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RAPPORTO ASSOCIAZIONI

il Giornale Venerdì 30 ottobre 2009

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INCONTRO AL COLLEGIO DEI PROFESSIONISTI GENOVESI

I geometri, lo stadio e il solito «maniman» Del «Progetto-città» parlano tutti. Oggi sentiamo coloro che di grandi costruzioni conoscono esigenze e pericoli Luciano Piccinelli: «Forse la soluzione migliore sarebbe una struttura sul mare o nello storico Ponente genovese» Il problema di un nuovo stadio è ormai al centro di mille riflessionidapartedellacittàintera: quella sportiva, ma anche quella imprenditoriale, commerciale, culturale. Ne hanno parlato tutti, dai professionisti più o meno liberi, agli architetti.Maforsechisamoltecosecirca i piani di realizzazione in grandi strutture, circa il territorio di casa nostra, le esigenze che nascono su queste iniziative, sono i geometri che vivono di tali proposte e di tali progetti. Un salto nella sede del Collegio dei geometri di Genova ci porta ad ascoltare le loro riflessioni.Attornoadungrande«tavolo riunioni» c’è tutto il consiglio direttivo: genoani e sampdoriani, da Paolo De Lorenzi, a Luigi Lanero, da Claudio Piccardo, a Paolo Ghigliotti e Daniele Torri. Apriamo col presidente Luciano Piccinelli. Presidente che ne pensate di questa «idea nuovo stadio»? «Appena a Genova si propone un’iniziativa cominciano le opposizioniesiformanoicomitati del no e del maniman...». La prima idea di Garrone a SestriPonentefuinteressante. «Sì, ma appena fu presentato il progetto si è scatenata la necessitàdiampliamentodell’aeroporto di cui qualche volta si è sentito parlare ma per il quale parenonsiamaistato fattonulla di concreto». Poi è arrivata la proposta di Campi... «Già, e subito si è detto che non si deve costruire su aree produttive come se quell’area, difattorimastafinoadoggiinutilizzata, fosse stata oggetto di

L’AREA ex Colisa ancora in discussione per la costruzione del possibile nuovo stadio di calcio

chissàquali e quanti progetti di utilizzo». Insomma,aGenovaleiniziative fanno paura. «Ricordo, ad esempio, che era successo all’epoca dell’Expo, ora dopo il successo ottenuto tutti sembrano esserne stati gli artefici». Tuttavia presidente voi che conoscete bene per le vostre attività e ricerche il territorio genovese, effettivamente non ci sono molte possibilità di scelte. O no?

«È vero, ma se non si pensa all’unica superficie di cui la città dispone, cioè il mare (e l’idea di una stadio sul mare è molto suggestiva e non impossibile), altro non si può fare che pensare a quelle aree da tempo abbandonate (come l’ex Mira Lanza), oppure riportare uno stadio in quel ponente genovese dove è sempre stato, ovvero nella attuale autorimessa di Cornigliano. Non credo che spostarel’autorimessasiadifficile come spostare le carceri.

Qui le soluzioni di tipo infrastrutturali potrebbero essere più facilmente risolte nell’ambito degli interventi previsti per la sistemazione dell’area exIlvaedancheperchéinsediare il nuovo Ospedale di vallata avillaBombrinirivela situazioni di gravi criticità». Molti non credono ad un nuovo stadio come avviene all’estero... «Perché stiamo fermi. In Inghilterra tutte le grandi squadre hanno uno stadio proprio

[Maccarini]

che vive per le operazioni di marketingequestestrutturesono state costruite all’interno di aree industriali dismesse come per l’Arsenal. Ma da noi sembra tutto impossibile». Si farà qualcosa, comunque,presidente?Leicheprevede? «Non so davvero, ritengo sia un peccato non sfruttare situazioni nuove che rilancerebbero Genova su più versanti. Ma sa, il maniman... VS

LO HA DECISO LA CORTE DI CASSAZIONE

Progetto Il Collegio diventa «europeo» nella nuova formazione professionale Pergestirealmeglioil settoredella Formazione Continua il Collegio di Genova ha affidato il compito di Ente Formatore alla AssociazioneGeometridiGenova(www.associazionegeometri-ge.it) la quale già da oltre un decenniooperanelsettoreavendosentito, forseprima di altri, questa necessità. Il neonato Centrodi Formazionehaassunto ilnome distintivo«form@ge» alfine diuna suapiù facileindividuazione ed opererà presso le strutture del Collegio grazie a due attrezzate sale riunioni disufficientecapienza,consentendolapartecipazione anche a non iscritti interessati agli argomenti che verranno trattati. Infatti il costante evolversi delle tecniche e dei materiali, l'introduzione di nuove materie di specifica specializzazione, la continua evoluzione della legislazione, non consentono più al professionista di operare sulla base della mera preparazione scolastica seguita daunbienniodipraticantatoediscrizione all' Albo come è per i Geometri, ovvero in funzionedellasolaesperienzalavorativaautonomamente acquisita negli anni. Oggi al professionista risulta difficile se non

impossibileeffettuareun autonomoecostante aggiornamento necessario per garantire al meglio il cliente nell'espletamento dell'incarico. Anche la necessità sempre più evidente di un raffronto a livello europeo impongono un aggiornamento costante della nostra Categoria. È ai fini sopra elencati che il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati ha deciso di rendere obbligatoria per tutti gli iscritti la Formazione Continua dal gennaio 2010 tramite il rilascio di Crediti Formativi Professionali da parte del Collegio di appartenenza in funzione delle ore di corsi seguiti, aventi per oggetto materie ed argomenti preliminarmente vagliati. ConquestaimportanteinnovazioneiGeometri, da sempre professionisti di riferimento perl'utenza,sarannoin gradodigarantireancormegliola clientelain ordinealleloro competenzeediriflessoriguardoall'incaricoricevuto,anche tramitespecifiche attestazioni rilasciate al termine di ogni corso frequentato. Geom. Mauro Mattei

Anche una fideiussione per chi affitta Garantisce le obbligazioni prese dal «conduttore» nel contratto principale Con sentenza del 13 Febbraio2009n˚3225,laTerza Sezione Civile della Corte diCassazione,haritenutolegittimo prevedere in un contratto di locazione un autonomocontrattodifideiussione, rivolto a garantire le obbligazioni assunte dal Conduttore nel contratto principale; la stessa sentenza ha precisato, tra l'altro, che il proprietario-locatore non può rendere più onerosa l'obbligazione del fideiussore, per propria inerzia nel contestare eventuali inadempienze del conduttore. Queste in sintesi i due concetti di maggior interesse espressi dalla richiamata sentenza, fermo restando che il locatore deve consegnare l'immobile al conduttoreinbuonostatomanutentivo e permettere il pacifico godimento dello stesso e, a

NORMATIVE Chi affitta una casa dovrà sottostare a nuove regole

sua volta, deve ricevere il canone con regolarità e ricevere l'immobile in riconsegna, a contratto compiuto, sempre in buono stato di conservazione,fattosalvoildeterioramento per normale uso. In caso di inadempienza, purché imputabile a colpe del debitore (conduttore) e previa sua messa in mora, il locatore può far escutere la fideiussione nei limiti contrattualmente previsti. È il caso ricordare che la fideiussione è un contratto ove un terzo, persona fisica o giuridica, si obbliga nei confronti del creditore, nel caso il locatore-proprietario, in vecesolidale di chi ha assunto l'obbligazione e che l'importo della fideiussione non può superare quanto dovuto dal debitore e comunque essa è valida nei limiti dell'obbligazione.

A titolo esemplificativo per chi intenda inserire questa forma di garanzia, nel contratto di locazione, a piè dellostesso,variportatalaseguente sintetica dizione a titolo: «Fideiussione»: «Il sottoscritto (generalità complete), con» «riferimentoalcontrattodi locazionedi cui sopra, si» «costituisce fideiussionedelSig.(generalità complete)», «qui conduttore, per garantire il locatore» «solo per il pagamento dei canoni e dei rimborsi degli»«oneriaccessori.L'escussione della garanzia fideiussoria» «prestata dal sottoscritto deve essere successiva a quella» «tempestiva nei confronti del locatore e comunque tale da» «non consentire una morosità superiore a tre mensilità del» «canone e oneri accessori». Geom. Arnoldo Juvara


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