Roman Art & Photo Walks (Passeggiate romane) | issue 2 | Spring 2019

Roman Walks Art & Photo RIVISTA TRIMESTRALE DI ARTE, CULTURA E FOTOGRAFIA CREATIVA | QUARTERLY MAGAZINE OF ART, CULTURE AND CREATIVE PHOTOGRAPHY no 2 | Primavera • Spring 2019 | supplemento a • supplement to La Notizia | € 7,00

Passeggiata fotografica esperienziale

Il Pantheon, i suoi Rioni, le sue botteghe storiche Experiential photo walk

The Pantheon, its Districts, its Historical Shops

Fellini e Barthes: foto ispirate a

Il sogno e l’avventura Fellini and Barthes: photos inspired by

Dream and Adventure

Alla scoperta di storie, esperienze, personaggi, miti, vizi e virtù della Città Eterna. E dell’artista che è in te.

Discovering Stories, Experiences, Characters, Myths, Vices and Virtues of the Eternal City. And the Artist Within You. LO Z Z I E D I T O R I I N C O L L A B O R AT I O N W I T H T H E N E W S PA P E R L A N O T I Z I A & C A’ A R T S T U D I O

CENTS

Piazza della Rotonda PHOTO BY Floriana Cason

ROMAN ART & PHOTO WALKS | ISSUE NO 2 | PRIMAVER A • SPRING 2019

Roman Art & Photo Walks Passeggiate romane Titolo d’arte e fotografia

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REGISTRAZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA, REGISTRO DELLA STAMPA N. 90/2011 DEL 04/04/2011 EDITORE: Lozzi Editori srl rampa

Copertina | COVER PHOTO by Gabriel Rifilato ............

ARTE E PENSIERO CREATIVO

ART AND CREATIVE THINKING

Editoriale: Nello spazio e nel tempo di un sogno è racchiusa la nostra breve vita | EDITORIAL NOTE: WE ARE SUCH STUFF AS DREAMS ARE MADE ON, AND OUR LITTLE LIFE IS ROUNDED WITH A SLEEP ..........2 La nascita di Roman Art & Photo Walks | THE ORIGINS OF ROMAN ART & PHOTO WALKS .......................4 Vizi e virtù di Roma | VICES AND VIRTUES OF ROME ....6 Biblioteca e cineteca del pensiero creativo | CREATIVE THINKING BOOKS & FILMS LIBRARY .................49 Quella foto fa fare tilt dentro di me | THAT PHOTO SETS ME OFF ........................................................68 La funzione del sogno nell’arte | THE PURPOSE OF DREAMS IN ART .....................................................72 Evento artistico della primavera 2019: Dream | SPRING 2019 ART EVENT: DREAM ............................75 Altri eventi della primavera 2019 | MORE EVENTS OF SPRING 2019 IN ROME .......................................68

PASSEGGIATA ROMANA D’ARTE E FOTOGRAFIA

ROMAN ART AND PHOTO WALK

I Rioni del Pantheon | THE PANTHEON DISTRICTS ....10 Mi chiamo Giovanni Battista Piranesi | MY NAME IS GIOVANNI BATTISTA PIRANESI ................................. 12 Il Pantheon, simbolo di Roma Aeterna | THE PANTHEON, SYMBOL OF ROMA AETERNA .......................17 Albergo del Senato | ALBERGO DEL SENATO ............24 Altri hotel nei dintorni del Pantheon | MORE

HOTELS NEAR PANTHEON ..........................................26

Aneddoti e leggende | ANECDOTES AND LEGENDS ...34 Musei del Comune di Roma | MUSEUMS OF THE CITY OF ROME .............................................................36 La tua passeggiata fotografica | YOUR PHOTO WALK ........................................................................42

INCONTRANDO ARTISTI A ROMA

MEETING ARTISTS IN ROME

Il mio nome è Loriana Lana | MY NAME IS LORIANA LANA ..................................................................44 Il mio nome è Roesler Franz | MY NAME IS ROESLER FRANZ ................................................................54

IMMAGINI DALLA IMAGE FACTORY

IMAGES FROM THE IMAGE FACTORY

Che cos’è una bella foto? | WHAT MAKES A PHOTO BEAUTIFUL? .........................................................50 Storie dietro le immagini: Roma tra realtà, fantasia e sogno | STORIES BEHIND THE IMAGES: ROME AMONG REALITY, FANTASY AND DREAMS .......................60 Dietro le quinte: I Romani della Decadenza | BACKSTAGE: THE ROMANS IN THEIR DECADENCE ...............67 Lo staff della Image Factory | THE IMAGE FACTORY STAFF ................................................................76

POSTER E CARTOLINA

POSTER AND POSTCARD

Ca’ Art Studio’s Rome. Pantheon ....................77 Negozi storici di eccellenza di Roma | HISTORICAL STORES OF EXCELLENCE IN ROME .................................79 Ettore Roesler Franz’s Vanished Rome .................

delle Mura Aurelie 8/11, 00165 Roma, tel +39.06.96844387, fax +39.06.96844388 email info@lozzieditori.com DIREZIONE EDITORIALE: Roberto Lozzi, Gaetano Pedullà DIRETTORE RESPONSABILE: Gabriel Rifilato ART DIRECTOR: Floriana Cason REDAZIONE: Bruna Condoleo, Pasquale Cortese, Pino Coscetta, Cesare De Bartolomei, Loriana Lana, Mia Mesty, Gianluca Morabito, Armando Moreschi, Diego Mormorio, Gabriella Piotti, Luca Verdone FOTOGRAFIA: Rossana Farina, Sandro Lombardo, Livia Mazzani, Roberto Scardoni CONSULENZA EDITORIALE: Anna Connealy, Giorgio Fischer CONSULENZA INTERNET: Ernesto Cinquenove | CONSULENZA LEGALE: Francesco La Rosa | CONSULENZA VIDEO: Mickhail Fasciano | MILANO: Maria Rosa Rota | ARLES: Marcello Mencarini | LONDON: Liam Daniel | TRADUZIONI: TperTradurre SEDE DELLA REDAZIONE: Ca’ Art Studio, via della Camilluccia 643, 00135 Roma, +39.329.9534719 MOSTRE ED EVENTI: Teatro Tordinona, Roma | Monogramma, Roma DISTRIBUZIONE NELLE LIBRERIE: Mondo Roma | DIFFUSIONE ON-LINE: Issuu | STAMPA: CSC Grafica, Guidonia | DISTRIBUZIONE NELLE EDICOLE: La Notizia srl (REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA N. 15/2013 - N. 16/2013) | CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITÀ: Ready To srl via Costantino Morin 34, 00195 Roma, +39.06.3723110 REGISTRAZIONE SIAE: Sezione OLAF 2018002290 del 18.09.2018

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 1

ROMAN WALKS

NELLO SPAZIO E NEL TEMPO

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È RACCHIUSA LA NOSTRA BREVE VITA

The Magazine

oman Walks è la prima rivista italiana di arte e fotografia artistica, con l’obiettivo di stimolare la capacità creativa e incontrare quell’artista che è in ognuno di noi.

12 volumi da collezione, con un poster NeoPittorialista (in questo numero il Pantheon) di Ca’ Art Studio Image Factory, e la cartolina Roma sparita del pittore Ettore Roesler-Franz.

Pubblicazione trimestrale (primavera 2019) con il prossimo numero in uscita a giugno 2019.

Abbonamento a 4 numeri € 14 anziché € 28.

Lozzi Editori Banca Popolare di Sondrio IBAN IT37I 05696 03224 00000 4131X61

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oman Walks is the first Italian art and fine-art-photography magazine, and it aims to stimulate creative ability and help find the artist that is within all of us. 12 collector’s volumes and a NeoPictorialist poster of the Pantheon by Ca’ Art Studio Image Factory, and the Vanished Rome postcard by the painter Ettore RoeslerFranz.

A quarterly publication. Next issue: June 2019.

Subscription (4 issues) € 14 instead of € 28. Lozzi Editori Banca Popolare di Sondrio IBAN IT37I 05696 03224 00000 4131X61

DI UN SOGNO Prospero, il Duca di Milano, ne La tempesta di William Shakespeare.

We are such stuff As dreams are made on, and our little life Is rounded with a sleep. (Prospero, the Duke of Milan, in William Shakespeare’s The Tempest)

by Gabriel Rifilato

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er la seconda volta il sogno del nostro progetto editoriale Roman Walks diventa realtà con l’uscita del secondo numero della rivista, nella primavera 2019.

Nello scorso dicembre, dopo l’uscita del primo numero, uno dei nostri editori ci ammonì affermando che il secondo numero della rivista sarebbe stato più difficile del primo. Il nostro Studio, a quell’affermazione, reagì con un po’ di ilarità, nella certezza di aver scalato montagne per portare Roman Walks alla pubblicazione.

Eppure aveva ragione. È quindi con grande soddisfazione che Ca’ Art Studio Image Factory presenta ai lettori il secondo numero della nostra rivista di arte, cultura e fotografia creativa trimestrale, ora nelle edicole di Roma, librerie, musei comunali, punti di interesse turistico, hotel, botteghe storiche della capitale.

Roman Art & Photo Walks nasce come evoluzione delle nostre storiche Passeggiate (e workshop) d’arte e fotografia creativa a Roma (TRA LE PAGINE 9 E 42), ma si caratterizza per lo stile fotografico neo-pittorialista delle immagini dello Studio (TRA LE PAGINE 44 E 67), e quella vocazione che trova nel Pensiero creativo lo strumento adatto ad esprimere quell’anima artistica che è in ognuno di noi, trasformando alla fine se stessi (TRA LE PAGINE 68 E 75).

Sento necessario ringraziare in queste pagine, e richiamo quindi l’attenzione dei lettori, i compagni di ventura di questa raffinata esperienza editoriale che sono, nell’ordine: l’art director e partner dello studio Floriana Cason, gli editori Roberto Lozzi e Gaetano Pedullà, la storica dell’arte e consulente editoriale Bruna Condoleo, il filosofo Cesare De Bartolomei. Gli autori e fotografi Livia Mazzani e Armando Moreschi membri di una eccentrica Image Factory animata da originali artigiani dell’immagine quali Sandro Lombardo, Rossana Farina, Roberto Scardoni, Pasquale Cortese. Gli autori e scrittori Luca Verdone, Diego Mormorio, Pino Coscetta, Mia Mesty, Gianluca Morabito, Gabriella Piotti (TUTTI A PAGINA 76).

A questi visionari che, come direbbe Oscar Wilde, trovano la loro strada solo al lume della luna, e hanno la punizione di vedere l’alba prima del resto del mondo, va il mio ringraziamento per aver voluto sfidare, insieme, un modo di pensare, una società, che perdona spesso il criminale, ma non perdona mai il sognatore.

Gabriel Rifilato (caartstudio.roma@gmail.com)

2 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

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ur dream of the Roman Walks publishing project becomes reality for the second time, with the publication of the second issue of the magazine in spring 2019.

Last December, after the publication of the first issue, one of our editors warned us that the second issue of the magazine would be much more difficult than the first.

Our Studio was quite amused by this statement, certain of having already climbed mountains to get Roman Walks published.

Yet he was right.

It is therefore with great satisfaction that the Ca 'Art Studio Image Factory presents its readers with the second issue of our quarterly magazine of art, culture and creative photography, now out in Rome’s newsagents, book shops, municipal museums, places of tourist interest, hotels and historic shops.

Roman Art & Photo Walks was born as an evolution of our historical art and Creative Photography Walks (and workshops) in Rome (PAGES 9 TO 42), but is characterised by the Neo-Pictorialist photographic style of the Studio’s pictures (PAGES 44 TO 67), and the artistic vocation that - through Creative Thinking - finds the right tool to express the artistic soul in each and every one of us, which eventually transforms us (PAGES 68 TO 75).

Here I feel it necessary to draw the readers’ attention to my comrades in this innovatory editorial experience, who I would like to thank in the following order: art director and partner of the studio Floriana Cason, editors Roberto Lozzi and Gaetano Pedullà, art historian and editorial consultant Bruna Condoleo, and philosopher Cesare De Bartolomei. Authors and photographers Livia Mazzani and Armando Moreschi, members of an eccentric Image Factory animated by original image artisans such as Sandro Lombardo, Rossana Farina, Roberto Scardoni, and Pasquale Cortese. Authors and writers Luca Verdone, Diego Mormorio, Pino Coscetta, Mia Mesty, Gianluca Morabito and Gabriella Piotti (ALL ON PAGE 76).

My thanks go to these visionaries, who - as Oscar Wilde would say - find their way by moonlight and whose punishment is seeing the dawn before the rest of the world, for having wanted to challenge - together - a way of thinking, a society, which often forgives the criminal, but never the dreamer.

Gabriel Rifilato (caartstudio.roma@gmail.com)

Ca’ Art Studio Image Factory

ABOUT

EDITORIALE

EDITORIAL NOTE

Neo Pictorialism CA’ ART STUDIO’S WALKS AND TABLEAUX VIVANTS

Neo Pittorialismo

Due immagini neo-pittorialiste tratte dalle Passeggiate d’arte e fotografia della Ca’ Art Studio Image Factory, al Colosseo (in alto), e il tableaux vivant (in basso) liberamente ispirato a Il mercato degli schiavi di Jean-Léon Géròme Two neo-pictorialist pictures from the Ca’ Art Studio Image Factory’s Art and Photo Walks, at the Colosseum (above), and a tableaux vivant (below) loosely based on The Slave Market by Jean-Léon Géròme ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 3

LA NASCITA DI ROM

EVENTO ARTISTICO DELL’

Le immagini della presentazione della rivista, durante le serate del 1° dicembre (G

The origins of Roman Art & Photo Walks. Pictures from the magazine’s presentation, during the nigh

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a copertina del primo numero della rivista (QUI IN ALTO).

In queste pagine, il ricordo visivo della presentazione della rivista.

Ca’ Art Studio (Gabriel Rifilato, direttore responsabile, Floriana Cason, art director), assieme agli autori dell’Image Factory hanno incontrato il loro pubblico:

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The cover of the first issue (HERE ON TOP). In these pages, the visual memory of the magazine’s presentation.

Ca’ Art Studio (Gabriel Rifilato, editor-in-chief, Floriana Cason, art director), along with the authors of Image Factory, have met their public: 1 • Sandro Lombardo (nella foto a destra | in the picture on the right) 2 • Roberto Principali, F. Cason e Francesco Roesler Franz 3 • Nicole Fischer e Ray Bala 4 • F. Cason e G. Rifilato 5 • Roberto Lozzi (editore | publisher) 6 • Armando Moreschi 7 • Gaetano Pedullà (editore | publisher) e Livia Mazzani 8 • Virginia Rifilato 9 • Gianluca Morabito, Monica Tagliapietra, Gaetano Pedullà, F. Cason, Luca Verdone, G. Rifilato 10 • Stefano Minutillo, Roberto Scardoni, F. Cason 11 • Bruna Condoleo (nella foto al centro | in the picture in the middle) 12 • Giacomo Piciollo 13 • Gaetano Pedullà 14 • Giovanna Kifler, F. Cason, Francesca Boccassini 15 • Giorgia Musacchio (nella foto al centro | in the picture in the middle) 16 • G. Rifilato e Luca Verdone 17 • Bruna Condoleo (nella foto al centro | in the picture in the middle) 18 • Paulo Fasciano 19 • Luca Verdone 20 • Gianluca Morabito 21 • Michele Trotta, Virginia Rifilato e Filippo M. Capitanio

4 || ROMAN ROMAN ART ART & & PHOTO PHOTO WALKS WALKS || PRIMAVERA INVERNO 2018/2019 4 2019

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AN ART & PHOTO WALKS

INVERNO 2018/2019 | WINTER 2018/2019 ART EVENT

Galleria Monogramma, via Margutta Roma) e del 2 dicembre 2018 (Together Mansion, viale Glorioso Roma)

ts of December 1st (Galleria Monogramma, via Margutta, Rome) and December 2nd, 2018 (Together Mansion, viale Glorioso, Rome).

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19 ROMAN ROMAN ART &ART PHOTO & PHOTO WALKSWALKS | WINTER | SPRING 2018/2019 2019 | 5

IMAGES IMMAGINI Footnotes

UNA MOSTRA D’ARTE FOTOGRAFICA | A FINE ART PHOTOGRAPHY EXHIBITION

VIZI E VIRTÙ DI ROMA Immagini di Gabriel Rifilato, a cura di Floriana Cason. Dalla galleria Monogramma al teatro Tordinona.

Riflessioni sul vizio dell’Ira e sulla virtù della Pazienza | Reflections on the vice of Wrath and the virtue of Patience (QUI IN BASSO | HERE AT THE BOTTOM) Riflessioni sul vizio della Lussuria e sulla virtù dell’Onestà | Reflections on the vice of Lust and the virtue of Honesty (IN QUESTA PAGINA IN ALTO | IN THIS PAGE ON TOP) Riflessioni sul vizio della Superbia e sulla virtù dell’Umiltà | Reflections on the vice of Pride and the virtue of Humility (IN QUESTA PAGINA IN BASSO | IN THIS PAGE AT THE BOTTOM) Riflessioni sul vizio dell’Avarizia e sulla virtù della Lealtà | Reflections on the vice of Greed and the virtue of Loyalty (NELLA PAGINA DI DESTRA IN ALTO | IN THE RIGHT PAGE ON TOP) Riflessioni sul vizio dell’Accidia e sulla virtù del Coraggio | Reflections on the vice of Sloth and the virtue of Courage (NELLA PAGINA DI DESTRA, GRANDE | THE BIG PICTURE IN THE RIGHT PAGE)

by Gabriel Rifilato with Floriana Cason

a mostra di fotografia creativa di Gabriel Rifilato, Vizi e virtù di Roma, è in parte espressione del lavoro che il fotografo ha condotto in questi ultimi mesi per la rivista Roman Art & Photo Walks di cui è direttore responsabile. Le sue foto riflettono alcune tematiche affrontate nella nuova pubblicazione che intende esaltare non soltanto la magnificenza architettonica e artistica di Roma, ma approfondire realtà inedite o poco conosciute che coniugano aspetti oggettivi della Città con spunti visionari. Nelle fotografie realizzate da Gabriel, infatti, si attua un enigmatico connubio: luoghi celeberrimi, immortalati da poeti, scrittori e pittori, si popolano di presenze umane provenienti da un lontano quanto illustre passato, figure femminili, dee o vestali, ectoplasmi di un universo onirico che è parte integrante della seducente misteriosa bellezza di Roma. Un pittorialismo che ha radici storiche nel pensiero e nella fotografia d’arte di Alfred Stieglitz, ma che si arricchisce nello stile di Gabriel Rifilato di autonomi elementi creativi, è la scelta meditata con cui egli contamina l’estetica fotografica sconfinando nella pittura, nella scenografia teatrale, nella narrazione letteraria, con l’ambizione di aderire a un’esperienza di arte totale. L’essenza del suo linguaggio risiede nella contaminazione di sacro e profano, intreccio affascinante che ha innervato da sempre la storia e le espressioni artistiche di questa straordinaria Città. Dai versi immortali dell’Ars amandi ovidiana, traboccanti di erotismo, fino alla scultura barocca del Bernini, in cui anche le figure angeliche, assecondando un’estetica dello stupore, hanno sussulti carnali, la sacralità delle immagini si è spesso imbevuta di una sensualità che penetra nei meandri dell’esistenza comune come nelle manifestazioni dell’arte. Pervasa di magnetismo e di ambiguità visive, la fotografia di Gabriel Rifilato si alimenta di una visionarietà che arricchisce di contenuti suggestivi la sua esuberante vena creativa.

6 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

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abriel Rifilato's creative photo exhibition, “Vizi e virtù di Roma” (Vices and Virtues of Rome) is partly expression of the recent photographer’ work carried out for Roman Art & Photo Walks magazine, for which he is editor-in-chief. His photos reveal some themes dealt with by the new publication, which aims not only at highlighting the architectural and artistic magnificence of Rome, but also at deepening unknown or almost unknown realities combining objective aspects of the City and visionary ideas. Indeed, the pictures taken by Gabriel reveal a puzzling connection: very wellknown places immortalised by poets, writers and painters get crowded with human beings coming from a far-away and illustrious past, female characters, Goddesses or Vestal Virgins, ectoplasms of an oneiric Universe that is an integral part of the fascinating and mysterious beauty of Rome. A kind of Pictorialism rooted in Alfred Stieglitz’s school of thought and photography but enriched by Gabriel Rifilato’s independent creative elements. It’s a thoughtful choice he contaminates photography aesthetics with, verging into painting, set design, literary narrative, and aiming at enclosing a whole art experience.

The essence of Rifilato’s language is the blend of sacred and profane, a fascinating twine which has always accompanied the history and art expression of such an extraordinary City. From the immortal verses of Ovid's Ars Amatoria, overflowing with eroticism, to Bernini's Baroque sculpture, whereby even angelic figures are driven by erotic impulses, in compliance with the aesthetics of awe, the holiness of pictures have often been soaked with sensuality, seeping through common life as well as through art expression. Gabriel Rifilato’s pictures are full of magnetism and visual ambiguity. They feed on visionary nature, enriching his fabulous creative vein in evocative contents. Fascinating girls may appear to

Gabriel Rifilato | Ca’ Art Studio Image Factory

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iflessioni sul vizio dell’Invidia e sulla virtù della Benevolenza | Reflections on the vice of Envy and the virtue of Benevolence (QUI IN ALTO | HERE ON TOP)

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Vices and Virtues of Rome with artworks by Gabriel Rifilato, curated by Floriana Cason.

From the Monogramma art gallery to the Tordinona theatre.

by Bruna Condoleo

UNA MOSTRA D’ARTE FOTOGRAFICA | A FINE ART PHOTOGRAPHY EXHIBITION embody mythical creatures, on the banks of the Tiber, the guardian of history and legends, the “liquid carpet” at the foot of majestic monuments. The Imperial Fora, the Emperors’ disquieting portraits, the Roman streets, the holy inscriptions on the facades of ancient churches, all witness a great past which the photographer reproduces among luminescence and moon reflection. Here, reality adjusts to imaginary divergence with notes of great poetry. The Artist can catch the ineffable effects of light and of its reflection over the thousand-year old City, with technical expertise. He lends a single moment an atmosphere of eternity. He is able to evoke Rome which, according to Flaubert, is a place of disquieting existential contradictions, “showing greater pride in her vices than she had ever done in her virtues”!

Gabriel Rifilato | Ca’ Art Studio Image Factory

Sulle rive del Tevere, depositario di storia e di leggenda, tappeto liquido ai piedi di monumenti superbi, possono apparire affascinanti fanciulle, incarnazioni di mitiche creature; i Fori imperiali, gli inquietanti ritratti di imperatori, le strade romane, le iscrizioni sacre delle facciate di antiche chiese testimoniano la passata grandezza, riproposta dal fotografo tra luminescenze e riflessi lunari in cui la realtà si modula con divagazioni fantastiche in annotazioni di intensa poesia. Con perizia tecnica l’Artista sa cogliere l’ineffabile vicenda della luce e dei suoi riflessi sui millenari panorami della Città e conferendo un effetto d’eternità a un attimo transitorio egli è capace di evocare l’immagine di una Roma che, come recita Flaubert, è luogo di conturbanti contraddizioni esistenziali, “fiera dei suoi vizi più che delle sue virtù”!

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 7

TEMPLI DELL’ANTICA ROMA The Temple of Hadrian PHOTO BY Floriana Cason

Ancient Roman Temples

Prima di diventare una storia, ciascuna vita si offre alla vista come una sequenza di immagini. Chiede innanzi tutto di essere guardata.

Before becoming a story, each life presents itself as a sequence of images. Above all, it asks to be looked at.

James Hillman IL CODICE DELL’ANIMA THE SOUL CODE

Ca’ Art Studio ROME, ITALY

1 • Il tempio di Adriano | The temple of Hadrian (o Hadrianeum, oppure Adrianeo). È un tempio romano che si trova a Roma, in piazza di Pietra. | (or Hadrianeum, or Adrianeo). It is a Roman temple located in Rome, in piazza di Pietra.

2 • Il tempio di Ercole Vincitore | The temple of Hercules Victor (o Ercole Invitto o Ercole Oleario). Sorge in piazza della Bocca della Verità a Roma. | or Ercole Invitto or Ercole Oleario. Stands in Piazza della Bocca della Verità in Rome.

3 • Il tempio di Venere e di Roma | The temple of Venus and Rome (templum Veneris et Romae). È situato nella parte orientale del Foro romano. | (templum Veneris et Romae). It is located in the eastern part of the Roman Forum.

4 • Il tempio di Antonino e Faustina | The temple of Antoninus and Faustina È un tempio del Foro Romano di Roma e si trova a nord della Regia, tra la basilica Emilia e il tempio del Divo Romolo. | It is a temple of the Roman Forum of Rome and is located north of the Regia, between the basilica Emilia and the temple of Divo Romolo.

5 • Il tempio di Vesta | The temple of Vesta È un piccolo tempio rotondo (tholos) situato all'estremità orientale del Foro Romano a Roma, lungo la via Sacra. | It is a small round temple (tholos) located at the eastern end of the Roman Forum in Rome, along the Via Sacra.

6 • Il tempio di Portuno | The temple of Portuno È un tempio romano di epoca repubblicana, situato a Roma nell'attuale piazza della Bocca della Verità. | It is a Roman temple of the Republican era, located in Rome in the current Piazza della Bocca della Verità.

7 • Il tempio di Apollo Sosiano | The temple of Apollo Sosiano o tempio di Apollo in Circo. È un tempio dell'antica Roma che sorgeva nella zona indicata come il circo Flaminio, presso il teatro di Marcello. | or the temple of Apollo in Circus. It is a temple of ancient Rome that stood in the area indicated as the Circus Flaminio, near the theater of Marcello.

8 • Il tempio del Divo Vespasiano | The temple of the Divine Vespasian o tempio di Vespasiano e Tito.) È un tempio situato a Roma, ai piedi del Campidoglio verso il Foro Romano | or temple of Vespasian and Titus. It is a temple located in Rome, at the foot of the Capitol towards the Roman Forum.

9 • Il tempio dei Dioscuri | The temple of the Dioscuri

Art | Photography | Creative Publishing

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a Casa dell’Arte a cielo aperto. Ca’ Art Studio è lo STUDIO CREATIVO di Roma che ha progettato e realizzato Roman Art & Photo Walks Magazine, con le immagini evocative della sua IMAGE FACTORY, e lo ha caratterizzato con il proprio stile Neo-pittorialista.

Lo STUDIO, con sede al teatro Tordinona di Roma, è stato fondato dal giornalista e fine art photographer Gabriel Rifilato e dall’artista visuale e stage photographer Floriana Cason.

The outdoor Casa dell’Arte. The Ca 'Art Studio is the creative studio in Rome that created and published the Roman Art & Photo Walks Magazine, with evocative photographs of its image factory, defining it with its own Neo-pictorial style. The studio, housed in the Tordinona theatre in Rome, was founded by journalist and fine art photographer Gabriel Rifilato, and visual artist and stage photographer Floriana Cason.

Meglio noto come tempio dei Càstori, è un tempio del Foro Romano nell'antica Roma. | Better known as the Temple of the Càstori, is a temple of the Roman Forum in ancient Rome.

10 • Il tempio di Minerva Medica | The temple of Minerva Medica Si trova nel rione Esquilino di Roma, in via Giolitti. | It is located in the Esquilino district of Rome, in via Giolitti.

8 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

CA’ ART STUDIO | 00135 Roma (Italy) via della Camilluccia 643, | +39.329.9534719 | caartstudio.roma@gmail.com

WALK ROMAN ART & PHOTO WALKS

The

Itinerario istruttivo diviso in dodici stazioni, giornate o volumi, per ritrovare con facilità tutte le antiche e moderne magnificenze di Roma.

Educational itinerary divided into twelve days, or volumes, to easily find all the ancient and modern beauties of Rome.

I RIONI DEL PANTHEON | The Pantheon Districts

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MI CHIAMO G.B. PIRANESI | My Name Is Piranesi 12 SIMBOLO DI ROMA AETERNA | Symbol of Rome

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L’ALBERGO DEL SENATO | The Hotel of Senato

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ANEDDOTI E LEGGENDE | Anecdotes and Legends 34 LA TUA PASSEGGIATA | Your Photo Walk CONSIGLI PER LE FOTO | Tips for Your Photos

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ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 9

ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA : IL PANTHEON

1 • Fontana a piazza della Rotonda | Fountain at piazza della Rotonda

2 • Il Pantheon | The

Pantheon

3 • Terrazza all’albergo del

Senato | Hotel del Senato terrace

4 • Magia e giochi di prestigio ad Eclectica | Magic and tricks at Eclectica

5 • Obelisco a piazza Monte

Citorio | Obelisk at piazza Monte Citorio

6 • Sala da thè al bar Giolitti |

Tea Room at the Giolitti bar

Benché sia parte del rione Pigna, il Pantheon è situato nel punto di che ha dato nome al rione. Questa colonna venne dedicata all’imconvergenza fra il suo rione ed altri due: il rione Colonna ed il rione peratore per celebrare le sue vittorie, ed è tutt’oggi nel suo luogo di Sant’Eustachio. d’origine, di fronte a palazzo Chigi e nella piazza che prende il Le origini del nome e del simbolo del rione Pigna non sono ancora nome di piazza Colonna in suo onore. Esclusa la base, la colonna certe. L’ipotesi più accreditata è quella che derivi da una statua di è alta quasi 30 metri ed il fregio che percorre il fusto, scolpito con bronzo di origine romana che raffigurava appunto una grossa pigna. bassorilievi che narrano le guerre con i Marcomanni, i Sarmati e i All’epoca era utilizzata come fontana nelle Terme di Agrippa, che sorQuadi, se srotolato arriverebbe a 110 metri di lunghezza. gevano proprio alle spalle del Pantheon, ma nel 750 venne trasferita Il centro del rione si sviluppa attorno a Via del Corso, che inizia ad nei giardini dell’antica Basilica di San Pietro. Oggi si trova all’interno essere abitata durante il Medioevo e soltanto nel Cinquecento, dei Musei Vaticani. grazie ai lavori voluti da Il rione Pigna, nonostante sia papa Gregorio XIII e Sisto V, IL PANTHEON E I SUOI di dimensioni ridotte, ospita comincia a trasformarsi una sorprendente varietà di nella zona affollata ed atelementi degni di nota. Piazza tiva che è oggi. della Minerva, per esempio, Particolare è la storia della vanta da sola diversi punti chiesa di San Silvestro, che d’interesse. Su di essa si affacin origine era chiamata dai cia la basilica di Santa Maria romani Senaculum. Il Sesopra Minerva, alla destra naculum venne fatto codella quale sono poste diverse struire dall’imperatore targhe che ricordano l’altezza Marco Aurelio Antonino che l’acqua raggiunse quando Augusto, meglio noto Pigna, Sant’Eustachio, Colonna. il Tevere straripò tra il 1422 e il come Eliogabalo, che de1598. Il Grand Hotel de la Mi- Pantheon and its districts. Pigna, Sant’Eustachio, Colonna. dicò il monumento alla nerve, anch’esso parte della madre Semiamira. Aveva la

by Giorgia Musacchio medesima piazza, ospitò un funzione di un punto d’ingran numero di personalità di contro per le matrone rospicco. Fra di esse anche Stendhal e José de San Martin, ricordati inmane benestanti, che si incontravano per discutere e stabilire le sieme agli altri su alcune lapidi poste sulla facciata. leggi di comportamento di una donna per bene. Le matrone espoIl gioiello della piazza è però l’Obelisco della Minerva. Originarianevano le loro opinioni in merito alla moda, alle acconciature e al mente collocato nel tempio di Iseo Campense, l’obelisco è alto più di comportamento sociale e gli esiti venivano poi riconosciuti come cinque metri ed il piedistallo su cui si regge oggi è opera di Gian Lovere e proprie norme, chiamate “Senatoconsulti Semiamiriani”. renzo Bernini. La base di marmo è a forma di elefante, e proprio per La Passeggiata al Pantheon di Roman Art & Photo Walks, inoltre, questa l’obelisco veniva popolarmente chiamato il “pulcin della Misfiora anche il rione Campo Marzio che però viene attraversato nerva”. Nel dialetto dell’epoca, infatti, “pulcino” significava “porcino”, solo in modo tangente. Questo rione farà parte, per esteso, di una ed era riferito all’elefante per via delle sue forme tozze e rotonde, sinostra prossima Passeggiata. mili a quelle di un maiale.

Il rione di Sant’Eustachio deve il suo nome ad una leggenda di origine cristiana. Il capitano delle milizie dell’imperatore Traiano, Placido, era a caccia nei pressi di Tivoli quando intravide nel bosco un cervo.

L’animale aveva fra le enormi corna l’immagine del volto di Gesù, e questo miracolo portò Placido a convertirsi e battezzarsi, adottando da quel momento il nome di Eustachio. Anni dopo, con Adriano al potere, Eustachio fu scoperto colpevole di essere cristiano e lui e la sua famiglia vennero condannati ad essere sbranati dai leoni. Quando 10 però vennero rinchiusi insieme alle bestie, queste non osarono far loro del male e anzi si allontanarono, chinando il capo in segno di rispetto.

L’imperatore, sconvolto dal miracolo, fece allora rinchiudere Eustachio 3 con la moglie ed i figli in un toro di bronzo, posto sopra un fuoco acceso. Questa volta, il capitano e la sua famiglia non riuscirono a sopravvivere, ma quando i cadaveri furono estratti dal toro erano 8 miracolosamente intatti.

Negli anni, la casa di Eustachio divenne un luogo di culto che diede poi origine alla chiesa di Sant’Eustachio.

4 Il rione di Sant’Eustachio è caratterizzato dal gran numero di chiese 9 volute dalle corporazioni artigiane e dalle comunità nazionali ed europee, ma anche da San Carlo ai Catinari, San Luigi de’ Francesi, Sant’Andrea della Valle e Sant’Agostino. Questa zona di Roma è co6 nosciuta per essere un centro culturale ed intellettuale non solo per 5 la presenza della vecchia Sapienza, ma anche per i rinomati spettacoli del Teatro Valle e palazzo Madama, dove risiede il Senato della Repubblica.

L’area del rione Colonna è una delle più importanti di Roma a livello archeologico e culturale. La sua forma particolarmente irregolare comprende un gran numero di famosi punti d’interesse come l’Ara Pacis, la Basilica di Nettuno e ovviamente la colonna di Marco Aurelio,

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RIONI

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ANCIENT AND MODERN BEAUTIES OF ROME : THE PANTHEON Although the Pantheon is part of rione Pigna, it is located at the point of convergence between its own rione and the other two; rione Colonna and rione Sant’Estauchio.

The name and symbol origins of rione Pigna are still uncertain.

According to the most accredited hypothesis, it would come from a bronze Roman statue representing a huge pigna (“pine cone”). At the time, the statue would be used as a fountain at the Baths of Agrippa which would stand behind the Pantheon, but in 750 it was moved to the gardens of the ancient Basilica of St. Peter. It is currently kept at the Vatican Museums.

Though Rione Pigna is small, it hosts a surprising variety of noteworthy works. Piazza della Minerva itself, for instance, boasts several points of interest. The Basilica of Santa Maria sopra Minerva opens into it. On the right, several inscriptions recall the water level when the Tiber overflowed between 1422 and 1598. The Grand Hotel de la Minerve, in the same square, hosted a large number of outstanding people.

Among them, Stendhal and José de San Martin, together with 1 the others, are remembered with some commemorative plaques placed on the facade.

But the masterwork of the square is the Minerva Obelisk.

Originally placed in the Temple of Isis and Serapis, the obelisk is over five metres high and its pedestal was accomplished by Gian Lorenzo Bernini. The marble base has the shape of an elephant, and that is why the obelisk used to be called the pulcin della Minerva. Pulcino would mean porcino (“pig”) in

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the local dialect and would refer to the stocky and round shapes of the elephant, similar to a pig.

Rione Sant’Eustachio owes its name to a Christian legend.

Emperor Trajan’s captain of the militia, Placidus, was hunting nearby Tivoli when he glimpsed a deer in the wood. The animal was holding the image of Jesus on its horns. Such a miracle led Placidus to convert and be baptised, choosing the name Eustace.

After some years, under Hadrian’s rule, Eustachio was found guilty of being Christian. Together with his family, he was sentenced to be torn to pieces by lions. Though, when they were caged with the beasts, the lions did not dare to harm them. They withdrew, instead, bowing their heads respectfully.

The Emperor was shocked by the miracle, hence he had Eustachio and his family caged inside a bronze bull which was placed above the fire. This time, the captain and his family could not survive but their corpses were miraculously undamaged when they were pulled out of the bull.

Over the years, Eustachio’s house has become a place of worship which then originated the Church of Sant’Eustachio.

Rione Sant’Eustachio is noteworthy for the large number of churches paid for by artisan associations, by national and European communities, along with San Carlo ai Catinari, St. Louis of the French, Sant’Andrea della Valle and Saint Augustine of Hippo. The Roman area is a well-known cultural and intellectual centre, not only because of the former Sapienza university building, but also for the renowned shows at the Teatro Valle and for Palazzo Madama, the seat of the Senate of the Italian Republic.

Rione Colonna is among the most important Roman areas, in both archaeological and cultural terms. Its particularly irregular shape includes a large number of points of interest such as the Ara Pacis, the Basilica of Neptune and, of course, the Column of Marcus Aurelius, which the rione was named after. The column was dedicated to the Emperor to celebrate his victories, and is currently located in its original place, opposite Palazzo Chigi, in the square called Piazza Colonna to pay homage to the column.

Excluding the base, the column is almost 30 metres high and, if the frieze was unrolled, it would reach a length of 110 metres.

The frieze runs along the column shaft and is decorated with basreliefs telling the wars against the Marcomanni, the Sarmatians and the Quadi.

The centre of the rione unfolds around Via del Corso, which started to be inhabited during the Middle Ages. Only in the 16th century, it gradually turned into a crowded and lively area, thanks to the works carried out on Pope Gregory XIII and Sixtus V’s request.

The history of the Basilica of Saint Sylvester the First, originally called Senaculum by the Romans, is peculiar. Emperor Marcus Aurelius Antoninus Augustus, better known as Elagabalus, had the Senaculum built and dedicated the monument to his mother Semiamira. Its purpose was to gather wealthy Roman matrons, who used to meet, discuss and establish rules of behaviour for respectable women. The matrons would express their views concerning fashion, hair-style and social behaviour, acknowledged as proper rules, called “Senatoconsulti Semiamiriani”.

Finally, the Pantheon walk by Roman Art & Photo Walks reaches rione Campo Marzio as well, which is crossed only tangentially, though. The rione will be fully explored in one of our next Walks.

7 • Bottega storica di tessuti

Tebro | Historical store of household linen Tebro

8 • Bottega storica di penne

Stilo Fetti | Historical store of pens Stilo Fetti

9 • Tempio Adriano a piazza

di Pietra | Temple of Adriano at piazza di Pietra

10 • Chiesa e obelisco a piazza della Minerva | Church and obelisk at piazza Minerva

11 • Basilica di Sant’Eustachio

e bar | Sant’ Eustachio basilica and bar

12 • Museo Barracco |

Barracco Museum

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ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA : IL PANTHEON

“Mi chiamo Giovanni Battista Piranesi, incisore e architetto. Sono nato a Mogliano Veneto nel 1720”.

“My name is Giovanni Battista Piranesi, I'm an engraver and an architect. I was born in Mogliano Veneto in 1720”.

PIRANESI Passeggiata d’arte e fotografia al Pantheon.

Piranesi. Art and Photo Walk to the Pantheon.

by Giacomo Piciollo

M

I

miei familiari, in particolar modo mio padre, mio zio e mio fratello Angelo, mi hanno trasmesso l’amore per la classicità, specie per la storia di Roma, raccontata magistralmente da uno dei miei autori prediletti, Tito Livio, e per i suoi grandiosi edifici.

Grazie al vivo interesse per la Città Eterna che ha accompagnato la mia giovinezza, ho preso la decisione, appena ventenne, di trasferirmi a Roma: iniziando da subito a ritrarre gli scorci più significativi della città. Uno di questi miei lavori lo state osservando in queste pagine: è il Pantheon di Marco Vipsanio Agrippa, ricostruito in seguito sotto il principato di Adriano e oggi convertito in basilica. Si tratta del protagonista di alcune delle mie incisioni più celebri in cui potete osservare i due campanili del Bernini, ironicamente ribattezzati “orecchie d’asino” e rimossi però nel 1883.

Prima di volgere l’attenzione al grandioso monumento, invito il lettore ad osservare con attenzione un’altra protagonista dello splendido scenario di Piazza della Rotonda: la fontana (FOTO 4). Reca la firma di Giacomo Della Porta, che la progettò nel 1575: la sua costruzione fu ultimata l’anno successivo, e solo dopo si decise di collocarla dove si trova tutt’oggi. Del 1711 è invece la decisione, da parte di Papa Clemente XI, di porre in cima ad un nuovo gruppo scultoreo l’ Obelisco Macuteo (FOTO 3): si tratta di un monumento portato a Roma dall’Egitto per volere di Domiziano, poi perduto e ri-

y family, especially my father, my uncle and my brother Angelo, handed love of the Ancient World down to me, in particular of the Roman history - masterfully told by one of my favoured authors, Titus Livius - and of its majestic monuments.

When I was young I was deeply interested in the Eternal City so, at twenty, I decided to move to Rome. I started to depict the most significant views of the city. You can see one of my works in these pages: it is the Pantheon commissioned by Marcus Vipsanius Agrippa, then rebuilt under Hadrian and currently converted into a basilica. It is the protagonist of some of my most renowned engravings where you can see Bernini's twin bell towers, ironically rebaptised "orecchie d'asino" (donkey ears) but removed in 1883.

Before paying attention to the splendid monument, I call upon the reader to carefully look at another protagonist of the majestic view of Piazza della Rotonda: the fountain ( PHOTO 4). It was accomplished by Giacomo Della Porta who planned it in 1575. The building works were completed the following year. It was then decided to place it where it currently stands. In 1711 Pope Clement XI decided to have the Macuteo Obelisk (PHOTO 3) placed on top: the obelisk had been carried from Egypt to Rome on Domitian's request. It was lost and then found in 1373 at Piazza di San Macuto (hence its name). It is one among the several obelisks coming from the Land of the Pharaohs: this one in particular dates back to the times of Ramesses II, that is the 13th century B.C. The Pantheon facade (PHOTO 5) is dominated

by Corinthian columns. Here the name of founder Agrippa is inscribed: the inscription has been kept during Hadrian's rebuilding works, too. The building structure is a circular cella of huge dimensions: currently the dome on top boasts of being among the largest ones in the world. This is amazing considering that it was built two millennia ago ( PHOTO 6). A 2

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NOTE ALLA

LETTURA Footnotes

l Pantheon a Roma, con i Idellesuoi rioni, è la seconda 12 Passeggiate di

Roman Walks: il piano completo dell’opera è pubblicato sul retro della copertina.

• The Pantheon in Rome, and its districts, is the second of the 12 Roman Walks: a complete plan of the work is published on the back of the cover.

[1] • La Passeggiata è un progetto ideato considerando finalità artistiche e fotografiche: - massimo rilievo al monumento principale e alla sua ubicazione (Pantheon) - includere luoghi del rione di fascino visivo, artistico e di sicura resa fotografica [1] • The Walk is a project conceived for artistic and photographic purposes: - maximum focus on the main monument and its location (Pantheon) - to include places in the district with visual, artistic and guaranteed photographic charm [2] • La Passeggiata fotografica ha luogo: - a piedi per la durata di circa 3 ore - con 12 soste “fotografiche” nei punti d’interesse del rione (il percorso completo è nelle pagine successive).

[2] • The Photographic Walk: - is about a 3-hour walk - includes 12 “photo” stops in places of interest in the district (the exact route can be found on the following pages).

[3] • I colonnini di testo laterali contengono le didascalie delle foto e le informazioni tecniche: “le ricette” per scattare foto come quelle pubblicate in queste pagine.

[3] • The columns of text down the side of the pages contain photo captions and technical information: "recipes" for taking photos like those published in this magazine.

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FACTORY PhotoTips

Photo 1 (PAGE 11) La lunghezza focale di 43 mm è ideale per questo ritratto. he focal length of 43mm is perfect for this portrait photo.

Canon EOS 350D I zoom 18 - 55 mm I 43 mm I iso 200 I f/7.1 I 1/100 Armando Moreschi Photo 2 (PAGE 13) Gennaio alle ore 10 circa, con luce naturale. Il Pantheon dell’antica Roma rivive, con il primo piano dei questo calesse, l'atmosfera di epoche passate, quando la città era attraversata esclusivamente da carrozze e cavalli. Siamo a metà mattinata e in pieno inverno, il sole è raggiante. anuary at around 10 am, with natural light. The Pantheon of Ancient Rome comes back to life with this caleche in the foreground, evoking the atmosphere of times past when the city was only crossed by carriages and horses. It’s mid-morning in the middle of winter and the sun is shining.

Fujifilm xt1 | lens 18/55 | 18 mm | f/4,5 | iso 200 | 1/180 Livia Mazzani Photo 3 (PAGE 14) Febbraio, le 9.00 del mattino circa, Piazza della Rotonda, un’immagine suggestiva dove sembra non esserci confine tra cielo e terra, l’obelisco egizio, del periodo di Ramesse II, è posto al centro della Piazza e fa la sua parte nel trasferire questa sensazione. L’inquadratura è stata possibile scendendo il primo gradino della scala, ai piedi della fontana. ebruary, at about 9 am in Piazza della Rotonda. An evocative image in which there appears to be no boundary between the ground and the sky. The

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ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA : IL PANTHEON

trovato solo nel 1373 presso la Piazza di San Macuto (da qui il suo nome). È uno dei tanti obelischi che dalla Terra dei Faraoni sono giunti fin qui: questo, in particolare, risale all’epoca di Ramsete II, ossia il XIII secolo avanti Cristo.

La facciata del Pantheon (FOTO 5) è dominata dal colonnato di ordine corinzio, su cui è posta l’iscrizione riportante il nome del fondatore, Agrippa: questa è stata conservata nella ricostruzione di età adrianea. Il corpo dell’edificio, una cella circolare, è di dimensioni colossali: ancora oggi la cupola che lo sormonta può vantare di essere una delle più grandi al mondo, cosa che, a due millenni dalla sua costruzione, risulta ancora più stupefacente (FOTO 6). Una struttura costruita a immagine del nostro universo, come ci rivela l’Adriano di Marguerite Yourcenar: «avevo voluto che quel santuario di tutti gli dèi riproducesse la forma della terra e della sfera stellare, della Terra dove si racchiudono le sementi del fuoco eterno, della sfera cava che tutto con-

tiene». Ed in effetti l’impressione, appena varcata la soglia (FOTO 9-10), è quella di trovarsi in uno spazio immenso, capace di ospitare il mondo intero. Il cielo fa capolino dal caratteristico oculo (FOTO 6-7-22), la finestra circolare posta al centro del soffitto a cassettoni, che permette alla volta celeste di entrare nel Pantheon. Questo, unito alla struttura della volta, dona all’insieme leggerezza ed armonia, nonostante le dimensioni grandiose.

Piazza della Rotonda rappresenta una cornice suggestiva per il tempio: il luogo migliore da cui ammirare la piazza nel suo complesso è la terrazza panoramica dell’ Albergo del Senato (vedi pagina 23 - FOTO 12). Da qui, lo sguardo abbraccia l’intera struttura del Pantheon, magari in compagnia di un buon calice di vino dal bar che è sul roof garden dell’hotel (FOTO 16-28). Salendo per le scale alla terrazza panoramica dell’hotel, è possibile ammirare le opere pittoriche SEGUE A PAGINA 20

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structure made in the image of our Universe, as revealed by Marguerite Yourcenar's Hadrian: "My intention had been that this Sanctuary of All Gods should reproduce the likeness of the terrestrial globe and of the stellar sphere, that globe wherein are enclosed the seeds of eternal fire, and the hollow sphere containing all". Actually, once crossed the threshold (PHOTO 9-10), you seem to find yourself inside a huge space, capable of housing the whole world. The sky peeks out from the peculiar oculus (PHOTO 6-7-22), the circular hole at the centre of the coffered ceiling allowing the vault of heaven to pass through the Pantheon. The vault structure and the oculus gift the whole building with lightness and harmony, despite its huge dimensions.

Piazza della Rotonda represents an evocative frame

of the temple: the panoramic terrace of the Albergo del Senato is the best place where to enjoy a whole view of the square (see pg. 23 PHOTO 12). From here, you can admire the Pantheon whole structure, maybe sipping a glass of good wine at the bar, in the roof garden of the hotel ( PHOTO 16-28).

Climbing the stairs of the hotel panoramic terrace, you can look at the paintings kept on the several floors: a different style for each floor, and the works at the entrance in the hall: an inside view of the Pantheon and a sculpture representing two wings.

Leaving the hotel, we walk along Via degli Orfani to find Libreria Antiquaria Borromini, a bookshop provided with splendid and well-preserved ancient

Egyptian obelisk, from the period of Ramesses II, in the centre of the square plays its part in transmitting this sensation. This shot was possible by going down the first step of the steps, at the foot of the fountain.

Nikon D610 | Sigma 12.024.0 mm f/4.0 |12 mm | iso 100 | f/10 | 1/400 Floriana Cason Photo 4 (PAGE 15) Il ritaglio quadrato dà equilibrio all’inquadratura di questa scena, caratteriz-

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LA DESTINAZIONE DELLA PASSEGGIATA | THE DESTINATION OF THE WALK

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t takes just a few seconds for its beauty to penetrate astano pochi attimi per essere penetrati dalla you, recounts French writer Stendhal in his sua bellezza, recita lo scrittore francese Stendhal Promenades dans Rome, an historical artistic account in Passeggiate romane, resoconto storico-artiof Rome in the early decades of the 1800s, in which the stico della Roma dei primi decenni del 1800, in cui il writer expresses his boundless admiration for the letterato manifesta la sconfinata ammirazione per il Pantheon.

The bold architectural technique, the perfect Pantheon. L’ardita tecnica architettonica, le proporproportions and the solemn grandeur of the building have zioni perfette, la solenne grandiosità dell’edificio been a point of reference in every era, consecrating its hanno costituito in ogni epoca un punto di riferimento everlasting fame.

The Templum deorum omnium, consacrandone l’imperitura fama. Elevato nel 27 a.C dedicated to the 7 planetary deities, was built in Campo in Campo Marzio in onore della Gens Iulia dal console Marzio in 27 BC, in honour of the Gens Iulia, by the consul Vipsanio Agrippa, come ricorda l’iscrizione sull’archiVipsanius Agrippa, attributed to him on the inscription trave, il Templum deorum omnium, dedicato alle 7 divinità planetarie, fu riedificato da Elio Adriano sulle on the architrave. It was rebuilt by Publius Elius Adrianus fondamenta della prima costruzione e portato a ter- on the foundations of the first building, and completed mine tra il 124 e il 128 d. C,. periodo in cui l’imperatore, between 124 and 128 AD, a period in which the emperor amante dei viaggi nelle province orientali, soggiornò Hadrian, a lover of travelling in the eastern provinces, continuativamente a Roma. Appassionato di cultura stayed in Rome continuously. Passionate about Greek culture, Egyptian art and greca, di arte egizia e di mathematical discipline matematiIL PANTHEON: SIMBOLO DI disciplines, Hadrian also che, Adriano rivelò proved to have technical anche in campo archiskills and great tettonico competenze innovative skills in the tecniche e grandi capaarchitectural field. He cità innovative. Egli rerestored ancient staurò antichi edifici e buildings and built costruì ex novo monusuperb monuments ex menti superbi, come il novo, such as the Palazzo imperiale a TiImperial Palace in Tivoli voli e nella Capitale il and, in the Capital, his proprio Mausoleo e il own Mausoleum and tempio dedicato a Vethe temple dedicated to nere e Roma, di cui inDove spazio e tempo si trasfigurano.

Venus and Rome, of trodusse il culto which he introduced coniando monete con Pantheon: Symbol of Roma Aeterna. worship by coining coins la scritta Roma Aeterna Where space and time are transfigured. with the inscription e introducendo la festa

by Bruna Condoleo Roma Aeterna and del 21 aprile per celeintroducing the brarne la leggendaria celebration of its legendary birth on April 21st.

Set against nascita. Posto sullo sfondo di una lunga piazza porticata, al viaggiatore del II secolo il Pantheon si presen- the backdrop of a long porticoed square, the Pantheon tava come un tempio greco classico, con il suo looked like a classical Greek temple to the 2nd-century maestoso pronao di otto colonne corinzie monolitiche traveller, with its majestic pronaos of eight monolithic di granito egizio, alte ben 12 metri e sormontate da Egyptian granite Corinthian columns, standing almost 40 un timpano. Lo spazio del pronao, diviso in tre navate feet high, and surmounted by a tympanum. The area of da 4 file di doppie colonne, si collega all’ampia strut- the pronaos, divided into three aisles of 4 rows of double tura cilindrica mediante un avancorpo anch’esso tim- columns, is connected to the large cylindrical structure by panato da cui si accede tramite l’imponente porta means of a forepart - also surmounted by a tympanum bronzea (alta 7,53 metri!) alla Rotonda. Per chi s’ad- – from which the Rotonda is accessible via the imposing dentri nel Tempio dopo aver attraversato l’ombreggiato bronze door (24.7 feet high!). The emotional impact on pronao, forte è l’impatto emozionale: spazio e tempo those who stumble upon the Temple after crossing the si trasfigurano nella vastità della pianta centrale e nel shaded pronaos is incredibly strong: space and time are ritmo chiaroscurale prodotto dall’ illuminazione che transfigured in the vastness of the central plan and in the dall’oculo (impluvium) si propaga circolarmente in chiaroscuro rhythm produced by the light coming through ogni direzione, resa sempre mutevole dall’intensità the oculus (impluvium), which spreads circularly in every della luce solare, dai riflessi delle decorazioni, dalle direction, ever-changing with the intensity of the scanalature delle colonne, dalle ombre dei lacunari sunlight, the reflections of the decorations, the flutes of

ROMA AETERNA

LA STORIA

HISTORY Pantheon

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ivenuto nel 609 chiesa cristiana dedicata a Santa Maria ad Martyres, il Tempio continuò a rappresentare un modello per l’architettura cristiana occidentale e del vicino Oriente, come dimostra S. Sofia a Istanbul, erede bizantina del Pantheon!

Nel Rinascimento e nell’età barocca i più geniali artisti, da Brunelleschi a Bramante, da Michelangelo al Palladio, dal Bernini e al Borromini, hanno studiato l’edificio emulandone forma e tecnica costruttiva e ancora nel 1800 in Europa e nel Nord America si sono realizzate grandiose architetture ispirate al progetto del Tempio romano. Luogo di sepoltura di geni del mondo dell’arte fin dal ‘500, primo fra tutti Raffaello Sanzio, il Pantheon è divenuto alla fine del XIX° secolo mausoleo dei Re d’Italia.

(B. C.)

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n 609, it became a Christian church dedicated to St. Mary ad Martyres and the Temple continued to be a model for Western and Near Eastern Christian architecture, as demonstrated by St. Sophia in Istanbul, the Pantheon’s Byzantine heiress! During the Renaissance and Baroque period, the most brilliant artists studied the building - from Brunelleschi to Bramante, Michelangelo to Palladio, Bernini to Borromini - emulating its form and construction technique, and during the 1800s in Europe and

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North America, great building inspired by the Roman temple project were built. At the end of the 19th century, the Pantheon, the final resting place of geniuses in the art world since the 16th century - the first being Raffaello Sanzio – became a mausoleum for the Kings of Italy. (B. C.)

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FACTORY PhotoTips

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zata dal contrasto tra il primo piano della fontana (desaturata) e il colore vitale dell’acqua, sovrapposti al piano medio del pronao (desaturato) che si staglia sul colore luminoso del cielo (e delle nuvole), disegnate sullo sfondo. he square crop of the photo balances the framing of this scene, characterized by the contrast between the foreground of the fountain (desaturated) and the vital color of the water, superimposed in the middle ground of the pronaos (desaturated) that stands out against the bright color of Sky (and clouds), captured in the background.

Sony A700 | Zeiss 16-80mm | 16mm | 250 | ƒ/6.7 | 1/45 | Program | Spot Gabriel Rifilato Photo 5 (PAGE 16) Sono le 10 del mattino, una bella e fredda giornata di febbraio, la Factory si trova sulla terrazza panoramica dell’albergo del Senato, proprio a piazza della Rotonda, troviamo davanti a noi uno scenario mozzafiato, il tempio di tutti gli dei, il Pantheon visto dall’alto. t’s 10 am on a beautiful cold day in February, and the Factory is on the panoramic terrace of the Albergo del Senato hotel, right in Piazza della Rotonda. In front of us there is a breath-taking view of

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LA DESTINAZIONE DELLA PASSEGGIATA | THE DESTINATION OF THE WALK della cupola. Un’atmosfera sacrale regna all’interno dove terra e cielo sembrano compenetrarsi, umano e divino, quotidianità e senso di eternità colloquiano facendo emergere la sensazione di essere immersi in uno spazio iniziatico, depositario di arcane simbologie cosmologiche. Il visitatore resta ammirato dalle gigantesche proporzioni della cupola, il cui diametro, di m.

43, 21 è pari all’altezza interna del vano; essa appare leggera, quasi poggiata delicatamente sulle poderose mura del corpo cilindrico (oltre 6 metri di spessore) e ciò doveva provocare la meraviglia nei viaggiatori medioevali incapaci di comprendere l’audace progetto architettonico e portati, perciò, a immaginare fantasiose ipotesi costruttive!

L’ ampio spazio vuoto interno ancora oggi provoca stupore per l’assenza di punti di riferimento e di limiti, ma nel contempo genera una tensione ascensionale verso l’infinità del cielo che appare attraverso l’oculo, largo 9 metri, da cui oltre alla luce divina, entrava anche la pioggia, elemento naturale che purifica e rigenera. Frutto di secoli di esperienze e di ricerche ingegneristiche in cui i Romani eccelsero, la forma della cupola ha precedenti illustri nelle antichissime tombe regali d’età micenea in Grecia; tuttavia le volte delle terme pompeiane, la sala Ottagona della Domus Aurea neroniana sul colle Oppio, le coperture dei mercati Traianei sono esempi significativi di una capacità costruttiva che nel Pantheon raggiunge l’apice. Moltissimi gli studi riguardanti la tecnica d’elevazione della cupola, che si ritiene sia stata realizzata usando centine lignee, poggiate sul piano d’imposta, riempite di calcestruzzo e smontate non appena il materiale si fosse indurito.

Man mano che la cupola procedeva verso l’oculo si alleggeriva la composizione dei caementa, sia utilizzando materiali sempre meno pesanti (laterizi e tufo immerso nella malta e pomice del Vesuvio nelle zone centrali), sia riducendo gradualmente lo spessore dei muri: la sua stabilità fu così assicurata per sempre!

I 140 cassettoni trapezoidali che decorano l’interno della cupola, disposti in 5 file orizzontali, assottigliano le loro dimensioni verso l’oculo: per effetto di questo geniale espediente ottico il visitatore ha l’illusione che l’altezza dello spazio interno sia maggiore del reale!.

Un tempo i cassettoni erano rivestiti con stucchi, bronzi e cornici dorate che regalavano al vano splendore e mutevoli effetti cromatici e benché il prezioso rivestimento esterno della cupola in tegole dorate sia stato depredato, il Pantheon ancora conserva miracolosamente il raffinato pavimento originario. Sette nicchie si aprono nel profondo muro perimetrale della rotonda, delimitate da doppie colonne corinzie architravate e da pilastri laterali, che si alternano a edicole rivestite di marmi policromi, gli stessi che decorano l’attico assieme a colonnine di porfido, sostituite fin dall’età neoclassica da finestre timpanate.

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the columns and the shadows of the dome's coffers. A sacral atmosphere reigns inside, where earth and sky seem to interpenetrate, with a dialogue between human and divine, everyday life and sense of eternity, creating the sensation of being immersed in an initiatory space: a depositary for arcane cosmological symbols. Visitors are stunned by the proportions of the dome, whose almost 142-foot diameter is equal to the internal height of the room; it looks light, almost as if it is resting gently on the powerful walls of the cylindrical body (over 19.7 feet thick), and medieval travellers must have been marvelled by this, unable to understand the bold architectural project and consequently inclined to imagine creative construction hypotheses!

The wide internal empty space still amazes people due to the absence of reference points and boundaries, but at the same time, creates an ascensional tension towards the infinite sky that appears in the 29.5 foot wide oculus, from which rain - a natural element that purifies and regenerates - as well as divine light enters. The shape of the dome, which is the result of centuries of experience and engineering research, in which the Romans excelled, has illustrious previous examples in the extremely ancient Mycenaean royal tombs in Greece; nevertheless, the vaulted ceilings of the Pompeian thermal baths, the Octagonal room in Nero’s Domus Aurea on the Oppian hill and the rooves of the Trajan markets are important examples of building skills that reached their peak in the Pantheon. Many studies have been carried out on the erecting technique used for the dome, which is believed to have been built using a wooden centring, placed on the impost, filled with concrete and dismantled as soon as the material had hardened. As the building of the dome got nearer to the oculus, the composition of the caementas was lightened, both using less heavy materials (claybricks and tuff dipped in the cement and pumice from Vesuvius in the central areas), and gradually reducing the thickness of the walls, ensuring its stability forever!

The 140 trapezoidal coffers that decorate the inside of the dome, arranged in 5 horizontal rows, become thinner towards the oculus: this brilliant optical illusion tricks visitors into believing that the height of the interior space is greater than it actually is! Once the coffers were coated with stucco, bronze and gilded frames that gave the room splendour and changeable chromatic effects, and although the precious outer covering of the dome in golden tiles has been looted, the Pantheon still miraculously preserves the original elegant floor. There are seven niches in the deep perimeter wall of the round room, delimited by two Corinthian columns with architraves and lateral pillars, alternating with aediculae (small shrines) covered with polychrome marble, the same that decorate the attic area together with porphyry columns, replaced with tympanum windows in the neoclassical period.

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the temple dedicated to all the gods; the Pantheon seen from above.

Nikon D610 | Sigma 12.024.0 mm f/4.0 | 12 mm | iso 100 | ƒ/6.3 | 1/160 Floriana Cason Photo 6 (PAGE 19) Benché l’occhio, con la sua ampiezza visiva, possa percepire una scena come quella di questa foto, si tratta di pura fanta-tecnologia per il campo visivo di un obiettivo. Per compensare la limitatezza delle lenti (per quanto grandangolari), ci vengono però in aiuto le tecniche “multiscatto” che consistono nella fusione (con Photomerge di Photoshop), in un’unica immagine, di più scatti successivi. Questa scena è stata realizzata con una panoramica verticale di quattro inquadrature successive dove la prima, in basso, inquadrava solo le due persone in primo piano, e l’ultima, in alto, inquadrava solo l’oculus. In più, trattandosi di un interno con ampia latitudine di posa, ogni inquadratura è stata realizzata con 3 scatti in diverse esposizioni, utili per l’effetto HDR finale (con Photomatix Pro). Un po’ di tecnica questa volta necessaria a restituire all’occhio quello di cui la fotocamera l’aveva privato. lthough the eye, with its visual amplitude, can perceive a scene like that of this photo, it is pure fanta-

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conservate ai vari piani: uno stile diverso per ogni piano, più le opere all’ingresso, nella hall, con rappresentato un interno del Pantheon e una scultura con due ali.

Usciti dall’albergo la nostra passeggiata prosegue in Via degli Orfani, dove troviamo la Libreria Antiquaria Borromini con splendidi volumi d’epoca, perfettamente conservati. Il vicino Vicolo della Spada d’Orlando nasconde il Tronco di colonna del tempio di Matidia che, secondo la leggenda, sarebbe stato colpito nientemeno che da Durlindana, la spada del paladino cantato nel ciclo carolingio. Inoltre una piccola fontanella (FOTO 14) rifornita dal celebre acquedotto dell’Aqua Virgo che termina il suo percorso nella vicina Fontana di Trevi.

Ci dirigiamo ora a Piazza Capranica dove osservare il palazzo omonimo, primo seminario aperto a Roma, e la graziosa Chiesa di Santa Maria in Aquiro. La via che porta il suo stesso nome vale la pena essere percorsa per la bottega Eclectica (FOTO 17), specializzata in magia e giochi di prestigio. Il primo negozio del suo genere aperto in SEGUE A PAGINA 26

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volumes. Nearby Vicolo della Spada d’Orlando hides the Tronco di colonna del tempio di Matidia (Column of Matidia Temple). According to legend, it would have been blown by Durendal, the sword of the paladin quoted in the Carolingian cycle.

Moreover, we find a small fountain ( PHOTO 14) supplied by the renowned aqueduct of Acqua Virgo which flows into nearby Trevi Fountain.

Now we head to Piazza Capranica where you can look at the same name building, the first seminary opened in Rome, and to the pretty Church of Santa Maria in Aquiro. It is worth visiting the street which is named after the church, because of Eclectica store (PHOTO 17), specialised in magic and tricks. It is the oldest magic shop in Italy.

Then Piazza di Monte Citorio (PHOTO 13) where the same name building planned by Bernini stands. It was accomplished by Carlo Fontana who added several architectural elements to the tower bell in 1696. It is the seat of the Italian Chamber of Deputies, opposite to another Obelisk coming from Egypt and built under Psamtik II's reign (6th century B.C.).

Now it is time for a quick break at Giolitti, a bar CONTINUED ON PAGE 26

technology for the field of vision of a lens. To compensate for the limitedness of the lenses (however wide angled), we have been helped by the "multi-click" techniques that consist in merging the shots (with Photoshop Photomerge), into a single image. This scene was created with a vertical overview of four successive shots where the first, at the bottom, only framed the two people in the foreground, and the last, at the top, framed only the Oculus. In addition, since it is an interior with a wide latitude exposure base, each frame has been made with 3 shots in different exposures, useful for the final HDR effect (with Photomatix Pro). A little technique this time needed to give back to the eye what the camera had deprived.

Sony A700 | Zeiss 1680mm | 16mm | 400 | ƒ/3.5 | 1/8 | Program | Spot | 4 multiple frames (4 inquadrature successive) | 12 shutter clicks (12 scatti) Gabriel Rifilato Photo 7 (PAGE 20) Partendo dall’ osservazione delle geometrie della cupola, ho reiterato la giustapposizione di particolari secondo un motivo circolare che trasforma l’iniziale realtà architettonica in una forma visiva autonoma. started by observing the geometry of the dome and then repeated the juxtaposition of the details, following a circular motif that transforms the original architectural reality into an autonomous visual form.

Nikon D90 | collage di vari

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scatti | collage of various shots Sandro Lombardo Photo 8 (PAGE 20) Mettendosi di spalle alla maestosa porta del Pantheon, prima che l’occhio raggiunga l’orizzonte si attraversa un imponente colonnato: la sensazione, inevitabile, è quella di essere piccini. Per cercare di illuminare la parte in ombra e donare un maggior rilievo visivo alla pavimentazione e al colonnato, ho impostato la macchina fotografica come segue. alking away from the majestic Pantheon door, we go through an imposing colonnade before the eye meets the horizon: the inevitable sensation is that of being small. To try to illuminate the part in the shade, and give greater visual impact to the pavement and colonnade, I set the camera as follows.

Nikon D610 | Sigma 12.024.0 mm f/4.0 | 12mm | iso 1000 | f/8 | 1/250 Floriana Cason Photo 9 (PAGE 21) Le texture delle superficie, dei marmi in particolare, e le geometrie di colonne, croci, nicchie e fregi scultorei, rappresentano il fascino visivo, artistico e religioso, di innumerevoli dettagli custoditi dalle chiese di Roma, come Santa Maria ad Martyres.

L’inquadratura disallineata verso l’alto restituisce la sensazione dello sguardo che si perde nello spazio, ammirando tutte quelle bellezze. he surface textures, in particular of the marbles, and the geometries of columns, crosses, niches and sculptural friezing, represent the visual, artistic and religious fascination of countless details guarded by the churches of Rome, such

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as Santa Maria ad Martyres.

The misaligned upward framing gives the sensation of losing your gaze into space, admiring all those beauties.

Sony A700 | Zeiss 1680mm | 16mm | 400 | ƒ/3.5 | 1/6 | Program | Spot | 1 frame (1 inquadratura) | 3 shutter clicks (3 scatti) Gabriel Rifilato Photo 10 (PAGE 22-23) È uno scatto che cerca di cogliere, in maniera geometrica, tre aspetti diversi del Pantheon. Ore 12 circa con luce naturale. his shot seeks to capture three different aspects of the Pantheon geometrically.

Taken at around 12 pm with natural light.

Fujifilm xt1 | lens 18/55 | 18mm | iso 200 | f3,2 | 1/180 Livia Mazzani Photo 11 (PAGE 24) Ann Johansson, direttrice dell’Albergo del Senato, è orgogliosa della loro scultura che rappresenta due ali bianche, nella vetrina sullo sfondo. Quest’inquadratura è stata pensata per restituire, oltre alla simpatia e all’eleganza della persona rappresentata, il contesto del suo hotel, il raffinato arredamento, il gusto per l’arte, la vista su piazza della Rotonda.

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L’HOTEL DELLA PASSEGGIATA | THE HOTEL OF THE WALK

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’albergo del Senato a Roma è situato in un palbergo del Senato in Rome is located in a 19th century structure built by Italian architect Gaetano lazzo del XIX secolo costruito dall’architetto Koch. italiano Gaetano Koch.

In passato l’hotel ha rappresentato un punto di ri- The hotel used to represent a reference point for the poliferimento per i politici che venivano in visita a ticians who would come to Rome, since it is placed nearby Roma, vista la collocazione nelle immediate vici- the Parliament. Today, it is popular with Italian and espenanze del Parlamento, mentre oggi vanta una clien- cially international customers. Foreign guests represent tela decisamente leisure nazionale e soprattutto eighty percent of the customers and the Americans are internazionale. Il proprietario dell’hotel, Tullio Pe- the majority of them. Hotel’s owner Tullio Pelosi (1944) is from the Abruzzi. He losi (1944), è di origine abruzzese e ha COSTRUITO NEL 1880 DALL’ARCHITETTO GAETANO KOCH took over Albergo del Senato in 1976, running it preso in gestione l’Altogether with his sons, bergo del Senato nel Paolo (1978) and Anto1976, gestendolo con nio (1974). Antonio is i figli Paolo (1978) e the general manger who Antonio (1974), gestarted the Hotel Project, neral manager che ha a hotel consulting comdato vita a Hotel Propany promoting services ject, società di consusuch as revenue manalenza alberghiera Dallo storico dell’arte Denis Mahon alla famiglia gement, web revenue promotrice di concetti Pelosi: storia, arte e architettura al Pantheon. and accounting. quali il revenue maThe hotel includes an nagement, il web re- From art historian Sir Denis Mahon to the Pelosi family: oval spiral staircase leahistory, art and architecture at the Pantheon venue e l’accounting. ding from the 1st to the

by Gabriel Rifilato La struttura dell’al6th floor.

It is a true sculbergo include una ptural monument.

The scala interna che floor is entirely made of scende lungo i sei marble, whereas the piani dell’edificio ed è breakfast room conveys un vero e proprio moan evocative atmonumento scultoreo sphere thanks to its cencon una caratteristica tral Roman column. One forma a chiocciola con of the rooms is on two spirale a ellisse. La pafloors: a proper loft. And vimentazione del pathen we have 5 suites lazzo è stata realizzata and 2 tiny apartments. completamente in The amazing terrace on marmo, mentre la the 7th floor, with its sesala colazioni è stata veral beach umbrellas, ricavata da un amis provided with a bar biente molto suggeand has a breathtaking stivo che ha al centro view over Piazza della una colonna di epoca Rotonda, the Pantheon, 11 romana. Una delle caSt. Peter’s Basilica, the mere è su due livelli: un vero e proprio loft. E poi 5 Quirinal Palace, the Vittoriale degli Italiani, Monte Mario, suite e 2 mini appartamenti. churches, roofs, arches and bells. Our deputy manager La spettacolare terrazza del settimo piano dell’al- Ann Johansson (PHOTO 11) embodies the empathy and bergo ha un bar ed è ombreggiata da vari ombrel- professional competence our customers are welcomed loni con vista mozzafiato su piazza della Rotonda, by at our reception desk. Then, they are accompanied il Pantheon, la Basilica di San Pietro in lontananza, by a porter and served by the bartenders in the terrace il Quirinale, il Vittoriale degli Italiani, Monte Mario at dusk and by the staff who makes and handles breake poi chiese, tetti, archi e campane. fast, Tullio Pelosi says.

Il nostro deputy manager Ann Johansson (FOTO 11), Paolo Pelosi, the youngest son, follows the hotel renoracconta Tullio Pelosi, rappresenta quell’empatia vation works and is also passionate about art, manager

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ALBERGO DEL

SENATO

umana e quella competenza professionale con la quale vengono accolti i nostri ospiti.

Paolo Pelosi, il figlio più giovane, commenta la direttrice Ann Johansson, è appassionato di arte e ha voluto esporre quadri secondo uno stile differente per ogni piano dell’hotel. Antonio, il fratello maggiore, è invece l'ideatore dell'Albergo Etico (in via Pisanelli, a due passi da piazza del Popolo) che la famiglia gestisce in aggiunta all’hotel Damaso (in piazza Cancelleria). L’hotel Etico è il primo della città senza “fini di lucro”, che mira a integrare professionalmente ragazzi con diverse forme di disabilità, in un contesto lavorativo di grande professionalità.

L’Albergo figura tra i primi 10 di Roma nella classifica di TripAdvisor basata sulle recensioni degli ospiti ed era già un albergo nel 1880, con lo stesso nome così com’è scritto sul frontespizio dell’immobile. Qui ha soggiornato, assieme a molte altre personalità, il collezionista e storico dell'arte britannico Sir Denis Mahon.

Ann Johansson explains. Paolo wanted to display different paintings on each floor, according to different artistic styles. Antonio, the eldest, has launched the project of Albergo Etico (“Ethical Hotel”, in via Pisanelli, next to Piazza del Popolo). His family runs it together with Hotel Damaso (in Piazza Cancelleria). Hotel Etico was Antonio's idea. We are really proud of it. It is located in a 20th century building. It is the first hotel of the Eternal City joining “hospitality” and “social responsibility”: non-profit Hotel Etico aims at integrating and training people with disabilities into a professional context, flanked by professional experts.

Albergo del Senato is among TripAdvisor’s 10 top-ranked hotels in Rome.

The rank is based on guests’ reviews. The building overlooking Piazza della Rotonda, was already a hotel 137 years ago, in 1880. It has kept the same name of Hotel Albergo del Senato, as written on the building plaque in French, as well. It was the hotel where well-known British collector and art historian Sir Denis Mahon, would usually stay, like many other famous people.

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HOTEL VICINI AL PANTHEON

Hotel Pantheon

Hotels near the Pantheon

1 • Albergo del Senato Piazza della Rotonda 73, 00186 Roma | stelle: 3 | km 0 from Pantheon) |

2 • Hotel Abruzzi Piazza della Rotonda 69, 00186 Roma | stelle: 3 | km 0 from Pantheon

3 • Albergo del Sole al Pantheon Piazza della Rotonda 63, 00186 Roma | stelle: 4 | km 0 from Pantheon

4 • Pantheon Royal Suite Piazza Della Rotonda 7, 00186 Roma | stelle: - | km 0 from Pantheon

5 • Grand Hotel de la Minerve Piazza della Minerva 69, 00186 Roma | stelle: 5 | km 0,1 from Pantheon

6 • Hotel Pantheon Via dei Pastini, 131, 00186 Roma | stelle: 4 | km 0,1 from Pantheon

7 • Palazzo Navona Hotel Largo della Sapienza, 8, 00186 Roma | stelle: 4 | km 0,2 from Pantheon

8 • Pantheon Inn Via Santa Caterina da Siena 57, 00187 Roma | stelle: 3 | km 0,2 from Pantheon

9 • The Pantheon Iconic Rome Hotel Via di Santa Chiara 4/A, 00186 Roma | stelle: 5 | km 0,1 from Pantheon

10 • Pantheon Relais Via dei Pastini 119, 00186 Roma | stelle: 5 | km 0,1 from Pantheon

11 • Hotel Le Clarisse al Pantheon Via dell'Arco della Ciambella 19, 00186 Roma | stelle: 3 | km 0,2 from Pantheon

12 • Hotel Navona Via dei Sediari 8, 00186 Roma | stelle: 3 | km 0,2 from Pantheon

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Italia. È la volta di Piazza di Monte Citorio (FOTO 13) dove si trova l ’o m o n i m o palazzo progettato dal Bernini e completato da Carlo Fontana il quale, nel 1696, ha aggiunto vari elementi al campanile.

Qui è la sede la Camera dei Deputati del Parlamento italiano, di fronte a un altro Obelisco proveniente dall’Egitto, questo più recente poiché costruito sotto il regno del faraone Psammetico II (VI secolo avanti Cristo).

Arriva ora il momento di una breve sosta al bar e gelateria Giolitti, nella vicina Via degli Uffici del Vicario. Il locale (FOTO 20), anche pasticceria e sala da tè, è una delle “botteghe” storiche della città, membro dell’ Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma (vedi pagine 78 e 79) che oggi è gestito da Nazzareno Giolitti (FOTO 19) il quale è anche vice-presidente di quest’Associazione. Si tratta di un circuito comunale nato nel 2008 che raccoglie alcune tra le più antiche e prestigiose attività commerciali della Capitale, con la caratteristica di essere gestite dalla stessa famiglia almeno da 70 anni, nel medesimo settore merceologico, ubicate all’interno della Città Storica. Il visitatore dei percorsi di Roman Art & Photo Walks fa puntualmente sosta in queste botteghe, arricchendosi delle diverse esperienze generate da queste attività artigianali, famigliari e spesso secolari, della Capitale.

Dell’Associazione fa parte anche Tebro, negozio di biancheria per la casa, intimo e luxury bedding dal 1867, situato in Via dei Prefetti: sinonimo di eleganza e qualità, fornitore ufficiale di pregiati tessuti per il Vaticano e di biancheria per quattro degli ultimi Papi.

Tebro oggi è diretto da Stefano Pizzolato (FOTO 20) che ha anche il ruolo di presidente dell’ Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma.

Ci sono numerose altre botteghe situate lungo il percorso della nostra Passeggiata e raggruppate sotto l’egida di questa Associazione. Sono il negozio di penne e regalistica di lusso Stilo Fetti

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and ice-cream parlour nearby, in Via degli Uffici del Vicario. The bar, patisserie and tea room (PHOTO 20) is among the most renowned stores in Rome. It is a member of the Association of the Historical Stores of Excellence in Rome (see pp. 78 and 79) and is currently run by Nazzareno Giolitti (PHOTO 19) who is also the Vice-President of the Association.

The Association is a municipal circuit founded in 2008, gathering some of the most ancient and toprated trades of the Capital. It welcomes the stores run by the same family for at least 70 years, in the same product market, placed in the city centre. The visitors of Roman Art & Photo Walks usually take a break at these stores, nourishing themselves with the experience offered by the artisan, family and often centuries-old activities.

Tebro belongs to the Association, as well. It has sold household linen, underwear and luxury bedding since 1867 and is located in Via dei Prefetti: a synonym of elegance and top-quality, the official supplier of fine fabrics to the Vatican and of sheets to the latest four Popes. Tebro is currently run by Stefano Pizzolato ( PHOTO 20) who is also the President of the Association of the Historical Stores of Excellence in Rome.

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director ASenato,nnof theJohansson, Albergo del is proud of their

sculpture representing two white wings, in the window in the background. This frame has been designed to give back, in addition to the likeability and elegance of the person represented, the context of the hotel, the refined décor, the taste for art, the view of piazza della Rotonda.

Sony A700 | Zeiss 1680mm | 16mm | 800 | ƒ/3.5 | 1/30 | Program | Spot Gabriel Rifilato Photo 12 (PAGE 25) L’albergo del Senato, benché solo 3 stelle, è in un edificio dagli interni estremamente affascinanti e accurati, quasi completamente rivestiti in marmo (anche i tavolini del bar), abbinato a rivestimenti in velluto rosso e nobilitato da numerose opere d’arte disposte con gusto in tutti gli ambienti. Tutti questi aspetti si colgono dall’accurata composizione di quest’inquadratura, nelle texture delle superfici e nel meticoloso abbinamento dei colori. he Albergo del Senato, although only 3 stars, is in a building with an extremely charming and accurate interior, almost completely covered in marble (even the bar tables), combined with red velvet coverings and

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distinguished by numerous works of art tastefully arranged in all environments. All these aspects are seized by the careful composition of this frame, the textures of the surfaces and the meticulous combination of colors.

Sony A700 | Zeiss 16-80mm | 16mm | 800 | ƒ/3.5 | 1/30 | Program | Spot Gabriel Rifilato Photo 13 (PAGE 26) La passeggiata continua e, passando per piazza Montecitorio (sede della politica italiana), possiamo vedere l’obelisco dell’orologio di Augusto, del decimo anno a.C., che era in realtà una linea meridiana, la più grande del mondo antico.

Si trovava originariamente in Campo Marzio nell’area antistante l’Ara Pacis. Mettendosi leggermente sul lato sinistro dell’obelisco, si possono mettere in relazione tra di loro i due orologi, quello di palazzo

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(1893), in via degli Orfani, specialista in articoli da scrittura dove acquistare la propria penna con incisione di iniziali, date o simboli. Le “camice più famose dopo quelle di Garibaldi” del negozio di abbigliamento Caleffi (1911), in via in Aquiro, rese celebri da una tipologia di collo alta e ornata, con due bottoni, noto come “collo alla Gastone” che fu tipico della commedia di Ettore Petrolini. I tessuti da camiceria e le drapperia da uomo di Terracina (1928), in via degli Uffici del Vicario. La collaborazione con Alberto Baccari, artista dal tocco grafico, per i raffinati tessuti di Davide Cenci (1926), in via di Campo Marzio. E, per finire, la macelleria storica Feroci (1924), in via della Maddalena, con pavimenti e mobili in marmo su marmo, piastrelle di marmo di carrara e pareti rivestite in marmo grigio.

Dopo questa parentesi esperienziale attraverso affascinanti storie artigianali della città, continuiamo ad esplorare raggiungendo Piazza di Pietra la quale prende il nome dai resti del Tempio di Adriano (FOTO 24) qui ancora situati e che è possibile ammirare e immortalare. Dell’antico edificio, fatto costruire da Antonino Pio per commemorare il predecessore già divinizzato, sopravvive il lato nord, con 11 colonne corinzie ed il muro interno, originariamente posto a protezione della cella contenente la statua dell’impe-

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ratore.

In questa piazza è degna di nota la Galleria d’arte 28 Piazza di Pietra, dalla quale proseguiamo nuovamente verso il Pantheon: Via dei Pastini ci riporta, per un breve passaggio, in Piazza della Rotonda, ma ci permette di scoprire due luoghi degni d’attenzione. Il primo è la bottega del legno Bartolucci (FOTO 25), il secondo è l’ Hotel Pantheon che al suo interno mostra una scala in ferro battuto decorata con motivi arborei in stile liberty, soffitti in legno antico, dipinti con vedute di Roma nella hall e trompe-l’œil.

Oltrepassato l’hotel, ci dirigiamo verso Via della Rosetta, tappa interessante perché da qui saremo in grado di godere di una bellissima vista

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Montecitorio e lo Gnomone. he walk continues and we pass through Piazza Montecitorio (home of Italian politics), where we can see Augustus’ obelisk with its solar clock, erected in 10 BC, which was in fact a meridian, the largest in the ancient world. It was originally located in Campo Marzio, in the area in front of the Ara Pacis. By standing slightly to the left of the obelisk, you can put the two clocks – the one on Palazzo Montecitorio and the Gnomone – into relation to each other.

Nikon D610 | Sigma 12.024.0 mm f/4.0 | 24 mm | iso 200 | f/7.1 | 1/200 Floriana Cason Photo 14 (PAGE 27) Questo scatto è di metà giornata, in pieno inverno, con luce naturale, ad una fontanella in ghisa del centro di Roma. his mid-day shot was taken in the middle of winter, with natural light, at a cast iron fountain in the centre of Rome.

Fujifilm xt1 | lens 18/55 | 18mm | iso 200 | f/9 | 1/8 Livia Mazzani Photo 15 (PAGE 28) Il dettaglio di un’inquadratura più ampia, pensato per simboleggiare i temi delle nostre passeggiate fotografiche. Il primissimo piano di una storica macchina fotografica, in presenza d’un elegante “fattore umano” e, sullo sfondo, l’inconfondibile epigrafe “Lo costruì Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta”.

Il ritaglio quadrato, strettissimo, enfatizza la profondità di campo esistente tra il testo presente sull’obiettivo e la parola Agrippa. he detail of a larger shot, designed to symbolize the themes of our photographic walks. The close-up of a historical camera, held by the elegant "human factor" and, in the background, the unmistakable inscription "Built by Marco Agrippa, Lucio's son, consul for the

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We pass many other stores belonging to the Association on our Walk. Stilo Fetti (1893) in Via degli Orfani, selling pens and luxury gifts, a specialist in writing items where you can buy a personalised pen engraved with initials, dates or symbols. Caleffi (1911) in Via in Aquiro, a clothes shop whose shirts are second only Garibaldi's ones, made famous by a type of high, ornate collar with two buttons, known as “the Gastone collar", which was typical in the play by Ettore Petrolini.

Terracina (1928) in Via degli Uffici del Vicario, which sells men’s shirting fabrics and draperies.

Davide Cenci (1926) in Via di Campo Marzio, selling elegant fabrics with the graphic touch of artist Alberto Baccari. And finally, Feroci (1924), the historical butcher shop in Via della Maddalena, with

marble floors and furniture, Carrara marble tiles and walls covered in grey marble.

After the fascinating stories of the local artisans, we keep exploring the city and reach Piazza di Pietra, named after the ruins of the here located Temple of Hadrian (PHOTO 24), which you can admire and immortalise. The Northern side of the ancient building - Antoninus Pius had it built to commemorate his already deified predecessor survives with its 11 Corinthian columns and the internal wall, originally built to protect the cella including the Emperor's statue.

Here, the Art Gallery 28 Piazza di Pietra is worth a visit. Then we head back to the Pantheon. Via dei Pastini leads us back to Piazza della Rotonda, but it also allows us to discover two noteworthy places.

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third time". The very narrow square crop of the photo, emphasizes the depth of field existing between the text on the lens and the word Agrippa.

Sony A700 | Zeiss 1680mm | 16mm | 400 | ƒ/9.5 | 1/90 | Program | Spot Gabriel Rifilato Photo 16 (PAGE 28) Dalla terrazza panoramica dell’Albergo del Senato la straordinaria veduta panoramica di piazza della Rotonda, in un momento di relax degli autori della Image Factory. Per inquadrare sia l’una (la piazza) che gli altri (gli autori), è stato necessario salire in piedi un tavolino con un 16mm (il quale, nel formato APS-C, equivale al 24mm del formato pieno).

Da sinistra: Livia Mazzani, Floriana Cason, Loriana Lana, Armando Moreschi, Roberto Scardoni. rom the panoramic terrace of the Albergo del Senato the extraordinary panoramic view of Piazza della Rotonda, with the authors of the Image Factory in a moment of relaxation. To frame both one (the square) and the other (the authors), it was necessary to stand up on a small table with a 16mm (which, in the APS-C format, is equivalent to the 24mm of the full format).

From the left: Livia Mazzani, Floriana Cason, Loriana Lana, Armando Moreschi, Roberto Scardoni.

Sony A700 | Zeiss 1680mm | 16mm | 400 | ƒ/9.5 | 1/350 | Program | Spot Gabriel Rifilato Photo 17 (PAGE 30-31) Gennaio, luce naturale. Un mondo magico da fotografare, questa è la vetrina di Eclectica. anuary, natural light. This is Eclectica’s shop window, a magical world to

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photograph.

Fujifilm xt1 | lens 18/55 | 18mm | iso 1600 | f/22 | 1/60 Livia Mazzani Photo 18 (PAGE 32) Giocattoli custodi del tempo. Allora come adesso, in questa vetrina di Eclettica, sembrano voler raccontare le loro storie e iniziarne, impazienti, di nuove. oys keepers of time. Then as now, sitting in the Eclectica shop window, they seem to want to tell their stories and be waiting impatiently to create new ones.

Nikon d3x I Nikkor 24-70 I 55mm I 400 iso I 1/80 I f3,2 I M I spot Roberto Scardoni Photo 19 (PAGE 32) Gabriel con Nazzareno Giolitti, vice presidente dell'Associazione Negozi storici d'Eccellenza di Roma.Tra le mani, la nostra rivista. L'immagine allo specchio è simbolo del multiplo dello forza che si può ottenere, lavorando con intesa comune. abriel with Nazzareno Giolitti, Vice Chairman of the Association of Historical Stores of Excellence in Rome. He is holding our magazine. The image in the mirror is a symbol of the multiple strengths that can be obtained through working with common understanding.

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ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA : IL PANTHEON

sul Pantheon e sulla piazza. A pochi passi c’è la Piazza della Maddalena con la chiesa omonima che è uno dei più rilevanti esempi di architettura rococò a Roma: la facciata e la sacrestia, riccamente decorata con affreschi e stucchi dorati.

Arriviamo ora a Piazza della Minerva che prende il nome da un tempio dedicato alla dea che sorgeva qui e che era stato fatto erigere da Pompeo. Oggi è nota soprattutto per la Basilica di Santa Maria sopra Minerva (FOTO 26), esempio di architettura gotica al cui interno riposano illustri personaggi quali Caterina da Siena e Beato Angelico. Nel vicino convento dell’Inquisizione, ebbe luogo il 22 giugno 1633 la celeberrima abiura di Galileo Galilei, che rinunciò alle sue tesi per sfuggire all’accusa di eresia. Al centro della piazza è posto il terzo Obelisco di questa Passeggiata: è opera di Lorenzo Bernini, ed è caratterizzato dalla presenza di un piccolo elefante alla base. Il gruppo scultoreo è noto come “Pulcin della Minerva” (FOTO 26). Il termine “pulcin” nel dialetto romano stava per “porcino”, ma qui è utilizzato in riferimento alla dimensione delSEGUE A PAGINA 36

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ANCIENT AND MODERN BEAUTIES OF ROME : THE PANTHEON The first is Bartolucci ( PHOTO 25), an artisan woodcarving store, the second is Hotel Pantheon, with a wrought iron staircase adorned with Liberty style tree motifs, an ancient wooden ceiling, painted with Roman views in the hall and some trompe-l’œil paintings.

Going beyond the hotel, we head to Via della Rosetta, an interesting stop-over as here you can enjoy a beautiful view of the Pantheon and the square. A few steps away from here you can see Piazza della Maddalena with its same name church. It is among the most significant examples of Rococo architecture in Rome: the facade and the sacristy are richly adorned with frescoes and golden stucco works.

Then we reach Piazza della Minerva. It is named after a temple dedicated to the Goddess, and would stand there. Pompey had it built. It is currently well know because of the Basilica di Santa Maria sopra Minerva ( PHOTO 26), a sample of gothic architecture. Inside, renowned Caterina da Siena and Beato Angelico are buried, among others. In the near convent of the Inquisition, on 22nd June 1633, the famous Abjuration of Galileo Galilei took place.

He abandoned completely his opinions to escape CONTINUED ON PAGE 36

Nikon d3x I Nikkor 24-70 I 27mm I 400 iso I 1/100 I f2,8 I M I spot Roberto Scardoni Photo 20 (PAGE 33) Stefano Pizzolato, presidente dell’Associazione delle botteghe storiche di Roma, nel suo negozio Tebro: mostra uno dei tovaglioli realizzati dai suoi artigiani e utilizzati da Papa Giovanni Paolo II. tefano Pizzolato, chairman of the Association of Historical Stores in Rome, in his shop Tebro: he is showing us one of the napkins made by his artisans and used by Pope John Paul II. Nikon D610 | Sigma 12.024.0 mm f/4.0 | 15 mm | iso 200 | f/4 | 1/25 Floriana Cason Photo 21 (PAGE 34) Ci troviamo in via del Divino Amore, una stradina strettissima nel rione di Campo Marzio, in questa palazzina al numero 22, ora una centrale termica, al secondo piano, abitava Caravaggio. In questa abitazione ci fu un episodio veramente singolare, che vi invito a leggere nel testo di queste pagine. e are in Via del Divino Amore, a narrow street in the district of Campo Marzio.

Caravaggio’s apartment was on the second floor of this building, number 22, which is now a boiler room.

Something very unusual happened here, which you can read in these pages.

Nikon D610 | Sigma 12.0-24.0 mm f/4.0 | 12 mm | iso 200 | f/4 | 1/8 Floriana Cason Photo 22 (PAGE 35) Il fascio di luce

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FACTORY PhotoTips

che entra dall’oculus del Pantheon. he beam of light coming in from the oculus of the Pantheon.

Fujifilm xt1 | lens 18/55 | 18mm | iso 200 | f3,2 | 1/180 Livia Mazzani Photo 23 (PAGE 36) La sala da tè del XIX secolo del bar, pasticceria e gelateria Giolitti. he XIX century tea room of the bar, patisserie and ice-cream parlour Giolitti.

Nikon d3x I nikkor 24-70 I 27mm I 400 iso I 1/100 I f2,8 I M I spot Roberto Scardoni Photo 24 (PAGE 36) Febbraio, circa le 11.00 del mattino, ci troviamo in piazza di Pietra, dove possiamo ammirare i resti del tempio di Adriano, inglobati in un edificio del XVII secolo, eretto da Carlo Fontana, il palazzo ha ospitato fino a circa due decenni fa, la Borsa Valori di Roma. ebruary, around 11 am.

We are in Piazza di Pietra, where we can admire the remains of the Temple of Hadrian, now incorporated into a seventeenth-century building erected by Carlo Fontana. Until about two decades ago, this building housed the Rome Stock Exchange.

Nikon D610 | Sigma 12.0-

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ANEDDOTI E LEGGENDE DELLA PASSEGGIATA | ANECDOTES AND LEGENDS OF THE WALK

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er cinque anni, tra il 1601 e il 1606, vicoli e or five years, between 1601 and 1606, the alleys strade del Rione del Pantheon furono animate and streets of this district were animated by the dal genio e dalla sregolatezza di Caravaggio che genius and unruliness of Michelangelo Merisi da proprio qui, in una casa di vicolo del Divino Amore, Caravaggio, who right here, in a house in Vicolo del Diall'attuale civico 22 (FOTO IN BASSO), dipinse uno dei suoi vino Amore, today number 22 (PHOTO BELOW), painted tanti capolavori, La morte della Vergine. Per realizzare one of his many masterpieces, The Death of the Virgin. il grande dipinto divelse metà tavolato della stanza To realize this huge painting he destroyed half of the superiore e ne sfondò il tetto tanto quanto bastava table in the upstairs room and made a hole in the roof perché un raggio di sole calando dall'alto illuminasse that was just big enough for a ray of sunlight to illumiil volto della Lena, sua nate the face of Lena, bellissima amante e LA CUPOLA, L’OCULUS, I PETALI DI ROSA, CARAVAGGIO his beautiful lover and donna di piccole virtù woman of low virtue che fece da modella who modelled for the per quella splendida beautiful altarpiece. pala. Il corpo gonfio, However, the swollen però, non era il suo ma body was not hers but quello di un'altra prothat of another prostistituta annegata nel tute who drowned in Tevere. Lo sfascio della the Tiber. The owner of casa costò al pittore the house that was una denuncia da parte Negli anni trascorsi in questo rione Caravaggio semi-destroyed for a della proprietaria della completò il ciclo di San Matteo. ray of sunshine, filed casa semidistrutta per charges against the Anecdotes and legends. The dome, the oculus, the rose un raggio di sole. petals, Caravaggio. During these years he completed the St. painter.

Matthew's cycle.

La rissa di Merisi Merisi’s fight

by Pino Coscetta, Armando Moreschi Sempre in zona, in via In the same area, in Via della Maddalena nel della Maddalena, on 1604 Caravaggio rimeApril 24th, 1604, Caradiò una seconda devaggio had charges nuncia per aver tirato filed against him again un piatto di carciofi in for having thrown a faccia a Pietro da Fuplate of artichokes in saccia, garzone delthe face of Pietro da l'Osteria del Moro. Da Fusaccia, the errand un'altra osteria, quella boy at the Osteria del della Lupa, all'angolo Moro. tra via dei Prefetti e viOn the fatal Sunday of colo della Lupa, era May 28th, 1606, leauscito la fatale domeving another Osteria, nica del 28 maggio La Lupa, on the corner 1606 che lo portò allo between Via dei Prescontro con il rivale Rafetti and Vicolo della nuccio Tomassoni, già Lupa, he fought with amante della Lena e his rival Ranuccio To21 rissoso non meno del massoni, already Lepittore. La rissa di vicolo della Pallacorda sarà mortale na's lover and just as hot-headed as the painter. The per Ranuccio ma segnerà l'inizio della fine terrena del fight in Vicolo della Pallacorda was mortal for Ranuccio Caravaggio che, fuggiasco tra Malta Palermo e Napoli, but it also marked the beginning of Caravaggio’s earthly morirà quattro anni dopo sulla spiaggia della Feni- end, being a fugitive from Malta, Palermo and Naples, glia. and dying four years later on Feniglia beach.

Negli anni trascorsi in questo Rione, oltre alla Morte During the five years he spent in this district, in addition della Vergine, realizzò la Madonna dei pellegrini per la to The Death of the Virgin and among other works, he vicina chiesa di Sant'Agostino e completò il ciclo di realized The Madonna of the pilgrims for the nearby San Matteo dei tre quadri di San Luigi dei Francesi, St. Augustine Church and Calling of St. Matthew, comcon La vocazione di San Matteo. pleting the St. Matthew's cycle of the three paintings

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ANEDDOTI E

LEGGENDE

L’oculus L'oculus del diametro di quasi 9 metri costituisce l'unica fonte di luce per il grande vano circolare del Pantheon. In passato molti credevano che fosse stato aperto dal diavolo in fuga e che la pioggia non entrasse attraverso esso per le molte candele che venivano accese al suo interno a causa di una corrente di aria calda (il cosiddetto “effetto camino”), talmente forte da nebulizzare la pioggia che entrava dal soffitto. La pioggia invece viene filtrata da 22 fori posti sul suo pavimento convesso che impediscono così il formarsi di pozze d'acqua.

in the Church of St. Louis of the French.

I petali di rosa Nella ricorrenza della Pentecoste in quello che era un tempio pagano dedicato a tutti gli dei e dal VII secolo convertito in Basilica col nome di Santa Maria della Rotonda, si può assistere alla pioggia di migliaia di petali di rosa. Per ammirare questa meraviglia bisogna arrivare molto presto e partecipare al rito religioso, perché dopo la messa alcuni vigili del fuoco lasceranno cadere i petali dall'Oculus. Ciò in omaggio alla tradizione cristiana che commemora la discesa dello Spirito Santo sulla Madonna e sugli Apostoli raccolti nel cenacolo.

The rose petals The Pantheon was originally a pagan temple dedicated to all Gods, which in the 7th century became the Basilica of St. Mary ad Martyres.

You can enjoy the spectacular Pentecost tradition of rose petals fluttering down through the oculus, but you need to get there really soon and to attend the religious celebration. After the Mass, some firemen will drop the petals from the oculus. This is to pay homage to the Christian tradition which celebrates the Holy Spirit’s descent upon the Virgin Mary and the Apostles gathering in the cenaculum.

Terriccio e monete per la cupola Si narra che la cupola era troppo ampia per essere costruita con i sistemi dell'epoca. Venne fatto erigere così l'edificio man mano riempedolo di terriccio e monete. Quando l'opera ebbe fine e la cupola ultimata, si invitò la popolazione , che accorse in folla a portar fuori la terra tenendosi in compenso tutte le monete trovate.

Soil and coins for the dome It is said that the dome was too wide to be built according to the systems of the time. The building was built by filling it gradually with soil and coins. When the works finished and the dome was accomplished, the people were welcomed in. They rushed up to take out the soil and kept all the coins they had found.

The oculus The oculus (eye) has a diameter of approximately 29.5 feet and it is the only light source of the wide circular Pantheon hall. People used to believe that the oculus had been opened by the devil while escaping, and that rain would not fall inside because of the several candles lit (“chimney effect”). Rain, instead, does fall inside but is filtered through 22 holes on the convex floor so to avoid water puddles forming.

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Giovanni Barracco Museum of Ancient Sculpture

MUSEI IN COMUNE ROMA Museum circuit in the Municipal of Rome

1 • Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco Corso Vittorio Emanuele 166/a, 00186 Roma 2 • Musei Capitolini Piazza del Campidoglio 1, 00186 Roma 3 • Centrale Montemartini Via Ostiense 106, 00154 Roma 4 • Mercati di Traiano | Museo dei Fori Imperiali Via IV Novembre 94, 00187 Roma 5 • Museo di Roma Piazza San Pantaleo 10, 00186 Roma 6 • Museo di Roma in Trastevere Piazza di S. Egidio 1b, 00153 Roma 7 • Musei di Villa Torlonia Casino dei Principi, Casino Nobile, Casina delle Civette, Via Nomentana 70, 00161 Roma 8 • Museo dell’Ara Pacis Lungotevere in Augusta, 00186 Roma 9 • Museo Civico di Zoologia Via Ulisse Aldrovandi 18, 00197 Roma 10 • Galleria d’Arte Moderna Via Francesco Crispi 24, 00187 Roma 11 • Museo Napoleonico Piazza di Ponte Umberto I 1, 00186 Roma 12 • Museo Carlo Bilotti Viale Fiorello La Guardia 6, 00197 Roma 13 • Museo Pietro Canonica Viale Pietro Canonica 2, 00197 Roma 14 • Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina Largo di Porta S. Pancrazio, 00153 Roma 15 • Museo delle Mura Via di Porta San Sebastiano 18, 00179 Roma

ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA : IL PANTHEON SEGUE DA PAGINA 32

l’animale e alle sue forme rotondeggianti, simili a quelle di un suino. Particolare interessante nella piazza è la targa (FOTO 27) posta sulla facciata della chiesa che ricorda una prima eccezionale esondazione del Tevere del 1870, con il segno indicante il livello raggiunto dall’acqua.

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ANCIENT AND MODERN BEAUTIES OF ROME : THE PANTHEON CONTINUED FROM PAGE 32

accusations of heresy. In the middle of the square, you can see the third Obelisk of our walk: accomplished by Lorenzo Bernini, it includes a small elephant on its base. The sculpture is commonly known as "Pulcin della Minerva" (PHOTO 26). The term "pulcin" would stand for "porcino" (pig) in the Roman dialect. Here it refers to the animal sizes and roundish shapes, similar to a pig. The plaque (PHOTO 27) on the church facade is an interesting detail which recalls the first exceptional Tiber overflow in 1870 with a sign indicating the water level reached.

We now stroll along Via di Sant’Eustachio towards the same name square: it is our last stop-over. Here you can find the two monolithic granite columns coming from the baths Nero had built in 62 A.D. The street leads up to Piazza di Sant’Eustachio which is named after the overlooking Basilica di Sant’Eustachio: it dates back to the 8th century A.D. and underwent rebuilding works twice. Firstly in 1196 when Pope Celestine III bequeathed the Romanesque bell tower to the city; and then finally, between the 17th and 18th centuries. Again, the plaque on the church facade is an interesting detail recalling another exceptional Tiber overflow in 1495 with the sign

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FACTORY PhotoTips

24.0 mm f/4.0 | 12mm | iso 800 | ƒ/9 | 1/320.

Floriana Cason Photo 25 (PAGE 37) Camminando verso il Pantheon ci imbattiamo in questo negozio d’artigianato fantastico: BartolucciPinocchio, un paradiso della fantasia. Lo scatto è stato realizzato all'interno del negozio con luce naturale. alking towards the Pantheon, we come across this fantastic craft shop: Bartolucci-Pinocchio, a fantasy paradise. The shot was taken inside the shop with natural light.

Fujifilm xt1 | lens 18/55 | 18mm | iso 1000 | f/5 | 1/125 Livia Mazzani Photo 26 (PAGE 38) La Basilica di Santa Maria sopra Minerva con, al centro della piazza, l’obelisco egiziano della Minerva sopra al sorprendente gruppo scultoreo di Gian Lorenzo Bernini. Quest’inquadratura enfatizza le geometrie del disegno architettonico e del monumento fatti di cerchi, semicerchi, rettangoli, triangoli, trapezi, parallelepipedi. L’angolazione della luce solare divide la facciata della chiesa in altri due triangoli, luce e ombra. he Basilica of Santa Maria sopra Minerva with, the Egyptian obelisk of Minerva in the center of the

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square over the striking sculptural group of Gian Lorenzo Bernini. This framing emphasizes the geometries of architectural design and of the monument made of circles, semicircles, rectangles, triangles, trapezoids, parallelepipeds. The angle of sunlight divides the façade of the church into two other triangles, light and shadow.

Sony A700 | Zeiss 16-80mm | 16mm | 640 | ƒ/9.5 | 1/250 | Program | Spot Gabriel Rifilato Photo 27 (PAGE 39) Roma conserva la memoria di numerose alluvioni precedenti alla costruzione dei muraglioni sul Tevere.

Quella a piazza della Minerva (area tra le più basse della città), fa capire che non ci fu scampo per chi non aveva da rifugiarsi al primo piano di un’abitazione: “…l’acqua del Tevere crebbe fino alla

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Percorriamo ora Via di Sant’Eustachio verso la piazza che porta lo stesso nome, ultima tappa del percorso: troviamo, le due colonne monolitiche di granito provenienti dalle terme fatte costruire da Nerone nel 62 dopo Cristo. La strada culmina in Piazza di Sant’Eustachio che prende il nome dalla Basilica di Sant’Eustachio che vi si affaccia: risalente all’VIII secolo dopo Cristo, è stata per due volte ricostruita. Prima nel 1196 sotto papa Celestino III che ha lasciato in eredità il campanile romanico; la seconda, e definitiva, tra XVII e XVIII secolo.

Particolare interessante è anche qui la targa posta sulla facciata della chiesa a ricordo di un’altra eccezionale esondazione del Tevere nel 1495, ancora con il segno indicante il livello raggiunto dall’acqua.

La nostra passeggiata, gentili lettori, si avvia alla conclusione con la sosta presso un’altra bottega dell’Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma (vedi pagine 78 e 79): l’ Antica Cartotecnica (1930), in piazza dei Caprettari, dove Edoardo de Filippo e Renato Rascel acquistavano, dalla signora Berti, calamai e pennini per comporre le proprie opere. È il momento di una sosta con relax al Caffè Sant’Eustachio, per gustare il celebre caffè dolcificato in uno dei tavoli all’aperto, ammirando un

altro dei caratteristici scorci della Città Eterna.

Subito dopo, arriviamo a destinazione con la visita al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco (parte del circuito dei Musei in Comune di Roma), che custodisce la collezione di opere d’arte egizia, assira, fenicia, cipriota, etrusca, greca e romana, fino a qualche esemplare di arte medievale. Un arrivederci dall’architetto Piranesi.

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sommità di questa lapide…”. Il dettaglio storico è reso fotograficamente ancora più interessante dai caratteri dell’iscrizione, dalle texture della pietra e dell’intonaco. ome preserves the memory of numerous floods preceding the construction of the walls on the Tiber. The one that invaded Piazza della Minerva (area among the lowest in the city), makes it clear that there was no escape for those who couldn’t take refuge on the first floor of a house: "... The water of the Tiber grew to the top of this gravestone... ". The historical detail is made photographically even more interesting by the characters of the inscription, the textures of the stone and the plaster.

Sony A700 | Zeiss 1680mm | 16mm | 640 | ƒ/9.5 | 1/250 | Program | Spot Gabriel Rifilato Photo 28 (PAGE 40-41) Cupole, tetti, comignoli, lucernari della città visti dalla terrazza panoramica dell’Albergo del Senato. In basso la straordinaria veduta panoramica di piazza della Rotonda e del Pantheon. La lanterna in primissimo piano crea l’effetto delle vertigini. Anche in questo caso, come nella foto 6, l’ampia latitudine di posa tra le zone in ombra e quelle illuminate dal sole è stata risolta con 3 scatti in diverse esposizioni, fusi tra loro per creare l’effetto HDR (più simile alla percezione umana di quanto riesca a restituire un sensore digitale con scatto unico). omes, roofs, chimneys, skylights of the city seen from the panoramic terrace of the Albergo del Senato. At The bottom is the extraordinary panoramic view of piazza della Rotonda and the Pantheon.

The Lantern in the forefront creates a dizzying effect.

And, as in photo 6 also in this case, the wide latitude exposure between the shaded and sun-lit areas was resolved with 3 shots in different exposures, merged

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indicating the water level reached.

Dear readers, the last leg of our Walk will start with a visit to another store belonging to the Association of Historical Stores of Excellence in Rome (see pp. 78 and 79): the Antica Cartotecnica (1930) in Piazza dei Caprettari, where Edoardo de Filippo and Renato Rascel bought inkwells and nibs from Ms. Berti to write their works.

It’s time to stop and relax at the Caffè Sant’Eustachio, sitting outside with a cup of its

renowned sweetened coffee while admiring another characteristic view of the Eternal City.

We arrive at our destination immediately afterwards: the Giovanni Barracco Museum of Ancient Sculpture (part of the Museum circuit in the Municipal of Rome), which houses a collection of Egyptian, Assyrian, Phoenician, Cypriot, Etruscan, Greek and Roman works of art, as well as a few examples of medieval art. Goodbye from the architect Piranesi.

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FACTORY PhotoTips

together to create the HDR effect (more like the human perception than that able to be achieved with a SE Digital camera with single shot).

Sony A700 | Zeiss 1680mm | 16mm | 400 | ƒ/9.5 | 1/750 | Program | Spot | 1 frame (1 inquadratura) | 3 shutter clicks (3 scatti) Gabriel Rifilato Photo 29 (PAGE 42) Questa con Loriana Lana è una delle scene studiate per il nostro servizio fotografico sul Pantheon, nel quale agli autori era stato chiesto di: 1) - raffigurare il monumento, 2) - rappresentarlo nel contesto della città, 3) - descriverlo in relazione al “fattore umano” (ritratto ambientato), 4) introdurre un elemento “fotografico” che rimandasse alla vocazione della nostra rivista, 5) - caratterizzare (e limitare) la palette dei colori nell’immagine. Questa foto è uno dei tentativi più eloquenti alla ricerca di quei risultati. Ci siamo riusciti? his scene with Loriana Lana is one of those studied for our shooting on the Pantheon, in which the authors were asked to: 1) portray the monument, 2) represent it in the context of the city, 3) - describe it in relation to the "human factor" (environmental portrait), 4) - Introduce a "photographic" element that would refer to the vocation of our magazine, 5) - characterize (and restrict) the palette of colors in the image. This photo is one of the most eloquent attempts to search for those results. Have we succeeded?

Sony A700 | Zeiss 1680mm | 16mm | 400 | ƒ/9.5 | 1/200 | Program | Spot Gabriel Rifilato

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Passeggiata d’arte e L“dalafotografia al Pantheon vivo”, in compagnia

della Image Factory ha luogo a Roma nelle seguenti date: • sabato 27 aprile 2019 • sabato 25 maggio 2019 L’appuntamento, per queste due giornate, è fissato alle ore 10,30 davanti all’Albergo del Senato in piazza della Rotonda 73.

[1] • Le Passeggiate sono aperte a tutti i nostri lettori e ai loro accompagnatori, senza limitazioni.

[2] • Informazioni, modalità di partecipazione e iscrizioni alle Passeggiate sono bene accette fino al giorno precedente le date indicate in alto, scrivendo all’indirizzo email: caartstudio.roma@gmail.com o telefonando al numero +39.329.9534719. "live" Art and TthehePhotography Walk to Pantheon, in the

company of the Image Factory, will take place in Rome on the following dates: • Saturday April 27th, 2019 • Saturday May 25th, 2019 For both days, the meeting point is in front of the Albergo del Senato in piazza della Rotonda 73, at 10.30 am.

[1] • The Walks are open to all our readers and their companions, without limitations.

[2] • For information about the Walks and how to participate, as well as registering, please write to the email address: caartstudio.roma@gmail.com or telephone +39.329.9534719: you can register to participate right up until the day before the dates indicated above.

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LA TUA PASSEGGIATA

FOTOGRAFICA Your Photo Walk

“L'artista non è un individuo speciale, ma ogni individuo è uno speciale genere di artista” (Michael Michalko).

“The artist, after all, is not a special person, every person is a special kind of artist” (Michael Michalko).

by Ca’ Art Studio Image Factory

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desso tocca a voi! Stimolati dalle parole di Michalko (da Pensiero creativo) e spinti in strada dal nostro progetto della Passeggiata esperienziale, non resta che andare nei luoghi raccontanti in queste pagine e inventare “la vostra passeggiata” al Pantheon.

Modificate e arric29 chite, a piacimento, il percorso proposto da Roman Walks inserendo altre vedute del rione quali gli esterni e soprattutto gli interni delle quattro chiese che si incontrano lungo la Passeggiata: Santa Maria Sopra Minerva, Santa Maria Maddalena, Santa Maria in Aquiro e Sant’Eustachio, e mandateci i vostri lavori.

Le vostre foto verranno selezionate dalla redazione di Roman Walks e pubblicate sia nella sezione La tua Passeggiata fotografica del nostro sito internet ( WWW. ARTWALKSMAGAZINE . COM ), che nelle nostre pagine di Facebook e Instagram.

Per il prossimo mese di settembre 2019, inoltre, il Teatro Tordinona di Roma presenterà la mostra fotografica con le immagini della Passeggiata realizzate dai lettori di Roman Walks.

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ow it's up to you! Now that you have been stimulated by the words of Michalko (from Thinkertoys) and inspired to step into the streets by our experiential Walk project, all you have to do is go to the places you have read about and invent "your own”

Pantheon walk.

You can change and enrich the route proposed by Roman Walks as you wish, adding different places in the district like the four churches you meet along the Walk: Santa Maria Sopra Minerva, Santa Maria Maddalena, Santa Maria in Aquiro and Sant’Eustachio, and then send us your work.

Your photos will be selected by the editors of Roman Walks and published both in the Your Photo Walk section on our website ( WWW. ARTWALKSMAGAZINE. COM ), and on our Facebook and Instagram pages.

Furthermore, in the next September 2019, the Tordinona Theatre in Rome will present a photo exhibition of the photos taken by readers on their Roman Walks.

IMAGE ROMAN ART & PHOTO WALKS

Factory

Alla scoperta avventurosa di storie, esperienze, personaggi, miti, vizi e virtù della Città eterna. E dell’artista che è in noi.

Suoni, profumi e sapori “neo-pittorialisti” della Image Factory.

An adventurous journey to uncover the stories, experiences, characters, myths, vices and virtues of the Eternal City. As well as the artist within us. The "Neo Pictorialist" sounds, aromas and flavours of the Image Factory.

INTERVISTA L. LANA | Interview L. Lana

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LIBRI E FILM | Books and Films

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CHE COS’È UNA BELLA FOTO | What Makes a Photo Beautiful 50 INTERVISTA E. ROESLER FRANZ | Interview E. Roesler Franz

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STORIE DIETRO LE IMMAGINI | Stories Behind the Images

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DIETRO LE QUINTE | Backstage

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ARTE E PENSIERO CREATIVO | Art and Creative Thinking

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EVENTO DELLA PRIMAVERA 2019 | Spring 2019 Event

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LO STAFF DELLA IMAGE FACTORY | Image Factory Staff

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IL POSTER DEL PANTHEON | The Pantheon Poster

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ROMAN ART & PHOTO WALKS | WINTER 2018/2019 |9 ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 43

INCONTRANDO ARTISTI A ROMA

Il mio nome è

LORIANA LANA “La mia città mi ispira molto e il cinema è la mia grande passione”.

My name is Loriana Lana. “My city inspires me a lot and cinema is my greatest passion”.

by Floriana Cason & Gabriel Rifilato

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ata e vissuta a Roma, Loriana Lana: dai ricordi di Testaccio, dove è nata, a Trastevere... Visto con gli occhi di una bambina, il suo quartiere appariva come un paese colorato dove tutti si conoscevano e si salutavano... Loriana ricorda certe botteghe, i profumi e il mercato. Ora sono cambiate molte cose. A partire dal mercato che non c'è più.

Che effetto fa sentirsi definire “Paroliera”? È vero che sei stata definita "Mogol con la gonna"?

Gioco con le parole, quindi nel mio caso paroliere fa rima con giocoliere. Sì, è vero, e questa cosa mi inorgoglisce. Mi sento una cantautrice e, solitamente, quando compongo nasce prima la musica e poi il testo. Un testo si può scrivere anche in pochi minuti, o in qualche giorno, ma le parole devono trovare il loro abbinamento con la musica. Franco Battiato, nella sua lunga collaborazione

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oriana Lana was born and lives in Rome: from her memories of Testaccio, the place where she was born, to Trastevere... Through the eyes of a girl, her neighbourhood would look like a colourful village where everybody used to know and greet each other... Loriana remembers shops, scents and the market. Now many things have changed. Starting from the market which does no longer exist.

What is it like to be called "Lyricist"? Were you really defined as "Mogol wearing a skirt?"

I play with words, in fact I'm a juggler-lyricist. Yes, I was really described that way and it makes me proud. I feel like a singer-songwriter. The texts I write are defined as musical texts. I usually write them after composing music. One can write a text even in a few minutes, but words have to match with music.

MEETING ARTISTS IN ROME con il filosofo Manlio Sgalambro, ha fatto un tipo di lavoro simile a quello che ho fatto io con Luis Bacalov.

Nei testi che scrivo al tema “dell’Amore” si sono lentamente affiancati argomenti di carattere sociale ma di questo parleremo dopo.

Franco Battiato has carried out his work with philosopher Manlio Sgalambro during his long lasting collaboration similarly to the one I did with Luis Bacalov.

My texts concern "Love". They have been gradually flanked by social issue topics, but we'll talk about it later.

Hai scritto testi per tanti artisti quali Mina, Ennio Morricone, Luis Bacalov, Iva Zanicchi, Mariangela Melato.

Sì, e questi grandi nomi mi hanno insegnato e continuano ad insegnarmi molto. Dopo aver visto il “Postino” diretto da Michael Radford e Massimo Troisi, mi piacquero talmente tanto le musiche del film così che il giorno dopo, nello studio di registrazione della San Paolo ad Albano Laziale, dissi a Luis Bacalov: “per me vinci l’Oscar”.

E quando Bacalov vinse l’Oscar per le migliori musiche, mi disse: “ sei una strega”.

Una cosa che mi va di raccontare è che Luis dopo aver ricevuto la statuetta da Sharon Stone, girava per casa sua cercando un posto dove metterla, e senza trovarlo…

You wrote texts for many artists such as Mina, Ennio Morricone, Luis Bacalov, Iva Zanicchi, Mariangela Melato.

Yes, and such big names taught me and keep teaching me a lot. After having watched "The Postman" directed by Michael Radford and Massimo Troisi, I was so fascinated by its soundtrack that the next day, at San Paolo studio in Albano Laziale, I said to Luis Bacalov: "I bet you'll win the Academy Award".

And when Bacalov won the Academy Award for Best Music, he said: "you're a witch."

Something I would like to tell you is that after receiving the statuette from Sharon Stone, Luis was wandering around his house looking for a place where to put it but he couldn't find any...

La tua ultima colonna sonora è stata composta per il film indipendente “Briciole sul mare” che è stato presentato in concorso ai David di Donatello.

Il cinema è la mia grande passione. Vedo film, leggo libri, scambio opinioni con critici e attori. Ritrovare la mia colonna sonora in concorso ai David, unitamente alla miglior canzone, è stato incredibilmente meraviglioso.

Ho avuto completamente carta bianca dal produttore del film Nino Chirco: mi è stato semplicemente chiesto di sottolineare l’atmosfera grottesca e onirica della storia.

Your latest soundtrack was composed for "Briciole sul mare" independent film. It entered the competition at the "David di Donatello".

Cinema is my greatest passion. I watch films, read books, swap ideas with critics and actors. To have my soundtrack in competition at the "David" together with the Best Song, was incredibly amazing.

I was given carte blanche by producer Nino Chirco, for the film screenplay, I was simply asked to highlight the grotesque

IMAGES IMMAGINI Footnotes

A

ll’incontro con Loriana Lana nella redazione della rivista hanno partecipato gli autori della Image Factory.

Nello studio e redazione della rivista sono presenti dipinti e installazioni dell’artista Floriana Cason tra i quali Rincorsa alla notorietà che rappresenta lo sfondo della foto “verde” qui in basso a destra.

Le foto di queste pagine e quelle delle pagine successive sono state scattate da Floriana Cason e Gabriel Rifilato.

T

he interview with Loriana Lana took place in the magazine newsroom, along with the artists of the Image Factory.

In the studio and magazine newsroom there are paintings and art-installations by the artist Floriana Cason such as Running After Notoriety on the background of the green photo here on the left.

Photos on these pages and those ones on the following pages were taken by Floriana Cason and Gabriel Rifilato.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 45

INCONTRANDO ARTISTI A ROMA: LORIANA LANA

46 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

MEETING ARTISTS IN ROME: LORIANA LANA

ABOUT THE ARTIST

Footnotes

Loriana Lana (Roma, 1969) MUSICISTA MUSICIAN

Discografia Discography

Le Migliori (Mina) Quando la smetterò Briciole sul mare (colonna sonora del film) Sergio Friscia (Sergio Friscia) L’altro me Lulù Tango (Mariangela Melato) Mosè (commedia musicale) con Luis Bacalov L’uomo dal fiore in bocca di Pirandello (commedia con musiche e canzoni originali) Al tempo delle mele verdi (sigle cartoni giapponesi) Iva Zanicchi (Iva Zanicchi) Fossi un tango Musica & Parole 10 in poesia! (compilation con Iva Zanicchi, Ivana Spagna, Mario Lavezzi) Love song (Amii Steward) con Ennio Morricone Love song Iva Zanicchi 40 anni di successi (Iva Zanicchi) Sono diventato Etero (tutte le canzoni della commedia)

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 47

INCONTRANDO ARTISTI A ROMA: LORIANA LANA Dove trai ispirazione per comporre i tuoi testi e che relazione ha la tua ispirazione con Roma?

La mia città mi ispira molto. Una volta a Campo de’ Fiori ho scritto un pezzo che fu poi inserito in una commedia musicale. Nella commedia musicale “Sono diventato etero” di Lorenzo de Feo. Era primavera, e a Campo de’ Fiori ho immaginato la storia di un amore che finisce e l’ho intitolata “Io vado via”.

I sogni son desideri...

Certo che sono desideri e siccome non ne faccio un mistero, perché ne parlo spesso, mi piacerebbe recitare in un film... anche solo due battute. Signori registi, sono qui.

Un mio sogno ricorrente è quello su Celentano. Sogno Adriano e gli chiedo: ”come stai”. E lui mi abbraccia... perché vorrei che lui cantasse una mia canzone.

Sei molto presente sui social networks e in particolare su YouTube. Il tuo pezzo “Pat la ragazza del baseball” sta avendo un altissimo gradimento. l social mi coccolano! La mia pagina Facebook ha superato i 15.000 mi piace e la sigla Pat la ragazza del baseball (cartone animato giapponese) sta per raggiungere un milione di visualizzazioni.

Parlaci del tuo ultimo grande successo scritto per Mina e Celentano.

Altro sogno! "Quando la smetterò", brano che ho scritto per Mina insieme ad Aldo Donati, fu spedito all'artista di Crema, registrato semplicemente con il telefonino e siccome Mina è Mina, non si è scandalizzata, ma l'ha scelto e l'ha inserito dell'album "Le migliori" Mina Celentano. La sua interpretazione mette i brividi. Sette dischi di platino. Ed è probabile che si arrivi a otto!

All’inizio ci accennavi che, oltre all’amore romantico dei tuoi testi, oggi, sei sensibile ad un altra forma di amore, quella per il sociale, cos’è Donne al Centro?

Donne al Centro è un associazione nata da poco a Roma, e sono fiera di farne parte, (presieduta da Cristiana Merli), che si occupa di violenza contro le donne, stalking e bullismo e che sta crescendo a vista d'occhio. Ha sportelli d'ascolto in tutta Italia dove seri e capaci professionisti sono pronti ad aiutare chi è in difficoltà, compresi gli uomini che vogliono frenare i loro impulsi violenti. Collaboriamo anche con l'associazione Margherita Hack e facciamo incontri nei licei per sensibilizzare i giovani. Il sito è www.donnealcentro.it.

48 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

and dreamlike atmosphere of the story.

Writing your texts, where do you draw inspiration from?

What is the relationship between your inspiration and Rome?

My city inspires me a lot. At Campo de' Fiori, I once wrote a piece which was then included in a musical comedy. In "Sono diventato etero" musical comedy by Lorenzo de Feo. We were in spring and at Campo de' Fiori I imagined the end of a love story and entitled it "Io vado via".

A dream is a wish...

Of course it is, and I can't deny I would like to take part in a film... even for a couple of lines. Sirs, directors, I'm here.

One of my recurring dreams is about Celentano. I dream about Adriano and ask him: "how are you doing" And he hugs me... I like it... as I'd like him to sing one of my songs.

You are very active on social media, especially on YouTube.

Your song "Pat la ragazza del baseball" is encountering great success.

Social media pamper me! My Facebook page has overcome 15,000 likes and "Pat la ragazza del baseball" theme song (Japanese cartoon) is about to reach one million visualizations.

Tell us about your latest success written for Mina and Celentano.

Another dream! Together with Aldo Donati, I wrote "Quando la smetterò" for Mina. It was sent to the artist of Crema, simply recorded by a mobile.

Since Mina is Mina, she wasn't shocked. Instead, she picked and included it in her "Le Migliori" album with Celentano. Her interpretation is thrilling. Seven platinum records. And they are likely to go up to eight!

As you mentioned before, beyond romantic love in your texts, you are currently involved with another kind of love, that is social issues: what is Donne al Centro?

"Donne al Centro" is a new association founded in Rome, I'm proud to be part of it. It is chaired by Cristiana Merli and deals with violence against women, stalking and bullism. It is expanding rapidly. It provides counselling services all over Italy. Committed and skilful professionals are ready to help those who are in difficulty, including men who are willing to restrain their violent impulses. We collaborate with Margherita Hack association and organise school meetings to raise the youth's awareness. The website is www.donnealcentro.it

BIBLIOTECA E CINETECA DEL PENSIERO CREATIVO | CREATIVE THINKING BOOKS & FILMS LIBRARY

E

ttore Roesler Franz di Francesco Roesler Franz (INTRA MOENIA, 2017). Ettore Roesler Franz, la sua arte pittorica e i 120 quadri della “Roma sparita” nella narrazione del suo discendente Francesco Roesler Franz (vedi la nostra intervista di questo numero, da pagina 54). Tra Roma e Tivoli con personaggi che hanno fatto la cultura dell’Ottocento, da Goethe a Liszt, da Wagner a Gregorovius.

Sulla fotografia di Man Ray (ABSCONDITA, 2006). Man Ray, pittore e fotografo, ha tentato di cogliere le visioni che il crepuscolo, o la luce troppo viva, o la loro fugacità, o la lentezza del nostro apparato oculare sottraggono ai nostri sensi.

L’autore svela in questo libro la sua passione per la fotografia e per suo fratello, il cinema, che si congiungono completamente alla pittura. Nel numero uno della nostra rivista, nelle pagine dedicate all’arte e al pensiero creativo, sono stati presentati testi tratti da questo libro.

Strange Worlds di Matthew Albanese (LAZY DOG PRESS, 2013). Matthew Albanese meticulously fabricates and then photographs small-scale models of complex panoramic vistas, such as wind-blown willows on stormy rivers and raging forest fires, using humble materials including cotton batting, CREATIVE THINKING boiled sugar candy, sand, and feathers. This beautifully designed book features behindthe-scenes images of the miniature worlds, and insightful text by the artist on the process of his work.

Pensiero creativo di Michael Michalko, (NLP ITALY - ALESSIO ROBERTI EDITORE, 2011). Un manuale considerato un classico internazionale della creatività, con le migliori tecniche per generare idee e trasformarle in realtà. Strumenti, esercizi ed esempi pratici per allenare e testare il proprio muscolo creativo, attraverso una lettura stimolante e divertente. Nel numero uno della nostra rivista, nelle pagine dedicate all’arte e al pensiero creativo, sono stati presentati testi tratti da questo libro.

BOOKS &

FILMS

AmoRoma di Alice Im Obersteg e Silvia Mazzoleni (PAGINE D’ARTE, 2015).

Contemporaneamente Tre secoli nel Tridente di agli scavi archeologici di Pino Coscetta (SOLFANELLI, Ercolano e Pompei, nella 2018). Un viaggio lungo SPRING LIBRARY seconda metà del XVIII tre secoli nella storia e secolo, nasce a Roma Biblioteca e cineteca del pensiero creativo (Primavera) nella vita quotidiana di una nuova forma artiRoma, attraverso le virecommended by Ca’ Art Studio Image Factory stica, quella dei microcende della famiglia pormosaici. I preziosi toghese Alvarez de gioielli, realizzati secondo la tecCastro. Pino Coscetta, uno degli aunica minuziosa e raffinata del mitori della nostra rivista, racconta la cromosaico, sono spille, bracciali, nascita di fantastici monumenti orecchini e collane che offrono una quali la scalinata di Trinità de’ Monti, ricca varietà iconografica che accofontana di Trevi e la nuova piazza del glie vedute romane, motivi aniPopolo del Valadier, il porto di Rimali, vegetali e decorativi. petta che verrà spazzato via dai muraglioni per porre fine agli La luna delle fragole di Mia Mesty (AMARGANTA, 2019). Lo stile poetico e raffinato della scrittrice straripamenti del Tevere.

Mia Mesty, tra gli autori della nostra Meditazione e fotografia di Diego rivista, riesce a rendere avvincente un Mormorio (CONTRASTO, 2008). Uno romanzo intriso di preziosa sobrietà. degli autori della nostra rivista riUna donna e la sua mansarda sul Teflette sul rapporto possibile e stimovere, una promettente carriera da rilante tra la pratica della cercatrice, un uomo, tante amiche. Un meditazione e l'esercizio del fotoincidente d’auto stravolge d’improvgrafare, per vivere la fotografia viso la sua routine spingendola a cercome un esercizio mentale e spiricare un nuovo equilibrio a Filicudi, tuale. Uno stralcio di questo libro è dove trascorreva le estati da bambina. pubblicato in questo numero della rivista, a pagina 68.

10 FILMS FOR THE RIGHT

SIDE OF THE

Brain

D

ieci film da guardare in Primavera per sviluppare il lato destro del cervello.

Basta che funzioni (Whatever Works)

by Woody Allen (2009) Al di là dei sogni (What Dreams May Come)

by Vincent Ward (1998) La donna che visse due volte (Vertigo)

by Alfred Hitchcock (1959) Le invasioni barbariche (Les Invasions barbares)

by Denys Arcand (2003) The Danish Girl

by Tom Hooper (2016) Big Fish

by Tim Burton (2004) Smoking No smoking

by Alain Resnais (1994) Le ali della libertà (The Shanwshank Redemption)

by Frank Darabont (1994) Il curioso caso di Benjamin Button (The Curious Case of Benjamin Button)

by David Fincher (2009) Io ti salverò (Spellbound)

by Alfred Hitchcock (1945)

ROMAN ROMANART ART&&PHOTO PHOTOWALKS WALKS| |SPRING SPRING2019 2019| 49 |3

DIECI ANNI DI EDITORIA DI QUALITÀ A ROMA

CHE COS'È UNA BELLA DONNA?

NON SO DIRLO. CHE COS'È UNA PITTURA ASTRATTA?

CHE COS'È UNA PITTURA FIGURATIVA?

NON SO DIRLO. IO FACCIO SOLO NON-ASTRAZIONI.

SE OGGI PRENDO POSIZIONE, DOMANI DOVRÒ CONTRADDIRMI.

PERSEGUIRE LA LIBERTÀ E

ILCANCELLA PIACERE TUTTE LE IDEE. SE C'È CONTRADDIZIONE POCO IMPORTA.

UNA LINEA, UN TRIANGOLO,

UN VOLTO, UN UOVO, SONO TUTTI UN PROPIZIO

PUNTO DI PARTENZA PER UN'AVVENTURA. HO SEMPRE INVIDIATO COLORO

PER I QUALI UN'OPERA È UN PER CONOSCERCI MEGLIO VISITA IL NOSTRO SITO www.elliotedizioni.com 50 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

MISTERO.

hat makes a W photo beautiful?

What makes a woman beautiful?

I really couldn’t say.

What makes a picture abstract?

What makes a picture figurative?

I really couldn’t say.

I don’t do abstractions.

If today I take a stand, tomorrow I’ll have to contradict myself.

Pursuing freedom and pleasure cancels all ideas.

Little does it matter if there’s a contradiction.

A line, a triangle, a face, an egg, are all a promising starting point for an adventure.

I’ve always envied those for whom a work of art is a mystery.

Sulla fotografia On Photography Man Ray Man Ray Trust / ADAGP

Elliot Edizioni

CHE COS'È UNA BELLA FOTO?

CHE COS’È UNA WHAT MAKES A PHOTO BEAUTIFUL?

BELLA FOTO?

IMAGES IMMAGINI Footnotes

Oh, Those Beautiful B. Sisters! (1989) Jan Saudek (Praga, 1935)

Ancora una volta, gli autori della Image Factory raccolgono la provocazione di Man Ray, citata nella pagina di sinistra, e si interrogano su cosa possa essere il “bello” in fotografia. A confronto le opinioni di un gallerista, di una scrittrice e di un’autrice di fotografia artistica.

Once again, the authors of the Image Factory react to Man Ray’s provocative words, cited on the left page, and ask what things can be "beautiful" in photography. To contribute to the debate, the opinions of a gallery owner, a novel writer and a fine art photographer.

by Gianluca Morabito, Mia Mesty & Rossana Farina

N

Courtesy of Jan Saudek

on è la semplice percezione visiva a rivelare la realtà: dietro un occhio esiste una complessità di emozioni che filtrano l’esperienza del reale. Anche una foto non documenta sic et sempliciter ciò che inquadra l’obiettivo, ma porta con sé l’interiorità dell’autore, il suo vissuto, la sua sensibilità, elementi che interferiscono con la mera riproposizione del dato oggettivo. Una foto deve essere capace di offrire prospettive inattese, di aprire nuovi orizzonti espressivi e culturali, di mostrare in luoghi mille volte percorsi ciò che altri occhi non avevano ancora percepito. La fotografia è un momento che ferma il tempo, prendo spunto dall’immagine del fotografo ceco Jan Saudek, le cui foto appartengono spesso al proprio vissuto, per descrivere al meglio che cosa è una bella foto.

Scrivo nella duplice veste di giornalista e di gallerista.

Il primo ruolo, il giornalista, mi porta a descrivere l’aspetto prettamente sociale dell’immagine, ponendo l’attenzione sulla fragilità umana e nel particolare contesto storico, una fragilità tutta femminile, ricca di dolcezza ed al tempo stesso piena di passione.

Il gallerista, vuole evidenziare il neo-pittorialismo, che collocherei nell’arte contemporanea, dove il fotografo è artista puro, unendo aspetti molteplici fra di loro, quali la colorazione e la provocazione, il tutto guardando anche al mercato contemporaneo, dove tutto ciò che è provocatorio e accattivante è anche business economico.

Photography freezes a moment in time. To better describe what makes a photo beautiful, I will take inspiration from the photo

by Czech photographer Jan Saudek, whose photographs are often part of his own experiences. I would like to write in my double role as a journalist and gallery owner. My first job leads me to describe the purely social aspect, focusing on human fragility and the particular historical context; a completely feminine fragility, full of tenderness yet at the same time full of passion. As a gallery owner, I want to highlight the neopictorialism, which I would place in contemporary art, where the photographer is a pure artist, combining multiple aspects, such as colour and provocation, all looking at the contemporary market, where anything that is provocative and captivating also means business.

R

eality could not be captured through simple visual perception, because the complexity of emotions behind the eye inevitably filter how reality is experienced. A photo does not document sic et simpliciter what can be seen through the lens either. It incorporates the photographer's interiority, experience and sensitivity, elements that interfere with the reproposal of the given objective. A photo must be able to offer unexpected perspectives, to open new expressive and cultural horizons, to reveal that which other eyes have not yet perceived in places that have been visited a thousand times.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 51

CHE COS’È UNA BELLA FOTO

Sebastiao Salgado

© Sebastião Salgado/Amazonas Images

Nenet Nomads Camp, Siberia, Russia (2011), by Mia Mesty

S

ospensione. Un microcosmo immobile che sottende vita ma trasmette una sottile e permeante immobilità argentea. Tutto può essere accaduto prima, qualunque cosa potrà accadere dopo, ma adesso cè questo specchio di luce, foschia e umana presenza che paralizza il pensiero, lo costringe ad un vuoto quasi pneumatico. Blocca il fluire eraclideo di tutte le cose e apre ad uno stato sognante, etereo, impalpabile. Sembra quasi di poter vedere apparire su questo proscenio Chione la dea nevosa della mitologia greca che, per volere di Zeus, Ermes rapì e pose fra le nuvole. Ma cè anche un divenire di energia, di gesti antichi che evocano insieme la estrema lontananza prossemica dalle nostre occidentali abitudini e la gestualità arcaica che accomuna tutti i popoli a qualunque latitudine. Perché la donna di spalle può essere avulsa da quel mare di neve e ombre ed essere una donna di qualunque epoca, latitudine e stagione che manipola, armeggia, lavora, produce, vive il singolo gesto primitivo di una vita reiterata ogni giorno in qualunque strada, villaggio, paese nel mondo. Le slitte sono pochi essenziali assi di legno assemblati per viaggiare in questa terra delle nebbie (Niflheimr) dove ogni viaggio è già di per se’ avventura, mistero, sogno sognante. Viaggio inteso come viaticum latino perché qui, in questa terra nordica, nessun viaggio può essere intrapreso senza l’essenziale per sopravvivere. Non c’è una strada segnata, non ci sono confini, solo un paesaggio finito (infinito?) di nuvole&nebbia, sole&neve, ghiaccio&fumo che sarà, forse, attraversato a breve. Ma a breve. Ora è tutto fermo, statico, soavemente immobile. L’unico viaggio possibile è quello della mente che esplora con i sensi al completo rapiti da tanta soave bellezza, questo spettacolare paesaggio e ha licenza di sognare. Ma ad occhi aperti, anzi spalancati su questa Niflheimr. Rapsodia di un istante perfetto senza passato senza futuro, colmo della sua lucente scala argentea, di una embricatura armoniosa tra uomo e paesaggio, che al tempo stesso è immaginifico e drammaticamente reale nella sua lucentezza sfumata, che esalta profili e nasconde evidenze. È in quei pochi metri di uno spazio-tempo di ghiaccio che si svolgono arcaici ed essenziali gesti umani ad animare l’assoluto silenzio del paesaggio. Ed il nostro sogno di neve. (Anche nei nostri sogni nevica, ma una sola volta nella vita. Orhan Pamuk).

Interlude. A motionless microcosm underlying life yet instilling subtle and permeating silvery motionlessness. It could all have happened before, anything might happen after, but now a mirror of light, haze, and human presence paralyses thoughts, and forces them into the void. It blocks the Heraclitus’s flux of everything and opens into a dreamy, ethereal, impalpable state. It seems one could see Chione appearing on the proscenium. The snow Goddess of the Greek mythology was kidnapped and placed among the clouds by Hermes at Zeus's behest. But there is also a flow of energy, of ancient gestures evoking both the extreme proxemic distance from our Western habits and the archaic gestures joining together all people throughout the world. Because the woman from behind may be taken out of the snow and the shadows and be a woman of any time, from anywhere and of any season, who is busy handling, working, producing, living each ancient gesture of a life repeating itself every day in any street, any village, any country of the world. The sleds are few, essential, assembled axes to travel along the land of mists (Niflheimr) where each journey is an adventure, a mystery, a dreaming dream. The term journey stands for the Latin term viaticum. In this Northern land, no journey can be undertaken unless provided with the essential equipment to survive. There is no marked out way, no boundaries; just a finite (infinite?) landscape of clouds&mist, sun&snow, ice&smoke which might be crossed soon. But soon. Now it is all still, static, gently motionless. The only possible journey is the one of the mind, exploring as well as absorbing the majestic landscape. All the senses get fascinated by such a gentle beauty and the mind is allowed to dream. Yet with open, wide open eyes to this Niflheimr. A rhapsody of a perfect moment with no past, no future, full of its shining silver scale, of a balanced overlap between men and landscape which is at the same time imaginative and dramatically real, in its blurred shininess highlighting profiles and hiding reality. In few metres of icy space-time, archaic and essential human gestures take shape to liven up the landscape absolute silence. And our snow dream. (It snows only once in our dreams. Orhan Pamuk).

52 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

WHAT MAKES A PHOTO BEAUTIFUL

Rossana Farina

M

Fontana di Trevi (Trevi Fountain), by Rossana Farina

i piace molto andare a “caccia di foto”, essere pazienti ed osservare con occhi curiosi tutto ciò che ci circonda. Si parla di “occhio fotografico”, della capacità di riuscire a vedere dove altri non vedono nulla, ma c’è anche un “animo fotografico” che ama la vita, l'arte, i colori, la luce, le ombre, il bianco e il nero... insomma una animo aperto e curioso che ha voglia di osservare il mondo secondo il proprio punto di osservazione e il proprio desiderio di esprimersi.

Il bello di una foto sta nella ricerca stessa, nel guardare il mondo con stupore.

Da sempre mi sveglio prima dell'alba e amo molto questo momento della giornata. Mi piace girare per la città e sentirla tutta mia, ancora addormentata e deserta, scoprirla nei suoi vicoli e nei suoi silenzi. Quando torno più tardi negli stessi luoghi, ormai pieni di confusione, la magia è finita e non si prova più la gioia del mattino presto.

Una bella foto nasce quindi dal rapporto che si instaura tra l’immagine e l’osservatore che la interpreta e la fa sua. Ci possono essere foto tecnicamente ineccepibili, scattate secondo tutti i canoni fotografici che però non riescono a toccare il profondo, a provocare stupore, meraviglia, un brivido… A volte invece, un semplice particolare di un’immagine, illuminato, scatena una gioia profonda.

Una bella foto, per me, deve essere in sintonia con il mio stato d'animo, deve parlarmi e riuscire a comunicarmi qualcosa. E poi, il bello della fotografia, almeno per l’autore di una foto, va trovato non solo nella bellezza dell’immagine, ma forse soprattutto nella ricerca che l’autore fa dell'immagine stessa.

I love “hunting for photos”, being patient and looking at the surrounding environment with curiosity. We talk about the “photographic eye”, that is, the ability to see something where others cannot see anything. But there is also a “photographic soul” that loves life, art, colours, light, shadows, black and white... an open-minded and curious soul willing to look at the world according to its own viewpoint and its own desire to express itself.

A good picture is in search of something, it gazes in awe at the world.

I have always waken up before dawn, I love it. I like wandering around the city and feeling it as it was mine, when it is still asleep and empty. I love discovering its alleys and its silence. Later, when the same places are in chaos, the spell is broken and you cannot feel the early morning joy any longer.

A good photo is born of the relationship between an image and the observer, who interprets it and “owns” it. Some technically irreproachable pictures shot according to all photographic standards can neither touch the soul, nor amaze, surprise or give you a thrill... At times, instead, the simple lit detail of a picture may fill you with joy.

I believe that a good photo has to be in tune with my mood. It has to talk and convey something to me. And finally, the beauty of photography has to be found not only in the beauty of the picture itself, but also and above all in the photographer's research done on the picture.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 53

INCONTRANDO ARTISTI A ROMA

Il mio nome è

ROESLER FRANZ “La collezione di Roma Sparita è formata da tre serie di quaranta acquerelli ciascuna: 120 quadri”.

My name is Roesler Franz. “The Roma Sparita collection is made up of three series of forty watercolours each: 120 paintings”.

by Floriana Cason & Gabriel Rifilato

G

li acquerelli di “Roma Sparita” furono iniziati nel 1875. La prima serie fu venduta da Ettore Roesler Franz nel 1883 al sindaco di Roma Leopoldo Torlonia.

Mentre la seconda e terza serie di complessivi 80 acquerelli furono vendute nel 1908 da nostro bisnonno Adolfo (fratello minore di Ettore, morto nel 1907, e suo erede universale) al sindaco di Roma Ernesto Nathan.

La collezione al Museo di Roma in Trastevere rappresenta una parte della produzione. Esistono altre opere inedite?

Si, esistono altri acquerelli nelle collezioni private e in altri musei in tutto il mondo.

Ettore ha esposto in 69 mostre di cui 46 nel nord Italia e 23 all’estero. Tra i clienti eccellenti la famiglia Savoia, il ministro delle finanze Quintino Sella, la vedova dello zar Maria Fedorovna, il fratello dello zar il granduca Giorgio. Suoi quadri appartengono alle collezioni di Unicredit e di Banca Intesa. Altre sue opere sono conservate

54 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

T

he Roma Sparita (Vanished Rome) watercolours were started in 1875. Ettore Roesler Franz sold the first series in 1883 to the Mayor of Rome at the time, Leopoldo Torlonia. Whereas the second and third series – 80 watercolours in total – were sold by our great grandfather Adolfo (Ettore’s younger brother, who died in 1907, and his sole heir) in 1908, to the Mayor of Rome at the time, Ernesto Nathan.

The collection at the Museum of Rome in Trastevere is just part of the entire collection of works. Are there any other unknown paintings?

Yes, there are other watercolours in private collections and other museums all over the world. Ettore exhibited his works in 69 exhibitions, 46 of which in northern Italy and 23 abroad. The most important buyers included the Savoia family, the Minister

MEETING ARTISTS IN ROME anche al museo di Roma a palazzo Braschi a piazza Navona, al museo del Risorgimento e in alcuni musei all’estero.

Ettore Roesler Franz è stato pittore e fotografo, ritraendo scene popolari cittadine che anticipavano lo stile del reportage fotografico. Qual è stata la relazione con la Fondazione Alinari?

Ettore Roesler Franz (1845-1907) è stato uno dei primi pittori ad essere anche fotografo. Le sue fotografie sono di una modernità impressionante avendo anticipato la tecnica dei fotoreporter. Le sue fotografie sono ispirate alla corrente del verismo tardo Ottocento. Quando morì la collezione di fotografie insieme ai bozzetti degli acquerelli e a quadri non terminati sono andate per sua volontà testamentaria al suo unico allievo il tiburtino Adolfo Scalpelli (1888-1917). Gli eredi di quest’ ultimo una decina di anni fa le hanno vendute alla Fondazione Alinari di Firenze. La collezione è formata da circa 1200 fotografie, ma Ettore ha collezionato anche foto di altri fotografi quindi le fotografie scattate da Ettore dovrebbero essere circa un terzo. Ettore non ha mai venduto le sue fotografie. Le sue foto più espressive sono quelle in cui sono ritratti umili lavoratori fotografati nelle loro tristi condizioni sociali.

Roesler Franz sapeva che il piano regolatore di Roma, approvato nel 1870, avrebbe sconvolto l’aspetto della città, soprattutto per via della costruzione dei muraglioni sugli argini del Tevere.

Dedicò molte delle sue opere al Ghetto ebraico: che tipo di testimonianze storiche, di realismo sociale rappresentano?

Nel 1875 (non nel 1870) il Parlamento italiano approvò il progetto Canevari per la costruzione dei muraglioni del Tevere. Lo

of Finance Quintino Sella, Maria Fedorovna and Grand Duke George Alexandrovich (respectively widow and son of Tsar Alexander III). Some of his paintings are in the collections belonging to Unicredit and Banca Intesa. Other works are also housed at the Museum of Rome in Palazzo Braschi in Piazza Navona, at the Risorgimento Museum and in a few museums abroad.

Ettore Roesler Franz was a painter and photographer whose portrayals of popular city scenes were a precursor to the style of photographic reportage. What was his relationship with the Alinari Foundation?

Ettore Roesler Franz (1845 - 1907) was one of the first painters to also be a photographer. His photographs are impressively modern; a precursor to the technique of photojournalists. His photographs are inspired by the late 19th century movement of Verismo. When he died, he left the collection of photographs, together with his sketches for the watercolours and some unfinished paintings, to his only student Adolfo Scalpelli (1888 - 1917), who was from the district of Tiburtino. About a decade ago, Adolfo’s heirs sold them to the Alinari Foundation in Florence.

The collection consists of about 1200 photographs, but Ettore also collected photos by other photographers, so probably only about a third of them were actually taken by him. Ettore never sold his photographs. His most expressive photos are those in which humble workers are depicted in their sad social conditions.

Roesler Franz knew that Rome’s city plan, approved in 1870, would have completely changed the face of the city, particularly the construction of the embankment walls along the Tiber. He dedicated many of his works to the Jewish Ghetto: how do you think these are

IMAGES IMMAGINI Footnotes

L

’incontro con i fratelli Francesco e Pierluigi Roesler Franz ha avuto luogo nella loro casa di Roma, e vi hanno partecipato gli autori della Image Factory. Le foto in queste pagine, e nelle pagine successive, sono state realizzate da Floriana Cason, Gabriel Rifilato e Roberto Scardoni.

In questa pagina, nella foto di sinistra, i fratelli mostrano l’acquerello Torre e ingresso della fortezza degli Anguillara presso la Longaretta; nella foto centrale è visibile In riva all'Aniene; nella foto di destra l’acquerello Piscina tra le paludi di Maccarese. Nelle pagine successive (56-57) il ritratto di Ettore Roesler Franz a 18 anni, opera di Ettore Ferrari, e a pagina 59 il ritratto del pittore opera di Adolfo Scalpelli.

T

he meeting with brothers Francesco and Pierluigi Roesler Franz took place at their home in Rome, and was attended by the authors of the Image Factory. The photos on these pages, and the following pages, were taken by Floriana Cason, Gabriel Rifilato and Roberto Scardoni. On this page, in the left photo, the brothers show us the watercolour painting entitled Torre ed Ingresso della Fortezza degli Anguillara presso La Lungaretta (Tower and Entrance to the Anguillara Fortress in Via della Lungaretta); in the middle photo, In Riva all'Aniene (On the Banks of the Aniene); in the right photo, Piscina tra le Paludi di Maccarese (Pool in the Marshes of Maccarese). On the following pages (56-57), a portrait of Ettore Roesler Franz at 18 years old by Ettore Ferrari, and, on page 59, a portrait of the artist by Adolfo Scalpelli.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 55

INCONTRANDO ARTISTI A ROMA: PIERLUIGI E FRANCESCO ROESLER FRANZ

56 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

MEETING ARTISTS IN ROME: PIERLUIGI E FRANCESCO ROESLER FRANZ

ABOUT THE ARTIST

Footnotes

Ettore Roesler Franz (Roma, 18451907) PITTORE PAINTER

Acquerelli Watercolours

I

120 acquerelli della collezione Roma pittoresca di Ettore Roesler Franz sono esposti al Museo di Roma in Trastevere nella sala dedicata all’autore.

Le opere documentano le attività della vita quotidiana nei Rioni di Roma alla fine dell'ottocento, in particolare a Trastevere, Campidoglio, Ghetto, Celio, Borgo, Ripa e Prati di Castello.

Sito ufficiale www. ettoreroeslerfranz.com/

E

ttore Roesler Franz’s 120 watercolours of the series Roma pittoresca (Picturesque Rome) are displayed at the Museo di Roma in Trastevere, in the room dedicated to the artist. The artworks document in more detail the activities of daily life in the neighbourhoods of Rome at the end of the nineteenth century, in particular in Trastevere, Campidoglio, the Ghetto, Celio, the Borgo, Ripa and Prati di Castello.

Official site www. ettoreroeslerfranz.com/

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 57

INCONTRANDO ARTISTI A ROMA: PIERLUIGI E FRANCESCO ROESLER FRANZ zio Ettore intuì che sarebbe cambiato il volto di Roma e quindi iniziò il progetto di dipingere centoventi acquerelli per lasciare in eredità ai posteri il volto di quella Roma. In questo progetto un importante capitolo è riservato chiaramente al Tevere che ha dipinto in una cinquantina di acquerelli sui 120 che formano la Roma Sparita.

Anche il Ghetto che ha ritratto in 18 acquerelli e in una settantina di fotografie merita una menzione particolare. Il rapporto con la comunità ebraica romana è sempre stato eccellente favorito dallo stretto rapporto tra lo zio con alcune personalità della comunità in particolare Ernesto Nathan e Amalia Treves in Segre (futura mamma di Emilio, premio Nobel per la fisica) che morirà in un campo di sterminio nazista.

Ettore Roesler Franz e i suoi acquerelli sono amati da tutta la comunità ebraica romana. I suoi quadri e le sue fotografie sono l’unica rappresentazione pittorica e fotografica del Ghetto.

Il cimitero acattolico ospita la lapide di Joseph Severn sulla quale il solo pittore italiano menzionato è Ettore Roesler Franz (con il fratello). Inoltre ci fu l’amicizia a Roma con tanti scrittori e artisti europei. Ce ne volete parlare?

Joseph Severn è stato uno dei più cari amici della mia famiglia. Accompagnò John Keats malato di tisi a Roma dove morì dopo cinque mesi di atroci sofferenze. Quando Joseph Severn venne nominato console di Inghilterra a Roma Ettore andò a lavorare come primo impiego (dopo gli studi all’Accademia di San Luca) al consolato inglese dove lavorava anche suo fratello Alessandro che era vice console. Severn era anche un valente pittore che gli insegnò le tecniche della pittura sul campo. Il rapporto di amicizia era molto stretto e Severn lo introdusse alla conoscenza di John Ruskin (uno dei maggiori artisti e intellettuali britannici di ogni tempo).

Quando Severn morì Ettore e Alessandro (unici due italiani) parteciparono all’edificazione della stele sepolcrale di Joseph al cimitero acattolico alla Piramide Cestia di Roma insieme con importanti politici, artisti e intellettuali britannici e statunitensi. Tra questi si ricordano tra i britannici Lord Rosebery (primo ministro britannico), lord Houghton (membro del Parlamento britannico con il partito conservatore), lord Coleridge (membro del Parlamento britannico con il partito liberale), i fratelli Rossetti fondatori della confraternita dei preraffaelliti, Charles Lock Eastlake, primo direttore della National Gallery di Londra, sir John Everett Millais, presidente della Accademia reale britannica di Londra. Tra gli americani Henry Wadsworth Longfellow (poeta e scrittore tra i primi statunitensi ad assurgere a fama mondiale) e James Russel Lowel (poeta e letterato incluso tra le personalità della Hall of Fame for Great Americans).

La gestione dell’hotel romano d’Alemagna, a fianco al Caffè Greco, che significato ha avuto per Ettore? E le quattro lingue parlate?

La famiglia Roesler Franz possedeva in via Condotti l'hotel d'Alemagna dove hanno soggiornato i più importanti artisti e intellettuali europei. Tra questi Johann Wolfgang Von Goethe, Stendhal, Richard Wagner, Luciano Bonaparte, Ferdinand de Lesseps, William Makepeace de Thackeray e Johann Joachin Winckelmann, consi58 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

testimonies to history and social realism?

In 1875 (not in 1870) the Italian Parliament approved the Canevari project for the construction of the Tiber embankments. Uncle Ettore sensed that the face of Rome would change and that is when he began his project of painting one hundred and twenty watercolours to bequeath the face of that Rome to those who came after him. A significant part of the project is clearly reserved for the Tiber, which he painted in about fifty of the 120 watercolours in the Roma Sparita collection. The Ghetto that he portrayed in 18 watercolours and seventy photographs also deserves a special mention. Relations with the Roman Jewish community were always excellent, helped by uncle’s close relationship with a few important figures in the community, in particular Ernesto Nathan and Amalia Treves in Segre (future mother of Emilio, who was awarded the Nobel Prize in Physics), who will die in a Nazi concentration camp. Ettore Roesler Franz and his watercolours are loved by the entire Roman Jewish community. His paintings and photographs are the only existing pictorial and photographic representations of the Ghetto.

The gravestone of Joseph Severn is in the Protestant Cemetery, and the only Italian painter mentioned on it is Ettore Roesler Franz (together with his brother). He was also friends with many European writers and artists in Rome.

Would you like to tell us a bit about this?

Joseph Severn was one of my family's closest friends. He accompanied John Keats with tuberculosis in Rome where he died after five months of terrible suffering. When Joseph Severn was appointed consul of England in Rome, Ettore went to work as his first job (after his studies at the Academy of St. Luca) at the English consulate where his brother Alessandro, who was vice consul, was also working. Severn was also a talented painter who taught him the techniques of painting in the field. The friendship was very close and Severn introduced him to John Ruskin (one of the greatest British artists and intellectuals of all time). When Severn died, Ettore and Alessandro (the only two Italians) took part in the building of the sepulchral stele of Joseph in the Protestant Cemetery at the Pyramid of Cestius in Rome together with important British and American politicians, artists and intellectuals.

These include the British Lord Rosebery (British Prime Minister), Lord Houghton (member of the British Parliament with the Conservative Party), Lord Coleridge (member of the British Parliament with the Liberal Party), the Rossetti brothers, founders of the Pre-Raphaelite Brotherhood, Charles Lock Eastlake, first director of the National Gallery in London, Sir John Everett Millais, president of the British Royal Academy in London. Among the Americans Henry Wadsworth Longfellow (poet and writer among the first US citizens to rise to world fame) and James Russel Lowel (poet and writer included among the personalities of the Hall of Fame for Great Americans).

What did managing the Hotel d’Alemagna in Rome, near the Caffé Greco mean to Ettore? And what about the four languages he spoke?

The Roesler Franz family owned the Hotel d'Alemagna in Via Condotti, where the most famous European artists and intellectuals stayed. These included Johann

MEETING ARTISTS IN ROME: PIERLUIGI E FRANCESCO ROESLER FRANZ derato il maggior archeologo del Settecento e il fondatore della moderna storia dell’arte. Per Ettore e per i suoi fratelli Francesco, Alessandro e Adolfo parlare quattro lingue e aver abitato in via Condotti in prossimità dell’Hotel d’Alemagna ha favorito di poter dialogare con le maggiori personalità culturali europee ampliando la loro apertura mentale. In sostanza sono cresciuti abbeverandosi di cultura europea sin dalla più tenera età e delle idee liberali che circolavano all’epoca.

Le estati a Tivoli e i viaggi in Gran Bretagna. C’è stato un progetto di dipingere anche una “Tivoli Sparita”?

Ettore ha avuto un rapporto speciale con Tivoli, amore ricambiato dalla città laziale che gli ha attribuito la cittadinanza onoraria.

In segno di ringraziamento Ettore donò al sindaco un bellissimo grande acquerello che raffigura Ponte Lupo tuttora esposto nella sua stanza in Municipio.

Ettore ha dipinto tutta la zona di Tivoli da Villa Gregoriana a Villa d’Este e a Villa Adriana. Aveva in mente anche un progetto relativo a dipingere una serie di acquerelli denominati Tivoli Sparita ma poi questo progetto non si è concretizzato. Nel 1902 nel giardino di Villa d’Este Giacomo Balla dipinse un ritratto di Ettore Roesler Franz con cui il pittore torinese debutto alla Biennale di Venezia. In merito ai soggiorni in Gran Bretagna a parte i viaggi per prendere parte a esposizioni di mostre di quadri dopo che il fratello Alessandro andò a vivere a Londra Ettore passò tra il 1886 e il 1889 quasi tre anni ininterrotti in Gran Bretagna dove frequentò i maggiori artisti e intellettuali britannici tra cui John Ruskin e i figli di Joseph Severn, Walter (presidente della Dudley Gallery Society) e Ann Mary (famosa ritrattista di corte). Infine vorremmo ricordare Ettore Ferrari, che è stato il più caro amico di Ettore Roesler Franz. Si sono conosciuti da ragazzi all’Accademia di San Luca. Ferrari gli ha dipinto un ritratto a diciott’anni.

L’amicizia tra Ettore Roesler Franz e Ettore Ferrari (celebre scultore basta solo ricordare i monumenti a Roma di Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi e Giordano Bruno) è durata tutta la vita.

Wolfgang Von Goethe, Stendhal, Richard Wagner, Luciano Bonaparte, Ferdinand de Lesseps, William Makepeace de Thackeray, and Johann Joachin Winckelmann, considered the greatest archaeologist of the 18th century and the founder of modern art history. For Ettore and his brothers Francesco, Alessandro and Adolfo, speaking four languages and having lived in Via Condotti near the Hotel d'Alemagna, he has favoured dialogue with major European cultural personalities, fostering their open- mindedness. They basically grew up feeding on European culture since an early age and on liberal ideas that circulated at the time.

He spent his summers in Tivoli and travelled to Great Britain. Did he also plan to paint a Tivoli Sparita?

Ettore had a special relationship with Tivoli, a love reciprocated by the city of Lazio that gave him honorary citizenship. As a token of thanks, Ettore gave the mayor a beautiful large watercolour depicting Ponte Lupo, still exhibited in his room in the Town Hall.

Ettore painted the whole Tivoli area from Villa Gregoriana to Villa d'Este and Villa Adriana. He also had in mind a project related to a series of watercolors called Tivoli Sparita but then this project did not materialize. In 1902 in the garden of Villa d'Este, Giacomo Balla painted a portrait of Ettore Roesler Franz with which the painter from Turin made his debut at the Venice Biennale.

Regarding stays in Great Britain, apart from trips to take part in exhibitions of paintings after his brother Alessandro went to live in London, Ettore spent almost three uninterrupted years in Great Britain between 1886 and 1889, where he spent time with the major artists and British intellectuals including John Ruskin and Joseph Severn’s children, Walter (president of the Dudley Gallery Society) and Ann Mary (famous court portraitist). Finally we would like to mention Ettore Ferrari, who was Ettore Roesler Franz's dearest friend. They met as boys at the Academy of St. Luca. Ferrari painted a portrait of him at eighteen. The friendship between Ettore Roesler Franz and Ettore Ferrari (famous sculptor, just to mention the monuments of Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi and Giordano Bruno in Rome) lasted a lifetime.

ABOUT THE ARTIST

Footnotes

P

ierluigi e Francesco, discendono da Adolfo Roesler Franz, fratello minore di Ettore. Sono partiti con questo progetto di rilancio della figura del loro avo pittore tre anni fa. Con il gruppo editoriale Lozzi hanno sviluppato il merchandising di calendari e cartoline di Roma Sparita. È stata scritta una biografia romanzata sulla vita di Ettore pubblicata da Intramoenia e una spy story All’ombra della Piramide di Caio Cestio Epulone. Hanno anche creato cinque premi annuali alla memoria di Ettore: a) il Premio presepio ispirato agli acquerelli di Roma Sparita; b) il Premio acquerello all’opera in maggiore sintonia con i temi di Ettore; c) i Premi Tivoli e Roma Sparita a persone o istituzioni; e) il Premio di fotografia creativa che sarà lanciato prossimamente, da queste pagine, in collaborazione con Roman Art & Photo Walks.

B

oth of us, Pierluigi and Francesco, are direct descendants of Adolfo Roesler Franz, Ettore’s younger brother. We started this project to relaunch the figure of our ancestor three years ago. With the Lozzi publishing group, we then developed the merchandising of Vanished Rome calendars and postcards. A fictional biography was written about the life of Ettore Roesler Franz, published by Intramoenia. A short spy story entitled All’ombra della Piramide di Caio Cestio Epulone ("In the Shadow of the Pyramid of Caius Cestius Epulon").

We’ve also created five annual awards to his memory: a) the Presepio award for the nativity scene inspired by the Roma Sparita watercolour paintings; b) the Acquerello award to the watercolour painting that is most in harmony with Ettore’s themes; c) the Tivoli and Roma Sparita awards are intended for people or institutions; e) a Creative photographic award in collaboration with Roman Art & Photo Walks.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 59

ROMA È UNA CITTÀ

ORIZZONTALE, DI ACQUA E DI TERRA,

SDRAIATA, IDEALE PER ED È QUINDI LA PIATTAFORMA

ome is a R horizontal city, of water and land,

lying down, and is therefore the ideal platform for fantastic flights.

Between reality and fantasy, intellectuals and artists find in Rome the appropriate and liberating drive of their mental activities.

And I make movies the same way I live a dream.

VOLI FANTASTICI. INTELLETTUALI E ARTISTI,

TRA REALTÀ E

FANTASIA, TROVANO A ROMA LA SPINTA ADATTA

E IO FACCIO UN FILM ALLA STESSA

MANIERA IN CUI VIVO

UN SOGNO. 60 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

Fare un film Making a Film Federico Fellini

Federico Fellini © PEA

EDELLELIBERA TORIA LORO ATTIVITÀ MENTALI.

SOGNO STORIE DIETRO LE IMMAGINI | STORIES BEHIND THE IMAGES

ROMA TRA REALTÀ, FANTASIA E

La frase di Fellini su Roma (nella pagina di sinistra) ispira l’Image Factory.

The Image Factory is inspired from Fellini’s phrase on Rome (on the left page).

by Luca Verdone

Casanova by Federico Fellini © PEA

N

ella pittura l’elemento più importante è la luce e con essa le forme, i colori le prospettive. L’immagine della polena documenta a quale livello di sintesi tra la pittura e la rappresentazione cinemeatografica sia pervenuto il cinema di Fellini. Una innegabile malinconia pervade la sequenza, come se il mondo evocato sia il frammento di un sogno vissuto per un tempo brevissimo. Dopo l’innalzamento, la testa, emblema di Venezia, affonda nella laguna, portando con sé la gloria effimera di Casanova, sembra profetizzare Fellini. L’atmosfera è quella funebre del “requiem”. Una metafora della vitalità erotica di Casanova in decomposizione. La fotografia del “set” è animata dai volti dei figuranti in costume. Sono stati immaginati come fantasmi riportati in vita per il Carnevale veneziano. Le bizzarre creazioni del grande maestro Danilo Donati hanno procurato un Oscar alla sua arte nel 1976. L’autore della fotografia di scena del Casanova è Pierluigi Praturlon. Al 1976 si può far risalire il vertice della fama mondiale degli studi di Cinecittà, dato che Il Casanova conferma la qualità altissima del lavoro dei tecnici che vi lavoravano dal 1950. È una scena di importanza fondamentale perché Fellini la inserisce all’inizio del film. Una immagine di straordinario valore simbolico. La polena, appena emerge dalla laguna, salutata dai canti e dalle declamazioni in versi dei veneziani, inneggianti al suo fascino, dopo pochi tratti di corda precipita in acqua inabissandosi nella laguna. Il parallelo con la vita di Casanova è stabilito con chiarezza: il vigore erotico del grande seduttore è una finzione, una grande bugia che le “Memorie di Giacomo Casanova” hanno tramandato illusionariamente. I corifei che assistono al sollevamento della grande testa, la identificano con la gloria della loro città. Fellini ha immaginato dunque per questa scena una fotografia notturna, con lanterne colorate, vapori sulfurei e ombre illuminate a tratti da riverberi colorati. Giuseppe Rotunno, il “maestro” della luce ha preparato la tavolozza di Fellini. Le immagini rappresentano un carnevale scintillante di luci colorate destinate a spegnersi malinconicamente. I film di Fellini sono più pittura che letteratura, come ha sempre dichiarato lo stesso maestro.

the lagoon, bringing with it Casanova's ephemeral glory. The atmosphere is that of a funeral "Requiem". A metaphor of Casanova’s declining erotic vitality. The photograph of the "set" is animated by the faces of the figures in costume; these were imagined as ghosts brought back to life for the Venetian carnival.

The great Master, Danilo Donati’s bizarre creations brought him an Oscar for his art in 1976. The author of the scene photography of The Casanova is Pierluigi Praturlon. The peak of world fame for the Cinecittà studios can be traced back to 1976. In fact, The Casanova confirmed the high quality of the work of the technicians who had worked there since 1950. It is a very important scene because Fellini inserted it right at the beginning of the film. An image of extraordinary symbolic value. Just emerging from the lagoon, the figurehead is greeted by the songs and declamations in verse of the Venetians, praising its charm, and after a few stretches of rope however it plunges back into the water sinking into the lagoon. The parallel with the life of Casanova is clearly established: the erotic vigour of the great seducer is a sham, a great lie that the Memoirs of Giacomo Casanova have handed down illusorily. The Coryphe who attend the lifting of the great head, identify it with the glory of their city. Fellini imagined for this scene a night time photograph, with coloured lanterns, sulphurous vapours and shadows illuminated at times by coloured reverberations. Giuseppe Rotunno, the "Master" of light prepared Fellini’s palette. The images represent a glittering carnival of coloured lights destined to go out wistfully. Fellini's films are more a fact of painting than of literature, as the Master himself has always declared.

La Polena del Casanova Casanova’s Figurehead

L

’enorme volto femminile è una polena, la prua di un vascello sommerso, che viene recuperato dai marinai veneziani con grandi funi. La scultura ha una ampiezza di 7 metri ed una altezza di 6 metri e mezzo. La foto ritrae il sollevamento dalla laguna di Venezia di una grande testa femminile, e ci dà la misura del talento visionario di Federico Fellini. La grande scultura di legno dipinto, realizzata dai “carristi” del Carnevale di Viareggio, restituisce tutta la magia del cinema di un autore che ha inorgoglito le maestranze di Cinecittà, esaltando le loro abilità costruttive. È anche l’ultima scena che il maestro riminese ha girato nella piscina di Cinecittà.

T

he huge female face was a figurehead at the prow of a submerged vessel, which was recovered by Venetian sailors using large ropes. The sculpture was 7 meters wide and 6 and a half meters high. The photo which shows the great female head being lifted from the lagoon of Venice, gives us the measure of the visionary talent of Federico Fellini. La large painted wooden sculpture, made by the "Carristi" (the builders of carnival floats) of the Carnival of Viareggio, brings us all the magic of the cinema of an author who has brought pride to the workforce of Cinecittà, exalting their constructive skills. It was also the last scene that this Master from Rimini filmed in the large swimming pool of Cinecittà in 1976.

I

n painting the most important element is the light with its shapes, its colours its perspectives. The photograph documents the level of synthesis between painting and the cinematographic representation of Fellini's films. An undeniable melancholy pervades the sequence, as if the world evoked is the fragment of a short-lived dream. Fellini seems to prophesize: after having raised the head, emblem of Venice, it then sinks into

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 61

STORIE DIETRO LE IMMAGINI: ROMA TRA REALTÀ, FANTASIA E SOGNO

Il sogno del Tevere Tiber's Dream, by Sandro Lombardo

A

prile 2016. Un fotomontaggio a simulare i fotogrammi di un film, la superficie orizzontale del Tevere, citando artisti ed intellettuali (Fellini, Kentridge, Pasolini, Diavù) le loro fantasie, le loro realtà. Ascoltando il fruscio del fiume, tutto apparirà nella luce dell’impermanenza, tutto può apparire sorprendente… come uno sguardo, come un sogno. (Lo spazio nero sottostante contribuisce a creare quella sospensione temporale, che talora si verifica nei sogni oppure negli avvenimenti creativi).

April 2016. A photomontage that simulates the frames of a movie, the horizontal surface of the Tiber, citing artists and intellectuals (Fellini, Kentridge, Pasolini, Diavù) their fantasies, their realities. Listening to the rustle of the river, everything will appear in the light of impermanence, everything can appear surprising... just like a glance, like a dream. (The black space underneath contributes to create that time suspension, that sometimes occurs in dreams or in creative moments).

62 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

STORIES BEHIND THE IMAGES: ROME AMONG REALITY, FANTASY AND DREAMS

Giochi di luci e ombre Game of Lights and Shadows, by Livia Mazzani

N

ovembre 2017. Roma, una città da sogno, "la piattaforma ideale per voli fantastici" come dice Federico Fellini. Il Giardino delle Cascate all’Eur è stato realizzato nel 1961. Gioco di luci e ombre, in bianco e nero, ieri e oggi?... Un gioco di colore quasi parossistico contribuisce a dare allo sguardo di chi guarda un senso di euforia tipica del nuovo. Il tempo ha il suo colore. Ogni epoca ha il suo colore.

November 2017. Rome, a dream city, “the ideal platform for fantastic flights”, says Federico Fellini. The Eur Waterfall Garden was built in 1961. Game of Lights and Shadows, yesterday in black and white and today? An almost paroxysmal game of colour which contributes to give the gaze of those who look a sense of euphoria typical of something new. Time has its colour. Every age has its own colour.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 63

STORIE DIETRO LE IMMAGINI: ROMA TRA REALTÀ, FANTASIA E SOGNO

L’ignoto suonatore The Unknown Musician, by Floriana Cason

S

ettembre 2018. Il violoncello poggia a terra e le sue note toccano il cielo. L’ignoto suonatore, pizzicando le corde del suo strumento, lascia socchiusa la porta delle suggestioni oniriche dove l’interscambio tra i livelli di percezione è libero e continuo, tra realtà e fantasia, note invisibili, veicolano vibrazioni nel perimetro di queste anime vaganti, dove anche il grande e maestoso templio romano rimane coinvolto da una delle caratteristiche del sogno, la distorsione.

September 2018. The cello touches the ground and its notes reach the sky. The unknown musician, plucking the cords on his instrument, leaves the door of oneiric fascination ajar. Here, the interchange of perception levels is free and continuous. Between reality and fantasy, invisible notes convey vibrations in the perimeter of the wandering souls, where even the great and majestic Roman Temple gets involved in one of the features of dream: distortion.

64 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

STORIES BEHIND THE IMAGES: ROME AMONG REALITY, FANTASY AND DREAMS

Tra realtà e fantasia Between Reality and Fantasy, by Gabriel Rifilato

A

Roma tu avverti che si è d’incanto creato un contatto profondo, un sentimento di quiete che cancella ogni tensione. L’immobilità e la pace di tutto quello che ti è attorno non ti spegne nel sonno ma ti tiene lucido e indifferente; è come un altro senso del tempo, della vita, di te stesso, e della fine della vita; non hai più ansia né angoscia. (da Fare un film di Federico Fellini). Con la collaborazione di Kristina Lazaryeva.

In Rome, you can feel that by magic a deep connection has been made, a sense of silence that erases every tension. The stillness and the peacefulness of everything that surrounds you does not put you to sleep, but instead keeps you sharp and indifferent. It’s like another meaning of time, of life, of yourself, and of the end of life; you don’t feel anxious nor anguished anymore. (from Making a Film by Federico Fellini). In collaboration with Kristina Lazaryeva.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 65

STORIE DIETRO LE IMMAGINI: ROMA TRA REALTÀ, FANTASIA E SOGNO

Amarcord

I Remember, by Roberto Scardoni

M

arzo 2018. Grandi artisti mostrano le virtù e la bellezza delle cose, a volte creandone alcune del tutto nuove, altre, cambiando punto di vista, di qualcosa che conosciamo già. La citazione del Maestro Fellini, mi ha spalancato il cuore sull’immensa Città in cui ho la fortuna di essere nato e aver vissuto. La più grande delle risorse per un artista è potersi sentire a casa e trarre ispirazione da ogni luogo che si visita, e ogni persona che si incontra. Così, mi sono lasciato trasportare dalle parole e ho intrapreso un viaggio, nei luoghi che conoscevo già, incontrando personaggi già visti. Ma stavolta, qualcosa sarebbe stato diverso, perché la mia visione delle cose era cambiata. Così le parole del Maestro sono diventate una scena di vita quotidiana, quasi a voler rappresentare un suo cameo vivente.

March 2018. Great artists show the virtues and the beauty of things, sometimes creating completely new ones, others, changing point of view about something we already know. Master Fellini's quotation opened my heart to the immense City where, luckily I was born and have lived. The greatest resource for an artist is being able to feel at home and draw inspiration from every place you visit, and every person you meet. So, I let myself be transported by his words and I embarked on a journey, to the places I already knew, encountering characters already seen. But this time, something would be different, because my vision of things had changed. So, the Master's words have become a scene of daily life, as if to represent a living cameo.

66 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

BACKSTAGE

CREATIVE PHOTOGRAPHY WORKSHOPS BY CA’ ART STUDIO IMAGE FACTORY

Dietro le quinte: Come abbiamo allestito la scena de I Romani della Decadenza (1847) del pittore francese Thomas Couture. Lo stile Neo-pittorialista della Factory.

Behind the scenes: How we staged the scene of The Romans in their Decadence (1847) by French painter Thomas Couture. The Neo-Pictorialist style of the Factory.

BY Floriana Cason | PHOTOS BY Gabriel Rifilato, Livia Mazzani, Francesco Petrucci, Armando Moreschi

Laboratori di fotografia creativa e tableaux Titolo vivants di Ca’ vario Art Studio. esto testo The Ca’ Art Studio’s vario testo vario creative testo photography vario testo workshops andvario. tableaux vario testo vivants.

T

L

Loosely based on The Romans in Their Decadence BY Gabriel Rifilato

’Image Factory ha messo in scena un tableau vivant a Trastevere, in uno dei salotti in voga del quartiere, Together Mansion, che ha aperto le porte alla Staged Photography per il suo quinto compleanno.

Qui la Image Factory si è ispirata all’opera di Couture, invitando gli ospiti a prendere parte alla sua versione surrealista. Con la partecipazione dell’attrice Nicole Fischer e della modella Rita Perra.

I

mage Factory has staged a tableau vivant in Trastevere, in one of the neighborhood trendy lounges, Together Mansion. The Image Factory has drawn inspiration from Couture’s work and shaped its own surrealistic version, welcoming guests to take part in it.

Starring the actress Nicole Fischer and the model Rita Perra.

CA’ ART STUDIO | CAARTSTUDIO.ROMA@GMAIL.COM ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 67

QUELLA FOTO FA FARE ARTE E PENSIERO CREATIVO | ART AND CREATIVE THINKING

TILT DENTRO DI ME Come sviluppare il pensiero creativo attraverso l’arte. Le provocazioni di Diego Mormorio (dal libro Meditazione e fotografia), Roger W. Sperry (il test La scimmia e la tigre) e Roland Barthes (dal suo libro La camera chiara).

How to develop creative thinking through art. Instigations from Diego Mormorio (from his book Meditazione e fotografia, “Meditation and Photography”), Roger W. Sperry (The monkey and the tiger test), and Roland Barthes (from his book Camera Lucida).

by Diego Mormorio

La fotografia come medicina Nell’invenzione della fotografia venivano dunque a fondersi due ideologie egualmente pregne di volontà di potenza: quella dell’assoggettamento della natura, e quella delle immagini illusionistiche e antisimboliche. Ma, più che sulla volontà di potenza, la fortuna di questa invenzione si sarebbe fondata sull’intrinseca impotenza dell’uomo moderno occidentale sulla sua incapacità di affrontare il tempo e la sua caducità della vita. La fotografia è stata infatti vissuta come un rimedio, o meglio come un medico.

Per quanto apparentemente lontani il medico e il fotografo sono assolutamente simili. La loro somiglianza affonda le radici nel nichilismo, nell’Idea radicata nell’io occidentale, che pensa che tutte le cose, dopo una breve 68 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

P

hotography broke into our daily life more than one-hundred years ago. Nowadays, nobody can say they haven't been photographed at least once in their life. And only few have never shot a photo.

Photography is everywhere: it enshrines our holidays, our walks, our special moments. Those who approach meditation may resort to the language of photography, indeed, as suggested by Zen Monk Thich Nhat Hanh when he says: “Meditators have always known that they must use their own eyes and the language of their own times to express their insight.”

Indeed, a camera may easily be turned into a meditative, broadened eye which, according to Eastern as well as Western tradition, is at the root of knowledge. That is why, in ancient times, eyes would be represented bigger than they really are, as to say that the Gods firstly made eyes, since eyes bring light. In his latest essay, contemporary philosopher Maurice Merleau-Ponty argued: “The eye accomplishes the prodigious work of opening the soul to what is not soul ‒ the joyous realm of things and their god, the sun.”

And also: “We must take literally what vision teaches us: that through it we touch the sun and the stars, that we are everywhere at once.”

Photography as Therapy When photography was invented, two ideologies rich in will to power blended: subjugation of nature, and illusionistic as well as anti-symbolic images. Though, rather than on will to power, the success of the invention was based on Western contemporary human beings’ innate powerlessness to face time and the transience of their life. Photography has been indeed experienced as a remedy, or rather as a doctor.

Although a doctor and a photographer are apparently different, they are indeed absolutely similar. Their similarity is rooted in nihilism, in the idea rooted in the Western Id believing that everything returns to nothing, the

Ca’ Art Studio Image Factory

D

a più di centocinquant’anni la fotografia è entrata nella nostra vita quotidiana. Oggi nessuno può dire di non essere stato almeno una volta fotografato, e solo pochissimi sono quelli che non hanno mai scattato una foto. La fotografia è diventata una presenza costante: segna le nostre vacanze, le nostre passeggiate, i momenti particolari. È naturale, dunque che chi s’incammina sulla strada della meditazione possa ricorrere al linguaggio della fotografia, così come sembra consigliare il monaco zen Thich Nhat Hanh quando dice: “I meditanti sanno da sempre di dover usare i loro occhi e il linguaggio del tempo a cui appartengono per esprimere la loro profonda comprensione”. L’apparecchio fotografico può infatti essere felicemente trasformato in un occhio meditativo, in un ampliamento dell’organo della vista, dal quale, secondo la tradizione orientale come quella occidentale, origina ogni conoscenza. È per questa ragione che nell’antichità l’occhio veniva rappresentato più grande di quanto proporzionalmente non sia, quasi a dire: “[gli dei] prima di ogni altro organo fabbricarono gli occhi che portano la luce”. Mentre un filosofo vicino ai nostri giorni, Maurice MerleauPonty, nell’ultimo suo scritto, diceva: “L’occhio compie il prodigio di aprire all’anima ciò che non è anima: il gaio dominio delle cose, il loro dio, il sole”. E ancora: “Dobbiamo prendere alla lettera quello che ci insegna la visione: che per suo mezzo tocchiamo il sole, le stelle, che siamo contemporaneamente ovunque, accanto alle cose lontane come alle vicine”.

exact opposite of the idea of emptiness in Eastern philosophy, then confirmed by Western science: nothing comes from nothing and there is not anything which returns to nothing, everything changes.

It is easy to prove that such nihilism is deeply rooted. In fact, apart from some mystics who daily pray God to die soon, to escape the world and to enter God's light, all the others who say to firmly believe in Heaven, prefer staying “here.”

Despite arguing the opposite, Western human beings firmly believe that everything is bound to dissolve into nothing.

So, anguishing over such convictions, they reckon photos are like doctors: like an answer halting the transience of their life.

As each action conveys the will to push death away, each photo is perceived as an attempt to anchor something in the existence, along the road which, according to nihilism, leads to nothing. Photography as a doctor thus becomes the emblem of the irreversible will to exist and of the anguish of human transience.

Western human beings constantly feel the need of a shelter where to hide from the fear of death, according to the frequently unconscious idea that all things are nothing but temporary, that they represent a trip to nothingness.

Feeling this way, every day they take millions of pictures, they resort or refer to a doctor. Whoever has practised some meditation knows that eyes bring light to things, in the depth of the soul. The sight is the path. To practise observing is more important than what we observe.

IMAGES IMMAGINI Footnotes

NELLA PAGINA DI SINISTRA ON THE LEFT PAGE

W

inter solitude, in a world of one color, the sound of wind (Inverno desolato, nel mondo di un solo colore, il suono del vento CHIYO-JO 2016)

by Gabriel Rifilato, with YuHsun Huang NELLA PAGINA DI DESTRA ON THE RIGHT PAGE

Loosely Based on Caravaggio's Concert (Liberamente ispirato a Concerto di Caravaggio 2015)

by Gabriel Rifilato, with Olga Matsyna, Georgia De Oliveira, Yu-Hsun Huang, Awataf Rosun

Ca’ Art Studio Image Factory

presenza tornano al nulla - idea del tutto opposta al concetto di vacuità sviluppato dalla filosofia orientale, che ha trovato poi conferma nella scienza occidentale: niente viene dal nulla e niente vi torna, tutto si trasforma.

Di quanto questo nichilismo sia radicato ne possiamo avere facilmente prova. Escludendo infatti alcuni mistici che pregano quotidianamente di morire presto, per sottrarsi al mondo ed “ entrare nella luce di Dio”, il resto di quelli che dicono di credere fermamente nell’esistenza di un paradiso, preferisce rimanere qui. Nonostante le dichiarazioni contrarie, l’uomo occidentale è dominato dall’idea che tutto è destinato a dissolversi nel nulla. E così, con l’angoscia generata da questa idea, vede la fotografia come fosse un medico: come una risposta al desiderio di fermare la corruttibili dell’essere. Così come ogni azione media esprime la volontà di allontanare il momento della morte, ogni fotografia è percepita come il tentativo di ancorare qualcosa all’essere, di fermarlo sulla strada di quel cammino che, nella convinzione nichilista, lo conduce al nulla.

La fotografia come il medico, diventa così il segno di un inarrestabile desiderio di esistere e dell’angoscia di non poter rimanere. Sviluppatasi seguendo l’idea - il più delle volte inconscia - che tutte le cose non sono che una momentanea comparsa, un breve viaggio verso il nulla, l’ uomo occidentale sente dunque continuamente il bisogno di un rifugio dove ripararsi dal terrore di dover smettere di esistere. Con lo stesso sentimento ogni giorno si eseguono milioni di fotografie e si ricorre o si pensa a un medico.

Chiunque abbia un minimo di familiarità con la meditazione lo sa: sono gli occhi che, nella realtà dell’anima, danno luce alle cose. La vista è il cammino. Più di quello che guardiamo, è importante l’esercizio del guardare.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 69

ARTE E PENSIERO CREATIVO | ART AND CREATIVE THINKING

L

o psicologo, e vincitore del premio Nobel, Roger W. Sperry ha scoperto il diverso funzionamento dei due emisferi del cervello, sinistro e destro: il modo in cui si pensa, dipende in buona parte da quale dei due lati del cervello è dominante.

Tra i numerosi test che possono essere d’aiuto nel determinare quale sia il proprio processo mentale prevalente (alcuni test sono già stati presentati nello scorso numero della rivista), invitiamo i lettori a fare il test La scimmia sospesa e la testa di tigre.

Dai un’occhiata all’immagine presente in questa pagina.

Quale animale vedi per primo?

Se hai visto per prima la testa di tigre, l’emisfero sinistro del tuo cervello è più attivo di quello destro. Sei quindi una persona analitica, orientata a determinati obiettivi e organizzata. Sei logico e calcolatore.

Giacché sai che la decisione che prendi è stata presa dopo una riflessione, tendi ad essere irremovibile. Ma sarebbe meglio ascoltare l'opinione degli altri e tenerla in considerazione.

I tratti della tua personalità sono: • Pianificato: fai le cose in un modo correttamente organizzato, seguendo una lista.

• Preciso: hai obiettivi chiari e ben definiti e conosci il percorso da seguire per raggiungerli.

• Razionale: le emozioni e i sentimenti non ostacolano il raggiungimento dei tuoi obiettivi.

• Logico: hai un'attitudine per le soluzioni matematiche, scientifiche e consequenziali.

• Realistico: il tuo mondo è molto reale e in esso non c'è posto per le fiabe; i tuoi obiettivi sono realistici e realizzabili.

Se hai visto per prima la scimmia sospesa, l’emisfero destro del tuo cervello è più attivo. Sei quindi una persona creativa che è piena di idee innovative. Di fronte a un problema, ti affidi più al tuo intuito (il più delle volte corretto) che al pensiero critico.

Sai perfettamente che ogni passo che fai nella tua vita è una lezione per te e che anche la sconfitta è un passo verso il raggiungimento dei tuoi obiettivi.

Per te, il viaggio è più importante dell'obiettivo. Dato che sei un sognatore, ti perdi spesso nella tua terra dei sogni. È essenziale per te ottenere un controllo della realtà ogni tanto e prestare un po’ più di attenzione al mondo che ti circonda.

I tratti della tua personalità sono: • Impulsivo: fai le cose spontaneamente e hai abilità per prendere decisioni originali.

• Emotivo: ti preoccupi molto delle cose che succedono, passi il tempo a meditare e agisci in base ai tuoi sentimenti.

• Creativo e artistico: sei esperto in musica, arte o altre discipline creative.

• Intuitivo: non hai una lista di cose da fare e non segui un regolamento; risolvi i problemi intuitivamente.

• Sognante: hai sogni nella tua vita piuttosto che obiettivi pratici e dedichi sforzi a raggiungere quei sogni, spesso riuscendoci.

I 2 emisferi del cervello però, va sottolineato, non lavorano isolati ma insieme e si completano a vicenda. Quindi, anche se sembra che tu possieda più tratti tipici di uno dei due emisferi, hai certamente anche tratti dall'altro emisfero.

70 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

The hanging monkey and the head of a tiger test

P

sychobiologist and Nobel Prize winner Roger W. Sperry found that the brain’s 2 hemispheres—left and right—function differently, and the way you think depends on which of the sides is dominant. Based on his research there are numerous tests that can determine your thought process and personality traits.

At Bright Side, we evaluated many of these tests and came up with the best to help you introspect. Take this test and get to know a little more about yourself.

Take a quick look at the photograph.

Which animal did you see first?

If you saw first the head of a tiger your left hemisphere of your brain is more active than the right. You are an analytical person, very goal-oriented and organized. When faced with a problem you tend to be logical, calculative, and objective. However, sometimes, because you know that the decision you made was made after a lot of thinking, you tend to be adamant. So, it is advisable that you hear the opinion of others and take it into consideration too. Remember that a little humility goes a long way.

Your personality traits: • Planned: You do things in a properly planned way, like in a to-do list.

• Precise: You have clear, ear-marked goals and are clear about the path to be taken to achieve them.

• Rational: Emotions and feelings do not get in the way of you achieving your goals.

• Logical: You have an aptitude for math, science, and sequencing ideas.

• Realistic: Your world is very real. In it, there is no place for fairy-tales and fiction.

Similarly, however lofty your goals might seem to others, you know that they are realistic and achievable.

If you first saw the hanging monkey, the right hemisphere of your brain is more active.

You are a creative person who is full of innovative ideas. When faced with a problem you rely more on your intuition (which more often than not is correct) than on critical thinking.

You know perfectly well that every step you take in your life is a lesson for you and that even includes losing is a step toward achieving your goals. To you, the journey is more important than the goal. Since you are a dreamer, you often get lost in your own dreamland. It is essential for you to get a reality check every once in a while and to pay a little more attention to the world around you.

Your personality traits: • Impulsive: You do things spontaneously. You have a knack for taking an out of the box approach.

• Emotional: You care a lot about a lot many things. You spend time pondering and act based on feelings.

• Creative and artistic: You are skilled at music, arts, and other creative disciplines.

• Intuitive: You don’t make a to-do list and don’t go by the rulebook. You solve problems intuitively.

• Dreamy: You have dreams for life rather than goals and you put effort toward achieving those dreams, often succeeding.

Remember that the 2 hemispheres of the brain do not work in isolation, rather they work together and complement each other. So, while you may seem to possess more traits that identifiable with one of the hemispheres, you will surely also possess traits from the other hemisphere.

Roger W. Sperry’s The hanging monkey and the head of a tiger test

Il test della scimmia sospesa e la testa di tigre

VORREI SAPERE CHE COSA, IN QUELLA FOTO, FA FARE

TILT DENTRO DI ME. MI PAREVA COSÌ CHE LA PAROLA PIÙ GIUSTA PER DESIGNARE L’ ATTRATTIVA CHE

CERTE FOTO ESERCITANO SU DI ME

FOSSE LA PAROLA

AVVENTURA. LA TALE FOTO MI

A VVIENE, LA TALALTRA NO.

like to Iisshould know what there in it that sets me

off. So it seemed that the best word to designate (temporarily) the attraction certain photographs exerted upon me was advenience or even adventure.

This picture advenes, that one doesn't.

It animates me, and I animate it. So that is how I must name the attraction which makes it exist: an animation. The photograph itself is in no way animated, but it animates me: this is what creates every adventure.

ESSA MI ANIMA

E IO LA ANIMO.

ECCO QUINDI COME DEVO CHIAMARE

L’ ATTRATTIVA CHE LA FA ESISTERE: UNA

ANIMAZIONE.

La camera chiara Camera Lucida Roland Barthes

PERÒ ESSA MI ANIMA:

E QUESTO È APPUNTO CIÒ CHE FA OGNI

AVVENTURA. ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 71

Roland Barthes Foundation

IN SÉ, LA FOTO NON È AFFATTO ANIMATA,

LA FUNZIONE DEL ARTE E PENSIERO CREATIVO | ART AND CREATIVE THINKING

SOGNO NELL’ARTE Può il sogno influenzare l’arte? L’artista è semplicemente colui che scolpisce o dipinge o suona?

The Purpose of Dreams in Art. Can dreams affect art? Are artists simply those who sculpt, paint or play music?

by Cesare De Bartolomei, in collaboration with Gabriella Piotti

72 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

A

rt is born when dreamers unconsciously try to get in touch with the oneiric message conveyed by their dreams. Artists are fascinated by getting in touch with the oneiric world, not necessarily during sleep. They are driven by this world, by the rising and falling waves, even awake. Like mystics.

Art is not born when someone takes a stone and carves a sculpture, only. Artists are not simply those who sculpt, paint or play music.

There is a mystical context, the artist's real matter which should be human beings' real matter, as well: it means to live in the reality of the cosmic flow, in the cosmic waves we are crossed by. Artists, who live "artistically", try to disclose their own perceptions of cosmic waves to the tangible world, in their own sculptures, paintings, music, in their way of feeling. It is a sort of mysticism living in artists, which expresses itself throughout them when it gets in touch with the timeless and spaceless oneiric dimension. There is no relationship with the technique they use which is just a mechanical tool. In this sense, any human being should be an artist... Not by chance, since the 18th century artists have been considered dreamers. In dreams, in fact, they could see their own reality, live it and create an immortal artwork, which is often understood by the public only over time, maybe after several years.

The dream dimension is somehow parallel to sensory perception, but it is a timeless and spaceless dimension, where the tangible world is rather darkened and dilated.

Some dreams come when we are in deep sleep and our id is silent. Here, it is not us who dream, but the dream that "catches" us, indeed. These are the dreams where the "waves" of the Universe pass through and lead us to live by their laws.

Dreams come from the Universe, indeed, and from a certain universal matter. With no dreams, with no ability to dream, human beings would not be aware.

They would be unable to create something new without the awareness of what is happening. Human beings would be repetitive animals, since they come from mnemonic experiences. Dreams convey messages which come from the purpose of the Universe itself. It is an artwork which does not undergo criticism conditioning.

At some point it becomes a collective artwork, it is understood, loved and looked after. Human beings can identify with it, they can understand it; the immortal artwork wants to tell human beings that a vision of immortality does exist, that they can go beyond the tangible world.

The oneiric world gives birth to artistic expressions, ideas, truth and teachings.

They could not be generated from a "teacher's desk", they could not be taught, conveyed, if the teachers had not experienced their own oneiric world.

Communication takes place on an unconscious level, only with a "whole" vision. If we manage to convey a whole experience we are masters, artists, scientists, and we can create an immortal artwork, whereby immortal stands for living in eternity,

Photo Courtesy of Jerry Uelsmann

L

’arte nasce quando chi sogna cerca di contattare ciò che, inconsciamente, gli è stato trasmesso attraverso il sogno, il messaggio onirico. Il contatto con il mondo onirico, che non necessariamente deve avvenire nel sonno, è ciò che attrae l’artista, che è attratto da questo mondo, dal fluttuare delle onde anche in stato di veglia, proprio come il mistico.

L’arte non nasce, semplicemente, quando un uomo prende una pietra e crea una scultura.

L’artista non è semplicemente colui che scolpisce o dipinge o suona... Esiste un contesto mistico, che è la vera realtà dell’artista, e dovrebbe essere anche la vera realtà dell’uomo: è vivere nella realtà del flusso cosmico, nelle onde del cosmo dalle quali siamo attraversati. L’artista, colui che vive “con arte”, vive cercando di riportare nel mondo sensibile la propria percezione delle onde cosmiche, nelle sue sculture, pitture, o musiche, nel suo modo di sentire. È una sorta di misticismo che vive in lui e si esprime attraverso di lui nel momento in cui entra in contatto con la dimensione aspaziale e atemporale che è quella onirica. Non c’è relazione con la tecnica usata, che è solo meccanicità che serve come mezzo. Artista in questo senso dovrebbe esserlo qualunque essere umano... Non a caso, già a partire dal Settecento si afferma che l’artista è un sognatore, poiché nel sogno l’artista vede la sua realtà, la vive e crea l’opera immortale, che spesso viene compresa dal pubblico solo nel tempo, nella storia, magari a distanza di svariati anni. La dimensione del sogno è in qualche modo parallela a quella della percezione sensibile, ma è una dimensione atemporale ed aspaziale, ove il mondo sensibile viene come oscurato e dilatato. Esistono sogni che ci arrivano quando il nostro sonno è più profondo ed il nostro io tace. Sono sogni in cui non siamo noi a sognare, ma è il sogno che ci “prende”. Sono questi i sogni in cui l’universo, con le sue “onde”, ci attraversa e ci porta a vivere nelle sue leggi. Il sogno viene dall’universo, e da una certa sostanza dell’universo. Senza il sogno, senza la capacità di sognare, l’uomo non avrebbe la possibilità di coscienza, e dunque neanche la possibilità di creare il nuovo grazie alla presa di coscienza di ciò che avviene. Sarebbe un animale ripetitivo, dato che egli stesso deriva da una situazione mnemonica. Il messaggio che il sogno ci porta è il messaggio che viene dalla ragione di vita dell’universo stesso. È un’opera che non subisce il condizionamento della critica, è un’opera che ad un certo punto diviene collettiva, viene compresa, amata e custodita. È qualcosa in cui l’uomo si riconosce, è qualcosa che lui comprende; è l’opera immortale che vuole dire all’uomo che esiste una visione di immortalità, che esiste in lui una situazione che va oltre il tangibile. È da questo mondo onirico che nasce l’espressione artistica e arrivano le idee, le verità e gli insegnamenti, che non possono

arrivarci da una “cattedra”, non possono essere insegnati, comunicati, se colui che insegna non ha vissuto il proprio mondo onirico. La comunicazione avviene a livello di inconscio e solo se la visione è “totale”.

Se riusciamo a comunicare un’esperienza totale allora siamo “maestri”, artisti, scienziati, e possiamo trasmettere un’opera immortale, dove immortale non significa che vive in eterno ma che vive nell’eterno; è un qualcosa che l’eterno trasmette e l’individuo-artista, con la sua parte inconscia totale, riesce a comunicare come eterno alle altre persone. Quando un pianeta si distrugge, in realtà l’esperienza di quel pianeta non va assolutamente perduta. Quando una persona muore, ciò che si perde è l’Io, la sua esperienza di carattere individuale legata a quella terra, a quel momento, ma non si perdono le esperienze di carattere “totale”, il suo Sé, la sua “anima”.

Rapportato al mondo dell’arte, ciò che un quadro, un’opera d’arte, ha impresso in me a livello animico vivrà in me oltre la mia morte, in quanto ha toccato la mia “anima”. L’anima del Tutto viene “toccata” dalle esperienze individuali legate all’anima individuale.

La difficoltà dell’individuo-artista, però, è proprio il rimanere perennemente in contatto con questa dimensione onirica, che presuppone una tale unione del proprio Sé con il proprio Io da divenire intoccabile da “altro” che non sia il messaggio cosmico che egli ha ricevuto. È ciò che i buddhisti chiamano “Samadhi”; colui che vive in Samadhi ha ormai fuso lo stato di veglia con quello onirico ed è intangibile, intoccabile, niente lo può perturbare, né la morte, né il dolore... L’uomo deve tendere a raggiungere questo stato, poiché chi vive nella Samadhi entra nelle leggi dell’universo. Noi siamo solo in grado di subire le leggi dell’universo, che ci trasmette i suoi messaggi e ci fa crescere, ma non siamo assolutamente in grado di modificare nulla, al limite possiamo tentare di perfezionare qualche piccola cosa di ciò che esiste. Non governiamo le leggi dell’universo pur vivendoci. Ma quando entreremo in quello stato di unione perfetta avremo superato anche le leggi dell’universo, poiché vivremo nell’arte e nel sogno in maniera continua. In quel momento entreremo in un’altra situazione: non vivremo più nelle leggi, ma entreremo in una realtà diversa, quella che crea le leggi.

Che cos’è il sogno? Il sogno innanzitutto è sempre un messaggio. Esso può comunicarci qualcosa riguardo le nostre esperienze vissute da svegli, affermandone od affinandone i concetti chiave, oppure riportarci ad archetipi o miti appartenenti all’inconscio collettivo, appartenente ad un popolo; ancora, ci può parlare di qualcosa che si riferisce all’inconscio “assoluto”, prima e al di là dell’uomo stesso, o di esperienze karmiche, difficilmente spiegabili dal punto di vista psicologico e che si riferiscono a qualcosa che va oltre all’individuo che sogna. Può essere anche la fotografia di una persona in un determinato momento, che ci comunica un messaggio ad esempio sul suo stato di salute per darci la possibilità di intervenire; infine, il sogno può essere un messaggio per la nostra conoscenza animica, corrispondente in qualche modo ad una nostra aspirazione.

In ogni caso, il sogno ci dice che esiste un mondo che non sappiamo di conoscere, che percepiamo solo quando la coscienza dell’Io si addormenta, e lo percepiamo attraverso il Sé, attraverso la parte astrale (o “anima” in senso laico) che vive esperienze di tipo “sensibile”.

and not for living forever; eternity conveys immortality and individual-artists, thanks to their whole unconscious part, manage to convey it as eternal to other people. When a planet is destroyed, actually the experience of that planet is not wasted.

When people die, their id is lost, along with their individual experience connected with a specific land, a specific moment.

But their "whole" experiences, self and "souls" are not wasted.

In terms of Art, what a painting or an artwork convey to me, on a soul level, will live inside me after death, as it touched my "soul". The soul of the Whole gets "touched" by individual experiences connected with individual souls. Though, individualartists find it difficult to stay constantly in touch with the oneiric dimension. It implies such a deep connection between the self and the id to become untouchable by "nothing" but the cosmic message the artists received. Buddhists call it "Samadhi"; those who live in Samadhi have already fused awakeness with oneiric state.

They are untouchable, nothing can worry them, neither death, nor pain... Human beings should aim at this state, since those who live in Samadhi enter the laws of the Universe.

We can only be subjected to the laws of the Universe. It conveys its messages to us and makes us grow, but we cannot change anything whatsoever, we can just try to perfect some tiny things among already existing ones. We cannot rule the laws of the Universe, despite living in it. But when we enter that state of perfect union we will overcome the laws of the Universe, since we will permanently live inside Art and dreams. At that time we will enter a new dimension; we will not be ruled by laws, but will enter a different reality: the one which creates laws.

What is a dream? First of all, a dream is a message, always. It may convey something concerning our experiences while awake, stating or sharpening its key concepts, or it may bring us back to archetypes or myths belonging to the collective unconscious, to a population; it may also tell us something related to the "absolute" unconscious, before and beyond human beings themselves, or about karmic experiences which are difficult to explain from a psychological point of view and refer to something going beyond the dreamer. Even the picture of a person at a certain time may convey a message to us, for instance about health, in order for us to intervene; finally, a dream may be a message to our soul knowledge corresponding somehow to our aims. In any case, dreams tell us there is a world we do not know about, which we perceive only when the conscious id falls asleep.

And we perceive it throughout the self, through our astral body (or "soul" in lay terms) experiencing "sensitive" feelings.

IMAGES IMMAGINI Footnotes

NELLA PAGINA DI SINISTRA ON THE LEFT PAGE

Untitled (2003)

by Jerry Uelsmann NELLA PAGINA DI DESTRA ON THE RIGHT PAGE

Time No Time (2013)

by Floriana Cason

L

'aiuto dunque è l'Amore incontrato in quell'Universo senza fine che comincia con noi e non con il passar del tempo, alla ricerca di quel tassello mancante attraverso l'esperienza.

(INSTALLAZIONE CM 120X90, METALLO E RESINA).

H

elp comes from Love found in the infinite Universe that begins with us and not with the passing of time, in search of the final piece of the jigsaw throughout experience.

(INSTALLATION CM 120X90, METAL AND RESIN).

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 73

IMMAGINI Footnotes

C

urata da Danilo Eccher, Dream espone opere e installazioni di Jaume Plensa, Anselm Kiefer, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Christian Boltanski, Doris Salcedo, Henrik Håkansson, Wolfgang Laib, Claudio Costa, Kate MccGwire, Anish Kapoor, Tsuyoshi Tane, Ryoji Ikeda, Bill Viola, Alexandra Kehayoglou, Peter Kogler, Luigi Ontani, Ettore Spalletti, Tatsuo Miyajima, James Turrell. La mostra è visitabile fino al 5 maggio 2019 (P. S. Le fotografie delle opere sono di Annalisa Esposito)

C

urated by Danilo Eccher, Dream displays artworks and installations by JaumePlensa, Anselm Kiefer, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Christian Boltanski, Doris Salcedo, Henrik Håkansson, Wolfgang Laib, Claudio Costa, Kate MccGwire, Anish Kapoor, Tsuyoshi Tane, RyojiIkeda, Bill Viola, Alexandra Kehayoglou, Peter Kogler, Luigi Ontani, Ettore Spalletti, Tatsuo Miyajima, and James Turrell. The exhibition is open until May 5th, 2019.

IN QUESTA PAGINA ON THIS PAGE

Sharon by Bill Viola

DREAM EVENTO ARTISTICO DELLA PRIMAVERA 2019

L’arte celebra il sogno. Uno shock emotivo è il risultato dell’approccio alla mostra Dream che si sta svolgendo a Roma al Chiostro del Bramante.

Art celebrates dreams. The Dream exhibition taking place in Rome at Chiostro del Bramante turns out to be an emotional shock.

by Bruna Condoleo

L

a mostra offre al visitatore una totale immersione nel mondo dell’inconscio nel vortice avvincente di opere contemporanee, espressioni di culture e di estetiche diverse. Aprire gli occhi dell’anima, percepire l’inconnu per non rimanere prigionieri del visibile è il messaggio dell’inedita esposizione nella quale le creazioni di artisti di fama internazionale sono accomunate dalla volontà di rappresentare lo stato di vertigine propria del sognatore.

Quest’ultimo è capace di oltrepassare la logica razionale e comunicare esperienze che infrangono la linea di confine tra realtà e sogno dove visioni, paure, desideri inconsci, ricordi s’intrecciano facendo emergere verità allarmanti ma al contempo attraenti. Chi visita Dream viene catapultato in un contesto surreale che genera turbamenti, scava nei tortuosi meandri dell’ Io svelando la radice delle pulsioni sommerse, l’immutabile che racchiude il transitorio, le memorie offuscate nella profondità della psiche. Reale e onirico s’incontrano spesso alla sorgente della genesi artistica e da tale singolare contatto nascono opere capaci di metterci in relazione con gli enigmi esistenziali che ci scuotono, ci inquietano e spesso ci destabilizzano.

Venti gli artisti presenti in mostra: ognuno di loro evoca la potenza misteriosa del sogno alla luce della propria sensi-

74 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

T

he exhibition leads the visitor to a full immersion into the unconscious, into the swirling vortex of contemporary artworks expressing different cultures and aesthetics. The message of the unprecedented exhibition is to open the eyes of the soul, to perceive the inconnu so not to get entangled with the visible. Here internationally renowned artists share their willingness to represent dreamers' dizziness in their works.

While dreaming, we are able to overcome rational logic and convey experiences breaking through the boundaries between reality and dreams.

Here visions, fears, unconscious desires, and memories intertwine to uncover disturbing yet attractive truth. Dream visitors are thrown into a surreal context which triggers disorder, digs into the twists and turns of the id revealing the source of submerged desires, immutability which encloses temporality and memories blurred in the depths of the psyche.

Reality and dreams often meet at the roots of art; they give life to works putting us in touch with the existential riddles which upset, disturb and destabilise us.

Twenty artists display their works at the exhibition: each of them evokes the mysterious power of dreams

Dreams © Annalisa Esposito

IMAGES

bilità, ma tutti ci invitano ad approfondire la complessità della vita psichica e ad alzare lo sguardo verso il cielo prospettandoci un mondo metafisico dove nulla è impossibile. Le opere esposte pongono interrogativi e ci fanno trasalire, come l’albero secco e sradicato sospeso nell’aria, metafora delle incongruità dell’esistenza (Hakausson); una caverna fittizia (Kehayoglou), foderata di tappeti colorati che imitano la natura selvaggia, si trasforma in un “tempio interiore”, luogo di scoperta e di rinascita; dinamiche linee nere che s’intrecciano e si deformano con effetti di spaesante spazialità illusionistica, evocano il sentimento alienante della comunicazione con l’altro (Kogler), mentre le stupende variazioni cromatiche, create dalla fusione di tutte le nuances dei colori del giorno, ci attraggono nel fascino magnetico della luce, rivelazione di inedite percezioni sensoriali (Turrel).

Le immagini oniriche traducono a volte minacce e terrori inconsci, personificati nella mostra dal grande demogorgone (Mcc Gwire), principe delle tenebre, che celandosi subdolamente si snoda sotto un piccolo ponte; altrove, invece, il sogno si materializza in una fitta selva di elementi abbaglianti (Tane) in mezzo ai quali poter assaporare la vertigine dello smarrimento come dentro un fantastico labirinto. Le stelle, che sembrano discendere dolcemente sul corpo di un uomo sdraiato in terra, in procinto di levitare, sono la metafora dei problemi che di giorno ci schiacciano, ma di notte possono tramutarsi in pioggia leggera e mistica, quanto agognata (Kiefer). In una sorta di apnea che appare infinita una donna si fa cullare dall’acqua come fosse immersa nel proprio liquido amniotico, simbolo di rigenerazione totale (Viola): nell’enorme dilatazione del tempo reale, espressa dall’innaturale lentezza dei movimenti, il video-artista rende così visibile un tempo squisitamente mentale e simbolico! Infine un valore aggiunto alla mostra è la voce narrante di 14 attori famosi, i quali parafrasando con le riflessioni del regista Ivan Cotroneo le molteplici creazioni artistiche, arricchiscono l’esperienza espositiva di momenti particolarmente coinvolgenti.

according to their own sensitivity, yet all of them drive us to deepen the complexity of the psyche, to look up to the sky envisaging a metaphysical world where everything is possible. The works on display raise questions and make us jump, like the dry and uprooted tree hanging in the air, a metaphor for life inconsistency (Hakausson); a fake cave (Kehayoglou), covered in colourful rugs reproducing the wild, turns into an "intimate temple", a place of discovery and rebirth.

Dynamic black lines intertwining and distorting with effects of confusing illusionistic spatiality evoke a sense of alienation while communicating with each other (Kogler); whereas the awesome colour changes, created by the blend of daily colour nuances, drive us to the magnetic light appeal, a revelation of unknown sensory perceptions (Turrel).

Sometimes, the dreamlike images translate threats and unconscious fears, embodied by the great demogorgon (MccGwire), the prince of darkness who twists and turns under a small bridge, hiding sneakily; elsewhere, instead, dreams materialise inside a thick forest of dazzling elements (Tane) where we can experience the dizziness of bewilderment as if inside an imaginary maze.

Stars seem to fall gently to a lying man, about to float: they are the metamorphosis of our overwhelming daily problems which, at night, may turn into light, mystical, rather sought-after rain (Kiefer). In a sort of endless apnoea a woman is gently rocked by water, as if she was plunged into her amniotic fluid, a metaphor for total regeneration (Viola): the video-artist makes a pretty mental and symbolic time visible, in a huge real time dilation, expressed by an unnatural slowness of movement! Finally, the narrative voice of 14 well-known actors is the value added of the exhibition.

They paraphrase the several artworks using director Ivan Cotroneo's considerations and enrich the exhibition experience with extremely involving moments.

ALTRI EVENTI DELLA PRIMAVERA 2019 More events of Spring 2019 in Rome

Donne. Corpo e immagini tra simboli e rivoluzione

SPRING 2019 ART EVENT

1 • Leonardo Da Vinci. La scienza prima della scienza Scuderie del Quirinale | dal 13 marzo al 30 giugno 2019 | 13 March - 30 June 2019

2 • Robert Mapplethorpe. L’obiettivo sensibile Galleria Corsini | dal 15 marzo al 30 giugno 2019 | 15 March - 30 June 2019

3 • Donne. Corpo e immagini tra simboli e rivoluzione Women. Body and Image between symbol and revolution | Galleria Comunale d’Arte Moderna | dal 24 gennaio al 13 ottobre 2019 | 24 January - 13 October 2019

4 • RomAmor. Anne et Patrick Poirier Villa Medici | dal 1° marzo al 5 maggio 2019 | 1 March - 5 May 2019

5 • Ludwig Pollak. Archeologo e mercante d'arte Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco | dal 5 dicembre 2018 al 5 maggio 2019 | 5 December 2018 - 5 May 2019

6 • Picasso 1953 - 1973 GNAM Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea | dal 22 febbraio al 14 luglio 2019 | 22 February - 14 July 2019

7 • Elisabetta Catalano. Tra immagini e perfomance MAXXI | dal 3 aprile al 22 dicembre 2019 | 23 April - 22 December 2019

8 • Unseen / Non visti. Sguardi sull’Europa Museo di Roma in Trastevere | dal 22 febbraio al 14 luglio 2019 | 22 February - 14 July 2019

9 • Vasari per Bindo Altoviti. Il Cristo portacroce Galleria Corsini | dal 25 gennaio al 30 giugno 2019 | 25 January 30 June 2019

10 • Giacomo Balla Dal Futurismo astratto al Futurismo iconico | Palazzo Merulana | dal 21 marzo al 17 giugno 2019 | 21 March - 17 June 2019

11 • World Press Photo 2019 Palazzo delle Esposizioni | dal 25 aprile al 26 maggio 2019 | 25 April - 26 May 2019

12 • Pollock e la scuola di New York Complesso del Vittoriano | dal 10 ottobre 2018 al 5 maggio 2019 | 10 October 2018 - 5 May 2019

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING 2019 | 75

Art & Photo PUBLISHER

PUBLISHER

Roberto Lozzi Rome

Gaetano Pedullà Catania

IMAGE FACTORY THE STAFF OF CA’ AR T STUDIO’S

EDITOR IN CHIEF

ART DIRECTOR

Gabriel Rifilato Rome

Floriana Cason Rome

FINE ART PHOTOGRAPHER

JOURNALIST AND PHOTOGRAPHER

Livia Mazzani Venice

Armando Moreschi Rome PHILOSOPHER

FINE ART PHOTOGRAPHER

Cesare De Bartolomei Rome

Sandro Lombardo Rome

FILM DIRECTOR

Luca Vedone Rome JOURNALIST

Pino Coscetta Rome

WRITER

Mia Mesty Pescara PHOTOGRAPHY HISTORIAN

Diego Mormorio Catania

EDITORIAL CONSULTANT

Gianluca Morabito Reggio Calabria ART HISTORIAN

Bruna Condoleo Scalea PHOTOGRAPHER

Rossana Farina Rome

PHOTOGRAPHER

Roberto Scardoni Rome EDITORIAL CONSULTANT JOURNALIST AND PHOTOGRAPHER

Pasquale Cortese Tropea 76 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA 2019

Gabriella Piotti Busto Arsizio

Rome • pa

Roman Art &

antheon

nPhoto Walks

N

ASSOCIAZIONE NEGOZI STORICI DI ECCELLENZA DI ROMA

el dicembre dell’anno 2008 nasce l’Associazione dei Negozi Storici e della Tradizione del Centro Storico di Roma per volontà di cinque imprenditori rappresentanti storiche attività romane : Stefano Pizzolato (Tebro – Biancheria dal 1867), Nazzareno Giolitti (Giolitti dal 1900), Fernando Terracina (Terracina Stores dal 1928), Giuseppe Ciampini (Bar Ciampini 1941) ed Ernesto Hausmann (Orologeria Hausmann & Co. dal 1794).

12 L'Associazione raccoglie le attività storiche di eccellenza di Roma che sono in grado tramite la loro organizzazione, storia, tradizione, passione, conoscenza e capacità 5 di affrontare le sfide future del mercato e rappresentare 10 1 per la città una testimonianza di capacità imprenditoriale.

20 13 Le attività storiche di eccellenza di Roma sono caratte8 8 rizzate da quelle attività che operano nel rispetto delle 24 23 leggi nazionali e comunali, nel rispetto delle norme sul 19 3 commercio e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, e nel 26 rispetto della clientela sia italiana che straniera.

4 11 L’Associazione ha come obiettivo la valorizzazione, la tu27 17 tela, lo sviluppo e la divulgazione della conoscenza delle 6 14 attività commerciali storiche di eccellenza di Roma.

25 I principali obiettivi sono : 1) valorizzare le attività commerciali storiche di Roma; 2) creare una sinergia con il Comune di Roma e le altre 7 Istituzioni per sviluppare le attività commerciali storiche all’estero e tramite circuiti del turismo a Roma; 15 3) tutelare le attività commerciali storiche di Roma; 4) promuovere iniziative ed avanzare proposte in tema di regolamenti sulla disciplina del commercio ed in tema di lotta all’abusivismo, sull’organizzazione e la valorizzazione del centro storico di Roma; 21 5) promuovere presso i propri associati l’utilizzo del ri16 ferimento alla Città di Roma nel materiale di uso commerciale e sociale.

Nel maggio dell’anno 2010 viene cambiato il nome dell’associazione che si chiama oggi : Associazione dei Negozi Storici di Eccellenza di Roma. L’iniziativa viene assunta in seguito alla approvazione della delibera 10/2010 da parte del Comune di Roma che istituisce l’Albo dei Negozi Storici di Eccellenza di Roma, promossa dall’On. Dino Gasperini (Assessore alla Cultura e Delegato del Sindaco per il Centro Storico di Roma) e dall’On. Francesco de Micheli (Consigliere Comunale), e che regolamenta la categoria delle attività storiche di eccellenza della Città di Roma.

- Negozio Storico di Eccellenza : l'attività commerciale, gestita dalla stessa famiglia da almeno 3 generazioni per oltre 70 anni nello stesso settore merceologico e nello stesso locale all'interno del perimetro "città storica".

- Attività Storica di Eccellenza : l'attività commerciale, gestita dalla stessa famiglia da almeno 3 generazioni per oltre 70 anni nello stesso settore merceologico, anche se non nello stesso locale, ma sempre all'interno della "città storica".

Sempre nello stesso anno viene promosso un protocollo di intesa tra il Comune di Roma e la Soprintendenza per i beni architettonici di Roma, Arch. Federica Galloni (Direttore Regionale del Lazio del Ministero dei Beni Culturali), teso alla valorizzazione, promozione e sostegno delle attività storiche di eccellenza di Roma.

Il Consiglio direttivo dell’Associazione è così formato : Presidente : Stefano Pizzolato (nella foto in alto a destra) | Presidente Onorario : Leonida Fassi | Vice-Presidente : Nazzareno Giolitti | Vice-Presidente : Fernando Terracina | Consigliere : Giuseppe Ciampini | Consigliere : Francesco Bertoletti

ASSOCIATION OF HISTORICAL STORES OF EXCELLENCE IN ROME

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n December of 2008 the Association of Historical Shops and Tradition of the historic center of Rome is formed by the order of five business men representing the Historical Shops of Rome: Stefano Pizzolato (Tebro – Biancheria dal 1867), Nazzareno Giolitti (Giolitti 1900), Fernando Terracina (Terracina Stores from 1928), Giuseppe Ciampini (Bar Ciampini 1941) and Ernesto Hausmann (Hausmann & Co. watches since 1794).

The Association collects historical shops of excellence in Rome that are able through their organization, history, tradition, passion, knowledge and ability to meet future challenges of the market and be a representation for the city as witness of entrepreneu rship.

The Historical shops of excellence of Rome are characterized by activities that operate in compliance with national laws and municipal authorities, in accordance with the rules on trade and security in the workplace, and in compliance with both Italian and foreign customers.

The Association has as its objective the promotion, protection, development and dissemination of knowledge of the business history of excellence in Rome.

22 The main objectives are: 1) enhance the business history of Rome; 2) create a synergy with the City of Rome and other institutions to develop knowledge of business activities abroad and using historical tourism circuits in Rome; 3) protect the business history of Rome; 4) to promote initiatives and proposals concerning regulations governing trade and the anti to illegal organization and enhancement of the historic center of Rome; 5) promote among its members the use of reference material to the City of Rome in the commercial and social.

In May of 2010 the name of the association is changed to: Associazione dei Negozi Storici di Eccellenza di Roma - (Association of the Historical Stores of Excellence in Rome).

The initiative is being taken further to the approval of Resolution 10/2010 by the City of Rome establishing the Register of Historic Shopping for Excellence in Rome, sponsored by the Hon. Dino Gasperini (Mayor's representative to the Historic Centre of Rome) and Hon. Francesco de Micheli (City Councilman), which regulates the activities of the historical category of excellence in the City of Rome.

- Historical Shops of Excellence: The business, run by the same family for at least three generations for over 70 years in the same industry sector and in the same area within the perimeter of "historical city".

- Historical Activities of Excellence: the business, run by the same family for at least three generations for over 70 years in the same industry sector, although not in the same room, but always within the perimeter of "historical city".

In the same year a Memorandum of Understanding between the City of Rome and the Superintendence for the architectural heritage of Rome, Arch Federica Galloni, aimed to enhance, promote and support the Historical activities of excellence in Rome.

The Governing Council of the Association is thus formed: President: Stefano Pizzolato (photo in the upper right corner) | Vice-President: Nazzareno Giolitti | Vice-President: Fernando Terracina | Advisor : Giuseppe Ciampini | Advisor: Francesco Bertoletti

R O M A N A R T & P H O T O WA L K S | i s s u e n o 2 | P R I M AV E R A - S P R I N G 2 0 1 9

PASSEGGIATE ESPERIENZIALI D’ARTE E FOTOGRAFIA Piano dell’opera (12 volumi) EXPERIENTIAL ART AND PHOTO WALKS Publication plan (12 volumes) 9 • Villa Borghese 8 • Castel Sant’ Angelo

6 • Basilica di San Pietro Saint Peter’s Basilica 5 • Piazza Navona

2 • Pantheon 12 • Trastevere and the Ghetto

Da collezionare: il poster NeoPittorialista del Pantheon di Ca’ Art Studio Image Factory, e la cartolina “Roma sparita” del pittore Ettore Roesler-Franz.

4 • Piazza di Spagna Spanish Steps 1 • Fontana di Trevi Trevi Fountain

11 • Basilica of Santa Maria Maggiore

10 • Altare della Patria Altar of the Fatherland 3 • Colosseo Colosseum 7 • Foro romano Roman Forum

Collect: the Neo-Pictorialist poster of the Pantheon

by Ca’ Art Studio Image Factory, and the “Vanished Rome” postcard by the painter Ettore Roesler-Franz.

Pubblicazione trimestrale. Prossimo numero: giugno 2019 | A quarterly publication. Next issue: June 2019 Abbonamento per il 2019 € 14 (4 numeri) anziché € 28 | Subscription for 2019 € 14 (4 issues) instead of € 28 Lozzi Editori Banca Popolare di Sondrio IBAN IT37I0569603224000004131X61

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