BLOQ MAGAZINE 29 MAGGIO 2011

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Bloq Magazine - il quindicinale di Aversa e dell’agro aversano - Distribuzione Gratuita

ANNO IV - N. 10 del 29 Maggio 2011

CONTINUARE A VOTARE SCHIAVI DEL “TIFO POLITICO” VALE TUTTO QUESTO?



IN QUESTO NUMERO pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag.

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Editoriale: le responsabilità di chi si occupa d’informazione Battaglia a colpi di sacchetti di immondizia tra SEL e Luciano Santulli: “Sulla sorte del Rione Bagno la politica aversana è dormiente” Referendum del 12 e 13 giugno: cosa ne pensa la gente comune? Ente Moretti: 30 profughi dalla Libia accolti dalla Caritas Inaugurato il nuovo campo di tiro degli Arcieri Normanni Cesa, strada colabrodo: raccolta di firme dei cittadini Passate le comunali, San Marcellino si mobilita per i referendum La “mediazione”: l’ultimo colpo alla Giustzia giusta PulciNellaMente: Premio Speciale a Francesco Paolo Casavola Anche quest’anno la “Sagra del Casatiello” ha fatto il pieno Rubrica umoristica ”Si vendono Ginz non di marca” Aversa Normanna - Spezzaferri traccia la linea per il nuovo campionato

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C di Giuseppe Cristiano

Direttore Responsabile Bloq Magazine redazione@bloq.it

EDITORIALE he la libertà di stampa sia uno dei principi fondanti della democrazia, è un dato acclarato ed incontrovertibile. Che il dovere d’informare il cittadino sia il compito precipuo dei giornalisti e di chi in vario modo opera nel mondo dei mass media è cosa altrettanto ovvia. Non è normale, però, il modo d’informare la popolazione che alcuni giornalisti o pseudo tali hanno scelto di adottare. La corsa al guadagno “costi quel che costi”, la battaglia all’ultima copia venduta ha creato, di fatto, tutto un mondo (parallelo a quello dell’informazione con la I maiuscola) di “venditori di fumo”, di “propalatori di panzane”. Le gravissime responsabilità che si assumono questi “signori” a dare voce a chi mai dovrebbe aver voce, cade per intero sulla classe dirigente dei grandi network radiotelevisivi e della carta stampata di tutto il pianeta. Nella guerra all’accaparramento dell’ultimo telespettatore o dell’ultimo lettore di giornale, chi dovrebbe tutelare l’obiettività e la veridicità delle notizie sempre più spesso alza la bandiera bianca in segno di resa di fronte al sacro “indice d’ascolto” o all’ultimo “report negativo delle vendite”. Come spiegare altrimenti le interviste fatte a chi profetizza la fine del mondo per il giorno xyz e una volta arrivato e ampiamente superato tale giorno, senza che nulla sia accaduto, invece d’essere spernacchiato, è aiutato dai “giornalisti” accorsi a fargli dire che si era sbagliato di data! Come giustificare la presenza in video e sulla carta stampata di venditori di sciocchezze quali astrologhi, maghi da strapazzo, guaritori, ciarlatani d’ogni sorta, politici buffoni e untori di leggende metropolitane? Anche se al popolino la cosa può apparire di poco conto, le implicazioni che tali sciagurati comportamenti hanno sulla vita di ognuno di noi si fanno sentire pesantemente. Milioni di persone sono, infatti, come in uno stato di torpore cerebrale. Vivono come in una sorta di perenne stato dissociativo. La realtà non è percepita nella sua intima essenza, ma come un puro riflesso “catodico”. Le conseguenze catastrofiche di questo modus vivendi si vedranno, purtroppo, a medio e a lungo termine. Ma già ora, chiunque sia così sfrontato ed impudente da non arrossire sparando “cazzate a raffica” ha buone possibilità di essere preso sul serio dai tre quarti della popolazione. Inutile dire che i politici (certi “politici” in particolare) hanno tutto l’interesse a liquefare i cervelli e le coscienze sotto una valanga d’incredibili ed insostenibili sciocchezze. Alcuni telegiornali, non ne facciamo i nomi per carità di patria… Italia Uno, Rai Uno, Rete Quattro… si distinguono per la loro superba capacità d’infarcire di balle gigantesche anche le notizie più scontate. Il popò di Pippa, la sorella di Kate Middleton, la neo moglie del Principe William è stato protagonista di vari e dettagliati servizi speciali nei suddetti telegiornali. E come diceva Peppino De Filippo “Ho detto tutto”… Così come il gelato all’aglio, la moda del tatuaggio interpalpebrale, il cane salva gatti, il presunto terremoto a Roma ed altre amene “bufale”. E’ ora di dire basta. Non ne possiamo più! Come scrisse Orazio: “Est modus in rebus. Sunt certi denique fines, Quos ultra citraque nequit consistere rectum. Vi è una misura in tutte le cose. Ci sono determinati confini, al di là e al di qua dei quali non può esservi il giusto. C’è una spasmodica necessità che si torni a gestire i media con una maggiore moderazione sia nello stile con il quale è data la notizia (che orrore quel tono roboante quando si annunciano catastrofi epocali), sia nel contenuto della notizia stessa e nei toni dei commenti. Non bastano le sagge parole del Presidente Napolitano a richiamare al senso della misura chi gestisce l’informazione. Ognuno di noi può e deve fare la sua parte. I dormienti si rivolgano a chi ritengono più sveglio per farsi spiegare quello che realmente sta loro accadendo. Chi è già sveglio che continui ad utilizzare l’arma più potente mai inventata dall’uomo: il telecomando, per farsi giustizia da soli. Della potenza di tale aggeggio infernale ne sa qualcosa l’imperatore di tutti i clown, il Gran Mogul della panzana, il buffone che ogni corte europea dei secoli scorsi avrebbe voluto come giullare, il non plus-ultra dell’invettiva sconcia e sguaiata, il signore del “pugno di mosche a voi e dei miliardi d’euro a me”, il supremo diffusore d’effluvi nauseabondi dalla sua boccuccia rifatta ecc. che recentemente si è visto annullare la sua videoinvasione da milioni di dita che freneticamente (i dati d’ascolto sono sconcertanti per la velocità del cambio di canale appena è apparso in video) hanno pigiato il tasto del telecomando per mandarlo a…

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ANNO 4 - Numero 10 - 29 Maggio 2011



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POLITICA

Battaglia a colpi di sacchetti di immondizia tra SEL e Luciano

I di Livia Fattore

Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it

Nella foto al centro: Gabriele Vedova Nella foto qui sopra: Luciano Luciano

n settimana c’è stata la conferenza stampa che ha annunziato per lunedì prossimo, 30 maggio, l’inizio della raccolta differenziata in una vasta zona della città, ma in precedenza un durissimo scambio di accuse politiche tra i rappresentanti di Sinistra Ecologia e Libertà e il partito di maggioranza relativa I vendoliani hanno scritto in un lungo comunicato: “La prima metà di maggio è ampiamente superata e ad Aversa non si hanno ancora notizie dell’avvio della raccolta differenziata sull’intero territorio comunale, a differenza di quanto promesso pubblicamente dall’amministrazione. Dopo aver assicurato ad una nostra delegazione, ricevuta dall’assessore Luciano Luciano in data 14 dicembre 2010, che la raccolta differenziata per le utenze domestiche sarebbe partita entro tre mesi - cioè nel marzo 2011, visto che quel millantato 25% già raccolto era riferito solamente ai residui del mercato ortofrutticolo ed ai cartoni della grande distribuzione - l’amministrazione comunale comunicò ufficialmente alla città che l’inizio della stessa raccolta sarebbe slittato a maggio. Noi di Sel, - spiegano i vendoliani - responsabilmente, ritenemmo che un rinvio ci poteva anche stare purché dovuto, beninteso, a sempre possibili e comprensibili ritardi tecnico-burocratici e non a problemi politici riferiti ai continui valzer di poltrone in Giunta; ‘valzer’ che vedono coinvolta anche la poltrona dell’assessore al ramo. Ma desta a tutt’oggi grande scetticismo il recente annuncio comunale, con manifesti in tutta la città, secondo il quale a maggio sarebbe partita la raccolta differenziata. Peraltro, la comparsa dei suddetti manifesti è coincisa con l’inspiegabile ‘stop’ alla raccolta differenziata nell’unica zona di Aversa (parte di quella sud) dove si faceva da anni e dove invece i bidoni per la differenziata sono stati stranamente sostituiti da normali bidoni verdi, tutti uguali. Un ulteriore segnale che non lascia certo ben sperare e rispetto al quale gradiremmo una spiegazione”. “Insomma, - continuano da Sel - siamo giunti a Maggio inoltrato ed ancora tutto tace sull’ar-

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gomento, soprattutto per quanto concerne l’informazione ai cittadini, in qualsiasi forma, sulle modalità di avvio di questo determinante servizio. Non può passare inosservato, dunque, questo clamoroso e perdurante silenzio nei confronti di una popolazione che sulla ‘questione rifiuti’ è stata più volte ferita. Senza contare, inoltre, che la ditta preposta alla raccolta e smaltimento della nettezze urbana aversana continua ad essere integralmente e lautamente pagata (coi soldi pubblici, cioè di tutti i cittadini) per un servizio svolto solo in parte rispetto agli obblighi contrattuali. Dobbiamo iniziare a pensare che ci troviamo di fronte all’ennesima presa in giro ai danni degli aversani?”. PER L’ASSESSORE LUCIANO LA RISPOSTA SARA’ DATA CON I FATTI “La risposta a SEL la daremo sul campo con i fatti”. Luciano Luciano, assessore all’igiene del comune di Aversa risponde con queste parole ai seguaci di Vendola e continua: “Secondo me, gli amici di SEL vivono in un’altra città. Abbiamo sempre detto che a maggio ed entro maggio daremo il via alla raccolta differenziata porta a porta. Dalla prossima settimana, infatti, inizierà la distribuzione dei kit di buste e degli opuscoli informativi nella zona ricompresa tra via Pastore, viale Olimpico, via di Jasi e via Belvedere, con circa 3500 utenze, per iniziare a regime il 30 maggio, così come già anticipato pubblicamente”. “Siamo di fronte –ha concluso l’assessore della giunta Ciaramella- ad una polemica strumentale e fine a se stessa. In questo senso voglio ricordare loro che se le province di Napoli e Caserta sono in questo stato lo devono alla loro parte politica con Bassolino presidente della Regione Campania. Per quanto riguarda Aversa, grazie alle nostre scelte coraggiose, la nostra città non è nelle stesse condizioni di tanti altri comuni in piena emergenza rifiuti. La raccolta differenziata in città tocca il 30% e riguarda le grandi utenze e le scuole”. PER VEDOVA DEL SEL, PERO’, LA MAGGIOANNO 4 - Numero 10 - 29 Maggio 2011


POLITICA RANZA SUI RIFIUTI HA PERSO IL SENSO DEL RIDICOLO A questo punto il ping-pong riprende con Gabriele Vedova che afferma: “Le ultime esternazioni del delegato alla N.U. del Sindaco Ciaramella mostrano che ad Aversa si è completamente perso il senso del ridicolo. Il centro destra governa Aversa da circa dieci anni, e questo è un dato. Oltre ad aver risolto il problema occupazionale di pochi fortunati, con un ricambio, negli anni, continuo e costante degli assessori in giunta, il suo oggettivo fallimento è sotto gli occhi di tutti. Che Aversa, rispetto a dieci anni fa, sia oggettivamente peggiorata, in termini sociali e culturali, in termini di vivibilità complessiva, è una considerazione che accomuna gran parte della popolazione, a prescindere dall’appartenenza politica”. Per quanto riguarda i rifiuti: “La gestione dei rifiuti è parte integrante, se non centrale di questo fallimento. I risultati del nostro comune in quest’ambito sono stati molto al di sotto persino di ciò che per legge spettava fare: dopo la fine dei consorzi pubblici, carrozzoni clientelari alla cui gestione tutti hanno partecipato in maniera bipartisan, il comune non ha saputo far altro che selezionare, con procedure discutibili, un’azienda privata che gestisse raccolta e smaltimento. I costi di gestione, come la Tarsu, sono aumentati notevolmente senza nessun sostanziale beneficio in termini di miglioramento del servizio. La raccolta differenziata, ad oggi, è ancora pressochè ferma al palo, così come i lavori che interessano le isole ecologiche previste per legge, che tante polemiche hanno suscitato fra i cittadini aversani. Trasparenza e partecipazione, rispetto a scelte che così da vicino li riguardano, sono pura fantascienza. Di fronte a un simile fallimento l’assessore Luciano non trova di meglio che rispolverare l’argomento trito e ritrito di Bassolino, argomento che nelle ultime elezioni napoletane non sembra peraltro aver funzionato granchè. Ma tant’è. Comincio, ora, a comprendere perché, anche all’interno della sua stessa maggioranza, Luciano abbia tanti detrattori e la sua poltrona sia stata e sia tutt’ora tra le più traballanti della giunta Ciaramella”. “Ricapitoliamo –continua Vedova-: a dicembre 2010 l’assessore dichiara che la differenziata porta a porta sarebbe partita entro marzo. A marzo annuncia, suo malgrado, che per intoppi burocratici relativi all’isola ecologica di via Cappuccini (lavori tutt’ora in corso) ci sarebbe stato uno slittamento ulteriore di qualche mese e che presumibilmente “l’ora x” sarebbe scattata a maggio, coinvolgendo TUTTE LE UTENZE DOMESTICHE e completando così il lavoro già avviato sulla grande distribuzione, esercizi commerciali e mercato ortofrutticolo (la famosa percentuale del 25%, ora salita magicamente al 30). ANNO 4 - Numero 10 - 29 Maggio 2011

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A fine aprile sembrava fosse fatta: un manifesto annunciava l’agognato avvio, con tanto di foto di gruppo con gli operatori sorridenti. Oggi apprendiamo che la campagna informativa non è ancora partita e che a fine mese solo 3500 utenze cittadine saranno coinvolte da questa titanica impresa. Peraltro, fra i fortunati vincitori della lotteria di maggio ci sarebbero, per ammissione dello stesso assessore, anche i residenti di parte della città che la differenziata la fa già da anni, e che, da qualche mese, si sono visti inspiegabilmente privati degli appositi contenitori, sostituti da bidoni verdi, tutti uguali. Insomma, il gioco delle tre carte, venduto e rivenduto peraltro con scarsa abilità. La raccolta differenziata in realtà è però solo un dettaglio, rispetto a una gestione complessiva del ciclo dei rifiuti che ad Aversa risulta a dir poco opaca”. VEDOVA: L’ASSESSORE LUCIANO RISPONDA ALLE NOSTRE DOMANDE SULL’IGIENE URBANA Poi, Vedova chiede: “ L’assessore Luciano, tanto solerte nel rispondere infastidito alle sollecitazioni del mio partito, dovrebbe, con altrettanta solerzia, avere la cortesia di fornire dettagliate e trasparenti spiegazioni in merito a più di un aspetto. Innanzitutto rispetto allo STATO DI ABBANDONO DI INTERE ARTERIE CITTADINE, periferiche e non solo, che di spazzamento non sentono parlare da tempo e che versano nel degrado più assoluto. L’assessore al ramo avrebbe quantomeno il compito di verificare che l’impresa delegata alla raccolta e allo spazzamento adempia agli obblighi contrattuali previsti sulla carta, visto che a pagarla sono i cittadini. Potrebbe, il buon assessore, dire qualcosa rispetto alla COLLOCAZIONE DELLA COSIDDETTA ISOLA ECOLOGICA DI VIA PERUGIA, allocata a ridosso di una struttura sanitaria e di numerose private abitazioni, esposte ad un viavai continuo di camion che, ad ogni ora e senza alcun controllo sulla provenienza dei rifiuti che scaricano, allietano le loro giornate. Forse è anche così che si raggiungono le percentuali di differenziata spesso millantate, gonfiate da rifiuti che con gli aversani non hanno nulla a che vedere ma che gli stessi aversani pagano attraverso la TARSU, ulteriormente aumentata. Potrebbe, l’assessore Luciano, spiegarci quali strumenti, se e quando la differenziata vera partirà, ha in mente per incentivare i cittadini a farla. Quando ad esempio potremo, come città civili a pochi passi da noi, immaginare di PAGARE L’IMMONDIZIA IN BASE A QUANTA NE PRODUCIAMO E A QUANTO DIFFERENZIAMO, non certo in base alla dimensione delle nostre abitazioni. Rispetto a tali interrogativi il silenzio più assoluto. Rispetto a tanta colpevole inerzia sorge Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it


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POLITICA il fondato sospetto che i giorni tragici dell’emergenza rifiuti e dei cumuli dati alle fiamme possano ritornare ad essere a breve una drammatica realtà, capace di attrarre gli appetiti di chi, camorra e lobbies imprenditoriali dell’incenerimento, ne trarrebbero immediati e lauti guadagni. In conclusione. Non credo di poter biasimare più di tanto chi, nella sua stessa maggioranza, pur se quasi sempre animato da interessi molto individuali, ha chiesto più volte la sostituzione del delegato alla N.U. A loro chiediamo solo di tradurre una rivendicazione “interessata” in un piccolo servizio alla città. Si convochi subito un consiglio comunale aperto ai cittadini sul tema rifiuti e la discussione diventi pubblica e trasparente. E’ il minimo sindacale che una città, troppe volte ferita in quest’ambito, chiede ai propri ammnistratori” ENTRA IN SCENA IL CAPOGRUPPO CONSILIARE DEL PDL TONINO DE MICHELE PER DIFENDERE L’OPERATO DELL’ASSESSORE LUCIANO. “Le ultime dichiarazioni dell’esponente di Sinistra Ecologia e Libertà, Gabriele Vedova, evidenziano un stato crescente di nervosismo, disagio e confusione della sua parte politica”. Tonino De Michele, capogruppo consiliare del Popolo della Libertà, entra nella polemica sulla raccolta differenziata tra l’assessore Luciano Luciano e i vendoliani aversani. “Mi rendo conto –continua il pidiellino- che la problematica è molto sentita e seguita soprattutto da parte dei cittadini, pertanto l’esponente dell’estrema sinistra e tutta la sua parte politica, mal tollerano ascoltare in città i tanti commenti favorevoli ed incoraggianti sull’ottimo operato del nostro Assessore all’Ambiente Luciano Luciano. In qualità di Capogruppo del PDL e a nome di tutto il Partito, respingo al mittente tutti i veleni e le cattiverie dichiarate contro l’Assessore Luciano”. Ome si ricorderà, infatNella foto: ti, Vedova aveva parlato Antonio senza mezzi termini di De Michele incapacità da parte di Luciano, tanto che in seno al suo gruppo avrebbero voluto destituirlo. “Sottolineo, altresì, -continua De Michele- come la sini-

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stra da tempo, non fa altro che raccontare menzogne, cercando addirittura di negare l’evidente e graduale miglioramento che la nostra Città sta vivendo in tema di rifiuti. L’obiettivo è fin troppo chiaro, convincere gli aversani che quello che vedono non è altro che un bel sogno. Per l’estrema sinistra ogni occasione è buona per chiedere Consigli Comunali aperti, sotto il solito slogan della trasparenza e partecipazione”. Subito dopo il ribadire quanto l’assessore aveva già preannunziato: “Mentre Vedova continua ad urlare le ipotetiche incapacità del nostro Assessore, in città è stata avviata da tempo la raccolta differenziata porta a porta nelle scuole, nelle attività commerciali e negli uffici pubblici e sono in via di completamento le due isole ecologiche, fatto storico per la nostra città, senza le quali mai si sarebbe potuta avviare la raccolta differenziata. Il 30 maggio prossimo sarà avviato il porta a porta nelle utenze domestiche, così come annunciato dall’Assessore Luciano, l’avvio del nuovo sistema è previsto in maniera graduale e avrà inizio nella zona all’interno del perimetro di Viale Olimpico, Via Pastore, Via Vito Di Iasi e Via Belvedere. Certo le difficoltà da superare sono ancora tante ma il buon lavoro svolto da tutto lo staff dell’Ufficio Ambiente del Comune di Aversa e da parte della Polizia Municipale, hanno consentito di raggiungere questo ambito traguardo che mai prima d’ora nessuna amministrazione aveva nemmeno sfiorato. Ritengo, infine, doveroso affermare personalmente che l’Assessore Luciano Luciano sia uno dei migliori assessori della Giunta Ciaramella”.

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POLITICA

Santulli: “Sulla sorte del Rione Bagno la politica aversana è dormiente”

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omitato trasversale per il sì all’adesione del Rione Bagno di Aversa al comune di Cesa in vista del referendum consultivo, indetto dalla Regione Campania, previsto per il 5 e 6 giugno prossimi. Il comitato, al quale hanno aderito il Comune di Cesa, Azione cattolica Cesa, Cesa al Centro, Cesa Rinasce, Giovane Italia, Labor Mentis, Pro Loco Cesa, Pd, Pdl, Psi, scenderà in piazza, in via degli Oleandri, pieno Rione Bagno, tra la popolazione interessata, promuovendo un incontro/dibattito sull’iniziativa. Obiettivo del neonato comitato, l’annessione del Rione Bagno. Rappresentanti politici, associazioni e cittadini residenti nella zona compresa tra Aversa e Cesa si sono uniti al fine di sensibilizzare la popolazione cesana al voto «per porre fine a questa annosa questione e fare in modo che coloro che risiedono in quella zona diventino a tutti gli effetti cittadini di Cesa». Il comitato scenderà in piazza domenica con un incontro-dibattito sul tema che si svolgerà proprio tra la gente del rione Bagno con un gazebo. Con una trovata da marketing, il comitato, giocando con la toponomastica delle cinque strade interessate (via dei gigli, via delle rose, via delle mimose, via delle viole e via degli oleandri), ha scelto la denominazione «Cesa in fiore, Rione Bagno quartiere dei fiori». Obiettivo del Comitato per l’annessione del Rione Bagno a Cesa è quello di «far comprendere l’importanza del referendum al quale sia i cesani che gli aversani sono chiamati a votare per esprimere la loro volontà in merito alla questione del Rione Bagno». «Si tratta - ha dichiarato il sindaco di Cesa Vincenzo De Angelis - di una grande occasione, perché, al di là di quello che sarà il responso del referendum consultivo, finalmente viene affrontano questo problema che si protrae da anni». Intanto, a fronte dell’attivismo dell’amministrazione comunale di Cesa, quella di Aversa è praticamente assente sul problema, quasi come se fosse, oramai, rassegnata all’esito finale dell’intera vicenda. LA POLITICA AVERSANA SEMBRA RASSEGNATA ALL’EVENTO, MA SANTULLI DEL GRUPPO UNICO DELLE AUTONOMIE LANCIA L’ALLARME “Vorrei lanciare un segnale contro il torpore rispetto al problema della secessione a favore di Cesa del Rione Bagno e del relativo referendum indetto per il 5 e 6 giugno prossimo”. Paolo Santulli, ex parlamentare centrista, attuale capogrup-

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po consiliare del Gruppo Unico delle Autonomie nel consiglio comunale normanno, cerca di svegliare la politica aversana da un sonno (altro che torpore) che sembra averla colta sull’argomento spinoso della secessione di Rione Bagno. Non a caso Santulli sottolinea che “una richiesta di questo tipo dovrebbe mortificare la classe politica aversana ed io mi sento mortificato”. “Credo –ha continuato- che ci dobbiamo preoccuparci per questa situazione. Gli amministratori aversani dovrebbero allarmarsi per questo stato di cose. Non è possibile perdere a cuor leggero una periferia, un quartiere che ha una sua valenza e un proprio significato. Piuttosto che stare zitti e in attesa, il nostro compito è preoccuparci e cercare di capire quali sono stati i motivi che hanno portato la maggioranza degli abitanti del Rione Bagno a sponsorizzare questa iniziativa che, se non ci svegliamo, potrebbe ripetersi anche per altri quartieri cittadini. Insomma, il nostro compito è fare sì che si sentano integrati nella città”. In chiusura si rivolge ai suoi concittadini: “Faccio appello agli aversani affinché, quando si recheranno alle urne, scelgano di fare in modo che questo rione rimanga ad Aversa, nello stesso tempo dobbiamo fare in modo che la popolazione del Rione Bagno si sentano parte integrante di Aversa”. Un sasso nel vuoto pneumatico della politica aversana sul tema, mentre Cesa si è organizzata con la costituzione di un comitato per il Si all’annessione del Rione Bagno, composto, oltre che dall’associazionismo, dall’amministrazione comunale e dai partiti presenti in paese, Partito Democratico e Popolo della Libertà compresi.

di Nicola Rosselli Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it

Nella foto: Paolo Santulli

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AVERSA

Lotte intestine nella maggioranza: tutto tace sul “fronte della libertà” “Abbiamo fatto una pace finta”. Ecco il commento di uno dei partecipanti alla riunione interpartitica dei rappresentanti delle forze che compongono la maggioranza

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bbiamo fatto una pace finta”. Questo il commento di uno dei partecipanti alla riunione interpartitica, che aveva visto la presenza di rappresentanti di tutte le forze politiche che compongono la maggioranza, ha sancito, nei giorni scorsi, il ritorno alla concordia in seno ad una coaliziodi ne che, come non è riuscito a nascondere uno dei suoi massimi esponenti, è solo di facciata, Nicola per tirare avanti qualche altro mese prima della Rosselli guerra per la candidatura a sindaco. Insomma, gli esponenti della maggioranza di Corrispondente Bloq Magazine centro destra, alla presenza del sindaco Mimmo Ciaramella, hanno preferito fare buon viso redazione@bloq.it a cattivo gioco, decidendo di continuare come se nulla fosse avvenuto. Ma, come si sa, è impossibile cancellare attriti e paroloni, addirittura offese personali che sono volate fino a qualche ora prima dell’incontro. Allora, come alcuni dei partecipanti hanno dichiarato, sarà pur vero che l’incontro deve servire come base di ripartenza per consentire un rush finale di consiliatura dove ci sono una serie di cose da realizzare, ma è anche vero che sulle motivazioni che hanno portato a determinate prese di posizioni e a polemiche durissime, nulla è stato detto o deciso. Ciaramella è un grande demiurgo, con la sua sola presenza, è riuscito a calmare le acque, ma sono in molti a credere, fondatamente, che basterà lo sbattere di una porta, perché il can-can riprenda d’incanto così come d’incanto si era placato. Insomma, gli appetiti assessoriali, il desiderio di mettersi in vetrina in vista dell’appuntamento elettorale delle amministrative della primavera prossima usciranno nuovamente tutti fuori e daranno vita all’ennesimo tutti contro tutti. Nella foto: A FARLA DA PADRONE NE L POPOLO DELLA il Sindaco LIBERTA’ E NEL CENTRO DESTRA E’ SOLO LA Domenico LOTTA PER LA CANDIDATURA A SINDACO Ciaramella Una lotta fratricida in seno alla maggioranza di centro destra (alla quale si è aggiunto l’organico Gruppo Unico delle Autonomie) che guarda solo alle elezioni per il rinnovo del civico consesso e, precipuamente, del nuovo sindaco. Ed è, nostro avviso, proprio in questa casella che deve andarsi a ricoprire tutto il malessere della coalizione di centro destra e del Popolo della Libertà in particolare. Nel partito del premier Silvio Berlusconi, infatti, a livello locale si è oramai Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

aperta la lotta, “sanguinosa”, politicamente parlando, alla successione del “Mimmo cittadino” e, puntualmente, dietro ad ogni consigliere comunale o assessore che si ribella o si lamenta c’è un’orchestrata manovra dei soliti burattinai, che, destra o sinistra che sia, cerca di fare in modo che la politica in città venga fatta secondo i propri interessi. E qui dovrebbe esserci l’intelligenza di una classe politica seria a non farsi contaminare da personaggi che hanno troppi interessiconfliggenti con quelli della città. Purtroppo è un’impresa più facile a dirsi che a farsi. I nomi che si fanno, sia a destra che nel centro sinistra (ancora in attesa la sinistra che vorrebbe un personaggio di rilievo della società civile), non fanno assolutamente ben sperare per la nostra città. Si tratta di nomi di politici troppo, “troppissimo” legati agli interessi imprenditoriali, soprattutto del campo dell’edilizia. E, purtroppo, i poteri forti scelgono chi appoggiare e il loro appoggio conta e non poco, centro destra e centro sinistra che sia. INTANTO, LA GIUNTA ATTUALE NON SUBIRA’ CAMBIAMENTI FINO ALLE ELEZIONI DELLA PRIMAVERA 2012, ALMENO COSI’ HANNO DECISO NEL CORSO DELL?ENNESIMO INTERPARTITICO La composizione della giunta rimarrà quella attuale fino alla fine della consiliatura. Questo uno dei risultati dell’incontro tra le forze politiche che compongono la maggioranza di centro destra al comune di Aversa. Incontro, dettato dalle esigenze di dirimere le controversie che si erano venute a creare tra diversi esponenti della coalizione in concomitanza con l’assenza del sindaco Mimmo Ciaramella per motivi di salute. Lo stesso interpartitico, che ha fatto registrare la presenza di tutti i coordinatori cittadini e i capigruppo consiliari dei partiti di maggioranza, ha deciso che saranno affidate ai singoli consiglieri comunali una serie di deleghe con obiettivi da raggiungere. “Si è trattato –ha dichiarato il capogruppo consiliare del Gruppo Unico delle Autonomie Paolo Santulli- di un incontro proficuo che ha visto anche riconosciuti dei percorsi programmatici che il nostro gruppo aveva già esaminato con il primo cittadino, giungendo ad un accordo politico sostanziale. Si è, poi, passati al piano concreto ANNO 4 - Numero 10 - 29 Maggio 2011


AVERSA con l’esame di alcuni temi in materia urbanistica”. Ed in questo senso, si è parlato del regolamento edilizio “che dovrà ricomprendere tutte le fattispecie urbanisticamente possibili per fare in modo che non venga lasciata discrezionalità ad amministratori e dirigenti presenti e futuri”, oltre che dell’attuazione del piano casa e della questione Texas. Proprio per quanto riguarda quest’ultima, i presenti hanno deciso di prendere visione del progetto di housing sociale presentato dai proprietari alla Regione Campania per poi presentare una controproposta dell’amministrazione adottata coinvolgendo quanti più soggetti sarà possibile sulla falsariga di quanto già avvenuto per il piano casa. Con questa decisione politica di non variare la composizione dell’esecutivo dovrebbero mettersi a tacere anche le polemiche relative, portate avanti da alcuni consiglieri comunali del Popolo della Libertà che chiedevano di entrare in giunta. I VARI INTERPARTITICI HANNO ANCHE DETERMINATO UNA SORTA DI LISTA DELLE COSE DA REALIZZARE FINO ALLA FINE DELLA CONSILIATURA L’ennesimo interpartitico dei giorni scorsi è passato anche ad esaminare i lavori pubblici da realizzare e le deleghe da assegnare ai consiglieri comunali. Assenti, nel terzo interpartitico della serie, i rappresentanti del Gruppo della Libertà “per motivi assolutamente non politici, ma di natura privata”

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afferma il vice sindaco Nicola De Chiara, intorno al tavolo si sono visti: Paolo Santulli per il Gruppo Unico delle Autonomie, Nicola Palmieri per i Popolari Normanni, Adolfo Giglio per l’Udeur, Nicola Golia e Tonino De Michele per il Popolo della Libertà e Luigi Menditto per l’Udc. In prima battuta, i presenti hanno esaminato le opere pubbliche che potrebbero vedere una realizzazione concreta (o, almeno l’inizio dei lavori effettivi) entro la fine di questa consiliatura e sono venuti fuori: la pista di atletica leggera, la piscina pubblica in zona via Modigliani, il Parco Pozzi con i relativi lavori di ristrutturazione, il Parco di via Atellana, la cui apertura è rinviata da anni. Successivamente, si è passati ad esaminare l possibilità di delegare a consiglieri comunali una serie di settori, soprattutto dopo che si è deciso che la composizione della giunta non muterà fino alla scadenza di questo secondo mandato del sindaco Ciaramella, ossia fino alla primavera del 2012, quando ci saranno le elezioni comunali. Al momento l’unica delega che appare certa è quella alle attività complesse, Più Europa e Mercato Ortofrutticolo a Fiore Palmieri dei Popolari Normanni. In ballottaggio, invece, il patrimonio ad un esponente del Gruppo Unico delle Autonomie, il contenzioso a Mario Tozzi del Popolo della Libertà e i rapporti con gli enti a Luigi Menditto dell’Udc, il Parco Pozzi al consigliere pidiellino Michele Galluccio. Confermate, ovviamente, tutte le precedenti deleghe.

DON CIOTTI RICORDA IL GIORNALISTA ROBERTO MORRIONE È morto nella notte tra il 19 ed il 20 maggio scorso, a Roma, Roberto Morrione, giornalista Rai che fondò il primo canale all news della tv pubblica, Rainews. Morrione, che avrebbe compiuto 70 anni tra pochi giorni (era nato il 4 giugno del 1941), iniziò a lavorare in Rai nel 1962 al fianco di Enzo Biagi. Passò nel 1969 al Tg1 dove restò fino al ‘92 raggiungendo la vicedirezione. Lavorò anche al Tg3 e al Tg2 e, dopo alterne vicende con i vertici dell’azienda, nel 1996 passò a Rai International per fondare nel 1999 -insieme a Michele Mezza- Rainews. Ne fu direttore per oltre sette anni, fino alla pensione. Negli ultimi anni si era dedicato attivamente all’impegno sociale, al fianco di Don Ciotti e di diverse organizzazioni. Morrione era anche presidente della fondazione Libera Informazione, osservatorio nazionale sull’informazione per la legalità e contro le mafie, alla guida della quale ha condotto negli ultimi tre anni una osservazione sul campo con i giornalisti più esposti sul fronte della cronaca locale, quelli che più spesso sono minacciati o colpiti da querele strumentali e richieste di risarcimento danni pretestuose. Il suo ultimo impegno è stato la nascita di uno «sportello anti-querele», sostenuto dalla fondazione Soros e da Open Society, che ha debuttato nei giorni scorsi presso l’Associazione Stampa Romana e aprirà presto anche a Milano e Napoli. Roberto Morrione «ha trasmesso a tanti giovani l’amore ma anche la responsabilità del giornalismo. Credeva fino in fondo nella funzione sociale e civile di chi racconta e ragiona sui fatti, credeva che solo una democrazia consapevole, capace di raccontarsi con onestà, sia una democrazia sana, una democrazia viva». Sono le parole con cui don Luigi Ciotti ricorda il giornalista scomparso a cui era legato da una grande amicizia. «Roberto - sottolinea don Ciotti - aveva creduto nell’importanza di una analisi puntuale, approfondita sulle mafie, la corruzione, le tante forme d’illegalità, sapendo bene che non dovrebbe esserci bisogno di mettere accanto alla parola informazione l’aggettivo libera. Perchè l’informazione o è libera o, semplicemente, non è informazione: è propaganda, demagogia». E nel ricordare l’efficacia della sua penna «che andava al sodo, senza tanti fronzoli, sempre però dopo un lavoro di approfondimento, sempre dopo quello studio, quel lavoro di conoscenza che rende davvero il giornalismo un servizio per la collettività», don Ciotti riconosce all’amico scomparso il merito di non aver sacrificato al disincanto, che può sopraggiungere al giornalista che ne ha viste tante, la capacità di sapersi ancora commuovere. «Si commuoveva, Roberto - racconta - al ricordo di quei colleghi come Ilaria Alpi e Milan Hrovatin che per la ricerca della verità hanno perso la vita». «Roberto era laico, ma da laico aveva la spiritualità, il senso dell’infinito, di tutte le persone che s’ impegnano per la giustizia. Lo avevano colpito - prosegue - quelle parole del giudice Livatino, ucciso dalla mafia: alla fine della vita non ci sarà chiesto se siamo stati credenti ma se siamo stati credibili». Michele Docimo

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AVERSA

Referendum del 12 e 13 giugno: cosa ne pensa la gente comune?

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a promozione del Referundum contro il nucleare ad Aversa ha avuto un ottimo risultato, nonostante i primi timidi approcci; me lo ha confermato domenica scorsa Francesco Del Franco, uno dei promotori dell’iniziativa” Aversa vota si per fermare di il nucleare”, il quale si è Giusy detto molto soddisfatto della risposta degli aversani, e Clausino non solo; l’iniziativa, infatCorrispondente ti, ha avuto anche una eco Bloq Magazine nei paesi limitrofi, poichè anche alcuni di essi si sono redazione@bloq.it organizzati per promuovere “sul campo” il Referendum: Cesa, Gricignano di Aversa, Casal di Principe. Io mi sono occupata della questione nucleare fin dall’inizio, sia con articoli di mia iniziativa, sia con quelli che hanno seguito il comitato - Aversa vota si per fermare il nucleare - dando così voce alla campagna contro il nucleare. Quest’articolo nasce appunto per ringraziare tutti quelli che hanno aderito alla campagna contro il nucleare e ai cittadini di Aversa tutti. Abbiamo deciso di chiudere con un simpatico elenco, perché si può sorridere anche parlando di cose serie. Elenco delle scuse più divertenti e inconsuete, ...In mancanza di che gli aversani hanno escogitato durante il vouna adeguata lantinaggio per il Referendum contro il Nucleare informazione per non fermarsi al Gazebo: da parte dei - Non ho tempo. media nazionali, - Tanto sono tutti uguali. l’unico modo - Sono impegnato. che abbiamo - È inutile che vi illudete, le cose non cambiaper informare la gente è no. avvicinarli - Ma perchè c’è un referendum? uno ad uno... - Il nucleare è come il ponte sullo stretto : lo si annuncia, ma non lo si fa. - Il referendum nasconde una magagna, altrimenti non avrebbero interpellato i cittadini. - Il referendum deve essere libero, non strumentalizzate le persone! - Fate questo, perché non avete idee proprie. - Prendete decisioni per un fatto puramente di orientamento politico. E ultima ma non ultima, una vera chicca: “tengo il ragù”. Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

Ringrazio i membri del comitato che mi hanno aiutato a stilare questo elenco e ancora una volta mi congratulo con loro, per l’impegno e la costanza che hanno avuto nel farsi promotori del comitato pro Referendum. Sant’Arpino. Partita la campagna informativa per i referendum del 12 e 13 giugno. Nato il Comitato Atellano “Fermiamo il nucleare”. Con lo stand informativo allestito in piazza Umberto I a Sant’Arpino, viene ufficializzata la nascita del Comitato Atellano “Fermiamo il nucleare”. Tante le sigle aderenti, a partire da Legambiente Geofilos, Arci Spaccio Culturale, CVX e Pro Loco di Sant’Arpino, Federconsumatori atellana, alle quali si stanno via via aggregando numerose realtà associative. «Dobbiamo informare la gente che domenica 12 e lunedì 13 giugno bisogna andare a votare 2 SI per l’acqua pubblica e un SI per fermare il ritorno al nucleare” ha affermato Antonio Pascale, responsabile regionale energia di Legambiente e tra i fondatori del comitato campano. Purtroppo il governo ha fatto di tutto per impedire ai cittadini di esercitare un loro diritto costituzionale e, ancora peggio, temendo che la volontà di bloccare il disegno nuclearista del governo possa portare al voto la maggioranza degli italiani, ha confuso ancora di più le carte, con la cosiddetta “moratoria” che a niente vale, se non appunto a rendere ancora più caotica la situazione». Infatti, finché non si pronuncerà la cassazione sul quesito referendario relativo al nucleare, il referendum per fermare l’energia atomica resta ancora in piedi. «In mancanza di una adeguata informazione da parte dei media nazionali, l’unico modo che abbiamo per informare la gente è avvicinarli uno ad uno. E per far ciò abbiamo bisogno dell’adesione di tutte le associazioni, che possono scriverci a fermiamoilnucleare.atella@gmail.com o chiamarci allo 081.5011641». Il banchetto di domenica scorsa a Sant’Arpino è stato il primo di questi momenti. I giorni 12 e 13 giugno, si voterà, oltre che per l’acqua pubblica e contro il nucleare, anche per abrogare il legittimo impedimento. ANNO 4 - Numero 10 - 29 Maggio 2011


AVERSA

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Oliva: “Il regolamento della fiera settimanale è stato approvato”

E’

stato un risultato storico per la città”. Alfonso Oliva, assessore alle attività produttive del comune di Aversa è raggiante. La commissione consiliare Statuto, riunita insieme a quella del commercio, ha approvato, sotto la presidenza del sindaco Mimmo Ciaramella, il regolamento della fiera settimanale che, in settimana è passato, poi, anche al vaglio del consiglio comunale. “Voglio ringraziare –ha continuato l’esponente pidiellino- oltre al primo cittadino, tutti i componenti delle due commissioni”. Lo stesso Oliva evidenzia anche che “Dopo il doppio passaggio in commissione e in consiglio comunale, sarà, ora, possibile dare il via al trasferimento della fiera settimanale dall’attuale sede a cavallo tra Aversa e Teverola alla nuova area, già realizzata da tempo, che darà una nuova dignità alla fiera stessa, oltre ad avere una serie di comodità per gli utenti”. Per la cronaca, alla riunione erano presenti il sindaco, al quale il presidente della Commissione Statuto, l’esponente del partito comunista Mimmo Rosato, ha delegato l’incombenza a causa di un improrogabile impegno di lavoro, Gilberto Privitera dell’Udc, Rosario Capasso per i finiani, Tonino De Michele e Carlo Amoroso per il Popolo della Libertà, Nicola Verde quale presidente del consiglio comunale e Raffaele Pellegrino, indipendente all’opposizione e, ovviamente, Oliva quale assessore al ramo. Proprio quest’ultimo ha concluso: “Poiché la commissione

consiliare Statuto è parametrata sull’assetto del con- a cura siglio comunale, credo non debbano esserci proble- della mi per l’approvazione del regolamento in sede di Redazione consiglio comunale”. La nuova fiera sarà allocata in via de Nicola, in un’area grande circa 18 mila metri quadrati contro i 10 mila di quella esistente. Dove, Bloq Magazine come prevede la legge, ci sarà la differenziazione tra alimentaristi e non, che occuperanno zone con redazione@bloq.it pavimentazione diversa, perché destinate ad uso diverso. Prevista anche la presenza del drappello della polizia urbana, un ambulatorio per il pronto soccorso, idranti e bocche d’acqua necessari a fronteggiare eventuali incendi. Inoltre l’area sarà recintata, così da non essere accessibile sempre come è accaduto per l’area attualmente occupata. “Ringrazio tutti i consiglieri di maggioranza ed opposizione - sottolinea l’assessore – che quest’oggi hanno votato il regolamento, affinché a breve avverrà il trasferimento della fiera settimanale”. Ed aggiunge il Sindaco Ciaramella: “Ringrazio tutti i componenti della commissione statuto che quest’oggi hanno risposto ad una mia chiamata per votare un provvedimento di fondamentale importanza per la Città di Aversa. Con il prossimo consiglio comunale, infatti, porteremo a soluzione la problematica della fiera settimanale. La nostra Città, finalmente, avrà un vero spazio adibito a fiera settimanale: un luogo creato apposta per il mercato con tutti i confort e realizzato apposta per soddisfare le esigenze degli utenti e Nella foto: Alfonso Oliva degli operatori”.

Ennesimo successo per la Scuola Media “De Curtis” Altro grande successo per la Scuola Media Statale “Antonio de Curtis” di Aversa, guidata dalla professoressa Olga Iorio. “Masaniello” è stato il musical messo in scena dall’equipe della scuola con ragazzi che sembravano attori. Gli alunni si sono esibiti in canti, balli, recitazione sullo scenario napoletano della prima metà del ‘600. Due gli spettacoli messi in scena, sulle tavole del teatro “Metropolitan” di Aversa, uno di sera, il secondo di mattina, dedicato ad Ester una piccola alunna deceduta per un male incurabile. Uno spettacolo senza precedenti ed un successo che si aggiunge agli altri già noti: “Il Gobbo di Notre Dame”, “Scugnizzi”, “Grease”. Gli alunni delle tre classi hanno saputo regalare con la loro performance alla platea momenti di forti emozioni. Entrati nelle varie parti, hanno saputo rispettare la tempistica, curare la mimica, essere reali

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anche nelle parti che recitavano. Bravi nella creazione di un vero e proprio pathos, di un feeling con gli spettatori che hanno dimostrato di apprezzare quanto la scuola ha saputo, per l’ennesima volta, mettere in scena. I commenti non potevano che essere estremamente positivi anche per le grandi potenzialità di alcuni tra i personaggi più di rilievo che potrebbero essere considerate vere e proprie risorse per il mondo dello spettacolo. A loro la dirigente scolastica professoressa Olga Iorio ha formulato gli auguri di un prestigioso futuro e alle docenti Marisa Oliva, Maria Spezzaferri ed Emiliana Virgilio un ringraziamento per il forte impegno profuso, la dedizione e l’amore per il proprio lavoro, per la professionalità dimostrata, ed un ringraziamento a tutti quelli che si sono resi disponibili affinché la manifestazione avesse successo.

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AVERSA

Chiacchierata con Francesco del Franco del Partito Democratico

I di Giuseppe Lauria Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it

nnanzitutto voglio augurare al sindaco una veloce e completa guarigione viste le notizie che ho letto e che mi sono giunte sulla sua salute e di cui mi sono davvero rammaricato”. Inizia con un augurio non solo di prammatica al primo cittadino Mimmo Ciaramella la chiacchierata con il dirigente del Partito democratico Francesco Del Franco. L’esponente dell’opposizione subito dopo attacca con una critica serrata: “Però devo per forza sottolineare che queste sue consiliature sono state solo un susseguirsi di assessori da un mese all’altro, mi sembra sui 45/46…… con deleghe che vanno e che vengono a svariati consiglieri comunali e quindi nessuno di loro ha mai avuto il tempo necessario per portare a termine neanche un solo piccolo provvedimento. Praticamente un’amministrazione alla buona, alla giornata, senza progetto né scopo ma il tutto fatto solo per trovare sempre nuovi e più difficili equilibrismi tra forze, personalismi, partiti, correnti e via dicendo”. Secondo Del Franco si è di fronte “praticamente solo a delle “prove tecniche di trasmissione” per il futuro, mentre ancora oggi devo notare che non si riesce a trovare una sintesi su nulla visto che veleggiano tra loro già 4/5 candidati a sindaco in pectore, 4/5 candidature alle prossime politiche e vari altri progetti che nulla hanno a che fare con l’amministrazione della nostra città, ma solo con gli interessi di pochi”. “E’ chiaro –conclude sul tema maggioranza- che

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tutto questo è segno di una forte instabilità che certo non aiuta un’ attenta e tempestiva amministrazione della nostra città. Sono evidenti i malumori all’interno della coalizione di centro-destra conseguenze di troppe promesse non mantenute e nuove presenze mal digerite all’interno della maggioranza”. A fronte di questo quadro, il Partito democratico, facciamo notare, non ha certamente brillato in questi ultimi tempi per la propria presenza e il proprio attivismo politico. “Noi –risponde Del Francoabbiamo cominciato una nuova fase chiudendo un ottimo congresso cittadino nell’unità con un’acclamazione finale. Ci accingiamo ora ad incontrare, cosa che già stiamo facendo, tutte le forze, partitiche ed associazionistiche, che pensano che Aversa meriti un progetto ed un’amministrazione diversa e quindi migliore di quella che ha avuto in questi ultimi anni”. In chiusura chiediamo all’esponente del partito di Bersani di rivolgere un pensiero a Ciaramella: “Rinnovo gli auguri di guarigione al Sindaco, ma, al contempo, lo invito ad un meritato riposo, almeno per un po’ di tempo, anche perché vedo intorno a lui una ressa e guerra continua che irrispettosamente non si ferma neanche al cospetto di una sua pausa per motivi di salute, che dovrebbe portare tutti, soprattutto i suoi amici, ad un abbassamento dei toni e della litigiosità per agevolare una sua veloce e completa guarigione. Auguri”.

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AVERSA

Ex Texas Instruments: Giuseppe Mattiello fa il punto della situazione

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er evitare che escano in giro versioni più o meno veritiere di quanto avvenuto presso la Regione Campania lo scorso 5 maggio, in occasione della conferenze dei servizi relativa al progetto di Housing sociale, desidererei sgomberare il campo da ogni dubbio, una volta e per sempre, e fornire la versione “autentica” dei fatti”. Giuseppe Mattiello, assessore all’urbanistica del comune normanno intende fare chiarezza sugli accadimenti citati e, soprattutto, riconfermare qual è la propria posizione in proposito. “Come più volte dichiarato, non ultimo con le risposte fornite nel questionario fatto pervenire dalla Regione Campania, anche in occasione dell’incontro in Regione –afferma l’esponente autonomista- ho avuto modo di ribadire che la volontà del consiglio comunale è contraria a soluzioni di semplici insediamenti abitativi ed inoltre che la destinazione attuale da PRG è zona industriale. In quella sede ho poi invitato la proprietà dell’area ex Texas a mettere da parte il progetto presentato, di cui né io né il Dirigente abbiamo voluto prenderne visione, e farsi promotrice di un confronto “schietto e leale” in Consiglio Comunale sugli interventi possibili e soprattutto “condivisibili” per il recupero di quell’area”. “Per quanto riguarda il mio pensiero –riprende il professionista aversano- ribadisco quello che più volte ho espresso in occasione del Piano Casa, vietare non basta dire semplicemente non questo, non vogliamo quello è troppo banale. La politica ha il compito di proporsi con delle idee concrete, assumersi la responsabilità delle scelte, regolamentare e garantire il controllo del territorio di cui ne è un custode e non un padrone dispotico. Per questi motivi ho sentito la responsabilità di presenziare, invitando anche il consigliere Stabile, la conferenza di servizi dove la parte politica non era stata formalmente invitata. E per gli stessi motivi sento altrettanto forte la mia responsabilità politica nel portare a compimento le azioni amministrative per evitare che si degeneri nell’immobilismo”. In chiusura l’ulteriore riassicurazione: “Ho rivendicato con fermezza il ruolo determinante della Amministrazione Comunale sulle scelte urbanistiche, ed oggi la Regione e la proprietà sanno bene che non sono possibili “fughe in avanti”, però, ho preso ufficialmente l’impegno di iniziare un confronto serrato e partecipa-

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to per arrivare in tempi brevi ad una soluzione senza timori e pregiudizi nell’interesse di tutti anche perché lo stato di abbandono in cui versa oggi quell’area offende la nostra città e mortifica il nostro ruolo in un immobilismo amministrativo che non giova alla politica”. Le strade da percorrere –ed a questo punto è il cronista a parlare- sono molteplici. Si va dai centri di eccellenza ipotizzati dal comunista Luca De Rosa all’insieme di servizi che possano produrre reddito per i proprietari e comodità per gli aversani. Trattandosi di una vasta area ubicata nei pressi della fermata di Aversa Ippodromo della metropolitana, sarebbe auspicabile, tra l’altro, un parcheggio, una sorta di area ristoro con bar, edicola e altro. Quello che è certo è che quell’area non può rimanere nello stato attuale.

di Livia Fattore Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it

Installati i pali della pubblica illuminazione in alcune arterie cittadine

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ono stati posizionati i nuovi pali della pubblica illuminazione in due arterie cittadine, via Dell’Agricoltura e via San Biagio. «In queste due strade - afferma il consigliere comunale Pdl Michele Galluccio, delegato dal sindaco Domenico Ciaramella di seguire gli interventi e membro della commissioni lavori pubblici - i pali della luce erano completamente assenti. Abbiamo così accolto le numerose segnalazioni che ci sono giunte dai cittadini e dai numerosi fedeli che frequentano la parrocchia di Santa Maria la Nova. In questo modo - chiosa Galluccio - diamo una risposta in termini di sicurezza personale, visto che molte persone sono cadute per colpa del buio, ed anche in termini di contrasto della micro criminalità, visto che le strade buie rappresentano sempre un pericolo».

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ASSOCIAZIONI

Gemellate la Cooperativa Iride e la Scuola Avvenire Radioso

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o scorso 29 MAGGIO la Cooperativa Sociale “Iride O.n.l.u.s.”, rappresentata da Massimo Raimondo, e tutto lo staff della Scuola Paritaria “Avvenire Radioso” si sono incontrati presso la struttura della Scuola sita in via dell’Industria al n. 18, in Aversa, per trascorrere una giornata insieme, all’insegna a cura del divertimento, per aumentare l’intedella grazione sociale di soggetti diversamente abili e, soprattutto, contrastare e abbattere Redazione ogni tipo di barriere, in particolar modo Bloq Magazine quelle mentali. La giornata è stata aperta dal Consigliere redazione@bloq.it Comunale Michele Galluccio, dal Sacerdote Don Raffaele Pagano e dai rappresentanti di classe. Alla manifestazione erano presenti anche il Sindaco di Aversa e l’Assessore alle politiche sociali Lanzetta. Sono stati attivati laboratori di pittura e vari laboratori artistici. La bella giornata è proseguita con un succulento pranzo. Il pomeriggio è passato

all’insegna del divertimento con la Caccia al Tesoro, il Karaoke e il ballo. Al termine della riuscita manifestazione la Scuola Avvenire Radioso ha donato una pergamena a ricordo della giornata trascorsa insieme.

L’Associazione Noi Insieme è in festa

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l consiglio direttivo dell’Associazione Noi Insieme la cui sede è in via Cavour, n. 162 a Casal di Principe ha deliberato il programma delle manifestazioni che si terranno nei giorni 11,12 e 13 giugno prossimi. Ecco com’è articolato il calendario degli eventi di “Noi insieme in Festa - edizione 2011” in occasione della ricorrenza di S. Antonio: Sabato 11 Apertura ore 20,00 Spettacolo musicale, Gastronomia, lotteria finale. Domenica 12 Apertura ore 17,00 Giochi popolari, attrazione per bambini, Karaoke, Gastronomia, lotteria finale. Lunedì 13 Apertura ore 20,00 Palo della cuccagna con ricchi premi, Fuochi d’artificio, Falò finale, sorteggio lotteria. Lo scorso 25 maggio una delegazione composta dai soci: Caterino, Baldascino, Monaco, Natale, Galeone, Vassallo, e Coppola sono stati ospiti di Armando Serpe nella trasmissione “Focus“ sull’emittente televisiva Tele Prima per illustrare i progetti che l’Associazione intende realizzare nel corso del 2011. Il direttivo, inoltre, si è riunito lo scorso 27 maggio. Ospite d’onore il primo cittadino di Casal di Principe dott. Pasquale Martinelli che, come re-

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cita lo Statuto “è socio onorario” oltre ad abitare anch’egli nel Rione Larina. L’abitazione del sindaco dista pochissimi metri della sede dell’associazione. Tra le novità dell’associazione, oltre al gruppo creato su Facebook già attivo, a metà giugno sarà on-line un sito web con tantissime rubriche. L’associazione confida nella riuscita della manifestazione ricordando che i tre giorni non sono dedicati solo al rione Larina ma a tutta la cittadinanza casalese ed ai paesi limitrofi.

a cura della Redazione Bloq Magazine redazione@bloq.it

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ASSOCIAZIONI

Ente Moretti: 30 profughi dalla Libia accolti dalla Caritas

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l Consiglio di Amministrazione dell’Ente Morale Moretti in Sant’Agostino, comunica che, presso il centro di accoglienza gestito dalla Caritas Diocesana presso lo stesso Istituto in Aversa, sono dal 13 maggio, ospiti graditissimi, assistititi amorevolmente, 30 profughi provenienti dall’Africa sud sahariana, invitati dal centro Operativo della Protezione Civile della Regione Campania. Questo rappresenta un fatto importante per il nostro territorio, la solidarietà espressa a queste popolazioni martoriate dalla guerra, fornita dalla Caritas e ben rappresentata da Don Vincenzo Cacciapuoti , dimostra che, quando si vuole dare un aiuto concreto tutto è possibile. Il Cda nelle persone di Carmine Sabia, presidente, Anna Lama e Donato Liotto, consiglieri, hanno accolto con entusiasmo questa lodevole iniziativa e, molto presto faranno visita ai 30 profughi ospitati al “Moretti”. L’Ente Moretti, rappresenta per il territorio, un

vero punto di riferimento per chi svolge attività sociale a favore dei bisognosi, anche questa di accogliere i profughi, è la dimostrazione che, questa Istituzione deve continuare a vivere. Attraverso essa, si possono promuovere tante iniziative che vanno a espandersi anche oltre i confini regionali. La Caritas di Aversa pone la sua opera di aiuto e solidarietà quale esempio reale, e col sostegno del CDA del Moretti e delle tante Istituzioni, in primis il comune di Aversa, il Sindaco Domenico Ciaramella, tutti in sinergia, e compatti, offrono un’ opera di collaborazione e di interscambio, a sostegno di quanti assumono impegni a favore dei bisognosi, impegni questi ,fatti di concretezza e con tanta abnegazione. Il Moretti è davvero “la casa della solidarietà” non solo degli aversani, ma di tutti!

a cura della Redazione Bloq Magazine redazione@bloq.it

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Centro zona via Corcioni Appartamento di circa 300 mq: doppio salone living, cucina abitabile,1 camer:a di c.ca 40mq divisibile con bagno doppio, 1 camera matrimoniale con bagno doppio, 1 camera uso studio, bagno esterno, terrazzo coperto, living, box auto, posto auto condominiale. Rifiniture e rivestimenti di lusso.

Appartamento di circa 110 mq sito al primo piano di un piccolo condominio, composto da un ampio salone, cucina, 3 camere di cui una con bagno, 2 bagni. Ampio box più 2 posti auto. Ristrutturato finemente. Ottimo contesto a ridosso di via Diaz

AVERSA - T 469

TRENTOLA DUCENTA - T 207

Appartamento mq 120 composto da entrata indipendente, salone ampio, cucina e tinello grande, 3 camere, 2 bagni, 2 rispostigli. Studio al piano terra, e 2 posti auto esclusivi in corte residenziale. Contesto storico ristrutturato ubicato a due passi dalla villa comunale di Aversa.

Villa su 2 livelli composta da una zona giorno con ampio salone con camino, cucina abitabile e bagno; zona notte con 3 camere e bagno. Ampi terrazzi e balconi, taverna, ampio giardino attrezzato. Box per 3 auto. Villa capofila in parco residenziale a 300 mt da Aversa

AVERSA - T 903

CASALUCE - T 483

Cortile esclusivo circa 500 mq con vari locali al piano terra, con giardino circa 1000 mq 2 appartamenti tipo duplex ciascuno di circa 300 mq Palazzo storico di ottima fattura pochi interventi da fare già abitabile,vicino Asse mediano nel centro storico di Aversa. Vicino Monastero San Biagio.

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CULTURA

L’Associazione Artisti aversani in simposio

L’ a cura della Redazione Bloq Magazine redazione@bloq.it

Associazione Artisti Aversani organizza Sabato 05 Giugno l’annuale incontro poetico di primavera intitolato: “Poesia e Musica in simposio”. Si ritroveranno poeti e artisti provenienti da varie parti d’Italia per un Simposio che mette insieme poesia, musica, pittura, scultura, buon cibo, divertimento e tanto sentimento, espresso da una “cospicua fetta d’Italia votata all’arte e alla cultura”. Condurrà la serata Maria Estella Cartoni, che darà il benvenuto ad artisti e amici, presenti per trascorrere insieme una serata all’insegna di una piacevole semplicità, che può soddisfare sensi e sentimenti. Come per i precedenti Simposii, ci sarà un intervento di Giuseppe Diana, che intratterrà i presenti parlando della poesia in generale, definita: “una sorte di scrittura automatica delle emozioni, per cui scrivere versi diventa la condizione grazie alla quale le negatività acquistano senso positivo e si superano, permettendo agli autori di tracciare misteriose scie di luce coinvolgente”. “La poesia è la nobile arte delle anime sensibili, che squarcia il buio, come la luce di un lampo, che interrompe il nero, trafigge la notte e illumina gli occhi offuscati dell’uomo. La poesia è una luce

che ruba il cuore e ci consente di trasformare la vita in arte di essa”! La serata artistica, intervallata da esibizioni canore, vedrà tutti i poeti partecipanti declamare le proprie poesie, inserite in una antologia che come ogni anno l’Associazione stampa. Inoltre, ci saranno performances di cabarettisti e artisti, che allieteranno i presenti con filastrocche e macchiette della migliore tradizione napoletana, oltre a scultori ceramisti e pittori che esporranno la loro più recente produzione. L’incontro poetico si concluderà con declamazioni del presidente Aprile, autore anch’egli di più libri di poesie, in lingua e in vernacolo. Tra questi ricordiamo: “ ‘A juorno ‘a juorno appassiunatamente”, una pubblicazione che è una sorta di diario che attraversa l’esperienza di chi ha vissuto, nel bene e nel male, la vita in ogni sua trama, fino a raggiungere questi giorni nei quali la poesia si presenta come il respiro di una nuova giovinezza, fermata nel carme che forse gli è più caro: “Femmene, jurnate e criature”, che, secondo il nostro, “so’ tutt’ eguale, so’ tutt’ belle, ‘nun se scarte nisciune”!

AL TEATRO AUGUSTEO SAL DA VINCI OMAGGIA VIVIANI Dopo 35 anni dall’ultima versione (quella originale) di “Napoli chi resta e chi parte” di Giuseppe Patroni Griffi, sui due atti unici di Raffaele Viviani “Caffè di notte e giorno” e “Scalo Marittimo”, è stato riproposto un remake interessante al Teatro Augusteo lo scorso 22 Maggio. Un cast di tutto rispetto composto da 16 attori, tra i quali Ciro Capano, Ernesto Lama, Patrizia Spinosi, Tonino Taiuti, capitanati da un brillante Sal Da Vinci, impegnato per la prima volta a recitare e cantare un testo del grande Viviani. Lo spettacolo fu presentato per la prima volta al 18° Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1975 quando in scena era impegnato un giovanissimo Massimo Ranieri, affiancato da Angela Luce, Antonio Casagrande, Gigio Morra, Nicola Di Pinto, Isabella Guidotti, Tonino Apicella e tanti altri. Come nella versione precedente, anche nel remake guidato e diretto da Armando Pugliese è presente un’orchestra di 6 elementi, mentre i costumi sono curati da Daniela Ciancio e le scene da Andrea Taddei. L’iniziativa di riproporre un testo della storia del teatro napoletano è stata accolta pienamente dal proprietario del Teatro Augusteo Francesco Caccavale fissando così il debutto nazionale del lavoro. “Scalo Marittimo” descrive le condizioni disagiate di chi, costretto a vivere in povertà, ripone nell’emigrazione la sua “ancora di salvataggio”. In questo caso le scene sono state curate nei minimi dettagli per rendere pienamente la psicologia del personaggio e la sua interazione con l’ambiente di provenienza. “Caffè di notte e di giorno” si apre con una scena fuori un bar trasandato dove si alternano personaggi che vivono in miseria e toccati da profonda ignoranza. Arte teatrale ed analisi lucida dei personaggi viaggiano di pari passo in questa opera di grande impatto emozionale. Viene celebrato totalmente e degnamente un pilastro portante del nostro teatro, il maestro Raffaele Viviani. L’effetto maestoso del debutto ha fatto assaporare un accenno di quello che a partire da ottobre sarà il tour nazionale che toccherà i teatri italiani più prestigiosi. di Antonino Fiorino Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

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SPORT

Inaugurato il nuovo campo di tiro degli Arcieri Normanni

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naugurato presso il quarto circolo di Aversa, in via Giotto, il nuovo campo di tiro degli Arcieri Normanni. La struttura è stata oggetto di lavori di ristruttuazione, finanziati dal Comune di Aversa, con la costruzione della nuova pensilina ed il rifacimento completo dei bagni. I lavori sono durati un paio di mesi. La nuova struttura è stata battezza dai giochi studenteschi regionali che si sono svolti proprio nella giornata di ieri dove i vincitori si sono qualificati per le finali di Chianciano. Per il Comune di Aversa erano presenti l’assessore allo Sport Romilda Balivo ed il consigliere comunale Michele Galluccio delegato alle politiche giovanili, che ha seguito da vicino gli interventi programmati che ha ritenuto sottolineare l’ importanza da parte dell’amministrazione di essere vicini anche ad uno sport

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minore (solo per l’aspetto economico) a cura della dove ogni giorno con i propri educatori, Redazione attraverso il doppio degli sforzi vanno avanti con la passione di veder Bloq Magazine crescere i campioncini del domani.

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EVENTI

LaScuolaPrimariadiCarinaroha organizzato “Bimbimbici 2011”

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a cura della Redazione

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ulle note dell’inno d’Italia che celebrava i 150 anni dell’Unità, uno sciame coloratissimo di biciclette ha rallegrato durante la mattinata dell’8 maggio scorso le strade di Carinaro, per una volta libere da auto e a completa disposizione di ciclisti piccoli e grandi. “Bimbimbici”, organizzata dalla scuola primaria San Giovanni Bosco diretta dal Dott. Beniamino Sassi con il quale hanno collaborato le insegnanti Nina de Simone, Liliana Germani, Angela Pieretti, Nicoletta Arborino e Sara Di Ronza. La manifestazione, che ha beneficiato del patrocinio del Comune di Carinaro, guidato dal Sindaco Dott. Mario Masi. è diventata una piacevolissima consuetudine per il paese, che partecipa con grande entusiasmo all’iniziativa. Infatti, piazza Trieste era gremitissima, non solo di bimbi, ma anche di tanti genitori che hanno voluto accompagnare i figli in questa pedalata all’insegna

di un paese più a misura di ciclisti. Ad accoglierli al ritorno dalla passeggiata gli animatori del Joy Planet di Aversa che hanno movimentato le festa e un mago che, con i suoi divertenti giochi ha fatto ridere tutti, grandi e piccoli. Infine il momento tanto atteso dell’estrazione ha premiato tanti bambini che sono tornati a casa con dei gadget messi a disposizione da Milione e con due bici di Cicli Morris. La sicurezza è stata garantita in modo egregio dal corpo dei vigili urbani coordinati dal neocomandante Ferdinando Coppola, dai carabinieri e dalla Protezione Civile, ai quali vanno i ringraziamenti della scuola. In piazza anche gli stand del Wwf con il Presidente dell’Agro Aversano Francesco Autiero e della Pro Loco, della quale la scuola elementare è stata partner in “Colora la tua città” lo scorso 22 maggio.

Manifestazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia

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umerose sono state le iniziative in programma nella Città di Aversa nella settimana della festa della Repubblica. Lo scorso 19 maggio al Teatro Metropolitan di Aversa la Scuola Media Statale “Antonio de Curtis’’ ha messo in scena il musical “Masaniello”. (vedere articolo a parte). Il 23 e 24 maggio l’Istituto Comprensivo “Cimarosa” ha messo in scena “Amor di Patria”. Il concerto di musiche ottocentesche eseguite dai piccoli alunni aversani è andato in scena al Metropolitan. Si è continuato lo scorso 25 maggio con “Grazie Italia” a cura del III Circolo didattico presso il Metropolitan. Le manifestazioni scolastiche si concludono il 30 maggio con “Viva l’Italia” e “Bambini Cittadini del Mondo” all’ex Macello, a cura del I circolo di Aversa. Il 28 maggio l’appuntamento era in piazza Municipio per la V edizione de “La Festa della Legalità”, quest’anno, eccezionalmente, dedicata al tricolore. Sempre in tema di Unità d’Italia il primo giugno alle ore 17 nell’Aula Consiliare del Comune di Aversa i militari normanni che hanno svolto missioni di pace all’estero saranno insigniti di un’onorificenza. A seguire, InformAversa: “Gli Studenti Riscoprono, Raccontano, Difendono...” una serie di manifestazioni organizzate dall’Istituto Alberghiero di Aversa. La manifestazione si apre con il convegno 150 ‘’insieme’’: Primati del regno delle due Sicilie con Fatti e vicende Aversane. Mentre il primo e due giugno, nel chiostro della chiesa di San Francesco è prevista una mostra sulle satire di politica risorgimentale: “Garibaldi fu ferito….”. La mostra sarà accompagnata da Musica Napoletana dal vivo “Così si cantava a Napoli nell’800” e da un percorso enogastronomico: “Cuppittiell, fravaglie e…”. “L’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Domenico Ciaramella – ha detto il Consigliere Comunale Michele Galluccio – quest’anno, in occasione del 150esimo dell’Unità d’Italia, ha voluto dare spazio alle manifestazioni organizzate dalle scuole che rappresentano il futuro della nostra Città. Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

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AVERSA

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Esponenti del Partito Democratico se ci siete battete un colpo

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a esiste ancora il Partito Democratico nella città normanna? Quel partito che, sotto le insegne del glorioso Partito Comunista Italiano, con la guida del “grande vecchio” Angelo Maria Jacazzi, era addirittura riuscito a divenire proprietario della “sezione Di Vittorio” che, forse i novelli pidiessini non sanno nemmeno chi sia stato, oggi non esiste praticamente più se non sulla carta. Il coriaceo Partito Comunista che dava filo da torcere su ogni questione amministrativa con manifesti quasi quotidiani ed interrogazioni a sindaco e assessori, oggi “vanta” in consiglio comunale un solo rappresentante che definire evanescente vuol dire fargli un complimento. Per non parlare della dirigenza (sic!). Da loro non viene una dichiarazioni politico – amministrativa nemmeno a volergliela estorcere con la pistola puntata alla tempia. Come sarebbe interessante conoscere cosa pensa il gotha (doppio sic!) del Partito Democratico di Aversa su questioni come il Piano Casa, sul destino urbanistico della nostra città, sul futuro dell’area Texas, sul recupero del patrimonio storico culturale, dei contenitori come la “Maddalena”, il “Saporito”, il “Carmine”. In una parola, come sarebbe bello conoscere qual è l’idea di città che ha il Partito Democratico. Il Nulla regna sovrano. Eppure Aversa può vantare un parlamentare praticamente cittadino: è di Teverola. Questi sarà pure aversano, ma non certamente di centro sinistra. Non dimenticheremo mai, infatti, quella scena che lo vedeva in compagnia del suo mentore Marco Follini a fare propaganda per Forza Italia e per Mimmo Ciaramella sindaco. Come poterne, poi, parlare male, criticarlo un mese dopo? Il Partito Democratico ha anche un consigliere regionale tra i suoi dirigenti locali, ma anche qui la presenza sembra notarsi solo in sede di tesseramenti e spartizioni di posti in un direttivo cittadino che, non contando nulla il Partito Democratico ad Aversa, non conta, per relato, nulla e un poco! Ma non demordiamo, non disperiamo, immediatamente dopo la oramai imminente pausa estiva il Partito Democratico, come d’incanto, risorgerà e darà vita ad un attivismo che farà onore al proprio cursus honoris. Non a caso, infatti, il proANNO 4 - Numero 10 - 29 Maggio 2011

prio segretario punta ad essere candidato quale di sindaco di Aversa per il centro sinistra. Giuseppe Ma, da quanto gli addetti ai lavori sanno, si tratta Lauria di un nome sul quale nemmeno nello stesso Partito Democratico sono tutti d’accordo, anzi. Corrispondente Al suo “attivo” una parentela ingombrante con Bloq Magazine un ras del centro destra (ora in declino) che lo avrebbe anche sponsorizzato presso Ciaramella redazione@bloq.it per farlo entrare in quella sciagurata giunta tecnica e null’altro. Il popolo del centro sinistra spera solo che non gli venga appioppato un altro “giovane” di belle speranze come avvenuto con il primo Ciaramella, per non continuare a vedere il centro destra amministrare la città.

AVERSA

Gatto del Partito Democratico propone di organizzare ad Aversa la prima edizione del “Rock Festival”

“L

a commissione comunale alla cultura ed allo spettacolo sta lavorando all’organizzazione della prima edizione dell’Aversa Rock Festival”. Ad annunciarlo il consigliere comunale nonché presidente della commissione consiliare Cultura Giovanni Tirozzi, che aggiunge: “Su indicazione del consigliere del Partito Democratico Francesco Gatto , che ci ha suggerito di lavorare alla creazione di tale evento, la commissione cultura, all’unanimità, ha votato favorevolmente alla proposta. Le serate previste per il mese di settembre saranno due, con ingresso gratuito. Sul palco si alterneranno giovani band dell’agro aversano e non. L’obiettivo indubbiamente sarà quello di creare una manifestazione di sicuro interesse dando una possibilità ai vari gruppi emergenti di farsi notare. La Kermesse, si terrà al Parco Pozzi”.

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NOTIZIE

Il Vescovo di Aversa in visita alla Comunità “Casa don Diana”

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di Michele Docimo

Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it

i è recato in visita lo scorso 12 maggio alla Comunità per minori “Casa don Diana”, a Casal di Principe, il neo-insediato Vescovo della Diocesi di Aversa, monsignor Angelo Spinillo. Il presule era accompagnato da Tiziana Celani, Direttore Dipartimento Salute Mentale ASL Caserta, e Nicola Palmiero, responsabile della comunità che ha guidato il religioso nel giro all’interno della villa che fu di Egidio Coppola: un bene confiscato e destinato al riuso sociale, che ospita la struttura. Erano presenti all’incontro anche Franco Iannucci, consigliere d’amministrazione della Fondazione Madonna di Loreto e don Delio Pellegrino parroco della chiesa di Maria SS. Preziosa. Dopo la visita alla comunità, don Spinillo si è intrattenuto nella casa colloquiando con i piccoli utenti e con operatori e dirigenti che, in particolare gli hanno raccontato la storia di Casa don Diana, dell’insediamento nel bene confiscato e dell’inaugurazione nel novembre 2005, del-

Lo psicologo questo grande sconosciuto

dott.ssa Vincenza Marino Specialista in Psicologia Clinica e-mail: marino.vincenza@virgilio.it marinovincenza.myblog.it cell. 333.941.53.15

Salve dott.ssa le scrivo perché non riesco a capire che differenza c’è tra lo psichiatra, lo psicologo e il neurologo. Mi può aiutare a capire i loro ruoli visto che io soffro d’ansia e non so a chi rivolgermi? Cara lettrice, lo Psicologo, è un laureato in Psicologia e deve essere iscritto all’Albo Professionale della sua Regione per poter esercitare la professione. Se non ha l’iscrizione all’Albo, è come un laureato in altra disciplina, ad esempio in Legge, il che non implica l’essere avvocati. Quindi il mestiere di Psicologo non si improvvisa ma è frutto di impegnativi percorsi formativi. Lo Psicologo può fare diagnosi, valutazioni, interventi di prevenzione, ma non “cura” e non utilizza farmaci. Lo Psicoterapeuta è un laureato in Psicologia o Medicina che ha frequentato una Scuola di Specializzazione Quadriennale

la successiva apertura, oltre che del protocollo d’intesa firmato negli scorsi anni dall’Azienda Sanitaria con la Fondazione Religiosa “Madonna di Loreto” (presieduta dal Vescovo) per fornire alla comunità unità di personale con competenze sociali. Un “welfare-mix” com’è stato definito da Tiziana Celani “un’amalgama tra le due istituzioni, sanitaria e Chiesa che ci ha consentito di svolgere al meglio i compiti, integrando personale Asl con altri operatori per offrire agli utenti un servizio ottimale” “Ringrazio tutti voi per il grande lavoro che fate e per il servizio che svolgete - sono state le parole del Vescovo agli operatori - un servizio sociale che è molto importante soprattutto in questi territori. Qualunque cosa si fa, anche se per una sola persona è a beneficio della comunità. Continueremo a collaborare in questa che è una realtà importante ed avrà tutto il nostro appoggio”

(post-laurea) in Psicoterapia. E’ colui che “cura”, che lavora per eliminare il sintomo, la patologia, il disagio e per aiutare la persona a tornare ad una condizione di benessere, magari migliore di quella precedente. Non utilizza farmaci benché possa prevedere la combinazione di psicoterapia e psicofarmacologia (di competenza del medico). Lo Psichiatra, invece,

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laureato in medicina e ha ottenuto la specializzazione in psichiatria; ha competenze diverse dallo psicologopsicoterapeuta. La differenza sostanziale risiede nel modo di vedere la persona e nell’approccio utilizzato; mentre i primi due guardano la persona nel suo insieme, evitando di concentrarsi solo sul disturbo, lo psichiatra focalizza la sua attenzione sul sintomo cercando di risolvere solo quello, esattamente come fa il medico. Il Neurologo è laureato in medicina e chirurgia e la sua successiva specializzazione è in neurologia; non è abilitato all’esercizio della psicoterapia. Il neurologo si occupa di malattie del cervello, dei nervi e dei muscoli, quindi Ictus, Sclerosi a Placche, Morbo di Parkinson, malattie Neuromuscolari, Epilessie, Diagnostica di Tumori e malattie Cerebro-vascolari.

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Il Progetto Haarp: è una minaccia per l’umanità? con i sottomarini, per le quali l’uso di onde radio riflesse dalla ionosfera sembra mostrare notevoli potenzialità. La ricerca di base effettuata utilizzando HAARP riguarda lo studio dei fenomeni naturali derivanti dall’interazione delle radiazioni solari e delle onde radio

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con la ionosfera. La ricerca applicata riguarda l’utilizzo degli effetti prodotti sulla ionosfera in ambito tecnologico, in particolare nel campo delle telecomunicazioni. La collocazione dell’impianto è ottimale perché offre una ampia varietà di condizioni ionosferiche da studiare. Il posto offre anche una locazione elettromagnetica tranquilla in quanto non vi sono intorno sorgenti di rumore quali possono essere prodotte da città o insediamenti industriali vicini. Il controllo è effettuato dalla strumentazione passiva in via continuativa, e i dati raccolti vengono elaborati e messi a disposizione attraverso diagrammi sul sito web ufficiale; l’emissione in alta frequenza invece viene effettuata nell’ambito di campagne interattive di studio

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Gli scienziati americani sono alla ricerca del “raggio della morte”?

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AARP è l’abbreviazione di High Frequency Active Auroral Research Program, un’installazione civile e militare in Alaska (Stati Uniti) per la ricerca scientifica sugli strati alti dell’atmosfera e della ionosfera. Un altro scopo è la ricerca sulle comunicazioni radio per uso militare. Si trova vicino a Gakona, a ovest del Parco Nazionale Wrangell-Santo Elias, in una base dell’USAF. Impianti simili esistono in: Norvegia (progetto europeo EISCAT - potenza 1000 MW ERP); Stati Uniti (HIPAS, vicino a Fairbanks - Alaska); Porto Rico

(Arecibo Observatory); Russia (progetto SURA, vicino a Nižni Novgorod - potenza 190 MW ERP). L’impianto HAARP è costituito da un trasmettitore capace di trasmettere onde elettromagnetiche sulle onde corte da 2,8 a 10 MHz con una potenza di 960 kW. La potenza irradiata efficace (ERP) è di 84 dBW (corrispondendo a 500 MW), questo vale però solo per la frequenza di 10 MHz. Due frequenze spesso usate sono 3,39 e 6,99 MHz. L’impianto HAARP è stato costruito in tre fasi distinte: il prototipo DP aveva 18 antenne, organizzate in tre colonne da sei file, con una potenza trasmittente di 360 kW; l’impianto FDP successivo ha attualmente 48 antenne, ordinate in sei colonne da otto file. L’impianto finale sarà il FIRI che dal 2007 è composto da 180 antenne, disposte in 15 colonne da 12 file, con una potenza trasmittente di 3.600 kW. Ciascuna antenna corrisponde a un dipolo a croce che può essere polarizzato in modo lineare o circolare per la trasmissione e la ricezione. La struttura è stata costruita modificando una precedente installazione radar esistente in zona. L’impianto HAARP è in grado di inviare onde radio nella ionosfera. Le onde, colpendo la ionosfera, la riscaldano causando delle leggere perturbazioni, simili a quelle provocate dalla radiazione solare, ma notevolmente più deboli. Lo scopo è quello di studiare in che modo queste perturbazioni influiscono sulle comunicazioni a breve e a lunga distanza. La maggior parte delle ricerche svolte utilizzando gli impianti sono di dominio pubblico, così come lo è lo studio di impatto ambientale effettuato sulla struttura da una serie di enti indipendenti. Una piccola parte delle ricerche sono di interesse militare e di queste i risultati non vengono pubblicati. Queste ricerche riguardano le comunicazioni radio a lunga distanza e le comunicazioni

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25 condotte da gruppi di ricerca. Viene utilizzato per la ricerca sia da Università (pubbliche e private) e agenzie governative sia da aziende commerciali interessate alle nuove tecnologie nell’ambito delle telecomunicazioni. Periodicamente, visto il grande interesse generato intorno alla struttura, viene consentito l’accesso al pubblico per visitare le strutture. Alcune teorie del complotto, totalmente prive di riscontri oggettivi e smentite dalla comunità scientifica, credono che HAARP sia un progetto volto a perseguire presunti scopi occulti, che andrebbero, a loro dire, dalla realizzazione di un’ipotetica arma elettromagnetica per creare terremoti al controllare fenomeni climatici. Tali speculazioni pseudoscientifiche sono per lo più legate alla teoria del complotto sulle scie chimiche, aventi tutte un denominatore comune nelle più volte smascherate teorie cospirazionistiche dei seguaci di David Icke. La maggior parte di queste teorie tuttavia è in net-

to contrasto con le leggi della fisica, e anche nei casi in cui c’è un minimo di plausibilità, i fenomeni descritti richiederebbero potenze migliaia o milioni di volte superiori a quelle che HAARP sviluppa (o anche a quelle che potrebbe teoricamente sviluppare). Il campo geomagnetico è generato nel nucleo terrestre, a molte migliaia di chilometri di profondità, dove i segnali di HAARP non hanno la minima possibilità di arrivare. La più piccola tempesta geomagnetica, innescata dalle particelle del vento solare, ha energie che sono migliaia di volte quella di HAARP e questi fenomeni non hanno nessun effetto sui terremoti. In una relazione di iniziativa adottata dalla Commissione per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa del Parlamento europeo il 23 settembre 1998 e contenente una proposta di risoluzione vennero ripresi alcuni dei temi di tali teorie del complotto; nella relazione veniva infatti affermato che «malgrado le convenzioni esistenti, la ricerca militare si applica attualmente alla manipolazione dell’ambiente come

arma, come è il caso ad esempio del sistema HAARP». Nella medesima relazione la suddetta Commissione reputava che il sistema HAARP (High Frequency Active Auroral Research Project) era da considerare, a causa del notevole impatto sull’ambiente, una questione mondiale ed esigeva che le sue conseguenze giuridiche, ecologiche ed etiche venissero analiz-

zate da un organismo internazionale indipendente prima di ogni nuova ricerca e di qualsiasi esperimento. Un gruppo di esperti per la valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche (STOA) fu incaricato di esaminare le prove scientifiche e tecniche fornite in base ai risultati esistenti della ricerca sull’HAARP onde valutare la natura esatta e il livello di rischio posto dall’HAARP per l’ambiente locale e globale e la salute pubblica in generale. I risultati di tale

ricerca non sono mai stati pubblicati. Ora senza fare illazioni, ma ragionando freddamente, ci sarebbero da fare alcune considerazioni sull’opportunità o meno di fare questo tipo di esperimenti. Le onde elettromagnetiche tutti, più o meno, lo sanno che non fanno certo bene all’organismo. Continuare a fare ricerche di questo tipo non fa nascere che un unico sospetto: che si stia solo cercando di utilizzare l’elettromagnetismo esclusivamente per scopi militari. Pensare che centinaia di milioni di dollari siano spesi per cercare di produrre in laboratorio il raggio della morte fa specie, specialmente in un mondo affamato e preda di eventi catastrofici che l’uomo non riesce in alcun modo a prevedere. Non sarebbe più logico ed eticamente accettabile spendere

questa valanga di soldi per prevedere i terremoti, invece di tentare di provocarli artificialmente. E in ogni caso, anche se effettivamente si studia il sistema migliore per comunicare con i sottomarini militari non sarebbe il caso di investire risorse ingenti come quelle che ogni anno sono fagocitate dal progetto Haarp per prevedere gli tsunami, gli uragani, le alluvioni ecc.? Tutte domande che resteranno senza una risposta finché l’uomo sarà ancora preda dell’ancestrale voglia di violenza, di guerra, di sopraffazione! ANNO 4 - Numero 10 - 29 Maggio 2011


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TEVEROLA

Non bisogna agire e parlare come se si stesse dormendo

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on bisogna agire e parlare come se si stesse dormendo” - Eraclito. Una frase, tratta dal discorso tenuto da Vitaliano Ferrajuolo presidente della Lega Problemi Handicappati di Caserta in occasione dell’inaugurazione della nuova sede dell’associazione ANES – Teverola, che di mi ha colpito e mi ha portato a riflettere. Antonio “E’ da tempo che affermo che i sotterfuZacchia gi lavorano a tanti livelli e dimensioni e sicuramente quando lo dico non mi si Corrispondente prende sul serio. Non è una imposizione, Bloq Magazine chiunque è libero di non crederlo, tuttaredazione@bloq.it via questa mia è una prova constatata di un altra manifestazione che accresce lo stato illusorio della vita quotidiana e come questo inganno lavori indegno, silente e si insedi nella mente e nelle azioni umane, traghettandole senza che nessuno ne sia conscio. Di conseguenza vorrei approfondire questo comportamento “meccanico” di rigetto, che esiste in ognuno di noi. In particolare a quelli che si definiscono “liberi” e “svegli” dal “sonno” in cui ci troviamo. Infatti noi esseri umani non siamo bravi ad uscire da quella “gabbia”, creata in virtù di un processo di incivilimento che faticosamente l’uomo ha percorso nell’arco di millenni, e restarne definitivamente fuori. E anche se fosse fattibile , una volta fuori siamo di nuovo tentati ad entrarne in un altra e in un altra ancora, in una sorta di automatismo. In questi anni, nonostante la girandola mediatica, ho cercato di mantenere stabile un punto d’osservazione: il mio. Non allineato, ma praticamente il mio. E non ho potuto fare a meno in questo modo di scrutare l’andazzo del “palio di contradaioli” congiurativo, basato per la maggior parte sullo “stare di qua” o sullo “stare di là”, io sono un “amico” tu sei un “nemico” e via dicendo. Un “mondo” dal quale ne sono dignitosamente uscito fuori. Sarà, forse! l’essermi candidato e affacciarmi per la prima volta nel mondo della politica, esperienza che ringrazio di aver collaudato perché mi ha accresciuto; sarà stato il tentativo non riuscito di essere incamerato da parte di un manipolo di “figuri” strani, parecchio potenti, che Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

volevano soggiogarmi al loro volere; sarà che tutto questo è più spaventoso dell’illusione prodotta dalla stessa illusione che è la “realtà”, ma sono contento di essermi tirato fuori e di aver cominciato a scandagliare campi ammirevoli e prosperi come il “sapere” di me stesso. È stato quando ho aperto la mente che ho captato che la “piroette della congiura in atto” è un gioco alla distruzione che avrà solo gravi conseguenze in un prossimo futuro e fino ad ora nessuno, e sottolineo nessuno, si era mai posto il problema. Come mai quindi? Sono tutti così impegnati come dicono a ricercare il vero che non si sono accorti che non esiste, poiché l’unico è la sola riposta dormiente dentro di noi? Non ci sono altre verità da esplorare, poiché quelle esterne, sono solo il disperato tentativo di difendere se stessa, a molti gradi e dimensioni. Intuisco bene che dispensare queste affermazioni, toglie forza e soprattutto potere a coloro che invece vogliono perseverare ad urlare un grido che nessuno ascolterà. Toglie coscienza e potere a coloro che hanno eretto l’effige della loro “egoistica” immagine che ovviamente difendono con tutte le loro forze e con ogni mezzo, tanto è la minaccia che vedono in questo tipo di ragionamento. C’è un comportamento assolutamente automatico in tutto questo. Si parla di unione, di collaborazione, ma nessuno davvero lo fa. Dura solo quando appoggi il loro sistema. “Na mela vermenosa ne ‘nfraceta ‘nu muntone”. Cioè: basta una sola mela marcia per render marce tutte quelle con cui sta a contatto.E questa va allontanata definitivamente. Quello che stiamo vivendo localmente è un problema molto simile. L’unica via per riacquistare fiducia e naturalezza è far leva sul proprio senso dell’equilibrio, non cedere alle ciarle di moda o alle mezze verità. Chiudo con un altro frammento di Eraclito: Ma agli altri uomini (ovvero coloro che non colgono la verità) rimane celato ciò che fanno da svegli, allo stesso modo che non sono coscienti di ciò che fanno dormendo Bisogna voltare pagina e svegliarsi...

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SANITA’

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Opg, Fabozzi: assistenza sanitaria carente, intervenga la Regione

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ennesimo suicidio di un internato dell’Opg di Aversa impone un intervento immediato della Regione Campania. Servono risorse per migliorare l’assistenza sanitaria ai detenuti, pressoché inesistente per la carenza di fondi e di personale specializzato”. a cura Rifuggendo da sterili strumentalizzazioni politiche, il consigliere regionale, on. Enrico Fabozzi, della che presenterà un’interrogazione consiliare, va al Redazione cuore del problema: assicurare agli internati l’asBloq Magazine sistenza psicologica e psichiatrica per avviare un percorso di riabilitazione come previsto dalla norredazione@bloq.it mativa sugli ospedali psichiatrici giudiziari. “Di fronte a fatti così tragici, tre suicidi e una morte sospetta nei primi cinque mesi del 2011 – afferma l’on. Fabozzi –, sarebbe davvero inaccettabile alimentare polemiche su eventuali responsabilità politiche. È giunto, invece, il momento di adottare i provvedimenti necessari per porre fine a questa lunga scia di sangue. La Regione Campania – aggiunge Fabozzi – può e deve intervenire sul piano sanitario. Oltre che

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da problemi strutturali, le pessime condizioni in cui sono costretti a vivere gli internati dipendono essenzialmente dall’inadeguata assistenza psichiatrica e specialistica indispensabile in soggetti con disagio psicologico. Servono fondi, da mettere a disposizione dell’Asl di Caserta, per incrementare il numero degli operatori sanitari e per attuare progetti di socializzazione e riabilitazione, nonché per l’affidamento di gran parte dei degenti in strutture sanitarie esterne. Senza questi interventi – precisa il consigliere regionale – sarà impossibile migliorare la qualità della vita dei detenuti e scongiurare altre morti”. Anche sul piano normativo l’on. Fabozzi ha le idee chiare: “Il Parlamento deve affrontare seriamente la questione dei sei Opg presenti in Italia. Tutte le relazioni mediche redatte da specialisti ed esperti dicono con nettezza che la stragrande maggioranza degli internati, pari a oltre il 70%, può essere scarcerata e affidata a strutture sanitarie. Sono dati scientifici che dimostrano come queste strutture inumane siano superate e da chiudere al più presto”.

Cesa, strada colabrodo: raccolta di firme dei cittadini

residenti di via Leonardo da Vinci hanno promosso l’ennesima raccolta di firme per chiedere all’amministrazione comunale di Cesa di intervenire per risolvere l’annoso problema delle pessime condizioni del manto stradale, ridotto ormai un colabrodo. Tutti gli abitanti della zona, infatti, hanno sottoscritto e protocollato una petizione per sollecitare, ancora una volta, la giunta affinché siano adottati provvedimenti concreti e celeri per consentire ai cittadini di percorrere l’arteria senza rischiare per la propria incolumità fisica e senza provocare ingenti danni alle autovetture. Inoltre, si chiede di intervenire in fretta per “ridare la libertà” ai residenti che non guidano autoveicoli, i quali nelle giornate di pioggia, di fatto, sono reclusi nelle proprie abitazioni. Ecco il testo integrale della petizione indirizzata al sindaco Enzo De Angelis e per conoscenza all’assessore ai Lavori pubblici Alfonso Liguori. “Da molti anni, ormai non se ne contano più, per le famiglie che risiedono in via Leonardo da Vinci uscire da casa e farvi ritorno è diventata un’impresa impossibile. La strada che conduce alle nostre abitazioni versa in condizioni da Terzo mondo. A causa del totale abbandono e dell’assenza di interventi di manutenzione, l’arteria si è trasformata in un colabrodo. Attraversarla è

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come passare su un campo di battaglia: le buche sono diventate vere e proprie voragini, rendendo ostico e pericoloso il transito dei veicoli, e praticamente impossibile il passaggio dei pedoni. Nelle giornate di pioggia la strada assume la “fisionomia” di un fiume in piena, mentre quando non piove sembra una gruviera. E se gli automobilisti si devono cimentare in avventurose gimkane per evitare le buche e i relativi danni alle vetture, le persone che non guidano sono, di fatto, recluse nelle proprie case. Alcuni residenti di via da Vinci hanno più volte informato Ella e altri esponenti della sua giunta circa le condizioni di degrado dell’arteria. Nel frattempo la situazione è andata sempre più peggiorando nella totale e sfacciata indifferenza degli amministratori comunali, che hanno continuato imperterriti a fare “orecchie da mercante”. Intanto noi continuiamo a pagare le tasse per servizi che non ci vengono forniti. Ancora una volta, quindi, ribadiamo la richiesta di un intervento celere e efficace (non i soliti mucchi di asfalto o di materiale di risulta) da parte di Ella e della sua amministrazione per risolvere definitivamente questo annoso problema, nella speranza di non essere considerati cittadini di seria A quando si tratta di pagare le tasse, e cittadini di serie B quando si dovrebbero ricevere servizi essenziali”.

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CULTURA

Emozioni e riflessioni di Guido Verde nell’Hortus Conclusus di Paladino

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uido Verde, noto pediatra aversano, distogliendo per un po’ la sua attenzione professionale dai “marmocchi”, ha rivolto il suo interesse all’ “Hortus Conclusus” di Mimmo Paladino. Questo splendido contenitore culturale, che si trova nel di Convento dei Padri Domenicani a Giuseppe Benevento, ha affascinato talmente il Diana nostro da spingerlo a pubblicare un denso libello dal titolo “Emozionii Corrispondente e riflessioni”, dove sono analizzate Bloq Magazine una ad una tutte le opere che danno redazione@bloq.it corpo all’opera. A scorrere le pagine si resta intrigati dall’incisiva capacità di Verde di scomporre la costruzione artistica di Paladino, vivisezionandola al punto da rendere lecita la domanda: “Ma davvero l’autore ha voluto esprimere ciò che gli viene attribuito?” Al dubbio risponde Aniello Montano, il quale nella prefazione osserva che, “rispondente o meno all’intenzione dell’artista, l’interpretazione di Verde è un’operazione creativa di notevole spessore, una lettura ermeneutica di grande interesse intellettuale e di forte impatto emotivo”, che mira “a ricondurre ad unità di senso un’innumerevole molteplicità di segni”! Ancor più esplicito è lo stesso Verde che chiarisce subito di non avere “alcuna velleità letteraria” ma solo lo scopo di “intavolare un dialogo con chi si sente attratto dalle argomentazione e le ritenga più o meno interessanti”. Ma allora: che cosa è l’hortus conclusus? Il testo,corredato da una bibliografia vasta, specie se la si rapporta alle poche pagine, presenta un manufatto artistico, realizzato dal “maestro sannita della transavanguardia”, che Verde esplora passo dopo passo. Per tale via, conduce il lettore, quasi con la mano, in un viaggio dentro uno spazio antico, all’interno del quale è mescolato (con un simbolismo – che talvolta sembra ardito – ma del quale si da piena contezza interpretativa) un fitto intreccio di segnali, che rimandano ai culti esoterici, alla numerologia, alla mitologia greco romana, alle religioni orientale e cristiana, alla massoneria. Illustrando figure e simboli di fedi e credenze diverse, Verde legge nella grande installazione di Paladino un discorso culturale, capace di abbracciare e risolvere unitariamente la lunga e variegata storia della cultura occidentale. Percorrendo quell’ itinerario, è possibile avviare un percorso etico-ascensionale, che gradualmente trasforma l’individuo, da schiavo delle passioni e delle miserie del corpo, a soggetto illuminato che, perfezionatosi interiormente e formato spiritualmente, diventa padrone di sé e può passare dalla “porta stretta.” Poiché ogni opera di Paladino racchiude in sé un forte messaggio simbolico e l’esigenza antica di collegare il linguaggio dei simboli alla parte più recondita della psiche, anche l’hortus, nella raffinata acribia filologica di Verde,diventa il “ topos” ed il “logos” dove si realizza, Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

tra l’altro, la metafora del viaggio. Infatti ogni elemento architettonico o pittorico, scultoreo o botanico è visto come un insieme organico, complesso e unitario, grazie al quale chi entra nel meccanismo, quasi iniziatico dell’orto delle meraviglie, riesce a conquistare la “purezza finale” e ad entrare grazie alla Madre-Madonna, nella Gerusalemme Celeste. Nelle intenzioni dell’autore il filo conduttore del percorso di rigenerazione, quasi “Itinerarium mentis in deum” di bonaventuriana memoria, che Paladino realizza in questa sorta di “Museo all’aperto”, è da verificare seguendo un complesso gioco decifratorio: un po’ come accadeva a quelli che si rivolgevano all’Oracolo di Delfi, dove “il Signore non rivela né nasconde, ma segnala”! E così è per il Cavallo, il Disco, la Figura, le Fontane, i Ruderi, gli Ulivi, l’Ombrello capovolto, la Scultura in bronzo, le Colonne, la Tomba, il Sedile, la Vasca, l’Anfora, la Maschera, la Colonna-totem e, infine, la Scala, che conduce alla luce del cielo – “per crucem ad lucem” – dove arriva a compimento e conclusione il ciclo di questo universo. Ma, pur confermando la tesi che “fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza”, l’orto è pur sempre solo uno dei possibili universi dell’infinito che abbiamo dentro. Quindi, è dalla tensione verso questo infinito che dobbiamo ri-partire, bevendo alla fontana che, sorgente di vita, ci porta alla ricerca della pluralità degli universi, che possiamo conoscere, però, solo se lo vogliamo intensamente. Infatti, conclude Verde, “la quiete che sta in quiete non è la vera quiete; la quiete in movimento è la vera quiete”! E, se è vero che l’uomo è un po’ come Ulisse, il quale, dopo aver errato per terre e mari sconosciuti per dieci anni, non si contenta di stare in quiete ma riprende il viaggio, varcando addirittura le Colonne d’Ercole, od almeno è come Niso, che dice: “Eurialo, io non so se Dio mi sforza a seguir quel ch’io penso, o se ‘l pensiero stesso di noi fassi a noi forza e dio”, visto che “…sì di star pigro e neghittoso aborro”, opportunamente, Verde chiosa che, anche quel “visitatore interessato, potrebbe dare origine al suo universo di rigenerazione” e, alla perfine, trovare “colui che dovrebbe illuminargli la strada”. Insomma, l’Hortus Conclusus di Paladino può ben a ragione essere considerato, oltre che “un vero capolavoro di scultura, pittura, architettura e botanica”, anche un’occasione che, permettendo a chi lo comprende di realizzare il “rede in te ipsum” di agostiniana memoria, favorisce pure, evangelicamente parlando, il percorso di quella Via che conduce alla Verità che libera, onde poter vivere la Vita che vince la morte. Forse tra quelle “pietre vive” è costruito un edificio spirituale la cui “pietra d’angolo” rappresenta la chanche offerta ad ognuno, anche se prima è stato scartato o messo nell’angolo, di credere. Epperciò, acquistando coscienza di poter compiere le opere più grandi, può accedere e quindi entrare a pieno titolo nella casa del Padre, dove liberarsi finalmente dalle tenebre ed essere affasciato dalla luce meravigliosa dello Spirito! ANNO 4 - Numero 10 - 29 Maggio 2011


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IDENTIKART

Bruno Pagliarulo: i ricordi e le memorie in bianco e nero

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ognome: Pagliarulo Nome: Bruno Nato: 08/01/1971 A: Nocera inferiore (SA) Cittadinanza: Italiana Residente: Sarno (SA) Segni particolari: Autodidatta Sito web: www.equilibriarte.net e-mail: brunopagliarulo_2009@libero.it Cell. 339.16.93.37

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’uso che fa Bruno Pagliarulo della grafite è da vero innamorato. Dal colore nero e grezzo di tale materiale pittori come Bruno Pagliarulo, con la loro arte, ne traggono immagini piene di luci. Il tratto delicato viene associato alla gracilità stessa della matita. L’artista Bruno Pagliarulo è un ottimo utilizzatore del suddetto materiale. Le immagini sono come ricordi distanti d’un adolescenza ancora vivida, sono testimonianze di un tempo in cui lui stesso sembra che ne abbia fatto parte. I particolari sono ben marcati e i contorni appaiono come stemperati da un bianco e nero che sembra divenire oro. La luce che riesce a tirar fuori dai due elementi, rendono concrete le scene, d’una immediatezza raffinata del tutto intima e riservata. Tranquillo, con le sue matite e la sua grafite, tesse trame e sentimenti d’un autentica arte poetica, dove lo stato embrionale del disegno si fonde canalizzandosi nel modo in cui i greci sperimentarono l’encausto. Tale dicotomia è il risultato tangibile del contrasto del chiaro scuro ben saldo sulla carta usata come supporto. Difatti, guardando attentamente nei minuziosi dettagli, si avverte tutto l’insieme intimo fatto di trame memorabili. L’artista in questione ne riassume in forma monocromatica tutto il patos creativo, BLOQ Magazine mette a disposizione di tutti gli artisti uno spazio completamente GRATUITO per far conoscere al grande pubblico le proprie opere. Ogni quindici giorni sarà presentata la scheda di un’artista. A fine anno sarà organizzata una grande mostra e tutte le schede pubblicate saranno inserite in un catalogo distribuito GRATUITAMENTE alla cittadinanza. Inviate i vostri dati anagrafici, foto delle opere e una breve biografia a: redazione@bloq.it

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L’opera s’intitola: “Una preghiera per...” Grafite e carboncino su carta cm 24x33

di Giuseppe Della Volpe Esperto di comunicazione visiva Bloq Magazine redazione@bloq.it

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tutta la luce che avvolge il mistero delle sue figure, le chiude nella totale essenza della materia. Emozionare attraverso un disegno, associando la tecnica ad un pizzico di poesia, questo è Bruno Pagiarulo. La poetica di Pagliarulo è un qualcosa di molto personale. L’armonia dei suoi disegni sono ispirati dalla memoria, resa viva grazie anche al monocromatismo della grafite. Artista schietto e simpatico tanto da rivolgergli alcune domande. C’è provocazione nei tuoi dipinti? Di solito non uso provocazioni nelle miei opere o se lo faccio sarà indirettamente in piccole dosi, di solito preferisco trasmettere messaggi personali o sociali, soprattutto la tristezza che ci circonda e che in certe situazioni facciamo finta di nulla, essendo anche un po’ egoisti. L’attuale sistema dell’arte al giorno d’oggi? Credo che oggi Il sistema dell’arte sfrutti gli artisti per i propri interessi. Credo anche che questo sia l’unico modo per emergere purtroppo, anche se non mi piace. Se non avessi fatto l’artista ? Sicuramente, avrei seguito il mio istinto e, se non avessi rifiutato avrei fatto il modello. Ti ritieni un simbolista? Si,anche se le mie opere sono realiste, ma cerco comunque di fondere le due cose insieme. Un’opera che appenderesti volentieri a casa tua? Un opera dei macchiaioli. Il complimento più grande ? quelli che ricevo dai colleghi artisti. Il tuo futuro nell’arte ? Rimango con in piedi ben saldati a terra, se proprio voglio volare prendo un volo charter. Un opera che avresti voluto fare tu ? “La Gioconda”. Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it


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RUBRICA

I molari del giudizio, quando è indispensabile estrarli?

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alve dott. Arlotta, mi chiamo Paolo ed ho 22 anni, qualche mese fa ho effetuato una visita odontoiatrica dalla quale non sono emersi problemi, fatta eccezione per un po di tartaro che mi è stato tolto con una pulizia dei denti, circa due settimane fa però ho cominciato ad avvera cura tite un fastidio che nel giro di qualche giorno è diventato insostenibile, con mal d’orecchio, difficoltà dello nel mangiare ed ingoiare. Studio Ho cominciato ad assumere antiinfiammatori per Odontoiatrico sconfiggere il dolore ma niente da fare, ho fatto Arlotta & una visita dall’otorino che però non ha riscontrato Sichel niente all’orecchio e mi ha detto di tornare, dal dentista perchè poteva essere il molare del giudizio e mi Esperti ha prescritto dell’antibiotico. Fatta la terapia antibiBloq Magazine otica tutto è tornato come prima, cosa può essere successo? redazione@bloq.it

Gent.mo Paolo, per quanto sia difficile fare diagnosi epistolari, da quello che mi racconta penso che avesse proprio ragione il collega otorino. La sintomatologia che lei accusava è tipica della disodontiasi del terzo molare inferiore. Per disodontiasi si intende l’anomala eruzione in cavità orale

Hai paura del dentista?

dell’elemento dentario che determina l’infiammazione del sacco (o follicolo) pericoronarico, ed è proprio questa infiammazione responsabile della sintomatologia che lei avverte. Normalmente questi eventi si manifestano anche durante l’eruzione degli altri elementi dentari, ma quando questi erompono completamente i fastidi terminano. Per il terzo molare, in particolare quello inferiore, la mancanza di spazio è responsabile il più delle volte di un’eruzione incompleta e la permanenza di un cappuccio mucoso che ricopre parzialmente il dente, questa particolare condizione favorisce l’accumulo di placca tra la corona e la mucosa con conseguente infiammazione. Quindi le consiglio di eseguire una visita odontoiatrica, magari coadiuvata da un esame rx delle arcate dentarie per verificare se nel suo caso specifico, laddove il deficit di spazio sia tale da non permettere la completa eruzione del dente, sia necessaria l’estrazione del dente la cui permanenza in alcuni casi può determinare anche lesioni a carico del dente contiguo, oltre al ritorno dei fastidi da lei già accusati. Cordiali saluti Dott. Massimiliano Arlotta

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NOTIZIE

SAN MARCELLINO

Passate le comunali, San Marcellino si mobilita per il referendum del 12-13 giugno Giovani e non alla ricerca di un voto importante per se stessi e per la comunità n molti comune dell’agro aversano come San Marcellino, Parete, Trentola Ducenta e Frignano, si sono tenute le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. Sono passati alcuni giorni ma fuori ai bar e sulle pagine dei social network non si sente che parlare d’altro. C’è chi esibisce la vittoria, chi tende a salire sul carro dei vincitori, chi fa riferimento alle classiche mazzette, ai favori e ai posti di lavoro offerti nei ricorrenti voti di scambio. Questi ultimi fanno parte di opinioni molto diffuse, tanto quanto la sfiducia verso la politica nostrana. Ormai alla buona politica, quella fatta dai cittadini e per i cittadini, nessuno crede più. Mentre proseguono festeggiamenti, ringraziamenti e polemiche, c’è chi ha deciso di continuare a credere nella pratica della cittadinanza attiva e di scendere in campo a tutela della democrazia. Il 12 e 13 Giugno si vota per il referendum. E purtroppo la gente non lo sa e probabilmente non andrà a votare, perché stavolta a chiederlo non c’è nessun compare o compariello desideroso di fare i propri interessi. Quindi niente favori, niente ringraziamenti, niente posti di lavoro, perché è in gioco un unico interesse: il tuo, come semplice cittadino. Sei chiamato a prendere una decisione. Una decisione importante per se stessi e per la comunità. I quesiti referendari sono 4. Si vota SI per dire No. Sembra un escamotage fatto apposta per confondere i cittadini ed è il primo risultato, dopo l’astensionismo, della scarsa informazione. È per questo che in numerosi paesi sono sorti una serie di comitati civici non l’unico scopo di sensibilizzare i cittadini sullo strumento del referendum e sui 4 quesiti di cui è prevista la consultazione. Anche a San Marcellino, un gruppo di giovani e meno giovani, capeggiati da Raffaele De Santis, da cui è partito l’impegno, e da Francesco Dongiacomo, che ha

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messo a disposizione uno spazio da utilizzare come sede dei vari incontri, hanno dato vita a un Comitato 4 SI con lo scopo di discutere sui quesiti referendari e di sensibilizzare gli elettori, tanto partecipi alle recenti elezioni comunali, a prendere parte anche a questo momento elettorale. La consapevolezza è che l’impresa sarà ardua perché c’è sicuramente una certa stanchezza dell’elettorato, maturata in seguito alle comunali, che si somma alla scarsa informazione dei media e soprattutto alla concomitanza della festa patronale di San Marcellino, che cade proprio nei giorni delle elezioni. L’obiettivo è riuscire a sensibilizzare almeno 1000 cittadini al voto per dare un contributo al raggiungimento del quorum nazionale (cinquanta per cento più uno degli elettori) necessario per la validità del referendum. Considerato il poco tempo a disposizione si è pensato di distribuire numeroso materiale informativo approfittando di alcuni eventi che interesseranno la cittadinanza sammarcellinese come per esempio la manifestazione organizzata dalla Pro Loco, Bicilonga Tricolore, prevista il 2 giugno e prendendo d’assalto i consueti luoghi di incontro. Si spera di risvegliare l’impegno civico dei cittadini e di indurre la popolazione a confrontarsi, dibattere e soprattutto informarsi con un certo senso critico sui temi affrontati dal referendum. Si spera di generare una sorta di effetto rete un maggior numero di cittadini possibile si faccia promotore della partecipazione al referendum e coinvolga nelle votazioni anche familiari, amici e parenti. C’è tanto da fare e un aiuto è ben accetto. Basta digitare sulla barra di ricerca di Facebook “Comitato 4 Si San Marcellino” e comparirà la pagina dedicata, dove si potrà contattare direttamente i promotori del comitato. A prescindere dal risultato rimarrà uno dei pochi esempi di buona politica, una politica fatta dal basso, dai cittadini e per i cittadini.

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LETTERE AL DIRETTORE

La “mediazione”: l’ultimo colpo alla Giustzia giusta La “Mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali” è l’ultimo colpo in ordine di tempo sferrato alla Giustizia italiana

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aro Direttore sono certo che non ti è sfuggita la notizia che dal 30 marzo di quest’anno è entrata in vigore una “nuova riforma della giutizia”… civile. A parte il fatto che, concorderai con me, ormai in Italia la giustizia di civile non di ha più quasi niente, quello che più irrita si è che questo D.Lgs. n. 20/2010 è staPia to osannato come risolutore dei ritardi e Pangese dell’arretrato delle cause civili nel nostro … “bel paese”. Corrispondente Bloq Magazine La sua pubblicazione sotto il nome roboante di “Mediazione finalizzata alla redazione@bloq.it conciliazione delle controversie civili e commerciali”, è stata presentata da un’informazione così … partigiana che ha suscitato la protesta dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana con l’astensione dalle udienze per più giornate di circa duecentomila avvocati. Approvata con l’ennesimo colpo di mano del voto di fiducia, che ha impedito un ampio dibattito parlamentare, il Governo non ha minimamente badato al fatto che il provvedimento va a totale danno della tutela giudiziaria del cittadino comune, che è e resta sempre l’anello debole del sistema. Questo tipo di “conciliazione” costituisce di fatto una delle sostanziali soppressioni del diritto di difesa e realizza una evidente frustrazione della garanzia giudiziaria del singolo, perché, prima di avviare un giudizio civile a tutela del proprio diritto, un italiano è obbligato ad esperire la “media conciliazione”. Pare che, così legiferando, il Governo in una sola volta abbia violato ben tre articoli della Costituzione: il 24 e il 111 perché si è obbligati a ricorrere al “conciliatore mediatore” e viene esclusa la necessaria presenza e assistenza di un Avvocato; il 27 perché la cosidetta riforma è introdotta da un Decreto.Legislativo gravemente viziato da un eccesso di delega. Caro Direttore penso che in Italia, che un tempo era definita la “culla del diritto”, una decisione così barbara e, se vuoi, veramente incivile non si possa digerire facilmente, per cui dobbiamo attendere con serena fiducia che la Corte Costituzionale possa verificare se sia stato violato il diritto, appunto costituzionalmente garantito ad ogni soggetto titolare di diritti soggettivi, di poter decidere liberamente di quale strumento avvalersi per far valere le proprie ragioni. D’altra parte non è sempre stata peculiare ad ogni forma di legittima conciliazione la volontarietà di aderirvi e la libertà di volerla scegliere? Lo so cosa stai pensando, caro Direttore,: ma questa protePotete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

sta degli avvocati non è dovuta solo alla preoccupazione di perdere clienti? Non è forse questo soltanto un problema di …parcelle che vengono meno? Potrebbe anche darsi che il tuo cattivo pensiero sia giusto e che la protesta montata dai “paglietti” sia finalizzata esclusivamente a guardarsi la … tasca! Bisogna però domandarsi pure se non sia giustificato pensare che una conciliazione obbligatoria e preventiva allunghi i tempi della giustizia quasi di un anno. Trattandosi di un percorso necessario, preliminare alla richiesta di giustizia presso il giudice naturale, non diventa di fatto uno strumento dilatorio in più a favore della parte inadiempente? Inoltre, non prevedere l’assistenza tecnica necessaria dell’avvocato e individuare il “conciliatore mediatore” – magari non dotato di preparazione giuridica specifica – come il soggetto leggittimato a formulare progetti di accordo, non è un’avventura che cozza contro la “certezza del diritto”? Infine, se il convenuto non accetta la proposta di conciliazione e subisce una decisione sfavorevole del “conciliatore”, poiché questa potrà produrre effetti pregiudizievoli e penalizzanti in sede di difesa giudiziaria, non si realizza un “vulnus” alla “par condicio”? Insomma sembra proprio che siamo giunti alla “rottamazione della giustizia”, laddove una seria preoccupazione per le problematiche che l’assillano avrebbe dovuto vedere il Governo - e soprattutto il Parlamento - impegnato a discutere seriamente e con senso di grande responsabilità il “Patto per la giustizia”, sottoscritto da avvocati e magistrati, che aveva come obbiettivi: la razionalizzazione delle risorse umane (l’organico di magistrati, concellieri e personale vario di tribunali e preture è assolutamente insufficiente e talvolta del tutto mancante!), il potenziamento delle risorse finanziarie, la formazione di manager per la gestione efficiente degli uffici giudiziari, il recupero di tanti giudici sottratti al proprio ruolo per distaccamenti presso Ministeri ed Enti, l’informatizzazione su tutto il territorio nazionale degli uffici giudiziari, l’implementazione del processo telematico, la riduzione dei riti. In conclusione, caro Direttore, penso che avremmo dovuto avere in cabina di regia uomini di un’altra statura, capacità e serenità, onde tentare la scalata di quell’alta e impervia montagna che è la “giustizia giusta”. Così facendo si poteva anche pervenire ad una diminuzione ragionevole dei tempi e quindi recuperare non solo la civiltà giuridica, che è cifra distintiva del nostro Paese, ma anche la efficace tutela costituzionale del cittadino: due aspetti consolidati della nobile tradizione della giustizia che è propria dell’Italia. Ma tant’è, per cui a me non resta che inviarti i miei saluti più …“conciliatorii”! ANNO 4 - Numero 10 - 29 Maggio 2011




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PulciNellaMente: Premio Speciale a Francesco Paolo Casavola

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n evento di grande spessore ha arricchito la XIII edizione di PulciNellaMente. Presso il seicentesco Palazzo Ducale “Sanchez de Luna” di Sant’Arpino è stato consegnato il Premio Speciale PulciNellaMente “per i 150 anni dell’Unità d’Italia” al Presidente Emerito della Corte Costituzionale Francesco Paolo Casavola. Ad accogliere l’illustre giurista c’erano tutti i componenti della Direzione ArtisticoOrganizzativa della Rassegna, Elpidio Iorio, Antonio Iavazzo e Carmela Barbato, il Sindaco della cittadina atellana, Eugenio Di Santo, e l’Assessore alla Cultura, Giuseppe Lettera. A confrontarsi con il Presidente Casavola su valori profondi quanto irrinunciabili (quali Libertà, Pace, Democrazia, Giustizia, Unità Nazionale, Legalità, ecc.) e su uomini che nel corso dei secoli hanno dedicato la propria vita per la conquista di detti valori, sono stati il filosofo Giuseppe Limone, docente di Filosofia del Diritto presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, l’editore Mario Guida (a cui è stato anche conferito il Premio PulciNellaMente 2011), e il Magistrato Filomena Capasso. Il Presidente Casavola, autore tra l’altro di recente del libro “Ritratti Italiani” edito da Guida, al termine della sua lectio magistralis si è sottoposto alle domande di studenti, docenti e formatori. “L’edizione 2011 di PulciNellaMente- dichiarano gli ideatori ed organizzatori Iorio, Iavazzo e Barbato- non poteva non dedicare il giusto spazio all’anniversario dell’Unità Nazionale, recependo in tal modo anche le tante istanze provenienti dal mondo della scuola. Abbiamo, quindi, istituito nei mesi scorsi questo Premio Speciale, che è stato conferito al Presidente Emerito della Corte Costituzionale Casavola, che da decenni “serve” la nostra Nazione come Giurista, oltre che come Studioso e Docente universitario. Un uomo la cui opera è stata fondamentale per l’affermazione pratica di alcuni dei più importanti principi sanciti dalla nostra Costituzione,

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primo fra tutti quello della Laicità dello Stato. E a cura lo stesso Presidente Casavola con il suo ultimo della lavoro “Ritratti Italiani” ha voluto celebrare il no- Redazione stro processo unitario ripercorrendo in maniera Atellana originale la vita dei nostri compatrioti più meritevoli. Una figura, insomma, che tanto può dire Bloq Magazine alle nuove generazioni sulla nostra amata redazione@bloq.it Italia, attraverso la quale potremo capire anche come costruire un futuro in cui il sentimento nazionale si radichi sempre di più e rappresenti la base sulla quale costruire i progetti per la crescita socio-culturale di un popolo che tanto ha dato in questi millenni all’umanità”.

Succivo: soddisfazione di Legambiente per l’elezione a sindaco di Tinto «Ora dobbiamo mettere mano al recupero del territorio e ad una seria pianificazione territoriale. Questo il commento dell’ing.Antonio Pascale, presidente di Legambiente Geofilos, associazione che ha sostenuto la candidatura di Antonio Tinto. Ed è proprio la battaglia contro la speculazione edilizia la chiave di lettura della vittoria del gruppo capeggiato dall’avv.Tinto». Legambiente, che aveva pubblicato un pesante resoconto dell’operato dell’amministrazione uscente in materia ambientale, giudicando pari a zero su dieci la performance del sindaco uscente Franco Papa, commenta con soddisfazione l’esito del voto. «Lavoreremo al fianco dell’amministrazione –continua Pascale- per recuperare il tempo perso e affrontare le grandi sfide per il territorio. Per cogliere queste sfide occorre superare una visione del paesaggio ferma alla tutela di alcune aree e beni, ragionare di gestione e di salvaguardia, ma anche di come contaminare con la chiave della qualità gli interventi sul territorio. Ripianificare lo sviluppo del territorio - conclude Pascale - non in un’ottica di aumento di capacità insediativa bensì di riqualificazione e valorizzazione dell’esistente, rappresenta la vera sfida». Legambiente, nel febbraio 2010 attaccò fortemente il Piano Casa e ha lavorato nel gruppo promotore della lista vincente, affinchè si facesse spazio una diversa idea di sviluppo. Idea premiata, evidentemente, dal popolo succivese. A tutti i neo consiglieri, tra i quali Francesco Pascale, dirigente locale di Legambiente, vanno gli auguri del sodalizio ambientalista. Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it


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Inaugurato il Centro Sportivo Polivalente “Ludi Atellani” Il progetto iniziale è stato in buona parte rivisitato recependo le varie istanze di quanti da anni frequentano l’impianto sportivo.

I di Giuseppe Diana Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it

naugurato il Centro Sportivo “Ludi Atellani” di Sant’Arpino, che nei mesi scorsi è stato interessato da lavori di completamento, ammodernamento e abbellimento. Presenti il sindaco Eugenio Di Santo, l’assessore Elpidio Iorio (Lavori Pubblici) e il consigliere Domenico Cammisa (delegato allo sport) che hanno seguito con particolare attenzione gli interventi di miglioramento e valorizzazione della struttura di via Barraccone. Nel corso della cerimonia d’inaugurazione si sono susseguiti una serie di eventi: la benedizione religiosa; la premiazione di atleti locali; la proiezione su maxi schermo di Napoli - Inter; l’estrazione della maglia autografata in originale del calciatore Cavani. Il ricavato è stato devoluto ai malati di SLA. Gli sportivi santarpinesi potranno, dunque, finalmente usufruire appieno del rinnovato impianto comunale dopo un’attesa durata alcuni anni. La necessità di realizzare una serie di opere al centro sportivo di via Barraccone fu,infatti, già avvertita dalla scorsa amministrazione che dopo varie fasi arrivò finanche ad aggiudicare i lavori attraverso un apposito bando. Però, il cambio delle proce-

dure in tema di finanziamenti pubblici, impedì il materiale inizio dei lavori. L’attuale governo della cittadina alle porte di Aversa, ha rinnovato le procedure finanziarie e ha introdotto una serie di modifiche tecniche che a distanza di alcuni anni rendessero fattibili i lavori. Il progetto iniziale è stato in buona parte rivisitato recependo le istanze di quanti da anni frequentano l’impianto sportivo. Una notizia quella del completamento dei lavori particolarmente attesa dalla comunità sportiva atellana che come si legge dalle cronache delle ultime settimane raccoglie sia a livello che calcistico che in altre discipline successi in numerose competizioni. “Questi lavori - hanno spiegato gli amministratori santarpinesi - rappresentano un modo per testimoniare la nostra vicinanza e il nostro ringraziamento per l’impegno profuso a tutti gli sportivi del nostro territorio”. “Il progetto è stato curato dall’ingegnere Saverio Pezzella d’intesa con il responsabile lavori pubblici Vito Buonomo e l’ingegnere Mimmo Raimo.

Succivo: tonnellate di rifiuti sversati nelle campagne Un’ondata verde sembra abbia colpito (positivamente) Succivo. A sentir parlare i consiglieri eletti, sembra una gara al rilancio a chi promette di fare di più per l’ambiente. «Il nostro “Patto per l’ambiente” in dieci punti, era già stato accettato da due terzi dei candidati, compresi i candidati a sindaco Tinto e Colella. Afferma soddisfatto Antonio Pascale, presidente del circolo locale di Legambiente». La proposta di Legambiente, che aveva bocciato l’uscente amministrazione Papa dandole un giudizio pari a zero su dieci, prevede una serie di iniziative concrete con tanto di obiettivi di raggiungimento. Intanto, buoni propositi a parte, c’è chi continua a fare fatti. Attraverso lo sportello ambiente e legalità, Legambiente ha presentato un dossier sullo stato delle periferie succivesi ormai abbandonate al degrado più totale. Il dossier sarà presentato al Senato, in una interrogazione parlamentare ai Ministeri competenti, dal sen. Francesco Ferrante che, guidato dai rappresentanti dell’associazione, ha visitato la periferia fino al confine con Marcianise. «L’interrogazione parlamentare è un atto necessario affinché si faccia luce sullo stato delle bonifiche del Sito di Interesse Nazionale Litorale Domizio Flegreo ed Agro Aversano–commenta il Senatore Francesco Ferrante-. Presenteremo l’interrogazione alla luce del lavoro di monitoraggio del territorio che ha realizzato Legambiente». “Non è possibile stare a guardare: Bonificare e Risanare” questo è lo slogan del sodalizion ambientalista. «Mentre le nostre campagne diventano sversatoio di ogni forma di rifiuto tossico – continua Pascale -, attraverso la combustione dolosa dei rifiuti vengono sprigionate diossine, che tra l’altro rendono inutilizzabili i terreni per le coltivazioni alimentari, arrecando ulteriori danni agli agricoltori. Oltre a risolvere l’emergenza sanitaria già in atto, abbiamo il dovere di tutelare quell’agricoltura di qualità, che ancora rappresenta una fetta importante dell’economia locale». Nel dossier di Legambiente, le immagini inequivocabili del disastro ambientale: 200 tonnellate di fanghi di fonderia, amianto, colle e resine, ceneri di ogni tipo sparse sul territorio, tutto sotto gli occhi e tra i piedi dei numerosi sportivi che frequentano la zona. «Consegneremo tutto agli organi competenti –conclude Pascale- chiedendo che sia una priorità per l’appena eletta amministrazione comunale».

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PAGINE ATELLANE

Anche quest’anno la “Sagra del Casatiello” ha fatto il pieno

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om’è di consuetudine, anche quest’anno fino al 29 maggio si tiene la “Sagra del Casatiello” a Sant’Arpino. Ideata dalla Pro Loco, la manifestazione, oltre ad essere un suggestivo appuntamento di folklore e di gastronomia, costituisce l’occasione per rinverdire un’antichissima usanza locale secondo cui gli Atellani, per festeggiare l’avvento della primavera e della Pasqua, si riunivano a mò di scampagnata nello spazio antistante il complesso monasteriale di San Francesco di Paola e, in tempi più recenti, nell’area attigua il romitorio di San Canione. Qui tra popolari musiche e coinvolgenti balli, consumavano il Casatiello, rozzo rustico e prelibata pietanza della cucina contadina, oggi sintesi di valori e costumanze. Negli anni scorsi è stato realizzato il “ Casatiello da Guinness dei Primati”, dal peso di circa quattro quintali e contenente circa quattrocento uova. Nell’ambito della Sagra, si svolge un simpatico “concorso” tra le massaie del paese, sponsorizzato da rinomati pastifici italiani, per la preparazione del “Miglior Casatiello dell’anno”. Il Casatiello, pietanza antica e ricca di ingredienti, era il fulcro ed il collante che allietava le festanti comitive giunte numerose a Sant’Arpino, in particolare dai paesi limitrofi (soprattutto S. Antimo), che, tra coinvolgenti musiche e dolci melodie popolari, ne gustavano il sapore sdraiati sui fioriti campi primaverili. Un tessuto connettivo che ancora resiste nella memoria delle generazioni più anziane; sanno da dove vengono, tutti ed ognuno si riconosce nel passato comune e per quel tipo di passato. I giovani, invece, non sanno: possono farsi raccontare per riflettere e ricostruire abitudini e consuetudini che sono diventate anche loro senza, però, averne mai avuto la coscienza dell’origine. Ed è proprio per facilitare tale comprensione che nel 1993 la Pro loco, realizzò il filmato “A’ Fest ‘e Santu Calione”, interamente girato a Sant’Arpino. Basandosi, infatti, sulla documentazione di quella esperienza e sulle testimonianze o , più semplicemente, sui ricordi delle persone anziane interrogate, poi, casa per casa, è stato realizzato un documento visivo che integra quelli scritti, “affinchè nelle generazioni future resti il filo della memoria ed il significato storico delle tradizioni”. Nel “rozzo e contadino” Casatiello, dunque, si riflette il valore di quella vita, che, nella comune miseria, aveva la solidarietà, l’aiutarsi l’un con l’altro, l’istinto comune della sopravvivenza; questo è più di ogni altro è ciò che rimpiangono i “vecchi”: “si stava male, ma ci volevamo tutti bene .

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Il Casatiello, per Sant’Arpino assurge a traccia nodale di un’antichissima tradizione popolare, ma anche a patrimonio culturale e storico di quella gente. Attraverso il Casatiello gli anziani intervistati, hanno fatto riferimento a date, ad eventi storici, a precise condizioni di vita, la loro narrazione si è liberata in fretta dei vincoli storici ed ognuno ci ha messo “del suo”, i propri punti di vista, le proprie sfumature, il proprio linguaggio. Una sequenza di spaccati di vita, in cui è facile intravedere sia le cadenzata giornate di un bracciante intervallate dalla sacralità di ataviche consuetudini, che la stretta connessione fra luoghi di vita e lavoro ed il cibo. Il recupero del passato, orribilmente deturpato da un cieco progredire, passa dunque anche attraverso un piatto semplice e genuino, ma ricco di sapore, colore e fantasia. Un capolavoro assoluto ed inimitabile, confezionato da mani amorevoli di mamme e nonnine, larvali e inafferrabili, inserito nell’autentico ricettario della gastronomia popolare. Anche se la vita sociale ed economica a Sant’Arpino è progressivamente cambiata, le tradizioni, nella fattispecie quella della festa e Santu Calione, sono rimaste comunque un profondo legame culturale per quanti ne hanno fatto una Civiltà, attraverso cui vengono individuate le matrici che ne hanno originato i mutamenti. Non solo. Dalla narrazione della “storia del costume” del Casatiello, utile a far capire cosa c’è dietro al gesto che si compie annualmente, di cui non sempre sappiamo cogliere il messaggio e la fecondità delle parole, traspare una finalità più impegnativa ed ambiziosa. In altre parole, facendo di necessità virtù, questa passione indomita per una pietanza tanto semplice, potrà essere per i santarpinesi un’occasione piacevole di vantaggi ed indotti economici. “Casatiello Doc: il potenziale economico di un’antica tradizione economica”, recitava a tal proposito il tema del convegno, tenutosi lo scorso anno nello splendido Palazzo Ducale “Sanchez de Luna”, promosso dalla Pro Loco con la collaborazione dell’Accademia Italiana della Cucina (delegazione di Caserta) ed il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Sant’Arpino. Gli autorevoli relatori, tra cui la scrittrice ed esperta di arti culinarie Leyla Mancusi Sorrentino ed il presidente provinciale dell’Accademia Wladimirio Abbate, con i loro appassionati e meticolosi interventi hanno confermato la vocazione volta a favorire la riscoperta di una specialità di cucina, mediante un percorso dall’obiettivo dichiarato: far diventare produttive e dunque economicamente valide le risorse più tipiche della storia e della cultura eno-gastronomica di Sant’Arpino.

a cura della Pro Loco Bloq Magazine redazione@bloq.it

Nella foto: una invitante immagine del “casatiello”.

Nella foto: il Presidente della Pro Loco Aldo Pezzella in compagnia di Giancarlo Giannini che sembra apprezzare molto il “casatiello”...

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REFERENDUM

Referendum: si avvicina la fatidica data del 12 e 13 giugno 2011 Si può votare si, votare no o consegnare la scheda in bianco, ma la cosa più importante è non buttare via questo diritto fondamentale e andare a votare.

C di Umberto De Santis Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it

osa si vota? Referendum abrogativi, 4 sono i quesiti. Trattandosi di un referendum abrogativo si vota SI per dire NO. Il Si equivale alla cancellazione della legge in questione, con il No le seguenti leggi continueranno il loro normale corso. Perché partecipare? Partecipare conviene: perché stavolta non saranno, altri al posto tuo, a prendere le decisioni per conto della collettività. Stavolta hai l’opportunità di essere tu a decidere. Hai l’opportunità di dimostrare un profondo impegno civico e difendere il tuo futuro e quello dei tuoi figli. Il tuo voto è importante: per il raggiungi-

mento del quorum e per il bene della collettività Quando partecipare? Domenica 12 Giugno dalle 8 alle 22 e Lunedì 13 Giugno dalle 7 alle 15 Dove Partecipare? Nella consueta sezione elettorale dove vai a votare per le altre tipologie di elezioni Come partecipare? Puoi scegliere di votare si, votare no o consegnare la scheda in bianco, la cosa più importante è non buttare via questo diritto fondamentale che è il voto e raggiungere il quorum del cinquanta per cento più uno, necessario per la validità del referendum. Votando con 4 SI la tua acqua sarà pubblica, il tuo paese a forte rischio sismico non avrà le sue centrali nucleari ma dovrà affidarsi a un’energia più pulita, la legge sarà uguale per tutti.

1° Quesito (Scheda Rossa) Privatizzazione dell’acqua Votando NO: l’acqua diventa un bene privato Votando SI: l’acqua rimane un bene pubblico

2° Quesito(Scheda Gialla) Determinazione delle tariffe dell’acqua Votando NO: anche senza migliorare la rete idrica il gestore privato può aumentare la tariffa dell’acqua fino al 7% Votando SI: gli aumenti alle tariffe posso essere imposti solo di fronte a un reale miglioramento della rete idrica

3° Quesito (Scheda Grigia) Costruzione di centrali nucleari nel nostro paese Votando NO: il tuo paese o uno vicino, potrebbe essere sede di una centrale nucleare. A causa di catastrofi naturali come terremoti, problemi di manutenzione, piccoli incidenti e dispersione nell’ambiente di scorie radioattive, la salute tua e dei tuoi cari potrebbe essere messa a serio rischio, con un forte incremento di tumori e leucemie.

4° Quesito (Scheda Verde) Legittimo impedimento Votando NO: La legge non sarà uguale per tutti, chi ricopre le più alte cariche dello stato potrà commettere qualsiasi reato e decidere in ogni caso di non presentarsi in tribunale a causa del legittimo impedimento. Votando SI: La legge sarà uguale per tutti, il legittimo impedimento sarà comunque previsto ma senza abusi che mettono a rischio il principio di uguaglianza di tutti i cittadini.

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FOTOGRAFIA

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Lodovico Ludoni: il mondo è a colori ma la (mia) realtà è in bianco e nero

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l mio viscerale, patologico e incondizionato amore nei confronti del “bianco e nero” è causa di un affabile e disponibile cagliaritano che di sardo ha la testardaggine e la generosità: Lodovico Ludoni. Nato a Cagliari nel 1961 si avvicina alla fotografia all’età di 16 anni, iniziando a fotografare con la sua Pentax Mesuper che ancora oggi custodisce come un cimelio. Si trasferisce a Roma e vive nella Capitale ormai da dieci anni senza mai però che quel filo che lo lega alle sue origini si spezzi o anche soltanto si allenti. La corda è “robusta” quanto il carattere e i valori della persona che ho avuto il piacere di conoscere. Umile e gioviale continua a considerarsi un fotoamatore pur essendo dal 1981 a tutti gli effetti un fotografo professionale. La certosina cura (quasi maniacale) dei dettagli, più che mai nelle conversioni in b/n, permette ai suoi lavori di emergere in maniera “plastica” e concreta. Le sue immagini sembrano quasi volersi liberare dalla “bidimensionalità” nella quale sembrano essere imprigionate contro la loro volontà... S.A. “Che si tratti di una precisa scelta espressiva penso siamo tutti d’accordo. Però occorre fare un ulteriore passo e sgombrare il campo dall’idea che si parli solo di soggettività personale. Il B/N non è semplicemente una sottrazione di colore! E’ un modo di vedere ed interpretare la realtà, depurata appunto, di quel ristretto campo elettromagnetico entro il quale percepiamo il dato cromatico. Il B/N perciò, come il colore, rappresenta un preciso sistema espressivo codificato: un linguaggio fatto di luce, valori tonali e chiaroscuro. L’intima essenza della Realtà, il suo pathos, trova nel linguaggio del B/N la chiave di lettura più pura e sintetica. Come accade spesso nel disegno nei confronti della pittura. A tal proposito un sommo come Leonardo scrisse che: “ la pittura nasconde lo brutto disegno …”. E’ sempre e solo questione di linguaggio

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e di come questo ci può condurre a di rappresentare la realtà. Difficile immaginare un film come “Avatar” in scala Salvatore di grigi! Là il colore è parte integrante Altobelli del messaggio. Descrive, intrattiene e www.salvatorealtobelli.it stupisce oltre la leggerezza della trama. Altrettanto difficile è concepire a Corrispondente colori “ladri di bi- Bloq Magazine ciclette”. redazione@bloq.it Possiamo dire che il B/N ci Le foto pubblicate in rende inclini ad questa pagina sono un’analisi sinte- di Lodovico Ludoni tica, alla riflessione sull’essenza di cose e situazioni, all’essere più che all’apparire. Il fine giustifica i mezzi. Partendo da questo luogo comune possiamo dire la scelta del B/N dipende da ciò che vogliamo raccontare e, soprattutto, da come lo vogliamo raccontare. Il cammino però non è così piano. Fotografare è un po’ come imprigionare una frazione di vita, congelarla su un’emulsione o su un sensore per poi contemplarne il ricordo come il rifless o di qualcosa che vive nel passato, che un artificio tecnologico rende ancora fruibile agli occhi pur nella sua ineluttabile morte temporale. Il ricordo, appunto! E con il ricordo entro più profondamente nel mio personale perché del B/N. Il ricordo è pura essenza. Nel B/N implica un’operazione di sottrazione che mette a nudo solo il significante depurandolo dalla sovrastruttura dei segni della realtà colorata (ed edulcorata) propostaci dalla visione fisiologica. Dobbiamo superare la visione fisiologica per approdare a quella mentale attraverso un processo di previsualizzazione che metta insieme e d’accordo il dato prettamente tecnico del linguaggio in scala di grigi con la sua trasfigurazione della realtà sensoriale. Il B/N racchiude tutti i colori. Esso rappresenta nella mia poetica l’archetipo degli opposti e, contenendo l’intera scala cromatica, è il paradigma della nascita e della morte nel percorso di ogni esistenza. Il Nero, che tutto assorbe e racchiude ed il Bianco, che tutto riflette e fa vibrare! Nel mezzo la nostra Vita fatta d’innumerevoli gradazioni di chiaroscuro!”

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CINEMA

Cannes 2011: divisi tra grande qualità e discutibili scelte

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orse il Festival più talentuoso degli ultimi anni. Da tantissimo tempo, a Cannes, non si vedeva un cinema di qualità così elevata, di un livello tanto superiore alla media. Dalla poesia di Terrence Malick al genio ribelle di Lars Von Trier, dal lento ed emozionante Once Upon a Time in Anatolia al gelido thriller di un insolito di Almodovar, fino alle grandiose prove degli italiani Katia Moretti e Sorrentino, gli autori in gara quest’anno Muscariello promettevano di mettere in grande difficoltà la giuria presieduta da Robert De Niro. Corrispondente E infatti ci sono riusciti. Hanno mantenuto la Bloq Magazine promessa. redazione@bloq.it Iniziamo col dire che il talento di Terrence Malick è fuori discussione. Decisamente meritata la Palma d’Oro per il suo The Tree of Life, di gran lunga il film più coraggioso del festival dal punto di vista della sintassi visiva e della modalità narrativa. Bravi i suoi attori, bravo lui a dirigerli e creare, su pellicola, una macchina immaginifica di devastante impatto visivo. Meno talentuoso, invece, è parso il danese Nicolas Winding Refn, vincitore del premio come miglior regista, in gara con il film Drive: una pessima commistione di generi che gioca col noir senza coglierne la vera essenza, cita il poliziesco anni ’70 e ’80 mortificandone e travisandone la natura originaria e tenta di assestare schiaffi morali a film troppo commerciali come Fast and Furious smorzando volontariamente la componente di “action” e annoiando mortalmente nelle sequenze degli inseguimenti in macchina. Once Upon a Time in Anatolia, del regista turco Nuri Bilge Ceylan, è stato il film più lungo del concorso: con i suoi tempi dilatati e le sue due ore e trentasette Nei riquadri: il Palazzo minuti di durata, racconta un omicidio che turba del Cinema l’apparente quiete di un villaggio e tratteggia le e la locandina psicologie dei tre personaggi attraverso la difficile del Festival ricerca di un cadavere e la successiva autopsia. Il film di Ceylan si guadagna il premio Gran Prix (consegnato dal due volte Palma d’Oro Emir Kusturica) Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

ad Ex Aequo con Il ragazzo con la bicicletta dei fratelli Dardenne. Stendiamo un velo pietoso sulle dichiarazioni eccentriche e fuori luogo di quel gran personaggio di Lars Von Trier (facciamo finta di non aver sentito la sua apologia di Hitler e la frase pulp “Israele è un dito nel culo”), e concentriamoci sul suo Melancholia, film che tratta i temi della depressione e della fine del mondo prendendo a pretesto un sontuoso ricevimento di nozze in un castello e il pericoloso avvicinarsi del pianeta Melancholia alla Terra. Girato tra la Germania e la Svezia, con un budget di circa 5 milioni di euro, il film vede la partecipazione di un cast a dir poco di eccezione: Alexander Skarsgård, Charlotte Gainsbourg, Charlotte Rampling, Kiefer Sutherland, SPETTACOLO

SUCCESSO DI RANIERI AL TEATRO MEDITERRANEO

di Giuseppe Nappa E’ uno dei protagonisti indiscussi della scena teatrale nazionale. Uno degli artisti più versatili. Massimo Ranieri ha di recente proposto il suo show “Canto perché non so nuotare…da 40 anni” al Teatro Mediterraneo di Mercato San Severino. Nello spettacolo Ranieri attira su di se le attenzioni del pubblico, partendo dagli esordi fino ad arrivare all’ultimo lavoro. Dopo aver reso degnamente omaggio a Eduardo, nel capolavoro trasmesso in prima serata su Rai Uno “Napoli Milionaria” Ranieri si cimenta in uno spettacolo fatto di canzoni, balli e aneddoti. Ideato dallo stesso Ranieri, in coppia con Gualtiero Pierce, il musical parte dalle prime incisioni, dalle prime apparizioni teatrali e cinematografiche, fino ad arrivare ai giorni nostri. Ranieri ha riproposto i suoi cavalli di battaglia: “Rose Rosse”, “Perdere l’amore”, classici napoletani come “Reginella” e “Te voglio bene assaie”, classici italiani come “Il cielo in una stanza”, “Io che amo solo te”. Le coreografie sono state curate da Franco Miseria. Lo stesso evento verrà presentato nel cortile San Ferdinando di San Leucio il 3 Luglio prossimo.

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MUSICA

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Anteprima all’Acciaieria Sonora del Neapolis Festival 2011

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er placare l’attesa della quindicesima edizione del Neapolis Festival, il prossimo 10 giugno, nella nuovissima “Acciaieria Sonora” di via Coroglio a Bagnoli (Na), ci sarà una lunghissima giornata di musica, organizzata in collaborazione con 360° Festival, format tutto napoletano che da anni propone un nuovo “concept” di evento, nel quale le sonorità rock s’incontrano con le nuove tendenze in ambito elettronico, provando ad abbattere le barriere che spesso si frappongono tra i generi musicali e i loro rispettivi “seguaci”. Il cast dell’evento conferma l’attenzione che da sempre il Neapolis Festival riserva per le realtà emergenti del circuito campano. Ai “nomi di punta” della line-up, ovvero i 24 Grana (che tornano a suonare nella loro città dopo lo straordinario soldout in occasione della presentazione del nuovo album “La Stessa Barca” a febbraio al Duel Beat) e - sul versante “electro” - DJ Rolando (da Detroit, uno dei più apprezzati dj-produttori in circolazione), si affiancano artisti che senza dubbio faranno parlare di sé nei prossimi anni, come Le Strisce (tra le più brillanti realtà rock-pop nazionali in circolazione), Playmobil From Chernobyl, Sabba & Gli Incensurabili, Diego Leanza, GI Napoletano. 24 GRANA La band partenopea torna a suonare nella sua città dopo lo straordinario sold-out in occasione della presentazione del nuovo album “La Stessa Barca” a febbraio al Duel Beat. Il disco, il nono dela loro carriera, è stato registrato durante il mese di agosto 2010 presso gli studi “Electrical Audio” di Chicago da Steve Albini (ingegnere del suono che non ha bisogno di presentazioni, già a lavoro con artisti come Nirvana, Pixies, PJ Harvey, Robert Plant, The Stooges, Mogwai, Gogol Bordello, Jon Spencer Blues Explosion, Motorpsycho, Wire e tantissimi altri), e masterizzato presso i Chicago Mastering Studios di Bob Weston. Un disco registrato interamente in analogico, praticamente in presa diretta, il cui intento principale è quello di “catturare” l’incredibile energia che da sempre i 24 Grana riescono a generare sul palco. Un disco “senza fronzoli”, in cui è valorizzato al massimo, senza ausilio di “effetti speciali” di alcun tipo, il personalissimo sound della band, che contamina, in maniera eclettica e sempre sorprendente, influenze disparate: dalla new wave al dub, dal folk più classico e vicino alla tradizione all’immediatezza del rock’n’roll e del post-punk. DJ ROLANDO Rolando nasce nel 1970 a Detroit e grazie al padre musicista fin da giovane la sua vita è influenzata dalla musica; agli inizi degli anni ‘90 Rolando entra a far parte della “Undergnoud Resistance”, gruppo di DJ di levatura mondiale (come Jeff Mills e Mike Banks) che hanno rivoluzionato la scena dance mondiale proponendo una techno rivolta non solo agli appassionati ma al grande pubblico e ai club di tutto il mondo. Il brano “KNIGHT OF THE JAGUAR” del 2000 segna la svolta nella carriera di Rolando, la track oltre a diventare un must suonato da top DJ come Denny Tenaglia, Paul Oakenfold o Erick Mo-

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rillo, lo porta ad essere uno dei primi DJ al di mondo, con tour che lo portano a suonare Simonetta davanti a platee sempre più vaste nei più Morandini importanti club e festival di tutti i continenti. Nel corso degli anni Rolando pur non abbandonando mai le consolle, diventa Critico Musicale un prolifico produttore, che produce solo Bloq Magazine ed esclusivamente per piccole label indiredazione@bloq.it pendenti e si schiera apertamente contro le major dell’industria discografica. LE STRISCE Napoli come una moderna Swingin’ London? Forse è possibile! Le Strisce infatti sono proprio di Napoli e sono sfacciati come i giovani gruppi inglesi, affamati di successo e armati semplicemente di un pugno di canzoni forti, che ti si attaccano addosso e non ti mollano più! Sono un gruppo di Napoli, formatosi dall’incontro tra i cinque membri, studenti universitari. SABBA & GLI INCENSURABILI L’utilizzo della musica come mezzo di denuncia; questa è la necessità che accomuna 5 persone diverse sopra al palco, così nascono gli Incensurabili.ll sound che mettono insieme 5 esperienze differenti, dà origine a un mix fresco e frizzante che la band riesce a trasmettere con l’energia e la rabbia di chi non vuole abbassare la testa . DIEGO LEANZA Diego Leanza è un chitarrista cantante partenopeo. Musicista eclettico e versatile, nel 2010 viene finalmente alla luce il primo disco come solista, “Diego Leanza I”. PLAYMOBIL FROM CHERNOBYL (dj set) Sembrano esser stati catupultati nel terzo millennio da un universo parallelo dove si ascolta solo musica disco;qualcuno dice anche che siano geneticamente modificati per le radiazioni prodotte dai loro macchinari sonori! GI NAPOLETANO (3decks dj set) Giovanni Napoletano nato a Napoli nell 85, comincia ad esibirsi nei club partenopei nel 2003, nel 2007 con Johnny Dama da vita al progetto D+N con il quale suona accanto ad artisti del calibro di Octave One, Fisherspooner, Anthony Rother, Zotist. Il suo sound spazia da techno ad house con una costante impronta Detroit !

NEAPOLIS FESTIVAL - 9 e 10 luglio 2011 Acciaieria Sonora – Napoli apertura porte ore 16.00 il programma del 09 luglio SKUNK ANANSIE Marlene Kuntz Mogwai Architecture in Helsinki il programma del 10 luglio UNDERWORLD (unica data nazionale!) Hercules and love Affair Battles Crocodiles Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it


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ECOLOGIA

La Rondine: da sempre è il simbolo della primavera

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a cura della dott.ssa Valeria Ayello Docente di Ecologia alla Seconda Università di Napoli

Esperta di Bloq Magazine redazione@bloq.it

e varie specie di uccelli e in modo particolare quelle migratorie, costituiscono un tesoro naturale ma anche un gruppo ricco e diversificato che esprime in modo articolato e precoce i cambiamenti che avvengono nell’ambiente naturale, inclusi quelli determinati dai nostri comportamenti. Le popolazioni avicole fungono da eco indicatori e mostrano negli ultimi anni un fenomeno allarmante con un calo di oltre il 30% delle specie. Tra i volatili a rischio anche quelli tipici e rappresentativi del territorio nazionale come le rondini. Piccoli e deliziosi uccelli tra i più conosciuti ed amati presenti in tutte le città, che rallegrano con i loro canti e voli acrobatici durante il periodo primaverile - estivo. La rondine comune HIRUNDO RUSTICA della famiglia Hirundinidae, uccello diurno e migratore, ha una lunghezza di 15-20 cm, apertura alare di 3035cm ed un peso di 17-20g. Presenta superiormente un colore blu metallico, fronte e gola castane, bianco le parti inferiori. Estremamente adattabile, non ha un habitat particolare, nidifica ovunque purchè ci siano

Aversa: trovato un grosso serpente in pieno centro Alcuni cittadini avevano segnalato la presenza di un grosso serpente in pieno centro cittadino. I Carabinieri di Aversa, al comando del Luogotenente Salzillo, giunti sul posto allertavano immediatamente una pattuglia di guardie zoofile del Nucleo di Aversa composta dal Capo nucleo Saverio Mazzarella e dalla Guardia Faunistica Euripide Maiorano. Intervenuti prontamente in via Roma, le guardie zoofile hanno accertato la presenza di un grosso serpente nero, identificato come un colubride della specie Biacco. Il serpente presentava numerose ferite da schiacciamento. Soccorso d’urgenza e trasportato verso il primo centro veterinario, l’animale spirava durante il tragitto. Il Biacco è uno dei più grossi serpenti italiani, non è velenoso, si nutre prevalentemente di ratti, non disdegnando piccoli uccelli e lucertole. Il suo morso è doloroso. Si finge morto se attaccato. Produce un liquido nauseabondo dalla cloaca per difendersi in maniera passiva. Nel caso in questione il serpente aveva delle vaste ferite provocate presumibilmente da autoveicoli. Sono in corso indagini per verificare la provenienza dell’animale che per il luogo del ritrovamento (pieno centro cittadino) e per le dimensioni (circa 1,25 mt.) probabilmente è stato abbandonato da qualche maniaco collezionista/allevatore di serpenti che malgrado le leggi severe in materia continua a detenere animali proibiti. Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

nelle vicinanze spazi aperti dove trovare cibo. Il periodo riproduttivo va da maggio a giugno inoltrato. Il nido è costruito dalla coppia, dopo circa una settimana d’intenso lavoro ed è usato ogni anno per almeno un decennio dalla medesima coppia. Verso la fine di agosto, le rondini iniziano il viaggio di ritorno verso l’Africa(zona di svernamento) dove il clima è più favorevole ed il cibo abbondante. Prima della partenza si radunano in stormi nei canneti delle aree umide, oppure si allineano sui fili elettrici dei centri urbani. Le rondini si nutrono di insetti (mosche, vespe, zanzare, cavallette, grilli, libellule, coleo tteri, falene) che catturano in volo inseguendoli a diverse altezze dal suolo a seconda delle specie e delle condizioni di alta o bassa pressione atmosferica, così da essere considerati”segnalatori meteorologici”. I predatori delle rondini sono: falchi, barbagianni, gabbiani, merli, ratti, gatti, scoiattoli, donnole, serpenti, rane… ma, il peggior nemico è la modifica ambientale a seguito della diffusione della moderna agricoltura intensiva. Recenti studi hanno stimato che la popolazione europea di rondini si è ridotta del 40% tra il 1970-1990 le cause del declino sono molteplici: i cambiamenti climatici, la scomparsa di zone rurali e degli antichi fabbricati adatti per la nidificazione, la bonifica di aree umide fonte inesauribile di cibo e zona di sosta , infine l’uso massiccio di pesticidi che le colpisce direttamente e provoca l’eliminazione degli insetti di cui si nutrono. Per contrastare il declino di quest’utilissima specie, la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli)ha promosso il “progetto rondine”, si tratta di una strategia di interventi che comprende:azioni di studio, sensibilizzazione dell’opinione pubblica , tutela di zone adatte alla nidificazione, modifica della politica agricola in favore di un’agricoltura più sostenibile, installazione di nidi artificiali. Queste iniziative sono già in atto in vari comuni italiani sensibili a contrastare l’uso sconsiderato che l’uomo fa delle risorse naturali. ANNO 4 - Numero 10 - 29 Maggio 2011



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RUBRICHE

Vuoi un inv estimento sicuro? Co mpra le nostre aut o senza fr eni!

Cerco attori per spettacolo di Rometta e Giuleo. Aiutatemi, non so a che santo riavvolgermi.

Cedo impresa di calce a spruzzo.

Regalo enciclopedia Treccani incompleta: uno dei cani è morto.

Grande gita a Parigi! Andiamo pure sulla Torre Orfei!

Vendo macchina piccola ma gagliarda: è un’autoritaria.

Installiamo impianti d’allarme a fibbie ottiche.

Vuoi sparire senza lasciare traccia? Utilizza le nostre bombe funebri!

a cura di Nicola Carobene*

Si, perché è sempre così. Quando siamo al computer la nostra frenesia ci porta a pensare esclusivamente al lavoro da svolgere. Ma perché non salvaguardiamo i nostri dati? Le nostre password? Siamo sempre superficiali quando usiamo un computer ma, senza saperlo o senza pensarlo, esistono delle persone specializzate in attacchi a computer per rapire dati preziosi o informazioni personali (home banking, foto, dati). Come vi ho spiegato in un altro numero, è sempre cosa buona quando si effettuano aggiornamenti al sistema antivirus ed al sistema operativo ma, a volte, trascuriamo le cose più sciocche: le password! A casa o in ufficio è sempre opportuno impostare una password sui nostri dati. Ma qual è il miglior metodo per rendere questa “parola chiave” più sicura? Beh, è meglio seguire alcune regole: 1. E’ sconsigliato generarle con nomi propri personali o con date di nascita molto ovvie a chi attacca il sistema. Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

2. Potrebbe essere buona regola impostarne una difficile e magari segnarla in un posto sicuro, piuttosto che una abbastanza facile di memorizzazione ma in realtà di facile intuito. 3. Cambiare password ogni determinato periodo. 4. Usare combinazioni alfanumeriche (e magari anche maiuscole e minuscole). E’ molto importante non memorizzare password uguali per servizi diversi quali mail, social network, home banking, istituzioni ecc. Una cosa fondamentale, per non avere intrusi nel proprio account di un computer, è quella di crearne uno nuovo (e magari limitato ad alcuni funzioni – vedi precedenti numeri di Bloq) per lasciare almeno la libertà di visitare il web anche a persone indesiderate. *TechSystems.it

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ANNO 4 - Numero 10 - 29 Maggio 2011


AVERSA NORMANNA

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Spezzaferri traccia la linea verde R

iposto nel cassetto il rammarico per il mancato accesso ai playoff, sfumato nelle ultime due giornate di campionato, la dirigenza dell’Aversa Normanna guarda al futuro. Nel corso dell’incontro con i soci-sostenitori e gli sponsor, che si è tenuto lo scorso 20 maggio nella sala stampa dello stadio “Bisceglia”, il presidente Giovanni Spezzaferri ha tirato le somme della stagione appena conclusa e ha tratteggiato il profilo della squadra del prossimo anno calcistico. All’incontro ha partecipato anche il sindaco Domenico Ciaramella. Il patron granata si è detto soddisfatto per il brillante, l’ennesimo, campionato disputato della formazione normanna. L’Aversa si è piazzata al sesto posto in classifica nel girone C di Seconda divisione, andando ben oltre le più rosee aspettative di inizio campionato. E come detto ha sfiorato l’ingresso nei playoff nella volata finale (determinante la gara interna contro l’Avellino, terminata 2-2 dopo il doppio vantaggio granata). Ma nonostante la delusione degli ultimi 180 minuti, anche la stagione 2010/2011 è da incorniciare, a conferma della programmazione oculata e impeccabile messa a punto dal presidente Spezzaferri e dai suoi collaboratori. “Abbiamo disputato un altro campionato di vertice – ha affermato il numero uno granata – dimostrando che l’Aversa Normanna è ormai una realtà di primo piano del calcio professionistico. Con un pizzico di fortuna avremmo centrato i playoff e raggiunto un altro risultato da consegnare alla storia dello sport aversano. In ogni caso – ha sottolineato Spezzaferri – sono soddisfatto per quanto ottenuto quest’anno. Quest’ennesima brillante stagione mi ripaga degli forzi profusi per consolidare la posizione della Normanna nel calcio che conta”. Stilato il bilancio di quest’anno, il presidente ha illustrato ai soci-sostenitori e agli sponsor le direttrici su cui si muoverà la società nella prossima stagione. “Anche quest’anno – ha argomentato Spezzaferri – abbiamo fatto tutto con le nostre sole forze. Ma se in passato abbiamo rivolto un appello alle istituzioni e al mondo produttivo aversano, affinché attorno alla squadra di calcio si creasse un movimento più ampio, stavolta rinunciamo anche a sperare che qualcosa si muova, alla luce delle tante delusio-

ANNO 4 - Numero 10 - 29 Maggio 2011

ni del passato”. Non fa una grinza il di ragionamento del patron granata. I ri- Mademi petuti inviti a contribuire alla crescita del team aversano hanno sempre fatto Corrispondente un buco nell’acqua. La classe dirigen- Bloq Magazine te normanna e gli imprenditori locali redazione@bloq.it hanno puntualmente palesato poca attenzione verso la squadra di calcio, che pure, come ricordato all’inizio, nei sette anni di gestione Spezzaferri è stata protagonista di un crescendo straordinario. Eppure mai nulla si è mosso. Né tantomeno è stato fatto per facilitare il compito del presidente e della società calcistica. Addirittura qualcuno ha anche mostrato fastidio verso i tanti e più che legittimi appelli di Spezzaferri. Quasi come se la squadra di calcio fosse un elemento avulso dal contesto sociale, culturale ed economico del territorio. E quasi come se la dirigenza della Normanna stesse chiedendo l’elemosina. Davvero incredibile. E proprio su questo aspetto si è soffermato giustamente il timoniere dell’Aversa: “I nostri inviti a un maggiore coinvolgimento della classe dirigente cittadina – ha osservato Spezzaferri – sono stati scambiati, in alcuni casi, come una sorta di richiesta di un obolo. Il nostro convincimento invece è che la squadra di calcio rappresenti una risorsa preziosa per l’intera comunità, e non un elemento secondario e trascurabile. Grazie all’Aversa Normanna, la nostra città ha mostrato un suo lato positivo, che ha fatto il giro della Campania e dell’Italia, ma questo sembra non interessare a nessuno”. Come dagli torto. Spezzaferri ha ragione da vendere. Ma visto che negli ultimi sette anni nulla è cambiato, meglio guardare avanti. Alla prossima stagione. Che sarà all’insegna della linea verde. La società infatti punterà essenzialmente sui giovani per tentare di raggiungere la salvezza. Si profila una rivoluzione nell’organico granata. Dopo l’addio a mister Ferazzoli, saranno in tanti a smettere la casacca della Normanna. Salvo sorprese dell’ultimo istante, faranno parte della formazione i giovani Letizia, Petagine e Carbonaro; mentre Polise prenderà il posto di Pettinari tra i pali. Tante forze fresche e alcuni giocatori più esperti per un melange che si spera possa essere ancora una volta vincente.

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PERIODICITA’: quindicinale GIORNO DI USCITA: domenica PREZZO DI COPERTINA: gratuito NUMERO DI PAGINE: 48/64 PUNTI DI DISTRIBUZIONE: 200 BACINO D’UTENZA: 1.000.000 abitanti NUMERO DI LETTORI AD USCITA: circa 25.000 NUMERO DI LETTORI ANNUI: circa 800.000

AVERSA

Ospedale S.Giuseppe Moscati 1000 Servizi - via Bisceglia, 68 Bar Al Boschetto - via Roma Bar Dilemma - via De Nicola, 9 Bar Pasticceria La Meridiana - Via Modigliani, 98 Bar Pasticceria Pelosi - Via Roma Bar Pois - via E. Corcioni, 80 Bar Roma - piazza Municipio Caffè Normanno - piazza Municipio Caffetteria Le Monde - viale J.F. Kennedy Coffee & Break Tiffany - via E. Fermi Caffè La Brasilena - via Roma, 72/74 CRES - A.S.L. Caserta - Via Santa Lucia Pasticceria Mungiguerra - via Salvo D’Acquisto, 79 Stazione di servizio AGIP - viale della Libertà Stazione di Servizio ESSO - via Vito di Jasi

CASAL DI PRINCIPE

Bar L’incontro - Corso Umberto I° Caffetteria Fuori Orario - Corso Umberto I° Centro d’Arte La Cornice - via Cavour, 214 Simon Caffè - via Vaticale, 11/15

CASALUCE

Bar Memory - via Circumvallazione, 83

CESA - SANT’ANTIMO

Caffetteria Pasticceria Igrò - via del Caravaggio

LUSCIANO

Bar Gabriele - via Giacomo Leopardi Bar Totty - viale della Libertà c/o Stazione servizio ESSO

ORTA DI ATELLA

Bar Tabacchi Maccus - via Toscanini, 14 Immobil Group - via Canonico Lampitelli, 30

PARETE

Bar Cinzia - via Vittorio Emanuele, 102 Caffetteria Ferrara - via Marconi, 13

SAN CIPRIANO D’AVERSA ALTRI PUNTI DI DISTRIBUZIONE:

AVERSA CARINARO CASAL DI PRINCIPE CASALUCE CASAPESENNA CESA FRIGNANO GRICIGNANO D’AVERSA LUSCIANO ORTA DI ATELLA PARETE SANT’ARPINO SAN CIPRIANO D’AVERSA SAN MARCELLINO SUCCIVO TEVEROLA TRENTOLA DUCENTA VILLA DI BRIANO VILLA LITERNO

ALTRI PUNTI DI DISTRIBUZIONE:

EDICOLE PRINCIPALI DEI COMUNI DI:

QUESTI SONO SOLO ALCUNI DEI PUNTI DI DISTRIBUZIONE NEI 19 COMUNI RAGGIUNTI

Real Bar - Corso Umberto I°

SAN MARCELLINO

Bar Pasticceria Blue Moon - viale J.F. Kennedy, 58 Caffetteria Royal Suite - Corso Europa Caffetteria Tony - viale J.F. Kennedy, 150 c/o Q8

SANT’ARPINO

Bar Ducale - via San Giacomo

SUCCIVO

MP Mobil Phone - Corso Umberto I° Tabaccheria Di Foggia - Corso Umberto I°, n. 15

TEVEROLA

Bar Pelosi - via San Lorenzo Caffetteria Centrale - via Roma, 18 Caffetteria Tozzi - via Provinciale Teverola-Casaluce Stazione di servizio ESSO Andreozzi - via Roma Bar F.lli Melillo Snc - via Roma 156/158

VILLA DI BRIANO

Bar Della Corte Biagio - via Provinciale, 120 Bloq Magazine, inoltre, viene distribuito dalle nostre Hostess, nei pressi delle Stazioni della: Metropolitana - Aversa Centro e Aversa Ippodromo; Ferrovie - Aversa - Piazza Mazzini; Linee Ferrotramviarie - Aversa - Variante 7bis.

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Affiliato AVERSA

GENIUS REAL ESTATE S.R.L. Via Roma, n. 76 - AVERSA (CE) Tel. 081.813.09.13 Fax 081.277.06.06 aversa@grimaldifranchising.it www.grimaldifranchising.it

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