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Voci Corridoio di

Numero 62—Anno IV

settimanale fraccarotto

28 febbraio 2008

Se ga ttimana Lun Lunga Settimana Editoriale di Splendid Sette giorni intensi per il Plinio: la settimana si apre col basket e l’ennesima dimostrazione di supremazia sui già giurassico-ungarici; si prosegue con la bicchierata col rettore di mercoledì, un tripudio di panettoni, sorrisi e smancerie ad elevato rischio diabete per tutti i presenti; giovedì arriva il piatto forte, l’ignorantissima cena delle matricole (di cui molti conservano solo un confuso ricordo); si conclude sabato con la questua dei record. Il tutto condito da un viavai quasi continuo di nuovine che distraggono i fraccarotti dalle loro mansioni. In tutto questo, la redazione si sarebbe aspettata di trovarsi sommersa dai contributi dei collegiali, che invece – ancora una volta – latitano. Buona lettura.

Plinio Basket

Cena mqm

Finalmente! Abbiamo giocato a basket per 30 minuti, o meglio lo abbiamo fatto per 25 mettiamola così. Giocare contro il cairoli è sempre una cosa strana, si sente la rivalità, c’è maggiore pressione da parte del collegio, il tifo raddoppia, la possibilità che qualcosa possa andare storto aumenta. Si trattava di un test molto importante, per riuscire a capire a che punto siamo, e soprattutto che cosa vogliamo fare in questo torneo. Lunedì ce la siamo cavata più che bene.

Quando una tartaruga esce dal guscio che l’ha protetta per mesi, il primo istinto è di correre, lanciarsi verso il mare e affrontare quelle onde che diventeranno così familiari e accoglienti nel resto della sua vita. Ma la natura non è Disneyland: le tartarughe più veloci saranno le prime a essere divorate, mentre le più lente rimarranno isolate e diventeranno a loro volta dei facili bersagli. Solo quelle che riescono a stare al passo con il gruppo possono sperare di sopravvivere.

Segue a pag. 3

Segue a pag. 4

http://www.collegiofraccaro.it/vdc

vocidicorridoio@collegiofraccaro.it

ABBUFFATA CON IL RETTORE

ANTOLOGIA CLANDESTINA

PANETTONE PRE TUTTI

RUBRICA POETICA

Goran a pag. 3

Eleno a pag. 6

WdcLeaks RIVELAZIONI a pagg. 8 e 9


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Fraccaro - cairolimerda: 54 - 35

Ostrega: voto 7,5. Si conferma colonna vertebrale della compagine fraccarotta. Segna punti pesanti, fa a botte sotto canestro con i tafani accaldati e in un impeto di eroismo si immola facendosi segnare un fallo non suo. Dopo la partita passa le consuete tre ore a rimirare il referto rosa. PATRIOTA

Denver: voto 7,5. Dopo due minuti di gioco capisce di essere in campo e si trasforma in Mister Hyde. Campione mondiale di “tiro ignorante”, vagheggia per l’area avversaria ridacchiando e compiendo balzi alla Ispettore Gadget. Top scorer con 16 punti. TRASFORMISTA

Negro: voto 7+. Gestisce con intelligenza la squadra smazzando assist convertiti in numerosi canestri. Gioca, ispirato dagli idoli S. Stefano e S. Sebastiano, una partita di grande sacrificio. Bravo a non farsi innervosire dalle bestemmie provenienti da ogni lato del campo. GIULIO II

ple, violenza anale sui cairolotti, bestemmie. quantità, tanto impegno e tante bestemmie. Ci attendiamo una sua conversione spiritua- FACCI UNA META le in modo da migliorare l’intesa col playmaker. BIOPARCO Trieste: voto 7-. Buona prestazione dell’istrionico istriaco che nel poco tempo a Toppino: voto 8. Dopo la guerriglia contro il disposiziovalla si riconferma ottimo difensore e “uomo ne offre che vorresti in camquantità e po quando sei in qualità difficoltà”, come dice sotto canel’osservatore della stro metMontepaschi di Siena tendo angiunto per seguire la che a separtita. Due giorni gno i suoi prima del match primi due punti. Utile per dare respiro ai percorreva i corridoi lunghi e, soprattutto, limitare l’impiego di del Fraccaro camminando alla Dottor House Alarico. VERDE SPERANZA per un dolore al tallone... non si direbbe abbia avuto ripercussioni sulla sua prestazione. TOPPA Esselunga: voto 5. Già dal riscaldamento si capisce che è ancora meno in giornata del solito: si dimentica infatti come si fa il terzo tempo. In Trota: voto 7. Appena campo viene entrato realizza un caignorato da nestro di un’ignoranza compagni e immaginabile solo da avversari; un vero fraccarotto. fortunataLitiga con i tiri liberi mente viene (3/10), ma nel complesimpiegato so mostra tutte le possipoco e non bilità di un leghista sardo. Nello spogliatoio per festeggiare si dedi- combina troppi danni. IMPALPABILE ca al suo hobby: tosare una pecora. LANAIOLO

Pietro: voto 8-. Dopo un opaco debutto l’incazzoso brindisino si riscatta mostrando il meglio del suo repertorio: punti sotto canestro, rimbalzi, tri-

Alarico: voto 6+. Due minuti prima della partita si fa spiegare dal capitano Ostregheta “com’è ‘sta storia dei passi?”. Per non sbagliare durante la partita non fa un palleggio, ma muove la palla convulsamente tanto da creare vortici nei quali vengono risucchiati i tafani; però porta tanta

Verde: Questua. Sarà lo spirito natalizio, sarà il magico flauto di Uzzino e le sue ammalianti melodie, sarà l’alcolico entusiasmo delle matricole o la tenerezza che suscita quello sballato gnometto barcollante con la chitarra scotchata addosso… L’importante è che la prima questua registra un clamoroso record d’incassi. NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO

Giallo: Cena mqm. Una cena ben riuscita nonostante le innumerevoli traversie precedenti, che si conclude prematuramente a causa dell’intempestivo arrivo del Rettore. Risultato: addio alla colazione per i fraccarotti. La chiusura della sala comune ha tuttavia il pregio collaterale di salvare molti collegiali dalla dipendenza da Wii. DISINTOSSICATI MA AFFAMATI

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Franz: voto 8. Si sente tanto il ritorno del cavaliere Jedi Pradella. Col suo sorriso valtellinese mette serenità nei nostri cuoricini agitati e dall’alto dei suoi 5 anni di esperienza ci insegna a bastonare il cairolimerda come si deve. TISANA CALDA

Negro&Esse

Arancione bis: Kufù. L’uomo giusto al momento giusto. Dopo aver scartato come banali e tradizionaliste le proposte di Loffa e Longo per recuperare la merendina di Savini, il valtellinese albino decide di sperimentare una nuova tecnica (frutto di elaborati calcoli di fisicadinamica): salire sul distributore e saltarci sopra gridando «MERENDINA! MERENDINA!». Peccato che proprio in quel momento entri l’uomo delle macchinette. EPIC FAIL


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Segue dalla prima

Nonostante non avessimo di fronte la squadra più forte del torneo, giocare contro il cairoli e vincere vuol dire sempre superare una prova importante! Siamo stati bravi a non farci sorprendere dalla loro partenza, abbiamo giocato con poche forzature in attacco e tutti sono andati a referto con un discreto numero di punti, segno che l’attacco è ben bilanciato e da a tutti l’opportunità di segnare. Ora faccio la parte del rompicoglioni, ne ho una per tutti… Negro; interpreti molto bene il ruolo di play. Tanta personalità, gestione del ritmo, nessuna persa. Un pizzico di arroganza in più ogni tanto nel prenderti qualche tiro non guasterebbe… continua così… Pietro; sei tornato a giocare a basket! Una battuta a vuoto ci può stare ogni tanto, ma lunedì sei stato molto bravo. Finalmente ti sei deciso ad utilizzare la tua stazza sotto canestro, senza paura di sbagliare, bravo Terrone! P.s. vedi di mettere qualche tiro libero… Denver ; I 16 punti segnati sono un buon

bottino. Se contiamo i liberi sbagliati ed alcune forzature direi che l’obbiettivo di 20 punti è ampiamente a tua portata. Non credi??? Esselunga;stai tranquillo, che con il volta ti sblocchi. Daje!!! Alarico; grande e grosso come sei almeno un canestro dovrai riuscire a farlo. Ti lancio la sfida almeno due canestri per battere titolo… (Vdc n.90 pag. 3 Fraccaro – Maino “Aurucci 79’ “ ) mqm; ve la siete cavata egregiamente. trota; hai dimostrato quanto può essere importante il tuo apporto in attacco e in difesa; toppino ti sei riconfermato ai livelli della partita precedente, bravo! rizzo ci hai stupiti tutti quanti oltre che per il canestro, per

Abbuffata con il rettore Noi Fraccarotti amiamo le tradizioni che si tratti dei resti di Majin-Bu, il pingue (ammettiamolo, è solo per questo motivo abitante della camera trentaquattro scomche abbiamo ammesso il fratello di Angelo parso anni fa, ma i lettori di Vdc sanno bene Savini). Anche se la nostra storia è più breve che si tratta solo di una spregevole menzodi quella secolare dei collegi di merito nel gna: la carne umana non si conserva così a corso di quaranta e più gloriosi anni la colle- lungo! gialità ha manteFra un morso e nuto una serie di l’altro i commensausanze centenarie li hanno avuto (la matricola gol’occasione di apliardica) e ne ha plaudire calorosacreate di nuove. mente il nuovo Da alcuni anni una custode (che ha di queste è fornito un’ottima l’aperitivo di benprova di avere v e n u t o o compreso lo spirito “bicchierata”, fraccarotto alla un’occasione per festa delle matricobere e rimpinzarsi le) e di celebrare con il consenso e con la dovuta comla partecipazione mozione il prossidel rettore. Per mo ritiro di Adelaidirla in due parole de e Livia (persino un’abbuffata istituPolo è riuscito a zionale. sembrare dotato di Quest’anno, in sentimenti umaparticolare, ni) . l’assortimento di Applausi meritati secondi piatti e Il Manzolivo, nuovo chef ufficiale del Collegio anche al dovuto stuzzichini, dalle rinascimento del pile gargantuesche di fette di vitello tonna- lavoro del dott. cav. lup. mann. Montolivo e to, a un quantitativo smisurato di fette di del suo fedele portaborse e stagista Sbirulizampone, a una dose industriale di lentic- no. Bravi ragazzi, le conferenze hanno avuto chie (per non parlare dei salatini) era così successo e si sono persino viste delle donne ricco da soddisfare anche l’esigente palato vere, per la gioia di Alarico. Momenti di ilaridi un pozzo senza fondo come Sceccoduro tà per lo scambio fra il rettore e Kufù: (c’è chi dice addirittura di averlo visto sa- l’ormai perennemente arancione valtellinese zio). Dei vili calunniatori hanno insinuato e il sempreverde Giorgio hanno amichevol-

la grinta e la voglia di fare dimostrata in campo. Franz; ti ringrazio per la presenza in panchina, veramente importante per dare sicurezza a tutti quanti noi giocatori. Cyborg CoachFranz… Lunedì 13 contro il volta sarà la nostra prova di maturità, vediamo di non sbagliarla, e di mettere la qualificazione al sicuro sotto l’albero di n a t a l e . L’importante è la fiducia nei nostri mezzi e nel nostro potenziale. Sono fermamente convinta che dopo lunedì questa fiducia la state cominciando ad acquisire. Sentitamente, il Vostro Capitano

Ostrega

Addio Fausto La redazione di VdC si complimenta con Fausto Über per la Laurea conseguita in CIM con una onorevole valutazione di 80. Purtroppo la gioia per la lieta notizia cede il posto alla tristezza di dover dare l’addio all’amico Fausto: la promettente matricola italo-svizzera infatti, che aveva posticipato la leva obbligatoria per studi universitari, ha deciso di rispondervi con entusiasmo e sincero patriottismo, distinguendosi dagli anarchici obiettori di coscienza e dai vili commutatori del servizio civile. Auf wiedersehen! mente discusso di abbronzature (o meglio del pallore spettrale dello “strapotente” di Chiuro) e di metodi alternativi di risolvere i problemi della tecnologia moderna tramite la ginnastica (leggi: saltare sulle macchinette per fare scendere il succo di Savini). Il buffet si è concluso con un karaoke improvvisato di Foggia, che ha duettato con la Valich sulle note di “Non amarmi” per la gioia di chiunque fosse improvvisamente diventato sordo (Foggia non è riuscito a azzeccare una singola nota). Il prode Dee Jay Eleno ha per fortuna staccato la spina prima che l’arbitro pugliese si mettesse a intonare l’ultimo successo di Tiziano Ferro. Si spera in un’altra grande abbuffata l’anno prossimo (ma preparate un bavaglio per Foggia).

Goran

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CENA DELLE MATRICOLE: Capitolo secondo (me) Segue dalla prima

Nessun capobranco, nessuna madre o regina ordina alle tartarughe neonate di mantenere il passo: è la forza lenta ma spietatamente efficace della selezione naturale a imporlo. “ Va bene, ma cosa c’entrano le tartarughe con il collegio? ”vi sento già chiedere. Se devo essere sincero, a parte il chiaro riferimento alla natura rettile e flemmatica di Savini, poco o nulla. La metafora, però, è chiara: la matricola ha lo stesso scopo della corsa per la vita di questi animali. Sia gli “splendidi” che chi, per un motivo o per l’altro, si sottrae alle attività collegiali sono destinati a correggere il passo e a marciare con il gruppo, non tanto perché glielo ordina un gran bastone o un altro sinistro figuro, ma perché nella corsa verso il mare della collegialità le prove da affrontare forgiano (o meglio dovrebbero forgiare) un gruppo unito e compatto, capace di affrontare ogni avversità senza fermarsi o lanciarsi da soli a capofitto nella mischia. Il banco di prova, l’impatto con l’acqua, a mio avviso è proprio la cena delle matricole. Certo, anche dopo questo evento siamo ancora di fronte a dei sudici ammassi amorfi vagamente somiglianti a esseri umani, ma una volta che si sono placate le onde alcoliche sono le stesse M.q.m ad accorgersi di avere finalmente imparato a nuotare e correre in gruppo. E’ il primo evento collegiale che devono organizzare da soli, senza aiuti o ordini precisi. Devono procurarsi cibo e vino, organizzare i ruoli, cucinare, preparare la tavola, apparecchiare e divertirsi, sempre a disposizione di colonne, anziani ed ex (quest’anno meno numerosi e attivi del solito, purtroppo). Dopo un’assenza forzata di un anno questo evento dal sapore antico e sempre nuovo è tornato in grande spolvero. Diciamo la verità, ne abbiamo tutti sentito la mancanza, anche chi, come il sottoscritto, ha partecipato a una sola cena, ma ne mantiene pochi ma epici ricordi (intervallati da misteriosi vuoti di memoria). Le aspettative, nonostante i ben noti problemi (maledetta annata del ‘91) erano alte. Ci si chiedeva se il cambio di location (dagli stretti locali della palestra all’ampia e confortevole sala comune) avrebbe migliorato l’evento o avrebbe solo offerto più opportunità di concludere il tutto con lacrime, sangue e devastazione. Si facevano scommesse sulla qualità del cibo e del vino (con buone quote per l’accoppiata “carne di cane e gasolio colorato di rosso”). Insomma ci si attendeva di tutto e di più. Cosa abbiamo ottenuto? Con mia grande sorpresa, una serata più che discreta, almeno fino alla tarda ora delle dieci di sera.

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L’evento è iniziato bene: le montagne di stuzzichini sono andate a ruba, la presenza collegiale era ampia e siamo riusciti persino a coinvolgere gli Erasmus (many thanks, Edward). Nonostante i limiti al budget, gli squallidi esseri che infestano il collegio da qualche mese erano riusciti a raccattare abbastanza cibo da soddisfare i palati della maggior parte dei fraccarotti. L’atmosfera era carica, i brindisi fioccavano e si poteva persino notare Foggia in una versione più virile del solito mentre tentava matricole e non con una vaschetta ricolma del vinaccio da quattro soldi disponibile in discreta quantità.

za alcolica che hanno visto la sorprendente eliminazione di Eleno al primo turno. Il tutto per la soddisfazione dell’arcidiavolo Polo, che tuttavia rimpiangeva i tempi remoti e mitici dell’anno in cui una matricola osò sfidare la morte e risorgere dalle ceneri di un coma etilico. Per quanto mi riguarda, reduce dall’exploit di due anni fa, ho preso alla lettera l’ammonizione del saggio Violenza (“se ti becco con un bicchiere di vino in mano ti uccido”) e ho accettato un cavallo solo per fare felice il nuovo aspirante boxeur Juara. No, il fatto che il mio diretto è molto scarsoper non parlare del resto (N.D. R.) - non c’entra nulla con questa decisione. Nonostante l’alto numero di canti, episodi di ubriachezza molesta e un bagno ristoratore per Sbirulino (che ha apprezzato il gesto con una performance degna di Platinette in crisi d’astinenza) la serata era appena entrata nella fase Ignorante quando l’apparizione di un rettore in versione vigilante ha decretato la fine dei giochi. Un gruppo assortito di matricole ancora in grado di camminare, secondi anni e persino qualche colonna si è lanciato nella missione “impossibile” di restituire la sala comune al suo antico splendore: come nella migliore tradizione dei film d’azione la caduta imprevista del povero Scorpion ha rovinato il gran finale. Risultato: un vetro infranto, una mano tagliata e una secca ramanzina di un rettore esasperato. Il dopocena è stato senza dubbio meno divertente: i pochi sopravvissuti all’orgia etilica (fra cui un sorprendente Giozzi) hanno dovuto assistere i meno fortunati. Ricordiamo in modo particolare Patrizio e Padre Patrick, legati per una sera, oltre che dal nome, anche dalle comuni esperienze mistiche e Kimbo, talmente afflitto I primi sintomi del degenero si sono presendall’interruzione precoce da scoppiare in tati molto presto: Disarmato ha improvvisato lacrime. uno strip-tease (per il disgusto dei presenti), il piccolo Boobs ha perso la verginità Nonostante gli intoppi e la fine prematura, il (alcolica, ovviamente, cosa pensavate) e bilancio della serata può definirsi positivo: persino il mussulmanissimo Tetris ha trova- le matricoline hanno dimostrato di essere to pane per i suoi denti, o meglio acqua per sulla buona strada per imparare a sguazzare il suo stomaco. Svariati cavalli e vaschette nell’alcool, qualità che senza dubbio potrandopo, le matricole hanno finalmente espres- no utilizzare per sopravvivere alla vita notso le loro personalità nascoste: CC si è acca- turna pavese. Il parziale successo ha inoltre sciato ad adorare le colonne, l’orco Rugbista dimostrato che anche con pochi soldi è posè sprofondato nella riflessione filosofica sibile organizzare una festa decente, se ci sa organizzare. (immortalata nella Le tartarughe si sono famosa massima “Sto Avviso tuffate nel mare, e pensando”) e tutti, pare che, per ora, dai romanacci inutili con velleità artistiche Arrivano le felpe! Chi non ha ancora riescano a nuotare. Chi vivrà vedrà. ai professionisti dello

pagato i famigerati 13 euri, è prega-

sballo come Billy, si sono impegnati con to di farlo al più presto. A chi? MIMsincero entusiasmo MO, cam. 37 nei giochi di resisten-

Goran


Pagelle Cena mqm Polo: 2,9 g/l. L’alcool fa venir meno il suo travestimento terreno e rivela le sue vere sembianze demoniache. Si aggira tra i tavoli come posseduto, costringendo a bere ogni matricola che gli capiti a tiro. Sembra divertirsi molto, ma dentro soffre perché non può più far ubriacare l’amato Derpo. BUON DIAVOLO

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primadonna, pestando i piedi e urlando a bosca in stanza, evitando il delirio alcolico pieni polmoni: “Fagioli di merda, puttane, dei suoi colleghi. Nel buio della sua cametroie, bastardi!”. SOLANGE retta, sperimenta anche la sua prima erezione. PUBERTÀ Rugbista: 3,3 g/ l. Lui sì che è un vero rugbista: beve sino alle soglie dello svenimento, ma si rifiuta di vomitare per non rovinare la sua immagine da perfetto gentleman inglese. Colto dal rettore in contemplazione di un muro, non trova di meglio che rispondergli: “Sto pensando”. MARCONE

Scorpio: 4,0 g/l. “Se ho abbastanza h2o6, lo recupero in h2o7, hai capitooo?! Eh, Peppiniello, mi basta Peppiniello per sopravvivere… Sai, come le cellule sudoripare, nel senso dell’impulso che rappresenti uno stesso impulso equisudoriparo a una certa origine. La supercazzola prematurata è un organismo inesistente in grado di ottenere abbastanza energia per uno scappelamento superficiale: non hai altra soluzione che scappellare a destra. Io mi astengo. Hai capito? Ti prego dimmi che hai capito. Quello che hai capito era il sogno americano: è la realtà di quello che è rappresentato. Hai due scelte, a me non cambia nulla: se scegli la cellula rossa io muoio, se scegli la blu io sopravvivo. Una cellula morta che ha come risultato una cellula viva; comunque ricevi quello che vuoi”. DELIRIO

Alarico: 2,5 g/l. Nonostante si vanti di essere un rugbista, dimostra una scarsa resistenza e viene sconfitto dalla sua controparte terrona in un alcool contest. Più tardi, anche se istupidito dal vino, Kimbo: 3,6 g/l. vince comunque 12 euro a poker. MANSUETO Pochi si aspettavano da questa figura indistinta un simile livello di alcolismo. Attraversa Pietro: 2,7 g/l. tutti gli stadi della Riesce nell’obiettivo prefissbronza pesante e sato: vomitare per primo (a sceglie di vomitaspruzzo!) e turbare con bere in modo alterstemmie la serata di Negro. nativo: per via Umilia Alarico nell’alcool nasale. Il suo docontest e, dopo averlo riem- pocena è un’escalation di ignoranza: dimenpito di ceffoni, riceve dal tica come ci si siede, ha una conversazione rivale un desiderato bacetto. padre/figlio con Splendid e infine collassa. Reggio: 0,5 g/l. IDRANTE RIVELAZIONE Lo chef delle mqm è più a suo agio dietro ai fornelli che davanti a un bicchiere. A causa delle sue fisime nel comPatrizio: 1,0 g/l. Giozzi: 2,1 g/l. pletare un cavallo i Per il pescarese Prova di gransuoi comp a g n i una sbronza da de solidità. d’anno patiscono quindicenne: Sconfigge con atroci sofferenze. beve più Cocanonchalance il Fortunatamente per lui sono troppo ubriachi cola che vino ma campione di per ricordarsene il giorno seguente. PEGGIOfinisce ugualingoio Eleno, RE mente abbracciama non ragto al cesso, lagiunge i livelli gnandosi con i di marciume suoi amorevoli infermieri – il dinamico duo cui ci ha abiTetris: 0,0 g/l. Il valtellinese marocchino Trapani & Madia – di non poter vomitare e tuati. Il suo è l’unico a restare sobrio cagare allo stesso tempo. TEENAGER bicchiere è ma sceglie di condividere sempre pieno e il suo sguardo sempre la sorte dei suoi compavacuo, ma per lui è solo una serata come gni assumendo dosi tante altre. HABITUÉ d’acqua tali da far radSbirulino: 0,8 g/l. doppiare il suo peso corIl tuffo in fontana lo poreo. Conclude la serata trasforma nella versione checca isterica con una sbrattata degna dell’incredibile Hulk: di un vero alcolista. SOGNANDO GIOZZI Boobs: 0,2 g/l. rincorre i compagni L’undicenne mqm assagroteando furiosamente gia per la prima volta il Splendid&Esse la cinghia e firma la sua vino, ma non trovandolo uscita di scena da vera di suo gradimento si im-

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ziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegr Giovedì mattina. Mi alzo. Guardo giù nel pavimento e vedo grosse chiazze color vino, che ormai resteranno per sempre in questa camera a ricordarmi di quando ero matricola. Piano piano torna tutto in mente. Volevano la cena delle matricole, volevano vedere se eravamo in grado di fare gruppo. Non ci sarebbe stato modo migliore per dimostrarlo. Abbiamo dimostrato che la cena la facciamo, anche senza i soldi. Abbiamo dimostrato che siamo in grado di cucinare in mezza giornata per quasi cento persone. Abbiamo dimostrato di essere un gruppo di matricole con i coglioni. Qualcuno si è lamentato che non abbiamo fatto foto durante i preparativi, ma un giorno così non si dimentica. Un giorno così non lo si può minimizzare con due foto. Chi non c’era non può capire cosa vuol dire cucinare quattordici chili di pasta, andare a comprare centouno litri di vino. Chi non c’era non sa cosa vuol dire preparare una

cena che sia all’altezza. Non era facile organizzare qualcosa di cui davvero si sarebbe parlato. Non nella stessa settimana della vittoria a basket contro il

Reggio alle prese con i piatti della cena.

corgi subito. Te ne accorgi dagli sguardi stanchi e soddisfatti che incroci il giorno dopo, dal casino che fanno tutti quando porti il vino in sala. Te ne accorgi quando al cesso c’è la fila per sboccare. E allora mi va di ringraziare tutti. Ringrazio gli anziani che ci hanno messo alla prova, che ci hanno permesso di dimostrare quanto valiamo nonostante i problemi della settimana. Ringrazio le matricole, nessuna esclusa, che con questa cena hanno dimostrato quanto è forte questo gruppo, organizzando un evento così in meno di un giorno. Ringrazio tutti i collegiali e gli ex che c’erano per la serata. E ringrazio anche chi fa il furbo nel collegio, perché senza quello che è successo questa settimana non avremmo mai avuto tutta questa motivazione nel dare il meglio.

cairolimerda, almeno. E invece, care matricole, ci siamo riusciti. Quando quello che fai ha colpito, te ne ac-

Reggio, fiera m.q.m.

In memoria di Zio Leslie Il 28 Novembre ci ha lasciati uno dei più grandi attori di tutti i tempi, la massima espressione della comicità occidentale, il protagonista di capolavori del calibro di “Una pallottola spuntata”, “SPQR” e “L’aereo più pazzo del mondo”: Leslie Nielsen. Il Collegio decide di onorare lo zio Leslie proponendo Martedì 7 la proiezione del primo capitolo della saga di “Una pallottola spuntata”, pellicola scanzonata e poetica , apice della carriera del nostro mito. LESLIE NIELSEN 1926-2010

ANTOLOGIA CLANDESTINA Rubrica poetica a cura di Eleno Autovettura dei piedi bici, ingranaggi nascosti macchine che regolano il nostro cammino su ciottoli, fango e strade di nobili

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“Azione muscolare della pedalata”

smonta, smonta, ripara non esiste limite all'ingegno sviluppa, sviluppa i nostri muscoli su alberi di traffico e risaie di luna

donna rosso-cromanta con te ho dormito tre notti di sporco con te ho respirato lo smog di mille semafori


Una nuova speranza Tutti noi abbiamo visto il collegio protagonista di un bel ciclo di conferenze - “L’uomo tra Diritto e Società” - che è durato per tutto il mese di novembre. Le nostre matricole (alcune delle quali presenti agli incontri, forse persino sua sponte) potranno a buon diritto immaginare che organizzare questi eventi rappresenti una collaudata consuetudine per il Fraccaro; ma purtroppo non è così. Eccezion fatta per i seminari di infettivologia organizzati da Rizzi e Perelli (e fatalmente ristretti agli studenti di Medicina), non si rammentano facilmente altre rassegne. D’altra parte, è raro anche che la collegialità venga coinvolta negli eterogenei incontri o convegni che sono saltuariamente ospitati tra le mura: talvolta non se ne viene nemmeno a conoscenza, se non realizzandolo all’ultimo momento, trovando il cancello spalancato in orario serale ed Emilio in posizione più eretta del solito. Si potrebbe dire che fanno eccezione le belle rassegne cinematografiche che abbiamo dedicato a Stanley Kubrick (2006) e a Sergio Leone (2010); ma sarebbe improprio, essendo state ospitate da aule universitarie e finanziate dall’ACERSAT. Possiamo allora concludere che si tratta di una novità in collegio, spe-

cialmente se si considera la funzione che per questa rassegna avevamo in mente: dedicare al confronto culturale uno spazio apposito, tramite l’organizzazione di incontri pubblici alla presenza di uno o due specialisti, dedicati a un tema e alle problematiche messe in luce. Ho scritto “un bel ciclo” perché tutte e cinque le relazioni si sono rivelate molto interessanti, come ci ha confermato il pubblico: un pubblico vario e attento, che ha quasi sempre riempito la sala Porro al punto di lasciare in piedi qualche robusto ascoltatore, e che è intervenuto con svariate domande durante i dibattiti. Qui però non mi soffermo sul contenuto delle relazioni, che meriterebbero sicuramente più spazio, né certo sul lavoro di Sbirulino (che è già raccontato in “Oliver Twist”): qui vorrei piuttosto esaltare la prospettiva in cui questa esperienza ci ha posto. Riprendo il discorso cominciato alla serata di apertura del ciclo, quando avevo ricordato i due incontri “sperimentali” organizzati in aprile con Ostrega - “Global warming” e “Processo breve” - ed avevo sostenuto che non fosse un caso che a organizzare questo tipo di rassegna fosse proprio un collegio universitario. In collegio, in effetti, non solo si incontrano

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persone di facoltà diverse, ma si instaura con esse un profondo grado di confronto grazie alla forte tradizione a cui si ispira la nostra convivenza. Proprio questa condizione, di naturale condivisione, favorisce la produzione di iniziative culturali che riuniscono in sé diversi saperi: lo si evinceva già dal multicolore contributo di cui beneficiano i nostri eventi tradizionali e più rodati - Presepe, Summer party, cineforum etc. -; ma adesso lo abbiamo potuto esplicitare anche in un luogo di confronto finalizzato all’arricchimento culturale. Una buona abitudine, da non perdere, perché diversifica e avvalora la nostra esperienza collegiale. Un’altra peculiarità da non sottovalutare è che anche all’esterno la nostra rassegna è stata percepita come una novità. Sembra assurdo, se si pensa al calderone di iniziative proliferanti dagli altri collegi; eppure è raro che qualcuna di queste rassegne si sottragga alla tentazione dello specialismo: più spesso, soprattutto nelle scienze umane e sociali, si tratta di eventi riservati agli “addetti”. Laddove invece le conferenze sono aperte, non di rado ci si imbatte in noiose relazioni di specialisti incapaci di parlare a tutti, se non (peggio) in ricognizioni sconclusionate di relatori incompetenti. (Non è il caso delle nostre, per le quali abbiamo ricercato il compromesso tra interesse culturale e divulgabilità.) Abbiamo quindi una ricetta originale, collaudata con successo, che è un ottimo corroborante per l’immagine del Fraccaro nell’ambiente universitario, perché mette in luce quelle qualità e quegli interessi, complementari alla capacità di stare insieme e divertirsi, che si presume che uno studente abbia. “Una nuova speranza” è che qualcuno trovi la passione per dare seguito a questa prospettiva: senza quei divisionismi borromaici tra intellettualoidi sfigati e beccaccioni menefreghisti, ma con la stessa unitarietà fraccarotta e lo stesso calore che ho percepito in queste cinque serate, e per cui vi ringrazio.

Monto

PLINIO VISION Il Plinio Vision di questa settimana è dedicato all’excollegiale preferito dal rettore e alla sua ossessione monomaniacale per una vecchia priva di talento.

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WdcLeaks

“Spietato e corrotto”

“Un vecchio pazzo”

“Permaloso e dispotico” “È il nuovo Hitler”

I N O I Z A L E RIV PELOGI A I G O N R A L I GRETI D E S R E I S S O D I SVELATI

“Ama il flamenco”

“Leccapiedi di Montolivo” “Elegante e affascinante”

“Orge Selvagge”

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“Violento”

“Una sinist antiquata e ro ra mantica”

all’ictu izzato d t a m u a r T “

s”


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WdcLeaks

dai rovinata “Salute party”

“Raramente creativo”

“Teme i piani alti degli edifici”

FUGA DI NOTIZIE

GOSSIP DIPLOMATIC O SUI VOLTI NOTI DE

“Un ragazzo invecchiato e flaccido”

“Come Batman & Robin”

“Bloccato dalla paranoia”

“Potrebbe morire tra pochi mesi”

L PANORAMA COLLEG

“Annoiato e impaziente”

“Dubbi sulla sua salute mentale”

IALE

“Fisicamente e politicamente debole”

“Imperatore senza vestiti”

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Numero 11 6 Dicembre 2010

SAPEVÀTELO

Eccoci tornati con i giochi più risolti dai biondi verbanesi dagli occhi azzurri. Nello scorso Sapevatelo il rosso Krastu era celato dietro le immagini del Barone Rosso, Fisichella (detto Fisico) e la costellazione di Gemini (il nostro caro collegiale ha ben due sorelle gemelle). Ancora una volta Gughi si è assicurato la vittoria, molestando all’alba una Redazione esausta e provata da una lunga notte di lavoro. Ricordiamo che le soluzioni dovranno essere comunicate ad Esselunga #59, e che per vincere gli ambitissimi e multiuso squirting toys è necessario rispondere correttamente a tutti i giochi proposti in questa pagina.

Voci di Corridoio

GLI INDOVINELLI DI BARISELLI Sacha, Savini e Gatelli vanno in pizzeria. Dopo aver mangiato e bevuto abbondantemente ricevono un conto di 25 euro. Ciascuno paga 10 euro e torna con il resto di 5. Per evitare di fare troppi conti decidono di prendere 1 euro a testa e lasciare 2 euro di mancia alla cameriera. Gatelli andandosene dice “non mi tornano i conti, abbiamo pagato 27 euro e 2 di mancia alla cameriere, cioè 29 euro. Dov’è l’euro mancante?”

BIMBI MINCHIA Il bimbo minchia della scorsa settimana era ovviamente Eleno; quello di questa settimana è semplicemente impossibile da indovinare, a meno che non conosciate già la

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Il settimanale fraccarotto

Direttore Responsabile Carlo De Grazia Art Director Tommaso Pugliese Redazione Patrizio Di Carlo Luca Rebecchi Andrea Marcobelli Capo Ultrà Laziale Max “Lo Tito” Pizzonia


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