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Voci Corridoio di

Numero 62—Anno IV

settimanale fraccarotto

28 febbraio 2008

Un biancorosso Natale Bianchi come la neve, Rossi come Marco

L’alba dei presepi viventi È tornato. L’evento più temuto da tutte le chiese della Lombardia ha riversato il suo classico contenuto di blasfemia e corruzione di giovani pulzelle sull’innocente popolazione pavese. Gli sforzi e gli esorcismi della curia e dei suoi subdoli infiltrati non hanno sortito alcun effetto. Savini ha neutralizzato un prete in avanscoperta con la potenza della sua dialettica. Il cattolicissimo Sbirulino è stato trasformato in un elfo (con tanto di orecchie a punta) dal potente voodoo di un cappello da Babbo Natale importato direttamente da Haiti. Il futuro martire Negro si è perso nel vortice dell’approccio femminile (sorvegliato dal buon diavolo Patrizio) e in qualche modo anche la iattura del mellifluo reverendo Binno è sta tenuta sotto controllo. Niente da fare: il Presepe è stato un tripudio di gozzoviglie e promiscua carnalità. Segue Goran a pag.2

http://www.collegiofraccaro.it/vdc NUMB3RS Intersezioni improbabili a pag. 6

Editoriale di Splendid A Natale, si sa, siamo tutti più buoni. Io no. Non posso permettermelo: non posso essere buono con i pezzenti e miserabili stallieri di via Foscolo, che, come dei vu cumprà troppo insistenti, continuano a mendicare una rivalità che non verrà mai loro concessa; non posso essere buono con gli anziani che scrivono lettere a nome del Consiglio, senza nemmeno prendersi il disturbo di consultare il Consiglio stesso (speravo che l’imbarazzante esempio dato da Violenza lo scorso anno fosse almeno servito da insegnamento); infine, non posso essere buono con voi, lettori di VdC, che sembra abbiate dimenticato che nella nostra testata campeggia la parola Voci — al plurale — e che proprio la varietà e la diversità degli articolisti è da sempre il valore aggiunto del settimanale più letto dalle donne nude. Quest’ultima considerazione mi ha spinto a una sofferta decisione: questo sarà infatti l’ultimo numero di VdC. La redazione, abbandonata a se stessa, è come una coppa cairoli senza tifoseria, come una cena delle matricole senza alcool, come un summer party senza figa: uno spreco di potenziale. E arrivati alle soglie del numero centoventi — e scusate se è poco — mi sento un predicatore nel deserto a dover ancora ribadire che scrivere VdC sta a leggere VdC come il sesso sta alla masturbazione. È quindi con il cuore colmo di amarezza e non senza rimpianti che prendiamo congedo, augurandovi un’ultima volta buona lettura e buone feste. vocidicorridoio@collegiofraccaro.it

HAIRSTYLING Parrucchieri Valtellinesi a pag. 8

RUBRICHE Recensione mensa dei ferrovieri Esse a pag. 9


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Segue dalla prima

I baccanali sagacemente mascherati da rituale religioso sono stati il frutto di una lunga e attenta preparazione. I solerti adepti della setta satanica fraccarotta si sono rimboccati le maniche per risolvere i gravi problemi di budget: grazie all’astuzia e alle capacità di seduzione Se continuo a fare il simpatico e la butto sul ridere, forse riuscirò a fare colpo su Elena… per lei il sesso è un argomento delicato e sdrammatizzare un po’ esagerandno amabilmente è il modo giusto per conquistare il suo cuore. d i alcune matricole particolarmente dotate il denaro è arrivato a fiumi, provocando lo stupore anche dei più esperti. Si mormora che Uzzino abbia perso definitivamente gli ultimi brandelli di umanità alla vista del mazzo di banconote sul tavolo della sala comune. Di certo si sa che le sue oscene risate hanno rimbombato negli antri collegiali per giorni interi. Le fasi successive dell’evento malefico si sono succedute con una rapidità e una precisione degne di un arcano congegno a orologeria. Non un dettaglio è stato lasciato al caso: ogni dettaglio, dalla schiera di pentacoli astutamente camuffati da stelle agli striscioni di un deciso colore scarlatto e dagli ambigui doppi sensi (tutti sotto le Torri), è stato accuratamente selezionato per ingannare e circuire gli ingenui partecipanti che credevano di partecipare a una rappresentazione della natività. I potenti stregoni fraccarotti, armati dei prodotti delle loro ampol-

Verde: culo di Anna Fontana. In redazione eravamo indecisi se aggiudicare l’ambìto verde ad un presepe ben riuscito o alla simpatica iniziativa del karaoke, ma alla fine abbiamo optato per l’unica cosa che ci avesse veramente esaltati questa settimana: il culo di Anna Fontana. SEI SUI NOSTRI DESKTOP

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le e dei loro calderoni, hanno trasformato le statuine del presepe in un branco di demoni ululanti, i cui desideri carnali si sono riversati sul pubblico (non solo femminile) attratto dalla prospettiva di un panettone o di un sorso di vin brulé. L’esperimento alchemico più riuscito, un ibrido di umano e asinino dall’accento sardo e dalle vergogne di proporzioni spropositate, è riuscito nell’intento di spargere il germe demoniaco, infettando chiunque capitasse nel suo raggio di azione. A completare il senso di orrore mistico uno spirito dalle parvenze di cammello si aggirava fra la folla: le sue smorfie e i suoi versi bestiali riuscivano facilmente a convincere anche i più ingenui della natura infernale dello spettacolo a cui stavano assistendo.

e nerboruti centurioni bloccavano ogni via d’uscita; anche chi non era caduto sotto l’incanto del cibo e del vino stregati non aveva nessuna possibilità di sottrarsi al rito sfrenato. La corruzione regnava sovrana. I fraccarotti insidiavano le vergini, vere o presunte; una caricatura dodicenne del Gesù Bambino annunciava al mondo le sue capaChe sfigato! Guarda te cosa mi tocca fare per mantenere le apparenze... a volte mi chiedo chi me lo ha fatto fare di impegolarmi in tutto questo casino...

cità di medium e di anticamera d e l l e potenze infernali, mentre dall’alto dell’albero del sabba la luce della stella del mattino vegliava sul climax dell’orgia carnascialesca. Il tutto terminò con una grottesca parodia del battesimo: il lancio in fontana degli eletti, la nuova stirpe di profanatori e sacrileghi.

Ma proprio mentre i servi di Belzebù celebravano il loro trionfo, la vendetta della Santa Inquisizione si è rivelata nel fuoco purificatore che ha distrutto ogni traccia rimasta a terra: le ceneri degli empi rimasugli si sono levate alte a offuscare il sole. L’odore di fieno e carta bruciata ha scatenato la fuga di tutti gli spiriti e i famigli, liberando così la città dal rischio della dannazione, almeno fino al prossimo dicembre.

AVVISO

Goran

Ricordiamo ai collegiali che la sera del 24 arriva Babbo Natale. Raccomandiamo di spegnere il fuoco nel caminetto e di lasciare vicino all’albero Du- latte e biscotti.

Giallo: rissa con lo stalla. I precetti del Plinio sono espliciti e chiari: “Gli animali di Via Foscolo vanno ignorati”. Persino un Batista ubriaco o un Pietro sano avrebbe capito e agito di conseguenza. Invece, causa ora tarda, osmosi o insopportabile tanfo, l’ignoranza ha prevalso e la situazione è stata presa in pugno nella peggiore accezione. INFLUENZA SUINA

Rosso: Turker. Cosa pensereste di un triste e solitario figuro che spende il mercoledì sera tentando di diventare un PRO di bowling alla Wii, e come unico risultato spacca il vetro di un quadro facendosi sfuggire goffamente il controller? Alla bella età di 24 anni, caro Turker, sarebbe il caso di smetterla di cercare di impressionare le m.q.m. con le tue prodezze videoludiche: fatti una vita vera. KING NERD


Pagelle presepe vivente Gesù bamb i n o Boobs: 7. Il Cole Sear nostrano si trova particolarmente a suo agio nei panni di Gesù Bambino, esprimendo tutta la sua tenerezza e cucciolosità. Riceve in 2 ore più baci di quelli che riceverà in tutta la vita, e sfoga l’eccitazione toccandosi furiosamente sotto le lenzuola. Madonna-Lemon: 3,5. L’emo tarantino non si trova a suo agio in abiti chiari e senza lamette. Non mostra affetto al suo figlioletto Boobs e non riesce a sorvegliare lo sballato marito. L’allegria dell’ambiente lo deprime; a fine presepe si taglia copiosamente. San Giuseppe-Billy sballo: 6. Voto di stima e riconoscenza per il gran lavoro svolto nella questua. Delude un po’ nell’interpretazione di Giuseppe, che non gli permette di esprimere la sua personalità rock’n’roll. Non trovando erbe migliori si accontenta di sballarsi col fieno della capanna. Stella-Reggio: 6-. Accetta il proprio ruolo con remissività sospetta. Dà al proprio personaggio un’impostazione tamarra grazie agli occhiali a tapparella. Momento toccante quando le stelle degli anni passati lo raggiungono sull’albero per deriderlo. B u e / A s i n o Rugbista/Trota: 7.

Gli animali della capanna sono ignoranti a sufficienza. Trota sco-

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pre il piacere di avere il cazzo grosso e lo ignoranza. utilizza, lasciando spesso la capanna, per molestare i visitatori. Il rugbista è talmente a suo agio nell’ignorante ruolo del bue che il costume sembra addirittura superfluo. Angelo-Stoppino: 6. Etereo e invisibile come un vero angeCammello-Frigo: 9+. L’erede lo, ma alcolico a lidi Mancarella trova finalmenvelli giozziani. Purtroppo ciò non si abbina a te un modo per sfruttare le una performance degna del ruolo che fu di sue fattezze immedesimanKrusty e Giancazzetto. dosi perfettamente nel proprio personaggio. Dà vita a un cammello iperrealistico nello sguardo, nelle smorfie ed anche nell’odore. A fine Pescatore cieco-Tetris: 7-. Il presepe si rifiuta di riassumere sembianze marocchino valtellinese si dimostra un vero morto di umane e fugge nel deserto. figa. Usando come esche panettoni e pandori cerca di Pecore-Kimbo, Disarmato, Trieste: 5-. Una incaprare qualunque creatupessima stalla, priva di pastore, e con peco- ra femminile si trovi nel raggio di 2 km dal collegio, ma re oscurate non considera l’effetto Scecdall’onnipresente cumanzo che rovina i suoi piani. cammello. Disarmato riesce ad essere il peggiore, arrivando Econome-Bormio e in ritardo e sparenBormietto: 7,5. La d o d o p o r a p p r e s e n taz i o n e un’apparizione lamdell’economa di po di quindici minuti. Bormietto manda su tutte le furie il fraCenturioni-Ivan, Banti: 5,5. Ivan continua la tello maggiore che tradizione dei centurioni capitolini, Banti interpreta un’economa decisamente sexy e quella dei centu- relega il minore a semplice imitatore. In molrioni pompati e ti tuttavia fraintendono il suo personaggio. ignoranti. Sopportano con coraggio il freddo scaldan- Puttana-Mingozzi: dosi con vin brulè 6,5. Va apprezzato e bombardino di l’impegno di quebagascia Uzzino. Purtroppo s t a passano troppo 50enne che vende poco tempo davanti al cancello ad infastidire fette di culo a prezzi modici. Non riele pussy. sce, nonostante la sua molestia, a raccogliere la peLavandaia–Flain: sv. Insante eredità di terpreta per questioni faFoggia e Sbirulino, ma offre comunque una miliari il personaggio più prestazione divertente. inutile e meno stiloso del presepe. Nessuno si accorge della sua presenza. Re magi-Thomas, Romain, Edward: 7. Era da tempo che non si riuscivano a recuperare 3 erasmus per ricoprire queLebbroso-Scorpion: 6. Buosto delicato na interpretazione, anche ruolo. Il belse sembra più il protagoniga, il francese sta della “Mummia” di Boe il britannico ris Karloff che un lebbroso. portano una Viene ripetutamente colpito piacevole e preso a calci ma si fa ventata di internazionalità al presepe. scudo con la sua immensa

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Intervista a padre presepe

Emanuele Borsella è un trentenne. Anzi, è più di un trentenne, è il creatore del nostro Presepe vivente. Ebbene sì, anche le tradizioni hanno una data in cui nascono come idee. Quel periodo Emanuele se lo ricorda benissimo, come se non fossero passati tredici anni. Era infatti il 1993, e insieme a Gianluca, Vincenzo Fornaro e Claudio Ciccarese, ha organizzato la prima edizione del “Presepe vivente”. In origine c'era solo la capanna, posta sotto il colonnato di fronte all'ingresso del rettorato. Visto la semplicità della rappresentazione, tutto era autofinanziato dai fraccarotti dell'epoca, pur chiedendo ai visitatori un gesto di carità, come le offerte per l'Anffas, una onlus a sostegno delle famiglie con individui disabili a carico. Un anno, forse il 1994 o il 1995, avevano invitato il “re dei barboni”, un mendicante mitico per gli studenti universitari, equivalente al nostro Joe Rende per il pathos che lo accompagnava. Emanuele è molto preciso nei ricordi, da buon ingegnere, gli si accavallano ripetutamente, senza fermarsi. Ecco a

Dal 1986

voi una data concettualmente importante: il to gli elmetti dei gladiatori? Sempre loro, e 12 dicembre 1995, giorno in cui Emanuele ha quelli hanno resistito al tempo e sono ancora oggi in splendida forma. Il coro contro il Castiglioni (Castiglioni Brugnatelli paradiso degli uccelli ecc) da dove arriva? Dal gemellaggio con il Castiglioni, infatti sotto Zanetti, il Castiglioni era il collegio femminile gemellato al Fraccaro, e così nascevano storie di sesso e, a volte, d'amore. Il tono tra i collegi era così goliardico che, nel 1994, i buoni e bravi fraccarotti hanno portato nelle docce comuni (non esistevano i bagni come adesso) le tipe del Castiglioni e le hanno lavate con i vestiti. Quando cantiamo un coro, organizziamo un evento o facciamo introdotto le decorazioni a forma di stella. un atio, dovremmo essere consapevoli che Concettualmente avevo scritto, infatti vi fa sono delle tradizioni dinamiche, che vengocapire come funziona la tradizione nel Frac- no arricchite con l'esperienza che viene tracaro; non è statica, ma è fatta di molte idee, mandata di anziano in anziano, da fagiolo in intuizioni di matricola mqm. Ho conosciuto Emanuele ex collegiali, Borsella durante il presepe di quest'anno e che durano posso dire con sincerità che vorrei avere fino ad oggi. anche io quel suo luccichio negli occhi quanVolete sapere do ricorderò il Fraccaro. Idem Velle Eleno chi ha costrui-

Onoranze Funebri Greppi & Figli

Bim Bum Bariselli Data: mercoledì 15 dicembre. Sveglia alle 7.30: oggi è il giorno del presepe vivente. L’evento è già nell’animo dei fraccarotti perché come tutti i grandi avvenimenti richiede tempo e voglia per essere organizzato, ma la mattinata del grande evento è un momento particolare. Nonostante le facce mostrino le ore di sonno arretrato, si percepisce nell’aria eccitazione e voglia di fare, ma già in quel momento sembra mancare qualcosa. Poi via; monta questo, sposta quello, sali lo striscione, taglia i pandori, comincia ad arrivare gente, manda le matricole a cambiarsi. Il tempo è rigido, però l’affluenza anche quest’anno è ottima. La gente si diverte, mangia, beve e bacia Gesù bambino mentre tutti i fraccarotti si uniscono all’euforia generale. Il clima è quello delle grandi feste che scaccia malumori e preoccupazioni permettendo a tutti di passare un’oretta di puro relax e

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divertimento insieme ad una cioccolata calda, caldarroste appena fatte e qualche amico. Ciononostante sento ancora come se mancasse qualcosa. Dopo che tutti gli ospiti se ne sono andati è il momento delle pulizie: sicuramente non il più apprezzato, che permette però di rilassarsi un attimo e rivivere insieme agli altri le vicende più esilaranti a cui si è assistito e tirare le somme. E finalmente capisco la sensazione che mi ha infastidito un po’ durante tutto il giorno; mi è mancato non fare neanche un raglio alla gente che passava, non essere nella stalla insieme a Sceccobue, Bambin Giozzi e alla Sacra Famiglia Tumisi e Juara, o cantare contro il Ciolla cometa. Non so quanti altri presepi farò (spero 3 o 4) ma il primo, da matricola, travestito in mezzo alla gente, non lo scorderò mai!

Bim Bim


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Il presepe vivente del Fraccaro Quando ci radunarono in biblioteca per renderci partecipi dei ruoli che avremmo interpretato la tensione si sentiva, tutte le matricole erano ansiose e curiose di sapere: sarò una stella sfrontata? Un asino dotato? Un angelo ermafrodita? Un Gesù che vede la gente scema? Un Giuseppe con seri problemi di droga? O un centurione ibernato? Oppure un cammello sessualmente confuso? O un’economa fac-simile o anche una puttana pienotta? Fu l’inizio della fine. Iniziammo a lavorare instancabilmente per preparare tutto, o meglio noi matricole eravamo la forza lavoro, l’organizzazione per fortuna fu gestita da menti più perite, facendo questue che, per la loro molestitudine o molestità, verranno ricordate negli annali. Racimolato il denaro da tutta Pavia (e non solo) si passò all’allestimento del presepe: litri su litri di vino, cassette interminabili di arance e limoni (pelate da un PELA PATATE BLU DI MESSINA CHIUNQUE L’ABBIA VISTO PER CORTESIA MI DICA DOV’È), metri di cannella, sacchi di zucchero, legna … tanta legna … e chi più ne ha più ne metta, cominciarono a riempire la sala musica del Collegio. Montando i gazebo, lavando i costumi (risento della stanchezza

solamente nell’elencare tutte queste attività che con coraggio chiamo “ludiche”) si arrivò alla NOTTE PRIMA DEL PRESEPE: notte in cui il sonno tanto desiderato non arrivava ad allietare poiché troppo stanchi per dormire! Ma questo non è niente! Tirammo fuori i muscoli, facemmo vedere la grinta e le palle, e dopo una notte a lavorare la mattina eravamo pronti a lavorare ancora. Gli altri collegiali non erano stanchi, quindi perché avremmo dovuto esserlo noi?! Chi montava la capanna, chi tagliava le stelle, chi andava a destra e a manca (a mo’ di Ermes), chi alzava con facilità carichi enormi, chi disegnava interrottamente dalle 00:00 della sera prima! E così la mattina intimorita scappò portandoci all’ora X. Indossammo i costumi che ci suggerivano come comportarci, non eravamo più persone, eravamo diventati angeli, pecore, asini, cammelli, buoi, stelle, centurioni, santi! Noi eravamo il presepe! Prendemmo le nostre postazioni e leggevamo lo stupore sui volti dei visitatori, eravamo contenti (la stanchezza non ci apparteneva). Gli Anziani, le Colonne e i fagioli ci davano dritte e consigli. Tutti eravamo felici, tutti lavoravamo insieme, come una famiglia sotto un unico tetto,

un tetto azzurro retto da due torri arancioni! La felicità si proiettava sui visitatori e devo dire che questo ci rendeva ancora più fieri di far parte di tutto questo. Si sentiva da una parte “BEEHEEHEHE” e dall’altra “AOOOO DAJJJEEE” e poi un flebile “BIO PARCO”, risate riempivano l’aria. Poi a un tratto si alzò un coro “IN FONTANA IN FONTANA HEE HEEEE” e Uzzino che navigava nell’acqua tiepida della fontana seguito da Giuliano, Messina, Polo, Il Toz e Moviola! La temperatura esterna non ci toccava, eravamo riscaldati dall’atmosfera (o se capisce che ce semo divertiti?). Purtroppo come in tutte le cose belle arrivò la fine e la gente entrata con curiosità usciva con un sorriso e la pancia deliziata dalle varie cibarie! C’è chi fuggì a letto cercando un po’ di tranquillità e chi rimase a ripulire fino a che buio sopraggiunse! Fu una bella esperienza, io vi ringrazio e se sembra che sono stato troppo superbo in questo breve articolo (scritto anche male...) beh sappiate che non è superbia ma onore, sì io sono onorato, grazie! Idem Velle

Patrick mqm

Pagelle Karaoke Foggia: 9. Assoluto dominatore di una serata che evidentemente pregustava da anni. Si esibisce con praticamente tutti i presenti, dalla Valich, sua compagna naturale (scusa Gughi), con cui canta una splendida “Se telefonando”, a Madia, coinvolto in una rabbiosa “Ricominciamo”. Dopo aver interpretato un pezzo di Bocelli chiude con “Ti scatterò una foto”, suo cavallo di battaglia e picco emotivo della serata. TIZIANO FERRO Moviola: 8. Il subumano raffadalese, che non si era nemmeno iscritto al concorso, viene casualmente coinvolto da ‘mbare Juara nel karaoke. Dopo essersi liberato dello stonato compagno si esibisce in “Sally” di Vasco, scoprendo un inaspettato talento, e ottiene una sorprendente vittoria cantando una struggente “Io non so parlar d’amore” che commuove anche il duro Sceccumanzo. Come sempre però strappa applausi soprattutto grazie all’imitazione di Eleno. RICCARDO COCCIANTE Eleno: 10. Merita il voto massimo per aver ideato ed organizzato una serata che ha divertito tutti, rivelando inattesi talenti come Moviola. Purtroppo le sue doti canore non sono al livello di quelle

organizzative e non riesce la sua esecuzione bandiere un suggestivo di “Intanto il tempo se ne va” di Celentano. allestimento, assieme al ENZO MIRIGLIANI buon vecchio Batista. Vero factotum della serata non Pietro/Esse: 7. Si aggiudicano il “premio solo introduce gli “artisti” ignoranza” grazie alle loro interpretazione di ma si improvvisa dj e balclassici del calibro di “Roma capoccia” e “La lerino. Bravissimo a non società dei magnaccio- perdere la pazienza quanni” (cantata a cappella). do tocca a Splendid e ad intrattenere il pubNon ottengono la vittoria blico nelle esibizioni peggiori. ENRICO PAPI per piccole imperfezioni: il gigante pugliese è in- Gemello, Kufù, Bormio, Dolci: 4. Si giocano fatti frenato dalla sua con le mqm l’ultimo posto per via della loro impulsività e chiude la ridicola esecuzione di “I stuck it in the serata con valanghe di wrong hole” di Dj bestemmie, il tenero romano è invece tropLubel. Sebbene il po emotivo e gli eccessivi molleggi sulle tema della canzone gambe limitano la sua prestazione. FLAMINIO fosse molto interesMAPHIA sante la loro interpretazione è priva di Billy Sballo: 6. Le troppe jolle preconcerto pathos e fa richiedenon gli consentono di comprendere nulla re al pubblico una nuova esibizione di Fogdella serata, né tantomeno gia. QUARTETTO CETRA gli permettono di leggere le parole della canzone. SebLe mqm: 3. Da apprezzare per l’impegno e bene il suo sguardo sia soprattutto per il coraggio. Non temono la spento e il suo corpo semconcorrenza di mostri bri un involucro vuoto la sacri come Foggia nonosua esibizione risulta, grazie stante siano chiaramenalla sua personalità rock’n te l’antitesi della musica roll, una delle migliori e ed il loro “Inno dei Pomspicca su quella delle altre mqm. IVAN GRA- pieri” causi diffusi maloZIANI ri tra il pubblico. Continuate a partecipare agli eventi del collegio, Tommi: 10. Il Pippo Baudo del Fraccaro si ma astenetevi dal canto. Grazie. NERI PER ritrova nuovamente a presentare un evento CASO collegiale, dopo aver preparato con luci e

Esse

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Partita iniorante

Parliamoci chiaro: io sono probabilmente la per segnare qualche canestro, costringono tezza che vogliamo rivedere negli ardui impersona meno adatta a scrivere un commen- troppo spesso la fisica a fare delle palesi pegni che ci aspettano a gennaio. Pietro to su una partita di basket. Sono un profano eccezioni alle sue ferree leggi. Tutto questo inizialmente sembra in forma, nel senso che di questo gradevole e simpatico hobby. Igna- mentre i pochi tifosi del Volta abbandonano sembra che possa prendere tutti i rimbalzi, ro di tecnica e tattica, ignoro addirittura le gli spalti frustrati e appunto indignati. Partita sembra possa segnare tutti i punti, sembra regole (insomma sono quasi al livello di Ala- subito messa al sicuro dunque, che nella possa accoppare da solo l’intera squadra rico…). E proprio per questo mi trovo partico- seconda parte della gara consente ad Esse- avversaria e dopo la partita farsi tutte le loro larmente a mio agio nel descrivere il più lunga e Alarico di far dilagare l’ignoranza, ragazze… Ma col passare dei minuti perde di ignorante match mai disputato nel consistenza e inserisce il programTorneo Intercollegiale. ma di risparmio energetico. Negro Una volta entrato nel Palacus qualsiainvece crea gioco, corre palleggiansi tifoso biancorosso che solo una do, salta, passa e tira… Sembra facivolta si volti verso il Volta rimane le e banale (quasi per tutti…) ma sconvolto da una rivoltante visione: Simone lo fa molto bene e con una sei ragazzi, che inspiegabilmente innaturalezza ed una scioltezza da dossano divise da pallavolo, profonvero play. Quindi l’eclettico Gughi dono, per eseguire tiri e terzi tempi, che, sospinto dai cori dedicatigli tanti e inumani sforzi. Ma questi ultidalla tifoseria, fa pesare tutta la sua mi, come ogni mattina l’esperienza ci esperienza contro i pivellini avversainsegna, portano solo e sempre ad un ri (ignari dell’esistenza del basket risultato… Un ammasso inorganico di fino a pochi minuti prima del fischio figure di merda! d’inizio). Ed infine Stoppino e TrieA questo punto un qualunque arbitro ste che sono dei ragazzi per bene, sano di mente avrebbe sospeso la educati, simpatici, vanno bene a Anche Steve Nash sogna di fare il calciatore da grande. partita per manifesta superiorità (la scuola e non dicono parolacce. nostra naturalmente), ma il sadico di turno infrangendo gli argini della decenza. Il roma- Ed ora scusate ma devo andare ad allenarmi. decide invece che the show must go on. Uno no, schiacciato dall’insostenibile peso dei D’altronde lo scrivere e il basket, come tutti show tragicomico che assomiglia ad uno suoi densissimi capelli, gioca cinque minuti, gli hobby, ad un certo punto devono lasciare spettacolo dell’assurdo, un assurdo spetta- tocca quattro palloni ed ogni tre passi alter- il posto alle cose serie, ad esempio il calcio, colo che assomiglia ad una sagra di paese: na due sospiri a un brontolio. Alarico invece unico e vero sport collegiale!!! la sagra delle ignorantate! sembra alle prese con la sua prima volta (al Emile Gaboriau nel 1866 scriveva che il caso palleggio): nervoso e impacciato, non centra favorisce gli uomini forti e che questo fa l’agognato buco e la sua azione dura poco. indignare gli sciocchi. Potremmo riassumere Note positive naturalmente non mancano: il Patrizio con questa frase il primo tempo: illuminato capitano ritrova il sospirato tiro da tre (tre dalle giocate di quei babbi estrosi (o pagliac- triple su quattro) e il suo famigerato gancioci che dir si voglia) di Denver e Trota che, dasotto; il tutto condito da carisma e concre-

Trota ha problemi sessuali Era il 21 Settembre, sono passati tre mesi nella pallacanestro fraccarotta. Non è mai animo di questo collegio. Infatti, è stato facima ancora ricordo perfettamente, ricevetti il stato così bello per me giocare in una squa- lissimo steccare all' esordio con tutto quel telegramma di accettazione al tifo e quel già forte sentimento verso la collegio "Plinio Fraccaro". divisa biancorossa, proprio quel tifo, quei Curioso, cercai subito delle cori e quella passione che i collegiali ci informazioni per capire dove mettono ad ogni partita formano una sarei finito, e trovai il sito del squadra di 80 persone, 80 fraccarotti uniti collegio. Molto bello e diverper un solo obiettivo, la vittoria. tente, ma subito ciò che mi Io già ora che ho un'esperienza minima di salto all'occhio era il link a cosa vuol dire giocare per questo collegio "Voci di corridoio", pensai: mi sento fiero di indossare questa maglia, "Cazzo! Questi hanno pure un proprio perchè tutti, nessuno escluso, giornalino!" incredulo notai i fanno baldoria per sostenere una squadra titoloni sulla squadra di basket che cerca di raggiungere la vittoria finale e notavo, andando avanti di per il quarto anno di fila. numero in numero, che non Tutti insieme possiamo farcela. perdeva mai una partita questa "Brigata Plinio". Il Trota rimira il referto da bordo campo. Ero contento perchè, giocando a basket da 13 anni, era quello che cercavo. dra di basket perchè al di là degli ottimi Trota, fiera m.q.m. Arrivato qua, notavo con piacere le espres- compagni di squadra, che comunque ho già e fiero cestista fraccarotto sioni di molti anziani alla frase: "I miei avuto spesso in passato, per la prima volta Hobby sono, la Figa e la Pallacanestro". sento, davvero, l'attaccamento alla maglia, Preso benissimo iniziai la mia avventura mi sento di rappresentare qualcosa, l'intero

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VdCuark

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Buonasera e benvenuti alla prima puntata di visibilmente compromesse. Dopo lo studio c o s ì a lt a c o n c e n t r a z i o n e d i c a s i VdCuark. Stasera vi proporremo un reportage del suddetto esemplare che ha impegnato le da analizzare! A lasciarle così destabilizzate naturalistico che ci porterà nelle distese ver- reporters per una lunga settimana, l'atten- è il gruppo degli “Animales (ri)VOLTAntes” di del PalaCus pavese, zona prescelta da- zione è stata deviata dall' “imponente” rive- che sbaraglia la concorrenza in quanto a gli esemplari maschi appartenenti alla specie lazione della seconda giornata del rituale. Il superiorità numerica dei soggetti degni di dei “Collegiali” per l'annuale rituale di con- nuovo esemplare è stato rinominato studio. Sicuramente non aiutati dall'aderente quista dell'ambito titolo di Branco α. L'im- “Capodoglius cairolottus” ed è il più grande costumino da battaglia, spiccano per le loro portante rito è anche l'occasione per marca- mammifero scoperto finora. Le evidenti ca- fattezze macachiche i numeri 8 e 9. Essi, re il territorio e mostrare la propria superio- renze di agilità sono compensate dalla importati nel rigido clima nordico da una rità alle femmine della specie in vista “tecnica dell'inglobamento” che il Capodo- riserva della savana africana, dimostrano difficili capacità di adattamento. dell'accoppiamento primaverile. Si Ma ciò che più cattura l'attenzione parla poco di questa specie anche è il passo felpato, aggraziato e perché è molto difficile da filmare soprattutto incrociato del n. 12: i al di fuori del suo habitat naturale: suoi arti inferiori ipnotizzavano i branchi non escono spesso dalle l'avversario descrivendo una forma loro tane, nelle quali è arduo inmolto simile ad una X. Mai visto trufolarsi soprattutto se non si niente del genere! Le ricercatrici hanno fini di occasionainoltre devono ancora capire come le accoppiamento. Ma questa volta finora il branco “Omnes tre esperte documentariste dal sub turribus” sia riuscito a prevacuore impavido, con maestria e lere, data la presenza di uno strapazienza, sono riuscite a inserirsi no esemplare che sembra essere nel Branco che per tre inverni constato costretto a partecipare dai secutivi ha conquistato il titolo α compagni. L' “Alaricus lalalalalala” ed hanno osservato da vicino, infatti non ha ancora chiare le da molto vicino, il rituale di comregole del rituale perché abituato battimento. Lo studio del Collegiasolitamente ad un altro tipo di lis DomestiCUS ha portato alla luce combattimento. Lascia perplesse l'esistenza di esemplari che si dianche il prominente straordiNaso stinguono dal resto del proprio La squadra di basket nuovina, già seconda classificata del capobranco che crea palese branco per particolari tratti e nel torneo dello scorso anno. impaccio nei movimenti; come “abilità” finora sconosciute agli osservatori. La prima giornata del rituale, glius utilizza per tentare di annientare l'av- anche l'abbagliante luce riflessa dalle zampe che avviene solitamente ogni lunedì, ha vi- versario; però le caratteristiche scimmiesche di un oSCURO elemento: il “Tamarrus Terrosto scontrarsi il Branco “Omnes Sub Turri- di quest'ultimo gli permettono di sfuggire nis”. Ma la battaglia tra i predatori più temibus”, detentore del titolo, con il bran- facilmente all'attacco. Il grande mammifero, bili del PalaCUS pavese non è ancora finita. co “Valla in culum accipientes” non partico- nonostante abbia lasciato senza parole le Per il vincitore sarà il capitolo finale di un' larmente brillante. Mentre imperversava la studiose, non è stato l'unico a distinguersi epica Odissea che lo consacrerà indiscusso lotta per la palla, l'attenzione delle nostre all'interno del suo branco: l'argenteo Branco α tra la specie dei “Collegialis”. Alle esperte è stata catturata dal numero 4 (ogni “Darius”(n. 7), già noto per la sua secolare studiose non è dato sapere l'esito di questa elemento è numerato per facilitarne il rico- esperienza in questo tipo di scontri e nono- temibile lotta, ma quello che è sicuro è che noscimento!). L'esemplare presenta: addome stante gli evidenti segni del tempo (vedi porteranno avanti la ricerca per ampliare i prominente, sintomo evidente di abuso quo- area desertica sul capo), non delude confini delle proprie conoscenze. tidiano di birra, basilare fonte di nutrimento gli abituali spettatori. Le documentariste Due insospettabili fagiole (C&M) del Collegialis; ridotte capacità visive, rigoro- pensavano a quel punto di aver raggiune una ricercaTora mqm samente compensate da Nerdocchiali (in to l'apice delle loro ricerche...ma il rituale teoria vietati duranti il combattimento); fa- non era ancora terminato, e così neanche le scetta cerebro-stimolante; capacità motorie sorprese. Mai vista in un unico branco una

PLINIO NUMB3RS Si dice che la matematica sia l’alfabeto con cui Dio abbia scritto l’universo. Siccome su ‘sta minchiata di premessa ci hanno girato un’intera serie TV, le eccelse menti della redazione hanno pensato di utilizzare gli strumenti della matematica per far luce su quell’insondabile arcano che risponde al nome di Collegio Fraccaro.

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De bimbi minkiabus

Caro Sceccu cosa ne pensi dei bimbiminkia che infestano le vie schiena dal momento che deambuli col ventre scoperto! Ti farei cittadine? persino camminare col burqa per strada!” Ai giovini, che hanno I bimbiminkia.. minchia appena i viru chista cazzo di frangetta ja me venia vogghia me pigghiu u flessibili u c’aggiusta a testa ieu. Appena j’ apruno a vucca m’accominjano u parlanu …mannaja ooo! I vidi ‘ste mani? Ogni 5 liri ‘’nte mussa che quant’e vvero appena j’apronu a vucca jettano tutti i renti. (I giovincelli…perbacco appena li vedo con quella sciagurata frangetta mi vien subito voglia di prendere un arnese edile di modo che possa riparargli la testa io. Non appena cominciano a parlare…perdiana! Le vedi queste mani? Ogni schiaffo nelle labbra dovrà fargli sputare i denti ogni volta che aprono bocca)

scarpe talmente brutte da sembrare zampe di elefante, farei indossare stivali e gli darei in mano una zappa per fargli raccogliere le patate)

Ti infastidiscono i bimbiminkia quando sei con loro in autobus? Maronna mia appena j’aprono a vucca testa cu testa i minarria ca poi pallano i chi? Jettanu cazzate, scostumalati sugnu che quant’evvero i mittiria cu guinzagliu u camminano pe strata (O madre Santissima…appena iniziano a parlare gli sbatterei le teste l’una contro l’altra, e poi di che cosa discutono?...Dicono corbellerie, sono tanto maleducati che gli metterei un guinzaglio quando camminano per strada)

Cosa ne pensi dei loro piercing? Se’na fimmina cu nu piercing ‘nta all’ombelico pigghiaria na tenagghia e ciu staccarria di botto comu quandu fazzo i recinzioni. Si è nu masculu undi esti esti stu cazz’ i piercing u jettariai direttamente ‘nta zimma u mangia ch’i porci. T’ piace u piercing mò…mancia ch’i porci (Se del gentil sesso e ha un piercing sul ventre prenderai una tenaglia e glielo staccherei in un sol colpo come quando uso il fil di ferro per erigere recinzioni. Se un maschietto ovunque sia questo maledetto piercing lo spedirei direttamente nel porcile a mangiare con i maiali. Ti piace il piercing adesso…mangia con i maiali.)

Ti piacciono i tatuaggi che sfoggiano? Minchia bbelli…su cchiu belli chiddi da vacca mia arreto o culu. Appunto si ‘ndi pigghiu uno pa testa cu nu bellu ferru caddu nciu fazzu ieu u tatuaggio oppure ‘nci stampu cincu dita ‘nte rini. (Meravigliosi…sono più belli quelli sul fondoschiena della mia mucca. Se ne prendo uno per la testa gli farei io un un bel tatuaggio con un ferro caldo al punto giusto oppure gli stamperei cinque dita sui reni.)

Che consiglio daresti ai genitori d’oggi? Apprezzi il loro abbigliamento? E come giudichi le ragazze con Poveri cristiani avarria ieu nu figghiu ‘ccussì… o quanti corpa, o la pancia scoperta? quanti manichi i scupa arretu a schina ca si nascia curvu u fazzu u I fimmini ca venunu dicendu “papà papà mi faci mali a schina” e ieu a ihra “cazzuni ci cria ca cu stu cazz’ i ombelico i fora po mi scassi u pisciolu a mia! ca quant’evvero ti faria camminare co burca pi strata”. I masculi cu stu cazz’i scarpi ca pari ca ndannu na cazz’ e zampa ri elefanti i mentarria ch’i stivali e na zappa e’ mani mu cogghiuno i patati (Alle fanciulle che vanno dicendo: “Papà, papà mi duole la schiena!” risponderei: “Stolta! Ci credo, perdindirindina che ti duole la

WHITE PLINIO Anche quest’anno torna l’evento preferito dalle donne nude che sciano, frequentano saune e fumano bombe. Si è offerto di sua spontanea volontà quale organizzatore il giovane Bormio, sotto la supervisione del non più giovane Bormio.

Omaggio ai coiffeur valtellinesi Vi proponiamo un estratto dal book fotografico di prossima pubblicazione Il pelo e la montagna, dedicato all’arte degli eccezionali acconciatori della Valtellina: non dei semplici artigiani, ma veri e propri artisti del capello.

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diventa rittu ieu. Corpa sulu corpa e vi ca cangia testa. (Povera gente, se avessi un figlio di tal fattura…o quante botte, o quante volte lo colpirei sulla schiena con i manici di scopa a tal punto che se nascesse curvo lo renderei dritto. Botte, solo botte, e vedi come cambierà mentalità)

Esse & Moviola

Parrucchieri Valtellinesi

fungo” Modello “

Modello “clark kent”

Modello “albero di natale”

Modello “michelepa olo”

Modello “finto

erasmus”


GORAN IL TERRIBILE Ci sono due tipi di uomini al mondo: quelli che odiano Tiziano Ferro, le sue maledette canzoni e tutto ciò che questo simbolo della degenerazione della cultura occidentale rappresenta; e poi c’è Vincenzo Chiello, detto Foggia. Chi scrive può testimoniare di persona i gravi danni provocati dall’esposizione alla sequela di inarticolati barriti cacofonici che proveniva dalla stanza settantacinque. Non contento di sfoggiare sciarpe ai limiti dell’eterosessualità, l’aspirante arbitro pugliese sottoponeva le orecchie di tutti gli abitanti del piano a una serie di torture degna dei peggiori sequel di Saw l’Enigmista. Non ci è dato di sapere quale strana mutazione consentisse ai timpani di Foggia di sopportare un’esposizione prolungata allo strazio di testi come “Sere nere” (celebrazione maldestramente dissimulata delle orge africane a cui Ferro si è evidentemente sottoposto) o “Il regalo più grande” (omettiamo l’ovvio doppio senso). Fatto sta che per ben due lunghi anni chi scrive ha tentato in ogni modo di eliminare la fonte del disturbo, con scarsi risultati. Il potere perverso delle note del sedicente musicista di Latina riesce a penetrare ogni

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a cura di Goran

barriera, a bucare ogni muro, proprio come il suo autore. L’unica possibilità di salvezza è l’allontanarsi dalla minaccia: grazie alla decisione di Foggia di godere dei vantaggi di una delle camere più ampie del collegio finalmente l’autore di questa rubrica dorme sonni tranquilli. Non si può dire la stessa cosa per i poveri inquilini dello Spallanzani, purtroppo. Sono in molti a chiedersi se sia possibile trovare una soluzione al problema. Scartando l’ipotesi dell’esplosivo al plastico nascosto sotto il letto (il rettore potrebbe trovare qualcosa da ridire sulle tracce di materiale organico sparse sui muri) una possibilità può venire dall’impiego della guerra psicologica. Passiamo al contrattacco: Longobeach può contribuire con i canti rivoluzionari in calabrese, Alessio Damiano si scatenerà nel lento da balera e persino Adolfino è caldamente incoraggiato ad alzare il volume del soundtrack di Call of Duty a livelli di danno cerebrale. Coraggio, prodi fraccarotti, non arrendiamoci davanti all’offensiva delle orde tamarre!

Goran

Auguri di buon Natale da Babbo Derpo & Elfo Polo.

MENS SANA IN CORPORE SANO a cura di Esse Mensa Dopolavoro Ferroviario

sono un’ottima scelta nei giorni di festa spesso i sughi contengono prodotti mistequando la mensa è frequentata dagli impie- riosi. I secondi sono assai variegati e spaziaVia Trieste 10 (aperta tutti i giorni pranzo e gati della stazione, mentre la domenica non no dalle seppioline al pollo, dalla lonza cotcena, accetta la carta Ateneo solo a cena e sempre la qualità è eccellente (infatti in ta in tutte le salse (anche con ananas!) alle a pranzo nei giorni festivi) mozzarelline fritte. Sono deluPer molti collegiali la mensa denti i contorni, mentre è dei ferrovieri è l’ultima abbondante la scelta di budispiaggia, il posto in cui anni, yogurt e frutta che però si dare la domenica solo per possono prendere solo in necessità, quando la mensa alternativa alla bevanda. Va della Nave è chiusa, o per sottolineato che il personale pigrizia, quando il 3 è già è sempre assai gentile come passato e non si vuole atestimoniano le abbondanti spettare altri 40 minuti per porzioni, ma un po’ lento raggiungere la più quotata poiché non vi sono mai più di mensa di Via Ferrata. C’è due persone a servire. I ferroaddirittura chi la teme come vieri sono anche, grazie alla Patrizio, convinto che il splendida vista panoramica semplice contatto con le su un cantiere, la mensa più sedie della mensa possa indicata per mangiare con la cagionargli orribili mali. I ragazza per un pranzo econo“ferrovieri” hanno anche mico, ma romantico allo stesL’immagine meno squallida reperibile della mensa dei ferrovieri. grandi estimatori, come il so tempo. In definitiva credo Bidello, che la considera la più gorda in mensa non vi sono né ferrovieri né impiega- che la mensa del Dlf sia indicata per tutti le assoluto e che, come pochi altri, ha compre- ti fs). Va detto che solitamente i primi sono categorie di collegiali, in particolare per chi so l’essenza di questa mensa. I ferrovieri di buon livello, soprattutto il riso, mentre cerca“gordate”.

IPSE DIXIT Gatto: “Tu fai su i bollini dell’Esselunga?” Sacha: “Io faccio su tutto quello che si può fare su.”

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SONDAGGIO COCCOLOSO Vi siete mai chiesti chi è il più cuccioloso del collegio? Quale fraccarotto scateni irrefrenabili pulsioni coccolose? Scommettiamo di no. Ma quei pugnettari della redazione invece sì, e questi sono i risultati:

a. Esselunga b. Bidello c. Derpo d. Billy e. Eleno

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PRESÈNTATI Madouch Driss, detto Tetris. Sono nato in Marocco il 6 agosto 1991 e abito a Tirano. Ebbene si... Il primo valtellinese non italiano che sia mai venuto (arrivato -.evitiamo inutili doppi sensi) in questo collegio!! Mmmm cosa potrei mai dire di me.. ah si che ho frequentato il liceo Balilla Pinchetti diplomandomi con una votazione di 75/100 Cullaciati Alessandro Detto rugbista Sono nato a varese il 27 dicembre 1991(il piu giovane di tutto il collegio), mi sono diplomato con una quotazione di ben 60 centesimi presso il liceo scientifico g.ferraris di varese. Tento di studiare ingegneria civile,il mio numero di matricola è 391544 e i miei hobby Buon giorno a tutti, sono Alberto Romano e questi sono i miei lardominali,detto scorpion (che è il mio gruppo sanguigno). Sono nato a Piacenza il 13 novembre 1991 e mi sono diplomato con 66/100 al liceo scientifico Lorenzo Respighi

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sempre a Tirano. La mia prima impressione della vita collegiale è stata abbastanza buona e soprattutto la prima partita di tetris guidata dal presidente Uzzino piccola pecca che (nn saprei se definire pecca o no) vengo continuamente ripreso come cazzone negro del collegio -.- almeno solleviamo la media collegiale in lunghezza!!!!!!!!!!!!! hobby?! Bè direi figa, calcio e auto.. FRACCARO FRACCARO!!!!!!! sono la brutta figa e il rugby.Udite udite sono l’ultimo arrivato della grande famiglia del CUS pavia (infatti sono il figlio di alarico), anche io sono un rugbista di merda ma con scarsi risultati. I miei idoli e modelli di vita sono marcello e alarico di fatti mi sto allenando bere sempre piu quantità di alcool e spero di avere il loro stesso successo con le donne.La mia camera è la numero 16 (c’è chi mi ha consigliato di bruciare il materasso e sterilizzarla per evitare malattie veneree) ( era un chimico), tento di studiare Neuro e psico motricità dell’età evolutiva ( cioè come giocare con i bambini). Vivo ormai da due mesi nella stanza #21. Il mio numero di matricola è 392750 e i miei hobby sono: la figa, la break dance e la giocoleria. Sto scrivendo tutto ciò mentre sto ballando yooo!

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Voci di Corridoio

Il settimanale fraccarotto

Direttore Responsabile Carlo De Grazia Art Director Tommaso Pugliese Redazione Luca Rebecchi Massimiliano Pizzonia Patrizio Di Carlo Andrea Marcobelli


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