Inserto donna

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GLI SPECIALI

INSERTO DONNA INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A CURA DELLA A. MANZONI & C. S.P.A.

In aumento anche l’acquisto del rossetto

Gonne e capelli lunghi, tacchi alti Quando c’e’ la crisi economica Volersi bene grazie all’estetica, per stare in salute

N

on sono gli stilisti a fare la moda, bensì la situazione economica. Strano, ma vero, quando le cose vanno bene le gonne s’accorciano, se invece vanno male s’allungano. Fateci caso. La prova quanto mai attuale è che, per l’inverno ed il prossimo anno, le riviste specializzate prevedono gonne più lunghe e la fine dei capelli corti, quindi per le donne un look abbastanza castigato ed estremamente femminile. Si potrebbe in qualche modo pensare ad un capriccio degli stilisti od all’estrosa creatività dei coiffeurs. In realtà, studiando la ciclica lunghezza delle gonne e dei capelli femminili si può – ed è in apparenza paradossale –studiare l’andamento ciclico economico del mondo occidentale. Se cioè fosse vero che il modo in cui ci vestiamo e proponiamo il nostro corpo è lo specchio della personalità, è possibile allargare questa visione anche ad un emblema della situazione sociopolitica che l’umanità sta vivendo in un particolare momento storico. Comunque è un adattamento per volersi bene e stare bene, là dove anche l’estetica si coniuga con la salute. Facciamo un doveroso passo indietro per farci un’idea più obiettiva della realtà odierna. Agli inizi del ‘900 le donne si tolsero busti e bustini, sottogonne e crinoline, si tagliarono i capelli “alla maschietta” ed accorciarono incredibilmente le gonne che iniziarono a far intravedere il ginocchio negli anni ruggenti. C’era talmente tanto alcol che scorreva a fiumi, che qualcuno pensò di poter vivere così per sempre. Non più tardi di qualche anno prima, la moda imponeva che non solo le caviglie femminili ma anche le gambe dei ta-

voli venissero coperte per non far cadere in tentazione gli uomini e sembrava già preistoria del costume. Con la drammatica crisi economica del ‘29, le gonne iniziarono ad allungarsi e negli anni ‘40 comparvero per la prima volta le donne in pantaloni, chiamate a sostituire in fabbrica gli uomini occupati al fronte. Ma gli abiti erano fascianti e le forme prorompenti esplodevano. Da quel momento le gonne tornarono al ginocchio, non perché si sguazzasse nell’oro, ma perché la seconda guerra mondiale necessitava di

cannoni e carri armati, richieste che avevano fatto crescere l’economia bellica e si produceva a raffica. Dunque, cosa dobbiamo attenderci? Parliamo di tacchi più alti: in un momento di recessione finanziaria, i tacchi tendono ad essere più alti visto che i consumatori ricorrono alle mode più stravagan-

ti per sfuggire alla realtà e rifugiarsi nelle proprie fantasie. Il presidente di Estee Lauder diceva : quando le donne aumentano l’acquisto di rossetto significa che l’economia va male o non si possono permettere di cadere nella tentazione di comprare accessori più cari, come scarpe e borse. Nei tempi di bonanza, inol-

tre, le donne sono solite andare di più dal parrucchiere, tingersi i capelli e farsi fare la messa in piega, durante la recessione sono invece più propense ad eliminare le spese risparmiando in appuntamenti dal parrucchiere. Tingersi i capelli in casa propria è sicuramente una opzione che tenta molte

donne, soprattutto in questo periodo di cupa crisi economica. I capelli ,però, si allungano poiché se è relativamente semplice tingerseli al proprio domicilio, più difficile appare al contempo un taglio corretto. Per paradosso, durante i periodi di “boom” economico le donne tendono a dimagrire, mente nelle crisi c’è una tendenza statisticamente rilevante ad ingrassare. Il fenomeno – ed è doveroso farlo attraverso una obiettiva riflessione - si può spiegare valutanto due ordini di motivi: il primo, ancestrale e di spiegazione antropologica, è l’istinto ad accumulare grasso ,specie su ventre e pancia per far fronte ad un’eventuale carestia. Questo è un comportamento innato, di tipo evolutivo ed ha radici nell’età paleolitica. Altra spiegazione è il ricorso, per la necessità d’una sufficiente alimentazione, ad un maggior numero di carboidrati che consentono di provare meno sensazione di fame ,danno energia immediata e ,cosa non irrilevante in tempi di crisi ,costano soprattutto meno. Nel nostro piccolo, alla luce di quanto sopra, sottolineiamo dunque l’importanza sociale predittiva circa il futuro della crisi che attanaglia il mondo industriale: quando cambieranno certi parametri della moda, apparentemente insignificanti, si potrà pensare realmente di vedere la luce in fondo al tunnel. Pur con tutto il rispetto per gli indici ufficiali di valutazione in tal senso, per giungere a quel fatidico momento, dovrà passare ancora un po’ di tempo. Parola di donne. Gian Ugo Berti


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