Coldiretti Cremona Informa n.3/2013

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione

Coldiretti Cremona Informa, Anno VIII NewsLetter

Informazione online Giovedì 24/01/2013 – Anno VIII, Numero 3 Assemblea Coldiretti. Il Presidente Marini confermato alla guida di Coldiretti Assemblea Coldiretti. Grande rappresentatività, con oltre 1,6 milioni di Soci Assemblea Coldiretti. Marini: “Ecco l’Italia che vogliamo dalla politica” Liberi da Ogm. Stop della Commissione UE a nuove varietà di Ogm Giovani Impresa. Incentivi alle giovani imprese // Oscar Green 2013 al via Donne Impresa. Lorella Ansaloni eletta Responsabile nazionale Agenda. Avvisi alle Imprese // Quotazioni // Campagna Amica, mercati …………………………………………………………………………

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IL PRESIDENTE SERGIO MARINI RICONFERMATO ALLA GUIDA DELLA COLDIRETTI Sergio Marini è stato confermato per il secondo mandato alla guida della Coldiretti, per altri quattro anni, dall’Assemblea elettiva celebrata oggi a Roma, partecipata dai Presidenti regionali e provinciali e dai rappresentanti dei Movimenti. Nato a Terni il 27 luglio 1964, laureato in Scienze Agrarie presso l’Università di Perugia, il Presidente Marini è stato eletto all’unanimità, con scrutinio segreto. Vicepresidente nazionale è stato eletto Mauro Tonello, nato a Codigoro (Ferrara) il 9 aprile 1960, Presidente della Federazione Regionale dell’Emilia Romagna. Il Presidente della Federazione Regionale della Lombardia Ettore Prandini, nato a Leno (Brescia) il 27 luglio 1972, è tra i componenti della nuova Giunta esecutiva nazionale che affiancherà il Presidente Sergio Marini nelle prossime tappe della concretizzazione del Progetto di Coldiretti per il Paese.



Con il Presidente della Federazione Regionale della Lombardia Ettore Prandini fanno parte della nuova Giunta esecutiva anche Gabriele Calliari, nato a Romeno (Trento) il 2 gennaio 1959, Presidente della Federazione Regionale del Trentino Alto Adige, Tulio Marcelli, nato a Firenze il 14 settembre 1972, Presidente della Federazione Regionale della Toscana, Gennarino Masiello, nato a Benevento il 1 luglio 1972, Presidente della Federazione Regionale della Campania, Pietro Santo Molinaro, nato a Marano Marchesato (Cosenza) il 1° novembre 1958, Presidente della Federazione Regionale della Calabria, Roberto Moncalvo, nato a Chivasso (Torino) l’8 agosto 1980, Presidente della Federazione Regionale del Piemonte, Piergiorgio Quarto, nato a Carbonara di Bari il 7 gennaio 1970, Presidente della Federazione Regionale della Basilicata.

COLDIRETTI ALLE URNE CON OLTRE 1,6 MILIONI DI ASSOCIATI Sono oltre 1,6 milioni gli associati alla Coldiretti che in aggiunta alle loro famiglie rappresentano il sistema di riferimento della principale Organizzazione agricola italiana ed europea. E’ quanto emerge dallo studio sulla rappresentatività presentato nel corso dell’Assemblea elettiva che ha confermato il Presidente Sergio Marini alla guida della Coldiretti per i prossimi quattro anni. Un patrimonio di voti destinato ad avere un ruolo importante nelle prossime elezioni politiche soprattutto nelle regioni in bilico dove la presenza degli agricoltori è particolarmente rilevante. La diffusione della Coldiretti è capillare su tutto il territorio nazionale: 20 Federazioni regionali, 96 Federazioni interprovinciali e provinciali, 724 Uffici di Zona e 5.668 Sezioni comunali. L’organizzazione è presente in ogni comune del Paese, dove Coldiretti ha fatto nascere 7000 punti vendita, botteghe e mercati di Campagna Amica nei quali nell’ultimo anno hanno fatto la spesa 21 milioni di italiani.


La Coldiretti rappresenta il 65% delle imprese agricole iscritte alle Camere di Commercio che fanno parte delle associazioni di categoria (Fonte Camere di Commercio). Inoltre, il 65% delle giornate di lavoro effettuate dai Coltivatori Diretti e Imprenditori agricoli a titolo principale (Iap) è effettuato da Soci della Coldiretti che è anche la prima organizzazione datoriale dell’agricoltura per numero di imprese che assumono manodopera (Fonte: Inps deleghe 2011). Secondo gli ultimi dati resi disponibili da Agea tra le organizzazioni di categoria, attraverso il Centro Assistenza Agricola (CAA) della Coldiretti sono state presentate domande relative alla politica agricola comune (Pac) per circa il 55% della superficie coltivata a premio nonché per circa il 65% dei capi allevati. La Coldiretti è fortemente radicata nell’economia del territorio, come dimostra la presenza nelle Camere di Commercio dove esprime il maggior numero di rappresentanti del settore agricolo con la maggioranza assoluta delle presidenze “agricole”. Nelle strutture elettive sono soci della Coldiretti il 70% dei presidenti dei consorzi di bonifica in gestione ordinaria, ma sono dell’Organizzazione anche la totalità delle presidenze dei Consorzi di difesa regionali e il 75% delle presidenze dei Consorzi di difesa presenti in Italia. La quasi totalità dei Consorzi Agrari è associata alla Coldiretti che ne esprime anche le presidenze. Sono soci della Coldiretti anche il 68% dei presidenti delle Associazioni Allevatori. La Coldiretti ha esteso la propria rappresentanza anche al settore ittico con circa 1.400 imprese di cui 380 imprese dell'acquacoltura e 1.020 della pesca. Del sistema Coldiretti fa parte anche Creditagri Italia, la prima “banca” degli agricoltori italiani che, con delibera della Banca d’Italia del 5 giugno 2012, è stata abilitata come ente di garanzia vigilato dalla banca centrale e iscritto nell’elenco speciale degli intermediari finanziari ex Art. 107 del Testo Unico Bancario (TUB) e la Fondazione Campagna Amica promossa da consumatori e produttori, impegnata nella valorizzazione del cibo, della cultura e del territorio italiano e titolare dei marchi “Campagna Amica” e “(Fai) Firmato dagli agricoltori italiani”. Il primo marchio, rappresentativo della vendita diretta, ha accreditato 4.739 aziende agricole, 877 agriturismi, 1.105 mercati, 178 botteghe ai quali si aggiungono 131 ristoranti e 109 orti urbani (www.campagnamica.it). Il secondo marchio di qualità, Fai (Firmato dagli agricoltori italiani), certifica il prodotto agroalimentare italiano al cento per cento nelle diverse filiere produttive che fanno capo al sistema Consorzi Agrari (Cap), Consorzi Agrari d’Italia (Cai) e Filiera agricola italiana (Fai) spa.

Dell’Assemblea celebrata oggi da Coldiretti, con la riconferma del Presidente Sergio Marini alla guida della prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese per altri quattro anni, si parla questa sera alle ore 19.50, in apertura della trasmissione tv “W l’Agricoltura”, la rubrica di agricoltura, ambiente, alimentazione, curata da Coldiretti Cremona sulle emittenti locali Telecolor e Prima Rete. L’intera puntata della prossima settimana sarà dedicata all’importante assise vissuta oggi a Roma dalla Coldiretti. Ricordiamo che “W l’Agricoltura” va in onda su Telecolor e Primarete tutti i giovedì alle 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, ore 13, su Telecolor.


MARINI: ECCO “L'ITALIA CHE VOGLIAMO” DALLA POLITICA La Coldiretti guarda alle prossime elezioni con interesse e si prepara a presentare le proprie proposte a tutti gli schieramenti politici con un documento articolato in dieci punti “L'ltalia che vogliamo”. Lo ha detto il Presidente nazionale Sergio Marini nel suo intervento all’Assemblea elettiva nel sottolineare che dai prossimi giorni chiederà incontri a tutti i leader dei partiti. Per la prima volta – ha sottolineato Marini – troviamo un'attenzione all'agricoltura nei programmi dei diversi partiti. E’ un dato positivo e che valuteremo con cura nei contenuti al fine di verificarne il livello di condivisione e poi, al termine della campagna elettorale, daremo il giudizio della Coldiretti che rappresenta 1.600.000 iscritti. Siamo comunque di fronte ad una accresciuta attenzione per il settore primario – ha rilevato Marini – che parte da una società civile che crede e sostiene il nuovo modello agricolo portato avanti dalla Coldiretti che contribuisce in misura determinante alla crescita sostenibile del Paese. La gente ha ben presente l'importanza dell'agricoltura e la politica ne sta prendendo atto riconsiderandone il ruolo e le potenzialità. Il nostro progetto – ha proseguito Marini – mette al centro l'impresa legata al territorio che fa della qualità e della creatività il suo punto di forza per competere sui mercati, ma anche una lotta spietata ai “furbetti” dell’agroalimentare che fanno affari con il falso Made in Italy. Il modello di sviluppo che vogliamo per la nostra agricoltura trae quindi nutrimento dai nuovi punti di forza del Paese. Nel fare un bilancio degli ultimi quattro anni – ha detto il Presidente dell’Organizzazione – possiamo affermare che ne esce una Coldiretti rafforzata sul piano organizzativo e sul piano della rappresentanza ed emerge soprattutto il dato interessante del ritorno dei giovani in agricoltura e della speranza che essi hanno di avere un futuro nel settore. Dieci anni fa agricoltura significava soltanto problemi sociali, problemi ambientali, costo per il Paese. Oggi – ha puntualizzato - quelli che erano problemi sono diventati delle opportunità. L’agricoltura si è inventata un nuovo modello di sviluppo basato sulla piccola e media impresa, sul prodotto fortemente legato al territorio, distinguibile in quanto riunisce in sé tutti i punti di forza del Paese come il paesaggio, l’innovazione e la creatività e li aggiunge come valore aggiunto a prodotti e servizi. C’è un problema di reddito di cui conosciamo le cause che sono legate alla crisi economica e al calo dei consumi che speriamo, anche se siamo poco fiduciosi, possa iniziare a superarsi alla fine di quest’anno, al furto di valore nella filiera e al furto di identità dei nostri prodotti. E’ per tale motivo – ha sostenuto Marini – che abbiamo avviato da tempo il progetto di filiera agricola italiana con risultati soddisfacenti, basato sui due marchi di “Campagna amica” e “Filiera agricola italiana”, che ha come obiettivo di accorciare la filiera e di valorizzare e promuovere nel nostro Paese e nel mondo l’Italia vera, e abbiamo avviato una grande battaglia contro le contraffazioni e le sofisticazioni, puntando sulle garanzie che possono essere date da una corretta etichettatura del prodotto. Per quanto riguarda i temi internazionali – ha rilevato Marini - confermiamo la nostra insoddisfazione sul tema della riforma della politica agricola comunitaria dove le poche modifiche apportate dal Parlamento non sono ancora sufficienti e presuppongono un forte impegno del Governo nazionale in sede europea. Benchè a livello nazionale ci sia qualche segnale positivo riteniamo che la capacità italiana di essere pienamente in grado di difendere in Europa il nostro modello agricolo sia ancora inadeguata. Per questo – ha concluso il Presidente della Coldiretti - il nostro documento in dieci punti “L’ltalia che vogliamo” parte dall’esigenza di un governo globale di beni comuni come il cibo contro gli effetti di una globalizzazione senza regole, chiede di portare pienamente “l’Italia in Europa” e arriva fino all’etica che deve traguardare insieme alla politica anche le forze sociali e tutti i cittadini.


SINTESI DELL’ITALIA CHE VOGLIAMO 1. Noi vogliamo un’Italia che si spenda per un governo globale dei beni

comuni Non c’è possibile globalizzazione senza globalizzare anche le regole. Il cibo va collocato ai vertici dell’ agenda della politica globale e nazionale…riconoscendo il valore strategico dell’agroalimentare contro il “deserto di marchi”, e la “scellerata” delocalizzazione dell’industria italiana. 2. Noi vogliamo un’Italia con più Europa e un’Europa con più Italia Per avere la forza e l’autorevolezza di costruire un contesto di regole, a salvaguardia dei beni comuni, è necessario lavorare alacremente alla costruzione degli Stati Uniti di Europa. Dobbiamo essere in grado di portare pienamente “l’Italia in Europa”, facendo sì che la nuova Politica Agricola Comunitaria riconosca il valore strategico del “modello italiano”. 3. Noi vogliamo un’Italia sussidiaria e solidale La sussidiarietà diventa strumento cardine per gestire la semplificazione burocratica e i principi di solidarietà sono indispensabili per superare le diseguaglianze. Nelle nostre imprese l’intreccio fra sussidiarietà e solidarietà ha contribuito a mantenere la coesione territoriale, il legame fra generazioni, fra donne e uomini. In tutti i momenti in cui il Paese ne ha avuto bisogno Coldiretti è sempre stata presente. 4. Noi vogliamo un’Italia che investa sui suoi punti di forza Patrimonio storico ed artistico, paesaggio, biodiversità, ricchissima articolazione territoriale, originalità e creatività, gusto e passione, intuito e buonsenso sono le risorse che garantiscono quel valore aggiunto inimitabile e non delocalizzabile al “saper fare” italiano. Lo dimostrano i suoi primati nel mondo in termini di valore aggiunto per ettaro, di export, di qualità e sicurezza alimentare, di contributo positivo al Pil che ci hanno permesso di mantenere vitali un numero di imprese senza eguali in Europa. 5. Noi vogliamo un’Italia che fa l’Italia Esiste a nostro giudizio una via italiana allo sviluppo aggiuntiva se non sostituiva di quella finora dominante. Il successo del nostro progetto è la dimostrazione che questa strada è percorribile e virtuosa: - perché distintiva, legata cioè a punti di forza esclusivi del nostro paese, - perché durevole, in quanto ancorata a fattori non delocalizzabili; - perché replicabile in tutti i settori dell’economia; - perché arricchisce e non consuma i valori da cui trae nutrimento. 6. Noi vogliamo un’Italia in cui ci sia buona politica Per accompagnare la crescita, abbiamo bisogno di “buona politica” in primo luogo per perseguire un più ampio interesse di carattere generale, ciò che si definisce “bene comune”. E per la nostra agricoltura chiediamo un impegno speculare: - verità, per garantire trasparenza ai cittadini consumatori - giustizia, per contrastare la rendita e ridistribuire il valore aggiunto a vantaggio di chi lo produce - legalità, per impedire i fenomeni che minacciano il valore del marchio “Italia” 7. Noi vogliamo un’Italia che sappia alimentare la fiducia La carenza della “fiducia” dentro le nostre famiglie rappresenta un fattore di compressione di consumi e investimenti e impedisce la condivisione sociale nei confronti di serie politiche di contenimento del debito pubblico. La nostra agricoltura contribuisce ad attrarre e a trattenere più giovani rispetto agli altri comparti economici. Ciò accade perché essi colgono quella cifra di futuro che consente loro di scommettere sull’intrapresa economica…..


8. Noi vogliamo un’Italia dove il benessere torni a contare più del PIL Se tutto è merce e il Pil diventa l’unico misuratore del benessere, la finanza prende il sopravvento sull’economia reale. E’ tempo di ripensare lo sviluppo in una logica di benessere secondo principi di sostenibilità, etica del lavoro e coesione sociale. Dentro al consumo di cibo c’è la cultura dei territori, la tipicità e la creatività di tutta la gente che l’ha generato. Dentro al cibo c’è la sicurezza alimentare che noi abbiamo garantito. Dentro i nostri farmers market si sta generando nuova economia e nuova occupazione, nuova qualità della vita. 9. Noi vogliamo un’Italia che riscopra i valori della comunità La crisi ci ha fatto riflettere sulla necessità di investire su valori che non conoscono erosione: la socialità, l’amicizia, la famiglia, lo stare bene assieme, la spiritualità, la solidarietà….in essi c’è la chiave per potersi integrare nel mare della globalizzazione senza smarrirsi. I canali emotivi che abbiamo saputo creare con i consumatori e i cittadini, attraverso le iniziative nelle scuole, nelle piazze, nei borghi, nelle campagne, rispondono a questa domanda di prossimità e sono esse stesse fondanti della comunità. 10. Noi vogliamo un’Italia dove l’etica sia al primo posto Una molteplicità di episodi in questi anni ha messo a nudo le debolezze del ceto politico nazionale e locale, generando indignazione e pulsioni antipolitiche. Pulsioni comprensibili, ma non prive di contraddizioni, perché scaricando le colpe sul soggetto più visibile mettono da una parte le responsabilità di altri soggetti economici e in taluni casi, anche delle forze di rappresentanza. Noi abbiamo tenacemente tenuto insieme gli interessi particolari dei nostri imprenditori con quelli più generali dei cittadini e quindi del Paese. L’abbiamo fatto con l’obiettivo di offrire ai nostri associati e ai cittadini, da un lato, una chiave di soluzione delle problematiche dell’oggi, e dall’altro, per donare ai nostri figli e al Paese le radici di “un nuovo civismo”.

Nella foto: Il Presidente Sergio Marini con la nuova Giunta esecutiva dell’Organizzazione


ELEZIONI, ANALISI DI COLDIRETTI

Sarà un Parlamento con il 33% di donne e una media di 47 anni

LA PIÙ GRANDE RIVOLUZIONE DELLA STORIA REPUBBLICANA Dalle prossime elezioni uscirà il Parlamento più giovane e con il maggior numero di donne della storia repubblicana, con una età media di deputati e senatori di 47 anni e il 33 per cento di presenza femminile. E’ quanto emerge dalla prima analisi della Coldiretti sulle candidature presentate dai principali schieramenti in vista delle elezioni politiche, illustrata dal Presidente nazionale Sergio Marini. La proiezione della Coldiretti fa prevedere che nel nuovo Parlamento i deputati avranno una età media di 46 anni e i senatori di 50 anni. Un consistente ringiovanimento rispetto alla scorsa legislatura in cui l’età media dei deputati era di 54 anni (8 anni di differenza) mentre quella dei senatori di 57 anni (7 anni di differenza), secondo l’analisi della Coldiretti. Il cambiamento riguarda anche la presenza femminile che nella legislatura che si va a concludere era pari ad appena il 21 per cento alla Camera e al 19 per cento al Senato mentre dalle elaborazioni Coldiretti si prevede che nella prossima saranno il 33 per cento alla Camera e al 33,1 per cento al Senato. Il partito con l’età media più bassa è di gran lunga il Movimento 5 Stelle, con 42 anni (39 alla Camera e 48 al Senato), davanti a Lega Nord con 47 anni (44 alla Camera e 54 al Senato), al raggruppamento Lista Monti, Udc e Fli con 48 anni a pari merito con Sinistra ecologia e libertà (Sel) (45 alla Camera e 54 al Senato) e Partito Democratico (Pd), con 46 alla Camera e 53 al Senato, segue il Popolo della Libertà (Pdl) con 49 anni (45 alla Camera e 57 al Senato) e Rivoluzione Civile Ingroia con 50 anni (48 alla Camera e 55 al Senato). Il maggior numero di donne si trova nelle liste del Pd, con il 46,3%, che precede il Sel, con 43,7%. Più staccati Rivoluzione Civile Ingroia, dove la presenza femminile è al 37,8%, Lega Nord al 33,3%, Lista Monti-Udc-Fli al 30,5% e Pdl, con il 25,8%. Chiude la classifica 5 Stelle che, dopo aver conquistato la palma del movimento più giovane, incassa anche quella della lista con il minor numero di donne, il 17,3%. Ed è una donna anche la più giovane candidata al Parlamento tra i principali schieramenti in lizza. Anna Granato, 20 anni, cercherà di conquistare un posto alla Camera sotto le insegne del Pdl in Campania, regione che diventa così lo scenario di un ideale duello generazionale. Nella stessa terra c’è, infatti, anche il candidato più anziano, il popolare Sergio Zavoli (89 anni) che corre per il Pd al Senato. Il Parlamento - stima la Coldiretti - sarà profondamente rinnovato con almeno la metà degli eletti alla prima esperienza parlamentare dopo che tutte le forze politiche hanno puntato su volti nuovi mentre alcune formazioni come il Movimento 5 stelle e le liste Monti alla Camera hanno addirittura candidato solo persone alla prima esperienza parlamentare.


I primi segnali di cambiamento che vengono dalle proiezioni sui risultati elettorali incontrano le attese dei cittadini e delle imprese in un Paese come l’Italia che ha la classe dirigente più vecchia in Europa con una età media di 59 anni, con punte di 67 anni per i banchieri, di 63 per i professori universitari e di 61 per i dirigenti delle partecipate statali, secondo l’analisi della Coldiretti. “Se c’è ancora incertezza sugli schieramenti che usciranno vincenti dal confronto elettorale è certamente positivo il fatto che dalle urne uscirà un Parlamento più giovane e quindi speriamo anche più attento ad investire sul futuro”, ha affermato Marini. Una tendenza che riguarda anche la Coldiretti che, nel percorso dei rinnovi che ha portato all’Assemblea nazionale, ha eletto una classe dirigente con una età media che si è abbassata sotto i 45 anni. “Ma il vero interrogativo - aggiunge il Presidente di Coldiretti - non è se la politica sia in grado di ringiovanire la classe dirigente, quanto piuttosto se abbia la capacità di diventare “buona politica” e ciò significa in primo luogo il ritorno a funzioni di mediazione intelligente fra ceti e interessi distinti e contrastanti ai fini di perseguire un più ampio interesse di carattere generale, ciò che si definisce ‘bene comune’”. L’auspicio è che i risultati delle elezioni consentano anche di superare la fragilità politica che secondo il 49 per cento degli italiani è il fattore che incide sulla situazione del Paese più dell’elevato debito pubblico (45 per cento), della debolezza dell’economia (42 per cento) e della diffusa assenza di fiducia (22 per cento), secondo un’indagine Coldiretti/Swg. Non sono però di buon auspicio i segnali che vengono dal dibattito elettorale con il 93 per cento degli italiani che giudica i temi trattati nella campagna elettorale lontani dai problemi reali dei cittadini secondo il sondaggio sul sito www.coldiretti.it.

LE LISTE DEI CANDIDATI ALLE ELEZIONI POLITICHE ALLA CAMERA E AL SENATO Camera Età % media Donne 45,5 45,4% 44,6 43,1% 43,7 34,8% 46,5 30,2% 47,2 31,3% 40,8 32% 45,2 28,1% 47,6 37,8%

Pd Sel Lega Nord Lista Monti Udc Fli Pdl Riv. Civile Ingroia Mov. 5 39,3 Stelle TOTALE 46,5

Senato Età % media Donne 53,3 48,2% 54,2 45,0% 54,2 29,9%

Totale Età % media Donne 48,1 46,3% 47,7 43,7% 47,0 33,3%

53,3

26,6%

47,5

30,5%

56,5 55,1

21,1% 37,9%

48,9 49,9

25,8% 37,8%

14,6%

48

23,2%

42,3

17,3%

33%

49,8

33,1%

47,3

33,1%

Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati candidature Pd, Sel, Lega, Fli, Udc, Lista Monti, Pdl, Rivoluzione civile, Movimento 5 stelle


Stop della Commissione Europea a nuove varietà di Ogm Stop dell’Ue agli Ogm. La Commissione Europea ha annunciato la decisione di non proporre agli Stati membri di adottare nuove varietà di Organismi geneticamente modificati destinate alle colture in campo fino a quando non ci sarà un pronunciamento del Consiglio Ue sulla proposta avanzata dall'esecutivo per regolamentare la coltura del transgenico nel Vecchio continente. “Una scelta positiva – è il commento della Coldiretti - che viene accompagnata a livello nazionale dall’avvio delle procedure per l’attivazione della “clausola di salvaguardia” per scongiurare in Italia qualsiasi rischio di commistione tra Ogm e agricoltura tradizionale o biologica”. L’attivazione della clausola di salvaguardia è importante al fine di “rimuovere qualsiasi dubbio e preoccupazione circa gli effetti pregiudizievoli che potrebbero discendere da un’eventuale ed illecita semina di varietà Ogm” secondo quanto scritto dal Presidente della Coldiretti Sergio Marini in una lettera al Ministro delle Politiche Agricole.

COLDIRETTI: BENE STOP DELL’UE. IN ITALIA ATTIVA LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA La positiva la decisione della Commissione Europea è stata accompagnata a livello nazionale dall’avvio delle procedure per l’attivazione della “clausola di salvaguardia” per scongiurare in Italia qualsiasi rischio di commistione tra Ogm e agricoltura tradizionale o biologica”. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente la decisione della Commissione Ue di non “proporre agli Stati membri di adottare nuove varietà di Ogm destinate alle colture in campo fino a quando non ci sarà una decisione del Consiglio Ue sulla proposta avanzata dall'esecutivo per regolamentare la coltura di Ogm in Europa”. In una un lettera rivolta al Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, il Presidente della Coldiretti Sergio Marini sottolinea che l’attivazione della clausola di salvaguardia è importante al fine di '“rimuovere qualsiasi dubbio e preoccupazione circa gli effetti pregiudizievoli che potrebbero discendere da un’eventuale ed illecita semina di varietà Ogm””. “Il ricorso a tale clausola - ricorda Marini - è già stato richiesto in più occasioni dalle amministrazioni regionali ed è uno strumento esercitato da alcuni Stati membri dell’Ue in relazione a nuove evidenze scientifiche che evidenziano l’impatto degli Ogm anche su aspetti diversi da quelli economici”. Non va dimenticato che sulla base dell’indagine Coldiretti-Swg relativa ad ottobre 2012 quasi sette italiani su dieci considerano oggi gli organismi geneticamente modificati meno salutari di quelli tradizionali: una motivazione in più che va a rafforzare l’esigenza di garantire l’agricoltura e il territorio da forme di inquinamento genetico e assicurare la competitività delle nostre produzioni tradizionali e di qualità.


GAS, BENE TAGLIO BOLLETTE DOPO IL +13,4% DEL 2012 E’ positivo l’annuncio del taglio delle bollette da parte dell’Autorità per l’energia dopo che nel 2012 i prezzi dei beni non regolamentati come l'energia elettrica e il gas naturale hanno subito un rincaro record del 13,4%, più che raddoppiato rispetto al 2011 (6,3%). E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati ufficiali dell'Istat sull’inflazione, nel commentare il risparmio di circa 90 euro su base annua sulle bollette del gas stimato dall’Autorità dell’energia a seguito della prevista diminuzione delle bollette del gas a partire da aprile. L’aumento della spesa energetica in un momento di crisi ha un doppio effetto negativo perché - sottolinea Coldiretti - riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l'agroalimentare.

CONTRAFFAZIONE, BENE IL LAVORO DEI NAS Crolla il consumo di cibi etnici, che nel 2012 ha avuto un calo del 24% rispetto all’anno precedente, a causa dei recenti allarmi sanitari, ma anche per la scelta di privilegiare acquisti di prodotti nazionali per sostenere l’economia e l’occupazione in un difficile momento di crisi. E’ quanto afferma la Coldiretti nell'esprimere apprezzamento per l'operazione dei carabinieri Nas di Milano che hanno sequestrato circa 4.200 conserve vegetali, destinate a market e ristoranti etnici in tutta Italia. I prodotti, importati dalla Cina, sono stati scoperti in un'azienda dell'hinterland milanese che li aveva acquistati da una ditta fallita, cambiando poi le etichette che riportano la data di scadenza. Proprio il cibo illegalmente proveniente dalla Cina ha conquistato il triste primato nell'Unione Europea del maggior numero di notifiche per prodotti alimentari irregolari perché contaminati dalla presenza di micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme di legge.

ANCHE GLI OBAMA MANGIANO ITALIANO (+10% IN USA) La scelta del Presidente Barack Obama di un menu italiano per festeggiare il quarantanovesimo compleanno della moglie Michelle è comune a tanti cittadini americani, come dimostra l’aumento record del 10% in valore delle esportazioni di prodotti alimentari Made in Italy negli Usa per un valore complessivo di 2,6 miliardi di euro nel 2012. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la scelta da parte della coppia presidenziale del più esclusivo ristorante italiano di Washington, “Cafe Milano” che si trova nel cuore di Georgetown, di proprietà di Franco Nuschese, da vent'anni nella capitale americana, ma campano doc. Il menu tipicamente italiano della cena degli Obama è stato a base di mozzarella di bufala e peperoni marinati come antipasto, fusilli bucati alla genovese con pecorino romano come primo piatto e per secondo cernia con purea di finocchio e cime di rapa e tagliata di manzo al sale nero, infine un dolce a base di ricotta e pera. Per la prima volta nel 2012 il valore delle esportazioni di vino e spumanti italiani negli Usa, con un incremento dell’8%, ha superato il miliardo di euro ma in aumento - precisa la Coldiretti sono anche i formaggi (+11%). L'andamento sul mercato statunitense potrebbe ulteriormente migliorare dalla tutela nei confronti della “agropirateria” che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati. Il falso Made in Italy sulle tavole di tutto il mondo vale 60 miliardi e le esportazioni nazionali potrebbe triplicare da una lotta concreta ai tarocchi.


SMOG: 1 ITALIANO SU 5 HA PROBLEMI RESPIRATORI

Coldiretti: Scegliere i prodotti a km zero combatte l’inquinamento, difende la nostra salute e l’ambiente Un italiano su cinque (20%) dichiara di avere problemi respiratori favoriti dal peggioramento della qualità dell’aria che si è verificato negli ultimi 10 anni secondo l’81% della popolazione nazionale. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sui dati Eurobarometro del gennaio 2013 dai quali si evidenzia che la situazione in Italia è peggiore rispetto alla media dell’Europa, dove i cittadini con problemi respiratori sono il 17%. La situazione critica per il livello di smog nelle città italiane, evidenziata anche nel rapporto “Mal'aria” di Legambiente, è dovuta per il 95% degli italiani alle emissioni della produzione industriale e per l’89% degli italiani alle emissioni provocate dai trasporti internazionali, che sono - sottolinea la Coldiretti - le componenti ritenute più significative insieme alla circolazione delle auto e ai camion. Sul piano dei trasporti si pone dunque l’esigenza di avvicinare le zone di produzione a quelle di consumo, favorendo ad esempio nell’alimentare il consumo di prodotti locali a chilometri zero che non devono percorrere lunghe distanze prima di giungere sulle tavole. E' stato calcolato che - precisa la Coldiretti - un chilo di albicocche australiane viaggiano per oltre 16mila km, bruciano 9,4 kg di petrolio e liberano 29,3 kg di anidride carbonica; un chilo di ciliegie dal Cile per giungere sulle tavole italiane deve percorrere quasi 12mila chilometri con un consumo di 6,9 chili di petrolio e l'emissione di 21,6 chili di anidride carbonica, mentre un chilo di mirtilli dall’Argentina deve volare per più di 11mila chilometri con un consumo di 6,4 kg di petrolio che liberano 20,1 kg di anidride carbonica attraverso il trasporto con mezzi aerei. Tra le soluzioni indicate dagli italiani per ridurre lo smog si segnala quello dello sviluppo delle energie rinnovabili indicate dal 77% della popolazione, mentre solo l’11% degli italiani si dice favorevole al nucleare.

BENZINA: ALLARME AUMENTI DOPO IL RECORD 2012 (+14,2%) I prezzi dei prodotti energetici non regolamentati come la benzina e il gasolio sono quelli che hanno fatto segnare il maggior aumento nel 2012 con un incremento record del 14,2 per cento. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al 2012, in occasione dei nuovi rincari, con punte di 1,834 euro al litro per la “verde” e di 1,764 per il diesel. L’aumento del costo dei carburanti – sottolinea la Coldiretti – rappresenta un forte ostacolo alla ripresa economica in un Paese come l’Italia dove l’86 per cento delle merci viaggia su strada. Il caro benzina mette a rischio la competitività delle imprese ma anche i bilanci dei cittadini poiché - spiega la Coldiretti - per effetto dei continui incrementi nel 2012 un litro di benzina ha superato del 40 per cento il chilo di pasta e del 50 per cento il un litro di latte. Un rapporto di cambio che non è eticamente ed economicamente sostenibile. L'aumento dei prezzi dei carburanti – conclude la Coldiretti – ha contribuito a ridurre la disponibilità per sei italiani su dieci (61%) che hanno dovuto tagliare il carrello della spesa per effetto del crollo del potere d'acquisto, mentre un 6% non riesce ad arrivare a fine mese, secondo un'analisi Coldiretti/Swg.


DONNE IMPRESA

E’ Lorella Ansaloni la nuova Responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti 300MILA DONNE ALLA GUIDA DI IMPRESE AGRICOLE (+3%) E’ Lorella Ansaloni la nuova responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti. L’Assemblea elettiva dell’Organizzazione, svoltasi a Roma, ha nominato l’imprenditrice modenese, che prende il posto di Adriana Bucco. Sposata e madre di tre figli, la Ansaloni ha lasciato l’attività in banca per dedicarsi con il marito all’azienda ad indirizzo frutticolo e florovivaistico e al Punto di Campagna Amica aziendale con prodotti alimentari naturali e biologici e per il giardinaggio. “Ringrazio per la grande opportunità che mi è stata offerta. Il mio impegno sarà forte e determinato (gli emiliani sono tosti), contando anche sull’aiuto delle donne imprenditrici che saranno al mio fianco in questi anni - ha sottolineato la neoresponsabile -. Dobbiamo assolutamente proseguire sul cammino già intrapreso della “modernizzazione” dell’agricoltura e favorire la multifunzionalità che emerge anche dai dati nazionali sull’imprenditoria in rosa, “modernizzazione” che spesso passa attraverso la donna. Non resta da fare altro che rimboccarci di nuovo le maniche, ma noi donne lo sappiamo già e lo facciamo da sempre!” L’azienda della Ansaloni è stata tra l’altro una di quelle danneggiate dal terremoto del 29 maggio scorso che ha colpito l’Emilia Romagna e che ha costretto l’imprenditrice a darsi da fare per ripristinare la funzionalità del garden e dell’acetaia dove viene realizzato dell’ottimo aceto balsamico. L’assemblea ha costituito anche l’occasione per fare il punto sulle “quote rosa dell’agricoltura”. Secondo un’analisi della Coldiretti relativa al terzo trimestre del 2012, nel settore primario aumentano le donne manager. Salgono, infatti, a 294.618 le titolari, amministratrici o socie di aziende, in controtendenza rispetto alla crisi economica generale che vede una diminuzione dei loro colleghi maschi. Quasi una impresa agricola su tre (29 per cento) è condotta dalle donne che hanno aumentato progressivamente nel tempo il loro peso all’interno del settore agricolo dove hanno trovato occupazione come dipendenti ben 406mila lavoratrici nel 2011. La capacità di coniugare la sfida con il mercato, il rispetto dell'ambiente e la qualità della vita a contatto con la natura sembra essere - sottolinea la Coldiretti - una delle principali ragioni della presenza femminile nelle campagne. Un impegno che è infatti particolarmente rilevante nelle attività più innovative e multifunzionali, come dimostra il protagonismo delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, negli agriturismi, nelle fattorie didattiche e negli agri-asili, o nelle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali.


GIOVANI IMPRESA

“Nuovi fattori di successo” Concorso per giovani imprenditori indetto dal Ministero delle Politiche agricole Il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, nell’ambito delle attività finanziate dal programma Rete Rurale Nazionale 2007/2013, ha indetto, con DM prot. 770 del 20.12.2012, un concorso per la seconda selezione nazionale “Nuovi Fattori di Successo” finalizzata alla valorizzazione e alla diffusione delle Buone Pratiche nello Sviluppo Rurale realizzate da Giovani Agricoltori nell'ambito del FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale). Requisiti richiesti: qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP) o coltivatore diretto; età inferiore ai 40 anni; essere beneficiari di finanziamenti nell’ambito delle Politiche europee di Sviluppo Rurale (fondi FEASR), nella programmazione 2007 - 2013 o 2000 – 2006. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente tramite i modelli allegati al bando entro il 22 marzo 2013 (farà fede il timbro dell'ufficio postale di spedizione), al seguente indirizzo: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Direzione generale dello sviluppo rurale - Ufficio DISR 2, Via XX settembre 20, 00187 Roma. Il Bando può essere richiesto presso gli uffici Zona, oppure presso la Segretaria di Giovani Impresa Coldiretti Cremona. Può inoltre essere stampato direttamente dal sito di Coldiretti Cremona (www.cremona.coldiretti.it), nella sezione “Avvisi alle Imprese”.

Incentivi alle imprese per favorire il ricambio generazionale Favorire il ricambio generazionale. Questo l'obiettivo del nuovo progetto promosso da Italia Lavoro, nell’ambito del programma Amva. Sarà erogato un incentivo di 5-10 mila euro (in funzione del valore delle quote cedute) alle realtà imprenditoriali che nasceranno dalla cessione delle quote a giovani tra i 18 e i 35 anni da parte di titolari o soci anziani. Diverse le attività interessate, indicate in dettaglio dall'avviso pubblico, tra cui anche l’agricoltura. I 5 milioni di euro a valere sui fondi Fse disponibili per il progetto si inseriscono nel quadro delle azioni poste in essere da Italia Lavoro, società partecipata del Ministero dello Sviluppo economico, per intervenire su uno dei nodi critici del mercato del lavoro italiano, la disoccupazione giovanile, facendo leva sulla tradizione del made in Italy della quale il ricco tessuto delle piccole e medie imprese e depositario. Il progetto Amva poggia sulla stessa idea alla base della strategia avviata a livello europeo: lo Stato non e più protagonista del sistema produttivo, ma un soggetto che supporta l'imprenditoria privata e si mette al servizio dell'intraprendenza dei cittadini, specie nella fase più difficile della vita di un’impresa, lo start-up. (L’articolo è tratto da www.ilpuntocoldiretti.it)


GIOVANI IMPRESA

OSCAR GREEN 2013

Settima edizione del Premio che valorizza l’innovazione in agricoltura La settima edizione del Premio Oscar Green 2013 è ufficialmente salpata e le iscrizioni rimarranno aperte fino al 15 marzo 2013. Il tutto, come sempre, con la regia di Coldiretti Giovani Impresa, che ha dato avvio all’avventura dell’Oscar Green per valorizzare e dare spazio all’innovazione in agricoltura. L’obiettivo è quello di sempre: portare all’attenzione dei cittadini italiani e delle altre aziende agricole le esperienze vincenti di giovani imprenditori che hanno saputo costruire progetti di impresa competitivi e sostenibili allo stesso tempo. Giovani imprese che esprimono in tal modo un nuovo modello di sviluppo per il Paese che intreccia processi di integrazione lungo la filiera (produzione - trasformazione - commercializzazione di cibo) con percorsi di diversificazione e/o interazione con altri settori (turismo - artigianato - commercio - servizi alle persone, all’ambiente e al territorio) e strategie di innovazione (prodotto - processo relazioni con il territorio). Il premio Oscar Green è nato 7 anni fa su iniziativa di Coldiretti Giovani Impresa partendo dall’idea che il nostro Paese, per continuare e ritornare ad essere competitivo nell’economia globalizzante, dovesse puntare sulle straordinarie idee italiane, soprattutto dell’entusiasmo dei “giovani” italiani, sulla loro capacità di essere geniali e di saper trasformare in bellissime e redditive realtà delle fantasie che per molti potevano restare soltanto tali. Da qui il premio dedicato all’innovazione in agricoltura che comprende 6 categorie diverse che evidenziano l’idea di sviluppo economico a cui dovrebbe tendere il nostro Paese secondo Coldiretti Giovani Impresa: Stile e cultura d’impresa – per premiare la capacità dell’imprenditore di interagire con altri settori dell’economia; Esportare il territorio – per premiare la capacità dell’impresa di esportare insieme al suo prodotto lo straordinario bagaglio paesaggistico e culturale dei territori italiani; In filiera – per premiare un’impresa agricola che passa da mera produttrice di commodity a produttrice di cibo; Campagna amica – per premiare la capacità delle imprese agricole di accorciare la filiera e portare il cibo direttamente sulle tavole degli italiani senza intermediazioni; Non solo agricoltura – per premiare l’agricoltura che si prende cura della società con la produzione di servizi per il benessere dell’ambiente e delle persone; Ideando – per premiare l’idea che ha fatto nascere un’impresa (che ha al massimo un anno di vita) evidenziando l’importanza strategica che i giovani hanno per il nostro Paese, che dovrebbe trattarli non come un problema da risolvere all’interno dell’economia nazionale ma come un’opportunità da cogliere per uno sviluppo economico vero e sostenibile. Tutti gli interessati possono presentare la propria candidatura all’Oscar Green tramite il sito internet www.oscargreen.it. Va rispettato il requisito dell’età: gli imprenditori agricoli e agroalimentari che partecipano al concorso devono avere al massimo 40 anni (fatta eccezione per la Categoria In-Filiera). Per ogni ulteriore informazione, la Segreteria di Giovani Impresa è a disposizione: tel. 0372 499814.


APPUNTAMENTI

Lunedì 4 Febbraio 2013

RIVOLTA D’ADDA FIERA DI SANT’APOLLONIA Sala Convegni della Banca Popolare di Lodi Via Cesare Battisti, 23 ORE 21,00

INCONTRO INFORMATIVO DAL TITOLO

Direttiva Nitrati: una vittoria dell’agricoltura Ore 21: Interventi Introduzione Simone Solfanelli, Direttore Coldiretti Cremona Relazione Marco Benedini, Responsabile Prov.le Servizi Tecnici Dibattito Conclusioni Eugenio Torchio, Delegato Confederale Coldiretti Cremona

Scrivo scrivo scrivo


INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – RICEVIAMO DA CCIAA CREMONA

CORSI DI FORMAZIONE GRATUITI RIVOLTI AGLI IMPRENDITORI AGRICOLI Servimpresa, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cremona, organizza in collaborazione con le Associazioni di categoria del settore agricolo e il CERSI (Centro di Ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale) dell'Università Cattolica, i seguenti corsi gratuiti:

1. CONTROLLO, GESTIONE E UTILIZZO DEI FARMACI NELL’AZIENDA ZOOTECNICA (edizione a Cremona e a Crema) Programma: Problemi attuali dell'uso degli antimicrobici e medicinali veterinari in allevamento Uso responsabile del farmaco Tracciabilità dei trattamenti e degli animali trattati Provvedimenti sanzionatori Autocontrollo aziendale (cenni) DOCENTE: Dr. Maurilio Giorgi, Direttore del Dipartimento di Prevenzione ASL Veterinaria di Cremona DATE CORSO A CREMA: 11 e 18 Febbraio 2013, dalle 14.30 alle 17.30 DATE CORSO A CREMONA: 6 e 13 Febbraio 2013, dalle 14.30 alle 17.30 SEDI: Aule corsi della Camera di Commercio di Cremona e di Crema

2. LE CERTIFICAZIONI PER IL COMMERCIO DEI PRODOTTI AGRICOLI Programma: • Aspetti normativi della commercializzazione dei prodotti agricoli • Etichettatura, Tracciabilità e Normativa autocontrollo 852/2004 • Biologico • La commercializzazione in Italia, nei paesi comunitari e no • Valorizzazione e certificazione: norme e standard privati • La valorizzazione delle PMI: che cosa fare a fronte delle richieste dei canali commerciali e distributivi • Focus sui meccanismi della distribuzione: qualificazione dei fornitori e contratti di acquisto Docente: Prof. Gianni Di Falco, Università Cattolica del Sacro Cuore Durata: 12 ore Date: 13 / 20 / 27 Febbraio 2013, dalle 14.30 alle 18.30 Sede: Aula corsi di Servimpresa, ingresso da Via Solferino, 33 Cremona

Per informazioni e iscrizioni: Servimpresa – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cremona (Tel. 0372 490227) – Sito Internet www.servimpresa.cremona.it – E-mail arisi@cr.camcom.it.


IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA IN PROVINCIA DI CREMONA CREMONA. Al Foro Boario, tutti i venerdì mattina. CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, ogni sabato SORESINA. Tutti i lunedì, davanti al Palazzo Comunale VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi PIZZIGHETTONE. Tutti i giovedì, al “Torrione del guado” CREMA. Via Terni, vedi calendario qui in basso BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la 2° domenica del mese PANDINO. In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi)

LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA è a Cremona, in via Buoso da Dovara, n. 29

CREMA, CALENDARIO 2013

MERCATO DI CAMPAGNA AMICA I prossimi appuntamenti Domenica Domenica Domenica Domenica

3 3 7 5

Febbraio Marzo Aprile Maggio

Domenica Domenica Domenica Domenica …continua…

17 17 21 19

Febbraio Marzo Aprile Maggio


MERCATI – AGGIORNATI 24 GENNAIO 2013 PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 23 genn.

MILANO 22 genn.

MANTOVA 24 genn.

(fino) 270-273

FRUMENTO tenero buono mercantile

BOLOGNA 17 genn.

Tonn.

245-249

n.q.

n.q. buono m. n.q.

GRANOTURCO ibr. naz. 14% um.

SEMI di SOIA Nazionale

Tonn.

233-235

247-248

238-242

243,5-247,5

Tonn.

n.q.

512-515

498-503

495-503

Fino a 65 Tonn.

n.q. 265-267

251–256

(p.spec. 62-64)

226-230 232-237

ORZO naz. p.spec. 55-60 p.spec. 66-68

Triticale 270-272

CEREALI MINORI

Tonn.

CRUSCA alla rinfusa

Tonn.

189–191

Tonn.

loietto: n.q.

n.q.

182–183

141-151 145-150

261-263

Sorgo nazionale

265-269

Sorgo 271-273

FIENO Magg. 2012 Agostano

Fino a 70

257–262

n.q. (p.spec. 66-67)

in sacchi 210-213

192-193

Mag. 1° t.

140-145

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

n.q.

80-92

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 23 genn.

MILANO 21 genn.

MANTOVA 24 genn.

MODENA 21 genn.

SUINI lattonzoli locali

15 kg

3,830

3,850

3,850

3,840

SUINI lattonzoli locali

25 kg

2,770

2,840

2,780

2,760

SUINI lattonzoli locali

30 kg

2,460

2,525

2,460

2,480

SUINI lattonzoli locali

40 kg

2,100

2,150

2,070

2,100

SUINI da macello

156 kg

1,475

1,535

n.q.

SUINI da macello

176 kg

1,535

1,535

n.q.

1,505

1,510

n.q.

SUINI da macello

Oltre 176 kg

Paglia di frum.

casc. 45-50

(da 144 a 156 kg)

1,480 (da 156 a 176 kg)

1,535 (da 176 a 180 kg)

1,519


CREMONA

MONTICHIARI

MANTOVA

MODENA

16 genn.

18 genn.

24 genn.

21 genn.

kg.

p.v. 1,06-1,24 p.m 2,40-2,70

1,05-1,26

da macello 1,11-1,21

kg.

pv 0,84-0,92 pm 2,00-2,15

0,75-0,85

0,92-1,02

kg.

pv 0,64-0,76 pm 1,65-1,85

0,50-0,60

0,76-0,86

PRODOTTO

Unità di misura

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

VACCHE FRIS. 3° qualità (p.v.)

MANZE scott. 24 mesi

kg.

VITELLI baliotti

50-60

fris. (p.v.)

kg.

VITELLI baliotti

50-60

pie blu belga p.v

kg.

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 23 genn.

BURRO pastorizzato

kg.

2,95

kg.

(dolce) 5,05-5,20

kg.

(piccante) 5,25-5,50

PROVOLONE VALPADANA

oltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

1,30-1,40

1,44-1,61

p.v. 1,48–1,63 pm 2,85-3,15

fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANA

pm 2,50-3,00

Vitelloni femm. da macello pez. nere (kg. 450-500)

1,00-1,00

MONTICHIARI (1° q. 56/60 kg)

1,00-1,10 3,00-4,00

MONTICHIARI

3,85-4,00

MILANO 21 genn.

(da 46 a 55 kg)

(45-55 kg)

0,80-1,10

0,75-1,20

3,05-3,60

MANTOVA 24 genn.

past. 2,60 centr. 3,30

2,30

5,05-5,20

n.q.

5,25-5,50

n.q.

(pregiate 70 kg)

3,56-4,35

MODENA

21 genn. Zangolato di creme X burrificaz. 2,00

-PARM. REGGIANO 12 mesi

8,60-8,90

kg.

6,90-7,20

6,80-7,25

6,85-7,05

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m

10,70-11,10 GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg.

8,00-8,25

8,00-9,00

8,05-8,25

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

12,55-12,95

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono il martedì per il comparto dei cereali e derivati, per gli altri comparti il lunedì. Per la zootecnia da latte si fa riferimento a Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mercato di Bologna, che riportiamo come riferimento per i cereali, quota il giovedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI - INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it


Commissione Unica Nazionale Suini da macello CUN SUINI – PREZZI CIRCUITO TUTELATO Gennaio 2013 QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

3 gennaio 2013 Da 7.1.2013 a 11.1.2013

10 gennaio 2013 Dal 14.01.13 al 18.01.2013

17 gennaio 2013 Dal 21.01.13 al 25.01.13

24 gennaio 2013 Dal 28.01.13 al 01.02.13

31 gennaio 2013

144/152 kg

1,410

1,433

1,444

n.q.

152/160 kg

1,440

1,463

1,474

n.q.

160/176 kg

1,500

1,523

1,534

n.q.

CATEGORIA

W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana

se vadhttp://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

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