Numero16

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Storie

Le salamandre sono capaci di tornare alle loro tane con una precisione incredibile Riassunto delle puntate precedenti

Capitolo I: La storia inizia con l'arrivo di una lettera indirizzata a Mario, il nostro protagonista, nel collegio dove abita: inaspettatamente è da parte di sua madre, e con grande stupore del nostro contiene strane notizie e un biglietto aereo. Stando al contenuto della busta, la madre sarebbe in Tunisia, in compagnia di una ignota ragazza. Il motivo del viaggio è misterioso, e questa notizia lascia il nostro protagonista piuttosto turbato.. Capitolo II: Un colpo di scena attende i lettori al varco, in questa seconda parte della storia. Mario non desidera altro che un consiglio da parte della sua ragazza Laura, ma a causa di alcuni piccoli ostacoli che impediscono ogni comunicazione diretta, l'ultima spiaggia per trovare Laura è cercarla attraverso la sua coinquilina. Costei, sorpresa frangenti piuttosto inopportuni, rivela con una certa fretta che Laura è partita per “un qualche paese magrebino”. La scoperta lascia il nostro stupefatto e assai incerto sul da farsi... Capitolo III: Mario, deciso a far luce sull'intera vicenda, è in volo per Tunisi, immerso in profonde riflessioni. Alla fine del viaggio, di buon umore, il nostro è avvicinato da una donna bellissima dai neri lunghi capelli e dalla pelle olivastra. Il suo nome è Asija, inviata a prenderlo; Mario intuisce che si tratta della ragazza di cui si parlava nella lettera. Saliti in macchina, Mario scopre che la madre è ripartita urgentemente per l'Italia; dunque non rimane che la speranza d ottenere lumi da Laura... Capitolo IV: Mario si trova sull'auto mandata a prenderlo, insieme ad Asija. E' riflessivo e impegnato a sciogliere il groviglio dei propri pensieri: si ricorda di suo padre, vorrebbe che gli fosse vicino. Comprende che Laura, oltre al ruolo di ragazza, evoca in lui anche una figura materna. Giunto a destinazione, parla con la bella Asija seduto a un tavolo. La conversazione non lo lascia indifferente, ma gli trasmette una sensazione di pienezza ma anche di timore. Scende così la sera, e Mario si prepara a vivere la sua prima notte lontano da casa. Capitolo V: A letto, il nostro viene presto raggiunto da un gran sonno e si addormenta di botto. Subito è svegliato da un forte rumore: appena giù dal letto scopre con sgomento che la stanza è piena di salamandre. Sopraggiunge Asija, stupenda, e inizia a baciarlo ovunque con ardore, Mario scorge un tatuaggio, una salamandra... ma Asija con espressione invasata estrae un pugnale e incide il petto del ragazzo incapace di difendersi, mentre Laura e sua madre legate gridano... D'improvviso Mario avverte una pressione alla fronte, e si sveglia dall'incubo con al fianco Asija intenta a rassicurarlo... To be continued

LA CRISI Aprile dolce dormire. Nel sonno rivedo il pesce d’aprile; è una trota. Lei saltella vivace, si prende gioco della mia debolezza. Mi sorride. O forse lo credo io. Sono a pochi passi da un torrente e lei continua a saltellare, ma l’arroganza la porta a uscire dal letto d’acqua. Si ritrova a delirare davanti a me, con la lingua pendula e gli occhi pietosi. Va a sbattere contro un carretto e rimane inerte a terra. Arriva l’uomo dei gelati e mi domanda: “Ma non siamo mica a Marzo?” Mi guardo attorno, i giardini, ormai verdeggianti e soavi. Ragazze gioiose vivono nuovi amori. Le mie mani non tremano più. Quando arriva, una crisi, non bussa alla porta: sei sdraiato sul letto a cazzeggiare, entra sottoforma di vecchietto arzillo, si appropinqua, ti fissa ghignando, estrae un martello e ti frantuma gli equilibri. Quando ti ridesti, è tardi, non ripristini un bel niente e tocca ricominciar daccapo. Che peso! L’importante è non piangersi addosso, non convincersi di non saper più fare le cose che hai sempre fatto al meglio, le cosiddette “specialità”. “Il mio diploma in fallimento sarà una laurea per reagire”. E il rapporto con gli altri? Ci sono due modi per farsi massacrare dal prossimo nel caso di “para”. Quando ti leggono in viso che sei ufficialmente in menata, nonostante i convenevoli di cortesia, gli si vede balenar un scintillio negli occhi: una sadica sensazione di “sbloccaggio”, come se ci fosse una conferma di non esser soli; questa abolizione della solitudine talvolta salva esistenze ormai distrutte. Per ogni vita che nasce… In altri casi invece, quando sei veramente sfatto dalle situazioni, non ci sono le “bastardate” evidenziate, bensì si è subito accolti dal

conoscente-chioccia e ti dai da fare per riversar su di lui le tue storie: questo è il vero patatrac, le porte della tua anima sono spalancate, contemporaneamente anche le stalle, e il meglio inizia a pascolare nei tuoi meandri, ravanando alla ricerca prima di bacche meravigliose (il midollo), poi di qualche carrube (le spoglie). Ah! L’”outing”. Che fregata! Puoi anche far finta di niente, accendendo ogni sera un lumino all’aplomb di Ferruccio De’Bortoli. Puoi anche drogarti pesantemente, il mondo di oggi offre molte possibilità: pastiglie, erbe, alcolici, tossici endogeni (ben stimolati), grandi fratelli, porno in heavy rotation, quotidiani e riviste, stadi, leggi, società civile e riti annessi, viaggi strabilianti e gite della domenica (sperando di finire intossicati, in coda sulla 38) e infine overdosi d’amore possessivo, trasognato e immaginario, come una crisi e le sue cause, immaginarie per l’appunto e dalle radici volanti, indefinite. MR5


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