

Per Verona aprile è il mese sì della primavera, delle prime gite fuori porta, dei ponti lunghi – e infatti vi suggeriamo alcuni itinerari in provincia da non perdere – ma è anche il mese di Vinitaly e, sempre di più per i wine lovers, di Vinitaly & The City, con i suoi eventi in città, gli incontri, i talk e le degustazioni in Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio, Cortile del Tribunale e Torre dei Lamberti. E proprio la Torre dei Lamberti è anche la protagonista della rubrica Alla scoperta di, che ci racconta la storia della costruzione di questo monumento simbolo di Verona e le curiosità sulle sue campane.
Le rassegne teatrali negli spazi al chiuso si avvicinano alla conclusione, ma sono ancora tanti gli spettacoli di teatro e danza pronti a regalarci emozioni al Teatro Ristori, al Camploy, al Teatro Fucina Machiavelli e al Filarmonico. A maggio prendono il via anche i concerti in Arena, con le sei serate di Jovanotti che con il tour di presentazione del nuovo album non poteva non arrivare nell’anfiteatro romano.
Nelle pagine di questo numero non mancano poi le segnalazioni sugli eventi in città: dalla kermesse dedicata alla parola scritta Libri e rose alla mostra sul biennio fascista e la liberazione della città allestita presso il Museo di Castelvecchio, fino agli eventi sportivi, dalla Straverona a Sport Expo. Spazio anche agli approfondimenti: cosa sono le lenti fotocromatiche? E i vini Piwi? Come attuare la transizione digitale in azienda? Quali sono le diverse tipologie di auto elettriche? Cosa hanno di speciale i nuovi treni che ci collegano alla Germania? Come può il design di finestre dialogare con l’ambiente montano? Queste e tante altre risposte e curiosità, su questo numero di Carnet Verona!
Buona lettura.
For Verona, April marks the arrival of spring, the first out-of-town trips, and long weekends. In fact, we suggest some must-see itineraries in the province. But it is also the month of Vinitaly and, increasingly for wine lovers, of Vinitaly & The City, with its events in the city, meetings, talks and tastings in Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio, Cortile del Tribunale and Torre dei Lamberti. And it is precisely the Lamberti Tower that is also the protagonist of the column Discovering, which tells us the story of the construction of this symbolic tower of Verona and the curiosities about its bells.
Theater reviews in indoor spaces are nearing their conclusion, but there are still many theater and dance performances ready to give us excitement at Teatro Ristori, Camploy, Teatro Fucina Machiavelli and Filarmonico. Concerts at the Arena also begin in May, featuring six nights with Jovanotti, whose tour for his new album could not miss the iconic Roman amphitheater.
In the pages of this issue there is also no shortage of reports on events in the city: from the kermesse dedicated to the written word Books and Roses to the exhibition on the two-year Fascist period and the liberation of the city set up at the Castelvecchio Museum, and sporting events, from Straverona to Sport Expo. Space also for insights: what are photochromic lenses? What about Piwi wines? How to implement the digital transition in business? What are the different types of electric cars? What is special about the new trains connecting us to Germany? How can window design dialogue with the mountain environment?
These and many other answers and curiosities, on this issue of Carnet Verona!
Happy reading.
Torna Vinitaly, in Fiera e in città Vinitaly returns, at the Fair and in the city
Danza, musica e jazz: la magia del Ristori Dance, music and jazz: the magic of the Ristori
Primavera di concerti e opere al Filarmonico Springtime of concerts and operas at the Filarmonico
e
Fascismo Resistenza Libertà. Verona 1943 -1945 Books and Roses to celebrate the written word
Libri e rose per celebrare la parola scritta Books and Roses to celebrate the written word
Salite a bordo dei nuovi treni DB-ÖBB! Climb aboard the new DB-ÖBB trains!
Jovanotti in Arena sul tappeto di casa Jovanotti in the Arena on the home carpet
Carnet nei dintorni 30 Ponti primaverili: 3 idee insolite e non Spring Bridges: 3 unusual and not
Carnet sport 34 Di corsa, Verona e Malcesine Running, Verona and Malcesine
Carnet per bambini
38 Con Sport Expo lo sport a misura di bambino With Sport Expo, sport on a child‘s scale
CONOSCERE.
Carnet sostenibilità
L’esperto risponde 42 Né secco, né organico: il viaggio di sfalcio e ramaglie
Neither dry, nor organic: the journey of clippings and branches
Carnet Verona
Registrazione Tribunale di Verona nr. 1573 del 9/12/2003
Nr. Iscrizione ROC 21254
Questo periodo è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Edito da Edyto Srl
Via Cefalonia, 3 – Marano di Valpolicella (VR)
Carnet Verona N. 148–aprile/maggio 2025
Editori
Nicolò Ballarini
Alberto Cetti
Direttore responsabile
Giancarla Gallo
Hanno collaborato
Giorgia Castagna
Agnese Ceschi
Miriam Cetti
Federica Clemente
Andrea Molinari
Georgia Passuello
Francesca Saglimbeni
Marta Tarasconi
Identità grafica
Andrea Rubele
Impaginazione grafica
Ilenia Cauchioli
44 Fotocromatiche: comfort e protezione
Photochromes: comfort and protection
Carnet cultura
46 Giubileo 2025, l’anno della speranza Jubilee 2025, the year of hope
Carnet innovazione
50 Piccole e medie imprese verso un futuro digitale
Small and medium-sized enterprises towards a digital future
53 Nuova frontiera del vino? I Piwi
New wine frontier? The Piwi
56 Guida alla mobilità elettrificata con Autotorino
Guide to electrified mobility with Autotorino
58 Sulla vetta del mondo dei serramenti
On the summit of the window frame world
Stampa Grafiche Marchesini
Via Lungo Bussè, 884 – Angiari (VR)
Contatti redazione@carnetverona.it info@carnetverona.it commerciale@carnetverona.it
In copertina: Torre dei Lamberti (ph Renzo Udali)
61 Orizzonti sostenibili: Cantine di Verona Sustainable Horizons: Wineries of Verona
64 Alla scoperta di: Torre dei Lamberti Discovering: Torre dei Lamberti
67 In scena On stage
70 Un salto nel cinema A jump into cinema
73 Pagina dopo pagina Page after page
76 Arte in giro Art around VIVERE.
78 Gli eventi di aprile e maggio April and May events
di by Miriam Cetti
Ad aprile Verona si trasforma da città capitale dell’amore a punto di riferimento internazionale del vino: arriva infatti la 57° edizione del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati. Ormai un appuntamento fisso, traguardo importante per la nostra città e la sua
fiera che viene consacrata leader nel settore dell’intera filiera vinicola globale.
Dal 6 al 9 aprile è previsto un ricco programma per condividere esperienze e competenze su questo mondo da parte di produttori, buyer, esperti del settore: una vetrina unica non solo per il vino made in Italy, ma per l’intero settore
a livello internazionale. Ogni anno il Vinitaly cresce ampliando l’offerta espositiva con aree tematiche di forte attualità: Vinitaly Bio, Vinitaly Mixology, Micro Mega Wines, International Wine Hall, Vinitaly Tasting, Xcellent Beers e Enolitech, il salone interamente dedicato alle innovazioni tecnologiche applicate alla
vitivinicoltura e al beverage.
Una novità importante, che viene inaugurata in questa edizione, è l’introduzione dei vini No-Low alcohol (NoLo) che vanno ad arricchire l’ampia offerta del salone “per potenziare il ruolo di Vinitaly, che apre nuovi mercati e affronta le sfide dell‘evoluzione della domanda“ come afferma il presidente di Veronafiere Federico Bricolo.
Vinitaly And The City
Da qualche anno il Vinitaly si espande al di fuori dei confini della fiera ed entra nel cuore della città, rivolgendosi non più solo a chi lavora nel settore ma a tutti i wine lovers, amanti del buon bere, appassionati o semplicemente curiosi che vogliano avvicinarsi, conoscere meglio e perché no, assaporare questo mondo.
Il 4, 5 e 6 aprile ci aspettano tre giornate in cui alcuni luoghi tra i più belli e caratteristici di Verona si animano di eventi, incontri e degustazioni per promuovere e raccontare la cultura del vino, la sua storia, fatta di persone e territori, i suoi profumi e sapori a un pubblico sempre più vasto.
La succursale fuori salone
che anticipa l’evento in fiera è oltretutto un’occasione per poter accedere e godere di location suggestive in pieno centro che normalmente sono precluse al pubblico, motivo in più per partecipare.
Le location
Piazza dei Signori
Una delle piazze più amate e ricca di storia della nostra città si trasforma completamente nei giorni del Vinitaly and the City. All’interno della Loggia di Fra’ Giocondo sarà allestita una Grande Enoteca del Consorzio Tutela Vini DOC delle Venezie e un palco che ospiterà numerosi
eventi culturali. La Loggia
Antica sarà invece dedicata alla magia della Mixology dove potremo assaporare gli shaker dei più accreditati bartender del momento, pronti a far scoprire l’universo dei cocktail con tutti i nuovi trend. E al centro della piazza troveremo la Lounge, uno spazio di esperienza tra arte e vino, per degustare circondati dalla bellezza.
Cortile Mercato Vecchio
La corte per l’occasione si trasforma in un hub di degustazione e sarà il luogo dei Wine Talk condotti dall’enologa e divulgatrice del vino Sissi
Baratella a cui potremo assistere nella Lounge allestita al centro della piazza.
Cortile del tribunale
Qui le degustazioni continuano con la selezione dei vini a cura del Gambero Rosso.
Torre dei Lamberti
Al Vinitaly and the City si brinda anche a 84 metri di altezza!
Una location imperdibile, nella terrazza più suggestiva della città dove poter assaporare un buon vino e godere di un panorama mozzafiato.
Vinitaly and the City ci aspetta venerdì 4 aprile dalle 18:00 alle 23:00, sabato 5 e domenica 6 aprile dalle 15:00 alle 23:00.
In April, Verona transforms itself from the capital of love into an international wine reference point: the 57th edition of Vinitaly, the international wine and spirits exhibition, arrives. Now an established event, an important milestone for our city and its fair, which has become a leading force in the global wine industry.
From 6 to 9 April, a rich programme is scheduled to share experiences and expertise on this world by producers, buyers and sector experts: a unique showcase not only for Made in Italy wine, but for the entire sector at international level.
Every year, Vinitaly grows by expanding the exhibition offering with highly topical themed areas: Vinitaly Bio, Vinitaly Mixology, Micro Mega Wines, International Wine Hall, Vinitaly Tasting, Xcellent Beers and Enolitech, the show entirely dedicated to technological innovations applied to wine-growing and beverage.
A key innovation in this edition is the introduction of No-Low alcohol (NoLo) wines, expanding the exhibition’s offerings. ‘This strengthens Vinitaly’s role in opening new markets and addressing the challenges of evolving demand,’ stated VeronaFiere President Federico Bricolo..
For the past few years, Vinitaly has been expanding beyond the confines of the exhibition centre and entering the heart of the city, no longer addressing only those working in the sector but all wine lovers, lovers of good drinking, enthusiasts or simply curious people who want to get closer, learn more and, why not, taste this world.
On 4, 5 and 6 April, three days await us in which some of the most beautiful and characteristic venues in Verona will come alive with events, meetings and tastings to promote and narrate the culture of wine, its history, made up of people and territories, its fragrances and flavours to an increasingly broad public.
The fuori salone branch that anticipates the event at the fair is moreover an opportunity to access and enjoy evocative locations in
the city centre that are normally precluded to the public, all the more reason to participate.
One of our city’s bestloved squares, rich in history, is completely transformed during Vinitaly and the City. Inside the Loggia di Fra’ Giocondo will be a Great Wine Shop of the Consorzio Tutela Vini DOC delle Venezie and a stage that will host numerous cultural events. The Loggia Antica will instead be dedicated to the magic of Mixology, where we will be able to savour the shakers of the most accredited bartenders of the moment, ready to discover the universe of cocktails with all the new trends. And in the centre of the square we will find the Lounge, an experience space between art and wine, for tasting surrounded by beauty.
For the occasion, the courtyard will be transformed into a tasting hub and will be the venue for Wine Talks led by the oenologist and wine divulger Sissi Baratella, which we will be able to attend in the Lounge set up in the centre of the square.
Here the tastings continue with a selection of wines by Gambero Rosso.
At Vinitaly and the City, toasts are also made at a height of 84 metres!
An unmissable location on the city’s most evocative terrace where you can savour a good wine and enjoy a breathtaking panorama. Vinitaly and the City awaits us on Friday 4 April from 18:00 to 23:00, Saturday 5 and Sunday 6 April from 15:00 to 23:00.
in collaborazione con in collaboration with Teatro Ristori
Prosegue a pieno ritmo la stagione artistica del Teatro Ristori che anche per la stagione primaverile porterà a Verona grandi protagonisti della danza, della musica e del jazz. Cresce l’attesa per la Compagnia The Mobilés (2 aprile) nota per la capacità di creare rappresentazioni emozionali tramite giochi di ombre. Al Ristori i danzatori teatrali daranno vita, con sorprendente precisione e
leggerezza, a “Moving Shadows – Our World!”, una serie poetica di corpi fluidi che volteggiano vivacemente nella luce e scompaiono di nuovo nelle misteriose profondità dello spazio. Dietro lo schermo, i loro corpi si fondono in paesaggi, animali, edifici. Per il filone Serate d’Autore arriverà invece “Hokuspokus” (3 aprile), il nuovo show della compagnia tedesca Familie Flöz. Uno spettacolo definito “indimenticabile”
dalla critica per la rinomata capacità di mescolare maschere, danza, clownerie, acrobazia e drammaturgia. Un crogiolo contemporaneo di antiche arti popolari magistralmente maneggiate per fare ridere di gusto con malinconia, tenerezza e profondità. Familie Flöz per l’occasione amplia la sua cassetta degli attrezzi e, oltre alle figure familiari delle maschere, mostra anche gli attori dietro di esse. In programma nel periodo che precede le festività pasquali il concerto di Frau Musika (12 aprile) per commemorare in chiave sacra il bicentenario della morte di Antonio Salieri ed esaltare l’ultimo Mozart con il Requiem. L’orchestra su strumenti originali, guidata da Andrea Marcon, propone un’immersione nella musica sacra dei due grandi maestri. Figura
chiave nella storia dell’opera nonché stimato didatta, Salieri fu autore assai prolifico anche in ambito sacro con un gran numero di Messe, Requiem, Offertori, Salmi, Mottetti, Oratori e Inni. L’ampia parentesi mozartiana inizierà con il Concerto n. 1 completato nell’aprile di 250 anni fa. Scritto a Salisburgo quando Mozart aveva 19 anni, il Concerto si distingue per l’estrema cura della scrittura solistica e per la ricchezza delle linee melodiche. Infine, il Requiem in Re minore per soli, coro e orchestra. Capolavoro che continua ad essere non solo una delle pagine più studiate della letteratura musicale, ma soprattutto una delle opere più amate dal pubblico di tutte le età e delle più diverse culture. Il finale di stagione, in occasione dell’International Jazz Day, vedrà la prima volta a Verona di Ray Gelato and The Giants (30 aprile). Una miscela irresistibile con protagonista il sassofonista e cantante inglese amatissimo per simpatia, verve ed esecuzioni musicali impeccabili.
The Ristori Theater’s artistic season continues full steam ahead, bringing major players in dance, music and jazz to Verona for the spring season as well. Anticipation is growing for The Mobilés Company (April 2) known for its ability to create emotional performances through shadow play. At the Ristori, the theatrical dancers will bring to life, with surprising precision and lightness, “Moving Shadows - Our World!” a poetic series of fluid bodies that twirl vividly in the light and disappear back into the mysterious depths of space. Behind the screen, their bodies blend into landscapes, animals, buildings. Instead, for the Author’s Evenings strand will
come “Hokuspokus” (April 3), the new show by the German company Familie Flöz. A show described as “unforgettable” by critics for its renowned ability to mix masks, dance, clowning, acrobatics and dramaturgy. A contemporary melting pot of ancient folk arts masterfully wielded to make one laugh out loud with melancholy, tenderness and depth. Familie Flöz for the occasion expands its toolbox and, in addition to the familiar mask figures, also shows the actors behind them. Scheduled in the run-up to the Easter holidays is the Frau Musika concert (April 12) to commemorate in a sacred key the bicentenary of Antonio Salieri‘s death and exalt the last Mozart with the Requiem. The orchestra on original instruments, led by Andrea Marcon, offers an immersion in the sacred music of the two great masters. A key figure in the history of opera as well as an esteemed teacher, Salieri was also a very prolific composer in the sacred sphere with a large number of Masses, Requiems, Offertories, Psalms, Motets, Oratories and Hymns. The extensive Mozartian interlude will begin with Concerto No. 1 completed in April 250 years ago. Written in Salzburg when
Mozart was 19 years old, the Concerto is distinguished by the extreme care of the solo writing and the richness of the melodic lines. Finally, the Requiem in D minor for soloists, choir and orchestra. A masterpiece that continues to be not only one of the most studied pages of musical literature, but above all one of the most beloved works by audiences of all ages and from the most diverse cultures. The season finale, on International Jazz Day, will see the Verona premiere of Ray Gelato and The Giants (April 30). An irresistible blend starring the British saxophonist and singer beloved for sympathy, verve and impeccable musical performances.
di by Francesca Saglimbeni
Per la serie di concerti, il 4 aprile alle 20 con replica il 5 aprile alle 17 andrà in scena Beethoven Pastorale, con due giovani musicisti al debutto con l’Orchestra di Fondazione Arena. Si tratta del direttore Giuseppe Mengoli, già affermato all’estero e Premio Mahler 2023, che dirigerà la celeberrima Sinfonia “Pastorale”,
città
e del pianista Arsenii Moon, di San Pietroburgo, interprete del Primo Concerto per pianoforte di Chopin, intenso compendio dell’arte pianistica del suo autore e suo addio all’amata patria polacca. Il 12 aprile, ore 15:30, nella Sala Filarmonica, ritornano nell’ambito di Arena Young le indagini di “Opera in Giallo”. Titolo protagonista: Rigoletto di Verdi. Un racconto inedito del
capolavoro verdiano, partendo dal finale tragico, i ragazzi come veri e propri detective conosceranno i personaggi e insieme al narratore cercheranno di risolvere il giallo. La regia è di Ivo Rizzi, al pianoforte Federico Brunello.
L’appuntamento del 13 aprile, dedicato all’esecuzione integrale dell’articolata offerta musicale di Bach sarà invece a Palazzo Maffei e vedrà esibirsi sette professori d’orchestra (ore 11). A seguire, in occasione del 200° anniversario di Antonio Salieri, i complessi artistici di Fondazione Arena eseguiranno La Passione di Gesù Cristo, del compositore veronese, il 18 aprile al Filarmonico, il 19 aprile al Salieri di Legnago. Folks songs and Dances è il titolo del quinto concerto sinfonico al Filarmonico, il 2 maggio alle 20 e il 3 maggio alle 17 su musiche di Berio, Bartók, Kodály. Viaggio nei canti popolari di diversi paesi, come li ripensò per voce umana e piccola orchestra il ligure Luciano Berio, che Fondazione Arena omaggia nei 100 anni dalla nascita. Il sesto concerto, del 9 e 10 maggio ai medesimi orari, sarà invece sulle note di Ravel e Prokoviev. L’11 maggio a Palazzo Maffei nuovo concerto di musica da camera con l’Ottetto di Mendelssohn, e il secondo Quartetto di Borodin. Si proseguirà con “Malher, il canto della notte” il 16 e 17 maggio al Filarmonico e con il Quintetto per archi in Do maggiore di Franz Schubert il 18 maggio. Nella stessa location, il 23 e 24 maggio la bacchetta del messicano Carlos Miguel Prieto debutterà a Verona con opere di Čajkovskij, Ginastera, Márquez, Moncayo.
For the concert series, Beethoven Pastorale will be performed on 4 April at 8pm with a repeat performance on 5 April at 5pm, with two young musicians making their debut with the Fondazione Arena Orchestra. They are conductor Giuseppe Mengoli, already established abroad and Mahler Prize 2023, who will conduct the celebrated ‘Pastoral’ Symphony, and pianist Arsenii Moon, from St. Petersburg, who will perform Chopin‘s First Piano Concerto, an intense compendium of the composer‘s piano art and his farewell to his beloved Polish homeland.
On 12 April, 3.30 p.m., in the Sala Filarmonica, the ‘Opera in Giallo’ investigations return as part of Arena Young. Title protagonist: Verdi‘s Rigoletto. An unpublished account of Verdi‘s masterpiece, starting with the tragic ending, the children as real detectives will get to know the characters and together with the narrator will try to solve the mystery. The direction is by Ivo Rizzi, at the piano Federico Brunello.
The 13th April appointment, dedicated to the integral performance of Bach‘s articulate musical offerings, will instead be at Palazzo Maffei and will see seven orchestra professors perform (11 a.m.). Following this, on the occasion of the 200th anniversary of Antonio Salieri, the artistic ensembles of the Fondazione Arena will perform La Passione di Gesù Cristo, by the Veronese composer, on 18 April at the Filarmonico and on 19 April at the Salieri in Legnago.
Folksongs and Dances is the title of the fifth symphonic concert at the Filarmonico, on 2 May at 8 p.m. and 3 May at 5 p.m. on music by Berio, Bartók, Kodály. A journey through the folk songs of different countries, as reinterpreted for human voice and small orchestra by Ligurian composer Luciano Berio, whom the Arena Foundation pays tribute to on the 100th anniversary of his birth. The sixth concert, on 9 and 10 May at the same times, will be on the notes of Ravel and Prokoviev. On 11 May at Palazzo Maffei there will be a new chamber music concert with Mendelssohn‘s Octet and Borodin‘s Second Quartet. It will continue with ‘Malher, the song of the night’ on 16 and 17 May at the Philharmonic and with Franz Schubert‘s String Quintet in C major on 18 May. In the same location, on 23 and 24 May the baton of Mexican conductor Carlos Miguel Prieto will make his Verona debut with works by Čajkovskij, Ginastera, Márquez, and Moncayo.
GrandeMessa (ph Ennevi Foto)
di by Francesca Saglimbeni
Tecnica ineccepibile, musicalità profonda. È così che Giuseppe Gibboni, classe 2001, ha conquistato la giuria del Premio Paganini, ambito dai violinisti di tutto il mondo, riportando – durante l’edizione numero 56 tenutasi nel 2021 a Genova – il più alto riconoscimento dedicato a questa categoria di solisti – in Italia. Erano infatti ben 24 anni, che un interprete del Bel Paese non saliva sul podio del prestigioso concorso internazionale. E ora, l’eccellente violino salernitano, debutterà sulla ribalda scaligera grazie all’imprenditore Giuseppe Gaspari, che
lo ha voluto tra gli ospiti di punta della stagione concertistica della Gaspari Foundation. Gibboni si esibirà il 18 maggio alle ore 11 in Sala Maffeiana, con l’orchestra da camera L’Appassionata, fiore all’occhiello della medesima fondazione veronese.
Gibboni, cosa significa per un giovane talento del violino vincere il “Paganini”; e per te, in particolare, aver avuto il merito di portare alta la bandiera italiana?
Si tratta di un importante trampolino di lancio, un’occasione di grande visibilità, ma ciò da solo non basta ad assicurarsi la carriera. A me, personalmente, questo concorso premio ha aperto ulteriori porte nel mondo del concertismo, contatti con agenzie, manager, etichette discografiche, e tutto ciò che attiene alla professione. La notizia di una vittoria italiana ha inoltre suscitato molto entusiasmo al Quirinale, tant’è che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella mi ha subito invitato a tenere un concerto a Roma, con il chitarrista Carlotta Dalia, trasmesso in diretta dalla radio italiana.
Il fatto che per una vittoria made in Italy si è dovuto attendere così tanto, è a tuo avviso sintomatico di una formazione musicale ancora poco adeguata nel nostro Paese?
Questo è un tema abbastanza complesso. Ciò che posso dire in base all’esperienza fin qui maturata è che a fare la differenza è, spesso, come si inizia lo studio della musica e come, poi, lo si porta avanti. Ci vuole una sensibilizzazione generale dei giovanissimi, che però non possiamo
delegare sempre alle istituzioni. Inoltre, non dimentichiamoci che lo Stato siamo (anche) noi. Molto deve dunque partire dal “basso”. Un errore di fondo dei nostri tempi è pensare che per rendere la musica classica più commerciale e fruibile basti “piazzarla” su Instagram o, come dice Barenoim, in ascensore.
Cosa pensi dell’iniziativa mecenatistica veronese Giuseppe Gaspari?
La trovo meravigliosa e singolare. Difficile trovare realtà come questa, un privato cittadino in questo caso un imprenditore, che non solo ha fondato un’orchestra di giovani talenti ma ha pensato anche a una più ampia ricaduta sociale sia in termini culturali, proponendo solo repertori di alto valore artistico ma accessibili a un vasto pubblico, sia in termini sociali, devolvendo il ricavato dei concerti in beneficenza. Noi solisti impariamo sempre da questo genere di iniziative, che dovrebbero essere più diffuse. In Italia è la prima volta che mi imbatto in un progetto del genere e che suono con un’orchestra promossa da un cittadino. In Usa su questo sono più avanti. La maggior parte delle orchestre sono finanziate da fondazioni private. Per Verona e per gli ospiti che partecipano al cartellone dell’Appassionata è dunque una grande opportunità. Un modello che auspico venga imitato anche da altri mecenati.
Impeccable technique, profound musicality. This is how Giuseppe Gibboni, born in 2001, won over the jury of the Paganini Prize, coveted by violinists from all over the world, bringing back - during the 56th edition held in Genoa in 2021the highest award dedicated to this category of soloists - in Italy. In fact, it had been no less than 24 years since a performer from the Bel Paese had stood on the podium of the prestigious international competition. And now, the excellent violinist from Salerno, will make his debut on the La Scala stage thanks to the entrepreneur Giuseppe Gaspari, who wanted him to be one of the star guests of the Gaspari Foundation concert season. Gibboni will perform on 18 May at 11 a.m. in the Sala Maffeiana, with the chamber orchestra L‘Appassionata, the flagship of the same Veronese foundation.
Gibboni, what does it mean for a young talent of the violin to win the ‘Paganini’; and for you, in particular, to have been able to carry the Italian flag high? It is an important springboard, an opportunity for great visibility, but that alone is not enough to secure
a career. For me, personally, this prize competition has opened further doors in the world of performing, contacts with agencies, managers, record labels, and everything else related to the profession. The news of an Italian victory also aroused much enthusiasm at the Quirinale, so much so that the President of the Republic Sergio Mattarella immediately invited me to give a concert in Rome, with guitarist Carlotta Dalia, broadcast live on Italian radio.
Is the fact that Italy had to wait so long for a major victory, in your opinion, indicative of a stillinadequate musical education in our country? This is quite a complex issue. What I can say based on my experience so far is that what makes the difference is often how you start studying music and how you go about it. We need a general awareness of the very young, which we cannot always delegate to the institutions. Moreover, let us not forget that the State is (also) us. Much must therefore start from ‘below’. A basic error of our times is to think that to make classical music more commercial and usable, it is enough to ‘place’ it on Instagram or, as Barenoim says in the lift.
What do you think of the Veronese patronage initiative Giuseppe Gaspari?
I find it wonderful and singular. It is difficult to find realities like this, a private citizen, in this case an entrepreneur, who has not only founded an orchestra of young talents but has also thought of a broader social impact, both in cultural terms, proposing only repertoires of high artistic value but accessible to a wide audience, and in social terms, devolving the proceeds of the concerts to charity. We soloists always learn from this kind of initiative, which should be more widespread. In Italy, this is the first time I have come across such a project and that I play with an orchestra promoted by a citizen. In the US they are further ahead on this. Most orchestras are financed by private foundations. For Verona and the guests participating in the Appassionata is therefore a great opportunity. A model that I hope will also be imitated by other patrons.
VIVERE le esperienze della città, del Lago di Garda e della provincia
SCOPRIRE luoghi insoliti e curiosità del territorio
di by Francesca Saglimbeni
Nuovo appuntamento con il mondo dei minerali, dei fossili e delle pietre preziose. Torna a Verona il Mineral Show, mostra mercato per collezionisti e appassionati del settore, negli spazi di Veronafiere dal 23 al 25 maggio. Laboratori, workshop, conferenze tematiche e grandi esposizioni, per conoscere la miniera di tesori custodita sotto i nostri piedi o tra i massicci montuosi e le zone marine, che danno luce al mondo femminile attraverso l’arte orafa e, spesso, le creazioni di grandi stilisti.
Per questa 72esima edizione sono attesi
nei padiglioni 4 e 5 più di 250 espositori, il 40% dei quali provenienti da 24 Paesi, tra cui il piccolo stato himalayano del Bhutan. Un evento di interesse trasversale, che coinvolge dagli esperti di mineralogia e paleontologia agli amanti dello shopping.
Oltre ad alcune creazioni esclusive realizzate con minerali, pietre preziose e semipreziose, sarà possibile accedere a una sezione dedicata al benessere olistico, con lampade per lo yoga e strumenti per la meditazione e la suonoterapia.
Non mancheranno attività didattiche per adulti
e bambini, organizzate dall’Associazione Geologica e Mineralogica veronese, in collaborazione con i Musei di Camposilvano e Roncà. Tra le proposte: laboratori di estrazione e pulizia di fossili, sessioni dedicate a caratura e taglio dei diamanti, “esperienze di vita preistorica” con abiti del Paleolitico e progetti di disegno con terre naturali.
Per l’occasione abbiamo chiesto al gemmologo Marco Longhi, qualche curiosità su questo affascinante mondo.
Che differenza corre tra minerali e gemme?
La differenza principale sta nella loro definizione e utilizzo. I minerali sono sostanze naturali, solide, con una composizione chimica definita e una struttura cristallina ordinata. Possono avere vari usi industriali, scientifici e collezionistici (es.: quarzo, feldspato, calcite).
Le gemme possono essere o una categoria dei minerali medesimi oppure materiali organici, come il quarzo e le perle, che grazie alla loro bellezza, rarità e durabilità, si prestano al taglio e alla lucidatura per il mercato della gioielleria. Non tutti i minerali sono gemme, ma molte gemme sono minerali, dunque. Per esempio, il rubino è la variante rossa di un minerale chiamato corindone, così come varietà del corindone è lo zaffiro, mentre lo smeraldo è una varietà di berillo.
I minerali sono, pertanto, una categoria più ampia che include tutte le sostanze cristalline naturali, mentre le gemme sono solo quei minerali o quei materiali organici con caratteristiche estetiche e di valore tali da renderli desiderabili nel mondo della gioielleria (come i diamanti, costituite dallo stesso elemento chimico della grafite, ossia il Carbonio, ma hanno una diversa struttura cristallina, che incide su proprietà fisiche e chimiche).
I giacimenti di queste pietre preziose?
I più importanti paesi di estrazione dei diamanti sono Sudafrica, Russia, Canada. Gli zaffiri si trovano per lo più in Thailandia, Nigeria, Madagascar, Etiopia, e in parte India, i rubini tra Mozambico, Madagascar, Birmania. Per quanto riguarda gli smeraldi la stragrande maggioranza arriva dallo Zambia, ma le qualità più apprezzate dal punto di vista cromatico appartengono a Colombia e Brasile.
E in Italia?
In Italia non ci sono giacimenti di gemme comparabili a quelli citati, ma esistono alcuni minerali di qualità gemma, presenti in diverse regioni: dai quarzi della Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, ai granati di Sardegna, che vanta anche le varietà berillo conosciute come acquamarina ed eliodoro. Senza dimenticare l’ambra fossile di colore giallo-bruno proveniente dal Simeto (Sicilia).
Anew appointment with the world of minerals, fossils and precious stones. The Mineral Show, a market exhibition for collectors and enthusiasts in the sector, returns to Verona in the spaces of Veronafiere from 23 to 25 May. Laboratories, workshops, themed conferences and major exhibitions to get to know the mine of treasures kept beneath our feet or between mountain massifs and marine areas, which shed light on the world of women through the art of the goldsmith and, often, the creations of great stylists.
For this 72nd edition, more than 250 exhibitors are expected in Halls 4 and 5, 40% of whom come from
24 countries, including the small Himalayan state of Bhutan. An event of transversal interest, involving from experts in mineralogy and palaeontology to shopping enthusiasts.
In addition to some exclusive creations made with minerals, precious and semi-precious stones, there will be a section dedicated to holistic wellness, with lamps for yoga and instruments for meditation and sound therapy.
There will also be educational activities for adults and children, organised by the Veronese Geological and Mineralogical Association, in collaboration with the Camposilvano and Roncà Museums. Hands-on workshops on extracting and cleaning fossils, sessions dedicated to carving and cutting diamonds, ‘prehistoric life experiences’ with Palaeolithic clothing, and drawing projects with natural soils.
For the occasion, we asked gemmologist Marco Longhi, some curiosities about this fascinating world. What is the difference between minerals and gems?
The main difference lies in their definition and use. Minerals are natural, solid substances with a defined chemical composition and an ordered crystalline structure. They can have various industrial, scientific and collecting uses (e.g. quartz, feldspar, calcite).
Gems can be either a category of the minerals themselves or organic materials, such as quartz and pearls, which, due to their beauty, rarity and durability, lend themselves to cutting and polishing for the jewellery market. Not all minerals are gems, but many gems are minerals. For example, the ruby is the red
variant of a mineral called corundum, just as a variety of corundum is the sapphire, while the emerald is a variety of beryl.
Minerals are, therefore, a broader category that includes all naturally occurring crystalline substances, while gems are only those minerals or organic materials with such aesthetic and valuable characteristics that make them desirable in the world of jewellery (such as diamonds, which consist of the same chemical element as graphite, i.e. Carbon, but have a different crystal structure, which affects their physical and chemical properties).
The deposits of these precious stones?
The most important diamond mining countries are South Africa, Russia and Canada. Sapphires are mostly found in Thailand, Nigeria, Madagascar, Ethiopia and partly India, rubies in Mozambique, Madagascar, Burma. As for emeralds, the vast majority come from Zambia, but the most chromatically appreciated qualities belong to Colombia and Brazil.
In Italy, there are no gem-quality deposits comparable to those mentioned above, but there are some gem-quality minerals found in various regions: from the quartz of Valle d’Aosta and Trentino Alto Adige, to the garnets of Sardinia, which also boasts the beryl varieties known as aquamarine and heliodor. Not forgetting the yellow-brown fossil amber from Simeto (Sicily).
di by Miriam Cetti
Sono passati 80 anni da un avvenimento storico che è stato cruciale per la storia del nostro Paese e che ha segnato profondamente la vita degli italiani: la Liberazione dal Nazifascismo (1945-2025). Per l’occasione l’amministrazione comunale e i Musei Civici, in collaborazione con l’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, hanno organizzato una mostra presso il museo di Castelvecchio, per
ripercorrere la storia politica, socio-culturale ed artistica della nostra città tra il 1943 e il 1945, biennio in cui Verona fu centro di eventi emblematici. La mostra curata da Andrea Martini, Federico Melotto, Marta Nezzo e Francesca Rossi è frutto di un progetto corale, una sinergia tra storici e storici dell’arte con il supporto di un comitato scientifico internazionale, che vuole portare a riflettere sul valore della Memoria e della
Resilienza che Verona ebbe in quegli anni. E il luogo che la ospita è fortemente simbolico: all’interno della Sala Boggian, presso Castelvecchio, dove avvenne il congresso del partito fascista repubblicano, proprio in quella sala dove si svolse il processo ai gerarchi fascisti “traditori” del Gran Consiglio. L’esposizione, articolata in sei sezioni, ci conduce in un percorso innovativo che combina insieme, in vari spazi narrativi, strumenti digitali, filmati
d’epoca, proiezioni olografiche con personaggi storici allo specchio, dipinti, sculture, disegni e documenti, tra cui il verbale originale della celebre seduta del Gran Consiglio del fascismo del 24-25 luglio 1943. È un racconto altamente emozionale che grazie all’allestimento multimediale e interattivo ci trasporta direttamente all’interno della storia per farci vivere quegli anni e riscoprire il Museo com’era in passato.
Un esempio sono le voci di alcuni personaggi che furono protagonisti di quelle vicende storiche a Verona, alcuni sono più noti a livello nazionale come il genero di Mussolini, Galeazzo Ciano, altri meno, come il nazista Friedrich Boβhammer, che da Verona resse le fila delle deportazioni degli ebrei, Rita Rosani, ebrea e partigiana morta in battaglia nel 1944 e l’antifascista e scultore Vittore Bocchetta.
È un’esperienza immersiva unica, un viaggio storicoartistico alla scoperta di un periodo cruciale della nostra città: dal fascismo alla rinascita democratica. La mostra è rivolta a un pubblico ampio, ma come ribadisce l’Assessore alla memoria storica del Comune di Verona, Jacopo Buffolo:
“Vogliamo offrire, soprattutto alle nuove generazioni l’occasione di confrontarsi con un passato difficile e stratificato, illuminandone i tratti salienti, per comprendere al meglio la città di oggi”.
La mostra è visitabile dal 14 marzo al 27 luglio 2025.
Eighty years have passed since a historical event that was crucial to the history of our country and deeply marked the lives of Italians: the Liberation from Nazi-Fascism (1945-2025). To mark the occasion, the city administration and the Civic Museums, in collaboration with the Veronese Institute for the History of the Resistance and Contemporary Age, have organized an exhibition at the Castelvecchio Museum to retrace the political, socio-cultural and artistic history of our city between 1943 and 1945, two years in which Verona was the center of emblematic events. The exhibition curated by Andrea Martini, Federico Melotto, Marta Nezzo and Francesca Rossi is the result of a choral project, a synergy between historians and art historians with the support of an international scientific committee, which aims to lead us to reflect on the value of Memory and Resilience that Verona had in those years. And the place that hosts it is highly symbolic: inside the Sala Boggian, near Castelvecchio, where the congress of the Republican Fascist Party took place, in that very room where the trial of the fascist hierarchs “traitors” of the Grand Council took place. The exhibition, divided into six sections, takes us on an innovative journey that combines together, in various narrative spaces, digital tools, period footage, holographic projections with historical figures in the mirror, paintings, sculptures,
drawings and documents, including the original minutes of the famous meeting of the Grand Council of Fascism on July 24-25, 1943. It is a highly emotional tale that, thanks to the multimedia and interactive set-up, transports us directly into history to make us experience those years and rediscover the Museum as it was in the past. One example is the voices of some of the characters who were protagonists of those historical events in Verona, some are more nationally known such as Mussolini‘s son-in-law Galeazzo Ciano, others less so, such as the Nazi Friedrich Boβhammer, who from Verona held the ranks of the deportations of Jews, Rita Rosani, a Jew and partisan who died in battle in 1944, and the anti-fascist and sculptor Vittore Bocchetta. It is a unique immersive experience, a historical-artistic journey to discover a crucial period of our city: from fascism to democratic rebirth. The exhibition is aimed at a wide audience, but as the Councillor for Historical Memory of the City of Verona, Jacopo Buffolo, reiterates, “We want to offer, especially to the new generations, the opportunity to confront a difficult and stratified past, illuminating its salient features, in order to better understand the city of today.”
a cura di by Kasa dei Libri di Milano
Dopo il crescente successo delle passate edizioni, che hanno visto una partecipazione di pubblico sempre in aumento e l’alternarsi di grandi nomi della letteratura, della scienza e del giornalismo, Libri e rose – Scrivere, stampare, leggere torna dall’8 all’11 maggio 2025 con una nuova edizione ricca di incontri, approfondimenti e occasioni diverse per celebrare il mondo del libro.
Grazie al supporto dell’Amministrazione comunale, con l’Assessorato alle Biblioteche e l’Assessorato alla Cultura, la curatela della Società Letteraria di Verona e della Kasa dei Libri di Milano, la kermesse è pronta a trasformare ancora una volta la città in un palcoscenico per la cultura e la parola scritta.
Tra gli ospiti più attesi, Walter Veltroni con il nuovo libro dedicato alla partigiana Iris Versari, e Silvia Ballestra che racconterà la sua notte trascorsa nel museo dei fratelli Grimm in Germania. Spazio anche ai temi della giustizia e dell’uguaglianza con l’ex magistrato Gherardo Colombo, che dialogherà con gli studenti dei licei su legalità e seconde generazioni, in un confronto aperto e stimolante.
Non mancheranno momenti dedicati alla grande letteratura: per celebrare i 250 anni dalla nascita di Jane Austen, il festival proporrà una maratona di lettura di brani selezionati dal romanzo Emma, coinvolgendo appassionati e lettori di tutte le età. Per i più piccoli e le loro famiglie, un originale gioco d’arte e di scrittura ispirato al poetico mondo di Marc Chagall
stimolerà la creatività attraverso colori e parole.
L’arte sarà protagonista anche con una mostra incentrata sulle copertine d’artista: un viaggio affascinante tra le opere grafiche che maestri come Picasso, Matisse, Chagall, De Chirico, Dalí e Leger hanno composto appositamente per libri e riviste dell’epoca.
Oltre a queste iniziative, Libri e rose offrirà incontri con autori e autrici che presenteranno le loro uscite fresche di stampa, appuntamenti musicali e molto altro. Forte dell’entusiasmo e della partecipazione crescente, il festival continua a rafforzare le proprie reti di collaborazione, lavorando a stretto contatto con protagonisti della cultura cittadina, come il Museo degli Affreschi e il Conservatorio di Musica E. F. Dall’Abaco, per offrire al pubblico appuntamenti sempre nuovi e coinvolgenti.
Following the growing success of past editions, which have seen an ever-increasing public participation and the alternating presence of great names in literature, science and journalism, Libri e rose - Scrivere, stampare, leggere returns from 8 to 11 May 2025 with a new edition full of meetings, indepth studies and different opportunities to celebrate the world of books.
Thanks to the support of the municipal administration, with the Libraries and Culture Department, the curatorship of the Literary Society of Verona and the Kasa dei Libri of Milan, the kermesse is ready to once again transform the city into a stage for culture and the written word.
Among the most eagerly awaited guests will be Walter Veltroni with his new book dedicated to the partisan
Iris Versari, and Silvia Ballestra who will recount her night spent in the Brothers Grimm museum in Germany. Space will also be given to the themes of justice and equality with former magistrate Gherardo Colombo, who will dialogue with high school students on legality and second generations, in an open and stimulating discussion.
There will also be moments dedicated to great literature: to celebrate the 250th anniversary of Jane Austen‘s birth, the festival will propose a reading marathon of selected excerpts from the novel Emma, involving fans and readers of all ages. For children and their families, an original art and writing game inspired by the poetic world of Marc Chagall will stimulate creativity through colours and words.
Art will also be the protagonist with an exhibition focusing on artists‘ covers: a fascinating journey through the graphic works that masters such as Picasso, Matisse, Chagall, De Chirico, Dalí and Leger composed especially for books and magazines of the time.
In addition to these initiatives, Books and Roses will offer meetings with authors who will present their freshly published releases, musical events and much more. On the strength of the growing enthusiasm and participation, the festival continues to strengthen its collaboration networks, working closely with key players in the city‘s culture, such as the Museo degli Affreschi and the E. F. Dall‘Abaco Music Conservatory. F. Dall‘Abaco Conservatory of Music, to offer the public new and exciting events.
di by Miriam Cetti
Avete in programma una gita fuori porta in Brennero? Uscire dall’Italia per scoprire nuove città come Innsbruck o Monaco?
Se vi blocca l’idea del lungo viaggio da percorrere in una delle autostrade più trafficate, vi proponiamo noi un’alternativa interessante, un viaggio di tutto comfort nei treni di ultima generazione DB-ÖBB.
Il viaggio in treno è senza dubbio un’esperienza da provare: comoda, che ci libera dallo stress della guida e delle lunghe code in autostrada e sicuramente la scelta più sostenibile.
Il suo fascino poi è innegabile e in casa DB Bahn hanno realizzato una nuova flotta di treni, modernissimi, che operano
sulla linea Italia-AustriaGermania con partenza da Bologna, Venezia e Verona, ogni due ore, ascoltando i bisogni e i desideri di chi viaggia.
«Ed è proprio da questo bisogno che nasce l’idea dei
nuovi Railjet – ha dichiarato Dr. Marco Kampp, Amministratore Delegato di DB Bahn Italia –che, grazie alla loro tecnologia avanzata, garantiranno a chi viaggia sulle nostre carrozze comodità e agio all’insegna della modernità. Tutte caratteristiche poi che riflettono quella che, da sempre, è la nostra filosofia». Privacy e comfort sono le parole chiavi che ritroviamo in ogni viaggio. Per questo, gli oltre 500 posti a sedere sono distribuiti sia in carrozze aperte, sia in scompartimenti più piccoli dove chi vuole lavorare o stare col proprio nucleo familiare può farlo in tutta tranquillità e comodità, perché non solo è importante dove ci si siede, ma come lo si fa. E i nuovi Railjet
sono tutti caratterizzati da sedute molto confortevoli, regolabili, dotati di poggiapiedi. Ogni sedile presenta prese di corrente e un’opzione di ricarica USB. Per garantire un’esperienza di viaggio sempre più comoda e innovativa a bordo è disponibile la connessione Wi-Fi e giornali digitali, inoltre sono presenti un ristorante e zone snack.
Nella carrozza multifunzionale sono disponibili posti per sedie a rotelle, portabiciclette e spazio per sci e snowboard. Ampia è l’offerta pensata anche per le famiglie con zone dedicate, spazio per i passeggini e ricordiamo che i ragazzi viaggiano gratuitamente fino ai 14 anni se accompagnati.
Non resta che vivere questa nuova esperienza di viaggio lasciandoci coccolare nei nuovi treni DB-ÖBB. Noi lo faremo presto, seguiteci per viaggiare insieme!
Are you planning an excursion to the Brenner Pass? Leaving Italy to discover new cities such as Innsbruck or Munich? If you are stuck on the idea of a long journey on one of the busiest
motorways, we offer you an interesting alternative, a journey in comfort in the latest generation of DB-ÖBB trains.
Travelling by train is undoubtedly an experience worth trying: it’s comfortable, eliminates the stress of driving and long motorway queues, and is certainly the most sustainable choice.
Its appeal is undeniable, and DB Bahn has created a new fleet of ultra-modern trains that operate on the Italy-Austria-Germany line from Bologna, Venice and Verona, every two hours, listening to the needs and desires of travellers. And it is precisely this need that gave rise to the idea for the new Railjet trains,’ said Dr Marco Kampp, CEO of DB Bahn Italia, ’which, thanks to their advanced technology, will guarantee those travelling in our carriages comfort and ease in a modern way. All these features reflect what has always been our philosophy’.
Privacy and comfort are the defining features of every journey. For this reason, the more than 500 seats are distributed both in open carriages and in smaller compartments where those who want to work or stay with their families can do so in peace and comfort, because it is not only
important where you sit, but how you sit. And the new Railjets all feature very comfortable, adjustable seats with footrests. Each seat has power sockets and a USB charging option. To ensure an even more comfortable and innovative travel experience, Wi-Fi and digital newspapers are available on board, as well as a restaurant and snack areas.
In the multifunctional carriage, there are places for wheelchairs, bicycle racks and space for skis and snowboards. Families are also catered for with dedicated areas, space for pushchairs and remember that children travel free of charge up to the age of 14 if accompanied. All that‘s left to do is to enjoy this new travel experience by letting yourself be pampered in the new DB-ÖBB trains. We‘ll be doing just that - follow us to travel together!
Informazioni e prenotazioni treni su www.megliointreno.it.
di by Georgia Passuello
Dopo che “una sirena gli ha tagliato la strada” (citazione presa dalla nuova canzone Montecristo) ecco il più atteso ritorno dell’anno, quello di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. Partito da Pesaro lo scorso 4 marzo, il PalaJova farà tappa a Verona con sei imperdibili serate. Il 15, 16, 18, 19, 21 e 22 maggio, Lorenzo di rosso vestito, quasi un pirata musicale moderno, accoglierà il suo pubblico, i suoi
fan, abbracciandoli virtualmente tutti in piedi sul grande palco allestito appositamente con numerosi fiori giganteschi. In scaletta ci saranno i successi di sempre (L’ombelico del mondo, Il più grande spettacolo dopo il Big Bang, Le tasche piene di sassi) ed i brani estratti dal nuovo disco Il corpo umano vol. 1 realizzato insieme al noto produttore Dardust; insieme a Lorenzo sul palco una nuova band formata da 13 elementi, uno schermo
gigante, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e soprattutto ci sarà la sua musica. Al centro del Lorenzo Jovanotti (ph Maikid - Ufficio Stampa Goigest)
grande palco, un tappeto che lo stesso Jovanotti si è portato da casa perché fondamentale per questo tour e soprattutto perché rappresenta un simbolo importante. Il tappeto è un universo dalle mille sfaccettature: lo stendi nel deserto e in un secondo diventi un principe oppure nella vita “andrai al tappeto”, ma poi dovrai rialzarti. Il pensiero principale dell’artista toscano è che non esiste un solo mondo ne esistono infiniti ed il motore per generarli è principalmente l’amore delle persone tra le persone. Il mondo reale e quotidiano è fatto di più individui che si incontrano, si incrociano e Jovanotti su quel tappeto ripensa ad ogni live a tutto questo. Negli ultimi due anni Lorenzo è caduto (il terribile incidente in bicicletta a Santo Domingo nel luglio 2023, con le conseguenti fratture di bacino e clavicola, le due operazioni, un’infezione batterica, una gamba più corta dell’altra e poi mesi e mesi di ospedale e la dura riabilitazione) e poi è rinato. I fiori sul palco, i fiori della foresta, quelli primaverili, sono il simbolo di questa sua fase creativa ma sono anche nelle parole della poetessa Mariangela
Gualtieri che verranno proiettate sul palco. Tanti i messaggi importanti che sentiremo: dall’amore all’amicizia fino alla attualità degli scontri mondiali e i nuovi equilibri geopolitici.
Oltre due ore e mezzo di concerto, senza intervalli con la band sul fondo del palco sotto al mega schermo che alterna immagini live a giochi visuali realizzati con l’IA.
Uno dei momenti di più forte impatto sarà durante la canzone Ragazza magica, con l‘immagine di Lorenzo che si sovrappone ad altrettante coloratissime stanze disegnate in stile Van Gogh. Niente passerelle volanti, niente ospiti o dj perché Lorenzo ha
deciso di cambiare mettendo al centro dei suoi live 2025 le sue canzoni del passato e del presente. Non mancheranno di certo nelle 6 serate veronesi le donne più importanti di Lorenzo: la moglie Francesca e la figlia Teresa. Si proprio lei la sua Ragazza Magica, Francesca Valiani, sposata nel 2008, alla sua costante musa ispiratrice Lorenzo dedicherà ad ogni concerto l’intensa canzone A Te mentre la figlia Teresa nata nel 1998, che fortunatamente ha superato nel 2021 un linfoma di Hodgkin ed ha preso dal papà la vena artistica diventando una affermata disegnatrice-fumettista, sarà sempre in platea a cantare e ad emozionarsi insieme ai fan.
After ‘a siren cut him off’ (a quote taken from the new song Montecristo) here is the most eagerly awaited return of the year, that of Lorenzo Cherubini, aka Jovanotti.
Starting from Pesaro last 4 March, the PalaJova will stop in Verona with six unmissable evenings. On 15, 16, 18, 19, 21 and 22 May, Lorenzo, dressed in red, almost a modern-day musical pirate, will welcome his public, his fans, virtually embracing them all standing on the large stage specially
set up with numerous gigantic flowers. The setlist will include his usual hits (L’ombelico del mondo, Il più grande spettacolo dopo il Big Bang, Le tasche piene di sassi) and tracks from his new album Il corpo umano vol. 1, produced together with the well-known producer Dardust. Together with Lorenzo on stage there will be a new 13-piece band, a giant screen, the use of artificial intelligence, and above all his music. At the centre of the big stage is a carpet that Jovanotti himself brought from home because it is essential for this tour and above all because it represents an important symbol. The carpet is a multi-faceted universe: you lay it out in the desert and in a second you become a prince, or in life you ‘go down’, but then you have to get back up. The Tuscan artist’s main thought is that there is not just one world, there are infinite ones and the engine for generating them is mainly the love of people among people. The real, everyday world is
made up of several individuals who meet, cross paths, and Jovanotti on that carpet thinks back to all this with every live performance. In the last two years Lorenzo has fallen (the terrible bicycle accident in Santo Domingo in July 2023, with the resulting fractured pelvis and collarbone, the two operations, a bacterial infection, one leg shorter than the other, and then months and months in hospital and the tough rehabilitation) and then been reborn. The flowers on stage, the flowers of the forest, the spring flowers, are the symbol of his creative phase, but they are also in the words of the poet Mariangela Gualtieri that will be projected on stage. Many important messages will be heard: from love to friendship to the topicality of world clashes and the new geopolitical balances. Over two and a half hours of concert, without intermission with the band at the back of the stage under the mega screen that
alternates live images with visual games created with AI. One of the most visually striking moments will be during the song ‚Ragazza Magica,‘ where Lorenzo’s image will be superimposed onto vibrant, Van Gogh-inspired rooms. No flying catwalks, no guests or DJs because Lorenzo has decided to change by putting his past and present songs at the centre of his live 2025 shows. Lorenzo’s most important women will certainly not be missing from the six evenings in Verona: his wife Francesca and daughter Teresa. Francesca Valiani, married in 2008, Lorenzo will dedicate the intense song A Te (To You) to his constant inspirational muse, while his daughter Teresa, born in 1998, who fortunately overcame Hodgkin’s lymphoma in 2021 and took over her father’s artistic vein, becoming an established cartoonist, will always be in the audience, singing and moving with her fans.
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di by Giorgia Castagna
La primavera è una delle stagioni più belle con temperature piacevoli e una natura in fiore che invita all’esplorazione e all’avventura. Complice un calendario favorevole ai ponti primaverili ecco stilate per voi tre uscite fuori porta da non perdersi.
Partiamo dalla bellissima Valdalpone: terra di vigneti e fascino medievale, qui segnaliamo il primo percorso, quello dei “10 Capitelli” che si estende per 9 chilometri con un itinerario circolare. La passeggiata si snoda tra i tra vigneti e la sua bellissima zona rurale circondata da due splendidi borghi, quello di Monteforte d’Alpone e di Soave. Segnalato da cartelli in legno, è scandito da 10 tappe quelle dei capitelli votivi dedicati a Santi e martiri religiosi. Quelli che danno il nome al percorso sono: 1) Madonna con Gesù; 2) San Pietro; 3) Sacra Famiglia (capitel del Foscarin); 4) Madonna con Bambino; 5) S.Vincenzo Ferreri; 6) Bassanella; 7) San Giuseppe; 8) Cristo in Croce; 9) Regina Pacis; 10) San Rocheto. Il percorso si alterna tra dolci saliscendi, qualche salita un po’ più impegnativa e le discese verso i centri abitati. Facendolo con calma impiegherete circa 3 ore nelle quali sarete pienamente ripagati dal panorama che
con la sua posizione vi permetterà di avere una vista a 360° sul territorio. La partenza è dalla piazza centrale di Monteforte d’Alpone, l’altezza massima che raggiungerete sarà di circa 200 metri una volta giunti al terzo capitello “del Foscarin”. Il percorso è accessibile tutto l’anno ed è ben segnalato sia nel sentiero, sia per riconoscere i capitelli.
Ci trasferiamo poi a Peschiera del Garda dove armati di bike possiamo intraprendere la
ciclopedonale Peschiera - Borghetto. Il tratto, lungo 15 chilometri è ideale per persone di ogni età, incluse famiglie con bambini, in quanto ha un dislivello non troppo rilevante e corre per quasi tutto il percorso lungo il fiume Mincio.
Dalla città-fortezza di Peschiera, nominata patrimonio UNESCO, potrete imboccare la ciclovia in due punti: in via Valeggio, costeggiando in parte la SR249, o in via Campo Sportivo, vicino a Porta Brescia e al centro storico.
Raggiunta in bici la sponda del fiume Mincio, vi basterà seguire la ciclabile che vi condurrà, prima a Ponti sul Mincio, famoso per il suo Forte Ardietti, poi a Monzambano, la cui chiesa di San Michele domina la valle dall’alto.
Successivamente, arriverete a Valeggio sul
Mincio, città d’arte che ha ottenuto dal Touring Club il prestigioso riconoscimento della Bandiera Arancione per le viuzze, le ville storiche e il Castello Scaligero. Per finire eccovi a Borghetto sul Mincio, uno tra i borghi più belli d’Italia. Potrete riposare e rilassarvi passeggiando nelle sue vie fatte di storia e antichi mulini e tanti scorci in cui l’acqua regala incanto e magia. A chiudere con il terzo itinerario ci spostiamo
in Lessinia per percorrere lo straordinario “Sentiero delle miniere”. Il percorso ha una lunghezza di 17 chilometri e prevede come tempo di percorrenza 5 ore e mezza.
Potete lasciare la macchina nella Piazza Vinco di Cerro Veronese e imboccare via dell’Oca Bianca (direzione Bosco Chiesanuova) e percorrere la provinciale che attraversa il paese fino ad arrivare all’incrocio con contrada Carcereri. Da lì scendete verso contrada Gonzoni, attraversate tutta la contrada fino all’indicazione Lavello - Foldruna, portatevi sul versante verso Val Squaranto, tramite il sentiero che porta al bivio indicante CerroLavello - Foldruna. Da lì proseguite dritto fino all’incrocio successivo, lasciandovi sulla destra una palestra di roccia. Scegliete se ritornare a Cerro oppure proseguire in direzione Miniere - Lavello, portandovi dall’altra parte del Vajo Foldruna. Proseguite lì verso sinistra per giungere al principio del Sentiero delle Miniere, così chiamato perché proprio qui si trovano miniere di lignite. L’escursione si svolge lungo stradine di bosco e sentieri, recentemente segnalati e ripristinati, sulle tracce e i resti delle miniere di lignite e litantrace. Le miniere che incontrerete sono formate da gallerie quasi orizzontali, oggi in gran parte inaccessibili, che si inoltrano nel sottosuolo. Durante il percorso potrete scoprire antichi capitelli, croci, fontane, grotte e molto altro.
Spring is one of the most beautiful seasons with pleasant temperatures and blooming nature that invites exploration and adventure. Accomplice to a favorable calendar for spring bridges here are compiled for you three out-of-town trips not to be missed.
Let‘s start from the beautiful Valdalpone: a land of vineyards and medieval charm, here we point out the first route, the “10 Capitals” route that stretches for 9 kilometers with a circular itinerary. The walk winds among vineyards and its beautiful rural area surrounded by two beautiful villages, that of Monteforte d‘Alpone and Soave. Marked by wooden signs, it is marked by 10 stages those of votive capitals dedicated to religious saints and martyrs. Those that give the route its name are: 1) Madonna with Jesus; 2) St. Peter; 3) Holy Family (capitel del Foscarin); 4) Madonna and Child; 5) St. Vincent Ferreri; 6) Bassanella; 7) St. Joseph; 8) Christ on the Cross; 9) Regina Pacis; 10) St. Rocheto. The route alternates between gentle ups and downs, some slightly more challenging climbs and the descents to the towns. Doing it at a leisurely pace will take you about 3 hours in which you will be fully rewarded by the panorama that with its location will allow you to have a 360-degree view of the area. The departure is from the central square of Monteforte d‘Alpone, the maximum height you will reach will be about 200 meters once you reach the third capital “del Foscarin”. The trail is accessible year-round and is well marked both in the path and to recognize the capitals.
We then move to Peschiera del Garda where, armed with a bike, we can take the Peschiera - Borghetto bike and pedestrian path. The 15-kilometer-long section is ideal for people of all ages, including families with children, as it has not too significant an elevation gain and runs almost all the way along the Mincio River. From the fortress city of Peschiera, named a UNESCO World Heritage Site, you can take the cycle path at two points: at Via Valeggio, partly skirting SR249, or at Via Campo Sportivo, near Porta Brescia and the historic center.
Once you reach the bank of the Mincio River by bike, just follow the cycle path that will take you, first to Ponti sul Mincio, famous for its Forte Ardietti, then to Monzambano, whose church of San Michele dominates the valley from above.
Next, you will arrive in Valeggio sul Mincio, a city of art that has been awarded the prestigious Orange Flag by the Touring Club for its narrow streets, historic villas and Scaliger Castle. Finally, here you are in Borghetto sul Mincio, one of the most beautiful villages in Italy. You can rest and relax walking in its streets made of history and ancient mills and many views
where the water gives enchantment and magic. To close with the third itinerary we move to Lessinia to walk the extraordinary “Mining Trail.” The route has a length of 17 kilometers and has a walking time of 5 and a half hours.
You can leave your car in Piazza Vinco in Cerro Veronese and take Via dell‘Oca Bianca (direction Bosco Chiesanuova) and follow the provincial road through the village until you reach the crossroads with contrada Carcereri. From there go down towards contrada Gonzoni,
cross the whole contrada until you reach the sign Lavello - Foldruna, take the slope towards Val Squaranto, via the path that leads to the junction indicating Cerro - Lavello - Foldruna. From there continue straight ahead to the next junction, leaving a climbing wall on your right. Choose whether to return to Cerro or continue in the direction of Mines - Lavello, taking you to the other side of Vajo Foldruna. Continue there to the left to reach the beginning of the Sentiero delle Miniere (Mines Trail), so named because this is where lignite mines are found. The hike takes place along forest lanes and paths, recently marked and restored, on the traces and remains of lignite and lithantrace mines. The mines you will encounter are formed by almost horizontal tunnels, today largely inaccessible, that run underground. Along the way you will discover ancient capitals, crosses, fountains, caves and much more.
di by Andrea Molinari
Ti piace correre? Non dormi la notte in attesa di partire per un’altra corsetta rigenerante? Se la risposta è sì, Verona offre due eventi imperdibili per te nel mese di maggio: la Straverona, una corsa cittadina che si snoda tra le strade e i monumenti storici del centro storico, e la Malcesine Baldo Trail, un’avventura immersa nella natura tra lago e montagna. Due modi diversi di vivere la corsa, entrambi affascinanti e stimolanti. Se ami la città e vuoi passare una domenica diversa dal solito, la Straverona è la scelta perfetta. La manifestazione, giunta alla sua 42^ edizione, si terrà il 18 maggio 2025 e
La partenza sarà da Piazza Bra, proprio di fronte all’Arena di accoglie ogni anno migliaia di partecipanti di tutte le età e livelli di preparazione. Il bello della Straverona
è che puoi scegliere tra tre percorsi, tutti a passo libero, in base alle tue esigenze e al tuo livello di allenamento. Chi cerca un’esperienza leggera e accessibile può optare per il percorso di cinque chilometri, perfetto per famiglie, principianti e per chi vuole godersi la città senza troppa fatica. Se invece desideri una sfida più stimolante, il percorso di dieci chilometri attraversa alcuni dei punti più panoramici di Verona. Per i più allenati, la distanza di venti chilometri rappresenta la scelta ideale, con un tracciato che si snoda anche sulle Torricelle.
Verona, e l’evento si svolgerà in un clima di festa e condivisione. Una tradizione che ormai va avanti dal lontano 1983.
Se invece ami la natura, i sentieri sterrati e le sfide in salita, allora la Malcesine Baldo Trail è l’appuntamento che fa per te. In programma il 3 e 4 maggio 2025, questa gara si svolgerà tra il Lago di Garda e il Monte Baldo tra panorami mozzafiato. Anche qui puoi scegliere tra diverse distanze. L’Ultra Trail da poco più di cinquantadue chilometri, con un dislivello di oltre tremilacinquecento metri, è la sfida più impegnativa, riservata ai trail runner più esperti. Chi cerca un percorso intermedio può invece cimentarsi nel Medium Trail da poco più di ventisei chilometri, con un dislivello di circa duemilacento metri, perfetto per chi vuole mettersi alla prova senza affrontare una distanza eccessiva. Entrambe le gare citate avranno anche un premio in denaro per i podisti
che arriveranno sul podio. Infine, per chi vuole provare l’esperienza del trail running in modo più accessibile, c’è lo Short Trail da sedici chilometri, con poco meno di milleduecento metri di dislivello. Correre in montagna è un’esperienza completamente diversa rispetto alla corsa su strada: il terreno è irregolare, i dislivelli mettono alla prova gambe e fiato, ma la soddisfazione di raggiungere la vetta e godere di panorami incredibili ripaga ogni sforzo. Inoltre, Malcesine, con il suo centro storico affacciato sul lago, è una location perfetta per un weekend sportivo e rilassante. La scelta tra la Straverona e il Malcesine Baldo Trail dipende dalle tue preferenze personali e dal tipo di corsa che desideri affrontare. Se ti affascina l’atmosfera urbana, la comodità dell’asfalto e un evento adatto a tutti, allora la Straverona è l’opzione ideale. Se invece ti entusiasmano i
percorsi immersi nella natura, le salite impegnative, la Malcesine Baldo Trail è perfetto per te. E naturalmente, nulla ti impedisce di provarle entrambe. Per ulteriori informazioni su iscrizioni, regolamento e tanto altro ancora, puoi visitare i siti dei rispettivi eventi. Qualunque sia la tua scelta, maggio sarà il mese perfetto per allacciare le scarpe da corsa e vivere un’esperienza indimenticabile.
Do you like running? Do you not sleep at night waiting to go for another regenerating run? If the answer is yes, Verona offers two unmissable events for you in the month of May: the Straverona, a city run through the streets and historical monuments of the historic centre, and the Malcesine Baldo Trail, an adventure immersed in nature between the lake and the mountains.
Two different ways of experiencing
Hai un’idea, una passione, un format, scrivici e daremo spazio alla tua proposta!
Scrivici una e-mail hello@officina18.it
Vieni a trovarci
Via N.Copernico 18, 37135 Verona lun - ven 9 - 18
running, both fascinating and challenging. If you love the city and want to spend a different Sunday, the Straverona is the perfect choice. The event, now in its 42nd edition, will be held on 18 May 2025 and welcomes thousands of participants of all ages and fitness levels every year.
The great thing about the Straverona is that you can choose from three routes, all free-running, depending on your needs and training level. Those looking for a light and accessible experience can opt for the five-kilometre route, perfect for families, beginners and those who want to enjoy the city without too much effort. If, on the other hand, you want a more stimulating challenge, the tenkilometre route passes through some of Verona’s most scenic spots. For the more trained, the twentykilometre distance is the ideal choice, with a route that also runs over the Torricelle. The start will be in Piazza Bra, right in front of the Arena of Verona, and the event will take place in an atmosphere of celebration and sharing. A tradition that has been going on since 1983.
If, on the other hand, you love nature, dirt tracks, and uphill challenges, then the Malcesine Baldo Trail is the event for you. Scheduled for 3 and 4 May 2025, this race will take place between Lake Garda and Monte Baldo amidst breathtaking scenery. Here, too, you can choose between different distances. The Ultra Trail of just over fifty-two kilometres, with an altitude difference of over three thousand five hundred metres, is the most demanding challenge, reserved for the most experienced trail runners. Those looking for an intermediate route can instead try their hand at the Medium Trail of just over twenty-six kilometres, with a difference in altitude of around two thousand one hundred metres, perfect for those who want to test themselves without covering an excessive distance. Both of the aforementioned races will also have a cash prize for the runners who finish on the podium. Finally, for those who want to experience trail running in a more accessible way, there is the sixteen-kilometre Short Trail, with just under one thousand two hundred metres of elevation gain. Running in the
mountains is a completely different experience compared to running on the road: the terrain is uneven, the gradients put legs and breath to the test, but the satisfaction of reaching the summit and enjoying the incredible views repays every effort. Moreover, Malcesine, with its historic centre overlooking the lake, is a perfect location for a sporty and relaxing weekend.
The choice between the Straverona and the Malcesine Baldo Trail depends on your personal preferences and the type of running you wish to do. If you are fascinated by the urban atmosphere, the comfort of asphalt and an event suitable for everyone, then the Straverona is the ideal option. If, on the other hand, nature trails and challenging climbs excite you, then the Malcesine Baldo Trail is perfect for you. And of course, there is nothing stopping you from trying both. For further information on registration, regulations and much more, you can visit the websites of the respective events. Whatever your choice, May will be the perfect month to lace up your running shoes and enjoy an unforgettable experience.
di by Giorgia Castagna
Torna anche quest’anno a Verona la fiera più amata dagli sportivi di ogni età: Sport Expo dal 23 al 25 maggio. A cimentarsi negli sport più disparati in una grandissima palestra saranno bambini e giovani dai 6 ai 14 anni. I padiglioni 10,11 e 12 accoglieranno i giovani e le loro famiglie per promuovere e far conoscere sport e società sportive presenti su
tutto il territorio. Tre giornate all’insegna del movimento e dello sperimentare. Sì perchè l’attività fisica, si sa, concorre allo sviluppo psicofisico di tutti i bambini. La scelta, in base all’età, deve essere sempre condivisa con i più piccoli ma l’importante è muoversi! A raccomandarlo è la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità che “prescrive” per bambini e adolescenti almeno un’ora
di attività al giorno da alternare tra attività aerobica al rinforzo muscolare e delle ossa. L’obiettivo è quello di percorrere almeno 7.000 passi al giorno, equivalenti a circa cinque chilometri. Questo come deterrente al movimento passivo passato davanti a tv, tablet e smartphone. I bambini avvicinati allo sport già dalla tenera età, con le dovute differenze e intensità nei movimenti sarebbero poi portati a praticarlo anche da adulti. Insomma, lo stile di vita dei genitori, già prima della nascita dei piccoli, può essere determinante. Ma come avviare i bambini allo sport? E quale scegliere? Innanzitutto per invogliare i piccoli a fare attività sportiva, è necessario che l’esercizio fisico sia vissuto come un’attività conviviale e non come un obbligo. Passeggiate in montagna, escursioni a piedi o in bicicletta, corse al parco, o una nuotata in piscina sono tutte attività fisiche piacevoli e momenti di condivisione tra amici e familiari. Le linee di indirizzo raccomandano attività motoria già per i neonati e i bambini di età inferiore a 1 anno. In questa fase è importante che a dare gli stimoli siano i genitori. Un’adeguata attività fisica può contribuire a stimolare il movimento e la muscolatura del bambino. Superato poi il primo anno di vita, e fino ai 3-4 anni di età, i bambini dovrebbero praticare almeno 3 ore di attività fisica di varia intensità e in presenza di genitori o caregivers. L’attività va naturalmente accompagnata da giochi stimolanti e creativi: costruzioni, puzzle, in modo da sviluppare sia l’aspetto motorio, che quello cognitivo, incentivando il piccolo al movimento. È tra i 3 e i 5 anni che il bambino comincia a cristallizzare uno schema motorio sia nel movimento, che nella camminata. In questa fase può mettere in pratica movimenti atletici specifici, come ad esempio nuotare, calciare il pallone, sciare. Dopo i 5 anni di età cresce la statura e si affinano l’apprendimento motorio, la coordinazione, l’organizzazione degli spazi e del tempo. Ora ci si può concentrare su attività motorie più specifiche. Fino agli 11 anni, che coincide
con l’età prepuberale, i bambini dovrebbero praticare una media di 60 minuti di attività fisica quotidiana di intensità moderata-vigorosa, senza escludere il gioco. Dettaglio importante: il bambino non dovrebbe essere indirizzato verso una sola disciplina, ma poter praticare sport differenti e di suo gradimento, sempre con uno spirito di gioco e non di competizione. Dai 9-12 anni si può iniziare a parlare di attività fisica competitiva, ponendo più attenzione a una singola disciplina. In questa fase sarà compito degli allenatori e dei genitori non caricare il bambino di responsabilità superiori a quelle tipiche dell’età e soprattutto di non esagerare con le aspettative.
The most popular trade fair for sportsmen and women of all ages returns to Verona again this year: ‘Sport Expo’ from 23 to 25 May. Trying their hand at a variety of sports in a huge gym will be children and young people from 6 to 14 years of age. Halls 10,11 and 12 will welcome young people and their families to promote and introduce them to sports and sports clubs throughout the territory. Three days dedicated to movement and experimenting. Yes, because physical activity, as we know, contributes to the psychophysical development of all children. The choice, according to age, must always be shared with the little ones, but the important thing is to move! This is recommended by the World Health Organisation itself, which ‘prescribes’ at least one hour of activity per day for children and adolescents, alternating between aerobic activity and muscle and bone strengthening. The goal is to walk at least 7,000 steps per day, equivalent to about five kilometres. This is a deterrent to passive movement spent in front of the TV, tablets and smartphones. Children approached to sport from an early age, with the appropriate differences and intensity of movement, would then be inclined to take it up as adults. In short, the parents’ lifestyle, even before the little ones are born, can be decisive. But how to initiate children into sport? And which one to choose? First of all, in order to entice the little ones to take up sporting activity, it is necessary that physical exercise is experienced as a convivial activity and not as an obligation. Walks in the mountains, hikes or bike rides, runs in the park, or a swim in the pool are all pleasant physical activities and moments of sharing with friends and family. The guidelines recommend motor activity already for infants and children under 1 year of age. At this stage it is important that parents provide the stimulation. Appropriate physical activity can help stimulate the child’s movement and muscles. After the first year of life, and until 3-4 years of age, children should engage in at least 3 hours of physical
activity of varying intensity and in the presence of parents or caregivers. The activity should naturally be accompanied by stimulating and creative games: constructions, puzzles, so as to develop both the motor and cognitive aspects, encouraging the little one to move. It is between the ages of 3 and 5 that the child begins to crystallise a motor pattern in both movement and walking. At this stage he can practise specific athletic movements, such as swimming, kicking a ball, skiing. After the age of 5, stature grows and motor learning, coordination, organisation of space and time are refined. Now one can concentrate on more specific motor activities. Until the age of 11, which coincides with prepubertal age, children should engage in an average of 60 minutes of moderate to vigorous intensity physical activity daily, without excluding play. Important detail: the child should not be directed towards one discipline, but be able to practise different sports to his or her liking, always in a spirit of play and not competition. From the age of 9-12 years one can start talking about competitive physical activity, with more focus on a single discipline. At this stage it will be up to the coaches and parents not to burden the child with more responsibility than is typical for their age, and above all not to exaggerate with expectations.
Per bambini
Ma è proprio necessario abbattere determinati alberi in città?
“Il monitoraggio delle alberature è continuo e costante, soprattutto nelle zone maggiormente frequentate. Da circa un anno, ad esempio, abbiamo iniziato il controllo di tutte le alberature presenti nei giardini delle scuole. Se al controllo visivo degli esperti, emerge qualche dubbio sulla salute e sulla stabilità, si provvede ad eseguire una perizia che prevede, tra le altre cose, anche prove di trazione. È questa che decreta il grado di pericolosità dell’albero e gli interventi da eseguire, come potature, consolidamenti di sicurezza o, quando necessario, l’abbattimento”, spiega Francesco Donini, Dottore Forestale, responsabile Verde verticale di Amia. “Ogni pianta tagliata, viene poi sostituita. In questa prima parte dell’anno, sono stati già rimessi a dimora 200 nuovi alberi: tigli, querce, platani, aceri e altre specie che andranno a ripopolare aree e vie della città. La stagione favorevole alla sostituzione delle nuove alberature è infatti quella fredda: rispettare i regolari ritmi della natura e tutelare il benessere dei nuovi alberi è molto importante. Nel corso del 2024, inoltre, è stata controllata oltre la metà di parchi e giardini delle scuole del Comune – 89 su 162 strutture, circa il 55% . Il lavoro sta proseguendo”.
Di volta in volta selezioneremo la domanda più interessante e un esperto di Amia risponderà. Continuate a fare domande sul nostro profilo instagram, tante sorprese in arrivo per chi partecipa!
But is it really necessary to cut down certain trees in the city?
‘Tree monitoring is continuous and constant, especially in the most frequented areas. For example, about a year ago, we started checking all the trees in the school gardens. If the visual inspection by experts reveals any doubts about health and stability, an expert's report is carried out, which includes, among other things, tensile tests. It is this that decrees the degree of dangerousness of the tree and the interventions to be carried out, such as pruning, safety consolidation or, when necessary, felling,’ explains Francesco Donini, Doctor of Forestry, Amia's Head of Vertical Green. ‘Every plant that is cut down is then replaced. In this first part of the year, 200 new trees have already been replanted: limes, oaks, plane trees, maples and other species that will repopulate areas and streets of the city. The favourable season for the replacement of new trees is in fact the cold season: respecting the regular rhythms of nature and protecting the well-being of new trees is very important. During 2024, more than half of the City Council's parks and school gardens - 89 out of 162 facilities, around 55 per cent - were checked. The work is continuing’.
From time to time we will select the most interesting question and an expert from Amia will answer. Keep asking questions on our instagram profile, lots of surprises coming up for those who participate!
di by Federica Clemente in collaborazione con in collaboration with Amia
Verde di giardini privati, terrazzi in fiore, ma anche aiuole pubbliche, parchi e giardini, viali alberati. Quando parliamo di verde in città e AMIA, infatti, si aprono due scenari: da una parte abbiamo il verde domestico e gli scarti che esso produce, che vanno smaltiti in modo corretto, dall’altro il verde pubblico che comprende giardini, aiuole, alberi, parchi della città che vengono curati e gestiti dalla multiservizi secondo quanto previsto dal contratto redatto con il Comune.
Raccolta del verde domestico
Si apre la stagione primaverile, iniziamo a sistemare terrazzi, balconi e giardini, ma dove buttare gli scarti che si vengono a creare? E come gestire il verde domestico per tutta la stagione?
Anche verde e ramaglie costituiscono una tipologia
Sostenibilità
di rifiuto che va smaltita adeguatamente. Ma cosa si intende con verde?
Semplificando, possiamo considerare come verde gli scarti generati durante i lavori di giardinaggio, piccoli o grandi che siano, ma pur sempre in ambito di utenze domestiche. Quindi ramaglie di potatura di alberi, siepi e piante fiorite, foglie autunnali, erba tagliata, ciò che rimane di organico dalla pulizia del verde di terrazzi e giardini, potature e scarti dai lavori negli orti domestici.
Ovviamente è la bella stagione, primavera prima ed estate poi, il periodo dell’anno in cui è maggiore la produzione di sfalci e ramaglie, ma anche in autunno e inverno, con le foglie che cadono dagli alberi, è necessario smaltire questo tipo di rifiuto: le modalità di smaltimento sono infatti aperte e fruibili tutto l’anno.
Per i cittadini veronesi, sono diverse le possibilità di smaltimento di questa tipologia di rifiuto attivati da AMIA: · le due isole ecologiche di Basso Acquar e Strada
Mattaranetta (servizio compreso nella Tari);
· servizio di ritiro a domicilio: con questa modalità il verde viene ritirato da AMIA Verona direttamente a casa. È necessaria una registrazione al servizio e il pagamento del contributo (non compreso nella Tari);
· postazioni mobili e itineranti nei quartieri di conferimento del verde, secondo un calendario prestabilito (servizio compreso nella Tari).
Per tutte le info dettagliate su come attivare il bidone del verde, conoscere le date delle postazioni itineranti, orari e giorni di apertura delle isole ecologiche: www.amiavr.it.
Gestione del verde pubblico
Gli esperti di AMIA si occupano della cura, gestione e manutenzione del patrimonio verde della nostra città, quindi delle aree verdi, delle alberature, anche quelle interne ai giardini delle scuole del territorio, dei viali. Il patrimonio arboreo cittadino è ricco, variegato e conta oltre 60mila alberi. Una ricchezza che viene tenuta monitorata e curata ogni giorno.
Green in private gardens, terraces in bloom, but also public flowerbeds, parks and gardens, tree-lined avenues. When we talk about greenery in the city and AMIA, in fact, two scenarios open up: on the one hand we have domestic greenery and the waste it produces, which must be disposed of correctly; on the other hand we have public greenery, which includes gardens, flowerbeds, trees, and parks in the city that are cared for and managed by the multiservice in accordance with the contract drawn up with the municipality.
The spring season is beginning, we start tidying up terraces, balconies and gardens, but where should we dispose of the waste? And how to manage domestic greenery throughout the season?
Greenery and branches are also a type of waste that must be disposed of properly. But what is meant by greenery? Simplifying, we can consider as green the waste generated during gardening work, whether small or large, but still in the context of domestic use. So tree pruning clippings, hedges and flowering plants, autumn leaves, cut grass, what remains of organic matter from cleaning the greenery of terraces and gardens, prunings and waste from work in home gardens.
Obviously, it is the warm season, first spring and then summer, the time of year when the production of clippings and branches is greatest, but even in autumn and winter, with the leaves falling from the trees, it is necessary to dispose of this type of waste.
For the citizens of Verona, there are several disposal options for this type
of waste activated by AMIA:
· the two ecological islands of Basso Acquar and Strada Mattaranetta (service included in the Tari);
· Home pick-up service: in this mode, green waste is collected by AMIA Verona directly at home.
Registration for the service and payment of the fee are required (not included in the Tari);
· mobile and itinerant postings in the neighbourhoods where green waste is collected, according to a pre-established calendar (service included in the Tari (city tax).
For detailed information on how to activate the green bin, the dates of the mobile stations, and the opening times and days of the ecological islands: www.amiavr.it.
AMIA’s experts look after the care, management and maintenance of the green heritage of our city, i.e. the green areas, the trees, including those inside the gardens of the local schools, and the avenues. The city’s arboreal heritage is rich, varied and counts more than 60 thousand trees. A wealth that is monitored and cared for every day.
di by Andrea Molinari
Con l’arrivo della primavera, trascorrere più tempo all’aria aperta diventa un piacere. Ma quante volte hai provato fastidio agli occhi per la luce intensa? Certo, gli occhiali da sole sono una soluzione, ma non sono sempre l’unica. Ecco perché le lenti fotocromatiche rappresentano un’innovazione perfetta per chi cerca comodità e protezione in un unico occhiale. Le lenti fotocromatiche nascono originariamente come sistema
di protezione per gli occhi e sono diventate nel tempo utili per chi ha uno stile di vita movimentato e in particolare negli spazi esterni. La loro caratteristica principale è la capacità di autoregolarsi in base alla luce ultravioletta presente nell’ambiente. In pratica, si scuriscono quando sei esposto alla luce solare e tornano chiare quando ti trovi in un ambiente al chiuso. Da Ottica di Virgilio a Dossobuono queste lenti sono oggi disponibili in una vasta gamma di colori, ben oltre i classici marrone, grigio e verde. Nuove tonalità alla moda permettono di unire stile e funzionalità, adattandosi a ogni esigenza visiva ed estetica. Inoltre, queste lenti possono essere monofocali, progressive e persino polarizzate, per una visione sempre nitida e confortevole. Le lenti fotocromatiche proteggono la retina dalla luce blu-viola quando sei esposto alla luce e possono aiutarti a prevenire i danni oculari come le maculopatie in
età avanzata. Questo le rende una scelta ideale non solo per gli adulti ma anche per i bambini, proteggendo la loro vista in modo efficace fin da piccoli. Se hai già una montatura a cui sei affezionato, nessun problema: puoi semplicemente sostituire le lenti con una versione fotocromatica in negozio. Poi, per chi passa molto tempo alla guida, oggi esistono lenti fotocromatiche avanzate che si scuriscono anche all’interno
dell’auto, offrendo un alto livello di comfort visivo. Queste lenti filtrano fino al 32% della luce blu-viola anche quando sono chiare, il che le rende una soluzione perfetta per chi non ama le lenti a contatto e desidera un’opzione “due in uno” per ogni situazione. Da Ottica di Virgilio a Dossobuono troverai un’ampia selezione di lenti fotocromatiche personalizzate per ogni esigenza: prenota un appuntamento per scoprire la soluzione più adatta a te e chiarire ogni tuo dubbio.
With the arrival of spring, spending more time outdoors becomes a pleasure. But how many times have you experienced eye discomfort from bright light? Sure, sunglasses are one solution, but they are not always the only one. That’s why photochromic lenses are a perfect innovation for those seeking
comfort and protection in one pair of glasses. Photochromic lenses originally originated as an eye protection system and over time have become useful for those with busy lifestyles and particularly in outdoor spaces. Their main characteristic is their ability to selfadjust based on the ultraviolet light in the environment. Basically, they darken when you are exposed to sunlight and become clear again when you are in an indoor environment. At Ottica di Virgilio in Dossobuono these lenses are now available in a wide range of colors, far beyond the classic brown, gray and green. New fashionable shades allow you to combine style and functionality, adapting to every visual and aesthetic need. In addition, these lenses can be monofocal, progressive, and even polarized, for always sharp and comfortable vision. Photochromic lenses protect the retina from blueviolet light when you are exposed
to light and can help prevent eye damage such as maculopathy in later life. This makes them an ideal choice not only for adults but also for children, protecting their vision effectively from an early age. If you already have a frame you‘re fond of, no problem: You can simply replace the lenses with a photochromic version in the store. Then, for those who spend a lot of time driving, there are now advanced photochromic lenses that darken even inside the car, providing a high level of visual comfort. These lenses filter up to 32 percent of blue-violet light even when clear, making them a perfect solution for those who don‘t like contact lenses and want a “two-inone” option for every situation. At Ottica di Virgilio in Dossobuono you‘ll find a wide selection of custom photochromic lenses for every need: book an appointment to discover the solution that‘s right for you and clarify all your doubts.
di by Francesca Saglimbeni
Verona “città giubilare”.
Nella folta lista delle chiese d’Italia in cui sarà possibile ottenere l’indulgenza plenaria, vale a dire la remissione delle pene temporali per i peccati commessi, a seguito di particolari pratiche religiose, vi sono infatti anche 14 luoghi di culto scaligeri, cui si aggiungono una basilica e un santuario della provincia bresciana, sempre parte della Chiesa di Verona.
Ma facciamo un passo
indietro. Cosa significa Giubileo? Il nome fa riferimento allo strumento dello yobel, o corno di montone, storicamente utilizzato per annunciare il Giorno dell’Espiazione (nell’antico ebraico Yom Kippur), festa annuale che, secondo il libro biblico del Levitico, doveva essere convocato ogni 50 anni, e serviva a ristabilire il corretto rapporto nei confronti di Dio, tra esseri umani e con il Creato. A recuperare, cioè, lo stato di “grazia” necessario alla remissione
dei debiti e al riposto della terra.
Su questa scia, Bonifacio VIII, nel 1300, indice il primo Anno Giubilare, chiamato anche “Anno Santo”, in quanto rappresentativo di un tempo nel quale la santità di Dio diventa strumento di trasformazione. Inizialmente si indiceva ogni 100 anni, poi ridotti a 50 anni da Clemente VI (1343); e ancora, a 25 da Paolo II (1470). Senza contare i giubilei “straordinari”, come quello voluto nel 1933 da Pio XI per ricordare
l’anniversario della Redenzione, e nel 2015 da papa Francesco, come «Anno della Misericordia». Nel 2025, vivremo invece il Giubileo «Pellegrini di Speranza». Questo il titolo che Bergoglio ha voluto dare al 31° Anno Santo, invitando il popolo di Dio a un nuovo cammino, o meglio, a un pellegrinaggio, sia fisico che interiore, finalizzato a «favorire la ricomposizione di un clima di speranza e di fiducia, come segno di una rinnovata rinascita di cui tutti sentiamo l’urgenza – scrive il Santo Padre nella Lettera per il Giubileo 2025 dell’11 febbraio 2022 – e a recuperare un senso di fraternità universale». Il papa invita inoltre a non chiudere gli occhi davanti al dramma della povertà dilagante «che impedisce a milioni di uomini, donne, giovani e bambini di vivere in maniera degna di esseri umani».
Peregrinare significa, del resto, spostarsi dalla zona di conforto in cui ci si trova, per crescere sia umanamente che spiritualmente. Ma per fare questo, occorre
aver ben chiara anche la meta ambita, il punto di approdo. Il quale si conquista con un atto sincero di pentimento, nonché l’assunzione del sacramento della Riconciliazione, la preghiera, la partecipazione alla santa messa e all’Eucarestia. E per quanti saranno nella possibilità di farlo, l’attraversamento della Porta Santa (che unisce al Padre) a San Pietro, in Vaticano.
Chi non potrà recarsi a Roma, fino al 28 dicembre potrà tuttavia vivere questo Anno Santo entrando in una delle chiese giubilari di Verona, che sono: la Cattedrale, le basiliche di San Zeno Maggiore, di Santa Maria della Pace (Madonna di Campagna), di Santa Teresa di Tombetta; il santuario della Madonna della Corona, i santuari di San Giovanni Calabria, del Tempio Votivo, del Perpetuo Soccorso (Bussolengo), di Madonna della Salute (Porto Legnago), di Nostra Signora di Lourdes, della Madonna del Frassino (Peschiera del Garda), di Santa Maria Assunta della
Bassanella (Soave). E persino nelle cappelle ospedaliere del Policlinico Borgo Roma e del Polo Confortini, a Borgo Trento.
Verona ‘jubilee city’. In the long list of churches in Italy where it will be possible to obtain plenary indulgence, i.e. the remission of temporal punishments for sins committed, following particular religious practices, there are in fact also 14 places of worship in Verona, plus a basilica and a sanctuary in the province of Brescia, also part of the Church of Verona.
But let us take a step back. What does Jubilee mean? The name refers to the instrument of the yobel, or ram’s horn, historically used to announce the Day of Atonement (in ancient Hebrew, Yom Kippur), an annual feast that, according to the biblical book of Leviticus, was to be convened every 50 years, and served to re-establish the correct relationship with God, between human beings and with Creation. That is, to recover the state of ‘grace’
necessary for the remission of debts and the repossession of the earth. In this wake, Boniface VIII, in 1300, proclaimed the first Jubilee Year, also called the ‘Holy Year’, as it was representative of a time in which God’s holiness became an instrument of transformation. Initially, it was held every 100 years, later reduced to 50 by Clement VI (1343); and again, to 25 by Paul II (1470). Not counting the ‘extraordinary’ jubilees, such as the one wanted in 1933 by Pius XI to commemorate the anniversary of the Redemption, and in 2015 by Pope Francis, as the ‘Year of Mercy’. In 2025, we will instead experience the ‘Pilgrims of Hope’ Jubilee. This is the title that Bergoglio wanted to give to the 31st Holy Year, inviting God’s people to a new journey, or rather, a pilgrimage, both physical and interior, aimed at ‘fostering the recomposition of a climate of hope
and trust, as a sign of a renewed rebirth of which we all feel the urgency,’ writes the Holy Father in his Letter for the Jubilee 2025 of 11 February 2022, ‘and to recover a sense of universal brotherhood. The Pope also invites us not to close our eyes to the drama of rampant poverty ‘which prevents millions of men, women, young people and children from living in a manner worthy of human beings’. Peregrination means, after all, moving out of the comfort zone in which one finds oneself, in order to grow both humanly and spiritually. But to do this, one must also be clear about the desired goal, the point of arrival. Which is conquered through a sincere act of repentance, as well as taking the Sacrament of Reconciliation, prayer, and participation in Holy Mass and the Eucharist. And for those who are able to do so, the crossing of the
Holy Door (which unites with the Father) at St Peter’s, in the Vatican. Those who will not be able to travel to Rome, until 28 December can nevertheless experience this Holy Year by entering one of Verona’s Jubilee churches, which are: the Cathedral, the basilicas of San Zeno Maggiore, Santa Maria della Pace (Madonna di Campagna), Santa Teresa di Tombetta; the sanctuary of Madonna della Corona, the sanctuaries of San Giovanni Calabria, Tempio Votivo, Perpetuo Soccorso (Bussolengo), Madonna della Salute (Porto Legnago), Nostra Signora di Lourdes, Madonna del Frassino (Peschiera del Garda), Santa Maria Assunta della Bassanella (Soave). And even in the hospital chapels of the Policlinico Borgo Roma and the Polo Confortini, in Borgo Trento.
Aziende sempre più smart e proiettate al futuro con Confcommercio Verona che, attraverso il Polo d’innovazione Digitale
EDI 5.0 gestito dal team di EDI - Innovation Hub della più rappresentativa organizzazione del terziario di mercato - guida le micro, piccole e medie imprese nello sviluppo del loro business.
Con la nascita del Polo, infatti, sono stati implementati importanti servizi di assessment e orientamento per supportare la transizione digitale delle imprese in specifiche aree di intervento. Come? Migliorando la presenza online,
potenziando il livello di cybersicurezza, accrescendo il livello di digitalizzazione dei processi e servizi e favorendo l’accesso al credito.
I servizi
Gli ambiti su cui Confcommercio Verona interviene con i servizi di assessment e orientamento, nello specifico, sono quattro:
•Posizionamento online
•Rischio cyber
•Digitale per ospitalità
•Credito e sostenibilità
In concreto, le attività di assessment sono strumenti utili per valutare la maturità tecnologica dell’impresa – tecnologie, processi e competenze – e hanno l’obiettivo di identificare punti di forza ma soprattutto aree di miglioramento per stimolare l’adozione di tecnologie innovative e accrescere la competitività.
Orientamento
Le attività di orientamento riguardando invece percorsi che rispondono alle necessità emerse dopo aver concluso l’assessment con le imprese, che vengono accompagnate verso strutture specializzate in trasferimento tecnologico o innovazione digitale come gli European Digital Innovation Hub, Centri di competenza nazionali, o partner tecnologici con soluzioni su misura.
Il polo d’innovazione Digitale EDI 5.0 è stato selezionato quale soggetto attuatore per l’erogazione di servizi di Assessment digitale e orientamento, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa” – Investimento 2.3 “Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria”: i finanziamenti concessi ai poli vengono trasferiti alle imprese nella forma di servizi erogati di assessment e orientamento tecnologico. L’intensità di aiuto prevista è pari al 100% per micro e piccole imprese; 90% per le medie imprese.
Companies that are increasingly smart and projected into the future with Confcommercio Verona which, through the EDI 5.0 Digital Innovation Pole managed by the EDI team - Innovation Hub of the most representative organisation of the tertiary market - guides micro, small and medium enterprises in the development of their business.
With the birth of the Hub, important assessment and orientation services were implemented to support the digital transition of companies in specific areas. How? By improving online presence, enhancing the
level of cybersecurity, increasing the level of digitisation of processes and services, and facilitating access to credit.
The areas in which Confcommercio Verona intervenes with assessment and guidance services are four in particular:
• Online positioning
• Cyber risk
•Digital for hospitality
•Credit and sustainability
In concrete terms, assessment activities are useful tools for assessing the technological maturity of companiestechnologies, processes and skills - and aim to identify strengths but above all areas for improvement to stimulate the adoption of innovative technologies and increase competitiveness.
Orientation activities, on the other hand, concern paths that respond to the needs that have emerged after the assessment with the companies, which are accompanied towards structures specialised in technology transfer or digital innovation such as European Digital Innovation Hubs, national competence centres, or technology partners with tailor-made solutions. The Digital Innovation Hub EDI 5.0 was selected as the implementing entity for the provision of digi-tal assessment and guidance services within the framework of the National Recovery and Resilience Plan. Mission 4 ‘Education and Research’ - Component 2 ‘From research to enterprise’ - Investment 2.3 ‘Strengthening and thematic and territorial extension of technology transfer centres for industry segments’: The funding granted to the clusters is transferred to enterprises in the form of services provided for technology as-assessment and orientation. The planned aid intensity is 100% for micro and small enterprises; 90% for medium-sized enterprises.
Dal 20 marzo al 20 aprile 2025, partecipa al nostro Giveaway di Pasqua
di by Agnese Ceschi
Vini autentici, resistenti e longevi, che rispettino la natura senza compromessi sulla qualità. Tra tutte le novità che riguardano il mondo del vino una delle più interessanti e particolari riguarda una nuova frontiera: i vini Piwi. Molti produttori stanno iniziando solo ora a piantare varietà Piwi e senza dubbio è un campo in cui c’è ancora molto da imparare. Andiamo per gradi e
cerchiamo di capire: cosa hanno di interessante questi vini?
Il termine PIWI è un acronimo dal tedesco pilzwiderstandfähig, letteralmente “viti resistenti ai funghi”. Si tratta del risultato di molti incroci tra viti di varietà differenti e, talvolta, anche specie diverse che, dopo generazioni, portano alla selezione di piante resistenti, con cui si produce vino di qualità. I vitigni Piwi sono resistenti alle malattie funginee
come oidio e peronospora, grazie all’ibridazione tra Vitis vinifera e varietà più resistenti, come ad esempio Vitis rupestris. Dobbiamo ora sfatare un mito. I Piwi non sono degli OGM, ma sono un nuovo individuo nato da due genitori diversi. I vini Piwi con nomi simili a quelli tradizionali, ad esempio Merlot Khorus o Sauvignon Kretos, derivano da questi ultimi, ma non sono la stessa cosa. I vini prodotti con questi
vitigni sono in sintonia con la natura, grazie ad un minor ricorso a trattamenti fitosanitari, un ridotto consumo di acqua, meno compattamento del suolo e minori emissioni di CO₂.
Infine questi vini possono essere considerati la nuova frontiera del mondo del vino, perché sono senza dubbio un prodotto che attira i giovani, più curiosi e aperti verso i vini naturali, rispettosi dell’ambiente e più salutari.
Abbiamo chiesto alla sommelier Corinna Gianesini alcune curiosità su questi vini. Che differenza c’è a livello gustativo tra vini Piwi e tradizionali?
I vitigni Piwi sono il risultato di incroci tra varietà diverse, spesso un genitore è un vitigno tradizionale, mentre l’altro è un vitigno resistente. Questo processo dà origine ad una specie nuova, che però porterà con sé i geni di entrambi i genitori, ma avrà un’espressione del tutto personale nel diventare vino. Se uno dei genitori è una varietà
aromatica è molto probabile che anche l’uva che deriva dalla nuova vite Piwi abbia degli aspetti gusto-olfattivi che ricordano queste caratteristiche aromatiche. Al di là di questa specificità direi che, come per tutte le vigne del mondo, l’influenza maggiore a livello gusto-olfattivo la si deve al terroir in cui la vigna cresce e al modo in cui il vignaiolo decide di vinificare e affinare le uve che ha a disposizione.
I vini Piwi sono più salutari?
I vitigni Piwi hanno un impatto ecologico consistentemente inferiore rispetto alle varietà tradizionali, perché hanno una resistenza naturale agli attacchi di funghi. Ciò significa che per coltivarli e mantenere l’uva sana sono necessari pochissimi trattamenti in vigneto. In alcune zone particolarmente fresche e ventilate si può arrivare addirittura a non trattare mai. L’uva arriva in cantina perfettamente sana
e questo agevola molto il lavoro del produttore. C’è da dire, poi, che molti produttori si sono avvicinati ai vitigni Piwi guidati dal desiderio di preservare la natura del vigneto e la biodiversità della flora e della fauna residenti. Questo stesso desiderio di naturalità lo si ritrova spesso anche in cantina dove i metodi di vinificazione sono meno invasivi e tendono a rispettare l’evoluzione spontanea del vino.
Authentic, resistant and long-lived wines that respect nature without compromising on quality. Of all the new developments in the world of wine, one of the most interesting and peculiar concerns a new frontier: Piwi wines. Many producers are only now beginning to plant Piwi varieties and it is undoubtedly a field in which there is still much to learn.
Let us go step by step and try to understand: what is interesting about these wines?
The term PIWI is an acronym from the German pilzwiderstandfähig,
literally ‘mushroom-resistant vines’. It is the result of many crosses between vines of different varieties and sometimes even different species which, after generations, lead to the selection of resistant plants from which quality wine is produced. Piwi vines are resistant to fungal diseases such as powdery mildew and downy mildew, thanks to hybridisation between Vitis vinifera and more resistant varieties such as Vitis rupestris. We must now dispel a myth. Piwi are not GMOs, but are a new individual born from two different
parents. Piwi wines with names similar to the traditional ones, e.g. Merlot Khorus or Sauvignon Kretos, are derived from the latter, but they are not the same thing. Wines produced from these vines are in tune with nature, thanks to less phytosanitary treatments, reduced water consumption, less soil compaction and lower CO₂ emissions.
Finally, these wines can be considered the new frontier of the wine world, as they are undoubtedly a product that attracts young people, who are more curious and open to natural, environmentally friendly and healthier wines.
What is the difference in taste between Piwi and traditional wines?
Piwi vines are the result of crosses between different varieties, often one parent is a traditional vine, while the other is a hardy vine. This process gives rise to a new species, which will carry with it the genes of both parents, but will have its own expression in becoming wine. If one of the parents is an aromatic variety, it is very likely that the grape that is derived from the new Piwi vine will also have tasteolfactory aspects reminiscent of these aromatic characteristics. Apart
from this specificity, I would say that, as with all vines in the world, the greatest influence at the tasteolfactory level is due to the terroir in which the vine grows and the way the winemaker decides to vinify and refine the grapes he has available.
Are Piwi wines healthier?
Piwi vines have a significantly lower ecological impact than traditional varieties because they have a natural resistance to fungal attacks. This means that very few treatments in the vineyard are required to grow them and keep the grapes healthy. In some particularly cool and windy areas, even no treatment at all is possible. The grapes arrive in the cellar perfectly healthy and this makes the producer’s job much easier. It must also be said that many producers have approached Piwi vines guided by the desire to preserve the nature of the vineyard and the biodiversity of the resident flora and fauna. This same desire for naturalness is also often found in the cellar where vinification methods are less invasive and tend to respect the spontaneous evolution of the wine.
di by Andrea Molinari
Negli ultimi anni il panorama automobilistico ha subito una rivoluzione, ampliando il ventaglio di opzioni per chi cerca un’auto più efficiente e sostenibile. Il classico bivio tra benzina e diesel si è arricchito di nuove tecnologie ibride ed elettriche, ciascuna con peculiarità specifiche. Ecco, quindi, una piccola guida creata insieme ad Autotorino, che a Verona e provincia rappresenta i marchi Toyota e Lexus, brand precursori della mobilità elettrificata.
Le auto Full Hybrid (HEV) hanno aperto la strada all’elettrificazione, grazie a un sistema che combina un motore termico con uno elettrico. Il grande vantaggio è la capacità di ricaricare autonomamente la batteria senza bisogno di collegamenti alla rete. In città, in particolare le vetture Toyota analizzate, possono viaggiare in modalità elettrica per oltre il 50% del tempo, riducendo consumi ed emissioni.
Le Plug-in Hybrid (PHEV), evoluzione delle full hybrid, offrono maggiore autonomia elettrica grazie a batterie più capienti e ricaricabili tramite una fonte esterna, consentendo una maggiore percorrenza in elettrico.
Le Mild Hybrid (MHEV), o ibride leggere, supportano il motore termico nelle fasi di accelerazione e ripartenza, migliorando l’efficienza senza necessità di ricarica esterna. Pur non offrendo trazione esclusivamente elettrica, permettono un risparmio di carburante e una riduzione delle emissioni rispetto ai motori tradizionali.
Le Full Electric (BEV) sono le vere protagoniste della transizione ecologica. Alimentate esclusivamente a batteria, offrono zero emissioni locali e prestazioni elevate, con una guida fluida e reattiva. La ricarica avviene tramite colonnine
pubbliche o domestiche, con potenze che possono arrivare a 7kW per le wallbox fino ai 350kW delle stazioni ultra-rapide. L’autonomia varia in base al modello, con le versioni più avanzate che superano i 500 km con una singola carica, la cui velocità dipende oltre che dalla fonte, anche dalla capacità dell’apparato di bordo (OBC).
Ogni tecnologia ha le sue peculiarità e i suoi vantaggi, da valutare in base alle proprie esigenze di mobilità: con Autotorino, i consumatori hanno accesso a consulenze specializzate per comprendere quale sia la soluzione più adatta e ognuno può scegliere il proprio livello di elettrificazione per guidare il futuro della mobilità con consapevolezza.
In recent years, the automotive landscape has undergone a revolution, expanding the range of options for those seeking a more efficient and sustainable car. The classic fork in the road between petrol and diesel has been enriched with new hybrid and electric technologies, each with specific peculiarities. Here, then, is a small guide created together with Autotorino, which in Verona and province represents the Toyota and Lexus brands, forerunners of electrified mobility.
Full Hybrid cars (HEV) have paved the way for electrification, thanks to a system that combines a heat engine with an electric motor. The big advantage is the ability to recharge the battery autonomously without the need for grid connections.
In the city, the Toyota cars analysed in particular can travel in electric mode more than 50 per cent of the time, reducing consumption and emissions.
Plug-in Hybrids (PHEVs), an evolution of full hybrids, offer greater electric range thanks to larger batteries that can be recharged via an external source.
Mild Hybrids (MHEVs), or light hybrids, support the combustion engine during acceleration and restart, improving efficiency without the need for external charging. Although they do not offer pure electric drive, they save fuel and reduce emissions compared to conventional engines.
Full Electric Vehicles (BEVs) are the true protagonists of the ecological transition. Powered exclusively by batteries, they offer zero emissions and high performance, with a smooth and responsive ride. Recharging takes place via public or domestic columns, with power ranging from 7kW for wallboxes to 350kW for ultra-rapid stations. Autonomy varies according to the model, with the most advanced versions exceeding 500 km on a single charge, the speed of which depends not only on the source, but also on the capacity of the on-board equipment (OBC).
Each technology has its own peculiarities and advantages, to be evaluated on the basis of one‘s own mobility needs: with Autotorino, consumers have access to specialised advice to understand which solution is the most suitable, and everyone can choose their own level of electrification to drive the future of mobility with awareness.
«
Con il progetto del Rifugio Passo Santner a 2374 metri sul livello del mare, ci siamo davvero superati, abbiamo letteralmente raggiunto la vetta del mondo dei serramenti» afferma Kristin Oberrauch responsabile della vendita diretta dall’Alto Adige a Verona.
Il linguaggio architettonico della nuova costruzione si integra perfettamente nell’ambiente alpino che la circonda: il tetto a punta ricorda la vetta di una montagna, mentre gli elementi in legno conferiscono naturalezza all’edificio.
Ma come sono arrivate finestre e intere pareti vetrate
fin quassù tra le Dolomiti?
I serramenti sono stati consegnati secondo tempistiche molto precise esattamente al punto concordato al Passo Santner, e infine trasportati in elicottero fino al rifugio.
Particolarità: l’elicottero ha dovuto prendere quota gradualmente per permettere la regolazione della pressione dell’aria fra le lastre e prevenire il rischio di rottura delle finestre.
Raggiunta la vetta, i controtelai e i serramenti sono stati collocati in un’area di deposito e successivamente trasportati al rifugio con l’impiego di una ventosa per
vetri e una gru da cantiere. Finstral ha coinvolto un team di quattro persone, che in due fasi distinte si sono occupate dell’installazione dei controtelai e della posa dei serramenti lavorando per un totale di 10 giorni.
Il progetto richiedeva serramenti in grado di adattarsi all’estetica della costruzione e alla natura circostante, che assicurassero la massima funzionalità e un isolamento adeguato per far fronte al clima avverso dell’alta montagna. Inoltre, i committenti cercavano soluzioni con ampie superfici vetrate e tonalità chiare per assicurare luminosità agli ambienti interni e creare un’atmosfera accogliente.
I profili esterni riprendono armonicamente lo stile della facciata e del tetto del rifugio, mentre sul lato interno conferiscono agli ambienti un carattere moderno ed elegante. L’alluminio si è rivelato la scelta migliore anche dal punto di vista funzionale, grazie alla sua stabilità dimensionale e resistenza in condizioni climatiche estreme. I tripli vetri impiegati sono stati dotati di una lastra stratificata di sicurezza sul
lato esterno, per evitare rotture in caso di pressione esercitata dagli accumuli di neve sulle finestre.
Prodotti di alta qualità, posa in opera perfetta e gestione efficiente: Finstral è riuscita anche in quest’impresa di posare serramenti nel cuore delle Dolomiti.
«With the Santner Pass Refuge project at 2374 metres above sea level, we have really outdone ourselves, we have literally reached the top of the window and door frame world,’ says Kristin OOberrauch, responsible for direct sales from South Tyrol to Verona.
The architectural language of the new building blends perfectly into its Alpine surroundings: the pointed roof is reminiscent of a mountain peak, while the wooden elements lend the building a natural appearance.
But how did the windows and entire glass walls get all the way up here in the Dolomites?
The windows and doors were delivered according to a very precise schedule exactly to the agreed point at the Santner Pass, and finally transported by helicopter to the hut.
Special feature: the helicopter had to take off gradually in order to allow the air pressure between the panes to be adjusted and prevent the windows from breaking. Upon reaching the summit, the counterframes and windows were placed in a storage area and then transported to the hut using a glass suction cup and a construction crane.
Finstral involved a team of four people, who in two separate phases were responsible for the installation of the counterframes and the installation of the window frames,
working for a total of 10 days. The project required windows and doors to fit in with the aesthetics of the building and the surrounding nature, ensuring maximum functionality and adequate insulation to cope with the adverse climate of the high mountains. In addition, the clients were looking for solutions with large glass surfaces and light shades to ensure brightness to the interior spaces and create a cosy atmosphere. The external profiles harmoniously reflect the style of the façade and roof of the hut, while on the inside they give the rooms a modern and elegant character. Aluminium also proved to be the best choice from a functional point of view, thanks to its dimensional stability and resistance under extreme climatic conditions. The triple glazing used was equipped with a laminated safety pane on the outside to prevent breakage in the event of pressure from snow accumulation on the windows.
High quality products, perfect installation and efficient management: Finstral has also succeeded in this feat of installing windows and doors in the heart of the Dolomites.’
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di by Marta Tarasconi
La sostenibilità non è solo un concetto astratto per Cantine di Verona, ma un impegno concreto che si traduce in azioni tangibili per il territorio, l’ambiente e le persone. Il gruppo cooperativo, composto da Cantina Valpantena, Cantina di Custoza e Cantina Colli Morenici, ha fatto della sostenibilità un pilastro della propria identità, integrandola in ogni fase della produzione vitivinicola. Questo impegno si riflette nel primo bilancio di sostenibilità pubblicato nel 2025, uno strumento utile per monitorare i progressi e fissare nuovi obiettivi. A raccontarci il progetto è Luigi Turco, Presidente di Cantine di Verona.
Certificazioni e standard per una produzione responsabile Tutte le realtà del gruppo Cantine di Verona condividono
le stesse certificazioni in ambito di sostenibilità e responsabilità sociale. Dal 2022, le cantine possiedono la certificazione SNQPI, che attesta la sostenibilità della filiera produttiva, dalla gestione dei vigneti fino alla commercializzazione del vino.
Nel 2024, hanno ottenuto – dopo mesi di preparazione – anche la certificazione Equalitas, che valuta la sostenibilità secondo i tre pilastri fondamentali: sociale, ambientale ed economico. Questo riconoscimento, rilasciato da Agroqualità S.p.A., testimonia il valore che Cantine di Verona
porta al territorio e al mercato europeo e nazionale. Non solo: hanno istituito un piano di crescita professionale triennale per i singoli dipendenti e creato un sistema di welfare aziendale.
Un approccio integrato alla sostenibilità
Cantine di Verona opera secondo una visione globale della sostenibilità, bilanciando le tre dimensioni essenziali.
Sostenibilità ambientale: l’azienda ha adottato pratiche agronomiche innovative, come l’eliminazione dei diserbanti in favore di una gestione attenta del sottofila (fascia di terreno situata direttamente sotto i filari di viti) e sostituendo gli insetticidi con tecniche “naturali”. Utilizza fertilizzanti organici e sistemi di irrigazione a goccia per ridurre il consumo idrico. In cantina, l’energia proviene da impianti fotovoltaici e una parte dell’acqua depurata viene riutilizzata.
Sostenibilità sociale: il benessere dei dipendenti è una priorità per Cantine di Verona, che ha avviato il programma “Coltivare Salute” in collaborazione con l’Ulss 9 Scaligera. Questo
progetto monitora la salute cardiovascolare dei dipendenti attraverso screening e campagne di sensibilizzazione. Inoltre, l’azienda investe nella formazione continua dei lavoratori e collabora con le comunità locali per favorire lo sviluppo socioeconomico del territorio.
Sostenibilità economica: la gestione controllata delle risorse e il costante investimento in ricerca e sviluppo permettono a Cantine di Verona di mantenere elevati standard qualitativi e competitività sul mercato. La trasparenza nella comunicazione
con stakeholder e consumatori è un ulteriore elemento chiave nella strategia aziendale.
Innovazione e circolarità: il progetto per il riciclo delle etichette
L’innovazione è un motore fondamentale per la sostenibilità in Cantine di Verona. Nel 2024, l’azienda, in collaborazione con Fedrigoni, ha lanciato un progetto pilota per valorizzare gli scarti di produzione attraverso un processo di upcycling, interamente Made in Italy, volto al recupero e alla trasformazione del supporto siliconato in nuovo materiale per etichette da vino.
Le nuove etichette, insieme a un packaging sostenibile, vestiranno la linea G.Low, una gamma di vini a bassa gradazione alcolica pensata per un consumo consapevole e spensierato.
Sustainability is not just an abstract concept for Cantine di Verona, but a concrete commitment that translates into tangible actions for the land, the environment and people. The cooperative group, consisting of
Cantina Valpantena, Cantina di Custoza and Cantina Colli Morenici, has made sustainability a pillar of its identity, integrating it into every phase of wine production. This commitment is reflected in the first sustainability report published in 2025, a useful tool for monitoring progress and setting new goals. Telling us about the project is Luigi Turco, President of Cantine di Verona.
All wineries in the Cantine di Verona group share the same certifications in the areas of sustainability and social responsibility. Since 2022, the wineries have held the SNQPI certification, which attests to the sustainability of the production chain, from vineyard management to wine marketing. In 2024, they also obtained - after months of preparation - Equalitas certification, which assesses sustainability according to the three fundamental pillars: social, environmental and economic. This recognition, issued by Agroqualità S.p.A., testifies to the value that Cantine di Verona brings to the region and the European and national market. Not only that: they have set up a threeyear professional growth plan for individual employees and created a company welfare system.
An integrated approach to sustainability
Cantine di Verona operates according to a comprehensive view of sustainability, balancing the three essential dimensions.
Environmental sustainability: the company has adopted innovative agronomic practices, such as eliminating herbicides in favour of careful management of the
sub-row (a strip of land directly under the rows of vines) and replacing insecticides with ‘natural’ techniques. It uses organic fertilisers and drip irrigation systems to reduce water consumption. In the winery, energy comes from photovoltaic systems and part of the purified water is reused.
Social sustainability: the wellbeing of employees is a priority for Cantine di Verona, which has initiated the ‘Coltivare Salute’ programme in cooperation with Ulss 9 Scaligera. This project monitors the cardiovascular health of employees through screening and awareness campaigns. In addition, the company invests in continuous employee training and collaborates with local communities to foster the socioeconomic development of the area.
Economic sustainability: controlled management of resources and constant investment in research and development enable Cantine di Verona to maintain high quality standards and market competitiveness. Transparency in communication with stakeholders and consumers is a further key element in the company’s strategy.
Innovation and circularity: the label recycling project
Innovation is a key driver for sustainability at Cantine di
Verona. In 2024, the company, in collaboration with Fedrigoni, launched a pilot project to valorise production waste through an upcycling process, entirely Made in Italy, aimed at recovering and transforming the siliconised backing into new material for wine labels. The new labels, together with sustainable packaging, will dress the G.Low line, a range of lowalcohol wines designed for conscious and carefree consumption.
Hai in mente persone, aziende o progetti che meriterebbero di essere raccontati su Orizzonti Sostenibili? Scriviceli a redazione@carnetverona.it.
di by Miriam Cetti
Una torre, che svetta nel cuore di Verona e che dall’alto osserva, accompagna e scandice la giornata dei veronesi, una presenza che da secoli fa parte della vita della città, con la sua maestosità ed eleganza, spettatrice privilegiata di tanti eventi avvenuti alla sua ombra, altro non può essere che la Torre dei Lamberti.
Elevandosi in pieno centro, in un angolo del cortile del Palazzo del Comune, tra piazza delle Erbe e piazza dei Signori, le piazze veronesi per eccellenza, è divenuta un monumento simbolo per tutti i veronesi. Questa posizione privilegiata, unita ad un’altezza di tutto rispetto, ben 84 metri, la portano a dominare e sorvegliare dall’alto tutta Verona: quale cittadino o turista, infatti, alzando lo sguardo non riconosce la torre che svetta
oltre i tetti del centro storico?
Proprio queste sue caratteristiche l’hanno portata a ricoprire una funzione civica importante: essere un riferimento temporale, nello scandire le ore delle giornate; e un riferimento spaziale nell’orientamento della città.
Le sue campane fin dall’epoca
scaligera marcano il trascorrere del tempo, segnando un ritmo alle giornate della comunità: il tempo del lavoro, quello della preghiera, quello dei consigli cittadini e degli avvenimenti importanti. Poi, in epoca moderna, sarà il grande orologio a svolgere lo stesso ruolo, anche se in maniera diversa la Torre dei
Lamberti rimane e sarà sempre un riferimento importante per la nostra città.
La sua storia
C’è del mistero dietro questa torre, perché poco o quasi nulla sappiamo della famiglia di cui porta il nome, ovvero i Lamberti. Chi erano, qual era il loro ruolo e perché costruirono la torre? Di certo deve essere stata una famiglia importante e soprattutto facoltosa. La torre fu eretta nel 1172 come il suo stile ci suggerisce: due fasce che si alternano, una di mattoni di cotto e l’altra di conci di tufo creando la caratteristica bicromia del Romanico veronese. All’epoca era alta 37 metri e venne inglobata nel Palazzo del Consiglio, sorto in seguito alla nascita del Comune. Nel 1295 una delibera la trasformò in Torre Campanaria e vennero installate due campane, il “Rengo” e la “Marangona”.
Per vedere la torre come la ammiriamo noi dobbiamo aspettare il Quattrocento, infatti, nel 1403 un fulmine danneggiò la sua cima, questo portò a lavori di restauro e di innalzamento della torre che si susseguirono in più fasi, concludendosi con la realizzazione della cella campanaria ottagonale in mattoni e marmo bianco. Pur essendo stata costruita a tappe la torre rappresenta un insieme elegante e armonico, una prova di grande intelligenza architettonica, di cui ancora oggi possiamo godere.
A concludere il suo aspetto, nel 1795 si collocò il grande orologio.
Le campane
La cella campanaria ospita quattro campane.
Il Rengo, dall’assemblea cittadina (l’Arengo) che il suo suono aveva il compito di chiamare in adunanza, è la campana maggiore.
La Marangona dal dialetto veronese “marangon” ovvero falegname, scandiva le ore della giornata, regolando la vita della città. Entrambe, inoltre, se suonate a martello avvisavano la comunità di qualche pericolo imminente.
La Campana delle ore e la Rabbiosa sono le due campane minori, aggiunte a fine Settecento.
Curiosità
Fu il Rengo la mattina del 4 novembre 1918 a suonare a festa per annunciare l’armistizio che poneva fine alla Prima Guerra Mondiale.
Dal 1972 la torre è aperta al pubblico, tutti possono salire sulla sua cima salendo i suoi 368 scalini o utilizzando il comodo ascensore per godere dell’impareggiabile vista dal punto più alto della città.
Atower, towering in the heart of Verona and observing, accompanying and punctuating the day of the Veronese from above, a presence that has been part of the life of the city for centuries, with its majesty and elegance, a privileged spectator of so many events taking place in its shadow, can be none other than the Lamberti Tower.
Rising in the very centre, in a corner of the courtyard of the Palazzo del Comune, between Piazza delle Erbe and Piazza
dei Signori, Verona’s squares par excellence, it has become a symbolic monument for all the Veronese. This privileged position, combined with its respectable height, a good 84 metres, have led it to dominate and watch over the whole of Verona from on high: what citizen or tourist, in fact, does not recognise the tower rising above the roofs of the historic centre?
Precisely these characteristics have led it to fulfil an important civic function: to be a temporal reference, in marking the hours of the day; and a spatial reference in orienting the city.
Since the time of the Scaliger dynasty, its bells have marked the passing of time, marking a rhythm to the days of the community: the time of work, the time of prayer, the time of town councils and important events. Then, in modern times, it was the great clock that played the same role, although in a different way the Lamberti Tower remains and will always be an important reference point for our city.
There is mystery behind this
tower, because little or almost nothing is known about the family whose name it bears, the Lamberti. Who were they, what was their role and why did they build the tower? Certainly they must have been an important and, above all, wealthy family. The tower was erected in 1172 as its style suggests: two alternating bands, one of terracotta bricks and the other of tufa ashlars, creating the characteristic twocoloured appearance of Veronese Romanesque architecture. At the time, it was 37 metres high and was incorporated into the Palazzo del Consiglio, which was built after the birth of the municipality. In 1295 a resolution transformed it into a Bell Tower and two bells were installed, the ‘Rengo’ and the ‘Marangona’.
To see the tower as we admire it, we have to wait until the 15th century. In fact, in 1403, lightning damaged the top of the tower, which led to restoration and elevation work on the tower that was carried out in several stages, concluding with the construction of the octagonal belfry in brick and white marble. Although the tower was built in stages, it represents an elegant and harmonious whole, evidence of great architectural intelligence, which we can still enjoy today.
To complete its appearance, the large clock was placed in 1795.
The belfry houses four bells. The Rengo, from the town assembly (the Arengo) that its sound was intended to call to assembly, is the main bell.
The Marangona, from the Veronese dialect ‘marangon’ meaning carpenter, marked the hours of the day, regulating the life of the city. Both also, if rung with a hammer, warned the community of
imminent danger.
The Bell of the Hours and the Rabbiosa are the two minor bells, added at the end of the 18th century.
It was the Rengo on the morning of 4 November 1918 that rang out to announce the armistice that ended the First World War. Since 1972, the tower has been open to the public; everyone can climb to its top by climbing its 368 steps or by using the convenient lift to enjoy the incomparable view from the highest point in the city.
di by Federica Clemente
Le rassegne in città, nei teatri al chiuso, si stanno ormai avviando verso la conclusione, se non sono già finite, ma in questi mesi non mancano le sorprese.
Teatro contemporaneo
Al Teatro Ristori, come ultimo appuntamento delle Serate d’autore, giovedì 3
Hokuspokus, Familie Flöz (ph Simon Wachter)
aprile, la compagnia berlinese Familie Flöz porta il suo Hokuspokus. Il loro genere si rifà al teatro di figura, al teatro di maschera, al mimo e alla clownerie, utilizzando il linguaggio del corpo in modo non convenzionale per indagare e rilevare, attraverso le maschere e i travestimenti, ciò che nascosto nell’animo umano. Lo spettacolo
in scena al Ristori descrive il teatro come una scatola delle meraviglie che visitiamo per celebrare il gioco della menzogna e della verità, della maschera e di chi ci sta dietro. Da una formula magica all’altra, al Teatro Camploy, per L’Altro Teatro martedì 15, Babilonia Teatri propone Abracadabra, in cui ci si interroga sul potere della magia, vera o presunta, di sovvertire le leggi della natura e della morte. In scena Enrico Castellani, Valeria Raimondi, Francesco Scimemi e Emanuela Villagrossi per una produzione Teatro Metastasio di Prato. Il tema della magia è alla base anche dello spettacolo di Muta Imago, Tre sorelle di Anton Cechov, in scena sempre al Teatro Camploy, giovedì 8 maggio. Le tre sorelle protagoniste diventano delle maghe, delle medium che vengono attraversate dalle voci
e dai corpi delle figure maschili, rivivendo momenti e azioni in un loop continuo dal passato al futuro. Per festeggiare i dieci anni di attività, sabato 10 e domenica 11 maggio Fucina Culturale Machiavelli ripropone una rivisitazione dello spettacolo del 2015 di Sara Meneghetti, Cecità, tratto dall’omonimo romanzo di José Saramago. Lo spettatore verrà immerso nella storia, in un percorso di discesa e risalita che coinvolge tutti i sensi. Le voci degli attori raccontano e fanno rivivere, guidando lo spettatore a completare ciò che non vede con l’immaginazione.
Grandi nomi
Cambiamo completamente genere con due spettacoli al Teatro Nuovo che ci mostrano due momenti della storia politica italiana. Il primo vede Marco Travaglio in scena mercoledì 30 aprile con il suo nuovo spettacolo Migliori danni della nostra vita che, nel consueto stile satirico, racconta gli ultimi anni di storia italiana tra politica, finanza e “informazione”, da Monti e Draghi a Letta e Renzi fino alla Meloni. Il secondo, con uno stile completamente differente, ripercorre invece la storia di Aldo Moro. Nel suo Con il
vostro irridente silenzio, Fabrizio Gifuni ci propone uno studio sulle lettere dalla prigionia e sul memoriale di Moro: le sue ultime parole, lettere e scritti, ancora oggi presenze fantasmatiche della nostra storia. In questo lavoro di drammaturgia Gifuni si confronta con lo scritto più scabro e nudo della storia d’Italia.
A inizio mese, mercoledì 2 per l’esattezza, il palco del Teatro Ristori sarà invaso dalle luci e dalle ombre della Compagnia The Mobilés con Moving Shadows – Our World!, uno show poetico e creativo, sorprendente, in cui i corpi fluidi volteggiano nella luce e scompaiono nelle misteriose profondità dello spazio, per un gioco che lascia con il fiato sospeso. Per L’Altro Teatro al Camploy, invece, giovedì 24 aprile andrà in scena The Doozies, in cui Silvia Gribaudi e Marta Dalla Via rendono omaggio a due figure veramente doozy – che significa essere stupefacenti, essere fuori dall’ordinario, essere così particolari da lasciare a bocca aperta – della storia della danza e dello spettacolo: Isadora Duncan e Eleonora Duse. Due artiste
pioniere del femminismo, del capocomicato, di un’arte che si preoccupa del presente. Sempre al Camploy, martedì 29 aprile, la Compagnia Arte3 presenta Oltre l’immagine, una coreografia dai tratti fiabeschi, dove i corpi sono alla ricerca delle sfaccettature della personalità e cercano la propria immagine e quella dell‘altro scontrandosi, incontrandosi, intrecciandosi.
Per bambine e bambini con la famiglia
Sabato 12 aprile prosegue la programmazione del progetto Arena Young dedicato alle bambine e ai bambini: in scena Opera in Giallo – Rigoletto. Partendo dal finale tragico sono i ragazzi a diventare detective e, conoscendo i personaggi e cercando gli indizi, provano a risolvere il caso guidati dal narratore. Un modo del tutto nuovo di avvicinare i più giovani all’opera verdiana. Esperienza unica e fuori dall’ordinario è anche quella che Fucina
Machiavelli e Bam!Bam!Teatro fanno vivere ai giovani dagli 8 agli 11 anni con Una notte a teatro! Dalle 19 di venerdì 25 aprile alle 9 del mattino dopo le ragazze e i ragazzi vivono un’avventura notturna alla scoperta del teatro, tra fiabe, letture e musiche dal vivo, per poi fermarsi a dormire in teatro e concludere tutti insieme il giorno dopo con la colazione.
Questa è solo una selezione dei tanti spettacoli che animano la scena veronese in questi mesi, per conoscerli tutti (o quasi) è possibile abbonarsi alla nostra newsletter: ogni due settimane vi racconteremo degli spettacoli in cartellone, con approfondimenti e curiosità.
The festivals in the city, in the indoor theatres, are now drawing to a close, if they are not already over, but there is no shortage of surprises.
At the Teatro Ristori, as the last date of the Serate d’autore, on Thursday 3 April, the Berlin company Familie Flöz brings its Hokuspokus. Their genre draws on figure theatre, mask theatre, mime and clowning, using body language in an unconventional way to investigate and reveal, through masks and disguises, what is hidden in the human soul. The show staged at the Ristori describes theatre as a box of wonders that we visit to celebrate the game of lies and truth, of the mask and those behind it. From one magic formula to another, at the Camploy Theatre, for L’Altro Teatro on Tuesday 15, Babilonia Teatri proposes Abracadabra, in which we question the power of magic, real or presumed, to subvert the laws of nature and death. On stage Enrico Castellani, Valeria Raimondi, Francesco Scimemi and Emanuela Villagrossi for a Teatro Metastasio di Prato production. The theme of magic is also at the basis of Muta Imago’s performance, Three Sisters by Anton Chekhov, on stage again at the Camploy Theatre on Thursday 8 May. The three protagonist sisters become sorceresses, mediums who are crossed by the voices and bodies of male figures, reliving moments and actions in a continuous loop from the past to the future. To celebrate its ten years of activity, on Saturday 10 and Sunday 11 May Fucina Culturale Machiavelli will re-propose a revival of Sara Meneghetti’s 2015 show, Blindness, based on the novel of the same name by José Saramago. The spectator will be immersed in the story, in a
journey of descent and ascent that involves all the senses.
We change genre completely with two shows at the Teatro Nuovo that show us two moments in Italian political history. The first sees Marco Travaglio on stage on Wednesday 30 April with his new show Migliori danni della nostra vita which, in his usual satirical style, recounts the last few years of Italian history between politics, finance and ‘information’, from Monti and Draghi to Letta and Renzi up to Meloni. The second, in a completely different style, instead retraces the story of Aldo Moro. In his Con il vostro irridente silenzio, Fabrizio Gifuni offers us a study of Moro‘s letters from captivity and his memorial: his last words, letters and writings, still ghostly presences in our history.
At the beginning of the month, on Wednesday 2 to be exact, the stage of the Teatro Ristori will be invaded by the lights and shadows of the Compagnia The Mobilés with Moving Shadows - Our World!, a poetic and creative, surprising show in which fluid bodies twirl in the light and disappear in the mysterious depths of space, for a play that leaves you breathless. For L‘Altro Teatro at Camploy, on the other hand, Thursday 24 April will see the staging of The Doozies, in which Silvia Gribaudi and Marta Dalla Via pay tribute to two truly doozy figures - which means being amazing, being out of the ordinary, being so special as to leave one speechless - from the history of dance and performance: Isadora Duncan and Eleonora Duse. Two artists who were pioneers of feminism, of the capocomedy, of an art that is concerned with the present. Also
at Camploy, on Tuesday 29 April, Compagnia Arte3 presents Oltre l‘immagine (Beyond the Image), a choreography with fairy-tale traits, where bodies are in search of the facets of personality and seek their own image and that of the other by colliding, meeting, intertwining.
For children with their families Saturday 12 April sees the continuation of the Arena Young project dedicated to children: on stage Opera in Giallo - Rigoletto. Starting with the tragic ending, the children become detectives and, getting to know the characters and looking for clues, try to solve the case guided by the narrator. A completely new way of introducing youngsters to Verdi‘s opera. A unique and outof-the-ordinary experience is also the one that Fucina Machiavelli and Bam!Bam!Teatro give to young people aged 8 to 11 with Una notte a teatro! From 7 p.m. on Friday 25 April to 9 a.m. the next morning, the girls and boys experience a nocturnal adventure discovering the theatre, amidst fairy tales, readings and live music, before stopping to sleep in the theatre and concluding the next day with breakfast all together.
a cura di curated by Believe Film Festival
Regia / director: Luca Zingaretti
Durata / lenght: 209’
Interpreti / starring: Gianmarco Franchini, Luca Zingaretti, Federico Tocci, Riccardo Lai, Chiara Celotto, Alessio Moneta
Uscita in sala / release: 10 aprile 2025
La Casa degli Sguardi, prima opera da regista per Luca Zingaretti, racconta la storia di Marco, un ventenne che vive con il padre e che ha perso la madre da poco. Marco vorrebbe diventare un poeta, ma la sua fragilità lo spinge a una grave dipendenza dall’alcol e dalle droghe, che peggiora di giorno in giorno. Questa sua dipendenza lo ha allontanato da tutti, dai suoi amici e dalla sua fidanzata e anche dal padre, che non sanno più come aiutarlo. Marco, per cercare di uscire dalla sua autodistruzione, accetta un lavoro nella cooperativa di pulizie dell’ospedale Bambin Gesù, luogo in cui, nonostante la presenza quotidiana del dolore, il ragazzo supera le sue paure e fragilità.
La Casa degli Sguardi, the first directorial work for Luca Zingaretti, tells the story of Marco, a 20-yearold who lives with his father and recently lost his mother. Marco would like to become a poet, but his fragility drives him to a severe addiction to alcohol and drugs, which gets worse by the day. This addiction has alienated him from everyone, from his friends and girlfriend and even from his father, who no longer know how to help him. Marco, in an attempt to get out of his self-destruction, accepts a job in the cleaning cooperative of the Bambin Gesù hospital, a place where, despite the daily presence of pain, the boy overcomes his fears and frailty.
Regia / director: Kogonada
Durata /lenght: 139’
Interpreti / starring: Margot Robbie, Colin Farrell, Lily Rabe, Jodie TurnerSmith, Phoebe Waller-Bridge
Uscita in sala / release: 8 maggio 2025
Regia / director: Isaiah Saxon
Durata /lenght: 96’
Interpreti / starring: Helena Zengel, Willem Dafoe, Finn Wolfhard, Emily Watson
Uscita in sala / release: 8 maggio 2025
Il lungometraggio segue la storia di David, un uomo che si dirige verso un matrimonio a bordo della sua vecchia auto, guidato da un GPS che sembra seguire un percorso tutto suo. Durante il viaggio, incontra Sarah, e insieme seguono il percorso indicato dal dispositivo. Lungo la strada, si trovano a confrontarsi con il loro passato, mentre attraversano paesaggi mozzafiato che sembrano usciti da un quadro. Questi momenti condivisi avvicinano i due, creando una connessione sempre più profonda. Il film prosegue seguendo i due protagonisti che, tra riflessioni sul loro futuro e l’incertezza della loro relazione, si trovano di fronte a una decisione importante che potrebbe segnare il corso delle loro vite.
The Legend of Ochi racconta le vicende di una giovane ragazza, Yuri, cresciuta in un villaggio remoto, nel quale le viene vietato di uscire dopo il tramonto e le viene insegnato a temere le creature della foresta. La giovane, però, dopo essere scappata di casa, scopre di essere in grado di comunicare con una rarissima specie animale che vive nella foresta, nota con il nome di ochi. Quando per caso un cucciolo di questi si infila nello zaino di Yuri, la ragazza decide di partire verso le zone boschive per cercare di riportare la piccola creatura dalla sua famiglia. Un film in cui si intrecciano i paesaggi magici e fantastici con la libertà di essere sé stessi, anche andando contro le persone a cui si vuole più bene.
The feature film follows the story of David, a man who heads to a wedding in his old car, guided by a GPS that seems to follow a route of its own.
On the way, he meets Sarah, and together they follow the route indicated by the device. Along the way, they come face to face with their past as they drive through breathtaking landscapes that look like something out of a painting. These shared moments bring the two closer together, creating an everdeepening connection.
The film continues as it follows the two protagonists, who, amid reflections on their future and the uncertainty of their relationship, are faced with an important decision that could mark the course of their lives.
The Legend of Ochi tells the story of a young girl, Yuri, who grows up in a remote village in which she is forbidden to go out after dark and is taught to fear forest creatures. After running away from home, however, the young girl discovers that she is able to communicate with a very rare animal species living in the forest known as ochi. When by chance a baby ochi slips into Yuri‘s backpack, the girl decides to set out for the forested areas to try to bring the tiny creature back to her family. A film in which magical and fantastic landscapes are intertwined with the freedom to be oneself, even going against the people one loves most.
Regia / director: Francesco Buttani, Vittorio Negrisoli, Luca Piccioli
Durata /lenght: 17’
Interpreti / starring: Andrea Buttani, Camilla Buttani, Rachele Fornari, Luigi Castelli, Christian Caimi
Disponibile su/ available on: believeplay.tv
Inquadrando il QR code verrete rimandati direttamente al sito believeplay.tv per vedere il cortometraggio. È necessaria la registrazione gratuita.
“L’orologio” vuole donare una nuova vita a tutto ciò che il tempo ha ingiustamente reso insignificante. Per farlo si serve del punto di vista di un oggetto, che ne darà il titolo, ironicamente inscindibile dalla dimensione temporale, un orologio. Mantenendo questo articolo d’antiquariato come punto fisso all’interno del racconto, è il contesto intorno ad esso a cambiare. I confini spaziali e temporali vengono superati passando da un’asta in un palazzo del 1922 ad una cantina del 1982 per giungere infine in un salotto del 2022. Attraverso gli occhi del tempo viene data allo spettatore la possibilità di godere di stralci di vite diverse e distanti tra loro, uniche all’interno della loro piccola quotidianità, quelle dei vari possessori dell’oggetto. Presentato nella Sezione Esordienti alla Sesta Edizione del Believe Film Festival il cortometraggio rende vero protagonista “un orologio” che, nonostante ai nostri occhi rimanga sempre uguale, vede mutare il proprio valore ad ogni ticchettio delle lancette. Sarà un vecchio antiquario, un custode del tempo celato nelle cose antiche, a donarci la chiave di lettura del cortometraggio: ogni creazione ha una storia da raccontare e una storia che deve ancora essere raccontata, a chi lo possiede non resta che scoprirne il passato e decidere se “condannarlo all’oblio oppure donargli una nuova speranza”. Il corto è riuscito ad aggiudicarsi il premio Miglior Cortometraggio nella Sezione Esordienti e il premio del pubblico nel 2023.
“The Clock” wants to give new life to everything that time has unjustly rendered insignificant. To do so it uses the point of view of an object, which will give it its title, ironically inseparable from the temporal dimension, a clock. While keeping this antique item as a fixed point within the narrative, it is the context around it that changes. Spatial and temporal boundaries are crossed by moving from an auction in a 1922 mansion to a cellar in 1982 and finally to a living room in 2022. Through the eyes of time the viewer is given the opportunity to enjoy excerpts of different and distant lives, unique within their own small daily lives, those of the various owners of the object. Presented in the Debut Section at the Sixth Edition of the Believe Film Festival, the short film makes the real protagonist “a clock” which, despite the fact that in our eyes it always remains the same, sees its value change with every tick of the hands. It will be an old antiquarian, a keeper of time hidden in old things, who will give us the key to interpreting the short film: every creation has a story to tell and a story that has yet to be told, the owner has only to discover its past and decide whether to “condemn it to oblivion or give it a new hope.” The short film managed to win the Best Short Film award in the Debut Section and the Audience Award in 2023.
a cura di by Anna Malgarise, Biblioteche del Comune di Verona
Sguardi sull’infanzia: nel loro spaziare tra diversi generi e target di lettori, le proposte di lettura di questo mese offrono spunti di riflessione sulla condizione dell’infanzia alla fine della Seconda Guerra Mondiale (nella ricorrenza dell’ottantesimo anniversario della Liberazione), sulle discriminazioni che subiscono le bambine in molto paesi del mondo, ma anche sullo sguardo di meraviglia e la dimensione ludica nel quotidiano che i bambini sanno regalare alle nostre vite.
Sciuscià. Bambini e ragazzi di strada nell’Italia del dopoguerra 1943-1948
«Sciuscià», una delle parole italiane più conosciute, resa celebre dall’omonimo film di Vittorio De Sica, rappresenta la condizione dell’infanzia orfana, profuga ed emarginata nell’Italia nel dopoguerra, raccontata con sguardo neorealista da cinema, teatro e letteratura. Il saggio di Maida ricostruisce le condizioni tragiche di molti bambini in quegli anni e il racconto che se ne faceva, lo sforzo delle istituzioni nel fronteggiare l’emergenza sociale e le moltissime iniziative assistenziali impegnate nel recupero dei ragazzi di strada. Uno sguardo documentato e partecipe, utile per riflettere anche sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza negli odierni fronti di guerra.
Sciuscià. Children and street children in postwar Italy 1943-1948
«Sciuscià», one of the best-known Italian words, made famous by Vittorio De Sica‘s film of the same name, represents the condition of orphaned, refugee and marginalised children in post-war Italy, recounted with a neo-realist gaze by cinema, theatre and literature.
Maida‘s essay reconstructs the tragic conditions of many children in those years and the tale that was told of them, the effort made by the institutions to deal with the social emergency and the many charitable initiatives committed to recovering street children. A documented and participatory look, also useful for reflecting on the condition of childhood and adolescence in today‘s war fronts.
Apparso nel 1956, un piccolo gioiello in forma di racconto-saggio breve scritto da una grande biologa americana, riconosciuta come la madre dell’ambientalismo. Carson ci descrive le passeggiate esplorative lungo la costa rocciosa e i boschi intraprese con il nipotino di tre anni Roger, in visita nella sua casa del Maine. Cattura l’essenza della meraviglia espressa dai bambini quando ascoltano le voci della natura, risvegliando nei lettori l’antico desiderio di comunione con il mondo vivente. La natura è uno spazio di gioia da condividere e nell’avventura della scoperta ci rende tutti uguali, grandi e piccoli. Suggestive le tavole di Elisa Talentino.
Appeared in 1956, a little gem in short story-essay form written by a great American biologist, recognized as the mother of environmentalism. Carson describes exploratory walks along the rocky coastline and woods undertaken with her three-year-old grandson Roger, visiting her Maine home. He captures the essence of the wonder expressed by children when they listen to the voices of nature, awakening in readers the age-old desire for communion with the living world. Nature is a space of joy to be shared and in the adventure of discovery makes us all equal, young and old. Elisa Talentino‘s plates are evocative.
Per genitori e bambini dai 5 anni
"Lo sanno tutti, alzarsi dal letto al mattino è difficile. Molto difficile. Soprattutto per certi bambini (e anche per certi adulti!). Ma niente paura, in questo manuale troverete tutti i consigli per tirare fuori dal letto ogni genere di dormiglione". L’argomento “sonno” è il più ricorrente nei colloqui tra neo genitori e pediatri e l’editoria offre una vasta gamma di metodi collaudati… ma a un manuale spassoso sull’arte di svegliare i bambini poteva pensarci solo Eva Serena Pavan, scrittrice veronese, che ci propone un Catalogo illustrato (Bimbo Brioscina, Bimba Scimmietta, Bimbo Ovetto…), specifiche Avvertenze e dolci Soluzioni, da condividere nel divertimento della lettura in famiglia.
"Everyone knows, getting out of bed in the morning is difficult. Very difficult. Especially for some children (and some adults, too!). But don‘t worry, in this handbook you will find all the tips for getting every kind of sleepyhead out of bed".
The topic of “sleep” is the most recurring in conversations between new parents and pediatricians, and publishing offers a wide range of proven methods... but a hilarious manual on the art of waking children could only be thought of by Eva Serena Pavan, a writer from Verona, who offers us an illustrated Catalog (Bimbo Brioscina, Bimba Scimmietta, Bimbo Ovetto...), specific Warnings and sweet Solutions, to be shared in the fun of family reading.
Tutti i libri sono disponibili nel Catalogo delle Biblioteche del Comune di Verona al link: www.abv.comune.verona.it
Un manga sulla quotidianità di cinque bambine di dieci anni, con gli occhi spalancati sulla vita degli adulti e pronte a prendere il loro posto nel mondo. Vivono in Arabia Saudita, Marocco, India, Giappone, Afghanistan: il loro sguardo aperto denuncia le ingiustizie e le imposizioni delle società patriarcali in cui vivono, esprime gli interrogativi che si pongono su quello che il mondo adulto si aspetta da loro, rivela i desideri e le aspirazioni che le animano. Basandosi su dati di realtà, quali la pratica della poligamia e il basso livello di istruzione che caratterizza la condizione femminile, ma senza mai cadere in facili stereotipi, Yamaji delinea i ritratti delle protagoniste con la tecnica narrativa del manga e un segno pulito ed empatico, che consentono di avvicinare i lettori più giovani a temi e realtà sociali complesse. Con la storia di Marie, ambientata nei sobborghi di Tokyo, la fumettista rivela le contraddizioni di un paese del “primo mondo”, dove il maschilismo strisciante continua ad alimentare le discriminazioni di genere. Il racconto conclusivo è ambientato nell’Afghanistan del 2002, alla fine del regime talebano, e del 2021, con il ritorno del controllo del paese: Nafisa e Mursal non abbandonano le loro speranze, coltivano il loro desiderio di leggere e imparare e perseguono con tenacia i loro sogni di riscatto. "Non toglieteci quaderni e matite… lasciateci andare liberamente dove vogliamo. Qualunque difficoltà dovremo affrontare … non potremo perderci d’animo”.
A manga about the everyday lives of five ten-year-old girls, wide-eyed about adult life and ready to take their place in the world.
They live in Saudi Arabia, Morocco, India, Japan, and Afghanistan: their open gaze denounces the injustices and impositions of the patriarchal societies in which they live, expresses the questions they ask themselves about what the adult world expects of them, and reveals the desires and aspirations that animate them.
Drawing on facts of reality, such as the practice of polygamy and the low level of education that characterizes the condition of women, but without ever falling into easy stereotypes, Yamaji delineates the portraits of the protagonists with the narrative technique of manga and a clean and empathetic sign, which allow younger readers to be brought closer to complex social issues and realities.
With Marie‘s story, set in the suburbs of Tokyo, the cartoonist reveals the contradictions of a “first world” country where creeping machismo continues to fuel gender discrimination. The concluding tale is set in the Afghanistan of 2002, at the end of the Taliban regime, and 2021, with the return of control of the country. Nafisa and Mursal do not give up their hopes, cultivate their desire to read and learn, and tenaciously pursue their dreams of redemption. "Don‘t take away our notebooks and pencils-let us go freely where we want to go. Whatever difficulties we face ... we cannot lose heart.“
a cura di by Agnese Ceschi
Dal 29 marzo al 28 settembre 2025
From March 29 to September 28, 2025 Treviso, Museo civico Luigi Bailo
Hokusai Katsushika, “La grande onda al largo di Kanagawa” della serie Le 36 vedute del monte Fuji, xilografia policroma su carta di gelso, 257x379 mm, seconda metà XIX, collezione privata.
Hokusai - l’acqua e il segreto della grande onda
Uno sguardo innovativo sul processo creativo del grande artista giapponese, Katsushika Hokusai, maestro indiscusso dell’Ukiyo-e. Per la prima volta in una mostra, il “segreto” che si cela dietro “La Grande Onda”, la sua opera più iconica, ripercorrendo lo studio cronologico delle diverse prove che portarono all’onda perfetta in cui Hokusai seppe unire la sua straordinaria creatività al rigore scientifico. Nella mostra verrà svelata in modo inedito la tecnica compositiva dell’artista, attraverso l’esposizione di circa 150 opere: un genio che nasce dalla fusione tra rigore scientifico e immaginazione sconfinata, tra il reale e l’onirico, comprendendo profondamente la natura.
Hokusai - water and the secret of the great wave
An innovative look at the creative process of the great Japanese artist, Katsushika Hokusai, undisputed master of Ukiyo-e. For the first time in an exhibition, the “secret” behind “The Great Wave”, his most iconic work, tracing the chronological studio of the various trials that led to the perfect wave in which Hokusai was able to combine his extraordinary creativity with scientific rigor. In the exhibition, the artist‘s compositional technique will be unveiled in a novel way through the display of about 150 operations: a genius born from the fusion of scientific rigor and boundless immagination, between the real and the dreamlike, understanding nature profoundly.
Dall’8 marzo al 15 giugno 2025
From March 8 to June 15, 2025
Rovereto, Mart
Storia di L.F. Visioni di un collezionista
A vent’anni dalla scomparsa di Luigi Ferro, tra i maggiori collezionisti di arte italiana del Novecento, una mostra celebra la sua raccolta e l’amore per il collezionismo.
Da Umberto Boccioni a Giorgio de Chirico, da Savinio a Mario Sironi, da Giorgio Morandi a Lucio Fontana, circa 50 opere testimoniano il gusto e la vita di Luigi Ferro, un collezionista selettivo e scrupoloso che, insieme alla moglie Carla Riboni, ha dato vita a un’eccezionale raccolta di veri capolavori del Novecento italiano. Conosciuta come “la Collezione L. F.” viene riallestita interamente al Mart dopo quasi vent’anni dall’ultima esposizione, in occasione della quale fu definita “un tesoro”.
Twenty years after the death of Luigi Ferro, among the greatest collectors of twentieth-century Italian art, an exhibition celebrates his collection and love of collecting.
From Umberto Boccioni to Giorgio de Chirico, from Savinio to Mario Si-roni, from Giorgio Morandi to Lucio Fontana, about 50 works testimonize the taste and life of Luigi Ferro, a selective and scrupulous collector who, together with his wife Carla Riboni, created an exceptional collection of true masterpieces of the Italian twentieth century.
Known as “the L. F. Collection,” it is being remounted in its entirety at the Mart almost two decades after the last exhibition, at which it was called “a treasure.”
Dal 1 marzo al 29 giugno 20255
From March 1 to June 29, 2025
Torino, Museo Storico Nazionale
d’Artiglieria dell’Esercito –Mastio della Cittadella
Un viaggio nell’avventura umana e artistica di Paul Gauguin, uno dei grandi protagonisti dell’arte moderna. La mostra, che si compone di oltre 160 opere, presenta oltre 100 tra xilografie, disegni e litografie realizzate da Gauguin, insieme a due opere a lui attribuite: l’olio su tela Femme de Tahiti (1891) e l’acquerello Paysage Tahitien. A rappresentare il nucleo centrale dell’esposizione sono le 23 preziose xilografie del Diario di Noa Noa (1893-94), scritto dall’artista durante il suo primo soggiorno nella Polinesia francese e arricchito da sue illustrazioni realizzate con l’antica tecnica dell’incisione su legno, stampate da Daniel de Monfreid.
Paul Gauguin. The Diary of Noa Noa and Other Adventures
A journey into the human and artistic adventure of Paul Gauguin, one of the great protagonists of modern art. The exhibition, com-posed of more than 160 works, presents more than 100 woodcuts, drawings and lithographs made by Gauguin, along with two works attributed to him: the oil on canvas Femme de Tahiti (1891) and the watercolor Paysage Tahitien. Representing the core of the exhibition are the 23 precious woodcuts from the Diary of Noa Noa (1893-94), written by the artist during his first stay in French Polynesia and enriched by his illustrations made with the ancient technique of wood engraving, printed by Daniel de Monfreid.
da martedì 1 aprile 2025
a venerdì 31 ottobre 2025
10:00 - 18:00
Giardino di Pojega giardini e residenze Apertura Giardino di Pojega www.pojega.it
mercoledì 2 aprile 2025
20:30
Teatro Ristori danza
Compagnia The Mobilés, Moving Shadows – Our World! www.teatroristori.org
giovedì 3 aprile 2025
10:00
Teatro Salieri
teatro Baby Mozart teatrosalieri.it
giovedì 3 aprile 2025
20:30
Teatro Ristori
teatro
Serate d’autore
Familie Flöz, Hokuspokus www.teatroristori.org
giovedì 3 aprile 2025
20:45
Teatro Camploy
teatro
L’Altro Teatro
Perfect days www.spettacoloverona.it
da venerdì 4 aprile 2025 a domenica 6 aprile 2025
Centro città manifestazione
Vinitaly & the city www.vinitaly.com
venerdì 4 aprile 2025
17:00 / 20:00
Teatro Filarmonico musica
Beethoven Pastorale www.arena.it
sabato 5 aprile 2025
21:00
Teatro Fucina Machiavelli musica
¡Que viva Vivaldi! //3. Lo stagionale www.fucinaculturalemachiavelli.com
sabato 5 aprile 2025
20:45
Teatro Nuovo
teatro
Biagio Izzo l’arte della truffa www.teatrostabileverona.it
da domenica 6 aprile 2025 a mercoledì 9 aprile 2025 Fiera di Verona fiera
Vinitaly Enolitech www.vinitaly.com
domenica 6 aprile 2025 10:30
Giardino di Pojega giardini e residenze
Visita guidata del Giardino di Pojega www.pojega.it
domenica 6 aprile 2025 8:00
Piazza San Zeno manifestazione
Verona Antiquaria www.facebook.com/veronantiquaria
martedì 8 aprile 2025
18:00
Piazza Bra laboratorio
Luna in Piazza Bra www.astrofiliveronesi.it
mercoledì 9 aprile 2025 giovedì 10 aprile 2025 10:30
Teatro Filarmonico per bambini
Opera in giallo: Rigoletto www.arena.it/arena-young
giovedì 10 aprile 2025 20:30
Teatro Ristori musica
I Virtuosi Italiani
Da Venezia a Shanghai www.ivirtuositaliani.eu
giovedì 10 aprile 2025
20:45
Teatro Camploy teatro L’Altro Teatro/City
Un inferno dal passato www.mitmacherteatro.com
giovedì 10 aprile 2025
21:00
Teatro Nuovo musica
Pink Floyd History –TIME MACHINE Tour www.teatrostabileverona.it
venerdì 11 aprile 2025 domenica 13 aprile 2025
10:00 - 18:00
Parco delle Terme di Levico (parco asburgico) manifestazione
Tulipomania 2025 www.provincia.tn.it
venerdì 11 aprile 2025 20:00
Teatro Filarmonico musica
Folk Songs and Dances www.arena.it
venerdì 11 aprile 2025
21:00
Teatro Camploy musica
La città del jazz
Atris Organ Trio www.comune.verona.it
da sabato 12 aprile 2025
a domenica 13 aprile 2025
21:00 / 16:30
Teatro Camploy teatro
Verona Passione Teatro
Che disastro di tragedia! www.comune.verona.it
da sabato 12 aprile 2025 a domenica 14 settembre 2025
Castello del Buonconsiglio arte
Giacomo Francesco Cipper. Il teatro del quotidiano www.buonconsiglio.it
sabato 12 aprile 2025 11:00
Museo di Storia Naturale laboratorio
A cavallo! Letture nei musei
Doris Alberti - La natura del tempo/ Il tempo della natura www.comune.verona.it
sabato 12 aprile 2025 17:00
Teatro Filarmonico musica
Folk Songs and Dances www.arena.it
sabato 12 aprile 2025 21:00
Teatro Fucina Machiavelli teatro
Teatro Clandestino un appuntamento al buio con il teatro www.fucinaculturalemachiavelli.com
sabato 12 aprile 2025 16:30 / 20:30
Teatro Nuovo teatro
Alice nel paese delle meraviglie www.teatrostabileverona.it
sabato 12 aprile 2025
9:00-19:00
Parco Giardino Sigurtà manifestazione
Sabato d’Artista
Secondo appuntamento con Sabato d’Artista il 12 aprile, dedicato ad artisti e appassionati di pittura e disegno per immortalare la fioritura dei tulipani al Parco! Per partecipare, è necessario inviare i propri lavori artistici per la selezione, con accesso gratuito per i 30 scelti; in autunno seguiranno altri due eventi simili. Per info: www.sigurta.it/eventi-parco/sabato-dartista-12-aprile
Vivere
sabato 19 aprile 2025
9:00-19:00
Parco Giardino Sigurtà per bambini
Caccia alle uova di Pasqua
Sabato 19 aprile, tra le favolose fioriture di Tulipanomania con vivaci tulipani, profumati giacinti, narcisi e allium, torna la divertente Caccia alle Uova di Pasqua! Un’esperienza magica per bambini (3-10 anni) nella Fattoria interna di uno dei parchi più belli al mondo, tra laboratori creativi e una frizzante ricerca di uova con dolci sorprese firmate Socado. Evento gratuito previo acquisto del biglietto di ingresso al Giardino. ticket.sigurta.it
Non è necessaria la prenotazione.
domenica 13 aprile 2025
Valpolicella sport
Valpolicella Gravel www.sportverona.it
domenica 13 aprile 2025 19:00
Malga Moscarda escursione
Moonlight Lessinia www.altalessinia.com
domenica 13 aprile 2025 10:30
Giardino di Pojega giardini e residenze Visita guidata del Giardino di Pojega www.pojega.it
lunedì 14 aprile 2025 e mercoledì 16 aprile 2025 21:00
Teatro Nuovo teatro
Giuseppe Giacobazzi in Osteria Giacobazzi www.teatrostabileverona.it
lunedì 21 aprile 2025
10:30 - 17:00
Giardino di Pojega per bambini
Caccia al tesoro di Pasquetta Speciale caccia al tesoro alla ricerca delle meraviglie storiche e naturali dell’ultimo giardino all’italiana costruito in Veneto. Una giornata dedicata ai giovani esploratori e alle loro famiglie con percorsi ricchi di indovinelli e curiosità, adatti a bambini da 0-5 e 6-12 anni. www.pojega.it Calendario
martedì 15 aprile 2025
20:45
Teatro Camploy teatro L’Altro Teatro
Abracadabra www.spettacoloverona.it/
giovedì 17 aprile 2025
21:00
Teatro Nuovo teatro Il vedovo allegro www.teatrostabileverona.it
giovedì 17 aprile 2025 17:00
Galleria d’Arte Moderna Achille Forti - Palazzo della Ragione convegno Giovedì a Palazzo Pascali progetta Pascali. Il taccuino delle annotazioni gam.comune.verona.it
venerdì 18 aprile 2025
19:00
Teatro Filarmonico musica
Salieri La Passione www.arena.it
sabato 19 aprile 2025
17:00
Teatro Salieri musica
Salieri La Passione www.arena.it
giovedì 24 aprile 2025
20:45
Teatro Camploy danza
L’Altro Teatro
The Doozies www.spettacoloverona.it
giovedì 24 aprile 2025
21:00
Teatro Nuovo teatro
Angelica Massera in “Ancora non sono pronta” www.teatrostabileverona.it
martedì 29 aprile 2025
20:30
Sala Maffeiana musica
Amici della Musica Energie, Primo Concerto www.amicidellamusicavr.it
martedì 29 aprile 2025
20:45
Teatro Camploy danza
L’Altro Teatro/City Oltre l’immagine arte3.net
mercoledì 30 aprile 2025
21:00
Teatro Nuovo teatro
Marco Travaglio, I migliori danni della nostra vita www.teatrostabileverona.it
mercoledì 30 aprile 2025
20:30
Teatro Ristori musica
Jazz
Ray Gelato & The Giants, The Godfather of Swing www.teatroristori.org
sabato 3 maggio 2025 11:00
Museo di Castelvecchio laboratorio
A cavallo! Letture nei musei
Laura Lenci - Tra le crepe del tempo www.comune.verona.it
sabato 3 maggio 2025
domenica 4 maggio 2025
Malcesine sport
Malcesine Baldo Trail malcesinebaldotrail.run
domenica 4 maggio 2025 10:30
Giardino di Pojega giardini e residenze
Visita guidata del Giardino di Pojega www.pojega.it
domenica 4 maggio 2025 8:00
Piazza San Zeno manifestazione
Verona Antiquaria www.facebook.com
martedì 6 maggio 2025
20:30
Sala Maffeiana musica
Amici della Musica
Feuer (Fuoco), Secondo Concerto www.amicidellamusicavr.it
martedì 6 maggio 2025 21:00
Teatro Nuovo teatro
Con il vostro irridente silenzio www.teatrostabileverona.it
mercoledì 7 maggio 2025 18:00
Piazza Bra laboratorio
Luna in Piazza Bra www.astrofiliveronesi.it
giovedì 8 maggio 2025 21:00
Teatro Nuovo teatro
Paolo Cevoli - Figli di Troia www.teatrostabileverona.it
Vivere
giovedì 8 maggio 2025
20:45
Teatro Camploy
teatro L’Altro Teatro
Tre sorelle www.spettacoloverona.it
giovedì 8 maggio 2025
17:00
Galleria d’Arte Moderna Achille Forti - Palazzo della Ragione convegno
Giovedì a Palazzo Casorati gam.comune.verona.it
da giovedì 8 maggio 2025 a domenica 11 maggio 2025 Vari luoghi festival
Libri e rose - Scrivere, stampare, leggere www.comune.verona.it
venerdì 9 maggio 2025 21:00
Teatro Nuovo teatro
Omaggio a MorriconeMusiche da Oscar www.teatrostabileverona.it
venerdì 9 maggio 2025
20:00
Teatro Filarmonico musica
Prokof’ev Nevskij www.arena.it
venerdì 9 maggio 2025 21:00
Teatro Camploy musica
La città del jazz Big Band Ritmo Sinfonica
Città di Verona www.comune.verona.it
sabato 10 maggio 2025 21:00
Teatro Nuovo
teatro
Alla ricerca dell’uomo ragno www.teatrostabileverona.it
sabato 10 maggio 2025 domenica 11 maggio 2025 teatro
Cecità www.fucinaculturalemachiavelli.com
sabato 10 maggio 2025 17:00
Teatro Filarmonico musica
Prokof’ev Nevskij www.arena.it
domenica 11 maggio 2025 10:30
Giardino di Pojega giardini e residenze Visita guidata del Giardino di Pojega www.pojega.it
lunedì 12 maggio 2025 19:30
Rifugio Lausen escursione
Moonlight Lessinia www.altalessinia.com
da martedì 13 maggio 2025 a giovedì 15 maggio 2025
Fiera di Verona fiera
Automotive dealer day www.dealerday.com
domenica 18 maggio 2025
9:00-19:00
Parco Giardino Sigurtà festival
Buskers Park
Domenica 18 maggio, il Parco Giardino Sigurtà si trasforma in un teatro a cielo aperto per la decima edizione di Buskers Park! Dalle 10 alle 18, tra centinaia rose e peonie, trascinanti artisti di strada animeranno la giornata con spettacoli dal vivo, magia e performance artistiche in differenti postazioni dei 60 ettari del Parco. Evento gratuito con acquisto del biglietto di entrata al Giardino. ticket.sigurta.it.
Non è necessaria la prenotazione.
Calendario
martedì 13 maggio 2025
21:00
Arena di Verona musica
Io...Riccardo Cocciante
www.boxofficelive.it
giovedì 15 maggio 2025
venerdì 16 maggio 2025
domenica 18 maggio 2025
lunedì 19 maggio 2025
mercoledì 21 maggio 2025
giovedì 22 maggio 2025
21:00
Arena di Verona musica
Jovanotti - PalaJova 2025 www.boxofficelive.it
venerdì 16 maggio 2025
20:30
Teatro Ristori musica
I Virtuosi Italiani Omaggio all’Italia www.ivirtuositaliani.eu
venerdì 16 maggio 2025
20:00
Teatro Filarmonico musica
Mahler Canto della notte www.arena.it
Vivere
sabato 17 maggio 2025
20:00
Teatro Filarmonico musica
Mahler Canto della notte www.arena.it
domenica 18 maggio 2025
11:00
Sala Maffeiana musica
Giuseppe Gibboni, Il violinista del diavolo
domenica 18 maggio 2025
7:30
Piazza Bra sport
Straverona www.straverona.it
mercoledì 21 maggio 2025
20:30
Sala Maffeiana musica
Amici della Musica
Leidenschaft (Passione), Terzo Concerto www.amicidellamusicavr.it
giovedì 22 maggio 2025
sabato 24 maggio 2025
Fiera di Verona fiera
Veronafil www.veronafil.it
venerdì 23 maggio 2025
domenica 25 maggio 2025
Fiera di Verona fiera
Verona Mineral Show www.veronamineralshow.com
venerdì 23 maggio 2025 domenica 25 maggio 2025
Fiera di Verona fiera
SportExpo www.sportexpoverona.it
venerdì 23 maggio 2025 20:00
Teatro Filarmonico musica Čajkovskij Concerto per violino www.arena.it
sabato 24 maggio 2025 17:00
Teatro Filarmonico musica Čajkovskij Concerto per violino www.arena.it
giovedì 29 maggio 2025 17:00
Galleria d’Arte Moderna Achille Forti - Palazzo della Ragione convegno
Giovedì a Palazzo Il museo necessario. Mappe per tempi complessi gam.comune.verona.it
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