Roman Walks. Art & Creative Photo (issue 7)

Roman Walks Art & Creative Photo RIVISTA INTERNAZIONALE DI ARTE, VIAGGI E FOTOGRAFIA CREATIVA | INTERNATIONAL QUARTERLY OF ART, TRAVEL AND CREATIVE PHOTOGRAPHY | € 8,50 |

Autunno/Inverno • Autumn/Winter 2020/2021 | no 7 | supplement to La Notizia

Passeggiata fotografica esperienziale

Il Foro romano e il rione Campitelli Experiential photo walk

The Roman Forum and the District Campitelli

Altre destinazioni

Dimore Storiche Cinecittà si mostra Where and Why

Historic Houses, Cinecittà Shows Off

Alla scoperta di storie, esperienze, personaggi, miti, vizi e virtù della Città Eterna. E dell’artista che è in te.

Discovering Stories, Experiences, Characters, Myths, Vices and Virtues of the Eternal City. And the Artist Within You. CA’ ART STUDIO CREATIVE PUBLISHING

| Anno III • Third Year |

CENTS

ROMAN WALKS | ISSUE NO 7 | AUTUNNO/INVERNO • AUTUMN/WINTER 2020/2021

Roman Walks.

Passeggiate romane.

Titolo Art & Creative Photography

T

esto vario testo

www.artwalksmagazine.com vario testo vario info@artwalksmagazine.com

testo vario testo

INvario ATTESA DItesto REGISTRAZIONE vario.PRESSO IL REGISTRO DELLA STAMPA DEL TRIBUNALE DI ROMA

The Roman Forum PHOTO BY Rossana Farina

Ca’ Art Studio Creative Publishing | viale Sestri Ponente 41/a 00054 Fregene, Fiumicino (Roma), tel +39.06.99780041, fax +39.06.88805514 caartstudio.roma@gmail.com

Copertina | COVER PHOTO by Gabriel Rifilato ...............................

Editoriale: Come fate a saperlo? | EDITORIAL NOTE: HOW DO YOU KNOW?.................................................................................2 Evento: L’ADSI alla sfida delle Vision Quest Cards | EVENT: THE ADSI TAKES ON THE CHALLENGE OF THE VISION QUEST CARDS .................4 Tableau Vivant (Backstage): Occhi che graffiano la Città Eterna | TABLEAUX VIVANT (BACKSTAGE): EYES THAT STARE THE ETERNAL CITY ......6 PASSEGGIATA ROMANA D’ARTE E FOTOGRAFIA CREATIVA ROMAN ART AND CREATIVE PHOTO WALK

Editoriale della Passeggiata: | WALK EDITORIAL NOTE ....................

by Gabriel Rifilato..............................................................9 Il Foro romano e il rione Campitelli | ROMAN FORUM AND THE DISTRICT CAMPITELLI ..............................................................10 Mi chiamo Luigi Rossini | MY NAME IS LUIGI ROSSINI ...................12 Il museo della Passeggiata: Parco archeologico del Colosseo | THE MUSEUM ON THE WALK ......................................................16 I Fori imperiali | IMPERIAL FORA ...............................................17 L’artista della Passeggiata: Michelangelo | THE ARTIST ON THE WALK .................................................................................22 Altre opere di Michelangelo | MORE ARTWORKS BY MICHELANGELO 23 Le botteghe storiche | HISTORICAL SHOPS .................................26 La destinazione della Passeggiata: Foro romano | THE DESTINATION ON THE WALK .......................................................26 I luoghi del cinema | ROME’S FAMOUS FILM LOCATIONSPS ...............34 Aneddoti e leggende | ANECDOTES AND LEGENDS ........................36 Roma sotterranea: Le domus romane di Palazzo Valentini | UNDERGROUND ROME: THE ROMAN DOMUS OF PALAZZO VALENTINI .......40 La locandina della Passeggiata | THE POSTER ON THE WALK .........44 La tua Passeggiata fotografica | YOUR PHOTO WALK ..................46 WITH THE SPONSORSHIP OF

DIREZIONE: Gabriel Rifilato ART DIRECTOR: Floriana Cason REDAZIONE: Bruna Condoleo,

DOVE E PERCHÉ WHERE AND WHY

Editoriale | EDITORIAL NOTE by Elena Prandelli.........................47 Associazione Dimore Storiche Italiane, Lazio | ITALIAN HISTORIC DWELLINGS ASSOCIATION, LAZIO .................................................48 Tenuta di Fiorano, Roma.....................................................50 Villa Spalletti Trivelli, Roma................................................55 Palazzo Patrizi Montoro, Roma...........................................58 Villa Rossi Danielli, Viterbo.................................................61 Cinecittà si Mostra..............................................................64 Istituto Luce Cinecittà.........................................................68 NH Collection Roma Fori Imperiali......................................72 Bulgari ...............................................................................74 Le case dello stile | HOUSES OF STYLE .......................................77 Intervista: Il mio nome è Pelosi | INTERVIEW: MY NAME IS PELOSI ...78 IMMAGINI DALLA IMAGE FACTORY IMAGES FROM THE IMAGE FACTORY

Editoriale | EDITORIAL NOTE by Floriana Cason..........................81 Che cos’è una bella foto? | WHAT MAKES A PHOTO BEAUTIFUL? .......83 Storie dietro le immagini: La ricerca della visione | STORIES BEHIND THE IMAGES: THE VISION QUEST ........................................85 Pensiero creativo | CREATIVE THINKING ......................................91 Test: Vision Quest Cards ......................................................92 Biblioteca e cineteca del pensiero creativo | CREATIVE THINKING BOOKS & FILMS LIBRARY .........................................................93 Evento artistico dell’inverno 2020/2021: Orazio Borgianni | WINTER 2020/2021 ART EVENT: ORAZIO BORGIANNI .....................94 Altri eventi dell’inverno 2020/2021 a Roma | MORE EVENTS OF THE WINTER 2020/2021 IN ROME .................................................95 Lo staff della Image Factory | THE STAFF OF THE IMAGE FACTORY ....96

I N CO L L A B O R AT I O N W I T H

M E D I A PA RT N E R S

Pasquale Cortese, Cesare De Bartolomei, Leonella De Santis, Alessia Fantini, Lorenzo Mantile, Olga Matsyna, Rita Perra, Gabriella Piotti, Elena Prandelli, Consuelo Paola Taverniti, Luca Verdone FOTOGRAFIA: Francesca Boccassini, Giorgio Della Rocca, Rossana Farina, Sandro Lombardo, Alfredo Matacotta Cordella, Livia Mazzani, Francesco Petrucci, Federico Porta, Roberto Principali, Roberto Scardoni CONSULENZA EDITORIALE: Gaetano Pedullà, Filippo Attili, Anna Connealy, Giorgio Fischer | CONSULENZA MARKETING: Barbara I.K. Caen | CONSULENZA INTERNET: Tiziana Zagami, Francesco Cartei | GUIDA TURISTICA: Valentina Oliva | CONSULENZA LEGALE: Francesco La Rosa | TRADUZIONI: TperTradurre (Stefania Costantini) SEDE DELLA REDAZIONE: via della Camilluccia 643, 00135 Roma, +39.329.9534719 STAMPA: Arti Grafiche La Moderna, via Enrico Fermi 13/17, 00012 Guidonia Montecelio Roma | DISTRIBUZIONE NELLE EDICOLE: La Notizia srl (REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA N. 15/2013 - N. 16/2013)

ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUMN/WINTER 2020/2021 | 1

ROMAN WALKS The Magazine

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oman Walks. Passeggiate romane è la prima rivista italiana di arte, cultura, viaggi e fotografia artistica, nata a Roma con l’obiettivo di stimolare la capacità creativa e incontrare quell’artista che è in ognuno di noi.

12 volumi da collezione, con storie, personaggi e immagini neo-Pittorialiste di Ca’ Art Studio Image Factory. Pubblicazione trimestrale, prossimo numero in uscita a marzo 2021. Abbonamento “sostenitore” a 4 numeri € 85. Abbonamento standard a 4 numeri € 25 anziché € 34.

Ca’ Art Studio MPS IBAN IT 61 Z 01030 03203 000002511340

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oman Walks is the first Italian art, culture, travel and fine-art-photography magazine. Founded in Rome, it aims to stimulate creative ability and help find the artist that is within all of us. 12 collector’s volumes with stories, characters and neoPictorialist images by Ca’ Art Studio Image Factory.

A quarterly publication, next issue: March 2021.

Support subscription (4 issues) € 85. Standard subscription (4 issues) € 25 instead of € 34. Ca’ Art Studio MPS IBAN IT 61 Z 01030 03203 000002511340

COME FATE A SAPERLO? Erano molti gli argomenti dei quali parlarvi per presentare il nuovo numero di Roman Walks...

How do you know? There were many topics to talk to you about to introduce this new issue of Roman Walks…

S

by Gabriel Rifilato

inceramente non riuscivo a decidere con quale argomento cominciare. Se dal nuovo editore, che non è più Lozzi, ma è lo Studio ideatore di questa rivista (perché?), oppure dal patrocinio che la rivista ha ricevuto dall’ Associazione Dimore Storiche Italiane e dalle nuove collaborazioni con Istituto Luce Cinecittà e la rivista Shot di Douglas Beasley (perché?), se presentarvi la strepitosa Passeggiata al Foro romano o i tanti profili di Where & Why (perché?), oppure ancora se spiegarvi i motivi della “svolta ecologista e sostenibile” della rivista (perché?).

Bene. Alla fine ho deciso di non parlarvi di niente di tutto questo.

Ma raccontarvi la storia di un vecchio sioux, che potete leggere come conclusione di uno dei testi ispiratori di Roman Walks: Pensiero creativo di Michael Michalko. Eccola.

Un vecchio guerriero sioux aveva otto magnifici cavalli. Una notte, durante una tempesta, le bestie fuggirono. Gli altri guerrieri vennero a confortarlo e gli dissero: “Come sei sfortunato. Devi essere molto arrabbiato per aver perso i tuoi cavalli”.

“Perché?”, chiese il vecchio guerriero?

“Perché hai perso tutta la tua ricchezza. Ora non possiedi nulla”, risposero gli altri.

“Come fate a saperlo?”, chiese ancora.

Il giorno dopo gli otto cavalli ritornarono, portando con loro altri dodici stalloni. I guerrieri tornarono da lui e annunciarono con gioia che ora il vecchio guerriero doveva essere molto felice.

“Perché?, chiese il vecchio guerriero.

“Perché ora sei più ricco di prima”, replicarono quelli.

“Come fate a saperlo?”, rispose ancora una volta.

Il mattino dopo, il giovane figlio del guerriero si alzò presto per domare i nuovi cavalli. Fu disarcionato e si ruppe le gambe. I guerrieri tornarono di nuovo e dissero che il vecchio guerriero doveva essere molto arrabbiato per la sua sfortuna e che per il ragazzo doveva essere terribile avere le gambe rotte.

“Come fate a saperlo?”, ribadì ancora una volta il guerriero.

Passarono due settimane. Poi il capo del villaggio annunciò che tutti gli uomini e i ragazzi in salute dovevano partire per combattere contro la tribù vicina. I Sioux ottennero la vittoria, ma a caro prezzo, dato che molti uomini e ragazzi furono uccisi. Quando i guerrieri sopravvissuti rientrarono al villaggio, dissero al vecchio guerriero che era fortunato ad avere un figlio con le gambe rotte, perché altrimenti sarebbe potuto restare ucciso o ferito in battaglia.

“Come fate a saperlo?”, rispose il vecchio guerriero.

Il nuovo Roman Walks. Passeggiate romane è pieno di avventure. Di arte e fotografia creativa. Buona lettura.

2 | ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUNNO/INVERNO 2020/2021

I

honestly couldn’t decide where to start. Should I begin by telling you about the new editor, no longer Lozzi, but the Studio that created this journal (why?), or about the magazine’s sponsorship by the Italian Historical Houses Association and the new collaboration with the Istituto Luce Cinecittà and with Douglas Beasley’s magazine Shot (why?), or should I introduce the fabulous Walk to the Roman Forum or the many profiles of Where & Why (why?), or even explain the reasons behind our magazine’s “sustainable and ecological evolution” (why?).

Well, in the end I decided to not talk about any of all this.

Rather, to tell you the story of the old Sioux warrior, that concludes one of Roman Walks’ inspirational texts: Thinkertoys by Michael Michalko.

Here it is.

An old Sioux warrior had eight 1 magnificent horses. One night, during a great storm, they all escaped. The other warriors came to comfort him. They said, “How unlucky you are. You must be very angry to have lost your horses.”

“Why?” replied the warrior.

“Because you have lost all your wealth. Now you have nothing,” they responded.

“How do you know?” he asked.

The next day the eight horses returned bringing with them twelve new stallions. The warriors returned and joyously announced that now the old warrior must be very happy.

“Why?” was his response.

“Because now you are even richer than before.” They responded.

“How do you know?” he again responded.

The following morning, the warrior’s young son got up early to break in the new horses. He was thrown and broke both his legs. The warriors came, once more, and talked about how angry the old warrior must be at his misfortune and how terrible it was for the boy to break both his legs.

“How do you know?” the warrior said once more.

Two weeks passed. Then the chief announced that all ablebodies men and boys must join war party to fight against a neighbouring tribe. The Lakotas won but at great cost, as many men and young boys were killed. When the remains warriors returned, they told the old warrior that it was lucky his son had two broken legs, otherwise he could have been killed or injured in the great battle.

“How do you know?” the old warrior replied.

The new Roman Walks is full of adventures. Of art, travel, creative photography. Enjoy!

Ca’ Art Studio Image Factory

ABOUT

EDITORIALE

Ca’ Art Studio Image Factory

EDITORIAL NOTE

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Il Foro romano (FOTO 1) destinazione della Passeggiata d’arte e fotografia creativa di questo numero, con Consuelo Paola Taverniti (PAGINA 9) | Il principe Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi (FOTO 2) prorietario della dimora storica Tenuta di Fiorano (PAGINA 50) | Giancarlo Di Gregorio (FOTO 3) direttore comunicazione, relazioni pubbliche, attività giornalistiche e web, eventi dell’Istituto Luce Cinecittà e di Cinecittà si Mostra (PAGINA 68) | Paolo Bulgari (FOTO 4) presidente della Maison Bulgari (PAGINA 74) | Andrea Spalletti (FOTO 5) direttore marketing della dimora storica Villa Spalletti Trivelli (PAGINA 55) | Filippo Massimo Lancellotti (FOTO 6) presidente dell’ Associazione Dimore Storiche Italiane, sezione Lazio (PAGINA 48) | DA SINISTRA A DESTRA: il regista cinematografico Luca Verdone, il giornalista, fotografo e direttore di Roman Walks, Gabriel Rifilato, il proprietario dell’ Albergo del Senato di Roma Tullio Pelosi (FOTO 7) (PAGINA 78).

The Roman Forum (PHOTO 1), destination of this issue's Art and Creative Photography Walk, with Consuelo Paola Taverniti (PAGE 9) | Prince Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi (PHOTO 2), owner of the historic Fiorano Estate (PAGE 50) | Giancarlo Di Gregorio (PHOTO 3), director of communications, public relations, journalistic and web activities, and events of the Istituto Luce Cinecittà, and the Cinecittà Shows Off exhibition (PAGE 68) | Paolo Bulgari (PHOTO 4), president of Bulgari Maison (PAGE 74) | Andrea Spalletti (PHOTO 5), marketing director of the historic Villa Spalletti Trivelli (PAGE 55) | Filippo Massimo Lancellotti (PHOTO 6), president of the Italian Historic Residences Association, Lazio section (PAGE 48) | from left to right: the film director Luca Verdone, the journalist, photographer and director of Roman Walks, Gabriel Rifilato, and the owner of the hotel Albergo del Senato in Rome, Tullio Pelosi (PHOTO 7) (PAGE 78).

ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUMN/WINTER 2020/2021 | 3

EVENTO ARTISTICO DELL

L’ADSI ALLA SFIDA DE

L’evento con l’ Associazione Dimore Storiche Italiane al VOI Hotel Donna Camilla Savelli di Roma, d

ADSI putting itself to the test of the Vision Quest Cards. Event with the Italian Historic Residences Association at the VOI Hotel Donna C

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a presentazione del sesto numero della rivista (QUI IN ALTO) ha offerto lo scenario per l’evento del 2020.

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he presentation of the sixth issue of the magazine (ABOVE) was the scenario for this 2020 event.

1 • Tullio Pelosi (Albergo del Senato) 2 • Luciano Salvino (Arti Grafiche La Moderna) and partner 3 • Chiara Anguissola (Historic dwelling) 4 • Roberto Principali (RW photographer) 5 • Rosanna Roscioli (Roscioli Hotels) 6 • Luca Verdone (RW author) and Floriana Cason (RW art director) 7 • Roberto Scadoni (RW photographer) 8 • Claudia Ruspoli (Historic dwelling) 9 • Dorethee Hock (Casa di Goethe) 10 • Bruna Condoleo (RW author) 11 • Elena Prandelli (VOI Hotel Donna Camilla Savelli) and Ann Johansson (Albergo del Senato) 12 • Federica Ruggeri Pecci and Giampiero Ruzzetti (Historic dwelling) 13 • Esther Crimi and Flaminia Patrizi Montoro (Historic dwelling) 14 • Filippo Massimo Lancellotti (ADSI Lazio president) 15 • Ferdinando Del Drago (Historic dwelling) and partner 16 • Gabriel Rifilato (RW publisher and editor in chief) 17 • Antonio Pelosi (Hotel Etico) 18 • Paolo Tinarelli (Historic dwelling) 19 • Andrea Spalletti (Historic dwelling) 20 • Lorenzo Mantile (RW authors) and Barbara Caen (RW authors) 21 • Livia Mazzani (RW photographer) and Rita Perra (RW contributor)

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4 || ROMAN ROMAN WALKS ART & PHOTO WALKS | INVERNO 4 ART & CREATIVE PHOTO | 2018/2019 AUTUNNO/INVERNO 2020/2021

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L’INVERNO 2020/2021 | WINTER 200/2021 ART EVENT

ELLE VISION QUEST CARDS

durante il quale autori e amici di Roman Walks hanno accettato i “compiti fotografici” delle Vision Quest Cards di Douglas Beasley.

Camilla Savelli in Rome, during which authors and friends of Roman Walks carried out the "photographic assignments" featured on Douglas Beasley's Vision Quest Cards.

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19 ROMAN WALKS ART ROMAN & CREATIVE ARTPHOTO & PHOTO | AUTUMN/WINTER WALKS | WINTER 2020/2021 2018/2019 | 5

IMAGES

BACKS

C R E AT I V E S TA G E D P H O T O G R A P H Y B Y C A’ A R T S T U D I O I M A G E F A C T O R Y

IMMAGINI Footnotes

O

pera della Image Factory di Ca’ Art Studio, messa in scena nel novembre 2015, allo spazio espositivo Art in Club di Roma. Il cuore della scena si ispira al dipinto La morte di Titolo Cleopatra (prima immagine della sequenza) con la modella esto vario testo Georgia Kviatkoski De Oliveira testoLevario nel ruolo vario di Cleopatra. cinvario testo que donnetesto che soccorrono vario testo Cleopatra sono, davario. sinistra a destra, Livia Mazzani (di spalle), Carla Minio, Sandra Ciarcianelli, Alessandra Tosti, Jun Ichikawa. Gli uomini “meravigliati” che sono intorno al nucleo centrale della scena, sono ispirati alle pose de La morte di Socrate (seconda immagine della sequenza) e sono, da sinistra a destra: Gabriel Rifilato (seduto), Antonio Pallaro, Pasquale Cortese, Salvatore Di Trapani, Sandro Lombardo, Filippo Attili, Roberto Principali e, di spalle, Marco Cappellani con Claudio De Rossi.

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Il tableau vivant Occhi che graffiano la città eterna di Gabriel Rifilato, liberamente ispirato ai dipinti La morte di Cleopatra di Guido Cagnacci e La morte di Socrate di Jacques-Louis David.

The tableaux vivant Eyes that Stare the Eternal City by Gabriel Rifilato, loosely inspired by the painting The Death of Cleopatra by Guido Cagnacci and The Death of Socrates

by Jacques-Louis David.

BY Floriana Cason | PHOTOS BY Gabriel Rifilato, Francesco Petrucci

6 | ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUNNO/INVERNO 2020/2021

Ca’ Art Studio Image Factory

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piece by Ca’ Art Studio Image Factory, staged in November 2015, at the show room Art in Club, in Rome. The heart of the scene is inspired by The Death of Cleopatra (first image of the sequence) with Georgia Kviatkoski De Oliveira playing the part of Cleopatra. The five women helping Cleopatra are, left to right, Livia Mazzani (from behind), Carla Minio, Sandra Ciarcianelli, Alessandra Tosti, Jun Ichikawa. The “astonished” men around the centre of the scene, are inspired by the characters in La morte di Socrate (second image of the sequence) and they are, left to right: Gabriel Rifilato (sitting), Antonio Pallaro, Pasquale Cortese, Salvatore Di Trapani, Sandro Lombardo, Filippo Attili, Roberto Principali and, from behind, Marco Cappellani with Claudio De Rossi.

Scopri e acquista Prima di diventare una storia, ciascuna vita si offre alla vista come una sequenza di immagini. Chiede innanzi tutto di essere guardata.

Before becoming a story, each life presents itself as a sequence of images. Above all, it asks to be looked at.

James Hillman IL CODICE DELL’ANIMA THE SOUL CODE

Ca’ Art Studio ROME, ITALY

a soli €20 al mese leggi da casa o in mobilità il tuo quotidiano!

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Art | Photography | Creative Publishing

C

a’ Art Studio è lo STUDIO creativo di Roma che ha progettato e realizzato Roman Art & Photo Walks Magazine, con le immagini evocative della sua IMAGE FACTORY, e lo ha caratterizzato con il proprio stile Neo-pittorialista. Lo STUDIO è stato fondato dal giornalista e fine art photographer Gabriel Rifilato e dall’artista visuale e stage photographer Floriana Cason.

Ca 'Art Studio is the creative STUDIO in Rome that created and published the Roman Art & Photo Walks Magazine, with evocative photographs of its IMAGE FACTORY, defining it with its own Neo-pictorial style. The STUDIO was founded by journalist and fine art photographer Gabriel Rifilato, and visual artist and stage photographer Floriana Cason.

CA’ ART STUDIO | 00135 Roma (Italy) via della Camilluccia 643, | +39.329.9534719 | caartstudio.roma@gmail.com

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Porta il tuo giorna giornale le sempre con te te,,

EDITORIAL

NOTE Gabriel Rifilato iornalista italiano, regiGfia creativa, sta e autore di fotograè esperto nel

ritocco pittorico delle immagini ed è un professionista certificato dalla Apple.

Ha scritto, negli anni Novanta e Duemila, saggi sul cinema per Rai-Eri (I Dizionari del Cinema, dei Registi e degli Attori) e sulla fotografia (Lo scatto digitale creativo). Ha fondato a Roma nel 2013 una Image Factory di fotografia creativa grazie alla quale cura mostre e laboratori sperimentali di staged photography, caratterizzati da tableau vivant di famosi dipinti. Nel 2016, in collaborazione con l’artista visuale Floriana Cason, ha dato vita allo studio creativo Ca’ Art Studio lanciando la rivista trimestrale Roman Walks. talian journalist, director Iphotography, and author of creative he is an expert

in pictorial photo editing and an Apple Certified Pro. During the 90s and 2000s he wrote various essays on cinema for Rai-Eri (Dizionari del Cinema, dei Registi e degli Attori) and on photography (Lo scatto digitale creativo). In 2013 he founded a creative photography Image Factory in Rome and thanks to this he curates exhibitions and experimental staged photography workshops, characterised by tableaux vivants of famous paintings.

In 2016, in collaboration with the visual artist, Floriana Cason, he gave life to the creative studio Ca’ Art Studio launching the quarterly magazine Roman Walks.

WALK

PASSEGGIATE ROMANE D’ARTE E FOTOGRAFIA CREATIVA | ROMAN ART & CREATIVE PHOTO WALKS

Foro Romano

Campitelli. Itinerario istruttivo diviso in dodici stazioni, giornate o volumi, per ritrovare con facilità tutte le antiche e moderne magnificenze di Roma.

Roman Forum and Campitelli District. Educational itinerary divided into twelve days, or volumes, to easily find all the ancient and modern beauties of Rome.

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ECALOGO DELLA SOSTENIBILITÀ DELLE PASSEGGIATE: mansions are all subject to ministerial constraints.

1 - Meglio una destinazione vicina.

6 - Leave no waste. Do not throw litter onto the street and, for your personal care, choose products that do Roma, il Lazio, la costa e le dimore storiche not harm the environment. sono luoghi da scoprire, lontani dai flussi turistici.

7 - Re-use. Avoid using disposable products excessi2 - Spostamenti e viaggi in bassa stagione. Evively, frequent washing when unnecessary (except your tare spostamenti e viaggi in alta stagione. Meglio hands), and it is better to re-use goods. pianificarli in bassa e in media stagione.

8 - Avoid plastic. Avoid single-use products and re3 - Vicinanza con la natura e il mare. Gli spazi duce packaging and plastic wrapping. Water is drinverdi di Roma e molte dimore storiche dell’ADSI sono kable from public fountains. You can fill our water Roma e i suoi rioni dislocate nelle campagne, preservando il paesaggio bottles offered by Zetema.

Rome and its districts dall’avanzata dell’edilizia.

9 - Prefer local products. Consume preferably local 4 - Meglio a piedi o elettrico. Evitare l’auto; meproducts, at craft or self-produced establishments. Our Walks show all glio a piedi, in bicicletta, mezzi elettrici (le golf cart di My Best Tour). outlets of the Association of Historical Shops of Rome.

5 - Rispetto di limitazioni e regolamenti. Rispettare i regola10 - Adopt sustainable nutrition. Choose sustainable and fair-trade menti imposti dalle autorità locali, così come botteghe e dimore food and clothing, and avoids the intensive exploitation of animals. storiche sono tutte sottoposte a vincoli ministeriali.

11 – In short, change your own pace of life. The Covid-19 emer6 - Non lasciare tracce. Non gettare rifiuti in strada e, per la cura gency has shown us a slower pace of life. Our Experiential Walks respect personale, meglio prodotti che non danneggiano l’ambiente. that. (G. R.) 7 - Ri-utilizzare. Evitare eccessi di usa-e-getta, il lavaggio frequente (non delle mani); meglio ri-utilizzare certi beni di consumo.

8 - Evitare la plastica. Evitare prodotti monouso e ridurre confezioni e imballaggi. L’acqua si può bere dalle fontanelle pubbliche, con le nostre borracce “eco-sostenibili” offerte da Zetema.

9 - Preferire prodotti locali. Consumare preferibilmente prodotti locali, presso esercizi artigianali. Le nostre Passeggiate segnalano tutti i punti-vendita dell’Associazione Botteghe Storiche di Roma.

10 - Adottare una alimentazione sostenibile. Orientarsi verso una alimentazione, e un abbigliamento, sostenibile ed equo solidale, che eviti lo sfruttamento intensivo degli animali.

11 - Cambiare, in conclusione, il proprio ritmo di vita. L’emergenza Covid-19 ci ha consigliato un ritmo di vita più lento. Le nostre Passeggiate esperienziali lo rispettano. (G. R.)

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ECALOGUE OF THE SUSTAINABILITY OF WALKS: 1 – A nearby destination is preferable. Rome, Lazio, its coast and the historic houses are partly unexplored places, to be discovered and off the beaten tourist track.

2 - Travelling and day trips in off-peak season. Avoid travelling in high season. It’s better to plan trips in low and mid-season.

3 - Proximity to nature and the sea. The green spaces of Rome and the many historic houses of ADSI are located in the countryside, preserving the landscape from advancing construction.

4 - Better on foot or electric. Avoid travelling by car and get around on foot, by bike, by electric means or with My Best Tour golf carts.

5 - Compliance with limitations and regulations. Comply with regulations imposed by local authorities. Shops, boutiques and historic

The District Campitelli 10 My Name Is Luigi Rossini 12 Park of the Colosseum 16 Imperial Fora 17 Michelangelo, the Artist 22 Historical Shops 26 Roman Forum 30 Film Sets 34 Anecdotes and Legends 36 Underground Rome 40 Your Photo Walk 46

ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUNNO/INVERNO 2020/2021 | 9

LA PASSEGGIATA | FORO ROMANO

L

I • Piazza del Quirinale

II • Colonna Traiana

III • Mercati di Traiano

IV • Basilica di Santa Maria

in Ara Coeli

V • Campidoglio

VI • Musei Capitolini

’anima della Roma imperiale, delle trasformazioni medioe- edificio fu successivamente rivisitato dai maggiori artisti e urvali e rinascimentali, fino all’ultima grande sistemazione urbanisti del Cinquecento, tra cui Michelangelo, a cui Papa Paolo banistica realizzata nel ventennio fascista per onorare il III affidò l’incarico di ridisegnare in chiave rinascimentale il concordato tra Stato e Chiesa cattolica, convivono nel rione Camluogo deputato alla vita politica cittadina. pitelli. Nella sua area rienQuesto assetto urbano ritrano il Palatino e il I L F O R O R O M A N O E I L S U O R I O N E mase fino all’Ottocento Campidoglio, i Fori imperiali quando partirono gli e il monumento a Vittorio scavi archeologici nel Foro Emanuele II, più noto come romano e sul Palatino, per l’Altare della Patria. riportare in vita i fasti L’Altare della Patria, come è dell’età classica. Una tenstato annunciato dal piano denza che fu accelerata editoriale della nostra rivista, agli inizi del Novecento, Dal Quirinale a via dei Fori Imperiali. è protagonista nel numero con gli sventramenti dei The Roman Forum and the Campitelli District.

10 dei 12 volumi di Roman resti medievali decisi in Walks. L’attuale Passeggiata From the Quirinale to the Roman Fora. epoca fascista e l’apertura al Foro romano, invece, ha della via del mare, oggi

by Alessia Fantini inizio per motivi logistici a Teatro di Marcello. Seguì piazza del Quirinale, nel la realizzazione di via dei rione Trevi che è stato oggetto a sua volta del primo numero della Fori Imperiali e la costruzione di alcuni edifici quali l’anagrafe, rivista. sacrificando parte della memoria storica e del pittoresco tesL’origine del nome del rione Campitelli è controversa. Secondo suto di strade e abitazioni della città, per dar forma all’attuale alcuni si rifà a Capitolium, ossia alla gloria del "Capitolium Fulaspetto del rione. gens", il tempio di Giove Ottimo Massimo, mentre per altri deriva dall'Aedes Tellu- Le 12 tappe principali della Passeggiata nel rione e al Foro romano. Il ris, cioè il tempio della Dea percorso si svolge a piedi e con golf cart: la distanza percorsa è di circa Terra o da "campus telluris", 4 km e il tempo previsto, con due soste, è di circa 2 ore e mezza. cioè "campo sterrato".

Il rione si estende su un territorio compreso tra i colli Palatino e Capitolino, e attualmente conta un numero estremamente limitato di cittadini residenti.

I primi insediamenti in questa zona della città sorsero sin da un’epoca molto preIV cedente alla nascita dell’impero romano, a partire dal V XIV secolo a. C. Successivamente, con la nascita dell’Urbe furono costruiti edifici VI VII sia a carattere abitativo che di tipo pubblico nonché di culto, tanto da diventare il cuore del potere politico e imperiale. Questa funzione VIII avevano il Tempio di Giove e la dimora privata di Ottaviano Augusto, mentre nel Foro si svolgeva gran parte della vita amministrativa della città.

XI Nel Medioevo, la rovina e i saccheggi dei monumenti portarono al degrado della zona, fino a farla diventare area di pascolo del bestiame, anche se contemporaneamente vi sorsero diverse chiese e sui resti del Tabularium (il vecchio archivio pubblico) il Palazzo delle assemblee popolari o Palazzo Senatorio (oggi il Campidoglio). Proprio questo

CAMPITELLI

10 | ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUNNO/INVERNO 2020/2021

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THE WALK | ROMAN FORUM

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controversial. According to some, it refers to Capitolium, that is, the glory of the “Capitolium Fulgens”, the temple of Jupiter Great Maximus, while for others it comes from Aedes Telluris – that is, the temple of the Earth Goddess – or from “campus telluris”, that is, “dirt field.”

The Campitelli district covers the territory between the Palatine and Capitoline hills, and currently has very few resident citizens.

The first settlements in this area of the city arose from an era long before the birth of the Roman Empire, from the 14th century BC. Later on, when the Urbe was born, buildings were erected to fulfil the needs of housing, 1 administration and worship – so much so that the Campitelli district became the heart of political and imperial power. This was the function of the Temple of Jupiter and the private dwellings of Octavian Augustus, while in the Forum much of the administrative life of the city was held.

During the Middle Ages, the ruin looting of the monuments The 12 main stops on the Walk to district and the Roman Forum. and led to the degradation of the The itinerary is followed on foot and on golf carts: the walk is about area, which became a grazing 4km long and takes around 2 and a half hours, including 2 breaks. area for cattle. At the same time, however, several churches arose, and on the remains of the Tabularium (the ancient public archive), the Palace of Popular I Assemblies or Senatorial Palace (today the Campidoglio or Capitol) was erected. It was this building that was later revisited by the major artists and urban planners of the 16th century, including Michelangelo, to whom Pope Paul III entrusted the task of redesigning the place devoted to the political life of the city in a Renaissance style.

This urban layout remained until the 19th century, when the archaeological excavations in the Roman Forum and the Palatine began, to bring the splendours of the classical age back to life. A trend that was stepped up at the beginning of the 20th century, with the destruction of the XII medieval remains planned in the fascist era and the opening of the Via del Mare, today the Theatre of Marcellus. Construction of the street of the Imperial Forums followed, and some buildings – such as the registry – were also built, sacrificing part of the historical heritage and the picturesque web of streets and dwellings of the city, to give shape to the district as it appears today.

he soul of imperial Rome, the medieval and Renaissance transformations, and the last great urban restructuring – carried out during the twenty years of fascist rule to honour the agreement between the State and the Catholic Church – all live together in the Campitelli district. This district includes the Palatine and the Capitoline hills, the Imperial Fora and the monument to Victor Emmanuel II, better known as the Altar of the Fatherland.

The Altare della Patria, as announced in the editorial plan of our journal, is the main feature in issue 10 of the 12 volumes of Roman Art & Photo Walks. Today’s Walk at the Roman Forum, on the other hand, begins, for logistical reasons, in Piazza del Quirinale, in the Trevi district that was the subject of our first issue.

The origins of the name of the Campitelli district is

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III X

VII • Lupa Capitolina

VIII • Arco di Settimio Severo

IX • Via dei Fori Imperiali

X • Foro di Traiano

XI • Foro Romano

XII • Basilica di Massenzio

ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUNNO/INVERNO 2020/2021 | 11

LA PASSEGGIATA | FORO ROMANO

“Attraverso strade, piazze e scorci di Roma, seguendo il decalogo di Roman Walks sulla sostenibilità ambientale”.

“Through streets, squares and views of Rome, by following the Roman Walks rule-book on environmental sustainability”.

LUIGI ROSSINI Passeggiata d’arte e fotografia creativa al Foro Romano.

Luigi Rossini. Art and Creative Photo Walk to the Roman Forum.

by Lorenzo Mantile

Portrait of Luigi Rossini, Filippo Rossini (1859)

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icordo ancora il mio arrivo a Roma, insieme al compagno di studi, lo scultore Adamo Tadolini. Quale fortuna: entrambi artisti pensionati all’Accademia d’Italia a Palazzo Venezia! L’Urbe deve averne visti tanti di forestieri di belle speranze dei quali si sono poi perse le memorie. Eterna Roma, adusa ai repentini rovesci della Storia e incurante del precipitare dei più alti destini! Rovina antica, passato che non si cancella, Roma ai miei occhi di giovane romagnolo sembrò indifferente persino alla caduta dell’Impero di Francia, che avveniva proprio nei mesi del mio arrivo, nel 1814. Sono passati tanti anni da quel giorno e oggi sono uscito di buon’ora dalla mia casa in Via Sistina, per condurvi attraverso le strade, le piazze e gli scorci che mi sono cari. Lungo la strada, per prepararmi al nostro incontro in Piazza del Quirinale (PHOTO 3-4 PAG 14), ho pensato di fermarmi all’ Antica Stamperia Trevi in Via dell’Umiltà 84 (bottega storica), dove ho ritirato il biglietto da visita sul quale trovate il mio nome: Luigi Rossini, incisore. Sono uno degli ultimi testimoni della stampa di pregio all’epoca del Gran Tour, prima dell’arrivo della Fotografia.

Nella Roma antica, il colle Quirinale sorgeva su un’altura di circa 61 metri, maestosa e distaccata dal resto della città. Detto anche Montecavallo, fu questo un luogo in cui viveva l’aristocrazia romana. Qui le fonti classiche menzionano infatti le abitazioni di cittadini illustri. È una tradizione che attraversa i secoli e arriva fino ai nostri giorni, con le eleganti residenze di lusso: Quirinale Luxury Rooms e la dimora storica Villa Spalletti Trivelli (PAG 55).

Ogni volta che mi affaccio nella hall di questo edificio dei primi del ’900, firmato dall’architetto Domenico Avenali, è come un sogno ad occhi aperti: mi pare di vedere la padrona di casa, Gabriella Rasponi, intrattenere gli ospiti, le signore fasciate negli audaci abiti lunghi, dai colori fantasiosi, plissettati e finalmente senza corsetto e i signori, un po' più omologati, in smoking, con le camicie su misura e gli accessori della Camiceria Bazzocchi, una delle sartorie storiche di Roma. Il Palazzo del Quirinale, sede estiva dei papi, fu inizialmente una semplice dimora privata che nel corso degli anni e sotto il

can still remember my arrival in Rome, together with my fellow student, the sculptor Adamo Tadolini. What luck: we were both artists-in-residence at the Accademia d’Italia at Palazzo Venezia! Certainly, the Eternal City had seen many out-of-towners full of high hopes, the memory of which has since been lost: Eternal Rome, accustomed to sudden reversals of history, unconcerned with the fall of even the highest destinies! An ancient ruin, an indelible past: Rome in the eyes of a young man from Romagna such as me even seemed indifferent to the fall of the French Empire, which took place precisely in the months of my arrival, in 1814. Many years have passed since that day, and today I left my house in Via Sistina early, so as to guide you through the streets, squares and views that are dear to me. To prepare for our meeting in Piazza del Quirinale (PHOTO 3-4 PAGE 14), I thought of stopping along the way at the Antica Stamperia Trevi in Via dell’Umiltà 84 (historical shop), to collect the business cards on which you will find my name: Luigi Rossini, engraver. I am one of the last testimonials to the precious Art of Engraving at the time of the Grand Tour, before the arrival of Photography.

In Ancient Roman times, the Quirinal Hill stood on a height of approximately 61 metres, majestic and detached from the rest of the city.

Also known as Montecavallo, it was one of the residential locations for the Roman aristocracy.

It is here, in fact, that the classical sources mention the homes of illustrious citizens. It is a tradition that has spanned the centuries and reaches up to the present day, with elegant luxury residences such as the Quirinale Luxury Rooms, and the historic house Villa Spalletti Trivelli (PAGE 55). Every time I look into the lobby of this early 20th century building, designed by the architect Domenico Avenali, it is like a waking dream: I can see the hostess Gabriella Rasponi entertaining guests, the ladies wrapped in audacious pleated gowns of fanciful colours, finally without corsets, and the gentlemen, a tad more conventional, wearing tuxedos and tailored shirts and accessories from Camiceria Bazzocchi, one of Rome's historic tailors. The Quirinal Palace, the summer seat of the popes, was initially simply a private residence, which, over the years and under the rule of various popes, became a true fortress. The best Renaissance and Baroque architects, Ottaviano Mascarino, Domenico Fontana, and 2

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NOTE ALLA

LETTURA l Foro romano a Roma, con il rione Campitelli, è la settima delle 12 Passeggiate di Roman Walks: il piano completo dell’opera è pubblicato sul retro della copertina.

• Roman Forum in Rome, and the Campitelli District, is the seventh of the 12 Roman Walks: a complete plan of the work is published on the back of the cover.

[A] • La Passeggiata è ideata con finalità artistiche e fotografiche: - massimo rilievo al monumento principale e alla sua ubicazione (Foro romano) - include luoghi del rione di fascino visivo, artistico e di sicura resa fotografica • The Walk is conceived for artistic and photographic purposes: - maximum focus on the main monument and its location (Roman Forum) - includes places in the district with visual, artistic and guaranteed photographic charm [B] • La Passeggiata fotografica ha luogo: - a piedi per la durata di circa 2 ore e mezza - con 12 soste “fotografiche” nei punti d’interesse del rione (il percorso completo è nelle pagine successive).

• The Photographic Walk: - is about a 2-hour and a half walk - includes 12 “photo” stops in places of interest in the district (the exact route can be found on the following pages).

[C] • I colonnini di testo laterali contengono le didascalie delle foto e le informazioni tecniche: “le ricette” per scattare foto come quelle pubblicate in queste pagine.

• The columns of text down the side of the pages contain photo captions and technical information: "recipes" for taking photos like those published in this magazine.

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Foro Traiano, Luigi Rossini

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Footnotes

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FACTORY PhotoTips

Photo 1 (PAGE 11) Lo staff di Roman Walks con le golf cart elettriche di My Best Tour, durante l’ “anteprima” della Passeggiata. he staff of Roman Walks with the electric golf carts of My Best Tour, during the “preview” of the Walk.

Paolo Apolloni Photo 2 (PAGE 12-13) Area del Foro di Traiano. In primo piano le colonne che delimitano l’area del tempio di Ulpia, a seguire l’imponente Colonna di Traiano. Sullo sfondo Palazzo Venezia e le due cupole della Chiesa di Santa Maria di Loreto che affaccia su piazza Venezia e della Chiesa del Santissimo Nome di Maria al Foro Traiano. rea of the Forum of Trajan. In the foreground, the columns that border the area of the temple of Ulpia, followed by

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LA PASSEGGIATA | FORO ROMANO governo di diversi pontefici divenne una vera e propria fortezza. Alla sua realizzazione hanno lavorato, a partire dal 1573, i migliori architetti del Rinascimento e del Barocco, Ottaviano Mascarino, Domenico Fontana, Gian Lorenzo Bernini.

Il Palazzo della Consulta, del 1732, ha una facciata estremamente plastica, ricca di sculture. Di forme più austere, le Scuderie del Quirinale sono invece frutto dell’opera di due architetti: Alessandro Specchi e Ferdinando Fuga. Il luogo di raccolta dei cavalli del papa ci ricorda come nel medioevo ogni nuovo pontefice, in una processione davvero cavalleresca, percorresse in groppa al suo destriero il tragitto che dal Vaticano va alla Basilica di San Giovanni in Laterano, per ricevere in consegna le chiavi di San Pietro: la cerimonia del Possesso. Infine la Fontana dei Dioscuri (PHOTO 3 PAG 14), i greci Castore e Polluce. Le due statue colossali provenienti dalle terme costantiniane, sono da sempre un punto di riferimento per ogni itinerario, guida, mappa o veduta della città, tra le poche opere d’arte rimaste al loro posto sin dall’antichità. Poco più avanti, lungo Via Ventiquattro Maggio, da un portale s’affaccia una sirena maliziosa e ci invita ad entrare nel suggestivo Giardino pensile di Palazzo Colonna. Partenope ci ricorda che questo giardino fu realizzato agli inizi del XVII secolo per volere di Filippo Colonna, connestabile del Regno di Napoli.

Proseguiamo nella discesa del colle e sulla sinistra imbocchiamo Via della Cordonata, una scalinata piatta che poteva essere percorsa anche da uomini a cavallo. Dopo esserci dissetati un attimo alla trinasuta Fontana delle Tre Cannelle, giungiamo a Largo Magnanapoli (PHOTO 10 PAG 20).

Al centro della piazza ammiriamo un tratto delle Mura Serviane (PHOTO 10 PAG 20) composte da poderosi blocchi di tufo, la prima cinta fortificata della città, lunga circa 11 chilometri e realizzata nel VI secolo a.C., sembra al tempo del re etrusco Servio Tullio … il che ci fa supporre che nell’Antica Roma anche una persona di origini servili potesse diventare re e

realizzare importanti opere! L’alto muro di cinta e i due bastioni quadrati, dalla parte opposta della piazza, fanno parte di Villa Aldobrandini, opera dell’architetto Carlo Rambaldi.

Sul largo incombe la Torre delle Milizie (PHOTO 10 PAG 20), altissima e pendente, come un grattacielo medioevale di mattoni. Simbolo dell’epoca in cui Roma era divenuta una città di turrita, disseminata di roccaforti nelle quali signoreggiavano casate nobiliari in continua lotta tra loro. Imbocchiamo adesso – fortunatamente in discesa! – l’erta Salita del Grillo, per lasciare il Quirinale e dirigerci verso la valle dove scopriremo i luoghi pubblici della città antica. A pochi passi da Piazza del Grillo, l’ Hotel Inn at The Roman Forum, in Via degli Ibernesi, coniuga un panorama mozzafiato con l’emozione della scoperta archeologica. Scendendo nei sotterranei ci ritroviamo infatti in un autentico criptoportico romano: un sistema di archi e gallerie in muratura, voluto dall’imperatore Ottaviano Augusto proprio in questo punto della città, la regio VI, al confine tra la Suburra, quartiere fa3 14 | ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUNNO/INVERNO 2020/2021

SEGUE A PAGINA 20

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THE WALK | ROMAN FORUM

the imposing Column of Trajan. In the background, Palazzo Venezia and the two domes of the Church of Santa Maria di Loreto overlooking Piazza Venezia and the Church of Santissimo Nome di Maria at the Forum of Trajan.

Giorgio Della Rocca Photo 3 (PAGE 14) Le nuvole danno profondità al cielo e contribuiscono a creare un’ambientazione suggestiva. L’utilizzo del grandangolare con lunghezza focale 16 mm, posto a terra, consente di creare una prospettiva di ampio respiro. he clouds give depth to the sky and contribute to an atmospheric setting.

The use of the wide-angle lens with a 16mm focal length, placed on the ground, allows you to create a broad-ranging perspective.

Federico Porta Photo 4 (PAGE 14-15) Fontana dei Dioscuri, scattando dal basso e usando un grandangolare con lunghezza focale 24 mm, ha creato una prospettiva che fa convergere la composizione verso qualcosa di superiore. ountain of the Dioscuri, snapping from a low viewpoint and using a wide-angle lens with a 24mm focal length, created a perspective that converges the composition towards something superior.

Federico Porta Photo 5 (PAGE 16) Olga, la modella, ci indica alcune delle basi onorarie del Foro. La figura umana sulla parte estrema sinistra e molto ravvicinata all’obiettivo crea uno strano effetto visivo: sembra che la modella sia appena entrata nel foro attraverso la fotocamera.

L’obiettivo utilizzato è un grandangolare con lunghezza focale 12mm. lga, the model, points out some of the honorary bases of the Forum. The human figure

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Gian Lorenzo Bernini, worked on the realization of the Quirinal Palace, beginning in the year 1573. Palazzo della Consulta, built in 1732, has an extremely sculptural facade, featuring a great amount of figures. The Scuderie del Quirinale (Quirinal stables), with their more austere forms, are the result of the work of two architects, Alessandro Specchi and Ferdinando Fuga. The housing for the Pope's horses reminds us how, in the Middle Ages, each new pontiff, in a procession held in truly chivalrous fashion, would make the journey from the Vatican to the Lateran Basilica on the back of his steed, in order to receive the keys of Saint Peter: the Ceremony of the Possession. Lastly, the Fontana dei Dioscuri (PHOTO 3 PAGE 14), the Greeks Castor and Pollux: the two colossal statues from the Constantine baths have always been a point of reference for any itinerary, guide, map or view of the city, and are among the few works of art that have remained in place since ancient times. A little further on, along Via Ventiquattro Maggio, a mischievous siren

peeks out of a portal and invites us to enter the suggestive Hanging Garden of Palazzo Colonna. Parthenope reminds us that this garden was built at the beginning of the 17th century at the behest of Filippo Colonna, constable of the Kingdom of Naples. Let us continue down the hill, taking Via della Cordonata on the left, a flat staircase that could also be used by men on horseback. After having quenched our thirst for a moment at the triple-spouted Fontana delle Tre Cannelle, we arrive at Largo Magnanapoli (PHOTO 10 PAGE 20). At the centre of the square, we can admire a stretch of the Servian Wall (PHOTO 10 PAGE 20), made up of massive blocks of tuff stone, the city's first fortified wall: approximately 11 kilometres long and built in the 6th century BC, it is named after the Etruscan king Servius Tullius... which leads us to suppose that in Ancient Rome even a person of servile origins could become king and carry out important works! The high surrounding CONTINUED ON PAGE 21

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FACTORY PhotoTips

on the far left and very close to the lens creates a strange visual effect: it seems that the model has just entered the forum through the camera. The lens used is a wide-angle with a 12mm focal length.

Floriana Cason Photo 6 (PAGE 16-17) Panoramica di 180° realizzata dalla terrazza belvedere del Parco archeologico del Colosseo: 6 scatti successivi, orizzontali, elaborati e montati successivamente con la funzione Photomerge di Adobe Photoshop.

80° view taken from the belvedere terrace of the Colosseum Archaeological Park: 6 successive horizontal shots, elaborated and mounted later with the Photomerge function of Adobe Photoshop.

Gabriel Rifilato Photo 7 (PAGE 17) Il Tempio di Saturno (al centro), il Tempio di Vespasiano e Tito (a destra) e l’Arco di Settimio Severo (a sinistra), in una vista notturna del Foro Romano, da via del Tulliano. he Temple of Saturn (centre), the Temple of Vespasian and Titus (right) and the Arch of Septimius Severus (left), in a night view of the Roman Forum, from Via del Tulliano.

Gabriel Rifilato Photo 8 (PAGE 18) Uno scatto furtivo della Factory durante la passeggiata al Foro Romano.

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IL MUSEO DELLA PASSEGGIATA | THE MUSEUM ON THE WALK

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el Parco archeologico del Colosseo ci siamo già occupati nel e already dealt with the Archaeological Park of the Colosnumero di Roman Walks dedicato al Colosseo e all’area seum in the issue of Roman Walks dedicated to the Coarcheologica che lo circonda. Ora spostiamo l’attenzione losseum and the archaeological area that surrounds it.

Now we shift our attention to the part of the Park that includes the alla parte del Parco che comprende il Foro romano e il Palatino.

Roman Forum and the Palatine Hill.

Foro Romano Roman Forum Il Foro Romano, anticamente paludoso, viene bonificato nel VII The Roman Forum, formerly marshy in antiquity, was drained in secolo aC e rimane il centro della vita pubblica per più di un milthe 7th century BC and remained the centre of public life for more lennio. All'epoca repubblicana sembra già troppo piccolo per svolthan a millennium. In the Republican era it already seemed too gere le funzioni amministrative e gli imperatori che si succedono, small to perform administrative functions and the emperors that aggiungono monumenti sempre nuovi e prestigiosi. succeeded one another added ever more prestigious monuments.

Palatino The Palatine Hill Il Palatino è il colle sul quale si trovano i resti degli insediamenti It’s the hill on which the remains of the Iron Age settlements are lodell'età del Ferro. È il più antico nucleo della città di Roma. Già cated. It is the oldest nucleus of the city of Rome. Already home to sede del culto della Magna Mater (Cibele), diventa, nel II secolo the cult of Magna Mater (Cybele), in the 2nd century BC, it became aC, il quartiere residenziale dell'aristocrazia romana. L'imperatore the residential district of Augusto sceglie il Palatino the Roman aristocracy. Emcome sua dimora, cosa che faranno anche molti impe- F O R O R O M A N O E P A L A T I N O peror Augustus chose the Palatine Hill as his home, ratori successivi, cosomething that many substruendo sul colle la sequent emperors would Domus Tiberiana, la do, building the Domus TiDomus Transitoria, la beriana, the Domus TransiDomus Aurea e la Domus toria, the Domus Aurea and Flavia. La parola moderna the Domus Flavia on the "palazzo" viene dal terhill. The modern word “pamine "palatium" (PalaTempi, archi, chiese ed edifici storici raccontati, lace” comes from the antino) dell'antica Roma. cient Roman term Basilica di Massenzio così come erano una volta, in una mostra. “palatium” (Palatine).

Della Basilica di Massenzio Archaeological Park of the Colosseum. Temples, arches, Basilica of Maxentius è giunta a noi un’unica navata (delle tre di una churches and historic buildings described in an exhibition. A single nave of the Basilica of Maxentius has survived volta), contenente un'abby Olga Matsyna (of the three it had origiside decorata da nicchie e nally), containing an apse colonnine su mensole che decorated with niches and small columns on shelves that housed ospitavano le varie statue. Edificata da Massenzio nel 308, la Bavarious statues. Erected by Maxentius in 308, the Basilica was then silica fu terminata da Costantino che pose al suo interno una stafinished by Constantine who placed a colossal statue of the emperor tua colossale dell'imperatore, i cui resti sono tuttora visibili. La in its interior, the remains of which are still visible today. The Basilica Basilica ricalca le strutture degli Horrea Piperataria. follows the pre-existing structures of the Horrea Piperataria.

Tempio di Vesta e Casa delle Vestali con l’Atrium Temple of Vesta and House of Vestals with the Atrium Il culto di Vesta risale al secondo Re di Roma, Numa Pompilio. ReThe cult of Vesta dates back to the second King of Rome, Numa Pomstaurato dopo alcuni incendi dall'imperatrice Giulia Domna nel II pilius. Restored in the 2nd century AD by Empress Julia Domna after secolo dC, il Tempio accoglieva il braciere con il fuoco sacro che suffering a few fires, the Temple housed the brazier with the sacred non doveva mai spegnersi, simbolo dell'eternità di Roma e del fire that should never be extinguished, symbol of the eternity of suo destino di Impero universale. Accanto al Tempio c’è la Casa Rome and its destiny as a universal Empire. Next to the Temple is delle Vestali con l'Atrium Vestae che ne è l’ingresso. the House of Vestals with its entrance, the Atrium Vestae.

Curia Iulia Curia Iulia Deve il suo nome all'Assemblea dei curiati, cittadini selezionati It owes its name to the Assembly of the Curiae, citizens selected acin base al censo. La prima Curia di Roma fu edificata da Tullio Ostilio, terzo re di Roma. Giulio Cesare rifondò la Curia, mentre Do- cording to the census. The first Curia of Rome was built by Tullius Ostilius, the third king of Rome. Julius Caesar re-established the miziano e Diocleziano la restaurarono. La sua porta bronzea è una Curia, while Domitian and Diocletian restored it. Its bronze door is

PARCO ARCHEOLOGICO

DEL COLOSSEO

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a copy of the original portal of San Giovanni in Laterano (17th century).

Arch Particus of Augustus It dates back to 19 BC and is dedicated to the diplomatic victory achieved by Augustus with the return of the insignia seized from Crassus in Turkey, by the Parthians.

Arch of Septimius Severus It is an arch with three fornix built in 203 AD by emperor Septimius Severus to celebrate the victory over the Parthians. One of the arches has friezes depicting the emperor’s triumphant procession and entrance to Rome, as well as battle scenes.

Temple of Venus and Rome A Temple that Hadrian wished to dedicate to the goddesses Rome and Venus. It was completed by his successor, Antoninus Pius, and later restored by Maxentius. After the fire of 283, only an apse remains of the part dedicated to Venus, while the part dedicated to Rome houses the current Church of Santa Francesca Romana.

Temple of Romulus According to legend, Emperor Maxentius dedicated the Temple to his son, Valerius Romulus who died and was deified in 309 AD. Inside the Temple are medieval and Renaissance works such as paintings depicting Christ enthroned between Mary Magdalene and Maria Salomè attributed to Jacopo Torriti.

Church of Santa Maria Antiqua The church of Santa Maria Antiqua, with the Oratory of the 40 martyrs and the ramp of Domitian, preserves paintings from the 6th-9th century. In its left aisle, a theory of saints of the Greek and Latin church, with Christ at the centre.

Temple of Antoninus and Faustina Built in 140 AD by Emperor Antoninus Pius in memory of his wife Faustina, it was also dedicated by the Senate to Antoninus himself, after his death in 161 AD. The church houses paintings by Pietro da Cortona and Domenichino.

Views of the Grand Tour Thanks to the paintings of Van Wittel, Canaletto, Piranesi, Turner and Corot, this exhibition reconstructs what the architectural monuments in the Park of the Colosseum looked like in the past.

I FORI IMPERIALI Imperial Fora

el corso di un secolo e mezzo, tra il 46 a. C. e il 113 d.C., avviene la Nmonumentali costruzioni dei Fori Imperiali. Costituiscono una serie di cinque piazze edificate da parte di Giulio Cesare e gli imperatori Augusto, Vespasiano, Nerva e Traiano. | The construction of the Imperial Fora takes place over the course of one and a half centuries, between 46 B.C. and A.D. 113. A series of five monumental squares built by Julius Caesar and the emperors Augustus, Vespasian, Nerva and Trajan.

1 • Foro di Cesare | Forum of Caesar Primo Foro costruito in ordine cronologico nel 46 a.C. Include il Tempio di Venere Genitrice e la Basilica Argentaria. | First Forum in chronological order to be constructed in 46 B.C. It includes Temple of Venus Genitrix and Basilica Argentaria.

2 • Foro di Augusto | Forum of Augustus Secondo Foro del 2 a.C. Include il Tempio di Marte. | Second Forum to be constructed in 2 B.C. It includes Temple of Mars.

3 • Foro della Pace o Vespasiano | Forum of Peace or Vespasian Terzo Foro del 75 d. C. Include il Tempio della Pace e la Forma Urbis Severiana. | Third Forum to be constructed in A.D. 75. It includes Temple of Peace and Forum Urbis Severiana.

4 • Foro di Nerva o Transitorio | Forum of Nerva or Transitional Penultimo Foro del 98 d.C. Include il Tempio di Minerva e la Porticus Absidata. | Penultimate Forum to be constructed in A.D. 98. It includes Temple of Minerva and Porticus Absidata.

5 • Foro di Traiano | Forum of Trajan Ultimo Foro del 112-113 d.C. Include i Mercati di Traiano, l’Arco di Traiano, l’Atrium Libertatis, la Colonna traiana e la Basilica Ulpia. | Last Forum to be constructed in A.D. 112-113. It includes Trajan Markets, Arch of Trajan, Atrium Libertatis, Trajan column and Basilica Ulpia.

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Planimetria dei Fori Imperiali | Floor plan of the Imperial Fora

copia dell'originale portale di San Giovanni in Laterano.

Arco Partico di Augusto Risale al 19 aC. ed è dedicato alla vittoria diplomatica conseguita da Augusto con la restituzione delle insegne strappate a Crasso in Turchia, da parte dei Parti.

Arco di Settimio Severo È un arco di tre fornici costruito nel 203 dC dall'imperatore Settimio Severo per celebrare la vittoria sui parti. Su uno dei fregi delle arcate è raffigurato un corteo trionfale dell'imperatore con scene delle battaglie e del suo ingresso a Roma.

Tempio di Venere e Roma È il Tempio che Adriano volle dedicare alla dea Roma e alla dea Venere. Fu completato dal suo successore, Antonino Pio, e restaurato poi da Massenzio. Dopo l’incendio del 283, della parte dedicata a Venere resta solo un'abside, mentre la parte dedicata a Roma ospita l’attuale, chiesa di Santa Francesca Romana).

Tempio di Romolo Secondo una leggenda, l'imperatore Massenzio dedicò il Tempio a suo figlio, Valerio Romolo morto e divinizzato nel 309 dC. All'interno del Tempio ci sono opere medievali e rinascimentali come dipinti raffiguranti Cristo in trono tra Maria Maddalena e Maria Salomè attribuito a Jacopo Torriti.

Chiesa di Santa Maria Antiqua La chiesa di Santa Maria Antiqua, con l’Oratorio dei 40 martiri e la rampa di Domiziano, conserva pitture del VI-IX secolo. Nella sua navata sinistra sono rappresentati santi della chiesa greca e latina, con Cristo al centro.

Tempio di Antonino e Faustina Edificato nel 140 dC dall'imperatore Antonino Pio in memoria di sua moglie Faustina, viene dedicato dal Senato anche allo stesso Antonino, dopo la sua morte nel 161 dC. La chiesa ospita i dipinti di Pietro da Cortona e del Domenichino.

Le vedute del Grand Tour Una mostra che, con i dipinti di Van Wittel, Canaletto, Piranesi, Turner e Corot ricostruisce l'aspetto nel passato dei monumenti architettonici presenti nel Parco del Colosseo.

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LA PASSEGGIATA | FORO ROMANO

FACTORY PhotoTips

Sullo sfondo riconosciamo l’Arco di Settimio Severo e alle spalle la Basilica del Santissimo Nome di Maria, mentre sulla destra la colonna corinzia dedicata all’imperatore Foca. Questo scatto è stato realizzato con un obiettivo grandangolare, lunghezza focale 20mm. sneaky shot of the Factory during the walk to the Roman Forum. In the background we recognize the Arch of Septimius Severo, and behind it, the Basilica of the Santissimo Nome di Maria, while on the right the Corinthian column dedicated to emperor Phocas. This shot was taken with a wideangle lens, 20mm focal length.

Floriana Cason Photo 9 (PAGE 18-19) Da piazza del Campidoglio c’è un belvedere dal quale è possibile fare questo scatto, con lunghezza focale 43mm. rom Piazza del Campidoglio there is a viewing point from which you can take this shot, with a 43mm focal length.

Livia Mazzani Photo 10 (PAGE 20) Al centro della piazza le Mura Serviane. L’alto muro di cinta e i due bastioni quadrati, dalla parte opposta della piazza, fanno parte di Villa Aldobrandini.

Sul largo incombe la Torre delle Milizie, altissima e pendente, come un grattacielo medioevale di mattoni.

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THE WALK | ROMAN FORUM

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FACTORY PhotoTips

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n the middle of the square, the Servian Walls.

The high wall and the two square bastions, on the opposite side of the square, are part of Villa Aldobrandini. The tall and leaning Tower of the Militias looms over the square, like a medieval brick skyscraper.

Federico Porta Photo 11 (PAGE 20-21) La Casa dei cavalieri di San Giovanni ripresa dal Museo dei Fori Imperiali. La lunghezza focale dello scatto è 25mm. he House of the Knights of St. John taken from the Museum of the Imperial Fora. The focal length of the shot is 25mm.

Livia Mazzani Photo 12 (PAGE 21) Via dei Fori imperiali: ampia prospettiva di una delle più scenografiche strade di Roma, che collega Piazza Venezia al Colosseo, visibile sullo sfondo.

Percorrendola possiamo ammirare i resti dei fori di Cesare, di Augusto, di Nerva, della Pace e di Traiano.

Le nuvole e la luce del sole che si infrange su esse creano un contrasto che dona profondità al cielo. La lunghezza focale è 16mm. ia dei Fori imperiali: a wide perspective of one of the most scenic streets in Rome, which connects Piazza Venezia to the Colosseum,

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tiscente nel quale le case popolari in legno erano facile preda del fuoco e il foro monumentale che l’imperatore dedicò alla sua gloria personale, nel 2 a.C. Ritornati sulla strada, poco più avanti, ecco profilarsi un edificio di gusto spiccatamente veneziano: la Casa dei Cavalieri di San Giovanni (PHOTO 11 PAG 20-21) detti anche di Rodi e Malta, le isole dove ebbero i loro più importanti avamposti ai confini con l’Islam, che sfidarono coraggiosamente più volte. Continuiamo a camminare all’ombra dell’alto muraglione in peperino, che segna il perimetro esterno del Foro di Augusto e giungiamo al cosiddetto Arco dei Pantani. Sappiate, amici, che molto spesso a Roma la gloria di antiche vestigia ci è stata tramandata con nomi popolari, che esprimono con icastica efficacia l’abbandono e l’inesorabile decadenza dei luoghi. Infatti questo era un tempo uno dei due fornici monumentali del Foro di Augusto. Lungo via Tor dei Conti troviamo il settecentesco Hotel Forum e poco distante anche il Nerva Boutique Hotel, il cui nome suggerisce che l’odierno Rione Monti, nel quale passeggiamo ora, è un’area molto “cosy” della città. Girato sulla destra, ecco spuntare le Colonnacce: due colonne in marmo pavonazzetto, uniche superstiti dei 56 fusti utilizzati per la realizzazione del Foro dell’Imperatore Nerva detto anche Foro Transitorio, perché favoriva appunto il transito dai quartieri popolari al Foro Romano.

Di fronte a noi si distende adesso Via dei Fori Imperiali (PHOTO 12 PAG 21), una delle più famose passeggiate archeologiche del mondo: 850 metri nella storia dell’Impero Romano, con i suoi condottieri più importanti, Cesare, Augusto, SEGUE A PAGINA 26

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wall and the two square bastions on the opposite side of the square are part of Villa Aldobrandini, designed by the architect Carlo Rambaldi. The Torre delle Milizie (PHOTO 10 PAGE 20) looms over Largo Magnanapoli, very high and slanting, like a medieval brick skyscraper. It is a symbol of the era in which Rome had become a turreted city, scattered with strongholds where diverse noble families ruled in continuous struggle with each other. Let us now take – luckily downhill! – the steep Salita del Grillo, in order to leave the Quirinal and head towards the valley where we will discover the ancient city's public places. A few steps from Piazza del Grillo, the Hotel Inn at The Roman Forum, in Via degli Ibernesi, combines breathtaking views with the thrill of archaeological discovery. By descending underground, we find ourselves in an authentic Roman cryptoporticus: a system of masonry arches and galleries, commissioned by the Emperor Octavian Augustus in this exact part of the city, the Regio VI, on the limit between the Suburra, a dilapidated neighbourhood in which the popular houses in wood were an easy prey to fire, and the monumental Forum that the Emperor had dedicated to his own personal glory in the 2nd century BC. Back on the street, a little further down, is a building with a distinctly Venetian style: the House of the Knights of St. John (PHOTO 11 PAGE 20-21), also known as of Rhodes and Malta. It was on these islands that the Order had its most important outposts near CONTINUED ON PAGE 27

visible in the background.

Walking down it, we may admire the remains of the Fora of Caesar, Augustus, Nerva, of Peace and of Trajan. The clouds, and the sunlight that breaks on them, create a contrast that gives depth to the sky. The focal length is 16mm.

Federico Porta Photo 13 (PAGE 22-23) Un punto di presa dall’alto e l’uso del grandangolo contribuiscono ad enfatizzare le geometrie e le forme. Ma quello che più conta sono il contrasto accentuato, i rapporti tra l’uomo e gli spazi ed il “clima psicologico”, così come spesso avviene nella pittura di paesaggio e nella grafica nordeuropea di fine Ottocento, come, per esempio, le stampe di Brangwyn. viewpoint from above and the use of a wideangle lens help emphasize geometries and shapes. But what matters most is the accentuated contrast, the relation between man and the spaces and the “psychological climate”, as is often the case in landscape painting and in the northern European graphics of the late 19th century, such as, for example, the prints of Brangwyn.

Sandro Lombardo Photo 14 (PAGE 24) All’interno del parco archeologico, l’immagine di due insegne che ci indicano dove andare, noi proseguiamo verso il Foro Romano. Questa scatto è stato realizzato con un obiettivo grandangolare e un’apertura focale di 12mm.

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FACTORY PhotoTips

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nside the archaeological park, an image of two signs indicating where to go, we continue towards the Roman Forum. This shot was taken with a wide-angle lens and a 12mm focal length.

Floriana Cason Photo 15 (PAGE 24-25) Al Foro romano, in corrispondenza del Tempio del Divo Giulio, una inconsueta inquadratura dal basso che schiaccia insieme secoli di storia: da sinistra a destra, Il Tempio di Saturno, il Miliarum Aureum, la Colonna di Foca, i Rostri, il Tempio di Vespasiano e Tito, l’Arco di Settimio Severo. All’esterno del Foro, sullo sfondo: il Palazzo Senatorio al Campidoglio, in alto la statua bronzea con una delle quadrighe del Vittoriano, e a destra le Chiese di San Giuseppe dei Falegnami e dei Santi Luca e Martina. t the Roman Forum, at the Temple of the Divo Giulio, an unusual shot from a low angle that juxtaposes centuries of history together: from left to right, the Temple of Saturn, the Miliarum Aureum, the Column of Phocas, the Rostri, the Temple of Vespasian and Titus, the Arch of Septimius Severus. Outside the Forum, in the background: the Palazzo Senatorio at the Capitol, at the top, the bronze statue with one of the quadriga chariots of the Victor Emmanuel II National Monument, and on the right, the Churches of San Giuseppe dei Falegnami and Saints Luca and Martina.

Gabriel Rifilato Photo 16 (PAGE 26) Daniele Marini, proprio nel retro-bottega della sua bottega storica Marini Calzature in via Crispi, ci mo-

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L’ARTISTA DELLA PASSEGGIATA | THE ARTIST ON THE WALK

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ella lunghissima carriera artistica di Michelangelo Buonarn Michelangelo Buonarroti’s long artistic career, the pictorial, roti l’attività pittorica, architettonica e urbanistica che il architectural and urbanist activities – that the multifaceted multiforme genio espletò al servizio di Papa Paolo III Fargenius performed in the service of Pope Paul III Farnese – renese rappresentò un periodo foriero d’innovazioni formali ed presented a period of formal and expressive innovation, that was espressive che culminarono con la grandiosa realizzazione della to reach its peak with the grandiose realization of St. Peter’s BasiBasilica di S. Pietro. Dopo che fu ultimato in soli 5 anni l’affresco lica. Following the formidable fresco of the Last Judgment in the del Giudizio Universale nella Cappella Sistina, Paolo III nel 1546 Sistine Chapel, completed in just five years, in 1546, Paul III entruaffidò a Michelangelo la direzione di tutti i principali lavori di ursted Michelangelo to supervise all the major urban works in Rome, banistica a Roma, primo fra tutti la riqualificazione del Campido- starting with the redevelopment of the Capitoline Hill. At the beglio. Quest’ultimo, all’ ginning of the history of inizio della storia di Roma, M I C H E L A N G E L O T H E A R C H I T E C T Rome, the Capitoline Hill era una collina circondata was surrounded by rough da rupi impervie che la cliffs that made it inaccesrendevano inaccessibile e sible. It was also charactecaratterizzata da due cime, rized by two peaks, the il Capitolium e l’Arx, e una Capitolium and the Arx, depressione, l’Asylum. In and a depression, the Asyquesto luogo ritenuto lum. On this site, decisive sacro, in cui si erano vinte battles had been won, leabattaglie decisive per la ding to the birth of the nascita della Città Eterna, City. Considered a Paolo III affidò a Michelangelo il Campidoglio. Eternal fin dal periodo etrusco era sacred place, a temple desorto un tempio dedicato Paul III entrusted the Campidoglio to Michelangelo. dicated to the Capitoline alla triade capitolina, Triad ̶ Jupiter, Juno and by Bruna Condoleo Giove, Giunone e Minerva.

Minerva ̶ had been preNei secoli aveva subìto insent on the Capitoline Hill cendi e distruzioni e malgrado dal I sec. a. C. in poi fosse stato since the Etruscan period. Over the centuries, this hill had suffered gradualmente ricostruito, alla metà del ‘500 versava in gravi confires and destruction, and despite it having been gradually recondizioni di abbandono. La ristrutturazione del Campidoglio è parte structed from the 1st century BC onwards, by the middle of the della restauratio urbis Romae auspicata da Paolo III, un progetto 1500s it was in a serious state of abandonment. The renovation in cui la valorizzazione dell’antica sede del potere civile di Roma of the Capitoline Hill was part of the restauratio urbis Romae imdovesse assumere una rilevanza storica e simbolica. Il trasferiplemented by Paul III, a project in which highlighting the value of mento della statua equestre di Marco Aurelio (II sec. d. C.) dal Lathe ancient seat of the civil power of Rome was meant to take on terano, ove si trovava dal Medioevo, al Campidoglio (statua great historical and symbolic significance. The first act of this urban ritenuta erroneamente di Costantino, primo imperatore cristiano!) restoration was the transfer of the equestrian statue of Marcus fu l’atto iniziale di tale restauro urbano: secondo il desiderio del Pontefice la superba statua di bronzo dorato doveva costituire con il suo gesto magnanimo un elemento significativo dell’unificazione dei due poteri, civile e religioso. Il progetto michelangiolesco della Piazza si rivelò fortemente innovativo dal punto di vista concettuale, sia per la visione di perfetta organicità con cui l’Artista realizzò il complesso architettonico, sia per il diverso orientamento spaziale e prospettico da lui dato alla Piazza, che non si sviluppa più verso il Foro antico, ma verso la Città moderna mediante una maestosa scalea.

Michelangelo realizza uno spazio di forma trapezoidale, ottenuto con la disposizione divergente dei due Palazzi laterali, dei Conservatori (preesistente) e dei Musei, i quali si allargano verso il Palazzo Senatorio che funge da sfondo alla Piazza, acquistando in tal modo importanza prospettico-visiva per chi giunge dalla Cordonata di accesso. Il potente plasticismo del Palazzo Senatorio è evidenziato dagli aggetti

MICHELANGELO

ARCHITETTO

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Aurelius (2nd century A.D.) from the Lateran, where it had stood since the Middle Ages, to the Capitoline (a statue mistakenly believed to be of Constantine, the first Christian emperor). According to the Pope’s wishes, with his magnanimous gesture, the superb gilded bronze statue was to constitute an important sign of the unification of the civil and the religious powers. Michelangelo’s plan for the Piazza proved to be highly innovative in its concept, both for the perfectly organic vision according to which the Artist designed the architectural complex, and for the different spatial orientation and perspective he gave to the square, which was no longer to project towards the ancient Forum, but towards the modern City by way of a majestic staircase. Michelangelo creates a trapezoidal-shaped space, obtained with the divergent placing of the two lateral Palazzi, the (pre-existing) Palazzo dei Conservatori and the Palazzo dei Musei, which extend towards the Palazzo Senatorio that serves as a background to the square, thus acquiring greater perspective and visual importance for those reaching it from the ramped steps, the Cordonata.

The powerful plasticity of the Palazzo Senatorio is emphasized by the protruding pillars of the pilasters and the robust crowning of the building to which the double staircase, flanked by the beautiful fountains of the Nile and the Tiber, adds movement. In the facades of the lateral Palazzi, the unprecedented giant order of the Corinthian lesenes, which connect the deep portico with the level of the windows, accentuates the dynamic plan of the structures while creating the illusion of enlarging the limited space of the square, a brilliant solution that would be a source of inspiration for the architecture of centuries to follow. The design that Michelangelo himself invents for the paving that surrounds the statue of Marcus Aurelius, a weave of curved shapes within an ellipse that seems about to explode, establishes visual connection between the intense chiaroscuro contrasts of the twin travertine marble facades and the empty space of the square. As a constantly evolving universal artist, moving on from an architectural conception akin to that of Brunelleschi, during his fruitful maturity, Michelangelo’s style ranged from purist rigor to plastic monumentality, as testified by the re-building of the Capitoline Hill, a unique scene rich in structural tension and masterly optical effects, so much so that the visitor perceives as rectangular the trapezoidal shape of the square.

Work on the Capitoline Hill occupied Michelangelo until his death (1564) and, although the project was later completed

by Giacomo della Porta, the beauty of a Piazza on which the Italian Genius lavished his uncontainable creative energy has remained intact.

ALTRE OPERE DI MICHELANGELO More artworks by Michelangelo

opere architettoniche di Michelangelo a Roma. (B. C.) | More A ltrearchitectural works by Michelangelo in Rome. (B. C.)

1 • Palazzo Farnese Progettato dall’architetto Antonio da Sangallo il Giovane e completato nella facciata principale e nel cortile da Michelangelo, 1546 /50. | Designed by the architect Antonio da Sangallo The Younger, with the main façade and courtyard completed by Michelangelo, 1546 /50.

2 • Basilica di San Pietro | St. Peter's Basilica Direzione della fabbrica affidata da Paolo III Farnese a Michelangelo, che progetta una pianta a croce greca e la dinamica cupola dal 1547 al 1563. Si susseguono nel secolo successivo altri architetti che completeranno l’immensa costruzione. | The direction of the works was entrusted by Paolo III Farnese to Michelangelo, who designed a Greek cross plan and the dynamic dome between 1547 and 1563. In the following century, other architects were to complete the immense construction.

3 • Chiesa di Santa Maria degli Angeli Ristrutturata all’interno delle Terme (fine III sec. d.C.) di Diocleziano, 1561.

L’ex convento dei Certosini, con i due chiostri adiacenti alle Terme, uno dei quali noto come Chiostro di Michelangelo, fu probabilmente progettato dall’Artista, ma realizzato dopo la sua morte. | Renovated within the Baths (late 3rd century AD) by Diocletian, 1561. The former Convent of the Carthusians, with the two cloisters adjacent to the Baths, one of which is known as Michelangelo's Cloister, was probably designed by the Artist, but built after his death.

4 • Basilica di San Giovanni dei Fiorentini Disegni michelangioleschi del 1559 per un’integrazione del progetto di Antonio da Sangallo il Giovane. L’attuale chiesa sarà completata nel 1620 da Carlo Maderno. | Michelangiolesque drawings of 1559 added to integrate the project of Antonio da Sangallo The Younger. The current church was to be completed in 1620 by Carlo Maderno.

5 • Porta Pia Disegnata da Michelangelo tra il 1561 e il 1563. | Designed by Michelangelo between 1561 and 1563.

6 • Cappella Sforza in Santa Maria Maggiore Ultima opera architettonica progettata nel 1562 e seguita dall’Artista fino al 1564, pochi mesi prima della morte. | The last architectural work was designed in 1562 and supervised by the Artist until 1564, a few months before his death.

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Progetto per San Giovanni dei Fiorentini (incisione di Jacques Lemercier) | Project for San Giovanni dei Fiorentini (engraving by Jacques Lemercier)

delle paraste e dal robusto coronamento dell’edificio cui aggiunge movimento il doppio scalone d’ingresso, fiancheggiato dalle belle fontane del Nilo e del Tevere.

Nelle facciate dei Palazzi laterali l’inedito ordine gigante delle lesene corinzie, che collegano il profondo porticato con il piano delle finestre, accentua il dinamismo delle strutture e nel contempo amplifica illusionisticamente lo spazio limitato della Piazza, soluzione geniale che costituirà fonte d’ispirazione per l’architettura dei secoli futuri! Il disegno che lo stesso Michelangelo inventa per la pavimentazione che circonda la statua di Marco Aurelio, un intreccio di forme curvilinee entro un’ellisse che sembra pronta a esplodere, consente un raccordo visivo tra gli intensi contrasti chiaroscurali delle facciate gemelle in travertino e il vuoto della Piazza. Da artista universale in continua evoluzione, partito da una concezione architettonica di gusto brunelleschiano, nella maturità Michelangelo spazia da un rigore purista a una plastica monumentalità, come testimonia la riedificazione del Campidoglio, un unicum scenografico ricco di tensione strutturale e di sapienti effetti ottici, tanto che l’impressione del visitatore è di percepire rettangolare la forma trapezoidale della Piazza! I lavori del Campidoglio lo occuparono fino alla morte (1564) e malgrado il progetto sia stato completato più tardi da Giacomo della Porta, è rimasta intatta la bellezza di una Piazza in cui il Genio italiano ha profuso le sue incontenibili energie creative.

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LA PASSEGGIATA | FORO ROMANO

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stra le forme in legno con le quali venivano e tutt’ora vengono realizzate scarpe su misura. Tra i nome dei suoi clienti Marcello Mastroianni e Anthony Queen. aniele Marini, in the back of his historic Marini Calzature workshop in via Crispi, shows us the wooden shoe forms with which tailor-made shoes were made and still are made today. Among the names of his customers are Marcello Mastroianni and Anthony Queen.

Floriana Cason Photo 17 (PAGE 26) La Colonna per eccellenza del foro di Traiano. Le colonne che appaiono in primo piano appartengo ai resti della basilica Ulpia.

In questa immagine si è ricercato un parallelismo, creando un punto di fuga oltre l’immagine. Questa immagine è stata realizzata con un obiettivo grandangolare. he Column par excellence of the Forum of Trajan. The columns that appear in the foreground belong to the remains of the Basilica Ulpia. In this image, parallelism was sought, creating a vanishing point beyond the image. This image was taken with a wide-angle lens.

Floriana Cason Photo 18 (PAGE 26-27) Il Grande Emiciclo dei Fori di Traiano e i Mercati, inquadrati dal Ristorante

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LA PASSEGGIATA | FORO ROMANO

A S S O C I A Z I O N E B OT T E G H E S TO R I C H E D I R O M A

La bottega storica Marini Calzature | The historical workshop Marini Calzature

ARTIGIANI E COMMERCIANTI

TESTIMONI DEL PASSATO Artisan and traders, witnesses of the past

16 e commercianti che si tramandano la professione da oltre 50 anni, Adownrtigiani nel centro storico di Roma. | Artisans and traders who have been handing their profession for over the last 50 years, in the city center of Rome.

1 • Antica Bottega dei Sapori Alimentari, via della Pace 29

2 • Antica Fonderia Lefevre Fonderia e gioielleria, via Tor di Nona 52 - via del Pellegrino 99

3 • Antica Hostaria Al Vantaggio

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Vespasiano, Nerva, Traiano, Adriano; con le sue basiliche e le sue biblioteche, con i suoi templi e i suoi atenei, con i suoi mercati e soprattutto con i suoi incomparabili capolavori d’arte. Osservato da Via Alessandrina, il Foro di Augusto mostra ancora ampi e significativi resti del tempio dedicato a Marte Vendicatore.

Superato il muro perimetrale del foro augusteo, in un crescendo di proporzioni monumentali, si apre maestosa l’esedra dei Mercati Tra-

Ristorante, via del Vantaggio 35

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4 • Antica Stamperia Trevi Tipografia, via dell’Umiltà 84

5 • Bassetti Tessitoria, via delle Botteghe Oscure 51

6 • Bazzocchi Camiceria, via del Tritone 141

7 • Di Rienzo Ristorante, piazza della Rotonda 8/9

8 • Fotottica 1860 Ottica, piazza della Repubblica 61

9 • Franchi Argentieri Oreficeria, via Tor di Nona 60

10 • Gambelli Ricambi, via dei Cerchi 51

11 • Marini Daniele Calzature, via Francesco Crispi 97

12 • Morelli Francesco Orologeria, via Francesco Crispi 42

13 • Perali Cristiana Gioielleria, via dei Banchi Vecchi 60

14 • Roma Teatro Service Tipografia, lungotevere dei Mellini 27

15 • Roscioli Forno, via dei Chiavari 34

16 • Shetland Style Abbigliamento, via Francesco Crispi 53 26 | ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUNNO/INVERNO 2020/2021

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the border with Islam, bravely challenging Islamic forces on several occasions. As we continue walking in the shadow of the high wall in peperino stone which marks the outer perimeter of the Forum of Augustus, we come to the socalled Arco dei Pantani. You must know, my friends, that very often in Rome the glory of ancient remains has been handed down to us with popular names, names which express the state of abandon and the inexorable decay of these locations with incisive efficacy: in fact, here once stood one of the two monumental archways belonging to the Forum of Augustus. Along via Tor dei Conti, we find the 18thcentury Hotel Forum, not far off from the Nerva Boutique Hotel, whose name suggests that today's Monti district, through which we are now walking, is indeed a very cozy area of the city. Turning right, the Colonnacce appear: two pavonazzetto (purple) marble columns, the sole survivors of 56 shafts used for the construction of the Forum of Emperor Nerva, also known as the Forum Transitorium because it favoured transit from the popular districts towards the Roman Forum.

Before us, now lies the Via dei Fori Imperiali (PHOTO 12 PAGE 21), one of the most famous archaeological walks in the world: 850 metres of Roman Empire history – including its most important leaders such as Caesar, Augustus, Vespasian, Nerva, Trajan, and Hadrian – with its basilicas and libraries, with its temples and universities, with its markets and, above all, with its incomparable artistic

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FACTORY PhotoTips

Ulpia con “figura umana”. he Great Hemicycle of the Fora of Trajan and the Markets, framed by the Ulpia Restaurant with “human figure”.

Gabriel Rifilato Photo 19 (PAGE 27) I Mercati di Traiano erano estesi edifici di epoca romana. La foto è stata ripresa dal Museo dei Fori Imperiali con una lunghezza focale di 25mm. he Markets of Trajan were extensive buildings built in the Roman era. The photo was taken from the Museum of the Imperial Fora with a 25mm focal length.

Livia Mazzani Photo 20 (PAGE 28) Ingresso alla Scalinata di S. Maria in Aracoeli e alla “Cordonata” del Campidoglio. Di giorno, il sole aumenta la fatica dei numerosi turisti che si accingono a salire queste scalinate, e dipinge persone e cose in cartoline a colori. Di notte, la città sembra riappropriarsi di se stessa, i monumenti prendono vita e, illuminati stavolta dalla luce artificiale, si mostrano come in un negativo in pellicola. La lunghezza focale dello scatto è 38mm. ntrance to the Stairway of S. Maria in Aracoeli and the Capitoline “Cordonata”. By day, the sun increases the fatigue of the many tourists

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who are about to climb these stairways, and it paints people and things into colour postcards. At night, the city seems to reclaim itself, the monuments come to life and, illuminated this time by artificial light, show themselves as in a film negative. The focal length of the shot is 38mm.

Roberto Scardoni Photo 21 (PAGE 28-29) La foto riprende l’interno della Basilica di Santa Maria in Aracoeli con le tre navate con archi a tutto sesto e il soffitto ligneo a cassettoni. Sullo sfondo il maestoso organo a canne.

Causa la scarsa illuminazione interna, lo scatto utilizza tempi molto lunghi e, per evitare vibrazioni, la fotocamera è stata appoggiata sul pavimento della chiesa, facendo assumere alla foto questa particolare prospettiva. he photo portrays the interior of the Basilica of Santa Maria in Aracoeli with the three aisles with round arches and the wooden coffered ceiling.

The majestic reed organ can be seen in the background.

Due to poor interior lighting, the shot needed a very long exposure and, to

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LA PASSEGGIATA | FORO ROMANO ianei (PHOTO 18-19 PAG 26-27), progettati da Apollodoro di Damasco nel 107 d.C., come parte del gigantesco foro dedicato all’imperatore Marco Ulpio Nerva Traiano, di origini spagnole. Al posto del tempio, alla fine di un enorme portico, sorgeva la Basilica Ulpia (PHOTO 2 PAG 13, PHOTO 17 PAG 26), la più grande mai eretta a Roma, della quale restano in piedi le possenti colonne interne in granito grigio. Perduto il colossale Equus Traiani, ritratto equestre dell’imperatore alto 12 metri, di tale apoteosi urbanistica resta oggi la Colonna Coclide (PHOTO 2 PAG 13, PHOTO 17 PAG 26, PHOTO 22 PAG 30): un fusto di 39 metri, interamente decorato da un fregio continuo a spirale, sul quale un maestro rimasto anonimo ha scolpito gli episodi delle Guerre Daciche, le due campagne militari del 101-103 e del 107-108 d.C. Venticinque blocchi di marmo finemente istoriato con più di 2500 figure: il paradiso di ogni disegnatore e incisore! Fanno da sfondo a questo mirabile angolo di Roma due chiese gemelle dedicate a Santa Maria di Loreto e al S.S. Nome di Maria. È il momento per una sosta in uno dei luoghi di ristoro dell’ Associazione Botteghe Storiche di Roma. Vi consiglio l’ Antica Bottega dei Sapori, in via della Pace 29, oppure il Ristorante Di Rienzo, a piazza della Rotonda 8/9, o anche il Forno Roscioli, in via dei Chiavari 34.

Dopo la sosta, ci ritroviamo a Piazza Venezia, ai piedi della Cordonata Capitolina (PHOTO 20 PAG 28): un punto nel quale la persistenza e la stratificazione di epoche, stili e fasi differenti dell’architettura romana è talmente forte da poter essere intuito da chiunque, anche profano, che si trovi a percorrere questi luoghi. Infatti, lasciati sulla destra i resti di un’antica insula romana, colui il quale sarà desideroso di scoprire un tratto della città medioevale imboccherà l’erta scalinata che conduce alla basilica duecentesca di Santa Maria dell’Ara Coeli (PHOTO 21 PAG 28-29), con la sua rustica facciata in mattoni rossi. A sorvegliare la faticosa ascesa, ritto nel giardino sulla destra, il Monumento in bronzo di Cola di Rienzo, l’ultimo tribuno della plebe che volle tentare un’anacronistica rinascita dell’Urbe e che nel 1348, all’alba della Peste Nera, inaugurò la scalinata che conduce alla chiesa. Più lieve fatica farà invece chi vuole addentrarsi nel Rinascimento di Roma, percorrendo i bassi setti di pietra che conducono a Piazza del Campidoglio (PHOTO 13 PAG 22-23, PHOTO 28 PAG 34-35, PHOTO 29 PAG 35). Alla fine della salita ci attendono nuovamente i Dioscuri, Castore e Polluce celebrati dagli antichi non solo come mitici cavalieri che giun-

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sero in soccorso dell’esercito romano ma anche come Dei protettori della Memoria. Il Campidoglio è infatti un luogo speciale; un luogo fondativo che custodisce i simboli e i valori della città.

Qui, Michelangelo Buonarroti, al servizio di papa Paolo III Farnese, trasformò lo spazio medioevale in una straordinaria piazza moderna: al centro il Palazzo Senatorio (PHOTO 29 PAG 35), è inquadrato in una prospettiva trapezoidale, chiuso a destra dal Palazzo dei Conservatori e a sinistra dal Palazzo Nuovo. Realizzati dopo la morte dell’artista, rispettivamente nel 1568 e nel 1655, entrambi oggi sono sede dei Musei Capitolini (PHOTO 30 PAG 36). Oltre all’elegante motivo geometrico della piazza, Michelangelo concepì anche il basamento del Marco Aurelio, unico ritratto equestre in bronzo pervenutoci integro dall’antichità. Se ci affacciamo all’ingresso di Palazzo Nuovo scorgiamo il Marforio, divinità fluviale mollemente adagiata sul bordo di una grande vasca.

Proviene, come dice il nome, dal foro di Augusto consacrato al dio Marte. Poco più avanti, in cima ad una colonna, la Lupa Capitolina (PHOTO 27 PAG 34). Fiera aggressiva ma anche tenera nutrice, simbolo di una comunità ancora arcaica e agreste, la Lupa è un bronzo di datazione incerta, donata da papa Sisto IV al popolo romano. Come da tradizione, la Lupa è inSEGUE A PAGINA 34

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THE WALK | ROMAN FORUM

avoid vibrations, the camera was placed on the church floor, lending a particular perspective to this photo.

Giorgio Della Rocca Photo 22 (PAGE 30) Primissimo piano per il fregio istoriato della Colonna Traiana che si arrotola 23 volte, per 200 metri, raccontando centinaia di scene. L’inquadratura mette in contrasto la colonna con la statua bronzea della quadriga che è sull’Altare della Patria. lose-up of the storied frieze of the Trajan Column that winds 23 times around it, for 200 metres, depicting hundreds of scenes. The shot contrasts the column with the bronze statue of the quadriga that is on the Altar of the Fatherland.

Gabriel Rifilato Photo 23 (PAGE 31) A via del Tulliano, all’esterno del Foro romano e alle spalle del Carcere Mamertino, una composizione con “figura umana”: davanti Il Tempio di Saturno e a destra il Tempio di Vespasiano e Tito. n Via del Tulliano, outside the Roman Forum and behind the Mamertine Prison, a composition with “human figure”: in the foreground is the Temple of Saturn and on the right the Temple of Vespasian and Titus.

Gabriel Rifilato Photo 24 (PAGE 32) Una prospettiva aerea resa possibile da un obiettivo grandangolare, lunghezza focale 12mm per enfatizzare l’imponenza dell’arco.

La figura umana rende l’idea della grandiosità architettonica e del dettaglio circostante. n aerial perspective made possible by a wide-angle lens, 12mm focal length to emphasize the grandeur of the arc. The human figure highlights the idea of architectural grandeur and the surrounding detail.

Floriana Cason

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masterpieces. Observed from Via Alessandrina, the Forum of Augustus still shows large and significant remains of the temple dedicated to Mars Ultor, the Avenger. Beyond the perimeter wall of the Forum of Augustus, in a crescendo of monumental proportions, the exedra of Trajan's Market (PHOTO 18-19 PAGE 26-27) opens majestically: it was designed

by Apollodorus of Damascus in 107 AD, as part of the gigantic forum dedicated to the Emperor Marcus Ulpius Nerva Traianus, of Spanish origins. At the end of an enormous portico, instead of a temple stood the Basilica Ulpia (PHOTO 17 PAGE 26), the largest ever erected in Rome, and of which the mighty internal columns in grey granite still remain standing. The colossal Equus Traiani having been lost, an equestrian portrait of the emperor 12 meters high, what remains of comparable urban splendour is Trajan's Column (PHOTO 17 PAGE 26 - PHOTO 22 PAGE 30): 39 metres high, it is entirely decorated with a continuous helical frieze, on which an anonymous master sculpted episodes from the Dacian Wars, two military campaigns of 101-103 and 107108 AD. Twenty-five blocks of finely decorated marble with more than 2,500 figures: a draftsman and engraver's paradise! Two twin churches dedicated to Saint Mary of

Loreto and the Most Holy Name of Mary are the backdrop to this wonderful corner of Rome.

Now it is time for a stop at one of the restaurants of the Association of Historical Shops in Rome. I recommend the Antica Bottega dei Sapori, in via della Pace 29, or the Di Rienzo Restaurant, in piazza della Rotonda 8/9, and also Forno Roscioli, in via dei Chiavari 34.

After our stop, we find ourselves in Piazza Venezia, at the foot of the Capitoline Cordonata (PHOTO 20 PAGE 28): a place where the persistence and stratification of different eras, styles and phases of Roman architecture is so strong that it can be understood by anyone who find themselves walking through it, even a layman. In fact, after passing the remains of an ancient Roman insula on the right, if you are eager to discover a portion of the medieval city you must take the steep staircase leading up to the 13th century basilica of Santa Maria in Ara Coeli (PHOTO 21 PAGE 28-29), with its rustic facade in red bricks. Overlooking the arduous ascent, standing within a garden on the right, is the Bronze Monument to Cola di Rienzo, the last tribune of the plebs to attempt an anachronistic rebirth of the City, and who, in CONTINUED ON PAGE 35

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LA DESTINAZIONE DELLA PASSEGGIATA | THE DESTINATION ON THE WALK

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may say that only in Rome have I felt what it really is to osso dire di aver sentito solo a Roma cosa sia verabe a man. Thus, the poet J. Wolfang Goëthe confided to his mente un uomo, confidava all’amico biografo il biographer friend, literally blown away by the poeta J. Wolfang Goëthe, letteralmente rapito dai resti archeologici di Campo Vaccino, nome con cui all’inizio archaeological remains of Campo Vaccino, the name which, in dell’800 s’indicava ancora l’area dei Fori per molti secoli the early 19th century, referred to the area of the Fora that for utilizzata come zona di pascolo. In una valle in origine pa- many centuries was used as a grazing pasture. From the 7th ludosa e depressa distesa tra Campidoglio e Palatino si è century BC, in an originally sunken and swampy valley sviluppato fin dal VII sec. a.C. il Foro Romano, una piazza stretched between the Capitoline and the Palatine Hill, the destinata al commercio e agli affari, ma anche alle attività Roman Forum developed, a square intended for trade and politiche e religiose. Grazie all’espansionismo di Roma in business, but also for political and religious activities. Rome’s expansionism during the età repubblicana nel republican age gives rise Forum cominciano a to the construction of sorgere portici e teatri, F O R O R O M A N O | R O M A N F O R U M porticoes and theatres, le prime basiliche, il the first basilicas, the Lapis Niger, luogo invioLapis Niger, an inviolable labile in pietra nera riteplace in black stone nuto la tomba di symbolizing the tomb of Romolo, fondatore della Romulus, founder of the Città, e santuari come City, and sanctuaries like quello dedicato a Sathe one dedicated to turno (ristrutturato nel I Saturn (renovated in the 1st century BC), of which sec. a.C.) di cui oggi re8 columns and part of stano in situ 8 colonne e the pediment remain on parte del frontone. Con today. As the l’affermazione della suIn una valle distesa tra Campidoglio e Palatino. site supremacy of Roman premazia della Civiltà Civilization is affirmed in Where art evokes the great history of Rome. In a valley romana nel Mediterraneo e nel vicino Oriente stretched out between the Capitoline and the Palatine Hill. the Mediterranean and in the Near East, l’attività edilizia si fa inby Bruna Condoleo construction becomes cessante: si erigono incessant.

New temples nuovi templi e 4 impoand four impressive nenti basiliche; nell’età basilicas are erected; in di Silla si ricostruisce il the age of Sulla, the Campidoglio e nasce il Capitolium was rebuilt Tabularium, l’archivio and the Tabularium, an per la conservazione archive for the degli atti ufficiali e, preservation of official oltre alla nuova Curia, acts, was born. sede del Senato, Cesare Moreover, in addition to attua ampliamenti che the new Curia, seat of the trasformano il Foro in Senate, Caesar built extensions that un luogo destinato sotransformed the Forum prattutto a esaltare into a place aimed above l’importanza della dinaall at highlighting the stia Iulia. Nei 4 secoli importance of the Juliodell’Impero il vasto spaClaudian dynasty. In the zio si arricchisce di edifour centuries of the fici che esprimono Empire, the vast space is appieno la maiestas e la enriched with buildings magnificentia dell’arthat fully express the 23 chitettura romana: ne maiestas and the sono testimonianza le 3 colonne rimaste in piedi del tem- magnificence of Roman architecture: the three standing pio augusteo di Marte Ultore, le 9 colonne corinzie del columns of the Augustan temple of Mars Ultor, the nine tempio di Vespasiano e Tito e il pronao esastilo di quello Corinthian columns of the temple of Vespasian and Titus, and di Antonino Pio e Faustina *. Tra le rovine dei Fori Imperiali the hexastyle pronao of the temple of Antoninus and Faustina*. spiccano i resti delle basiliche, la Colonna istoriata e gli Among the ruins of the Imperial Fora, the remains of the Archi di trionfo, tipologie architettoniche in cui il genio ro- basilicas, the Historiated Column and the Triumphal Arches mano rivela la propria originalità connettendo l’utile al stand out. They were architectural types in which the Roman bello secondo un modello culturale ed estetico, espres- genius reveals its originality, by connecting the useful to the sione pregnante dell’egemonia dell’Impero. La basilica beautiful according to a cultural and aesthetic model, which (basilikòs o sala regia) è un edificio pubblico con funzione was an important expression of the hegemony of the Empire. di tribunale e luogo d’affari; di forma rettangolare, co- The basilica (basilikòs or king’s room) is a public building that perto, a due piani con ampie finestre, è diviso all’interno functions as a court and as a business place. The structure is

DOVE L’ARTE EVOCA LA GRANDE STORIA

DI ROMA

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FACTORY PhotoTips

Photo 25 (PAGE 33) Questo scatto è stato realizzato con un obiettivo grandangolare creando come effetto un’espansione d’immagine, ci si è posizionati proprio ai piedi del l’arco di Settimio Severo, mentre sullo sfondo si intravede la chiesa del Santissimo Nome di Maria. his shot was taken with a wide-angle lens creating the effect of an expanded image. We were standing right at the foot of the arch of Septimius Severo, while in the background you can make out the church of the Santissimo Nome di Maria.

Floriana Cason Photo 26 (PAGE 34) Il simbolo del Rione Campo Marzio a via Francesco Crispi, a pochi passi da dove fu girata la scena del furto delle biciclette, in Ladri di biciclette. he symbol of the Campo Marzio district in via Francesco Crispi, a few steps from where the scene of the bicycle theft was shot, in the film Bicycle Thieves.

Floriana Cason Photo 27 (PAGE 34) Simbolo della città Eterna, la scultura di bronzo è ubicata all’interno dei Musei Capitolini, proprio nella Sala della Lupa. I gemelli, Romolo e Remo, intenti a suggere il latte dell’animale, furono realizzati dall’artista Antonio del Pollaiolo. Quella che vediamo nella foto qui accanto, è una copia più piccola, posizionata sul lato sx del Campidoglio sulla cima di una colonna dando le spalle ai Fori. Lo scatto è stato realizzato con un obiettivo grandangolare, lunghezza focale di 22mm. ymbol of the Eternal City, the bronze

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sculpture is located inside the Capitoline Museums, precisely in the Hall of the She-wolf. The twins, Romulus and Remus, intent on suckling the animal’s milk, are made by the artist Antonio del Pollaiolo. What we see in the picture here, is a smaller copy, located on the left side of the Capitol, on top of a column with its back to the Fora. The shot was taken with a wideangle lens, 22mm focal length.

Floriana Cason Photo 28 (PAGE 34-35) Piazza del Campidoglio è una piazza monumentale posta sulla cima del colle Campidoglio a Roma. La foto è stata scattata con una lunghezza focale di 43mm. iazza del Campidoglio is a monumental square located on the top of the Capitol Hill in Rome. The photo was taken with a 43mm focal length.

Livia Mazzani Photo 29 (PAGE 35) Piazza del Campidoglio illuminata da un gioco di luci che pitturano i monumenti nel buio della notte.

Silouhettes di persone, e statue, si confondono, creando situazioni surreali, come accade con Marco Aurelio, che sembra tenere un dialogo con la persona che lo sta fotografando.

Lunghezza focale di 24mm. iazza del Campidoglio illuminated by a play of light, painting the monuments in the darkness of the night. Silouhettes of people and statues merge with one another, creating surreal situations, as happens with Marcus Aurelius, who seems to be talking with the person who is photographing him.

24mm focal length.

Roberto Scardoni

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LA DESTINAZIONE DELLA PASSEGGIATA | THE DESTINATION ON THE WALK in navate da file di colonne, termina sui lati brevi con emicicli ed è delimitato esternamente da porticati che agevolano il libero accesso dei cittadini. Una curiosità: sui gradini delle basiliche sono state ritrovate incisioni di giochi, come dama e filetto, realizzate da chi in attesa delle cause soleva ingannare il tempo! È nota l’importanza della basilica nella storia dell’architettura: semplice e solenne, la sua pianta sarà utilizzata nella chiesa cristiana con l’aggiunta di un vano che taglia il primo perpendicolarmente a formare una croce. Pochissimo ciò che rimane visibile delle Basiliche Emilia e Giulia, meglio conservati i resti della imponente basilica Ulpia, divisa in 5 navate, fatta costruire dall’imperatore Traiano (II sec. d.C.) ai piedi del Quirinale, su cui si affacciano i Mercati Traianei, complesso ideato da Apollodoro di Damasco.

Destinati a uffici amministrativi e di servizio, i Mercati si sviluppano su sei livelli degradanti ottenuti tagliando la sella che univa il Quirinale al Campidoglio e terminano con un ampio emiciclo. Nel sontuoso Foro svetta ancora intatta la Colonna Traiana, alta 42 m, un capolavoro che come un libro scolpito nel marmo celebra le due campagne di conquista della Dacia. Impostata su un alto piedistallo che conteneva l’urna aurea con le ceneri dell’imperatore, scavata all’interno, la colonna istoriata è un’invenzione tutta romana che documenta i momenti salienti della guerra dacica con un fregio un tempo policromo. Opera del Maestro delle imprese di Traiano, il rilievo si snoda per 200 m. attorno alla colonna narrando con inesauribile inventiva le esortazioni dell’imperatore alle truppe, l’attraversamento di fiumi e foreste, le sconfitte ma anche le vittorie dei fieri nemici Daci. Quivi era storiata l’alta gloria del roman principato scrive Dante nel Purgatorio e come la colonna anche l’Arco di trionfo, sotto cui sfilava l’imperatore con le truppe e il bottino, è monumento-simbolo inneggiante alla potenza conquistatrice di Roma. Se l’Arco di Tito (I sec. d.C.), che Domiziano eresse in onore del fratello vincitore della guerra contro i Giudei, è il più antico del Foro, il più fastoso è l’Arco di Settimio Severo (III sec. d. C.), testimonianza della campagna contro i Parti. Costituito da tre fornici, alto 20 m. e arricchito sull’attico da una quadriga bronzea (oggi perduta), è decorato con 4 colonne su ogni facciata e con rilievi di battaglie, immagini di divinità fluviali e allegorie.

Nel secolo dei Lumi gli illustri viaggiatori del Grand Tour dinanzi alla solennità dei ruderi dei Fori a buon diritto affermavano: più affascinante della Bellezza è la rovina della bellezza! *Il Tempio è divenuto dall’ VIII secolo chiesa di S. Lorenzo in Miranda

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rectangular, covered, on two floors with large windows, its interior divided into aisles by rows of columns, ending on the short sides with hemicycles and delimited externally by arcades that facilitate the free access of citizens. A curious fact: on the steps of the basilicas engravings of games, such as checkers and tic-tac-toe, have been discovered, obviously made while waiting for verdicts in order to pass the time!

The importance of the simple and solemn basilica in the history of architecture is well-known. Its plan would be used in the Christian church with the addition of a compartment that intersects the first perpendicular section to form a cross. Very little remains visible of the Aemilia and Julia basilicas. Better preserved are the remains of the imposing Ulpia basilica, divided into five aisles, built by Emperor Trajan (2nd century A.D.) at the foot of the Quirinal Hill, overlooked by the Trajan Markets, a complex designed by Apollodorus of Damascus.

Destined for administrative and general offices, the Markets are structured on six degrading levels, obtained by cutting the ridge that connected the Quirinal to the Capitoline Hill and ending with a large hemicycle. In the sumptuous Forum, the forty-two-metre-high Trajan Column towers over, a masterpiece that, like a book carved in marble, celebrates the victory in the Dacian Wars. Set on a high pedestal that once contained the golden urn with the emperor’s ashes, hollow inside, the historiated column is an all-Roman invention that documents the highlights of the Dacian war with a frieze that was once multicoloured. The work of the so-called Master of Trajan, the relief winds around the column for two-hundred metres, narrating with inexhaustible creativity the exhortations of the emperor to the troops, the 24 crossing of rivers and forests, the defeats, but also the victories, of the proud Dacian enemies. There the high glory of the Roman Prince was chronicled, writes Dante in Purgatorio** and, like the column, the Triumphal arc too, under which the emperor paraded troops and loot, is a monument-symbol celebrating the conquering power of Rome. If the Arch of Titus (1st century A.D.), which Domitian erected in honour of his brother victorious in the war against the Jews, is the oldest of the Forum, the most lavish is the Arch of Septimius Severus (3rd century A.D.), testimony of the campaign against the Parthians. Consisting of three piers, twenty-metres tall and with an attic embellished by a bronze quadriga (since lost), the Arch is decorated with four columns on each facade and with friezes of battles, images of river deities and allegories. In the century of the Enlightenment, illustrious travellers on the Grand Tour, faced with the solemnity of the ruins of the For a, rightly proclaimed: more fascinating than Beauty is Beauty’s ruin! * From the 8th century, the Temple became the Church of St. Lorenzo in Miranda ** Translation by Henry Wadsworth Longfellow, 1867

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Via Francesco Crispi, set per Ladri di Biciclette | Via Francesco Crispi, set for Bicycle Thieves

I LUOGHI DEL CINEMA Rome’s Famous Film Locations

26 trade, parchi e residenze d’epoca a Roma dove sono stati ambientati famosi film della storia | Streets, parks and historic buildings in Rome which have been settings for famous films from the history of cinema.

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1 • Ladri di biciclette | Bicycle Thieves 1948 by Vittorio De Sica. Il furto della bicicletta è stato ambientato in Via Francesco Crispi 18. Altre scene del film sono state girate tra la periferia romana, il centro storico e Trastevere. | The bicycle theft was set at n.18. Via Francesco Crispi. Other scenes from the film were shot between the Roman suburbs, the old town and Trastevere.

2 • Il talento di Mr. Ripley | The Talented Mr. Ripley 1999 by Anthony Minghella. I due protagonisti hanno un appuntamento a piazza Navona, davanti alla Fontana dei Quattro Fiumi. La visita della città continua con il Campidoglio, i Musei Capitolini, i Fori Imperiali, il St. Regis Hotel, Palazzo Costaguti e altro. | The two protagonists meet up in Piazza Navona, in front of the Fountain of the Four Rivers. The city visit continues with the Capitol, the Capitoline Museums, the Imperial Fora, the St. Regis Hotel, Palazzo Costaguti and more.

LA PASSEGGIATA | FORO ROMANO SEGUE DA PAGINA 28

tenta ad allattare i gemelli Romolo e Remo, che furono aggiunti nel ’400 dal fiorentino Antonio del Pollaiolo; allorché la scultura da simbolo di giustizia divenne l’immagine stessa di Roma. Scendiamo lungo la via che parte a sinistra del Palazzo Senatorio, per ammirare dalle Scale Gemonie il panorama sul Foro Romano (PHOTO 6 PAG 16-17, PHOTO 7 PAG 17, PHOTO 8-9 PAG 18-19) e sul Colle Palatino (PHOTO 37 PAG 4041, PHOTO 39 PAG 42). Su queste scale il cuore della 28

3 • To Rome with Love 2012 by Woody Allen. È Villa Borghese il giardino dove Jesse Eisenberg e Ellen Page si incontrano, ma le location in città sono molte con inclusione della Cordonata Capitolina, il ristorante Sabatini a Trastevere, la Villa dei Quintili, il Teatro Argentina, il cinema Farnese. | Villa Borghese is the garden where Jesse Eisenberg and Ellen Page meet, but there are many locations shot in the city including the Cordonata Capitolina, the Sabatini restaurant in Trastevere, the Villa dei Quintili, the Argentina Theatre, the Farnese cinema.

4 • Vacanze Romane | Roman Holiday 1953 by William Wyler. A piazza di Spagna, sulla scalinata di Trinità dei Monti, avviene l’incontro tra i protagonisti Audrey Hepburn e Gregory Peck. Decine le ambientazioni memorabili tra le quali via Margutta, la Bocca della Verità e Palazzo Colonna. | In Piazza di Spagna, the Spanish Steps provide the backdrop to the meeting between the protagonists Audrey Hepburn and Gregory Peck. There are dozens of memorable settings including Via Margutta, the Mouth of Truth and Palazzo Colonna.

5 • La dolce vita 1960 by Federico Fellini. In un bagno notturno nella Fontana di Trevi, Anita Ekberg chiama Marcello Mastroianni per la scena con uno dei baci più famosi della storia. Altre scene sono state girate all’hotel Westin Excelsior in via Vittorio Veneto e al Palazzo dei Congressi all’EUR. | During a nocturnal dip in the Trevi Fountain, Anita Ekberg calls Marcello Mastroianni in the scene with one of the most famous kisses in history. Other scenes were filmed at the Westin Excelsior hotel in Via Vittorio Veneto and at the Palazzo dei Congressi at EUR.

6 • Un americano a Roma | An American in Rome 1954 by Steno. Alberto Sordi, suggestionato da un film americano, sale sul Colosseo e minaccia di uccidersi se non gli viene garantito che può raggiungere l'America. Altre scene al cinema Eden in piazza Cola di Rienzo. | Alberto Sordi, inspired by an American film, climbs the Colosseum and threatens to kill himself if he is not ensured that he can go to America. Other scenes were shot at the Eden cinema in Piazza Cola di Rienzo.

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THE WALK | ROMAN FORUM CONTINUED FROM PAGE 29

1348, at the dawn of the Black Plague, inaugurated the staircase leading up to the church. A smaller effort, on the other hand, will be required of those who intend to delve into the Renaissance aspect of Rome, by walking along the low stone walls that lead to Piazza del Campidoglio (PHOTO 13 PAGE 22-23, PHOTO 28 PAGE 34-35, PHOTO 29 PAGE 35). At the end of the climb, the Dioscuri, Castor and Pollux, again await us: they were celebrated by the ancients not only as mythical knights who came to the rescue of the Roman army, but also as Gods Protectors of Memory. The Campidoglio (Capitol) is indeed a special site; a founding place, preserving the city's symbols and values.

Here, Michelangelo Buonarroti, serving Pope Paul III Farnese, transformed the medieval space into an extraordinary modern square: at its centre, the Palazzo Senatorio (PHOTO 29 PAGE 35) is contained within a trapezoidal perspective, framed on the right by Palazzo dei Conservatori and on the left by Palazzo Nuovo. The two buildings were built after Michelangelo's death, in 1568 and 1655 respectively, and are now both home to the Capitoline Museums (PHOTO 30 PAGE 36). In addition to the elegant geometric motif of the square, Michelangelo also conceived the base of the statue of Marcus Aurelius, the sole equestrian portrait in bronze from antiquity to have survived intact. If we look out at the entrance of Palazzo Nuovo, we can see the Marforio, a river divinity lying lazily on the edge of a large pool. It comes, as the name implies, from the forum of Augustus

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Photo 30 (PAGE 36) Un tempo era alla Basilica di Massenzio, nel Foro romano, la statua colossale di Costantino (con un piede lungo 2 metri), ora esposta ai musei Capitolini. nce housed in the Basilica of Maxentius, in the Roman Forum, the colossal statue of Constantine (its foot measuring 2 metres in length), is now on display at the Capitoline Museums.

Sandro Lombardo Photo 31 (PAGE 36-37) Carcere Mamertino: l’antica prigione dei santi apostoli Pietro e Paolo, al di sotto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami.

L’elemento umano arricchisce questa composizione dando vita alla fotografia e restituendo una visione più realistica delle proporzioni. La lunghezza focale dello scatto è 28 mm. amertine Prison: the ancient prison of the holy apostles Peter and Paul, below the church of San Giuseppe dei Falegnami.

The human element enriches this composition, breathing life into the photograph and resulting in a more realistic view of the proportions. The focal length of the shot is 28mm.

Federico Porta Photo 32 (PAGE 36-37) Ci troviamo precisamente, all’entrata del Foro

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Statua di Costantino ai Musei Capitolini | Statue of Constantine at the Capitoline Museums

LA PASSEGGIATA | FORO ROMANO

FORO ROMANO | ROMAN FORUM

ANEDDOTI E LEGGENDE Anecdotes and Legends

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Storie, personaggi, miti, vizi e virtù della Città eterna | Stories, characters, myths, vices and virtues of the Eternal City.

by Sandro Lombardo ov’è la più antica iscrizione in lingua latina (VI secolo a.C.) esistente? È incisa su di un cippo nell’Lapis niger, sito Darcheologico nel Foro romano. E quale era il centro nevralgico della civiltà romana se non il Forum Romanum. Bonificando la cloaca maxima (una ex valle paludosa) gli antichi romani crearono l’ombelico del mondo, alle falde del Palatino e del Campidoglio, nel centro di Roma, nel centro dell’Impero! Proprio nei pressi dell’arco di Settimio Severo ancora oggi esiste una base circolare che segnava l’umbelicus Urbis. E poco lontano il miliarum aureum, una colonna da cui partivano tutte le strade consolari. Ed è sempre qui nel Forum che c’è un’ara dedicata da Ottaviano al mito di Giulio Cesare, dove questi fu cremato, poco lontano dalla sua casa (Domus publica) dove visse l’ultima parte della sua vita. Anche quel che resta della basilica di Massenzio è nel Foro romano. Nella sua abside fu innalzata la statua di Costantino, di cui la sola testa (esposta ai musei Capitolini) è alta 2,60 metri ed il piede 2 metri. L’imponenza, le sue dimensioni e la sua postura volevano rappresentare il dominio divino sulla terra e il rapporto con il sovrannaturale dell’imperatore, il cui governo era ispirato dalle divinità.

Roma Antica è davanti a noi. Il Foro Romano, dove la Dea fortuna ha intrecciato per secoli trionfo e disgrazia, condizionando i destini umani. Sulla sinistra la facciata della Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, sotto la quale si trovano i resti del famoso Carcere Mamertino (PHOTO 31 PAG 3637). Di fronte a noi, vicinissimi, i rilievi dell’ Arco trionfale eretto dal Senato all’imperatore Settimio Severo (PHOTO 9 PAG 18-19, PHOTO 24 PAG 32, PHOTO 25 PAG 33) e SEGUE A PAGINA 40

here is the oldest existing inscription in Latin (6th century BC)?

It is engraved on a memorial stone in the Lapis Niger, an W archaeological site in the Roman Forum. And if there was ever a hub

of Roman civilization, it was precisely to be found in the Forum Romanum. By draining the Cloaca Maxima (a former marshy valley), the ancient Romans created the navel of the world, at the foot of the Palatine and the Capitol hills, in the centre of Rome, at the core of the Empire! Still today, right beside the arch of Septimius Severus, there is a circular base marking the Umbelicus Urbis. And nearby stands the Miliarum Aureum, a column from which all the consular roads departed. Moreover, it is right here in the Forum where you will find the altar that Octavian dedicated to the myth of Julius Caesar, where the latter was cremated, not far from his house (Domus Publica) where he had lived out the last part of his life. What remains of the Basilica of Maxentius is in the Roman Forum, too. In its apse the statue of Constantine was erected, of which the head alone (exhibited in the Capitoline museums) is 2.6 metres tall, the foot measuring 2 metres.

The grandeur, size and posture were intended to represent the dominion of the divine on earth and the relationship with the supernatural of the Emperor, whose rule was inspired by the gods.

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THE WALK | ROMAN FORUM consecrated to the god Mars. A little further on, atop a column, is the Capitoline Wolf (PHOTO 27 PAGE 34). An aggressive beast but also a tender nurse, symbol of a still archaic and rural community, the Lupa (She-wolf) is a bronze statue of uncertain date, which was donated to the Roman people by Pope Sixtus IV. As tradition dictates, the She-wolf is intent on breastfeeding the twins Romulus and Remus, whose figures were added in the 15th century by Antonio del Pollaiolo of Florence: that is when the sculpture went from being a symbol of justice to representing the very image of Rome. Now, let us walk down the street that starts to the left of Palazzo Senatorio, in order to admire the view of the Roman Forum (PHOTO 6 PAGE 16-17, PHOTO 7 PAGE 17, PHOTO 8-9 PAGE 18-19) and the Palatine Hill (PHOTO 37 PAGE 40-41, PHOTO 39 PAGE 42) from the Gemonian Stairs. As we stand on these stairs, the heart of Ancient Rome lies before us: the Roman Forum, where for centuries the Goddess of Fortune intertwined triumph and disgrace, conditioning human destinies. On the left, is the facade of the Church of San Giuseppe dei Falegnami, and under the church are the remains of the famous Mamertine Prison (PHOTO 31 PAGE 36-37). In front of us, very close, we can see the reliefs of the Triumphal Arch erected by the Senate in honour of Emperor Septimius Severus (PHOTO 9 PAGE 18-19, PHOTO 24 PAGE 32, PHOTO 25 PAGE 33) and his sons, Caracalla and Geta, in approximately 206 AD. Nearby, the rocky wall known as the Rupe Tarpea, today clearly visible from Piazza della CONTINUED ON PAGE 41

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Romano. Il punto di fuga di questo scatto fotografico è proprio il Colosseo.

La modella Olga ci invita con lo sguardo a fare un volo verso l’orizzonte, sorvolando i resti di quegli edifici e monumenti che hanno rappresentato il centro politico, giuridico, religioso ed economico della città. Obiettivo grandangolare con lunghezza focale 14mm. e find ourselves in the Archaeological Park of the Colosseum, more precisely, at the entrance of the Roman Forum. The vanishing point of this shot is the Colosseum itself. The model, Olga, invites us with her gaze to fly up to the horizon, flying over the remains of those buildings and monuments that represented the political, legal, religious and economic centres of the city. Wide-angle lens with 14mm focal length.

Floriana Cason Photo 33 (PAGE 38) Floriana Cason, art director della rivista, nel cuore del Foro romano alla ricerca di una nuova e originale inquadratura, con la quale raccontare una veduta dipinta nella storia e fotografata, milioni di volte. loriana Cason, art director of the journal, in the heart of the Roman Forum in search of a new and original frame, to portray a view that is painted in history, and has

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LA PASSEGGIATA | FORO ROMANO

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been photographed millions of times.

Gabriel Rifilato Photo 34 (PAGE 38-39) Percorrendo la Sacra via Summa decidiamo di fare una piccola sosta, proprio davanti al tempio del Divo Romolo dove la porta bronzea è originale. Olga la modella, ci invita con lo sguardo ad incamminarci verso il prossimo sito: il tempio di Antonino e Faustina che possiamo intravedere dopo il cespuglio.

Questo scatto è stato effettuato con un obiettivo grandangolare e una lunghezza focale di 12mm. long the Sacra Via Summa we decide to take a short break, right in front of the temple of Divo Romulus and its original bronze door. Olga, the model, invites us with her gaze to walk towards the next site: the temple of Antoninus and Faustina that we can glimpse beyond the bush. This shot was taken with a wideangle lens and a 12mm focal length.

Floriana Cason Photo 35 (PAGE 40) L’area archeologica delle Domus Romane, nel sottosuolo di Palazzo Valentini (via Foro Traiano), nella ricostruzione virtuale curata da Piero Angela con effetti grafici e filmati. he archaeological area of the Roman Domus, in the subsoil beneath Palazzo Valentini (via Foro Traiano), in the virtual reconstruction curated by Piero Angela with graphic effects and

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THE WALK | ROMAN FORUM

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LA PASSEGGIATA | FORO ROMANO

R O M A S OT T E R R A N E A | U N D E R G R O U N D R O M E

LE DOMUS ROMANE DI PALAZZO VALENTINI

Palazzo Valentini, Domus Romane

The Roman Domus of Palazzo Valentini

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Tratto da Alla scoperta di Roma Sotterranea | From Discovering Underground Rome | Newton Compton Editori

by Leonella De Santis

alazzo Valentini, alle spalle del Foro di Traiano, fa da lussuoso Pverecoperchio di ricchi edifici antichi. Sotto di lui si nascondono e proprie meraviglie della Roma sotterranea, soprattutto

dopo la ricostruzione virtuale degli ambienti che ha trasformato il sito archeologico in uno dei più spettacolari della Capitale. Vi si accede dal cortile del palazzo stesso. Lì sotto, camminando avvolti dalla penombra, sospesi su passerelle sopraelevate e pavimenti in cristallo ci si immerge nella vita vissuta di chi abitò tra quelle mura: nella domus dei marmi cui appartenne anche un piccolo complesso termale a carattere privato, o in quella dei mosaici, databili tra il II e il IV secolo d.C. Dopo gli ultimi scavi i sotterranei hanno rivelato anche l’esistenza di un grandioso edificio messo in relazione con il Tempio di Traiano e Plotina, un monumento maestoso che l’imperatore Traiano fece costruire tra il 125 e il 138, dedicandolo ai suoi genitori adottivi divinizzati. Una delle sue colonne in granito grigio, con un fusto del diametro di circa due metri, è visibile ai piedi della Colonna Traiana insieme con uno dei capitelli.

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ai suoi figli, Caracalla e Geta, attorno al 206 d.C. E nelle vicinanze la parete rocciosa detta Rupe Tarpea, oggi ben visibile da Piazza della Consolazione, ci ricorda la terribile punizione inflitta dagli antichi ai condannati a morte per tradimento. Passato e futuro scorrono in ogni singola pietra del Foro, fino a fondersi e compenetrarsi; la facciata posteriore del Palazzo Senatorio, ancora oggi sede dell’amministrazione cittadina, si regge sulle arcate dell’antico Tabu37

ight behind Trajan’s Forum, Palazzo Valentini is as a luxurious Rtruecovering for ornate ancient buildings. Beneath the palazzo, lie wonders of underground Rome. This is even more true after a

virtual reconstruction of the area has made the archaeological site one of the most spectacular of the Capital. Access is from the courtyard of the palazzo itself. Underneath the palazzo, walking through the shadows, suspended on raised walkways and glass pavements, one may immerge oneself in the lives of the former inhabitants. The marble domus includes a small private spa complex, while the mosaics domus dates back to between the 2nd and 4th centuries AD. Following recent excavations, the underground passages have also revealed a majestic building that Emperor Trajan had built between 125 and 138 AD. This grandiose building has been linked to the Temple of Trajan and Plotina, which was dedicated to divinized versions of Trajan’s adoptive parents. One of the columns, in grey granite, with a shaft measuring around two metres, is visible at the foot of the Trajan Column, together with one of the capitals.

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THE WALK | ROMAN FORUM CONTINUED FROM PAGE 37

Consolazione, reminds us of the terrible punishment inflicted by the ancients on those sentenced to death for treason. Past and future flow in every single stone of the Forum, merging and interpenetrating: the rear facade of Palazzo Senatorio, seat of the city's administration to this day, stands on the arches of the ancient Tabularium, a records office erected in the age of Sulla, during the 1st century BC. Entering the Roman Forum (PHOTO 33-34 PAGE 38-39, PHOTO 38 PAGE 40-41, PHOTO 40 PAGE 42-43), we wander among famous monuments rich in history: by observing the crosses on top of the pagan temples, we can imagine the perseverance of the monks who settled in this place during the Middle Ages when, in a state of total decline, it was known as the "Campo Vaccino" (cow field). Along the Via Sacra (PHOTO 32 PAGE 36-37), the portico of the Basilica Giulia (PHOTO 15 PAGE 24-25) once opened, a civil building with court functions built by Julius Caesar around 54 BC. Upon reaching the entrance of this grandiose arcaded structure, we can see the names of famous Greek authors engraved in the stone: Polykleitos and Timarchus, who had contributed to its rich sculptural decoration, now irretrievably lost. To better enjoy the charm of these marbles and these walls, let us now go up to the Palatine Hill, where the Palatium once stood: a complex of imperial buildings progressively enlarged and magnified by each emperor, starting with Octavian Augustus. The ascent to the terrace of the Domus Tiberiana, today a must for millions

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FACTORY PhotoTips

videos.

Gabriel Rifilato Photo 36 (PAGE 40) La basilica di Massenzio, più propriamente di Costantino, è l'ultima e la più grande basilica civile del centro monumentale di Roma, posta anticamente sul colle della Velia, che raccordava il Palatino con l’Equilino. Suggestiva una Basilica a cielo aperto.

Questa foto è stata realizzata con un obiettivo grandangolare. he Basilica of Maxentius, or rather, of Constantine, is the last and largest civil basilica in the monumental centre of Rome, located in ancient times on the Hill of Velia, which connected the Palatine Hill with the Esquiline Hill. The open-air Basilica is atmospheric. This photo was taken with a wideangle lens.

Floriana Cason Photo 37 (PAGE 40-41) Sul colle Palatino, la terrazza panoramica delle Uccelliere Farnesiane. Sul retro gli Horti Farnesiani e il giardino segreto: uno dei luoghi simbolici della Roma rinascimentale e barocca. n the Palatine Hill, the panoramic terrace of the Farnesian Birdhouses. At the back the Farnesian Horti (vegetable gardens) and the secret garden: one of the symbolic places of Renaissance

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FACTORY PhotoTips

and Baroque Rome.

Gabriel Rifilato Photo 38 (PAGE 41) Passeggiando nel parco archeologico, si rimane incantati dall’armonica incastonatura del tempio di Antonino e Faustina con la chiesa di San Lorenzo di Miranda. La scalinata che la nostra modella vuole intraprendere sembra portarci alle porte del cielo, questo effetto si ottiene rimanendo un pò più in basso nei confronti del soggetto che si ha davanti e utilizzando un obiettivo grandangolare con lunghezza focale a 12mm. alking through the archaeological park, you are enchanted by the harmonious setting of the temple of Antonino and Faustina with the church of San Lorenzo di Miranda.

The staircase that our model wishes to climb seems to take us to the gates of the sky, this effect

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LA PASSEGGIATA | FORO ROMANO larium, l’archivio delle leggi eretto in età sillana, nel I secolo a.C. Entrando nel Foro Romano (PHOTO 33-34 PAG 38-39, PHOTO 38 PAG 40-41, PHOTO 40 PAG 42-43) ci aggiriamo tra monumenti celebri e ricchi di storia; guardando le croci sulla cima dei templi pagani, immaginiamo la perseveranza dei monaci che si installarono in questo luogo nel Medioevo quando, in stato di totale decadenza, esso fu chiamato “Campo Vaccino”.

Lungo la Via Sacra (PHOTO 32 PAG 36-37) si aprivano i portici della Basilica Giulia (PHOTO 15 PAG 24-25), edificio civile con funzione di tribunale voluto da Giulio Cesare attorno al 54 a.C. Giunti all’ingresso di questa grandiosa struttura porticata, leggiamo incisi nella pietra i nomi di celebri autori greci: Policleto e Timarco, che avevano contribuito alla sua ricca decorazione plastica, oggi irrimediabilmente perduta. Per meglio godere del fascino di questi marmi e di queste mura, saliamo adesso sul colle Palatino, dove anticamente sorgeva il palatium, ovvero quel complesso di edifici imperiali progressivamente ampliato e ingigantito da ogni imperatore, a partire da Ottaviano Augusto. L’ascesa alla terrazza della Domus Tiberiana, che oggi milioni di turisti da tutto il mondo si impongono anche sotto il sole più torrido, è uno sforzo che vale davvero la pena di fare: viste nel loro insieme, le rovine da lassù promaneranno una forza evocativa ancora maggiore. Ammireremo, ad esempio, le imponenti arcate che coprivano le aule della Basilica di Massenzio (PHOTO 36 PAG 40, PHOTO 37 PAG 40-41), nelle quali furono ritrovati i colossali ed enigmatici frammenti della Statua di Costantino il Grande (PHOTO 30 PAG 36). Nel mio lavoro di incisore, nel quale ho sempre tenuto a modello l’opera del grande Giovan Battista Piranesi, l’inventore dell’Antico che con le sue visionarie incisioni ha conferito alle rovine una straordinaria forza evocativa, io ho dedicato molte tavole al Foro Romano, immaginando come poteva apparire nel momento del suo massimo splendore. E questo lavoro mi ha stimolato ad estendere la ricerca, dedicando la mia ultima opera, rimasta

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incompiuta, proprio a questo tipo di complessi monumentali intitolata appunto I Principali Fori di Roma Antica.

La nostra passeggiata sta per concludersi, ci dirigiamo adesso verso l’uscita del Foro Romano, dalla parte opposta della valle, percorrendo l’ultimo tratto della Via Sacra e passando davanti all’ Arco di Tito. Giunti all’esterno, ritorniamo indietro su Via dei Fori Imperiali. Qui, sulla sinistra, dopo aver percorso un breve tratto, troviamo i preziosi resti del Foro della Pace, voluto dall’Imperatore Vespasiano tra il 71 e il 75 d.C., per celebrare la vittoria sul Regno di Gerusalemme.

Sulla parete di fondo di una delle aule, oggi perimetro della Basilica medioevale dei Santi Cosma e Damiano, scorgiamo ancora i buchi ai quali erano un tempo fissate le lastre di marmo che componevano la Forma Urbis: una gigantesca mappa di Roma (18x13 metri).

Gran parte della mappa è scomparsa, ne sopravvivono solo pochi frammenti sparsi in vari musei. Sono i pochi indizi della grandezza di una città che noi tutti non smetteremo mai di immaginare.

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THE WALK | ROMAN FORUM

is achieved by shooting from a slightly lower viewpoint towards the subject who is in front of us and by using a wide-angle lens with a 12mm focal length.

Floriana Cason Photo 39 (PAGE 42) Salendo verso il Palatino ci imbattiamo in un dettaglio scultoreo, quello che resta di una statua romana, un piede. E ci divertiamo a confrontarne le misure che ci possono essere tra l’uomo e le fattezze di come era stata pensata la scultura. Lo scatto è stato eseguito con un obiettivo grandangolare e con una lunghezza focale 20mm. limbing up towards the Palatine Hill, we come across a sculptural detail, the remains of a Roman statue, a foot. And it’s fun comparing the measurements between man and those with which the sculpture was conceived. The shot was performed with a wideangle lens and a 20mm focal length.

Floriana Cason Photo 40 (PAGE 42-43) La Casa delle Vestali con le statue allineate e una moderna sacerdotessa che legge l’iscrizione di Terentia Flavola, risalente al 200 dC. La scena rappresenta anche una prospettiva ardìta: sia per la “messa a fuoco” che per l’esposizione che vanno studiate con cura e attraverso vari tentativi. he House of Vestals with the statues lined up and a modern priestess reading the inscription of Terentia Flavola, dating back to AD 200. The scene also

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for tourists from all over the world, even under the most scorching of suns, is an effort really worth making: the ruins, seen as a whole from up there, emanate an even more evocative force. For example, we can admire the imposing arches that covered the naves of the Basilica of Maxentius (PHOTO 36 PAGE 40, PHOTO 37 PAGE 40-41), where the colossal and enigmatic fragments of the Statue of Constantine the Great (PHOTO 30 PAGE 36) were found. In my work as an engraver – for which my model has always been the work of the great Giovan Battista Piranesi, the inventor of the concept of the Antique who, with his visionary engravings, conferred on ancient ruins an extraordinary evocative force – I have dedicated many prints to the Roman Forum, imagining how it might have looked at the moment of its maximum splendour.

This work has encouraged me to extend my research, dedicating my latest, unfinished, work, to precisely this type of monumental complexes: it is entitled The Principal Forums

of Ancient Rome.

As our walk comes to an end, we now head towards the exit of the Roman Forum, on the opposite side of the valley, along the last stretch of the Via Sacra, past the facade of the Arch of Titus. Once outside, we turn back to Via dei Fori Imperiali. Here, after a short walk, on the left we find the precious remains of the Temple of Peace, built by Emperor Vespasian between 71 and 75 AD to celebrate his victory over the Kingdom of Jerusalem.

On the back wall of one of the naves, today the perimeter of the medieval Basilica of Saints Cosmas and Damian, we can still see the holes to which the marble slabs that made up the Forma Urbis were once fixed, a gigantic map of Rome measuring 18x13 metres. Much of the map has disappeared, only a few fragments remain scattered in various museums.

These are the few clues left to us regarding the greatness of a city that we will all never stop trying to imagine.

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Arco dei Pantani

Tempio di Vesta TEMPLE OF VESTA

ARCO DEI PANTANI

Casa delle Vestali

Tempio di Antonino e Faustina

San Lorenzo in Miranda al Foro Romano

TEMPLE OF ANTONINUS AND FAUSTINA

SAN LORENZO IN MIRANDA IN THE ROMAN FORUM

HOUSE OF THE VESTALS

Rome • Rom

Basilica dei Santi Cosma e Damiano Tempio del Div

BASILICA OF SANTI COSMA E DAMIANO

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TEMPLE OF DIVO R

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Roman Art & Crea

man Forum

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o Romolo

Portico Medioevale

rrea Vespasiani

ROMOLO

Basilica di Massenzio BASILICA OF MAXENTIUS

MEDIEVAL PORCH

HORREA VESPASIANI

nativeWalks Photo

Basilica di Santa Francesca Romana BASILICA OF SANTA FRANCESCA ROMANA

Colle Palatino PALATINE HILL

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represents a bold perspective: both for its focus and for its exposure, that must be taken with care and through various attempts.

Gabriel Rifilato Photo 41 (PAGE 43) Nella foto Gabriel Rifilato con la modella Olga Matsyna, intento a realizzare l’immagine che trovate qui sopra in grande. Un backstage realizzato nella casa delle vestali nel parco archeologico. Obiettivo posizionato in verticale e leggermente più in basso delle persone ritratte. n the photo, Gabriel Rifilato with model Olga Matsyna, intent on realising the enlarged image you find above. A backstage shot taken in the House of the Vestals in the archaeological park. The lens is positioned vertically and slightly lower than the people portrayed.

Floriana Cason Photo 42-43 (PAGE 46) Ancora lo staff della redazione di Roman Walks al lavoro, con le golf cart elettriche di My Best Tour, pronti per la Passeggiata con voi lettori. he editorial staff of Roman Walks at work, once again with the electric golf carts of My Best Tour, ready for the Walk with you, the readers.

Gabriel Rifilato

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LA PASSEGGIATA | FORO ROMANO

LA TUA PASSEGGIATA

FOTOGRAFICA Your Photo Walk

“L'artista non è un individuo speciale, ma ogni individuo è uno speciale genere di artista.

Se agisci da creativo, lo diventerai. Ciò che conta è che tu abbia la volontà.” (Michael Michalko).

“The artist, after all, is not a special person, every person is a special kind of artist.

If you act like an idea person, you will become one. It is the intention that counts.” (Michael Michalko).

by Ca’ Art Studio Image Factory

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timolati dalle parole di Michael Michalko (dal libro Pensiero creativo) e spinti in strada dal nostro progetto della Passeggiata esperienziale, non resta che andare nei luoghi raccontati in queste pagine e inventare “la vostra passeggiata” al Foro Romano. Modificate e arricchite, a piacimento il percorso proposto da Roman Walks, inserendo altre vedute dell’area del rione Campitelli e mandateci i vostri lavori. Le vostre foto verranno selezionate dalla redazione di Roman Walks e pubblicate sia nella sezione La tua Passeggiata fotografica del nostro sito internet ( WWW.ARTWALKSMAGAZINE.COM), che nelle nostre pagine di Facebook e Instagram.

La Passeggiata esperienziale d’arte e fotografia creativa al Foro Romano “dal vivo”, sarà effettuata con le “eco golf cart” di My Best Tour, in compagnia della nostra Image Factory e avrà luogo a Roma nelle seguenti date: • sabato 9 gennaio 2021 • sabato 13 febbraio 2021 L’appuntamento, per queste due giornate, è fissato alle ore 9, 30 all’interno della dimora storica Villa Spalletti Trivelli, via Piacenza 4 (Quirinale), Roma.

Le Passeggiate sono aperte a tutti i nostri lettori e ai loro accompagnatori, senza limitazioni.

Informazioni, modalità di partecipazione e iscrizioni alle Passeggiate sono disponibili fino al giorno precedente delle date indicate in alto, scrivendo all’indirizzo email: caartstudio.roma@gmail.com o telefonando al numero: +39.329.9534719.

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ow that you have been stimulated by the words of Michael Michalko (from the book Thinkertoys) and inspired to step into the streets by our experiential Walk project, all you have to do is go to the places you have read about and invent "your own” Roman Forum walk.

You can change and enrich the route proposed by Roman Walks as you wish, adding different places in the district of Campitelli and then

send us your work.

Your photos will be selected by the editors of Roman Walks and published both in the Your Photo Walk section on our website ( WWW.ARTWALKSMAGAZINE.COM), and on our Facebook and Instagram pages.

The “live” experiential art and creative photo walk to the Roman Forum, will be done with My Best Tour ’s “eco golf carts” in the company of our Image Factory, and will take place in Rome on the following dates: • Saturday January 9th 2021 • Saturday February 13th 2021 We will meet at 9.30 am inside the historic house Villa Spalletti Trivelli, via Piacenza 4 (Quirinale), Rome.

The Walks are open to all our readers and their campanions, without limitations.

For information about the Walks and how to partecipate, as well as registering, please write to the following email address: caartstudio.roma@gmail.com or call this number: +39.329.9534719. You can register to partecipate right up until the day before the dates indicated above.

EDITORIAL

NOTE Elena Prandelli Manager del GSavellieneral VOI Donna Camilla hotel. Laureata in

Sociologia del Turismo con un master in Management del Turismo, Elena Prandelli ha alle spalle una carriera ventennale in noti marchi dell’hotellerie nazionale e internazionale che l’hanno portata a perfezionarsi nei vari campi del mondo alberghiero, da quello operativo a quello commerciale gestendo noti alberghi a Roma, a Firenze, a Milano, a Como e a Madrid. Da 4 anni è il General Manager dell’hotel VOI Donna Camilla Savelli di Roma, uno degli alberghi di punta del gruppo VOI Hotels S.p.A. OI Donna Camilla VManager.

Savelli Hotel General Elena Prandelli

holds a degree in Sociology of Tourism and a Master in Tourism Management. Ms. Prandelli's career has spanned a period of over twenty years, working for well-known national and international hotel brands.

This has led her to become an expert in various fields of the hotel industry, including operational and commercial aspects, by managing well-known hotels in Rome, Florence, Milan, Como and Madrid.

For four years now, she has been the General Manager of the VOI Donna Camilla Savelli Hotel in Rome, a flagship hotel of the VOI Hotels S.p.A. Group.

WHERE & Why ALTRE PASSEGGIATE D’ARTE E FOTOGRAFIA CREATIVA | MORE CREATIVE ART & PHOTO WALKS

Dove e perché. Altre idee di ispirazione per passeggiate esperienziali d’arte e fotografia creativa, per mete di viaggio artistiche e culturali.

More inspirational ideas for creative art & experiential photo walks, for artistic and cultural travel destinations.

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hosted a congress on how to make a hotel “Covid Safe” OVID-19: LINEE GUIDA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE. Se following the hotel’s own example. The guarantor of ne è parlato a Merano, durante l’estate 2020, this knowledge is the General Manager Angelika al Villa Eden Park hotel, uno dei primi alSchmid, dedicated to making guests live this dream: berghi “Covid Safe” in Italia. Il luogo è Merano, fa“the real dream of pure beauty”. “To age well”, in good mosa per il suo clima mite, per il suo stile Art health, to reach physical and psychological wellNouveau e perché è stata la meta delle vacanze della being. celebre Principessa Sissi. A tanta unicità, si aggiunge Villa Eden Park hotel is a real stage set for luxury un paradiso di benessere: il Villa Eden Park hotel, 5 where catering is also an integral part of this dream stelle della famiglia Schmid, famiglia storica di MeLe mete di Dove e Perché with the “Mindful restaurant” managed by Philipp rano. Un albergo che ha al suo interno una Medical Spa dove la cura per la persona, il benessere e la lon- Where & Why destinations Hillebrand, a young and talented chef from Val d'Ultimo. Villa Eden Park ensures the excellence of its gevità sono al centro della filosofia della struttura. unique and state of the art treatments in full compliance with antiIl proposito di queste cure è quello di ritardare l’invecchiamento atCovid procedures. Before entering the hotel, each guest must go traverso un percorso anche nutrizionale gestito da esperti e da un through a disinfectant tunnel with vaporized citrate to protect guests medico. In stretta collaborazione con lo staff medico e i vari esperti whilst respecting the environment. The coronavirus test may also be del settore, Villa Eden Park hotel, ha ospitato un congresso mirato carried out on arrival, in the Medical Centre. Hotel employees are also a discutere le modalità per rendere un albergo “Covid Safe”, sulsubjected to the rapid immunological test weekly. The access of l’esempio delle linee guida adottate dall’albergo di Merano. Garante strangers to the hotel is prohibited. Even suppliers can only access it di questo sapere è la General Manager Angelika Schmid, dedita a by appointment and must follow the prevention protocol. Villa Eden far vivere questo sogno: “bellezza pura in un sogno vero”. “InvecPark hotel, where dreams become a magnificent reality. (E. P.) chiare bene”, in salute, per un benessere fisico e psicologico.Un vero e proprio palcoscenico di lusso dove anche la ristorazione è parte integrante di questo sogno con il “Mindful restaurant” dello Chef Philipp Hillebrand, giovane talentuoso della Val d’Ultimo. Il Villa Eden Park garantisce l’eccellenza dei suoi trattamenti unici e sempre all’avanguardia nel pieno rispetto delle procedure anti-Covid. Prima di entrare in hotel, ogni ospite deve passare attraverso un tunnel disinfettante a base di citrato vaporizzato per la salvaguardia delle persone e nel rispetto dell’ambiente. Il test per il coronavirus si può effettuare anche all’arrivo, nel Medical Center. Anche i collaboratori dell’hotel vengono sottoposti settimanalmente al test rapido immunologico. L’accesso a persone estranee in hotel è vietato. Persino i fornitori possono accedere solo previo appuntamento e devono seguire il protocollo di prevenzione. Villa Eden Park hotel, dove il sogno diventa una magnifica realtà. (E. P.)

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OVID-19: HEALTH AND SAFETY GUIDELINES. In Merano, during the summer of 2020, at the Villa Eden Park Hotel, one of the first “Covid Safe” hotels in Italy, health and safety guidelines were the topic of discussion. Merano is renowned for its mild climate, its Art Nouveau style and as the chosen holiday destination of the famous Princess Sissi. To all this unique ambience, we may add a wellness paradise, the Villa Eden Park 5-star hotel owned by the Schmid family, a historical family from Merano. The hotel, that has its own Medical Spa, places health and beauty, wellness and longevity at the heart of their philosophy. These treatments aim to delay the aging process through a programme which is also nutritional and is managed by experts and a doctor. In close collaboration with the medical staff and several experts in the sector, Villa Eden Park hotel

Ass. Dimore Storiche Tenuta di Fiorano Villa Spalletti Trivelli Palazzo Patrizi Montoro Villa Rossi Danielli Istituto Luce Cinecittà Cinecittà Shows Off NH Hotel Fori Imperiali Bulgari The Houses of Style Interview: Tullio Pelosi

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Photos by Gabriel Rifilato and Floriana Cason

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MORE L WALKS Lazio

Photo 1 Il presidente dell’ADSI Filippo Lancellotti tra i busti monumentali del suo Palazzo Lancellotti a piazza Navona. he president of the ADSI, Filippo Lancellotti, among the monumental busts in his Palazzo Lancellotti in Piazza Navona.

Photo 2-3-4 Ferdinando Del Drago nella sua dimora storica di Bolsena, dove mostra, tra le altre attrazioni, il dipinto di Margherita d’Austria. erdinando Del Drago in his historic Palazzo in Bolsena, where he exhibits, among other attractions, the painting of Margaret of Austria.

Photo 5 Claudia Ruspoli, discendente del nobile casato, nello storico Castello di Vignanello, vicino Viterbo. La principessa mostra i suoi ritratti di famiglia. laudia Ruspoli, descendant of the noble House, in the historic Castle of Vignanello, near Viterbo. The princess shows her family portraits.

Photo 6 Donna Camilla Borghese mostra un’epigrafe nella sua dimora storica Villa Bell’Aspetto a Nettuno. onna Camilla Borghese shows an epigraph in her historic villa, Villa Bell'Aspetto in Nettuno.

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ADSI Associazione Dimore Storiche Italiane (Lazio) via Cavour 256 | 00184 Roma | +39.06.68300327 PRESIDENTE: Giacomo di Thiene PRESIDENTE SEZIONE LAZIO: Filippo Massimo Lancellotti info@adsi.it www.associazionedimorestoricheitaliane.it www.retedimorestorichelazio.it

DOVE E PERCHÉ | DIMORE STORICHE

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he historic residences promoted by ADSI represent an Italian e dimore storiche raccolte dall’ ADSI rappresentano un patrihistorical and monumental real estate heritage of great charm monio immobiliare storico monumentale italiano di grandisand appeal: period residences, residences de charme, ancient simo fascino e richiamo: residenze d’epoca, dimore di charme, villas, palazzos and historic houses, castles, farmhouses, gardens. antiche ville, palazzi e case storiche, castelli, cascine, giardini. Il The itinerary created by the Association of Italian Historical percorso fatto dall’ Associazione Dimore Storiche Italiane Residences by aggregating these places “of excellence” since 1977 nell’aggregare questi luoghi “d’eccellenza”, a partire dal 1977 (anno della fondazione), ci viene raccon- (the year of its foundation), is told to us by the president of ADSI Lazio, Filippo Massimo tato dal Lancellotti who we met in presihis sixteenth-century dente Palazzo Lancellotti (formerly dell’ ADSI De Torres) in Piazza Navona.

Lazio, FiWe ask Lancellotti what the lippo MasAssociation feels it has done s i m o LAZIO Lancellotti con il to change the public’s perception of these places quale conversiamo a piazza considered, perhaps a little Navona, nel suo Palazzo Lanwrongly, only for the elite cellotti (già De Torres), del few.

XVI secolo. A Lancellotti The founding members of chiediamo anche cosa sente ADSI intended to represent di aver fatto l’Associazione private owners of historical per modificare quella percebuildings who encounter zione che il pubblico ha di very particular problems questi luoghi considerati, and difficulties in their forse un po’ a torto, d’élite. management. Dwellings I soci fondatori di ADSI intethat are often found sero dare rappresentanza ai outside large cities, in proprietari privati di beni stoplaces where it is not easy rici che incontrano problemi e to earn a living from the difficoltà molto particolari asset itself. In addition, nella gestione delle proprie 1 these are listed buildings, dimore. Dimore che spesso si trovano fuori dalle grandi F I L I P P O M A S S I M O L A N C E L LO T T I R A C C O N TA i.e. subject to constraints imposed a the città, in luoghi dove non è faSuperintendences, which cile ricavare un reddito dal authorize and supervise bene stesso. Inoltre si tratta maintenance work. Since its di beni vincolati, sottoposti creation, ADSI has been cioè a vincolo da parte delle active in the following Soprintendenze, le quali auareas: torizzano e supervisionano i - achieving recognition by lavori di manutenzione. L’ public institutions of the ADSI, sin dalla sua creazione, historical, cultural, è stata efficace nelle seguenti architectural value of the direzioni: dwellings, of their value in - Riconoscimento da parte protecting the environment delle istituzioni del valore and economic value. This storico, culturale, architettorecognition is never nico delle Dimore, della loro achieved indefinitely and difesa dell’ambiente e del vamust be sought lore economico. Si tratta di ricontinuously as the conoscimenti che non sono economic and political mai scontati e vanno reiterati situation changes. con il mutare della situazione - Obtaining, in view of the economica e politica.

L’ADSI è l’associazione che raccoglie residenze constraints and the burden - Ottenimento, a fronte del vincolo e dell’onere dato dalla d’epoca, dimore di charme, antiche ville, palazzi e of maintenance, financial aid for extraordinary manutenzione, di aiuti per la case storiche, castelli, cascine, giardini. maintenance. manutenzione straordinaria.

- Apertura al pubblico e dif- Historic Dwellings of Lazio. ADSI is an association of period - Public access to the dwellings and promoting fusione della conoscenza e residences, residences de charme, ancient villas, historic awareness of their existence del valore delle dimore come palazzos and houses, castles, farmhouses, gardens. and value as a testimony to testimonianza della nostra our culture. cultura.

by Floriana Cason Palladian Villas of the Ville Palladiane del Veneto e Veneto and the Castles of Castelli della Sicilia, Borghi toscani e Masserie fortificate in Puglia. Nel Lazio, chiediamo al pre- Sicily, Tuscan villages and fortified farms in Puglia. In Lazio - we ask President Lancellotti - what features the historic houses have sidente Lancellotti, quali sono le caratteristiche che assumono le and which areas they are mainly located? dimore storiche e in quali aree si trovano prevalentemente?

I have been president of ADSI Lazio for two years, Lancellotti Sono presidente di ADSI Lazio da due anni, risponde Lancellotti, e replies, and I continue to discover new homes, new villas, new continuo a scoprire nuove dimore, nuove ville, nuovi castelli, nuovi castles, new gardens! Lazio has a characteristic that perhaps giardini! Il Lazio ha una caratteristica che forse lo distingue da altre

DIMORE STORICHE DEL

LAZIO

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WHERE AND WHY | HISTORIC HOUSES Regioni: la forza di attrazione della Capitale. Che talvolta mette in ombra le bellezze circostanti. Ovviamente ci sono dimore storiche in tutte le province del Lazio. Penso alle splendide ville tuscolane con i loro bellissimi giardini, e a quelle farnesiane, severe e grandiose; ai castelli che si stendono dall’interno del territorio fin lungo la costa; alle ville viterbesi coi loro giardini storici; ai palazzi di Viterbo e di Rieti.

Passione dei proprietari, desiderio di condividere la storia dei luoghi di origine e le tradizioni delle famiglie, tanto impegno nella gestione e nella manutenzione di queste strutture storiche che però, alla fine, sembrano ripagare raramente la devozione e gli investimenti che hanno richiesto…

Palazzi siti a Roma, Firenze o Venezia si trovano in città economicamente ricche e dinamiche, ma sono una esigua minoranza. La stragrande maggioranza delle dimore si trova in piccole città, in borghi o in aperta campagna. Realizzare reddito da queste proprietà è estremamente difficile.

La nostra rivista è rimasta affascinata dalla rete di dimore storiche italiane e dalla loro vocazione che, analogamente al nostro trimestrale, risiede nel viaggio esperienziale, nella scoperta dei luoghi della storia e del Grand Tour. Nell’ottobre 2020, all’hotel Donna Camilla Savelli di Trastevere, le dimore storiche del Lazio si sono ritrovate a brindare alla nuova partnership con la nostra rivista la quale, da questo numero, racconta le storie delle famiglie proprietarie: l’arte, la natura, le tradizioni, l’artigianato, l’enogastronomia di luoghi di grandissimo fascino e al tempo 6 stesso scarsamente conosciuti.

ADSI da sempre, conclude Filippo Massimo Lancellotti, con manifestazioni annuali in tutta Italia, promuove l’avvicinamento del pubblico al patrimonio storico, artistico, architettonico delle dimore. L’interesse crescente del pubblico è riflesso anche nella stampa come Roman Walks che condivide con ADSI percorsi comuni, nella diversità dei ruoli.

distinguishes it from other Regions: the attraction of the Capital. This sometimes overshadows the surrounding beauties. Of course, there are historic houses in all the provinces of Lazio. I am thinking of the wonderful Tuscolane villas with their beautiful gardens, and the Farnesian ones, severe and grandiose; to the castles that stretch from the inside of the territory all the way along the coast; to the villas of Viterbo with their historic gardens; to the palazzos of Viterbo and Rieti.

The passion of the owners, their desire to share the history of their places of origin and the traditions of their families, all their commitment to managing and maintaining these historic structures, however, rarely seem to be repaid given the devotion and investments that are required...

The palazzos located in Rome, Florence or Venice are located in economically rich and dynamic cities, but they are only a small minority. The vast majority of dwellings are located in small towns, villages or in open countryside. Making a living from these properties is extremely difficult.

We are extremely fascinated by this network of Italian historical houses and their vocation that, just like our quarterly, promotes the experiential journey and the discovery of historical places and those of the Grand Tour.

In October 2020, at the Donna Camilla Savelli hotel in Trastevere, the historic dwellings of Lazio found themselves toasting the new partnership with our journal which, from this issue, tells the stories of the owner families: the art, nature, traditions, crafts, food and wine of little known places of great charm.

ADSI, concludes Filippo Massimo Lancellotti, has always promoted the public’s rapprochement with the historical, artistic and architectural heritage of the dwellings with annual events throughout Italy. The growing interest of the public is also reflected in the press like in Roman Walks which, albeit with different roles, shares a common outlook with ADSI.

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Photo 7 Nell’area dell’Appia Antica c’è la storica Tenuta di Fiorano, membro dell’ADSI, con il blasonato vigneto di famiglia. n the Appia Antica area lies the historic Fiorano Estate, a member of ADSI, with the renowned family vineyard.

Photo 8 Il Principe Alessandro Jacopo Boncompagni Ludovisi all’ingresso della sua Tenuta in via di Fioranello, vicino Roma. rince Alessandro Jacopo Boncompagni Ludovisi at the entrance of his Estate in via di Fioranello, near Rome.

Photo 9 Il principe Boncompagni Ludovisi con la moglie Maria Carolina, all’ingresso della loro dimora storica, membro dell’ADSI, che comprende un vigneto, un uliveto e altra coltivazione biologica. rince Boncompagni Ludovisi with his wife Maria Carolina, at the entrance to their historic home, member of ASDI, which includes a vineyard, olive grove and other organic crops.

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member of ADSI, the Fiorano Estate is located in the a Tenuta di Fiorano, membro dell’ ADSI, si estende vicinity of the Appian Way Regional Park: a two-hundred nelle vicinanze del Parco dell’Appia Antica: un podere di hectare farm on volcanic terrain, overlooking the Alban 200 ettari, su un terreno vulcanico, con vista sui Colli AlHills and Monte Cavo, with 12 hectares devoted to vineyards. bani e sul Monte Cavo. 12 gli ettari destinati a vigneto.

La storia della tenuta inizia nella prima metà del Nove- The estate's history begins in the first half of the twentieth cento. Poi, nel 1946, il Principe di Venosa Alberico century. Later, in 1946, Alberico Prince of Venosa receives the riceve la proprietà agricola di Fiorano. Con la agricultural property of Fiorano. Upon his death in 2005, Alessandrojacopo sua scomBoncompagni Ludovisi parsa, nel inherits the family 2005, vineyard. We meet Prince AlessanAlessandrojacopo drojacopo Boncompagni Ludovisi at BoncompaRome gni Ludovisi his Fiorano Estate, in Via del Fioranello, where he eredita il vigneto di famioversees the production of glia. Incontriamo il Prinworld famous wines. We cipe Alessandrojacopo ask the Prince to tell us the Boncompagni Ludovisi history of his brand, a nella sua Tenuta di Fiobrand which has become a rano, in via del Fioranello, point of reference dove produce vini famosi in throughout central Italy. tutto il mondo. Chiediamo The estate historically al Principe di raccontarci la belongs to my family. I storia del suo marchio, diwas still a student when I ventato punto di riferibegan to take an interest mento del centro Italia. in agriculture and, in La Tenuta appartiene storiparticular, in viticulture, camente alla mia famiglia. by following the Ero ancora studente quando teachings of my cousin iniziai ad interessarmi di 8 Prince Alberico and of my agricoltura ed in particolare di viticoltura, seguendo gli ALESSANDROJACOPO BONCOMPAGNI LUDOVISI RACCONTA father Prince Paolo Francesco Boncompagni insegnamenti di mio cugino Ludovisi. il Principe Alberico e di mio Upon their passing, I put padre il Principe Paolo into practice the advice Francesco Boncompagni and suggestions I had Ludovisi. received, and also tried to Alla loro scomparsa ho follow their wishes, which messo in pratica i consigli e consisted in the continued i suggerimenti ricevuti, cerrespect of the cando di dar seguito anche environment and of our ai loro desideri che erano di traditions. mantenere rispetto verso An organic management, l’ambiente e le tradizioni. carried out with extreme Una conduzione biologica care through every stage of portata avanti con estrema processing.

Rigorous cura su ogni fase della laand harvesting vorazione. Potatura rigoNelle vicinanze del Parco dell’Appia Antica, un pruning done by hand: the grapes rosa e raccolta effettuata a podere con un blasonato vigneto la cui storia are pressed as they once mano: le uve vengono were, together with the pressate come una volta, inizia nella prima metà del Novecento. wine, and then, as it con il vino, e poi per caduta scendono nella sto- Fiorano, the Prince's Estate. Near the Ancient Appia Regional trickles down through the Park, an estate featuring a high-end vineyard, whose press, the wine is moved rica cantina. Si tratta di una grotta scavata nel history goes back to the first half of the twentieth century. down to the historic cellar.

This cellar is a grotto carved tufo, situata

by Ca’ Art Studio into tuff stone, and is alla base delle located at the base of the due torri (simbolo di Fiorano) che sono all’ingresso della tenuta. two towers (Fiorano's symbol) that are located at the entrance Qui il vino matura nelle botti e poi viene imbotti- to the estate. Here the wine matures in barrels and is then gliato all’interno di nicchie. A quel punto inizia l’in- bottled within niches. At this point, ageing begins. Tell us, Prince, vecchiamento. Ci racconti, Principe, cosa what characterizes your business philosophy?

The company has always been run on an organic philosophy, caratterizza la filosofia della sua attività.

L’azienda è a conduzione biologica da sempre. Un’at- a philosophy that I make sure to apply through every phase tenzione che porto avanti in ogni fase dei cicli natu- of the natural cycles of cultivation. The vineyard is only rali delle coltivazioni. Il vigneto viene solo accompanied in its growth, but, finally, it is nature that does accompagnato nella sua crescita, ma è la natura che everything, until the fruit can be harvested. The grapes are fa tutto. Fino a quando se ne possono raccogliere i harvested exclusively by hand and pressed softly, and the wine 7

FIORANO LA TENUTA

DEL PRINCIPE

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Alessandro Jacopo e Maria Carolina nella grande sala della tenuta destinata a cerimonie, eventi per la degustazione di vino e olio e ad eventi artistici e culturali. lessandro Jacopo and Maria Carolina in the large room of the estate used for ceremonies, wine and oil tasting, artistic and cultural events.

Photo 11 La vecchia ed enorme stalla della tenuta è stata ristrutturata con eleganza ed offre spazi stupendi per molteplici utilizzi quali la degustazione dei raffinati vini prodotti nella cantina storica. he old and huge stable of the estate has been elegantly renovated and offers wonderful spaces for multiple uses such as tasting the refined wines produced in the historic cellar.

Photo 12 L’azienda agricola di Fiorano è a conduzione biologica e la vendemmia viene effettuata esclusivamente a mano: le uve sono pressate in maniera soffice, e il vino scende per caduta nella storica cantina. he Fiorano farm is organically run and the harvest is carried out exclusively by hand: the grapes are soft-pressed, and the wine is dropped by fall into the historic cellar.

Photo 13 Per raggiungere le caratteristiche del vino di Fiorano i grappolo d’uva debbono avere un numero di acini ben definito. I vitigni selezionati sono il Cabernet Sauvignon e il Merlot per la produzione di vino rosso, e la Malvasia e il Semillon per i vini bianchi. n order to achieve the characteristics of Fiorano wine, grape bunches must

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DOVE E PERCHÉ | DIMORA STORICA frutti. La vendemmia viene effettuata esclusivamente a mano, le uve vengono pressate in maniera soffice, e il vino scende per caduta, come lei ha detto, nella storica cantina. Qui il vino riposa e viene etichettato a mano, solo quando arriva l’ordine di un cliente. Si tutela, in questo modo, la sua integrità e la sua corretta e armoniosa evoluzione fino al momento del consumo.

Il valore e le potenzialità del suo vigneto, Principe Boncompagni Ludovisi, destano l’interesse e l’attenzione di molti importanti professionisti del mondo del vino.

La Tenuta di Fiorano si è sempre avvalsa della consulenza dei migliori professionisti di ogni epoca. Con l’azienda ha collaborato 10 l’enologo Giuseppe Palieri che impiantò un vigneto completamente differente dalle tradizioni locali, per cercare di ottenere un vino di qualità superiore. Fu così che la scelta cadde sull’uti-

trickles down, as you said, to the historic cellar. Here, the wine rests, and is labelled by hand only when a customer's order arrives. In this way, the wine's integrity and its correct and harmonious evolution are protected right up to the moment of consumption.

The value and potential of your vineyard, Principe Boncompagni Ludovisi, arouse the interest and attention of many important professionals in the wine business.

During its history, the Fiorano Estate has always availed itself of advice from the best professionals of the time.

The company collaborated with the oenologist Giuseppe Palieri in the planting of a vineyard that differed completely from local traditions, in order to obtain a wine of superior quality. And so, the choice fell on the use of international varieties: Cabernet Sauvignon

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lizzo di vigneti internazionali: il Cabernet Sauvignon e il Merlot per la produzione di vino rosso, e la Malvasia e il Semillon per i vini bianchi. La scelta dei vitigni internazionali fu dettata dal fatto che, all’epoca, i vini di qualità erano quelli francesi.

Dopo questa prima impostazione, l’azienda si avvalse della consulenza di Tancredi Biondi Santi, uno dei maggiori enologi della storia del vino italiano. Sono nati così il Fiorano rosso ed il Fiorano bianco che ancora oggi, come nel passato, godono di apprezzamenti e riconoscimenti dovunque. Lorenzo Costantini è l’attuale enologo di Fiorano ed è grazie al suo aiuto che sono nati il Fioranello bianco e il Fioranello rosso.

La più vecchia bottiglia di taglio bordolese italiano, etichettata e reperibile sul mercato per i collezionisti, è un Fiorano Rosso del 1956. Nel 2015, a all’asta internazionale di vini Gelardini & Romani Wine Auction, ad Hong Kong, una singola bottiglia di questo vino è stata battuta a più di 1.000 euro!

Oltre al vino, comunque, a Fiorano c’è un oliveto con più di mille piante, dove si produce olio extravergine d’oliva biologico. E poi miele biologico, cereali, una coltivazione storica di grano duro, allevamento di ovini e, presto, anche di bovini. Stanze destinate all’accoglienza, matrimoni con catering, eventi per la degustazione del vino e dell’olio, nonché eventi artistici e culturali. Un luogo vivo che, anzi, sembra pul13 sare d’idee e di attività!

Ho sempre pensato che l’agricoltura potesse essere vicina al mondo dell’arte e della cultura. In fondo la natura crea in un modo, e con ritmi, simili a quelli degli artisti.

Per questo a Fiorano ho dato un’impronta culturale e artistica: con l’aiuto di amici musicisti, pittori, scultori, scrittori, organizziamo eventi interessanti.

Ci terrei a ricordare un concerto per fortepiano di Costantino Mastroprimiano, con interventi dell’attrice-scrittrice Patrizia Zappa Mulas, e una mostra fotografica di Maria Mulas, una splendida artista.

and Merlot for the production of red wine, and Malvasia and Semillon for the whites. The choice of international vine varieties was dictated by the fact that, at the time, quality wines were French. Following this initial set up, the company availed itself of the advice of Tancredi Biondi Santi, one of the greatest oenologists in the history of Italian wine. And so, the red Fiorano and the white Fiorano were born, which still today, as in the past, enjoy appreciation and recognition everywhere. Lorenzo Costantini is Fiorano's current oenologist, and it is thanks to his help that the white Fioranello and the red Fioranello were born.

The oldest Italian Bordeaux-style bottle, labelled and available on the market for collectors, is a 1956 Fiorano Rosso. In 2015, a single bottle of this wine was sold at the Gelardini & Romani Wine Auction in Hong Kong for more than 1,000 euros!

In addition to wine, however, Fiorano also features an olive grove with more than a thousand trees, with its own organic extra virgin olive oil production. The estate also features organic honey and cereals, a historic cultivation of durum wheat, sheep breeding and, coming soon, cattle. Also featured are reception venues, wedding venues including catering, wine and oil tastings, as well as artistic and cultural events. It is a lively place that, indeed, seems to pulsate with ideas and activities!

I have always thought that agriculture should be close to the world of art and culture. After all, nature creates in a fashion and with rhythms similar to those of artists. This is why I gave Fiorano a cultural and artistic imprint: with the help of friends, musicians, painters, sculptors, writers, we endeavour to organize interesting events.

Worth remembering are a concert for fortepiano by Costantino Mastroprimiano, with the participation of the actress and writer Patrizia Zappa Mulas, and a ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUMN/WINTER 2020/2021 | 53

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have a well-defined number of grapes. The selected grape varieties are Cabernet Sauvignon and Merlot for the production of red wine, and Malvasia and Semillon for white wines.

Photo 14 Le due torri, simbolo di Fiorano, sono all’ingresso della tenuta e sovrastano una grotta scavata nel tufo nella quale è stata ricavata la cantina storica. Qui il vino matura nelle botti e viene imbottigliato all’interno di nicchie. he two towers, symbol of Fiorano, are at the entrance of the estate and overlook a cave carved into the tuff in which the historic cellar was dug. Here the wine matures in the barrels and is bottled inside niches.

Photo 15 Dopo la visita alla Tenuta, il principe, dopo aver sfogliato la nostra rivista, saluta gli ospiti con un brindisi del suo Fiorano bianco. fter the visit to the Estate, the prince, after having looked through our magazine, greets the guests with a toast of his Fiorano white wine.

DOVE E PERCHÉ | DIMORA STORICA Si chiama Gallerja ed è nel centro storico di Roma. Dal 2007 ha presentato numerose mostre, prevalentemente curate dal critico e saggista d’arte Bruno Corà, dedicate, tra gli altri, al pittore austriaco Arnulf Rainer, allo scultore britannico David Nash, alla pittrice e fotografa italiana Maria Mulas, al fotografo olandese Jan Dibbets. Chiediamo al Principe di raccontarci com’è nata la sua galleria d’arte.

L’impegno con la natura, con la produzione di vino, si fonde perfettamente con l’interesse che ho sempre avuto nei confronti dell’arte. Nel 2007 ho sentito il desiderio di condividere con altri la mia passione per l’arte contemporanea, anche se questa passione inizia da ragazzo con l’arte antica.

Ecco allora che nasce lo spazio di Gallerja: una mostra del grande artista Jannis Kounellis, curata da Bruno 14 Corà e altre numerose esposizioni che si aggiungono agli autori che lei ricorda: quelle di Antony Tapies, Turi Simeti, Sidival Fila.

photographic exhibition by the splendid artist Maria Mulas.

It is called Gallerja and is located in the historic centre of Rome.

Since 2007, numerous exhibitions have been held there, mainly curated by the art critic and essayist Bruno Corà, and dedicated, among others, to the Austrian painter Arnulf Rainer, the British sculptor David Nash, the Italian painter and photographer Maria Mulas, and the Dutch photographer Jan Dibbets. We ask the Prince to tell us how his art gallery was born.

My commitment to nature, to the production of wine, blends perfectly with the interest I have always had for art. In 2007, I felt a desire to share my passion for contemporary art with others, although this passion was born for ancient art when I was a boy.

And so, the Gallerja space was born, with an exhibition by the great artist Jannis Kounellis, curated by Bruno Corà. Numerous other exhibitions followed, in addition to the artists you mentioned, such as Antony Tapies, Turi Simeti and Sidival Fila.

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Tenuta di Fiorano via di Fioranello 19-31 | 00134 Roma | +39.06.79340093 MANAGER: Principe Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi info@tenutadifiorano.it info@gallerja.it www.tenutadifiorano.it www.gallerja.it

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hat makes our world so beautiful, so unique and incredible, uello che rende il nostro mondo cosi bello, così unico e incredisays Andrea Spalletti, marketing director of the historic Villa bile, racconta Andrea Spalletti, direttore marketing della Spalletti Trivelli, is that we work with the emotions. We don’t dimora storica Villa Spalletti Trivelli, è che noi lavoriamo just sell a bed, a bathroom or a good bottle of wine, but we offer a true con le emozioni. Non vendiamo solo un letto, un bagno o una buona emotional experience to those who choose Villa Spalletti as their home, bottiglia di vino, ma possiamo regalare reali emozioni nella vita delle in Rome. persone che scelgono Villa Spalletti come casa loro, a Roma.

Villa Spalletti Trivelli is a luxurious and reserved Roman Villa Spalletti Trivelli è una lussuosa e riservata residenza d’epoca residence, member of the Association of Italian romana, membro dell’ Associazione Dimore Storiche Italiane, Historic Residences, a few steps from Piazza del a pochi passi da Piazza del Quirinale. Casa nobiliare con giardino alQuirinale. l’italiana, antichi arredi proA noble venienti dalla collezione house privata di famiglia, fotografie with an d’epoca che raccontano la Italian storia della famiglia e dipinti garden, di valore. La costruzione della antique furnishings Rome villa fu opera dell’architetto from the private family Domenico Avenali. collection, vintage photographs Chiediamo ad Andrea Spalthat tell the history of the family, and valuable paintings. letti di raccontarci qualcosa The construction of the villa sulla storia della villa e sul lewas the work of the architect game con il campione d’equiDomenico Avenali. tazione Raimondo d’Inzeo.

We ask Andrea Spalletti to La villa venne costruita dalla tell us something about the mia tris nonna Gabriella Rahistory of the villa and its link sponi, i lavori cominciarono with the horse-riding nel 1896 e venero ultimati nel champion, Raimondo d'Inzeo.

1901. La casa ha rappresenThe villa was built by my great tato il centro della vita rograndmother Gabriella mana, per la mia famiglia, in Rasponi. The works began in quell’epoca. Nel corso degli 1896 and were completed in anni e fino alla morte della 1901. The house was the nonna, nel 1931, la casa è centre of Roman life, for my sempre rimasta molto viva: un family, at that time. Over the 16 vero e proprio centro di culyears and until the death of my tura per Roma. Nei suoi saloni A N D R E A S P A L L E T T I R A C C O N T A grandmother, in 1931, the si sono avvicendati ospiti imhouse has always remained truly alive: a real centre of portanti, italiani e stranieri. culture for Rome. Its salons Mio nonno, Raimondo D’Inhave been attended by zeo, veniva spesso a trovarci important Italian and foreign qui nella villa, in quel breve guests. My grandfather, periodo nel quale ci abbiamo Raimondo D'Inzeo, often came abitato. to visit us here in the villa, Un ricordo, un aneddoto? during that short period when Un bel ricordo dell’infanzia, we lived there. racconta Andrea Spalletti: Could you tell us about a il nonno che trasformava i memory, an anecdote? giardini all’italiana della villa A beautiful memory of in repliche dei percorsi a ostachildhood, says Andrea coli presenti a Piazza di Siena.

Spalletti: my grandfather Faceva correre, e divertire, me transforming the Italian e mia sorella che fingevamo gardens of the villa into Villa nobiliare, lussuosa e riservata, con ambienti di essere cavaliere e cavallereplicas of the obstacle courses rizza della Nazionale Italiana. of Piazza di Siena. For fun, he di gran fascino: giardino all’italiana, antichi Il terreno della villa è proprio would make me and my sister arredi, fotografie d’ e poca e stupendi dipinti. run, as we pretended to be a davanti ai giardini del Quirinale dove un tempo sorgeva Historic Residence at the Quirinale. A noble villa, luxurious and knight and a horsewoman of la casa di Tito Pomponio At- private, with rooms of great charm: an Italian garden, ancient the Italian national team.

The grounds of the tico, uomo di cultura, amico furnishings, vintage photographs and beautiful paintings. villa are right in di Cicerone. Un secolo di pafront of the trimonio culturale. Un cenaby Gabriel Rifilato gardens of the colo politico e culturale di Quirinale where prestigio frequentato da illuthe house of Titus stri personaggi quali Romualdo Bonfaldini, Sidney Sonnino e RaPomponius Attic, a man of culture and friend of Cicero, once brindanath Tagore. Nel 2004 la dimora storica di famiglia si stood. A century of cultural heritage. A prestigious political trasforma in una esclusiva residenza di lusso per accogliere viag- and cultural cenacle attended by illustrious people such as giatori raffinati ed esigenti.

Romualdo Bonfaldini, Sidney Sonnino and Rabrindanath L’idea di partenza dei miei genitori, racconta Andrea Spalletti, era Tagore. In 2004 the historic family dwelling was turned into quella di ricreare le atmosfere di quell’inizio Novecento, mescolandole an exclusive luxury residence to accommodate refined and all’ospitalità di un hotel a cinque stelle. La Villa doveva diventare la demanding travellers. casa degli ospiti e non un semplice hotel. Doveva permettere di intra- The initial idea of my parents, says Andrea Spalletti, was prendere un viaggio nel tempo, tornando al tipo di servizio che si of- to recreate the atmosphere of that early twentieth century,

SPALLETTI

TRIVELLI CASA D’EPOCA AL QUIRINALE

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Photo 16 Andrea Spalletti, direttore marketing della lussuosa residenza d’epoca, aderente all’ADSI, situata a pochi passi da Piazza del Quirinale. ndrea Spalletti, marketing director of the luxurious period residence and ASDI member, located a few steps from Piazza del Quirinale.

Photo 17 Casa nobiliare con giardino all’italiana, Villa Spalletti Trivelli ha un arredamento dal classicismo impeccabile, con stanze che evocano i rioni di Roma. noble house with an Italian garden, Villa Spalletti Trivelli has an impeccably classic décor, with rooms that evoke the districts of Rome.

Photo 18 Affascinanti saloni a Villa Spalletti Trivelli con antichi arredi provenienti dalla collezione privata di famiglia, fotografie d’epoca e dipinti di valore. harming halls at Villa Spalletti Trivelli with antique furnishings from the private family collection, vintage photographs and valuable paintings.

Photo 19 La dimora storica di famiglia è stata un centro di cultura

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molto importante per Roma.

Poi, nel 2004, si è trasformata in una esclusiva residenza di lusso per accogliere viaggiatori raffinati ed esigenti. he historic family home was a very important centre of culture for Rome.

Then, in 2004, it became an exclusive luxury residence to accommodate refined and demanding travellers.

Photo 20 La Villa è stata pensata per permettere agli ospiti di intraprendere un viaggio nel tempo, ritornando al servizio che si offriva nelle case aristocratiche negli anni Dieci e Venti del secolo scorso. he Villa was designed to allow guests to embark on a journey through time, returning to the level of service offered in the aristocratic houses of the 1910s and 1920s.

Photo 21 I fratelli Andrea e Rai Spalletti Trivelli dirigono la dimora storica di Roma e la cantina umbra Spalletti Trivelli, a Pomario. he brothers Andrea and Rai Spalletti Trivelli manage the historic residence of Rome and the Umbrian winery Spalletti Trivelli, in Pomario.

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DOVE E PERCHÉ | DIMORA STORICA friva nelle case aristocratiche negli anni Dieci e Venti del secolo scorso.

Un’epoca in cui il personale di servizio doveva essere sempre presente, senza farsi mai sentire o vedere. Non abbiamo intenzionalmente riproposto tipici cliché degli alberghi, come il “doorman” o le divise classiche con il nome: piuttosto teniamo la porta d’ingresso chiusa, come le case private, un servizio informale ma raffinato, più libertà possibile agli ospiti per godersi gli spazi e i servizi della villa: relax e libertà come a casa propria.

Al classicismo impeccabile del giardino e dell’arredamento, con stanze che evocano i rioni di Roma, la dimora affianca il confort contemporaneo di una terrazza-solarium, vasche idromassaggio e un centro benessere. Come si armonizza que- 18 sta miscela di storia e modernità?

Quando ci presentarono il progetto iniziale per la terrazza e le vasche, prosegue Spalletti, ero abbastanza scettico su come si sarebbe potuto

combining it with the hospitality of a five-star hotel. The Villa was meant to feel like a home for the guests and not just an ordinary hotel. It was supposed to allow them to embark on a journey through time, returning to the kind of service that was offered in aristocratic houses in the 1910s and 1920s. An era when service personnel had to be always present, without ever being seen nor heard. We didn’t want to go for the typical clichés of hotels, such as the “doorman” or the classic uniforms with a name badge. Instead, we keep the front door closed, like in private houses, an informal but refined service, as much freedom as possible for our guests to enjoy the spaces and services of the villa: relaxation and freedom as if they were at home.

To the impeccable classicism of the garden and furnishings, with rooms that evoke the districts of Rome, the residence adds the contemporary comfort of a sun terrace, whirlpools and a wellness centre. How do you

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Villa Spalletti Trivelli via Piacenza 4 00184 Roma | +39.06.48907934 MANAGER: Andrea Spalletti info@villaspallettitrivelli.com www.villaspallettitrivelli.com

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WHERE AND WHY | HISTORIC HOUSE

20 integrare con il resto della struttura. Devo ammettere che invece si sono rivelate estremamente in armonia. La nuova terrazza ha permesso di raggiungere una clientela che, fino a quel momento, non aveva dimostrato attrazione verso lo stile classico della villa, permettendoci al tempo stesso di offrire un servizio in più per i nostri clienti abituali.

L’azienda Pomario dei Conti Spalletti Trivelli, è un’azienda agricola che produce olio extravergine di oliva biologico, mentre dal vigneto nascono due vini: il Sariano (rosso) e l’Arale (bianco). Il rosso di Pomario ha ottenuto la medaglia per tre anni consecutivi ai Decanter World Wine Awards. Dalla villa romana gli ospiti possono partire per l’escursione di una giornata alla cantina Spalletti Trivelli a Pomario, in Umbria. Chiediamo a Spalletti di spiegarci il legame tra l’estrazione agricola della famiglia e l’attività turistica, e di raccontarci l’esperienza di una visita a Pomario.

Il legame è decisamente forte, forse più di un tempo, vista l’attenzione che riceviamo dal mondo dell’agricoltura e in particolar modo dal mondo del vino. La nostra proposta di combinare il soggiorno romano con una giornata nella campagna umbra, dà l’opportunità ai nostri clienti, prevalentemente stranieri, di godersi un giorno di tranquillità e relax in campagna, immergendosi nel mondo del vino. La vicinanza di Pomario permette di fare tutto questo senza affanni, partendo e rientrando in orari ragionevoli, per permettersi una cena a Roma.

Passione dei proprietari, desiderio di condividere la storia dei luoghi di origine e le tradizioni delle famiglie, tanto impegno nella gestione e nella manutenzione delle vostre strutture storiche…

Chi opera nel turismo, messo di fronte a tragedie come questa del Covid-19, è sempre il primo a sof21 frire, a doversi fermare e reinventarsi. Sono fenomeni che rendono il nostro lavoro molto difficile, da 20 anni a questa parte, dal 2001. Nei miei 15 anni di carriera non ho mai conosciuto qualcuno che, in questo settore, non avesse una grande passione verso il concetto dell’ospitalità, e verso tutto quello che da questo deriva. Con pochissime camere come nel caso di Villa Spalletti Trivelli, le possibilità di soddisfazioni economiche sono minime: non è né facile, né scontato che si verifichi. Quando, però, lo sentiamo in modo ancora più intenso, perché ci rende consapevoli di aver fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità e verso i nostri ospiti, senza i quali non saremmo nulla.

balance this blend of history and modernity?

When they presented us with the initial plans for the terrace and the tubs, Spalletti continues, I was quite sceptical about how it could be integrated with the rest of the structure. I must admit that they have actually fit in really well. The new terrace has allowed us to reach a clientele that, until then, had not been attracted to the classic style of the villa, while allowing us to offer an extra service to our regular customers.

The Pomario dei Conti Spalletti Trivelli business is a farm that produces organic extra virgin olive oil, while the vineyard gives us two wines: Sariano (a red) and Arale (a white). Pomario’s red has been awarded the medal for three consecutive years at the Decanter World Wine Awards. From the Roman villa, guests can leave for the day trip to the Spalletti Trivelli winery in Pomario, Umbria.

We ask Andrea Spalletti to explain the link between the family’s agricultural extraction and their tourist business, and to tell us about the experience of a visit to Pomario.

The link is certainly strong, perhaps more than it once was, given the attention we receive from the world of agriculture and especially from the world of wine.

Our suggestion to combine a Roman stay with a day in the Umbrian countryside, gives our customers, who are mainly foreigners, the chance to enjoy a day of tranquillity and relaxation in the countryside, immersing themselves in the world of wine. The proximity of Pomario allows you to do all this without any trouble, leaving and returning at reasonable times, with time over for a dinner in Rome.

The passion of the owners, the desire to share the history of your places of origin and the traditions of your families, all your commitment to managing and maintaining these historic structures...

Those who work in tourism, faced with tragedies such as this covid-19, are always the first to suffer, to have to stop and reinvent themselves. These are phenomena that have made our work very difficult, for the last 20 years, since 2001. In my 15-year career I have never met someone who, in this sector, did not have a great passion for the concept of hospitality, and for everything that stems from it. With very few rooms as in the case of Villa Spalletti Trivelli, the chances of economic satisfaction are minimal: it is neither easy nor obvious for it to happen. When, however, it does, we feel satisfaction even more intensely, because it makes us aware that we have done everything that was in our power and all for our guests, without whom we would be nothing.

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Photo 22 Membro dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, Palazzo Patrizi Montoro è un gioiello barocco nel cuore di Roma. member of the Association of Italian Historic Houses, Palazzo Patrizi Montoro is a baroque jewel set in the heart of Rome.

Photo 23 Flaminia Patrizi Montoro gestisce, con il marito Patrizio, il palazzo d’epoca romano e l’omonima cantina umbra a Montoro, Terni. laminia Patrizi Montoro and her husband, Patrizio, manage the Roman period palazzo and the Umbrian winery of the same name in Montoro, Terni.

Photo 24 La marchesa Flaminia Patrizi Montoro posa, con Altea e Giulio, due dei tre figli, negli ambienti del palazzo di famiglia a piazza San Luigi de’ Francesi. he Marquise Flaminia Patrizi Montoro poses, with Altea and Giulio, two of their three children, in the rooms of the family palazzo in Piazza San Luigi de' Francesi.

Photo 25 La straordinaria collezione di dipinti presenti nel palazzo appartengono alla nobile famiglia romana Patrizi Naro Montoro di origine senese.

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alazzo Patrizi Montoro, a member of ADSI, is a baroque jewel alazzo Patrizi Montoro, membro dell’ ADSI, è un gioiello in the heart of Rome. A noble floor of typical eighteenth-century barocco nel cuore di Roma. Un piano nobile strutturato nella architecture, with the prospect of later salons. Entirely original tipica architettura settecentesca, con la fuga di saloni succesfurnishings and an extraordinary collection of paintings on the walls. sivi. Arredi interamente originali e una straordinaria collezione di Flaminia Patrizi Montoro talks to us about it. dipinti alle pareti. A parlarcene è Flaminia Patrizi Montoro.

The palazzo, built in the late sixteenth century, was first purchased Il palazzo costruito nella fine del Cinquecento venne acby the Aldobrandini family and later by Costanzo Patrizi, treasurer of quistato prima dalla famiglia Aldobrandini e poi da Pope Urbano VIII, a real Co s t a n z o patron who commissioned Patrizi, teRaffaello Vanni to fresco it. soriere di Over the centuries, several Papa Urdiverse figures emerged in bano VIII, the family: some made un vero meprofound improvements, cenate che inothers limited themselves to Rome caricò Raffaello maintaining what was Vanni di affrescarlo. Nel corso already there. dei secoli si sono avvicendate At the end of the eighteenth nella famiglia diverse persocentury, Kunigunde of nalità, alcuni delle quali lo Saxony married Giovanni hanno profondamente miPatrizi and the palazzo was gliorato. Alla fine del Setteinfluenced by central cento Cunegonda di Sassonia European taste and we still sposò Giovanni Patrizi e il pahave some objects typical of lazzo si aprì ad un gusto mitthat style. teleuropeo del quale ancora Kunigunde, portrayed custodiamo alcuni oggetti. several times in the halls of Cunegonda, rappresentata the palazzo, brought really più volte nelle sale del painnovative transformations lazzo, ha portato trasformato the furnishings and zioni davvero innovative negli distribution of the space. arredi e nella distribuzione 23 With my husband Patrizio, degli spazi. Con mio marito we tried to continue along Patrizio, abbiamo cercato di F L A M I N I A P A T R I Z I R A C C O N T A these lines and contextualize proseguire in questa strada. the tradition that continues La famiglia Patrizi, di origini to live between those walls. senesi è imparentata con la The Patrizi family, originally famiglia romana dei Marfrom Siena, is related to the chesi Montoro. Ma lo Roman family of the stemma di famiglia cita altri Marquises Montoro. But the nomi e la storia racconta del family coat of arms mentions titolo di “Vessilliferi dei Caother names and history tells valleggeri e delle Lance of the title of “Vessilliferi dei Spezzate di Santa Romana Cavalleggeri e delle Lance Chiesa”. Che onori! Ma quanti Spezzate di Santa Romana oneri. Ci racconti qualcosa Chiesa”. What honours! But Flaminia. what a burden. Flaminia, tell us something more about it.

I Patrizi, continua Flaminia The Patrizi, Flaminia Patrizi Patrizi Montoro, facevano Montoro says, were part of parte della così detta “nobiltà A piazza San Luigi de’ Francesi il palazzo con una the so-called “black nobility”, nera”, il primo vessillifero fu Bernardino agli inizi del Seistraordinaria collezione di dipinti. A Montoro, in the first to hold the banner was Bernardino at the cento mentre l’ultimo è stato mio suocero Filippo. La Guar- Umbria, il castello e l’azienda agricola di famiglia. beginning of the seventeenth dia Nobile, costituita da Pio Residence of the Marquises Patrizi Montoro. In Piazza San century while the last was VII, venne sciolta da papa Luigi de' Francesi the palazzo with an extraordinary collection my father-in-law Filippo. The Noble Guard, founded by Pius Paolo VI negli anni Sessanta. of paintings. In Montoro, Umbria, the farm business.

VII, was dissolved by Pope Noi custodiamo a casa il vesPaul VI in the 1960s. We keep sillo papale. Anche il cognome

by Floriana Cason the papal banner carefully at nel tempo si è trasformato, home. Even the surname over oggi probatime has changed, today it would probably have been Chigi Montoro. bilmente sarebbe stato Chigi Montoro. Gli onori si Honours are to be deserved and not inherited: the tradition of these meritano e non si ereditano: la tradizione di queste families is part of the history of our country and is a great value and famiglie fa parte della storia del nostro paese ed è a great privilege that must be safeguarded. un grande valore e un grande privilegio che da salIn Umbria, near Narni, there is the ancient fiefdom of Montoro, whose vaguardare. name derives from the contraction of “Monte d'Oro”. An ancient village In Umbria vicino Narni, c’è l’antico feudo di Monwith caves excavated for the preservation of wine, transformed into a toro, il cui nome deriva dalla contrazione di family castle. With its 500 hectares, this is the location of the “Monte d’Oro”. Un antico villaggio con grotte scaheadquarters of the Patrizi Montoro farm that produces refined wines vate per la conservazione del vino, trasformato in and fine olive oil. castello di famiglia. Lì, con i suoi 500 ettari, c’è la Montoro is a stronghold that can be seen coming from the freeway sede dell’azienda agricola Patrizi Montoro che pro- to Terni. At the end of the eighteenth century, Porzia Chigi Montoro

RESIDENZA DEI MARCHESI

PATRIZI MONTORO

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San Luigi de' Francesi CONTINUED FROM PAGE 58

extraordinary collection Tbelongheof paintings in the palazzo to the noble Roman

family Patrizi Naro Montoro from Siena.

Photo 26 Alla fine del XVIII secolo, la principessa Maria Cunegonda di Sassonia, rappresentata più volte nei dipinti del palazzo, sposò Giovanni Patrizi, antenato della famiglia. t the end of the 18th century, Princess Maria Kunigunde of Saxony, represented several times in the paintings of the palazzo, married Giovanni Patrizi, an ancestor of the family.

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DOVE E PERCHÉ | DIMORA STORICA duce vini raffinati e olio pregiato.

Montoro, precisa la Patrizi Montoro, è una roccaforte che si vede arrivando da Roma sulla superstrada per Terni. Alla fine del Settecento Porzia Chigi Montoro Patrizi l’aveva destinata a coltura agricola e indirizzata alla produzione di vino e olio.

Oggi il mercato del vino è molto dinamico e bisogna rinnovarsi continuamente.

Stiamo cercando di rendere Montoro all’avanguardia con un programma di sviluppo al quale si sono appassionati anche i nostri figli, Altea e Giulio (nelle foto di queste pagine), e il primogenito Filippo.

Nel 2021 saranno in produzione altre tre 25 etichette e la prossima vendemmia vedrà nuove qualità di vino.

Prossimamente contiamo di inaugurare un museo e una biblioteca.

Passione dei proprietari, desiderio di condividere la storia dei luoghi di origine e le tradizioni delle famiglie, tanto impegno nella gestione e nella manutenzione delle vostre strutture storiche…

Le spese sono enormi e strutture come la nostra spesso mancano dell’agilità necessaria per diventare qualcos’altro. In poche parole, da splendide fortune rischiano di diventare fardelli pesantissimi.

Patrizi had used it for agricultural crops and for the production of wine and oil.

Today, the wine market is very dynamic and needs to be continuously renewed. We are trying to put Montoro at the forefront with a development program of which our children, Altea and Giulio (in the photos on these pages), and our eldest son Filippo, have also become passionate. In 2021 three more labels will be produced and for the next harvest we will see new wines. We plan to inaugurate a museum and a library in the near future.

The passion of owners, the desire to share the history of your places of origin and the traditions of your families, all your commitment to managing and maintaining these historic structures, however, rarely seem to be repaid given the devotion and investments that are required...

Our expenses are huge and facilities like ours often lack the agility needed to be turned into something else. In short, from splendid fortunes these properties risk turning into very heavy burdens.

Palazzo Patrizi Montoro piazza San Luigi de’ Francesi 37 | 00186 Roma | +39.06.6869737 MANAGER: Flaminia Patrizi Montoro patrizimontoro@gmail.com castello.montoro@alice.it www.palazzopatrizi.it www.patrizimontoro.it

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WHERE AND WHY | HISTORIC HOUSE

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t the end of the 18th century, Napoleon Bonaparte arrives in Italy. The lla fine del XVIII secolo arriva in Italia Napoleone Bonaparte. family's ancestor, Luigi Rossi Danielli, wants to avoid the dispossession L’antenato Luigi Rossi Danielli vuole evitare la spoliazione dei of Church property by the French and buys the adjoining convent and beni della Chiesa e acquista dai frati Domenicani l’annesso con18-hectare farm, located in the Merlano area on the outskirts of Viterbo, vento e il podere di 18 ettari, in località Merlano alle porte di Viterbo. from the Dominican friars. At the end of the Napoleonic period, Luigi Rossi Alla fine del periodo napoleonico Luigi Rossi Danielli restituisce in Danielli returns the convent to the Dominican friars as a gift, dono il convento ai frati Domenicani, ma tiene per sé il podere con la but keeps the farm and Villa for himself. Many historical villa. Le vicende storiche da raccontare sarebbero molte, ma a Luigi e events took Maria Renata chiediamo cosa place at amano ricordare sulle origini the time, della famiglia e della loro villa. but we Tra le vicende storiche da racask Luigi contare, precisa Luigi Rossi and Maria Danielli, quello che fece mia Renata what nonna per salvare alcuni ebrei they would like LAZIO dai nazisti, durante l’ultima to point out about the guerra. Ma quello che ricordo origins of their family and the con piacere sono le visite di Re Villa.

Gustavo IV di Svezia, durante i Among the historical events periodi estivi, quando veniva worth telling, Luigi Rossi personalmente a Viterbo per Danielli specifies, is what my seguire le campagne di scavi, in grandmother did to save a una proprietà della famiglia ad number of Jews from the Nazis during the last war. But what I Acquarossa. remember with most pleasure, Suo padre, rompendo con la are the summer visits of King tradizione della famiglia Rossi Gustav IV of Sweden, when he Danielli, lascia l’Alto Lazio e Viwould come to Viterbo in order terbo, per andare a vivere in to personally follow the Sicilia: lì conosce sua madre e archeological excavations lì lei è nato. La sua famiglia poi taking place on a family ritorna a Viterbo, ma anche lei, property in Acquarossa. alla fine, torna in Sicilia per Your father, breaking with the 27 sposare Maria Renata… tradition of the Rossi Danielli L’amore per la Sicilia è una cosa leaves Upper Latium and che ci si porta dentro dalla na- MARIA RENATA E LUIGI ROSSI DANIELLI RACCONTANO family, Viterbo to go live in Sicily: there scita, perché la Sicilia ti prende he meets your mother and there il cuore. A Viterbo ci sono toryou are born. Your family then nato in una seconda parte returns to Viterbo, but, in the della mia vita: adoro essere il end, you too return to Sicily in custode delle tradizioni che la order to marry Maria Renata... mia famiglia mi ha tramanThe love for Sicily is something dato e in Maria Renata ho troone carries inside oneself from vato una perfetta alleata. birth, because Sicily truly wins Una villa rinascimentale conyour heart. I returned to Viterbo siderata il vostro “unico lusso“: during a second period of my un vecchio casale oggi restaulife: I love my role as keeper of the traditions that my family rato alla perfezione, un bellishas handed down to me, and in simo parco circostante. Come Maria Renata I have found a conciliate la vostra vita famiperfect ally. liare con ospiti eccellenti quali A Renaissance Villa that you Julia Roberts, Sarah Jessica consider your “only luxury,” a Parker, Harry Styles, Lila Azam now perfectly restored old Zanganeh, e quanta deve esfarmhouse, a beautiful sere la passione e la capacità Nella Tuscia la villa rinascimentale con un surrounding park: how do you imprenditoriale? reconcile your family life with Credo che oltre a parlare di casale, dove si percepisce l’amore che lega i prestigious guests such as Julia passione e di capacità imprenRoberts, Sarah Jessica Parker, proprietari alla proprietà. E alla Sicilia. ditoriale bisogna parlare Styles, Lila Azam anche di amore che lega il proThe Rossi Danielli Historic Villa. At this Renaissance Villa Harry Zanganeh, prietario alla proprietà. Se non featuring a farmhouse, located in Tuscia, one can feel the and how much passion and enc’è amore credo che tutto ciò love that binds the owners to the property. And to Sicily. trepreneurial venga meno. La nostra accoability does glienza riflette il nostro modo

by Gabriel Rifilato that involve? di vivere quotidiano: lavoI believe that, riamo ogni giorno per far sì che in addition to i nostri ospiti si sentano a casa loro, ma con un servizio 5 stelle. Piccole considering passion and entrepreneurial ability, we must attenzioni che fanno la differenza: fiori freschi in camera, un letto aperto also talk about the love that binds an owner to his per la notte, il personale pieno di attenzioni. property. If there is no love, I believe that none of this is Passeggiando nella sua proprietà, lei mi ha detto: “se vi regalassi le possible. Our hospitality reflects our daily way of life: we chiavi di tutto ciò, dopo l’entusiasmo iniziale, e una volta compreso work every day to make our guests feel at home, but with a 5-star flair. We lavish our guests with small l’onere che comporta mantenere tutto ciò, sono certo che me le ridaattentions that make all the difference: fresh flowers in reste indietro“.

VILLA STORICA

ROSSI DANIELLI

MORE WALKS Viterbo

Photo 27 Luigi e Maria Renata Rossi Danielli all’ingresso della loro villa viterbese, dimora storica associata all’ADSI. uigi and Maria Renata Rossi Danielli, at the entrance of their Viterbo villa, a historic residence, associate of ADSI. Photo 28 Rossi Danielli, assieme al figlio Ruggero, davanti alla villa rinascimentale con parco e casale-relais. ossi Danielli, together with his son Ruggero, in front of the Renaissance villa that has gardens and a farmhous- relais.

Photo 29 Luigi è il custode del parco: un uliveto, robinie secolari, antiche gallerie di bossi, ortensie che danno colore agli interni. uigi is the custodian of the gardens: an olive grove, centuries-old locust trees, tunnels of ancient Box hedges, hydrangeas that lend colour to exteriors.

Photo 30 L’atmosfera, all’interno della villa, è stata creata con cura: fiori, l’ombra di un oggetto riflessa su una parete, un vecchio asciugamani di lino. he atmosphere, inside the villa, has been carefully created: flowers, the shadow of an object reflected on a wall, an old linen towel in the

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MORE WALKS Viterbo

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bathroom.

Photo 31 Ruggero Rossi Danielli, figlio di Luigi e Maria Renata, posa davanti al pregiato arredamento della villa. uggero Rossi Danielli, son of Luigi and Maria Renata, poses in front of the fine furnishings of one of the rooms of the villa.

Photo 32 Grazie alla passione e alla conoscenza di Maria Renata, la cucina, prevalentemente siciliana, è uno dei punti di forza del relais. hanks to the knowledge and passion of Maria Renata, the mainly Sicilian cuisine is one of the strong points of the relais.

Photo 33 La cena in giardino rispecchia lo stile dei Rossi Danielli: far sentire gli ospiti a casa, con un servizio a 5 stelle. dinner in the garden reflects the style of the Rossi Danielli: making their guests feel at home, with 5-star service.

Photo 34 Siciliana di nascita, Maria Renata ha ristrutturato gli ambienti della villa senza subire le mode del momento. icilian by birth, Maria Renata has renovated the rooms of the villa without bowing down to the fashion fads of the moment.

Photo 35 Decorazioni dell’epoca, originali arredi, ambienti eleganti e raffinati: un grande salone con camino, una biblioteca e un salotto con biliardo. t Villa Rossi Danielli period decor, refined and original furnishings, elegant and refined rooms: a large hall with a fireplace, a library, a lounge with billiards.

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DOVE E PERCHÉ | DIMORA STORICA Lei ha riportato una frase, continua Luigi Rossi Danielli, che scherzosamente uso dire a chi ci viene a trovare. Abitare in posti come questi è sicuramente impegnativo, ma non potrei vivere in maniera differente.

Farmi carico di tutto ciò è una gioia oltre che un privilegio.

Provenire da una famiglia ricca di storia, vantare illuminati antenati come il suo bisnonno archeologo, trascorrere sin da bambino intere estati a Viterbo in questa villa, ha fatto si che lei diventasse il custode designato di tanta bellezza. La sua passione per le robinie secolari, le antiche gallerie di bosso, il vasto uliveto e le magnifiche ortensie colorate che circondano la casa, si intuisce appena si varca il cancello d’ingresso. Lei ha inoltre detto che il giardino è il biglietto da visita di una pro- 29 prietà…

Sorrido pensando al nostro cancello carico di storia, ma anche nota dolente della nostra dimora. Tutti lo menzionano. Sicuramente difficile da

the rooms, an open bed for the night, an attentive staff.

As we were walking around your property, you said to me: “If I were to give you the keys to all this, following your initial enthusiasm and once you understood the burden of maintaining it all, I am sure you would give them right back to me.”

You have quoted a phrase, continues Luigi Rossi Danielli, which I jokingly use on our visitors. Living in places like these is certainly challenging, but I couldn't live any differently. Taking on all this is a joy as well as a privilege.

Coming from a family rich in history, boasting enlightened ancestors such as your archaeologist great-grandfather, spending entire summers in Viterbo in this Villa since childhood, has led you to become the appointed keeper of all this beauty. Your passion for the centuries-old locust trees, tunnels of ancient Box hedges, the vast olive grove, and the magnificently coloured hydrangeas surrounding the house is something one senses as soon as one comes through the entrance gate. You

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Villa Rossi Danielli strada Sammartinese 10 | 01100 Viterbo | +39.0761.228082 MANAGER: Maria Renata Rossi Danielli Catalano info@tenutadiferento.com www.relaisdivillarossidanielli.com

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imboccare, si apre su un viale sconnesso che non lascia presagire quello che si troverà dopo. I nostri ospiti spesso ci testimoniano le loro perplessità nel percorrerlo, ma dopo il soggiorno le dimenticano...

Maria Renata Catalano Rossi Danielli, siciliana di nascita viterbese e romana di adozione. Vulcanica, viaggiatrice e curiosa, padrona di casa e ottima cuoca è nata a Palermo in una città che definisce “ricca di tesori, contrasti e profumi “. È cresciuta in una “famiglia elegante, leggera ed allegra”, come lei l’ha descritta, con un padre che era solito affermare “noi non abbiamo palazzi ma regge. Lei ama definirsi “complicata, frizzante e appassionata“, e si è resa famosa per il suo “vivere con stile”. Arrivata a Viterbo, la dimora di suo marito le ha rapito il cuore: vuole raccontarci qualcosa di lei e del suo “Good Living”? In cosa sente di aver caratterizzato Villa Rossi Danielli?

Sono arrivata a Viterbo per amore! Mi ha appassionato subito personalizzare la nostra casa, renderla più confortevole. Il parco è stato rinnovato mantenendo l’atmosfera di un tempo.

Gli ambienti sono stati completamente ristrutturati senza seguire le mode del momento. Il Bello non conosce tempo, ma la cosa più importante è l’atmosfera di una casa. Quella la devi saper creare: un fiore, l’ombra di un oggetto riflessa su una parete, un vecchio asciugamani di lino in bagno. Di belle case è pieno il mondo, ma nella nostra “ogni angolo parla di noi!”.

Lei ha tenuto una “lecture” sul tema del lusso 35 alla Scad University, ad Atlanta. Ci racconti.

Il concetto di lusso, conclude Maria Renata Rossi Danielli, cambia a seconda dell’età e della cultura. Dopo questa estate frenetica, mi viene da dire che il lusso è avere tempo per viaggiare, leggere la pila di libri accumulati e stare di più con le persone care. Pensavo da giovane che “lusso” fosse possedere un accessorio più o meno costoso e alla moda, ma oggi detesto tutto ciò che è omologazione. Non mi piace portare con me una borsa costosa ma troppo vista. “Lusso” è dormire in vecchie lenzuola di lino “croccanti”, bere una tisana in una vecchia tazza di finissima porcellana, essere cittadina del mondo e sentirsi a casa ovunque: arrivare a Parigi ed avere un’amica che organizza un pranzetto in tuo onore.

have also said that the garden acts as a property's business card...

I smile as I think of our entrance gate, so full of history but also our home's sore spot. Everyone mentions it. Certainly difficult to access, it opens onto a bumpy avenue that gives you no clue to what you will find next. Our guests often testify to their perplexities while following this bumpy road, but after their stay all doubts are forgotten...

Maria Renata Catalano Rossi Danielli, Sicilian by birth, adoptive to Viterbo and Rome: volcanic, a traveller, curious, a hostess and an excellent cook, she was born in Palermo, a city that she defines as “rich in treasures, contrasts and fragrances.” She grew up in an “elegant, light and cheerful family,” as she describes it, with a father who used to say “we don't have buildings but royal palaces”. She likes to define herself as “complicated, sparkling and passionate” and she has become famous for her “living in style.” When she arrived in Viterbo, her husband's home stole her heart. Would you like to tell us something about yourself and your “Good Living”? What do you feel is your personal contribution to the character of Villa Rossi Danielli?

I came to Viterbo for love! I felt immediately passionate about customising our home, making it more comfortable. The park has been renovated while maintaining the atmosphere of the past. The rooms have been completely renovated without following the fashions of the moment. Beauty is timeless, but the most important thing is the atmosphere of a home.

You must be able to create that: a flower, the shadow of an object reflected on a wall, an old linen towel in the bathroom. The world is full of beautiful houses, but in ours “every corner speaks of us!”

You gave a lecture on the subject of luxury at Scad University in Atlanta. Tell us about it.

The concept of luxury, Maria Renata Rossi Danielli concludes, varies according to age and culture. After this hectic summer, I feel like luxury consists in having the time to travel, time to read that pile of accumulated books, and more time to spend with loved ones. As a young woman, I thought that “luxury” meant owning a more or less expensive or fashionable accessory, but today I hate everything that is homologated. I don't enjoy carrying an expensive but overly fashionable handbag. “Luxury” is sleeping in old, “crunchy” linen sheets, drinking herbal tea from a vintage cup of the finest porcelain, being a citizen of the world and feeling at home everywhere, arriving in Paris and having a friend organize a lunch in your honour.

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MORE I WALKS Cinecittà

Photo 36 Via Tuscolana 1055, ingresso storico degli studi cinematografici di Cinecittà. ia Tuscolana 1055, historical entrance of Cinecittà film studios.

Photo 37 La mostra Felliniana. Ferretti sogna Fellini è stata inaugurata per omaggiare Federico Fellini nel centenario dalla nascita del 2020. he Felliniana. Ferretti Dreams of Fellini exhibition was inaugurated to pay tribute to Federico Fellini in 2020 on the centenary of his birth.

Photo 38 Uno dei tre grandi set di Cinecittà, permanenti e visitabili tutti i giorni con guide specializzate: Antica Roma, realizzato per serie televisiva del 2005. ne of the three great sets of Cinecittà, permanent and open every day with specialized guides: Antica Roma, ancient Rome made for the television series in 2005.

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DOVE E PERCHÉ | FABBRICA DEL CINEMA

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n questo numero che Roman Walks dedica alle “dimore storin this issue that Roman Walks dedicates to the Italian “historic che” italiane, e al patrocinio che suggella la collaborazione tra l’ dwellings”, and to the patronage that seals the collaboration ADSI e la nostra rivista, ospitiamo anche la Passeggiata espebetween ADSI and our magazine, we are also featuring an rienziale nella “dimora storica” del cinema italiano: Cinecittà, il Experiential Walk in the “historic dwelling” of Italian cinema: luogo che, con i suoi 40 ettari, 73 edifici e 19 teatri di posa su Cinecittà, the place that, with its 40 hectares on Via Tuscolana, 73 via Tuscolana, rappresenta uno degli studi cinemato- buildings and 19 studios, represents one of the largest film studios grafici più grandi al mondo. Costruiti alla fine degli in the world. Built in the mid-1930s in a rationalist style by the anniTrenta in stile razionalista dall’architetto Gino architect Gino Peressutti, the Cinecittà facilities survived the Second Peressutti, gli stabilimenti di Cinecittà sono so- World War, when they were first a Nazi concentration camp, raided pravvissuti alla Seconda Guerra Mondiale, dove of their equipment, and later used as shelters for the displaced due furono to bombings, in which most prima un of the historical documents campo di of the archives got burnt. concentraOther devastating fires hit Rome mento nazista, suCinecittà in 1984, blowing bendo razzie di attrezzature, up costumes and props at e poi ricovero dai bombardathe nearby Centro menti per gli sfollati, che bruSperimentale di ciarono gran parte dei Cinematografia, and, in documenti storici dell'archi2018, damaging part of the vio. Altri devastanti incendi spectacular set of the colpirono Cinecittà nel television series of the 1984, mandando in fumo co2000s, Rome. stumi e materiale di scena al The fame of the Studios vicino Centro Sperimentale di began in the late 1940s Cinematografia, e nel 2018 when the first American danneggiando parte dello film, 20th Century Fox’s spettacolare set della serie Prince of Foxes, was filmed televisiva Rome degli anni there: it marked the Duemila, ora perfettamente beginning of an ricostruito. extraordinary period of La fama degli Studios inizia success of the “Hollywood alla fine degli anni Quaranta quando viene girato qui il on the Tiber” during the 37 primo film americano, Il prin1950s, first with Metrocipe delle volpi della 20th STORICI SET, STUDI E L’ARCHIVIO STORICO DEL CINEMA Goldwyn-Mayer’s Quo Century Fox: segna l’inizio di Vadis? and Ben Hur, then uno straordinario periodo di with “peplum” successo che vivrà la "Hollycinematography. Federico wood sul Tevere” negli anni Fellini had elected it as “his Cinquanta, prima con Quo home”, and many other Vadis? e Ben Hur della Metrogreat authors of Italian Goldwyn-Mayer, poi con la cinema (Pasolini, Bertolucci, cinematografia “peplum”. FeRisi, Visconti, Leone) set derico Fellini l’aveva eletta their stories in Cinecittà. At “casa sua”, e tanti altri grandi the end of the Sixties, Nei teatri e nei set di Cinecittà, tutto il mondo del autori del cinema italiano however, the Studios began cinema italiano.

Ma anche mostre permanenti, di cui (Pasolini, Bertolucci, Risi, Vitheir decline, although, in sconti, Leone) hanno amuna dedicata a Fellini, un museo, eventi, editoria. recent years, Francis Ford bientato a Cinecittà le loro storie. La fine degli anni Ses- The enchantment of the Studios. In the studios and in the big sets Coppola filmed The Godfather Part III and santa, però, segna l’inizio of Cinecittà, the whole world of Italian cinema is present. But Martin Scorsese set Gangs della decadenza per gli studi, there is also a museum, a Fellini exhibition and more. of New York there. anche se, in anni recenti, Cinecittà is also home to

by Floriana Cason Francis Ford Coppola ha githe Istituto LUCE rato qui Il padrino. Parte III e Historical Archive, which Martin Scorsese vi ha amwe will talk about, on the next issue of our magazine, with an bientato Gangs of New York. A Cinecittà ha sede anche l’ Archivio interview to the director Enrico Bufalini. In 2017, twenty years after Storico dell’Istituto LUCE, del quale parleremo nel prossimo nuits transformation into a private limited company, Cinecittà mero della rivista con l’intervista al direttore EnStudios returns to being under government control, but even since rico Bufalini. Nel 2017, a venti anni dalla 2011, the General Manager Giuseppe Basso established Cinecittà trasformazione in società privata per azioni, Cinecittà Studios torna sotto il controllo pub- si Mostra, an exhibition that traces the history of the Studios, curated by the general manager of the Experimental Centre of blico, ma già dal 2011, per volontà del direttore Cinematography, Elisabetta Bruscolini. On the following pages, generale Giuseppe Basso, veniva inaugurata Ciwe will talk about this exhibition, the Italian Museum of Moving necittà si Mostra, una esposizione permanente che ripercorre la storia e lo sviluppo degli Images and more with the director of communication, Giancarlo studi e del cinema italiano. Di questa mostra, del Di Gregorio.

Museo Italiano dell’Audiovisivo e del CiGuided exhibition itineraries through the world of the “City of nema e di altro parleremo nelle pagine succesCinema” are varied and exceptionally interesting. Taking us through

L’INCANTESIMO DEGLI

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MORE WALKS Cinecittà

Photo 39 and 41 Una scena del film del 2016 The Young Messiah (foto piccola) con Il Tempio di Gerusalemme (foto grande), visitabile ancora oggi tra i set permanenti di Cinecittà. scene from the 2016 film The Young Messiah (small photo) and The Temple of Jerusalem (large photo), still to be visited today on the permanent sets of Cinecittà.

Photo 40 Uno scorcio dello spettacolare set di Cinecittà Antica Roma, scenario anche per eventi, concerti e servizi fotografici negli studi. glimpse of the spectacular set of Cinecittà Antica Roma, also the backdrop to current events, concerts and photo shoots, in the studios.

Photo 42 Il suggestivo spazio scenografico del set dell’ Antica Roma è oggi utilizzato anche per nuovi allestimenti di produzioni cinematografiche. he evocative scenic space of the set of “Antica Roma” is now also used for new productions of cinematographic productions.

Photo 43 Un altro dei tre grandi set permanenti di Cinecittà: Firenze del Quattrocento, ricostruita anche per il film di Neri Parenti Amici miei. Come tutto ebbe inizio, del 2011. nother of Cinecittà’s three great permanent sets: Fifteenth Century Florence, reconstructed also for Neri Parenti’s 2011 film Amici miei”. Come tutto ebbe inizio.

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DOVE E PERCHÉ | FABBRICA DEL CINEMA sive con il direttore della comunicazione Giancarlo Di Gregorio.

I percorsi espositivi, anche guidati, attraverso il mondo della “Città del Cinema” sono svariati e di eccezionale interesse. Girando a Cinecittà racconta la storia delle produzioni più importanti ospitate dagli studi nella storia.

Backstage è il più percorso più articolato: presenta le caratteristiche della regia, della sceneggiatura, del sonoro e molto altro, svelate attraverso informazioni tecniche, aneddoti e curiosità. Inoltre, c’è un Dipartimento Educativo di Cinecittà si Mostra che propone avvincenti attività per il mondo della scuola e dell’Università, e per le istituzioni impegnate nella formazione.

40 La visita più spettacolare che si può affrontare attraverso gli studi, comunque, include i tre grandi set cinematografici permanenti, completamente visitabili, raffigurati nelle foto di queste pa-

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Cinecittà, they tell the story of the most important productions hosted by the studios throughout their history. Backstage is the most articulated path: it presents the characteristics of direction, script writing, sound designing, and much more, revealed through technical information, anecdotes and curiosities. In addition, we have the Educational Department by Cinecittà Shows Off, which offers exciting activities intended for schools, universities, and training institutions.

However, the most spectacular tour that can be taken through the studios includes three large permanent film sets, fully open to the public, which can be seen in the photos shown on these pages: Ancient Rome, from the 2005 television series of the same name, with its evocative reconstruction of Imperial Rome; FifteenthCentury Florence, scenary for the 2011 film Amici miei. Come tutto

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42 gine: Antica Roma della serie televisiva del 2005, con il suggestivo allestimento della Roma imperiale; Firenze del Quattrocento, scenario per Amici miei. Come tutto ebbe inizio del 2011; Il Tempio di Gerusalemme, realizzato per The Young Messiah nel 2016.

E siamo a Felliniana. Ferretti sogna Fellini che è la mostra inaugurata per omaggiare Federico Fellini nel centenario dalla nascita del 2020. Il laboratorio di effetti speciali Makinarium ha realizzato gli affascinanti manichini che raccontano, oltre a Fellini stesso e allo scenografo Dante Ferretti (ideatore della mostra), i protagonisti del film La città delle donne.

Il Museo Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema, infine, è un’autentica avventura visiva: sorge su un’estesa area che un tempo è stata l’edificio del Laboratorio di Sviluppo e Stampa. Si tratta di un importante intervento di rigenerazione edilizia (l’edificio originale era del 1937) inaugurato nel 2020 su progetto dell’architetto Francesco Karrer e sviluppato in dodici ambienti con altrettante aree tematiche. La prima sala è intitolata L’emozione dell’immaginario dove decine di frammenti di specchi replicano scene memorabili del cinema italiano. E poi si attraversa Potere, Eros, Musica, 43 Caleidoscopio... Finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, il MIAC è stato curato dallo storico del cinema Gianni Canova, dai professori Gabriele D'Autilia ed Enrico Menduni, dal regista Roland Sejko, ed è stato realizzato con importanti contributi quali quelli di Rai Teche, Cineteca di Bologna, Museo Nazionale del Cinema di Torino e SIAE. Nel 2015 Roma era stata designata dall’UNESCO Creative City of Film: un traguardo raggiunto anche grazie al progetto di questo museo: un luogo esperienziale in grado di raccontare l’arte cinematografica con laboratori permanenti di attività. Un modello d’intervento, anche nella sua vocazione creativa al servizio della dimensione urbana. Come nel caso del quartiere di Cinecittà.

ebbe inizio; The Temple of Jerusalem, created for The Young Messiah in 2016.

And now, we arrive at Felliniana. Ferretti Dreams of Fellini, an exhibition inaugurated in 2020 in homage to Federico Fellini on the centenary of his birth. Special effects Makinarium laboratory is the creator of the fascinating mannequins that, in addition to Fellini himself, together with the set designer Dante Ferretti (the exhibition's creator), tell of the protagonists from Fellini's film La città delle donne (City of Women).

Lastly, the Italian Museum of the Audiovisual and Cinema is a true visual adventure. The museum is housed in an extensive area that was once Cinecittà's Development and Printing Laboratory Building.

Following an important restoration project based on the work of architect Francesco Karrer (the original building was built in 1937), it was inaugurated in 2020. The museum contains twelve rooms featuring as many thematic areas.

The first room is entitled The Emotion of the Imaginary and features dozens of mirror fragments replicating memorable scenes from Italian cinema. And then, we go through Power, Eros, Music, Kaleidoscope... Funded by the Ministry of Cultural Heritage and Activities and Tourism, the MIAC was curated by the film historian Gianni Canova, the professors Gabriel D’Autilia and Enrico Menduni, the director Roland Sejko and realised with important contributions by Rai Teche, the Cineteca di Bologna, the Turin National Museum of Cinema, and SIAE. In 2015, Rome received the designation of Creative City of Film from UNESCO, a goal achieved also thanks to this particular museum project, which presents an experiential setting, narrating the art of cinema through permanent activity workshops. The MIAC constitutes a model intervention in its creative vocation of service to the urban dimension, and in its connection to the neighbourhood of Cinecittà.

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MORE N WALKS Cinecittà

Photo 44 Giancarlo Di Gregorio posa sul cavallo a dondolo creato da Danilo Donati per la scena del Paese dei Balocchi in Pinocchio, di Roberto Benigni, nel 2002. iancarlo Di Gregorio poses for our interview on the Rocking Horse created by Danilo Donati for the scene of the Land of Fun in Pinocchio,

by Roberto Benigni, in 2002.

Photo 45 Direttore comunicazione e PR di Cinecittà, Giancarlo Di Gregorio “si mostra” tra le teste di Livia Drusilla e dell’imperatore Augusto, da La sindrome di Stendhal di Dario Argento, del 1996. iancarlo Di Gregorio, Director of Communication and PR at Cinecittà, shown among the heads of Livia Drusilla and the Emperor Augusto, from 1996 Dario Argento’ film La sindrome di Stendhal.

Photo 46 A Cinecittà si Mostra, i costumi di Alberto Sordi ne Il marchese del Grillo del 1981. n Cinecittà Shows-Off, Alberto Sordi’s costumes in Il marchese del Grillo of 1981.

Photo 47 Una delle sale della mostra è intitolata Sceneggiatura: inonda lo spettatore di suoni, parole, dialoghi sovrapposti. ne of the rooms of the exhibition is entitled SEGUE A PAGINA 70

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orn in 1956, Giancarlo Di Gregorio is a journalist of Italian and ato nel ’56, Giancarlo Di Gregorio è un giornalista di naFrench nationality, married to actress Pascale Reynaud, and zionalità italiana e francese, sposato con l’attrice Pascale protagonist of a long resume of illustrious collaborations Reynaud, e un lungo curriculum di collaborazioni illustri tra including Rai, the Ministry of Tourism and Entertainment and le quali Rai, Ministero del Turismo e dello Spettacolo, Edindustria Edindustria (IRI Group). He is passionate about cinema, exhibitions, (Gruppo IRI). È appassionato di cinema, mostre, eventi, turismo… events, tourism... and what else? che altro?

Il cinema sopra ogni altra cosa, ci risponde Di Gre- Cinema above everything else, Di Gregorio replies, to the point that I even married an actress, but I also love travelling, and eating and gorio, al punto da essermi anche sposato con un’atdrinking well. Even better still, if everything is combined in a nice trice, ma amo anche i viaggi, e mangiare e bere food and wine tour in a place I’ve never visited before. bene. Meglio ancora se tutto si combina in un bel When Di Gregorio arrived in Cinecittà with his first engagement, it was tour enogastronomico in un luogo mai visitato.

1983. Who was there, who would you meet while walking through the Quando Di Gregorio arriva a Cinecittà con il suo studios, what sort of primo incaatmosphere could you rico era il Rome 1983. Chi c’era, chi breathe in?

I was just starting out, Di si incontrava passeggiando Gregorio says, in the audiotra gli studi, che aria si respivisual sector and the Studios rava? were changing. The adjacent Ero alle prime esperienze, racland had just been sold to conta Di Gregorio, nel settore private buyers: the meadows dell’audiovisivo e gli Studios where some western films stavano cambiando. Erano had been filmed in the past, stati appena venduti i terreni were being prepared to host adiacenti ai privati: i prati the first American-style dove in passato si erano girati shopping centre in Rome, alcuni film western si appreCinecittà Due. At that time, stavano a ospitare il primo the Independent centro commerciale all’ameriManagement Body for cana di Roma, Cinecittà Due. Cinema was managed by the A quel tempo a gestire l’Ente Extraordinary Commissioner, Autonomo di Gestione per il Gastone Favero. I took my Cinema c’era il commissario first steps by doing some straordinario Gastone Favero. collaborations, including the I primi passi li ho mossi con International Audio-visual alcune collaborazioni, tra le 45 Festival of Europe (FIADE). quali il Festival internazionale degli audiovisivi d’Europa G I A N C A R L O D I G R E G O R I O R A C C O N T A And then the company's press office together with (FIADE). E poi l’ufficio stampa Enzo Natta and the dell’azienda insieme a Enzo magazine Immagine & Natta e la rivista Immagine & Pubblico. In those years, Pubblico. Erano anni in cui going to the bar was always andare al bar era sempre an experience: you would un’esperienza: incontravi Marbump into Marcello cello Mastroianni, sempre con Mastroianni, a cigarette sigaretta accesa, gli scenografi always in hand, the Dante Ferretti e Luciano Ricscenographers Dante Ferretti ceri, Tonino Delli Colli direttore and Luciano Ricceri, Tonino della fotografia di Federico Fellini che amava dire: All’interno della “Hollywood sul Tevere”: il Museo Delli Colli, the director of of Federico Quando sono entrato qui la Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema, la photography Fellini who loved to say: prima volta gli alberi dei viali mostra Felliniana e visite guidate.

When I first came in here the erano alti come me. Tra un ciak e l’altro degli studi ho Beyond historical sets and studios. Cinecittà Shows Off. Inside trees along the road were as tall as I was. Between one camminato all’interno della the “Hollywood on the Tiber”: the Italian Museum of take and another in the fumeria d’oppio di C’era una volta in America, e visto Carlo Moving Images, the exhibition Felliniana and guided tours. studios, I walked into the opium den of Once upon a Verdone arringare lo stuolo di

by Gabriel Rifilato time in America, and saw motociclisti nella scena iniCarlo Verdone harangue the ziale di Troppo forte. Imposhordes of bikers in the opening scene of Troppo Forte. It is impossible sibile scordare poi il piacere di lavorare sotto la presidenza di to forget the pleasure of working under the guidance of true cinema uomini di cinema, registi come Gillo Pontecorvo e Pupi Avati, o experts, directors such as Gillo Pontecorvo and Pupi Avati, or produttori come Roberto Cicutto. producers such as Roberto Cicutto.

Alcuni grandi set allestiti nella storia recente di Cinecittà sono Some large sets built in the recent history of Cinecittà have remained rimasti visitabili. Vere e proprie attrazioni, imperdibili, sia per open to the public. They are true attractions, unmissable, both for gli appassionati che per tutti i curiosi: Roma Antica, Firenze enthusiasts and for all those who are just curious: Ancient Rome, del Quattrocento, il Tempio di Gerusalemme, ma anche il Caffè fifteenth-century Florence, the Temple of Jerusalem, but also the Café di Cinecittà con la sua Piazzetta Trasteverina, i 19 Teatri, tra of Cinecittà with its Piazzetta Trasteverina, the 19 Theatres, including cui il 5 che Fellini trasformò in una seconda casa. Che effetto the 5th that Fellini transformed into a second home. What is it like to fa vivere in un luogo come questo, dove è passata così tanta live in a place like this, where so much history of cinema has taken storia del cinema? Cosa fare per organizzare una visita? place? How can people arrange a visit?

Lavorare a Cinecittà è di sicuro un privilegio. Può sembrare re-

CINECITTÀ SI MOSTRA

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WHERE AND WHY | FILM FACTORY torica ma la magia che si racconta, qui è reale: la senti appena si varca l’entrata storica di Via Tuscolana 1055, passando davanti al Teatro 5. La mente corre a ciò di cui quelle scenografie, quei viali e quei teatri sono stati testimoni. Anche per chi viene qui tutti i giorni c’è sempre da scoprire un dettaglio, una storia, un aneddoto ed essere continuamente meravigliati e affascinati. È una sorta di incantesimo che ammalia chi viene a visitare gli Studios grazie a Cinecittà si Mostra, l’esposizione permanente grazie alla quale il grande pubblico scopre i grandi set all’aperto con un tour guidato e poi visita i percorsi espositivi all’interno delle palazzine Presidenziale e Fellini. Visitate il sito www.cinecittasimostra.it Prima abbiamo parlato di Cinecittà “com’era”.

Com’è oggi, invece, Cinecittà ce lo facciamo raccontare ancora da Giancarlo Di Gregorio che spiega in cosa consiste il progetto di Cinecittà si Mostra.

La mostra è nata nel 2011 con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e architettonico di Cinecittà. Attraverso le scenografie, i costumi, gli oggetti di scena, i filmati e le fotografie d’epoca, viene raccontata la storia di Cinecittà e lo sviluppo del cinema in Italia. Tre i percorsi legati alla mostra: Girando a Cinecittà (1937-1990) con allestimenti scenici che hanno fatto la storia: curiosità e un’accurata selezione di immagini, video, interviste, costumi originali indossati da 47 Liz Taylor, Totò, Claudia Cardinale, Richard Burton. Il percorso si chiude con una sala dedicata a Sergio Leone e la scenografia di C’era una volta in America. Il secondo è un percorso espositivo e didattico che porta alla scoperta dei mestieri del cinema: sei sale interattive dedicate ad elementi indispensabili nei film: regia, sceneggiatura, sonoro, realizzazione dei costumi e finzione cinematografica. Si può anche antrare in un sottomarino americano S-33, uno dei set realizzati per il film U-571 le cui scene acquatiche sono state girate al Teatro 5. La visita termina all’esterno nella galleria dei led, una immersione nel mito di Cinecittà attraverso i numeri che in 80 anni di storia l’hanno resa un luogo leggendario. Qui George Clooney ha diretto la serie antimilitarista Catch 22, Paolo Sorrentino ha creato il Vaticano dei suoi papi, per le serie The Young Pope e The

Working at Cinecittà is certainly a privilege. It may seem rhetorical, but the magic told by this place is real: you feel it as soon as you cross the historic entrance of Via Tuscolana 1055, passing in front of Theatre 5. The mind is taken back to what those sets, those boulevards and those studios witnessed. Even for those who come here every day, there is always a detail, a story, an anecdote to discover and you are continually in awe and fascinated. It is a kind of spell that bewitches those who come to visit the Studios thanks to Cinecittà si Mostra, a permanent exhibition where the general public can discover the large outdoor sets with a guided tour and then visit the exhibitions on show inside the Presidential and Fellini buildings. Visit the website www.cinecittasimostra.it We talked earlier about Cinecittà “as it once was”.

To find out how it is today, however, we can again ask Giancarlo Di Gregorio who explains what the Cinecittà Shows Off project consists of.

The exhibition was born in 2011 with the aim of enhancing the historical and architectural heritage of Cinecittà. Through the sets, costumes, props, films and vintage photographs, the story of Cinecittà, and the development of cinema in Italy are told. There are three pathways related to the exhibition: Shooting in Cinecittà (19371990) with scenography that made history, curious facts and a careful selection of images, videos, interviews, original costumes worn by Liz Taylor, Totò, Claudia Cardinale, Richard Burton. The itinerary ends with a room dedicated to Sergio Leone and the scenography of Once Upon a Time in America. The second is an exhibition and educational pathway that leads to the discovery of the trades of cinema: six interactive rooms dedicated to indispensable elements in film: direction, screenplay, sound, costume making and film fiction. You can also duck down in an American submarine S-33, one of the sets made for the movie U-571 whose aquatic scenes were shot at Theatre 5. The visit ends outside in the LED gallery, an immersion in the myth of Cinecittà through the numbers that in 80 years of history have made it a legendary place. Here George Clooney directed the antimilitarist series Catch 22, Paolo Sorrentino created the Vatican for his popes, in the series The Young Pope and The New Pope, here

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MORE WALKS Cinecittà

SEGUE DA PAGINA 68

Screenplay: it floods the viewer with sounds, words, overlapping dialogues.

Photo 48 La Casa di piacere è una delle sale di Felliniana, basata sul bordello-lunapark de La città delle donne, con le sculture in resina di Makinarium. he House of Pleasure is one of the rooms of Felliniana, based on the brothel-pleasure dome of The City of Women with resin sculptures by Makinarium.

Photo 49 Una sala della mostra Felliniana racconta l’ Automobile: Fellini parla a Ferretti a bordo della loro Fiat 125. hall of the Felliniana exhibition is centred on the Automobile: Fellini speaks to Ferretti aboard their Fiat 125.

Photo 50 Nella sala del MIAC dedicata ad Attori e Attrici un mosaico di sequenze, primi piani e spettacolari cornici formate da centinaia di lampadine. n the MIAC room dedicated to Actors and Actresses a mosaic of sequences, closeups and three spectacular frames formed by 100 lightbulbs.

Photo 51 Di Gregorio posa davanti alla scultura di Venusia, creata da Giantito Burchiellaro in polistirolo, legno, gesso dipinto e vetroresina per Il Casanova di Federico Fellini, nel 1976. i Gregorio poses in front of the sculpture of Venusia, created for the film Il Casanova di Federico Fellini in 1976 and designed by Giantito Burchiellaro: it is made of polystyrene, wood, painted plaster and fiberglass.

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DOVE E PERCHÉ | FABBRICA DEL CINEMA New Pope, Gabriele Muccino ha ambientato I migliori anni, Sky ha girato la serie tv internazionale e ancora inedita, Domina, e Michele Placido sta realizzando il film L’ombra di Caravaggio.

Con “esperienze immersive”, come sono state definite, installazioni interattive, approfondimenti e storie “fuori dai soliti schermi”, 12 ambienti tematici: il Museo Italiano dell’ Audiovisivo e del Cinema, il MIAC, sembra aver coronato e dato forma al patrimonio di storia e di risorse custodite all’interno delle mura di Cinecittà.

Il MIAC, spiega Di Gregorio, è il nuovo museo all’interno di Cinecittà che racconta 48 storia, evoluzioni, prospettive dell’arte delle immagini in movimento, lungo gli ultimi 120 anni di storia d’Italia, guardando anche al futuro.

Un nuovo modo di immergersi nelle arti e nelle tecniche che hanno

Gabriele Muccino set I Migliori Anni, Sky shot the international and still unpublished TV series, Domina, and Michele Placido is currently making the film L’ombra di Caravaggio.

With “immersive experiences”, as they have been called, interactive installations, insights and stories from “beyond the usual screens” and 12 themed rooms, the Italian Museum of Audio-visuals and Cinema, the MIAC, seems to have crowned and given shape to the historical heritage and resources kept within the walls of Cinecittà.

The MIAC, explains Di Gregorio, is the new museum within Cinecittà that tells the story, the evolution, the perspectives of the art of moving images, throughout the last 120 years of Italian history, also looking towards the future. A new way to immerse yourself in the arts and techniques

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Istituto Luce Cinecittà Via Tuscolana 1055 | 00173 Roma | +39.06.722861 DIRETTORE GENERALE: Claudio Ranocchi | PRESIDENTE: Maria Pia Ammirati visit@cinecittaluce.it http://cinecittasimostra.it www.museomiac.it https://cinecitta.com www.archivioluce.com

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WHERE AND WHY | FILM FACTORY

50 costruito il nostro immaginario, come il Cinema, la Televisione, le nuove tecnologie digitali. Qui gli estratti dal prezioso e immenso Archivio storico dell’Istituto Luce rappresentano un palcoscenico che non ha uguali. Il museo sorge nell’ex Palazzina di sviluppo e stampa di Cinecittà. I 40 metri del rullo trasportatore sono ben visibili sopra le teste dei visitatori. Ovviamente aperto a tutti.

Com’è nata l’idea, un po’ bizzarra, di fare la mostra Felliniana. Ferretti sogna Fellini? Chiediamo a Di Gregorio di raccontarci qualche aneddoto su Dante Ferretti e sul lavoro che lo scenografo italiano ha fatto per dare vita a quei personaggi e a quegli affascinanti ambienti.

S’imponeva che Cinecittà omaggiasse il suo inquilino più famoso, Federico Fellini, e lo facesse in un modo che anche lui avrebbe apprezzato. Dante Ferretti è stato uno dei suoi collaboratori più affezionati e come Fellini è un innamorato di Cinecittà dove ancora oggi ha il suo atelier. Felliniana è il più recente percorso espositivo all’interno di Cinecittà si Mostra ed è una vera e propria immersione nell’immaginario felliniano, una piccola città dentro Cinecittà. La visita si snoda in tre ambienti principali: nella sala centrale, una storica Fiat 125 evoca i continui viaggi di Fellini e Ferretti durante i quali avevano luogo conversazioni e racconti di sogni. È la sala più personale realizzata dal tre volte premio Oscar Ferretti, assieme all’ausilio della moglie, l’interior designer Francesca Lo Schiavo, a sua volta tre volte vincitrice della statuetta. Il percorso prosegue nella Casa di piacere, con l’immaginario de La città delle donne: lo scivolo e le soubrette che circondano Marcello Mastroianni e portano nella sala finale, quella del cinema Fulgor.

Mostre e musei non sono che una parte della direzione 51 che gestisci. In cosa consistono le altre attività?

Cinecittà non è solo il luogo dove si fa cinema ma anche dove lo si promuove grazie all’utilizzo dei media. Oltre ai siti professionali abbiamo anche strumenti consumer come i siti CinecittàNews e Cinecittalucemagazine, e un media coraggioso come 8 ½, magazine bimestrale, cartaceo, con taglio innovativo, edito in collaborazione con il Mibact e la direzione editoriale di Gianni Canova. Durante i grandi festival internazioni c’è il nostro Italian Pavilion, dove vengono ospitate presentazioni e conferenze. E poi il dipartimento eventi, Cinecittà Events, il Gambero Rosso, la tecnologia live streaming con un apposito allestimento creato nel nostro Teatro 1.

that have fed our imagination, such as Cinema, Television and new digital technologies.

Here, the sources from the immense and precious Historical Archive of the Istituto Luce set an extremely unique stage. The museum is located in the former Developing and Printing Building of Cinecittà. The 40 metres of the conveyor roller are clearly visible above the heads of visitors. Naturally, it’s open for everyone to see.

How did the somewhat bizarre idea of making the Fellini exhibition come about? Does Ferretti dream of Fellini? We ask Di Gregorio to tell us some anecdotes about Dante Ferretti and the work that the Italian set designer has done to give life to those characters and those fascinating environments.

Cinecittà was supposed to pay homage to his most famous tenant, Federico Fellini, and do so in a way that he, too, would have appreciated. Dante Ferretti was one of his most loyal collaborators and, like Fellini, he is a lover of Cinecittà where he still has his atelier today. Felliniana is the most recent exhibition itinerary within Cinecittà si Mostra and is a real immersion in Fellini’s imagination, a small town inside Cinecittà. The visit unfolds through three main areas: in the central hall, a historic Fiat 125 evokes the continuous journeys of Fellini and Ferretti during which conversations and tales of dreams took place. It is the most personal room created by the three-time Oscar winner, Ferretti, together with the help of his wife, interior designer Francesca Lo Schiavo, who, in turn, won the statuette three times. The route continues onto the House of Pleasure, with the imagination scenarios of La Città delle Donne: the slide and the soubrettes that surround Marcello Mastroianni and bring visitors to the final room, that of Fulgor cinema.

Exhibitions and museums are just part of the management activities you deal with. What are the other tasks?

Cinecittà is not only the place where cinema is made but also where it is promoted through the media. In addition to professional websites, we also have consumer tools such as CinecittàNews and Cinecittalucemagazine sites, and bold media like 8 1/2, a bimonthly printed magazine, with an innovative edge, published in collaboration with Mibact under the editorial management of Gianni Canova. During the major international festivals there is our Italian Pavilion, where presentations and conferences are hosted. And then there is the events department, Cinecittà Events, the Gambero Rosso, live streaming technology with a special set-up created in our Theatre 1.

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MORE L WALKS Fori Imperiali

Photo 52 Andrea Pierini, direttore dell’NH Collection Hotel Fori Imperiali mostra, con lo chef Andrea Veccia, uno dei piatti del ristorante Oro Bistrot. ndrea Pierini, director of the NH Collection Hotel Fori Imperiali, shows, with chef Andrea Veccia, one of the characteristic dishes of the Oro Bistrot restaurant.

Photo 53 In visita con Andrea Pierini attraverso le stanze dell’NH Collection Fori Imperiali arredate ispirandosi alla storia di Roma e ai film “peplum”. ndrea Pierini shows us round the rooms of the NH Collection Fori Imperiali with furnishings inspired by the history of Rome and the “peplum” genre of films.

Photo 54 La vista dalle stanze dell’hotel è unica: la Colonna e il Foro di Traiano e, poco oltre, l’Altare della Patria. he view from the hotel rooms is unique: the Column and the Forum of Trajan and, just beyond them, the Altar of the Fatherland.

Photo 55 Una delle stanze del boutique hotel, arredata con stile. ne of the rooms of the boutique hotel, furnished in style.

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he history of NH Hotels begins in Spain, in 1978, with a hotel in a storia degli hotel NH ha inizio in Spagna nel 1978, con un alPamplona, followed by hotels in Madrid, Barcelona, Latin bergo a Pamplona. Poi Madrid, Barcellona, l’America Latina, America, Europe, and the United States. Currently, NH owns 350 l’Europa, gli Stati Uniti. Attualmente 350 hotel in 28 paesi del hotels located in 28 countries around the world. We ask Andrea mondo. Chiediamo ad Andrea Pierini, direttore dell’ NH CollecPierini, director of the hotel NH Collection Roma Fori Imperiali, to tion Roma Fori Imperiali, di raccontarci qualcosa della storia di tell us of the history of NH and its significance. What are the brand's NH (e cosa significa). Quali sono i punti di forza del marstrengths, what characterizes this Spanish enterprise, and what was it chio, in cosa si caratterizza la proprietà spagnola e that convinced you to accept the management of the structure at the cosa è stato convincente per accettare la direzione Imperial Forums? della struttura ai Fori Imperiali.

That of NH Hotel Group is a history characterised by growth. In Italy, Quella di NH Hotel Group è una storia che parla it is a leader in the hotel di crescita. sector thanks to the In Italia è acquisition of the Framon leader del and Jolly hotel chains in settore con l’ 2006. The company stands Rome acquisizione delle out on account of the catene alberghiere Framon e training of its employees Jolly nel 2006. La Compagnia through the NH University si distingue per la formazione initiative, and in its aim of dei propri dipendenti con l’inioffering guests memorable ziativa NH University e per experiences, surpassing l’obiettivo di offrire ai propri expectations. In Italy, there ospiti esperienze memorabili, are three brands: the "Upper superando le loro aspettative.

- Upscale" hotels, situated in In Italia ci sono 3 brand: exceptional locations; the 4“Upper - Upscale”, hotel situati star “Urban Hotels”, for in location d’eccezione. “Urban business travellers looking Hotel” a 4 stelle, per chi viagfor strategic locations; and gia per affari ed è alla ricerca “Nhow”, a chameleonic and di una posizione strategica. unconventional brand, “Nhow”, il brand camaleontico designed by the most e unconventional, progettato creative minds of our time. dalle menti più creative del The company project is momento. Il progetto si esalta enhanced by the NH con l’ NH Collection Roma Collection Roma Fori 53 Fori Imperiali. Un vero e Imperiali, a true gem of a A N D R E A P I E R I N I R A C C O N T A proprio gioiello, aperto dalla hotel, established in 2019. compagnia nel 2019. La terThe terrace is the hotel's razza è il punto di forza strongest feature: I literally dell’hotel: mi sono letteralfell in love with the breathmente innamorato della vista taking view of the Victor mozzafiato che si ha verso Emmanuel II Monument l’Altare della Patria e il Foro di (Altare della Patria) and of Traiano.

Trajan's Forum.

A Milano, inoltre, c’è In addition, located in Milan is l’NH hotel italiano più prestithe most prestigious Italian gioso, progettato dall’archiNH hotel, the interiors of which were realised by Italian tetto italiano Matteo Thun.

Arredato ispirandosi all’Antica Roma e reso architect Matteo Thun. Tell us, Ci spieghi Pierini quali sono originale da immagini cinematografiche, l’hotel Mr Pierini, what are the le caratteristiche di questo characteristics of the "Nhow" “nhow”. ha una strepitosa vista sul Foro di Traiano. project?

Nhow Milano è sorto all’interno di un ex edificio indu- The Imperial Forums in Cinema and History. With an interior Nhow Milano was built inside a former industrial structure, striale, ispirato alla città che design inspired by Ancient Rome and an atmosphere and inspired by the city of lo ospita e al suo legame con rendered original by cinematographic images, the hotel Milan and its connection to il mondo del design. Progetfeatures an amazing view of Trajan's Forum. the world of design. tato dall’architetto Daniele Designed by architect Daniele Beretta e arreby Ca’ Art Studio Beretta and furnished by dato dall’inteinterior designer Matteo rior designer Thun, it shows itself to guests and visitors as an exhibition space, Matteo Thun: si presenta agli ospiti e ai visitatori come featuring as its motto "Elevate your stay." It is an interactive space, a uno spazio espositivo, con il motto “Elevate your stay”: museum, a meeting space, a crossroads of trends and an event spazio interattivo, museo, luogo di incontro, crocevia di location, all in one. tendenze e location per eventi.

The interior design of NH Collection Roma Fori Imperiali, on the NH Collection Roma Fori Imperiali è stato invece other hand, is inspired by Ancient Rome and by cinema. arredato ispirandosi all’antica Roma, e al cinema.

The hotel was created and designed to offer an unforgettable stay Progettato e arredato per regalare un’esperienza di sogexperience, through the discovery of the history of Rome, made giorno indimenticabile, alla scoperta della storia di Roma, resa nota anche dal filone cinematografico “pe- famous by the "Peplum" film genre. It is a 5-star boutique hotel, built inside an elegant 19th-century building, and inspired by a narrative plum”. È un boutique hotel a 5 stelle costruito all’interno that follows the history of cinema. From the reception to the rooms, di un elegante edificio del XIX secolo e ispirato ad una all the way up to the panoramic terrace overlooking the Imperial narrazione che ripercorre la storia della cinematografia.

Forums, guests have the opportunity to experience a unique journey

FORI IMPERIALI TRA CINEMA E STORIA

NH COLLECTION

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WHERE AND WHY | ART HOTEL Dalla reception alle stanze, fino ad arrivare alla terrazza panoramica con vista sui Fori Imperiali, gli ospiti hanno la possibilità di vivere un viaggio unico osservando alcune immagini che hanno reso celebre la storia del cinema. Stampe e riproduzioni della società Alidem sui “dietro le quinte” di Ben Hur o di Scipione l’Africano. Il volto di Anthony Quinn in Barabba, Rhonda Fleming nel ruolo de La Cortigiana di Babilonia, Elizabeth Taylor regina d’Egitto come Cleopatra. Sulla terrazza panoramica al sesto piano gli ospiti possono approfittare dell’offerta “Secret View”, mentre al piano terra trovano il ristorante “Oro Bistrot” dal nome dell’oro utilizzato in cucina dal mondo greco-romano.

NH si contraddistingue anche nella sostenibilità ambientale, con l’impiego negli hotel di risorse energetiche di basso impatto ambientale e l’utilizzo di quelli che vengono definiti i “Brilliant Basics”.

NH Hotel Group è impegnato nel tutelare l’ambiente con hotel progettati e pensati per funzionare in modo sostenibile. Le strutture sono in grado di recuperare il 60% degli scarti prodotti, destinandoli a nuovi usi. Come nel caso dei tappi in sughero che vengono trasformati in materiali per il rivestimento e l’isolamento: sono stati raccolti 2 mila chilogrammi di tappi di sughero e riutilizzati in 300 nuove stanze. Poi 112 punti di ricarica per auto elettriche e, infine, il servizio Brilliant Basics: materassi “sleep better”, cuscini speciali, accessori e prodotti di qualità.

55 Ad Andrea Veccia, chef dell’hotel, chiediamo per finire di spiegarci in cosa si caratterizza la sua cucina, quali menu ha realizzato e qual è il suo piatto preferito.

La mia cucina, spiega Veccia, è un tributo alla tradizione culinaria mediterranea, ai sapori e agli ingredienti che tutto il mondo ci invidia. Il nostro ristorante “Oro Bistrot” si basa sulla stagionalità delle materie prime e sulla capacità di “comprensione del piatto” da parte dei clienti. Rappresentativo della mia visione è il Merluzzo alla Cacciatora che rivisita ed eleva la cucina tradizionale mediterranea, e romana, in una chiave moderna e accattivante. Il classico pollo è stato sostituito da un filetto di merluzzo che lo rende un connubio intraprendente tra sapori della tradizione e tecniche moderne.

by observing images that have made the history of cinema famous, such as prints and reproductions from the Alidem company regarding the "behind the scenes" of the films Ben Hur or Scipione l’Africano, as well as Anthony Quinn's face in Barabbas, Rhonda Fleming in The Queen of Babylon, and Elizabeth Taylor as the Queen of Egypt in Cleopatra. From the panoramic terrace on the sixth floor, guests can take advantage of the "Secret View" package, while on the ground floor they can find the "Oro Bistrot" restaurant, named after the gold once used in ancient Greco-Roman cuisine.

NH also stands out in environmental sustainability, with the use of low environmental impact energy resources throughout their hotels, and by the use of what are known as "Brilliant Basics."

NH Hotel Group is committed to protecting the environment with hotels designed and conceived to function sustainably. The structures are able to recover 60% of the waste produced, allocating it to new uses, as in the case of corks that are transformed into materials for coating and insulation: two thousand kilograms of corks were collected and reused in three-hundred new rooms. Also available are 112 electric vehicle charging stations and, lastly, the “Brilliant Basics” service, which includes “sleep better” mattresses, special pillows, accessories, and quality products.

In conclusion, we ask the hotel Chef Andrea Veccia to explain what the characteristics of his cuisine are, what menus he has created, and what his favourite dish is.

My cuisine, Veccia explains, is a tribute to the culinary traditions of the Mediterranean, to those flavours and ingredients that the whole world envies us. Our restaurant "Oro Bistrot" is based on the seasonality of raw materials, and on the ability of customers to "understand the dish". Representative of my vision is the Merluzzo (Cod) alla Cacciatora, which revisits and elevates the traditional Mediterranean and Roman cuisine in a modern and captivating key. The classic chicken ingredient has been replaced by a cod fillet, rendering the dish an enterprising combination of traditional flavours and modern techniques.

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MORE N WALKS Via dei Condotti

Photo 56 La storica boutique in via dei Condotti, ha ospitato l’incontro tra la nostra redazione e il direttore generale della Bulgari: da sinistra, Livia Mazzani, Vincenzo Pujia, Alessia Fantini, Floriana Cason. he historic boutique in via dei Condotti hosted the meeting between our editorial staff and the general manager of Bulgari: from left to right, Livia Mazzani, Vincenzo Pujia, Alessia Fantini, Floriana Cason.

Photo 57 Vincenzo Pujia, in via dei Condotti, posa nella sala dove è esposta la collezione di alta gioielleria Bulgari Barocko. incenzo Pujia, in via dei Condotti, poses in the room where the Bulgari Barocko collection of high-end jewellery is displayed.

Photo 58 Il direttore generale Vincenzo Pujia nella boutique Bulgari, mentre risponde alle domande di Roman Walks. eneral manager Vincenzo Pujia in the Bulgari boutique answering Roman Walks’ questions.

Photo 59 Pujia davanti all’opera realizzata dall’artista bresciano Francesco Vezzoli e da Bulgari “Tortue de soirée”. ujia in front of the artwork created by the Brescian artist Francesco Vezzoli and Bulgari, “Tortue de soirée”.

Photo 60 SEGUE A PAGINA 76

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DOVE E PERCHÉ | CASA DELLO STILE, DELLA MODA E DEL DESIGN

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uring the most glamorous period that this city has ever known, el periodo più glamour che abbia conosciuto questa città, the Roman nights of "La Dolce Vita", prestigious brands are le notti romane della “Dolce vita”, nascono e si consacrano born and enshrined that are destined to remain forever prestigiosi marchi che rimarranno per sempre scolpiti nell’immaginario collettivo. Sono anni nei quali le più belle donne del engraved in our collective imagination. These were the years in which jet set internazionale sfilavano per le strade della città, come the most beautiful women from the international jet set paraded il volto indimenticabile della divina Elisabeth Taylor, through the streets of the city, such as the unforgettable face of the illuminato da preziosi gioielli firmati Bulgari divine Elisabeth Taylor, illuminated by precious Bulgari jewels (she (marchio del quale fu testimonial). Nel negozio was a Bulgari testimonial.) We meet Bulgari's General Manager storico di via dei Condotti 11, a Roma, incon- for Europe, Vincenzo Pujia, at the historic shop in Via dei Condotti triamo il Direttore Generale di Bulgari per l’Eu- 11, in Rome, and ask him to provide us with some historical information regarding the ropa, Bulgari brand.

Vincenzo A worldwide leader in the Pujia, al luxury goods sector, with a quale chieRome portfolio of over 75 maisons, diamo di darci qualsays Vincenzo Pujia, che cenno storico sul flagship of the Jewellery marchio. and Watches Division of the Leader nel settore dei beni di prestigious French group lusso a livello mondiale con LVMH, Bulgari was un portafoglio di oltre 75 established in 1881 by the maison, afferma Vincenzo Greek silversmith Sotirio Pujia, fiore all’occhiello della Bulgari who, upon moving Divisione Gioielli e Orologi del to Rome, opened his first prestigioso Gruppo francese shop in Via Sistina in 1884.

LVMH, Bulgari viene fondata The current boutique nel 1881 dall’argentiere greco situated in Via Condotti 10 Sotirio Bulgari il quale, traand inaugurated in 1905, is sferitosi a Roma, apre nel still to this day the most 1884 il suo primo negozio di fascinating and via Sistina. extraordinary of all the L’attuale boutique di Via ConBulgari boutiques, a dotti 10, inaugurata nel legendary place. In the 1905, è ancora oggi la più affifties and sixties, Bulgari 57 fascinante e straordinaria design affirms its unique boutique di Bulgari: un V I N C E N Z O P U J I A R A C C O N T A style, consisting in bold luogo leggendario. Negli anni combinations of colours, the Cinquanta e Sessanta il deuse of new materials, sign Bulgari afferma il suo important volumes, and soft stile unico fatto di accostaand sinuous lines. An menti audaci di colori, uso di exuberance of shapes and materiali inediti, volumi imcolours is certainly the portanti e linee morbide e sihallmark of Bulgari nuose. L’esuberanza delle creations of the period, a forme e dei colori sono sicucreativity that draws heavily ramente i tratti distintivi on the Italian lifestyle, with delle creazioni Bulgari del its joie de vivre, its relaxed periodo, una creatività che and informal elegance, its love for art and beauty: in attinge a piene mani allo stile short, “la dolce vita.” These di vita italiano, con la sua Una Maison nata a Roma e che alla città deve are the years in which the gioia di vivere, la sua eleganza rilassata e informale, fama e successi: è proprio la città eterna ad aver international expansion of the brand begins, and when il suo amore per l’arte e per il ispirato i codici stilistici di Bulgari. the success of some of the bello: in tre parole “la dolce vita”. Sono questi gli anni in Exuberance of forms and colours. A Maisons born in Rome, most iconic and admired Bulgari collections is cui inizia l’espansione interand which owe its fame and success to this city which established, such as the nazionale del brand e in cui si inspired Bulgari's stylistic codes.

Serpenti jewellery affermano alcune delle più collection, completed by the iconiche e ammirate colleby Alessia Fantini sumptuous haute joaillerie zioni di Bulgari come la colSerpenti-watches, and also lezione di gioielleria Serpenti, completata dai sontuosi Serpenti-orologio di alta gio- the wonderful Tubogas items with their industrial appeal, which ielleria e dai meravigliosi esemplari Tubogas dall’ap- still feel contemporary today. Many other collections follow, contributing to the international growth of the brand: Bvlgaripeal industriale e ancor oggi contemporaneo.

Seguono molte altre collezioni che contribuiranno alla Bvlgari, jewellery and watches; Coins, featuring ancient coins that crescita internazionale del brand: Bvlgari-Bvlgari, gio- are set like gems; B.zero1, a line of jewellery inspired by the shape ielli e orologi; Monete, con monete antiche incastonate of the Colosseum; Diva's Dream, bracelets and earrings inspired by come gemme; B.zero1, una linea di gioielli ispirata alle the floor mosaics of the Baths of Caracalla; Fiorever, with diamonds forme del Colosseo; Diva’s Dream, bracciali e orecchini linked to the shape of flowers. The Octo model should be ispirata ai mosaici pavimentali delle Terme di Cara- remembered among the most popular and distinctive Bulgari watches. Designed in 2012 after the original at the Stadio dei calla; Fiorever, con diamanti legata al segno del fiore.

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BULGARI L’ESUBERANZA

DELLE FORME E DEI COLORI

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WHERE AND WHY | HOUSE OF STYLE, FASHION AND DESIGN Tra i più apprezzati e distintivi orologi a marchio Bulgari va ricordato il modello Octo: dopo l’Originale allo Stadio dei Marmi di Roma nel 2012, nasce Octo Finissimo che nella versione piccoli secondi tourbillon è il più sottile al mondo (più di una moneta di venti centesimi). Da questo, Octo Finissimo Ripetizione Minuti, Octo Finissimo Automatico, Octo Finissimo Tourbillon Automatico e, nel 2019 il quinto record sulla collezione Finissimo: il cronografo meccanico più sottile al mondo. L’ultimo nato: l’Octo Finissimo Tourbillon Cronografo Automatico Skeleton più sottile al mondo.

Nel 2020 Bulgari ha rilanciato la collezione Aluminium: un’icona senza tempo con una nuova veste, caratterizzata dall’utilizzo di alluminio e caucciù accostati ad una combinazione grafica di bianco e nero. Ricordiamo il successo planetario di questo orologio che è stato anche simbolo della livrea del Boeing 747 dell’Alitalia.

Completano il portafoglio della maison: le fragranze, nate negli anni Novanta sulla scia del successo della prima fragranza Bulgari, l’Eau Parfumée au Thé Vert e le collezioni di accessori in pelle nelle quali il tema del Serpente figura sulle chiusure.

59 La linea di lusso Bulgari Hotels & Resorts è situata nelle principali città e località esclusive del mondo. Il primo hotel è stato aperto a Milano nel 2004 a firma del prestigioso studio di architettura Antonio Citterio e Patricia Viel. È stata inoltre annunciata la nuova apertura di Roma che vedrà la luce ne 2022 in Piazza Augusto Imperatore.

Qual è lo stretto legame con la città di Roma e il design dei gioielli iconici del marchio ispirati ai monumenti romani?

Roma e Bulgari, continua Pujia, hanno un legame indissolubile che permea tutta la

Marmi in Rome, Octo Finissimo is born: the Piccoli Secondi Tourbillon version is the thinnest in the world (thinner than a twenty cents coin.) Also in this series, let us point out the Octo Finissimo Ripetizione Minuti, the Octo Finissimo Automatico, and the Octo Finissimo Tourbillon Automatico. Lastly, in 2019, comes the fifth record in the Finissimo collection: the thinnest mechanical time-piece in the world. The latest addition is the Octo Finissimo Tourbillon Cronografo Automatico Skeleton, the thinnest in the world. In 2020, Bulgari relaunched its Aluminium collection: a timeless iconic collection refurbished with a new look, characterized by the use of aluminium and rubber combined with a graphic combination of black and white: let us also remember the worldwide success of this watch, which was also a symbol of Alitalia's Boeing 747 livery. The maison's portfolio is completed by its fragrances, born in the 1990s in the wake of the success of the first Bulgari fragrance, Eau Parfumée au Thé Vert, and by the leather accessories collections, where the Snake theme is featured on the buckles.

The Bulgari Hotels & Resorts luxury line is present in the main cities and most exclusive locations around the world. The first hotel was opened in Milan in 2004 by the prestigious firm of architects Antonio Citterio and Patricia Viel. A new opening in Rome has also been announced: the new venue will see the light in 2022, in Piazza Augusto Imperatore.

In what does the close link with the city of Rome and the design of the brand's iconic jewels, inspired by Roman monuments, consist of?

Rome and Bulgari, continues Pujia, have an indissoluble bond that permeates the entire history of the brand: from the 1950s to today, the Bulgari style has become

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MORE WALKS

Via dei Condotti SEGUE DA PAGINA 74

Roma e Bulgari, racconta Vincenzo Pujia, hanno un legame indissolubile che permea tutta la storia del brand. ome and Bulgari, Vincenzo Pujia tells us, have an indissoluble bond that permeates the history of the brand.

Livia Mazzani Photo 61 and 62 Il direttore generale mostra le strepitose pietre e la combinazione tra forma e colore di un collier, viste attraverso una lente di ingrandimento. he general manager shows the amazing stones and the combination of shape and colour of a choker through a magnifying glass.

Photo 63 Il presidente della Fondazione Bulgari, Paolo Bulgari, nipote del fondatore della Maison, ci ha accolto nella boutique di via dei Condotti. he President of the Bulgari Foundation, Paolo Bulgari, grandson of the founder of the Maison, welcomed us to the boutique in Via dei Condotti.

Photo 64 Il libro Bulgari, la storia, il sogno è una delle tante attrazioni che abbiamo trovato in mostra alla boutique di via dei Condotti. he book Bulgari, the history, the dream is one of the many attractions that we found on display at the boutique in Via dei Condotti.

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DOVE E PERCHÉ | CASA DELLO STILE, DELLA MODA E DEL DESIGN storia del brand: dagli anni Cinquanta ad oggi lo stile Bulgari si è sempre più radicato nell’estetica e nello stile di vita della sua città natale, esuberante e caleidoscopica fonte di ispirazione delle nostre creazioni. Un senso di appartenenza così forte che si dichiara già dalla grafia del nostro logo, con la V al posto della U che ricorda antiche iscrizioni latine.

La Città Eterna, permea con le sue luci, i suoi colori, la sua storia e i suoi monumenti il processo creativo della nostra maison. Oltre alla luce di Roma, così pura e solare, ai suoi tramonti con le mille sfumature di rossi e arancio, frequentemente riflesse nelle creazioni di alta gioielleria e alta orologeria, i riferimenti artistici e architettonici della città, con la sua storia ultra millenaria, sono facilmente identificabili nel design dei nostri gioielli: basti pensare al taglio cabochon delle pietre, inconfondibilmente Bulgari, che richiama la maestosità delle cupole delle chiese ro60 mane, prima fra tutte San Pietro; o all’anello Bzero.1 il cui design geometrico e lineare evoca la forma del Colosseo; e ancora al motivo a ventaglio dalle linee pure e perfette di alcuni mosaici delle

increasingly rooted in the aesthetics and lifestyle of its hometown, an exuberant and kaleidoscopic source of inspiration for our creations. A sense of belonging so strong that it is already evident in our logo's graphics, with the use of the V instead of the U, recalling ancient Latin inscriptions. The Eternal City permeates the creative process of our maison with its lights, colours, history and monuments. In addition to Rome's light, so pure and bright, and its sunsets with their thousand shades of red and orange, frequently reflected in our haute joaillerie and haute horlogerie creations, the artistic and architectural references of the city, with its ultramillennial history, are easily identifiable in the design of our jewels.

Just consider the unmistakable Bulgari cabochon stone cut, which recalls the majesty of Roman churches' domes, especially Saint Peter's, or of the Bzero.1 ring, whose geometric and linear design evokes the shape of the Colosseum. Think also of the pure and perfect lines of the fan motif found in the mosaics at the Baths of Caracalla that inspired the Divas' Dream collection, or the octagonal shape, also linked to the shapes of some domes such as

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61 Bulgari lungotevere Marzio 11 00186 Roma | via dei Condotti 10 00187 Roma +39.06.696261 MANAGER: Vincenzo Pujia info@bulgari.com www.bulgari.com

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WHERE AND WHY | HOUSE OF STYLE, FASHION AND DESIGN Terme di Caracalla che ha ispirato la collezione Divas’ Dream; oppure alla forma ottagonale, protagonista della collezione di orologeria maschile Octo, anch’essa legata alle forme di alcune cupole, come quella della Basilica di Massenzio. È infine d’obbligo ricordare la collezione di alta gioielleria Barocko che ha fatto il suo debutto a luglio di quest’anno e che attinge a piene mani dall’opulenza delle chiese e dei palazzi barocchi capitolini, in un tripudio di volumi, colori e chiaroscuri che ricordano i capolavori di Bernini e di Caravaggio.

Negli ultimi anni, Bulgari ha sponsorizzato il restauro di numerosi monumenti e siti archeologici romani, uno per tutti citiamo il restauro della scalinata di Piazza di Spagna.

Nel 2014, ci racconta Pujia, in occasione delle celebrazioni per il 130° anniversario dalla fondazione, abbiamo deciso di finanziare il restauro della scalinata di Trinità dei Monti, finalizzato nel 2016. Nel 2019 abbiamo siglato una convenzione con Roma Capitale per effettuare una serie di interventi volti a una valorizzazione della aerea sacra di Largo Argentina, la conclusione dei lavori è stimabile entro la metà del 2021. Sempre nello stesso anno abbiamo inaugurato la mostra Bulgari, la storia, il sogno allestita a Palazzo Venezia e Castel 63 Sant’Angelo. Infine abbiamo contributo come main sponsor al restauro di 96 statue greche e romane della Collezione Torlonia. Nell’estate 2020 abbiamo anche firmato una convenzione con Roma Capitale per dare una nuova luce all'Ara Pacis. Dal 2017, inoltre, Bulgari ha avviato una partnership con il MAXXI per promuovere il MAXXI BVLGARI PRIZE, prestigioso riconoscimento dedicato ai giovani protagonisti. Save the Children ha portato alla raccolta di circa 100 milioni di dollari inaugurando a Ostia il presidio educativo Punto Luce delle Arti. Da poco abbiamo annunciato la fondazione del Fondo Bvlgari Virus Free finanziando l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani a Roma, dopo lo scoppio dell’emergenza COVID-19. Allo stesso tempo, creeremo il Bvlgari Clinical Fund volto a finanziare lo sviluppo e la sperimentazione clinica di nuove terapie, farmaci e vaccini per combattere la pandemia di Coronavirus. (Intervista realizzata in collaborazione con Boris Barboni).

that of the Basilica of Maxentius, which is the protagonist of the Octo men's watch collection. Lastly, it is essential to remember the Barocko collection of haute joaillerie, which made its debut in July of this year and which draws heavily from the opulence of the churches and baroque palaces of the capital, in a riot of volumes, colours and chiaroscuro that bring to mind the masterpieces of Bernini and Caravaggio.

In recent years, Bulgari has sponsored the restoration of numerous Roman monuments and archaeological sites: among them we must, of course, mention the restoration of the Spanish Steps in Piazza di Spagna.

In 2014, Pujia tells us, on the occasion of the 130th anniversary celebrations of the maison's founding, we decided to finance the restoration of the Spanish Steps, which was completed in 2016. In 2019, we signed an agreement with Roma Capitale to carry out a series of interventions aimed at enhancing the sacred area of Largo Argentina: completion of these works is estimated for mid 2021. Also in 2019, we inaugurated the "Bulgari, the History, the Dream" exhibition, held at Palazzo Venezia and Castel Sant’Angelo.

Finally, we contributed as main sponsor to the restoration of 96 Greek and Roman statues from the Torlonia Collection. In the summer of 2020, we also signed an agreement with Roma Capitale to provide new lighting for the Ara Pacis. Furthermore, since 2017, Bulgari has partnered up with MAXXI in order to promote the MAXXI BVLGARI PRIZE, a prestigious award dedicated to young protagonists. Save the Children raised approximately onehundred million dollars, inaugurating the Punto Luce delle Arti educational centre in Ostia. Following the outbreak of the COVID-19 emergency, we have recently announced the creation of the Bvlgari Virus Free Fund, which will be financing the Lazzaro Spallanzani National Institute for Infectious Diseases in Rome. At the same time, we are in the process of creating the Bvlgari Clinical Fund, aimed at financing the development and clinical trials of new therapies, drugs and vaccines in the fight against the Coronavirus pandemic.

(Interview in collaboration with Boris Barboni).

LE CASE DELLO STILE, MODA E DESIGN Houses of Style, Fashion and Design

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64 a moda nata a Roma che ha contribuito a creare il “Made in Italy”. | Roman born fashion brands contributed to create the concept of "Made in Italy".

1 • Bulgari

Fondata nel 1894 da Sotirios Bulgari (vedi intervista in queste pagine). | Established in 1894 by Sotirios Bulgari (see interview in these pages).

2 • Fendi Fondata nel 1918 da Adele Casagrande. Dopo il matrimonio con Edoardo Fendi, nel ‘26, si inaugura la boutique in via del Plebiscito. Tra i propri stilisti Karl Lagerfeld. | Established in 1918 by Adele Casagrande. After her marriage to Edoardo Fendi, in ‘26, the Fendi boutique was inaugurated in via del Plebiscito. Karl Lagerfeld among its leading designers.

3 • Sorelle Fontana Fondata nel 1943 dalle tre sorelle Zoe, Micol e Giovanna. Visioni innovative per il mondo di Cinecittà. La sede storica è in Piazza di Spagna. | Established in 1943 by the three sisters Zoe, Micol and Giovanna. Innovative vision for the industry of Cinecittà. The brand's historic headquarters are situated in Piazza di Spagna.

4 • Brioni Fondata nel 1945 da Nazareno Fonticoli e Gaetano Savini. Prima boutique in via del Tritone, apre le porte dello stile alla moda maschile. | Established in 1945 by Nazareno Fonticoli and Gaetano Savini. First boutique in via del Tritone, opening up to style in men's fashion.

5 • Battistoni Fondata nel 1946 da Guglielmo Battistoni che apre una bottega di camiciaio in via dei Condotti. Caratteristica per le sue scelte sartoriali di qualità. | Established

by Guglielmo Battistoni in 1946, opening his shirtmaker's workshop in via dei Condotti. Characteristic for its quality tailoring choices.

6 • Roberto Capucci Fondata nel 1950 da Roberto Capucci; apre in via Sistina il primo atelier. Visioni architettoniche dell’abito sartoriale. | Established in 1950 by Roberto Capucci, by creating his first fashion atelier in via Sistina. Architectural vision of tailoring.

7 • Gattinoni Fondata nel 1944 da Fernanda Gattinoni, trasferitasi da Milano a Roma con atelier in viale Toscana. Veste dive popolari quali Hepburn e Magnani. | Established in 1944 by Fernanda Gattinoni, who moved from Milan to Rome with atelier in Viale Toscana. Dressing most popular divas including Hepburn and Magnani.

8 • Renato Balestra Fondata nel 1961 da Renato Balestra trasferitosi da Milano a Roma con atelier in via Sistina. Rappresenta la moda romana. | Established in 1961 by Renato Balestra who moved from Milan to Rome with atelier in via Sistina. One of Roman fashion’s most important representatives.

9 • Valentino Fondata nel 1959 da Valentino Garavani “imperatore della moda”. Prima casa di moda a Roma in via dei Condotti, sinonimo indiscusso di eleganza. | Established in 1959 by Valentino Garavani "Emperor of Fashion". First fashion house in via dei Condotti, Rome, undisputed synonym of elegance.

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DOVE E PERCHÉ | INCONTRANDO PERSONALITÀ A ROMA

Il mio nome è

PELOSI “Gli italiani stanno riscoprendo il loro territorio: mare e montagna. Mi auguro una rinascita anche per le città d’arte”.

My name is Pelosi. “Italians are rediscovering their territory: the sea and the mountains. I am hoping for a revival of Art Cities, as well”.

by Gabriel Rifilato

ezzo secolo di attività alberghiera a Roma: Tullio Pelosi è nato a Capitignano, in Abruzzo, il 17 settembre 1944. Buon compleanno Tullio.

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Negli anni Settanta si partiva dalla sua regione per arrivare a Roma in cerca di fortuna. Ci racconti di quegli anni e dell’hotel Bernini.

Avevo 16 anni e la mia mansione era di accompagnare i clienti con l’ascensore al piano. La zona di Via Veneto viveva l’epoca della “Dolce Vita”. Era ben frequentata e tra i clienti c’erano nobili, artisti, industriali, personaggi di rilievo etc. Un mondo molto affascinante per un ragazzo giovane, arrivato a Roma da poco.

During the 1970s, people left their own regions and moved to Rome in search of fortune. Tell us about those years and about the Bernini Hotel.

I was 16, and my job was to accompany customers to their floors on the elevator, a lift boy. The Via Veneto area was going through the "Dolce Vita" era. It was a popular place, and among our customers were aristocrats, artists, industrialists, and prominent personalities. It was quite a fascinating world for a young boy who had just recently arrived in Rome.

alf a century in Rome's hotel business: Tullio Pelosi was born in Capitignano, Abruzzo, on September 17, 1944. Happy birthday, Tullio.

Negli anni Settanta ha preso in gestione l’Albergo del Senato. Una storica palazzina del XIX secolo che affaccia sul Pantheon, costruita dall’architetto italiano Gaetano Koch. Il suo fiore all’occhiello: un raffinato hotel 3 stelle nel quale si respira arte e storia in ogni ambiente. Qual è il segreto del successo “stile Pelosi”?

Passione, impegno quotidiano, la cura dei dettagli, il rispetto e la trasparenza. Un bravo albergatore deve conoscere l’arte dell’ospitalità per raggiungere la piena soddisfazione del cliente, offrendo un ambiente confortevole e professionale.

In the 1970s, you took over the management of the Albergo del Senato, a historic 19th century building overlooking the Pantheon, built by the Italian architect Gaetano Koch. It is your flagship: a refined 3-star hotel where art and history are present at every turn. What is the secret of the “Pelosi style” success?

Passion, daily commitment, attention to detail, respect and transparency. A good hotelier must be knowledgeable in the art of hospitality in order to achieve full customer satisfaction by offering a comfortable and professional environment.

La sua attività alberghiera, iniziata alla pensione Trinità dei Monti di Roma, ha preso dall’inizio la fisionomia di un’impresa di famiglia. Negli anni ha gestito l’hotel Ivanhoe, il Borromeo con sua moglie Gina, il Raffaello con i figli Antonio e Paolo, l’Hotel Damaso con il figlio Paolo, l’Hotel Etico gestito da Antonio.

A dire la verità sto cercando di lasciare le redini ai miei figli. Tuttavia l’Albergo del Senato è mia “creatura” e da buon padre di famiglia, ho difficoltà ad abbandonarla completamente.

Your hotel business, which began at the Trinità dei Monti Guesthouse in Rome, was a family business from the very beginning. Over the years, you have managed the Ivanhoe hotel, the Borromeo together with your wife Gina, the Raffaello with your sons Antonio and Paolo, the Damaso Hotel with your son Paolo, and the Hotel Etico, which is managed by Antonio.

To tell the truth, I'm trying to hand over the reins to my children. However, the Albergo del Senato is my "baby" and, being the good family man that I am, I find it difficult to let it go completely.

Durante i nostri incontri si è dichiarato molto preoccupato per la situazione del turismo in Italia. L’imminente inverno 2021 non sembra dare segnali di uscita dalla crisi epidemica. I visitatori americani, quasi

During our encounters, you have expressed your acute concern for the situation of tourism in Italy. The winter of 2021 is just around the corner and there seem to be no signs yet of an exit from the epidemic crisis.

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WHERE AND WHY | ENCOUNTERING PERSONALITIES IN ROME completamente spariti, che rappresentavano oltre 60% della sua clientela. Le città d’arte non sembrano attirare i visitatori italiani che invece preferiscono i piccoli centri urbani, dove probabilmente si sentono più al sicuro, e in luoghi di valore naturalistico. Che succederà Tullio?

Per fortuna gli italiani stanno scoprendo il proprio territorio. Mare e montagna sono state le mete preferite della scorsa estate. Mi auguro una ripresa per le città d’arte, quanto prima. Sarà difficile ripartire se le frontiere rimarranno chiuse e le compagnie aree non potranno riprendere la loro attività.

Nella sua vita sia personale che da albergatore, ha raccontato di aver affrontato altri grandi momenti di di-

American visitors, who represented over 60% of your clientele, have almost completely disappeared. Art Cities do not seem to attract Italian visitors, who instead prefer small urban centres, where they probably feel safer, and places of naturalistic value. What do you think will happen, Tullio?

Fortunately, Italians are discovering their own territory. Sea and mountains were the favourite destinations of last summer. I am hoping for a recovery of Art Cities, as soon as possible. Recovery will be difficult if the borders remain closed and airlines are not able to resume business.

In both your personal and professional life as a hotelier, you have told us about a number of other great moments

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ullio Pelosi è il capostipite della famiglia Pelosi, costituita anche dai figli Paolo e Antonio. La famiglia SEGUE A PAGINA 78

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DOVE E PERCHÉ | INCONTRANDO PERSONALITÀ A ROMA

IMAGES IMMAGINI Footnotes

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è proprietaria a Roma dell’ Albergo del Senato al Pantheon, piazza della Rotonda 73, dell’ Hotel Damaso in piazza della Cancelleria 62, dell’ Hotel Etico in via Giuseppe Pisanelli 39 e del portale on-line Hotel Project (www.hotelproject.biz).

Le immagini di Tullio Pelosi sono ambientate all’Albergo del Senato e sono state realizzate da Ca’ Art Studio. Nella foto a pagina 79, alla sinistra di Tullio Pelosi: Ann Johansson, direttrice dell’Albergo del Senato e dell’Hotel Damaso.

Qui in basso, con Tullio Pelosi, l’art director della rivista Floriana Cason.

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ullio Pelosi is the forefather of the Pelosi family, also made up of his sons Paolo and Antonio.

In Rome, the family owns the Albergo del Senato at the Pantheon, piazza della Rotonda 73, the Hotel Damaso in piazza della Cancelleria 62, the Hotel Etico in via Giuseppe Pisanelli 39 and the online portal Hotel Project (www.hotelproject.biz).

Tullio Pelosi's images are set in the Albergo del Senato and were taken by Ca 'Art Studio. In the picture on page 79, on the left of Tullio Pelosi: Ann Johansson, director of the Albergo del Senato and Hotel Damaso.

Below, with Tullio Pelosi, the art director of the magazine Floriana Cason.

sagio prima di quello più lungo di tutti: l’epidemia del 2020. Il fiasco turistico delle Olimpiadi a Roma del 1960, il colera a Napoli del 1975, la Guerra del Golfo del 1991. Come si esce da queste crisi? Come ci cambiano? Cosa ci insegna la crisi sanitaria del 2020?

Questa crisi ci ha insegnato che nulla è certo. Vedere la propria impresa rallentare improvvisamente dopo più di 40 anni di attività, lascia un senso di profonda amarezza. Ma l’ottimismo, la responsabilità, l’ottimizzazione delle nostre risorse, l’impegno e la dedizione ci permetteranno di superare questo periodo difficile anche se ci vorrà del tempo.

Tre hotel a Roma gestiti con la sua famiglia e una società di servizi alberghieri, Hotel Project: tutto farebbe pensare a un piccolo network, nel quale lo stile di famiglia sia garante di un certo livello di ospitalità, servizi e amichevolezza. Pelosi Hotels?

Per il momento è prematuro, lascerò ai miei figli la strada e le iniziative da intraprendere per la possibile realizzazione di un simile progetto.

Ci racconti come ha dato vita al suo Albergo del Senato al Pantheon, e perché ha deciso, con la sua famiglia, di investire nel progetto dell’ Hotel Etico. Nel 2007 la famiglia Pelosi ha vissuto un trauma profondo, fortunatamente a lieto fine, che ha lasciato un segno e ha rappresentato la scintilla che ha dato vita all’ Hotel Etico. Pelosi, vuole raccontarci?

L’Albergo del Senato è un gioiello che ha una spettacolare terrazza al settimo piano, con bar, con vista mozzafiato su piazza della Rotonda, il Pantheon, la Basilica di San Pietro in lontananza, il Quirinale, il Vittoriano degli Italiani, Monte Mario e poi chiese, tetti, archi e campane. Il deputy manager del nostro hotel, Ann Johansson, rappresenta inoltre quell’empatia umana e quella competenza professionale con la quale vengono accolti i nostri ospiti.

Il 2007 è stato un anno molto difficile, conclude Tullio Pelosi, ma, fortunatamente, il lieto fine ci permette di capire che molte cose che ci accadono hanno un valore che va oltre le apparenze. E che molte cose che all’inizio si presentano come sciagure, potrebbero non esserlo… Ecco, mi piacerebbe dire che “Dio sa quello che fa!”.

80 | ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUNNO/INVERNO 2020/2021

of discomfort you faced previously to this longest one of all, the 2020 epidemic: the tourist fiasco of the Rome 1960 Olympics, cholera in Naples in 1975, and the Gulf War in 1991. How does one get out of these crises? How do they change us? What can the health crisis of 2020 teach us?

This crisis has taught us that nothing is certain. Seeing your own business suddenly slow down after more than forty years of activity leaves you with a feeling of profound bitterness. But optimism, responsibility, resource optimization, commitment and dedication are the things that will allow us to overcome this difficult period, even if that will take time.

Three hotels in Rome managed by your family, in addition to the Hotel Project, a hotel service company: everything would suggest a small network, in which the family style guarantees a certain level of hospitality, service and friendliness. Pelosi Hotels?

For the moment, I consider that premature. I will leave it to my children to find the roads and initiatives necessary to undertake the possible realization of such a project.

Tell us how you created your Albergo del Senato at the Pantheon, and why you and your family decided to invest in the Hotel Etico project. In 2007, the Pelosi family experienced a profound trauma that fortunately ended positively, which left a mark and represented the spark that gave life to the Hotel Etico. Mr. Pelosi, please tell us about it.

The Albergo del Senato is a jewel, with a spectacular terrace on the seventh floor, featuring a bar and breathtaking views of Piazza della Rotonda, the Pantheon, St. Peter's Basilica in the distance, the Quirinale, the Vittoriano (Victor Emmanuel II National Monument), Monte Mario, in addition to churches, rooftops, arches and belfries. Furthermore, the deputy manager of our hotel, Ann Johansson, represents the human empathy and professional competence with which our guests are welcomed there.

2007 was a very difficult year, concludes Tullio Pelosi, but, fortunately, its happy ending has allowed us to understand that many of the things that we go through have a value that goes beyond the surface. And that many things that at first appear as disasters may not be... Well, what I mean to say is that "God knows what he is doing!"

NOTE Floriana Cason A

rtista visuale, dipinge, crea installazioni, sviluppa la propria formazione in scultura al CIS in Svizzera, ed è autrice e performer di Staged Photography. Le principali mostre personali a Roma hanno avuto luogo, al museo Mastroianni, al Complesso Monumentale S. Salvatore in Lauro, al museo Crocetti, allo Sheraton, alla galleria dei Soldati. In Italia ha esposto a Treviso, Barletta, Fiumicino. La sua mostra Vedo Diverso è stata ospitata a Pisa, Arezzo, Firenze e Spoleto. Nel 2015 ha partecipato all’Expo di Milano.

Ha esposto a Praga e Amsterdam. Con le installazioni Evasori di Coscienza e Corsa ad ostacoli ha ricevuto il Premio Internazionale Lorenzo il Magnifico alla Florence Biennale (2013). Dal 2016 ha dato vita a Ca’ Art Studio, ed è art director in questa rivista. he is a visual artist who Sinstallations. paints and creates Her training in

sculptures was developed at CIS in Switzerland and she is the author and performer of Staged Photography. Her main solo exhibitions in Rome took place at the Mastroianni museum, at the Complesso Monumentale S. Salvatore in Lauro, at the Crocetti museum, at the Sheraton, and at the Soldati gallery. In Italy, she has exhibited in Treviso, Barletta and Fiumicino. Her exhibition Vedo Diverso was hosted in Pisa, Arezzo, Florence and Spoleto. In 2015 she participated in the Milan Expo.

She has also exhibited her work in Prague and Amsterdam. She was awarded the International Lorenzo il Magnifico Prize at the Florence Biennale in 2013 for her installation “Evasori di Coscienza e Corsa ad ostacoli”.

In 2016 she gave life to Ca’ Art Studio, and she is the Art Director for this magazine.

IMAGE ARTE, FOTOGRAFIA E PENSIERO CREATIVO | ART, PHOTOGRAPHY & CREATIVE THINKING

FACTORY

EDITORIAL

La ricerca della visione

Alla scoperta avventurosa di storie, esperienze, personaggi, miti, vizi, virtù, suoni, profumi e sapori “neo-pittorialisti” della Image Factory.

The Vision Quest. An adventurous journey to uncover the stories, experiences, characters, myths, vices, virtues, sounds, aromas, and flavours of the Image Factory.

Q

uando la creatività tocca il suo apice e si sente the middle that this state is experienced, equilibrium la “soddisfazione”, possiamo dire di essere enis essential. We can find ourselves in the Flow, when trati in quello stato di coscienza che nella psiwe are completely focussed on what we are doing. It is cologia positiva viene chiamato Stato ottimale o a state that finds its place above all in the creative Flow (flusso). Il Flow, o esperienza ottimale, sopragsphere, very familiar to artists. At work in their atelier giunge quando si produce un equilibrio tra le sfide or studio, intent on breathing life into their works and del compito, o l’attività che stiamo affrontando, e le creations, they easily lose track of time: they don’t feel abilità di cui disponiamo per affrontarle. L’equilibrio tiredness or hunger pangs, and they may continue to tra le sfide, e le competenze percepite, sono fattori work for hours, or days, without interruption, driven importanti nel Flusso. Quando una sfida è più by their motivation. The characteristics of this Arte e pensiero creativo grande del proprio livello di competenze, ci si sente Art and creative thinking behaviour are maximum concentration, a high level of frustrati e ansiosi. Quando il nostro livello di abilità vigilance, absence of tiredness and an altered è superiore alla sfida, si diventa annoiati e distratti. perception of the passage of time. One way of Poiché l’esperienza di questo stato è solo nel centro, l’equilibrio è describing this sensation is that of being immersed in a river and letting essenziale. Possiamo trovarci coinvolti nel Flusso, quando siamo tooneself be swept along by the current. talmente focalizzati su ciò che stiamo facendo. È uno stato che trova Our aim should be to be the protagonists of our own lives, to strive for spazio soprattutto in ambito creativo, molto familiare agli artisti. experiences that are suited to our “daimon”. With this issue of Roman Lavorando nei loro atelier, o studi, intenti a dar vita alle loro opere Walks, we too would like to suggest our readers search for an “optimal e creazioni, gli artisti perdono facilmente la cognizione del tempo: experience”. How? By accepting the challenge of the Vision Quest non sentono gli stimoli di fame o stanchezza, e possono continuare Cards of Douglas Beasley that you will read about on the following a lavorare per ore, o giorni, senza sosta, spinti dalle loro motivazioni. pages. Immerse yourselves in your own creativity: it’s within you, even Questo comportamento è caratterizzato da massima concentraif you don’t know it! zione, vigilanza elevata, assenza di stanchezza e alterazione nella PS: A happy life is a life in which you are completely absorbed by percezione del tempo che scorre. Un modo per descrivere questa what you do (The Theory of Flow by Mihaly Csikszentmihalyi). (F. C.) sensazione è immaginare di essere in un fiume e lasciarci trascinare dal flusso dell'acqua.

Il nostro scopo dovrebbe essere quello di essere protagonisti della nostra vita, impegnandoci in prima persona nella ricerca di esperienze adatte al nostro “daimon”. E quindi, anche con questo numero di Roman Walks vogliamo proporre ai lettori di affrontare la ricercare di una “esperienza ottimale”. Come? Accettando la sfida delle Vision Quest Cards di Douglas Beasley che troverete raccontate nelle pagine successive. Immergetevi nella vostra creatività: è dentro di voi, ma non lo sapete!

PS: Una vita felice è una vita in cui sei completamente assorbito da ciò che fai (Teoria del Flusso di Mihaly Csikszentmihalyi). (F. C.)

W

hen creativity reaches its peak and a sense of satisfaction comes over us, we can say that we have entered that state of consciousness that positive psychology calls Optimal State or Flow. Flow or optimal experience happens when a balance is achieved between the challenges of a task or activity we are engaged in, and the skills we employ to face them. The balance between the challenges, and the perception of our skills, are important factors for the Flow. When a challenge exceeds our level of skills, we feel frustration and anxiety. When our level of skills is higher than the challenge before us, we become bored and distracted. As it is only in

Event of the Image Factory 4 Staged photography backstage 6 What makes a photo beautiful 83 Stories behind the images 85 Art and creative thinking 91 Books and films 93 Winter 2020/2021 art event 94 More events of the winter 95 The staff of the Image Factory 96

ROMAN ART & |PHOTO WALKS | SPRING 2020 | 81 45 ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO AUTUMN/WINTER 2020/2021

hat makes a W photo beautiful?

What makes a woman beautiful?

I really couldn’t say.

What makes a picture abstract?

What makes a picture figurative?

I really couldn’t say.

I don’t do abstractions.

If today I take a stand, tomorrow I’ll have to contradict myself.

Pursuing freedom and pleasure cancels all ideas.

Little does it matter if there’s a contradiction.

A line, a triangle, a face, an egg, are all a promising starting point for an adventure.

I’ve always envied those for whom a work of art is a mystery.

Sulla fotografia On Photography

Man Ray Trust / ADAGP

Man Ray

82 | ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUNNO/INVERNO 2020/2021

CHE COS’È UNA IMAGE FACTORY | WHAT MAKES A PHOTO BEAUTIFUL?

IMAGES IMMAGINI Footnotes

BELLA FOTO? “E

Autori e amici della Image Factory si interrogano su cosa possa essere il Bello in fotografia.

Authors and friends of the Image Factory ask themselves what Beauty in Photography may be.

by Douglas Beasley

L

a mia visione personale esplora gli aspetti spirituali delle persone e dei luoghi, e si interroga su come il sacro venga riconosciuto ed espresso nella vita di tutti i giorni. Esploro la definizione del sacro nella fotografia e nella vita. Le nostre foto mostrano dove siamo stati, non dove siamo, ma sono anche un indicatore di dove stiamo andando. Le foto che facciamo oggi sono spesso un passo avanti rispetto alla nostra capacità di comprenderle o di contestualizzarle. Non è importante la bellezza di una foto, ma l’esperienza che viviamo ci cambia e ci aiuta a crescere.

Cosa rende bella una foto? Interroghiamoci per scoprirlo.

Qual è la tua prima reazione, istintiva o viscerale? Sei attratto dall’immagine? È accattivante? Mostra una prospettiva artistica o è solo uno scatto fortuito? Il tuo sguardo si sofferma o è una lettura veloce e sei pronto a passare all’immagine successiva? Qual è il soggetto della foto? È troppo banale o troppo discreto? Percepisci la presenza del fotografo nell’immagine? Gli aspetti tecnici sono di buona qualità? Hai già visto immagini simili? Che cosa le rende uguali o diverse da esse? Rientra in un particolare genere fotografico? (come la natura, il paesaggio, il documentario...). È un buon esempio di questo genere o un’imitazione o un esempio generico?

Ti è stato mostrato qualcosa di nuovo? C’è una prospettiva unica o un punto di vista condiviso? Ritrae uno stato d’animo o un’emozione? Qual è? Questo stato d’animo rafforza la comprensione o il fascino dell’immagine? Le immagini sono ben “visibili”? L’intera cornice viene utilizzata, da angolo a angolo, da bordo a bordo? La fotografia avrebbe potuto essere incorniciata o ritagliata meglio?

In che modo? Cosa, all’interno della cornice, cattura l’attenzione del tuo sguardo? Dove punti il tuo sguardo? In che modo riesci a guardare oltre l’immagine? E dove ti soffermi? Il tuo sguardo è attirato fuori dalla cornice? Dove? C’è una metafora implicita o no?

Qual è? È troppo ovvia o un cliché? La metafora ti aiuta a comprendere meglio l’intento del fotografo? O aumenta il tuo interesse per la foto? Sono presenti altri significati, intenzionali o sottintesi?

Come si potrebbe rendere la foto più intensa? O più nitida? O più delicata? O più chiara? Cosa avresti fatto di diverso? (D. B.).

too obvious or too subtle? Do you sense the photographer’s presence in the image? Are the technical aspects (exposure, contrast, color balance, etc.) of sufficient quality? Have you seen similar images?

How is it the same or different than those? Does it fit into a particular photographic genre? Is it a good example of that genre or a copycat or generic example? Are you shown anything new? Is there a unique perspective or point of view shared? Is there a mood or feeling portrayed? What is it? Does that mood add to your understanding or enjoyment of the image? Are the photos well ‘seen’? Is the whole frame utilized, corner-to-corner, edge-to-edge? Could the photograph be framed or cropped more effectively? How? Where does your eye enter the frame? Where is your eye drawn? How does it more through the frame? Where does it land? Is your eye led out of the frame?

Where? Is there a metaphor present, intended or not? What is it? Is it too obvious or cliche? Does the metaphor deepen your understanding of the photographers intent? Or your enjoyment of the photo? Are there any additional layers of meaning intended or implied? How could the photo be made stronger? Or clearer? Or more subtle? Or simpler? What would you have done differently? (D. B.).

Heart Rock, Wounded Knee, SD (2011), from the portfolio Sacred Places, by Douglas Beasley sploro la definizione del sacro nella fotografia e nella vita. Le nostre foto mostrano dove siamo stati, non dove siamo, ma sono anche un indicatore di dove stiamo andando”.

“I

explore the notion of what is sacred in photography and in life. Our photos reflect where we’ve been not where we are, but are also markers for where we are going”.

Douglas Beasley

M

y personal vision explores the spiritual aspects of people and place and is concerned with how the sacred is recognized and expressed in everyday life. I explore the notion of what is sacred in photography and in life. Our photos reflect where we’ve been not where we are, but are also markers for where we are going.

The photos we make today are often ahead of our ability to understand them or put them in context. It’s not how many great pictures you make, but how the experience changes you and helps you grow.

My personal guide to critiquing the photographs of others: what makes a photo beautiful? Let’s ask ourselves and discover.

What is your first, intuitive or visceral reaction? Are you drawn into the image? Is it compelling? Does it show artistic vision or is it just a lucky shot? Do your eyes linger or is it a quick read and you’re ready to move on to the next image? What is the subject of the photo? Is it ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUMN/WINTER 2020/2021 | 83

MEDITA O SOGNA SEMPLICEMENTE

AD OCCHI APERTI.

CERCA LA

SOLITUDINE E SPERIMENTA IL

SILENZIO.

editate or simply M daydream.

Seek solitude and

experience silence.

Acknowledge emptiness; don’t mindlessly fill it.

Nourish your spiritual needs.

Practice being nonjudgmental towards both others and yourself.

Put yourself first occasionally; value yourself and your time as much as you do others.

PRENDI COSCIENZA DELVUOTO,

NON RIEMPIRLO INCONSAPEVOLMENTE.

CURA I TUOI BISOGNI

SPIRITUALI. GLI ALTRI E ESERCITATI A NON GIUDICARE

TE STESSO. METTITI AL PRIMO POSTO OGNI TANTO;

DÀ VALORE A TE STESSO

La Terra incontra lo Spirito Earth Meets Spirit Douglas Beasley

TANTO QUANTO NE DAI

A QUELLO ALTRUI. 84 | ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUNNO/INVERNO 2020/2021

Douglas Beasley

E AL TUO TEMPO

IMAGES

ALLA RICERCA DELLA VISIONE “M IMAGE FACTORY | STORIES BEHIND THE IMAGES

IMMAGINI Footnotes

The Emotional Landscape | Il paesaggio emozionale | by Douglas Beasley

Le Vision Quest Cards e i loro compiti fotografici. Nelle pagine seguenti alcune immagini create da autori e amici della Image Factory ispirandosi ai temi assegnati.

The Vision Quest Photo Assignment Cards. On the following pages, some images created by authors and friends of the Image Factory, inspired by the themes assigned.

by Douglas Beasley

I

l mio mazzo di carte, simile ai tarocchi, è composto da 36 compiti fotografici assegnati dalle Vision Quest Cards. La parte frontale di ogni carta mostra un motivo ispirato al Giappone con tonalità blu/grigio tenue. I compiti fotografici impressi sul retro di ogni carta numerata, possono essere semplici come fotografa il colore rosso o complessi come interpreta il soggetto amore. Niente bambini, animali domestici, genitori o partner.

Scava più a fondo... Lo scopo di questo mazzo è quello di agevolare la crescita personale, artistica e spirituale come artista, rafforzando nel contempo le capacità di fotografo. Le carte aiuteranno a ridare un significato e uno scopo al processo fotografico. In fotografia, può essere difficile rimanere concentrati sul proprio processo creativo se non ci si esercita con compiti specifici. Questi incarichi fotografici sono stati sviluppati, testati e messi a punto in 25 anni di insegnamento della fotografia e di workshop fotografici riconosciuti a livello mondiale. Gli incarichi sono applicabili ai fotografi di tutti i livelli di esperienza e capacità, aiutano a far ripartire il processo creativo e inglobano al contempo il potere dell’intuizione nel processo fotografico. I compiti fotografici assegnati dalle Vision Quest Cards possono essere utilizzati da persone singole, amici, gruppi, laboratori fotografici o in classe. Mi stupisce vedere come le persone sembrano scegliere la carta giusta per ciò di cui hanno bisogno in quel preciso momento! Le Vision Quest Cards vengono stampate su carta riciclata, preferendo un rivestimento eco-compatibile al processo di laminazione, ritenuto più tossico. Il mazzo di carte è contenuto all’interno di una scatola di carta piegata in stile giapponese, progettata dalla graphic designer Lisa Mauer Elliott, di Outside the Box Designs. Il mio desiderio è quello di mettere queste carte a disposizione di fotografi e studenti di fotografia di tutto il mondo per donare ispirazione, dare forza alla visione e inizio al processo creativo. Investi nella tua visione, non solo nella tua attrezzatura.

photography and leading photo workshops worldwide. The assignments are applicable to photographers at all levels of experience and ability, helping to jump-start the creative process while inviting the power of intuition into the photographic process.

Vision Quest Photo Assignment Cards can be used by individuals, friends, groups, photo clubs or in classes. I am amazed to see how people seem to pick just the right card for what they need at that time! Vision Quest Photo Assignment Cards are printed locally on recycled paper with an environmentally-sensitive coating, rather than the more toxic lamination process. The deck comes packaged inside a Japanese influenced folded paper box custom designed by graphic designer Lisa Mauer Elliott, of Outside the Box Designs. My desire is to get these cards into the hands of photographers and photo students everywhere to provide inspiration, empower vision and jump start the creative process.

Invest in your vision, not just your equipment.

i stupisce vedere come le persone sembrano scegliere la carta giusta per ciò di cui hanno bisogno in quel preciso momento!”

“I

am amazed to see how people seem to pick just the right card for what they need at that time!”

Douglas Beasley

M

y Tarot card-like deck is made of 36 Vision Quest Photo Assignment Cards. The front of each card displays a Japanese influenced pattern in soft blue/grey tones. The photo assignments, printed on the back of each numbered card, can be as simple as Photograph the color red or as challenging as Interpret the subject Love. No kids, pets, parents or partners. Go deeper... The purpose of this deck is to facilitate personal, artistic and spiritual growth as an artist while strengthening skills as a photographer. They will help put more meaning and purpose back into the photographic process. In photography, it can be difficult to stay focused on one’s creative process if you are not practicing with specific assignments. These photo assignments were developed, tested, and fine-tuned over 25 years of teaching ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUMN/WINTER 2020/2021 | 85

IMAGE FACTORY | STORIE DIETRO LE IMMAGINI

VISION QUEST CARD N. 5 Compito fotografico Photo Assignment

Fai un ritratto ambientale di qualcuno nella tua casa. Includi l'ambiente circostante come indizi su chi siano.

Make an environmental portrait of someone inside their home. Include their surroundings as clues to who they are.

by Giordano Cipriani (fotografo) 5

15

VISION QUEST CARD N. 15 Compito fotografico Photo Assignment

Annota cinque emozioni. Scegline una a caso e fai fotografie che incarnano quell'emozione.

Write down five emotions. Pick one at random and make photographs that embody that emotion.

by Francesca Boccassini Bianconi (fotografa autrice di Roman Walks) NOTA DELL’AUTORE: Le emozioni: orrore, gioia, tristezza, ammirazione artistica, desiderio.

L'emozione artistica sorprende improvvisa. Immobilizza travolge il fisico e la mente.

E marmo sia.

Si rimane attoniti, le mani mi hanno rapito. Sembrano muoversi, stanno per avvolgere, per trascinare, per accarezzare con violento desiderio, estrema delicatezza nello sfiorare. La grande bellezza ti prende, quel piccolo particolare perfetto trascina verso il sublime. Nasce l'emozione.

84 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

IMAGE FACTORY | STORIES BEHIND THE IMAGES

VISION QUEST CARD N. 28 Compito fotografico Photo Assignment

Fai una foto scenica.

Elimina un elemento e riprendi la foto.

Ripeti fino a quando non rimane piĂš nulla da eliminare. Vedi quanti passaggi puoi fare.

Make a scenic photograph. Eliminate one element and retake the photo. Repeat until there is nothing left to take out. See how many steps you can make.

by Sandro Lombardo (fotografo autore di Roman Walks) 28

8

VISION QUEST CARD N. 8 Compito fotografico Photo Assignment

Fai un autoritratto senza essere fisicamente nella foto (auto rappresentazione).

Non essere letterale.

Make a self-portrait without physically being in the picture (self representational). Don’t be literal.

by Livia Mazzani ( fotografa autrice di Roman Walks)

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 85

IMAGE FACTORY | STORIE DIETRO LE IMMAGINI

VISION QUEST CARD N. 33 Compito fotografico Photo Assignment

Chiedi a un amico o un collega che conosce la tua fotografia di assegnarti un compito che ti sfida.

Ask a friend or colleague who knows your photography to give you an assignment that challenges you.

by Consuelo Paola Taverniti (modella di Roman Walks) 33

35

VISION QUEST CARD N. 35 Compito fotografico Photo Assignment

Fai una fotografia che ha un elemento di mistero. Non raccontare l'intera storia.

Lascia fuori qualcosa.

Make a photograph that has an element of mystery.

Don’t tell the whole story. Leave something out.

by Roberto Scardoni (fotografo autore di Roman Walks)

84 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

IMAGE FACTORY | STORIES BEHIND THE IMAGES

2

VISION QUEST CARD N. 12 Compito fotografico Photo Assignment

Fotografa acqua corrente raffigurante il movimento.

Imposta la fotocamera sul bianco e nero, cerca una forma che abbia una forza invece di un colore.

Set your camera to record in B&W, look for strong form instead of color.

Photograph running water depicting motion.

by Rossana Farina (fotografa autrice di Roman Walks)

VISION QUEST CARD N. 2 Compito fotografico Photo Assignment

12

by Leonella De Santis ( scrittrice autrice di Roman Walks)

ROMAN ART & PHOTO WALKS | SPRING/SUMMER 2020 | 85

IMAGE FACTORY | STORIE DIETRO LE IMMAGINI

VISION QUEST CARD N. 17 Compito fotografico Photo Assignment

Raccogli due frutti e un oggetto a tua scelta e crea una natura morta classica ma in un contesto moderno e inaspettato.

Gather two pieces of fruit and one object of your own choice and make a classic still life but in a modern, unexpected context.

by Dorethee Hock (ufficio stampa e PR della Casa di Goethe) 17

26

VISION QUEST CARD N. 26 Compito fotografico Photo Assignment

Interpreta l'argomento Speranza. Più personale è l'interpretazione, meglio è.

Evita i cliché.

Interpret the subject Hope. The more personal the interpretation the better. Avoid cliches.

by Giulio Anticoli (presidente dell’Associazione Botteghe Storiche)

84 | ROMAN ART & PHOTO WALKS | PRIMAVERA/ESTATE 2020

RUVIDO E LISCIO IMAGE FACTORY | ART AND CREATIVE THINKING

Compito fotografico n. 13 delle Vision Quest Cards di Douglas Beasley. Rappresentare una giustapposizione di texture: liscio contro ruvido o ruvido contro liscio.

Rough and smooth. Douglas Beasley’s Vision Quest Cards Photo Assignment n. 13. Depict a juxtaposition of texture: put smooth against rough or rough against smooth.

by Cesare De Bartolomei, in collaboration with Gabriella Piotti

E

verything stems from the sphere. The sphere is prior to everything, the sphere is born “before.” There is no difference between rough and smooth, because an antithesis of the sphere does not exist. The rough, in reality, does not exist except as “ripples” of the smooth, but it is not anything primary. The sphere is the infinite, the ripples or roughness are the details of the finite. After the mind has inhabited space, in the infinite, it is man’s task to portray himself, and to demand answers, even if they will always be only partial answers.

In infinite space, among the thousands of stars, we encounter a black hole, and in this space that envelops all which may be enveloped, nothing at all remains. The black hole represents what we don’t want to it to be. Its development is extremely interesting to watch. It doesn’t need time, neither does it need space: it brings with it the space and time necessary to reach absolute brilliance. In fact, the centre of this universe possesses infinite connections with space and with the various “cogged edges” that make up its indescribable, incredibly deep frame, that is allencompassing and that coincides with itself in an infinity of itself: it is the anti-black hole, an undesirable guest in this infinite space, that submits to the dominion of the infinite caresses that are the multitudes of the stars in their thousands.

And there we have it, in our own small way we have a definitive answer, at least a partial one, to the existence of this earth, or better, of infinity itself; at the end, and only at the end, of this current evolution, the mystery that gives life, that unites, that makes things die and that vibrates: everything becomes gold dust. Ultimately, the black “liquid” runs out and very slowly the golden horizon appears. It is the universe, the universes, taking on an unknown appearance, that for now we can consider and evaluate as “the ability” of the Great Master in stretching out and constructing the great golden mass, that undoubtedly is already forming. There is a thread that wraps itself around all the stars and gives rise to a “stellar planet”, an exact duplicate of the one we may call “Divine Cone”, and these frenetic proceedings bring a star into existence, that a star it is not, on the borders of this galaxy in which the great answer resides. From the sun the answer arises, and it is imperative that we analyse what this answer is. It comes from the sun and it extends infinitely like a space, and infinity it is. In the wasting away of all the centuries and all the histories, and the thousands and thousands of eons, there exists an image of the infinite that is to be, and that, at the same time, is the infinite that will substitute reality. So it is within this small box that is the earth, that lies the answer that contemplates the infinity that is to be. Thus, we must contemplate with extreme caution and circumspection the infinite of the future. It is written – indeed it is – that this little ball that is the universe will tend to disintegrate and in time will multiply into many planets again. And so, the production and reproduction of space and time, that are born from the finite and terminate in the infinite, perpetuate eternally. And man, in his meagre human capacity, will see millions of stars born and reborn.

Thus is life forever, in the wondrous darkness that is the Cosmos.

ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUMN/WINTER 2020/2021 | 91

Gabriella Piotti

T

utto comincia dalla sfera. La sfera è prima di tutto, la sfera nasce “prima”. Non esiste contrapposizione tra ruvido e liscio, poiché non esiste un’antitesi della sfera. Il ruvido, in realtà, non esiste se non come “increspatura” del liscio, ma non è un qualcosa di primario. La sfera è l’infinito, le increspature del ruvido sono i dettagli del finito. Dopo un permanere con la mente nello spazio, nell’infinito, è compito dell’uomo raffigurarsi, e pretendere risposte, anche se si tratta sempre di parziali risposte.

Nello spazio infinito, tra le tante migliaia di astri, incontriamo un buco nero, ed in questo spazio che ingloba tutto quello che è possibile inglobare non rimane assolutamente niente. Il buco nero rappresenta ciò che noi non vogliamo che sia. È estremamente interessante a vedersi, nel suo svilupparsi.

Non occorre che ci sia tempo, né occorre che ci sia spazio: esso porta con sé lo spazio ed il tempo necessari per raggiungere la brillantezza assoluta. Il centro di questo universo possiede infiniti legami con lo spazio e con i vari “contorni dentellati” che ne costituiscono una cornice indescrivibile, incredibilmente profonda, che tutto ingloba e che si esaurisce in un infinito di sé: è l’anti-buco nero, ospite indesiderato di questo spazio infinito, che si sottopone al giogo delle carezze infinite che sono le moltitudini delle migliaia di stelle.

Ed ecco, quindi, che nel nostro piccolo c’è la risposta definitiva, almeno parzialmente, dell’esistenza di questa terra, anzi, dell’infinito stesso; al termine, e solo al termine, di questa attuale evoluzione si trova il mistero che fa vivere, che unisce, che fa morire, e che vibra: tutto diviene polvere d’oro. In definitiva, il “liquido” nero si esaurisce e piano piano appare l’orizzonte d’oro.

E l’universo, gli universi, assumono un aspetto sconosciuto, che per ora possiamo considerare e valutare come “l’abilità” del Grande Maestro nel tendere e costruire la grande massa d’oro, che indubbiamente si sta già formando. C’è un filo che avvolge tutte le stelle e che fa nascere a latere un “pianeta stellare”, esatta duplicazione di quello che possiamo chiamare “Cono Divino”, e questa frenesia del procedere fa nascere una stella, che stella non è, ai limiti di questa galassia ove esiste la grande risposta. Dal sole scaturisce la risposta, e dobbiamo analizzare necessariamente che cos’è questa risposta. Parte dal sole e si protende come uno spazio all’infinito, ed infinito esso è. Nel macerarsi dei secoli e di tutte le storie, e dei mille e mille eoni, esiste un’immagine dell’infinito che sarà, e che nel contempo è l’infinito che subentra alla realtà. Ecco che, in questa piccola scatola che è la terra, esiste la risposta che contempla l’infinito che sarà. Allora dobbiamo ragionare con estrema cautela e circospezione sull’infinito nel futuro. È scritto, perché è scritto, che questa piccola palla che è l’universo tenderà a disfarsi e col tempo si moltiplicherà in tanti pianeti, ancora. E così si perpetua in eterno il prodursi ed il riprodursi dello spazio e del tempo, che nascono dal finito e terminano nell’infinito. E l’uomo, nella sua piccola capacità umana, vedrà nascere e rinascere milioni di stelle, che nasceranno e rinasceranno.

Così è la vita per sempre, nel meraviglioso buio che è il Cosmo.

IMAGES IMMAGINI Footnotes

L

e carte Vision Quest di Douglas Beasley con i compiti fotografici. Possono essere usate da soli, con gli amici, in classe o in un laboratorio fotografico.

D

ouglas Beasley’s Vision Quest Photo Assignments Cards. Use them by yourself, with friends, in class, or a photo club.

VISION QUEST IMAGE FACTORY | ARTE E PENSIERO CREATIVO

CARDS Lo strumento perfetto per stimolare la creatività e aggiungere significato alla tua fotografia.

U

The perfect tool to spark creativity and add meaning to your photography.

by Douglas Beasley

n mazzo di 36 carte splendidamente ideate e stampate, con una selezione di foto unica sul retro di ognuna, contenute in un’elegante scatola e stampate su carta riciclata. La crescita artistica come fotografo può essere difficile senza compiti sui quali lavorare o da portare a termine. I compiti fotografici assegnati dalle Vision Quest Cards propongono incarichi fotografici giornalieri, settimanali o mensili, quando e dove ne hai bisogno. Questo è lo strumento perfetto per stimolare la creatività, incoraggiare la crescita artistica e aggiungere significato alla tua fotografia. Usale da solo, con gli amici, in classe o in un laboratorio fotografico.

Hanno le dimensioni di un grande mazzo di carte e si possono facilmente riporre nella borsa della macchina fotografica. Rimarrai meravigliato da quante volte sceglierai la carta giusta proprio nel momento in cui ne hai bisogno! Queste carte ispirano la creatività, la riflessione e ti fanno guardare il mondo in modo diverso (Kristine Stanski, Minneapolis, MN). Sono fantastiche e mi hanno spinto ad uscire dalla mia zona di comfort, mi hanno portato in posti dove altrimenti non sarei andata e mi hanno permesso di sviluppare la mia creatività (Juliette Wiles, Londra, Inghilterra).

92 | ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUNNO/INVERNO 2020/2021

A

deck of 36 beautifully designed and printed cards, with a unique photo assignment on the back of each one, housed in an elegant box and printed on recycled paper. Creative growth as a photographer can be hard without assignments to work on or complete. Vision Quest Photo Assignment Cards give daily, weekly or monthly photo assignments whenever and wherever you need them. This is the perfect tool to spark creativity, encourage artistic growth and add meaning to your photography. Use them by yourself, with friends, in class, or a photo club. With the size of a large deck of cards you can easily store them in your camera bag. You will be amazed at how often you will pick just the right card for what you need at the time! These cards inspire creativity, reflection and looking at the world differently (Kristine Stanski, Minneapolis, MN).

They are great and have got me out of my comfort zone, have taken me to places I would not have otherwise gone and have made me think more creatively (Juliette Wiles, London, England).

IMAGE FACTORY | CREATIVE THINKING BOOKS & FILMS LIBRARY

E

arth Meets Spirit by Douglas Beasley, Winona Laduke (CONTINENTS EDITIONS 2012). Beasley’s photographic journey offers readers a departure point for their own spiritual exploration, and a chance to witness how earth and spirit, though they exist independently, can seem to merge.

Cinecittà. La fabbrica dei sogni by Roberto Burchielli, Veronica Bianchini (BOROLI EDITORI, 2004). La storia di Cinecittà: questo libro ce la racconta: dai "telefoni bianchi" d'epoca fascista, alla “dolce vita”, dal periodo buio dell'occupazione tedesca, ai paparazzi, dall'epoca d'oro dello "spaghetti western" ai giorni nostri. Divi nostrani e star americane, playboy ormai invecchiati e grandi registi rievocano epoche lontane, vecchi sogni, grandi speranze.

groundbreaking classic work, Csikszentmihalyi demonstrates the ways this positive state can be controlled.

Michelangelo architetto by Giulio Carlo Argan, Bruno Contardi (MONDADORI ELECTA, 2007). Il pensiero sull'architettura, il linguaggio, le riflessioni, gli studi che hanno portato alla realizzazione di opere quali San Lorenzo e la Biblioteca Laurenziana a Firenze, Palazzo Farnese, il Campidoglio e San Pietro a Roma. Il percorso di un artista, pittore e scultore, che si avvicina all'architettura dopo averla disegnata per la prima volta nella cappella Sistina.

L'opera di un genio capace di dare forma a un nuovo vocabolario ornamentale basato su inediti principi compositivi volti al dinamismo e a un'alta qualità spaziale.

FOR THE RIGHT

SIDE OF THE BRAIN

Artistic Creation

T

redici film sulla Creazione artistica da vedere per sviluppare il lato destro del cervello.

Caro Giovane by Cesare De Bartolomei (2020). Racconto autobiogra-

BOOKS & CREATIVE THINKING

Le antichità di Roma by Luigi Rossini (INTRA MOENIA, 2019). Tra il 1819 e il 1823 Luigi Rossini realizza 101 tavole che egli stesso denomina "Le Antichità Romane, ossia raccolta delle più interessanti vedute di Roma antica". Un disegnatore erede di Piranesi, Dupérac, Falda, Vasi, ma allo stesso tempo anche l’ultimo grande illustratore delle meraviglie di Roma. Le sue incisioni hanno testimoniato i più importanti luoghi archeologici della città. Dopo di lui, spentosi nel 1857, è cominciata l’era della fotografia.

13 FILMS

FILMS WINTER INSOLENT LIBRARY

Autori e argomenti citati in questo numero della rivista.

I racconti del cuscino (The Pillow Book)

by Peter Greenaway (1996)

fico del filosofo ispiratore di Roman Walks, “passeggiando nel tempo e nello spazio”. Il futuro è in tutti gli uomini, scrive De Bartolomei, chiamatelo speranza, attesa, imprevisto, scoperta o invenzione. Amo l’umanità che si è radicata su questa Terra dimenticando che le sue radici sono altrove, perdute nel mistero cosmico.

A cura di Gabriella Piotti

Bulgari. La storia, il sogno.

Authors and themes mentioned in this issue.

Catalogo della mostra (MONDADORI ELECTA, 2019). La collezione storica dei gioielli Bulgari abbinata a una collezione di abiti vintage di alta moda.

La mostra ripercorre la storia della famiglia Bulgari a partire dal fondatore Sotirio, emigrato in Italia dai Balcani nella seconda metà dell'Ottocento, e riconferma la centralità di Roma nelle sezioni dedicate al collezionismo, alla mondanità romana e internazionale che frequentava il negozio di via Condotti e alle relaFlow: The Psychology of Optimal Experience by Mihaly zioni della famiglia con lo star-syCsikszentmihalyi (HARPER PERENNIAL MODERN CLASSICS, 2011). stem di Hollywood. Il volume è stato lanciato in occasione della moLegendary psychologist Mihaly stra del 2019 a Roma.

Csikszentmihalyi's famous investigations of "optimal experience" Rete delle dimore storiche del have revealed that what makes an Lazio (2020). Un catalogo che inexperience genuinely satisfying is a tende comunicare e valorizzare state of consciousness called flow. il vasto patrimonio culturale di During flow, people typically dimore, ville, parchi e giardini experience deep enjoyment, storici presenti nella Regione creativity, and a total involvement Lazio. with life. In this new edition of his

Birdman

by Alejandro G. Iñárritu (2014)

Viale del tramonto (Sunset Boulevard)

by Billy Wilder (1950)

Frida

by Julie Taymor (2002)

L'Age d'Or

by Luis Buñuel (1930)

Blow-Up

by Michelangelo Antonioni (1966)

Intervista

by Federico Fellini (1987)

Brama di vivere (Lust for Life)

by Vincente Minnelli (1956)

Pollock

by Ed Harris (2000)

Carmen

by Carlos Saura (1983)

Il pasto nudo (Naked Lunch)

by David Cronenberg (1991)

Basquiat

by Julian Schnabel (1996)

Barton Fink

by Joel Coen (1991) SOURCE: Internet Movie Data Base

ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO AUTUMN/WINTER 2020/2021 ROMAN ART &| PHOTO WALKS | SPRING 2019| 93 |3

IMMAGINI Footnotes

O

razio Borgianni (Roma, 1574–1616) Sacra Famiglia con sant'Elisabetta, san Giovannino e un angelo, 1609, olio su tela, cm 257x202, Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Barberini.

Guido Cagnacci (Santarcangelo di Romagna, 1601 - Vienna, 1663) Maddalena penitente, 1622 circa, olio su tela, cm 86x72, Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Barberini.

IMAGE FACTORY | EVENTO ARTISTICO DELL’INVERNO 2020/21

ORAZIO BORGIANNI GENIO INQUIETO NELLA ROMA DI CARAVAGGIO La mostra del raffinato pittore, amico e seguace di Caravaggio.

L

A Restless Genius in Caravaggio’s Rome. The exhibition of a stylistic original friend of Caravaggio.

by Bruna Condoleo

a preziosa eredità della pittura di Caravaggio, caratterizzata da un inedito realismo figurativo, nella prima metà del ‘600 fu molto apprezzata da artisti che ne intuirono la portata rivoluzionaria. La mostra, Orazio Borgianni. Un genio inquieto nella Roma di Caravaggio curata da Gianni Papi, approfondisce l’originalità stilistica del raffinato pittore, amico e seguace di Caravaggio, con una interessante selezione di tele cui si aggiungono le opere di artisti anch’essi gravitanti nell’orbita del naturalismo caravaggesco.

Dopo le prime fortunate esperienze in Spagna, Orazio Borgianni era tornato nel 1605 a Roma, città natale e inseritosi nella cerchia dei giovani pittori, aveva anche lui acquisito un linguaggio caratterizzato da un gusto realistico e pauperistico proprio del Merisi, innervato, tuttavia, da influenze diverse. Le reminiscenze dell’arte di El Greco, riconoscibili nelle ascetiche e allungate figure e nei forti contrasti luministici, si intrecciano a una cultura che affonda le radici nei protagonisti del Manierismo cinquecentesco italiano, da Correggio a Parmigianino a Tintoretto, per comporsi in uno stile pittorico intriso di intensa spiritualità negli episodi evangelici e nelle figure di Santi. In Sacra Famiglia con Santa Elisabetta, san Giovannino e un angelo, un capolavoro presente nella collezione permanente di Palazzo Barberini, dal buio caravaggesco dello sfondo i personaggi emergono in un ambiente vuoto in cui la luce svela volti, gesti, atti di tenerezza e particolari avvincenti, come la natura morta con la culla, molto apprezzata dal critico d’arte Roberto Longhi nei suoi studi sui pittori caravaggeschi. La luce impreziosisce le rughe del vecchio, le pieghe e le trame dei tessuti, chiarisce Giulio Carlo Argan *, si addensa, fino a trasformarlo in emittente luminosa, nel bianco dei panni accartocciati nella cesta in primo piano. Anche in Natività della Vergine, dove Borgianni costruisce una scena popolare ambientata in un luogo povero ma ricco di personaggi in movimento, il virtuosismo della tecnica cromatica e la pennellata fluida caratterizzano uno stile che, rispetto al naturalismo caravaggesco, accentua l’effetto visionario della luce. Un sentimento d’inquietudine pervade le scene, dinamizza le figure e fa brillare le tinte di ascendenza veneto-emiliana: la presenza misteriosa di resti archeologici, come

94 | ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUNNO/INVERNO 2020/2021

T

he precious legacy that is Caravaggio’s painting was greatly appreciated by artists of the second half of the 17th century.

They sensed the revolutionary significance of Caravaggio’s painting, characterized by a new kind of figurative realism. The exhibition, Orazio Borgianni “A Restless Genius in Caravaggio’s Rome”, curated by Gianni Papi, delves deeper into the stylistic originality of Borgianni, a friend of Caravaggio. The exhibition includes an interesting selection of paintings, flanked by the works of other artists, who ascribed to the sphere of Caravaggio’s naturalism.

Following his initial success in Spain, Orazio Borgianni had returned to his home town, Rome, in 1605. Having entered the circle of young painters there, he had acquired the pauperistic language full of realistic gusto of Merisi, although intertwined with several other influences.

Borgianni’s elongated and ascetic figures and stark contrasts in the lighting point towards El Greco, and are intertwined with a culture rooted in the Italian Mannerism of the 16th century, from Correggio to Parmigianino to Tintoretto. This results in a pictorial style imbued with intense spirituality in the evangelical scenes and in the figures of Saints. In the Sacra Famiglia con Santa Elisabetta, san Giovannino e un angelo (“Holy Family with St. Elisabeth, St. Giovannino and an angel”), a masterpiece present in the permanent collection of Palazzo Barberini, the characters emerge from the Caravaggesque darkness of the background, into an empty space wherein light reveals faces, gestures, acts of tenderness and exciting details. These details include a still life with the cradle, much appreciated by the art critic Roberto Longhi, in his studies on Caravaggesque painters. Light enriches the wrinkles of the old man, the folds and textures of textiles, explains Giulio Carlo Argan *, it thickens, until it transforms it into a light source, in the whites of the crumpled cloths in the basket in the foreground. Also, in Natività della Vergine (“Nativity of Mary”), where Borgianni constructs a popular scene set in a poor place yet rich in moving characters, the virtuoso chromatic technique and the fluidity of the brushstrokes typify a style that, when compared to the naturalism of Caravaggio, accentuates the visionary effect of the light. A sense of restlessness pervades the scenes, makes figures more dynamic and makes the hues of Venetian-Emilian descendancy sparkle. The mysterious presence of archaeological remains – as in the St. Carlo Borromeo portrait from the Church of

Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Barberini, Roma

IMAGES

Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Barberini, Roma

accade nella tela con S. Carlo Borromeo, proveniente dalla Chiesa borrominiana di San Carlo alle 4 fontane, e di nubi abbaglianti sullo sfondo di cieli luminosissimi, coinvolge ed emoziona rivelando l’ansiosa interiorità dell’Artista.

A differenza di Caravaggio che, liberatosi dai miti e dalle gerarchie dei temi pittorici, nell’affermare la verità delle cose esclude la rappresentazione dell’ideale, canone estetico del Rinascimento, nell’opera di Borgianni persiste la necessità di rivalutare un sentimento più intimo degli eventi, come si evince dai volti delle intense Madonne, dalle pietistiche torture dei Santi o dall’immagine tenebrosa del Cristo morto, memore dell’opera omonima di Andrea Mantegna.

Come Caravaggio anche Borgianni ebbe vita brevissima: morì a soli 40 anni di tisi, ma la sua ricerca artistica fu d’ispirazione a molti altri pittori, da Carlo Saraceni a Giovanni Serodine, da Guercino a Giovanni Lanfranco, da Simon Vouet a Guido Cagnacci, la cui personalità emerge dalla mostra romana grazie a dipinti di pregio. Fra le tele esposte Maddalena penitente di Guido Cagnacci è opera di grande impatto emotivo, intrisa di forte sensualità, al tempo considerata sconveniente quanto inadatta al tema trattato!

Distesa mollemente con la testa reclina all’indietro, come in uno spasimo d’amore, la santa espone alla luce le belle forme del corpo e dei seni, stringendo fra le mani il teschio, simbolo della vanità delle cose umane. Un colore caldo, dalle sfumature sapienti, si accende nei toni tizianeschi dei lunghi capelli ad esaltare maggiormente l’erotismo dell’immagine, uno dei capolavori seicenteschi di questa affascinante mostra!

L’esposizione si è svolta a Palazzo Barberini, Gallerie Nazionali di Arte Antica, fino al 1° novembre 2020. Il catalogo, edito da Skira, presenta i contributi critici di Gianni Papi, di Yuri Primarosa, di Daniela Brogi e i cenni biografici di Tommado Borgogelli. * G. C. Argan , Storia dell’arte italiana 3, pag. 251, Sansoni Editori, Firenze.

Saint Charles at the Four Fountains by Borromini – and the blinding clouds in the light-filled skies of the background, move and draw the viewer into the painting, revealing the Artist’s anxious inner-self.

Caravaggio, freeing himself from the myths and hierarchical orders of pictorial themes, excludes the representation of the ideal, an aesthetical canon of the Renaissance, from his depiction of the truth of things. Conversely, in the works of Borgianni, the need to revaluate a more intimate sentiment of events persists. This transpires from the faces of intense Madonnas, from the pietistic torture of the Saints or from the shady image of the dead Christ, reminiscent of Mantegna’s painting with the same subject.

Like Caravaggio, Borgianni too had a very short life: he died when he was just forty years of age of tuberculosis, but his artistic research was an inspiration to many other painters, from Carlo Saraceni to Giovanni Serodine, from Guercino to Giovanni Lanfranco, from Simon Vouet to Guido Cagnacci, whose personality emerges from the Roman exhibition thanks to paintings of great value.

Among the artworks exhibited, The Repentant Magdalene by Guido Cagnacci is a work of great emotional impact, imbued with strong sensuality, at the time considered unseemly as unsuitable for the theme of the painting, Softly outstretched, with her head reclining backwards, as if in a spasm of love, the saint exposes the beautiful shapes of her body and breasts to the light, clutching a skull, a symbol of the vanity of human things. Warm colour, with expert nuances, is lit up in the Titianesque tones of her long hair, further enhancing the eroticism of the image, one of the sixteenth-century masterpieces of this fascinating exhibition!

The exhibition, which takes place at Palazzo Barberini, National Galleries of Ancient Art, ends on November 1, 2020, unless extended. The catalogue, published by Skira, features critical contributions by Gianni Papi, Yuri Primarosa, Daniela Brogi and biographical notes by Tommado Borgogelli. * G. C. Argan, Storia dell’arte italiana 3, pg. 251, Sansoni Editori, Florence.

ALTRI EVENTI DELL’INVERNO 2020/21 More events of the winter 2020/21

Maxxi Bulgari Prize, Maxxi

IMAGE FACTORY | WINTER 2020/2021 ART EVENT

1 • Maxxi Bulgari Prize Maxxi | dal 28 ottobre 2020 al 7 marzo 2021| October 28th 2020 March 7th 2021

2 • Quadriennale d’Arte 2020 - Fuori Art Quadriennale - Out | Palazzo delle Esposizioni | dal 29 ottobre 2020 al 17 gennaio 2021 | October 29th 2020 -January 17th 2021

3 • Banksy a Visual Protest Chiostro del Bramante | dall’8 settembre 2020 all’11 aprile 2021 | September 8th 2020 - April 11th 2021

4 • Giovan Battista Piranesi: Vedute e Capricci Gabriele Basilico, Sebastian Felix Ernst, Flaminia Lizzani, Elisa Montessori, Gloria Pastore, Max Renkel e Judith Schalansky | Museo Casa di Goethe | dal 16 ottobre 2020 al 17 gennaio 2021 | October 16th 2020 January 17th 2021

5 • I Peccati Johan Creten Accademia di Francia - Villa Medici | dal 15 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021 | October 15th 2020 - January 31st 2021

6 • Giambattista Piranesi. Sognare il sogno impossibile Dream the Impossible Dream | Istituto Centrale per la Grafica | dal 15 ottobre 2020 al 28 febbraio 2021 | October 15th 2020 - February 28th 2021

7 • I Marmi Torlonia. Collezionare Capolavori Torlonia Marbles. Collecting Masterpieces | Musei Capitolini - Villa Caffarelli | dal 25 settembre 2020 al 29 giugno 2021 | September 25th 2020 - June 29th 2021

8 • Per gioco. Collezione di giocattoli antichi Sovraintendenza Capitolina | For fun. Old Toys’ Collection | Palazzo Braschi | dal 25 luglio 2020 al 10 gennaio 2021 | July 25th 2020 - January 10th 2021

9 • Josef Koudelka. Radici Roots | Museo dell’Ara Pacis | dall’ 1 gennaio all’ 11 aprile 2011 | January 1st - April 11th 2021

10 • Nina Maroccolo. La rivoluzione degli eucalipti Eucalyptus Trees’ Revolution | Galleria d'Arte Moderna | dal 4 dicembre 2020 al 24 gennaio 2021 | December 4th - January 24th 2021

11 • La Roma della Repubblica Rome at the times of the Republic | Musei Capitolini - Sale espositive Palazzo Caffarelli | dal 22 dicembre 2020 al 31 luglio 2021 | December 22nd 2020 - July 31st 2021 ROMAN WALKS ART & CREATIVE PHOTO | AUTUMN/WINTER 2020/2021 | 95

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NABEREZHNIE CELNI (RUSSIA)

Art & Creative Photo P R O G R A M M A

E D I T O R I A L E

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P U B L I C A T I O N

Twelve Collection issues.

In the newsstands, bookshops, civic museums (MIC), Rome historic houses and stores, selected hotels, internet (with bi-lingual text English-Italian)

Dodici volumi da collezione.

Nelle edicole, nelle librerie, nei musei civici (MIC), nelle dimore e nelle botteghe storiche di Roma, in hotel selezionati, su internet (con testo inglese a fronte).

6 • Piazza di Spagna Spanish Steps

1 • Fontana di Trevi Trevi Fountain

P L A N

9 • Villa Borghese

8 • Castel Sant’ Angelo

Passeggiate romane d’arte e fotografia creativa: 12 volumi da collezione Dove e perché: l’inserto sulle dimore 12 • Basilica di San Pietro e le botteghe storiche, le taverne Saint Peter’s Basilica d’epoca, le gallerie d’arte, i luoghi affascinanti da scoprire 3 • Piazza Navona Fotografie Neopittorialiste: le immagini e il 2 • Pantheon poster della Image Factory di Ca’ Art Studio 4 • Trastevere and the Janiculum

10 • Altare della Patria Altar of the Fatherland

11 • Basilica of Santa Maria Maggiore

Roman Art & Creative Photo Walks: 12 volumes to collect 5 • Colosseo Where & Why: Colosseum An insert about historical residences and stores, ancient taverns, art galleries and charming places to explore.

Neo-Pictorialist photographs: images and posters of 7 • Foro romano the Ca’ Art Studio’s Roman Forum Image Factory

Pubblicazione trimestrale. Prossimo numero: marzo 2021 | A quarterly publication. Next issue: March 2021 | Abbonamento sostenitore € 85 | Abbonamento per un anno € 25 (4 numeri) anziché € 34 | Support subscription € 85 | Subscription for a year € 25 (4 issues) instead of € 34 Ca’ Art Studio MPS IBAN IT61Z 01030 03203 000002511340

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