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spa -–Sped. in A.P.in- D.L. 353/2003 (Conv. L. 353/2003 27/02/2004 n° 46)Inart. comma 1 MBPA NORD OVEST n. 01/2017N.02/2018 - IP - ISSN- 392-4718 Poste Italiane Spa Spedizione Abbonamento PostaleinDL (Conv. L. 127/02/04) Art. 1 Comma 1 - NO/ -TORINO IP - ISSN 392-4718

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30/01/18 16:09

EDITORI


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DELIZIE A SAINT-TROPEZ Dior Des Lices è oggi uno dei luoghi del gusto più in voga di Saint-Tropez. Si tratta dell’angolo gourmand che la casa di moda francese ha deciso di aprire alcuni anni fa, in uno dei posti simbolo del beau vivre nel mondo

La notorietà di Saint-Tropez, piccolo villaggio di pescatori sulla Côte d’Azur, capace di richiamare anno dopo anno e stagione dopo stagione amanti del lusso e del bello da ogni dove, si deve in primis a Brigitte Bardot e a quel film di Roger Vadim, “Et Dieu… créa la femme”, che rese celebre l’artista e che consacrò, proprio durante le riprese del lungometraggio nel 1956, il dolce inventato da Alexandre Micka: la Tarte Tropézienne. Icona dolce della città, è l’unico vero gâteau di Saint-Tropez, una combinazione di creme che va a riempire una deliziosa torta brioche, ricoperta da uno strato di granelli di zucchero. E ovviamente c’è anche lei tra le proposte di questo angolo senza tempo che porta il nome di Dior Des Lices e che apre 6 mesi all’anno: dalla primavera all’inizio dell’autunno. La carta è curata dallo chef tre stelle Michelin Yannick Alléno, che ha al Cheval Blanc di Courchevel, in Savoia, il suo quartier generale. La proposta è quella di un menu gourmet, leggero ed estivo, ispirato alla creatività e alla passione per la gastronomia dello stesso Christian Dior, che affermava: “I materiali in cucina sono nobili come il cucito”. E che le materie prime qui utilizzate siano nobili, lo sappiamo perché abbiamo chiesto al suo chef David Coulomb (il giovane sous chef di Alléno proprio al Cheval Blanc), di trascorrere una giornata con la sua brigata. Essere alle 8 di un martedì mattina in pieno cen298 Pasticceria Internazionale

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fotoracconto

LA COLOMBA DI GINO Vi abbiamo raccontato la solida avventura imprenditoriale di Gino Fabbri (si veda l’articolo sul n. 296) e dato un saggio dell’eleganza che contraddistingue le confezioni (sullo scorso numero 297) curate dalla moglie Morena, con le figlie Valeria e Viviana, in mostra presso il punto vendita Gino Fabbri Pasticcere a Bologna. Ora vi presentiamo la ricetta tradizionale della colomba pasquale.

Colomba classica Per 50 pezzi da 1 kg

Primo impasto acqua zucchero lievito naturale farina 00 Panettone Z Molino Dallagiovanna farina 00 Frolla 180W Molino Dallagiovanna burro tuorlo pastorizzato

g g g g g g g

4100 2300 2300 6400 1600 3400 2000

Sciogliere lo zucchero nell’acqua, facendo girare a bassa velocità

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la tuffante Aggiungere il lievito naturale tagliato a pezzi, quindi la farina e fare incordare in modo omogeneo Unire in sequenza burro e tuorli in un’unica soluzione, avendo cura di far incordare l’impasto dopo l’aggiunta di ogni ingrediente, senza farlo lavorare in eccesso: non deve mai risultare completamente liscio Mettere in cella di lievitazione per 12 ore circa a 24°/26°C con umidità al 50%, fino ad ottenere il triplo del volume iniziale

Aromi naturali burro di cacao vaniglia in bacche scorza di arancia grattugiata pasta di arancia

g g g g

260 20 3 500


fotoracconto Il giorno del primo impasto, sciogliere il burro di cacao e mettere in infusione vaniglia, scorza e pasta d’arancia

Secondo impasto farina 00 Panettone Z Molino Dallagiovanna farina 00 Frolla 180W Molino Dallagiovanna aromi naturali zucchero miele di acacia sale burro “morbido e il 10% sciolto” tuorlo pastorizzato acqua e ghiaccio tritato arancia candita a cubetti passata nel burro fuso uvetta sultanina passata nel burro fuso

g g

g g g g g g g g

2400 600

2600 1000 180 5500 2000 800 6400 6400

Incordare nella tuffante il primo impasto, le farine e gli aromi Aggiungere in sequenza tutto lo zucchero, miele, sale, burro, tuorli, ghiaccio tritato ed infine le scorze d’arancia candita e l’uvetta precedentemente passate nel burro fuso Dopo aver aggiunto

un ingrediente, far sempre incordare l’impasto senza farlo mai diventare completamente liscio, prima di unire quello successivo Formare l’impasto nella pezzatura da 1 kg, tornire e mettere nello stampo a lievitare per 5-7 ore (in base alla forza dell’impasto) a 32°C

Ghiaccia per lievitati zucchero mandorle dolci sale glucosio albumi acqua farina di mais fioretto amido di riso

g 1000 g 500 g 5 g 100 g 250 + 300 g 75 g 250 g 250

Frullare al cutter zucchero, mandorle e sale Aggiungere 250 g di albumi, acqua e glucosio Far riposare 30 minuti, quindi inserire i restanti 300 g di albumi e gli amidi, frullare nuovamente

Cottura e finitura Glassare con ghiaccia per lievitati e aggiungere mandorle grezze calibrate e zucchero in granella media Cuocere in forno caldo a 164°C per 50 minuti, fino a raggiungere i 96°C al cuore Sfornare velocemente e inserire nelle stecche con gli aghi, poi capovolgere a testa in giù per almeno 12 ore, quindi insacchettare Gino Fabbri Gino Fabbri Pasticcere Bologna www.ginofabbri.com foto Giancarlo Bononi

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personaggi

AL COSPETTO DI UNA TORTA MODERNA Comincia così la storia di Maurizio Frau. Passione coltivata con “testa” e sguardo rivolto ai “più grandi”, perché l’esempio allena la creatività e plasma le inclinazioni 298 Pasticceria Internazionale

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zucchero d’arte Zucchero soffiato per patinatura Cottura a 168°/170°C zucchero . . . . . . . . . . . . . . . acqua . . . . . . . . . . . . . . . . glucosio (38DE) . . . . . . . . . . . gocce d’acido tartarico . . . . . . . (post cottura)

. . . .

. . . .

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. . . .

. . . .

. . . .

g g g n

1000 500 350 5-6

1-2

Per il guscio, soffiare una pallina, allungarla e arrotolarla su se stessa . Raffreddare e tagliare con un coltello caldo . Scaldare l’apertura ed allargarla . Scarificare il guscio con il cutter e tenere a parte .

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Per la struttura di sostegno, su un vaso in pastigliaggio colare una pallina in zucchero colato ed avvolgerla in foglie di zucchero colato, ricavate da un calco a forma di foglia d’insalata . Incollarvi sopra una voluta in zucchero colato . Modellare le lumachine con zucchero bianco sovrasatinato ed incollarle man mano a «cascata» a caldo sulla voluta, in modo che vi si adattino bene .

4-5-6 Per il bouquet, abbinare delle rose Marie Antoinette di colore verde . Incollarle su bastoncini in zucchero e, al centro, applicare un fiocco in zucchero tirato, delle foglie in zucchero colato scarificate e qualche filo d’erba . Quindi aggiungere alle lumachine le antenne in zucchero modellato . Stéphane Klein www.klein-stephane.com www.atelierdusucre.fr

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cioccolato

PENSARE PRIMA DI PARLARE

Ha profondamente contribuito alla cultura del cioccolato in Italia, come dimostrano le tante interviste da noi pubblicate in questi anni. Andrea Slitti ci illustra la sua visione, che unisce qualità a internazionalità Pensare prima di parlare. È un consiglio che ho sempre trovato utile e che contraddistingue appieno il protagonista di questo articolo. Un professionista che conosciamo da anni e che ci piace raccontarvi, di tanto in tanto, su queste pagine. Perché Andrea Slitti da Monsummano Terme, Pt, non è mai “ripetitivo” e non si ferma mai. Il pensare è infatti per lui un esercizio costante, una ragione di vita, ben evidente nel suo percorso professionale, ini-

ziato nella torrefazione del padre Luciano, insieme al fratello Daniele, apprendendo l’attenzione sulla materia prima, poi traslata dal caffè al cioccolato, a cui arriva a 33 anni, nel 1988, consapevole che “il cacao non si distacca molto dal caffè, perché è sempre un chicco che ha bisogno di essere tostato”. Sperimentazioni, ricerche, studi, provando e sbagliando, per carpire i segreti del cacao, attraverso sacrificio e amore, senza

seguire le mode, ma seguendo il suo istinto e le sue ispirazioni, fino ad approdare oggi ad una gamma di 240 referenze fra cioccolato e caffè, pluripremiate e pluriapprezzate in ogni continente. Una crescita meditata – sempre applicando la filosofia del pensare prima di parlare – che oggi si materializza nel laboratorio, aperto 2 anni fa, che ottimizza non solo la produzione, ma permette di immagazzinare sul lun298 Pasticceria Internazionale

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cioccolato

LA SOLUZIONE PER LE GANACHE Come gestire scientificamente la ricettazione delle ganache? Presentiamo Ganache Solution, la soluzione lanciata al Sigep da Alexandre Bourdeaux e Yuri Cestari Ogni progetto nasce con uno scopo ma, il più delle volte, ad andare a buon fine e ad avere successo sono quelli che non sono solo business, ma che vengono costruiti sulla base di amicizia, affetto e lungimiranza. Qui parliamo di un programma, di un calcolatore, studiato per aiutare i professionisti a bilanciare le proprie ricette al cioccolato, che permette di catalogarle, confrontarle, compararle e parametrarle. Di “giocare” con queste, come in architettura e in ingegneria si fanno gli esplosi di palazzi e motori. Ma prima di dirvi nello specifico di cosa si tratta, vorrei partire da un po’ più lontano, perché Ganache

Solution è frutto di un percorso, non solo un mezzo. Insomma, è tutto quello che c’è dietro uno schermo, con ingredienti e numeri.

progetto che fanno insieme, ma questo è il coronamento di un percorso durato diversi anni, che li ha portati a creare un’idea reale, condivisa e innovativa. Non solo pensando CHI all’utilità che potrebbe avere L’idea nasce dalla collaborazio- per i professionisti, ma nella ne tra Alexandre Bourdeaux e convinzione di creare uno Yuri Cestari. strumento utile alla loro stessa Chi sono? Prima di tutto amici, professionalità. tanto che Alex, quando parla di Yuri, lo definisce come “piccolo L’IDEA fratello”. Si sono conosciuti di- Il tutto nasce un anno e mezzo versi anni fa grazie all’azienda fa. Da diverso tempo entrambi con cui collaborano ancora en- lavoravano sulla base di un fotrambi (Callebaut) e nel corso glio di calcolo Excel realizzato degli anni hanno stretto un’im- da Yuri, utile e già molto comportante amicizia sia umana che pleto, ma con tutti i limiti che professionale. Non è il primo può avere una bozza di program298 Pasticceria Internazionale

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cioccolato

CIOCCOLATO SOTTOZERO Da nord a sud , con alcuni tra i migliori artigiani che del gelato al cioccolato hanno fatto un marchio di qualità del proprio lavoro

Se un tempo era già tra i più richiesti, ora questo sapore viene ormai declinato in numerosissime varietà e gradazioni, anche grazie ad eventi dedicati e a studi sul cioccolato e sulle diverse lavorazioni, che ne hanno fatto conoscere e valorizzare qualità e peculiarità. Merito del lavoro svolto nelle piantagioni e delle ricerche approfondite su selezioni di cultivar da parte di aziende di differenti dimensioni e di cultori appassionati e preparatissimi, che hanno saputo bilanciare ricette di grande ricercatezza, dando origine a gusti di riconosciuta originalità.

Non lo faccio più, ma mi piace L’incontro con il gelato avviene da bambino, in Germania con gli stecchi di Algida, ma non molti anni dopo Ernst Knam si trova per lavoro a stretto contatto con il gelato artigianale al Kressbronn Caffè Marshall, sul lago di Costanza, dove si producono sei gusti con la Verticale di Carpigiani. Sarà un ricordo forte che lo segnerà e di cui si rammenterà quando, 25 anni dopo (festeggiati di recente), proporrà il suo gelato in sei gusti, il primo dei quali era un fondente al 70%, seguito da vaniglia Tahiti, cocco, lamponi, mango e il sesto a rotazione fra caffè e nocciola, custoditi nei pozzetti per preservare sapori e profumi. Un rapporto intenso, che ha il suo culmine nel 2012 quando, alla Coppa del Mondo di Gelateria, porta da capitano la squadra italiana ad una straordinaria vittoria, uno dei molti e prestigiosi premi della sua carriera. Poi chiude con il gelato preparato in negozio dove vigono altre logiche, quelle della pasticceria, dei semifreddi e del cioccolato, sua grande passione, che lo ha fatto diventare “il re del cioccolato” e lo ha fatto conoscere in tutta Italia. Da quel momento, come ama affermare, è diventato un cliente della gelateria, di due in particolare a Milano, per accontentare i gusti dei figli: di Giorgio, che accompagna da Umberto, e di Anna, a cui piacciono i coni di Alberto Marchetti. Il gelato non sparisce certo dalla sua Ernst Knam nel suo negozio, in via Anfossi 3 a Milano.

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vegan

PASTICCERIA 100% VEGETALE È una novità 2018: il cioccolato crudista al latte di mandorla in crema è nato per idea e volontà del pastry chef Stefano Broccoli, dopo aver raccolto le esigenze di clienti nella sua pasticceria di Bergamo, la Dolcevita, e di appassionati in svariati festival vegani. Ad oggi, infatti, per gli intolleranti al lattosio, per chi ha problemi di colesterolo e per coloro che hanno scelto un’alimentazione esclusivamente vegetale, l’unica alternativa al cioccolato al latte in commercio è a base di soia, ma ha un retrogusto di fagiolo spesso sgradito. Questa innovativa emulsione, invece, sfrutta le potenzialità della mandorla a freddo e del cioccolato crudo, unendo il morbido sapore della frutta secca, noto e amato dal nostro palato da secoli di tradizioni, alle note più decise del cioccolato. Il connubio risulta gradito a tutti e anche il profilo nutrizionale è interessante, essendovi presenti elementi indispensabili per il nostro organismo, come proteine, omega 3 e ferro.

Le tre creme possono essere usate per la creazione di svariati dolci. La particolarità è di essere 100% vegetali, naturalmente prive di colesterolo, lattosio e glutine, quindi rispettose delle esigenze di più persone. Non serve aggiungere ulteriori zuccheri, quelli della frutta sono sufficienti.

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ricette

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giovani

SINERGIA TRA PASSATO E FUTURO

Pur rinnovandosi, l’Antica Pasticceria Corsino da oltre un secolo porta avanti la tradizione millenaria dei dolci siciliani

Quando si appartiene ad una famiglia che ha alle spalle 6 generazioni di pasticcieri, è forte l’orgoglio di continuarne la tradizione. Questo è quanto è successo a Vincenzo Monaco (qui sopra in foto) e alle sue tre sorelle, Carla, Marcella e Sara: sono loro la nuova generazione dell’Antica Pasticceria Corsino di Palazzolo Acreide, Sr, la più antica della città. L’azienda nasce nel 1889, ma recentemente sono stati ritrovati documenti che ne testimoniano l’attività già nel 1865, dimostrando che

da ben più di un secolo l’arte di creare si tramanda ai figli. È la mamma dei nostri, Itria Corsino, a detenere i ricordi e il patrimonio delle ricette del nonno. Nell’80 sposa Sebastiano Monaco (qui in foto), non un pasticciere ma una persona con una grande cultura del lavoro, ed è proprio grazie a lui che le specialità Corsino vengono conosciute anche fuori dai confini nazionali. Negli anni ’90 è Sebastiano a far degustare la pasticceria secca al Vinitaly, ottenendo grande successo: gli

ordini giungono copiosi, anche dall’estero, tanto che nel 2000 apre un negozio a Milano. I tempi non sono però ancora maturi e Sebastiano capisce di dover concentrare le risorse nella pasticceria di famiglia. Anche perché, con il passare del tempo, i figli sono pronti. Vediamo quindi quale è stata l’evoluzione in questi ultimi anni. Insieme, Sebastiano e Vincenzo decidono di valorizzare e far conoscere la frutta secca siciliana di qualità, trasformandola anche in creme. Con un inve298 Pasticceria Internazionale

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energia estera

CON LE ALI Frizzante e colorata, con le sue ali sulla giacca, Nina Tarasova è fermamente convinta che la pasticceria sia magia

Si definisce art pastry chef e ci racconta che ha sempre amato cucinare, fin da piccola. Uno dei ricordi più vividi nella memoria di bambina della pasticcera russa Nina Tarasova riguarda i cookie al cocco, frutto di una ricetta trovata su una rivista, cucinata una sera per caso e diventa-

La sua filosofia, nella vita e in pasticceria, è quella dell’autenticità, traendo ispirazione dal mondo e seguendo il cuore.

ta tradizione durante le vacanze di famiglia. Non ha mai pianificato di diventare pastry chef, ha studiato tutt’altro. Ma a 24 anni, un giorno come tanti, si è alzata con la convinzione che quello di allora non fosse il suo posto e con la volontà di iniziare invece a cucinare e condividere la sua passione con gli altri. Non sapeva se sarebbe stato fattibile, ma vedendo che “farlo mi veniva anche bene, ho deciso che quella sarebbe stata la mia direzione di vita”.

Nina si descrive come “una persona che gode del mondo in tutta la sua bellezza, che ama viaggiare, passare il tempo con sua figlia e trovare ispirazione in tutto ciò che la circonda”. La sua formazione comprende importanti scuole in tutta Europa: in Francia con il percorso all’ENSP a Montbarnier, Yssingeaux, per poi passare a corsi di specializzazione a Parigi presso Bellouet Conseil e Ferrandi, al berlinese National College di Marzahn-Hellersdorf, e poi di nuovo a Parigi, da Lenôtre e da 298 Pasticceria Internazionale

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SI ALZA L’ASTICELLA Poco prima di andare in stampa, eccoci con i dati emanati da Sigep: 209.135 presenze in fiera, con 32.202 buyer esteri da 180 Paesi, a dimostrazione del made in Italy che accelera nel mondo grazie ad una filiera dinamica, creativa ed innovativa, portando l’export agroalimentare 40 miliardi di euro a fine 2017. Il 39° Salone della gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè, svoltosi in gennaio a Rimini, si è nuovamente contraddistinto per l’eterogeneità dell’offerta, grazie a 1.250 espositori su 129.000 m2, concorrenti ai concorsi internazionali, ospiti ai convegni, con 1.016 eventi organizzati, 940 giornalisti accreditati... I momenti clou di Sigep, inaugurato alla presenza del Ministro Dario Franceschini, sono stati la Coppa del Mondo della Gelateria, la Selezione Italiana per la Coupe du Monde de la Pâtisserie 2019, insieme al Campionato Italiano di Pasticceria, The Pastry Queen, SigepGiovani e, per noi molto importante, i 40 anni di Pasticceria Internazionale! Tutto ciò insieme ad una serie di eventi in tutte le filiere, all’insegna dell’innovazione e dell’alta formazione. I collegamenti in diretta streaming (italiano e inglese) dalle varie arene hanno avuto un’audience di circa 244.000 utenti nel mondo. Un’energia positiva, prodotta da tutti gli attori dei comparti interessati, che ad ogni edizione danno un grande contributo al successo di questa kermesse. Un vero lavoro di squadra da parte di aziende, artigiani, appassionati ed operatori lungo tutte le filiere coinvolte, che va a rafforzare il lavoro portato avanti da Italian Exhibition Group, fra cui gli accordi pluriennali con i protagonisti dei vari comparti, la promozione mondiale su tutti i fronti, l’ingresso nella compagine societaria della CAST Alimenti e il piano industriale quinquennale all’insegna degli investimenti in strutture, innovazione e internazionalità. www.sigep.it

Lo stand, sempre affollato, di “Pasticceria Internazionale”.

Particolare di una delle tantissime torte monumentali realizzate per la Coppa Italia della Decorazione Artistica #gicakes, quest’anno in edizione speciale per il compleanno della nostra rivista. Sui prossimi numeri, tutti i lavori verranno presentati nei dettagli.

La preesentazione ufficiale di “Ispirazioni, tecniche di decorazione in pasticceria”, firmato da Carmela Moffa e Antonio Capuano. Fabrizio Fiorani e Livia Chiriotti con la novità “Tra l’onirico e il reale”.

La Francia ha vinto la Coppa del Mondo della Gelateria: 12 nazioni in gara per otto prove: vaschetta di gelato decorata, coppa decorata, mystery box, torta artistica gelato, alta cucina entré, pezzi artistici e snack di gelato, oltre al gran buffet finale. La squadra d’Oltralpe, capitanata da Joseph Aimar, era formata da Benoît Charvet, Christophe Domange, Rémi Montagne e Jean-Thomas Schneider. Al secondo posto la Spagna, al terzo l’Australia.

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La francese Anabelle Lucantonio ha conquistato lo scettro di Pastry Queen 2018; seconda, l’americana Laura Lachowecki e terza la messicana Sandra Ornelas. Il tema del concorso, svoltosi in due giornate, era l’Astrologia, da illustrare attraverso l’elaborato artistico in zucchero e pastigliaggio, cercando armonia anche con i prodotti richiesti: tarte moderna, dessert al bicchiere gelato al caffè, dessert al piatto mono al cioccolato, mignon a forma di anello gioiello.


Il meglio per creare il meglio Da 135 anni, gli stabilimenti Weiss sono a Saint Etienne, Francia, e la filosofia è sempre “il meglio per creare il meglio”. Oggi l’azienda, riconosciuta a livello mondiale come partner di alto profilo, dispone di una vasta gamma di coperture di cioccolato, fondente, al latte e bianco, blend e mono origine; pralinati che si caratterizzano per differenti tipologie di frutta secca, texture e intensità, nonché un’ampia selezione di praline. Con Le Haut Chocolat®, marchio registrato che ne identifica la qualità, si distingue per gli elevati standard e la costante ricerca dell’eccellenza, dalla particolare attenzione nella scelta delle fave di cacao e dei frutti a guscio all’applicazione di processi di produzione innovativi. Ed è una delle prime aziende di cioccolato al mondo ad avere la certificazione 100% Gluten Free per gli stabilimenti produttivi e per l’intera gamma. Tra i prodotti, Li Chu 64% è una copertura mono origine, prodotta esclusivamente con fave di cacao vietnamita. Si differenzia per le sfumature che tendono al rosso e per il sapore deciso, con note di vaniglia e noci con, sul finale, un pizzico di liquirizia. Un connubio di note aromatiche fresche e allo stesso tempo acidule, che si prolungano in bocca. Disponibile in secchielli da 5 kg. Prodotto innovativo, il Pralinato in Polvere apre nuovi orizzonti creativi rispetto ai tradizionali pralinati in pasta. È ideale per applicazioni dolci e salate; facile da dosare, si caratterizza per il sapore intenso di frutta secca tostata a firma Weiss, che deriva dal 50% di mandorle Valencia e l’altro 50% di e nocciole romane selezionate. Dal lieve color caramello, è leggermente dolce e non grasso, lascia il palato “pulito”. È disponibile in secchielli da 2 kg. www.weiss.fr Weiss è distribuita in Italia da Corman Italia. www.corman-pro.it

Buone nuove da Parigi Il celebre cioccolatiere “scultore” Patrick Roger ha aperto una nuova boutique al 225 di rue du Faubourg Saint-Honoré, nell’8° arrondissement a Parigi. A breve distanza da Place des Ternes, il suo sesto indirizzo nella capitale riprende i caratteri che hanno decretato il successo di questo celebre “tempio del cioccolato”. Vetrine ampie, metallo, giochi di luce verde, a cura dell’architetta franco-libanese Lina Ghotmeh, fanno da fondale ai prodotti di Roger, a cui si sono aggiunte di recente, in occasione delle ultime festività, le creazioni con ganache alla pasta di mandorle nelle versioni con lenticchie, fagioli, assenzio e genziana. www.patrickroger.com

Sempre più creativi, sempre più richiesti È possibile a Milano gustare gli éclair firmati L’Éclair De Génie anche nel nuovo punto vendita di via Paolo Sarpi al n. 61, nel cuore della “Chinatown” meneghina, quartiere molto vivo e frequentato dai giovani milanesi. Il nuovo store, simile all’ultimo inaugurato in Piazzale Baracca, aperto in occasione delle celebrazioni del Capodanno Cinese, offre gli esclusivi éclair di Christophe Adam, sia dolci che salati, oltre a tutti gli altri prodotti che accompagnano il brand: biscotti, meringhe, madeleine, cake pops… www.leclairdegenie.it

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La community Fresco Club Specializzata in tecnologie innovative per la ristorazione, Irinox prosegue nell’implementazione della strategia di comunicazione introducendo Fresco Club – frescoclub.irinox.com – l’innovativa piattaforma che porta alla nascita di una nuova food community online. Fresco è il primo abbattitore rapido di temperatura free standing pensato per la casa, che permette di combattere gli sprechi alimentari. Il nuovo progetto online si rivolge a tutti gli appassionati che possono mettersi alla prova, creando contenuti e aumentando allo stesso tempo il coinvolgimento dei nuovi utenti, passando attraverso la dimensione ludica del gioco. Una volta entrati nella piattaforma, gli utenti iniziano un percorso fatto di quiz e tutorial legati al mondo della cucina e all’utilizzo delle funzioni dell’abbattitore, durante il quale accumulano punti per salire di livello e acquisire nuovi titoli. www.irinox.com


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