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Voci Corridoio Numero 123 - ano IV Numero 62—Anno IV

di

settim.anale cairolotto settimanale fraccarotto

18 marzo 2011 28 febbraio 2008

All’Art Director piace leccare i capezzolini piccini picciò di quel tenero maialin di Mastrota

L’IMPERO COLPISCE ANCORA

Riscattata la settima sconfitta consecutiva nella coppa fraccaroMerda

Figlio di un impero Ogni tanto mi sono biancoritrovo a penrossi, e quel sare alla mia fastidioso sicifortuna. Ma liano fraccaforse era derotto me lo fa stino che io sempre notami zritrovassi re. Do all’interno un’occhiata delle sacre alla mia felumura cairolotca, e dentro te e non nella di me dico favela Fraccauna preghiero. rina affinché È difficile denon venga scrivere mai uccellata, l’emozione poi esco. Nei che provo corridoi inogni giorno contro il Gran quando mi Bastone e sosveglio e mi no investito ricordo di dalla sua aura essere figlio di magnifidell’impero, cenza; peccaultimo baluarto che abbia do della tracosì pochi dizione, ecapelli, ma stremo difenpresto gli sore della compreremo goliardia. un parrucchiVedo accurano nerotamente pie- Per festeggiare la storica vittoria, sulle mura della dorato, e cogata nell’ ar- facciata del collegio, è stato proiettato il tricolore. munque rimadio la felmane un uopina del collegio e non appena pog- mo affascinante e amato dalle donne. gio lo sguardo sul nostro simbolo mi Andando a lezione devo passare sotto commuovo. Dopo qualche istante mi la favela Fraccaro e provo pena per riprendo dalla vista dell’aquila bice- questi poveretti che preferiscono una fala, indosso la felpa e mi allaccio le vittoria sportiva alla goliardia. Camnuove scarpe appena acquistate: inu- mino tra le torri e mi incupisco, è un tile che vi dica di che colore sono… dolore vederle ancora in piedi. Prima di andare a lezione prendo gli occhiali, ma un po’ me ne vergogno: Segue Mastrota a pag.3 http://www.collegiofraccaro.it/vdc BIM

È successo! Da innumerevoli decadi aspettavamo questo glorioso accadimento: sono finite le notti buie e tempestose in cui sprecavamo mestamente le nostre già austroungariche energie arrovellandoci le cervella nel meschino tentativo di riscrivere, se pur in versi, la storia delle nostre impietose disfatte. Mai più vergognosi e indegni lanci di marciume in forma di cellule giganti contro le schiere biancorosse che ci deridono e ci ricoprono ineluttabilmente e sempiternamente di feci. Mai più atti autoerotici di gruppo e improbabili riti orgiastici camuffati da feste collegiali, volti unicamente a sollazzare la nostra ormai impalpabile autostima. Come preannunciato nelle sacre scritture tramandatemi dal mio illustre predecessore il Lama, un nuovo Impero del Male sta sorgendo. In tempi non sospetti il Gran Bastone mi parlò in sogno, profetizzando la nostra rivalsa e il momento della riscossa con una frase che mi ha tormentato fino a farmi perdere i capelli: “Ogni mattina nella savana, un rinoceronte si alza, peta svelto e poi muore. Ogni mattina nel deserto, un cammello si alza, sputa svelto e poi muore. Ogni mattina a Pavia, Svelto si alza tra i peti e gli sputi. Non importa che tu sia rinoceronte, cammello o Svelto, l’importante è essere svelti!”. Da quel momento ho studiato montagne di libri di magia nera, tomi sull’occultismo e manuali di smorfia napoletana; ormai allo stremo delle forze e reputandomi indegno possessore del sacro arbusto, stavo per abdicare in favore del vecchio pesarese, quando fortuitamente e divinatoriamente sono riuscito ad intuire l’importanza del podismo e l’insignificanza dello Svelto nell’allegoria donatami dal gran bastone.

BAM

Trova le differenze A pag.3

del divino G. B. Dejà Wow

vocidicorridoio@collegiofraccaro.it BUM

Scoprivàtelo

Fuga per la vittoria

A pag.3

Scacchi A pag.3


Segue dalla prima Non appena entro in aula gli occhi si poggiano su di me: le ragazze non sono immuni al fascino imperiale, gli altri collegiali provano un senso di odio misto a invidia. I fraccarotti fanno gli splendidi ma in realtà mostrano solo la loro inferiorità, si vantano di aver vinto qualche coppetta solo per nascondere la loro ignoranza, la loro mancanza di eleganza (a cominciare da quell’orrendo abbinamento cromatico), la totale assenza di senso goliardico. Non vedo

l’ora di tornare all’interno delle sacre giornalino e lo diffonda oltre le proprie mura, non posso sopportare discorsi mura. E finalmente sono le 4, le lezioni finiscono e posso rifugiarmi al sicuro all’interno del collegio, vedo l’amico Biscotti e già mi sento sollevato. Solo nelle sacre mura cairolotte sono a casa, felice e fiero di rappresentare il collegio, di onorare valori e tradizioni secolari e di difendere una storia che solo noi beceri su partite di calcio, non riesco a cairolotti possiamo capire… tollerare che un collegio produca un Mastrota

Segue dalla prima Insieme, figli miei, abbiamo costruito l’imponente macchina podistica giallo nera. Correvamo per strada, correvamo a lezione, correvamo in mensa, correvamo al cesso, correvamo. Correvamo persino durante le partite di calcio, cosa che mai avevamo pensato di fare. E dopo aver seminato e lungamente corso, abbiamo — dopo un’interminabile attesa — raccolto i dolcissimi frutti del trionfo. Finalmente la nostra bramosia di vittorie è stata appagata e pienamente soddisfatta. Non solo abbiamo sconfitto nella nobile arte podistica le lumache del deretano rotto, ma i nostri abili corridori si sono anche qualificati al secondo girone dell’intercollegiale in cui affronteremo gli odiati rivali mestruati. Possiamo dunque proclamare con fermezza e ufficialità la nascita di una nuova era per lo sport collegiale. Surclasseremo ogni avversario che si frapporrà tra noi e la vittoria. Il magnifico nostro rettore ha già acquistato un’ ala del Castiglioni per adibirlo a bacheca che ospiterà i nostri futuri trofei. Pavia tornerà ad essere giallo nera, e il nuovo ordine goliardico dell’Impero correrà in ogni occasione come i bersaglieri. Anche io, figli miei, sto correndo, proprio ora, mentre vi detto queste mie parole e penso con immensa gioia ad una nuova epopea cairolina per i millenni a venire. Godete, godete… Gaudeamus Igitur!!!

Sacha: il fraccarottoculorotto più mestruato che c’è finalmente ne indovina una: durante la corsa campestre simula un attacco di diarrea che permette al nostro corriere di superarlo facendoci così guadagnare il punto decisivo per la vittoria finale. Inoltre è lui a smorzare la tensione durante il nostro ultimo e come al solito inutile attacco sotto le torri. UNO di NOI!

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Il 2 Maggio si gioca contro gli inquilini della favelas: TUTTI PRONTI!

SCOPRIVÁTELO Eccoci miei cari amichetti Cairolotti, al gioco preferito dagli uomini nudi. Aguzzate bene la vista e il neurone, perché per chi indovina questa settimana c’è una Felucca Rosa Shocking, cioè della Facoltà di Frociologia a cui siamo tutti iscritti e attenti studenti.

Spirito d’iniziativa: insomma ragazzi, fuori i cazzi. Allora ricordate lo spettacolino che abbiamo dato con la bara in giro per Pavia che consideravamo morta? Beh prima gli sport, poi la caccia al tesoro, poi mille e mille cose… insomma si che tu abbiamo i nostri impegnucci intimi, però metteteci un po’ di voglia di star in questo collegio! OPS!

Fraccaro: siete rossi come il mestruo, siete rossi come il mestruo, siete rossi come il mestruo, siete rossi come il mestruo, siete rossi come il mestruo, siete rossi come il mestruo, siete rossi come il mestruo, siete rossi come il mestruo, siete rossi come il mestruo, siete rossi come il mestruo! ROSSI!


numero 123 — anno VI

8 aprile 2011

Tutti froci col culo degli altri Esistono due tipi di collegiali al Fraccaro: quelli che ci mettono la faccia e quelli che ci mettono il retto.

Editoriale di Goran Cosa si può fare in tre settimane? Moltissime cose: allenarsi per una partita, fare un giro per l’Europa, trovarsi una donna, persino preparare un esame, se si vuole. Di sicuro c’è tempo per scrivere un giornalino che, tutto sommato, non è altro che la cronaca di ciò che succede fra queste mura, condita da battute ignoranti e sarcasmo gratuito. Anzi: a dire la verità i giornalini mancanti sono ben tre, uno per ogni settimana di questo assurdo ritardo. Non ci sono scuse: la colpa è solo dei membri della redazione (compreso il sottoscritto). Gli esami sono finiti da tempo e gli impegni collegiali sono pochi, specialmente per chi spreca la sua WHITE PLINIO Alle terme tra i manzi A pag.2

http://www.collegiofraccaro.it/vdc

esistenza allenandosi per delle partite di una simulazione ritardata di golf (la cosa più vicina alla masturbazione che si possa fare in pubblico senza essere arrestati). Il ruolo del capo non è solo quello di dare ordini e aspettare, seduti in sala comune, che gli altri redattori li eseguano. Dovresti essere in prima linea, spronare i collegiali a scrivere ed esprimersi. Invece sparisci per giorni, ti fai vivo solo in sala comune davanti alla Wii e ti rendi utile come una lumaca con la tigna e il piede d’atleta che cerca di correre la campestre. Ricordati che ciò che il collegio dà, il collegio può togliere. Abbiamo già fatto un giornalino senza di te. Stai molta attenzione. SACHAMANIA Sacha alla corsa Campestre

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Ai lettori fraccarotti possiamo solo porgere le nostre scuse. Chiamateci nerd e disadattati se volete (tanto già lo fate): la dura verità è che vi abbiamo fatto aspettare questo Vdc per troppo tempo, e non abbiamo nemmeno uno straccio di scusa decente per tentare di giustificarci. Ma, come la storia del collegio insegna, dagli errori si può imparare molto, a patto di riconoscere le cause dei propri problemi. La cura giusta l’abbiamo sottomano: venti belle flessioni e tanto olio di gomito. E via, di nuovo al lavoro per darvi qualcosa da leggere anche la prossima settimana. Vdc è morto, viva Vdc.

II GIRONE Torneo Intercollegiale di calcio

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vocidicorridoio@collegiofraccaro.it


Pagelle White Plinio VI Sceccuduru: Il manzo riesce a compiere in tre giorni tutte le attività offerte dal White Plinio: spesa per venti persone, preparazione delle cene (ovviamente a base di prodotti dietetici), spericolate discese sul bob, commercio di alcol e sigarette tra cui sigarette che fan ridere acquistate a Livigno, goffi tentativi di sciare che causano slavine e valanghe, fuga dagli approcci di montagnini omossessuali, giornata alle terme e conseguente trasformazione in un Hippy Hippo . È sicuramente quello che si gode di più il viaggio, adattandosi a luoghi e situazioni con cui si confrontava per la prima volta. Krusty: Parte privo dei fidi compagni Bidello e Morello ma, grazie alle cure romane di Esse, con cui divide un romantico letto matrimoniale, non si sente mai solo. Anche se non scia assume presto un colorito crostaceo ed allora decide, per non apparire in foto, di darsi alla fotografia, diventando fotografo ufficiale del viaggio. Esse: Il romano parte con gli obiettivi di sottoporsi a cure termali, per emulare i suoi antenati, e di abbronzarsi, per poter poi sfoggiare la tinta nei salotti della Roma ‘bbene. Inizialmente non è interessato all’ambiente che lo circonda, ma il suo animo romantico lo fa presto innamorare dei meravigliosi paesaggi e delle maestose montagne, per cui spreca l’aggettivo “subblime”. Sebbene diffidi della cucina valtellinese, viene presto catturato dalla sugna contenuta nei pizzoccheri e ne diviene dipendente. Grazie alla sua farsesca simpatia diviene il commentatore ufficiale della vacanza, regalando perle di saggezza e momenti di pura simpatia albertosordiana. Billy Sballo: Il “bravo ragazzo” del gruppo vive giorni di agonia e sofferenze. Il viaggio d’andata debilita fortemente il siculo, non abituato alla vista delle montagne che gli causano attacchi claustrofobici, costringendolo a un pit-stop da McDonald. A Bormio l’aria rarefatta della valle e il consumo eccessivo di erba magica distruggono le sue vie respiratorie, condannandolo a periodiche perdite di conoscenza, mentre le acque termali lo indeboliscono e gli annebbiano la vista, facendogli rischiare l’annegamento. Solo le amorevoli cure dei compagni fattoni gli permettono di tornare a Pavia salvo, ma non sano. Mingozzi: Il viaggio nella macchina dei fattoni e la residenza nella relativa camera

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creano in lui una piena accettazione del suo ruolo sociale. Per tutta la vacanza si batte per i diritti dei fattoni: diritto di essere esentati da spostamenti a piedi, diritto ad essere nutriti costantemente, diritto ad un minimo di 12 ore di sonno. Insegna inoltre l’etica fattona ai nuovi adepti del gruppo, che apprendono quei principi che permettono la pacifica convivenza tra loro. Denver: A giudicare da uno stile di vita tutt’altro che salutare, basato su fumo, sonno e cibo, non si direbbe che il primate fraccarotto è anche un eccellente snowboarder. Denver riesce invece a bilanciare la sua vacanza tra relax termale, spericolate acrobazie in snow e progressiva distruzione del suo fisico. Polo/Mex/Mimmo: una pagella unica per questo splendido trio che rappresenta la terronagine in tutte le sue forme. I tre superano rapidamente l’impatto con la neve e col gelo valtellinese e, pur non sciando, si divertono con bob e palle di neve, suscitando una tacita disapprovazione degli autoctoni. Da apprezzare sia il loro spirito di adattamento che il coraggio nel non nascondere mai la origini meridionali. Alla dogana di Livigno vengono infatti sgamati, nonostante Mex dichiari di esser proveniente da Broni, e costretti a una perquisizione dai doganieri che temono l’inizio di un traffico di alcol e sigarette tra Valtellina e Terronia. Tommy (U.S.A. Army): La sua smania di divertirsi e il tipico spirito goliardico degli studenti Erasmus lo rendono, nonostante le difficoltà di comunicazione con ex studenti di Cambridge quali Sceccuduru e Krusty, uno dei leader del gruppo. E’ sempre in prima fila quando si tratta di uscire, sia quando si va in montagna che quando si va alla terme. Si innamora a tal punto delle Alpi

Retiche e dei grandissimi amichetti fraccarotti, che indubbiamente piangerà pensando in futuro a questo White Plinio. Splendid: La montagna gli piace, ma niente può superare la bellezza che attribuisce a se stesso. La meraviglia di un panorama innevato cede inevitabilmente il passo alla convinzione autoerotica di aver organizzato al meglio la propria giornata. Così, la compagnia dei collegiali non regge il confronto con il piacere di ripassare a mente, o a voce alta, i motivi per cui la spesa di questo White Plinio è stata più efficace degli anni precedenti. Al ristorante sceglie il suo posto con grande attenzione, per stare a tavola con le persone più interessanti: e chiacchiera liberamente, soddisfatto dei suoi calcoli statistici applicati all'umanità. Ignaro che lo spirito è rimasto da solo davanti allo specchio di quel lurido bagno. Michelepaolo: Un personaggio immancabile del White Plinio, che col suo goliardico spirito fraccarotto, supera le differenze d’età con gli altri. Dà spettacolo sulle piste, nonostante l’inesperienza con gli sci, e in discoteca, mostrando nel mondanissimo “Sunrise” movenze da provetto ballerino. Infine nelle terme metta alla prova gli insegnamenti tratti dal latino, rivelandosi un vero antico romano.

Monto: a vederlo da lunghe distanze sembrava che un’facocero islandese stesse rotolando con eleganza giù dalle piste,invece no era ancora lui il porco rosso terrore della valtellina.Dalle primissime ore del mattino con maniacale precisione iniziava a bussare metodicamente e con certa ansietà alla porta del povero spank il quale come un gatto un po’ malaticcio si arrotolava su se stesso mentre quella grossa grassa vulva rossa,con estrema invadenza di gesti rompeva quella dolce atmosfera embrionale che vegetava nell’ appartamento svegliando tutti i terroni drogatelli e tumefatti che la montagna in realtà la odiano.


Ezio: Il solito spelacchiotto che si lascia trasportare dalle proposte d’altri continuando a marcare il territorio a forza di deheeee.Mantiene la figura del belloccio biondo e scemo… ma senza i suoi compagnucci di bevute però non riesce ad esprimere il massimo…anzi i coinquilini del suo appartamento raccontano con tristezza e disgusto,che fosse riuscito a ricreare sacha mediante un mocio vileda e che ci fumasse la canna della buona notte per non sentirsi solo. Bormio/Bormietto/Flain: I valtellinesi si divertono in compagnia di improvvisati sciatori e spaesati terroni, ma si vergognano della propria combriccola e quindi agiscono nascondendosi ai locali. La loro conoscenza del territorio e i contatti con ristoratori ed affittuari si rivelano fondamen-

tali per la vacanza. Inoltre salvano Sceccuduru da incidenti sugli sci, evitando che gigantesche valanghe distruggano la valle. Da lodare la loro pazienza con individui poco legati alle montagne e la loro disponibilità. Se potete cucinateci i pizzoccheri. Spank: Il tempo di chiudere le porte dell’auto e spank ne aveva già combinate cento delle sue,infatti non bastano tutti gli ex del fraccaro per spaventare a tal modo le matricole che affrontarono con lui il viaggio…billy è ancora sotto…infatti dopo sorpassi nevrotici curve in contro sterzo e la solita scelta sbagliata di fronte al bivio milano\lecco…il nostro su-

per hero decide di mostrare a tutti i suoi super poteri e completamente fatto sfreccia su e giù per le montagne.Per il resto solita routine…sbeffeggiare le forze dell’ordine usando psicologie inverse(cioè fischiettare con aria colpevole per attraversare la dogana carico d’erba)e passare ore assorto nel nulla grattandosi la testa in quello specifico punto che noi tutti conosciamo

La redazione

Domenico Danilo Tomba “Ma questa è una seggiovia?” - “Certo, si chiama così perché ci si siede sopra, sempre che tu ce la faccia a salirci sopra!”, commenta ridacchiando il giovane autoctono. Il malcapitato bovino non sapeva ancora cosa l'avrebbe aspettato in cima a quella salita. La sua giornata era iniziata molto presto ed era già sveglio dalle 7 di mattina scalpitando in attesa di quello che sarebbe stato il suo primo (ed ultimo) giorno 'sugli sci'. Alle 9 si parte, il campetto dei mongoflettici e dei bambini under 5 è il teatro della sua ennesima impresa. La folla impazza al suo arrivo, ma non appena Sceccu mette piede sul tapisroulant che lo porta in vetta, capisce che è meglio mettersi al più presto al riparo per evitare il peggio. La mattina passa veloce tra una caduta e l'altra, intervallate da rarissimi sprazzi di tecnica che si avvicina allo sci, praticati da alcuni bambini presenti sul luogo. Dopo la consueta bugia della vacanza: “Raga, oggi non faccio il pranzo!”. Infatti, alla prima distrazione dei suoi insegnanti, Flain, Bormietto e Spank, che avevano

fallito miseramente uno dopo l'altro nel tentativo di rendere meno ridicolo il suo calvario, Danilo si era già avventato su una ghiotta fetta del dolce tipico di chi pratica lo sci, lo strudel. Nemmeno il tempo di far arrivare il cibo al suo primo stomaco che era di nuovo là, al campetto, a seminare il panico. Ma cosa centra la seggiovia? Ebbene, la convinzione di essere ormai pronto ad affrontare una vera pista, cresceva in lui con il passare dei minuti, seppur non fosse riuscito fino a quel momento ad impostare una semplice curva in piano. I suoi tutor, ignari di quello che stava tramando, compiono il gravissimo errore di lasciarlo solo. È il suo momento: il manzo, affetto da encefalopatia spongiforme bovina, perde la testa e si infila nei tornelli senza ritorno della “strana macchina che”, come direbbe Polo, “porta su le sedie per la montagna”. Quando viene avvistato è troppo tardi, è già dentro che urla, e ride, ma soprattutto urla, pensando di aver fatto la cosa giusta. Viene quindi scortato su per la seggiovia e riem-

pito di raccomandazioni, che lui nemmeno ascolta: l'obbiettivo è la a pochi passi, la mitica pista 'rossa' da lui sognata e ammirata per tutto il giorno. In un attimo di lucidità però capisce di aver fatto la frittata più grossa della sua vita, e, chi conosce le sue dosi, sa che è un miracolo vederlo ancora vivo. La discesa è li che lo aspetta, piena di insidie e gobbe che lui non osa nemmeno immaginare come affrontare. Lasceremo ora all'immaginazione del lettore la sua patetica 'discesa sugli sci'. Alla sera, quando stiamo andando via dalle piste, vediamo una motoslitta sfrecciare a tutta velocità su per la salita; un addetto affigge con furore un cartello della categoria divieti, che il giorno dopo, a detta dei presenti, svetta imperituro sulle piste, palcoscenico della vicenda.

Dottor Ezio (sì, hai letto bene. Ormai manca poco, prepare la schiena). E’ il primo VERO semaforo che ricevi in tanti anni di Vdc (il semaforo spento concesso per pietà a te e Ostrega conta come Savini a braccio di ferro contro Batista). Grazie alla tua scelta di castità assoluta (evidentemente suggerita dalle performance di Negro) riesci a incanalare le tue energie represse e a segnare tanto e bene. Il Fraccaro calcio ringrazia. SANTO SUBITO.

Rugbista. Visto lo sport che pratichi eravamo già poco sicuri delle tue capacità mentali e della tua inclinazione sessuale. I nostri dubbi sono rafforzati dal fatto che ti sei rotto il naso combattendo, nudo, contro un tuo compagno. L’Ignoranza è apprezzata fra queste mura, ma a tutto c’è un limite. Non vorremo vederti ricoperto di lividi dopo una lotta nel fango con Alarico. NUDISTA VIOLENTO.

Splendid. Ne abbiamo già parlato nell’editoriale, ma troviamo utile ripeterlo: fuggire dalle proprie responsabilità e lasciarsi scivolare nell’abisso delle nerdate è un atteggiamento che ci possiamo aspettare da una matricola con gravi problemi, non da un direttore di Vdc. Se vuoi che il tuo nome rimanga su queste pagine devi alzare il culo dalle sedia, posare il pettine e le creme di bellezza e ricominciare a sudarti il tuo titolo. IRRESPONSABILE.

Bormietto & Flain

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CACCIA AL TESORO INTERCOLLEGIALE

"Dai Mingo! Ne manca solo una!" - il respiro è affannoso, le gambe sono pesanti, per alcuni come mai prima; ma la volontà è una: vincere. La si legge negli occhi dei presenti. Nessuno vuole mollare, non adesso, non questa volta, dopo 14 tappe, dove tutti non vedevano l'ora di vederci fallire! L'ultima è una passeggiata ed in pochi minuti è superata, come le altre. Una firma veloce e siamo già sulla via del ritorno per l'aula del '400. Con l'ultimo filo di voce rimasta in gola si canta, si urla : "Uno di noi! Frigo uno di noi!!". I pochi metri che ci separano dall’ Aula del ‘400 sembrano infiniti. Giriamo l'angolo e finalmente ci siamo, accanto a noi c’è il collegio, che ci dà la carica e ci spinge fino in fondo alla piazza deserta, che in un attimo si illumina di biancorosso. Saliamo rapidamente i pochi gradini che ci separano da quello che pareva un trionfo. Gli occhi degli organizzatori sono tutti per noi, lo stupore li colpisce e nei loro occhi cresce il timore che quest'anno non ci sia niente da fare per impedirci la vittoria. "Abbiamo finito tutte le prove" fa uno dei nostri, nessuno ci vuole credere. È troppo presto. Siamo ad un passo, ora bisogna solo aspettare. In mezz'ora non si vede nessuno, poi finalmente dei passi in lontananza, delle sagome all'ingresso, poi dopo poco altri e altri ancora. La piazza si riempie rapidamente di colori. Ma gli occhi sono tutti lì, una marea rossa si accalca sulle scale; sono tutti uniti contro di noi. Piccoli gruppi intonano cori contro di noi, ma come disse qualcuno "il Collegio Fraccaro è un altra cosa". Un boato apre la piazza, che travolge e zittisce tutti. Si dovrebbe poi raccontare di punti rubati, di invidia, di rivalità, cose troppo facili da ricordare. Flain

"4,3,.... Orwell !" e poi silenzio, la faccia degli anziani del Cardano si tinge di sconforto. Non fanno in tempo a bisbigliare un timido "esatto" che stiamo già esultando per aver superato la prova. Ma c'è poco tempo da spendere in festeggiamenti perchè noi mqm del fraccaro siamo state "avvelenate da un'idea", tanto per citare un film (Inception), e questa idea è semplice: Vincere. Così si riparte, correndo per le strade pavesi come dei dannati, rispondendo a tono ai cori provocatori lanciati dagli altri collegi che incontriamo. Per superare le prove vengono scelti quelli che hanno più possibilità di successo, non c'è tempo per i sentimenti, non in questa caccia, non ora. Le prove erano varie e divertenti, spaziavano dalle prove fisiche, come quella del castiglioni, a quelle che richiedevano un ragionamento veloce, come quella del sant'agostino, altre avevano un "sottile sfondo sessuale" (cardano). Per quanto difficile potessero essere queste prove le abbiamo vinte tutte, insieme, da veri collegiali. Ho visto un Grande spirito di squadra: collegiali che aiutavano altri a non fermarsi, spingendo quelli che più di altri sentivano la stanchezza, ragazzi che, malgrado il fiatone, non risparmiavano la voce nel sostenere quelli che rimanevano indietro. Ho visto una grande complicità, che appartiene solo a coloro che hanno passato insieme momenti memorabili, che hanno superato molte prove aiutandosi l'un l'altro e accantonando futili dissapori che inevitabilmente si creano tra persone diverse che vivono a stretto contatto. Non ho visto ragazzi che correvano, ho visto un Collegio che si faceva largo tra le strette vie di Pavia e non importa se dei "giudici" non ci hanno concesso la vittoria, perché tutti, tutti i collegiali pavesi, sanno dentro di loro che i veri vincitori siamo noi. Ragazzi la vittoria è nostra! Patrick (mqm)

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CACCIA AL TESORO INTERCOLLEGIALE

Caccia al Tesoro 2010, vogliamo parlare dell’ N-esimo furto???? Naturalmente sto scherzando…. Ricordo la prima edizione della caccia, vissuta da matricola, persa per un quarto di punto. Ricordo l’amarezza provata. Posso capire la sensazione provata da voi M.Q.M…. Non voglio stare a sindacare su punteggi, penalità, prove e oggetti extra. Sarebbe quanto mai fuori luogo. Rivivendo la stessa esperienza in qualità da anziano accompagnatore, mi permetto di dirvi che tutta l’amarezza provata è totalmente ingiustificata. La caccia al tesoro va vista come una gran goliardata, in cui lo scopo principale è divertirsi. Il fatto che, al Plinio, la vittoria sia la nostra principale fonte di divertimento è un altro discorso, d’ altronde si sa che noi non siamo il Don Bosco (con tutti i pro e i contro che ne derivano…). Tutti i collegi hanno ammirato l’impegno e la grinta da vere matricole Fraccarotte! Compatti, uniti, sempre pronti a cantare, sempre sull’attenti e disposti a dare il tutto per tutto per tenere alto il nome del collegio. Avete concluso con più di 3 quarti d’ora di vantaggio sul secondo gruppo, risolvendo tutte le prove e rintracciando tutti gli oggetti (Onestamente! Al massimo avete peccato d’ingenuità, ma siete pur sempre delle M.Q.M…). L’odio goliardico che tutti i collegi provano nei nostri confronti e che, martedì sera avete sperimentato sulla vostra pelle, ve lo siete guadagnato totalmente sul campo… Questa è la cosa di cui dovete essere fieri… Tutto il resto, è noia… IDEM VELLE Ostrega

MALEDETTA TOVAGLIETTA Forse si , se non avessi preso preso quella maledetta tovaglietta come oggetto magari, anzi no, sicuramente avremmo vinto. Sono proprio quelle cose che ti lasciano di stucco ,senza una parola , perchè magari era proprio di quella persona che non immaginavi mai , che te l'avrebbe “messa in culo senza preservativo”( come mi fece notare Polo), proprio da lei un'amica che, anche se non ci parlavi poi tutti i giorni, però la conoscevi e ti fidavi più di altri, in quel contesto quale una caccia al tesoro in cui eviti e stai attento, che qualunque altra persona di altri collegi cerca di metterti i bastoni fra le ruote. Magari me lo sarei aspettato più da un cairolotto, come infatti hanno fatto mentre noi facevamo la loro prova (se cosi si può definire) e noi che neanche li consideravamo anche se loro ci continuavano a parlare e a prendere in giro , oppure da uno del cardano che fa il possibile per farti perdere tempo e non superare la prova che ingenuamente non ci conosce e non sa, di quanto siamo capaci di metterci in gioco pur di vincere. Siamo stati i migliori , abbiamo superato tutte le prove, abbiamo corso cosi tanto da pensare che da un momento all'altro uno di noi sarebbe finito a terra morto, siamo arrivati PRIMI con un ora di anticipo e cosa di gran lunga più importante ci siamo divertiti un mondo, e poi sentirsi dire bravi da alcune “persone” è forse il premio più bello e che ripaga tutte le fatiche a pieno. Eravamo una persona, ci siamo aiutati a vicenda ed è stata proprio una bella prova per vedere proprio di che pasta eravamo fatti e che forza avesse la nostra amicizia. Vorrei dire a lei, la padrona della fatidica tovaglietta che solo ora capisco il senso del suo gesto, l'unico modo per fermare il Fraccaro era inventare un modo per toglierci i punti , e ti ringrazio perchè oltre ad insegnarmi di che tipo di persone mi potrò fidare nella mia vita , ho capito il vero senso del coro SIETE TUTTI SOTTO LE TORRI!

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RUBRICA FATTA COL CULO a cura di Toz su Sacha Ecco come e perchè, svariati fraccarotti fra vent'anni si ricorderanno di sacha POSITIVE Quando arrivò in collegio non aveva tutti questi capellli\Il rettore pensava che sacha fosse il soprannome\Capacità di alzarsi alle 7oo completamente sbronzo\Mi leccava il culo\è un uco assessuato\la sua ex dice che se fosse per lui sarebbe ancora extravergine come l'olio\Ha un buon orecchio\sfama savini\In fondo in fondo....hahahhhahaha è un bravo ragazzino [Donatella]\Ha la mia faccia in camera\Si crede figo come toz\Quando dice di aver fatto patting ha soltanto chiaccherato con elena e batty\Vuole avere una sala comune ma nn è capace di tenerla\Sfoga tutta la sua repressione su savini e quando beve e si sente grosso anche su genova che è proprio scemo veramente ezio chicco\Con il ghislieri non giocherà\Mi leccava il culo\Se c'è da lavorare,spacca bottiglie di rum\é stato lui il primo a produrre insaccati con il lardo d'uzzino\Si fa sempre venire in faccia durante le sfide di stone face\Mi ha fatto scoprire il damiano e scopare il culo\Gioca meglio a palla in volo che a palla piede\Calcisticamente è un ghislieriano\è bicefalo\è l'uomo di savini\è bravo a pes\Quando vedo sacha immagino te\Cosa devo dire se ci penso mi viene immente solo "ehii!"\Ascolta de gregori degli anni 90\Ha addomesticato savini\è un bello stupido\SPACCHIUSU\è stato lui il primo a scoprire che il pacco di gatelli è un comodo antistress\Basso,tocco,ama la pulizia\Biscotti,ricci,sborr\Ci siamo conosciuti sul treno e da li solo grande amore\è un bel ragazzo alla fine\Odia genova\faceva vedere le sue mutande assurde con orgoglio e vigore\Il suo segreto segreto è scoparsi polo\Casinaro,alcolizzato detto da margiozzi\Non ricchione ma lesbo\Savinista,simpaticone,sminchiato totale,cucina,limoni dibbestia\Improbabile se ne esce con delle cose assurde\è un coglione,non è calvo,non molla mai per bere,ti mette allegria\ha dei bei capelli chiara somaini\Gioca bene a calcio detto da loffa\Si sa ambientare "ora"\Fa su tutto quello che si può far su\Gli piace molestare gatelli\Non regge un cazzo\Bo!\Coglione,romantico,petting,è sempre sbronzo,ha i ricci,tiene compagnia a savini\Farci le 4 e le 5 a parlare,si fa sempre la canna della buona notte\Espressione un po cosi che fa ridere\Da folklore alla vetrata\Non capisce mai troppo quello che dici\è disponibile,ma è meno gay di sceccu\Sta al gioco.

NEGATIVE Finto organizzato e svogliato....PIGRO ta nananananannananannana na na na\Spesso impazzisce per le cazzate e ci va giù pesante con gl'insulti\Scemo,perditempo,vanitoso\Riesce a prendersi più male di me (ostrega)\è un testa di cazzo irreversibile,se si parla di certe cose(calcio)\Mi butto margiozzi addosso mentre ero comatoso\Non sa giocare a calcio ed è amico di savini\Sta sempre al black bull\mi ha fatto limonare una pianta\Non passa mai le palle,BATISTA\Molesto,mi ha fatto indossare uno slip leopardato rosa \è logorroico\ha dato in giro la combinazione del lucchetto della mia biciConta lebirre perchè gli e le fottono\Arrogante e Presuntuoso,si sopravvaluta\Fastidioso,spesso si comporta da bambino\è spesso falso\Si vanta troppo di quel cespuglio di capelli che ha in testa\Troppo alcolizzato,cocciuto,protagonista,si veste come un bambino\Mi ha fatto prendere una secchiata d'acqua per pensare a delle minchiate su di lui\Non ha difetti\Troppo stupido detto da loffa\Non fa niente di serio\Non mi ha mai fatto matricola FLYIN\Fa preferenze su alcune persone,è un cazzaro,poco organizzato,ha il cazzo corto\è un imbucato di merda(cazza)\L'ho appeso alla finestra\Ha il sesso corto\M.q.m. a vita\continua a negare che nn limona con savini\Permaloso,dovrebbe ascorltare i discorsi che fa per rendersi conto quanto gli siamo amici per nn ucciderlo\Booo sono in botta nn so niente (mimmo)\Giozzi ritiene che è masochista\Vuole tirare sempre le punizioni le tiro meglio io "messina"\Dice troppe cazzate\Si stagga dalle sue normali facce da scemo\Indossa il gilè sopra la maglia della salute\Ha la faccia da pesce lesso\è competitivo in fatto di donne,toccando spesso il fondo\Vergine,troppo cazzo di fuori,peli di pube in viso\è goista perchè in campo ci sono 11 sacha\Mi sottomette sempre,si fa fottere la giacca dai negri e solo grazie a me la recupera\è omofobico ma teme anche le donne anzi,i corpi in genere\è un mammone\Non beve più tequile\è ossessionato da mia sorella\è come un negretto ma con il cazzo piccolo e la pancia\Il suo segreto segreto segreto è scopare con savini\Non me lo sono mai fatto ELENO\Non sa rullare le canne\è tinelli\Finge di non sapere di mentire a se stesso\Preferisce la coppa alla figa\Ha fatto cominciare anche sua madre \Mi mangia lo speck dal frigo\è più permaloso di un cane andaluso cornuto con il complesso d'edipo\Scopa poco e ha un rapporto potenziale ed effettivo comunque basso\Prende da mangiare in mensa e non finisce quello che ha sul piatto\Succhia cazzi\Pulisce sempre camera perchè fa su lo sporco\Juanita direbbe:è un pessimo esempio per la socetà che vuole fondare\Ha un pijama verde moccio veramente inguardabile soprattutto con quel baffetto\è un vizziato e bicefalo\Non sa niente di storia\Ha più amici al cairoli che in fraccaro\è la copia senza carisma di un cairolotto\Ha provato a farsi almeno due donne con cui bazzicavo\Quando è preso male è meglio cambiare regione se nn vuoi rischiare di picchiarlo\Non gestisce più un bar\Non si fa una fica neanche a morir d'un colpo\Cerca d'infilare la lingua in bocca alle fiche sbronze ma spesso non riesce perchè è troppo esile\è calcisticamente limitato\Si credeva mio figlio\ha difficoltà ad avere una personalità sua\Ha una eaculazione dolorosa infatti quando viene miagola\Non capisce un cazzo ed è fuori luogo\Ha sempre le mani sullo scrotopendulo\è amico d'uzzino\è la brutta copia di tonucci\è un finto montagnino\Violenta le giapponesi di filippo graziani\Non si è mai dato alla musica\,non si allenaFa il mantenuto e mantiene le cameriere del black bull\Non si è ancora laureato nella triennale\Da m.q.m. venne qui accompagnato da un amichetta che il giorno dopo rincontrai per strada e ridendo mi disse.....hanno già iniziato a farlo flettere\Una volta mi disse:fare l'amore con te è come buttare un salame pere il corridoio.

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RUBRICA SPORTIVA Anch’io corsi In quattro anni di più o meno onorata carriera Fraccarotta, collegiale e sportiva, mai mi sarei aspettato il paradosso avvenuto alla campestre di settimana scorsa. Ebbene sì, mi sono macchiato, mio malgrado, di un peccato inestinguibile: ho fatto vincere i pollastri spennati monopalla già struzzo-ungarici. Per quattro anni ho intonato cori giustamente ingiuriosi sotto il loro fetido portone, cercato di falciare gambe alla Coppa più amata dalle salumiere nude, pisciato sulle scarpe alle feste di quegli screanzati borghesotti omologati come i loro salotti culturali pieni di figa di legno e i loro coretti di voci bianche cappone di chiesa. Ecco, diciamo che ho fatto di tutto per tenerli relegati nel loro infame status di perdenti peggio dell'Ancona in serie A nella stagione 2003-04, eppure grazie a me sollevano una coppa che forse non sollevavano dalla caduta del muro di Berlino. A proposito di muro, l'altro giorno, alla sesta birra al bar del ponte alle quattro del pomeriggio, ho avuto una terribile visione. Una tragicomica epifania ascensionale dal Ticino: accompagnato da 14 nutrie, lui, l'ultimo testimone di una vittoria cairolotta, il detersivo più amato dalle vecchie giocatrici di canasta, proprio lui, Svelto. Con parole al vetriolo ha millantato la campestre come il primo mattoncino di una lunga serie di vittorie giallo nere. Insomma io, fiero gladiatore delle torri, ero menzionato come fautore della (ri) nascita dell' odiata struttura edisu. Svanendo, ha pensato di insignirmi, con mio sommo rancore del titolo di cairolino ad honorem.

Alla settima birra riprendo coscienza, ridimensiono la visione a mero squallido incubo e cerco il coraggio per trovare il lato positivo della faccenda, arrivando alle seguenti conclusioni: a- Il cardano, che ha avuto l'onore di eliminarci l'anno scorso insieme al valla dal torneo di calcio, si è fatto un'onesta sucata. b- La mia prestazione superlativa e la mia corsa fluente ha portato allo strip-tease spontaneo di svariate donne c- Il cairoli è talmente sfigato che ci vuole un Fraccarotto per farli gioire di qualcosa che non sia le grandi ammucchiate gaie per cui i tacchini bicefali sono tristemente famosi. P.s: per Fraccarotto non s'intende quel reietto di pastafrolla che avete naturalizzato con la speranza di non prenderlo sempre lì dove non batte il sole P.p.s: Istruzioni per il calciatore cairolotto: un rigore, per essere ben tirato, deve innanzitutto essere indirizzato verso la porta. Seguitemi, non è difficile: la porta è quella struttura con due pali e una traversa, facilmente confondibile con le reti di delimitazione del campo. Una volta centrata la porta, dovete assicurarvi che la potenza e la precisione siano sufficienti a superare il portiere (badate bene che un rigore non è come il tiro delle freccette, ad esempio prendere il palo non vale, che ne so, mezzo gol). Questo a livello teorico. Se volete consulenza a livello pratico chiedete pure a Sileo, che di rigori ne ha sempre segnati in vita sua. Detto questo dico un cairoli merda, che ci sta sempre bene come una rutto a tavola con uzzino. Ah si, ultima cosa: ciolla, vaffanculo va! (lo sai che ti voglio bene comunque). Sacha

Podistica Bicefala

RISULTATI CORSA CAMPESTRE 1 GIOLITTO ANDREA GOLGI 50 2 VEDOVATI GIORGIO BORROMEO 49 3 PASQUINUCCI ETTORE DON BOSCO 48 4 FOIS ANDREA CARDANO 47 5 PARODI DAVIDE CARDANO 46 6 SANTI GIANLUCA CAIROLI 45 7 MAGNANI ANDREA GHISLIERI 44 8 MADOUCH DRISS FRACCARO 43 9 BUZZETTI LUCA GHISLIERI 42 10 MARAN GIORGIO CAIROLI 41 11 LO SCHIAVO GIUSEPPE CAIROLI 40 12 ORLANDO DOMENICO FRACCARO 39 13 DI CORATO FRANCESCO DON BOSCO 38 14 GHADDAR KARAM GOLGI 37 15 SECCI IGNAZIO SPALLANZANI 36 16 PEDRINI DARIO FRACCARO 35

17 CAPOZZI ANDREA GHISLIERI 34 18 BARBIERI SACHA FRACCARO 33 19 MIRTI DOMENICO CARDANO 32 20 SPIGHELLI FABRIZIO DON BOSCO 31 21 MAZZOLA DARIO BORROMEO 30 22 PICCINELLI GIOVANNI CARDANO 29 23 PEDRINI DIEGO FRACCARO 28 24 PATELLI NICOLO' CAIROLI 27 25 DI CARLO PATRIZIO FRACCARO 26 26 NEGRO GIACOMO CARDANO 25 27 IOTTI LORENZO GHISLIERI 24 28 CHIELLO VINCENZO FRACCARO 23 29 D'ALESSIO MARCO SPALLANZANI 22 30 FLAIN FRANCESCO FRACCARO 21 31 MASSARO ROSARIO FRACCARO 20 32 POLO CARLO FRACCARO 19 33 PONTIGGIA PAOLO MAINO 18 34 DONDE' TOBIA BORROMEO 17 35 DE DONNO FABRIZIO MAINO 16

36 FARINA MATTEO BORROMEO 15 37 PANARINFO GIACOMO GOLGI 14 38 BERTOLAZZI FRANCESCO SPALLANZANI 13 39 MILANESI MICHELE CAIROLI 12 40 FIORILLI NICOLA PAPPO-MOVIOLA SPALLANZANI 11 41 LARROSA POVEDA ANTOLIANO GOLGI 10 42 PINCELLA DAVIDE DON BOSCO 9 43 PENNETTA PIETRO FRACCARO 8 44 CARUANA GIUSEPPE GOLGI 7 45 PLANO FABIO SPALLANZANI 6 46 PALESE BIAGIO GOLGI 5 47 CELLURA LEONARDO GOLGI 4 48 CARIDI GIANNI GOLGI 3 49 SCHIRINZI STEFANO CARDANO 2 50 PASSERELLI ANDREA CARDANO 1

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Pagelle Fraccaro - Maino 4 a 0 N.d.R.: pubblichiamo comunque le pagelle di una partita ormai dimenticata. Sceccuduru: sv. L’estremo difensore fraccarotto, in piena forma nonostante gli ozi valtellinesi, si prende una giornata di ferie. Infatti gli attaccanti piè veloci del Maino non riescono mai a centrare lo specchio della porta, costringendo il manzo a brucare l’erba per passare il tempo.

Polo: 6,5. il pendolino della fascia destra gioca un’ottima partita in copertura, ma talvolta sale troppo lasciando la difesa esposta al contropiede. La sua condizione fisica è come sempre eccelsa, ma deve cercare di essere più Zambrotta e meno Marco Motta.

degne del miglior Adriano. Gioca nella inconsueta posizione di esterno e termina le riserve di ossigeno intorno al quindicesimo del primo tempo. Da questo momento in poi si trascina per il campo sperando che il pallone gli sbatta addosso. Vediamo come si comporterà quando giocherà in mezzo.

Messina: 7. Lo scannacristiani trova, con la complicità del portiere del Maino, Gianluigi Buffon, un incredibile gol da calcio d’angolo. Garantisce spinta, solidità e calcioni sulla fascia destra e si dimostra ancora una volta un pilastro della retroguardia biancorossa

Patrizio: 6. La ballerina più amata da donne e uomini pavesi disputa una partita insolitamente negativa, caratterizzata da momenti di poca lucidità e da un egoismo eccessivo, soprattutto nella ripresa. Va però sottolineato che giocava fuori posizione ed, inoltre, vanno apprezzate le scusa alla squadra per una prestazione sottotono che non ci si aspetta da uno dei giocatori più forti del torneo.

Igor: 6,5. La prestazione del capitano è fortemente limitata da problemi alle gambe che lo costringono ad un’uscita anticipata ad inizio ripresa. Nonostante il dolore l’indomito gigante riesce in un paio di occasioni ad impegnare la difesa avversaria, senza però trovare la via del gol.

Ezio: 7. Il belloccio della squadra, reduce dal White Plinio, ci mette un tempo per accorgersi di non essere più alle terme. DoMimmo: 6,5. Lo scugnizzo erige una mu- po un paio di errori davanti al portiere si raglia a centrocampo, fatta di sudore, calci sblocca su calcio d’angolo e segna anche il e morsi, e spezza sul nascere ogni tentativo gol del 4-0, mostrando che, se non si addi manovra del Maino. Fondamentale il suo dormenta e resta tranquillo è un vero bomspirito di sacrificio e la voglia di mettersi a ber. disposizione della squadra sempre e comunque. Non gli chiediamo, nonostante le Sacha: 7. Il riccioluto valsesiano, pur parsue capacità, dribbling e gol, ma la cattive- tendo dalla panchina, riesce ad entrare in partita immediatamente e a trovare il gol ria e grinta che non ha mai fatto mancare. del 3-0 con una punizione dal limite. Dà Tommaso: 6. Disputa la solita partita velocità e fantasia alla squadra, trovandosi Ciolla: 6,5. il barese si ritrova a giocare senza sbavature, ma la sua prestazione è pronto anche in fase di copertura. Unica inevitabilmente macchiata da alcune pole- con un modulo che non gli permette di esprimere le sue qualità tecniche. Nonostan- nota negativi i diverbi con alcuni membri miche con i compagni e da degli eccessi di nervosismo, dettati dalla sua immensa pas- te ciò, mostra qualche ottimo spunto e tro- della squadra, fortunatamente seguiti da un rapido chiarimento. sione fraccarotta. Apprezziamo la sua grin- va spesso passaggi buoni per i compagni ta e dedizione alla causa, che vanno però Esselunga Savini: 6. Il rettile lomellino, che aveva trasformati in spinta per la vittoria, e non trascorso una tipica serata alcolica al Blain fonte di preoccupazione per i compagni ckbull, si presenta alla partita in condizioni Moviola: 6,5. Il raffadalese trova finalmente un attaccante più lento di lui e ci regala qualche scatto in slow-motion. Dopo aver preso la residenza su una zolla davanti all’area, domina sulle palle alte, staccandosi solo per qualche progressione “alla Lucio”. E’ ancora una volta un esempio di tranquillità e sicurezza in mezzo all’area, ma dobbiamo anche dire che per il gigante terrone è troppo facile giocare contro attaccanti così lenti.

Fraccaro - Cardano 3 a 3 La compagine fraccarotta compie un mezzo passo falso, lasciando per strada due punti contro l’ostico ma non irresistibile cardano. I biancorossi partono col solito 4-3-3 stile Barca, privi dell’influenzato Mimmo che viene rimpiazzato da un sempre più pallido Savini. Gli avversari partono forte, spinti dalla giovane promessa Usai che, dopo un paio di minuti, si procura e realizza una punizione, concessa con troppa generosità dall’arbitro che sanziona lo spostamento d’aria causato dalla testa del Moviolone. I fraccarotti rispondono prontamente pareggiando con uno splendido diagonale del bomber genovese, leader della classifica cannonieri, e, intorno al trentesimo, passano in vantaggio con una punizione di Tommi, il cui gol era quotato 70-1. Da questo momento i biancorossi si adagiano un po’ e, allo scadere del primo tempo,

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vengono sorpresi da un pallonetto in contropiede del solito Usai. Al rientro in campo è ancora Ezio a portare in vantaggio i suoi con un gol da vero predatore d’area, ma anche questa volta un rapido contropiede finalizzato dal centravanti avversario riporta in parità la sfida. Nonostante un paio di nitide occasioni il Plinio Soccer non riesce più a segnare e, alla fine, si deve accontentare di un pareggio che lascia l’amaro in bocca. Tra le note positive la prestazione del centravanti biancorosso che continua a segnare con spaventosa regolarità e la solita prestazione dei due centrali, incolpevoli sui tre gol subiti. Delude un po’ la manovra, eccessivamente stagnante e l’incapacità di far valere, nei cinfronti di un avversario modesto, la superiorità tecnica ed atletica. Fortunatamente questo pareggio, in virtù delle due vit-

torie precedenti, non avrà impatto per quel che riguarda la qualificazione ma la partita era sicuramente da vincere. Infatti i nostri avversari, sebbene dotati di una difesa attenta e di un’eccellente individualità, si sono mostrati una squadra discreta e più attrezzata rispetto a quelle precedentemente affrontate, ma non insormontabile. Merita una severa critica il tifo fraccarotto: il miglior collegio pavese non può presentarsi a una partita con così pochi tifosi, e soprattutto, non può esser sommerso dalla tifoseria cardana. Per concludere questo stop non deve essere fonte di preoccupazione ma deve servire da stimolo per non fare più errori nelle prossime partite. Esselunga


Fraccaro - Ghislieri 1 a 0 Il Plinio Soccer chiude il girone nel migliore dei modi, onorando l’ ultimo impegno, anche se una sconfitta avrebbe eliminato il Valla e, forse, agevolato il cammino nel girone successivo. I biancorossi decidono di non fare sconti al Ghislieri, sancendone l’eliminazione, ed in campo danno tutto, schierando riserve combattive ed agguerrite che mostrano di potersi giocare una maglia da titolare. Il Fraccaro entra in campo col consueto modulo, rivoluzionando la difesa con i terzini di riserva, Bidello e BimBim, e l’attacco, composto, oltre che dal bomber Ezio, da Denver e Dris, che giocano da esterni offensivi. Da segnalare il rientro in porta, dopo 2 anni, di Gugu Macchi, che disputa, da capitano, l’ultima partita della sua straordinaria carriera. Il Ghislieri schiera una squadra abbastanza solida, ma non quanto Bidello, e che presenta anche un paio di elementi dai piedi buoni. Tuttavia gli altri ghislieriani sembrano più a proprio agio in biblioteca che in campo. I biancorossi rischiano poco ma non riescono a scalfire l’ultracentenaria difesa avversaria, che blocca bene la manovra fraccarotta, salvandosi grazie al portiere in un paio di occasioni. Nella ripresa comincia la giostra dei cambi che vede il debutto dei valtellinesi Flain e Bormietto e di Moreno Morello, che si presenta in porta con un improbabile divisa anni ’70. È però il solito Sacha a realizzare, quasi allo scadere, il gol decisivo, con una splendida girata su assist di Flain. Grazie a questa vittoria il Fraccaro chiude

il girone come prima classificata con la miglior differenza reti del torneo (+ 11). Nel girone successivo i biancorossi affronteranno il Borromeo, il cairoli, e lo Spallanzani, campione in carica. Per quel che riguarda la partita è giusto complimentarsi con tutta la squadra, ma, soprattutto, con quegli elementi che vedono poco il campo, ma danno comunque il massimo in ogni allenamento e non si lamentano mai, ponendo il bene della squadra al di sopra degli interessi personali.

Voci di Corridoio

Il settimanale fraccarotto

Ghost Director Carlo De Grazia Art Director Tommaso Pugliese Big Director Massimiliano Pizzonia Redazione Andrea Marcobelli Luca Rebecchi Onnipresente Mattia Tonucci Vignettista di fiducia Elia Ferrari

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Bordo di diario di bordo Un preludio,fondamentale per approcciarsi alla comprensione del testo,doveva già essere pubblicato la volta passata.Perchè il lettore con le sole capacità di lettura e critica classica,acquisite sin dalle elementari,si troverà in difficoltà,quasi disgustato,difronte un testo così allegorico e colmo di cronache,fantasie e ricordi caotici,partoriti dall'autore al massimo poche ore dopo gli eventi e "soprattutto ancora on the road".Lui qui,si trova quindi in continuo stimolo e ancora molto coinvolto personalmente nella storia che freme,d'esser scritta ogni momento.Si nota in effetti come tutto ciò che lo circondi prenda un nome e una realtà nel raccon-

frasi ma bensi perpermetterli di rifiatare e nn stramazzare a terra c o m e u n c a v a l l o i m p a z z i t o DEHHEHEHEHEHEHHEHEEOHHHOEHOEOHHOEHODDEE DEDDEEEEEE NELLA PROSSIMA USCITA FARò UNA SCALETTA ESSENZIALE DEGLI AVVENIMENTI IN MODO DA STABILIZZARE UN Pò IL PUNTO DI VISTA DEL LETTORE. GRAZIE E BUONA LETTURA se ne siete capaci. TOZ BARCELLONA UNA SERATA A CASO IV GIORNO 12:00 A.M. D&D (dopo la doccia)

to,che quindi ha vita propria in quanto oggetto concreto; è un membro della spedizione,scritto letto e riletto usato come tovaglia o come cuscino,subisce il presente raccontando il passato e attendendo il poi.Per questo i personaggi spesso prendono soprannomi diversi o l'azione da passata e reale diventa diretta non ancora conclusa.Il testo è palesemente ricco di sfumature e richiami al fantasy,che possono apparire spesso scontati o addiritura forzature,se si perde la musicalità eventuale aritmatica delle parole e soprattutto se nn si considera l'intenzione dell'autore di riportare candidi interi gli escursus delle scene spesso FOLLI,senza tralasciare emozioni ironia e il duro impatto dei dialoghi.Questo comporta soprattutto,su una scrittura di getto e fatta dal vivo,sul posto dell'azione,la perdita di quei pricipi base della narrativa classica"lo spazio e il tempo",ciò è chiaramente sintomo del fatto che,il flusso cronacistico spesso,nn lascia spazio a rielaborazioni posate,ma favorisce la fantasia e minuziosità per i dettagli. Sicuramente è un testo elittario scritto e pensato sui e per i protagonisti,per questo voglio ricordare il fatto che è di un diario di viaggio che si sta parlando,ciò non toglie che come un motivetto DADA ha dei pregi che nn gli si possono negare soprattutto quando a leggertelo è l'autore stesso con il suo respiro difficoltoso con la sua violenza verbale genovese,con cui tortura le parole lanciate verso il basso,nonchè lo straordinario equilibrio delle pause non segnate, studiate non solo per dare il senso alle

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Finalmente mi sento in una città/casa,l'unico problema è che in una città difficilmente puoi trovare un bagno che sembra apparentemente quello di casa,ma questo nn era il mio problema era il problema di TURKER.Il supernitro-cuoco TOZ (cucina delle terre di mezzo)"adesso cucino io,cucino,"tramortisce pesantemente tutta la compagnia dell'anello con un suo NITRO PIATTO A BASE DI PATATE! PATATE!PATATE! Ma questo non impedisce il viaggio in metrò fino al centro di mordor, ma segna e divide la compagnia spaccandola in due... da una parte "Gandalf il mason",Fidro,L'ultimo re Toz e turker"il nano di merda", dall'altra parte i cugini fuma erba gatta Ezio&Sacha. La causa principale della separazione è quindi causata dall'avvelenamento del nano dai piedi pelosi che vomita e caga coriandoli

1.hiper-stone-camper-house fabbrica merda 2.turker"il nano di merda"& Sacha l’hobbit Brutto 3.la compagnia bivacca in centro città 4.i clithobbitt


fino al suo ritorno in contea accompagnato e aiutato dagli altri valorosi che lo prendono a calci nelle gengive per simpatia. i due fratelli-gemelli-cugini-amantisuperbecci-fattoni si ritrovano da soli in un luogo più che magico fatto di belle donne con bei sorrisi,belle espressioni,ma questo è solo il ricordo di un sogno e i sogni si sa possono diventare incubi... La morder-lona gotica visitata dai due inizia con bevute di piccoli boccali a ripetizione di sostanze arancioni mai viste nella loro piccola camper-contea, ma questo bere d'ignote sostanze in un'ignota locanda non impaurisce i due piccoli "clithobbitt" anzi,li carica per l'impresa,tornare nella hiper-stone-camperhouse,attraversando tutta la gotica terra di mezzo. Però non sapevano che nella terra di mezzo vivevano orchi chiamati anche"cervezas"i quali adornati da dred e senza denti attiravano qualunque malcapitato per vendere la loro magia nera. Comprammo la magia nera. PARTE MANCANTE. Luce,colori,castelli,pinguini. I due scaldando la magia con le mani svegliarono i loro demoni. iniziarono a girare e girare per strade tutte uguali,locali tutti u-

guali per risvegliarsi provarono per vari tentativi un forte antidoto chiamato sangria ma nn c'era niente da fare poichè la maledizione era in atto e i loro demoni impedivano l'uscita dalla terra di mezzo. Camminavano per ore ma si ritrovavano sempre davanti una grande torre nera che portava una croce sul fronte; non cHiesero mai aiuto; il demone era ancora forte e lo sarebbe stato fino a che Ezio,il più bello e simpatico fra i due spezzò la maledizione. Come? Cago coriandoli davanti alla torre. Dopo un intera notte tornarono finalmente a casa camminando ore,giorni,settimane,ipotenuse. Il piccolo e brutto sacha adornato di un cappello da asterix si addormento subito, mentre Ezio fece tre volte l'aurora con Fidro il portatore dell' anello vibrante.

SARAGOZZA IV GIORNO ORE 11.00 P.M. TO BE CONTINUA....... EZIO

PLINIO VISION In preda a una crisi creativa, VdC cerca l’aiuto di un supereroe. Dalla sua base sopra Bormio SuperSpank usa il potere della ispirazione e ci regala questa immagine. Sappiamo benissimo che il Plinio Vision di Spank lo abbiamo già fatto, ma l’occasione era troppo ghiotta.

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‘Ndrangheta al nord La riunal collegio PLINIO FRACCARO, ha portato alla luce vicende che sembrano confermare la notizia apparsa qualche settimana fa su il “Corriere della Sera”, riguardante l’arrivo della ‘Ndrangheta in Lombardia. Il meeting, nonostante la presenza del sarcastico Uzzino, sembrava procedere senza troppi intoppi lungo i soliti e ben consolidati binari delle precedenti edizioni; tuttavia l’arrivo del Manzo più conosciuto del collegio e della sua imponente mole l’ha portata al completo deragliamento. I collegiali indispettiti dalla risposta affermativa del rettore riguardo l’acquisto del nuovo pianoforte vogliono andare al fondo della questione per cercare di scoprire qualcosa di più. Il fatto più curioso riguarda la sospetta concessione dell’acquisto dello strumento, rilasciata senza indugi, dubbi e consuete contestazioni (modo di fare quantomeno sospetto, e sicuramente insolito rispetto a quello a cui siamo abituati). Riguardo a questo, fonti non poco attendibili dicono di aver visto il giovane calabrese, in uno dei suoi spuntini notturni, stringere con le sue manine fatate un animale quasi intero e divorarlo con le sue fauci; si trattava di un cavallo senza testa, quest'ultima molto probabilmente andata a finire tra le lenzuola del benefattore! Il piccolo boss di Gioiatauro venuta a galla la vicenda è stato costretto a confessare ed ha cosi pronunciato un discorso con tono solenne esordendo con la frase: “io sono entrato in questo collegio prevalentemente per il pianoforte!”. I più svegli tra i collegiali

Alarico docet Incrociando Perellino in un ignoto tiepido pomeriggio sotto il nostro amato porticato… Perellino: “We tozz certo che sei proprio il solito Pirla!” Il Tozz ancora annebbiato (era pur sempre giovedi): “eehh…si ma perché ???” Perellino, con il suo solito fare da pappone emiliano: ”Ma perché ieri sera t’ho incontrato e hai molestato una mia amica e ti sei limonato l’altra di forza…” Il toz: “ahhh bhe?!? Ma chi erano?” Perellino, con la sua solita faccia gaia a occhi chiusi e ghigno stampato (tipico di uno che la sa lunga): “una era la Marty e l’altra una tipa che si è scopato Alarico hahahhahhahah…e tra l’altro era talmente arrapato che nella fretta di andare in monta si scordò di levarle le calze…e dopo un momento di riflessione esordi gridandole in faccia: cazzo questa non ha la fica….”

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capiscono e trovano subito il nesso tra le parole “Manzo” “pianoforte” e “mafia”. Infatti il più giovane della famiglia dei Moro è “salito” nella periferica cittadina di Pavia per allacciare rapporti di “amicizia” con i grandi imprenditori milanesi esperti nel commercio di strumenti musicali. Il ‘non stupido poco’ bovino dopo un anno passato in incognito è passato all’azione rompendo “accidentalmente” un tasto del pianoforte e trovando così la scusa per sostituirlo. Il modo in cui effettuare il pagamento solleva una importante questione tra i vari giuristi presenti in sala, tra cui il “fidato” Tommy (anche lui di origine calabrese, e in passato legato ai Moro, salito appositamente due anni prima per studiare/sondare il luogo). Infatti il portiere del Plinio Soccer pensava, ingenuamente, di dover pagare una “oscura parte” del costo dello strumento di cui, in fin dei conti, non sarebbe stato il reale proprietario. Risultano quindi opportuni i consigli dei suoi legali: con volgare oratoria e fini versi, Sbirulino e Uzzino riescono a convincere l’inesperto quanto condizionabile boss a riflettere, tornare sui suoi passi e riaprire le amorevoli trattative con il rettore! Bormietto

Avviso Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana.. Un giovane Yoda si è iscritto all'Università. Venerdì 15/04, alle ore 16 in Botta 2, dopo eoni scanditi dal susseguirsi di imperi e repubbliche galattiche, Yoda si laurea!!! Vi aspetto tutti per la discussione ed un brindisi. Purtroppo non riuscirò a festeggiare la sera stessa, quindi, chi non riuscisse a presenziare alla laurea si tenga libero per la festa, la settimana del 26/04 (data e luogo ancora da definirsi, ma vi aggiornerò)


SAPEVÁTELO

Soluzione del sapevatelo del numero 122: Tommaso. Gli indizi erano chiari: la bandiera del Vaticano (Tommaso vive a Capo Vaticano), Pippo Franco (suo fratello si chiama Pippo) e una console Nintendo 64 (la sua stanza è la 64).

GLI INDOVINELLI DI BARISELLI Sacha ha con sé delle bottiglie di birra. Ad un certo punto vede Giozzi e, mosso da pietà, gli regala metà della birre che ha più mezza bottiglia. In seguito vede Savini e decide di regalare anche a lui metà delle bottiglie che gli rimangono più mezza bottiglia. Infine incontra anche Ezio e decide di dare anche a lui metà delle bottiglie che rimangono più mezza bottiglia per festeggiare insieme, solo che a quel punto si accorge di non avere più birra e allora vanno al Blackbull. Quante bottiglie di birra aveva Sasha?

La vignetta di Elia

Avviso Un avviso degno di nota, un' impresa che renderà onore al nostro collegio. Venerdì 8 aprile, verso le 4 di mattina, una ciurma di pirati fraccarotti partirà per colonizzare la foce del Po e fecondare le spiagge adriatiche con il proprio seme. L'equipaggio di temerari è composto da: capitan Dolci nostromo Banti vivandiere e memoria Eleno pignolo G.B. urlatori Nadal e Cufù negriero Bathista animale Pietro mozzi (nonché remi) Trieste e Lemon. Il trip allucinogeno durerà 5 giorni di sudore e bestemmie, rigorosamente in toscano e calabrese. Riusciranno i nostri eroi a sconfiggere i famigerati alligatori del Po, a vincere la dissenteria e le sbronze moleste di Bathista? L' equipaggio IDEM VELLE

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