseppe II in sala comune accanto al coppone, due cose che i miei coetanei di altri collegi non han mai visto, ma soprattutto ho avuto la fortuna di giocare con gente che ammirerò per sempre, gente che ha fatto la storia di questo collegio, gente che non dormiva pensando alle partite, gente che ha dato tutto piuttosto che mollare un centimetro agli avversari, gente da cui ho imparato e spero di imparare ancora molto. Voglio ringraziare tutti voi per le emozioni che mi avete dato e per avermi fatto capire il vero significato della frase “IDEM VELLE”. La finale del 31 sarà l’ultima partita che giocherò con la maglia del Fraccaro e le finali si sa, sono partite strane, se si giocassero 100 volte finirebbero probabilmente in 100 modi diversi. Ovviamente spero di uscire dal collegio da vincitore, ma anche se non fosse così, voglio ringraziare tutti i giocatori che mi hanno permesso di giocare la mia ultima finale da fraccarotto, dal capitano all’ultimo guardalinee, sono orgoglioso di voi e fiero di aver giocato al vostro fianco.

Mex

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AVVISO Martedì 31 maggio alle 20.30 allo stadio “Pietro Fortunati” si terra la finale del torneo intercollegiale di calcio contro il golgi. L’appuntamento per la tifoseria è in sala comune alle 19.00. I collegiali sono invitati ad indossare magliette bianche o rosse. Le matricole sono cordialmente obbligate. Segue dalla prima Però tutto questo ha avuto un preambolo alquanto spiacevole. Tre giorni prima il piede di Juara (scusa), due giorni prima il piede di Banti (non giocare più a calcio), un (ultimo) allenamento di calcio il giorno prima tra acqua e lampi e una crescente agitazione. Perché, allora, siamo riusciti lo stesso a vincere la gara? Cari collegiali, anche se erano assenti due tra i migliori componenti dell’equipaggio, di certo in questa disciplina la cosa più importante è riuscire ad allenarsi e dedicarci un minimo di tempo in questo periodo ricco di impegni! Molte volte è capitato che i componenti della squadra avessero due allenamenti lo stesso giorno, o una partita di pallavolo la sera (grande Loffa, stoppino, bormietto) oppure una partita di calcio due ore prima! Il Cardano è stato letteralmente umiliato da altri collegi perché ha preso alla leggera la situazione, e quattro canottieri in barca non gli sono bastati.

Il cairoli ,invece, allenandosi con costanza e più di noi (le magliette adesso mettetevele nel c..o) è riuscito almeno in una disciplina a darci del filo da torcere in una semifinale. Quest’anno le modalità differenti di gara sono state scelte preventivamente dal Cus per evitare “correnti” spiacevoli che come l’anno scorso hanno determinato lo svolgimento delle ultime fasi del dragon boat. Questo titolo non potrà essere infangato da nessun altro collegio perché quest’anno siamo riusciti a dimostrare in prima prova che la migliore squadra era la nostra; infatti non il cardano, non il Cairoli, non il ghislieri , bensì il Fraccaro e il Nuovo hanno ottenuto il miglior tempo! Ringrazio infine tanto anche le Nuovine per l’impegno e l’amore che anche loro hanno messo negli allenamenti e ancor di più in Gara, e un abbraccio speciale va a Mastrota, l’unico Cairolotto con le palle che ha avuto il coraggio di farsi umiliare come si deve! Grazie infinite anche al più utile Cairolotto, Kaled (toccativi i palli!), che come ogni giorno, ogni istante della sua vita dona tanta e tanta fortuna al suo putrescente Collegio! Spero rimanga altri sei anni cazzo!

Idem Velle Sceccuduru

Segue dalla prima D’altro canto va detto che i nostri avversari sono sempre stati agguerriti e non ci hanno mai regalato nulla. Eppure siamo riusciti quasi sempre a spuntarla ottenendo vittorie e piazzamenti importanti. In ogni caso chi dice che i nostri trionfi sono semplicemente frutto di abilità atletiche e “botte di culo” dovrà ricredersi dopo l’inattesa vittoria nel dragon boat, arrivata senza schierare nessun canottiere a causa dell’infortunio di Banti. Per spiegare una vittoria del genere, ma anche quelle ottenute negli altri sport, bisogna andare oltre le abilità atletiche e le coincidenze fortunate (effettivamente nel dragon boat l’alea ha un ruolo molto importante per quel che riguarda l’assegnazione della corsia,

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dell’imbarcazione e del timoniere) e pensare alle nostre maggiori virtù: un’infinita voglia di vincere e uno spirito collegiale che nessun altro collegio ha. Il segreto dei nostri successi è una collegialità forte e unita, il cui valore va aldilà di quanto possiamo mostrare con i trionfi sul campo. Ciò di cui dobbiamo essere più fieri non sono le coppe in bacheca, ma il fatto che in qualunque evento collegiale siamo i più numerosi e agguerriti, che siamo sempre i primi ad arrivare al campo e sempre gli ultimi a smettere di sostenere la squadra. Dobbiamo ricordarci che non sono solo gli sport a renderci grandi ma anche iniziative quali il Presepe e il Summer party, che tutta Pavia ci invidia, o

Voci di Corridoio, l’unico giornalino collegiale, giunto ormai al sesto anno di età. Bisogna essere consci del fatto che il nostro ciclo di vittorie prima o poi si esaurirà, che un domani la coppa varcherà le mura cairolotte, che in futuro potremmo trovarci a gioire per un terzo posto e a festeggiare follemente per una vittoria nella corsa campestre. Ma, anche se questi infausti eventi si verificheranno, rimarremo comunque noi i migliori, a patto di mantenere lo spirito di questi anni, continuando, in ogni occasione, a sostenere il nostro collegio. IDEM VELLE.

Esselunga

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Non è uno sport per femminucce stiglioni, che ha dovuto sopportare una “Chi non accetta una sfida l’ha già perdu- sospensione della partita e una prospettata ta, e l’ha perduta nel modo peggiore”. [da I ipotesi di vittoria al tavolino (scongiurata… avrebbe mai pensato il Collegio Nuovo di giorni dell’ira] dover ringraziare il Golgi per essere interDicono che sia questione di generazioni, venuto come deus ex machina?). che è giusto che ogni tanto il vento del suc- La vittoria con il Castiglioni, però, ci ha di cesso cambi giro. Ma a noi Nuovine questi nuovo proiettato nello stesso incubo goffi tentativi di consolatio non piacciono e dell’anno scorso e del torneo di basket di quest’anno: l’incontro con il Collegio non riescono a soddisfarci. Quest’anno siamo partite con un nuovo Card’ano. Capitano e una nuova squadra. Tantissima Come sempre ci ha fregato l’umiltà. Decantati talenti avversari e una fastidiosa nemevoglia di crescere ma aspettative nessuna. La stagione calcistica è iniziata molto pre- si hanno reso la nostra semifinale un evensto proprio per cercare di dare il massimo to difficile sia in campo che fuori. da subito, e infatti ritrovare un nuovo as- Nonostante il nostro primo goal e la nostra setto e un nuovo equilibrio della squadra resistenza anche dopo il loro pareggio, non siamo riuscite a scampare alla nostra storinon è stato comunque facile. ca maledizione: i rigori. La nostra Litro in porta non è riuscita ad eguagliare (anche per evidenti ragioni di larghezza) il loro ingombrante Grande Puffo, e per un rigore sbagliato ci siamo ritrovate a combattere con un rancoroso Castiglioni per il terzo posto. “Finalina” non facile, ma la squadra e la tifoseria hanno dimostrato il loro valore, quasi ringalluzzite dall’essere riuscite a L’affascinante Capitan Malfatti e il nostro combattere all’altezza del vecchio Card’ano. storico allenatore Michele Orezzi Anche stavolta non abbiamo evitato i rigori, (affiancato dal nuovo braccio, decisamente ma per una volta la sorte (o Litro, o le rigosinistro, Fiambe) sono riusciti in pochi me- riste) ci ha aiutato. Il Collegio Nuovo consi a far crescere una squadra, un gruppo e quista il terzo posto e manda a casa l’incazzatissimo Castiglioni, che ricordiamo con una grande passione. Le prime partite sono state delle vittorie l’amichevole gesto di alcune giocatrici che facili, tra cui anche il derby con le amiche hanno addirittura rifiutato di stringere la paperelle (ci credevano un sacco… peccato mano alle Nuovine (l’orgoglio dell’apfelper il 2-0); a queste sono seguiti episodi strudel non è tutto nella vita, esiste anche epici quanto improbabili, grazie al nostro la sportività). arbitro di fiducia, che da anni ha provato a Ora la squadra non va in vacanza, ma deve manifestare, con malcelata costanza e con- pensare a nuovi cambiamenti vinzione, un genuino fastidio verso il no- ancora più radicali: il nostro stro team. Ci piace ricordarlo con la signo- Orezzi (che non ringraziererilità più che terrona e il folkloristico “Tu il mo mai abbastanza), va in c***o te lo infili nel c**o” con cui è riuscito pensione causa trasferimento a farsi (almeno temporaneamente) licenzia- di residenza, e rimane un pore dal CUS Pavia, che forse ha finalmente sto vacante accanto a Fiambe. capito che certi individui non sono adatti Anche l’ufficio stampa della ad arbitrare neanche un torneo di bocce in squadra si dimette causa fine della carriera, concludendo una casa di riposo. Ci è spiaciuto solo un po’ per il collegio Ca- con questo articolo la sua in-

dimenticabile love story con la New Team. I ringraziamenti per la squadra, per gli allenatori e per il tifo (tra cui vanno menzionati fedeli e meno fedeli fraccarotti, ammogliati o aspiranti tali, donatori di tamburo e megafono che ci sostengono da sempre) sono stati fatti a tempo debito e nella giusta sede, tra lacrime tipicamente femminee e bestemmioni tipicamente nuovini.

AVVISO AI FRACCAROTTI: siamo ancora alla fase di elaborazione del lutto per l’addio del nostro Orezzi, ci riserviamo del tempo per la scelta. Per la presentazione delle candidature avete tempo fino alle ore 4.00 del giorno 15/06/2011 (Orario di chiusura dell’Hot Pork Pool Party). Necessario presentare, insieme alla lettera motivazionale, curriculum vitae e fototessere in numero di 3. Si terrà conto, ai fini della selezione, delle minori manifestazioni di turbe e turbolenze sessuali durante il suddetto Party. Livia

CAIROLOTTI VINCENTI Kayak vince la regata “Alma Ticinensis Universitas” con il Cus Pavia, ma non riesce a far vincere il Dragon Boat all’ibrido piumato. Sarà mica Teo Lotito che porta male? N.d.R.: pur avendo a disposizione una foto del suddetto, abbiamo preferito usarne una del buon vecchio Mastrota, per paura che esplodesse la stampate alla vista dello iettatore bicefalo.

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Segue da pag. 4 Naza: 8. Il mister si affida alla formazione titolare, indipendentemente dalle precarie condizioni fisiche di Mimmo, ottenendo i risultati sperati. La sua tranquillità e lucidità aiuta molto la squadra nei momenti difficili. Come sempre azzecca i cambi che permettono di far rifiatare i giocatori più stanchi. COACH ZEN

Ezio: 7. Un tempo ci lamentavamo perché non segnava e nessuno avrebbe pronosticato che sarebbe stato vicecapocannoniere. Il Dottor Maggiani ha invece stupito tutti, trovando la via del gol con continuità. In semifinale raggiunge il suo picco: ormai non ha neanche bisogno di tirare per fare gol. Sicuramente i suoi gol meritano un’esultanza migliore della tamarrata in cui si Brigata: 8. La tifoseria biancorossa si conferma la migliore del torneo sostenendo esibisce solitamente. TAMARRO

senza sosta la squadra. Rinvigoriti dal nuovo megafono e dalla presenza di qualche ex ignorante, oltreché del redivivo Uzzino, i fraccarotti non smettono mai di cantare e incitare i giocatori. Degno di lode il capo tifoseria Foggia per l’impegno mostrato non solo al megafono ma anche nell’organizzazione della tifoseria. ULTRAS

Esselunga

Pranzo bagnato, pranzo fortunato Dopo tre giorni di puro ritiro spirituale immersi nella natura più selvaggia tra le Langhe, muniti di psicostimolanti naturali e buon vino, utili ai nostri momenti di trance quotidiana, apriamo gli occhi svegliati dolcemente dalla nostra balia di origini bormiesche. Siamo in ritardo come consuetudine di una buona ora e mezza sulla nostra tabella di marcia: la tappa successiva e' il pranzo degli ex. Con un post-sbronza notevole, mezzo pacco di sigarette e una tappa del giro d'Italia nel mezzo, 136 km ci separano dal Plinio. Stremati da un'ora e mezza di viaggio che erano diventate tre, baciamo le nostre amate torri e varchiamo il cancello, ancora inconsapevoli di quello che c'aspettava. Sfarzosi tavoli imbanditi di buon cibo e, ahinoi', buon vino attorno alla fontana erano presagio di un pranzo che si prospettava regale e potenzialmente catastrofico. Din don – un campanello d'allarme suona nella testa – siamo circondati da ex sconosciuti e anziani desiderosi di non deludere le nostre aspettative. Solo quattro matricole tra l'altro, quattro poveretti troppo dediti al collegio. Dapprima intelligentemente seduti a tavola con gentili signori e signore che ci versavano pure da bere, ma senza cattive intenzioni, siamo stati poi smistati tra ex ed anziani manco fossimo cibo per cani. Il film ha inizio: innumerevoli successioni di cavalli, mangiate sopraffine, infinite sigarette di palleggio (girate non si sa come) e incontri ravvicinati del terzo tipo con fraccarotti vecchi e nuovi movimentano il nostro banchettare. Mingozzi cerca di evadere dai giochi dionisiaci fingendosi più ubriaco di quello che in

realtà era. Bormietto da buon muntagnin non risente minimamente l'ebbrezza del vino bevuto a pranzo, che per lui e' paragonabile a un blando aperitivo di famiglia. Billy Sballo ferito dalle pesanti critiche dei commensali ai suoi gusti modaioli, giudicato troppo hippie, decide giustamente di spogliarsi e di tornare con un vestiario più consono all'occasione: il suo amato accap-

SCECCU: La vittoria del dragon boat non è dovuta solo alla performance di ieri ma è frutto soprattutto di duri allenamenti e di un’accurata scelta della formazione. Tutto ciò è stato possibile grazie al costante impegno del Manzo, i cui meriti vengono spesso sottovalutati. DIAMO AL MANZO QUEL CHE E’ DEL MANZO

MIMMO: Ripetiamo quanto già scritto nelle pagelle perché Mimmo sta davvero facendo qualcosa di storico e commovente al tempo stesso, giocando partite straordinarie nonostante i problemi fisici. Indipendentemente dall’esito della finale il suo sacrificio verrà ricordato nel tempo. IMMORTALE.

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patoio blu. Ormai pensiamo come animali: vogliamo l'acqua? ci tuffiamo per prenderla! (vero billy?) vogliamo un pò di fresco? E chi vo' di' “rimetttiti subito quella camicia?? Il problema e' che tutto questo andava contro i canoni del buon costume del rettore e dell'economa. Ma l'apoteosi del nostro bon ton arrivò prepotentemente e direttamente dalla bocca di Stoppino: una sboccata di proporzioni epiche in giardino. E così non solo siamo riusciti a confermare le nostre già pessime reputazioni, ma addirittura siamo inaspettatamente riusciti nell'impresa di peggiorarle, questa volta pure pubblicamente e alla luce del sole. Si cala il sipario: andiamo a dormire, sfiniti da un'altra giornata molesta e ignorante, ci addormentiamo accanto alla nostra ormai vecchia compagna acidità di stomaco e cominciamo a viaggiare sull'onda delle emozioni dei racconti d'altri tempi, di tempi di un Fraccaro che comunque ha sempre vent'anni; fieri di dormire all'ombra delle torri.

Idem Velle

Una giovine m.q.m. si ristora dal caldo estivo tuffandosi in fontana

Il CRF

SVELTO: Laurearsi in medicina e, allo stesso tempo, mantenere una bella patata è di per sé lodevole. Il nostro cairolotto preferito merita però una speciale menzione per aver assistito a tutti gli eventi sportivi collegiali dell’anno, dalle semifinali di calcio alle più inutili partite di volley,. NON HAI UN CAZZO DA FARE.


Le pagelle degli Anziani SPLENDID: il ghost director del Fraccaro, da quando ha iniziato a vivere in paradiso, è entrato troppo nella parte: i ricciolini da arcangelo Gabriele, il fare da padre eterno e l'impalpabile presenza da spirito santo non ti rendono divino. PREDICO BENE MA RAZZOLO MALE

ALARICO: la molestia insita nel suo status di rugbista lo rende spesso poco affabile nei confronti delle matricole. Ciò nonostante la sua ignorante (ma assidua) presenza in collegio, tra un pomeriggio nerd e una notte di poker, il tutto coronato da scopate da orbi (e non per modo di dire) lo rendono un'importante figura dell'ambiente fraccarotto. BUON SAMARITANO

MIMMO: anche se è da poco nello starsystem fraccarotto si è saputo inserire al meglio, meritandosi in positivo il posto in questo articolo: colonna portante del collegio, è praticamente ovunque. Dal campo di calcio, interpretando un ruolo alla Gattuso, alle più svariate sbattone collegiali, circondato da una perenne nube di fumo che, stranamente, non annulla la sua capacità di lavorare. TUTTOFARE DENVER: orgoglio dei fattoni, anche lui merita di essere nominato: calcio, basket e pallavolo sono solo alcune delle attività in cui (non si capisce bene come) eccelle; di indole artistica e molto sensibile, il tredicenne di Verbania spazia dall'intaglio al disegno a mano libera, arrivando fino alla scultura. Non possiamo però dare una valutazione completamente positiva: riesci bene in tutto senza metterci troppo impegno, e questo ti abitua a prendere sottogamba l'unica cosa in cui davvero dovresti cimentarti per il bene dei fattoni. Nota di demerito: comprati le merendine! MANCATO PUSHER

EZIO: il bullo del corridoio di economia si fa rispettare sia sul campo che fuori: bomber del torneo, ha da poco imparato anche a farsi rimorchiare senza dire una parola, ovviando così alle sue evidenti difficoltà UZZINO: la voce più molesta del collegio nell'articolare un discorso di senso compiu- regala alla curva fraccarotta momenti magici sugli spalti. to. Nota di demerito: la macchina parchegLa sua capacità giatela tu! BELLA MA STUPIDA di trascinatore, mescolata ad un pessimo alito POLO: dopo un pessimo primo impatto, si d'alcol, gli dà un è dimostrato un buon mentore (a volte però forte carisma poco comprensivo), cercando di portare che non viene sulla retta via le mqm che di retta via conosempre utilizzascono solo quella verso camera di Tommy. to al meglio. Le La tua fama ti precede: é riuscito a portare mura fraccarotil Fraccaro in finale, riuscendo a coronare il te riecheggiano tuo percorso in collegio con l'ennesima perdi storie sul suo la. L'unica cosa che può distrarti dai tuoi conto, ma non impegni collegiali è una donna, che arriva al momento giusto per scaricare le tensioni. si vive solo di ricordi: le sue epiche sbronze L'unica macchia sul tuo candido curricu- (risalenti agli anni '70) sono solo fantasiosi lum è il famigerato cugino cairolotto. Ma si ricordi. Torna in collegio e regalaci serate sa, i parenti non si scelgono. Nota di deme- da uzzino di altri tempi! EX rito: adesso che sei in una azienda farmaceutica, TUTTI i fattoni si aspettano un OSTREGA: Da ammirare l'impegno per il campione omaggio. SPIRITO GUIDA collegio, la padronanza nelle attività sportive, la disponibilità e la diplomazia - specie

con matricole troppo impertinenti - del neo laureato in scienze delle merendine (speriamo di strappare un sorriso), tutte qualità che lo rendono una figura di riferimento nel meccanismo collegiale. Nota di demerito: ormai laureato, puoi permetterti tanto tempo per te: impiegalo bene a rifarti il letto, posare la macchina ai condomini e farti la lavatrice. VIVI E LASCIA VIVERE SACHA: nonostante il suo problema con l'alcol, il nostro Jose Rene Higuita sul campo si dimostra un combattente. Incisivo ed affidabile, come un calciatore di altri tempi, si fa padrone della sua zona di campo; ma, tanto è veloce e fugace nel campo, tanto nella vita collegiale: la sua capacità di scappare dagli avversari lo ha reso, nell'ultimo periodo, uno dei numerosi fantasmi del Plinio. Nota di demerito: baffi spessi e capelli voluminosi sono passati di moda dai tempi delle sbronze di uzzino. PERSONAGGIO VINTAGE TOZ: alla veneranda età di ventisei anni, e alla luce della sua storia, potrebbe impartire importanti lezioni di vita alle matricole (E NON), ma invece preferisce usare il suo fascino per sedurre ragazze in età da marito e successivamente abbandonarle. Nota di demerito: ci hai inseguiti due mesi per un articolo che non sapevi nemmeno bene tu di cosa dovesse trattare. SODDISFATTO O (NON) RIMBORSATO? Nota degli autori: i riferimenti a fatti e/o persone sono puramente casuali; gli autori declinano ogni responsabilità dall'uso o interpretazione (totale o parziale) che ogni fraccarotto vorrà dare a queste pagine.

IDEM VELLE IL C.R.F.

Collegio di merito Docet Livia commentando un vestito rosso a pois bianchi che le avevano da poco regalato: “Manca solo che mi mettano un palo nel culo e mi sventolino come una bandiera del Fraccaro!”

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SAPEVÁTELO

Nessuno si sarebbe mai aspettato che la soluzione della scorsa settimana fosse CC: Majin Bu (che un tempo occupava la sua camera), un mestolo (a simboleggiare la passione per la scucina) e un profumo Chanel (il cui simbolo sono due c).

GLI INDOVINELLI DI BARISELLI Completa la classifica del chicca sapendo che: nessuna squadra ha fatto 0 punti e nessuna ha finito a punteggio pieno, anche se una è uscita imbattuta, non ci sono ex-aequo, ci sono stati 4 pareggi, la differenza tra il primo e l’ultimo è di 7 punti, e la somma degli ultimi tre è uguale al primo, il secondo ha il doppio dei punti del terzo. A ha sempre segnato, B ha segnato in due partite diverse mentre D ha segnato solo in una. La partita tra B e D è stata l’unica a finire 0 -0. E è arrivata davanti a D. E è l’unica ad aver battuto la vincitrice. Punti

Gol fatti

Gol subiti

A

7

2

B

2

2

C

5

17

D

9

5

E

8

6

Voci di Corridoio

Il Periodico Fraccarotto

Direttore Responsabile Massimiliano Pizzonia Art Director Tommaso Pugliese Redazione Luca Rebecchi Andrea Marcobelli Andrea Falconeri Carlo de Grazia Fotografi Ufficiali Juara&Zigler

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Chi ruba le copie di VdC dalla sala comune, muore giovane.


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