DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014
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ANNO XIV - N° 27 - DOMENICA 28 SETTEMBRE 2014
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Rimosse le opere d’arte dalla Villa Comunale di Casoria
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SANTO ESPOSITO
ANALISI ANTROPOLOGICO CULTURALE DELLA CITTA’ di CASORIA e dei suoi confini
Casoria, deserto sub – urbano, escrescenza tumorale metastisizzata tra due realtà socio – politiche dai contorni ben definiti. Da un lato il blocco monolitico dei paesoni Afragola – Frattamaggiore – Cardito – Caivano, da un altro lato Napoli, capoluogo e metropoli, capitale del Mezzogiorno d’Italia. Il primo si configura, sostanzialmente, come un sistema chiuso, autoalimentatesi, protetto da tradizioni patronali ancora solide, dalla presenza più che ventennale sul suo territorio di Licei, istituti tecnici ed istituti professionali (ciò riesce anche e addirittura a tamponare la pendolarità dei suoi studenti), dall’esistenza di luoghi di aggregazione dove da anni si intrattengono generazioni di giovani autoctoni (“il Banco di Napoli” a Frattamaggiore, la “piazza” a Cardito, “il corso” a Caivano,
“viale Sant’Antonio” ad Afragola). La seconda è una metropoli complessa; Napoli non è solo la città di pescatori e acquafrescai, della pizza e del caffè, ma, è un incrocio millenario di razze e di culture, crocevia di esperienze tra Africa ed Europa. Napoli è anche, è sempre, la Città che, all’indomani della Liberazione, passa dall’eroismo della Resistenza alla peste della corruzione. Uomini, donne, bambini vennero contagiati da una sorte di malattia mortale per la quale si abbandonarono alle più vergognose umiliazioni, pur di procurarsi un po’ di fittizio benessere. Fu un periodo storico in cui la condizione umana di Napoli fu elevata a rango di una indimenticabile epica moderna. Casoria è, così, in limine, sul confine, “città invisibile” per coloro che vi transitano e per coloro che vi
risiedono, dotata per giunta, di una stazione ferroviaria che ne aumenta, quindi, lo sradicamento, rendendo facilitata ed immediata la fuga. Oltre all’assenza di tradizioni popolari forti (oltre a far scomparire, affossate nell’oblio, quelle poche che le intelligenze dei nostri avi hanno tentato di trasmetterci) è da sottolineare la mancanza di un’identità dialettale (si pensi di contro alla bassoliniana “e” larga afragolese, all’articolo determinativo femminile plurale “i” dei frattesi). Lo spirito del casoriano è un “non esserci”, un “vivere nell’assenza” e la maniera in cui si sentono le situazioni locali ne è naturale conseguenza. Per esempio anche a Casoria vi sono punti di ritrovo, più o meno nuovi, quali “il Business Cafè” in via Marconi, “il vecchio Upim” CONTINUA A PAG. 5
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SEGUE DA PAG. 3 oggi Galleria Marconi, ma la popolazione giovanile che li affolla non vi staziona, ma vi transita per vedere “dove si va” e, per chi dispone di un mezzo di locomozione, la meta è quasi sempre fuori Casoria. Questi “raccoglitori sociali” sono sì, più di uno, rilevando quindi, rispetto al paese, una maggiore varietà sociale, ma sono ubicati tutti nella stessa zona della Città, che è, tra l’altro, la zona più abbiente. E cosa ne è dei tanti giovani dell’intra – periferia di Casoria, che vivono tra le pro – tuberanze della “Cittadella”, nelle case popolari “le Palazzine” o nel “Parco SIE”? Poi c’è via Santa Croce, dove sono crollate le case, dove gli abitanti trascorrono seduti tra le macerie, prostituiti allo sguardo di compassione o di indifferenza dei passanti. Questa è Casoria. C’è chi sogna con l’Espressionismo Dinamico e chi non sa nemmeno leggere, scenari sociali così lontani eppure così vicini. Nelle metropoli di tutto il mondo è esistente la compresenza di frange sociali, antitetiche per cultura e
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costumi, ma il punto fondamentale è proprio che negli scenari iper – urbani esse hanno decisamente più spazio per svolgersi, per esprimersi, per definirsi. Nelle periferie trans – metropolitane, invece, il proiettile sociale è sempre in canna, non riesce ad essere sparato, può e- splodere o, al limite, im – plodere. Dunque giovani porosi, sensibili ai fermenti e ai fenomeni del mondo, nascosti nel cemento e tra le lamiere di acciaio dei garage, frange sociali sotto – culturizzate disperse tra le macerie della polvere (in) urbana sono il punto di forza eversivo della periferia. L’unico che può intoppare i processi omologanti della globalizzazione, della macdonalizzazione delle grandi metropoli. Anche Casoria ha i suoi archi – tetti, anch’essa, come ogni periferia trans – metropolitana, è stata fagocitata in più parti da questo meccanismo alienante. Esso attecchisce su un ceto medio. Medio perché sta in mezzo alle due frange eversive il cui carattere distintivo è dato non dalla classe sociale di appartenenza, ma di
aspirazioni e obiettivi comuni. Il ceto medio, insomma, ha deciso di dare anche l’anima a questo modo di vivere. Perciò Casoria vive oggi, forse un po’ più di ieri, uno sdoppiamento di personalità. E’ spaccata, frammentata. La sua voce non si omologa a quella di una cittadina impacchettata e preconfezionata. In realtà, a Casoria esistono più voci. Esse rappresentano dei veri e propri sismografi che rilevano uno stato di malessere profondo. Così, accanto agli indifferenti, stanno individui assai particolari e che è lecito, almeno in parte, definire di confine, vera e propria cifra fisica ed esistenziale di questo cancro. Ci si può imbattere in individui che sembra siano stati ibernati per decenni e che, dopo essere stati scongelati, siano del tutto incapaci di orientarsi perché le cose sono cambiate e la post – modernità ha polverizzato le loro categorie interpretative. Altri invece recano i segni di una sofferenza quotidiana, di un dolore profondo, che ora si esprime sull’umidità di un muro, ora resta un nodo alla gola.
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GIUSEPPE MASCIOLI
Rimosse le opere d’arte dalla Villa Comunale di Casoria. Intervista ad Antonio Manfredi
Dopo la minaccia dello scorso giugno dell’artista e direttore del Museo CAM di Casoria, Antonio Manfredi, di rimuovere, anche forzatamente, le sculture monumentali di importanti artisti internazionali dalla villa comunale di Casoria se non si fossero avviate le procedure per il recupero e la messa in sicurezza delle stesse e dopo innumerevoli contatti con l’Amministrazione comunale che finalmente ha concesso le dovute autorizzazioni e un piccolo contributo per le spese di rimozione e trasporto in officine specializzate, si è proceduto lunedì mattina al recupero di 5 delle 9 sculture che saranno restaurate con il contributo del museo CAM di Casoria. Con questa operazione si è voluto avviare una seria riflessione sulla necessità di salvaguardare e valorizzare il patrimonio artistico della Città di Casoria che ha visto gli assessori Pasquale Tignola e Luisa Marro pronti a recepire le grida di allarme del direttore del museo CAM di Casoria. “Il Museo CAM sarà sempre in prima fila per combattere l’incuria ed il degrado delle opere d’arte presenti sul territorio cittadino, vandalizzate dagli stessi che dovrebbero fruirne e abbandonate da coloro che dovrebbero tutelarle” è il messaggio che Antonio Manfredi invia ai suoi concittadini ed alla Amministrazione Comunale di Casoria, puntualizzando che: “Non c’è ovviamente da stupirsi per ciò che accade a Casoria, se si pensa a quello che sta accadendo agli scavi di Pompei, ma, soprattutto in un territorio come quello di Casoria e dell’hinterland
napoletano, vilipeso dalla camorra, calpestato dalla cattiva politica, distrutto dal cemento, intossicato dai rifiuti tossici e dove anche il diritto alla salute viene cancellato, il Museo di Casoria che dirigo ed i miei tanti giovani collaboratori, saranno l’occhio vigile per salvaguardare le tante opere d’arte presenti sul territorio cittadino…”. Le altre opere, presenti nel Parco e non trasportabili in officine specializzate, saranno invece restaurate direttamente in loco a cura del CAM sotto la diretta supervisione del direttore Manfredi, che indirizza un’appello anche agli imprenditori della zona: “L’appello è agli imprenditori illuminati del territorio, ad “adottare” alcune di queste opere per consentirne la ristrutturazione, sia per sfidare il degrado che ci attanaglia e sia per far comprendere che solo con la cultura è possibile avviare un percorso di rinascita economica, civile e sociale.” Finalmente a dieci anni dalla sua realizzazione potremmo godere ancora dell’opera di Renato Barisani, uno dei più noti ed importanti artisti napoletani da poco scomparso,
dell’opera dello spagnolo Fernando Barredo, della slovena Metka Erzar, del bulgaro Simon Kamen, della giapponese Kaory Kawakami, del croato Vladimir Gasparic, del cinese Suo Tan, dell’italiano Luciano Campitelli, della tedesca Gisella Jackle e dello stesso Antonio Manfredi che tiene tra l’altro a specificare: “Sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale di Casoria, approfittando della presenza sul territorio di uno dei più importanti e conosciuti musei di arte contemporanei d’Europa, e dell’immagine artisto-culturale che ha acquisito nel panorama artistico internazionale, organizzasse una commissione anche per valutare l’opportunità e la qualità della installazione di “pseudo opere d’arte” che ultimamente sono state collocate in importanti piazze come Piazza Benedetto XV che ha visto i natali del Cardinale Maglione, Segretario di Stato del Papa Pio XII”.
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ANTONIO BOTTA
Intervista a don Marco Liardo, Parroco della chiesa di S. Antonio Abate
UNA PASTORALE PER LE FAMIGLIE E I GIOVANI E’ il parroco dal pollice verde: ama circondarsi di piante e di curarle, benché sia oberato da molteplici impegni, con “francescano” amore. Conduce uno stile di vita evangelicamente parsimonioso, con qualche scelta radicale, come quella di fare a meno della TV. In compenso, si tiene informato leggendo “Avvenire”. Ha una memoria di ferro, che mantiene costantemente in esercizio. La sua è stata una vocazione adulta: fu chiamato dal Signore per la cura delle anime dopo essersi laureato in Medicina. La tua Parrocchia conta all’incirca oltre 10.000 anime, dislocate nell’ampia periferia che abbraccia il quartiere Duca D’Aosta, posto ai confini con la città di Afragola. A quali situazioni di marginalità morale e materiale la tua comunità ecclesiale cerca di far fronte? Oggi, come Papa Francesco ci sta educando, in qualunque contesto ci si trovi, siamo pressantemente stimolati a guardarci attorno, a scoprire, cioè, nel volto dell’altro, la fisionomia di uno che mi somiglia, mi appartiene, ha le mie stesse esigenze. Non è certo solo di oggi tale condizione, ma la diffusione dell’informazione portata dai media, fa sì che nessuno possa estraniarsi dal compito di incontrare l’altro, di rispondere alle sue domande. A me sembra che una delle esigenze prioritarie cui la Chiesa debba dare risposte di senso sia il mondo della famiglia, in tutti i suoi aspetti e rapporti, in primo luogo la fedeltà del vincolo nuziale, garanzia della felicità dell’intero aggregato familiare. Poi, i giovani, gli anziani, tutti. Come si comprende, la necessità non è dipendente dalla collocazione centrale o periferica, sia geograficamente, sia teoricamente, ma la domanda è di senso. La ricerca è di valori. La risposta deve essere di sostanza. Una “risposta di sostanza” è di istituire una mensa dei poveri nella cappella posta a poca distanza dalla Parrocchia. Quali le motivazioni di
“Fra Ludovico diventa santo: la città deve cogliere come una sfida lanciata da Dio il grande momento che si prepara a vivere”
fondo? La mensa per i bisognosi è un progetto di condivisione: non si può essere felici da soli, si deve dare, nella misura del possibile, a chi è meno dotato. Il progetto spero che determini in chi lavorerà nella mensa, un sano senso di condivisione, e che lasci sempre lo spazio a propositi di andare oltre, facendo sentire chi verrà a donare parte del suo tempo e delle sue energie, la sana ansia di dare di più. E’ nota ai tuoi parrocchiani la tua particolare sensibilità per le problematiche ecologiche. Tra i tanti impegni connessi con il tuo ministero sacerdotale, testimoni con la cura del verde che circonda la Parrocchia il tuo amore per la natura. Due parole per stimolare i lettori ad avere cura del proprio habitat. Ecologia: tema cruciale per la terra intera, e in special modo per la nostra “terra dei fuochi”.Le nuove generazioni devono ricevere da noi adulti il testimone per amare il pianeta che abitiamo, difendendolo dalle alterazioni già subite, e premunendolo da nuovi soprusi ambientali. Le agenzie dell’educazione devono unanimemente operare per la salvaguardia del creato. La Chiesa lo fa come ispiratrice e come stimolatrice, ma l’operatività spetta a tutti, e in primo luogo alle forze che amministrano la cosa pubblica. Conosci molto bene don Maurizio Patriciello, prete scomodo, famoso per le sue battaglie contro la devastazione ambientale delle nostre terre. Esprimi al riguardo, liberamente, le tue considerazioni. Con don Maurizio Patriciello ho un’amicizia che risale agli anni del Seminario. Di lui ho sempre avuto una grandis-
sima stima per la serietà dell’impegno di fede, per la coerenza di vita evangelica, per la disponibilità totale per il prossimo. Queste caratteristiche luminose della sua personalità, unite alla sua capacità organizzativa e comunicativa, oggi ne hanno fatto diventare un simbolo noto ben oltre i limiti del nostro territorio, e la cosa mi sembra giusta per l’incarnazione del Vangelo nei concreti contesti della vita. Un prete è ministro di Dio, ma anche un profeta che dichiara le esigenze dell’uomo, difendendone la vita. Stai organizzando, in questi giorni, con diversi incontri, il lavoro di questo nuovo anno pastorale. Potresti succintamente illustrarlo nelle sue linee essenziali? La pastorale che ci proponiamo nell’Anno di lavoro da poco iniziato si vuole rivolgere, come si è già capito, alla famiglia e ai giovani, passando per l’impegno verso i bisognosi. Penso di non dovermi ripetere. Il 23 novembre prossimo sarà canonizzato P. Ludovico da Casoria. Come pensi di preparare i fedeli della tua Parrocchia a tale atteso evento? Fra Ludovico da Casoria diventa Santo. La città deve cogliere come una sfida lanciata da Dio il grande momento che si prepara a vivere. Come parrocchia di Sant’Antonio Abate parteciperemo agli eventi che si stanno programmando, cercando di non limitarli alla lieta occasione del giorno della Canonizzazione, ma proseguendo nel tempo lo studio e la conoscenza di questo grande Figlio del nostro popolo.Chiediamo a lui la grazia di una assistenza dal Cielo per i bisogni di Casoria.
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Solo cemento? : le sorti della cappella De Luca al cimitero di Casoria Anche le cose hanno una memoria: le crepe, le parti ingiallite sono la voce di una storia talvolta conosciuta, ma, più spesso, segreta. I nostri luoghi, le nostre province sono pregne di un passato che, negli altri Paesi, ci invidiano: la ricchezza che non ci mancherà mai sta nei piccoli e grandi tesori che ci circondano. Eppure, a volte, la storia ama nascondersi nelle cose più banali e che passano facilmente inosservate. Nel cimitero consortile di Casoria/ Arzano/Casavatore, basta percorrere il viale centrale per imbattersi in tombe e monumenti che, seppur manchino di un valore economico-artistico riconosciuto, è innegabile abbiano una rara bellezza. E’ il caso della cappella De Luca, sede delle tombe dei Frauenfelder, famiglia di origine franco-tedesca vissuta a Casoria e Napoli a cavallo tra il XX e il XXI secolo. La cappella non passa inosservata: nonostante sia molto antica e, nel corso dei decenni, le intemperie abbiano danneggiato gran parte del rivestimento esterno, possiede un’attrattiva e un fascino che attirano lo sguardo di ogni passante. All’interno, sulla tomba di Amalia Frauenfelder, una meravigliosa statua di marmo sembra osservare i visitatori con malinconia, ma anche con una certa sacralità. Non è un caso se, da molti anni ormai, numerosi e assidui frequentatori del cimitero portino fiori e doni votivi: il nome lontano di quella famiglia e
lo stato di abbandono della cappella hanno alimentato leggende e credenze popolari. Una vera tradizione che, purtroppo, corre il rischio di perdersi per sempre. L’intera cappella è stata formalmente dichiarata in stato d’abbandono: alcuni lontani parenti sono stati contattati, ma la trattativa è in corso e non si sa se si riuscirà a far sì che la cappella venga restaurata e mantenuta dagli eredi. Altra ipotesi è quella del rientro della cappella nel patrimonio consortile: in tal caso, i successivi esiti sono imprevedibili. Il consiglio del Consorzio potrebbe, infatti, decidere sia di tenere e restaurare la cappella sia di riassegnare lo spazio ad un nuovo proprietario. Insomma, ancora nulla è stato deciso, ma un rischio per la cappella potrebbe esserci. Si tratta di un pericolo per un luogo pregno di una storia non ufficiale, ma fatta di singole vicende umane che lì si sono intrecciate facendone un punto di riferimento per le preghiere dei molti casoriani che si riuniscono, uniti dalla speranza in un aiuto a comunicare con Dio e, soprattutto, dall’affetto verso una persona mai conosciuta: esiste un qualcosa che identifichi meglio il concetto di una vera comunità? Questa volta è proprio Amalia Frauenfelder, destinataria di innumerevoli preghiere, a muovere la sua richiesta di aiuto a Casoria affinché la storia, la tradizione e il folklore non scompaiano insieme a quello che viene considerato “solo cemento”.
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ROSA DAVIDE
Emergenza abbattimenti. Nessuna risposta dalla politica Sono numerosi gli edifici che dovranno essere abbattuti sul territorio casoriano, molti di questi nel cosiddetto “Quartiere Stella”. A dirlo è la Procura della Repubblica. Sessanta famiglie rischiano di finire sul lastrico. Avevamo già dato la notizia sul nostro portale di informazione Casoriadue.it a fine luglio. Novità sostanziali ancora oggi non ce ne sono, ma continua la mobilitazione dei comitati. La seduta del consiglio comunale sul tema (approvazione della delibera regionale sull’housing sociale), svoltasi lo scorso 12 Settembre, è stata rinviata. Mancava il regolamento e non erano presenti gli assessori di competenza. Queste le uniche motivazioni fornite ai presenti. Il presidente del comitato Casaurea, Nicola De Dominicis, il 23 Settembre ha protocollato una richiesta per incontrare il sindaco di Casoria, l’assessore e il dirigente all’urbanistica. “In questi mesi abbiamo incontrato tutti i partiti politici presenti sul territorio
per porre in evidenza questa delicata e urgente problematica. Nessuno ha saputo darci delle risposte concrete. La questione, che certamente non riguarda solo Casoria, è già stata risolta in numerosi territori limitrofi, tra cui spicca il nome di Afragola. Da sempre sono dalla parte della legalità, ma va ricordato che ai cittadini casoriani (e in generale a tutti i campani), è stato negato un importantissimo diritto: quello di poter usufruire, al pari dei cittadini delle
altre regioni, del condono edilizio del 2003. Portare avanti gli abbattimenti programmati, significherà aggravare in maniera irreversibile la già complessa situazione di disagio economico e sociale delle famiglie interessate. La discussione non può più essere rimandata. Non si può assumere un atteggiamento passivo, sessanta famiglie stanno per finire sotto i ponti”. Ha dichiarato il signor De Dominicis.
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ALESSIA DIANO
I’Mobility: mobilità a 360°gradi Qualche settimana fa vi abbiamo parlato di I’Mobility, l’associazione no profit che si occupa di mobilità sostenibile sul territorio di Casoria/Afragola/Casalnuovo/Cardito. Alla mobilità dolce, tematica di grande importanza, troppo spesso viene negata la giusta considerazione; per questo abbiamo deciso di incontrare nuovamente il presidente di I’Mobility, l’architetto Teresa Blasotti, che ci ha aggiornati sui progetti che l’associazione è in procinto di attivare per ottenere una maggiore sensibilizzazione della collettività sull’argomento. I’Mobility vuole abbracciare il tema della mobilità alternativa a 360°. Ci interessiamo alla mobilità ciclabile, a quella pedonale ed al trasporto pubblico. Il nostro obiettivo è riqualificare il territorio, in particolare il centro storico. Vogliamo che la cittadinanza riscopra le bellezze artistiche e paesaggistiche del luogo in cui viviamo, afferma l’architetto. Proprio a proposito della mobilità nei centri storici, l’associazione ha in programma un laboratorio che sarà discusso tra ottobre e novembre. Lo scopo non è solo quello di coinvolgere la cittadinanza, ma anche quello di adottare uno spazio della città per riqualificarlo dal punto di vista della mobilità. Ad Afragola, grazie all’interessamento dell’Assessore all’Ambiente Salvatore Iavarone, già lo scorso 22 settembre, in occasione dell’ultimo giorno della settimana dedicata alla mobilità sostenibile, presso la biblioteca comunale, si è parlato di un progetto di ciclabillità e pedonabilità che coinvolgerà una zona della città, a Casoria invece, si procede sempre con la solita lentezza; basti pensare che riguardo alle rastrelliere chieste dalla Blasotti nell’ottobre 2013 tutto tace! L’architetto comunque non demorde e, insieme all’ing. Moraca (vicepresidente di I’Mobility) e gli altri 11 soci fondatori dell’associazione, continua ad organizzare istanze sulla mobilità sostenibile sul territorio casoriano. Sono in fase di programmazione alcuni progetti molto validi: BIKE TO WORK (ideato per sensibilizzare le persone che vanno a lavoro ad utilizzare la bici piuttosto che l’auto), WALKING AUDIT (nato come strumento per far conoscere alla cittadinanza la qualità della percorribilità dei percorsi pedonali) e BIMBI IN BICI, il progetto più a cuore
all’associazione: Bisogna avvicinare i più piccoli alla bici. La cultura della biciletta deve iniziare fin dall’infanzia. Parte tutto a lì, afferma la Blasotti. I’Mobility per questo motivo ha intenzione di portare l’educazione stradale nelle scuole. Si parlerà della manutenzione della bici, delle regole del codice della strada e dei benefici fisici ed anche economici che comporta l’utilizzo del mezzo a due ruote. La Blasotti inoltre ci anticipa che sono in programma diverse pedalate cittadine. L’ultima si è tenuta il 13 settembre ed ha visto i partecipanti recarsi da Casoria ad Acerra per raggiungere le sorgenti del Riullo, ruscello dall’acqua sulfurea, ottima per curare le malattie della pelle. La pedalata ha riscosso un discreto successo, tanto che l’associazione Cicloverdi Fiab di Napoli ha chiesto ad I’Mobility di organizzare una nuova passeggiata al ruscello. Attualmente presso I’Mobility, che è in procinto di associarsi a FIAB (Federazione Italiana Amici della Biciletta) e intende iscriversi nell’elenco delle associazioni della Campania, è iniziata la campagna tesseramento. Chiunque può diventare socio dell’associazione pagando una quota annuale di 15 euro per gli adulti e di 10 euro per i minori. Gli iscritti godranno di un’ importante garanzia: l’assicurazione RC per qualsiasi spostamento in bici 24 ore su 24 in tutta Italia ed Europa, e potranno inoltre riceve sconti e agevolazioni in alcuni negozi (per esempio Decathlon Casoria). Si può diventare soci di I’Mobility sia effettuando un bonifico che recandosi presso la sede dell’associazione. Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare la pagina: www.facebook.com/ass.IMobility.
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CARMEN PALUMBO
CASORIA CALCIO E FIERA DEL FUMETTO: UN WEEKEND DI EVENTI A CASORIA!
Un fine settimana molto interessante e movimentato quello appena trascorso, che con importanti eventi ha attirato l’attenzione di molti cittadini casoriani. Sabato 20 settembre e domenica 21, Casoria si è impegnata per dare la possibilità ai suoi abitanti di trascorrere delle giornate in compagnia e ricche di emozioni. In particolare si sono tenute due manifestazioni che hanno scombussolato l’intera città in maniera, almeno questa volta, positiva. La notizia della rinascita del Casoria Calcio, già comunicata durante l’estate e molto acclamata, è stata ufficializzata proprio in questo weekend. Nella villa comunale di Casoria, alle 17 e 30 di sabato, si è tenuto un bellissimo spettacolo presentato da Carlo Cristarelli, responsabile della stampa, dove è stato annunciato il grande ritorno al calcio della nostra Città. La presentazione della squadra ha entusiasmato tutti i presenti e soprattutto i tifosi più accaniti, che hanno seguito passo dopo passo la formazione. La serata è proseguita all’insegna del divertimento e dell’allegria, hanno infatti invaso il
palcoscenico due grandi comici del mondo televisivo e della radio, nonché cittadini casoriani. Parliamo di LUCA SEPE e ROSALIA PORCARO, due personaggi molto amati, che con la loro simpatia hanno scatenato il pubblico e allo stesso tempo hanno espresso il loro orgoglio per la rinascita del Casoria, dopo 22 anni di assenza. Uno spettacolo molto piacevole e ricco di sorprese. La presenza degli Ultras Boys è stata fondamentale, con inni e striscioni hanno dimostrato il loro grazie, a tutti coloro che si sono impegnati per la rinascita di questa squadra e anche per la rinascita di un sogno che ormai sembrava perso per sempre. Importante è stato il momento dell’incontro sul palco, proprio con uno dei capi degli Ultras, che ha promesso la completa assenza di violenze o di polemiche nel gruppo; “ci sarà massima sportività e totale fiducia nel Casoria”. Il momento più emozionante e inaspettato della serata, è stata la telefonata in diretta con Bruno Tintori, ex presidente del Casoria. Nonostante la sua assenza, a causa di un’ alluvione in Toscana che gli ha impedito di raggiungere la nostra città, ha voluto comunque essere con tutti noi e dare il suo in bocca al lupo alla nuova squadra e al nuovo presidente Giovanni Palmentieri. La storia del Casoria di 36 anni fa si riunisce con la squadra di oggi e con l’amore e la fiducia, che i suoi tifosi non hanno mai perso. La serata si è conclusa con le parole del nuovo mister Sandro Marino, che ci ha rassicurati sulla solidità del team organizzato: “si tratta di una squadra ben formata ma la nostra forza non dipende solo dall’impegno, bensì anche dal supporto del dodicesimo uomo in campo”! I tifosi saranno la vera e grande forza di questa squadra nascente, ma già piena di fiducia e di aspettative. Il fine settimana Casoriano non si è fermato a questo sabato sera ricco di sportività e di orgoglio cittadino. Sia sabato che domenica, al PALACASORIA, si è infatti tenuta un’ altra ma-
nifestazione molto interessante, che ha attirato l’attenzione di tutti coloro che condividono una passione folle per il fantastico mondo dei fumetti. Proprio a pochi passi dalla villa comunale è stata infatti inaugurata la “Fiera del Fumetto”, un fantastico scenario occupato da giovani vestiti con i più stravaganti costumi, che hanno tentato di imitare i propri idoli nel miglior modo possibile. Il signor Antonio Esposito è stato l’organizzatore di questo evento intitolato: “KINGDOM COSPLAY 2014”. L’allestimento è stato ottimo, la parte centrale del palazzetto infatti, è stata occupata da tavoli predisposti per tornei di carte e quiz sui manga e sui supereroi, eventi che hanno attirato l’attenzione anche di coloro che non erano interessati ai travestimenti, ma volevano semplicemente testare la propria conoscenza su questo argomento, divertendosi. Una splendida manifestazione che ha unito i nostri cittadini interessati a questo settore e li ha fatti conoscere. Una figura in particolare ha suscitato la nostra attenzione, quella del giovane riportato in foto, vestito da Venom un personaggio di Spiderman, che ha destato molta simpatia e terrore tra tutti i presenti. Proprio un bel fine settimana, come dovrebbero continuare ad esserci anche in futuro. I cittadini uniti e divertiti, le autorità presenti ed interessate. Insomma la città perfetta, che esce fuori solo in rare occasioni. Un ringraziamento speciale va a chi ha organizzato tutto questo e ha intuito i bisogni della nostra città: un sogno in cui sperare e tanta fiducia nel futuro.
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FEDERICA D’APUZZO
Re/max Programma casa: professionalità e professione
Anche questa settimana ci siamo chiesti a chi rivolgere le nostra attenzioni, per informarvi sulle attività che si svolgono in zona; poi abbiamo pensato che oltre a sponsorizzare aziende, ristoranti e agenzie potevamo fare qualcosa di ulteriormente utile, dare opportunità di presentare nei suoi diversi aspetti una professione ed abbiamo pensato a RE/max Programma Casa, sita in Via A. Diaz a Casoria. Ad accoglierci è il signor Mauro Grieco, responsabile dell’agenzia, che ci spiega che il risultato che oggi vediamo è frutto di un lavoro lungo e di molti sacrifici. Il viaggio è iniziato nel 1986 dove insieme ad un suo compagno di scuola Biagio De Angelis (responsabile anch’egli oggi dell’agenzia) inizia un attività locale nel campo degli immobili,iniziando step by step ad incrementare l’attività, la tenacia e la caparbia li portano ad avere una buona attività, ma con il tempo si sa, cambia il mercato e le esigenze dei consumatori di qualsiasi bene/servizio, ed è stato cosi anche nel settore immobiliare. Nel 2000 decidono di affiliarsi a Re/max, leader mondiale del settore che apre una nuova finestra sull’attività, portando l’agenzia da un solo agente immobiliare a sedici, un gran bel risultato. Le soddisfazioni quando si lavora bene di certo non mancano ed è nel 2013 che siamo riusciti ad
aprire un altro ufficio a Via Toledo a Napoli. La nostra scelta si è dimostrata vincente e questo grazie anche al fatto che Re/max sviluppa un vero e proprio programma per i suoi consulenti ed affiliati, una formazione ad hoc con la Remax University, tecnologie all’avanguardia messe a disposizione e soprattutto autonomia imprenditoriale; ed oggi l’unica vera opportunità per i giovani e non è proprio il lavoro autonomo. Naturalmente garanzia fondamentale per noi è la serenità del nostro team, serenità e professionalità che trasmettiamo anche ai nostri clienti, sia a quelli che si rivolgono a noi per trovare la loro casa, sia a quelli che ci permettono di entrare nelle loro case perché intenzionati a vendere. La casa è per noi italiani di certo un bene prezioso, sapere che abbiamo affidato il nostro “tesoro” a persone qualificate e competenti è sicuramente garanzia di sicurezza. Quanto concerne poi all’attività di broker, bè, le nostre giornate non sono mai noiose, anzi le nostre giornate non si ripetono quasi mai, la nostra attività è improntata su noi stessi, lascia ampio spazio alla personale creatività permettendo così qualsiasi iniziativa, senza limiti demotivanti, anzi potremmo dire che “l’unico limite al nostro lavoro siamo noi”. Questo naturalmente non significa che siamo lasciati alla deriva di noi stessi, Re/max da questo punto di vista e non solo,
ha rivoluzionato il mondo immobiliare offrendo un modo nuovo e intelligente di fare agenzia immobiliare,i nostri agenti sono si autonomi,ma mai soli. Godono di una grande libertà nello svolgimento della professione, promuovono se stesso e la loro attività imprenditoriale, senza limiti territoriali. Operano in costante collaborazione con persone altamente professionali, entusiaste ed ansiose di ottenere grande successo nell’ambito immobiliare. In un ambiente profondamente motivante, che consente di essere di gran lunga più produttivi di quanto potrebbero esserlo da soli, grazie ad un immediato programma di start-up, ad una attività di formazione permanente e a strumenti di marketing innovativi. Speriamo allora che i nostri lettori in cerca di casa si rivolgeranno a Re/max per riscontrare la professionalità e la competenza descritta; e che i giovani interessati a questo campo lavorativo possano con questo articolo trovare un’opportunità, d’altra parte un lavoro che lascia spazio alla creatività, permette iniziativa, ti fornisce una competenza e ti accoglie in una grande famiglia non è il sogno di tutti???
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ALESSIA FRAIESE
“I SOGNI POSSONO AVVERARSI”
Nome: Laura Lanzillo in arte Laura L. Professione: cantante a tempo pieno. Giovane, simpatica, talentuosa sono solo pochi degli attributi che le si potrebbero assegnare. Noi di Casoriadue, questa settimana, abbiamo avuto la possibilità di ritagliarci un piccolo spazio tra i suoi meritatissimi impegni lavorativi per scambiare due chiacchiere con lei, per dare la possibilità, a chi ancora non la conoscesse, di sapere chi è Laura L. Raccontaci come ha avuto inizio la tua carriera e le sue tappe fondamentali. “Ho iniziato questo cammino all’età di 12 anni, in casa si è sempre masticato pane e arte, sia per quanto riguarda la musica sia per la pittura e lavori manuali di vario genere. All’età di 12 anni ho iniziato per gioco con gare canore e partecipazioni varie, poi verso i 14 mi ascoltò un pianista del San Carlo al quale piacqui molto e iniziai a lavorare con una compagnia teatrale. Ci sono state diverse evoluzioni nel tempo, sia nella mia timbrica vocale che nell’accrescimento della stessa esperienza lavorativa. Ho lavorato come cantante con diversi gruppi Live, ho fatto da corista e turnista, ho registrato Jingle per diverse radio come Radio Marte, CRC, ho cantato alcune sigle di Samarcanda, collaborando con Nilo Sciarrone. Come insegnante di canto ho avuto Bruno Illiano: è fondamentale che oltre alla passione e alla predisposizione personale ci sia la tecnica di un insegnante serio che ti sappia guidare al meglio. Ho lavorato in diversi villaggi e locali importanti in tutta Italia, avvalendomi della professionalità e bravura del coreografo Gennaro Guadagnuolo in arte Genny Matt che ha collaborato con molteplici star come Giorgia, Kylie Minogue, Heather Parisi, Paola e Chiara e molti altri ancora. Attualmente è in pubblicità radiofo-
nica su Radio Ibiza il nostro nuovo singolo Kriga&Starr System feat Laura L. che si intitola One way ticket scaricabile sul portale I Tunes.” Quali sono i tuoi progetti futuri? “Progetti futuri? Per fortuna i molti sogni che avevo nel cassetto stanno prendendo vita uno ad uno... ci saranno presto novità, ma per ora è un segreto...” Cosa puoi consigliare ai giovani che vorrebbero intraprendere la tua stessa strada? “Posso consigliargli di essere perseveranti, di non mollare mai e non permettere a nessuno di spezzar loro le ali. Allo stesso tempo però devono essere consapevoli del fatto che è una strada dura, in salita, che bisogna perfezionarsi di continuo rimanendo sempre nell’umiltà, perchè senza quest’ultima non si arriva da nessuna parte. E’ difficile ma la volontà ripaga sempre, quindi in bocca al lupo a tutti coloro che credono in un sogno...i sogni possono avverarsi.” Ti senti realizzata o hai ancora qualche grande sogno nel cassetto da realizzare? “Mi sento appagata... questa è la parola giusta, l’affetto che mi dimostra la gente per me è energia pura. Sono felice quando cantando riesco a trasmettere agli altri tutte le emozioni che ho dentro. E’ un amore incondizionato, questo è sempre stata la musica per me. E poi per una sognatrice incallita quale sono i sogni nel cassetto sono infiniti come la voglia di fare nella speranza
di realizzarli.” Per concludere, senti di dover ringraziare qualcuno? “Sento di dover ringraziare in primis la mia famiglia che sempre mi ha
supportata e sopportata. Poi voglio ringraziare i miei amici, con alcuni dei quali collaboro spesso, facendo parte anche loro del mondo dello spettacolo, e con i quali si crea quella competizione genuina, quel confronto che mi ha portato a crescere molto artisticamente. Ringrazio inoltre tutti coloro che amano la musica in tutti i suoi generi, perché la musica fa bene al cuore. Sono coinvolta spesso in serate di beneficenza e ribadisco di continuo che non bisogna mai voltare la faccia a chi ha bisogno del nostro aiuto e che attraverso canali semplici, con dei piccoli gesti, si possono raggiungere dei traguardi enormi. Infine ringrazio Casoriadue e in particolare te, Alessia, per questa piacevole intervista, con la speranza di non avervi annoiato e di non essere stata troppo chiacchierona... Alla prossima. Un saluto a tutti i lettori da Laura L.”.
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FLORIANA ALAIA
Il lunedì di una.. “SETTIMANA AZZURRA”!
Dopo la lunga pausa estiva della serie A, nonché degli altri campionati di calcio, lunedì 15 settembre è ripartita una delle trasmissioni televisive calcistiche più seguite del centro sud, ‘’Settimana Azzurra”, in onda tutti i lunedì alle 21.00 su JulieItalia. Una puntata con ascolti e telefonate in diretta da record quella della settimana scorsa, con ospiti come l’ex portiere del Genoa Salvatore Soviero, il cronista e conduttore (nonché sfegatato tifoso del Napoli!) Nello Odierna, e il giudice Alberto Capuano, magistrato partenopeo con cui si è affrontato il tema della discriminazione razziale e del caso Tavecchio all’interno della FIGC. A condurre la trasmissione da quasi tre anni è il giornalista e conduttore Paolo Esposito, chiamato nel gennaio 2012 dal direttore di JulieItalia Livio Varriale per ricoprire questo ruolo. La nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare Paolo Esposito, che ci ha spiegato cos’è che ha fatto di “Settimana Azzurra” un successone seguito da moltissimi telespettatori. “Quello che conta è la qualità del programma”, ci dice, e continua spiegando: “Il lunedì sera è una giornata bestiale per la concorrenza, che cerca spendendo più cifre di noi di scavalcarci. Ma alla fine ci troviamo a vincere la sfida dell’auditel con poco, questo perché cerchiamo di dare un taglio giornalistico alla trasmissione, nuove idee, servizi, come le telefonate in diretta di persone che ci seguono da casa.” La trasmissione girata in Via Brin a Napoli ha sempre annoverato importanti ospiti, ma chiedendo al conduttore quali
siano stati i personaggi più rilevanti a presenziare nel suo studio ha voluto precisare che per lui tutti quelli che ospita hanno una determinata importanza. ““Settimana Azzurra” non si fa affascinare da nomi “roboanti””, come li definisce nell’intervista Paolo Esposito, perché non è a seconda di chi ospitano che la trasmissione si struttura. Il giornalista ammette però che tra coloro che ha avuto il piacere di ospitare ci sono Soviero, che egli definisce un personaggio ruspante; Eugenio Bennato , dato che nella trasmissione sono soliti anche dedicare uno spazio alla musica; Alberto Savino (ex giocatore del Napoli); Paola Ferrari, ex conduttrice della “Domenica sportiva” e tanti altri. Nessuna anticipazione per la puntata di domani dato che tutto dipenderà dalla giornata di campionato di oggi, ma il conduttore ci tiene a precisare che la sua trasmissione non gira tutta intorno alla serie A. Lo scopo di “Settimana Azzurra” è infatti quello di occuparsi anche delle classifiche della B e della C, di tenere vivo l’interesse di tutti, e di ricordare anche il calcio del passato: talvolta infatti vengono mandati in onda filmati in bianco e nero di 30/40 anni fa di partite che hanno fatto la storia in relazione a partite che si sono disputate il giorno prima. Non ci resta che augurare a Paolo Esposito e a “Settimana Azzurra” un altro anno di successi, l’appuntamento è ogni lunedì sera alle 21.00 su canale 19 del digitale terrestre, con replica il martedì sempre alla stessa ora su Orion Tv (canale 110), o in streaming su www.julienews.it .
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L’as ociazione “Mozart” conquista il Conservatorio di Salerno
DANIELA ABBATE
Giovedì 11 settembre alle ore 18:30 presso il teatro dell’Istituto Sacro Cuore di Casoria ha avuto luogo l’inaugurazione del nuovo anno musicale dell’Associazione “W.A. Mozart” all’insegna di grandi novità. Ad accogliere il pubblico una breve introduzione musicale del clarinettista Gaetano Imperatore, seguito dai saluti del presidente dell’associazione, Massimo Siciliano, il quale ne ripercorre la storia con grande coinvolgimento emotivo. Nata ufficialmente nel 1994, l’associazione comincia la sua attività nel 2002, grazie a un’intuizione della Dirigente del IV Circolo di Arzano, Fiorella Esposito, che le affida un progetto di alfabetizzazione musicale. La creazione di un laboratorio musicale per gli alunni della scuola primaria, riscuote un enorme successo; negli anni successivi, infatti, si decide di prolungare le attività anche di pomeriggio. Da quella gratificante esperienza ne è passato del tempo. L’associazione è cresciuta, grazie alla presenza di un team di docenti che, con professionalità e dignità, hanno creduto nel progetto e, in particolare, nella creazione di un’istituzione musicale sul territorio che dia a tutti la possibilità di avvicinarsi alla musica. Sono in tanti ad aver sostenuto il progetto, in primis Aldo Santarpino, che da 12 anni fornisce l’associazione di pianoforti e di vari strumenti musicali e i dirigenti del 29° Distretto da sempre interessati alle proposte dell’associazione sull’ampliamento dell’offerta formativa nelle loro scuole. Ma il riconoscimento più importante è arrivato quest’estate, in seguito ad alcuni cambiamenti istituzionali. Infatti, la riforma messa in atto con la legge 508/99 art.2 c.8 lettera d) e g) e dal DPR 212 art. 12 c. 4 ha tra-
sformato i Conservatori di Musica in Istituti di Alta Formazione Artistica, delegando loro solo la parte conclusiva del nuovo percorso formativo musicale: triennio accademico di primo livello e biennio specialistico di secondo livello. Per garantire una formazione adeguata all’accesso al primo anno accademico, i Conservatori hanno attivato i corsi pre-accademici presso le proprie sedi o in convenzione con Associazioni Musicali. Ed è così che “l’Associazione Musicale “W.A. Mozart”, con sede a Casoria, Arzano e Casavatore, avendo brillantemente soddisfatto tutti i requisiti richiesti, da giovedì 17 Luglio 2014 è ufficialmente in convenzione con il Conservatorio di musica “G. Martucci” di Salerno. Compito dell’associazione sarà quello di attivare corsi pre-accademici per la formazione musicale di base, secondo regolamenti, programmi di studio e d’esame forniti dal Conservatorio, finalizzati all’acquisizione delle competenze richieste per l’accesso al primo anno accademico di I livello. L’Associazione Mozart assolverà alla realizzazione dei percorsi musicali certificando le competenze acquisite attraverso esami nella propria sede, alla promozione e al superamento dei livelli cui sovrintende una Commissione composta da docenti del Conservatorio di Salerno e
da docenti dell’associazione.” Al riconoscimento da parte del Conservatorio va ad aggiungersi il sostegno di una grande pianista e didatta napoletana, che ha voluto fortemente essere presente all’incontro: il M° Annamaria Pennella, eletta presidente onorario dell’associazione all’unanimità dai docenti che ne fanno parte: Massimo Siciliano, Rachele Parisi, Antonio Corcione, Antonella Ferraiuolo, Nunzio Ricci, Nicola Cappabianca, Luigi Fichera, Gaetano Imperatore, Michele Laino, Gabriele Borrelli, Pasquale Mormile, Santolo Testa, Daniele Zanfardino, Vittorio Termini. L’evento si conclude con l’incoraggiamento del Maestro ad andare avanti con determinazione e passione.
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IDA PICCOLO
Vivi commercio I Edizione
Vivi commercio I Edizione. Si tratta della manifestazione in calendario, per il prossimo 4 Ottobre, tra le strade del centro cittadino. Sarà fondamentalmente un evento dedito alla valorizzazione del commercio locale, e di tutte le attività sociali del territorio. L’evento si terrà presso i tratto di strada di Via Pio,12, dall’incrocio con via Piccirillo, all’incrocio con le vie Brodolini/Casilli. Sarà un’evento dove si alterneranno con le proprie performance; solisti, gruppi musicali,cabarettisti. Sarà una vera e propria - Non stop di Spettacolo e commercio-creando cosicchè percorsi a transito pedonale esclusivo, che consentiranno l’apertura prolungata a tutte le attività commerciali interessate.Colui che ha organizzato principalmente la kermesse, svolgendo un ottimo lavoro è Salvatore Franzese- Presi-
dente AICAST Casoria- e intende dare una svolta e far comprendere a tutti il valore e l’unione della città dimostrando tanto interesse curando nei minimi dettagli l’organizzazione artistica,e avvelendosi di efficienti collaboratori. Si tratta del responsabile comunale Ondoso Luigi e l’associazione Guardie Ambientali Italiane. Una vera gioia anche per tutti i bambini perchè è prevista un’area
dedicata a loro con gonfiabili, scivoli, carretti zucchero filato e pop corn;animazione itinerante con sputafuoco,trampoliere, manipolatore di palloncini,mascotte disney e micromagia. E terminando abbracciando l’allestimento delle aree e l’assegnazione degli spazi concordati assieme all’amministrazione per concentrare e spingere il commercio ormai in disordine e crisi.
CASORIA AMBIENTE SPA COLLABORA CON LA POLIZIA AMBIENTALE PER CONTROLLARE LA QUALITA’ DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA. PER FARE BENE LA DIFFERENZIATA RICORDA CHE: NEL SACCO MULTIMATERIALE (COLORE AZZURRO, RACCOLTA MARTEDI’) BISOGNA INSERIRE:
RICORDA CHE IL SACCO INDIFFERENZIATO DEL GIOVEDI’ NON DEVE CONTENERE RIFIUTI RIFERITI ALLE ALTRE CATEGORIE E AGLI ALTRI GIORNI.
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FRANCESCO CELIENTO
LA MASSERIA, ACCORDO AZIENDA SINDACATI
Trovato l’accordo fra l’azienda ed il sindacato Fluica Cub. Dopo una dozzina di giorni finisce lo sciopero. Salvi i posti di lavoro dei 55 dipendenti del supermercato del centro commerciale La Masseria, i quali hanno ininterrottamente formato un presidio fuori i cancelli della struttura di Cardito per difendere la loro occupazione. Ad annunciare la fine della protesta, il direttore commerciale del gruppo Gvc, Gaetano Graziano. “Siamo riusciti a giungere ad una conclusione positiva che ha salvato tutti i lavoratori, il cui posto di lavoro, ribadisco, non è stato mai in discussione, e lo stesso centro commerciale che rischiava di subire l’influsso negativo causato dallo sciopero ad oltranza. La nuova azienda che gestirà
il punto vendita avrà così il modo di rilanciarlo, rilancio che porterà benefici anche a tutti i negozi della struttura”. La vicenda de “La Masseria” era solo l’ultima vertenza occupazionale che
si era aperta nel territorio di Napoli Nord, il salvataggio di una cinquantina di posti di lavoro rappresenta una vera e propria manna considerando la disoccupazione imperante nella zona, fra le più alte d’Italia.
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ActionAid scuole e marketing
ActionAid lancia un’iniziativa per aiutare alcune scuole in Italia ma si persiste nel nominalismo in chiave marketing Dal bambino al papà, ora la scuola: quella parola adotta che fa tanto marketing La parola “adotta” prevedrebbe un vincolo affettivo o il sostegno totale; si tratta in realtà di donazioni indirizzate ad alcuni istituti scolastici Hashtag e via, siamo nel mondo di Twitter, quello sintetico dei 140 caratteri. La comunicazione del web è veloce, dinamica, non dà fiato. Talvolta tale prassi, però, si porta dietro un approccio sensazionalistico. Bisogna fare notizia, colpire, impressionare anche se il messaggio mandato al donatore non è totalmente corretto, non corrisponde in maniera esatta al contenuto della campagna o della semplice iniziativa. Il mondo della solidarietà dovrebbe spiccare per serietà in virtù della sensibilità sociale che esprime, dell’impegno messo in campo quotidianamente e, invece, soprattutto nel marketing delle
grandi ong segue un’impronta di stampo aziendale, commerciale. “Bisogna convincere il cliente”, è la logica di base come se invece di parlare di aiuto alle vite umane stessimo vendendo dei prodotti. La parola adotta è una delle esche più utilizzate, un imperativo sempre efficace perché colpisce l’aspetto emotivo del donatore. Il termine adozione prevedrebbe un vincolo affettivo, il coinvolgimento totale dell’utente che decide di aiutare un bambino, una scuola o un progetto. Presentare una semplice donazione come se fosse un’adozione è un’operazione di marketing, di maquillage nominalistico. “Non vendiamo nulla, il mondo della solidarietà non dovrebbe puntare a stimolare la curiosità del “cliente-donatore” ma avere un rapporto trasparente, costruito con un linguaggio appropriato”, commenta il responsabile della comunicazione di Reach Italia Onlus Fabrizio Fratus. L’ultima intuizione in tal senso è il claim “Adotta una scuola” di ActionAid per la campagna “L’Italia del futuro”. Lo sco-
po del progetto è favorire la scuola dal punto di vista sociale, aiutare i ragazzi a svolgere attività aggiuntive alla tradizionale didattica. Un lavoro che può favorire le comunità soprattutto nei quartieri a rischio, nelle zone più disagiate. Le prime tappe sono state L’Aquila e a Reggio Calabria, il prossimo passaggio sarà Napoli con l’istituto D’Aosta – Scura, nella zona dei Quartieri Spagnoli. Attraverso “L’Italia del futuro”, ActionAid fornirà, per l’anno scolastico 2014-2015, il comodato d’uso dei libri di testo per cinquanta bambini in condizioni di particolare disagio economico, e promuoverà un laboratorio fotografico e video in sinergia con percorsi di educazione civica, alla legalità e all’attenzione al proprio territorio, oltre a uno spettacolo teatrale sul tema cibo e spreco. Tutto ciò sarà possibile grazie alle donazioni dei sostenitori; con 65 centesimi si potranno aiutare le attività di alcune scuole. Nessun adozione, quindi, nessun vincolo affettivo, nessun impegno totale per portare un istituto a svolgere una completa opera sociale sul territorio. Un’attività di sostegno, di supporto, sicuramente lodevole ma chiamiamo le cose con il loro nome, è una questione di serietà.
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Francesco Russo Pio, da Casoria all’Inter l’emigrante del pallone
L’emigrazione è al centro della storia d’Italia, soprattutto quella meridionale ha scandito le fasi più importanti dello sviluppo del Paese. La fuga dal Sud al Nord oggi è cambiata, non ha più solo la via operaia come sbocco ma tante altre strade. C’è anche quella del pallone, in alcuni casi addirittura verso lidi lontani, alla ricerca di nuove opportunità calcistiche. Da Napoli a Milano è una via classica nella storia dell’emigrazione italiana, probabilmente una delle più percorse. E’ la strada che ha dovuto seguire Francesco Russo Pio, centrocampista classe ’99 dell’Inter da bambino, all’età di nove anni, abbandonando affetti, amicizie e abitudini. Ma chi è Francesco Russo Pio? Uno dei tanti ragazzi cresciuti nel napoletano a pane e pallone. All’età di cinque anni si scrive alla scuola calcio “Luigi Vitale” di Casoria, fino a quando non deve trasferirsi con la sua famiglia. Il papà va a fare il fruttivendolo a Crema, si cambia tutto ma nel trasloco non si abbandona
il pallone. Francesco anche in Lombardia continua a giocare con la passione che lo contraddistingue. S’iscrive alla scuola calcio “Alba Crema” ma dopo una settimana è già nel mirino di club professionistici. Dopo alcuni provini, lo inseguono Milan, Atalanta e Inter. Russo Pio sceglie l’Inter, è una questione di cuore, decide di andare nella squadra per cui fa il tifo. Inizia il suo percorso dagli Esordienti, nei Giovanissimi Regionali B mister Bellinzaghi costruisce la svolta tattica. Russo Pio era un attaccante, arretra il suo raggio d’azio-
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ne spostandolo a centrocampo dove poi imparerà ad agire da mezzala o da trequartista. In questa posizione di campo, Russo Pio riesce a impressionare Benoit Cauet che nella scorsa stagione lo inserisce sotto età nei Giovanissimi Nazionali. CONTINUA A PAG. 23
DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014 SEGUE DA PAG. 22 Francesco entra in squadra per gli ottavi di finale e poi partecipa alla final eight laureandosi campione d’Italia con la sua Inter. Si toglie anche la soddisfazione di disputare qualche minuto nella finale scudetto contro la Roma, nei tempi supplementari. E’ una stagione importante per Russo Pio che nei giovanissimi regionali segna ventiquattro gol e realizza venti assist, tutti segnati rigorosamente sull’agenda. E’ il calcio moderno, anche il giovane talento vuole essere preparato su se stesso. In questa stagione, nei Giovanissimi Nazionali di Bellinzaghi, è stato alternato anche nel ruolo di esterno destro di centrocampo nel 4-4-2. Una scelta che ha messo in mostra la duttilità di Russo Pio, capace di giocare sia da trequartista che da esterno con buoni risultati. Dotato di buone qualità tecniche, è un centrocampista che spicca per i tempi d’inserimento, caratteristica in cui ricorda Marek Hamsik, e nella capacità di servire le punte nello spazio. Destro naturale, deve migliorare nell’utilizzo del piede debole ma è molto bravo nel fraseggio e nell’abilità di giocare negli spazi stretti. Sotto quest’aspetto, nel vederlo giocare il pensiero va anche a Miralem Pjanic per la capacità di tirare fuori la giocata giusta negli ultimi venti metri. Deve dare anche più continuità ai suoi colpi, alle sue performance in campo evitando di uscire fuori dalla gara in alcune situazioni. In questa stagione ha segnato dieci gol e sfornato quattordici assist, sta trascinando l’Inter verso la final eight. I play-off sono in corso, all’andata è finita 2-1 per l’Inter a Milano, domenica il ritorno a Torino. Russo Pio proverà a dare il suo contributo, vuole andare a Chianciano con la sua Inter, quella che ha scelto quando a Crema faceva i primi passi da “emigrante del pallone”.
NOTIZIE Grazie agli appositi sopralluoghi esperiti dalla Guardie Comunali Ambientali, coordinate dall’Ufficio Ambiente del Comando di Polizia Locale, diretto dalla Comandante Anna Bellobuono, si è riusciti a far sì che l’area deposito della stazione ferroviaria Casoria – Afragola venisse bonificata dai cumuli di inerti edilizi e da qualche ingombrante. Continue le ricognizioni effettuate per accertare che l’area fosse davvero bonificata. La stessa situazione si è verificata a via Fossa del Torricchio, una strada poderale che congiunge San Pietro a Patierno con la Circumvallazione Esterna di Napoli, territorio di Casoria. Grazie ai continui controlli della Polizia Locale del Comune di Casoria, in collaborazione con il Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl Napoli 2 Nord, la zona è completamente sgombra da rifiuti. Il Nucleo di Polizia Ambientale è stato allertato e vigilerà sia sulla presenza di animali che di deposito di rifiuti.
23 Augurissimi Auguri a Anna Bocchetta La vita spesso e per fortuna ci regala momenti fantastici, anche se a volte brevi. La vita ci regala gioie indescrivibili e viaggi indimenticabili. La vita ci regala anche persone belle, nobili e solari tutte da invidiare. Come te. Tanti auguri per il tuo compleanno.
Augurissimi Auguri a Fabio Supino Prendi la giornata di oggi con felicità e spera che domani sia ancora migliore, noi te lo auguriamo con tutto il cuore! Il tui amici per sempre, Peppe, Maria, Diego, Roberto, Totore, Antonio, Federico, Lino, Danielozzi e Foriiiii...
Augurissimi A Fabio Supino L’amore tormentato è quello privo di ali, l’amore semplice è quello privo di passione... Ma l’amore strano, quello intenso, vero, giusto, unico... Lo siamo solo io e te!!! Ti amo INFINITAMENTE tua e per sempre
Mariarka
Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000
Editore CASORIA DUE s.a.s Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 2521SETTEMBRE 2014 FEBBRAIO 2013 Impaginazione Grafica di Giuseppe Mascioli Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817597271 email: info@printinghousesrl.it
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DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014