Ceramicanda n.111

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di diventarne ostaggio; potrebbe addirittura e in buona fede favorire illecitamente qualcuno, come è accaduto per la Legge che ha spalancato le porte all’attività corruttiva dell’Incalza. Insomma, far ruotare i Dirigenti significherebbe creare una nuova categoria di manager pubblici: gli incompetenti di alto livello. Sarìa pezo el tacòn del buso, direbbero in Veneto: il rimedio della rotazione sarebbe peggiore del male che si vuol combattere. Far ruotare negli incarichi i Dirigenti pubblici di vertice sarebbe, poi, una novità? Assolutamente no: l’esperimento fu studiato a fondo – e proprio per gli stessi motivi – nella Regione Emilia Romagna una ventina di anni fa. I tecnici, dopo aver analizzato i pro e i contro del progetto, conclusero che si sarebbe tradotto in un fallimento e tutto rimase come prima. Insomma, l’idea della rotazione fa acqua da tutte le parti e sarebbe meglio non parlarne più. Eppure, se programmata, la job rotation funziona... Eppure la rotazione nei ruoli non è un male in sé: ad esempio, ottiene un esito positivo quando è applicata in campo industriale. Prima di spiegarne i contenuti, occorre premetterne lo spirito: mentre la rotazione dei Dirigenti di Stato avrebbe lo scopo di prevenirne il malaffare, in campo industriale è uno strumento migliorativo della produttività e delle competenze del lavoratore. Questa è il principale motivo del suo successo: ogni nuova iniziativa in campo organizzativo ha elevate probabilità di successo se è destinata

MARZO - APRILE 2015

a migliorare una struttura esistente; se invece viene creata per impedire che accadano atti illeciti, si va incontro quasi certamente a un fallimento perché i destinatari non saranno motivati a metterla in pratica. È ciò che è accaduto da noi quando sono state stabilite sanzioni a carico dei writers: le scritte cui muri non sono cessate, anzi, persino le superfici da poco ripulite sono stati ben presto imbrattate daccapo. In altri paesi, ad esempio la Germania, il problema è stato risolto non con le sanzioni, ma mettendo a disposizione dei writers i muri di edifici pubblici dismessi, sui quali essi hanno potuto dare libero sfogo alle loro pulsioni artistiche. A livello internazionale la rotazione dei vertici delle funzioni aziendali è detta job rotation e avviene secondo un piano programmato. Essa consiste nel passaggio graduale dalla “variabilità del compito” alla “complessità del compito”.

Ercole Incalza

Variabilità e complessità Per spiegare i concetti di “variabilità” e di “complessità”, pensate a una centralinista e ad un giovane ingegnere della Ricerca e Sviluppo: la prima svolge un “compito ad elevata variabilità”, cioè risponde alle chiamate, accoglie i visitatori e avverte gli interessati del loro arrivo, riceve la posta, la apre, la raggruppa per funzione interessata e la fa distribuire, fa i fax, imbusta la corrispondenza in partenza, la affranca e fa tante altre cose. In pratica, la centralinista fa molte cose semplici, cioè svolge un “compito ad elevata variabilità”. Accanto, troviamo il giovane ingegnere della Ricerca e Sviluppo: egli è impegnato quasi

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