GIANFRANCO ASVERI - "Qui era tutta campagna"

Page 1

Gianfranco asveri “Qui era tutta campagna”




GIANFRANCO ASVERI - Qui era tutta campagna 29 marzo - 20 aprile 2019 A cura di Paola Catelli Mauro Colombo Testo critico Stefano Taddei Fotografia Francesca Longoni In copertina Abracadabra, 2018

GALP - Galleria La Perla Piazza Umberto I, 9 Olgiate Comasco (CO) Tel. 031 944063 info@galleria-galp.it www.galleria-galp.it

Con il patrocinio della CittĂ di Olgiate Comasco


GIANFRANCO ASVERI Qui era tutta campagna



Gianfranco Asveri nel suo studio


Paola e Mauro con Gianfranco Asveri


PREFAZIONE Davanti ad un’opera di Gianfranco non si può rimanere indifferenti. La carica attrattiva è talmente forte da catapultare lo spettatore in un mondo parallelo fatto della semplicità e della serenità che solo un animo gentile e sensibile come il suo può trasmettere. È un’emozione scoprire dove nascono le sue opere. Nella sua casa ci siamo sentiti dei privilegiati per aver visto e conosciuto un Vero Artista, un poeta, un filosofo e un uomo di grande sensibilità in grado di dipingere in modo spontaneo e unico passaggi di vita quotidiana fatta di cose semplici, di momenti, di ricordi, di gioco e di cani. Cani che sono una parte fondamentale della vita di Asveri. Ci parla di loro e, sensibilmente commosso, ci racconta di “Piccio”: Sotto il tavolo hai posato le tue membra, distrutte dal dolore e dalla fame. Gli occhi umidi e sbarrati mi han parlato da uomo, non da cane. Ricordavi mio padre, senza un arto, tornato dalla guerra. Ti ho curato-operazione, antibiotici,vitto, presenza-ti ho salvato. Ora riposi, rannicchiato come un riccio. Ti ho dato il nome di mio padre: Piccio. La sincerità della pittura di Asveri è dettata anche dal modo di vivere dell’artista che, isolato da ogni contaminazione: “Dipingo ciò che vedo dalla mia finestra” dice il Maestro. Ogni quadro è un piccolo mondo in cui ognuno di noi ha libero accesso. Basta aprire il cuore e osservarlo con gli occhi del bambino insito in noi: così ogni colore e ogni forma avrà il giusto senso e quel racconto sarà anche il nostro. Paola e Mauro

7


Memorie, 2013 - dettaglio


INCONTRI IN PUREZZA di Stefano Taddei Viviamo in mezzo a forme che costringono il nostro esistere. Sovente tali configurazioni non hanno nessuna ragione, sono mere consuetudini. Non adeguarsi a questo dato di fatto vuol dire andare a scardinare tali strutture, alla ricerca di quell’ulteriore che santifica ogni vita libera da quei vincoli non basilari al quieto vivere. Gianfranco Asveri propone una ricerca in cui la presa in carico emozionale è sicuramente centrale. Attraverso elaborazioni in cui gli animali assumono sembianze diversificate l’autore cerca di scardinare - il tutto verso una vera e propria rottura – ogni comprimibile fattura estetica. Con una ricerca che fa del crescere insieme uno dei suoi punti focali, le opere nascono e crescono quasi incontrollabili. Questa magnificenza di Gianfranco Asveri trova in una memoria non edulcorata la sua ragione d’esistere. Per mezzo di un sostrato poetico che si è liberato di ogni corrispondenza certa al vivere comune, i soggetti di tali elaborazioni trovano perennemente nuova linfa immaginifica. In fondo l’autore è riuscito a trovare una sorta di spazio sacro dove fomentare una peculiare visione d’insieme. Tale libertà di pensiero e tipicità sono certamente vincastri di una modalità personalmente espressa perché innalzata sull’autonomia. Non è facile tale percorso solitario nel flusso dell’ordinariamente costringente, anche perché qui non resiste alcuna corrispondenza tra forma e contenuto. La fantasia regna in tali opere ed è lei che guida perennemente la danza delle apparizioni animali. Le bestie non sono però conchiuse nella loro apparizione, si nutrono e si evidenziano come apparizioni in cui è riscontrabile un afflato umano, primariamente infantile. Tutti aspirano o idolatrano l’innocenza dei bambini come un luogo che non ritorna più nel mondo adulto. Tale idea è una scelta consapevole dell’essere. Nulla vieta, come fa Gianfranco Asveri, di essere un adulto in numerose questioni ma di mantenere una visione fanciullesca nel suo fare artistico. Noi, persi sovente in concezioni mature soffocanti, possiamo solo invidiare la purezza di queste idee.

9



OPERE


Favole in viaggio (La Capra), 2019 Tecnica mista su tela, cm 30x20 12


Favole in viaggio (Il Cagnolino), 2019 Tecnica mista su tela, cm 20x30 13


Abracadabra, 2012 Tecnica mista su tavola, cm 50x50 14


Memorie, 2013 Tecnica mista su tavola, cm 70x70 15


Il Bambino Biricchino, 2001 Tecnica mista su tavola, cm 17,5x23,5 16


Abracadabra, 2018 Olio su tavola, cm 60x83 17


Via Roma 53, 2015 Tecnica mista su tavola, cm 60x83

18



Favole in viaggio, 2018 Tecnica mista su tavola, cm 30x45 20


Abracadabra, 2018 Tecnica mista su tavola, cm 50x54,5 21


Abracadabra, 2018 Tecnica mista su tela, cm 50x50 22


Abracadabra, 2017 Olio su tavola, cm 35x50 23


Abracadabra, 2018 Tecnica mista su tavola, cm 71x125 24


25


Via Roma 53, 2016 Tecnica mista su tavola, cm 83x60 26


Abracadabra, 2017 Tecnica mista su tavola, cm 101x70 27


Favole in viaggio, 2019 Tecnica mista su tela, cm 30x20 28


Favole in viaggio, 2019 Tecnica mista su tela, cm 30x20 29


Favole in viaggio, 2018 Tecnica mista su tavola, cm 60x40 30


Abracadabra, 2018 Tecnica mista su tavola, cm 48x61 31


Memorie, 2013 Tecnica mista su tavola, cm 107x73 32


Via Roma 53, 2017 Tecnica mista su tavola, cm 72x93 33


Abracadabra, 2018 Tecnica mista su tavola, cm 30x45 34


Memorie, 2013 Tecnica mista su tavola, cm 60x83 35



Favole in viaggio, 2018 Tecnica mista su tavola, cm 109x109 37


Favole in viaggio, 2018 Tecnica mista su cartone riportato su tavola, cm 53x108 38


Favole in viaggio (Il Caprone), 2018 Tecnica mista su tavola, cm 94x72 39


Favole in viaggio (Il Cane), 2019 Tecnica mista su tela, cm 20x30 40


Favole in viaggio (Il Caprone), 2019 Tecnica mista su tela, cm 20x30 41


Favole in viaggio, 2018 Tecnica mista su cartone riportato su tavola, cm 81x47 42


Favole in viaggio, 2018 Tecnica mista su cartone riportato su tavola, cm 85x47 43


Gianfranco Asveri nel suo studio


BIOGRAFIA Gianfranco Asveri è nato nel 1948 a Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Piacenza. Dopo il diploma in materie tecnico-scientifiche, nel 1969 sceglie di dedicarsi alla pittura, trovando nell’arte una ragione di vita. Da anni vive e lavora ai Gasperini, sulle colline piacentine, in compagnia dei suoi cani. Dopo un periodo iniziale in cui si è espresso con un linguaggio figurativo tradizionale, a partire dagli anni Ottanta la sua pittura è approdata a un gesto più istintivo e personale, ricco di colore e di materia, vicino all’espressionismo dell’Art Brut. Rappresentante di uno stile pittorico fortemente istintuale ed emotivo, Asveri aggredisce la superficie con un gesto prepotente e primitivo, che lascia tuttavia convivere con altre matrici espressive meno percettibili, memoria di immagini artistiche. Con un afflato profondo e vitale, la pittura di Asveri scaturisce dall’osservazione del reale: gli animali che l’artista raccoglie e cura, con i quali vive e che ama sopra ogni cosa, ai quali dedica disegni, dipinti e poesie. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

45


Paola e Mauro con Gianfranco Asveri nel suo studio



FINITO DI STAMPARE NELLA TIPOGRAFIA BANDECChI & VIVALDI PONTEDERA

MARZO 2019



€ 35,00


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.