Casoriadue 29 by Stefano D'Angelo

DOMENICA 25 SETTEMBRE 2016

Settimanale di Informazione

ANNO XV - N° 29 - DOMENICA 25 SETTEMBRE 2016

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O I CC

ALLA POLITICA CHE PROGETTA IL FUTURO SFUGGE IL CONTROLLO DELLA CITTA’

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DOMENICA 25 SETTEMBRE 2016

L’EDITORIALE DI NANDO TROISE

ALLA POLITICA CHE PROGETTA IL FUTURO SFUGGE IL CONTROLLO DELLA CITTA’ Quello che sembra essere una costante per Casoria e delle letture che si fanno del suo territorio è che il male è tutto il male possibile ed il bene è tutto il bene possibile. E’ complesso riuscire ad isolare i vettori delle contraddizioni, riuscire a comprendere sino in fondo le dinamiche, capirne i parametri, valutare le tragedie. Casoria sembra sprofondare ed ogni qualvolta si è certi di aver raggiunto una sorta di abisso che non può celare sotto che altro abisso, si continua invece a scendere. Come se il limite non si raggiungesse mai. Alla camorra non interessa mettere a stipendio l’intera massa che preme per entrare nel mercato imprenditorial-criminale. Quello che era stato il progetto degli anni 80 della Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo di creare una sorta di “Fiat della malavita”, farebbe ridere i boss dei clan di oggi. Perché l’aumento della pressione microcriminale nella città trova ragione, innanzitutto, dal calo dei criminali “a libro paga”. Sembra che è come se avessero svincolato gli uomini, specie i giovanissimi, autorizzandoli di conseguenza a scippare e razziare in ogni zona di Casoria. Entrare nel clan, oggi, è complicatissimo. E tentare di crearne uno è una prova a cui vorrebbero sottoporsi ma non si può…. La flessibilità della camorra è la risposta alla necessità delle imprese di far muovere capitali, di fondare e disfare società, di

far circolare denaro e di investire con agilità in immobili senza l’eccessivo peso della scelta territoriale o della mediazione politica. Il clan non ha necessità di rapinare, sfondare vetrine con gli arieti, rubare beni e rimetterli nel mercato. Però succede……. Le bande che scorazzano per Casoria sono composte esclusivamente da individui che fanno crimine per aumentare il volume della propria tasca, per arrivare a comprare l’auto di lusso o riuscire a vivere comodamente. Gli individui che scelgono di fare rapine, furti o scippi sono spesso coscienti che aumentando le proprie azioni, riunendosi, possono migliorare la loro condizione economica, divenendo interlocutori del clan. La rapina, il furto, lo scippo sono i primi scalini che servono per diventare imprenditore. Iniziare a mettere su un capitale è un percorso di crescita, non un gesto disperato. A Casoria la ferocia è un valore aggiunto. Ance se, per fortuna(???), i casi sono pochissimi ma sanguinari e mortali. Già qualcuno, anni fa, dopo gli efferati omicidi di Sergio Esposito, Raffaele Ferrara, Enzo Pilato, Nicola Ferrara, della signora Carmela Parisi, Salvatore Canneva, Stefano Ciaramella, Antonio Coppola, Andrea Nollino, Di Lorenzo, disse che in una città dove il valore della vita è pari a zero chiunque una mattina svegliandosi può decidere di finire nella disperazione delle rapine. continua a pag. 5

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SEGUE da pag. 3

ALESSIA DIANO

Il tessuto di Casoria si slabbra, sino a spaccarsi tra due diverse tendenze di individui, le bande, che come parassiti si nutrono di questa violenza allargata dove ogni essere vivente è territorio da saccheggiare mentre il clan che invece spinge il proprio business verso il massimo grado di sviluppo e commercio, tra queste due tendenze si sta dilaniando Casoria e non solo Casoria. L’estate è fatta di scippi, condotti con violenza e con tecnica creativa. Il filo di banca è la più sofisticata. L’ultimo capitolo, quello più complesso è legato alla “monnezza”, sia essi rifiuti speciali, spesso provenienti dal Nord che il problema delle discariche. Attraverso il gioco dei rifiuti si è forgiata una classe imprenditoriale fiorente che ha innestato rapporti con la grande industria nazionale e ora è proprio questa forza economica che dopo aver fatto marcire i terreni, l’aria, e molti esseri umani impedisce una reale soluzione. Finché la situazione rimarrà insolvibile ed incomprensibile la camorra potrà continuare ad intombare i rifiuti e continuerà a mischiare i “propri” rifiuti con l’incredibile silenzio della politica, silenzio che ha il sapore sempre più del consenso. Le ferite non riguardano solo Casoria. Nessuno può affermare: “non mi riguarda”. Da qui si innescano economie e contraddizioni che irrorano il resto del paese: dai capitali criminali sino ai rifiuti speciali sepolti un po’ ovunque a Casoria, questa peste che il resto d’Italia non riconosce e che ritiene un cancro inestirpabile e che non appartiene all’Italia. Casoria ha fallito. Non ha un suo rinascimento. Questa Città occulta colpevolmente a se stessa che l’economia del clan, ha festeggiato l’indulto, maledicendo, invece, i commissariamenti straordinari. . Casoria è una Città ipocrita che adora sentirsi ferita a morte, ma che in realtà non muore mai.

O ZER

I N N A E R -T

INTERVISTA AL CONSIGLIERE ANDREA CAPANO

Fare politica richiede impegno, perseveranza e immedesimazione. Lo sa bene il consigliere all’opposizione Andrea Capano, che alle elezioni amministrative dello scorso giugno, con ben 1119 preferenze, è risultato non solo il più votato della lista “Campania Libera”, ma anche il più votato in assoluto tra tutti i consiglieri. Un intervento del consigliere sull’andamento della nuova amministrazione ci è dunque sembrato doveroso nei confronti dei cittadini. Consigliere, non è la prima volta ad essere il consigliere preferito dei casoriani. Quando è iniziato il suo interesse per la politica e a cosa crede sia dovuta una tale fiducia da parte degli elettori? Il mio interesse per la politica è nato nel 1998, quando facevo parte del direttivo dei socialisti. All’epoca frequentavo le riunioni del direttivo e giorno dopo giorno sentivo crescere in me una passione sempre più forte. Ho deciso di mettermi in discussione nel 2003 e da allora più volte sono stato il preferito dei casoriani. Il motivo per cui credo di ricevere tanti voti è sicuramente legato alla mia disponibilità. Sono un referente h24 per gli amici e anche per quanto riguarda la politica sono sempre pronto a sostenere il benessere della città. Se l’amministrazione Carfora, in uno stato di evidente difficoltà, è poi riuscita a recuperare i fondi del PIU’ EUROPA, è grazie al sottoscritto e a Pugliese, che lo appoggiammo, altrimenti la nostra città avrebbe perso un bel po’ di denaro destinato alla realizzazione di opere pubbliche. Pur essendo all’opposizione, ho dimostrato in diverse occasioni che sono sempre pronto a collaborare per il benessere della città. contina a pag. 7

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SEGUE da pag. 5

Anche Fuccio lo sa e quindi se vengono presentate delle idee a sostegno dei cittadini avrà la mia approvazione. L’amministrazione Fuccio ha ereditato molte problematiche dell’amministrazione Carfora. Crede che il nuovo sindaco stia operando al meglio per il benessere dei cittadini? Fuccio conosce bene le problematiche della città e dovrebbe sapere anche quali sono le priorità da affrontare. Occorre intervenire per avere un maggiore controllo ambientale, migliorare la viabilità e garantire sicurezza al cittadino. La macchina politica è però insufficiente, bisogna riorganizzarla, altrimenti non si andrà da nessuna parte. Oggi al Comune ci sono solo due dirigenti: Napolitano e la Bellobuono. Ne dovrebbero essere sette. Un dirigente non può di certo abbracciare diversi settori. La macchina comunale è dunque allo sbando. Sono molti i punti non a regime di questa amministrazione. Quindi l’inizio della nuova amministrazione non è stato positivo… Pasquale deve mostrare il suo carattere, altrimenti avremmo un Carfora due. Il sindaco è ad un bivio: deve scegliere se pensare con la propria testa o se ascoltare i partiti. La prima anomalia di questa amministrazione è sotto l’occhio di tutti. Il nuovo anno scolastico è iniziato, ma ad oggi il servizio di trasporto alunni non ha ripreso a funzionare. Durante la precedente amministrazione, nonostante si fosse verificata una serie di problemi che ha portato alla diminuzione degli scuolabus e del personale, comunque il servizio non è mai stato interrotto. Fuccio, a mio parere, deve darsi una mossa. La giunta non è idonea? Deve cambiarla e av-

valersi di tecnici capaci. Casoria con i suoi novantamila abitanti ha bisogno di esperti, non di tirocinanti. Di certo la giunta scelta da Fuccio ha un merito: i suoi membri sono bravissimi nella comunicazione, ma le parole contano ben poco, nei fatti, ad oggi, hanno dimostrato be poco. Qual è la sua opinione a proposito delle modifiche del regolamento per le commissioni comunali? La riforma proposta da Fuccio si presenta come un tentativo per ridurre i costi della politica. A mio parere, però, il male della politica non è nel numero delle commissioni e dei suoi membri. Con questa riforma si sta cercando di approvare un regolamento di forza e non d’idee. Si sta cercando, in parole povere, di allontanare la politica dalla casa comunale. Io sono espressione del popolo e dunque non sono d’accordo con questa riforma. A proposito della difesa degli interessi del cittadino, invito anche

a riflettere su quanto sta accadendo a livello nazionale con la riforma costituzionale Renzi-Boschi. La riforma, che prefigge di raggiungere il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamenti, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione, è solo un tentativo di manipolare la democrazia. Vogliono far salire al governo chi decidono loro. Invito dunque i cittadini a votare NO al prossimo referendum. Io voglio un governo che sia eletto dal popolo e che non sia frutto di “compravendite”. Chi vuole che venga recuperato il rapporto tra istituzioni e cittadino, non può che votare NO. Nel suo piccolo Fuccio somiglia un po’ a Renzi, entrambi si sono presentati come dei rivoluzionari, ma nei fatti hanno dimostrato di non esserlo. Invito Pasquale ad andare avanti con le sue idee e di lasciar perdere gli “inciuci di palazzo”, altrimenti il suo mandato non rappresenterà la rivoluzione ma la continuità con il passato. A proposito di riduzione dei costi della politica, ho una proposta da fare a Fuccio. In quanto più votato nella lista “Campania Libera” e più votato dai consiglieri. Mi spettava di diritto la presidenza del consiglio comunale. Tendo dunque una mano alla nuova amministrazione e mio offro a svolgere il ruolo di presidente a costo zero. Se questa amministrazione vuole davvero dare un segnale positivo al cittadino e sta veramente lavorando alla diminuzione dei costi della politica perché non prendere al volo quest’opportunità che le sto offrendo? Ringraziamo il consigliere Capano per la sua lucida analisi e attendiamo la riposta del Sindaco.

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8 RAFFAELLA NOLASCO

Intervista a Mauro Ferrara

“Portare normalità a Casoria, questo il nostro impegno” A poco più di due mesi dall’insediamento della neo amministrazione comunale casoriana, capeggiata dal Sindaco Pasquale Fuccio, abbiamo incontrato il consigliere comunale di maggioranza Mauro Ferrara, eletto nelle fila della civica “A viso aperto”. Ascoltiamo le sue impressioni circa le prime fasi di gestione del territorio da parte della giovane squadra di governo cittadino. E’ sicuramente prematuro esprimere un giudizio sulle capacità gestionali dell’amministrazione Fuccio. Come valuta lei, che siede tra le fila della maggioranza, questa fase iniziale di governo? Quali sono i provvedimenti a cui avete dato priorità e quali le iniziative previste per il futuro? A mio avviso, un piano di governo per una città importante come Casoria non può inquadrarsi nei cosiddetti 100 giorni. Un progetto serio e ambizioso come il nostro, sarà sviluppato nel breve, medio e lungo periodo. Posso però affermare che la nostra Amministrazione, nonostante si sia insediata da poco (basti pensare che il consesso civico si costituito solo alla fine di luglio), ha già messo in campo una serie di provvedimenti. Tra questi: Il finanziamento richiesto alla Regione (di circa 150.000,00 €) per la realizzazione della via dei Santi che vedrà parte della somma destinata al restauro della statua di padre Ludovico, mentre la restante impiegata nella creazione di un percorso culturale -religioso che possa dare risalto ai Santi che tanto lustro danno al nostro territorio. In materia di ambiente abbiamo instituito una task force in collaborazione con i Comuni dell’area Nord di Napoli finalizzata a trovare una

soluzione condivisa rispetto ai roghi tossici che imperversano nelle periferie; è stato poi avviato un progetto con le scuole elementari avente lo scopo di sensibilizzare i bambini sulla questione della raccolta differenziata. Insieme al collega Ramaglia e all’Assessore al commercio Avv. Ricciardi, abbiamo istituito un tavolo di confronto con gli esercenti per mettere in campo iniziative volte a favorire lo sviluppo commerciale. Tra le proposte quella del “Centro commerciale naturale”, che sosterrò con forza, in quanto credo fortemente nelle capacità dei piccoli artigiani e commercianti. Cito ancora i progetti: “Adotta un aiuola” e “Adotta una telecamera” che hanno come scopo rispettivamente quello di riqualificare le aree verdi (dimenticate dalle vecchie Amministrazioni) attraverso il contributo di privati e quello di avviare il processo di videosorveglianza, tanto sbandierato negli anni, ma mai concretizzato. Insomma non siamo stai fermi, anzi, siamo ansiosi di realizzare tanto per portare normalità in questa città. Casoria ha vissuto anni difficili, con lo scioglimento delle amministrazioni Ferrara prima, Carfora dopo. Fasi intervallate dalla gestione di commissari Prefettizi. Ultima quella della Dott.ssa Silvana Riccio. In che stato economico e strutturale avete trovato il territorio all’indomani del vostro insediamento? Le maggiori difficoltà sono legate allo stato economico dell’Ente. Abbiamo trovato un Comune quasi in dissesto finanziario, risultato di nefaste politiche amministrative degli ultimi 5 anni. Certamente questo non ci fermerà; la nostra

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azione sarà ancora più attenta al contenimento dei costi. Il taglio delle competenze del Sindaco e della Giunta nella misura del 30%, la prossima riforma delle commissioni, la cabina di regia sul reperimento dei fondi europei sono azioni concrete in merito a quanto detto prima. Non è un mistero il fatto che da parte dei vostri avversari in Consiglio già piovono accuse di inefficienza nei confronti della nuova Amministrazione comunale. Cosa risponde a chi, dai banchi dell’opposizione, non risparmia valutazioni negative sul vostro operato, seppur appena agli albori? Le valutazioni negative dell’opposizione mi fanno sorridere. Voglio ricordare a chi ha la memoria corta che l’attuale opposizione è stata al governo della città negli ultimi 5 anni e ha portato Casoria quasi al dissesto finanziario. La violazione del patto di stabilità costringe l’Ente, fino al 31 dicembre 2016, a non poter assumere, a non poter contrarre mutui e quindi a non poter investire economicamente sul territorio. Lei vive a Casoria ed è in questa Città che svolge la sua attività lavorativa, proprio nella piazza principale: La bistrattata e, purtroppo, evidentemente degradata Piazza Cirillo. Immagini di affacciarsi dal terrazzino del suo

9 studio o quello di casa sua; cosa le piacerebbe vedere e cosa assolutamente no? Sono molto legato al centro storico. E’ per me un riferimento non solo perché vi svolgo la mia attività di broker assicurativo, ma in quanto credo nelle potenzialità di quell’area. A breve consegneremo la Piazza principale ai cittadini, completamente ristrutturata con i fondi europei PIU’ Europa assegnati alla città di Casoria nel 2009 con l’amministrazione Ferrara. Sul centro storico investiremo in termini di lavoro e risorse perché siamo convinti che possa essere il punto di partenza per riportare quella normalità di cui Casoria ha bisogno. Ciò che non voglio più vedere è, appunto, il degrado che per troppo tempo ha regnato in quella zona. Quale sarà il suo impegno affinché questo territorio possa diventare nel tempo competitivo, moderno e vivibile? Con l’elezione del sindaco Fuccio e della sua maggioranza questa città si e’ data una nuova possibilità: nuove idee, nuovi programmi e soprattutto uomini che si prestano alla politica per passione e non fanno della stessa un mestiere. Normalità, questo è quello di cui Casoria ha bisogno. Congediamo il consigliere comunale Mauro Ferrara e lo ringraziamo per la sua disponibilità.

DANIELE ABBATE

Celebrazione del centenario della Chiesa del Sacro Cuore

Nei giorni scorsi tutta la città di Casoria ha accolto con grande partecipazione gli eventi che hanno coinvolto la celebrazione del primo centenario dalla fondazione della Chiesa del Sacro Cuore, avvenuta il 20 settembre del 1916. L’atmosfera speciale si è avvertita sin dal primo appuntamento di sabato 17 settembre, con l’incontro con il Vescovo Orazio Francesco Piazza e i giovani della diocesi di Sessa Aurunca sul senso di appartenenza a Cristo. Ma l’avvenimento più toccante e memorabile resterà il momento di evangelizzazione di strada, durante il quale la comunità del Sacro Cuore, come “luci nella notte”, si è spinta verso i luoghi frequentati dai giovani di Casoria, esortandoli a vivere insieme l’esperienza di condivisione. Il risultato: una Chiesa gremita fino alle 2.30 del mattino. La spiritualità si intreccia con la storia della nostra città, raccontata, domenica 18 settembre, da Massimo Andrei, con l’adattamento del suo spettacolo itinerante “Favole del mare” alla tradizio-

ne casoriana, ben nota all’attore e regista, in quanto nostro concittadino. Il racconto delle “Favole a Casaurea” è stato accompagnato dall’esecuzione di brani della canzone classica napoletana, interpretati da Christian Moschettino, Eduarda Iscaro (chitarra, fisarmonica e voce) e Marianna Mercurio, nei panni di una “presunta” sirena Partenope e di una casoriana devota. L’entusiasmo dei primi due giorni dedicati alla Chiesa del Sacro Cuore divampa lunedì 19, con l’apertura della Porta Santa e la Celebrazione Eucaristica presieduta da Don Mauro Zurro, seguiti dalla veglia di preghiera, di preparazione alla Giornata Giubilare. L’evento è stato accolto da fuochi d’artificio e dalla copiosa partecipazione della popolazione casoriana. Il giorno dopo, invece, al termine di una giornata all’insegna della riconciliazione, più di 500 persone hanno testimoniato la chiusura della Porta Santa e la Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Crescenzio Sepe, insieme a tutti i parroci delle

Chiese di Casoria e animata dalle voci del coro del Duomo di Napoli. Lo straordinario evento è coinciso con la celebrazione dei 25 anni di professione di tre Suore Catechiste del Sacro Cuore. Al termine, le parole di ringraziamento e di gioia di Sr. Roberta Branco, la Madre Generale sono una prova dell’eccezionalità del momento che tutti hanno vissuto, rimasti fino alla fine ad ammirare l’incantevole spettacolo pirotecnico. I quattro giorni di festa sono stati un’occasione importante per la nostra città, in sui essa sembra aver recuperato il proprio rapporto con le origini, con la tradizione e con quella spiritualità su cui si fonda. La presenza costante delle comunità religiose del territorio, delle autorità, dei rappresentanti della politica locale, del sindaco Pasquale Fuccio e della popolazione casoriana dimostra quanto sia ancora forte il senso di appartenenza alle nostre radici e quanto siano necessari dei punti di riferimento da cui partire per operare il cambiamento che tutti sognano.

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PAOLA CONSOLETTI La comicità è la cosa più seria che ci sia in circolazione, è una forma di comunicazione immediata che riesce a passare sopra a pregiudizio e preconcetti e parla diritto all’anima delle persone. Mostrare un difetto umano in maniera ironica fa scattare nello spettatore un meccanismo di autoironia, non si ride solo degli altri ma anche in maniera profonda di sé stessi. Il contatto con il pubblico è una crescita ulteriore, perché in base al contatto e all’empatia che si crea in teatro vengono fuori altre idee, nuovi stimoli. Un aspetto sicuramente fondamentale del comico è la fisicità. Il talento naturale è un aspetto importante, ma il linguaggio del corpo è indispensabile, forse è una parte che viene spesso trascurata, ma è basilare. Un altro elemento importante è la risata del pubblico, ovviamente, la risata è gratificante ed entra a far parte del ritmo dello spettacolo. Antonio Fiorillo, nasce a Napoli e nasce attore di teatro, poi passa in televisione partecipando a numerosi programmi televisivi tra i quali “La sai l’ultima?”, per poi riapprodare al teatro, un attore dunque completo, perché in un momento di crisi del teatro, le sue qualità di attore sono prestate al cabaret e così che si ritrova a scoprire nuovi lati del suo talento portando sulla scena un tipo di cabaret diverso, dove si evidenzia la sua autoironia e dove Fiorillo riesce, stando sempre in scena, ad interagire con il pubblico che si presta alla comicità, un pubblico che si lascia “prendere in giro”, una sorta di teatro nel teatro. Dunque attore, ma non solo di teatro e cabaret, anche di cinema, un talento di spontaneità con una capacità innata di far ri-

dere, ha partecipato al film campione d’incassi con Alessandro Siani, “Benvenuti al Sud”.Secondo il noto attore partenopeo, non è possibile insegnare la comicità, in quanto per diventare un comico è necessario avere talento unirlo ad una vivacità mentale ed una fondamentale esperienza umana che trasferisci al pubblico. Dal mese di Maggio, Fiorillo “porta” in giro uno spettacolo dal titolo “Quasi Famoso”, dove emergono le sue qualità innate di attore ma lui stesso sottolinea che è nato per scrivere e per fare televisione, quella stessa televisione che oggi appartiene alla cultura di massa, quella che invia il messaggio immediato al pubblico senza subire modificazioni. Antonio Fiorillo, da poco ha girato un film, di cui è autore della sceneggiatura, intitolato “Felicissime Condoglianze”, con la regia di Claudio Insegno, e noi di Casoriadue in anteprima ne stiamo presentando solo il titolo per motivi contrattuali dell’attore, un film da vedere sicuramente, definito dal sapore prettamente “Campano”. Per Fiorillo, il comico non deve essere il “ridicolo”, anzi deve essere colui che decide quando è il momento di far sorridere, ridacchiare il pubblico e questo lo si controlla solo dal palco, infatti la battuta, come ci conferma l’attore, ha un lavoro dietro notevole, è necessario crearla, altrimenti non si ha il risultato richiesto. Le battute, per un attore così completo, sono considerate come “ i calcoli in matematica”, cioè che alla fine devono poter condurre verso il medesimo risultato. Grazie e….in bocca al lupo Antonio.

CABARET, COMICITA’, TELEVISIONE E CINEMA = ANTONIO FIORILLO

IDA PICCOLO

IL BRILLANTE GIGI ATTRICE

È uno degli attori Napoletani più apprezzati, e i numerosi premi vinti ne sono la conferma, Gigi è conosciuto per la sua brillante carriera d’attore, un aspetto che lo rende motivo d’orgoglio per la scena cinematografica- e non solo-Napoletana. Già avvenuta la sua consacrazione cinematografica dimostrando di essere un attore eclettico e verace. In occasione dell’8 edizione del Galá del cinema e della fiction in Campania, quest’anno con il film “Bagnoli Jungle” dove vediamo Attrice protagonista, selezionato dalla giuria tra i film dramma in concorso, tenendosi l’8 ottobre nell’incantevole cornice del castello Medioevale di Castellammare di Stabia. In cantiere il premio Critica di Venezia come attore protagonista. Tra i film che ricordiamo dove ne ha fatto parte sono: Fuori Nevica, Se mi lasci non vale di Vincenzo Salemme e tanti altri; ma quello in concorso che diventerà Musical è “Troppo Napoletano” con Gigi&Ross e Serena Rossi, di cui essendo un particolare fenomeno cinematografico prodotto da Alessandro Siani diretto da Gianluca Ansanelli, sbarca a Teatro dal 17 febbraio all’Augusteo, ma in una versione che si dirige tra la commedia ed il musical, per un tour reduce da un successo travolgente in giro per l’Italia che vedranno la prestigiosa presenza dell’inimitabile Gigi Attrice in costante crescita.

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12 EMILIO POLIZIO

Continua il viaggio suggestivo di “iodipiù”, il libro con il quale il cantante e scrittore napoletano (originario di Casoria) Romolo Bianco esplora una Napoli lontana dai cliché, oltre Gomorra, raccontando il malinconico malessere di una quotidianità silenziosa, che guarda il mondo dal buco della serratura o, per dirla con Peppe Lanzetta, autore della prefazione, “un fiume disperato eppure vitale, un fiume di tenerezze mai riposte, di amori contrastati, di trasgressioni all’amatriciana, di polpette da ingurgitare aspettando un sonno salvifico eppure assassino”. Nella periferia orientale di Napoli, prende forma l’esistenza di una famiglia piccolo borghese, una come tante. Don Mario, che vende tappeti al mercato: si alza che fuori è notte e all’alba è già in giro, polvere e sudore, mille pensieri e altrettanti caffè. Marito e padre assente, tutto silenzio e rughe, che incrocerà gli occhi di Berta, trans della Ferrovia. Una figura non spettacolarizzata, lon-

“Una scrittura immediata e densa, capace di emozionare e scandalizzare senza svilirsi nei clichè” Armida Parisi “Il Roma” tana dalla caricaturizzazione imperante: un ragazzo che ha paura di amare. Il loro è un incontro casuale ma non banale, di quelli in grado di modificare il corso delle cose. ≠Anche nell’immobilismo del dietro le quinte della vita. Don Mario a casa però ha Lucia che lo aspetta; l’ha messa incinta che era una studentessa, quella ragazza che

sognava l’aristocrazia napoletana, e che poi un giorno si è risvegliata che viveva a Casoria e aveva due figlie già grandi. Marta, l’orgoglio di mammà, è una brillante laureanda in Medicina; Anna, invece, la scuola l’ha lasciata anzitempo, e adesso sogna solo di sposare il suo Lino, uno senza arte né parte, null’altro da offrire se non il suo cuore e il suo amore. Anna piange spesso, tra pile di piatti da lavare e fornelli da sgrassare, quindi stira, mette in ordine e rassetta, in un giorno che è sempre uguale. Fino a quando una scoperta non arriverà a capovolgere un mondo fatto di colori sbiaditi – grigio a perdita d’occhio, grigio senza soluzione di continuità – e odori tristi – quello acre degli pneumatici che ardono ai margini delle statali, accanto al puzzo di piscio dei vicoli. A far da sfondo la calura insopportabile di certe estati a Napoli, il sapore metallico di notti lunghissime in cui tutto può accadere, e inconsapevoli burattini dal destino già segnato, cui non è concesso un altro giro di giostra.

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GIUSEPPE NAPPA

Grandi applausi e consensi per la storia del cinema Lina Wertmüller al Maschio Angioino di Napoli Nel programma “Estate a Napoli” 2016 allo Zenit. Napoletani per Costituzione, a cura dell’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Arte e Cultura ha presentato uno spettacolo di e con la storia del cinema Lina Wertmuller in “Peccati di allegria in una notte napoletana”, andato in scena il giorno 18 e 19 settembre 2016, presso il tempio della cultura napoletana il Maschio Angioino una versione rinnovata. La Wertmuller seduta in una lustre poltrona come seduta ad un bar con voce che arriva diritto al cuore e tra ricordi e annedoti, propone al pubblico accorso in massa per vedere uno spettacolo eseguito con maestria. Il pubblico in sala ascolta dei racconti in cui si ritrovano le sue

grandi passioni, cinema e spettacolo, ricordando gran parte della sua produzione cinematografica da “Ferdinando e Carolina” a “Io speriamo che me la cavo”, “Mannaggia la miseria”, “Mimì Metallurgico” e “Francesca e Nunziata”. Ogni suo racconto è intervallato da canzoni del repertorio francese, inglese a quello classico napoletano eseguito dalla bellissima voce di Nicoletta Della Corte accompagnata dal maestro Andrea Bianchi in scena con la Wertmuller. Lina Wertmuller è follemente innamorata di Napoli come diverse volte ha affermato, ha raccontata tante volte la storia di Napoli, della sua cultura attraverso i suoi film con questo spettacolo vuole ancora una volta rendere omaggio a Napoli.

a cura dell Dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista

BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

L’obesità aumenta il rischio di cancro, ma il 75% degli adulti non lo sa!

Un sondaggio online condotto dall’associazione britannica Cancer Research UK, pubblicato sul British medical journal e segnalato anche dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sul proprio sito dimostra un dato inquietante. Tre adulti su quattro non sanno che essere in sovrappeso o obesi aumenta la possibilità di sviluppare il cancro. Ovvero, pur essendo ormai noto che l’essere in sovrappeso possa portare al diabete o malattie cardiache, molto più scarsa è la consapevolezza del rischio di manifestare il cancro. Il 75% degli adulti non è infatti a conoscenza del legame che c’è tra obesità e tumori in

PIZZERIA

CH N A

O M A I A I S ORI G OG CAS A A D

generale. L’obesità invece è responsabile di oltre 18 mila casi di tumore all’anno, sottolinea lo studio, ed è la seconda causa più comune di cancro prevenibile dopo il fumo. Per ogni aumento dell’indice di massa corporea (che è il rapporto tra il peso e il quadrato dell’altezza) di 5 chili, il rischio di sviluppare il cancro aumenta infatti di 1,6 volte. L’associazione sollecita il governo ad agire per frenare l’epidemia di obesità, limitando ad esempio la pubblicità di cibo spazzatura rivolta ai bambini, e invita i medici a fare prevenzione promuovendo stili di vita corretti.

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DOMENICA 25 SETTEMBRE 2016

COMUNICATO STAMPA Prot.40281 del 26/09/2016 Al Presidente del Consiglio Comunale Oggetto: Question Time (art. 76 Regolamento Comunale) — agibilità e sicurezza nelle scuole pubbliche di competenza comunale. Premesso che: • La sicurezza delle scuole resta tutt’oggi un problema serio nel nostro paese e mette a rischio circa otto milioni di studenti. Il 4 % degli edifici è stato costruito prima del 1900 ed 44 % tra gli anni Sessanta e Ottanta. S010 il 17,7 % degli edifici è in possesso del certificato di prevenzione incendi, mentre il 33 % non possiede un impianto idrico antincendio; Considerato che: • alcune famiglie del territorio casoriano hanno segnalato allo scrivente Consigliere Comunale lo stato di pericolo per la pubblica e privata incolumità e quello dell’igiene pubblica per i loro bambini che frequentano l’istituto comprensivo Palizzi-Settembrini e precisamente nella scuola Settembrini; • le stesse famiglie hanno provveduto a inoltrare allo scrivente una documentazione fotografica da cui si evince un effettivo pericolo dovuto alla cattiva manutenzione e precisamente a: prese elettriche scoperte e non a norma, infiltrazioni d’acqua con conseguenti muffe sui muri, armadietti taglienti e arrugginiti, intonaco caduto dalle pareti e infissi rotti; Tutto ciò premesso e considerato, si chiede di sapere quali iniziative intenda adottare il Sindaco nella massima autorità locale sanitaria e di pubblica sicurezza per garantire: • la sicurezza e l’igiene negli edifici scolastici ed in particolare provvedere tempestivamente alla manutenzione ordinaria; A tal fine allego alla presente documentazione fotografica. Il Consigliere Comunale Dott. Pasquale Pugliese

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