Roman Art & Photo Walks (Passeggiate romane) | issue 3 | Summer 2019

Roman Walks Art & Photo RIVISTA TRIMESTRALE DI ARTE, CULTURA E FOTOGRAFIA CREATIVA | QUARTERLY MAGAZINE OF ART, CULTURE AND CREATIVE PHOTOGRAPHY no 3 | Estate • Summer 2019 | supplemento a • supplement to La Notizia | € 7,00

Passeggiata fotografica esperienziale

Piazza Navona e Palazzo Braschi

Experiential photo walk

Piazza Navona and Palazzo Braschi

Jobs e Fellini: foto ispirate a

Intuizione e creatività

Jobs and Fellini: photos inspired by

Intuition and Creativity

Alla scoperta di storie, esperienze, personaggi, miti, vizi e virtù della Città Eterna. E dell’artista che è in te.

Discovering Stories, Experiences, Characters, Myths, Vices and Virtues of the Eternal City. And the Artist Within You. LO Z Z I E D I T O R I I N C O L L A B O R AT I O N W I T H T H E N E W S PA P E R L A N O T I Z I A & C A’ A R T S T U D I O

CENTS

Piazza della Rotonda PHOTO BY Floriana Cason

ROMAN ART & PHOTO WALKS | ISSUE NO 3 | ESTATE • SUMMER 2019

Roman Art & Photo Walks Passeggiate romane Titolo d’arte e fotografia

T

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www.artwalksmagazine.com vario testo vario caartstudio.roma@gmail.com testo vario testo

vario testo vario.

REGISTRAZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA, REGISTRO DELLA STAMPA N. 90/2011 DEL 04/04/2011 EDITORE: Lozzi Editori srl rampa

Copertina | COVER PHOTO by Gabriel Rifilato ............

ARTE E PENSIERO CREATIVO

ART AND CREATIVE THINKING

Editoriale: Coraggio e audacia | EDITORIAL NOTE: COURAGE AND AUDACITY ............................................2 Evento: Roman Walks incontra i negozi d’eccellenza | EVENT: ROMAN WALKS MEETS WITH THE SHOP OF EXCELLENCE ................................................4 Biblioteca e cineteca del pensiero creativo | CREATIVE THINKING BOOKS & FILMS LIBRARY ...................8 Occhi che guardano come una fotocamera | EYES THAT SEE AS IF THROUGH A CAMERA ......................70 Il Grande Vecchio | THE GREAT OLD ONE. ................72 Evento artistico dell’estate 2019: Leonardo Maestro universale della conoscenza | SUMMER 2019 ART EVENT: LEONARDO UNIVERSAL MASTER OF KNOWLEDGE ........................................................74 Altri eventi dell’estate 2019 | MORE EVENTS OF SUMMER 2019 IN ROME .........................................75

PASSEGGIATA ROMANA D’ARTE E FOTOGRAFIA CREATIVA

ROMAN ART AND CREATIVE PHOTO WALK.........9

Piazza Navona e il suo Rione Parione | PIAZZA NAVONA AND ITS DISTRICT PARIONE .............................10 Mi chiamo Gaspar Van Wittel | MY NAME IS GASPAR VAN WITTEL .........................................................12 Piazza Navona: Bernini e Borromini le due anime del Barocco | PIAZZA NAVONA: BERNINI E BORROMINI TWO SOULS OF THE BAROQUE .....................17 Raphael Hotel | RAPHAEL HOTEL ...........................24 Hotel nei dintorni di Piazza Navona | HOTELS

NEAR PIAZZA NAVONA .............................................26

Palazzo Braschi e il Museo di Roma | PALAZZO BRASCHI AND THE MUSEUM OF ROME ...........................28 Aneddoti e leggende | ANECDOTES AND LEGENDS ...34 Sette piccoli musei del MIC | SEVEN LITTLE MUSEUMS OF THE MIC ..........................................................36 La tua passeggiata fotografica | YOUR PHOTO WALK ........................................................................42

INCONTRANDO ARTISTI A ROMA

MEETING ARTISTS IN ROME

Il mio nome è Maria Rosaria Caracciolo | MY NAME IS MARIA ROSARIA CARACCIOLO ..........................44 Il mio nome è Francesca Jacobone | MY NAME IS FRANCESCA JACOBONE .............................................54

IMMAGINI DALLA IMAGE FACTORY

IMAGES FROM THE IMAGE FACTORY ..............43

Evento “dietro le quinte”: 15 volte il suono del silenzio | EVENT “BACKSTAGE”. 15 TIMES THE SOUND OF SILENCE ................................................................6 Che cos’è una bella foto? | WHAT MAKES A PHOTO BEAUTIFUL? .........................................................50 Storie dietro le immagini: Intuizione e creatività | STORIES BEHIND THE IMAGES: INTUITION AND CREATIVITY ..........................................................60 Lo staff della Image Factory | THE IMAGE FACTORY STAFF ................................................................76

POSTER E CARTOLINA

POSTER AND POSTCARD

Ca’ Art Studio’s Rome. Piazza Navona ............77 Ettore Roesler Franz’s Vanished Rome .................

delle Mura Aurelie 8/11, 00165 Roma, tel +39.06.96844387, fax +39.06.96844388 email info@lozzieditori.com DIREZIONE EDITORIALE: Roberto Lozzi, Gaetano Pedullà DIRETTORE RESPONSABILE: Gabriel Rifilato ART DIRECTOR: Floriana Cason REDAZIONE: Bruna Condoleo, Pasquale Cortese, Cesare De Bartolomei, Mia Mesty, Armando Moreschi, Diego Mormorio, Gabriella Piotti, Francesco e Pierluigi Roesler Franz, Luca Verdone FOTOGRAFIA: Francesca Boccassini, Rossana Farina, Sandro Lombardo, Alfredo Matacotta Cordella, Livia Mazzani, Federico Porta, Roberto Principali, Roberto Scardoni CONSULENZA EDITORIALE: Anna Connealy, Giorgio Fischer CONSULENZA INTERNET: Francesco Cartei | CONSULENZA LEGALE: Francesco La Rosa | MILANO: Maria Rosa Rota | ARLES: Marcello Mencarini | TRADUZIONI: Stefania Costantini (TperTradurre) SEDE DELLA REDAZIONE: Ca’ Art Studio, via della Camilluccia 643, 00135 Roma, +39.329.9534719 DISTRIBUZIONE NELLE LIBRERIE: Mondo Roma | DIFFUSIONE ON-LINE: Issuu | STAMPA: CSC Grafica, Guidonia | DISTRIBUZIONE NELLE EDICOLE: La Notizia srl (REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA N. 15/2013 - N. 16/2013) | DIREZIONE MARKETING: Elio Alfonsi | CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITÀ: Ready To srl via Costantino Morin 34, 00195 Roma, +39.06.3723110 REGISTRAZIONE SIAE: Sezione OLAF 2018002290 del 18.09.2018

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 1

ROMAN WALKS The Magazine

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oman Art & Photo Walks è la prima rivista italiana di arte, cultura, turismo e fotografia artistica, con l’obiettivo di stimolare la capacità creativa e incontrare quell’artista che è in ognuno di noi.

12 volumi da collezione, con poster Neo-Pittorialista su piazza Navona di Ca’ Art Studio Image Factory, e la cartolina Roma sparita del pittore Ettore Roesler-Franz.

Pubblicazione trimestrale, estate 2019, prossimo numero in uscita a settembre 2019.

Abbonamento a 4 numeri € 14 anziché € 28.

Lozzi Editori Banca Popolare di Sondrio IBAN IT37I 05696 03224 00000 4131X61

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oman Walks is the first Italian art, culture, travel and fine-artphotography magazine, and it aims to stimulate creative ability and help find the artist that is within all of us. 12 collector’s volumes and a Neo-Pictorialist poster of piazza Navona by Ca’ Art Studio Image Factory, and the Vanished Rome postcard by the painter Ettore Roesler-Franz.

A quarterly publication, next issue: September 2019.

Subscription (4 issues) € 14 instead of € 28. Lozzi Editori Banca Popolare di Sondrio IBAN IT37I 05696 03224 00000 4131X61

CORAGGIO E AUDACIA Dietro ogni grande idea c’è coraggio. Dietro ogni grande rischio c’è audacia. STEVEN SPIELBERG Courage is behind every great idea. Audacity is behind every great chance we have to take. STEVEN SPIELBERG

by Gabriel Rifilato

Q

ualche notte fa ho sognato di camminare in un bosco e, sotto una quercia gigante, ho trovato un libro intitolato Il Libro dei Libri. Ero un po’ frastornato e ho giusto pensato che non era facile trovare un libro che mi potesse interessare.

Un libro che sapesse catturare l’attenzione e farti compagnia, portandoti a leggerlo fino alla fine. Incuriosito, ne ho sfogliato alcune pagine cercando di comprenderne i contenuti.

Provai però, subito, una certa seduzione leggendo di una gabbia che racchiudeva i sogni, citata nella favola di una scrittrice, e decisi di sfogliare altre pagine del libro, delle quali ricordo ancora alcune parole. Un artista spiegava come la natura morta, in fotografia, è un mezzo per strappare un segreto alle cose e che l’opera d’arte dovrebbe avere la funzione di migliorare il mondo. Cominciavo quindi a sentirmi a mio agio, e ad avere l’impressione di essere nel posto giusto. Continuo a sfogliare il libro e trovo, nelle pagine successive, il testo di un grande innovatore americano che ammoniva contro il rumore delle opinioni altrui, aprendo un simposio con altri autori che rispondevano, a loro volta, sulle potenzialità umane che spesso rimangono inespresse, sulla ricerca di un dogma compatibile con le infinite possibilità di noi esseri umani sul costume immacolato delle ragazze Mong. Al di sotto di alcune illustrazioni, altri artisti scrivevano sui mille ruoli di una donna che permettono ancora di sognare, su Pinocchio che dà spazio alla sua voce interiore e sul vedere la realtà senza che la percezione sia filtrata dalle aspettative. I sogni, mi imbatto a leggere in una delle pagine finali, ci aiutano e ci trasmettono la purezza di una figurazione e poi resto attratto da alcune belle citazioni del Buddha e del Dalai Lama. Riconosco un’immagine di Roma sotto la quale c’è scritto piazza Navona è un po’ il teatro del mondo! e che ci sono tesori racchiusi in un fazzoletto di terra nella città. In altre pagine leggo con interesse della sbalorditiva attualità di Leonardo, dell’architetto americano Richard Meier, della Mano di Costanza De Cupis e la descrizione di una luce che illumina la stanza in cui una donna sussurra dolci parole scritta da un regista cinematografico italiano. Un’artista americana, all’inizio di un capitolo, invita a mettere su carta ciò che gli occhi vedono. Un artista francese le fa eco dicendo che ammira coloro per i quali un'opera è un mistero. Poco oltre, un filosofo italiano racconta di una donna che aveva vissuto come donna, pur non essendo né donna né uomo, e poi le confessioni di due grandi donne italiane: ho creato un piccolo impero, fatto d’amore, sacrifici, passione e lavoro, dice la prima, mentre l’altra: sarebbe meglio insegnare alle bambine ad essere coraggiose invece che perfette. Un’artista italiana è l’autrice delle ultime parole che ricordo: il fotografo, come il poeta, vede dentro la vita delle cose.

A quel punto ho chiuso il libro. Ho provato una sensazione di sorpresa per quel raro concentrato di menti, anime, cuori che battevano per raccontare le loro storie. Accomunati dalle pagine di un libro, dalle strade che percorrono (le strade dove si incontrano), e dalle loro immagini (le immagini che creano). Sul retro della copertina del libro c’era un ringraziamento al lettore: Con il coraggio e l’audacia necessari a correre un rischio.

2 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

A

few nights ago I dreamed of walking in a forest when, under a giant oak tree, I found a book called The Book of Books. I was a little dazed and just thought it wasn't easy to find a book that could interest me. A book that could capture your attention and keep you company, make you read it right through to the end.

Intrigued, I skimmed through a few of its pages, trying to understand its contents.

Somehow, I was immediately seduced by it, reading of a cage that contained dreams, a quotation contained in a writer's story, and I decided to browse through more pages of the book, of which I still remember a few words. An artist explained how still life, in photography, is a means to elicit a secret from things and that a work of art should have the function of improving the world. I now was beginning to feel at ease, to have the impression of being in the right place. I continued to browse through the book and, in the next pages, found a text by a great American innovator who warned against the noise of the opinions of others, opening a symposium with other authors who responded, in turn, regarding human potential that often remains unexpressed, the search for a dogma compatible with the infinite possibilities belonging to us human beings, and the immaculate dress of Mong girls.

Beneath some of the illustrations, other artists wrote about the thousand roles of a woman, which still allow us to dream, about Pinocchio, who gives space to his inner voice, and about seeing reality without perception being filtered by expectations. I came across reading one of the final pages: Dreams help us and transmit to us the purity of a figuration and then I was attracted by some beautiful quotations from Buddha and the Dalai Lama. I recognized an image of Rome under which there was written In a way, Piazza Navona is the theatre of the world!, and that there are treasures enclosed in a little patch of land within the city. On other pages, I read with interest of the stunning current relevance of Leonardo, of the American architect Richard Meier, of the Hand of Constanza De Cupis, and also the description of a light which illuminates the room in which a woman whispers sweet words, written by an Italian film director. An American artist, at the beginning of one of the chapters, calls for putting on paper what the eyes see. A French artist echoes this by saying that he admires those for whom a work of art is a mystery. A little further on, an Italian philosopher tells of a woman who had lived as a woman, although she was neither a woman nor a man, and then the confessions of two great Italian women: I have created a small empire, made of love, sacrifices, passion and work, says the first, while the other explains: We must teach girls to be bold rather than perfect. An Italian artist is the author of the last words I can remember: The photographer, like the poet, sees into the life of things. At that point, I closed the book. I felt a sensation of amazement for that rare concentration of minds, souls, hearts beating to tell their stories, united by the pages of a book, by the roads they travel (the streets where they meet), and by their images (the images they create). On the book's back cover was a thank you to the reader: With the courage and audacity needed to take a risk.

Ca’ Art Studio Image Factory

ABOUT

EDITORIALE

EDITORIAL NOTE

Neo Pictorialism CA’ ART STUDIO’S ART & PHOTO WALKS

Neo Pittorialismo

Immagini neo-pittorialiste tratte dalle Passeggiate d’arte e fotografia della Ca’ Art Studio Image Factory: la Via Sacra (nella pagina di sinistra), Palazzo Braschi (in questa pagina, in alto a sinistra), la colonna dell’Odeon di Domiziano (in alto a destra), piazza Navona (in basso) Neo-pictorialist pictures from the Ca’ Art Studio Image Factory’s Art and Photo Walks: the Via Sacra (on the left page), Palazzo Braschi (on this page, above on the left), the column of the Odeon of Domitian (above on the right), piazza Navona (below) ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 3

ROMAN WALKS INCON EVENTO ARTISTICO D

Le immagini della presentazione del secondo numero della rivista, che ha avuto luogo in co

Roman Walks Meets with the Shops of Excellence. Photos from the presentation of the second issue of the magazine,

L

a copertina del secondo numero della rivista (QUI IN ALTO).

In queste pagine gli autori di Ca’ Art Studio Image Factory incontrano i Negozi d’Eccellenza per dar vita alla nuova partneship.

The cover of the second issue of the magazine (above).

The authors of Ca’ Art Studio Image Factory meet with the Shops of Excellence to give life to their new partnership.

1 • Francesco Roesler Franz 2 • Franco Lozzi (a sinistra | on the left) 3 • Roberto Lozzi (editore | publisher) 4 • Stefania Costantini 5 • Nazzareno Giolitti 6 • Stefano Pizzolato & (di spalle | on the right) Elio Alfonsi 7 • Pasquale Cortese (a sinistra | on the left) & Gabriel Rifilato (direttore | editor in chief) 8 • Nadia Tavoletta 9 • Alfredo Matacotta Cordella (al centro | in the middle) & Francesca Boccassini 10 • Armando Moreschi (a sinistra | on the left) & Ann Johansson 11 • Da sinistra a destra (from left to right): Stefania Costantini, Pierluigi Roesler Franz, Filippo Attili, Francesco Roesler Franz, Leonida Fassi, Gabriel Rifilato 12 • Armando Moreschi 13 • Floriana Cason (art director) & Gabriel Rifilato 14 • Leonida Fassi 15 • Gaetano Pedullà (editore | publisher) & Floriana Cason 16 • Nazzareno Giolitti (a sinistra | on the left) & Leonida Fassi 17 • La rivista da Giolitti | The magazine at Giolitti’s 18 • Rita Perra 19 • Roberto Lozzi (editore | publisher) 20 • A sinistra (on the left) Pierluigi e Francesco Roesler Franz, a destra (on the right) Stefano Pizzolato e Gaetano Pedullà 21 • La Notizia da Giolitti (La Notizia newspaper at Giolitti’s)

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TRA I NEGOZI D’ECCELLENZA

ELLA PRIMAVERA 2019 | SPRING 2019 ART EVENT

o llaborazione con l’Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma, sabato 13 aprile 2019 da Giolitti, Roma.

, which took place in collaboration with the Association of Historical Shops of Excellence in Rome, on Saturday April 13th, 2019, at Giolitti’s, Rome.

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IMAGES IMMAGINI Footnotes

BACKSTAGE CREATIVE PHOTOGRAPHY WORKSHOPS BY CA’ ART STUDIO IMAGE FACTORY

15 volte il Suono del Silenzio: un tableau vivant e una mostra dello Studio.

15 Times the Sound of Silence: a Studio’s tableaux vivant and exhibition.

I

n 2017 the Studio presented one of its most original and most successful photographic exhibitions at the Tordinona Theatre in Rome.

With the title Quindici volte il suono del silenzio.

Scenografia di un dipinto (“Fifteen Times the Sound of Silence. Scenography of a Painting”), photographic works of scenic transposition (“tableau vivant” in NeoPictorial style) were shown to the public. These works were freely inspired by seven works from art history, in the visual interpretations realized by Gabriel Rifilato and six Factory authors: Francesca Boccassini Bianconi, Floriana Cason, Alfredo Matacotta Cordella, Livia Mazzani, Roberto Principali, Danilo Rossi.

From the seven individual works, a further collective work was then created, that is, the surrealist image here on the right, the result of the assembling of the seven original photographs. The assembly work was carried out by following the idea that Balthus himself had put behind his painting The Street (1933): in it, we can clearly see various characters that meet by chance on a street. In the case of the Image Factory exhibition, the street was from ancient Rome, in a nocturne setting. The characters included painters, artists, acrobats, dancers, seers and prostitutes in a casual encounter. The title of the collective work, and of the exhibition related to it, was elaborated using the surrealist technique of the “exquisite corpse”: each author conceived and wrote an expression inspired by the vision of the image. The various expressions were then put together to make the sentence “Fifteen Times the Sound of Silence.” The works included are (left to right in the big image below): Cassandra

BY Floriana Cason | PHOTOS BY Gabriel Rifilato, Livia Mazzani, Floriana Cason

N

el 2017 lo Studio ha presentato al teatro Tordinona di Roma una delle sue mostre d’arte fotografica più originali e di maggior successo. Con il titolo Quindici volte il suono del silenzio.

Scenografia di un dipinto, sono stati mostrati al pubblico i lavori fotografici di trasposizione scenica (“tableau vivant” in stile Neo-pittorialista), liberamente tratti da 7 opere delle storia dell’arte, nella interpretazione visiva che ne hanno fatto Gabriel Rifilato e i 6 autori della Factory espositori: Francesca Boccassini Bianconi, Floriana Cason, Alfredo Matacotta Cordella, Livia Mazzani, Roberto Principali, Danilo Rossi. Dalle 7 opere individuali è stato poi creato un ulteriore lavoro corale: l’immagine surrealista qui in basso, frutto dell’assemblaggio delle 7 fotografie originali. Il lavoro di assemblaggio è stato realizzato seguendo l’idea che lo stesso Balthus aveva messo dietro il suo dipinto La strada (1933): in essa si distinguono vari personaggi che si incontrano casualmente lungo una strada. Nel caso della mostra della Image Factory, la strada era di Roma antica con ambientazione notturna. I personaggi comprendevano pittori, artisti, saltimbanchi, danzatori, veggenti e prostitute nel loro casuale incontro. Il titolo del lavoro corale, e della relativa mostra, è stato elaborato utilizzando la tecnica surrealista del “cadavere squisito”: ogni autore ha ideato e scritto un’espressione suscitata dalla visione dell’immagine. Le varie espressioni sono state quindi montate tra loro per comporre la frase “Quindici volte il suono del silenzio”. Le opere incluse in questo lavoro sono (da sinistra a destra, nell’immagine grande a lato): Cassandra prega Minerva di Jérome-Martin Langlois, La strada di Balthus, Parisian Women in Algerian Costume, The Harem di Pierre-Auguste Renoir, La danza di Henri Matisse, Louise O’Murphy di François Boucher, Hand with Reflecting Sphere di M. C. Escher, Sketching His Wife di Paul Helleu.

Il Cadavere Squisito, un metodo creativo surrealista

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Nel 1925 in Francia, nei salotti surrealisti con André Breton, Man Ray e Joan Miró, venne per la prima volta pronunciata la frase: Il cadavere squisito berrà il vino novello.

L’idea era quella di comporre una frase collettiva: su un foglio piegato, cosicché nessuno dei partecipanti poteva leggere quello che era stato scritto, il primo autore scriveva un nome, il secondo un aggettivo, il terzo un verbo e così via. Assemblando le varie parole, veniva generata una frase dal significato surreale, opera di tutti gli autori protagonisti. André Breton trasformò questa prassi, nata un po’ per gioco, in uno strumento creativo con la funzione di fondere le creatività individuali in un risultato finale, collettivo, con una propria anima.

The “Exquisite Corpse”, a Surrealist Creative Method In 1925 in France, in the surrealist salons involving André Breton, Man Ray and Joan Miró, the phrase was pronounced for the first time: “The exquisite corpse shall drink the new wine.” The idea was to compose a sentence in a collective manner. The first author would write a subject, the second an adjective, the third a verb, and so on. The sheet on which one wrote was previously folded, so that none of the participants could read what had been written by the previous participant.

By assembling the various words, a phrase with a surreal meaning was created, the work of all the participating authors.

André Breton transformed this practice, which was actually born as a game, into a creative tool of the surrealist community of the time.

The “exquisite corpse” had the function of uniting the individual creativity of a group, merging them into a collective, final result with a soul of its own.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 7

15 Times the Sound of Silence BY Gabriel Rifilato

Imploring the Vengeance of Minerva against Ajax

by Jérome-Martin Langlois, The Street by Balthus, Parisian Women in Algerian Costume (The Harem) by Pierre-Auguste Renoir, Dance by Henri Matisse, Louise O'Murphy by François Boucher, Hand with Reflecting Sphere by M.C. Escher, and Sketching His Wife

by Paul Helleu.

5 FILMS FOR THE RIGHT

SIDE OF THE

C

Brain

inque film da guardare in Estate per sviluppare il lato destro del cervello.

BIBLIOTECA E CINETECA DEL PENSIERO CREATIVO | CREATIVE THINKING BOOKS & FILMS LIBRARY

E

1903 iniziò a pubblicare Camera Work, una rivista d’avanducare lo sguardo di Roswell guardia che dava voce, con parole e immagini, al moviAngier (ZANICHELLI, 2008). Un mento da lui fondato, la Photo Secession. Fu la prima testo innovativo che offre ai rivista di fotografia a prolettori una panoramica esaustiva sul mulgare un punto di vista ritratto fotografico. Lo sguardo del estetico piuttosto che tecfotografo come parte integrante del nico. soggetto raffigurato: l’azione di colui che guarda si manifesta nelWhy Photographs Work by l’istante dello scatto, transitorio George Barr (ROCKY NOOK, quanto un batter di ciglia e insieme infinito come una pic- 2010). George Barr analyzes cola eternità. Un manuale teorico e un testo CREATIVE THINKING di riferimento per la pra52 striking images by tica del ritratto fotograsome of the world’s top fico. photographers. Accompanying Barr’s analysis of each image is an explanation by the photographer describing the circumstances of making the image, including not only the how, but also the why. Also included is A Journey to Rome di Daeach photographer’s niele Ohneiser (PALOMBI biography, a reference to EDITORI, 2016). L'irresistihis or her websites and bile richiamo della mirapublications, and brief bilia urbis ha acceso la SUMMER LIBRARY technical descriptions of fantasia di poeti, pittori, the equipment used in storiografi, architetti Libri consigliati per l’estate making each image. che, non di rado, giunti a Suggested books for the Summer Roma, decidevano di reThe Minor White Years, starvi. Quello che la vena 1952-1976 (APERTURE MApittorica e la tecnica di Danièle Ohnheiser ha raffigurato, GAZINE, 2012). Published on the occaè il ritratto di una Roma che alsion of its sixtieth anniversary, this is berga nell'immaginario collettivo, the first ever anthology of Aperture restituita con il volto e l'atmosfera magazine. A selection of the best criche più le appartengono. tical writing from the first 25 years of the magazine, the period spanning Camera Work di Alfred Stieglitz (TAthe tenure of cofounder and editor SCHEN, 2008). Un libro fotografico Minor White. Aperture was establicon il meglio della leggendaria rished in 1952. vista fotografica di Stieglitz che nel

BOOKS &

Rashomon (Rashōmon)

by Akira Kurosawa (1950) Il sale della Terra (The Salt of the Earth)

by Wim Wenders (2014) 21 grammi (21 Grams)

by A. G. Iñárritu (1959) Mio zio d'America (Mon oncle d'Amérique)

by Alain Resnais (1980) La Bella e la bestia (La Belle et la Bête)

by Jean Cocteau (1946)

FILMS

WALK PA S S E G G I AT E R O M A N E D ’A R T E E F O T O G R A F I A C R E AT I V A | R O M A N A R T & C R E AT I V E P H O T O W A L K S

The

Piazza Navona. Itinerario istruttivo diviso in dodici stazioni, giornate o volumi, per ritrovare con facilità tutte le antiche e moderne magnificenze di Roma.

Piazza Navona. Educational itinerary divided into twelve days, or volumes, to easily find all the ancient and modern beauties of Rome.

IL RIONE PARIONE | The District of Parione

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MI CHIAMO VAN WITTEL | My Name Is Van Wittel 12 DUE ANIME DEL BAROCCO | Two Souls of Baroque 17 RAPHAEL HOTEL | Raphael Hotel

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PALAZZO BRASCHI | Palazzo Braschi

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ANEDDOTI E LEGGENDE | Anecdotes and Legends 34 LA TUA PASSEGGIATA | Your Photo Walk CONSIGLI PER LE FOTO | Tips for Your Photos

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ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 9

ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA: PIAZZA NAVONA

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1 • Museo dell'Ara Pacis |

Museum of Ara Pacis

2 • Teatro Tordinona |

Tordinona Theatre

3 • Piazza Navona |

Piazza Navona

4 • Fontane del Nettuno e del

Moro | Fountains of the Nettuno and the Moro

5 • Raphael Hotel |

Raphael Hotel

6 • Fontana dei 4 Fiumi |

Fountain of the 4 Rivers

uanti tesori in questo fazzoletto di terra! L’origine del nome piazza Navona, ma sarà oggetto di un prossimo percorso della è del tutto sconosciuto. Chi dice che viene da un muro an- rivista. A parte le due piazze principali il Rione è ricco di chiese tico, enorme, forse dello Stadio di Domiziano. Tale muro e palazzi ognuno dei quali meriterebbe richiederebbe numesarebbe stato chiamato dal popolo Parietone da cui il nome Pa- rose pagine per la sola descrizione. Vorrei solo ricordare: Palazzo rione. Molto improbabile. Altri (Stefano Piale, La città di Roma Braschi, Palazzo Massimo, Palazzo Nardini, Palazzo Orsini Pio 1826) si azzardano a dire che il nome derivi Apparitores, cioè Man- Righetti in Piazza del Biscione, Palazzo Doria Pamphilj, Palazzo datari, o Cursori della Curia; gli Apparitores sarebbe diventato Pa- della Cancelleria e la piccola Farnesina ai Baullari. Le chiese più rione. Anche questa etimologia sembra tirata per i capelli. Lo importanti sono: Santa Maria in Vallicella, detta la Chiesa stemma del Rione è un ippoNuova, la Basilica di San grifo rosso in campo bianco Lorenzo in Damaso, la PIAZZA NAVONA E IL SUO RIONE volto a sinistra. L’ippogrifo è Chiesa di Sant’Agnese in una creatura alata, piuttosto Agone, la Chiesa di San mitico; un incrocio fra un caPantaleo, la Chiesa di San vallo e un grifone, con testa Tommaso in Parione, la e ali di aquila, zampe anteChiesa di San Nicola dei riori e petto di leone ed il Lorenesi, la Chiesa di resto del corpo da cavallo; inSanta Barbara dei librai. somma un bel pasticcio!

Molte strade del rione Nel rione vi sono due delle Prezioso gioiello incastonato nel cuore di Roma. hanno nome di mestieri: piazze più importanti della Via dei Cappellari, via dei Piazza Navona and its Parione district.

Roma medievale e barocca.

Baullari, via dei Leutari, A jewel set in the heart of Rome.

Piazza Navona e Piazza di via dei Chiavari, via dei Campo di Fiore come la

by Alfredo Matacotta Cordella Coronari. Chiaro indizio chiama il Piale. della presenza di numeCome tutti sanno la prima rosissime botteghe di arderiva la sua forma dal Circo di Alessandro Severo che poi fu chia- tigiani. Questo prezioso patrimonio di attività artigianali ed mato Agonalis perché ospitava gare di atletica, i Ludi Agonalis. artistiche, sopravvissute fino agli anni Sessanta, è quasi del L’obelisco fu scolpito dai romani con i geroglifici verso la fine del tutto scomparso. Le botteghe artigiane sono rimaste vittima I secolo imitando quelli che venivano dall’Egitto. Fu fatto scolpire di una dissennata politica fiscale che non tutelava affatto attida Domiziano e il suo nome appare sul fusto come “immagine vi- vità che meritavano solo di essere sostenute. Inoltre gli artivente di Ra”. Nel quarto secolo Massenzio trasferì l’obelisco nella giani non hanno potuto resistere alla pressione derivante dal sua tenuta sull’Appia. Con la caduta dell’Impero Romano lo stadio turismo di massa con la sua fame di pizzerie, birrerie, gelaterie, cadde in abbandono e solo verso il quattrocento cominciò a tra- paninerie et similia dove la qualità del prodotto è pari al loro sformarsi nella Piazza attuale. Quando Bernini sistemò la piazza basso prezzo. volle l’obelisco di Domiziano sulla sua fontana come omaggio all’Imperatore che era stato il committente dello stadio e dell’obelisco. Infatti in cima all’obelisco è scolpito l’imperatore romano in veste di faraone fiancheggiato da due divinità egiziane diverse su ciascuno dei quattro lati. La scultura in bronzo sopra all’obelisco 1 raffigura una colomba con un ramoscello d’ulivo nel becco; è un omaggio alla famiglia di Innocenzo X, Pamphilj. Per altri dettagli su Piazza Navona vi rimandiamo alle pagine 17 e 18.

La Chiesa di S. Agnese è fabbricata sopra a un lupanare dove la vergine fu condotta per ordine del Prefetto Sinfronio e data in preda ai libertini della città. Miracolosamente Sant’Agnese riuscì a liberarsi dai loro assalti e dai loro insulti. Come già accennato l’altra piazza importante del Rione Parione è Piazza di Campo Di Fiore, ora Campo de’ Fiori, dove vi era il mercato dei grani e tutti i lunedì e sabato quello dei cavalli. Sembra che il suo nome derivi da un prato fiorito che esisteva prima che nel 1456 Papa Callisto III facesse lastricare la piazza nel quadro di un rinnovamento di tutto il rione Parione con l’apertura di nuove strade come via dei Baullari. Presto nacquero nei dintorni di Campo de’ Fiori importanti palazzi come il Palazzo della Cancelleria e Palazzo Farnese che diedero vita e ricchezza a tutta la zona. La piazza era anche il 2 luogo delle esecuzioni capitali; la vittima più nota fu il filosofo 5 Giordano Bruno che il 17 febbraio 1600 vi fu denudato, legato a un palo e bruciato vivo. Devono passare quasi tre secoli perché questa esecuzione sia ricordata col bel monumento al centro della piazza. Nonostante la forte ostilità del mondo ecclesiastico la scultura fu commissionata allo scultore Ettore Ferrari, noto massone e anticlericale, ed inaugurata il 9 giugno 1889. Campo de’ Fiori è stranamente l’unica piazza storica di Roma dove non c’è una chiesa. Non è inclusa, per necessità, nella nostra passeggiata a

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PARIONE

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ANCIENT AND MODERN BEAUTIES OF ROME : PIAZZA NAVONA

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his patch of land holds in fact so many treasures! The origin of its name is unknown. Some say it derives from a huge ancient wall, perhaps from Domitian’s Stadium.

The people would have called this wall a “Parietone”, hence the name Parione. However, this is very unlikely. Others (Stefano Piale, La Città di Roma 1826) venture to say that the name derives from “Apparitores”, that is Emissaries, or Messengers of the Curia; Apparitores would then have become Parione. This etymology also seems a bit far-fetched.

The district’s coat of arms is a left-facing red hippogriff on a white background. The hippogriff is a legendary winged creature; a cross between a horse and a griffin, with the front legs and tail of a lion, the hind legs of a horse and the head and wings of an eagle; in short, a bit of a mismatch!

Two of the most important squares from medieval and Baroque Rome are in this district, Piazza Navona and Piazza di Campo di Fiore, as Stefano Piale calls it.

1 As everyone knows, Piazza Navona was created from the Circus of Alexander Severus and called Agonalis, because it hosted the Ludi Agonalis public games. The Romans engraved the hieroglyphics on the obelisk towards the end of the 1st century, imitating those from Egypt.

Domitian ordered the engravings to be done and he himself is described on the shaft as being the “living effigy of Ra.” In the 4th century, Maxentius moved the obelisk to his estate on the Appian Way. The stadium fell into disrepair after the fall of the Roman Empire, and it wasn’t until around the 15th century that it started to become the square it is today. When Bernini

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started working on the square, he wanted Domitian's obelisk on his fountain as a tribute to the Emperor who had commissioned the stadium and the obelisk. Indeed, the Roman emperor is carved in the form of a pharaoh at the top of the obelisk, flanked by two different Egyptian gods on each of the four sides. The bronze sculpture on top of the obelisk depicts a dove with an olive branch in its beak; this is a tribute to Pope Innocent X’s family, the Pamphiljs. You can find more details about Piazza Navona on pages 17 and 18.

The Church of S. Agnese is built above a brothel, where the virgin was taken by order of Prefect Sempronius and left at the mercy of the city’s Libertines.

Miraculously, St. Agnes managed to free herself from their abuse and insults.

As previously mentioned, the other important square in the Parione District is Piazza di Campo Di Fiore, today Campo de’ Fiori, where there was a grain market and, every Monday and Saturday, a horse market. It seems that the name derives from a meadow of flowers that was there before Pope Callistus III had the square paved in 1456, as part of the renovation works that were taking place throughout the Parione district, which also included the opening of new roads like Via dei Baullari. Not long after, important buildings like Palazzo della Cancelleria and Palazzo Farnese were built around Campo de’ Fiori, bringing life and wealth to the whole area. The square was also where capital punishments took place; the most famous victim was the philosopher Giordano Bruno, who on February 17th, 1600, was stripped naked, tied to a pole and burned alive. It wasn’t until almost three centuries later that this execution was commemorated with the beautiful monument in the centre of the square. Despite strong opposition from the ecclesiastical world, the sculpture was commissioned to the sculptor Ettore Ferrari, a well-known mason and anticlerical, and inaugurated on June 9th, 1889. Oddly, Campo de’ Fiori is the only historic square in Rome without a church. It wasn’t possible to include the square in our walk to Piazza Navona, but it will be featured in a forthcoming issue of the magazine.

Aside from the two main squares, there is also an abundance of churches and magnificent buildings in the district, but it would require too many pages to describe each one with the attention they deserve. I would, however, just like to mention: Palazzo Braschi, Palazzo Massimo, Palazzo Nardini, Palazzo Orsini Pio Righetti in Piazza del Biscione, Palazzo Doria Pamphilj, Palazzo della Cancelleria and the small Farnesina ai Baullari. The most important churches are: Santa Maria in Vallicella, known as the New Church, the Basilica di San Lorenzo in Damaso, the Church of Sant’Agnese in Agone, the Church of San Pantaleo, the Church of San Tommaso in Parione, the Church of San Nicola dei Lorenesi, the Church of Santa Barbara dei Librai.

Many streets in the district are named after trades: Via dei Cappellari (hatters), Via dei Baullari (trunk makers), Via dei Leutari (luthiers), Via dei Chiavari (locksmiths), Via dei Coronari (rosary makers). This clearly indicates the presence of numerous artisan shops. Unfortunately, this precious heritage of artisanal and artistic activities, which survived until around the 1960s, has now almost completely disappeared. Artisan shops were victims of a senseless fiscal policy that in no way protected activities that needed only to be supported. Furthermore, artisans were unable to resist the pressure created by mass tourism, with its hunger for pizzerias, pubs, ice cream parlours, sandwich bars and the likes, where low prices equalled low quality.

7 • Chiesa di Sant’Agnese in

Agone | Church of Saint Agnese in Agone

8 • Museo dei Gladiatori |

Gladiator Museum

9 • Palazzo Braschi e Museo di Roma | Palazzo Braschi and the Museum of Rome

10 • Colonna dell'Odeon |

Column of the Odeon

11 • Chiesa di San Luigi dei Francesi | Church of Saint Luigi dei Francesi

12 • Ristorante Collegio |

Collegio Restaurant

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ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA: PIAZZA NAVONA

“Sono conosciuto in Italia come Gaspare Vanvitelli e il mio amore per Roma, e per l'Italia in generale, è sconfinato”.

“I’m known in Italy by the name of Gaspare Vanvitelli. My love for Rome, and for Italy in general, is boundless”.

VAN WITTEL Passeggiata d’arte e fotografia a Piazza Navona.

Van Wittel. Art and Photo Walk to Piazza Navona.

by Pasquale & Chiara Cortese

Luigi Vanvitelli Ritratto di Gaspare Vanvitelli

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l mio trasferimento a soli ventuno anni, nella città eterna ha fatto si che io sia conosciuto in Italia come Gaspare Vanvitelli. Il mio amore per Roma, e per l'Italia in generale, è sconfinato: amo vedute e paesaggi di questo meraviglioso paese tant’è che le mie opere hanno aperto la strada al vedutismo settecentesco e mostrato la realtà dell’Italia, così come appare ai fortunati viaggiatori del Grand Tour.

Ho lavorato anche nel nord Italia, e poi giù fino a Napoli e Messina.

Ma la mia passione è qui; non posso che fare di Roma il mio soggetto prediletto. Ci sono arrivato nel 1675, anno giubilare, e ho iniziato il mio profondo studio del paesaggio urbano che si snoda lungo le rive del Tevere. L'utilizzo della "scatola ottica" mi è stato di grande aiuto nella rappresentazione delle meraviglie che mi circondavano. La passeggiata esperienziale attraverso la quale vi guiderò in quest’appuntamento di Roman Art & Photo Walks ha come punto centrale Piazza Navona (FOTO 2), il cuore pulsante sia del Rione Parione che di tutta la città.

La partenza è dall’ Ara Pacis (FOTO 4), uno dei musei civici della città che ci aspetta inarcata sulle sponde del Tevere, ascoltando il testamento spirituale di Giulio Cesare: "Quando tornai a Roma dalla Gallia e dalla Spagna, sotto il consolato di Tiberio Nerone e Publio Quintilio, portate felicemente a termine le imprese in quelle province, il Senato decretò che si dovesse consacrare un'ara alla Pace augustea nel Campo Marzio e ordinò che in essa i magistrati, i sacerdoti e le vergini vestali celebrassero ogni anno un sacrificio". È con queste parole che Augusto nelle Res Gestae, ci ha tramandato la volontà del Senato di costruire un altare alla Pace, a seguito delle imprese da lui portate a termine a nord delle Alpi tra il 16 e il 13 a.C. La dedicatio dell' Ara Pacis, la sua inaugurazione, ebbe luogo il 30 gennaio del 9 a.C. Il recinto è posto su un grande basamento marmo-

y family, especially my father, my uncle and my brother Angelo, handed love of the Ancient World down to me, in particular of the Roman history - masterfully told by one of my favoured authors, Titus Livius and of its majestic monuments.

When I was just twenty-one years of age, I moved to the Eternal City. This resulted in me being known in Italy by the name of Gaspare Vanvitelli. My love for Rome, and for Italy in general, is boundless: I love the views and landscapes of this wonderful country, so much so that my works paved the way for the landscape painting of the eighteenth-century and showcased the reality of Italy, as it appears to the fortunate travellers of the Grand Tour.

I also worked in northern Italy, and then down south, in Naples and Messina. But my passion is here; I can only make Rome my favourite subject. I arrived in 1675, the year of the Jubilee, and I started my profound study of the urban landscape that winds along the banks of the Tiber. The use of the camera obscura was a great help to me in representing the wonders that surrounded me. The experiential walk along which I will be guiding you during this appointment of Roman Art & Photo Walks has Piazza Navona (PHOTO 2) as its central point, the beating heart of both the Parione district and the whole city.

The starting point is from the Ara Pacis, (PHOTO 4), one of the civic museums of Rome. The city awaits us, arched upon the banks of the Tiber, while listening to the spiritual testament of Julius Caesar: “When I returned to Rome from Gaul and Spain, under the consulate of Tiberius Nero and Publius Quinctilius, having brought operations to a successful end in those provinces, the Senate decreed that an altar should be consecrated to Augustan peace in Campo Marzio and ordered that within it, every year, magistrates, priests and vestal virgins would make a sacrifice.”

It is with these words from the Res Gestae that Augustus handed down to us the will of the Senate to build an altar to Peace, following the enterprises he had completed in the north of the Alps between 16 and 13 BC. The dedicatio of the Ara Pacis, its inauguration, took place on January 30th, 9 BC. The enclosure is placed on a large marble basement, divided into two parts, the lower one decorated with greenery, the upper one with figures, with mythical scenes at the sides of the two entrances and with a procession of characters on the other sides.

The interior of the enclosure is also divided into two overlapping zones, separated by a palm-decorated band.

Our first stop is at the Teatro Tor di Nona (PHOTO 3), both for its cultural role, and also to remember one of the historical buildings of the city that was painted by Ettore 2

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NOTE ALLA

LETTURA Footnotes

Roman Walks: il piano completo dell’opera è pubblicato sul retro della copertina.

• The Pantheon in Rome, and its districts, is the second of the 12 Roman Walks: a complete plan of the work is published on the back of the cover.

[1] • La Passeggiata è un progetto ideato considerando finalità artistiche e fotografiche: - massimo rilievo al monumento principale e alla sua ubicazione (Pantheon) - includere luoghi del rione di fascino visivo, artistico e di sicura resa fotografica [1] • The Walk is a project conceived for artistic and photographic purposes: - maximum focus on the main monument and its location (Pantheon) - to include places in the district with visual, artistic and guaranteed photographic charm [2] • La Passeggiata fotografica ha luogo: - a piedi per la durata di circa 3 ore - con 12 soste “fotografiche” nei punti d’interesse del rione (il percorso completo è nelle pagine successive).

[2] • The Photographic Walk: - is about a 3-hour walk - includes 12 “photo” stops in places of interest in the district (the exact route can be found on the following pages).

[3] • I colonnini di testo laterali contengono le didascalie delle foto e le informazioni tecniche: “le ricette” per scattare foto come quelle pubblicate in queste pagine.

[3] • The columns of text down the side of the pages contain photo captions and technical information: "recipes" for taking photos like those published in this magazine.

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Gaspare Vanvitelli Roma, Piazza Navona

l Pantheon a Roma, con i Idellesuoi rioni, è la seconda 12 Passeggiate di

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FACTORY PhotoTips

Photo 1 (PAGE 11) Piazza Navona, dettaglio di un’artista all'opera: Floriana Cason. iazza Navona, detail of an artist at work: Floriana Cason.

Canon EOS 6D | Canon 1635mm | 30mm | iso 800 | ƒ/11 | 1/250| Manual | Spot | Lightroom processing Federico Porta Photo 2 (PAGE 13) Con questa inquadratura di piazza Navona abbiamo cercato, assieme agli autori della Image Factory, di ritrovare il punto di osservazione dal quale Gaspar Van Wittel fece il suo dipinto. L’altezza dal suolo è perfettamente la stessa (secondo piano), ma l’angolazione diversa è dovuta alla vista da Palazzo Braschi, dove eravamo noi, mentre Van Wittel era all’adiacente Palazzo De Torres.

Lo spirito della piazza, comunque, sembra “còlto” con la stessa atmosfera, a tarda mattinata. n this photo of Piazza Navona, we tried ‒ together with the authors of

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ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA: PIAZZA NAVONA reo, suddiviso in due parti, quella inferiore vegetale, quella superiore figurata, con scene mitiche ai lati dei due ingressi e con un corteo di personaggi sugli altri lati. L'interno del recinto si presenta, anch’esso, diviso in due zone sovrapposte e separate da una fascia decorata a palmette.

Al Teatro Tor di Nona (FOTO 3) è destinata la nostra prima sosta, sia per la funzione culturale che svolge, sia per ricordare uno degli edifici storici della città che erano stati rappresentati da Ettore Roesler Franz prima che la costruzione dei muraglioni sul Tevere ne spostassero l’ubicazione. La storia del teatro passa attraverso tre teatri storici dal 1670 al 1888, e una ultima e definitiva ricostruzione che vide anche il temporaneo cambio di denominazione, in Teatro Pirandello; ma solo per un paio di decenni. Pochi passi dirigendosi verso piazza Navona e scopriamo la Casa di Fiammetta. L'edificio, seppure trasformato dalle semplici e gradevoli strutture originarie, conserva tuttora un fascino ed un alone di mistero e romanticismo che i tanti secoli trascorsi non sono ancora riusciti a cancellare. Interessante la storia di Fiammetta la quale, nella Roma rinascimentale, operò il mestiere più antico del mondo: le prostitute si dividevano in diverse categorie: "cortigiane da lume o da candela" di infima condizione, "da gelosia e da impannata", che sostavano dietro le imposte della finestra ed attiravano i clienti, "domenicali", che esercitavano il mestiere solo di festa, e "cortigiane oneste", donne agiate con buon livello culturale, abituate a frequentare persone di rango, capaci all'occorrenza di recitare una poesia o di sostenere una dotta discussione,

alla quale categoria, naturalmente, Fiammetta apparteneva. Uno sguardo al Collegio germanico ungarico per inquadrare fotograficamente a metà del prospetto, un'edicola costituita da un tabernacolo convesso con timpano a cuspide all'interno del quale viene custodita l'immagine della Madonna in preghiera. Ci si apre ora lo scenario della magnifica Piazza Navona (FOTO 2-5-6-7-9-10).

Piazza Navona, la più celebre delle piazze romane e italiane, fatta costruire dalla famiglia Pamphilj e nello specifico da Papa Innocenzo X che a tale casato apparteneva. La sua forma è ovale e deriva dallo Stadio di Domiziano, fatto costruire qui dall'omonimo imperatore tra l'85 e l'86 d.C. per celebrare il suo amore per l'atletica e offrire ai cittadini un ulteriore luogo di svago e divertimento. Le sue dimensioni (m 265x106), trat3 14 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

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ANCIENT AND MODERN BEAUTIES OF ROME : PIAZZA NAVONA

the Image Factory ‒ to find the vantage point from which Gaspar Van Wittel did his painting. The height from the ground is exactly the same (second floor), but the angle is different: we took the photo from Palazzo Braschi, whereas Van Wittel was in the adjacent Palazzo De Torres.

The spirit of the square, however, appears to be have been captured with the same atmosphere, late in the morning.

Sony-A700 | Zeiss VarioSonnar 16-80mm | 16mm | iso 200 | ƒ/9.5 | 1/750 | Program | Spot | Elaborazione con Aperture e Photoshop Gabriel Rifilato Photo 3 (PAGE 14) Teatro storico di Roma, dove la Image Factory di Ca’ Art Studio è di casa con le sue mostre e le sue performance.

Un luogo dove si respira la vita e dove si realizzano le idee. Ci troviamo nel foyer durante uno degli eventi organizzati proprio dallo Studio. In questo scatto senza flash è stato necessario elevare gli iso. historic theatre in Rome, now the home of the Image Factory of Ca’Art Studio and its exhibitions and performances. A place that exudes life and where ideas are realized. Here, we find ourselves in the foyer during one of the events organized by the Studio. In this flash-less shot it was necessary to raise the ISO factor.

Nikon D70 | AF-S DX ZoomNikkor 18-70mm | 18mm | iso 800 | ƒ/3.5 | 1/40 | Program | Matrix Floriana Cason Photo 4 (PAGE 14-15) All’ingresso dell’Ara Pacis Augustae c’è questa scritta non solo affascinante ma, espediente necessario da ricordare, “parla” all’osservatore aiutando a collocare geograficamente la nostra foto. La presenza della figura umana, inoltre, oltre alla valenza che può rappresentare per noi la persona raffigurata, dà un contributo determinante all’apprezzamento delle architetture: ne aiuta a stabilire le grandezze e le proporzioni. ot only is the inscription on the entrance to the Ara Pacis Augustae fascinating, it also “speaks” to the observer ‒ an expedient that should be

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Roesler Franz, before the construction of the bank walls on the Tiber required its relocation. The history of the theatre spans three historical theatres between1670 and 1888, and a final and definitive reconstruction that also decreed a temporary change of name to Teatro Pirandello; but only for a couple of decades. A few steps away towards Piazza Navona will let us discover the House of Fiammetta. The building, although transformed from its simple and pleasing original structures, still retains a charm and an aura of mystery and romance that the many centuries gone by have not yet managed to erase.

The story of Fiammetta is an interesting one. In the Rome of the Renaissance, she practiced the most ancient profession in the world. The prostitutes at that time were divided into different categories: “courtesans by lamplight or candlelight” of the lowest condition, “of jealousy and peepshow” that would stand behind the shutters of a window, “Sunday’s”, who exercised the trade only on feast days, and “honest courtesans”, wealthy women with a good level of culture, accustomed to frequent people of a certain rank, capable, if required, of

reciting a poem or of engaging in scholarly discussion. Of course, Fiammetta belonged to the category of the honest courtesans.

A glance at the Collegium Germanicum et Hungaricum (“Germanic Hungarian College”) to photographically frame, in the middle of the scene, a newsstand made up of a convex tabernacle with a cusp gable inside of which the image of the Madonna in prayer is kept. Now the scenery of the magnificent Piazza Navona opens up before us.

Piazza Navona (PHOTO 2-5-6-7-9-10). the most famous of the Roman and Italian squares, was commissioned by the Pamphilj family and specifically by Pope Innocent X, who belonged to that house.

The square’s oval shape derives from the Stadium of Domitian, built here by emperor Domitian between 85 and 86 AD to celebrate his love for athletics and offer the citizens another place of leisure and entertainment. Being a stadium, its dimensions, compared to those of a circus, are rather small CONTINUED ON PAGE 21

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LA DESTINAZIONE DELLA PASSEGGIATA | THE DESTINATION OF THE WALK

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he very large area where Piazza Navona stands dates back ’amplissima area ove sorge Piazza Navona risale al 86 to 86 AD, when Domitian, the last Roman emperor of the d.C., quando Domiziano, ultimo imperatore romano Flavian dynasty, had a large stadium built there. After della dinastia Flavia, vi fece costruire un grande stadio.

Dopo secoli di abbandono, pur avendo subito ristrutturazioni centuries of neglect – despite having been renovated during the durante il Medioevo, soltanto dalla fine del ‘400 la cavea el- Middle Ages –, at the end of the 15th century restoration works littica cominciò a essere ripristinata e abbellita da palazzi no- began on the elliptical arena; noble residences were built in the biliari e nella seconda metà del ‘500 da due fontane, divise da square and, in the second half of the 16th century, two fountains un abbeveratoio. L’immagine della Piazza che tutto il mondo were added, divided by a trough. However, the appearance of conosce è tuttavia da ascrivere alla volontà di Papa Innocenzo the Piazza as the world knows it today is ascribed to Pope X Pamphili che alla metà del XVII secolo, intenzionato, alla Innocent X (of the Pamphili family), who, in the midstregua del suo predecessore Urbano VIII, a rendere Roma Ca- seventeenth century, commissioned two art geniuses, Bernini pitale della cultura barocca, commissionò ai due geni dell’arte, and Borromini, with the definitive urban layout. Just like his Bernini e Borromini, il suo definitivo assetto urbanistico. Con- predecessor Urban VIII, Innocent X was set on making Rome the cepita come spazio dinamico e prospettico, aulica corte capital of Baroque culture. Piazza Navona (1), designed as a esterna del palazzo della potente famiglia papale, in cui con- dynamic and perspectival space and the grand external venivano principi e sovrani, Piazza Navona (1) diventa ben courtyard of the powerful papal family’s residence, in which presto luogo aperto alla fruizione cittadina, deputato alle feste princes and sovereigns assembled, soon opened to the city, and was designated for festivals (2) and the people’s enjoyment.

(2) e al divertimento del popolo.

Gian Lorenzo Bernini and Francesco Borromini, original Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini, originali interpreti dello stile barocco, ma anche personalità rivali, profusero interpreters of the Baroque style but also rivals, used their in questo luogo i loro eccezionali e contrapposti talenti tra- exceptional and contrasting talent to transform the Piazza into a bona fide open-air sformando la Piazza in un museum.

Bernini’s vero museo a cielo aperto.

PIAZZA NAVONA: BERNINI E BORROMINI sculpture marked the birth Con la scultura berniniana and definition of the nasce e si definisce il BaBaroque, with aesthetics rocco, un’estetica che non that no longer sought the ricerca più l’equilibrio rarational balance of ideas, zionale delle idee, ma but expressed the force of esprime la forza delle emotions through the emozioni attraverso il contrasting rhythm of ritmo contrapposto delle forms, sculpted with a forme, modellate con sensensual softness that – suale morbidezza supethanks to an extremely L’area ove sorge la piazza risale all’ 86 d.C. rando i limiti imposti dal specialist technique – marmo grazie a una tecPiazza Navona: Bernini and Borromini. Two Souls of the overcame the limitations nica espertissima. L’arte Baroque. The large area where Piazza Navona imposed by marble. del Bernini è visione fanstands dates back to 86 AD. Bernini’s art is a fantastic tastica, spettacolo teavision, a theatrical show,

by Bruna Condoleo trale, ma anche passione but also an irrepressible prorompente che non dipassion that does not mentica la realtà da cui è forget the reality from which it was produced. The Fountain of generata. La Fontana dei 4 Fiumi a Piazza Navona che l’Artista the Four Rivers in Piazza Navona, which the artist created for realizza per Innocenzo X (1648/51) si sviluppa attorno a un Pope Innocent X (1648/51), develops around a red granite obelisco egiziano di granito rosso, copia d’età domizianea, reEgyptian obelisk, a copy from the period of Domitian’s reign, cuperato dal Papa nel circo di Massenzio e fatto restaurare. recovered from the Circus of Maxentius by the Pope and then Sospeso nel vuoto, al di sopra di un animato contesto scenorestored. The top of the obelisk, suspended in the air above an grafico che allude a una grotta naturale, quasi privo di logica animated scenographic setting that suggests a natural cave, costruttiva, l’obelisco reca alla sommità lo stemma dei Pam- almost devoid of constructive logic, bears the Pamphili family’s phili, una colomba con un ramoscello di olivo. L’elaborato pro- coat of arms, a dove with an olive branch. The Fountain’s getto della Fontana simboleggia, infatti, l’universalità della elaborate design symbolises the universality of the Church’s Chiesa trionfante su tutti i popoli della terra, rappresentati triumph over all the peoples of the earth, with statues dalle allegorie dei 4 fiumi dei continenti al tempo conosciuti: symbolising the world’s 4 greatest rivers in the continents known il Danubio, il Gange, il Nilo e il Rio della Plata; tuttavia la vi- at the time: the Danube, the Ganges, the Nile and the Rio della talità e l’energia delle figure dei giganti (realizzate con la par- Plata. Nevertheless, the vitality and energy of the giant statues tecipazione della bottega) fanno dimenticare ogni (made with the collaboration of a workshop) make us forget concettualismo. L’acqua, che fuoriesce dai blocchi di travertino any form of conceptualism. The water, which emerges from the su cui poggiano le allegorie dei fiumi, sembra sgorgare natu- travertine blocks on which the statues symbolising the rivers sit, ralmente da vere sorgenti rocciose, riversandosi tra animali e seems to gush naturally from real rocky springs, flowing mitiche creature in uno spettacolo illusionistico che unifica le between animals and mythical creatures in an illusionistic arti. Attorno ai michelangioleschi e dinamici corpi marmorei, spectacle that unifies art forms. Fauna and flora – characteristic fauna e flora, caratteristiche del continente che rappresen- of the continent they represent – appear unexpectedly around tano, si svelano inaspettatamente al visitatore: il leone si ab- the dynamic Michelangelo-like marble bodies: a furtive lion bevera furtivo, il cavallo scalpita fremente, il serpente striscia drinking, a quivering horse pawing the ground, and a snake minaccioso sulle rocce mentre la palma si lascia ondulare dal slithering menacingly across the rocks, while a palm blows in

LE DUE ANIME DEL

BAROCCO

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FACTORY PhotoTips

remembered ‒ helping to geo-locate our photo.

Furthermore, as well as what the person portrayed represents to us, the presence of the human figure makes a decisive contribution to our appreciation of the architectures: it helps to establish sizes and proportions.

Sony-A700 | Zeiss VarioSonnar 16-80mm | 16mm | iso 200 | ƒ/9.5 | 1/350 | Program | Spot | Elaborazione con Aperture e Photoshop Gabriel Rifilato Photo 5 (PAGE 16) Da una delle finestre del terzo piano di Palazzo Braschi, la straordinaria veduta panoramica di Piazza Navona. Questo scatto è realizzato con un obiettivo grandangolare; la prospettiva aerea e la magnificenza dell’architettura fanno sembrare l’uomo un “lillipuziano”. La foto è stata leggermente desaturata ed evidenziato il colore delle fontane con PhotoShop. rom one of the windows on the third floor of Palazzo Braschi, this is an extraordinary panoramic view of Piazza Navona. This shot was achieved with a wideangle lens; the aerial perspective and the magnificence of the architecture make people seem “Lilliputian.” The photo was slightly desaturated and the colour of the fountains was highlighted with PhotoShop.

Nikon D610 | Sigma 12.024.0 mm | 13mm | iso 250 | ƒ/11| 1/500 | Program | Spot Floriana Cason Photo 6 (PAGE 19) Il punto di visuale improvvisamente si sposta per creare una scena magica.

L’aiuto del grandangolo enfatizza l’obelisco.

L’incidenza della luce sull’acqua, crea movimento all’immagine, sembra che il leone marmoreo si sia svegliato all’improvviso e che voglia uscire dalla fontana, al di là dell’imponenza della fontana dei Quattro Fiumi

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FACTORY PhotoTips

con la chiesa di Sant’ Agnese che le fa da cornice.

L’immagine è stata desaturata leggermente con Photoshop. he visual point suddenly shifts, in order to create a magical scene. The use of the wide-angle emphasizes the obelisk. The incidence of light on the water, gives movement to the image - it seems as if the marble lion has suddenly awakened and wants to leave the fountain - beyond the monumentality of the Fountain of the Four Rivers with the Church of Sant'Agnese framing it. The image was slightly desaturated using Photoshop.

Nikon D610 | Sigma 12.0-24.0 mm | 12mm | iso 200 | ƒ/10 | 1/400 | Program | Spot Floriana Cason Photo 7 (PAGE 20) Piazza Navona: un artista di strada vestito anni 20 immortalato mentre fotografa con la sua fotocamera digitale "vestita" da banco ottico. L'unione tra il vecchio e il nuovo. Il non rispetto della “regola dei terzi” mi ha consentito di inserire le porzioni volute di cielo e terra. iazza Navona: a street artist dressed in the style of the 1920's, captured while taking pictures with his digital camera "dressed" as a view camera: the union between old and new. Failure to comply with the "rule of thirds" allowed me to insert the desired portions of sky and earth.

Canon EOS 6D | Canon 1635mm | 16mm | iso 400 | ƒ/11 | 1/800| Manuale| Media Ponderata | Lightroom processing Federico Porta Photo 8 (PAGE 20-21) Siamo frontalmente alla sfilata delle maschere di Carnevale, per avere, oltre che la foto delle damine, anche quella del contesto nel quale si trovavano e cioè la bellissima Piazza Navona.

L’obiettivo Canon 24/105 è uno dei più versatili in queste occasioni, montato su una Canon 7D con sensore APS: quindi, pur avendo scattato in 24mm, è in realtà una

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LA DESTINAZIONE DELLA PASSEGGIATA | THE DESTINATION OF THE WALK vento e il cactus dispiega alla luce le foglie carnose. La massa scultorea, mutevole come la natura stessa, si anima di una vita brulicante e concreta: sfidando il vero, l’arte del Bernini diviene rappresentazione del possibile e si rivolge alla fantasia per impressionare, convincere e creare nuove realtà percettive.

E' l'esaltazione dell'immaginazione, interpretata dallo Scultore con l’enfasi di forme capaci di illudere i sensi, di stupire e di commuovere.

A differenza del Bernini, esperto in tutte le arti, artista precoce, lodato in patria e ammirato anche nella Francia di Luigi XIV, Francesco Castelli, detto Borromini, ebbe umili inizi come scalpellino nella natia Lombardia; tuttavia giunto a Roma riuscì a ottenere dagli ordini religiosi alcune importanti committenze architettoniche. La sua personalità introversa e solitaria e l’ansiosa, spesso conflittuale religiosità lo contraddistinguono dall’esuberanza e dalla giovialità meridionale del rivale Bernini, ma non gli impediscono di divenire in breve tempo un conteso architetto della Roma pontificia. Nelle estrose piante stellari, nelle cupole lobate che si librano nel cielo con alte e roteanti lanterne, come nella fantasiosa chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza, Borromini ha espresso un’audacia inventiva liberamente ispirata ai più diversi modelli stilistici, dalle suggestioni dell’architettura gotica al fascino del lontano Oriente. Due anni dopo la realizzazione della Fontana dei 4 fiumi, Innocenzo X affida proprio all’architetto lombardo la direzione dei lavori della chiesa di Sant’Agnese in Agone (1653). L’architetto modifica la pianta a croce greca, già progettata da Girolamo e Carlo Rainaldi, amplificando l’ottagono centrale all’incrocio dei due bracci; ricopre la chiesa con una slanciata cupola impostata su di un altissimo tamburo e scava nella facciata una concavità modulata plasticamente in continuità con i muri dei palazzi limitrofi, stabilendo una geniale integrazione con lo spazio urbanistico della Piazza. Alla magniloquenza dell’arte del Bernini, Borromini oppone lo sperimentalismo e il rigore della tecnica, all’amplificazione degli spazi berniniani predilige la loro costrizione, alla preziosità cromatica dei materiali marmorei la semplicità della pietra e il candore degli intonaci. In Santa Agnese l’Artista ha realizzato una struttura di prorompente bellezza che dona unità alla pittoresca scenografia della Piazza e con l’ampia cupola, incombente sulla lunga facciata inquadrata da due aerei campanili, inventa una nuova tipologia architettonica imitata durante i due secoli successivi in tutta Europa.

Altri due preziosi arredi contribuiscono alla magnificenza scultorea della Piazza: le fontane del Nettuno e del Moro, realizzate nella seconda metà del ‘500 nell’ambito di un progetto con cui Papa Gregorio XIII intese portare l’Acqua Vergine in Campo Marzio. Fu Giacomo della Porta a realizzare le vasche mistilinee alle estremità nord e sud dell’ellisse: alla Fontana del Moro furono aggiunte nel ‘600 sculture di draghi e mostri marini (Bernini e G.A. Mari), mentre la Fontana nord fu arricchita alla fine dell’800 dal possente Nettuno e dalle morbide e sensuali statue delle Nereidi alternate a cavalli marini.

Polo urbanistico di grande rilievo e luogo in cui si coniugano con omogeneità le diverse espressioni della genialità italiana, da quasi quattro secoli Piazza Navona mantiene inalterato il ruolo di “teatro” del mondo!

Note: (1) Benchè dal V secolo lo stadio fosse caduto in rovina, continuarono tuttavia a disputarvisi gare atletiche per molto tempo, tanto che l’area divenne nota come “Campus agonis” (dal termine greco agone o gara: agone… nagone… navona). Con il toponimo affermatosi in età barocca la Piazza è giunta fino a noi. (2) Famosissima “la festa del lago” in cui la Piazza, a ricordo delle antiche naumachie, veniva allagata chiudendo le bocche di scarico della fontana berniniana, per effettuare la “battaglia delle carrozze”, molto apprezzata da nobili e plebei fino all’800.

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the wind and a cactus unfolds its fleshy leaves to the light. The sculptural mass, as changeable as nature itself, is alive, teeming with palpable life: by challenging reality, Bernini’s art becomes a representation of what is possible, using fantasy to impress, convince and create new perceptions of reality. It is the exaltation of the imagination, which the Sculptor conveys by emphasising forms that deceive the senses, amazing and moving us.

Unlike Bernini, expert in all the arts and precocious at art, praised in his home country and admired in France at the time of Louis XIV, Francesco Castelli, known as Borromini, had humble beginnings, working as a stonemason in his native region, Lombardy. However, when he arrived in Rome he received several important architectural commissions from religious orders. With his introverted, solitary personality and anxious, often conflicting religiosity, Borromini was quite the opposite to his rival Bernini, with his exuberance and southern joviality, but that did not prevent Borromini from quickly becoming a soughtafter architect in papal Rome. Borromini’s imaginative design for the Church of Sant’Ivo alla Sapienza, with its ingenious starshaped ground plans and lobed domes that hover in the sky with tall spiral lantern towers, fully expressed his inventive boldness, freely inspired by the most diverse stylistic models, from the grandeur of Gothic architecture to the fascination of the Far East. Two years after the completion of the Fountain of the 4 Rivers, Pope Innocent X entrusted the Lombard architect with the building of the Church of Sant’Agnese in Agone (1653).

The architect modified the Greek-cross plan designed by Girolamo and Carlo Rainaldi, enlarging the central octagon at the intersection of the two lateral arms; he covered the church with a slim dome set on a very high drum, and carved out concave curves in the façade, creating visual continuity with the neighbouring buildings and integrating brilliantly with the urban space of the Piazza. In contrast to the magniloquence of Bernini’s art, Borromini used experimentalism and the rigor of technique; whereas Bernini enlarged spaces, he preferred to constrict them; where Bernini chose the chromatic magnificence of marble, he opted for the simplicity of stone and the whiteness of plaster. The irrepressible beauty of the Church of Santa Agnese gives unity to the picturesque setting of the Piazza, and with his large dome, looming over the long façade framed by two bell towers, Borromini invented a new type of architecture that was imitated throughout Europe for the next two centuries.

Two other striking elements contribute to the Piazza’s sculptural magnificence: the Fountain of Neptune and the Moor Fountain, built in the second half of the 16th century as part of Pope Gregory XIII’s project for the Acqua Vergine aqueduct to serve the area of Campus Martius. The mixtilinear basins at the north and south ends of Piazza are the work of Giacomo della Porta: the sculptures of dragons and sea monsters were added to the Moor Fountain in the 17th century (Bernini and GA Mari), while the northern Fountain was embellished at the end of the 19th century with the mighty Neptune and the smooth, sensual statues of the Nereids, alternated with sea horses.

Piazza Navona, one of the city’s most important focal points and where various expressions of Italian genius are harmoniously combined, has been a world “theatre” for almost four centuries!

Notes: (1) Although the stadium had fallen into disrepair in the 5th century, athletic competitions continued to be held there for a long time, so much so that the area became known as “Campus Agonis” (from the Greek word agōn or contest: agone... nagone... navona). Today’s toponym for the Piazza is the same as the one it was given in the Baroque period.

(2) The “lake festival” that was held in memory of ancient naval battles is very famous. The Piazza was flooded by closing the drain holes in the Bernini fountain, so as to carry out the “battle of the carriages”, much appreciated by nobles and plebeians alike until the 19th century.

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FACTORY PhotoTips

lunghezza focale di 38mm.

Poi elaborata con Photoshop per dare maggiore struttura e nitidezza all'insieme e per decolorare tutto ciò che stava intorno alle damine, mettendole in evidenza. e are situated at the front of the Carnival Masked Parade, to obtain, in addition to a photo of the "damine" (ladies), also that of the context in which they are located, namely the beautiful Piazza Navona. The Canon 24/105 lens is one of the most versatile on these occasions, mounted on a Canon 7D with APS sensor: so, despite having shot in 24mm, we actually obtain a focal length of 38mm. The image is then elaborated with Photoshop to give greater structure and clarity to the whole, and highlighting the ladies by bleaching everything around them.

Canon 7D | Canon 24/105 | 24mm | iso 100 | f/4 | 1/250 Rossana Farina Photo 9 (PAGE 21) Una donna che scalda i cuori dei viandanti con la sua voce, una bicicletta, una chitarra, una storia. Il punto di visuale scelto mette in relazione la figura umana e l’ambiente, la scena è stata scattata in primavera a metà mattinata con obiettivo grandangolare. La foto è stata desaturata con Photoshop. woman who warms the hearts of travellers with her voice, a bicycle, a guitar, a story. The chosen visual point connects the human figure and the environment, the scene was taken in the Spring with a wide-angle lens in mid-

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ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA: PIAZZA NAVONA SEGUE DA PAGINA 14

tandosi appunto di uno stadio, sono ridotte rispetto a quelle di un circo, mancando la spina, l'obelisco e le carceres. Ciò nonostante arrivava ad ospitare fino a 30 mila persone.

Qui si svolgevano gare di corsa, lotta e pugilato e dopo un restauro ad opera di Alessandro Severo nel III secolo, restò in uso fino al V secolo quando con l'avvento del periodo medievale poco alla volta si cominciarono a sovrapporre costruzioni di vario genere al perimetro del circo senza però arrivare ad occupare mai la parte centrale che tuttora rimane libera e fruibile da tutti e appunto prende il nome di piazza Navona.

Alcune porzioni delle murature imperiale sono sempre restate note nella memoria dei romani e nonostante il piano di calpestio dello stadio si trova a 5 m sotto il livello attuale, è possibile osservare gli antichi resti nell'area archeologica di via di Tor Sanguigna.

La piazza come la viviamo oggi, anzitutto ricava il suo nome proprio dagli agones, i giochi che vi si svolgevano, e nella forma attuale è occupata da tre meravigliose fontane: la Fontana dei quattro fiumi (FOTO 6-15-25), la Fontana del Nettuno (FOTO 10-20), e la Fontana del Moro (FOTO 2-5). La prima, e più grande, si trova esattamente al centro della piazza, davanti alla chiesa di Sant'Agnese in Agone, fu costruita tra il 1648 SEGUE A PAGINA 26

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(265x106 metres) and it lacks the spina (median strip), the obelisk and the carceres (gate). Nevertheless, it could accommodate up to 30 thousand people.

Here running races, fights and boxing matches were held.

Following restoration by Severus Alexander in the third century, it remained in use until the fifth century when, with the advent of the Middle Ages, little by little buildings of various kinds began to be overlapped on the perimeter of the circus.

However, those buildings never occupied the central part that still today remains free and usable by all and goes by the name of Piazza Navona.

Some portions of the imperial walls have always been firmly placed in the memory of Romans and, although the floor of the stadium is located 5 m below the current level, you can observe its ancient remains in the archaeological area of Via di Tor Sanguigna.

The square as we live it today, first of all, gets its name from the agones, the games that took place there, and in its current form, is occupied by three wonderful fountains: the Fountain of the Four Rivers (PHOTO 6-15-25), the Fountain of Neptune (PHOTO 10-20) and the Fountain of the Moor (PHOTO 2-5). The first, and largest, fountain is located exactly in the centre of the square, in front of the church of St.Agnese in Agone, and was built between 1648 and 1651 by Gian Lorenzo Bernini (see the article on pages 17 and 18), during his greatest and most prolific artistic period, commissioned by Pope Innocent X. This fountain expresses all the majesty of the CONTINUED ON PAGE 27

morning. The photo was desaturated with Photoshop.

Nikon D610 | Sigma 12.024.0 mm | 12mm | iso 200 | ƒ/8 | 1/250 | Program | Spot Floriana Cason Photo 10 (PAGE 22-23) Questa veduta panoramica è stata scattata al tramonto cercando di sporgersi il più possibile dalla terrazza per avere la visuale di Piazza Navona più ampia possibile che il grandangolo potesse dare. La foto è stata poi ritoccata in post produzione con Camera Raw solamente per dare maggiore struttura e nitidezza agli edifici. his panoramic view was shot at sunset, while trying to lean off the terrace as much as possible to get the widest possible view of Piazza Navona that the wide-angle could offer. The photo was then retouched in postproduction with Camera Raw in order to give more structure and clarity to the buildings.

Canon 5D Mark III | Canon 24/105 24mm | iso 100 | f/4 | 1/100 Rossana Farina Photo 11 (PAGE 24) La terrazza panoramica dell’Hotel Raphael, al sesto piano e su più livelli, rappresenta una postazione straordinariamente interessante per scattare panoramiche della città. Le impostazioni della fotocamera rivelano il passaggio dal “normal program”, che utilizzo in 9 casi su 10, alla priorità di diaframma necessaria sia alla profondità di campo che all’uniformità della sequenza panoramica. he panoramic terrace of the Hotel Raphael, situated on the sixth floor and set out over three levels, is an extraordinarily interesting position for taking panoramic photos of the city. The camera settings reveal the

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ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA: PIAZZA NAVONA

FACTORY PhotoTips

transition from the “normal program” ‒ which I use 9 times out of 10 ‒ to the aperture priority necessary for both the depth of field and the uniformity of the panoramic sequence.

Sony-A700 | Zeiss VarioSonnar 16-80mm | 16mm | iso 400 | ƒ/22 | 1/250 | Aperture Priority | Spot | Elaborazione con Aperture e Photoshop Gabriel Rifilato Photo 12 (PAGE 24) I ritratti che abbiamo studiato per lo chef del Raphael erano stati ambientati, in un primo momento, in cucina. Poi, considerando che avremmo pubblicato una sola foto, abbiamo pensato di mostrare quello che si vede fuori dalla finestra, nella cucina dove lavora Ettore Moliteo. nitially, the portraits of the Hotel Raphael’s chef were going to be set in the kitchen.

Then, considering that we would only be publishing one photo, we decided to show what you see outside the window of the kitchen where Ettore Moliteo works.

Sony-A700 | Zeiss VarioSonnar 16-80mm | 16mm | iso 200 | ƒ/9.5 | 1/250 | Program | Spot | Elaborazione con Aperture e Photoshop Gabriel Rifilato Photo 13 (PAGE 25) La hall dell’Hotel Raphael è come una galleria d’arte.

Non è stato facile decidere come raccontarla con un unico scatto. Quest’ inquadratura ha permesso di includere più soggetti, includendo il bronzo in primissimo piano (tenuto a fuoco con la priorità di diaframma), una scultura, un dipinto e un pezzo d’antiquariato sullo sfondo. he Hotel Raphael's entrance hall is like an art gallery. It wasn’t easy to decide how to portray it with just one photo. This framing made it possible to include several subjects, including the bronze statue in the foreground (kept in focus with the aperture priority), a

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ANCIENT AND MODERN BEAUTIES OF ROME : PIAZZA NAVONA

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sculpture, a painting and an antique piece of furniture in the background.

Sony-A700 | Zeiss VarioSonnar 16-80mm | 16mm | iso 400 | ƒ/8 | 1/6 | Aperture Priority | Spot | Elaborazione con Aperture e Photoshop Gabriel Rifilato Photo 14 (PAGE 26-27) Base della cupola principale della Chiesa di Sant’Agnese a piazza Navona. Ho scelto questo punto di vista perchè enfatizzava il contrasto tra luci e ombre nonché il gioco delle linee che le arcate e la base della cupola creavano all'interno dell'inquadratura.

La scelta della focale è stata imposta dal limite minimo concesso dall'obiettivo, con la migliore profondità di campo per avere tutto a fuoco. Ritaglio con Lightroom per avere le proporzioni di un quadro. he base of the main dome of the Church of Sant’Agnese in Piazza Navona. I chose this point of view because it emphasises the contrast between light and shadow, as well as the play of lines that the arches and the base of the dome created inside the frame. The choice of focal length was imposed by the minimum limit allowed by the lens, with the best depth of field allowing everything to be focused properly. Edited with Lightroom in order to achieve the proportions of a painting.

Nikon D3X | Nikkor 28105mm | 28mm | 1/500 | f/8 | iso 800 | Manual | Spot Roberto Scardoni Photo 15 (PAGE 27) L’uso di un medio tele permette di stringere l’inquadratura e selezionare posture / espressività / dettagli, facendo così parlare le statue così come forse

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L’HOTEL DELLA PASSEGGIATA | THE HOTEL ON THE WALK

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ven before going inside the hotel, one is delighted by the ncora prima di entrare si resta sorpresi dalla vite caCanadian vine that covers the hotel’s façade: a natural nadese che ricopre la facciata dell’hotel: un sipario curtain behind which is the captivating entrance hall, naturale che precede l’affascinante hall dove ci si ritrova circondati da opere d’arte: Picasso, Mirò, De Chirico, which is filled with works of art by Picasso, Mirò, De Chirico, or i Maya. Concepito come una “maison”, il lussuoso albergo Mayan. Just a stone's throw away (literally) from Piazza selezionato dalla nostra Passeggiata, è membro della ca- Navona, the luxurious hotel we have selected for our Walk in tena dei Relais & Chateaux e dei Bio Hotels. Al sesto Piazza Navona is conceived and founded as a “maison”, and it is both a member of the Relais & Chateaux hotel chain than piano troviamo la terthe Bio Hotels group. On razza Bramante, su tre lithe sixth floor of the hotel, velli: vista there is the Bramante indimenticabile sui tetti terrace, set out over three e le cupole della città. La levels and offering an terrazza ospita il ristounforgettable view over rante Mater Terrae vothe roofs and domes of the luto dal direttore city. The terrace is home to generale Roberto Vanthe Mater Terrae noni, un vero precursore restaurant, opened thanks a Roma con la cucina to the initiative of the gourmet vegetariana general manager, scelta come “filosofia di Roberto Vannoni.

The vita”: vegana, biologica, restaurant is truly ahead biodinamica, niente of its time in Rome, having uova, molte pietanze chosen gourmet senza glutine, solo ingrevegetarian cuisine as its dienti italiani rigorosa“philosophy of life”: mente stagionali, tutto vegan, organic, nel rispetto dell’ambiodynamic, no eggs, a biente, della salute e del 12 large selection of glutenbenessere sia degli ospiti free dishes and strictly FONDATO NEL 1963 DA SPARTACO VANNONI che degli animali. All’arseasonal Italian rivo, racconta Roberto ingredients, always Vannoni, si nota un po’ respecting the di diffidenza da parte dei environment and the clienti, soprattutto amehealth and well-being of ricani. Ma poi la cucina both customers and vegetariana del nostro animals. It is obvious that chef viene accettata con some customers, grande entusiasmo. especially Americans, are Lo chef è Ettore Molinot entirely convinced teo, nato a Catania nel when they arrive, says 1990: creativo, esubeRoberto Vannoni. But rante e sorprendente alour chef's vegetarian lievo del famoso chef cuisine always wins them svizzero Pietro Leeman Nel cuore di Roma, a due passi (letteralmente) da over. The chef is Ettore noto, quest’ultimo, per Moliteo, born in Catania piazza Navona, 5 stelle e cucina vegetariana. essere il fondatore del riin 1990: a creative, storante Joia di Milano, Founded by Spartaco Vannoni in 1963, a 5-star hotel with exuberant and surprising vegetarian cuisine in the heart of Rome. primo vegetariano “stelstudent of the famous lato” da Michelin nel Swiss chef Pietro

by Gabriel Rifilato 1996 e unico “veg” itaLeeman, founder of the liano. L’incontro con PieJoia restaurant in Milan, tro Leemann è stato fondamentale nel mio percorso the first ever Michelin-starred vegetarian restaurant, awarded professionale racconta Moliteo, mi ha affasci- in 1996, and the only one in Italy. Working with Pietro nato la passione e la cura in grado di trasmettere Leemann was fundamental for my professional career, says in modo chiaro il concetto che la cucina vegeta- Moliteo. I was fascinated by his passion and attention to riana è una vera e propria filosofia di vita, una detail, and his ability to convey the concept that vegetarian scelta etica e solidale, per il benessere personale cuisine is a true philosophy of life, an ethical and supportive e per l’ambiente. Il nostro paese, del resto, offre choice for both personal well-being and that of the prodotti vegetali, tipici, di altissima qualità e li- environment. Moreover, our country has typical, high quality vello, come i carciofi o gli asparagi e la nostra cu- vegetable products, like artichokes or asparagus, and our cina propone pasta fatta esclusivamente in casa, cuisine offers home-made pasta, as well as typical dishes that I have revisited thanks to my professional and personal

HOTEL RAPHAEL

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oltre a piatti tipici rivisitati attraverso il mio percorso professionale e personale. Quello che cerchiamo di fare non è solo far mangiare bene, ma anche mandare un messaggio. Per questo motivo il nostro Direttore Generale Roberto Vannoni, persona con analoghi ideali, ha deciso di iniziare la nostra collaborazione. Moliteo collabora con il ristorante Manuelina della famiglia Carbone ed il suo vanto gastronomico sono piatti tipici della tradizione culinaria siciliana e romana con innovative varianti. Il segreto, continua Moliteo, sta nell’essere consapevoli che non si sta cucinando solo un piatto, ma si sta creando un’esperienza. Quando c’è questa consapevolezza, è molto più semplice far appassionare anche i più scettici. Sono fortemente attratto dalla sfida del far combaciare il rispetto e la naturalità della materia prima, con la creatività necessaria per una cucina di alto livello. Senza allontanarsi dalla tradizione gastronomica italiana. Cerco di trasmette le mie idee ai nostri clienti attraverso la mia cucina, con piatti creativi e gustosi dove è difficile accorgersi dell’assenza di carne e pesce.

Piatti vegetariani del Raphael: Arabesque, cecina ricca di erbe e spezie con chutney all'indiana, funghi e tartufo cotto alla francese, cagliata di mandorle, avocado al coriandolo, salsa di sesamo piccante; La Dolce Vita, parmigiana di melanzane, scamorza affumicata e gustoso coulis di pomodoro piccante; Una Porta per il Paradiso, tofu affumicato con carciofi spadellati e fette sottili di pomodori sardi, maionese vegetale al wasabi e molte erbe.

Nel 2015 l’hotel è stato ristrutturato con idee innovative dall’architetto americano Richard Meier, maestro dell’architettura ecologica e solare.

Niente plastica, metalli o cemento, solo materiali eco-sostenibili quali mattoni di canapa, pannelli di paglia e argilla pressata, per risparmiare energia ed evitare esalazioni da materiali di costruzione. Il legno di quercia e le finiture in pelle dell’hotel si alternano al marmo statuario di Carrara, al giallo Siena e al nero Portoro o, ancora, al travertino Navona in un modello di eco-building. Il bianco, afferma Meier, è il più bello dei colori: contiene tutti i colori dell’arcobaleno ed è sempre trasformato e ridipinto dalla luce.

journey. We are not just trying to make people eat well, but also to send them a message. Which is also one of the reasons why our General Manager Roberto Vannoni, who embraces the same ideals, decided to start this collaboration. Moliteo also collaborates with the Manuelina restaurant, owned by the Carbone family, and his gastronomic specialities are typical dishes from Sicilian and Roman culinary traditions, with innovative variations. The secret, continues Moliteo, is being aware that you are not just cooking a dish, but creating an experience. With this awareness, it is much easier to impassion even the most sceptical customer. I am strongly attracted by the challenge of combining the naturalness and respect for the raw material, with the creativity necessary for high end cuisine, without moving away from Italian gastronomic tradition. I try to transmit my ideas to our customers through my cooking, with creative and tasty dishes that make it hard to notice that there is no meat or fish in them.

Some examples of the Raphael’s vegetarian dishes? The Arabesque, a chickpea flour pie with herbs, spices, Indian chutney, mushrooms and truffle à la française, almond curd, avocado spiced with coriander and lightly spicy sesame sauce. Or La Dolce Vita, a revisited aubergine parmigiana, with smoked scamorza cheese and tasty slightly spicy tomato coulis. Not to mention A Doorway to Heaven, delicately smoked tofu with sautéed artichokes, thin slices of Sardinian tomatoes, wasabi-flavoured vegetable mayonnaise and numerous herbs. In 2015, the hotel was renovated with the innovative ideas of American architect Richard Meier, master of eco-friendly solar architecture. No plastic, metals or cement, only eco-sustainable materials such as hemp bricks, straw panels and pressed clay, to save energy and avoid emissions from construction materials. The oak wood and leather finishes alternate with statuary marble from Carrara, Yellow Siena and Black Portoro marbles, and Navona travertine, making the hotel an exemplary model of an eco-building. White, says Meier, is the most wonderful colour: within it you can see all the colours of the rainbow and it is always transformed and painted by light.

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Hotel Raphael

HOTEL VICINI A PIAZZA NAVONA Hotels near Piazza Navona

1 • Raphael Hotel Largo Febo 2, 00186 Roma | stelle: 5+ | km 0 from Piazza Navona) | vedi pagine precedenti | see previous pages

2 • Eitch Borromini Via di Santa Maria Dell'Anima 30, 00186 Roma | stelle: 4 | km 0 from Pantheon

3 • Palazzo Navona Hotel Largo Della Sapienza 8, 00186 Roma | stelle: 4 | km 0,1 from Piazza Navona

4 • Hotel Damaso Piazza della Cancelleria 62, 00186 Roma | stelle: 3 | km 0,2 from Piazza Navona

5 • The Pantheon Iconic Rome Hotel Via di Santa Chiara 4/A, 00186 Roma | stelle: 5 | km 0,2 from Piazza Navona

6 • Martis Palace Hotel Rome Via San Giuseppe Calasanzio 1, 00186 Roma | stelle: 4 | km 0,1 from Piazza Navona

7 • Antica Dimora delle Cinque Lune Via Giuseppe Zanardelli 23, 00186 Rome | stelle: 3 | km 0,1 from Piazza Navona

8 • Navona Essence Hotel Via Dei Cappellari 24, 00186 Rome | stelle: 3 | km 0,2 from Piazza Navona

9 • Hotel Vilon Via Dell'Arancio 69, 00186 Roma | stelle: 5+ | km 0,4 from Piazza Navona

10 • Boutique Hotel Campo de Fiori Via del Biscione 6, 00186 Roma | stelle: 3 | km 0,2 from Piazza Navona

11 • Borgofico Relais & Wellness Vicolo del Fico 6, 00186 Roma | stelle: 3 | km 0,2 from Piazza Navona

12 • Hotel Teatro Pace Via del Teatro Pace 33, 00186 Roma | stelle: 3 | km 0,1 from Piazza Navona 26 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA: PIAZZA NAVONA SEGUE DA PAGINA 20

ed il 1651 da Gian Lorenzo Bernini (vedi l’approfondimento alle pagine 17 e 18), nel suo periodo di maggior fecondità artistica, su commissione di Papa Innocenzo X. Esprime tutta la maestosità del barocco, rappresenta i quattro fiumi dei quattro continenti: Nilo, Gange, Danubio e Rio de la Plata. Ognuno di essi si trova in una posa differente e al centro si erge, come se fosse poggiato sul nulla, la copia romana di un obelisco egizio (FOTO 6), proveniente dal Circo di Massenzio. Sopra quasi a chiudere l'opera, c'è la colomba dello Spirito Santo, emblema di Innocenzo X e probabilmente anche simbolo del trionfo della Chiesa sui quattro continenti. Una leggenda vuole che la raffigurazione del Rio della Plata alzi la mano contro la prospiciente Chiesa di S. Agnese, realizzata dallo storico rivale del Bernini, Francesco Borromini, per difendersi. In realtà le date non coincidono e questa rimane solo una leggenda. All'estremità meridionale della piazza si trova Fontana del Moro, la cui costruzione iniziò dopo il restauro dell'acquedotto dell'Aqua Virgo nel 1570 circa per volere di papa Gregorio XIII. Le caratteristiche anche estetiche di questa fontana vennero però fatte modificare al Bernini da Papa Innocenzo X proprio perchè su quest' opera si affacciava il palazzo Pamphilj, di proprietà della sua famiglia. Vi possiamo trovare rappresentato un personaggio a metà tra il marino e l'umano, dai tratti che ricordano un uomo di colore, e da qui il nome della fontana, che trattiene per la coda un grosso delfino dalla cui bocca sgorga acqua.

L'altra opera che completa la bellezza di questo sito, è la Fontana del Nettuno che a differenza della precedente non fu fatta modificare dal papa in quanto è collocata sul lato della piazza che per lui rivestiva un interesse minore. Vi si trovano scolpite delle nereidi e un Nettuno in lotta contro una piovra, aggiunte del 1800. È ora il momento di fermarsi ad ammirare la chiesa di Sant'Agnese in Agone (FOTO 6-14), intitolata alla piccola martire del tempo di Diocleziano e monumento dello stile barocco a cui hanno lavorato Giacomo Rainaldi, Francesco Borromini e Carlo Rainaldi. Ha la pianta a croce greca, quattro altari e i transetti dedicati a S. Agnese e a S. Sebastiano. Importanti sono i pennacchi della cupola che rappresentano le quattro virtù cardinali e l'affresco della volta che vede SEGUE A PAGINA 32

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ANCIENT AND MODERN BEAUTIES OF ROME : PIAZZA NAVONA CONTINUED FROM PAGE 21

Baroque and represents the four rivers of the four continents: the Nile, the Ganges, the Danube and the Rio de la Plata. Each of them is in a different pose and the Roman copy of an Egyptian obelisk (PHOTO 6), from the Circus of Maxentius, rises up in the centre, as if it were resting on a void.

Above, almost closing over the fountain, there is the dove of the Holy Spirit, emblem of Pope Innocent X and probably also a symbol of the triumph of the Church in the four continents.

Legend has it that the figure of the Rio della Plata raises its hand against the overlooking Church of St. Agnese, created by Bernini's historical rival, Francesco Borromini, to defend himself. Actually, the dates do not coincide and so it remains just a legend.

At the southern end of the square is the Fountain of the Moor, its construction began after the restoration of the aqueduct of Aqua Virgo in circa 1570 at the behest of Pope Gregory XIII. The aesthetic features of this fountain, however, were modified by Bernini at the will of Pope Innocent X, mainly because Palace Pamphilj, owned by the pope’s family, overlooked directly onto this work. You can see the fountain represents a figure that is halfway between a marine creature and a human, with traits that resemble a black man, and hence the name of the fountain, holding a large dolphin by the tail from whose mouth water gushes.

The other work that completes the beauty of this site, is the Fountain of Neptune that, unlike the previous one, the Pope did not have changed as it is placed on the side of the square CONTINUED ON PAGE 33

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volevano gli artisti che le hanno scolpite. Il bianco e nero e la presenza sia di forti contrasti che scarsi mezzi toni, danno sostegno alla mia percezione di materialità / durezza, di movimento / ritmo, di mistico /erotico, che queste statue evocano in me.

Trattamento con Photoshop CS6 e Silver Efex Pro. he use of a medium telephoto lens allows the tightening of the frame and selection of postures / expressions / details, allowing the statues to speak as perhaps the artists who sculpted them intended them to. The black and white and the presence of both strong contrasts and muted halftones support my perception of materiality / hardness, of movement / rhythm, of the mystic / erotic, which these statues evoke within me.

Post-processed with Photoshop CS6 and Silver Efex Pro. Nikon D90 | Nikon AF 80-200mm | 157mm | 1/640 |f/3.2 | iso 400 | Aperture priority | Matrix Sandro Lombardo Photo 16 (PAGE 24) Un immagine rubata un po’ per gioco, mentre la Image Factory era a Palazzo Braschi. stolen image, shot in a spirit of fun, during the Image Factory's time at Palazzo Braschi.

Nikon D610 | Sigma 12.0-24.0 mm | 24mm | Iso 1250 | ƒ/4 | 1/80 | Program | Spot Floriana Cason Photo 17 (PAGE 24) Palazzo Braschi, interno: inquadrando dal basso, nel contrasto luce-ombra definito dallo spazio architettonico, riusciamo a enfa-

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tizzare la forza della statua che si innalza. alazzo Braschi, interior: by framing the image from below, within the lightshadow contrast defined by the architectural space, we are able to emphasize the strength of the statue that rises.

Canon EOS 6D | Canon 1635mm | 16mm | iso 3200 | ƒ/7.1 | 1/100| Manuale| Media Ponderata | Lightroom processing Federico Porta Photo 18 (PAGE 25) Palazzo Braschi, corpo scala: le linee di fuga che convergono verso l'alto esaltano il vortice ascensionale movimentato dalla sequenza ritmica delle volte. alazzo Braschi, staircase: the vanishing lines that converge upwards enhance the rising vortex animated by the rhythmic sequence of the vaults.

Canon EOS 6D | Canon 1635mm | 18mm | iso 3200 | ƒ/7.1 | 1/100| Manuale| Media Ponderata | Lightroom processing Federico Porta Photo 19 (PAGE 25) Il Museo di Roma, e Palazzo Braschi che lo ospita, rappresentano uno dei punti di maggior attrattiva della città e uno straordinario, unico, concentrato di Arte e di Bello. Fotografare l’arte è una scommessa interessante e in questo luogo non se ne può fare a meno. Per quanto sia insensato “fare la foto di un quadro”, comporre un’immagine come quella di questa foto rappresenta un effetto di successo garantito.

Un angolo con due pareti convergenti; l’insieme delle opere contenute sulle due pareti con prospettiva centrale; una figura umana,

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IL MUSEO DELLA PASSEGGIATA | THE MUSEUM ON THE WALK

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ncastonato come una gemma nel cuore della città alazzo Braschi, set like a gem in the heart of e intriso di quell’aura magica che avvolge piazza the city and imbued with that magical aura Navona, su cui si affaccia, Palazzo Braschi fu cothat surrounds Piazza Navona, which it overstruito da papa Pio VI Braschi, Luigi Braschi Onesti, looks, was built by Pope Pio VI Braschi, Luigi Braschi a partire dal 1792. Alterne vicende, non ultimo il Onesti, starting in 1792. fermo imposto dall’occupazione francese, ne protras- A series of events, in particular the standstill imposero l’ultima azione fino ai primi anni del secolo suc- sed by the French occupation, meant that the builcessivo. Occorre, però, arrivare all’anno 1952 perché ding was not completed until the beginning of the il Palazzo si incardini nel ruolo museale divenendone following century. However, the Palazzo didn’t bela sede e accogliendo come a museum until l’immenso patrimonio COSTRUITO DA PAPA PIO VI LUIGI BRASCHI ONESTI 1952, when it beartistico che, nel fratcame home to the tempo, si era accumuimmense artistic palato nell’ex Pastificio trimony that, in the Pantanella in via dei meantime, had accuCerchi, inaugurato mulated in the former proprio come Museo di Pastificio Pantanella Roma il 21 aprile in Via dei Cerchi, inau1930. gurated on April 21st, La vastissima colle1930, as the Museum zione (sono circa 120 of Rome. mila le opere custoDal 1930 ospita, con 120 mila opere, The vast collection dite) costituisce una (around 120 thouil Museo di Roma. testimonianza, riflessa sand works) bears Built by Pope Pio VI L. Braschi Onesti. Palazzo Braschi is dagli occhi degli artiwitness, through the home to the Museum of Rome, since 1930. sti, ricca ed esaustiva eyes of the artists, to

by Francesco & Pierluigi Roesler Franz di quella grande trathe great transformasformazione che, a tion that life in the partire dal XVII fino al Eternal City underXX secolo ha investito, went between the ora gradualmente, ora 17th and 20th cenin modo brusco o tury, at times graanche traumatico la dually, at others vita della Città Eterna. suddenly or traumaIl nuovo allestimento tically. del Museo di Roma è The new layout of the stato concepito sulla Museum of Rome base di questo matewas designed around riale immenso e la this immense collecconseguente possibition and the conselità di sviluppare amquent possibility of biti tematici diversi su developing different cui imperniare la narthematic areas on razione. Usi e costumi, which to focus the giochi di piazza, scenarration. Customs 17 nari che trasmutano and ways of life, intorni a punti di riferimento fissi, come il games played in squares, changing scenarios of the millenario Tevere che scorre ancora, da same subject, like the millennial Tiber river that still sempre, negli stessi e pur diversi luoghi, ra- flows - as it always has - through the same, and yet dicalmente trasformati dall’uomo e dal different places, radically transformed by man and tempo. Il ripensamento degli spazi esposi- time. tivi, ora al secondo e al terzo piano, pro- The rethinking of the exhibition spaces, now on the pone al visitatore un ruolo attivo nella second and third floors, gives visitors an active role costruzione del proprio itinerario di visita in creating their own itinerary and therefore the

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e del discorso narrativo che ne consegue, e lo rende protagonista di quel racconto ricco in cui si immerge varcando la soglia di Palazzo Braschi.

Claudio Parisi Presicce, direttore dei Musei del Comune di Roma, ha così illustrato il Museo di Roma a Palazzo Braschi nella nuova guida stampata nel 2018 da Silvana Editoriale. Nel nuovo allestimento del Museo il Primo Piano è stato riservato a Mostre temporanee. Proprio in questo periodo sono in Esposizione due mostre fotografiche Fotografi a Roma. Commissione Roma 20032017 aperta fino al 16 giugno e Roma nella camera oscura aperta fino al 22 settembre. Que19 st’ultima allestita in occasione dei 180 anni dalla nascita della fotografia con circa 320 immagini provenienti dal suo Archivio fotografico. Si tratta di uno straordinario excursus negli ambiti più significativi della storia fotografica della capitale prima dell’avvento del digitale.

narrative discourse that follows, making each and every one the protagonist of the incredible story they find themselves in when crossing the threshold of Palazzo Braschi.

This is how Claudio Parisi Presicce, current Director of Museums of the Municipality of Rome, describes the Museum of Rome in Palazzo Braschi in the new 2018 guide published

by Silvana Editoriale. I couldn’t have put it better myself.

In the new layout of the Museum, the First Floor has been reserved for temporary exhibitions. There are currently two photography exhibitions running, Photographers in Rome.

Commissione Roma 2003-2017, on until June 16th, and Rome in the Dark Room, on until September 22nd. The latter is being held to commemorate the 180th anniversary of the invention of photography, with about 320 images from the Museum’s photo Archive. The exhibition is an extraordinary excursus on the most important moments in the capital’s photographic history before the advent of digital cameras.

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ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA: PIAZZA NAVONA

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di spalle, che osserva: ci invita a contemplare e, al tempo stesso, suggerisce a noi spettatori le proporzioni delle opere esposte. he Museum of Rome, and Palazzo Braschi ‒ the building in which the museum is housed ‒ are two of the most attractive places in the city and an extraordinary and unique amalgam of Art and Beauty.

Photographing art is an interesting challenge and here you just can’t help yourself. As nonsensical as “taking a picture of a picture” is, composing an image like this photo is a guaranteed success.

A corner with two converging walls; the group of works on the two walls with central perspective; the back of a human figure, observing: he invites us to contemplate and, at the same time, gives us spectators an idea of the proportions of the exhibited works.

Sony-A700 | Zeiss VarioSonnar 16-80mm | 16mm | iso 400 | ƒ/3.5 | 1/15 | Program | Spot | Elaborazione con Aperture e Photoshop Gabriel Rifilato Photo 20 (PAGE 30-31) Piazza Navona al mattino: un particolare della Fontana del Nettuno, la raggiante scultura di una ninfa che combatte con una piovra. Ho ripreso l'immagine con un teleobiettivo e per renderla più nitida ho usato Adobe Camera Raw. iazza Navona in the morning: a detail of the Fountain of Neptune, the radiant sculpture of a nymph fighting against an octopus. I shot the image with a telephoto lens and to make it sharper I used Adobe Camera Raw. Fujifilm X-T1 | Fujinon NanoGI 50-140 | 84mm | iso 200 | f/22 | 1/125 | Manuale | Spot Livia Mazzani Photo 21 (PAGE 32) All’interno del Museo dei Gladiatori, al centro di Piazza Navona rivivono, con ricostruzione fedele, elmi e corazze dell'impero romano e

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la gladiatura. Qui mi avvolge di mistero la cella dei gladiatori: abbiamo voluto provarne l'emozione chiudendoci all'interno. E' un ambiente illuminato con lampade molto basse che accompagnano tutto il percorso. ithin the Museum of the Gladiators, at the centre of Piazza Navona, the helmets and armour of the Roman Empire and its Gladiatorial culture come alive once again, through faithful reconstructions. Here, the cell of the gladiators wraps me in its mystery: by locking ourselves inside, we aimed at fully experiencing the emotion it evokes. The cell is lighted by very low lamps, which are present throughout the whole itinerary.

Fujifilm X-T1 | Super EBC XF 18-55mm |18mm | iso 3200 | f/2,8| 1/60| Manuale | Spot Livia Mazzani Photo 22 (PAGE 32-33) Il Museo dei Gladiatori benché esplicitamente “turistico”, è un luogo che ha una sua attrattiva. Due locali

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S. Agnese introdotta alla gloria del Paradiso. Degna di nota è anche la pala absidale con le rappresentazioni delle due Sacre famiglie: quella di Gesù e quella di Giovanni Battista. Anche per questa chiesa, è possibile vedere l’approfondimento pubblicato alle pagine 17 e 18.

Lateralmente rispetto a piazza Navona, a largo Febo, è situato uno storico hotel della città, ricco d’arte e di ambienti affascinanti da fotografare: l’ Hotel Raphael (FOTO 11-12-13). Dalla terrazza al sesto piano, su tre livelli, è possibile scattare originali panoramiche della città e mangiare eccellente cibo vegetariano. Altra vista panoramica della piazza Navona e dintorni si ha dalla terrazza di un altro hotel nelle vicinanze: la Terrazza Borromini (FOTO 10), in via di Santa Maria dell’Anima.

La veduta dall’alto di questa terrazza è quella pubblicata alle pagine 22 e 23. Il nostro servizio sull’hotel Raphael, invece, è pubblicato alle pagine 24 e 25.

Tornando sulla piazza, di fronte alla chiesa di S. Agnese, troviamo il Museo dei Gladiatori (FOTO 21-22-33), un'esposizione adatta a interessi di tutte le età: raccoglie ricostruzioni fedeli di elmi e corazze delle legioni romane e della gladiatura fino a coprire un millennio di storia: dal VII secolo a.C. al VI d.C. Questa attrazione permette, inoltre, al piano inferiore, di ammirare le autentiche colonne dello stadio di Domiziano.

Camminando da Piazza Navona verso Corso Vittorio Emanuele II ci imbattiamo in Palazzo Braschi (FOTO 16-17-18-19-33), realizzato dall'architetto imolese Cosimo Morelli, per volere di Papa Pio VI, che intendeva

fare un regalo al nipote Luigi Braschi Onesti. La sua costruzione iniziò nel 1792, sulla stessa area su cui sorgeva Palazzo Orsini e rappresenta una delle ultime manifestazione del fenomeno del nepotismo per cui il pontefice usava soldi delle casse pontificie per questo progetto. Dopo diverse vicissitudini storiche legate all'occupazione francese e ai problemi economici del duca Luigi Braschi Onesti, arriviamo al 1952 quando fu reso sede del Museo di Roma (FOTO 16-17-18-19). Del 2017 è il nuovo allestimento che è concepito come un itinerario tematico e non cronologico tra le sale del secondo e terzo piano, mentre il primo piano è interamente dedicato ad ospitare mostre temporanee di grande richiamo. Il nostro servizio su Palazzo Braschi e il Museo di Roma è pubblicato alle pagine 28 e 29. Alle spalle di Palazzo Braschi, incontro Piazza dei Mas21 32 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

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ANCIENT AND MODERN BEAUTIES OF ROME : PIAZZA NAVONA

che permettono un vero e proprio salto nella storia dell’Antica Roma, dell’esercito e della gladiatura. Avvincente e ben ricostruito. La foto mostra in primissimo piano uno degli elmi in bronzo di un ufficiale, e lascia sullo sfondo armi e armature presenti al museo. lthough clearly aimed at “tourists”, the Gladiator Museum has something about it. Two rooms that transport you into the history of Ancient Rome, the Roman army and the gladiators. It is both compelling and wellreconstructed. In the foreground of the photo there is an officer's bronze helmet, whereas in the background there is the museum’s collection of weapons and armour.

Sony-A700 | Zeiss VarioSonnar 16-80mm | 16mm | iso 400 | ƒ/4 | 1/30 | Program | Spot | Elaborazione con Aperture e Photoshop Gabriel Rifilato Photo 23 (PAGE 34) Proprio di fronte alla chiesa di Sant’Agnese c’è l’abitazione che ospitò l’architetto spagnolo Julio Garcia Lafuente, scomparso di recente. Dall’atrio, elegantemente restaurato, è possibile inquadrare la piazza e la chiesa con questa suggestiva inquadratura. ight in front of the Church of Sant’Agnese, there is the house where the recently deceased Spanish architect Julio Garcia Lafuente stayed.

From the elegantly restored entrance hall, it is possible to frame the square and the church to achieve this evocative photo.

Sony-A700 | Zeiss VarioSonnar 16-80mm | 16mm | iso 200 | ƒ/9.5 | 1/90 | Program | Spot | Elaborazione con Aperture e Photoshop Gabriel Rifilato Photo 24 (PAGE 34) Il Pasquino è stata la prima statua parlante di Roma, dove tutt’oggi la gente ha l’abitudine di affiggere sulla sua base satire e proteste.

L’uso del grandangolo e del punto di presa dal basso contribuiscono “a render viva e contemporanea” la statua. Trattamento con Photoshop CS6 e Silver Efex Pro. asquino was the first talking statue of Rome, and people are still in the habit of posting satire and

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that was of less interest to him. Here you can find carved Nereids and Neptune engaged in a fight with an octopus, later additions of 1800. It is now time to stop and admire the Church of St. Agnese in Agone (PHOTO 6-14), named after the little martyr of Diocletian's time and a monument to the Baroque style. Giacomo Rainaldi, Francesco Borromini and Carlo Rainaldi all worked on this church. It has a Greek cross plan, four altars and transepts dedicated to St. Agnes and to St. Sebastian. Significant are the pendentives of the dome that represent the four cardinal virtues and the fresco of the vault that depicts St. Agnes introduced to the glory of paradise. Also noteworthy is the altarpiece with the representations of the Two Holy Families: that of Jesus and that of John the Baptist.

For this church too, see the article published on pages 17 and 18.

Adjacent to Piazza Navona, in Largo Febo, one of the city's historic hotels is located, rich in art and fascinating environments to photograph: the Hotel Raphael (PHOTO 11-

12-13). From the terrace on the sixth floor, on three levels, you can shoot original cityscapes and eat excellent vegetarian food.

Another panoramic view of Piazza Navona and its surroundings is from the terrace of another hotel in the vicinity: the Borromini Terrace (PHOTO 10), in Via di Santa Maria dell'Anima. The view from the top of this terrace is the one published on pages 22 and 23. Our article on the hotel Raphael, on the other hand, is published on pages 24 and 25.

Back to the square, in front of the church of S. Agnese, we find the Museum of Gladiators (PHOTO 21-22-33), an exhibition suitable for all ages: it collects faithful reconstructions of helmets and armor of Roman legionaries and gladiators spanning a millennium of history, from the seventh century BC to the sixth century AD. This attraction also enables you, on the lower floor, to admire the authentic columns of the Domitian stadium.

Walking from Piazza Navona to Corso Vittorio Emanuele II, we come across Palazzo Braschi (PHOTO 16-17-18-19-33),

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protests on its base. The use of wide-angle and bottom-up point of view contributes in "making the statue alive and contemporary." Postprocessed with Photoshop CS6 and Silver Efex Pro. Nikon one J4 | Nikkor 10mm | 27mm | 1/250 | f/5.6 | iso 400 | Aperture priority | Matrix Sandro Lombardo Photo 25 (PAGE 35) Un particolare della Fontana dei quattro fiumi a Piazza Navona, di mattina, ripresa con un teleobiettivo. Per rendere più nitida l'immagine ho usato Adobe Camera Raw. detail from the Fountain of the Four Rivers in Piazza Navona, in the morning, shot with a telephoto lens. To sharpen the image, I used Adobe Camera Raw. Fujifilm X-T1 | Fujinon NanoGI 50-140 |102mm | iso 100 | f/16 | 1/125 | Manuale | Spot Livia Mazzani Photo 26 (PAGE 36) Uno dei Negozi d’Eccellenza di Roma, in questo negozio si possono trovare tantissimi differenti modelli di penne raffinate. ne of Rome's Shops of Excellence, in this store you may find many different and refined models of pens and writing implements.

Nikon D610 | Sigma 12.024.0 mm | 12mm | Iso 200 | ƒ/4 | 1/50 | Program | Spot Floriana Cason Photo 27 (PAGE 36-37) Piazza dei Massimi al mattino, un angolo molto suggestivo di Roma. Al centro una colonna di marmo, sullo fondo si vede l'edificio quattrocentesco "Palazzo Mas-

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ANEDDOTI E LEGGENDE DELLA PASSEGGIATA | ANECDOTES AND LEGENDS OF THE WALK

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ltre alle note credenze popolari sulla rivalità dei due architetti Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini che realizzarono opere in questa piazza, ci sono leggende, aneddoti e curiosità sul Rione Parione.

La mano di Donna Costanza

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n addition to the well-known popular beliefs about the rivalry between Bernini and Borromini, the two main architects of the works in the marvellous Piazza Navona, there is also a legend, a few anecdotes and a curious superstition to be told.

Donna Costanza’ s hand Accanto alla chiesa di Sant'Agnese, nel Palazzo Tuccimei, proprio sopra una famosa gelateria c'è la finestra dietro i Perhaps not everyone is familiar with the legend of Donna Cocui vetri si dice appaia la mano di Costanza De Cupis, Donna stanza's ghost. Next to the Church of Sant'Agnese, in Palazzo Tuccimei, right above a faCostanza, mentre il resto mous ice cream parlour, del corpo sotto forma di DONNA COSTANZA, UNA STREGA E PASQUINO there is a window behind fantasma vaga nella viwhich Costanza De Cupis’ cina via dell'Anima. hand is said to appear, while the rest of her body L’inaugurazione della wanders in the nearby Via fontana dell'Anima in the form of a Gian Lorenzo Bernini, ghost. oltre che un valente architetto, era anche una The inauguration of persona giocosa. the fountain Il giorno dell'inauguraAs well as being a talented zione della Fontana dei Satire e proteste contro il papa: le “pasquinate” architect and sculptor, Quattro Fiumi, alla predella prima statua parlante di Roma.

Bernini also had a very senza di Papa Innoplayful character. It is said cenzo X, dopo aver fatto Donna Costanza, a Witch and Pasquino. Anecdotes and that, when the Fountain Legends. Satire and protests against the Pope: the togliere i drappi che la riof the Four Rivers was un“pasquinate” of Rome's first talking statue. coprivano, tutti i presenti veiled at the inauguration, si congratularono per la

by Armando Moreschi & Sandro Lombardo which was attended by bellezza delle Pope Innocent X, everyone statue. Dalla fontana congratulated him on the però non sgorgava beauty of the statues… acqua. Quando il Pontebut there was no water in fice e il suo seguito stathe fountain. As the Ponvano quasi per tiff and his retinue were andarsene, all’improvabout to leave, Bernini viso Bernini fece un gave a little nod and the cenno e, con grande stutap was opened, and the pore di tutti, venne aziocrowd looked on in awe as nata la leva che permise the water suddenly gualle acque di sgorgare. Il shed out.

The Pope then said: "CaPapa allora disse: "Cavavalier Bernini, this prank lier Bernini, con questa of yours has put 10 years vostra piacevolezza ci on us!" avete accresciuto di 10 Subsequently a few Roanni di vita!". In molti mans were worried about sembravano però preocthe stability of the obelisk, cupati per la stabilità delbecause the corners of its l'obelisco che poggiava la base rested on a hollow base su una struttura 24 structure. cava, con un vuoto al centro. Rivali di Bernini sparsero la voce che l'obelisco One day, a few of his rivals spread the rumour that the obelisk stesse per cadere, giacché rappresentava una sfida all'equi- was about to topple because it was overbalanced. Bernini librio naturale. A quel punto l’architetto accorse e, davanti went to the fountain immediately and, in front of a large a una gran folla, fissò quattro cordicelle all'obelisco e le crowd, he attached four ropes to the obelisk and secured them with nails to the walls of the neighbouring houses. bloccò con chiodini sui muri delle case vicine.

Walking around the Fountain of the Four Rivers Girare intorno alla Fontana dei Quattro Fiumi Agli innamorati che ammirano la Fontana dei Quattro It is then said that lovers admiring the Fountain of the Four should not to walk around it anticlockwise, because of Fiumi è consigliato di non girare in senso antiorario intorno aRivers curse put on lovers by a wicked witch. According to tradition, ad essa. In questo caso, una leggenda racconta dell’ana- if they do, the couple will break up within six days.

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ANEDDOTI E

LEGGENDE

tema lanciato da una terribile strega, secondo il quale gli amanti si dovranno lasciare entro sei giorni.

Pasquino: la “parola” alla statua Il Pasquino è stata la prima statua parlante di Roma. Questa scultura antica venne ritrovata nel XV sec. in Piazza Navona e fu collocata in via di Pasquino, dove si trova ancora oggi. Gli studenti del collegio vicino e la gente del popolo presero l’abitudine di affiggere sulla sua base satire e proteste, spesso dirette contro il papa, che vennero chiamate “pasquinate”. Questa usanza satirica, parzialmente in vigore ancora oggi, si estese ad altre statue della città, come il Facchino in via Lata o il Babuino nella omonima via.

Attrattive e tesori dei musei civici nella Passeggiata In un susseguirsi di sale affrescate e perfettamente conservate nell’aspetto originario del settecentesco Palazzo Braschi, il percorso di visita del Museo di Roma, a piazza Navona, è pensato come una narrazione continua, attraverso i temi che hanno caratterizzato la città dal Seicento al Ventennio fascista. A queste ultime è dedicato il terzo piano del palazzo, con filmati dell’Istituto Luce e plastici restitutivi della ‘Roma sparita’.

Il Museo dell’Ara Pacis invece, recente opera dell’architetto Richard Meier (vedi anche articolo sul Raphael Hotel alle pagine 24 e 25), ospita il monumento alla pace augustea, opera d’arte tra le più note di Roma per il suo ricco apparato decorativo, con il corteo delle massime cariche sacerdotali e dei membri della famiglia imperiale, guidati dallo stesso Augusto, le mitiche origini di Roma e le glorie augustee che hanno donato all’impero la possibilità di vivere tempi tanto felici da essere denominati seculum aureum. Attraverso la lettura dei rilievi è possibile legare il significato delle figurazioni con le trasformazioni urbane promosse da Augusto soprattutto in questa zona della città, dove spiccano i monumenti simbolo del periodo come il Mausoleo di Augusto e il Pantheon.

Pasquino: the “word” to the statue The ‘Pasquino’ was the first talking statue of Rome. This ancient sculpture was found in Piazza Navona during the fifteenth century and was placed in Via di Pasquino, where it is still located today. The students of the nearby college and the general population acquired the habit of posting satire and protests on its base, often directed against the Pope. The posts were called pasquinate. This satirical use extended to other statues in the city, such as the Facchino (porter) in Via Lata or the Babuino (baboon) on the street of the same name. Even today, this practice has not been completely abandoned.

Attractions and treasures of the two civic museums on the Walk In a succession of frescoed rooms, perfectly preserved in the original appearance of eighteenth century Palazzo Braschi, the visitor's itinerary of the Museum of Rome in Piazza Navona is conceived as one continuous narration, carrying us through the themes that have characterized the city from the seventeenth century up to the urban planning transformations of the Fascist period. The third floor of the building is dedicated to the latter, with videos from the Istituto Luce and models showing reconstructions of Roma sparita (“vanished Rome”).

On the other hand, the Museo dell'Ara Pacis, a recent work by the architect Richard Meier (see also, the article on the Raphael Hotel on pages 24 and 25), houses the monument to the Augustan peace. It is one of the most famous works of art of ancient Rome for its rich decorative apparatus, illustrating a procession of the highest priestly positions and members of the imperial family led by Augustus himself, the mythical origins of Rome, and the Augustan glories that gave the Empire the opportunity to live times so happy as to be called the seculum aureum (golden century).

By interpreting the reliefs, it is possible to tie the meaning of the figurations to the urban transformations promoted by Augustus, especially in this area of the city, where symbolic monuments of the period stand out, such as the Mausoleum of Augustus and the Pantheon.

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Museo Pietro Canonica a Villa Borghese

7 PICCOLI MUSEI DEL MIC Seven Little Museums of the MIC

1 • Museo Pietro Canonica Studio-abitazione dell’artista Pietro Canonica (1869 -1959). Arredi privati e atelier dello scultore | viale Pietro Canonica 2, Roma (Villa Borghese) | Pietro Canonica Museum: Study-residence of the artist Pietro Canonica (1869-1959). Personal furniture and the atelier of the sculptor | viale Pietro Canonica 2, Rome (Villa Borghese)

2 • Museo di scultura antica Giovanni Barracco Collezione di sculture antiche: arte assira, egizia, cipriota, fenicia, etrusca, greca-romana | corso Vittorio Emanuele II 168, Roma | Giovanni Barracco Museum of Ancient Sculptures: A collection of ancient sculptures: Assyrian, Egyptian, Cypriot, Phoenician, Etruscan, Greek-Roman art | corso Vittorio Emanuele II 168, Rome

3 • Museo Napoleonico Raccolta di opere e memorie familiari dei Bonaparte, donata alla città di Roma nel 1927 da Giuseppe Primoli | piazza di Ponte Umberto I 1, Roma | Napoleonic Museum: A collection of works of art and memoirs of the Bonaparte family, which were donated to the city of Rome in 1927 by Giuseppe Primoli | piazza di Ponte Umberto I 1, Rome

ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA: PIAZZA NAVONA SEGUE DA PAGINA 32

simi, che prende il nome dalla Famiglia dei Massimi che fin dal XII secolo sono proprietari di casali e abitazioni specialmente nel Rione Parione.

Su questa piazza si erge il meraviglioso e inaspettato Palazzo Massimo Istoriato (FOTO 27), completamente dipinto con storie vetero e neo testamentarie, eseguite da un gruppo di pittori guidati da Nicolò Furlani 27

4 • Museo Carlo Bilotti Donazione di opere d’arte di Carlo Bilotti, collezionista di fama internazionale: dipinti, sculture e disegni | viale Fiorello La Guardia, 6, Roma (Villa Borghese) | Carlo Bilotti Museum: Donations of works of art by Carlo Bilotti, a world famous collector: paintings, sculptures and drawings | viale Fiorello La Guardia, 6, Rome (Villa Borghese)

5 • Museo della Repubblica Romana Le vicende della tradizione garibaldina: busti, dipinti, incisioni, cimeli garibaldini, plastici e un ricchissimo apparato multimediale | largo di Porta S. Pancrazio, Roma (Gianicolo) | Museum of the Republic of Rome: The stories of the Garibaldi tradition: busts, paintings, engravings, Garibaldi relics, models and a rich multimedia system | largo di Porta S. Pancrazio, Rome (Gianicolo)

6 • Museo delle Mura Nella porta San Sebastiano delle mura aureliane, plastici delle varie fasi costruttive delle mura aureliane | via di Porta S. Sebastiano 18, Roma | Museum of the Walls: Inside the Porta di San Sebastiano gate in the Aurelian Walls, there are models showing the various stages of the construction of the Aurelian Walls | via di Porta S. Sebastiano 18, Rome

7 • Villa Massenzio Complesso archeologico (Tomba di Romolo) con circo romano ben conservato, si apre direttamente sulla via Appia antica | via Appia Pignatelli 54, Roma | Villa Massenzio: An archaeological complex (Tomb of Romulus) with a well preserved Roman circus, which opens out onto the ancient Appian way | via Appia Pignatelli 54, Rome 26 36 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

ANCIENT AND MODERN BEAUTIES OF ROME : PIAZZA NAVONA CONTINUED FROM PAGE 33

created by the architect Cosimo Morelli from Imola, at the behest of Pope Pius VI, who intended to make it a gift to his nephew Luigi Braschi Onesti. Its construction began in 1792, on the same site on which Palazzo Orsini stood, and represents one of the last manifestations of the phenomenon of nepotism, by which the pontiff used money from the pontifical coffers to fund the project. After several historical vicissitudes related to the French occupation and the economic problems of the Duke Luigi Braschi Onesti, we get to 1952, when the Palace was made the seat of the Museum of Rome (PHOTO 16-17-18-19).

The new layout dates to 2017 and is conceived as a thematic and non-chronological itinerary between the halls of the second and third floors, while the first floor is entirely dedicated to hosting temporary exhibitions of great appeal. Our article on Palazzo Braschi and the Museum of Rome is published on pages 28 and 29. Behind Palazzo Braschi, you meet Piazza dei Massimi, which takes its name from the Massimi family who, since the twelfth century, have been owners of houses and dwellings especially in the Parione district area. On this square stands the wonderful and unexpected Palazzo Massimo Istoriato (PHOTO 27), painted all over with Old and New Testament stories by a group of painters led by Nicolò Furlani in the 1520s. On the opposite side of the square is the Convent of San Pantaleo, a building of the sixteenth century belonging to the Muti family, and later, in 1612, passed over to St. Joseph Calasanzio, who installed his religious congregation known as the Order of the Pious Schools, but now known by the name of the Scolopi. In 1950, a column of Cipollino marble was placed in the centre of the clearing from

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FACTORY PhotoTips

simo istoriato", la cui facciata è decorata con pitture. Per poter riprendere la colonna e il palazzo ho posizionato la linea di orizzonte coincidente con una linea del palazzo, ho usato un teleobiettivo per riprendere con più forza i dipinti. La colonna ho preferito inserirla nella parte destra dell'immagine esteticamente più interessante. I valori della distanza focale e del diaframma sono idonei alla messa a fuoco dei due particolari più importanti della foto, colonna e parete affrescata. Per rendere più nitida l'immagine ho usato Adobe Camera Raw. iazza dei Massimi in the morning, a most charming corner of Rome. At its centre, a column and in the background, the fifteenthcentury building called Palazzo Massimo istoriato can be seen, its façade decorated with paintings. In order to photograph both the column and the building, I placed the horizon line so that it coincided with a line of the building, and used a telephoto lens in order to get the paintings more forcefully. It was my preference to insert the column on the right side of the image, as I found that side aesthetically more interesting. The values of focal length and aperture are suitable for focusing on the two most important details of the photo, the column and the frescoed wall. To sharpen the image I used Adobe Camera Raw. Fujifilm X-T1 | Fujinon Nano-GI 50-140 | 50mm | iso 250 | f/4.5 | 1/500 | Manuale | Spot Livia Mazzani

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FACTORY PhotoTips

Photo 28 (PAGE 37) Il ristorante Collegio a piazza Capranica fa parte dei Negozi d’Eccellenza di Roma e rappresenta un’originale struttura rinascimentale con archi del Settecento, scaffalature in ferro per le bottiglie e vetrine originali in ferro battuto dell’epoca. Un trionfo di buon gusto sia per gli occhi che per il palato.

L’immagine è stata scattata nella saletta che ricorda il fondatore dello storico Vini & Olii aperto nel 1914: Berardino Santarelli. he Collegio restaurant in Piazza Capranica belongs to the Association of the Historical Shops of Excellence in Rome, and it is housed in an original Renaissance building with eighteenth-century arches, iron shelving for the bottles and original wrought iron display cases. A tasteful triumph for both the eyes and palate. The photo was taken in the dining room that honours Berardino Santarelli, the founder of the historic Vini & Olii opened in 1914.

Sony-A700 | Zeiss Vario-

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ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA: PIAZZA NAVONA negli anni '20 del 1500. Sul lato opposto della piazzetta si trova il Convento di San Pantaleo, edificio del Cinquecento della famiglia Muti, passato nel 1612 a S. Giuseppe Calasanzio il quale vi insediò la sua congregazione religiosa detta dei Maestri delle Scuole Pie, ma oggi noti con il nome di Scolopi. Al centro dello slargo fu collocata nel 1950 una colonna di cipollino proveniente dall'Odeon di Domiziano (FOTO 27), sulle cui strutture fu costruito l'edificio dei Massimo. Si trattava di un teatro coperto nel quale si tenevano gare ed audizioni musicali e che poteva ospitare fino a 10.000 posti. Risalendo corso Rinascimento verso nord, è possibile fare una breve sosta al Lion Bar, originale e dall’aspetto attraente, dove è possibile degustare cucina moderna nella tradizione italiana. Proseguendo su corso Rinascimento si trova sulla destra la chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza, della seconda metà del XVII secolo: la contraddistingue un caratteristico cortile, opera dall’architetto ticinese Francesco Borromini.

Ultima tappa di rilievo della Passeggiata è la chiesa di San Luigi dei Francesi (FOTO 29-30), chiesa nazionale dei francesi di Roma dal 1589, nella piazza omonima.

La chiesa, dal punto di vista artistico, è un'esaltazione della Francia. Contiene sculture e dipinti di straordinario valore tra i quali tre capolavori assoluti di Caravaggio (FOTO 29): il Martirio di San Matteo, San Matteo e l'Angelo e Vocazione di san Matteo. La chiesa ospita inoltre diverse tombe e l'organo a canne di Joseph Merklin, sopra la porta di ingresso, con tre manuali di 56 note e pedaliera di 30 note, a trasmissione meccanica.

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Conclusione ludica della Passeggiata con la visita a tre delle botteghe facenti parte dell'Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma. Il negozio di penne e regalistica di lusso Stilo Fetti (1893), in via degli Orfani (FOTO 26), specialista in articoli da scrittura dove acquistare la propria penna con incisione di iniziali, date o simboli. Le “camice più famose dopo quelle di Garibaldi” del negozio di abbigliamento Caleffi (1911), in via in Aquiro, rese celebri da una tipologia di collo alta e ornata, con due bottoni, noto come “collo alla Gastone” che fu tipico della commedia di Ettore Petrolini.

Per finire lo storico Ristorante il Collegio (FOTO 28) della Famiglia Santarelli, nato nel rispetto dell’atmosfera della vecchia Vineria del Novecento, fondata ad Amatrice nel 1914 con una cucina, ispirata alla Tradizione Romana, con materie prime provenienti da piccoli artigiani della conca amatriciana.

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ANCIENT AND MODERN BEAUTIES OF ROME : PIAZZA NAVONA

Sonnar 16-80mm | 16mm | iso 200 | ƒ/3.5 | 1/6 | Program | Spot | Elaborazione con Aperture e Photoshop Gabriel Rifilato Photo 29 (PAGE 38) Nella cappella Contarelli della chiesa di San Luigi dei Francesi sono custodite le tre opere del ciclo pittorico su San Matteo realizzato da Caravaggio nell’anno 1600: il “Martirio di San Matteo”, “San Matteo e l'angelo” e “Vocazione di san Matteo”.

Mozzafiato. La cappella però è tenuta al buio. Se volete ammirare i dipinti e fotografarli sarà necessaria una monetina per avere l’illuminazione… n the Contarelli Chapel inside the Church of San Luigi dei Francesi, there are the three works of the fresco cycle dedicated to Saint Matthew, painted by Caravaggio in 1600: “The Martyrdom of St. Matthew”, “The Inspiration of St. Matthew” and “The Calling of St. Matthew”. All breathtaking. However, the chapel is kept dark. If you want to admire or photograph the paintings, you will need a coin to have some lighting...

Sony-A700 | Zeiss VarioSonnar 16-80mm | 16mm | iso 800 | ƒ/3.5 | 1/10 | Program | Spot | Elaborazione con Aperture e Photoshop Gabriel Rifilato Photo 30 (PAGE 38-39) Chiesa di San Luigi dei Francesi, interno: il bianco/nero del gruppo scultoreo in primo piano fa risaltare la policromia dell'apparato decorativo nella navata centrale, che è solo apparentemente figura di sfondo. hurch of San Luigi dei Francesi, interior: the black and white of the sculptural group in the foreground highlights the polychromy of the decorative apparatus in the central nave, only apparently a background figure.

Canon EOS 6D | Canon 1635mm | 30mm | iso 3200 | ƒ/16 | 1/15| Manuale| Media Ponderata | Lightroom processing Federico Porta Photo 31-32 (PAGE 40-41) Il museo di Roma è straordinariamente ricco di spunti visivi. Porte, finestre, specchi, texture, pietre,

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the Odeon of Domiziano (PHOTO 27), on whose structures the building of the Massimo family was built. It was a covered theatre in which musical contests and auditions were held and it could accommodate up to 10,000 spectators. Walking up Corso Rinascimento northwards, you can make a short stop at the original and attractive Lion Bar, where you can taste modern cuisine in the Italian tradition. Continuing along Corso Rinascimento, on the right you'll find the Church of Sant'Ivo alla Sapienza, of the second half of the seventeenth century: its distinctive feature is the courtyard, by the Ticino architect, Francesco Borromini.

The last significant stop of the Walk is the Church of St. Louis of the French (PHOTO 29-30), the national church of the French of Rome since1589, in the square of the same name. The church, from an artistic point of view, is an exaltation of France.

It contains sculptures and paintings of extraordinary value, including three absolute masterpieces by Caravaggio (FOTO 29): The Martyrdom of Saint Matthew, St. Matthew and the Angel and the Vocation of St. Matthew. The church also

houses several tombs and the pipe organ by Joseph Merklin, above the entrance door, with three 56 note manuals and a pedalboard of 30 notes, with mechanical transmission.

The Walk comes to a playful conclusion with the visit to three of the shops belonging to the Association of Historical Stores of Excellence of Rome. The store of luxury pens and gift items Stilo Fetti (1893), in Via degli Orfani (PHOTO 26), specializing in writing equipment where you can buy your own pen to be personalized with engravings of initials, dates or symbols. The "most famous shirts after those of Garibaldi" of the clothing store Caleffi (1911), in Via in Aquiro, made famous by a type of tall collar decorated with two buttons, known as the "Gastone collar" which was typical of the comedy by Ettore Petrolini. To conclude, the historical Ristorante il Collegio (PHOTO 28) of the Santarelli family, faithful to the atmosphere of the old Winery of the twentieth century, which was founded in Amatrice in 1914 with a menu inspired by traditional Roman cuisine and with ingredients sourced from small artisan producers of the Amatrice basin.

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ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA: PIAZZA NAVONA

FACTORY PhotoTips

iscrizioni che raccontano storie e, al tempo stesso, possono rappresentare un artistico sfondo per ambientare il ritratto di un visitatore. Il “dietro le quinte” della foto 31 mostra la distanza “ravvicinata” necessaria per scattare un ritratto con obiettivo grandangolare. Ma l’effetto “spaziale” che si ottiene è suggestivo e ne vale la pena (naturalmente se il soggetto da fotografare ve lo permette…). he Museum of Rome is extraordinarily rich with visual cues. Windows, doors, mirrors, textures, stones and inscriptions that tell a story and, at the same time, can be an artistic background for setting a portrait of a visitor.

The “behind the scenes” of photo 31 shows the “close” distance needed to take a portrait with a wide angle lens. But the “spatial” effect that is achieved is evocative and well worth it (obviously if the subject being photographed allows it…).

Sony-A700 | Zeiss VarioSonnar 16-80mm | 16mm | iso 400 | ƒ/4 | 1/30 | Program | Spot | Elaborazione con Aperture e Photoshop Gabriel Rifilato Photo 33 (PAGE 42) All’interno di Palazzo Braschi, durante l’itinerario della nostra passeggiata a piazza Navona. Immagine desaturata con Photoshop. ithin Palazzo Braschi, included in the itinerary of our walk in Piazza Navona.

Image desaturated with Photoshop.

Nikon D610 | Sigma 12.024.0 mm | 12mm | iso 200 | ƒ/8 | 1/250 | Program | Spot Floriana Cason

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ANCIENT AND MODERN BEAUTIES OF ROME : PIAZZA NAVONA

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a Passeggiata d’arte e fotografia a Piazza Navona “dal vivo”, in compagnia della Image Factory ha luogo a Roma nelle seguenti date: • sabato 27 luglio 2019 • sabato 31 agosto 2019 L’appuntamento, per queste due giornate, è fissato alle ore 9,30 davanti all’Hotel Raphael in largo Febo 2 (piazza Navona).

[1] • Le Passeggiate sono aperte a tutti i nostri lettori e ai loro accompagnatori, senza limitazioni.

[2] • Informazioni, modalità di partecipazione e iscrizioni alle Passeggiate sono bene accette fino al giorno precedente le date indicate in alto, scrivendo all’indirizzo email: caartstudio.roma@gmail.com o telefonando al numero: +39.329.9534719. "live" Art and TPiazzahePhotography Walk to Navona, in the

company of the Image Factory, will take place in Rome on the following dates: • Saturday July 27th, 2019 • Saturday August 31st, 2019 For both days, the meeting point is in front of the Raphael Hotel in largo Febo 2 (Piazza Navona), at 9.30 am.

[1] • The Walks are open to all our readers and their companions, without limitations.

[2] • For information about the Walks and how to participate, as well as registering, please write to the email address: caartstudio.roma@gmail.com or call this number: +39.329.9534719: you can register to participate right up until the day before the dates indicated above.

ANTICHE E MODERNE MAGNIFICENZE DI ROMA: PIAZZA NAVONA

LA TUA PASSEGGIATA

FOTOGRAFICA Your Photo Walk

“L'artista non è un individuo speciale, ma ogni individuo è uno speciale genere di artista” (Michael Michalko).

“The artist, after all, is not a special person, every person is a special kind of artist” (Michael Michalko).

by Ca’ Art Studio Image Factory

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desso tocca a voi! Stimolati dalle parole di Michalko (da Pensiero creativo) e spinti in strada dal nostro progetto della Passeggiata esperienziale, non resta che andare nei luoghi raccontanti in queste pagine e inventare “la vostra passeggiata” al Pantheon.

Modificate e arric33 chite, a piacimento, il percorso proposto da Roman Walks inserendo altre vedute dell’area del rione Parione che è stata presa in esame: gli esterni e soprattutto gli interni di altre chiese che si incontrano lungo la Passeggiata, quale per esempio Sant’Ivo alla Sapienza, e mandateci i vostri lavori.

Le vostre foto verranno selezionate dalla redazione di Roman Walks e pubblicate sia nella sezione La tua Passeggiata fotografica del nostro sito internet ( WWW. ARTWALKSMAGAZINE . COM ), che nelle nostre pagine di Facebook e Instagram.

Per il prossimo mese di dicembre 2019, inoltre, il Teatro Tordinona di Roma presenterà la mostra fotografica con le immagini della Passeggiata realizzate dai lettori di Roman Walks.

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ow it's up to you!

Now that you have been stimulated by the words of Michalko (from Thinkertoys) and inspired to step into the streets by our experiential Walk project, all you have to do is go to the places you have read about and invent "your own”

Pantheon walk.

You can change and enrich the route proposed by Roman Walks as you wish, adding different places in the district of Parione like, for example, the church you meet along the Walk: Sant’Ivo alla Sapienza, and then send us your work.

Your photos will be selected by the editors of Roman Walks and published both in the Your Photo Walk section on our website ( WWW. ARTWALKSMAGAZINE . COM ), and on our Facebook and Instagram pages.

Furthermore, in the next December 2019, the Tordinona Theatre in Rome will present a photo exhibition of the photos taken by readers on their Roman Walks.

IMAGE ROMAN ART & CREATIVE PHOTO WALKS

Factory

Alla scoperta avventurosa di storie, esperienze, personaggi, miti, vizi e virtù della Città eterna. E dell’artista che è in noi.

Suoni, profumi e sapori “neo-pittorialisti” della Image Factory.

An adventurous journey to uncover the stories, experiences, characters, myths, vices and virtues of the Eternal City. As well as the artist within us. The "Neo Pictorialist" sounds, aromas and flavours of the Image Factory.

EVENTO E DIETRO LE QUINTE | Event and Backstage

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LIBRI E FILM | Books and Films

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INTERVISTA M. R. CARACCIOLO | Interview M. R. Caracciolo 44 CHE COS’È UNA BELLA FOTO | What Makes a Photo Beautiful 50 INTERVISTA F. JACOBONE | Interview F. Jacobone

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STORIE DIETRO LE IMMAGINI | Stories Behind the Images

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ARTE E PENSIERO CREATIVO | Art and Creative Thinking

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EVENTO DELL’ESTATE 2019 | Summer 2019 Event

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LO STAFF DELLA IMAGE FACTORY | Image Factory Staff

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IL POSTER DI PIAZZA NAVONA | The Piazza Navona Poster

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ROMAN ARTART & PHOTO WALKS | WINTER 2018/2019 |9 ROMAN & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 43

INCONTRANDO PERSONAGGI DELL’ARTE A ROMA

Il mio nome è

MARIA ROSARIA

CARACCIOLO “Devo molto della mia preparazione nel cinema alla scuola di Lina Wertmüller”.

My name is Maria Rosaria Caracciolo. “Devo molto della mia preparazione nel cinema alla scuola di Lina Wertmüller”.

by Floriana Cason & Gabriel Rifilato

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irca quarant’anni fa Maria Rosaria Caracciolo di Torchiarolo, da Napoli si trasferisce a Roma.

La mia passione per il cinema nasce a Napoli negli anni sessanta andando a trovare un’amica di mio fratello Giuliano giovane attrice Eleonora Brown scelta per interpretare il ruolo della figlia di Sofia Loren sul set di un film importante come “ La Ciociara” diretto da Vittorio De sica, così mi sono innamorata della magia del set cinematografico, la bravura degli attori, la classe del Grande Vittorio De sica, mi avevano fatto capire che per far parte di quel mondo dovevo trasferirmi a Roma ed entrare nella città del cinema .

Roma ti sta molto a cuore. Ci hai parlato addirittura di una tua rinascita. Vuoi raccontare ai nostri lettori cosa è scattato dentro te arrivando in questa città?

Ho avuto un’infanzia e un’adolescenza difficile. Sono cresciuta in una famiglia napoletana molto importante, dopo la guerra. Nobiltà tanto paterna (Luigi Caracciolo di Torchiarolo) quanto materna (Ida Dusmet Desmours). A 28 anni con 4 figli e un fallimento matrimoniale alle spalle, avevo capito di volermi mettere in gioco. La mia famiglia d’origine era contraria al mio trasferimento con i figli a Roma, sfidando il destino e contro tutti. Roma però ha saputo accoglierci, soprattutto in quegli anni quando splendeva il Cinema Italiano, donandomi una seconda opportunità nella vita, sia sentimentale che lavorativa.

Hai sempre sentito la vocazione nel diventare manager cinematografica e televisiva?

A Roma ho scoperto in me il talento di trovare nuovi volti per il cinema, necessari a registi e produttori: il regista Marco Risi nel 1987 mi chiese di cercare un ragazzo per interpretare il ruolo di “Mary” nel suo film “Mary Per Sempre”. Trovai per lui un bellissimo ragazzo, Alessandro Di Sansio, il quale interpretò il ruolo di “Mary” da protagonista. Collaborai poi con “La Piovra”, “La Lama nel Cuore”, “Io Speriamo 44 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

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aria Rosaria Caracciolo di Torchiarolo moved to Rome from Naples about forty years ago.

My passion for cinema was born in Naples in the sixties. I’d gone to see a friend of my brother Giuliano, a young actress called Eleonora Brown, on the set of the famous film "La Ciociara" (Two Women), directed by Vittorio De Sica. She was playing the role of Sofia Loren's daughter. I fell in love with the magic of the film set, the skill of the actors, the class of the Great Vittorio De Sica. I knew then that in order to be part of that world, I had to move to Rome and become part of the city of film.

You love Rome. You've even talked about your rebirth. Can you tell our readers how you felt when you arrived in this city?

I had a difficult childhood and adolescence. I grew up after the war in an important Neapolitan noble family, both on the side of my father (Luigi Caracciolo di Torchiarolo) and my mother (Ida Dusmet Desmours). When I was 28 years old, after 4 children and a failed marriage, I realised that I wanted to do something with my life. My family were opposed to my choice of moving to Rome with my children, challenging fate and going against everyone. But Rome welcomed us, especially during those years when Italian Cinema was at its peak, giving me a second chance in both my sentimental and working life.

Have you always felt that becoming a film and television manager was your vocation?

In Rome I discovered that I had a talent for finding the new faces that directors and producers needed. In 1987, director Marco Risi asked me to find a teenage boy for the role of “Mary” in his film “Mary Per Sempre” (Forever Mary). I found a beautiful young man, Alessandro Di Sansio, who ended up playing the leading role of "Mary".

He then got parts in “La Piovra” (The Octopus), “La Lama nel Cuore”, “Io Speriamo Che Me La Cavo”, and starred in the Rai Uno television series “Felipe ha gli Occhi

ENCOUNTERING ART PERSONALITIES IN ROME Che Me La Cavo”, e poi con la televisione Rai Uno: “Felipe ha gli occhi Azzurri”.

Nel 1992 hai prodotto un programma televisivo per scoprire giovani talenti. Ce ne vuoi parlare?

Dopo aver sposato nell’89 Guillermo Mario Pricolo, molto più giovane di me, conosciuto sperimentando la produzione televisiva in “ Bimbiribalta”, nel 1992 la regista Lina Wertmuller, con il suo assistente Stefano Amatucci, si rivolgono a me cercando piccoli scugnizzi per il film con Paolo Villaggio “Io Speriamo che me la cavo”. Ho trovato i 15 protagonisti del film diventando definitivamente una talent scout.

Da “Mary per sempre”, dell’87, a “Io speriamo che me la cavo”, del ’92, raccontaci la tua esperienza cinematografica. In particolare il rap-

Azzurri”.

In 1992 you produced a television programme to discover young talent. Would you like to tell us about it?

After marrying Guillermo Mario Pricolo in 1989, who I met while working on the television programme “Bimbiribalta” and who is much younger than me, in 1992 the director Lina Wertmüller and her assistant Stefano Amatucci asked me to look for street kids to star alongside Paolo Villaggio in "Io Speriamo Che Me La Cavo".

Fifteen of the kids I found got a role in the film, and that definitively marked my career as a talent scout.

Tell us about your cinematic experiences between “Forever Mary” in 1987, and “Io Speriamo Che Me La Cavo” in 1992. In particular, your relationship

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’incontro con Maria Rosaria Caracciolo e Guillermo Mario Pricolo ha avuto luogo nella sede della loro Accademia di Roma, in SEGUE A PAGINA CONTINUED ON PAGE 47

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INCONTRANDO PERSONAGGI DELL’ARTE A ROMA: MARIA ROSARIA CARACCIOLO

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ENCOUNTERING ART PERSONALITIES IN ROME: MARIA ROSARIA CARACCIOLO

IMAGES IMMAGINI Footnotes

SEGUE DA PAGINA CONTINUED FROM PAGE 45

via Assisi 37. Le foto (in queste pagine e nelle successive), sono state realizzate dalla Image Factory, eccetto la foto in queste pagine (4647) che è di Gabriel Rifilato.

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he meeting with Maria Rosaria Caracciolo and Guillermo Mario Pricolo took place at the headquarters of their Accademia di Roma, situated in via Assisi 37.

Photos (in these pages and those that follow), are by the Image Factory, while the photo on pages 46-47 is by Gabriel Rifilato.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 47

INCONTRANDO PERSONAGGI DELL’ARTE A ROMA: MARIA ROSARIA CARACCIOLO

porto con la regista Lina Wertmüller: gli scugnizzi che avevi reperito per fare i protagonisti del film…

Devo molto della mia preparazione nel cinema alla scuola di Lina Wertmuller che mi ha catapultato a Napoli. Un giorno, alla ricerca di facce interessanti, ho fermato una signora con una piccola scugnizza invitandola al casting. Alla domanda “come ti chiami?” rispose: “Carmela è pecoraro”. Quando poi le chiesi “cosa fa tuo papà?” rispose “è meglio che non vi lo dico”, "e la tua mamma?”, chiesi, lei rispose “sarrangia!”. Il destino ha voluto che questa bambina nel film “Io Speriamo che me la cavo" vendesse l’aglio, assieme a tanti altri piccoli attori protagonisti come Adriano Pantaleo o Ciro Esposito.

Il tuo impegno nello spettacolo è totale: oltre a seguire importanti produzioni come manager, hai fondato a Roma assieme a tuo marito Guillermo Mario Pricolo, la “Caracciolo Academy Musical School”. Raccontaci della tua collaborazione con Guillermo, cosa avviene nell’accademia, la selezione per entrare, le borse di studio...

Dieci anni fa in America assistemmo ad alcuni musicals con bambini e ragazzi con bellissimi effetti speciali e, tornando in Italia, decidemmo subito di dedicarci alla formazione di bambini e ragazzi nella recitazione, nel canto, nella danza e nel teatro musicale. Oggi abbiamo creato il primo polo di formazione artistica solo per giovani talenti in Italia, dai 6 fino a 25 anni. Una formula di lavoro del tutto particolare, concentrata in un fine settimana al mese, tra settembre e giugno,150 ore di studio in canto, recitazione, danza, ballo con spettacolo finale: un musical in teatri quali il teatro Quirino, quest’anno.

Vivi tra Roma e Barcellona dove vai ogni 15 giorni. Perché hai scelto di vivere in Spagna? Quali sono i tuoi legami tra le due città? Ci hai raccontato di uno spirito diverso tra l’una e l’altra.

Ho vissuto tra l’Argentina a Buenos Aires e Valencia o Barcellona in Spagna, dove sono rimasta colpita dall’energia e dallo stile di vita molto simile a quello di Napoli, la mia città natale. Senza togliere nulla a Roma ho trovato lì tanta apertura mentale e culturale che penso sia fondamentale per la crescita personale e di 48 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

with the director Lina Wertmüller: the street kids you found to star in the film...

A lot of my training in the film industry was thanks to Lina Wertmüller, who catapulted me to Naples. One day, when I was looking for interesting faces, I stopped a woman with a little girl and invited her to the casting. When asked “what is your name?”, she replied “Carmela is pecoraro”. To “what does your dad do?” she replied, “it’s better if I don’t tell you”, and to “and your mum?” her answer was “she gets by!”.

The little girl ended up selling garlic in the film “Io Speriamo Che Me La Cavo”, together with lots of other young budding actors like Adriano Pantaleo and Ciro Esposito.

You are fully committed to show business: in addition to working on important productions as a manager, you and your husband Guillermo Mario Pricolo also founded the “Caracciolo Academy Musical School” in Rome. Tell us about your collaboration with Guillermo, what happens in the academy, the selection process, scholarships ...

When we were in America about ten years ago, we saw several musicals starring children and teenagers, with amazing special effects. When we got back to Italy, we immediately decided that we wanted to train children and young adults in acting, singing, dance and musical theatre. We have now created the very first artistic training school for young talent in Italy, for students from ages 6 to 25. We use an extremely unique training formula, concentrated over just one weekend a month, from September to June, with 150 hours of lessons in singing, acting, dance, ballroom dancing and a final show: a musical performed at a theatre. This year it’s being held at the Quirino.

You live between Rome and Barcelona, where you go every 15 days.

Why did you choose to live in Spain? What are your connections between the two cities? You told us that the two cities have different energies.

I lived between Argentina, in Buenos Aires, and Spain, in Valencia or Barcelona, where I was struck by how similar the energy and lifestyle were to Naples, my hometown.

ENCOUNTERING ART PERSONALITIES IN ROME: MARIA ROSARIA CARACCIOLO

ABOUT THE ARTIST

Footnotes

Caracciolo Management & Production | Accademia Caracciolo Musical School

Accademia di formazione artistica per giovani talenti PRESIDENTE E DIRETTORE ARTISTICO | PRESIDENT AND ART DIRECTOR:

Maria Rosaria Caracciolo di Torchiarolo | DIRETTORE | DIRECTOR: Guillermo Mario Pricolo | SOUND MANAGER: Riccardo Onorati

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ogni attività soprattutto nello spettacolo.

La tua Caracciolo Management & Production, con sede a Roma, è stata premiata come migliore azienda del settore al Gran Premio Internazionale di Venezia, nello scorso settembre 2018. Come si arriva questo riconoscimento?

Determinazione, resilienza, amore? Qualche aneddoto…?

Tutto quello che si fa con grande passione e amore vince sempre. Nel mio caso ho ricevuto il riconoscimento come talent scout, nel 2017, con il Premio Charlot alla carriera, e poi la nomination come migliore azienda del settore dalla Camera dei Deputati di Roma, con la targa del Leone d’oro di Venezia. Il mio direttore artistico dell’Accademia, Giò di Tonno, quando vinse il premio a Barcellona per la migliore direzione artistica, alla consegna del Premio, un po’ alla Beningni, per la gioia si è fatto quasi cadere sulla testa la Coppa del Premio Internazionale.

Gli amici ti chiamano “Manager speciale” perché sei madre di 5 figli. Come organizzi la vita privata e il lavoro con la concentrazione necessaria?

La mia vita è un vero caos. Ma anche il mio lavoro, molto caotico! Spostamenti, eventi straordinari. Ogni giorno diverso dall’altro. Un carattere che deve essere necessariamente forte e disponibile per trovare soluzioni alle varie problematiche.

Mando avanti la famiglia e i figli, ormai, sono grandi e orgogliosi di come riesco a gestire tutto, anche se a volte in modo scomposto. Ho creato un piccolo impero, fatto d’amore, tanti sacrifici, passione per la vita e lavoro che, ancora oggi alla mia età, svolgo a tempo pieno. Magari sdraiata sul lettino di un club nella mia amata Barceloneta.

Without taking anything away from Rome, I found an enormous amount of mental and cultural openness there, which I think is fundamental for personal growth and any type of business, especially in show business.

Your Rome-based company Caracciolo Management & Production was awarded best company in the sector at the Venice International Grand Prize in September 2018. How did you get this recognition? Determination, resilience, love?

Do you have any anecdotes…?

In my opinion, you can succeed in anything if you do it with great passion and love. In my case, this came after receiving the “Charlot” Career Achievement Award for best talent scout in 2017, followed by the nomination for best company in the sector by the Chamber of Deputies in Rome, receiving the Venice Golden Lion Plate. When the Caracciolo Academy’s artistic director Giò di Tonno won the award for best art direction in Barcelona, he was so ecstatic, almost Benigni-like, that he almost dropped the International Award Cup on his head.

Your friends call you a “Special Manager” because you’re a mother of 5 children. How do you juggle your private life and work?

My life is absolute chaos. And my work is also extremely chaotic!

Moving around all the time, unexpected things happening. Every day is different. You have to be strong and ready to find solutions to all the various problems. I run the household, and my children are now grown-up and proud of how I succeed in managing everything, even if at times I am a little disorganised. I have created a small empire, made of love, many sacrifices and my passion for life and work, which despite my age I still do full-time. Even if at times it is from a lounger at a club in my beloved Barcelona.

nviando richiesta di partecipazione al nostro indirizzo email, è possibile partecipare gratuitamente, come pubblico, agli spettacoli di Roma e Salerno e, nel mese di settembre, alle audizioni con borse di studio in palio per ogni anno accademico.

L’Accademia Caracciolo Musical School è accessibile a tutti e ha come fine l’inserimento di giovani talenti nel mondo dello spettacolo. info@caracciolomanagem ent.com

Artistic training academy for young talent

I

f you would like to participate for free in the Rome and Salerno shows, as part of the audience, or attend the September auditions with scholarships available for each academic year, please send a participation request to our email address. The Caracciolo Musical School Academy is open to everyone and aims to introduce young talent into the world of show business. info@caracciolomanagem ent.com

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 49

DIECI ANNI DI EDITORIA DI QUALITÀ A ROMA

CHE COS'È UNA BELLA DONNA?

NON SO DIRLO. CHE COS'È UNA PITTURA ASTRATTA?

CHE COS'È UNA PITTURA FIGURATIVA?

NON SO DIRLO. IO FACCIO SOLO NON-ASTRAZIONI.

SE OGGI PRENDO POSIZIONE, DOMANI DOVRÒ CONTRADDIRMI.

PERSEGUIRE LA LIBERTÀ E

ILCANCELLA PIACERE TUTTE LE IDEE. SE C'È CONTRADDIZIONE POCO IMPORTA.

UNA LINEA, UN TRIANGOLO,

UN VOLTO, UN UOVO, SONO TUTTI UN PROPIZIO

PUNTO DI PARTENZA PER UN'AVVENTURA. HO SEMPRE INVIDIATO COLORO

PER I QUALI UN'OPERA È UN PER CONOSCERCI MEGLIO VISITA IL NOSTRO SITO www.elliotedizioni.com 50 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

MISTERO.

hat makes a W photo beautiful?

What makes a woman beautiful?

I really couldn’t say.

What makes a picture abstract?

What makes a picture figurative?

I really couldn’t say.

I don’t do abstractions.

If today I take a stand, tomorrow I’ll have to contradict myself.

Pursuing freedom and pleasure cancels all ideas.

Little does it matter if there’s a contradiction.

A line, a triangle, a face, an egg, are all a promising starting point for an adventure.

I’ve always envied those for whom a work of art is a mystery.

Sulla fotografia On Photography Man Ray Man Ray Trust / ADAGP

Elliot Edizioni

CHE COS'È UNA BELLA FOTO?

CHE COS’È UNA WHAT MAKES A PHOTO BEAUTIFUL?

BELLA FOTO? Gli autori della Image Factory si interrogano su cosa possa essere il “bello” in fotografia.

Authors of the Image Factory ask what things can be "beautiful" in photography.

by Luca Verdone, Francesca Boccassini, Sandro Lombardo

Photo courtesy by Mario Verdone collection

L

a fotografia di Otello Martelli ha forti chiaroscuri negli interni e un tono diffuso equilibritarore tra i punti in luce e quelli in ombra. Lo scatto che mi ha incuriosito è un primo piano di Anouk Aimée tratto da una scena di La Dolce Vita ambientata nella Villa Giustiniani a Bassano Romano. Maddalena (Anouk Aimée) ha ritrovato Marcello (Marcello Mastroianni) nel Palazzo del Principe Marescalchi e lo ha lasciato da solo in una stanza in cui si può ascoltare la voce di chi parla da una camera limitrofa attraverso il foro di una vasca, che riverbera i suoni vocali. La foto ritrae la scena in cui Maddalena chiede a Marcello se la vuole sposare. L’illuminazione è stata predisposta da Otello Martelli in modo da privilegiare l’oscurità dell’ambiente, lasciando in luce solo l’incavo della vasca,che diffonde all’esterno i raggi luminosi. Fellini ha chiaramente puntato sull’aspetto magico e misterioso dell’ambiente e ha usato in libertà il cinemascope, un formato panoramico che dilata la fotografia oltre i rapporti tradizionali. Non ha avuto timore neppure dei primi piani, come nella scena ripresa dalla fotografia. Il cinemascope alla metà del 1959 era un sistema ottico che si affacciava per la prima volta nella produzione cinematografica. Martelli ha dichiarato che Fellini si è ambientato subito con il cinemascope: Ha voluto applicare l’ottica forse contro i princìpi secondo i quali si devono usare certi obiettivi solo per i campi lunghi. È stata una specie di scommessa. La luce che illumina la stanza in cui la Aimée sussura dolci parole all’incavo della vasca proviene dall’alto, da un ponticello su cui sono stati montati due fari da 1000 kw. Otello Martelli, il direttore della fotografia, ha spiegato che: Oltre al trucco, carico d’ombre, la fotografia ha contribuito a darle intensità, a farla scavata. Fellini ha sempre voluto adoperare obiettivi a lungo fuoco. Il 75 millimetri, il 100 e perfino il 150, obiettivi da ritratto, da primissimo piano. Ha voluto usarli nei movimenti, nei carrelli.

Gli premeva di avere il personaggio molto a fuoco e non si curava, invece, della profondità focale. Il 50 millimetri, che è l’obiettivo normale per il cinemascope, l’ha adoperato pochissimo. Non mi sono quasi preoccupato degli occhi, che sono la cosa più importante di solito. A Fellini interessava che Marcello avesse un tono acceso, drammatico. Anouk Aimée era troppo magra all’inizio: la illuminavo con luce forte e piatta per ingrassarla un po’. Poi si è trovata così bene a stare con noi che ha preso qualche chilo e mi ha tolto parecchi problemi. Fellini amava riportare sullo schermo avvenimenti imprevedibili per l’attrazione al “soprannaturale” che ha sempre caratterizzato i suoi film. Aveva còlto questo aspetto anche nella monotonìa e nella noia delle giornate vissute dalla società aristocratica romana. Ne ha riportato anche i volti autentici con il coivolgimento del principe Eugenio Ruspoli.

left him alone in a room and gone into the hallway on the other side of the wall, where there is a small fountain with a hole in the basin that reverberates her voice into the room. The photo depicts the scene in which Maddalena asks Marcello if he wants to marry her. Otello Martelli set up the lighting so as to emphasise the darkness of the hallway, lighting only the recess of the basin, which diffuses outward rays of light. Fellini has clearly focused on the magical and mysterious aspect of the environment and freely used CinemaScope, a panoramic format that takes cinemaphotography beyond traditional relationships. He wasn’t even afraid of close-ups, like the one in the scene in this photograph. CinemaScope was a lens system that appeared for the first time in film production in mid-1959. Martelli said that Fellini quickly familiarised himself with CinemaScope: He used the lenses against the principles of certain lenses only being meant to be used for long shots. It was kind of a gamble.

The hallway in which Aimée whispers her feelings into the recess of the basin is lit from above, from a small bridge on which two 1000 kw headlights were mounted. Otello Martelli, the cinemaphotographer, explained that: Apart from the make-up, full of shadows, the photograph has also helped in making her more intense. Fellini had always wanted to use long-range lenses: 75 mm, 100 mm, and even 150 mm, portrait lenses for extreme close-ups. He wanted to use these lenses for camera movements and tracking shots. He wanted the character to be in sharp focus, whereas he wasn’t bothered about the focal length at all. The 50 millimetre lens, usually used in CinemaScope, was used very little. I didn't worry very much about the eyes, which are usually the most important thing. Fellini wanted Marcello to come across as strong and dramatic. Initially, Anouk Aimée was too thin: I lit her with a strong, flat light to make her look a little plumper. Then she loved being around us so much that she put on a few pounds, and that solved a lot of my problems.

Fellini loved bringing unpredictable events to the screen due to his passion for the "supernatural", which has always characterised his films. He also embraced this aspect in the monotony and boredom in the everyday life of Roman aristocratic society. He even filmed the real faces of aristocrats, by involving prince Eugenio Ruspoli.

IMAGES IMMAGINI Footnotes

Scena da La dolce vita di Federico Fellini (fotografia di Otello Martelli) 1959 La dolce vita di Federico Fellini è un capolavoro che si distingue per la novità del linguaggio e il coraggio di rappresentare il suo tempo con assoluta libertà di espressione. Il lavoro di Fellini si concede le più ampie libertà espressive e raggiunge comunque una verità indiscutibile. L’autore vede oltre i limiti del conformismo e conduce lo sguardo dello spettatore in una realtà non convenzionale, ai confini di un mondo onirico.

L

a Dolce Vita by Federico Fellini is a masterpiece that stands out for its novelty in the language used and for the director’s courage to portray his era with absolute freedom of expression. Fellini's work allows for the broadest freedom of expression and yet still achieves unquestionable truth. The director sees beyond the limits of conformism and leads the viewer into an unconventional reality, on the edge of a dreamlike world.

O

tello Martelli's cinemaphotography style is characterised by the central elements composed in strong chiaroscuro, and there is a diffused balance between the areas in the light and those in the shadows. The shot that intrigued me is a close-up of Anouk Aimée, taken from a scene in La Dolce Vita set in Villa Giustiniani in Bassano Romano. Maddalena (Anouk Aimée) has found Marcello (Marcello Mastroianni) in the Palace of Prince Marescalchi. She has ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 51

CHE COS’È UNA BELLA FOTO?

Francesca Boccassini

© Sebastião Salgado/Amazonas Images

Cavallo infuriato | The Spooked Horse, by Francesca Boccassini

C

amminare, osservare. Lo stupore è sempre in agguato, coglie all'improvviso in un turbinio di emozioni e sensazioni. Passeggiare nei vicoli di Roma, rimanere stregati e soggiogati, è la magia che subisce il viandante. Tra architetture scenografiche e sublimi, sculture incantevoli alle quali l'occhio si rivolge con aviditá, si scopre sempre qualcosa di diverso che non si era osservato. È la cittá dei miracoli!

All'improvviso un particolare mi attrae. Si crea l'immagine. La foto nasce, fissa il tempo, ma anche lo ruba, stringe l'attimo in una morsa ed imprigiona la storia in un continuo presente: la luce su uno zampillo, un piede vigoroso e possente, una stele di ghiaccio, un cavallo imbizzarrito, che sembra in atto di fuggire da una situazione difficile e l'immagine è creata. È lo stato d'animo che gioca con i colori, la nostalgia, la malinconia e l'allegria guidano gli occhi ad attraversare l'immagine e guardare dentro, nel profondo.

Nella ricerca della bellezza la cittá di Roma non ha rivali. Percorrendo i luoghi romani le immagini si moltiplicano, ogni statua, ogni fontana, ogni palazzo può essere trasformato nel nostro immaginario e subire nello scatto una diversa interpretazione. Ogni foto parla un linguaggio diverso, può svelare o nascondere molti significati, modulata dallo stato d'animo, dalla percezione, dalla sensibilitá. Ritengo che dietro ogni foto è nascosto un fantasma e la sua lettura è condizionata dalla storia di chi guarda. Il fotografo, come il poeta, vede dentro la vita delle cose.

52 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

W

alking, observing. Amazement is always lurking, surprising you with a whirlwind of emotions and sensations. The magic of strolling along the back streets of Rome bewitches and conquers the walker.

As you wander past magnificent scenographic architecture, greedily eying enchanting sculptures, you always discover something that you haven’t ever noticed before.

It is a city of miracles!

A detail suddenly catches my eye. I have my photo. I take the shot, the photo freezing time, yet also stealing it, keeping a tight grip on the moment and imprisoning the story in a continuous present: the light on a jet of water, a strong, powerful foot, an icicle, a skittish horse that appears to be running away from something that has spooked him. And the image is created. The state of mind plays with the colours; nostalgia, sadness and joy guide the eyes to go beyond the image, to look deep within.

When in pursuit of beauty, Rome is unrivalled. Images multiply as you walk around the city; our imagination transforming every statue, every fountain, every building, each photo interpreting them differently.

Each photograph speaks a different language, revealing or hiding many different meanings, modulated by the state of mind, by perception, by sensitivity. I believe that there is a ghost hidden behind every photo, and that the way it is interpreted is conditioned by the history of the beholder. The photographer, like the poet, sees inside the life of things.

WHAT MAKES A PHOTO BEAUTIFUL?

Sandro Lombardo

A

Roma | Rome by Sandro Lombardo

lcuni autori e critici oggi preferiscono parlare di “buona” fotografia piuttosto che di “bella” fotografia.

Considerando buona una fotografia quando rende esplicito qualcosa di noi, amplifica i nostri pensieri, ci fa riflettere, ci trasporta dentro un immaginario e racconta una storia.

Tutto vero!

Ma la bellezza in senso artistico, per me, deve comunque esserci, anche in un opera fotografica.

Nel valutare la bellezza di un’opera d’arte, secondo Robert Adams: la forma è bella perché aiuta l’uomo a superare uno dei suoi timori principali, ovvero che la vita e il mondo siano solo caos e che la sofferenza non abbia senso. Nelle arti visive la forma si concretizza in quel concetto che prende il nome di composizione.

Lo scopo: più l’opera è bella più tende ad essere comprensiva.

La novità e la varietà di elementi che riesce ad armonizzare.

La fotografia quale forma espressiva dell’uomo, non è evoluzione della pittura, non è clonazione della realtà, non è riproduzione dell’esistente. È probabilmente fotografia.

Tutto dipende dall’intensità con cui l’osservatore sa vedere una fotografia e dall’intensità con cui il fotografo riesce ad esprimersi, a prescindere dalle tecniche utilizzate: allora l’opera d’arte - continuerà a svolgere la sua funzione che potrebbe essere quella di migliorare un po’ il mondo.

S

ome authors and critics today prefer to talk about a good photograph rather than a beautiful photograph. They consider a photograph to be good when it explains something about us, when it amplifies our thoughts, makes us think, transports us into a realm of fantasy, tells a story.

All true!

But for me there must still be artistic beauty, even in a photographic work.

According to Robert Adams, there are a few important parameters to take into consideration when evaluating the beauty of a work of art. Form is beautiful because it helps us to overcome one of our worst fears, “the suspicion that life may be chaos and that therefore our suffering is without meaning.”

In the visual arts, form is embodied in the concept called composition. The aim: the more beautiful the work, the more it tends to be comprehensive. Novelty and the variety of elements it succeeds in harmonising.

Photography is a form of expression that is neither an evolution of painting, nor a faithful reproduction of reality. It is simply photography.

It all depends on how intensely the observer is able to look at a photograph, and on how intensely the photographer is able to express him or herself, regardless of the techniques used: and then the work – of art – will continue to perform its function, which is perhaps that of improving the world.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 53

INCONTRANDO PERSONAGGI DELL’ARTE A ROMA

Il mio nome è

FRANCESCA JACOBONE “In una fotografia posso trovare quello che Barthes definisce il punctum”.

My name is Francesca Jacobone. “In one photograph I may find what Barthes defines as the punctum”.

by Gabriel Rifilato

Z

etema, con la gestione dei musei civici della città, la catalogazione, il monitoraggio e la manutenzione delle collezioni presenti nei musei, rappresenta un patrimonio culturale per Roma.

Qual è la vocazione della sua società e cosa fa per Roma.

Roma Capitale è molto attenta al tema di una cultura inclusiva e accessibile a tutti, e così Zètema che ha come obiettivo proprio quello di consentire la migliore fruizione dell’eccezionale patrimonio artistico e culturale della città. Abbiamo strumenti straordinari al riguardo. Per i visitatori residenti o studenti a Roma è in vendita la MIC card, una card che ha rivoluzionato il modo di fruire dei beni artistici della Capitale. Costa solo 5 euro e consente di accedere illimitatamente per un anno a tutti i Musei Civici e siti archeologici della Sovrintendenza Capitolina. Chi abita nella città può entrare e uscire dai musei tutte le volte che lo desidera, senza pagare il biglietto d’ingresso: il museo diventa così anche un luogo di incontro. Per i turisti che desiderano visitare la città abbiamo invece la Roma Pass, l’unica city card turistica con l'intera l’offerta culturale della Capitale: dai Musei Capitolini al Colosseo includendo anche la rete del trasporto pubblico urbano. Offre riduzioni e gratuità per accesso ai musei, utilizzo dei mezzi di trasporto, eventi, mostre e servizi.

Palazzo Braschi, dove è la sede del Museo di Roma, è uno dei gioielli architettonici della città e viene presentato in questo numero della nostra rivista con un ampio servizio. Ci parli del museo e dei grandi appuntamenti artistici e culturali della città promossi da Zetema.

Il Museo di Roma è il museo che racconta la storia della città. Ritrae i cambiamenti di Roma tra il XVII e il XX secolo documentandoli attraverso testimonianze di vario genere e diverse forme espressive, tra cui dipinti, stampe, plastici, fotografie, filmati. In particolare l’Archivio Fotografico del Museo di Roma illustra la storia fotografica della Capitale dall’Ottocento a oggi, dai lavori sperimentali dei primi fotografi fino alle immagini della città realizzate dai più grandi fotografi del nostro tempo.

E forse non tutti conoscono la storia di Palazzo Braschi, che è stato oggetto di un destino particolare. Costruito a partire dal 1792 su incarico di Papa Pio VI che voleva farne dono al nipote Luigi Braschi Onesti, il palazzo, venduto nel 1871 allo Stato Italiano, è stato utilizzato come sede del Ministero dell'Interno, come sede di varie istituzioni fasciste, e, nel dopoguerra, addirittura abitato trecento famiglie di senzatetto con conseguenti danni agli affreschi e ai pavimenti derivanti dall’uso abituale di fuochi interni. Dal 1952 è sede del Museo di Roma ma soltanto nel 1990 la proprietà del palazzo è passata all’Amministrazione capitolina. Nel corso degli anni il Museo ha ospitato importanti mostre realizzate da Zètema in maniera diretta o in collaborazione con altre società. In ambito fotografico potremmo citare ad esempio, quella dedicata agli scatti del grande autore Magnum Elliott Erwitt della fine del 2009 o quella su Robert Capa in Italia, allestita tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 in occasione del settantesimo anniversario 54 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

W

ith its management of the city's civic museums, its cataloguing, the monitoring and maintenance of collections housed in museums, Zètema represents Rome's cultural heritage.

Could you tell us what your company's mission is and what it does for Rome.

Roma Capitale is dedicated to the idea of culture that is inclusive and accessible to all, and so is Zètema, that aims to enable the best possible fruition of the exceptional artistic and cultural heritage of the city: extremely broad and diverse as it is. We have extraordinary tools at our disposal.

Visitors who are residents or students of Rome, from July 2018 onwards have been able to buy the MIC card, a card that has revolutionized how the artistic assets of the capital may be enjoyed. It costs just five euros and gives a whole years unlimited access to all the Civic Museums and archaeological sites of the Capitoline Superintendence. Whoever lives in the city can go in and out of the museums however many times they wish, without paying the entrance fees: in this way, the museum also becomes a meeting point. Instead, for tourists that wish to visit the city, we have Roma Pass, the only tourist city card to include the entire cultural network of attractions in the capital: from the Capitolini Museums to the Colosseum also inclusive of travel on urban public transport. It offers reductions and free passes for museums, the use of means of public transport, events, exhibitions and services.

Palazzo Braschi, headquarters of the Museum of Rome, is one of the architectural jewels of the city and is presented in depth, in an article published in this edition of our magazine. Tell us about the museum and about the great cultural and artistic events that Zètema is promoting in the city.

The Museum of Rome is the museum that tells the story of the city. It depicts the changes Rome underwent between the 17th and the 20th centuries, documented with various types of testimonials and several different expressive forms, such as paintings, prints, photographs, videos. In particular, the Photographic Archives of the Museum of Rome illustrate the history of photography of the capital from the 1800s to today, from the experiments of the early photographers to the images of the cities captured by the greatest photographers of our time.

And perhaps not everybody knows the history of Palazzo Braschi, destined to be used for unusual purposes. Construction started in 1792, commissioned by Pope Pio VI who wanted to donate it to his nephew Luigi Braschi Onesti. The building was then sold in 1871 to the Italian State and was subsequently used as headquarters of the Ministero dell'Interno, as the location of several fascist institutions, and, in the post-war period, even to house three hundred homeless families consequently suffering damage to the frescos and flooring due to the fires that were habitually lit inside. Since 1952 it has been home to the Museum of Rome but only in 1990 did ownership pass to Rome’s Municipal Administration. Over the years the museum has housed important exhibitions, curated directly by Zètema or indirectly in collaboration with other companies. In the photographic field we could mention, for

ENCOUNTERING ART PERSONALITIES IN ROME dello sbarco degli Alleati fino ad arrivare alle due mostre attualmente in corso: Roma nella camera oscura. Fotografie della città dall’Ottocento a oggi e Fotografi a Roma. Commissione Roma 2003-2017 e le acquisizioni al patrimonio fotografico di Roma Capitale, quest’ultima dedicata ai ritratti di Roma commissionati in 15 anni di tempo da “Fotografia – Festival di Roma” a professionisti internazionali della fotografia; ma per continuare lo storico palazzo romano ha avuto l’onore di ospitare anche mostre di assoluto valore artistico come la splendida esposizione dedicata ad Artemisia Gentileschi o la recentissima mostra Canaletto 1697-1768 che ha presentato un percorso con il più grande nucleo numero di opere dell’artista veneziano mai esposto in Italia.

La signora Jacobone dove vive a Roma? Dove ama passeggiare, cosa le piace vedere, scoprire?

Abito in centro, di fronte al Vaticano. Una zona bellissima e viva che attraverso sempre molto volentieri a piedi. Più che passeggiare amo “camminare”. Solo così si ha modo di captare realmente i pregi e i difetti di quello che ti circonda ma soprattutto di vedere le persone, di vivere completamente la città. Ritengo che poter camminare sia un vero lusso che, appena posso, mi concedo con estremo piacere.

Come manager lei ama distinguersi per l’azione “inclusiva”, e per saper creare un ambiente nel quale le persone si sentano investite di fiducia e libere di essere creative. Lei ha anche detto che “nell’istruzione e nella formazione, se c’è divario tra uomini e donne questo è a favore delle donne”.

instance, the one dedicated to the pictures of the great Magnum photographer Elliot Erwitt in 2009, or the one on Robert Capa in Italy, put on between the end of 2013 and the beginning of 2014 to mark the 70th anniversary of the Allied landing, or the ongoing exhibitions being held currently: Rome in the Dark Room. Photographs of the City from the 19th Century to Date and Photographers in Rome. Commissione Roma 2003 2017 and the acquisition to the photographic archive of Roma Capitale, the latter dedicated to portraits of Rome commissioned to international professional photographers over fifteen years by “Fotografia – Festival di Roma”. In addition to these, the historical Roman building has been honoured to host exhibitions of the highest artistic quality like the splendid exhibition, inaugurated in November 2016, on Artemisia Gentileschi or the very recent Canaletto 1697-1768 exhibition presenting a display of the greatest number of core works by the Venetian artist ever shown in Italy.

Where in Rome does Mrs Jocobone live? Where do you like to go for a walk, what do you like to see, to discover?

I live in the centre, opposite the Vatican. A beautiful and lively area that I always enjoy crossing on foot. Rather than strolling around, I love “walking about”. Only in this way can you really capture the good and bad sides of your surroundings but above all really see people, live the city to its fullest. I feel that to be able to walk about is a real luxury that, whenever I can, I allow myself the pleasure of doing.

As a manager you like to set yourself apart for “inclusiveness”, and for knowing how to create an

IMAGES IMMAGINI Footnotes

L

’incontro con Francesca Jacobone ha avuto luogo all’interno dell’Ara Pacis.

L’intervista e le foto (in queste pagine e nelle successive), sono state realizzate da Gabriel Rifilato. Nella foto di sinistra la Presidente di Zetema a fianco al “Ritratto di Agrippa”.

T

he meeting with Francesca Jacobone took place inside the Ara Pacis. Interview and photos (in these pages and those that follow) are by Gabriel Rifilato. In the photo on the left, we see the President of Zetema next to the "Portrait of Agrippa".

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 55

INCONTRANDO PERSONAGGI DELL’ARTE A ROMA: FRANCESCA JACOBONE

56 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

ENCOUNTERING ART PERSONALITIES IN ROME: FRANCESCA JACOBONE

ABOUT THE ARTIST

Footnotes

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ètema ha un ruolo fondamentale nella gestione e nella promozione della Cultura. La mission è favorire una fruizione ottimale del patrimonio storico artistico della città: gestione dei Musei Civici come i Musei Capitolini, il Museo dell’Ara Pacis, i Mercati di Traiano, il Museo di Roma a Palazzo Braschi, il Museo di Roma in Trastevere, e i Musei di Villa Torlonia, solo per citarne alcuni. Si occupa di tutti i servizi museali, dall'accoglienza alla biglietteria, dalla didattica all'organizzazione di eventi e mostre, dalla gestione delle librerie alla vigilanza, fino alla promozione e comunicazione di tutto il sistema museale.

Zètema cura anche la realizzazione di grandi eventi e la gestione di servizi culturali e turistici.

Z

ètema plays a fundamental role in managing and promoting culture. Its mission is to enable the best fruition possible of the city’s historical and artistic heritage: management of Civic Museums like the Capitolini Museums, the Ara Pacis Museum, the Traiano Markets, the Museum of Rome in Palazzo Braschi, the Museum of Rome at Trastevere, and the Museums of Villa Torlonia, to name but a few. It takes care of all museum services, from welcoming visitors to ticketing, from educational services to organizing events and exhibitions, from managing the book shops to security services, and we are responsible for the promotion and communication network of the entire museum system.

Zètema also organizes large events and manages cultural and tourist facilities.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 57

INCONTRANDO PERSONAGGI DELL’ARTE A ROMA: FRANCESCA JACOBONE

È vero è un problema che mi sta a cuore, perché mi piacerebbe non ne dovessimo più parlare: purtroppo si parla ancora di donne e lavoro come un rapporto difficile. È importante che anche le giovani siano ben preparate, in grado di offrire argomentazioni valide a supporto della loro abilità per superare eventuali idee preconcette e, soprattutto, che credano nei propri sogni e facciano rete tra loro. Insomma come dice uno studio della Columbia University: “Dobbiamo insegnare alle bambine ad essere coraggiose invece che perfette”. Sono molti gli esempi d’eccellenza tra le aziende italiane, che operano in ambiti disciplinari diversi, che dimostrano come favorire le attitudini di leadership femminile “conviene“, non solo per ragioni di equità, ma anche per il benessere economico delle imprese. La nostra azienda, ad esempio, che mi onoro di presiedere e rappresentare, oltre ad avere un ruolo fondamentale nella promozione culturale, è caratterizzata da una netta prevalenza femminile sia ai vertici, presidente e direttore generale, che tra i lavoratori. Oltre il 65% sono donne, di cui quasi la metà laureate. E per concludere non posso non enfatizzare la grande riscoperta dell’arte al femminile che il periodo attuale sta vivendo. Un momento di particolare sensibilità sancito dalla contemporanea presenza nel territorio italiano di 8 mostre celebrative del ruolo della donna e delle lotte per l’autodeterminazione femminile. Dal nostro canto, noi, possiamo vantare la bellissima mostra alla Galleria d’arte moderna, Donne. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione, un viaggio espositivo con circa 100 opere che indaga il ruolo nella donna nell’arte dall’ottocento ai nostri giorni.

La nostra rivista tiene vivo il dibattito, tra gli autori della nostra Image Factory, su cosa debba avere una foto per essere considerata bella. Per lei che cos’è una bella foto?

Non penso esista una bella fotografia. Esiste la fotografia. Il dilemma alla base della fruizione fotografica: la fotografia di un bel soggetto è una bella foto? Personalmente penso che la fotografia di un bel soggetto possa anche essere una fotografia banale, priva di qualunque spunto personale del fotografo, che si è limitato a registrarne l'esistenza. D'altra parte un soggetto privo di attrattive può essere reso in maniera estremamente interessante da parte del fotografo che se ne appropria e lo interpreta offrendo l'immagine del proprio punto di vista.

Esiste quindi uno stile, un autore, un periodo storico della fotografia che ama in modo particolare?

Amo da sempre la fotografia come mezzo espressivo. Dovendo scegliere uno stile, posso 58 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

environment in which people feel they have been invested with trust and are free to be creative. You also said that “in education and training, if there’s a gap between men and women, it’s in the women’s favour”.

It’s true, it’s an issue that I have at heart, because I would like us not to have to talk about it any longer: unfortunately, we still talk about the relationship between women and work as being a difficult one. It’s important that young women are well-prepared, able to offer up valid explanations to support their abilities, to overcome any pre-conceived ideas and, above all, that they believe in their dreams and that they network among themselves. In other words, as one study by Columbia University concluded: “We must teach girls to be bold rather than perfect”. There are many examples of excellence among Italian companies, that operate in different sectors, that demonstrate how fostering female leadership attitudes are “worthwhile”, not only for equal opportunities, but also for the economics of enterprises.

For instance, our company, that I am honoured to be president of and to represent, as well as having a fundamental role in promoting culture, is characterized by a clear female presence, both at the top, the president and general manager, and among the employees.

Over 65% are women, half of which, are graduates. And to conclude, I cannot emphasize enough what a great rediscovery of female art we are undergoing at the present time. A time of particular sensitivity embodied by the simultaneous presence in Italy of eight exhibitions celebrating the role of women and of the fight for female self-determination.

For our part, we are proud of the fantastic exhibition at the Gallery of Modern art, Women.

Body and image between symbol and revolution, a journey of an exhibition with around one hundred works that investigates the role of women in art from the 19th century to the present day.

Our magazine keeps the debate between the artists of our Image Factory alive, on what a photo should have for it to be considered beautiful?

I don’t think a beautiful photo exists. The photograph exists. The dilemma at the foundations of photographic fruition: is a photograph of a beautiful subject a beautiful photo? Personally, I think that a photograph of a beautiful subject can also be a banal photograph, devoid of any personal touch of the photographer, who has limited themselves to recording the subject’s existence. On the other hand, an unattractive subject may be rendered in an extremely interesting manner by the photographer that make it their own, interpreting it, thus offering up the image of their own point of view.

Is there a style, a photographer, a historical period of photography that

ENCOUNTERING ART PERSONALITIES IN ROME: FRANCESCA JACOBONE

ABOUT THE ARTIST

Footnotes

Z

dire che apprezzo molto la fotografia di reportage, con la grande forza comunicativa delle immagini che mettono in primo piano le storie e gli eventi cruciali del nostro tempo, permettendoci non solo di comprendere la realtà che ci circonda ma anche di sentirla vicina attraverso un messaggio emotivamente potente. Potrei citare Sebastião Salgado o il World Press Photo.

Come presidente di Zètema e come cittadina romana sono entusiasta dell’importanza che ha assunto la fotografia in una città come Roma.

Come ha recentemente dichiarato il Vice Sindaco con delega alla Crescita culturale Luca Bergamo: La fotografia è uno strumento perfetto per smascherare le contraddizioni del nostro tempo. Viviamo in un’epoca particolarmente effervescente per l’arte fotografica e la sua valorizzazione in città. Dopo la 62° edizione del World Press Photo Exhibition 2019 sono in corso la mostra dedicata a Paolo di Paolo e Lisetta Carmi, ospitata da Museo di Roma in Trastevere, ormai sempre più uno spazio fondamentale per la conoscenza fotografica in città.

Insomma molte possibilità di ammirare l’arte fotografica nelle sue innumerevoli declinazioni e un obiettivo coltivato con cura dal Campidoglio: attirare sempre più turisti e i cittadini con mostre di questo tipo. Obiettivo che con orgoglio faccio mio. Come dice Paolo Mieli: “Le immagini fanno parte della storia, e bisogna studiarle entrambe, perché sono fondamentali per conoscere il passato ma anche per capire il presente” Concludiamo con un suo giudizio sulla nostra rivista. Zetema si occupa della gestione delle librerie nei musei civici. In Italia leggiamo poco e, forse, sull’arte leggiamo pochissimo. Come giudica il progetto editoriale di Roman Art & Photo Walks?

Trovo ottima l’idea di una rivista italiana dedicata all’arte e alla fotografia e lo scopo di stimolare la creatività dei lettori con testi approfonditi e interessanti. Se proprio devo esprimere una perplessità, ma si tratta solo di una semplice opinione personale, l’impostazione grafica non rende merito alla qualità dei messaggi comunicati.

you particularly love?

I’ve always loved photography as a means of expression. If I had to choose a style, I could say that I really admire photo-reporting, its pictures possess great communicative force that brings the stories and crucial events of our time to the forefront, allowing us not only to comprehend the reality that surrounds us, but also making it feel akin to us through a strong emotional message. I could mention Sebastião Salgado or the World Press Photo.

As president of Zètema and as a Roman citizen, I’m enthusiastic about how photography has gained importance in a city like Rome. As Luca Bergamo, the Vice Mayor and councillor for Cultural Growth, stated recently: Photography is a perfect tool to reveal the contradictions of our time. We are living in a particularly fervent time for photographic art and for its affirmation in the city. After the sixty-second edition of the World Press Photo Exhibition 2019 the exhibitions dedicated to Paolo di Paolo is being held and Lisetta Carmi, at the Museum of Rome in Trastevere, by now an increasingly significant space for photography knowledge in the city. So many opportunities to admire photographic art in its innumerable declinations and an objective carefully cultivated by the Capitol: to attract more and more tourists and citizens with exhibitions of this kind. An objective which I proudly make my own. As Paolo Mieli says: “Images are part of history, and both need to be studied, because they are fundamental in order to gain knowledge of the past but also to understand the present”.

Let’s conclude with your opinion on our magazine.

Zètema take care of the book shops in civic museums.

In Italy we don’t read much and, perhaps, we read very little about art. What do you think about the editorial project of Roman Art & Photo Walks?

I find an Italian magazine dedicated to art and photography an excellent idea just as the aim of stimulating the curiosity of the readers with indepth and interesting articles. If I were to express a doubt, but it’s only my personal opinion, it would be about the graphics which don’t measure up to the quality of the message related.

ètema è da molti anni una assoluta protagonista della vita culturale curando alcuni dei più grandi appuntamenti artistici della città e realizzando grandi eventi metropolitani. La Festa di Roma quest'anno ha coinvolto 250mila persone, Letterature Festival Internazionale di Roma giunto, quest’anno alla diciottesima edizione, la Notte dei Musei e Musei in Musica, manifestazioni di successo con i musei straordinariamente aperti di sera e animati da spettacoli dal vivo, i Viaggi nell’Antica Roma, con magnifici racconti, filmati e proiezioni che ricostruiscono il Foro di Cesare e il Foro di Augusto, e l’Ara Com'era, il racconto in realtà virtuale e aumentata dell’Ara Pacis e le origini di Roma.

Z

ètema has been a main player on the cultural scene for many years curating some of the greatest artistic events of the city and organizing large-scale metropolitan events. Like the Festa di Roma, for example, that this year involved twohundred and fifty-thousand people between the 31st and the 1st of January, Letterature Festival Internazionale di Roma, this year at its 18th edition, the Notte dei Musei and Musei in Musica, successful events with the museums being opened in the evening and animated by live shows, the Viaggi nell’Antica Roma, with magnificent stories, films and video projections that reconstruct the Forum of Ceasar and the Forum of Augustus, and l’Ara Com'era, the story of Ara Pacis and the origins of Rome told in virtual and augmented reality.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 59

TEMPO VIVENDO LA VITA NON DOBBIAMO SPRECARE

DI QUALCUN ALTRO.

time Delse'son'tlivinglife.waste someone Don't be

trapped by dogma. Don't let the noise of others' opinions drown out your own inner voice. Have the courage to follow your heart and intuition.

NON FACCIAMOCI INTRAPPOLARE DAI

DOGMI. NON LASCIAMO CHE

IL RUMORE DELLE OPINIONI ALTRUI OFFUSCHI LA NOSTRA

VOCE INTERIORE.

DOBBIAMO AVERE IL

CUORE E LA NOSTRA DI SEGUIRE IL NOSTRO

INTUIZIONE.

60 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

Intervista all' Università di Stanford Interview at Stanford University Steve Jobs

Steve Jobs

CORAGGIO

INTUIZIONE STORIE DIETRO LE IMMAGINI | STORIES BEHIND THE IMAGES

E CREATIVITÀ La frase di Steve Jobs sulla “creatività” (nella pagina di sinistra) ispira l’Image Factory.

Intuition and Creativity. The Image Factory is inspired by Steve Jobs’s phrase on “creativity” (on the left page).

by Mia Mesty

Love Without Hope by Angela Bacon-Kidwell

È

l’inizio di un volo. È un attimo dopo l’inizio, quando la velocità di non ritorno non consente ripensamenti, rimpianti, affettazioni. È iniziato un viaggio verso mete lontane, dove la gabbia che racchiudeva i sogni sarà lontano e irraggiungibile ricordo da portare nel cuore. Sarà un inizio senza una meta reale: spazio-tempo da riempire senza vincoli, in libertà assoluta, inseguendo solo il proprio cuore. Ma il volo è iniziato prima, nell’idea, nel sogno, nella propulsione che ha aperto le cerniere. Nel puerile sorriso che le spalle celano per indirizzarlo verso il cielo, nell’azzurro assoluto, nel mare aperto del cielo che indoviniamo essere di primavera anche se sovrapposto da sfumature di grigio. La libertà in nuce è tra le righe di quell’amore che non può essere possesso, ritenzione, accostamento. Ma diviene amore vero nell’istante stesso del distacco, della separazione per sempre, della consapevole lontananza.

Rimane a terra la gabbia, presa in un avvinghiamento totale, una neonatale stretta che non lascia dubbi e radica a terra ciò che rimane dell’iniziale trastullo. C’è “un’insostenibile leggerezza” nell’essenza di quel volo, un’inafferrabile sofficità che si indovina nelle geometrie danzanti che punteggiano come stelle questo nuovo spazio senza confini.

E c’è la luce di un ego che si arrende all’amore e ha l’istintiva consapevolezza che per amare davvero bisogna essere pronti a perdere, con un’impalpabile, umana malinconia che ne è sostanza imprescindibile. Come il malinconico sguardo di Orfeo, che sceso negli Inferi per riprendersi la sua Euridice, nonostante il divieto posto dagli dei di non voltarsi a guardarla, con il cuore pieno d’amore per lei, si gira per ammirarla e la perde per sempre.

La felicità è essere se stessi, profondamente, veramente, senza compromessi, anche a costo di essere infelici (Alberto Moravia).

began beforehand, in an idea, in a dream, in the impulse that opened the cage door. In the child’s smile hidden from our sight, directed at the sheer blue sky; an open sea of sky that we assume to be that of a spring day, even if superimposed by shades of grey. In essence, freedom lies between the lines of the kind of love that is not about possessing, withholding, contrast. Yet it becomes true love in the very moment of detachment, of eternal separation, of conscious distancing. The cage remains on the ground, firmly embraced like an infant, leaving no doubt and rooting what remains of the initial delight to the ground. There is “an unbearable lightness” in the essence of that flight, an elusive softness that can be perceived in the dancing geometries that dot this new limitless space like stars. And there is the light of an ego that surrenders to love and is instinctively aware that to truly love you must be ready to lose, to experience an impalpable, human melancholy that is unavoidable. Like the melancholy look of Orpheus – who has descended into the Underworld to get Eurydice – when, despite the gods’ prohibition against looking back at her, he turns around, his heart filled with love, and loses her forever.

Happiness is being yourself, deeply, truly, without compromise, even at the cost of being unhappy. (Alberto Moravia)

Love Without Hope (2011) Angela Bacon-Kidwell

L

a mia fotografia deriva dall'ossessione di tutta la vita di esplorare come l’inconscio genera i miei sogni. Sono profondamente consapevole dei miei incontri con persone, luoghi e cose.

Registro mentalmente i dettagli delle situazioni e le reazioni fisiche ed emotive che evocano. Queste associazioni si ripetono nei miei sogni.

Così costruisco set, utilizzo oggetti di scena e invito me stessa e i miei modelli a fare una performance in modo naturale e intuitivo. È come essere nel mezzo di una visione precedentemente progettata. Che poi è dove sono più legata alla mia creatività.

M

y photography comes from a lifelong obsession of exploring how my subconscious generates my dreams. As I move through my day, I am keenly aware of my encounters with people, places and things. I mentally record the details of these situations, and the physical or emotional responses that they evoke.

These fleeting associations replay themselves in my dreams.

With that as my model, I construct sets, use props and invite myself and models to perform in a natural, intuitive way. For me, it is about being in the moment of a planned vision. That is where I'm most connected to my creativity.

I

t is the beginning of a flight. It is a moment just after the beginning, when the point of no return makes it too late for second thoughts, regrets or pretences. It is the start of a journey to far away destinations; places where the cage that held the dreams captive is a distant and unreachable memory, to carry in the heart. It will be a beginning without a set destination: space and time to fill without constraints, in absolute freedom, following only the heart. But the flight ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 61

STORIE DIETRO LE IMMAGINI: INTUIZIONE E CREATIVITÀ

Vita sospesa (Warhol Tribute) Suspended Life (Warhol Tribute), by Sandro Lombardo

N

on è forse la vita una serie di immagini, che cambiano solo nel modo di ripetersi? Andy Warhol, un artista intuitivo e creativo.

“Still life” in italiano viene tradotto con “natura morta”. “Still” come aggettivo vuol dire “fermo”, ma come avverbio significa “ancora”.

Dunque, se usato come aggettivo unito al sostantivo “life” significa “Vita ferma” (forse mancanza di vita) o “Vita morta”: una sorta di ossimoro.

Viceversa, se si pensa all’avverbio la traduzione letterale può diventare “ancora in vita”.

Gli oggetti fotografati sono lì reali. Sono dei ready-made, dei già fatto, dove il tentativo è solo stato quello di risospenderli in vita. Sono lì che emergono dal nero, sospesi nel tempo, si rendono immortali e tutte le volte che li guardo l’illusione pittorica della vita e della morte scompare.

Sono lì, veri. La natura presentata è autentica e dunque pure la sua morte, ma forse più lieve. In quanto immagine, la fotografia stessa è vero che sospende la vita, ma fa compiere un salto fuori dal tempo.

In definitiva lo still life fotografico pare avere una difficile identità. A me piace pensarlo e tradurlo come “Vita sospesa”. Un mezzo per strappare un segreto alle cose.

62 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

I

sn't life a series of images that change as they repeat themselves?

Andy Warhol, an intuitive and creative artist. In Italian, "Still Life" is translated as "Natura Morta" (Dead Nature). "Still" can be both an adjective and an adverb, with two different meanings. Therefore, if used as an adjective and together with the noun "life", it means "life that is still" (or perhaps "lacking life") or "Dead Life": a kind of oxymoron. Viceversa, if you think of the adverb it can be understood as "still alive".

The objects in photographs are real. They are ready-made, and the only objective is to create a “still life” from what is already still life. They are there, emerging from the dark, suspended in time. They become immortal, and every time I look at them the pictorial illusion of life and death disappears. They are there, real. The nature in photographs is authentic, and therefore so is its death, but perhaps less perceivable. As an image, it is true that the photograph itself suspends life, but it also makes it leap out of time. Ultimately, still life photography appears to have a complicated identity. I like to think of it as "Suspended Life". A means to get a secret out of things.

STORIES BEHIND THE IMAGES: INTUITION AND CREATIVITY

Elettra

Elettra, by Roberto Scardoni

C

ome artista ed essere umano, credo che oggi si vive in un mondo pieno di opportunità che non riusciamo a cogliere. Potenzialità umane che rimangono inespresse. L'attuale tecnologia, frutto della conoscenza maturata nel tempo, ha permesso di migliorare la nostra vita, ma è diventata al tempo stesso uno strumento di livellamento del pensiero creativo, un peso, una limitazione.

Ho voluto raffigurare l'essere umano, rappresentato da Elettra, trasformata in un interfaccia cybernetica, pur di vivere in questa società tecnologica. Emerge dalle nebbie, al di sopra della creatività e, facendo leva sull'energia interiore costruisce il mezzo di trasporto per arrivare nello spazio infinito del potenziale umano, con forza di volontà e coraggio.

Elettra annuncia la formula della conoscenza per trasformare le emozioni in realtà.

A

s an artist and human being, I believe that today we live in a world full of opportunities that we are unable to grasp. Unexpressed human potentialities. Today’s technology, the result of knowledge gained over time, has allowed us to improve our lives, but it has also become a tool that has stunted creative thinking; a burden, a limitation.

I wanted to depict a human being, portrayed by Elettra, transformed into a cybernetic interface so as to be able to live in this technological society.

She emerges from the mist, above creativity, and using her inner energy she builds a vehicle to get to the infinite space of human potential, with willpower and courage.

Elettra indicates the formula for knowledge, to turn emotions into reality.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 63

STORIE DIETRO LE IMMAGINI: INTUIZIONE E CREATIVITÀ

Scabrosa morbidezza Rough Softness, by Pasquale Cortese

C

reativi si diventa appena nati, appena creati. Basta uno sguardo d’incoraggiamento e la mente prende il volo verso una programmazione e verso la creazione, impalpabile, dell’ intuizione di noi stessi, con le nostre infinite possibilità... forse bisogna anche volerlo.

Un dogma esiste per tutti. Riuscire a leggerlo passa per la nostra intuizione di uomini creativi, ho sempre ricercato un dogma compatibile con le infinite possibilità di noi esseri umani.

64 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

W

e become creative the moment we are born, the moment in which we ourselves are created. One look of encouragement is enough for the mind to take flight towards a plan, towards the impalpable creation of our own intuition, with our infinite possibilities ... although perhaps we must also want it.

There is a dogma for everyone. We can read it with our intuition as creative human beings; I have always sought a dogma that is compatible with the infinite possibilities of human beings.

STORIES BEHIND THE IMAGES: INTUITION AND CREATIVITY

Venditrice di scope The Broom Sellers, by Alfredo Matacotta Cordella

L

e ragazze Mong di etnia cinese del nord del Vietnam, indossano sempre il loro variopinto costume. Anche quando zappano i campi o vanno al mercato a vendere qualcosa. Il miracolo è che il loro costume è sempre immacolato e perfettamente a posto. Come facciano, le venditrice di scope, nessuno lo sa...

T

he Mong girls, of Chinese origin, from the north of Vietnam, always wear their colourful costumes. Even when they are out working in the fields or when they go to the market to sell things. The miracle is that their costumes are always immaculate and perfectly in place. How do the broom sellers do that, no-one knows...

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STORIE DIETRO LE IMMAGINI: INTUIZIONE E CREATIVITÀ

La pensierosa The Pensive Woman, by Rossana Farina

L

a vita è una lotta continua fra senso del dovere e follia, tra lavoro duro e poesia, tra realtà e fantasia. Ogni giorno ci si alza all'alba e la sera si è distrutti perché si cerca di vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo... assaporandone e vivendone ogni istante, intensamente.

Ma per quanto si possa essere stanchi, per quanto a volte si possa avere il desiderio di fuggire, si resta fermi nel proprio ruolo, anzi nei mille ruoli di una donna.

Per questo sono felice. Perché nonostante tutto, e tutti, la poesia non ha mai abbandonato il mio cuore. Ed io riesco ancora a sognare.

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L

ife is a continuous struggle between a sense of duty and folly, between hard work and poetry, between reality and fantasy. We get up at dawn every day, and in the evening we are exhausted because we try to live every day as if it were our last ... savouring and experiencing every moment, intensely. But no matter how tired we may be, no matter how much we wish to escape at times, we remain steadfastly in our role; actually, in the thousand roles of a woman.

That’s why I am happy. Because despite everything, and everyone, poetry has never abandoned my heart. And I am still able to dream

STORIES BEHIND THE IMAGES: INTUITION AND CREATIVITY

L’intuizione di Pinocchio Pinocchio’s Insight, by Floriana Cason

C

arlo Collodi, con il suo pensiero creativo, ha tramandato a noi quella che prima era solo l’idea di un uomo e che è diventata poi un’icona universale. Con Pinocchio Collodi ha contribuito a modificare la società: ha nutrito menti creative, innescando altri pensieri, altre azioni, ispirando trasposizioni teatrali, televisive e animate, contribuendo a un cambiamento all’insegna del bene in sé, per tutta l’umanità.

Benché considerato “un naso di legno con cuore di stagno”, Pinocchio nella storia si trova prigioniero di Mangiafuoco e ha un’intuizione: è consapevole di non essere come gli altri burattini. Lui ha un padre che lo rende differente! D’improvviso, dà spazio alla sua voce interiore, a quella frenesia che porta alla trasformazione, scappando da quel luogo di omologazione, il teatro, dove ogni burattino ha un ruolo ma non un’anima.

Pinocchio segue quello che è il suo più grande desiderio: diventare un bambino vero.

W

ith his creative thinking, Carlo Collodi handed down to us what originally was just one man’s idea, which then went on to became a universal icon. With Pinocchio, Collodi helped change society: he nurtured creative minds, triggering other thoughts, other actions, inspiring plays, films and cartoons, contributing to change in the name of good itself; for all humanity. Although considered "a wooden nose with a heart of tin", in the story Pinocchio is caught by Fire Eater and he has an insight: he is aware of not being like other puppets. He has a father who makes him different!

Suddenly, he gives space to his inner voice, to that frenzy which leads to his transformation, escaping the homogenisation of the theatre, where every puppet had a role but not a soul. Pinocchio pursues his greatest dream: to become a real boy.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 67

STORIE DIETRO LE IMMAGINI: INTUIZIONE E CREATIVITÀ

Irrazionalità e sogno Irrationality and Dreams, by Livia Mazzani

I

l processo creativo, come mette in luce Steve Jobs, inizia da noi stessi nel momento in cui lasciamo il cervello agire senza mai imporgli una supposta linea raziocinante e quindi non tollerare una disciplina imposta.

Per quanto la fantasia e l'immaginazione siano misteriosi, solo in quel momento scaturisce la genialità.

Quante volte vediamo immagini il cui significato non è palese, sono i sogni che ci aiutano e ci trasmettono la purezza di una figurazione.

Il surrealismo è compartecipe di simile singolarità. Irrazionalità e sogno.

68 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

A

s highlighted by Steve Jobs, the creative process starts within us, when we let the brain act without ever imposing an imaginary rational line and thereby not tolerating imposed discipline.

As mysterious as fantasy and imagination are, it is only in that moment that genius arises. How many times do we see images whose meaning is not obvious? Dreams assist us and they transmit the purity of a representation.

Surrealism participates with similar singularity. Irrationality and a dream.

STORIES BEHIND THE IMAGES: INTUITION AND CREATIVITY

Solo due errori e solo due giorni Just Two Mistakes and Two Days, by Gabriel Rifilato

S

teve Jobs è stato un uomo geniale. Tanto amato quanto odiato. Ma con la sua Apple ha saputo cambiare il corso della storia dei nostri tempi. E quello della mia storia personale... Think Different, la trappola dei dogmi, il rumore delle opinioni altrui, la nostra voce interiore, il coraggio, il proprio cuore e la propria intuizione.

Pensieri rilevanti, vitali, di grande stimolo, espressi da altri due miei compagni di viaggio: il Buddha (Ci sono solo due errori che si possono fare nel cammino verso la verità: non andare fino in fondo e non iniziare) e il Dalai Lama (Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani. Oggi è il giorno ideale per amare, credere, creare e vivere).

S

teve Jobs was a brilliant man, and was loved as much as he was hated.

But with Apple, he was able to change the course of the history of our times, as well as my own personal history... Think Different, the trap of dogmas, the noise of others' opinions, our inner voice, our courage, our own heart and intuition. Relevant, vital, highly stimulating thoughts, also expressed by another two of my fellow travellers: Buddha (There are only two mistakes one can make along the road to truth: Not going all the way, and not starting) and the Dalai Lama (There are only two days in the year when nothing can be done.

One is called yesterday and the other is called tomorrow. Today is the ideal day to love, to believe, to create and to live).

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 69

ARTE E PENSIERO CREATIVO | ART AND CREATIVE THINKING

OCCHI CHE GUARDANO COME

UNA FOTOCAMERA

Come sviluppare il pensiero creativo attraverso la fotografia. La provocazione di Michael Michalko (dal libro Pensiero creativo) con il test Sono una macchina fotografica.

Eyes that see as if through a camera. How to develop creative thinking through photography.

This is the challenge Michael Michalko sets us (in his book Thinkertoys: A Handbook of Creative-Thinking) with his I am a camera test.

by Floriana Cason

T

he human being is up against a complex, multiform reality that is forever evolving. Therefore, he must use psychological tools or mind games to make any sense out of it: mind maps, preconceived ideas, prejudices and stereotypes are all examples of these tools. Michael Michalko, the author of Thinkertoys, suggests a test to train our brain to learn how to see without being conditioned by entrenched judgements. Learning to limit preconceived ideas when we find ourselves before a new problem to be solved is a crucial feature of the creative process.

Sono una macchina fotografica

I am a camera

Dovrai fingere di essere una macchina fotografica chiedendo ad un’altra persona di essere il fotografo. Il fotografo si colloca dietro di te. I tuoi occhi sono l’obiettivo e la tua spalla destra è l’otturatore. Tieni gli occhi chiusi (l’obiettivo) finché il fotografo non ti batte sulla spalla destra (otturatore) per scattare una fotografia. Apri e chiudi gli occhi in fretta, proprio come fa l’otturatore di una vera macchina fotografica. Il fotografo ti porta in giro, guidandoti per le spalle e collocandoti in modo che sulla tua linea visiva ci siano diversi soggetti. Il tuo compito, in qualità di macchina fotografica, è quello di memorizzare perfettamente tutti i dettagli dell’immagine, senza distorcerli. Apri gli occhi solo per un secondo: tutto ciò che devi fare è vedere cosa c’è di fronte a te senza alcun preconcetto. Una rapida sequenza di impressioni memorizzate ti permette di vedere la realtà senza che la tua percezione sia filtrata dalle aspettative.

You'll have to pretend to be a camera by asking someone else to be the photographer. The photographer has to stand behind you. Your eyes are the lens and your right shoulder is the shutter. Keep your eyes closed (your lens) until the photographer taps you on your right shoulder (the shutter) to shoot a photo. Open and close your eyes rapidly, just like the shutter of a real camera. The photographer will take you around, guiding you by your shoulders and stopping you so that different objects fall into your line of vision. Your job, as the camera, is to memorize all the details of the image perfectly, without distorting them.

Open your eyes just for a second: all you need to do is to look at what lies before you without any preconceived ideas. A rapid sequence of memorized images allows you to see reality without your perception being filtered by your own expectations.

Il “cassetto” delle idee

The drawer of ideas

Registra le impressioni rimaste dal test precedente. Raccogli e conserva tutte le idee come un accanito collezionista. Tieni un contenitore per le idee e gli spunti. Comincia a raccogliere pubblicità, citazioni, disegni, idee, domande, vignette, immagini, scarabocchi interessanti e parole che possano attrarre idee per associazione. Prendi nota delle tue idee. Se l’hai pensato, scrivilo. I tuoi pensieri si volatilizzano se non li fissi sulla carta. Eventi ed esperienze, inoltre, non sono né negativi né positivi. Sono semplicemente neutri. Buono, cattivo, giusto, sbagliato, triste, arrabbiato, pigro, crudele, gentile, sono tutte interpretazioni e dipendono dalla prospettiva che scegli di assumere. (Da Pensiero creativo di Michael Michalko).

Collect and store ideas like a pack rat. Keep a container of ideas and idea starters. Begin collecting interesting advertisements, quotes, designs, ideas, questions, cartoons, pictures, doodles, and words that might trigger ideas by association. You have to record your own ideas. Your thoughts will disappear unless you write them down. Experiences and events, furthermore, are neither good nor bad. They are simply neutral. Good, bad, right, wrong, sad, andry, lazy, cruel, kind, and so on are all interpretations that people make. It’s a matter of what perspective you choose to take. (From Thinkertoys: A Handbook of Creative-Thinking Techniques by Michael Michalko)

70 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

I Am a Camera

L

’essere umano si confronta con una realtà complessa, multiforme, in continua evoluzione e deve ricorrere ad alcuni strumenti psicologici o espedienti per semplificarla: schemi mentali, preconcetti, pregiudizi e stereotipi fanno parte di questi strumenti. Michael Michalko, l’autore di Pensiero creativo, ci propone un test per allenare la mente ad imparare a vedere senza essere condizionati da giudizi aprioristici. Imparare a limitare i preconcetti di fronte a un nuovo problema da affrontare è un aspetto cruciale del processo creativo.

ABITUANDOCI A USARE

QUELLA PARTE DEL

CERVELLO CHE È SEDE DEL PENSIERO

CREATIVO

gaining access to Bthatytheworks part of your mind in a style

conducive to creative, intuitive thought, you will learn a fundamental skill of the visual arts: how to put down on paper what you see in front of your eyes.

E INTUITIVO,

SI ACQUISISCE UNA

CAPACITÀ DI FONDAMENTALE IMPORTANZA

NELLE ARTI FIGURATIVE CHE È QUELLA DI METTERE

SU CARTA CIÒ CHE VEDONO, E SI ACCRESCE LA CAPACITÀ

DI ADOTTARE UN APPROCCIO

Disegnare con la parte destra del cervello Drawing on the Right Side of the Brain

ANCHE IN ALTRI SETTORI DELLA

Betty Edwards

PIÙ CREATIVO

VITA.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 71

Roland Barthes Foundation

GLI OCCHI

ARTE E PENSIERO CREATIVO | ART AND CREATIVE THINKING

IL GRANDE VECCHIO L’ultima scoperta del Grande Genio, detto Leonardo da Vinci. Parabola di un filosofo.

The Great Old One. The latest discovery of the Great Genius, known as Leonardo da Vinci. A philosopher’s parable.

by Cesare De Bartolomei, in collaboration with Gabriella Piotti

72 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

O

nce, in a time I lived in many, many years ago, I met a man known as “The Great Old One”. I met him in an old inn in a village called "Vinci", a strange place that was also known as “the village with no name”. The Great Old One sat at a table in the inn, with a glass of wine in front of him. I approached him with great respect, and asked him questions about the past, the future and the distant present.

The Great Old One answered all my questions, in his own way. He told me incredible things, his own fulfilled desires, and those realised after him. He told me how he had risen into the sky from the earth, and other stories; infinite stories ...

The Great Old One went beyond these, intertwining the story of his life with that of the world, from himself onwards. As he spoke, I saw ideas forming on the table in front of us, all strangely focused on an apparent vision. This is how I discovered that the famous genius “who had imagined everything”, had actually already mastered the many centuries to come, and even those that came after.

He told me his life story, starting from the year of his birth, in a simple and incredibly real manner.

He confided dozens of stories to me, without too many frills; he seemed to fly from one story to another without taking a breath, with the conviviality of an old teacher who had found a true friend. He told me all the things he had discovered about man, about colours, about everything he had seen and heard.

All of a sudden, without warning, he fell silent.

I understood that he wanted me to tell him about the future of all those stories he had seen, experienced and created; he wanted to know what had happened.

And then he asked me about the image of the woman he had painted, who had lived "as a woman does" despite not being either a woman or a man. He asked me about the "grand supper" he had somehow been at, a part of the harmony that we, much later, observed.

And he spoke to me of those mysteries he had actually materialised, physically, in his works full of life, colours and symbols, which he had experienced through his soul. He stopped again, reluctantly, but then

The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts

U

na volta, in un tempo vissuto tanti anni fa, incontrai un uomo detto “Il Grande Vecchio”. Lo incontrai in una vecchia locanda situata in un paese detto “Vinci”, uno strano luogo che era anche chiamato “il paese che non ha nome”. All’interno della locanda il Grande Vecchio sedeva ad un tavolo, davanti ad un bicchiere di vino. Mi avvicinai a lui con grande rispetto e gli posi alcune domande sul passato, sul futuro e sul lontano presente.

Il Grande Vecchio rispose a modo suo a tutte le mie domande. Mi raccontò cose incredibili, desideri vissuti, e realizzati dopo di lui. Mi raccontò come dalla terra si era elevato verso il cielo, ed altre storie ancora, storie infinite...

Il Grande Vecchio andò oltre, e mista alla sua vita mi raccontò la storia del mondo da lui in poi. A mano a mano che raccontava sul tavolo vidi formarsi le idee, che stranamente si concentravano verso un’apparente visione. Scoprii così come il famoso genio che tutto aveva immaginato si era in realtà già impadronito anche dei molti secoli a venire, ed anche oltre.

Mi raccontava tutta la sua storia dall’anno di nascita, in un modo semplice ed incredibilmente reale. Mi confidava senza troppe fantasie diecine di storie, sembrava volare da una storia all’altra senza soffermarsi e con la convivialità del vecchio insegnante che ha trovato un vero amico. Mi narrò delle sue scoperte sull’uomo, sui colori, su tutto ciò che aveva visto e sentito.

Ad un tratto, improvvisamente, tacque. Compresi allora che voleva che lo aggiornassi in qualche modo su quello che era stato il futuro di tutte quelle storie da lui viste, vissute e realizzate, voleva conoscere ciò che ne era stato. Ed allora mi domandò dell’immagine di quella donna che lui aveva ritratto, che aveva vissuto come donna, pur non essendo né donna né uomo, mi domandò di quella grande cena che in qualche modo aveva vissuto, partecipando a quella grande armonia che anche noi dopo di lui avevamo constatato.

E mi parlò di quei misteri che vissuti attraverso la sua anima si erano concretamente materializzati, fisicamente, nelle sue opere, piene di

continued with the story, and it was at this point that I understood the enormity of his genius.

“You know”, said The Great Old One, “I had to stop because I realised just how much I received from all that I gave to humanity. There were so many unspoken and unwritten things in my soul! I saw the whole world dominate, only to be then swallowed up. I told many stories about men, horses, animals; I wrote about my intuitions, which then culminated in a question, one that was important for me and for all living beings.

When the world comes to its end, therefore arriving at the end of its life, when world after world ends, after they have been swallowed up, what will happen to this world? What will happen to this planet which did not tolerate or want to be implicated in anything? What will happen once it has ended? Will there be an end? And my brilliance will be able to rationalise it? Or is it destined to be surrounded by great mystery?”

And finally, The Great Old One rested and fell silent.

I am then moved to reply that everything had not been experienced in vain.

That everything had been written down from the memory of man, everything had been recounted, and everything that is recounted will happen. A long silence followed.

The Great Old One, the Great Priest, understood and he saw ...

He saw that after having embraced and known thousands and thousands of worlds, discovery will not end but become free, we know not how or when. The Great Old One understood and he saw ... He saw whole worlds unite and, for no apparent reason, disappear and reappear.

This is the latest discovery of the Great Genius, known as Leonardo da Vinci.

IMAGES IMMAGINI Footnotes

NELLA PAGINA DI SINISTRA ON THE LEFT PAGE

Mona Lisa (1963)

by Andy Warhol NELLA PAGINA DI DESTRA ON THE RIGHT PAGE

L’ultima cena | The Last Supper (2012)

by Gabriel Rifilato

Tha Last Supper by Gabriel Rifilato, 2012

vita e di colori e di simboli.

E si fermò nuovamente, riluttante. Poi proseguì il racconto, e fu a questo punto che compresi la grandezza del suo genio. “Vedi”, mi disse il Grande Vecchio, “ho dovuto fermarmi perché mi sono reso conto che tanto ho dato a questa umanità, e molto ho ricevuto.

Ma quante cose non dette e non scritte erano nella mia anima! Ho visto l’intero mondo dominare ed essere poi inghiottito. Ho raccontato molte storie di uomini, di animali, cavalli, ho scritto di quelle che erano le mie intuizioni, ma poi sono giunto ad un interrogativo, importante per me e per tutti gli esseri viventi: dopo che il mondo avrà raggiungo la sua fine, l’ultimo bagliore della sua vita, dopo che mondi e mondi saranno terminati, inghiottiti, così come ho visto, che cosa accadrà di questo mondo, di questa terra che nulla di intriso ha voluto e sopportato?

Che cosa accadrà dopo la sua fine? Ci sarà una fine?

Ed il mio ingegno riuscirà a razionalizzarla? Oppure è destinata a vivere nel grande mistero?”

E finalmente il Grande Vecchio riposò e tacque. Ed io mi sentii rispondere che tutto era stato vissuto non invano, e che attraverso la memoria dell’uomo tutto è stato scritto, è stato detto, e quello che è detto avverrà.

Seguì un lungo silenzio.

Il Grande Vecchio, il Grande Sacerdote, comprese e vide...

Vide che dopo aver inglobato e conosciuto migliaia e migliaia di mondi la scoperta non terminerà ma diventerà libera, non sappiamo come né quando. Il Grande Vecchio comprese e vide... vide interi mondi conglobati e, senza attenuanti, sparire e ricomparire.

Questa è l’ultima scoperta del Grande Genio, detto Leonardo da Vinci.

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 73

IMMAGINI Footnotes

C

urata da Claudio Giorgione, organizzata in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano e la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, l’esposizione è visitabile presso Le Scuderie del Quirinale fino al 30 giugno 2019.

T

Leonardo Da Vinci, Autoritratto | Disegno a sanguigna su carta, 1515, Biblioteca Reale di Torino

he exhibition, curated by Claudio Giorgione and organised in collaboration with the "Leonardo da Vinci" National Museum of Science and Technology in Milan, and the Veneranda Biblioteca Ambrosiana in Milan, is being held at the Quirinal Stables until June 30th, 2019.

PHOTO: Alberto Mario Soldatini, Vittorio Somenzi, IN ALTO Aliante, 1953, IN BASSO Vite Aerea, 1953. Qui sotto Leonardo Da Vinci.

LEONARDO MAESTRO UNIVERSALE EVENTO ARTISTICO DELL’ESTATE 2019

DELLA CONOSCENZA Ispirazione e creatività: si celebrano i 500 anni dalla morte del progettista e inventore.

Leonardo, Universal Master of Knowledge. Inspiration and Creativity: five hundred years after his death, the year dedicated to the designer and inventor.

by Bruna Condoleo

L

’Italia, che gli ha dato i natali, lo omaggia con una serie di eventi espositivi nei luoghi in cui si sono dispiegate la sua attività artistica e le sue infinite doti di progettista e di inventore. L’unicità di Leonardo non risiede soltanto nello spirito innovativo della sua arte né nella straordinaria portata degli studi scientifici, ma nella capacità di comporre in una organica sintesi il dilemma tra scienza e arte, tra indagine naturalistica e intuizione pittorica. La mostra romana Leonardo. La scienza prima della scienza offre al pubblico lo sviluppo della multiforme indagine scientifica vinciana attraverso preziosi disegni e manufatti originali, modelli storici e manoscritti, tra cui l’unico libro con sue annotazioni autografe.

Esaltato dai Cubisti, ammirato dai Surrealisti, manipolato con pungente ironia dalla Pop art, riproposto dall’arte concettuale, il mito di Leonardo non ha mai subito cedimenti, tanto meno nell’era in cui viviamo, dominata dalla scienza e dalla tecnologia, di cui egli è stato uno stupefacente precursore. L’attualità del suo genio consiste nel significato da lui attribuito all’esperienza umana, apprezzata nella sua totalità e intesa come valore assoluto di conoscenza del mondo. Affascinato fin dall’ adolescenza dai fenomeni naturali, ha sempre proiettato nei suoi dipinti l’amore per la natura, come rivelano gli aerei panorami che fanno da sfondo alla quasi totalità delle opere. Spopolati ma

74 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

T

he Italy, where he was born, pays homage to him with a series of exhibitions in the places where his artistic activities and infinite talent as a designer and inventor unfolded. Leonardo's uniqueness lies not only in the innovative spirit of his art, nor in the extraordinary scope of his scientific studies, but in his ability to settle the dilemma between science and art, between naturalistic investigation and pictorial intuition, reaching an organic balance. The Roman exhibition “Leonardo. Science Before Science”, shows the public the development of the multi-faceted scientific Vincentian studies, through exquisite drawings and original objects, historical models and manuscripts, including the only book containing the artist’s handwritten notes.

Praised by the Cubists, admired by the Surrealists, manipulated with pungent irony by Pop Art, re-proposed by conceptual art, the legendary Leonardo never made concessions, much less in the era in which we live, dominated by science and technology, of which he was an astonishing forerunner.

The modernity of his genius consists in the importance he gave to human experience, which he appreciated in its entirety and understood as an unconditional value of world knowledge. He was fascinated by natural phenomena since his youth, and he always projected his love of nature into his paintings, as demonstrated by the aerial panoramas that form the backdrop to almost all his works. His landscapes,

©Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci | Photo: L. Romano

IMAGES

realistici, resi vibranti dalla rarefazione atmosferica, i suoi paesaggi sono tanto diversi da quelli che i contemporanei dipingevano con logica geometrica, quanto più vicini a una concezione della natura naturans, ovvero del perpetuo evolversi di ogni forma creata. L’esposizione romana mostra le immagini degli innumerevoli studi che hanno appassionato il genio toscano, dall’anatomia alla meccanica, dall’ingegneria all’indagine sul volo, dalla cartografia alla scienza della terra, dalla botanica all’idraulica, e presenta al pubblico la ricostruzione di macchinari avveniristici progettati dal Maestro, come la vite aerea o l’aliante. Leonardo considerava il disegno la prima e più valida forma di conoscenza del mondo: disegnare voleva dire per lui considerare la natura esterna e interna delle cose per comprenderne più a fondo l’incessante divenire ed appropriarsi della verità. Le figure che dipinge sulle tavole posseggono la stessa vitalità dei vortici dell’acqua, del moto del sangue o dei capelli che disegna, come il dinamismo delle forme vegetali è simile all’energia impetuosa dei cavalli. Per Leonardo, che si definiva “omo sanza lettere”, sempre pronto a porre in discussione le regole già acquisite e a rifiutare ogni apriorismo dogmatico, la realtà non è un dato certo da riprodurre, ma un fenomeno in continua rigenerazione da investigare. I disegni esposti nella grande mostra romana oltre all’illimitata inventiva tecnologica del Maestro testimoniano anche la nascita dello “sfumato”, ovvero della sua innovativa tecnica pittorica che non si avvale più della linea precisa dei contorni bensì del tratteggio, né utilizza la prospettica quattrocentesca, geometrica e matematica, ma una prospettiva “aerea” ottenuta con la gradazione delle tinte per effetto dell’azione molecolare della luce. Anche il celeberrimo disegno “Le proporzioni del corpo umano”, arricchito in mostra da un lungo scritto autografo con riferimenti agli studi di Vitruvio, non soltanto analizza scientificamente i rapporti del corpo, considerato un microcosmo di perfezione e un modulo universale, ma è un’immagine, come tanti altri suoi disegni, eseguita con estrema sensibilità pittorica.

La curiosità insaziabile del suo intelletto e lo sperimentalismo del suo metodo antesignano del pensiero galileiano, hanno fatto di Lui un Maestro universale della conoscenza che ha saputo proporre problemi e soluzioni tecniche e formali mostrando un eccezionale spirito di libertà e un atteggiamento costantemente proteso verso il futuro più utopistico che risulta oggi di sbalorditiva attualità!

unpopulated yet realistic, made vibrant by a scattering of light, are so different from those that his contemporaries painted with geometrical logic, closer to a concept of natura naturans, or in other words, the perpetual evolution of every created form. The Roman exhibition contains images of the innumerable studies that the Tuscan genius was passionate about, from anatomy to mechanics; engineering to studying flight; cartography to earth science; botany to hydraulics. It also presents the public with reconstructions of futuristic machines designed by the Master, such as the aerial screw and the glider. Leonardo considered drawing the first and most valid form of world knowledge: to him, drawing meant considering the external and internal nature of things, in order to gain a more in-depth understanding of the continual arrival and appropriation of truth. The figures he painted on panels possess the same vitality as vortices of water, as the flow of blood, or as the movement in the hair he drew, just like the dynamism of his plant forms is similar to the impetuous energy of horses.

Leonardo, who described himself as “omo sanza lettere” (a man without literary culture), always ready to question established rules and reject any form of uncompromising apriorism, believed that reality is not a certain fact to be reproduced, but a regenerative phenomenon to be investigated. The drawings exhibited in the great Roman exhibition also bear witness – together with the Master’s limitless mechanical inventiveness – to the birth of the "sfumato" technique, in other words, his innovative pictorial technique that no longer relied on the precision of the contours, but on hatching. He didn’t use fifteenth-century perspective either, which used the principles of mathematical geometry, preferring an "aerial" perspective produced with a gradient of colour obtained thanks to the effect of a scattering of light. Even his famous drawing of "The Vitruvian Man", considered the perfect microcosm and a universal paradigm, doesn’t just analyse relationships in the body scientifically, but like so many of his other drawings, the image was executed with extreme pictorial sensitivity. In the exhibition, this drawing is accompanied by the artist’s extensive handwritten notes on his studies of Vitruvius.

Leonardo’s insatiable curiosity and his scientific experimentalism ahead of Galileo's time made him a universal Master of knowledge, who knew how to propose technical and formal problems and solutions, demonstrating an exceptional spirit of freedom and an attitude that was constantly striving towards a more utopian future, which today is astonishingly relevant!

ALTRI EVENTI DELL’ESTATE 2019 More events of Summer 2019 in Rome

Museo dell’Ara Pacis © Floriana Cason

SUMMER 2019 ART EVENT

1 • Claudio imperatore Messalina, Agrippina e le ombre di una dinastia | Museo dell’Ara Pacis | dal 6 aprile al 27 ottobre 2019 | April 6th - October 27th 2019

2 • Viaggi nell’antica Roma Foro di Augusto, Foro di Cesare | dal 17 aprile al 3 novembre 2019 | April 17th - November 3rd 2019

3 • L’Arte dell’amore non violento nell’antica Roma Stadio Domiziano | dal 6 maggio al 6 novembre 2019 | May 6th November 6th 2019

4 • Roma nella camera oscura Fotografie della città dall’Ottocento a oggi | Museo di Roma | dal 27 marzo al 22 settembre 2019 | March 27th - September 22nd 2019

5 • Mortali immortali Tesori del Sichuan nell’antica Cina | Mercati di Traiano Museo dei Fori imperiali | dal 26 marzo al 18 ottobre 2019 | March 26th October 18th 2019

6 • L'arte prende vita alla Rinascente di via del Tritone Rinascente Tritone | dal 23 febbraio al 31 dicembre 2019 | February 23rd - December 31st 2019

7 • Eva vs Eva La duplice valenza del femminile nell’immaginario occidentale | Villa d’Este, Santuario di Ercole vincitore | dal 12 aprile al 22 settembre 2019 | April 12th - September 22nd 2019

8 • Helen Frankenthaler Sea Change: A Decade of Painting,1974 - 1983 | Gagosian Gallery | dal 13 marzo al 19 luglio 2019 | March 13th - July 19th 2019

9 • Volti di Roma alla Centrale Montemartini Fotografie di Luigi Spina | Centrale Montemartini | dal 18 aprile al 22 settembre 2019 | April 18th - September 22nd 2019

10 • Paola Pivi. World Record MAXXI | dal 21 marzo al 17 giugno 2019 | March 21st - June 17th 2019

11 • Donne. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione Galleria d’Arte Moderna | dal 23 gennaio al 13 ottobre 2019 | January 23rd- October 13th 2019 ROMAN ART & PHOTO WALKS | SUMMER 2019 | 75

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Alfredo Matacotta Cordella Rome 76 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | ESTATE 2019

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Prima di diventare una storia, ciascuna vita si offre alla vista come una sequenza di immagini.

Chiede innanzi tutto di essere guardata.

Before becoming a story, each life presents itself as a sequence of images. Above all, it asks to be looked at.

James Hillman IL CODICE DELL’ANIMA | THE SOUL CODE

Ca’ Art Studio ROME, ITALY

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C

a’ Art Studio è lo STUDIO creativo di Roma che ha progettato e realizzato Roman Art & Photo Walks Magazine, con le immagini evocative della sua IMAGE FACTORY, e lo ha caratterizzato con il proprio stile Neo-pittorialista. Lo STUDIO è stato fondato dal giornalista e fine art photographer Gabriel Rifilato e dall’artista visuale e stage photographer Floriana Cason.

Ca 'Art Studio is the creative STUDIO in Rome that created and published the Roman Art & Photo Walks Magazine, with evocative photographs of its IMAGE FACTORY, defining it with its own Neo-pictorial style. The STUDIO was founded by journalist and fine art photographer Gabriel Rifilato, and visual artist and stage photographer Floriana Cason.

CA’ ART STUDIO | 00135 Roma (Italy) via della Camilluccia 643, | +39.329.9534719 | caartstudio.roma@gmail.com

N

ASSOCIAZIONE NEGOZI STORICI DI ECCELLENZA DI ROMA

el dicembre dell’anno 2008 nasce l’Associazione dei Negozi Storici e della Tradizione del Centro Storico di Roma per volontà di cinque imprenditori rappresentanti storiche attività romane : Stefano Pizzolato (Tebro – Biancheria dal 1867), Nazzareno Giolitti (Giolitti dal 1900), Fernando Terracina (Terracina Stores dal 1928), Giuseppe Ciampini (Bar Ciampini 1941) ed Ernesto Hausmann (Orologeria Hausmann & Co. dal 1794).

12 L'Associazione raccoglie le attività storiche di eccellenza di Roma che sono in grado tramite la loro organizzazione, storia, tradizione, passione, conoscenza e capacità 5 di affrontare le sfide future del mercato e rappresentare 10 1 per la città una testimonianza di capacità imprenditoriale.

20 13 Le attività storiche di eccellenza di Roma sono caratte8 8 rizzate da quelle attività che operano nel rispetto delle 24 23 leggi nazionali e comunali, nel rispetto delle norme sul 19 3 commercio e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, e nel 26 rispetto della clientela sia italiana che straniera.

4 11 L’Associazione ha come obiettivo la valorizzazione, la tu27 17 tela, lo sviluppo e la divulgazione della conoscenza delle 6 14 attività commerciali storiche di eccellenza di Roma.

25 I principali obiettivi sono : 1) valorizzare le attività commerciali storiche di Roma; 2) creare una sinergia con il Comune di Roma e le altre 7 Istituzioni per sviluppare le attività commerciali storiche all’estero e tramite circuiti del turismo a Roma; 15 3) tutelare le attività commerciali storiche di Roma; 4) promuovere iniziative ed avanzare proposte in tema di regolamenti sulla disciplina del commercio ed in tema di lotta all’abusivismo, sull’organizzazione e la valorizzazione del centro storico di Roma; 21 5) promuovere presso i propri associati l’utilizzo del ri16 ferimento alla Città di Roma nel materiale di uso commerciale e sociale.

Nel maggio dell’anno 2010 viene cambiato il nome dell’associazione che si chiama oggi : Associazione dei Negozi Storici di Eccellenza di Roma. L’iniziativa viene assunta in seguito alla approvazione della delibera 10/2010 da parte del Comune di Roma che istituisce l’Albo dei Negozi Storici di Eccellenza di Roma, promossa dall’On. Dino Gasperini (Assessore alla Cultura e Delegato del Sindaco per il Centro Storico di Roma) e dall’On. Francesco de Micheli (Consigliere Comunale), e che regolamenta la categoria delle attività storiche di eccellenza della Città di Roma.

- Negozio Storico di Eccellenza : l'attività commerciale, gestita dalla stessa famiglia da almeno 3 generazioni per oltre 70 anni nello stesso settore merceologico e nello stesso locale all'interno del perimetro "città storica".

- Attività Storica di Eccellenza : l'attività commerciale, gestita dalla stessa famiglia da almeno 3 generazioni per oltre 70 anni nello stesso settore merceologico, anche se non nello stesso locale, ma sempre all'interno della "città storica".

Sempre nello stesso anno viene promosso un protocollo di intesa tra il Comune di Roma e la Soprintendenza per i beni architettonici di Roma, Arch. Federica Galloni (Direttore Regionale del Lazio del Ministero dei Beni Culturali), teso alla valorizzazione, promozione e sostegno delle attività storiche di eccellenza di Roma.

Il Consiglio direttivo dell’Associazione è così formato : Presidente : Stefano Pizzolato (nella foto in alto a destra) | Presidente Onorario : Leonida Fassi | Vice-Presidente : Nazzareno Giolitti | Vice-Presidente : Fernando Terracina | Consigliere : Giuseppe Ciampini | Consigliere : Francesco Bertoletti

ASSOCIATION OF HISTORICAL STORES OF EXCELLENCE IN ROME

I

9 18

2

n December of 2008 the Association of Historical Shops and Tradition of the historic center of Rome is formed by the order of five business men representing the Historical Shops of Rome: Stefano Pizzolato (Tebro – Biancheria dal 1867), Nazzareno Giolitti (Giolitti 1900), Fernando Terracina (Terracina Stores from 1928), Giuseppe Ciampini (Bar Ciampini 1941) and Ernesto Hausmann (Hausmann & Co. watches since 1794).

The Association collects historical shops of excellence in Rome that are able through their organization, history, tradition, passion, knowledge and ability to meet future challenges of the market and be a representation for the city as witness of entrepreneu rship.

The Historical shops of excellence of Rome are characterized by activities that operate in compliance with national laws and municipal authorities, in accordance with the rules on trade and security in the workplace, and in compliance with both Italian and foreign customers.

The Association has as its objective the promotion, protection, development and dissemination of knowledge of the business history of excellence in Rome.

22 The main objectives are: 1) enhance the business history of Rome; 2) create a synergy with the City of Rome and other institutions to develop knowledge of business activities abroad and using historical tourism circuits in Rome; 3) protect the business history of Rome; 4) to promote initiatives and proposals concerning regulations governing trade and the anti to illegal organization and enhancement of the historic center of Rome; 5) promote among its members the use of reference material to the City of Rome in the commercial and social.

In May of 2010 the name of the association is changed to: Associazione dei Negozi Storici di Eccellenza di Roma - (Association of the Historical Stores of Excellence in Rome).

The initiative is being taken further to the approval of Resolution 10/2010 by the City of Rome establishing the Register of Historic Shopping for Excellence in Rome, sponsored by the Hon. Dino Gasperini (Mayor's representative to the Historic Centre of Rome) and Hon. Francesco de Micheli (City Councilman), which regulates the activities of the historical category of excellence in the City of Rome.

- Historical Shops of Excellence: The business, run by the same family for at least three generations for over 70 years in the same industry sector and in the same area within the perimeter of "historical city".

- Historical Activities of Excellence: the business, run by the same family for at least three generations for over 70 years in the same industry sector, although not in the same room, but always within the perimeter of "historical city".

In the same year a Memorandum of Understanding between the City of Rome and the Superintendence for the architectural heritage of Rome, Arch Federica Galloni, aimed to enhance, promote and support the Historical activities of excellence in Rome.

The Governing Council of the Association is thus formed: President: Stefano Pizzolato (photo in the upper right corner) | Vice-President: Nazzareno Giolitti | Vice-President: Fernando Terracina | Advisor : Giuseppe Ciampini | Advisor: Francesco Bertoletti

Art & Photo P R O G R A M M A

E D I T O R I A L E

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P U B L I C A T I O N

P L A N

PASSEGGIATE ROMANE DA COLLEZIONE Tw e l v e Vo l u m e s t o C o l l e c t

Passeggiate romane d’arte e fotografia: 9 • Villa Borghese 12 volumi da collezione Passeggiate nella 8 • Castel Sant’ Angelo storia: 4 volumi per approfondire i temi 12 • Basilica di San Pietro Saint Peter’s Basilica storici e artistici delle Passeggiate Romane Cartoline di Roma 3 • Piazza Navona sparita: gli acquerelli del pittore Ettore RoeslerFranz 2 • Pantheon Fotografie Neopittorialiste: i poster della Image Factory di 4 • Trastevere and the Ghetto Ca’ Art Studio

6 • Piazza di Spagna Spanish Steps 1 • Fontana di Trevi Trevi Fountain 11 • Basilica of Santa Maria Maggiore 10 • Altare della Patria Altar of the Fatherland 5 • Colosseo Colosseum 7 • Foro romano Roman Forum

Roman Art & Photo Walks: 12 volumes to collect Walks through History: 4 volumes exploring the historical and artistic themes of the Roman Walks Postcards of Vanished Rome: watercolours by painter Ettore Roesler-Franz’s Neo-Pictorialist photographs: posters of the Ca’ Art Studio’s Image Factory

Pubblicazione trimestrale. Prossimo numero: settembre 2019 | A quarterly publication. Next issue: September 2019 | Abbonamento per un anno € 14 (4 numeri) anziché € 28 | Subscription for a year € 14 (4 issues) instead of € 28 | Lozzi Editori Banca Popolare di Sondrio IBAN IT37I0569603224000004131X61 L O Z Z I E D I T O R I | R A M PA D E L L E M U R A A U R E L I E 8 / 1 1 | 0 0 1 6 5 R O M A | I N F O @ LO Z Z I E D I T O R I . C O M | + 3 9 . 0 6 . 9 6 8 4 4 3 8 7