Coldiretti cremona informa n 34 2013

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Le imprese, l’ambiente, l’alimentazione

Coldiretti Cremona Informa, Anno VIII NewsLetter

Informazione online Venerdì 20/09/2013 – Anno VIII, Numero 34 Latte. Spot, record storico. Il vergognoso accordo regala 100milioni all’industria Latte/2. In Lombardia, in 10 anni, sparito più del 30% degli allevamenti Nitrati. In Regione Lombardia conto alla rovescia per la nuova mappa Pac. Anticipo contributo // Per la riforma si prepara un autunno caldo Campagna Amica. Fattorie a porte aperte // Progetto Agribenessere Made in Italy. La leadership italiana vale 12 miliardi // Zucca dop, convegno In agenda. Datori di Lavoro, avvisi // Epaca, avvisi // Mercati, quotazioni …………………………………………………………………………

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Record storico per lo spot PREZZO DEL LATTE Il vergognoso accordo lombardo regala all’industria 100 milioni Il prezzo del latte italiano alla stalla sale ancora e raggiunge un nuovo record toccando i 51,55 centesimi al litro, in aumento del 25% rispetto allo scorso anno, nell’ultima quotazione “spot” settimanale alla borsa di Verona che è insieme a quella di Lodi il punto di riferimento nazionale. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che a crescere su valori massimi sono stati anche i prezzi del latte pastorizzato importato con quello in arrivo dalla Germania che ha toccato il record di 52,58 centesimi al litro. Le quotazioni continuano dunque a crescere e - denuncia la Coldiretti – arriva a circa 100 milioni di euro il valore della speculazione che le industrie possono realizzare sottopagando il latte agli allevatori ad appena 42 centesimi al litro, secondo l’ultimo accordo siglato con alcune organizzazioni di settore per il semestre agosto 2013 gennaio 2014 in Lombardia, dove si produce il 40% del latte italiano. Un accordo che la Coldiretti ha responsabilmente rifiutato di firmare e che sta costando caro agli allevatori costretti ad affrontare un aumento stellare dei costi energetici e dell’alimentazione del bestiame che ha fatto chiudere le stalle.


Con questi prezzi - spiega la Coldiretti alle industrie conviene comprare il latte italiano sulla base dell’accordo a 42 centesimi al litro, visto che costa meno. Poi c’è anche chi lo rivende, lucrando sulla differenza di quasi 10 centesimi al litro con le quotazioni dello spot. E’ un fiume di soldi nelle tasche di pochi, mentre gli allevamenti resistono a fatica e diversi chiudono. Dall’inizio della crisi nel 2007 ad oggi in Italia hanno cessato l’attività oltre seimila allevamenti con la produzione di latte che nei circa 38mila allevamenti rimasti nei primi sei mesi del 2013 si è ridotta in media di oltre il 3% rispetto allo scorso anno, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Agea, ma è possibile che il deficit possa ulteriormente aggravarsi. Il taglio della produzione - conclude la Coldiretti - è stato del 2,45%, in Lombardia, 2,15% in Emilia Romagna, del 2,73% in Piemonte, del 5,86% in Friuli, del 4,70 in Veneto, del 7,86% nel Lazio, del 5,40% in Puglia, del 4,89% in Campania e del -4,76% in Sardegna, con il record negativo fatto segnare nelle Marche (10,32%).

Latte, in Lombardia in dieci anni sparito più del 30% degli allevamenti Sembra non finire mai la lunga notte delle aziende da latte. Nei dieci anni che vanno dal 2003 al 2013 - spiega un’analisi di Coldiretti Lombardia - il numero delle stalle lombarde è diminuito di oltre il 30 per cento, passando da 8.761 a 6.042. Se poi si considerano solo quelle che consegnano a industrie e caseifici e si escludono quelle che trasformano in proprio o fanno vendita diretta, si scende sotto la soglia psicologica di 5mila allevamenti. In media – rileva la Coldiretti regionale – in Lombardia, dove si produce il 40% di tutto il latte italiano, sono sparite oltre 270 realtà all’anno. “Dal 2003 a oggi – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – è stato perso un patrimonio enorme del nostro settore zootecnico. E se alcune aziende si sono ristrutturate sia dal punto di vista produttivo che della gestione, molte altre hanno chiuso, punto e basta, a causa dei costi sempre più alti a fronte di un valore del latte che spesso non ha permesso neppure di coprire le spese”.


Secondo l’analisi di Coldiretti Lombardia su dati Clal, negli ultimi dieci anni la media del valore riconosciuto dalle industrie a un litro di latte alla stalla non ha raggiunto nemmeno i 39 centesimi al litro e questo nonostante un prezzo al dettaglio per i consumatori che nel tempo ha superato anche l’euro e 60 centesimi. “La situazione non è migliorata molto neppure quest’anno – commenta Prandini – visto che a fronte di una quotazione del latte spot di 51,55 centesimi al litro, alle stalle vengono pagati, e non sempre, 42 centesimi. Un prezzo che va assolutamente adeguato al rialzo, anche perché rispetto a qualche anno fa i costi di gestione, dall’energia al foraggio, hanno registrato aumenti fra il 20 e il 30 per cento. O si cambia atteggiamento verso il settore o rischiamo di non riuscire più a invertire il trend, con l’ulteriore sparizione di allevamenti”. In Lombardia (come si evince dalla tabella che segue) le province che hanno sofferto di più sono Mantova, Lecco, Pavia e Sondrio che detiene anche il record negativo di meno 46 per cento. Quelle in linea con la media regionale sono Brescia, Milano (con Monza Brianza) e Varese. Quelle che hanno “perso meno”, ma sempre con percentuali a due cifre, sono: Bergamo, Como, Cremona e Lodi.

La lunga notte delle stalle in Lombardia Provincia Bg Bs Co Cr Lc Lo Mi + Mb Mn Pv So Va Totale

2003 1.153 2.489 226 1.072 159 408 495 1.565 164 877 153 8.761

2013 833 1.714 191 807 106 314 344 1.046 111 471 105 6.042

Differenza percentuale -28% -31% -15% -25% -33% -23% -31% -33% -32% -46% -31% -31%

Elaborazione Coldiretti Lombardia su dati Agea e Dg Agricoltura Regione Lombardia


Nitrati, conto alla rovescia per la nuova mappa “Meglio il concime naturale rispetto al chimico” “Meglio il concime naturale di quello chimico e il nuovo piano nitrati della Regione sembra andare, per fortuna, proprio in questa direzione” ha detto Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia, dopo che l’Assessorato all’agricoltura ha annunciato che entro dicembre sarà pronta una mappa delle zone vulnerabili aggiornata e più legata alla realtà di territori dove, spesso, le fonti di inquinamento sono diverse rispetto al solo settore agricolo. “Come abbiamo sempre affermato – ha ribadito Prandini – dobbiamo ragionare su parametri attuali e non certo sulla base di studi realizzati venti anni fa, e in ogni caso il fatto che a Bruxelles si spinga molto per l’utilizzo del concime chimico è una chiara dimostrazione di come certe lobbies straniere pesino e danneggino gli interessi dell’Italia e in particolare della Pianura Padana dove esiste una zootecnia di alto livello che si è evoluta molto anche sul fronte del trattamento dei effluenti di allevamento”. Secondo la Coldiretti Lombardia è corretta la posizione della Regione che punta a individuare come zone vulnerabili quelle aree per le quali i monitoraggi dimostrano un’effettiva criticità e un effettivo carico zootecnico. “Visto che è capitato che nella vecchia mappa nitrati fossero inserite fasce di territorio senza la presenza di zootecnia – ha rimarcato il Presidente di Coldiretti Lombardia e Delegato Confederale di Coldiretti Cremona – Aspettiamo quindi il nuovo studio della Regione sulle reali fonti dei nitrati e il piano per la loro gestione”.

Anticipati gli aiuti Pac per il 2013 L’Italia potrà anticipare al 16 ottobre 2013 il pagamento degli aiuti Pac sino al 50 per cento degli importi. Per quanto riguarda i pagamenti per i bovini (per gli Stati membri che prevedono tale pagamento) l'importo dell'anticipo può essere incrementato sino all'80 per cento. La decisione è stata presa unanimemente dagli esperti degli Stati membri riuniti in seno al comitato di gestione che hanno approvato la proposta della Commissione che autorizza l’anticipo dei pagamenti, causa le difficoltà metereologiche che quest’anno ha colpito diverse regioni. Il versamento degli aiuti, che viene eseguito normalmente il 1° dicembre, potrà essere effettuato a condizione che le amministrazioni nazionali abbiano proceduto alla verifica abituale delle domande. Il saldo dei pagamenti sarà erogato in data successiva considerando il tasso di riduzione che sarà stabilito a titolo della disciplina finanziaria per l’anno 2014.


Per la Riforma della Pac si prepara un autunno "caldo" Si prepara un autunno “caldo” sul fronte della nuova Pac. Con avvio dal 17 e fino al 24 settembre, il Consiglio, il Parlamento europeo e la Commissione europea si stanno confrontando sugli aspetti della Riforma rimasti in sospeso, che comprendono gli elementi relativi al Quadro finanziario pluriennale quali il capping e la degressività, il trasferimento tra i due pilastri, la convergenza tra gli Stati membri, i massimali nazionali dei pagamenti diretti e dello sviluppo rurale, il cofinanziamento dei programmi di sviluppo rurale e la riserva di crisi. Gli stessi temi saranno sul tavolo del Consiglio dei ministri dell’Agricoltura il prossimo 23 settembre. L’obiettivo è arrivare con un accordo generale al voto da parte della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, che si riunirà il 30 settembre per il voto in prima lettura sull’intero pacchetto di riforma. Successivamente, dopo il voto della plenaria del Parlamento europeo, nel mese di dicembre ci sarà l’adozione formale da parte del Consiglio dell’Ue (che approverà la posizione espressa dagli eurodeputati) e le quattro proposte di regolamento saranno definitivamente adottate. Riguardano i pagamenti diretti, l’Ocm unica, lo sviluppo rurale e il finanziamento, la gestione e il monitoraggio della Pac. Ricordiamo che la nuova Politica agricola comune entrerà in vigore il 1° gennaio 2014, ma l’applicazione di alcune norme partirà dal 2015. Per non causare problemi al normale funzionamento della Pac, a partire dal sistema dei pagamenti diretti e da quello dello sviluppo rurale (Psr) la Commissione ha stabilito delle norme transitorie che varranno fino a quando la Riforma entrerà concretamente a regime. Dunque, le attuali disposizioni sul regime di pagamento unico, il regime di pagamento unico alla superficie (Rpus – per i nuovi Stati membri) e i pagamenti relativi all’articolo 68, saranno mantenuti per l’anno di domanda Pac 2014, ma con alcune modifiche. La proposta della Commissione, relativa alle norme transitorie per il 2014, prevede che gli Stati membri potranno versare anticipi al 16 ottobre 2014, sino al 50% dei pagamenti (80% per i pagamenti relativi alla carne bovina). Per ogni Stato membro il valore totale dei diritti all’aiuto (primo anno di convergenza) è uguale a quello riportato nell’allegato VIII. Per l’Italia il massimale è pari a 3.953,394 milioni di euro. I massimali relativi ai pagamenti specifici per le carni ovine e caprine e i bovini sono adeguati ai nuovi massimali nazionali. Gli Stati membri possono inoltre decidere di trasferire sino al 15% dei loro massimali nazionali per gli anni 2014-2019, per le misure dello sviluppo rurale. Gli Stati membri che non utilizzano tale possibilità possono decidere di rendere disponibile, sotto forma di pagamenti diretti, fino al 15% degli importi destinati alle misure dello sviluppo rurale, elevabile al 25% nel caso di Bulgaria, Estonia, Finlandia, Lettonia, Lithuania, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Spagna, Svezia e Regno Unito.


Per quanto riguarda, invece, lo sviluppo rurale, l’obiettivo è garantire una transizione tra due periodi di programmazione pluriennale. La proposta della Commissione prevede che gli Stati membri possono continuare ad assumere per alcune misure (per “superficie”: indennità compensative, misure agro ambientali, ecc.), nell'anno 2014, degli impegni giuridici nell'ambito di programmi di sviluppo rurali esistenti (anche dopo l'esaurimento delle risorse finanziarie del periodo di programmazione 2007-2013) e le spese che ne derivano possono beneficiare del sostegno in corso per il nuovo periodo di programmazione 2014-2020. In seguito alla definizione dell’accordo sul QFP e dell’accordo inter istituzionale sulla PAC, la proposta di regolamento relativa al 2014, dovrà essere adottata dal Consiglio e dal Parlamento europeo nel quadro della procedura di codecisione, prima della fine 2013, affinché le norme transitorie possano essere applicate dagli Stati membri a partire dal 1° gennaio 2014.

L’articolo è tratto da www.ilpuntocoldiretti.it il giornale di informazione per le imprese del sistema agroalimentare

IVA COLDIRETTI: L’AUMENTO SVUOTA I BICCHIERI DEGLI ITALIANI COLPISCE GRANDI E PICCINI, DAI SUCCHI DI FRUTTA AL VINO L’aumento dell’aliquota Iva colpisce dai succhi di frutta al vino con un aumento dei prezzi delle bevande più diffuse tra grandi e piccini. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulle principali voci della spesa alimentare interessate dall’aumento dell’Iva dal 21 al 22% dal primo ottobre. Se la maggioranza dei prodotti di largo consumo come frutta, verdura, carne, latte e pasta sono esclusi dai rincari, l’innalzamento dell’aliquota - sottolinea la Coldiretti - si sentirà soprattutto nei bicchieri degli italiani: dalle bevande gassate ai superalcolici, dai spumanti alla birra, dai succhi di frutta al vino, fino all’acqua minerale. A preoccupare è soprattutto l’effetto sui consumi per bevande come il vino che deve affrontare uno storico calo dei consumi in Italia pari al 7,2% rispetto allo scorso anno, nel primo semestre del 2013. L’aumento dell’imposta sul valore aggiunto rischia - conclude la Coldiretti - di dare il colpo di grazia agli acquisti di vino sul mercato nazionale che sono scesi al minimo storico dall’Unità d’Italia con appena 22,6 milioni di ettolitri, rispetto ai 29 milioni di ettolitri bevuti negli Stati Uniti e ai 30,3 milioni di ettolitri della Francia nel 2012.


ALIMENTARE: LA LEADERSHIP ITALIANA NELLA QUALITÀ VALE 12 MILIARDI La leadership italiana nella qualità alimentare vale 12 miliardi, che rappresentano il fatturato al consumo generato sui mercati nazionale ed estero dalle produzioni a denominazione di origine (Dop/Igp). E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che il primato nazionale si è ulteriormente consolidato rispetto ai dati divulgati dall’Istat per un totale di 255 riconoscimenti (156 Dop, 97 Igp e 2 Stg) con la ''Trota del Trentino'' che ha conquistato per ultima la denominazione d'origine protetta (Dop) proprio questa settimana. Le principali produzioni a denominazione di origine, dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano, dal Prosciutto di Parma al San Daniele, trainano l’intero Made in Italy alimentare verso il record storico nelle esportazioni, con un crescita stimata pari al 7% per un valore che nel 2013 dovrebbe raggiungere la cifra record di 34 miliardi. Un segnale positivo in vista dell’Expo, che deve rappresentare l’occasione per fare conoscere la vera identità del prodotto italiano all’estero dove il nemico maggiore - sostiene la Coldiretti - sono le imitazioni low cost con il cosiddetto “Italian sounding” che vale circa 60 miliardi (quasi il doppio delle esportazioni di prodotti autentici) e colpisce i prodotti più rappresentativi dell’identità alimentare nazionale. Nei diversi continenti sono in vendita inquietanti aberrazioni, dallo “Spicy thai pesto” statunitense al “Parma salami” del Messico, ma anche una curiosa “mortadela” siciliana dal Brasile, un “salami calabrese” prodotto in Canada, il “provolone” del Wisconsin, gli “chapagetti” prodotti in Corea. Le denominazioni Parmigiano Reggiano e Grana Padano sono le più copiate nel mondo con il Parmesan diffuso in tutti i continenti, dagli Usa al Canada, dall'Australia fino al Giappone, ma in vendita c'è anche il Parmesao in Brasile, il Regianito in Argentina, Reggiano e Parmesao in tutto il Sud America. Per non parlare del Romano, dell'Asiago e del Gorgonzola prodotti negli Stati Uniti. E in alcuni casi sono i marchi storici ad essere “taroccati” come nel caso della mortadella e del prosciutto San Daniele prodotti in Canada. Bisogna combattere un inganno globale per i consumatori che - conclude la Coldiretti - causa danni economici e di immagine alla produzione italiana sul piano internazionale, cercando un accordo sul commercio internazionale nel Wto per la tutela delle denominazioni dai falsi.

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COMMERCIO ESTERO:

Positivo l’export di cibo (+7%) e farmaci (+16,7%) L’aumento del 7 per cento delle esportazioni di prodotti agroalimentari è, insieme alla forte crescita del 16,7 per cento dei prodotti farmaceutici, il dato più incoraggiante del commercio estero. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nei primi sette mesi del 2013 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, segnato da una sostanziale stagnazione generale con una + 0,2 per cento. L’agroalimentare - sottolinea la Coldiretti - è in netta controtendenza rispetto all’andamento generale, trainato dall’aumento della domanda estera in tutti i principali comparti produttivi, che compensa la crisi dei consumi sul mercato interno. Se la tendenza sarà confermata, l’agroalimentare farà segnare il record di 34 miliardi nel valore delle esportazioni nel 2013. Tra i principali settori del Made in Italy alimentare ci sono - conclude la Coldiretti - l’ortofrutta e il vino.

SALUTE: 16.145 CENTENARI IN ITALIA La dieta mediterranea allunga la vita Negli ultimi dieci anni in Italia la vita media è aumentata di 2,4 anni per gli uomini e di 1,7 anni per le donne ed oggi gli italiani sono tra i più longevi del mondo, con una vita media che ha raggiunto i 79,4 anni per gli uomini e a 84,5 per le donne. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat in occasione della "conquista" del primato mondiale di uomo più vecchio del mondo da parte dell’italiano, Arturo Licata, siciliano di 111 anni. Ci sono 3,6 milioni di italiani che - sottolinea la Coldiretti - hanno superato gli 80 anni e quelli centenari sono ben 16145, dei quali l’80,8% femmine e il 19,2% maschi. Non è un caso che tra i suoi segreti a tavola il nuovo recordman - continua la Coldiretti abbia indicato quello di aver consumato molte verdure, cipolla cruda a volontà e un bicchiere di vino rosso ai pasti e come piatto preferito è la pasta con la ricotta. Numerosi studi infatti - sostiene la Coldiretti, hanno certificato che la dieta mediterranea è uno dei fattori principali che garantisce ai cittadini italiani una vita più lunga. Pane, pasta, pesce, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari si sono dimostrati un elisir di lunga vita per gli italiani. Ma il futuro è preoccupante con la crisi infatti è crollata la spesa a tavola degli italiani che dicono addio alla dieta mediterranea dall’olio di oliva extravergine (-10%) al pesce (-13%), dalla pasta (-10%) all’ortofrutta (-3%), secondo un’analisi della Coldiretti nei primi sei mesi del 2013. Un allarme condiviso dall’Associazione italiana di Oncologia Medica (Aiom) secondo la quale – conclude la Coldiretti – tre tumori su dieci nel nostro Paese sono causati da un'alimentazione errata.


Convegno ieri a Casalmaggiore presso il Teatro Comunale

“Il percorso per la DOP della zucca casalasca-viadanese” L’iniziativa ha aperto l’edizione 2013 della “Festa della Zucca a Casalmaggiore” “Il percorso per la DOP della zucca casalasca-viadanese”: questo il tema del convegno tenutosi ieri a Casalmaggiore, presso il Teatro Comunale, iniziativa che ha aperto l’edizione 2013 della “Festa della Zucca a Casalmaggiore”. Promosso dal gruppo “Amici di Casalmaggiore” (con l’adesione, tra gli altri, della Strada del Gusto Cremonese, della Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani, della Coldiretti di Cremona e di Mantova), il convengo si poneva l’obiettivo di valorizzare e far conoscere sempre più a fondo (dall’aspetto culinario a quello sanitario) il “prodotto zucca”. Numerosi e qualificati gli interlocutori presenti alla tavola rotonda, dall’Assessore Regionale lombardo all'Agricoltura, Giovanni Fava, al Sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla, dagli amministratori delle due province coinvolte (per la Provincia di Cremona c’era Gianluca Pinotti, assessore all’agricoltura e all’ambiente) ai rappresentati dell’agricoltura, senza dimenticare, tra gli altri, ricercatori universitari, cuochi, endocrinologi, rappresentanti del tessuto produttivo e culturale ….e buongustai. Ogni relatore, ciascuno per la propria parte e per le proprie competenze, ha evidenziato il valore di un prodotto che è buono e salutare. Un prodotto, fra l’altro, che è in grado di “riempire” un intero menù, dall’antipasto al dolce, poiché molte sono le sue “virtù” ed ogni piatto risulta gustoso e “benefico”, buono sia per il palato che per la salute di chi lo porta in tavola. Della Zucca si possono mangiare sia i semi che la polpa. I semi hanno un elevato valore nutrizionale, essendo costituiti principalmente da proteine. Si possono mangiare al naturale o si possono consumare come olio. La polpa di zucca contiene più del 90% di acqua, una bassa percentuale di zuccheri semplici, proteine e grassi, per cui è ipocalorica. È particolarmente ricca di vitamina A, vitamina C, beta-carotene e minerali (come potassio, calcio, fosforo). L’eccellenza della zucca nel piatto è stata garantita anche da Arneo Nizzoli, cuoco noto come “l’imperatore della zucca”. Il convegno, oltre a dimostrarsi una preziosa occasione per promuovere un turismo enogastronomico a partire dalle produzioni tipiche locali, ha ufficialmente dato il via al percorso che punta al riconoscimento della DOP per la zucca casalasca-viadanese. Nelle conclusioni, l’assessore Giovanni Fava ha confermato l’impegno della Regione Lombardia in tal senso, pur senza nascondere l’eventualità che l’iter inaugurato possa rivelarsi lungo, accompagnato da difficoltà, legate al fatto che si parla di un prodotto di nicchia (350 ettari di coltivazioni, fra Mantova e Cremona).


Tutti a Scuola di Salute Gli alunni tornano sui banchi di scuola con il progetto didattico “Agribenessere” La lotta all’obesità (con l’invito a scelte alimentari che premino la genuinità, la stagionalità, “l’italianità”), l’attenzione all’ambiente (con i percorsi Sorella Acqua ed Educare alla sostenibilità), la promozione e la tutela del vero Made in Italy (con le proposte W l’agricoltura, Km zero!, L’etichetta, nostra alleata), e ancora la conoscenza del territorio e della nostra storia (attraverso il cammino W la tradizione). Ecco alcuni dei temi proposti dal progetto didattico Agribenessere… a Scuola di Salute, rivolto da Coldiretti Cremona – puntuale, come ogni anno, al primo giorno in classe – alle Scuole del territorio, di ogni ordine e grado. Lo scorso anno sono stati oltre mille gli alunni incontrati da Coldiretti Cremona nell’ambito del progetto didattico. Agribenessere nasce come un invito – rivolto ai più piccoli, ma naturalmente da estendere ad insegnanti e famiglie – a riscoprire il valore di uno stile di vita sano, che coniughi corretta alimentazione, regolare attività fisica, e naturalmente l’incontro con il mondo rurale, capace di offrire il verde della campagna, i sapori della dieta mediterranea, le attività e le storie che uniscono tradizione e modernità. I progetti prevedono visite in fattoria didattica, in agriturismo, negli agrinido, presso i Mercati di Campagna Amica, così come ‘sopralluoghi’ presso aziende agricole che hanno puntato sulle energie rinnovabili, nel segno della multifunzionalità e della sostenibilità. L’obiettivo è favorire l’incontro con gli imprenditori agricoli, che raccontano la propria attività e conducono i ragazzi alla scoperta delle eccellenze dell’agricoltura Made in Cremona e Made in Italy.


Ecco i percorsi proposti alle classi, nell’ambito del progetto didattico Agribenessere…a Scuola di Salute.

W L’AGRICOLTURA. L’incontro in classe con imprenditori agricoli del territorio (in primis Giovani Impresa e Donne Impresa Coldiretti) rivela il vero volto della moderna agricoltura: le tecnologie, la professionalità, il rapporto impresa-mercato, la multifunzionalità, il valore dei prodotti agricoli. Gli alunni avranno modo di raccogliere le esperienze di donne e uomini che hanno scelto la vita in campagna.

W LA TRADIZIONE. L’incontro con l’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti consente di riscoprire le radici delle attività e della cultura rurale. Si parlerà delle antiche pratiche, di colture e allevamenti del passato (es. la coltivazione del lino, l’allevamento del baco da seta), con possibilità di approfondire le testimonianze con una giornata in fattoria o una visita al museo della civiltà contadina.

OBESITA’? NO GRAZIE! L’incontro con agricoltori ed esperti di alimentazione consente di analizzare i corretti comportamenti a tavola, ricevendo utili ‘consigli del benessere’. Le scelte alimentari non possono prescindere dalla conoscenza di ciò che si porta in tavola: da qui l’attenzione alle produzioni della nostra terra e alla stagionalità degli alimenti. Il tutto corredato da una sana attività fisica.

KM ZERO! Il rispetto per l’ambiente inizia dalle scelte a tavola: il percorso mostra come ciascuno di noi possa contribuire ad aiutare l’ambiente attraverso gesti quotidiani, ad es. la scelta di produzioni locali (che, non richiedendo lunghi trasporti, limitano le emissioni di gas serra) o l’acquisto di cibi con minori imballaggi. Saranno proposte le esperienze delle imprese agricole “a km zero” e una visita al Mercato di Campagna Amica.

EDUCARE ALLA SOSTENIBILITÀ. Agricoltura fa rima con Ambiente. Il percorso è dedicato alla “produzione di energia dai campi”, con possibilità di visita ad aziende agricole dotate di impianti di energia rinnovabile (biogas, biomasse, pannelli fotovoltaici, ecc.). Sono previsti interventi tesi ad educare a comportamenti che, nella vita quotidiana, contribuiscono al risparmio energetico e alla tutela dell’ambiente.

L’ETICHETTA, NOSTRA ALLEATA. L’incontro con agricoltori ed esperti di educazione alimentare mostrerà l’utilità dell’etichetta, evidenziando l’importanza di conoscere l’origine dei prodotti. La proposta potrà includere una visita al Mercato di Campagna Amica o ad uno dei Punti Campagna Amica, la prima grande rete nazionale per la vendita diretta di prodotti agricoli italiani, freschi di stagione, a km zero, no ogm.

SORELLA ACQUA. Per conoscere l’acqua e suoi utilizzi Coldiretti propone incontri con addetti all’irrigazione e con responsabili delle rogge, che illustreranno il mondo dell’irrigazione con le sue “reti”, regole e tradizioni. Sono incluse visite ad impianti idrici. Sarà un’occasione per riflettere sul valore della risorsa acqua. Si vedrà, inoltre, come l’agricoltura contribuisca a modellare (e tutelare) il paesaggio.


Fattorie didattiche a porte aperte Domenica 29 settembre grande festa per bimbi e famiglie Una domenica in fattoria didattica, immersi nel verde, alla scoperta dei tanti animali, delle molteplici attività e dei sapori unici che contraddistinguono la vita in campagna. E’ questa la proposta che le fattorie didattiche del territorio rivolgono a bambini, genitori, scolaresche, nell’ambito dell’iniziativa “Fattorie didattiche a porte aperte”, fissata per domenica 29 settembre. Con grande entusiasmo e un ricchissimo corredo di idee e percorsi, le imprese agricole di Coldiretti Cremona hanno aderito a questo ‘open-day’ promosso dall’Assessorato all’Agricoltura di Regione Lombardia in collaborazione con le Associazioni agrituristiche. Le aziende di Coldiretti sono pronte a cogliere e valorizzare appieno questa ulteriore occasione per avvicinare bambini, genitori e nonni alla vera agricoltura Made in Italy. Ci saranno proposte per tutte le età e per tutti i gusti: la mappa delle attività e degli indirizzi può essere richiesta agli Uffici Coldiretti oppure scaricata direttamente dal sito della Regione Lombardia, Assessorato all’Agricoltura. Ecco indirizzi, proposte e indicazioni utili, relative alle fattorie didattiche di Coldiretti Cremona aderenti all’iniziativa. Altre informazioni sono sul nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it.

Le fattorie targate Coldiretti Cremona Che prendono parte alla “giornata a porte aperte” Apiflor (Pescarolo). “Le api e la loro vita”, “Il miele e i prodotti dell’alveare”, “L’antica coltivazione del lino”, i percorsi di degustazione guidata dei prodotti stagionali. E ancora i laboratori dedicati al mais, alle erbe officinali, ad ortaggi e frutta, nonché l’incontro con gli animali. Ecco alcuni percorsi dell’agriturismo e fattoria didattica Apiflor. Il tutto può essere legato alla visita al Museo del lino. Az. Agrituristica “Apiflor” Piazza Garibaldi, 11 – Pescarolo Tel. 0372.836362 – 338.8975175 E.mail: api.flor@libero.it - www.apiflor.com

Per la giornata “a porte aperte” la fattoria Apiflor (Pescarolo) propone: nel pomeriggio laboratorio di natura con esperimenti; attività manipolative; degustazione guidata dei mieli prodotti dall’azienda e torte; percorso tra gli animali, quali caprette, oche, coniglietti, anatre, galline e tartarughe. L’azienda offre la possibilità di pranzare con menù freddo a base di antipasti misti e salumi cremonesi, primo piatto, formaggi del territorio accostati a miele o marmellate, dolce e bevande

Cà de’ Alemanni (Malagnino). Una giornata in campagna, in una vera azienda agricola, è la proposta dell’azienda agricola biologica e fattoria didattica Cà de’ Alemanni di Malagnino. Numerosi i percorsi, fra cui: “Dalla terra al latte”, “Dal latte al formaggio” (con visita al caseificio), “Mamma, oggi cucino io”, “Sportivi siamo, se bene ci alimentiamo”. Azienda agrituristica “Ca’ de’ Alemanni” – Cascina Cà de’ Alemanni – Malagnino Tel e fax 0372 800567 - Cell. 333 8727736 – Email: lazzari.alemanni@gmail.com


Per la giornata “a porte aperte” Cà de’ Alemanni (Malagnino) propone: cavalli della fattoria, provare a cavalcare i cavalli del centro ippico “le colombare”; conoscere i territori limitrofi alla cascina attraverso giri in calesse, assistere alla filatura del provolone fatta dal mastro casaro Roberto. Conoscere gli antichi mestieri di una volta con il teatro dei ricordi di Castelverde, assistere ad una dimostrazione di agility dog. Saranno inoltre presenti laboratori per bambini, giochi in libertà nell’aia e coccole ai coniglietti. Inoltre sarà in funzione il servizio cucina dalle 12.00 alle 20.00 con grigliata, piatti di salumi e formaggio bio, gelato e birra artigianale.

Fulzen - Locanda San Martino (Grumello Cremonese). Peculiarità dell’agriturismo e fattoria didattica è l’esperienza concreta che aiuta i bambini ad imparare giocando. La fattoria propone percorsi caratterizzati dalla conoscenza e cura degli animali, dalla raccolta di ortaggi e frutti, dalla preparazione di cibi semplici e sani (con l’aiuto del cuoco). Una giornata divertente ed educativa. Cascina San Martino,n. 1 – S.P. 47 - Grumello Cr. - Cell 347 2878756 / 348 7936229 - info@sanmartinoagriturismo.it - www.sanmartinoagriturismo.it Per la giornata “a porte aperte” Fulzen - Locanda San Martino (Grumello Cremonese) propone: visita agli animali e conoscenza del loro stile di vita, bagno nella “piscina di mais”, trasformazione dal chicco alla farina, somministrazione dei pasti ai vari animali. Il fantastico “mondo delle api”. Degustazione del miele. Percorso orto/frutteto. Giochi a sorpresa e caccia al tesoro con premio per la squadra vincitrice. Bruschettata per gli adulti. Ristorazione in loco o pranzo al sacco.

Il Campagnino (Pessina Cremonese). Immerso nel verde, l’agriturismo e fattoria didattica assicura una giornata fra giochi in cascina, passeggiate, laboratori in azienda, percorsi “della terra, dell’acqua, della semina, del trapianto, della raccolta”. Segnaliamo inoltre il “percorso della tavola” (che favorisce l’incontro con i genuini prodotti a km zero) e la possibilità di scoprire i tanti animali della fattoria. Via Campagnino loc. Villa Rocca – Pessina Cr. – Tel. e fax 0372 87020 Cell. 3474445607 - rmignani@inwind.it - www.agriturismoilcampagnino.it.

Per la giornata “a porte aperte” la fattoria didattica Il Campagnino (Pessina Cremonese) propone: pranzo presso l’agriturismo dalle 12.30. Dalle 15.00 inizio attività, percorsi, laboratori, agricaccia al tesoro a squadre, tiro con l’arco, vendita diretta e tanto altro.

Cascina S. Alessandro (Soncino). I segreti del baco da seta – allevamento tipico delle nostre campagne, ormai scomparso – si riveleranno a quanti vorranno trascorrere una giornata a Soncino, accolti dall’azienda agrituristica e fattoria didattica Sant’Alessandro, che offre inoltre l’incontro con i numerosi animali della fattoria, la scoperta di strumenti e mestieri di una volta. Az. Agrituristica “S. Alessandro” - C.na S. Alessandro via Caduti del Cielo, 1 – Soncino Tel. e fax 0374 84176 E-mail: agri.s.alessandro@tiscali.it

Per la giornata “a porte aperte” Cascina S.Alessandro (Soncino) propone: una giornata in campagna alla scoperta della vita in un tipico cascinale lombardo, con la peculiarità del baco da seta. Degustazione dei prodotti tipici aziendali e possibilità di pranzo previa prenotazione.


PATRONATO EPACA

Infortuni in agricoltura, i chiarimenti dell’INAIL INAIL ha diramato una nota recente al fine di fornire chiarimenti in merito alla tutela di eventi infortunistici occorsi a coltivatori diretti nello svolgimento di attività imprenditoriali o per il soddisfacimento di esigenze personali e familiari facendo specifici riferimenti a sentenze della Corte di Cassazione emanate nel corso degli ultimi anni. Nell’ambito dello svolgimento di attività imprenditoriali, la giurisprudenza ha spesso confermato che la protezione assicurativa riguarda esclusivamente ciò che costituisce esecuzione di “opera manuale”, incluse le attività prodromiche o strumentali, ma con esclusione di ogni altra operazione che sia solo marginalmente o indirettamente ad essa collegata; nel caso di lavoratori autonomi, quindi, la tutela non riguarderebbe quella parte di attività che può definirsi più propriamente “imprenditoriale”. Nell’ambito di tutela dei coltivatori diretti, però, tale concetto si estende anche ad attività manuali diverse da quelle strettamente agricole purché si tratti di lavorazioni connesse, complementari od accessorie all’attività principale. L’INAIL, pertanto, definisce la connessione quando l’evento infortunistico occorre in occasione di lavorazioni eseguite nell’interesse e per conto dell’azienda agricola, per un migliore utilizzo dei suoi beni e rientrando così nel suo normale ciclo produttivo. Vengono, pertanto, sottolineati tre importanti ambiti entro i quali opera la tutela Inail per i lavoratori agricoli, dipendenti ed autonomi, ulteriori rispetto al lavoro nei campi: 1) infortuni occorsi nello svolgimento di attività connesse; 2) infortuni avvenuti sul luogo di lavoro durante le pause lavorative e/o con modalità di rischio ulteriori create dal lavoratore stesso e giustificate dalle disagiate condizioni lavorative agricole; 3) infortuni avvenuti nell’ambito domestico, in atti legati funzionalmente al lavoro agricolo. E’ evidente, dunque, che la copertura assicurativa del rischio infortunistico è fondata sullo svolgimento di attività fisiche manuali e concrete proprie dell’agricoltura, o a queste strettamente connesse, funzionali o strumentali. La tutela si estende, però, anche all’attività di commercializzazione e distribuzione diretta dei prodotti e, più in generale, a quelle interferenti con l’ottimizzazione della coltivazione agricola, in quanto complementari a questa attività.


Trasporto documentazione per la contabilità Si tratta di una delle questioni maggiormente dibattuta negli ultimi anni con l’INAIL; bisogna quindi prestare estrema attenzione nella trattazione di queste situazioni stante il tenore “definitivo” delle indicazioni fornite dall’Istituto anche in ragione di una sentenza della Corte di Cassazione, la quale, decidendo sulla fattispecie di un agricoltore che subiva un infortunio mentre stava trasportando documentazione presso l’ufficio di un commercialista e, quindi, al di fuori di ogni contesto produttivo, ha voluto evidenziare il principio secondo il quale “in tema di indennizzabilità dell’infortunio occorso a lavoratore autonomo, la tutela assicurativa non riguarda quella parte di attività non attinente al momento lavorativo-esecutivo, bensì a quello organizzativo-imprenditoriale dell’attività economica dell’azienda; ne consegue che l’estensione della tutela agli infortuni in itinere può riguardare gli spostamenti del lavoratore al fine di acquistare e/o vendere i beni direttamente necessari per la produzione, ma non anche quelli finalizzati alla consegna di beni necessari per l’organizzazione amministrativa e contabile”. INAIL ha, pertanto, indicato alle proprie Sedi che da questa sentenza consegue, ad esempio, che i momenti della denuncia, della tenuta e della contabilizzazione dei guadagni derivanti dall’esercizio dell’attività agricola (a fini fiscali, creditizi, del risparmio ecc.), che pur rilevano inscindibilmente con l’attività di gestione imprenditoriale dell’agricoltura, non hanno alcun collegamento materiale con l’attività agricola strettamente intesa.

Autoconsumo Per quanto riguarda la tutelabilità degli infortuni occorsi durante attività svolte unicamente per il soddisfacimento di esigenze personali e familiari, INAIL, e la giurisprudenza si è attestata sul principio, secondo il quale l’attività agricola di produzione è tutelata indipendentemente dalla destinazione finale dei prodotti. Al riguardo, il discrimine rilevante ai fini dell’indennizzabilità dell’infortunio è rappresentato dalla distinzione tra attività di produzione e attività di trasformazione dei prodotti. Infatti, la prima rientra comunque nell’ambito della tutela, mentre la seconda è oggetto di copertura soltanto se caratterizzata dall’imprenditorialità intesa come destinazione al mercato dei prodotti del fondo, dovendosi, invece, ritenere esclusa se destinata ad uso personale. A titolo di esempio, la nota Inail cita il caso di un agricoltore che alleva uno o più suini: l’attività di allevamento è tutelata, senza che abbia rilevanza la distinzione tra animali destinati all’alienazione e animali destinati al consumo personale. Una volta che sia stato, però, individuato il capo destinato al consumo personale, l’attività di trasformazione delle carni non è tutelata, essendo venuta meno ogni connessione, sia pure indiretta, con l’attività protetta. Viene pertanto esclusa l’indennizzabilità dell’evento che si sia verificato mentre l’agricoltore stava trattando parte di un suino da destinare ad uso domestico.

PATRONATO EPACA


PATRONATO EPACA

In caso di infortunio si deve fare subito la segnalazione agli Uffici del Patronato EPACA I lavoratori autonomi, in caso di infortunio, devono prestare particolare attenzione. Se non si provvede a fare tutte le comunicazioni e denunce previste, entro il termine di due giorni, si rischia di perdere l’indennità giornaliera dell’INAIL. Se poi a subire l’infortunio è un familiare coadiuvante dell’azienda oppure un dipendente, l’INAIL, in caso di mancata corretta comunicazione, applica anche pesanti sanzioni. Per evitare qualsiasi rischio, basta presentarsi subito al proprio Ufficio EPACA – Coldiretti, dove si provvederà a fare tutti gli adempimenti previsti dalla normativa.

Le sedi del Patronato Epaca in provincia di Cremona: CREMONA - Via Ruffini, 28 Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940 SORESINA - Via Lombardia, 3 Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980 CASALMAGGIORE - Via Cairoli, 3 Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970 CREMA - Via del Macello, 34/36 - Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

www.cremona.coldiretti.it - e.mail: epaca.cr@coldiretti.it PATRONATO EPACA


AVVISI ALLE IMPRESE

www.cremona.coldiretti.it, il sito Ricordiamo che tutti gli appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono puntualmente comunicati anche attraverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it (in particolare, per gli avvisi e gli appuntamenti rivolti agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”). Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presenti i comunicati stampa diffusi da Coldiretti Cremona, i nostri video, le pagine dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, tutte le iniziative sul territorio, accanto a una serie di link e di indirizzi utili. E’ inoltre possibile sfogliare tutti i numeri del Coltivatore Cremonese, il periodico di Coldiretti Cremona, della nostra newsletter settimanale W l’agricoltura e di tutte le pubblicazioni e guide edite da Coldiretti Cremona.

TUTTE le SETTIMANE l’AGRICOLTURA è in TV

W l’Agricoltura, la trasmissione dedicata al vero Made in Italy a cura di Coldiretti Cremona, prosegue il suo cammino. Si continua a parlare di agricoltura, ambiente, alimentazione Made in Italy ogni settimana, su Telecolor e Primarete, dandoci appuntamento tutti i giovedì alle ore 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, ore 13 circa, su Telecolor.


AVVISI - DATORI DI LAVORO

Collaboratori familiari: niente contributi se l’attività é occasionale Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha emanato la lettera circolare n. 1078/2013 con le indicazioni, ai propri ispettori, relativamente ai collaboratori familiari nei settori dell’artigianato, del commercio e dell’agricoltura. Possibilità per l’imprenditore di utilizzare l’attività dei familiari, già titolari di altro rapporto di lavoro, pensionati o soggetti che non svolgano tale attività in modo prevalente o continuativo, a titolo di collaborazione meramente occasionale, senza necessità di assolvere gli obblighi nei confronti dell’Istituto previdenziale competente. L’intera circolare ruota sul presupposto che la variabile “occasionalità” rappresenta l’elemento derimente al fine di escludere l’obbligo di iscrizione all’Ente previdenziale rispetto all’attività svolta, a titolo gratuito, dal familiare, che si articola nel vincolo coniugale, di parentela e di affinità. La circolare definisce ambiti e termini della occasionalità entro i quali può non insorgere l’obbligo contributivo, infatti:  l’attività deve essere svolta per un massimo di 720 ore nell'anno solare (90 giorni, intesi come frazionabili in ore) e se effettuata per un tempo maggiore la prestazione va dimostrata dal personale ispettivo mediante la rigorosa acquisizione di elementi di natura documentale o testimoniale, in assenza dei quali non potrà ritenersi provato il superamento del limite dei 90 giorni ovvero delle 720 ore annue;  la genuina occasionalità della prestazione del collaboratore a prescindere dalla contestuale presenza del titolare nei locali dell'azienda ove impegnato in altre attività. In via prioritaria vengono individuate due categorie di familiari per i quali l'obbligo contributivo viene meno:  il pensionato - familiare in quanto l'attività prestata è solo occasionale e legata allo "spirito di solidarietà" che caratterizza il lavoro gratuito in ambito familiare e che trova nel pensionato la figura più emblematica;  familiare già occupato a tempo pieno presso altro datore di lavoro, che, quindi, presta in modo residuale e limitato il proprio lavoro nell'azienda di famiglia. Sulla questione della gratuità si rammenta che è considerato riconoscimento di corrispettivo anche l’elargizione di beni in natura, facendo così venir meno uno dei requisiti essenziali del particolare rapporto: occasionalità, gratuità e stato di parentela.


VINCOLO DI PARENTELA Relativamente al vincolo di parentela, si riconduce in linea generale nell’ambito delle collaborazioni occasionali, escluse dagli adempimenti di carattere previdenziale, quelle instaurate tra il titolare dell’azienda, oltre che con il coniuge, con i parenti e gli affini entro il terzo grado, salva la specifica disposizione applicabile nel settore agricolo che contempla i rapporti di parentela e affinità fino al quarto grado. In proposito si ricorda che sono parenti: ● di 1° grado - i genitori e i figli; ● di 2° grado - i nonni, i fratelli e sorelle, i nipoti intesi come figli dei figli; ● di 3° grado - i bisnonni, gli zii (fratelli e sorelle dei genitori), i nipoti intesi come figli di fratelli e sorelle, i pronipoti intesi come figli dei nipoti di 2° grado. ● di 4° grado - i cugini, i pronipoti (figli di nipoti da parte di fratelli e sorelle), i prozii fratelli e sorelle dei nonni). Quanto agli affini, sono i parenti del coniuge, ed il grado di affinità è lo stesso con cui questi soggetti sono parenti del coniuge.

COLLABORAZIONI FAMILIARI NON OCCASIONALI TIPOLOGIE CONTRATTUALI La circolare affronta anche la questione che nella realtà imprenditoriale la prestazione sia resa con riconoscimento di corrispettivo, tanto per il coniuge che per parenti ed affini, pertanto è legittimo un inquadramento con differente tipologia contrattuale, quali: il contratto di lavoro subordinato, autonomo o mediante i voucher. Nulla vieta, infatti, che il titolare dell’azienda possa avvalersi dell’ausilio del collaboratore familiare, instaurando con lo stesso un vero e proprio rapporto di lavoro dietro corrispettivo di un trattamento economico. In tali casi, al contrario, il problema che potrebbe porsi è quello del disconoscimento dello specifico rapporto di lavoro instaurato. Anche in questo caso è fatto obbligo all’Ispettore di provare tale disconoscimento sulla base di un’analitica attività istruttoria basata su una puntuale acquisizione e verifica di elementi documentali e testimoniali. Generalmente la fattispecie più frequente riguarda soggetti assunti come lavoratori subordinati esclusivamente per beneficiare di prestazioni quali la disoccupazione e la maternità, in questa ipotesi si predisporrà l’attività ispettiva. Qualora tanto sopra non fosse, al fine di evitare problemi in occasione di accessi ispettivi, per il datore di lavoro è opportuno: - gestire con rigore il LUL e tutti gli adempimenti obbligatori; - prevedere la corresponsione del corrispettivo con modalità tracciabili (bonifico bancario); - rispetto assoluto dell’orario di lavoro; - formalizzare con atto scritto tutti gli eventi relativi alle assenze: richieste e conseguenti autorizzazioni per ferie, festività, permessi etc.); - in generale, soprattutto in presenza di altri dipendenti, utilizzare nei confronti del parente il medesimo rigore utilizzato per gli altri lavoratori per attestare che nella gestione del potere direttivo non vi sono di fatto differenze tra gli uni e l’altro.

AVVISI - DATORI DI LAVORO


Il Coltivatore Cremonese è sul sito www.cremona.coldiretti.it E’ in arrivo nelle case di tutti gli imprenditori agricoli il numero di agosto/settembre de Il Coltivatore Cremonese, il periodico di Coldiretti Cremona. Il giornale può essere gratuitamente richiesto presso tutti i nostri Uffici. Ricordiamo che il Coltivatore può essere sfogliato e stampato online dal sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it. Sul sito sono inoltre presenti i numeri arretrati. Principali argomenti Il Presidente Sergio Marini: L’Italia imprima una svolta all’Europa Editoriale. L’agricoltura è il perno per il rilancio del Paese Nitrati, conto alla rovescia per la nuova mappa Pomodoro da industria prosegue la raccolta, rese in calo UE.COOP, la spinta per battere la crisi “Decreto Fare”, le novità agricole Banche e Imprese accordo per il credito Collaboratori familiari: se l’attività è occasionale, niente contributi Fiscale, bonus energia e ristrutturazioni Patronato Epaca Infortuni in agricoltura Nutrie, danni gravissimi Con Agribenessere Alunni a scuola di salute Pescarolo, una vittoria di Coldiretti Ricengo, agricoltori protagonisti Pensionati, cronaca della festa Gli agriturismi di Campagna Amica Agricoltura online e in tv

IN PRIMO PIANO: Prezzo del latte, record storico per lo ‘spot’. Il vergognoso accordo lombardo regala 100 milioni di euro alle industrie IN PRIMO PIANO: Mercato di Campagna Amica, debutto a Soncino nel segno della qualità


MERCATI AGGIORNATI 20 SETTEMBRE 2013 PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

(fino) 198-203

FRUMENTO tenero buono mercantile

BOLOGNA

18 settembre 17 settembre 19 settembre 19 settembre

Tonn.

177-184

195-198

189-193 buono m. 190-195

GRANOTURCO ibr. naz. 14% um.

SEMI di SOIA Nazionale

Tonn.

180-182

204-205

177-180

177-181

Tonn.

n.q.

n.q.

n.q.

n.q.

n.q. 208-210

203-207

(p.spec. 58-60)

Tonn.

178-184 186-190

Fino a 70

(p.spec. 62-64)

Fino a 65

ORZO naz. p.spec. 55-60 p.spec. 66-68

208-213 Triticale 190-193

CEREALI MINORI

Tonn.

CRUSCA alla rinfusa

Tonn.

133–135

133–134

132-135

160–180 loietto: 160–180

125-145

Tonn.

fieno di erba med:

Medica fienata 2° t. in campo

170–180

160-165

204-208

Sorgo nazionale

174-178

Sorgo n.q.

FIENO Maggengo Agostano

194-198

124-125

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

90-100

90-100

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 18 sett.

MILANO 16 sett.

MANTOVA 19 sett.

MODENA 16 sett.

SUINI lattonzoli locali

15 kg

3,770

3,82

3,75

3,770

SUINI lattonzoli locali

25 kg

2,740

2,78

2,68

2,740

SUINI lattonzoli locali

30 kg

2,520

2,54

2,43

2,470

SUINI lattonzoli locali

40 kg

2,160

2,15

2,07

2,120

SUINI da macello

156 kg

n.q.

n.q.

SUINI da macello

176 kg

n.q.

n.q.

n.q.

n.q.

SUINI da macello

(da 145 a 160 kg)

1,730 (da 160 a 180 kg)

1,790

Oltre

(oltre 180 kg)

176 kg

1,760

Paglia di frum.

rotob. 55-60

(da 144 a 156 kg)

1,772 (da 156 a 176 kg)

1,812 (da 176 a 180 kg)

1,796


CREMONA

MONTICHIARI

MANTOVA

MODENA

18 sett.

20 settembre

19 sett.

16 sett.

kg.

p.v. 1,06-1,20 p.m 2,40-2,60

1,08-1,15

da macello 1,13-1,23

kg.

pv 0,80-0,95 pm 1,90-2,15

0,80-0,90

0,92-1,02

kg.

pv 0,51-0,62 pm 1,30-1,50

0,60-0,65

0,69-0,79

PRODOTTO

Unità di misura

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

VACCHE FRIS. 3° qualità (p.v.)

MANZE scott. 24 mesi

kg.

VITELLI baliotti

50-60

fris. (p.v.)

kg.

VITELLI baliotti

50-60

pie blu belga p.v

kg.

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 18 sett.

BURRO pastorizzato

kg.

3,85

kg.

(dolce) 5,30-5,45

kg.

(piccante) 5,50-5,75

PROVOLONE VALPADANA

oltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

1,20-1,30

1,31-1,48

p.v. 1,40–1,55 pm 2,70-3,00

fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANA

pm 2,50-3,00

Vitelloni femm. da macello pez. nere (kg. 450-500)

0,90-1,10

MONTICHIARI (1° q. 56/60 kg)

1,10-1,20 3,00-4,00

MONTICHIARI

3,85-4,00

MILANO 16 sett.

(da 46 a 55 kg)

(45-55 kg)

1,25-1,45

1,30-1,55

3,40-4,00

MANTOVA 19 sett.

past. 3,50 centr. 4,00

3,20

5,30-5,45

n.q.

5,50-5,75

n.q.

(pregiate 70 kg)

3,79-4,38

MODENA

16 sett. Zangolato di creme X burrificaz. 2,90

-PARM. REGGIANO 12 mesi

8,60-9,00

kg.

7,00-7,20

6,85-7,10

7,15-7,35

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m

10,00-10,50 GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg.

7,80-8,00

7,85-8,65

8,10-8,30

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

11,35-12,30

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono il martedì per il comparto dei cereali e derivati, per gli altri comparti il lunedì. Per la zootecnia da latte si fa riferimento a Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mercato di Bologna, che riportiamo come riferimento per i cereali, quota il giovedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI - INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it


CUN SUINI Commissione Unica Suini da Macello PREZZI CIRCUITO TUTELATO (agosto 2013) CATEGORIA

QUOTAZIONE 1.08.2013

QUOTAZIONE 8.08.2013

QUOTAZIONE 19.08.2013

ACC. PRIV. 22.08.2014

QUOTAZIONE 29.08.2013

Dal 05.08.13 al 09.08.13

Dal 12.08.13 al 16.08.13

Dal 19.08.13 al 23.08.13

Dal 26.08.13 al 30.08.13

Dal 02.09.13 al 06.09.13

1,545 1,575 1,635

1,590* 1,620* 1,680*

n.q. n.q. n.q.

144/152 kg 152/160 kg 160/176 kg

1,600 1,630 1,690

1,649 1,679 1,739

* In attuazione all’art. 7 ultimo comma, a seguito dell’abbandono del presidente e vicepresidente della parte acquirente, la formulazione della tendenza e del prezzo è stata affidata d’ufficio alla parte dei venditori

PREZZI CIRCUITO TUTELATO (settembre 2013) CATEGORIA

144/152 kg 152/160 kg 160/176 kg

QUOTAZIONE 05.09.2013

QUOTAZIONE 12.09.2013

QUOTAZIONE 19.09.2013

Dal 09.09.13 al 13.09.13

Dal 16.09.13 al 20.09.13

Dal 23.09.13 al 27.09.13

1,720 1,750 1,810

1,725

n.q.

1,755 1,815

n.q. n.q.

l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana

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http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm È

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