Roman Art & Photo Walks (Passeggiate romane) | issue 6 | Spring/Summer 2020

Roman Walks Art & Photo RIVISTA TRIMESTRALE DI ARTE, CULTURA E FOTOGRAFIA CREATIVA | QUARTERLY MAGAZINE OF ART, CULTURE AND CREATIVE PHOTOGRAPHY Primavera/Estate • Spring/Summer 2020 | no 6 | supplemento a • supplement to La Notizia

| € 8,50 |

| Anno III • Third Year |

Passeggiata fotografica esperienziale

Piazza di Spagna e il rione Campo Marzio

Experiential photo walk

The Spanish Steps and the District of Campo Marzio

Philip K. Dick e Dugpa Rimpoce: foto ispirate a

Gli occhi della notte

Philip K. Dick and Dugpa Rimpoce: photos inspired by

The Eyes of the Night

Alla scoperta di storie, esperienze, personaggi, miti, vizi e virtù della Città Eterna. E dell’artista che è in te.

Discovering Stories, Experiences, Characters, Myths, Vices and Virtues of the Eternal City. And the Artist Within You. LO Z Z I E D I TO R I | A C R E AT I V E P U B L I S H I N G P R OJ E C T BY C A’ A R T S T U D I O I M AG E FAC TO R Y

CENTS

ROMAN ART & PHOTO WALKS | ISSUE NO 6 | PRIMAVERA/ESTATE • SPRING/SUMMER 2020

Roman Art & Photo Walks Passeggiate romane Titolo d’arte e fotografia

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www.artwalksmagazine.com vario testo vario info@artwalksmagazine.com

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REGISTRAZIONE PRESSOvario.

IL TRIBUNALE DI vario testo ROMA, REGISTRO DELLA STAMPA N. 90/2011 DEL 04/04/2011

The Spanish Steps PHOTO BY Floriana Cason

EDITORE: Lozzi Editori srl rampa

Copertina | COVER PHOTO by Gabriel Rifilato ...............................

ARTE E PENSIERO CREATIVO ART AND CREATIVE THINKING

Editoriale: Benvenuti a pagina 2 di 100 | EDITORIAL NOTE: WELCOME AT PAGE 2 OF 100 ..................................................................2 Evento: Un anno di Roman Walks, all’Albergo del Senato | EVENT: A YEAR OF ROMAN WALKS AT THE ALBERGO DEL SENATO .............4 Biblioteca e cineteca del pensiero creativo | CREATIVE THINKING BOOKS & FILMS LIBRARY ...........................................................8 Un’etica della visione | AN ETHICS OF THE VISION ........................86 Ad una ad una le stelle diventarono nere | ONE BY ONE STARS BECAME BLACK .....................................................................88 Evento artistico della primavera 2020: Raphael Urbinas, il fascino della perfezione | SPRING 2020 ART EVENT: RAPHAEL URBINAS, THE CHARM OF PERFECTION ..........................................90 Altri eventi della primavera 2020 a Roma | MORE EVENTS OF SPRING 2020 IN ROME ..........................................................91 PASSEGGIATA ROMANA D’ARTE E FOTOGRAFIA CREATIVA ROMAN ART AND CREATIVE PHOTO WALK

Editoriale: | EDITORIAL NOTE by Gabriel Rifilato .........................9 Piazza di Spagna e il rione Campo Marzio | THE SPANISH STEPS AND ITS DISTRICT CAMPO MARZIO .....................................................10 Mi chiamo Giuseppe Vasi | MY NAME IS GIUSEPPE VASI ...............12 Dimore storiche | HISTORICAL RESIDENCES ..................................16 Le Case museo | HOUSE MUSEUMS IN ROME .................................17 Caravaggio a S. Maria del Popolo | CARAVAGGIO AT S. MARIA DEL POPOLO ..............................................................................22 Tutte le opere di Caravaggio a Roma | WORKS OF ART BY CARAVAGGIO IN ROME .............................................................23 Le botteghe storiche | HISTORICAL STORES ................................26 Piazza di Spagna | SPANISH STEPS ...........................................30 Viaggio nel tempo: Il mausoleo di Augusto| TRAVELLING THROUGH TIME: THE MAUSOLEUM OF AUGUSTUS ..........................................34 Aneddoti e leggende | ANECDOTES AND LEGENDS .......................36

Roma sotterranea: Piazza di Spagna e l’Acquedotto | UNDERGROUND ROME: PIAZZA DI SPAGNA AND THE AQUEDUCT.............40 La tua passeggiata fotografica | YOUR PHOTO WALK .................44 DOVE E PERCHÉ WHERE AND WHY

Editoriale | EDITORIAL NOTE | by Elena Prandelli ......................45 Progetto Etico | THE ETHICAL PROJECT | .....................................46 Tesori di una dimora storica | TREASURES OF A HISTORIC RESIDENCE 50 Nutrire (anche) le emozioni al Margutta | NOURISHING EMOTIONS (AND FOOD) AT MARGUTTA ......................................................54 Un collegio trasformato in Art Hotel | A BOARDING SCHOOL BECOMES AN ART HOTEL ......................................................................58 Le Rêve de Naim ................................................................60 Temple University a Villa Caproni | TUR AT VILLA CAPRONI .........64 INTERVISTA INTERVIEW

Il nostro nome è Roscioli | INTERVIEW: OUR NAME IS ROSCIOLI .........68 IMMAGINI DALLA IMAGE FACTORY IMAGES FROM THE IMAGE FACTORY

Editoriale | EDITORIAL NOTE | by Floriana Cason .......................75 Tableau Vivant (Backstage): Il diabolico sestetto gioca a carte (Georges De La Tour) | TABLEAUX VIVANT (BACKSTAGE): THE DIABOLIC SEXTET PLAY CARDS GEORGES DE LA TOUR .......................................8 Che cos’è una bella foto? | WHAT MAKES A PHOTO BEAUTIFUL? .....76 Storie dietro le immagini: Gli occhi della notte | STORIES BEHIND THE IMAGES: THE EYES OF THE NIGHT ..........................................80 Lo staff della Image Factory | THE IMAGE FACTORY STAFF ............92 POSTER E CARTOLINA POSTER AND POSTCARD

Ca’ Art Studio’s POSTER Rome. Spanish Steps .........................93 Botteghe storiche di Roma | HISTORICAL STORES IN ROME ...........95 Roma sparita | Ettore Roesler Franz’s Vanished Rome POSTCARD

delle Mura Aurelie 8/11, 00165 Roma, tel +39.06.96844387, fax +39.06.96844388 email info@lozzieditori.com DIREZIONE EDITORIALE: Roberto Lozzi DIRETTORE RESPONSABILE: Gabriel Rifilato ART DIRECTOR: Floriana Cason REDAZIONE: Bruna Condoleo, Chiara Cortese, Pasquale Cortese, Cesare De Bartolomei, Leonella De Santis, Lorenzo Mantile, Olga Matsyna, Armando Moreschi, Gabriella Piotti, Elena Prandelli, Francesco e Pierluigi Roesler Franz, Consuelo Paola Taverniti, Luca Verdone FOTOGRAFIA: Francesca Boccassini, Rossana Farina, Sandro Lombardo, Alfredo Matacotta Cordella, Livia Mazzani, Francesco Petrucci, Federico Porta, Roberto Principali, Roberto Scardoni CONSULENZA EDITORIALE: Gaetano Pedullà, Filippo Attili, Anna Connealy, Giorgio Fischer, Rita Perra | CONSULENZA INTERNET: Francesco Cartei | GUIDA TURISTICA: Valentina Oliva | CONSULENZA LEGALE: Francesco La Rosa | TRADUZIONI: TperTradurre (Stefania Costantini) SEDE DELLA REDAZIONE: Ca’ Art Studio, via della Camilluccia 643, 00135 Roma, +39.329.9534719 DISTRIBUZIONE NELLE LIBRERIE: Mondo Roma | DIFFUSIONE ON-LINE: Issuu | STAMPA: CSC Grafica, Guidonia | DISTRIBUZIONE NELLE EDICOLE: La Notizia srl (REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA N. 15/2013 - N. 16/2013) | CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITÀ: Ready To srl via Costantino Morin 34, 00195 Roma, +39.06.3723110 REGISTRAZIONE SIAE: Sezione OLAF 2018002290 del 18.09.2018

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 1

ABOUT

EDITORIALE

BENVENUTI A PAGINA 2 DI 100 ROMAN Roman Art & Photo Walks presenta, in questo nuovo numero di primavera/estate, le sue 100 pagine, WALKS la nuova sezione Where & Why e gli auguri di alcuni amici e grandissimi fotografi internazionali.

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oman Art & Photo Walks è la prima rivista italiana di arte, cultura, turismo e fotografia artistica, nata a Roma con l’obiettivo di stimolare la capacità creativa e incontrare quell’artista che è in ognuno di noi.

12 volumi da collezione, con poster Neo-Pittorialista su Piazza di Spagna di Ca’ Art Studio Image Factory, e la cartolina Roma sparita del pittore Ettore Roesler-Franz.

Pubblicazione trimestrale, prossimo numero in uscita a settembre 2020. Abbonamento a 4 numeri € 17 anziché € 34.

Lozzi Editori Banca Popolare di Sondrio IBAN IT37I 05696 03224 00000 4131X61

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oman Walks is the first Italian art, culture, travel and fine-artphotography magazine.

Founded in Rome, it aims to stimulate creative ability and help find the artist that is within all of us. 12 collector’s volumes and a NeoPictorialist poster of the Colosseum by Ca’ Art Studio Image Factory, and the Vanished Rome postcard by the painter Ettore RoeslerFranz.

A quarterly publication, next issue: September 2020.

Subscription (4 issues) € 17 instead of € 34. Lozzi Editori Banca Popolare di Sondrio IBAN IT37I 05696 03224 00000 4131X61

Welcome to page 2 of 100. In this new Spring/Summer issue, Roman Art & Photo Walks presents its 100 pages, its new Where & Why section, and greetings from a number of friends who also happen to be great international photographers.

by Gabriel Rifilato Parlano in queste pagine alcuni miei amici, ed eccelsi artigiani dell’immagine che ho avuto la fortuna di avere come maestri.

A loro, nella mia creatività fotografica, mi sono sempre ispirato, e loro hanno voluto salutare così il primo anno di Roman Walks, e i 10 anni del mio libro Lo scatto digitala creativo.

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uguri a Gabriel che è una persona che ama la luce (STEPHEN JOHNSON). Ogni fotografo per migliorare la propria tecnica ha bisogno di una guida. Gli anni di esperienza di Gabriel nel mondo della fotografia digitale e del foto-ritocco, e la sua capacità nell’insegnamento, con i suoi workshop, sono culminati nel suo libro e nella sua rivista che trasmettono il suo desiderio di condividere fonti d’ispirazione utili a esplorare in modo creativo il mondo della fotografia digitale (LINDA PITKIN). L’estrazione foto-giornalistica di Gabriel e specialmente l’essere un docente di workshop lo mettono in una posizione ideale non solo per spiegare le cose in modo chiaro, ma anche per sapere quali informazioni aiutano maggiormante i propri lettori e quali sono le domande alle quali i suoi lettori chiedono risposta (GEORGE BARR). La rivista e il libro di Gabriel possono diventare i vostri migliori compagni nel viaggio per diventare fotografi migliori (INGE JOHNSSON). Si intuisce dai suoi testi e dal suo modo di insegnare: Gabriel sa comunicare come guardare più in profondità, con o senza fotocamera (BRENDA THARP). I testi di Gabriel sono di assoluto riferimento e sono diventati parte essenziale nella biblioteca delle fonti a disposzione per qualsiasi fotografo (SEAN BAGSHAW). La rivista e il libro di Gabriel sono sempre a portata di mano nella mia workstation digitale e dovrebbero essere nell’area di lavoro di qualsiasi fotografo digitale (TONY SWEET). Prendete tutto quello che il libro e la rivista di Gabriel possono offrire alla vostra fotografia e poi andate a cambiare il mondo, con la vostra visione e passione (MOOSE PETERSON). Gabriel ha grande esperienza in un’ampia gamma di generi fotografici: dai suoi ritratti estremamente creativi, alle nature morte e ai paesaggi (DOUG PERRINE). La rivista e il libro di Gabriel raccolgono un gran quantità di informazioni indispensabili ai professionisti della fotografia (ALAIN BRIOT). Le pubblicazioni di Gabriel sono utili e piene di informazioni e aiutano i fotografi a migliorare le proprie foto (TIM GREY).

Gabriel è citato e rispettato come un autore in grado di dare ispirazione ad altri (RUSS BURDEN). La rivista e il libro di Gabriel sono prodotti esaurienti che danno immediato beneficio ai talenti fotografici di ogni livello (STEVE BRIMM). Amo rannicchiarmi con il mio gatto e passare il tempo a sfogliare le esaurienti pubblicazioni di Gabriel. Complimenti a lui per aver passato quelle che sembrano centinaia di ore raccogliendo tutte le informazioni presenti nella sua rivista e nel libro. Gli auguro tutto il successo con il suo progetto della Image Factory creativa (JEREMY WOODHOUSE).

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Some of my friends take a turn to speak, including a number of excellent artisans of the image that I have been lucky enough to count as my teachers. I was inspired by them in my photographic creativity, and they wanted to salute the first year of Roman Walks and the 10 years of my book The Creative Digital Shot (Lo scatto digitale creativo).

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est wishes to Gabriel, a person who loves light (STEPHEN JOHNSON). In order to improve one's technique, every photographer needs a guide. Gabriel's years of experience in the world of digital photography and photo retouching, and the teaching ability he demonstrates with his workshops, have culminated in his book and magazine, which convey his aspiration to share sources of inspiration useful for the exploration of the world of digital photography in a creative way 1 (LINDA PITKIN). Gabriel's photojournalistic background and, especially, as a workshop teacher, put him in the ideal position not only to explain things clearly, but also to know which information will help his readers and which questions his readers are looking for the answers to (GEORGE BARR). Gabriel's magazine and book will become your best companions on the journey to becoming better photographers (INGE JOHNSSON). You can tell from his writing and his way of teaching: Gabriel has the capacity to communicate the way to achieve a deeper vision, with or without a camera (BRENDA THARP). Gabriel's writings constitute an absolute reference material, and have become an essential part of the source library available to any photographer (SEAN BAGSHAW). Gabriel's magazine and book are always at hand at my digital workstation, and should be present in the workspace of any digital photographer (TONY SWEET). Take everything Gabriel's book and magazine can offer your photography, and then go change the world with your vision and passion (MOOSE PETERSON). Gabriel has extensive experience in a wide range of photographic genres: from his extremely creative portraits, to still life and landscapes (DOUG PERRINE). Gabriel's magazine and book collect a great deal of indispensable information for photography professionals (ALAIN BRIOT). Gabriel's publications are useful and full of information, and help photographers to improve their photos (TIM GREY). Gabriel is referenced and respected as an author capable of inspiring others (RUSS BURDEN). Gabriel's magazine and book are comprehensive products which give immediate benefit to photographic talents at all levels (STEVE BRIMM). I love to curl up with my cat and spend time browsing through Gabriel's thorough publications.

Congratulations to him for spending what appears to be hundreds of hours gathering all the information included in his magazine and book. I wish him great success with his creative Image Factory project (JEREMY WOODHOUSE).

Ca’ Art Studio Image Factory

The Magazine

Ca’ Art Studio Image Factory

EDITORIAL NOTE

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Douglas Beasley (FOTO 1), è un autore di fotografia estremamente personale, dai contenuti evocativi e spirituali; vive nel Minnesota ed è proprietario della rivista Shots Magazine. La foto nella pagina di sinistra lo ritrae nel 2012 a Roma, alla presentazione del libro di Gabriel Rifilato Lo scatto digitale creativo | Moose Peterson (FOTO 2) è un autore californiano di ben 29 libri sulla fotografia tra i quali il best seller Captured | Tony Sweet (FOTO 3), statunitense, è autore di cinque libri sulla fotografia naturalistica e rappresenta una delle Legend Behind the Lens della Nikon | Tim Grey (FOTO 4) vive nello stato di Washington: è un autore di grande successo e ha scritto una dozzina libri sulla fotografia | Alain e Natalie Briot (FOTO 5) sono di Parigi ma vivono in Arizona; Alain ha scritto libri di grandissimo successo sulla fotografia naturalistica e artistica | Sean Bagshaw (FOTO 6) è un fotografo dell’Oregon di rara personalità ed elevata qualità artistica: la sua fotografia naturalistica ha vinto premi in tutto il mondo | Stephen Johnson (FOTO 7) è californiano ed autore di successo di numerosi best sellers oltre ad essere consulente dell’Adobe.

Douglas Beasley (PHOTO 1) fully expresses his personal vision in his photographs, creating evocative images that explore the spiritual aspect of the subject. Beasley lives in Minnesota and is the owner of Shots Magazine. The photo on the left page shows him in 2012, in Rome, at the presentation of Gabriel Rifilato's book The Creative Digital Shot (Lo scatto digitale creativo). | Moose Peterson (PHOTO 2), from California, is the author of 29 books on photography, including the best seller Captured. | Tony Sweet (PHOTO 3), from U.S.A., is the author of five books on nature photography, and is one of Nikon's Legend Behind the Lens representatives. | Tim Grey (PHOTO 4) lives in the state of Washington: he is a very successful author and has written a dozen books on photography. | Alain and Natalie Briot (PHOTO 5) are from Paris, but currently reside in Arizona. Alain has written a number of very successful books on nature and artistic photography. | Sean Bagshaw (PHOTO 6) is an Oregon photographer of rare personality and high artistic quality: his nature photography has won awards all over the world. | Stephen Johnson (PHOTO 7) is from California and is the successful author of numerous best sellers, as well as working as a consultant for Adobe.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 3

EVENTO ARTISTICO DELL’

UN ANNO DI ROMAN WA

Le immagini della presentazione del quinto numero di Roman Art & Photo Walks che ha avuto luogo

Images from the presentation of Roman Art & Photo Walks' fifth issue, which took place at the Alberg

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l quinto numero della rivista (QUI IN ALTO). Al lato, le immagini dell’evento all’Albergo del Senato. he fifth issue of the magazine (ABOVE). To the side, images from the event at the Albergo del Senato.

1 • La targa del premio Roma sparita Ettore Roesler Franz assegnato quest’anno alla nostra rivista | The plaque for the Roma Sparita Ettore Roesler Franz Prize, awarded this year to our magazine • 2 • La collaboratrice Rita Perra e Stefania Costantini, responsabile delle traduzioni, studiano una location al Caffè Greco | Our collaborator Rita Perra and Stefania Costantini, head of translations, checking out a location at Caffè Greco • 3 • Il regista (film director) Luca Verdone • 4 • Gabriel Rifilato, direttore della rivista (magazine editor in chief) • 5 • Il fotografo (photographer) Roberto Principali • 6 • Stefania Costantini • 7 • Rita Perra e Gabriel Rifilato • 8 • Il fotografo (photographer) Roberto Scardoni • 9 • Livia Mazzani e, sullo sfondo (and, in the background), Floriana Cason • 10 • L’editore (publisher) Roberto Lozzi con l’art director Floriana Cason • 11 • La fotografa (photographer) Francesca Boccassini • 12 • Floriana Cason (a sinistra) discute una location al Caffè Greco con (left, talking about a location at Caffè Greco with) Stefania Costantini • 13 • L’autore (author) Armando Moreschi • 14 • La scrittrice (writer) Leonella De Santis • 15 • La partita a carte per la scena del tableau vivant (vedi la pagina successiva) | The card game set up for the tableau vivant scene (see the following page) • 16 • Floriana Cason studia una location (checking out a location) all’hotel Mediterraneo • 17 • Il filosofo (philosopher) Cesare De Bartolomei e Gabriella Piotti • 18 • Il fotografo (photographer) Federico Porta • 19 • Roberto Lozzi • 20 • La redazione brinda all’anniversario della rivista | The editorial team toasting to the anniversary of the magazine • 21 • Floriana Cason.

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INVERNO 2019/2020 | WINTER 2019/2020 ART EVENT

LKS ALL’ALBERGO DEL SENATO

o all’ Albergo del Senato di Roma assieme alla consegna del Premio Roma Sparita 2019 Ettore Roesler Franz, il 21 dicembre 2019.

go del Senato in Rome, together with the awarding of the Roma Sparita Ettore Roesler Franz Prize of 2019, on December 21st, 2019.

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IMAGES

BACKS

C R E AT I V E S TA G E D P H O T O G R A P H Y B Y C A’ A R T S T U D I O I M A G E F A C T O R Y

IMMAGINI Footnotes

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pera della Image Factory di Ca’ Art Studio, messa in scena nel mese di dicembre 2019, all’ Albergo del Senato a Roma.

Il dipinto del pittore francese Georges De La Tour, al quale ci Titolo siamo ispirati, è del 1620, ma ebbe unaesto primavario versione nella testo quale la carta da gioco era un vario testo vario asso di fiori (Clubs in inglese). testo variofutesto La versione successiva poi variocontesto vario. dipinta un asso di quadri (Diamonds in inglese). Il nostro tableau vivant è stato pensato con un asso di cuori: The Cheat with the Ace of Hearts... Il cast è composto (da sinistra a destra) da Floriana Cason, autrice della scenografia e dei costumi, nel ruolo del Baro; Stefania Costantini, responsabile delle traduzioni della rivista; Roberto Scardoni e Francesca Boccassini Bianconi, fotografi; Leonella De Santis, scrittrice; Luca Verdone, regista cinematografico.

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Il tableau vivant Il diabolico sestetto gioca a carte di Gabriel Rifilato, liberamente ispirato al dipinto Il baro con l’asso di quadri di Georges de La Tour.

The tableaux vivant The Diabolic Sextet Play Cards by Gabriel Rifilato, loosely inspired by the painting The Cheat with the Ace of Diamonds by Georges de La Tour.

BY Floriana Cason | PHOTOS BY Gabriel Rifilato, Federico Porta, Francesco Petrucci

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Ca’ Art Studio Image Factory

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piece by Ca’ Art Studio Image Factory, staged in December 2019, at the Albergo del Senato, in Rome. The painting by the French painter Georges De La Tour by which we were inspired was realised in 1620, but a first version existed in which the playing card was the ace of clubs. De La Tour later painted a version with the ace of diamonds. Our tableau vivant was designed using the ace of hearts: The Cheat with the Ace of Hearts... The cast is composed by (from left to right) Floriana Cason, scenography and costume designer, in the role of the Cheat; Stefania Costantini, responsible for the magazine's translations; Roberto Scardoni and Francesca Boccassini Bianconi, photographers; Leonella De Santis, writer; Luca Verdone, film director.

Prima di diventare una storia, ciascuna vita si offre alla vista come una sequenza di immagini. Chiede innanzi tutto di essere guardata.

Before becoming a story, each life presents itself as a sequence of images. Above all, it asks to be looked at.

James Hillman IL CODICE DELL’ANIMA THE SOUL CODE

Ca’ Art Studio ROME, ITALY

Art | Photography | Creative Publishing

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a’ Art Studio è lo STUDIO creativo di Roma che ha progettato e realizzato Roman Art & Photo Walks Magazine, con le immagini evocative della sua IMAGE FACTORY, e lo ha caratterizzato con il proprio stile Neo-pittorialista. Lo STUDIO è stato fondato dal giornalista e fine art photographer Gabriel Rifilato e dall’artista visuale e stage photographer Floriana Cason.

Ca 'Art Studio is the creative STUDIO in Rome that created and published the Roman Art & Photo Walks Magazine, with evocative photographs of its IMAGE FACTORY, defining it with its own Neo-pictorial style. The STUDIO was founded by journalist and fine art photographer Gabriel Rifilato, and visual artist and stage photographer Floriana Cason.

CA’ ART STUDIO | 00135 Roma (Italy) via della Camilluccia 643, | +39.329.9534719 | caartstudio.roma@gmail.com

BIBLIOTECA E CINETECA DEL PENSIERO CREATIVO | CREATIVE THINKING BOOKS & FILMS LIBRARY

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edute di Roma nel Settecento by Giuseppe Vasi (AUDINO 2014). 200 dall'opera "Delle Magnificenze di Roma Antica e Moderna". Pur mostrandosi aperto e sensibile allo spirito dei n u ov i tempi, nel carattere documentativo delle sue incisioni, nella lucidità della visione e nel suo vivace senso di concretezza, l'artista rimane tuttavia legato allo spirito “ancien régime” che informa la corte pontificia e gli esponenti più in vista della società romana nel XVIII secolo.

riproposti, ma anche verificati allargando il discorso all'intera situazione culturale e politica, individuando una rete di significati nell'evoluzione della fotografia che gettano luce nuova e diversa sul fenomeno e consentono una ricapitolazione stimolante ed esaustiva.

Antico Caffè Greco. Storia, ambienti, collezioni di Livio Hufschmidt, Tamara Felicitas, Livio Jannattoni (GRUPPO DEI ROMANISTI, 1988).

Caravaggio segreto di Costantino D’Orazio (SPERLING & KUPFER, 2013). Un viaggio nel tempo per rivivere le atmosfere del-

Raffaello. Una vita felice a cura di Antonio Forcellino (LATERZA, 2009).

In una biografia avvincente come un racconto, Antonio Forcellino ripercorre la fulminante parabola di Raffaello Sanzio rileggendo i documenti e le testimonianze e interpretando le opere d'arte con l'occhio dell'esperto restauratore. Raffaello si svincola dalle censure che hanno tentato di addomesticarne il mito, e torna a essere uomo e artista.

BOOKS & CREATIVE THINKING

l'epoca e scoprire i seducenti e ingannevoli giochi di prestigio che il pittore usa per nascondere significati più profondi all'interno delle sue opere. Caravaggio non dipinge per soldi, passione o necessità: l'obiettivo che indirizza ogni sua scelta è la conquista dell'immortalità.

FILMS

I segreti di Roma sotterranea di Leonella De Santis (NEWTON COMPTON, 2016).

Sotto il suolo bimillenario Roma, esiste una SPRING AND SUMMER INSOLENT LIBRARY cittàdiancora più antica di Autori e argomenti citati in questo numero della rivista. quella che sì può ammiAuthors and themes mentioned in this issue. rare restando in superficie: un mondo misterioso e sommerso dove l'archeologia si intreccia con la storia e dove vestigia sepolte dall'incedere del tempo Tutti i racconti 1947-1953 di Philip svelano un patrimonio di tesori K. Dick curato da Carlo Pagetti (FApreziosi e spesso ignorati.

NUCCI, 2018). Trentatré racconti, Joel-Peter Witkin Vanitas by Otto pubblicati tra il 1947 e il 1953. Un M. Urban (NAKLADATELSTVI ARBOR VITAE, Philip K. Dick che muove i primi 2012). Vanitas offers a concise passi nella letteratura fantasciensurvey of one of the most controtifica: storie “grimmick”, con la troversial photographers alive. Since vata che risolve un complesso quadro di indizi volti a porre l’enigma di una civiltà aliena, the late 1970s, Witkin’s black-ande racconti di fantasia, nei quali l’im- white portraits and still-lifes of hermaphrodites, body parts, maginazione dickiana esce dagli severed heads, mutilations schemi e si esprime al meglio. and similar themes have ineSulla fotografia. Realtà e immagine vitably provided shock fodder nella nostra società di Susan Sontag to the religious right, while e E. Capriolo (EINAUDI, 2004). Nei saggi seeming to evoke an easy rededicati a questo tema tutti i motivi, lationship to ideas of decale suggestioni, i problemi e le reladence and morbidity. zioni, vengono non solo ripensati e 8 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

11 FILMS

FOR THE RIGHT

SIDE OF THE

Brain

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ndici film da guardare in estate per sviluppare (anche) il lato destro del cervello.

Dolor y gloria

by Pedro Almodovar (2019)

La forma dell’acqua (The Shape of Water)

by Guillermo del Toro (2017)

Rapacità (Greed)

by Erich von Stroheim (1924)

Il delitto perfetto (Dial M for Murder)

by Alfred Hitchcock (1954)

Minority Report

by Steven Spielberg (2002)

Vita di Pi (Life of Pi)

by Ang Lee (2012)

Le verità nascoste (What Lies Beneath)

by Robert Zemeckis (2000)

Mystic River

by Clint Eastwood (2003)

Il diritto di uccidere (In a Lonely Place)

by Nicholas Ray (1950)

The Game

by David Fincher (1997)

Effetto notte (La nuit américaine)

by François Truffaut (1973) SOURCE: Ca’ Art Studio Image Factory

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 3

EDITORIAL

NOTE Gabriel Rifilato G

iornalista italiano, regista e autore di fotografia creativa, è esperto nel ritocco pittorico delle immagini ed è un professionista certificato dalla Apple.

Ha scritto, negli anni Novanta e Duemila, saggi sul cinema per Rai-Eri (I Dizionari del Cinema, dei Registi e degli Attori) e sulla fotografia (Lo scatto digitale creativo). Ha fondato a Roma nel 2 0 1 3 una Image Factory di fotografia creativa grazie alla quale cura mostre e laboratori sperimentali di staged photography, caratterizzati da tableau vivant di famosi dipinti. Nel 2 0 1 6 , in collaborazione con l’artista visuale Floriana Cason, ha dato vita allo studio creativo Ca’ Art Studio lanciando la rivista trimestrale Roman A&P Walks. talian journalist, director Iphotography, and author of creative he is an expert

in pictorial photo editing and an Apple Certified Pro. During the 9 0 s and 2 0 0 0 s he wrote various essays on cinema for Rai-Eri (Dizionari del Cinema, dei Registi e degli Attori) and on photography (Lo scatto digitale creativo). In 2 0 1 3 he founded a creative photography Image Factory in Rome and thanks to this he curates exhibitions and experimental staged photography workshops, characterised by tableaux vivants of famous paintings.

In 2 0 1 6 , in collaboration with the visual artist, Floriana Cason, he gave life to the creative studio Ca’ Art Studio launching the quarterly magazine RA&PW.

WALK PASSEGGIATE ROMANE D’ARTE E FOTOGRAFIA CREATIVA | ROMAN ART & CREATIVE PHOTO WALKS

Piazzadi Spagna

Campo Marzio. Itinerario istruttivo diviso in dodici stazioni, giornate o volumi, per ritrovare con facilità tutte le antiche e moderne magnificenze di Roma.

The Spanish Steps and Campo Marzio. Educational itinerary divided into twelve days, or volumes, to easily find all the ancient and modern beauties of Rome.

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n questo numero di Roman Art & Photo in history and full of stories, which are ideal for inspiWalks, Giuseppe Vasi, incisore e vedutista del ring original images and eccentric shots (page 2 6 ). In XVIII secolo, ci porta alla scoperta del rione Via Margutta the Walk with Giuseppe Vasi invites us Campo Marzio, attraversando una delle aree più to discover some of the most interesting art galleries spettacolari e ricche di attrattive visive di Roma, of the city, one of which “contains” a prestigious veper raggiungere piazza di Spagna, Trinità dei getarian restaurant, presented in our magazine, with Monti e Villa Mediciper raggiungere piazza di a complete profile in the new section called Where & Spagna, Trinità dei Monti e Villa Medici. In questo Why (pages 5 4 -5 7 ). It is in this same section that we rione, presentato alle pagine 1 0 -1 1 , si distintell you of the art and visual seduction of four excelRoma i suoi rioni guono le storie degli artisti e degli scrittori che ci lent hotels in the area, and in the palace that is home Rome and its districts abitarono, testimoniate dalle case-museo che vi to a historic American University (pages 6 4 -6 7 ). The si trovano raccontate, anche attraverso suggestive profile that our magazine has drawn of Campus Marimmagini, alle pagine 1 6 -1 7 , 2 2 -2 3 (Caravaggio) e 3 6 -3 7 (Aned- tius culminates with a historic-artistic article on the Spanish Steps doti e leggende). Da colta e artistica la nostra Passeggiata (pages 3 0 -3 3 ) and the prospects of “Travelling through time” (page fotografica diventa “esperienziale” grazie alle visite nelle 3 4 ) as well as an excursion into “Underground Rome” (page 4 0 ). Only botteghe storiche situate a Campo Marzio: luoghi densi di storia, the blind, despite being inspired by our images, won’t take memorable e di storie, ideali per ispirare immagini originali e scatti eccentrici photographs. (G. R.) (pagina 2 6 ). A via Margutta la Passeggiata con Giuseppe Vasi ci invita a scoprire alcune delle più interessanti gallerie d’arte della città, una delle quali “contiene” un prestigioso ristorante vegetariano, presentato dalla nostra rivista con un ampio profilo nella nuova sezione Where & Why (pagine 5 4 -5 7 ). È in quella stessa sezione che raccontiamo l’arte e la seduzione visiva racchiusa in quattro eccellenti hotel presenti nell’area, e nel villino che ospita una storica università americana (pagine 6 4 -6 7 ). Il profilo disegnato dalla nostra rivista per Campo Marzio culmina con il saggio storico-artistico su Piazza di Spagna (pagine 3 0 -3 3 ) e le prospettive di un “viaggio nella storia” (pagina 3 4 ) e di un percorso nella “Roma sotterranea” (pagina 4 0 ). Solo i ciechi, benché ispirati dalle nostre immagini, non scatteranno foto memorabili.

(G. R.)

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n this issue of Roman Art & Photo Walks, Giuseppe Vasi, engraver and vedutista of the 1 8 th century, takes us on the discovery of the Campus Martius district, crossing through one of the most spectacular and visually attractive areas of Rome, to reach the Spanish Steps, Trinità dei Monti and Villa Medici. In this district, presented on pages 1 0 -1 1 we discover the stories of the artists and writers who lived here, the house museums bearing witness to their lives but also through evocative images, on pages 1 6 -1 7 , 2 2 -2 3 (Caravaggio) and 3 6 -3 7 (Anecdotes and Legends). From cultural and artistic, our photographic walk becomes “experiential”,thanks to the visits to the historic stores in Campus Martius: locations that are steeped

Il rione Campo Marzio 10 Mi chiamo G. Vasi 12 Le case-museo 16 Caravaggio, l’artista 22 Le botteghe storiche 26 Piazza di Spagna 30 Viaggio nel tempo 34 Aneddoti e leggende 36 Roma sotterranea 40 La tua Passeggiata 44 Consigli per le foto 1 4 -4 4

ROMAN ART & PHOTO WALKS |SPRING 2020 |45

ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA: PIAZZA DI SPAGNA

L I Temple University Roma

II Basilica di Santa Maria

del Popolo

III Via Margutta

IV Casa di Goethe

a zona denominata Campo Marzio comprende anche le gio all’albergo Meloni vicino la scalinata di Trinità dei Monti. piazze di Spagna e del Popolo, due dei luoghi tra i più coNel 1848 l’immobile sito a piazza di Spagna 31 divenne sede nosciuti di Roma nel mondo. Questa area era anticamente del “Casino degli Inglesi”, Circolo letterario trasferitosi in seguito a palazzo Lepri a via dei Condotti. A piazza di Spagna 85, una vastissima zona pianeggiante, delimitata da un’ansa del angolo con via delle Carrozze 81, c’era il “Caffè degli Inglesi”, fiume Tevere e posta a nord del Quirinale e del Campidoglio. distrutto nell’Ottocento, decorato da Giovanni Battista PiraSin dall’epoca dei sette re di Roma, l’area fu consacrata al nesi. Nel 1893 Isabel Cargill e Anna Maria Babington decisero dio Marte, e adibita ad esercizi militari. Si racconta che qui di investire i loro risparmi aprendo nella capitale una sala da fu assunto al cielo Romolo, il fondatore di Roma. Tarquinio il tè e di lettura in via Due Macelli, destinata alla comunità angloSuperbo se ne appropriò utilizzando i terreni per coltivare il sassone. In Italia non era diffusa l’usanza di bere il tè, venduto grano. Con l’inizio dell’epoca repubblicana il Campo Marzio all’epoca solo in farmacia. La sala da tè Babington riscosse un ritornò area pubblica e fu riconsacrata al dio. Con il taglio degli immediato successo e così dopo un anno la sala fu spostata acquedotti durante gli assedi dei barbari Campo Marzio fu bein piazza di Spagna all’inneficiato dalla vicinanza terno di un prestigioso al fiume. Un altro vantagPIAZZA DI SPAGNA E IL SUO RIONE palazzo del Settecento. gio per questa zona fu la Via dei Condotti, una creazione del nuovo polo delle strade più amate da cittadino nella basilica di Casanova, era celebre già San Pietro in Vaticano, che a metà Settecento per i diventò un centro di pellecaffè, la nuova istituzione grinaggi e di conseguenza settecentesca, luoghi d’inDa piazzale Flaminio a piazza Venezia.

Campo Marzio divenne contri e di elaborazione di il quartiere più popolato The Spanish Steps and Campus Martius District. arte e cultura in alternadi Roma. Questa area era From Piazzale Flaminio to Piazza Venezia. tiva alle Accademie, ma attraversata dalla più imanche di corruzione e di portante arteria che conby Francesco and Pierluigi Roesler Franz perdizione. I caffè erano tinuava a collegare Roma punti di incontro di arcon il resto d’Europa, la via tisti, viaggiatori e letterati, che si riunivano all’insegna della Cassia, che dopo essersi riunita alla via Flaminia entrava in città mondanità, della cultura, della politica, rifiutando gli ambienti attraverso la Porta del Popolo. Proprio per la grande affluenza ufficiali. questo quartiere subì numerosi interventi papali per la sisteIn via dei Condotti è ancora presente l’Antico Caffè Greco, fonmazione della viabilità. Papa Paolo II rettificò l’antico percorso dato nel 1760. Tra i suoi celebri frequentatori dell’Ottocento della via Lata, che cambiò nome nell’attuale via del Corso. Papa ricordiamo Percy Bysshe Shelley, George Gordon Byron e NikoPaolo Sisto IV fece costruire il Ponte Sisto. Papa Leone X fece laj Gogol (che, sembra, abbia completato proprio seduto ad un tracciare un’altra via diritta tra ponte Sant’Angelo e la Porta tavolo di questo celebre caffè “Le anime morte”). del Popolo, la via Leonina, poi ribattezzata via di Ripetta. Tra il Palazzo di Spagna, sede dal 1647 dell’ambasciata di Spagna, 1523 e il 1527 papa Clemente VII fece tracciare anche il terzo dava il nome al settore della piazza davanti alla residenza ramo del cosiddetto Tridente, l’attuale via del Babuino. dell’ambasciatore, mentre l’area della piazza verso Contemporaneamente questa zona di Roma si arricchì di pavia del Babuino era denominata piazza di Francia.

ROME lazzi nobiliari e cardinalizi, di chiese, di monumenti pubblici Giacomo Casanova scrisse qui, nelle sue Memoe si iniziarono ad edificare le prime fontane. Con Paolo Sisto V rie, infine, che il suo ingresso a Roma gli intorno al Seicento si iniziò la sistemazione degli antichi obeprocurò una grandissima emozione. lischi egizi, che vennero rialzati come punto focale dei nuovi tracciati stradali, i quali estendevano il processo di urbanizzazione anche al di fuori del Campo Marzio. Tra gli interventi urbanistici più significativi del XVII secolo si ricordano la sistemazione del dislivello di piazza di Spagna con la scalinata, il porto di Ripetta e piazza del Popolo. In epoca napoleonica il quartiere cambiò nome e da Campo Marzo fu mutato in Campo Marzio. Con l’annessione di Roma nel 1870 al Regno di Italia iniziarono i lavori per la costruzione dei muraglioni sul Tevere e in cui il porto di Ripetta venne interrato contestualmente alla costruzione del ponte Cavour. L’ultima grande trasformazione nell’area si è avuta negli anni Trenta con lo sventramento dei palazzi che circondavano il mausoleo di Augusto e con la costruzione di nuovi immobili abbaglianti di travertino al posto delle centoventi case demolite. Il mausoleo di Augusto fino al 1936 fu utilizzato come sala di concerti. Attualmente è in corso un progetto di restauro del mausoleo e dell’area circostante.

Questa zona di Roma è ricca di chiese, tra le quali si ricordano la Basilica di San Lorenzo in Lucina, che affronteremo in una prossima Passeggiata, e la chiesa di Santa Maria del Popolo, al cui interno vi sono i due affreschi di Caravaggio, oggetto dell’approfondimento alle pagine 22 e 23.

Nell’Ottocento piazza di Spagna era considerata “il quartiere inglese”, abitata da personaggi famosi britannici come Byron, che visse nel periodo romano a piazza di Spagna e anche Keats nel 1821 vi dimorò per cinque mesi prima di morire, nell’attuale Casa-museo Keats-Shelley. Charles Dickens prese allog-

campo marzIo

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V La Bottega del Marmoraro

VI Grand Hotel Plaza

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ANCIENT AND MODERN BEAUTIES OF ROME : THE SPANISH STEPS

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he area called Campo Marzio (Campus Martius) also includes Piazza di Spagna and Piazza del Popolo, two of the most well known places in the world. Once upon a time, these flat plains were delimited by a meander of the river Tiber and situated north of the Quirinal and Capitoline hills. Since the age of the seven kings of Rome, the area was dedicated to the god Mars, and used for military exercises. Legend narrates that it was here that Romulus, founder of Rome, ascended to heaven. The Emperor Tarquinius Superbus appropriated the land and used the fields to cultivate wheat. With the beginning of the Roman Republic, Campus Martius went back to being a public area and was once again dedicated to the god. When the aqueducts were blocked during the Barbarian sieges, Campus Martius benefitted from its vicinity to the river.

Another advantage of this area was the development of a new centre for citizens in the basilica of St. Peters in the Vatican, which became a centre for pilgrims, and as a result Campus Martius became the most populated area in Rome. This area was crossed by the most important arterial road of the time, the Via Cassia, which connected Rome to the rest of Europe, and after being joined to the Via Flaminia it entered the city via the Porta del Popolo gate.

Due to the influx of people to this area it underwent a number of papal interventions to reorganize the flow of traffic. Pope Paul II modified the ancient route of the Via Lata, which changed its name to the current Via del Corso. Pope Paul Sixtus IV had the Sisto Bridge built. Pope Leo X commissioned the construction of another road between the Sant’Angelo Bridge and the Porta del Popolo gate, Via Leonina, which was then renamed Via di Ripetta. Between 1523 and 1527, Pope Clement VII had the third branch of the so-called Trident built, the current Via del Babuino.

At the same time, this area of Rome was enhanced with the construction of noble and cardinal palaces, churches, public monuments and the first fountains. In around the 1600s, under

XII

VIII

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X IX

Paul Sixtus V, the ancient Egyptian obelisks were erected as focal points of the new road layouts, which extended the urbanisation process outside Campus Martius. The most important urban interventions of the 17th century included adjusting in the difference in height of Piazza di Spagna, with the construction of the Spanish Steps, the Porto di Ripetta and Piazza del Popolo. In the Napoleonic era, the area changed its name from Campo Marzo to Campo Marzio. With the annexation of Rome to the Kingdom of Italy in 1870, work began on the sustaining walls of the Tiber, the demolishment of the Porto di Ripetta and the construction of the Cavour Bridge. The last big transformation of the area took place in the 1930s, when the buildings that surround the mausoleum of Augustus were gutted and new buildings in dazzling travertine were erected in the place of the one hundred and twenty demolished houses. The mausoleum of Augustus was used as a concert hall until 1936. It is currently undergoing restoration together with the surrounding area. This area of Rome has an abundance of churches, including the Basilica of San Lorenzo in Lucina, which we 1 will talk about in another of our walks, and the church of Santa Maria del Popolo, where you can find two frescoes by Caravaggio, the subject of a more indepth article on pages 22 and 23.

In the 19th century, Piazza di Spagna was known as the “English district”, inhabited by famous British personalities such as Byron, who spent his Roman years in Piazza di Spagna, but also Keats, who, in 1821, lived there for five months before he died in what is now the Keats-Shelley museum. Charles Dickens also took lodgings at the Hotel Meloni near the Spanish Steps.

In 1848, the building located at Piazza di Spagna 31 became home to the “Casino degli Inglesi”, a literary circle, which then moved to Lepri Palace in Via dei Condotti. The “Caffè degli Inglesi”, which was destroyed in the 19th century and adorned

by Giovanni Battista Piranesi, could be found on the corner of Piazza di Spagna 85, and Via delle Carozze 81. In 1893, Isabel Cargill and Anna Maria Babington decided to invest their savings in a tearoom in the capital city, in Via Due Macelli, intended to serve the English speaking community. At the time, drinking tea was not customary in Italy and it could only be bought at chemists. The Babington tearooms were immediately successful and so, after just one year, they moved to Piazza di Spagna, inside a prestigious 18th century building.

Via dei Condotti, one of the streets that Casanova loved, was already famous in the mid-18th century for its cafés, the new institutions of the time, places where people met and discussed art and culture, providing an alternative to the Academies, but they were also houses of corruption and perdition. The cafés were frequented by artists, travellers and authors, who gathered in the pursuit of worldliness, culture and politics, turning their backs on official environments. In Via dei Condotti, you can still find the Antico Caffè Greco, founded in 1760. Among its famous 19th century clients were Percy Bysshe Shelley, George Gordon Byron and Nikolaj Gogol (who is said to have finished “The Dead Souls” at one of its tables).

Palazzo di Spagna, seat of the Embassy of Spain since 1647, gave its name to the section of the square in front of the ambassador’s residence, while the area of the square towards Via del Babuino was called Piazza di Francia.

Finally, it was here that Giacomo Casanova wrote, in his “Memoirs”, how arriving in Rome had provoked strong emotions.

VII Antico Caffè Greco

VIII Via dei

Condotti

IX Casa-museo di Giorgio

De Chirico

X Piazza di Spagna

XI Chiesa della Trinità

dei Monti

XII Accademia di Francia

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ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA: PIAZZA DI SPAGNA

“Con somma gioia vi guiderò a scoprire uno dei quartieri di Roma che più ho apprezzato durante la mia vita terrena”.

Busto in marmo di Giuseppe Vasi a Corleone, in Sicilia - Marble bust of Giuseppe Vasi in Corleone, Sicily

“It is with the utmost pleasure that I will accompany you on the discovery of one of the districts in Rome I appreciated the most during my life”.

G.VaSI Passeggiata d’arte e fotografia creativa a piazza di Spagna, attraverso il rione Campo Marzio.

Art and creative photography walk in the Spanish Steps, through the Campo Marzio district.

by Francesco Roesler Franz

M M

i chiamo Giuseppe Vasi, sono nato a Corleone il 27 agosto 1710. Sono stato architetto e vedutista, membro dell’Accademia di San Luca e di quella dell’Arcadia. La mia fama è dovuta principalmente all’incisione, di cui sono stato maestro e di cui ho insegnato i segreti della tecnica anche a Giovanni Battista Piranesi. Quando giunsi a Roma nel 1736 proveniente dalla Sicilia, buona parte del territorio di Campo Marzio era un brulichio di cantieri per l’abbellimento, deciso dai Papi, di questo quartiere.

Il nostro percorso inizia fuori dalle mura della nostra amata città, precisamente da Villa Caproni, una costruzione in mattoni rossi edificata dal tenore Tito Schipa sul Lungotevere Arnaldo da Brescia, che ora è sede della Temple University (PHOTO 8, 9) (VEDI PAGINE 64-65). Proseguendo su via Pisanelli troviamo il Museo Hendrik Christian Andersen, poco conosciuto ma ricco di splendide statue. L’artista danese alla sua morte nel 1940 lasciò in eredità allo stato italiano, la sua collezione con la sua abitazione e il suo atelier. Il palazzo, costruito negli anni Venti sul progetto dello stesso Andersen, è un edificio stile “palazzina con annesso studio di scultura” (VEDI PAGINE 16-17). Il museo è gestito dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di via Giulia.

Adiacente in via Giuseppe Pisanelli 39/41 si trova l’originale Hotel Etico (VEDI PAGINE 46-49).

Proseguendo il nostro itinerario ci dirigiamo prima in via Flaminia 30, per un coffee break da Castroni (membro dell’Associazione Botteghe Storiche Roma) e poi verso la Porta del Popolo (PHOTO 3), dove termina la via Flaminia, l’antica arteria di derivazione romana. Varcata la porta entriamo nella celebre piazza del Popolo (PHOTO 10, 15, 16) realizzata dall’architetto Giuseppe Valadier. A sinistra della porta si erge la chiesa di Santa Maria del Popolo (PHOTO 12, 13, 14) celebre per la Cappella Cerasi a cui lati sono stati realizzati due affreschi dal Caravaggio: La Crocifissione di San Pietro e La Conversione di San Paolo (PHOTO 13, 14), mentre la pala d’altare è di Annibale Carracci.

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y name is Giuseppe Vasi, I was born in Corleone, Sicily, on 27th August 1710. I was an architect and vedutista, a member of the Accademia di San Luca and of the Accademia dell’Arcadia. My fame is mainly thanks to my engravings, in which I am a master and whose secrets I revealed to Giovanni Battista Piranesi. When I arrived in Rome from Sicily in 1736, a great part of Campus Martius was covered in building sites commissioned by the Popes in order to make the area more attractive.

Our tour starts outside the walls of our beloved city, from Villa Caproni to be exact, a red brick building built by the tenor Tito Schipa on the Lungotevere Arnaldo da Brescia, which is now the seat of the Temple University (PHOTO 8,9) (SEE PAGES 6465). Continuing along Via Pisanelli we come across the Hendrik Christian Andersen Museum, which is not very well known but full of splendid statues. When the Danish artist died in 1940, he bequeathed his collection, his house and his workshop to the Italian State. The building, which was constructed in the 1920s from Andersen’s own design, had an annexed sculpture studio (SEE PAGES 16-17). The museum is managed by the National Gallery of Modern Art in Via Giulia. Nearby in Via Giuseppe Pisanelli 39/41 you will find the original Hotel Etico (SEE PAGES 46-49).

Continuing our itinerary, we will first go to Via Flaminia 30, for a coffee break at Castroni’s (member of the Association of Historical Shops in Rome) and then head towards the Porta del Popolo gate (PHOTO 3), where the ancient Roman arterial road, the Via Flaminia, ends. Once we have passed through the gate we enter the famous square Piazza del Popolo (PHOTO 10, 15, 16) that was designed by the architect Giuseppe

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Note alla

lettura Footnotes

di Spagna e il suo PRoma,iazza rione Campo Marzio a è la sesta delle 12

the Campo Marzio District in Rome is the sixth of the 12 Roman Walks: a complete plan of the work is published on the back of the cover.

[A] La Passeggiata è ideata con finalità artistiche e fotografiche: - massimo rilievo al monumento principale e alla sua ubicazione - includere luoghi del rione di fascino visivo, artistico e di sicura resa fotografica [A] The Walk is conceived for artistic and photographic purposes: - maximum focus on the main monument and its location - to include places in the district with visual, artistic and guaranteed photographic charm [B] La Passeggiata fotografica ha luogo: - a piedi per la durata di circa 3 ore - con 12 soste “fotografiche” nei punti d’interesse del rione (il percorso completo è nelle pagine successive).

[B] The Photographic Walk: - is about a 3-hour walk - includes 12 “photo” stops in places of interest in the district (the exact route can be found on the following pages).

[C] laterali contengono le didascalie delle foto e le informazioni tecniche: “le ricette” per scattare foto come quelle pubblicate in queste pagine.

[C] down the side of the pages contain photo captions and technical information: “recipes” for taking photos like those published in this magazine.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 13

Giuseppe Vasi Scalinata in Piazza di Spagna

Passeggiate di Roman Walks: il piano completo dell’opera è pubblicato sul retro della copertina.

ImaGe

FactorY PhotoTips

Photo 1 (PAGE 11) Sulla scalinata di piazza di Spagna, un backstage scattato per testimoniare come il gruppo di Ca’Art Studio si muove tra la folla con naturalezza cercando un esperienza.

Questo scatto fugace è stato effettuato seduti, a una distanza dalle modelle di circa 3 gradini. L’immagine è stata eseguita con un grandangolo e poi leggermente ritagliata e desaturata. n the Spanish steps, a backstage photograph taken as witness to how the Ca’Art Studio group moves around the crowds naturally looking for an experience. This fleeting shot was taken sitting down, at a distance of about 3 steps from the models. The image was taken with a wide-angle lens and then slightly cropped and desaturated.

Floriana Cason Photo 2 (PAGES 12-13) Un primo piano della Barcaccia nella maestosa piazza di Spagna. La fontana è stata messa in risalto con una lunghezza focale 12mm, per poi proiettare lo sguardo verso il punto di fuga (la chiesa di Trinità dei Monti),

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ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA: PIAZZA DI SPAGNA A parte queste splendide opere, la chiesa si può considerare come il classico museo integrale, che nella visita a questo quartiere, non può mancare di essere incluso.

Tra i molti tesori troviamo la Cappella Chigi edificata su disegno di Raffaello Sanzio da Agostino Chigi, come mausoleo della sua potente famiglia nel 1513.

Per la sua realizzazione, e il suo costante abbellimento, si alternarono per oltre un secolo i più importanti artisti di Roma fino a Gian Lorenzo Bernini. Questa chiesa, nei secoli oggetto di attenzione soprattutto da parte degli amanti dell’arte, ha conosciuto in tempi recenti una popolarità inaspettata poiché la Cappella Chigi compare nel romanzo e nel film “Angeli e Demoni” di Dan Brown.

Usciti dalla chiesa si rimane abbagliati dall’obelisco (PHOTO 10) al centro di piazza del Popolo innalzato dall’architetto Domenico Fontana che nella nuova Roma “sistina“ sarebbe stato visibile da ben quattro diverse e importanti strade: via del Babuino, via del Corso, via di Ripetta oltre naturalmente via Flaminia, il cui rettilineo metteva in comunicazione il centro storico con Ponte Milvio e con il Nord Italia tramite la via Cassia. Per permettere la fattibilità del suo progetto, l’architetto Fontana non esitò a distruggere interi caseggiati e locande che sorgevano in questa area compreso quello che a lungo fu considerato il più bel palazzo di Roma Antica, ovvero il Settizonio, fatto costruire da Settimio Severo. Sisto V era sicuro di avere come missione quella di distruggere definitivamente i simboli pagani di Roma. Fontana riuscì nell’impresa: il monolite risalente al faraone Seti I (1304 a.C.) e pesante più di 200 tonnellate, fu innalzato e inaugurato il 25 marzo 1589.

Proseguiamo il nostro cammino verso l’Hotel de Russie in via del Babuino 9 dove entriamo per ammirare lo

splendido giardino alle pendici del Pincio.

Via del Corso è segnata dalle due chiese “gemelle” affiancate la Chiesa di Santa Maria dei Miracoli e la Basilica di Santa Maria in Montesanto, nota come la chiesa degli artisti dove vengono celebrati i funerali di persone legate al mondo della cultura e della televisione. Nelle traverse laterali di via del Corso incontriamo l’Hotel Valadier in via della Fontanella 15 e l’Antica Hostaria al Vantaggio (PHOTO 11) (membro dell’Associazione Botteghe Storiche Roma) di Luigi e Costantino De Vincenti, in via del Vantaggio 35.

Oltre a gustare tipici piatti romani, quali i tonnarelli con sugo di coda o i rigatoni alla grigia, è possibile assaggiare la famosa pizza Vantaggio, oppure fermarsi al bar per una torta di ricotta romana.

Imbocchiamo ora via del Babuino, svoltiamo per il vicolo Alibert e ci immettiamo su via Margutta (PHOTO 21). Una delle vie più romantiche di Roma, resa celebre 3 14 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

SEGUE A PAGINA 20

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ANCIENT AND MODERN BEAUTIES OF ROME : THE SPANISH STEPS

ripercorrendo tutta la scalinata. Desaturazione e contrasto di luci e ombre evidenziano il tratto scultoreo. close up of the Barcaccia Fountain in the majestic Piazza di Spagna. I wanted to highlight the fountain with a focal length of 12mm, to then project the gaze towards the convergence point (which is the Trinità dei Monti church), retracing the Spanish steps.

Desaturation and contrasting light and shadows highlight the sculptural traits.

Floriana Cason Photo 3 (PAGE 14) A piedi, a un semaforo in attesa che scatti il verde: la Porta del Popolo è veramente a ridosso. Con una lunghezza focale 12mm è stato possibile riprenderla nella sua totalità (è stato effettuato un ritaglio successivamente) lasciando allo spettatore un’idea di quello che, nel passato, il viandante ammirato avrebbe trovato una volta varcata la porta: la celebre piazza. n foot, waiting for the traffic lights to turn green: the Porta del Popolo is right in front of us. It was possible to capture it in its entirety thanks to the focal length of 12mm (the photo was later cropped) leaving the viewer with the idea of what, once upon a time, the admiring wayfarer would have found once through the gate: the famous square.

Floriana Cason Photo 4 (PAGES 14-15) Dalla Trinità dei Monti i possibili scorci panoramici sono molti. Ne ho isolato uno (55mm): la cupola di San Pietro. Comprendere nell’inquadratura gli slanciati arbusti, desaturare ed aumentare il microcontrasto rende questo panorama diverso dalle solite modalità di ripresa. rom Trinità dei Monti there are many possible panoramic views. I have isolated one (55mm): the dome of Saint Peter’s. What makes this view different from the usual photography modes is having captured the tall trees in the frame as well as desaturating and increasing the micro-contrast.

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Valadier. On the left of the gate is the Santa Maria del Popolo church (PHOTO 12, 13, 14), famous for the Cerasi Chapel, which is flanked by two frescoes by Caravaggio: The Crucifixion of Saint Peter and The Conversion of Saint Paul on the Road to Damascus (PHOTO 13, 14), whilst the altarpiece is by Annibale Carracci. Apart from these splendid masterpieces, the entire church can be considered a classical museum and it must be part of any tour to this district. Among the many treasures, we find the Chigi Chapel, built in 1513

by Agostino Chigi, as a tomb for his powerful family, from a design by Raffaello Sanzio. For more than a century the most important artists in Rome, up to Gian Lorenzo Bernini, took part in building and decorating it. This church, which has been admired for centuries, particularly by art lovers, has recently gained unexpected popularity thanks to the Chigi Chapel appearing in the novel “Angels and Demons” by Dan Brown.

Once out of the church we are blinded by the obelisk (PHOTO 10) in the middle of Piazza del Popolo, erected by the architect Domenico Fontana, which in the new “sistine” Rome would

have been visible from four different and important roads: Via del Babuino, Via del Corso, Via di Ripetta and, of course, Via Flaminia. This straight road linked the historical centre with the Ponte Milvio bridge and the north of Italy with the Via Cassia. In order to carry out his project, the architect Fontana did not hesitate in destroying entire tenements and taverns in the area, including what for a long time had been considered the most beautiful building in Ancient Rome, the Settizonio, built by Septimus Severus. Pope Sixtus V was convinced that his mission was to definitively destroy all the pagan symbols of Rome. Fontana succeeded in this quest: the monolith dating back to Pharaoh Seti I (1304 B.C.) weighs more than 200 tonnes, and was erected and inaugurated on 25th March 1589.

We continue our walk towards the Hotel de Russie in Via del Babuino, 9 where we will stop to admire its splendid garden at the foot of the Pincian hill. Via del Corso is marked by two “twin” churches, the Santa Maria dei Miracoli church and the Basilica of Santa Maria in Montesanto, famous for CONTINUED ON PAGE 21

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Sandro Lombardo Photo 5 (PAGE 16) Casa De Chirico. Scattata con grandangolo per cercare di far entrare nell’immagine quanti più elementi possibile. La caratteristica della casa/studio di questo grande artista è infatti quella di essere un vero e proprio museo ed ogni parete,

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 15

ImaGe

FactorY PhotoTips

ogni tavolo, ogni angolo sono pieni di quadri, di sculture o di disegni. e Chirico’s house. Taken with a wide-angle lens in order to capture as many elements as possible in the shot. The characteristic of the artist’s house/workshop is that of being a true museum, with every corner full of paintings, sculptures or sketches.

Rossana Farina Photo 6 (PAGE 16) Casa di Goethe in via del Corso. Scultura e disegno in una delle sale della mostra permanente che racconta il viaggio in Italia di Goethe.

Ho scelto questa immagine per la chiarezza dei toni e perché permette al visitatore di scoprire molti aspetti del vivere quotidiano degli artisti nel famoso appartamento in via del Corso. Lunghezza focale: 21mm. oethe house in Via del Corso. Sculpture and design in one of the permanent exhibition rooms, which recount Goethe’s travels through Italy.

I chose this image for the clarity of tones and because it allows the visitor to discover many aspects of the daily lives of these artists in the famous apartment in Via del Corso.

Focal length: 21mm.

Federico Porta Photo 7 (PAGE 17) Studio De Chirico. Scattata con un obiettivo normale ma leggermente anticata. Ho provato un’enorme emozione a fotografare lo studio di De Chirico. Tutto era stato lasciato al suo posto, come se l’artista fosse sceso un secondo a piazza di Spagna per una passeggiata e potesse rientrare da un momento all’altro per finire una sua opera. e Chirico’s workshop. Taken with a normal lens but slightly antiqued. I experienced such strong emotions when photographing De Chirico’s workshop. Everything has been left in its place, as if the artist just popped out for a walk around the Spanish Steps,

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IL MUSEO DELLA PASSEGGIATA | THE MUSEUM ON THE WALK Casa-museo di Giorgio De Chirico

Giorgio De Chirico House-Museum

Per il pittore Giorgio De Chirico, la piazza di Spagna si as- For the artist Giorgio De Chirico, Piazza di Spagna is associsocia con i concetti di centrabilità di antieccentricità. Sita ated with the concepts of centrality of the anti-eccentricity. nel Palazzetto dei Borgognoni e inaugurata come museo Situated in Palazzetto dei Borgognoni, the artist’s house was nel 1998, la Casa dell’artista è costituita dalla parte abita- opened as a museum in 1998. It is composed of the living tiva, lo studio del Maestro e un’ampia terrazza. Arrivato a quarters, the Master’s workshop and a large terrace. De Roma nel 1944, dopo lungo girovagare in Europa e a New Chirico arrived in Rome in 1944 after travelling extensively in York, De Chirico stabilì la propria residenza in questa casa Europe and New York, and he settled in this house in 1948, dal 1948, e ci trascorse gli ultimi trent’anni della sua vita, where he spent the last thirty years of his life with his seccon la seconda moglie Isabella Pakzswer. Il Museo offre ond wife Isabella Pakzswer. The museum offers visitors the un’occasione unica di avvicinarsi al mondo privato e quo- chance to get closer to the painter’s private daily life. The tidiano del pittore. I sontuosi ambienti ci immergono in sumptuous décor transports us into a rubenesque vision una visione rubensiana of 17th century style CASE-MUSEO A CAMPO MARZIO di grandi saloni di stile rooms, with a conseicentesco, con un cospicuous number of spicuo numero di opere. works of art, some in Alcune in preziose precious gold frames. cornici dorate, tende Red damask curtains, damascate color rosso, silverware, wooden argenti, putti in legno, cherubs, marble tables tavolini di marmo e and Louis XVI style poltroncine stile Luigi armchairs. In addition XVI. Oltre ai dipinti e to paintings and sculpalle sculture tra cui i tures, which include ritratti di Isabella e auportraits of Isabella as toritratti, il corpus delle well as self-portraits, “Vite silenti” e la produthere is the corpus of Abitazioni di grandi artisti che hanno vissuto zione pittorica del pethe “Silent Lives” painta Roma, diventate musei aperti al pubblico. riodo “Neometafisico”. ings and his works from Si può vedere anche Historic Residences. The homes of great artists who lived in the “neo-metaphysical” lo studio dell’artista, Rome, which have become museums open to the public. period. You can also senza dubbio, il luogo visit the artist’s studio,

by Olga Matsyna più suggestivo: la luce which is without doubt che filtra dall’ampio the most evocative lucernario del soffitto place in the museum: si posa sul cavalletto the light, which filters del “Pictor Optimus” e in through a skylight in sugli oggetti del methe ceiling, shines down stiere usati dal Maestro: on the easel of the pennelli, colori, cornici, “Pictor Optimus” and tavolozza. Da un’ampia the tools of his trade: terrazza si può ammipaintbrushes, paints, rare, come faceva De frames, and palettes.

Chirico, lo spettacolo di From the large terrace Roma e della natura. you can admire, as De Chirico did, both nature Casa-museo and the spectacle that is dello scultore Rome. norvegeseamericano Hendrik House-museum 6 Christian Andersen of the NorwegianAmerican sculptor Hendrik Christian Andersen Lo scultore norvegese-americano Hendrik Christian Andersen (Bergen, 1872-Roma, 1940) visse a Roma dalla fine del The Norwegian-American sculptor Hendrik Christian AnderXIX secolo fino alla morte. La palazzina da lui stesso fatta sen (Bergen, 1872-Rome, 1940) lived in Rome from the end of costruire fu decorata in stile Eclettico Neo-rinascimen- the 19th century until his death. The building, which he had tale. Al piano terra vi sono due grandi atelier con le opere constructed, was decorated in an eclectic neo-renaissance dell’artista, al primo piano la sua abitazione, ora utilizzata style. On the ground floor are two large ateliers containing per mostre temporanee. Tutta la produzione artistica dello the artist’s works, and on the first floor we find his residence, scultore raccolta nel museo è quasi interamente incentrata which is now used for temporary exhibitions. Almost all of attorno all’idea utopica di una grande “Città mondiale”, the sculptor’s artistic works on display are focused entirely destinata ad essere la sede internazionale di un perenne on the utopian idea of a large “World City”, destined to be the laboratorio di idee nel campo delle arti, delle scienze, della international seat of a permanent laboratory of ideas in the filosofia, della religione, della cultura fisica. fields of art, sciences, religion and physical culture.

dImore StorIche

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Keats-Shelley House

Keats-Shelley House

La Keats-Shelley House, che si trova accanto alla Scalinata di piazza di Spagna, è stata l’ultima dimora di John Keats, che vi morì nel 1821 a soli venticinque anni. L’esterno dell’edificio è simile a com’era quando Keats arrivò a Roma nel vano tentativo di rallentare le ineluttabili conseguenze della tubercolosi. Aperta al pubblico nel 1909, questa casa-museo contiene una ricca collezione di quadri, sculture, manoscritti, oggetti e prime edizioni delle opere di John Keats, Percy Bysshe Shelley e Lord Byron, che sono, indubbiamente, i più importanti esponenti del tardo romanticismo inglese. Il Museo ospita anche un reliquiario contenente una ciocca di capelli di John Milton e di Elizabeth Barrett Browning, una maschera di carnevale in cera di Lord Byron e manoscritti di Jorge Luis Borges, Oscar Wilde, Mary Shelley, Walt Whitman, William Wordsworth, Robert Browning e Joseph Severn, l’amico e compagno di viaggio di Keats.

The Keats-Shelley House, which can be found alongside the Spanish Steps, was the last abode of John Keats, who died there in 1821 at just 25. The outside of the building is the same as when Keats arrived in Rome in the vain attempt to slow down the inescapable consequences of tuberculosis. Opened to the public in 1909, the house-museum contains a rich collection of paintings, sculptures, manuscripts, objects and first editions of works by John Keats, Percy Bysshe Shelley and Lord Byron, who are, without doubt, the most important exponents of late English Romanticism. The museum also hosts a reliquary containing a lock of hair belonging to John Milton and one belonging to Elizabeth Browning, a wax carnival mask belonging to Lord Byron, as well as manuscripts written by Jorge Luis Borges, Oscar Wilde, Mary Shelley, Walt Whitman, William Wordsworth, Robert Browning and Joseph Severn, Keats’ friend and travel companion.

Casa di Goethe

Goethe House

Johann Wolfgang von Goethe (17491832) soggiornò a Roma dal 1786 al 1788, durante il viaggio che fece in Italia assieme a Johann Heinrich Wilhelm Tischbein e altri artisti tedeschi. Nelle stanze dove visse lo scrittore è stato inaugurato nel 1997 l’unico museo tedesco all’estero: la Casa di Goethe.

Un luogo di incontri artistici, scientifici e culturali, grazie alle conferenze e ai colloqui che vi si tengono. La Casa di Goethe ospita anche una mostra permanente con testi in tedesco, italiano e inglese basati sul viaggio in Italia e soprattutto il soggiorno a Roma dell’illustre letterato tedesco. Le mostre temporanee ospitate dal museo sono dedicate ai rapporti politici ed interculturali italo-tedeschi.

Johann Wolfgang von Goethe (17491832) stayed in Rome between 1786 and 1788, during his travels through Italy with Johann Heinrich Wilhelm Tischbein and other German artists.

The only German museum abroad was opened in 1997, in the rooms where the writer lived: the Goethe House. A place for artistic, scientific and cultural gatherings, thanks to the conferences and meetings that are held here. The Goethe House also houses a permanent exhibition of texts in German, Italian and English, based on the famous German writer’s travels in Italy and more specifically his stay in Rome. The temporary exhibitions are dedicated to political and intercultural Italo-German relations.

Studio Canova

Canova’s Studio

In questo studio dell’arte Neoclassica, Antonio Canova realizzò quasi tutte le sue sculture. Privileggiava il marmo di Carrara che faceva trasportare da cavalli e buoi verso il Tevere per poi farlo traghettare fino al Porto di Ripetta.

Nel 1822, dopo la morte dell’artista, suo fratello Giovanni Battista Sartori Canova, fece portare tutti i gessi del celebre scultore a Possagno, il paese natale, e creò il Nuovo Studio detto la Gipsoteca. Oggi, lo Studio romano di Antonio Canova è di proprietà delle famiglie Vitale e Giuliani che lo hanno restaurato e reso accessibile a tutti gli amanti dell’arte.

In this neoclassical art studio, Antonio Canova made almost all of his sculptures. He favoured the marble from Carrara and had it transported to the river Tiber by horses and oxen, and then ferried to the Porto di Ripetta. In 1822, after the artist’s death, his brother Giovanni Battista Sartori Canova had all the well-known sculptor’s plaster cast models taken to Possagno, his hometown, where he created the Nuovo Studio, known as the Gipsoteca. Today, Canova’s Roman Studio belongs to the Vitale and Giuliani families who have renovated it and made it accessible to all art lovers.

le caSe-muSeo dI roma house-museums in rome

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Dimore del Seicento e atelier che conservano la storia e gli arredi degli autori che hanno vissuto in quei luoghi, con le testimonianze raccontate dai loro volumi, manoscritti, oggetti d’antiquariato collezionati e dai pianoforti che hanno suonato.

7th Century residences and atelier, which preserve the history and the furnishings of the authors who lived there, with the testimonials told by their writings, manuscripts, antiques collections and the pianos that they played.

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via P. S. Mancini, 20 | www.museoandersen.beniculturali.it | 06 3219089 viale Pietro Canonica, 2 | www.museocanonica.it | 06 8842279 via Cassia, 492 | www.fondazionecrocetti.it | 06 33711468 piazza di Spagna, 31 | www.fondazionedechirico.org | 06 6796546 via del Corso, 18 | www.casadigoethe.it | 06 32650412 piazza di Spagna, 26 | www.ksh.roma.it | 06 6784235 Lungotevere della Vittoria, 1 | www.albertomoravia.it | www. fondoalbertomoravia.it | 06 3203698 via Antonio Bosio, 13b/15 | www.studiodiluigipirandello.it | 06 44291853 via Zanardelli, 1 | www.museopraz.beniculturali.it | 06 6861089 via di San Teodoro, 8 | www.scelsi.it | 06 69920344

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ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA: PIAZZA DI SPAGNA

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and could come back at any moment to finish his work.

Rossana Farina Photo 8 (PAGE 18) La sala degli affreschi rappresentata in questa pagina è uno degli ambienti più affascinanti di Villa Caproni, sede della Temple University a Roma, nel Lungotevere Arnaldo da Brescia. Gli affreschi, rappresentati da Floriana Cason nella foto a doppia pagina, coprono completamente le quattro pareti dell’ambiente e dalle finestre si ha una spettacolare vista sul Tevere. he frescoes room on this page is one of the most appealing rooms in Villa Caproni, seat of the Temple University of Rome, situated on the Lungotevere Arnaldo da Brescia.

The frescoes, in the double page photo by Floriana Cason, completely cover the four walls of the room and there is a spectacular view of the Tiber river from the windows.

Gabriel Rifilato Photo 9 (PAGES 18-19) Visitando i locali della Temple University a Roma, si fa un salto nella antica Roma grazie ai trompe l’oeil della struttura. In questo scatto è stata creata una simmetrica delle linee, ricercando il parallelismo con l’arredamento della stanza. Sono state messe in relazione tra loro, le linee orizzontali delle sedie (in primo piano), con la linea del camino, del soffitto marmoreo disegnato, e della vera porta che conduce in un’altra stanza. Questa immagine è stata effettuata con una lunghezza focale 24mm. hen visiting the rooms in the Temple University of Rome, we take a leap back in time to ancient Rome thanks to the trompe l’oeils of the building. In this photo, a symmetry of lines has been created, in search of a parallelism with the room’s furnishings. The

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horizontal lines of the chairs (in the foreground) and the lines of the fireplace, the marble designed ceiling and the real door that leads into another room have been correlated.

This image was taken with a 24mm focal length.

Floriana Cason Photo 10 (PAGE 20) Piazza del Popolo. Prime luci dell’alba, unico momento della giornata nel quale è possibile vedere questa bellissima piazza deserta.

Foto scattata con un grandangolo per poter abbracciare nell’immagine la porzione più ampia possibile della piazza. iazza del Popolo. Daybreak, the only part of the day where we can experience this deserted square. The photo was taken with a wide-angle lens in order to envelop the widest possible portion of the square in the shot.

Rossana Farina Photo 11 (PAGES 20-21) Luigi De Vincenti e il fratello Costantino, provenienti da una famiglia di origine calabrese, gestiscono dagli anni Sessanta l’Antica Hostaria Al Vantaggio, in via del Vantaggio, luogo storico della cucina romana già dal 1920.

Il locale del Seicento, affrescato, fa parte dell’Associazione Botteghe Storiche del Comune di Roma. uigi De Vincenti and his brother Costantino, coming from a Calabrian family, have managed the Antica Hostaria Al Vantaggio since the Sixties.

It is situated in Via del Vantaggio, a historic place for local Roman cooking since the 1920s. The eatery, which dates back to the 17th century, is also part of the Association of Historical Shops in Rome.

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in tutto il mondo dai suoi artisti, da Federico Fellini che ci abitò e da Renato Rascel che ha citato nel testo di “Arrivederci Roma” il nome di questa celebre via, luogo preferito da artisti, registi, attori. Molti la considerano la via più misteriosa di Roma, quasi compressa tra via del Babuino e la collina del Pincio. Soprattutto nasconde un segreto nel suo nome che nessuno sa da cosa derivi esattamente. C’è chi ipotizza che possa derivare dalla locuzione maris gutta ovvero “goccia di mare“ per la sua presunta vicinanza nell’antichità ad un ruscello. Di certo il suo fascino misterioso è rimasto intatto nel tempo, grazie ai molti personaggi famosi che vi hanno abitato, agli antichi palazzi dagli scaloni monumentali e ai prestigiosi terrazzi.

In via Margutta al 118 incontriamo il ristorante vegetariano (VEDI PAGINE 54-57) di Tina e Claudio Vannini, per una pausa “olistica” della nostra passeggiata e un indimenticabile pasto vegetariano. Al 103 troviamo la galleria Vittoria (PHOTO 20) membro dell’ ) di Tiziana e Tiziano Todi. Tiziana Todi ha ereditato la galleria Vittoria in via Margutta dal padre Enrico il quale, a sua volta, l’aveva fondata negli anni Settanta con la collaborazione del regista cinematografico Luigi Magni. Inoltre: al 56 l’originale Hotel Art (VEDI PAGINE 58-59), al 102 la galleria d’arte Monogramma (PHOTO 18) di Giovanni e Gianluca Morabito, al 53/b l’eccentrica Bottega del Marmoraro (PHOTO 17) di Sandro SEGUE A PAGINA 26

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being where the funerals of people from the world of culture and television are held. In the side streets of Via del Corso we come across the Hotel Valadier in Via della Fontanella, 15, and the Antica Hostaria al Vantaggio (PHOTO 11) (member of the Association of Historical Shops in Rome) belonging to Luigi and Costantino De Vincenti, in Via del Vantaggio, 35.

In addition to tasting typical roman dishes, such as “tonnarelli con sugo di coda” or “rigatoni alla grigia”, you can also taste the famous Vantaggio pizza, or stop at the bar for a slice of Roman ricotta cake.

We are now going to turn into Via del Babuino, then into Vicolo Alibert which takes us onto Via Margutta (PHOTO 21).

This is one of the most romantic streets in Rome, loved and frequented by artists, actors and directors. It is famous all over the world thanks to the artists Federico Fellini - who lived there - and Renato Rascel, who mentioned the name of this famous street in the lyrics of his song “Arrivederci Roma”. Many people consider it the most mysterious street in Rome, almost squashed between Via del Babuino and the Pincian hill. Most of all it hides a secret in its name, which no one knows exactly where it came from. Some think that it could derive from the locution maris gutta or “Sea drop” given its ancient vicinity to a stream. What is certain is that its charm has remained intact over the years, thanks to many famous celebrities who have lived here, and the ancient buildings with their monumental staircases and prestigious terraces. At number 118 Via Margutta, we come across the vegetarian restaurant “Il Margutta” (SEE PAGES 54-57) run by Tina and Claudio Vannini, CONTINUED ON PAGE 27

(PAGE 21) Dettaglio del pannello inferiore della tomba di Gisleni nella Basilica di Santa Maria del Popolo.

La natura tetra dell’opera viene esaltata dalla profondità delle ombre. Lunghezza focale: 29mm. etail of the lower panel of Gisleni’s tomb in the Basilica of Santa Maria del Popolo.

The dark nature of the opera is exalted by the depth of the shadows. Focal length: 29mm.

Federico Porta Photo 13 (PAGE 22) La Conversione di San Paolo, opera di Caravaggio conservata nella Cappella Cerasi nella Basilica di Santa Maria del Popolo.

Mi ha colpito il forte contrasto tra la luce dei soggetti e il fondo nero, che appunto si presta in modo perfetto a far risaltare i volumi dei personaggi ed in particolare del cavallo. Lunghezza focale: 35mm. he Conversion of Saint Paul on the Road to Damascus

by Caravaggio is housed in the Cerasi Chapel in Basilica of Santa Maria del Popolo.

What struck me was the strong contrast between the light of the subjects and the dark background, which lends itself perfectly to highlighting the volume of the subjects and in particular the horse. Focal length: 35mm.

Federico Porta Photo 14 (PAGE 23) La Crocifissione di San Pietro dipinta da Caravaggio, all’interno della Cappella Cerasi nella Basilica di Santa Maria del Popolo.

Come in molte opere del pittore, lo sfondo scuro mette in forte evidenza i soggetti illuminati e crea dei contrasti molto netti.

Lunghezza focale: 16mm. he crucifixion of Saint Peter painted by Caravaggio, inside the Cerasi Chapel in the Basilica of Santa Maria del Popolo.

Like many of the artist’s works, the dark background highlights the illuminated subjects and creates very

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distinct contrasts. Focal length: 16mm.

Federico Porta Photo 15 (PAGE 24) Piazza del Popolo. Particolare della fontana dei Leoni, che circonda l’obelisco Sistino.

Sullo sfondo le chiese gemelle, Santa Maria in Montesanto e Santa Maria dei Miracoli, “guardiani” del Tridente, formato da via di Ripetta, via del Corso e via del Babuino.

Lunghezza focale: 35mm. iazza del Popolo. A detail of the Fountain of the Lions, which surrounds the Sistine obelisk. In the background we can see the twin churches, Santa Maria in Montesanto and Santa Maria dei Miracoli, “guardians” of the Trident which is composed of the three streets, Via di Ripetta, Via del Corso and Via del Babuino.

Focal length: 35mm.

Federico Porta Photo 16 (PAGES 24-25) In un pomeriggio estivo, ho cercato di inquadrare, chinandomi verso il basso, le due chiese gemelle, come vengono chiamate, situate a piazza del Popolo: Santa Maria in Montesanto e Santa Maria dei Miracoli. La leggera desaturazione, apporta una luce sensibilmente naturale.

La lunghezza focale è di 27mm. n a summer afternoon, I tried to frame, by crouching down, the two twin churches, as they are called, situated in Piazza del Popolo: Santa Maria in Montesanto and Santa Maria dei Miracoli. The slight desaturation, gives a substantially natural light. The focal length is 27mm.

Livia Mazzani Photo 17 (PAGE 26) Sandro Fiorentini, il “marmoraro” di via Margutta, è un personaggio straordinario che ha ereditato questa spettacolare bottega artigiana da suo padre. Realizza sul marmo, con tecnica artigianale, insegne e iscrizioni. La sua bottega è di grandissimo fascino visuale e di grande originalità fotografica. Contiene migliaia di marmi incisi, utensili d’epoca e un camino dove Sandro, benché nel cuore della città, si cucina da mangiare.

Rita Perra, la nostra collaboratrice gli chiede: “Qual è la tua

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L’ARTISTA DELLA PASSEGGIATA |

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iamo alla fine del ‘500. In una Roma cosmopoe are at the end of the 16th century. A young lita, capitale della cristianità e in pieno fervore painter arrives from his native Milan to the cosarchitettonico giunge dalla natia Milano un mopolitan city of Rome, the home of Christianity, pittore poco più che ventenne, Michelangelo Merisi, where the architectural fever was at its height. He is not detto Caravaggio (dal luogo natio dei genitori), an- more than twenty years old and his name is Michelangelo sioso di affermare il suo precoce talento pittorico.

Merisi, or Caravaggio (the name of his parents’ birthplace).

Di carattere iroso e turbolento, dopo un breve ap- He is eager to assert his precocious artistic talent. prendistato nella bottega del Cavalier d’Arpino, inizia He has an irascible and turbulent nature and after a a elaborare un linguaggio rivoluzionario ispirato alla brief apprenticeship in the studio of Cavalier d’Arpino, he realtà che lo circonda. begins to elaborate Nel rione Campo a revolutionary lanDUE GRANDI TELE NELLA CAPPELLA CERASI Marzio, tra la Chiesa guage, inspired by his di San Luigi dei Fransurroundings. In the cesi, via della Scrofa Campo Marzio district, e vicolo san Biagio from the Church of San ove alloggia (oggi via Luigi dei Francesi, Via del Divino Amore), della Scrofa and Vicolo si svolge la sua esiSan Biagio, the alley stenza tra osterie, where he lived (now botteghe artigiane e Via del Divino Amore), collezionisti d’arte. his life unfolds amidst Le prime tele sono the taverns, artisan lo specchio fedele workshops and art di un’umanità che collectors. His first affronta le difficoltà canvases are faithful Il genio tenebroso e rivoluzionario dell’artista mirrors of humanity della vita, un esercito di derelitti, zingari, which faces the everya piazza del Popolo. bari; ma grazie alle day difficulties of life: Two great canvases in the Cerasi Chapel. The dark and importanti commitan army of outcasts, revolutionary genius of the artist in Piazza del Popolo. tenze i suoi quadri gypsies and swindlers; trattano anche temi but thanks to the imby Bruna Condoleo religiosi, sempre reportant commissionalizzati con l’ausilio ers of his paintings, di modelli in posa, he also deals with repittori e amici che ligious themes, which impersonano santi always depict posing ed episodi evangelici models, painters and dipinti in modo verifriends impersonating tiero e senza alcuna saints and evangelical idealizzazione forepisodes in a truthmale. ful way, and without Con maestria introany trace of formal spettiva Caravagidealisation. With ingio traduce nelle trospective mastery, espressioni dei volti i Caravaggio translates diversi “moti dell’athe various “moods of nimo”, tanto amati the soul” into the fada Leonardo: rabbia, cial expressions of his sofferenza, ferocia, subjects, moods that ambiguità, sensuaLeonardo loved: anger, lità. Anche se a volte suffering, ferocity, amha l’ardire di conbiguity and sensuality. frontarsi con opere Although he some13 michelangiolesche, times has the audacity tuttavia la sua tecnica pittorica è inedita rispetto allo to engage in Michelangelo’s works, his painting technique stile dei Grandi del ‘500; l’Artista, infatti, ricopre l’in- is unprecedented in comparison to the style of the great tera tela con una tinta scura, bituminosa e su questa painters of the 16th century. imprimitura, senza disegno preparatorio, distende gli The artist covers the whole canvas with a dark bituminous strati di colore ad olio che delineano scene di poveri paint and on this base, with no preparatory drawings, he e vagabondi o figure mitiche, come Bacco e Narciso, spreads layers of oil paints, which outline scenes of the ritratte in atteggiamenti di irriverente quotidianità. poor and vagrant or mythological figures such as Bacchus Anche le madonne con bambino, cui il pittore dona or Narcissus, portraying them in irreverent daily behavcoraggiosamente le seduttive fattezze di note pro- iour. Even the Madonna with child paintings, to whom the stitute da lui frequentate, sono dipinte con un na- painter courageously gives the seductive features of well-

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del popolo

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turalismo disarmante che non si adegua al decorum richiesto dai dettami contro-riformistici, ma possiede una potenza espressiva senza confronti!

Nei dieci anni circa in cui lavora a Roma, protetto da mecenati e da alti prelati, come il cardinale Del Monte, crea capolavori immortali, molti dei quali destinati alle chiese, come le due grandi tele per la Cappella Cerasi in S. Maria del Popolo.

Spregiudicato nell’innovare l’iconografia sacra, nella Crocifissione di Pietro Caravaggio coglie l’immediatezza dell’azione violenta del martirio: anonimi e inconsapevoli aguzzini innalzano la croce dove il santo, a testa in giù, si torce esprimendo con sgomento l’atroce sofferenza umana, quasi che il dolore fisico possa travalicare la grande storia che sta per compiersi!

Nella Conversione di Paolo la dimensione ultraterrena irrompe nel quotidiano trasformando ciò che parrebbe un banale incidente di scuderia in un momento spiritualmente significativo.

Nel buio dello sfondo un fascio potente di luce proveniente dall’alto blocca l’istante in cui il futuro apostolo, folgorato da Dio sulla via di Damasco, è caduto da cavallo; gli occhi chiusi in un momento d’intimo turbamento, sovrastato dalla poderosa mole di un antieroico destriero, Paolo è come pietrificato nel gesto delle braccia che allargandosi agognano il ricevimento della grazia.

In questa conturbante tensione dialettica di luce e tenebra, verità e mistero risiede l’essenza dell’estetica caravaggesca capace di coinvolgere, appassionare e sedurre lo spettatore intercettando le emozioni più profonde.

La vicenda romana del pittore s’interrompe nel 1606 con l’uccisione di Ranuccio Tomassoni durante una rissa fra bande rivali; condannato alla pena capitale, egli inizia una fuga lungo l’Italia, da Napoli a Malta alla Sicilia, luoghi in cui produrrà drammatici capolavori.

Muore nel 1610, a soli 39 anni, a Porto Ercole, forse di malaria o raggiunto da sicari, proprio quando sta rientrando a Roma per ottenere il tanto sperato perdono papale!

known prostitutes he frequented, are painted with a disarming naturalism which does not conform to the decorum dictated by the counter-reformists, but which possesses an incomparable expressive power!

In the ten years or so he worked in Rome, protected by patrons and high priests such as Cardinal Del Monte, he creates immortal masterpieces, many of which are destined to the churches, like the two large canvases for the Cerasi Chapel in the Santa Maria del Popolo church.

Unscrupulous in the innovation of sacred iconography, in the Crucifixion of Saint Peter, Caravaggio captures the immediacy of the violence of the martyrdom: anonymous and unwitting executioners struggle to lift the cross, to which the saint has been nailed upside down, and who twists his body in a bewildered expression of extreme human suffering, almost as if the physical pain can go beyond the great story which is unravelling!

In the Conversion of Saint Paul, celestial intervention disrupts the mundane world, transforming what appears to be a trivial riding incident into a spiritually significant moment.

In the darkness of the background a brilliant light from above seals the moment when the future apostle falls from his horse, struck down by God on the road to Damascus. Paul is depicted with his eyes closed in a moment of deep interior turbulence, with a formidable antiheroic warhorse towering over him. It is as if Paul were petrified, his arms outstretched yearning for grace.

The essence of Caravaggio’s aesthetics reside in this perturbing dialectic tension of lightness and darkness, in the truth and mystery capable of captivating, arousing and seducing the spectator by tapping into their deepest emotions.

The painter’s experience in Rome comes to an end in 1606 with the murder of Ranuccio Tomassoni during a brawl between rival gangs; sentenced to capital punishment, he starts his long exile through Italy, from Naples to Malta and Sicily, where he produces dramatic masterpieces.

He dies in 1610 at the age of 39, in Porto Ercole, maybe due to malaria or murdered by hired assassins, just as he was returning to Rome to receive the long sought after papal pardon!

tutte le opere dI caraVaGGIo a roma Works of art by caravaggio in rome

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Cappella Cerasi (Cerasi Chapel) | Conversione di Paolo (The Conversion of Saint Paul on the Road to Damascus), 1601 | Crocifissione di Pietro (The Crucifixion of St. Peter), 1601 | oli su tela (oil on canvas) Bacchino malato (Young Sick Bacchus), 1596/(-) | Ragazzo con canestra di frutta (Boy with a Basket of Fruit), 1505/6 | San Girolamo, 1605/6 | Madonna dei Palafrenieri (Madonna and Child with St. Anne), 1606 | Davide e Golia, 1609 | oli su tela (oil on canvas) Narciso (Narcissus), 1597/99 | Giuditta e Oloferne (Judith Beheading Holofernes), 1599/1602 | San Francesco in meditazione (St. Francis in Prayer), 1606 | oli su tela (oil on canvas) Buona Ventura, 1597 | San Giovanni Battista (St. John the Baptist), 1602 | olio su tela (oil on canvas) Maddalena penitente (Penitent Magdalene), 1597/98 | Riposo durante la fuga in Egitto (Rest on the Flight into Egypt), 1597 (?) | olio su tela (oil on canvas) Giove, Nettuno, Plutone (Jupiter, Neptune and Pluto), 1597 | olio su soffitto intonacato (oil on plaster ceiling) Cappella Contarelli (Contarelli Chapel) | Martirio di San Matteo (The Martyrdom of St. Matthew), 1600 | Vocazione di San Matteo (The Calling of St. Matthew), 1600 | San Matteo e l’angelo (The Inspiration of St. Matthew), 1602 | oli su tela (oil on canvas) Deposizione di Cristo (The Entombment of Christ), 1604 | oli su tela (oil on canvas) Cappella Cavalletti (Cavalletti Chapel) | Madonna dei Pellegrini (Pilgrim’s Madonna), 1604/06 | oli su tela (oil on canvas)

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ANCIENT AND MODERN BEAUTIES OF ROME : THE SPANISH STEPS

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LE BOTTEGHE STORICHE NEL RIONE CAMPO MARZIO Historical Shops in Campo Marzio

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I negozi storici sono raccolti in varie associazioni riconosciute dal Comune di Roma, ed hanno alcuni requisiti essenziali: 1) attività da almeno 50 anni, 2) gestione della stessa famiglia, 3) proprietà delle mura originali. Qui di seguito i negozi di Campo Marzio, mentre alle pagine 95-96 (retro del poster), l’elenco completo dell’Associazione Botteghe Storiche di Roma. he historical shops are grouped into various associations that are recognised by the Municipality of Rome, and they have to meet certain prerequisites: 1) having been in business for at least 50 years, 2) be run by the same family, 3) be owners of the original building. Following is a list of the shops in Campo Marzio, whilst the full list of the Association of Historical Shops in Rome is published on pages 95-96 (on the back of the poster).

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Fiorentini, al 53/a la sala-proiezioni del Margutta Digital International, provider di servizi cinematografici e televisivi, e al 51/a, infine, la Galleria d’arte La Nuvola (PHOTO 19) di Fabio Falsaperla, la cui fama è legata alla valorizzazione degli artisti romani degli anni Sessanta, in modo particolare a quelli della “Scuola di Piazza del Popolo”. Fabio Falsaperla, il proprietario, ha recentemente ospitato una mostra di Mario Ceroli intitolata “C’ero lì con Pinocchio”, con disegni dedicati al romanzo di Carlo Collodi “Le avventure di Pinocchio”. Dopo aver incrociato la Casa- museo di Goethe (PHOTO 6) in via del Corso 18 (VEDI PAGINA 17) è da visitare la Chiesa Anglicana All Saints in via del Babuino 153 e il Conservatorio di Santa Cecilia in via dei Greci 18.

Arriva ora lo splendido Mausoleo di Augusto (PHOTO 28) (VEDI PAGINA 34), il cui restauro conserSEGUE A PAGINA 28

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1 • La Bottega del Marmoraro via Margutta, 53/b

2 • Caffè Castroni via Flaminia, 30 | Associazione Botteghe storiche di Roma

3 • Hostaria al Vantaggio via del Vantaggio, 35 | Associazione Botteghe storiche di Roma

4 • Federico Buccellati gioielleria via dei Condotti, 31 | Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma

5 • Antico Caffè Greco via dei Condotti, 86 | Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma

6 • Studio Fotografico Luxardo via del Gambero, 37 | Associazione Botteghe storiche di Roma

7 • Babington’s English Tea Rooms piazza di Spagna, 23 | Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma

8 • Marini Calzature via Francesco Crispi, 97 | Associazione Botteghe storiche di Roma

9 • Caffè Ciampini piazza Trinità dei Monti | Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma 26 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

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perfect for a “holistic” break from our tour and an unforgettable vegetarian meal. At number 103, we find the Vittoria gallery (PHOTO 20) member of the International Association of Via Margutta, belonging to Tiziana and Tiziano Todi.

Tiziana Todi inherited the Vittoria gallery in Via Margutta from her father Enrico, who established it in the 1970s alongside the film director Luigi Magni. In addition: at number 56 the original Hotel Art (SEE PAGES 58-59 ), at number 102 the Monogramma art gallery (PHOTO 18) belonging to Giovanni and Gianluca Morabito, at number 53/b Sandro Fiorentini’s eccentric Bottega del Marmoraro (PHOTO 17 ), at number 53/a, the screening room at Margutta Digital International, film production service provider, and finally at 51/a, Fabio Falsaperla’s La Nuvola art gallery (PHOTO 19 ), whose fame is tied to the Roman artists of the 1960s, in a particular way, to those of the “Scuola di Piazza del Popolo” . Fabio Falsaperla, the owner, has recently hosted a Mario Ceroli exhibition, entitled “C’ero lì con Pinocchio”, with drawings dedicated to the novel by Carlo Collodi “The Adventures of Pinocchio”.

After passing the Goethe house-museum (PHOTO 6 ) in Via del Corso, 18 (SEE PAGE 17 ) it is worth visiting the Anglican All Saints Church in Via del Babuino, 153 and the National Music Academy of Saint Cecilia in Via dei Greci, 18. We have now come to the splendid Tomb of Augustus (PHOTO 28) (SEE PAGE 34 ), whose conservative restoration project was completed in 2020 and which gives back to the area of Piazza Augusto Imperatore the sense of grandeur of the past. On the corner near the Lungotevere, we can see the Academy of fine CONTINUED ON PAGE 29

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medium shot. Taken with a wide-angle lens and a 13mm focal aperture, the photo was successively cropped.

Floriana Cason Photo 19 (PAGES 26-27) La galleria d’arte La Nuvola di Fabio Falsaperla e il suo giardino interno sono tra i luoghi di via Margutta che hanno meglio conservato il fascino, e un po’ il mistero, di quando si girava qui il film “Vacanze romane”, negli anni Cinquanta. abio Falsaperla’s “La Nuvola art gallery”, and its internal garden, are some of the places in Via Margutta, that have best kept their sense of charm and mystery, since the days of filming “Vacanze Romane” in the 1950s.

Gabriel Rifilato Photo 20 (PAGE 27) Siamo nelle vicinanze della casa dove vissero Federico Fellini e Giulietta Masina, e il busto di bronzo esposto nella galleria, di Tiziana Todi, ce lo ricorda. Siamo in uno dei luoghi più affascinanti di Roma: il luogo dell’arte e della moda. e are not far from the house where Federico Fellini and Giulietta Masina lived, and the bronze bust on show in Tiziana Todi’s gallery reminds us of that. We are in one of the most fascinating places in Rome: a place of art and fashion.

Gabriel Rifilato Photo 21 (PAGE 28) La fontana degli artisti, in via Margutta, fa parte di una serie di dieci fontanelle rionali realizzate dall’architetto e scultore Pietro Lombardi nel 1925. La fontana richiama la vocazione artistica dell’area del Tridente. Lombardi ideò così una fontana composta da due cavalletti da pittore, corredati

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Tridente. Lombardi ideò così una fontana composta da due cavalletti da pittore, corredati da un secchiello con i pennelli, sgabelli, compasso, mascheroni e cassette dei colori. È stata ripresa con obiettivo grandangolare ad apertura focale 12mm. he Fountain of the Artists, in Via Margutta is one of ten district fountains designed by the architect and sculptor Pietro Lombardi in 1925. The fountain recalls the artistic vocation of the area of the Trident. Lombardi therefore designed a fountain composed of two artist’s easels, with a bucket and paintbrushes, stools, a compass, grotesque masks and boxes of colours.

The photo was taken with a wide-angle lens and a focal aperture of 12mm.

Floriana Cason Photo 22 (PAGES 28-29) Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso. Un basso punto di ripresa mi ha permesso di dare ampio respiro allo scatto e di mettere il crocifisso al centro della splendida volta della basilica.

Un grandangolare mi ha permesso di includere un’ampia parte della volta.

Lunghezza focale: 16mm. he Basilica of Santi Ambrogio and Carlo al Corso.

A low viewpoint allowed me to give life to the shot and put the crucifix at the centre of the splendid vault of the basilica.

A wide-angle lens allowed me

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vativo è stato completato nel 2020 per riportare tutta l’area di piazza Augusto Imperatore ai fasti del passato.

All’angolo vicino al Lungotevere si affaccia l’Accademia di Belle Arti il cui accesso è su via di Ripetta 222.

In via del Corso una tappa obbligata è la visita alla Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso (PHOTO 22) per ammirare una delle maggiori cupole di Roma disegnata, realizzata e affrescata da Pietro da Cortona.

Uscendo incontriamo il mercato all’aperto di Campo Marzio in largo Monte d’oro, da visitare, il palazzo Borghese a piazza Borghese 9 e la casa di Caravaggio in via di Pallacorda.

Tornando su via del Corso possiamo ammirare lo splendido immobile sede del Grand Hotel Plaza in via del Corso 126 (VEDI PAGINE 50-53) e, dopo una cinquantina di metri, si intravede palazzo Ruspoli (PHOTO 31), al cui interno c’è la sede della Fondazione Memmo (PHOTO 30) luogo di mostre di arte contemporanea.

Girando a sinistra, dopo una rapida visita alla Chiesa della Santissima Trinità degli Spagnoli, entriamo in via dei Condotti (PHOTO 26, 29) le cui vetrine dei negozi furono definite da Andy Warhol “il più bel museo di arte contemporanea del mondo”. Al numero 31 della strada la famosa gioielleria di Federico Buccellati (membro dell’Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma), mentre al numero 86 riviviamo le atmosfere che hanno incantato negli secoli scorsi i viaggiatori del Gran Tour nell’ (PHOTO 34, 35, 36). In attesa dell’udienza che nel gennaio del 2021 decreterà se la proprietà del locale (nell’Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma) debba tornare all’Ospedale Israelitico che ne è proprietario delle mura (il rischio è che il Caffè debba chiudere), non perdiamo l’occasione per andare a gustare un caffè in una delle sue caratteristiche sale e scattare il più romantico dei ritratti ambientati.

Nelle traverse laterali troviamo via Mario de’ Fiori dove ai numeri 3/5 sono ubicati l’Hotel Spagna Royal Suite e la Galerie Maison Naim (VEDI PAGINE 60-63), proseguiamo poi in via Bocca di Leone, in via Vittoria e in via Tomacelli. In via del Gambero 37 si incontra lo (membro dell’Associazione Botteghe Storiche Roma).

Arrivati a piazza di Spagna (PHOTO 2, 23, 24, 25, 27) (VEDI PAGINE 30-33), si rimane incantati dalla geometria architettonica della piazza. Sul lato destro visitare, in successione: al numero 26 la Casa-museo Keats Shelley e al 31 la Casa-museo di Giorgio De Chirico (PHOTO 5, 7) (VEDI PAGINA 17). Al 38 la casa di moda Valentino, nel cui chiostro si può ammirare la scultura di Igor Mitoraj.

Al centro di questo lato della piazza figura la Colonna , che ha una storia davvero particolare. Alta quasi dodici metri e con un diametro di un metro e mezzo, fu rinvenuta integra durante gli scavi eseguiti nel 1778 e proveniva probabilmente dal complesso degli edifici che sorgevano in quella zona nel I secolo dopo Cristo. Proprio per le sue notevoli dimensioni la colonna rischiò incredibilmente di essere nuovamente sotterrata.

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to include a large part of the vault. Focal length: 16mm.

Federico Porta Photo 23 (PAGE 30) Ciò che è rappresentato in questa foto è ampiamente descritto nell’articolo di Bruna Condoleo. Lo scatto, com’è evidente, è precedente alla restrizione oggi vigente di sedersi sulla scalinata. La scena è stata studiata con una focale corta, grandangolare, per permettere sia l’ampiezza della visuale (in questo caso verticale, dall’acqua della fontana ai campanili della chiesa), sia l’estesa profondità di campo (il fuoco è sia sul primo piano che sullo sfondo). Dal primo piano della fontana e dell’acqua che sgorga, il campo lungo di questa inquadratura racconta, sul secondo piano, i visitatori della scalinata di piazza di Spagna mentre sullo sfondo si stagliano i due campanili simmetrici della chiesa e l’obelisco Sallustiano, sfidato, nel raggiungere il cielo, dalla palma che precede l’hotel Hassler. hat is depicted in this photo is well described in the article by Bruna Condoleo.

The shot, as is obvious, is prior to the restrictions which are now in force, prohibiting people from sitting on the steps.

The scene was created using a short focal lenght, with wide-angle lens, to give width to the visual (in this case vertical, from the water of the fountain to the bell towers of the church), as well as the depth of the field (the focus is both on the foreground and the background). From the fountain and the water flowing from it in the foreground, the long shot illustrates the visitors to the Spanish Steps in the middleground, whilst the two symmetrical bell towers of the church and the Sallustian obelisk stand out in the background. The latter, challenged by the palm tree in front of the Hassler hotel, is the first to touch the sky.

Gabriel Rifilato Photo 24 (PAGE 31) L’impressione è di un panorama al contrario! Per realizzare questo effetto è stata fondamentale la scelta della focale (18mm) e della disposizione dei soggetti nell’inquadratura (ampio cielo e le nuvole, la terrazza, la persona che fotografa). Il cartello stradale ci racconta dove siamo. he impression we get is a back to front view! In order to create this effect the choice of focal length was important (18mm) and the position of the

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Arts, the entrance to which is in Via di Ripetta, 222. In Via del Corso, there is a mandatory stop to visit the Basilica of Santi Ambrogio and Carlo al Corso (PHOTO 22) in order to admire one of the biggest domes in Rome, designed, built and frescoed

by Pietro da Cortona. Coming out of the Basilica we come across the Campo Marzio street market in Largo Monte d’oro. Here the Palazzo Borghese in Piazza Borghese, 9 is worth visiting, as is Caravaggio’s house in Via di Pallacorda.

Turning back onto Via del Corso we can admire the splendid property which houses the Grand Hotel Plaza in Via del Corso, 126 (SEE PAGES 50-53) and about fifty metres further on you can glimpse sight of Palazzo Ruspoli (PHOTO 31), which is home to the Fondazione Memmo (PHOTO 30) an exhibition area for modern art. Turning left, after a quick visit of the Santissima Trinità degli Spagnoli church, we turn into Via dei Condotti (PHOTO 26, 29) whose shop windows were described by Andy Warhol as the “most beautiful museum of modern art in the world”. At number 31, there is the famous

jewelry store belonging to Federico Buccellati (member of the Association of Historical Stores of Excellence in Rome), while at number 86 we can relive the atmosphere that fascinated the travellers of the Grand Tour of centuries past in the Antico Caffè Greco (PHOTO 34, 35, 36). Pending the hearing of January 2021, which will decide whether the ownership of the building (member of the Association of Historic Stores of Excellence in Rome) should return to the Israelite Hospital that owns the building (the risk is that the Cafè will have to close), we don’t miss the opportunity to go and have a coffee in one of the characteristic rooms and take one of the most romantic portrait setting shots. In the side streets we find Via Mario de’ Fiori, 3/5 where the Hotel Spagna Royal Suite and the Galerie Maison Naim are located (SEE PAGES 60-63), and we continue along Via Bocca di Leone, Via Vittoria and Via Tomacelli. At Via del Gambero 37, you will find the Luxardo photographic studio (member of the Association of Historical Shops in Rome). Once you arrive in Piazza di CONTINUED ON PAGE 35

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iazza di Spagna has a long and arduous unga e laboriosa è la storia di Piazza di Spahistory: it took three centuries to create this gna: sono occorsi tre secoli per creare uno spectacle of architecture, sculpture and innospettacolo di architettura, scultura e soluzioni urbanistiche innovative dal fascino inegua- vative urban solutions of incomparable allure.

Since the 15th century, it has been a meeting gliabile.

Fin dal XV secolo luogo di ritrovi famosi e resi- place for famous people and the residence of artdenze di artisti, la Piazza ha iniziato ad acquisire il ists. The square began to acquire its characteristic suo aspetto caratteristico in età barocca, quando appearance in the baroque period when sculptor lo scultore Pietro Bernini realizzò nel 1629 la ce- Pietro Bernini designed the well-known fountain in 1629. leberrima Fontana, Positioned strateUN UNICUM AL MONDO posta strategicagically at the vertex mente al centro di of two opposite tridue triangoli viari e angles of streets, it incassata nel paviis sunken slightly mento per ovviare below street level alla scarsa presdue to the problem sione dell’Acqua of low water presVergine. sure from the Aqua Gran parte della Virgo aqueduct. sua peculiarità arMuch of its artistic tistica si deve alla peculiarity is owed collaborazione to Bernini’s young con il giovane e talentuoso figlio Sono occorsi tre secoli per creare uno spettacolo and talented son Gian Lorenzo, to Gian Lorenzo, cui va ascritta la con- di architettura, scultura e soluzioni urbanistiche whom the sculptural concept of cezione scultorea innovative dal fascino ineguagliabile. fountain is asdella fontana: i soli The Spanish Steps: an unicum in the world. It took three the cribed: sun-shaped dal volto umano, le tiare e le api, centuries to create this spectacle of architecture, sculpture human faces, tiaras and innovative urban solutions of incomparable allure. and bees, the hesimboli araldici del raldic symbols of committente papa

by Bruna Condoleo the commissioner Urbano VIII Barbeof the fountain rini.

Pope Urban VIII L’originale forma Barberini. The origovale di piccola inal oval shape of nave con basse a small ship with fiancate, simile low sides, similar to alle antiche imthe ancient roman barcazioni romane vessels used for per il trasporto transporting bardelle botti (da cui rels of wine (which il soprannome la is how it got the Barcaccia!), rende name Barcaccia), ancora più visibili i emphasises even riflessi atmosferici further the atmose le trasparenze pheric reflections dell’acqua che fuoand the transparriesce da 6 punti ency of the water, della Fontana. that flows out of 6 Quest’ultima si points of the founconiuga armoniotain. samente con gli The fountain harelementi architet24 moniously blends in tonici circostanti: le case dai colori delle terre, le prospettive a rag- with the other surrounding architectural elements: giera delle vie circostanti, la bianca Chiesa della the earth coloured houses, the views of the surrounding streets that stretch out like rays and the SS Trinità dei Monti.

Quando fu ultimata la Fontana, infatti, la Chiesa, white Church of the Santissima Trinità dei Monti. situata lungo la cinquecentesca via Felice che da When the fountain was completed, the church, S. Maria del Popolo conduce a S. Maria Maggiore, situated along the 16th century Via Felice, which campeggiava già dall’alto della collinetta che se- from the Santa Maria del Popolo church leads to the Santa Maria Maggiore church, dominated the parava le due zone cittadine.

La Chiesa, edificata all’inizio del XVI secolo per hill which divided the two city areas.

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subjects on the frame (broad sky with clouds, the terrace, the photographer). The road sign tells us where we are.

Sandro Lombardo Photo 25 (PAGE 32) L’uso di un’ampia inquadratura (17mm) permette di giocare sulla replica della chiesa tra il quadro in cui vi è dipinta la Trinità dei Monti e la chiesa stessa. Il punto di presa dal basso e la disposizione dei soggetti nell’inquadratura enfatizza ancor più la descrizione del luogo. he use of a wide frame (17mm) allows the photographer to play on the replica of the church using the painting of the Trinità dei Monti church and the church itself. The shot taken form a low level and the disposition of the subjects in the photo emphasizes even more the description of the location.

Sandro Lombardo Photo 26 (PAGE 32) Prime ore del giorno, passeggiando su via dei Condotti, quasi all’altezza del Caffè Greco, l’inquadratura ci regala un disegno geometrico che distende lo sguardo. I campanili di Trinità dei Monti appaiono cosi vicini alla strada in cui ci troviamo che si ha la sensazione di esserne risucchiati. trolling in the early hours of the morning along Via dei Condotti, almost at the height of the Caffè Greco, the shot provides us with a geometric design, which extends our gaze. The bell towers of the Trinità dei Monti church seem so close to the road where we find ourselves that we almost feel as if we are being enveloped by them.

Armando Moreschi Photo 27 (PAGE 33) Una parete di marmo, con un’iscrizione in latino situata sulla sontuosa e aristocratica scalinata di piazza di Spagna, dove le modelle Nicole Fischer e Consuelo Taverniti, posando per la Factory, rendono meglio l’idea delle proporzioni, tra la figura umana e il contesto circoscrizionale.

Questa immagine è stata effettuata con un obiettivo grandangolare con apertura focale 24mm. marble wall, with an inscription in Latin situated

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on the sumptuous and aristocratic Spanish Steps, where the models Nicole Fischer and Consuelo Taverniti pose for the Factory, making the proportions between the human body and the surroundings clearer.

This image was created using a wide-angle lens with a 24mm focal aperture.

Floriana Cason Photo 28 (PAGE 34) Mausoleo di Augusto. Veduta di insieme del più grande sepolcro a base circolare conosciuto. L’impossibilità di avvicinarci non ci consente punti di vista particolari, ma è comunque piacevole riuscire a rappresentare nell’insieme un’opera così importante.

Lunghezza focale: 45mm. he Tomb of Augustus. A comprehensive view of the biggest circular based sepulchre known. The impossibility of getting close does not allow us a particular view, but it is still pleasing to capture the wholeness of such an important site. Focal length: 45mm.

Federico Porta Photo 29 (PAGE 34) Via dei Condotti. Ho usato come punto di fuga di questo scatto la scalinata di Trinità dei Monti sia per accentuare l’importanza dell’opera, sia per dare profondità allo scatto, intensificata anche dalla chiusura del diaframma (F:11). La forte presenza dell’elemento umano ci restituisce un’idea di una città viva.

Lunghezza focale: 24mm. ia dei Condotti. I used the Spanish Steps as the convergence point for this photograph, both to accentuate the importance of this shot, as well as to give it depth, it is intensified by the closure of the diaphragm (F:11). The strong presence of a human element in the photo gives us the idea of a lively city.

Focal length: 24mm.

Federico Porta Photo 30 (PAGES 34-35) Palazzo Ruspoli, al suo interno un chiostro nel quale troviamo la Fondazione Memmo. La fondazione ospita ciclicamente mostre di artisti contemporanei. Questo scatto è stato realizzato con una lunghezza focale 20mm.

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LA DESTINAZIONE DELLA PASSEGGIATA | volontà di Carlo VIII che la dedicò all’ordine dei Minini di S. Francesco di Paola cui il re francese era devoto, era stata consacrata nel 1585 da papa Sisto V. Con il classico portale fiancheggiato da colonne e i due slanciati campanili opera di Carlo Maderno e Giacomo della Porta, l’imponente facciata costituiva il fondale di un maestoso scenario urbano che tuttavia era privo di collegamento con la Piazza sottostante.

Risale al secondo decennio del ‘700 l’intervento di Francesco De Sanctis, ideatore della Scalinata di Trinità dei Monti, un ingegnoso progetto per il quale l’architetto trasse ispirazione dal porto di Ripetta (che non esiste più*), un approdo fluviale alla Città realizzato da Alessandro Specchi, a forma di esedra cava con rampe di accesso.

De Sanctis, rendendo praticabile 25 con la grandiosa scalinata lo scosceso pendio, asseconda la natura senza sopraffarla sull’esempio del gusto architettonico-scenografico del tempo.

Una serie di rampe convergenti e divergenti si sviluppano attorno a uno spazio aperto a ventaglio e si protendono verso Piazza di Spagna con un articolato e dinamico ritmo ondulatorio di sapore borrominiano, offrendo ai cittadini 26 del mondo l’occasione di una passeggiata lenta e spettacolare sui panorami romani. Infine nel 1788 l’erezione dell’obelisco romano in stile egizio, proveniente dagli Horti Sallustiani e posto dinanzi alla Chiesa della SS Trinità, sarà il brillante completamento di uno dei luoghi più suggestivi della Capitale!

The church was built at the beginning of the 16th century at the behest of Charles VIII, who dedicated it to the Order of the Minims of Saint Francis of Paola, to whom the French King was devout. It was then consecrated in 1585 by Pope Sixtus V. With a classic portal flanked by columns and two skywards reaching bell towers, designed by Carlo Maderno and Giacomo della Porta, the imposing façade constituted the backdrop of a majestic urban landscape which was disconnected from the square below. Francesco De Sanctis intervened in the 1720s to build the Spanish Steps, an ingenious project for which he drew inspiration from the Porto di Ripetta (which no longer exists*), a dock on the river Tiber giving access to the city. Designed by Alessandro Specchi, it had a hollow semi-circular design with entrance steps.

In making the steep slope accessible via this grandiose stairway, De Sanctis also indulged nature rather than overpowering it, using the spectacular architectural taste of the time.

A series of convergent and divergent steps develop around an open fan like space extending towards Piazza di Spagna.

With an articulated and dynamic undulating rhythm in the style of Borromini, citizens of the world are offered the opportunity to slowly meander and admire the spectacular views of Rome. Finally, in 1788 the Egyptian style Roman obelisk was erected, taken from the Gardens of Sallust and placed in front of the Santissima Trinità church; it is a brilliant complement to one of the most evocative locations in the capital city!

Note: * Il porto di Ripetta fu demolito nella seconda metà del 1800 per la costruzione dei muraglioni che fiancheggiano le rive del Tevere.

Notes: * The Porto di Ripetta was demolished in the second half of the 1800s in order to build sustaining walls along the banks of the river Tiber.

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VIAGGIO NEL TEMPO | TRAVELLING THROUGH TIME

ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA: PIAZZA DI SPAGNA

IL MAUSOLEO DI AUGUSTO

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The Mausoleum of Augustus

28 Tratto dalle Passeggiate nella Storia delle Guide Iter | Walks Through History from Guide Iter | by Maria Antonietta Lozzi Bonaventura. romano Augusto decise di erigere nella parte settentrionale Lurna’imperatore di Campo Marzio un solenne monumento funebre, per collocarvi la propria e quella dei componenti della famiglia Giulia. L’ultima sepoltura

regale nel mausoleo di Augusto fu quella di Giulia Domna, energica moglie dell’imperatore africano Settimio Severo, morta nel 270 d.C. Da allora il monumento conobbe un progressivo abbandono. Nel Cinquecento l’antico sepolcro ebbe una nuova rinascita recuperando uno dei caratteri antichi, quello di giardino pensile, sede di spettacoli e giostre, iniziativa della famiglia Soderini, alla quale nel XVIII secolo si sostituì quella dei marchesi Correa, “Corea” in romanesco. Nel 1780 il marchese Vivaldi Armentieri ne fece addirittura un circo, con tanto di vere e proprie corride, protagonisti i bufali provenienti dalle zone acquitrinose della Campagna romana. Passato all’amministrazione pontificia sotto Pio VII e al demanio italiano quando Roma, nel 1870, divenne capitale d’Italia, fu sede di spettacoli teatrali; poi, dal 1908, trasformato in auditorium capace di 3.500 posti, acquistò un ruolo di primo piano nella vita musicale romana. Nel 1936, nel quadro politico della politica italiana “archeologica” mussoliniana volta all’isolamento e ad un astratto ripristino degli antichi monumenti, il mausoleo venne “liberato” da ogni sovrastruttura e ridotto a puro rudere, in stato di deplorevole abbandono. Fino alla rinascita, iniziata con l’avvio del piano di recupero dell’intera area nel gennaio 2009, e terminata nel 2020.

Al contrario degli altri frammenti ritrovati in quegli scavi era assai difficile trovare la giusta collocazione per un monumento così imponente.

Restò abbandonata nei pressi del Quirinale finché Pio IX decise di celebrare il dogma dell’Immacolata Concezione da lui proclamato. L’inaugurazione della colonna (grazie ai diecimila scudi versati al papa da Ferdinando di Borbone), nella nuova collocazione avvenne l’8 dicembre, festa dell’Immacolata, 1854. Alla base del monumento sono rappresentati Isaia, Ezechiele, Davide e Mosè.

Una tappa d’obbligo è riservata all’altro lato della piazza al numero 23 nella sala da tè più famosa di Roma Babington’s English Tea Rooms (PHOTO 32, 33) membro dell’Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma. Le operatrici di Babington sono tutte donne e tutte poliglotte. A loro è possiSEGUE A PAGINA 40

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Emperor Augustus decided to build a solemn tomb in the northern Tof thehepartRoman of Campus Martius, where he would be laid to rest along with the rest Julia family. The last burial in the mausoleum of Augustus was that of

Julia Domna, the energetic wife of the African Emperor Septimius Severus, who died in 270 A.D. From then on, the tomb was progressively abandoned.

In the 16th century the ancient tomb was revived thanks to the renovation of one of its ancient features, the roof garden, home to performances and games, on the initiative of the Soderini family, who were replaced by the Marquis of Correa, or “Corea” in roman dialect. In 1780 the marquis Vivaldi Armentieri turned it into a circus, with real bullfights, the protagonists of which were buffalos from the swampy areas of the roman countryside. The monument became part of the papal administration under Pope Pius VII and then it became state property when Rome became the capital of Italy in 1870. It was home to theatrical events until 1908, when it turned into an auditorium, with a 3,500 seat capacity, and it took on a major role in the musical life of romans.

In 1936, within the political framework of Mussolini’s “archaeological” Italian politics aimed at isolation and an abstract restoration of ancient monuments, the mausoleum was “freed” of all superstructures and reduced to a pure ruin in a deplorable state of abandonment. That was until its resurgence, thanks to the restoration plan for the whole area, which started in January 2009 and was completed in 2020.

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Spagna (PHOTO 2, 23, 24, 25, 27) (SEE PAGES 30-33), you will be enchanted by the architectural geometry of the square. On the right hand side you should visit, in succession: the Keats Shelly house-museum at number 26 and the Giorgio De Chirico house-museum at number 31 (PHOTO 5, 7) (SEE PAGE 17). At number 38 the Valentino fashion house, in whose cloister you can admire the sculpture by Igor Mitoraj. In the centre of this side of the square is the Colonna dell’Immacolata, which has a particular history. Almost 12 metres tall and with a diameter of almost a metre and a half, it was rediscovered during excavations in 1778 and probably came from a complex of buildings that were built in the area in the first century A.D. Precisely because of its size, the column risked being buried again. Contrary to the other fragments that had been discovered in the area, it was difficult to find an appropriate place for such an imposing monument. It was abandoned near the Quirinal hill until Pope Pius IX decided to celebrate the dogma of the Immaculate Conception proclaimed by him. The column was inaugurated on the 8th December 1854, the day of celebration of the Immaculate Conception (thanks to the ten thousand Italian scudos donated to the Pope by Ferdinand II).

At the base of the monument, we can see the figures of Isaiah, Ezekiel, David and Moses. Another mandatory stop is reserved for the other side of the square, at number 23, in the most famous tearoom in Rome, Babington’s English Tea Rooms (PHOTO 32, 33), member of the Association of Historical Stores of Excellence in Rome. Babington waitresses are all women and they are also all polyglots. You can ask them for a CONTINUED ON PAGE 41

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exhibitions on a cyclical basis.

This photo was taken with a 20mm focal length.

Floriana Cason Photo 31 (PAGE 35) Siamo a largo Carlo Goldoni, davanti alla maison degli stilisti Fendi i quali, dopo aver finanziato il restauro di importanti opere architettoniche della città, hanno recentemente regalato a Roma “Foglie di pietra”, questa scultura che consiste in due alberi di bronzo, alti decine di metri, i cui rami si intrecciano per sorreggere un blocco di marmo, del peso di 11 tonnellate, scolpito dallo scultore piemontese Giuseppe Penone.

Quest’inquadratura fa volare tra i rami e, allineandosi alla palazzina di Fendi, mostra di fronte Palazzo Ruspoli e via Fontanella Borghese dove, poco sulla destra, nelle Scuderie, c’è lo spazio espositivo della Fondazione Memmo. e find ourselves in Largo Carlo Goldoni, in front of Fendi’s fashion maison.

After financing the renovation of important architectural works in the city, Fendi recently gifted Rome with a sculpture entitled “Stone Leaves”, which consists of two bronze trees, a dozen or so metres tall, whose branches are intertwined to support a block of marble, weighing 11 tonnes, sculpted by the artist Giuseppe Penone. This photograph takes us up through the branches and lines up with the Fendi building, showing Palazzo Ruspoli opposite and Via Fontanella Borghese where, a little to the right in the Scuderie, there is the Fondazione Memmo exhibition space.

Gabriel Rifilato Photo 32 (PAGE 36) Sala da tè “Babington’s”. L’inquadratura riprende

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l’insegna originale di questa antica sala fondata nel 1893 da Isabel Cargill e Anna Maria Babington, due signorine inglesi di famiglia benestante.

Il loro intento era quello di aprire una sala d’incontro per i tanti anglosassoni presenti nella capitale e per i numerosi intellettuali romani. abington’s tea rooms. The frame captures the original sign of this old tea room, founded in 1893 by Isabel Cargill and Anna Maria Babington, two well off young English ladies. They wanted to open a meeting room for all the English speakers in the capital and the numerous intellectuals that lived in Rome.

Armando Moreschi Photo 33 (PAGE 36) Eccoci nelle “tea rooms” del 1893 a piazza di Spagna, nel “ghetto inglese” di Anna Maria Babington. In questa foto una delle operatrici del locale membro dell’Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma, posa nella sala più lussuosa. ere we are in the “1893” tea rooms, of Piazza di Spagna, in the “English district” of Anna Maria Babington. The tea room is a member of the Association of Historical Stores of Excellence in Rome. In this photo, one of the tea room’s waitresses poses in the most luxurious room.

Gabriel Rifilato Photo 34 (PAGE 37) Caffè Greco, uno dei Negozi Storici di Eccellenza di Roma.

Abbiamo avuto la possibilità di entrare nei salotti, quando ancora l’esercizio era chiuso al pubblico. Il pensiero di pittori, scrittori, poeti, musicisti risiede ancora lì. Sulle pareti una collezione di circa 300 opere d’arte. L’inquadratura è pensata mettendo in primo piano una scultura. Con un’apertura focale 24mm si attraversa tutta la stanza.

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ANEDDOTI E LEGGENDE DELLA PASSEGGIATA | ANECDOTES AND LEGENDS OF THE WALK

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Trinità dei Monti

Trinità dei Monti

iazza di Spagna era inizialmente un terreno di vigne, divenne poi luogo di sosta per carrozze e cavalli che giungevano in città da piazza del Popolo. La piazza deve il suo nome al Palazzo di Spagna, sede dell’ambasciata iberica presso il Vaticano. Venne creata con l’idea di mettere in comunicazione l’ambasciata e la Chiesa di Trinità dei Monti.

he square at the bottom of the Spanish Steps was initially a vineyard, and then became a stopping place for carriages and horses that arrived in the city from Piazza del Popolo. The square owes its name to the Palazzo di Spagna, seat of the Embassy of Spain to the Holy See. The idea behind the design was to allow the Embassy to communicate with the Church of the Trinità dei Monti.

Questo, che è uno dei luoghi più suggestivi di Roma, era One of the most evocative places in Rome, from the 17th noto fino al XVII secolo century it was known come “Platea Trini- IL NOME DELLA PIAZZA, LA BARCACCIA E L’HOTEL D’ALEMAGNA as “Platea Trinitatis” tatis” dal nome della from the name of the Chiesa della Trinità dei Church of the Trinità Monti che la domina. dei Monti which domIl terreno per edificare inates the area. The la chiesa fu acquistato land where the church nel 1494, ed anche se was constructed was i lavori iniziarono un bought in 1494, and anno dopo, essa fu although work started consacrata a santuario a year later, the land da papa Sisto V solo nel was consecrated as a 1585. Tra la chiesa e la sanctuary by Pope SixCasanova a via dei Condotti, Shelley, Byron scalinata si erge L’Otus V in 1585. Between e Gogol all’Antico Caffè Greco. belisco Sallustiano che the church and the steps fu realizzato in epoca The name of the square, the Barcaccia Fountain and the stands the Obelisco Salromana imperiale ad lustiano, one of the obimitazione degli obeli- Hotel D’Alemagna. Casanova in Via dei Condotti, Shelley, elisks made during the Byron and Gogol at the Antico Caffè Greco. schi egiziani, copiando Imperial Roman age to i geroglifici dei faraoni. imitate the Egyptian obby Armando Moreschi & Francesco Roesler Franz elisks, even copying the Le liti per la Egyptian hieroglyphic scalinata inscriptions.

La piazza fu progetArguments over the tata dagli architetti steps Alessandro Specchi e Francesco De Sanctis The square was dee terminata nel 1725. signed by the architects I due progettisti fatiAlessandro Specchi and carono per trovare un Francesco De Sanctis accordo sull’aspetto and was completed in finale della piazza.

1725. The two archiSembra che ci siano tects struggled to agree state continue liti tra on the final appearance i due. Alla fine proof the square. It would gettarono un’enorme seem that there were scalinata adornata continual arguments ai lati da diverse terbetween the two. In razze, ornate in prithe end, they designed mavera da enormi vasi a huge staircase decodi fiori. Così, in questa rated on each side by stagione, da allora many terraces, adorned 33 fino ai giorni nostri, in spring by enormous possiamo ammirare la stupenda mostra delle azalee. vases of flowers. So, in this season we can admire, as they did then, the wonderful display of azaleas.

La Barcaccia The Barcaccia Fountain Al centro della piazza, alla base della scalinata, si erge questa famosa fontana, commissionata per ricordare l’al- In the centre of the square, at the bottom of the Spanish luvione del Tevere del 1598. L’opera fu pensata e iniziata Steps, stands this famous fountain, which was commisda Pietro Bernini, padre del famosissimo architetto Gian sioned in memory of the flooding of the river Tiber in 1598.

Lorenzo che lavorava all’ampliamento dell’acquedotto The piece was designed and commenced by Pietro Bernini, dell’Acqua Vergine. La leggenda narra che Pietro Ber- father of the well-known architect Gian Lorenzo who was nini non sapesse come rimediare alla scarsa pressione working on the enlargement of the Aqua Virgo aqueduct.

ANEDDOTI E

LEGGENDE

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dell’acqua in quella zona e che ebbe l’idea di scolpire una fontana che riproducesse l’immagine di una barca semi-sommersa, risolvendo così il problema. La fontana fu completata nel 1629 e fu aiutato anche dal figlio Gian Lorenzo, che probabilmente la completò alla morte del padre.

L’hotel d’Alemagna a piazza di Spagna Attorno alla metà del Settecento è databile la presenza a Roma della famiglia Rösler (il cui cognome solo più tardi diventerà Roesler e successivamente Roesler Franz), quando due fratelli Franz e Vincenzo arrivarono nell’Urbe, provenienti dalla cittadina di Frydlant in Boemia.

La famiglia Roesler Franz in via dei Condotti a Roma ha posseduto l’hotel d’Alemagna e la Banca Roesler Franz. Il nome Hotel d’Alemagna fu scelto da un principe di Sassonia che vi soggiornò per ricordare le origini della famiglia. Il significato del nome Alemagna deriva da quello degli Alamanni con cui anticamente, e nell’uso letterario italiano, fu designata la Germania. L’hotel d’Alemagna fu ampliato nel 1788 quando la famiglia Roesler Franz acquistò una vicina proprietà immobiliare dai coniugi Nieder Schub-Bayer. L’hotel vantava una clientela internazionale, composta di personaggi che erano già famosi o che lo sarebbero diventati in seguito, come Johann Wolfgang Von Goethe, Marie Henry Beyle noto come Stendhal, Richard Wagner, Luciano Bonaparte, Ferdinand de Lesseps, William Makepeace Thackeray e Johann Joachim Winckelmann (considerato il maggiore archeologo del Settecento e il fondatore della moderna storia dell’arte). Questo breve elenco di ospiti da un’idea dell’atmosfera che vi si poteva respirare, diventato così famoso che fu citato anche in un sonetto intitolato “L’immasciata buffa” di Giuseppe Gioachino Belli.

Legend would have it that Pietro Bernini, not knowing how to overcome the problem of low water pressure in the area, came up with the idea of sculpting a fountain that replicated the image of a half-sunken ship, thereby resolving the problem. The fountain was completed in 1629 with help from his son Gian Lorenzo, who probably completed the fountain after the death of his father.

The hotel d’Alemagna in Piazza di Spagna The presence of the Rösler family (whose surname later became Roesler, and successively Roesler Franz) can be dated to around the middle of the 18th century, when two brothers Franz and Vincenzo arrived in the city from a town called Frydlant in Bohemia. The Roesler Franz family owned the hotel d’Alemagna and the Roesler Franz bank in Via dei Condotti. The name Hotel d’Alemagna was chosen by a prince of Saxony who stayed there, in order to recall the origins of the family. The name Alemagna derives from “Alamanni”, which in ancient times and in literary Italian represented Germany. The hotel was extended in 1788 when the Roesler Franz family bought a nearby property from the Nieder Schub-Bayer couple. The hotel boasted an international clientele, composed of personalities that were already famous or that went on to become so, such as Johann Wolfgang Von Goethe, Marie Henry Beyle known as Stendhal, Richard Wagner, Luciano Bonaparte, Ferdinand de Lesseps, William Makepeace Thackeray and Johann Joachim Winckelmann (who is considered the most important archaeologist of the 18th century and the founder of modern history of art). This short list of guests gives an idea of the atmosphere that one could breathe there and which became so famous that it was also cited in a sonnet called “L’immasciata buffa” by Giuseppe Gioachino Belli.

Giacomo Casanova

Giacomo Casanova

Giacomo Casanova, celebre frequentatore dell’Antico Caffè Greco, come anche Percy Bysshe Shelley, George Gordon Byron e Nikolaj Gogol, a proposito di piazza di Spagna, scrisse che l’insaziabile curiosità lo condusse verso la dimensione misteriosa della realtà e della psiche.

Famous client of the Antico Caffè Greco, along with Percy Bysshe Shelley, George Gordon Byron and Nikolaj Gogol, Giacomo Casanova wrote, on the subject of Piazza di Spagna, that his insatiable curiosity led him to the mysterious dimension of reality and psyche.

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opere d’arte. L’inquadratura è pensata mettendo in primo piano una scultura. Con un’apertura focale 24mm si attraversa tutta la stanza. affè Greco, one of the Historical Stores of Excellence in Rome. We had the chance to go into the rooms when the store was still closed to the public. The thoughts of artists, writers, poets, musicians, are still reverberating in the atmosphere. On the walls are about 300 works of art. The shot was created with the sculpture as the highlight.

With a focal aperture of 24mm the whole room is captured.

Floriana Cason Photo 35 (PAGE 38) Interno del Caffè Greco. Un ritratto ambientato che consente di godere della vista dello storico locale in via del Corso e ci fa capire le dimensioni, effettuato grazie a un obiettivo grandangolare.

La luce soffusa del locale non mi ha permesso di chiudere l’obiettivo come avrei voluto.

Ne risulta quindi una sfocatura dello sfondo che ritengo comunque piacevole.

Lunghezza focale: 24mm. nside Caffè Greco. An ambience portrait which allows us to enjoy the view of the historical cafeteria in Via del Corso and from which we gain an understanding of its size; taken with a wide-angle lens. The soft lighting of the cafeteria meant that I couldn’t shut the lens, as I would have liked to. Therefore the result is a blurry background, which I consider pleasant nonetheless.

Focal length: 24mm.

Federico Porta Photo 36 (PAGES 38-39) Dell’Antico Caffè Greco, in via dei Condotti dal 1760, si parla ampiamente in queste pagine. Con le sue 300 opere esposte, nelle varie sale, rappresenta la più grande galleria d’arte privata mondiale aperta al pubblico, e uno stra-

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ROMA SOTTERRANEA | UNDERGROUND ROME

PIAZZA DI SPAGNA

E L’ACQUEDOTTO Piazza di Spagna and the Aqueduct

37 Tratto da Alla scoperta di Roma sotterranea di Newton Compton Editori | Discovering Underground Rome | by Leonella De Santis.

Villa Medici, a venticinque metri di profondità, c’è un pozzo Sturistaotto cilindrico del Cinquecento. A piazza di Spagna, il cittadino o il ignaro che s’inerpica su per la scalinata di Trinità dei Monti, non sa che a pochi metri da lì c’è un’altra spettacolare gradinata che, con spire elicoidali, si tuffa a testa in giù nel sottosuolo di Roma, fino a raggiungere una quota di circa venticinque metri di profondità. È la cosiddetta chiocciola del Pincio, sotto Villa Medici, realizzata nella seconda metà del 1500 sfruttando un pozzo cilindrico preesistente. Andò a captare lo speco dell’acquedotto Vergine, unico degli undici acquedotti romani, ancora oggi utilizzato per alcune fontane di Roma: dalla Barcaccia ai piedi di Trinità dei Monti, alla Fontana dei Fiumi a piazza Navona, fino alla vicina Fontana di Trevi, mostra del Vergine, chiamato così per la purezza delle sue acque. Per vedere i resti di questa monumentale opera idraulica romana, si può andare alla nuova Rinascente, in via del Tritone, dove sono state ritrovate e restaurate quindici arcate; o a via del Nazareno 14, dove è visibile un breve tratto seminterrato del condotto, oppure andare a visitare il grande serbatoio di distribuzione a Vicolo del Puttarello 25, nei pressi di Fontana di Trevi, il Castellum Aquae.

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bile chiedere una imperdibile leccornia: scones alla crema (o alla marmellata), con tè Babington’s Royal Blend. Qui si può degustare un tè Oolong (qualità semi ossidato, una via di mezzo tra un tè nero e un tè verde, con poca caffeina e dalle molteplici proprietà benefiche, un vero e proprio tè del benessere), accompagnato da pasticcini mignon fatti in casa e panna.

Usciti da Babington la destinazione è salire la scalinata (PHOTO 1, 2, 23, 26, 27) più celebre del mondo. È possibile percorrere la rampa Mignanelli (PHOTO 43, 44), dalla quale raggiungere Palazzetto Zuccari in via Gregoriana 28: il palazzetto è citato da Stendhal in “Passeggiate romane” ed è celebre per i suoi mascheroni scolpiti. Sulla sommità è posta la chiesa di Trinità dei Monti (PHOTO 4, 23, 26), che è officiata anche in francese dalla comunità l’Emmanuelle.

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the Villa Medici, twenty-five meters below ground, there UPiazzander is a cylindrical well dating back to the sixteenth century. In di Spagna, the inhabitants and tourists who clamber the

Spanish Steps, are unaware that a few metres away there is another spectacular spiral staircase that winds its way down under the city, about twenty-five metres underground. It is the so-called “Chiocciola del Pincio”, a spiral staircase under Villa Medici, constructed in the second half of the 1500s and exploiting a pre-existing cylindrical well.

It intercepted the specus of the Aqua Virgo aqueduct, the only one of the eleven Roman aqueducts that is still used today to supply water to some of the fountains in Rome: from the Barcaccia Fountain at the foot of the Spanish Steps, to the Fontana dei Fiumi in Piazza Navona, and the nearby Trevi Fountain, also called the exhibition of the Virgo aqueduct because of the purity of its water. To visit the remains of the monumental Roman hydraulic project, you can go to the new Rinascente department store in Via del Tritone, where fifteen arches have been found and restored; to Via del Nazareno 14, where you can see a small underground tract of the aqueduct; or alternatively you can visit the Castellum Aquae, the large water distribution tank in Vicolo del Puttarello 25, near the Trevi Fountain.

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not-to-miss delicacy: scones with cream (or jam) and a cup of Babington’s Royal Blend tea. Here you can taste an Oolong tea (a semi-oxidised quality tea, halfway between a black tea and a green tea, containing little caffeine and multiple health benefits, the perfect tea for your wellbeing), together with some homemade pastries and cream. Once out of Babington’s our walk takes us up the most famous stairway (PHOTO 1, 2, 23, 26, 27) in the world. You can follow the Rampa Mignanelli (PHOTO 43, 44), and reach Palazzetto Zuccari in Via Gregoriana, 28: the building is cited by Stendhal in “Roman Walks” and is famous for its sculptured grotesque masks. At the top we find the Trinità dei Monti church (PHOTO 4, 23, 26), which is officiated in French by the Emmanuelle community. On the left of the church in Piazza di Trinità Monti, 6 is one of the most famous hotels in Rome for its breath taking views: the Hotel Hassler. In the nearby Via Sistina, at number 129, is the theatre of the same name on whose stage the best Italian variety show and musical actors have appeared. These theatre companies even took their successful shows to Broadway during the Sixties. In the nearby Via Francesco Crispi (PHOTO 38), at number 97, you will find the handmade shoe shop Marini Calzature (PHOTO 39), member of the Association of Historical Shops in Rome, belonging to Daniele Marini. The Marini family has been here since 1899. A Roman cobbler who launched a school for artisanal shoemakers and then, at the end of the 1950s, great international celebrities arrived in Rome and wanted to wear handcrafted Italian designs. Returning to Piazza Trinità dei Monti you can CONTINUED ON PAGE 43

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a Hans Christian Andersen, il calco della mano di Primo Carnera e uno spettacolare pianoforte a coda. lot is said in this issue about the Antico Caffè Greco, situated in Via dei Condotti since 1760. It represents the biggest private art gallery in the world open to the public, thanks to its 300 pieces, and it is also an extraordinary and exciting set to stage evocative photographs like this one. We are in the Red Room, where there is the statue of a faun, a sofa, which once belonged to Hans Christian Andersen, the cast of Primo Carnera’s hand and a spectacular grand piano.

Gabriel Rifilato Photo 37 (PAGE 40) È interessante isolare un particolare della fontana della Barcaccia (lunghezza focale 200mm) per enfatizzare alcune delle caratteristiche di questa opera d’arte. Contribuisce a questo scopo una relativa desaturazione, un aumento del micro contrasto ed un tempo piuttosto breve (1/160). t is interesting to pick out a feature of the Barcaccia Fountain (focal length 200mm) to emphasize some of the characteristics of this work of art.

A relative desaturation contributes to this aim, an increase of the micro contrast and a short exposure time (1/160).

Sandro Lombardo Photo 38 (PAGE 40) In via Francesco Crispi è ben visibile, e fotografabile, il simbolo del rione Campo Marzio.

Sembra rappresenti l’immagine marziale di una “falce di luna” , memoria degli esercizi militari che, nell’antichità, avevano luogo in quest’area. he symbol of the Campus

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degli esercizi militari che, nell’antichità, avevano luogo in quest’area. he symbol of the Campus Martius district is easily visible and photographable, in Via Francesco Crispi. It seems to represent the martial image of a “crescent moon”, a reminder of the military exercises that used to take place in this area in ancient times.

Floriana Cason Photo 39 (PAGES 40-41) Le calzature della famiglia Marini nascono negli anni Cinquanta, disegnate per clienti quali Marcello Mastroianni (nella foto), Anna Magnani, Gregory Peck e Sergio Leone.

Il negozio è membro dell’Associazione Botteghe Storiche Roma. he Marini Family’s shoes, in the Fifthies, were designed for clients such as Marcello Mastroianni (in the photo), Anna Magnani, Gregory Peck and Sergio Leone. The shop is a member of the Association of Historical Shops in Rome.

Gabriel Rifilato Photo 40 (PAGE 41) Quelle due torrette sulla collina del Pincio sono il punto più alto di Roma. Si tratta della facciata interna di Villa Medici, quella che affaccia verso i giardini. Un luogo della città unico, con spunti fotografici esclusivi. Ma armiamoci di pazienza perché la visita necessita di varie ore. hose two towers on the Pincian hill are the highest

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A sinistra della chiesa nella piazza di Trinità dei Monti, numero 6, è posto uno degli alberghi più celebri di Roma per il panorama mozzafiato: l’Hotel Hassler.

Nella vicina via Sistina al numero 129 c’è il teatro omonimo sul cui palcoscenico hanno recitato i maggiori attori del varietà e della commedia musicale italiana, le cui compagnie negli anni Sessanta hanno portato i loro successi perfino a Broadway a New York.

Alla vicina via Francesco Crispi (PHOTO 38) al numero 97 la bottega artigiana Marini Calzature (PHOTO 39) (membro dell’Associazione Botteghe storiche di Roma) di Daniele Marini. La famiglia Marini è qui dal 1899. Un calzolaio romano che lancia una scuola per artigiani delle scarpe e poi, alla fine degli anni Cinquanta, arrivano a Roma le grandi star internazionali che desiderano indossare i manufatti dell’artigianato italiano.

Tornando a piazza Trinità dei Monti è possibile fare una tappa in un altro celebre bar romano, il pini (membro dell’Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma).

Scendendo per curiosare in via San Sebastianello, al numero 3 troviamo l’ingresso di una delle scuole più prestigiose di Roma il tuto De Merode dei Fratelli delle Scuole Cristiane di San Giovanni Battista de la Salle.

Trinità dei Monti per me rappresenta un luogo magico e proprio questa atmosfera mi ha fatto realizzare una delle mie migliori incisioni: quella di piazza di Spagna (VEDI PAGINA 13) la quale insieme a quella ispirata a piazza del Popolo e a quella di Fontana di Trevi mi hanno dato il riconoscimento e la fama immortale.

Attratti dalla magnificenza della costruzione, ci dirigiamo ora verso Villa Medici (PHOTO 40, 41, 42). È un complesso architettonico situato sulla collina del Pincio dove vi soggiornò, ospite di Ferdinando Medici, prima deliberatamente e poi forzatamente, Galileo Galilei. La Villa ospita dal 1803 l’Accademia di Francia (PHOTO 40, 41, 42). Questa prestigiosa istituzione culturale ebbe tra i vari direttori Ingres e Balthus. Oggi qui abitano, per un anno, gli artisti francesi vincitori del Prix de Rome. Negli ultimi anni l’Accademia ha intensificato la propria presenza nel panorama cultu-

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rale romano, localizzando importanti mostre ed eventi artistici che hanno consentito di far tornare sul luogo di produzione numerosi capolavori oggi dispersi in tutta Europa. La Villa, infatti, quando la linea granducale della famiglia Medici si estinse nel 1732, passò ai Lorena come Granducato, sotto la reggenza di Pietro Leopoldo. Grazie ai restauri intrapresi per iniziativa dell’allora direttore Balthus è oggi possibile ammirare le tre stanze del cosiddetto piano nobile i cui lavori furono commissionati dal cardinale Ferdinando de’ Medici (figlio di Cosimo I) nel 1584-1585 e affidati a Jacopo Zucchi, il quale allestì un importante ciclo pittorico rinascimentale realizzando un programma iconografico di natura cosmologica, con divinità e racconti mitologici.

Nella stanza delle Muse sono presenti sette tele, di cui quattro ottagonali, con riferimento al numero perfetto, l’otto, il numero che rimanda all’infinito, in cui compare una figura femminile che rappresenta insieme una musa, un pianeta e una divinità mitologica.

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point in Rome. It is the internal facade of the Villa Medici that looks onto the gardens. A unique place in the city, with exclusive photographic cues.

However, we must arm ourselves with patience as the visit lasts a number of hours.

Gabriel Rifilato Photo 41 (PAGE 42) La spettacolare scala a chiocciola, o elicoidale, di Villa Medici, realizzate completamente in pietra, successivamente all’acquedotto Vergine romano, in epoca rinascimentale. Si snoda per 117 gradini, 25 metri, dalla sommità della torretta (che offre una suggestiva veduta sulla città, da est verso ovest) fino alle profondità del sottosuolo dove scorre l’Acqua Virgo, dal XIX secolo avanti Cristo. È una visita imperdibile, tra i luoghi “segreti” più affascinanti di Roma. he spectacular spiral staircase in Villa Medici, completely made from stone, subsequent to the Roman Virgo aqueduct, during the Renaissance. It twists and turns for a total of 117 steps, 25 metres from the top of the turret (which offers spectacular views of the city, from east to west) down to the underground where the Aqua Virgo waters have flown since the 19th century BC. It is a view not to be missed, and one of the most fascinating “secret” places in Rome.

Gabriel Rifilato Photo 42 (PAGES 42-43) Gli imponenti giardini di Villa Medici (il “parco pubblico più bello d’Italia”, secondo la Stampa), si estendono per 7 ettari, da nod a sud. Vi si trovano, camminando, importanti reperti archeologici, tra i quali lo spettacolare gruppo dei Niobidi rappresentato in questa foto. Il nome deriva da Niobe, la figlia di Tantalo, madre dei 12 ragazzi che, come narra questo gruppo marmoreo, furono trucidati dai figli di Latona. he imposing gardens of Villa Medici (“the most beautiful public garden in Italy”, according to the La Stampa newspaper) extend for 7 hectares, from north to south. Walking through the gardens you can stumble across important archaeological remains, including the spectacular group of Niobidi, seen in the photo. The name derives from Niobe, the daughter of Tantalo, mother of 12 daughters who, as this marble group of statues narrates, were all slaughtered by the sons of Latona.

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have a coffee break at another famous Roman café called Caffè Ciampini (member of the Association of the Historical Stores of Excellence in Rome). Strolling along Via San Sebastianello, we find the entrance, at number 3, to one of the most prestigious schools in Rome, the Collegio San Giuseppe Istituto De Merode of the Brothers of the Christian Schools founded by Jean-Baptiste la Salle. The Trinità dei Monti is a magical place for me and it is exactly this atmosphere that inspired me to make one of my best engravings: the Spanish Steps (SEE PAGE 13), which along with those inspired by the Piazza del Popolo square and the Trevi Fountain brought me immortal fame and acknowledgement. Attracted by the magnificence of the building, we now move on to Villa Medici (PHOTO 40, 41, 42). It is an architectural complex built on the Pincian hill, where Galileo Galileo stayed as Ferdinando Medici’s guest, firstly intentionally, then under force. Since 1803, the Villa has been home to the French Academy (PHOTO 40, 41, 42). The directors of this prestigious cultural institute

have included Ingres and Balthus. Nowadays, French artists, winners of the Prix de Rome, live here for one year. In the last few years the Academy has intensified its presence on the Roman cultural scene, hosting important exhibitions and art events which have encouraged the return of many masterpieces dispersed around Europe. When the grand-ducal line of the Medici family died out in 1732, the Villa passed to the house of Lorraine as Grand Duchy, under the regency of Pietro Leopoldo.

Thanks to the restoration works carried out under the then director Balthus, today we can admire the three rooms of the so called noble floor, whose construction were commissioned by cardinal Ferdinando de’ Medici (the son of Cosimo I) in 15841585 and assigned to Jacopo Zucchi. The artist created an important pictorial renaissance cycle, realising an iconographic programme of a cosmological nature, with deities and mythological tales. In the Chamber of the Muses, there are seven canvases, four of which are octagonal. This refers to the perfect number, eight, the infinite number, and they depict a woman who represents a muse, a planet and a mythological goddess.

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FactorY PhotoTips

Photo 43 (PAGE 44) La Rampa Mignanelli congiunge lateralmente piazza di Spagna a Trinità dei Monti. È un luogo ideale dove ambientare i nostri laboratori di fotografia creativa, e studiare inquadrature per il “ritratto ambientato”: la figura umana detta i rapporti tra le architetture e rivela le esatte proporzioni. Rende inoltre l’ambiente vissuto e, grazie a Consuelo Paola Taverniti, gli restituisce il fascino che gli era consono un tempo. he Rampa Mignanelli joins Piazza di Spagna and Trinità dei Monti laterally. It is the ideal place for us to set up our creative photo studios and study the framing for our “staged portrait”: the human form dictates the relationship between the different architectures and reveals exact proportions. In addition, it gives the environment a feeling of being livedin and, thanks to Consuelo Paola Taverniti, it evokes the charm of times gone by.

Gabriel Rifilato Photo 44 (PAGE 44) Consuelo Paola Taverniti, la nostra raffinata modella, posa sulla scalinata della Rampa Mignanelli. Alle nostre spalle c’è Trinità dei Monti, davanti la piazza Mignanelli cantata da Giuseppe Gioachino Belli nel sonetto “La cassa de sconto”. Lì è l’omonimo palazzo del Cinquecento oggi sede dello stilista Valentino, attrazione per l’imponente volto scolpito, nel chiostro, dall’artista polacco Igor Mitoraj. onsuelo Paola Taverniti, our elegant model, poses on the Rampa Mignanelli steps. Behind us is the Trinità dei Monti church, and in front the Mignanelli square, which Giuseppe Gioachino Belli sang about in the sonnet “La cassa de sconto”. There we find a building of the same name, dating back to the 16th century, and now home to the fashion designer Valentino. It is a tourist attraction also thanks to the imposing sculptured face in the cloister, by the Polish artist, Igor Mitoraj.

Gabriel Rifilato

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ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA: PIAZZA DI SPAGNA

la tua paSSeGGIata

FotoGraFIca Your Photo Walk

“L’artista non è un individuo speciale, ma ogni individuo è uno speciale genere di artista” (Michael Michalko).

“The artist, after all, is not a special person, every person is a special kind of artist” (Michael Michalko).

by Ca’ Art Studio Image Factory

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desso tocca a voi!

Stimolati dalle parole di Michalko (da Pensiero creativo) e spinti in strada dal nostro progetto della Passeggiata esperienziale, non resta che andare nei luoghi raccontati in queste pagine e inventare “la vostra passeggiata” a piazza di Spagna. Modificate e arricchite, a piacimento il percorso proposto da Roman Walks, inserendo altre vedute dell’area del rione Campo Marzio e mandateci i vostri lavori. Le vostre foto verranno selezionate dalla redazione di Roman Walks e pubblicate sia nella sezione La tua Passeggiata fotografica del nostro sito internet (WWW.ARTWALKSMAGAZINE.COM), che nelle nostre pagine di Facebook e Instagram.

Per il prossimo mese di Aprile 2021, inoltre, il Teatro Tordinona di Roma presenterà la mostra fotografica con le immagini della Passeggiata realizzate dai lettori di Roman Walks.

La Passeggiata d’arte e fotografia a piazza di Spagna “dal vivo”, in compagnia della Image Factory ha luogo a Roma nelle seguenti date:

L’appuntamento, per queste due giornate, è fissato alle ore 9,30 all’interno dell’hotel Etico, in via Giuseppe Pisanelli 39 (piazzale Flaminio).

Le Passeggiate sono aperte a tutti i nostri lettori e ai loro accompagnatori, senza limitazioni.

Informazioni, modalità di partecipazione e iscrizioni alle Passeggiate sono disponibili fino al giorno precedente le date indicate in alto, scrivendo all’indirizzo email: caartstudio.roma@gmail.com o telefonando al numero: +39.329.9534719.

44 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

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ow it’s up to you!

Now that you have been stimulated by the words of Michalko (from Thinkertoys) and inspired to step into the streets by our experiential Walk project, all you have to do is go to the places you have read about and invent “your own” Spanish Steps walk. You can change and enrich the route proposed by 44 Roman Walks as you wish, adding different places in the Campo Marzio district, then send us your work. Your photos will be selected by the editors of Roman Walks and published both in the Your Photo Walk section on our website (WWW.ARTWALKSMAGAZINE.COM), and on our Facebook and Instagram pages.

Furthermore, in April 2021, the Tordinona Theatre in Rome will present a photo exhibition of the photos taken

by Roman Walks magazine’s readers.

The “live” Art and Photography Walk to the Spanish Steps, in the company of the Image Factory, will take place in Rome on the following dates:

We will meet at 9.30 am inside the hotel Etico, in Via Giuseppe Pisanelli, 39 (piazzale Flaminio) for both dates.

The Walks are open to all our readers and their companions, without limitations.

For information about the Walks and how to participate, as well as registering, please write to the email address: caartstudio.roma@gmail.com or call this number: +39.329.9534719: you can register to participate right up until the day before the dates indicated above.

EDITORIAL

NOTE Elena Prandelli Manager del GSavellieneral VOI Donna Camilla hotel. Laureata in

Sociologia del Turismo con un master in Management del Turismo, Elena Prandelli ha alle spalle una carriera ventennale in noti marchi dell’hotellerie nazionale e internazionale che l’hanno portata a perfezionarsi nei vari campi del mondo alberghiero, da quello operativo a quello commerciale gestendo noti alberghi a Roma, a Firenze, a Milano, a Como e a Madrid. Da 4 anni è il General Manager dell’hotel VOI Donna Camilla Savelli di Roma, uno degli alberghi di punta del gruppo VOI Hotels S.p.A. OI Donna Camilla VManager.

Savelli Hotel General Elena Prandelli

holds a degree in Sociology of Tourism and a Master in Tourism Management. Ms. Prandelli's career has spanned a period of over twenty years, working for well-known national and international hotel brands.

This has led her to become an expert in various fields of the hotel industry, including operational and commercial aspects, by managing well-known hotels in Rome, Florence, Milan, Como and Madrid.

For four years now, she has been the General Manager of the VOI Donna Camilla Savelli Hotel in Rome, a flagship hotel of the VOI Hotels S.p.A. Group.

WHERE & Why ALTRE PASSEGGIATE D’ARTE E FOTOGRAFIA CREATIVA | MORE CREATIVE ART & PHOTO WALKS

Dove e perché. Altre idee di ispirazione per passeggiate d’arte e fotografia creativa, per mete di viaggio artistiche e culturali, adatte anche ai bambini.

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More inspirational ideas for creative art & photo walks, for artistic and cultural travel destinations, suitable even for kids.

olo a Roma ci si può preparare a comprendere Borromini. He was an introvert, rigorous and austere and he gave Rome the maximum expression of baroque Roma. Così Goethe sentiva Roma: la sua segenius. The enchanting Piazza Navona with its S. Agnese ducente bellezza, la sua meraviglia e il suo in Agone church proclaimed him the “architect of curves”. mistero. Prima di lui, artisti, pittori e scultori How can we not be fascinated by the spiral dome of l’hanno eletta come musa ispiratrice per manifeSant’Ivo alla Sapienza, the only one in Rome, which rises stare il proprio talento. Uno di loro è stato Franup to the sky with such elegance and weightlessness, cesco Borromini. Carattere introverso, rigoroso, that only a genial, visionary mind could have conceived austero, ha regalato a Roma la massima espresit. A small church in Via del Quirinale encapsulates both sione della genialità barocca. L’incanto di piazza the genius and the knowledge of the great architect: S. Le mete di Dove e Perché Navona con la sua S. Agnese in Agone lo proclama Where & Why destinations Carlo alle Quattro Fontane, affectionately called “S. Carlino” by the Romans. So, why not delight yourself in “l’architetto delle curve”. E come non rimanere afthe discovery of "Borromini’s Rome"? A new historicfascinati da S. Ivo alla Sapienza con la sua cupola a chiocciola, l’unica cupola a Roma che si erge verso il cielo con artistic tour to see Rome in a different light and be transported tale eleganza e leggerezza che solo una mente geniale e visio- by the sensitivity of the man and the artist. However, there is more: of his works that is not usually included in the tourist guides, which naria poteva concepire. Una piccola chiesa in via del Quirinale one is to all intents and purposes a rare treasure of charm and delicate beauty. racchiude sia la genialità sia la sapienza del grande architetto: It is the convent of S. Maria dei Sette Dolori, today a luxury hotel, the VOI S. Carlo alle Quattro Fontane, affettuosamente chiamato dai ro- Donna Camilla Savelli (introduced by Roman Art & Photo Walks in mani “S. Carlino”. Perché allora non dilettarsi alla scoperta della the Autumn 2019 issue 4). It is a unique and precious place, which thanks “Roma Borrominiana?”. Un nuovo percorso storico-artistico to a remarkable restoration project still maintains the style of its architect: per vedere Roma con altri occhi e essere trasportati dalla the church, the nun’s refectory (today the main meeting room of the hotel) sensibilità dell’uomo e dell’artista. Ma c’è di più: una sua and the garden are worth seeing to have the sensation of entering a opera non inserita nelle guide turistiche ma che è, a tutti gli ef- different dimension, where serenity and harmony reign whilst being in fetti, una perla rara di fascino e delicata bellezza. Si tratta del the centre of the Trastevere district. It is love at first sight for the traveller. is the real reason for letting yourself be seduced by such beauty. After monastero di S. Maria dei Sette Dolori, oggi convertito in un al- This all the soul of “Roma”, which when read backwards is “Amor”, or love, is bergo di charme, il VOI Donna Camilla Savelli (presentato da capable of revealing itself both in an explosive, overwhelming way and Roman Art & Photo Walks nel numero 4 dell’autunno 2019), a slow, timid way, like two lovers on their first date. Borromini and the un luogo unico e prezioso il quale, grazie a un restauro attento, Baroque therefore deserve to be revealed: the traveller’s soul will be conserva lo stile del suo progettista: la chiesa e il refettorio delle enriched by the splendour and the elegance and why not, by the emotion. monache (oggi sala riunione principale dell’hotel) e il giardino, Rome, which is always taken by storm by the hordes of tourists, sets aside meritano uno sguardo per avere la sensazione di entrare in the magnificence of Francesco Borromini for a select few. (E. P.) un’altra dimensione dove regnano serenità e armonia pur stando nel cuore di Trastevere. Un colpo di fulmine pervade il cuore del viaggiatore. Questo è il vero motivo per lasciarsi sedurre da tanta bellezza. In fondo Roma che, letta al contrario, è “Amor”, ha nella sua anima sia la capacità di svelarsi in maniera esplosiva e travolgente, sia quella di svelarsi lentamente, come una amata timida al primo incontro con l’innamorato. Borromini e il Barocco meritano perciò di essere svelati: il viaggiatore sarà arricchito nell’anima di splendore e di eleganza e, perché no, anche di commozione. Roma, sempre presa d’assalto da orde di turisti voraci, tiene in serbo per pochi la magnificenza di Francesco Borromini. (E. P.)

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nly in Rome is it possible to understand Rome. That was how Goethe felt about Rome; its seductive beauty, its marvels and its mysteries. Before him, artists, painters and sculptors chose the city as the muse to demonstrate their talents. One of these was Francesco

Hotel Etico Grand Hotel Plaza Il Margutta Restaurant Hotel Art Spagna Royal Suite Temple University Interview: Roscioli

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ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 45

MORE C WALKS Piazzale Flaminio

Photo 1 L’ingresso della palazzina di via Giuseppe Pisanelli a Roma, già delle Suore della Rossello, ora sede dell’Hotel Etico. he entrance to the building in Via Giuseppe Pisanelli in Rome, once belonging to the Rossello Nuns, now the home of the Hotel Etico.

Photo 2 Antonio Pelosi posa, assieme alla moglie Serena, davanti all’ingresso dell’Hotel Etico e del ristorante Etico Food, aperto al pubblico. ntonio Pelosi poses with his wife Serena, in front of the entrance to the Hotel Etico and the Etico Food restaurant, which is open to the public.

Photo 3 L’interno dell’Hotel Etico, esempio di turismo accessibile, con stanze caratterizzate da originali carte da parati ed eccentrivi accostamenti di colori. he interior of the Hotel Etico is an example of accessible tourism, with rooms that feature original wallpaper and eccentric colour combinations.

Photo 4 Antonio Pelosi con il progetto dell’Hotel Etico ha voluto abbattere barriere culturali, ancora prima di quelle architettoniche, coniugando ospitalità e “social responsibility”. ntonio Pelosi wanted to knock down cultural barriers even before the

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i sono molte più barriere culturali che non architettoniche. È lo here are many more cultural barriers than architectural ones.

That is Antonio Pelosi ’s slogan, a Roman born engineer and slogan di Antonio Pelosi, ingegnere romano, figlio di Tullio son of Tullio Pelosi the genius founder of the Hotel del Senato Pelosi, il geniale fondatore dell’Albergo del Senato al Pantheon. Antonio Pelosi, invece, nel 2019 ha dato vita all’Hotel at the Pantheon. Antonio Pelosi, instead, opened the Hotel Etico Etico di Roma, nato sulla scia dell’Albergo Etico di Asti del in Rome in 2019, born in the wake of the Hotel Etico in Asti, which 2006. L’hotel è gestito da una onlus, e nasce senza opened in 2006. The hotel is managed by a non-profit organisation, scopo di lucro, con la “missione” di far crescere e in- and its “mission” is to develop and integrate into the workplace young people with tegrare intellectual, physical and professiosensory disabilities. nalmente It is an investment worth 1.5 ragazzi million euros and at the con disabisame time an invaluable solità intelletcial project, which may be Rome tive, fisiche e somewhat eccentric yet of a sensoriali. certain relevance for its arUn investimento di un michitectural conception. It lione e mezzo di euro e, al was born to knock down cultempo stesso, un progetto tural barriers. It is an evolusociale di assoluto valore, tion in accessible tourism piuttosto eccentrico e di qual says Antonio Pelosi; it is a certa rilevanza per la sua place where you learn not concezione architettonica. to fear diversity and to turn Nato per abbattere le barlimitations into opportuniriere culturali. Un’evoluzione ties. del turismo accessibile ci dice The hotel building (in the Antonio Pelosi; una strutsmall photo below), belongs tura nella quale si impara a to the nuns, who used to non temere le diversità e a carry out their traditional trasformare i limiti in occateaching work there. Once sioni.

2 this work had ceased, the La palazzina dell’hotel (nella nuns rented out the property foto piccola in basso), appar- TULLIO, ANTONIO E PAOLO PELOSI RACCONTANO to the Pelosi family, tiene alle suore le quali vi becoming great supporters esercitavano la tradizionale of the Hotel Etico project. attività didattica. Venuta We asked Antonio Pelosi, meno questa funzione, le who we met in his hotel with suore hanno affittato la pahis wife Serena (in the photo lazzina alla famiglia Pelosi, on the left), to tell us what diventando grandi sostenipersonal experience led him trici del progetto dell’Etico. to reject the defined Ad Antonio Pelosi che abboundaries between ability biamo incontrato nel suo and disability. According to hotel assieme alla moglie Pelosi, everyone has some Serena (nella foto qui a dekind of disability and every stra), chiediamo di raccondisabled person has some tarci la personale special ability… esperienza, tale da portarlo From the outside, Pelosi L’ Hotel Etico è nelle vicinanze di piazzale a negare confini netti tra explains, this all seems abilità e disabilità. Ognuno, Flaminio, nello stesso isolato nel quale si trovano incredible. However, I would secondo Pelosi, è in qualche il museo H. C. Andersen e la Temple University. invite everyone to spend some time with the young modo disabile, e ogni disabile ha qualche abilità spe- The Etico Project. The Hotel Etico is near Flaminio square, people who work at the on the same block as the H. C. Andersen museum and the Hotel Etico, in order to ciale… understand that each and Dal di fuori, spiega Pelosi, Temple University. every one of them knows non sembra credibile tutto

by Gabriel Rifilato how to do something better ciò. Ma invito tutti a trascorthan many others. Even rere del tempo con i ragazzi though they have certain che lavorano all’ Hotel Etico, per capire che ciascuno di loro sa fare alcune cose meglio di tanti altri. Anche se hanno limiti evident limitations in other areas. I have met young people who evidenti in certe altre cose. Ho conosciuto ragazzi che, couldn’t run a race, but who possess an incredible sense of benché non potrebbero fare una gara di corsa, sono in creativity. I have also met blind girls who, probably because of possesso di una creatività fuori dal comune. E anche ra- their disability, can concentrate far better than I can. gazze non vedenti le quali, forse proprio per questo, rie- Tullio Pelosi (in the photos on page 48), Antonio’s father, is a hotelier from the Abruzzo region, born in 1944. He will be the scono a concentrarsi molto meglio di me.

Tullio Pelosi (nelle foto a pagina 48), padre di Anto- protagonist of an interview to be published in the next issue of nio, è un albergatore abruzzese nato nel 1944, e sarà Roman Art & Photo Walks, in summer 2020. Mr. Pelosi will tell protagonista nell’intervista pubblicata da Roman Art us how he gave life to his Hotel del Senato at the Pantheon & Photo Walks nel prossimo numero dell’estate (reviewed in the issue 2 of our magazine), and why he and his family 1

PROGETTO

ETICO

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WHERE AND WHY | MORE CREATIVE ART & PHOTO WALKS 2020. Pelosi ci racconterà come ha dato vita al suo Albergo del Senato al Pantheon (presentato nel n. 2 della nostra rivista), e perché ha deciso, con la sua famiglia, di investire nel progetto dell’ Hotel Etico. Un’impresa alberghiera, quella di Tullio Pelosi, che rappresenta una vera e propria attività di famiglia nella quale sono impegnati, oltre a Tullio e alla moglie Gina, i figli Paolo e, appunto, Antonio. Nel 2007 la famiglia Pelosi ha vissuto un trauma profondo, fortunatamente a lieto fine, che ha lasciato un segno e ha rappresentato la scintilla che ha dato vita all’ Hotel Etico. Pelosi, vuole raccontarci? È stato un anno molto difficile ci dice Tullio Pelosi, ma, fortunatamente, il lieto fine ci permette di capire che molte cose che ci accadono hanno un valore che va oltre le apparenze. E che molte cose che all’inizio si presentano come sciagure, potrebbero non esserlo… Ecco, mi piacerebbe 3 dire che “Dio sa quello che fa!”.

Antonio, vuole spiegarci meglio lei?

Dopo un incidente motociclistico, nel 2007, racconta Antonio, sono rimasto tre settimane in coma. Non ero più in grado di parlare, scrivere o camminare. Ero sempre stato sicuro di me e ritrovarmi a vivere da disabile mi ha fatto sentire vulnerabile, esposto, come se

decided to invest in the Hotel Etico project. Tullio Pelosi’s hotel business is a real family venture that sees not only Tullio and his wife Gina involved but also his sons Paolo and of course Antonio. In 2007, the Pelosi family suffered a terrible shock, which fortunately had a happy ending, but which left its mark and which was the spark, which gave life to the Hotel Etico project. Do you want to tell us about it, Mr. Pelosi?

It was a very difficult year, Tullio Pelosi tells us, but fortunately, the happy ending allows us to see that many of the things that happen to us have a meaning that goes beyond appearances. In addition, it taught us that many things that initially seem catastrophic might not be so bad… I like to think that “God knows what he is doing!”.

Antonio, would you like to explain in more detail?

After a motorcycling accident in 2007, says Antonio, I spent three weeks in a coma. I couldn’t speak, write or walk. I had always been sure of myself and to find myself living with a disability made me vulnerable and exposed, it was as if I no longer had any certainties. A disability annihilates you; it makes you less attractive, less interesting to others. Thanks to my post-coma experience, I understood how

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MORE WALKS

Piazzale Flaminio architectural ones with the Hotel Etico project, combining hospitality and social responsibility.

Photo 5 Ann Johansson, direttrice dell’Albergo del Senato, davanti all’hotel del Pantheon, assieme al proprietario Tulli Pelosi, padre di Paolo e Antonio. nn Johansson, manager of the Albergo del Senato, in front of the Hotel at the Pantheon, together with the owner Tulli Pelosi, Paolo and Antonio’s father.

Photo 6 Tullio Pelosi nel suo Albergo del Senato, situato in un palazzo del XIX secolo costruito dall’architetto Gaetano Koch. ullio Pelosi in his Albergo del Senato, located in a 19th century building built by the architect Gaetano Koch.

Photo 7 L’Hotel Damaso, a piazza della Cancelleria, ha un un artistico bar aperto al pubblico, con ingresso direttamente da Corso Vittorio Emanuele II. he Hotel Damaso, in Piazza della Cancelleria, has an artistic bar which is open to the public, and can be accessed directly from Corso Vittorio Emanuele II. Photo 8 Paolo Pelosi, autore delle ristrutturazioni dei tre alberghi di famiglia, al bar dell’Hotel Damaso. aolo Pelosi, the man behind the renovation project of the three family hotels, at the bar of the Hotel Damaso.

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DOVE E PERCHÉ | ALTRE PASSEGGIATE D’ARTE E FOTOGRAFIA CREATIVA non avessi più certezze. La disabilità ti annienta, ti rende meno attraente, meno interessante per gli altri. Grazie all’esperienza del postcoma ho capito quanto sia importante il lavoro per un disabile, per ricostruire la propria identità. Rappresenta una parte fondamentale del recupero. E con l’ Hotel Etico ho voluto donare questa certezza anche agli altri.

Il personale che collabora con Antonio Pelosi all’ Hotel Etico viene educato ad affrontare le sfide del mondo alberghiero e, dopo un tirocinio di circa un anno, viene lanciato nel mondo del turismo. Chiedo ad Antonio se pensa che le strutture, in Italia, siano preparate a ricevere e inserire, questo personale.

Si può dire che si tratta di “work in progress”, ma che ci sono molte più barriere culturali che non architettoniche.

Lo scorso anno, all’inaugurazione dell’ Hotel Etico, Antonio ha voluto ringra5 ziare le persone che hanno collaborato con la sua famiglia a dar vita al generoso progetto. Quattro pagine di nomi…

Ciascuno ha dato e fatto secondo quanto poteva: architetti che ci

important work was for people with disabilities, in order to rebuild their identity. It represents a fundamental part of recovery. I wanted to give this certainty to others through the Hotel Etico.

The staff that works with Antonio Pelosi at the Hotel Etico is trained to face the challenges of the hospitality sector, and after a period of work experience of about a year, they are launched into the world of tourism.

I ask Antonio if he thinks that other structures in Italy are ready to welcome and integrate this kind of staff.

It would be fair to say that it is “work in progress”, but that there are many more cultural barriers than architectural ones.

Last year at the Hotel Etico’s opening, Antonio wanted to thank all the people who had worked with his family to give life to this generous project. Four pages of names…

There are too many to mention, and I don’t want to leave anybody out. All I will say is that everyone gave and did what they could: architects who helped us with the design, lawyers who helped with contracts…So everyone helped “according to their own talents”.

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Hotel Etico via Giuseppe Pisanelli 39/41 | 00196 Roma | +39.06.45666730 STARS: 666 MANAGER: Antonio Pelosi info@albergoeticoroma.it www.albergoeticoroma.it

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WHERE AND WHY | MORE CREATIVE ART & PHOTO WALKS

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hanno aiutato nella progettazione, avvocati che ci hanno aiutato nella contrattualistica...

Insomma, ognuno “secondo il proprio talento”. Che poi è la linea del progetto “Etico”: ciascuno mette a disposizione del mondo una piccola parte di ciò che sa fare meglio, e con la quale magari si diverte anche un po’.

Al fianco di Tullio e Antonio, come anticipavamo, c’è Paolo Pelosi (nella foto qui in basso), l’ “artista” appassionato di architettura e autore delle ristrutturazioni dei tre alberghi di famiglia. A Paolo chiediamo quali diversi interventi sono stati necessari nelle due palazzine storiche dell’ Albergo del Senato, al Pantheon (nella foto della pagina di sinistra), e dell’ Hotel Damaso, a piazza della Cancelleria (nella foto in alto), entrambi diretti da Ann Johansson (nella foto della pagina di sinistra), e quali nella struttura dell’Etico.

Si è trattato in tutti e tre i casi, racconta Paolo Pelosi, di interventi complessi e delicati. Edifici storici che andavano adattati alle esigenze alberghiere ma anche conservati e, direi io, “rispettati”.

Per Paolo l’ Hotel Etico è come casa sua. Gli chiediamo allora di parlarci degli ambienti comuni che ha creato, delle caratteristiche presenti nelle stanze (foto a pagina 47), dei colori che ha abbinato, e del grigio che li lega.

Ci sono molti elementi architettonici, conclude Paolo Pelosi, che mi piacciono, come la carta da parati nelle stanze.

8 O anche elementi distintivi, come la stufa nella sala colazioni. Ma ne avevo installata precedentemente una anche all’hotel Damaso.

A Tullio Pelosi, per finire, chiediamo quali caratteristiche salienti diversificano i tre alberghi di famiglia. Sotto il profilo dell’architettura, dell’arredamento e dell’arte che è esposta in ognuna delle tre strutture.

I nostri 3 alberghi, spiega Pelosi, si distinguono soprattutto ai nostri occhi e al nostro cuore, piuttosto che per come vengono visti dall’esterno. Una dimostrazione ci viene da TripAdvisor, dove il Senato e il Damaso sono ai primi posti nella graduatoria dei migliori alberghi di Roma, e l’Etico è in forte crescita.

This effectively is the thinking behind the “Etico” project: everyone makes a part of what they can do best, available to the world, and with which, maybe, they can have fun.

As we mentioned before, at Tullio and Antonio’s side is Paolo Pelosi (in the photo below), the “artist” who is passionate about architecture. The renovation projects of the family’s three hotels bear his signature. We ask Paolo what interventions were necessary in the two historic buildings of the Hotel del Senato, at the Pantheon (in the photo on the left hand page), and the Hotel Damaso, in Piazza della Cancelleria (in the photo above), both managed by Ann Johansson (in the photo on the left hand page) as well as what had to be done in the Etico building.

In all three cases it was a case of complex and delicate interventions, says Paolo Pelosi. Historic buildings that had to be adapted to the requirements of the hotel business but at the same time which had to be preserved and I would say “respected”.

The Hotel Etico is almost like Paolo’s home. Therefore, we ask him to talk to us about the common areas he created, and the characteristics of the rooms (photo on page 47), the choice of colour combination and the grey, which they have in common.

I particularly like many architectural elements, Paolo Pelosi ends, for example the wallpaper in the rooms and the distinctive elements such as the stove in the breakfast room. I had already installed one in the Hotel Damaso.

Finally, we ask Tullio Pelosi, which salient characteristics differentiate the three family hotels. From an architectural point of view, the furniture and the art which is displayed in each of the three buildings.

Our three hotels, explains Mr. Pelosi, stand out to our eyes and our hearts rather than for how they are seen from the exterior. As proof of this is our ranking on TripAdvisor, where the Hotels Senato and Damaso are in first place among the best hotels in Rome and the Hotel Etico is growing fast.

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MORE I WALKS Via del Corso

Photo 9 Lo straordinario e spettacolare Salone delle Feste al Grand Hotel Plaza, con affreschi di inizio Novecento e il decor Liberty. he extraordinary and spectacular Party Salon at the Grand Hotel Plaza, with frescoes dating back to the beginning of the 19th century and Liberty style décor.

Photo 10 Olivia Paladino, General Manager del Grand Hotel Plaza, è figlia dell’attrice svedese Ewa Aulin e dell’imprenditore Cesare Paladino. livia Paladino, General Manager of the Grand Hotel Plaza, is the daughter of the Swedish actress Ewa Aulin and the businessman Cesare Paladino.

Photo 11 Gli interni del Grand Hotel Plaza sono un miracolo di preziosità nelle soluzioni degli architetti e decoratori che si sono succeduti dai primi dell’Ottocento. he interior of the Grand Hotel Plaza is a miracle of valued solutions of bygone architects and decorators dating back to the start of the 1800s.

Photo 12 Il Salone delle Feste dell’hotel ha spazi di grande impatto scenografico, preziosi mobili di antiquariato, un

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DOVE E PERCHÉ | ALTRE PASSEGGIATE D’ARTE E FOTOGRAFIA CREATIVA

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he Grand Hotel Plaza, on via del Corso, was born as Lozzano l Grand Hotel Plaza, in via del Corso, nasce come Palazzo Lozzano Palace. It was named for the banker who, in the early del banchiere che ne affidò la costruzione all’architetto Antonio nineteenth century, entrusted its construction to the architect Sarti nei primi anni dell’Ottocento. La storia dell’edificio include Antonio Sarti. The history of this building located on the corner of varie trasformazioni e sopra-elevazioni della palazzina sita all’angolo Via del Corso and Via delle Carrozze includes various transformations con Via delle Carrozze con interventi che lo hanno reso un unicum per and elevations. These renovations make the edifice unique as regards raffinatezza compositiva. its compositional refinement.

A raccontare la storia del Plaza è Olivia Paladino The story of the Plaza is told (nella foto

by Olivia Paladino (pictured di questa on this page), the General pagina), Manager, who inherited the la General family property from her Manager father Cesare. We meet her in che ha erewhat can be defined without ditato il bene fear of exaggeration, as one of Rome di famiglia dal the most extraordinary padre Cesare. La incontriamo locations in the city: the in quello che può essere dehotel's Mascagni Lounge finito, senza paura di esage(photos, on right page), with razione, uno dei posti più its early twentieth-century straordinari della città: il safrescoes and Liberty decor. An lone Mascagni dell’hotel ancient historic and (nelle foto della pagina di aristocratic residence, the destra), tra affreschi di inizio Grand Hotel Plaza was the Novecento e il decor Liberty. object of major technical Un’antica dimora storica e restoration and restructuring aristocratica, il Grand Hotel during the 2000s. The rooms Plaza è stato oggetto, duhave been restored to the style rante gli anni Duemila di of the original furnishings, opere di restauro e ristruttuLiberty and trompe l'oeil razione di notevole impegno decorations have been created tecnico. Alle stanze si è resti10 in the hotel lobby based on tuito lo stile originario degli the design of architect Renzo arredi, nell’ingresso dell’ho- O L I V I A P A L A D I N O R A C C O N T A Mongiardino, and, throughout tel sono state realizzate dethe ground floor, the ancient corazioni in stile Liberty e splendour of the marble trompe l’oeil su disegno flooring has been restored. dell’architetto Renzo MonOur main concern, continues giardino, in tutto il piano Olivia Paladino, was to baterra è stata riportata all’anlance the respect for the antico splendore la pavimentacient, the historic home, and zione in marmo. contemporary functionality, Il nostro sforzo principale, enhancing the perception of continua Olivia Paladino, è our "Albergo Roma" (the hostato quello di cercare armotel's former name), as the cinia tra il rispetto dell’antico e ty's quintessential "first hotel della dimora storica con la ”. The interiors and furnishings are a miracle of prefunzionalità contemporanea, ciousness, Olivia Paladino valorizzando la percezione del continues explaining, and the nostro “Albergo Roma” (il passage of time has not elinome di una volta), come minated the compactness “primo albergo” della città, Il Grand Hotel Plaza a via del Corso è uno and harmony of the indiviper antonomasia. Gli interni e gli arredi sono un miracolo di spettacolare albergo d’epoca i cui tesori artistici dual solutions adopted by the architects and decorators preziosità, continua a spiestanno per essere pubblicati in un catalogo. who followed one another gare Olivia Paladino, dove il tempo trascorso non ha eli- Treasures of a Historic Residence. The Grand Hotel Plaza, from the early nineteenth minato la compattezza e l’ar- on Via del Corso, is a spectacular period hotel whose artistic century to the Liberty and Art Déco periods, adding even monia delle singole soluzioni treasures are about to be published in a catalogue. some hints of Rationalism. adottate dagli architetti e deThe architect Renzo Mongiarcoratori che si sono sucby Gabriel Rifilato dino was a true “creator of ceduti dai primi spaces of great scenographic dell’Ottocento agli anni impact, he was able to comdel Liberty e del Decò con qualche punta di razionalismo. L’archibine common objects with precious antique furniture, giving rise to tetto Renzo Mongiardino è stato un vero “creatore di spazi di a multiform kaleidoscope of precious fabrics, paintings, sculpted pagrande impatto scenografico, ha saputo accostare oggetti comuni nels, as well as a range of trompe l'oeil, guaranteeing a result of great a preziosi mobili di antiquariato dando luogo ad un multiforme caleidoscopio di tessuti preziosi, di dipinti, di pannelli scolpiti, aesthetic appeal, where wealth never became vulgarity, where the variety of elements never became confusion”. There were contribuoltre ad una gamma di trompe l’oeil, riuscendo a garantire un ritions by other architects, but the rest has been achieved by our work sultato di grande suggestione estetica, senza che la ricchezza scaover the past 15 years, restoring vigour and clarity to the Palace: desse in volgarità, senza che la varietà di elementi scolorisse in works of considerable technical depth and great design have been confusione”. Contributi sono stati dati da altri architetti, ma il initiated and partially carried out. A demanding and daring recovery

TESORI DI UNA

DIMORA

STORICA

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WHERE AND WHY | MORE CREATIVE ART & PHOTO WALKS resto lo ha fatto il nostro lavoro di questi ultimi 15 anni che ha restituito vigore e leggibilità al Palazzo: sono stati avviati, e in parte eseguiti, interventi di notevole spessore tecnico e di grande impegno progettuale. Un’operazione di recupero impegnativa ed ardita, resa necessaria in una strada storica come Via del Corso, con i suoi duemila anni di storia. In sede di ristrutturazione delle stanze è stata prestata cura affinché gli interventi rispecchiassero lo stile originario degli arredi. Le camere conservano il fascino di un’antica dimora aristocratica: sono ampie e caratterizzate da soffitti alti con stucchi decorativi e cornici originali. I mobili d’epoca, dell’Ottocento e dei primi del Novecento, sono stati sapientemente restaurati da artigiani specializzati ed inseriti in ambienti con parquet nuovi, pitture a stucco alle pareti (stucco Raffaello), bagni rivestiti in marmo pregiato di Carrara e dettagli ispirati alla funzionalità.

La gestione familiare e indipendente della famiglia Paladino è all’insegna di una sentita vocazione verso l’ospitalità romana e a una evidente responsabilità verso i tesori della storia da preser11 vare.

Di padre in figli, si confida Olivia Paladino, viene realizzato il sogno di un luogo che è come un museo: un insieme di spazi dove, oltre a soggiornare, ci si può incontrare, dove si scambiano esperienze e si assorbe la cultura di Roma, città aperta con i suoi simboli millenari. Nel nostro grande Salone delle feste c’è l’affresco con la Lupa Capitolina, Romolo e Remo e i grandi monumenti di Roma. Questa è la famiglia culturale dalla quale noi vo-

operation, rendered inevitable by a historic location such as Via del Corso with its two thousand years of history. During the renovation of the rooms, care was taken to ensure that they reflected the original style of the furnishings. The rooms retain the charm of an ancient aristocratic residence: they are large and characterized by high ceilings with decorative stuccos and original frames. The period furniture, from the nineteenth and early twentieth centuries, has been expertly restored by skilled craftsmen and placed in environments which include new parquet, stucco wall paint (stucco Raffaello), bathrooms covered in precious Carrara marble and functionally inspired details.

The independent management of the Paladino family is characterized by a heartfelt vocation towards Roman hospitality and an evident responsibility towards the preservation of the treasures of history.

From one generation to the next, Olivia Paladino confides, is realized the dream of this place which resembles a museum: a set of spaces where, in addition to staying, one can meet people, exchange experiences, and absorb the culture of Rome, this open city with its millenary symbols. In our large Ballroom, there is a fresco depicting the Capitoline She-Wolf, Romulus and Remus, and the great Roman monuments. This is the culture our family considers itself to be descended from, and the Grand Hotel Plaza is a precious place to experience, cherish and proudly pass on to posterity.

A few artistically fascinating aspects of the hotel are: the historic Mascagni Restaurant

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MORE WALKS

Via del Corso caleidoscopio di tessuti, preziosi dipinti, pannelli scolpiti e trompe l’oeil. he space of the Party Salon of the hotel has a great cinematographic impact, precious antique furniture, a kaleidoscope of textiles, valuable paintings, sculptured panels and trompe l’oeil.

Photo 13 Il geometrico scalone in marmo che sale per i cinque piani dell’hotel e alla cui base c’è un leone scolpito dalla scuola di Canova. he geometric marble staircase that climbs up the five floors of the hotel, with the sculpture of a lion by Canova's School at the base.

Photo 14 L’hotel è stato oggetto di un restauro di notevole impegno tecnico. In tutto il piano terra è stata riportata all’antico splendore la pavimentazione in marmo. he hotel has recently been renovated using notable techniques. On the ground floor the marble flooring has been restored to its former ancient glory.

Photo 15 Il ristorante Mascagni dell’hotel, su via delle Carrozze, rappresenta un vero e propio set cinematografico. he hotel’s Mascagni restaurant, in Via delle Carrozze, represents a real film set.

Photo 16 Nella ristrutturazione dell’hotel gli interventi conservano il fascino dell’antica dimora aristocratica con pitture a stucco alle pareti e marmo di Carrara. uring the hotel’s renovation, the work preserves the charm of the ancient aristocratic residence with stucco painting on the walls and Carrara marble.

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DOVE E PERCHÉ | ALTRE PASSEGGIATE D’ARTE E FOTOGRAFIA CREATIVA gliamo discendere e il Grand Hotel Plaza è un luogo prezioso da vivere, custodire e tramandare con orgoglio.

Aspetti artisticamente di grande fascino, nell’hotel, sono lo storico ristorante Mascagni (foto a pagina 53), un vero e proprio set cinematografico; il prestigioso ristorante Sorelle Fontana sulla terrazza, con gli sketch delle famose stiliste, la vista su Trinità dei Monti e lo chef Umberto Vezzoli; lo scalone in marmo con il leone della scuola di Canova (foto a pagina 53); lo straordinario e spettacolare Salone delle Feste (foto in questa pagina e nella successiva).

Presto saranno anche operativi i nostri tour, continua Olivia Paladino, come regalo a coloro che vengono a Roma, per una autentica percezione della città eterna. Inoltre, giacché l’Italia e Roma mettono a disposizione i propri patrimoni al pubblico, abbiamo investito risorse in un’operazione culturale che avrà la sua risonanza. Da anni stiamo portando avanti ricerche negli archivi e nei repertori di biblioteche 13 e cineteche per identificare tutti i capolavori dell’edificio. Il primo volume che pubblicheremo sarà un vero e proprio catalogo d’arte, una rassegna di immagini commentate con un’introduzione sulla storia

(photo, page 53), a veritable movie set; the prestigious Sorelle Fontana Terrace Restaurant, where sketches by the famous stylist sisters may be admired, as well as a view of Trinità dei Monti and chef Umberto Vezzoli's cuisine; the marble stairway, featuring a lion realised by the school of Canova (photo, page 53); the extraordinary and spectacular Party Salon (photos, this page and the following).

Also soon to be operational are our tours, continues Olivia Paladino, which we conceive of as a gift to those visiting Rome, furthering an authentic perception of the eternal city. In addition, since Italy and Rome render their assets available to the public, we have invested our resources in a cultural operation that we hope will achieve quite some resonance. For years, we have been carrying out research in archives, libraries and film repertoires, in order to identify all the artistic masterpieces connected to this building. The first volume we intend to publish will be a true art catalogue, a review containing commented images, and which will include an introduction to the building's history. Frescoes and furniture will be shown, as will the history of

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Grand Hotel Plaza via del Corso 126 | 00186 Roma | +39.06.67495 STARS: 66666 MANAGER: Olivia Paladino plaza@grandhotelplaza.com www.grandhotelplaza.com

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15 del palazzo. Affreschi, mobili, ma anche la storia dei tanti visitatori illustri che hanno frequentato il Grand Hotel Plaza nel tempo, oltre la ricostruzione dei set cinematografici dei quali l’hotel è stato protagonista.

All’età di 18 anni, nel 1968, l’attrice svedese Ewa Aulin è stata protagonista del film Candy e il suo pazzo mondo di Christian Marquand. Alcuni anni dopo, nel 1974, la Aulin conobbe e si unì a Cesare Paladino, suo padre. Signora Paladino, che aria ha respirato nella sua famiglia di origine? Cosa ha imparato da sua madre e cosa da suo padre?

Mia madre, ricorda Olivia Paladino, era una ragazza svedese che venne a Roma in cerca di una sua nuova storia. Per la sua bellezza e per il suo talento intraprese il lavoro di attrice, poi si innamorò di un uomo solido, schivo, con molte relazioni nel mondo della cultura e del cinema. Decisamente un bell’uomo anche lui. Madre di tre figli lasciò il cinema. Intanto Cesare, mio padre, lavorava per creare una dimora come quella che sarà la vetrina della cultura di Roma. Lo vedevo sempre impegnato a cercare soluzioni per non lasciar sfuggire da Roma eccellenze e per conservare lo spirito artigiano, la manifattura, quel sapere antico e sano dal quale proveniva e per il quale era arrivato a Roma.

Nella mia famiglia ho capito come il “bello” possa essere importante per il benessere, per la crescita e possa allontanare qualsiasi 16 forma di negatività e squallore. Da mia madre ho imparato a camminare in punta di piedi e da lei ho acquisito la cultura svedese, con un livello elevato di qualità della vita e un sistema sociale che protegge i propri cittadini. Da mio padre ho imparato la tenacia, il sacrificio e l’idea che ci sia sempre una possibilità, anche nelle situazioni che appaiono irrisolvibili. Mi ha insegnato la vera generosità, a non portare rancore, a “fare” anziché parlare, mi ha insegnato il valore del denaro. Sto collaborando alla creazione di una rete in modo che le strutture storiche di ospitalità, come la nostra, non siano più isolate ma rientrino in un progetto virtuoso nel quale non si prescinda dalla cultura.

the many illustrious visitors who have frequented the Grand Hotel Plaza over the years, in addition to the reconstruction of movie sets in which the hotel was a main protagonist.

In 1968, at the age of 18, Swedish actress Ewa Aulin starred in the movie "Candy" by Christian Marquand. A few years later, in 1974, Aulin met and got together with Cesare Paladino, your father. Ms. Paladino, what was the atmosphere in your family of origin?

What did you learn from your mother and what from your father?

My mother, Olivia Paladino remebers, was a Swedish girl who came to Rome in search of a new story for herself. Both beautiful and talented, she became an actress. Then, she fell in love with a solid, shy man, with many connections in the world of culture and cinema, and also decidedly very handsome. She left the cinema and became the mother of three children.

Meanwhile, Cesare, my father, was working to create this residence which would become a showcase for Rome's culture. All through my childhood, I always saw him searching for solutions in order to avoid the loss of Rome's excellences, to preserve the artisanal spirit and original manufacturing, in short, that ancient, sound knowledge from which he himself came and which had driven him to come to Rome. In my family, I came to understand how "beauty" is important for our well-being, for our growth, and how it can distance any form of negativity and squalor from us. From my mother I learned to walk on tiptoe and absorbed the Swedish culture, with its high level of quality of life and its social system geared towards protecting its citizens. From my father I learned tenacity, sacrifice and the idea that things are always possible, even in situations which seem unresolvable. He taught me true generosity, to not bear a grudge, to "do" rather than to speak, and he also taught me the true value of money. I am now participating in the creation of a network so that historic hotels such as ours are no longer isolated, but become part of a virtuous project in which culture can claim its rightful place.

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MORE I WALKS Via Margutta

Photo 17 Il Margutta è amato dai propri ospiti (che non sono clienti) e assume i colori e il calore di una casa di amici dove la redazione della rivista si è subito sentita a casa propria. he Margutta is loved by its guests (who are not customers) and takes on the colour and warmth of a friend’s house where the editorial staff of this magazine felt immediately at home.

Photo 18 Tina e Claudio Vannini, proprietari del ristorante vegetariamo Il Margutta, brindano alla salute della nostra rivista. ina and Claudio Vannini, the owners of the vegetarian restaurant Il Margutta, make a toast to our magazine.

Photo 19 Nella decorazione dei piatti serviti nella cena al Margutta regnano arte e cura per i dettagli. rt and attention to detail reign in the decoration of the dishes served at a dinner at the Margutta restaurant.

Photo 20 Il ristorante, secondo la concezione olistica del nutrimento, diventa anche un spazio espositivo per mostre di artisti e intrattenimento intellettuale: eventi teatrali, presentazioni di libri, incontri e dibattiti. n accordance with the holistic idea of nutrition, the restaurant also becomes an

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laudio Vannini’s love affair with vegetables begins in 1979 l “grande passato di verdure” di Claudio Vannini inizia nel 1979 con il primo centro vegetariano di Roma, in via della Vite. with the first vegetarian centre in Rome, in Via della Vite. I ask A Claudio, che conosco da quel 1979, chiedo di raccontare come Claudio, whom I have known since that distant 1979, to tell us ha vissuto questi quattro decenni anni a via Margutta. Quali erano about how he has lived the last four decades in Via Margutta. What le aspettative di quell’epoca e qual è la realtà di oggi. Cosa ha la- were the expectations of the time and what is today's reality? What sciato la cultura did the macrobiotic and yoga della macroculture that they promoted biotica e leave behind? How does one, dello yoga according to their philosophy, delle nourish the soul by providing quali loro the body with food? Finally, sono stati what is the role of a promotori. prestigious restaurant like Il Come si fa, seMargutta in making the Rome condo la loro filopublic sensitive to the sofia, a nutrire lo spirito environment and animal dando cibo per il corpo. E inwelfare? fine qual è il ruolo di un riIn the seventies, Claudio storante prestigioso come Il Vannini tells us, the greatly Margutta nel rendere sendebated topic for “us” sibile il pubblico verso l’amyoungsters, the healthy biente e gli animali. carriers of innovation, was Negli anni 70, racconta Claupaying attention to man’s dio Vannini, quando per wellbeing through his diet. “noi” giovani portatori sani di innovazione, l’attenzione al After a number of different benessere dell’uomo, attraexperiences with alternative verso l’alimentazione, era arcuisine with my friends, I gomento molto dibattuto, moved towards the 18 dopo svariate esperienze di macrobiotic concept of cucina alternativa con amici C L A U D I O E T I N A V A N N I N I R A C C O N T A N O cooking. We were initially mi avvicinai alla cucina mafascinated by this “theory”, crobiotica. Inizialmente affawe saw it as the path to be scinati da questa “teoria” la followed, if it were not for vedevamo un po’ come la via the fact that it included da seguire, se non fosse che “eating animals”, and that includeva il “mangiare aniwas already far removed mali”, questo era già allora from my philosophy of life. I distante dalla mia filosofia di was firmly convinced in fact, vita. Ero infatti, già fermathat man’s wellbeing could mente convinto che il benesnot depend on the life of sere dell’uomo non può other living beings. So, as a prescindere dalla vita di altri bit of a challenge and a bit esseri viventi, così, un po’ per because I could not do sfida e un po’ perché non poIl primo e, tutt’ora, il più originale ristorante without it, I opened the first tevo farne a meno aprii il restaurant in primo ristorante vegetariano vegetariano di Roma. Artistico, elegante, un po’ vegetarian Rome. di Roma. aristocratico, ospitale; già “RistorArte”.

The Margutta RistorArte Il Margutta RistorArte apre nel 1979, grazie all’iniNourishing emotions (and food) at Margutta. The first and still opened in 1979, thanks to ziativa di Claudio Vannini Claudio Vannini’s initiative, the most original vegetarian restaurant in Rome. Artistic, che fonda il primo circolo di which gave life to the first cultura vegetariana di elegant, a bit aristocratic and hospitable; the former “RistorArte”. club of vegetarian culture in Roma. L’intenzione è fin da Rome. His intention from the

by Gabriel Rifilato subito quella di promuovere start is to promote and e diffondere una cultura del dissipate a culture of food, cibo nella quale il cibo ha una funzione diversa dall’inserire in where the function of food is not only that of mechanically inserting modo meccanico, nel nostro organismo proteine e calorie. È un proteins and calories into our body. It is a wider, deeper gesture, gesto, secondo Claudio e Tina, più ampio e più profondo con il according to Claudio and Tina, which supports a more holistic concept quale sostenere una concezione olistica dell’alimentazione, dando of diet. It also gives life to a model of catering where the attention to così vita ad un modello di ristorazione nel quale la cura eno-ga- food and wine, the respect for the environment and animals, art and stronomica, il rispetto per l’ambiente e gli animali, entertainment complement each other, in a constant dialogue l’arte e l’intrattenimento si esaltano a vicenda, in un between food for the body and nourishment for the soul. dialogo costante tra cibo per il corpo e nutrimento per Over the years, continues Claudio Vannini, many theories and lo spirito. philosophies regarding food have been publicised and they have Nel corso di tutti questi anni, continua Claudio Vanalso contrasted one another. However, they have given us food for nini, sono nate e si sono contrapposte tante teorie e fithought and all this has made me believe even more in the path I losofie dell’alimentazione che hanno avuto il merito di averci fatto parlare e riflettere molto su questo argo- have undertaken. Therefore, a deep respect for the life of our planet mento e tutto questo mi ha convinto sempre più a con- and for our animal friends who are an important element of our wellbeing and our evolution. It is thanks to this that our habits are tinuare sulla strada intrapresa. Grande rispetto dunque

NUTRIRE (ANCHE)

LE EMOZIONI AL

MARGUTTA

17 54 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

WHERE AND WHY | MORE CREATIVE ART & PHOTO WALKS per la vita del nostro pianeta e anche dei nostri amici animali che sono elemento integrante del nostro benessere e della nostra evoluzione, grazie alla quale le nostre abitudini stanno cambiando portandoci a non pensare più a loro come fonte di nutrimento ma come esseri viventi da rispettare e amare. Questo è lo spirito che anima il Margutta Veggy Food & Art, che aspira a “prendervi per la gola” e convincervi pian piano a guardare alla vita sul nostro pianeta con altri occhi.

La cucina vegetariana de Il Margutta è caratterizzata da creatività nelle tecniche e negli abbinamenti, unitamente ad una attenta selezione delle materie prime, provenienti da produttori locali e di certificazione biologica. Qualcuno dei piatti creativi del ristorante? Pinzimonio di ravanello (simbolo del ristorante), sedano e pomodoro verde, piadina allo yogurt con crema di melanzane, julienne di melone e melograno, crudité di carciofi con guacamole e granita all’arancia rossa. Nella decorazione dei piatti serviti nella cena al Margutta regnano arte e cura per i dettagli, in un dialogo estetico con le opere esposte sulle pareti del ristorante per un’esperienza sensoriale di grande intensità.

Il locale è anche un ormai celebre spazio espositivo. E negli anni Ottanta che Claudio si affianca Tina espandendo l'offerta del centro con la proposta dell’arte e una crescente tendenza olistica che rende il ristorante vegetariano accessibile a un pubblico più vasto.

Lo slogan è “vegetarian food & art”, il credo è “un piatto ha una coscienza”. Il Margutta è amato dai propri ospiti (che non sono clienti) e assume i colori e il calore di una casa di amici. Qual è il tuo pensiero, 19 Tina?

Il Margutta per me è il posto del cuore, risponde Tina Vannini, quello che rappresenta tutto ciò che amo, gran parte della mia vita si svolge qui, e proprio qui ci sono tutte le mie passioni. Ho incontrato Claudio nell’89 e insieme abbiamo dato vita al nostro progetto, trasformando il suo già noto circolo di cultura vegetariana, in un posto unico dove ricevere amici ed ospiti che condividono con noi l’amore per gli animali e il rispetto

changing and leading us to no longer think of them as a source of nutrition but as living beings that deserve love and respect. This is the spirit that fuels the Margutta Veggy Food & Art, which aspires to “tempt your taste buds” and slowly but surely convince you to look at life on Earth through different eyes.

Il Margutta’s vegetarian cuisine is characterised by the creativity of our techniques and in our food pairings, together with the careful selection of our food sources, which come from local, certified, organic producers. One of the creative dishes of the restaurant? A pinzimonio (raw vegetables with an oil dipping sauce) of radish (our logo), celery and green tomatoes, a yoghurt flatbread with cream of aubergine, melon and pomegranate julienne, artichoke crudités with guacamole and red orange granita. Art and attention to detail reign when it comes to decorating the dishes served at Margutta, in an aesthetic dialogue with the works of art on the walls of the restaurant, which combine to give the diner an intense sensorial experience. The restaurant is also a famous exhibition space.

During the Eighties Claudio and Tina decide to expand the offer to include art and a growing holistic tendency, that makes the vegetarian restaurant accessible to a wider market. The slogan is “vegetarian food & art”; the credo is that “every dish has a conscience”. Il Margutta is loved by its guests (who are not customers) and takes on the colours and the warmth of a house full of friends. What do you think, Tina?

The Margutta has a place in my heart, answers Tina Vannini, it represents everything I love, the majority of my life is spent here and all my passions are here. I met Claudio in 1989 and together we gave life to our project, transforming his already well-known club of vegetarian culture into a unique place, to welcome friends and guests who share our love of animals and our respect for the planet, who love art and music but overall, beyond good drinks, the love for “good”, tasty and ethical food.

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MORE WALKS

Via Margutta exhibition space for artists and intellectual entertainment: plays, book presentations, meetings and debates.

Photo 21 Ezio Gravili, il direttore del ristorante vegetariano. zio Gravili, the manager of the vegetarian restaurant.

Photo 22 La mostra esposta al ristorante, durante la primavera 2020, è dedicata al centenario di Federico Fellini ed è opera di Marco Innocenti. he exhibition at the restaurant, in spring 2020, is dedicated to the centenary of Federico Fellini and is the work of Marco Innocenti.

Photo 23 Il Bio-Bar del ristorante, un posto unico, per persone che amano l’arte, la musica e soprattutto, oltre al buon bere, il cibo “buono”, gustoso ed etico. he Bio-Bar of the restaurant is a unique place for people who love art, music and above all, aside from good drinks, ‘good’, tasty and ethical food.

Photo 24 Il backstage dell’incontro tra gli autori della rivista e i proprietari del ristorante, con la benedizione di Federico Fellini (in televisione). he backstage of the meeting between the staff of the magazine and the owners of the restaurant, with the blessing of Federico Fellini (on TV).

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DOVE E PERCHÉ | ALTRE PASSEGGIATE D’ARTE E FOTOGRAFIA CREATIVA per il pianeta, che amano l’arte, la musica ma soprattutto, oltre al buon bere, il cibo “buono”, gustoso ed etico.

Il ristorante, secondo la concezione olistica del nutrimento, diventa anche un spazio espositivo per mostre di artisti e intrattenimento intellettuale: eventi teatrali, presentazioni di libri, incontri e dibattiti. Non manca la buona musica, un pianoforte, luci discrete, voci sommesse.

Come si prepara questa miscela di aromi?

Ho sempre condiviso la teoria che l’uomo è ciò che mangia e in base a ciò che mangia pensa, e di conseguenza si comporta, ci dice Tina Vannini. Per vivere abbiamo bisogno di energie ma spesso l’energia mentale non coincide con quella fisica e con quella emotiva, e questo crea disarmonia. Credo che ci sia una profonda relazione tra ciò che mangiamo, la nostra salute, i nostri pensieri, il carattere e il nostro modo di agire, infatti come la qualità del cibo determina lo stato di salute e di vitalità del nostro organismo, 21 cosi la qualità delle nostre emozioni determina lo stato del nostro “spirito”. Credo che tutto dipenda dal saper dare il giusto significato e il giusto senso alla parola “Nutrimento” poichè non è solo il nostro

The restaurant, in accordance with the holistic idea of nutrition, also becomes a space for exhibiting works of art and intellectual entertainment: theatrical events, book presentations, meetings and debates. Good music isn’t lacking either, a piano, soft lighting and the murmur of voices. How do you prepare this mix of scents?

I have always shared the theory that you are what you eat and depending on what you eat, you think, and consequently behave, says Tina Vannini. We need energy to live but often our mental energy does not coincide with our physical or emotional energy and this creates disharmony. I believe that there is a profound relationship between what we eat, our health, our thoughts, our personality and our way of behaviour. As the quality of our food determines the state of our health and the vitality of our organism, so the quality of our emotions determines that state of our “spirit”. I believe that it all depends on giving the right meaning and sense to the word “nutrition”. It isn’t just our physical body that needs it, we also have to feed our emotions, and if physical energy comes from the food

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Il Margutta via Margutta 118 | 00187 Roma | +39.06.32650577 STARS: 66666 MANAGERS: Tina e Claudio Vannini info@ilmargutta.bio www.ilmargutta.bio

22 56 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

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23 corpo fisico ad averne bisogno, ma bisogna nutrire anche le emozioni, e se l’energia fisica ci arriva dal cibo che mangiamo, quella emotiva ci arriva dai pensieri che abbiamo, dagli stati d’animo, dalle relazioni, mentre l’energia mentale è nutrita dalle idee, dalle nostre convinzioni, dai rapporti con gli altri, dalle letture, dall’arte, dalla buona musica e anche dalla qualità dei propri pensieri Nella galleria d’arte Claudio e Tina Vannini curano tutti gli aspetti delle esposizioni, ideando e realizzando l’organizzazione, l’allestimento, gli interventi critici, la comunicazione e la promozione, muovendosi tra tradizione ed innovazione. Esperti critici e curatori d’arte rendono oggi autorevoli ed esportabili i progetti espositivi della galleria d’arte.

Quali sono state le mostre ospitate al Margutta e quali quelle che vedremo nei prossimi mesi? Un appuntamento settimanale da non mancare? L’evento più prestigioso dell’anno?

Parliamo oramai di almeno 250 mostre precisa Tina Vannini, che si sono susseguite negli anni. Tra artisti quotati e giovani talenti emergenti. Ben 4 edizione de “Il Margutta Jazz Festival”, 6 progetti teatrali e tantissimi eventi d’arte, moda, costume, presentazioni di libri e progetti in tema con la nostra 24 filosofia. Quest’anno è il centenario di Fellini al quale abbiamo dedicato la mostra FELLinLOVE e una conversazione con cena felliniana. A seguire presenteremo una mostra fotografica sull’eros, e poi "Fragile, Handle with care", di Barbara Dall'Angelo, un delicato omaggio all'amore per la Terra e alla bellezza della Natura.

Round Midnight, il festival jazz del Margutta, naturalmente “dal vivo” ha luogo da novembre a maggio, di sera, due lunedì al mese. È un altro degli aspetti che rendono il marchio “Il Margutta Vegetarian Food & Art” diverso dai tradizionali ristoranti per l’originale combinazione di cibo, arte e musica. Un vero punto di riferimento per gli appassionati di questa miscela.

we eat, emotional energy comes from the thoughts we have, from out emotional states, our relationships. Our mental energy is nourished by ideas, convictions, relationships with others, reading, art, good music and by the quality of our thoughts.

In the art gallery Claudio e Tina Vannini look after all the aspects of the exhibitions, ideating and organising the event, from staging it, to critical interventions, communications and promotion, moving between tradition and innovation. Experts and art critics make the gallery’s exhibition projects authoritative and exportable. Which exhibitions have been hosted by Margutta and what are we likely to see in the coming months? Is there a weekly event not to be missed?

What’s the most prestigious event of the year?

We are talking about at least 250 exhibitions over the years, clarifies Tina Vannini. From established artists to new, young, emerging talents. There have been 4 editions of the “Margutta Jazz Festival”, 6 theatre projects and lots of art events, fashion, customs, book presentations and projects that are in line with our philosophy. This year is the centenary of Fellini, to whom we have dedicated the exhibition FELLinLOVE: conversation and a Fellini style dinner. Following that we will present a photographic exhibition about Eros, and then ‘Fragile, Handle with care’, by Barbara Dall'Angelo, a delicate homage to the love for our planet and the beauty of nature.

Round Midnight, Margutta’s ‘live’ jazz festival takes place from November to May, twice a month on Monday evenings. It is one of the aspects that makes the “Margutta Vegetarian Food & Art” brand different from traditional restaurants, thanks to the original combination of food, art and music. A real reference point for lovers of this diverse mix.

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he Hotel Art "by Spanish Steps" was born from an ancient asce da un antico collegio l’ Hotel Art“by Spanish Steps”. boarding school. It was 1999 when, thanks to the brothers Era il 1999 quando, per volontà dei fratelli Stefano e LuStefano and Luciano Palenca, this venue became part of ciano Palenca, la struttura entra a far parte del gruppo alberghiero italiano PLH (Palanca Luxury Hotels), circuito tu- the Italian hotel group PLH (Palenca Luxury Hotels), a tourist ristico dallo stile marcatamente italiano. Il gruppo PLH è circuit which stresses the Italian style. Among the properties of the proprietario a Roma, tra l’altro, di un’antica dimora PLH group in Rome, are: the Castello della Castelluccia, an ancient del Trecento immersa nel Parco di Veio, alle porte fourteenth-century residence immersed in the Veio Park at the gates di Roma, il Castello della Castelluccia e dell’ of Rome; the Empire Palace Hotel, a charming building near via Empire Palace Hotel che è un’eccellente pa- Veneto. After careful restoration, the boarding school's ancient chapel lazzina nelle vicinanze di via Veneto. Nell’at- has become the Hall within Hotel Art's fascinating current structure. tuale e affascinante struttura dell’ Hotel Art, Art is the undisputed protagonist of the hotel's different spaces. We l’antica cappella del collegio, dopo un attento ask ourselves: Was it necessary to comply with particular restoration methods in the renovation of restauro, è this ancient building?

Rome diventata la Was it necessary to accept hall. Qui l’arte, nei vari amcompromises when converbienti, è protagonista. Nella Photo 25 ting a structure created with ristrutturazione dell’antica Un ingresso minimalista imsuch a different purpose into palazzina, ci chiediamo, è mette nell’atrio con volte a a hotel? Here to answer our stato necessario attenersi a crociera, marmi policromi, questions is the hotel manaparticolari modalità di reserigrafie e busti in bronzo. ger herself, Monica Marini minimalist entrance leads stauro? È stato necessario into a hall with cross (photo), who explains: The accettare compromessi nel vaults, polychrome marbles, Hotel Art was renovated convertire in hotel una silkscreens and bronze busts. with scrupulous attention, struttura nata con altre fiPhoto 26 under the "eye" of the Fine nalità? A rispondere ai noArts Authority: the floor and stri interrogativi è la stessa Monica Marini, direttrice dell’hotel, specializzata in ceiling in particular requidirettrice dell’hotel, Mostrategie e tecniche in grado red special care. The greanica Marini (nella foto) la di rendere ottimale il redtest compromise we had to quale spiega: L’ Hotel Art è dito di un hotel. accept was to cover the oristato ristrutturato con una onica Marini, hotel ginal marble altar in the attenzione capillare sotto la manager, is specialised in Hall with a material that “guardi” delle Belle Arti: il strategies and techniques to made its origin less visible pavimento e il soffitto in get the maximum income for "at first sight". particolare hanno richiesto the hotel.

Between classic inspirations, particolare cura. Il compro26 Photo 27 original paintings and messo più grande da accetNel 2020, per il centenario tare è stato quello di coprire M O N I C A M A R I N I R A C C O N T A contemporary installations, di Fellini, l’hotel ospita una the hotel's distinctive feature l’altare in marmo originale, mostra collettiva nella hall. is its taste for stylish furniture presente nella hall, con un n 2020, on the occasion of and its passion for art. A materiale che rendesse Fellini’s centenary, the hotel bright minimalist entrance meno visibile, “a colpo d’ o cis hosting a collective (photos on the left and on chio”, la sua origine. exhibition in the hall. the following page) leads Tra ispirazioni classiche, Photo 28 into an atrium with cross quadri d’autore e installaL’antica cappella del collevaults and polychrome zioni contemporanee, quegio, dopo il restauro, è dimarble, featuring silk-screen sta struttura fa del gusto ventata la hall dell’hotel. prints and bronze busts, per l’arredamento “in stile” fter the restoration project, between both Renaissance e per la passione verso the ancient chapel of the references and contemporary l’arte un proprio tratto diCollege has become the style. Facing the former altar stintivo. Un ingresso minientrance hall of the hotel.

Originale boutique hotel nel nome dell’arte. is also a refined bar, and an malista immette nell’atrio (nelle foto qui a sinistra e A Boarding School Becomes a Boutique Hotel, in the Name of Art. external courtyard featuring Hotel Art design seats is also available. nella pagina di destra) con via Margutta 56 | 00187

by Floriana Cason The corridors on each of the volte a crociera e marmi Roma | +39.06.328711 four floors, each with its own policromi, con serigrafie e STARS: 6666 busti in bronzo tra richiami rinascimentali e stile contempora- colour, lead to modern, sophisticated rooms and suites, where the MANAGER: Monica Marini info@hotelart.it neo. Un raffinato bar strutturato davanti all’ex-altare e una corte choice of materials is especially refined. With its numerous www.hotelartrome.com esterna con sedute di design. I corridoi dei quattro piani, ognuno comfortable, original and fascinating spaces, the Hotel Art "by con un proprio colore, conducono allo stile moderno e sofi- Spanish Steps" represents a true attraction for lovers of art and sticato delle camere, nelle quali spicca l’attenzione per la design. Ever faithful to its vocation, the Hotel Art hosts painting scelta dei materiali. Con i suoi spazi, confortevoli, originali and sculpture exhibitions every year. Since January 20, 2020, the e affascinati, l’ Hotel Art “by Spanish Steps” rappresenta one-hundredth anniversary of film director Federico Fellini's birth, una struttura dall’aspetto raro. Fedele alla propria voca- the hotel has been hosting a collective exhibition in its hall, featuring zione, l’ Hotel Art ospita anche mostre di pittura e scultura. artists such as Ennio Calabria, Sergio Ceccotti, our collaborator A partire dal gennaio 2020, in occasione del centenario del George De Canino, Anna Di Stasi, Paolo Giorgi, Roberto Micheli, regista cinematografico Federico Fellini, l’hotel ospita una Daniela Pasti, Simone Piccioni, Duccio Trombadori, the photographer mostra collettiva nella hall con artisti espositori quali Ennio Raniero Botti, the cartoonists Massimo Bucchi (from the newspaper Calabria, Sergio Ceccotti, il nostro collaboratore George De Repubblica) and Emilio Giannelli (from Corriere della Sera), and the 25

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Via Margutta

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UN COLLEGIO

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WHERE AND WHY | MORE CREATIVE ART & PHOTO WALKS Canino, Anna Di Stasi, Paolo Giorgi, Roberto Micheli, Daniela Pasti, Simone Piccioni, Duccio Trombadori, il fotografo Raniero Botti, i vignettisti Massimo Bucchi ed Emilio Giannelli, lo scultore Matteo Maggio. A Monica Marini, direttrice dell’hotel, chiediamo ancora di parlare di se stessa e dell’attività che svolge nel mondo alberghiero da oltre 25 anni. La manager, specializzata in strategie e analisi, è considerata una professionista esperta nello sviluppo di tecniche in grado di rendere ottimale il reddito di un hotel. Chiediamo quindi alla manager quanto ritiene influisca l’attributo dell’arte nelle strategie di mercato che mette in campo.

Questo dipende molto, sottolinea la direttrice, dal segmento di mercato che si vuole raggiungere. Se si decide di penetrare il segmento corporate/business, clienti aziendali che si muovono per affari, mi indirizzo sul settore della moda, giacché qui la zona è ricca di negozi internazionali con grandi marche. Se si decide invece di raggiungere il segmento leisure, continua Monica Marini, clienti che viaggiano più per piacere, faremo in modo di partecipare a fiere internazionali specializzate, dove le 28 agenzie e i tour operator che vi partecipano ricercano il “made in Italy”, l’arte, la location, e il buon cibo. Non a caso, conclude Monica Marini, l’ Hotel Art si trova in una delle strade importanti di Roma dove convergono cultura, con la sua storia, moda, con la presenza delle grandi marche italiane, arte, con l’Accademia di Belle Arti e il Conservatorio di Santa Cecilia.

sculptor Matteo Maggio. We once more ask Monica Marini, the hotel manager, to tell us about herself and the work she's been carrying out in the hotel industry for over 25 years. Ms. Marini, specialized in strategies and analysis, is considered a professional expert in the development of techniques to get the maximum income for the hotel. As the director of a structure such as the Hotel Art in Via Margutta, we ask her to what extent does she think the attribute of art affects the market strategies she puts in place?

This, stresses the director, depends greatly on the market segment that you intend to reach. If I decide to penetrate the corporate/business segment, customers from companies who travel on business, I will turn to the fashion merchandising sector, because my area is full of big brand international shops. If instead, I intend to reach the leisure segment, Monica Marini continues, and by that I mean an audience which travels more for pleasure, I will make sure to be present at specialized international fairs, where participating agencies and tour operators are in search of a particular style, of "Made in Italy", of art, of the right location, and of good food. Not surprisingly, Monica Marini concludes, the Hotel Art is located on one of the most important streets of Rome, a street where we are able to experience a convergence of culture (with its history), fashion (with the greatest Italian brands present in the area), and art (with the Academy of Fine Arts and the Santa Cecilia Conservatory nearby).

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MORE WALKS

Via Condotti

Photo 29 Backstage del nostro incontro con Massimo Naim, al pianoforte, nella sua galleria d’arte, mentre posa per Floriana Cason. ackstage at our meeting with Massimo Naim, sitting at the piano, in his art gallery, whilst posing for Floriana Cason.

Photo 30 Massimo Naim, “self made man” (come ama definirsi), nella sua galleria d’arte a via Mario de’ Fiori. assimo Naim, a “self made man” (as he likes to call himself), in his art gallery in Via Mario de’ Fiori.

Photo 31 Il “pensare positivo” di Massimo Naim l’ha portato all'attuale fortuna da albergatore romano, con un eccentrico gusto per l’arte. assimo Naim "positive thinking" has brought him to his current fortune as a Roman hotelier, with an eccentric taste in art.

Photo 32 Spagna Royal Suite ha uno stile che assorbe diverse influenze: l’Art decò, il Neoclassico e il Cubismo in un mix ecclettico di eleganti geometrie. pagna Royal Suite has a style which absorbs different influences: Art decò, Neoclassicism and Cubism in

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short walk from the Spanish Steps, inside an innovative pochi passi da Piazza di Spagna, all'interno di un innovaspace dedicated to modern art called Galerie Maison tivo spazio dedicato all'arte contemporanea e denominato Naim, we find the appealing cocktail & lounge bar Chez Galerie Maison Naim, troviamo il suggestivo cocktail & lounge bar Chez Moi: raffinato, intimo, eclettico, cosmopolita, Moi: refined, intimate, eclectic, cosmopolitan, open to cultural aperto a contaminazioni culturali e sociali, dalla dichia- and social contamination, and patently artistic. Francesco rata vocazione artistica. Originali cocktail di Fran- Gervasio’s cocktails are original and inspired by molecular cesco Gervasio ispirati alla cucina molecolare, cooking, there is live music with jam sessions and dishes made with high quality products musica to be paired with an dal vivo accurate selection of wines con jam and champagnes. An session e example? The homemade piatti reamixed sweet and sour lizzati con Rome prodotti di alta pickled vegetables and soused vegetables with gastronomia da abbinare artichokes and “piquillo ad un’accurata selezione di nodosa” peppers. vini e champagne. Un The Galerie Maison esempio? La giardiniera arNaim, in Via Mario de’ tigianale in agrodolce e carFiori, rather than a classic pionata di verdure con exhibition area presents carciofi dal fresco e pepeitself as a container of roni del “piquillo nodosa”. suggestions, where things La Galerie Maison Naim, pleasing to the eye, the ear a via Mario de’ Fiori, più che and the taste for figurative un classico spazio esposiarts come together. A tivo si presenta come un cocktail of emotions contenitore di suggestioni, knowingly mixed by the nel quale si fondono piaceri visionary entrepreneur per la vista, l’udito e il gusto Massimo Naim. per le arti figurative. Un 30 My objective, writes Mascocktail di emozioni sapientemente miscelato dal M A S S I M O N A I M R A C C O N T A simo Naim in the editorial of his magazine Le Rêve de visionario imprenditore Naim, is to celebrate beMassimo Naim. auty beyond place and Il mio obiettivo, scrive Mastime. Faced with the opsimo Naim sull’editoriale pressive overflow of triviadella sua rivista Le Rêve lity, of the ugly, of the de Naim, è celebrare il bello conformism of tastes and oltre ogni tempo e luogo. Di styles, rediscovering befronte all’opprimente dilaauty, told through luxury, gare della banalità, del can become an authentic brutto e del conformismo medicine for the soul capadei gusti e degli stili, la riscoble of reviving us, thanks perta della bellezza, racconto a path of aesthetic vintata attraverso il lusso, può dication, giving us back diventare un’autentica meemotions and feelings. dicina dell’anima in grado di far rinascere attraverso un Una galleria d’arte (Galerie Maison Naim), un The Galerie Maison Naim is also the evocative percorso di apologia estebar (Chez Moi), appartamenti di lusso, una reception of the Spagna tica, restituendo emozioni e rivista e l’eccentrico Spagna Royal Suite.

Royal Suite, a classic and sentimenti.

La Galerie Maison Naim An art gallery (Galerie Maison Naim), a bar (Chez Moi), elegant boutique hotel, whose suites are furnished ha anche la suggestiva funluxury apartments, a magazine with fascinating originality zione di reception per Spaand the eccentric Spagna Royal Suite. and a taste for art. gna Royal Suite, il What does a Golden Suite boutique hotel classico ed

by Gabriel Rifilato & Floriana Cason or a Luxury Apartment in elegante, le the hotel offer? In two cui suite sono arredate con affascinante originalità e gusto words: a view of Via Frattina and 60 square metres including a sitting area with sofa bed, a furnished kitchen, an extra-large per l’arte.

Cosa offre una Golden Suite dell’hotel oppure un bath with Jacuzzi, 80 inch flat screen TV (with Netflix), mini bar, Luxury Apartment? In due parole: affaccio su via private bathroom with flat screen TV, extra-large shower with Frattina e 60 metri quadri con salottino e divano cromotherapy and rain effect shower. And obviously Wi-Fi. letto, cucina attrezzata, vasca idro-massaggio This is where we meet Massimo Naim, in his kingdom, in a extra-large, televisore a schermo piatto da 80 pol- memorable conversation where, talking about himself, he says lici (con Netflix), mini-bar, bagno privato con te- that he is someone who “creates, not copies” and “loves beauty”. levisore a schermo piatto, doccia extra-large con He states that he is not proposing luxury with the Spagna Royal cromoterapia e getto a pioggia. Naturalmente wi- Suite Naim but “exceedingly high quality”. Do you want to talk 29

LE RÊVE DE

NAIM

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WHERE AND WHY | MORE CREATIVE ART & PHOTO WALKS fi. È qui, nel suo regno, dove incontriamo Massimo Naim, in una memorabile conversazione nella quale, parlando di sé, si definisce uno che “crea e non copia” e un “amante del bello”. Con Spagna Royal Suite Naim afferma di non proporre “lusso” ma "altissima qualità”. Vuol parlarci dello stile piuttosto Art déco del suo hotel e dei suoi appartamenti?

Parlerei di uno stile piuttosto personalizzato che assorbe diverse influenze, precisa Massimo Naim, come l’Art decò, il Neoclassico e il Cubismo per un risultato mai scontato che si articola in un mix ecclettico e sapiente di geometrie e materiali riproposti in modo innovativo ed elegante. L’accostamento di marmi o parquet a colori caldi, boiserie, materiali lucidi, specchi e lavorazioni decorative sulle pareti è il 32 leitmotiv del mio stile che gioca tra il classico e il contemporaneo a seconda della dose di elementi scultorei o dettagli neoclassici che si inseriscono.

to us about the Art déco style of your hotel and apartments?

I would talk about a rather personalised style, which absorbs different influences, clarifies Massimo Naim, such as Art déco, Neoclassicism and Cubism, which result in an effect that is never predictable, articulated in a knowledgeable eclectic mix of geometries and materials, which are re-proposed in an innovative and elegant way. The combination of marble or warm coloured parquet, panelling, shiny materials, mirrors and decorative artwork on the walls is the leitmotif of my style, which plays between the classic and the modern according to the dose of sculptural elements or neoclassical details that are included.

Naim’s training goes from a black belt in Kung Fu, Karate and Kickboxing to the objective of becoming a life coach’ in the future. Naturally flowing through his “positive thinking”, which has brought him the fortune of being a Roman hotelier is an eccentric taste in art.

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MORE WALKS

Via Condotti an eclectic mix of elegant geometries.

Photo 33 La scala di accesso a Spagna Royal Suite, il boutique hotel classico ed elegante, le cui suite sono arredate con affascinante originalità e gusto per l’arte. he access staircase to the Spagna Royal Suite, the classic and elegant boutique hotel whose suites are furnished in a fascinating and original way with a taste for art.

Photo 34 L’accostamento di marmi o parquet a colori caldi, boiserie, materiali lucidi, specchi e lavorazioni decorative sulle pareti è il leitmotiv dello stile di Spagna Royal Suite. he combination of marble or parquet with warm colours, wood panelling, shiny materials, mirrors and decorative wall coverings is the Spagna Royal Suite’s leitmotif.

Photo 35 Le Golden Suite dell’hotel affacciano su via Frattina in 60 mq con raffinatissimi conforts e atmosfera seducente. he Golden Suites of the hotel face onto Via Frattina, 60 square metres of refined comfort and a seductive atmosphere.

Photo 36 Nelle stanze di Spagna Royal Suite bagno privato con televisore, doccia extra-large con cromoterapia e getto a pioggia, vasca idro-massaggio extra-large. n the rooms of the Spagna Royal Suite there is a private bathroom with TV, an extra-large cromotherapy and rain effect shower, as well as an extra-large bath with Jacuzzi.

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DOVE E PERCHÉ | ALTRE PASSEGGIATE D’ARTE E FOTOGRAFIA CREATIVA La formazione di Naim passa da cintura nera di kung fu, karate e kickboxing, all’obiettivo di diventare, in futuro, “life coach”. Naturalmente passando attraverso il suo “pensare positivo” che l’ha portato all'attuale fortuna da albergatore romano, e un eccentrico gusto per l’arte.

Naim ammette di leggere poco, ma il suo libro preferito è “Come si diventa un venditore meraviglioso” di Frank Bettger.

Non basta: ha dato vita alla splendida rivista Le Rêve de Naim, citata all’inizio, e ha in programma di laurearsi in economia e commercio.

Vuole raccontarci qualcosa sul “Sogno di Naim”?

Il mio sogno, racconta Massimo Naim, si traduce in un percorso che ha 33 l’obiettivo di lanciare un brand d’eccellenza legato al mondo dell’hospitality di alto livello e di eventi di classe. Sulla vetrina di una scena internazionale, esprimendo nella qualità e nella pas-

Naim admits to reading little, however his favourite book is “How I learned the Secrets of Success in Selling” by Frank Bettger. It’s not enough: he founded the splendid magazine Le Rêve de Naim, mentioned above, and he plans to graduate in business and economics. Would you like to tell us something about “Naim’s Dream”?

My dream, Massimo Naim tells us, translates into a path that has as its objective the launch of a brand of excellence tied to the world of highlevel hospitality and high-class events.

All this in an international showcase, expressing his founding values in quality and passion. A dream without an objective will remain a dream, and that is why my daily commitment and perseverance have determined the objectives I have achieved and light the way for the ones I aim to achieve in the future.

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Spagna Royal Suite via Mario De' Fiori 3 | 00187 Roma | +39.06.69923793 STARS: 66666 MANAGER: Massimo Naim info@spagnaroyalsuite.com www.spagnaroyalsuite.com

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WHERE AND WHY | MORE CREATIVE ART & PHOTO WALKS

35 sione i suoi valori fondanti. Un sogno senza obiettivo resterebbe solo un sogno, per questo il mio impegno quotidiano ha determinato con perseveranza i successi raggiunti e illumina la strada da seguire per quelli prefissati.

Naim è nato e vive a Roma. Una città che, oggi, dà l’impressione di non evolversi e alla quale lui desidererebbe dare un impulso. Come vive a Roma, Naim? Cosa le piace della città? Riuscirà anche nel suo sogno di un albergo a 7 stelle?

Amo la mia città, risponde Massimo Naim. Roma è stupenda, ma ritengo sfrutti poco il suo enorme potenziale soprattutto nel mondo del turismo. Bisognerebbe lavorare sulla nostra comunità, aprendo la mente dei cittadini a nuove tendenze, gusti e interazioni trasformando una città-paese in una città del mondo, in linea con le più grandi capitali estere. Io attraverso il mio lavoro cerco di attuare proprio questo cambiamento e un hotel a 7 stelle ne sarebbe di certo un segno.

Quest’anno, il 2020, Naim compie 10 anni di attività che lui desidera celebrare con la carica onorifica di “Self Made Man”. Vuole fare un bilancio?

Il mio percorso, conclude Massimo Naim, non è stato facile: ho lottato molto e, nei momenti difficili, non ho mai mollato, ho sempre creduto fino in fondo in ciò 36 che stavo realizzando. Il mio consiglio è guardare e cadere sempre in avanti mai indietro, mai cristallizzare i propri pensieri con domande del tipo “se avessi scelto A anziché B…” e recriminare sul passato. È questo il modo perfetto per perdersi e rimanere imprigionati nelle proprie paure.

Tanto più crediamo in noi stessi e nelle nostre infinite possibilità, tanto più ci avviciniamo con successo ai nostri obiettivi. Sono partito con un B&B di 5 camere per arrivare oggi alla costruzione di una struttura di quasi 50 camere nel mio hotel a 5 stelle. Un traguardo importante, ma solo il preludio di obiettivi sempre più grandi.

Naim was born and lives in Rome. A city, which today gives the impression of never evolving and to which he would like to give an impulse. How do you live in Rome, Naim? What do you like about the city? Will you achieve your dream of opening a 7 star hotel?

I love my city, replies Massimo Naim. Rome is wonderful, but I don’t believe the city exploits its enormous potential, particularly in the tourism sector. We should work on our community, opening the minds of the habitants to new trends, tastes and interactions turning a provincial city into a world city, in line with the largest capital cities abroad.

Through my work, I try to put these changes into place and a 7 star hotel would certainly be a sign of change.

This year, 2020, Naim celebrates ten years of business, which he wishes to mark with the honorary title of “Self Made Man”. Do you want to take stock?

My path hasn’t been easy, concludes Massimo Naim: I have struggled a lot but during difficult moments I never gave up, I have always deeply believed in what I was creating. My advice is to look and fall forwards, never backwards, never crystallise your thoughts with questions like “if I had chosen A instead of B…” or question the past. This is the perfect way to lose yourself and become a prisoner of your own fears.

The more we believe in ourselves and our infinite possibilities, the closer we get to succeeding in our objectives.

I started off with a B&B with five rooms in order to get where I am today, almost 50 rooms and a 5 star hotel. It is an important milestone but it is only the prelude of even greater objectives.

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MORE E WALKS Piazzale Flaminio

Photo 37 La bibliotecaria della Temple University Rome, Palma Pavone, con famose riviste internazionali di arte (e con Roman Art & Photo Walks) alma Pavone, librarian at the Temple University Rome, with famous international art magazines (and with Roman Art & Photo Walks) Photo 38 Fay R. Trachtenberg, Direttore Provvisorio e Preside Operativo della Temple University Rome. ay R. Trachtenberg, Interim Director and Acting Dean of the Temple University Rome.

Photo 39-40-41 Studenti al lavoro negli studi di dipinto e fabbricazione della carta. tudents at work in the painting and papermaking studios Photo 42 Barbara I. K. Caen (a sinistra) Direttrice Associata e Shara Wasserman (a destra) Direttrice delle Mostre alla galleria d’arte della TUR. arbara I. K. Caen (left) and Shara Wasserman (right), Associate Director and Director of Exhibitions in the TUR Gallery of Art. Photo 43 Alla Temple University di Roma straordinarie strutture per la stampa, la fabbricazione della carta, la fotografia digitale, la scultura, la pittura e il disegno.

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hen you enter the villa that houses Temple University ntrando nel palazzo che ospita la Temple University Rome, Rome, close to the banks of the Tiber and just a few steps nei pressi delle rive del Tevere, a pochi passi da Piazza del Pofrom Piazza del Popolo, the first thing you notice at the polo, la prima cosa che si nota all'ingresso è un'elica giganteentrance is an enormous propeller: an industrial product shaped sca: un congegno industriale modellato in legno. Sembra un in wood. It looks like a object of a previous age but at the same oggetto di un'epoca passata ma allo stesso tempo è così moderno! time it's so modern! Design, Art, Science: it is the perfect image to Manifattura, Arte, Scienza: è l'immagine perfetta non not only pay homage to the Villa’s owner, the family of Gianni solo per rendere omaggio ai proprietari del palazzo, Caproni (1886-1957), but it also embodies the creative la famiglia di Gianni Caproni (1886-1957), ma inatmosphere, the carna stimulating life of the anche students and Temple’s l'atmocommitment to education in sfera creaone of the first study abroad tiva, la vita programs established by an stimolante Rome degli studenti e American University in Europe. We invited the Dean l'impegno che la Temple ha of the Faculty, Fay R. profuso nell'istruzione nelTrachtenberg (in the l'ambito di uno dei primi prophoto on the left), to grammi di studio all'estero answer to some questions realizzati da un'università and to invite the public and americana in Europa. Abthe Temple Rome biamo chiesto alla Preside community to join our della Facoltà, Fay R. Traativities. Prior to your chtenberg (nella foto qui al position as Interim Director lato), di rispondere ad alcune and Acting Dean at Temple domande e di invitare i cittaUniversity Rome (TUR), dini a unirsi alle attività della you already experienced TUR. living and studying in Italy.

Prima di ricoprire il ruolo di Please describe your Direttore ad interim e Preside relationship with the ad interim della Temple "Eternal City", than and University Rome (TUR), lei 38 now. aveva già vissuto e studiato My relationship with Rome, in Italia. Ci può descrivere il suo rapporto con la "Città F A Y R . T R A C H T E N B E R G R A C C O N T A Fay R. Trachtenberg says, continues to evolve, no Eterna", com'era allora e matter how many times I com'è oggi? have come to visit. Now Il mio rapporto con Roma, however, I have the spiega Fay R. Trachtenopportunity to fully berg, si evolve continuaimmerse myself in the mente, non importa quante community in a different volte io ritorni. Adesso, tuttaway – to really settle in. via, ho l'opportunità di imWhen I came as a young mergermi completamente student, I was from a small nella comunità in un modo town in the U.S. and I had diverso, di stabilirmi davvero. never lived in a big city. I Quando sono arrivata qui da came to love this city; it giovane studentessa, provewas big and exciting, nivo da una piccola cittadina mysterious and engaging negli Stati Uniti e non avevo on so many levels. The mai vissuto in una grande people, the food, the art… città. Ho imparato ad amare Uno dei primi programmi di studio all'estero Now, as a “woman of a questa città; era grande ed realizzati da un'Università americana in Europa. certain age” I still eccitante, misteriosa e coinvolgente su così tanti livelli. La TUR at Villa Caproni. One of the first study programs abroad appreciate all of those things but I find myself gente, il cibo, l'arte... Ora, in made by an American University in Europe. drawn to the quieter quanto "donna di una certa places, to fully appreciate età" apprezzo ancora tutte

by Lorenzo Mantile the beautiful light, the quelle cose ma mi attraggono slower pace of things. As a i luoghi più tranquilli, dove whole, all this is what helps to make Rome such a magical place. posso apprezzare pienamente la bella luce, il ritmo più lento delle cose.

In 1925 Laura Carnell became Associated President of Temple Queste cose rendono Roma un posto così magico.

University in Philadelphia. She was a pioneer, one of the few Nel 1925 Laura Carnell divenne Presidente Associato della Temwomen of her time with this eminent position. What are the efforts ple University a Filadelfia. È stata una pioniera, una delle poche of Temple University Rome and your personal input to promote donne ad assumere questa posizione di rilievo ai suoi tempi. Qual gender equality? è l'impegno della Temple University Rome e il suo sforzo perMy connection with this issue started long before I became Dean sonale per promuovere le pari opportunità? of TUR. As a lawyer who concentrated on employment and Io mi sono confrontata con questo tema molto tempo prima che dicompliance, I was insistent that our employees at our global ventassi Preside della TUR. In qualità di avvocato specializzato nel campuses (Rome and Tokyo) have the same training as our diritto del lavoro, ho sempre insistito sul fatto che i nostri dipendenti employees at Temple in Philadelphia. I have been to both nei campus globali (Roma e Tokyo) avessero la stessa formazione

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UNIVERSITY A VILLA CAPRONI

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WHERE AND WHY | MORE CREATIVE ART & PHOTO WALKS dei nostri dipendenti alla Temple di Filadelfia. Sono stata in entrambi i campus per fornire formazione contro le molestie, iniziative sulla diversità e sull'eguaglianza, simposi sullo sviluppo professionale e per essere una fonte di informazioni per tutti i dipendenti.

Quando tornerò negli Stati Uniti quest'estate, porterò avanti queste iniziative nel mio ruolo di Consigliere Senior per la Temple University.

L'"Idea Temple" del suo fondatore Russel Conwell (1843-1925) era quella di un collegio didattico per la classe operaia, con una predisposizione democratica. In che modo la TUR conserva oggi la sua identità iniziale? È molto importante per noi essere fedeli ai nostri valori e stiamo facendo molto per garantire a tutti gli studenti che vogliono venire a studiare a Roma l'opportunità di farlo.

Abbiamo molti programmi di borse di studio per assisterli in questo, incluso quello per aiutarli a pagare il loro primo passaporto! Abbiamo anche attivato nuovi corsi per consentire agli studenti di ingegneria, matematica, scienze (facoltà che generalmente non rientravano tra quelle con possibilità di studio all'estero) l'opportunità di venire qui per un semestre senza perdere crediti nelle loro 43 facoltà in modo da potersi laurearsi nei tempi. Tutto questo è in linea con la missione della Temple.

Per la sua posizione, la TUR offre agli studenti la grande opportunità di percepire la presenza del Passato e la complessità della Storia, come nessun altro posto in Europa.

In che modo il programma della TUR sfrutta questa opportunità?

La maggior parte dei nostri programmi utilizza la città come parte del percorso di studi.

I nostri corsi si svolgono in tutta la città per confrontarsi direttamente con la storia e la cultura antiche di Roma, pur restando sempre coscienti di ciò che rende Roma un centro

campuses to deliver anti-harassment training, diversity and equity initiatives, professional development symposia and to be a source of information for all employees. When I go back to the States this summer, I'll continue these initiatives in my role as Senior Counsel for Temple University.

The "Temple Idea" outlined by Temple’s founder Russel Conwell (1843-1925) was to found an educational college for the working class, with a democratic approach. How does TUR preserve Temples initial mission?

It is very important to us that we hold true to our values here and we are doing a lot to ensure that all students who want to come to Rome to study, have the opportunity to do so. We have many scholarship programs to assist with this – including one that helps a student pay for their first passport! We also have opened up new classes to allow students who are studying engineering, math, sciences (majors that didn’t typically have the ability to study abroad) the opportunity to come here for a semester without losing credits toward their major so that they can graduate on time. This is all in keeping with Temple’s mission.

With its location, TUR offers a great opportunity for students to feel the presence of the past and the complexity of history, like any other place in Europe. How is the TUR program is seizing this opportunity?

Most of our programs use the city as part of the curriculum. Our classes go all over the city to engage directly with the ancient history and culture of Rome all while remaining fully present in what makes Rome a vital center for culture today. We

39

40

41 42 ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 65

MORE WALKS

Piazzale Flaminio t the Temple University Afor print-making, Rome incredible facilities paper-ma-

king, digital photography, sculpture, painting and drawing.

Photo 44 Una mostra d’installazioni alla galleria d’arte della Temple, a cura di Roberta Sanges. xhibition installation at the TUR Gallery of Art, featuring Roberta Sanges.

Photo 45 Rachel Kosbab Espenlaub, pittrice e Assistente degli ex-allievi, nel proprio studio d’arte alla TUR. achel Kosbab Espenlaub, Painter, Alumni Assistant, in her personal art studio at TUR. Photo 46 La spettacolare Sala degli Affreschi (rappresentata anche alle pagine 18-19) della Temple University. he spectacular Fresco Room (depicted also at pages 1819) at TUR. Photo 47 Lavori in corso durante il laboratorio di Struttura del Libro. ork in progress during the Book Structure course

E

R

DOVE E PERCHÉ | ALTRE PASSEGGIATE D’ARTE E FOTOGRAFIA CREATIVA vitale della cultura odierna. Facciamo in modo che i nostri studenti non solo conoscano i principali siti di Roma, ma imparino anche ad apprezzare i quartieri più piccoli, la scena artistica, a fare volontariato nel loro tempo libero come insegnanti per gli studenti italiani o lavorando nelle cucine dei centri per rifugiati. Abbiamo anche un intenso programma di stage che colloca i nostri studenti in tutta la città in diversi campi in modo che possano fare esperienza nelle aziende internazionali mentre studiano all'estero.

Il primo programma di studio all'estero a Roma è stato creato dal Campus principale della Temple University di Filadelfia per la Tyler School of Art. Quanto sono importanti i programmi e le attività di studio di belle arti e storia dell'arte offerti oggi dalla TUR? I nostri programmi di studio di belle arti e storia dell'arte sono estremamente importanti per noi qui. Abbiamo strutture straordinarie per la stampa, la fabbricazione della carta, la fotografia digitale, la scultura, la pittura 44 e il disegno. Abbiamo anche un programma di architettura in cui i professori dei nostri studenti sono rinomati architetti locali. La nostra facoltà di storia dell'arte è leader nel suo campo di studio e contribuisce

make sure that our students get to know not only the major sites in Rome but learn also to appreciate the smaller neighborhoods, the art scene, to volunteer their free time tutoring Italian students or working in a kitchen at a refugee center. We also have a vibrant internship program which places our students all over the city in different fields so that they can experience international business while they are studying abroad.

The first study abroad program in Rome was created in 1966 by the Main Campus of Temple University Philadelphia for the Tyler School of Art. How important are the fine art and art history programs and the many activities offered today by TUR? Our fine art and art history programs are extremely important to us. We have incredible facilities for printmaking, paper-making, digital photography, sculpture, painting and drawing. We also have an architecture program in which our students are taught by local, award-winning architects. Our art history faculty are leaders in their fields of study and help bring what our students are learning in their books to life. Studying

T

W

Temple University Rome Lungotevere Arnaldo da Brescia 15 | 00196 Rome | +39.06.3202808 DEAN: Fay R. Trachtenberg temple.rome@temple.edu https://rome.temple.edu

45 66 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

WHERE AND WHY | MORE CREATIVE ART & PHOTO WALKS

46 a dare forma a ciò che i nostri studenti apprendono dai libri. Studiare storia dell'arte e architettura a Roma è un sogno che diventa realtà: vedere dal vivo opere e luoghi letti solo nei libri, porta l'esperienza a un livello completamente nuovo.

Come per il Campus principale, anche per la Temple University Rome il futuro è rappresentato dall'idea di "campus globale". Come interpreta questo concetto?

Per quanto mi riguarda, vedo un campus globale come un luogo in cui aiutiamo i nostri studenti ad ampliare la mente in modo che possano apprezzare meglio il loro posto nel mondo. Dando loro l'opportunità di confrontarsi con studenti, aziende, vicini, docenti e personale locali, offriamo loro la possibilità di espandere i loro orizzonti e di rendersi conto che siamo tutti persone che cercano di farsi strada nel mondo. Molti dei nostri corsi comprendono escursioni che portano gli studenti fuori da Roma, in un'altra città o in un altro paese. Questo permette loro anche di confrontare questi luoghi con Roma e con il loro paese d'origine. Anche i nostri colleghi del campus principale di Filadelfia utilizzano Roma come centro per i loro incontri, ricerche e studi internazionali. Siamo orgogliosi di ospitare loro e i loro colleghi accademici di tutto il mondo.

Perché consiglierebbe di fermarsi alla TUR durante una passeggiata nel quartiere Flaminio e di seguire i programmi culturali e gli eventi della TUR? 47 Ogni settimana facciamo così tante cose qui: dalle mostre d'arte nella nostra straordinaria galleria, agli incontri con persone interessanti che coinvolgono i nostri studenti in merito alle loro aree di competenza. Teniamo anche corsi per i membri della comunità locale e li accogliamo come parte della nostra famiglia TUR. Affittiamo il nostro spazio ad associazioni locali che hanno una programmazione interessante, generalmente aperta alla comunità.

Incoraggio tutti i lettori a consultare i nostri programmi e ad iscriversi, dal nostro sito, alla nostra mailing list per potervi partecipare!

art history and architecture in Rome is a dream come true – seeing the pieces and places you have just read about in person, takes the experience to a whole new level.

As for the Main Campus, also for Temple University Rome the future is represented by the concept of being a “global campus”. How would you interpret this concept?

For me, I see a global campus as a place where we help expand the minds of our students so that they can better appreciate their place in the world. By allowing them the opportunity to engage with local students / businesses / neighbors / faculty and staff, we are giving them the chance to expand their horizons and realize that we are all people, trying to make our way in the world. Many of our classes feature excursions that take the students out of Rome, to another city or another country. This also helps them compare and contrast these new places to Rome and to their home country. Our colleagues from our main campus in Philadelphia are also using Rome as a hub for their international meetings, research and study. We are proud to host them and their academic colleagues from all over the world.

Why make a stop at TUR during a walk in the Flaminio district and why follow its cultural programming and the events?

In any given week, we have so much going on here – from an art show at our amazing gallery to interesting visitors who come to engage with our students about their areas of expertise. We also have classes for local community members and welcome them as part of our TUR family.

We rent our space to local clubs and non-profit organizations who have interesting programming which is typically open to the community. I encourage all of your readers to check our agenda and to get on our mailing list so that you can participate with us!

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 67

DOVE, CHI E PERCHÉ: INCONTRANDO PERSONALITÀ A ROMA

Il nostro nome è

ROSCIOLI “Coniugare la digitalizzazione con il rispetto dei valori tradizionali di accoglienza, disponibilità e sensibilità”.

E

Our name is Roscioli. “Combining digitalization with a respect for the traditional values of hospitality, availability and sensitivity”.

by Ca’ Art Studio Image Factory

ra il 1932 quando proposero al nonno dei cugini Roscioli l’acquisto di una piccola pensione a Roma, al secondo piano di un palazzo nobiliare del 1888. Ebbe così inizio l’albergo Universo che fu inaugurato nel 1933. È stato il primo albergo a tre stelle in città, racconta Rosanna Roscioli, con ospiti quali Enrico Mattei, Fausto Coppi, Gina Lollobrigida, Beniamino Gigli. Nella hall dell’hotel ci sono due busti di bronzo dedicati ai nonni, e fondatori, Giuseppe Roscioli e Anna Maria Pallavicini. Oggi l’hotel, primo dei 7 hotel Roscioli, fa parte del network Best Western, uno dei primi circuiti alberghieri a porre attenzione sul tema della sostenibilità ambientale.

La famiglia Roscioli si considera a metà strada tra una multinazionale e un albergo a conduzione familiare. Né troppo grande né troppo piccola.

Come si affronta la tutela della tradizione romana e famigliare, a fronte della necessità di innovazione tecnologica, negli standard dell’ospitalità?

Nella nostra visione, risponde Rosanna Roscioli, l’innovazione tecnologica e il rispetto per la tradizione familiare non sono incompatibili. La digitalizzazione ha consentito di accelerare gli scambi di informazione con il mercato e di migliorare la gestione dei servizi per l’ospite. La tradizione familiare è un aspetto legato invece al sistema dei valori, alle convinzioni e al significato che le persone danno alle relazioni, al lavoro, alle persone stesse con le quali entrano in rapporto, ospiti o collaboratori.

La crescita di una azienda in termini di gradimento nel contesto socio-culturale attuale è sicuramente dipendente dalla capacità di chi guida l’organizzazione e di tutti coloro che quotidianamente agiscono in rappresentanza della stessa, di coniugare digitalizzazione da un lato e rispetto dei valori tradizionali di accoglienza, disponibilità all’ascolto, sensibilità empatica, dall’altro. Innovazione tecnologica da un lato e dialogo (relazionalità, atteggiamento mentale positivo) dall’altro. La nostra Academy lavora proprio a questa coniugazione.

Sulla rivista Ospitalità Romana, il notiziario di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli ha lanciato l’allarme contro l’arrivo di flussi turistici incontrollati a Roma, e la lenta trasformazione della città in una destinazione “low cost” nella quale i costi medi di soggiorno sembrano essere la metà di quelli di Venezia o New York. Roma, lei scrive, sta pagando il costo dell’ “overtourism” e perdendo la propria anima. Vuole

68 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

I

t was 1932 when the Roscioli cousins' grandfather received a proposal for the purchase of a small boarding house on the second floor of a 1888 noble mansion in Rome.

Thus began the Hotel Universo, inaugurated in 1933. It was the first three-star hotel in the city, Rosanna Roscioli tells us, welcoming guests such as Enrico Mattei, Fausto Coppi, Gina Lollobrigida and Beniamino Gigli. In the hotel lobby are two bronze busts dedicated to grandparents and founders Giuseppe Roscioli and Anna Maria Pallavicini. Today, the hotel, the first of the seven Roscioli hotels, is part of the Best Western network, one of the first hotel circuits to focus on the issue of environmental sustainability.

The Roscioli family considers themselves to be halfway between a multinational enterprise and a family-run hotel, neither too large nor too small. How does one protect Roman and family traditions, in face of the need for technological innovation and in

hospitality standards?

Our vision, Rosanna Roscioli replies, is that technological innovation and respect for family tradition are not incompatible. Digitalization has made it possible to speed up the exchange of information with the market, and to improve the management of guest services. Our family tradition is linked instead to a system of values and beliefs, to the meaning people give to relationships, to work, to the people with whom they enter into contact with, whether guests or co-workers. The growth of a company in terms of popularity in the current socio-cultural context is certainly dependent on the ability of those who lead the organization, and of all those who act daily to represent it, to combine digitization on the one hand, and respect for traditional values of hospitality, willingness to listen, and empathetic sensitivity on the other. Technological innovation on the one hand and dialogue (relationality, a positive mental attitude) on the other. Our Academy pursues precisely the conjugation of these two aspects.

In the magazine Ospitalità Romana by Federalberghi Roma (the Roman Hotel Association), Giuseppe Roscioli has warned against the arrival of an uncontrolled flow of tourists in Rome, and the slow transformation of the city into a "low cost" destination in which the average hospitality rates seem to be half of those of Venice or New York. Rome, as from your words, is paying the cost of "over-tourism", and losing her soul. Would you like to tell us about this phenomenon and explain how it might possible for

WHERE, WHO AND WHY: ENCOUNTERING PERSONALITIES IN ROME parlarci del fenomeno che si sta verificando e spiegarci come sia possibile, per una “città d’arte” della portata di Roma, arrestare questa tendenza?

In questi ultimi anni, risponde Giuseppe Roscioli, Responsabile Direzione Commerciale e Relazioni Istituzionali del gruppo alberghiero e Presidente di Federalberghi Roma, il fenomeno di AirBnB ha colpito tutte le capitali mondiali. Questa invasione di appartamenti sul mercato ha provocato l’abbassamento del valore medio di vendita della camera. Senza servizi e senza regole di prevenzione igienica e sanitaria, senza sicurezza e in assenza di qualsiasi tributo che altre strutture ricettive invece pagano, questi appartamenti arrivano sul mercato a un prezzo inferiore anche del 50% rispetto a un’analoga struttura ufficiale. Oggi il numero presunto dei letti messi a disposizione dai portali on-line di appartamenti è quasi equivalente a quello del settore alberghiero.

E poi si è snaturato il centro storico delle città, ridotte a dormitori senza servizi proprio a causa dell’esodo dei cittadini che affidano a questi portali le proprie abitazioni per ricavarne un profitto, e senza pagare tasse. Altre capitali hanno preso provvedimenti contro questo fenomeno, impedendo agli appartamenti affitti inferiori a 30 giorni. In italia questo non avviene. Il risultato è un aumento del turismo “low cost” che consuma la città e come controparte le lascia ben poco. Anche questi portali, infatti, non pagano alcuna tassa in Italia giacché sono situati in Stati “paradisi fiscali”.

In questi giorni è stato inaugurati il primo hotel Roscioli fuori dalla città di Roma. Il Corner Duomo Hotel a Milano, progettato dall’architetto Matteo Maria

an "Art City" like Rome to put an end to this trend?

In recent years, replies Giuseppe Roscioli, the hotel group's Head of Commercial Management and Institutional Relations and President of Federalberghi Roma, the AirB'n'B phenomenon has affected every capital in the world. This flood of apartments on the market has caused the average cost of rooms to drop. Without services and without rules of hygiene and health prevention, without safety measures and in the absence of the taxes that other accommodation facilities have to pay, these apartments arrive on the market at a price that is up to 50% lower in comparison to equivalent official venues. Today, the presumed number of beds made available by on-line portals offering apartments is almost equivalent to that of the hotel sector. The character of cities' historic centres is being distorted, as they are reduced to service-less dormitories, precisely because of the exodus of citizens who entrust their homes to these portals looking to make tax-exempt profits. Other capitals have taken action against this phenomenon by outlawing apartment leases under 30 days long. In Italy, this does not happen. The result is an increase in "low cost" tourism which is consuming the city, giving very little in return. Even these portals, in fact, pay no taxes in Italy, since they are located in "tax haven" states.

In these days, the first Roscioli hotel outside the city of Rome was inaugurated; The Corner Duomo Hotel in Milan, designed by architect Matteo Maria Gentile, in a building by architect Luigi Caccia Dominioni. We ask Fabrizio Roscioli to tell us about the characteristics of this new addition to the group, and about the challenges

IMAGES IMMAGINI Footnotes

L

’incontro con la famiglia Roscioli ha avuto luogo all’hotel Universo di Roma. Le foto (in queste pagine e nelle successive), sono state realizzate da Ca’ Art Studio Image Factory.

T

he meeting with the Roscioli family took place at the Hotel Universo in Rome. Photos (on these pages and those that follow) are by Ca’ Art Studio Image Factory.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 69

DOVE, CHI E PERCHÉ. INCONTRANDO PERSONALITÀ A ROMA: FAMIGLIA ROSCIOLI

70 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

WHERE, WHO AND WHY. ENCOUNTERING PERSONALITIES IN ROME: THE ROSCIOLI FAMILY

ABOUT THE PEOPLE

Footnotes

I

l Gruppo Roscioli è costituito da (nella foto di pagina 69, da sinistra a destra): Giuseppe Roscioli RESPONSABILE

DIREZIONE COMMERCIALE E RELAZIONI ISTITUZIONALI | Olga Roscioli RESPONSABILE DIVISIONE FORMAZIONE, HR E QUALITÀ | Rosanna Roscioli RESPONSABILE DIVISIONE MARKETING E COMUNICAZIONE |

Annalisa Roscioli

RESPONSABILE DIREZIONE AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA |

Fabrizio Roscioli

RESPONSABILE DIREZIONE GENERALE OPERATIVA E IT.

I Giovani Roscioli, rappresentati nella foto qui a sinistra, sono (da sinistra a destra): Daria Troili Roscioli (1991)

FINANCIAL ANALYST ASSISTANT |

Giulia Troili Roscioli (1991) QUALITY ASSISTANT | Giuseppe Ippolito Roscioli (1986) RESPONSABILE OPERATIVO HOTELS

| Lucrezia Roscioli (1993) SALES & REVENUE ASSISTANT | Ludovica Clarioni (1989)

RESPONSABILE AMMINISTRATIVA

T

he Roscioli Group is constituted by (in the photo at page 69, from left to right): Giuseppe Roscioli, HEAD OF COMMERCIAL MANAGEMENT AND INSTITUTIONAL RELATIONS | Olga Roscioli, HEAD OF TRAINING, HR AND QUALITY DIVISION | Rosanna Roscioli, HEAD OF MARKETING AND COMMUNICATIONS DIVISION | Annalisa Roscioli, HEAD OF ADMINISTRATIVE AND FINANCIAL MANAGEMENT | Fabrizio Roscioli, HEAD OF OPERATIONAL GENERAL MANAGEMENT AND IT.

The Younger Rosciolis, shown in the photo on the left, are (from left to right): Daria Troili Roscioli (1991), FINANCIAL ANALYST ASSISTANT | Giulia Troili Roscioli (1991), QUALITY ASSISTANT | Giuseppe Ippolito Roscioli, (1986), HOTELS OPERATIVE MANAGER | Lucrezia Roscioli (1993), SALES & REVENUE ASSISTANT | Ludovica Clarioni (1989), ADMINISTRATIVE MANAGER.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 71

DOVE, CHI E PERCHÉ. INCONTRANDO PERSONALITÀ A ROMA: FAMIGLIA ROSCIOLI

Gentile, in un edificio opera dall’architetto Luigi Caccia Dominioni.

Chiediamo a Fabrizio Roscioli di parlarci delle caratteristiche di questo nuovo hotel del gruppo e della sfida rappresentata dall’ospitalità alberghiera a Milano.

Lo stile del nuovo hotel, spiega Fabrizio Roscioli Responsabile Direzione Generale Operativa e IT del gruppo alberghiero, nasce da un lavoro svolto in collaborazione con l’architetto Gentile, dalla sua fantasia, gusto ed esperienza nel mondo delle ristrutturazioni alberghiere. È stato faticoso, ma i calcinacci “profumano di sogni”, e quindi quest’anno servito per svuotare l’immobile e ricostruirlo, ha prodotto tanta energia, ed è letteralmente volato. Obiettivo principale “lo spazio nel comfort”. Non a caso la metratura delle stanze è veramente ampia (fino a quasi 50 metri quadri) con dotazione di spa privata, ponendo grandissima attenzione all’insonorizzazione.

Il tutto in colori che devono dare serenità e rilassare l’ospite. La location, tra Duomo, Scala e via Montenapoleone, fa decisamente la sua parte. L’eccellenza, in quest’hotel, è una parola che si respira, sia per i materiali impiegati che per l’eleganza.

Da più di un secolo, Federalberghi rappresenta le imprese turistiche in Italia. In qualità di vice-presidente e presidente dell’area romana, chiediamo a Giuseppe Roscioli di spiegarci cosa sta facendo la sua Associazione per migliorare il turismo a Roma, e quale è stato l’esito della recente edizione di Albergatore Day, alla Nuvola di Roma.

La promozione di un territorio e specificatamente quello romano, precisa Giuseppe Roscioli, è affidata alla Regione. Noi abbiamo comunque creato il “convention bureau” di Roma e del Lazio, pensato da Federalberghi, con la “mission” di intercettare i grandi congressi ed eventi e farli svolgere sul nostro territorio. Con l’ultima edizione di Albergatore Day siamo molto soddisfatti. Un vero salto di qualità passando da 42 espositori a oltre 100, e da 1.400 visitatori a 6.000. Una importante novità è stato il tema “food”, ormai sempre più in piano piano, e anche la formazione e il coaching.

La Roscioli Academy, della quale Olga Roscioli è responsabile, ha tra i propri obiettivi quello di “gestire le aspettative personali e culturali degli ospiti” presso una struttura turistica. Quali sono le aspettative culturali degli ospiti? E l’Academy intende orientare i propri obiettivi anche verso la valorizzazione dell’arte?

72 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

presented by hotel hospitality in Milan.

The new hotel's style, explains Fabrizio Roscioli, the hotel group's Head of Operational General Management and IT, stems from work carried out in collaboration with the architect Gentile, from his imagination, taste and experience in the world of hotel renovations. It was difficult, but "rubble smells of dreams", and so, this year served to gut the property and rebuild it: this was a very energizing project, and the year literally flew. Our main objective? "Space in comfort". It is no coincidence that the size of the rooms is truly large (up to almost 50 square metres), with private spa facilities and great attention paid to soundproofing. The colour palette aims at bestowing the guests with a sense of serenity and relaxation. The hotel's location, close to the Duomo, La Scala and Via Montenapoleone, is definitely a part of its charm. At this hotel, excellence is a word that is literally something you can breath, both because of the materials used and because of its elegance.

For more than a century, Federalberghi has represented tourism businesses in Italy. As Vice-President of Federalberghi and also President of its Roman branch, we ask Giuseppe Roscioli to explain to us what his Association is doing to improve tourism in Rome, and what the outcome was of the recent edition of Albergatore Day, held at the Nuvola Convention Centre in Rome.

The promotion of a territory, more specifically the territory of Rome, specifies Giuseppe Roscioli, is entrusted to the Region where the city is situated, Lazio. We have, however, created a Rome and Lazio "Convention Bureau": conceived by Federalberghi, its "mission" is to attract large conventions and events, and for them to take place within our territory. We are very satisfied with the latest edition of Albergatore Day. We saw a true leap in quality, with exhibitors growing from 42 to over 100, and visitors from 1,400 to 6,000. An important novelty was the "food" theme, increasingly to the fore, plus training and coaching activities.

The Roscioli Academy, for which Olga Roscioli is responsible, counts among its objectives that of "managing the personal and cultural expectations of guests" at a tourist facility. What are the guests' cultural expectations?

And does the Academy also intend to include the enhancement of art among its objectives?

The Academy, replies Olga Roscioli, the hotel group's Head of Training, HR and Quality

WHERE, WHO AND WHY. ENCOUNTERING PERSONALITIES IN ROME: THE ROSCIOLI FAMILY

ABOUT

THE HOTELS

Footnotes

I

Roscioli Hotel a Roma sono 6: Best Western Plus Hotel Universo VIA PRINCIPE AMEDEO 5/B 00185 | BW Premier Hotel Royal Santina VIA MARSALA, 22 00185 | Best Western Hotel President VIA EMANUELE FILIBERTO 173 00185| Hotel Raffaello VIA URBANA 3 00184 | Aris Garden Senior Living VIA ARISTOFANE 101 00125 | Hilton Garden Inn Rome Claridge VIALE LIEGI 62 00198 e uno a Milano: The Corner Duomo Hotel VIA ADALBERTO CATENA 2 20121.

T

L’Academy, risponde Olga Roscioli, Responsabile Divisione Formazione, HR e Qualità del gruppo alberghiero, si occupa della formazione dei collaboratori e di migliorare la capacità individuale di corrispondere alle aspettative di accoglienza, assistenza ed ospitalità proprie di ciascuna etnia. Le aspettative che i nostri ospiti esprimono nella fruizione del patrimonio artistico e storico della nostra città sono essenzialmente di carattere logistico: come si arriva al monumento, al museo, quali sono gli orari, quali mezzi sono più appropriati. La possibilità di predisporre percorsi turistico-culturali a beneficio degli ospiti e conseguentemente fornire una preparazione di base ai dipendenti per consentire loro di gestire il servizio in modo appropriato, sarà oggetto di future valutazioni.

Division, deals with the training of collaborators, improving the individual ability to meet expectations regarding welcoming, assistance and hospitality that are specific to each ethnic group.

The expectations that our guests express regarding the fruition of the artistic and historical heritage of our city are essentially logistical: how to get to a monument or a museum, opening and closing times, what means of transportation are best. The possibility of laying out touristic-cultural itineraries for the benefit of our guests, and, consequently, providing a basic training to employees in order to allow them to manage the service appropriately, will be the subject of further evaluation in the future.

La nuova generazione della famiglia Roscioli è già forte di cinque figli e nipoti entrati nell’organico del gruppo. Giuseppe Ippolito Roscioli dirige Il Best Western Premier Hotel Royal Santina, a via Marsala, di fronte alla Stazione Termini. Chiediamo all’hotel manager di spiegarci le caratteristiche principali della sua struttura completamente rinnovata nel 2011.

Il Royal Santina è un hotel dalla personalità e dal design moderni, risponde Giuseppe Ippolito Roscioli, Responsabile Operativo Hotels del gruppo alberghiero, attira la curiosità di un tipo di clientela giovane e dinamica, che desidera soggiornare in una struttura all'avanguardia. La hall è un “open space”, un ambiente unico luminoso e accogliente nel quale si trovano anche il bar e il ristorante con diverse installazioni e opere d’arte, diverse tra di loro ma in grado di creare una perfetta armonia tra stili, colori e materiali. Le camere hanno un design moderno e ricercato. Sono caratterizzate da un’atmosfera accogliente e rilassante con un sistema di cromoterapia ad illuminazione personalizzabile. Grazie al centro congressi e alle sue 5 sale meeting, la clientela dell’hotel non è solo leisure, ma soprattutto business. Benché gli occhi restino puntati sullo straordinario patrimonio artistico e culturale della città.

A new generation of Roscioli family members who have joined the group already includes five sons, daughters and grandchildren. Giuseppe Ippolito Roscioli manages the Best Western Premier Hotel Royal Santina, in Via Marsala, opposite Termini Train Station. We ask him to explain the main features of the venue, which was completely renovated in 2011.

The Royal Santina is a hotel with a modern personality and design, replies Giuseppe Ippolito Roscioli, the hotel group's Hotels Operative Manager, attracting the curiosity of a young and dynamic clientele, looking to stay in a state-of-the-art facility.

The lobby is an "open space", a single bright and welcoming environment, also including a bar and restaurant hosting different installations and works of art: though different, these are able to create a perfect harmony between styles, colours and materials. The rooms have a modern and refined design.

They are characterized by a welcoming and relaxing atmosphere, featuring a customizable lighting chromotherapy system. Thanks to the Conference Centre and its five meeting rooms, there are not only leisure customers at the hotel, but above all a business clientele. Nevertheless, all eyes remain focused on the city's extraordinary artistic and cultural heritage.

here are 6 Roscioli Hotels present in Rome: the Best Western Plus Hotel Universo, VIA PRINCIPE AMEDEO 5/B (pc 00185) | the BW Premier Hotel Royal Santina, VIA MARSALA 22 (pc 00185) | the Best Western Hotel President, VIA EMANUELE FILIBERTO 173 (pc 00185) | the Hotel Raffaello, VIA URBANA 3 (pc 00184) | the Aris Garden Senior Living, VIA ARISTOFANE 101 (pc 00125) | the Hilton Garden Inn Rome Claridge, VIALE LIEGI 62 (pc 00198). The group also owns one hotel in Milan: The Corner Duomo Hotel, VIA ADALBERTO CATENA 2 (pc 20121).

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 73

ROMAN ART & PHOTO WALKS Partners e Media Partners La Notizia | Zetema | Associazione Botteghe Storiche di Roma | Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma | My Best Tour | Elliot Edizioni | NewLab | Ristorante Vegetariano "Il Margutta" | Galerie Maison Naim | TTG Rimini | BIT Milano | Albergatore Day Roma

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piazza San Pantaleo 10 Libreria Zetema al Museo di Roma largo Argentina Edicola Cristoforo piazza della Rotonda Edicola Di Camillo piazza del Campo de’ Fiori Edicola Farina piazza del Campo de’ Fiori Libreria Fahrenheit 451 via Santi Apostoli 20 Time Elevator via di Ripetta 180 Libreria Zetema all’Ara Pacis via del Babuino Antica edicola lungotevere dei Mellini 5/b Edicola EastWest via Francesco Crispi 24 Libreria Zetema alla Galleria d'Arte Moderma largo Chigi Edicola Joynal via dei Fori Imperiali Libreria Zetema ai Fori Imperiali piazza San Egidio 1/b Libreria Zetema al Museo di Roma in Trastevere piazza San Pietro Edicola Trabalzini borgo Pio Libreria B/Together via Germanico 168/a Fotoforniture Guido Sabatini lungotevere Arnaldo da Brescia 15 Temple University Rome viale IV Novembre 94 Libreria Zetema ai Mercati di Traiano via Urbana 43 Libreria DEI piazza San Giovanni Edicola Merulana piazza Cairoli Edicola Polacco via Appia Edicola Tanjeer via Ostiense 151 Edicola Tomassini via San Giovanni in Laterano 81 Libreria Enoteca Letteraria via Merulana 80 Libreria La Fenice via Nomentana 70 Libreria Zetema al Casino Nobile di Villa Torlonia viale Somalia 50/a Libreria Eli ROMAN ART & PHOTO WALKS Hotel selezionati piazza della Rotonda 73 Albergo del Senato | largo Febo 2 Raphael Hotel | via Garibaldi 27 VOI Donna Camilla Savelli Hotel | via Goffredo Mameli 11 Hotel Locanda Carmel | via Cavour 18 Hotel Massimo D'Azeglio | via Cavour 15 Hotel Mediterraneo | via Principe Amedeo 5/b Hotel Universo | via Marsala 22 Hotel Royal Santina | via Giuseppe Pisanelli 39/41 Hotel Etico | piazza della Cancelleria 62 Hotel Damaso | via Margutta 56 Hotel Art | via Mario De' Fiori 3 Spagna Royal Suite | via del Corso 126 Grand Hotel Plaza | via della Fontanella 15 Hotel Valadier | lungomare Paolo Toscanelli 46 Ostia Lido Hotel Sirenetta | via Portuense 2178/a Fiumicino QC Termeroma

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NOTE Floriana Cason A

rtista visuale, dipinge, crea installazioni, sviluppa la propria formazione in scultura al CIS in Svizzera, ed è autrice e performer di Staged Photography. Le principali mostre personali a Roma hanno avuto luogo, al museo Mastroianni, al Complesso Monumentale S. Salvatore in Lauro, al museo Crocetti, allo Sheraton, alla galleria dei Soldati. In Italia ha esposto a Treviso, Barletta, Fiumicino. La sua mostra Vedo Diverso è stata ospitata a Pisa, Arezzo, Firenze e Spoleto. Nel 2015 ha partecipato all’Expo di Milano.

Ha esposto a Praga e Amsterdam. Con le installazioni Evasori di Coscienza e Corsa ad ostacoli ha ricevuto il Premio Internazionale Lorenzo il Magnifico alla Florence Biennale (2013). Dal 2016 ha dato vita a Ca’ Art Studio, ed è art director in questa rivista. he is a visual artist who Sinstallations. paints and creates Her training in

sculptures was developed at CIS in Switzerland and she is the author and performer of Staged Photography. Her main solo exhibitions in Rome took place at the Mastroianni museum, at the Complesso Monumentale S. Salvatore in Lauro, at the Crocetti museum, at the Sheraton, and at the Soldati gallery. In Italy, she has exhibited in Treviso, Barletta and Fiumicino. Her exhibition Vedo Diverso was hosted in Pisa, Arezzo, Florence and Spoleto. In 2015 she participated in the Milan Expo.

She has also exhibited her work in Prague and Amsterdam. She was awarded the International Lorenzo il Magnifico Prize at the Florence Biennale in 2013 for her installation “Evasori di Coscienza e Corsa ad ostacoli”.

In 2016 she gave life to Ca’ Art Studio, and she is the Art Director for this magazine.

IMAGE ARTE E FOTOGRAFIA CREATIVA | ART & CREATIVE PHOTOGRAPHY

FACTORY

EDITORIAL

Gli occhi della notte

Alla scoperta avventurosa di storie, esperienze, personaggi, miti, vizi, virtù, suoni, profumi e sapori “neo-pittorialisti” della Image Factory.

The Eyes of the Night. An adventurous journey to uncover the stories, experiences, characters, myths, vices, virtues, sounds, aromas, and flavours of the Image Factory.

P

ensiero e fotografia. Qual è la rilevanza transforms us into "directors" of ourselves, building della fotografia, in contrasto con il pensiero the scene, gaining that necessary detachment to e l’esperienza del presente? La fotografia obtain a wider view of what we are living through. permette di documentare momenti della nostra When we think back on our life experiences, the memories are more fragile, inconsistent; our mind vita. Le immagini fotografiche sono testimonumbingly welcomes them, they are blurry, sweetly nianze di una biografia o di una storia in corso. detached by time and emotional involvement. A Un dipinto può reinterpretare la realtà, o il penphotograph, is clearer, it has a more explicit, siero, attraverso il ricordo. Ne esalta alcuni aspetti invasive message. It continues to live in our present e ne sbiadisce altri. L’immagine di una esperienza, Arte e pensiero creativo day even when it is not in its own present. It is a invece, una volta fotografata, è un’impronta. Le fotografie del passato ci aiutano a completare Art and creative thinking precious tool in documenting and recounting. Yet it can also become aggressive in the eyes of those, l’immagine mentale che abbiamo della nostra storia mentre, quelle fatte oggi, trasformano in immagine men- who timidly imagine their own experiences as unique and tale il presente: danno una visione istantanea e retroattiva del- exclusive. That is the emotion that humans look for to make l’esperienza vissuta. Memorie di una realtà contemporanea. themselves feel special: to be the protagonists of unique Fotografando si diventa “registi” di noi stessi, costruendo la experiences. The thought that is behind our photograph has taken scena, acquistando quel distacco necessario ad avere una visione on the aspect, in this issue of the magazine, of The Eyes of the su quello che si sta vivendo. La percezione, il pensiero di un‘espe- Night. It is a common theme in all the citations of the science rienza vissuta, è fragile, inconsistente: la nostra mente l’abbrac- fiction writer Philip K. Dick and the Tibetan Lama Dagpo Rimpoche cia assopita, sfumata, con il dolce distacco del tempo e del and which animates our “stories behind the images” and the coinvolgimento emotivo. La fotografia, all’opposto, è nitida: ha visionary “creative thought” by Cesare De Bartolomei. (F. C.) un messaggio esplicito, invadente. Continua a vivere nel nostro presente anche quando non è più nel presente. La fotografia è preziosa per testimoniare, per raccontare. Ma può diventare aggressiva agli occhi di chi, timidamente, immagina le proprie esperienze come uniche, esclusive. Ed è il sentimento che l’uomo rincorre per sentirsi speciale: protagonista di un’esperienza unica. Il pensiero che c’è dietro la nostra fotografia ha preso l’aspetto, in questo numero della rivista, de Gli occhi della notte, tema che accomuna le citazioni dello scrittore di fantascienza Philip K. Dick e del lama tibetano Dugpa Rimpoce, che anima le nostre “storie dietro le immagini” e il visionario “pensiero creativo” di Cesare De Bartolomei. (F. C.)

T

houghts and photography. What is the relevance of photography, in contrast with thoughts and present life experiences? Photography allows us to document moments of our lives. Photographs are witnesses of a biography or a story that is unfolding. A painting can reinterpret reality, or thoughts, through memories. It accentuates some aspects but fades out others. When an experience is photographed, it leaves a mark. Old photographs help us to complete our internal vision of the past, while those that are taken now, transform the present into an internal image, giving us an instant retroactive vision of our life experiences. Memories of a contemporary reality. Photography

Evento della Factory 4 Staged Photography Backstage 6 Libri e film 8 Che cos’è una bella foto 76 Storie dietro le immagini 80 Arte e pensiero creativo 86 L’evento della stagione 90 Gli altri eventi della stagione 91 Lo staff della Factory 92 Il poster di Ca’ Art Studio 93-94

ROMAN ART WALKS & PHOTO WALKS | SPRING 2020 | 75 45 ROMAN ART & PHOTO | SPRING/SUMMER

CHE COS'È UNA BELLA DONNA?

NON SO DIRLO. CHE COS'È UNA PITTURA ASTRATTA? CHE COS'È UNA PITTURA FIGURATIVA?

NON SO DIRLO. IO FACCIO SOLO NON-ASTRAZIONI. SE OGGI PRENDO POSIZIONE, DOMANI DOVRÒ CONTRADDIRMI.

PERSEGUIRE LA LIBERTÀ E

IL PIACERE CANCELLA TUTTE LE IDEE. SE C'È CONTRADDIZIONE POCO IMPORTA.

UNA LINEA, UN TRIANGOLO,

UN VOLTO, UN UOVO, SONO TUTTI UN PROPIZIO

PUNTO DI PARTENZA PER UN'AVVENTURA.

HO SEMPRE INVIDIATO COLORO PER I QUALI UN'OPERA È UN

MISTERO.

76 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

hat makes a W photo beautiful?

What makes a woman beautiful?

I really couldn’t say.

What makes a picture abstract?

What makes a picture figurative?

I really couldn’t say.

I don’t do abstractions.

If today I take a stand, tomorrow I’ll have to contradict myself.

Pursuing freedom and pleasure cancels all ideas.

Little does it matter if there’s a contradiction.

A line, a triangle, a face, an egg, are all a promising starting point for an adventure.

I’ve always envied those for whom a work of art is a mystery.

Sulla fotografia On Photography Man Ray Man Ray Trust / ADAGP

CHE COS'È UNA BELLA FOTO?

CHE COS’È UNA WHAT MAKES A PHOTO BEAUTIFUL?

BELLA FOTO? Gli autori della Image Factory si interrogano su cosa possa essere il “bello” in fotografia.

Authors of the Image Factory ask what things can be "beautiful" in photography.

by Bruna Condoleo, Elena Prandelli, Roberto Principali

L

a fotografia ha rivelato fin dalla nascita un doppio volto, veritiero e deformante, oscillando tra l’esibizione della nuda realtà o il piacere di dar corpo a una visione soggettiva. La storia della fotografia è l’espressione dello scontro fra le istanze rappresentative di verità e finzione, dilemma teorico ed estetico non ancora risolto. Tuttavia se si considera cosa s’intenda per una “bella” foto, ci si accorge che essa non è mai un banale riflesso di ciò che l’obiettivo inquadra ma traduce, anche inconsapevolmente, l’interiorità dell’autore, il suo modo di osservare il reale e il proprio vissuto, elementi che interferiscono con la mera ripresa del dato oggettivo scompaginando l’assolutezza della percezione ottica. Il potere espressivo di una foto risiede nella sua capacità, spesso misteriosa, di far intraprendere a chi la osserva un lungo percorso nella memoria personale, nell’inconscio, nella storia, nel mondo dell’arte figurativa. Di tale forza evocativa sono provviste le fotografie dell’americana Anne Brigman (1869-1950), artista multiforme e rivoluzionaria che nei primi decenni del Novecento produsse scatti di indubbio fascino: sinuosi nudi femminili immersi in una dimensione visionaria, al tempo ritenuti scabrosi ed erotici, anche perché si trattava di autoritratti! L’arte della Brigman è espressione di un’antesignana ansia di libertà, una sensuale simbiosi tra essere umano e natura, una mitologia di corpi e di luoghi. Il proprio corpo viene offerto all’inno panico di un’unione universale degli elementi, fondendo se stessa con le scorze degli alberi, con gli anfratti del terreno, con le acque e con il vento e annullandosi nell’abbraccio conturbante di una natura primitiva e selvaggia.

I suoi lavori, apprezzati e sostenuti da Alfred Stieglitz, padre del Pittorialismo, sono stati protagonisti nel 2018 di una mostra al Nevada Museum of Art. (Bruna Condoleo)

considered at the time to be erotic and even obscene, also because these shots were self-portraits! Brigman's art is the expression of a trail-blazing desire for freedom, a sensual symbiosis between human being and nature, a mythology of bodies and places. Her own body is offered up as a Hymn to Pan, and presents a universal union of the elements, merging itself with tree barks, with ground crevices, with water and wind, and cancelling itself out in the seductive embrace of a wild and primitive natural world.

In 2018, her work, appreciated and supported by Alfred Stieglitz, the father of Pictorialism, was showcased at an exhibition held by the Nevada Museum of Art. (Bruna Condoleo)

IMAGES IMMAGINI Footnotes

The Breeze (1908), by Anne Brigman

A

mbientate negli aspri paesaggi della Sierra Nevada, le foto di Anne Brigman vivono in un’atmosfera onirica: il bianco e nero, i ritocchi fotografici, le pose dei nudi rivelano l’estrazione pittorica della formazione artistica.

S

et in the rugged landscapes of the Sierra Nevada, Anne Brigman's photos live in a dreamlike atmosphere: the use of black and white, photographic retouching, and her nude poses reveal the pictorial extraction of her artistic formation.

The Metropolitan Museum of Art

S

ince its birth, photography has revealed a dual nature, one truthful and the other deforming, oscillating between the exhibition of stark reality and the pleasure of giving body to a subjective vision. The history of photography is the expression of the clash between the representative instances of truth and fiction, a theoretical and aesthetic dilemma that has not yet been resolved. However, if one considers what is meant by a "beautiful" photo, one comes to realise that it is never a banal reflection of what one sees through the lens, but rather that which the photo translates, however unconsciously, of the author's interior world, of his/her way of observing reality and own experience. All these elements tend to interfere with the mere recovery of objective data, disrupting the absoluteness of optical perception. The expressive power of a photo lies in its often mysterious ability to send those who observe it on a long journey into personal memory, into the unconscious, a journey through history and the world of figurative art. The work of the American photographer Anne Brigman (1869-1950) possesses this evocative power. She is a multifaceted and revolutionary artist who, in the early decades of the twentieth century, realised undoubtedly fascinating photos: sinuous female nudes immersed in a visionary dimension, ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 77

CHE COS’È UNA BELLA FOTO?

Elena Prandelli

Il canyon del Sîq che conduce a Petra | The Sîq Canyon Leading to Petra

U

na bella foto diventa parte di te, del tuo essere, della tua anima che si sprigiona in una danza armonica di colori, di equilibrio tra gli elementi, ossia tra gli oggetti fotografati nel loro insieme scatenando emozioni forti e a volte contrastanti. Ed è proprio nel “contrasto” che la foto prende vita: un contrasto che fa parte del mio essere e che si trasforma in un equilibrio personale traducendosi in una continua ricerca verso un concetto estetico non astratto ma concreto, fatto di bellezza, dettagli, sfumature, spontaneità, eccellenza ma mai perfezione. Il divertimento è parte essenziale della foto perché si crea uno stile proprio fatto a volte di casualità soprattutto per chi non fa il fotografo di professione. Ma una bella foto è anche uno strumento per capire e per capirsi: un momento di riflessione con se stessi evocando ricordi o emozioni legati a quell’istante. Una bella foto non guarda però solo il passato ma è una finestra aperta sul futuro e sui sogni che ognuno di noi tiene chiusi in un angolo del proprio cuore.

78 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

A

beautiful photo becomes a part of you, of your being, of your soul released in a harmonious dance of colours, of a balance between the elements, that is, of the objects photographed as a whole, triggering strong and sometimes conflicting emotions. And it is precisely in this "contrast" that the photo comes to life: a contrast that is part of my being and that turns into a personal equilibrium, translating into a continuous search for an aesthetic concept that is not abstract but concrete, made of beauty, details, nuances, spontaneity, excellence but never perfection. Fun is an essential part of a photo, because it creates its own style, at times constituted by chance, especially for those who are not professional photographers. But a good photo is also a tool for understanding, and for understanding each other: a moment of reflection with yourself, an evocation of memories or emotions related to that moment. However, a beautiful photo not only looks towards the past but is an open window on the future and on the dreams that each of us keeps closed in a corner of our heart.

WHAT MAKES A PHOTO BEAUTIFUL?

Roberto Principali Burundi: madre e figlio | Burundi: Mother and Child

U

na forma di espressione artistica al pari di tutte le altre: pittura, scultura, letteratura. La foto va fatta con il cuore e con la mente e non con l’attrezzatura. Per me una foto è bella quando riesce a raggiungere l’essenza intima dell’oggetto fotografato, quasi un processo di astrazione. Io amo molto eseguire ritratti. Con la fotocamera seguo il movimento degli occhi della persona e scatto nel preciso momento in cui mi sembra che l’espressione sia quella che possa “catturare” lo stato d’animo del soggetto, gioia, sorriso, intensità, ironia. In questa foto ho voluto cogliere l’icona di “QUELLA” maternità!

Ed anche la fierezza di chi non si sottrae all’obbiettivo quasi a voler dire “Eccomi, sono qui con tutta la mia essenza di donna ma soprattutto di madre.”

A

form of artistic expression like any other: painting, sculpture, literature.

Photos should be taken with the heart and mind, and not with equipment.

For me, a photo is beautiful when it manages to touch the intimate essence of the photographed object, it is almost a process of abstraction. I love to do portraits. I constantly follow with my camera the movement of the person's eyes and I shoot the precise moment in which it seems to me that the expression is one that can "capture" the mood of the subject, be it joy, a smile, intensity, irony. In this photo, I wanted to catch the icon of "THAT" kind of motherhood! And also the pride of those who do not try to avoid the camera, as if saying "Here I am, I am here with my entire essence as a woman, but above all as a mother".

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 79

L'UNIVERSO

FINE, NON AVRÀ MAI

he universe will never Tbecause be extinguished just when the

darkness seems to have smothered all, to be truly transcendent, the new seeds of light are reborn in the very depths.

PERCHÉ PROPRIO QUANDO SEMBRA CHE

L'OSCURITÀ ABBIA DISTRUTTO

OGNI COSA, E APPARE DAVVERO TRASCENDENTE,

LUCE I NUOVI SEMI DELLA

ABISSO.

80 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

Philip K. Dick

Philip K. Dick

RINASCONO DALL'

L'uomo nell'alto castello The Man in the High Castle

GLI OCCHI STORIE DIETRO LE IMMAGINI | STORIES BEHIND THE IMAGES

DELLA NOTTE I percorsi onirici di Fellini introducono le Storie della Image Factory.

The Eyes of the Night. The dreamlike paths of Fellini's cinema introduce the Image Factory Stories.

by Luca Verdone

F

ellini ha un rapporto intenso con la notte. La associa spesso ai percorsi onirici del suo cinema e in molti suoi film occupa un ruolo di grande importanza nelle storie narrate sullo schermo. La festa di una famiglia aristocratica romana ne “La Dolce Vita”comincia di notte e termina all’alba connotandosi di misteri e note oniriche. “La Dolce Vita” è un film che ha segnato profondamente gli Anni Sessanta e ha documentato, attraverso la fervida fantasia del maestro riminese, gli aspetti ambigui, malinconici ed esaltanti della società italiana che si era appena risollevata dalle miserie della guerra. Fellini ha interpretato gli umori del cambiamento in corso e li ha filtrati con gli occhi del personaggio del giornalista interpretato da Marcello Mastroianni. La foto di scena a lato ha còlto (in basso) anche il microfono del fonico di presa diretta che è sospeso sopra alla testa di un nobile con una benda nera sull’occhio destro. Con la collaborazione della principessa Wolkonsky e di Guidarino Guidi, suo aiuto regista, Fellini ha messo insieme una quarantina di nobili veri e finti, in abiti da sera, da cavallo, o per altre circostanze, senza preoccuparsi dell’etichetta o della moda. L’uomo con gli stivali, seduto al bracciolo di un divano è Franco Rossellini. All’angolo destro della fotografia, il figlio del principe Marescalchi, don Giulio, interpretato da Giulio Questi, assistente di Fellini, saluta con un bacio sulla guancia una invitata. Si nota nella fotografia il tipo di illuminazione creata dal direttore della fotografia, Otello Martelli. La luce si diffonde nel salone “a macchia di leopardo”, con zone d’ombra, creata da proiettori di media potenza montati sul soffitto, su ponteggi metallici. Il panno nero che si nota in alto a sinistra, teso tra due assi, ha la funzione di “bandierare” l’incidenza dei raggi luminosi, attenuando la luce in alcuni punti precisi. In tal modo Fellini e Martelli hanno pensato ad una fotografia in bianco e nero dai forti contrasti tra i toni bianchi e quelli grigi”. (Luca Verdone).

black bandage over his right eye. With the collaboration of Princess Wolkonsky and Guidarino Guidi, his assistant director, Fellini assembles approximately forty real and fake noblemen and women, in evening dresses, horse riding clothes, or dressed for other circumstances, not paying any attention to labels or fashion. The man in boots sitting on the arm of a sofa is Franco Rossellini. In the right corner of the photograph, the son of Prince Marescalchi, Don Giulio, played by Giulio Questi, Fellini's assistant, greets a guest with a kiss on the cheek. In the photograph, you may notice the type of lighting created by the director of photography, Otello Martelli. Light diffuses by "leopard spots" throughout the salon, with shadowed areas, created by medium-power projectors mounted on metal scaffolding on the ceiling. The black cloth that can be seen at the top left, stretched between two axles, has the function of "flagging" the incidence of the rays of light, by attenuating it in some specific points. In this way, Fellini and Martelli conceive of a black and white photography, with strong contrasts between white and grey tones. (Luca Verdone).

IMAGES IMMAGINI Footnotes

La dolce vita | BY Federico Fellini, fotografia di | PHOTOGRAPHY BY Otello Martelli (1960)

S

cena de “La dolce vita” durante la preparazione della ripresa per l’ingresso di Marcello Rubini (Marcello Mastroianni) nel salone della Villa di un nobile, dove si svolge una festa. La villa delle riprese è la Giustiniani a Bassano Romano, vicino Roma.

A

scene from "La Dolce Vita", showing the preparation for the shooting of Marcello Rubini's entrance (Marcello Mastroianni) to the salon in the nobleman's Villa, where a party is being held.

Shooting took place at Villa Giustiniani in Bassano Romano, near Rome.

Mario Verdone Fellini Photo Collection

F

ellini has an intense relationship with the night. He often associates it with dreamlike paths in his cinema and, in many of his films, it occupies a role of great importance within the stories narrated on the screen. A Roman aristocratic family feast in "La Dolce Vita" initiates at night and comes to an end at dawn, abounding in mysterious connotations and dreamlike tones. "La Dolce Vita" is a film which marks the Sixties profoundly, and which documents, through the fervid imagination of the Master from Rimini, the ambiguous, melancholic and heady aspects of an Italian society which is just recovering from the miseries of the war. Fellini interprets the moods of the change underway and filters them through the eyes of the character of the journalist played by Marcello Mastroianni. The set photo alongside also happens to capture (below) the sound engineer's microphone, which we can see suspended above the head of a nobleman wearing a ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 81

STORIE DIETRO LE IMMAGINI: GLI OCCHI DELLA NOTTE

Tra realtà e sogno Between Reality and Dream by Livia Mazzani

L

a notte, il buio, il sogno... La mente si addentra in visioni inconsce, ma nitide e chiare, visioni che ritornano confuse quando con la luce la ragione riprende il controllo.

T

he night, the darkness, the dream... The mind enters into unconscious visions, which are, however, well focused and clear; visions which return to us confusedly when reason regains control with the light.

È la luce che allontana il sogno con le sue visioni che gli occhi rifiutano o non sono più in grado di vedere.

It is the light which drives away the dream and its visions, visions that the eyes refuse or are no longer able to distinguish.

Una sorta di fusione tra realtà e sogno, una trasversalità che mi fa intravedere la possibilità di una realtà ancora più vera e affascinante, quella di un sogno proibito, di uno stacco dai limiti di quello che osservo.

A sort of fusion between reality and dream, a transversality which allows me to glimpse the possibility of an even more real and fascinating reality, that of a forbidden dream and the possibility of going beyond the limits of what I observe.

Immagini, percezioni, emozioni che si sviluppano in maniera apparentemente irreale ma per nulla illogica.

Images, perceptions, emotions, which develop in an apparently unreal but by no means illogical way.

Segreti e offuscamenti. Il surrealismo trasfigura la realtà ma non la nega.

82 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

Secrets and obfuscations. Surrealism transfigures reality but does not deny it.

STORIES BEHIND THE IMAGES: THE EYES OF THE NIGHT

Incubi notturni Night Terrors by Sandro Lombardo

L

'evanescente pallore o l'allucinante fissità che la fantasia solitamente attribuisce alle spettralizzazioni degli incubi notturni. Le mie scelte di post-produzione, pseudo-solarizzazioni, surrealismo, contribuiscono a realizzare un senso di straniamento, di sospensione, simile a ciò che si percepisce quando si abbandona un incubo notturno, la luna tramonta e il sole rinasce.

T

he evanescent pallor or the hallucinating fixity which fantasy usually attributes to the spectralisation of nightmares. My post-production choices, including pseudo-solarisation effects and surrealism, contribute to create a sense of alienation, of suspension, similar to what you might perceive as you come out of a nightmare, and find that the moon still sets and the sun rises again.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 83

STORIE DIETRO LE IMMAGINI: GLI OCCHI DELLA NOTTE

La Ricerca e i Supereroi Superheroes and Research by Floriana Cason

U

no squarcio di luce nell’oscurità. I bambini, vestiti, sono convinti di essere “Supereroi”: sfidano il Mostro (la malattia che nulla perdona) con la spensieratezza e la convinzione che l’abito che indossano li protegga e li rafforzi. Ma sono ignari della presenza di una Forza Protettrice: “La Ricerca”, rappresentata dalla dea Athena la quale lavora nell’ombra per far sì che l’infanzia rimanga la Poesia della Vita. (Staged Photography).

84 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

A

flash of light in the darkness. Children in costume are convinced that they are "Superheroes": they challenge the Monster (the totally unforgiving disease) with the light-heartedness and the conviction that the clothes they are wearing protect and give them strength. However, they are unaware of the presence of a Protective Force: "Research", represented by the goddess Athena working in the shadows to ensure that childhood remains the Poetry of Life.

(Staged Photography).

STORIES BEHIND THE IMAGES: THE EYES OF THE NIGHT

Gli occhi della notte The Eyes of the Night by Gabriel Rifilato

D

i notte, in sogno, o anche durante la veglia, si possono incontrare gli Angeli i quali, come diceva la Pulzella d'Orléans, ”vengono spesso tra gli uomini senza che nessuno li veda”. La Giovanna d’Arco di Dante Gabriel Ferretti (1882) ha uno sguardo impavido, un po’ folle: gli Occhi della Notte. Sono quegli occhi che abbiamo trovato, o ritrovato, nei due mesi di clausura trascorsi (superfluo ricordare perché), tra marzo e aprile del 2020. Ed è con quegli occhi che, suggerisce Dugpa Rinpoce, potremo “guardare le stelle dopo aver toccato il fondo”.

A

t night, in dreams, or even when awake, it is possible to meet the Angels, who, as the Maid of Orleans said, “often come among men, unseen". Joan of Arc as depicted by Dante Gabriel Ferretti (1882) has a fearless, slightly crazed look: the Eyes of the Night. These are the eyes that we have discovered, or perhaps rediscovered, in these past two months of enclosure (it is superfluous to remember why), between March and April, 2020. And it is with these eyes, as Dugpa Rinpoche suggests, that we will be able to “look at the stars after having reached the lowest point”.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 85

UN’ETICA DELLA ARTE E PENSIERO CREATIVO | ART AND CREATIVE THINKING

VISIONE Alcune riflessioni tratte dai saggi pubblicati su The New York Review of Books, tra il 1973 e il 1977, e successivamente raccolte in Sulla fotografia. Realtà e immagine nella nostra società (Einaudi).

uesti problemi estetici e morali posti dall’onnipresenza delle immagini fotografiche. Quanto più pensavo a che cosa sono le fotografie, tanto più diventavano complesse e suggestive.

Nella grotta di Platone Insegnandoci un nuovo codice visivo, le fotografie alterano e ampliano le nostre nozioni di ciò che abbiamo il diritto di osservare. Sono una grammatica e, cosa ancor più importante, un’etica della visione.

Fotografare significa infatti appropriarsi della cosa che si fotografa. Significa stabilire con il mondo una relazione particolare che dà una sensazione di conoscenza e quindi di potere.

Anche se, in un certo senso, la macchina fotografica coglie effettivamente la realtà, e non si limita a interpretarla, le fotografie sono un’interpretazione del mondo esattamente quanto i quadri e i disegni.

Le fotografie, oltre a dare all’individuo il possesso immaginario di un passato reale, lo aiutano a impadronirsi di uno spazio nel quale vive insicuro.

Quando abbiamo paura, noi spariamo. Ma quando siamo d’umore nostalgico, scattiamo fotografie.

Ma quando guardai quelle fotografie, qualcosa si spezzò. Avevo raggiunto un limite, e non era solo quello dell’orrore: mi sentii irrevocabilmente afflitta e ferita, ma una parte di me cominciò anche a indurirsi; qualcosa si spense; piange ancora.

Il mondo dell’immagine Ma se le fotografie sviliscono, la pittura deforma nella direzione opposta: fa apparire tutto grandioso. Se una fotografia è troppo poco, un quadro è troppo.

86 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

S

ome of the problems, aesthetic and moral, posed by the omnipresence of photographed images; the more I thought about what photographs are, the more complex and suggestive they became.

In Plato's Cave In teaching us a new visual code, photographs alter and enlarge our notions of what is worth looking at and what we have a right to observe. They are a grammar and, even more importantly, an ethics of seeing.

To photograph is to appropriate the thing photographed. It means putting oneself into a certain relation to the world that feels like knowledge - and, therefore, like power.

Although there is a sense in which the camera does indeed capture reality, not just interpret it, photographs are as much an interpretation of the world as paintings and drawings are.

As photographs give people an imaginary possession of a past that is unreal, they also help people to take possession of space in which they are insecure.

When we are afraid, we shoot. But when we are nostalgic, we take pictures.

When I looked at those photographs, something broke. Some limit had been reached, and not only that of horror; I felt irrevocably grieved, wounded, but a part of my feelings started to tighten; something went dead; something is still crying.

The Image-World But if photographs demean, paintings distort in the opposite way: they make grandiose. Just as a photograph is too little in a mass society, a painting is too much.

Nadar Elevating Photography to the Level of Art (1862) by Honoré Daumier

Q

An Ethics of Vision. Some reflections drawn from essays published in The New York Review of Books between 1973 and 1977, and subsequently collected in On Photography (Farrar, Straus and Giroux).

by Susan Sontag

t is a spring morning.

I Close your eyes and aware of your CHIUDI GLI OCCHI become sense.

E RITROVA IN

TE STESSO LA CALMA DI UN

Only in the darkness can you see the stars.

There is no night so long that does not end with dawn.

MATTINO DI

PRIMAVERA. È QUANDO SI TOCCA

IL FONDO CHE SI PÒSSONO GUARDARE

NESSUNA NOTTE È COSÌ

LUNGA E BUIA DA IMPEDIRE ALL'ALBA DI

SORGERE.

500 precetti per un vita felice The Path to Ultimate Happiness Dugpa Rimpoce (Dagpo Rinpoche)

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 87

Dagpo Rinpoche

LE STELLE.

ARTE E PENSIERO CREATIVO | ART AND CREATIVE THINKING

AD UNA AD UNA LE STELLE

DIVENTARONO NERE Il sogno diventa pensiero. Così i due modi di essere alchemici dell’anima si compenetrano vivendo in quello spaziotempo infinito che è l’immaginazione.

One by one, the stars turned black. Dream becomes thought. Thus interpenetrate the two alchemic ways of the soul, by living in that infinite space-time which is the imagination.

by Cesare De Bartolomei, in collaboration with Gabriella Piotti

88 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

I

t appeared | the stars split in two | and a light condensed | and began to travel. | And... lights became | billions | and each time the lights touched, a vibration arose | a sphere-shaped vibration. | A vibration... | from a central point. | But it was all without emotion. | Where's feeling? | I felt loneliness. | I shouted... I shouted | to the immense starry blue. | "This is why you were created, | O man!", was the answer I received | “To love and to no longer be alone. | You will create love." | I fell silent, and thanked the God of the Galaxy.

Dreaming always becomes thought.

Thus interpenetrate the two alchemic ways of being of the soul, by living in that time and infinite space which is the imagination. In that mysterious temporal interspace between being and non-being, man asked the Master who holds Time: “On Earth, I have seen churches, mosques, temples of knowledge be destroyed and disappear, just as on the great plains of Mars, now arid, or on Fobos, its mysterious moon closest to us. I have seen thousands of individuals die of hardship and starvation, in the face of the indifference of other individuals who were no longer human but similar to beasts. Why does all this have to happen?" And the Master, smiling bitterly, replied: "Human foolishness is so immense that it does not realize that it itself is the actual fuel of destruction and death". "But then," continued the man, "what can be done so that the great works of science, the etheric mystery of art, sound, image may survive forever?"

The Master smiled lovingly and replied: “Everything you mention is done in my image and likeness. Man, so intricate and so saturated with foolish selfdestructive passions, is not a consequence of mine in the continuity of the immense creation. His subtle works and fleeting images are the true and correct interpretations of my suggestions. This is why I want to fulfil your request: we will save all that constitutes the etheric expression of man. We will also save his children and his feelings. We will destroy the folly of man.

Library of Congress, Prints & Photographs Division, Arnold Newman

A

pparve | le stelle si spaccarono in due | ed una luce si condensò | e cominciò a viaggiare. | E... luci divennero | a miliardi | e ogni volta che luci si toccavano nasceva una vibrazione | una vibrazione a forma di sfera. | Una vibrazione... | da un punto centrale. | Ma tutto era senza emozione. | Dov’è il sentimento? | Sentivo la solitudine. | Io gridai... Io gridai | all'immenso blu stellato. | “Per questo sei stato creato, | o uomo!” mi fu risposto | “per amare e non essere più solo. | Tu creerai l’amore”. | Tacqui, e ringraziai il Dio della Galassia.

Sempre, il sognare diviene il pensare.

Così i due modi alchemici di essere dell’anima si compenetrano e vivono nel tempo e nello spazio infinito che è l’immaginazione.

In questo misterioso interspazio temporale tra l’essere e il non-essere, l’uomo chiese al Maestro che regge il Tempo: “Ho visto sulla Terra chiese, moschee, templi del sapere distruggersi e sparire, così come è avvenuto sulle grandi pianure di Marte, ormai aride, o sulla sua luna misteriosa e più vicina a noi, Fobos. Ho visto migliaia di individui morire di stenti e di fame, nell’indifferenza di altri individui non più umani ma simili a bestie. Perché deve avvenire tutto questo?”. E il Maestro, sorridendo amaramente, rispose: “L’umana stoltezza è così immensa che non si accorge di essere essa stessa il vero combustibile della distruzione e della morte”. “Ma allora”, riprese l’uomo, “cosa si può fare perché le grandi opere della scienza, del mistero eterico dell’arte, del suono, dell’immagine sopravvivano in eterno?”

E il Maestro amorevolmente sorrise e così replicò: “Tutto ciò che dici è fatto a mia immagine e somiglianza. Non è l’uomo, così intricato e così saturo di stolte passioni auto-distruttrici, ad essere la mia conseguenza nella continuità dell’immensa creazione. Sono le sue opere sottili e le sue fugaci immagini le vere e giuste interpretazioni dei miei suggerimenti. Per questo voglio esaudire la tua richiesta: salveremo tutto ciò che è espressione eterica

Library of Congress, Prints & Photographs Division, Victor Keppler

dell’uomo. Salveremo anche i suoi figli, ed i suoi sentimenti. Distruggeremo la stoltezza dell’uomo. Ma, caro uomo del grande sapere, non aspettarti comprensione, carezze e compartecipazione alla tua opera. Caro uomo di grande amore, la tua opera deve essere permeata, intrisa e colorata della misteriosa vita eterica che è compassione e identificazione con l’altro. Dona all’arte, alla scienza ed alla ricerca pura tutto te stesso e tutta la tua opera, perché il sacrificio di Isacco si compia fino in fondo. È questo il momento in cui il Molteplice da Uno deve diventare Unico, la vita da temporanea deve divenire eterna, ed il ricordo realtà sempre attuale e sempre presente. È la legge osmotica parallela ed unicellulare.

Così si crea l’amore per il quale sei venuto in questo spazio.

L’Eterna Intelligenza è con te. Se lotterai per la luce, tu stesso vedrai e potrai trasmettere l’insegnamento a mano a mano che acuirai la tua visione. Questo sarà il vero amore.

Quando l’intelligenza dell’universo si congiunge all’universo individuale crea una coniunctio oppositorum che dà origine alla verità ultima di questo universo, e così tertium unicum datum est ”.

E l’uomo vide sparire, nella storia stolta e macabra delle genti, le migliaia e migliaia di individui morti di stenti e di fame, ossa e destini allucinati e preda dell’abbraccio mortale dell’indifferenza di un’umanità non più umana ma bestiale.

E la visione fu così potente e forte da vincere ogni legaccio della vita alla scarpa mortale, e rendere libera l’anima umana di librarsi e vivere in eterno.

Ad una ad una le stelle diventarono nere. | Ogni stella nera | come se fosse una mia cellula nera ed infinita. | Piano piano | la galassia divenne un buco nero | ed io con lei. | Dov’è la mente? Nera. | Dove il cuore? Nero. | E così via... la vita, i giorni... | Come cani sciolti. | Nessuno, nessuno giammai | riesce a fermarli e ad ammansirli. Misteriosi geroglifici dell’anima | i quali sembrano, vogliono significare | e forse non significano nulla. | O forse è vero il contrario? | Tu cosa pensi di questo? | Io... | Si parla. Di colori, di fatti. | Si mormora. | Luci accese, e poi... spente. | Tende che svolazzano | divani stropicciati. | Parole sussurrate | guardi accennati. | Gesti, segni, suoni, silenzi. | Si sorride, si beve | ci si accarezza | dopo tanto tempo ci si conosce. Bussano. | Chi bussa? | È lei. È l’ora.

Addio! | Adesso che ci conosciamo, ma... allora? Allora, addio! | No, dammi la mano | andiamo insieme. | È deciso. È l’Ora.

However, dear man of great knowledge, you must not expect understanding, caresses and sharing in your work. Dear man of great love, your work must be permeated, imbued and coloured with the mysterious etheric life which is compassion and identification with others. Give to art, science and pure research all of yourself and all of your work, so that Isaac's sacrifice may be fully accomplished. This is the moment in which the Multiple from One must become One, temporary life must become eternal, and memory must become an always actual and ever present reality. This is the parallel and single-celled osmotic law. In this way, the love which caused you to come to this space is created. Eternal Intelligence is with you. If you fight for the light, you yourself will see and will be able to transmit this teaching as you gradually sharpen your vision. And this will be true love. When the intelligence of the universe joins the individual universe it creates a coniunctio oppositorum which gives rise to the ultimate truth of this universe, and thus tertium unicum datum est".

And so, within the foolish and macabre history of people, man saw an end to the thousands and thousands of individuals dying of starvation and hunger, to the hallucinated bones and destinies prey to the mortal embrace of humanity's indifference, a humanity that was no longer human but bestial. And the vision was so powerful and strong, that it overcame life's every link to the mortal coil, and freed the human soul to soar and live forever.

One by one the stars turned black. | Every black star | as if it were a cell of mine, infinite and black. | Slowly, slowly | the galaxy became a black hole | and I with it. | Where's the mind? Black. | Where the heart? Black. | And so on... life, days ... | As stray dogs. | No one, no one ever | can stop them and tame them.

Mysterious hieroglyphics of the soul, | they seem to want to mean something | and then maybe mean nothing. | Or maybe the opposite is true? | What do you think of this? | I... | One speaks. Of colours, of facts. | One whispers. | Lights on, and then... off. | Curtains fluttering | wrinkled sofas. | Whispered words | furtive glances. | Gestures, signs, sounds, silences. | One smiles, one drinks | we caress each other | after so long, we know each other. Knocking. | Who's there? | It is she. It is time. Goodbye! | Now that we know each other, but... so? Goodbye, then! | No, give me your hand | we go together. | It is decided. It is time.

IMAGES IMMAGINI Footnotes

IN QUESTA PAGINA ON THIS PAGE

Carter Corsets (1938) by Victor Keppler NELLA PAGINA DI SINISTRA ON THE LEFT PAGE

George Grosz (1942) by Arnold Newman A PAGINA 86 ON PAGE 86

Nadar Elevating Photography to the Level of Art (1862) by Honoré Daumier

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 89

IMMAGINI Footnotes

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ealizzata dalle Scuderie del Quirinale in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, la mostra “Raffaello “ è curata da Marzia Faietti e Matteo Lafranconi con il contributo di Vincenzo Farinella e Francesco Paolo Di Teodoro e affiancata da un comitato scientifico internazionale, presieduto da Sylvia Ferino.

Le opere esposte giungono da prestigiose collezioni italiane, dalle Gallerie degli Uffizi e dai maggiori musei del mondo: i Musei Vaticani, il Louvre, la National Gallery di Londra, il Museo del Prado, la National Gallery of Art di Washington, l’Albertina di Vienna, il British Museum, la Royal Collection, l’Ashmolean Museum di Oxford, il Musée des BeauxArts di Lille.

Raffaello , La Velata | The Woman with the Veil | olio su tela | oil on canvas | 1515 | Galleria Palatina, Palazzo Pitti, Firenze

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ealized by the Scuderie del Quirinale in collaboration with the Uffizi Galleries, the "Raffaello" exhibition is curated by Marzia Faietti and Matteo Lafranconi, with the contribution of Vincenzo Farinella and Francesco Paolo Di Teodoro, and supported by an international scientific committee, chaired by Sylvia Ferino. The exhibited works come from prestigious Italian collections, from the Uffizi Galleries and from major museums all over the world: the Vatican Museums, the Louvre, the London National Gallery, the El Prado Museum, the National Gallery of Art of Washington, the Albertina Museum of Vienna, the British Museum, the Royal Collection, the Ashmolean Museum of Oxford, the Musée des BeauxArts of Lille.

EVENTO ARTISTICO DELLA PRIMAVERA/ESTATE 2020

RAPHAEL URBINAS IL FASCINO DELLA PERFEZIONE “Manifestazione terrena di un’anima che conversa con gli dei” (E. Delacroix).

The Charm of Perfection. “Earthly manifestation of a soul conversing with the gods” (E. Delacroix).

by Bruna Condoleo

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isultato di un raro equilibrio di sapienza formale e prospettica, compostezza classica e virtù cromaticoluministica, l’arte di Raffaello Sanzio è la più elogiata espressione figurativa degli ideali rinascimentali.

Alla fine del XIX° secolo il pittore impressionista Pierre Auguste Renoir così recitava dinanzi alla Madonna della seggiola: “Ed ecco che mi trovo davanti alla pittura più libera, più salda, più meravigliosamente semplice e viva che sia dato di immaginare!”. Intellettuale colto e raffinato, capace di rendere maggiormente fecondo il proprio talento traendo gli spunti più vitali dalla cultura pittorica del tempo, da Pier della Francesca al suo maestro Pietro Perugino, Raffaello è stato un punto di riferimento per le generazioni future che faranno del Bello un valore etico ed estetico fondamentale. La mostra che Roma gli dedica fino al 2 giugno 2020 presso Le Scuderie del Quirinale con l’esposizione di oltre 200 opere e disegni, celebra i 500 anni dalla sua morte avvenuta a Roma il 6 aprile 1520, all'età di appena 37 anni. Formatosi a Urbino con il padre pittore Giovanni Santi (da cui il patronimico Sanzio), Raffaello si trasferisce nel 1504 a Firenze dove la sua fervida vena creativa, già permeata da un’innata armonia desunta dallo studio dell’Antico, è stimolata dal confronto con le personalità di Michelangelo e di Leonardo. Ciò che l’arte greca ha sempre ricercato, l’equilibrio di reale e ideale, è una conquista tangibile dell’arte dell’Urbinate che sempre collega l’individuale all’universale. Ne sono testimonianza i ritratti che costituiscono un’entusiasmante sezione della mostra: La Fornarina, La Velata, il Ritratto di Baldassarre Castiglione, l’Autoritratto con amico, per citarne soltanto alcuni, sono capolavori d’introspezione psicologica, esemplati sul modello compositivo della Gioconda, ma privi

90 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

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he result of a rare balance between formal and prospective knowledge, classical composure and chromatic and light-technique virtue, Raffaello Sanzio's art is the most praised figurative expression of Renaissance ideals. In the late nineteenth century, the impressionist painter Pierre Auguste Renoir recited thus before the Madonna della Seggiola (Madonna of the Chair): "And here I am, in front of the freest, most steadfast, most wonderfully simple and alive painting that can be imagined!". A cultured and refined intellectual, capable of fully exploiting his talent by drawing on the most vital ideas from the pictorial culture of his time, from Piero della Francesca to his own master Pietro Perugino, Raffaello became a point of reference for future generations who were destined to render Beauty a fundamental ethical and aesthetic value. The exhibition that Rome dedicates to him, which will be held until June 2, 2020, at the Scuderie del Quirinale, featuring the exhibition of over 200 works and drawings, celebrates the 500th anniversary of his death, which took place in Rome on April 6, 1520, at the age of just 37. Trained in Urbino by his painter father Giovanni Santi (hence the patronymic Sanzio), Raffaello moved to Florence in 1504, where his fervent creative vein, already permeated by an innate harmony derived from the study of Ancient Art, was stimulated by "competition" with personalities such as Michelangelo and Leonardo. What Greek art had always sought, the balance of real and ideal, is a tangible achievement in the art of the painter from Urbino, which always connects the individual to the universal. The portraits constituting an exciting section of the exhibition are a testimony to this: La Fornarina, La Velata, the Portrait of Baldassarre Castiglione, the Self-portrait with Friend, to name just a few, are masterpieces of psychological introspection, inspired by the compositional model of the Mona Lisa but

Raffaello, La Madonna della Rosa | Madonna of the Rose | 1518-1520 | olio su tavola trasportata su tela | oil on panel transferred to canvas | Madrid Museo Nacional del Prado

IMAGES

dell’ambiguità espressiva dei dipinti leonardeschi. I ritratti di Raffaello sono caratterizzati da un’indagine dell’individualità del personaggio, ma nel contempo divengono status symbol di un’intera categoria sociale o esistenziale, grazie a un’idealizzazione sempre sottesa alla realtà dell’immagine.

Ritratto di donna, detta La Velata, è una fanciulla reale (forse la Margherita amata dal pittore e citata dal Vasari) che possiede il fascino discreto della giovinezza nell’atteggiamento riservato, nello sguardo limpido e ansioso, nella rosea trasparenza dell’incarnato. Il morbido plasticismo delle forme e la calda luminosità delle tinte della Velata si coniugano con la consistenza materica dei tessuti di seta dell’abito bianco, dorato e avorio, creando un esempio sublime di grazia e di poetica naturalezza.

Nell’attività svolta a Roma al servizio di Giulio II, dove il suo stile raggiunge la piena maturità, Raffaello riesce a trasporre in grandiose ed eloquenti immagini i concetti neoplatonici (il Vero, il Bene e il Bello) scelti dal Papa per gli affreschi delle Stanze Vaticane.

Nella celeberrima Scuola di Atene egli rivela una profonda scienza prospettica nella costruzione di una spazialità centrale, mentre nella Liberazione di S. Pietro sorprende l’utilizzo di fantastici effetti di luce notturna, ove emergono influenze dell’arte veneta. Nelle delicate Madonne con Bambino, capolavori di tenerezza materna in un emozionante connubio di figure e paesaggio, come nelle solenni e umanissime pale d’altare l’Artista è capace di creare un’euritmia di forme che diviene pittorica evocazione dell’armonia del Creato.

without the expressive ambiguity of Leonardo's paintings. Raffaello's portraits are characterized by an investigation of his subject's individuality, but, at the same time, they are status symbols for an entire social or existential category, thanks to the idealization always underlying the reality of the image. The Portrait of a Woman, known as La Velata (The Veiled Woman), represents a real maiden (perhaps that same Margherita loved by the painter and mentioned by Vasari) who possesses the discreet charm of youth in her reserved attitude, in her clear and anxious gaze, in the rosy transparency of her skin. The soft plasticism of the shapes and the warm brightness of the colours of La Velata are combined with the material consistency of the white, golden and ivory dress's silk fabrics, creating a sublime example of grace and of poetic naturalness.

During the period of his activity in Rome at the service of Julius II, when his style reaches full maturity, Raphael manages to transpose the neoplatonic concepts of the Truth, the Goodness and the Beauty into grandiose and eloquent images, chosen by the Pope for the Vatican Rooms frescoes. In the famous School of Athens, he reveals a profound perspective science in the construction of a central spatiality, while in the Liberation of St. Peter the use of fantastic night light effects is surprising, thanks to the influence of Venetian art. In his various, delicate Madonna and Child paintings, masterpieces of maternal tenderness featuring an exciting combination of figures and landscape, and in his solemn and very human altarpieces, the Artist is able to create an eurythmy of forms which becomes a pictorial evocation of the harmony of Creation.

ALTRI EVENTI DELL’ESTATE 2020

More events of Summer 2020 in Rome Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi

Raffaello, Ritratto di donna nei panni di Venere (“Fornarina”) | Portrait of woman in the role of Venus (“Fornarina”) | 1519-1520 | olio su tavola | oil on panel | Roma, Gallerie Nazionali d'Arte Antica di Roma, Barberini - Biblioteca Hertziana, Istituto Max Planck

SPRING/SUMMER 2020 ART EVENT

1 • Il tempo di Caravaggio Capolavori della collezione di Roberto Longhi | Musei Capitolini | dal 12 marzo al 13 settembre 2020 | March 12th - September 13th 2020

2 • Banksy, a visual protest Chiostro del Bramante | dal 21 marzo al 26 luglio 2020 | March 21st July 26th 2020

3 • Jim Dine Palazzo delle Esposizioni | dall’11 febbraio al 2 giugno 2020 | February 11th - June 2nd 2020

4 • Orazio Borgianni Un genio inquieto nella Roma di Caravaggio | Galleria Barberini | dal 5 marzo al 30 giugno 2020 | March 5th - June 30th 2020

5 • Filippo de Pisis Museo Nazionale Romano Palazzo Altemps | dal 20 marzo al 20 giugno 2020 | March 20th - June 20th 2020

6 • Psiche: la Regia Calcografia traduce Raffaello Istituto Centrale per la Grafica | dal 7 aprile al 10 luglio 2020 | April 7th - July 10th 2020

7 • Rembrandt alla Galleria Corsini L’autoritratto come San Paolo | Galleria Barberini | dal 21 febbraio al 15 giugno 2020 | Febbraio 21st - June 15th 2020

8 • La Luna sul Colosseo 2020: il sogno del gladiatore Piazza del Colosseo | dal 13 aprile 2020 al 6 gennaio 2021 | April 13th 2020 - January 6th 2021

9 • Domus Aurea Experience Visita al cantiere con realtà virtuale | Domus Aurea | dal 4 febbraio 2017 al 31 dicembre 2021 | February 4th 2017 - December 31st 2021

10 • Mostra di Leonardo Nuove installazioni | Palazzo della Cancelleria | dal 21 giugno 2019 al 17 giugno 2020 | June 21st 2019 - June 17th 2020

11 • Civis Civitas Civilitas Roma antica modello di città | Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali | dal 21 dicembre 2019 al 6 settembre 2020 | December 21st 2019 - September 6th 2020

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 91

Rome • piazz

Roman Art &

za di Spagna

nPhoto Walks

ASSOCIAZIONE BOTTEGHE STORICHE DI ROMA

Adolfo Lefevre GIOIELLERIA

Via del Pellegrino, 99 Al grottino del Laziale TRATTORIA

Viale Romania, 27 Ambasciata D’Abruzzo RISTORAZIONE

Via Pietro Tacchini, 26 Antica Cappelleria di P. Fabri ABBIGLIAMENTO / CAPPELLERIA Via degli Scipioni, 46 Antica Fonderia Lefevre FONDERIA

Via Tor di Nona 52/52a Antica Hostaria Al Vantaggio RISTORAZIONE

Via del Vantaggio, 35 Antica Stamperia Trevi STAMPA

Via dell’Umiltà, 84/85 Arti Grafiche Tris STAMPA

Via delle Case Rosse, 23 Ass. Roma Teatro Service STAMPA

Via Lungotevere dei Mellini, 27 Autocarrozzeria G. Falconieri RICAMBI-ACCESSORI AUTO/MOTO Via Cuma, 13 Bar Pasticceria Pasquarelli BAR / PASTICCERIA / TAVOLA CALDA Via Po, 80 Bassetti Tessuti TESSITERIA

Via delle Botteghe Oscure, 51 Biscottificio di S. Innocenti BISCOTTIFICIO

Via della Luce, 21 Blasi Falegnami FALEGNAMERIA

L

’ Associazione Botteghe Storiche Roma, è un'associazione di rappresentanza socio culturale con risvolti economici e solidali. Nell'associazione sono accolte tutte le botteghe che operano da oltre 50 anni nella città di Roma. Ne sono incluse anche quelle che, per motivi funzionali o commerciali, non hanno potuto conservare le strutture di origine o hanno dovuto spostare la loro sede.

Ogni bottega costituisce un importante elemento di memoria storica e preziosa testimonianza di cultura e tradizioni popolari. Ciascuna infatti, in virtù di esperienze professionali e mestieri tramandati di padre in figlio, possiede un valore di continuità familiare che l'associazione ha l'obiettivo di salvaguardare.

La bottega storica che si associa è motivo di orgoglio per la città, simbolo di un patrimonio artistico e culturale che la rende unica.

Valorizzare e conservare: è questo l'obiettivo dell'Associazione Botteghe Storiche di Roma. L'attribuzione di una targa rappresenta un simbolico ringraziamento per i tanti anni di lavoro al servizio della cittadinanza, nonché un invito a sentirsi orgogliosi delle proprie tradizioni e a contrastare il fenomeno, purtroppo sempre più diffuso, della cessazione di numerose attività commerciali storiche.

Via delle Conce, 15 Antica Bottega dei Sapori

Le Botteghe

Via della Pace, 29 C.V.A Centro Vini Arcioni

Molto spesso famiglie di artigiani e commercianti si sono tramandate la professione, garantendo alla clientela un alto livello di ricerca e qualità.

Solo pochi decenni fa per indicare un luogo dove trovarsi, spesso non si citava una via o una piazza, ma il nome di un qualche negozio che tutti conoscevano per memoria collettiva.

Ora è tutto molto diverso, con un centro storico che si sta spopolando, con la chiusura di tante botteghe "strangolate" dai centri commerciali e il proliferare di alcune tabelle merceologiche e la scomparsa di altre.

Da alcuni anni cresce e si rafforza la consapevolezza che i luoghi del commercio e nello specifico le Botteghe Storiche rappresentano la testimonianza passato irripetibile; un tassello unico della storia di ogni città, un patrimonio prezioso dunque, da conoscere, tutelare e salvaguardare.

Valorizzare e conservare: è questo l'obiettivo dell' Associazione Botteghe Storiche di Roma. L'attribuzione di una targa rappresenta un simbolico ringraziamento per i tanti anni di lavoro al servizio della cittadinanza, nonché un invito a sentirsi orgogliosi delle proprie tradizioni e a contrastare il fenomeno, purtroppo sempre più diffuso, della cessazione di numerose attività commerciali storiche.

VENDITA ALIMENTARI

ENOTECA

Via Nemorense, 57 Caffè Castroni

DROGHERIA INTERNAZIONALE

Via Flaminia, 28/30/32 Calzature Bernaudo CALZATURE

Via Magliano Sabina, 9 Calzature Farinacci CALZATURE

Piazza Annibaliano, 16 Camiceria Bazzocchi ABBIGLIAMENTO / CAMICERIA Via del Tritone, 141 Cappiello ARREDAMENTO

Via R. Malatesta, 86 Castiglioni Claudia ABBIGLIAMENTO

Via Alessandria, 242 Charlene PELLETTERIA / VALIGERIA Largo Somalia, 50 Cicli Franchi BICICLETTE ACCESSORI / RIPARAZIONI Via dei Galla e Sidama, 1/3 Di Berardino Pelletteria PELLETTERIA / VALIGERIA Viale Libia, 149 Di Rienzo Michele e Figli BAR / RISTORAZIONE Piazza della Rotonda, 8/9 Elettricità Santori Giovanni

Enoteca Rocchi

Falegnameria Gaggioli

Fotoceramica Costa

Via A Scarlatti, 9/A F.A.P. ABBIGLIAMENTO / ABITI DA LAVORO Viale Bruno Buozzi, 21 F.lli Grammaroli G.M.

Via Chiana, 48 Farmacia Dott. Ri Damiani

Via di Trigoria, 45 Fotottica 1860

Via Po, 37 Forno Roscioli

Via Alessandria, 178/180

Via delle Idrovore, 201

Via dei Chiavari, 34

Piazza Della Repubblica, 61 Framami Maranzana E C PELLETTERIA / VALIGERIA Viale Libia, 49

MATERIALE ELETTRICO

ENOTECA

MARMISTA

FALEGNAMERIA

FARMACIA

PANIFICAZIONE

FOTOCERAMISTA

OTTICA

Francesco Midena

ABBIGLIAMENTO / CAMICERIA

Viale Bruno Buozzi, 23 Franchi Argentieri OREFICERIA

Via Tor Di Nona, 60 Galleria Alessandria CASALINGHI

Via Alessandria, 115

Gambelli Ricambi

ACCESSORI / RICAMBI - AUTO / MOTO

Via dei Cerchi, 51 Gamboni ABBIGLIAMENTO

Viale Libia, 73 Gatti e Antonelli PASTIFICI / PASTA ALL’UOVO Via Nemorense, 211

ASSOCIATION OF HISTORICAL WORKSHOPS IN ROME

T

he Association of Historical Workshops in Rome (Associazione Botteghe Storiche Roma) is an association for socio-cultural representation, with economic and solidarity characteristics.

The association welcomes all workshops that have been operating for over the last 50 years in the city of Rome. Also included are those which, because of functional or commercial reasons, were unable to maintain their original structures or were obliged to change location.

Each workshop (bottega) constitutes an important element of historical memory and is a precious testimony of popular culture and traditions. In fact, by virtue of professional experiences and trades handed down from father to son, each one possesses a value of family continuity which the association has the objective of safeguarding.

Each historical workshop that joins the association is a source of pride for the city, a symbol of an artistic and cultural heritage which makes it unique.

Giulio Anticoli (a destra | on the right) presidente dell’Associazione (president of the Association), con (with) Michele Placido Vetrate D’Arte Giuliani VETRATE ARTISTICHE

Via Garibaldi, 55/A Valletta Virgilio FABBRO

Via del Genovesi, 30/E Uragme FARMACIA

Via Della Bufalotta, 374 Trattoria Coriolano RISTORAZIONE

Via Ancona, 14 Terenzio Antonio RICAMBI / ACCESSORI - AUTO / MOTO Via Tripoli, 146/150 Tannino Enobaristorante RISTORAZIONE

Via di Santa Maria Goretti, 7 Studio Fotografico Luxardo FOTOGRAFO

The Workshops

Via del Gambero, 37 SOC. S.G.R.A.

Very often, families of artisans and traders have handed down their profession from generation to generation, guaranteeing customers a high level of research and quality. Until a few decades ago, if one wanted to indicate a meeting place, one did not mention a street or a square, but the name of some workshop that everyone knew through collective memory.

Now everything is very different, with a historic centre that is increasingly depopulated, and with the closure of many workshops that have now been "strangled" by shopping centres, and by both the proliferation of a number of types of product groups and the disappearance of others.

For the past few years, the awareness that some places of commerce and, specifically, historical workshops, are testimonials of an unrepeatable past has grown and become stronger; they are a unique "tile" in the mosaic of each city's history and, therefore, a precious heritage which needs to be known, protected and safeguarded.

Enhancing and preserving: this is the objective of the Association of Historical Workshops in Rome. The attribution of a plaque represents a symbolic thanks for the many years of work in service to the citizenship, as well as an invitation to feel proud of one's traditions and to contrast the unfortunately more and more widespread phenomenon regarding the closures of numerous historical commercial activities.

Viale Parioli, 89 SNC di S. e P. Marini PASTIFICI / PASTA ALL’UOVO Via Po, 47 Shetland Style

RISTORAZIONE

ABBIGLIAMENTO E TESSUTI

Via Francesco Crispi, 53 Semidivino dal 1929 RISTORAZIONE / ENOTECA Via Alessandria, 230 Sanvitale Gioielli OROLOGERIA / OREFICERIA Via Po, 39 C/D Said dal 1923 FABBRICA CIOCCOLATO

Via Tiburtina, 135 Rocchi Maurizio BARBIERI

Via Tirso, 67 Ristorante L’allegro di Fuga RISTORAZIONE

Via Magliano Sabina, 6/8 Quarchioni Giorgio BAR

Viale Libia, 45 Profumeria Iacobelli PROFUMERIA

Via Tripoli, 171/177 Perali Cristiana GIOIELLERIA

Via del Banchi Vecchi, 60 Pasticceria Marinari PASTICCERIA

Piazza S. Emerenziana, 20/21 Pasticceria Cavalletti

Giki

Il Ciak Trastevere

Legatoria Vecchiotti

Mondial 98

Via Torfanini, 22 Green Creations

Vicolo de’ Cinque, 21 Kent

Via Montagne Rocciose, 87 Marco Correrella

Via Catanzaro, 4 Morelli Francesco

Via Salaria, 133 Ottaviani

Via di Tor Fiorenza, 62/64 Idraulica Elettrodomestici Savelli

Viale Somalia, 119 Laziale Catering BAR / PASTICCERIA Piazza Vescovio, 6/B

Via Flaminia, 22 Marini Daniele

Via Francesco Crispi, 42 Oreficeria F. M. Franchi

Via Alessandria, 172/172A Ottica Curci

Via Nemorense, 179/181 Paolelli Passione Ceramica FABBRICA / PRODUZIONE CERAMICHE Via Antonio Sogliano, 111 Ottica Tortellini

Via Francesco Crispi, 97

Via de Clementino, 98/100

Via Nemorense, 138

Piazza Santa Emerenziana, 10

CALZATURE

FIORAIO

IDRAULICA ARREDO BAGNI

Viale Somalia, 152

RISTORAZIONE

ABBIGLIAMENTO

LEGATORIA

CALZATURE

CALZATURE

GASTRONOMIA

OROLOGERIA

OREFICERIA

Porro

OREFICERIA

GIOIELLERIA

OTTICA

PASTICCERIA

OTTICA

ROMAN ART AND PHOTO WALKS SPRING/SUMMER 2020 YEAR III | ISSUE 6

Art & Photo

PUBLISHER

Roberto Lozzi

ROME

T H E S TA F F O F C A’ A R T S T U D I O ’ S

IMAGE FACTORY

ROMAN ART AND PHOTO WALKS ART DIRECTOR AND FOUNDER

Floriana Cason ROME

FILM DIRECTOR

Luca Verdone ROME

ROMAN ART AND PHOTO WALKS EDITOR IN CHIEF AND FOUNDER

Gabriel Rifilato ROME

JOURNALIST AND PHOTOGRAPHER

FINE ART PHOTOGRAPHER

Armando Moreschi

Livia Mazzani VENICE

PHILOSOPHER

ROME

Sandro Lombardo

Cesare De Bartolomei

ROME

ROME

WEB MASTER

SCALEA

WRITER

JOURNALISTS AND WRITERS

Rossana Farina

Leonella De Santis

F. e P. Roesler Franz

JOURNALIST AND PHOTOGRAPHER

ROME

EDITORIAL CONSULTANT BUSTO ARSIZIO

TROPEA

PHOTOGRAPHER

Roberto Scardoni

HOTEL MANAGER

Elena Prandelli

Federico Porta FINE ART PHOTOGRAPHER

ROME

Gabriella Piotti

Pasquale Cortese

PHOTOGRAPHER

ROME

ROME

BRACCIANO

FINE ART PHOTOGRAPHER

PHOTOGRAPHER

Roberto Principali

Francesco Cartei

ROME

Francesca Boccassini

Bruna Condoleo

Stefania Costantini

ROME

FINE ART PHOTOGRAPHER

ART HISTORIAN

TRANSLATION SUPERVISOR ROME

FINE ART PHOTOGRAPHER

ROME

Alfredo Matacotta Cordella

ART HISTORIAN & TOURIST GUIDE

ROME

Lorenzo Mantile NAPLES

ROME

MODEL AND JOURNALIST MODEL

Consuelo Paola Taverniti SQUILLACE

92 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

TOURIST GUIDE

Valentina Oliva ROME

Olga Matsyna

NABEREZHNIE CELNI (RUSSIA)

Art & Photo P R O G R A M M A

E D I T O R I A L E

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P U B L I C A T I O N

Dodici volumi da collezione.

Nelle edicole, nelle librerie, nei musei civici (MIC), nelle botteghe storiche di Roma, in hotel selezionati, su internet (testo inglese a fronte).

P L A N

Twelve Collection issues.

In the newsstands, bookshops, civic museums (MIC), Rome historical stores, selected hotels, internet (bi-lingual text English-Italian)

Passeggiate romane d’arte e 9 • Villa Borghese fotografia: 12 volumi da 6 • Piazza di Spagna collezione Spanish Steps Dove e perché: l’inserto sulle dimore storiche, le taverne 8 • Castel Sant’ Angelo d’epoca, le gallerie d’arte, i luoghi affascinanti da 12 • Basilica di San Pietro scoprire Saint Peter’s Basilica Cartoline di Roma sparita: 3 • Piazza Navona gli acquerelli del pittore Ettore Roesler-Franz 2 • Pantheon Fotografie Neopittorialiste: i poster della Image Factory di 4 • Trastevere and the Janiculum Ca’ Art Studio

Roman Art & Photo Walks: 12 volumes to collect 1 • Fontana di Trevi Where & Why: Trevi Fountain An insert about historical residences, ancient taverns, art 11 • Basilica of Santa galleries and Maria Maggiore charming places to explore.

Postcards of 10 • Altare della Patria Vanished Rome: Altar of the Fatherland watercolours by painter Ettore 5 • Colosseo Roesler-Franz’s Colosseum Neo-Pictorialist photographs: posters of the 7 • Foro romano Ca’ Art Studio’s Image Roman Forum Factory

Pubblicazione trimestrale. Prossimo numero: settembre 2020 | A quarterly publication. Next issue: September 2020 | Abbonamento per un anno € 17 (4 numeri) anziché € 34 | Subscription for a year € 17 (4 issues) instead of € 34 | Lozzi Editori Banca Popolare di Sondrio IBAN IT37I0569603224000004131X61 L O Z Z I E D I T O R I | R A M PA D E L L E M U R A A U R E L I E 8 / 1 1 | 0 0 1 6 5 R O M A | I N F O @ LO Z Z I E D I T O R I . C O M | + 3 9 . 0 6 . 8 9 2 7 8 5 6 3