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LAVORI SOTTO A UN PONTE Partiti in ritardo, sfasati dal ponte, frenetici per il Presepe, il concerto e il basket. VdC compie quattro anni e fotografa le ultime fatiche dell’anno.

SCADENZE di Monto Ancora una volta, queste pagine: noi a comporle; tutti insieme a scriverle, leggerle, commentarle... quattro anni dopo la nascita di questa testata. Non sembra vero che mi ritrovi a continuare quell’impresa quasi clandestina ed apparentemente elitaria che vide la luce tra le dita di Pampa, Mason, i gemelli Ferrari ed i primordiali Rizzi, Pede, Colucci… In verità, proprio la tradizione spontanea ci conferma il buono spirito collegiale di questa “costola” del Fraccaro. Sto facendo il possibile per inventarmi un incipit nel peggior stile cerimonial-autoreferenziale, che scoraggi a dovere anche il lettore più sadico, perché sono le sei di mattina, manca ancora del lavoro… e diventa sempre più difficile mettere insieme dei pensieri decenti. A parte la rimpatriata con Elia e Giovanni, stasera siamo rimasti in due: questo mi fa pensare che purtroppo la stabilità della redazione non è più quella di un tempo. Senza pensare male di nessuno degli assenti, davvero giustificati da feste comandate, esami incombenti e persino lauree, posso comunque constatare che questa fragilità, prima, la si avvertiva di meno. Anzi, si potrebbe azzardare che questo senso di smarrimento si è riflesso su altre attività che riguardano tutti, che sono finite “sotto il ponte” e rischiano di rimanerci. Mi riferisco anche al concerto e al Presepe. Le possibilità di quest’ultimo, minacciato dalla frustrazione improvvisa della mediazione del Rettore tra noi e Leonardelli, sono in risalita, per fortuna, grazie alla determinazione di alcuni hombres. Il concerto invece, se si farà, sarà senz’altro ristretto, rispetto alle precedenti edizioni: non tanto per il gusto del coprifuoco, quanto per la minore “amalgama musicale” di quest’anno, che ci ha resi meno produttivi. Insomma, il quarto anniversario di VdC e la fine dell’anno sono scadenze che chiedono attenzione alla nuova redazione e pongono una domanda: siamo una squadra? Non saprei… La risposta non è necessariamente positiva, il che può scoraggiare.

Segue a pag. 3

LA STORIA DELLA “TORRE DAL PIZZO IN GIÙ” ED ALTRE CURIOSITÀ ARCHEOLOGICHE su Michele Paolo Cari collegiali, fieri delle splendide torri che rendono unica al mondo la piazza Leonardo Da Vinci, e che dopo avere visto tanta Storia in mille anni di vita sotto di sé, sono ora testimoni di tanti indimenticabili nostri momenti di vita, sicuramente saprete che purtroppo esse sono solo pochissime rispetto a quelle che svettavano un tempo sui tetti pavesi. Mi son però accorto che ben pochi sanno invece dell’esistenza di una torre incredibile, del tutto diversa dalle case-torri , nota ai pavesi di un paio di secoli fa come “Torre dal Pizzo in Giù”. Naturalmente , non essendo nato pavese, non ero l’unico a non conoscerne l’esistenza: ne ho avuto notizia da amici ricercatori di storia e da ex colleghi del posto della mia scuola di specializzazione Silsis. La storia e le testimonianze che abbiamo di questa torre son assolutamente fuori dal comune tanto da poter sembrare quasi leggendari, eppure sono storia

http://www.collegiofraccaro.it/vdc AMBIENTE LA MELA MARCIA Gatelli a pag.5

vera. Proprio a palazzo Olevano, sede dell'attuale istituto superiore magistrale Cairoli (nome tutto in programma..), scuola in cui frequentavo molti corsi per la mia specializzazione Silsis, ho sentito parlare dai miei amici e colleghi di questa costruzione. L'edificio nobiliare che oggi si vede era nell'area del rinascimentale palazzo di Giasone del Maino, quello di fronte alle nostre tre torri; quando un tal Baldassarre Olevano lo acquistò e prima che gli desse le attuali forme, comprendeva ancora quattro torri di cui tre medievali e una di forma bizzarra, di piramide rovesciata, per questo definita "Torre dal pizzo in giù", che venne poi abbattuta nel 1715 dal proprietario stesso

segue a pag. 2

CONCERTO DI NATALE

del Fraccaro

Giovedì 17 dicembre ore 20 Uniche prove per i solisti: pomeriggi di venerdì e domenica da Vale.

vocidicorridoio@collegiofraccaro.it P. F. CALCIO INTERVISTA AL CAPITANO GiovaKapa a pag.9

POESIA FABRIZIO DE ANDRÈ Eleno a pag.12


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STORIA segue Michele Paolo dalla prima perché sembrava stesse per cadergli in testa. La curiosa costruzione era così familiarmente chiamata perché presentava alla base una piramide rovesciata con la punta in giù poggiante su una colonna; sulla base della piramide si innalzava la torre vera e propria, tutta percorsa da gallerie. Fu realizzata per scommessa da Andreotto del Palazzo Olevano oggi, sede Maino, il quale scuola “Cairoli” (nomen omen?!) una volta, a corte, aveva giurato che, se il figlio, noto per essere un giovane scapestrato, si fosse laureato in legge, egli avrebbe fatto costruire una torre capovolta. Il figlio era Giasone del Maino il

quale, non solo si laureò, ma divenne uno dei più famosi giureconsulti dell'epoca. La torre, solo all'apparenza precaria e instabile, era in realtà solidissima grazie a catene interne e all’essere poggiata per due lati all’edificio. Fu distrutta nel 1714 quando casa del Maino lasciò il posto a Palazzo Olevano .

te ma fortunatamente una sua immagine è giunta fino a noi in un disegno di Giuliano da Sangallo. Si trattava probabilmente di una costruzione romana, dalla struttura poligonale e riccamente decorata da cariatidi, telamoni e fregi. Per farsi una idea di come fosse nel tardo Medioevo la nostra amata città conAltra straordinaria costrusiglio infine di visitare la zione, anch’essa perduta basilica di San Teodoro è la Torre di Boezio: sicudove sono custoditi degli ramente tra le più antiche affreschi che la raffigurano di Pavia, sorgeva in un dettagliatamente come area individuabile come era. L’idea di scrivere quel'attuale Piazza Petrarca e sto articolo è nata dal fatdella deve il suo nome alla to che ormai mi improvvitradizione che la riconoso volentieri a guida turiTorre di Boezio sce quale luogo di prigionia e stica per amici e parenti morte di Severino Boezio, il filosofo cristiano a che ogni tanto vengon a trovarmi: perché cui re Teodorico fece tagliare la testa nel 524. non farlo -ho pensato- anche tramite il giorLa torre fu distrutta nel 1584 perché pericolan- nalino per le nuove leve e non solo?

Testimonianza grafica del palazzo di proprietà dei del Maino che comprendeva l’incredibile “Torre del Pizzo in giù”, oggi purtroppo perduta oltre che sconosciuta ai più.

Veduta di Pavia di Bernardino Lanzani, Basilica di S. Teodoro, Pavia.

Cari Fraccarotti di tutti i Tempi od anche Templi, Cara Redazione VdC, ringraziandoVi per le sempre puntuali notizie e deliri delle quali mi omaggiate con la Vostra creatura giornalistica, sono a chiederVi un sostegno per incrementare il mio personal fan club in Facebook causa scommessa, strano che io ne faccia, in corso. So che alcuni di Voi già hanno provveduto ad iscriversi, ma attendo altri plebisciti e documentazioni di materiali che, sono sicuro, custodite gelosamente nei Vostri personali archivi. Non troverete in FB alcun mio account personale, ma nel motore di ricerca digitate "Michele Gasparetti Fan Club" ed entrerete nel magico mondo del delirio. Sicuro che pubblicherete questo accorato mio appello, sono ad augurarVi ogni bene. Cordialità. IDEM VELLE. Sempre speranzoso.

Principe Gaspa

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ALLÒRI

Il giorno è giunto e sonoramente se ne è andato Segue Monto dalla prima Eppure, guardando Cazza che lotta contro il sonno (ed il genetico scazzo) per portare a termine l’impaginazione, devo ammettere che rivedo un barlume della tenacia di Mason, che ha messo insieme 100 numeri senza battere ciglio e (forse) fregandosene dei periodici momenti di minore sintonia. Una cosa certa è che possiamo fare di meglio, per VdC, così come in collegio. Per volere lo stesso non basta ostentare unità: bisogna dimostrare a se stessi che le proprie convinzioni vanno in direzione degli altri. Qualunque cosa vogliamo fare, ha valore solo se la facciamo insieme, ognuno consapevolmente. Così, augurandomi che il proseguimento di questa amata “impresa” incontri la vostra volontà, vi auguro felice anniversario e buona lettura.

AVVISI BASKET Lunedì 14 dicembre: Seconda partita di girone contro Don Bosco. Si gioca al CUS alle 20:30. Venerdì 11 dicembre: allenamento per la squadra. Al Cardano dalle 19 alle 20:30.

La preoccupazione all’inizio è sempre la stes- fresco post laurea come una venere che risorsa per tutti. E non sto parlando se andrà bene ge dall’acqua. Scherzi a parte, un po’ ne doo andrà male, se il discorso preparato e riletto vevo prendere e credo di essere ancora in 1000 volte sarà bello sciolto… sto parlando debito con qualcuno. Resta il ricordo di una giornata finita nel post degli amici, della cena al Black bull lasciato collegialità che con un ‘Quando sono sopartecipa ad uno brio torno a pagare tutto dei giorni più tranquillo’. A me resterà importanti della ovviamente il 104 e la tua vita. Sono le dimostrazione, se mai 17 circa del 3 avessi avuto dei dubbi, dicembre 2009, che lascio una collegialità alzo gli occhi viva, che nonostante mi sull’aula Volta e abbia tolto spesso sonno e vedo entrare i tempo, mi ha saputo dare primi Fraccarotti. in questi sei anni molti La mia famiglia è molti ricordi e valori che già tutta in prima mi porterò per sempre fila; gli amici un appresso. po’ più su con il Volevo inoltre ringraziare mio amore. Ma tutti quelli che han parteeccoli: rumorosi, cipato, anche solo con il chiassosi, maldepensiero: vi ho sentiti costri come semmunque molto vicini. Idem pre, arriva la velle, brigata Plinio. 1-2 -3, 10, 20, tutti a Marcone riempire quella desolante aula vuota fatta solo di pochi parenti per tutti gli altri candidati. Proclamazione in rigoroso silenzio e poi P.s. E’ stato allestito in giornata l’angolo WII. tutti a festeggiare. Come sempre lo spettacolo Chiunque avesse voglia di lo abbiamo fatto noi: piacevole no, ma co- farci una partita è il benmunque un bel ricordo che mi accompagnerà venuto alla mia residenza. nella vita. Svestizione in università centrale, caricato di peso e trasportato in collegio, abbracciato teneramente da molti ed infine il meritato rinGli appuntamenti

Cineforum a Pavia fino a Natale

Presentiamo le ultime visioni dell’anno morente.

CENA di Natale annullata! Il dott. Berger, Agosti & Co. organizzano ogni anno una cena di Natale fraccarotta, con tanto di evento su Facebook. Poiché (scarse) adesioni sono pervenute in modo ritardatario e disordinato, la cena è stata annullata. Deplorevole. Al prossimo Natale!

GHISLIERI MUSICA organizza: Berliner Cafè Cineforum sul movimento berlinese anni '30. Aula Magna Ghislieri, ore 20:30 (gratuito) FIGAZZOLO organizza: Sguardi puri 2009/10 Cinema contemporaneo indipendente. Sala Corallo-Ritz, ore 21 (prezzo: 4 euro)

gio 10 dic (ieri sera!) | Berliner Cafè | "L'angelo azzurro" di Joseph Von Sternberg (1930), “consacrazione” di Marlene Dietrich. gio 17 dic | Sguardi puri | "Poesia che mi guardi" (50') di Marina Spada (2009) Segue incontro con la regista e la produttrice del film.

Buone visioni!

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ATTUALITÀ

Spatuzza non dice niente di più grave di quello che si sa da anni Qualcuno di voi avrà notato che VDC per certi te (infatti verrà nuovamente rilasciato in aspetti è molto più comunista di quanto è da poco stata provata la sua incom“Repubblica”: VDC infatti aveva anticipato di patibilità col carcere). Tuttavia, anche se acirca un mese quello di cui la stampa tradi- vessero preso Matteo Messina Denaro, il vero zionale parla solo ora , cioè del “caso Spatuz- N.1 di cosa nostra, il merito sarebbe stato za”. Allo stesso modo con questo articolo della tenacia degli apparati investigativi della voglio mettervi al corrente di altri aspetti polizia di stadella vicenda che forse un giorno, almeno i to o dei caragiornali comunisti, forse vi racconteranno. binieri e non Innanzi tutto le dichiarazioni di Spatuzza non del governo. sono affatto un fulmine a ciel sereno come la Infatti di solistampa vorrebbe farci credere, ma vanno a to il governo e definire i contorni di inchieste già aperte e i politici in archiviate in passato per insufficienza di pro- generale fanve: indagini che riguardavano il ruolo di man- no le leggi, danti di Berlusconi e Dell’Utri nelle stragi del mentre la 92-93. Inoltre già nel 2004 (quindi prima della sezione cattucollaborazione di Spatuzza) Dell’Utri è stato ranti è si sotcondannato in primo grado per concorso e- to controllo sterno in associazione mafiosa. Nella senten- ministeriale, za è accertato un incontro a Milano nella ma almeno teoricamente opera secondo le sede della Edilnord di Silvio risalente agli leggi e non secondo le persone che sono al anni 70 tra Berlusconi, Dell’Utri, Stefano Bon- governo. Quindi l’impegno dei governi contro tade (che allora era il n.1 della mafia), Mim- la mafia è da valutare in base alle leggi fatte mo Teresi (il n.2) e altri boss di alto livello, e non in base al numero o al calibro degli inoltre esistono fatti riscontrati e almeno altri arresti. Valutando le leggi fatte da questo 7 pentiti che parlano di queste e di altre vi- governo si nota un crescendo di favori alle cende della collusione che, attraverso mafie e non colpi che dovrebbero essere Dell’Utri, Berlusconi ha avuto (e forse ha addirittura mortali. Mi riferisco allo scudo ancora) con la mafia. fiscale che permetterà ai mafiosi di ripulire i Per fortuna grazie ai pochi che propri soldi a norresistono (perché di resistenza ma di legge e sosi tratta) e alla rete, oggi, molte prattutto alla repersone hanno preso coscienza cente norma dell’indecenza di quest’uomo e (aggiunta all’ultima sotto il nome di popolo viola si finanziaria) che sono dati appuntamento a Roregolamenta la ma il 5 dicembre scorso per vendita dei beni dire non tanto a Silvio, quanto sequestrati alle al resto dell’Italia che è prossimafie: entrambi ma l’ora di spedire a Panama o non sembrano afHammamet questo mezzo dittafatto contrastare la tore. Infatti, ora che la mafia e criminalità, anzi.. la chiesa si affannano a creare Chiunque conosca il “grande centro”, cioè il sogno gli ambienti dove la nostalgico della mitica DC (che mafia opera sa al cospetto è da rimpiangere), benissimo che nesSilvio ha solo il potere mediatisuno si azzarderebco e politico ed ecco che se ne be mai a comprare Gaspare Spatuzza, pentito. serve mettendo in scena una beni mafiosi, se pseudofiction per oscurare il No-B-Day e di- non i mafiosi stessi attraverso prestanome, mostrare l’impegno del governo contro la infatti le ritorsioni sarebbero spietate.Non è mafia. Infatti proprio per coincidenza il 5 strano che questo sfugga proprio a Silvio che dicembre sono stati arrestati i boss Giovanni conosce fin troppo bene l’ambiente.. Nicchi e Gaetano Fidanzati. Le stranezze ri- La verità è che Spatuzza parla per conto dei guardano il fatto che Nicchi era come si dice fratelli Graviano (i boss di Brancaccio che in gergo “uomo morto che cammina” perché avrebbero fatto gli accordi e gli investimenti ricercato dai Lo Piccolo è stato arrestato nei con Berlusconi). Essi fino ad oggi si sono pressi del palazzo di giustizia di Palermo riservati di non parlare limitandosi a minac(forse si stava consegnando) mentre Fidanza- ciare che “se non arriva niente da dove deve ti è un vecchio malato rilasciato da un anno arrivare il processo glielo facciamo noi”. proprio per la sua condizione di salu- Quindi i mafiosi hanno grandi pretese nei

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confronti di Berlusconi, pretese che se non dovessero essere soddisfatte a breve, potrebbero determinare la collaborazione di quest’ultimi i quali dicono di avere persino il “jolly” ch e incastrerebbe Silvio (probabilmente si tratta di contratti delle azioni fininvest che i Graviano avrebbero comprato per riciclare i propri proventi). Il tempo stringe infatti già venerdì 11 i Graviano saranno sentiti nel processo Dell’Utri e li si vedrà se questi si accontenteranno del favore della restituzione dei beni ai mafiosi in attesa di altre agevolazioni o se svuoteranno il sacco. In ogni caso le loro pretese saranno inesaudibili perché loro non resistono più al carcere duro e Berlusconi quello non glielo può risparmiare se non con un prezzo politico altissimo. Da qui nasce il mio ottimismo nei confronti della lotta alla mafia che non è preconcetto nei confronti di Berlusconi, infatti ricordo come in passato siano stati i governi peggiori, che sotto l’elevata pressione dell’opinione pubblica, hanno fatto le leggi migliori contro la mafia (per es. 41bis o confisca dei beni). C’è una guerra, una guerra tra poteri che prima andavano d’accordo, sicuramente solo uno di questi poteri avrà la meglio sull’altro. Chissà che Berlusconi anziché farsi affossare dalla mafia non decida veramente (attraverso una serie di leggi), sotto la pressione sempre più forte dell’opinione pubblica, di sferrare un vero colpo decisivo alla mafia, in caso contrario sarà la mafia e l’Italia a liberarsi di Berlusconi che verrà rimpiazzato dalla nuova vecchia DC. Non so quale delle due ipotesi sarebbe meno svantaggiosa per gli Italiani, di sicuro molto dipenderà dal peso dell’opinione pubblica, quindi forza facciamoci sentire!! Longobeach

PS: comincia col firmare la petizione online di LIBERA di Don Ciotti affinché i beni sequestrati vengano restituiti all’uso sociale della collettività sul sito: www.libera.it PS2: Qualcuno ha notizia di quella lega nord antimafiosa di 10 anni fa? Probabilmente si è assuefatta al tanfo degli unici barbari che occupano Italia, preferendo scegliere un nemico più debole e quindi più facile da combattere.

Volevamo scusarci con Elena per non essere riusciti a ricomprendere il suo articolo nel presente numero; poi l’abbiamo messa ai voti e abbiam deciso di non scusarci.


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ATTUALITÀ

L’ATOMO OPACO a cura di Matteo Gatelli Questa rubrica nasce dalla volontà di aggiornarvi sugli sviluppi del vertice di Copenaghen; saranno presenti inoltre opinioni personali volte a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo sui temi della salvaguardia del pianeta. LA MELA MARCIA Saremo affamati. Saremo assetati. Non saremo. Il mondo sta lentamente “andando a male”, proprio come una mela marcia. Una mela marcia brulicante di vermi affamati e bramosi che non esitano a divorarla, ed una volta sazi si divertono gavazzando al suo interno. Poco meno di due settimane per tentare di cambiare il mondo, di invertire la rotta di una nave in balia delle onde che vaga per l’oceano senza meta. Lunedì 7 dicembre ha avuto inizio il vertice di Copenaghen che vede le delegazioni di 193 paesi confrontarsi per raggiungere un unico obbiettivo: firmare un nuovo accordo globale sul clima per procedere così nel percorso di lotta ai cambiamenti climatici avviato con il protocollo di Kyoto. Il mondo intero guarda con speranza al summit di Copenaghen nell'auspicio che i negoziati sul clima salvino l'umanità: con queste “forti” parole il premier danese Rasmussen ha aperto il congresso e salutato i delegati. Sempre durante la giornata d’apertura, nella sala è stato proiettato un video choc (http://

www.youtube.com/watch?v=p5vt92qmq7w) in cui sono i bambini a lanciare il grido d’allarme: se non si interviene per protegger l’ecosistema, il mondo è destinato ad una brutta fine. Una domanda sorge spontanea: questo meeting avrà esito positivo? Inutile negarlo, l’obbiettivo dell’incontro risulta esser chiaro: contrastare la crescita della temperatura del mondo. Il problema è la ripartizione degli sforzi tra i vari stati. Il nodo centrale, sono i paesi in via di sviluppo che chiedono ingenti finanziamenti per far fronte al taglio dei gas serra. Proprio durante la seconda giornata “l’atmosfera si riscalda”. Le prime tensioni si riscontrano dopo che un giornale britannico pubblica una bozza (molto riservata) preparata dai Danesi, la quale darebbe ai paesi ricchi e non all’ONU il controllo della lotta alle emissioni. Il punto che più ha fatto infuriare i paesi in via di sviluppo è quello che stabilisce diritti d’inquinamento pro-capite doppi per i paesi industrializzati. Questo andrebbe a rompere il paradigma che sta alla base del protocollo di Kyoto, cioè che i paesi ricchi, dato il maggior tasso di inquinamento, dovrebbero assumersi una maggiore responsabilità nella lotta ai cambiamenti cli-

matici. Giovanni Sartori sul Corriere della Sera scrive: «Dicono i medici che il paziente ha la polmonite. Rispondono i congiunti: anche se è vero non abbiamo soldi per curarlo e nemmeno siamo d’accordo sulla terapia. Allora lo lasciamo morire? Risposta: forse se la caverà, intanto speriamo. Il paziente in questione è la Terra, e i congiunti al suo capezzale sono i cosiddetti “grandi” della Terra». Questa semplice immagine che Sartori vuole trasmetterci presenta sicuramente l’enorme problema che l’umanità tutta deve risolvere. Tra varie incertezze e le prime incomprensioni, in attesa di un accordo valido e sicuro, una cosa è certa: l’uomo deve trovare il coraggio di raccogliere la mela e ripulirla, altrimenti non resteranno che scarti inutili e vermi grassi.

Da lunedì 7 dicembre è disponibile sulla rete un nuovo motore di ricerca gratuito ed “ecologico” chiamato ECOSIA (i server saranno alimentati a energia verde); inoltre l’80% dei profitti finanzieranno un progetto del WWF che ha come fine ultimo la protezione di migliaia di ettari di foresta amazzonica.

REGOLAMENTO delle CUCINE a cura di Monto Articolo VI L'utilizzo degli spazi comuni di un collegio, quali sono le cucine, richiede l'osservanza di alcuni basilari principi di civiltà. In seguito a svariati richiami da parte del Rettore, per via dello stato di disordine e sporcizia in cui le cucine sono state abbandonate da utenti forse distratti (e di certo negligenti), vorrei portare la vostra attenzione sui buoni propositi più volte espressi in assemblea (e che, comunque, si presumono di buona educazione), traducendoli in regole alla portata di tutti. Oltre ai rapporti tra noi collegiali, non va dimenticato il rispetto per gli estranei, quali sono gli ospiti che pernottano in collegio e legittimamente si aspettano la disponibilità di cucine pulite ed attrezzate, dipendente non solo dal Rettore, ma anche alla nostra comunità. Il seguente regolamento è frutto di

riflessione su una lunga ed appassionante esperienza di fruizione delle cucine, quale la si augura a tutti.

Art. 6 - I frigoriferi devono essere tenuti in ordine da chi li utilizza, ottimizzando lo spazio occupato. Chi utilizza il frigorifero, è tenuto a rammentare di consumare o rimuovere gli alimenti prima che si guastino e appestino il volume della cucina col proprio odore. COMMENTO Quella dei frigoriferi è un’altra tipica situazione di sfruttamento di un bene comune: in questo caso, un elettrodomestico di largo impiego, decisamente indispensabile per un universitario. Non sarebbe però “interessante” affrontare questo argomento, se non si facesse un’altra premessa. Il frigo, paradossal-

mente, non può essere facilmente acquisito dai collegiali: vi sono infatti leggi di sicurezza, applicate talora “in maniera aguzzina” (Gaspa), che vietano di installarli negli ambienti delle nostre camere. Per questa ragione, i frigoriferi messi a disposizione dal Rettore, che si trovano nelle due cucine, devono essere utilizzati con la massima economia di spazio, in modo da consentire al maggior numero di persone (delle 90 presenti) di stipare propri alimenti. Ciò richiede che siano utilizzati soltanto per cibi che necessitano refrigerazione, e che questi ultimi non siano abbandonati a loro stessi, deturpando l’ambiente con cattivi odori.

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m. q. m.

PRESÈNTATI Adrian Buncuga a.k.a. 'Buciunga, l'Uomo della Giungla' 5 July 1989 Born in Auckland, NZ Resident of Sydney, AU Graduated high school with 99.75 UAI Studying 30 ECTS of Jackshit Room #67 Hobbies: Punani, Milk, Basketball, Ukulele G'day Mates!! My dear friend the Baronte has probably described me the best: "Un po' croato, un po' australiano, un po' neozelandese, una completa testa di minchia". However I'm writing this presentation in English because it's 11.30 Wednesday night and I'm still not drunk enough to write in Italian. My main hobby is what we Australians like to call Vag, Minge, Muff, Fanny, Poontang, Burger, Meat Curtains etcetera, especially when I don't have to go all the way back to fuckin’ Croatia to enjoy it!! I also love a variety of music, sport, film and good books. I'm enjoying my time at Fraccaro too much and I don't want to go home. Much love and respect to all my new Fraccaro brothers, you know you're always welcome in room 67 and eventually at my home in Sydney when Berlusconi deports me for being another useless immigrant!! Siete tutti strapoteeeenti!! Idem Velle!!! Alessio Damiano Trapani o Pier 8 dicembre 1990 Trapani Diplomato presso il Liceo Scientifico V.Fardella con una valutazione di 81/100 Tento di studiare tecniche di perfusione cardiovascolare Stanza nr.33 Hobby: figa, calcio, basket, disegnare, musica e il mangiare Salve a tutti sono Alessio Damiano e come tutti i classici siciliani adoro la mia terra e amo mangiare bene soprattutto i piatti tipici della mia trapani , la città du pilu e du mare . Sono felice di essere a Pavia in questo collegio , nonostante non ci sia u mari. Sono juventino sfegatato e di conseguenza ODIO l’inter . Studio tecnico perfusionista , anzi, tento di studiare tecnico perfusionista , colgo l’occasione per chiarire una volta per tutte cos’è : il perfusionista è un professionista nell’ambito cardiochirurgico. La mia stanza è la numero 33 come gli anni di Cristo e purtroppo condivido il bagno con quel mafiuso di binno, carissimo compagno di cesso. Anche se sono ancora una m.q.m sono contentissimo di far parte di questo collegio e spero un giorno di diventare un degno fraccarotto. Luigi Costanza Moviola Nato il 16 Settembre 1990 ad Agrigento Residente a Raffadali (AG) in valTERRONIA Diplomato presso il Liceo Scientifico “R. Politi” con la votazione di 86/100 Tento di studiare Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro Stanza: #83 Hobby: Figa (un tempo), Calcio,Pattinaggio Salve a tutti, sono Luigi Costanza. Sono nato ad Agrigento il 16 Settembre 1990. Vivevo a Raffadali, un piccolo paese posto nell'altopiano centrale siciliano (per intenderci meglio, a Nord dell'Africa ovvero a pochi passi da Tunisi). Adesso mi ritrovo qui, tra le sacre mura del Collegio Fraccaro tentando di studiare Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro. (Tutti si chiedono... “Ma che minchia è???”) Chiarisco qui anche questo dilemma. I laureati in questo questo corso possono operare nei dipartimenti di prevenzioni come ASL, ARPA ecc. con il compito di ispezione e controllo a livello igienico-sanitario nei luoghi di lavoro. Pensavo che trasferendomi qui avrei smesso di giocare a calcio; invece ho trovato un gruppo straordinario da cui cercherò di farmi apprezzare al più presto. Altri interessi, la musica, viaggiare... Prima di lasciarvi estendo l'invito a tutti coloro che fossero interessati, a partecipare ai mondiali di calcio, che si terranno nella nostra nazione... Alla prossima!!!

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Anno 1 - N. 2

1 dicembre 2009 - Anno IV dell’era VdC

Settimanale ex-fraccarotto

EX VOCI DI CORRIDOIO Estratto di PURO VdC a cura di: Elia Ferrari, Giovanni Ferrari, Giovanni Mason e Simone Pellegrin

FUMMO AVANTI ANNI LUCE Nel quarto anno dell’era VdC tornano al clamore delle folle documenti e testimonianze risalenti alle origini del mito giornalistico fraccarotto.

Il primo lustro

Un lustro. Mi sono sempre chiesto come mai si usi questa parola così particolare per definire un periodo di cinque anni. Motivo storico a parte, quando si pensa al lustro, difficilmente vengono alla mente i cinque anni. Più semplice pare l’accostamento con un’altra parola: prestigio. Da quando il faccione di Casini uscì dalla stampante la prima volta è passato un lustro. Era il 7 dicembre 2004 e Voci di Corridoio era ancora solo una fantasia nella mente di pochi, una realtà destinata a non durare. Eppure siamo qui anche oggi, cinque anni dopo, a scrivere articoli per il giornale con la tiratura più bassa al mondo. E tutto questo perché? Chi ce lo fa fare? Quando ero tra le mura amiche si diceva che era colpa del direttore-dittatore, di un democristiano esagitato che traeva la sua soddisfazione nel vessare i suoi compagni chiedendo loro di scrivere. In ogni giorno, a qualsiasi ora, poteva squillarti il telefono; oppure potevano entrarti direttamente gli scagnozzi in camera; addirittura, per punire chi non scrivesse come promesso, si ricorreva al regime del terrore, e giù acqua in camera dei malcapitati. Balle. Tutti scrivevano perché un qualcosa nella testolina spingeva loro a farlo. Certo noi con le nostre pratiche barbare contribuivamo, ma scrivere su VdC era, ed è ancora, un lustro di cui andar fieri. E non certo perché compare il proprio nome in fondo all’articolo, in corsivo come ne i giornali seri. Quanto perché il giornalino, a noi Fraccarotti, ci piace. Come ci piace che possa andare avanti, oltre i centosette numeri. Dopo tutto questo tempo, con una redazione di neofiti, trovo ancora diciot-

questo segna una rivoluzione, l’inizio di una nuova epoca? Quasi, col giornalino il Collegio Fraccaro acquista una vera e propria memoria storica. Il collegio in tutte le sue svariate sfaccettature, nero su bianco. Ogni impresa sportiva viene documentata, ogni genere di evento Nella foto il direttore siderale PampaNatale sprona con furore battagliero e impavido a rc h i v i a t o , ardore la gagliarda gioventù vidiciana (Nel II a.d. VdC), testa e muscoli della perfetta e c a t a l o g a t o . infallibile macchina di informazione demente per donne nude La vita collegiale diventa to pagine settimanali. Noi ci oggetto di studio, grazie arrivavamo a fatica, girando agli almanacchi, l’identità camera per camera a sacdel collegio può essere letcheggiare articoli. Oggi ci si teralmente sfogliata pagina arriva più agilmente, perché per pagina. La tradizione di tutti hanno capito cos’è davun collegio con una cultura vero Voci di Corridoio. tutta sua non si tramanda Proprio una di queste sere, più solo oralmente. Voci di sfogliando il primo almaCorridoio diventa un punto nacco, mi sono imbattuto Fratelli, in una serie di editoriali ed ognuno di noi ricorda chia- di riferimento per i nuovi avvisi in cui la Redazione ramente il suo primo gior- arrivati che oltre ad apesprimeva tutto il suo ram- no di collegio, il primo an- prendere dai sempre saggi marico e la sua rabbia per ziano che lo ha fatto flettere anziani, devono oggi fare non aver ricevuto articoli. e quelle memorabili serate i conti con quella che sta Altri tempi, Voci di Corri- di matricola. Serate in cui sempre più diventando stodoio doveva ancora affer- nascono amicizie indisso- ria illustrata del Collegio marsi e diventare quel che lubili che continuano a du- Plinio Fraccaro. Dai più rare, nonostante gli anni, segreti e remoti cassetti di è oggi. Continuate a scrivere su nonostante la lontananza, quei pazzi di questo incredibile giornale, nonostante la vita che ci si Ex Voci di Corridoio salta cari Fraccarotti. Ricordate mette di mezzo. Si, perchè fuori, giusto giusto per l’ocche una parte del lustro che la vita in collegio, è tutta casione la primissima letteoggi ha il nostro Collegio, un’altra cosa, lo sapete be- ra di PampaNatale ai collelo deve anche al lustro di nissimo, cambia, ti cambia. giali in cui viene presentata vita di VdC, che ha saputo Si entra a far parte di una l’idea del giornalino ancora unire ancora di più una col- cerchia ristretta di indivi- in forma embrionale. Ecculegialità già forte: e in cuor dui condividendo con questi la! Elyha mio sono davvero convinto quasi tutto. Un’istituzione che questa coesione abbia per l’universo collegiale, portato quei risultati in ogni con una reputazione da porcampo, soprattutto sportivo, tare avanti, con una storia arrivati grazie a persone che che da decenni si tramanci mettono il cuore in quel- da di generazione in genelo che fanno. Sono davvero razione. Fino al punto di convinto che senza VdC svolta. Un’idea, in fin dei oggi non sarebbe lo stesso. conti, tanto semplice quanPresuntuoso? Buon Com- to geniale. La colonna Pelpleanno Voci di Corridoio. legrin Simone fonda il primo giornale dei collegiali Pampanatale fraccarotti. Come in tutte (ex direttore-dittatore) le civiltà che si rispettino,

Dalla prima lettera di Pampanatale ai Corinti ai collegiali

Gentili collegiali, il vostro Pampa ha avuto un’altra idea malsana (dopo quella dello scorso anno, se ricordate, riguardante gli incontri di discussione): creare un giornale interno al collegio. Con molti di voi ho già parlato di questo progetto, con altri avrei dovuto farlo in questi giorni ma non ho trovato il tempo e me ne scuso. Innanzitutto ci tengo a precisare che il tuo nome è uscito da una lista dopo un’accurata scelta e questa lettera non ha raggiunto tutti i collegiali. Già per questo dovresti sentirti lusingato. Ma passiamo oltre: ho parlato di un giornale interno ma ciò non è chiaramente esaustivo. La voce, (questo è il nome del nuovo giornale) è un settimanale che uscirà solo in collegio tutti i venerdì dalla seconda settimana di gennaio e spero ci possa accompagnare fino alla morte dell’anno accademico. E’ un giornale di dimensioni molto ridotte il cui scopo principale è quello di stimolare il confronto e di informare o consigliare l’intera collegialità. Per realizzare questo ambizioso progetto ho bisogno anche del tuo aiuto. Scrivere articoli sul giornale deve però essere almeno nell’80% per cento dei casi un piacere, un passatempo. Per cominciare però ho bisogno di un nucleo di articolisti fissi che dedichino un’oretta alla settimana al giornale con costanza (almeno tre pezzi al mese). Tu sei idealmente in questo nucleo. Se accetterai la proposta sarai parte della squadra iniziale che speriamo possa allargarsi a tutti coloro che

Fate che le glorie del passato siano superate dalle glorie dell’avvenire.


Anno 1 - N. 1

avessero interesse a collaborare, anche saltuariamente. Per incentivarvi ho pensato di affidarvi un settore specifico su cui tenere una rubrica (sport, musica, film, convegni...). Spero vivamente che l’ambito cui vi ho destinato vi possa interessare così da creare uno spazio

vostro e costante all’interno del giornale. A fianco a queste rubriche ci sarà spazio ovviamente per gli articoli di cronaca ed opinione. Se preferite cambiare settore non ci sono problemi, siete naturalmente liberi di scegliere, solo vi pregherei di comunicarmelo. Ci tengo a precisare che il mio ruolo all’interno del progetto è quello di mero coordinatore: ciò significa che non mi permetterò di modificare o non pubblicare gli articoli in base ad una personale decisione. Ma credo che un individuo che coordini sia necessario anche per creare materialmente il giornale (per questo mi potrò avvalere di due speciali collaboratori che cureranno aspetto del giornale e forma sintattica e grammaticale). Veniamo al concreto: avrei intenzione di pubblicare due numeri di prova a dicembre nelle date di martedì 6 e giovedì 14. Entro tali date dovreste quindi consegnare

23 novembre 2009 - Anno IV

il vostro scritto secondo tre modalità: • Salvarlo nella cartella “La Voce-articoli” presente su pc3 in sala pc; oppure • Consegnarlo su floppy o chiavetta o cd a Pampa (camera 13); oppure • Consegnarlo su copia cartacea a Pampa. Lunedì 12 ci sarà una riunione alle ore 21.30 in biblioteca della durata di mezz’ora per mettervi al corrente di tutto e per assegnare gli articoli. Ultimo discorso di questa già lunga lettera riguarda la vostra libertà di scrivere: potete scrivere qualsiasi cosa vogliate, di qualsiasi argomento (ovviamente se avete rubriche da curare gli argomenti dovranno essere attinenti al vostro campo di interesse). Gli articoli che non pubblicheremo sono solo quelli che vadano a ledere lo spirito del collegio o un particolare componente (oltre che il senso di decenza). Detto questo so di non essere stato abbastanza esauriente ma tutte le informazioni di cui avete bisogno vi saranno date in seguito (se avete fretta chiamate il num. 3492187820). So perfettamente che questo è un progetto molto ambizioso ma mi auguro che collaborando tutti insieme potremo ottenere ottimi risultati quindi... forza, universitari fraccarotti, scrivete!

Gente con le Palle

Tinelli era matricola come ad esistere, rinnovandosi me: dopo averlo visto gio- sempre, e che i collegiacare, tutti gli anziani, qual- li non perdano la voglia di siasi cosa facesse gli dice- scriverci sopra, consideranvano “bravo!” Sono andato do il fattore di coesione che avanti a sfotterlo per anni. rappresenta. Ovvero persone Ah, dimenticavo: esisteva riuscite nella vita già la PS2 e PES. I “Booo- 3)Cosa pensi di Inchioistro, La Redazione ha intervista- oom” di Bensi e Lo Galbo il giornale degli universitari to questa settimana il vate di mi hanno spesso svegliato. finanziato da A.C.E.R.S.A.T. e della sua nuova “interesVdC Simone Pellegrin che Erano le 5 del mattino… se” per il mondo collegiale? ci ha risposto dalla sua scrivania di avorio da assessore 2)Con quali intenti è nato Lasciamo perdel comune di Viguzzolo. VdC? Dicci dere queste cazse hai ancozate. Con tutto ra un sogno Periodo in collegio: settemil rispetto per i nel cassetto bre 2003 – giugno 2008 bambini. per il VdC Nomignolo fraccarotto: del futuro. PampaNatale 4)Raccontaci un Occupazione attuale: Conepisodio esilaVdC è nato sulente per gli enti locali rante della vecdopo una richia redazione. unione. Allo1)Quali erano le attività collegiali che riscuotevano ra, senza Sky Veramente penpiù successo nell’anno del e wireless, la savo di scrivercarta stamtuo arrivo al Fraccaro? ci su un libro… pata tirava e la vecchia ReEra un collegio molto diver- si dovevano so da oggi, anche se sono scegliere i 4 ProdiNatale, l’inventore della dazione è un passati solo 6 anni. Il dio quotidiani a carta stampata e dell’Idrolitina gruppo di pazzi sosprendenti. (Idro non c’entra nulla) Calcio era ovunque: la Gaz- cui abbonarPenso che la si. Ci si scanzetta non arrivava a sera, la sala comune era gremita nò, cercando di distinguere sintonia ci fosse su tutto, anche per Rimini-Pistoia, quelli di attualità da quelli sin dai primi numeri. Ce ne e andava molto il calcio- di opinione. Non si era d’ac- sarebbero troppe da racconbalilla. Ma ad imperare era cordo su nulla. Uscii con la tare: da Tonucci ubriaco, l’interesse per la squadra consapevolezza che per di- al bacio sulla bocca che mi di calcio: chi era in quadra scutere serviva qualcosa, diede Turker, ai video su era considerato un semidio, magari un giornale collegia- youtube da cui nascevano mister Montolivo era un le. Lo dissi a Rizzi, che mi infinite risate come quello oracolo e Juin un superuo- diede del pazzo (eravamo del bagnino di Baywatch mo. C’erano collegiali che due terzi anni) ma si propo- che canta quella canzone uscivano per carpire notizie se di aiutarmi. Chiamai Ma- oscena, o ancora di più la Pappalardo-Zequila! sulle altre squadre già a set- son che essendo mqm non lite tembre in vista del torneo, aveva molta libertà di scel- Ridevamo tanto da farci vevedi Pulcino. Era pazzesco, ta, ma accettò comunque di nire mal di testa, poi andavamo a dormire, una volta gli altri sport non erano con- buon grado. siderati se non da qualcuno. Il mio sogno per VdC è finito VdC. Erano le 5 del semplicemente che continui mattino…

1963

Ricordo a tutti gli interessati che gli articoli vanno scritti entro martedì 6 dicembre alle ore 18. Grazie infinite per aver accettato di entrare nella redazione de “La Voce” a nome mio e di tutta la collegialità. Simone Pellegrin

Si stava meglio quando si stava peggio Il collegio ai tempi in cui non c’era il wireless Grazie ad un’attenta comparazione di alcuni esclusivi reperti fotografici datati 1963 (anno di apertura del collegio) con il presente, ci siamo resi conto che il mobilio originale delle camere messo a disposizione dal collegio differisce soltanto per il colore del copriletto e l’assenza delle opere d’arte appese ai muri. Ps: Pasta e birra non sono in dotazione con la camera standard

Settimanale ex-fraccarotto

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INTERNI

Intervista al capitano Messina, è uno dei pochi reduci della vecchia guardia nella squadra di calcio. Ha giocato tre tornei, un quarto posto, un secondo, e un primo posto. E' un veterano della squadra e ormai un quarto anno in collegio. Il nuovo gruppo di fraccarotti calciatori lo ha eletto capitano, ma sinceramente io, che della elezione non ne sapevo niente, pensandoci su avevo già identificato lui come unico possibile capitano per quest'anno. Fai le dichiarazioni di rito e i ringraziamenti alla squadra, a chi ti ha eletto, agli affezionati ex e a tutti i tifosi biancorossi. Ringrazio i compagni che mi hanno eletto, so che sono state incluse nel voto anche la matricole, quindi mi fa piacere anche che i giovani vedano in me un punto di riferimento per la squadra. Spero di tener alto il nome di questo collegio e di far divertire tutti quelli che ci seguono assiduamente, donne delle pulizie comprese. Capitolo rosa calciatori: il tuo parere sulle risorse umane e sulle qualità tecniche che potremmo (il condizionale è d'obbligo) mettere in campo quest'anno. Sicuramente il numero di giocatori che abbiamo a disposizione è aumentato e questa è già una gran cosa visto che l'anno scorso ci siamo guadagnati la finale con 14 giocatori, molti dei quali non potevano essere presenti a tutte le partite. Ho visto giocatori con molta tecnica, molte gambe e molta voglia di far bene, altri con molta tecnica,poche gambe e un bel caratterino. In poteza potremmo tirar su una bella squadra, anche perchè nessuno ha il

di Giovakapa

posto assicurato ed io sono convinto che un pò di competizione in spogliatoio non fa mai male. Starà ad ognuno di noi guadagnarsi un posto in campo, me compreso. Il tuo modello di calciatore e di fraccarotto. C'è un fraccarotto o un capitano del passato a cui ti sei ispirato o a cui vorresti somigliare quando vesti la maglia del Fraccaro? Beh, il mio capitano è Brigante. non ho mai visto una persona con un cuore ed una forza d'animo cosi grandi. Non aveva mai giocato ad 11 ed è risultato decisivo in più di una partita, senza mollare un colpo, come se ogni pallone fosse l'ultima possibilità di vittoria. Al primo intercollegiale i primi minuti in campo ero sempre nervoso, ma guardare lui mi metteva coraggio, mi piacerebbe fare lo stesso effetto sui nuovi arrivati. Senza contare che eravamo gli unici due a cui Tinelli diceva di dormire col pallone... La guida tecnica della squadra è affidata a Nazareno, expilastro del centrocampo biancorosso e già vincente da allenatore-giocatore nel 2005/2006. Cosa cambierà dallo scorso anno negli allenamenti? Fai un'appello alla squadra e presenta nel migliore dei modi il nuovo Mister. Naza, oltre ad essere immortale, è un buon mister e si sa fare rispettare. Ha preso in pu-

gno la situazione dal primo giorno. Gli allenamenti penso resteranno più o meno gli stessi, anche se forse riprenderemo il metodo agricolo di Tinelli di due anni fa(agricolo perchè finito l'allenamento ti sentivi come se ti fosse passata addosso una mototrebbiatrice). Comunque non mi stupirei se Naza decidesse di adottare dei moduli più offensivi come un 433 stile Barcelona, genio e sregolatezza anche a bordo campo. La mentalità Fraccaro. Non guardare in faccia nessun avversario, combattere sempre, contro chiunque, solo per un nome, solo per la maglia. Racconta un episodio emblematico per nostra squadra secondo la tua esperienza personale. Di solito diamo il meglio nelle situazioni peggiori. Due partite secondo me rispecchiano il nostro modo di combattere. golgi Fraccaro 0-2: finale dell'intercollegiale di due anni fa, dove tutti ci davano già per spacciati ed invece le cimici verdi-nere non hanno visto un pallone per tutta la partita. Fraccoro su ogni palla, su ogni colpo di testa, bellissimo. la seconda è Fraccaro -Golgi 3-3: semifinale dell'anno scorso. Sotto di due gol e poi rimonta, Sotto di nuovo e poi rimonta in extremis, Una partita x cuori forti, e giocarla è stata una delle cose più belle di questi 4 anni a Pavia. Li ci credevano veramente, ed invece alla fine l'abbiamo spuntata noi, grazie anche a delle matricole con dei nervi molto saldi e un pel pò di ghiaccio in tasca durante i rigori. Quella partita è stata l'emblema della mentalità Fraccaro, piuttosto i crampi, piuttosto lo spasimo, ma non si molla mai!

2005: il primo vagito di Voci di Corridoio (Un curioso agghiacciante latrato) Un giorno di quattro anni fa e qualche giorno, tipo metà ottobre, Pampanatale venne in me e mi disse: “Aaaaaah… ora che abbiamo quasi tutto dalla vita, dobbiamo fare qualcosa di più culturale in Collegio, tipo un giornalino e sai come lo chiameremo? Voci di Corridoio.” Il tutto con un tono da invasato, di uno che sembrava che avesse scoperto un quid rivoluzionario… In effetti, a distanza di anni, come dargli torto. E da lì il primo assetto del giornalino con Pampa direttore, io e Pede vice, Mason curatore della parte grafica e tecnica, insomma un Richelieu in

erba e imberbe che noi tutti ora conosciamo. Sin da subito i pilastri furono i Gemelli con la loro disponibilità a farsi plasmare la mente dal Wanna Marchi di Viguzzolo. Il ricordo più vivo è il faccione di Casini sulla prima pagina del primo numero, un chiaro messaggio subliminale lanciato dal Vecchio DC, come dire: “La Balena Bianca è in ogni pertugio dell’esistenza”. Guardare per credere nell’armadio della stanza 13, ma solo nelle Notti di Plinilunio. Michele Rizzi, MR5

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TEATRO

Romolo il Grande

una commedia storica che non si attiene alla storia Anno 476 d. C.: i Germani guidati da Odoacre sono ormai alle porte di Roma e l’Impero d’Occidente è allo sbando; su questo sfondo si svolge l’intera vicenda di “Romolo il grande”, commedia parodistica e dissacrante sulla fine del più grande impero della storia. Nel pieno di una deriva morale e politica senza precedenti, mentre ministri e funzionari di corte, ognuno a suo modo, trascinano la situazione sempre più verso il baratro, l’imperatore Romolo Augustolo si rifiuta

di prendere sul serio la tragica situazione dedicandosi esclusivamente al suo allevamento di polli (chiamati con i nomi degli imperatori celebri che lo hanno preceduto). La moglie tenta di riportarlo alla realtà, ma invano. La figlia Lea continua imperterrita a studiare. Cuoco e camerieri rimangono gli unici “dipendenti” efficienti. Giunge a Palazzo l’Imperatore bizantino in cerca di asilo politico, continuamente tormentato dalla pomposità dei suoi 2 consiglieri Sulfuride e Fosforide; successivamente arriva a corte anche il fidanzato della figlia dell’Imperatore, Emiliano, rimasto prigioniero per 3 anni dei barbari. Mentre i fatti e i dialoghi si susseguono Romolo Augustolo guarda con sorniona ironia all’affannarsi di chi gli sta intorno, senza tentare minimamente di trovare una qualche soluzione; anzi, col passare dei minuti risulta evidente come egli desideri proprio la fine dell’impero, in quanto esso è portatore oramai solo di violenza e di prevaricazione: in particolare alla fine egli esplicita la sua teoria politica dimostrandosi favorevole all’avvento di un nuovo ordine e impegnandosi affinché la storia faccia il suo corso.

Intanto i servitori e i parenti dell’imperatore, oltre che l’Imperatore bizantino, Emiliano, il Ministro dell’Interno e il Prefetto, rendendosi conto dell’inefficienza di Romolo, organizzano una congiura per spodestarlo e ucciderlo, esaltando così il proprio patriottismo, ma risultano alla fine incoerenti in quanto né riescono nell’intento di uccidere l’Imperatore, né nel difendere la patria. Pertanto cercano la fuga a bordo di una zattera verso la Sicilia, ma affogano. N e l finale Cesare Augustolo, rimasto s o l o nella corte imperiale, accog l i e benevolmente Odoacre e suo nipote Teodorico, attendendo la sua morte. Si verifica così l’ultimo colpo di scena: Odoacre non solo rifiuta di ucciderlo, ma si inchina dinnanzi a lui. La vicenda si conclude con il ritiro dell’Imperatore a vita privata e l’inizio della dominazione barbarica in Italia. Tutta la commedia si sviluppa in un clima surreale e paradossale in cui la devastante realtà dell’invasione barbarica sembra interferire ben poco con la vita dei singoli personaggi, mostrando ciascuno un atteggiamento superficiale e, a tratti, cinico: spicca la personalità del mercante Cesare Rupf, noto per l’attaccamento al denaro ed esempio dell’influenza dell’economia sulle vicende storiche (tema quanto mai attuale). L’autore del testo, Friedrich Durrenmatt, si serve prevalentemente dell’arma dell’ironia come filo conduttore ed elemento dissacrante dell’intera vicenda, facendo apparire comico uno dei momenti più tragici della storia antica. Meneguzzi mqm, LaCosa mqm

Appuntamencon il Teatro

to

a cura di Matteo Gatelli Calendario dei varî eventi teatrali pavesi. Venerdì 11 dicembre

Lirica (C) “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo Dramma lirico in un prologo e due atti Ore 20:30 - Teatro Fraschini Ridotto (universitarî): da 13 euro Lunedì 21 dicembre

Sinfonica (C) Ultimo appuntamento Ciclo Johannes Brahms I Solisti di Pavia Due opere per sestetto d’archi di Johannes Brahms Ore 21:00 - San Pietro in Ciel d’oro Ridotto (minori 25 anni): 10 euro Giovedì 31 dicembre 2009

Prosa (A) “Robin Hood” di Christian Ginepro Ore 21:30 - Teatro Fraschini Replica: venerdì 1 gennaio 2010, ore 18 Venerdì 8 gennaio

Comico (n/d) “Una coppia infedele” di Cochi e Renato Ore 21:00 - Teatro Fraschini

Legenda: (A) Abbonàti. Per questi spettacoli (in genere di prosa), il collegio dispone di due abbonamenti liberamente fruibili dai collegiali. (C) Convenzionàti. Per questi spettacoli (come la lirica), si possono ottenere riduzioni per universitarî. (n/d) Per questi spettacoli non si

All’inflessibile vigilessa, giustiziera Cosa significa “fare il Rettore? DiCristian. Non che abbia fatto qualcodel Fraccaro. Nadal tentava di impiechiara di non voler intralciare il Presa di male per meritarselo: rosso è tosirla per scampare all’ennesima sepe, ma non si adopera per la consemplicemente il colore della sua multa… Semaforo verde per avergli sueta proposta all’EDISU.” Concessi pelle. Dopo dieci giorni a Tenerife, il risposto: “Ma tu non sarai mica gli spazi, indietreggia: dopo averci Valterrone del Piano è tornato in Spank, vero? Perché Spank sa che suggerito di passare tramite lui, collegio sfoggiando un’abbronzatura da far non deve parcheggiare qui.” restituisce al mittente la domanda di finanziainvidia al nostro Premier. ARAGOSTA Pescatrice di GRANCHI mento destinata a Leonardelli. GAMBERO

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SPORT

Nona di campionato per il CUS Pavia Rugby In quel di Pavia, questa domenica, arriverà a giocare il Settimo Torinese, squadra da sempre ostica per gli universitari pavesi, che dal rientro dell’Apertura Argentina Ceppolino ha inanellato una striscia di risultati positivi che li ha portati ad un passo dalla zona Play off. In casa pavese sono ancora pesanti le assenza dell’apertura Neozelandese Maley, fermo ai box dalla seconda di campionato, e

della prima linea Orioli ancora bloccato per un problema abbastanza serio al collo. Dopo questo ponte, che ha permesso ai tecnici e ai giocatori di staccare un pò la spina dopo un filotto di 5 partite consecutive, i cussini si alleneranno in previsione delle ultime due partite dell’anno contro Settimo appunto e la capolista Asr nei giorni di martedì giovedì e venerdi, in modo da preparare al meglio questi ultimi due appuntamen-

ti dell’anno che permetteranno di constatare se quanto di buono è stato fatto finora si può trasformare in una posizione di classifica degna dell’inizio di campionato giallo blu. L’appuntamento è per le 14 e 30 al campo Cravino, zona Piazza Volontari del Sangue per seguire e tifare il 15 pavese. Invito tutti i collegiali, terroni e non, che non hanno un cazzo da fare di passare al campo a fare il tifo per i fraccarotti che difendono i colori universitari. IDEM VELLE Marcone

L’ULTIMO DEI MUSTACCHI “Un uomo senza baffi è come una donna con i baffi” – E. Hutz

Il 20 novembre è cominciato il concorso! Chi resisterà più a lungo senza radersi, riceverà incredibili premi. Spedisci una tua foto a VdC ogni settimana: verificheremo se sei in regola e potrai essere pubblicato sul giornalino più baffuto di Pavia!

Anche LONGOBEACH partecipa al concorso! HAI TEMPO FINO A NATALE PER MANDARCI UNA FOTO!

Cosa aspetti ?! Non devi fare altro che lasciarteli crescere! I baffi possono essere regolati. Per chiarimenti, rivolgersi ai giudici di gara: Guida, Polo & Cazza. Regolamento completo su VdC n. 104

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POESIA

FRAMMENTI MANCANTI rubrica poetica a cura di Eleno Le acciughe fanno il pallone che sotto c'è l'ala lunga se non butti la rete non te ne lascia una

i tre notti un sogo che mi consola bottiglia legata stretta come un'esca da trascinare sorso di vena dolce che liberi dal male

alla riva sbarcherò alla riva verrà la gente questi pesci sorpresi li venderò per niente

se prendo il pesce d'oro ve la farò vedere se prendo il pesce d'oro mi sposerò all'altare

se sbarcherò alla foce e alla foce non c'è nessuno la faccia mi laverò nell'acqua del torrente

ogni tre ami c'è una stella marina ogni tre stelle c'è un aereo che vola

ogni tre ami c'è una stella marina amo per amo c'è una stella che trema

ogni balcone una bocca che m'innamora ogni tre ami c'è una stella marina

ogni tre lacrime batte la campana passano le villeggianti con gli occhi di vetro scuro

ogni tre stelle c'è un aereo che vola ogni balcone una bocca che m'innamora

passano sotto le reti che asciugano sul muro e in mare c'è una fortuna che viene dall'oriente che tutti l'hanno vista e nessuno la prende ogni tre ami c'è una stella marina

Fabrizio De Andrè, Le acciughe fanno il pallone. In: “Anime salve”, 1996.

le acciughe fanno il pallone che sotto c'è l'alalunga se non butti la rete non te ne lascia una non te ne lascia una non te ne lascia

ogni tre stelle c'è un aereo che vola

COMMENTO Uno dei maggiori omaggi poetici alla loro Genova. Con queste parole ritengo opportuno presentare “Le acciughe fanno il pallone”. Sebbene le acciughe siano uno dei pesci più diffusi in Italia, il riferimento a Genova è implicito nel luogo di nascita dei due coautori, Ivano Fossati e Fabrizio de Andrè. Poetici perchè la città di mare è presente tra i versi, nel suo elemento che più la contraddistingue, la pesca. Mi vengono in mente i tanti film sulla pesca, i documentari, tutta la letteratura marinaresca (ebbene si, purtroppo non ho vissuto in prima persona l'espserienza della pesca, ma i concetti sono quelli che contano). I poeti-cantori riescono a intrecciare la vita cittadina (i balco

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ni, il matrimonio, la vendita del pesce, le villegianti) con la vita da mare (il tema centrale della poesia). Il significato che io vi leggo, forse molto nascosto, ma per me evidente, è questo rapporto tra città e mare, quindi tra natura e uomo. Quel poco che posso aggiungere riguarda la musica della canzone, poco evidente su questo giornale, ma ascoltabile su youtube [dopo lo slash: watch?v=LO4lOukYjBQ] (live, la versione che preferisco). La musica riprende appieno un clima “esotico”, se mi lasciate passare il termine, sopratutto grazie al sapiente intreccio di flauti, percussioni, e la magica voce di Faber. Dedico questo articolo a una “genovese” d'adozione. Alla prossima!

LAUREA DI D’ANTUO Dame ed eroi! Gentiluomini! Collegialità tutta! Nell'anno di nostra vita, io, Daniele D’Antuono, fra voi Fraccarotti col nome di Camoranesi, mi faccio vanto d'invitarvi al grande evento della mia laurea. La cerimonia avrà luogo venerdì 18 dicembre verso le 15, in Dipartimento di Fisica (Cravino). Si auspica la presenza massiccia, compatta, e ignorante, di tutti voi.


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VARIE

ARBITRO O ALBITRO ?! Salve Signori Fraccarotti!!! Quest’oggi l’aRbitro Foggia vi mette di fronte ad un quesito a dir quanto estroverso, strano, che merita parecchia attenzione e conoscenza del regolamento sotto l’aspetto tecnico e disciplinare. Qualcosa che difficilmente può capitare in un terreno di giuoco, ma… “Il calcio è strano signori!!!”. Così dice il caro Fabio Caressa, commentatore-urlatore di Sky. Quindi ecco per voi l’intricata questione, anzi, doppiamente intricata questione. Questa la prima domanda. Un’ attaccante supera il portiere avversario e calcia il pallone in direzione della porta

sguarnita. Un difensore, che è in area di rigore, lancia una scarpa o un altro oggetto che colpisce il pallone impedendogli di entrare in porta. Quale deve essere la reazione dell’aRbitro??? E se l’oggetto viene lanciato da un difensore che è al di fuori dell’area di rigore???” Cosa mi dice lei che sta ora leggendo??? Eh??? (qui sotto la risposta)

RISPOSTA La scarpa o altri oggetti sono considerati un prolungamento della mano del calciatore. Perciò, il gioco viene interrotto, si accorda un calcio di rigore, e il calciatore colpevole viene espulso per aver volontariamente toccato il pallone con le mani, impedendo così la segnatura della rete (condotta gravemente sleale). Lo stesso vale per il secondo quesito, dal momento che non conta da dove sia stato lanciato l’oggetto, bensì dove è avvenuto il contatto tra l’oggetto e il pallone (in questo caso area di rigore).

L’INTRATTABILE rubrica a cura di Angelo Talio La frequenza degli Assi (maledetti) E' una vita barbosa questa qui. Non c'è mai niente di nuovo (lo dico solo per far sì che gli altri lo credano. Preferisco essere riservato: nessuna responsabilità, tutto qui). Mai una telefonata che valga davvero la pena di essere fatta. Mai un messaggino SMS che valga davvero la pena di essere scritto. Mai uno snack per cui valga davvero la pena di ingurgitare tutte quelle calorie. Mai un Bloody Mary per cui valga davvero la pena di portare rispetto per il lavoro del barman. Mai un sito Internet che valga davvero la pena di essere inserito tra i preferiti. Mai un pupazzo per cui valga davvero la pena di comprare l'Happy Meal di McDonald's. Mai un accendino Bic che valga davvero la pena di non essere perso. Mai un Blockbuster per cui valga davvero la pena di riportare un dvd in tempo. Mai uno scontrino L’autore della rubrica che valga davvero la pena di essere conservato per eventuali controlli della Guardia Di Finanza. Mai una casa per cui valga davvero la pena di contrarre un mutuo con le banche. Mai una pornostar che valga davvero la pena di redimere e sposare. Mai una rockstar che valga la pena di ammazzare. Mio nonno diceva sempre che per stare con una ragazza bella e

intelligente ci vogliono due palle grosse così e non posso certo dargli torto. Eppure a volte scoprono le loro cinque carte e in mano non hanno neanche una coppia vestita. Gli incontri ravvicinati si trasformano in stoiche cond i v i s i o n i “facebookiane”, relegando la biochimica ad esser solo un processo facoltavivo, quasi straordinario. Edizione straordinaria: ieri, a Pavia, è stata avvistata un'emozione. Vicino all'erboristeria di Corso Strada Nuova, sotto il semaforo. Da una parte della strada lui: sui vent'anni, castano, il portamento da modello guastato dalla borsa lisa e troppo incinta di pratiche. Dall'altra lei, icona bionda e quasi romantica, non fosse per il tailleur e il cipiglio, entrambi in carriera. Verde. I due sguardi si intercettano in mezzo all'incrocio e una scarica di magia pura attraversa l'aria e persino i passanti. Lui si blocca come ipnotizzato, lei continua a camminare con la testa all'indietro finché sbatte contro un taxi in sosta, ci sale, sussurra la destinazione all'autista e, mentre la macchina salpa, si torce all'indietro per appiccicare gli occhi al vetro e non perdere quelli di lui. Per un attimo tutti speriamo che succeda qualcosa. Che lei scenda dal taxi. O che lui ci si butti sotto. Ma l'auto scompare dietro una svolta e la vita riprende: i passanti, il traffico, ogni cosa si rimette in moto. Tranne lui, il collo bloccato in direzione del punto in cui lei è scomparsa. Allora succede una cosa incredibile. Il telefonino squilla per richiamarlo alla non-vita di sempre, ma lui lo getta strillante

dentro la borsa lisa. Non vuole intrusi nel suo spettacolo. Una circostanza unica. Riconoscersi tra la folla, con uno scambio di segnali muti ma di uguale frequenza. Lontani per un attimo dal frastuono che ci assorda il cuore fino a deprimerlo. In una società dove la possibilità di conoscere una persona risiede solo nel fatto che ce la presentino prima, non si capisce che non sarà un aggettivo o qualsiasi altra parola a modificare la temperatura del cuore. Mentre sono sempre e soltanto gesti. E il gesto per antonomasia è lo sguardo, che parla un linguaggio magico che le parole riescono solo a inquinare.

Voci di Corridoio

Direttore Responsabile Giorgio Montolivo Caporedattore Celia Cruz Assistente Señora Cruz Carlo De Grazia Art Director Marco Rossi Collaboratori Straordinari Elia Ferrari Giovanni Ferrari

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Numero 107 10 dicembre 2009

ADS & COMICS PRESEPE VIVENTE Martedi 15 dicembre ore 11:00 TUTTI PRESENTI NEL WEEKEND! Oggi alle 18 questua generale.

VERY NERD FRACCAROTTI

La collegialità si è fatta riprendere per eccesso di zelo... nel tifo. Pare che il rumore prodotto dalla tifoseria durante la prima partita di basket fosse tale da impedire ai giocatori di udire il fischio dell'arbitro... per questo motivo abbiamo ricevuto una multa di 20 euro, che vale come avvertimento: se dovesse ri-succedere, potremmo essere squalificati di alcuni punti!

Dalle stesse menti malate, pensatrici di Lucca Comics, vi presentiamo “Very Nerd Fraccarotti”. «Quando realtà collegiale e comic-RPGhacking-world diventano UNA COSA SOLA.»

Premesso che il fischietto va sempre evitato (come in stazione), sarà meglio non ricorrere più nemmeno a tamburi e megafoni, quando si gioca nella palestra piccola, o il Panzone non ce la farà passare liscia...

LAUREA DI YOGHI Dame ed eroi! Gentiluomini! Collegialità tutta! Nell'anno di nostra vita, io, Niccolò D'Andrea, fra voi Fraccarotti col nome di Yoghi, mi faccio vanto d'invitarvi al grande evento della mia laurea. La cerimonia avrà luogo mercoledì 16 Dicembre verso le 15:45, in aula Foscolo (palazzo centrale). Si auspica la presenza massiccia*, compatta, e ignorante, di tutti voi. Con affetto, IDEM VELLE. Yoghi # 36

LAUREA DI GUAIDA Ebbene sì! Anche il nostro Informatico di riferimento è in procinto di laurearsi! Dopo notti insonni e sudaterrime carte, l’impavido “mezzo-nerd” idolo delle giappo-fighe pavesi sarà, d’ora in poi, unicamente noto come DOTTORE (...e siete pregati di dargli del lei!). La discussione della tesi è prevista per domani, venerdì 11, alle ore 15.00 in Aula 8, Polo Nuovo. Non mancate!

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*Per evitare contrasti diplomatici col Golgi, si sconsiglia di presenziare alla laurea di Yoghi.

I FUMETTI DI CAMINITI Pubblichiamo la prima puntata, in esclusiva assoluta per Voci di Corridoio, degli avveniristici e simpaticissimi fumetti del nostro Gesù. Buon divertimento!


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