Tradizioni del territorio umbro - antologia dei ricordi

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Musica e canti popolari

Preghiera contro il diavolo (filastrocca) A letto a letto me ne vò. l’anima mia a Dio la do, la do a Dio e a San Giovanni, che ‘l nimico nun m’inganni, nnè de dì, nnè de notte, manco al punto de la morte; nnè de notte, nnè de dì, manco al punto de morì. Molte canzoni erano cantate durante il duro lavoro dei campi per alleviare la fatica e allontanare la tristezza. Si trattava di canti ritmati dal testo leggero e vivace come quello seguente dedicato al fazzoletto, un indumento importante un tempo, considerato poco nell’uso popolare e maggiormente nell’aristocrazia, dove veniva sfoggiato con pizzi e ricami dalle gran dame. Tra i contadini chi possedeva un fazzoletto lo riservava per i giorni di festa. Aridamme quel fazzolettino Amor dammi quel fazzolettino (Rip) Che alla fonte lo vado a lavar... Te lo lavo alla pietra di marmo (Rip) Ogni sbattuta un sospiro d’amor... Te lo stendo su un ramo di rose (Rip) Il vento d’amore lo deve asciugar Te lo stiro col ferro a vapore (Rip) Ogni pieghina un bacino d’amor Te lo metto nel primo cassetto (Rip) di nascosto di mamma e papà Te lo rendo di sabato sera (Rip) Quando vieni a fare l’amor

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