Bloq Magazine 01 maggio 2011

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Bloq Magazine - il quindicinale di Aversa e dell’agro aversano - Distribuzione Gratuita

ANNO IV - N. 08 del 01 Maggio 2011

Questi erano uomini!

Oggi tutti allo Stadio a tifare Aversa Normanna - All’interno il poster della squadra



IN QUESTO NUMERO pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag.

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l livello d’allarme a Fukushima è arrivato al settimo grado Intervista a tutto tondo al Sindaco di Aversa: Mimmo Ciaramella Intervista al segretario del Pd aversano: Mariano D’Amore Fabozzi: sul finanziamento ai Comuni la destra è irresponsabile Strisce blu: i verbali notificati oltre il novantesimo giorno sono nulli Trattare argomenti come le cacche dei cani significa fare informazione locale? Diana: “No a chi antepone interessi personali a quelli della cittadinanza” Doppio paginone centrale con il poster dell’Aversa Normanna Il Papa che visitò la città di Aversa diventa beato E’ in corso la XIII edizione di PulciNellaMente In un catalogo dell’ASIPS: i maestri artigiani della provincia di Caserta Rubrca umoristica: ”Vendesi GINZ non di marca” L’Aversa calcio a 5 femminile Seiseidue

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EDITORE: Associazione di promozione sociale Articolo Nove - Via Onorato Pietrantonio, n. 98 - Parco delle Mimose - 81031 AVERSA (CE) BLOQ MAGAZINE - REGISTRAZIONE: Tribunale di Santa Maria Capua Vetere n. 708 del 03.07.2008 DIREZIONE - REDAZIONE - AMMINISTRAZIONE - Via Onorato Pietrantonio, n. 98 - Parco delle Mimose - 81031 AVERSA (CE) tel. 339.499.88.55 - 33.88.87.27.09 - info@bloq.it - www.bloq.it “BLOQ MAGAZINE” E “PROSPETTIVE”: PROGETTO GRAFICO: Giuseppe Cristiano - TUTTI I DIRITTI RISERVATI - © STAMPA: Centro Stampa Tuccillo s.r.l. - ROMA - PUBBLICITA’: Associazione Articolo Nove - tel. 339.499.88.55 Marketing e Pubbliche Relazioni - tel. 338.887.27.09 - 339.499.88.55 DIRETTORE RESPONSABILE: Giuseppe CRISTIANO - redazione@bloq.it - 338.887.27.09 REDAZIONE: Valeria Aiello, Maria Botta, Gianluca Cristiano, Nicola Carobene, Umberto Cascella, Giusy Clausino, Maurizio Coda, Enzo D’Agostino, Francesco Damiano, Raffaele De Biase, Franco Della Volpe, Giuseppe Della Volpe, Umberto De Santis, Giuseppe Diana, Antonio Di Grazia, Michele Docimo, Antonino Fiorino, Rocco Graniero, Pino Imperatore, Antonia Magnotta, Vincenza Marino, Gabriella Mazzoni, Katia Muscariello, Giuseppe Nappa, Giuseppe Oliva, Mirko Rambone, Nicola Rosselli, Antonio Zacchia. Altre firme: Mademi, Livia Fattore, Serse Cugia Toppini, Giuseppe Lauria, Simonetta Morandini, Pia Pangese, Ugo Persice Pisanti, Fabiana Del Mese. La direzione di Bloq Magazine e Bloq.it non risponde del contenuto degli articoli e delle inserzioni. Si declina ogni responsabilità per le opinioni espresse nei singoli articoli e per le inserzioni trasmesse da terzi, i quali se ne assumono ogni responsabilità di fronte alla legge. I diritti di proprietà letteraria ed artistica sono riservati. Non è consentita la riproduzione, anche se parziale, di testi, documenti e fotografie senza autorizzazione scritta dell’Associazione ARTICOLO NOVE. La collaborazione è aperta a tutti, ma in nessun caso instaura un rapporto di lavoro. Qualsivoglia tipo di collaborazione è da intendersi sempre a titolo gratuito e di puro volontariato. ANNO 4 - Numero 08 - 01 Maggio 2011

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I di Giuseppe Cristiano

Direttore Responsabile Bloq Magazine redazione@bloq.it

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EDITORIALE l livello d’allarme nella Centrale nucleare di Fukushima è arrivato al settimo grado. Identico livello raggiunto a Chernobyl. E di questi dati bisogna fidarsi, poiché sono affermazioni della Tepco, la società nipponica che gestisce l’impianto nucleare. A questo punto non ci sono più dubbi: Fukushima ha nettamente sorpassato Chernobyl. Più di una persona, però, si è posta una domanda apparentemente semplice. Ma dopo il settimo livello d’allarme cosa c’è? Nessuno lo sa! Solo il futuro ci dirà che tipo di catastrofe è stata causata dallo Tsunami e dalla scempiaggine degli uomini che hanno costruito una centrale nucleare in una zona da millenni devastata dai maremoti. I danni causati da una tragedia di questa entità non sono facilmente quantificabili perché non ci sono precedenti storici, ma speriamo che le ipotesi più pessimistiche siano sbagliate. Se, infatti, la contaminazione prevista per l’area metropolitana di Tokyo dovesse effettivamente concretarsi, come gli scienziati hanno ipotizzato, ci si troverebbe di fronte alla più grande e sconvolgente tragedia dell’umanità degli ultimi due o tre millenni. Pensate per un attimo cosa vorrebbe dire far sfollare trenta o quaranta milioni di persone dalle loro case. La nazione giapponese, così come la conosciamo, sparirebbe sotto il peso di un esodo biblico verso non si sa dove! Se poi è vero che il nocciolo ha iniziato a fondersi, penetrando giorno dopo giorno nel terreno e che tra qualche mese, giocoforza, arriverà alle falde acquifere, penso che faremmo bene a preoccuparci tutti seriamente di quello che sta accadendo. In quel preciso momento, infatti, un’immensa esplosione lancerà nell’atmosfera una gigantesca nuvola di vapore radioattivo. Nuvola che secondo come spirerà il vento potrebbe inizialmente arrivare in poco tempo in Corea o in Cina oppure negli Stati Uniti, con Los Angeles e la in California in prima fila a “godersi lo spettacolo”... La cosa incredibile è che un velo di silenzio sta lentamente scendendo su Fukushima. Eppure Fukushima non è un problema come gli altri e una tragedia epocale. E poi, non è neanche un problema che riguarda solo i giapponesi, è un problema per l’intera umanità. Le Nazioni Unite pensano solo alla Libia, all’Afghanistan, all’Iraq e a qualsiasi luogo dove ci sia petrolio, ma qua il vero è gigantesco problema da risolvere urgentemente è Fukushima, per il petrolio c’è tempo. Pur comprendendo le luride ragioni che muovono le azioni delle avide lobby che si nascondono dietro l’affaire nucleare, penso che sia da irresponsabili continuare a far finta che tutto sia sotto controllo. Far sparire Fukushima dall’informazione non servirà a salvare il culo di chi si è arricchito, si sta arricchendo o si vuole ulteriormente arricchire con il nucleare. Le radiazioni rappresentano la perfetta sintesi della parola “democrazia”. Non fanno distinzione. Chi si trova sulla loro strada semplicemente muore. Ricco o povero che uno posa essere con le radiazioni non si scherza. Cosa che invece sta facendo il governo italiano prendendo ancora una volta per i fondelli la popolazione. E’ solo di pochi giorni fa una dichiarazione del nostro concittadino Sen. Pasquale Giuliano, presidente della Commissione Lavoro, che nel corso della trasmissione radiofonica “Ora di punta” di Radio Città Futura, condotta da Valerio Bianchi, ha tolto il velo della menzogna dal volto della manovra ordita da Berlusconi ai danni degli italiani. “A me sembra che una moratoria in questo momento sia doverosa – ha detto il senatore pidiellino aversano - anche per il dovuto rispetto dell’opinione pubblica”. “Opinione pubblica fortemente preoccupata per quello che è accaduto e sta ancora accadendo. La maggioranza rimane comunque convinta di dover percorrere la strada del nucleare perché è l’unica via che ci mette in condizione di essere, se non del tutto indipendenti, in parte autosufficienti. Il gravissimo incidente giapponese non può che imporre questa sospensione e riflessione”. Il Senatore ha poi precisato ulteriormente che: “Moratoria anche nel significato letterale del termine non significa assolutamente rinunciare totalmente a qualcosa, ma solo prendersi una pausa di riflessione”. “Per quanto concerne il referendum, da un punto di vista formale e giuridico – ha continuato Pasquale Giuliano - non si fa ogni volta che si raccolgono le necessarie firme, ma ogni volta che una legge che deve essere abrogata non viene sostanzialmente modificata. Se la normativa cambia, salta il referendum”. “Questa non è una rinuncia al nucleare perché vorrebbe dire negare il progresso e il futuro”. Più chiaro e onesto di così!

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POLITICA

Intervista a tutto tondo al Sindaco di Aversa Mimmo Ciaramella

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ondizioni di salute, rimpasto in giunta, querelle Di Santo – Golia; le cose fatte, quelle fatte male e quelle che avrebbe voluto fare; i retroscena del rapporto con l’ex consigliere regionale Giuseppe Sagliocco, ma anche il futuro con l’identikit del proprio successore e le prospettive politiche di un Ciaramella che a qualcuno sembra essere stato di accantonato. E’ un’intervista a tutto campo quella Nicola concessaci dal primo cittadino della città normanna. Una sorta di consuntivazione politica, non un Rosselli elenco di cose fatte, ma anche e soprattutto un Corrispondente sindaco che si apre a trecentosessanta gradi con il Bloq Magazine piglio che gli è solito ad onta delle critiche che le opposizioni sicuramente avanzeranno. Una sicuredazione@bloq.it rezza che è stata la sua forza in questi nove anni nei quali, al di là del giudizio politico che potrà essere dato, è stato l’effettiva guida della città. Oramai ritornato a tempo pieno alla propria attività di primo cittadino, dopo il problema di salute delle scorse settimane, l’esponente pidiellino, interpellato sulla “disfida” tra i suoi due amici Golia e Di Santo ha dichiarato: “Debbo riconoscere che Di Santo, che è notoriamente a me molto vicino, ha commesso un doppio errore di valutazione sia con il consigliere Paolo Santulli che con il coordinatore cittadino del Pdl Nicola Golia. Alla fine Antonio (Di Santo, ndr) ha capito e a chiesto scusa. Nei prossimi giorni mi riprometto di organizzare un incontro definitivo per chiudere la vicenda. Quello che, però, voglio dire è che tutto è nato per la sostituzione con i sanpietrini del manto verde sintetico negli spartitraffico. Una cosa che ho voluto io e avevo chiesto a Di Santo di occuparsene. Per un difetto di comunicazione Golia e alcuni consiglieri ne hanno chiesto contezza a Di Santo. Insomma, Di Santo è stato “ripreso” per una mia direttiva”. Per quanto riguarda il rimpasto Ciaramella, anche se non lo afferma ufficialmente, appare schierarsi contro, soprattutto quando afferma: “Voglio innanzitutto evidenziare che in questi nove anni da Nella foto: sindaco ho fatto anche da equilibrista. Il vecchio vescovo Milano mi diceva che ero bravo a nuotail Sindaco Mimmo re nelle acque agitate della politica. Tornando ad Ciaramella oggi, avevo avvertito tre mesi fa che se rimpasto doveva esserci doveva avvenire in tempi stretti perché, poi, non avrebbe avuto logica. Oggi se nominiamo un nuovo assessore (ma parliamo di tre o quattro) è necessario un periodo di rodaggio, anche se io lo affiancherei come sempre per facilitargli l’inserimento. In questo contesto voglio evidenziare che abbiamo deciso un ampliamento della maggioranza con il Gruppo Unico delle Autonomie per dare la possibilità di giungere al termine del mandato con tranquillità visto che si stava per avere la fuoriuscita dei finiani e che, quindi, all’epoca, rimpasto non c’è stato, ma solo Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

una presa d’atti dell’ampliamento della coalizione anche in vista dell’appuntamento elettorale”. A Ciaramella, però, ricordiamo anche che c’è anche la delega ai lavori pubblici da assegnare proprio a seguito di questo ampliamento e il sindaco conclude: “Sia chiara una cosa: ho tolto l’urbanistica a Fiore Palmieri per darla all’esponente del Gua, ma l’esponente dei Popolari Normanni va ristorato e intendo conferirgli la delega alle attività complesse che oggi sono appannaggio dell’assessore Isidoro Orabona al quale intendo conferire la responsabilità dei lavori pubblici. In questo senso debbo registrare anche una richiesta di delega allo stesso settore da parte di un consigliere comunale preparato nel campo specifico (Elia Barbato, ndr), ma il partito non può ostacolare gli equilibri inun esecutivo che già c’è, per cui credo che la partita si chiuderà con la delega ad Orabona”. Al primo cittadino , poi, chiediamo qual è la cosa, tra quelle fatte in queste due consiliature di cui va orgoglioso. “Sembra strano, –ha dichiarato- ma è stata l’apertura del Parco Balsamo, un piccolo polmone di verde con a servizio un parcheggio in una zona nella quale se ne sentiva necessità. Ora, a breve, apriremo anche il parco di via Atellana, con parcheggio antistante, metà dedicata a verde attrezzato e metà dedicata ai nostri amici a quattro zampe con relativa strumentazione. Sempre sulla stessa scia, poi, un altro parco sarà realizzato in piazza Giovanni XXIII, con giostrine per bambini”. Cosa, invece, non avrebbe mai voluto fare? “Al di là della mia guasconeria proverbiale,trovo difficile indicare una cosa che non avrei voluto fare, ma forse c’è. Non avrei mai voluto revocare la nomina ad un dirigente valente tecnico, che ancora oggi ritengo uno dei migliori, sto parlando dell’ingegnere Pitocchi, in occasione del rilascio del permesso a realizzare un centro commerciale alla società Yorik nell’area ex Texas. Nessuno allora credette che il sindaco era all’oscuro, ma era proprio così”. E cosa, infine, avrebbe voluto fare e non è riuscito a fare? “Se me lo avesse chiesto qualche mese fa le avrei detto la raccolta differenziata dei rifiuti, ma oggi, anche se non è ancora iniziata (lo sarà agli inizi di questo mese), già siamo alla messa a punto finale. Quindi, le dico che avrei voluto mettere in atto quanto previsto dai Più Europa ossia: rifacimento di piazza Marconi, abbattimento del vecchio fabbricato a ridosso del monastero di San Francesco, in piazza Don Diana e i parcheggio al parco Pozzi. Nel luglio 2010 il governatore Caldoro ci chiamò per comunicarci che il progetto aveva subito una brusca frenata. Ora, qualche giorno fa abbiamo saANNO 4 - Numero 08 - 01 Maggio 2011


POLITICA puto di una rinnovata fiducia per disegni che sono stati ritenuti validi ed ora sono possibili novità, per cui non demordo e prego che si riesca almeno ad aprire i cantieri per la primavera del 2012 o, almeno, ad attivare l’iter amministrativo per la sua realizzazione”. Sindaco, più volte lei ha affermato che un giorno avrebbe rivelato i retroscena dei suoi rapporti con Giuseppe Sagliocco. Ora che siete in due partiti diversi è venuta l’ora? “Qualche giorno fa mi sono incontrato in aula consiliare con Peppe Sagliocco e dai nostri volti traspariva l’emozione che si vede quando due grandi amici non si vedono da tempo, coinvolti in un vortice che non so da chi dei due sia partito. Sul piano personale non è cambiato nulla, ma non condividevo e non condivido il suo modo di fare politica. Lui aveva recepito questa mia posizione e, quando è stato il momento di confermare la mia candidatura, è stato contrario, non la voleva. Insomma, dal punto di vista politico e solo politico, c’è ruggine. Per lui era normale, per mettermi in difficoltà, cercare di mettermi il bastone tra le ruote, ma non aveva capito che ad essere danneggiata era la città. Ha messo in moto operazioni che frenavano non solo il sindaco, ma anche la città e questo non posso apprezzarlo. Di cosa sto parlando? Faccio degli esempi: la transazione con l’Eni Acque, i Pip, la metropolitana e le strisce blu. Per queste ultime, poi, il contributo più importante nella redazione del tutto era venuto proprio da lui”. Qual è l’identikit del suo successore? “Nessuno pensi che io sia presuntuoso, ma credo che la sostituzione di Ciaramella non sia una cosa semplice. Amministrare questa città non è semplice, lo dico ora dopo esserci passato indenne dopo 9 anni. Credo che abbiamo fatto una grande operazione, mentre la Sinistra ha perso sempre più spazi (e non solo ad Aversa). Abbiamo lavorato tanto e bene. Intorno alla figura del senatore Pasquale Giuliano è cresciuto un gruppo. Oggi ci sono diversi giovani che pretendono il giusto ristoro del proprio impegno, pretendono di essere presi in considerazione. Al momento sono certo che non c’è né

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uno che sovrasti gli altri, come invece era avvenuto con Giuliano che era una spanna sopra di noi. Tutti questi giovani sono all’altezza, i nomi li conoscete. Non parliamo di “ciaramelliani” e “giulianiani”, io, Giuliano e Golia siamo in perfetta sintonia. Certamente il mio successore non lo decideremo noi tre, la scelta sarà della coalizione. Credo che non ci saranno ostacoli alla nostra riconferma, a meno che non vogliamo fare come la Sinistra qualche anno fa quando si divise e ci consegnò i due parlamentari e poi la città. Al momento ci sono spazi per tutti e ognuno potrà fare la propria parte”. Dopo quello che a tutti è parso come un accantonamento, in occasione delle elezioni regionali e provinciali dello scorso anno, quale sarà il suo futuro? “Devo premettere che la campagna elettorale per le regionali è difficile. A consuntivo, abbiamo visto che candidati con oltre 17000 preferenze non ce l’hanno fatta. Credetemi, anche se siete padroni di Peppe Sagliocco non farlo, fino a quando c’è stato Sagliocco candidato ho rifiutato l’offerta di candidarmi. Sono abituato a correre per vincere e a non per far perdere altri. Avrei potuto contrattare il mio futuro politico, ma non l’ho fatto. Non mi sarebbe dispiaciuto la presidenza della Provincia anche perché non avrei dovuto dimettermi da sindaco, ma non è stato possibile per motivi legati alle alleanze. Quando Giuliano, presente Berlusconi, aveva accettato la candidatura alla presidenza, l’obiettivo era di mettere da parte l’Udc e, poi, passare il testimone a me, poi tutti sapete cosa è avvenuto. Per quanto riguarda la vice presidenza a Golia, non mi sento assolutamente fatto fuori. Ho troppo rispetto per Giuliano e, dopo un periodo che ci ha visto in rotta, oggi il rispetto è doppio. Cosa avverrà domani? Sono qua ed anche bene in salute nonostante le bizze del mio cuore. Se il senatore Giuliano continuerà a candidarsi io sto da parte, ubi major minor cessat, un solo posto non si discute, ma se ci sarà la possibilità, come l’altra volta con la candidatura di Paolo Santulli, quando Pasquale Giuliano io rifiutai, allora sono pronto a dare la mia disponibilità”.

Ciaramella eletto Presidente del Comitato di Rappresentanza dell’Asl Ce Il sindaco di Aversa, Domenico Ciaramella, è stato eletto all’unanimità Presidente del Comitato di Rappresentanza dell’Asl - Azienda Sanitaria Locale- di Caserta. L’elezione è avvenuta ad Aversa, dove i cinque sindaci facenti parte del Comitato si sono riuniti presso la casa comunale. In precedenza i 104 primi cittadini dei Comuni della Provincia di Caserta, convocati dal commissario prefettizio di Caserta, Piero Mattei, si erano recati alle urne per l’elezione del comitato di rappresentanza. Insieme a Ciaramella, eletti i sindaci di Mondragone, Achille Cennami, di Curti, Domenico Ventriglia, di Piedimonte Matese, Enzo Cappello, e di Marcianise, Antonio Tartaglione. I risultati della votazione, poi, sono stati inviati al presidente della giunta della Regione Campania Stefano Caldoro che ha emesso un decreto di nomina. “Con l’elezione alla Presidenza del Comitato di Rappresentanza dell’Asl – ha detto il Sindaco Ciaramella- continua il lavoro nell’ambito della sanità casertana nel pieno ed unico interesse degli utenti. Questa è la mia linea che è stata sposata anche dagli altri componenti del Comitato cui vanno i miei ringraziamenti per l’elezione. Abbiamo suddiviso il territorio dell’intera provincia secondo cinque aree che ognuno di noi seguirà attentamente per portare al tavolo del Comitato le relative problematiche”. E Ciaramella annuncia già il primo atto del Comitato di Rappresentanza: “Nei primi giorni di questo mese di maggio incontreremo il Commissario Straordinario dell’Asl di Caserta dott. Paolo Menduni cui sottoporremo le problematiche sanitarie più urgenti”. ANNO 4 - Numero 08 - 01 Maggio 2011

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POLITICA

Intervista al segretario del Pd aversano: Mariano D’Amore

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bbiamo incontrato il riconfermato segretario del PD aversano Prof. Mariano D’Amore, al quale abbiamo chiesto di fare il punto della situazione politica aversana. Come va letto questo Congresso del PD aversano, conclusosi con una soluzione unitaria e la di sua riconferma a segretario? Ugo Persice L’esito unitario è certamente utile per il partito, ma sopratPisanti tutto è importante per la città. Si erano accumulate un po’ di Corrispondente tossine, a volte ereditate adBloq Magazine dirittura da storie personali redazione@bloq.it precedenti al PD e quasi mai frutto di contrapposizioni su veri temi politici. Il Congresso ha fatto emergere il senso di responsabilità nettamente prevalente nel partito e questo rappresenta una garanzia per la città. Il nuovo assetto la soddisfa o esprime un equilibrio instabile frutto di un difficile compromesso? La soluzione emersa ha davvero grandi potenzialità e personalmente mi carica e mi rassicura: riconosce il valore del lavoro svolto, soprattutto nell’ultimo anno, da vecchi e nuovi iscritti, che hanno prodotto idee e ci hanno “messo la faccia” riportando il partito tra la gente; individua nel dott. Nicola Vargas un presidente di grande equilibrio ed esperienza e di assoluta garanzia; mi offre il supporto come vicesegretario di un giovane serio e competente come il dott. Luca Nugnes; esprime una composizione armonica del nuovo coordinamento cittadino, nel quale sono presenti professionalità importanti. Con questo organigramma sono certo che il parMariano D’Amore tito potrà assumere impegni importanti per la città. Ma già si intravvedono nuove critiche al PD uscito da questo Congresso… Un PD forte ed incisivo può far saltare tutti i giochi in atto e molti di quelli che gli affaristi della politica preparano. Le critiche e gli attacchi saranno trasversali, perché purtroppo anche nella nostra area politica c’è chi preferirebbe un PD più dimesso e balbettante. Solo i fatti potranno fare giustizia delle letture malevole. Noi dobbiamo raccogliere questa sfida. Nel documento congressuale da lei illustrato anche alle delegazioni di partiti e associazioni prePotete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

senti, ha colpito una citazione dal documento sul Mezzogiorno della Conferenza Episcopale Italiana. A che proposito? Noi democratici seguiamo con attenzione e speranza i primi passi del nuovo pastore della nostra diocesi. Gli siamo grati per la chiarezza con cui sta proponendo un’idea della vita cristiana come testimonianza di servizio. L’attenzione forte alla presenza sempre viva tra noi di don Peppino Diana è, in questo senso, un segnale bellissimo. Proprio nella chiesa di San Nicola a Casal di Principe, il 19 marzo, Mons. Spinillo ha indicato il documento della Conferenza episcopale sul Mezzogiorno come importante punto di riferimento per il riscatto del nostro territorio. Noi abbiamo raccolto dalla CEI la denuncia del “controllo malavitoso del territorio, che porta all’esautoramento dell’autorità dello Stato e degli enti pubblici”. Il PD propone “una consiliatura straordinaria” per “ricostruire la casa comune devastata dal dilagante potere di gruppi criminali e da comportamenti pubblici sciagurati”. Qual è il senso politico di questa proposta? Dal nostro Congresso esce la proposta di “una svolta storica”, che metta finalmente all’opposizione quel “partito unico degli affari” che nell’ultimo decennio ha costituito il principale supporto dell’attuale maggioranza, in cui si sono strutturati gruppi di potere e di interessi che si fronteggiano e si combattono senza tregua (il numero di assessori succedutisi ne dà la misura) dividendosi le spoglie della città. Questi gruppi occupano la politica, deviandone il corso in direzioni lungo le quali è quasi inevitabile, tra l’altro, fare cattivi incontri. A chi vi rivolgete per realizzare questa “svolta storica”? Per la rivoluzione che urge nel nostro territorio, nessuna forza politica e nessuno schieramento tradizionale può farcela da solo. Occorre una soluzione sostenuta da una coalizione larga di forze politiche, associazionistiche e semplici cittadini: una coalizione di programma unita in un patto pubblico per la trasparenza della politica e il governo della città, che assuma come obiettivo comune la rinascita civile ed economica di Aversa e del suo territorio. ANNO 4 - Numero 08 - 01 Maggio 2011


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POLITICA

Fabozzi: sul finanziamento ai Comuni la destra è irresponsabile

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videntemente le barzellette di Berlusconi Lavoro. A un certo punto si è creata una situazione che pohanno contagiato anche la maggioranza tremmo definire comica se non fosse tragica per i danni prodi centrodestra che continua a prendere dotti alla popolazione. E dire – conclude l’on. Fabozzi – che in giro i cittadini con provvedimenti far- questi signori, che oggi mostrano tutte le loro pecche, nelle sa”. E’ sprezzante il giudizio del consi- passate gestioni di centrosinistra si sono elevati a paladini della gliere regionale, on. Enrico Fabozzi, a buona politica e del governo del fare. di margine della seduta di oggi dell’assem- Se questi sono i risultati, allora è proprio vero che le barzelblea regionale. Tra gli argomenti all’ordi- lette di Berlusconi hanno contagiato tutta la maggioranza di Simonetta ne del giorno il sostegno ai Comuni per centrodestra”. Morandini il pagamento dei mutui. Corrispondente Bloq Magazine “Siamo di fronte a una maggioranredazione@bloq.it za – tuona l’on. Fabozzi - letteral3 mente allo sbando. Su un argomento così importante il centrodestra aveva il dovere di assumere un atteggiamento responsabile per mettere gli amministratori locali o di una famiglia) (56% del consumo medi in condizione di programmare lo sviluppo dei rispettivi Comuni. Ma ancora una volta la giunta Caldoro e la sua maggioranza dimostrano di non essere all’altezza di governare. Il secco “no” alla richiesta di aiuto lanciata dai sindaci conferma l’inadeguatezza della legge finanziaria varata dal centrodestra pochi mesi fa”. Il mancato sostegno agli enti locali fa infuriare l’on. Fabozzi: “Ma come si fa ad essere così miopi da non comprendere che se la Regione non fa la OMAGGIO 260 m di metano se PASSI con NOI sua parte molti Comuni corrono il se120 m per la fornitura di METANO rio rischio di dichiarare banca rotta. Da mesi ormai l’unico obiettivo del60 m per la fornitura di ENERGIA ELETTRICA la maggioranza è quello di prendere 60 m per la MANUTENZIONE della tua CALDAIA per i fondelli gli elettori e raccattare 20 m IN PIÙ se ADERISCI alle 3 OFFERTE qualche voto in vista delle elezioni amministrative. Mi chiedo – dichiara il consigliere regionale - fino a quando questa maggioranza spera di continuare a governare la Regione solo con proclami e promesse mai mantenute”. *offerta valida fino al 30/06/2011 sulla componente C.C.I. *l’offerta dei 260 m è valida solo per i nuovi clienti UNIONGASmetano che aderiscono alla totalità delle promozioni L’on. Fabozzi mette a fuoco le con*l’importo dell’offerta sarà detratto in bolletta e suddiviso in quote mensili nei due anni successivi, termine minimo per la validità dell’offerta traddizioni politiche e amministrative all’interno della maggioranza. Sant’Arpino • via Martiri Atelliani, 143 • NAPOLI “Il comportamento in aula degli solo da telefono fisso esponenti del centrodestra – sbotta dal cellulare per maggiori info visita il nostro sito il consigliere regionale - è stato sconwww.uniongasmetano.com 081 8369571 certante. La maggioranza ha di fatto sfiduciato gli assessori al Bilancio e al

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AVERSA

Strisce blu: i verbali notificati oltre il novantesimo giorno sono nulli Per difendersi da questo errore è possibile presentare istanza di annullamento in autotutela direttamente al Comando della Polizia Municipale

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n questi giorni il Comitato Strisce Blu Italia ha ricevuto molte segnalazioni di verbali per sanzioni al Codice della Strada notificate in netto ritardo rispetto ai 90 giorni indicati dallo stesso Codice. Dai documenti acquisiti si evince che sono di moltissimi i verbali spediti ben oltre il termine consentito dalle norme, quindi consigliamo a Giuseppe chiunque sia stato destinatario di un verbale in Oliva questo periodo di controllare la data di notifica, che non deve superare i 90 giorni a partire dal Corrispondente Bloq Magazine giorno successivo all’infrazione. Per difendersi da questo errore che rende le mulredazione@bloq.it te nulle, è possibile presentare istanza di annullamento in autotutela in base alla L.311/2005 direttamente al Comando della Polizia Municipale di Aversa, indicando il nome e cognome, il numero di targa ed il numero del verbale. Il ritardo sembra essere dovuto a problemi burocratici non direttamente imputabili alla polizia municipale, infatti lo stesso comando conscio di questo errore e con la massima professionalità ha già accolto le nostre istanze in autotutela, risparmiando agli automobilisti l’onere di rivolgersi al Giudice di Pace e facendo risparmiare all’amministrazione le relative spese legali. Quello che non è chiaro è il perché il comandante della polizia municipale Stefano Guarino nega con forza queNelle foto: sto problema, quando è lui il verbale stesso che ha firmato l’ancontestato e la nullamento in autotutela richiesta di presentato da un cittadino. annullamento in Spedire verbali fuori terautotutela mine comporta una serie di problemi molto seri per l’amministrazione. Se da un lato, infatti, l’amministrazione spende 9,50 euro per ogni verbale spedito, dall’altro c’è il rischio concreto di dover pagare le spese legali a chi rivolPotete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

gendosi al Giudice di Pace vince il ricorso. Per ogni verbale non incassato, inoltre, l’amministrazione potrebbe perdere tra i 30 e i 47 euro, ma ancor più grave sono gli incassi provenienti dai verbali spediti fuori termine, poiché, se l’amministrazione risultasse consapevole dell’illegalità della spedizione fuori termine, potrebbe configurarsi il reato di tentata truffa ai danni degli inconsapevoli automobilisti. Per questo sarebbe il caso che l’amministrazione mettesse al corrente i cittadini di questo errore. Per qualsiasi chiarimento il Comitato Strisce Blu mette a disposizione i propri esperti, che potete contattare a mezzo telefono allo 02.45.07.44.81 oppure alla via e-mail scrivendo a: oliva.giuseppe@yahoo.it.

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AVERSA

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Continua l’opera d’informazione del comitato contro il nucleare

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iornata interessante, quella trascorsa da inviata di Bloq Magazine, presso lo stand del comitato “Aversa Vota Si per fermare il nucleare”. Il comitato è nato appunto per sostenere il referendum abrogativo che si terrà (a meno di ulteriori sorpese da parte del Governo) il 12 e 13 giugno prossimi. Ad essere sincera, all’inizio la giornata non prometteva granchè bene. Forse complice il tempo incerto di gente presente non ce n’era molta. Ne ho approfittato, allora, per fare una chiacchierata con Titti Lucariello, componente del comitato, che mi ha dato tutta la sua disponibilità, rispondendo alle mie domande con cortesia e gentilezza. Mi ha spiegato che il comitato è nato da un bisogno di alcuni cittadini di Aversa di sostenere il referendum, e che a poco a poco il movimento di base ha iniziato ad “allargarsi” con la partecipazione di varie associazioni presenti sul territorio, di persone comuni, di aziende locali e anche di partiti, precisando che per chi è contro il nucleare, a favore dell’ambiente e della vita, non esistono colori politici. Con l’arrivo di un tiepido sole abbiamo visto anche il “rianimarsi” del

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corso (Via Roma) e della piazza (Municipio). Siamo di allora scesi in campo cercando di carpire l’opinione Giusy che hanno i cittadini aversani sull’argomento. Non è stata una novità, per me, scoprire che molti di Clausino essi non sapevano neanche che a giugno c’era un referendum. La cosa non mi ha stupito visto che né tutti Corrispondente Bloq Magazine i mass media nè le autorità locali supportano questi 4 referendum, anzi... Secondo me, c’è una vera e pro- redazione@bloq.it pria volontà sabotatrice affinchè gli italiani rimangano all’oscuro e non vadano, quindi, a votare. Un modo subdolo per archiviare definitivamente e “legalmente” certe “spinose” questioni. Se non si raggiunge il quorum dei votanti le proposte abrogative non avranno alcun valore e, quindi, si procederà all’applicazione delle leggi esistenti in merito. Il comitato “Aversa vota Si per fermare il nucleare” ha deciso di presenziare ogni domenica mattina, con il proprio stand, per le vie di Aversa per pubblicizzare e diffondere notizie e informazioni sul referendum e soprattutto per avvisare tutti che il 12 e 13 giugno non bisogna mancare all’appuntamento con il nostro diritto/dovere di voto, perché se è vero che il popolo è sovrano bisogna dimostrarlo con i fatti!

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AVERSA

Coppola: “Bisogna recuperare gli edifici di valore storico”

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a decisione dell’amministrazione provinciale di finanziare la costruzione di tre edifici di istruzione superiore nella città di Aversa ha un duplice aspetto di compiacimento. Completa l’allocazione in sede propria di tutti i licei superiori presenti ad Aversa; rappresenta di un’ottima occasione per insediare iniziative pubLivia bliche nella parte più antica della Città, per dimostrare, nei fatti, la volontà di riqualificare attraverFattore so poli di attrazione il centro antico, riutilizzando Corrispondente edifici, di valore storico-artistico vuoti”. Bloq Magazine Alberto Coppola, docente di urbanistica presso la facoltà di architettura dell’ateneo napoletano, lanredazione@bloq.it cia una proposta per rivitalizzare il centro storico cittadino attraverso il recupero dei “contenitori” storici, sull’esempio delle due facoltà universitarie di ingegneria e architettura ospitate nei due complessi monumentali dell’Annunziata e di San Lorenzo. due siti che, se così non fosse stato, oggi sarebbero letteralmente in rovina. “D’altronde, – continua il docente – l’amministrazione provinciale non può che andare in direzione di quanto disposto nel Piano territoriale di coordinamento provinciale in corso di approvazione da parte dello stesso Ente; tale piano, infatti, prescrive, in forma quasi obbligatoria, la necessità, particolarmente per la conurbazione aversana, di evitare, al massimo, il consumo di suolo”, anche perché di suolo, aggiungiamo noi, ne è rimasto davvero poco e si corre il rischio di farsi scippare questi istituti dai paesi limitrofi. “Ottimi contenitori – per il professore Coppola – potrebbero essere il complesso dell’ex Maddalena (in parte proprietà del Comune), l’ex Convento del Carmine (che il Demanio dello Stato intende dismettere), una parte dell’Opg, utilizzando l’occasione per aprire con il Ministero di Grazia e Giustizia un discorso di dismissione”. Tutto queNella foto: sto, ovviamente, come ricorda lo stesso docente, Alberto Coppola “sperando che la decisione non vada rivista alla luce dell’approvazione del Decreto Gelmini, che prevede la sostituzione della forma storica degli Istituti superiore con “licei”, realizzati i tre istituti mancanti, mancherebbe solo il Conservatorio, per la cui istituzione, credo, che l’amministrazione comunale debba fare un ragionamento particolare”. Le proposte di Coppola non si fermano qui e, a seguito degli ultimi avvenimenti che avevano visto la vecchia caserma dei pompieri ridotta ad un ricettacolo di rifiuti, conclude: “Infine, approfittando di una condizione amministrativa favorevole per Aversa, sarebbe il caso di chiedere, ed ottePotete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

nere, dall’amministrazione provinciale di Caserta l’edificio destinato ad ex caserma dei Vigili del Fuoco per demolirlo e farne un’area a verde in pieno centro antico. Si raggiungerebbe il duplice obiettivo di dotare la parte antica di un’area a verde, standard obbligatorio per legge, e di sottrarre edilizia senza qualità in un contesto ricco di edilizia di grande qualità, particolarmente religiosa”. DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE NORMANNA FANNO SAPERE CHE LE LORO INTENZIONI VANNO PROPRIO NEL SENSO DEL RECUPERO L’amministrazione comunale, di fatto, stava già seguendo lo stesso percorso. Il sindaco di Aversa Mimmo Ciaramella e il vice presidente dell’amministrazione provinciale di Caserta Nicola Golia, che ha la delega all’istruzione, si sono attivati in questo senso. E non a caso, visto che in questi “contenitori” che, per certi versi rappresentano anche un pezzo di storia della città come la vecchia sede dell’ospedale psichiatrico “Santa Maria Maddalena” o il complesso conventuale del Carmine (già adibito a caserma di cavalleria regia e a liceo scientifico fino agli anni settanta), si è ipotizzato di ospitare tre istituti scolastici superiori (istituto alberghiero “Rainulfo Drengot”, professionale “Enrico Mattei” e liceo scientifico “Giancarlo Siani” per i quali la Provincia ha stanziato i fondi per la realizzazione. “Premesso – ha commentato Golia – che l’utilizzo di contenitori in disuso, il loro recupero e la possibilità di non realizzare nuovi edifici è in linea con quanto stabilito da questa amministrazione e che non posso non ringraziare l’architetto Coppola per questo tipo di interessamento, voglio evidenziare che il comune di Aversa, d’intesa con la Provincia, ha intrapreso contatti sia con l’assessore regionale alla sanità Ermanno Russo che con il commissario dell’Asl di Caserta Paolo Menduni per quanto riguarda l’acquisizione dell’ex ospedale psichiatrico e con il ministero competente per quanto riguarda il complesso conventuale del Carmine”. “Siamo – ha continuato il vice del presidente Domenico Zinzi – di fronte ad una scelta condivisa tra i due enti perché se è vero che il comune dovrà individuare gli edifici (anziché il suolo) che andranno ad ospitare i tre istituti, è anche vero che sarà la Provincia a realizzare il progetto. Quello che più temiamo sono i tempi lunghi che potrebbe richiedere l’acquisizione di questi contenitori”. ANNO 4 - Numero 08 - 01 Maggio 2011


AVERSA

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Trattare argomenti come le cacche dei cani significa fare informazione locale?

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i recente un collega, con una certa punta di maligna soddisfazione, faceva notare sullo scorso numero di un nostro giornale concorrente, come in taluni casi chi fa informazione locale corre il rischio di pubblicare comunicati stampa del Comune che annunciano trionfanti successi in realtà mai conseguiti o molto meno esaltanti di queli descritti. Vero. Verissimo! Il rischio c’è ed è sempre presente. Ma per evitarlo bisognerebbe mandare un inviato in ogni angolo del pianeta Terra. Bisognerebbe controllare direttamente sui luoghi di qualsivoglia avvenimento, l’esattenza di ogni riga e di ogni parola di ogni comunicato inviato da ogni agenzia stampa o addetto stampa. Il che vorrebbe “semplicemente” dire avere a contratto qualche decina di migliaia di baldi corrispondenti sparsi per il globo terracqueo o più modestamente sguinzagliati almeno da Ischitella a Caivano, da Vico di Pantano a Licola, dal Ponte Mezzotta al Ponte di Teverola... Scherzi a parte, gli addetti stampa e le agenzie stampa, invece, servono appunto ad evitare ridondanti megaredazioni ed a fornire notizie: precise, dettagliate e, soprattutto, veritiere. Se il Comune di Aversa con un’enfasi degna di quella usata da Cristoforo Colombo nel messaggio inviato alle Cattolicissime Maestà Spagnole dopo l’involontaria scoperta del nuovo mondo ci annuncia, con un suo comunicato UFFICIALE di aver completato un piccolo lavoro di manutenzione stradale, noi cosa dovremmo fare? Inviare uno staff di geometri per controllare il puntuale rispetto del Capitolato da parte della Ditta aggiudicataria dei lavori? Inviare dei nostri reporter a controllare se ogni buca nel manto stradale è stata riempita fino all’orlo? Come disse il Principe de Curtis: “Ma mi

faccia il piacere”. A parte il fatto che se di vogliamo davvero fare le pulci all’infor- Ugo Persice mazione locale dovremmo iniziare col Pisanti dire che questo genere di notizie non si dovrebbero proprio pubblicare per il Corrispondente semplice fatto che NON sono notizie! Bloq Magazine Ma che razza di senso ha annunciare la riparazione di una buca, la distruzione redazione@bloq.it dei fiori in un’aiuola o la presenza delle cacche dei cani lungo i marciapiedi? Siete a conoscenza di città dove questo non avviene? Le vere notizie sono ben altre. E questo noi di Bloq lo sappiamo benissimo, come del resto i nostri lettori. A differenza di altri che invece di interessarsi delle cose serie si trastullano con puntigliosi e stucchevoli resoconti riguardanti il numero di buche nelle strade, di mattonelle rotte, di “basoli” divelti, di aiuole sfiorite, di foglie cadute, di cicche attaccate alle panchine e di sputi per terra, noi TENTIAMO di occuparci dei veri problemi della gente: la rapina quotidiana subita grazie all’introduzione delle “strisce blu”, il tentativo di privatizzare l’acqua, l’aumento a dismisura della tassa sulla spazzatura, il costo orribile delle assicurazioni auto, i tentativi di cementificare ogni angolo del territorio, il taglio criminale del verde pubblico ecc. Altri evidentemente preferiscono giocare al “piccolo geometra comunale”. Contenti loro, contenti tutti! Ripensandoci bene, però... conoscere la precisa localizzazione di ogni cacca presente sui marciapiedi potrebbe essere piuttosto utile! Quasi quasi ci adeguiamo anche noi. Di sicuro qualche collega copione ci imiterebbe al grido: “Questo sì che è giornalismo”. Un vero giornalismo di m.... non c’è che dire!

L’Associazione Aeronautica consegna uova di Pasqua ai piccoli ricoverati nel reparto di Pediatria del Moscati di Aversa L’Associazione dell’Aeronautica, guidata dal presidente Generale Francesco De Felice, ha consegnato le uova di Pasqua ai piccoli malati ricoverati nel reparto di Pediatria dell’Ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa ed anche alle mamme ricoverate in attesa di partorire. Ad accompagnare i responsabili dell’associazione Aeronautica il consigliere comunale del Pdl Michele Galluccio, che ha incontrato il primario del reparto di Pediatria Domenico Perri. «Queste iniziative

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- ha sottolineato Galluccio vogliono testimoniare la nostra volontà di stare vicino alle persone che soffrono e che saranno costrette a trascorrere la Pasqua in ospedale. La visita ci ha permesso di renderci ancora più conto delle professionalità che esistono al Moscati, una struttura che, soprattutto nel Reparto di Pediatria, può contare su vere eccellenze professionali». Intanto, giovedì è stato inaugurato anche il reparto di Neonatologia alla presenza del commissario Paolo Menduni.

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AVERSA

Diana: “No a chi antepone interessi personali a quelli della cittadinanza”

L a cura della Redazione Bloq Magazine redazione@bloq.it

a vicenda relativa alla polemica a dir poco “stucchevole” interna alla maggioranza di centrodestra sul caso Di Santo, rappresenta l’ennesimo fattore di ingovernabilità del Comune di Aversa e la riproposizione di un teatrino della politica che antepone gli interessi personali a quelli della cittadinanza”. Gennaro Diana, commissario cittadino dell’Italia dei Valori interviene per commentare l’attuale momento politico amministrativo aversano con la maggioranza in palese affanno sulle due vicende pendenti: la querelle Di Santo – Golia (apparentemente risolta con delle scuse forzate) e l’oramai annosa richiesta di rimpasto dell’esecutivo. “E’ ormai chiaro –continua Diana- che siamo di fronte ad uno stillicidio continuo e inarrestabile dal momento che le varie pretese in merito a ruoli fondamentali per la macchina amministrativa, come nel caso della futura nomina del dirigente dell’area urbanistica, sono il frutto di rivendicazioni di posizionamenti ai soli fini di accaparramento di rendite di potere. Ma la cosa più grave è che si dà luogo ad una guerra “politica” a tutti gli effetti mettendo da parte i principi meritocraticisulla sola base di equilibri e alleanze incrociate tese a far valere logiche lobbistiche e di parte, rischiando di politicizzare le funzioni di ruoli che dovrebbero essere invece preposti ad una garanzia tecnico-amministrativa che migliori la qualità e l’efficienza dei servizi del cittadino”. Per il portavoce dei dipietristi aversani, poi, “questo è solo uno dei tanti punti dolenti dell’amministrazione Ciaramella, oramai in preda ad una lotta tra ban-

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de che, tralasciando le questioni serie e fondamentali della città come il caso Area ex Texas, sono alla ribalta delle cronache quotidiane esclusivamente per ilcontendersi delle poltrone assessoriali come dimostrano i frequenti e infiniti rimpasti di giunta che, si è capito, dureranno fino all’ultimo giorno di consiliatura”. Un’impasse che, stando a Diana, l’amministrazione comunale quando ha voluto ha saputo superare agevolmente. In questo senso, il giovane dipietrista continua: “Devo dire però che la celerità di realizzazione di provvedimenti è riscontrabile in qualche occasione, come avvenuto all’epoca dell’adozione del piano di strisce blu per i parcheggi, che hanno fatto di Aversa un “anomalia unica”, al punto che anche per recarsi all’ufficio postale bisogna sottostare ad un tariffario per macchine e moto e lo stesso dicasi riguardo al servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani tra i più inefficienti d’ Europa”. Alla luce di queste considerazioni, Diana cerca di dare vita ad un fronte comune delle opposizioni e conclude: “Mi viene infine d’obbligo lanciare un appello a tutte le forze di centrosinistra e a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della città di fare quanto prima quadrato per arrivare a costruire assieme una piattaforma programmatica seria e innovativa da proporre ai cittadini in vista del prossimo appuntamento delle elezioni amministrative dell’anno venturo per garantire una guida di governo valida e alternativa a quella attuale che ha fatto di Aversa una città invivibile e lasciata al degrado”.

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AVERSA

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Torna l’incubo delle rapine in pieno giorno e delle bombe del racket

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ncendi e bombe del racket, rapine a raffica anche in pieno centro cittadino e di giorno. A far registrare una vera e propria impennata sono state soprattutto le rapine ai danni di esercizi pubblici. E’ di qualche giorno fa una rapina al centralissimo “Gran Caffè Roma”, nell’omonima arteria, che fa seguito alla rapina alla farmacia “Diana” in via Sanfelice. Ma se ne potrebbero aggiungere tantissime altre, più o meno importanti e ardite, ma che stanno riportando nell’opinione pubblica l sensazione che la nostra città non è più sicura come prima. Negli ultimi anni, infatti, dopo un’escalation che aveva fatto temere il peggio, tanto che le stesse istituzioni provinciali si erano allertate, il fenomeno sembrava in regressione. Ma le statistiche di questiprimi mesi dell’anno in corso lanciano l’allarme verso un fenomeno che sembra essere ripreso. Le forze dell’ordine fanno quello che possono per arginare la situazione, ma la lotta sembra essere impari. Sono sempre più i malviventi dell’hinterland settentrionale della provincia di Napoli che scorazzano nell’agro aversano, utilizzando i negozi come una sorta di bancomat dove prelevare danaro impunemente. Altrettanto impunemente, poi, i rapinatori riescono a sfug-

Marino: il Borgo chiede sicurezza Con una nota indirizzata al Comandante dei Vigili Guarino, ed all’assessore alla Viabilità Della Valle, il consigliere Marino ha chiesto “maggiore sicurezza stradale al Borgo. Ed in particolar modo – ha detto Marino- chiedo il ripristino del semaforo posto all’incrocio tra Viale Europa e via San Lorenzo, al fine di scongiurare l’elevato numero di sinistri dovuti, per l’appunto, al non funzionamento dell’impianto”. “Chiedo altresì, di valutare l’ipotesi di installare un ulteriore semaforo onde consentire il senso unico alternato in via San Lorenzo in prossimità del ponte ferroviario ed il ripristino della segnaletica orizzontale e verticale nell’intera zona”. ANNO 4 - Numero 08 - 01 Maggio 2011

gire alla cattura utilizzando le strade a di scorrimento veloce. E tra la popolazio- Nicola ne l’inquietudine sale. Di questo stato Rosselli di insicurezza si fa portavoce il Corrispondente presidente pro- Bloq Magazine vinciale della Confesercenti redazione@bloq.it Maurizio Pollini, che, dopo aver ricordato gli sforzi sia delle associazioni di categoria che delle forze dell’ordine e della stessa amministrazione comunale di Aversa, chiede che, così come avvenne qualche anno fa, si tenga una riunione del comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico in città. “Siamo convinti –ha dichiarato Pollini- che lo Stato negli ultimi tempi ha dimostrato di esserci anche nelle nostre terre, ma l’impegno non deve affievolirsi. All’amministrazione comunale chiediamo lo sforzo di continuare nell’opera intrapresa installando altre telecamere e dando vita ad una formazione alla legalità, oltre a creare un distaccamento della polizia municipale nel centro storico”. In chiusura, infine, Pollini preannunzia per la prossima settimana l’arrivo ad Aversa del “Camper della Legalità” che sosterrà in città per diversi giorni.

Ambiente, Luciano: “Al via i trattamenti contro le zanzare” E’ stata programmata una campagna di disinfestazione contro ovocita e adulticida per sconfiggere, alla vigilia della stagione estiva, gli insetti ed in particolare le zanzare”. Ad annunciarlo l’assessore all’ambiente ed all’ecologia Luciano Luciano, che continua: “Abbiamo ricevuto alcune richiesta da parte dei cittadini e – spiega l’esponente dell’esecutivo cittadino – considerando che questo è il periodo adatto per sconfiggere i fastidiosi insetti che ci tormentano durante la stagione estiva, subito ci siamo attivati per porre in essere questi trattamenti”. E conclude Luciano: “Quest’opera di bonifica a tutto raggio sull’intero territorio cittadino, a difesa della salute pubblica, rappresenta il primo trattamento di una lunga serie che vedrà coinvolto tutto il territorio di Aversa in prossimità della stagione estiva”. Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it


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AVERSA

La Città di Aversa ha ospitato studenti francesi di Montelimar

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spitarvi rappresenta una grande opportunità per la nostra Città. Ovvero quella di far conoscere la nostra storia e le nostre eccellenze oltre confine”. Queste le parole del Sindaco Ciaramella intervenuto nell’auditorium dell’ex macello dove ha salutato gli studenti della scuola “Gustave Monod” di a cura Montelimar gemellati con i piccoli alunni della della ‘De Curtis’ di Aversa diretta dalla prof. Redazione ssa Olga Iorio. Da ieri e fino a venerdì prossimo, grazie Bloq Magazine al progetto “Civiltà a confronto” e sistema scolastico a confronto, si concretizzerà il geredazione@bloq.it mellaggio culturale tra i ragazzi della scuola normanna e quella francese. Trentuno studenti e tre insegnanti francesi alla scoperta di Aversa e delle bellezze della Regione Campania, questa mattina, dopo un saluto delle autorità cittadine, hanno attraversato Aversa alla scoperta delle bellezze storiche ed artistiche della nostra Città. “Un rigraziamento particolare – ha detto la prof.ssa Olga Iorio- all’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Domenico Ciaramella, all’assessore alla pubblica istruzione Gianpaolo Dello Vicario ed alla dirigente Gemma Accardo ed

a tutti i genitori che si sono proposti di ospitare i ragazzi francesi. Un progetto, questo in questione, triennale, iniziato lo scorso anno con contatti epistolari, ma fattivo quest’anno con la venuta dei giovani alunni di Montelimar e che si concluderà l’anno prossimo con la visita degli studenti aversani in Francia. Le classi coinvolte sono state le seconde e numerose sono state le richieste di ospitalità. Un’esperienza nuova per la “Scuola Aversana”, ma non per la “De Curtis” che ormai da anni pensa di allargare gli orizzonti culturali dei propri alunni, organizzando anche viaggi di istruzione a Londra”.

Approvato il Regolamento per l’Albo delle Associazioni

L a cura della Redazione

Bloq Magazine redazione@bloq.it

a VI Commissione Consiliare, presieduta da Giovanni Tirozzi, ha completato il lavoro di integrazione e modifica di due strumenti normativi: il Regolamento per l’Albo delle Associazioni e quello per la Costituzione ed il Funzionamento delle Consulte di settore. I due regolamenti sono, quindi, stati trasmessi alla Commissione Statuto che, dopo la relativa valutazione, provvederà a trasmetterli all’organo consiliare per approvazione definitiva. “Si tratta di due Regolamenti fondamentali per il nostro territorio – spiega Tirozzi – perché intendono valorizzare le libere forme associative senza scopo di lucro che operano nella nostra Città, e favorire la partecipazione delle stesse al governo della città. Le modifiche e le integrazioni sono state dettate principalmente dalla necessità di aggiornare i due regolamenti. In particolare, le modifiche introdotte nel regolamento dell’Albo delle Associazioni, consentiranno di ampliare notevolmente i termini per l’iscrizione, che attualmente sono estremamente ridotti, e di semplificare l’iter burocratico per l’iscrizione all’Albo, che avverrà entro trenta giorni con determina dirigenziale e non più, come previsto in precedenza, con deliberazione consiliare. Tuttavia, le novità più pregnanti

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riguarderanno soprattutto il Regolamento per la Costituzione ed il Funzionamento delle Consulte, che puntano a superare le rilevanti difficoltà procedurali, che hanno reso ad oggi quasi impossibile l’effettiva costituzione delle Consulte di settore, aumentando il numero delle stesse, per rappresentare nuovi, fondamentali settori della società civile. Con questo nuovo Regolamento saranno dodici le Consulte che si potranno costituire, in luogo delle attuali sette. Le nuove Consulte introdotte sono quelle per le Pari Opportunità, la Promozione dell’Interculturalità, la Terza Età, l’Università, il Turismo. E’ senz’altro doveroso da parte mia ringraziare tutti i componenti della Commissione Consiliare: Stefano Di Grazia, Francesca Marrandino, Michele Galluccio e Francesco Gatto, che hanno condiviso con me questo attento, lungo e delicato lavoro di elaborazione delle nuove proposte regolamentari, ed anche il responsabile dell’Ufficio Cultura, dott. Luigi D’Alesio, per la preziosa opera di consulenza in merito agli aspetti più direttamente tecnico-amministrativi. L’auspicio, ora, è che la Commissione Statuto possa lavorare altrettanto alacremente per consentire la definitiva approvazione dei due Regolamenti da parte del Consiglio Comunale”. ANNO 4 - Numero 08 - 01 Maggio 2011


AVERSA

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Il monumento a Pietro Rosano imbrattato dai soliti scribacchini

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my e Kikka”, “Jessye Ester”. Due dediche d’amore che gli innamorati di turno hanno scritto con tanto di vernice blu sul monumento che Aversa ha dedicato ad uno dei suoi figli più illustri: Pietro Rosano, ubicato in uno dei posti più centrali della città, piazza Principe Amedeo, a pochi passi dalla casa comunale e una volta unica “villa comunale” di Aversa. Fino a qualche giorno fa questo monumento, rimesso a lucido dall’amministrazione comunale insieme a diversi altri dopo anni di incuria e vandalismo, era d’un bianco marmoreo. Poi, i soliti stupidi lo hanno imbrattato con una dedica riportando il tutto a poco più di un mese fa, con la differenza che non pochi quattrini delle casse comunali, ossia soldi di tutti gli aversani, erano stati spesi per rimetterlo a nuovo. “Sono indignato. – commenta il consigliere comunale con delega alle politiche giovanili Michele Galluccio – Non è possibile che si debba assistere ad un atteggiamento di questo tipo che denota solo mancanza di civiltà”. Altrettanto amareggiato il vicesindaco e assessore alla cultura, artefice della pulizia dei monumenti nel recente passato, Nicola De Chiara: “Dicono che i writers sono espressione artistica. In questo caso io credo che ci troviamo di fronte

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semplicemente ad una forte mancanza di senso ci- di vico, di appartenenza ad una collettività”. “Siamo di Nicola fronte – continua il vice di Ciaramella – ad un atto che si può definire solo teppistico. A quanto sembra Rosselli la mano che ha tracciato queste scritte è unica. L’am- Corrispondente ministrazione aveva fatto tanto per riportare in uno Bloq Magazine stato decente monumenti simbolo. Oltre a quello di Rosano, ricordo quello a Domenico Cimarosa in redazione@bloq.it piazza Mazzini e la ‘cassa armonica’ ubicata a pochi passi dalla statua in questione. A questo punto credo sia opportuno installare videocamere anche in questa zona”. Non dimentichiamo, infatti, che solo qualche mese fa un “writer” fu identificato in piazza Don Diana proprio grazie alle videocamere. Ma questa zona della città sembra essere terra di nessuno. Ernesto, quindici anni appena compiuti, lo conferma: “Per noi ragazzi normali piazza Principe Amedeo è offlimits dopo una certa ora di sera o nei pomeriggi solitari. E’ qui che diversi nostri amici sono stati picchiati senza alcun motivo. Se fosse per me ci metterei dei vigili urbani fissi di guardia”. “Fissi”, forse, è un’esagerazione, anche in considerazione della carenza di personale, ma che le forze dell’ordine, sia pure a turno, si dividano la città e diano vita a controlli più frequenti è quanto meno auspicabile.

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SOCIETA’

Vola l’Associazione Arma Aeronautica

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a cura della Redazione Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it

on la celebrazione della festa per l’88° anniversario della fondazione dell’Aeronautica Militare Italiana l’Associazione Arma Aeronautica - Sezione di Aversa - intitolata al Capitano Pilota ”Nicola Spatarella”, ha inaugurato una “settimana azzurra” nella quale si sono succeduti tre eventi molto importanti per il sodalizio. La prima manifestazione, con la quale si è aperta la settimana, è stata quella relativa alla costituzione dell’Arma azzurra, avvenuta il 28 marzo 1923. Essa è stata celebrata con una cerimonia svolta nella Chiesa della SS. Annunziata di Aversa.Presenti i soci, in uniforme per quelli in servizio ed in divisa sociale per quelli in congedo, e molti familiari. Sono intervenuti, in rappresentanza del Sindaco Ciaramella – i Consiglieri comunali Stefano Di Grazia e Michele Galluccio, il Priore della Congrega di S.Eligio, il Gen. dei CC Domenico Cagnazzo, il Presidente e i soci dell’Associazione Nazione Carabinieri –Sezione di Aversa. La Santa Messa è stata celebrata da Don Franco Sparaco e si è conclusa con l’intervento del Presidente della Sezione Brig. Gen. Francesco De Felice che salutando tutti i presenti ha sottolineato l’importanza dell’A.A.A. per le nuove generazioni, per la quale svolge una preziosa ed insostituibile opera di tramite dei valori militari, tesa a rafforzare e consolidare il legame tra la Forza Armata ed il Paese. La cerimonia si è conclusa con la lettura della “Preghiera dell’Aviatore” da parte del socio Sottotenente Pilota in servizio presso la 46^ Aerobrigata Arduino Coppola. E’ seguito un sobrio rinfresco presso la sede dell’Associazione in via Tiziano, 4 al quale hanno partecipato anche tutti i familiari dei soci. Il secondo evento si è svolto presso l’aula magna del 3° Circolo Didattico di Aversa dove si è tenuta la premiazione del 4° Concorso di disegno “Volare con la fantasia” indetto dall’Associazione aversana. Alla cerimonia sono intervenuti il Sindaco e vari Consiglieri comunali, i Dirigenti delle Scuole partecipanti al Concorso, rappresentanti della famiglia Spatarella, numerosi alunni delle Scuole elementari e Medie della città di Aversa, Teverola, Trentola-Ducenta e Lusciano, accompagnati dai docenti e dai genitori. Novità, infatti, dell’edizione 2011 del concorso è stata l’apertura dello stesso anche alle Scuole dei Paesi limitrofi. Ha aperto la cerimonia il Presidente De Felice, che ha ringraziato dell’ospitalità il Direttore Didattico del 3° Circolo Prof. Nicola Buonocore. Nel suo intervento egli ha chiarito che il concorso era rivolto agli alunni delle elementari e delle medie di 1° grado, per i migliori disegni e lavori a tema aeronautico e, che, rappresentava, per il Sodalizio, un importante appuntamento con il mondo della Scuola collocan-

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dosi esso nella tradizione della Forza Armata – l’Aeronautica Militare – che da sempre è impegnata nel campo dell’istruzione e più in generale ad avvicinare i giovani ed i giovanissimi alla cultura del volo. I lavori prodotti sono stati 1.346, e tutti molto belli, espressivi, creativi per cui la commissione giudicatrice a fatica ha individuato i vincitori. La difficoltà di scegliere, è stata superata introducendo dei premi per la creatività. Gli elaborati premiati hanno costituito un riconoscimento al particolare impegno che le scuole rappresentate hanno manifestato. Dopo la premiazione è stato assegnato il Premio speciale “Capitano Pilota Nicola Spatarella” di € 200,00. Il premio è andato a due alunne: Maria Marziale della Scuola primaria di Teverola e Tebebe Maramuit della Scuola Media De Curtis di Aversa ed è stato consegnato dalla Signora Liliana Spatarella, sorella del nostro Caduto. Al termine della premiazione il Sindaco ha preso la parola per sottolineare l’importanza del concorso rivolto ai nostri giovani. Ha preso poi la parola il Prof. Buonocore il quale ha apprezzato lo spirito con il quale è stato svolto il concorso ringraziando le Autorità cittadine e l’Associazione Arma Aeronautica. Il Brig. Gen. De Felice ha consegnato al Prof. Buonocore la coppa per la Scuola partecipante con più lavori ed una targa ricordo. Un piccolo rinfresco con un brindisi ed il gherigherihez (particolare grido del personale aeronautico) ha chiuso la manifestazione. La settimana, poi, si è conclusa, con il tradizionale pranzo sociale che si è tenuto presso la foresteria del Circolo Ufficiali del Comando 9° Stormo di Grazzanise. Tra i presenti il dottor Gennaro Castiello, Coordinatore Nazionale dei Cattolici del PDL e , in rappresentanza del Comandante del 9° Stormo “Baracca” – Colonnello Marino Francavilla – impegnato in attività operative, il Maggiore Paolo Milella, al quale è stata consegnata una targa ricordo.. L’ultimo appuntamento, sempre a Grazzanise, con le evoluzioni della Pattuglia Acrobatica Italiana “Frecce Tricolori”, si è avuto in occasione del giuramento e battesimo del Corso Nibbio V dell’Accademia Aeronautica.

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SOCIETA’

Chiuso con un bilancio positivo il corso “Barman che passione”

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i è concluso con la consegna degli attestati il corso “Barman per passione”, promosso ed organizzato da Francesco Conte sotto il patrocinio del Classic Cocktail Club e dell’Ascom

Confcommercio. Sulla scorta del successo ottenuto lo scorso anno l’iniziativa di Conte, noto operatore del settore e rettore per la Campania del Classic Cocktail Club, anche stavolta non ha mancato di ottenere un buon riscontro in termini di adesioni. Il corso, rivolto ad addetti ai lavori e non, si è tenuto in dieci lezioni di cadenza settimanale che hanno rappresentato nel loro insieme un viaggio tra i principi, le linee guida, ma anche i sapori e le atmosfere del bere di qualità, del bere consapevole. Anche quest’anno per la formazione dei partecipanti durante le lezioni è stato consegnato, oltre ad un set da barman, il materiale didattico in vista dell’esame che gli stessi hanno poi dovuto soste-

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nere. L’incontro per la consegna degli attestati è stato impreziosito dal percorso di analisi sensoriale in cui ci si è avvalsi come guida d’eccezione di Michele Di Carlo, presidente del Classic Cocktail Club, consulente delle maggiori aziende liquoristiche italiane ed internazionali nonché referente didattico per Slow Food, la famosa associazione di Carlo Petrini che, al momento, vanta più di 100.000 iscritti. Di Carlo ha distillato, è il caso di dirlo, ai presenti vere e proprie gocce di sapere, tracciando la strada maestra che conduce all’ affinamento dei sensi, il tutto accompagnato dalle pregevoli sonorità della mandola di Maria Giovanna Argento. Insomma un evento nell’evento che rende, ora, alte le aspettative per il prossimo corso e i prossimi eventi a cui Francesco Conte e i suoi collaboratori stanno già lavorando e di cui daremo notizia.

di Raffaele De Biase Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it

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AGRO AVERSANO

Il prossimo 5 e 6 giugno si decide la sorte del Rione Bagno

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di Nicola Rosselli

Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it

olete che le circoscrizioni dei comuni di Aversa e di Cesa vengano modificate secondo il piano pubblicato?”. Questo il quesito al quale gli elettori aversani e cesani dovranno rispondere domenica 5 e lunedì 6 giugno (insieme ai referendum nazionali sull’acqua pubblica, il legittimo impedimento e il nucleare) per esprimersi sulla proposta di legge concernente l’acquisizione, da parte del comune di Cesa, del Rione Bagno. Un quartiere con poco meno di un migliaio di abitanti che amministrativamente ricadono in territorio aversano, ma, di fatto, utilizzano tutti i servizi di Cesa, oltre ad esserne quasi tutti originari. Così facendo si vuole porre la parola fine ad una vicenda che va avanti, in pratica, da un trentennio con l’esistenza di un’enclave aversana in pieno territorio di Cesa. A decidere la data dell’appuntamento referendario la giunta regionale con una delibera pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Campania di ieri. “Finalmente!” ha esclamato il sindaco di Cesa Vincenzo De Angelis che, subito dopo ha voluto fare una premessa: “Ribadisco che questa nostra azione non è né contro il Comune di Aversa né contro il sindaco Ciaramella. Quale che sia il risultato finale, vogliamo fare chiarezza ed in questo senso si è impegnato per tre anni tutto il consiglio comunale di Cesa, maggioranza e opposizione all’unanimità”. De Ange-

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lis non sembra nemmeno preoccupato del fatto che a votare saranno tutti gli elettori di Aversa e di Cesa, circostanza che potrebbe far pendere la bilancia verso il comune normanno. “Premesso che siamo di fronte ad un referendum consultivo, per il quale non è richiesto un quorum minimo, non credo che la Regione guardi al risultato complessivo, ma soprattutto a quello dei seggi dove voteranno i residenti del Rione Bagno. Ho l’impressione che la Regione Campania voglia solo conoscere il parere di questi ultimi e che la decisione sia già presa, a meno di un risultato contrario con cifre eclatanti”. Per quanto riguarda Aversa il sindaco Mimmo Ciaramella è quasi laconico nelle sue dichiarazioni: “E’ un provvedimento che ci attendevamo in quanto atto dovuto della giunta regionale. A questo punto la parola passa ai cittadini del Rione Bagno”. In conclusione, poi, il primo cittadino aversano sottolinea come: “Il problema è reale. Gli abitanti di questo rione si sono sempre sentiti cesani anche perché svolgono la loro vita sociale a Cesa e il 95 % di loro proviene proprio dal comune confinante. Noi, da parte nostra, abbiamo sempre pensato al Rione Bagno come una zona di Aversa dotandola di tutti i servizi, non ultimo l’allacciamento alla nostra rete idrica”.

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CULTURA

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Il pittore santarpinese Capone espone in via Margutta a Roma

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’artista santarpinese Carmine Capone espone a Roma, nella suggestiva via Margutta. La mostra si intitola “Artisti a confronto, un pensiero per l’Italia”ed è visitabile presso la “Galleria Margutta”, un tempo storica Galleria “Il Tetto” che fu sede, nei primi anni cinquanta, del “Circolo degli Artisti” facente capo alla Scuola Romadi na. La mostra è patrocinata da Roma Capitale, e diretta dal noto Critico d’Arte Daniele Simonetta curata Radini Tedeschi. “Il Tema di questa mostra Morandini spiega il professor Radini Corrispondente Tedeschi - che Bloq Magazine si terrà in concomitanza con redazione@bloq.it l’esposizione dei Cento pittori di Via Margutta, nasce dalla volontà di generare il confronto tra gli artisti. Sin dal Rinascimento infatti, Roma è stata il centro di scambi e influenze tra gli artefici che, provenendo da tutta Italia, miglioravano il loro stile grazie al confronto diretto con altre maestranze. In questa mostra l’incontro e confronto sarà il tema principale al fine di ampliare la propria conoscenza. Una sezione specifica verrà riservata alle opere celebrative dei 150 anni trascorsi dall’Unità d’Italia” Un altro importante riconoscimento per il pittore che vive e lavora a Sant’Arpino. Autodidatta, ha esposto in diverse parti d’Italia ed all’estero ottenendo consensi e riconoscimenti un po’ ovunque. L’artista atellano centra dunque un altro traguardo ambizioso che premia il lavoro intenso profuso negli anni in una ricerca artistica coraggiosa e rara. Di lui si sono interessati diversi critici d’arte che non hanno mancato di esprimere come “L’animo umano, nella sua complessità, riesce a manifestarsi attraverso le più svariate connotazioni espressive”. L’arte pittorica di Capone tende ad esternare quanto di più profondo, spontaneo, genuino ci sia nella sua esistenza. Nelle sue opere, l’alchimia dei colori e l’affollarsi delle forme, danno voce alla sua complessa vitalità. Le variazioni tematiche, le soluzioni pittoriche, così articolate, esprimono quel grande slancio, quella voglia di “fermare” sulla tela i variegati aspetti della sua personalità. Così si sviluppa e si articola l’itinerario artistico, tra una produzione creativa di lunga lena espressiva dalla prima ANNO 4 - Numero 08 - 01 Maggio 2011

figurazione: paesaggi, figure e memorie del tempo con differenti forme espressive, che sfruttano tecniche miste compreso il collage; allo slancio espressivo dalla natura alla materia: astratto materico informale. La tempesta degli elementi compositivi di continuità testimonia il desiderio di aprirsi all’immensità della vita, da vivere con forte carica emotiva: ecco che la moltitudine di pulsioni interiori determina le innumerevoli infinite pennellate. L’esplosione del colore è lo specchio dell’anima di Carmine Capone, che nel suo prossimo divenire saprà sicuramente rivelarci e regalarci emozioni nuove e significative. L’esposizione dura fino al 3 Maggio.

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SOCIETA’

L’Europa del nuovo millennio segnata dalla dilagante xenofobia

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di Francesco Damiano

Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it

Un “sobrio” manifesto di quei simpaticoni della Lega Nord. Un gruppo di garbati gentiluomini che tanto seguito hanno tra le “personcine perbene” di questa sventurata nazione ... (compresi quelli che a chiacchiere si definiscono cattolici e cristiani).

e Pen padre e figlia in Francia. Wilders in Olanda. Jimmie Akesson in Svezia. Timo Soini in Finlandia. In origine Haider in Austria. Chi sono costoro? Sono i protagonisti dell’ ascesa in Europa della nuova destra xenofoba. In tutte le tornate elettorali degli ultimi 5/10 anni, negli Stati Europei sopra indicati ed in altri ancora (Polonia, Ungheria) l’avanzata dei partiti estremisti è un dato di fatto: partiti che spesso si rifanno, senza mezzi termini, ai dettami dell’intolleranza e, perché no, della violenza. Personaggi ed idee che solo quindici anni fa sarebbero stati impresentabili, oggi raccolgono percentuali di voto da doppia cifra. Proposte raccapriccianti unite a slogans beceri sono tornati a fare breccia nel cuore e nella mente di milioni di elettori europei. D’altronde anche in America, a seguito della storica vittoria di Obama, primo Presidente di colore della storia, la destra Repubblicana si è riorganizzata attorno ai Tea Party, movimento populista con evidenti derive estremiste. In Italia, da questo punto di vista, siamo stati decisamente all’avanguardia. Un certo sentire razzista ed intollerante è stato sdoganato già da decenni qui da noi. La destra missina entrò nel Primo Governo Berlusconi richiamando esplicitamente alcuni valori da ventennio fascista. Ma è soprattutto la Lega Nord che ha legittimato, nel nostro Paese, uno strisciante fastidio, quando non vero e proprio razzismo, nei confronti dei più deboli. Ora, questa allarmante crescita di partiti xenofobi merita sicuramente un approfondimento. Al termine del secondo conflitto mondiale, sembrava assodato che, almeno in questa parte di Mondo, l’idea di potersi schierare “contro” qualcuno fosse stata definitivamente accantonata. L’orrore nazifascista era troppo recente per poter legittimare atteggiamenti di intolleranza. Cinquanta anni dopo la fine di tale conflitto, invece, le spinte populiste e razziste stanno riacquistando terreno in tutta Europa ( ed in parte anche in America, come detto). Se dovessimo provare a spiegare i motivi di tale fenomeno in ascesa, dovremmo considerare, a mio avviso, due fattori. Il primo è sicuramente un fattore economico. Gli anni post-bellici sono stati anni di grande slancio e di crescita dal punto di vista economico per un po’ tutta l’Europa ed il mondo occidentale. Popoli impegnati a crescere economicamente e socialmente hanno meno tempo ed occasioni per pensare a forme di fastidio ed intolleranza verso lo straniero. Se ho la pancia piena, fisiologicamente non avrò paura di chi invece ha tanta fame: anzi, la mia condizione di sazietà mi

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porterà, probabilmente, anche ad essere più generoso e bendisposto nei confronti di chi è meno fortunato. Oggi invece la situazione è cambiata. L’Europa, tutta considerata, è in una evidente fase di recessione dal punto di vista economico. La crescita, da oltre un decennio a questa parte, si è praticamente fermata. La mancanza di lavoro, la perdita delle certezze su cui si era basata una società fondamentalmente benestante, ha introdotto sensazioni nuove in molti di noi: su tutte, la paura. Paura che quel benessere a cui, un po’ tutti, siamo stati abituati possa venire a mancare. Paura che degli estranei possano venire a prendersi la nostra vita, i nostri privilegi, il nostro mondo. Paura che facilmente si può trasformare in rabbia. E proprio in questo mix tra paura e rabbia che stanno trovando terreno fertile le destre xenofobe in tutta Europa. E qui entra in gioco anche il secondo fattore. La debolezza della politica, spiegabile anche con la scomparsa delle ideologie. Si discute spesso su quale sia il ruolo della politica. Nell’ occuparsi dei problemi della gente, non può mai venir meno anche uno scopo didattico. La debolezza dei sistemi attuali è frutto anche di una politica che è sempre più personalistica. Una politica vera, sana, dovrebbe avere come compito anche quello di spiegare alla gente, ai popoli, che gli istinti vanno governati, sanati, prima che possano sfociare in azioni imponderabili. La paura è un sentimento umano: ma sarebbe compito di governanti illuminati spiegare ai cittadini che non è certamente con l’intolleranza verso “ i nuovi arrivi” che si possono risolvere i problemi. Essere razzisti o xenofobi, al giorno d’ oggi, è come pensare di poter bloccare uno tsunami con un tappo da lavandino. Bisogna aver la pazienza e la capacità di spiegare che il mondo futuro sarà, inevitabilmente, diverso da quello attuale. Che una Europa che ha sempre vissuto nel benessere dovrà imparare ad essere generosa verso nuove realtà che, se arrabbiate, potrebbero loro sì davvero schiacciarci. Bisogna far capire, allora, che i vecchi schemi su cui spesso ragioniamo sono ormai superati. Non possiamo avere solo paura di subire l’immigrazione: dobbiamo iniziare a pensare, anche noi, alla possibilità di migrare verso Paesi come Cina ed India in espansione. Il mondo va in una direzione chiara: un modello multietnico, colorato, vivace. Sta a politici seri, e non a furbi demagoghi, spiegare che ciò che ci fa paura oggi può trasformarsi in una opportunità domani. ANNO 4 - Numero 08 - 01 Maggio 2011


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SOCIETA’

Tante le donne invisibili che hanno contribuito alla nascita dell’Italia unita

I

l 1° Circolo didattico di Aversa guidato dal Dirigente Scolastico dott.ssa Margherita Anna Pisanelli, ha sviluppato, nell’ambito del progetto “Legalità”, un percorso rivolto al concorso: “Centocinquanta anni di contributo delle donne alla costruzione della Nazione, dello Stato, della Democrazia” bandito dal MIUR per la ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Il concorso propone una riflessione sul ruolo della donna nel processo di unificazione del paese e sull’opera realizzata dalle donne nel corso della storia dello Stato unitario. Gli alunni delle classi 4e hanno effettuato un percorso storico-sociale del nostro “Risorgimento”, guidati dai docenti del gruppo Legalità ed hanno: scoperto, vissuto con entusiasmo e tanta curiosità tratti della nostra storia, a volte incantati da tanto eroismo, a volte perplessi per tanta ingiustizia. Una carrellata di personaggi: pensatori, combattenti, generali, politici, gente del popolo che si è fatta

dott.ssa Vincenza Marino Specialista in Psicologia Clinica e-mail: marino.vincenza@virgilio.it marinovincenza.myblog.it cell. 333.941.53.15

strada piano piano nella mente dei bambini, rimasti a cura affascinati, come i bambini di sempre, dalle impre- della se garibaldine. Redazione Le attività di laboratorio hanno tracciato un quadro del nostro passato nazionale: gli alunni in gruppo hanno: ricercato, letto, discusso, disegnato, ballato, Bloq Magazine cantato “il nostro Risorgimento” ed hanno affrontato la tematica della presenza del ruolo delle donne redazione@bloq.it nel processo di unificazione e formazione dello Stato italiano. In questa esperienza hanno ricostruito, all’interno di uno spazio come il “Risorgimento” connotato fortemente dall’immaginario maschile la presenza dell’altra soggettività: quella femminile. Ha sbalordito questa: “donna non cittadina”, ma consapevole della propria identità nazionale. Gli alunni hanno individuato figure che appartengono alla storia e che si incrociano con gli stessi valori ed ideali. Personaggi invisibili: “donne invisibili” riviste con l’obiettiva semplicità dei bambini in una galleria di profili attraversata con attenzione e sorpresa.

L’obesità risiede nel corpo o nella psiche?

Salve dott.ssa sono una donna di 29 anni, dopo varie vicissitudini familiari ho iniziato a soffrire di obesità. Tante sono state le diete che ho intrapreso ma non sono mai riuscita a portarne a termine una e ogni volta ho ripreso i chili con gli interessi. Adesso, mi hanno proposto di provare la dieta col sondino naso gastrico ma io ho molte riserve per questo nuovo metodo di dimagrimento. Cosa mi può dire? Gentile lettrice, dalle mie conoscenze la metto al corrente che questa tecnica consiste nell’applicazione di un sondino che parte dal naso e arriva allo stomaco dove rilascia delle sostanze proteiche. La scelta di iniettare le proteine in forma liquida, sostituendole a quelle che assumiamo con i cibi, è legata alla loro maggiore digeribilità e al lento assorbimento da parte del corpo, elementi che determinano un calo

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della massa corporea. Seppur vero che questa tecnica può essere una strada per affrontare la degenerazione dei chili di troppo, tuttavia, non risolve le problematiche psichiche che spesso appartengono all’obeso. Dietro le cellule adipose degli obesi, troviamo spesso la sensazione di fallimento per quella dieta che non si riesce mai a seguire, per quell’attività

fisica che non si riesce mai a praticare, fattori che alimentano e potenziano il circolo vizioso dell’autovalutazione, radice portante di questo disagio. Inoltre, tra le righe di chi soffre di un disturbo del comportamento alimentare, si coglie spesso che il parametro di valutazione personale è dato dalle forme corporee (es. “CON QUESTI CHILI NESSUNO M’ACCETTA”, “RIDOTTA COSI’ NON VALGO NULLA”). A questi pensieri, seguono emozioni negative come una profonda tristezza, un’ intensa rabbia che mettono in moto “la fame della mente” ossia, ai vissuti auto svalutanti che caratterizzano l’obeso, ne consegue la risposta automatica dell’iperalimentazione che sfama quella mente offuscata dalle idee disfunzionali. La invito a riflettere su questi temi, per aiutarla a fare una scelta, dopo un’attenta analisi dei suoi bisogni.

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TEVEROLA

La sfiducia nelle istituzioni coinvolge milioni di giovani

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di Antonio Zacchia

Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it

Nella foto: Carlo Colella

asseggiando per le strade di Teverola come in quelle di altre realtà limitrofe, i commenti sulle ultime notizie di vita politica del paese rimbalzano in un susseguirsi di ingiurie nei confronti dell’attuale classe dirigente parlamentare. Ne ho parlato con Carlo Colella, giovane teverolese attivista politico da diversi anni, fondatore ed ideatore del Movimento Sociale Giovani Teverola che proprio in questi giorni ha annunciato, insieme ad altri giovani armati di tanta voglia di fare, l’apertura della sede del movimento in Via Cavour. Un “in bocca al lupo”personale a tutti i componenti. “La Generazione Nuova, è imbevuta degli scandali di ogni genere e grado di cui si macchiano le suddette personalità e così, la maggior parte dei giovani, per conservare la propria integrità morale prende le distanze dal mondo politico gridando sempre più a squarcia gola che ‘i politici sono tutti ladri’ oppure ‘la politica è una cosa sporca’. A causa di questa sfiducia, così come i politici palesemente hanno preso, da tempo, le distanze dal popolo italiano considerandosi una casta ricca di inauditi privilegi tanto da far rabbrividire qualsiasi altro politico della Comunità Europea, così lo stesso popolo diserta, con statistiche alla mano, i seggi elettorali. Soluzioni disperate quelle di far votare i connazionali residenti all’estero e ad extracomunitari con requisiti mirati allo scopo rivelano inequivocabilmente il malessere che affligge questo Paese. Ancor più palese il grado di responsabilità di alcuni noti esponenti di governo che rilasciano dichiarazioni preregistrate e trasmesse dai mass media a seguito del loro “ipotetico” coinvolgimento in acquisti immobiliari di dubbia trasparenza e cortocircuitando, in tal modo, la potenziale pericolosità presente nelle pungenti domande celate nella dialettica di un’intervista giornalistica. L’eredità di governo riversata sul Popolo Italiano, quindi sulle generazioni future, è un patrimonio fatto solo di incertezza e precariato, e così come sempre, pur di dare una parvenza di legittimità istituzionale a governare, si viene presi in considerazione solo durante il periodo elettorale. Ecco perché i giovani di oggi hanno rinunciato a credere negli ideali che nel passato hanno fatto da ossatura alla Costituzione Italiana Originale, invidiataci da tutti i paesi del mondo per il suo intramontabile spirito moderno e dagli elevati contenuti morali, principi

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espressamente voluti al di sopra di ogni tendenza di partito. Forse è questo il motivo per cui a molti nostri parlamentari calza un po’ troppo stretta senza contare poi delle leggi coniate “ad personam” dagli stessi , leggi del tipo “salva Tizio” oppure quelle che prevedono la mancata reclusione in caso di colpevolezza per coloro che hanno una determinata età anagrafica, ecc. In questo quadro di coerenza al negativo giustamente c’è chi crede ancora negli ideali ma non viene sostenuto nel portarli avanti. Se si effettua un viaggio nel tempo soffermandosi nel periodo della ricostruzione e del boom economico, lo strumento per partecipare al mutamento del paese erano i partiti, luogo in cui si cresceva, si discuteva e si selezionavano i futuri dirigenti. I giovani del tempo hanno lottato, sono scesi in piazza hanno protestato, hanno occupato università e uffici per cambiare quello che era il loro mondo. Con quanto appena argomentato dalla gente comune, questa realtà è oggi giorno del tutto estranea all’Italia. L’affievolimento di questi punti di riferimento ha prodotto riflessi di vasta portata in tutta l’opinione pubblica. La conseguenza principale è stata quella di un ulteriore accrescimento della consapevolezza dei cittadini sul totale sfacelo subito e che inermi , purtroppo, debbono assistere ad un terribile vuoto di ideali e mancanza di progetti comuni, un vuoto che sempre più spesso per alcuni nostri connazionali viene troppo spesso riempito dalla droga e dalla micro delinquenza, sotto l’indifferente sguardo dei nostri parlamentari. I giovani sono quelli che hanno più bisogno di indirizzare l’entusiasmo, educandoli da piccoli alle relazioni e alla comunicazione, mezzi che sostengono e supportano piani di crescita culturale, politica, sociale e sopratutto spirituale.”

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CULTURA

In corso a Palazzo Reale a Milano una mostra sull’impressionismo

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di Mirko Rambone

in corso a Milano una mostra sull’impressionismo che si potrà visitare fino al 19 giugno 2011 al Palazzo Reale di Milano. La mostra espone le opere della celeberrima collezione Clark. Ma cos’è l’impressionismo? A quei pochi che non lo sapessero diciamo che nella seconda metà dell’800 nacque a Parigi un nuovo modo di rappresentare la pittura. Con eleganza, gusto e raffinatezza gli artisti nelle loro

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partendo dall’alto Degas:“Ballerine nella classe di danza”,1880 olio su tela circa 39,4x88,4 cm Renoir:“Il ponte di Chatou”, 1875 Renoir: “Il palco a teatro (al concerto)” , 1880 olio su tela 99, 5x80,7 cm Renoir:“Bagnante bionda”, anno 1881 olio su tela 81,6x65,4 cm Renoir:“Ragazza con ventaglio”, 1879 circa

tele ritraevano oltre che soggetti in opera, anche l’ambientazione, la luce, l’aria e la magica armonia della natura. L’aria vibra nella luce, quindi, e si abbandona l’ idea di dipingere in atelier o laboratori, per farlo in parchi o in riva alla Senna. Le tele sono realizzate in tempi contenuti proprio per riuscire a ‘’cogliere l’attimo fuggente‘’: il vento, la luce ed i suoi movimenti, in particolare. Soltanto i colori puri venivano utilizzati e i contorni erano quasi sempre poco definiti. Non vi erano ombre, ma tante diverse gradazioni di colore. Un tipo di pittura dove l’interesse era rivolto al colore più che al dise-

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gno. Il circolo di artisti costituito da Pierre – August – Renoir, Cloude Monet, Edgar Degas, Edouard Manet aveva desiderio di trasmettere dei concetti che non furono subito chiari a tutti: ossia quello di raffigurare la realtà così come si presenta. Un’arte fatta di idee e sensibilità, dunque? Ma può esserci arte se non c’è verità? Fatto sta che in quegli anni al Salone di Parigi vennero rifiutate parecchie opere. Tra gli autori più celebri dell’epoca spicca senza dubbio: ‘’Edgard Degas’’ e le sue celeberrime “ballerine”. Seppure non amasse raffigurare paesaggi naturali il suo stile pittorico veniva considerato realista perché nelle sue pitture venivano rappresentati i retroscena delle sale da ballo, dei caffè, teatri e spettacoli in genere. Coglieva le sue donne nei momenti più inconsueti o nella loro intimità. Donne in atteggiamento sognante, colte mentre si pettinavano i capelli, mentre allacciavano le scarpette di danza, o mentre osteggiavano eleganti ventagli durante le prove. In lui vi era una grande precisione anatomica e per cogliere la posa giusta delle sue muse ripeteva le tele più e più volte. Cloud Monet iniziò a dipingere vendendo bonarie caricature. Fu uno dei primi esponenti della belle-époque. In tutte le sue opere amava raffigurare scenari naturali. Egli non usava mai colori come il bianco, o il nero, perché sono colori che non troviamo in natura. E con sapienti tocchi di pennello riusciva sempre a ‘’cogliere l’attimo’’. Dipinse in tutta la sua vita oltre mille opere. Mirbeau scrisse di lui: ”Un’ennesima prova dell’unico grande pittore che non abbia mai dipinto un quadro triste”. ANNO 4 - Numero 08 - 01 Maggio 2011


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Nicola Villano: frammenti di voluttà all’origine della bellezza

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ognome: Villano Nome: Nicola Nato il: 26/03/1948 A: Orta di Atella Cittadinanza: Italiana Residente: Orta di Atella Segni particolari: Pittore, Ceramista. Laureato Accademia Belle Arti di Napoli Sito web: www.nicolavillanoarte.it Facebook: cerca Nicola Villano nicolavillanoarte@libero.it Cell:335.769.72.21

La ricerca del bello è finalizzata al piacere. Un piacere inteso, però, come ricerca di sensazioni positive derivanti dalla visione delle opere d’arte. Nei dipinti di qualsiasi periodo storico c’è un a ricerca del “bello”. Il raggiungimento del piacere, ottenuto da tale visione, viene provocato dall’onda d’urto visiva scatenata dalla composizione del colore e dalla distribuzione dei toni. Migliaia di pennellate di colore, apparentemente casuali provocano attraverso la visione dell’occhio il “piacere”. Nei dipinti dell’artista Nicola Villano la rappresentazione del bello diventa il fine ultimo della sua arte. I suoi dipinti sono dotati di uno straordinario charme. L’esperienza della sua gestualità lo distingue dalla massa. La sua capacità creativa, schietta e pura, fa di quest’artista un grande interprete della pittura moderna. L’impatto delle sue opere è grande. La sua arte si contraddistingue grazie alla sua maestria nel dosare i colori. Colori frammentati in brevi pennellate compatte, capaci di trasmettere sensazioni uniche, dove la volontaria voluttà ne fa da componente principale. Una fonte primigenia di sensazioni, raffinata con gli anni dalla grande umanità dell’artista. Il richiamo del bello nelle sue opere è derivato principalmente dall’ordine, dalla stabilità e dalle proporzioni del soggetto dipinto. Villano compie un’attenta e continua ricerca estetica nelle sue opere. La genuinità e la forza del

di Giuseppe Della Volpe L’opera raffigurata si intitola: “Frammenti di tempo” Olio su Tela cm 70x120

Esperto di comunicazione visiva Bloq Magazine redazione@bloq.it

Anno 2005

temperamento fanno di quest’artista un grande interprete della divulgazione espressiva. Da artista eclettico qual è, la sua ricerca del bello non si fonda solo sulla pittura a olio, ma la sua frenetica esplorazione del “seducente” approda anche nell’affascinante mondo della ceramica. Wilde disse: “La vita è il risultato dell’arte e l’arte in senso contrario è la vita stessa”.

BLOQ Magazine mette a disposizione di tutti gli artisti aversani e dell’agro uno spazio completamente GRATUITO per far conoscere al grande pubblico le proprie opere. Ogni quindici giorni sarà presentata la scheda di un’artista locale. A fine anno sarà organizzata una grande mostra e tutte le schede pubblicate saranno inserite in un catalogo distribuito GRATUITAMENTE alla cittadinanza. Inviate i vostri dati anagrafici, e foto delle opere e una breve biografia a: redazione@bloq.it ANNO 4 - Numero 08 - 01 Maggio 2011

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RUBRICA

La paura del dentista nei bambini sconfitta dall’analgesia sedativa

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a cura dello Studio Odontoiatrico Arlotta & Sichel Esperti Bloq Magazine redazione@bloq.it

ono la mamma di un bimbo di 5 anni e mezzo che ha già delle brutte carie in parte curate. Mio figlio non è molto collaborante perchè dice di avere paura. La dott.sa che lo ha in cura ci ha consigliato di informarci circa il ricovero e l’anestesia per poter curare tutte le carie in una sola volta, ma non sono molto convinta. Il problema ora è che ho notato che le carie stanno peggiorando ed ho il forte timore che possa compromettere anche i denti permanenti che ancora non sono usciti. Grazie per ogni eventuale chiarimento. Gentile signora capisco le sue ansie e le sue preoccupazioni, essendo prima di tutto un padre, ma per esperienza le dico che gran parte delle paure dei bambini, non avendo loro esperienze negative pregresse, vengono proprio dall’ansia e la preoccupazione dei genitori. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un collega che abbia esperienza nel trattare gio-

Hai paura del dentista?

vani pazienti e anche se può sembrarle strano le consiglio di non assistere ai trattamenti, perchè la presenza dei genitori spesso crea più stress al piccolo paziente e lo rende poco collaborante. Una valida alternativa è rapprasentata dall’analgesia sedativa una tecnica vecchia di cinquant’anni in altri paesi ma purtroppo non ancora molto diffusa qui da noi e che, senza alcun effetto dannoso, dà un immediata sensazione di benessere e di rilassamento permettendo a suo figlio di sottoporsi a qualunque terapia odontostomatologica in piena collaborazione (durante l’analgesia i pazienti rimangono vigili) riducendo lo stress, il fastidio/dolore e cosa più importante senza che si abbiano brutti ricordi, che sono la maggior causa di problemi del cavo orale in quanto, la paura del dentista, porta a nascondere gli eventuali problemi con inevitabili ripercussioni negative sulla salute. Cordiali Saluti Dott. Fabio SICHEL TURCO

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NOTIZIE

AVERSA

Gli studenti del Mattei ospitati in Ungheria Lo striscione all’ingresso del liceo “Eotvos Jozsef” a Nyregyhaza recitava: “Benvenuti amici italiani”. Questo il tono dell’accoglienza ricevuta dal gruppo degli studenti italiani dell’Istituto professionale “E. Mattei” di Aversa ospitato in Ungheria per una settimana, dal 4 all’11 aprile scorsi, nell’ambito del programma di scambio di classe organizzato in collaborazione con AFS-INTERCULTURA e il patrocinio del Comune di Aversa. Un “viaggio andata e ritorno” tra culture iniziato a novembre ad Aversa e che è proseguito con questa emozionante settimana. Gli attori principali coinvolti sono stati gli studenti di due Paesi diversi che si sono ospitati a vicenda nelle rispettive famiglie e scuole. Intenso il programma della settimana: lezioni a scuola, spettacoli teatrali e musicali, visite guidate sul territorio e naturalmente quella alla capitale, Budapest e al Parlamento ungherese. Accolti con tutti gli onori studenti e docenti italiani hanno salutato il Dirigente del liceo Dr. Istvan Komaromi, il rettore del College universitario di Nyiregyhaza e il Vicesindaco della città. Nel week-end il consigliere comunale Michele Galluccio ha volato da solo pur di raggiungere il gruppo e portare il saluto del primo cittadino, Ciaramella, alla città ungherese. Le due amministrazioni non escludono un futuro gemellaggio: “Grazie a questo incontro ho scoperto, al di là delle superabili barriere linguistiche - ha dichiarato Galluccio - una sostanziale identità di ideali e di aspettative per il futuro, ed abbiamo gettato le basi per costruire un’amicizia che andrà molto al di là del breve spazio di

tempo condiviso”. L’obiettivo, attraverso l’incontro e la vita in comune, è stato quello di comprendere, al di là dei luoghi comuni e dei pregiudizi, che la diversità è ricchezza. “Obiettivo raggiunto con successo” - ha commentato il vicepreside prof. Gennaro Bosso che personalmente ha accompagnato il gruppo di 14 studenti italiani - “I nostri studenti hanno potuto confrontarsi con una cultura diversa e hanno rafforzato sentimenti quali la tolleranza e il rispetto”. Soddisfatto anche il D.S. Dott. Giuseppe Manica che ha sostenuto il progetto dal nascere, una scelta illuminata che pone il Mattei in prima linea sulla via dell’internazionalizzazione dell’offerta formativa, - “Ritengo l’educazione interculturale un valore fondamentale della scuola, una sfida non sempre facile ma che rappresenta un’occasione unica per migliorarsi aprendo la scuola al mondo”. Ma sono gli studenti che entusiasti hanno commentato l’esperienza solo positivamente, tutti d’accordo: “lo scambio di classe, aiuta, migliora, non si dimentica più”.

Il M° Francopaolo Candigliota nominato Commendatore Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, su proposta del Consiglio dei Ministri ha conferito al Prof. M° Francopaolo Candigliota la Croce di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. Il neo Commendatore può vantare una carriera di oltre cinquanta anni, che lo ha visto da giovanissimo intraprendere l’attività concertistica come baritono. Dopo gli studi musicali e vincitore di concorsi lirici (Teatro G. Verdi di Trieste, Fondazione Rossini di Pesaro, ecc.) si è perfezionato nel repertorio della musica vocale da camera dei grandi operisti italiani (Verdi, Rossini, Mascagni, Donizetti, ecc.) ed a quello della “romanza da salotto” dei compositori Tosti, Denza, De Curtis, Lama, ecc., che poi presenta in tournée di successo, per più di un decennio, sia in Italia sia all’estero (Francia, Spagna, Germania, Olanda, Svizzera, Malta, Canada, America Centrale, Venezuela, Colombia, Guatemala, Panama, ecc.). Successivamente é nominato, con delibera approvata dal Ministero del Turismo e Spettacolo e dalla Regione Abruzzo, Direttore dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Pescasseroli, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, per promuovere manifestazioni e eventi di incremento turistico. Dopo ancora un decennio di successi nell’ambito turistico, durante il quale consegue anche la Laurea in Scienze Turistiche, considerandoterminata questa esperienza accetta, dall’Ente Provinciale per il Turismo di Roma, il prestigioso incarico di Direttore Artistico per un ciclo di manifestazioni Internazionali sull’Isola Tiberina. Negli anni ottanta è attratto dalla moda e, per un altro decennio, promuove nelle principali città d’Italia ed all’estero (Francia, Germania, Svizzera, Austria, Spagna, Inghilterra, Scozia,Lussemburgo, Canada, U.S.A., Venezuela, Colombia, Rep. Popolare Cinese, Hong Kong, ecc.), in collaborazione e con il Patrocinio dei Ministeri Affari Esteri, Commercio con l’Estero, l’I.C.E., le Regioni e le varie Rappresentanze Diplomatiche e Organizzazioni Italiane all’estero, manifestazioni per l’Alta Moda e la Sartoria su misura, con i maggiori stilisti e sarti italiani, con “sfilate - spettacolo” innovative e di successo. Esperienza questa che ha svolto con successo anche nella città di Aversa con la manifestazione “Aversa è moda”, per il Comune e “Aversa è solidarietà” per i Lions,oltre ad eventi musicali dedicati al musicista conterraneo Domenico Cimarosa. Ha la Docenza di Turismo Moda e Spettacolo nella Libera Facoltà di Scienze Turistiche a Caserta. Pur essendo nato e vissuto a Roma e avere viaggiato professionalmente molto, anche all’estero, è rimasto particolarmente legato a Pescasseroli, che considera il suo Paese. Infatti, é tuttora fortemente presente in quel territorio, dove è anche il Presidente della Pro Loco da lui fondata e dove realizza periodicamente eventi culturali e di spettacolo sempre molto apprezzati. Ha l’incarico, nella Consulta Cultura e Scuola P.D.L., di Responsabile Regionale - Ufficio Studi e Osservatorio sulle Attività Culturali dello Spettacolo.

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LETTERE AL DIRETTORE

Il Papa che visitò la città di Aversa diventa beato Oggi in piazza San Pietro a Roma Papa Benedetto XVI proclamerà beato Giovanni Paolo II, il Papa che nel lontano 1990 visitò Aversa

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aro Direttore, tu che sei bene informato, certamente saprai che oggi 1° Maggio Giovanni Paolo II sarà beatificato da Benedetto XVI in Piazza S. Pietro a Roma alla presenza di milioni di fedeli provenienti da tutto il mondo. Questo riconoscidi mento, atteso da tutti i cristiani e specialmente da coloro che appena dopo la sua dipartita già Pia lo volevano “ Santo subito ”, che ci riporta Pangese allo straordinario evento della “visita pastorale” di Papa Woityla alla Diocesi di Aversa, Corrispondente il 12-13/11/1990, definita dal compianto VeBloq Magazine scovo Giovanni Gazza “un inestimabile dono, redazione@bloq.it immenso”, è stata occasione di profonde riflessioni per stimolare un intenso programma pastorale di alto rilievo e soprattutto aderente alla realtà del territorio aversano. Il seme sparso, l’enorme impatto morale, spirituale e civico prodotto sulle coscienze è sintetizzato nella frase di commiato: “ Porto con me la vostra voglia di vivere e di vivere con dignità”! Un messaggio diretto per le nostre genti, che sono state invitate ad iniziare una vita nuova, grazie ad una esortazione lanciata nell’animo di migliaia di credenti, affascinati dalla persona e dalle parole, che sono state seme fecondo per far fiorire una nuova qualità della vita sulla travagliata quotidianietà della nostra terra. Pur avendo coscienza che i problemi delle città e dei territori sono complessi e gravi, i cristiani devono essere coraggiosi e ripieni di speranza e di gioia. Pur trattandosi di difficoltà ponderose, dovute a sovrappopolazione, immigrazione, disoccupazione, traffico, emarginazione sociale, inquinamento ambientale, devianza minorile, criminalità, “nessuno si tiri indietro!” Occorrono, per converso, impegno e sforzo solidale, spirito di servizio e collaborazione per proseguire nell’arduo cammino di ricostruzione, avendo come riferimento solido la “famiglia cristiana” che , in forza della sua secolare esperienza, sarà scuola insostituibile di umanità e rinnovamento sociale. Ancor più toccante, caro Direttore, fu il discorso pronunziato in Cattedrale, all’incontro con sacerdoti, religiosi e religiose e con i responsabili dei movimenti e dell’apostolato laicale, caduto nell’anno del IX Centenario di Fondazione e dell’inaugurazione della mostra “Tesori d’arte del Duomo Aversano”, che commemorava il fausto anniversario e si confermava “il centro della vita religiosa dell’intera Diocesi”. Invitando tutti ad “essere degni delle tradizioni apostoliche”, scongiurò il clero a non compromettersi con i tanti falsi richiami di questo mondo ma a testimoniare “la fede che ha modellato la cultura e la storia del popolo aversano, arricchendolo della sapientia cordis, che scaturisce dal Vangelo”. Un’altra tappa significativa del suo percorso si tenne presso la Centrale Ortofrutticola, Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

dove il Santo Padre ha rivolto un discorso agli agricoltori, accorsi in massa dalle città e dai centri rurali della Diocesi. In quella occasione è stata ri-affermata la necessità che il sistema economico favorisca uno sviluppo armonico, che sia rispettoso dei diritti dei lavoratori dei campi. Ricordando che questa zona è detta “terra di lavoro”, per cui è particolarmente vicina al Padre, che ha affidato all’uomo, come sua prima missione, il compito di lavorare il suolo, Giovanni Paolo II ha auspicato che il processo produttivo, collegato alla terra, si inserisca a pieno titolo nella complessità del sistema economico, di cui l’agricoltura è solo un anello. Perciò è necessario armonizzarsi con gli altri settori produttivi, con gli organismi economico-finanziari e con le istituzioni politiche, onde evitare che possano scomparire le imprese agricole a gestione familiare: una risorsa insostituibile. Dopo essere stato al PIME di Ducenta per inginocchiarsi sulla tomba di P.Paolo Manna che poi egli stesso rese Beato e essersi recato in visita al Santuario Mariano di Casapesenna, il cammino del Papa si concluse il 13 novembre alla ore 16,00 con la solenne Concelebrazione Eucaristica, svolta nell’ex Campo Profughi, dove accorsero circa centomila fedeli, ai quali è stato rivolto un invito accorato a ritrovare insieme il senso dell’impegno e della speranza. Facendo forza sull’Eucaristia, come celebrazione dell’amore, della fratellanza, del perdono e della promozione di ogni nostro simile, il Santo Padre ha invitato la comunità cristiana di Aversa, riunita intorno al Vescovo di Roma, ad offrire a tutti: “il bacio della pace”. Annunziando che il Signore ha parole di vita eterna, ha sottolineato che il viatico per giungere ad essa è l’amore, quello di cui San Paolo scrive che non avrà mai fine. Particolarmente significativo fu anche il commiato di Sua Santità che, al termine del suo pellegrinaggio in Campania, ha avvertito la volontà della gente di costruire una società rinnovata che, grazie al dinamismo spirituale delle singole comunità, eleva un corale e deciso “si alla speranza, all’amore in Cristo Redentore, che accompagna chi si mette al suo passo per costruire insieme a Lui un mondo dal volto umano, una società fondata sul rispetto di Dio e del prossimo”. In questo cammino Egli assicura tutti che “il Papa è con Voi”, al fin che, suscitando negli animi una sempre maggiore adesione al messaggio evangelico, si continui ad alimentare nei cuori il consolidamento della Fede, a ravvivare la Carità, a rinvigorire la Speranza. Pertanto gli uomini del nostro tempo devono essere convinti che il Vangelo contiene il monito a compiere veramente la volontà di Dio: i buoni propositi da soli non servono a niente. Occorre passare dalle parole alle azioni, dalla buona volontà ai fatti, dal momento che la fede è un esperienza continua, che si rivela compitamente nel modo di essere e in quello di agire dei singoli. Insomma, poiché, come già ci ammoniva Sant’Agostino, “l’azione è l’Epifania dell’essere”, caro Direttore, ti invio i miei più cari saluti…attivi. ANNO 4 - Numero 08 - 01 Maggio 2011


E quest’anno con l’avvio del gemellaggio con la base americana di Gricignano per i nostri bambini una Pasqua a “stelle e strisce”


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SOCIETA’

Per diventare un paese moderno è necessario scegliere tra i migliori... Per creare una classe politica seria, capace di risollevare il Paese trovando le soluzioni e risolvendo i problemi, bisogna tornare a scegliere tra i “migliori” della società

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nno 2011, Italia. La scelta per chi prova ad occuparsi di politica e/o società sembra essere obbligata: scendere in campo e partecipare alla rissa quotidiana. Di cosa tocca occuparsi? Fondamentalmente, sempre delle stesse, identiche cose: un vecchio Primo Ministro che ripete, stancamente ormai, lo stesso identico di copione da quasi venti anni. Francesco I comunisti, i giornali di sinistra, i pm politiDamiano cizzati, la giustizia ad orologeria: ora anche i professori eversivi. Sempre le stesse identiche Corrispondente parole, gli stessi argomenti triti e ritriti, proprio Bloq Magazine come un Boldi o un De Sica alle prese con l’ennesimo cinepanettone. redazione@bloq.it Ecco, siamo sinceramente stanchi di questo stato di cose. Sapete cosa mi fa davvero sorridere? Leggere dei “ retroscena” della politica sui vari quotidiani nazionali, di ogni schieramento. Scoprire di come possa evolvere lo scenario politico nazionale. Come se ci fosse qualcosa di nuovo all’orizzonte. A mio avviso è tutto cosi semplice, ovvio. C’è ben poco da immaginare o indovinare. Senza avere chissà quali doti divinatorie, il futuro della politica italiana è facile da prevedere. Berlusconi ha un unico, ultimo, obiettivo da raggiungere: diventare Presidente della Repubblica. L’ego smisurato del personaggio prevede la beatificazione finale con la tappa obbligata: Padre della Patria. Riesco perfettamente ad immaginarmelo il Cavaliere, che non vede l’ora di deliziarci il 31 dicembre sera con il suo bel discorso alla Nazione. Per raggiungere il suo obiettivo, il Silvio nazionale non dovrà fare altro che solleticare le ambizioni di Pierferdinando Casini, offrendogli la poltrona di Presidente del Consiglio. Il ritorno a casa del figliol prodigo Pier sarà il leit motiv dei prossimi mesi, statene pure certi. Si accettano scommesse. Superata questa sbirciatina sul teatrino della politica italiana, lo spunto sulle vicende dei nostri politicanti mi porta a fare una riflessione sul senso stesso della politica, della democrazia. Nel denunciare lo stato di degrado della “casta”, analisti illuminati intendono argomentare in questo modo: i nostri politici altro non sono se non lo specchio della società italica. E Berlusconi è quello che impersona, più di ogni altro, vizi ( molti) e virtù (???) dell’italiano medio. I nostri politici sono dei corrotti? Anche molti italiani lo sono. Le barzellette sconce? In tutti i bar di periferia si raccontano. Le regole non rispettate e calpestate? Perché, voi cittadini rispettate la fila alla posta? Le bugie spacciate per verità? Un classico del marito fedigrafo da commedia all’italiana. Ipocrisia e cialtroneria la fanno da padrona? Come in un qualsiasi ufficio pubblico. Ho l’impressione che nell’affermare ciò, nel fare riferimento agli aspetti peggiori degli italiani per giustificare i nostri poPotete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

liticanti, si tradisca l’essenza stessa della democrazia, del diritto al voto. Riflettiamo un attimo. Nel momento in cui scelgo di recarmi al seggio elettorale; nel momento in cui scelgo una persona che dovrà rappresentarmi; nel momento in cui, col mio voto, mando quella persona a guadagnare 15.000 euro al mese al Parlamento; nel momento in cui rimetto la mia fiducia in questo qualcuno… ecco, in quel preciso momento non posso pensare di scegliere una persona che ha le mie peggiori caratteristiche. Se scelgo qualcuno, proprio quel qualcuno, è perché credo, o almeno spero, che quel qualcuno abbia delle qualità, dei pregi, delle capacità. Che, insomma, possa essere migliore di me, o che almeno abbia delle qualità che io non ho. Qualità morali, intellettuali, talento, che giustifichino la mia scelta di investire tempo, danaro, fiducia in lui. Il concetto intrinseco di voto è, a mio avviso, questo. La democrazia è questa. Scegliere i “ migliori” della società per risolvere problemi, per trovare soluzioni. Se invece so che vado a scegliere qualcuno che è come me ( molto spesso anche peggio di me), che non ha alcuna qualità specifica, talento o caratteristica particolare, allora il mio voto è inutile. Allora meglio io. Meglio me. Me inteso come singolo elettore. E quindi meglio l’anarchia. Se non credo di poter eleggere qualcuno di davvero meritevole, il sistema non funziona. Volendo esagerare, come singolo cittadino posso essere consapevole di essere un bugiardo, un furbacchione, finanche un ladro: ma nel momento in cui scelgo il mio rappresentante politico, voglio, anzi, pretendo che lui non lo sia. Voglio almeno potermi illudere che sia una persona onesta, pulita, perbene. Ecco il motivo dello sfascio della politica italiana. Ecco il fallimento dell’immedesimazione dell’elettore con il proprio candidato. Mai immagine è stata più scellerata. Onestà. Educazione. Rispetto. Serietà. Moralità. Forse, quando il suono di parole come queste abbinate alla politica non susciteranno più sorrisini ironici, vorrà dire che l’alba di un’altra Italia sarà davvero possibile.

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PAGINE ATELLANE

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Sant’Arpino: il console americano visita il Parco Archeologico di Atella

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er celebrare l’Earth Day, il Console generale Un avvenimento educativo ed infor- a cura degli Stati Uniti Donald L. Moore, si è recato a mativo utilizzato come occasione per della Sant’Arpino (in provincia di Caserta) per fare vi- valutare le problematiche del pianeta: Redazione sita al Parco Archeologico di Atella, i cui lavori l’inquinamento di aria, acqua e suolo, di realizzazione sono in corso di ultimazione. la distruzione degli ecosistemi, l’esau- Atellana L’evento è stato curato da Legambiente e Am- rimento delle risorse non rinnovabili. Bloq Magazine ministrazione Comunale di Sant’Arpino (Ce). Il console è stato ricevuto presso la sede comunale, nel seicentesco Palazzo Ducale “Sanchez De Luna”, da una delegazione composta dal Sindaco Eugenio Di Santo, dall’Assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici Elpidio Iorio e dal Presidente del Circolo Atellano di Legambiente “Geofilos” Antonio Pascale. Il console è parso molto compiaciuto alla vista degli splendidi ambienti del Palazzo, in particolare del Salone dei Busti e della Pinacoteca di Arte Contemporanea “M.Stanzione”. La delegazione, poi, ha fatto visita al Parco Eco-Archeologico di Atella situato lungo la via Martiri Atellani. Qui, accompagnato da archeologi, da esperti della Soprintendenza Archeologica e dai tecnici per i lavori del parco, il Console ha ammirato i resti di un edificio termale romano rinvenuto in seguito alal campagna di scavi tuttora in corso. Proprio in prossimità degli scavi è stato anche piantato un albero, accompagnato da una targa ricordo, a simbolo della rinascita del territorio all’insegna della storia e della tradizione locale. Nel corso della visita, i presenti si sono confrontati sui temi legati allo sviluppo La XIII edizione di PulciNellaMente è in pieno svolgimento. Si tratta di uno tra sostenibile e alla tutela delle risorse deli più importanti eventi di Teatro Scuola che si tiene in Italia. L’evento, che si la Terra, con particolare attenzione alle avvale di prestigiose vicinanze istituzionali tra cui quella del Presidente della problematiche riguardanti le politiche e Repubblica Napolitano, che ha donato quattro medaglie premio alle scuole le abitudini alimentari e le conseguenze in concorso, è iniziato lo scorso 29 aprile e durerà fino all’8 maggio. Sede di queste sulla salute. Il Comune Atellano dell’evento la città di Sant’Arpino. La manifestazione è promossa dall’Associae Legambiente hanno anche ufficializzato zione “Il Colibrì”, con la collaborazione di Comune e Pro Loco di Sant’Arpino, la volontà di avviare un percorso condiUNPLI Caserta, Geofilos Legambiente, e con il patrocinio di Presidenza del viso per arrivare alla realizzazione di orti Consiglio dei Ministri, Ministero dei Beni Culturali e della Provincia di Caserta. sociali nell’ambito dei terreni del Parco Tanti e variegati gli appuntamenti in programma, che così come per il passato Archeologico. Orti che avrebbero il non sono legati non solo alle tematiche dell’arte, del teatro, della cinematografia, trascurabile merito di coniugare storia e ma anche a quelle del disagio sociale, della devianza, della convivenza deambiente, sviluppo e cultura. Tematiche mocratica, della legalità, dell’ambiente, della pace. Un’impostazione che negli su cui si è dichiarato molto interessato il anni ha suscitato il vivo interesse e la vicinanza di personalità artistiche di assoconsole e che si è impegnato a seguire luto prestigio, tra cui si citano Dario Fo, Giorgio Albertazzi, Giancarlo Giannicon attenzione al fine di intensificare le ni, Moni Ovadia, Andrea Camilleri, Michele Placido, Maurizio Scaparro, Toni sinergie tra le nostre terre e quelle statuServillo, Eugenio Finardi e Massimo Ranieri. Ideatori ed organizzatori di Pulcinitense. Un modo proficuo e singolare NellaMente sono Elpidio Iorio, Antonio Iavazzo e Carmela Barbato, affiancati per celebrare la festività dell’Earth Day, dal sindaco e assessore alla cultura di Sant’Arpino, Eugenio Di Santo e Giuriconosciuta da ben 192 nazioni e festegseppe Lettera. Diverse le personalità del mondo della cultura, delle istituzioni, giata da quasi mezzo miliardo di persone. della scuola e dell’economia che parteciperanno all’evento testimoniando in L’Earth Day fu celebrato a livello internatal modo la vicinanza e il sostegno all’iniziativa. L’evento si candida ad essere zionale per la prima volta il 22 aprile 1970 una sorta di “Giffoni del Teatro Educativo” di Terra di Lavoro. Il nutritissimo per sottolineare la necessità della conserprogramma completo lo potete trovare su: www.pulcinellamente.it vazione delle risorse naturali della Terra.

E’ in corso la XIII edizione di PulciNellaMente

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ARTIGIANATO

In un catalogo dell’ASIPS: i maestri artigiani della provincia di Caserta L’iniziativa del Presidente Pollini tende a valorizzare l’artigianato di Terra di Lavoro. Presenti nella pubblicazione anche due aversani.

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maestri artigiani della Provincia di Caserta” è il titolo di un’interessante pubblicazione, edita dall’ASIPS, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Caserta, presieduta da Maurizio Pollini. Il testo, in un’elegante veste tipografica, passa in rassegna le migliori aziende e botteghe artigiane di operanti in Terra di Lavoro con l’evidente obiettivo di segnalare una fiorente attività artigiana, che Giuseppe nel casertano ha avuto da sempre un ottimo radiDiana camento. E’ una sorta di viaggio attraverso le migliori produCorrispondente Bloq Magazine zioni che attingono alla tradizione artigianale, elevandola al rango di autentica espressione artistica. redazione@bloq.it I “maestri artigiani casertani” sono promossi e segnalati all’attenzione dell’opinione pubblica attraverso una verifica, estesa sull’intero territorio provinciale, di tutte quelle realtà in cui il centro di produzione artigianale è ancora una fucina di gesti, tecniche e manualità che si incontrano con la fantasia e la cultura, arricchendosi di una valenza artistica che imprime al prodotto caratteristiche e peculiarità del tutto speciali. Così ritroviamo illustrati i maestri della ceramica e quelli del ferro, i maestri del legno e quelli dei metalli preziosi, i maestri dei metalli non metalliferi e quelli della pelle e del cuoio, i maestri del restauro e quelli del ricamo in seta, i maestri del vetro e quelli del cristallo. Questo proNella foto: dotto editoriale è una prima Maurizio stampa panoramica di un’attiPollini vità di elevato livello produttivo che – come chiarisce il Presidente dell’ASIPS, Maurizio Pollini – “potrà risultare ancora incompleta in quanto emergeranno altre realtà altrettanto meritevoli di quelle già Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

acquisite”. Inoltre si incontreranno, forse, “testimonianze di altre lavorazioni di cui la componente artistica attribuisce la connotazione di prodotto di pregio”. Per quanto riguarda Aversa, sono entrate nel catalogo, per il momento, Studi Ceramici Liguori e Ros Domenico Marmi. Si tratta di due storiche presenze dell’artigianato normanno: la famiglia Liguori che, forte di una professionalità unita a fantasia, riesce con competenza a dare forma ai più svariati oggetti quali vasi, sopramobili, orologi e oggetti di arredo interno; la famiglia Ros che, dedita alla lavorazione artigianale del marmo fin dal 1936, tramanda di padre in figlio una vasta gamma di prodotti, che vanno dalle cucine ai bagni , dai pavimenti ai tavoli intarsiati, dalle epigrafi alle opere cimiteriali con un’attenzione particolare al design e all’estro artistico. Insomma, il “progetto” dell’ASIPS, con testo a fronte anche in inglese, si è rivelato quanto mai opportuno e proficuo, se è vero, come è vero, che ha fissato un rilevante punto di partenza per un confronto ed un approfondimento che vanno ripresi ed intensificati come merita l’importanza di un settore fondamentale dell’economia. Questo va fatto non solo per comprendere le origini del nostro tessuto lavorativo ed il suo consolidamento socio-economico ma anche per “delineare – come sottolinea Pollini – percorsi di sviluppo che sappiano coniugare la forza della tradizione con la capacità competitiva che deriva all’innovazione”.

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SOCIETA’

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Appello di un cittadino aversano al Presidente della Repubblica

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alazzo del Quirinale - Roma Distinto Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, oggi, 17 marzo 2011, ho cercato di ascoltare attentamente il suo discorso per darne una valutazione da uomo comune e cittadino italiano; con modesta disponibilità economica,senza amici in politica, con il difetto originario di essere di un attaccamento puntuale alla Dignità dell’Uomo, di snobbare la furbizia a favore dell’intelligenza, di odiare la menzogna ,di essere disponibile verso il prossimo per dovere di filantropia laica, poiché ahimé,non ho il conforto di credere in Dio. Ebbene Presidente, la manifestazione,doverosa certamente e toccante,non è veramente convincente perché i fatti dimostrano che è in gran parte retorica, in quanto le istituzioni stanno a guardare o peggio, a provocare uno Stato, che come tanti altri nel mondo,viaggia in una direzione di paurosa oligarchia di politocrazia e plutocrazia. Per fare un esempio,negli ultimi anni il reddito da stipendio del manager è passato dalle 25 alle 45 volte quello di un operaio al minimo (senza contare quello dei grandi manager:6500 volte quello di Marchionne ). Il coefficiente Gini porta la disuguaglianza sociale in Italia del reddito a “35”. In Italia la metà di tutti i soldi che si guadagnano gli italiani (penso che questa sia “la ricchezza” del Belpaese; fonte”la Repubblica”) stà nella busta paga del solo10 % degli italiani. Ma come si fa a festeggiare veramente “questa strana” Repubblica oligarchica?Ma può mai esistere una repubblica in contemporanea con un’oligarchia? Questa è una Repubblica Democratica fondata sul Lavoro? Mi perdoni Presidente ma io non me la bevo proprio! Presidente nel suo discorso ho sentito la parola “solidarietà”, ma proprio da lei avremmo voluto, invece, sentire il “Grido di Dolore”chiaro e forte di un sollecito ai Governi tutti di procedere,in nome della DIGNITA’ umana, ad una perequazione degli stipendi accettabile nella vera Repubblica, dove chi va a fare politica lo faccia mantenendo il suo stipendio antecedente la carica, affinché la comunità degli uomini sia garantita da persone che, al Governo, lavorano solo per filantropia e passione. Questa pesante sperequazione, invece, genera la cupidigia di quelli che non si riescono a piazzare,con ogni mezzo, in quei primi 10% della popolazione dei vantaggi e che,sempre per fare soldi, si associano a coloro che “comandano”;ai politici avanti a tutti. Per raggiungere questo scopo si diventa anche criminali, si spazzano via le regole etiche,si violano le leggi. (Perché è gia criminale, guadagnare spropositatamente anche se secondo legge quando,accanto, esistono persone nell’indigenza!). Qui si spiega perchè nella politica si trovano spesso persone corrotte e avide di favoritismi;di nepotismo. Perché nella politica regna sovrana l’ipocrisia come prima regola del protocollo. Oggi, sull’esempio dei politici, regna epidemico il male odioso dell’ipocrisia e dell’arrivismo al potere politico e economico. Una società saggia e corretta più della rincorsa al Pil ad ogni costo si occuperebbe dell’uguaglianza dei cittadini davanti alle opportunità delle risorse umane per non diffondere negli animi lo scontento di una società ingiusta che fomenta ritorsione e rivalsa . La rincorsa al Pil ad ogni costo ha creato una ricchezza stupida che si ritorce contro chi l’ha creata e soprattutto contro i più poveri. La perequazione degli stipendi, livellando quelli esosi, costruirebbe un avanzo di risorse di moneta e quindi più occupazione per tutti e, senza favoritismi,emergerebbero le menti migliori anche tra le classi, oggi indigenti o medie. Queste classi,

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contenendo la stragrande maggioranza riceviamo dei cittadini, produrrebbero grandi nuove e pubblichiamo risorse intellettuali per il Paese evitando una grave perdita della Nazione: la “fuga dei cervelli”. (La politica, non in ultimo, è arrivata oggi perfino a reprimere e orientare le arti; a imporre modelli sospetti; furbi se incomprensibili alla cultura corrente. L’opposto della intuizione giottesca. Oramai le piazze italiane per esempio, sono, oggi, infestate da monumenti mediocri o pessimi promossi per favoritimi politici). Si, Presidente festeggiamo pure l’Italia Unita, assai meglio di un’Italia divisa in frazioni a minore e maggiore reddito. Ma è troppo poco: teniamo, invece, a mente che la Dignità dell’Uomo, laico o credente, non stà al plutocrate ma all’uomo appagato nella saggezza delle scelte sicuramente e assolutamente sostenibili e delle grandi passioni sociali che possono crescere solo in una vera, estesa società di eguali a confronto dei diritti e contemporaneamente, certo, fortemente garantista della meritocrazia. Presidente, a Lei i miei rispettosi auguri e saluti di un cittadino comune che vuole pensare a quei pochi che esistono certamente e che vogliono credere a un futuro di un vero Stato Italiano di cittadini uguali nei Diritti e nei Doveri. Angelo Golia Via S. d’Acquisto Aversa CE

Elio Verde conquista il bronzo agli europei di judo Il judoka Elio Verde ha conquistato la medaglia di bronzo ai Campionati Europei di judo che si sono svolti all’Abdi Ipekci Arena di Istanbul. Il campione di Trentola Ducenta che fa parte delle Fiamme Oro ha ripetuto lo stesso risultato ottenuto lo scorso anno a Vienna. Il bronzo conquistato a Istambul lo ha vinto superando il tedesco Tobias Englmaier. Verde ha solo 24 anni, ma nel suo palmares può vantare numerosi successi, tra cui: l’oro ai Giochi del Mediterraneo nel 2009, l’oro ai campionati italiani assoluti 2010 a Ravenna, il bronzo ai mondiali di Rotterdam nel 2009, Non ce l’ha fatta invece nella categoria dei 66 kg. A Istambul c’era anche un altro trentolese, Francesco Faraldo del Gruppo Sportivo Fiamme Azzure della Polizia Penitenziaria, è stato eliminato dal polacco Kowalski.

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TELEVISIONE

L’industria televisiva in Italia è stata creata per non farci pensare I messaggi lanciati dalla televisione non riflettono la realtà che, invece, viene distorta ed adattata a interessi politici ed economici

F di Antonio Di Grazia Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it

ine Trasmissioni” è il titolo del libro scritto dal regista romano Sergio Colabona (regista di Affari Tuoi, La Fattoria, Tutti Pazzi per la Tele, Beato tra le Donne, Al Posto Tuo, Il Treno dei Desideri, Ti Lascio una Canzone, Grande Fratello 9) sulla faccenda “Televisione: un’ ignobile parco divertimenti”. Il libro, romanzato, vuole far riflettere sul ruolo attuale della televisione e sulle informazioni che essa trasmette, le quali fanno del mezzo televisivo un mero strumento di distrazione e mala compagnia. Il regista si rivolge ai lettori del suo libro scrivendo sul retro della copertina con un tono quasi amichevole: “la televisione, date retta ad uno che la conosce bene, è morta, puzza e ci vuole contaminare”. Difatti i messaggi lanciati dalla televisione, empiricamente osservabili, non sono la realtà, che viene invece distorta ed adattata a dei criteri che mirano ad essere prettamente persuasivi nei riguardi del comune spettatore. Alle numerose domande Colabona risponde con cruda simpatia di essere il primo ad autodenunciarsi dal momento che la televisione sta subendo un enorme degrado culturale che si ripercuote invisibilmente sulla società. Riflettendoci, al di là delle rivelazioni fatte da Colabona, la maggior parte delle informazioni che si ricevono quotidianamente provengono dalla televisione che mira all’audience proponendo quasi esclusivamente filmati goliardici e circensi piuttosto che un prodotto culturale. Alla conclusione di questa serie di ragionamenti è facile dedurre che non è lo spettatore che decide cosa guardare ma è la televisione che l’impone, creando consuetudini che invogliano alla pigrizia mentale. Parodia di se stesso, questo curioso mass media, crea ripetutamente modelli ed utopie a tratti fuorvianti e a tratti repressivi, elogiando spesso la stupidità e straniando per questo lo spettatore. Questo è il sistema che ha ridotto alcuni ideali in un cumulo di macerie. La causa di questo sono anche le entrate economiche di chi ci lavora e, a quanto pare emergere dai dati televisivi, dallo strapotere dello share. La denuncia che muove Colabona, anche nei suoi confronti, è che si sta facendo una televisione che non rispetta più i valori culturali del nostro paese. Alla domanda: quali suggerimenti dà ai giovani che vogliono intraprendere la carriera televisiva?

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Il regista risponde: se i giovani hanno fortemente questa voglia malsana di fare televisione scordatevi di portare idee vostre perché tanto nessuno le accetta, se sapete invece abbassare la testa quando conviene potete fare molta carriera. E alla tanto attesa domanda: cosa vorresti cambiare e cosa si potrebbe cambiare di questo mondo per farlo ritornare quello che era? Colabona aggiunge: la televisione aveva l’obbiettivo di fare cultura negli anni 60 e 70, invece adesso l’obbiettivo è diventato quello di vendere i prodotti sponsorizzati, detersivi, profumi ecc. Si potrebbe cambiare ritornando a come era prima, ma bisogna capire se c’è la volontà di tutti. È possibile osservare l’intervista fatta al regista Sergio Colabona sul canale interattivo di youtube digitando “Regista tv: Ci danno i soldi per non farvi pensare”. Buona visione.

Pasticcione e Cipolletta E’ nato da poco, ma è già noto nell’ambiente, tanto da essere invitato in varie trasmissioni televisive, il duo comico Pasticcione e Cipolletta. I due cabarettisti hanno pensato bene di unire le loro doti per mettere su un un duo alla “Franco e Cicco” versione napoletana. Il loro ultimo spettacolo si intitola: “E che Dio ce la mandi Bona”. Pasticcione e Cipolletta fanno ridere per la loro innata comicità unita a spunti da vero cabaret. I due artisti questa estate, con un inedito spettacolo comico, parteciperanno ad alcune importanti manifestazioni in Sicilia. Ma conosciamoli un po’ più da vicino: Pasticcione (Antonio Schiavone) ha una lunga esperienza nel campo dello spettacolo. Inizia dai microfoni della radio a soli 15 anni per poi passare ai primi canali televisivi privati. Ha presentato importanti manifestazioni canore. E’ stato il fondatore e conduttore di Radio Platani, conduttore in varie radio libere ed emittenti televisive. E’ stato ospite su RAI3 del programma “Cominciamo bene” con Pino Strabioli. Cipolletta (Biagio Cipolletta) ha preso parte a vari spettacoli teatrali. Ha partecipato a programmi televisivi di successo come “Si salvi chi può”, “Ora si ride in TV”, ”Magic Show” e “Blu Italia” su SKY, “Frammenti di stelle”, “Cultura moderna” su Canale 5, “Scherzi a parte” e “La sai l’ultima”, “Laboratorio Zelig”, “La Notte Bianca 2005/06 Napoli”. Ha recitato nella Fiction RAI “La squadra”. Il loro produttore/manager è Raffaele Coscione.

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FOTOGRAFIA

La rivoluzione del “digitale” nella storia della fotografia

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on è passato ancora un secolo da quando, prima della rivoluzione digitale in fotografia (dirompente almeno quanto la meno cruenta rivoluzione francese) il fotoamatore di turno si recava in negozio e chiedeva il “rullino” in bianco e nero o quello a colori. Emozionanti ed angoscianti erano, ricordo bene, i momenti che precedevano l’inserimento della pellicola nella fotocamera. Alcuni (molti) presi dall’ansia da prestazione fotografica e dall’incubo di ritrovarsi, una volta terminati gli scatti e sviluppati i negativi in laboratorio, tutte le immagini bianche e “bruciate” per non aver saputo effettuare l’elaboratissima operazione d’inserimento, si rivolgevano direttamente al negoziante malcapitato che, armato di santa pazienza, provvedeva a sollevarli dall’insostenibile peso di quel terribile incubo. Ricordo con sgomento scene tragiche, al limite dello psicodramma quando, aprendo la busta contenente le fotografie appena stampate dal laboratorio, il “fotovacanziere” ferragostano scopriva con un senso di devastazione interiore che le proprie fotografie, scattate nel posto più recondito di questo pianeta e nel quale, con certezza assoluta, non sarebbe più tornato, erano andate tutte irrimediabilmente perse. Ricordo le tentazionisuicide dei primi istanti dopo la tragica scoperta. Ricordo la voglia di correre subito in agenzia-viaggi a rifare il biglietto. Ricordo la frustrazione al pensiero di non poter far morire d’invidia i propri amici mostrando loro posti meravigliosi nei quali aveva coraggiosamente deciso di lasciare il segno con pose indegne ed espressioni da manuale del turista domenicale! A quei tempi, tempi bui da medioevo tecnologico, se si sceglieva la pellicola a colori non vi era possibilità di ripensamenti a seconda della scena che si andava a congelare. E viceversa. La soluzione poteva risultare scomoda ed ingombrante: girare con due fotocamere appese al collo per ritrovarsi oggi, in pieno “rinascimento”, a soffrire a causa dei seri danni alla colonna vertebrale e per le torture del fisioterapista che, con scrupolo, competenza, efficienza ed una massiccia dose di sadismo, infligge senza alcuna pietà.

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I puristi ed i nostalgici dell’analogico sono pronti a giurare che tutto ciò era comunque fantastico, che ne valeva la pena e che “si stava meglio quando si stava peggio”. Quelli nati nell’epoca del digitale invece non potrebbero sopravvivere nemmeno un istante a contatto col rullo da arrotolare, con la camera oscura, le lampade rosse, gli acidi. Si chiederebbero quanti megapixel conterrebbe il sensore che non

di Salvatore Altobelli Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it Tutte le foto pubblicate in questa rubrica sono state scattate da Salvatore Altobelli e rintracciabili sul sito: www.salvatorealtobelli.it

c’è. Cercherebbero con ostinazione la modalità “effetto sepia” sulla ghiera dei comandi. Piangerebbero all’idea di non poter rivedere sul display la loro foto un secondo dopo averla scattata. Uno scontro generazionale che non ha eguali anche perchè, in maniera beffarda e cinica, il destino (o gli dei) ha permesso loro di incontrarsi e di scontrarsi in un viaggio temporale che li comprime nella stessa “epoca naturale” ma lontani anni luce per definizioni, concetti e mentalità. Se le fotocamere ed i loro obiettivi fossero fucili non esiterebbero a farsi fuori a vicenda. Gli uni reputano gli altri poco più che reperti archeologici ambulanti e gli altri reputano gli uni degli incapaci dal “grilletto facile” che sparano scatti a raffica nella speranza di indovinarne casualmente uno su un milione. La realtà non è nel mezzo e nemmeno vi si avvicina. La fotografia prescinde dal tempo e dal mezzo. E’ il fine. E comunque la si raggiunga merita rispetto, che ci si arrivi con fotocamere da immagini in 3D o che si scatti con una semplice scatola per scarpe di cartone. Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it


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CINEMA

“Habemus Papam”: fumata bianca per Nanni Moretti

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di Katia Muscariello Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it

Nei riquadri un fotogramma del film e la locandina

on Habemus Papam Nanni Moretti si è incentrato sui dilemmi interiori di un neo-papa e della sua evidente crisi d’identità al momento dell’attesa fumata bianca. Il Cardinale francese Melville (l’attore Michel Piccoli) infatti, non si aspettava lontanamente di essere eletto Pontefice e viene subito assalito dai dubbi e dal peso della responsabilità che si tramuta in una profonda crisi esistenziale, a cominciare dal fatto che non trova un nome adatto a segnare il suo pontificato e subisce il peso del paragone con il predecessore. Quando le ante della finestra si spalancano perché il mondo possa riconoscerlo, crolla. A nulla valgono le blande rassicurazioni dei cardinali. Il Conclave decide così di affidare il caso al professor Brezzi, un notissimo psicoterapeuta interpretato dallo stesso Moretti, che vagherà curioso tra le inaccessibili mura vaticane. Grazie alle stravaganti trovate del regista capitolino (su tutte l’improvvisata partita di pallavolo tra due squadre di cardinali), lo spettatore ha la possibilità di girare in lungo e in largo nelle stanze e nei cortili del Vaticano. Il set del film è stato in verità parzialmente ricostruito attraverso un patchwork di palazzi storici e residenze signorili del centro. Pare infatti che il Vaticano non abbia concesso per le riprese nessuno dei suoi spazi, neppure il Palazzo della Cancelleria che aveva dato a qualche fiction tv. La cosa più incredibile è stata la ricostruzione della Cappella Sistina a Cinecittà all’80% della grandezza reale. Tutta questa attenzione alla verosimiglianza e alla ricostruzione è una novità nella filmografia di Moretti, storicamente ed emotivamente attaccato a una Roma assai diversa da quella papalina-chic di Via Giulia e dintorni. Inoltre, il film è di gran lunga il più costoso tra quelli girati dal regista di Ecce Bombo, sfiorando addirittura gli 8 milioni di euro di budget. Con questo film, Nanni continua a mostrare con assoluta fermezza la crisi della nostra società, lasciandone intravedere crepe e abissi, mascherandoli dietro ad una risata. Come negli altri

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suoi lavori, anche qui sono ben visibili due anime: quella più squisitamente umoristica, legata alla vita in Vaticano dello psicanalista, e la drammatica crisi umana di Melville. In questa “partita” tra due fedi a loro modo assolute, una più razionale, la psicoanalisi, l’altra di segno opposto, quella religiosa e di Dio, Melville non trova rimedi né su una sponda, né sull’altra. Lo guardiamo vagare, uomo tra gli uomini, mentre si perde per le strade di Roma, rinfrancato solo dall’affetto vero che riesce a conquistare dagli sconosciuti, segno forse che qualcosa non si è completamente infranto. TEATRO

“ANCHE L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE” di Giuseppe Nappa

Nato da un’idea di Michele Caputo e Francesco Velonà lo spettacolo comico diretto da Maurizio Casagrande dopo l’esordio al Teatro Delle Palme ha fatto tappa al Teatro Diana fino ad oggi 1 Maggio. Caputo, oltre ad aver curato i testi con Velonà, è presente anche sulla scena come protagonista di questa commedia dal tono “pirandelliano”. Grazie alla trama, tutta la bravura e la verve comica di Caputo viene allo scoperto. L’attore interpreta i fatti quotidiani da un punto di vista comico, ma allo stesso tempo dolorosamente realistico. Il messaggio è tutto nel titolo: molto spesso ci si traveste, ci si maschera, quasi fosse una condizione adatta per recitare e di conseguenza ci si allontana dalla propria vera identità. In questo caso l’apparire è inteso come una continua ricerca di consensi e conferme attraverso l’arte della recitazione offrendo un’immagine, una personalità non corrispondente a quella stereotipata della vita quotidiana.

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PROSCENIO

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“La montagna di sale” di Mimmo Paladino “sale” a Milano

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ata a Gibellina nel 1990 e replicata a Napoli, in Piazza Plebiscito, quindici anni fa, la montagna salina di Mimmo Paladino riappare in Piazzetta Reale, a Milano, occupando lo spazio che si estende dalla navata destra del Duomo al Palazzo Reale. Ci vuole una bella sfrontatezza ed un indiscutibile coraggio (per l’artista e per l’amministrazione che consente e sponsorizza) ad impiantare un cono di materia bianca tra due “mostri” arcisacri dell’architettura storica e di una irripetibile “ars aedificandi” per la quale risulta, di primo acchito, impensabile qualsiasi contaminazione. Eppure – andarci per credere e verificare – l’effetto è straordinario. Ed è straordinario non solo per le suggestioni estetiche e per i riecheggiamenti simbolici che “l’installazione” contiene, ma anche per i rapporti strutturali che si creano con il Duomo ed il Palazzo Reale, nei confronti della cui complessità la “montagna” si pone come semplificata essenzialità e richiamo alla linearità e alla purezza. Il colpo d’occhio è imperdibile sia dall’esterno, nella prospettiva dell’ingresso principale di Palazzo Reale (l’idea che si desume è quella della cautela e della prudenza con cui si deve accedere al potere), sia dall’interno (soprattutto attraverso l’uscita secondaria posta a destra), laddove la bianchezza ed il candore del sale richiamano l’importanza e la preziosità di un naturale collegamento tra interno ed esterno, che non può non alludere ad una pacifica e proficua convivenza tra potere e popolo. La “montagna“ è perfettamente conica, alta intorno ai 20 metri e con un diametro di base più o meno uguale. Il sale che la costituisce è arrivato dalla Sicilia – dice Paladino – “nell’anniversario dell’Unità d’Italia, per diventare simbolo dell’immigrazione dal Sud …”, simbolo certamente richiamato dai numerosi cavalli scuri, strutturalmente mitico-infantili, messi per rivitalizzare – animare – vigilare – percorrere – sfidare – benedire – maledire – violare – ringraziare – supplicare – inghiottire ... la massa salina quale campo di impegno e di sfida, come ostacolo da affrontare e scalare con la volontà e la forza, ma nel rispetto e nella piena coscienza delle condizioni alle quali adeguare lo sforzo e l’impegno stesso. Di cavalli, se ne contano 19 e … mezzo. Uno, infatti, è sprofondato in prossimità della cima: una rotondità scura che affiora all’esterno e suggerisce l’idea dello sprofondamento, dell’annegamento, dell’insuccesso o della rinuncia. Ma la vetta è troppo vicina; e se ci fosse una riemersione improvvisa?... Il primo dei cavalli che vengono all’attenzione è il più grande: dalle forme primitivo-medioevali (non senza delle caratteristiche alla Marini) si staglia imponente e con volitiva prepotenza, connotato soltanto da un anonimo colore scuro, tra Duomo e montagna salina. Orgoglio dell’appartenenza, senso della laicità, separazione tra potere spirituale e politico; è una figura polisimbolica che fa pensare all’energia ed alla potenza della volontà creativa. E del resto, per i possibili significati, chi più ne ha, più ne metta, poiché per Paladino l’opera resta sempre un figlio, che è figlio solo perché è tale: completa in sé, diventa, agli occhi del fruitore, “un segno primario” come la scrittura o i numeri; il frui-

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tore può interpretare e “vederci i riferimenti (dal nostro che vuole”, ma decifrare non significa solo inviato a interpretare e svelare; l’opera va accettata in sé e deve mantenere l’alea polisemica e Milano) misteriosa che l’artista le conferisce come complessità e oggetto di indagine e di let- Enzo tura. D’Agostino Gli altri 18 cavalli possono essere visti come proiezione del primo, posto alla base a tutto tondo. C’è quello che annaspa, quello che Bloq Magazine ritorna verso il basso, quello semisommer- redazione@bloq.it so che non demorde rispetto all’ascesa, quello che staziona, quello che… manifestazione di stadi della volontà e di stati degli sforzi e della ricerca ed autorealizzazione dell’uomo, che ha dalla sua una nobiltà di ascesa lineare, meglio espressa simbologicamente dalla nobiltà animale dell’equino che non – troppo direttamente – dalla stessa figura umana. In questo modo il cavallo, recuperato ed usato dall’autore come “elemento mitico” (Dorfles) finisce per essere, paradossalmente, elemento principale di efficace attualizzazione e modernizzazione dell’opera, che diventa così – per condividere la definizione dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano – “atto di irriverente poesia visiva”, dalla quale non può non scaturire una concezione sociologica ed etica del mondo. E perciò, nel mentre “si erge alta la montagna incantata dell’arte …” (A. Bonito Oliva), è lecito chiedersi, con lo stesso Paladino, quale sarà la sorte di questa altura bianca esposta al sole: “installazione” che sa di arte concettuale e di land art. In Piazza Plebiscito, a Napoli, venne troppo confidenzialmente “partecipata” dagli scugnizzi che la scalavano per scivolarci sopra e riempivano tasche e buste per appropriarsene. Questo perché – dice Paladino – i Napoletani capirono che era effimera, se ne appropriarono e la distrussero. Giustificazione aposterioristica e di convenienza: chi scrive ricorda chiaramente gli alti lai della stampa e i commenti, non proprio improntati a comprensione, dell’autore. Autore che ora si chiede: “E i Milanesi, cosa ne faranno? Vedremo.” Vedremo sì; stiamo vedendo; abbiamo già visto: i Milanesi danno una partecipazione civilissima ed ammirata. Confusi con frotte numerosissime di turisti (primeggiano, ovviamente, quelli del Sol Levante), osservano, riflettono, fotografano, chiedono spiegazioni e fruiscono con l’attenzione deferente di chi sa di essere davanti ad un capolavoro inconsueto ed inimitabile: un evento irripetibile. Non è senza ragione che Arthur C. Danto abbia scritto che “il mondo dell’arte dell’ultimo quarto di secolo non ha nulla di paragonabile. C’è qualcosa di magicamente alchemico nella visione di questi cavalli arcaici che si dibattono su una piramide di sale”. Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it


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ECOLOGIA

La civetta: assurdi ed ingiustificati i pregiudizi che la perseguitano

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creatura allegra e spigliata, molto vigile di notte e di giorno. Caccia solitamente con volo felpato, durante le ore notturne:piccoli mammiferi, uccellini, ratti, talpe ma anche grossi insetti lucertole, rane. Durante la stagione degli amori, emette continui gridolini e suoni lamentosi tanto accattivanti da attia cura rare anche uccelli di altre specie. Per analogia ”fare della dott.ssa la civetta” equivale ad assumere un atteggiamento Valeria seducente ed ammiccante. Probabilmente le abitudini notturne, il luccichìo improvviso dei suoi ocAyello chi, il canto lugubre e malinconico, hanno acceso Docente di la fantasìa popolare, ispirando superstizioni e legEcologia gende che hanno radici storiche. Nel medioevo, le alla Seconda Università uniche sorgenti di luce erano lumini ad olio o qualdi Napoli che candela, che restavano accesi di notte, solo in casi indispensabili come la veglia ad un ammalato Esperta di grave. La debole luce che filtrava dalla finestra, attiBloq Magazine rava gli insetti, prede di civette in agguato. redazione@bloq.it Quasi sempre l’ammalato moriva (per l’assenza di cure idonee) e la causa della morte era associata alla presenza della civetta. Uccello curioso, legato a diversi significati simbolici: nell’antica Grecia era attributo di Athena, in Egitto rappresenta Parete, un gufo “asio otus” l’anima che abbandona il corpo, per Hegel è l’emblema della filoaffidato alle cure del WWF sofia, Giovanni Pascoli la descrive in una sua poesia espressione E’ stato consegnato al “WWF Agro Aversano - Napoli Nord e Litorale Domizio” un Gufo di solitudine e morte… comune (Asio otus) trovato a Parete. Il recupero è stato effettuato da Francesco Autiero, preAi nostri giorni,persistono pregiusidente dell’associazione ambientalista locale, che ha affidato il rapace alle cure di Stefano dizi legati alle antiche credenze Franciosi, presidente del WWF lago Patria e dei veterinari del “Centro Sperimentale Avicunonostante la conoscenza scientinicolo” di Tenuta Varcaturo. Il Gufo comune è un rapace esclusivamente notturno; caccia fica di queste “creature della notuna grande varietà di piccoli animali come topi, ratti, uccelli ed insetti. Come gran parte dei te”, abbia raggiunto un altissimo rapaci ingoia le prede per intero rigurgitando le parti non digeribili come ossa, peli, ecc. sotto livello. La presenza della civetta forma di pallottole dette “borre”. Durante il giorno dorme sugli alberi, perfettamente mimeè da considerarsi assolutamente tizzato dal piumaggio bruno macchiettato. Ha dei tipici ciuffi sulle orecchie, semplici piume benefica. che non hanno nulla a che vedere col vero e proprio apparato uditivo, peraltro finissimo. Il Ascoltare il suo canto è un privilegufo non può muovere gli occhi, in compenso però riesce a ruotare la testa di ben 360°! La gio poiché il suo ruolo negli ecospecie è inserita dall’IUCN nella categoria di minaccia “a rischio minimo”. sistemi è di grande utilità. in dai tempi preistorici, gli uccelli notturni hanno colpito la fantasia di quegli uomini cacciatori e raccoglitori, sensibili ed attenti osservatori dell’ambiente naturale. Col trascorrere dei millenni, il rapporto tra uomo ed animali si è arricchito di contenuti culturali, in netto contrasto con la realtà naturale. Sono nate quindi,superstizioni e credenze, che hanno inciso pesantemente sull’esistenza di povere ed inconsapevoli creature, che si sono ritrovate portatrici di disgrazie o elargitrici di eventi favorevoli. Una di esse la civetta, Athene Noctua (nome scientifico ispirato alla dea Minerva ed alle abitudini notturne) è un uccello predatore, della famiglia degli Strigidae (rapaci notturni). Ha una lunghezza di circa 20 cm, apertura alare di 53-59 cm, peso variabile dai 100-200 g. Presenta una testa appiattita, dischi facciali con fondo biancastro, occhi gialli, becco adunco e artigli piccoli. Il piumaggio è superiormente bruno picchiettato di bianco, inferiormente è bianco a strie brune. E’ una

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RUBRICHE

Regalo pap pagallo ospedalier o. Non par la ma è acco gliente.

a Volete farvi un lampada? Sporcaccioni!

Cedesi fucile a canne zozze.

Cerco fisioterapista. Ho i dolori lombardi.

Affittasi appartamento a . Roccaraso vista mare

Seleziono comparse per film con Peppino Di Caprio.

La mia macelleria è aperta anche di domenica. Ma solo per i polli.

Vendo cellulare tric trac screen. Vi prego, consigliatemi un buon deodorante. Ho sempre la puzzola sotto il naso.

a cura di Nicola Carobene*

Eh si, non vogliamo proprio capirlo. Abbiamo una mentalità sbagliata sull’utilizzo dei software. Si cerca sempre di sorvolare questo problema ma, attualmente nel nostro amato paese, ci sono milioni di software contraffatti ed utilizzati sena regolare licenza. Si, sto parlando dei nostri bei programmi sul computer, delle varie utility che ci permettono di ottenere davvero tanti vantaggi. A volte siamo dei maniaci di installazioni fittizie di software che non servono ma, senza volerlo o volontariamente non sappiamo che quei simpatici programmi sono coperti da licenza d’uso senza la quale siamo dei PIRATI. “La licenza d’uso è un documento che accompagna il software e specifica i diritti e i doveri di chi lo riceve e di chi lo diffonde. Tutte le licenze d’uso traggono il loro valore legale dalle norme sul diritto d’autore (il copyright).”(definizione wikipedia Italia). Cosa vuol dire? Come ci muoviamo? In questo preciso istante forse volterete pagina ma… ecco Vi chiedo: ci sarà un’alternativa a tutto questo? Un qualcosa che ci permetta di NON violare il copyright? Ebbene si! Su questa magica piattaforma chiamata Internet, e non solo, ci sono degli uomini che lavorano giorno e notte per realizzare un parallelismo libero, utilizzabile e modificaPotete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

bile da tutti, un’alternativa ai soliti software a pagamento. FREE, OPEN SOURCE… ecco le parole da approfondire per il nostro futuro, per un futuro migliore (nulla togliendo ai software licenziati e a pagamento). Tutto parte dalla mentalità di come una persona vuole utilizzare i software. Sto scrivendo quest’articolo con un office parallelo a quello di casa Microsoft, gratuito ma soprattutto versatile ovvero OPENOFFICE. Tentare non nuoce ma soprattutto non si viola nessun copyright. Il consiglio per scaricare tali software (non sempre si trovano software liberi) è quello di cercarli su qualsiasi motore di ricerca accompagnati dalla parola free, open source. Ovviamente non è un appello contro l’utilizzo dei software coperti da licenza ma almeno, se proprio non ne possiamo fare a meno, acquistiamoli anche a costo di sacrificare un Sabato sera con gli amici. Ecco partiamo da qui, insieme, e cerchiamo di rispettare le leggi che ci circondano. Io Vi posso dare qualche link per scaricare un bel po’ di software liberi e con tanto entusiasmo attendo le Vostre richieste sulla mia mail, sperando che almeno qualcuno inizi a cambiare idea. *TechSystems.it info@techsystems.it 338.64.37.850 ANNO 4 - Numero 08 - 01 Maggio 2011


SPORT

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L’Aversa calcio a 5 femminile Seiseidue

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asce a Giugno 2010, in occasione della mostra AttrAversando che ripercorreva le gesta atletiche degli sportivi aversani, l’idea di costruire una realtà calcistica al femminile nella città normanna. In pochi mesi la società “Aversa calcio a 5 femminile Seiseidue” del presidente Pietro di Tommaso si è ritrova a disputare addirittura la semifinale dei play off per accedere direttamente alla serie A. Semifinale svolta in partita unica a Cerreto Sannita (BN) contro la squadra di casa. Alla fine di una partita avvincente ed a tratti eroica (le aversane si ritrovano decimate dagli infortuni) le ragazze portano a casa un pareggio che, per un regolamento astruso, premia la squadra di casa anche se quest’ultima non riesce a superare l’avversario. L’Aversa dunque riesce nell’impresa di fermare le molto più esperte avversarie ma, pur uscendo imbattuta dal caldissimo catino sannita, dovrà rinviare la scalata alla serie A al prossimo campionato. Resta l’impresa di un gruppo di ragazze che ha ottenuto risultati inaspettati e lusinghieri nono-

stante le enormi difficoltà (anche logistidi che poiché senza strutture comunali assegnate fino alla vigilia della prima gara Stefano ufficiale)affrontate lungo il cammino. Le Griffi ragazze non hanno però mollato ed anzi Corrispondente si sono maggiormente compattate ed Bloq Magazine esaltate, t e r m i - redazione@bloq.it nando il campionato al terzo posto e sfiorando la serie A nelle gare dei playoff. Le giocatrici (Roberta Botteglieri [allenatore/giocatore], Paola Della Vecchia [C.], Daniela Lionelli, Anna Tana, Giulia Natale, Giulia Grimaldi, Marianna Puca, Laura Pagano, Roberta Borrelli, Sara Zapparrata, Cesaria Guida, Adelaide Zinno), i dirigenti (Salvatore Altobelli, Potenza Madonna) ed il presidente (Piero di Tommaso) riproveranno il prossimo anno, anche con l’aiuto dello splendido pubblico che ha sostenuto la squadra in questo campionato, la scalata alla massima serie.

ALP VOLLEY AVERSA, SARA’ STATO IL DERBY A DECIDERE SE VINCERA’ IL CAMPIONATO? Non potendo pubblicare il risultato della partita di Venerdì scorso 29 Aprile 2011, in quanto il giornale è andato in stampa il giorno prima, riportiamo la cronaca fedele dei precedenti incontri. Di scena nella Palestra della Media De Curtis, si sono, infatti, affrontate a viso aperto il Volley Casapulla (1° in classifica) e l’IME SUD ALP Volley Aversa (2° in classifica). Alla fine dell’incontro il Mister Luca Bobbio (Volley Aversa) raggiante come una Pasqua, ha elogiato tutte le sue atlete per il risultato ottenuto, complimentandosi anche con i numerosi supporters che hanno gremito le gradinate della Palestra, esibendo un caloroso e rumoroso tifo, ma sempre nei limiti della correttezza e della sportività. Ed ora la cronaca: inizio soporifero delle aversane che permettono alle ospiti una partenza scoppiettante ed in 5 minuti si portano sull’8 a 1, ma con l’incitamento del pubblico e spronate dall’allenatore, pian piano si sono riprese vincendo il 1° set 25/19. Il 2° set inizia meglio per le aversane, ma nel momento migliore le avversarie fanno quadrato e lottando su tutti i palloni come belve ferite, risolvono il set a loro favore col parziale di 25 a 18 portandosi in parità 1 a 1. Tutto da rifare e fischio d’inizio del 3° set, questa volta le ragazze del Presidente Apicella rientrano sul terreno di gioco più concentrate concedendo pochi sprazzi di gioco alle avversarie, chiudendo lo stesso sul punteggio di 25 a 16. L’inizio del 4° set fa trapelare dapprima emozione e poi nervosismo nelle braccia e nelle gambe delle ragazze di Mister Bobbio, che specialmente nel servizio commettono molti errori ed alla fine cedono il set alle avversarie per 25 a 22. Si va quindi al 5° set (tie-break) che viene paragonato (ai calci di rigore del calcio) tante sono le emozioni che riserva. L’inizio è tutto per le padrone di casa che si portano subito sul 5 a 1 e poi 8 a 3, dopo l’inversione di campo, la musica non cambia, giocando punto su punto e spinte dal calore dei tifosi, si aggiudicano il 5° ed ultimo set col punteggio di 15 a 9. Partita bella ed esaltante con tratti di gioco di altissimo livello tecnico, sapevamo di affrontare un avversario ostico ma l’inizio dell’incontro ci lasciava perplessi ed esterrefatti, poi le ragazze si sono riprese e tutto è andato a buon fine. Questo è il commento a caldo del Direttore Sportivo Zevolini A., un fortissimo ringraziamento va ai molti tifosi giunti in Palestra che hanno incoraggiato le ragazze fin dalle prime battute di gioco, aggiunge il Dirigente Antonio. Score della Gara: IME SUD ALP Volley Aversa/Volley Casapulla – 3 a 2 (25-19/18-25/25-16/22-25/15-9). A Coronamento dell’importante successo sul Casapulla e successivamente all’ennesima vittoria questa volta per 3 set a 0, nella gara di recupero contro il Capua si è dunque concretizzato di fatto il primato in classifica che prima era solo virtuale. Score della gara: IME SUD ALP Volley Aversa/Lib. Virtus Volley Capua – 3 a 0 (25-17/25-21/25-10). Partita non bella ma senza storia, troppo forti le ragazze aversane per le giovani Capuane. “Abbiamo inserito un altro tassello al mosaico del nostro programma, la cui meta prevede la vittoria finale del Campionato, esordisce così il Presidente dell’ IME SUD ALP Volley Aversa Prof. Giovanni Apicella, “mancano solo due giornate alla fine e abbiamo due punti di vantaggio sulle inseguitrici. Discorso promozione, dunque, rinviato al derby con il Centro Santulli, “esatto, solo allora sapremo se sarà una squadra aversana a vincere il campionato e ad approdare in serie D, siamo consapevoli che ci aspetta un’autentica battaglia, la squadra avversaria è guidata da un tecnico bravo ed esperto, (Paolo Della Volpe ndr) ed è, inoltre, composta da diverse atlete di categoria superiore che se sono in giornata di grazia, possono vincere contro chiunque, e poi, continua il presidente, un derby è sempre una gara speciale, questo lo è ancor di più perchè la posta in palio è altissima, noi siamo fiduciosi, rispettiamo l’avversario ma non abbiamo paura di nessuno, abbiamo già dimostrato di essere la squadra più forte del campionato.

ANNO 4 - Numero 08 - 01 Maggio 2011

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PERIODICITA’: quindicinale GIORNO DI USCITA: domenica PREZZO DI COPERTINA: gratuito NUMERO DI PAGINE: 48/64 PUNTI DI DISTRIBUZIONE: 200 BACINO D’UTENZA: 1.000.000 abitanti NUMERO DI LETTORI AD USCITA: circa 25.000 NUMERO DI LETTORI ANNUI: circa 800.000

AVERSA

Ospedale S.Giuseppe Moscati 1000 Servizi - via Bisceglia, 68 Bar Al Boschetto - via Roma Bar Dilemma - via De Nicola, 9 Bar Pasticceria La Meridiana - Via Modigliani, 98 Bar Pasticceria Pelosi - Via Roma Bar Pois - via E. Corcioni, 80 Bar Roma - piazza Municipio Caffè Normanno - piazza Municipio Caffetteria Le Monde - viale J.F. Kennedy Coffee & Break Tiffany - via E. Fermi Caffè La Brasilena - via Roma, 72/74 CRES - A.S.L. Caserta - Via Santa Lucia Pasticceria Mungiguerra - via Salvo D’Acquisto, 79 Stazione di servizio AGIP - viale della Libertà Stazione di Servizio ESSO - via Vito di Jasi

CASAL DI PRINCIPE

Bar L’incontro - Corso Umberto I° Caffetteria Fuori Orario - Corso Umberto I° Centro d’Arte La Cornice - via Cavour, 214 Simon Caffè - via Vaticale, 11/15

CASALUCE

Bar Memory - via Circumvallazione, 83

CESA - SANT’ANTIMO

Caffetteria Pasticceria Igrò - via del Caravaggio

LUSCIANO

Bar Gabriele - via Giacomo Leopardi Bar Totty - viale della Libertà c/o Stazione servizio ESSO

ORTA DI ATELLA

Bar Tabacchi Maccus - via Toscanini, 14 Immobil Group - via Canonico Lampitelli, 30

PARETE

Bar Cinzia - via Vittorio Emanuele, 102 Caffetteria Ferrara - via Marconi, 13

SAN CIPRIANO D’AVERSA ALTRI PUNTI DI DISTRIBUZIONE:

AVERSA CARINARO CASAL DI PRINCIPE CASALUCE CASAPESENNA CESA FRIGNANO GRICIGNANO D’AVERSA LUSCIANO ORTA DI ATELLA PARETE SANT’ARPINO SAN CIPRIANO D’AVERSA SAN MARCELLINO SUCCIVO TEVEROLA TRENTOLA DUCENTA VILLA DI BRIANO VILLA LITERNO

ALTRI PUNTI DI DISTRIBUZIONE:

EDICOLE PRINCIPALI DEI COMUNI DI:

QUESTI SONO SOLO ALCUNI DEI PUNTI DI DISTRIBUZIONE NEI 19 COMUNI RAGGIUNTI

Real Bar - Corso Umberto I°

SAN MARCELLINO

Bar Pasticceria Blue Moon - viale J.F. Kennedy, 58 Caffetteria Royal Suite - Corso Europa Caffetteria Tony - viale J.F. Kennedy, 150 c/o Q8

SANT’ARPINO

Bar Ducale - via San Giacomo

SUCCIVO

MP Mobil Phone - Corso Umberto I° Tabaccheria Di Foggia - Corso Umberto I°, n. 15

TEVEROLA

Bar Pelosi - via San Lorenzo Caffetteria Centrale - via Roma, 18 Caffetteria Tozzi - via Provinciale Teverola-Casaluce Stazione di servizio ESSO Andreozzi - via Roma Bar F.lli Melillo Snc - via Roma 156/158

VILLA DI BRIANO

Bar Della Corte Biagio - via Provinciale, 120 Bloq Magazine, inoltre, viene distribuito dalle nostre Hostess, nei pressi delle Stazioni della: Metropolitana - Aversa Centro e Aversa Ippodromo; Ferrovie - Aversa - Piazza Mazzini; Linee Ferrotramviarie - Aversa - Variante 7bis.

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